#JuventusVerona + - =
RECAP
Mister ALLEGRI si attiene alle dichiarazioni della vigilia per quest'ultima gara del campionato 2017-18 che festeggerà il settimo tricolore di fila per la JUVE e l'addio di BUFFON alla squadra con la quale ha ottenuto i successi più prestigiosi della sua lunga carriera. Gigi difenderà quindi per l'ultima volta i pali delle Zebre allo 'Juve Stadium' in mediana PJANIC sarà sostenuto da MARCHISIO e STURARO mentre davanti sarà MANDZUKIC il riferimento tra DYBALA e DOUGLAS COSTA.
Ultima in gialloblù anche per mister PECCHIA che fa fronte alle varie defezioni (per infortunio o presunto tale) confermando il 4-3-3 con SOUPRAYEN centrale di sinistra accanto a CARACCIOLO, FARES e FERRARI sulle esterne, RÔMULO in mediana con DANZI e FOSSATI, AARONS nel terzetto d'attacco dal primo minuto con CERCI e MATOS...
Commovente il giro della curva di BUFFON dopo il riscaldamento e l'abbraccio ad ogni tifoso 'a portata' e impressionante il boato dei tifosi bianconeri a celebrare il 7° scudetto di fila e l'ultimo saluto al portiere fuoriclasse #UN1CO.
Quasi 200 i tifosi scaligeri allo Juve Stadium (in giacca e cravatta per ironica protesta nei confronti del prezzo dei biglietti) nonostante i giochi siano ormai tristemente fatti e le ultime penose prestazioni gialloblù.
Si parte agli ordini del signor Pinzani della sezione AIA di Empoli.
VERONA INTRAPRENDENTE
I gialloblù liberi da pensieri giocano in maniera intraprendente e, approfittando del clima non certo concentrato in casa Juve, cercano trame che in rare occasioni si sono viste in quest'annata: Al 16° FARES ne salta due e va al tiro dal corridoio di sinistra, pericoloso il suo tiro a giro di destro sul secondo palo e come sempre all'altezza anche la risposta di BUFFON in tuffo a deviare...
DOMINIO JUVE
24° DYBALA va alla conclusione dal limite: Tiro forte ma centrale, facile per NICOLAS raccogliere...
26° Scambio veloce al limite dell'area tra MANDZUKIC e DYBALA con l'argentino che va ancora alla conclusione a lato di pochissimo.
32° DOUGLAS COSTA scende a sinistra, evita in velocità un paio di gialloblù e scarica in porta: NICOLAS devia in tuffo. L'azione prosegue con la palla che finisce a DYBALA, il fantasista juventino la rimette in area per MANDZUKIC che con una girata volante la mette sotto la traversa: NICOLAS con scatto felino la alza sopra la traversa!
40° Gran numero di DYBALA in area sul centrosinistra: Paulo prova un pallonetto improvviso che sbatte sulla traversa ed esce!
1-2 BIANCONERO, GAME OVER AD INIZIO RIPRESA
La JUVE passa dopo circa 5 minuti nella ripresa: I padroni di casa battono corto su DOUGLAS COSTA il secondo calcio d'angolo in pochi secondi, il brasiliano in prestito dal BAYERN tira in porta dal vertice destro, NICOLAS ribatte ma non trattiene e RUGANI brucia tutti sul tempo insaccando sottomisura!
7° Calcio di punizione per la JUVENTUS dal limite in zona leggermente decentrata a sinistra, la barriera gialloblù sembra posizionata da Paperino e per PJANIC è un gioco da ragazzi scavalcarla e battere NICOLAS (che non si muove nemmeno) sulla sua destra!
LAMPO DI CERCI, NIENTE RECORD DI CLEAN-SHEET PER LA JUVE
30° RÔMULO infila una volta di più il corridoio di destra a tutta birra, palla rasoterra in mezzo all'area dove CERCI anticipa netto RUGANI e buca PINSOGLIO che ha sostituito BUFFON da 13 minuti! Il gol di Alessio sottrae ai bianconeri il record assoluto di partite giocate senza subire gol in una stagione, la JUVE si ferma a 22 (record comunque uguagliato).
BUFFON TERMINA IL GIRO DI CAMPO, NESSUNO SEGUE PIÙ LA GARA...
Da lì in poi seguire le azioni in campo è abbastanza inutile, lo spettacolo vero è fuori dal campo con BUFFON che saluta i propri tifosi...
Ciononostante il VERONA, ringalluzzito dal gol inatteso, sembra credere al pareggio e prova a raddrizzare la partita.
Al 34° e al 36° doppio tentativo di MARCHISIO dalla distanza: Sul primo NICOLAS si rifugia in angolo, il secondo va fuori di poco dall'incrocio dei pali a sinistra del portiere scaligero.
38° Altro corner juventino, BEARZOTTI (entrato ad inizio del secondo tempo al posto di CARACCIOLO) salta a braccia larghe e, girato di spalle, ferma con il braccio sinistro la conclusione in mischia di MANDZUKIC; inevitabile il penalty assegnato dal signor Pinzani. Alla battuta va LICHTSTEINER che angola bene sulla destra ma NICOLAS aspetta fino all'ultimo poi si butta ed elimina il pericolo intercettando la palla in tuffo!
48° PETKOVIĆ riassume la stagione scaligera nell'ultima azione della partita saltandone tre in velocità e concludendo debole fra le braccia del portiere avversario...
...In una gara in cui il risultato è l'ultimo dei pensieri impressioni e voti hanno poco senso ecco perchè oggi mi limiterò a qualche spunto in libertà:
- Clima allo Juve Stadium fantastico per l'addio alla maglia binconera di BUFFON che si unisce ai festeggiamenti per la conquista del settimo scudetto consecutivo da parte della JUVENTUS. Un mare di sciarpe bianconere ed il pubblico che, visibilmente emozionato nel salutare il Gigi nazionale, canta a squarciagola l'inno delle Zebre...
- Minuto 57 ovazione per BUFFON che esce sostituito da PINSOGLIO: Tutti in piedi tra le lacrime a salutare l'ultimo grande fuoriclasse italiano. Dopo 6111 giorni di JUVE e tre minuti per la sostituzione, lascia il calcio giocato in Italia forse il più grande portiere di tutti i tempi... Gigi si siede in panchina ma il pubblico lo chiama sotto la Curva, il portiere attende un po' poi torna negli spogliatoi si cambia e accontenta il pubblico con un ultimo giro di campo (applaudono anche i Butèi presenti allo Stadium)
- 27, 78, 25 Sono i poco edificanti numeri che inquadrano la fallimentare stagione scaligera e che rappresentano rispettivamente la quantità di sconfitte nel 2017-18, le reti subite ed il miserrimo bottino di punti raccolto... Battuti tutti i record negativi di 115 anni di gloriosa storia calcistica scaligera.
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DICONO + - =
Mister PECCHIA «Al di la del rigore e degli episodi, torniamo a casa con una prestazione che ha visto la squadra giocare con voglia e impegno. Ultima panchina? Oggi chiudiamo l’attività agonistica del campionato, più avanti vedrò il Presidente per confrontarmi con lui. Bilancio? Sono stati 20 mesi molto intensi, altamente formativi per me, trascorsi con una promozione ed una retrocessione assieme al lavoro di tutto un gruppo. La mia amarezza più grande è il non aver centrato l’obiettivo che insieme ci eravamo prefissati. Danzi? È un patrimonio del club, vedere un ragazzo così giovane esprimersi in questo modo mi rende davvero orgoglioso. Verona? Ho vissuto due anni molto intensi, con la mia famiglia e i miei figli» HellasVerona.it
NICOLAS «C'è tanto rammarico per questa stagione, sappiamo tutti che avremmo potuto fare meglio, soprattutto nelle partite più importanti. Le qualità ce le abbiamo, ma probabilmente è stato un problema di mentalità, nessuno di noi è esente da colpe. Dobbiamo dimenticare quest'anno e prepararci al meglio per la prossima stagione, ripartendo con lo spirito di chi non vuole arrendersi mai. Il rigore? E' sempre bello pararlo, ma oggi purtroppo non serviva a niente. Buffon? E' stato uno dei miei esempi, per me sarà sempre un idolo. Gli faccio un grosso in bocca al lupo e gli auguro il meglio. Il mio futuro? Sarei pronto a ripartire dalla Serie B con il Verona, sono in questa città da tanti anni, ma sono a completa disposizione della società» HellasVerona.it
Pecchia | Nicolas |
LE ALTRE DI A E GLI ULTIMI VERDETTI + - =
Il NAPOLI batte il CROTONE per 2 a 1 al San Paolo e condanna i Pitagorici alla retrocessione col VERONA e il BENEVENTO che a sua volta ha perso di misura al Bentegodi col CHIEVO.
Si salvano la SPAL (a seguito del 3 a 1 casalingo sulla SAMPDORIA) e anche il CAGLIARI grazie all'1 a 0 all'ATALANTA: Con questi risultati il paracadute che arriverà a SETTI sarà di 25 milioni per la prossima stagione di B più altri 10 nel 2019-20 in caso di mancata promozione dell'HELLAS... Un bel 'bottino' che speriamo sia impiegato a dovere per rifondare squadra e idee a tutti i livelli!
Con la JUVE il NAPOLI in Champions League si qualifica la ROMA (vincente a Reggio Emilia col SASSUOLO per 1 a 0) e l'INTER dopo il 3 a 2 all'Olimpico con la LAZIO che si dovrà così accontentare dell'Europa League.
Anche il MILAN accede direttamente alla fase a gironi dell'Europa League a seguito del sonante 5 a 1 al MILAN mentre l'ATALANTA, che ha perso al Sant'Elia, passerà dai turni preliminari.
2 a 1 esterno del TORINO al GENOA, 1 a 0 dell'UDINESE sul BOLOGNA.
Classifica finale Serie A 2017-2018 | ||
Juventus | 95 | |
Napoli | 91 | |
Roma | 77 | |
Inter | 72 | |
Lazio | 72 | |
Milan | 64 | |
Atalanta | 60 | |
Fiorentina | 57 | |
Torino | 54 | |
Sampdoria | 54 | |
Sassuolo | 43 | |
Genoa | 41 | |
Chievo | 40 | |
Udinese | 40 | |
Bologna | 39 | |
Cagliari | 39 | |
Spal | 38 | |
Crotone | 35 | |
Hellas Verona | 25 | |
Benevento | 21 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Pari col MILAN i ragazzi di PORTA ai playout con l'UDINESE per evitare la retrocessione. Vince la cordata AMADEI, niente MODENA per TONI e SETTI...
Elkjaer Sindaco? Non ancora... Per ora si dovrà 'accontentare' della cittadinanza onoraria
Mercato: PAZZINI in Messico? Potrebbe succedere secondo CalcioMercato.com. 'Hellas Verona: Accelerata per GROSSO' TuttoB.com
TotoAllenatore: Gianluca Vighini '...E allora perchè no PAVANEL?', Pierino FANNA al 'Corriere di Verona' confida che tra i nomi usciti vedrebbe bene Chicco BROCCHI 'Può dare la carica. Incognita? Sì, ma ha molti punti favorevoli'
Radiografia del Gol gialloblù 2017/2018 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
PAZZINI | 0 | 4 | 4 | |
KEAN | 0 | 4 | 4 | |
CÁCERES | 0 | 3 | 3 | |
RÔMULO | 0 | 3 | 3 | |
VALOTI | 0 | 3 | 3 | |
CERCI | 0 | 3 | 3 | |
VERDE | 2 | 2 | 4 | |
ZUCULINI B. | 1 | 2 | 3 | |
CARACCIOLO | 0 | 1 | 1 | |
BESSA | 0 | 1 | 1 | |
VUKOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
FERRARI | 0 | 1 | 1 | |
LEE | 0 | 1 | 1 | |
FARES | 1 | 0 | 1 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
SERIE B: Con L'EMPOLI è promosso direttamente anche il PARMA alla terza promozione in tre anni! Ora i playoff con FROSINONE (giunto a pari punti con i Ducali ma con una differenza reti sfavorevole negi scontri diretti con loro), PALERMO, VENEZIA, BARI, CITTADELLA e PERUGIA. In C NOVARA, PRO VERCELLI e TERNANA oltre alla perdente nello spareggio tra ENTELLA e ASCOLI
RASSEGNA STAMPA + - =
Quando la protesta si fa... elegante: "Prezzi troppo alti", e gli ultras si mettono in camicia e cravatta
19/05/18 23:30 | News calcio | Autore: Redazione
Juventus-Hellas Verona è stata senza dubbio la partita di Buffon. Ma non per tutti. Eh già, perché gli ultras della squadra ospite si sono presentati allo Stadium in una veste del tutto particolare, davvero mai vista. Torso nudo? Canotta? T-Shirt? Macché: camicia e cravatta. Una protesta pacifica contro l'aumento dei prezzi del settore ospiti a 50 euro. Così i 196 tifosi dell'Hellas hanno sfidato il caldo di un pomeriggio di maggio per sfoggiare delle camicie e delle cravatte ben annodate. Un abito da sera per andare allo stadio e protestare in maniera pacifica contro l'aumento dei prezzi. Nonostante la retrocessione in Serie B, i tifosi dell'Hellas compiono un gesto davvero esemplare. Messaggio recepito: con ironia e un tocco di eleganza.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Per l'ultima trasferta in Serie A, i tifosi del Verona si sono presentati in camicia e cravatta.
— delinquentweet (@delinquentweet) 19 maggio 2018
Tutti. #JuveVerona pic.twitter.com/l9AZbSzEKR
sabato 19 maggio 2018 - Ore 20:52 - Autore: Staff Trivenetogoal
Singolare protesta dei tifosi dell’Hellas presenti oggi allo Juventus Stadium. I sostenitori gialloblù hanno occupato il settore ospiti in camicia e cravatta per contestare la scelta del club bianconero di mettere in vendita i biglietti dello stesso settore a ben 50 euro. I butei, nella foto di Calcio Hellas, hanno deciso così la strada dell’ironia.
FONTE: TrivenetoGoal.it
Fantacalcio, colpo di coda di Verona e Benevento: le uniche squadre a segnare sempre alla Juventus
LE DUE RETROCESSE SONO STATI ANCHE LE UNICHE A BUCARE I BIANCONERI SIA ALL'ANDATA CHE AL RITORNO
Ultimo atto della Serie A 2017/2018. Nell'anticipo di ieri la Juventus ha festeggiato il tricolore battendo il Verona per 2-1 nel giorno dell'addio di Gigi Buffon. La rete siglata da Cerci (e subita però da Pinsoglio, subentrato al capitano bianconero) ha però regalato un dato curioso, anche fantacalcisticamente.
Redazione Fantagazzetta | 20/05/2018 10:03 1'
Romulo affronta Mandzukic (Getty Images)
In questa stagione, infatti, solamente le neo promosse (e già retrocesse) Hellas Verona e Benevento sono state in grado di andare a rete contro gli uomini di Allegri sia nel match di andata che in quello di ritorno tra tutte le squadre del torneo. Uno 'scherzetto' che avrà premiato i temerari che non si sono risparmiati di schierare i giocatori da bonus nelle circostanze.
FONTE: FantaGazzetta.com
SOCIAL
19 maggio 2018 - 16:58
Juve-Verona, rigore non dato contro Buffon: Ziliani ci va giù pesantissimo
Nella partita di addio di Gigi Buffon, al Verona è stato negato un clamoroso calcio di rigore: Paolo Ziliani commenta duramente
di Golssip
Nella partita di addio di Gigi Buffon, al Verona è stato negato un clamoroso calcio di rigore: Buffon ha atterrato in maniera vistosissima Fares in area di rigore. Ma l’arbitro, probabilmente per non rovinare la festa, ha sorvolato. Una decisione che Paolo Ziliani ha commentato in maniera durissima: “Persino nella sua ultima partita con la Juventus, Buffon riesce a mostrare al mondo lo schifo arbitrale che ha ridotto il calcio italiano a una cloaca a cielo aperto: fa rigore (più espulsione) con l’arbitro che finge di non vedere.”
🤦🏼♂️🤦🏼♂️🤦🏼♂️🤦🏼♂️ pic.twitter.com/Ty9qYZcy1f
— FcInter1908 (@FcInter1908it) 19 maggio 2018
FONTE: Golssip.it
SPORT
L'Hellas non rovina la festa di Juve e Buffon
Festa per il settimo scudetto consecutivo della Juventus e per l'addio di Buffon al calcio italiano all'Allianz Stadium di Torino. Vince la formazione bianconera 2-1 ma l'Hellas non sfigura. Si decide nella ripresa: al 49' gol di Rugani su respinta corta di Nicolas, raddoppio al 52' di Pjanic su punizione e gol della bandiera di Cerci, bravo ad infilare Pinsoglio al 75'. All'84' Nicolas respinge un calcio di rigore di Lichtsteiner.
19/05/2018 di Alberto Margoni
Sconfitta con onore, senza sfigurare per l'ormai da tempo retrocesso Hellas Verona all'Allianz Stadium di Torino. Per carità, niente di trascendentale, partita giocata su ritmi non certo altissimi e condotta in porto dalla Juve scudettata nel giro di tre minuti a inizio ripresa. Però il Verona non ha fatto da sparring-partner passivo, spettatore non pagante della festa bianconera, come forse qualcuno poteva temere. Anzi, è stato proprio l'Hellas a farsi vedere ad inizio gara: al 3' Ferrari spintosi in attacco, su filtrante di Cerci viene anticipato all'ultimo da Lichtsteiner. E al 16' è Fares dopo due dribbling a sporcare i guantoni di Buffon che respinge il destro del franco-algerino. Segue una sorta di tiro al bersaglio dei bianconeri, soprattutto da fuori area. Ci prova Lichtsteiner (anche lui all'ultima in maglia bianconera, come pure Marchisio) al 23', alto di poco. Poi di testa Mandzukic un minuto dopo, conclusione debole e centrale; Dybala, a conclusione di un triangolo con il compagno croato, ma il sinistro dal limite termina a lato. Al 31' su angolo è Lichtsteiner a rischiare l'autorete. Un minuto dopo Nicolas è strepitoso ad alzare con la mano di richiamo il tiro in acrobazia di Mandzukic. Al 40' la Juve colpisce la traversa: Pjanic libera in area Dybala, doppio dribbling e conclusione di sinistro in diagonale che si stampa sul legno. Al 43' Mandzukic da ottima posizione gira al volo di sinistro, ma la palla è alta. Al 44' Allegri deve sostituire l'infortunato Sturaro con Bentancur. Si va al riposo sullo 0-0.
Ad inizio ripresa Pecchia inserisce Bearzotti al posto di Caracciolo. Al 49' la partita si sblocca: sinistro di Douglas Costa, Nicolas respinge corto e Rugani col piattone destro infila. Dopo l'ammonizione di Fares, al 52' arriva il raddoppio bianconero grazie ad una magistrale punizione di Pjanic con palla a sorvolare la barriera (con alcuni uomini che non saltano) e Nicolas immobile. Viene ammonito Fossati, Zuculini rileva Aarons ma il minuto clou è il 63': dopo aver abbracciato ad uno ad uno i suoi compagni, Gianluigi Buffon dopo 656 partite e 17 anni in maglia bianconera, dà l'addio al calcio italiano e lascia il posto al terzo portiere Pinsoglio. Al 66' entra anche Higuain per Douglas Costa e al 75' il Verona va in gol, annullando il record di 23 partite senza subure reti: è Romulo (il migliore del Verona) a crossare da destra e Cerci (molto buona anche la sua prova) in corsa anticipa Rugani e di sinistro tocca il pallone quel tanto che basta perché si infili nell'angolino alla destra di Pinsoglio. La partita perde di interesse e tutti gli occhi sono rivolti alla tribuna con Buffon impegnato nel giro di campo per salutare il pubblico. Petkovic rileva il sempre evanescente Matos (anche oggi tanto fumo e niente arrosto, quindi peggiore dell'Hellas) e all'84' l'arbitro Pinzani fischia un discutibilissimo rigore per fallo di mano di Bearzotti, che dava la schiena al pallone: va sul dischetto Lichtsteiner ma la sua conclusione è poco angolata e non molto forte: Nicolas intuisce e devia. Ci provano sia Higuain che Petkovic ma il risultato non cambia più e dopo 3 minuti di recupero l'arbitro fischia la fine della partita e del campionato.
Per il Verona, sebbene sconfitto, una conclusione perlomeno decente di un campionato disastroso. Ora la parola alla società chiamata ad assumere un nuovo allenatore e a fare una mezza (almeno) rivoluzione sul mercato, tra giocatori in prestito che torneranno alla base e altri che sfigurerebbero persino in Serie B. Chi vivrà, vedrà, ma nella rosa attuale sono non più di 4-5 i giocatori da salvare per poter sperare di imbastire una formazione in grado di lottare per tornare subito nel massimo campionato.
(Gianluigi Buffon in una foto di Alberto Fraccaroli)
FONTE: VeronaFedele.it
SERIE A
19 maggio 2018 - 16:14
Buffon va sotto la curva e l’abbraccio dei tifosi è commovente
I tifosi hanno salutato così il portiere
Un abbraccio caldo, commosso. I tifosi della Juventus, prima della partita contro l’Hellas Verona, hanno avuto l’opportunità di omaggiare da vicino Gianluigi Buffon. Che già prima del fischio d’inizio ha scavalcato i cartelloni ed è andato ad abbracciare e a stringere le mani dei sostenitori bianconeri della Curva.
FONTE: ItaSportPress.it
Juventus-Verona 2-1: Vittoria bianconera tra le lacrime
Romeo Agresti
16:53
La Juventus saluta il campionato del settimo Scudetto consecutivo battendo 2-1 il Verona. Allo Stadium grande commozione per l’ultima di Buffon.
All' Allianz Stadium piangono tutti. A partire dal cielo. Piange Gianluigi Buffon, seguito a ruota da Kwadwo Asamoah. si commuove persino Stephan Lichtsteiner. Lacrimano i volti del popolo bianconero. La Juventus festeggia il settimo scudetto di fila e, parallelamente, saluta i pilastri della rinascita. Il più acclamato, ovviamente, è SuperGigi. Il 40enne portiere toscano, dopo 17 stagioni trascorse a difendere i pali della Vecchia Signora , lascia Madama : quantomeno da giocatore. Perché, al netto di una carta d'identità datata, la voglia di giocare è ancora tanta. E, se dovesse vincere questo partito, il prosieguo diventerebbe di marca parigina.
Il match, senza stimoli per entrambe le compagini, è pura passerella. I padroni di casa, freschi di ennesimo tricolore, in estate avranno il compito di costruire un nuovo ciclo. Il Verona, dal canto suo, è chiamato a trovare la pronta risalita nella massima serie.
Allegri, pensando ai congedi di lusso, disegna un 4-3-3 formato principalmente da veterani: dentro Barzagli, Lichtsteiner, Marchisio e Mandzukic. Il Verona risponde con un ibrido 4-4-2, Cerci in avanti con l'obiettivo di dare un po' di qualità alla manovra scaligera. E' monologo zebrato. Ritmo globale tutto fuorché significativo, ma la qualità juventina è sempre imponente. Mandzukic di testa, Dybala a provarci dalla distanza, Douglas Costa da posizione defilata. Ed è sempre il croato ad andare vicino alla rete, fermato solamente da una prodezza di Nicolas. In chiusura di primo tempo, tramite una giocata delle sue, la Joya colpisce il legno con un soffice pallonetto. Sturaro, per un problema fisico, è costretto a lasciare il campo a Bentancur.
Nella ripresa salgono decisamente in cattedra i campioni d'Italia. Ci pensa Rugani a sbloccarla, supportato da una gemma di Pjanic. Minuto 64: Buffon, all'insegna dalle standing ovation, riceve l'abbraccio dell'intero Stadium: commozione vera. Cerci la riapre, Lichtsteiner non la chiude fallendo l'appuntamento con il rigore. Per i tifosi juventini va bene così: è tempo di festeggiamenti e sentimenti.
I GOAL
49' RUGANI 1-0 - Tiro di Douglas Costa e, su respinta corta di Nicolas, per il difensore toscano è un gioco da ragazzi trovare l'impatto con la rete.
52' PJANIC 2-0 - Disegna, dagli sviluppi di una punizione, una traiettoria che punisce inesorabilmente l'estremo difensore scaligero.
76' CERCI 2-1 - Cross dalla destra di Romulo ottimizzato dal tocco vincente di sinistro dell'ex giocatore, tra le altre squadre, del Torino.
I MIGLIORI
JUVENTUS: BUFFON
Già nel riscaldamento partono le lacrime. Ogni suo tocco viene acclamato. Risponde ininterrottamente e affettuosamente, rimediando l'inevitabile e meritatissima standing ovation. Grazie di tutto.
VERONA: ROMULO
Ex dell'incontro, preme ininterrottamente sull'acceleratore trovando spunti interessanti. Se non avesse avuto diversi guai fisici, avrebbe potuto trovare tutt'altra carriera.
I PEGGIORI
JUVENTUS: STURARO
Niente da fare, la sfortuna lo perseguita. La partita del mediano sanremese dura un tempo, dopodiché per un problema fisico è costretto ad andare in panchina.
VERONA: MATOS
Non trova la posizione e, con il trascorrere dei minuti, ci rinuncia. Sotto porta, invece, non incide minimamente. Cerca un penalty che non esiste.
FONTE: Goal.com
Le pagelle di Juventus-Verona 2-1: Buffon sarebbe da 10, brilla Douglas, Romulo merita la A
Partita senza nulla in palio allo Stadium. Nicolas para tutto quel che può. Dybala ha voglia, Douglas vola. Pjanic specialista. Nel Verona squillo di Cerci, mentre Romulo onora la fascia
Enrico Turcato
===Le pagelle della JUVENTUS===
Gianluigi BUFFON SV – Una parata facile e tanti meritati applausi. Il voto alla carriera in bianconero di una leggenda del calcio italiano sarebbe ovviamente 10. La valutazione di un mito. (Dal 64’ PINSOGLIO 6 – Entra e senza colpe subisce il gol di Cerci. Poi due buone parate in presa. Esordio da ricordare in ogni caso)
Stephan LICHTSTEINER 6 – Anche lui ai saluti. Rischia un’autorete nel primo tempo, con un tocco maldestro da corner. Sbaglia un rigore, che Nicolas intuisce e respinge. La sufficienza è di stima.
Daniele RUGANI 6,5 – Trova il gol con la prima sortita offensiva, su sviluppo di corner. Il suo secondo centro in questo campionato. Dietro arriva in ritardo sul gol di Cerci.
Andrea BARZAGLI 6 – Sabato di semi-relax. Molto bello l’abbraccio, per primo, a Buffon.
ALEX SANDRO 5,5 – Insomma. Dà sempre la sensazione di essere svagato o poco concentrato. Dal suo lato Romulo sfonda spesso.
Stefano STURARO 5,5 – Involuzione preoccupante. Fatica nel trovare la posizione, sbaglia anche appoggi semplici. Esce per infortunio prima della fine del primo tempo. (Dal 44’ BENTANCUR 6 – Entra, governa in mezzo, duetta con Pjanic.)
Miralem PJANIC 7 – Altro gol su punizione diretta. Uno specialista vero. Solita eccellente gestione del pallone.
Claudio MARCHISIO 6,5 – Cerca ripetutamente il gol con tiri da fuori. Non lo trova, ma mostra voglia e gamba. Dovrà capire cosa fare del suo futuro.
DOUGLAS COSTA 6,5 – Vola a sinistra. Con ogni pallone giocato crea un pericolo. Svelto, attivo, leggiadro. (Dal 67’ HIGUAIN 6 – Trotterella nel finale, spara due bomber fuori di poco)
Mario MANDZUKIC 6 – Da punta centrale può sfruttare i cross di Douglas Costa e gli appoggi di Dybala. Va vicino al gol tre volte, senza la giusta fortuna. Ripresa da spettatore.
Paulo DYBALA 6,5 – Con un pallonetto morbidissimo centra la traversa: giocata da fuoriclasse. Si procura punizioni in serie, cerca sempre lo spunto vincente.
ALL. Massimiliano ALLEGRI 6,5 – Partita vinta, anche se non aveva valore. La sua Juventus chiude a 95 punti, seconda miglior Juve della storia dopo quella dei 102 punti di Conte.
Gianluigi Buffon abbraccia Andrea Barzagli - Juventus FC - Getty Images
===Le pagelle del VERONA===
NICOLAS 7 – Molto bravo su Mandzukic e Douglas Costa nel primo tempo. Para anche il rigore a Lichtsteiner.
ROMULO 6,5 – Porta palla, accelera, è l’unico che prova a far cambiare passo al Verona. Stupenda l’azione con assist vincente a Cerci. La sua stagione è positiva: meriterebbe di rimanere in A.
Alex FERRARI 5,5 – Spesso distratto. Fatica a capire prima dove finisce il pallone.
Antonio CARACCIOLO 6 – Partita onesta. Duella con Mandzukic e lo perde in due occasioni, senza però provocare danni. Esce all’intervallo. (Dal 46’ BEARZOTTI 5 – Malino. È lui a procurare il rigore con un fallo di mano. Soffre sia Douglas Costa che Higuain, quando si allarga dal suo lato)
Samuel SOUPRAYEN 5,5 – Poca verve, poca convinzione. Si limita al compitino.
Rolando AARONS 5 – Fantasma. Non si propone, pare non impegnarsi. (Dal 62’ ZUCULINI 6 – Con stimoli ed energia. Entra e il Verona sale di tono)
Marco FOSSATI 6 – Prova, con Danzi, a dare ordine a un Verona spesso in balìa della Juventus.
Andrea DANZI 6,5 – Doti tecniche notevoli. Cerca anche giocate non banali.
Mohamed FARES 6 – Impegna Buffon in avvio. Quando attacca pare avere una buona gamba. Evitabile il giallo per un fallo a Dybala.
Ryder MATOS 5 – Non ne azzecca una. Solo e poco ispirato. Reclama anche un rigore per un contatto con Buffon, che lo calma sorridendo. Spaesato. (Dal 80’ PETKOVIC SV)
Alessio CERCI 6 – Un’anima in pena nel primo tempo. Nella ripresa nell’unica palla buona firma il gol che riapre il finale di match.
ALL. Fabio PECCHIA 6 – Verona oggi sufficiente. Il resto del campionato rimane imbarazzante.
FONTE: It.EuroSport.com
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19 MAG 2018
DÉJÀ VU
E’ come vivere un insopportabile déjà vu. La mancanza di fiducia nei confronti della società, l’antipatia del presidente, la sensazione che non ci sia un domani, le prese in giro, gli artifizi retorici, i teatrini.
Siamo tornato indietro di 16 anni, esattamente ai tempi di Giambattista Pastorello, quando il Verona era precipitato in B e la squadra sembrava non potesse iscriversi. Era crollata la Parmalat, Tanzi era finito in carcere, la principale sponda di Pastorello era evaporata e il Verona era vittima di tutto ciò. Pastorello vattene, diceva allora la Curva Sud che ora si arrabbia con Pecchia. Il Verona allora faceva ancora incazzare. C’erano state storiche contestazioni. Dopo Avellino un’intera città si era riversata all’antistadio. Pastorello venne colpito da migliaia di uova acquistate nel vicino supermercato. C’era indignazione che comunque è un sentimento. Oggi c’è solo rassegnazione.
In realtà Setti, rispetto a Pastorello, ha un’aggravante. I soldi, tantissimi, che gli arrivano dai diritti televisivi, che l’ex presidente non ha mai avuto. Questo va riconosciuto a Pastorello. Lui i soldi li doveva trarre solo dalle plusvalenze, dalla cessioni dei migliori giocatori. Setti, oltre a cedere tutti i più forti che sono usciti (tutti, fin dalla cessione di Jorginho a gennaio), ha persino potuto godere di due paracaduti per la retrocessione in serie B. Cinquanta milioni di euro, non bruscolini.
Lo spettacolo che ha offerto Setti e il suo Verona nelle ultime due serie A è stato sconcertante. Mai avevamo assistito a una tale resa e a una tale pochezza tecnica e tattica. La disaffezione della città e dei tifosi ha raggiunto livelli preoccupanti. E all’orizzonte non si intravvede un cambio di rotta che possa riavvicinare la gente. In molti meditano di non farsi l’abbonamento, è dura contrastare questa presa di posizione con argomenti credibili perchè Setti e il suo staff hanno disgregato l’ambiente dalle fondamenta.
E’ un déjá vu ma è anche qualcosa di nuovo, mai visto a Verona. Setti non è più in grado di guidare questa società, non senza investimenti che lui non può fare. Tenterà di risalire in serie A dall’alto di una strapotenza finanziaria che gli è data dal paracadute. Ma non sarà facile perché dovrà lottare contro le avversarie, la rabbia e la disaffezione della piazza e contro il suo nemico principale: l’incapacità gestionale. Ci proverà finché ci sarà un paracadute a salvarlo. E poi statene certi abbandonerà la nave.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Cittadinanza onoraria di Verona a Elkjaer
Fu protagonista scudetto 1985, unanimità in consiglio comunale
I tifosi dell'Hellas Verona lo ricordano come il bomber dello scudetto, nel campionato 1984/1985, il suo gol più memorabile fu quello senza scarpa segnato contro la Juventus.
Adesso Preben Elkjaer è cittadino onorario di Verona. All'unanimità, con 29 voti favorevoli, il consiglio comunale ieri sera ha approvato il conferimento della cittadinanza onoraria all'ex calciatore danese, ora 61enne.
E' stata accolta la proposta presentata dal consigliere comunale Andrea Bacciga e sottoscritta da tutti i consiglieri di maggioranza.
La cittadinanza onoraria, secondo lo statuto comunale "può essere concessa a persone che si siano distinte particolarmente nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, della pace, dei diritti umani, dell'industria, del lavoro, della scuola o dello sport". venerdì, 18 maggio 2018, ore 11.54
FONTE: RaiSport.Rai.it
ESCLUSIVE TB
ESCLUSIVA TB - Hellas Verona, accelerata per Fabio Grosso
17.05.2018 11:00 di Attilio Malena Twitter: @AttilioMalena
L'Hellas Verona vuole da subito essere protagonista in B: secondo quanto ci risulta, sarebbe sempre più vicino l'accordo con Fabio Grosso che è balzato in pole alla lista degli scaligeri. Grosso più lontano da Bari e più vicino al Verona...
FONTE: TuttoB.com
17 MAG 2018
ALLENATORE SCOMMESSA? ALLORA PRENDETE PAVANEL
Cosa serve al Verona? Serve un allenatore che sappia allenare, ma anche che sappia essere in sintonia con la piazza, con i tifosi, con lo spirito dell’Hellas Verona. O che sia una garanzia, che abbia un solido curriculum. Se fosse uno con tutte e due queste caratteristiche sarebbe già un bel passo in avanti. Uno di questi potrebbe essere Beppe Iachini, il cagnaccio che stravede per il Verona, esperto in promozioni, tecnico “solido” e “navigato”. Non resterà a Sassuolo, Squinzi lo ha già annunciato, è sulla piazza, fossi in Setti lo prenderei subito.
Altri nomi di tecnici che possano guidare il Verona con sufficiente carisma: Maran (perchè no?), Malesani, Nicola.
I nomi usciti fino ad oggi sono altri. Scommesse come Fabio Grosso, operazioni che assomigliano molto a quella che ha portato Pecchia a Verona e che è fallita miseramente. Brocchi ha un passato a Verona, ma come allenatore è tutto da costruire.
Ed allora, perché non rivolgersi a Massimo Pavanel, l’ex allenatore della Primavera, che ad Arezzo è stato il protagonista di una grandissima impresa, raggiungendo la salvezza con quindici punti di penalizzazione, in mezzo ad un fallimento?
Ascoltatevi le parole di Pavanel al Gialloblù Live. Immediatamente sembra di essere colpiti da un’ aria di entusiasmo. Un allenatore che conosce Verona, che ha capito esattamente cos’è lo spirito Hellas, che sa entrare nel cuore dei giocatori, che magari non avrà molta esperienza, ma che sicuramente sarebbe uno di noi. Forse una scelta troppo semplice, troppo logica e troppo vicina al popolo del Verona per questa società.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Sconfitta onorevole nell’amichevole allo Stadium
By Redazione - 19 maggio 2018
Tre sono le immagini più significative dell’ultima di campionato di Juve e Verona. L’addio tra le lacrime di Buffon, il clima festoso per tutta la gara dei tifosi del Verona rigorosamente in giacca a cravatta, il rigore parato da Nicolas a Lichtsteiner, uno dei giocatori più arroganti degli ultimi anni tra i bianconeri e che lascerà la Juve, destinazione Dortmund.
Pecchia piazza la squadra con un 4-4-2 ordinato e attendista, schiera un attento Souprayen dietro e come al solito fa giocare il suo pupillo Aarons, il peggior acquisto dell’era Fusco.
Alla fine è sconfitta nonostante una Juve appagata e rilassata, ma almeno non è goleada bianconera.
Si chiude anche questa stagione, una di quelle che difficilmente sarà ricordata dai tifosi scaligeri. E da domani è necessario pensare al futuro.
D.C.
Ecco perché Setti non deve scegliere D’Amico
By Redazione - 18 maggio 2018
Tony D’Amico resterà a Verona. Resterà come responsabile dello scouting, come è stato finora. Come resteranno Barresi e Margiotta nei loro ruoli di direttore operativo e responsabile del settore giovanile.
La presenza di Antonio Porta, tecnico della Primavera legato a Pecchia e Fusco, dipenderà anche da come terminerà il suo campionato. Potrebbe anche rimanere. Infine verrà introdotto Emanuele Righi nell’organigramma societario, che potrebbe diventate il vero braccio destro di Setti, di cui è amico da molti anni: da capire in quale ruolo, lui che a Bologna ha studiato da direttore sportivo, è stato allenatore tra i dilettanti, dirigente della Fortitudo Basket, giornalista e da un paio di stagioni a Verona è legato allo scouting. Non sarà comunque lui il diesse.
I nuovi arrivati saranno il tecnico della prima squadra e il direttore sportivo, appunto. Radio mercato relaziona della promozione del giovane Tony D’Amico dall’area scouting. Difficile che questa ipotesi prenda piede per vari motivi. Setti ci aveva anche pensato dopo l’addio di Fusco, ma ha capito presto che sarebbe stato meglio cercare un altro nome.
Il Verona, anche di facciata, ha bisogno di una sterzata, di un cambiamento radicale che dia credibilità dopo questa stagione disgraziata. Setti lo sa benissimo e promuovere un uomo di Fusco, tra l’altro giovane e con poca esperienza, vorrebbe dire fare il sequel di un film che non ha avuto successo. Setti non deve scegliere D’Amico come direttore sportivo perchè la piazza non lo vuole, a priori, essendo legato a chi c’è stato prima di lui e non è stato apprezzato. I tifosi, già arrabbiati e in contestazione, stanno mormorando in continuazione a riguardo. La stampa locale altrettanto. Dare continuità all’operato di Fusco dopo l’ultima stagione, senza dare almeno la parvenza di un taglio netto potrebbe essere deleterio. E Setti deve tenerne conto.
Infine D’Amico è pescarese. E se i tifosi del Verona non hanno mai dato fiducia, fin dal primo giorno, a Fusco e Pecchia per le radici o i trascorsi napoletani, cosa accadrebbe al ragazzo di Pescara?
Setti valuta perché sa di non poter sbagliare.
Tony D’Amico è una scommessa, sia da direttore sportivo, che da capo scouting. Non sappiamo se alcuni giovani molto interessanti arrivati nella squadra Primavera siano opera sua o di Margiotta e quali giocatori della prima squadra siano stati consigliati da lui e quali invece erano idee direttamente di Fusco o magari di Pecchia. Troppi sono i dubbi su Tony D’Amico, ora si attende l’ultima parola di Maurizio Setti.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
Serie B: retrocedono Benevento, Crotone e Hellas Verona
maggio 20, 2018
Dopo Benevento e Hellas Verona, la terza squadra a salutare la Serie A è il Crotone. La squadra di Walter Zenga esce sconfitta dal San Paolo di Napoli per 2-1, risultato che condanna anche i calabresi alla cadetteria.
È di Alessio Cerci l’ultimo gol in Serie A. Hellas Verona, appena 30 reti in 38 giornate
maggio 20, 2018
È di Alessio Cerci l’ultimo gol in Serie A dell’Hellas Verona 2017/18. L’ex Atletico Madrid, uno dei tanti che lascerà la città scaligera a fine mese, ha siglato in casa della Juventus la rete n.30 in campionato della squadra di Fabio Pecchia, in 38 giornate. Per Cerci, 3 gol in campionato.
Assurdo pensare di batterci
maggio 20, 2018
L’originale protesta dei tifosi dell’Hellas Verona per il costo dei biglietti del Settore Ospiti (50 euro + prevendita) all’Allianz Stadium non è passata per nulla inosservata. I 193 tifosi gialloblù arrivati ieri pomeriggio a Torino, si sono presentati in camicia, cravatta e con banconote, visibilmente false, di vario taglio. Originali come sempre, questa è Verona! Foto pagina Facebook I Guerrieri di Verona
I numeri dell’Hellas Verona 2017/18
maggio 20, 2018
L’Hellas Verona di Fabio Pecchia saluta la Serie A dopo appena un anno. I gialloblù in 38 giornate hanno collezionato 7 vittorie, 4 pareggi e 27 sconfitte, realizzando 30 reti e subendone ben 78, per un totale di 25 punti. Al Bentegodi in 19 giornate, 5 vittorie (Benevento, Milan, Torino, Chievo e Cagliari, ndr) 1 pareggio e 13 sconfitte, con 14 reti all’attivo e 35 al passivo. In trasferta, solo due vittorie (Sassuolo e Firenze, ndr), 3 pareggi e 14 ko, con 16 reti realizzate e 43 subite. L’ultima vittoria dei gialloblù è datata 8 aprile, Hellas Verona-Cagliari 1-0. I capocannonieri della squadra gialloblù sono Kean e Pazzini, con 4 reti ciascuno.
L’omaggio di Cerci a Buffon
maggio 19, 2018
L’attaccante dell’Hellas Verona, Alessio Cerci, ha voluto salutare così sui social Gigi Buffon, il portiere classe 1978 che oggi ha dato l’addio alla Juventus dopo 17 anni
Il tributo dell’Hellas Verona a Gianluigi Buffon
maggio 19, 2018
Il portiere della Juventus, Gianluigi Buffon, questo pomeriggio all’Allianz Stadium ha salutato il club bianconero dopo 17 anni. Anche l’Hellas Verona gli ha tributato il giusto omaggio al momento della sostituzione. I giocatori in campo lo hanno abbracciato, ad uno a uno, accompagnandolo in quella che è stata la sua ultima presenza con la Juventus. L’ultimo giocatore dell’Hellas Verona ad omaggiare Buffon è stato Marco Ezio Fossati.
Pagelle
maggio 19, 2018
Nicolas 7, Ferrari 6, Caracciolo 5.5 (Bearzotti 5.5), Souprayen 5.5, Fares 5.5; Romulo 6, Danzi 5.5, Fossati 5.5, Aarons 5 (Zuculini 5.5); Matos 5.5 (Petkovic sv), Cerci 6. All: Pecchia 5.5
Per sempre gialloblù!
maggio 19, 2018
Solo il nostro outfit porta alla vittoria. I 193 tifosi dell’Hellas Verona presenti questo pomeriggio all’Allianz Stadium contro la Juventus. Con questo scatto di Davide Casentini, Hellas Live Vi ringrazia per l’affetto che ci avete sempre dimostrato anche quest’anno, pronti come sempre a seguire ovunque il nostro amato Hellas. Noi ci saremo sempre, al Vostro fianco! Forza Butei, dai Verona!!!
Finale, Juventus-Hellas Verona 2-1
maggio 19, 2018
L’Hellas Verona saluta la Serie A all’Allianz Stadium contro i campioni d’Italia della Juventus. Per i gialloblù, il bilancio è di 27 sconfitte in 38 giornate, sette ko consecutivi, penultimo posto consolidato a quota 25 punti e retrocessione “conquistata” con due turni d’anticipo, realizzando appena 30 gol, incassandone la bellezza di 78. Più forti di tutto e di tutti invece i 193 tifosi gialloblù arrivati a Torino in camicia e cravatta, con banconote da 50 euro false, un modo originale di protestare per il caro biglietti (50 euro più prevendita, ndr) del Settore Ospiti. Per l’ultima di Fabio Pecchia sulla panchina veronese, l’allenatore di Formia si presenta contro i bianconeri di Allegri col 4-4-2 con Nicolas, Ferrari, Caracciolo, Souprayen, Fares; Romulo, Fossati, Danzi, Aarons; Matos, Cerci. Al 4’ Sturaro ci prova dalla distanza senza inquadrare però lo specchio della porta, replica scaligera col cross di Romulo al 10’ dove Fossati non riesce però ad agganciare il pallone in area juventina. Al 14’ sinistro da dimenticare per Marchisio, ma è sul destro di Fares il pericolo principale ad inizio gara, con Buffon che respinge senza affanno. Ci prova Lichtsteiner al 23’ ma il suo sinistro termina a lato, due minuti più tardi colpo di testa centrale di Mandzukic e conclusione di Dybala dove Nicolas è attento, n.10 bianconero che nell’azione seguente lambisce il palo alla destra del portiere gialloblù. Al 32’ prima Douglas Costa e poi Mandzukic impegnano Nicolas che si fa trovare pronto, mentre Pjanic al 33’ calcia centrale. Ci prova allora Matos al 38’ ma il suo destro termina sugli spalti. È Dybala al 40’ il protagonista assoluto quando con un pallonetto colpisce la traversa con Nicolas immobile, mentre Mandzukic calcia alto da comoda posizione al 43’. Primo tempo che si chiude a reti inviolate.
La ripresa si apre con Bearzotti al posto di Caracciolo (problema muscolare) primo cambio per i gialloblù, bianconeri che passano in vantaggio al 5’ grazie al tap-in vincente di Rugani dopo la conclusione di Douglas Costa respinta centralmente da Nicolas. Passano due minuti e la Juventus raddoppia direttamente su punizione con Pjanic. Marchisio tira centralmente al 15’ ed un minuto dopo secondo cambio per i gialloblù, con Zuculini al posto di Aarons. Al 20’ saluta la Juventus Gianluigi Buffon e l’Allianz Stadium è in piedi tutto per lui. Ma c’è tempo anche per il gol di Cerci alla mezz’ora di gioco, n.10 gialloblù bravo nello sfruttare al meglio l’assist di Romulo e battere Pinsoglio. Per l’ex Atletico Madrid terzo gol in campionato con la maglia dell’Hellas Verona. A dieci minuti dal triplice fischio finale, terzo ed ultimo cambio per Pecchia, con Petkovic che prende il posto di Matos. All’84’ calcio di rigore per la Juventus per fallo di mano di Bearzotti, dagli undici metri si presenta Lichtsteiner ma Nicolas intuisce e respinge. Hellas Verona che saluta la Serie A col tiro centrale di Petkovic al 47’ bloccato da Pinsoglio.
Juventus-Hellas Verona, presenti all’Allianz Stadium 40.380 spettatori
maggio 19, 2018
Per l’ultima giornata della Serie A TIM 2017/18, presenti per Juventus-Hellas Verona, 40.380 spettatori, 193 i tifosi gialloblù arrivati a Torino
Elkjaer: “Cittadino onorario di Verona? Sono già sindaco da trent’anni. Un disastro l’Hellas quest’anno. I calciatori oggi si credono delle star, sono fuori dal mondo”
maggio 18, 2018
“I primi tempi, a Verona, i miei compagni mi prendevano in giro: dicevano che non sapevo vestirmi. Sfottevano me e Briegel. Io poi sono migliorato, lui no. Ogni giorno Volpati mi guardava e mi diceva: “Preben, non va bene così, ti faccio vedere dei negozi in centro. Alla fine mi ha convinto: sono andato con lui e ho comprato qualcosa”.
Si illumina Preben Elkjaer Larsen quando parla dell’Hellas. Il suo Hellas: l’unica provinciale italiana a vincere lo scudetto, stagione ’84-’85. Sessant’anni, sposato da quaranta con Nicole e papà di Max, nato a Verona e oggi ormai un uomo, sospende per qualche minuto il suo tour tra i vini della Borgogna. Ha ancora gli occhi luccicanti dei ragazzini Preben Larsen, che però si è sempre fatto chiamare col cognome della madre, Elkjaer, perché in Danimarca, il suo Paese, Larsen è un cognome comune, e lui un tipo comune non lo è mai stato.
Lo chiamavano “cavallo pazzo”. Attaccante dal fisico possente ma anche dal dribbling facile. Ieri il Consiglio comunale di Verona ha ufficializzato la sua nomina a cittadino onorario.
Preben gonfia il petto: “Guardi che io sono già il sindaco da trent’anni” dice ridendo e alludendo alla carica che gli ha attribuito ad aeternum la curva Sud. Quattordici ottobre ‘84. Verona-Juve: lei fa 50 metri palla al piede sulla sinistra, scarta Pioli, Favero entra in scivolata e le fa perdere la scarpa destra. Lei tira scalzo e segna il 2 a 0. “Sentivo che stavo perdendo la scarpa. Mi sono detto: “Devo toglierla il più velocemente possibile”. Non potevo tirare in quelle condizioni. Avevo mezzo secondo. L’ho buttata via con un gesto rapido, ho tirato e fatto gol” – ha dichiarato Preben Larsen Elkjaer a Alessandro Gonzato di Libero – Altra rete passata alla storia, quella che valse la conquista matematica dello scudetto.
Dodici maggio ’85: Atalanta-Hellas 1 a 1. “La sera prima non avevo dormito. Mi sono accorto tanti anni dopo di quello che eravamo riusciti a fare. La gente era impazzita. Noi, l’Hellas, avevamo battuto il Napoli di Maradona e la Juve di Platini”.
A proposito di Juve: la stagione successiva vi eliminò agli ottavi di Coppa dei Campioni. “All’andata, in casa, avevamo fatto 0 a 0. Al ritorno, dopo la tragedia dell’Heysel, abbiamo giocato a porte chiuse. Sono ancora arrabbiato con quell’arbitro, Wurtz. C’era un fallo di mano nella loro area: era rigore!”.
All’uscita dal campo lei lo affiancò e fece finta di staccargli un assegno. “Era una cosa troppo disonesta”. Secondo lei perché non ha dato il fallo? “Non lo so…Lei cosa ne pensa?”.
Elkjaer cavallo pazzo. Bagnoli taciturno. Com’è riuscito ad andare d’accordo col mister? “Lui parlava poco ed è stato un bene: in Italia si fanno troppe chiacchiere. È stato bravo a gestire l’ambiente: c’erano giornalisti ovunque, ogni domenica eravamo sotto pressione”. Durante la settimana a volte vi allenavate nei parchi della città. Oggi non sarebbe possibile. “Perché no? Basta rimanere delle persone normali. Oggi invece i calciatori si credono delle star, sono fuori dal mondo».
Lei faceva un sacco di scherzi ai compagni: il più cattivo? “L’hanno fatto a me. Negli spogliatoi mi hanno incollato le scarpe al pavimento. Me le sono messe e non riuscivo a muovermi”. Quelle da calcio? “No, le altre. Quando mi sono staccato avevo le suole strappate e ho dovuto buttarle”.
Ha ancora casa a Bardolino, sul lago di Garda? “Sì, ma l’ho cambiata, non è più quella. Vivevo lì per isolarmi”.
Il Verona è retrocesso di nuovo in B. Ha visto qualche partita? “Sì, tutte. È stato un disastro”.
L’Italia è fuori dai Mondiali. “Altro disastro”. La Danimarca invece ci sarà. “Abbiamo un girone abbastanza buono con Australia, Francia e Perù”.
È vero che tra il primo e il secondo tempo lei fumava? ”No. Fumavo tanto, ma non durante le partite. Come non è vero che bevevo. Quando facevo il calciatore no, adesso sì”.
Juventus-Hellas Verona, 193 tifosi gialloblù all’Allianz Stadium
maggio 19, 2018
Per Juventus-Hellas Verona, in programma alle ore 15 all’Allianz Stadium, sono stati venduti 193 biglietti del Settore Ospiti
FONTE: HellasLive.it
NEWS
21 maggio 2018 - 11:38
Mauro: “Il Verona poteva fare di più”
L’ex giocatore su “la Repubblica”: “Voto 5 ai gialloblù, l’organico c’era”
di Redazione Hellas1903
“Voto 5 al Verona, che con l’organico che aveva poteva fare sicuramente di più”.
Questa l’opinione di Massimo Mauro, ex giocatore anche di Juventus e Napoli, commentatore per Sky, riportata oggi nella sua pagella al campionato, pubblicata da “la Repubblica”.
Stessa valutazione anche per Crotone e Benevento, le altre due retrocesso, con motivazioni diverse: “Benevento squadra e Crotone: i calabresi però hanno molto da recriminare per alcuni episodi molto sfortunati”, scrive Mauro.
NEWS
20 maggio 2018 - 19:59
Ultima di A, retrocede il Crotone. I risultati e la classifica
Sconfitta a Napoli per la squadra di Zenga, la Spal strapazza la Sampdoria
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Fatale sconfitta per il Crotone a Napoli. La squadra di Zenga perde per 2-1 (gol di Milik, Callejon e Tumminello) ed è dunque, dopo Benevento e Verona, la terza a retrocedere in B.
Sugli altri campi la Spal batte 3-1 la Samp (Antenucci, Grassi, Antenucci, e Kownaki per i doriani), il Cagliari supera l’Atalanta 1-0 (Ceppitelli, Caldara), il Chievo sconfigge il Benevento per 1-0 (Inglese), l’Udinese il Bologna sempre per 1-0 (Fofana).
Il Milan schianta la Fiorentina 5-1 e conclude la stagione al sesto posto.
NEWS
19 maggio 2018 - 17:37
Difesa Verona, la Juve infila altri due gol: in totale sono 78
Mai i gialloblù hanno subito così tante reti in Serie A. Ma il passato recente non si smentisce
di Redazione Hellas1903
Il record negativo era già stato fissato da settimane.
Mai il Verona ha subito tante reti in Serie A.
Con la Juve sono arrivati i gol di Rugani e Pjanic, che hanno portato il totale del campionato a quota 78 per l’Hellas.
D’altro canto, nelle ultime stagioni nel massimo torneo, l’Hellas ha incassato una valanga di marcature al passivo: 68 nel 2013-2014, 65 nel 2014-2015, 63 nel 2015-2016. La somma complessiva porta a 274 gol presi.
In questi anni, dunque, non è mai stato risolto il problema della fase difensiva. E, tolte le stagioni in cui Luca Toni ha segnato gol a grappoli, inevitabile è arrivata la retrocessione
NEWS
19 maggio 2018 - 17:32
50 euro per il biglietto? Tifosi Hellas allo Stadium in cravatta
Ironia dei supporters gialloblù nell’ultima di campionato a Torino
di Redazione Hellas1903
50 euro il costo del biglietto nel settore ospiti dell’Allianz Stadium per Juventus-Verona. Un conto salato per seguire la squadra, già retrocessa, nell’ultima di campionato. Ma 193 tifosi dell’Hellas non si sono persi d’animo e hanno risposto presente sfoderando la loro consueta ironia.
I ragazzi dalle sciarpe gialloblù si sono infatti presentati a Torino con camicia e cravatta, seguendo in tale divisa l’intera gara.
Non è mancata, a differenza di molti viaggi a vuoto da questo punto di vista, qualche piccola soddisfazione per loro, con la squadra che se non altro non ha sfigurato, il gol di Cerci e con il rigore parato a Lichtsteiner da Nicolas. E loro hanno risposto con cori e sventolii di bandiere, in tenuta elegantissima. A.S.
NEWS
19 maggio 2018 - 17:10
Pagelle Verona: Nicolas, gran parate. Cerci, gol per i saluti
Centrocampo Hellas in sofferenza, Fares ci mette la corsa. Aarons inconsistente
di Matteo Fontana, @teofontana
NICOLAS 7
Compie un grande intervento su Mandzukic nel primo tempo. Claudio Filippi, allenatore dei portieri della Juventus, uno dei migliori preparatori al mondo, gli fa i complimenti. Prende gol senza colpe, compie una parata super sul rigore di Lichtsteiner.
ROMULO 6
Alla Juve avrebbe potuto spiccare il volo verso molti trionfi, ma in bianconero lo frenarono i problemi fisici. Ha una gran voglia di correre, all’Allianz Stadium, e lo fa con buona continuità e una certa confusione per 45’. Dopo rallenta.
FERRARI 6
Parte con buona attenzione, quando sale la carica della Juve aumentano le difficoltà. Agisce con pulizia dietro, tenta anche di impostare.
CARACCIOLO 5,5
Difficile contenere lo strapotere atletico di Mandzukic, forza della natura che arriva ovunque e sempre con prontezza. Ci riesce a strappi, esce, non al meglio, all’intervallo.
SOUPRAYEN 6
Alcune chiusure diligenti, altri momenti di incertezza, ma rispetto a molte delle prestazioni insufficienti. Il ritmo è basso, non sfigura.
AARONS 5,5
Nuova prova inconsistente. Non azzarda neppure un dribbling. La velocità dovrebbe essere la sua dote migliore, ma non riesce a farla emergere.
FOSSATI 5,5
Il centrocampo della Juventus è gigantesco. Le spire della mediana bianconera lo imprigionano, impedendogli di agire in costruzione di gioco. E fatica in copertura.
DANZI 5,5
Il ragazzo ce la mette tutta, ma vale per lui il discorso che riguarda Fossati: troppa roba di là, sebbene la Juve sia in versione accademica, concentrata soprattutto sulla festa e sull’omaggio a Buffon. In B potrà rendere di più e crescere.
FARES 6
Piazza un paio di scatti, con tanto di rapide serpentine, che sollecitano l’applauso. Non manca di intervenire in difesa con delle appropriate diagonali. Cala alla lunga, suo l’intervento falloso che stende Dybala e concede alla Juventus la punizione pennellata da Pjanic per il 2-0.
MATOS 5,5
Si vede poco o nulla. Cerca la botta da fuori, ma non centra la porta. Il gol è sempre un rebus per lui, anche se Buffon lo manda per le terre e ci starebbe un rigore che Pinzani non concede, e non si capisce perché.
CERCI 6
Parte di buona lena, imbucando dei palloni invitanti nell’area della Juve. Rallenta appena il serbatoio va in riserva, spunta di nuovo per segnare la rete con cui il Verona accorcia le distanze. Resta un dubbio che suona come una (quasi) certezza: non fosse rimasto fuori per tre mesi e mezzo, l’Hellas avrebbe avuto delle chance in più di farcela. Le ipotesi, tuttavia, a nulla servono.
BEARZOTTI 5,5
Non ha fortuna: entra e la Juve ne fa subito due. Sul primo smarrisce Rugani. Incomprensibile il penalty che gli viene fischiato contro (è girato di schiena).
ZUCULINI 6
Aggiunge corsa.
PETKOVIC ng
PECCHIA 6
Al congedo dal Verona, in una partita che è una passerella, schiera una squadra ordinata. Sconfitta che arriva secondo copione, ma perlomeno l’Hellas, stavolta, non ha sbracato.
NEWS
19 maggio 2018 - 17:06
A Torino è 2-1 per la Juve, il Verona onora la maglia (quando a nulla serve più)
Buona gara dei gialloblù nel giorno della festa juventina e di Buffon. Gol di Rugani, Pjanic e Cerci
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Ultima di campionato, è la festa del settimo tricolore consecutivo della Juventus e dell’addio al bianconero di Gigi Buffon dopo 17 anni. Lo Stadium è un catino gremito che ribolle di entusiasmo. I tifosi dell’Hellas sono vestiti in giacca e cravatta per “onorare” il biglietto da 50 euro che hanno dovuto sganciare per assistere al match. Per molti in maglia gialloblù è l’ultima gara con questi colori. In tanti dicono: “Per fortuna”, e non si possono certo biasimare. Giocatori senza attributi morali per lottare come si deve, salvo che in rare eccezioni, non possono certo far parte del Verona che verrà. La maglia l’hanno infangata, la loro pochezza si è elevata a dismisura quando il gioco si è fatto duro e si sono sciolti come il burro sul carbone vivo.
L’Hellas cerca di non soccombere da vittima sacrificale sull’altare del tripudio strisciato. Ci sono 67 punti di differenza in classifica. Alla fine sono 70, è 2-1 per i padroni di casa con un Hellas che non sfigura.
FORMAZIONI
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Marchisio, Pjanic, Sturaro; Douglas Costa, Mandzukic, Dybala. A disposizione: Pinsoglio, Szczesny, De Sciglio, Chiellini, Benatia, Khedira, Cuadrado, Higuain, Matuidi, Asamoah, Howedes, Bentancur.
VERONA (4-4-2): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Souprayen, Fares; Romulo, Danzi, Fossati, Aarons; Cerci, Matos. A disposizione: Silvestri, Coppola, Verde, Zuculini, Bearzotti, Petkovic, Felicioli.
Il Verona parte bene. Concede qualche conclusione da fuori alla Juve ma punge con Romulo. Al 16’ Fares si accentra in area da sinistra e calcia sul secondo palo, Buffon salva. Danzi e Fossati fanno da difensori aggiunti. Mandzukic scalda i guantoni a Nicolas di testa al 25’, Dybala un minuto dopo. La Juventus gioca tranquilla e inizia a farsi pericolosa. Douglas Costa brucia Fossati al 32’ e calcia, Nicolas si oppone coi piedi, Mandzukic tira poco dopo al volo dal limite e il portiere apre la manona in corner. Romulo scorazza a destra e Barzagli non lo tiene, sui palloni messi in mezzo la difesa bianconera è sempre in anticipo, anche quando rischia con Lichtsteiner l’autogol di testa. Cerci è l’unico fuori giri. L’attaccante, molto deludente nel finale di campionato, non si vede.
Al 40’ Dybala, in area spostato a sinistra, accarezza il pallone e parte il pallonetto. Nicolas guarda la palla che sbatte sulla traversa, poi Caracciolo mette fuori. Mandzukic calcia alle stelle da pochi metri al 44’ dopo essersi liberato di Ferrari. Betancur sostituisce Sturaro malconcio in seguito a uno scontro con Fares. E’ 0-0 alla fine del primo tempo.
SECONDO TEMPO, RUGANI SUBITO A SEGNO, POI PJANIC FA IL 2-0
Bearzotti sostituisce Caracciolo e va a destra, Ferrari si accentra. La Juventus cerca di smaltire le scorie di una settimana di festeggiamenti e di regalare la vittoria ai suoi tifosi, nella ripresa parte con più decisione e va a segno dopo 4 minuti con Rugani, abile a sfruttare un pallone mollato da Nicolas in respinta su tiro di Douglas Costa. Malissimo Bearzotti (giocatore da C per quanto visto quest’anno) che tiene in gioco, nell’occasione, il difensore juventino. La rete dà la stura alla voglia di segnare dei bianconeri che sentono di potersi a quel punto divertire. Pjanic su punizione (fallo di Fares su Dybala) fa il 2-0 con un tiro bello ma per nulla angolato dal limite. Nicolas è al mare e la barriera pure.
BUFFON FA RIGORE, MA E’ LA SUA FESTA E PINZANI NON FISCHIA
Penoso siparietto in puro stile italiano al 15’. Matos attacca un pallone entrando in area e dribblando Buffon che irrompe su di lui atterrandolo. Pinzani non se la sente di fischiare il rigore, re Gigi deve lasciare senza subire reti e magari l’onta di un rosso. Pinzani non ha immondizia al posto del cuore. Due minuti dopo Gigione viene sostituito da Pinsoglio. La partita si ferma. Il portiere leggenda saluta tutti i compagni tra le lacrime e la standing ovation dello stadio.
Zuculini prende il posto di Aarons. Higuain, entrato al posto di Douglas Costa, manda alto di testa al 26’. La gara rallenta di brutto e diventa passerella. Pinsoglio blocca un cross di Matos al 30’.
CERCI SEGNA, 2-1
Al 30’ l’Hellas confeziona la sua più bella azione e va a segno. Romulo parte a destra e mette un cross rasoterra su cui Cerci ricorda di essere un giocatore da serie A e in anticipo su Rugani tocca sul palo più lontano in gol. Tutto molto bello, direbbe Bruno Pizzul.
NICOLAS PARA UN RIGORE A LICHTSTEINER
Al 40’ Pinzani assegna un generoso rigore alla Juve per un mani di Bearzotti che è di spalle su un colpo di testa di Mandzukic pur tenendo il braccio largo. Sul dischetto va Lichtsteiner, anche lui all’addio, il tiro è abbastanza angolato a destra ma non potente e Nicolas in tuffo si esalta parando in corner. Finisce con una sconfitta onorevole.
Ciao Verona 2017-2018, ci hai provato, hai illuso, e sul più bello sei crollata. Setti ha perso la scommessa, Fusco lo considera un fallimento prima di tutto morale (mollezza dei calciatori, ma sopravvalutati) oltre che frutto di molti errori di gestione. Fabio Pecchia, che ha cercato di cavare l’acqua dalle pietre e l’onore da mezzi uomini, si è preso tutti gli insulti e i dileggi possibili. Lui non ha battuto ciglio, mostrando grande dignità e fermezza fino in fondo al burrone dove si è ritrovato.
Dei tre resterà il presidente. Buon lavoro al principale responsabile delle sorti dell’Hellas. Si spera che pagine come questa non si vedano mai più, anche se è già la seconda dopo quella ancor più deludente di due anni fa. Risorgeremo ancora?
NEWS
17 maggio 2018 - 08:15
Toto-allenatore, Fanna: “Brocchi la scelta giusta”
Piero: “Può dare la carica. Incognita? Sì, ma ha molti punti favorevoli”
di Redazione Hellas1903
“Se da allenatore ha la stessa stoffa che aveva da giocatore, per il Verona potrebbe essere la scelta giusta”.
Queste le parole di Piero Fanna, intervistato dal “Corriere di Verona” oggi in edicola, sull’ipotesi che Cristian Brocchi diventi allenatore dell’Hellas.
Fanna è stato il vice di Cesare Prandelli dal 1998 al 200o in gialloblù, nelle stagioni in cui Brocchi si affermò. Osserva ancora: “Rappresenterebbe una bella carica di positività, e si sa quanto ce ne sia bisogno a Verona. Quando era in campo era infaticabile, credo lo sia anche adesso, passato al ruolo di allenatore. Da Prandelli ha imparato tanto. Certo, è un’incognita da un lato, ma dall’altro ci sono molti punti favorevoli”.
FONTE: Hellas1903.it
JUVENTUS-VERONA 2-1
Verona, KO di misura coi Campioni d'Italia
19/05/2018 14:47
Termina finalmente il bruttissimo Campionato 2017/18 del Verona, retrocesso in Serie B. E finisce con un'altra sconfitta, stavolta rimediata all'Allianz Stadium di Torino, contro i Campioni d'Italia della Juventus. Il punteggio è di 2-1 e a sorpresa i gialloblù non hanno sfigurato rispetto alle ultime prestazioni, riuscendo ad accorciare le distanze con Cerci al 76'. Prim'ancora gli era stato negato un rigore nettissimo per fallo di Buffon su Matos, sorvolato però dal direttore di gara. Dopo un bel primo tempo chiuso sullo 0-0, Juventus in vantaggio al 50' con Rugani, lesto a mettere dentro dopo una respinta di Nicolas su tiro-cross di Douglas Costa. Il raddoppio è opera di Pjanic che segna direttamente su punizione dal limite, concessa poco prima per fallo di Fares su Dybala. Al 59' penalty non accordato al Verona che recupera palla e lancia Matos. All'attaccante gli si fa incontro in area Buffon che lo tocca facendolo cadere. Per Pinzani l'intervento è regolare. Altra "fiammata" dell'Hellas al 76' con Romulo che dalla destra, crossa al centro per Cerci la cui correzione in rete è fatale per il portiere Pinsoglio (Buffon sostituito). All'84' rigore per la Juventus. Testa di Mandzukic con palla che colpisce il braccio alzato di Bearzotti (di spalle). Pinzani indica il dischetto e battuta affidata a Lichtsteiner che si fa ipnotizzare da Nicolas. Il risultato resta 2-1. L'Hellas chiude il torneo al penultimo posto con 25 punti conquistati, frutto di 7 vittorie, 4 pareggi e 27 sconfitte. I gol fatti sono stati 30 (peggio ha fatto solo il Sassuolo con 29, ma i neroverdi hanno una partita in meno) e 78 quelli subiti (solo il Benevento ne ha preso di più: finora 83). La ricostruzione del nuovo Hellas 2018/19 in cadetteria è affidata al "presidentissimo", Maurizio Setti. E dalle premesse di "progetto" (o forse "non progetto") che fin qui si profilano, non c'è da stare allegri. Se tutto sarà confermato: costi contenuti (nonostante il famoso paracadute), ds "interno", allenatore esordiente o quasi, squadra imbottita di giovani, il Verona 2018/19 lotterà per salvarsi anche in Serie B.
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Fine match
90'+2', esce Lichtsteiner (solo per salutare il pubblico anche per lui è ultima gara in bianconero) e non viene rimpiazzato da nessuno perchè la Juventus ha già esautiro i cambi.
concessi 3' di recupero
85', battuta affidata a Lichtsteiner e Nicolas para.
84', rigore alla Juventus. Colpo di testa di Mandzukic sul braccio di Bearzotti che era di spalle. Pinzani indica il dischetto.
81', 3° cambio nel Verona: dentro Petkovic e fuori Matos.
80', Marchisio impegna Nicolas dalla distanza, respinta del portiere.
76', GOL-VERONA: affondo del Verona in contropiede. Romulo va via sulla destra e mette in mezzo per Cerci che con la punta del piede indirizza la palla sul 2° palo.
70', Juventus vicina al 3° gol: Dybala lancia Higuain in area, testa del "pipita" e palla alta sopra la traversa.
66', nella Juventus esce Douglas Costa ed entra Higuain.
62', nel Verona esce Aarons e dentro Zuculini. Nella Juventus fuori Buffon (ultima gara in bianconero) e dentro Pinsoglio.
59', rigore nettissimo non dato al Verona. Matos lanciato a rete viene steso da Buffon in area. L'arbitro Pinzani sorvola.
57', giallo a Fossati.
52', GOL-JUVENTUS: sulla stessa punizione assegnata, è Pjanic a raddoppiare. Tiro a giro a scavalcare la barriera gialloblù e sfera che s'infila in rete.
51', giallo a Fares per fallo su Dybala al limite dell'area.
50', GOL-JUVENTUS: Douglas Costa dalla destra mette in mezzo un tiro-cross respinto da Nicolas sui piedi di Rugani tenuto in gioco da Bearzotti. Tap-in del difensore e palla in rete.
46', nell'Hellas esce Caracciolo ed entra Bearzotti che si posiziona a destra del pacchetto arretrato. Ferrari va a fare il centrale con Souprayen.
Secondo tempo
Terminano i primi 45' all'Allianz Stadium. Risultato ad occhiali tra Juve e Verona. La gara finora non è stata spettacolare ma senz'altro bella, aperta, con tante occasioni da gol. La Juve fa la partita, ma l'Hellas in contropiede non sta a guardare. Ad andare vicino al gol per primi sono proprio i gialloblù con Fares (16') che con un tiro a giro impegna Buffon. I bianconeri verso la mezz'ora diventano incontenibili ed il Verona va in affanno. Prima Dybala, poi Douglas Costa ed infine Mandzukic vanno vicini alla marcatura. Al 40' i bianconeri colpiscono il "sette" con il loro nr 10 e al 43' Mandzukic di fronte a Nicolas si divora letteralmente l'1-0 spedendo alle stelle.
Fine primo tempo dopo 1' di recupero.
44', nella Juventus esce Sturaro ed entra Bentancur.
43', Mandzukic sciupa una grande opportunità per la Juventus. Solo davanti a Nicolas il nr 17, colpisce male e la palla va alta sopra la traversa.
40', traversa di Dybala. Il nr 10 bianconero riceve palla da Pjanic in area, dribbling sui difensori gialloblù, colpo sotto e sfera che picchia sul "sette" alla sinistra di Nicolas.
38', Matos per Romulo che gli restituisce palla, tiro dal limite del nr 30 ex Udinese e palla alta.
32', tiro al volo di Mandzukic, palla deviata in corner da Nicolas col guantone sinistro. La Juve ora è tambureggiante.
32', Douglas Costa va via sulla sinistra a Ferrari, tiro defilato e Nicolas respinge.
32', l'Hellas colleziona 2 angoli di fila e in uno di questi per poco la Juve non si fa autogol (Lichtsteiner).
27', scambio Mandzukic-Dybala, tiro violento di quest'ultimo e palla che si spegne sul fondo. La Juve insiste per ottenere il vantaggio.
25', conclusione di Dybala dai 20 metri, palla parata dal portiere scaligero.
24', prima conclusione tra i pali di Nicolas anche per la Juventus. Douglas Costa dalla sinistra mette al centro per Mandzukic, colpo di testa centrale e Nicolas para.
23', altro tiro dalla distanza di Lichtsteiner: pallone alto sopra la traversa.
20', match torna in equilibrio col Verona che costringe la Juventus a difendersi, per via delle sue sortite in contropiede.
16', bell'azione di Fares che si libera di 2 avversari e dalla sinistra si accentra, tiro a giro e Buffon respinge allungandosi sul secondo palo. Il primo vero tiro della partita è gialloblù.
15', la Juventus ha preso il sopravvento, ma non riesce a tirare se non dalla distanza. Se prima ci ha provato Dybala, adesso è il turno di Marchisio: palla fuori.
8', Hellas cambia qualcosa rispetto al varo delle formazioni. Romulo è alto a destra, ed è Ferrari basso sulla stessa corsia. Centrali Souprayen-Caracciolo e a sinistra c'è Fares. Sulla corsia di sinistra a centrocampo, è posizionato Aarons.
4', Juve subito aggressiva. Nei primi minuti del match è già andata al tiro per ben 2 volte, palla alle stelle. Verona coperto, ma anche pronto al contropiede. Da queste prime battute gli uomini di Pecchia hano tutta l'intenzione di non lasciarsi schiacciare.
Via al primo tempo
Tutto pronto all'Allianz Stadium di Torino. Juventus e Verona in scena per l'ultima giornata di Campionato (fischio d'inizio ore 15). Il match si gioca più che altro per obbligo di calendario che per altri motivi, perchè entrambe le squadre non hanno più nulla da chiedere alla stagione. Sarà praticamente un'amichevole. I padroni di casa sono già Campioni d'Italia, mentre l'Hellas è matematicamente retrocesso da 2 turni. Dando uno sguardo alle formazioni, ospiti in campo con un 442. Davanti a Nicolas, in difesa Romulo è impiegato come terzino destro, mentre dall'altra parte c'è Souprayen. In mezzo, Ferrari e Caracciolo. In mediana, fasce affidate ad Aarons e a Fares con al centro Danzi e Fossati. Coppia d'attacco: Cerci-Matos. Nella Juve, 433 e tridente composto da Dybala-Mandzukic-Douglas Costa.
TABELLINO
JUVENTUS-VERONA 2-1
MARCATORI: 50' Rugani, 52' Pjanic, 76' Cerci.
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Marchisio, Pjanic, Sturaro; Dybala, Mandzukic, Douglas Costa. A disposizione: Pinsoglio, Szczesny, De Sciglio, Chiellini, Benatia, Khedira, Cuadrado, Higuain, Matuidi, Asamoah, Howedes, Bentancur. All. Allegri.
HELLAS VERONA (4-4-2): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Souprayen, Fares; Romulo, Danzi, Fossati, Aarons; Cerci, Matos. A disposizione: Silvestri, Coppola, Verde, Zuculini, Bearzotti, Petkovic, Felicioli. All. Pecchia.
Arbitro: Pinzani (Empoli).
Assistenti: Citro (Battipaglia) e Colella (Crotone).
Quarto ufficiale: Di Paolo (Avezzano).
VAR: Nasca (Bari).
Assistente VAR: Liberti (Pisa).
ANDREA FAEDDA
VINCE AMADEI
Setti e Toni, svanisce il "sogno" Modena
19/05/2018 10:49
Niente Modena per Setti e Toni. Dopo il fallimento di sette mesi fa, il Modena calcio torna a vedere la luce. Il sindaco della città, Giancarlo Muzzarelli, ha infatti comunicato venerdì pomeriggio il nome della cordata vincitrice. La società è finita nelle mani del gruppo del Pro Modena, capeggiato dall’ex presidente dei gialloblù Romano Amadei.
Bocciati invece i gruppi dell’US Modena di Samorì e Gibellini (di cui faceva parte anche Setti), che era stato il primo a farsi avanti in ordine di tempo, e quello del Modena Calcio SSD, guidata dal bresciano Roberto Mara e che contava al proprio interno anche Luca Toni.
LA SCELTA
Borsino ds: Sale D'Amico
Faggiano stabile
17/05/2018 11:18
Le quotazioni di Tony D'Amico, il braccio destro di Filippo Fusco sono in ascesa. Se non ci fosse la perplessità della piazza, Setti avrebbe già fatto la sua scelta per sostituire l'ex avvocato napoletano.
All'insegna della continuità. Quindi dell'opera di Fusco. Che aveva annunciato alla fine del mercato di gennaio di volersene andare e che poi ha presentato le dimissioni a Setti dopo la gara con il Benevento.
In realtà Fusco se n'è andato solo di "facciata". E' rimasto per tutti questi mesi a Verona e al suo posto, al fianco di Setti e vicino a Pecchia c'è stato Tony D'Amico, pescarese, da anni fidatissimo uomo scouting di Fusco.
Per questo D'Amico è in pole position. E' una scelta di continuità a prescindere dal pessimo risultato sportivo che al presidente del Verona, in questo momento, interessa meno che il bilancio, come lui ha ammesso. La soluzione è quella che viene auspicata da tanti uomini che in questo momento sono vicini al presidente, per primo Emanuele Righi, anche lui osservatore e nello staff di Fusco che per qualche mese ha lavorato anche come "assistente" all'ufficio comunicazione (sono sue idee l'intervento su Youtube di Setti con le risposte ad alcuni tifosi e poi il successivo incontro con i giornalisti a Carpi).
Setti comunque ha "sondato", quasi per dovere, altri profili: ha parlato con Marchetti del Cittadella, che però l'anno scorso aveva detto no a Campedelli e al Chievo, ha incontrato un paio di volte il ds del Parma Faggiano, ha sentito Fabio Lupo, ex del Palermo.
In questo momento Faggiano è stabile (resta al Parma? Vuole venire? Gioca al rialzo? E' affascinato realmente da Verona tanto da rinunciare a costruire una squadra ambiziosa a Parma? E con quale budget? Non sicuramente con quello che ha avuto a disposizione in Emilia), Marchetti è tra il difficile e l'impossibile, Lupo è un outsider. D'Amico una solida realtà. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellasmania: nella giornata degli addii il Verona saluta la Serie A
del 19 maggio 2018 alle 19:30
di Nicola Corona
Sotto il cielo carico di nubi di Torino il Verona saluta la Serie A. In una giornata di addii e grande festa i gialloblù hanno affrontato l'ultima fatica di una stagione cominciata male e proseguita peggio. Per lo meno all'Allianz Stadium i ragazzi di Pecchia hanno evitato di finire come i Washington Generals, la squadra di basket che faceva da sparring partner ai più quotati Harlem Globetrotters e che veniva pagata per perdere tutti i suoi incontri con ampio punteggio.
Il Verona a Torino ha perso, ma lo ha fatto in maniera degna, salutando la categoria con una prestazione decorosa, seppur determinata dal poco agonismo e dalle limitate motivazioni che muovevano i bianconeri nel giorno della propria festa. I gialloblù chiudono con una sconfitta dallo scarto minimo, con un gol segnato e un rigore parato. La rete è arrivata ad opera di Alessio Cerci, attaccante arrivato a quota tre in stagione, quasi a rappresentare simbolicamente ciò che poteva essere ma non è stato. Il rigore invece è stato parato da Nicolas, che anche oggi ha dimostrato di essere portiere dalle buone qualità, soprattutto tra i pali.
Per il resto poco da segnalare, in un pomeriggio dove il palcoscenico se lo è preso meritatamente Buffon, al passo d'addio con i bianconeri. Il saluto al numero uno bianconero e la successiva festa scudetto hanno un po' offuscato lo sguardo su un altro addio, quello di Fabio Pecchia che dopo due stagioni chiude definitivamente la sua esperienza sulla panchina gialloblù. Un addio annunciato e del tutto inevitabile, dopo i risultati negativi di questa stagione.
Adesso è arrivato il momento di voltare pagina, anche se non è ancora ben chiaro chi sarà il sostituto del tecnico di Formia. Nei giorni scorsi si è parlato molto di Fabio Grosso, Stefano Colantuono, Massimo Pavanel e Davide Nicola, ma prima di prendere seriamente in considerazione qualsiasi nome, la società dovrà annunciare il nuovo direttore sportivo. Al momento il favorito pare sia il capo degli scout gialloblù Tony D'Amico. Vedremo quali saranno le scelte del presidente Setti che ha dichiarato di voler lavorare per tornare subito in Serie A.
Insomma, in una giornata dedicata agli addii (oltre a Buffon anche Lichtsteiner e Asamoah lasceranno la Juve in estate) ci auguriamo ci sia lo spazio anche per un semplice arrivederci. Arrivederci al Verona che saluta la massima categoria, con la speranza di poter tornare presto a lottare sui campi che per storia e tradizione più gli competono.
Pazzini, né Levante né Verona nel futuro: spunta l'ipotesi Messico
del 18 maggio 2018 alle 11:14
di Giacomo Brunetti
Alla soglia dei 34 anni, per Giampaolo Pazzini sembra essere arrivato il momento di cambiare aria. A eccezione della stagione in Serie B, l'attaccante ha faticato ad affermarsi ad alti livelli con la maglia dell'Hellas Verona, anche a causa di infortuni e incomprensioni con gli allenatori che si sono avvicendati, tanto da lasciare il Veneto a gennaio per accasarsi, in prestito, al Levante, dove ha disputato 8 gare segnando una rete.
OFFERTE - Legato ai gialloblù fino al 2020, secondo quanto raccolto da Calciomercato.com potrebbero arrivare delle offerte dal Messico. Un intermediario sta lavorando per proporre il profilo a Pachuca e Monterrey: manca la risposta dell'Hellas Verona, società proprietaria del cartellino. I primi contatti sono stati avviati: Pazzini sbarca in America?
FONTE: CalcioMercato.com
Lichtsteiner, addio amaro: sbaglia un rigore in Juve-Verona
Stephan Lichtsteiner lascia la Juventus nella partita contro il Verona: i compagni gli lasciano battere un rigore, ma lui se lo fa parare
Di Gianmarco Lotti - 19 maggio 2018
lichtsteiner juventus
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La Juventus vince contro il Verona nell’ultima giornata di campionato. Non era una gara importante per la classifica ma per i vari addii tra i bianconeri. Ha salutato Gianluigi Buffon e ha dato il suo addio anche Stephan Lichtsteiner. Il terzino svizzero, però, ha avuto un finale agrodolce. A cinque dalla fine, la Juve si è presa un rigore e i compagni hanno deciso che doveva batterlo proprio l’ex laziale.
Non è andata benissimo. Lichtsteiner si è presentato sul dischetto e a calciato verso destra, Nicolas si è proteso e ha parato il penalty, peraltro tirato piuttosto bene dal difensore. Per fortuna di Lichtsteiner, la partita era già sul 2-1 e l’errore è stato ininfluente. Tra l’altro, il terzino è stato salutato in modo curioso dal pubblico: erano finite le sostituzioni e Allegri ha deciso di farlo uscire dal campo ugualmente, quando mancavano pochi secondi. Per permettere la standing ovation, la Juve ha giocato in dieci un piccolissimo spezzone di gara.
Il rigore fallito da #Lichtsteiner all’ultima partita con la #Juventus. #JuveVerona pic.twitter.com/EXPjp0C51b
— Alessio Salerio (@singingallo) 19 maggio 2018
Le bel hommage effectué à #Lichtsteiner 👏🏼 pic.twitter.com/Qh4I27CiWo
— Calciomio (@calciomio) 19 maggio 2018
Juventus-Verona 2-1: pagelle e tabellino
Juventus-Verona, 38ª giornata Serie A 2017/2018: cronaca in diretta live con formazioni ufficiali, risultato, pagelle e tabellino
Di Federico Beltrame - 19 maggio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Si è conclusa 2˗1 l’ultima partita della stagione 2017/2018, che ha visto l’assegnazione del settimo scudetto consecutivo alla compagine bianconera. Nonostante l’imminente assegnazione della Coppa, quella di oggi verrà ricordata come la giornata dell’addio di Buffon. Emblematica e straordinaria è stata la sua uscita dal campo al minuto 18, abbracciato, osannato, acclamato da tutti i tifosi. Quella di oggi verrà ricordata anche come l’ultima partita di Asamoah, che al termine della stagione firmerà per l’Inter, e Lichtsteiner, anche lui osannato da tutti i tifosi. Si chiude così un’era storica della Juventus e di uno degli emblemi del calcio italiano
Juventus-Verona 2-1: tabellino
Marcatori: 4′ st, Rugani, 7′ st, Pjanic; 31′ st Cerci
JUVENTUS (4-3-3): Buffon 8 (18′ st, Pinsoglio 6); Lichtsteiner 7, Rugani 7, Barzagli 6, Alex Sandro 5.5; Marchisio 6, Pjanic 7, Sturaro 6 (45′ pt, Bentancur 6); Dybala 7, Mandzukic 6.5, Douglas Costa 7 (21′ st, Higuain 6). A disposizione: Szczesny, Benatia, De Sciglio, Asamoah, Matuidi, Khedira. Allenatore: Allegri
VERONA (4-4-2): Nicolas 7; Romulo 7, A. Ferrari 6, Caracciolo 5.5 (1′ st, Bearzotti 5), Souprayen 5.5; Aarons 5.5 (17′ st, Zuculini ng), Fossati 6, Danzi 5.5, Fares 6.5; Cerci 6.5, Matos 6.5 (36′ st, Petkovic 6). A disposizione: Silvestri, Coppola, Felicioli, Verde. Allenatore: Pecchia
Arbitro: Riccardo Pinzani
Note: Ammonizioni: Fares (V), Fossati (V)
MIGLIORE IN CAMPO ˗ JUVENTUS:
Buffon 8: impossibile non considerarlo il migliore. Anche oggi, in una giornata che non sembrava poter riservare particolari emozioni, si dimostra reattivo in più di un’occasione sventando alcune sporadiche minacce scaligere. Si meriterebbe 10, ma non solo per oggi
PEGGIORE IN CAMPO ˗ JUVENTUS:
Alex Sandro 5.5: ancora deludente. Reduce da una stagione poco appagante, conferma, anche nella conclusione della stessa, di essere con la testa altrove. Decisamente da ritrovare
MIGLIORE IN CAMPO ˗VERONA:
Romulo 7: forse motivato dalla breve permanenza in bianconero, il brasiliano sfodera una prestazione di grande intensità, unita a grande velocità, grande precisione e un’ottima progressione e accelerazione. Un po’ confusionario a volte ma decisivo e determinante in ogni grande occasione
PEGGIORE IN CAMPO ˗ VERONA:
Aarons 5.5: dalle brevi apparizioni nelle quali Pecchia gli aveva dato una possibilità, l’ex Newcastle aveva sempre dimostrato grande determinazione. Oggi, però, si perde un po’ e dimostra di essere, spesso, in confusione
Juve-Verona, Buffon lascia ma c’è un caso da moviola: social scatenati
In Juventus-Verona, ultima partita di Gigi Buffon, c’è un caso da moviola particolare: poco prima di uscire il portiere potrebbe aver commesso fallo da rigore…
Di Gianmarco Lotti - 19 maggio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Juventus-Verona è una partita che serve per il calendario e nient’altro, in ballo non c’è niente. Eppure è una sfida che passerà alla storia per l’ultima gara di Gianluigi Buffon con la Juve e forse nel calcio italiano (e, chissà, col calcio in generale, ma è un’altra storia). L’ultima di Buffon, però, è macchiata da un caso da moviola particolare, avvenuto pochissimi istanti prima della sua sostituzione e del suo addio. Il portiere era già pronto a uscire e a godersi il saluto di tutti quando un contropiede del Verona lo ha portato a scontrarsi con Matos nell’area bianconera.
Come si vede dal video qui sotto, non è ben chiaro se sia Matos a cercare il contatto o Buffon a finire addosso al giocatore del Verona, anche se in presa diretta pareva rigore. Il regolamento potrebbe anche prevedere l’espulsione del calciatore che commette fallo in quel caso, proprio a voler essere pignoli. I dubbi rimangono, anche se sui social c’è chi si è già scatenato nei commenti contro Buffon e la Juventus. In occasione del presunto rigore, l’arbitro Pinzani – anche lui all’addio alla Serie A – ha deciso di lasciar correre e il Var non è intervenuto.
Masterclass Gigi. pic.twitter.com/BTV4TT3swO
— Simone (@simostu9) 19 maggio 2018
FONTE: CalcioNews24.com
Juventus - Hellas Verona 2-1 | I gialloblu salutano la serie A con una sconfitta
Nel "Buffon-Day" la squadra di Pecchia chiude il suo campionato con l'ennesima sconfitta
La Redazione
19 maggio 2018 17:15
Juventus - Hellas Verona 2-1 | I gialloblu salutano la serie A con una sconfitta
Gianluigi Buffon durante il match Juventus FC - Hellas Verona FC all'Allianz Stadium di Torino, 19 Maggio 2018 - foto ANSA/ANDREA DI MARCO
Una sfida con nulla da dire sotto il profilo della classifica, molto, anzi moltissimo, per quel che riguarda le emozioni, la mitologia calcistica, con l'ascesa nell'Olimpo del calcio mondiale di uno dei più forti portieri di tutti i tempi, Gianluigi Buffon. Ecco perché bisogna necessariamente ripartire da lì, dalla sua uscita dal campo al minuto 61°, per raccontare degnamente la sfida di oggi allo Stadium di Torino.
Tre minuti, dal 61° al 64°, durante i quali il numero uno della Juve è uscito dal campo salutando i compagni, gli avversari, i tifosi, ma anche tutti i collaboratori di Allegri e, ovviamente, lo stesso tecnico livornese. Prima un sorriso sul volto di Buffon, le parole "intime" pronunciate alle orecchie di Barzagli, Marchisio e altri grandi "vecchi", poi a bordo campo, quando al suo posto tra i pali c'era già il terzo portiere della Juve Pinsoglio, una lacrima e poi un'altra ancora, hanno bagnato gli occhi dell'uomo Gigi Buffon. Qualcosa di enorme è finito, la carriera durata 17 anni del giocatore bianconero che, pare, il prossimo anno giocherà ancora, ma in Francia al PSG. Poi, chissà, forse il ritorno come dirigente tra le fila dello staff juventino.
La sfida dell'Allianz Stadium è stata in ogni caso bella, certo non contrassegnata da ritmi elevatissimi, ma non senza grandi giocate. Paradossalmente, la prima azione veramente pericolosa è stata di marca gialloblu, con un'azione solitaria di Fares al 15° che si è conclusa con un bel tiro a giro dalla sinistra, poi parato in sicurezza da Buffon. La replica della Juventus è arrivata poco dopo, al 24° con un bel colpo di testa di Mandzukic su cross di Douglas Costa. Nicolas è stato reattivo, riuscendo a metterci una pezza.
Un minuto dopo è salito in cattedra Dybala, prima con un tiro bloccato centralmente dall'estremo difensore veronese, poi sempre con una conclusione mancina da fuori area che si è spenta a lato di un soffio. La Juve si è quindi resa pericolosa al 31° con una progressione bruciante in area di Douglas Costa, ma il suo sinistro è stato ancora una volta respinto da Nicolas. Prima dello scadere del tempo, doppia occasione per Mandzukic ma soprattutto una splendida giocata di Dybala che ha tentato un meraviglioso pallonetto su Nicolas, graziato in questo caso dalla traversa.
Al rientro in campo per il secondo tempo delle due formazioni, la partita ha subito preso una piega favorevole per i padroni di casa. Al minuto 49° Douglas Costa ha lasciato partire un mancino sibillino, Nicolas è stato un po' impreciso nella respinta, troppo corta, e Rugani è stato bravo a piazzare la zampata vincente ribattendo in rete. Per l'Hellas non c'è stato nemmeno il tempo di abbozzare una reazione che, un minuto dopo, sugli sviluppi di un magistrale calcio piazzato di Pjanic, la squadra di Pecchia si è ritrovata sotto di due reti. A quel punto Allegri ha scelto di concedere la doverosa passerella a Buffon e la partita, di fatto, si è praticamente conclusa. Restano da segnalare, per dovere di cronaca, la bella rete di Cerci al 75° sugli sviluppi di una discesa in fascia a destra da parte di Romulo, così come il penalty fallito all'83° da Lichtsteiner, anche lui all'addio in bianconero.
Si chiude dunque con una sconfitta per l'Hellas una stagione che ha ben poco da salvare. L'anno prossimo i gialloblu ripartiranno dalla Serie B, cercando di riconquistare anzitutto la propria tifoseria, forse mai come quest'anno lasciata tristemente a secco di soddisfazioni.
FONTE: VeronaSera.it
19.05.2018
Tifosi Hellas all'Allianz con la cravatta
I tifosi dell'Hellas al Bentegodi (Fotoexpress)
I quasi duecento tifosi del Verona presenti all'Allianz Stadium, dove l'Hellas ha perso 2-1 con la Juventus nel Buffon-Day, si sono presentati in camicia e cravatta.
Un modo ironico per protestare contro il costo del biglietto (50 euro) del settore ospiti e per chiudere una delle stagioni peggiori della storia gialloblù. Con uno stile che, «casualmente» ricorda quello di Fabio Pecchia, tecnico che in due anni non hai mai trovato feeling con la tifoseria del Verona.
20.05.2018
Arbitri troppo sensibili, altra occasione persa
Quant’è grande Gigi, quant’è piccolo Riccardo... Una festa meritata, un addio da sogno come direbbe Briatore o Crozza. Questo è quello che hanno vissuto la Juve e Gigi Buffon, in quello che fu il Delle Alpi. Anziani, donne e bambini tutti colorati. Non solo bianconero ma anche il giallo, il rosso, l'arancione e l'azzurro.
Tutte le maglie di Gigi Buffon. Vere o false, tutte cariche di gloria. Scudetti, coccarde e quello stemma stilizzato per rendere il brand più internazionale. In campo lui, Gigi Buffon, in tribuna la compagna Ilaria D'Amico. Poco distante dalla tribuna stampa Silvano Martina, suo procuratore, che fu anche secondo portiere nel Verona. Gigi andrà avanti, probabilmente, ma ieri ha detto stop con la Juve.
Una partita da ultima stagione con i tifosi che lo chiamavano e quelli del Verona che alla fine l'hanno salutato. Ma nell'addio a Gigi applaudito da tutto il mondo c'era anche Riccardo Pinzani di Empoli. Un arbitro che non ha smentito una mentalità tipicamente italica. Correva il quindicesimo minuto di gioco e il piccolo Matos aveva un guizzo all'Higuain. Scartava Buffon che in ritardo in piena area di rigore lo stendeva. Pinzani da due passi faceva proseguire fra l'incredulità. Rigore per l'Hellas e forse esplusione, da regolamento.
Una cosa è certa: il fallo c'era e limpido. Cosa ci stava a fare il signor Nasca al Var? Perchè Riccardo «cuor di leone» Pinzani non è intervenuto? Bastava un sorriso, un giallo e Gigi, magari, quel rigore a Romulo l'avrebbe anche parato... Un'altra occasione persa per gli arbitri italiani, troppo sensibili...
Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
PECCHIA: «CHIUSI DUE ANNI MOLTO INTENSI, RESTA L'AMAREZZA DI NON AVER CENTRATO L'OBIETTIVO»
19/MAGGIO/2018 - 18:41
Torino - Le principali dichiarazione dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate al termine di Juventus-Hellas Verona, 38a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Al di la del rigore e degli episodi, torniamo a casa con una prestazione che ha visto la squadra giocare con voglia e impegno. Ultima panchina? Oggi chiudiamo l’attività agonistica del campionato, più avanti vedrò il Presidente per confrontarmi con lui. Bilancio? Sono stati 20 mesi molto intensi, altamente formativi per me, trascorsi con una promozione ed una retrocessione assieme al lavoro di tutto un gruppo. La mia amarezza più grande è il non aver centrato l’obiettivo che insieme ci eravamo prefissati. Danzi? È un patrimonio del club, vedere un ragazzo così giovane esprimersi in questo modo mi rende davvero orgoglioso. Verona? Ho vissuto due anni molto intensi, con la mia famiglia e i miei figli».
NICOLAS: «ABBIAMO SBAGLIATO, SIAMO COLPEVOLI»
19/MAGGIO/2018 - 18:20
Torino - Le principali dichiarazioni del portiere gialloblù Nicolas, rilasciate al termine di Juventus-Hellas Verona, 38a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«C'è tanto rammarico per questa stagione, sappiamo tutti che avremmo potuto fare meglio, soprattutto nelle partite più importanti. Le qualità ce le abbiamo, ma probabilmente è stato un problema di mentalità, nessuno di noi è esente da colpe. Dobbiamo dimenticare quest'anno e prepararci al meglio per la prossima stagione, ripartendo con lo spirito di chi non vuole arrendersi mai. Il rigore? E' sempre bello pararlo, ma oggi purtroppo non serviva a niente. Buffon? E' stato uno dei miei esempi, per me sarà sempre un idolo. Gli faccio un grosso in bocca al lupo e gli auguro il meglio. Il mio futuro? Sarei pronto a ripartire dalla Serie B con il Verona, sono in questa città da tanti anni, ma sono a completa disposizione della società».
SERIE A TIM: JUVENTUS-HELLAS VERONA 2-1
19/MAGGIO/2018 - 15:00
Torino - Gialloblù sconfitti per 2-1 all''Allianz Stadium'. Dopo un primo tempo concluso a reti inviolate, prima Rugani (5' st) poi Pjanic (7' st) portano la Juventus sul 2-0. Al 31' Cerci segna il gol che dimezza lo svantaggio.
JUVENTUS-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 5' st Rugani, 7' st Pjanic, 31' st Cerci.
FINITA! Juventus-Verona 2-1, i bianconeri omaggiano la fine dell'avventura di alcuni dei loro protagonisti, Buffon in testa.
90+3' Petkovic da fuori, Pinsoglio senza problemi.
90+2' Esauriti i cambi, Lichtsteiner esce ugualmente dal campo per ricevere gli applausi del pubblico, i bianconeri termineranno in 10.
90' Tre minuti di recupero.
88' PILLOLA STATISTICA: La Juventus ha sbagliato quattro degli otto rigori calciati in questa Serie A, solo il Sassuolo (sei) conta più errori dal dischetto.
87' Higuain controlla al limite, esterno destro fuori non di molto.
87' Filtrante di Higuain per Lichtsteiner, anticipato in angolo da Fares.
86' Traversone di Bearzotti, Barzagli allontana di testa.
85' PARATO! Dagli 11 metri si presenta Lichtsteiner, Nicolas gli nega la gioia del gol.
84' RIGORE JUVENTUS! Da angolo, sponda di Mandzukic, la palla tocca il braccio di Bearzotti girato di spalle, l'arbitro indica il dischetto.
83' Higuain si sposta sulla sinistra, Fares concede il corner.
83' Higuain si gira ai 20 metri, Nicolas blocca in due tempi.
81' Da corner, palla fuori per Marchisio che ci riprova con un destro piazzato, a lato di poco.
81' ULTIMO CAMBIO VERONA. Spezzone di gara per Petkovic, fuori Ryder Matos.
79' OCCASIONE JUVENTUS! Marchisio dalla distanza esplode il destro, Nicolas devia, Bearzotti spazza in angolo.
78' Punizione di Romulo, direttamente sulla barriera.
76' Romulo ha spazio sulla destra per avanzare, zampata di Cerci sotto misura, Pinsoglio è battuto.
76' JUVENTUS - VERONA: 2-1, Gol del Verona. Rete di Cerci.
74' Buffon si è spostato sotto la curva per salutare i propri tifosi.
73' Mandzukic centra dal fondo, Fares si rifugia in angolo.
72' Higuain in profondità per Dybala, anticipato da Fares.
70' Dybala pesca in area Higuain che di testa non inquadra la porta.
68' Sinistro di Fares dal vertice dell'area, neutralizzato da Lichtsteiner.
66' ULTIMO CAMBIO JUVENTUS. Spazio per Higuain, finisce la gara di Douglas Costa.
66' PILLOLA STATISTICA: Termina qui la 656a partita di Gianluigi Buffon con la maglia della Juventus in tutte le competizioni.
65' Buffon si siede in panchina visibilmente commosso, si riprende a giocare.
64' Buffon continua ad abbracciare compagni e staff, gara momentaneamente interrotta.
63' SOSTITUZIONE JUVENTUS. Standing ovation per Buffon che bacia tutti prima di uscire, esordio per Pinsoglio.
62' SOSTITUZIONE VERONA. Zuculini prende il posto di Aarons.
61' Marchisio dai 25 metri, rasoterra bloccato da Nicolas.
59' Errore di Bentancur, Buffon travolge Matos in area, l'arbitro fa continuare.
58' Cerci da fuori, tiro smorzato in angolo da Marchisio.
57' AMMONITO Fossati, fallo tattico su Dybala.
57' Punizione di Romulo, Rugani libera l'area.
56' Questa volta batte lo stesso Dybala, nessun problema per Nicolas.
56' Dybala si guadagna un'altra punizione da posizione pericolosa. Fallo di Souprayen.
54' PILLOLA STATISTICA: Da quando è arrivato alla Juventus Miralem Pjanic ha segnato quattro dei suoi 10 gol in campionato su punizione diretta.
52' Pjanic pennella su punizione, scavalcando la barriera e depositando in rete, Nicolas immobile.
52' JUVENTUS - VERONA: 2-0, Gol della Juventus. Rete di Pjanic.
51' AMMONITO Fares, steso Dybala al limite dell'area.
50' PILLOLA STATISTICA: Quarto gol in Serie A per Rugani con la maglia della Juventus; tre di questi sono arrivati allo Stadium.
49' Sugli sviluppi del secondo corner, tiro di Douglas Costa respinto da Nicolas sui piedi di Rugani che insacca agevolmente.
49' JUVENTUS - VERONA: 1-0, Gol della Juventus. Rete di Rugani.
49' Da corner, sinistro strozzato di Dybala, sporcato nuovamente in angolo.
48' Pjanic apre per Lichtsteiner, cross deviato in angolo da Fares.
46' SOSTITUZIONE VERONA. Caracciolo rimane negli spogliatoi, Pecchia manda in campo Bearzotti.
46' COMINCIA LA RIPRESA. Juventus-Verona 0-0, i gialloblu manovrano nella propria metà campo.
45+1' PILLOLA STATISTICA: La Juventus ha eguagliato il suo record di tiri nello specchio in un primo tempo di questa Serie A (cinque).
Int.
FINE PRIMO TEMPO. Juventus-Verona 0-0, buon avvio gialloblu poi crescono i bianconeri, traverse di Mandzukic e Dybala.
45+1' Mandzukic libera in area Bentancur che sbaglia il controllo.
45' Un minuto di recupero.
44' SOSTITUZIONE JUVENTUS. Sturaro non ce la fa a continuare, Allegri inserisce Bentancur.
43' Filtrante di Dybala per Mandzukic che calcia malamente da ottima posizione.
42' Lancio di Fossati per Cerci, Buffon arriva prima.
41' Fares e Sturaro a terra, gioco fermo per qualche istante.
40' TRAVERSA JUVENTUS! Dybala si inventa un pallonetto di sinistro che beffa Nicolas, trovando però il legno, Fares anticipa il tap-in di Sturaro.
38' Ryder Matos dal limite, destro alto.
37' Douglas Costa in area per Mandzukic, fermato da Souprayen.
36' Romulo lascia sul posto Barzagli, Rugani è ben posizionato.
35' Alex Sandro centra basso da sinistra, Ferrari spazza.
33' Sugli sviluppi del corner, rasoterra di Pjanic, bloccato da Nicolas.
32' TRAVERSA JUVENTUS! Dybala alza per Mandzukic che si produce in una spettacolare sforbiciata, Nicolas la tocca, salvandosi con l'aiuto del montante.
32' OCCASIONE JUVENTUS! Accelerazione di Douglas Costa, sinistro da posizione angolata, respinto da Nicolas.
31' Da corner, Lichtsteiner di testa rischia l'autorete sfiorando il primo palo.
30' Romulo arriva sul fondo, Alex Sandro mette in angolo.
29' Matos ruba palla a Sturaro, Pjanic intercetta l'uno-due con Aarons.
27' Traversone di Romulo, Buffon in presa alta.
26' Dybala scambia con Mandzukic e spedisce a lato non di molto.
25' Dybala da fuori, sinistro teso ma centrale, facile preda di Nicolas.
24' Cross di Douglas Costa, Mandzukic debole di testa, Nicolas sicuro.
23' Lichtsteiner si fa spazio ai 25 metri, sinistro oltre il montante.
22' Punizione dalla destra di Pjanic, Caracciolo allontana di testa.
21' Douglas Costa attivo sulla fascia, Danzi concede il corner.
20' Aarons scende sulla sinistra, Lichtsteiner lo chiude in angolo.
19' Dybala allarga per Douglas Costa, cross tra le braccia di Nicolas.
17' Punizione di Romulo dalla trequarti, direttamente sul fondo.
16' OCCASIONE VERONA! Fares penetra in area dalla sinistra e di destro impegna Buffon.
14' Marchisio dalla distanza, sinistro ampiamente a lato.
12' Pjanic in verticale per Mandzukic, anticipato da Caracciolo.
10' Traversone di Romulo, troppo alto per Matos.
8' Giro palla gialloblu, i bianconeri attendono nella propria metà campo.
6' Lancio di Fossati, Alex Sandro è in vantaggio su Romulo.
5' Problemi all'occhio per Marchisio, gioco fermo per qualche istante.
4' Sul ribaltamento di fronte, Sturaro dai 25 metri, destro alto.
4' Filtrante di Cerci per Ferrari in proiezione offensiva, ottima diagonale di Lichtsteiner.
3' Rugani rischia sulla pressione di Romulo, fischiato fallo dell'ex bianconero.
2' Da corner, palla fuori per Dybala, sinistro in orbita.
1' Subito Douglas Costa in avanti, Souprayen concede il primo angolo della gara.
1' INIZIA Juventus-Verona: Allegri schiera il tridente Dybala-Mandzukic-Douglas Costa; Pecchia si affida alla coppia Cerci-Matos.
Allo Stadium tutto pronto per Juventus-Verona: i bianconeri festeggiano il settimo Scudetto di fila davanti al proprio pubblico ospitando i gialloblu, retrocessi in Serie B
JUVENTUS (4-3-3): Buffon (dal 19' st Pinsoglio); Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Marchisio, Pjanic, Sturaro (dal 45' pt Bentancur); Douglas Costa (dal 21' st Higuain), Mandzukic, Dybala.
A disposizione: Szczesny, De Sciglio, Chiellini, Benatia, Khedira, Cuadrado, Matuidi, Asamoah, Howedes.
All. Allegri.
HELLAS VERONA (4-4-2): Nicolas; Romulo, Caracciolo (dal 1' st Bearzotti), Ferrari, Souprayen; Aarons (dal 17' st Zuculini), Danzi, Fossati, Fares; Cerci, Matos (dal 35' st Petkovic).
A disposizione: Silvestri, Coppola, Verde, Felicioli.
All. Pecchia.
Arbitro: Pinzani (Empoli).
Assistenti: Citro (Battipaglia) e Colella (Crotone).
Quarto ufficiale: Di Paolo (Avezzano).
VAR: Nasca (Bari).
Assistente VAR: Liberti (Pisa).
NOTE. Ammoniti: Fares, Fossati.
PRIMAVERA 1 TIM: MILAN-HELLAS VERONA 1-1
19/MAGGIO/2018 - 13:00
Milano - Impresa sfiorata per i ragazzi di mister Porta, che dopo essere passati in vantaggio al 29' del secondo tempo con Tupta vengono raggiunti nel finale da Sala. Il pareggio, considerato i risultati sugli altri campi, non basta alla Primavera gialloblù, che adesso dovrà affrontare i playout contro l'Udinese.
MILAN-HELLAS VERONA 1-1
Marcatori: 29' st Tupta, 41' st Sala.
MILAN (3-5-2): Soncin; Bellodi (dal 4' st Gabbia), El Hilali, Brambilla; Bellanova, Sala, Pobega, Vigolo (dal 10' st Capanni), Llamas; Larsen (dal 19' st Sinani), Forte.
A disposizione: Guarnone, Campeol, Negri, Culotta, Bianchi, Murati, Bargiel, Soares, Finessi.
All.: Lupi.
HELLAS VERONA (4-3-3): Borghetto; Righetti, Cherubin, Kumbulla, Galazzini; Saveljevs, Felippe (dal 31' st Dentale), Stefanec; Amayah (dal 35' st Toccafondi), Tupta, Buxton (dal 22' st Aloisi).
A disposizione: Bianchi, Nigretti, Peretti, Bernardinello, Lisi, Sane.
All.: Porta.
Arbitro: Capone di Palermo.
Assistenti: Guddo di Palermo e Madonia di Palermo.
NOTE.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
SERIE B: Con L'EMPOLI è promosso direttamente anche il PARMA alla terza promozione in tre anni! Ora i playoff con FROSINONE (giunto a pari punti con i Ducali ma con una differenza reti sfavorevole negi scontri diretti con loro), PALERMO, VENEZIA, BARI, CITTADELLA e PERUGIA. In C NOVARA, PRO VERCELLI e TERNANA oltre alla perdente nello spareggio tra ENTELLA e ASCOLI
STORIE
Serie B Parma in A 3 anni dopo il crac: è festa tutta la notte
Il popolo gialloblù ha atteso il pullman della squadra da Spezia e attorno alle 2 è scoppiata la festa
sabato 19 maggio 2018 11:24
PARMA - E' durata sino a tarda notte la festa in piazza Garibaldi, cuore del centro storico di Parma, per la promozione del club in serie A. Un traguardo storico raggiunto in tre anni dopo la ripartenza dai dilettanti per il fallimento del club di Tommaso Ghirardi. Il popolo gialloblù ha atteso il pullman della squadra da Spezia e attorno alle 2 è scoppiata la festa. Sino a poco prima la piazza era stata occupata dalle vetture storiche della Mille Miglia, messe al sicuro nel Parco Ducale per lasciare spazio al popolo festante. "Dopo il crac avevo promesso a questa squadra che l'avrei riportata in serie A, la platea giusta per questa gente e questo club, ho onorato l'impegno", ha commentato commosso Alessandro Lucarelli, il capitano. In festa, pur impegnato per affari lontano dall'Italia, anche il presidente cinese crociato Jiang Lizhang. "It's a kind of magic", il suo commento via whatsapp, una sorta di magia. Magia da record perché a nessuno nella storia del calcio era riuscita una così "magica" tripletta.
FONTE: CorriereDelloSport.it
SERIE A
Juve campione, i titoli dei quotidiani sportivi sono tutti per Buffon
19.05.2018 17:04 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
E' finita l'avventura juventina di Gianluigi Buffon. La Juventus è campione d'Italia ma lo è già da una settimana e per questo i titoli a caldo, dopo il 2-1 all'Hellas Verona, sono tutti per il portiere italiano.
Gazzetta.it "Ore 16:21. Buffon lascia. Quanti abbracci allo Stadium".
Tuttosport.com "Buffon esce al 63' e saluta la Juve: applausi e lacrime allo Stadium".
Corrieredellosport.it: "Buffon esce in lacrime: è standing ovation".
Sportmediaset.it: "Sorriso Buffon, chiude con 3 punti".
SERIE A
Juve batte Verona 2-1. Finisce la partita, ora inizia la festa scudetto
19.05.2018 16:54 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Finisce la partita, inizia la festa. Triplice fischio all'Allianz Stadium: la Juventus batte 2-1 il Verona, con reti di Rugani e Pjanic per i bianconeri, Cerci per gli scaligeri. Da segnalare anche il rigore che Nicolas ha parato a Lichtsteiner nel finale. I bianconeri chiudono a 95 punti il proprio campionato, quello del settimo scudetto, ora parte la festa. Quella per il tricolore, già vinto la scorsa settimana a Roma; e quella per Buffon (ma anche lo stesso Lichtsteiner). Per la prima volta dal 2014 (la prima da quando c'è Allegri) i bianconeri gireranno per Torino su un bus dal tetto scoperto.
ALTRE NOTIZIE
Buffon, l'avventura in A si chiude a 640: record di presenze resta a Maldini
19.05.2018 16:38 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Rimarranno 640. A meno di clamorosi colpi di scena, resteranno tante le presenze in Serie A di Gianluigi Buffon, che ha appena lasciato il campo dell'Allianz Stadium nella sfida tra Juventus e Verona. Niente record: quello rimarrà in mano a Paolo Maldini, primatista assoluto del nostro massimo campionato con 647 presenze in A.
SERIE A
Juve-Verona prosegue, ma lo spettacolo è per Buffon: l'applauso continua
19.05.2018 16:27 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Juventus-Verona continua sul campo, ma sugli spalti lo spettacolo è tutto per Gianluigi Buffon. Come successe per Del Piero nella gara contro l'Atalanta, il pubblico biaonconero ha infatti iniziato ad applaudire il proprio capitano (attualmente in lacrime in panchina) sin dal momento della sua uscita dal campo. Un lungo, lunghissimo applauso, che sta continuando in questi minuti.
SERIE A
Psicodramma Frosinone, come un anno fa. Ancora terzo, ma a pari punti
18.05.2018 23:04 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Il Frosinone non ha evidentemente imparato la lezione di un anno fa e si suicida proprio quando il ritorno in Serie A sembrava cosa fatta. L'anno scorso fu l'Hellas Verona di Fabio Pecchia a far festa, mentre la squadra di Pasquale Marino giocò i playoff senza riuscire a tornare nella massima categoria. Quest'anno la solita storia, purtroppo per la famiglia Stirpe che ha puntato tanto sulla Società ciociara fino a costruire uno stadio nuovo e di proprietà.
La squadra di Moreno Longo ha chiuso la regular season a quota 72 punti, come il Parma, ma sotto a causa della differenza reti a sfavore negli scontri diretti: 2-1 all'andata a Frosinone per i laziali, 2-0 al ritorno per i ducali di Roberto D'Aversa. Che festeggia il salto tra i grandi, completando l'opera avviata dalla dirigenza parmense con la terza promozione di fila. Come il Parma nessuno mai nella storia del calcio italiano, così come nessuno - probabilmente - è riuscito a fare come il Frosinone. Anche un anno fa i ciociari chiusero il torneo insieme al Verona, con 74 punti, ma al terzo posto poiché l'Hellas era in vantaggio grazie alla differenza reti negli scontri diretti. Ora il Frosinone vuole tornare in A mediante gli spareggi di fine stagione, per evitare di ascoltare durante la prossima stagione il proverbio 'Non c'è due senza tre'.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE B
Suicidio Frosinone, Parma vola in A
18/05/2018 23:27
Ancora una beffa per il Frosinone: la squadra di Longo ha pareggiato in casa la sfida col Foggia (2-2) ed è stata superata all'ultima giornata dal Parma, che ha vinto a la Spezia.
E' la terza promozione di fila per gli emiliani che in soli 3 anni sono passati dalla D alla A.
FONTE: TGGialloBlu.it