Data di nascita: | 17/07/1960 |
Luogo di nascita: | Ravenna (RA) |
Nazionalità: | Italiana |
Ruolo: | Libero |
Altezza: | 182 Cm. |
Peso: | 74 Kg. |
Posizione: |
CARRIERA DA ALLENATORE + - = | |||||
Squadra | Stagione | Partite | |||
Hellas Verona | 2011 - 2012 | - | |||
Hellas Verona | 2010 - 2011 | 26 | |||
CFR Cluji | 2009 - 2010 | - | |||
Sassuolo | 2008 - 2009 | - | |||
Siena | 2007 - 2008 | - | |||
Padova | 2006 - 2007 | - | |||
Bologna | 2005 - 2006 | - | |||
Atalanta | 2003 - 2004 | - | |||
Vicenza | 2002 - 2003 | - | |||
Spezia | 1999 - 2002 | - | |||
Triestina | 1998 - 1999 | - | |||
Ravenna (da Vice) | 1994 - 1998 | - | |||
Manzanese | 1993 - 1994 | - |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | |||||
Squadra | Stagione | Partite | Goal | ||
Udinese | 1991 - 1993 | 42 | 2 | ||
Inter | 1984 - 1991 | 180 | 9 | ||
Ascoli | 1981 - 1984 | 73 | 5 | ||
Atalanta | 1980 - 1981 | 34 | 1 | ||
Torino | 1978 - 1980 | 27 | 0 | ||
Giovanili Ravenna | Fino al 1978 | - | - |
NEWS E CURIOSITÀ + - =
Da giocatore ha conquistato il tricolore e la Supercoppa Italiana come 'libero' (il difensore centrale di una volta) nell'INTER dei record guidata dal 'Trap' nella stagione '88-'89, poi ha alzato la Coppa UEFA da vincitore nel '90-'91; da vice-allenatore ha conquistato il Campionato di C1 col 'suo' RAVENNA poi, diventato allenatore dello SPEZIA in C2, è arrivato primo nella stagione 1999/2000.
Emigrato in Romania nel 2009/2010 vinse tutto col CLUJ: Campionato, Coppa e Supercoppa rumena!
I gol del mister nell'Inter dei record '88-89: Inter 1-0 Lazio, Sampdoria 0-1 Inter, Ascoli 1-3 Inter |
Arrivato a Novembre in soccorso ad un VERONA sconclusionato e quasi svogliato ha saputo fin da subito dare un certo equilibrio tattico ed un più ampio senso di squadra, certo chiedergli il miracolo di trasformare il ferro in oro sarebbe stato eccessivo e poi un conto è avere una squadra e degli uomini scelti in prima persona, altro e ben diverso conto è dover adattare le proprie idee agli uomini che si hanno...
Pragmaticamente MANDORLINI ha riportato pienamente in squadra gente come CANGI, RUSSO ed ESPOSITO (inspiegabilmente penalizzati dal 'Principe') ma il difficile è stato adattare una compagine pensata per il 5-3-2 di GIANNINI (che poi era pur passato anche ad altri temi tattici) al 4-3-3 senza avere a disposizione esterni d'attacco di ruolo, ecco dunque il 'sacrificio' di PICHLMANN a destra, il riadattamento di LE NOCI a sinistra o dietro le punte e poi il ritorno di BERRETTONI e la 'rinascita' di FERRARI come 'boa' in mezzo all'area: ora i gialloblù si sentono più sicuri e giocano più da squadra portando a casa prestazioni migliori e, a volte, pure risultati...
A fine 2001 denunciava per diffamazione Mascia Ferri che dal reality "Grande Fratello" lo indicava come amante, meno di un anno dopo veniva assolto dall'accusa di bancarotta nel processo per il fallimento della Promoter Engeneering di Como della quale l'ex calciatore era stato anche presidente ed era fallita nel '98.
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PRIMO PIANO
Hellas Verona, Mandorlini: "Vicenza? Sfiorammo la A, poi..."
13.08.2011 00.01 di Federico Errante per tuttob.com
Fonte: tggialloblu
A Vicenza lo stanno aspettando: e pensare che Andrea Mandorlini era stato il tecnico che aveva fatto sognare i tifosi del Vicenza. "Siamo partiti malissimo quell'anno, a un certo punto del campionato eravamo ultimi in classifica. Poi ci siamo risollevati e credo che abbiamo compiuto anche un record perchè abbiamo raggiunto il primo posto. Giocavamo alla grande e facevamo tanti gol: la serie A l'abbiamo persa a tre giornate dalla fine. Poi sono piovute critiche ingiuste sulla squadra e io mi sono schierato con i ragazzi prendendo posizione in maniera decisa. Da quel momento il mio rapporto con i tifosi si è rovinato". Storia di ieri, Mandorlini guarda al presente e pensa al suo Verona che è riuscito a plasmare proprio come voleva: "Abbiamo lavorato bene, certo manca ancora qualcosa per essere al cento per cento ma ho visto grande impegno e dedizione sia da parte dei nuovi che dei vecchi". Il tecnico gialloblù presenta poi il nuovo acquisto D'Alessandro: "E' giovane ma ha anche ottime potenzialità. E' un attaccante esterno e ci potrà tornare utile nel corso della stagione. Con questo acquisto non si esclude nessuno. Tutti hanno la possibilità di mettersi in evidenza, le risposte vengono come sempre date dal campo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini, auspici e promesse: «Il derby? Bello giocarlo subito»
PATTO D'ACCIAIO. Riflessioni a ruota libera dell'ultimo leader carismatico del popolo gialloblù. Il tecnico del Verona su mercato («ci manca ancora qualche elemento di esperienza ma scommetto su Tachtsidis») e Coppa Italia: «Al Menti carichi: sarà un test importante»
11/08/2011
Verona. Ha stretto un patto d'acciaio con Verona. Anzi, con l'Hellas. Andrea Mandorlini è diventato nel giro di poco tempo leader carismatico di un popolo che cercava disperatamente una guida. Luce nel buio. Una stella cometa da seguire. Il tecnico ha valorizzato il marchio Verona, rendendo ancora più forte il senso di appartenenza al club di Martinelli. La sua, però, non è stata una professione di fede calcolata. Tutto è venuto naturale. La gente ha apprezzato. E Mandorlini è diventato tecnico in grado di spostare i consensi. Lo ami o lo odi. Senza incertezze.
Intanto il calendario, spinto dalla mano invisibile del destino, gli ha consegnato un inizio di stagione da cuori forti. Tanto per gradire c'è subito il derby di Coppa col Vicenza. Ma a questo marinaio d'acqua dolce le tempeste perfette non mettono addosso paura.
Semmai adrenalina. Il vento in poppa. Ormai siamo prossimi alla partenza. Mandorlini sgancia le ali. Pronto a volare.
MANDORLINI E IL MERCATO. «Il nostro mercato», spiega lui, «non è ancora compiuto. Sono arrivati giovani di qualità. Mi piacciono, con loro si può lavorare bene. Ma la B è un campionato severo. Richiede esperienza oltre alla qualità, per evitare di farsi trovare impreparati nel momento del bisogno. Il confronto col club è sempre stato molto sereno. Sanno benissimo cosa serve ancora. Ripeto: un pizzico di esperienza in più sarà utile per permetterci di lavorare con maggiore disinvoltura».
MANDORLINI E L'HELLAS. «Vorrei fermare il tempo. E vivere per sempre questo idillio. Con la gente, con la piazza, con Verona. So che non è possibile. Ma possiamo divertirci ancora. Chi tifa Hellas mira in alto. E io la penso come loro. Voglio un campionato importante. E proprio per questo i giocatori diventano fondamentali. Sono convinto che si possano fare grandi cose».
MANDORLINI E I TIFOSI. «Non pensavo si potesse arrivare a un'unione di intenti così importante. Sono successe tante cose. La Verona che tifa Hellas mi è stata sempre vicina. Non mi era mai capitata in passato una situazione del genere. L'ambiente è da stimoli. Ti aiuta a dare tutto, a dare di più di quello che potresti dare. I tifosi sono un incentivo a fare meglio. E non vanno delusi».
MANDORLINI E IL DERBY. «Bella partita. Bello ci capiti subito. Io a Vicenza sono stato bene. Poi magari l'epilogo non è stato dei migliori e certe cose non si cancellano. Comunque sia,Vicenza e Verona sono club di blasone. Partite così ti aiutano ad alzare subito l'attenzione. La vivremo con la giusta carica. Sarà banco di prova fondamentale per tutti».
MANDORLINI E LE SCOMMESSE. «Devo fare un nome? Tachtsidis. Ha qualità, ha dimostrato grande applicazione. Potrebbe essere una delle scommesse da vincere. Galli lo conosco da tempo. Giocava con mio figlio. Ragazzo interessante. Di Doninelli mi hanno parlato molto bene. Abbiamo bisogno della disponibilità di tutti».
MANDORLINI E LE POLEMICHE. «Non sempre è positivo esternare i propri pensieri. A volte anche la goliardia viene fraintesa. Ma io non cambio di una virgola le mie opinioni. Dico quello che penso. E ogni volta che lo faccio non ho paura di difendere i miei pensieri dagli attacchi di chi non la pensa come me. Bisogna avere il coraggio di essere se stessi. Fino in fondo. Senza paura».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
AMPIO REPORTAGE DAL BLOG B/=\S IN QUESTO POST...
Mandorlini e il coro: "Semplice goliardia, lo rifarei"
"C'è chi ha voluto deliberatamente ricamarci sopra, per non so quale interesse"
29.07.2011 16:02 di Daniele Alfieri
Raggiunto dai microfoni del Corriere del Veneto, il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini si giustifica dopo il cosiddetto coro razzista rivolto nei confronti dei tifosi della Salernitana. Queste le dichiarazioni dell'ex difensore, all'Inter dal 1984 al '91, in merito alla vicenda sotto indagine della Figc: "Continuo a pensare che il trattamento che mi è stato riservato sia stato vergognoso. Certa stampa ha strumentalizzato tutto quel che è successo. Inaccettabile. In tanti se la sono presa con me per quello che è un episodio di natura goliardica, senza nessun intento offensivo, mentre ci sono stati gesti ben diversi". Mandorlini quindi rifarebbe quel coro. "Assolutamente sì - spiega -. Stiamo parlando, inoltre, di una canzone degli Skiantos, priva di qualsiasi connotazione razzista. Invece c’è chi ha voluto deliberatamente ricamarci sopra, per non so quale interesse".
Mandorlini, però, proprio per coro è stato deferito alla Commissione Disciplinare della Figc, così come il Verona per responsabilità oggettiva.
CALCIO MERCATO
Hellas Verona, Mandorlini: "Programmare la serie A"
24.06.2011 10:32 di Serena Timossi
Il tecnico del Verona Andrea Mandorlini, fresco di promozione in cadetteria, pensa già al prossimo campionato e i gialloblù puntano decisi al ritorno sul palcoscenico della serie A: "Resto qui a Verona e voglio incontrare subito i miei dirigenti per programmare la Serie A. Quest'anno ferie ridottissime, tra 3 settimane saremo già sul campo per dare il via alla preparazione estiva". Questa la dischiarazione del mister raccolta dalle pagine di tuttob.com, adesso toccherà al direttore sportivo Gibellini operare sul mercato per costruire una corazzata in grado di centrare la seconda promozione consecutiva.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE B
Verona, Mandorlini: "Resto qui"
20.06.2011 22:00 di Gaetano Nacci
Il Verona è stata, assieme alla Juve Stabia, tra le ultime squadre a compiere il salto in cadetteria. L'allenatore dei gialloblù Mandorlini ha deciso di restare alla guida degli scaligeri anche nella prossima stagione. L'ex Cluj, infatti, ai microfoni di seriebnews.com, ha dichiarato: "Anche nella prossima stagione allenerò il Verona. Ho ancora un anno di contratto e intendo rispettarlo, visto e considerato inoltre che mi sono trovato molto bene in questi mesi. Reputo Verona una piazza importante, con la squadra, che dopo quattro anni di purgatorio, torna quantomeno a giocare nel campionato di Serie B"
FONTE: TuttoBari.com
Mandorlini: "Ed ora il derby col Vicenza"
20/06/2011 - 10:19
"Conoscevamo alla vigilia le insidie legate alla gara di ritorno, grazie al carattere dei miei uomini abbiamo legittimato il raggiungimento dell'obiettivo"
SALERNO - Una sfida disputata allo stadio "Arechi" permise ad Andrea Mandorlini di subentrare sulla panchina dell'Hellas, un'altra di centrare la promozione in Serie B. Si è sempre detto fatalista, il mister ravennate, ma questa sembra la vera e propria chiusura del cerchio, come si suol dire.
Tralasciando l'inaccettabile situazione creatasi all'interno della sala stampa campana, il tecnico dedica immediatamente il proprio pensiero ai tifosi: "Sono stati grandissimi, questo successo lo dedico a loro che non hanno mai fatto mancare il proprio supporto. Conoscevamo alla vigilia le insidie legate alla gara di ritorno, tuttavia grazie al carattere dei miei uomini abbiamo legittimato il raggiungimento dell'obiettivo".
Dopo un approccio caratterizzato da un baricentro basso, i gialloblù sono avanzati nella ripresa: "C'era troppa voglia in noi di acciuffare la cadetteria, mettendo alle spalle tutte le vicissitudini. Vincere così è ancora più bello".
Ovvi gli interrogativi sul futuro dell'ex Cluj, che non ha dubbi: "Voglio il derby con il Vicenza. Da allenatore del Verona".
Ufficio Stampa
18 Giu 2011
Verona, Mandorlini predica calma: “Restiamo tranquilli”
SANDRA’ – Non servono grandi discorsi per spiegare il valore della gara di ritorno della finale play-off. Ne ha dato dimostrazione Andrea Mandorlini, presentando il match di ritorno tra Salernitana e Verona: “Siamo pronti, speriamo di aver fatto tutto nella maniera giusta, sarà il campo a dire se siamo stati bravi. Dal nostro punto di vista c’è tranquillità, un paio di giocatori sono in dubbio, verificheremo fino all’ultimo istante la loro disponibilità”.
Molto han fatto discutere gli attacchi e le minacce comparse su alcuni social network all’indirizzo del tecnico ravennate: “Ci sono una tattica in campo ed una al di fuori. Cercano di colpire in primis l’allenatore, ma non hanno capito che i miei giocatori sono molto più forti, cercheremo di dar vita ad una grande partita. Si tratta di un costume non proprio bello, tuttavia fa parte del gioco. I miei uomini dimostreranno il proprio valore sul rettangolo verde”.
Diverse le defezioni tra i granata, ma l’ex Cluj si concentra solo sulla squadra scaligera: “Cercheremo di giocarcela, quello è poco ma sicuro. Non mi interesso delle assenze avversarie, penso esclusivamente alla mia formazione”.
Guai a parlare di bilanci prima di aver giocato le proprie carte fino in fondo: “Sono stato fortunato a novembre nell’intraprendere la scelta di venire a Verona, spero che la buona sorte mi accompagni ancora qualche giorno. A noi le parole non servono molto, l’Hellas è sempre stato alle regole in campo e fuori”.
FONTE: HellasVerona.it
Mandorlini accende Verona-Salernitana: “Chiedo aiuto all’arbitro”
BY ANDREA IZZO – JUNE 11, 2011
Alla vigilia della sfida che vale la serie B tra Verona e Salernitana, parla il tecnico dei veronesi che alla domanda “Chi toglierebbe agli avversari” risponde molto sicuro: “Toglierei il loro direttore sportivo che è molto importante!“. Ma non è tutto perchè poi parla anche di aiuti dicendo “Gli aiuti vanno dati alle società sane” e qui un riferimento anche alla situazione della Salernitana che se non passa in serie B rischia molto a livello di bilancio. “Loro sono già stati aiutati, speriamo che aiutino anche noi” conclude ancora Mandorlini.
Dichiarazioni che hanno fatto arrabbiare e non poco la Salernitana che oggi ha replicato con il seguente comunicato stampa:
“In relazione alle inopportune e destabilizzanti dichiarazioni rilasciate ieri nel corso di un incontro con i giornalisti dal tecnico dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini , e riprese oggi da numerosi organi di stampa, la Salernitana Calcio 1919 SpA informa di aver dato mandato ai propri legali di intraprendere tutte le azioni necessarie a tutelare l’immagine e l’onorabilità del club. Nello specifico, la Salernitana Calcio 1919 SpA ha inoltrato un esposto ai competenti organi federali chiedendo che venga aperto un procedimento in sede di giustizia sportiva. Al Consiglio Federale è stata altresì chiesta l’autorizzazione a procedere per via ordinaria“
FONTE: DirettaRadio.it
QUI HELLAS
MANDORLINI: "Rimessa in piedi una stagione nata male, ora ci giochiamo un sogno"
01.06.2011 11:48 di Marco Ambrosi
Andrea Mandorlini, allenatore del Verona, in esclusiva a Radio Sportiva dopo la vittoria per 2-0 sul Sorrento nella gara d´andata del playoff per la promozione in Serie B:
"Siamo riusciti a rimettere in piedi una stagione nata non bene, dalla delusione dello scorso anno. Siamo lì a giocarci un sogno importante, ieri abbiamo vinto ma era solo il primo round: pensando a dove eravamo tre mesi fa, a lottare per i playout, abbiamo fatto un mezzo miracolo. I ragazzi hanno trovato la voglia di rimettersi in gioco dopo la grande amarezza, abbiamo ricompattato il gruppo intorno alla voglia di ribaltare la situazione. La doppietta di Ferrari? Anche lui si è rimesso in gioco, ha patito la pressione di indossare la maglia dell´Hellas, che in Lega Pro c´entra poco: l´emblema dello spirito di questa squadra è proprio lui. Anche io l´ultima serie C l´avevo fatta 11 anni fa, ho fatto come questi giocatori, la mia carriera lo dimostra. In Romania avevo vinto campionato, coppa e supercoppa, il giorno prima dell´esordio in Champions sono stato esonerato: motivi di diversità di vedute, è stata una grande delusione. Il primo mese è stato difficile per me, passare dalla Champions a Verona: adesso sono contentissimo, evidentemente era destino".
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Hellas Verona, Mandorlini: "Restiamo concentrati solo sulla nostra gara"
13.05.2011 18:30
Non spende molte parole il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini relativamente alla tempistica con cui è stato penalizzato il Ravenna. Una sanzione che ridisegna nuovamente la classifica: "Mi sembra una farsa. Restiamo sulle cose serie, ovvero la partita che ci aspetta. Concentriamoci sulla trentaquattresima giornata, che deve garantirci l'accesso ai play-off. Pensiamo a stare bene, inutile dilungarsi su quanto accade fuori dal campo".
Più o meno chiaro chi sarà titolare al "Voltini": "I nomi a disposizione sono molti, nella mia testa dieci/undicesimi sono già definiti. Devo valutare una situazione, per il resto la formazione è fatta. Lasciare molti atleti in tribuna è difficile ma anche bello, affrontiamo gli ultimi giorni della regular-season con tutta la rosa al completo per cui preparatori e staff medico devono essere soddisfatti. Siamo consapevoli, convinti e basta. Andiamo a Crema con la certezza di non aver mai sbagliato Gubbio a parte, al di là dei pareggi o dei ko. Dobbiamo trovare la prestazione, in noi c'è grande voglia di fare".
Negli ultimi 90' si scatenerà il tam-tam degli aggiornamenti dagli altri campi: "Domenica scorsa avevo chiesto aiuto a Mazzola, poi la tensione della nostra gara mi ha portato a guardare i risultati solo dopo il fischio finale".
FONTE: HellasVerona.it
10 Novembre 2010
Mandorlini si presenta: «In C avrei accettato solamente l'Hellas»
L'INTERVISTA. Ha firmato un contratto biennale, porta 3 collaboratori. «Che fatalità. Non ho fatto la Champions, ora sono qui»
10/11/2010
Dopo il «triplete», l'Hellas. «L'unica squadra che avrei accettato in C». Andrea Mandorlini si presenta così alla nuova platea. Tre trofei vinti in un anno con il Cluj in Romania, poi la separazione lo scorso settembre. Adesso inizia una storia tutta nuova. Difficile, in una piazza difficile. Diventata giustamente diffidente. Mandorlini ripartirà dal 4-3-3, modulo che lo ha contraddistinto nella sua storia di allenatore. Avrà poco tempo per imparare come funziona il mondo gialloblù. Perché la strada che porta alla B si è fatta in salita. Ma anche perché le rivali dell'Hellas hanno già guadagnato un discreto vantaggio.
UN SEGNO DAL DESTINO. «Sono fatalista - dice - non ho avuto la possibilità di fare la Champions con il Cluj, ma mi ritrovo qui a Verona. Le vie del calcio sono infinite. So che da parte della piazza c'è grande aspettativa. Abbiamo poco tempo a disposizione per ripartire e provare a scalare la classifica. Cercherò di imparare in fretta di che pasta è fatto questo Verona».
PROGETTO BIENNALE. «Ho firmato per due anni - spiega ancora l'allenatore - in comune accordo con la società. La volontà è quella di riuscire a costruire qualcosa di importante. Il progetto esiste già, io dovrò cercare di valorizzarlo. Il modulo? Ho sempre lavorato sul 4-3-3. Ma adesso devo avere anche il tempo di capire bene le qualità di squadra. Verona, probabilmente, era nel mio destino. Qui è passato dalle giovanili anche mio figlio. Sono un allenatore del Nordest. In passato ero stato a Padova e Vicenza. Considero una bestemmia calcistica vedere l'Hellas relegato in C. Ma adesso conteranno solo i fatti».
RADICI GIALLOBLÙ. «Vorrei mettere radici. Riuscirci vorrebbe dire centrare i nostri obiettivi. In passato non sono mai riuscito a legarmi a lungo con un club, ma c'è sempre una prima volta. Oggi abbiamo bisogno di risultato, di continuità, di credibilità. La mia squadra dovrà accelerare, recuperare il terreno perduto, rimettersi in corsa per un ruolo importante nel campionato. Il compito che mi è stato assegnato non mi spaventa. Fossero state rose e fiori, adesso io non sarei qui. Verona e Verona. E va presa come tale. C'è grande senso di responsabilità da parte mia. Mi rendo conto che adesso la gente pretende solo fatti, punti, vittorie».
LA NUOVA TRUPPA. Il nuovo allenatore avrà il compito di stimolare un gruppo che fin qui è apparso in stato confusionale. «Dovrò stimolarli - sottolinea ancora Mandorlini - . Darò tutto me stesso, pretendo naturalmente massima collaborazione e disponibilità. Conosco già qualcuno: Esposito e Selva per esempio. Esposito era nella mia rosa a Siena, un giovane promosso in prima squadra. Selva l'ho allenato nella mia esperienza in terra emiliana». E proprio con Selva l'allenatore in passato a Sassuolo si era confrontato in maniera molto decisa. «Siamo due tipi molto schietti. Vulcanici. Non ce le siamo mandate a dire». Altra precisazione, sul mercato stavolta. «A gennaio faremo una mezza rivoluzione». Pensiero questo corretto, però, dalla società. Che ha parlato, invece, di «interventi mirati». Due o tre innesti di peso a sentire Martinelli.
LA STRATEGIA. I primi appunti di viaggio. «Dobbiamo cambiare la tendenza - spiega l'allenatore - virare subito, dare un senso diverso al nostro campionato. Credo sia possibile. Penso si possa lavorare bene. La proposta del presidente mi ha convinto subito. La società mi ha cercato con insistenza, ed io ho apprezzato molto. Il tempo non gioca certo a nostro favore, ma in questo momento pretenderò dai ragazzi massima responsabilità. In questi dieci giorni di lavoro dobbiamo sentirci tutti coinvolti, nessuno escluso».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
9 Novembre 2010
La scheda di Andrea Mandorlini, nuovo allenatore dell'Hellas
Un campionato di Serie C2 con lo Spezia dieci anni fa, campionato, Coppa e Supercoppa rumena nella scorsa stagione: questo il palmares
VERONA - Un campionato di Serie C2 con lo Spezia dieci anni fa, campionato, Coppa e Supercoppa rumena nella scorsa stagione: questo il palmares da allenatore di Andrea Mandorlini, a cui è stata affidata questa mattina la conduzione tecnica della Prima Squadra.
Iniziata la carriera con la Manzanese, subentrando a campionato in corso, non riesce ad evitare la retrocessione. Dal 1994 al 1998 è allenatore in seconda col Ravenna, successivamente subentra alla guida della Triestina (C2). Nel ’99 arriva la chiamata dello Spezia, con cui conquista la C1 al primo colpo restando imbattuto. Nel 2002 viene sfiorata la Serie B, sfuggita ai play-off. Nel 2002/03, nonostante un avvio stentato, chiude all’ottavo posto in classifica in cadetteria. Dopo l’esonero con l’Atalanta (2004), subentra come allenatore del Bologna nel 2005, venendo poi esonerato il 5 marzo 2006. Dal dicembre 2006 guida il Padova (in Serie C1/A), terminando la stagione al settimo posto. Come tecnico del Siena viene sostituito da Mario Berretta il 12 novembre 2007, mentre il 7 luglio 2008 passa al Sassuolo neo-promosso in cadetteria. Da novembre 2009 a settembre 2010 conduce il Cluj alla conquista di tutti i trofei nazionali.
Data di nascita: 17/07/1960
Luogo di nascita: Ravenna
Esordio in serie A: 12/09/2004 - Atalanta-Lecce 2-2
Esordio in serie B: 14/09/2002 - Cosenza-Vicenza 2-1
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
9 Novembre 2010
Il ravennate Andrea Mandorlini allenatore dell'Hellas Verona
Dopo l'avventura in Romania alla guida del Cluj, dove ha messo a segno la tripletta (campionato, Coppa nazionale e supercoppa romena), subentra a Giannini sulla panchina gialloblù
Il ravennate Andrea Mandorlini, 50 anni, è il nuovo allenatore dell'Hellas Verona. L’allenatore è reduce dall’esperienza in Romania con il Cluj, dove aveva vinto un campionato; club da cui fu esonerato poche settimane fa dopo un esordio stagionale stentato, proprio alla vigilia delle partite di Champions League. Il tecnico prende il posto dell’esonerato Giuseppe Giannini, che paga il rendimento modesto dei veronesi, che navigano nelle posizioni di retroguardia della classifica.
E' cresciuto come giocatore nel Ravenna, la squadra della sua città, raggiungendo l'apice della carriera nell'Inter, vincendo uno scudetto con Trapattoni, oltre a una Coppa Uefa. Come allenenatore ha cominciato la carriera nel 1993 nei dilettanti, ma già dall'anno successivo l'approdo nel mondo dei club professionisti. Dal 1994 al 1998 è stato allenatore in seconda del Ravenna e, dal 1999, alla guida della Triestina in C2. Di qui in avanti un crescendo: Spezia, Vicenza, Atalanta, Bologna, Padova, Siena e Sassuolo, subentrando ad Allegri.
Dal novembre 2009 lo sbarco in Romania, alla guida del Cluj, dove ha subito vinto lo scudetto; quest'anno è stato esonerato a settembre, dopo appena una settimana e mezza dalla conquista del campionato, oltre alla Coppa di Romania e supercoppa nazionale, in pratica la tripletta del calcio romeno. Ora l'occasione del ritorno nel calcio italiano.
FONTE: IlRestoDelCarlino.it
All'Hellas arriva mister Mandorlini
Il nuovo allenatore dell'Hellas è Andrea Mandorlini, classe 1960, reduce dall'esperienza in Romania sulla panchina del Cluj. Il tecnico prende il posto dell'esonerato Giuseppe Giannini: l'ex regista della Nazionale è rimasto in panchina poco più di cento giorni. «Ringraziamol'allenatore», dice la società, «per il lavoro svolto in questi mesi»
09/11/2010
Verona. Il nuovo allenatore dell'Hellas è Andrea Mandorlini, classe 1960, reduce dall'esperienza in Romania sulla panchina del Cluj. Il tecnico prende il posto dell'esonerato Giuseppe Giannini.
Cento giorni o poco più. È durato meno di quattro mesi il regno del Principe in riva all'Adige. Ieri pomeriggio è arrivato l'esonero di Giuseppe Giannini.
Poche righe sul sito ufficiale per dirsi addio. Magari è solo un arrivederci. «Il Verona rende noto che ha deciso di sollevare il tecnico Giuseppe Giannini dall'incarico di allenatore dell'Hellas - si legge su hellasverona.it alle 13 e 51 - nel ringraziare Giannini e il proprio staff per la dedizione ed il lavoro svolto in questi mesi, la società si riserva di rendere noto nelle prossime ore il nome dell'allenatore al quale verrà affidata la conduzione tecnica della prima squadra».
Fatale la sconfitta di Salerno, la quinta in questa stagione, ma Giannini ha pagato anche i risultati deludenti che ha raccolto nella prima fase del torneo. A un terzo del campionato, dopo dodici partite già disputate, il Verona ha raccolto solo tredici punti grazie a tre vittorie - due in trasferta a Ravenna e Monza - e quattro pareggi.
Partita con tutti i favori del pronostico, la corazzata gialloblù si è presentata ai nastri di partenza forte di un gruppo rinnovato ma di grande qualità, un allenatore che aveva già vinto un campionato con il Gallipoli in serie C, una società pronta a intervenire con investimenti pesanti in campagna acquisti e nell'arco del campionato. Non è andata così. Fin dal precampionato e nelle prime partite del torneo s'è capito che c'era qualcosa che non andava. La squadra non ha mai trovato quella continuità che l'allenatore chiedeva. Nè tattica, nè tecnica, nè caratteriale.
Basta riavvolgere la bobina delle prime partite e balzano subito agli occhi i problemi di Ceccarelli e compagni. Pronti, via. Subito a Pagani. Trasferta delicata dal punto di vista ambientale ma facile, facile sulla carta. Formazione ripescata, gente trovata un po' qua, un po' là, una preparazione superficiale. Succede l'impossibile, il Verona si schiera con il 3-5-2 provato e riprovato in ritiro e nelle prime partite di Coppa ma regala una prestazione impalpabile e si becca due ceffoni in pieno volto. «Ci rifaremo al Bentegodi con il Como», ripetono in coro. Giannini stravolge l'assetto tattico, la squadra crea quattro o cinque occasioni da gol ma nel finale cade davanti ai lariani. Due partite, zero punti. Scatta la contestazione. Ma negli ultimi giorni di mercato Martinelli, Gibellini e Siciliano portano a casa tre «colpi da novanta» - Pichlmann, Hallfredsson e Anderson - negli ultimi secondi delle trattative arriva anche Santiago Vergini, giovane difensore argentino. «Ora la squadra è quella che volevo io», ammette Mauro Gibellini. Ha ragione. A Monza i gialloblù travolgono i biancorossi brianzoli, cinque a uno il risultato finale con un 4-3-1-2 molto brillante, con la coppia Pichlmann e Le Noci in avanti e uno scatenato Berrettoni alle spalle dei due attaccanti. L'Hellas è tornato sulla retta via, ora bisogna continuare con il Sud Tirol al Bentegodi. Un'altra frenata, altoatesini in vantaggio, i gialloblù recuperano con Hallfredsson ma non sanno fare molto di più. Si va a Gubbio, contro una formazione di ragazzini guidati da un ex con il dente avvelenato come Gomez. Giannini ritocca ancora il modulo, tutto sembra funzionare alla perfezione con Esposito che porta in vantaggio l'Hellas ma la reazione degli umbri è micidiale, prima pareggiano poi sorpassano. Giannini è in bilico. Troppa confusione, giocatori che non rendono, i «fedelissimi» che si defilano nei momenti difficili. Martinelli tiene duro. «Avanti con Giannini fino al termine del campionato», sentenzia il patron.
Tutti in ritiro prima della sfida con la Reggiana, si va sull'Appennino emiliano per ritrovare la concentrazione, si parla di un nuovo ritiro per far integrare i giocatori che erano arrivati in luglio e quelli che si sono aggregati strada facendo. Al Giglio Giannini ripropone il tanto caro 3-5-2, la squadra soffre ma strappa un pareggio importantissimo. Una settimana dopo si gioca il posticipo in casa, con la Cremonese di Baroni. Un primo tempo inguardabile, l'Hellas va sotto, rischia di crollare definitivamente, si riprende nel secondo tempo, acciuffa il pari, sfiora la vittoria. È il momento della svolta? Sembra di sì. A Ravenna i gialloblù giocano una partita intensa, determinata, con grande carattere. Giannini riprende in mano la situazione, fa scelte drastiche, si affida ai più giovani, lascia in panchina o addirittura in tribuna i veterani. Pichlmann fa centro, finalmente una vittoria. Tutto bene anche con l'Alessandria al Bentegodi, due a zero finale, arriva anche una vittoria in casa, avanti così. Ma i fantasmi non fuggono mai. Giannini deve fare i conti con infortuni a raffica, inventa una formazione nuova anche a La Spezia, nel primo tempo si soffre, all'inizio della ripresa Le Noci spreca in modo incredibile la palla dell'uno a zero, nei minuti finali i padroni di casa passano su rigore. Una beffa.
Non cambia il copione con il Bassano. Subito il vantaggio gialloblù con Vergini, Verona padrone del campo, una ripresa da cancellare, all'ultimo minuto la rete dei vicentini. Ancora una delusione per il popolo Hellas. Vacilla il trono del Principe, Martinelli e Siciliano ci credono ancora ma tutti capiscono che la partita della svolta è quella con la Salernitana. L'infermeria è sempre affollata, il Verona in emergenza. Giannini deve fare i conti con infortuni e squalifiche, chiede ai suoi ragazzi una prova d'orgoglio com'era successo a Ravenna, a Reggio Emilia. Ma già in settimana si capisce che c'è qualcosa che non va, che qualcuno non lo segue più. All'Arechi va in campo una squadra disordinata, senza carattere, senza la voglia di lottare. Giannini ci mette del suo, l'ultimo tentativo per mandare un messaggio al gruppo? Chissà? Stravolge ancora tutto, prova un 4-2-4 troppo offensivo, con Vriz e Le Noci mandati allo sbaraglio sulla fascia e tanti giocatori fuori ruolo. Ancora una mossa sbagliata. L'Hellas perde anche a Salerno e Martinelli non corre più in soccorso del Principe. Oggi inizia un'altra storia.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it