Che VERONA in Serie A! + - =
...Dopo la fantastica promozione in Serie A SOGLIANO deve programmare la nuova stagione e, dopo il necessario chiarimento con MANDORLINI e la sua riconferma, il diesse si tuffa a capofitto nel mercato con ben chiaro in testa l'obiettivo salvezza: Dal mercato arriverà gente di esperienza (TONI), giovani scommesse (ITURBE) ed emeriti Carneade (ROMULO) ma non si prescinderà mai dalle motivazioni e gli accordi che dovranno essere vantaggiosi anche per il VERONA.
In quest'ottica nessun prestito secco, pochi gli accordi di controriscatto (e solo se ne vale effettivamente la pena) e maggioranza di acquisti definitivi o opzioni sulle compartecipazioni: Non è nella filosofia del VERONA valorizzare i talenti per poi consegnarli belli pronti alle altre società!
La scelta pagherà con gli interessi: TONI con 20 gol insidierà fino all'ultimo il trono di capocannoniere di Serie A, ITURBE sboccerà in tutto il suo splendore e verrà totalmente riscattato dal PORTO per 15 milioni onde relizzare una bella plusvalenza come per ROMULO che, da 'brutto anatroccolo' nella FIORENTINA, diventerà uno stupendo cigno conquistando anche la chiamata in Nazionale da oriundo...
Stagione 2012-2013: Sean SOGLIANO firma un biennale e diventa il nuovo direttore sportivo dell'HELLAS VERONA
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RASSEGNA STAMPA + - =
SOGLIANO: ITURBE VALE PIU' DI 30 MILIONI
19/05/2014 22:15
A 360 gradi. Ha parlato di tutto Sean Sogliano, intervenuto in diretta durante il Vighini Show. Il diesse a lungo seguito dal Milan ha analizzato innanzitutto la grande stagione dell'Hellas. "Il campionato ha sempre visto il Verona in alto, in una posizione superiore alle attese. Il nostro obiettivo è sempre stata la salvezza. Arrivati a 40 punti c'è stato un po' un calo, forse mentale. Però dopo ci siamo un po' ripresi. L'obiettivo dei 40? Non è stato un errore fissare quella cifra, perchè bisogna stare sempre con i piedi per terra. Poi è vero che una squadra, una volta raggiunta la salvezza, non deve perdere la fame e deve giocare partita per partita. A Roma con la Lazio si sono chiusi i giochi, sappiamo tutti come è andata a finire. Dopo ci è mancata la voglia mentale".
Sui tanti gol subiti, questa l'idea di Sean: "Dobbiamo cercare di essere più bravi nella fase difensiva. Siamo eccezionali nell'attaccare e infatti abbiamo vinto tanto, però ne abbiamo perse parecchio. Interverremo sugli uomini e penso anche nel modo di difendere. Questo è un aspetto sul quale mi confronto spesso con Mandorlini".
Impossibile parlare di mercato, del Verona del futuro e dei campionati dai quali si andrà a pescare: "Monitoriamo tutti i campionati, non solo all'estero, sia inteso. Guardiamo anche in Italia. Difficile però che una squadra come il Verona possa comprare giocatori dalle dirette concorrenti, ecco perchè spesso andiamo all'estero".
Un giudizio anche su qualche giocatore che ha obiettivamente deluso le aspettative. Su tutti Gonzales e Cirigliano.
"Il campionato di Gonzales non è stato all'altezza di quello che ha fatto in passato. Ha commesso qualche errore che gli è costato caro. Forse ha pagato l'impatto con il campionato, ma è un ragazzo in gamba e ora ha bisogno di ritrovare un po' di autostima. Vedremo se tenerlo qui e puntare su di lui o mandarlo da qualche parte a fare esperienza".
"Cirigliano ha tutto per diventare un giocatore importante. E' un ragazzo sensibile e ha avuto alcuni momenti non semplici. Si è rotto lo zigomo e questo lo ha limitato. Però è giovane e ha prospettive. Stiamo facendo una valutazione, parleremo con il River per vedere se si possono cambiare le condizioni economiche rispetto all'inizio. Porteremo avanti il discorso del riscatto, ma non per le cifre pattuite lo scorso anno".
In questi giorni si parla tanto anche del possibile rinnovo di Luca Toni, che deve ancora sciogliete le riserve: "Spetta a lui decidere. Per noi rimane fondamentale, deve essere lui a non avere dubbi. Noi abbiamo bisogno di giocatori motivati. Partiamo da zero e mi auguro che abbia voglia di continuare con noi".
Sogliano ha parlato anche del mancato passaggio al Milan, a lungo sulle sue tracce.
"Ho voluto rimanere a Verona perchè so che l'anno prossimo sarà difficile. Sono rimasto perchè amo le sfide e voglio stare con le persone che mi hanno dato fiducia. Il Milan è una grande società, ma Verona ora è la mia priorità".
In coda la questione Iturbe, cercato da tantissime squadre, in Italia, ma anche in Europa. E le idee di Sogliano sono chiarissime.
"Iturbe vale piu' di 30 milioni, perchè ha la fame del giocatore di strada. Lui ha una voglia incredibile. Lo metterei sotto una campana di vetro e lo conserverei così. E' un campione, io sono innamorato di lui. Abbiamo parlato, è serio. Se riusciremo a venderlo per certe cifre, bene, altrimenti rimarrà e dovrà far vedere che è ancora un fuoriclasse. Non so dove andrà, io mi siedo solo con chi lo vuole veramente. Sono andato a Madrid per parlare con loro, ma adesso si stanno giocando tanto con la Champions. Il mercato sarà molto lungo".
FONTE: TGGialloBlu.it
Sogliano: "Chi contesta non è vero tifoso" / VIDEO
Postata il 25/03/2014 alle ore 15:45
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, rilasciate alla vigilia della sfida contro il Cagliari, 29a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Voglio fare solo una precisazione, che mi sembra doverosa nei confronti dei calciatori. Qui mercenari non ce ne sono, spero di essere molto chiaro. Hanno dato tanto fino ad ora, quindi non voglio nemmeno dare troppa importanza ad un cartello appeso. Ma visto che è andato sui giornali nazionali penso sia giusto intervenire anche perché reputo talmente intelligenti i tifosi veri del Verona che se devono dire cose alla squadra vengono direttamente al campo. Non mi sta bene vedere certe scritte, è giusto che i tifosi critichino dopo una partita negativa come quella di Genova, però dare dei mercenari a dei calciatori che hanno dato tanto fino ad ora non lo trovo giusto. Non voglio dare importanza a qualcuno che forse è passato dal campo sbagliato. Questa non è una coccola ai giocatori, io sono molto diretto e la società non è stata felice della prestazione di Genova. Siamo in ritiro per capire che partite così non si devono ripetere, stiamo tranquilli perché la squadra sa che deve fornire prestazioni diverse. Certe parole nei confronti di questo gruppo non mi stanno bene perché i ragazzi hanno dato tutto e ci vuole più rispetto per chi fino ad un paio di settimane fa veniva applaudito da tutti i tifosi".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
25 marzo 2014 - Sean Sogliano |
Sogliano: "Non roviniamo il nostro campionato" / VIDEO
Postata il 20/03/2014 alle ore 16:30
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, rilasciate in vista della sfida di domenica con la Sampdoria: "Quella di oggi non è una conferenza stampa, sapete che di tanto in tanto mi piace condividere con voi quello che è il momento della squadra. Dato che penso che il Verona abbia fatto un grande campionato, non voglio che si rovini quanto fatto finora di buono in quanto frutto di grandi sacrifici.
Voglio essere chiaro e dire quello che penso sia importante dire. Da diversi giorni si parla solo del passato o del futuro, nessuno parla del presente. Non voglio che si rovini un grande campionato, quindi da oggi si parla solo del presente e delle dieci partite che il Verona deve ancora giocare.
In queste dieci partite contano i punti e i risultati, non è che non ci importi. Parliamo quindi della partita di domenica, di quella di mercoledì sera, perché se i giocatori hanno già la testa a luglio, a chi ci sarà e a chi non ci sarà più inevitabilmente faremo un finale di campionato non bello e che nessuno merita, tantomeno i tifosi.
Quello che ci preme ora è la partita con la Sampdoria, e ho già parlato anche coi giocatori e con Mandorlini. Ho detto loro che siamo stati bravi a raggiungere i 40 punti che per me e per la società rappresentano tanto. E ho fatto presente che queste partite sono importanti anche per loro perché vengono usate dalla società, come è normale che sia, per fare delle valutazioni su chi tenere e chi non tenere.
Oggi parlare di una squadra che avendo raggiunto i 40 punti non ha più nulla da dare è la cosa più sbagliata che si possa fare. Siamo consapevoli di aver raggiunto un grande obiettivo, ma non è assolutamente finita, e i giocatori professionisti questo lo devono sapere. Ogni settimana va vissuta con l’intento di fare risultato alla domenica.
Non ho notato rilassamenti o altro, quello che vedo io è una squadra che si doveva salvare e lo ha fatto, ma che ora deve comportarsi come se di punti ne avesse 20.
I giocatori questo lo sanno, Mandorlini anche, tutti hanno qualcosa da dimostrare sul campo, e voi giornalisti che comunque siete parte importante di questo sistema dovete parlare della partita che verrà. So che ci sono tante tematiche interessanti come il mercato e i rinnovi, ma io in questo momento rappresento l’Hellas Verona ed invito a guardare sempre il presente. I tifosi preoccupati del mio possibile futuro al Milan? Non si devono preoccupare di questo, si potranno preoccupare quando vedranno una squadra che non lotta e una società che non si impegna al massimo. I tifosi devono vedere una squadra motivata e con la voglia di fare un grande finale di stagione, perché nel caso questo non accadesse staremmo buttando via una grande occasione. Tempo per parlare di altre tematiche ci sarà, ora parliamo del presente".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
20 marzo 2014 - Sean Sogliano |
SERIE A
Verona, giovani blindati e conferma più vicina: è l'Hellas di Sogliano
28.02.2014 10.38 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Il Corriere di Verona fa il punto sul futuro di Sean Sogliano e spiega come si stiano allontanando le sirene del Milan per il dirigente dell'Hellas Verona. Sogliano è sempre al timone dell'Hellas e sta bloccando anche giovani talenti per il futuro. Rabusic, Chanturia, Maksimovic, il riscatto di Iturbe, quello di Romulo. Il Verona riparte da qui e da un dirigente che era dato in sicura uscita e che ora, dopo una frenata importante, pare destinato alla permanenza al Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
09:26 | 14/02
Hellas Verona, Sogliano: «Obiettivo? Ancora la salvezza»
Sogliano: «Potevo prendere Toni già l'anno scorso»
SOGLIANO HELLAS VERONA TONI - Sean Sogliano, direttore sportivo dell'Hellas Verona, è un ex della partita di lunedì col Torino. Sogliano oggi ha dichiarato: «E' sempre la salvezza l'obiettivo del Verona, non voglio nascondermi ma è solo rimanendo umili che abbiamo raggiunto questi risultati. Cercheremo comunque di fare più punti possibile. I valori che devono caratterizzarci sono la voglia di ribaltare il risultato e la rabbia che si sono viste domenica nella partita contro la Juventus».
TORINO - «Il Torino sta facendo un ottimo campionato, sono contento per il mio amico Petrachi. I granata al secondo anno in A stanno facendo bene dopo una bella salvezza, sono più avanti di noi nel percorso di maturazione e per questo so che non sarà una partita facile. Torino è una piazza importante, vestire quella maglia è qualcosa che resta dentro. Lunedì servirà qualcosa in più per battere il Torino, viene da un brutto risultato ma ha fatto ammattire tutta la Serie A, i tifosi ci daranno una mano».
RABUSIC - «Per quanto riguarda Toni, se si parla di lui limitando ala sua carriera alle ultime stagioni c'è da dire che anche a Firenze ha fatto bene quando è stato chiamato in causa. E' una punta che può esaltarsi ed esaltare il gioco di Mandorlini, mi aspettavo andasse così bene. L'avrei potuto prendere anche l'anno prima, ma ho pensato non fosse giusto portarlo in Serie B, un campione come lui. Rabusic? ha bisogno di tempo ma confido in lui e nelle sue capacità. Milan? Non ne parlo, prima finiamo il campionato» ha detto Sogliano a Tuttosport.
by Gianmarco Lotti
FONTE: CalcioNews24.com
07.02.2014
Sogliano: «Hellas più forte senza rivoluzione»
«Hallfredsson non andrà in Cina, vogliamo chiudere subito un accordo Adesso sotto con la Juve. Sono i più forti ma ogni gara ha la sua storia»
La Juventus viene prima di tutto, il mercato è ormai storia nella testa di Sean Sogliano. «Ci aspetta la partita più difficile, perchè è innegabile che giochiamo contro la più forte di tutte in Italia. Anche se ogni gara ha la sua storia», si preoccupa di puntualizzare Sean, che col Toro riuscì due volte a battere la Juve. Altri tempi, stavolta essere perfetti potrebbe non bastare. Sogliano guarda solo un attimo indietro, a quel venerdì 31 gennaio in cui l'Hellas è stato rimodellato e rafforzato. «Non abbiamo voluto stravolgere niente. Ognuno dei tre nuovi arrivi fra Marquinho, Pillud e Rabusic ha la possibilità di stare in questo gruppo. Longo? Era venuto con tante speranze, ma i primi due mesi non era in condizione. Quando il suo livello di preparazione è migliorato ha mostrato buone cose». Longo è al Rayo Vallecano, ma da giugno il Verona ne avrà la metà del cartellino. La strada per Verona non si è affatto chiusa.
FATTORE MARQUINHO. L'attesa è tutta per lui. Il protrarsi della trattativa con la Roma ha probabilmente diluito il peso specifico della firma di Marquinho, un lusso per squadre di fascia media come l'Hellas. Ci pensa Sogliano a rafforzare il concetto: «Volevamo inserire un giocatore forte, sicuro del fatto che lui può garantire un impatto come quello che ha avuto Romulo. Per Marquinho, poi, questi saranno sei mesi molto importanti per la sua carriera. In Brasile ha giocato a buoni livelli, ha cinquanta partite con la Roma alle spalle. Ci può dare molto».
MICHAEL VA BENE. Sogliano non ha arpionato Michael Rabusic all'ultimo istante, come poteva apparire dall'annuncio a cinque minuti dalla fine del mercato. «L'avevamo visto più di una volta in Europa League. Avevamo bisogno di un attaccante giovane dopo la partenza di Longo. Rabusic ha già una certa esperienza internazionale, ha segnato anche al Siviglia, ha buone referenze. Nonostante sia giovane ha giocato in palcoscenici importanti. Sembrava un'idea che non potesse andare avanti, i tempi erano ristretti ed anche altre squadre europee lo stavano cercando. Alla fine siamo riusciti a prenderlo noi. Non chiediamogli tutto subito, diamogli il tempo di crescere».
EMIL, IL TEMPO SCADE. L'intenzione dell'Hellas sarebbe quella di archiviare in fretta il rinnovo del contratto in scadenza di Emil Hallfredsson, a cui è stato proposto un prolungamento fino al 2016. «Ci aspettiamo un buon esito dalle negoziazioni», ha detto ieri Sogliano, ben sapendo che dopo il riavvicinamento sensibile delle passate settimane l'entourage di Hallfredsson ha lanciato segnali strani usando come arma il gol segnato alla Roma e, implicitamente, un conseguente valore del vichingo adesso più alto. Il giochino del tira e molla non piace molto a Sogliano, che ha avuto la pazienza di attendere ma che non ha intenzione di aspettare all'infinito. Un termine ultimo c'è già: la prossima settimana. Altrimenti l'Hellas punterà decisamente su Marquinho, alternativa più che valida in quella zona di campo. Per Hallfredsson pare sfumata infatti anche la possibilità di andare in Cina e giocare nel Guangzhou agli ordini di Marcello Lippi. Più che una prima scelta Hallfredsson era un'alternativa a Diamanti del Bologna, il cui futuro è sempre più a oriente. Hallfredsson è in questo momento la vera priorità. Non è un'urgenza invece il contratto di Daniele Cacia. Se ne parlerà più avanti. Sogliano qualche messaggio al bomber l'ha voluto lanciare: «Se è rimasto deve accettare le stesse situazioni che si sono create anche all'andata. Se si allenerà bene però potrà dimostrare il suo valore e lo spazio che saprà meritarsi».
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Sogliano: il punto sul mercato / VIDEO
Postata il 06/02/2014 alle ore 17:00
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, relative al mercato dell'Hellas Verona FC: "Abbiamo voluto prendere un attaccante giovane per ringiovanire il parco, per questo abbiamo voluto Michael. Nonostante sia giovane ha già giocato su palcoscenici importanti, in Europa e in Nazionale. E’ un giocatore importante, che riuscirà sicuramente a inserirsi al meglio in gruppo. Quando abbiamo notato questo giocatore internazionale ma dal costo accessibile abbiamo subito messo a segno questo colpo.
Il mercato? Non avevamo bisogno di stravolgere nulla, abbiamo preso tre nuovi giocatori di livello per rinforzare la struttura già presente.
Hallfredsson? Non lo abbiamo voluto vendere, ora ci aspettiamo di riuscire a portare a termine la questione del rinnovo contrattuale. Cacia? Vorrebbe più spazio, ma nonostante avesse varie offerte ha voluto rimanere con noi, saprà aiutarci ancora. Longo? Ha giocato poco, ma d’altronde non era in condizione per i primi due mesi passati qui. Ha voluto andare a giocare di più e giustamente non lo abbiamo trattenuto.
Marquinho? Ha una buona esperienza, è un giocatore forte come volevamo e siamo felici che ora sia con noi.
L’entusiasmo? Non ci manca, la vittoria di Sassuolo lo prova. E siamo un gruppo forte che può resistere a forti pressioni esterne e ad assenze importanti.
La Juventus? La partita più difficile della stagione contro la squadra più forte. Noi proviamo a fare punti con tutti e così faremo anche contro i bianconeri".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
6 febbraio 2014 - Sean Sogliano |
24.01.2014
«Marquinho? È vero, ci piace Emil più vicino»
«Cacia soffre questa situazione. Valutiamo insieme. Mihaylov può partire. Floccari? La Lazio non lo molla Per Donati è arrivata un'offerta. Rubin va al Chievo
A tutto Sean: Jorginho, mercato, futuro, Milan. Ma l'Hellas davanti a tutto. A seguire il campionato. E naturalmente un messaggio anche alla piazza e ai tifosi. Sean Sogliano ieri è tornato a parlare al centro «Paradiso« di Peschiera del Garda. Occasione utile per fare chiarezza su quanto è stato fatto e su quello che attende il Verona nelle prossime ore. Fino alla chiusura del mercato di riparazione.
Sogliano, perchè avete ceduto subito Jorginho?
«È stata fatta una scelta in linea con i desideri della società. Rispettare cioè gli impegni presi con tutti. La cessione ci ha permesso di fare fronte alle scadenze economiche e agli impegni con i nostri tesserati. Volevamo dimostrare solidità e puntualità. E il trasferimento di Jorginho ci ha permesso di non disattendere questi punti. Sia inteso: tutti saremmo stati contenti di cedere Jorginho a giugno. Ma spero che questa valutazione vada capita. Avverto in giro una flessione dell'entusiasmo. Spero ritorni. Spero che tutti capiscano. Spero che la nostra gente continui a starci vicino. Si è fatto molto in questa prima parte di campionato, andando al di là di ogni più rosea aspettativa. Qui si vuole andare avanti. Non ci siamo di certo adagiati. Questo concetto deve passare chiaro».
Può avere influito in qualche modo, in questo calo di entusiasmo, la voce che la vuole ormai al Milan?
«Di me non parlo oggi. Siamo qui a parlare di Verona. Credo comunque non abbia influito. Deve passare pure un altro concetto: quello di oggi non è più il calcio dei mecenati. Il club dev'essere gestito come una azienda».
Marquinho è un obbiettivo?
«Marquinho è forte. E ci piace. Valuteremo in questi giorni quelle che sono le possibilità che ha il Verona di dare seguito a questa trattativa. La nostra è piazza che gli piace».
Si è parlato pure di Floccari
«Va in scadenza. C'è concorrenza e in più la Lazio non è certo intenzionata a farlo partire a titolo gratuito»
Cacia piace al Leeds e piaceva al Livorno. Può partire davvero nei prossimi giorni?
«Cacia ha offerte. Valuteremo insieme cosa è giusto fare. Di sicuro, soffre questa situazione che non lo vede spesso in campo. Sia inteso: nessuno si è dimenticato di quello che ha fatto Cacia per noi. La riconoscenza non è finita. Ascolteremo le sue parole. Decideremo serenamente».
Hallfredsson sembra essere più vicino. Rinnoverete?
«Abbiamo parlato con il suo procuratore. In un primo tempo non era stata ritenuta congrua la proposta di rinnovo che gli abbiamo fatto. Ma adesso posso dire che siamo più vicini. C'incontreremo. Forse anche a febbraio, a mercato già chiuso. E credo si possa arrivare ad un accordo».
Longo era già al Levante. Ma oggi è tornato in rosa...
«Non è stato trovato l'accordo tra Inter e spagnoli. A tutti gli effetti Longo è un giocatore in forza al Verona. Si allena bene e non escludo che continuando su questa strada possa tornare utile alla causa».
Mihaylov?
«Ha chiesto di essere ceduto. Senza polemiche. Vista anche la buona stagione di Rafael, se si creeerà la situazione ideale, partirà».
Che cosa si aspetta il tifoso veronese dal mercato?
«Io credo che il tifoso dell'Hellas pensi soprattutto al campo, a quello che succede durante la partita. E credo si aspetti di vedere quindi sempre una squadra sospinta da un grande entusiasmo».
Anche Rubin va?
«Rubin dovrebbe essere del Chievo. Credo».
Il Bologna insiste per Donati. Può partire?
«Per Donati c'è un'offerta. Abbiamo tempo di fare le nostre valutazioni. Il mercato non chiude subito».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Sogliano: il punto sul mercato / VIDEO
Postata il 23/01/2014 alle ore 16:59
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, relative al mercato dell'Hellas Verona FC: "Se il mercato sta disturbando? L'ambiente non è al massimo dell'entusiasmo, e per me è un grande sbaglio che stiamo facendo. Il mercato è lungo, in giro sento tante voci negative: se vogliamo farci del male questa è la strada più giusta. Di progetto noi non abbiamo mai parlato, l'anno scorso abbiamo vinto il campionato, quest'anno abbiamo cercato di fare il massimo con le nostre risorse ed i punti fatti sono importanti. Mi piacerebbe che si continuasse con l'entusiasmo per una squadra che ha affrontato la Serie A nel modo giusto. Viviamo con lo stesso spirito le partite che rimangono, non viviamo con il dispiacere di aver ceduto un calciatore. Voltiamo pagina, sembra non ci sia più entusiasmo, affrontiamo tutte le partite restando uniti con l'ambiente e con la voglia di portare a casa punti. Cacia? Ha delle offerte che in questi giorni valuteremo. E' un giocatore che fa fatica a vivere questa situazione, è abituato a giocare con continuità. Parlerò tranquillamente con lui e capiremo insieme cosa fare. Hallfredsson? Ho parlato con il suo procuratore, abbiamo fatto la nostra proposta che sta valutando il calciatore. C'è la possibilità di trovare un accordo. Movimenti in entrata? Questo è un mercato particolare, i tifosi vorrebbero vedere una squadra che ha grossi stimoli. Se ci sarà la possibilità di migliorare la rosa la seguiremo. Longo? La trattativa col Levante è saltata per problemi tra gli spagnoli e l'Inter. Ora è un calciatore del Verona, se si allena bene potrebbe tornarci utile, parleremo con lui. Floccari? Ha tante richieste, è in scadenza di contratto ma la Lazio difficilmente lo cederà. Mihaylov? Il portiere ha richiesto di essere ceduto, senza fare polemiche, vuole giocare con continuità. Marquinho? E' un calciatore forte, ha richieste, questa è una piazza che gli piace".
Ufficio Stampa
23 gennaio 2014 - Sean Sogliano: Mercato & Società |
Sogliano: il punto sulla società / VIDEO
Postata il 23/01/2014 alle ore 17:00
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa in vista di Hellas Verona-Roma, 21a giornata del campionato Serie A TIM in programma domenica 26 gennaio (ore 12.30): "La Roma? Sicuramente è una squadra molto forte. Lo sta dimostrando in campionato ed in Coppa Italia. Sono in salute, sarà una partita molto difficile per noi. Siamo consapevoli di avere una classifica importante, le motivazioni non devono mai mancare e affrontare una squadra come la Roma è un orgoglio: cercheremo di metterli in difficoltà. La cessione di Jorginho? La società ha fatto una scelta, tenendo presente una linea economica data dal presidente: era meglio fare una cessione a gennaio per dare solidità e mantenere degli impegni presi con tutti. Una società di calcio ha delle scadenze, nel riguardo di tutti i tesserati, ed è stata fatta la scelta di esseri solidi e puntuali. La scelta del presidente è quella di non avere conti in sospeso, per dare un futuro sicuro all'Hellas.Tutti noi avremmo voluto dare via il calciatore a giugno, ma le offerte non arrivano quando vogliamo. Mi farebbe ridere tornare a sentire vecchi discorsi nei confronti della società, fatti solo per metterne in discussione l'operato. Vorrei vedere l'entusiasmo delle ultime partite, la squadra ha dato tutto e dobbiamo affrontare ancora molte sfide, per questo dobbiamo essere motivati e continuare a sentire l'entusiasmo dei tifosi, grazie al quale abbiamo raggiunto ottimi risultati. Togliere degli alibi al gruppo per il mercato? Alibi non ce ne sono, dobbiamo ancora fare dei punti per raggiungere l'obiettivo e siamo nel nostro primo anno di Serie A. Vengo anch'io dalle categorie più basse, ed una volta arrivato in Serie A vuoi rimanerci a tutti costi. Il fatto di essere stati in Serie C deve essere la nostra forza, dobbiamo avere la rabbia di dimostrare che siamo da massima serie. Cirigliano? Per me può fare molto meglio, tornava in campo dopo più di un mese ed è un ragazzo che ha forti motivazioni. Non facciamo paragoni con Jorginho, lui ormai è al Napoli e noi gli facciamo i migliori auguri. L'errore di Gonzalez? Non è da giudicare, ha giocato una buona partita. E' un ragazzo emotivo, ha pagato l'inizio complicato e vorrebbe entrare nel cuore dei tifosi. Ha fatto sempre delle buone partite, secondo me è una questione più mentale che tecnica, sta a lui capire di essere in grado di non commettere errori".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
11:56 | 21/01
Milan, Sogliano sempre più vicino
Sarà lui l'erede di Braida?
CALCIOMERCATO SERIE A MILAN VERONA - Se ne parla ormai da mesi in ambiente Milan, chi sarà il successore di Ariedo Braida? I bene informati sono pronti a scommettere su Sean Sogliano, attuale ds del Verona dove ha svolto un ottimo lavoro. Il suo nome pare l'unico in grado di mettere d'accordo Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, profilo giovane ed elegante ed occhio finissimo.
GALLIANI-SETTI - Lo stesso AD rossonero, come ricorda oggi Il Corriere di Verona, nel post partita di Milan-Verona ha lasciato intendere, parlando tra le righe come è solito fare, che a fine stagione l'ipotesi Sogliano non sia affatto campata in aria. Sull'altra sponda, il presidente Setti, al riguardo, con un «ci confronteremo a fine stagione» riferito al suo ds, non ha di certo smentito, anzi.
by Massimiliano Iacobelli
FONTE: CalcioNews24.com
20.01.2014
Sogliano a casa Milan per ora... di passaggio
Galliani ha dribblato le domande insidiose sul nuovo diesse rossonero. Ma ormai la scelta è stata fatta
MILANO. Luci a San Siro. Presto saranno familiari a Sean Sogliano. L'uomo scelto dal Milan per un nuovo rilancio. Predestinato. Lo voleva Adriano Galliani. Pure Barbara Berlusconi pare si sia convinta che il direttore sportivo sia l'uomo giusto per ridare vigoria al Diavolo. Tanto si è detto. Poi è calato il silenzio. Il Milan, però, ha scelto. Sogliano pare aver battuto ogni concorrenza. E a giugno, salvo clamorose sorprese, tornerà nel club che ha già visto protagonista in passato il padre Riccardo. Low profile. Questo piace di Sogliano. Uno che è partito dal basso e che non ha mai chiesto sconti alla vita.
A Varese ha realizzato il suo primo grande capolavoro. Portando i biancorossi alle soglie della serie A. Mentre a Palermo non ha avuto il tempo e lo spazio necessari per imporsi fino in fondo. Sean ha 42 anni, ma sembra essere da una vita nel mondo del calcio dei direttori. Che comprano, vendono. E meno sbagliano più sono bravi. Sean? Navigato. Più navigato del più navigato dei marinai. Lupo di mare e di terra. La sfida di San Siro tra il Milan e il "suo" Verona gli avrà regalato probabilmente strane sensazioni. A cavallo tra passato, presente e futuro. Che poi, giugno è dietro l'angolo. E per lui inizieranno magari altri sospiri. Di Champions. Ma questa è un'altra storia. Ne ha parlato anche Adriano Galliani. Gli hanno chiesto di Sogliano e lui, col solito sorriso "alla Galliani" ha risposto ni. Ha dribblato, non ha detto di no. "Sogliano?" ha sorriso. "E' un dirigente di un'altra squadra e voi sapete che i dirigenti non possono cambiare maglia durante la stagione...".
Intanto, il presente dice che Sogliano ha rapito il cuore rossonero grazie a scelte oculate sul campo. Quelle che hanno fatto grande il Verona di Mandorlini e Setti. Toni, per esempio. Rinato a Verona. Carta d'identità rinfrescata, tanti gol. E peccato che un attacco febbrile lo abbia messo alla porta ieri sera. E poi c'è Juan Iturbe. Un perfetto sconosciuto al calcio italiano. Buone referenze certo. Ma quando metti piede in serie A per la prima volta, non sai mai quello che può accadere. E lì Sean c'ha visto ancora giusto. Dimenticato qualcuno? Beh, sì: Jorginho. Andato al Napoli per cinque milioni. Altri cinque il Verona li porterà a casa a fine stagione. Ma potrebbero essere anche di più nel caso "Giorgio" faccia scintille con la maglia azzurra.
Dunque, facciamo due conti. Il Verona prende dieci milioni da Jorginho, riscatta Iturbe e ne guadagna come minimo altri cinque per la sua cessione. La permanenza in serie A vale un'altra valangata di soldi dai diritti televisivi. Sogliano saluta tra gli applausi del pubblico festante, garantendo tranquilla sopravvivenza all'Hellas, un tesoretto di circa 15 milioni e magari pure qualche colpo d'addio. Come non innamorarsi di uno così. Elegante, spontaneo, intuitivo. Il Verona in campo. San Siro tutto intorno. La nuova casa di Sean. Diavolo di un Sogliano.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
EDITORIALE
Pagellone di fine anno: i voti ai 20 Direttori Sportivi italiani
Nato ad Avellino il 30-09-1983 vive a Milano dal 2005. Per 9 anni caporedattore Calcio e volto principale della testata "Sportitalia". Dal 2007 dirige Tuttomercatoweb. Organizzatore e conduttore dei Gran Galà del Calcio AIC 2011 e 2012
30.12.2013 00.00 di Michele Criscitiello Twitter: @MCriscitiello
Non poteva mancare, tra un panettone e un torrone, il Pagellone del 2013 dei Direttori Sportivi di serie A. Passano sotto il nostro controllo a fine mercato e a fine anno. In molti ti ringraziano, gli altri si offendono, altri ancora fanno finta di non aver letto ma c'è una certezza: tutti leggono e tutti commentano. Siamo contenti che, in questi anni, abbiamo reso Tuttomercatoweb il "Vangelo" del calciomercato italiano. Te ne accorgi nel bene, dai numeri audiweb, ma soprattutto dal male quando ti chiamano incazzati perché ... "l'ha scritto Tuttomercatoweb" e invece era solo una notizia di colleghi riportata come rassegna stampa sul nostro sito. A fine anno è tempo di ringraziamenti, lo faccio in dieci secondi. Il primo grazie ai lettori che hanno consentito a Tmw di diventare la prima testata giornalistica di calciomercato, facendo tre-quattro giri intorno ai competitors. Un grazie all'editore, tra i pochi con la E maiuscola, in un mondo (l'informazione) di improvvisati. L'ultimo e più sentito grazie alla mia redazione che ogni giorno mette l'anima per arrivare prima degli altri sulla notizia di calciomercato. Stop! Passiamo ai voti...
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Hellas Verona, Sean Sogliano Voto 7
Il vero Re del mercato, la vera sorpresa. Silenzioso, lavora, ha occhio e gestisce bene lo spogliatoio. Non è un caso che il Milan lo segua per il dopo Galliani. Conosce i calciatori di tutto il mondo e ha appreso dal padre le tecniche principali del calciomercato. Un plauso a Zamparini per averlo buttato dalla finestra dopo pochi mesi. Attenzione: Sean è bravo ma corre un rischio, quello di dover pensare a troppe squadre. Pensi al Verona e faccia fare lo Spezia a chi è pagato per fare lo Spezia. Si metterebbe contro tanti colleghi e Presidenti se volesse tenere più piedi in una sola scarpa.
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FONTE: TuttoMercatoWeb.com
21.12.2013
«Cessioni a gennaio solo se l'offerta sarà irrinunciabile»
SEAN SOGLIANO
L'uomo del monte non dice nulla. Ancora. Fedele ad un ermetismo che gli ha permesso di piazzare grandi colpi e di costruire un grande Verona. Sean Sogliano vede arrivare microfoni che scottano. Tutti vogliono sapere del suo futuro. Indiavolato? Ancora no. Solo Hellas per il momento.
Sogliano, arriva gennaio, il suo mese...
«La risposta è scontata: da lunedì si parla di altro. Ma oggi dobbiamo restare concentrati sulla partita di domenica, visto che affronteremo una squadra che dispone di giocatori di ottimo livello e che avrà tutta la voglia di venire a Verona a fare risultato».
Da ex calciatore: avrebbe maggiore difficoltà a marcare Toni o Klose? I due sono stati insieme al Bayern Monaco e si ritroveranno di fronte al Bentegodi
«Penso sarebbe una giornata dura. Klose è un grande giocatore, importante per la Lazio. Toni per noi è fondamentale. Lo considero un top player per l'Hellas. Mi è capitato di marcarlo quando era un po' più giovane. So cosa vuol dire giocarci contro. Magari lui dirà il contrario, ma quando l'ho marcato io, non mi ha fatto gol. Battute a parte, sono due giocatori difficili da marcare».
Un passo indietro. Quanto servirà il mercato di riparazione al Verona?
«Gennaio è mercato particolare. C'è da migliorare o da sistemare giocatori che hanno giocato poco. Anche noi siamo migliorabili. Poi, dopo, bisogna sapere cosa possiamo fare noi e a quale mercato potremo partecipare. Di sicuro non è giusto cambiare tanto per cambiare visto che questo Verona sta facendo punti, e il rendimento è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Di sicuro, ad ogni partita mi aspetto risposte dai giocatori che scendono in campo. Per me anche la partita di domenica deve dare delle risposte, sapendo che ci aspetta un impegno molto difficile».
Se Setti le dicesse: spendiamo ma abbiamo una sola carta da giocare per un nuovo titolare. Dove la spenderebbe questa carta?
«Difficile dare una risposta. E normale che in questo momento abbiamo preso diversi gol. Ma non solo per problemi legati ai singoli. Credo sia giusto parlare di equilibri. Quest'anno la squadra ha dimostrato di avere ripartenze importanti e qualità superiori a quelle dell'anno scorso. In B avevamo avuto la miglior difesa, e nonostante in avanti avessimo un Cacia capace di segnare tanti gol, non davamo l'impressione di essere pericolosi come lo possiamo essere oggi. Forse la difesa, oggi, subisce qualche gol in più perchè centrocampo e attacco hanno grande proiezione nella ripartenza. I numeri restano importanti. Un difensore lo valuteremo. Ma sono tutti discorsi che andremo a prendere in considerazione dopo Natale».
Tempo di rinnovi. Si parla di Hallfredsson e Cacia. Qual è la loro situazione?
«A gennaio prenderemo delle decisioni in maniera molto serena. Siamo tranquilli e sappiamo come comportarci. Oggi non serve avere segnali. Non conta ora, ma a gennaio».
È Jorginho il giocatore più richiesto?
«Ripeto: a gennaio il mercato è particolare. Valuteremo la possibilità di dare seguito a cessione di giocatori solo nel caso ci vengano sottoposte offerte irrinunciabili. Che al momento non sono contemplate. Mai dire mai nella vita e nel calcio. Il mercato è molto lungo. Ma in questo momento non ci sono trattative avviate in questo senso».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
20 dicembre 2012 - Sean Sogliano |
Sogliano: "Concentrati soltanto sulla Lazio" / VIDEO
Postata il 20/12/2013 alle ore 17:05
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le principali dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, rilasciate al "media event - Natale gialloblù" presso il ristorante Hellas Kitchen: "Il mercato? Se ne parlerà da lunedì, prima abbiamo una partita difficilissima da giocare, contro una squadra con grandi giocatori che ha tanta voglia di tornare nelle posizioni per la quale è stata costruita. Non solo questo, ma vorranno venire a fare risultato. Noi dobbiamo stare tranquilli e concentrati, bisogna pensare soltanto alla sfida contro la Lazio. Di sicuro questa di gennaio sarà la sessione più complicata, perché basta poco per migliorare o peggiorare in maniera significativa una squadra e tutte agiscono per dare una svolta positiva alla stagione. Di sicuro non cambieremo tanto per cambiare. Il reparto che può apparire più debole è forse la difesa, ma i gol che subiamo sono anche dovuti al tipo di gioco che facciamo. Abbiamo grande velocità e pericolosità nelle ripartenze, mettiamo in crisi tante difese ma questo ci impone di scoprirci e prendere qualche gol in più. Ad ogni modo non mi scucirò, ad oggi non mi interessa parlare di mercato, valuteremo entrate e uscite a tempo debito. Più difficile marcare Toni o Klose? Per un difensore sarebbe una giornata dura in entrambi i casi... Klose è un grande giocatore, per la Lazio è importante. Toni è fondamentale per noi ed è un grande giocatore. Dovremo stare attenti".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
12.12.2013
Sogliano: «Il Milan? nessun contatto»
Il presente è solo Hellas. Il suo nome viene accostato quotidianamente al Milan, l'uomo che potrebbe mettere d'accordo il vecchio e il nuovo, Adriano Galliani e Barbara Berlusconi ma il diesse gialloblù scende in campo per allontanare dubbi e sospetti. «Non sono bugiardo - ammette - quando apro i giornali leggo con piacere che una società importante come il Milan mi sta cercando ma il mio presente è qua».
Perchè tutte queste voci?
«Non lo so. In questo momento c'è solo il Verona, non ho nemmeno bisogno di specificarlo, è la normalità. E non ho bisogno di dimostrare nulla. Non dico che lavoro 24 ore su 24 perchè ogni tanto dormo ma quando sono sveglio penso solo all'Hellas, al bene di questa società e di questa squadra. Dopo la sconfitta con la Sampdoria, in Coppa Italia, solo per fare un esempio, sono rimasto con la squadra in ritiro, sono stato con il mister fino alle due di notte per parlare con mister Mandorlini, per studiare la situazione, per capire che cosa si poteva fare per affrontare nel miglior modo possibile la sfida con l'Atalanta. Questa è la mia risposta a quelli che mi vedono già lontano da qua».
Il futuro?
«Nessuno sa che cosa succederà. E non lo so neanch'io. faremo chiarezza alla fine del campionato insieme al presidente del Verona. L'anno scorso abbiamo fatto la stessa cosa anche se avevamo appena vinto il campionato. Ci siederemo intorno a un tavolo, a bocce ferme, parleremo del mio futuro e di quello del Verona. Un progetto che stiamo seguendo da un anno e mezzo, per questo ora c'è solo il presente, il presente si chiama Catania».
Che partita sarà?
«Dobbiamo andare in Sicilia per portare a casa punti. Ora la mia attenzione è solo alla sfida con il Catania, la mia e quella di tutta la squadra. Loro sono all'ultima spiaggia, ci aspettano per rilanciarsi, noi non dobbiamo diventare le vittime sacrificali. Loro hanno bisogno di punti, ne abbiamo anche noi. Finora abbiamo fatto molto bene ma dobbiamo continuare così, non siamo nella condizione di mollare la presa».
Ma queste voci non rafforzano l'Hellas...
«Non c'è nulla di concreto. Parliamo di idee, di voci, di gossip. Ho parlato con il presidente Setti di questa situazione, lui sa tutto. Se non lavorassi solo per il Verona potrei indebolire la società o portare turbative nella squadra. Non è così. Non cambio il mio modo di lavorare perchè circolano queste voci. A obiettivo raggiunto parlerò con il presidente, faremo il punto sul nostro futuro. Adesso penso solo al presente. Anche perchè l'Hellas non è un momento di passaggio ma una certezza».
Setti ha detto che Sogliano non andarà via...
«Quando sono venuto a Verona ho lasciato qualche proposta importante, anche da società di Serie A. Dopo l'esperienza a Palermo avevo la necessità e il desiderio di lavorare in una società importanti anche in condizioni difficili, volevo legare la mia carriera a una piazza ambiziosa, a una società che voleva arrivare in alto con un progetto serio»
Il patron gialloblù ha detto che l'ha salvato due volte...
«Sì, perchè avevo già firmato con il Genoa e mi ha portato a Verona. Il presidente scherza sempre ma la mia fortuna è stata proprio quella di aver trovato una persona come Setti, molto chiaro, molto trasparente. C'è una linea da seguire e so che posso lavorare senza pressioni. Ovviamente vengo considerato dai risultati ma questo è giusto»
L'interesse del Milan per Sogliano è anche un premio al lavoro fatto per il Verona
«Parlare del diesse del Verona, o del mister, o di un giocatore in ottica Milan vuol dire che le scelte fatte dal presidente dell'Hellas sono state giuste, vuol dire che ha voluto persone preparate che hanno lavorato con grande passione e professionalità per il Verona».
Sogliano è indispensabile per l'Hellas?
«Qua non c'è nessuno di insostituibile. Tutti siamo importanti ma prima di tutto deve venire il Verona, la storia gialloblù conferma questa filosofia»
Nessun contatto con il MIlan?
«Non ho mai parlato con la soscietà o con i dirigenti rossoneri. Poi è normale che se parli con un procuratore, l'amico degli amici, un giornalista e tutti dicono che l'interesse c'è vuol dire che qualcosa c'è sotto. Se mi chiama Galliani? Cosa dico? Nessun problema, non mi chiamerà Galliani perchè siamo in mezzo alla stagione e sa che sto lavorando per l'Hellas».
FONTE: LArena.it
Sean Sogliano sulle voci che lo danno al MILAN... |
Sogliano: "Penso al presente e al Catania" / VIDEO
Postata il 11/12/2013 alle ore 15:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le principali dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, rilasciate sotto la sede di via Belgio in vista della sfida Catania-Hellas Verona: "Sinceramente leggere dell'interessamento da parte di una società come il Milan non può che far piacere, vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto. Io non sono un bugiardo, non posso negarlo. Questo però non cambia la mia situazione, io sono concentrato esclusivamente sul presente e sulla sfida di Catania, non dobbiamo sottovalutare una partita molto complicata. Poi a fine stagione mi siederò al tavolo e parlerò con il presidente, come ho fatto l'anno scorso. I contatti con il Milan? Non ho ricevuto nessuna chiamata e credo che non ne arriveranno, perché tutti sanno benissimo che in questo momento la mia testa e il mio tempo sono solo per il Verona. La nostra squadra è sorprendente? Possiamo continuare a far bene solo se scendiamo in campo con la stessa determinazione vista con l'Atalanta. L'esempio è stato Cirigliano che con lo zigomo rotto è rimasto in panchina a sostenere i compagni".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Milan, Braida prosegue i contatti per la risoluzione del contratto
10.12.2013 13.16 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
La prossima settimana sarà importante per il futuro del Milan. Lo sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport che scrive come il direttore sportivo Ariedo Braida che prosegue i contatti per la risoluzione consensuale del rapporto con club rossonero. Dopo ventotto anni, l'addio è vicino ed all'orizzonte c'è sempre la candidatura di Sean Sogliano, ora uomo mercato dell'Hellas Verona e legato agli scaligeri ancora da due anni di contratto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
04.12.2013
Sogliano mette d'accordo Galliani e Lady B
Supera la concorrenza di Leonardi e Bigon junior ma Setti è molto tranquillo «Lui non si muove da qui»
Il Diavolo pare faccia davvero sul serio. Per il nuovo Milan, diviso a metà tra la rampolla Barbara Berlusconi e l'uomo di fiducia del presidente, Adriano Galliani, pare ci sia spazio per Sean Sogliano. Un «rumors» prima. Una notizia passata e ripassata oggi. Sean sembra avere proprio le «physique du role». L'uomo giusto per il Milan della nuova generazione berlusconiana.
Appeal e competenza. Il giusto pedigree, la giusta fame. Le giuste credenziali. E il Verona a fargli da ideale cassa di risonanza. Ormai si parla con insistenza di questa possibilità. Non subito, naturalmente. Ma a termine della stagione in corso.
Anche se, va detto, Sogliano, è legato per un altro anno al club di Maurizio Setti. Galliani e Lady Barbara avranno a breve un incontro che dovrebbe portare calma piatta in casa rossonera. E il «vis a vis» potrebbe anche servire a delinare le strategie, comuni, per il futuro immediato. Per il nuovo assetto tecnico era stato speso il nome di Paolo Maldini, un campionissimo rossonero. Piace a Lady B, un po' meno, pare, a Galliani (che non ha comunque preclusioni), che preferirebbe affidarsi esclusivamente ad un direttore sportivo rampante, dotato già di buona conoscenza del campo sul quale attivarsi e agire.
Nel lotto di nomi, quello di Sogliano pare avere superato di gran lunga Pietro Leonardi del Parma e Riccardo Bigon del Napoli. Certo, a oggi non c'è nessuna trattativa. Ma in casa rossonera, presto, potrebbero avere le idee molto chiare. E Sean Sogliano, negli ultimi anni, ha dimostrato di saper lavorare molto bene. Testimonianza ne è la sua esperienza a Verona. Un successo dietro l'altro. La promozione dalla serie cadetta e il mercato frizzante di quest'estate devono avere convinto una volta di più Galliani a puntare su di lui. Dunque, per Sean potrebbero spalancarsi le porte di un grande club che pare prepararsi per una svolta epocale.
Presto Barbara Berlusconi e Galliani parleranno del futuro della società rossonera. E il nodo legato al ruolo di nuovo direttore sportivo potrebbe mandare subito in copertina Sogliano. Esistono fisiologici tempi tecnici. Neanche troppo lunghi. a dire il vero. Presto si saprà. Il presidente Maurizio Setti ha allontanato tutte le nuoivole. «Lui fa parte del progetto - ha detto - non si muove da qui».Ma Sogliano piace per la capacità di pescare all'estero giocatore da trasformare in scommesse vincenti. In Sud America ha trovato il nuovo oro. Vaso di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro. E dove non arriva il blasone, arriva la strategia di un uomo che ha imparato a muoversi veloce nell'ombra. Iturbe è uno dei suoi tanti colpi a sensazione. Il Milan, presto, potrebbe volerlo tutto per se. Non Iturbe, ma Sean.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
EDITORIALE
Sean Sogliano, il vero talento di casa Hellas
21.11.2013 00:00 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Fonte: Michele Zomer
La finora magistrale gestione del giovane Jorginho, che molti avrebbero ceduto in estate e qualcun altro per il fisico minuto non avrebbe riproposto in A. Il coraggio nel puntare su un vecchietto di nome Luca Toni quando tanti lo consideravano già in pensione anticipata. La fermezza nel portare a Verona Nikolay Mihaylov senza accantonare a priori il veterano gialloblù Rafael. La riconferma dell'ossatura della B e le grandi operazioni in chiave futura. Chiaro il riferimento a Ezequiel Cirgliano ed al talentoso Juan Manuel Iturbe. Il prestito di Romulo, passato sotto traccia, rivelatosi poi rinforzo sensazionale per la mediana gialloblù. Senza dimenticare il più che ottimo lavoro nella gestione dei suoi uomini sul fronte cessioni.
Queste alcune delle grandi operazioni firmate Sean Sogliano, uomo del mercato gialloblù. Un mercato frutto di una programmazione che parte da lontano, ancor prima dell'ufficialità della presidenza Setti. L'attuale numero uno dell'Hellas aveva già individuato nella persona di Sogliano, dirigente stimato conosciuto da molti, ma sul quale avrebbero puntato in pochi, il suo fido collaboratore. Maurizio Setti, da grande imprenditore di successo, può dire ancora una volta di aver azzeccato la mossa. La rinascita sportiva dell'Hellas Verona passa senza alcun dubbio dall'abilità gestionale di Sogliano. Uomo determinato, grintoso, motivato e sempre in movimento per ottenere il meglio dalla sua immensa mole di lavoro.
Un vero “outsider”. L'outsider del mercato. Quell'outsider che chiedeva di essere ai suoi nella rincorsa alla A nei momenti difficili della B. Un outsider che non ha di certo dimenticato da dove viene. Da un cammino fatto di sacrifici e duro lavoro. Da una lunga gavetta. Partita della grande scalata col Varese, condotto dall'Eccellenza alla Serie B. Passata dalla sfortunata apparizione a Palermo. Per tornare ad ottimi livelli col Verona. Dall'Eccellenza lombarda alla Serie A col Verona, dove per adesso pare aver trovato l'ambiente ideale. Un progetto su misura per l'outsider piemontese, figlio di Riccardo, già dirigente stimato in società blasonate del nostro calcio.
Ora l'outsider di Varese e del primo anno di Verona è maturato, trasformandosi in un vero e proprio talento, un po' come i giovani sui quali Sean ha avuto il coraggio di puntare e lanciare nel calcio dei big. Ora Sogliano, numero uno dei talenti gialloblù, è sul taccuino dei grandi club. Prima l'Inter, ora il Milan, domani chissà. Le voci sono già molte, ma una cosa è certa: Setti farà di tutto per mantenere a Verona uno degli artefici di questa splendida rinascita. I due si conoscono e si stimano. Sean sa come lavora Setti e viceversa. Fra loro c'è grande armonia. Perché cambiare in un momento di crescita globale su tutto il fronte societario?
Provare il grande salto o tentare la conferma togliendosi altre soddisfazioni in un ambiente familiare? Ebbene la risposta la conosceremo soltanto a fine stagione. Sogliano, a nostro avviso, potrebbe crescere ancora e rendere ancora più grande questo Verona. Un sogno. Una grande scommessa. Una sfida di colore gialloblù che tutto il popolo dell'Hellas si augura possa, ma soprattutto voglia, continuare ad affrontare...
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Sogliano: "Spirito di una squadra da salvezza" / VIDEO
Postata il 24/10/2013 alle ore 16:30
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le principali dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù in vista della sfida Inter-Hellas Verona, 9a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14 in programma sabato 26 ottobre (ore 20.45) allo stadio "Giuseppe Meazza": "Strano andare a San Siro davanti all'Inter in classifica, ma è una sensazione bellissima. Quello che stiamo passando è un ottimo momento, si sta parlando di noi in maniera positiva a livello nazionale e questo fa piacere alla società e a tutti i tifosi. Dobbiamo però mantenere i piedi per terra e pensare solo al nostro obiettivo, che resta la salvezza. La squadra ha tanta voglia di dimostrare qualcosa, ha fame, e per portare a casa punti da San Siro dovrà fare la partita della vita. Siamo sotto i riflettori, ma nel nostro modo di lavorare non è cambiato nulla: questa è la cosa più bella".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
24 ottobre 2013 - Sean Sogliano |
Hellas Verona: l'Inter punta Sogliano
HELLAS VERONA, SERIE A ottobre 18, 2013 , by Donato Boccadifuoco
È da poco nata ufficialmente la nuova era nerazzurra del presidente indonesiano Erik Tohir. Conseguentemente a questo nuovo insediamento sul trono dell’Inter, la nuova società è già all’opera per strutturare il nuovo organigramma con i relativi incarichi dirigenziali. Uno dei papabili candidati alla poltrona di prossimo direttore sportivo sarebbe l’attuale Ds dell’Hellas Verona, Sean Sogliano.
Il cosiddetto “calciomercato” non vive di soli giocatori; oltre ai canonici trasferimenti di calciatori infatti, le società mettono spesso nel mirino anche dirigenti sotto contratto con altre squadre. È proprio il caso dell’Inter che sta ufficialmente iniziando la caccia al nuovo direttore sportivo in vista di grandi cambiamenti previsti nel proprio assetto societario. Stando ad alcune indiscrezioni rivelate dal quotidiano “Il Tempo“, l’Inter avrebbe attualmente un occhio di riguardo per il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Sean Sogliano. Sarebbe lui al momento l’indiziato principale alla sostituzione dell’attuale Ds Pietro Ausilio. Il secondo nome sulla lista degli indiziati avrebbe come provenienza Roma e si tratterebbe di Walter Sabatini. Ovviamente è ancora presto per stabilire modi e tempi in cui verranno progressivamente cambiati molti dei componenti della dirigenza nerazzurra. Non si esclude inoltre che l’organigramma del biscione non venga cambiato fino al termine della stagione in corso.
FONTE: SempreCalcio.com
14.10.2013
«Solo lavoro, progetti e voglia di soffrire»
La soddisfazione di Sogliano per il momento positivo del Verona «Una settimana di relax, è normale Si volta pagina, pensiamo al Parma»
Sean Sogliano non ama le luci della ribalta. Viaggia a fari spenti, lontano dai riflettori. Lavora tanto e corre molto ma la domanica è sempre lì, in panchina. A fianco di Bordin e Nicolini, alle spalle di Andrea Mandorlini. Questo Verona che viaggia a mille è anche suo, la sosta del campionato è il momento giusto per far il punto della situazione, un bilancio dei primi mesi di A. «Se dicessi che non siamo contenti... sarei preso per pazzo - ammette il direttore sportivo dell'Hellas - invece ripeto ancora una volta che siamo felici. Dobbiamo vivere questo momento con grande serenità e con il giusto entusiasmo, consapevoli che siamo stati bravi. Sappiamo però che questo non è un miracolo, non ci sono miracoli nel mondo del pallone. Alla base di tutto c'è un progetto, tanto lavoro e la voglia di soffrire e stringere i denti. Non solo in campo ma anche nella stanza dei bottoni».
L'ENTUSIASMO. La vittoria di Bologna ha portato grande euforia in casa gialloblù, per una settimana il centro sportivo Paradiso di Peschiera si è trasformato in un grande set cinematografico, dopo undici anni l'Hellas è tornato in prima pagina. Sky, Mediaset e Rai hanno riscoperto un «fenomeno» mediatico. «Una piccola sbornia collettiva - ammette Sogliano - e tutto questo ci può stare. Diciamo che la sosta del campionato ha favorito questa situazione, un periodo di vacanza supplementare. Comunque quando arrivano i risultati si lavora bene e tutto questo è servito per smaltire le tossine accumulate in questa fase, per recuperare anche i giocatori infortunati, per dare la possibilità al gruppo di cementarsi ancora di più. Tutto in scioltezza, con leggerezza ma i patti sono chiari da oggi si volta pagina, domenica torna il campionato, arriva il Parma al Bentegodi e noi dobbiamo essere pronti. E su questo non ho dubbi, conoscendo il mister e i giocatori saremo sicuramente pronti».
LA MATRICOLA TERRIBILE. L'anno scorso, a un certo punto della stagione, Sogliano aveva chiesto alla squadra di giocare da outsider anche se tutti davano il Verona favorito per la salita dalla B alla A. Quest'anno l'Hellas è veramente un outsider in A ma la «matricola terribile» sta facendo grandi cose. Chi l'avrebbe mai detto all'inizio del torneo. «Abbiamo tredici punti dopo sette partite e abbiamo già incontrato tre corazzate come Roma, Juve e Milan - sottolinea Sogliano - alla presentazione dei calendari neanche un ottimista inguaribile poteva prevedere un cammino così importante. A dire il vero, però, non avevo fatto tabelle e non le faccio neppure adesso. Andiamo avanti per la nostra strada. Sempre da outsider. Con personalità, è ovvio, ma sempre umili, sempre uniti, sempre con il coltello tra i denti».
SEMPRE CALCIOMERCATO. Da più di un mese sono state chiuse le trattative ufficiali ma il mercato è sempre aperto, soprattutto in A. «Stiamo sempre alla finestra, mi sembra ovvio - ammette il diesse gialloblù - ma siamo convinti di aver costruito una buona formazione. Però, se servirà, a gennaio possiamo intervenire ancora sul mercato. Non diamo nulla per scontato, tutto si può migliorare. La filosofia da seguire? La solita. Arriva a Verona solo chi ci crede davvero, chi ha voglia di dare qualcosa in più. Anche in estate abbiamo ragionato così: da una parte giocatori che conoscono bene la categoria come Toni o Donati, dall'altra giovani di talento che possono diventare un valore aggiunto. Non solo Iturbe o Jorginho ma anche Longo e Sala, Cirigliano e Bianchetti. Senza dimenticare quelli che sono stati confermati, non sapevamo come avrebbero affrontato la A, molti di loro non c'erano mai stati ma ci davano grande fiducia per come avevano giocato in B. Hanno confermato di poter far bene anche in A e questo ci dà grande soddisfazione».
QUESTIONE DI FEELING. In campo era un uomo di fatica, doveva marcare sempre l'avversario più pericoloso. Da direttore sportivo ha smesso i panni del gladiatore e ha indossato quelli del diplomatico anche se, spesso e volentieri, sceglie il basso profilo. Ma l'Hellas è tornato al tavolo delle «grandi» e Sogliano è molto rispettato da Juve e Milan, Napoli e Inter. Una linea di condotta favorita anche dal presidente Setti, sempre in contatto con il diesse. «Ci sentiamo tre o quattro volte al giorno - racconta - il rapporto è chiaro, diretto. Lavoriamo da mattina a sera per il Verona. Ci confrontiamo su tutto, sui giocatori da prendere, sui budget a disposizione. Il presidente è sempre stato di parola. Avevo chiesto a Setti equilibrio, correttezza nei pagamenti, scadenze rispettate e lui ha mantenuto la promessa. Non solo per i tesserati ma anche per gli impiegati, per tutti quelli che lavorano per il Verona. Qui il clima è sereno, non ci sono musi lunghi e tutti lavorano bene. I risultati positivi nascono anche così. Sappiamo che questa è una stagione molto importante per l'Hellas e il nostro progetto segue due strade parallele: da una parte salvare questa categoria per dare continuità al Verona in Serie A, più passano gli anni e più la società diventa forte. Allo stesso tempo cercare di valorizzare il nostro patrimonio e, per quanto mi riguarda, questo va fatto inserendo in squadra giocatori, soprattutto giovani, in prospettiva».
QUA LA MANO. Dal patron al mister, Sogliano in più di un'occasione si è trasformato in cuscinetto ammortizzatore tra Setti e Mandorlini. «Il rapporto con Mandorlini è cresciuto nel tempo e si è rafforzato - ammette il diesse del Verona - d'altronde io ho sempre lavorato così e anche Mandorlini l'ha capito. C'è stima e rispetto, ha fatto un grande cambiamento, ha visto che la società può diventare un sostegno per l'allenatore non è un elemento esterno che può pugnalare il tecnico alle spalle. Non c'è mai stata una chiusura nei confronti dell'allenatore, ho sempre cercato un equilibrio, d'altronde non è necessario essere amici per far funzionare le cose. Il mio ruolo è questo, grande spirito di collaborazione ma devo anche gestire il tecnico, tutelarlo quando serve e metterlo sotto pressione quando c'è qualcosa che non va. Visti i risultati mi sembra che abbiamo centrato l'obiettivo e Mandorlini sta dimostrando di essere un allenatore molto preparato, in linea con le squadre di A che affrontiamo».
FACCIA A FACCIA. Un rapporto molto schietto anche con i giocatori che hanno un confronto praticamente quotidiano con il direttore. «Quando non sono impegnato con il mercato vivo il gruppo tutti i giorni - conclude Sogliano - seguo gli allenamenti, parlo con i tecnici, cerco di cogliere tutte le sensazioni. Quando serve cerco di intervenire, affronto il problema e non lo evito. Ho grande attenzione soprattutto per quelli che non giocano, alla fine loro possono diventare più importanti di quelli che scendono in campo regolarmente».
Luca Mantovani
14.10.2013
«Iturbe? Dovranno trattare con noi...»
Ha convinto giovani talenti e vecchi leoni. Con la forza delle idee e di un progetto che deve decollare. L'Hellas targato Sogliano è il giusto mix tra la voglia di emergere dei baby che hanno sposato la causa gialloblù e i veterani che hanno deciso di rimettersi in gioco in riva all'Adige. In vetrina sono già finiti Iturbe e Jorginho ma il diesse sa che può contare anche sugli altri ragazzi che ha messo a disposizione di mister Mandorlini. «Iturbe l'ho seguito tanto e speravo di portarlo all'Hellas - racconta - l'abbiamo avuto in prestito e già fissato il diritto di riscatto per una cifra che si aggira sui 12 milioni. Chiaro che si tratta di un investimento importante, solo alla fine della stagione potremo fare una valutazione reale del valore del giocatore. Ma andremo noi a trattare con il Porto, proprietario del cartellino, e chi vuole Iturbe dovrà parlare con il Verona».
Un discorso che vale anche per Ezequiel Cirigliano. Anche se le cifre sono diverse. «Lui è del River - spiega Sogliano - con un diritto di riscatto intorno ai due milioni e mezzo di euro. Non gioca con continuità ma si allena bene e tra poco verrà il suo momento. D'altronde ha la strada sbarrata da Donati, Romulo e Jorginho, giocatori che stanno facendo molto bene».
A proposito di Jorginho, non mancano le richieste per il regista gialloblù. «Credetemi, tante informazioni ma nessuno ha messo una proposta nero su bianco - spiega il diesse - ma lui sta facendo veramente molto bene e abbiamo fatto bene a tenerlo. Se fossimo rimasti in B dovevamo cederlo ma in A abbiamo qualche soldo in più da gestire e anche Jorginho è stato valorizzato».
Grande fiducia anche per gli altri ragazzi. «Bianchetti è entrato in campo in due momenti delicati e un po' ha sofferto - sottolinea Sogliano - e forse ha pagato psicologicamente quelle dichiarazioni fatte durante il ritiro dell'Under 21. Un' ingenuità ma non facciamola pesare troppo. Deve trovare un po' di cattiveria in più ma può solo crescere anche perchè non vedo in giro tanti fenomeni tra i difensori. In crescita anche Albertazzi rispetto all'anno scorso. Ha l'aspetto da piccolo lord, da golfista, ma quando va in campo si fa sentire, anche in allenamento».
Senza dimenticare Sala e Longo. «Finora non hanno trovato spazio ma hanno la fiducia della società e quella del mister - aggiunge - vedrete che anche loro si ritaglieranno un ruolo importante in questa rosa».
Giovani da crescere, giocatori più esperti da tutelare. «Puntavamo molto su Toni ma lui è andato oltre ogni aspettativa - ammette Sogliano - anche Donati si è integrato nel gruppo e ha portato esperienza. Marques? Cercavamo un difensore esperto, pronto per una piazza calda, in linea con i nostri parametri economici e tecnici. Lui è l'uomo giusto, per il ruolo che ha deve imparare meglio l'italiano ma siamo sulla strada giusto».
L'esplosione di Rafael ha relegato Mihaylov in panchina. «Lui voleva l'Italia - conclude - e sapeva che noi avevamo già Rafael. Volevamo partire con due portieri forti. Nessun problema».
03.10.2013
Ecco Sean parla con tutti, decide da solo
E se Sean Sogliano fosse a capo del Pdl o del Pd? La domanda, un po' grottesca e perchè no anche un po' suggestiva, ci sorge spontanea vedendo quel che sta accadendo in Parlamento e fuori dallo stesso, ovvero in quelle che una volta si chiamavano le segreterie dei Partiti e ora invece si riducono a incontri in Palazzi dell'anacronistica Roma oppure in camper, siti internet e dibattiti televisivi orfani però della signorilità di Zatterin e dei contenuti dei suoi partecipanti. Eppure, se non fosse per la grave crisi, si potrebbe scherzare a cuor leggero e paragonare il «carozzone» della politica difficilmente controllabile dal consumato Presidente Napolitano a una specie di «Processo del Lunedì» di biscardiana memoria. Ecco che il nostro nuovo eroe, Sean Luca Sogliano appunto, potrebbe davvero essere uomo di grande equilibrio in uno schieramento, piuttosto che in un altro.
Perchè il diesse del Verona è uomo professionalmente preparato. Lui avrebbe tenuto a bada i vecchi saggi del Pd, caricature del passato, l'incalzante «scamiciato» Sindaco Renzi, votato al rinnovamento estremo ed avrebbe ascoltato Civati, perchè tutti vanno ascoltati. Nel Pdl - c'è ancora? - avrebbe arginato Berlusconi parlandogli del Milan che deve rinnovarsi e avrebbe calmato con uno sfanalio dei suoi occhi alla Diabolik quel falco della Santanchè. Insomma Sean avrebbe tolto la bandiera degli scout a Lupi e invitato Alfano ad essere più arbitro, che assistente di porta. Da dove nasce questa stima politica direte voi per Sean Sogliano? Prima di tutto dal fatto che con lui il Verona tecnicamente è diventato una società seria e poi perchè non esiste in Italia settore più politicizzato del calcio. A dir la verità anche nel pallone esistono Pd e Pdl e gli altri si devono accontentare delle briciole, però il Verona di Sogliano può dire la sua. Inanzitutto le sue intuizioni. Una squadra espressa e magari con qualche giocatore che ha toppato l'anno scorso, ma pronta per il salto in serie A e poi la buona campagna acquisti di quest'anno, dove le scommesse sono state limitate e la gente di rendimento affidata alle cure di Mandolrini.
Sogliano ha pescato Gonzalez, Romulo, Iturbe e Toni, mentre Cirigliano per il momento deve districarsi nel traffico della metacampo gialloblù. Scusate se è poco. Ha scartato Yepes per la difesa e nello stesso periodo ha portato in gialloblù Toni. L'ex viola è per il Verona quello che è stato Mario Gomez per il Bayern. Al di là delle capacità tecniche del «piccolo» Sogliano, Sean ha saputo compattare un ambiente che stava smarrendo la sua missione politica. Al Congresso di Novara dopo le batoste in Veneto con Vicenza e Padova, ha saputo prendere tempo e, nonostante i tanti «falchi», ha saputo proteggere il Governo fatto di larghe intese anche in casa dell'Hellas. Prima delle vacanze ha fatto votare la Finanziaria senza troppi scossoni e anche il bravo Mandorlini è diventato più riflessivo. Nell'era dell'omologazione totale, delle amicizie e del verbalismo di presenza, meno male che c'è ancora qualcuno che guarda ai contenuti, ai risultati.
Questo è Sean Sogliano che ascolta tutti, ma poi decide da solo. La pressione per lui è tanta, visto che vive anche la partita dalla panchina. Il suo merito principale è quello di resistere alle insistenze dei procuratori, veri padroni in questa fase del gioco del calcio. Gestirne tanti e continuamente non è facile. Un po' come per Andrea Mandorlini fare le scelte, ma il mister ha dimostrato, come nel caso di Iturbe, che se un giovane è di valore lui lo butta dentro. Fu così per Jorginho due anni ed è stato lo stesso con Iturbe. Ci spiace per Cirigliano ma verrà anche il suo turno, un po' come per Renzi o per l'imminente scesa in campo di Tosi. Secondo noi su Sean Luca Sogliano ha già messo le mani Silvio Berlusconi, resta da capire se per il Milan o per Forza Italia. Entrambi, crediamo, ne hanno bisogno...
FONTE: LArena.it
Sogliano:"Iturbe? Continui con grande umiltà"
Postata il 30/09/2013 alle ore 22:55
VERONA - Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate in collegamento telefonico alle trasmissioni Vighini Show (TeleNuovo) e Lunedì nel pallone (TeleArena): "La classifica? Siamo contenti dei punti che abbiamo, questa partenza ci dà l'entusiasmo giusto per andare avanti, ma dobbiamo stare tranquilli perché il campionato è ancora molto lungo. In queste partite ho visto uno spirito di gruppo importante, fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo che resta la salvezza.
La trattativa per Iturbe? Rispetta la nostra linea societaria, compreso l'ingaggio. Poi io ho insistito tanto perché penso che il nostro campionato sia molto formativo per lui. Adesso tocca al ragazzo continuare a dimostrare umiltà e voglia di allenarsi al 100%. Il diritto di riscatto è a nostro favore, a fine stagione parleremo con il Porto per trovare la soluzione giusta in modo da far felici tutte le parti. La sua prestazione di ieri? Non è facile per un giocatore fare bene al Bentegodi, forse il fatto di aver già giocato nel River Plate può averlo aiutato a sopportare certe pressioni. Ha grandi doti, Verona può essere il suo trampolino di lancio ideale e lui ne è consapevole.
Jorginho in nazionale? Sarebbe una soddisfazione, però oggi spero rimanga un uomo importante per il Verona e se continua così sicuramente si toglierà tante soddisfazioni.
Bianchetti? Ha sbagliato a rilasciare l'intervista alla Gazzetta dello Sport e per questo ha pagato, anche se è stato messo in mezzo. E' un bravo ragazzo, secondo me ha qualità, poi gli errori li fanno tutti. Domenica ha sbagliato su Rinaudo, ma poi nel secondo tempo si è riscattato alla grande.
Cirigliano? È un ragazzo serio, gioca in un ruolo delicato e farà vedere quanto vale.
Toni? Non lo scopro certo io. Abbiamo deciso di prenderlo per l'atteggiamento che ha dimostrato, vuole sempre lottare. E' un esempio per i giovani, per come si allena sempre con umiltà.
Cacia e Longo? Daniele ha giocato 4 partite su 6, ha la nostra stima e quindi non vedo nessun problema. Riguardo Longo sono dispiaciuto non abbia ancora giocato. Quando è arrivato non era al 100% e adesso sta trovando la condizione migliore, poi avrà la sua occasione, l'importante è che continui a lottare come sta facendo.
Contratto Rafael? Ha un anno e probabilmente allungheremo di un altro anno.
Martinho? È in comproprietà con il Catania ma ha prolungato con noi per 4 anni. Cacia? E' in scadenza, noi abbiamo proposto un allungamento e stiamo trattando con serenità.
Hallfredsson? È nella stessa situazione di Cacia".
Ufficio Stampa
Sogliano: "Mercato? Giudicherà il campo" / VIDEO
Postata il 04/09/2013 alle ore 16:30
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le principali dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, rilasciate in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo acquisto Juan Manuel Iturbe: "Il calcio argentino è simile al nostro, ricco di grandi campioni e utile per la crescita dei giocatori. Iturbe è un ragazzo sveglio, con tante doti mentali e fisiche. In appena dieci minuti di allenamento ha già fatto vedere cosa può fare, anche per come sa stare nel gruppo. Ci sarà molto utile. Bianchetti? Se ha detto così è perché ha voglia di giocare, e questo è giusto, ma è ancora giovanissimo e deve sapere che la maglia da titolare ce la si conquistare con l'allenamento e l'impegno costante. Noi crediamo molto in lui e sappiamo che può dimostrare di essere un difensore di alto livello, ma può riuscirci solo con l'applicazione. Il mercato? Abbiamo cercato di puntare su un mix di giovani ed esperti, mantenendo i migliori dello scorso anno. Gli ingredienti ci sono, ora vediamo se il campo ci darà ragione".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
4 settembre 2013 - Sean Sogliano |
Mercato, Sogliano: «Avanti senza fretta»
L´INTERVENTO. Il direttore sportivo del Verona fa il punto della situazione. «Non mettiamo troppa pressione a Cirigliano». «Arriverà un altro attaccante, è un ruolo delicato Longo? Il ragazzo ci interessa ma è in ritiro con l´Inter Sapunaru deve sposare anche il progetto economico»
Tutti guardano verso di lui. Giovedì a Racines gli occhi di molti andavano più su Sean Sogliano che verso Mandorlini o Toni. Gioca lui adesso, in un contesto molto diverso da quello di un anno fa. Muoversi al livello più alto è come cercare di uscire da un labirinto, anche se le idee sono chiare come sempre.
«Il primo anno è il più difficile per una neopromossa, devi livellarti con squadre che magari già da anni hanno una base fatta di gente da Serie A. Noi invece abbiamo giocatori buoni, ma che vengono da un´altra categoria. Questa è la vera difficoltà. Per questo dobbiamo cercare di rimanere nella categoria con tutte le nostre forze, solo così avremo stabilità e crescita».
C´è un reparto da completare prima degli altri?
«Per ora solo lo staff tecnico è a regime, allargato anche. Tutti i reparti vanno completati o modificati. Non manca molto, ma qualcosa da fare c´è ancora. Vedremo, anche in base alle opportunità che ci propone il mercato».
Come sta ragionando per la punta centrale?
«Un altro attaccante arriverà, questo è sicuro. È un ruolo delicato, non è facile trovare un profilo che ti convince. Oppure puoi anche individuarlo senza che però sia alla tua portata. Giusto che si sappia anche questo, altrimenti vivremmo di sogni. Un altro lo prenderemo, ma deve convincerci davvero».
Longo?
«È una possibilità, il giocatore ci interessa ma adesso lui è in ritiro con l´Inter».
Più facile che l´attaccante arrivi negli ultimi giorni di mercato?
«Non è detto, in fondo le altre ad oggi non hanno concluso tante operazioni. Di contratti firmati non ce ne sono molti proprio perché il mercato è lungo. Bisogna avere pazienza, la fretta sarebbe una cattiva consigliera e ci costringerebbe a fare ciò che adesso non è alla nostra portata. Non dimentichiamoci però che oltre al mercato adesso c´è anche il lavoro di campo e la preparazione, ancora più importanti a mio modo di vedere. Quel che conta è che Mandorlini faccia un buon lavoro coi ragazzi. Anche le uscite sono un problema, dar via un giocatore è come fare un parto gemellare. È così per tutti comunque, comprese le categorie inferiori».
Quanto potrà darvi Cirigliano?
«Non dobbiamo addossargli troppe responsabilità, Ezequiel Cirigliano si inserisce in una squadra in cui a centrocampo delle certezze ci sono già. Teniamo conto che ha 21 anni, è molto giovane anche se in Sud America è uno dei profili più interessanti fra gli emergenti. Ha il vantaggio di aver giocato già partite importanti e di aver vissuto in un ambiente come quello del River toccato due anni fa da una retrocessione tragica. E quando sei costretto a vincere il campionato non è facile, noi ne sappiamo qualcosa. Ha confermato grande carattere. Dovrà mostrare anche in Italia quel che sa fare, ma con tranquillità».
La scelta di andare soprattutto su giocatori sudamericani è dettata dalle occasioni del mercato o dal loro proverbiale carattere. Lei ha sempre detto di volere una squadra da battaglia...
«Questo può essere anche un dato di fatto, i sudamericani hanno sempre fatto bene in Europa ed in Italia. Giocatori con certe doti però li trovi anche da noi, anche se rispetto all´estero l´Italia ha costi diversi a meno che tu non decida di portare avanti ragazzi giovani, così come stiamo cercando di fare il Verona. Di sicuro abbiamo bisogno di gente che sappia soffrire, che abbiano voglia di giocare ogni partita con la determinazione di chi deve meritare di valere la categoria».
Troppo lontano ancora il campionato per pensarci?
«La Serie A è fra più di un mese, adesso dobbiamo solo allenarci ed avere la giusta mentalità. Il campionato è molto difficile, dovremo lavorare più degli altri. Questa è la verità. Ho parlato col mister, dice che i ragazzi si stanno allenando bene. Belli concentrati, così come dev´essere in un momento come questo. La prima settimana ti dedichi più alla preparazione fisica, più avanti vedremo anche quello che inizierà a dire il campo».
Neto per adesso non si muove da Firenze...
«Il gradimento per Neto c´è, ma per il momento la trattativa nemmeno esiste. Lui ora è alla Fiorentina e la squadra toscana non vuole lasciarlo andar via, valuteremo intanto altri portieri».
A Sapunaru ci pensa ancora?
«Abbiamo la nostra linea e vogliamo mantenerla. Ogni giocatore è giusto che faccia le sue richieste, ma deve allinearsi ai nostri parametri. Se Sapunaru lo farà il discorso si può anche riaprire, altrimenti lo ringrazieremo ed andremo su un altro obiettivo. Magari con un certo rammarico, ma è importante in questi casi essere coerenti. Chi vuole indossare la maglia del Verona deve sposare il progetto tecnico e quello economico».
14.07.2013
Sogliano, che cosa cerca? «Uomini che hanno fame»
PARLA IL DIRETTORE SPORTIVO. Idee chiare e la voglia di metterle in pratica, a qualunque... ora
«Motivazioni e stimoli, questo fa la differenza, in B come in A. Mi spiace per chi è andato via, ma se ascolti il cuore li terresti tutti...»
Tanti dicono che il miglior acquisto del Verona sia stato proprio lui. Parla poco, Sean Sogliano preferisce agire. L'aspetta un compito duro, più sali di livello e più la faccenda diventa complicata. Il nuovo Verona è in costruzione, ma non è facile arrivare al dunque. La Serie A è un altro sport, non solo in campo. «È un mercato difficile, bisogna aver pazienza. In Serie B la squadra avresti potuto completarla anche in una settimana, in Serie A ora come ora ci sono giocatori a cui non puoi neanche avvicinarti», la premessa di Sogliano, anche ieri immerso in un lavoro profondo fra Italia e Argentina, fra operazioni da chiudere e trattative da portare avanti.
Non smette mai, neanche il sabato e la domenica. Non fa ferie da quando ha smesso di giocare, quando nove anni fa si tolse la maglietta dell'Ancona, l'ultima dopo quelle di Varese, Torino, Lucchese, Perugia, Napoli e Ravenna, dov'era l'allenatore in seconda era guarda caso Andrea Mandorlini. «Ho preferito essere un direttore sportivo giovane che un calciatore vecchio», ha sempre ribadito Sogliano, che le scarpe al chiodo le ha appese a 33 anni per piazzarsi subito dietro una scrivania nella sede del Varese, salito con lui dai dilettanti fino ai playoff per andare in Serie A. Ha già tutto in testa, anche per i tasselli che devono ancora mettere nero su bianco sul contratto. Gente da battaglia ma anche di talento. Italiani compresi.
«Fame e motivazioni dovranno fare la differenza. Vale per la Serie B, vale soprattutto per la Serie A», un altro dei tanti teoremi di Sogliano, in sede anche fino a notte fonda, a guardare l'orologio solo per capire il fuso orario col Sudamerica. La tela è problematica da tessere, ai piani alti del calcio bisogna muoversi con grande cautela e maestria. Senza guardarsi troppo indietro, riconoscenza a parte. «Nessuno toglierà mai certi meriti ai giocatori che sono stati finora con noi. Potessi ragionare col cuore li terrei tutti, ma non è possibile», ha ripetuto più volte chiaro e tondo Sogliano, coerente con le sue scelte e freddo il giusto per comportarsi come logica vuole.
Ci ha pensato lui a far brillare il marchio-Hellas così come meritava, specie in una stagione come questa. Difficile strappargli condizioni diverse dalle sue, il margine di manovra è molto ristretto. Giocatori e agenti l'hanno già provato direttamente sulla loro pelle. «La Serie A non è prerogativa di tutti, ma noi ce l'abbiamo e per di più in una piazza di valore come Verona», il pensiero di Sean, poco incline ad inseguire troppo a lungo questo e quello oppure a lasciarsi invischiare in aste infinite. Vestire la maglia dell'Hellas adesso è un privilegio da mettere sul piatto della bilancia, un punto d'arrivo a cui in pochi possono ambire. È sempre vicino alla squadra, fra mercato e allenamenti. Sempre in prima fila, al fianco di Mandorlini e a stretto contatto con Setti e Gardini. «Diventerà uno dei più bravi diesse d'Italia», l'opinione comune di tanti suoi colleghi. Probabilmente lo è già.
Alessandro De Pietro
24.06.2013
Filosofia Sogliano «Matri? Un sogno...»
L'INTERVENTO. Il diesse gialloblù è stato intervistato da Radio Rai. «Con Luca ho già parlato, se un campione come lui ha voglia di rimettersi in gioco, l´Hellas è la sua casa» In arrivo Sapunaru e Gonzalez per la difesa gialloblù
In tempi di mercato è meglio fissare subito dei confini. Altrimenti si rischia di andare fuori strada. E Sean Sogliano non è certo il tipo che lavora di fantasia. Quella è concessa tutt´al più ai presidenti. «Matri? È un sogno di Setti, che lo ritiene un attaccante molto forte. Occorre però tenere i piedi per terra e andare su altri obiettivi. Vogliamo formare un gruppo che abbia le motivazioni giuste per salvarsi, questo sarà il nostro scopo. Equivarrebbe ad uno scudetto e sarebbe una grande impresa», il punto di Sogliano nel corso di un´intervista che il diesse dell´Hellas ha concesso nel pomeriggio di ieri a Radio Rai, nel corso di Domenica Sport.
TONI ALTI. I pensieri sono altrove. A Luca Toni soprattutto. Non è un mistero, ma per arrivarci serve gestire la trattativa come si deve. Senza forzare. Vietato accelerare, almeno per il momento. «Con Luca abbiamo parlato, è un grande giocatore con un passato glorioso, ma bisogna conoscere bene le sue motivazioni visto che per noi sarà un campionato difficile. Se un campione come lui avrà la voglia giusta per rimettersi in gioco, sarà un calciatore importante anche per noi. Colgo l´occasione per fare a lui e alla sua compagna gli auguri per la nascita della figlia». Papà per la prima volta Toni, che in questi giorni ha occhi solo per Bianca e la compagna modella Marta Cecchetto, con cui forma da anni una delle coppie vip più solide in assoluto. Per qualche giorno il calcio può passare in secondo piano. Tutto normale. Toni è in scadenza con la Fiorentina, sul mercato, con qualche proposta più o meno definita da valutare. Quella del Verona lo convince e parecchio anche, a Sean Sogliano per adesso basta questo. Il resto verrà di conseguenza.
«RETROSCENA» MISTER. La voce di Sean è nitida anche quando la chiacchierata scivola su Mandorlini e quei giorni di attesa fra la promozione e la stretta di mano finale. Punti di domanda dipendenti da un´unica questione, la sottolineatura è precisissima: «I dubbi sulla riconferma c´erano, ma non erano fondati sulle capacità dell´allenatore. Abbiamo costruito una società strutturata, volevamo solo sapere se Mandorlini sarebbe stato disposto a lavorare ancora con una società come la nostra. Chiarito questo, con una fiducia reciproca, i dubbi sono spariti e abbiamo deciso di continuare insieme». Mandorlini ha un altro anno di contratto, sufficiente per le abitudini di Sogliano. «Ho sempre fatto accordi solo di stagione in stagione - ha sempre ribadito il braccio destro di Maurizio Setti -, era così con Sannino a Varese ed in generale credo sia comunque la linea migliore da seguire».
PRIMA LA SQUADRA. Parte del mercato del Verona è già stato svelato, le altre scelte non dipendono solo dall´Hellas. «Stiamo alla finestra ma è tutto bloccato ed anche le grandi squadre fanno fatica ad acquistare - continua il direttore sportivo del Verona -. Abbiamo le idee chiare, sappiamo cosa fare, ci saranno altri arrivi e punteremo molto sul collettivo». Concetto limpido, la squadra viene prima. Tutti importanti, nessuno indispensabile. Lavori in corso, questo è sicuro. Il Verona ha dato un´occhiata ieri sera a Diego Perez, svincolato come Toni, 85 presenze con la maglia dell´Uruguay e a segno nella goleada della Celeste a Tahiti in Confederations Cup. La sua avventura al Bologna è finita, l´Hellas lo sorveglia in attesa che a Roma decidano quel che sarà di Michael Bradley. Sogliano non è tanto distante però soprattutto da Cristian Sapunaru, difensore rumeno in scadenza che lascerà la Spagna dopo la retrocessione del suo Real Saragozza. Pezzo da novanta, cercato anche da Lazio e Fiorentina. Per Toni non manca molto, per Sapunaru neppure ma nemmeno per Alejandro Damian Gonzalez, capitano del Penarol. Gente di qualità, Sogliano è salito al piano di sopra.
FONTE: LArena.it
Sogliano: "Costruiamo un gruppo motivato"
Postata il 23/06/2013 alle ore 14:55
Il direttore sportivo gialloblù intervenuto alla trasmissione radiofonica "Domenica Sport": "La salvezza sarà il nostro obiettivo, sarebbe come vincere lo scudetto"
VERONA - Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, intervenuto alla trasmissione radiofonica "Domenica Sport" in onda su RadioRai e condotta dai giornalisti Filippo Corsini e Barbara Condorelli: "Riportare lo scudetto a Verona? Verona è diventata una leggenda grazie a quel traguardo raggiunto nell’84-85 e vive ancora di questa gioia. Oggi però abbiamo a che fare con un calcio diverso, ma il bello di questo sport è sognare. Un sogno è già stato realizzato: tornare in Serie A dopo undici anni, rialzandosi dalle macerie della Serie C. Questa è una maglia importante a cui i tifosi hanno sempre dimostrato attaccamento. Matri? E’ un sogno del presidente, che lo ritiene un attaccante molto forte. Occorre però tenere i piedi per terra e andare su altri obiettivi. Vogliamo formare un gruppo che abbia le motivazioni giuste per salvarsi, questo sarà il nostro obiettivo, che equivarrebbe ad uno scudetto e sarebbe una grande impresa. Toni? Con Luca abbiamo parlato, è un grande giocatore con un passato glorioso, ma bisogna conoscere bene le sue motivazioni visto che per noi sarà un campionato difficile. Se un campione come lui avrà la voglia giusta per rimettersi in gioco, sarà un calciatore importante anche per noi. Colgo l’occasione per fare a lui e alla sua compagna gli auguri per la nascita della figlia. Mandorlini? I dubbi sulla riconferma c’erano, ma non erano fondati sulle capacità dell’allenatore. Abbiamo costruito una società strutturata, e volevamo sapere se Mandorlini sarebbe stato disposto a lavorare ancora con una società come la nostra. Chiarito questo, con una fiducia reciproca, i dubbi sono spariti e abbiamo deciso di continuare insieme. Il mercato? Stiamo alla finestra, ma è un mercato bloccato dove anche le grandi squadre fanno fatica ad acquistare. Abbiamo le idee chiare, sappiamo cosa fare, ci saranno altri arrivi e punteremo molto sul collettivo”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
01.06.2013
«Sannino ? Il derby lo voglio mio»
Obiettivo salvezza, questo è chiaro, ma per arrivarci bisogna trovare subito il giusto equilibrio. “Troveremo squadra già strutturate – spiega Sogliano – non possiamo perdere tempo. Il passaggio dalla B alla A non si può gestire come quello tra la C e la B. Nel campionato cadetto una buona neopromossa può far bene perché l'entusiasmo regala sempre qualche stimolo in più. In A non è la stessa cosa. Bisogna avere un buon organico, lavorare bene e remare tutti nella stessa direzione. Saremo tutti in discussione, dai dirigenti alla squadra, passando per l'allenatore. Mandorlini lo sa, è uomo di calcio, e non c'è bisogno di ripeterlo mille volte”
UN ANNO DI MATRIMONIO. Non ci sarà neppure il prolungamento che si aspettava il mister gialloblù. Mandorlini aveva già firmato un accordo con Martinelli per restare al Verona fino a giugno del 2014, un'altra stagione sulla panchina gialloblù. “Ho sempre fatto così con i miei allenatori – aggiunge Sogliano – nel mondo del calcio un matrimonio non si tiene in piedi con accordi pluriennali. Il contratto si firma sul campo, partita dopo partita. Con i miei allenatori ho sempre fatto così. Non solo con Mandorlini. Anche perché quando ho firmato contratti pluriennali non sempre ho raggiunto l'obiettivo. E poi, se un allenatore firma un accordo pluriennale e, a fine campionato, vuole andarsene come mi devo comportare?”
IL DERBY CON SANNINO. Anche con Giuseppe Sannino, Sean Sogliano aveva firmato sempre contratti annuali. “Un allenatore che conosco molto bene, con lui abbiamo vinto tre campionati e questo mi sembra un buon biglietti da visita – conclude Sogliano – ma non abbiamo mai avuto accordi pluriennali. Bisogna non essere mai appagati, aver sempre fame. Sannino al Chievo? Sono contento per lui che resta ancora in A, se lo merita perché ha fatto tanta gavetta. Ma il derby è derby, so quanto ci tengono i tifosi e quanto c tiene la squadra, Sannino è un amico ma nel derby non c'è storia, andremo in campo per vincere”.
FONTE: LArena.it