Data di nascita: | 17/05/1981 |
Luogo di nascita: | Fiumicino (Roma) |
Italiana | |
Ruolo: | Attaccante |
Altezza: | 175 Cm. |
Peso: | 70 Kg. |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Hellas Verona | 2011 - 2012 | B | 20 | 3 | ||
Hellas Verona | 2010 - 2011 | 1^ Divisione | 16 | 2 | ||
Hellas Verona | 2009 - 2010 | 1^ Divisione | 33 | 3 | ||
Bassano Virtus | 2008 - 2009 | 2^ Divisione | 33 | 15 | ||
Bassano Virtus | 2007 - 2008 | C2 | 32 | 12 | ||
Bassano Virtus | 2006 - 2007 | C2 | 33 | 14 | ||
Bassano Virtus | Da Gen. 2006 - 2006 | C2 | 13 | 4 | ||
Grosseto | 2005 - Gen. 2006 | C1 | 12 | 0 | ||
Spal | Da Gen. 2005 - 2005 | C1 | 15 | 0 | ||
Napoli | Da Set. 2004 a Gen. 2005 | C1 | 13 | 0 | ||
Crotone | Fino a Set. 2004 | B | 1 | 0 | ||
Catania | Da Gen. 2004 - 2004 | B | 16 | 3 | ||
Perugia | 2003 - Gen. 2004 | A | 8 | 0 | ||
Perugia | 2002 - 2003 | A | 17 | 0 | ||
Perugia | Da Set. 2001 - 2002 | A | 5 | 0 | ||
Lazio | Fino a Set. 2001 - 2002 | A | 1 | 0 | ||
Lazio | 2000 - 2001 | A | 0 | 0 | ||
Giovanili Lazio | Fino al 2000 | - | 1 | 0 |
Lazio 3-2 Verona Finale Coppa Italia: Gol Berrettoni | Sorrento 1-1 Verona il pareggio di Berrettoni |
NEWS E CURIOSITÀ + - =
L'esterno di scuola Lazio di cui si parlava molto bene agli inizi del 2000 (tra il Dicembre 2001 ed il Maggio 2002 conta 6 presenze ed un gol nella nazionale italiana Under 20) si era poi un po' perso fino al suo approdo al Bassano Virtus nel Gennaio del 2006 quando, forse in preda ad una visione mistica o forse conscio finalmente dei propri mezzi, promise il riscatto e fu di parola realizzando ben 45 gol in 111 partite (con una media di più di 13 gol a stagione nelle ultime 3 stagioni).
Al contrario di quello che ci si potrebbe aspettare Emanuele non è laziale ma romanista e, col Perugia, segnò in Coppa U.E.F.A. (Agosto 2003 nella Wolkswagen Arena di Wolfsburg). Esordì contro lo Sparta Praga con i biancazzurri della capitale il 7 Novembre 2000 e poi quasi un anno dopo la prima ed ultima partita con la Lazio l'8 Settembre 2001 (fonte: InterLog.it)
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Emanuele Berrettoni
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Emanuele Berrettoni (Roma, 17 maggio 1981) è un calciatore italiano, attaccante dell'Hellas Verona.
Carriera
È cresciuto nelle giovani della Lazio. Viste le sue ottime prestazione nella squadra primavera Sven Goran Eriksson, nella stagione 2000-2001, decide di aggregarlo alla prima squadra dove fatica a trovare spazio.
Con la maglia biancoceleste ha debuttato in Serie A, sostituendo al 46' Marcelo Salas il 7 novembre 2000, nella seconda fase di Champions League, nella partita Sparta Praga-Lazio (0-1) disputata al Letenský stadionin. Nella stessa gara è stato sostituito al 92', prima del fischio finale, da Andrea Luciani. Lo stesso anno raccoglie anche due presenze contro l'Udinese nei quarti di finale di Coppa Italia. Nella gara di andata disputata allo Stadio Olimpico di Roma fa il suo ingresso al 65' rilevando Attilio Lombardo. Nella gara di ritorno viene invece schierato titolare e sostituito al 55' da Dino Baggio.
Dal 2001 gioca in Serie A con la maglia del Perugia, nel 2003 con gli umbri sigla il secondo gol (nella vittoria con il Wolfsburg 2-0) in finale di Coppa Intertoto, portando i biancorossi in Coppa UEFA.
Negli anni successivi milita nelle serie minori con il Napoli, la SPAL ed il Grosseto.
Nel 2006 passa nel Bassano Virtus. Disputa quattro stagioni in Serie C2 con la maglia dei giallorossi, realizzando in totale 45 reti. La sua miglior stagione è stata le 2008-2009 nella quale ha messo a segno 15 reti in 33 partite.
Al termine di quella stagione lascia Bassano e passa al Verona, con il quale firma un contratto triennale.[3]. La prima stagione passata alla corte scaligera vede Berrettoni impiegato quasi sempre come titolare. Qui riesce a mettere a segno 3 reti e le sue percussioni ed i suoi assist diventano fondamentali per le manovre offensive dei gialloblù.
Nella stagione 2010-2011 l'attaccante infatti si è infortunato dopo poche giornate ed è rimasto lontano dai campi di gioco per diversi mesi. Il suo ritorno è coinciso con l'inizio di una rimonta in classifica del Verona che scalarono numerose posizioni ottenendo l'ingresso negli spareggi promozione. L'attaccante romano ha dato il suo contributo creando numerose occasioni e segnando 2 reti in campionato, ma soprattutto il fondamentale pareggio nella gara di ritorno della semifinale play-off contro il Sorrento terminata sull' 1-1. Grazie alle sue giocate il Verona quella stagione tornò in Serie B, dopo aver eliminato la Salernitana nella finale degli spareggi promozione.
Nella stagione calcistica 2012-2013 ritorna al Bassano Virtus.
Palmarès
- Competizioni giovanili
Campionato Primavera: 1 Lazio: 2000-2001
- Competizioni nazionali
Campionato italiano: 1 Lazio: 1999-2000
Coppa Italia: 1 Lazio: 1999-2000
Supercoppa italiana: 1 Lazio: 2000
- Competizioni internazionali
Supercoppa UEFA: 1 Lazio: 1999
Coppa Intertoto: 1 Perugia: 2003
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2022-23 + - =
7 Ottobre 2022 - 16:18 Hellas Live Lettura: 1 min.
Primavera, Berrettoni e Rantier in tribuna per Hellas Verona-Torino
Questo pomeriggio al Sinergy Stadium presenti due grandi ex gialloblù per assistere alla sfida tra le squadre di Bocchetti e Scurto.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2021-22 + - =
News
IL PORDENONE CALCIO SALUTA IL DS BERRETTONI: “PER SEMPRE NELLA NOSTRA STORIA”
Il Pordenone Calcio comunica che nella stagione 2022/23 non proseguirà la collaborazione con il direttore sportivo Emanuele Berrettoni, il cui contratto scadrà il prossimo 30 giugno.
Il presidente Mauro Lovisa, il presidente onorario Giampaolo Zuzzi, i soci, il direttore generale Giancarlo Migliorini, il responsabile dell’area tecnica Matteo Lovisa e tutta la Società ringraziano il direttore Berrettoni, la cui figura resterà per sempre nella storia neroverde, per il percorso fatto insieme in questi anni.
Berrettoni è stato giocatore simbolo del Pordenone dal gennaio 2016 al giugno 2019, periodo in cui ha fornito un contributo fondamentale alla crescita della squadra e alla prima promozione in Serie B. Categoria in cui poi, con l’apice della semifinale playoff 2019/20, ha diretto l’area sportiva del Club.
Il direttore Emanuele Berrettoni saluta l’ambiente neroverde: «Ringrazio il Pordenone Calcio per le emozioni di questi intensi 6 anni e mezzo neroverdi. Per me è stata ed è una seconda famiglia, da calciatore prima e da dirigente poi. Insieme abbiamo conquistato la promozione in B e tante altre soddisfazioni nella parte conclusiva della mia carriera, poi mi è stata data la possibilità di iniziare un nuovo percorso professionale subito ad alti livelli. Sarò sempre grato al presidente Mauro Lovisa, ai soci, al direttore generale Giancarlo Migliorini, al responsabile dell’area tecnica Matteo Lovisa, a tutta la dirigenza, i componenti del Club, i calciatori, gli staff tecnici e i collaboratori con i quali ho vissuto giorno dopo giorno questa esperienza oltre che a tutto l’ambiente e i tifosi per il grande affetto ricevuto. Rimarrò sempre legato a questi colori».
FONTE: PordenoneCalcio.com
STAGIONE 2019-20 + - =
Berrettoni: “Martinelli simbolo della rinascita dell’Hellas. A Salerno emozioni fortissime. La carica che ci dava Puliero era unica”
aprile 17, 2020
Nella quotidiana finestra (ore 18) sul profilo Instagram di Hellas Live, ospite l’ex attaccante dell’Hellas Verona, Emanuele Berrettoni, direttore sportivo del Pordenone.
“La mia avventura in gialloblù è stata la più importante della mia carriera. Ricordi indelebili mi legano all’Hellas Verona, come lo spareggio contro la Salernitana che valse il ritorno in Serie B. Ogni tanto la rivedo quella partita, che emozioni… Tante gioie ho vissuto in riva all’Adige ma anche dolori, com’è normale nella vita di tutti i giorni. Con Remondina, al mio primo anno in gialloblù, dopo aver primeggiato per sette mesi, non riuscimmo ad andare in cadetteria. La sconfitta di Marcianise ruppe definitivamente il giocattolo e poi ci fu la gara contro il Portogruaro, col gol di Bocalon che oggi a Pordenone è un mio giocatore, che ci condannò ai playoff contro il Pescara. Poi sappiamo tutti com’è andata a finire… L’anno dopo, iniziammo malissimo con Giannini ma con l’arrivo di Mandorlini cambió tutto a riuscimmo, da quinti, ad andare in Serie B via playoff. E pensare che uno dei giocatori più decisivi di quella fantastica cavalcata, a gennaio doveva cambiare casacca. Nicola Ferrari su l’assoluto protagonista di quella strepitosa rincorsa culminata a Salerno – racconta Berrettoni a Hellas Live – Ho tanti bei ricordi che mi legano alla città ed ai tifosi di Verona. Il presidente Giovanni Martinelli è l’emblema della rinascita dell’Hellas. Ne ho conosciuti pochissimi di uomini come lui, una persona meravigliosa. Tre anni in riva all’Adige e tre playoff? E chi si dimentica l’ultimo, anche se quell’anno lo abbiamo perso non tanto per i rigori non concessi contro il Varese, ma per il pareggio di Bergamo contro l’Albinoleffe. Il Verona di Juric? È una squadra che va forte, che corre e che azzera la differenza con le squadre più forti. Juric lo conosco bene perché abbiamo giocato insieme (Crotone, ndr) sotto la guida di Gasperini. Sa tenere la squadra alta con tantissima intensità. È uno tosto, “cattivo” e la sua filosofia è se corri e ti alleni tanto giochi, mentre se non ti alleni con la giusta intensitá non giochi. Il soprannome Caciola? Puliero era un’icona per i veronesi e la carica che ci trasmetteva già nel tunnel era unica”. Foto zimbio
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2018-19 + - =
Serie C
Pordenone, Berrettoni appende le scarpe al chiodo e diventa dirigente neroverde: “Proseguire in questo club un passaggio naturale”
martedì 21 Maggio 2019 - Ore 13:06 - Autore: Dimitri Canello
Emanuele Berrettoni lascia il calcio giocato. Il numero 10 del Pordenone non sveste però il neroverde: sarà direttore di campo del club, figura di collegamento fra l’area tecnica, squadra e staff. Ad annunciare la decisione è stato oggi lo stesso calciatore (101 presenze e 20 reti con la maglia del Pordenone) in una conferenza stampa svoltasi al centro sportivo De Marchi.
«Dopo 20 anni di carriera fra C, B e A – ha comunicato Berrettoni – è arrivato il momento di nuove sfide. Dopo la vittoria del mio quarto campionato, preceduta da tre playoff e San Siro, ed è un orgoglio speciale farlo a Pordenone, in una piazza dove mi sono trovato benissimo e siamo riusciti – tutti insieme – a realizzare qualcosa di straordinario. Proseguire qui è la naturale conseguenza del percorso fatto in questi anni tre anni e mezzo. Ringrazio la società, la famiglia Lovisa, per la grande fiducia avuta in me, rinnovata ora come “giovane” dirigente. Un’esperienza nuova, che affronto con motivazioni ed entusiasmo».
Il presidente Mauro Lovisa ha evidenziato «le qualità umane di Emanuele. Una persona vera e speciale che in questi anni è stato un trascinatore in campo e nello spogliatoio per le sue doti tecniche e caratteriali. Ora saprà dare al club un contributo fondamentale anche dietro la scrivania. Affiancherà in particolare mio figlio Matteo, responsabile dell’area tecnica, ma sarà in generale un punto di riferimento per tutti vista la sua esperienza».
FONTE: TrivenetoGoal.it
ESCLUSIVA PSB – Berrettoni: “Cosmi bravo e capace. La promozione col Verona? Esaltante”
Da Giacomo Principato il 9 agosto 2018 alle 21:03
Il calcio italiano lo conosce bene. Meglio delle sue tasche? Dopo 20 anni tra i campi è logico che sia così. Dalle gare al sapore di Europa con Lazio e Perugia alle annate in giro per il paese con indosso una maglia e l’obiettivo di segnare. In tal senso di reti gonfiate ne ha viste e fatte tante, specie nelle annate al Bassano Virtus. Le categorie minori sono diventate il suo habitat naturale. Adesso che la sua specie, quella degli attaccanti di razza pura, è a rischio lui non ha alcuna intenzione di smettere, anzi. Emanuele Berrettoni è così, un atipico 37enne che dimostra tale numero solamente all’anagrafe. Contattato dalla nostra redazione, la punta del Pordenone ci ha parlato di sé tra aneddoti, esperienze e considerazioni.
Lei ha fatto parte del Perugia targato Gaucci. L’allora presidente è stato uno dei più grandi protagonisti del calcio italiano, che ricordo ne ha?
“Un presidente sicuramente vulcanico, ma comunque pieno di passione per quello che faceva: a suo modo un visionario. Ha valorizzato tanti ragazzi che venivano da categorie inferiori, riuscendoli a lanciare nel grande calcio con ottimi risultati sia a livello personale che di squadra. Sicuramente un patron che con il suo modo estroso ha fatto del bene al calcio italiano“.
Peraltro lo stesso Gaucci, intorno agli anni 2000, portò in panchina a Perugia un’allora poco conosciuto Serse Cosmi. Con quella squadra vinceste anche una Coppa Intertoto potendo così accedere alla Coppa UEFA…
“Lo stesso Mister Cosmi vedeva cose che gli altri non vedevano. Lanciò degli sconosciuti che nessuno avrebbe potuto immaginare sarebbero andati così bene per il calcio che conta. La partecipazione in Coppa UEFA è stato l’apice della sua gestione“.
Restiamo sul tema Cosmi. La soprende il fatto che attualmente l’allenatore sia senza panchina?
“Si, è un allenatore bravo e capace. L’anno scorso con l’Ascoli è riuscito a raggiungere una salvezza difficile e nel momento in cui arrivò insperata“.
Andiamo avanti con le stagioni e dedichiamoci all’universo dell’Hellas Verona. Nella stagione 2010-11 incappa in un grave infortunio che la relega ai box per qualche mese. Una volta ritornato incide subito nella corsa alla promozione scaligeria in Serie B…
“È stato un anno particolare nel quale abbiamo toccato il fondo e siamo poi risaliti come squadra. Tra le prime gare mi ruppi il ginocchio e saltai tante partite, una volta rientrato eravamo a un punto o due dai play-out ma siamo riusciti a risalire fino ai play-off per poi vincerli: un’esperienza esaltante“.
Al Bassano Virtus vive l’esplosione della sua vena realizzativa, anni molto importanti per lei e per il suo calcio. La fusione col Vicenza ha portato alla scomparsa dal professionismo di questa società che è stata una fetta di storia del calcio veneto…
“Ho ricordi positivi, sono anni in cui ho giocato e segnato tanto. Questa è la squadra con cui ho siglato più reti da quando gioco a calcio. Dispiace che non faccia più parte del calcio professionistico, ma sono sicuro che negli anni a venire ci ritornerà in quanto adesso vi è una società seria e che ha voglia di fare le cose per bene. Lì ho lasciato tanti amici e persone importanti, vado a Bassano quando posso“.
Lei è stato protagonista anche con indosso le maglie di Catania, Lazio, Ascoli, Napoli e non soltanto. La possiamo definire un po’ come un baluardo del calcio nostrano…
“Baluardo? Magari! Quando stai nel mondo del calcio professionistico da 20 anni è logico che cambi tante squadre, specie se da giovane non trovi una realtà in cui si ci trovi bene. La mia fortuna è quella di aver giocato sempre in piazze belle e importanti dove il calcio ha primaria importanza“.
Nel calcio professionistico da 20 anni e da tre a questa parte in quel di Pordenone. Adesso si appresta a vivere una nuova stagione con ambizioni e nuovi obiettivi da raggiungere, nonostante i vari traguardi già raggiunti. Che sensazioni ha?
“L’anno scorso non è andata benissimo, quest’anno vediamo dove possiamo arrivare: non ci poniamo limiti. Bisogna sicuramente cercare di stare tra le prime sapendo che c’è più di una squadra attrezzata meglio e con un budget diverso rispetto alla nostra.”
A livello personale che ambizione si pone?
“Basta stare bene, è la missione fondamentale. Dopo tanti anni ognuno sa quello che può fare e dove può arrivare, l’importante è che a livello fisico riesca a dare continuità a livello di allenamento e partite“.
FONTE: PianetaSerieB.it
STAGIONE 2017-18 + - =
NEWS
Lazio - Verona, Berrettoni: "Non c'è paragone tra le due squadre. Crisi? L'unica medicina è il lavoro"
16.02.2018 13:30 di Annalisa Cesaretti Twitter: @AnneJasey
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Superato il rammarico per la sconfitta di ieri sera in terra romena, la Lazio è pronta a ripartire dal campionato. È ormai alle stelle la voglia di riscatto di Inzaghi e dei suoi ragazzi, che torneranno a concentrarsi sugli avversari che lunedì sera scenderanno in campo all’Olimpico. I dubbi stanno a zero, contro la squadra di Pecchia i biancocelesti devono tornare a vincere. Intanto ai microfoni di RMC Sport ha voluto dire la sua sul monday match della prossima giornata di Serie A il doppio ex Emanuele Berrettoni, ospite oggi di Avanti Lazio (rubrica curata dalla redazione de Lalaziosiamonoi.it): "La Lazio finora ha fatto grandissime cose, è normale avere un periodo di flessione nell’arco della stagione. Non ne farei un dramma. L’unica medicina in questi casi è il lavoro”.
LAZIO – HELLAS – “Sarà una bella partita. La Lazio viene da questo periodo un po’ buio e ha voglia di ripartire e di vincere. La Champions resta lì, a portata di mano. Il Verona si gioca la salvezza e arriverà molto agguerrita all’Olimpico. I ragazzi di Inzaghi sono dei professionisti e sono sicuro che non andranno a sottovalutare l’impegno. In ogni caso non credo ci sia paragone tra le due squadre”.
TURNOVER – “Credo sia naturale che il Mister possa voler dare mezzo turno di riposo a qualche giocatore. La Lazio ha speso tanto in questa stagione, è importante recuperare le energie".
NANI – “Non è facile arrivare nel campionato italiano e adattarsi fin da subito. Non credo che finora abbia fatto male, anzi. Deve solo riuscire a ritagliarsi uno spazio in questa squadra”.
FONTE: LalazioSiamoNoi.it
EX GIALLOBLÙ
L'ex della settimana: Emanuele Berrettoni
25.04.2017 12:30 di Anna Vuerich
Il giocatore: Emanuele Berrettoni è un attaccante romano classe 1981. Preferisce il ruolo di ala sinistra, ma può anche essere impiegato come seconda punta o trequartista. Dal gennaio 2015 è inserito nella rosa del Pordenone, squadra che milita in Lega Pro.
I suoi numeri al Verona: dopo aver trascorso gli anni giovanili nella Lazio, e a parte una parentesi più continuativa al Perugia, Berrettoni non è mai rimasto per lungo tempo nelle diverse squadre con cui stipulava un contratto.
Comincia a stabilizzarsi con il Bassano, dove rimane dal 2006 al 2009. Al termine di questo periodo, l'attaccante romano firma un contratto triennale con l'Hellas Verona, trasferendosi così nella città scaligera.
I suoi inizi in gialloblù fanno ben sperare e diventa presto un incubo per gli avversari, ma nella stagione 2010/2011 deve abbandonare il campo ad inizio campionato per una rottura totale del crociato. Ritornato a giocare a febbraio, sembra dare nuova linfa vitale al Verona, che raggiunge i play-off e infine ottiene la promozione in B.
Nella nuova categoria non riesce ad essere determinante per la società gialloblù e quindi dal 2012 torna a giocare nuovamente per il Bassano.
Perché "ex della settimana": con la maglia del Pordenone, Emanuele Berrettoni sembra essere ringiovanito ed essere tornato ai suoi momenti d'oro. Scatenato e pieno di grinta, dà il massimo ad ogni partita, facendo tremare gli avversari.
Il numero 10 è diventato prezioso per i neroverdi, tant'è che ha già rinnovato il contratto fino al 2018.
Nella partita di ieri però, terminata 1-1 in casa dell’Albinoleffe, Berrettoni non è stato schierato da mister Tedino. Per il Pordenone, i playoff sono già una certezza, quindi è probabile che sia stato deciso di far riposare l’ex gialloblù in vista degli incontri finali più decisivi.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
NEWS
Berrettoni: “Verona-Salernitana, che ricordi”
L’ex gialloblù: “La promozione del 2011 fu nel segno di Giovanni Martinelli”
di Redazione Hellas1903, 25/01/2017, 09:30
Domenica prossima il Verona gioca al Bentegodi con la Salernitana. Una sfida piena di passione che accende subito la memoria e riporta alla finale dei playoff per la B, nel 2011.
Tra i protagonisti in gialloblù, all’epoca, c’era Emanuele Berrettoni, ora in forza al Pordenone.
Intervistato dal “Corriere di Verona” oggi in edicola, Berrettoni dice, parlando di Giovanni Martinelli, patron dell’Hellas all’epoca: “Non riesco a non commuovermi. La sua umanità, i rapporti con noi giocatori: dove lo trovi un presidente così? Nella doppia sfida con la Salernitana c’è stato molto del suo cuore, della sua voglia di combattere, di non mollare mai. Fronteggiava una terribile malattia, eppure era il primo a incoraggiarci. Non ci spaventava l’Arechi. Certo, fu dura: sotto di un gol alla fine del primo tempo, solamente una squadra dall’enorme consapevolezza di sé ce l’avrebbe fatta”.
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2012-13 + - =
Ufficiale: Mancini alla Salernitana, Berrettoni al Bassano
Postata il 31/08/2012 alle ore 18:10
Il centrocampista ceduto a titolo temporaneo, mentre l'attaccante saluta i gialloblù
VERONA - L'Hellas Verona comunica di aver ceduto Manuel Mancini a titolo temporaneo alla Salernitana ed Emanuele Berrettoni a titolo definitivo al Bassano.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
STAGIONE 2011-12 + - =
Berrettoni: "Dispiace moltissimo per Morosini"
Postata il 14/04/2012 alle ore 17:43
L'attaccante gialloblù in sala stampa dopo il fischio finale del match disputato al "Bentegodi" col Bari
VERONA – Emanuele Berrettoni si presenta in sala stampa con il volto soddisfatto per la prova dell’Hellas, ma segnato da un grande velo di tristezza per la scomparsa di Piermario Morosini. “Dispiace molto ricevere notizie del genere. Sono senza parole, mi dispiace moltissimo perché si trattava di un ragazzo giovane. Pratichiamo uno degli sport più controllati, lo stato fisico di un atleta viene monitorato quasi quotidianamente. Non so davvero cosa dire, mi dispiace tantissimo”.
Poi l’attenzione si sposta sul match giocato e vinto dai gialloblù, grazie anche a una rete del numero 27, su calcio di rigore. “I gol personali sono una cosa bella, naturalmente”, sottolinea l'ex Bassano Virtus, “ma al di là di tutto conta la vittoria della squadra. Anche oggi, magari esprimendoci in maniera non brillantissima come in altre occasioni, abbiamo dimostrato di essere un gruppo vincente. Abbiamo affrontato la gara con carattere, rimontando gli avversari e chiudendo il match dopo una manciata di minuti dall’inizio del secondo tempo”.
Proprio la ripresa ha segnato la svolta nella gara dell'Hellas Verona. Cosa è cambiato, nella mentalità, tra primo e secondo tempo? “A dire il vero, nulla in particolare. Siamo tornati in campo consapevoli di poter fare nostra la partita. Abbiamo attaccato fin dalle prime battute, chiudendo di fatto il match in breve tempo. La forza di questa squadra si è vista anche in questo frangente”. L’arma in più della compagine allenata da Mandorlini è proprio questa. Quali nuove convinzioni infonderà nella squadra la vittoria odierna? “A dire il vero, non ci siamo abbattuti dopo la sconfitta di Brescia e non ci esaltiamo oggi. Mancano ancora diverse partite a abbiamo dimostrato di essere lì a giocarci un finale di stagione importante. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa, consapevoli delle nostre capacità”.
Tornando al gol del momentaneo 2-1, infine, c’è anche un’esultanza particolare, con una maglietta mostrata a tifosi e fotografi. “Con una dedica speciale, è vero. Ho voluto ringraziare la mia compagna, Alice, che mi è sempre stata vicina e continua a farlo, soprattutto nei momenti delicati in cui magari non gioco con continuità. Il gol è per lei”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Berrettoni: «Giocare non è stata una sorpresa»
31/03/2012
Di nuovo in campo dopo tanto tempo. Mesi più che settimane, passati spesso ai margini ed in silenzio, lavorando come e più degli altri. Ed è riuscito a farsi trovare pronto alla chiamata del mister Emanuele Berrettoni, protagonista assieme ai suoi compagni dell'ennesima vittoria strappata al Bentegodi. E oggetto dei complimenti di Mandorlini nel dopo gara, oltre che dell'applauso convinto del pubblico del «Bentegodi» alla sua sostituzione nel finale. «Stare fuori non è mai facile, soprattutto in un periodo in cui ti senti bene e a posto fisicamente, oggi ma anche nei mesi scorsi», esordisce l'attaccante gialloblù schierato titolare da Mandorlini contro il Cittadella. «Siamo in tanti in rosa, con molti giocatori di grande valore e qualcuno deve stare fuori per forza. Speriamo di farlo meno in futuro, ma adesso sono solo contento di quello che sono riuscito a dare e di aver risposto alla chiamata del mister centrando una vittoria importante per il Verona».
Una mossa a sorpresa da parte del tecnico gialloblù che ha stupito tutti, tranne proprio Berrettoni. «Sinceramente per me non è stata una sorpresa, in settimana avevamo provato diverse soluzioni e un po' mio aspettavo di giocare», rivela. «Spero e credo di essere riuscito a dare il mio contributo giocando una buona partita, sono molto soddisfatto della prestazione della squadra e della mia». Tre punti importanti per la classifica del Verona, anche se più che guardare gli altri meglio continuare a far risultato come sostiene l'esterno scaligero. «Siamo contenti per il nostro risultato e la nostra gara. Le altre partite le guarderemo, è ovvio, ma senza star lì a sperare o a gufare contro chi sta davanti assieme a noi, manca ancora tanto e quello che conta è che noi continuiamo a vincere».
Con un Berrettoni sempre pronto a scendere in campo per dare un contributo importante alla causa gialloblu. «Sono qui da parecchi anni e capisco di essere un riferimento per diversi giocatori, magari per quelli più giovani o arrivati quest'anno», spiega pensando alla fascia di capitano indossata pochi momenti prima. «Non giocare dispiace sempre, da quando sono rientrato dall'infortunio mi sento bene, dalla partita contro la Lazio in poi, e penso di averlo dimostrato anche contro il Cittadella. Gli applausi del pubblico? I tifosi mi sono stati vicini in ogni momento, la gente apprezza chi dà tutto in campo, chi lotta per la maglia e io in questi tre anni l'ho sempre fatto».
L.M.
Brividi Berrettoni «Bello l'Olimpico, grandi emozioni»
IL PERSONAGGIO. Dopo tre mesi si rivede il fantasista dell'Hellas
«Sono contento per il gol, per il mio ritorno in campo Mi dispiace per questa eliminazione, abbiamo pagato a caro prezzo quella prodezza di Hernanes»
12/01/2012
Se lo immaginava così il suo ritorno all'Olimpico. Il cross dal fondo, lui che brucia il tempo a tutti e che fa gol con un tuffo di testa a filo d'erba. «Non esattamente così - sorride Emanuele Berrettoni - qualcosa non è andato bene alla fine. Prima tutto bello, invece. La rete sotto il settore occupato dai nostri tifosi, l'assist per D'Alessandro che ci ha regalato il pari. Poi però è arrivata quella gran punizione di Hernanes, un episodio che ha rovinato la nostra serata. Peccato, perchè ancora una volta abbiamo dimostrato di essere una squadra vera».
Nessuno poteva immaginare un Verona così, in casa della Lazio, la quinta forza del campionato di serie A. Nemmeno i più ottimisti. L'Hellas ha dimostrato ancora una volta di poter giocare alla pari con tutti, senza abbassare la testa. Un gruppo che Mandorlini ha plasmato a sua immagine e somiglianza, senza primattori, con tanti ragazzi pronti a darsi una mano. All'Olimpico si sono rivisti Esposito e Pugliese, Lepiller e Bjelanovic. Tutti hanno dato il massimo. Da applausi anche il ritorno in campo di Emanuele Berrettoni, fuori da tre mesi dopo l'infortunio patito il 22 ottobre scorso nella partita con la Nocerina.
Il tecnico l'ha mandato in campo nel secondo tempo e lui ha acceso la luce. La qualità non manca, deve ritrovare continuità ma ha dimostrato di avere le carte in regola per regalare dinamismo e fantasia alla manovra offensiva. Un gol, un assist e l'Hellas, dato ormai per spacciato, torna in corsa.
«Una bella soddisfazione perchè questa è casa mia, mi sento a casa - racconta Berrettoni - in tribuna c'erano la mia famiglia e la mia ragazza. Sono contento perchè ho fatto bella figura contro la squadra che mi ha lanciato nel calcio che conta». Un gol che ha rilanciato la corsa del Verona. «Soprattutto abbiamo fatto una bella azione - continua Berrettoni - bravo Hallfredsson, bravissimo Pugliese che ha messo in mezzo un cross perfetto. Ho bruciato il tempo ai due difensori avversari, potevo colpire solo così è andata bene». Grande protagonista anche nell'azione che ha portato alla rete del pareggio firmata da D'Alessandro. «Ho visto Marco partire - aggiunge - ha fatto un movimento perfetto per tagliare la difesa, ho messo la palla nel vuoto. Lui non ha sbagliato, molto freddo anche davanti a Bizzarri». Poteva finire in un altro modo, purtroppo la rete di Hernanes all'ultimo minuto ha condannato l'Hellas. «Per questo non sono completamente felice - sottolinea Berrettoni - ormai ci avevamo preso gusto, stavamo aspettando i supplementari, la Lazio era stanca, faceva fatica a ripartire. Si poteva anche centrare l'impresa. Torniamo a casa soddisfatti per quello che abbiamo fatto contro una grande squadra, purtroppo non siamo contenti ma questo è normale quando si perde in questo modo».
Lunedì riparte il campionato, inizia il girone di ritorno. Il Verona dovrà giocare a Pescara, per vendicare la sconfitta all'esordio, per tenere alle spalle i biancazzurri di Zeman, una squadra che ha regalato spettacolo nella prima parte del campionato. «Sarà una partita molto difficile, una sfida delicata - spiega Berrettoni - perchè la squadra di Zeman ha dimostrato nel girone d'andata di avere grande qualità e un bel giocoma noi stiamo bene, stiamo disputando un'ottima annata, adesso arriva la volata finale. Speriamo di farci trovare pronti e raggiungere la l'obiettivo per la nostra città e i tifosi». Sono arrivati in duemilacinquecento anche a Roma, forse qualcuno di più. «Una sensazione bellissima, vedere così tanta gente all'Olimpico, in trasferta, ti dà una carica incredibile - conclude - però non dimentichiamo che questi tifosi sono incredibili da sempre. Non ci hanno mai abbandonato, anche quando le cose andavano male in C, non possono mancare proprio adesso».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
BERRETTONI (VERONA): “IN B CON RISPETTO E VOGLIA DI FARE LA VOCE GROSSA”
lug 21, 2011 09:56
VERONA – E’ tornato in serie B, che non è un paradiso ma ci va vicino. Emanuele Berrettoni è un ragazzo umile, da sempre una promessa. Sempre in lista d’attesa, sempre in sala d’aspetto. Ora però a 30 anni compiuti, un leader del prossimo Hellas. Mandorlini ci crede. Berrettoni del resto è un suo punto fermo. E lui è pronto a ripagarlo in moneta sonante. Emanuele, ancora una volta un’accoglienza straordinaria da parte dei tifosi. Il giorno dopo la kermesse di presentazione e le polemiche per l’arringa di
Mandorlini ai tifosi l’altra sera in via Sogare conm lo slogan «Ti amo Terrone».
E Berrettoni, ripendando ai tifosi gialloblù, dice. «Non ho parole, davvero. Straordinari. Ci ripenso e mi emoziono. Anche se ormai ci hanno abituato a tutto questo».
La serie B è la scommessa vinta anche da Berrettoni?
«Potete dirlo forte. Io sono stato il primo giocatore a firmare con questa nuova proprietà, il primo mattoncino di un progetto. Dire che ci ho sempre creduto, sarebbe facile. Ma è così. Sapevo tutto di Verona, ancora prima di venire qui. Il calore della piazza, le potenzialità. E ho avuto ragione. Verona era proprio come me la immaginavo. Anzi no, ancora più bella».
Come sarà la sua serie B?
«Un’avventura bellissima. Ci andiamo con rispetto ma anche sapendo di essere una buona squadra. Fatta a Verona avrà un sapore diverso. Se vogliamo anche la B può andare stretta a questa città. Dovremo abituarci alla categoria che sarà durissima se non altro per tutte le partite che ci aspettano. La B è un campionato lunghissimo. Tenere un ritmo alto per tutte quelle partite non è facile».
E’ bello anche ripartire dalla stessa squadra che ha anche conquistato la serie B. Stessa rosa, stesso gruppo, o quasi.
«Lo zoccolo duro del gruppo è quello che c’era anche due anni fa.L’anno scorso abbiamo fatto una cavalcata incredibile e io non dimenticherei neanche chi adesso non è più con noi per tutta una serie di motivi. I contratti scaduti, le strade che si sono divise. Siamo stati tutti importanti nell’ultima stagione».
La sua frase famosa è diventata: li asfaltiamo. Domanda: quanti ne asfalterete in B?
(sorride ndr) «Sarà un po’ più dura quest’anno. Però noi ci proviamo. Non so quanti ne asfalteremo. Ma sono sicuro che daremo del filo da torcere a tutti.
FONTE: Leggo.it
STAGIONE 2010-11 + - =
PRIMO PIANO
BERRETTONI: "NON CI FERMEREMO PROPRIO ORA, GIOCO LA FINALE ANCHE CON UNA GAMBA SOLA"
08.06.2011 15:30 di Redazione TuttoHellas
"Siamo arrivati dove volevamo - analizza sulle colonne di Leggo il fantasista del Verona Emanuele Berrettoni -. Ora ci manca l’ultimo chilometro, che sarà certamente il più duro. Ma non ci possiamo fermare proprio adesso: non falliremo, batteremo la Salernitana". Ha le idee chiare l'ex talento di Napoli e Bassano Virtus, che nonostante le noie al ginocchio operato, assicura la presenza nella finalissima per la Serie B: "Il ginocchio mi fa ancora male - rivela Berrettoni -. Non posso allenarmi come vorrei, anche la scorsa settimana ho avuto dei problemi. Del resto quando hai un infortunio così grave, recuperare non è mai facile. Ma non è questo il momento di fermarsi. In situazioni come questa, la testa conta più delle gambe e le motivazioni fanno miracoli, quindi la finale posso giocarla anche con una gamba sola". Il cuore oltre l'ostacolo per Berrettoni e il suo Verona.
ALTRE NEWS
Verona, Berrettoni: "Raggiunto importante obiettivo"
06.06.2011 12.00 di Redazione TLP per tuttolegapro.com
Fonte: HellasVerona.it
La stanchezza non ferma la gioia di Emanuele Berrettoni, autore di una rete provvidenziale per la qualificazione dell'Hellas Verona alla finale play-off. "Sono molto contento perchè il gol ci ha permesso di andare negli spogliatoi con un risultato di parità ed il morale alle stelle, dopo un inizio difficile con i padroni di casa passati in vantaggio sugli sviluppi di una palla inattiva".
Prima di battere Rossi, l'ex Bassano Virtus ha avuto un'altra occasione per mettere il suo nome sul tabellino dei marcatori: "Forse ho tardato un pò troppo, avrei voluto metterla dalla parte opposta poi un tocco dell'avversario ha condizionato la conclusione".
Tra sette giorni arriva al "Bentegodi" la Salernitana, ed i gialloblù faranno leva sulla grande consapevolezza nei propri mezzi: "Abbiamo dato vita ad una grande prestazione sul campo più difficile della categoria, dimostrando carattere e voglia di centrare un obiettivo davvero importante per tutti noi".
FONTE: TuttoHellasVerona.it
ALTRE NOTIZIE
Hellas, Berrettoni: "A Verona un pubblico straordinario"
30.05.2011 17.06 di Elisabetta Zampieri
Intervenuto in diretta a Sky Sport 24 Emanuele Berrettoni ha commentato la grande cornice di pubblico che ieri ha seguito la vittoria del Verona sul Sorrento: "Giocare davanti a quasi 20.000 spettatori è una sensazione straordinaria. Certo il Chievo gioca in serie A ma Verona è quasi tutta dell'Hellas, è una cosa che si avverte in ogni angolo della città. Il pubblico di ieri non è un caso, gli abbonati sono quasi 10.000 e quest'atmosfera la viviamo tutte le domeniche".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas, Berrettoni: “Pronti per un gran finale”
13/04/2011
L’infermeria gialloblù va via via svuotandosi, ed Andrea Mandorlini ha maggiori possibilità di scelta. “Avere a disposizione più uomini possibili permetterebbe al mister di decidere la formazione migliore”. Questo il pensiero di Emanuele Berrettoni, intervenuto in occasione dello spazio interviste. Contro la Salernitana Nicola Ferrari ha fatto la differenza, mettendo lo zampino sull’autorete di Peccarisi e segnando il penalty del 2-1: “Negli ultimi due mesi si è rivelato un valore aggiunto, speriamo non si fermi, ma che continui su questi livelli”.
Il tecnico romagnolo è stato degnamente sostituito da Roberto Bordin: “Prepara talmente bene la gara in settimana che quando arriva la domenica sappiamo già cosa fare. Il secondo ha le sue stesse idee e sa come dirigerci, non c’è problema. Per noi, meglio averlo in panchina”.
Mantenere la media inglese significherebbe per Ceccarelli e compagni il raggiungimento dei play-off: “Vincere in casa e pareggiare in trasferta garantirebbe l’accesso agli spareggi-promozione, ma nessuno di noi gioca mai per il pari. Andiamo in Campania per centrare i tre punti”.
Molte le dirette concorrenti, con la Reggiana prima inseguitrice: “La classifica è talmente corta che ogni giornata è caratterizzata da qualche sorpresa. Pensiamo solo a noi stessi per raggiungere più successi possibili”.
Fonte: Ufficio Stampa Hellas Verona
FONTE: HellasVerona.it
ALTRE NEWS
Hellas Verona, Berrettoni: "Nessuno di noi gioca mai per il pari"
12.04.2011 20:00 di Valeria Debbia
Fonte: Ufficio Stampa Hellas Verona
L'infermeria dell'Hellas Verona va via via svuotandosi, ed Andrea Mandorlini ha maggiori possibilità di scelta. "Avere a disposizione più uomini possibili permetterebbe al mister di decidere la formazione migliore". Questo il pensiero di Emanuele Berrettoni, intervenuto martedì pomeriggio in occasione dello spazio interviste.
Contro la Salernitana Nicola Ferrari ha fatto la differenza, mettendo lo zampino sull'autorete di Peccarisi e segnando il penalty del 2-1: "Negli ultimi due mesi si è rivelato un valore aggiunto, speriamo non si fermi, ma che continui su questi livelli".
Il tecnico romagnolo è stato degnamente sostituito da Roberto Bordin: "Prepara talmente bene la gara in settimana che quando arriva la domenica sappiamo già cosa fare. Il secondo ha le sue stesse idee e sa come dirigerci, non c'è problema. Per noi, meglio averlo in panchina".
Mantenere la media inglese significherebbe per Ceccarelli e compagni il raggiungimento dei play-off: "Vincere in casa e pareggiare in trasferta garantirebbe l'accesso agli spareggi-promozione, ma nessuno di noi gioca mai per il pari. Andiamo in Campania per centrare i tre punti".
Molte le dirette concorrenti, con la Reggiana prima inseguitrice: "La classifica è talmente corta che ogni giornata è caratterizzata da qualche sorpresa. Pensiamo solo a noi stessi per raggiungere più successi possibili".
FONTE: TuttoLegaPro.com
ALTRE NEWS
Hellas Verona, Berrettoni: "Possiamo cambiare la storia"
26.03.2011 09.00 di Valeria Debbia per tuttolegapro.com
Fonte: Ufficio Stampa Hellas Verona
La sfida in programma domani tra Bassano Virtus e Hellas Verona ha grande valore per Emanuele Berrettoni, uno degli ex di turno. Superate le difficoltà nate dopo il ko dello scorso settembre, l'attaccante romano valuta positivamente la propria condizione attuale: "Sto abbastanza bene, dopo l'infortunio e le prime gare ufficiali il ginocchio risponde bene. Un piccolo calo credo sia fisiologico a seguito di vari mesi di inattività. Mi sto allenando con impegno, spero di tornare in forma prima possibile".
In maglia giallorossa tre campionati e mezzo, caratterizzati da belle soddisfazioni: "E' stata una grandissima storia, direi perfetta. Conservo bei ricordi, sono felice di tornare al "Mercante". Ma anche l'avventura gialloblù è molto bella, nonostante un triste finale nella scorsa stagione. Abbiamo la possibilità di cambiare la storia, speriamo di riuscirci".
Gli avversari cercheranno di vendere cara la pelle, con la speranza di fare uno sgambetto ad un Hellas galvanizzato dal successo centrato con lo Spezia: "Fanno della grinta e della determinazione le proprie armi migliori, dovremo mettere in campo la nostra tecnica, unita alla voglia di raggiungere un obiettivo importante".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Berrettoni promette: “Verona sono tornato”
28/01/2011
SANDRA’ - Il rientro in campo di Emanuele Berrettoni va via via avvicinandosi: l’attaccante ha iniziato a lavorare col resto del gruppo e presto sarà a completa disposizione di mister Mandorlini. “Sono stati quattro mesi un pò particolari, in cui ho cercato di lavorare sodo per rientrare prima possibile. Non è facile seguire i compagni da fuori e sentirsi impotente rispetto agli eventi. I problemi sono stati diversi, inizialmente ci siamo portati dietro la delusione dello scorso anno, durante la stagione i tanti infortuni non hanno facilitato il nostro cammino. La squadra ha le qualità fisiche e morali per riprendersi in tempo”.
L’ex Bassano Virtus subì il ko in occasione della gara d’andata col Gubbio, prossimo avversario degli scaligeri:
“Purtroppo mi ricordo tutto di quella domenica, ora si riparte. Ci vorrà un pò di tempo per recuperare la condizione ma sono più fiducioso rispetto al passato recente. Quando accadono infortuni così gravi va valutata la reazione del ginocchio quotidiniamente. Non stabilisco una data precisa per il rientro”.
Il suo ritorno garantirebbe maggior qualità al gruppo, come sottolineato spesso dagli addetti ai lavori:
“Le responsabilità non mi hanno mai messo paura, altrimenti non sarei mai venuto qui. Sono felice di sapere che ci sono stima e considerazione nei miei confronti, spero di ripagare tutto ciò”.
Un’ultima battuta dedicata a chi gli è stato vicino nelle difficoltà:
“La mia famiglia mi ha dato una grossa mano, oltre alle persone che mi hanno curato all’Isokinetic ed allo staff medico gialloblù. Tutto l’ambiente ha fornito grande sostegno”.
Fonte: Ufficio Stampa Hellas Verona
FONTE: HellasVerona.it
HELLAS VERONA . BERRETTONI :"GRANDE FIDUCIA NEI MEI COMPAGNI"
1° Div. Girone A
Giovedì 07 Ottobre 2010
L'attaccante romano si è raccontato ad Hellas Verona Magazine dopo l'infortunio di Gubbio, che lo terrà fuori per diversi mesi
VERONA - In un'intervista pubblicata sul magazine ufficiale dell'Hellas Verona, distribuito in occasione della gara con la Cremonese, Emanuele Berrettoni ha reso note le sensazioni che caratterizzano il suo periodo attuale.
Per un atleta che ha collezionato 131 presenze nelle ultime 4 stagioni, stare lontano dal terreno di gioco per diverso tempo non è sicuramente semplice. Questo è quanto accade a seguito dell'infortunio di Gubbio, dello scorso 19 settembre. Il ritorno in campo è previsto tra 4-6 mesi: “Dopo vari campionati sono costretto a prendermi un riposo forzato. “Mi dispiace, quello attuale è un momento delicato ed un pò particolare, tuttavia sono convinto che i miei compagni ce la metteranno tutta per incanalare i risultati verso la giusta direzione”.
La vita di un calciatore è fatta di giornate ben definite dal punto di vista degli impegni: “Ora mi aspetta il percorso di riabilitazione, affronterò fisioterapia e ritmi di lavoro più intensi rispetto alle mie abitudini, sia fisicamente che psicologicamente. Probabilmente lo sforzo sarà superiore, nel corso della mia carriera non sono mai incappato in problemi di questa entità”.
L’attaccante ha capito immediatamente che l’infortunio sarebbe stato grave, per lui trauma contusivo distorsivo al ginocchio destro con distrazione del legamento collaterale laterale ed una lesione parziale del crociato anteriore: “L’avversario entrò in scivolata, io cercai di evitarlo. Il dolore fu subito forte, qualcosa si ruppe, purtroppo interessando i legamenti. In tribuna, dietro le panchine, c’erano i miei genitori. Mi è dispiaciuto che una cosa così accadesse proprio di fronte a loro”.
Diversi i messaggi di pronta guarigione inviati da amici, colleghi e tifosi, ma tra tutti Berrettoni tiene a sottolineare un fatto in particolare: “Nell’ambiente calcistico certi gesti sono rari. Ho apprezzato davvero la visita del presidente Martinelli, venuto in ospedale a trovarmi per farmi sentire la sua vicinanza. Mi ha fatto particolarmente piacere, non è una cosa da tutti”.
FONTE: IlGiornaleDelloSport.net
ALTRE NEWS
Verona, infortunio Berrettoni: intervento riuscito
24.09.2010 22:00 di Valeria Debbia
Fonte: Ufficio Stampa Hellas Verona
L'attaccante del Verona Emanuele Berrettoni è stato operato questo pomeriggio, presso l'Ospedale Sacro Cuore di Negrar in provincia di Verona, a seguito dell'infortunio riscontrato nel corso della gara col Gubbio.
L'intervento, effettuato dal Prof. Zorzi, è perfettamente riuscito. Per l'attaccante qualche giorno di degenza, prima di procedere con la riabilitazione.
FONTE: TuttoLegaPro.com
STAGIONE 2009-10 + - =
- Flop a Napoli... (fonte: PianetaNapoli.it - 4 Settembre 2009)
EMANUELE BERRETTONI, L’AQUILOTTO CHE NON VOLA.
Emanuele Berrettoni nasce a Roma il 17 Maggio 1981sotto il segno dei Gemelli. Cuore biancoceleste fin da bambino, Emanuele compie i primi passi nelle giovanili della Lazio stregando il tecnico Bollini fino ad approdare in prima squadra nella stagione 2000-2001 per volere di Sven Goran Eriksson. Attaccante esterno di tecnica e velocità capace di saltare l’uomo per fornire assist preziosi senza dimenticare il fiuto del gol; descrizione che, stando alle statistiche, sembrano ben lontane dalle sue reali qualità. L’esordio in maglia laziale, cade in Champions League contro lo Slavia Praga, per poi ripetersi con Coppa Italia contro l’Udinese. Unico ricordo di lui, però, è un gol siglato ad Atene dove lo stesso Berrettoni ammetterà di “aver cercato solo il cross sul primo palo”. Mascherando la puzza del bidone sotto un più etico “maturare altrove”, Berrettoni finisce al Perugia dove resterà per tre stagioni contando 30 presenze e la bellezza di…zero gol. Nel Gennaio 2004, però, sembra rifarsi in Sicilia con la maglia del Catania: sei mesi con 16 presenze e i primi 3 gol da professionista; ciò nonostante anche il Catania lo scarta e il piccolo aquilotto si trasferisce al Crotone. Più che un trasferimento sembra una piccola vacanza poiché resta in maglia rosso – blu solo per il periodo estivo prima di essere investito dall’occasione della sua vita: Napoli. Pierpaolo Marino ha fretta. Deve mettere su una “squadra” in pochissimi giorni e nella fretta di scavare tra i defraudati di sogni pesca anche lui, Emanuele Berrettoni. Alla città partenopea, però, bastano sei mesi e 13 presenze per capire che c’è un limite anche nei supersconti, così nel Gennaio 2005 è dirottato a Ferrara per indossare 15 volte la maglia della Spal senza lasciare l’ennesima traccia. A Napoli, comunque, un piccolo ricordo è riuscito a tracciarlo: domenica 31 Ottobre 2004, al San Paolo arrivano i nero – verdi del Chieti, occasione più unica che rara. Quello è forse il giorno più infausto del nuovo Napoli sconfitta per 2 a 1 fra le mura amiche; Berrettoni riuscì, anche stavolta del tutto involontariamente, ad insaccare il pallone dopo un rimpallo con un difensore avversario a porta vuota. Ma il direttore di gara annullò l’esultanza rabbiosa del “bomber” di Fiumicino ravvisando un fallo di mano.
Nell’estate del 2005 arriva al Grosseto, dove finalmente riesce a chiudere la stagione lì dov’è iniziata: 11 presenze e zero gol lasciando rimpianti un po’ ovunque. Altra stagione, altra maglia, altro giro. Stavolta ricomincia dalla Serie C2 con la Bassano Virtus; sbalordendo tutti (compreso i più scettici): 78 presenze e 32 gol, incredibile! Trascinatore, stella e uomo squadra, tutto in un sol colpo per il passerotto che sognava di essere la grande aquila. Raccoglie la stima un po’ ovunque, soprattutto quella di Nereo Bonato, direttore sportivo dell’Hellas Verona, pronto a fare qualsiasi cosa pur di portarlo in gialloblù. Ci riesce nel Gennaio scorso affidandogli le chiavi dell’attacco veronese e forse anche un po’ della propria credibilità. Berrettoni, comunque, ha iniziato più che bene la stagione con l’Hellas siglando subito una doppietta in Coppa Italia. Fanno rumore le sue dichiarazioni: “Qualche rimpianto ce l’ho anche, ma quello che ho ottenuto è quello che ho meritato”, magari potessero parlare i rimpianti di altre sei società…
Fabio D'Alpino
- I saluti al Bassano Virtus... (fonte: Sport.BassanoNet.it - 17 Giugno 2009)
Applausi: si congeda il “Genio”. Berrettoni: “Il mio amore per Bassano non verrà mai meno ma era giusto cambiare. Un grazie di cuore a tutti”.
Ci sono tanti giocatori in grado di lasciare di sé un buon ricordo ma solo alcuni sono in grado di segnare un’era. A Bassano del Grappa c’è stato un calciatore capace di lasciare un segno indelebile nella mente e nei cuori di tifosi, compagni e addetti ai lavori. Stiamo parlando di quello che dal gennaio 2006 è il proprietario indiscusso della casacca numero 10 del Soccer Team: Emanuele Berrettoni. Troppi i gol, ben 45 in 111 presenze in giallorosso, troppe le magie e le prodezze in un campionato (soprattutto quest’anno) spesso avaro di giocatori di elevata caratura tecnica. Attaccante superbo, capace di risolvere da solo le partite, un lusso per una categoria come la Seconda Divisione puro godimento per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di vederlo calcare il terreno del “Mercante”. Non a caso un illustre collega gli ha assegnato il soprannome di “Genio”. Non a caso lo hanno corteggiato a lungo formazioni di una e due categorie superiori. Non a caso Ezio Glerean si spese così tanto per portarlo in giallorosso. Non a caso i lettori di bassanonet l’hanno indicato, con un vero e proprio plebiscito (il 75 per cento di preferenze uniche), come “miglior giocatore della stagione 2008/09” . Tenendo conto delle debite proporzioni, si può affermare che come la Milano rossonera si duole per la cessione di Kakà al Real Madrid i supporters bassanesi possono rammaricarsi per il passaggio di Berrettoni al Verona, tale era infatti il peso specifico del fantasista di Fiumicino nell’economia del club di Renzo Rosso. Sostituirlo sarà difficile sia per il responsabile del calciomercato sia per quell’attaccante che la prossima stagione dovrà sopportare il peso di una maglia così pesante.
Berrettoni torna così in Prima Divisione, a vivere un calcio decisamente più affascinante e confacente alla sua caratura di quello che si lascia alle spalle, in una piazza storica e gloriosa come quella gialloblù dell’Hellas Verona: -“Ho fatto la mia scelta in perfetta sintonia con la presidenza che ha avallato la mia decisione capendo le mie esigenze. Quando ho accettato di venire in C2 l’ho fatto perché convinto da Glerean sposando appieno il progetto. Sono convinto di aver dato il massimo ma, onestamente, ormai il mio tempo qui era passato. La scelta di Verona è stata dettata, oltre che dall’attrattività una piazza che meriterebbe anche la serie A, anche dal piano di crescita prospettatomi. Per giocare nella squadra scaligera ho anche rinunciato ad offerte provenienti dalla serie B”. Il prossimo Bassano è ancora avvolto nel mistero. Il team che dovrà ritentare la scalata alla Prima Divisione verrà pensato e costruito solo dopo l’annuncio del nuovo direttore generale. Ma Berrettoni ci tiene a rassicurare l’ambiente: -“Io credo che i tifosi giallorossi devono stare tranquilli e fidarsi di una proprietà che non ci ha mai fatto mancare niente. Posso dire che ci saranno persone altamente competenti che si prenderanno cura di questa società e che costruiranno una squadra che sarà sicura protagonista anche nella prossima stagione”.
Il futuro è tinto di gialloblù ma non si possono cancellare con un colpo di spugna tre anni e mezzo nella squadra che lo ha rilanciato e in una città che lo ha accolto a braccia aperte: -“Di Bassano, della sua gente e delle persone con cui ho condiviso tanti momenti mi mancherà tutto. Qui ho vissuto il periodo più bello della mia carriera da professionista, nonostante non sia arrivata quella promozione che avremmo sicuramente meritato. E cosa ancor più importante ho incontrato tantissimi amici che resteranno anche quando smetterò di giocare. Voglio che la gente sappia che qui lascio un pezzo del mio cuore, che voglio bene a tutti a partire dal patròn fino all’ultimo dei tifosi”. In questi tre anni e mezzo ci sono stati momenti più o meno felici ma Berrettoni fa fatica ad indicare una particolare partita da ricordare: -“Dalla prima partita con la Valenzana all’ultima con il Giulianova, dal primo gol contro la Biellese fino all’ultimo a San Giovanni Valdarno ricordo tutto con grande affetto. Compresi i momenti negativi che mi hanno fatto crescere e maturare come uomo”. L’attaccante ci tiene a ringraziare tutti ma dedica un pensiero particolare ad Ezio Glerean: -“Il mister mi ha dato tanto sia sotto il profilo professionale che dal lato umano. Non posso che essergli riconoscente, è stato lui a volermi fortemente, mi ha fatto sentire grande fiducia, mi ha messo a mio agio facendomi giocare nella posizione a me più adatta. Se sono tornato nel calcio che conta grande merito è suo, oltre che di questa società. Eppoi lasciatemi essere orgoglioso soprattutto di quanto fatto l’anno scorso: ai miei nipotini potrò raccontare di aver giocato in una squadra che ha espresso il calcio più bello della C2 in quel periodo, dove i quattro attaccanti hanno siglato complessivamente quasi sessanta gol, cosa che ritengo non sia mai capitata nel calcio professionistico, e che avrebbe strameritato di ottenere la promozione”.
Per chiudere un ultimo sguardo alla stagione appena conclusa: -“La squadra, dopo la scossa portata da Roselli, è tornata ad esprimersi secondo le sue potenzialità ma anche quest’anno ci ha detto male. Sfido chiunque, che abbia visto la partita di Giulianova, a dire che non era il Bassano la squadra che meritava la finale. Loro, e mi riferisco anche ai tifosi, hanno usato tutti i mezzi per fermarci perché se avessero affrontato la partita normalmente avrebbero di sicuro perso e anche pesantemente”.
Grazie di tutto e buona fortuna, numero 10.
- Il primo colpo del DS Bonato... (fonte: La Nuova Ferrara - 13 Giugno 2009)
Berrettoni al Verona.
FERRARA. Il primo colpo di mercato di Nereo Bonato, nuovo d.s. del Verona, è rappresentato dall’ex biancazzurro Emanuele Berrettoni, svincolatosi dal Bassano. Intanto, il Novara vorrebbe Cossentino, Mazzotta e Misuraca dalla Primavera del Palermo. In Seconda Divisione, l’ex allenatore spallino Cesare Discepoli è il nuovo mister della Pro Belvedere Vercelli.
PRIMA DI VERONA + - =
- Trascinatore coi giallorossi veneti... (fonte: Sport.BassanoNet.it - 9 Novembre 2008)
Il Bassano si aggrappa a Berrettoni.
Giallorossi sotto di due gol già al 16°. Il numero dieci sale in cattedra, accorcia le distanze e trascina i compagni. Il 2-2 finale è opera di Zubin.
Santa pazienza. È quella che devono portare i tifosi accorsi oggi al “Mercante” per veder ripartire definitivamente la squadra cittadina dopo il blitz di Rovigo. Tutto rinviato a tempi migliori. Il Soccer Team non riesce a prevalere sul Gubbio e, anzi, rischia forte di capitolare. Sono la forza dei nervi e il talento di Emanuele Berrettoni a risollevare la truppa. Il pareggio è raggiunto in inferiorità numerica, per l’espulsione di Rondon, a pochi minuti dal termine...
- Col Bassano fu di parola! (fonte: TuttoMercatoWeb.com - 11 Luglio 2006)
"Bassano sarà il mio rilancio".
Microfoni aperti per Emanuele Berrettoni (25), attaccante romano appena acquistato a titolo definitivo dal Bassano Virtus, formazione di Bassano del Grappa (Vi) facente parte del campionato di C2. Emanuele ha alle spalle una carriera già abbastanza lunga: dopo le giovanili nella Lazio e l'esordio in massima serie l'8 settembre 2001 contro il Perugia, gli umbri lo accolgono per tre stagioni permettendogli di prendere confidenza con la serie A. Poi è la volta di Catania, Crotone, Napoli, Spal, Grosseto e appunto Bassano Virtus.
Il Bassano ha creduto in te acquistandoti definitivamente dopo sei mesi molto proficui in prestito, con 4 reti in 13 gare. Consideri questa tappa un punto di partenza?
"Di ri-partenza, speriamo, dopo le ultime stagioni non andate benissimo".
Cosa ti ha convinto ad accettare il team giallorosso?
"Qui si sta bene, inoltre ho una certa riconoscenza verso l'allenatore e la società che mi hanno dato fiducia"
E' vero che ti ha cercato anche la Spal?
"Lo scorso gennaio sì, ma questa volta non ho avuto notizie a riguardo. Comunque io volevo restare in veneto"
Cosa non è andato bene a Grosseto?
"Finchè c'è stato Allegri non ho avuto problemi, poi, una volta arrivato Benedetti, ho giocato molto meno".
Ti faccio tornare con la memoria ad uno dei momenti più belli della tua vita da calciatore. Wolkswagen Arena di Wolfsburg, agosto 2003, il tuo goal che ha aiutato il Perugia ad entrare per la prima volta in Uefa
"Ricordo tutto, dall'entrata allo stadio, al goal di Tedesco, fino alla mia realizzazione nel finale, è stato bellissimo"
Raccontaci il tuo goal...
"C'è stata una discesa di Diamoutene, il passaggio di Vryzas e infine il mio tiro dal limite, di prima intenzione".
Veniamo alle cose meno belle. Il tuo cuore è rimasto presumibilmente a Roma, e la Lazio rischia di avere gravi conseguenze dagli imminenti giudizi di primo grado nel Maxiprocesso. Cosa provi in questi giorni?
"Veramente io tifo Roma (colpo di scena, ndr), anche se sono legato alla squadra dove ho svolto la trafila delle giovanili. Se dovesse finire in B mi dispiacerebbe, ma comunque se qualcuno ha sbagliato, e questo viene dimostrato, è giusto che paghi".
- Gli è stato dedicato addirittura un blog! (fonte: EmanueleBerrettoni.BlogSpot.com - 31 Agosto 2005)
Emanuele Berrettoni.
Berrettoni durante la partita Pistoiese-Grosseto è riuscito a dimostrare di essere un giocatore dotato di talento e buone pretsazioni... Anche se spesso criticato, disputando quella partita, ha dimostrato che accordandogli fiducia e tempo per ambientarsi riesce a disputare ottime partite come già ha fatto in passato con il Catania segnando 3 magnifici gol da vero professionista... Speriamo che presto riuscirà ad esprimere le sue capacità calcistiche dando "uno schiaffo morale" a tutti coloro che non hanno mai creduto in quelle che in realtà sono le sue doti calcistiche... BUONA FORTUNA MITICO BERRY!!!
- I tempi grami di Napoli (con Ventura) (fonte: CalcioCampano.com - 2004)
"Andate a lavorare".
Al San Paolo tornano i fantasmi: la squadra di Ventura si fa infilare da un Chieti sorprendente; i tifosi incendiano i sediolini e contestano i calciatori. Tutti in ritiro a Paestum
- Nazionale Under 20 ad inizio carriera... (fonte: FIGC.it)