VERONA-ROMA + - =
...Non si tratta di pessimismo, si tratta di guardare la realtà dritta negli occhi: Il futuro più prossimo del VERONA appare sempre più fosco e se dopo la vittoria con l'ATALANTA in molti (compreso lo scrivente) s'erano illusi che un certo equilibrio difensivo fosse stato raggiunto, le gare con PALERMO, TORINO e GENOA hanno riportato tutti con i piedi per terra.
L'attuale Serie A, tolta forse la JUVE, soffre di un generalizzato calo di qualità tecniche e di spettacolo (e per sapere di cosa sto parlando basta assistere ad una partita della LIGA o della PREMIER) ma, anche grazie a questo, la speranza era quella di salvarsi, se non per meriti propri, almeno per demeriti degli altri e invece nell'ultima giornata abbiamo assistito allo 0 a 0 imposto dal disperato PARMA alla ROMA tra le mura dell'Olimpico seguito dal pari del CESENA ai capoclassifica con i romagnoli che reclamano pure per un rigore non assegnatogli.
A questo si aggiunga la vittoria sfiorata dall'EMPOLI a San Siro ed i 3 punti ottenuti dal CHIEVO con la SAMP che valgono per toscani e clivensi l'aggancio in classifica all'HELLAS ed un CAGLIARI che a sua volta muove lentamente ma inesorabilmente la classifica ed il quadro è quasi completo!
Il quasi riguarda la prossima giornata e la 24esima in cui l'orgogliosa ROMA si gioca le ultime chance di raggiungere la JUVENTUS proprio nello stadio del VERONA e gli scaligeri che poi andranno a fare visita in Sardegna alla diretta concorrente guidata da ZOLA che con una vittoria potrebbe addirittura sorpassare la compagine di MANDORLINI...
Tutte supposizioni ed elucubrazioni certo, ma del resto le ultime giocate della premiata ditta MÁRQUEZ, MARQUES & C. non lasciano sperare a qualcosa di molto differente.
Gardini: "Vi spiego il momento del Verona" |
Finalmente Mercoledì è intervenuto il diggì GARDINI ad interrompere un silenzio dirigenziale parso a tutti assordante ma, se possibile, ha creato più dubbi di prima
- non 'rassicurando' l'allenatore (e di riflesso la squadra) in un momento in cui la panchina scaligera è assegnata un po' a tutti tranne che al titolare,
- insistendo con la solita tiritera del secondo tragico anno di Serie A,
- dando la colpa di molto (se non di tutto) alla sfortuna che ha perseguitato i gialloblù appiedando giocatori su cui la società puntava
O magari il Direttore Generale pretende che la gente se ne stia buona buona ad aspettare che (sportivamente parlando) la nave affondi?
Facile dare la colpa alle pretese (vere o presunte) dei supporter agitando ogni 2 per 3 lo spauracchio delle società che stanno cadendo come mosche, altra cosa è spiegare come mai una rosa rivoluzionata e ritenuta (da loro con patron SETTI in primis) all'altezza di ottenere una salvezza senza patemi (se non addirittura qualcosa di più), stia deludendo e preoccupando in questa maniera...
26 Gen. 2014: VERONA 1-3 ROMA highlights ed immagini |
Con queste premesse arriva al 'Binti' una ROMA con le bave alla bocca che vede la JUVE sfuggirle gara dopo gara e che farà di tutto per non perdere altro terreno... In linea teorica anche per l'HELLAS vale più o meno lo stesso discorso non fosse che, mettendo sui piatti di un'ipotetica bilancia le due squadre, non esistono dubbi sul fatto che i giallorossi appaiono strafavoriti anche se ultimamente i capitolini non stanno di certo incantando avendo ottenuto 7 punti nelle ultime 5 gare con una sola vittoria (a Cagliari) ed uno scialbo pari nell'utlimo turno contro il disperato PARMA.
Cabala che non aiuta guardando alle statistiche: In 26 gare a Verona tra A e B, gli scaligeri hanno vinto in 7 occasioni contro le 8 della ROMA e pure i gol realizzati dalle due compagini sono lì 25 per i padroni di casa 2 in più per gli avversari.
Nel campionato 1957/1958 la prima sfida nella massima serie persa tra le mura amiche dal VERONA, come l'ultima alla 21esima giornata del campionato scorso con i gialloblù che però vendettero molto cara la pelle.
La vittoria scaligera manca al 'Bentegodi' dall'annata di Serie A 1996-1997 quando GIUNTA e ORLANDINI resero vana la segnatura di DEL VECCHIO.
QUI VERONA
Ancora out RAFAEL, RODRÍGUEZ, SALA ma potrebbe recuperare MORAS dopo la forte botta alla caviglia che l'ha fatto uscire anzitempo contro il TORINO.
Problemi anche per MÁRQUEZ che Giovedì non era presente all'allenamento
OBBADI? Chissà! Sarà convocato ma da lì a mettere piede in campo... Purtroppo ce ne corre.
Convocati
Fuori anche VALOTI...
Portieri: 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 3 Pisano, 4 R. Marquez, 5 Sorensen, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 71 Martic.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 19 Greco, 23 Ionita, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 70 Fernandinho.
Probabile formazione
Col recupero di Vangelis e IONITA il mister potrebbe riproporre il 4-3-3 col moldavo in ballottaggio con GRECO e CHRISTODOULOPOULOS, in avanti JANKOVIĆ (diventato padre per la seconda volta!) e GOMEZ TALEB appaiono leggermente favoriti sugli altri...
4-3-3 con Benussi Pisano-Moras-Marques-Agostini, Christodoulopoulos-Tachtsidis-Hallfredsson, Gomez-Toni-Jankovic.
QUI ROMA
4-3-3 per mister GARCIA che riporterà HOLEBAS sulla fascia sinistra, ancora fuori gli infortunati di lungo corso BALZARETTI, CASTAN, STROOTMAN, MAICON, IBARBO ed il rimpiantissimo ex ITURBE che anche stavolta non giocherà contro i gialloblù...
Influenza per SPOLLI.
Ballottaggio al centro dell'attacco fra TOTTI e VERDE col nuovo acquisto DOUMBIA a fare da terzo incomodo.
Convocati
Nonostante l'influenza c'è anche il difensore SPOLLI e DOUMBIA vittima in settimana di un fastidioso maldischiena...
ASTORI, CHOLEVAS, COLE, CURCI, DE ROSSI, DE SANCTIS, DOUMBIA, FLORENZI, GERVINHO, KEITA, LJAJIC, MANOLAS, MAPOU, NAINGGOLAN, PAREDES, PJANIC, SANABRIA, SKORUPSKI, SPOLLI, TOROSIDIS, TOTTI, UÇAN, VERDE
Probabile formazione
4-3-3 con De Sanctis Torosidis-Yanga Mbiwa-Manolas-Holebas Nainngolan-De Rossi-Pjanic Ljajic-Totti-Gervinho.
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DICONO + - =
Mister MANDORLINI «Come sta il Verona? Stiamo bene e dobbiamo giocare, tutti i discorsi passano al campo. Veniamo da una brutta sconfitta, ora arriva lo scontro con una grande squadra e dobbiamo guardare avanti. Sarà una partita importante e delicata per tanti motivi. Non è il nostro momento migliore, ma come ho già detto questo è il campionato più difficile e più bello, ci manca il risultato e dobbiamo andare a cercarlo. La Roma in difficoltà? Anche lo scorso anno era seconda in classifica, magari nella scorsa stagione la lotta allo scudetto con la Juventus è stata più combattuta. Magari non esprimono come lo scorso anno, ma questo vale anche per noi. Come scenderanno in campo? Hanno pareggiato una partita difficile con il Feyenoord, in campo europeo sono sempre partite difficili. Magari in questo momento non sono brillantissimi, ma le grandi squadre, anche nei momenti meno felici, hanno calciatori talmente importanti che possono sopperire a questo stato di forma. Leggiamo che sono arrabbiati, devono stare attaccati alla Juve che sta facendo risultati importanti. Rimangono una squadra forte anche se sono in difficoltà, noi dobbiamo guardare a casa nostra e cercare di fare meno errori possibili. Un paragone tra Roma e Juventus? I numeri dicono che c’è differenza tra loro, vincere aiuta a vincere. La Juve è una squadra che ha cambiato pochissimo, hanno consapevolezza di una forza interiore che viene da tre anni consecutivi di vittorie e questo pesa, credo che ci sia ancora differenza. Per ora il divario è di 10 punti, sono una squadra molto solida e forte» HellasVerona.it
Mister GARCIA tecnico della ROMA «Le motivazioni servono sempre per la gara che arriva. Vogliamo vincere, soprattutto ora che pareggiamo spesso. La mia motivazione principale è quella di non far perdere fiducia alla squadra e a ciascun singolo. Lavoro anche facendo vedere le immagini delle grandi partite che hanno disputato questi calciatori. Anche di un passato molto recente. Finché non vinciamo più partite di fila non serve a niente parlare del primo posto. La cosa che ha detto Sabatini la pensiamo tutti, faremo di tutto per difendere il secondo posto. E' il miglior atteggiamento per attaccare il primo. Dobbiamo fare di tutto per prendere i tre punti a Verona» ASRoma.it
Luca TONI ex di spicco del match «Non stiamo attraversando un buon momento ma il nostro obiettivo principale è la salvezza. Ad oggi, lo siamo. Veniamo da brutte partite e da brutte sconfitte. La Roma è in difficoltà ma ha in rosa tanti campioni che possono risolvere la partita. Sarà dura. I tifosi ci hanno fatto capire che il loro appoggio ce lo daranno sempre. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare in campo, questa partita l'abbiamo preparata bene. Io leader? Ho tanta esperienza, ho giocato ad alti livelli e mi piace dare i miei consigli al gruppo. Speriamo di tornare presto a far risultati» CalcioMercato.it
Damiano TOMMASI presidente AIC e doppio ex della gara «Il campo dice che le due squadre nelle ultime partite hanno fatto fatica. La Roma non sta un granchè bene. Il Verona gestisce le difficoltà. Detto questo: entrambe sono ancora in linea con gli obiettivi stagionali. Troppa euforia per l'Hellas in passato? Grande euforia, tanto entusiasmo. Gioco e divertimento per tutti. Ma oggi la realtà dice che la cosa più importante è confermare la categoria, fondamentale restare nella massima serie dopo tanti anni difficili. E i numeri, per il momento, sono dalla parte dell'Hellas. Totti e Toni? Francesco Totti è la Roma, il simbolo di una squadra, di un club. Un campione che ha legato la sua carriera alla maglia della sua città. Luca Toni è un capitano vero, non si arrende mai, il punto di riferimento per lo spogliatoio, il giocatore sul quale puntare nei momenti di disagio. Ma credo che questo sia chiaro a tutti Cosa non funziona in casa Hellas? Ripetersi è sempre difficile. Questo è il secondo anno di A. Il campionato non è semplice, il Verona ci sta provando. Ha fatto molto bene all'inizio, ha frenato nella seconda fase del campionato ma non è mai finito sott'acqua. Difficile entrare nei meccanismi di una squadra, ci sono equilibri che vanno rispettati. D'accordo, a volte si possono creare pure grandi aspettative. Ma il campionato dice che l'Hellas merita di restare ancora in questa categoria. L'ho già detto ma credo che raggiungere questo traguardo sia fondamentale per tutti, per i giocatori, lo staff tecnico e la società. Per il futuro e per tutto quello che ne consegue» LArena.it
Diego CAVERZAN ex terzino e vice-allenatore dell'HELLAS guidato da PELLEGRINI segnò alla Roma (all'Olimpico) il suo unico gol in Serie A «A Verona ho molti amici nell’ambiente, tra giocatori ex giocatori e giornalisti, e tutti mi dicono che in effetti il Verona stia attraversando un periodo veramente buio, accusando moltissimo in difesa, dopo le scoppole contro il Torino e i due incontri-goleada con la Juventus, mentre la Roma dovrà vincere per rimanere in scia alla Juventus e sperare ancora nello scudetto. A Verona l’ambiente molto caldo, la tifoseria è unica e tutti sanno molto bene che il match contro la Roma di Garcia sarà una sfida impari, ma il Verona non dovrà sbagliare atteggiamento, impostando la partita, con una prova di carattere per provare a rendere equilibrato l’incontro, senza sbagliare l’approccio e l’atteggiamento.. Altrimenti se fosse solamente la parte tecnica a prevalere, vincerà la Roma, su questo non ci sono dubbi. Inoltre, non penso che sia l’ultima spiaggia per Mandorlini, aldilà del risultato, ripeto, servirà una prova di carattere, ma la partita decisiva per il tecnico sarà quella successiva alla Roma, ovvero quella contro il Cagliari. Certamente il calendario non è dalla parte di Mandorlini e dei suoi ragazzi visto che dopo Roma e Cagliari i giallo-blu affronteranno Milan, Napoli e Lazio, ma tant’è che quello che conta, come detto in precedenza, sarà di dimostrare il “carattere” nel match contro la Roma, almeno per rendere la partita “equilibrata”» InsideRoma.com
YANGA-MBIWA difensore della ROMA sempre più in crisi dopo il pareggio casalingo in Europa League col FEYENOORD «Il momento è difficile per noi, ma tutti insieme dovremo ripartire. E’ una Roma che deve trovare solo il risultato. Lavoriamo tanto in allenamento per fare le cose bene e ritrovare la Roma di inizio campionato. Abbiamo bisogno di tutti i tifosi per ritornare davanti. L'ostacolo Verona? Abbiamo la testa alla partita di domenica e poi penseremo all’Europa League. Dovremo essere al 100% per gestire la partita. Possiamo fare bene, dobbiamo organizzarci per fare le cose al meglio» Goal.com
Vangelis MORAS sul difficile momento che sta vivendo la squadra scaligera «E’ un momento molto difficile per noi, abbiamo parlato anche con i tifosi, e capisco che siano molto arrabbiati. Il confronto avuto al ritorno da Genova? E’ stato tranquillo, come tante altre volte. Per me è giusto sapere quello che pensano, la rabbia ci sta, è una cosa normale. La nostra promessa è di dare il massimo. Amare la maglia? Quello viene col tempo, noi dobbiamo rispettare questi colori. Con queste prestazioni abbiamo avuto mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi, ma anche nei nostri confronti, perché non meritiamo di essere in questa difficoltà. Tutti dobbiamo fare autocritica per capire che questo è un momento difficile e provare a dare il massimo. Non abbiamo nessun problema con i tifosi, fino ad adesso ci sono sempre stati vicini. Tutto dipende da noi, a parole è facile, ma a volte è difficile riuscire a dare in campo tutto quello che vuoi. Non c’è nient’altro da fare, dobbiamo stare uniti fino alla fine, dobbiamo tirare fuori qualcosa in più perché nelle ultime partite non siamo riusciti a giocare come volevamo. Dobbiamo dare ognuno il massimo, che è quello che questa squadra merita, solo così possiamo uscire da questo momento. Sapevamo dall’inizio che sarebbe stato difficile. Adesso dobbiamo stare sempre uniti. Le parole di Gardini? Credo che sia giusto sentire quello che pensa la società. Adesso dobbiamo metterci più impegno, perché ascoltare e basta non è sufficiente» HellasVerona.it
Il diggì GARDINI sulla delicata situazione in classifica dell'HELLAS «Il trend non è certo positivo, ma non parliamo di crolli o catastrofi. Oggi solo le Cassandre possono prevedere quel che succederà. È un momento critico, di difficoltà, ma possiamo superarlo. Il campionato non finisce domani, mancano 15 partite. E nell'arco di una stagione certi periodi ci sono sempre. Gli avversari, la domenica, devono essere solo quelli che hanno la maglia diversa in campo. L'interesse dev'essere comune. Se lo capiamo possiamo fare della strada e stare qui altri venti o trent'anni. Se invece si continua sempre a cercare un colpevole non andiamo da nessuna parte. Non abbiamo mai parlato di Europa League, noi siamo per una gestione sana dove il più ed il meno si pareggiano. Vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto non è confacente ad una realtà come Verona che ha tantissima forza e 110 anni di storia alle spalle. Altrimenti andate a guardare quel che succede cento chilometri a destra e cento chilometri a sinistra di Verona. Avevamo detto che questa sarebbe stata la stagione più difficile, storicamente è così. Forse si era abituati a caviale e champagne, ora deve dar fastidio ingoiare qualche biscotto nero. Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo è la salvezza, non possiamo puntare all'Europa League. Noi siamo per una gestione sana. E se l'Hellas Verona ha lo store o fa milioni di ricavi grazie al marketing sono soldi che restano in tutti in casa. Se il nostro marchio non produce non può dare la linfa che serve per il lavoro quotidiano. Se questo organico all'altezza? La domanda andrebbe fatta a Mandorlini, una volta a settimana la stampa ha la possibilità di parlare con lui. Io dico che per qualità, numeri e la carriera dei nostri giocatori possiamo raggiungere la salvezza. Credo che la nostra sia una buona rosa, ma durante l'anno abbiamo subito tanti infortuni. Pensavamo di fare meglio, ma quel che conta è il risultato finale. Voglio godere alla fine, non voglio far godere altri in questo momento. Se a gennaio non si poteva investire di più sul mercato? L'anno scorso, quando abbiamo venduto Jorginho, gli investimenti li abbiamo fatti. A gennaio non abbiamo venduto nessuno, però abbiamo preso quel che ritenevamo ci servisse» LArena.it
Mister DEL NERI accostato (assieme a tanti altri) alla panchina scaligera in caso di esonero di MANDORLINI «Ho l'entusiasmo di chi ama il calcio e lo sport. Quando manca l'entusiasmo non si può lavorare più. Hellas? Le opportunità vanno prese al volo, penso che se si hanno le idee si può fare tutto. Tanti allenatori hanno fatto il salto da una squadra all'altra senza problemi» TuttoMercatoWeb.com
Pierluigi GOLLINI premiato come miglior portiere del 'Viareggio' «Abbiamo dato tutto, alla settima partita le energie erano quelle che erano. Ci dispiace di non essere riusciti a portare la coppa a casa, usciamo dal torneo a testa alta, sapendo di aver fatto il massimo e di averci messo il cuore. Questo è l’importante. Sono contento di aver ricevuto il premio come miglior portiere, ci tenevo. Sono venuto al torneo di Viareggio per dare una mano alla squadra e per dimostrare il mio valore. Adesso torno a Verona, e continuerò ad allenarmi con la prima squadra per essere pronto per il momento in cui verrò chiamato in causa» HellasVerona.it
19 febbraio 2015 - Evangelos Moras |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
MERCATO Da tempo l'HELLAS starebbe tenendo d'occhio Marco CRIMI, centrocampista ex Under 21 azzurro che nel LATINA sta facendo davvero bene... E mentre FELIPE va all'INTER, regge ancora per l'HELLAS la pista che porta a CASSANO (che secondo Sky Sport avrebbe rifiutato Qatar, Emirati e Cina per rimanere in Italia) anche se, dopo le parole del diggì GARDINI, un eventuale arrivo del 'talento di Bari Vecchia' appare quantomeno improbabile anche se il tempo teoricamente scade il 28 Febbraio...
CBCR Intervista a Pippo BONI dopo l'exploit al 'Viareggio' con la Primavera 'Bello allenarsi con i campioni, ma aspetto il giorno dell'esordio al Bentegodi'
LA PRIMAVERA CONCLUDE IL 'VIAREGGIO' a testa altissima nonostante la sconfitta in finale contro i pari età dell'INTER che, nonostante fossero strafavoriti dai pronostici, hanno dovuto sudare non poco contro l'11 messo in campo da mister PAVANEL 'Un commento sulla finale della Viareggio Cup? L’abbiamo tenuta sempre viva fino alla fine. C’è stata una palla in cui potevamo difendere meglio, ma non posso dire niente. Anche con la Fiorentina abbiamo reagito ad un errore e siamo riusciti a ribaltare la gara. Da questi ragazzi non posso chiedere di più. Sono molto orgoglioso di loro, avevo detto ai miei ragazzi che con l’Inter dovevano tirar fuori qualcosa di più del cuore e del cervello, dovevano dare l’anima. Abbiamo dato tutto con un’Inter che abbiamo controllato quasi sempre, tranne in qualche spunto individuale di grandissima qualità. Però ci siamo stati, siamo arrivati fin qui meritandolo e abbiamo sfiorato l’impresa. Li ringrazio pubblicamente, mi hanno fatto vivere 15 giorni fantastici. Per noi è stata un’avventura straordinaria, siamo arrivati quasi ai supplementari con una super squadra che ha tanti cambi importanti. Credo che siamo riusciti a dare un esempio di grande voglia, organizzazione e desiderio di starci fino in fondo e di meritarlo. Siamo stati bravissimi nel girone eliminatorio, siamo cresciuti durante le partite. A parte qualche momento in cui abbiamo sofferto con Napoli e Fiorentina, le gare le abbiamo sempre condotto noi con grande personalità e qualità che sono state notate e premiate. Il nostro obiettivo l’abbiamo raggiunto. Noi stanchi dopo il pareggio? Sapevamo che arrivavamo a corto di energie, dovevamo tenere la partita viva, in bilico, per cercare di arrivare più in là possibile. Nel momento del 1-1 l’Inter ha vacillato, se avessimo avuto qualche forza in più davanti avremmo potuto dargli in colpo di grazia. Purtroppo ce lo hanno dato loro con un rimpallo sul quale eravamo posizionati bene, devo ammettere che è stato un gran gol. Mi hanno detto che c’è stata una situazione dubbia per noi nel primo tempo, che avrebbe potuto indirizzare la gara in una certa maniera, non ci siamo scomposti e abbiamo continuato a giocare. Se questi ragazzi sono pronti per la Serie A? Questo non lo so, sicuramente ho visto una partita tra grandissimi giocatori. Abbiamo diversi giocatori che sono già stati affiancati alla prima squadra, Fares e Cappelluzzo hanno già esordito in Serie A. Ho visto il gol di Donsah, ha fatto una rete fantastica. Mi auguro che l’anno prossimo anche questi ragazzi riescano a darci qualche gioia'.
CALCIOMERCATO, l'HELLAS proverà a 'soffiare' FELIPE all'INTER? Potrebbe essere ma non sarebbe esattamente il modo di operare di SOGLIANO che preferisce arrivare prima o... Non arrivare affatto ma è vero pure che nell'emergenza ogni tattica è ammessa
Gollini, Speri, Riccardi | Pavanel | Cappelluzzo, Boni, Bearzotti |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: L'exploit di DONSAH al CAGLIARI rinnovo automatico fino al 2020 con adeguamento d'ingaggio storia di un clandestino miracolato dal calcio... MARTINHO da Catania 'Il club mi ha voluto fortemente. Darò il massimo'
SERIE A: Nel MILAN del futuro CONTE allenatore e SOGLIANO direttore sportivo?
OTTAVI DI CHAMPIONS, CAVANI salva il PSG dal tracollo casalingo col CHELSEA, pari a reti bianche tra SHAKHTAR e BAYERN...
CAOS PARMA, scaduto il termine niente stipendi, arriva Equitalia...
BASKET NBA: All star game all'Ovest grazie al superlativo WESTBROOK, niente bis per BELINELLI nel tiro da tre...
TENNIS: Niente da fare per Luca VANNI sconfitto a San Paolo nella sua prima finale ATP...
Viareggio Cup: Inter-Hellas Verona 2-1 |
RASSEGNA STAMPA + - =
REWIND: VERONA-ROMA
22.02.2015
La Roma torna a Verona sponda Hellas tredici anni e mezzo dopo aver giocato al Bentegodi con il tricolore sul petto, nell’ultimo precedente prima della discesa nelle serie inferiori dei gialloblù. Al ritorno in A dopo undici stagioni di assenza, la squadra allenata da Mandorlini sta disputando un campionato eccellente, che alla seconda giornata del girone di ritorno vede Toni e compagni addirittura al sesto posto solitario in classifica.
La nuova Roma di Garcia, dopo l’avvio brillantissimo con le dieci vittorie iniziali consecutive, si è ritrovata a 8 punti dalla Juve dopo lo scontro diretto di Torino, per poi reagire con due roboanti vittorie contro Genoa (4-0) e Livorno (3-0) ed eliminando i bianconeri dalla Coppa Italia con una bellissima partita decisa da un gol di Gervinho.
Nell’anticipo del sabato la Lazio ha fermato la Juventus sul punteggio di 1-1, così la Roma spera di accorciare lo svantaggio in classifica. Nel lunch kick-off del Bentegodi il grande protagonista è di nuovo l’ivoriano, che nel primo tempo porta letteralmente a spasso la retroguardia scaligera: arriva dal suo piede l’assist per il gol del vantaggio di Ljajic al 45’, poi dopo il pareggio di Hallfredsson al 3’ della ripresa è ancora Gervinho a salire in cattedra, firmando personalmente la rete dell’1-2 dodici minuti più tardi. Nel finale arriva anche il sigillo di Totti, che trasforma un calcio di rigore assegnato per fallo dubbio su Torosidis. Il successo rinfocola le speranze di rimonta della Roma, tornata a -6 dalla Juventus.
TABELLINO
26 gennaio 2014 – Stadio Bentegodi
21a giornata
Verona-Roma 1-3(0-1)
MARCATORI: 45’+1 Ljajic, 48’ Hallfredsson, 60’ Gervinho, 81’ Totti (rig.).
VERONA (4-3-3) Rafael, A. Gonzalez, Marques, Maietta (38’ Donadel), Cacciatore, Romulo, Donati (83’ Longo), Hallfredsson, Iturbe, Toni, J. Gomez (68’ Martinho). A disp. Nicolas, Borra, Cacia, Jankovic, Cirigliano, Donsah, Sala. Allenatore Andrea Mandorlini
ROMA (4-3-3) De Sanctis, Maicon, Benatia, Castan, Torosidis, Nainggolan (60’ Pjanic), De Rossi, Strootman, Gervinho, Destro (76’ Totti), Ljajic (64’ Florenzi). A disp. Lobont, Skorupski, Dodò, Marquinho, Taddei, Jedvaj, Romagnoli, Ricci, Mazzitelli.
Allenatore Rudi Garcia
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
NOTE: Ammoniti Romulo, Hallfredsson, Marques, Nainggolan e Destro. Angoli: Verona 4, Roma 6. Recupero: 3’-3’.
I PRECEDENTI TRA ROMA E VERONA
21.02.2015
I precedenti
In netto vantaggio nei 61 precedenti totali – massima divisione, Serie B e Coppa Italia – la Roma ha vinto gli ultimi 4 confronti con l'Hellas Verona e ha collezionato risultati utili nelle ultime 12 sfide (10 vittorie e 2 pareggi). In caso di vittoria o pareggio la Roma eguaglierebbe la striscia di risultati utili consecutivi più lunga nella storia dei confronti con gli scaligeri, 13 tra il novembre 1973 ed il gennaio 1983 (8 vittorie e 5 pareggi). Il punteggio più ricorrente è 1-0 per la Roma, che ha caratterizzato il tabellino in ben 9 occasioni.
vs Verona alla quinta di ritorno
E' positivo l'unico precedente tra Roma e Verona nella quinta giornata di ritorno. Il 10 marzo 1974 i giallorossi, allenati da Nils Liedholm, passano in trasferta per 1-0 con un gol di Angelo Orazi.
vs Verona a febbraio
Roma e Verona si sono affrontate tre volte nel mese di febbraio, con due vittorie giallorosse (entrambe per 1-0) ed un pareggio. In questi tre incontri la Roma non ha mai incassato gol. Questi i tre confronti nel mese più breve del calendario.
22/02/1976, Verona-Roma 0-1 (Petrini) - Serie A, 3a di ritorno
8/02/1987, Verona-Roma 0-1 (Nela) - Serie A, 3a di ritorno
05/02/1989, Roma-Verona 0-0 - Serie A, 16a di andata
Totale precedenti: 61
Vittorie Roma: 32
Pareggi: 18
Vittorie Verona: 11
Gol Roma: 88
Gol Verona: 52
Precedenti nella massima divisione: 53
Vittorie Roma: 27
Pareggi: 16
Vittorie Verona: 10
Gol Roma: 73
Gol Verona: 46
Precedenti in Coppa Italia: 6
Vittorie Roma: 4
Pareggi: 1
Vittorie Verona: 1
Gol Roma: 14
Gol Verona: 6
Precedenti in Serie B: 2
Vittorie Roma: 1
Pareggi: 1
Vittorie Verona: 0
Gol Roma: 1
Gol Verona: 0
TRIGORIA, 21/2: RIFINITURA IN VISTA DEL VERONA
21.02.2015
Ultimo giorno di lavoro per gli uomini di Garcia in vista della sfida contro il Verona di domani.
Totti e compagni sono scesi in campo attorno alle 15. La squadra, dopo il classico riscaldamento atletico, è stata impegnata in una partita a tema e in un lavoro tattico. La sessione si è poi conclusa con una sfida a campo ridotto.
Per Ibarbo fisioterapia e palestra.
Differenziato in campo per Iturbe.
Personalizzato per Maicon e Castan.
Appuntamento a domani, direttamente dallo stadio Bentegodi!
VERONA-ROMA: I CONVOCATI
Verona-Roma: i convocati
21.02.2015
Rudi Garcia ha diramato la lista dei giocatori che prenderanno parte alla sfida che la Prima Squadra disputerà domani contro il Verona in campionato.
Roma, 21 febbraio 2015
Verona-ROMA (Serie A)
Lista convocati AS Roma
ASTORI
CHOLEVAS
COLE
CURCI
DE ROSSI
DE SANCTIS
DOUMBIA
FLORENZI
GERVINHO
KEITA
LJAJIC
MANOLAS
MAPOU
NAINGGOLAN
PAREDES
PJANIC
SANABRIA
SKORUPSKI
SPOLLI
TOROSIDIS
TOTTI
UÇAN
VERDE
GARCIA: "IN UN MOMENTO COME QUESTO VOGLIAMO SOLO VINCERE"
21.02.2015
MOTIVAZIONI
Le motivazioni servono sempre per la gara che arriva. Vogliamo vincere, soprattutto ora che pareggiamo spesso. La mia motivazione principale è quella di non far perdere fiducia alla squadra e a ciascun singolo. Lavoro anche facendo vedere le immagini delle grandi partite che hanno disputato questi calciatori. Anche di un passato molto recente. Finché non vinciamo più partite di fila non serve a niente parlare del primo posto. La cosa che ha detto Sabatini la pensiamo tutti, faremo di tutto per difendere il secondo posto. E' il miglior atteggiamento per attaccare il primo. Dobbiamo fare di tutto per prendere i tre punti a Verona.
PRESTAZIONI SINGOLI
Ognuno deve ritrovare fiducia in se stesso al 100%. In questo spogliatoio non ci sono solo grandi uomini, ma anche campioni. So che la vittoria della Juventus è arrivata dalla giocata di un campione loro. Noi ci dobbiamo concentrare sulle nostre forze, abbiamo calciatori che possono fare la differenza anche se la squadra non gioca bene. Di giocatori forti ne abbiamo. E devono sapere che possono risolvere le partite in qualsiasi momento.
MERCATO
Le scelte fatte sono ottime, le tempistiche non le possiamo gestire, nemmeno Walter (Sabatini, ndr) le può gestire. Non sapevamo che uno dei nuovi arrivati sarebbe arrivato in Coppa d'Africa e che l'altro si sarebbe infortunato dopo due giorni. Siamo tutti responsabili. Delle cose buone e delle cose meno buone.
DISCUSSIONI PIAZZA
I tifosi mi discutono? Lei (riferito al giornalista, ndr) parla per lei o per la stampa, non per i miei tifosi. Lavoriamo per costruire una grande Roma. Basta uscire in città per sapere quale grandezza ci potrà trasmettere. Lavoriamo per lottare ogni anno per uno scudetto, non una volta ogni trent'anni. Più presto saremo forti e non aspettiamo solo il nuovo stadio. Noi facciamo in modo di spingere al massimo subito. E' vero, ora abbiamo un momento difficile, ma mi sembra anche normale vista la storia di questo anno. Lo ripeto, siamo molto più forti se i giocatori sentono la fiducia di tutto l'ambiente. E' giusto avere un avviso critico, ma devono essere critiche obiettive. Vogliamo una Roma vincente, ma se abbassiamo la fiducia diventa più complicato. Servirà tempo affinché la società si stabilizzi in alto. C'è sempre una relazione da fare tra potenza economica del club e risultati. Il presidente sarà a Roma a fine febbraio, lui potrà essere più chiaro a questo proposito.
FIDUCIA DEI GIOCATORI
Non vedo nessun cambio di atteggiamento tra me e loro, ma sarebbe più giusto fare questa domanda ai calciatori, non a me.
ATTEGGIAMENTO TATTICO
Il vantaggio iniziale in una partita non può essere l'autorizzazione ad abbassarci troppo e a rinunciare al pressingCon il Feyenoord c'è stata una reazione umana, istintiva, per proteggere il risultato. Quando prendiamo un gol, non vinciamo, ma nemmeno perdiamo. Serve un pressing da matti, come nel primo tempo contro il Feyenoord: quello è il nostro marchio di fabbrica.
L'AVVERSARIO: IL VERONA
21.02.2015
Non è la squadra dello scorso anno. L’Hellas Verona di Mandorlini – una delle sorprese più belle e inaspettate del torneo passato – è una formazione in crisi di risultati, con 1 vittoria e 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. Non solo, nello stesso numero di incontri hanno subito 14 reti e ne hanno realizzate appena 5. Una media di 2.8 gol subiti per gara e 1 segnata. Nel campionato 2013-2014, dopo 23 giornate, la formazione gialloblù aveva 36 punti ed era in piena lotta per l’Europa League. Discorso diverso oggi, con 12 lunghezze di ritardo rispetto a 365 giorni fa, e una classifica con ambizioni ben diverse, a solo più quattro dalla terzultima, il Cagliari. L’attacco è il quattordicesimo d’Italia (26 reti segnate), la difesa è la sedicesima (la quarta peggiore) con 42 gol incassati. Una differenza di rendimento sottolineata anche dal presidente veronese, Setti, qualche settimana fa: “Bisogna correre di più, Mandorlini dia la mentalità giusta al gruppo”. “In cinque anni ho sempre dato la giusta mentalità, ma stavolta sono cambiati 18 giocatori...”, è stata la replica di Mandorlini. L’uomo più prolifico della rosa è l’attaccante Toni, autore di 9 marcature in 23 incontri disputati. Un’altra stagione di livello per l’ex centravanti giallorosso, che in questa stagione ha raggiunto il prestigioso traguardo dei 300 gol da professionista. Gli elementi più utilizzati finora sono il portiere Rafael, i difensori Marquez, Moras, Agostini, i mediani Hallfreddson, Lazaros, Tachtsidis, gli attaccanti Toni, Gomez e Nico Lopez. Quest’ultimo, portato in Italia e nella Roma da Sabatini, è il secondo marcatore con 4 reti. Il sistema di gioco di riferimento è il 4-3-3.
FONTE: ASRoma.it
Verona-Roma, Toni: "Sarà dura, ma noi sappiamo cosa fare in campo"
L'attaccante gialloblu ha parlato in vista della sfida contro la sua ex squadra
Luca Toni (Getty Images)
21/02/2015 22:22
VERONA-ROMA INTERVISTA TONI CORRIERE DELLO SPORT / VERONA - Luca Toni, attaccante del Verona, ha concesso un'intervista al 'Corriere dello Sport' in vista della partita di campionato contro la Roma: "Non stiamo attraversando un buon momento ma il nostro obiettivo principale è la salvezza. Ad oggi, lo siamo. Veniamo da brutte partite e da brutte sconfitte. La Roma è in difficoltà ma ha in rosa tanti campioni che possono risolvere la partita. Sarà dura".
RAPPORTO CON I TIFOSI - "I tifosi ci hanno fatto capire che il loro appoggio ce lo daranno sempre. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare in campo, questa partita l'abbiamo preparata bene. Io leader? Ho tanta esperienza, ho giocato ad alti livelli e mi piace dare i miei consigli al gruppo. Speriamo di tornare presto a far risultati".
S.D.
FONTE: CalcioMercato.it
Hellas Verona - Roma, le probabili formazioni | Mandorlini prova a sgambettare Garcia
Il tecnico scaligero deve ricominciare a fare punti se vuole guidare i suoi verso la salvezze e pensa quindi di far rifiatare Greco e di ridare spazio al rientrato Ionita. Dubbi in avanti su giocherà insieme a Toni e Gomez
La Redazione 21 febbraio 2015
Per la ventiquattresima giornata del campionato di serie A, l'Hellas Verona si prepara ad ospitare allo stadio Bentegodi la Roma, nel match che prenderà il via domenica 22 febbraio alle 15.
In crisi di gioco e di risultati, i gialloblu si preparano ad affrontare la seconda forza del campionato, con la quale dovranno tirar fuori tutto quello che è mancato nelle scorse giornate per riuscire ad ottenere punti preziosissimi per la corsa salvezza. Si tratta del primo match di un complesso filotto che vedrà i ragazzi di Mandorlini affrontare nell'ordine: Roma, Cagliari, Milan, Napoli e Lazio.
La squadra di Garcia non sta certamente affrontando uno dei suoi momenti migliori: tra campionato e coppe, nel 2015 le uniche due vittorie sono arrivate contro Udinese e Cagliari, però sempre in trasferta. È all'Olimpico infatti che i giallorossi sembrano, stranamente, avere più difficoltà (vedi il pareggio con il Parma) ma in ogni caso si tratta di una squadra che arriva nel capoluogo scaligero per trovare i punti necessari a tenere a debita distanza il Napoli.
I PRECEDENTI - Sono 25 i precedenti al Bentegodi tra le due formazioni, con un bliancio decisamente equilibrato: 7 le vittorie per l'Herlla, 8 quelle della Roma e 10 i pareggi. L’ultimo precedente risale alla giornata 21 della stagione 2013/2014 con il tabellone finale che si fermò sul 3-1 per la Roma. Mentre l'ultima vittoria degli scaligeri risale al 1996, quando la Bentegodi finì 2-1 grazie alle reti di Giunta e Orlandini.
QUI HELLAS VERONA - "Come sta il Verona? Stiamo bene e dobbiamo giocare, tutti i discorsi passano al campo. Veniamo da una brutta sconfitta, ora arriva lo scontro con una grande squadra e dobbiamo guardare avanti. La Roma in difficoltà? Anche lo scorso anno era seconda in classifica, magari nella scorsa stagione la lotta allo scudetto con la Juventus è stata più combattuta. Il modulo? Abbiamo cambiato perché non avevamo interpreti per il 4-3-3, con tanti infortuni ci mancavano gli esterni larghi. Così abbiamo optato per un 3-5-2 che era perfetto per calciatori come Saviola e Nico Lopez. Abbiamo fatto diverse partite buone, ma il 4-3-3 rimane lo schema più consolidato. Rafael? Ha ancora fastidio alla spalla, non è convocato. Le assenze di Marquez e Moras? Vedremo come staranno. La situazione degli infortunati? Abbiamo recuperato quasi tutti, ma vengono da infortuni lunghi. Obbadi è tornato, per il finale di stagione sarà importante come gli altri che recupereremo". Mandorlini vuole girare pagina e sa che una grande prestazione contro i giallorossi potrebbe risollevare l'umore della squadra. Rodriguez, Sala, Valoti e Rafael sono out, mentre Obbadi potrebbe andare in panchina. Moras pare aver recuperato dal colpo alla caviglia subito a Genova e con Marquez dovrebbe comporre la coppia di centrali: sulle fasce ci saranno Pisano e Brivio. Confermati a centrocampo Tachtisidis e Hallfredsson, che potrebbero essere affiancati da Ionita. In attacco con Toni dovrebbe giocare Gomez e uno tra Jankovic, Nico Lopez e Christodoulopoulos.
QUI ROMA - "Finché non vinciamo più partite di fila non serve a niente parlare del primo posto. Dobbiamo fare di tutto per mantenere il secondo posto, a meno 10 (anche se con una partita in meno) non ha senso parlare di primo. Siamo in un momento difficile, ma i giocatori sarebbero più forti se avessero la fiducia dell'ambiente, anche perché questa squadra é vero che pareggia troppo, e speriamo di non prendere gol in fuorigioco ogni volta, ma in campionato ha perso soltanto due volte. "Come si motiva lo spogliatoio? Si motiva con la gara che arriva, solo la vittoria ci può far uscire da questo momento. Quando una squadra non prende più rischi e non si ha fiducia non si hanno grandi opportunità di vincere, lavoro su questo, facendo vedere ai giocatori le cose che hanno fatto anche in tempi recenti". Garcia preferisce concentrarsi sull'analisi generale del periodo piuttosto che sulla partita, ma è chiaro che il tecnico si rende perfettamente conto del momento complicato della sua squadra. Strootman, Balzaretti, Iturbe, Ibarbo, Lobont e Maicon sono assenti per infortunio. In difesa giocheranno Astori e Yanga-Mbiwa, mentre Florenzi si adatterà al ruolo di terzino destro. Nainggollan, De Rossi e Keita comporranno la linea mediana, davanti invece uno tra Totti e Verdi completerà il tridente offensivo.
ARBITRO - Andrea Gervasoni di Mantova.
FONTE: VeronaSera.it
Facebook, Holebas: “Mi piace l”Hellas’, ma dobbiamo portare i tre punti a Roma!”
(21.02.2015 19:55)
“Mi piace molto la prima parte del nome del nostro avversario (“Hellas”), ma tuttavia dobbiamo portare i tre punti a Roma! #NoExcuses”. Questo con il messaggio con cui Josè Holebas, tramite il proprio profilo ufficiale Facebook, ha suonato la carica in vista della gara di domani al Bentegodi contro l’Hellas Verona.
FONTE: LaRoma24.it
APPROFONDIMENTI
Il filo di Hellas Verona-Roma: Luca Toni
21.02.2015 12:00 di Marco Rossi Mercanti
Giallorossi alla caccia dei tre punti contro l’Hellas Verona, sempre più invischiata nella lotta salvezza. Una partita sulla carta abbordabile per i capitolini ma, date le ultime prestazioni non convincenti (l’ultima il pari interno con il Parma), servirà la massima attenzione per uscire vittoriosi dal Bentegodi. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it vuole analizzare ogni volta un personaggio diverso, legato per qualche motivo al match che si disputerà: oggi abbiamo scelto Luca Toni.
Luca Toni nasce a Pavullo nel Frignano il 26 maggio 1977. Insieme a Francesco Totti, è l’unico italiano ad aver vinto la Scarpa d’Oro, premio individuale per il miglior marcatore europeo ed ottenuto nel 2006 dopo aver realizzato 31 gol in Serie A con la maglia della Fiorentina.
Attaccante girovago (ben 16 maglie diverse indossate), cresce nelle giovanili del Modena, dove disputa per due anni il campionato di C1. In seguito, passa all’Empoli, dove esordisce in Serie B riuscendo anche a realizzare un gol in sole 3 presenze. L’anno successivo torna in C1 con il Fiorenzuola prima e con la Lodigiani poi: con la squadra romana si mette in mostra con 15 reti in 31 presenze che gli valgono la chiamata in B del Treviso, dove conferma la sua media realizzativa (altri 15 gol in 35 partite).
Nella stagione 2000/2001, viene acquistato dal Vicenza e con i veneti ha modo di esordire in Serie A il 1° ottobre 2000, nel 2-0 subìto contro il Milan. Nonostante i suoi 9 gol, non riesce ad evitare la retrocessione della sua squadra e, al termine del campionato, rimane comunque nella massima serie, trasferendosi al Brescia di Mazzone, dove rimarrà per due stagioni.
A 26 anni accetta la chiamata del Palermo, ambiziosa società di B: grazie ai suoi 30 gol, i siciliani conquistano la promozione. L’annata successiva, Toni conferma i suoi grandi numeri, arrivando a quota 20 gol in campionato, che contribuiscono al quinto posto del Palermo.
Nell’estate del 2005 passa alla Fiorentina per 10 milioni di euro. Nel corso della sua prima stagione con la maglia della viola, come descritto in precedenza, realizza 31 reti che gli varranno la conquista della Scarpa d’Oro (oltre che la conquista di un “Telegatto” come miglior sportivo), mentre nella successiva stagione il bomber si ferma a “soli” 19 gol.
Il 30 maggio 2007 si trasferisce in Bundesliga voluto dal Bayern Monaco. Esordisce l’11 agosto contro l’Hansa Rostock, andando immediatamente in gol nel 3-0 finale. Con 24 reti realizzate al primo anno di Bundesliga, Toni diventa il quinto italiano ad essere il capocannoniere di un campionato estero. Inoltre, risulterà decisivo con una doppietta per la conquista della Coppa di Germania contro il Borussia Dortmund, con il suo allenatore Hitzfeld che lo definisce “un animale da gol che non vuole mai riposare”. Il 25 febbraio 2009 realizza la prima doppietta in Champions League contro lo Sporting Lisbona ma, al termine della sua seconda stagione in Baviera, anche a causa di un infortunio patito nel precampionato, Toni perderà definitivamente la maglia da titolare, arrivando a giocare solamente con le riserve del Bayern Monaco.
Nel gennaio 2010, la Roma di Ranieri lo preleva in prestito gratuito sino al termine della stagione. Esordisce con i capitolini il 6 gennaio nel 2-2 di Cagliari, mentre realizza i suoi primi con la nuova maglia il 17 gennaio, realizzando una doppietta contro il Genoa (3-0 il risultato finale). La settimana successiva, rimedia un infortunio contro la Juventus che lo costringe ai box per un mese e mezzo circa. Tornato in campo nei primi marzo, segnerà i suoi ultimi 3 gol in maglia giallorossa, punendo Livorno, Udinese e soprattutto l’Inter di Mourinho nel big match valido per lo scudetto (2-1, De Rossi e Milito gli altri marcatori).
Dopo solo sei mesi, la Roma e le strade di Toni si dividono, ma l’attaccante resta in Italia, passando tra le file del Genoa. Con i Grifoni il rendimento è al di sotto delle aspettative, tant’è che il presidente Preziosi lo contesta pubblicamente: “Un voto a Toni? 3. Come i gol fatti in campionato”.
Per tale motivo, nella sessione invernale, l’attaccante approda alla Juventus, dove rimarrà sino al gennaio successivo, totalizzando solo 14 presenze e 2 gol. Messo ai margini dal nuovo allenatore Conte, decide dunque di trasferirsi per sei mesi all’Al-Nasr, società degli Emirati Arabi Uniti.
A poche ore dal termine del calciomercato estivo 2012, ritorna alla Fiorentina e, nonostante non sia considerato un titolare, riesce a scendere in campo per 27 volte, realizzando anche 8 reti e contribuendo al quarto posto finale della viola.
Tuttavia, a fine stagione lascia Firenze per accasarsi all’Hellas Verona, di ritorno in A dopo oltre 10 anni. Con la maglia degli scaligeri forma un tridente strepitoso con Iturbe e Romulo: i tre contribuiranno in modo importante alla conquista di una tranquilla salvezza, con Toni che arriva addirittura a quota 20 reti in campionato, battendo il record di Gianni Bui e Nico Penzo, i marcatori più prolifici in una singola stagione per gli scaligeri, fermi però entrambi a 15. Nell’annata attuale, durante la vittoriosa trasferta di Udine (1-2), sigla il gol numero 300 della sua carriera professionistica.
Per quanto concerne il suo capitolo con la Nazionale, Luca Toni esordisce il 18 agosto 2004 contro l’Islanda, perso 2-0 dagli azzurri. Nel match successivo, valido per le qualificazioni al mondiale tedesco, Toni sigla il suo primo gol nel 2-1 contro la Norvegia, realizzando addirittura una tripletta a Minsk contro la Bielorussia. Inoltre, Toni è stato il protagonista assoluto nei quarti di finale del già citato mondiale in Germania, realizzando una doppietta contro l’Ucraina (di Zambrotta l’altro gol). Con gli azzurri disputa anche un Europeo nel 2008 e una Confederations Cup nel 2009: l’ultimo match di tale manifestazione, ovvero quello contro il Brasile (3-0 per la Seleçao il risultato finale) sarà anche l’ultima delle 47 apparizioni in azzurro dell’attaccante, con 16 gol all’attivo.
Identikit: Luca Toni
Presenze in A: 306 (15 con la Roma)
Reti in A: 138 (5 con la Roma)
Palmarès: 1 Campionato di Serie B (Palermo, 2003/2004), 1 Bundesliga (Bayern Monaco, 2007/2008), 1 Coppa di Germania (Bayern Monaco, 2007/2008), 1 Coppa di Lega tedesca (Bayern Monaco, 2007), 1 Campionato del Mondo (Italia, 2006).
FONTE: VoceGiallorossa.it
Domenica 22 Febbraio 2015 - ore 11:20
L'HELLAS SFIDA I PIANI ALTI PER RIMANERE A GALLA
L’AVVERSARIA, HELLAS VERONA – Situazione paradossale quella che sta vivendo la squadra di Mandorlini, che lo scorso anno di questi tempi si trovava a lottare per un posto in Europa League, mentre in questa stagione combatte per non retrocedere. Sparito anche il gioco propositivo che l’aveva contraddistinta, dando spazio ad una manovra più compassata e prevedibile. Il motivo di questo 16° posto, a solo 4 lunghezze dal Cagliari terzultimo, lo si può trovare negli interpreti. Iturbe e Jorginho, usati per fare cassa, non sono stati adeguatamente rimpiazzati dai vari Ionita, Nico Lopez e Tachtsidis. Molto ci si aspettava anche dall’arrivo di Saviola, attaccante di fama mondiale, ma che tra infortuni ed età non è mai riuscito a trovare il giusto spazio, segnando solo 2 gol. Almeno per il momento non sembra essere andata meglio nel mercato invernale, nonostante gli sforzi economici effettuati. Intanto domenica alle 15:00 al Bentegodi arriverà la Roma, reduce dall’impegno di Coppa e che potrebbe mostrare cedimenti sotto il profilo atletico, ma con l’intenzione di recuperare terreno sulla Juventus. Tanti gli incroci con la società giallorossa, soprattutto in casa Verona sono 4 gli ex di turno (Toni, Greco, Nico Lopez e Tachtsidis). Chi voleva esserci e invece dovrà saltare la sfida è Juan Manuel Iturbe che dovrà restare nella Capitale per continuare la riabilitazione. Entrati ormai nel cuore della stagione la sfida con gli uomini di Garcia può rappresentare un crocevia importante per il club veronese, che vorrebbe approfittare dello scontro diretto tra Empoli e Chievo per allungare sulla zona salvezza.
IL MOMENTO – Il rientro dalla sosta non è stato dei migliori, il Verona viene da tre sconfitte consecutive, totalizzando solo 7 punti nelle ultime 7 uscite. Le uniche due vittorie dopo Natale sono arrivate proprio al Bentegodi, ma ciò che preoccupa di più Mandorlini è la differenza reti, che in questo scorcio di campionato ha visto l’Hellas incassare 17 gol e segnarne solamente 7. L’unico giocatore che sembra veramente in forma è Luca Toni che ha segnato 4 delle 7 reti fatte ultimamente (9 totali da inizio stagione). Il resto della squadra è sembrato in evidente difficoltà, fatta eccezione per J. Gomez che appare un po’ più tonico, anche grazie alla palla gol procuratosi nella sfida di domenica scorsa contro il Genoa.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – L’allenatore del Verona è passato recentemente dal 3-5-2 al 4-3-3 e tutto sembra ricondurre all’utilizzo di quest’ultimo modulo anche per la partita contro la Roma. In porta confermato Benussi, che sostituisce l’infortunato Rafael. Linea difensiva a 4 con i soliti due centrali: Marquez e Marques. Sulle fasce agiranno Brivio e il neo acquisto Pisano. Nel centrocampo a tre Tachtsidis si posizionerà al centro, mentre i due interni saranno Greco e Hallfredsson. In attacco Toni farà a sportellate con i due centrali della Roma mentre sugli esterni andranno J. Gomez e Christodoulopoulos. Non sarà della partita Moras per guai fisici, mentre per Nico Lopez solo panchina con possibile utilizzo in corso d’opera.
Dario Marchetti
Twitter: dariomarchetti7
Probabile formazione (4-3-3): Benussi; Brivio, Marquez, Marques, Pisano; Greco, Tachtsidis, Hallfredsson; J.Gomez, Toni (C), Christodoulopoulos
A disposizione: Gollini, Martic, Sorensen, Agostini, Ionita, Campanharo, Jankovic, Valoti, Saviola, Nico Lopez, Fernandinho
Allenatore: Mandorlini
Indisponibili: Gu. Rodriguez, Sala, Obbadi, Rafael, Moras
Squalificati: -
Diffidati: Martic, Ionita, Valoti Altri: Salvetti, Cappelluzzo, Fares
LA ROSA
PORTIERI
1 Rafael
95 Gollini
22 Benussi
DIFENSORI
5 Sorensen
18 Moras
4 Marquez
2 Rodriguez
25 Marques
28 Brivio
33 Agostini
3 Pisano
71 Martic
CENTROCAMPISTI
77 Tachtsidis
30 Campanharo
10 Hallfredsson
19 Greco
8 Obbadi
20 Christodoulopoulos
23 Ionita
26 Sala
27 Valoti
11 Jankovic
ATTACCANTI
21 J. Gomez
70 Fernandinho
7 Saviola
17 Nico Lopez
9 Toni (C)
FONTE: RomaNews.eu
sabato 21 febbraio 2015
Roma, Garcia: «Il primo posto? Meglio non parlarne ora, difendiamo il secondo»
Il tecnico giallorosso in conferenza stampa prima della sfida di domani in casa del Verona: «Lavoriamo per costruire una grande Roma oggi e nel futuro, non per vincere uno scudetto ogni 30 anni. Il mercato? Scelte ottime»
ROMA - «Difendiamo il secondo posto per attaccare il primo, lo ha detto anche Sabatini e siamo d'accordo. Per ora, con dieci punti dalla Juventus, meglio non parlare di primo posto: torneremo a farlo dopo avere vinto tante partite di fila». Rudi Garcia mette da parte i proclami, visto il periodo. La conferenza stampa in cui disse "Vinceremo sicuramente lo scudetto perché siamo più forti» sembra un ricordo lontano. La sua Roma da due mesi si è smarrita, ha fatto l'abbonamento ai pareggi e non riesce a ritrovare la strada giusta. Domani, a Verona contro l'Hellas, un nuovo esame: la Juventus ha vinto ieri con l'Atalanta e ora è a più dieci, portare via tre punti dallo stadio Bentegodi è l'unico modo per continuare a dare un senso alla sfida di lunedì 2 marzo all'Olimpico contro i bianconeri. «Io penso a dare alla squadra un migliore gioco e risultati, ma non su un periodo corto, anche per il futuro - dice Garcia -. Lavoriamo per costruire una grande squadra e una grande Roma, per lottare ogni anno per vincere lo scudetto e non per farlo uno scudetto ogni 30 anni. Siamo più avanti rispetto alle aspettative, servirà del tempo per stabilizzarsi ad alti livelli. Non aspettiamo solo il nuovo stadio per avere soldi in più o potenza in più. Noi facciamo in modo di spingere. Abbiamo un momento più difficile, è normale vista la storia di questo anno. Siamo molti più forti se i giocatori sentono l'appoggio di tutto l'ambiente, vanno bene le critiche ma siano obiettive».
«GIOCATORI NON PERDANO FIDUCIA» - Per il tecnico giallorosso c'è un solo modo per uscire dalla crisi: «Vincere e mettere tutto in campo, così usciremo da questo momento. Mi preoccupo che ognuno dei calciatori non perda fiducia in se stesso e nella squadra: faccio vedere le cose che hanno fatto loro in un passato molto recente. I giocatori non devono perdere fiducia, possono risolvere la partita collettivamente ma anche singolarmente come ha fatto Pirlo ieri in Juventus-Atalanta. È umano difendere il risultato quando si è in vantaggio, ma senza farsi schiacciare: dobbiamo tornare a fare il nostro solito pressing». Garcia dice di non avere notato cambi di atteggiamento nei suoi confronti da parte dei calciatori: «Io non vedo un cambio di atteggiamento, il rapporto con loro è sempre lo stesso».
«MERCATO OTTIMO» - Il ds Sabatini ieri aveva ammesso in un'intervista a Roma Radio di avere fatto scelte di mercato discutibili. Garcia lo difende: «La responsabilità di avere una Roma seconda in classifica è di tutti, la responsabilità di essere usciti da un girone di ferro in Champions è di tutti. Le scelte del mercato sono ottime, il "timing" del mercato non possiamo gestirlo. Sapevamo dell'impegno dei giocatori africani in Coppa d'Africa, di Ibarbo invece non potevamo sapere dell'infortunio due giorni dopo il suo arrivo. La responsabilità dei risultati della Roma è di tutti, siamo tutti sulla stessa barca».
IL TWEET - In serata Garcia ha poi voluto ribadire la sua voglia di riscatto e quella della squadra con un messaggio sul suo profilo Twitter: "Per uscire da questo momento caratterizzato da tanti pareggi, dobbiamo mettere tutto in campo".
FONTE: CorriereDelloSport.it
Hellas Verona-Roma: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Daniele Gubbiotti il 20 febbraio 2015 alle 09:00.
La Roma di Garcia non riesce più a riprendersi. La stessa gara di ieri sera contro il Feyenoord ne mette in luce gli aspetti peggiori, il campionato parla invece di 7 punti conquistati nelle ultime 5 gare frutto di 4 pari e una vittoria. L’Hellas, d’altra parte non vive certo un periodo florido con il solito ottimo Toni che non basta a procurare punti per i veneti: appena 3 punti conquistati anche per loro nelle ultime 5 gare e la sfortuna di avere incontrato nelle ultime due uscite due squadre in forma come Torino e Genoa.
I PRECEDENTI – 25 i precedenti al Bentegodi di Verona tra gli scaligeri e i giallorossi in archivio, con un bilancio equilibratissimo: 7 vittorie gialloblù, 8 della Roma e 10 pareggi. L’ultimo precedente risale alla giornata numero 21 della stagione 2013/2014 con il tabellone finale che si fermò sul 3-1 per la Roma.
LE STATISTICHE – 14 i punti guadagnati dai veneti entro le mura amiche su un totale di 24 punti; la Roma, invece, in esterna ha conquistato 21 dei 47 punti totali. 52 i gol siglati in Hellas Verona-Roma con 25 reti dei padroni di casa e 27 dei giallorossi, mentre il momento più propizio per andare in gol sembra essere il primo quarto d’ora di gioco tra il 46′ e il 60′ con 11 gol siglati. Le statistiche medie a incontro parlano di sostanziale superiorità dei giallorossi nel possesso palla (57 vs 43), nei passaggi riusciti (74,4 vs 63,0) e nella pericolosità (55,2 vs 43,2). Venendo ai singoli e ai probabili marcatori particolarmente pericolosi nella Roma i soliti Ljajic e Nainggolan, mentre tra i padroni di casa l’attenzione è rivolta principalmente al solito Toni e all’ex Nico Lopez.
Sulla carta la Roma è favorita ma non scontata e proprio questo potrebbe far salire sensibilmente le quotazioni del 2. In alternativa occhio all’Under 2,5 o al Gol.
Hellas Verona-Roma, le probabili formazioni
Gara valida per la ventiquattresima giornata di Serie A 2014/15, in programma domenica 22 febbraio alle ore 20:45 allo stadio Marco Antonio Bentegodi di Verona
Scritto da Ciro Brancone il 20 febbraio 2015 alle 08:00.
QUI HELLAS VERONA - Sono due al momento i dubbi che assillano Mandorlini in vista della gara contro la Roma. Per quel che riguarda la difesa, per affiancare Márquez, sono in ballottaggio Marques e Sørensen, con il primo leggermente favorito sul secondo per partire titolare. In attacco, invece, è in ballo un posto al fianco di Toni e Christodoulopoulos, con Juanito favorito su López per partire dal primo minuto.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; Pisano, Marques, Márquez, Agostini; Greco, Tachtsidis, Hallfreðsson; Juanito, Toni, Christodoulopoulos. Allenatore: Mandorlini.
QUI ROMA - Per quel che riguarda la Roma, è abbastanza difficile stilare il probabile undici iniziale considerato l’impegno in Europa League contro il Feyenoord. Stando a quanto ci risulta, dovrebbero essere tre i ballottaggi principali: in difesa, Astori è favorito su Yanga Mbiwa per affiancare Manolas, in mediana De Rossi è l’indiziato a partire titolare a discapito di Keita, mentre in attacco è ballottaggio a tre tra Totti, Doumbia e Torosidis, col capitano favorito (col greco in campo Florenzi ricoprirebbe il ruolo di esterno d’attacco).
Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Holebas; Nainggolan, De Rossi, Pjanić; Ljajić, Totti, Gervinho. Allenatore: García.
FONTE: MondoPallone.it
Pubblicato il:20 febbraio 2015
ELISA LO PICCOLO - Esperto di Calcio
Calcio, Verona-Roma: precedenti, statistiche, numeri
I giallorossi dopo l'ennesimo pareggio in Europa, cercano il riscatto in campionato.
Iturbe , il grande ex del match non sarà in campo Iturbe , il grande ex del match non sarà in campo
Sotto Augusto il poeta Virgilio cantava: "Vince solo chi è convinto di poterlo fare". La coscienza di essere i più forti, la determinazione cucita sulla pelle, sono questi gli elementi distintivi di un gruppo o di un singolo. Dagli albori fino alla maturità, il percorso non è tra i più semplici, anche perché come diceva ancora il vate romano: "Il destino lo si incontra per strada". Per i più scettici, eludiamo l'affare destino citando le parole dell'altro poeta latino, Seneca: "Non esiste la fortuna, esiste il talento che incontra l'occasione". Di occasioni, diciamolo, la Roma ne sta avendo tante, e di talenti ne ha pure altrettanti. Ecco perché allora la gioia, l'entusiasmo e le certezze si trasformano in amarezza e delusione. Il cinismo e la determinazione si appassiscono davanti all'inizio della Primavera invece di germogliare. La sfida di domenica 22 contro l'Hellas Verona rappresenta un crocevia fondamentale, la Roma deve risorgere in terra veneta.
I precedenti - In tutto sono 27 i precedenti tra Verona e Roma: 19 vittorie giallorosse ( 46 goal segnati ), 2 vittorie gialloblù e 6 pareggi. In questa stagione, nella sfida d'andata all'Olimpico, la Roma riuscì ad imporsi per due reti a zero, grazie alle marcature firmate da Florenzi al 74' e Destro all'85'. Era il 27 settembre, una data che non passa inosservata, quel giorno il capitano festeggiava il suo 38esimo compleanno. In quella partita andò a segno Florenzi che con una sassata rasoterra travolse il Vallo di Adriano costruito da Mandorlini.
Tuffo nel passato - Nel campionato 2013/2014 la Roma segnò al Verona 6 goal tra andata e ritorno: 3 a 0 all'andata, 1 a 3 al ritorno a Verona. Andando ancora più indietro arriviamo al 2002, quando la Roma con il tricolore al petto sudò non poco per strappare i 3 punti al Verona: dal 2 a 0 in favore dei veneti, al rocambolesco 2 a 3 per la Roma. Batistuta firmò il sorpasso definitivo. Ricordiamo anche la sfida del 2001, quando la Roma grazie ad una vittoria datata il 1 Aprile, riuscì a conservare il primato in classifica allungando di 9 lunghezze sulla Juventus seconda. Curiosità - Hellas Verona e Roma sono le due uniche formazioni ad essere state immuni da squalifiche nella scorsa giornata.
Pubblicato il:20 febbraio 2015
FILADELFO SCAMPORRINO - Esperto di Calcio
24^ giornata, Roma devi vincere
Juventus, tutti già in poltrona a +10 aspettando la gara di Verona, poi battaglia allo Stadium contro il Borussia.
Si è aperta nella serata del 20 febbraio del 2015, eccezionalmente di venerdì, la 24esima giornata del campionato di calcio 2014-2015 di Serie A, quinta del girone di ritorno. Allo Stadium di Torino si è infatti disputato l'anticipo Juventus-Atalanta che si è chiuso con il risultato finale di 2 a 1 per la squadra guidata dal mister Massimiliano Allegri. Dopo il vantaggio di Migliaccio per i bergamaschi, sono state le reti di Llorente e di Pirlo a ribaltare la partita con la conseguenza che ora i bianconeri sono di nuovo a in testa a +10 aspettando l'esito del match della Roma.
Solo uno in calendario è l'anticipo di sabato 21 febbraio del 2015. Trattasi, dalle ore 20,45, del Derby della Lanterna Sampdoria-Genoa, e poi domenica 22 febbraio del 2015, dalle ore 15, si disputeranno le seguenti quattro gare tutte importanti ai fini della classifica e non solo. C'è Empoli-Chievo, sfida per la salvezza tra due squadre attualmente appaiate in classifica a quota 24 punti. Empoli-Chievo sarà diretta dall'arbitro Signor Tagliavento mentre il Signor Gervasoni dirigerà al 'Bentegodi' Hellas Verona-Roma, gara tra gli scaligeri in crisi di risultati, ed attualmente ai margini della zona retrocessione, ed i giallorossi di Rudi Garcia reduci dall'1 a 1 casalingo nell'andata dei sedicesimi di finale dell'Europa League 2014-2015 contro il Feyenoord. Sotto la direzione dell'arbitro Signor Tommasi, il Milan tra le mura amiche cercherà di vincere battendo il Cesena che nel turno precedente è riuscito a fermare sul 2 a 2 la Juventus, mentre allo Stadio Olimpico la Lazio, con direzione del match affidata all'arbitro Signor Di Bello, cercherà di conquistare punti per l'Europa contro il temibile Palermo guidato dal mister Giuseppe Iachini. L'altra gara del pomeriggio in calendario per domenica 22 febbraio del 2015 è Parma-Udinese con la direzione affidata all'arbitro Signor Cervellera; la gara, a causa dei problemi societari del Parma FC, è stata però rinviata a seguito di una comunicazione ufficiale da parte della Lega di Serie A. Il posticipo domenicale del 22 febbraio del 2015, con fischio d'inizio alle ore 20,45, è invece Fiorentina-Torino.
I viola ed i granata, sotto la direzione dell'arbitro Signor Guida, si affronteranno dopo le fatiche in Europa League 2014-2015 ed in particolare dopo due pareggi ottenuti nell'andata dei sedicesimi di finale. In particolare, gli uomini guidati dal mister Vincenzo Montella hanno ottenuto un prezioso pari, per 1 a 1, sul campo del Tottenham mentre il Torino in casa ha pareggiato 2 a 2 contro l'Athletic Bilbao e, di conseguenza, in Spagna nel match di ritorno dovrà giocarsi la qualificazione agli ottavi disputando necessariamente una grande partita ed evitando di subire reti. Altre due squadre di Serie A 2014-2015, impegnate nel giovedì di Europa League, giocheranno lunedì 23 febbraio del 2015 a chiudere il quadro del 24esimo turno, quinta giornata del girone di ritorno. I match in questione sono Napoli-Sassuolo, dalle ore 19 sotto la direzione dell'arbitro Signor Massa, e Cagliari-Inter dalle ore 21 con la direzione affidata all'arbitro Signor Mazzoleni.
Pubblicato il:20 febbraio 2015
ALESSANDRO CARIOCA - Esperto di Calcio
Serie A, pronostico Verona-Roma di domenica 22/2: la probabile formazione giallorossa
Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere: ecco come potrebbe schierarsi la formazione di Rudi Garcia
Domenica 22 febbraio alle ore 15, a pochi giorni dalla partita pareggiata contro il Feyenoord in Europa League, la Roma di Rudi Garcia torna in campo per la 24esima giornata del campionato di serie A e giocherà sul difficile campo del Verona cercando una vittoria che manterrebbe ancora viva la piccola speranza di agguantare la Juventus in testa alla classifica. L'involuzione tecnica e tattica dei giallorossi è ormai evidente e viene davvero difficile pensare che possa espugnare il Bentegodi, anche perché il Verona ha la necessità di far punti dopo gli ultimi risultati negativi, se non vuole essere risucchiato nelle zone basse della classifica. Insomma Verona-Roma sarà una partita tutta da vivere e dall'esito tutt'altro che scontato.
Verona-Roma: la probabile formazione giallorossa
Rudi Garcia dovrà valutare le forze dei suoi giocatori, che ricordiamo sono scesi in campo giovedì sera e hanno poche ore per recuperare. La probabile formazione della Roma comunque dovrebbe prevedere De Sanctis tra i pali, l'utilizzo di Florenzi come terzino destro con Holebas dal lato opposto, mentre con Manolas al centro della difesa potrebbe esserci Astori. A centrocampo Pjanic è davvero irriconoscibile e potrebbe dunque rimanere fuori. Garcia dovrebbe optare per De Rossi perno centrale, affiancato dall'inesaurabile Nainggolan e da Keita. E in attacco? Anche Totti non sembra in forma, per cui come centravanti dovrebbe giocare l'ultimo arrivato Doumbia. Al suo fianco il compagno di nazionale Gervinho e Ljajic, miglior marcatore della Roma in questa stagione.
Il pronostico di Verona-Roma
Come dicevamo le due squadre, seppur per necessità opposte, hanno bisogno di vincere. La Roma perché oltre a veder scappare via la Juventus rischia anche di perdere il secondo posto, il Verona perché vuole allontanarsi dalla zona pericolosa della classifica. I problemi della Roma sono noti, non trova con facilità il gol. E nelle ultime settimane ha pareggiato spesso e volentieri. Sarà così anche stavolta? Pronostico: X
FONTE: It.BlastingNews.com
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Verona-Roma, curiosità in cifre
Di: Federico Paolini 20-02-2015 - Ore 19:35
Domenica la Roma torna al Bentegodi, per giocarsi le rimanenti chanche-scudetto. L'ANSA ha raccolto alcune curiosità sul match contro l'Hellas...
Tra casa e trasferta, l'Hellas Verona non sconfigge la Roma in match ufficiali dal 20 ottobre 1996, 2-1 in serie A al «Bentegodi»; poi si contano 12 incroci, con 10 successi giallorossi e 2 pareggi. Quella vittoria scaligera venne firmata dai gol di Giunta (31') ed Orlandini (81'), dopo provvisorio pareggio di Delvecchio (51'). Attenzione ai gironi di ritorno di Andrea Mandorlini: esaminando i 9 campionati professionistici da lui iniziati e conclusi, solo in 2 occasioni le sue squadre hanno corso di più nel girone di ritorno: Spezia 2001/02 in C-1 (+8) ed Hellas Verona 2012/13 in serie B (+2).
Peggioramenti nelle altre 7 annate: a Spezia (1999/00 in C-2 -2 e 2000/01 in C-1 -8), a Vicenza (2002/03 in B -4), a Bergamo (2003/04 in B -13), a Sassuolo (2008/09 in B -8) ed all'Hellas Verona 2011/12 (-4 in B) e 2013/14 (-10 in A). In sintesi, di fronte a soli 10 punti guadagnati nelle 2 stagioni migliorate nel ritorno, ne troviamo ben 49 perduti nella seconda fase degli altri 7 tornei, con saldo negativo generale di -39.
Dopo le prime 4 gare di ritorno, il Verona 2014/15 ha 5 punti in meno: 3 adesso contro gli 8 messi insieme nelle stesse partite all'andata. La Roma non perde fuori casa da oltre 3 mesi: ultimo ko esterno giallorosso il 5 novembre scorso, 0-2 a Monaco di Baviera dal Bayern, in Champions. Poi si contano 7 trasferte ufficiali, con score di 4 successi e 3 pareggi. In queste 7 gare esterne, per altro, Roma sempre in gol, con 9 marcature totali.
Fonte: ANSA
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Caverzan (ex giocatore Hellas): "Totti sempre protagonista e persona straordinaria. Il Verona dovrà giocare con carattere"
Di: Gabriele Nobile 20-02-2015 - Ore 15:48
Diego Caverzan, una vita da terzino, calcando i campi di moltissime squadre delle serie minori fino a quando, siamo nella stagione 1993-1994 viene ingaggiato dall'Hellas Verona, squadra con la quale scende in campo per un totale di 128 volte, conquistando, con il secondo posto in classifica in Serie B, una promozione in Serie A nel 1995-1996, ed una retrocessione in B nella stagione 1996-1997. Dopo le stagioni in gialloblu, segue un'annata alla Cremonese da cui passa al Rimini società con cui, eccezion fatta per una breve parentesi al Padova, conclude la carriera nel 2002.
Il destino di Caverzan, si incrocia con la Roma, quando il 9 Marzo del 1997 segnerà alla squadra giallorossa il suo unico gol in Serie A. Diego che ricordi hai di quel match?
"Come non ricordare quella partita! Ho un ricordo bellissimo, anche perché quello contro la Roma fu il mio primo ed unico gol in Serie A visto che gli altri 4 che ho fatto sono tutti distribuiti tra Serie B e Lega pro. Quella per me fu un annata molto bella, che poi si concluse malissimo visto che in una partita contro la Juventus di fine maggio, ebbi un infortunio molto grave, con la rottura del legamento crociato. Di quella partita oltre al mio gol, ricordo benissimo che il match fu molto equilibrato, noi eravamo spacciati a causa della classifica disastrosa, ma in quella circostanza scendemmo in campo convinti di fare un grande match e così fu; con moltissime occasioni da gol da parte nostra, oltre al momentaneo vantaggio, gol di Maniero. Ma la Roma già in quegli anni era molto forte e riuscì a ribaltare il risultato vincendo grazie anche ad un “eurogol” di Vincent Candela. Diciamo che siamo stati parecchio sfortunati, e che probabilmente avremmo potuto anche vincerla, quella partita. Negli spogliatoi mi fece molto piacere che il mio ex compagno di squadra, che diventerà poi una colonna della Roma, mi venne a salutare, parlo di Damiano Tommasi, che scherzando mi disse: “ Diego, ma proprio alla Roma dovevi segnare?”
Roma - Verona 4-3 9/3/1997 |
In quella partita segnò anche Francesco Totti, che all’epoca aveva da poco compiuto 21 anni, sono passati 18 anni e Francesco è ancora lì. Che giudizio hai del capitano della Roma? Tu che l’hai affrontato in diverse occasioni..
"Beh, provo un po’ di invidia, sono sincero, gli anni passano e Totti è sempre protagonista. Ha giocato sempre a livelli eccezionali. Penso che nel corso della sua carriera abbia fatto delle cose straordinarie, da Top Player, dedicando tutta la carriera alla stessa squadra, devo dire che è anche una bellissima persona e negli anni ha dimostrato di esserlo, nonostante possa essere stato accostato più volte al fatto di essere il “classico romano” ha stupito tutti, tranne quelli che realmente lo conoscono bene: Oltretutto ha saputo, con la forza d’animo e di carattere, sopperire ai tanti infortuni che ha avuto in carriera. Per fortuna infortuni più o meno risolvibili e curabili e non come altri giocatori fortissimi tipo Van Basten che per problemi cartilaginei hanno dovuto appendere gli scarpini al chiodo. Ovviamente la flessione della squadra in questo momento ha influito anche sulle prestazioni di Totti anche se solamente qualche giornata di campionato fa, aveva risolto alcune partite per la Roma".
Parliamo della partita di domenica prossima, dove si affronteranno il Verona e la Roma, due squadre in un momento decisamente negativo, con gli scaligeri che vengono dalla sconfitta di Torino e la Roma che in campionato non sa più vincere.
"A Verona ho molti amici nell’ambiente, tra giocatori ex giocatori e giornalisti, e tutti mi dicono che in effetti il Verona stia attraversando un periodo veramente buio, accusando moltissimo in difesa, dopo le scoppole contro il Torino e i due incontri-goleada con la Juventus, mentre la Roma dovrà vincere per rimanere in scia alla Juventus e sperare ancora nello scudetto. A Verona l’ambiente molto caldo, la tifoseria è unica e tutti sanno molto bene che il match contro la Roma di Garcia sarà una sfida impari, ma il Verona non dovrà sbagliare atteggiamento, impostando la partita, con una prova di carattere per provare a rendere equilibrato l’incontro, senza sbagliare l’approccio e l’atteggiamento.. Altrimenti se fosse solamente la parte tecnica a prevalere, vincerà la Roma, su questo non ci sono dubbi. Inoltre, non penso che sia l’ultima spiaggia per Mandorlini, aldilà del risultato, ripeto, servirà una prova di carattere, ma la partita decisiva per il tecnico sarà quella successiva alla Roma, ovvero quella contro il Cagliari. Certamente il calendario non è dalla parte di Mandorlini e dei suoi ragazzi visto che dopo Roma e Cagliari i giallo-blu affronteranno Milan, Napoli e Lazio, ma tant’è che quello che conta, come detto in precedenza, sarà di dimostrare il “carattere” nel match contro la Roma, almeno per rendere la partita “equilibrata”.
Non sarà della partita Manuel Iturbe, che tu conosci bene, visto che la Roma quest’estate l’ha comprato proprio dal Verona, in molti, qui a Roma, iniziano ad essere preoccupati arrivando quasi a pensare che sia un “flop”, tu che ne pensi?
"Iturbe l’anno passato ha giocato un grande campionato, ma adesso nella Roma sta trovando delle difficoltà proprio per il diverso modulo che esisteva tra il Verona dello scorso campionato e la Roma di questo. L’anno scorso, con la squadra che si difendeva e ripartiva in contropiede, Iturbe si trovava a meraviglia, in quanto poteva saltare l’uomo e buttarsi negli spazi; lui è il classico giocatore che se trova spazi davanti a sé è impressionante ma, non avendo doti tecniche particolarmente accentuate, in mancanza di questi spazi diventa prevedibile. E’ un gran bel giocatore, ma per il gioco della Roma è sicuramente più idoneo Ljaijc, giocatore molto meno veloce e potente, ma più raffinato e tecnico".
In chiusura Diego, da quando hai smesso, di cosa ti occupi?
"Sai, come tutti gli ex giocatori, mi sarebbe piaciuto rimanere in questo ambiente, ed in effetti dopo aver allenato alle giovanili del Verona, ci ho pensato realmente alla carriera da allenatore, ma non sempre tutti coloro che si affacciano a questa professione poi riescono, sono tanti i fattori che possono caratterizzare la carriera di un allenatore. Sono rimasto comunque nel calcio con una “soluzione” parallela occupandomi di assicurazioni ed infortuni svolgendo l'attività d'agente assicurativo plurimandatario con una particolare attenzione professionale, vista la mia esperienza da calciatore, alla tutela dei calciatori professionisti e dilettanti. Nel mio “portfolio” infatti ho prevalentemente clienti che arrivano dal mondo del calcio e con molti di questi, oltre ad un rapporto di consulenza ho anche un rapporto di grande amicizia.
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Hellas Verona-Roma, probabili formazioni e quote SNAI
Di: Federico Paolini 20-02-2015 - Ore 19:27
Le probabili formazioni di Verona-Roma, riportate dall'ANSA:
Verona (4-3-3): 22 Benussi, 3 Pisano, 4 Marquez, 25 Marques, 33 Agostini, 19 Greco, 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson, 21 Gomez, 9 Toni, 20 Lazaros. (95 Gollini, 5 Sorensen, 7 Saviola, 8 Obbadi, 17 Lopez, 23 Ionita, 27 Valoti, 28 Brivio, 30 Campanharo, 70 Fernandinho, 71 Martic). All: Mandorlini Indisponibili: Rodriguez, Sala, Rafael, Moras.
Roma (4-3-3): 26 De Sanctis, 24 Florenzi, 44 Manolas, 23 Astori, 25 Holebas, 20 Keita, 16 De Rossi, 4 Nainggolan, 27 Gervinho, 10 Totti, 8 Ljajic. (28 Skorupski, 2 Yanga-Mbiwa, 3 Cole, 33 Spolli, 35 Torosidis, 15 Pjanic, 32 Paredes, 48 Ucan, 88 Doumbia, 96 Sanabria, 53 Verde). All.: Garcia. Diffidati: Maicon, Torosidis, Yanaga Mbiwa. Indisponibili: Lobont, Castan, Balzaretti, Maicon, Strootman, Iturbe, Ibarbo.
Squalificati: nessuno Arbitro: Gervasoni di Mantova Quote Snai: 4,50 3,75 1,75.
FONTE: InsideRoma.com
L'appello di Yanga-Mbiwa: "Roma in un momento difficile, ci servono i tifosi"
La Roma ha riscattato Yanga-Mbiwa dal Newcastle
19/feb/2015 22.31.20
La Roma pareggia col Feyenoord e certifica la sua crisi, Yanga-Mbiwa chiama la piazza: "Ne abbiamo bisogno per rialzarci".
Di vincere all'Olimpico la Roma non vuole più saperne. Il digiuno iniziato il 30 novembre prosegue dopo il pari in Europa League col Feyenoord, che complica i piani dei giallorossi in chiave qualificazione.
Mapou Yanga-Mbiwa, al canale tematico del club, lancia un appello alla piazza: "Il momento è difficile per noi, ma tutti insieme dovremo ripartire. E’ una Roma che deve trovare solo il risultato. Lavoriamo tanto in allenamento per fare le cose bene e ritrovare la Roma di inizio campionato. Abbiamo bisogno di tutti i tifosi per ritornare davanti".
Adesso c'è da superare l'ostacolo Verona, poi sarà ritorno in Olanda: "Abbiamo la testa alla partita di domenica e poi penseremo all’Europa League. Dovremo essere al 100% per gestire la partita. Possiamo fare bene, dobbiamo organizzarci per fare le cose al meglio".
Sul match col Feyenoord, ecco l'analisi del centrafricano naturalizzato francese: "Loro hanno avuto uno o due occasioni per segnare, ma abbiamo fatto bene in difesa. Loro hanno giocato bene e noi dovremo fare meglio la prossima volta".
FONTE: Goal.com
ROMA, L’IRA DEI TIFOSI A TRIGORIA: “VERGOGNATEVI: SIETE PENOSI”
Dopo le ultime uscite della squadra capitolina, i supporter giallorossi hanno contestato gli uomini di Garcia
Posted on 21 febbraio 2015 by Pasquale Barbato
Quella che doveva essere la stagione del ritorno in Champions League e dello Scudetto si sta rivelando per la Roma una stagione dai mille alti e bassi. I giallorossi non sanno più vincere: nelle ultime nove partite, la squadra di Garcia ha conquistato una vittoria, perso una partita e pareggiato ben sette volte. L’ultimo pari è arrivato proprio giovedì sera contro il Feynoord, un 1-1 che complica il cammino in Europa League.
“Sono sicuro che vinceremo lo Scudetto” queste le parole ad inizio stagione in conferenza stampa di Garcia che hanno fatto sognare numerosi tifosi e che ora delusi dopo l’uscita della squadra capitolina da Champions League e Coppa Italia e dopo le ultime uscite dei propri beniamini hanno manifestato il proprio disappunto con uno striscione appeso fuori il centro tecnico di Trigoria che recitava: “Vergognatevi: siete penosi”. I giocatori sono avvisati: domani contro l’Hellas Verona, vietato sbagliare.
HELLAS VERONA-ROMA, LE PROBABILI FORMAZIONI
Mandorlini potrebbe sostituire l'infortunato Moras con Marques; Garcia recupera Holebas dalla squalifica e Totti dalla sindrome influenzale
Posted on 20 febbraio 2015 by Ciro D'Auria
Domenica pomeriggio, al ‘Bentegodi‘, si sfideranno le due squadre più in difficoltà in questi primi due mesi del 2015: l’Hellas Verona di Mandorlini e la Roma di Garcia. Dal 6 gennaio gli scaligeri hanno ottenuto 4 sconfitte, 1 pareggio e 2 vittorie in 7 partite di campionato disputate; i giallorossi, invece, non hanno rimediato nessuna sconfitta ma hanno ottenuto soltanto 2 vittorie e 5 pareggi in 7 turni di Serie A.
HELLAS VERONA - Possibile la conferma dell’undici titolare visto nella gara contro il Genoa. Tra i pali conferme per Benussi, visto anche il problema alla spalla di cui soffre Rafael. Davanti al numero 22 gialloblù giocheranno Pisano, Marques, Marquez e Brivio, con il secondo che prenderà il posto di Moras e sarà l’unico cambio rispetto alla gara contro il Grifone. Confermati in toto il centrocampo e l’attacco, con Greco, Halfredsson e Tachtsidis che agiranno alle spalle del tridente composto da Toni, Gomez e Lazaros.
ROMA – Nella trasferta di domenica contro il Verona, torna in porta De Sanctis dopo il turno di riposo in Europa League; davanti all’estremo difensore abruzzese agiranno Florenzi, che viene schierato nuovamente in quello che potrebbe essere il suo futuro ruolo, Manolas e Astori al centro della difesa e Holebas, che ritorna titolare dopo un turno di squalifica. Il centrocampo composto da De Rossi, affiancato da Pjanic e Nainggolan, molto probabilmente verrà riconfermato mentre in attacco torna a disposizione capitan Totti che giocherà al centro del tridente completato dagli insostituibili Ljajic e Gervinho.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; E. Pisano, Marques, Marquez, Brivio; Greco, Tachtsidis, Hallfredsson; J. Gomez, Toni, Lazaros. In panchina: Gollini, Martic, Agostini, Sorensen, Ionita, Valoti, Campanharo, Jankovic, Fernandinho, Saviola, N. Lopez. Allenatore: Mandorlini.
Indisponibili: Gu. Rodriguez, Sala, Rafael, Moras.
Diffidati: Ionita, Martic, Valoti.
Squalificati: nessuno.
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Holebas; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Ljajic, Totti, Gervinho. In panchina: Skorupski, Spolli, Yanga-Mbiwa, Cole, Torosidis, Uçan, Paredes, Keita, Sanabria, Verde, Doumbia. Allenatore: Garcia.
Indisponibili: Balzaretti, Castan, Strootman, Iturbe, Ibarbo, Maicon.
Diffidati: Maicon, Torosidis, Yanga Mbiwa.
Squalificati: nessuno.
VERONA, 2015 DA DIMENTICARE: 7 PUNTI IN 7 GARE, LA CRISI È DIETRO L’ANGOLO
La cinquina subita in casa del Genoa ha certificato il pessimo momento degli scaligeri, sempre più vicini alla zona rossa
Posted on 18 febbraio 2015 by Francesco Maria Romano
Il 2015 dell’Hellas Verona è stato fin qui avaro di soddisfazioni: gli scaligeri, infatti, in 7 giornate di campionato hanno raccolto solo 7 punti, frutto di 2 vittorie (entrambe in casa), un pareggio e ben 4 sconfitte, alcune piuttosto pesanti. Se si considera anche l’ottavo di finale di Coppa Italia giocato in casa della Juventus, il quadro non fa che peggiorare.
L’involuzione dell’Hellas rispetto alla stagione scorsa è evidente; da un lato le cessioni di Jorginho, Romulo e Iturbe possono spiegare, assieme ai molti infortuni, la flessione del rendimento gialloblu; dall’altro, però, la continuità tecnica assicurata dalla conferma di Mandorlini avrebbe potuto (e dovuto) permettere al Verona di conservare quell’impronta pugnace e un po’ anglosassone, che si avverte soprattutto al Bentegodi.
Invece, il Verona 2014-15 è una squadra fragile, volitiva e generosa ma troppo permeabile in difesa o troppo sterile in attacco: e le prime uscite del 2015 lo confermano. In trasferta, la squadra di Mandorlini ha racimolato un solo punto (0-0 ad Empoli il 5 gennaio) a fronte di 3 ko: il 4-0 dello Stadium contro la Juventus (che fa il paio con il 6-1 in Coppa), il 2-1 di Palermo e il recente 5-2 di Marassi contro il Genoa.
In casa le cose vanno decisamente meglio: 2 vittorie (contro due dirette concorrenti alla salvezza come Parma e Atalanta) e un solo ko (contro il Torino). Ciò che salta all’occhio è la facilità con cui il Verona si lascia perforare (basti ricordare anche il 6-2 di Napoli): evidentemente, non è bastato il passaggio alla difesa a 3 per assicurare a Benussi (che ha sorpassato Rafael nelle gerarchie del tecnico) una maggiore protezione dagli attacchi avversari. Il centrocampo a 3, persa la spinta inesauribile di Romulo, ha smarrito la capacità di filtro, esponendo una difesa strutturalmente lenta agli attacchi avversari.
Anche in attacco non mancano i grattacapi: Toni, nonostante l’età, continua d essere una straordinaria garanzia, ma si ritrova a predicare nel deserto di un reparto affollato da cannonieri dalle polveri bagnate: Jankovic sta rientrando dall’infortunio, Nico Lopez sembra sparito dai radar e Saviola è fermo a quota un gol in stagione.
Malgrado la situazione non sia particolarmente rassicurante, con soli 4 punti di vantaggio sul Cagliari terzultimo, Mandorlini ha incassato la fiducia della società. I prossimi due impegni contro la Roma in casa e, soprattutto quello al Sant’Elia contro la squadra di Zola, potrebbero rivelarsi decisivi.
FONTE: StopAndGoal.net
mercoledì 18 febbraio 2015
Gardini: «Momento difficile ma il Verona può uscirne»
Il direttore generale: «Mancano 15 giornate alla fine del campionato, il trend non è certo positivo, ma da questo a parlare di catastrofe e crollo ce ne corre»
VERONA - "Lavoriamo quotidianamente, come facciamo da tre anni a questa parte, per portare a casa un risultato sportivo che è alla base di tutto". Il direttore generale del Verona, Giovanni Gardini, commenta la situazione in casa degli scaligeri: "Mancano 15 giornate alla fine del campionato, il trend non è certo positivo, ma da questo a parlare di catastrofe e crollo, ad oggi, ce ne corre. E' un momento critico, di difficoltà, ma può essere superato. Non abbiamo mai parlato di Europa League, noi siamo per una gestione sana dove il più ed il meno si pareggino. La preoccupazione c'è e ci deve essere, se non ci fosse saremmo stupidi, ma siamo anche consapevoli di poter uscire da questo momento. Vi chiedo una cortesia, quando parlate di numeri e di bilanci informatevi, altrimenti vengono dette cose inesatte. Oggi più che mai, io che sono in scadenza, dico che prima mi devo salvare, portare la barca in porto, e poi ne parliamo. Del contratto non mi interessa nulla, non è un problema. La soddisfazione della salvezza vale più di qualsiasi altro accordo. Volpi alle nostre spalle? C'è qualcuno che ha scritto queste cose ed è stato querelato. Evitiamo affermazioni che non corrispondono al vero".
STAGIONE DIFFICILE - "Avevamo detto che sarebbe stato un anno più difficile rispetto a quello passato. Ma abbiamo sempre detto che la salvezza sarebbe stato il nostro obiettivo. Se questa è una squadra forte? Questa domanda va fatta a Mandorlini. Per numeri, qualità e per il percorso dei nostri calciatori, possiamo raggiungere la salvezza. Nel calcio non ci sono certezze, non stiamo fermi su alcune situazioni, io credo che la nostra sia una buona rosa. Guardo i dati oggettivi, ci sono stati tanti infortuni che hanno privato l'allenatore della possibilità di fare delle scelte. Mercato? Abbiamo valutato che la rosa fosse all'altezza. Fiducia nell'allenatore? I risultati portano alla fiducia, ma non vengono valutati in una o due settimane. Poi, la tipologia della prestazione può cambiare la valutazione sul tuo andamento. Il calcio, fortunatamente, ti dà subito la possibilità di rimediare e domenica ci sarà una partita in cui si può smentire quello accaduto nell'ultima settimana. Rafael? Mandorlini fa le scelte. Io non mi occupo di cosa ha Rafael, ognuno di noi ha le sue competenze".
TIFOSI E NUMERI - "L'incontro con i tifosi dopo la partita di domenica? Tutti devono avere rispetto di tutti, e questo c'è. Ciò dimostra grande maturità della piazza, e merita grande considerazione. Vedere l'attaccamento di queste persone nei confronti della squadra fa sicuramente piacere. Valutazione sul mercato? Quest'anno abbiamo fatto operazioni congrue per il miglioramento della rosa, in base alle nostre disponibilità economiche. Noi siamo in grado di garantire la salvezza economica e sportiva, se qualcuno vuole portare la squadra in Champions League le porte sono aperte, il presidente Setti lo ha già detto più volte. Noi siamo qui, stiamo bene qui, vogliamo mantenere la categoria. Perché prima c'erano i soldi per Paulihno e poi no? I soldi sono tutti all'interno dell'azienda Hellas Verona, ma non è che se ho 5 milioni per un calciatore poi ne prendo 10 per gli stessi soldi. Paulinho era un'operazione di un certo tipo. Iniguez? Non è arrivato perché sono cambiati i termini economici dell'accordo. Ci eravamo correttamente cautelati facendo venire il calciatore a Verona, che ha svolto le visite mediche e ha firmato il contratto, ma la controparte (l'Argentinos Juniors, ndr) ha deciso diversamente ed è un loro diritto. I soldi rimangono sempre nello stesso giro, sapete da gennaio a giugno quanto dobbiamo pagare di IRAP? Tre milioni e mezzo di euro".
FONTE: TuttoSport.com
CALCIOMERCATO
ESCLUSIVA TB - Latina, gli occhi della Serie A su Crimi
17.02.2015 17:10 di Redazione TuttoB.com
Fra i centrocampisti in evidenza in Serie B c'è senz'altro Marco Crimi. Il gioiello del Latina é appetito nella massima serie da un paio di club: sulle sue tracce c'è l'Hellas Verona e un club del centro Italia. La volata per l'ex Nazionale italiano Under 21 è lanciata. A giugno si potrebbero schiudere le porte della Serie A...
FONTE: TuttoB.com
Napoli, il declino di Jorginho: in dubbio il riscatto dal Verona
Jorginho con la maglia del napoli
17 febbraio alle 14:07
Un lento, ma inesorabile degrado. Così le prestazioni di Jorginho da quando è arrivato nel Napoli. Bene nei primi mesi dello scorso anno, ma col passare dei mesi una sofferenza che è aumentata progressivamente. Rendimento sempre più incerto, soprattutto sul finire del campionato. Invece all’inizio di questa stagione sembravano esserci segnali di ripresa. Il 4-2-3-1 di Benitez non è territorio per lui. Le discussioni degli addetti ai lavori si sono sprecate sul tema. Ma lui, almeno fino alla gara con la Roma, è riuscito a mantenere un certo livello pur non giocando mai con continuità.
La pausa natalizia sembra aver fatto più danni che altro. Jorginho è irriconoscibile, e quello che prima sembrava solo un certo impaccio ora è arrivato ad essere un vero e proprio disagio. Esemplare la gara di Palermo, dove pure lui ha fatto un grosso errore (non solo Rafel, quindi) regalando la palla per il secondo gol dei rosanero. E nel giorno dopo, quello dei “processi” il suo agente chiamato in causa apre a qualche scenario a sorpresa: 'In estate tutto può succedere', ha detto interrogato a radio crc. Il brasiliano è in comproprietà col Verona, ed entro l’estate questa dovrà essere necessariamente risolta. Possibile che il Napoli non lo riscatti, ma questa è una storia ancora da scrivere.
FONTE: CalcioMercato.com
Verona, declino senza fine: difesa imbarazzante, numeri impietosi e una salvezza tutta da conquistare
febbraio 18, 2015
A Verona, sponda Hellas, qualcuno inizia seriamente a preoccuparsi. Il lento e inesorabile sprofondo gialloblù, ha fatto precipitare la squadra di Andrea Mandorlini nei bassifondi della classifica, ad appena quattro lunghezze di vantaggio sul Cagliari terzultimo. Del Verona che fu, la stagione scorsa, tra le assolute rivelazioni del campionato, sembra non esserci più traccia; una campagna acquisti sbagliata e al risparmio, aggravata da alcune cessioni eccellenti, la causa principale di un declino senza fine.
Non fosse per l’eterno Luca Toni, per il quale qualcuno invoca una statua in città, forse oggi parleremo già del Verona come una delle candidate alla retrocessione. Numeri impietosi, quelli raccolti da un gruppo senza capo nè coda, lontanissimo parente di quello protagonista del doppio salto di categoria. Sono addirittura 61 le reti subite in 110 partite, davvero troppi per chi era comunque partito per disputare una stagione tranquilla, con l’obiettivo di raggiungere quanto prima la quota salvezza. Troppi, se rapportati ai nomi che compongono il reparto arretrato, gente come Rafa Marquez, Vangelis Moras, Alessandro Agostini, calciatori navigati ed esperti, abituati a palcoscenici importanti. A deludere è stato soprattutto “el gran Capitan“, brutta copia del giocatore ammirato nella sua splendida carriera e nell’ultimo Mondiale brasiliano con il suo Messico, di cui è bandiera e storico leader; una leadership che mai è riuscita a mostrare nella sua prima avventura italiana. L’ultima sconfitta subita a Genova, sta facendo vacillare seriamente la panchina di Mandorlini, al quale la società sembra comunque intenzionata a concedere ancora fiducia, nonostante il credito guadagnato in questi anni, sia quasi esaurito; molto probabile, per non dire certo, che l’addio venga posticipato di qualche mese, ma fino ad allora occorre ritrovare le certezze perdute e tornare a fare punti.
Il quadro della situazione è profondamente negativo, e nemmeno il calendario sembra venire in soccorso del Verona smarrito; domenica al Bentegodi arriva la Roma vogliosa di riscatto, poi nell’ordine Cagliari (vero e proprio scontro diretto), Milan, Napoli e Lazio. Il calcio, si sa, è strano e le cose possono cambiare velocemente, ma pensare a un Verona più tranquillo dopo questa serie da brividi, al momento appare difficile anche per il più ottimista dei tifosi; già, i tifosi, sempre accanto alla squadra ma profondamente arrabbiati nei confronti di società, dirigenza e allenatore. Dopo l’exploit dell’anno passato, era lecito attendersi qualcosa di più in sede di mercato (anche in quello di gennaio); stavolta le proverbiali intuizioni di Sean Sogliano (tra i ds più corteggiati dell’intero panorama italiano) si sono rivelate deludenti. Detto di Marquez, anche i due “conejo” Saviola e Nico Lopez, non sono mai usciti dal cilindro come ci si attendeva, restando difatto incompiuti, tra pochi alti e molti bassi. Rinunciare in un colpo solo a Iturbe, Romulo e Jorginho (ceduto al Napoli già nel gennaio 2014) è sembrato davvero troppo per quella che era diventata una macchina perfetta, pronta a scatenarsi nella fulminee e micidiali ripartenze (vero e proprio marchio di fabbrica del passato).
Raggiunta anche dal Chievo (prima volta da quando l’Hellas è tornata in A) a quota 24, la bagarre in coda coinvolge ufficialmente anche il gruppo di Mandorlini, chiamato a serrare i ranghi e ripartire dai pochi punti fermi a disposizione, forse l’unico, quel Luca Toni che, se messo in condizioni di concludere a rete, sta dimostrando ancora di saperci fare. A cambiare dovrà però essere tutto l’atteggiamento della squadra, per salvarsi non basteranno i nomi, serviranno fame e coraggio. Nel trentennale dallo storico scudetto, Verona vuole regalarsi un’altra stagione da ricordare, anche se qualcuno inizia seriamente preoccuparsi…
FONTE: MaiDireCalcio.com
Crisi Hellas Verona: quali sono le cause, chi i veri colpevoli? Ma soprattutto, da dove ripartire per scongiurare il pericolo serie B sempre più vicino?
Pubblicato il 17 febbraio 2015 di giannig77
Il Verona sta attraversando uno dei periodi più difficili da quando è risalito in serie A, si può affermare tranquillamente che sia IL più difficile dell’intera gestione Mandorlini, passato dall’essere capopopolo, amato da un’intera tifoseria a capro espiatorio da qualche mese a questa parte.
La situazione forse per chi non segue i colori gialloblu da vicino potrebbe tutto sommato sembrare non proprio così drammatica, in fondo siamo sempre sopra la zona salvezza, obiettivo dichiarato (ma siamo sicuri che nelle intenzioni della società e soprattutto nella testa dei giocatori non fosse qualcos’altro, magari quella zona Europa League sfuggita per un soffio nella passata stagione?), ma in realtà c’è poco o nulla da stare allegri.
I motivi di questo forte e brusco ridimensionamento hanno radici lontane, da quando in estate è stata allestita una squadra “al risparmio”, privata in un sol colpo di quei giocatori che furono gli assoluti protagonisti (assieme al grandissimo Luca Toni) della stagione, gli emblemi della squadra spettacolo che per alcuni mesi si era guadagnata giustamente tanta attenzione da parte dei media nazionali, suscitando vasta eco nelle prodezze di gente come Iturbe, Romulo e prima ancora Jorginho.
Andrea Mandorlini è giunto alla fine del suo ciclo come allenatore dell’Hellas?
A questi nomi aggiungiamo anche quelli di Cacciatore che tanto bene aveva fatto nella prima parte di campionato, e di Marquinho che invece giunse a migliorare la qualità dalla trequarti in su nel girone di ritorno, e capiremo subito come questi non siano stati sostituiti con gente all’altezza. Su questo punto si è molto dibattuto, e in fondo può risultare una polemica sterile cercare di capire se fossero meglio quelli o questi. Fatto sta che MOLTI, quasi tutti, erano convinti che la rosa allestita quest’anno alla vigilia del secondo campionato consecutivo in serie A, fosse in realtà migliore perchè più completa, numerosa, solida… bla, bla,bla.
Purtroppo, ben presto, nonostante comunque i risultati nelle prime dieci partite fossero tutto sommato in linea con un campionato tranquillo, si è capito come mancasse la fantasia, il brio, il coraggio, in sostanza… il gioco! Poi è parso palese come mancassero altre componenti importanti, finanche fondamentali, visto appunto che a mancare è in toto il gioco, vale a dire… la determinazione, la grinta, la corsa, la voglia, la fame…
Ahi, ahi, senza queste qualità, indipendentemente dai numeri e dai moduli (provati in quantità tale da far perdere la bussola anche al più bravo dei navigatori) non si va da nessuna parte, e per fortuna che Toni – che qualcuno aveva additato precocemente come già finito – ci pensa spesso a buttarla dentro, come gli riusciva splendidamente l’anno scorso.
L’ex campione del Barcellona, il messicano Rafa Marquez: da uomo salvezza a emblema del disastro gialloblu
Manca il gioco, manca la difesa, la peggiore di tutto il campionato… e non parlo di gol subiti (anche se siamo quasi a 50, e sono davvero pochissime le squadre ad aver subito di più). Quello che doveva essere il fiore all’occhiello di un intero reparto, lo strombazzato messicano Rafa Marquez, plurititolato con il Barcellona e reduce da un ottimo Mondiale disputato in Brasile, alla realtà dei fatti pare un ex giocatore, lentissimo, disattento, quasi svogliato, senza motivazioni mi verrebbe da dire, nonostante gli energici buoni propositi estivi. Ho detto della difesa, dove in pratica il solo Agostini, fedelissimo di Mandorlini che lo ha preferito quasi sempre ai più giovani Brivio e Luna, è il titolare, laddove persino Rafael e Moras sono spesso in discussione nelle scelte del mister, ma vogliamo parlare del centrocampo?
Per lunghissimi tratti siamo stati l’unica squadra della serie A a non provare mai a imporre il proprio gioco, schiacciandosi sulla propria metà campo a proteggere i compagni difensori. Fallito in toto il tentativo di rilanciare il greco Tachtisidis, un altro dei fedelissimi dell’allenatore (lui sì in grado di giocare 38 partite l’anno senza mai essere messo in discussione!), incapace di impostare, di lanciare ma anche di fare scudo, accanto a lui sono ruotati un sacco di interpreti che alla fine della giostra si equivalgono tutti nel segno di un’evidente mediocrità (la speranza è che si potesse scrivere “di medietà” ma la realtà è che sono di livello qualitativo più tendente al basso che altro). Obbadi, spesso rimpianto o atteso vanamente, è l’unico che nei piani tattici poteva fare le veci del regista, non fosse altro per la sua capacità di catalizzare i palloni e smistarli, ma in pratica non si è mai visto, così come uno Ionita che invero si era imposto bene, essendo incisivo anche in zona gol. Poi però anche il nazionale moldavo è uscito dai radar, bloccato da un lungo infortunio. E che dire di Jacopo Sala? Lui sì forte davvero, e lestissimo a dimostrarlo al suo rientro in campo dopo mesi di degenza… Purtroppo però la sfortuna sembra essersi accanita contro il giovane centrocampista tuttofare e chissà quando lo rivedremo, se lo rivedremo ancora in gialloblu. E poi Hallfredsson, scostante ma uno che almeno non si tira indietro, dovendo sovente essere lui il faro in mezzo al campo, e non solo umile gregario come l’anno scorso; Lazaros, che fluttua tra mediana e trio offensivo, perdendo incisività in entrambe le zone e sostanzialmente anche una propria dimensione tattica; il rientrante Greco che pare lo stesso giocatore gracile e poco determinante (e determinato, che è ancora peggio) di 8 anni fa, quando era al suo primo anno da professionista; i giovani Campanharo e Valoti che a sprazzi hanno mostrato qualità, specie il secondo, ma che di fatto hanno avuto pochissime chance per imporsi, non giocando mai con la giusta continuità. Come detto, tanti, troppi interpreti, e lo stesso vale per tutti i ruoli. Uno da fuori che non tifi Hellas credo abbia perso il conto ad esempio di quanti difensori centrali possiamo contare…
Luca Toni, il capitano, il bomber, l’unico a salvarsi nell’attuale stagione del Verona
Il fatto però è che una rosa sin troppo ampia crea difficoltà a un allenatore come Mandorlini abituato da sempre a giocare con più o meno gli stessi uomini. Che il tecnico ravennate sia in evidente crisi lo capiscono tutti, pare logico sia giunto alla fine del suo bellissimo ciclo gialloblu ma credevo onestamente sarebbe capitato alla fine del torneo, a salvezza raggiunta.
Perchè io ero tra coloro che, pur riconoscendo l’assoluto indebolimento in fatto di uomini in campo, pronosticavano in ogni caso una comoda salvezza, più che altro per scarsità delle compagini avversarie. Mi sbagliavo, assolutamente, anche se sono sicuro che le potenzialità ci sarebbero per raggiungere l’obiettivo, e poi tanti saluti.
Non è possibile che non si siano presi provvedimenti, dopo tutte queste sconfitte, dopo che Empoli e Chievo ci hanno raggiunte, dopo che il Cagliari terz’ultimo è a soli 4 punti sotto, dopo che le stesse Cesena e Parma, che sembravano (e probabilmente lo sono ancora) spacciate stanno dando segni confortanti di vita, mettendo sotto e conquistando punti contro le prime Juve e Roma, le prime due della classe. Cosa dobbiamo aspettare? A me non piacciono i cambi in corsa e poi diciamo la verità, su piazza al momento non ci sono chissà quali tecnici (non credo proprio che Guidolin, da tutti invocato) accetterebbe a questo punto della stagione di subentrare. Magari a giugno sì, e sarei in quel caso felicissimo, però ora non credo proprio, considerando poi che la mia sensazione è che nemmeno Stramaccioni sia saldissimo in sella all’Udinese.
La società, i giocatori, tutti hanno le loro enormi responsabilità, soprattutto nel credere, mi auguro inconsciamente, di essere al livello di squadre come Genoa, Torino o Sampdoria. Sarebbe bello fosse ancora così, è bello vedere quest’anno le partite del Palermo, mi ricordano quelle nostre dell’anno scorso, giocano con lo stesso entusiasmo, con le ali sotto i piedi, mostrano all’intera serie A i loro gioielli Dybala e Vazquez. Ma anche il Sassuolo si è consolidato a differenza nostra, e diciamo la verità, è più forte rispetto a noi in tutti i reparti.
Dicevo, responsabilità di tutti, anche di una società che non pare prendere forti posizioni, con Setti che delega e Sogliano al probabilissimo addio a fine stagione, vada come vada… Non ci sono più soldi da spendere, lo dimostra un mercato di riparazione all’insegna dell’immobilismo o quasi, e allora visto che ormai la squadra è questa e non la si può cambiare più, credo che come sempre accade a pagare debba essere un allenatore che ormai appare in totale confusione, stanco, in difficoltà ma pur sempre spesso arrogante nelle sue disamine e mai pronto ad accettare le giuste critiche.
Io a questo punto, non lo dico provocatoriamente, al suo posto chiamerei Pavanel, reduce da un ottimo lavoro con la Primavera e gli affiderei le sorti della prima squadra. Il campionato in fondo è ancora lungo, la salvezza è alla portata ma occorre svegliarsi, darsi una mossa, correre…. Non possiamo nemmeno pensare di tornare in serie B!
FONTE: GianniVillegas.WordPress.com
martedì 17 febbraio 2015
Serie A Verona, Guidolin o Reja per il dopo Mandorlini
Ma c'è anche l'ipotesi Pavanel, tecnico della Primavera reduce da un'ottima esperienza al Viareggio
VERONA - Dopo la sconfitta con l Genoa, il tecnico Mandorlini si è praticamente messo in discussione da solo. Alternative per la panchina ce ne sono già: Guidolin altrimenti Reja. Sogliano ci ha messo la faccia quando si trattava di fare quadrato, una sorta di protezione aggiuntiva per Mandorlini e i confronti con la squadra sono frequenti anche in questi giorni. Con Mandorlini, colloquio di circa un'ora: adesso il calendario non aiuta e Mandorlini potrebbe farne le spese: la partita più abbordabile, con il Cagliari è in mezzo agliincroci con Roma, Milan, Napoli e Lazio. Quella di Pavanel, tecnico della Primavera, può essere un'altra soluzione d'emergenza per il Verona. L'epilogo del Viareggio, dove i gialloblu hanno ben figurato, capita a fagiolo.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Verona - scogli vicinissimi: serve una sterzata… e subito!
A cura di Andrea Faedda
Eccoci qui. Speravamo tanto che in una situazione del genere non ci saremmo mai dovuti ritrovare ed invece… abbiamo di fronte tanti bei faraglioni e ci stiamo andando contro.
Serve una virata immediata altrimenti non ci sarà scampo. Non prendiamoci in giro, per cortesia!
Inutile parlare del match di ieri. Dovremo star a raccontare le solite cose. Gli unici punti a favore della squadra gialloblù sono stati il consueto ed immenso Luca Toni ed il carattere (comunque ancora insufficiente) mostrato.
Signori, qui per salvarsi non serve svolgere il misero compitino, qui son necessari attributi grandi così!
La domanda è: il Verona li ha e riuscirà a tirarli fuori? La risposta è fondamentale e vale una stagione intera!
Al momento si vedono squadre nella zona bassa della classifica che lottano come leoni per accaparrarsi più punti possibili. Dall’Empoli al Cagliari, dal Chievo al Cesena, passando persino al derelitto Parma.
L’impressione è che l’Hellas non sia agguerrito come loro. E se si confermerà quest’atteggiamento anche nei prossimi impegni, il risultato potrà essere uno solo: la B.
La caratteristica più lampante del Verona che sta emergendo negli ultimi tempi è che appena viene attaccato prende gol e poi inesorabilmente si sfalda.
Altro che solidità difensiva decantata ad inizio Campionato! Le statistiche sono impietose ed i 42 gol incassati fin qui, dicono tutto. I gialloblù sono un autentico colabrodo.
Colpe ed errori? Vanno divisi. Ad ognuno la sue responsabilità. Società, staff tecnico e giocatori. Nessuno è immune.
Mandorlini ieri si è autoaccusato ma crede di farcela. Il suo Hellas si sta per schiantare ma lui non getta la spugna. Com’è giusto che sia, il capitano non abbandona la nave. La sterzata decisiva però è necessaria darla ora. Come tutti, il mister sa che è a rischio il posto in Serie A. Del resto, come la sua panchina.
FONTE: MondoCalcio.info
Hellas Verona: via Mandorlini? Ecco l’ipotesi
GABRIELE FONTI 16 FEBBRAIO 2015
The streets of love. Altro che Rolling Stones, stavolta è un’altra storia. Le strade dell’amore, che con quelle del pallone hanno a che fare così poco che a volte lo si dimentica. Così anche a Verona, che dell’amore dovrebbe essere una delle capitali nel mondo, si digrignano i denti e si guarda la classifica, e Mandorlini? Povero lui…
Eppure, il ravennate dal passato interista, alla signora scaligera ha sempre teso la mano, lo ha fatto pure quando si navigava nelle acque della Lega Pro, che, detto tra noi, non è esattamente la Costa Smeralda. A proposito di “costa”, l’Hellas occupa attualmente il 16esimo posto nella classifica della Serie A, e sapete a chi potrebbe “costare” cara questa debacle? Ve lo diciamo noi, perchè fresca fresca da Tutttomercatoweb, ecco che arriva la voce: via Mandorlini, dentro Reja.
Niente più che una voce, per adesso almeno. Ma se la società scaligera si affretta a rinnovare la fiducia al tecnico che guidò la scalata verso la Serie A, dall’altro lato c’è la classifica che col passare delle sconfitte si fa sempre più delicata. Quella di Reja è un’ombra che potrebbe farsi ingombrante, pur essendo stato in precedenza accostato all’Hajduk Spalato, il club di Tino-Sven Susic, per intenderci.
Come se non bastasse, domenica al Bentegodi arriva la Roma. Una Lupa affamata come non mai, ed una panchina traballante, a Verona adesso, c’è decisamente bisogno di alzare i Toni, e magari anche i Saviola e i Juanito Gomez.
FONTE: VociDiSport.it
Verso Hellas Verona-Roma: le probabili formazioni
Sorensen (foto Alberto Fraccaroli)
verona.iamcalcio.it scritto il 22 Febbraio 2015, ore 01:04
La partita della Domenica. Hellas Verona-Roma, una sfida tutta da vivere, da non perdere. Alle ore 15 (non alle 18 come invece era stato precedentemente annunciato) allo stadio Bentegodi, l’Hellas cercherà di voltare pagina. Una partita fondamentale (forse) per il tecnico Mandorlini ma anche per tutta la squadra. La società si aspetta e vuole una svolta e questa è una occasione. Anche perché la zona retrocessione ora dista solo quattro lunghezze. Non sarà facile, vero, ma è anche vero che i gialloblù troveranno davanti una Roma in crisi anch’essa di risultati e non in massima forma.
Dal 6 gennaio infatti il Verona ha ottenuto 4 sconfitte, 1 pareggio e 2 vittorie in 7 partite; la squadra di Garcia, invece, non ha rimediato nessuna sconfitta ma ha ottenuto soltanto 2 vittorie e 5 pareggi. In casa gialloblù mister Mandorlini sta studiando varie mosse. Sala, Rodriguez, Valoti e Rafael sono out, Moras e Marquez non sono al meglio della condizione. Possibile vedere il 4-3-3 con Benussi tra i pali, in difesa Pisano, Marquez, Moras (in caso contrario quest’ultimi due pronti ad essere sostituiti da Sorensen e Marques) e Brivio.
A centrocampo si dovrebbe vedere il trio Greco, Halfredsson e Tachtsidis, mentre in attacco Toni, Gomez e Lazaros. Per quanto riguarda la Roma, la lista degli indisponibili è lunga: Balzaretti, Castan, Strootman, Iturbe, Ibarbo, Maicon. In porta ci sarà De Sanctis, difesa a quattro con Florenzi, ormai sempre più terzino, Manolas, Astori e Holebas. A centrocampo De Rossi con Pjanic e Nainggolan, mentre in attacco torna Totti che giocherà con ai fianchi Ljajic e Gervinho.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Pisano, Moras, Marquez, Brivio; Greco, Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez, Toni, Lazaros. Allenatore: Mandorlini.
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Holebas; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Ljajic, Totti, Gervinho. Allenatore: Garcia.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.Lorenzo Morandini
SERIE A
Hellas, si cerca di chiudere con Cassano
Cassano (foto Alberto Fraccaroli)
verona.iamcalcio.it scritto il 18 Febbraio 2015, ore 18:45
L'Hellas Verona si fa sempre più insistente, e, come riporta Sportmediaset, starebbe facendo di tutto per accelerare i tempi per portare Antonio Cassano in terra scaligera. L'agente sarebbe infatti a Doha; i tempi tecnici rendono però le cose più difficili, ma l'Hellas ha sempre tempo per tesserare l'ex attaccante del Parma svincolatosi a gennaio. Su Cassano ci sono anche Milan, Inter, Roma e Atalanta, ma l'Hellas sarebbe in vantaggio sulle concorrenti grazie al bel rapporto che c'è tra il giocatore con Toni e l'allenatore gialloblù Mandorlini.Lorenzo Morandini
FONTE: IAmCalcio.it
FIGLI DI UN GOL MINORE
"Cresco con Marquez e Toni, sogno la Serie A"
Il varesino Filippo Boni, difensore centrale, è capitano della Primavera del Verona con cui ha giocato la finale del Viareggio. "Bello allenarsi con i campioni, ma aspetto il giorno dell'esordio al Bentegodi"
Dai campi del Sant’Ambrogio a sfiorare la Serie A, passando dal "Chinetti" di Solbiate Arno alla finale nel torneo giovanile più importante al mondo: la Viareggio Cup (persa di misura con l'Inter). Lui è Filippo Boni, classe 1995 difensore centrale e capitano della squadra Primavera dell’Hellas Verona, ma varesino purosangue che cresce giorno dopo giorno grazie agli allenamenti con campioni del calibro di Toni e Marquez. (foto facebook)
Filippo, come e dove ha iniziato a giocare a calcio?
«Ho calciato i primi palloni alla Nazionale Sant’Ambrogio, con Domenico e Matteo Di Maso, poi sono andato alla Solbiatese, squadra nella quale ho militato dal primo anno di esordienti fino alla Prima Squadra».
Come è arrivata la chiamata dal Verona?
«Sogliano mi conosceva e sicuramente ci avrà messo una buona parola, ma il merito è di Claudio Calvetti, che mi vide quando faceva l’osservatore per il Milan e mi portò a Verona quando divenne responsabile all’Hellas. Io dovevo andare al Milan, parlai con la società rossonera e sembrava tutto fatto, ma dopo un mio infortunio non ci furono più contatti, così Calvetti mi portò con sé a Verona: qui mi trovo da Dio e sento il grande affetto dei tifosi. In gialloblù sto proprio bene, c’è gente serie e preparata, uno su tutti l’allenatore della Primavera, Massimo Pavanel».
Come giudica il campionato Primavera?
«Secondo me è un buon torneo, anche se il salto verso la prima squadra è molto tosto e me ne sto accorgendo in questo periodo allenandomi con Andrea Mandorlini. A Verona però il lavoro è impostato perché il passaggio non sia così complicato: già con mister Pavanel lavoriamo soprattutto dal punto di vista mentale. La squadra Primavera dell’Hellas è forse meno talentuosa rispetto ad altre compagini, ma sicuramente siamo meglio organizzati e questo è merito del tecnico. Inoltre, preparare il campionato Primavera così aiuta molto noi giocatori».
(Una foto di Filippo Boni nella finale della Viareggio Cup contro l'inter. Fonte: facebook)
Cosa ne pensa dell’affermazione di Arrigo Sacchi, secondo il quale ci sono troppi giocatori di colore nel campionato Primavera?
«Ci sono tanti stranieri, questo è vero, ma la mentalità dei ragazzi è un punto di partenza nel calcio. Molti giocatori vengono in Italia con tanta volontà e voglia di sfondare e questo fa la differenza. Da noi c’è Fares, franco-algerino che gioca con il sangue negli occhi e a Viareggio ci ha portato praticamente da solo in finale grazie ad una gara super contro la Fiorentina in semifinale. Sono però d’accordo sul fatto che ci vorrebbe un po’ più di coraggio nel lanciare i giovani tra i professionisti».
Ci racconti cosa vuol dire partecipare alla Viareggio Cup.
«È un torneo che dà grandi emozioni e ti fa crescere tanto. Impari a gestire le tensioni delle partite ma anche la forma fisica giocando ogni due giorni. Ogni sfida è da "dentro o fuori" e questo aiuta a prendere le proprie responsabilità. Questo aspetto fa la differenza».
Qual è l’avversario che più ti ha impressionato?
«L’Inter è un’ottima compagine e ha tanti buoni giocatori a partire da Bonazzoli. A livello di squadra mi è piaciuta tanto la Fiorentina, che è stracolma di talenti: da Diakatè a Gondo, Bangu, Minelli. A livello individuale, non dico bugie, Cappelluzzo e Fares, miei compagni di squadra, sono fortissimi: forse la coppia d’attacco migliore in Italia. Marcarli in allenamento è difficilissimo e anche contro Bonazzoli non ho sudato tanto quanto correre dietro a loro durante la settimana».
(foto facebook)
Andrea Mandorlini l’ha già convocata in prima squadra. Cosa si prova?
«Sicuramente una grandissima emozione. La chiamata di Mandorlini è stata molto bella, ma imparo tantissimo allenandomi ogni giorno con la prima squadra. A ogni allenamento ricevo tanti suggerimenti. I più bravi a dare consigli sono Agostini e Toni - lo marco sempre e mi aiuta molto - ma anche Jankovic, fantastico dal punto di vista mentale e capace di non mollare mai. Anche Rafa Marquez, a parte i discorsi tattici, mi aiuta molto a limare i difetti che ho e mi dice sempre che una carriera viene costruita dall'impegno in allenamento. Me lo dicono tutti, anche Moras; e come non dar loro ragione!».
Qual è il suo sogno?
«Voglio diventare un giocatore di Serie A e vorrei farlo a Verona. Mi piacerebbe debuttare al “Bentegodi” già quest’anno. Il mio idolo da sempre è Alessandro Nesta e ripercorrere la sua carriera sarebbe fantastico».
18/02/2015
Francesco Mazzoleni - @fmazzofsport@varesenews.it
FONTE: VareseNews.it
CONTESTAZIONE
VERONA CONTESTATO AL RIENTRO DA GENOVA
16/02/2015 12:50
Un folto gruppo di tifosi del Verona degli oltre 300 che avevano seguito e sostenuto la squadra nella trasferta di Genova ha atteso ieri sera il ritorno del pullmann della squadra a Peschiera per chiedere spiegazioni della sconfitta.
I tifosi hanno avuto un breve confronto con il tecnico Mandorlini a cui è stato chiesto motivo della pesante sconfitta subita a Genova. Per la squadra si è presentato, chiedendo scusa, solo il capitano, Luca Toni; l'ultimo dei giocatori, però, che i tifosi avrebbero voluto vedere di fronte a loro visti i due gol segnati da a Genova e più in generale l'impegno dell'attaccante nelle ultime deludenti prestazioni del Verona.
FONTE: TGGialloBlu.it
lunedì 16 febbraio 2015
Verona, rischia Mandorlini: come alternativa Edy Reja
Traballa la panchina del tecnico dopo il pesante ko contro il Genoa
VERONA - Per il momento Mandorlini è stato confermato sulla panchina del Verona, ma la sua posizione è più che mai in bilico dopo il tracollo di Marassi. La dirigenza ha in mente di concedere al tecnico un'ultima chance, per di più non facile perchè si gioca Verona-Roma. Mandorlini si è preso tutte le colpe per il momento no della sua squadra. In pole ci sarebbe Edy Reja che al momento sembra nel mirino anche dell'Hajduk Spalato.
FONTE: TuttoSport.com
Allo scadere s'infrange il sogno dell'Hellas. L'Inter si aggiudica la Viareggio Cup
Un tap-in di Gyamfi arrivato a due minuti dal novantesimo, regala il prestigioso trofeo giovanile ai nerazzurri, che hanno superato la formazione di Pavanel, uscita dal campo a testa alta
La Redazione 16 febbraio 2015
Va in frantumi nei minuti finali il sogno dell'Hellas Verona di conquistare la sua prima Viareggio Cup della storia.
I gialloblu giocano una grande partita, iniziata in salita a causa della rete di Bonazzoli, lesto ad approfittare di una leggerezza difensiva e a battere Gollini con un pallonetto. Ma I ragazzi di Pavanel si ricompattano e rialzano la testa, riuscendo a raggiungere il pareggio al quarto d'ora della ripresa con un gran colpo di testa di Cappelluzzo. Poi sul più bello, quando i supplementari sembrano oramai scontati, Gyamfi trova il tap-in vincente e gela gli scaligeri.
Sulle tribune della finale di Pisa anche l'allenatore della prima squadra dell'Inter, Roberto Mancini, e il direttore sportivo Piero Ausilio.
PRIMO TEMPO - Bonazzoli al 2' approfitta di un errore della difesa scaligera e con un pallonetto batte Gollini. La reazione dell'Hellas arriva già un minuto dopo con la conclusione dal limite di Speri parata da Radu. Al 14' su traversone di Tentardini, Gyamfi tocca di mano ma l'arbitro lascia correre. Pollini al 18' mette in angolo la punizione di Rocca. Al 44' Cappelluzzo arriva bene in area di rigore ma il suo tiro di destro termina fuori.
SECONDO TEMPO - Al 50' è ancora Rocca su punizione a costringere Gollini ad un grandissimo intervento. Subito dopo il diagonale di Dimarco si spegne sul fondo. Splendido recupero difensivo di Boni al 58', che devia in corner un tiro di Rocca. Ancora un miracolo di Gollini al 59' sul colpo di testa di Sciacca. Al 60' la punizione a giro di Miketic trova la testa di Cappelluzzo e Radu questa volta non può fare nulla. Al 61' Bonazzoli stoppa e si gira in area, Gollini c'è. Tiro di Palazzi dal limite al 73', la palla passa davanti a tutti e Gollini è bravissimo a deviare. Al 88' Gollini respinge un pericoloso tiro di Baldini, sulla sfera però si avventa Gyamfi che ribadisce in rete.
INTER - HELLAS VERONA 2-1
MARCATORI: 2' pt Bonazzoli, 15' st Cappelluzzo, 43' st Gyamfi.
INTER (4-3-3): Radu; Gyamfi, Sciacca, Yao, Dimarco (dal 37' st Miangue); Palazzi, Gnoukouri (dal 45' st Steffè), Rocca; Camara, Bonazzoli, Ventre (dal 20' st Baldini).
A disposizione: Pissardo, Costa, Della Giovanna, Popa, Dabo, Crosato, Appiah, Rapaic. Allenatore: Vecchi.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Gollini; Boateng (dal 10' st Perini), Rossi (dal 1' st Riccardi), Boni, Tentardini; Guglielmelli, Checchin (dalll'11' st Miketic); Bearzotti (dal 45' st Dagnoni), Speri (dal 20'st Moretto), Fares; Cappelluzzo.
A disposizione: Ferrari, Ocelka, Gilli, Piccinini. Allenatore: Pavanel.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.
AMMONITI: Rossi.
FONTE: VeronaSera.it
09:10 | domenica 22 febbraio 2015
GdS: Verona, la lista post-Mandorlini
Circolano già i nomi dei possibili sostituti
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA MANDORLINI - Potrebbe essere decisivo il match contro la Roma per Andrea Mandorlini, che in caso di sconfitta rischia di essere esonerato. Lo ha ammesso lo stesso direttore generale dell’Hellas Verona, che in settimana ha rivelato di dover valutare molti fattori, non solo i risultati. La squadra ha incassato il sostegno dei propri tifosi, ma intanto circolano già i nomi dei possibili successori di Mandorlini.
I CANDIDATI – Secondo La Gazzetta dello Sport, il sostituto potrebbe essere uno tra Reja, Guidolin e Cosmi. Delneri avrebbe mostrato la propria disponibilità, ma non è da escludere la soluzione interna, cioè l’assegnazione della prima squadra a Massimo Pavanel, allenatore della Primavera.
10:55 | sabato 21 febbraio 2015
Messaggero: Roma, Maicon e Iturbe out anche contro la Juve
Contro il Veron intanto spazio al tridente veloce Gervinho-Florenzi-Ljajic
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA ROMA JUVENTUS MAICON ITURBE - In casa Roma a tenere banco è sempre la questione infortuni. La condizione fisica precaria dei giallorossi in questa parte della stagione ha gettato ombre sui preparatori e la situazione non sembra migliorare se si pensa agli infortuni di Maicon e Iturbe. I due calciatori, come riportato da "Il Messaggero", salteranno la sfida contro la Juventus in programma il prossimo 2 marzo allo stadio Olimpico. Il brasiliano sta effettuando una cura con i fattori della crescita a Barcellona, l'ex Verona invece dovrebbe tornare in gruppo tra una settimana ma i giallorossi non hanno alcuna intenzione di rischiarlo forzando i tempi di recupero.
VERSO IL VERONA - Intanto, prima della Juventus, bisognerà pensare al Verona. Domani alle 15 la squadra di Garcia è attesa dalla difficile trasferta in casa dell'Hellas e per l'occasione il tecnico francese starebbe pensando ad un tridente veloce composto da Gervinho, Florenzi e Ljajic. Possibile panchina dunque per Doumbia e Totti, stesso destino anche per De Rossi. In difesa ballottaggio tra Astori e Yanga-Mbiwa con il primo in vantaggio a causa della diffida pendente sul secondo.
09:28 | giovedì 19 febbraio 2015
Cassano rifiuta le offerte da Qatar, Emirati e Cina
Il barese vorrebbe restare in Italia
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO CASSANO VERONA QATAR CINA EMIRATI ARABI - Ancora tutto da decifrare il futuro di Antonio Cassano. Il talento barese, dopo aver rescisso in gennaio il suo contratto con il Parma a causa delle vicissitudini societarie della società ducale, ha tempo fino al 28 di febbraio per firmare un nuovo contratto con un club italiano.
VOGLIA DI CALCIO VERO - Scartate le big, Cassano non tornerà a Genova. Il Genoa ci ha provato, la sua Samp no. L'ultima trattativa potrebbe portare Cassano al Verona ma ancora non ci sono conferme a riguardo. Stando a quanto riportato da "Sky Sport", Cassano vuole l'Italia e proprio per questo in questi giorni ha rifiutato diverse offerte provenienti da Qatar, Cina ed Emirati Arabi. Cassano non vuole ancora andare a svernare, ha voglia di grande calcio e aspetta solo la chiamata giusta.
07:58 | giovedì 19 febbraio 2015
GdS: Verona - Roma decisiva per Mandorlini
Il tecnico ha il sostegno della dirigenza ma ha di fronte un banco di prova
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
VERONA MANDORLINI ULTIMISSIME - Nel mucchietto di squadre a ventiquattro punti e in lotta per non retrocedere troviamo a sorpresa anche l'Hellas Verona, partita in maniera discreta dopo un'annata sensazionale. Il Verona viene da una doppia sconfitta nelle ultime due gare e la prossima sfida in casa con la Roma potrebbe cambiare le sorti del campionato gialloblu: Andrea Mandorlini si gioca la panchina nonostante la fiducia della dirigenza.
BANCO DI PROVA - Mandorlini ieri ha ricevuto attestati di stima da parte di Gardini (qui potete leggere la notizia) ma sta di fatto che Verona - Roma per lui è un bel banco di prova. I risultati non sono convincenti e negli ultimi giorni si sono fatte largo voci su Reja, Guidolin o Pavanel come possibili sostituti; stando a La Gazzetta dello Sport a Mandorlini servirà una grande prova contro i giallorossi per guadagnarsi la conferma.
21:31 | mercoledì 18 febbraio 2015
Verona, Gardini: «Sosteniamo Mandorlini»
Il d.g. gialloblu si sofferma sul momento critico
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA GARDINI MANDORLINI - Il periodo vissuto dall'Hellas Verona non è dei più semplici e non mancano le critiche all'operato di Mandorlini, dopo una stagione a tratti esaltante come quella dello scorso anno. Il direttore generale del Verona, Giovanni Gardini, ha parlato della situazione gialloblu in conferenza stampa sottolineando la volontà di tornare a far bene in campionato. Queste le parole del dirigente: «Lavoriamo quotidianamente e sosteniamo Mandorlini: il suo stato d'animo è pari al nostro. Momento critico? Sì ma può essere superato, i momenti difficili capitano».
IL CASO INIGUEZ - Gardini si è soffermato anche su alcune questioni di mercato, tornando poi a parlare del tecnico: «Abbiamo reinvestito i soldi incassati per Jorginho. Iniguez? Non è arrivato qui perché sono cambiati i termini economici». Su Mandorlini il dirigente gialloblu ha voluto ribadire quanto sia deleterio cambiare idea troppo in fretta sui tecnici: «I risultati portano fiducia, sì, ma non vengono valutati nel giro di una o due settimane» ha assicurato Gardini.
16:00 | mercoledì 18 febbraio 2015
SM: il Verona ci prova per CassanoE se si riformasse la coppia con Delneri?
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA CALCIOMERCATO CASSANO - Antonio Cassano potrebbe passare all'Hellas Verona. Il giocatore di origini baresi ha rescisso nel mese di gennaio il contratto che lo legava al Parma e adesso è quindi libero e disponibile a parametro zero. Si sono fatte molte ipotesi su un suo possibile trasferimento al Bari e anche all'Inter ma per adesso queste piste non trovano riscontro oggettivo, visto che Cassano è ancora senza squadra.
L'HELLAS CI PROVA - Tuttavia l'Hellas Verona ci sta provando a convincere Cassano a trasferirsi al Bentegodi, come riporta Sport Mediaset. Ricordiamo che Cassano è tornato in auge alla Sampdoria, dove addirittura conquistò l'accesso ai preliminari di Champions League sotto la guida di Luigi Delneri, il quale è stato accostato di recente alla panchina del Verona e oggi ha parlato proprio di questa possibilità.
19:28 | martedì 17 febbraio 2015
Hellas Verona - Roma, probabili formazioni
Garcia cambia formazione, problema assenze per Mandorlini
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone foto: © Imagephotoagency.it
HELLAS VERONA ROMA PROBABILI FORMAZIONI - In programma la prossima domenica, giorno 22 febbraio, alle ore 15, allo stadio “Bentegodi” di Verona la sfida di campionato tra l’Hellas e la Roma, valevole per la giornata numero 24 del torneo di Serie A. Una sfida tra due formazioni, quella di Mandorlini e di Garcia, che non vivono un momento positivo in campionato dopo l’ottimo girone di andata.
INFO UTILI - Mandorlini deve fare i conti con l’infermeria e, in particolare, con le defezioni sicure di Rodriguez, Sala e Rafael, mentre Moras, vittima di una forte contusione alla caviglia contro il Genoa, è ancora in dubbio. Garcia rispedisce Doumbia in panchina dopo l’esordio non proprio edificante dell’ivoriano: torna Holebas sulla fascia mancina, ancora out i lungodegenti Balzaretti, Castan, Strootman, Iturbe, Maicon e Ibarbo
Hellas Verona (4-3-3): Benussi, Pisano, Marques, Marquez, Agostini, Greco, Tachtsidis, Hallfredsson, Juanito Gomez, Toni, Christodoulopoulos. In panchina: Gollini, Moras, Brivio, Sorensen, Martic, Valoti, Ionita, Campanharo, Jankovic, Saviola, Lopez, Fernandinho. Allenatore: Mandorlini.
Roma (4-3-3): De Sanctis, Torosidis, Yanga-Mbiwa, Manolas, Holebas, Nainngolan, De Rossi, Pjanic, Ljajic, Totti, Gervinho. In panchina: Skorupski, Astori, Spolli, Cole, Keita, Paredes, Verde, Ucan, Florenzi, Sanabria, Doumbia. Allenatore: Garcia.
DIRETTA STREAMING - La partita sarà trasmessa a partire dalle ore 15 in diretta su satellite (frequenze Sky Sport) o su digitale terrestre (frequenze Mediaset Premium). In diretta streaming invece sulle piattaforme per computer e tablet SkyGo e Premium Play.
PRONOSTICO - L’Hellas Verona è reduce dalla cocente sconfitta per 5-2 in quel di Genova, la Roma, invece, non è andata oltre lo 0-0 tra i fischi dell’Olimpico contro il Parma fanalino di coda in classifica. Possibile un pareggio con gol, anche se i giallorossi non vogliono perdere posizioni di distacco in vista dello scontro diretto con la Juventus.
12:14 | lunedì 16 febbraio 2015
Verona, fiducia a Mandorlini ma allertato Pavanel
L'allenatore della Primavera sarebbe la prima ipotesi per sostituire l'attuale tecnico
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13©imagephotoagency.it
HELLAS VERONA MANDORLINI PAVANEL - La sconfitta contro il Genoa pesa molto in casa Hellas Verona. Per gli scaligeri quello di ieri è stato il terzo insuccesso consecutivo, il quarto del 2015. Mentre ieri, al rientro da Genova, un centinaio circa di tifosi contestava Mandorlini, la società ha fatto sapere di aver confermato la fiducia nell'attuale tecnico, almeno fino alla prossima partita contro la Roma. Come riporta Gianluca Di Marzio, sul proprio sito ufficiale, però, c'è un nome che è già stato ipotizzato per il dopo-Mandorlini.
IPOTESI -Si tratta di Massimo Pavanel, attuale tecnico della Primavera scaligera, che sarebbe già stato allertato dalla società. La partita contro la Roma è dunque fondamentale per il prosieguo di Mandorlini sulla panchina del Verona: in caso di mancata reazione da parte della squadra, il tecnico potrebbe essere silurato, con Pavanel che prenderebbe il suo posto.
11:34 | lunedì 16 febbraio 2015
CdS: Verona, idee Reja e Guidolin
Traballa la panchina di Mandorlini: due le ipotesi al momento
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24© www.imagephotoagency.it
REJA UDINESE GUIDOLIN VERONA MANDORLINI - Sono ore di riflessione per il Verona, che potrebbe decidere di scaricare l'allenatore Andrea Mandorlini, già traballante da un po' di settimane. La classifica degli scaligeri rischia di diventare davvero molto calda e l'ottimo campionato dello scorso anno pare ormai il passato. Stando alle indiscrezioni del Corriere dello Sport i nomi in questo momento in pole position per la successione di Mandorlini sono sostanzialmente un paio: da una parte Edy Reja, di cui si era già parlato, dall'altro quello un po' a sorpresa di Francesco Guidolin, che attualmente è supervisore tecnico di Udinese, Watford e Granada, le squadre dei Pozzo.
DUELLO RUSTICANO - Il nome dell'ex laziale resta sostanzialmente in pole position al momento, anche se non è da sottovalutare per nulla l'ipotesi Guidolin, che dopo aver mollato lo scorso anno la panchina per trovare un po' di pace, potrebbe sentire la nostalgia del lavoro di campo con i giocatori. Prima di tutto ci sarà da capire se Mandorlini reggerà.
07:16 | lunedì 16 febbraio 2015
GdS: Inter, anche il Verona su Felipe
Il difensore atteso a Milano, ma interessa anche ai veneti
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo Foto: www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO INTER HELLAS VERONA FELIPE - E’ atteso in giornata a Milano e domani alla Pinetina per il primo allenamento: Felipe, che si è svincolato dal Parma ed è libero di firmare per un nuovo club fino alla fine di febbraio, potrebbe essere il rinforzo dell’Inter per la difesa di Roberto Mancini. Lo staff tecnico nerazzurro avrà modo di valutarlo per una settimana, durante la quale verranno anche fatti degli esami dallo staff medico per certificare la condizione fisica del brasiliano. Quando sarà arrivato il via libera le parti potranno sedersi attorno ad un tavolo per valutare le condizioni economiche dell’operazione.
INSIDIA – Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l’Inter sta riflettendo sulla cifra da proporre a Felipe, che percepiva 500 mila euro netti a stagione al Parma, per un contratto di quattro mesi. L’approdo in nerazzurro, dunque, non è scontato, anche perché in corsa c’è anche l’Hellas Verona, a caccia di un rinforzo difensivo: in settimana potrebbe arrivare la proposta dei veneti.
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Roma, Il Messaggero: "Sogno o incubo, ora Garcia è al bivio"
22.02.2015 09.28 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Quest'oggi sul campo del Verona conta solo il successo per la Roma. L'edizione odierna del quotidiano Il Messaggero analizza il momento della squadra di Garcia, fiacca e confusa, che cercherà i tre punti per non scivolare a -10 proprio il turno precedente al big-match contro la Juventus capolista. I giallorossi vano più forti in trasferta che all'Olimpico e di fronte ci sarà un Verona in crisi e con Mandorlini in bilico.
RASSEGNA STAMPA
Roma, Il Tempo: "Garcia ora non parla più di scudetto"
22.02.2015 08.34 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Dopo i proclami di ottobre, Rudi Garcia prova a volare basso nel momento in cui la squadra è in difficoltà e la capolista Juventus è scappata a +10 con la vittoria sull'Atalanta. L'edizione odierna del quotidiano Il Tempo sottolinea la necessità di fare tre punti sul campo del Verona quest'oggi, per poi pensare a vincere in casa lo scontro diretto con la Juventus in un Olimpico che non vede successi giallorossi da tre mesi.
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Hellas Verona-Roma - Possibile panchina per Totti
Fischio d'inizio alle ore 15. Diretta testuale, pagelle e dichiarazioni su TMW.
22.02.2015 07.42 di Giampaolo Gaias
Quella di domenica sarà una gara tra due formazioni in crisi. La Roma non sa più vincere ed è reduce da un deludente pareggio casalingo contro il Parma. Il Verona invece arriva dalla pesante sconfitta contro il Genoa. Una partita che potrebbe voler dire rinascita per entrambe le squadre e che per questo venderanno cara la pelle nell'incontro del Bentegodi.
COME ARRIVA IL VERONA - Qualche acciaccato per mister Mandorlini. Hanno svolto Lavoro differenziato Sala e Guillermo Rodriguez, solo fisioterapia e palestra per Rafael, così come per Valoti. Moras è invece tornato in gruppo. In attacco si punterà ancora su Toni, autore di una doppietta (inutile ai fini del risultato finale) contro il Genoa.
COME ARRIVA LA ROMA - Garcia deve rinunciare ai soliti infortunati di lungo corso. Out Balzaretti, Castan e Strootman, così come Iturbe,Ibarbo e Maicon. Da valutare la squadra dopo il pareggio in Europa League. maglia da titolare per Ljajic mentre potrebbe riposare Nainggolan in vista della Juventus. Spolli non si allenato perché influenzato maè regolarmente tra i convocati. Verde possibile sorpresa al posto di Totti, non in perfette condizioni.
SERIE A
LIVE TMW - Garcia: "Vogliamo arrivare in alto anche in Europa"
21.02.2015 14.14 di Lorenzo Marucci
Alla vigilia della sfida con il Verona ecco le parole del tecnico della Roma Garcia:
"Non bisogna perdere fiducia in noi stessi. Abbiamo grandi giocatori che possono risolvere le partite".
Il mercato di gennaio? "Le responsabilità sono di tutti, ma le scelte sono state ottime. Sapevamo che avevamo due giocatori in Coppa d'Africa, sul timing siamo stati penalizzati. Ibarbo dopo due giorni era infortunato. Le responsabilità dei risultati sono di tutti".
Atmosfera intorno a Garcia: "Faccio in modo di portare il miglior gioco e spero in un grande futuro. Questa città ci da forza. Lavoriamo per vincere uno scudetto non ogni trent'anni ma per lottare ogni anno. Forse siamo troppo in anticipo, ma meglio lavoriamo meglio anticipiamo. Non aspettiamo solo lo stadio per potenziarci, noi spingiamo al massimo. Servono ora critiche costruttive, in vista di una Roma vincente"
Atteggiamento della squadra: "L'ho detto dopo Feyennord: non è che perché siamo avanti decidiamo di essere più bassi e colpire in contropiede, non pensiamo di dover difendere dalla tribuna. Questa squadra da inizio stagione comunque ha perso due gare in campionato. E' umano proteggere il risultato ma questo ci porta a dare più opportunità all'avversario. Speriamo di non riprendere gol in fuorigioco. Bisogna fare un pressing da pazzi come è il marchio di fabbrica della Roma"
Tempi scudetto? "Servirà tempo. Risponderà il presidente meglio. Serve una relazione tra potenza del club e risultati sportivi. Vogliamo ovviamente arrivare in alto anche in Europa".
Fiducia dei giocatori? "Bisogna chiedere a loro, ma non vedo cambiamento tra loro e me".
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Hellas, la Roma è l'occasione per uscire dalla crisi"
21.02.2015 09.33 di Marco Frattino
Alla vigilia del match tra Hellas e Roma, Il Corriere di Verona fa il punto sulla squadra di Andrea Mandorlini titolando "Hellas, la Roma è l'occasione per l'uscita dalla crisi". Il quotidiano spiega che la formazione scaligera punta al successo contro i giallorossi che attraversano un momento difficile. Intanto traballa la posizione di Mandorlini, un successo può scacciare i fantasmi delle ultime settimane.
ALTRE NOTIZIE
Roma, titolare nonostante i flop iniziali: Garcia può dare fiducia a Doumbia
20.02.2015 17.29 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Ultime di formazione da casa Roma: nonostante gli esordi non certo positivi, Rudi Garcia punterà ancora su Seydou Doumbia in attacco. Francesco Totti potrebbe andare in panchina anche contro l'Hellas Verona, il tridente potrebbe essere completato da Gervinho e da Adem Ljajic.
ALTRE NOTIZIE
Roma, si allunga la lista degli indisponibili: influenza per Spolli
20.02.2015 15.30 di Alessandra Stefanelli
Dopo il pareggio interno contro il Feyenoord, la Roma è tornata ad allenarsi già oggi in vista della sfida contro il Verona. "Il gruppo, dopo il consueto riscaldamento, è stato impegnato in un lavoro tattico. In seguito, i giallorossi impegnati nel match contro il Feyenoord hanno proseguito la sessione in palestra, mentre il resto dei calciatori ha svolto una sfida a campo ridotto e una serie di tiri in porta. Fisioterapia e palestra per Ibarbo. Differenziato per Iturbe. Fisioterapia per Strootman. Personalizzato per Maicon e Castan. Doumbia è stato impegnato in un lavoro di scarico preventivo per lieve dorsalgia. Riposo domiciliare per Spolli a causa di una sindrome influenzale", si legge.
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Hellas Verona-Roma - Serve la vittoria a entrambe
Fischio d'inizio domenica alle ore 15. Diretta testuale,pagelle e dichiarazioni su TMW.
20.02.2015 06.30 di Giampaolo Gaias
Quella di domenica sarà una gara tra due formazioni in crisi. La Roma non sa più vincere ed è reduce da un deludente pareggio casalingo contro il Parma. Il Verona invece arriva dalla pesante sconfitta contro il Genoa. Una partita che potrebbe voler dire rinascita per entrambe le squadre e che per questo venderanno cara la pelle nell'incontro del Bentegodi.
COME ARRIVA IL VERONA - Qualche acciaccato per mister Mandorlini. Hanno svolto Lavoro differenziato Sala e Guillermo Rodriguez, solo fisioterapia e palestra per Rafael, così come Moras e Valoti. In attacco si punterà ancora su Toni, autore di una doppietta (inutile ai fini del risultato finale) contro il Genoa.
COME ARRIVA LA ROMA - Garcia deve rinunciare ai soliti infortunati di lungo corso. Out Balzaretti, Castan e Strootman, così come Iturbe e Ibarbo. Da valutare la squadra dopo il pareggio in Europa League. Possibile maglia da titolare per Ljajic mentre potrebbe riposare Nainggolan in vista della Juventus.
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Mandorlini conferma il 4-3-3: Saviola in panchina
19.02.2015 20.32 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Si va verso la conferma del 4-3-3 in casa Hellas Verona, con Mandorlini a caccia di risposte positiva per cancellare i dubbi verso la sua conduzione tecnica. Dopo la brutta prova contro il Genoa tuttavia il modulo non dovrebbe cambiare: col rientro di Christodoulopoulos e Gomez Taleb, il tridente non dovrebbe essere in discussione, così come la panchina di Saviola, chiuso dall'inamovibile Toni.
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Hellas, Delneri si candida alla panchina"
19.02.2015 08.03 di Marco Frattino
L'Hellas Verona conferma la fiducia in Andrea Mandorlini, in attesa di una risposta della squadra domenica con la Roma al Bentegodi, intanto Gigi Delneri cerca di inviare espliciti segnali di disponibilità a sedersi sulla panchina scaligera. L'ex allenatore del Chievo nelle scorse ore ha infatti rivelato di essere pronto a tornare in corsa e di voler sfruttare ogni opportunità, non chiudendo dunque le porte all'Hellas nonostante il suo trascorso alla guida dei clivensi. Il Corriere di Verona titola infatti nelle proprie pagine sportive "Delneri si candida alla panchina". L'ex tecnico di Atalanta, Sampdoria, Juventus e Genoa sarebbe dunque pronto ad accettare una eventuale chiamata.
SERIE A
Hellas, Gardini: "Sosteniamo Mandorlini, non abbiamo mai parlato di Europa"
18.02.2015 23.18 di Marco Frattino
Hellas, Gardini: "Sosteniamo Mandorlini, non abbiamo mai parlato di Europa"
Presente in conferenza stampa, il dg dell'Hellas Verona Giovanni Gardini ha affrontato diversi temi legati al club scaligero: "Stiamo lavorando quotidianamente, come facciamo da tre anni a questa parte, e sosteniamo tutti, anche Mandorlini, il cui stato d'animo è pari al nostro. Mancano 15 giornate alla fine, è un momento critico, ma può essere superato - ha dichiarato - Nell'arco di una stagione questi momenti ci sono sempre. Tutti noi sapevamo che quest'anno sarebbe stato più difficile, il campo ha dato un risultato che uno potenzialmente non si aspettava, ma ci sono tanti fattori che vanno messi insieme. Non abbiamo mai parlato di Europa League, abbiamo sempre detto che la salvezza è il nostro obiettivo. Abbiamo una buona rosa e siamo stati colpiti da tanti infortuni. Il mercato? Abbiamo pensato di avere una rosa competitiva, i soldi incassati da Jorginho sono stati reinvestiti. Iniguez non è arrivato perchè sono cambiati i termini economici".
Su Mandorlini: "Siamo come una monolite, andiamo tutti dalla stessa parte. Fiducia nell'allenatore? I risultati portano alla fiducia, ma non vengono valutati in una o due settimane.Il calcio, fortunatamente, ti dà subito la possibilità di rimediare e domenica ci sarà una partita in cui si può smentire quello accaduto nell'ultima settimana".
Sulla scadenza complessiva, nel 2015, per tutti i dirigenti dell'Hellas: "Il 30 giugno 2015 era stato individuato come un punto di arrivo per poi fare delle valutazioni, ma prima dobbiamo salvarci, portare la barca in porto, e poi ne parliamo. La soddisfazione della salvezza vale più di qualsiasi altro accordo".
Infine, sull'incontro avvenuto domenica con i tifosi, Gardini ha concluso così: "Tutti devono avere rispetto di tutti, e questo c'è e c'è stato. Ciò dimostra grande maturità della piazza, e merita grande considerazione. Giusto che si chiedano determinate cose, la squadra deve onorare la città ed i tifosi, vedere l'attaccamento di queste persone nei confronti della squadra fa sicuramente piacere".
LE STATISTICHE
Verona e Roma, 10 punti in due nelle ultime 5 giornate
18.02.2015 15.39 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Verona e Roma, 10 punti in due nelle ultime 5 giornate
Il primo scontro diretto in Serie A fra Hellas Verona e Roma nella città di Giulietta e Romeo è avvenuto in occasione della 23esima giornata 1957-1958. La sfida terminò col successo dei giallorossi per 1-0, Lojodice fu l'uomo del match.
Anche allora (come oggi) sulla panchina capitolina sedeva un tecnico straniero, era Alec Stock, poi sostituito da Gunnar Nordhal. Una notizia che sicuramente i tifosi giallorossi non vorranno leggere è che... quel campionato fu vinto dalla Juventus.
La passata stagione Totti e compagni hanno dettato legge al Bentegodi chiudendo il match sul 3-1.
Scorrendo gli almanacchi ci accorgiamo che il successo in casa per gli scaligeri manca dal torneo 1996-1997, 2-1 con Giunta e Orlandini marcatori per i beniamini locali, Delvecchio per gli uomini in trasferta.
Tornando all'attualità dobbiamo segnalare il pessimo stato di forma delle due squadre.
Nelle ultime 5 giornate hanno raccolto rispettivamente 3, l'Hellas Verona, e 7 punti, la Roma. E non scordiamoci che se i gialloblù sono reduci da 3 KO di fila, i giallorossi anche se non perdono dal decimo turno, hanno vinto solo in un'occasione.
CONFRONTI DIRETTI A VERONA (SERIE A E SERIE B)
26 incontri disputati
7 vittorie Hellas Verona
11 pareggi
8 vittorie Roma
25 gol fatti Hellas Verona
27 gol fatti Roma
PRIMA SFIDA A VERONA (SERIE A)
Hellas Verona-Roma 0-1, 23° giornata 1957/1958
ULTIMA SFIDA A VERONA (SERIE A)
Hellas Verona-Roma 1-3, 21° giornata 2013/2014
SERIE A
Verona, resta sempre in piedi la pazza idea Cassano
18.02.2015 15.07 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Il Verona è sempre forte su Antonio Cassano, racconta Sportmediaset. L'agente è adesso a Doha, ma è difficile che ci siano i tempi tecnici per chiudere un'operazione a riguardo. Per questo c'è sempre tempo per l'Hellas per tesserare Fantantonio, svincolatosi a gennaio dal Parma.
RASSEGNA STAMPA
Verona, Corriere di Verona sulla conferma di Mandorlini: "Svolta low cost"
18.02.2015 08.33 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"La svolta low-cost che ha spinto Setti a tenere Mandorlini". Questo il titolo col quale il Corriere di Verona oggi in edicola apre la sua sezione sportiva. Il riferimento è agli ultimi sviluppi sul fronte allenatore in casa Hellas Verona. "Dopo 24 ore di riflessioni la decisione l'ha presa lui - si legge -. Maurizio Setti ha scelto: il Verona va avanti con Andrea Mandorlini".
SERIE A
Delneri non chiude all'Hellas: "Le opportunità vanno prese al volo"
18.02.2015 06.00 di Marco Frattino
Delneri non chiude all'Hellas: "Le opportunità vanno prese al volo"
Attraverso gli studi di Sky Sport, l'allenatore Luigi Delneri è tornato a parlare della sua esperienza al Chievo Verona: "Le idee valgono sempre, ovunque le metti. Penso che le linee guida di un tipo di calcio sono portate dalle idee. Non un'idea modificata, ma una che pian piano migliora. Con il Chievo l'esperienza e l'idea parte dalla Serie C, quando con Campedelli abbiamo fatto questa squadra, ed abbiamo deciso di proporre un calcio diverso. Sul campo elaboravamo molto".
Accostato anche all'Hellas in caso di esonero di Andrea Mandorlini, Delneri ha così commentato l'eventuale possibilità scaligera: "Ho l'entusiasmo di chi ama il calcio e lo sport. Quando manca l'entusiasmo non si può lavorare più. Hellas? Le opportunità vanno prese al volo, penso che se si hanno le idee si può fare tutto. Tanti allenatori hanno fatto il salto da una squadra all'altra senza problemi".
SERIE A
Hellas Verona, fiducia a tempo per Mandorlini
17.02.2015 09.43 di Pietro Lazzerini
Fiducia a tempo. E' questa la decisione che ha preso la dirigenza dell'Hellas Verona nei confronti di mister Mandorlini. Un altro scivolone come quello di Genoa e allora il cambio in panchina sarebbe inevitabile. Circolano i nomi di Guidolin e di Reja, ma al momento il club non sembra avere la disponibilità finanziaria per prendere una decisione di questo tipo. La soluzione più probabile, in caso di esonero dell'attuale allenatore, sarebbe quella della promozione dalla Primavera di Massimo Pavanel, fresco finalista del torneo di Viareggio con i giovani gialloblu. A riportarlo è il Corriere di Verona.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona titola: "Hellas, tracollo e contestazione"
17.02.2015 08.23 di Pietro Lazzerini
Il Corriere di Verona apre con la crisi di risultati dell'Hellas titolando: "Tracollo e contestazione". Ieri in 150 tifosi si sono presentati a Peschiera dopo la sconfitta col Genoa. Mandorlini li incontra chiedendo "un aiuto" mentre Toni si scusa per tutta la squadra. Resta la fiducia a tempo per il tecnico che però non potrà più sbagliare.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, proposto Cavasin per la panchina
16.02.2015 18.05 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
A Verona si valuta la posizione di Andrea Mandorlini, a seguito dell'ennesimo ko degli scaligeri, il terzo ko consecutivo e con la terzultima posizione distante appena quattro punti. Circolano i primi nomi per la possibile successione, e oltre ai candidati Francesco Guidolin ed Edy Reja spunta anche Alberto Cavasin, proposto alla dirigenza dell'Hellas. Il tecnico trevigiano è, inoltre, tra i candidati alla panchina del Modena.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Fanna: "Mandorlini il migliore dopo Bagnoli, serve fiducia"
16.02.2015 14.24 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Andrea Mandorlini rischia in casa Hellas Verona e, per commentare il momento difficile degli scaligeri, Tuttomercatoweb.com ha sentito uno dei grandi ex del club come Pietro Fanna. "E' un momento difficile, come spesso capita nel calcio. Stiamo passando un periodo poco sereno, la squadra fa fatica. Quel poco che cerchiamo di fare davanti non riesce; dietro prendiamo gol ingenui e da qui arriva il momento".
Mandorlini, dicevamo, rischia.
"Di lui ho una grande stima. Dopo Bagnoli è stato l'allenatore più importante, non voglio entrare in questo argomento. Mi dispiace che passi questo momento, ma quando si allena si va sempre incontro anche a queste situazioni. Spero che posso trovare la quadra per superare le difficoltà, trasmettendo serenità ai suoi".
Chiudiamo coi singoli: chi è stata la delusione?
"Quando mancano i risultati, qualcosa c'è. Ci si aspettava qualcosa di più da Marquez, ma ha perso certezze anche lui. Quando si prendono gol evitabili, c'è qualcosa che non va".
SERIE A
Verona, Mandorlini confermato: Pavanel alternativa, la Roma sarà decisiva
16.02.2015 13.08 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Crisi Verona, sponda Hellas. Contro il Genoa, è arrivata la quarta sconfitta del 2015. La terza consecutiva. Per Mandorlini è il momento più difficile della sua gestione. Ieri a Peschiera circa 100 tifosi hanno contestato la squadra al rientro da Genova. La società però, ha dato ancora fiducia all'allenatore, come anticipato già ieri a caldo. Almeno fino alla prossima partita, contro la Roma. Un impegno difficile, sicuramente, ma servirà una reazione da parte della squadra che la società valuterà. Intanto, si vagliano già le possibili alternative, con Pavanel - l'allenatore della Primavera che oggi affronterà l'Inter in finale al Viareggio - già in allerta e che sarebbe il nome per l'eventuale dopo-Mandorlini. Ultima chance dunque, contro la Roma servirà una reazione. Lo riporta GianlucaDiMarzio.com.
SERIE A
Hellas Verona, crisi Mandorlini: spunta l'ombra di Reja
16.02.2015 11.00 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
E' crisi vera in casa Hellas Verona. Dopo la cinquina presa dal Genoa, adesso traballa la panchina di Andrea Mandorlini. Che, secondo Tuttosport, è stato confermato sulla panchina degli scaligeri ma la zona retrocessione, impensabile fino a qualche tempo fa, è ora diventata spettro preoccupante. Per questo spunta l'ombra di Edy Reja, accostato pure alla panchina dell'Hajduk Spalato in Croazia.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
22.02.2015
Hellas Verona, 90' di fuoco per cacciare la paura
Contro la Roma, l'Hellas chiamato a un'impennata d'orgoglio per non trovarsi con l'acqua alla gola nella corsa alla sopravvivenza in serie A
Cuore, testa, gambe Verona, 90' di fuoco per cacciare la paura
La parola passa al campo. Dopo una settimana di tensione, di polemiche, di processi l'Hellas affronta la Roma al Bentegodi. In effetti non è la squadra ideale per invertire la rotta ma in questo momento non si possono fare troppi calcoli o scrivere letterine a Babbo Natale per chiedere questo o quel regalo. La primavera è vicina, la Befana s'è portata via tutte le feste e adesso servono solo i punti, per allontanare gli incubi e restare in A.
Ormai è partita la volata finale verso la salvezza e il Verona, pur affrontandola nelle prime posizioni, deve assolutamente guardarsi alle spalle per non farsi risucchiare verso la zona pericolosa.
21.02.2015
INTERVISTE
DAMIANO TOMMASI
«Diamo fiducia a Mandorlini...»
Il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, con il patron dell'Hellas, Maurizio Setti FOTOSERVIZIO EXPRESS
Diviso tra due mondi. Da una parte le origini, dall'altra la storia più bella della sua avventura da calciatore professionistica. La sfida tra Hellas e Roma è la partita di Damiano Tommasi. Raccontata più volte. Da raccontare all'infinito. Perchè i pensieri circolari di Damiano non annoiano mai. Vanno e vengono con la stessa energia di chi ha imparato a sfidare il mondo correndo in salita. Da Vaggimal al Mondiale di Corea e Giappone. Le distanze spazio temporali non hanno mai cambiato il senso della vita di Damiano.
Riccioli indomabili color del carbone partiti per un viaggio Capitale. Il ragazzo della Lessinia è diventato anima candida nella Città Eterna. Protagonista a modo suo. Di vittorie e trionfi. Pure di sconfitte, vissute sempre mettendo i giusti silenzi tra una parola e l'altra.
Verona-Roma torna domani. E sarà duello tra avversarie convalescenti. Non sta bene l'Hellas, che si porta sulle spalle cinque gol rimediati a Genova e pure un momento non proprio facile. Non va meglio alla Roma di Rudi Garcia che non sa più vincere e che probabilmente con le sue titubanze ha consegnato, in anticipo, lo scudetto alla Juventus già lanciata verso il quarto titolo consecutivo. Non sarà finale a colori, ma in bianco e nero.
Tommasi, intanto, la partita. È Mandorlini l'uomo più chiacchierato...
«Mi auguro sia lui a tirar fuori il Verona dalle difficoltà. Il mister gialloblù lo merita e dispone di tutte le credenziali per farlo. Mandorlini ha il passato dalla sua, ha fatto grandi cose con il Verona. E deve fare i conti con le aspettative alimentate dai grandi risultati ottenuti sul campo. Ma se guardiamo la classifica e i punti che ha raccolto l'Hellas finora non possiamo essere ipercritici. Il Verona è sopra la linea del pericolo. Fa quello che deve fare una squadra per meritare la salvezza. Questo è l'obiettivo che deve inseguire la truppa gialloblù fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata».
Si affrontano due squadre convalescenti...
«Così dice il campo, nelle ultime partite hanno fatto fatica. La Roma non sta un granchè bene. Il Verona gestisce le difficoltà. Detto questo: entrambe le squadre sono ancora in linea con gli obiettivi stagionali».
Forse l'Hellas aveva regalato troppa euforia in passato?
«Grande euforia, tanto entusiasmo. Gioco e divertimento per tutti. Ma oggi la realtà dice che la cosa più importante è confermare la categoria, fondamentale restare nella massima serie dopo tanti anni difficili. E i numeri, per il momento, sono dalla parte dell'Hellas».
In campo si affronteranno anche due delle ultime bandiere rimaste nel mondo del calcio italiano: Totti da una parte, Toni dall'altra...
«Francesco Totti è la Roma, il simbolo di una squadra, di un club. Un campione che ha legato la sua carriera alla maglia della sua città. Luca Toni è un capitano vero, non si arrende mai, il punto di riferimento per lo spogliatoio, il giocatore sul quale puntare nei momenti di disagio. Ma credo che questo sia chiaro a tutti».
Cosa non funziona in casa Hellas?
«Ripetersi è sempre difficile. Questo è il secondo anno di A. Il campionato non è semplice, il Verona ci sta provando. Ha fatto molto bene all'inizio, ha frenato nella seconda fase del campionato ma non è mai finito sott'acqua».
Cos'è successo allora?
«Difficile entrare nei meccanismi di una squadra, ci sono equilibri che vanno rispettati. D'accordo, a volte si possono creare pure grandi aspettative. Ma il campionato dice che l'Hellas merita di restare ancora in questa categoria. L'ho già detto ma credo che raggiungere questo traguardo sia fondamentale per tutti, per i giocatori, lo staff tecnico e la società. Per il futuro e per tutto quello che ne consegue».
Deluso da qualcuno?
«No, non parlo assolutamente di delusione. A me piace Panagiotis Tachtsidis e sono convinto che possa avere notevoli margini di miglioramento, ha le qualità per diventare un grande giocatore. Quindi, è da lui che mi aspetto qualcosa in più».
La certezza?
«Punto su Vangelis Moras, e mi spiego: il Verona ha vissuto momenti di sofferenza, ma il difensore greco mi sembra essere un giocatore dotato di carisma. Ed è proprio nei momenti di difficoltà che servono ragazzi di questo tipo, gente con grandi valori morali».
Iturbe che fine ha fatto?
«Iturbe ha pagato gli infortuni. Credo che quando era al meglio e la Roma filava, anche lui è riuscito a fare cose buone. Ma sarebbe un errore creare troppe aspettative sul ragazzo. Può essere una spalla. Un giocatore che ti dà qualcosa in più. Ma non deve essere considerato alla stregua di un leader. Al Verona è stato grandissimo. Alla Roma cerca ancora la sua dimensione».
A Parma non si gioca, lei ha vissuto la vicenda da vicinissimo. Il declino del mondocalcio è anche questo?
«Il calcio sta male. Servono norme che permettano di smascherare società che non sono solide o che iniziano un percorso che poi alla fine non potranno mai completare. Servono garanzie per tutti. Anche per i calciatori naturalmente. Perchè senza di loro, senza gli attori principali, non può esserci spettacolo. Una volta esisteva il fondo di garanzia. Ora c'è il fondo di solidarietà. Ma non basta questo, bisogna fare molto di più. Altrimenti accade come sta succedendo adesso. E in A trovi una squadra come il Parma che sbuffa per andare avanti. Chi investe deve farlo in maniera trasparente. Il calcio non può essere visto come un grande teatro che rende tutti protagonisti. Deve cambiare l'etica e il senso di responsabilità dei suoi attori».
E il caso Lotito?
«Al presidente della Lazio è stata tolta la delega alle riforme dopo le sue dichiarazioni, ha fatto affermazioni che hanno alimentato una tempesta. Ma questa è una decisione di facciata o c'è sostanza in tutto questo? La mia riflessione è un'altra: ci deve essere rispetto per le istituzioni del calcio. E il calcio non deve essere solo potere, poltrona e possibilità di decidere. Il calcio dev'essere servizio e responsabilità».
Gli hooligans del Feyenoord hanno messo a ferro e fuoco Roma prima della gara di Europa League. Alla visione delle immagini che cosa ha pensato?
«Fa male, molto male. Non vorrei mai vedere questi spettacoli. Serve il pugno duro. Non può accadere. E qui non vanno fatte distinzioni territoriali. Il calcio è altro. Serve prevenire e sanzionare».
20.02.2015
Ora Mandorlini chiama l'Hellas: gli risponderà?
Quello con Rudy Garcia è un esame importante per il futuro del Verona e per la panchina del tecnico che in caso di risultato negativo può rischiare l'esonero
Serio, concentrato, deciso a giocarsi con la grinta di sempre uno dei match più difficili della sua storia gialloblù. Con la Roma deve arrivare una risposta importante FOTOEXPRESS
Palla a Mandorlini. Lui e il campo, lui e i giocatori. Non c'è altro. È il momento di guardarsi negli occhi, senza badare a moduli e a uomini, a correnti diverse e a quel che è stato. Di trovare un punto di rottura fra l'Hellas dei 13 punti nelle ultime 17 partite e il Verona che vuole a tutti i costi la salvezza. «La rosa è ampia ed affidabile, più dell'anno scorso», ha spiegato il presidente Maurizio Setti.
«È un buon organico, in grado di darci la salvezza», ha ribadito il direttore generale Giovanni Gardini. Sean Sogliano, terzo anello della catena, ha costruito una squadra in teoria più solida, almeno così pareva all'inizio quando il fardello dei 68 gol presi l'anno prima pareva dovesse essere solo un brutto ricordo. Tutti contenti quest'estate, fra gente entusiasta e persino qualche sognatore.
Preistoria quella. «Le cose devono cambiare o non avremo futuro», la presa di coscienza di Vangelis Moras ieri mattina durante un incontro con gli studenti dell'Itis Marconi. Verità cruda, ma così è. «Anche se non si può tornare indietro, chiunque può iniziare ora e riscrivere un nuovo finale», il messaggio di Rafa Marquez su Instagram. La Roma non è lontana. Arrabbiata per aver pareggiato col Parma, quindi ancor più pericolosa. Ma proprio domenica dovrà arrivare quella risposta che s'attende ormai da troppo tempo. Anche se sarà complicatissimo.
LA LOTTA DEI MODULI. Mandorlini ha preso il Verona e l'ha rivoltato più volte come un guanto. Con l'amato 4-3-3 e con la variante dei cinque difensori, alla ricerca di una quadratura del cerchio che non ha mai trovato veramente se non all'inizio, quando l'Hellas che batteva il Cagliari o vinceva soffrendo a Torino aveva gli stessi occhi da tigre visti già ai tempi della Lega Pro o della Serie B perché quel Verona certe partite le portava a casa quasi per inerzia.
Gli infortuni non hanno aiutato Mandorlini. Quest'estate Obbadi era un valore indiscusso, equilibratore perfetto della mediana. In teoria per Sala doveva essere la stagione della consacrazione così come per Nico Lopez, ben presto rimandato fra i tre attaccanti e riserva di Saviola nel 5-3-2 ma pur sempre il miglior marcatore del Verona dopo i nove di Toni. Mandorlini per il resto ha avuto poco o niente a parte un gol a testa di Gomez e Saviola, passato in fretta da addizione sulla carta straordinaria ad equivoco non ancora risolto. Va e viene, quello che dieci anni fa in Argentina era fra le copie più fedeli di Maradona. Spesso e volentieri basta un lampo per mascherarne le lunghe pause, quando Saviola trova il campo fra i primi undici dopo mesi di panchina perenne e di gerarchie offensive in cui non era la terza ma nemmeno la quarta scelta.
STRADA MAESTRA. Ci vuole la mano di Mandorlini. «Io sono quello di sempre. Se sono cambiato? Ma va là, io ho sempre detto che questa sarebbe stata l'annata più bella. Perché confermarsi non è mai facile», è sempre stata la tesi del mister, che in ogni caso qualche domanda se la sarà posta per quel Verona spesso arrendevole che non assomiglia nemmeno lontanamente a quello a cui era abituato lui ai tempi belli. Il mercato non gli ha consegnato prime scelte, ma quelle costano e il Verona deve anche pensare ai suoi conti come ha detto anche la finestra di gennaio. Di dubbi ne sono rimasti ancora oggi, dopo quasi sei mesi di campionato.
Proprio per questo dovrà essere Mandorlini, sempre affiancato anche negli allenamenti da Sogliano, ad estrarre risorse che adesso non sembrano proprio esserci, inventarsi qualcosa anche se a parte Luca Toni è difficile trovare certezze autentiche, quelle che servirebbero in un momento come questo. Magari un Rafa Marquez diverso dalle ultime versioni, una mediana più attiva anche in fase di contenimento perché la fase difensiva è una questione di squadra ed un attacco in cui trovare altre varianti alla ricerca costante di testa e piedi di Toni. Il tutto condito con uno spirito diverso, quello che a volte ti fa andare oltre i tuoi stessi limiti. Del resto, o domenica o mai più. La società lo ha confermato... con riserva. Non c'è più tempo da perdere.
Alessandro De Pietro
20.02.2015
Il Verona chiama i tifosi
Allenamento «porte aperte»
Mandorlini
VERONA. Porte aperte a Peschiera per l'allenamento dell'Hellas. In controtendenza rispetto a tutte le altre settimane, il Verona ha deciso di aprire ai tifosi la seduta del venerdì pomeriggio, solitamente blindata come quella del giovedì, spesso per «trovare una miglior concentrazione» come ha più volte sottolineato Andrea Mandorlini ma anche per evitare occhi indiscreti e la presenza di osservatori della squadra avversaria di turno.
Stavolta il Verona ha preso un'altra strada, per sentire la vicinanza dei suoi sostenitori in un momento tanto delicato e prima di una gara difficilissima come quella di domenica contro la Roma. A Peschiera la seduta avrà inizio alle 15, a porte chiuse invece la rifinitura di domani mattina.
Alessandro De Pietro
19.02.2015
INTERVISTE
L'INTERVENTO
«Mandorlini? Non posso dire se resta o no...»
«Non possiamo sapere quello che accadrà domenica, se si vince o si perde 6-0 con la Roma... Ma basta isterismi, ora serve razionalità»
Andrea Mandorlini sembra voltare le spalle alla crisi. Per il tecnico gialloblù è il momento più difficile
Un'ora con Giovanni Gardini. Sufficiente per dirsi tutto a Peschiera. Scelte e timori, conti e mercato, Mandorlini e strategie. Proprio nelle settimane più complicata in assoluto, con la Roma alle porte ed una classifica non proprio tranquillizzante. «Il trend non è certo positivo, ma non parliamo di crolli o catastrofi. Oggi solo le Cassandre possono prevedere quel che succederà. È un momento critico, di difficoltà, ma possiamo superarlo. Il campionato non finisce domani, mancano 15 partite. E nell'arco di una stagione certi periodi ci sono sempre».
Rimedi?
«Gli avversari, la domenica, devono essere solo quelli che hanno la maglia diversa in campo. L'interesse dev'essere comune. Se lo capiamo possiamo fare della strada e stare qui altri venti o trent'anni. Se invece si continua sempre a cercare un colpevole non andiamo da nessuna parte. Non abbiamo mai parlato di Europa League, noi siamo per una gestione sana dove il più ed il meno si pareggiano. Vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto non è confacente ad una realtà come Verona che ha tantissima forza e 110 anni di storia alle spalle. Altrimenti andate a guardare quel che succede cento chilometri a destra e cento chilometri a sinistra di Verona».
Illusi tutti dall'ultimo campionato quindi?
«Avevamo detto che questa sarebbe stata la stagione più difficile, storicamente è così. Forse si era abituati a caviale e champagne, ora deve dar fastidio ingoiare qualche biscotto nero. Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo è la salvezza, non possiamo puntare all'Europa League. Noi siamo per una gestione sana. E se l'Hellas Verona ha lo store o fa milioni di ricavi grazie al marketing sono soldi che restano in tutti in casa. Se il nostro marchio non produce non può dare la linfa che serve per il lavoro quotidiano».
Lei ritiene questo organico all'altezza?
«La domanda andrebbe fatta a Mandorlini, una volta a settimana la stampa ha la possibilità di parlare con lui. Io dico che per qualità, numeri e la carriera dei nostri giocatori possiamo raggiungere la salvezza. Credo che la nostra sia una buona rosa, ma durante l'anno abbiamo subito tanti infortuni. Pensavamo di fare meglio, ma quel che conta è il risultato finale. Voglio godere alla fine, non voglio far godere altri in questo momento».
A gennaio non si poteva investire di più sul mercato?
«L'anno scorso, quando abbiamo venduto Jorginho, gli investimenti li abbiamo fatti. A gennaio non abbiamo venduto nessuno, però abbiamo preso quel che ritenevamo ci servisse».
Mandorlini resterà fino alla fine della stagione?
«Posso parlare in base all'oggi e al lavoro quotidiano. Io e il presidente abbiamo parlato all'allenatore. Lui sa, la squadra sa. Ed è questo quello che conta, ma non posso sapere che accadrà domenica, se vinceremo o perderemo 6-0 con la Roma».
Non si sbilancia...
«Le nostre analisi vanno oltre il risultato ed il momento. Ci sono tanti aspetti da valutare. Come i tanti infortuni che hanno impedito all'allenatore di mandare in campo la squadra migliore. C'è preoccupazione, ma non isterismo. Ci vuole soprattutto razionalità».
Le voci di Gabriele Volpi dietro al Verona?
«Chi lo ha scritto ha avuto una denuncia ed è stato querelato. Credo che basti come risposta. Evitiamo di dire cose improprie, oltre che false».
Perché il Verona non si allena all'antistadio?
«Abbiamo investito 350mila euro per rifare il manto erboso, c'è un progetto per renderlo agibile con 300mila euro. Siamo in attesa a breve della firma della convezione grazie alla quale per nove anni potremo andare all'antistadio».
Alessandro De Pietro
18.02.2015
Hellas, crollo e paure Società sotto accusa
Crisi tecnica, mercato deludente: i tifosi puntano il dito soprattutto contro Setti, Gardini e Sogliano e la loro gestione a costo zero
Benussi battuto, difensori gialloblù perplessi: è l'immagine del Verona superato e bastonato a Genova. La crisi di risultati inizia davvero ad allarmare FOTOEXPRESS
Obiettivi puntualmente raggiunti. Serie A al primo colpo, 54 punti e decimo posto subito dopo aver messo piede nel calcio dei grandi, plusvalenze e alta credibilità, progetti a lungo termine. Tutto bello. Tutto perfetto, fino a pochi mesi fa. Fino alla crisi del Verona, ad una classifica che scricchiola e ad una salvezza adesso tutt'altro che certa. Soprattutto colpa della società se l'Hellas vacilla, almeno così la pensa la gente che ha votato il sondaggio de larena.it e puntato l'indice sulla dirigenza e sul mercato deludente come cause principali di una caduta libera sempre più preoccupante.
Sei su dieci hanno quest'idea, due spostano le responsabilità invece su Mandorlini, due sui giocatori.
Il tifoso va a chiedere spiegazioni in cima alla piramide, va a bussare alle porte degli uffici che contano di più. A cercare verità. Quelle ad esempio di Giovanni Gardini, direttore generale del Verona che oggi alle 12.30 parlerà in conferenza stampa a Peschiera.
MERCATO A ZERO. Nonostante una squadra in evidente calo e con lacune sparse in parecchie zone del campo l'input della società a gennaio è stato uno solo: vendere e spendere il meno possibile. Preferibilmente anche zero. Sean Sogliano, che in difesa aveva puntato Doria del Marsiglia e Neto dello Zenit, ha dovuto ragionare invece con quel che aveva in tasca non riuscendo ad andare oltre Greco, Pisano e Fernandinho. Missione compiuta, conti a posto. In campo però, soprattutto là dietro, qualcosa in più sarebbe servito.
Il lavoro di gennaio è sotto gli occhi di tutti, ma anche quest'estate il Verona non ha operato con l'oro che usciva dalle tasche. Vedi i giocatori presi a parametro zero (Saviola, Ionita, Martic, Nené, le occasioni Cappelluzzo e Gollini) più tanti prestiti, seppur col diritto di riscatto fra Tachtsidis, Obbadi, Campanharo, Sorensen, Nico Lopez e Brivio. A Genova intanto tutti si stanno chiedendo se dietro il mercato di spessore della Sampdoria di Massimo Ferrero ci sia la mano di Gabriele Volpi, uomo d'affari nel campo della logistica petrolifera soprattutto in Africa e presidente dello Spezia, società con cui il Verona ha a lungo avuto notevole feeling. Volpi ha smentito il sostegno alla Samp, così come Maurizio Setti ha sempre allontanato ogni voce già dai giorni successivi al suo insediamento all'Hellas. «È solo un amico, non è con me», le secche parole del presidente.
SCELTE E BILANCI. Quasi 23 milioni di diritti tv contro gli ottocentomila dell'anno di Serie B, sei milioni dalla Lega di Serie A e nove milioni di plusvalenza per la cessione di Jorginho al Napoli, anche se solo quattro e mezzo inseriti nell'ultimo bilancio, sono serviti per rinvigorire la società ed alimentarla in tutte le sue aree ma naturalmente anche a pagare la forza-lavoro, soprattutto gli stipendi dei calciatori, poco più di 29 milioni di euro contro i quasi 13 dell'anno precedente di Serie B.
Proprio Jorginho è lo specchio della vision del Verona, che in una solida posizione di classifica ha preferito a gennaio di due anni fa buttare ulteriore cemento nelle sue fondamenta piuttosto di rischiare anche minimamente di esporsi a quei rischi che già all'epoca stava correndo il Parma. Di riserva c'è poi il tesoretto-Iturbe, dieci milioni netti di plusvalenza che verranno conteggiati solo nel prossimo bilancio.
PROGETTO AMBIZIOSO. L'obiettivo a lungo termine rimane la sostenibilità, la capacità di vivere coi propri ricavi sul perfetto modello-impresa anche se il calcio rimane azienda anomala e spesso capace di mandarti fuori giri. E di durare nel tempo. Il nuovo corso dell'Hellas ha creato profitti e dato lavoro, ha ingolosito a sufficienza un colosso come la Nike che seleziona attentamente i custodi del proprio marchio.
Da lunedì il Verona ha un nuovo direttore commerciale, Marco Sorosina, che in passato ha lavorato all'Inter e che si occuperà anche della gestione dello store. Al di là del bacino di prim'ordine e dello zoccolo duro di una passione il più delle volte sconfinata nella fede, il miglior carburante rimane però quello dei risultati del campo, negli ultimi tempi letteralmente crollati.
Alessandro De Pietro
18.02.2015
Hellas, Gardini: «Obiettivo resta sempre la salvezza»
Giovanni Gardini
Predica calma Giovanni Gardini. «Forse qualcuno si è abituato a mangiare caviale e champagne e ora ingoiare qualche biscotto nero dà un po' fastidio, ma il nostro obiettivo abbiamo sempre detto che è la salvezza», le parole del direttore generale del Verona oggi a Peschiera in una conferenza stampa durata quasi un'ora. «La preoccupazione - ha proseguito Gardini - c'è e deve esserci, ma siamo anche consapevoli di poter uscire da queste difficoltà. E tutto questo allarmismo non aiuta nessuno.
La razionalità vince sempre sull'isterismo». Gardini non si è sbilanciato sulla posizione di Mandorlini: «Posso parlare in base all'oggi e al lavoro quotidiano. Io e il presidente abbiamo parlato all'allenatore. Lui sa, la squadra sa. Ed è questo quello che conta, ma non posso sapere che accadrà domenica, se vinceremo o perderemo 6-0 con la Roma». Gardini ha anche illustrato nel dettaglio i ricavi dalle cessioni di Iturbe, Romulo e Jorginho: «Iturbe è costato 15 milioni e venduto per 22. Jorginho è stato venduto in tutto a 9 e poi ricomprato a 4,5. Significa che i 9 milioni sono economici, ed è una plusvalenza economica fatta, ma la cassa è di 4,5 milioni. Romulo l'abbiamo comprato per 4 milioni e prestato per un milione. Iniguez? Non è più arrivato perché l'Argentinos Juniors ha cambiato i termini dell'accordo, ma noi ci siamo comportati correttamente».
Alessandro De Pietro
18.02.2015
Gigi Delneri: «Io al Verona? Se hai idee si può fare tutto»
Gigi Delneri
Gigi Delneri apre la porta al Verona. Ospite ieri sera di Sky Football Night, l'ex allenatore del Chievo non ha escluso l'ipotesi-Hellas. «Io al Verona? Le opportunità vanno prese al volo, se si hanno le idee si può fare tutto. Tanti allenatori hanno fatto il salto senza problemi», ha risposto Delneri, fermo dal 20 gennaio di due anni fa quando fu esonerato dal Genoa.
In passato il tecnico friulano, che ha guidato il Chievo in Serie A nel 2001 prima di due straordinari (109 punti) campionati di Serie A, ha allenato anche Juventus, Roma, Palermo, Atalanta e Sampdoria. Delneri, durante la stagione, è già stato al Bentegodi a vedere il Verona.
Alessandro De Pietro
18.02.2015
Gigi Delneri: «Io al Verona? Se hai idee si può fare tutto»
Gigi Delneri
Gigi Delneri apre la porta al Verona. Ospite ieri sera di Sky Football Night, l'ex allenatore del Chievo non ha escluso l'ipotesi-Hellas. «Io al Verona? Le opportunità vanno prese al volo, se si hanno le idee si può fare tutto. Tanti allenatori hanno fatto il salto senza problemi», ha risposto Delneri, fermo dal 20 gennaio di due anni fa quando fu esonerato dal Genoa.
In passato il tecnico friulano, che ha guidato il Chievo in Serie A nel 2001 prima di due straordinari (109 punti) campionati di Serie A, ha allenato anche Juventus, Roma, Palermo, Atalanta e Sampdoria. Delneri, durante la stagione, è già stato al Bentegodi a vedere il Verona.
Alessandro De Pietro
17.02.2015
Hellas, il giocattolo è rotto Verona, dove sei?
La difesa colabrodo (110 gol nei due anni di A!) non basta a giustificare il crollo. Oggi non funziona più niente: moduli, schemi, mentalità... Tutto da rifare
Nico Lopez, una delle "grandi incompiute" dell'Hellas
Nella volata è finito anche il Verona. Non è bastata la fuga iniziale, l'illusione di poter stare a lungo nel gruppetto di testa o, alla peggio, mescolarsi insieme a tutti gli altri ma sempre lontano dalla coda. Era il quattro di ottobre, quando Tachtsidis stese il Cagliari al Bentegodi con una legnata figlia dell'orgoglio e di un carattere che adesso non ci sono più, sostituiti da un preoccupante senso di arrendevolezza che trasforma anche squadre normali in apparenti corazzate. Smarriti all'improvviso tutti, finiti nella mediocrità più assoluta e senza troppe convinzioni a cui aggrapparsi, se non l'immenso Luca Toni per cui prima o poi bisognerà pur trovare un angolo della città per fargli il monumento che merita, comunque vada a finire.
LENTO DECLINO. Dal Cagliari a Cagliari, dove l'Hellas andrà subito dopo la partita sulla carta impossibile o quasi contro la Roma di domenica. Quasi un girone dopo è cambiato tutto. O meglio: neanche cambiare è servito per rianimare il Verona. Poco ha inciso il 5-3-2, solo qualche volta s'è acceso Saviola che nel tridente non avrebbe e non ha trovato mai posto. Nel frattempo è scomparso Nico Lopez, meno di due anni fa secondo miglior giocatore dopo Paul Pogba ai Mondiali Under 20 con l'Uruguay e passato in fretta da potenziale parente stretto di Iturbe a meteora andata in campo da titolare solo una volta nelle ultime otto partite, nella sconfitta di Palermo quando l'Hellas qualche segnale confortante l'aveva regalato. Più tutto il resto, dagli innumerevoli infortuni alla difficoltà di creare gioco e di trovare quegli sbocchi che una volta venivano naturali.
PARABOLA DISCENDENTE. I mali vengono da lontano, dall'illusione della vittoria sul Cagliari che aveva rassicurato tutti e sussurrato che il Verona non dovesse aver troppa paura della seconda stagione di Serie A, al contrario della cautela di una dirigenza che non ha mai nascosto una preoccupazione quasi obbligata al momento delle conferme. Timori giustificati? Solo in parte, perché la storia dice che tendenzialmente il primo anno è più faticoso del secondo e non il contrario. Dal 1999 al 2012 le matricole retrocesse sono state tredici e quelle al secondo campionato di Serie A otto anche se in generale, compreso chi in serie B non c'è andato, in 31 casi ben 19 hanno chiuso la seconda stagione peggio della prima. I numeri sono impietosi. Dalla settima alla ventitreesima giornata solo Parma e Cesena, le ultime due della classifica, hanno raccolto di meno del Verona, passato da 1.83 a 0.76 punti di media lungo mesi in cui qualche acuto da Verona vero (Inter, Lazio, Atalanta, Udinese) è servito solo a rallentare un inabissarsi che pare ora senza freni.
DIFESA COLABRODO. La difesa ha incassato venti gol nelle ultime sei gare: dieci in quattro giorni dalla Juve, due dal Palermo, tre dal Torino, cinque dal Genoa che prima di battere la Lazio lunedì scorso aveva raccolto solo tre punti in sette giornate. Proprio là dietro si continua a ballare troppo, nonostante il catenaccio d'ufficio di Mandorlini («il valore assoluto dei difensori è alto») è ormai chiaro che i giocatori sono questi e che non sarà certo il pur volenteroso Rodriguez o il fido Pisano a spostare ogni equilibrio in terreno positivo, se in 61 gare di campionato fra quello passato e questo il Verona ha subito 110 gol, quasi due a partita.
L'IMMOBILISMO. L'immobilismo forzato di gennaio, quando Sean Sogliano ha tirato a campare a suon di prestiti gratuiti, certo non sarà d'aiuto ma il mercato non si muove solo con le intuizioni, le buone idee andando a pescare giocatori senza contratto e grazie ai rapporti cementati nel tempo con direttori sportivi e agenti. Il piano era chiaro: solo ritocchi perché la rosa è «ampia ed affidabile», secondo l'idea del presidente Setti. Il campo sta raccontando una verità diversa, la classifica sta dicendo che il Verona è aggrappato al tesoretto accumulato in quelle fuorvianti prime sei giornate. In ogni caso, questa può essere la settimana decisiva. Se non per il campionato, almeno per capire che cosa aspetta l'Hellas da qui a maggio. E il fatto che arrivi la Roma di Totti,la Roma arrabbiata, non è una bella notizia...
Alessandro De Pietro
17.02.2015
L'applauso di Pavanel «Ragazzi meravigliosi»
A Pisa è finita la fantastica avventura della Primavera del Verona alla Viareggio Cup. Con l'onore delle armi e a testa alta e con la soddisfazione per il premio riconosciuto a Pierluigi Gollini come miglior portiere del torneo. «Ci abbiamo creduto fino al termine», la dichiarazione di mister Pavanel sul sito del club, «poi a 2' dallo stop definitivo il gol di Gyamfi ha posto fine alla nostra straordinaria avventura». Ma «abbiamo tenuto viva la partita fino in fondo dando un esempio di gran voglia, organizzazione e carattere. Contro l'Inter i miei ragazzi hanno dato tutto: dal cuore, alla voglia di vincere, dal cervello all'anima. Più di così credo non potessero dare. Sono orgoglioso di loro e li ringrazio pubblicamente perché mi hanno fatto vivere quindici giorni fantastici».
Sulla stessa lunghezza d'onda il responsabile del settore giovanile Claudio Calvetti: «Purtroppo è andata così. Ma il nostro cammino è stato davvero stupefacente. Sono molto orgoglioso di questi ragazzi che sono stati straordinari per tutta la durata del torneo e inoltre si sono dimostrati all'altezza in ogni circostanza e in ogni situazione». «Sono orgoglioso delle prestazioni della squadra», il commento di capitan Filippo Boni. «Abbiamo dato tutto fino all'ultima goccia di sudore. Essere il capitano di una squadra che rimarrà nella storia del Verona mi rende davvero felice. Abbiamo tanta qualità, tra noi ci sono ragazzi mentalmente pronti a fare il salto. Adesso però testa al campionato, il nostro obiettivo sono i play off». E Pierluigi Gollini ribadisce: «Abbiamo dato tutto, alla settima partita le energie erano quelle che erano. Ci dispiace non essere riusciti a portare la coppa a casa. Usciamo dal torneo a testa alta sapendo di aver fatto il massimo e di averci messo il cuore. Questo è importante». E sul premio come miglior portiere: «Sono contento, ci tenevo».
F.L.
17.02.2015
Cappelluzzo in gol regala un'illusione Hellas, che beffa!
Bonazzoli a segno in apertura, pareggia il bomber nella ripresa. La rete decisiva a 3 minuti dal termine
PISA
Comunque straordinaria. Il sogno della Primavera si ferma a tre minuti dalla fine e l'Inter si prende il Viareggio con un gol fortunoso ma alla squadra gialloblù va fatto comunque un applauso grande così. Perché i ragazzi di Massimo Pavanel ci mettono il cuore fino all'ultimo e mostrano a tutta l'Italia del pallone di essere un gruppo capace di imprese incredibili. L'ultima si ferma lì, su quella conclusione di Gyamfi che batte un Gollini da serie A, dopo una partita iniziata male ma che l'Hellas era riuscita a rimettere in piedi nonostante la qualità dell'Inter e un Mazzoleni da rimandare che non vede un probabile rigore per il Verona.
Alla fine sono i nerazzurri a festeggiare ma dall'altra parte la Primavera gialloblù può essere orgogliosa di essere arrivata ad un passo dall'ennesima impresa, con un gruppo splendido pieno di cuore e voglia di lottare.
La partita purtroppo si mette subito male per Boni e compagni che dopo appena due minuti sono già in svantaggio: su un lancio lungo che sembra innocuo, Rossi invece di spazzare via il pallone colpisce male di testa, Bonazzoli si infila e batte Gollini con un pallonetto. Il Verona ci mette un po' a reagire ma al 15' Gyamfi in area colpisce con la mano su cross di Tentardini, per tutti è rigore netto ma non per il mediocre Mazzoleni, che fa proseguire. L'Hellas è un po' stanco dopo le sei partite giocate in meno di due settimane prima della finale, non rischia dietro, ma attacca poco.
Il primo tempo corre via veloce, Cappelluzzo di testa le prende tutte ma i compagni sono lontani per impensierire il portiere avversario.
Nella ripresa dopo 4' Gollini è attento e salva sulla punizione di Rocca vicina all' incrocio, poi il portiere gialloblù si ripete deviando da campione un tentativo di testa di Sciacca. Al 15' bel lavoro di Bearzotti sulla destra che conquista una punizione: la pennellata di Miketic arriva dalle parti di Cappelluzzo che di testa è sempre il più forte e infila nell'angolo lontano. L'Inter cerca il nuovo vantaggio, Palazzi calcia da fuori area ma Gollini si distende e para ancora.
Il tempo regolamentare sembra ormai finito ma al 42' un rimpallo favorisce Rocca che tira a giro, Gollini respinge ma la palla arriva giusta sui piedi di Gyamfi che calcia in rete, al volo, con un bel po' di fortuna.
Il Verona non ha più forze ma si butta in avanti lo stesso, con l'anima della squadra vera. Ormai non c'è più tempo e l'Inter inizia a festeggiare. Ma gli applausi più grandi vanno ad una Hellas straordinario capace di regalarsi un sogno.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Roma: 23 convocati
Postata il 21/02/2015 alle ore 18:31
Peschiera - Dopo la rifinitura mattutina sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore Andrea Mandorlini ha convocato 23 gialloblù per la sfida contro la Roma, 24a giornata del campionato Serie A TIM in programma domenica 22 febbraio (ore 15) allo stadio Bentegodi. Non saranno disponibili gli infortunati Guillermo Rodriguez, Jacopo Sala, Rafael e Mattia Valoti.
I CONVOCATI
Portieri: 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 3 Pisano, 4 R. Marquez, 5 Sorensen, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 71 Martic.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 19 Greco, 23 Ionita, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 70 Fernandinho.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Facciamo di tutto per il risultato"
Postata il 21/02/2015 alle ore 16:00
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Roma.
LA ROMA? MOMENTO DIFFICILE MA HANNO QUALITA’
“Come sta il Verona? Stiamo bene e dobbiamo giocare, tutti i discorsi passano al campo. Veniamo da una brutta sconfitta, ora arriva lo scontro con una grande squadra e dobbiamo guardare avanti. Sarà una partita importante e delicata per tanti motivi. Non è il nostro momento migliore, ma come ho già detto questo è il campionato più difficile e più bello, ci manca il risultato e dobbiamo andare a cercarlo. La Roma in difficoltà? Anche lo scorso anno era seconda in classifica, magari nella scorsa stagione la lotta allo scudetto con la Juventus è stata più combattuta. Magari non esprimono come lo scorso anno, ma questo vale anche per noi. Come scenderanno in campo? Hanno pareggiato una partita difficile con il Feyenoord, in campo europeo sono sempre partite difficili. Magari in questo momento non sono brillantissimi, ma le grandi squadre, anche nei momenti meno felici, hanno calciatori talmente importanti che possono sopperire a questo stato di forma. Leggiamo che sono arrabbiati, devono stare attaccati alla Juve che sta facendo risultati importanti. Rimangono una squadra forte anche se sono in difficoltà, noi dobbiamo guardare a casa nostra e cercare di fare meno errori possibili. Un paragone tra Roma e Juventus? I numeri dicono che c’è differenza tra loro, vincere aiuta a vincere. La Juve è una squadra che ha cambiato pochissimo, hanno consapevolezza di una forza interiore che viene da tre anni consecutivi di vittorie e questo pesa, credo che ci sia ancora differenza. Per ora il divario è di 10 punti, sono una squadra molto solida e forte”.
IL NOSTRO MOMENTO
“Il confronto con i tifosi? E’ stato un confronto molto civile, preso bene dai ragazzi. Chiaro che la loro delusione era grande, la nostra anche di più. Adesso dobbiamo fare di tutto per invertire il trend, per i tifosi, per noi e per la società. Le parole del direttore generale Gardini? Ci eravamo confrontati in settimana, sapevo a grandi linee quello che avrebbe detto. Se quest’anno manca l’entusiasmo? Siamo ritornati in Serie A dopo tanti anni, ora c’è un entusiasmo diverso dato da tanti calciatori nuovi che hanno caratteristiche per un gioco diverso rispetto al passato. Questa è la stagione clou, dobbiamo mantenere quello che abbiamo conquistato, abbiamo dimenticato l’anno scorso, dobbiamo lottare per mantenere la categoria. Lavorare sulla solidità difensiva? Credo sia un lavoro di squadra, sicuramente sappiamo fare meglio altre cose, i numeri dicono questo. Dobbiamo migliorare la fase difensiva e stiamo lavorando affinché questo accada. Gli allenamenti a porte aperte? Magari l’entusiasmo dei nostri tifosi ci porterà bene”.
VI SVELO LE MIE SCELTE
“Il modulo? Abbiamo cambiato perché non avevamo interpreti per il 4-3-3, con tanti infortuni ci mancavano gli esterni larghi. Così abbiamo optato per un 3-5-2 che era perfetto per calciatori come Saviola e Nico Lopez. Abbiamo fatto diverse partite buone, ma il 4-3-3 rimane lo schema più consolidato. Rafael? Ha ancora fastidio alla spalla, non è convocato. Le assenze di Marquez e Moras? Vedremo come staranno. Se vogliamo giocare con 3 difensori dobbiamo cambiare qualcosa, Sorensen e Marques hanno lavorato sulla fase difensiva questa settimana. La situazione degli infortunati? Abbiamo recuperato quasi tutti, ma vengono da infortuni lunghi. Obbadi è tornato, per il finale di stagione sarà importante come gli altri che recupereremo. Anche Ionita sta bene, mentre Sala e Rodriquez ritorneranno la prossima settimana. Obbadi e Jankovic non hanno minutaggio nelle gambe, vediamo domenica”.
COMPLIMENTI ALLA PRIMAVERA
“Un commento sulla Viareggio Cup? Sono contento per il risultato della Primavera gialloblù. Siamo orgogliosi di quello che hanno fatto, hanno perso in finale con una grandissima squadra. Voglio fare grandi complimenti a loro, se li meritano. Mi auguro che il saluto della Curva Sud sia il preludio per una grande giornata di calcio e chissà che non sia di buon auspicio per la prima squadra. Gollini? E’ un bravo ragazzo ha un avvenire importanti davanti. Se sarà della partita? No, è il secondo, giocherà Benussi. Dalla Primavera abbiamo già pescato Fares e Cappelluzzo, mentre Checchin è stato tante volte in panchina. Fares ha esordito come esterno nel 3-5-2 ed è andato vicino al gol. Trapattoni dice che i giovani vanno succhiati pian pianino come un ghiacciolo, lasciamoli diventare grandi”.
COSA NE PENSO SUL PARMA
“Un commento sul Parma? Faccio i complimenti a loro, sono andati a Roma e se la sono giocata. Questo dimostra che questo non è un campionato falsato, credo che facciano bene a rinviare la prossima partita.La situazione può evolvere in vari modi, staremo a vedere”.
Ufficio Stampa
Primavera: la sfilata dei gialloblù sotto la Curva Sud
Postata il 21/02/2015 alle ore 12:40
Grazie a questi ragazzi per aver regalato un sogno alla Viareggio Cup
Eccoli i protagonisti della storia. I 26 eroi della Viareggio Cup, dopo l'impresa, sono pronti a ricevere l'applauso del pubblico del Bentegodi. Era il sogno dell'allenatore, Massimo Pavanel, e del Responsabile del Settore Giovanile, Claudio Calvetti, quello di veder sfilare i protagonisti del Torneo di Viareggio sotto la Curva Sud, per ricevere il tributo che meritano. Un sogno che diventa realtà. Domenica 22 febbraio, poco prima del fischio d'inizio della gara Hellas Verona-Roma (ore 15), i 26 calciatori della Primavera gialloblù, insieme agli 8 protagonisti dello staff tecnico, potranno sentire da vicino l'affetto di tutto il popolo dell'Hellas Verona, che tanto ha gioito per le emozioni che questi ragazzi hanno saputo trasmettere. Una gioia speciale, un sogno che non ha fine, perché da qui si parte per inseguire i (grandi) traguardi futuri.
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Roma: scarica il "match report"
Postata il 21/02/2015 alle ore 12:25
Verona - Statistiche numeri e curiosità della partita Hellas Verona-Roma, 24a giornata di Serie A TIM in programma domenica 22 febbraio (ore 15) allo stadio Bentegodi di Verona.
I NUMERI
L’Hellas Verona ha subito 17 reti fra il 61' e il 90'. Solo il Cesena ha fatto peggio, con 18 gol incassati.
L’Hellas Verona non supera la Roma dal 20 ottobre 1996: fu 2-1, al Bentegodi, con le reti di Giunta e Orlandini.
Sono 6 i precedenti tra Andrea Mandorlini, da tecnico, e la Roma. L'allenatore gialloblù ha sempre perso.
LE CURIOSITA’
In occasione di Hellas Verona-Roma sono 3 i diffidati sia per i gialloblù (Ionita, Martic e Valoti) che per la Roma (Maicon, Torosidis, Yanga-Mbiwa).
Sono 4 i gialloblù che hanno un trascorso nella Roma: si tratta di Tachtsidis, Toni, Nico Lopez e Greco. Un solo romanista, invece, ha giocato nel Verona: è Juan Manuel Iturbe che, infortunato, non sarà del match.
L’arbitro Andrea Gervasoni arbitrerà per la quinta volta in carriera il Verona. Il bilancio è di due vittorie per i gialloblù e due sconfitte.
Statistiche a cura di Football Data
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 20/02/2015 alle ore 17:16
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche per reparto e tiri in porta.
E' rientrato in gruppo Evangelos Moras. Lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala e Guillermo Rodriguez. Palestra e fisioterapia per Rafael. Mattia Valoti ha svolto lavoro differenziato in palestra.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 21 febbraio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 22 febbraio: Hellas Verona-Roma (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 19/02/2015 alle ore 17:30
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e partita.
Lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala e Guillermo Rodriguez. Palestra e fisioterapia per Rafael. Cure fisioterapiche per Evangelos Moras. Mattia Valoti (lombalgia) ha svolto lavoro differenziato in palestra.
N.B. La seduta di venerdì 20 febbraio (ore 15) sarà a porte aperte.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 20 febbraio: seduta pomeridiana (ore 15)
Sabato 21 febbraio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 22 febbraio: Hellas Verona-Roma (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Moras: "Roma? Noi in campo con cattiveria"
Postata il 19/02/2015 alle ore 13:48
Verona - Una mattinata ricca di emozioni per Evangelos Moras. Il difensore gialloblù, insieme all'attaccante della Primavera, Pierluigi Cappelluzzo, è stato protagonista del progetto "Il CalciaStorie", iniziativa nazionale lanciata dalla Lega Serie A e Uisp (Unione Italiana Sport Per Tutti) per utilizzare il calcio come veicolo dei messaggi di integrazione e tollerenza nei più giovani. Davanti ai ragazzi dell'istituto tecnico "Marconi", i due calciatori hanno tenuto una lezione sull'integrazione ed il rispetto del prossimo, nel campo come nella vita.
Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Evangelos Moras, rilasciate durante l'incontro.
RITROVIAMO LA GRINTA
“Noi non abbiamo il gioco che avevamo l’anno scorso, poi abbiamo avuto tanti infortuni e non siamo mai riusciti ad avere la rosa al completo. Questi elementi hanno portato delle difficoltà, ma non sono alibi per spiegare come mai abbiamo perso 5-2. Quello dipende da noi e da nessun altro, nemmeno dall’allenatore. Se andiamo in campo e prendiamo altri 5 gol, retrocediamo di sicuro, la verità è questa. Prepariamoci bene alla prossima partita, la Roma non viene da risultati buoni e vorrà rifarsi, di sicuro cercherà di fare risultato. Noi dobbiamo scendere in campo con la giusta cattiveria. Dopo questi risultati non stiamo bene, dobbiamo avere rabbia e voglia di risollevarci. Non voglio neanche pensare al risultato, dobbiamo cambiare l’atteggiamento. Vincere o perdere fa parte del gioco, ma se l’atteggiamento è giusto, questo ti ripaga. Noi dobbiamo cercare di prendere punti, anche uno alla volta. Come sto fisicamente? Ho ancora dolore, vediamo se con la Roma ci sarò”.
DIAMO TUTTI IL MASSIMO PER QUESTA SQUADRA
“E’ un momento molto difficile per noi, abbiamo parlato anche con i tifosi, e capisco che siano molto arrabbiati. Il confronto avuto al ritorno da Genova? E’ stato tranquillo, come tante altre volte. Per me è giusto sapere quello che pensano, la rabbia ci sta, è una cosa normale. La nostra promessa è di dare il massimo. Amare la maglia? Quello viene col tempo, noi dobbiamo rispettare questi colori. Con queste prestazioni abbiamo avuto mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi, ma anche nei nostri confronti, perché non meritiamo di essere in questa difficoltà. Tutti dobbiamo fare autocritica per capire che questo è un momento difficile e provare a dare il massimo. Non abbiamo nessun problema con i tifosi, fino ad adesso ci sono sempre stati vicini. Tutto dipende da noi, a parole è facile, ma a volte è difficile riuscire a dare in campo tutto quello che vuoi. Non c’è nient’altro da fare, dobbiamo stare uniti fino alla fine, dobbiamo tirare fuori qualcosa in più perché nelle ultime partite non siamo riusciti a giocare come volevamo. Dobbiamo dare ognuno il massimo, che è quello che questa squadra merita, solo così possiamo uscire da questo momento. Sapevamo dall’inizio che sarebbe stato difficile. Adesso dobbiamo stare sempre uniti. Le parole di Gardini? Credo che sia giusto sentire quello che pensa la società. Adesso dobbiamo metterci più impegno, perché ascoltare e basta non è sufficiente”.
FUORI IL RAZZISMO DALLE NOSTRE VITE
“Cosa penso del razzismo? Credo che, con tutto quello che è successo negli ultimi anni durante le gare, i calciatori si stanno comportando bene. Credo che non sia una cosa facile rimanere calmi di fronte agli insulti, perché quando giochi e senti certi cori, questo ti fa sentire male. Sono stati fatti molti passi avanti, e anche questa è un’iniziativa molto buona. Solo il colore della pelle cambia, il sangue è uguale per tutti. Siamo tutti umani, tutti uguali. Essere o no una persona buona non determina il colore della tua pelle. Pensiamo a comportarci bene nella vita e lasciamo il razzismo fuori, questa è una cosa che personalmente non mi tocca. Non ho mai vissuto esperienze di razzismo in prima persona, in questo aspetto sono stato molto fortunato”.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta a porte aperte
Postata il 19/02/2015 alle ore 13:42
Verona - Porte aperte a Peschiera. La seduta di allenamento in programma oggi pomeriggio (ore 15) sarà aperta a tutti i tifosi gialloblù.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 18/02/2015 alle ore 17:40
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita.
Lavoro differenziato sul campo per Jacopo Sala e Guillermo Rodriguez. Palestra e fisioterapia per Rafael. Cure fisioterapiche per Evangelos Moras.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 19 febbraio: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Venerdì 20 febbraio: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato 21 febbraio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 22 febbraio: Hellas Verona-Roma (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Gardini: "Vi spiego il momento del Verona"
Postata il 18/02/2015 alle ore 15:10
Peschiera (Verona) - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate in vista della sfida Hellas Verona-Roma.
IL NOSTRO MOMENTO
"Il nostro momento? Stiamo lavorando quotidianamente, come facciamo da tre anni a questa parte, per portare a casa un risultato sportivo che è alla base di tutto. Possiamo sostenere la squadra, l'allenatore, quelli che lavorano per andare in campo alla domenica. Mandorlini, dopo la partita contro il Genoa, ha già parlato del suo stato d'animo, che è anche il nostro. Mancano 15 giornate alla fine del campionato, il trend non è certo positivo, ma da questo a parlare di catastrofe e crollo, ad oggi, solo le Cassandre possono prevedere un certo epilogo. E' un momento critico, di difficoltà, ma può essere superato. Il campionato non finisce domani, nell'arco di una stagione questi momenti ci sono sempre. Devo trasmettere fiducia, non parliamo di catastrofe e crollo, siamo sempre stati quelli del fare e non del parlare. Ci piace mettere la faccia nei momenti di difficoltà. Perché non c'è Setti qui? Una società di calcio ha delle regole, quando sarà il momento, il presidente Setti verrà e dirà quello che deve dire. In questo momento abbiamo ritenuto tutti che la persona più propensa a parlare dovessi essere io. Rispetto tutti, ma voglio che si dica la verità. Tutti noi sapevamo che quest'anno sarebbe stato più difficile, nessuno ipotizzava che potesse essere una passeggiata. Il campo ha dato un risultato che uno potenzialmente non si aspettava, ma ci sono tanti fattori che vanno messi insieme. Mi dispiace che si debba sempre cercare un colpevole, un responsabile. Rappresentiamo una realtà che ha nel suo DNA tantissima qualità e forza, dimostrate da 110 anni di storia, ma si deve sempre vedere il bicchere mezzo vuoto, dove si pensa ci siano persone che giocano l'uno contro l'altro. Gli avversari devono essere solo quelli che hanno la maglia diversa in campo, alla domenica. Ci deve essere un interesse comune, se lo capiamo possiamo fare della strada, se invece si continua a cercare un colpevole non andiamo da nessuna parte. Non abbiamo mai parlato di Europa League, noi siamo per una gestione sano dove il più ed il meno si pareggino. La preoccupazione c'è e ci deve essere, se non ci fosse saremmo stupidi, ma siamo anche consapevoli di poter uscire da questo momento. Chi non può vivere un momento di difficolà? Vi chiedo una cortesia, quando parlate di numeri e di bilanci informatevi, altrimenti vengono dette cose inesatte che danno al lettore visioni non corrette. Le porte sono aperte, siamo a disposizione di tutti, altrimenti certe cose possono essere mal interpretate. Tutti i dirigenti in scadenza nel 2015? Il 30 giugno 2015 era stato individuato come un punto di arrivo per poi fare delle valutazioni, per fare delle eventuali scelte. Oggi più che mai, io che sono in scadenza, e penso di rappresentare tutti quelli che sono nella mia stessa condizione, dico che prima mi devo salvare, portare la barca in porto, e poi ne parliamo. Del contratto non mi interessa nulla, non è un problema. La soddisfazione della salvezza vale più di qualsiasi altro accordo. Volpi alle nostre spalle? C'è qualcuno che ha scritto queste cose ed è stato querelato. Evitiamo affermazioni che non corrispondono al vero".
UNA STAGIONE DIFFICILE
"Avevamo detto che sarebbe stato un anno più difficile rispetto a quello passato. Eravamo abituati a mangiare caviale, ora ingerire un biscotto nero dà fastidio, ma abbiamo sempre detto che la salvezza sarebbe stato il nostro obiettivo. Se questa è una squadra forte? Questa domanda va fatta a Mandorlini. Per numeri, qualità e per il percorso dei nostri calciatori, possiamo raggiungere la salvezza. Nel calcio non ci sono certezze, non stiamo fermi su alcune situazioni, io credo che la nostra sia una buona rosa. Guardo i dati oggettivi, ci sono stati tanti infortuni che hanno privato l'allenatore della possibilità di fare delle scelte. In questo momento tante valutazioni devono essere fatte, il calcio non è una scienza esatta. La squadra è buona, il direttore sportivo Sogliano è capace, pensavamo di fare meglio, ma l'obiettivo è il finale. Io voglio godere alla fine, non voglio far godere altri in questo momento. Il mercato? Abbiamo valutato che la rosa fosse all'altezza. Fiducia nell'allenatore? I risultati portano alla fiducia, ma non vengono valutati in una o due settimane. Poi, la tipologia della prestazione può cambiare la valutazione sul tuo andamento. Il calcio, fortunatamente, ti dà subito la possibilità di rimediare e domenica ci sarà una partita in cui si può smentire quello accaduto nell'ultima settimana. C'è preoccupazione ma non c'è isterismo, nel calcio deve vincere la razionalità. L'importante sono la quotidianità e il lavoro, abbiamo detto a Mandorlini quanto dovevamo, noi facciamo gli interessi dell'Hellas, non abbiamo intenzione di creare sogni o false illusioni. C'è una settimana di lavoro, bisogna recuperare gli infortunati, occorre una serie di valutazioni che verranno interpretate quotidianamente. Come stanno le cose l'allenatore lo sa, questo è l'importante. Rafael? Mandorlini fa le scelte. Io non mi occupo di cosa ha Rafael, ognuno di noi ha le sue competenze. Siamo un monolite, andiamo tutti nella stessa direzione".
I TIFOSI E I NOSTRI NUMERI
"L'incontro con i tifosi dopo la partita di domenica? Tutti devono avere rispetto di tutti, e questo c'è. Ciò dimostra grande maturità della piazza, e merita grande considerazione. C'è una credibilità che è una base di partenza per tutti noi, è giusto che si chiedano determinate cose, la squadra deve onorare la città, i tifosi, il futuro che rappresenta ed il nostro marchio, da cui dipendono anche il trofeo di Arco vinto con gli Allievi e la finale del Viareggio che abbiamo giocato con la Primavera. Vedere l'attaccamento di queste persone nei confronti della squadra fa sicuramente piacere. Allenamenti all'antistadio? Sono già stati investiti 350mila euro per il rifacimento del manto erboso, c'è un progetto per renderlo agibile dal costo di 300mila euro, siamo in attesa a giorni della firma della convezione grazie alla quale per 9 anni potremo andare all'antistadio. Abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare, purtroppo i tempi tecnici burocratici italiani ci impediscono di fare determinate cose. Abbiamo investito una cifra, ne vogliamo investire un'altra e stiamo aspettando la possibilità. "Una valutazione sul mercato? Quest'anno abbiamo fatto operazioni congrue per il miglioramento della rosa, in base alle nostre disponibilità economiche. Noi siamo in grado di garantire la salvezza economica e sportiva, se qualcuno vuole portare la squadra in Champions League le porte di via Belgio sono aperte, il presidente Setti lo ha già detto più volte. Noi siamo qui, stiamo bene qui, vogliamo mantenere la categoria. Rafforziamo quelle che sono le nostre convinzioni con la forza, con l'unione e con lo stare insieme. Facciamo degli errori, perché se si lavora non si può non sbagliare, però abbiamo l'onestà di guardare tutti negli occhi, la dietrologia non ci appartiene perché non ci interessa. I tifosi chiedono di Iturbe, Jorginho, Romulo e Paulinho? L'anno scorso, a gennaio, i soldi ricavati dalla cessione di Jorginho li abbiamo reinvestiti. Iturbe è costato 15 milioni di euro ed è stato venduto per 22. La plusvalenza economica di Jorginho è di 9 milioni di euro, con un debito di partecipazione di 4 e mezzo. Quando verrà risolta la secondo metà o si pareggia la partita oppure, a seconda della cifra di vendita, ci sarà un plus o un minus. Romulo, invece, è stato comprato a 4 milioni e prestato per 1. Sono investimenti, è questione di azienda, si fanno delle valutazioni. Perché prima c'erano i soldi per Paulihno e poi no? I soldi sono tutti all'interno dell'azienda Hellas Verona, ma non è che se ho 5 milioni per un calciatore poi ne prendo 10 per gli stessi soldi. Paulinho era un'operazione di un certo tipo, un prestito con diritto di riscatto obbligatorio pagabile in due anni. Iniguez? Non è arrivato perché sono cambiati i termini economici dell'accordo. Ci eravamo correttamente cautelati facendo venire il calciatore a Verona, che ha svolto le visite mediche e ha firmato il contratto, ma la controparte (l'Argentinos Juniors, ndr) ha deciso diversamente ed è un loro diritto. Perché non abbiamo replicato? Secondo voi una società permette ad un proprio calciatore di prendere un aereo, venire in Italia, se non c'è un accordo di massima per la trattativa? Non vogliamo scendere a quel livello. I nostri ricavi, da Store e marketing, vanno tutti alla casa madre, e da lì decade tutto. Abbiamo fatto qualcosa, ma sempre sotto il nostro marchio, che se non produce non può dare la linfa per vivere quotidianamente. I soldi rimangono sempre nello stesso giro, sapete da gennaio a giugno quanto dobbiamo pagare di IRAP? Tre milioni e mezzo di euro".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 17/02/2015 alle ore 18:00
Peschiera del Garda - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, possesso palla, lavoro atletico, esercitazioni tattiche e partita.
Seduta fisioterapica per Evangelos Moras. Fisioterapia e palestra per Rafael. Guillermo Rodriguez e Jacopo Sala hanno svolto lavoro differenziato sul campo.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 18 febbraio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 15.30)
Giovedì 19 febbraio: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Venerdì 20 febbraio: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato 21 febbraio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 22 febbraio: Hellas Verona-Roma (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Viareggio Cup - Premiati Gollini e Pavanel
Postata il 16/02/2015 alle ore 19:43
Pisa - Importanti riconoscimenti per la Primavera gialloblù, che si è qualificata al secondo posto nella 67a edizione della Viareggio Cup.
Il titolo di miglior portiere della competizione è andato a Pierluigi Gollini.
Un riconoscimento anche per l'allenatore della Primavera gialloblù Massimo Pavanel, che è stato premiato dall'A.I.A.C. (Associazione Italiana Allenatori Calcio) in qualità di allenatore della squadra finalista del torneo.
Viareggio Cup - Pavanel: "Grande avventura"
Postata il 16/02/2015 alle ore 19:25
Pisa - Le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate al termine della sfida con l'Inter.
CHE AVVENTURA STRAORDINARIA
“Un commento sulla finale della Viareggio Cup? L’abbiamo tenuta sempre viva fino alla fine. C’è stata una palla in cui potevamo difendere meglio, ma non posso dire niente. Anche con la Fiorentina abbiamo reagito ad un errore e siamo riusciti a ribaltare la gara. Da questi ragazzi non posso chiedere di più. Sono molto orgoglioso di loro, avevo detto ai miei ragazzi che con l’Inter dovevano tirar fuori qualcosa di più del cuore e del cervello, dovevano dare l’anima. Abbiamo dato tutto con un’Inter che abbiamo controllato quasi sempre, tranne in qualche spunto individuale di grandissima qualità. Però ci siamo stati, siamo arrivati fin qui meritandolo e abbiamo sfiorato l’impresa. Li ringrazio pubblicamente, mi hanno fatto vivere 15 giorni fantastici. Per noi è stata un’avventura straordinaria, siamo arrivati quasi ai supplementari con una super squadra che ha tanti cambi importanti. Credo che siamo riusciti a dare un esempio di grande voglia, organizzazione e desiderio di starci fino in fondo e di meritarlo. Siamo stati bravissimi nel girone eliminatorio, siamo cresciuti durante le partite. A parte qualche momento in cui abbiamo sofferto con Napoli e Fiorentina, le gare le abbiamo sempre condotto noi con grande personalità e qualità che sono state notate e premiate. Il nostro obiettivo l’abbiamo raggiunto”.
ABBIAMO DATO TUTTO
“Noi stanchi dopo il pareggio? Sapevamo che arrivavamo a corto di energie, dovevamo tenere la partita viva, in bilico, per cercare di arrivare più in là possibile. Nel momento del 1-1 l’Inter ha vacillato, se avessimo avuto qualche forza in più davanti avremmo potuto dargli in colpo di grazia. Purtroppo ce lo hanno dato loro con un rimpallo sul quale eravamo posizionati bene, devo ammettere che è stato un gran gol. Mi hanno detto che c’è stata una situazione dubbia per noi nel primo tempo, che avrebbe potuto indirizzare la gara in una certa maniera, non ci siamo scomposti e abbiamo continuato a giocare”.
IL FUTURO DEI MIEI RAGAZZI
“Se questi ragazzi sono pronti per la Serie A? Questo non lo so, sicuramente ho visto una partita tra grandissimi giocatori. Abbiamo diversi giocatori che sono già stati affiancati alla prima squadra, Fares e Cappelluzzo hanno già esordito in Serie A. Ho visto il gol di Donsah, ha fatto una rete fantastica. Mi auguro che l’anno prossimo anche questi ragazzi riescano a darci qualche gioia”.
FACCIAMO CRESCERE CAMPIONI E UOMINI
“Il lavoro del Settore Giovanile gialloblù? Noi stiamo portando avanti questo lavoro da 2 anni e mezzo, chiaramente oggi ci sarebbe piaciuto alzare la coppa. Cambia il nome inciso sul trofeo, ma ci sentiamo come se l’avessimo vinta. Il premio ricevuto? Ringrazio l’associazione per questo riconoscimento, ma il premio più bello è stato vedere i ragazzi giocare così. La solidità del gruppo? Io, il responsabile del Settore Giovanile Calvetti e il responsabile dell’area scouting Gemmi puntiamo molto su questo. Prima facciamo crescere uomini, poi cerchiamo di migliorare le qualità individuali e di metterle insieme. Facciamo capire loro che giocano uno per l’altro, che difendono i colori di una società storica, che ha vinto uno Scudetto. Quando i tifosi del Verona vedono giocare questi ragazzi, possono essere solo orgogliosi”.
IL RITORNO AL CAMPIONATO
“Il ritorno al campionato? Sarà durissimo, anche l’anno scorso abbiamo pagato qualcosa. Chiederemo al Sassuolo di rinviare la partita per recuperare le energie, perché abbiamo un obiettivo molto importante. Vorrei che i ragazzi ritornino in campo con la consapevolezza di potersela giocare fino in fondo”.
Ufficio Stampa
Viareggio Cup - Cappelluzzo, Boni e Bearzotti
Postata il 16/02/2015 alle ore 18:55
Pisa - Le principali dichiarazioni dei calciatori della Primavera gialloblù, Pierluigi Cappelluzzoi, Filippo Boni e Enrico Bearzotti rilasciate al termine della finale della Viareggio Cup giocata contro l'Inter.
PIERLUIGI CAPPELLUZZO
“Ci siamo andati vicino ma purtroppo, come si dice, andarci vicino conta solo a bocce. Abbiamo superato noi stessi, l’anno scorso il Verona era arrivato ai quarti, ora abbiamo conquistato la finale. Nessuno se l’aspettava, noi forse si. Abbiamo fatto un gran torneo, abbiamo lottato fino alla fine, onore a noi (ride, ndr). Fare gol in finale è stata una bella emozione”.
FILIPPO BONI
“Sono orgoglioso delle prestazioni della squadra, abbiamo dato fino all’ultima goccia di sudore. Essere capitano di una squadra che rimarrà nella storia del Verona mi rende davvero felice. Abbiamo tanta qualità, tra di noi ci sono ragazzi mentalmente pronti a fare il salto. Adesso testa al campionato, il nostro obiettivo sono i playoff”.
ENRICO BEARZOTTI
"Siamo arrivati per merito nostro, non volevamo mollare, quel gol dimostra che ci abbiamo creduto fino alla fine. Sappiamo qual è la nostra forza e dobbiamo dimostrarlo anche in campionato".
Ufficio Stampa
Viareggio Cup - Gollini, Speri e Riccardi
Postata il 16/02/2015 alle ore 18:50
Pisa - Le principali dichiarazioni dei calciatori della Primavera gialloblù, Pierluigi Gollini, Alessandro Speri e Davide Riccardi rilasciate al termine della finale della Viareggio Cup giocata contro l'Inter.
PIERLUIGI GOLLINI
“Abbiamo dato tutto, alla settima partita le energie erano quelle che erano. Ci dispiace di non essere riusciti a portare la coppa a casa, usciamo dal torneo a testa alta, sapendo di aver fatto il massimo e di averci messo il cuore. Questo è l’importante. Sono contento di aver ricevuto il premio come miglior portiere, ci tenevo. Sono venuto al torneo di Viareggio per dare una mano alla squadra e per dimostrare il mio valore. Adesso torno a Verona, e continuerò ad allenarmi con la prima squadra per essere pronto per il momento in cui verrò chiamato in causa”.
ALESSANDRO SPERI
“Abbiamo fatto un gran torneo ed usciamo a testa alta, siamo orgogliosi. Siamo cresciuti molto dalla partita d’esordio con il LIAC New York, con l’aiuto dell’allenatore siamo arrivati fino in fondo meritatamente. Ci abbiamo creduto fino alla fine, peccato”.
DAVIDE RICCARDI
“Nonostante quel gol che abbiamo subito nel primo tempo, siamo stati bravi a non mollare, come ci chiede sempre l’allenatore. Siamo orgogliosi della meta che abbiamo raggiunto. Marcare uno come Bonazzoli non è per niente semplice, ma ce la siamo cavata. Il torneo di Viareggio ha rappresentato un momento importante della mia crescita, questo gruppo mi ha accolto a braccia aperte”.
Ufficio Stampa
Viareggio Cup: Inter-Hellas Verona 2-1
Postata il 16/02/2015 alle ore 17:10
Pisa - Siete stati grandi ragazzi. La Primavera gialloblù gioca una partita sontuosa, ma solo a due minuti dalla fine un gol di Gyamfi fa svanire il sogno dei gialloblù. Partita subito in salita, già al 2’ Bonazzoli porta in vantaggio l’Inter, ma il Verona è forte e si ricompatta subito. Partita equlibrata, al 15’ della ripresa Cappelluzzo trova il pareggio con un gran colpo di testa. Sembrano vicini i supplementari, ma Gyamfi gela tutti e regala il Viareggio all’Inter.
INTER-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 2' pt Bonazzoli, 15' st Cappelluzzo, 43' st Gyamfi.
Primo tempo
1' Partiti
2' GOL Bonazzoli approfitta di un errore della difesa gialloblù e con un pallonetto supera Gollini
3' Reazione immediata del Verona, Speri ci prova dal limite, para Radu
14' Negato un rigore al Verona. Su cross di Tentardini, Gyamfi tocca nettamente di mano ma l'arbitro lascia correre
15' Checchin ci prova dalla distanza, palla alta
18' Destro di Rocca direttamente da calcio di punizione, Gollini devia in corner
23' Gyamfi riceve da Camara al limite dell'area. Il terzino dell'Inter calcia altissimo da posizione defilata
30' Camara arriva bene sul fondo, mette in mezzo ma il suo invito non viene raccolto da nessun compagno di squadra
44' Cappelluzzo arriva bene in area di rigore ma il suo tiro di destro termina fuori
45' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
5' Punizione di Rocca, splendida parata di Gollini che toglie la palla dall'incrocio dei pali
5' Dimarco entra in area di rigore, il suo diagonale mancino si spegne sul fondo
13' Splendido recupero difensivo di Boni, che devia in corner un tiro di Rocca
14' Miracolo Gollini, che respinge un colpo di testa di Sciacca
15' GOL Punizione a giro di Miketic, Cappelluzzo ci mette la testa e il Verona pareggia
16' La partita si infiamma. Bonazzoli stoppa e si gira in area, Gollini c'è
19' Altro tiro con il sinistro di Bonazzoli, la palla finisce fuori
28' Tiro di Palazzi dal limite, la palla passa davanti a tutti e Gollini è bravissimo a deviare
31' Altro tentativo di Palazzi dalla distanza, palla ampiamente a lato
43' GOL Tiro di Baldini, miracolo di Gollini, sulla respinta Gyamfi non sbaglia
50' Termina qui la partita
INTER (4-3-3): Radu; Gyamfi, Sciacca, Yao, Dimarco (dal 37' st Miangue); Palazzi, Gnoukouri (dal 45' st Steffè), Rocca; Camara, Bonazzoli, Ventre (dal 20' st Baldini).
A disposizione: Pissardo, Costa, Della Giovanna, Popa, Dabo, Crosato, Appiah, Rapaic.
All.: Vecchi.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Gollini; Boateng (dal 10' st Perini), Rossi (dal 1' st Riccardi), Boni, Tentardini; Guglielmelli, Checchin (dalll'11' st Miketic); Bearzotti (dal 45' st Dagnoni), Speri (dal 20'st Moretto), Fares; Cappelluzzo.
A disposizione: Ferrari, Ocelka, Gilli, Piccinini.
All.: Pavanel.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Assistenti: Manganelli e Ranghetti.
NOTE. Ammonito: Rossi.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 16/02/2015 alle ore 12:45
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù che non sono scesi in campo contro il Genoa. Sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda la squadra, agli ordini dello staff tecnico, ha svolto riscaldamento e lavoro atletico.
La ripresa degli allenamenti per tutti i gialloblù è fissata per martedì 17 febbraio (ore 15.30) allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra al completo si ritroverà, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, per preparare la sfida con la Roma, 24a giornata del campionato Serie A TIM in programma domenica 22 febbraio (ore 15) allo stadio Bentegodi.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Martedì 17 febbraio: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Mercoledì 18 febbraio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 15.30)
Giovedì 19 febbraio: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Venerdì 20 febbraio: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato 21 febbraio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 22 febbario: Hellas Verona-Roma (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: L'exploit di DONSAH al CAGLIARI rinnovo automatico fino al 2020 con adeguamento d'ingaggio storia di un clandestino miracolato dal calcio... MARTINHO da Catania 'Il club mi ha voluto fortemente. Darò il massimo'
SERIE A: Nel MILAN del futuro CONTE allenatore e SOGLIANO direttore sportivo?
OTTAVI DI CHAMPIONS, CAVANI salva il PSG dal tracollo casalingo col CHELSEA, pari a reti bianche tra SHAKHTAR e BAYERN...
CAOS PARMA, scaduto il termine niente stipendi, arriva Equitalia...
BASKET NBA: All star game all'Ovest grazie al superlativo WESTBROOK, niente bis per BELINELLI nel tiro da tre...
TENNIS: Niente da fare per Luca VANNI sconfitto a San Paolo nella sua prima finale ATP...
Champions, Cavani salva il Psg: 1-1 col Chelsea.
Pari a reti inviolate tra Shakhtar e Bayern
di Marco Lobasso
ROMA - Il match clou della prima giornata dell’andata degli ottavi di Champions era quello di Parigi tra Psg e Chelsea e così è stato. Finisce 1-1 e il pari serve solo agli inglesi di Mourinho che adesso sono favoriti per il ritorno a Londra della prossima settimana.
Il Chelsea va in gol con l’onnipresente difensore Ivanovic che di testa firma l’1-0 al 36’. Azione bellissima: Terry cross, assist di tacco di Cahill e inzuccata vincente di Ivanovic; in pratica due difensori in area che mettono ko il Psg di Blanc. Nella ripresa i francesi si riorganizzano. Cavani si scatena: prima firma il pari con un gran gol di testa al 54’ su cross delizioso di Mautidi. Poi, fallisce di un soffio e almeno due volte il gol della vittoria. Anche Ibrahimovic e il suo colpo di testa nel recupero esalta Courtois che riesce a deviare. Il Psg avrebbe meritato la vittoria, ma la squadra di Blanc ha il potenziale per capovolgere il pronostico a Londra.
Sotto tono il Bayern di Guardiola ieri in trasferta (ma a Leopoli, per i problemi della guerra in Ucraina) che chiude sullo 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk. Nel secondo tempo i tedeschi tremano per l’espulsione di Xabi Alonso (in campo a sorpresa, dopo un recupero record) al 65’. Gli ultimi 25’ sono un calvario per Alaba e compagni che soffrono gli ucraini che però non trovano il gol della vittoria.
Oggi altri due ottavi, con il Real Madrid che parte favorito in trasferta contro i tedeschi dello Schalke (e con Ronaldo che vuole tornare al gol dopo 4 turni di astinenza) e con il Porto a Basilea.
La trasferta del Chelsea comincia male:
l'autobus si incastra al Parco dei Principi
di Gianluca Cordella
Per i tifosi più scaramantici un piccolo contrattempo nelle ore che precedono la partita può essere presagio di sventure, sportive si intende.
Chissà allora cosa avranno pensato i supporter del Chelsea di Mourinho - impegnati a Parigi contro il Psg di Ibrahimovic - quando sui social e sui sarcastici media britannici si sono riversate le impietose fotografie che immortalavano l'arrivo della squadra a Parco dei Principi.
O meglio: del pullman a bordo della quale c'era la squadra. Colpa di un passaggio forse troppo stretto o di una manovra sbagliata dall'autista. Tant'è: l'autobus rimane incastrato tra cancello e muro. Immaginiamo che i disperati tentativi dell'autista di risolvere la situazione - come sempre avviene in questi casi - non abbiano fatto altro che peggiorare la situazione. Morale della favola: deve intervenire addirittura la polizia, mentre sull'asfalto restano i vetri in frantumi dei finestrini del mezzo. Se non altro, se il match dovesse andare male, le ire di Mourinho non faranno salire troppo la temperatura nel pullman.
Parma, degli stipendi ancora nessuna traccia.
Debiti con Equitalia, ufficiale giudiziario in sede
PARMA - Una situazione di stallo che non accenna a muoversi.
Per ora non ci sono tracce di bonifici bancari a dipendenti e giocatori ma stamani al centro sportivo di Collecchio si è presentato l'ufficiale giudiziario. Attorno alle 10 sono stati portati via con i carri attrezzi tre furgoni e un'auto del Parma Calcio e, secondo indiscrezioni, sarebbe ancora in corso il sopralluogo dell'ufficiale.
«Noi comunque restiamo fiduciosi - ha detto il dg Pietro Leonardi entrando negli uffici-. Ieri sera abbiamo visto i numeri del bonifico e contiamo che la situazione si risolva».
DEBITI CON EQUITALIA L'ufficiale giudiziario sarebbe intervenuto questa mattina nella sede del Parma Fc al Centro Sportivo di Collecchio per un debito regresso di circa centomila euro che la società avrebbe accumulato nei confronti di Equitalia. Non ci sarebbero insomma collegamenti fra l'attuale momento di attesa degli stipendi e l'attività del tribunale. Intanto però cresce l'attesa per i pagamenti degli stipendi. «Non sappiamo ancora nulla, noi scenderemo in campo comunque - ha detto entrando negli spogliatoi il difensore del Parma Fc Fabiano Santacroce - Per ora siamo all'oscuro di tutto ma attendiamo fiduciosi». Indiscrezioni parlano di un bonifico di 15 milioni di euro in arrivo nell'istituto di credito del club emiliano ma per ora nessuna traccia sui conti correnti di dipendenti e giocatori. La rosa questo pomeriggio si ritroverà per la prima seduta di allenamento dopo il pareggio di Roma e a Collecchio è atteso anche Damiano Tommasi, presidente dell'associazione italiana calciatori.
All Star Game con Westbrook-show (41 punti). Vince Ovest, Belinelli abdica nel tiro da tre
NEW YORK - E' stato l'All Star Game di Russell Westbrook quello che si è giocato stanotte a New York davanti ad un pubblico non così caldo, forse per la stagione maledetta dei Knicks. Dopo la gara del tiro da tre, vinta da Curry su Thompson, due atleti che giocano a Ovest con Golden State, l'Ovest si è portata a casa anche la partita delle stelle per 163-158. L'Mvp è andato meritatamente a Russell Westbrook, che con 41 punti segnati ha sfiorato il record di Chamberlain (42). Nel finale di gara Harden ha tirato quando tutti pensavano desse la palla a Westbrokk per il record di punti. Il "barba" ha risposto candidamente che non era a conoscenza di questa cosa. LeBron ha chiuso con 30 superando Jordan al secondo posto nella classifica marcatori All Time, con il solo Kobe Bryant che lo precede a quota 280. Il giorno precedente Belinelli aveva perso lo scettro della gara del tiro da tre, che ha visto al primo è secondo posto la coppia di terrificanti tiratori di Golden State, mentre la gata della schiacciate è andata all'uomo volante Lavine, rookie di Minnesota.
Tennis, finsce il sogno di Luca Vanni: sconfitto nella sua prima finale Atp
Si infrange il sogno di Luca Vanni che perde in finale il torneo Atp di San Paolo, in Brasile. Sarebbe stato un successo incredibile per il quasi trentenne di Castel del Piano (Arezzo) che prima di questa settimana non aveva mai vinto un torneo valido per il tour mondiale.
Vanni ha ceduto in finale l'argentino Pablo Cuevas, n.32 del mondo, sconfitto al tie break. Dopo aver perso il primo set 6-4, l'azzurro si è ripreso imponendosi 6-3 nel secondo prima di chiudere per 7-6 al terzo.
In semifinale, sabato, aveva sconfitto il 29enne tennista toscano, numero 149 Atp, battuto per 6-4 6-7 (5) 6-4, in poco meno di tre ore di gioco, il brasiliano Joao Souza, numero 110 Atp. Partita ricca di emozioni controllata per un set e mezzo dall'italiano che avrebbe potuto chiudere con un'ora di anticipo se avesse finalizzato uno dei due match-point che si era procurato nel decimo gioco del secondo set.
LA STORIA DI LUCA VANNI Se non si è malati di tennis, è difficile aver incrociato il suo nome prima d'ora. Luca infatti è stato sempre abbondantemente sotto i primi 100 della classifica. Certo, la cosa non ha impedito ad altri presunti talenti italiani di far parlar di sé. Ma Luca non ha mai spaccato racchette, non ha mai avuto atteggiamenti da aspirante star, non ha mai avuto fidanzate spendibili mediaticamente. In compenso ha avuto una vita (sportiva) d'inferno. Ma credendo (solo) nello sport e nelle sue qualità è riuscito a tracciare una parabola esemplare di caduta e redenzione che merita di essere raccontata.
Fino alla scorsa settimana, Luca, detto Lucone per la statura (1,98, una caratteristica che nel tennis non è esattamente un'agevolazione), aveva sempre visto i tornei dei 'grandi' dal buco della serratura. Sperando che, prima o poi, quella porta si sarebbe spalancata anche per lui. Ma il destino aveva in serbo altri programmi: in particolare almeno due infortuni gravi. A 19 e 20 anni si gioca tutti e due i menischi e il legamento collaterale.Non molla mai, continua a remare nel sottobosco del tennis e si adatta per mantenersi perché non ci sta all'idea di cambiare aria, di ritirarsi e di rinunciare al 'suo' sport. Tra una scivolata e una risalita nelle classifiche (giù fin oltre l'800/mo posto), Vanni nel 2013 deve decidere di operarsi. Ha già 27 anni. Si opera e ricomincia con più convinzione di prima. Giocare e vincere la finale rappresenta una cosa pazzesca: il quasi trentenne di Castel del Piano (Arezzo) non è che non l'avesse mai raggiunta: non aveva proprio mai vinto un incontro in un torneo Atp.
FONTE: Leggo.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Cagliari-Donsah fino al 2020, c'è il rinnovo automatico: i dettagli
19.02.2015 17.30 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
ESCLUSIVA TMW - Cagliari-Donsah fino al 2020, c'è il rinnovo automatico: i dettagli
Godfred Donsah e il Cagliari, avanti insieme. Il centrocampista classe '96, prelevato a titolo definitivo dal Verona, rinnova il contratto. O meglio, il contratto si rinnova automaticamente. Sì, perché Donsah ha disputato 15 partite ufficiali, quanto basta per allungare di un anno il suo contratto, la cui scadenza passa dal 2019 al 2020, con adeguamento dell'ingaggio. Il contratto di Donsah prevede infatti il rinnovo automatico dopo 15 partite ufficiali, dunque se il prossimo anno restasse a Cagliari, accumulate le presenze, il giocatore rinnoverebbe ancora di un altro anno e così via. La sensazione è che ci si trovi davanti ad un nuovo talento dal futuro assicurato. Sulla scia di Radja Nainggolan...
SERIE B
Catania, Martinho: "Il club mi ha voluto fortemente. Darò il massimo"
18.02.2015 18.24 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Il centrocampista brasiliano del Catania Martinho, ha parlato ai microfoni di SkySport24. Ecco le sue dichiarazioni: "Non sarà facile recuperare in classifica, anche se dal mercato di gennaio siamo usciti rinforzati. Spero di aver messo alle spalle i miei infortuni e di contribuire alla scalata del Catania verso la Serie A. La società mi ha voluto fortemente, strappandomi al Verona e io sono molto contento di essere qui. Farò di tutto per dare il meglio. Iturbe? Gli manca la spensieratezza che aveva a Verona, non deve pensare troppo. Mandorlini gli dava carta bianca sia in allenamento che in partita e per questo lui riusciva ad essere decisivo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Donsah: la storia di un clandestino miracolato dal calcio
Da Accra al Sant'Elia passando per Palermo e Verona, l'aiuto di Sogliano e la crescita con Zeman, ora con Zola sta conquistando la Serie A
By Jacopo Ottenga -feb 16, 2015
Scafisti, barconi, traversate, mare grosso, paura, dolore, sbarco, burocrazia e speranze, proprio quelle che ti fanno propendere per la fuga dalla patria in cerca di una sistemazione migliore, le stesse inoltre che ti spingono a ritenere meno doloroso affrontare tutti questi pericoli rispetto a quelli legati ad altri problemi, economici, politici o culturali che siano. Storie spesso tragiche a cui ormai siamo purtroppo abituati, ma provarle sulla propria pelle è tutta un’altra cosa. Ne è ben a conoscenza Godfred Donsah, l’ultimo gioiello del Cagliari. Anche suo padre infatti, Twaku Tachi, nel 2007 intraprese la lunga traversata dalle coste libiche in cerca di fortuna, con un piccolo zaino sulle spalle ma dal peso enorme, in Ghana ad aspettarlo c’era la sua famiglia: l’undicenne Godfred e le altre tre figlie da sfamare. I primi anni risultano molto difficili: viene sfruttato nei campi di pomodori di Campania e Puglia. I soldi ci sono ma le condizioni lavorative e la fatica sono disumane. Twaku allora decide di intraprendere un nuovo viaggio verso il nord, in cerca questa volta di una sistemazione stabile.
Giunge in Lombardia nel 2011 e dopo alcuni lavori in fabbrica trova finalmente un posto da magazziniere a Como. Nel frattempo però torna in Africa e decide di portare con sé per questa ennesima avventura anche il figlio 15enne, nel tentativo di offrirgli qualcosa di più di un semplice pallone e dei campi polverosi del Dc United Agogo. Tuttavia il primo provino al Como non è positivo e per Godfred si profila il rischio di un brusco ritorno ad Accra (Ghana). Si torna dunque in Sicilia ma il padre tenta l’ultima chance, un provino al Palermo. Il ragazzo piace ed incanta il ds rosanero Sean Sogliano che si adopera immediatamente per introdurlo nelle giovanili e sistemare anche il padre. A fine stagione però, nonostante l’intercessione di Sogliano, padre e figlio vengono rispediti in patria a causa del negato permesso di soggiorno. Sembra finita, ma il destino regala a Donsah una seconda possibilità.
Sean Sogliano, ormai legato da un profondo verso il ghanese, nel 2013 si trasferisce all’Hellas Verona e cerca in tutti i modi di riportarlo in Italia. Alla fine ci riesce e Godfred nella Primavera scaligera colleziona 21 presenze e 4 gol, numeri importanti che gli hanno poi permesso, lo scorso 19 aprile, di esordire in Serie A non ancora 18enne. Minuto 69, l’Hellas conduce la gara per 1 a 0 a Bergamo, esce Massimo Donati ed entra per i più uno sconosciuto, piccolo si ma dalle spalle già molto larghe. In estate poi arriva la grande occasione, Zdenek Zeman e il ds Marroccu non hanno dubbi, il ragazzo ha un grande potenziale e si assicurano così Donsah per circa 2 milioni di euro battendo la concorrenza di club importanti, anche esteri. La fatica e il sacrificio richiesti negli allenamenti dal boemo non sono nulla se paragonati ai tanti travagli subiti, perché ora Godfred è al sicuro, ha la sua rivincita e con i suoi 150.000 euro a stagione può tranquillamente mantenere da solo la propria famiglia.
Dopo l’esordio in Coppa Italia ad agosto, Zeman decide di impiegarlo con cautela per non bruciarlo, eppure subito si accorge che Donsah è già pronto per il calcio che conta. La prima apparizione con i sardi arriva ad ottobre contro la Samp quando il ghanese impressiona tutti per la tranquillità e le doti tecniche e tattiche dimostrate. Con il nuovo tecnico Zola poi arriva la consacrazione, l’11 gennaio in casa col Cesena arriva lo splendido primo gol in Serie A dove mette in mostra tutte le sue principali caratteristiche: velocità, perfetti tempi di inserimento, buona tecnica e ottime doti balistiche. Ieri è arrivata la seconda rete, un potente e preciso tiro da lontano che non è valso i tre punti ma un prezioso pareggio a Torino. Ormai non è più una sorpresa e da qui in avanti Donsah sarà sicuramente uno dei tasselli a cui il Cagliari si aggrapperà per raggiungere questa salvezza. Il futuro? Chissà, prestazioni del genere potrebbero presto portarlo in Europa, quell’Europa che in estate lo aveva cercato ma non voluto fino in fondo (Manchester City, Borussia e Bayern). Lui però continua a lavorare a testa bassa, con la maturità di chi non sa cosa accadrà in futuro ma conosce fin troppo bene il proprio passato.
FONTE: BlogDiSport.it
Il Milan del futuro: Conte allenatore e Sogliano ds
Antonio Conte
“Il Milan ai milanisti“: era questo il diktat societario che doveva risollevare il club rossonero e riportarlo ai vertici del calcio italiano, europeo e mondiale. La stagione in corso però sembra essere stata capace di far crollare così prematuramente perfino questo desiderio del presidente Silvio Berlusconi. Ecco quindi che sull’orizzonte del futuro del Milan si stagliano due figure che con i colori della prima squadra di Milano non hanno nessun legame: Antonio Conte e Sean Sogliano. A rivelare la notizia è Goal.com. La strategia per una rivoluzione tecnica e societaria comincia infatti a delinearsi: il grande e vero obiettivo per il dopo Filippo Inzaghi rimane, nonostante le innumerevoli difficoltà, l’attuale commissario tecnico della Nazionale. L’ex allenatore della Juventus sembrava aver giurato fedeltà alla panchina azzurra ma i contatti con Barbara Berlusconi starebbero continuando sotto traccia.
Per una grande piazza come quella rossonera e con un progetto tanto insidioso e stimolante, Conte potrebbe anche accettare la sfida propostagli dal Milan e porre il primo mattone verso la ricostruzione della squadra fin dalle sue fondamenta. Sembra però che la rifondazione sia destinata a riguardare anche un assetto extra-calcistico, quello societario: per il ruolo di direttore sportivo infatti sta tornando prepotentemente in auge il nome di Sean Sogliano, attualmente all’Hellas Verona. Il ds, con un precedente da calciatore, era stato vicinissimo al Milan già nel maggio scorso ma questa volta sembrano esserci le basi per poter arrivare a un accordo tra le parti.
L’unica questione da risolvere sarebbe quella legata alla coesistenza con Adriano Galliani, in quanto Sogliano accetterebbe la proposta del club di via Aldo Rossi solo per vestire un ruolo con alto potere decisionale. Il ds del Verona potrebbe finalmente andare a colmare quel vuoto creatosi con l’addio di Ariedo Braida e affiancare così l’attuale ad sul mercato. Scenario in sviluppo dunque in quel di Milano. Silvio Berlusconi, con o senza l’aiuto di investitori stranieri, vuole far tornare grande il suo Milan e il progetto sembra ormai delineato. La vera e definitiva rivoluzione del Diavolo potrebbe partire, dunque, dai volti di Antonio Conte e Sean Sogliano. Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it
FONTE: MilanLive.it