VERONA 1-3 TORINO: Arriva la seconda sconfitta consecutiva, il 37° gol subito e la fine di un tunnel che appare sempre più lontana (come la salvezza)... Ok il primo non prenderle e lottare con le unghie per un pari ma al 50°, sotto di 2 gol, un cambio dalla panchina deve arrivare per forza prima! Pessimo MARQUEZ che forse deve giocare per contratto!
Ancora 5-3-2 per MANDORLINI che giustamente, senza aver ricevuto il centrale difensivo che serviva, segue la filosofia del primo non prenderle con la difesa a 3 che ultimamente funziona con BENUSSI tra i pali e MÁRQUEZ aiutato ai lati da MORAS e MARQUES.
Sulle esterne ritorno a sinistra per AGOSTINI dopo qualche gara in cui ha rifiatato ed esordio sulla destra per il nuovo arrivato PISANO che evidentemente ha convinto il mister.
A centrocampo l'inamovibile TACHTSIDIS con HALLFREDSSON a sinistra e GRECO dalla parte opposta a cercare di ispirare il duo d'attacco formato da TONI e SAVIOLA che orbiterà attorno a Luca cercando di sfruttare gli spazi che l'ex Campione del mondo creerà.
Dalla parte opposta il TORINO schierato col 3-5-2 dall'ex gialloblù VENTURA che conferma PADELLI tra i pali, sostituisce in difesa MAKSIMOVIC con BOVO e in mediana lo squalificato 'pendolino' GAZZI con VIVES.
A sorpresa anche DARMIAN si accomoda in panchina, esterno di centrocampo giocherà MOLINARO forse più difensivo del collega.
Coppia d'attacco formata dal castigamatti QUAGLIARELLA (che arriva dalla tripletta rifilata alla SAMP) e da MARTINEZ.
LA GARA
Gara lenta che si sviluppa per vie orizzontali e lo spettacolo non può che risentirne, al 4° su corner del TORINO, MORETTI di testa impegna BENUSSI che smanaccia sopra la traversa.
Al 7° SAVIOLA tira su VIVES che devia sul palo ma era tutto fermo a causa di un off-side di TONI, tre minuti dopo tiro forzato di FARNERUD che dai 25 metri calcia in tribuna.
Il gioco latita, le occasioni pure giungiamo così al 20° dove l'HELLAS si lamenta per almeno due corner non concessi e SAVIOLA ci prova da fuori area con un rasoterra che esce di un paio di metri a sinistra di PADELLI.
In una gara in cui le squadre si controllano e annullano a vicenda il gol non può che arrivare dall'errore di un singolo (che tanto per cambiare è Rafa MÁRQUEZ): Palla che rimpalla da QUAGLIARELLA a BENASSI, in area El Gran Capitàn cicca il rinvio sul quale si fionda MARTINEZ che poi a tu per tu con BENUSSI non può sbagliare...
Al 46° l'unico tiro in porta dell'HELLAS: MOLINARO sbaglia il passaggio indietro, HALLFREDSSON si impadronisce della palla e scaglia un sinistro dai 25 metri che PADELLI blocca agevolmente.
Qualcosa deve cambiare nel secondo tempo o riacciuffare il pari sarà un impresa! Intanto il signor Fabbri di Ravenna (che di solito fischia in cadetteria e proabilmente non ha la personalità per dirigere un match come questo) termina il primo tempo.
Verona 1-3 Torino gli highlights
Il secondo tempo si apre con l'intervento da rigore di MARQUES su MARTINEZ che in area aveva avuto un guizzo su un lancio dalla mediana, sulla palla va QUAGLIARELLA che fa secco BENUSSI con una palla sotto la traversa e va a siglare il nono gol stagionale: Il cronometro segna il 5° minuto e il presidente SETTI inquadrato in tribuna si consola accendendo un sigaro...
All'11° il TORINO ha la possibilità di portarsi sul triplo vantaggio con BENASSI che solo davanti al portiere scaligero spreca tutto tirando a lato! Dopo un'ora di gioco la consueta staffetta FARNERUD-EL KADDOURI ed i granata continuano a premere. SAVIOLA è appostato in area ma su una ribattuta favorevole di PADELLI controlla troppo il corpo e tira centrale al 15° trovando la facile opposizione dell'estremo difensore ospite.
Passano quattro minuti ed il modesto signor Fabbri chiude entrambi gli occhi su un intervento in area di MÁRQUEZ su QUAGLIARELLA! A termini di regolamento sarebbe stato rigore ed espulsione del Gran Capitàn.
L'HELLAS continua a soffrire di lentezza e scarsità di idee e TONI prova a dare la scossa con un bel traversone al 22° ma GRECO arriva in ritardo...
Al 25° tris di sostituzioni: HALLFREDSSON lascia il posto a CHRISTODOULOPOULOS, PISANO esce per GOMEZ TALEB, AMAURI per QUAGLIARELLA, l'HELLAS passa (troppo tardi) al 4-3-1-2 ma è sempre il TORINO a menar le danze e a pungere in contropiede.
Al 27° EL KADDOURI pesca MARTINEZ con un passaggio profondo ma il venezuelano dal vertice sinistro spara fuori sul palo lontano e dopo quattro minuti è BENASSI che di testa, ad un passo dalla porta, impegna BENUSSI.
Ultimo cambio HELLAS al 34° con SAVIOLA che fa spazio a FERNANDINHO e gli scaligeri che passano al 4-3-3 ed un minuto dopo TONI spizza bene per TACHTSIDIS che conclude al volo ma non trova la porta.
Nel frattempo fra gli ospiti esordisce GONZALEZ fresco arrivo dalla LAZIO e al 38° i gialloblù riaprono la gara: Tris di passaggi TACHTSIDIS-GOMEZ-TONI col centravanti che prova lo sfondamento centrale piegando le mani di PADELLI vanamente proteso in tuffo!
L'HELLAS ci crede e assedia i granata, al 40° TONI la dà a GOMEZ che in area tenta un improbabile girata che finisce preda della retroguardia ospite.
Al 41° corner per TONI che leggermente decentrato a destra prova di testa l'incrocio sul palo lontano con la palla che si alza di poco sulla traversa!
La terna arbitrale concede quattro minuti di recupero ma il VERONA non ne ha più e al 47° lascia partire EL KADDOURI dalla propria metacampo, il marocchino fa 50 metri di campo poi si accentra ed tira ad incrociare sul palo lontano: Palla in buca d'angolo e gara chiusa.
LE IMPRESSIONI
Partita brutta dove gli ospiti non hanno fatto molto di più del VERONA fino al gol, hanno solo aspettato l'ennesimo svarione difensivo scaligero come in occasione del raddoppio e ci tocca pure dire che è andata bene perchè il TORINO ha sprecato almeno altre due occasioni e l'arbitro non ha concesso un secondo rigore apparso solare con l'intervento di MÁRQUEZ su QUAGLIARELLA che aveva una chiara occasione da gol...
Inutile prendersela più che tanto, l'HELLAS al momento questo è e questo rimarrà probabilmente sino a fine stagione, giusto coprirsi col 5-3-2 e pensare per primo a non prenderle ma al 50° sotto di 2 gol forse MANDORLINI avrebbe dovuto dare la scossa prima!
Ma tant'è... Arriva la seconda sconfitta consecutiva, il 37° gol subito e la fine di un tunnel che appare sempre più lontano (come la salvezza)
BENUSSI Si muove forse con un pizzico di ritardo sull'ultimo gol ma complessivamente è forse il meno colpevole della sconfitta, voto 6
PISANO Esordio difficile per l'ex PALERMO che sbaglia un paio di palloni ma in fatto di grinta non è secondo a nessuno, bell'acquisto ma solo quando si inserirà appieno negli schemi scaligeri per ora non arriva certo alla sufficienza: Voto 5
MORAS Fa quel che può ma non è mai abbastanza anche se nel trio di difesa è il meno peggio... Voto 5
MÁRQUEZ La peggior gara in gialloblù! Prima del liscio che provoca il gol di MARTINEZ interviene un paio di volte in maniera pericolosa in area su MOLINARO e sullo stesso venezuelano, in seguito solo il signor Fabbri non vede il suo fallo netto su QUAGLIARELLA quasi a tu per tu con BENUSSI: Se non deve giocare per contratto sarebbe meglio non vederlo più in campo! Voto 3
MARQUES Sul rigore provocato ha gravi colpe non solo perchè il fallo c'è ma anche perchè MARTINEZ dopo lo stop non perfetto sembrava aver perso il controllo della palla sulla quale c'era BENUSSI in uscita... Voto 4
AGOSTINI Ha provato a difendere e a ripartire in maniera ordinata e tutto sommato fattiva ma oggi serviva ben altra pugna! Voto 5,5
GRECO Praticamente nullo in mezzo al campo, combina poco o nulla e dialoga difficilmente coi compagni, anche da lui dovrebbero venire le idee e la velocità e invece... Voto 5
TACHTSIDIS Meno peggio di altre volte ma naufraga nella mediocrità generale: Ogni contrasto è un fallo e quando riparte ha la velocità di un bradipo zoppo! Voto 5
HALLFREDSSON Il migliore in mediana ed è tutto dire... Mai un'invenzione vincente, mai un affondo degno di questo nome, male anche Alfredo: Voto 5,5
TONI A volte sembra un po' come il Don Chisciotte di De Cervantes, combatte contro tutto e tutti (arbitro compreso) e trasforma in oro quasi tutto ciò che tocca ma non può fare tutto da solo! Il gol è il giusto premio alla carriera di un uomo ed un campione che rimarrà nella storia dell'HELLAS e del calcio mondiale... Voto 6,5
SAVIOLA Svagato e svogliato non trova mai il bandolo della matassa, costantemente raddoppiato da quelli del TORINO che non gli lasciano un centimetro non incide mai... Voto 5
MANDORLINI ...Non è certo colpa sua se il VERONA è quello che è e naufraga nella mediocrità per 10/11 della rosa in campo ma se al 50° sei sotto di 2 gol qualcosa devi fare e non aspettare altri 20 minuti! Voto 4,5
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Mister MANDORLINI «Le nostre prospettive erano diverse. Dopo la partita ci siamo parlati, dovremo già pensare alla prossima gara. Siamo andati sotto nel nostro momento migliore e poi sul 2-0. La classifica e le voci sulla panchina traballante? Le voci non le sento e mi interessano poco, in questo momento guardo solo cosa ci diciamo dentro lo spogliatoio. Il risultato ovviamente va avanti a tutto, oggi si fa fatica a parlare di prestazione ma non avremmo meritato di perdere. Dalla prossima dobbiamo ritrovare il risultato, questa è la medicina migliore per tutto» TuttoMercatoWeb.com
Mister VENTURA tecnico del TORINO «Obiettivo Europa? E' presto per parlare di cose fino ad oggi impensabili. Questa gara ha confermato la nostra crescita ma anche che dobbiamo lavorare, abbiamo rischiato di riaprirla in molte occasioni. Comunque non si fanno 4 vittorie di seguito se non c'è la voglia di mettersi in discussione. Senza Cerci e Immobile sembrava non si potesse più giocare, invece eccoci qua. Penso a Martinez, ha margini di crescita enormi e quando lo capirà farà cose importantissime. Senza proclami ci siamo messi a lavoro e oggi iniziamo a raccogliere i frutti del lavoro. Siamo ai sedicesimi di Europa League con una rosa non troppo ampia, quindi complimenti alla squadra. Quagliarella? Sta crescendo, ma da solo non può guidare la squadra. Ha qualità enormi, se messo in condizioni di far bene. Siamo tornati ad allenarci sorridendo e c'è la voglia di collaborare, tutte componenti che erano mancate ad inizio stagione. Mercato? Ha dato un contributo. Io però punto su chi era già qua e sulla voglia. Penso a Moretti, che si è rimesso in discussione. Si può sempre migliorare, servono solo voglia e umiltà. Cerci? E' un giocatore particolare, è sensibile, se trovi la chiave di accesso per aprirlo può giocare in qualsiasi squadra d'Europa» TuttoMercatoWeb.com
Benussi
Mandorlini
Greco
Francesco BENUSSI «Il calendario è difficile per tutti, ma è anche vero che abbiamo affrontato due squadre che stanno molto bene, con grandi qualità davanti. Voglio ricordare che veniamo da un buon bottino di punti raccolto lo scorso mese. Oggi direi che gli episodi ci hanno un po’ condannato, la realtà è questa. Poteva essere una partita giocata alla pari fino alla fine, poi 3 situazioni sfortunate ci hanno condannato. Ci sono state tante difficoltà, abbiamo giocato contro una squadra che veniva da una striscia positiva. Salverei la prestazione della squadra, perché fino all’ultimo abbiamo cercato di reagire per portare a casa il risultato. C’eravamo quasi riusciti, perché poteva starci di riprendere questa partita, un pareggio ci stava. Purtroppo non è stato così. Testa alta e continuiamo a lavorare» HellasVerona.it
Leandro GRECO «La partita? Ripartiamo dalle cose positive che si sono viste contro il Torino, soprattutto dalla nostra reazione. Abbiamo affrontato la gara nel modo giusto, poi gli episodi hanno fatto la differenza. Siamo partiti molto bene, loro non ci avevano creato grosse difficoltà fino al gol, dove non sono riusciti a sviluppare il loro gioco. Il risultato ci ha penalizzato, ma la prima cosa che possiamo fare è tenere la testa alta e lavorare per raggiungere il prima possibile il nostro obiettivo, ovvero la salvezza. Ragioniamo sempre come squadra e mai come singoli, gli errori si fanno e non dobbiamo guardare quelli individuali ma quelli collettivi. Il Torino è una squadra particolare, gioca molto bene a calcio, abbiamo fatto fatica ad alzarci per andare a pressarli, ma poi abbiamo fatto la nostra partita. Loro hanno sfruttato al massimo gli episodi, la sfida è finita 3-1, ma credo che il pareggio fosse il risultato più giusto. Ora guardiamo avanti, ci sono punti da prendere per ripartire» HellasVerona.it
Il neoacquisto PISANO si presenta «Il mio arrivo a Verona? Sono molto contento di essere qui, ringrazio il presidente, Maurizio Setti, e il direttore sportivo, Sean Sogliano, che hanno sempre dimostrato stima nei miei confronti. Il mio rapporto con il direttore sportivo? E' stato il primo a credere in me quando ero giovane, a Varese, in Eccellenza. Mi ha visto crescere, è come un fratello maggiore. Per me è un onore essere qui e giocare davanti a un pubblico così passionale. Cosa mi ha detto Sean Sogliano? Sono bastate poche parole, forse neanche una, per trovare l'intesa. E' servita solo una chiamata e sapere dell'interesse del Verona. Quando ho conosciuto tutto questo ho subito accettato, questa è la strada giusta per me, sono in una società e in una squadra che mi sono sempre piaciute. L'atmosfera di Verona? Ho visto ciò che l'allenatore vuole dare alla squadra, ovvero la voglia di andare in campo sempre per vincere. Poi le partite possono anche andare in modo diverso, ma la mentalità deve sempre essere questa. Che impressione mi ha dato Mandorlini? E' un allenatore preparato, che sicuramente ha una mentalità vincente. Qui ha vinto tanto, tiene a questi colori e ha esperienza. Le mie caratteristiche? Nasco come difensore in una difesa a 4, prediligo prima la fase difensiva, poi se possibile mi spingo in avanti. Il 3-5-2 del Verona? Anche a Palermo giocavamo a 5 in mezzo al campo. Quello dell'esterno destro è un ruolo di sacrificio, che nella fase offensiva e difensiva richiede un grosso dispendio di energie. Che tipo di calciatore sono? Sono un difensore fisico, di corsa. In campo vado con tanta umiltà, gioco per la squadra, mi reputo un portatore d'acqua. Mi sacrifico per i miei compagni, la squadra viene prima del singolo» HellasVerona.it
Pierluigi GOLLINI intervistato dlla Gazzetta dello Sport al Viareggio «Esordio in A col Verona? Non ho nemmeno il tempo di realizzare che siamo già in campo. Meglio così, non ho avvertito la tensione della prima volta, ed è andata bene. La settimana dopo contro la Roma la tensione era altissima. Non sono stato molto fortunato. Era il compleanno di Totti, stadio strapieno, tutti che cantano l'inno della Roma appena usciamo dal sottopassaggio. E Destro mi ha bucato da centrocampo: non me ne voglia lui, che è fortissimo, ma penso che quel giorno si sia giocato il jolly della vita. All’estero i club si fanno molti meno problemi a lanciare i ragazzi in prima squadra, e questo ha un effetto domino sulle nazionali giovanili. Perché capita di affrontare avversari meno forti tecnicamente e tatticamente, ma con un'abitudine diversa alla partita vera. La Premier è un altro mondo, si cerca di tenere sempre un profilo basso sui ragazzi senza pomparli troppo. E poi l'intensità dell’allenamento è mostruoso: tiri, partitelle, tackle. Ma rispetto all'Italia non c'è storia a livello tattico. Ma solo in Italia posso diventare grande» CalcioMercato.it
PRIMAVERA AGLI OTTAVI AL VIAREGGIO! Dopo il 3 a 0 al PAKHTAKOR con doppietta di CAPPELLUZZO e MIKETIC i ragazi di PAVANEL sopravanzano il NAPOLI grazie alla differenza reti e vengono promossi, felice ovviamente il mister 'La vittoria con il Pakhtakor e il primo posto nel girone? Siamo molto felici, è stato un pomeriggio fantastico. Quella contro il Pakhtakor non è stata assolutamente una partita facile, c'era il rischio di andare in campo e di accontentarsi del pareggio, infatti ho detto alla squadra di spingere il piede sull'acceleratore. L'impatto non è stato dei migliori, loro hanno avuto un'occasione nei primi minuti, poi siamo riusciti a sbloccare la partita recuperando una bella palla a centrocampo e l'abbiamo gestita. Dobbiamo migliorare dal punto di vista del palleggio, ma sono felice per l'impegno e per le occasioni create. Meritiamo qualche gol in più, abbiamo sbagliato tante occasioni per colpa di alcune scelte non corrette, e da questo lato dobbiamo migliorare. Per il resto posso fare solamente i complimenti ai miei ragazzi'
MERCATO SVINCOLATI, piatto ricco mi ci ficco! Ci sono anche CASSANO e MOTTA e c'è tempo sino a fine mese, venghino signori venghino...
DERBY VERONA, Daspo per 5 tifosi del CEO 'beccati' a lanciare fumogeni, stop per un anno anche ad ultrà dell'HELLAS...
ITALIA TERRA DI FURBI! Ne approfitta anche il presidente FIGC TAVECCHIO che obbliga la Lega a comprare 20mila copie del suo libro, fanno 107mila Euro grazie!
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Calcio: super Torino a Verona (1-3), quarta vittoria consecutiva per i granata
20:12 07 FEB 2015
(AGI) - Verona, 7 feb - Poker con vista sull'Europa. Il Torino espugna il Bentegodi e aggiunge il nome del Verona a quello di Cesena, Inter e Sampdoria, le ultime vittime della squadra di Ventura. Quarta vittoria consecutiva per i granata che regolano 3-1 l'Hellas e volano a quota 31 punti, cominciando a respirare profumo di Coppe. Un altro stop, invece, per i gialloblu' che cercavano riscatto dopo il ko di Palermo.
Il Toro ha vinto con merito, difendendo bene, dominando a centrocampo e colpendo, prima con Martinez, poi con Quagliarella e infine con El Kaddouri, al momento giusto. I gialloblu' pagano gli errori in difesa e la mancanza di idee, il cuore basta soltanto per accorciare le distanze con il solito Toni all'83esimo.
Al pronti-via Mandorlini e Ventura schierano lo stesso modulo: 3-5-2. Regolarmente al loro posto i tifosi della Curva Sud (annullata la squalifica per i presunti cori razzisti nei confronti di Muntari), al centro della difesa dell'Hellas c'e' Marquez che ha sconfitto l'influenza. A destra debutta dal primo minuto Pisano, arrivato nelle ultime ore di mercato dal Palermo, mentre sull'altra fascia c'e' Agostini preferito a Brivio. In attacco la coppia Toni-Saviola. Nel Toro Bovo vince il ballottaggio con Maksimovic, mentre a centrocampo gli esterni sono Bruno Peres e Molinaro con Darmian che finisce in panchina.Martinez affianca Quagliarella, bomber in stato di grazie dopo la tripletta rifilata alla Samp. Buon avvio dei granata che spingono sulle fasce e che provano a sfruttare i movimenti di Quagliarella e Martinez. Le intenzioni sono buone, ma di conclusioni non ne arrivano, mentre il Verona, dopo un avvio di gara un po' difficile, cresce e ci prova dalla distanza con Tachtsidis e Saviola, ma Padelli non rischia nulla. Nel miglior momento dell'Hellas, un po' a sorpresa, arriva il gol di Martinez che sblocca il risultato approfittando di uno svarione di Marquez, dopo una combinazione tra Quagliarella e lo stesso attaccante venezuelano, bravo a battere Benussi con il piatto destro. Rabbiosa ma sterile la reazione dei padroni di casa che non riescono a creare nulla e che cercano il pareggio solo con le conclusioni dalla distanza (giudicato involontario il braccio di Bovo, gia' ammonito, sul destro di Tachtsidis).
Nella ripresa il Toro trova subito il raddoppio: al 4' Moretti lancia Martinez che viene atterrato in area da Marques. Rigore e dal dischetto Quagliarella non sbaglia: 0-2.
Il Verona crolla. Poche idee e la grinta non basta per rimettere in piedi una partita che gli ospiti hanno sempre controllato e condotto con senza particolari affanni. Potrebbe arrivare anche il tris, ma Benassi sbaglia da buona posizione e Fabbri non se la sente di concedere un altro rigore al Toro, anche se Marquez atterra Quagliarella. Mandorlini prova a cambiare qualcosa: spazio per Gomez, Christodoulopoulos e Fernandinho, ma a dare un po' di speranze ai gialloblu' e' il solito Toni che, al 38', di sinistro batte Padelli riaprendo la partita. Il bomber campione del mondo ci riprova al 41esimo, ma e' di poco alto il suo colpo di testa. Il Verona ci crede e il Toro adesso soffre, ma tiene botta e al 92esimo trova il gol della sicurezza: lo segna El Kaddouri.
Finisce 1-3, i granata volano a quota 31 punti, il Verona resta a 24 e puo' salvare solo gli ultimi 10 minuti giocati con il cuore. Troppo poco.(AGI) .
FONTE: AGI.it
Serie A, Verona-Torino 1-3: il Toro vede l'Europa League
Quarta vittoria di fila per i granata, come non accadeva dal 1978: al Bentegodi decidono Martinez, un rigore di Quagliarella ed El Kaddouri. Di Toni il gol scaligero
ANDREA GHISLANDI 7 Febbraio 2015
Nel primo anticipo della 22a giornata di Serie A, il Torino passa 3-1 al Bentegodi contro il Verona e ora mette nel mirino la zona Europa League. A sbloccare la gara è Martinez al 32'. La manovra dei veneti è prevedibile e il Toro raddoppia al 5' st con Quagliarella che realizza dagli 11 metri. Tardivo il gol di Toni (38' st), chiude El Kaddouri nel recupero. Per i granata è la 4a vittoria di fila, evento che non si verificava dal 1978.
LA PARTITA Il Torino ingrana la quarta e per il Verona è nottefonda. Al Bentegodi i granata mettono insieme la quarta vittoria di fila e il nono risultato utile consecutivo, numeri stratosferici che fanno sognare i tifosi. Per gli uomini di Mandorlini, invece, seconda battuta d'arresto consecutiva che costringe a guardarsi le spalle con qualche timore.
Gli ospiti partono subito con il piede giusto e, pur senza creare grandi grattacapi, tengono bene il campo e neutralizzano i padroni di casa che nei primi 20' combinano poco o nulla. Il Toro è superiore a centrocampo e può contare su una difesa solidissima. Il problema fino a qualche domenica fa era sempre stato l'attacco, ma ora gli avanti granata si sono svegliati dal letargo. E' Martinez che rompe gli equilibri poco dopo la mezzora, approfittando di un liscio di Marquez. L'Hellas fatica a rispondere, Toni è stretto nella morsa Glik-Moretti e Saviola un pesce fuor d'acqua.
Non sorprende, quindi, che sono gli uomini di Ventura a trovare il raddoppio a inizio ripresa. Moretti fa 50 metri di campo palla al piede e serve Martinez che entra in area e viene steso da Marques. Giallo e rigore trasformato da Quagliarella. A questo punto il Toro abbassa i ritmi, meriterebbe un altro rigore al 19' st (fallo di Marquez su Quagliarella) e soffre solo nell'ultimo quarto d'ora, quando Mandorlini si gioca il tutto per tutto e manda in campo Gomez, Lazaros e Fernandinho.
Toni trova il gol della speranza sull'unica indecisione di Glik, i veneti attaccano a testa bassa ma invece del pareggio subiscono in contropiede il terzo gol: El Kaddouri si fa tutto il campo e beffa Benussi. La zona Europa League è più vicina, l'Hellas si lecca le ferite e si dovrà sudare fino in fondo la salvezza.
LE PAGELLE
Toni 6,5 - E' l'ultimo dei suoi ad arrendersi. Segna il gol dell'illusione e sfiora di testa il clamoroso 2-2.
Marquez 4,5 - Brutta serata per il difensore messicano: clamoroso il liscio sul gol di Martinez, poi stende Quagliarella in area ma per sua fortuna l'arbitro non vede.
Saviola 4,5 - Il "Coniglio" è rimasto nel cilindro e non la becca mai. Sostituito a 20' dalla fine, troppo tardi.
Martinez 7 - Una spina nel fianco per i lenti difensori veneti. Segna e si procura il rigore da cui nasce il 2-0.
Molinaro 7 - Grande prova del terzino sinistro, la migliore in maglia granata. E' il padrone della sua fascia.
Quagliarella 6,5 - Il periodo no è ormai alle spalle. Con la rete al Bentegodi sono 9 i gol segnati in campionato.
IL TABELLINO
VERONA-TORINO 1-3
Hellas Verona (3-5-2): Benussi 6; Moras 6, Marquez 4,5, Marques 5; Pisano 5,5 (27' st Gomez 6), Greco 5, Tachtsidis 6, Hallfredsson 5(26' st Lazaros 6), Agostini 5,5; Saviola 4,5 (35' st Fernandinho sv), Toni 6,5. A disp.: Rafael, Gollini, Sorensen, Nico Lopez, Ionita, Valoti, Brivio, Campanharo, Martic. All.: Mandorlini 5,5.
Torino (3-5-2): Padelli 6; Bovo 6, Glik 6, Moretti 6,5; Bruno Peres 6, Benassi 7 (36' st Gonzalez sv), Vives 6, Farnerud 6 (14' st El Kaddouri 6,5), Molinaro 7; Quagliarella 6,5 (27' st Amauri sv), Martinez 7. A disp: Ichazo, Castellazzi, Jansson, Maksimovic, Gaston Silva, Masiello, Darmian. All: Ventura 7.
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 32' Martinez (T), 5' st rig. Quagliarella (T), 38' st Toni (V), 47' st El Kaddouri (T)
Ammoniti: Glik, Bovo, Padelli (T), Marques (V)
Espulsi: -
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Hellas Verona / Torino 1-3
07/02/2015 23:39 - by gaudiopedalino
Confermando la tradizione favorevole, il Torino sbanca, per la terza volta consecutiva, il Bentegodi. Mandorlini, orfano di Jacopo Sala, lancia, dal primo minuto, l’ultimo acquisto Eros Pisano, sull’esterno destro, mentre, dalla parte opposta, ritorna Agostini. Il trio difensivo è confermato e, a centrocampo, Greco è preferito a Lazaros con Tachtsidis e Hallfredsson mentre, in avanti, Saviola fa coppia con Toni. L’Hellas parte forte pressando alto il Toro che preferisce rimanere molto chiuso per ripartire in contropiede. Al settimo un rimpallo favorisce Agostini che colpisce la traversa. La prima mezzora vede più le continue indecisioni dell’arbitro, il quasi debuttante Fabbri, che le azioni delle due squadre, anche se è l’Hellas ad avere il pallino del gioco ma, al trentunesimo, al termine di un’azione confusa, con clamoroso liscio di Rafa Marquez, Martinez si trova solo davanti a Benussi e lo batte con un preciso piatto di destro. Il tempo si chiude con un Verona che spinge, ma non scalfisce il catenaccio dei granata.
Partono bene, nella ripresa, i gialloblù ma, sulla prima ripartenza, Marques frana su Martinez e l’arbitro, con l’ausilio del collega addizionale, decreta il rigore e l’ammonizione del brasiliano. Il violentissimo tiro di Quagliarella tocca la traversa e s’insacca. Dopo un piccolo disorientamento, gli scaligeri cominciano a pressare ma il toro resiste. Tra il venticinquesimo e il trentaquattresimo Mandorlini richiama uno spento Hallfredsson per Lazaros, il debuttante Pisano per Gomez e, infine, uno scialbo Saviola per Fernandinho. La partita sembra incanalata verso il successo granata quando una perfetta imbucata di Juanito trova prontissimo l’indomabile Luca Toni che, di sinistro, fulmina Padelli. L’Hellas, sostenuto dallo straordinario tifo dei propri tifosi, si butta in avanti e Toni, di testa, sfiora il pareggio, con la palla che accarezza la traversa. Nel secondo, dei quattro minuti di recupero, con tutta la squadra in avanti per un calcio d’angolo, El Kaddouri s’invola e, appena entrato in area, batte Benussi e mette il punto esclamativo alla gara. L’Hellas continua in questo cammino altalenante non trovando, al momento, continuità alle vittorie. Ottima la prestazione di Tachtsidis, buona, piena di sacrificio e impegno, quella di Toni, condita anche dalla soddisfazione del goal, positivo il debutto di Pisano, disastrosi Marquez e Marques.
FONTE: RadioRCS.it
Hellas Verona-Torino 1-3, quarta vittoria di fila!
Sabato, 07 Febbraio 2015 19:45 Scritto da Redazione Toro News
Finale al Bentegodi / Come nella stagione '77-78'. Martinez, Quagliarella ed El Kaddouri stendono il Verona. Toni illude i gialloblù, sordio felice per Gonzalez
In principio era la stagione '77-'78: Foggia, Genoa, Bologna e Napoli. Quattro vittorie di fila, era il Toro di Gigi Radice. Ora, a poco meno di quarant'anni di distanza, Ventura riesce in qualcosa di simile: Cesena, Inter, Sampdoria ed Hellas Verona, spazzate vie con grandi prestazioni. Nono risultato utile, Quagliarella sempre più capocannoniere granata, con le sue nove reti. Difesa perfetta, centrocampo solido nonostante l'assenza di Gazzi, e un Martinez in uno stato di forma straripante.
Il Verona sbaglia, anche troppo. Lascia spazio ai granata che possono tenere alta la difesa, con Moretti e Bovo praticamente sulla linea di metà campo quando il Toro attacca. Proprio Moretti, goleador contro l'Inter, autore di una prestazione superba contro la Sampdoria, aggredisce lo spazio lasciato dagli avversari. Cinquanta metri palla al piede, poi palla liftata in verticale per Martinez: il venezuelano fa scorrere, entra in area e viene steso da Marques. Calcio di rigore netto. Dal dischetto Fabio Quagliarella calcia più forte che può e raddoppia per il Torino.
Passano i minuti, i giallblù tentano di reagire, mentre l'unidici di Ventura non si scompone e riparte sembre in velocità. Vives torna in cattedra, sfodera un lancio perfetto per Quagliarella che con un gran controllo si prepara al tiro, all'interno dell'area difesa da Benussi: Rafà Marquez lo mette giù, ma per l'arbitro è tutto regolare. In realtà il contatto è netto, quanto il penalty negato, e per l'ex blaugrana poteva anche scattare il cartellino rosso. L'occasione da gol era chiara. Il bomber di Castellammare di Stabia è costretto ad uscire, lasciando il posto ad Amauri. C'è spazio anche per l'esordio di Alvaro Gonzalez, arrivato nella parentesi del calciomercato di gennaio. Il Verona non si dà pace e continua a crederci, accorciando le distanze al 38' con Luca Toni: l'ariete gialloblù sfrutta a dovere l'unica leggerezza della difesa granata e buca Padelli sul primo palo. Tiro potente e preciso, gara riaperta.
Ma l'attaccante illude il proprio pubblico, nel recupero El Kaddouri la chiude con un contropiede ben gestito con Martinez. Finisce qui: in principio era la stagione '77-'78, era il Toro di Gigi Radice. Ora è quello di Ventura che, in una serata magica, torna a sentire il profumo dell'Europa.
FONTE: ToroNews.net
PRIMO PIANO Hellas Verona - Torino, 1 - 3 Verona che ci crede solo nel finale ma vince il Torino
07.02.2015 17:49 di Giovanni Bucciano
94 - Fine della partita
92 - Rete del Torino! El Kaddouri! Contropiede dopo un angolo del Verona finalizzato da El Kaddouri che insacca nell'angolo
90 - Ammonito Padelli per perdita di tempo
83 - Goallllll del Verona!!!!!! Luca Toni!!!!!!! Toni lanciato a rete insacca dietro a Padelli!
81 - Esce Benassi ed entra Gonzalez
80 - Entra Fernandinho per Saviola
79 - Bruno Peres vicino al goal
71 - Esce Quagliarella ed entra Amauri
70 - Escono Hallfredsson e Pisano ed entrano Juanito e Lazaros
61 - Ci prova il Verona ma doppia parata di Padelli
59 - Esce Farnerud ed entra El Kaddouri
50 - Goal del Torino!! Rigore di Quagliarella provocato da un fallo di Marques! Ammonito il brasiliano!
46 - Inizia il secondo tempo
Fine primo tempo
46 - Tiro da fuori di Hallfredsson ma para Padelli
38 - Ammonito Bovo
32 - Goal del Torino! Martinez si libera in area superando Marquez e supera Benussi!
23 - Ammonito Glik
20 - Tiro di Saviola che termina a lato
10 - Punizione di Farnerud finisce alta
8 - Verona vicino al goal con Vives che colpisce il suo palo ma l'arbitro ha fermato il gioco per un fuorigioco di Toni
5 - Da angolo colpisce Moretti di testa ma Benussi devia in angolo ancora
Benvenuti alla webcronaca di Hellas Verona - Torino.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
PRIMO PIANO Hellas Verona-Torino 1-3. Incredibile Toro, quattro vittorie consecutive
07.02.2015 19:04 di Marina Beccuti Twitter: @@marinabeccuti
Gran finale, il Toro espugna il Bentegodi e va a prendersi gli applausi dei suoi tifosi, arrivati a Verona per seguire la squadra più in forma del campionato.
48' grande cavalcata di El Kaddouri che si fa quaranta metri palla al piede e mette a sedere Benussi
45' sono quattro i minuti di recupero
45' ammonito Padelli per perdita di tempo
44' ancora una volta si salva Padelli ma il Verona era in fuorigioco
42' ancora Toni, sulla traversa, ma l'attaccante di Pavullo sta chiudendo alla grande
40' grande parata di Padelli su Juanito. Adesso è un buon Verona
38' gran gol di Toni che accorcia per il Verona, qualche colpa per Glik
36' esordio di Gonzalez che entra al posto di enassi
35' ci prova Tachtsidis, alto
34' sempre Toro in attacco
31' ci prova Bovo
28' ci prova Martinez il suo tocco è di poco fuori
27' esce Quagliarella acciaccato ed entra Amauri, i due si abbracciano sorridenti
23' bel cross di Toni
19' rimane fermo a terra infortunato Quagliarella, c'era anche il rigore su di lui da parte di Marquez
16' para in due frangenti Padelli, che poi rimane colpito ad un fianco
14' esce Farnerud per El Kaddouri
6' Quagliarella segna il rigore con il brivido, a fil di traversa, ma c'è il raddoppio
5' calcio di rigore per il Toro
1' comincia il secondo tempo. Non ci sono cambi ma si prepara Gonzalez
Primo tempo
47' ci prova Hallfredsson, nulla di fatto. Con il Verona in attacco si chiude il primo tempo di Hellas Verona-Torino con i granata in vantaggio. Piccolo screzio, adrenalitico, come dirà Molinaro, tra lui e Quagliarella per un malinteso in campo.
46' ci prova Toni ma Molinaro è insuperabile
45' un minuto di recupero
40' Verona in attacco ma la difesa granata non soffre
38' Bovo ammonito per fallo su Toni
32' la zanzara Martinez non perdona sotto rete ed il Toro è in vantaggio
30' riparte il Torino con una punizione fischiata al Toro per fallo su Quagliarella
25' punizione per il Verona, spazza via Peres
24' Glik abbatte Toni al limite dell'area e viene ammonito
21' Peres per Quagliarella, Marquez mette in angolo
20' ci prova Tachtsidis, il Verona è in fase di risveglio
17' splendido Molinaro che riparte
16' primo angolo per il Verona
15' il Verona in fase di contenimento
10' tiro da dimenticare per Farnerud
9' punizione per il Torino per fallo su Marquez
5' tocca a Vives provarci davanti alla porta veronese
4' da un calcio d'angolo svetta Moretti
3' primo tiro del match da parte di Martinez
1' partiti
Tutto pronto al Bentegodi per la partita delle 18 tra i veronesi ed i granata. Esordio in serie A per l'arbitro Fabbri.
Tabellino
Marcatori: 32' Martinez (T); 6' st Quagliarella su rig. (T); 38' Toni (T), 48' El Kaddouri (T)
Serie A, Verona-Torino 1-3: per i granata quarta vittoria di fila
Il Torino vince per 3-1 a Verona in casa dei gialloblù di Mandorlini. Per i granata è la quarta vittoria consecutiva grazie ai gol di Martinez, Quagliarella (su rigore) e El Kaddouri. Di Toni la rete del momentaneo 1-2. Il tabellino
Torino (3-5-2): Padelli 6, Glick 6, Bovo 6,5, Moretti 6,5, Bruno Peres 6, Benassi 6,5 (35' st Gonzalez sv), Vives 6, Farnerud 6 (13' st El Kaddouri 6,5), Molinaro 6,5, Martinez 6.5, Quagliarella 6,5 (25' st Amauri 6) (1 Ichazo, 13 Castellazzi, 18 Jansson, 19 Maksimovic, 21 Silva, 32 Masiello, 36 Darmian).
All.: Ventura 6,5.
Arbitro: Fabbri di Ravenna 6.
Reti: nel pt 31' Martinez; nel st 4' Quagliarella (rig.), 38' Toni, 47' El Kaddouri.
Angoli: 8-4 per il Verona.
Recuperi: 1' e 4'.
Ammoniti: Glick, Bovo, Marques per gioco falloso, Padelli per comportamento non regolamentare.
Spettatori: 17.038.
** I GOL
- 31' pt: errore difensivo della difesa del Verona con Marquez che liscia il pallone e permette a Martinez di presentarsi davanti a Benussi e batterlo con il destro.
- 4' st: ripartenza micidiale del Torino. Moretti serve un gran pallone a Martinez abbattuto in area da Marques. Rigore giusto che Quagliarella trasforma con un destro forte e centrale sotto la traversa.
- 38' st: il Verona accorcia le distanze. Gomez suggerisce per Toni, la difesa del Torino è piazzata male e di sinistro il centravanti dei veneti batte Padelli.
- 47' st: il Torino chiude la partita. Contropiede mortifero del Torino con El Kaddouri che di destro batte con un gran rasoterra Benussi.
FONTE: Leggo.it
Verona, Gollini: "La Premier è un altro mondo, Destro con me ha trovato il jolly della vita"
Per il portiere due presenze in A contro Genoa e Roma
05/02/2015 08:49
HELLAS VERONA GOLLINI NAZIONALE / VIAREGGIO - Pierluigi Gollini è una delle stelle del Torneo di Viareggio. Un passato al Manchester United, un presente all'Hellas Verona, dove ha già giocato due gare in Serie A, esordendo contro il Genoa. "Non ho nemmeno il tempo di realizzare che siamo già in campo. Meglio così, non ho avvertito la tensione della prima volta, ed è andata bene. - le sue parole a 'La Gazzetta dello Sport' - La settimana dopo contro la Roma la tensione era altissima. Non sono stato molto fortunato. Era il compleanno di Totti, stadio strapieno, tutti che cantano l'inno della Roma appena usciamo dal sottopassaggio. E Destro mi ha bucato da centrocampo: non me ne voglia lui, che è fortissimo, ma penso che quel giorno si sia giocato il jolly della vita".
MANCHESTER UNITED - "All’estero i club si fanno molti meno problemi a lanciare i ragazzi in prima squadra, e questo ha un effetto domino sulle nazionali giovanili. Perché capita di affrontare avversari meno forti tecnicamente e tatticamente, ma con un'abitudine diversa alla partita vera. La Premier è un altro mondo, si cerca di tenere sempre un profilo basso sui ragazzi senza pomparli troppo. E poi l'intensità dell’allenamento è mostruoso: tiri, partitelle, tackle. Ma rispetto all'Italia non c'è storia a livello tattico. Ma solo in Italia posso diventare grande".
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
ULTIM’ORA
VERONA, 16:42 CALCIO, VERONA: ACCOLTO RICORSO, CONTRO TORINO CURVA RIAPERTA A TIFOSI
La Corte sportiva d'appello della Figc ha accolto il ricorso d'urgenza del Verona contro la chiusura per un turno della curva, decisa dal giudice sportivo per i presunti cori razzisti dei tifosi gialloblù all'indirizzo di Muntari durante la partita contro il Milan. La curva del Verona sarà quindi riaperta già per il match casalingo di domani contro il Torino. Annullata anche la multa di 50mila euro al club veneto.
FONTE: Sport.Repubblica.it
Calcio: il 'campionato' degli svincolati. Ecco chi sono Da Cassano ad Aranzubia, passando da Lugano: il lungo elenco dei giocatori rimasti senza contratto. C'è tenpo fino a fine mese per accasarsi
Antonio Cassano (Ap/Lapresse)
3 febbraio 2015 - Il calciomercato si è ufficialmente chiuso alle 23 di lunedì 2 febbraio, ma c’è ancora tempo per ingaggiare giocatori. sono gli svincolati - cioè quelli rimasti senza contratto - che potranno essere tesserati entro la fine di questo mese.
C’è Antonio Cassano, che ha contatti con il Bari, ma ci sono anche altri giocatori di rilievo che potrebbero trovare una collocazione. Fra questi, per esempio, il portiere Aranzubia dell’Ateltico Madrid…
Ma vediamo l’elenco, per curiosità.
Portieri
Luigi Amabaile (Lanciano), Luca Anania (Catania), Mauro Boerchio (Savona), Alin Bucuroiu (Siena), Andrea Campagnolo (Cesena), Raffaele Delle Vedove (Lumezzane), Angelo Di Stasio (Juve Stabia), Mattia Di Vincenzo (Siena), Toni Doblas (Napoli), Gaetano Dolenti (Trapani), Ugo Gabrieli (Prato), Benedetto Iraci (Paganese), Stefano Layeni (Benevento), Luca Tomasig (Novara), Matteo Vaccarecci (Barletta), Daniel Aranzubia (Atletico Madrid), Felipe (Flamengo), Edgar Hernandez (Queretaro), Alexandros Tzorvas (Northeast United).
Difensori
Michele Anaclerio (Vicenza), Gianluigi Bamonte (San Marino), Nicolò Consolini (Cesena), Fabio Conocchioli (Ascoli Picchio), Andrè Dias (Lazio), Felipe Dal Bello (Parma), Filippo Fabbri (San Marino), Matteo Gandelli (Ascoli Picchio), Benoit Ladriere (Avellino), Giuliano Lamma (Prato), Maurizio Lauro (Ternana), Federico Maccarone (Barletta), Andrea Mantovani (Palermo), Farncesco Marianini (Novara), Morris Molinari (Salernitana), Cesare Natali (Bologna), Marco Piccioni (Juve Stabia), Marco Pisano (Unione Venezia), Pierre Regonesi (Albinoleffe), Mariano Rudi (Savona), Juri Toppan (Paganese), Gaetan Bong (Olimpiacos), Titus Bramble (Sunderland), Emerson Conceicao (Atletico Mineiro), Marcel De Jong (Augusta), Pape Diakhate (Granada), Christian Lell (Levante), Diego Lugano (West Brom), Nacho (Betis), Luis Perea (Cruz Azul), Artem Radkov (Genclerbirligi), Alberto Rodriguez (Rio Ave), Christian Sapunaru (Elche), Paulo Vinicius (Braga), Joseph Yobo (Fenerbahce), Modibo Diakité (Deportivo La Coruna).
Centrocampisti
Fabio Concas (Carpi), Giuseppe Colucci (Reggina), Guido Di Deo (Benevento), Daniele Di Donato (Cittadella), Simone Esposito (Grosseto), Pasquale Foggia (Salernitana), Filippo Fondi (Reggiana), Daniele Greco (Ascoli Picchio), Yones Hanine (Ascoli Picchio), Francesco Mancini (Grosseto), Danjiel Marceta (Lanciano), Dino Martinovic (Verona), Raffaele Montervino (Salernitana), Josè Montiel (Benevento), Yves Pambou (Reggina), Albert Riera (Udinese),Bo-Kiung Kim (Cardiff), Dani Benitez (Granada), Jack Collison (Ipswich), Demi De Zeeuw (Spartak Mosca), Alou Diarra (Wets Ham), Lass Diarra (Lokomotiv Mosca), Mahamadou Diarra (Fulham), Chris Eagles (Blackpool), Marco Estrada (Al Wahda), Makach Gadzhiev (Anzhi), Gavilan (Levante), Danny Guthrie (Newcastle), Jermaine Jenas (Qpr), Vladimir Koman (Krasnodar), Jonathan Legear (Blackpool), Daniel Mahamat (Braga), May Malanghu (Goteborg), Joao Ribeiro (Olhanense), Fabio Rochemback (Aerbin), Simao (Espanyol), Evander Sno (Westerlo), Kalilou Traorè (Sochaux), Juan Toya (Revolution).
Attaccanti
Niccolò Bellucci (Reggiana), Antonio Cassano (Parma), Carmine De Sena (Parma), Christian Esposito (Novara), Daniele Ferri (Brescia), Rafa Jordà (Siena), Marko Mitrovic (Brescia), Davide Petrachi (Lecce), Daniele Rosso (Virtus Entella), Juan Surraco (Livorno), Marco Villanova (San Marino), Fabio Zanoni (Feralpisalò), William (Paganese), Nicolas Anelka (Mumbai City), Wilmer Aguirre (Alianza Lima), Shola Ameobi (Gaziantepspor), Teteh Bangura (Bursaspor), Nery Castillo (Rayo Vallecano), Mike Havenar (Vitesse), Michel (Benfica), Baniel Nicolita (Saint-Etienne), Isaac Promise (Al Ahli), Jonathan Reis (Bahia), Senghor (Al Wasl), Paulo Sergio (Olhanense), Tchite (Club Bruges), Yakubu (Al Rayyan).
FONTE: LaNazione.it
Hellas Verona - Torino 1-3 | Al Bentegodi comanda il Toro e i gialloblu si arrendono
Due errori della difesa di Mandorlini spianano la strada ai granata, che escono dal terreno di gioco con i meritati tre punti. Brutta la prestazione degli scaligeri, spenti per buona parte della gara
La Redazione 7 febbraio 2015
Il Torino batte l'Hellas Verona allo stadio Bentegodi con il risultato di 3-1, nel match valido per la ventiduesima giornata del campionato di serie A.
Come nella passata stagione i granata superano i gialloblu sul loro terreno con un risultato rotondo e chiaramente meritato. Stupisce infatti l'atteggiamento della squadra di Mandorlini, che solo per pochi minuti nel finale delle due frazioni tira fuori gli attributi e alza i ritmi, giocando invece una partita timorosa per il resto del match. Gli uomini di Ventura hanno gioco facile nel contrastare la lenta manovra dei padroni di casa, incapaci di rendersi pericolosi dalle parti di Padelli per lunghi tratti della partita. In difesa intanto si registrano ancora le solite amnesie: i primi due gol degli ospiti infatti nascono da due grossolani errori di Marquez e Marques, con l'arbitro Fabbri che nega anche il secondo rigore agli uomini di Ventura per un fallo del messicano su Quagliarella.
I soli a salvarsi dell'undici titolare sono Toni, autore della solita gara generosa, Tachtsidis, che da un paio di partite sembra essere rinato soprattutto sotto il profilo della qualità, e Moras, l'ultimo baluardo di una difesa ancora troppo incerta. Prestazione da dimenticare invece per l'islandese Hallfredsson.
Le stesse scelte di Mandorlini poi non hanno convinto, a partire da quella degli esterni, Agostini e Pisano, poco abituati a spingere e a volte distratti in fase di copertura, al punto da far rimpiagere Martic e Brivio. Tardivi anche i cambi: con una squadra che fatica a girare forse la prima sostituzione poteva essere effettuata prima del 70'.
In ogni caso sfuma la possibilità per gli scaligeri di avvicinare le zone più nobili della classifica e di allontanare conseguentemente quella zona retrocessione che, in attesa della altre gare, resta lontana sei punti.
PRIMO TEMPO - Martinez al 3' prova il tiro ma la sfera termina sul fondo. Al 8' Vives prova a spazzare l'area ma colpisce male e sfiora il clamoroso autogol: salvato dal palo. Saviola al 20' tenta la conclusione da fuori ma il suo sinistro è fuori bersaglio. Ritmi piuttosto bassi in questa prima fase. Enorme pasticcio della difesa scaligera al 32', Martinez ne approfitta e solo davanti a Benussi insacca la rete del vantaggio granata. Dopo il gol gli ospiti prendono campo, mentre la formazione di Mandorlini fatica a riorganizzarsi. Al 39' Bovo respinge con il braccio largo la conclusione di Tachtsidis ma Fabbri non vede e non fischia. Il Verona sembra ora aver trovato le giuste contromisure e prova a spingere. Al 46' Padelli blocca in due tempi il sinistro dal limite di Hallfredsson.
SECONDO TEMPO - Al 49' Marques stende in area Martinez e Fabbri assegna il penalty. Sul dischetto va Quagliarella, Benussi non para: 0-2. Al 53' è Glik a respingere con il corpo la violenta conclusione di Tachtsidis. Benassi al 56' ha la palla buona per chiudere il match in contropiede ma il suo destro termina fuori. Troppo lenta la manovra scaligera perché possa portare problemi alla formazione di Ventura. Al 61' Padelli respinge di pugno una punizione dalla trequarti destra, Saviola prova il tap in di prima ma il portiere granata blocca. Al 62' Quagliarella anziché calciare cerca di servire un compagno da posizione favorevolissima e Moras stoppa l'azione. Al 65' Fabbri grazia Marquez che stende in area Quagliarella. Bovo al 69' chiude tutto dopo una bella azione scaligera che stava per mettere Saviola davanti alla porta. Debole e fuori misura il sinistro di Martinez al 73'. Benassi bene appostato al 76' fallisce una ghiotta occasione di testa. Al 80' Toni fa da sponda per Tachtsidis ma il suo sinistro è alto. Al 83' Gomez trova il giusto corridoio per Toni che di sinistro fulmina Padelli. Solo nel finale gli scaligeri alzano il ritmo. Al 87' Toni ci prova di testa e va vicini alla doppietta. Al 92' El Kaddouri da fuori in contropiede la piazza nell'angolino basso dove Benussi non può arrivare.
HELLAS VERONA - TORINO 1-3
MARCATORI: Martinez (T) al 32', Quagliarella (T) su rig. al 50', Toni (HV) al 83', El Kaddouri (T) al 92'
ARBITRO: Michael Fabbri di Ravenna.
AMMONITI: Glik, Bovo, Marques, Padelli
Verona, "nessun coro razzista contro Muntari", la Figc assolve l'Hellas e i suoi tifosi. Curva aperta
La Corte sportiva d'appello ha accolto il ricorso d'urgenza dela società gialloblù contro la chiusura per un turno del settore dedicato ai sostenitori veronesi e ha annullato la multa da 50mila euro
La Redazione 6 febbraio 2015
Dopo mesi di dibattito e le proteste di tifosi e della società di via Belgio, la Corte sportiva d'appello della Figc calcio ha accolto il ricorso d'urgenza dell'Hellas Verona contro la chiusura per un turno della Curva Sud, decisa dal giudice sportivo per i presunti cori razzisti dei tifosi gialloblù all'indirizzo del giocatore Sulley Muntari durante la partita contro il Milan giocata al Bentegodi lo scorso 19 ottobre 2014.
A seguito del ricorso e del bailamme scatenato dalla decisione del giudice, annunciata dopo la relazione di alcuni ispettori sulla partita, la Procra federale aveva deciso di sospendere la pena e il pagamento della multa disponendo al contempo un supplemento di indagini. La Curva del Verona sarà aperta ovviamente per il match casalingo di domani contro il Torino. È stata annullata anche la multa di 50mila euro. Sembra che a far sciogliere ogni dubbio nel giudice d'appello sia stata la testimonianza dei giocatori rossoneri Essien e Muntari che avrebbero spiegato che non avevano udito nessun tipo di coro discriminatorio nei loro confronti.
Il Comune di Verona aveva dato mandato ai propri avvocati di denunciare per "danno d'immagine" i procuratori della Figc incaricati di stendere la relazione dalla quale era nata l'ammenda.
Il Daspo arriva per tutti: identificati cinque tifosi del Chievo, fuori per un anno uno dell'Hellas
Un gruppetto di supporter della Curva Nord è stato identificato dalla Digos per aver lanciato dei fumogeni nel corso del match disputato contro il Napoli e ora rischiano tutti di non potersi recare al Bentegodi per un po'
La Redazione 4 febbraio 2015
Era, e probabilmente rimane, la tifoseria più corretta d'Italia ma a quanto pare qualche "testa calda" è presente anche nella Curva Nord del Chievo, che potrebbe così "vantare" di avere anche lei i suoi daspati.
Cinque persone infatti sono state identificate, con un po' di fatica, dalla polizia per aver lanciato fumogeni durante l'incontro con il Napoli: il gruppetto avrebbe approfittato dello spiegamento di una grande bandiera della propria squadra per lanciare i fumogeni, nascondendosi dietro al drappo. Ma la Digos, dopo qualche giorno di indagini, è lo stesso riuscita a risalire a loro e ha quindi avviato il procedimento nei loro confronti.
Lo stesso iter invece è giunto al termine per un tifoso dell'Hellas, sorpreso anche lui a lanciare fumogeni, durante il match casalingo contro l'Atalanta: per il supporter scaligero è scattato il divieto per un anno di recarsi allo stadio. L'uomo è un tifoso conosciuto nella Curva Sud ma prima d'ora non era mai stato colto da provvedimenti.
Daspati anche due tifosi napoletano residenti a Pasechiera e San Bonifacii. Per loro l'accusa è quella di aver lanciato razzi segnaletici, oltre che a fumogeni, durante il mtach contro l'Hellas. Rispettivamente, per loro sono scattati uno e due anni di Daspo.
FONTE: VeronaSera.it
HELLAS VERONA MANDORLINI - Sconfitta pesante quella rimediata dall'Hellas Verona contro un Torino in ottima forma, al Bentegodi. L'edizione odierna de L'Arena si sofferma proprio sull'1-3 subito dagli uomini di Mandorlini concentrandosi sulla tenuta difensiva più che mai deludente della formazione scaligera.
UN PROBLEMA PROFONDO - Le tre reti arrivate contro gli uomini di Ventura rappresentano l'ennesima prova di un reparto arretrato più che mai traballante: Mandorlini è chiamato a sistemare la difesa, reparto che a questo punto può essere considerato a processo a tutti gli effetti. I 37 gol subiti in 22 partite fin qui disputate rendono l'idea delle difficoltà in fase difensiva, difficoltà che non possono dipendere solo dai singoli ma che richiedono di essere affrontare al più presto per non correre rischi da qui alla fine della stagione.
07:48 | lunedì 09 febbraio 2015 TS: Verona, summit Mandorlini-dirigenza
Il club veneto a caccia della svolta
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA SETTI SOGLIANO GARDINI MANDORLINI - Prosegue il momento negativo per l’Hellas Verona, che in questa stagione non riesce a trovare continuità di risultati. Gli alti e bassi mostrati dalla squadra di Andrea Mandorlini hanno imposto serie riflessioni al club veneto. Ed, infatti, dopo la sconfitta contro il Torino c’è stato un summit tra il presidente Maurizio Setti, il direttore sportivo Sean Sogliano e il direttore generale Giovanni Gardini con l’allenatore gialloblù.
LA SITUAZIONE – Stando a quanto riportato da Tuttosport, il ko interno non avrà ripercussioni sulla conduzione tecnica del Verona, anzi il confronto è servito per cercare di uscire tutti insieme dal momento difficile per raggiungere quanto prima il traguardo della salvezza. Evidente a fine partite lo scoramento della squadra, che ha commesso troppi errori durante la partita e proprio questo sarà il principale argomento di discussione che sarà affrontato da Mandorlini alla ripresa della preparazione. All’orizzonte c’è la sfida contro il Genoa.
HELLAS VERONA TORINO MANDORLINI - Continua il periodo altalenante dell'Hellas Verona che ha rimediato l'ennesima sconfitta stagionale contro il Torino. Tra le mura amiche, infatti, gli scaligeri hanno ceduto per 3-1 e inevitabilmente le voci circa il possibile esonero di Mandorlini sono tornate a circolare con insistenza. E lo stesso tecnico dei gialloblu è tornato sull'argomento analizzando la gara ai microfoni di Sky Sport.
SOLO VOCI - Ecco le sue dichiarazioni rilasciate nel post-partita: «Siamo partiti con prospettive diverse. Dopo la partita ci siamo confrontati e la testa va già alla prossima gara. Le voci sul possibile esonero? Non le sento, mi interessano poco, ciò che conta è quello che ci diciamo nello spogliatoio. Il risultato viene prima di tutto, come sempre, ma oggi non avremmo meritato di perdere. Dalla prossima bisogna vincere, è questa la medicina migliore».
SERIE A HELLAS VERONA TORINO PAGELLE - E’ terminata pochi minuti fa la sfida del Bentegodi tra Hellas Verona e Torino, anticipo della 22esima giornata del campionato di Serie A 2014/15. Di seguito vi proponiamo i giudizi e le valutazioni sui protagonisti.
TORINO (3-5-2): Padelli 6; Bovo 6, Glik 5.5, Moretti 6; Bruno Peres 6.5, Benassi 7 (80’ Gonzalez sv), Vives 6, Farnerud 6 (59’ El Kaddouri 6.5), Molinaro 7; Quagliarella 7 (72’ Amauri 5.5), Martinez 6.5.
HELLAS VERONA – IL MIGLIORE
Tachtsidis 6.5: il reparto soffre l’intraprendenza del Torino, ma il greco prende in mano le redini del centrocampo, avviando le (poche) ripartenze del Verona. Non potendo spesso contare sul supporto dei compagni di reparto, finisce per fare praticamente reparto da solo. E lo fa anche piuttosto bene, considerando le azioni che riesce a gestire e le soluzioni personali che riesce a creare con i suoi inserimenti.
HELLAS VERONA – IL PEGGIORE
Marquez 4: le sbavature possono starci, ma da un giocatore della sua esperienza non ci si aspetta un errore come quello commesso in occasione del gol di Martinez. Con una dormita colossale macchia la sua prestazione e complica la partita della squadra, costretta ad inseguire i granata. Come se non bastasse, rischia grosso intervenendo fallosamente su Quagliarella: era rigore, ma per sua fortuna l’arbitro non lo ha fischiato. (Questa stessa valutazione potrebbe essere sfruttata per giudicare la prestazione di Marques, che ha deciso di emulare il compagno regalando ai granata il raddoppio).
TORINO – IL MIGLIORE
Molinaro 7: inserimenti, guizzi ed incursioni sono gli strumenti con cui il centrale riesce a mettere a ferro e fuoco la difesa dell’Hellas Verona. Chiamato a sostituire Darmian, che aveva bisogno di rifiatare, Molinaro ha corso tanto senza perdere lucidità in fase difensiva. Insomma, ha fornito segnali importanti a Ventura, che può contare su una valida alternativa, anche in vista degli impegni europei.
TORINO – IL PEGGIORE
Glik 5.5: bisogna essere veramente pignoli per individuare nel Torino di stasera un giocatore che ha fatto male. Il centrale, però, ci agevola un po’ il compito, commettendo una sbavatura nell’unica occasione veramente ghiotta per il Verona. Palesa qualche segnale di sofferenza quando deve fare a sportellate con Toni, poi gli lascia incomprensibilmente campo libero per riaprire il match nei minuti finali.
TABELLINO – VERONA 1 - TORINO 3
Marcatori: 32’ Martinez, 50’ rig. Quagliarella, 83’ Toni
Ammoniti: Glik, Bovo, Marques, Padelli
SERIE A HELLAS VERONA TORINO SINTESI TABELLINO - E’ terminata pochi minuti fa la sfida del Bentegodi tra Hellas Verona e Torino, anticipo della 22esima giornata del campionato di Serie A 2014/15. Continua a vincere la squadra granata, che ha conquistato la quarta vittoria consecutiva
PRIMO TEMPO – La prima conclusione del match si registra al 2’, quando Moretti serve Martinez, che taglia alle spalle di Moras e poi spedisce il pallone a lato. Non rischia la presa e manda la palla in corner Benussi sul colpo di testa da posizione ravvicinata di Moretti. Dopo un avvio a rilento l’Hellas Verona dà segni di risveglio: al 7’ sul colpo di testa di Bovo interviene Bovo, che rischia l’autorete, ma per sua fortuna il pallone finisce sul pallo e l’azione viene fermata dal guardalinee per il fuorigioco di Toni. Pian piano cresce il ritmo del match: al 15’ si mette in luce Tachtsidis, che si incunea tra le linee granata e poi lascia l’iniziativa ad Agostini, il cui cross insidioso viene deviato in angolo. Ci prova col mancino Saviola al 20’, ma la soluzione personale non crea problemi a Padelli. Buona iniziativa di Quagliarella, da cui piedi nasce l’azione del gol: al 32’ l’attaccante duetta con Benassi poi Martinez beffa Marquez e recupera il pallone, che con un piattone spedisce alle spalle di Benussi. Infilato nel suo momento migliore, il Verona accusa il colpo per qualche minuto, poi si riprende dallo stato confusionale e ricomincia a metter pressione ai granata. Al 45’ malinteso della difesa granata: prova ad approfittarne Hallfredsson, il cui tiro è però troppo centrale.
SECONDO TEMPO – La musica non cambia per i padroni di casa nella ripresa, anzi le cose si mettono peggio al 49’ quando Marques affossa Martinez in area di rigore, regalando a Quagliarella al 50’ la chance per raddoppiare. Come spesso è accaduto in questa partita, è Tachtsidis a provare a suonare la carica ai compagni: al 53’ sfodera una conclusione insidiosa, deviata da Glik in corner. Più articolata, invece, la manovra del Torino, che al 56’ sfiora il gol con Benassi, il quale chiude l’azione avviata da Quagliarella e Farnerud sparando il pallone a lato. Tentativo di Saviola al 61’, ma Padelli interviene in due tempi. Al 65’ rischia ancora Marquez, che interviene fallosamente in area di rigore su Quagliarella, ma né l’arbitro né il giudice di porta lo segnalano. Il centrale prova a farsi perdonare al 69’ sfruttando un corner per sorprendere di testa Padelli, che invece interviene senza problemi. A caccia della doppietta Martinez, che al 73’ non sfrutta il suggerimento di El Kaddouri, “strozzando” il pallone. Al 76’ è il turno di Benassi, che prova a coronare la sua prestazione con un gol di testa, ma la girata è debole. Il match si riapre all’83’ per una valutazione errata di Glik, che alza la linea difensiva per mettere in fuorigioco Toni, il quale invece valuta bene i tempi e beffa il capitano e Padelli. Dopo pochi minuti, sugli sviluppi di un corner, l’attaccante sfiora pure il pareggio. Nei minuti finali assedio Verona, che schiaccia il Torino nella sua area. Si espone troppo il Verona, che al 92' viene punito in contropiede da El Kaddouri, il quale si fa tutto il campo da solo e con un destro a giro infila Benussi.
DUE FACCE DI UNA MEDAGLIA – Ha schiacciato l’acceleratore il Torino, che ha spazzato via le nubi della prima parte della stagione, mettendosi all’inseguimento di un piazzamento per la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. La squadra di Ventura ha raccolto la quarta vittoria consecutiva, record che ai granata mancava addirittura dal 1978. Deludente, invece, la prestazione dell’Hellas Verona, che ha mostrato evidenti difficoltà in tutti i reparti: la difesa è stata troppo ballerina, il centrocampo priva di idee e inefficace in fase di interdizione, l’attacco infine troppo isolato e, infatti, Toni deve fare tutto da solo per segnare.
HELLAS VERONA GOLLINI MANDORLINI - Pierluigi Gollini è il terzo portiere del Verona e con la primavera dell'Hellas sta giocando "in prestito" la Coppa Carnevale. A soli 19 anni ha già esordito in Serie A e a proposito della sua esperienza veronese Gollini ha detto: «Sogliano mi ha chiesto del Viareggio e io ho accettato visto che è un torneo importante, poi da tre mesi non giocavo e per me era vitale tornare a giocare novanta minuti».
ESORDIO - Il portierino ha proseguito: «Esordio in A? Quando Mandorlini mi chiamò in causa non ebbi nemmeno il tempo di realizzare cosa stava succedendo. I miei sono venuti allo stadio, mia madre era agitata e alla fine ha visto la partita dagli scalini della tribuna. A Roma mi vennero i brividi per lo stadio pieno, poi segnò Destro e non me ne voglia ma si giocò il jolly della vita!».
DOMINO - La Gazzetta dello Sport riporta anche le seguenti parole di Gollini: «All'estero i club si fanno meno problemi a lanciare i giovani in prima squadra, questo ha un effetto domino sulle nazionali giovanili, capita di affrontare in nazionale avversari meno forti ma comunque con un'abitudine diversa alla partita vera. Premier? Tutto diverso ma qui la tattica è meglio; sono tornato perché la nostra scuola di portieri è la migliore».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A Hellas Verona, confronto fra Mandorlini e la dirigenza
08.02.2015 10.21 di Tommaso Maschio
Dopo la sconfitta interna contro il Torino il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha avuto un lungo colloquio con la dirigenza del club – Setti, Gardini e Sogliano – per analizzare la sconfitta. "E' stato un normale confronto, come avviene sempre al termine della partita. Niente di eccezionale o di strano. - ha spiegato Mandorlini in conferenza stampa come riporta tggialloblu.it - Il momento è difficile, ma non è successo nulla di particolare. Vogliamo solo voltare pagina e ripartire".
ALTRE NOTIZIE Torino, Glik: "Vogliamo scrivere la storia di questo club"
07.02.2015 22.38 di Daniel Uccellieri
Kamil Glik, capitano del Torino, festeggia nel migliore dei modi le 100 presenze in serie A. Queste le sue parole al termine della gara vinta con il Verona: "Se prendiamo pochi gol e la difesa fa bene il merito è di tutta la squadra - riporta Torinofc.it - a partire dagli attaccanti che ci danno un grosso aiuto. Lo dissi un po' di tempo fa che i gol degli attaccanti sarebbero arrivati e così sta avvenendo. Io sono un difensore: se segno sono contento, ma se il gol lo fanno gli altri sono ugualmente felice.
Febbraio per me è iniziato nel migliore dei modi: ho compiuto gli anni e ho raggiunto le 100 presenze in serie A. Ora speriamo di continuare a scrivere pagine importanti per la storia del Toro in Europa League. Anche quello di oggi è un risultato storico perché erano quasi quarant'anni che il Toro non vinceva quattro match consecutivi in serie A.
Obiettivi? In campionato se fosse entrato qualche rigore in più potremmo avere ancora più punti. Vediamo comunque dove possiamo arrivare. Occorre pensare partita dopo partita, come l'anno scorso, e poi alla fine tireremo le somme e vedremo dove saremo arrivati."
SERIE A Verona, Mandorlini: "Serve ritrovare il risultato. Esonero? Non ascolto le voci"
07.02.2015 21.09 di Simone Bernabei
Il tecnico del Verona Andrea Mandorlini ha parlato a Sky Sport dopo la sconfitta contro il Torino: "Le nostre prospettive erano diverse. Dopo la partita ci siamo parlati, dovremo già pensare alla prossima gara. Siamo andati sotto nel nostro momento migliore e poi sul 2-0. La classifica e le voci sulla panchina traballante? Le voci non le sento e mi interessano poco, in questo momento guardo solo cosa ci diciamo dentro lo spogliatoio. Il risultato ovviamente va avanti a tutto, oggi si fa fatica a parlare di prestazione ma non avremmo meritato di perdere. Dalla prossima dobbiamo ritrovare il risultato, questa è la medicina migliore per tutto".
SERIE A Torino, Ventura: "Il mercato ha aiutato, Martinez può crescere moltissimo"
07.02.2015 20.26 di Simone Bernabei
Il tecnico del Torino Giampiero Ventura ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la bella vittoria per 3-1 contro il Verona: "Obiettivo Europa? E' presto per parlare di cose fino ad oggi impensabili. Questa gara ha confermato la nostra crescita ma anche che dobbiamo lavorare, abbiamo rischiato di riaprirla in molte occasioni. Comunque non si fanno 4 vittorie di seguito se non c'è la voglia di mettersi in discussione. Senza Cerci e Immobile sembrava non si potesse più giocare, invece eccoci qua. Penso a Martinez, ha margini di crescita enormi e quando lo capirà farà cose importantissime. Senza proclami ci siamo messi a lavoro e oggi iniziamo a raccogliere i frutti del lavoro. Siamo ai sedicesimi di Europa League con una rosa non troppo ampia, quindi complimenti alla squadra. Quagliarella? Sta crescendo, ma da solo non può guidare la squadra. Ha qualità enormi, se messo in condizioni di far bene. Siamo tornati ad allenarci sorridendo e c'è la voglia di collaborare, tutte componenti che erano mancate ad inizio stagione. Mercato? Ha dato un contributo. Io però punto su chi era già qua e sulla voglia. Penso a Moretti, che si è rimesso in discussione. Si può sempre migliorare, servono solo voglia e umiltà. Cerci? E' un giocatore particolare, è sensibile, se trovi la chiave di accesso per aprirlo può giocare in qualsiasi squadra d'Europa".
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Verona - Disastri in difesa, Saviola assente
Brutta prestazione complessiva della squadra di Mandorlini.
07.02.2015 20.00 di Arturo Minervini
Benussi 6 - Subisce tre reti, ma senza avere grandi colpe.
Marques 5 - E' sempre in difficoltà, spesso infilato dalla velocità di Martinez. E' suo il fallo che provoca il rigore a favore del Torino.
Marquez 4,5 - E' colpevole sul gol di Martinez, quando liscia un pallone sul quale era nettamente in vantaggio. Spesso in ritardo, commette un fallo da rigore su Quagliarella nella ripresa, ma viene graziato dall'arbitro. Molto male.
Moras 5,5 - Prova a tenere in piedi una casa piena di crepe. I compagni di reparto fanno disastri, lui può fare davvero poco.
Pisano 6 - Al suo esordio non si mostra certo timido. Spinge molto nel primo tempo, cala vistosamente nella ripresa. Dal 72' Juanito Gomez 6 Due guizzi in pochi minuti a disposizione. Con quel Saviola, avrebbe meritato spazio ben prima.
Tachtsidis 5,5 - Avvio incoraggiante, poi si perde lentamente. Nel momento di maggiore difficoltà, però, lancia segnali importanti alla squadra.
Greco 5 - Bucato regolarmente dai centrocampisti di Ventura, che gli fanno vedere davvero pochi palloni.
Hallfredsson 4,5 - Sbaglia ogni giocata che prova, lasciando terreno fertile ai mediani di Ventura in fase di copertura. Esce tra i fischi del Bentegodi. Dal 72' Christodoulopoulos - sv.
Agostini 6 - Buona la sua prova in fase di spinta. Sfrutta qualche amnesia di Bruno Peres in fase difensiva e mette palloni interessanti in area.
Saviola 4,5 - Della sua gara resta un tiro finito quasi in fallo laterale e poco altro. Mai capace di sostenere l'azione offensiva e dialogare adeguatamente con Toni. Dall'80' Fernandinho 6 - Dopo il gol di Toni fomenta con qualche giocata le speranze di pareggio dell'Hellas.
Toni 6,5 - Di palloni buoni ne arrivano davvero pochi ma, da bomber vero, il buon Luca attende fino alla fine il momento giusto. Alla prima occasione timbra il cartellino. Il gol è nel dna.
ALTRE NOTIZIE Verona: ricorso accolto e curva riaperta
I gialloblù erano stati sanzionati per presunti cori su Muntari
06.02.2015 17.09 di Alessandra Stefanelli
Fonte: ANSA
(ANSA) - ROMA, 6 FEB - La Corte sportiva d'appello ha accolto il ricorso del Verona e revocato la chiusura al pubblico della curva Sud per un turno. Lo annuncia la Figc con un comunicato. La società scaligera era stata sanzionata in conseguenza dei presunti cori razzisti contro Muntari nel match contro il Milan del 19 ottobre scorso. Annullata anche l'ammenda di 50mila euro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
09.02.2015 Non bastano i gol di Toni se la difesa è un colabrodo
Atteggiamento remissivo e troppi errori individuali Il Verona ha incassato 37 reti nelle prime 24 partite solo il Parma, il Cesena e il Cagliari hanno fatto peggio
Luca Toni esulta dopo il settimo gol della stagione. FOTOSERVIZIO EXPRESS
Mancano 16 partite alla fine del campionato e ci sono ancora 48 punti in palio però la giornata numero 32 ha fatto suonare un campanello d'allarme in casa gialloblù e la sconfitta con il Toro non è andata in archivio senza polemiche. Tutto sommato restano ancora sei i punti di vantaggio sulla terzultima - visto che il Chievo recupererà mercoledì sera la gara con il Parma - e la sconfitta casalinga del Cagliari con la Roma ha frenato la rimonta dei sardi dopo l'arrivo in panchina di Zola ma l'atteggiamento dell'ultimo Verona fa nascere mille dubbi. Non solo ai tifosi gialloblù, soprattutto a quelli più pessimisti, ma anche ai dirigenti della società che iniziano a farsi qualche domanda. «Il solito confronto post partita», ha detto Mandorlini dopo la sconfitta casalinga con il Toro. Beh, ci può stare il summit a fine gara ma se l'incontro negli spogliatoi dura più di un'ora la vicenda non può essere archiviata con un semplice «è tutto normale». Solo una sensazione? Può essere ma i numeri non possono far dormire sonni tranquilli a dirigenti, tecnici e giocatori dell'Hellas.
TROPPI «BUCHI». Nelle prime 24 partite di campionato, il Verona ha incassato ben 37 reti, tre ogni due gare di media. Peggio della difesa gialloblù hanno fatto solo il Parma, ultimo in classifica, che ha subito ben 46 gol, tre più del Cesena, penultimo, quattro più del Cagliari che risente ancora del gioco troppo sbarazzino di mister Zeman. È vero che influiscono sul rendimento negativo le «scoppole» con Napoli e Juve - dieci reti al passivo in sole due gare - ma il trend di questa stagione assomiglia in linea di massima a quello dell'anno scorso e, allora, non si capisce il valore aggiunto che avrebbero portato dovuto portare Martic, Sorensen, Rodriguez e Rafa Marquez.
EQUIVOCO RAFA. Proprio El Gran Capitan rappresenta l'equivoco dal quale dovrà uscire al più presto l'Hellas. Non si discute la professionalità dell'ex difensore del Barcellona e la risonanza mediatica internazionale che ha regalato al Verona l'ingaggio di Rafa ma dopo una ventina di partite possiamo affermare con certezza che Marquez non si è ancora calato nella mentalità del campionato italiano. Non è la stessa cosa giocare nella squadra più forte del mondo o nella nazionale messicana che sta facendo i Mondiali, nell'Hellas che lotta per la salvezza bisogna abbandonare il fioretto e sfoderare la scimitarra, si tratta di un cambiamento fondamentale, non solo tecnico ma psicologico. In quest'ottica vanno visti i tanti errori di Marquez in maglia gialloblù - l'ultimo ha regalato la rete del vantaggio al Toro - le espulsioni con Milan e Sampdoria, le difficoltà evidenti quando viene puntato dagli avversari in velocità.
QUESTIONE DI MODULO. Per tante settimane si è discusso di modulo, tutta colpa del solito 4-3-3 se il Verona prendeva troppi gol. «Vuoi mettere con il 3-5-2, vedrai che partitone faranno Saviola e Marquez», ripetavano i soliti ben informati. Detto, fatto. Qualche risultato è arrivato, per carità, ma sono tornate anche le nuvole nel cielo gialloblù. Gli ultimi risultati confermano che non è una questione di uomini - anche se il presidente Setti ha confermato prima della gara con il Torino che «questa rosa è più competitiva di quella dell'anno scorso» - ma di atteggiamento. Non è facile strappare punti a chi lotta dall'inizio della stagione per centrare la salvezza senza la giusta cattiveria, senza grinta, senza quel cambio di passo che ti fa vincere i duelli in mezzo al campo o davanti all'area di rigore.
IL «SETTEBELLO». Oltretutto l'esempio da seguire in campo ci sarebbe. Si chiama Luca Toni, alla fine dell'anno scorso voleva ritirarsi, invece è ancora lì, che lotta dal primo all'ultimo minuto, solitamente in mezzo a due o tre granatieri avversari. Un vero leader che contro il Toro ha segnato la settima rete stagionale e riaperto una partita che sembrava chiusa. Anche quest'anno Toni si sta avvicinando alla doppia cifra, difficile aspettarsi di più da un bomber di 38 anni, ma se la difesa non tappa i buchi la corsa verso la salvezza diventerà una salita molto faticosa.
Luca Mantovani
07.02.2015 Verona 1 - Torino 3
La grinta di Toni non basta
Hellas Verona - Torino al Bentegodi, Toni non basta (foto ANSA)
La classe e la grinta di Toni non bastano all'Hellas. Il Torino espugna il Bentegodi e aggiunge il nome del Verona a quello di Cesena, Inter e Sampdoria, le ultime sue vittime. Quarta vittoria consecutiva per i granata che regolano 3-1 l’Hellas e volano a quota 31 punti, cominciando a respirare profumo di Coppe. Un altro stop, invece, per i gialloblù che cercavano riscatto dopo il ko di Palermo ma hanno sofferto di eccessiva timidezza e mostrato limiti in fase difensiva.
Il Toro ha vinto colpendo, prima con Martinez, poi con Quagliarella su rigore e infine con El Kaddouri, al momento giusto, al 92', quando l'Hellas sperava nel 2-2. I gialloblù pagano gli errori in difesa e la mancanza di idee, il cuore basta soltanto per accorciare le distanze con il solito Toni all’83'.
Al pronti-via Mandorlini e Ventura schierano lo stesso modulo: 3-5-2. Regolarmente al loro posto i tifosi della Curva Sud (annullata la squalifica per i presunti cori razzisti nei confronti di Muntari), al centro della difesa dell’Hellas c’è Marquez che ha sconfitto l’influenza. A destra debutta dal primo minuto Pisano, arrivato nelle ultime ore di mercato dal Palermo, mentre sull’altra fascia c’è Agostini preferito a Brivio. In attacco la coppia Toni-Saviola.
Buon avvio dei granata che spingono sulle fasce e che provano a sfruttare i movimenti di Quagliarella e Martinez. Le intenzioni sono buone, ma di conclusioni non ne arrivano, mentre il Verona, dopo un avvio di gara un po' difficile, cresce e ci prova dalla distanza con Tachtsidis e Saviola, ma Padelli non rischia nulla.
Nel miglior momento dell’Hellas, arriva il gol di Martinez che sblocca il risultato approfittando di uno svarione di Marquez, dopo una combinazione tra Quagliarella e lo stesso attaccante venezuelano, bravo a battere Benussi con il piatto destro.
Rabbiosa la reazione dei gialloblù che riescono a creare poco e che cercano il pareggio solo con le conclusioni dalla distanza (giudicato involontario il braccio di Bovo, già ammonito, sul destro di Tachtsidis).
IL SECONDO TEMPO. Nella ripresa il Toro trova subito il raddoppio: al 4’ Moretti lancia Martinez che viene atterrato in area da Marques. Rigore e dal dischetto Quagliarella non sbaglia: 0-2. Il Verona crolla. Poche idee e la grinta di Toni non bastano per rimettere in piedi il match. Potrebbe arrivare anche il tris, ma Benassi sbaglia da buona posizione e Fabbri non se la sente di concedere un altro rigore al Toro, anche se Marquez (inguardabile) atterra Quagliarella.
I CAMBI. Mandorlini prova a cambiare qualcosa: spazio per Gomez, Christodoulopoulos e Fernandinho, ma a dare un po' di speranze ai gialloblù è il solito, eterno Toni che, al 38’, di sinistro batte Padelli riaprendo la partita. Il bomber campione del mondo ci riprova al 41', ma è di poco alto il suo colpo di testa. Il Verona ci crede e il Toro soffre, ma tiene botta e al 92' trova il gol della sicurezza: lo segna El Kaddouri. Finisce 1-3, i granata volano a quota 31 punti, il Verona resta a 24 e può salvare solo gli ultimi 10 minuti giocati con il cuore e la classe senza fine di Toni.
07.02.2015 La Sud resta aperta: «Ha vinto la verità»
Storico verdetto in appello: sconfessati per la prima volta gli 007 Figc Decisive le versioni del questore, di Essien e di Muntari, presunta vittima
La curva dell'Hellas resta aperta: l'Appello ha dato ragione al ricorso contro i presunti buuu razzisti
Curva Sud aperta col Torino. Nessun coro contro Sulley Muntari, nessun provvedimento contro l'Hellas.
Verona-Milan va per sempre agli archivi e diventa caso unico in Italia, dopo la decisione della Corte d'appello sportiva nazionale di cancellare la sentenza del primo grado di giudizio, quello della giustizia sportiva, che aveva chiuso la Curva Sud per una partita e inflitto all'Hellas una multa di cinquantamila euro.
Tutto azzerato dalle 16.10 di ieri, quando la Corte ha certificato che all'indirizzo di Muntari il 19 ottobre scorso non partirono cori di discriminazione razziale, rilevati invece dai tre collaboratori della Procura Federale e certificati nel referto postpartita.
06.02.2015 L’Hellas e i cori su Muntari: la Corte assolve, curva aperta
Verona-Milan del 19 ottobre scorso FOTOEXPRESS
VERONA. La Corte sportiva d'appello nazionale della Figc ha accolto il ricorso del Verona dopo la decisione della Giustizia Sportiva della Figc di chiudere la Curva Sud e multare di cinquantamila euro l'Hellas per i presunti cori razzisti verso Sulley Muntari nella partita al Bentegodi col Milan dello scorso 19 ottobre. La Corte sportiva d'appello ha inizialmente sospeso ogni sanzione, incaricando la Procura Federale di raccogliere ulteriori elementi. Nel pomeriggio, dopo aver analizzato gli atti del supplemento di indagini, la decisione di annullare la sentenza di primo grado.
Una vittoria storica per il Verona, a Roma col legale Stefano Fanini ed il segretario generale Massimiliano Dibrogni. Per la prima volta in Italia una sentenza di colpevolezza in materia di lotta al razzismo nel primo grado di giudizio viene annullata dalla Corte d'appello. Decisiva, fra le tante carte a favore del Verona, anche la testimonianza di Essien e Muntari, giocatori del Milan che davanti alla Procura Federale hanno ammesso di non aver sentito alcun coro discriminatorio durante la partita.
Alessandro De Pietro
06.02.2015 Pisano ha già messo il turbo «Un onore indossare il gialloblù»
«Felice di giocare con campioni come Toni e Marquez Trovo una squadra compatta, c'è grande armonia Sogliano? Un fratello maggiore, mi ha visto crescere»
Eros Pisano si presenta con la nuova maglia gialloblù, avrà il numero 3 FOTOSERVIZIO EXPRESS
Avrà la maglia numero 3 e non vede l'ora di scendere in campo con i gialloblù. Eros Pisano ha già voltato pagina, le amarezze di Palermo sono dimenticate, adesso c'è solo L'Hellas. «Sono contento di essere qui, ringrazio il presidente Setti, e il direttore sportivo Sogliano, che hanno sempre dimostrato stima nei miei confronti - ha detto il nuovo giocatore del Verona durante la presentazione al Centro Paradiso di Peschiera - per me è un onore indossare la maglia dell'Hellas e giocare davanti a un pubblico così attaccato alla squadra». Nato a Busto Arsizio il 31 marzo 1987, Pisano ritrova in riva all'Adige quel Sean Sogliano che l'aveva fatto esordire nel Varese a 17 anni e l'aveva portato a Palermo quando l'attuale diesse gialloblù aveva firmato un accordo con Zamparini per seguire il mercato dei siciliani.
«Sogliano ha sempre dimostrato stima nei miei confronti - conferma Pisano - il mio rapporto con lui? È stato il primo a credere in me quando ero giovane, a Varese, sono partito dall'Eccellenza e sono arrivato a un passo dalla A, dopo un grande campionato in B. Mi ha visto crescere, è come un fratello maggiore. Cosa mi ha detto per convincermi? Una telefonata. Sono bastate poche parole, forse neanche una, per trovare l'intesa. Quando il mio procuratore mi ha detto che c'era l'interesse del Verona ho accettato subito. Questa è la strada giusta per me, sono in una società e in una squadra che mi sono sempre piaciute». Domenica scorsa ha seguito dalla panchina la gara al Barbera tra Palermo e Verona, uno spettatore interessato visto che ha lasciato la Sicilia solo poche ore dopo. «Ho visto un Verona a due facce - racconta - nel primo tempo i gialloblù hanno segnato e giocato, mentre nella ripresa si sono un po' chiusi ma c'è da dire che il Palermo ha fatto qualcosa di più anche se la partita è stata equilibrata. Però sono certo che, in questo campionato, l'Hellas può giocarsela alla alla pari con tutte le altre squadre». Si è già aggregato al gruppo in allenamento, domani potrà essere convocato per la gara contro il Torino.
«Ho trovato una squadra e un gruppo unito - ammette Pisano - l'armonia nello spogliatoio è fondamentale per il mio inserimento. Ora servirà tempo per entrare nei meccanismi della squadra e per sapere cosa vuole l'allenatore da me. Conosco Benussi, ho giocato con lui a Palermo, e Bosko Jankovic, che ho conosciuto nel Genoa. Felice di avere compagni come Toni, Saviola, Marquez... Posso imparare tanto, a gente così posso rubare qualche segreto per crescere. Ti possono dare tanto, sono ragazzi umili e per me è un piacere giocare insieme a loro». Ha sempre giocato da esterno, nella difesa a quattro quand'era a Varese, con il 3-5-2 a Palermo. Un'alternativa in più per Mandorlini sulla corsia destra, un'alternativa a Martic dopo l'infortunio di Sala. «Nasco come difensore in una difesa a quattro - spiega - e prediligo prima la fase difensiva, poi se possibile mi spingo in avanti. A Palermo giocavamo a cinque in mezzo al campo, come sta facendo il Verona adesso. Quello dell'esterno destro è un ruolo di sacrificio, che nella fase offensiva e difensiva richiede un grosso dispendio di energie. Sono un difensore fisico, di corsa. In campo vado con tanta umiltà, gioco per la squadra, mi reputo un portatore d'acqua. Mi sono sempre sacrificato per i miei compagni, la squadra viene prima del singolo». È arrivato da poco ma sembra già entrato nei meccanismi gialloblù. «Mandorlini è un allenatore preparato - conclude il nuovo terzino dell'Hellas - sicuramente ha una mentalità vincente. Qui ha vinto tanto, tiene a questi colori e ha esperienza, visti i suoi capelli bianchi. Scherzi a parte, hop passato un momento difficile ma ora sono qui. Ci tengo a fare bene, voglio crescere e migliorarmi ancora».
Luca Mantovani
05.02.2015 Hellas, arriva il nuovo Pisano «La squadra prima di tutto»
Dall'Eccellenza col Varese alla Serie A col Verona. Unico comune denominatore Sean Sogliano, che dieci anni fa promosse Eros Pisano dalle giovanili fino in prima squadra dopo il fallimento del Varese. «A lui devo molto: è stato il primo a credere davvero in me. È come un fratello maggiore», le parole di Pisano oggi pomeriggio a Peschiera, arrivo del mercato di gennaio con la formula del prestito con obbligo di riscatto dal Palermo, società con cui è legato da un contratto fino al 2016.
«Mi ritengo un portatore d'acqua», ha proseguito Pisano, «uno che ha sempre pensato che la squadra viene prima del singolo. Mandorlini? Ha la giusta mentalità vincente, il capello bianco d'altronde è indice di esperienza. A Palermo mi sono allenato con il massimo della professionalità ma non ho giocato molto; alla fine è l'allenatore a fare le scelte. Mi piace difendere, sia in una difesa a quattro che nel 5-3-2. Bello essere al Verona, si respira un'atmosfera positiva».
FONTE: LArena.it
Benussi: "Testa alta, vogliamo reagire"
Postata il 07/02/2015 alle ore 22:00
Verona - Le dichiarazioni del portiere gialloblù, Francesco Benussi, rilasciate al termine della sfida contro il Torino.
QUESTA SCONFITTA? NOI SFORTUNATI IN TRE EPISODI
“Il calendario è difficile per tutti, ma è anche vero che abbiamo affrontato due squadre che stanno molto bene, con grandi qualità davanti. Voglio ricordare che veniamo da un buon bottino di punti raccolto lo scorso mese. Oggi direi che gli episodi ci hanno un po’ condannato, la realtà è questa. Poteva essere una partita giocata alla pari fino alla fine, poi 3 situazioni sfortunate ci hanno condannato. Ci sono state tante difficoltà, abbiamo giocato contro una squadra che veniva da una striscia positiva. Salverei la prestazione della squadra, perché fino all’ultimo abbiamo cercato di reagire per portare a casa il risultato. C’eravamo quasi riusciti, perché poteva starci di riprendere questa partita, un pareggio ci stava. Purtroppo non è stato così. Testa alta e continuiamo a lavorare”.
LA NOSTRA FORZA E’ IL GRUPPO
“Quando ti devi salvare le partite sono tutte difficili, ovvio che ci guardiamo un po’ dietro, ma soprattutto dobbiamo guardare in casa nostra, dobbiamo tornare ad essere il Verona che in casa riesce a fare punti e mettere mattoncini che servono per la salvezza. Ovvio che dobbiamo tenere la testa alta e continuare a fare quello che sappiamo fare. Quando perdi sembra tutto buio, ma noi dobbiamo solo a lavorare bene in settimana facendo leva sul gruppo, che è la nostra forza, per preparare la prossima partita. Difficoltà in difesa? Sicuramente l’errore fa parte del gioco, questi vengono rimarcati nel momento in cui prendiamo gol. Piuttosto che fare un processo ai colpevoli, dobbiamo cercare di reagire. Abbiamo recuperato tutti gli infortunati, adesso abbiamo una rosa completa. Siamo una squadra affiatata, che crede in quello che deve fare. Siamo pronti ad iniziare il nostro percorso per la salvezza. Quando tu scendi in cambio con la paura di prendere gol, questo ti fa dare qualcosa in più, parlo del mio ruolo e della fase difensiva. E’ da questo che dobbiamo partire per migliorare e curare i dettagli. Errori in difesa? Dobbiamo lavorare sulla nostra autostima, secondo me possiamo migliorare ancora tanto. Se è un problema di modulo? Il nostro allenatore sa che cosa dobbiamo fare, è qui da tanti anni. Ci conosce bene e conosce anche l’ambiente, sta gestendo nel migliore dei modi questa situazione”.
Ufficio Stampa
Greco: "Siamo vivi, usciamo da questo momento"
Postata il 07/02/2015 alle ore 21:45
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Leandro Greco, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Torino.
GLI EPISODI HANNO FATTO LA DIFFERENZA
"La partita? Ripartiamo dalle cose positive che si sono viste contro il Torino, soprattutto dalla nostra reazione. Abbiamo affrontato la gara nel modo giusto, poi gli episodi hanno fatto la differenza. Siamo partiti molto bene, loro non ci avevano creato grosse difficoltà fino al gol, dove non sono riusciti a sviluppare il loro gioco. Il risultato ci ha penalizzato, ma la prima cosa che possiamo fare è tenere la testa alta e lavorare per raggiungere il prima possibile il nostro obiettivo, ovvero la salvezza. Ragioniamo sempre come squadra e mai come singoli, gli errori si fanno e non dobbiamo guardare quelli individuali ma quelli collettivi. Il Torino è una squadra particolare, gioca molto bene a calcio, abbiamo fatto fatica ad alzarci per andare a pressarli, ma poi abbiamo fatto la nostra partita. Loro hanno sfruttato al massimo gli episodi, la sfida è finita 3-1, ma credo che il pareggio fosse il risultato più giusto. Ora guardiamo avanti, ci sono punti da prendere per ripartire".
RIPARTIAMO DALLA NOSTRA VOGLIA DI NON MOLLARE
"Il nostro momento? Non è semplice, occorre fare un'analisi totale senza pensare ai singoli errori. Solo lavorando sui nostri pregi possiamo crescere, per creare l'ambiente positivo che ho trovato quando sono arrivato qui. Spero che tutto rimanga così, per lavorare bene e per raggiungere il nostro obiettivo, che rimane la salvezza. Abbiamo i mezzi per arrivarci, ma bisogna fare anche risultato. Lavoriamo per fare punti ogni domenica, senza pensare all'Europa League e con nessuna paura delle squadre che ci stanno dietro. C'è il giusto atteggiamento, c'è la voglia di non mollare mai, abbiamo avuto la forza di rimanere in partita. La squadra è viva e dobbiamo alimentare questo spirito. Il campionato è lungo, non fasciamoci la testa: manteniamo la positività nell'ambiente per raccogilere i risultati. Abbiamo una grande opportunità, possiamo uscire da una situazione difficile e a me piace pensarla in questo modo. Ho l'impressione che qui si viva ancora quanto successo lo scorso anno, ma se guardi la classifica siamo tutti lì. Liberiamoci da questo, parlo a tutto l'ambiente, facciamo fatica e tutti insieme raggiungeremo il nostro obiettivo".
VERSO GENOVA
"Il calendario? Non guardiamolo, saranno tutte partite difficili. Dobbiamo ripartire con ancora più voglia per fare punti a Genova, dove troveremo una squadra che sta bene. Sarà una partita complicata".
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Hellas Verona-Torino 1-3
Postata il 07/02/2015 alle ore 18:00
Verona - Il Torino vince al Bentegodi. Al 32’ del primo tempo Martinez porta i suoi in vantaggio. Nella ripresa Quagliarella raddoppia con un calcio di rigore che prima di insaccarsi fa tremare la traversa. Il Verona non ci sta e Mandorlini getta nella mischia Gomez Taleb, Lazaros e Fernandinho, dando alla squadra un assetto più sbilanciato in avanti. Toni accorcia le distanze al 38’ del secondo tempo. Il Verona ce la mette tutta, ma purtroppo deve arrendersi e finisce 1-3.
HELLAS VERONA-TORINO 1-3
Marcatori: 32' pt Martinez, 5' st Quagliarella (rig.), 38' st Toni, 47' st El Kaddouri.
Primo tempo
1' Partiti
4' Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Moretti stacca di testa, Benussi mette in corner
15' Splendida azione di Tachtsidis che allarga sulla sinistra e serve Agostini. La difesa del Torino si salva in corner
20' Tentativo mancino di Saviola dal limite dell'area, palla a lato
32' GOL Combinazione Quagliarella-Benassi-Martinez, il venezuelano entra in area di rigore e batte Benussi
46' Ci prova Hallfredsson dal limite, Padelli para in due tempi
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
4' Martinez entra in area, Marques lo atterra. E' rigore
5' GOL Calcia Quagliarella, la palla sbatte sulla traversa e si insacca
11' Benassi prova il tiro sul primo palo, palla a lato
16' Verona pericoloso su punizione. Saviola prova la conclusione ma Benussi recupera e salva
20' Vives prova la conclusione, palla alta sopra la traversa
31' Benassi ci prova di testa, Benussi c'è
35' Sinistro di Tachtsidis su sponda di Toni, palla alta
38' GOL Gomez serve Toni in profondità che controlla con il ginocchio e calcia di forza in rete
42' Corner di Greco, Luca Toni stacca di testa ma mette alto
47' GOL El Kaddouri si invola in contropiede e dal limite dell'area batte Benussi
49' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (3-5-2): Benussi; Moras, Marquez, Marques; Pisano (dal 26' st Gomez), Greco, Tachtsidis, Hallfredsson (dal 26' st Lazaros), Agostini; Saviola (dal 34' st Fernandinho), Toni.
A disposizione: Rafael, Gollini, Sorensen, Lopez, Ionita, Valoti, Brivio, Campanharo, Martic.
All.: Mandorlini.
TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Benassi (dal 35' st Gonzalez), Vives, Farnerud (dal 14' st El Kaddouri), Molinaro; Quagliarella (dal 26' st Amauri), Martinez.
A disposizione: Ichazo, Castellazzi, Jansson, Maksimovic, Silva, Masiello, Darmian.
All.: Ventura.
Comunicato Ufficiale - Curva Sud
Postata il 06/02/2015 alle ore 18:50
CURVA SUD:
HA VINTO IL VERONA E LA CITTA' DI VERONA!
Oggi è una data storica per il nostro club, per i nostri tifosi e per la nostra città.
Volevamo la verità e la verità è stata raggiunta, grazie ad un grande lavoro di squadra,
con un plauso particolare all'avvocato Stefano Fanini.
Ma il presidente Maurizio Setti vuole esprimere il suo ringraziamento a tutti coloro
che si sono pubblicamente esposti per far sì che questa verità venisse alla luce,
sottolineando così il lavoro silenzioso di una società
che continua ad operare per il bene del Verona e di Verona.
Hellas Verona FC
Viareggio Cup - Pavanel: "Che soddisfazione, complimenti ai ragazzi"
Postata il 06/02/2015 alle ore 19:40
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate all'official radio Radio Bellla&Monella al termine della sfida con il Pakhtakor.
COMPLIMENTI AI RAGAZZI
"La vittoria con il Pakhtakor e il primo posto nel girone? Siamo molto felici, è stato un pomeriggio fantastico. Quella contro il Pakhtakor non è stata assolutamente una partita facile, c'era il rischio di andare in campo e di accontentarsi del pareggio, infatti ho detto alla squadra di spingere il piede sull'acceleratore. L'impatto non è stato dei migliori, loro hanno avuto un'occasione nei primi minuti, poi siamo riusciti a sbloccare la partita recuperando una bella palla a centrocampo e l'abbiamo gestita. Dobbiamo migliorare dal punto di vista del palleggio, ma sono felice per l'impegno e per le occasioni create. Meritiamo qualche gol in più, abbiamo sbagliato tante occasioni per colpa di alcune scelte non corrette, e da questo lato dobbiamo migliorare. Per il resto posso fare solamente i complimenti ai miei ragazzi".
OTTAVI DI FINALE? UNA GRANDISSIMA SODDISFAZIONE
"Agli ottavi per il secondo anno di fila? Se consideriamo da dove è partito il Settore Giovanile gialloblù, questi risultati sono tanta roba. Da due anni di fila passiamo il turno, addirittura in questa edizione come primi classificati. Abbiamo fatto sette punti, non ci sono state reti subite, sono un po' stupito anch'io. Questi fattori testimoniano la crescita che stiamo avendo, anche in campionato siamo quinti con gli stessi punti dello scorso anno. Sembravamo avere qualcosa in meno rispetto alla scorsa stagione, ma sono usciti dei calciatori come Fares, Cappelluzzo, Checchin, Guglielmelli e Tentardini che hanno dimostrato di avere grandi margini di miglioramento. Alleno un gruppo che segue e ha voglia di fare, se resta umile e continua ad applicarsi potrà togliersi delle soddisfazioni e addirittura migliorare quello che è stato lo scorso anno. Vincere martedì ci darebbe tanto, ma per Verona passare il primo turno della Viareggio Cup è come vincere il torneo. Tutto questo è una grande soddisfazione".
STIAMO DIFENDENDO ALLA GRANDE I COLORI DEL VERONA
"La nostra porta ancora inviolata? Questo è un dato importante, anche in campionato stavamo facendo bene, considerando che abbiamo subito un solo gol, nei minuti finali contro il Brescia, nelle ultime due partite. New York e Pakhtakor magari non sono avversarie di grande livello, ma le gare sono tutte difficilli e puoi perdere e vincere con chiunque. Il Milan è uscito al primo turno, la Roma ha pareggiato con il Belgrano, mentre noi stiamo difendendo alla grande i colori del Verona. Tutti i tifosi devono essere orgogliosi di questi ragazzi".
Ufficio Stampa
Viareggio Cup: Hellas Verona-Pakhtakor 3-0
Postata il 06/02/2015 alle ore 15:00
Lido di Camaiore (Lucca) - Che impresa la Primavera! I gialloblù giocano una partita splendida, dominano il Pakhtakor e vincono 3-0, grazie alle reti di Cappelluzzo (doppietta) e Miketic. Una sfida dominata dall'inizio alla fine, il Verona rischia solo in due occasioni, ma alla fine è tutto lo splendido gruppo gialloblù a festeggiare. Si vola agli ottavi di finale da primi classificati, superato il Napoli (vincente nell'ultima gara del girone con il LIAC New York per 1-0) per differenza reti. I gialloblù torneranno dunque in campo martedì 10 febbraio, l'avversaria si conoscerà dopo le ultime sfide del turno eliminatorio in programma sabato 7 febbraio.
HELLAS VERONA-PAKHTAKOR 3-0
Marcatori: 29' pt e 22' st Cappelluzzo, 36' pt Miketic.
Primo tempo
1' Partiti
2' Pericoloso Boni da calcio d'angolo, il suo tentativo di sinistro termina a lato
17' Splendida azione in velocità dei gialloblù, Fares serve Cappelluzzo che con una spettacolare rovesciata mette a lato
22' Ancora Verona pericoloso, sempre sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Questa volta è Fares a mettere fuori
29' GOL Cappelluzzo si libera sulla destra e con un bel diagonale batte Ercashev
36' GOL Miketic, direttamente da calcio piazzato, segna il raddoppio gialloblù
44' Miracolo di Gollini, che respinge un pericoloso diagonale di Mirzaev
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
22' GOL Il Verona recupera palla a centrocampo, Speri serve Cappelluzzo che davanti Ercashev realizza la doppietta personale
32' Bella combinazione Sall-Gilli, l'esterno gialloblù prova il tiro ma Ercashev fa il miracolo
44' Calcio di punizione del Pakhtakor, Talyatov colpisce la traversa
46' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-4-2): Gollini; Perini, Riccardi, Boni, Tentardini; Bearzotti (dal 22' st Gilli), Sall, Checchin (dal 10' st Guglielmelli), Miketic (dal 12' st Speri); Cappelluzzo (dal 26' st Dagnoni), Fares (dal 36' st Piccinini).
A disposizione: Ferrari, Moretto, Rossi, Boateng, Ocelka.
All.: Pavanel.
PAKHTAKOR (4-2-3-1): Ercashev; Abdullaev, Sidorov, Sharobidinov, Mirzaev; Sidikov, Ibragimov (dal 7' st Karimov); Ysupov, Kursanov (dal 28' st Dusnatov), Davlatjnov (dal 28' st Tolipov); Nurillaev (dal 15' st Talyatov).
A disposizione: Roimov, Belceshev, Yoshirov, Uraloy.
All.: Muminjanov.
Arbitro: Agrò di Terni.
NOTE. Ammoniti: Cappelluzzo, Mirzaev.
Ufficio Stampa
Pisano: "Che onore indossare il gialloblù"
Postata il 05/02/2015 alle ore 15:15
Peschiera - Le dichiarazioni del nuovo difensore gialloblù, Eros Pisano, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
IL MIO ARRIVO A VERONA
"Il mio arrivo a Verona? Sono molto contento di essere qui, ringrazio il presidente, Maurizio Setti, e il direttore sportivo, Sean Sogliano, che hanno sempre dimostrato stima nei miei confronti. Il mio rapporto con il direttore sportivo? E' stato il primo a credere in me quando ero giovane, a Varese, in Eccellenza. Mi ha visto crescere, è come un fratello maggiore. Io sono di Busto Arsizio (provincia di Varese, ndr), è sempre piacevole avvicinarsi a casa per poter vedere i propri cari più spesso, ma non è questo il motivo per cui ho scelto di Verona: qui c'è grande passione dei tifosi per questi colori e per questa maglia. Per me è un onore essere qui e giocare davanti a un pubblico così passionale. Cosa mi ha detto Sean Sogliano? Sono bastate poche parole, forse neanche una, per trovare l'intesa. E' servita solo una chiamata e sapere dell'interesse del Verona. Quando ho conosciuto tutto questo ho subito accettato, questa è la strada giusta per me, sono in una società e in una squadra che mi sono sempre piaciute".
MANDORLINI? HA UNA MENTALITA' VINCENTE
"Il Verona che ho trovato? A livello tecnico-tattico parlerà meglio Mandorlini di me. Posso comunque dire che in questi primi giorni ho trovato una squadra e un gruppo unito, un'armonia nello spogliatoio fondamentale per il mio inserimento. Ora servirà tempo per entrare nei meccanismi della squadra e per sapere cosa vuole l'allenatore da me. Di questo gruppo conosco Benussi, con cui ho giocato a Palermo, e Bosko Jankovic, che ho conosciuto nel Genoa. L'atmosfera di Verona? Ho visto ciò che l'allenatore vuole dare alla squadra, ovvero la voglia di andare in campo sempre per vincere. Poi le partite possono anche andare in modo diverso, ma la mentalità deve sempre essere questa. Che impressione mi ha dato Mandorlini? E' un allenatore preparato, che sicuramente ha una mentalità vincente. Qui ha vinto tanto, tiene a questi colori e ha esperienza. I miei nuovi compagni? Posso imparare tanto da Toni, Saviola, Marquez e Agostini. Da loro si può sempre rubare qualche segreto per crescere. Ti possono dare tanto, sono ragazzi umili e per me è un piacere trovarli qui e conoscerli. Domenica, al Barbera, ho visto un Verona a due facce. Nel primo tempo i gialloblù hanno segnato e giocato, mentre nella ripresa si sono un po' chiusi, anche se la partita è stata equilibrata. In questo campionato ce la possiamo giocare con tutte".
LE MIE CARATTERISTICHE
"Difensore o uomo di spinta? Nasco come difensore in una difesa a 4, prediligo prima la fase difensiva, poi se possibile mi spingo in avanti. Il 3-5-2 del Verona? Anche a Palermo giocavamo a 5 in mezzo al campo. Quello dell'esterno destro è un ruolo di sacrificio, che nella fase offensiva e difensiva richiede un grosso dispendio di energie. Che tipo di calciatore sono? Sono un difensore fisico, di corsa. In campo vado con tanta umiltà, gioco per la squadra, mi reputo un portatore d'acqua. Mi sacrifico per i miei compagni, la squadra viene prima del singolo".
TRA VARESE E PALERMO: LA MIA STORIA
"Com'era il primo Sean? E' sempre stato come lo vedete ora, ci tiene a tenere un calciatore sul pezzo. Era il primo a darmi consigli, mi ha fatto crescere, devo tanto a lui. Come mi ha preso? Il Varese era fallito, io ero nelle giovanili e da lì sono passato in prima squadra. Ero in prova, mi sono messo in mostra e da lì prima è nato il mio percorso. A Varese veniva prima la squadra e l'unione nello spogliatoio, che ha sempre fatto la differenza. Andavamo tutti dalla stessa parte e questo ha aiutato il Varese nella cavalcata. Mangia? Presta molta attenzione ai dettagli, vive di calcio e questo fa la differenza. La mia carriera? Ogni calciatore ha la sua storia, nella mia ci doveva essere questo momento di stallo. Adesso sono qui, ci tengo a fare bene, voglio crescere e migliorarmi ancora. Differenze tra Verona e Palermo? Ce ne sono poche. Anche qui ci sono giovani, su cui non si sa mai se il momento è negativo o positivo, e calciatori d'esperienza, che anche nel momento negativo riescono comunque a dare qualcosa al gruppo. Cosa non ha funzionato a Palermo? In campo vanno sempre 11 calciatori, l'allenatore fa le sue scelte. Io mi sono sempre allenato con grande professionalità, non ho mai mollato. Ma poi è l'allenatore che ha il compito di fare le scelte".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = ITALIA TERRA DI FURBI! Ne approfitta anche il presidente FIGC TAVECCHIO che obbliga la Lega a comprare 20mila copie del suo libro, fanno 107mila Euro grazie!
LIGA SPAGNOLA: L'ATLETICO umilia il REAL nel derby di Madrid al Vicente Calderòn! 4 a 0 per i Colchoneros...
RUGBY: Altro 6 Nazioni di passioni per l'ITALIA che punta subito al cucchiaio di legno sbattendo contro gli irlandesi! All'Olimpico finisce 26 a 3...
TENNIS: SEPPI in semifinale al torneo di Zagabria
CALCIO TEDESCO in lutto: È morto Udo LATTEK uno degli allenatori più vincenti di sempre e l'unico insieme al Trap ad aver vinto tutte le coppe europee...
COPPA ITALIA, HIGUAIN porta il NAPOLI in semifinale al 93°, a casa l'INTER nonostante il palo di ICARDI ed una buona gara; ultrà nerazzurri bloccati nel pregara con una coltelleria degna di un'arsenale! Clamoroso nella Liga, Simeone asfalta Ancelotti: poker (4-0) nel derby di Madrid
di Benedetto Saccà
Quattro saette, un tonfo. Impensabile. L’Atletico Madrid di Diego Simeone ha calato il poker davanti al naso del Real Madrid di Carlo Ancelotti (4-0), sfilandogli punti, certezze ed energie psicofisiche. Non accadeva dalla stracittadina del 7 novembre del 1987, Real-Atletico 0-4. Ridisegnato così il profilo della classifica della Liga: i bianchi comandano ancora con 54 lunghezze, mentre l’Atletico si è arrampicato al secondo posto a quota 50, raggiungendo il Barcellona, che domani (domenica) sera sarà l’ospite dell’Athletic Bilbao. A 16 turni dalla conclusione il campionato si è improvvisamente spalancato, dato che i blaugrana di Luis Enrique potranno decollare e livellare il volo a un solo punto dagli eterni rivali. Un divario a portata di Clasico, è ovvio.
Oggi, nella bollente cornice «sudamericana» dello stadio Vicente Calderon, l’Atletico ha condannato il Real a uno smisurato martirio. Griezmann e Mandzukic hanno sbriciolato la resistenza di Varane e di Nacho: e il talento francese ha pure siglato il terzo gol, timbrando dunque la sentenza. Viceversa, fra una serie di ricami, Mandzukic ha segnato il quarto sigillo, sfruttando un’idea del subentrato Torres, e ha servito l’assist vincente a Tiago, abile a spezzare l’equilibrio dopo appena 14 giri di lancette. Come spesso accade nello sport, la fortuna si è cristallizzata in un frammento di mala sorte, apparsa sotto la forma dell’infortunio capitato a Koke al 10’ minuto. Dentro Ñiguez, classe ‘94. Tempo 250 secondi (sì, secondi) e sul campo si è consumato il prodigio: il giovane sostituto ha sovvertito le regole della gravità, è andato ad acciuffare in semirovesciata un cross di Siqueira, e lo ha spedito diretto oltre il tuffo di Casillas. Un gol da applausi, piovuto dal paese delle meraviglie.
Il Real si è sfarinato, incapace di opporre resistenze e di proporre un’offensiva degna della squadra campione del mondo. Pessima la prova del trio d’attacco, costituito dal rientrante Cristiano Ronaldo, da Benzema e da Bale. D’accordo, Ancelotti non poteva disporre di una sequela di titolari infortunati, ma al tema di maturità madridista è mancata completamente la punteggiatura tattica. Una formazione franata al limite dell’incommentabilità. I complimenti se li sono meritati tutti Simeone e la sua squadra, regina di Spagna, operaia ed elegante. Così, ad impreziosire la serata ha provveduto anche la statistica: quarto successo dei biancorossi nei cinque derby più recenti. Una giornata storica, carambolata nel mito.
Sei Nazioni: l'Italia sbatte contro il muro verde, l'Irlanda passa all'Olimpico 26-3
L'Italia è stata sconfitta per 26-3 dall'Irlanda, che si è imposta allo stadio Olimpico di Roma nella sfida valida per la prima giornata del Sei Nazioni. Sabato prossimo gli azzurri saranno impegnati contro l'Inghilterra, a Twickenham, nella seconda giornata del torneo.
"Tavecchio fa spendere 107mila € alla Figc per comprare 20mila copie del suo libro"
Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, non ha voluto rispondere alle domande di alcuni cronisti riguardo alla spesa, approvata dal consiglio federale, di circa 107 mila euro per l'acquisto di 20 mila copie del suo libro 'Ti racconto il calcio'.
Libri da regalare come strenna natalizia ai giovani tesserati. Tavecchio, dopo la conferenza stampa al termine del consiglio di Lega, è stato incalzato da un giornalista che chiedeva spiegazioni a riguardo. Il presidente ha lasciato la sede della Lega Serie A senza rispondere a nessuna domanda, salvo reagire in maniera irritata sull'uscio e, con un tono di voce particolarmente alto, ha chiesto al suo staff: «Ma chi è quello lì?». La polemica nasce da quanto riportato dal Fatto quotidiano, che scrive che l'acquisto è stato approvato in una delibera del 19 novembre 2014. Una delibera, fa notare il giornale, «approvata dall'unanimità del Comitato di presidenza Figc».
«Il provvedimento - secondo il giornale - sarebbe stato sollecitato dalle richieste promosse da alcuni Comitati regionali e provinciali interessati a disporre di copie del volume, per farne dono ai giovani atleti tesserati per Natale. Evidenziando come l'editore si sia dichiarato disponibile a garantire la fornitura delle 20 mila copie ancora disponibili a soli 5,38 euro più Iva, in luogo degli 11 indicati dal prezzo di copertina. Dunque, prospetta la possibilità di dare corso alla fornitura».
«Quindi il libro - scrive il 'Fatto' - viene acquistato con lo sconto, con tanto di beneficenza da parte dell'autore. La delibera è stata emessa dalla Figc, dopo che a ottobre scorso il Comitato olimpico nazionale alle Federazioni aveva imposto la 'spending review', tagliando circa 20 milioni di finanziamenti in un anno».
«Il 'Fatto' ha provato a chiedere spiegazioni al presidente Carlo Tavecchio, senza ottenere risposta - si legge -. È stato contattato anche uno dei membri del comitato di presidenza della Figc, Claudio Lotito, che ha detto a sua volta: 'I comitati nazionali sono 20, per un numero di 700 mila tesserati, i libri sono stati distribuiti in funzione del numero di tesserati. Il presidente non percepisce un euro, non ha interessi di alcun tipo. In ogni caso la Figc ha il compito di promuovere il calcio nei settori giovanili e in quelli scolastici oltre che nei comitati regionali. Quindi il libro ha un intento ludico-didascalico: dove sta lo scandalo?».
Seppi in semifinale del torneo Pbz di Zagabria
Andreas Seppi approda alle semifinali del Pbz Zagreb Indoors, torneo Atp 250 (cemento, montepremi 494.310 euro) in corso di svolgimento a Zagabria, in Croazia. L'altoatesino, ha battuto 3-6, 6-2, 7-6 (8-6), dopo quasi due ore di gioco, il lituano Ricardas Berankis che a sorpresa aveva eliminato in tre set il lussemburghese Gilles Muller quarto favorito del seeding.
Sabato, nella sua seconda semifinale stagionale dopo Doha, Seppi troverà il vincitore della sfida tra lo spagnolo Marcel Granollers, ottavo favorito del seeding, e l'olandese Igor Sijsling.
Calcio in lutto: è morto Lattek, l'unico con il Trap a vincere tutte le coppe europee
È morto a 80 anni il tedesco Udo Lattek, uno degli allenatori più vincenti di sempre nella storia del calcio e l'unico insieme a Giovanni Trapattoni ad avere conquistato le tre principali coppe europee (Coppa Uefa, Coppa dei Campioni e Coppa delle Coppe). La notizia è stata data dal Bayern Monaco, il club che Lattek guidò alla conquista di 6 campionati, 3 coppe di Germania e una Coppa dei Campioni fra gli anni Settanta e Ottanta.
«La notizia della morte di Lattek ci ha profondamente commosso», ha detto in un comunicato il presidente del club bavarese, Karl-Heinz Rummenigge. «Lattek è stato uno degli allenatori più vincenti di sempre del calcio tedesco e una delle più grandi personalità dello sport a livello nazionale e internazionale per decenni. Perdiamo uno dei grandi uomini del Bayern Monaco, un mentore e un amico», ha aggiunto Rummenigge. L'ex tecnico, nato a Bosemb il 16 gennaio 1935, soffriva da tempo del morbo di Parkinson e ha passato gli ultimi anni della sua vita in una casa di cura a Colonia. Nella sua lunga carrierada allenatore conquistò 15 titoli tra il 1965 e il 2000.
Ai 6 campionati vinti con il Bayern si aggiungono altri 2 con il Borussia Mönchengladbach, il club con cui conquistò anche una coppa Uefa. Lattek allenò anche il Barcellona per due stagioni, fra il 1981 e il 1983, vincendo una Coppa delle Coppe. Fu lui a scoprire e a lanciare futuri campioni del calibro di Franz Beckenbauer, Sepp Maier e Gerd Mueller. Nel Barcellona allenò anche Diego Armando Maradona, alla sua prima esperienza nel calcio europeo.
Napoli-Inter 1-0: Higuain beffa Mancini
Benitez in semifinale contro la Lazio
Un gol di Higuan al 93' permette al Napoli di battere l'Inter e di volare in semifinale di Coppa Italia. Per la squadra di Benitez adesso c'è la Lazio. L'andata il 4 marzo all'Olimpico, il ritorno l'8 aprile al San Paolo.
ANCORA LUI
Come al solito, ci pensa il Pipita. Ma questa volta Higuain la fa davvero grossa perchè abbatte l'Inter a 30 secondi dalla fine della partita, quando ormai sembrava scontato che si dovesse andare ai tempi supplementari. L'argentino sfrutta una rimessa dal fallo laterale di Ghoulam che lo lancia in profondità, con la retroguardia interista distratta (Ranocchia colpevole), si presenta davanti a Carrizo e lo batte con uno spiovente.
ORA LA LAZIO
Il Napoli si qualifica dunque per la semifinale di Coppa Italia ed incontrerà in doppia partita la Lazio. L'Inter però, pur perdendo la migliore e forse unica occasione che la stagione ancora le offriva per raggiungere l'Europa, fa una buona impressione, grazie soprattutto ai nuovi innesti. Almeno la squadra di Mancini regge benissimo il confronto con un'avversaria sulla carta più quotata e vende cara la pelle fino alla fine.
DEBUTTO PER SANTON
Mancini presenta con una formazione a trazione anteriore. Il tecnico nerazzurro, che fa debuttare Santon appena arrivato dall'Inghilterra, opta per un centrocampo a tre con Medel, Brozovic e Hernanes,
mentre Shaqiri a destra e Puscas a sinistra completano con Icardi l'attacco nerazzurro. Nel Napoli Benitez schiera a sorpresa Koulibaly sul lato destro della difesa al posto di Maggio, con Britos centrale al fianco di Albiol. L'Inter nel primo quarto d'ora della partita esercita un discreto predominio nel gioco, grazie anche alla decisa superiorità numerica a centrocampo, reparto al quale danno un consistente contributo sia Santon e Nagatomo che Shaqiri e Puscas, i primi due avanzando ed i secondi due retrocedendo quando serve.
PALO DI ICARDI
La superiorità dei nerazzurri culmina con un palo colpito al 13' da Icardi con una conclusione rasoterra dal limute dell'area di rigore. Da quel momento in poi, però, è il Napoli ad impossessarsi della partita e per tutto il primo tempo gli azzurri si riversano nella metà campo avversaria producendo anche un consistente numero di potenziali occasioni da gol non sfruttate da Higuain, da Hamsik e, nel finale della prima frazione di gioco, anche da Koulibaly. In questa fase della gara la squadra di Benitez riequilibra le forze a centrocampo anche per il cospicuo contributo alla manovra di De Guzman. L'olandese si sacrifica nella zona centrale del terreno di gioco, rallentando le ripartenze dell'Inter e facendosi sostituire in questi momenti sulla fascia sinistra, in fase di propulsione, da Strinic che spinge ripetutamente e costringe Shaqiri a seguirlo e Santon a rimanere basso rispetto alla linea della metà campo. La ripresa è più equilibrata con il Napoli che tende maggiormente ad aspettare gli avversari nella propria metà campo per tentare di sfruttare la velocità in ripartenza dei suoi attaccanti. Il ritmo della gara si fa meno intenso e con il passare dei minuti le due squadre tendono ad affidarsi maggiormente agli spunti isolati dei propri uomini.
AL FOTOFINISH
Quando le residue energie vengono centellinate in attesa di affrontare i tempi supplementari, arriva la svolta. La premiata ditta Ghoulam-Higuain confeziona il gol che manda il Napoli in Paradiso e l'Inter all'inferno. Il resto del tempo serve solo a decretare il trionfo del Pipita, acclamato fino al sottopassaggio dal suo pubblico.
Ultrà dell'Inter bloccati a Napoli: coltelli e bastoni sul pullman
di Maurizio Capozzo
NAPOLI - Erano pronti per una serata di guerriglia al San Paolo: cento ultrà dell'Inter sono bloccati dalle 20 di questa sera al casello autostradale di Napoli Nord dopo che gli uomini del reparto Mobile della polizia hanno rinvenuto, nel corso di una perquiszione sugli autobus su cui viaggiavano, coltelli e bastoni di legno.
In cento sono stati fatti scendere dai bus e perquisiti. In molti erano ubriachi e nei mezzi sono stati rinvenuti diversi litri di superalcolici. I tifosi erano regolarmente muniti di biglietto e tessera del tifoso. Tutti identificati e denunciati. Nella notte saranno riaccompagnati sotto scorta degli agenti fino al confine col Lazio.
FONTE: Leggo.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.