QUANTE NOVITÀ IN QUESTA SETTIMANA!
Sopratutto dal mercato gialloblù, il più bello ed importante degli ultimi anni, con una dirigenza che finalmente appare completa, preparata ed 'agguerrita' in ogni suo reparto grazie al 'traghettatore' MARTINELLI figura già entrata di diritto fra i più grandi ed indimenticati presidenti della storia dell'HELLAS (e ancora non ha finito di dare il suo prezioso contributo).
Quella che stà nascendo è, di conseguenza, una squadra forte ed quilibrata in ogni suo reparto con un MANDORLINI in cerca di rivincite dopo quei playoff finiti un po' così...
RIVOLUZIONE IN DIFESA non tanto (e non solo) per l'arrivo di Josè CRESPO e quello molto probabile di LISUZZO ma per la quantità di movimenti in uscita: l'unico sicuro del posto (a meno di clamorose quanto improbabili offerte) è Mimmo MAIETTA mentre lo stesso capitan CECCARELLI è stato accostato (senza troppe convinzioni a dire il vero) a SPEZIA e GROSSETO.
Con MARECO svincolato è sempre più vicino alla TERNANA anche le fasce laterali subiranno un deciso cambiamento: con CANGI richiesto da LUMEZZANE e CREMONESE, ABBATE che sarà probabilmente scambiato con il già citato LISUZZO del NOVARA, SCAGLIA destinato alle neopromosse PRO VERCELLI o TERNANA ed infine il già rimpianto Gepy PUGLIESE in chiusura con lo JUVE STABIA...
RINNOVATO ANCHE IL CENTROCAMPO dopo le partenze di TACHTSIDIS, ESPOSITO, GALLI e DONINELLI e gli arrivi di BAČINOVIĆ (gran bel colpo di SOGLIANO), CARROZZA, GROSSI e le giovani promesse CALVANO ed ARZAMENDIA, i punti fermi dovrebbero (anche in questo caso il condizionale è d'obbligo) rimanere il vichingo HALLFREDSSON ed il brasileiro 'de noaltri' JORGINHO senza dimenticare il 'guerriero' RUSSO e 'fantasia' MANCINI (forse in cerca di altra sistemazione): una mediana che assicura muscoli e piedi fini che il mister saprà 'dosare' da par suo con GROSSI e CARROZZA in grado anche di giocare più avanzati
ATTACCO IN CERCA DELLA 'CILIEGINA' SFORZINI pupillo del tecnico scaligero e giocatore capace in cadetteria di assicurare quel bottino di 15 gol che (dopo anni di sterilità) il solo 'Juani' GOMEZ ha (quasi) assicurato nella passata stagione.
Il mister ha i suoi punti fermi a livello tattico: vuole un baluardo davanti alla difesa ed uno che 'sfondi' al centro dell'attacco; il sudamericano goleador, capace di giocare in quel ruolo, non possiede le caratteristiche fisiche che MANDORLINI desidera ecco perchè il diesse stà insistendo con cotanta carica su Nando ritenuto l'ideale in questo senso.
L'affare, si sa, è difficile: CAMILLI, patròn del GROSSETO, vuole 1,6 milioni per il suo centravanti e non pare voler sentire ragioni, l'HELLAS può arrivare fino a 500mila Euro (o poco più) ed offrire in cambio due giocatori... L'impressione è che sarà determinante la volontà dell'attaccante che però dovrebbe essere più 'deciso' se davvero desiderasse venire a giocare al 'Binti'.
Le alternative non mancano comunque: è sempre 'hot' la pista che porta ad EBAGUA mentre anche la candidatura di COCCO cresce d'importanza di ora in ora in attesa di capire come finirà la vicenda legata a FERRARI e di 'sistemare' BERRETTONI, PICHLMANN e/o BJELANOVIĆ che se la stanno prendendo (giustamente) comoda...
Ricca di fantasia, dribbling ed invenzioni è la corsia esterna: persi D'ALESSANDRO e LEPILLER l'arrivo di RIVAS a parametro zero ha acceso le fantasie di parecchi tifosi che non vedono l'ora di ammirare anche VERDUN (il MESSI del Paraguay)...
Nel frattempo il 35enne ADAILTON, di ritorno a Pedemonte dopo l'esperienza al VASLUI in Romania, lancia messaggi chiari al VERONA: 'Se servissi io ci sono': Martins Bolzan è certamente sul viale del tramonto della sua carriera e magari 90 minuti al massimo non li reggerebbe più ma vi giuro che sarei più che contento di vederlo tornare in gialloblù! E poi uno specialista nei calci da fermo come lui può sempre tornare utile...
CONFERMATI I 3 ANNI DI SQUALIFICA FERRARI...
...Ora rimane solo il TNAS! E si va a fine Agosto.
L'avvocato Fanini che segue 'Nick-Dinamite' per conto dell'HELLAS: 'Una vera batosta ma non molliamo...', la solidarietà del Coordinamento Calcio Club Hellas Verona in quest comunicato:
Dopo aver appreso le sentenze definitive riguardo le sanzioni sul caso di calcio scommesse, dove si è visto protagonista, suo malgrado, anche Nicola Ferrari giocatore del nostro Hellas Verona, il Coordinamento Calcio Club HV esprime disappunto e rammarico per una palese diversità di giudizio.
In questo momento, malgrado la rabbia per veder colpito in maniera significativa il Verona, ci preme esprimere la nostra vicinanza a Nicola.
Per quel che conosciamo noi Ferrari, avendolo avuto nostro ospite nelle varie attività dei Club affiliati, lo ricordiamo come un giovane con la voglia di stare in campo, di giocare e di fare bene con la maglia gialloblu.
Nicola, non mollare, siamo in molti a credere in te
L'amarezza di FERRARI dalle colonne de L'Arena: «Assurdo. È dura accettare tutto questo, non riesco a capire come sia potuto succedere. Tutto questo non ha senso, sarebbe bastato chiedere conferma ad uno dei giocatori coinvolti in quella partita. A Carobbio, così come ad altri. E tutto sarebbe cambiato. Eppure io alla giustizia voglio continuare a credere»
L'avvocato Bosio che difende le ragioni del calciatore: «Sono rimasto basito, vorrei capire su quali presupposti Nicola è stato condannato. Non ho molto da dire, se non che ingiustizia è fatta. Speranze per il Tnas? Io ne ho, sono più carico che mai. Ed anche Nicola deve reagire, anche se ora è disperato. Non oso pensare che un giocatore debba vedersi rovinato il proprio futuro per la frase di un personaggio contraddittorio che non ha lo straccio di una dimostrazione»
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DICONO
SOGLIANO chiarisce l'operazione CRESPO: «Con il Bologna non c'è stato nessun contatto per Gomez e non rientra nell'operazione Crespo. Con Zanzi, ad oggi, non ho ancora parlato di Gomez» TuttoMercatoWeb.com
Ecco BAČINOVIĆ: «Il Verona è un'ottima squadra una compagine con grandi ambizioni. Qui ho più possibilità di giocare, il mio desiderio è portare l'Hellas in serie A. Avevo molte offerte anche dall'estero, ho scelto io di venire qui. L'ultimo anno ho disputato poche partite, cercavo un ambiente che mi desse fiducia. Voglio giocare, dare il mio contributo per il bene del club. Verona già per tradizione e storia è una grande società. Mi trovo bene in un centrocampo a tre, ma anche a quattro non ci sono problemi. Mi ispiro soprattutto a De Rossi e Pirlo. Se dovessi scegliere un allenatore a cui sono particolarmente legato direi soprattutto Delio Rossi» HellasVerona.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
PRESENTATA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI 2012-2013! Dal 16 Luglio via ai 'vecchi' abbonati, dal 6 Agosto tutto gli altri.
QUI (http://www.hellasverona.it/news.php?id=19777) tutte le info del caso con prezzi e modalità...
IN BREVE A PIÉ PAGINA
CALCIO DUBAI: MARADONA esonerato o dimissionario?
CALCIOMERCATO SERIE A: IBRA e THIAGO SILVA al PSG per 65 milioni?
MERCATO NBA: ALLEN agli HEAT, NASH ai LAKERS!
CALCIO BRASILE: Follia a Rio! Uccisi 8 tifosi che festeggiavano la vittoria in coppa del PALMEIRAS...
LEGGE SUGLI STADI, la Camera approva ora si attende la decisione del Senato...
DRAMMA PER BUDAN DEL PALERMO: Muore la sua figlioletta di 2 anni...
MOTOGP: PEDROSA domina davanti a LORENZO e DOVIZIOSO al Sachsenring, Valentino si consola... Mercato: Alla HONDA hanno deciso, MARQUEZ sostituirà il ritirando STONER...
VITA DA EX: Dopo due stagioni nel VASLUI ADAILTON torna a Pedemonte «Sarebbe un sogno indossare ancora la maglia gialloblù. Ci sono andato vicino lo scorso febbraio Magari torna l'occasione buona». La rabbia di COMAZZI ex capitano gialloblù «Non mi hanno dato la possibilità di difendermi, hanno creduto solo alla testimonianza di Gervasoni e hanno infangato tanti anni di carriera onesta»
FORMULA 1: Dopo essere partito in pole al GP di Gran Bretagna ALONSO resiste con la rossa per 48 dei 52 giri totali, poi viene beffato dalla RED BULL di WEBBER ma mantiene la testa della classifica...
CICLISMO: Al Tour de France alcuni ciclisti cadono per colpa dei tifosi, si rialzano e li prendono a pugni!
SERIE B:
CALCIO-MITI: Roby BAGGIO diventa allenatore! GUTI invece si ritira ma pensa a dirigere le giovanili del REAL MADRID...
TENNIS: A Wimbledon trionfano i 'soliti noti', il re è FEDERER per la 7ª volta mentre la regina è Serena WILLIAMS per la 5ª...
LEGA PRO: La SALERNITANA ritorna in C... Col cavalluccio! Daniele FEDERICI del FROSINONE si ritira a soli 24 anni 'Questo mondo fa schifo e io son leale!'
RASSEGNA STAMPA
A TU PER TU
...con Sogliano
"Tutto sul nostro mercato: Bacinovic ha voglia, Sforzini un obiettivo. Mangia in Under '21, in bocca al lupo. Thiago e Ibra via dal Milan: non ci sono incedibili"
13.07.2012 00.00 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
E' la società più attiva sul mercato. Il Verona pensa in grande e con il suo ds Sean Sogliano si muove praticamente 24 ore al giorno per rinforzare la squadra. "E' ancora presto per fare bilanci", dice a TuttoMercatoWeb il direttore sportivo dei gialloblù.
Però siete uno dei club più attivi.
"Purtroppo, e sottolineo purtroppo, il mercato chiude il 31 agosto. Siamo contenti dei giocatori che abbiamo preso, altrimenti non li avremmo acquistati. Ora ci concentriamo su qualche uscita".
L'anno scorso è stato uno dei giocatori della discordia con Zamparini a Palermo, ora Bacinovic lo ha portato a Verona.
"La sua prima stagione è stata ottima, l'anno scorso ha avuto qualche problema, disputando un'annata travagliata a causa della folta concorrenza e di alcuni problemi fisici. E' motivato, ha voglia di fare bene e quindi abbiamo deciso di ingaggiarlo".
Ora obiettivo Sforzini.
"E' un obiettivo sì, ma non solo nostro. Magari anche del Grosseto. Vediamo...".
Per cautelarvi pensate anche a Cocco.
"Buon giocatore, ma per ora stiamo valutando diverse soluzioni".
La sua creatura, Devis Mangia, allenerà l'Under '21.
"Sono contento per Devis, merita un'occasione del genere. E' un incarico prestigioso, lui sarà all'altezza della situazione, gli faccio un grande in bocca al lupo".
Il Milan potrebbe vendere Thiago Silva e Ibrahimovic.
"E' la classifica operazione da fare. Dimostra che non ci sono giocatori incedibili. E' un momento di difficoltà per tutti, anche per le grandi squadre".
Chiudiamo con Crespo, nuovo arrivo del Bologna. I rossoblù pensano a Gomez?
"Con il Bologna non c'è stato nessun contatto per Gomez e non rientra nell'operazione Crespo. Con Zanzi, ad oggi, non ho ancora parlato di Gomez".
SERIE A
Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e ufficialità del 13 luglio
Il punto su tutti gli affari della giornata di calciomercato appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e ufficialità, ecco le notizie più importanti
14.07.2012 03.00 di Raimondo De Magistris
ROMA, ADDIO BORINI. DOPPIO COLPO DEL NAPOLI. IBRA E THIAGO SILVA AL PSG: S'ATTENDE SOLO L'UFFICIALITA' - Un altro giovane lascia la Serie A. Si tratta dell'attaccante Fabio Borini, attaccante che nella giornata di ieri ha ufficialmente detto addio la Roma per trasferirsi al Liverpool. Dopo aver superato le visite mediche il calciatore ha firmato il contratto coi reds. Nelle casse del club giallorosso 13 milioni di euro più bonus. Questi soldi non serviranno, comunque, per fare cassa. Sabatini sta infatti lavorando per trovare il sostituto dell'ex Chelsea. L'obiettivo numero uno è Mattia Destro, ma per l'attaccante in comproprietà tra Siena e Genoa bisogna battere la concorrenza delle altre big di Serie A.
Il Napoli dopo tante trattative comincia a fare sul serio. Il club partenopeo nella giornata di ieri ha di fatto definito un doppio colpo dalla Fiorentina: arriveranno Gamberini e Behrami, con quest'ultimo che ha salutato il club viola: "Ho sempre dimostrato non solo con le parole, ma anche coi fatti, di essere legato ai colori viola. Sono sicuro che, chi mi ha voluto bene per come mi sono comportato a Firenze, me ne vorrà anche in futuro, anche se sarò lontanto da qui". Accelerata del club azzurro anche per Poli, altro obiettivo di Mazzarri per la linea mediana.
Ibrahimovic e Thiago Silva nella prossima stagione vestiranno la casacca del Paris Saint-Germain. La notizia è ormai nota da almeno tre giorni e, a questo punto, ogni ora potrebbe essere quella buona per l'ufficializzazione dell'affare. "Non sembrano esserci grandi ostacoli, andiamo avanti", ha detto Leonardo dopo l'incontro con Mino Raiola, agente di Zlatan Ibrahimovic. Intanto il club rossonero si muove per i sostituti. Rolando è l'obiettivo numero uno per la difesa, mentre in attacco Massimiliano Allegri ha fatto una precisa richiesta: Edin Dzeko.
Non solo cessioni in casa Fiorentina. In concomitanza con gli addii di Behrami e Gamberini, il direttore sportivo Daniele Pradé sta lavorando anche per importanti innesti sulla linea mediana. C'è da registrare nelle ultime ore il ritorno di fiamma per Juraj Kucka. Per la corsia destra occhi sempre puntati su Cuadrado dell'Udinese. Nella trattativa col club friulano non verrà inserito il cartellino di De Silvestri, calciatore richiesto dalla Sampdoria. Il Parma ha definitivamente riscattato Jaime Valdes dallo Sporting Lisbona. Il calciatore ha firmato con la società ducale un contratto biennale. Da un club emiliano all'altro: il Bologna sta trattando il rinnovo del contratto del portiere Federico Agliardi. Per rinforzare il centrocampo in dirittura d'arrivo la trattativa per Mathias Abero, calciatore del Nacional Montevideo.
Birkir Bjarnason è ufficialmente un giocatore del Pescara. Il centrocampista islandese è stato prelevato in prestito dallo Standard Liegi. Siena e Torino hanno definito uno scambio. Alessandro Gazzi è passato a titolo definitivo al club granata, mentre in Toscana sbarca il terzino Matteo Rubin. Il club di patron Cairo, inoltre, ha prelevato dal Napoli Mario Alberto Santana in prestito con diritto di riscatto. L'Udinese ha ufficializzato l'acquisto dal Botafogo di Reginaldo de Matos Maicosuel, mentre David Di Michele ha scelto la sua nuova squadra: giocherà nel Chievo Verona.
MAXI RODRIGUEZ TORNA IN ARGENTINA. MODRIC AL REAL MADRID. MANCHESTER UNITED, OFFERTA POER LUCAS MOURA - S'è conclusa dopo dieci stagioni l'avventura in Europa del centrocampista argentino Maxi Rodriguez. Il calciatore ha lasciato il Liverpool per trasferirsi al Newell's Old Boys, club nel quale è cresciuto. Intanto, i reds in questi giorni stanno trattando anche un'altra cessione, quella di Andy Carroll. In vantaggio su tutti per il centravanti della nazionale inglese c'è il Fulham, società che - a differenza del Milan - ha già formulato la sua offerta: nove milioni di sterline più il cartellino di Clint Dempsey. A proposito di club londinesi: il Tottenham è letteralmente scatenato sul mercato. Dopo aver definito l'accordo col Manchester City per il riscatto di Emmanuel Adebayor, gli spurs hanno affondato il colpo anche per Adrián dell'Atletico Madrid. La squadra di Villas-Boas per la prossima stagione potrà sicuramente contare su van der Vaart, mentre il rapporto col croato Luka Modric è ai titoli di cosa: giocherà nel Real Madrid. Il Manchester United è pronto a beffare l'Inter nella corsa a Lucas Moura, attaccante del San Paolo. L'offerta dei red devils è di 33 milioni di euro, otto in più rispetto a quella presentata dal club nerazzurro. In uscita l'attaccante italiano Federico Macheda che, il prossimo anno, giocherà in un club di seconda divisione inglese.
Colpo del Galatasaray: dal Real Madrid arriva il centrocampista Hamit Altintop. Il calciatore ha sottoscritto con il suo nuovo club un contratto di quattro anni. Danijel Pranjic ha detto addio al Bayern Monaco. Il centrocampista croato per le prossime tre stagioni vestirà la casacca dello Sporting Lisbona. Non solo il Malaga sull'attaccante italiano Luca Toni. Il centravanti campione del Mondo nel 2006 è richiestissimo in Spagna e nelle ultime ore ha ricevuto altre due richieste: Levante e Deportivo La Coruna sulle sue tracce. Dopo due esperienze da allenatore in seconda, l'ex terzino Giovanni van Bronckhorst ha ricevuto il suo primo incarico da guida tecnica. Nella prossima stagione sarà sulla panchina dell'Excelsior.
SERIE A
Primo giorno all'Ata: mercato fiacco, oggi si tenta il decollo
12.07.2012 07.00 di Alessio Alaimo - twitter: @alaimotmw
Primo giorno di mercato abbastanza fiacco. Ieri poche operazioni, qualche accenno di chiacchiera. E tanti rinvii. Perché è un calciomercato che stenta a decollare. Sarà che non ci sono più le risorse di una volta, sarà che è ancora presto. Ma non c'è il pathos degli ultimi anni. Ed ecco che ieri fino alle 12.00 l'Atahotel Executive era vuoto, con pochissimi operatori di mercato. Poi si sono visti i soliti volti. Da Contratto e Buongiovanni a Stefano Antonelli, l'instancabile Luca Cattani (Perinetti è partito per l'Inghilterra), Gerry Piccolillo e Pablo Cosentino con il collaboratore Daniele Piraino, Franco Zavaglia e Sean Sogliano con Massimiliano Dibrogni (suo braccio destro al Verona). In serata è arrivata l'Udinese con Fabrizio Larini. Toccata e fuga invece per Vincenzo D'Ippolito. La sensazione è che l'hall dell'albergo si riempirà da oggi e ovviamente domani, ultimo giorno ufficiale. Singolare che qualcuno si sia dato appuntamento a lunedì.
La giornata che ci attende sbloccherà alcune trattative già impostate, mentre per altre verranno gettate le basi. E' un mercato che fatica a prendere il volo. La speranza di tutti è che si sblocchi tutto e in fretta. Il 31 agosto è alle porte, terminare le trattative gli ultimi giorni non è il massimo della vita. Gli operatori di mercato sono avvisati...
EDITORIALE
Direttori Sportivi e Procuratori. La lista "bianca" e "nera" degli uomini mercato
Nato ad Avellino il 30-09-1983. Lavora a Milano, Capo-Redattore e volto di punta della Redazione di Sportitalia. Direttore Responsabile di TuttoMercatoWeb. Scrivi e contatta: mcriscitiello@sportitalia.com. Twitter: Mcriscitiello
09.07.2012 00.00 di Michele Criscitiello articolo
In questa settimana si tornerà a fare mercato nella sede ufficiale, l'Ata Executive di Milano, dopo la risoluzione delle compartecipazioni e dopo due giorni a Castiglioncello dove Tuttomercatoweb ha raggiunto lo scopo prefissato: condurre al mare, come se fossero solo amici, le trattative che quotidianamente si fanno nell'afa-ata di Milano. La tavolata Antonelli-D'Amico-Rubin a mezzanotte ne è la dimostrazione. Il ragazzo interessa al Siena, dove il nuovo Ds è più caldo dell'anticiclone Minosse.
Il motore del calcio italiano sono loro: direttori sportivi ed agenti di calciatori. Ci sono quelli che contano e non parlano (Tinti, Naletilic, Branchini, Vagheggi ed il giovane Riso), ci sono quelli che contano e parlano (D'Amico, Bozzo e Canovi), ci sono quelli che non contano e non parlano (Contratto) e ci sono quelli che non contano, piangono da Galliani e parlano...una volta all'anno (Cattoli).
Nella categoria "Direttori Sportivi" si registra il successo di Beppe Marotta. Scudetto vinto, credibilità alle stelle e protagonista di un mercato, per le altre, stile Isola che non c'è. La Juve, invece, c'è... eccome. Dai giocatori del presente, Isla e Asamoah, a quelli del futuro Leali e Gabbiadini. Proprio quest'ultimo pronto al decollo. Ragazzo con la testa sulle spalle, carattere umile e fiuto del gol da attaccante degli anni '80; assistito da Silvio Pagliari, un altro che con i giovani non sbaglia un colpo. La lista bianca dei Ds è composta da Marino, Sogliano, Lo Monaco, Leonardi, Larini, Perinetti, Sartori e Giaretta.
Marino a Bergamo, per i prossimi 5 anni, getta le basi per una Dea Made in Europe. La sensazione è che il colpo dell'Atalanta stia per arrivare. La piena sintonia con Colantuono è un punto a favore della squadra e la perfetta gestione economica da parte di Marino, un Ds misto a fiscalista, ha dato il via all'attuale bilancio sano del Napoli ed alla gestione dell'Atalanta. Ottimo l'acquisto di Davide Brivio.
Sogliano a Verona proseguirà l'ottimo lavoro svolto a Varese, con il forte sostegno di Montemurro, altro guru della categoria. Sogliano aveva le potenzialità per esprimersi ad alti livelli anche a Palermo ma non gli hanno concesso il tempo, per non parlare poi del Genoa. Giovane e preparato, la scelta della Federazione di affidare a Mangia la panchina dell'Under 21 è soprattutto una sua vittoria, per aver puntato su un allenatore sconosciuto.
Ci chiediamo, inoltre, perché Preziosi abbia scelto Lo Monaco se poi vuole continuare a fare tutto di testa sua? La depressione per la retrocessione sfiorata ha portato a fare una scelta forte. Oggi c'è soprattutto da ripulire un bilancio in forte perdita. Leonardi a Parma ha iniziato con i botti. Dai soldi incassati per Giovinco e Borini ad un mercato che vede i ducali sempre più protagonisti con le entrate. Direttore di plusvalenze, Leonardi, è stata la salvezza del presidente Ghirardi, bravo a lasciar gestire il mercato al suo direttore.
Ad Udine, Fabrizio Larini è il Ds perfetto per la società perfetta. Gestione del gruppo, occhio vigile ed attento, fidato di Gino Pozzo ed in piena sintonia con i vertici del club. Ogni anno nuove scoperte, ogni anno cessioni nei ruoli già coperti dai sostituti preparati l'anno prima. Muriel tenuto in casa nonostante una maxi offerta da 30 milioni di euro ed offerte respinte per Benatia da ogni angolo d'Europa. Sembra una catena di montaggio.
Sartori a Verona è nella lista dei preferiti da anni. Come fare le nozze con i fichi secchi. Perinetti dovrà lottare a Palermo contro i mulini a vento ma siamo certi che ce la farà. Giaretta a Novara ha dimostrato a tutti di essere pronto per il grande palcoscenico. Forza, competenza e professionalità le sue armi. Unite a quelle del DG, Luca Faccioli, ne fanno il perfetto mix per rappresentare Massimo De Salvo nel calcio. La società esce benissimo dalla vicenda Tesser della scorsa settimana. Vuoi incontrare il Modena? Fai pure ma poi torna a casa perché il nostro progetto in B non ha nulla da invidiare a quello di altri. Giaretta non ha imposto nulla ma ha dimostrato con sicurezza e fermezza che l'allenatore non sarebbe cambiato, per la gioia di società e tifosi. Una vittoria anche sulla vicenda calcioscommesse dove l'avvocato Di Cintio ha dimostrato l'estraneità del club, nonostante molti calciatori non abbiano dimostrato professionalità e lealtà.
La lista "nera" potrebbe essere lunga ma per il momento preferiamo quella grigia, in attesa di chiudere il mercato.
Walter Sabatini a Roma si sta giocando l'ultimo jolly prima che i tifosi lo buttino nella fontana di Trevi. Il disastro tecnico ed economico dello scorso anno rischia di avere delle ripercussioni sul campionato alle porte e sull'entusiasmo degli americani. Sta confermando le voci dei maligni. Un ottimo talent scout ma un mediocre direttore sportivo. Per Roma e per la Roma speriamo in una sterzata imminente.
Per non parlare poi di Stefano Capozzucca del Genoa. Prima "silurato" poi lentamente reintegrato con giochi di interesse che potrebbero scuotere l'ambiente genoano. Alla Sampdoria, Pasquale Sensibile non può sbagliare un colpo dopo l'indecisa gestione del caso Benitez. Marco Branca è nella lista nera. Il direttore dell'Inter, bravo ad aver acquistato il portiere giusto che forse sarebbe servito di più al Milan (Samir Handanovic) non è riuscito a sistemare in due mesi Julio Cesar, arrivando allo scontro di questi giorni con il brasiliano obbligato ad allenarsi da solo. L'Inter ha bisogno di un vero direttore, che sia anche Ausilio, ma un Ds che viva lo spogliatoio, la squadra e la società. Di Corvino è rimasta solo la foto all'Hotel Auriga. Nella lista nera dei direttori finisce anche Carlo Osti. Due retrocessioni consecutive, senza appello, a Bergamo e Lecce. Forse gli gioverebbe un'altra vacanza forzata dagli alberghi milanesi. Alla prossima retrocessione gli metteranno il bollino rosso fuori dalla reception dell'Ata Executive: "Io non posso entrare".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 12 luglio
13.07.2012 01:18 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Hellas Verona, prosegue il sogno di Sogliano. E intanto... - Resta Sforzini la pista calda in attacco, mentre oggi viene ufficializzato Jose Angel Crespo. Si preme anche per Andrea Lisuzzo, mentre la Juve Stabia chiede Bjelanovic. Non è escluso che il croato resti al "Bentegodi"
Ternana, quanti colpi - Torna ufficialmente Dianda, quasi presi Catellani, Ronca e Jara Martinez. Cozzella smentisce Merino, anche se l'interesse pare ci sia. Intanto ufficializzato anche Bernardi.
Novara-Show all'Ata Hotel - Rigoni è alle strette con il Chievo, a sostituirlo dovrebbe essere Adrian Ricchiuti. Interessa anche Marco Gallozzi. Arrivano anche Bardi, Romanò e Ghiringhelli.
Reggina, si lavora per la linea arretrata - Partiamo dalla porta: i candidati sono Avramov e Guarna. In difesa Daniel Adejo va verso la riconferma. Vicino Andrea Signorini, lo scorso anno al Benevento. Ufficializzato Fischnaller.
Annotazioni di mercato - Il Bari è alle strette per Emmanuel, Ceppitelli dovrebbe restare. Sansone ufficializzato dal Torino, il Lecce vicino a Laurini e Djokovic, per Di Michele la decisione in serata. A Lanciano torna Paghera, la Pro Vercelli prende Scavone, mentre il Livorno si inserisce per Granoche, su cui c'è ancora il Padova. Il Modena attacca il Bari per Cavanda e appare in vantaggio, il Grosseto su Bellazzini.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative dell'11 luglio
12.07.2012 01:00 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Juve Stabia, tante piste aperte - Sfumato incredibilmente Oduamadi, su cui c'è il Varese. Davanti interessano Jeda e Mauro Icardi, mentre in serata c'è stato un incontro per Pichlmann: fumata nera.
Spezia, sempre protagonisti - In un modo o nell'altro i liguri si rendono partecipi in questo mercato, cercando sempre lo spiraglio giusto per l'attacco. Insistente il nome di Feczesin per l'attacco, mentre (ri)spunta Cacia. Vicino anche Nicola Pasini, classe '91, dalla Carrarese.
Modena, Baggio e... - Lo storico numero 10 della nazionale aveva accettato, ma come direttore tecnico. Ai canarini serve però la figura di un tecnico, che sarà quella di Marcolin, oggi annunciato. Intanto preso Sestu.
Annotazioni di mercato - Alla Ternana firma Brignoli, ufficiale Babacar al Padova, che segue Granoche e Farias (vicinissimi), mentre il Novara chiude per Di Matteo ed è ad un passo da Giandonato e Polenta. Cosenza verso la Pro Vercelli. Il Lanciano bussa per ancora per Donnarumma. L'Hellas Verona sonda la pista Regini.
EDITORIALE
Serie B, non passa lo straniero! Tendenza inversa alla massima serie e i giocatori ne pagano le conseguenze
12.07.2012 00:08 di Nicolò Bonazzi
In principio fu "uno per squadra" ma, poi, con la legge di apertura delle frontiere, l'acquisto esotico divenne sempre più usuale fino all'invasione dei recenti campionati. "Non passa lo straniero" diceva un vecchio inno e invece negli ultimi anni la moda dello straniero ha pervaso sempre di più il calcio italiano. In Serie A i presidenti di quasi tutte le squadre si stanno affidando sempre più alle gesta di numerosi giocatori extra o intracomunitari chiamati a "salvare la patria", a segnare quei gol decisivi per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, a difendere quei pali dagli assalti avversari o a disegnare geometrie in mezzo al campo capaci di mettere davanti al portiere avversario i propri compagni. Il fenomeno dilagante, però, non ha ancora raggiunto la Serie B, oasi felice di quei giocatori italiani giovani o meno in cerca di un trampolino di lancio, di una piazza dove consacrarsi o di una squadra in cui raccogliere gli ultimi frutti di una carriera sul viale del tramonto.
Nelle ultime stagioni l'affluenza di stranieri in Serie B è rimasta pressochè stazionaria. Negli ultimi cinque campionato la percentuale di stranieri è passata gradualmente dal 19% al 23,1% subendo rallentamenti e dietrofront (dal 20,3% del 2008/2009 al 19,1% dell'anno successivo): il numero complessivo di giocatori non italiani, invece, è oscillato fra le 140 e le 153 unità. Al contrario, in Serie A la presenza è andata in grande aumento negli ultimi anni: si passa dal 36,9% del 2007/2008 al 48,5% della scorsa stagione. Quasi la metà dei calciatori presenti nel nostro massimo campionato proviene da un'altra nazione, da un altro continente. E' un fenomeno preoccupante se si getta un'occhiata allo sviluppo dei settori giovanili italiani. Fortuna che c'è la Serie B, campionato rivolto a quei giocatori che non riescono a trovare spazio nel nostro massimo campionato.
Ci si ritrova allora ad avere a che fare con giocatori che hanno soltanto assaporato la Serie A e sono stati buttati nel dimenticatoio troppo alla svelta (il bomber Nando Sforzini del Grosseto e Alessandro Budel e Michele Arcari del Brescia tanto per intenderci) e giovani dal futuro radioso parcheggiati in cadetteria per il poco spazio che c'è nel Paradiso dei grandi (lo scorso anno Immobile e Insigne, nel prossimo campionato Masi, Iemmello e Fischnaller tanto per citarne alcuni). Una gestione più oculata del fenomeno "stranieri" potrebbe portare ad una giusta conciliazione fra i tre mini mondi che si vengono a creare all'interno dell'universo del calcio italiano.
Statistiche alla mano, nella prossima stagione i giocatori stranieri saranno 121, il 21,5% dei calciatori totali della Serie B. Il "clan" più fitto è quello dei brasiliani (18 giocatori fra cui Jonathas del Brescia, Jeda del Novara, Rafael del Verona, Calil del Crotone e Claiton del Varese), seguiti a ruota dai dieci francesi, fra cui spiccano De Maio del Brescia, Malonga del Cesena e Robert Maah del Cittadella. Sul gradino più basso del podio troviamo invece l'Argentina, seguita a poca distanza dall'Uruguay di Ernesto Chevanton. Fra i connazionali di Maradona troviamo invece Gonzalez del Novara e Erpen della Juve Stabia. Le squadre con più stranieri sono Brescia e Verona (12 a testa) mentre il Lanciano ha in rosa il solo Zeytulaev e la Ternana il solo Dianda. Con soli due stranieri troviamo Sassuolo (Laribi e Valeri), Spezia (Enow e Mario Rui), Ascoli (Papa Waigo e Faisca) e Pro Vercelli (Espinal e Miranda).
Come mai la Serie A ha così tanti "forestieri"? Perchè la Serie B, invece, ne è così povera? La cadetteria sta diventando una "succursale" delle impazienti squadre di A? Ben venga lo straniero, sia chiaro, ma attenzione a non sottovalutare il sempre pur caro e cristallino talento "made in Italy", un parco giocatori che ha un disperato bisogno di mettersi in mostra.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 10 luglio
11.07.2012 01:20 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Zigoni, che intrigo - Davvero pazzesca la giornata riguardante il "Cobra" del Milan, lo scorso anno all'Avellino, Gianmarco Zigoni. Inizialmente accostato a Verona e Spezia, successivamente sorpassati dall'Ascoli. I marchigiani avevano già un accordo di massima con il Milan, poi l'inserimento della Pro Vercelli che se lo assicura a sorpresa. Il mercato si infiamma.
Spezia, nomi nuovi in attacco - Nelso Ricci studia le possibilità in avanti, spunta anche il nome di Simone Del Nero, negli ultimi 5 mesi al Cesena.
Hellas Verona, parte il piano-Sforzini - E' l'obiettivo numero 1 di Sean Sogliano: la proposta è di 500 mila euro più contropartite (in ballo i nomi di Mancini, Berrettoni, Pichlmann e Ceccarelli). Camilli, però, chiede un milione cash. L'intesa però si può trovare. L'alternativa è Pellè.
Bari scatenato: e quella cena di Angelozzi - Ufficiale Lassana Camara, Simone Andrea Ganz inizia ad allontanarsi vertiginosamente. Ed intanto questa sera il diesse del galletto era a cena con Paolillo e Braida. Colpi a sorpresa in arrivo?
Annotazioni di mercato - Ecco Babacar al Padova, il Novara è ad un passo da Piovaccari. Al Grosseto piace Ricchiuti, Zoboli verso l'Estero. Il Lanciano prende Hottor e Spendhofer. Per Giandonato il Verona è in pole, Novara e Lecce inseguono. Il Livorno segue Diagouraga, a Grosseto dovrebbe arrivare Pasini, mentre l'Ascoli, sfumato Zigoni, segue Zaza. Picci firma a Brescia, che mette in prova De Blasis. Intanto domani non sarà il giorno di Bardi. Anche il Siena si inserisce. Quasi fatta per Fossati all'Ascoli.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Sogliano su Bacinovic: "E' motivatissimo"
10.07.2012 15:00 di Luca Giordano
"Contenti di averlo con noi". Colpo da maestro di Sean Sogliano. Nel giro di pochi giorni ha concluso l'affare Armin Bacinovic all'Hellas, arrivato in prestito dal Palermo. Il ds commenta soddisfatto la buona riuscità dell'operazione: "Siamo contenti, soprattutto perché prendiamo un giocatore con grandi motivazioni. Arriva al Verona volentieri, e questa è la cosa più importante". Il centrocampista sloveno ha disputato una buona prima stagione in rosanero, deludendo però nella seconda. Ora è pronto a rilanciarsi in un club che, grazie al gran lavoro che sta svolgendo il dirigente degli scaligeri, punta senza dubbio alla promozione diretta in Serie A.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 9 luglio
10.07.2012 01:15 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Hellas Verona, colpi in entrata e in uscita - Ufficiale Bacinovic, questa sarà la settimana decisiva per Zigoni. In mezzo calda la pista Giandonato. Capitolo uscite: su Berrettoni Cittadella, Pro Vercelli e Cremonese. Nicolas e Torregrossa si accasano al Como, mentre Le Noci dovrebbe restare alla Cremonese. Nel mirino anche il centrale Cosenza.
Varese, ecco i colpi - In mezzo arrivano Matias Cuffa e Ignacio Surraco, mentre si studia l'ipotesi Ludi. Interessa fortemente Andrea Cocco. Intanto Nadarevic ha richieste dall'estero (Germania e Belgio, Standard e Genk in primis)
Bari, Angelozzi scatenato - Firma Gori, l'ufficialità mercoledì, quando avverrà l'incontro con la Paganese, dove il classe '92 andrà in prestito. Intanto praticamente fatta per Ganz e Camara, in settimana si chiude. A centrocampo spunta l'idea Gatti, oggi incontro con il Genoa per Lamanna.
Padova, movimenti biancoscudati - Diego Farias è sempre più vicino, così come "El Diablo" Granoche. Entrambi sono pronti a rimpolpare il reparto offensivo.
Annotazioni di mercato - All'Ascoli piace Ricci. Catania e Grosseto si contendono Maah. Livorno-Gemiti e Ternana-Alfageme, ci siamo quasi. Intanto Motta prolunga sino al 2014 con il Novara.
HELLAS VERONA
Hellas Verona, non solo Nando
10.07.2012 09:30 di Federico Errante
Fonte: tggialloblu
E' Nando Sforzini l'obiettivo di mercato numero uno del Verona. L'attaccante del Grosseto si è sentito con Mandorlini ed è anche pronto a ritoccarsi l'ingaggio (ovviamente al ribasso, condizione imprescindibile...) per venire a Verona. Tra lui e l'Hellas c'è però di mezzo il patron del Grosseto Camilli. Il numero uno toscano ha un gran feeling con il giocatore e per lasciarlo partire vuole almeno un milione di euro. Cifra ritenuta eccessiva dal Verona. L'Hellas ha così offerto delle contropartite tecniche. Tra queste c'è anche Thomas Pichlmann che la società scaligera aveva strappato qualche anno proprio al Grosseto. Oltre a Pichlmann il Verona avrebbe anche offerto Berrettoni e Ceccarelli, quest'ultimo pare molto gradito a Camilli.
E' chiaro che Sogliano sta preparando anche altri piani nel caso non arrivasse Sforzini. Il primo porta a Ebagua. Il Varese vuole cederlo definitivamente, in mezzo c'è anche il Padova. Stimatissimo da Sogliano, Ebagua ha, sulla carta, un prezzo più abbordabile rispetto a Sforzini.
Nella lista dei desideri potrebbe esserci Andrea Cocco, cagliaritano dell'86, all'Albinoleffe nella scorsa stagione (12 reti). Cocco piace anche al Varese e la sua vicenda s'interseca con quella di Ebagua.
Altra idea affascinante: ottenere dal Parma, dove è tornato dopo la buona seconda parte di stagione alla Sampdoria (12 presenze, 4 gol), Graziano Pellè. Classe 1985, Pellè corrisponde perfettamente all'identikit che Mandorlini ha tracciato per la punta centrale: alto 193 centimetri è forte di testa, perfetto terminale nel 4-3-3.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 8 luglio
09.07.2012 01:10 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Spezia, manovre in attacco - Arriva Paulinho, pronto ad affiancare Marco Sansovini in attacco. Prende più corpo l'idea Sforzini, vedremo le mosse del diesse Ricci nei prossimi giorni.
Hellas Verona, tra prospettive e certezze.. - Concorrenza allo Spezia per Sforzini, arriva il giovane De Vita e molto probabilmente il grande innesto arriva da Palermo: Bacinovic.
Bari, ecco come si muove Angelozzi - Oggi pomeriggio l'incontro per Barraco, si attendono le firme di Lassana Camara e Simone Andrea Ganz. Intanto oggi sigla il contratto il classe '92 Mauro Gori (andrà un anno alla Paganese, diritto di riscatto a favore del Bari).
Juve Stabia, sogni (proibiti?) degli ultimi 20 metri - In attacco l'idea, dopo Marco Cellini, è Jeda. Mentre si coccola il sogno Babacar.
Annotazioni di mercato - Oggi il Lecce incontra per Di Michele, per parlare del futuro. Il Varese è vicino ad Adam Simon, mentre il gioiello difensivo Terlizzi è ambito dal Torino. Pelagotti andrà al Grosseto e il Padova sigla il colpo Farias.
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 7 luglio
08.07.2012 02:53 di Federico Errante
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Cesena, ecco il "due per due" - I romagnoli, appena tornati in B, chiudono per due scambi, con Chievo e Parma: Guana va in Veneto in cambio di Iori, Parolo si trasferisce in Emilia per Brandao
Padova, un altro gioiellino per Pea - Dopo il romanista Federico Viviani la pattuglia di Pea si arricchisce con il "figlio d'arte" Alessandro De Vitis, l'ultima stagione al Modena
Vespe inarrestabili - Tramite i social network Oduamadi annuncia il suo passaggio alal Juve Stabia, che adesso attende il sì di Pugliese, reduce dall'esperienza al Verona, nonchè di sferrare l'attacco per il centrocampista Gael Genevier
Annotazioni di mercato - La Ternana stringe per il portiere Brignoli del Lumezzane, il Lanciano cerca il baby romanista Politano mentre il Brescia pensa a Russo in caso d'addio di Arcari.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, squalifica Ferrari: la solidarietà della tifoseria
07.07.2012 20:33 di Federico Errante
Fonte: hellas1903.it
Anche il Centro Coordinamento Calcio Club dell'Hellas si schiera a supporto di Nicola Ferrari dopo la conferma della squalifica di tre anni per l'attaccante gialloblù.
La tifoseria organizzata ha emesso un comunicato in cui esprime solidarietà a Ferrari.
Questo il contenuto integrale:
"Dopo aver appreso le sentenze definitive riguardo le sanzioni sul caso di calcio scommesse, dove si è visto protagonista, suo malgrado, anche Nicola Ferrari giocatore del nostro Hellas Verona, il Coordinamento Calcio Club HV esprime disappunto e rammarico per una palese diversità di giudizio. In questo momento, malgrado la rabbia per veder colpito in maniera significativa il Verona, ci preme esprimere la nostra vicinanza a Nicola. Per quel che conosciamo noi Ferrari, avendolo avuto nostro ospite nelle varie attività dei Club affiliati, lo ricordiamo come un giovane con la voglia di stare in campo, di giocare e di fare bene con la maglia gialloblu. Nicola, non mollare, siamo in molti a credere in te".
PRIMO PIANO
Pillole di mercato - Ecco le principali trattative del 6 luglio
07.07.2012 01:00 di Marco Fornaro
Eccoci ritrovati con l'appuntamento "Pillole di mercato", dove tuttob.com vi racconta le sfaccettature del mercato giorno dopo giorno ad un'ora dalla chiusura di un'altra giornata importante su diversi ambiti.
Spezia, che show! - Sono loro, insieme al Verona, i protagonisti di un mercato che si accende a sprazzi. Ufficiale Crisetig, serve un altro centrocampsita: la nuova idea è Alessandro Florenzi. Nel frattempo servono altri due attaccanti e i nomi di Paulinho e Larrondo restano di moda.
Hellas Verona, le ufficialità in entrata e in uscita - Lascia il "Bentegodi" Esposito, mentre viene ufficializzato Calvano. Prosegue il forcing degli austriaci per Pichlmann.
Empoli, calato il poker - Forti di un'annata non rose e fiori, i toscani si assicurano quattro colpi di prospettiva: Leonardo Spinazzola, Boniperti Jr, Camillucci dal Sorrento e Ferreira in prestito dal Milan, pronti a rafforzare il club empolese.
Lecce, richieste per i tuoi talenti - Su Falco c'è il pressing di Norimberga e Atalanta, mentre per Chiricò insiste il Lanciano e spunta a sorpresa il Crotone.
Annotazioni di mercato - Cesena: ufficializzato Succi. Cuffa verso Varese, Viviani è un giocatore del Padova a tutti gli effetti. Intanto la Reggina terrà Viola e darà Camilleri al Cagliari. La Juve Stabia preme per Cellini, su Bassi c'è il Crotone.
FONTE: TuttoB.com
giovedì, luglio 12th, 2012 | Posted by Marco Macca
Serie B, un esempio per un’Italia esterofila e in crisi
La Serie B potrebbe addirittura giocare il ruolo dell’esempio per un calcio italiano da una nuova mentalità. Secondo i dati forniti direttamente dalla Lega di serie B infatti, la percentuale di stranieri quest’anno sarà molto bassa, intorno al 20%. Un grande segnale: i nostri vivai, nonostante tutto, sono ancora vivi. E per una Serie A che è costretta a vendere e suoi pezzi pregiati (stranieri) per poter sopravvivere, c’è un campionato cadetto che, pur non avendo i fasti e i valori tecnici della massima serie tricolore, può comunque, in ogni caso, rappresentare un nuovo traino per una nuova visione del nostro calcio: più valore ai giovani dei nostri vivai, meno spese folli.
Leggiamo allora la nota ufficiale della Lega di Serie B: “Rimane bassa, oscillando attorno al 20%, la percentuale di stranieri nel campionato cadetto. Nessuna voglia di esclusione né di rifiuto verso la globalizzazione, ma la consapevolezza dell’importanza della crescita, per tutta una serie di motivi di opportunità, sociale, economico e di supporto al sistema calcio nazionale, dei nostri vivai. I dati che emergono da uno studio dell’Aic, e riportati da tuttob.com, vedono infatti la percentuale di stranieri nel campionato di B attestarsi al 23,1%, dopo il 20,3% del 2008/09 e il 19,1% della stagione seguente. Inoltre se il calciomercato si concludesse ora la percentuale di non italiani scenderebbe al 21,5%.121 sono infatti i giocatori attualmente tesserati. Sempre riportando i numeri di tuttomercatoweb la colonia più numerosa è quella brasiliana (18 giocatori), seguita da quella francese, quindi gli argentini e gli uruguaiani. Le squadre con più stranieri sono Brescia e Verona (12 a testa) mentre il Lanciano ha in rosa il solo Zeytulaev e la Ternana il solo Dianda. Con soli due stranieri troviamo Sassuolo (Laribi e Valeri), Spezia (Enow e Mario Rui), Ascoli (Papa Waigo e Faisca) e Pro Vercelli (Espinal e Miranda)”.
FONTE: SerieBNews.com
Uno spagnolo a Verona, sulla fascia c'è Crespo
ARRIVI E PARTENZE. Il direttore sportivo gialloblù deve fare i conti anche con le liste «bloccate» della serie B: diciotto giocatori over più due «bandiere» e gli under 21. Il difensore del Bologna in prestito con diritto di riscatto della metà. Adesso si puntano i riflettori sulle operazioni in uscita
13/07/2012
Venti tasselli, più i giovani. La strada è ancora lunga, ma le basi sono fortissime. Mancano altre pedine, parecchie anche. Il Verona farà piazza pulita. Cambia il programma, cambiano gli attori. Il problema è il mercato. Debole, pieno di esitazioni, senza soldi, colmo di esagerate pretese. Un freno anche per uno come Sean Sogliano, perfetto finora nel piazzare grandi colpi e instancabile nel lavorare a Milano fino a tarda notte. Ma per chiudere il cerchio bisogna marciare ancora parecchio.
MENO BANDIERE. Alla lista canonica dei diciotto vanno aggiunti due giocatori «bandiera», quelli di proprietà da almeno quattro stagioni compresi eventuali prestiti in altre società. Il Verona ha Rafael, Pugliese, Gomez e Ceccarelli. L'anno scorso il limite era esteso a quattro, fattore che permetteva rose leggermente più allargate per i senior. Aver dimezzato le bandiere non è una gran notizia ad esempio per Pugliese, che avrebbe avuto maggior peso specifico con la vecchia regola. Idem per Ceccarelli, anche lui cedibile. Intoccabile Rafael. Così come Gomez, che solo una grande offerta può strappare all'Hellas. Anche se il Bologna ci sta provando.
GLI INTOCCABILI. Nessuno finora ha cercato davvero di mettere le mani su Hallfredsson e Jorginho, che con Bacinovic formeranno una mediana da serie A. Discorso chiuso per Maietta, nonostante le intenzioni della Samp. «Non lo vendo», ha sempre detto Sogliano. Non è allo stesso livello ma ha molte probabilità di restare anche Abbate reduce da un'ottima stagione. Un'altra casella verrà occupata dal secondo portiere, diverso da Nicolas destinato al Como.
IN PARTENZA. Senza troppi compromessi il mercato in uscita. I giocatori fuori dal progetto rischiano subito di uscire dai giochi. Esposito è già stato piazzato al Perugia, per molti altri sarà solo questione di tempo. Da Pichlmann a Mancini, da Cangi a Berrettoni, da Bjelanovic probabilmente a Scaglia. A metà del guado c'è invece Beppe Russo, finora mai entrato in trattative di mercato e che una maglia fra i diciotto dovrebbe comunque conservarla.
PEZZI FORTI. Il Verona ha già messo nel motore gente da categoria superiore. Rivas, Carozza, Grossi sono pedine che l'Hellas ha tolto dal mercato appena in tempo. Il Torino aveva già contattato Rivas, l'Atalanta si era buttata su Grossi. Ma Sogliano si era già mosso in anticipo. Bacinovic è uno o due gradini sopra, il leader autentico di una squadra piena di talento ma anche personalità. Tanto lavoro alle spalle, tanto ancora da fare. Anche a causa di una giustizia sportiva che ha tolto di mezzo Ferrari, uno di quelli che Sogliano avrebbe tenuto ad occhi chiusi. Già chiuso l'accordo con Jose Angel Crespo, difensore esterno destro spagnolo poco utilizzato a Bologna. Arriverà in prestito con diritto di riscatto della metà.
NON SOLO RAGAZZI. Il valore aggiunto degli organici di B sarà nelle qualità dei giovani, una lista illimitata che parte dalla classe 1991 e da Jorginho. Insieme a lui Simone Calvano, il cui valore è certificato dall'Atalanta e dal Milan. In avanti promette di essere una bella variabile Cesar Verdun, il migliore della covata dei cinque paraguayani presi da Sogliano per il Palermo. Il ragazzo promette di ritagliarsi minuti anche coi più grandi. Grande lavoro, quello di Sean. Ma non è ancora finita, al traguardo manca ancora molto.
Alessandro De Pietro
L'Hellas non tocca i prezzi per festeggiare 110 anni
13/07/2012
Ad aumentare sarà solo la passione per i colori gialloblù. Che è già fortissima ma che è destinata a salire ancora in vista della prossima stagione. Rimangono sostanzialmente invariati i prezzi degli abbonamenti per il prossimo campionato nonostante qualche piccola differenza, come ha spiegato la società alla presentazione della campagna intitolata «110 anni di storia insieme». Una storia fatta dalle imprese del Verona ma anche e soprattutto dall'affetto della sua gente che a partire dal 16 luglio potrà rinnovare ancora una volta la fede gialloblù per un Hellas che vuole continuare a stupire. Il direttore generale Giovanni Gardini ha presentato le offerte per seguire le gare casalinghe della squadra di Mandorlini insieme al presidente di Agsm Paolo Paternoster e Andrea Mantovanelli del Cda dell'azienda veronese.
I prezzi rimangono sostanzialmente gli stessi dello scorso anno, con agevolazioni per le famiglie e la possibilità di rateizzare il costo dell'abbonamento in tre rate tramite le bollette di Agsm, con un costo ulteriore di 15 euro per spese amministrative. Fino al 4 agosto ci sarà una prelazione per i vecchi abbonati, a partire dal 6 agosto invece il via alla vendita libera senza nessuna differenza. I prezzi vanno dai 185 fino ad un massimo di 450 euro: l'abbonamento in Curva Sud, inferiore o superiore, costerà appunto 185 euro intero e 130 euro ridotto, in Tribuna superiore Ovest 280 e 170 ridotto, in Poltrone Est 240 e 150 ridotto, in Poltrone Ovest invece 340 euro e 200 ridotto, in Poltronissime Est 360 e 210 ridotto, infine in Poltronissime Ovest 450 euro e 260 ridotto.
Rispetto allo scorso anno gli aumenti riguardano la Tribuna Superiore Ovest, da 260 euro a 280, e le Poltrone ovest che passano da 310 a 340 euro per gli interi, da 180 a 200 euro i ridotti, mentre costeranno di meno le Poltrone est, che calano da 260 a 240 euro, le Poltronissime poi avranno prezzi diversi a seconda del settore: le Ovest costeranno 450 euro con il nuovo servizio Hospitality e parcheggio auto riservato, le Est invece rimangono invariate a 360 euro. Per le famiglie nel settore di Poltrone Est pagheranno 150 euro a testa moglie e marito, 50 invece il figlio, per questa opportunità è obbligatorio presentare anche lo stato di famiglia al momento della stipula dell'abbonamento. Le riduzioni sono per le donne di qualsiasi età, per gli under 18, per gli over 60 riservata ai vecchi abbonati e per gli over 65 (nuovi abbonati), mentre per gli under 14 il costo è di 50 euro per tutti i settori. Per gli abbonamenti sarà aperto il bigoncio numero 1 del Bentegodi dalle 10.30 - 18.30, dal lunedì al venerdì e dalle 9.30 alle 12.30 del sabato a partire dal 16 luglio per i vecchi abbonati e dal 6 agosto per quelli nuovi.
MAZ.
Bacinovic: il Verona è la mia Premier League
UNA «DIGA» IN MEZZO AL CAMPO. Arriva in prestito dal Palermo, è stato convocato per la partita che la Slovenia giocherà a Ferragosto contro la Romania. «Mi hanno cercato anche squadre inglesi e tedesche, non solo italiane Ora voglio concentrarmi sull'Hellas sogno di tornare subito in serie A»
12/07/2012
Parla poco, ma si fa capire. L'italiano è quello che è, in campo sarà certamente più spedito. Serve il traduttore per capire Armin Bacinovic, sciarpa dell'Hellas al collo già prima di sedersi a fianco del direttore generale Giovanni Gardini. L'Hellas ha la sua diga, squarci di grande calcio già messi ampiamente in mostra e davanti a sé almeno dieci anni di calcio d'autore. Slavisa Stojanovic, ct della Slovenia, gli ha da poco preannunciato la convocazione per l'amichevole di Ferragosto contro la Romania. Bacinovic è sulla bocca di molti. In Italia ma anche in Inghilterra. «E pure in Germania», aggiunge lui, fiero di un percorso già molto intenso fra Maribor, Palermo e un profilo che molti top club hanno da tempo inserito negli archivi.
Perché proprio il Verona?
«Perché l'Hellas ha grandi ambizioni. Avrò molte possibilità di giocare, questo ha inciso nella mia decisione. Non conta il numero di presenze a fine anno, importante è quanto il club mi starà vicino. Voglio portare il Verona in A, questo è il mio obiettivo e credo non solo il mio. C'erano molte altre offerte per me, anche dall'estero. Ma Verona ha tradizione e storia, sono comunque arrivato in un grande club».
Eccellente il primo anno di Palermo, un po' meno il secondo...
«La scorsa stagione ho giocato poco, ad un certo punto non sentivo più molta fiducia intorno a me. Questo per me è un aspetto davvero rilevante, sono fatto così. Meglio cambiare aria, anche se in una categoria inferiore».
È dipeso anche dal modulo? Centrocampo a tre con Mangia, a quattro con Mutti
«In effetti preferisco giocare in mezzo nel centrocampo a tre, so stare in campo anche con moduli diversi. So adattarmi, non c'è problema. Conosco il ruolo. Se potessi scegliere però non avrei dubbi».
Il tecnico che le ha dato di più?
«Delio Rossi. Grande persona, grande mister. Mi ha insegnato molto, gli devo molto».
A gennaio stava per firmare per il Padova…
«È vero, volevo andare via. Non ero ben visto dal mister, era meglio cercare un'altra soluzione. L'infortunio al ginocchio sinistro ha bloccato tutto, ma sarei partito volentieri».
Adesso il ginocchio come sta?
«È perfetto, sono pronto per cominciare. Tranquilli».
I suoi giocatori di riferimento?
«De Rossi, ma anche Pirlo. I più forti contro cui abbia mai giocato. Eccezionali».
S'è fatto un'idea del Bentegodi?
«Conosco il calore della gente, il pubblico è fantastico. Ho già visto qualche partita, sono rimasto davvero impressionato. Sarà decisivo avere il sostegno dei tifosi, abbiamo bisogno di loro. E faremo di tutto per regalare grandi risultati».
Hobby particolari?
«La playstation prima di tutto».
La squadra in cui vorrebbe giocare un giorno?
«Mi piace molto la Premier League, dopo il primo anno di Palermo mi hanno cercato Chelsea e Manchester United. Grandissimi club, ma quello è il passato. Sono stato bene a Palermo, ma adesso voglio concentrarmi solo sul Verona. Mi piace il progetto dell'Hellas. Il prossimo campionato servirà a migliorarmi ancora e arrivare alla serie A. Perché Armin Bacinovic in serie B non vuole restarci a lungo».
Alessandro De Pietro
Colpaccio Bacinovic, l'Hellas sogna in grande
LA CAMPAGNA D'ESTATE. Dopo l'arrivo di Rivas, Carrozza e Grossi, Sean Sogliano chiude un altro accordo importante e porta in riva all'Adige il centrocampista sloveno. Ha fatto vedere ottime cose a Palermo con Delio Rossi e Mangia «Ha intelligenza tattica e talento, in serie B può fare la differenza»
11/07/2012
Troppo tempo senza un colpo così. Armin Bacinovic ha riaperto come d'incanto frontiere che Verona aveva ormai dimenticato. La serie B ha avvertito il colpo, il messaggio che l'Hellas lancia al campionato è forte e chiaro. Sembrava un rebus irrisolvibile la ricerca del nuovo Tachtsidis. Bastava invece semplicemente alzare il tiro, prendere una strada troppo ambiziosa secondo antichi canoni ma perfettamente percorribile per uno come Sean Sogliano.
Grande giocatore, pezzo pregiato anche per la serie A. Il Palermo si innamorò di lui dopo il preliminare di Europa League col Maribor. Era il 26 agosto di due anni fa. Al fianco di Armin c'era pure Ilicic, altro talento purissimo di un calcio sloveno in crescita continua. Maurizio Zamparini li portò tutti e due a casa il giorno dopo, con un contratto di cinque anni.
Bacinovic veniva da quattro partite da star giocate nei preliminari di Champions, una corsa iniziata contro il Wit Georgia e finita contro lo Zurigo alle soglie dei gironi che contano. Peccato, perché più avanti il suo Maribor avrebbe trovato Milan e Real Madrid. Avrà tempo per arrivarci, adesso Armin ha un'altra missione. Con l'Hellas. A Palermo ha incantato. Titolare con Delio Rossi, molto considerato da Mangia, emarginato da Mutti anche per un modulo che non prevedeva il centrocampo a tre, quello che più esalta le doti di Bacinovic.
CASA E CALCIO. Tipo schivo, riservato. A Palermo nessuno l'ha mai visto in giro per locali o discoteche. Nessun aperitivo in centro o antipatici ritardi agli allenamenti. Ragazzo serio, più maturo dei suoi 22 anni. Normale essere così da quelle parti, in Slovenia il calcio per un ragazzo è tutto e la voglia di arrivare moltiplicata all'ennesima potenza. «Può fare la differenza, soprattutto se entrerà in sintonia con l'ambiente», diceva ieri Devis Mangia, prossimo allenatore dell'Under 21 e grande estimatore di Bacinovic. «Con me ha sempre giocato. È il classico giocatore da sistemare davanti alla difesa, ha un discreto calcio, un buon tiro da fuori, sa come far partire l'azione. Tachtsidis è un giocatore più di struttura, rispetto a lui Armin è più ordinato. Chiaro che in serie B può essere un fattore importante. Ma il Verona ha preso anche Rivas, Carrozza e Grossi, non dimentichiamolo. Non male direi?». Tosto al punto giusto Armin. Fisicità e acume tattico innato. Proprio quello che serviva al Verona.
RAGAZZO PRODIGIO. A Palermo ha incantato a lungo, moderno interditore che spreca pochissimo e recupera un'infinità di palloni. Il calcio italiano di lui si era accorto prima di quella sera d'estate del 2010, quando il Maribor stese il Palermo e fece arrabbiare di brutto Zamparini. Bacinovic era già un osservato speciale del Parma e di Pietro Leonardi, ma il Palermo e Walter Sabatini arrivarono prima. Il primo anno di serie A ed un rendimento altissimo avevano addirittura messo in allerta le grandi della Premier League, per il quale Armin ha sempre avuto un debole. «Sono innamorato del calcio inglese, il mio sogno un giorno è giocare lì. Amo quel tipo di calcio», ha rivelato non molto tempo fa al quotidiano sloveno Sportskenovosti, quand'era ormai certo di lasciare Palermo dopo una stagione contrassegnata anche da due mesi di riposo forzato per un infortunio che ha richiesto un'operazione di meniscechtomia esterna del ginocchio sinistro. A gennaio la serie B si spaventò tutta quando Bacinovic arrivò ad un passo dal Padova. Andò diversamente, ma da allora Armin ha atteso il momento del riscatto. C'era la fila per lui. Dalla Fiorentina all'amata Inghilterra. Lo volevano QPR e Aston Villa, a lungo attente ad ogni movimento proveniente dall'Italia. Lo scatto giusto è riuscito a Sogliano, perfetto nell'inserirsi al momento giusto e piazzare l'allungo decisivo. La mossa può far saltare il banco, anche se è solo calcio d'estate.
Alessandro De Pietro
Niente rivoluzione, l'Hellas va avanti con Mandorlini
FACCE NUOVE TRA I CADETTI. Dieci squadre hanno cambiato tecnico. Il Cesena ha scelto il fratello di patron Campedelli, Nicola al timone del Livorno, Dionigi va alla Reggina I gialloblù incroceranno l'ex Sarri, guiderà l'Empoli
09/07/2012
La stretta di mano tra Sean Sogliano e Andrea Mandorlini, la panchina del Verona non si tocca
Verona. Un dato prima di tutto: Mandorlini è il secondo allenatore più longevo dell'ultima serie B. Solo Foscarini, nella piccola Cittadella, resiste da più tempo. Dato inquietante, considerato che la chiamata del Verona è arrivata appena un anno e mezzo fa. Il punto forte dei presidenti non riguarda certo la programmazione, i fatti parlano chiaro.
TUTTO NELLA NORMA. Il vento dell'estate non ha stravolto il quadro, l'ha solo ridisegnato. Dieci nuovi tecnici, senza particolari scossoni. La scommessa vera cerca di vincerla il Cesena, retrocesso con Mario Beretta in panchina e ripartito con il trentatreenne Nicola Campedelli, figlio dell'Igor presidente, che alle sue spalle ha solo esperienza di Seconda Divisione col Bellaria. Non ha mai respirato aria di serie B nemmeno Davide Nicola, degno avversario del Verona ai tempi della Prima Divisione col Lumezzane e finito a Livorno al posto del traghettatore Attilio Perotti, che con l'Hellas è salito fino in serie A e c'è rimasto dopo lo spareggio di Reggio Calabria del 2001. In quelle due drammatiche partite uno dei primi pericoli del Verona era Davide Dionigi, che guarda caso a Reggio è tornato adesso da allenatore al posto di Breda. Mandorlini e l'Hellas rivedranno Maurizio Sarri, avversario due anni fa con l'Alessandria e allenatore di un Verona di C1 certo non indimenticabile, adesso all'Empoli al posto di Aglietti. Là vicino, a Grosseto, ha fatto ritorno Checco Moriero, che al Lugano ha mancato la promozione nella Super League.
LE GRANDI CAMBIANO. L'ambizioso Varese per il dopo Maran ha pensato a Fabrizio Castori, reduce dall'esonero di Ascoli. Prova ad andare sul sicuro il Padova, che ha accantonato Alessandro Dal Canto per prendersi Fulvio Pea, allievo di Mourinho che ha sfiorato la serie A col Sassuolo dove ha firmato invece Eusebio Di Francesco, uno che la promozione in B l'ha guadagnata proprio ai danni del Verona, quand'era a Pescara in Lega Pro. Rischia di essere una big solo sulla carta il Lecce, anche se la probabile batosta per il calcioscommesse non ha impedito a Franco Lerda, ex Torino e Crotone, di accettare una delle panchine più scomode in assoluto. Altra scommessa per chi ha già fatto i conti (si fa per dire) con una Pro Patria di fatto fallita ma quasi salita in serie B nel 2009. Il Verona ricorda tutto.
«TORMENTO» MODENA. Solo un punto di domanda nella griglia della serie B. All'appello manca il Modena, appena passato nelle mani dell'imprenditore romano Stefano Commini. Vicino a lui Peppe Cannella, direttore sportivo che Verona conosce bene. L'allenatore ancora non c'è. Fra i candidati ci sono Atzori e Colomba, che Cannella chiamò al Verona dopo la retrocessione del 2007.
POSTI FRAGILI. Essere chiamati per una panchina di serie B suona quasi come una minaccia. L'anno scorso cambiarono panchina la bellezza di 14 squadre su 22, con ulteriori aggravanti annesse. L'Empoli ha visto passare Aglietti, Pillon e Carboni, il Vicenza è passato da Baldini, Cagni e Beghetto, il Gubbio ha addirittura fatto poker con Pecchia, Simoni, Alessandrini ed Apolloni, il Grosseto ha iniziato con Ugolotti ed ha proseguito con Giannini, Viviani e Statuto, l'Albinoleffe ha alternato Fortunato, Salvioni e Pala, il Livorno non è stato da meno con Novellino, Madonna e Perotti. A confronto sono ordinaria amministrazione le minime oscillazioni di Crotone (da Menichini a Drago), Brescia (da Scienza a Calori), Samp (da Atzori a Iachini), Ascoli (da Castori a Silva) e Varese, diviso fra Carbone e Maran. Il mister che ha cominciato la stagione a volte è anche arrivato fino in fondo, dopo un periodo più o meno breve di riposo forzato come quelli di Bergodi a Modena, Autieri alla Nocerina e Breda alla Reggina con gli intervalli concessi a Cottone, Gregucci e Campilongo. Un massacro autentico. O magari normale amministrazione, di questi tempi va così. Foscarini, al Cittadella dal 2005, deve sentirsi quasi fuori posto.
Alessandro De Pietro
Ma i «grandi» della serie A saranno trattati come Nico?
08/07/2012
Chi conosce Nicola Ferrari sa che non c'entra nulla. Come chi conosceva Saverio Garonzi sapeva che la sua telefonata con Sergio Clerici era stata una delle tante «boutade» come quella rilasciata alla Domenica Sportiva: i schei iè come la siatica, chi ghe là el se l'è tien?. Di Biase, magari non aveva i «Persol» come Stefano Palazzi, ma occhialetti rettangolari «cattivi» e stretti. Erano altri tempi.Una cosa è certa: il Verona allora pagò senza colpe ed oggi la stessa cosa tocca a Nicola Ferrari. Mi dovrebbero spiegare i Giudici della Corte Federale perché la parola di Gervasoni conta più di quella di Carobbio? Sono loro i grandi pentiti del calcioscommesse.
Ebbene perché non si è voluto sentire una seconda volta Carobbio che scagionava completamente Ferrari? Perché non c'è mai stato un confronto fra Gervasoni e Ferrari? Perchè per la giustizia sportiva la parola di un pentito ha più valore di quella di un altro tesserato che professa la sua innocenza? Perché Conteh e Ruopolo con prove schiaccianti visto il patteggiamento hanno ricevuto mese più, mese meno la metà della condanna di Ferrari? Perchè il legale di un tesserato accusato e deferito per illecito, l'accusa più grave, ha soltanto a disposizione dieci minuti per esporre la propria tesi difensiva? Mah?Pensate che la Giustizia Sportiva risponde ovviamente alla FederCalcio.
Ma sì, per intenderci, quella che ha sospeso Criscito e ha portato Bonucci agli Europei. A proposito dove finiscono i soldi, centinaia e centinaia di migliaia di euro dei patteggiamenti dei tesserati o delle multe degli stessi durante la stagione? Il Codacons, non il vostro cronista, ha sollevato il caso. Nella vicenda ci sono migliaia e migliaia di utenti delle scommesse regolari ad essere stati truffati. Gli 007 federali, lo stesso Stefano Palazzi e gli altri Giudici Federali, da quello che risulta non percepiscono compensi se non le corrette spese dei vari trasferimenti. Non basta inaugurare un impianto sportivo ogni tanto per giustificare la gestione di quei denari? All'Europeo del 2000 ero rimasto impressionato dal numero dei «charter» al seguito degli azzurri e, credetemi, non erano solo sponsor. Insomma questo calcio mi piace sempre meno. Adesso sono curioso di vedere come ci si comporterà di fronte ai grandi nomi coinvolti nel caso delle scommesse.
Se colpevoli, saranno puniti? Sergio Pellissier, uomo per bene e calciatore che starebbe bene sotto qualsiasi bandiera, mi ha detto che la sua vita, soprattutto quella professionale, è cambiato tantissimo in questo anni tra sospetti e audizioni. Si è subito schierato dalla parte di Nicola Ferrari. Senza esitazioni. Al buon “Nico” dico di andare avanti a testa alta e, anche se non sarebbe il centravanti adatto al gioco di Zeman, può essergli di conforto la vicenda del «boemo». Fu l'unico a denunciare il doping nel calcio e «Moggiopoli». Pagò di persona. È ripartito da zero, dal basso. Oggi di Moggi, Giraudo e Bettega non vi è traccia nel calcio italiano. Zeman allena una grande come la Roma. Anche il Verona di Garonzi tornò subito in A. Chissà se l'anno prossimo, visto che Massa di Imperia è stato promosso, non possa festeggiare l'Hellas e anche Ferrari che ricorrerà al Tnas.
Nessuno sconto a Ferrari, restano i 3 anni di squalifica
CHE SBERLA. Il bomber coinvolto nello scandalo calcioscommesse. L'amarezza di Nicola dopo la decisione della Corte: «Tutto questo è assurdo, bastava chiedere conferma a uno dei giocatori coinvolti nella vicenda»
07/07/2012
Il mondo addosso a Nicola Ferrari è cascato poco prima delle otto di ieri sera. La Corte di Giustizia Federale non ha indietreggiato di una virgola rispetto al primo grado. Tre anni di squalifica erano e tre anni saranno, almeno fino al Tnas. L'ottimismo della vigilia è naufragato nelle dieci pagine comparse sul sito internet della Figc dopo una giornata infinita.
Il termine «Respinto» ha dominato la relazione della Corte. Nessuno si è salvato, a parte le pene ridotte a molte società. Secondo la giustizia sportiva Nicola ha commesso un illecito sportivo, tentando di orientare quel maledetto Rimini-Albinoleffe del 20 dicembre 2008 insieme ad altri compagni di squadra ed ai superpentiti Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio. Nicola è scoppiato in lacrime appena conosciuto il verdetto, conscio della mazzata tremenda ad una carriera spezzata sul più bello. Era a casa sua, a Maniga, sul lago di Garda. Quando i suoi legali l'hanno chiamato sapeva già tutto. Le nove di sera, Nicola risponde con un filo di voce. «Assurdo. È dura accettare tutto questo, non riesco a capire come sia potuto succedere. Tutto questo non ha senso, sarebbe bastato chiedere conferma ad uno dei giocatori coinvolti in quella partita. A Carobbio, così come ad altri. E tutto sarebbe cambiato. Eppure io alla giustizia voglio continuare a credere».
CAMBIO DI ROTTA. Le strategie di mercato del Verona, volenti o nolenti, dovranno essere di conseguenza rimodellate. Un conto è poter contare su Ferrari, che godeva della fiducia incondizionata della società e di Mandorlini. Un conto è dover aspettare il responso del Tribunale dell'Arbitrato Nazionale per lo Sport del Coni, ultima chance per rovesciare un verdetto terribile. I tempi non saranno brevi, la difesa avrà un mese di tempo dal giorno in cui saranno pubbliche le motivazioni della Corte di Giustizia Federale, quindi fra non meno di un mese. Significa andare ai primi di agosto, forse anche dopo Ferragosto. E conoscere la verità assoluta probabilmente solo a fine anno. «Il giocatore è profondamente deluso - conferma Stefano Fanini, legale del Verona -, credeva di dimostrare la propria innocenza e confidava nella giustizia sportiva. Come lo scorso anno però ha prevalso lo spirito giustizialista, col totale rigetto dei reclami presentati. Una situazione del genere però aumenta le perplessità sull'approfondimento delle singole posizioni, considerato il poco tempo concesso alla difesa e l'alto numero di posizioni da esaminare in meno di due giorni. Non ci sono elementi probanti di riscontro. Il caso di Nicola meritava di essere approfondito e giudicato in maniera più serena. Ma ricorreremo al Tnas».
SMS INUTILE. «Sono rimasto basito, vorrei capire su quali presupposti Nicola è stato condannato», la prima reazione di Stefano Bosio, legale personale di Ferrari, anche lui del tutto spiazzato dalla Corte. «Non ho molto da dire, se non che ingiustizia è fatta. Speranze per il Tnas? Io ne ho, sono più carico che mai. Ed anche Nicola deve reagire, anche se ora è disperato. Non oso pensare che un giocatore debba vedersi rovinato il proprio futuro per la frase di un personaggio contraddittorio che non ha lo straccio di una dimostrazione». Il pensiero va naturalmente a Gervasoni, per lo più sconfessato da Carobbio in un sms inviato proprio a Ferrari ed acquisito dalla Corte nella fase di dibattimento. Illuminante il riferimento a Coser, nelle stesse condizioni di Nicola ma prosciolto già al primo grado. «Ciao Ferro, mi dispiace per quello che ti sta capitando. Spero che anche per te come per Achille giustizia verrà fatta. Non servirà questo mio messaggio, ma volevo dirti che ti penso. Non mollare! Un abbraccio. Pippo». Solo parole al vento invece secondo la Corte.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Ai nastri di partenza la nuova stagione dei gialloblù
Postata il 13/07/2012 alle ore 14:51
Martedì 17 luglio alle 10 a Sandrà la prima seduta di allenamento della formazione scaligera
VERONA - E' ormai agli sgoccioli il conto alla rovescia rispetto all'inizio della nuova stagione per la formazione gialloblù.
Martedì 17 luglio alle 10 i ragazzi di Andrea Mandorlini saranno in campo a Sandrà per svolgere la prima seduta di allenamento del 2012/13, sabato 21 la partenza per Santa Cristina Val Gardena, sede del ritiro estivo, dove gli scaligeri svolgeranno fino al 4 agosto la preparazione.
Il programma settimanale di lavoro, con relativi orari, verrà pubblicato sul sito ufficiale.
Ufficio Stampa
Postata il 12/07/2012 alle ore 15:17
"110 anni di storia insieme", la campagna abbonamenti
Tante novità riservate ai tifosi gialloblù in vista del campionato di Serie B 2012/13
Bacinovic: "Il mio desiderio è portare il Verona in serie A"
Postata il 11/07/2012 alle ore 16:19
Il centrocampista sloveno si presenta: "Avevo molte offerte anche dall'estero, ho scelto io di venire qui"
VERONA - Mercoledì pomeriggio, presso la sala stampa del "Bentegodi", Armin Bacinovic ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali dopo il suo arrivo in gialloblù.
E' Giovanni Gardini ad introdurre il nuovo acquisto scaligero, prelevato dal Palermo con la formula del prestito: "E' un giocatore che si presenta da solo, aveva altre offerte ma ha sposato subito la causa gialloblù. A breve inizierà la nuova stagione, si comincierà a fare sul serio".
"Il Verona è un'ottima squadra - esordisce lo sloveno - una compagine con grandi ambizioni. Qui ho più possibilità di giocare, il mio desiderio è portare l'Hellas in serie A. Avevo molte offerte anche dall'estero, ho scelto io di venire qui. L'ultimo anno ho disputato poche partite, cercavo un ambiente che mi desse fiducia. Voglio giocare, dare il mio contributo per il bene del club. Verona già per tradizione e storia è una grande socità. Mi trovo bene in un centrocampo a tre, ma anche a quattro non ci sono problemi. Mi ispiro soprattutto a De Rossi e Pirlo. Se dovessi scegliere un allenatore a cui sono particolarmente legato direi soprattutto Delio Rossi".
Ufficio Stampa
Salif Dianda ceduto in comproprietà alla Ternana
Postata il 12/07/2012 alle ore 21:05
Dopo l'acquisto di Crespo la società di Via Torricelli ha perfezionato un altro movimento
VERONA - Dopo l'acquisto di Crespo la società di Via Torricelli ha definito la cessione di Salif Dianda alla Ternana.
Il centrocampista africano, che nella scorsa stagione ha conquistato con i rossoverdi la promozione in cadetteria, si trasferisce in Umbria con la formula della comproprietà.
Ufficio Stampa
Per la difesa scaligera ecco Crespo dal Bologna
Postata il 12/07/2012 alle ore 19:59
Il calciatore spagnolo, classe ’87, approda all’Hellas Verona in prestito con diritto di riscatto della comproprietà
VERONA - La società scaligera ha perfezionato il trasferimento dal Bologna del difensore spagnolo José Ángel Crespo.
Il calciatore classe '87 approda all'Hellas Verona con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà.
Ufficio Stampa
Presentata la sponsorizzazione di Agsm
Postata il 09/07/2012 alle ore 12:10
Conferenza stampa lunedì mattina per introdurre la prosecuzione dell'accordo instaurato nella passata stagione
VERONA - Lunedì mattina è stato presentata la sponsorizzazione di Agsm, che per il secondo anno consecutivo affianca l'Hellas Verona.
Ad aprire la conferenza stampa il direttore generale di Agsm Giampietro Cigolini: "Abbiamo adottato un'opzione prevista dal contratto della stagione passata, Hellas Verona ed Agsm sono due aziende secolari. Il nostro impegno non è ridimensionato, si tratta di un'espansione di target. Lavoriamo su un territorio più ampio al fine di variare l'area di influenza". Continua poi Paolo Paternoster: "La prosecuzione del rapporto era prevista qualora i risultati fossero stati positivi per l'azienda. Il consiglio d'amministrazione ha approvato questa scelta, Agsm dividerà la propria presenza tra gare in casa ed in trasferta: per il nostro mercato è rilevante operare su altri bacini. Grazie ad internet c'è stata una sovraesposizione del brand, abbiamo raccolto risultati positivi a livello di contatti e contratti. Ringrazio tutto il personale che ha lavorato in squadra per raggiungere questi traguardi, dai commerciali agli addetti stampa e marketing".
Sull'accordo è intervenuto anche il dg gialloblù Giovanni Gardini: "L'entusiasmo di Agsm è assolutamente coinvolgente, abbiamo il dovere di rispondere potenziando il rapporto di fidelizzazione coi nostri sostenitori, rendendoli ancora più partecipi. È un connubio da cui imparare, cercheremo di sfruttare al meglio le sinergie, il territorio è qualcosa di significativo per entrambi gli attori in questione". In chiusura, l'Ing. Floriano Ceschi: "Esiste la volontà di assumere un'immagine più dinamica, fra gli obiettivi posti l'anno scorso c'era consolidare il posizionamento, riteniamo importante far sì che il nome Agsm sia facilmente riconoscibile pure per l'aspetto commerciale".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
CALCIO DUBAI: MARADONA esonerato o dimissionario?
CALCIOMERCATO SERIE A: IBRA e THIAGO SILVA al PSG per 65 milioni?
MERCATO NBA: ALLEN agli HEAT, NASH ai LAKERS!
CALCIO BRASILE: Follia a Rio! Uccisi 8 tifosi che festeggiavano la vittoria in coppa del PALMEIRAS...
LEGGE SUGLI STADI, la Camera approva ora si attende la decisione del Senato...
DRAMMA PER BUDAN DEL PALERMO: Muore la sua figlioletta di 2 anni...
MOTOGP: PEDROSA domina davanti a LORENZO e DOVIZIOSO al Sachsenring, Valentino si consola... Mercato: Alla HONDA hanno deciso, MARQUEZ sostituirà il ritirando STONER...
VITA DA EX: Dopo due stagioni nel VASLUI ADAILTON torna a Pedemonte «Sarebbe un sogno indossare ancora la maglia gialloblù. Ci sono andato vicino lo scorso febbraio Magari torna l'occasione buona». La rabbia di COMAZZI ex capitano gialloblù «Non mi hanno dato la possibilità di difendermi, hanno creduto solo alla testimonianza di Gervasoni e hanno infangato tanti anni di carriera onesta»
FORMULA 1: Dopo essere partito in pole al GP di Gran Bretagna ALONSO resiste con la rossa per 48 dei 52 giri totali, poi viene beffato dalla RED BULL di WEBBER ma mantiene la testa della classifica...
CICLISMO: Al Tour de France alcuni ciclisti cadono per colpa dei tifosi, si rialzano e li prendono a pugni!
SERIE B:
CALCIO-MITI: Roby BAGGIO diventa allenatore! GUTI invece si ritira ma pensa a dirigere le giovanili del REAL MADRID...
TENNIS: A Wimbledon trionfano i 'soliti noti', il re è FEDERER per la 7ª volta mentre la regina è Serena WILLIAMS per la 5ª...
LEGA PRO: La SALERNITANA ritorna in C... Col cavalluccio! Daniele FEDERICI del FROSINONE si ritira a soli 24 anni 'Questo mondo fa schifo e io son leale!'
L'AL WASL: "MARADONA ESONERATO PER SCELTA TECNICA"
Mercoledì 11 Luglio 2012 - 20:39
DUBAI - L'Al Wasl ha esonerato Diego Armando Maradona esclusivamente per ragioni tecniche. Il club di Dubai «rispetterà le condizioni economiche stabilite nel contratto e pagherà Maradona secondo gli accordi». È quanto precisato da Mohammed bin Dukhan, vicepresidente del club degli Emirati Arabi, all'indomani della decisione di rompere con Maradona con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto. «La decisione è stata presa dopo aver discusso in modo approfondito ogni aspetto tecnico e legale. Pensiamo che questo sia il momento giusto per separarci da lui e puntare su un nome nuovo per migliorare il rendimento della squadra», ha spiegato bin Dukhan. Maradona è stato informato dell'esonero da un interprete dell'ambasciata argentina mentre era in vacanza a Buenos Aires. La notizia, però, aveva già fatto il giro del mondo dopo che il club aveva dato l'annuncio sul proprio profilo di Twitter. La sua avventura nel club degli Emirati si chiude con più ombre che luci: l'Al Wasl ha infatti chiuso all'ottavo posto il campionato locale ed è stato sconfitto ai rigori nella coppa del Golfo. Bin Dukhan ha anche rivelato di avere inviato un telegramma a Maradona per ringraziarlo del lavoro svolto alla guida della squadra e per invitarlo a una cerimonia di addio. «Maradona potrebbe restare negli Emirati. A riguardo circolano notizie promettenti, ma non voglio anticipare nulla», ha anche detto il dirigente dell'Al Wasl, escludendo però un altro incarico all'interno del club.
Oggi, nel pomeriggio, il legale di Maradona, Angelo Pisani, aveva dichiarato che era stato il 'Pibe de Oro' non era stato esonerato, bensì aveva rassegnato le dimissioni in polemica con il club.
LEGALE MARADONA: "HA LASCIATO LUI IL CLUB, POLEMICA PER MANCATI RINFORZI"
Mercoledì 11 Luglio 2012 - 17:43
NAPOLI - «Maradona non è stato esonerato ha preferito pensare al calcio e non al denaro. Già il 4 maggio Diego disse 'se non arrivano rinforzi lascio Al Wasl', la squadra degli Emirati Arabì». Lo ha detto l'avvocato Angelo Pisani, legale di Diego Armando Maradona nella vicenda Equitalia . «Diego lo aveva detto chiaro e tondo che avrebbe lasciato se non poteva giocare a modo suo. Presto lo rivedremo in Italia e potrebbe essere la nuova energia ed entusiasmo per Napoli», ha proseguito Pisani, legale di Diego e docente di processo tributario all'Università Partenope Th di Napoli. Pisani ha anche ribadito ancora una volta che «Maradona non è mai stato un evasore fiscale e ha voluto dimostrare la sua innocenza e persecuzione subita, ai giudici e ai cittadini italiani per amore della legalità e della giustizia». Secondo Pisani «si avvicina molto il rientro di Maradona in Italia per la gioia dei tifosi e la fortuna di qualche società italiana già sulle tracce dell'ex campione».
MILAN, IBRAHIMOVIC VERSO IL PSG: 65 MILIONI PER LUI E THIAGO SILVA -FOTO
Giovedì 12 Luglio 2012 - 07:34 di Luca Uccello
MILANO - Si tratta ad oltranza. Adriano Galliani ha deciso di privarsi di Zlatan Ibrahimovic e nuovamente Thiago Silva. Ha deciso (con Silvio Berlusconi) di cambiare colore al bilancio oggi in rosso(nero) e ricominciare da zero. Sul tavolo al terzo piano di via Turati 3 c’è un’offerta pazzesca: per l’Equipe 60 milioni di euro, saliti nel pomeriggio a 65, che Leonardo avrebbe offerto al Milan per avere a Parigi a sorpresa lo svedese insieme al primo obiettivo Thiago Silva per un super Psg guidato da Carlo Ancelotti. Ma non è l’unica richiesta arrivata tra le mani dell’amministratore delegato che ha continuato a tenere in queste settimane rapporti stretti anche con Roberto Mancini con cui parla di Kolarov, Dzeko e Tevez, opzione costosa. Ma con il tesseramento del brasiliano Gabriel ci sarà spazio solo per un extracomunitario.
E’ stata una giornata lunga, calda, a tratti caldissima. Intorno alle 11.30 è arrivato in via Turati l’agente Mino Raiola, manager dello svedese. E’ salito in sede senza voler parlare coi giornalisti, dove ad aspettarlo c’era Galliani. L’ad rossonero gli ha sottoposto l’offerta di Leonardo e Ancelotti: 65 milioni per il suo assistito e Thiago. Pranzo davanti a fogli con tanti numeri, telefoni suonanti e un po’ di sushi. Nessun ristorante. Un faccia a faccia durato fino alle 15,15, quasi 4 ore, quando Raiola ha abbandonato il quartier generale rossonero da un’uscita secondaria senza affrontare ancora i giornalisti presenti e volare in Svezia, proprio da Zlatan per cercare il suo sì. A Parigi si aspettano una risposta positiva da parte dell’attaccante che aveva già scelto la maglia numero 10 del Milan, che aveva comprato casa nel centro di Milano e che fino a qualche ora fa non era convinto di lasciare l’Italia e il Milan. Ma la società rossonera è pronta a cambiare, voltare definitivamente pagina, investire i milioni dello sceicco per aprire un nuovo ciclo (nella lista ci sono anche Ogbonna, Astori, Dedè e Ganso) ma soprattutto risparmiare i 48 milioni lordi d’ingaggio di Ibra e i quasi 45 di Thiago.
Un’operazione clamorosa, che infastidisce i tifosi, forse li allontana ancor di più da una squadra senza top-player e che senza Ibra e Thiago (ricordiamoci la relazione di Barbara Berlusconi sui devastanti effetti della cessione del brasiliano, figuriamoci ora…) potrebbe rinunciare a lottare in Italia e naturalmente in Europa. A ore la verità.
MOTOGP, MARQUEZ SULLA HONDA DI STONER CON PEDROSA FINO AL 2014 -FOTO
Giovedì 12 Luglio 2012 - 11:33
ROMA - La Honda ha ufficializzato i nomi dei piloti che correranno per le prossime due stagioni nel team ufficiale della MotoGp: sono Dani Pedrosa (confermato) e Marc Marquez. La casa nipponica dunque sceglie due spagnoli, con la new entry Marquez al posto del dimissionario Casey Stoner. L'australiano, campione del mondo in carica, infatti, lascerà il motociclismo a fine anno.
Marquez, classe 1993, attuale leader della Moto2, ha già vinto un mondiale, quello della 125 nel 2010 e secondo in campionato della Moto2 nel 2011, è da tutti riconosciuto come l'astro nascente del motociclismo spagnolo. I due piloti iberici saranno insieme per i prossimi due anni, ovvero nelle stagioni 2013-2014. Con questo annuncio, il mercato piloti della classe regina, chiude altre possibilità, dopo la firma di Jorge Lorenzo, sempre fino al 2014 con la Yamaha. In quest'ottica, per Valentino Rossi restano due alternative: rimanere in Ducati (con un forte contributo tecnico-economico dell'Audi) o tornare in Yamaha al fianco di Lorenzo. Rossi aveva già annunciato di voler svelare i suoi piani per il prossimo anno dopo il Gp degli Stati Uniti o al più tardi nel Gp della Repubblica Ceca, lo stesso nel quale, nel 2010, annunciò la sua decisione di lasciare la Yamaha per iniziare la sua avventura in Ducati.
RAY ALLEN A MIAMI, NASH AI LAKERS. IL MERCATO NBA ENTRA NEL VIVO -FOTO
Giovedì 12 Luglio 2012 - 13:03
MIAMI - Miami, campione in carica dell'Nba, ha ufficializzato l'arrivo di due rinforzi di primo piano, Ray Allen (prelevato da Boston) e l'ala Rashard Lewis (da Washington). Allen, 36 anni, avrebbe rifiutato un'offerta di Boston da 12 milioni di dollari in due anni, pur di raggiungere LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh, secondo quanto scrive il quotidiano Miami Herald. È il detentore del record di canestri da tre punti nell'Nba (2718), ed in 16 anni di carriera ha tenuto una media-partita di 20 punti, 4,2 rimbalzi e 3,6 assist. Nel 2008 ha vinto il titolo con la maglia di Boston, dove ha giocato nelle ultime cinque stagioni.
Lewis, 32 anni, ha accettato il trasferimento a Miami per l'ingaggio minimo (1,35 milioni), sempre secondo il Miami Herald. Le sue medie in 14 ani di Nba sono 39% nel tiro da tre, 16 punti a partita e 5,6 rimbalzi catturati.
Nella giornata che ha aperto i trasferimenti sono stati ufficializzati diversi altri accordi. Deron Williams ha prolungato per cinque anni con i Nets per un ingaggio complessivo di 98 milioni di dollari. Altre cinque stagioni anche per Blake Griffin con i Los Angeles Clippers, in cambio di 95 milioni. Entrambi in questo momento sono a Las Vegas, dove la nazionale Usa di basket sta preparando i Giochi di Londra.
Tim Duncan, 36 anni, ha mantenuto la promessa di voler terminare la carriera con i San Antonio Spurs: contratto prolungato di tre anni per 34 milioni. I Los Angeles Lakers hanno messo nero su bianco l'ingaggio di Steve Nash. Al fianco di Kobe Bryant avrà il compito di portare alla celebra franchigia il 17/o titolo Nba. Per lui la stampa scrive di un contratto di tre anni e 25 milioni.
GUTI SI RITIRA: "ORA VOGLIO DIVENTARE ALLENATORE NELLE GIOVANILI DEL REAL"
Giovedì 12 Luglio 2012 - 16:35
MADRID - Guti, ex centrocampista del Real Madrid, ha deciso di dare l'addio al calcio. Lo riferisce l'edizione online del quotidiano 'As'. La sua vecchia società gli ha proposto un corso per intraprendere la carriera da allenatore, ipotesi che entusiasma l'ormai ex giocatore. Solo due giorni fa Guti sembrava vicino al campionato inglese, erano infatti in corso delle trattative con il West Ham United. L'ex madridista è senza contratto dal novembre 2011 quando ha lasciato i turchi del Besiktas. Il centrocampista tra il 2005 ed il 2010 ha giocato con la maglia del Real 387 partite segnando 46 gol. Nella carriera di Guti ci sono anche sporadiche apparizioni con la maglia della nazionale, con cui tra il 1999 ed il 2005 Guti ha collezionato 14 presenze.
LA CAMERA APPROVA LA LEGGE SUGLI STADI. GNUDI: "ORA IMPIANTI MODERNI"
Giovedì 12 Luglio 2012 - 17:57
ROMA - Sì della Camera in sede legislativa in commissione Cultura alla legge sugli stadi. Il testo ora torna al Senato in quanto a Montecitorio ha subito modifiche.
«Questo importantissimo provvedimento di iniziativa parlamentare, che ha trovato il mio convinto e concreto appoggio, consentirà di avviare a realizzazione nuovi impianti sia per il calcio che per altri sport, senza che ciò produca alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica». Il ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi, esprime viva soddisfazione per l'approvazione in Commissione Cultura della Camera dei Deputati del testo sugli stadi e palazzetti sportivi. «Voglio ringraziare - prosegue il ministro - tutti i parlamentari che hanno contribuito in modo fattivo all'approvazione di questo disegno di legge, che consentirà al Paese di dotarsi di infrastrutture moderne e sicure, generando importanti volumi di investimento attraverso la mobilitazione di capitali privati. Il disegno di legge passa ora a Palazzo Madama e sono sicuro che la sensibilità dei senatori consentirà un rapido iter di definitiva approvazione».
DRAMMA PER IL CALCIATORE IGOR BUDAN: MORTA AMBER, LA SUA BIMBA DI DUE ANNI
Venerdì 13 Luglio 2012 - 12:06
PALERMO - È morta nella notte Amber Budan, di 2 anni, figlia dell'attaccante del Palermo Igor. «Il presidente Maurizio Zamparini e l'intera famiglia rosanero - si legge sul sito ufficiale del club - si stringono attorno ad Igor Budan per la prematura scomparsa della figlia Amber». Non sono state precisate le cause del decesso.
La bambina, secondo quanto si apprende, stava male da due giorni forse a causa di un virus. Il padre ieri sera, avendo saputo che le condizioni della figlia stavano peggiorando, ha lasciato il ritiro della squadra a Varese ed è tornato a Palermo. La bimba, che ha una sorella maggiore, è morta all'alba.
F1, FINALE BEFFA A SILVERSTONE: VINCE WEBBER, ALONSO SECONDO -FOTO/VIDEO
Domenica 08 Luglio 2012 - 16:34
SILVERSTONE- Tradito dalla combinazione di mescole (dura, dura, morbida), e dalle soft nel momento decisivo della gara, Fernando Alonso si è visto sfilare di mano il Gp di Gran Bretagna al giro 48, dopo un Gp dominato dall'inizio fino a quel punto. Bravissimo, va detto, l'inseguitore, l'australiano Mark Webber, che come e solo lui ha vinto due gare quest'anno (Monaco e oggi Silverstone), capace di arrivare al secondo pit stop dopo due turni di gomme morbide a soli 5« dallo spagnolo e di superarlo nel finale, approfittando della miglior resa degli pneumatici. Sul podio l'altra Red Bull di Sebastian Vettel. Appena staccato dal campione del mondo, e a 9»5 dal vincitore, un ottimo Felipe Massa, capace di esprimersi ai livelli dei migliori. Grazie alla sua prestazione la Ferrari fa un balzo in classifica costruttori, da quarta a seconda, 152 contro i 209 della Red Bull, mentre Alonso resta in vetta in quella dei piloti, subendo un avvicinamento di Webber da 20 a 15 punti, 129 contro 114. Dietro, a punti Raikkonen, Grosjean, Schumacher, Hamilton, Senna e il deludente Button. La McLaren Mercedes è la grande sconfitta del Gp di casa.
CHE PECCATO Dunque bene così, anche se la gara ha dimostrato come oggi Alonso avrebbe potuto dare un bel colpo al mondiale, arrivare davanti a tutti «noiosamente», come aveva sperato ieri. Grande è stata la sua partenza, sotto il sole, finalmente, nel Northamptonshire, dopo l'inferno di fango di ieri e venerdì, per la scelta della mescola dura: tra i Top Ten solo lui e Hamilton l'hanno fatta, con opposti risultati. Sotto lo sguardo di Hugh Grant, e quello non altrettanto diretto di Mister Bean, la sua manovra è stata anche più fulminea di quella di Webber, che con un prodigioso scarto a sinistra ha tentato di superarlo, inutilmente. E grande anche la partenza di Massa, che dopo un duello con Raikkonen, ha finito per scavalcare Vettel, che in un contatto ha perso un pezzo d'alettone, prendendosi la quarta posizione. A un certo punto lo ha pure sorpassato, Vettel, ma dopo la prima sosta si è trovato dietro. Hamilton, partito ottavo e andando alla sosta più tardi, a un certo punto si è trovato in testa. Ma Alonso, con gomme ancora dure ma più fresche dopo il pit, lo ha raggiunto e superato al giro 19. Hamilton ha reagito, riprendendosi la vetta, ma subito dopo lo spagnolo lo ha risuperato: bel duello. Dopo i secondi pit stop, Alonso è rimasto in testa, con 4« su Webber, 10 su Vettel, 14 su Massa, 19 su Raikkonen. Intanto si è rischiato un disastro con la sosta di Kobayashi, arrivato lungo al box, dove ha travolto come birilli una serie di meccanici, senza fare troppi danni, secondo un primo sommario esame della situazione in Sauber. Con le gomme morbide, per percorrere ancora 14 giri, lo spagnolo ha cercato di controllare il consumo, memore dei problemi enormi avuti in Canada, nel finale, quando l'usura degli pneumatici gli fece perdere alcune posizioni, per il quinto posto finale. E infatti l'australiano si è fatto sotto, lo ha raggiunto al 45/o giro, ingaggiando il duello finale, ancora al sole: a questo punto vien da dire purtroppo. Il sorpasso al 48/o passaggio, inesorabile, nostante il contrattacco di Alonso. Un regolamento strano (Drs, scelta obbligata delle gomme) dunque ha messo in condizione la Ferrari di non difendere una gara dominata dall'inizio fin quasi alla fine. È una regola uguale per tutti, e dunque non svantaggia nessuno. Ma può eliminare il gusto di difendere la posizione conquistata col proprio talento e le qualità della propria vettura. Oggi è apparso chiaro. Il mondiale è migliorato, non si può dire che le gare siano noiose (oggi è stata avvincente, si sono visti moltissimi sorpassi), ma ci sono alcune assurdità che potrebbero essere agevolmente corrette. La Ferrari si prepara ad andare in Germania comunque rafforzata nelle proprie ambizioni. La Red Bull è praticamente raggiunta come prestazioni. E Alonso è ancora in testa. Ventinove punti in più di quello che appare il vero rivale, Vettel, e 39 in più su Hamilton, l'altro grande da battere.
CLASSIFICHE La classifica del Mondiale piloti di Formula 1: Fernando Alonso 129 punti: 2. Mark Webber 116; 3. Sebastian Vettel 100; 4. Lewis Hamilton 92; 5. Kimi Raikkonen 83; 6. Nico Rosberg 75; 7. Romain Grosjean 61; 8. Jenson Button 50; 9. Sergio Perez 39; 10. Pastor Maldonado 29; 11. Paul Di Resta 27; 12. Michael Schumacher 23; 13. Felipe Massa 23; 14. Kamui Kobayashi 21; 15. Bruno Senna 18; 16. Nico Hulkenberg 17; 17. Jean-Eric Vergne 4; 18. Daniel Ricciardo 2.
La classifica del Mondiale costruttori di Formula 1: 1. Red Bull 216 punti; 2. Ferrari 152; 3. Lotus 144; 4. McLaren Mercedes 142; 5. Mercedes 98; 6. Sauber 60; 7. Williams 47; 8. Force India 44; 9. Toro Rosso 6.
TOUR, I CICLISTI PRENDONO A PUGNI I TIFOSI DOPO LA MAXI-CADUTA -FOTO/VIDEO
Domenica 08 Luglio 2012 - 17:17
ROMA - Tour de France sempre più infuocato dopo la raffica di cadute dei ciclisti. E a margine della competizione volano calci, pugni e borracce di acqua in faccia ai tifosi. Tutti i corridori del Tour, infatti, puntano il dito contro i tifosi che si piazzano a fianco delle strade, a volte superando le transenne e di fatto ostacolando la loro pedalata. Inoltre, sono spesso la causa delle rovinose cadute che il più delle volte si trasformano in ritiro dalla competizione per i ciclisti.
Oggi, ad esempio, è toccato a Samuel Sanchez cadere rovinosamente a terra, con la fuoriuscita della spalla, e con il conseguente ritiro dalla gara. Il ciclista basco è finito contro alcuni tifosi, travolgendo anche una signora. E i ciclisti non ci stanno, continuando a colpire con calci, pugni e gomitate i tifosi, per allontanarli dal tracciato. Gli organizzatori del Tour sono stati avvisati...
Il francese Thibaut Pinot, infine, ha vinto per distacco l'ottava e tormentata tappa del 99esimo Tour de France di ciclismo, da Belfort a Porrentruy (Svizzera), lunga 157,5. Il britannico Bradley Wiggins ha conservato la maglia gialla di leader della classifica generale.
DANIELE FEDERICI SI RITIRA A 24 ANNI: "QUESTO MONDO FA SCHIFO E SONO LEALE" -FOTO
Sabato 07 Luglio 2012 - 15:37
ROMA - Daniele Federici come Javi Poves. Il giovane difensore, 24 anni, che ha appena rescisso il contratto col Frosinone, ha annunciato di voler abbandonare l'attività agonistica perché schifato dal mondo del calcio. La vicenda di Federici ricorda quella dell'ormai ex difensore spagnolo dello Sporting Gijon, divenuto famoso in tutto il mondo per la sua battaglia contro il capitalismo e contro la corruzione nel mondo del calcio. Federici, che è reduce da un serio problema alla schiena, ha deciso di svincolarsi dal Frosinone e di abbandonare il calcio giocato: "Ho questo problema fisico e non voglio rubare uno stipendio, se non posso giocare. Il mondo del calcio fa schifo e io sono una persona leale, per questo non ci sto più".
BAGGIO DIVENTA ALLENATORE E POTREBBE ESORDIRE COL MODENA IN SERIE B
Sabato 07 Luglio 2012 - 16:46
ROMA - «Baggio potrebbe fare un anno di palestra in panchina». Il Modena sogna il 'Divin Codino' come allenatore. «Roberto Baggio è una persona di grande sensibilità, è spesso in giro per il mondo per le sue attività di beneficenza. Se ha preso il patentino da tecnico, vuol dire che pensa alla possibilità di allenare», dice Antonio Caliendo, ex procuratore di Baggio e attuale consulente del club emiliano che milita in Serie B. «A Modena potrebbe fare un anno di palestra e, contemporaneamente, potrebbe dare una grossa mano ad un territorio sconvolto dal terremoto», dice Caliendo a Sky Sport24.
SALERNO IN FESTA: RITORNA LO STEMMA DELLA SALERNITANA CON LA MAGLIA AMARANTO
Sabato 07 Luglio 2012 - 18:00
SALERNO - Il Salerno Calcio vestirà amaranto e si fregerà del logo storico del Cavalluccio. A darne notizia è lo stesso club campano, neo promosso in Lega Pro. «Salerno Calcio ed Energy Power - si legge nella nota - comunicano di aver oggi raggiunto l'accordo in virtù del quale tutti i segni distintivi ed i beni immateriali della Salernitana Sport S.p.A. sono nella disponibilità del Salerno Calcio». «Le parti si danno atto di aver agito al fine di venire incontro alle legittime aspirazioni della tifoseria e nel rispetto della tradizione storico-sportiva di Salerno», conclude il comunicato. E proprio i tifosi hanno festeggiato l'accordo con caroselli di auto per le vie della città campana. Tornare a utilizzare i colori sociali della fallita Salernitana era infatti una dei loro desideri, dopo la promozione in Seconda Divisione.
SERENA WILLIAMS VINCE IL 5° WIMBLEDON. RADWANSKA BATTUTA IN TRE SET -FOTO
Sabato 07 Luglio 2012 - 18:08
LONDRA - Serena Williams fa cinquina a Wimbledon. La statunitense, testa di serie numero 6, supera in finale la polacca Agnieszka Radwanska, numero 3 del tabellone, per 6-1, 5-7, 6-2 in 1h57' e conquista il quinto titolo della carriera sull'erba londinese dopo quelli del 2002, 2003, 2009 e 2010. L'americana fa centro per la 14a volta in un appuntamento del Grande Slam e si aggiudica il 42° titolo della carriera.
La 30enne, che salirà al quarto posto nel ranking Wta, può esultare dopo una battaglia di quasi 2 ore cominciata in discesa. Con 16 colpi vincenti e nonostante gli 11 errori gratuiti, la minore delle sorelle statunitensi passeggia nella prima frazione: 6-1 in 36 minuti e mezzo titolo in tasca contro una rivale che non riesce ad eintrare in partita. La Radwanska, almeno, fa in tempo ad evitare il cappotto prima che la pioggia interrompa il match. Alla fine del primo set, teloni sul campo e giocatrici negli spogliatoi. Dopo l'interruzione di una ventina di minuti, si ricomincia con un copione diverso. La Radwanska si toglie lo sfizio di tenere il servizio d'apertura, ma nel terzo game subisce il break che spezza il precario equilibrio. Sotto 2-4, la 23enne polacca ha il merito di reagire e e di sfruttare la chance nell'ottavo game: controbreak, 4-4 e il pubblico esulta perchè la finale diventa un match vero. Gli scambi non sono più a senso unico, la Williams è costretta a lottare e comincia a sbagliare (18 errori) con preoccupante frequenza. Sotto 5-6, l'americana si ritrova a fronteggiare 2 set point: affonda in rete un comodo rovescio, 7-5 per la Radwanska e verdetto rinviato alla terza partita. Nel momento chiave, la Williams riprende quota. Il break al quinto game vale oro, il servizio (17 ace in totale) torna a fare la differenza. Dal 4-2, stavolta la statunitense non fa regali: dritta fino al traguardo, il primo match point basta e avanza per confezionare il 6-2 che dà inizio alla festa. La Radwanska, alla prima finale della carriera in un torneo major, torna a casa a testa alta e con il secondo posto in classifica come premio di consolazione.
FEDERER LEGGENDARIO: BATTE MURRAY E VINCE PER LA 7ª VOLTA WIMBLEDON -FOTO
Domenica 08 Luglio 2012 - 20:58
LONDRA - Roger Federer ha vinto per la settima volta il torneo di Wimbledon battendo in finale in quattro set (4-6, 7-5, 6-3, 6-4) lo scozzese Andy Murray, numero quattro del mondo. Il tennista svizzero eguaglia così il record di sette successi sull'erba londinese di Pete Sampras e conquista il suo diciassettesimo Slam. Per Federer anche la soddisfazione di tornare in vetta alla classifica mondiale dopo due anni di assenza. La partita è stata interrotta all'inizio del terzo set per pioggia e le restanti due frazioni si sono giocate con il tetto coperto.
Roger Federer contro Andy Murray firma il 17esimo trionfo in uno Slam, tornando numero uno del ranking mondiale. Il settimo sigillo arriva dopo tre ore e 24' di gioco, interrotto per 40' per pioggia sul punteggio di un set pari. Ma è stata proprio quella pausa a spaccare in due la partita, prima all'insegna dell'equilibrio e del tatticismo, poi sbilanciata nettamente a favore dello svizzero. Che allarga i confini della sua leggenda, non solo eguagliando il record di vittorie sui prati di Wimbledon di William Renshaw e Pete Sampras, ma agganciando lo stesso americano per numero di settimane al vertice mondiale (286). Perché‚ da domani Roger - dopo due anni di interregno - torna sul tetto del mondo. Nessuno come lui nella storia del tennis moderno. Capace a 30 anni e 355 giorni di vincere ancora uno Slam dopo un digiuno che durava dagli Australian Open 2010. Anche in quell'occasione battendo Murray in finale. Ma in tre set, diversamente da quanto accaduto oggi sul Centre Court, sotto gli occhi di un Royal Box pieno di ospiti d'eccezione. Dal premier David Cameron al primo ministro scozzese Alex Salmond, dalle sorelle Middleton - la duchessa di Cambridge Kate e Pippa - ai coniugi Beckham. E ancora Rod Laver, il sindaco di Londra Boris Johnson,il vice-premier Nick Clegg, l'olimpionico Steve Redgrave. Nonostante le pressione di essere il primo britannico in finale all'All England Club dopo 74 anni, Š Murray a cominciare meglio, strappando subito il servizio allo svizzero che ristabilisce per• subito la parit…. Sul 4-4 la prima svolta della partita: Murray trova un secondo break e chiude il set nel game successivo. Equilibrio nei servizi nel secondo set, nonostante la palla-break non sfruttata da Federer nel secondo game e le quattro mancate dallo scozzese nel quinto e nono gioco. Ma quando sembra inevitabile l'approdo al tie-break arriva l'accelerazione di Federer che ristabilisce la parit… dei set. La pioggia costringe la chiusura del tetto ad inizio terzo set. Dopo 40' si riprende a giocare ma rientra in campo un Federer decisamente pi— aggressivo ed efficace al servizio. Nel sesto gioco la svolta della partita, al termine di un infinito game di 26 punti: alla sesta occasione Federer strappa finalmente il servizio a Murray e scappa via. Avanti due set ad uno, Murray lotta con orgoglio ma senza pi— convinzione. E punuale arriva il break dello svizzero al quinto gioco. Da l in poi Š un lento conto alla rovescia: Federer si concentra sui suoi turni di servizio e al secondo match point pu• esultare. Sotto gli occhi della sua famiglia al gran completo: mamma Lynette e pap… Robert, la moglie Mirka e le figlie Myla Rose e Charlene Riva. Lacrime di gioia per Roger. «Penso di aver giocato il mio miglior tennis negli ultimi due match - le parole del campione svizzero -. Mi dispiace per Andy ma sono sicuro che come minimo vincer… in futuro una prova dello Slam. È un momento magico per me, 17 Slam, il numero uno nel ranking. Mi ci vorr… tempo per capire cosa ho conquistato». Lacrime di delusione per Murray che non sa trattenersi durante la tradizionale intervista post-match. «Mi dispiace moltissimo perch‚ Š dura perdere davanti alla propria famiglia, ma voglio sforzarmi di pensare che delle quattro finali Slam perse questa Š quella che ho giocato meglio», l'analisi dello scozzese.
FONTE: Leggo.it
«Ada» manda un messaggio d'amore a Verona
VITA DA EX. Ha giocato due stagioni nel Vaslui, adesso il quarto miglior marcatore di sempre nella storia dell'Hellas ha deciso di tornare nella sua casa di Pedemonte. «Sarebbe un sogno indossare ancora la maglia gialloblù. Ci sono andato vicino lo scorso febbraio Magari torna l'occasione buona»
10/07/2012
Le finestre di casa sua, a Pedemonte, sono di nuovo aperte. Martins Adailton è tornato là dove ha lasciato il cuore. Dalla Romania a Verona, dopo due anni al Vaslui. Il quarto miglior marcatore della storia dell'Hellas ha voltato pagina. Doveva. «È stata una bella esperienza ma è giusto sia finita. A 35 anni devo guardare anche ad altro, non solo al calcio. Mi avevano proposto un biennale: uno da giocatore, l'altro da allenatore. Ma non me la sono sentita, la mia vita adesso è qui». A metà agosto diventerà papà. Il piccolo Rafael nascerà a Verona, così ha voluto anche sua moglie Emilia. Si è dato altri due anni Martins, prima di riabbracciare la sua Porto Alegre. Da qui a quel volo per il Brasile manca però ancora tanto, perché Adailton all'Italia qualche altro gol vuole ancora regalarlo. E perché uno come lui, per lo più svincolato, può far gola ancora a molti.
Adailton, quanto le è mancata Verona?
«Enormemente. Della città sono innamorato, dell'Hellas anche. Mi mancavano le passeggiate in centro, gli amici, il calore di Verona. La gente mi ferma per strada e mi chiede di tornare, ma ovviamente non dipende da me».
E se invece dipendesse da lei?
«Indossare di nuovo la maglia del Verona sarebbe un sogno, è scontato direi. A febbraio c'è mancato poco».
Cioè?
«Mi chiamò Martinelli un giorno, ero in ritiro con la squadra in Turchia per la pausa invernale. Ci eravamo dati appuntamento a Verona nel periodo di Pasqua. Poi però Martinelli ha dovuto dedicarsi alla sua salute, così ci siamo persi di vista. Al telefono mi aveva preannunciato l'intenzione di prendermi per la prossima stagione. Ed io avrei detto di sì».
Fra i suoi ex compagni è rimasto Mazzola, il team manager del Verona
«Anni importanti quelli, grande capitano Sandro. C'erano Italiano e Pegolo, c'era anche Biasi che poi ho ritrovato a Genova. Tutto molto bello, anche nei momenti duri».
Come la salvezza strappata a Como nel 2004, due gol di Adailton
«Indimenticabili, così come quelli al Napoli e al Mantova. Verona mi ha dato tutto».
Contatti in questi giorni?
«Qualcosa con il Pescara, anche con lo Spezia. Niente di sicuro però, almeno per ora».
Fisicamente come sta?
«Non sono più giovanissimo, ma sto bene. Sono integro, al Vaslui ho giocato tutte le partite senza mai far fatica nonostante l'Europa League, la Coppa e un campionato compresso in pochi mesi. Abbiamo tenuto testa alla Lazio, pareggiando all'Olimpico e giocandocela fino in fondo in casa. Ho fatto anche l'esterno di centrocampo. Più di così?».
Il Chievo ha puntato sui suoi ex compagni Papp e Farkas. Il suo giudizio?
«Papp è giovane, credo possa fare bene in Italia anche se avrà bisogno di un periodo di ambientamento così come tutti gli stranieri. Deve migliorare, è logico. Soprattutto in certi movimenti, ma al Chievo avrà modo di crescere. Un conto è giocare in Romania, un conto è l'Italia. Farkas è più esperto, più pronto, ha già giocato a certi livelli. Il Chievo ha scelto bene. A parlare bene di Verona ci ho pensato io».
Che dicono di Mandorlini in Romania?
«Il primo anno è stato bravissimo, il Cluj ha vinto campionato e Coppa di Romania. Il secondo, quando sono arrivato io al Vaslui, qualcosa è cambiato. In poco tempo sono usciti da ogni competizione, ma è stata un'annata strana con quattro allenatori diversi e difficoltà societarie. Mandorlini ha lasciato un ottimo ricordo e fatto un grande lavoro per arrivare alla Champions».
E del calcioscommesse?
«I giocatori del Vaslui mi prendevano in giro, brutto colpo per l'Italia. Io per di più sono stato compagno di Milanetto, Masiello, Italiano, Gervasoni, Carobbio. Non avrei mai pensato che potessero essere coinvolti fino a questo punto».
Il Verona viene da un gran campionato, serie A sfiorata?
«Ho seguito tutto il campionato, partita dopo partita. Mi spiace per come è finita, magari è mancata un po' d'esperienza nei momenti importanti. Peccato, Verona deve stare in serie A. Il nuovo progetto è ambizioso, mi auguro sia questa la volta buona».
Che farà Adailton dopo il calcio?
«Magari l'osservatore, di sicuro non l'allenatore. Non ho più voglia di troppi spostamenti, devo pensare alla mia famiglia. Quella data però è lontana, mancano ancora due anni e tanti altri gol».
Alessandro De Pietro
Pedrosa domina, Valentino sorride
SACHSENRING. Rossi incassa un risultato non eclatante ma soddisfacente. Soprattutto alla luce dell'incontro avuto con i vertici di Audi: «Mi vogliono ancora su Ducati»
Corsa senza rivali per l'alfiere della Honda: Stoner lo insegue ma cade alla penultima curva. Secondo Lorenzo, terzo Dovizioso
09/07/2012
SACHSENRING Un sesto posto per Valentino Rossi va bene. Non è un risultato eclatante, ma questo al momento passa il convento. Poco conta che il blasonato pilota di Tavullia abbia lottato per tutta la gara con colleghi nemmeno lontanamente del suo calibro, mentre davanti, staccati di almeno una trentina di secondi, Dani Pedrosa e Casey Stoner (almeno fino alla sua caduta avvenuta alla penultima curva prima della bandiera a scacchi), sembrano di un altro pianeta. I due alfieri della Honda non sono stati in pericolo nemmeno un attimo da attacchi dei rivali. Jorge Lorenzo, terzo per quasi tutta la gara e secondo alla bandiera a scacchi è arrivato quasi 15 secondi dopo Pedrosa. Rossi ne ha presi 28. Però un sesto posto, primo tra i piloti con la Ducati, è un buon risultato.
La sfida più emozionante è quella per il 4° posto che si trasforma in un'altra grande emozione con Andrea Dovizioso e Ben Spies che si giocano nuovamente la figura di «vice Lorenzo». Ancora una volta è l'italiano ad avere ragione e trova il terzo podio stagionale. Bello quanto inaspettato. «Riuscire a fare la gara davanti e negli ultimi metri girare col miglior giro significa che sto facendo bene», ha commentato il pilota. A TUTTA HONDA. Valentino ha fatto capire ai suoi compagni di marca, che durante le prove cercano di batterlo, che in gara è lui il più forte. «Le Honda hanno fatto un altro passo in avanti», ha ammesso Valentino, «ma le Yamaha sono più vicine, io ero dietro loro ma di poco. All'inizio ho provato a lottare con il gruppo di testa ma c'era sempre Barberà che si metteva in mezzo, poi ho deciso di aspettare perchè ho visto che non potevo andare via assieme alle Yamaha. Sono rimasto ad aspettare, ma non avevo il passo per andare via dal gruppo nel quale ero. Alla fine quando ho spinto un pò di più, stavo passando Bradl, ma c'erano le bandiere gialle per la caduta di Stoner e non ho potuto fare nulla. Comunque è il miglior risultato sull'asciutto dall'inizio della stagione».
Adesso dunque, la moto sembra andare un pò più come Valentino vuole. «Dobbiamo continuare ad utilizzare questo setting», ha detto Rossi, «anche se la moto è un pò più difficile da guidare, almeno riesco a staccare forte e ad andare con un buon passo fino alla fine, con l'altro non ce la faccio». AIUDI E IL FUTURO. In Germania Rossi ha incontrato per la prima volta i dirigenti dell'Audi, la casa automobilistica che ha rilevato la Ducati. Al Sachsenring erano presenti l'amministratore delegato della Casa tedesca Rupert Stadler e il responsabile marketing Volkswagen Luca De Meo. «Ho incontrato i grandi capi», ha detto Valentino, «e devo dire che mi sembrano, più che ottimisti, determinati. Vogliono portare avanti questo progetto e vogliono farlo con me. Secondo me l'Audi potrà aiutare la Ducati a tornare competitiva e in grado di lottare per le prime posizioni. È stato un incontro positivo. Loro vorrebbero che io rimanessi, non abbiamo parlato dei dettagli, ma vale la pena provarci». Audi, come Bmw nelle moto, ma il marchio di Ingolstadt non ha l'esperienza che la casa di Monaco ha nelle due ruote. «Audi», ha detto Valentino, «non ha esperienza nelle moto, ma ha tanta gente brava e hanno i soldi.
Sanno come fare per vincere, ma fanno auto. Ci potrà volere tempo, ma avere l'aiuto e la tecnologia di Audi in certi campi può aiutare molto. Sicuramente io so cosa ci vuole per far andare bene la Ducati, spero di riuscirci. Per ora non c'è una data per iniziare le trattative». Ci sarà ancora da aspettare, dunque, per capire se Valentino rimarrà in Ducati oppure no, nel frattempo in molti aspettano. Tra questi c'è anche lo stesso Dovizioso che corre con la Yamaha privata del Team Tech3. Il pilota forlivese sta cercando di farsi notare dalla squadra ufficiale Yamaha, ma un interessamento di Rossi potrebbe spegnere i sogni di gloria di Dovizioso.
FONTE: LArena.it