#HellasWeeklyNews + - =
NAZIONALI GIALLOBLEUgrave;: Jackson TCHATCHOUA in possesso della doppia nazionalità belga e camerunense sceglie di indossare la maglia dei Leoni Indomabili (ActuCameroun.com).
FOLORUNSHO, DAWIDOWICZ, ŚWIDERSKI, SUSLOV e DUDA pre-convocati per le ultime amichevoli in vista dei prossimi campionati europei con le rispettive nazionali.
MARCO BARONI PREMIATO AL BRIGLIA D'ORO 2024 perché 'con dedizione, competenza e passione, ha guidato l'Hellas Verona a una salvezza memorabile nella stagione appena conclusa. Il suo lavoro instancabile e la sua capacità di infondere fiducia e determinazione alla squadra sono un esempio per tutti gli allenatori. Baroni ha dimostrato che, anche di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili, l'impegno e la perseveranza possono portare a risultati eccezionali. Il Verona, sotto la sua guida, ha mostrato resilienza, determinazione e uno spirito combattivo che hanno permesso di mantenere la squadra nella massima serie' (varie fonti).
HELLAS VERONA PRIMO nella classifica del valore della rosa comparato ai punti conquistati (dati Tranfermarkt analisi L'Arena); 'Minima spesa, massima resa' verrebbe da dire (finché funziona...).
#CALCIOMERCATO Tijjani NOSLIN, c'è anche la FIORENTINA! Torna di moda il nome di Ricardo MANGAS ma i 5 milioni chiesti dal VITÓRIA GUIMARÃES sono un ostacolo.
Il VERONA valuta il riscatto di VINAGRE dal WOLVERHAMPTON ma servono 4 milioni.
Panca HELLAS: SETTI non vorrebbe sborsare più di 700mila Euro/Stagione per l'allenatore con ZANETTI che al momento appare nettamente favorito su DONATI per essere il prossimo allenatore dell'HELLAS mentre DIONISI pare vicinissimo al PALERMO in B e 'Pippo' INZAGHI, 'pallino' del presidente, sembra ormai ormai tramontato definitivamente....
CENTONZE verso il rientro al NANTES.
Terminata la stagione in prestito al BARI in Serie B, l'attaccante classe 2003 NASTI rientrerà al MILAN ma piace anche al VERONA [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).
ORE DIFFICILI PER L'ANCONA a causa del mancato pagamento di parte degli stipendi da parte del patron Tony TIONG che metterebbe così il club adriatico a rischio iscrizione in Serie C: Cosa c'entra tutto questo col VERONA? Niente, non fosse che il magnate malese era quello indicato come imprenditore interessato al club scaligero con MARROCCU e FICCADENTI come intermediari...
DICONO + - =
L'ormai ex gialloblù JOSELITO spiega cos'è successo col VERONA al portale spagnolo 'El Desmarque' «Avevo diverse offerte, ma decisi di andare in Italia perché un agente mi fece fare una videochiamata con il ds del Verona. Contratto buono, avrei giocato con la Primavera con prospettiva di arrivare in Prima Squadra in poco tempo. Già il primo anno, dopo aver firmato l’accordo mi obbligarono a firmare con un agente italiano che aveva lavorato nella trattativa con quello spagnolo per portarmi al Verona. Io gli dissi di no perché non vedevo bene firmare con questa persona che non conoscevo e che mi aveva un po’ imbrogliato, non lo conoscevo bene…Poi ho firmato con lui e poco a poco l’ho conosciuto, sembrava una buona persona e mai avrei sospettato niente. Dopo il primo anno al Verona c’erano tanti club che mi volevano ma decisi di restare. Dovevo firmare un nuovo contratto, ma ero in Spagna e gli chiesi di mandarmelo per guardarlo, invece mi dissero che non era possibile. Mi convinsero ad andare lì, quando arrivai in ufficio le condizioni erano uguali, era un contratto federativo, in più ce n’era un altro che era un accordo privato tra me, il presidente e il mio agente. Dopo mi è arrivata la notizia che il mio agente era diventato il ds di un club di Serie C: un agente non può essere ds di una squadra professionistica, così chiuse l’agenzia e tutti i suoi assistiti rimasero liberi. Mi disse di firmare con un suo amico, ma non lo feci. Dopo un po’ di tempo iniziai a ricevere solo la metà dello stipendio, così andai a chiedere spiegazioni al club e mi dissero che nell’accordo privato c’era una clausola che diceva che in caso di separazione dall’agente avrei perso il 50%. Io avevo firmato un contratto di 2 anni più 2 e il mio agente aveva un documento in cui c’era scritto che ero io che avrei deciso se rinnovare o meno e anche un contratto con Adidas, ma quando dissi al mio agente che non avrei firmato col suo amico, lui mi privò di questi documenti. Il presidente decise di rinnovarmi il contratto per 2 anni. Con il mio avvocato abbiamo fatto una denuncia alla Fifa, ma ci hanno detto che prima dobbiamo aspettare la risposta della FIGC... Spero che questa situazione possa risolversi presto per tornare a giocare in Spagna» CalcioHellas.it
Tomáš SUSLOV dal ritiro della SLOVACCHIA in vista dell'europeo «Avevo bisogno di un cambiamento e appena arrivato a Verona avevo ‘fame’ di giocare. Il trasferimento mi ha sicuramente avvantaggiato e penso che il campionato italiano nel complesso mi si addica. Sono soddisfatto. Gli infortuni? È difficile per qualsiasi calciatore quando non sta bene e c’è molto rumore intorno a lui. Penso di essere stato forte mentalmente e ho sempre creduto che le cose sarebbero cambiate e che avrei fatto progressi. I tifosi gialloblù? Apprezzo davvero il fatto di aver ricevuto un tale affetto dai tifosi nella prima stagione. Cercherò sempre di dare il massimo per il club e gli sono grato per questo» CalcioHellas.it
Nanu GALDERISI ricorda a 'La Stampa' i tempi gialloblù «Il primo giorno di ritiro, a Cavalese, Bagnoli scrisse la formazione sulla lavagna e in attacco mise Jordan e Iorio: chiamai Boniperti e chiesi di andare ad Avellino, mi rispose di stare lì e avere fiducia. A Verona ho trascorso anni meravigliosi culminati nello scudetto quando in una squadra già forte furono innestati Briegel ed Elkjaer. Il tedesco lo conoscevamo bene, il danese no, così, saputo dell’acquisto, lo studiammo in tv all’Europeo: segnò a Jugoslavia e Belgio, scoprimmo un fenomeno. Eravamo un gruppo unito, ci divertivamo e ancora oggi siamo legatissimi. In quel campionato c’erano i migliori stranieri, ma il nostro calcio era bello: ci applaudivano anche fuori casa» CalcioHellas.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: COMO e PARMA per BONAZZOLI che, anche a causa dei quasi 3 milioni d'ingaggio a stagione, difficilmente rimarrà in B alla SALERNITANA proprietaria del cartellino dell'attaccante che, scegliendo i lariani, ritroverebbe l'amico fraterno VERDI...
CHELSEA dopo essere stato il secondo di GUARDIOLA al CITY e aver portato il LEICESTER alla promozione in Premier League nell'ultima stagione.
Ufficiale l'approdo di mister Fabio GROSSO sulla panchina del SASSUOLO e di mister Vincenzo ITALIANO su quella del BOLOGNA.
SERIE A: Antonio CONTE nuovo allenatore del NAPOLI.
SOCIAL & RASSEGNA STAMPA + - =
il blog di Giovanni Vitacchio
IL PAGELLONE DI FINE STAGIONE
Sport, 3 Giugno 2024
MONTIPO’ 6.5 Era difficile ripetere la stagione strepitosa vissuta lo scorso campionato. Ma, probabilmente, c’è anche da dire che nel 22/23 gli arrivavano molti più tiri dai quali difendersi. Quest’anno le cose sono andate decisamente in altra maniera, visto che ha chiuso con ben 8 “clean sheets”, ossia partite senza subire gol. Non sono mancate alcune incertezze, ma mai così clamorose da comprometterne, in ogni caso, una buona stagione. Forse la sua ultima con l’Hellas
PERILLI 7 Una sola presenza, contro l’Inter campione d’Italia. Al netto della poca reattività sul primo gol di Arnautovic, ha parato bene e in un paio di occasioni si è decisamente superato. Come Montipò sembra essere a suo agio soprattutto tra i pali, un pochino meno nelle uscite. Ma ha dimostrato di essere un’ottima alternativa.
CENTONZE 6 Dieci presenze per il difensore francese arrivato durante la sessione invernale del calcio mercato. Ci ha impiegato un po’ a capire il calcio italiano e le idee di Baroni. Giocatore di palleggio, dotato di buon piede, più che di buona corsa, è stato utile quando il Verona doveva costruire gioco. Un po’ meno quando la partita richiedeva il coltello tra i denti. Qualche gol preso ce l’ha sulla coscienza, ma credo che lavorandoci potrebbe avere buoni margini di miglioramento.
VINAGRE 5.5 C’era grande attesa sul portoghese, non fosse altro per il suo curriculum che faceva presagire ottime cose. E invece Baroni gli ha sempre preferito Cabal, facendo storcere il naso a più di un tifoso. Probabilmente lui stesso si aspettava di giocare di più, ma non è mai riuscito a trovare continuità. E se giochi una partita ogni cinque, per giunta solo pochi minuti, anche il più grande dei fenomeni faticherebbe a mettersi in mostra. Più offensivo che altro, dietro ha inciso pochino.
MAGNANI 7.5 Che stagione per Jack! Indubbiamente la migliore da quando veste la maglia del Verona. Ha raggiunto la maturazione da un punto di vista tecnico ma anche fisico. Trentatré, infatti, le presenze, a riprova del fatto che i muscoli non lo hanno mai tradito. E nemmeno la testa. Ha trovato la giusta motivazione e, soprattutto, ha capito di essere fondamentale per la squadra. Un leader che non è appariscente, ma senza il quale i meccanismo la dietro vanno un po’ a farsi benedire. Ha tenuto spesso e volentieri testa agli attaccanti avversari. Si è preso tutto ciò che gli spettava, con grande determinazione.
DAWIDOWICZ 6.5 Mi viene sempre difficile dare contro a Pawel, perché ogni squadra dovrebbe avere un giocatore come lui. Per dedizione, passione e attaccamento alla maglia, occorrerebbe fargli una statua. Dà sempre tutto quello che ha in corpo. Vero, a volte non basta per evitargli scivoloni, ma gli si perdona qualche svarione. A gennaio, durante lo smantellamento (migliorativo) anche lui sembrava essere in partenza. Forse pensava di poter andar a lottare per qualcosa in più. Ma una volta chiusi i discorsi, ha resettato tutto ed è tornato a essere il solito combattente. Con qualche macchia, per carità. Ma non riesco a fargliene tutta sta gran colpa.
CABAL 6 Potessi dargli un soprannome sarebbe “Ottovolante”. Una stagione di alti e bassi per il difensore colombiano, che se nelle movenze ricorda Fabio Grosso, nella resa sul campo, dice qualche maligno, rimanda un po’ di più a Souprayen, uno dei più grossi flop gialloblù. Paragone troppo ingeneroso, mi sento di dire io. La forza fisica e la corsa di certo non gli mancano. Meglio deve fare e può fare a livello tattico. Ma è anche giusto dire che ha giocato sempre da adattato, ossia da terzino sinistro, lui che è un centrale puro. Magari non piace tantissimo, però io ci vedo ancora la possibilità di lavorarci su.
TCHATCHOUA 6.5 Arrivato imbullonato, letteralmente, viste le viti al collo per un brutto incidente, nel corso del campionato si è sciolto alla grande. E’ un’intuizione di Baroni che decide, soprattutto per esigenze, di abbassarlo a fare il terzino destro, ruolo a lui fino a quest’anno sconosciuto. Ebbene, magari ci ha messo un attimino ad adeguarsi, ma alla fine ne è venuto fuori bene. Anche lui come Cabal ha grande forza fisica e capacità di corsa. Quella fascia l’ha bruciata. Anche i piedi si sono fatti via via più educati. La società ha deciso di premiarlo, riscattandolo dal Charleroi.
COPPOLA 7.5 Magari per qualcuno il voto è fin troppo alto, ma ci arrivo. E’ uno di quei giocatori che mi ha dato più di tutti la sensazione di grande crescita. Parola che dai tempi di Pecchia se ti permetti di pronunciare rischi di passare per eretico. Non è stato un inizio facile, anche perché ha faticato a guadagnarsi una maglia. Ma quando ha trovato continuità è diventato un punto fermo. Ha pure segnato due gol e qui si spiega il mezzo voto in più. Perché se quello contro il Napoli è stato inutile, la capocciata contro l’Udinese, all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero, è valso mezza salvezza dell’Hellas. E provate a dire di no.
BELAHYANE 6 Sufficienza di incoraggiamento per il giovanissimo francese che si è messo in mostra soprattutto nella partita finale al Bentegodi contro l’Inter. Ha quell’ignoranza calcistica che non guasta mai. Probabilmente pesa 50 chili vestito, ma di paura non mi pare che ne abbia.
LAZOVIC 7 Io a Lazovic non rinuncerei mai, nemmeno quando dico che ci rinuncerei, nemmeno quando mi incazzo con lui. Perché se per lunghi tratti ci interroghiamo sulla fine che abbia fatto, lontano parente di quel fenomeno che per anni ha fatto ammattire gli avversari, è quando le cose si fanno serie che lui c’è. Nel momento più caldo della stagione, il serbo non si è tirato indietro, tutt’altro. Si è preso i compagni sulle spalle, magari non squisitamente da un punto di vista tecnico, ma sicuramente nello spogliatoio. Le ultime partite della stagione sono state un crescendo. Ecco perché sono contento se rinnova. Ecco perché io a Lazovic non rinuncerei mai, nemmeno quando dico che ci rinuncerei.
DANI SILVA 6 Di quelli arrivati a gennaio, uno dei più pronti per essere gettato nella mischia. È entrato sin da subito nelle rotazioni di Baroni, a buon titolo, tutto sommato. Non certo un giocatore appariscente, ma sempre nel vivo del gioco. Magari non ha toccato picchi indimenticabili, ma nemmeno sprofondi preoccupanti. Il suo lo ha fatto per questa squadra.
SERDAR 8 Fino a gennaio sembrava la peggior scommessa di Sean Sogliano. Completamente fuori dal progetto, sempre spaesato quando messo in campo, Suat aveva le valige in mano, pronto a cambiare aria. Poi qualcosa è cambiato. Nella sua testa, soprattutto. E quando ha capito che il mister e la società credevano in lui, si è sbloccato. Regalando al Verona un giocatore spaziale, che ha reso omaggio a una carriera, fin qui, di livello europeo. Per certi versi, per chilometri macinati e per costante presenza in ogni centimetro quadrato del campo mi ha ricordato Amrabat. Ma per qualità non ci sono invece paragoni. Setti ha deciso di riscattarlo. Per lui contratto fino al 2028. Difficilmente con la maglia del Verona, però. Anche se spero di sbagliare.
SUSLOV 7.5 Ahhh, come gioca Tommasino. Un altro che si sarebbe gettato nel fuoco pur di arrivare alla salvezza. 174 centimetri di dinamite, un coraggio non comune e quella voglia di arrivare sul pallone sempre prima degli altri. Rompe la maledizione dei calci di rigore, mettendoci lui le palle. Quando torna dalla nazionale con la caviglia malconcia tutti noi pensiamo che la strada per la salvezza sarà un Everest. Ma poi, ci sorprende, torna in campo e pur soffrendo rimette le cose a posto. Fare a meno di lui, non si può, è vietato per legge. Conclude con tre gol, uno su tutti quello che spiana la strada nella trasfera di Salerno.
DUDA 7 Altra intuizione di Sogliano (ma ditemi quale non lo sia stato tra i giocatori presi) che già lo scorso anno si è rivelato fondamentale per la salvezza. Quando è in giornata, cosa che succede con discreta continuità, è bello da vedere. Mai lezioso, ma eccellente nel gioco a uno, massimo due tocchi. Ha visione e temperamento. Ecco, a volte anche un po’ troppo. Si becca troppi cartellini e spesso inguaia la squadra. Però dobbiamo metterci d’accordo, perché spesso cerchiamo giocatori con le palle e poi quando li abbiamo, non accettiamo qualche effetto collaterale. Anche lui torna malconcio da una delle spedizioni con la nazionale. Ci impiega un po’ a riprendersi. Lo fa quando serve.
FOLORUNSHO 6.5 Prima parte di stagione davvero notevole, poi un calo durato un po’ troppo, a parer mio. Su una cosa penso che molti di voi saranno d’accordo, pur giocando non sempre come all’inizio, non ha mai smesso di crederci e di lottare per l’obiettivo. Se in più aggiungiamo il fatto che ha segnato cinque gol, di cui uno stupendo all’Olimpico contro la Roma e un altro, di ben altro peso specifico in trasferta a Lecce. E’ stato comunque un anno positivo a Verona, da prestito secco. Talmente positivo che Spalletti lo ha pre convocato per gli Europei.
HENRY 5 Con tutte le attenuanti del caso, visto che rientrava da un brutto infortunio al ginocchio, il francese ha fatto tanta fatica, troppa fatica. Un’unica vera grande gioia, il gol all’ultimo secondo a Udine, per il più funambolico dei 3-3. Ma sempre ben oltre il 90° c’è stata anche la più grande delusione, quel rigore sbagliato a Milano contro l’Inter, che, forse, avrebbe evitato qualche sofferenza in più al Verona. Poi anche qualche rosso di troppo, inevitabile conseguenza di una stagione ben sotto le sue aspettative. E anche le nostre.
MITROVIC 6 Non so, per me è forte. Ma non è riuscito a farlo vedere completamente. E può essere un vantaggio pensando alla prossima stagione. Dieci presenze nelle quali comunque si è visto che ha delle qualità interessanti. Anche per lui un incoraggiamento come per Belahyane.
SWIDERSKI 6.5 L’unica vera prima punta di ruolo, una volta andato via Djuric. Riferimento là davanti, si è sacrificato con grande dedizione. Ha segnato due gol. Direi che quello contro il Sassuolo, al Bentegodi, in una partita orrenda, ce lo ricorderemo a lungo. Non bellissimo da vedere quando gioca, ma ho visto pochi giocatori come lui, quest’anno, mettere a rischio le proprie caviglie per il Verona. Quante botte che ha preso…
NOSLIN 8.5 Mamma mia che forte sto ragazzo. Che una volta faceva il rider e consegnava le pizze in Olanda e ora se lo contenderanno le grandi a suon di milioni. Falso 9, punta esterna, rifinitore, sta bene dappertutto. Sempre dentro al gioco, sembra a fare sportellate, nonostante non sia di certo un colosso. Ha tempismo in tutto quello che fa, anche di testa. Fateci caso, ma le spizzate sono quasi sempre tutte sue. Diciassette presenze, cinque gol. Tanta ma tanta roba. Sogliano ha trovato un altro fenomeno, che rischia di fruttare un’altra bella plusvalenza. Anche se sarebbe tanto bello avercelo per un altro anno.
BONAZZOLI 6 E’ un’incompiuta. Perché ha doti e qualità per stare in una squadra come il Verona, ma la testa non sempre lo ha aiutato. Forse il suo peggior nemico è proprio lui e se non sente la fiducia totale di mister e società si perde. Ha trovato poca continuità. Quando ci è riuscito ha trovato anche modo di sbloccarsi. Ha chiuso la stagione con 24 presenze e 3 gol. Uno determinante la prima di campionato nella vittoria di Empoli.
BARONI 9 Ha inseguito forse per troppo tempo il calcio di Juric. Ma poi, con lo smantellamento di gennaio ha capito che non ci avrebbe guadagnato nulla. E’ tornato alla sua amata difesa a quattro e ha sistemato le cose. Onestamente il Verona non è mai stato in balia del campionato, né ha rimediato figuracce clamorose. Al netto di qualche decisione discutibile e della gestione non eccellente di alcune partite, mister Baroni ha fatto un miracolo. Perché nella tempesta ha tappato tutti i buchi della sua piccola barchetta, conducendola in un porto calmo e baciato dal sole. Ha compattato un gruppo in maniera esemplare e tutti lo hanno seguito senza batter ciglio. Ha scelto di andarsene, una volta raggiunta la salvezza. Per onestà intellettuale dovrebbe dire se lo ha fatto perché non ha ricevuto adeguate rassicurazioni tecniche, o perché lusingato da contratti più ricchi, cosa peraltro legittima. Ma lasciare il dubbio non è cosa carina. Detto questo, sempre grati Mister.
VENDUTI A GENNAIO:
HIEN 4 Venderlo è stata la cosa migliore che potesse fare Setti, perché onestamente quello visto a Verona, sino a gennaio, è stato francamente imbarazzante. Svogliato, impacciato, ne ha fatta una più di Bertoldo. Cambiare aria è servito a lui e anche all’Hellas.
TERRACCIANO 6.5 Finché è rimasto ha fatto vedere tanto. E mi è dispiaciuta anche la sua cessione, perché forse si poteva fare uno sforzo e tenerlo sino alla fine. Per me ha grandi qualità e le potenzialità per fare una buona carriera. Mi domando se il Milan sia stata la scelta giusta. Economicamente di sicuro.
FARAONI 5.5 Anche per lui era giusta cambiare aria. Dopo l’infortunio della scorsa stagione ha fatto una gran fatica a tornare ai suoi livelli. E lui per prima sa di non esserci più tornato. Ma l’amore per il Verona non è una cosa che si discute, mai. Dopo l’esperienza con la Fiorentina, tornerà a casa, probabilmente non per restare.
HONGLA 5 Lo abbiamo aspettato lo scorso campionato. Lo abbiamo aspettato quest’anno. Stiamo ancora aspettando. Ma ormai per niente.
NGONGE 9 Che dolore vederlo andare via. Anche perché lui a Verona sarebbe rimasto fino alla fine. Un piccolo fenomeno, ciondolante, a volte indolente, ma capace di infiammare la più noiosa delle partite, con un suo colpo da genio. Mai banale, anche nelle difficoltà. Per alcuni tratti sparisce e sa che Baroni fa bene a tenerlo in panca. Perché quando rientra, non fa pentire della scelta. Il gol in rovesciata a Udine è una Gioconda. Grazie di tutto, Cirillo.
DOIG 4 C’è poco da dire. Ha fatto due partite buone con la maglia gialloblù. Il resto solo fuffa. Poi uno che dice che Modena è forse più bella di Verona…
SAPONARA 5 Acquisto sbagliato, giocatore alla fine di una discreta carriera. Non credo verrà ricordato.
MBOULA 5 Poche occasioni per farsi vedere, ha fatto meglio in pre campionato che in stagione.
AMIONE 5 A Verona gli è andata male, diciamo così. Non era destino, evidentemente.
CRUZ, TAVSAN, JOSELITO, CHARLYS, KALLON: s.v.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Traduzione dal francese di Google Traduttore
Leoni indomabili: Jackson Tchatchoua ha risposto all'appello di Marc Brys
Home » Sport » Leoni indomabili: Jackson Tchatchoua ha risposto alla chiamata di Marc Brys
3 giugno 2024 di Isaac Esanji
Il giocatore dell'Hellas Verona Jackson Tchatchoua si è unito alla tana degli Indomabili Lions presso l'hotel Hilton di Yaoundé. Il giovane onorerà il suo primo stage con la selezione camerunese.
Nella sua lista resa pubblica il 10 maggio 2024, Marc Brys, il nuovo allenatore dei Leoni Indomabili del Camerun, ha scelto di fare con alcuni volti nuovi. Jackson Tchatchoua è tra la squadra preselezionata. Autore di una buona stagione con l'Hellas Verona, il terzino destro ha la nazionalità belga. Preselezionato da Marc Brys, sospettavamo la presenza del giocatore nella tana dei Leoni Indomabili. Ma il 22enne ha risposto alla chiamata del tecnico belga.
Il nativo di Ixelles, in Belgio, gioca in prestito all'Hellas Verona, club che milita nella massima divisione del campionato italiano. Ma l'ex club di Martin Hongla, l'Hellas Verone, ha deciso di togliere la clausola di acquisto per il neo-Leone Indomabile. Un prestito di grande successo da parte del centrocampista terzino destro riposizionato, proveniente dal Charleroi in Belgio. Con 27 partite giocate per 1815 minuti, il Camerun si è appena assicurato i servizi di un giocatore molto promettente nel suo ruolo.
A soli 22 anni, Jackson Tchatchoua è un giocatore il cui futuro promette di essere migliore. Ovviamente potrà dare il suo contributo alla Nazionale del Camerun. La battaglia per il posto da titolare sarà dura negli anni a venire con Enzo Tchato e Junior Tchamadeu.
FONTE: ActuCameroun.com
CALCIO ORA PER ORA
BRIGLIA D'ORO 2024 A MARCO BARONI
01 giugno 2024
E'stata assegnata al tecnico toscano Marco Baroni, "per la straordinaria impresa compiuta con il Verona", la Briglia d'oro 2024: lo rende noto l'Associazione allenatori calcio sezione di Siena che promuove il premio, alla sua XXI edizione. La cerimonia di premiazione si terra' a inizio luglio, "nel corso di un evento al quale prenderanno parte allenatori locali, regionali e nazionali per una serata all'insegna del buon calcio e dello sport". Baroni e' stato premiato perché, si spiega, "con dedizione, competenza e passione, ha guidato l'Hellas Verona a una salvezza memorabile nella stagione appena conclusa. Il suo lavoro instancabile e la sua capacità di infondere fiducia e determinazione alla squadra sono un esempio per tutti gli allenatori. Baroni ha dimostrato che, anche di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili, l'impegno e la perseveranza possono portare a risultati eccezionali. Il Verona, sotto la sua guida, ha mostrato resilienza, determinazione e uno spirito combattivo che hanno permesso di mantenere la squadra nella massima serie".
Tra gli altri premiati negli anni con la Briglia d'oro figurano Calzona, Sacchi, Tudor, Dionisi, Semplici, Ballardini, Ranieri, Di Francesco, Pioli, Zeman, Montella, Allegri, Rossi, Ventura, Gasperini, Cuccureddu, Beretta, Ulivieri, Spalletti e Papadopulo.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Un po’ di numeri: le stats della salvezza dell’Hellas
Le statistiche principali dell'ultima stagione dei gialloblù e non solo
di Andrea Molinari
4 Giugno 2024 13:30
Nell’inserto dedicato alla salvezza incluso con L’Arena potete trovare anche un piccolo excursus su tutte le statistiche della stagione appena terminata dal Verona.
Di seguito i dati più interessanti dei gialloblù nel 2023/24 e non solo.
33 i campionati giocati dal Verona in Serie A. Il prossimo, nell’anno che culminerà con il quarantesimo anniversario dello scudetto, sarà il trentaquattresimo giocato nella massima categoria del calcio italiano.
9 i campionati di Serie A disputati sotto la presidenza di Maurizio Setti, al timone del club dall’inizio della stagione di Serie B 2012/13. Tre invece – con la medesima gestione – i tornei in cadetteria.
16 sono le società che – come i gialloblù – hanno sempre militato in tornei professionistici, dalla Serie A alla C. Verona mai retrocesso sotto la C dal debutto nell’allora Prima categoria, stagione 1910/11.
3636 i minuti giocati da Lorenzo Montipò nella Serie A 2023/24. Più di lui, in campionato, hanno giocato soltanto Sebastiano Luperto, difensore dell’Empoli (3704′), e Wladimiro Falcone, portiere del Lecce (3696′).
28 i gol del Verona nel 2023/24, quindicesimo attacco della A. Sono invece 51 i gol subiti peer la dodicesima difesa del torneo. Il Verona è quindicesimo per punti raccolti in casa (24) e quattordicesimo in trasferta (14).
3 il numero massimo di risultati utili consecutivi del Verona 2023/24 (i pareggi tra la tredicesima e la quindicesima giornata). La serie più pesante va dalla ottava (2-1 a Frosinone) alla dodicesima (1-0 a Genova con il Genoa): 5 ko di fila.
15 i gol di Darko Lazovic in gialloblù, miglior marcatore del Verona in attività, 62esimo nella classifica all-time al pari di Caldana, D’Ottavio, e Zaccagni dietro a Lonardi, Salvetti, Bonatti e Guidolin (a 16).
172 le partite di Darko Lazovic nel Verona, primo per presenze tra i giocatori in attività in maglia gialloblù, trentesimo nella classifica all-time. Tra gli attuali giocatori del Verona lo segue Dawidwoicz (40esimo assoluto con 153 gare).
11 i giocatori andati a segno nel corso del torneo: Ngonge (a 6) precede Folorunsho, Noslin e Djuric (a 5). Quindi Bonazzoli, Henry, Lazovic e Suslov (3), Coppola e Swiderski (2) e Duda (1), oltre a due autogol per 38 reti totali.
0,81 è la media realizzativa di Henry, il migliore dell’organico in rapporto ai minuti giocati. Lo seguono Ngonge (0,38), Djuric (0,37), Swiderski (0,36) e Noslin (0,34). Quindi Bonazzoli (0,27) e Folorunsho (0,16).
5 gli assist forniti da Tomas Suslov, il migliore nel gruppo di Baroni nella specialità. Nella Serie A 2023/24 podio dominato dal romanista Dybala e dal milanista Leao (a 9) davanti a Giroud, Mkhitaryan e Pulisic (8).
21369 sono state le presenze medie al Bentegodi nel corso del campionato: realizzata così la media di spettatori più alta nelle partite casalinghe da trent’anni a questa parte.
Verona: minima spesa, massima resa
La coppia Baroni-Sogliano vince anche il premio come miglior piazzamento in relazione al valore della rosa
di Giovanni Vit
3 Giugno 2024 09:50
Se ci chiedessero di dare un titolo al campionato dei gialloblù potremmo sicuramente utilizzare questo: “Minima spesa, massima resa“. Questa scelta non è confermata dai dati di Transfermarket che, analizzati dai colleghi de L’Arena, pone il Verona in cima a questa particolare classifica.
L’analisi è semplice: viene comparato il valore della rosa alla posizione in classifica. Così, l’Hellas, con una rosa valutata 68,3 milioni di euro chiudeva la classifica della massima serie. Sappiamo tutti com’è finita sul campo, con una classifica cortissima e il Verona che si salva al 13esimo posto.
Quindi, dall’ultima posizione “sulla carta”, alla 13esima effettiva, i gialloblù hanno scalato ben 7 lunghezze. Sono i campioni d’Italia di questa singolare graduatoria.
Dietro, distanziate di ben 5 lunghezze troviamo Cagliari, Empoli e Lazio… e altre. Merito del grande lavoro tra Sogliano e l’ormai ex mister Baroni.
Il pagellone gialloblù 2023/2024: lo staff
Sogliano rivoluziona e pesca alla grande, Baroni plasma la squadra: il risultato è una salvezza ai limiti del miracoloso
di Tommaso Badia
2 Giugno 2024 18:30
Dopo una rivoluzione che sembrava far rima con “retrocessione” non solo poeticamente parlando, il Verona è alla fine riuscito a portare a casa un’insperata salvezza addirittura con un turno di anticipo.
Come sempre a fine stagione, è quindi giunto il momento di tirare le somme dando un voto a tutti i gialloblù.
Dopo aver analizzato il rendimento dei giocatori, è dunque giunto il momento di chiudere dando un giudizio allo staff.
BARONI: 9
Nella prima parte di stagione era stato quasi costretto a optare per un modo di giocare che non era il suo, ma tornare alle origini gli ha permesso di trasmettere sicurezza alla squadra. Il vero capolavoro, però, è quello fatto dopo gennaio: con una squadra rivoluzionata e tantissimi giocatori alla prima esperienza in Serie A, è stato in grado di raggiungere una salvezza che tutti davano per impossibile. Il suo prossimo futuro, salvo incredibili ripensamenti, sarà lontano da Verona, ma ciò che resta è l’immagine di un uomo tutto d’un pezzo che, nonostante le mille difficoltà e le tante critiche, alla fine ha condotto la nave in porto. Eternamente grati, mister!
SOGLIANO: 9
L’incarnazione del motto “non tutti i mali vengono per nuocere”: in estate non era riuscito a rivoluzionare quanto voleva, poi le difficoltà economiche del club lo hanno portato a cambiare metà della rosa e lui ha pescato benissimo. Seconda miracolosa salvezza per il direttore che, a differenza di Baroni, sembra destinato a rimanere all’Hellas. L’obiettivo è mantenere la categoria ancora una volta. Se fosse possibile, sarebbe però bello tribular manco…
Il Pagellone gialloblù 2023/2024: l’attacco
Noslin è il volto della salvezza, Suslov è guizzante. A Swiderski, invece, il titolo di "Gaich" della stagione
di Tommaso Badia
2 Giugno 2024 16:30
Dopo una rivoluzione che sembrava far rima con “retrocessione” non solo poeticamente parlando, il Verona è alla fine riuscito a portare a casa un’insperata salvezza addirittura con un turno di anticipo.
Come sempre a fine stagione, è quindi giunto il momento di tirare le somme dando un voto a tutti i gialloblù.
Dopo il Pagellone della difesa e del centrocampo, è dunque giunto il momento di dare un’occhiata all’attacco.
TAVSAN: s.v.
Sembrava dovesse essere il grande colpo di mercato di gennaio. Mai visto…
HENRY: 6
L’infortunio, le espulsioni, il rigore sbagliato contro l’Inter… Per lui non è stata una stagione facile e il suo essere estremamente umorale non l’ha certo aiutato. Alla fine, però, i due gol consecutivi contro Udinese e Lazio si sono rivelati di enorme importanza.
MITROVIC: 5,5
Poteva essere la mina vagante dell’attacco gialloblù perché ha i mezzi tecnici per farlo, ma non ha quasi mai sfruttato le (comunque non tantissime) occasioni avute. Chissà, magari l’anno prossimo…
SWIDERSKI: 6
Non sappiamo come definirlo se non “Gaich 2.0”: segna un solo gol decisivo (l’altro è arrivato nel k.o. contro il Torino), pure lui contro il Sassuolo, ma è pesantissimo e alla fine l’Hellas resta in Serie A anche per merito suo. Basta quello per dargli la sufficienza.
CRUZ: s.v.
Con il senno di poi, tutta quella fretta di portarlo al Verona già a a inizio stagione è apparsa piuttosto ingiustificata. Se poi ci si mette pure la sfortuna, il risultato sono circa cento minuti totali e nessun guizzo. Impossibile da valutare.
NOSLIN: 8
Non ha fatto rimpiangere Ngonge, un compito non certo facile, e nella salvezza del Verona c’è tanto di questo ragazzino con l’apparecchio arrivato in riva all’Adige da semisconosciuto e ora nel mirino di mezza Serie A. Ha segnato contro Juventus, Inter e Milan, chiudendo a quota cinque reti e quattro assist e portando all’Hellas sette punti (di cui sei quando la squadra si stava ancora giocando tutto). Fattore decisivo.
SUSLOV: 7
Il ragazzo ha vissuto un campionato altalenante tra giocate da campioncino e partite in cui faticava ad accendersi. L’infortunio patito in Nazionale lo ha senz’altro penalizzato, ma la prestazione di Salerno (un gol e un assist) vale tantissimo…
BONAZZOLI: 6
Ha spesso faticato parecchio a inserirsi negli schemi di Baroni, tuttavia si è rivelato decisivo contro Empoli, Sassuolo e Cagliari con due gol e un assist che hanno portato due vittorie e un pareggio. Come si suol dire, pochi ma buoni!
Il Pagellone gialloblù 2023/2024: il centrocampo
Folorunsho è decisivo, Duda dà geometria, Serdar e Lazovic crescono nel girone di ritorno
di Tommaso Badia
2 Giugno 2024 14:30
Dopo una rivoluzione che sembrava far rima con “retrocessione” non solo poeticamente parlando, il Verona è alla fine riuscito a portare a casa un’insperata salvezza addirittura con un turno di anticipo.
Come sempre a fine stagione, è quindi giunto il momento di tirare le somme dando un voto a tutti i gialloblù.
Dopo il Pagellone della difesa, è dunque giunto il momento di dare un’occhiata al centrocampo.
BELAHYANE: s.v.
Vista la giovane età, il tempo necessario all’inserimento e la complicata situazione del Verona, mette a referto novanta minuti totali di cui circa settantacinque a obiettivo raggiunto. Troppo poco per dargli un voto.
LAZOVIC: 6
Facciamo una media tra una lunga parte di campionato in cui è stato evanescente e un finale di stagione, quando ogni singolo punto iniziava a pesare terribilmente, in cui si è riscoperto protagonista (due gol e due assist dalla trentunesima alla trentasettesima giornata, quasi tutti decisivi). Il capitano si è svegliato quando l’Hellas ne aveva più bisogno e ora, verosimilmente, si legherà a vita al club.
SILVA: 6
Così come Vinagre, è probabilmente uno dei giocatori arrivato nel mercato invernale che si aspettava di poter dare un maggior contributo alla squadra. Quattordici presenze, quasi tutti spezzoni, senza infamia e senza lode.
SERDAR: 6,5
Vive due campionati: nel girone d’andata è un calciatore che vaga per il campo quasi senza meta, nella seconda parte della stagione invece si ricorda di avere alle spalle quasi duecento partite in Bundesliga e diventa una colonna portante del Verona. Sogliano l’ha preso a titolo definitivo, speriamo per renderlo un elemento importante della rosa 2024/2025 e non per trasformarlo in una plusvalenza…
DUDA: 6,5
Quantità e qualità al servizio della squadra. Ha in mano le chiavi del centrocampo gialloblù e difficilmente sbaglia la partita.
CHARLYS: s.v.
Oggetto misterioso era e oggetto misterioso è rimasto.
FOLORUNSHO: 7,5
È vero, dopo un buon avvio di campionato si è preso una lunghissima pausa, ma alla fine chiude con cinque gol e un assist che hanno portato un pareggio contro la Juventus (e chi si scorda la rete contro i bianconeri?!) e le vittorie contro Lecce e Salernitana. Il suo apporto, insomma, è stato decisivo. Ah, non dimentichiamolo: è pure stato pre-convocato per gli Europei…
Il Pagellone gialloblù 2023/2024: la difesa
Montipò e Magnani blindano la retroguardia, i nuovi arrivati danno il proprio apporto
di Tommaso Badia
2 Giugno 2024 12:30
Dopo una rivoluzione che sembrava far rima con “retrocessione” non solo poeticamente parlando, il Verona è alla fine riuscito a portare a casa un’insperata salvezza addirittura con un turno di anticipo.
Come sempre a fine stagione, è quindi giunto il momento di tirare le somme dando un voto a tutti i gialloblù.
Partiamo dunque dal Pagellone della difesa, dopo il quale analizzeremo anche quello di centrocampo, attacco e staff.
MONTIPÒ: 7,5
Una costanza di rendimento impressionante. Certo, in mezzo qualche errore c’è stato (vedi contro il Torino, giusto per citarne qualcuno di “fresco”), ma sfidiamo chiunque a dire che siano più i punti persi per colpa sua che quelli guadagnati grazie a lui. Altra annata ad alti livelli.
CHIESA: s.v.
Quarto per gerarchie in porta. Difficile poter avere minutaggio.
BERARDI: s.v.
Forse all’ultima giornata avrebbe avuto l’occasione di fare qualche minuto che sarebbe stato meritato per il suo apporto come uomo spogliatoio, ma purtroppo un brutto infortunio riportato a gennaio l’ha messo k.o. e gli ha impedito di chiudere la stagione.
PERILLI: 6
Pochissime occasioni per mettersi in mostra, ma tutto sommato ha dimostrato di essere affidabile e si è esaltato contro l’Inter. Voto di stima.
CENTONZE: 6
Arrivato a gennaio, si è ritagliato il proprio spazio e non ha demeritato.
VINAGRE: 6
Sicuramente sperava di trovare più spazio, ma si è ritrovato chiuso da Cabal. Negli spezzoni di gara che gli sono stati concessi ha comunque sempre fatto il suo. Probabilmente avrebbe meritato un po’ di fiducia in più.
MAGNANI: 7
Una prima parte di stagione di luci e ombre, ma l’addio di Hien sembra averlo responsabilizzato: il centralone emiliano nel girone di ritorno ha infatti preso per mano la difesa del Verona, offrendo prestazioni di altissimo livello nonostante qualche acciacco non gli abbia permesso di essere sempre al top. Juric ai tempi aveva detto che con la testa giusta sarebbe potuto diventare un ottimo difensore e, a quanto pare, ci aveva visto lungo. Non è un caso che, in sua assenza, la retroguardia dell’Hellas abbia spesso scricchiolato…
DAWIDOWICZ: 6,5
Decisamente più altalenante per rendimento rispetto a Magnani. Dove non arriva la tecnica arriva il suo grande cuore, ma i mezzi sono quelli che sono… La sua stagione, nel complesso, è comunque positiva.
CABAL: 6
Il cambio di modulo è la sua fortuna, perché come terzino può far valere il potente motore e nella seconda parte di stagione trova infatti un minutaggio importante. Certo a volte commette qualche errore grossolano, ma alla fine anche lui strappa la sufficienza.
TCHATCHOUA: 6
Dopo un periodo di adattamento, nella parte centrale del campionato era diventato un titolare inamovibile, chiudendo però in staffetta con Centonze. Che il terzino non sia il suo ruolo naturale si vede, però bene o male porta a casa la pagnotta (e il riscatto).
COPPOLA: 6
La sua stagione non ci è parsa totalmente sufficiente e in molti, noi in primis, giudicheranno questo “6” un po’ tirato. A salvarlo sono un discreto girone di ritorno (in cui però commette più di qualche leggerezza) e soprattutto la partita contro l’Udinese: quel Derby del Triveneto vinto grazie a lui, infatti, pesa come un macigno sull’economia della stagione dell’Hellas e anche sul suo voto finale.
FONTE: CalcioHellas.it
SERIE C
Ancona sul ciglio del baratro: pagamenti effettuati ma solo ad alcuni tesserati
05/06 ALLE 11:26
di LUCA BARGELLINI @BARGELLINILUCA
fonte ha collaborato Alessio Alaimo
© foto di Luca Rotili
Si nasconde dietro un grande punto interrogativo il presente e il futuro dell'Ancona. Stando a quanto raccolto dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com il club dorico, gestito dal manager malese Tony Tiong, nella serata di ieri avrebbe provveduto ad effettuare i pagamenti necessari per regolarizzare la propria domanda d'iscrizione al prossimo torneo di Lega Pro.
Pagamenti sui quali, però, rimane un po' di mistero. Non sembra, infatti, che tutti i tesserati abbiano ricevuto in tempo utile le cifre (ricordiamo che la scadenza era alla mezzanotte di ieri sera) pattuite, mettendo dunque a serio rischio la posizione della società marchigiana.
Come secondo prassi dalla sede della Serie C si mantiene il riserbo su questi temi. Adesso toccherà alla Covisoc analizzare tutta la documentazione pervenuta, dall'Ancona così come dalle altre 59 aventi diritto, e decretare i primi promossi e bocciati della nuova stagione.
NEWS
Serie C, Ancona a rischio iscrizione, Tiong irreperibile
05/06 ALLE 10:30
di FRANCESCO GALVAGNI
per Tuttohellasverona.it
fonte TuttoC.com
Sempre più grigie le nubi sopra il cielo di Ancona, il club marchigiano sarebbe infatti sempre più lontano dal poter disputare la prossima Serie C. Secondo quanto riportato da TuttoC.com non sono ancora pervenuti gli stipendi ai tesserati per i mesi di marzo e aprile, necessari per l'iscrizione al prossimo campionato. Il patron del club, il malese Tony Tiong, accostato nelle ultime settimane all'Hellas Verona, sarebbe infatti ad oggi irreperibile con una delegazione di ultras che ieri sera si è radunata sotto la sede del club nelle ore cruciali per finalizzare l'iscrizione della squadra in un clima di alta tensione.
Qualora la situazione non si dovesse risolvere l'Ancona andrebbe incontro al terzo fallimento negli ultimi 8 anni che costringerebbe il club dorico a ripartire dall'Eccellenza o dalla Serie D. Nel frattempo di Tiong non si hanno praticamente più tracce, dopo un comunicato di qualche giorno fa che aveva confermato l'impegno nell'Ancona, ora altre voci vorrebbero il malese addirittura interessato all'acquisizione del Koper, club della massima serie slovena.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
4 GIUGNO 2024
Nazionali | Folorunsho, Dawidowicz, Swiderski, Suslov e Duda pre-convocati per UEFA EURO 2024, Tchatchoua convocato dal Camerun
Verona - Di seguito i calciatori dell'Hellas Verona convocati in Nazionale per gli stage in preparazione a UEFA EURO 2024, con i relativi impegni. Le liste definitive saranno comunicate nei prossimi giorni dalle diverse Federazioni. Mentre Jackson Tchatchoua è stato convocato per le Qualificazioni per la Coppa d'Africa 2025.
MICHAEL FOLORUNSHO (Italia)
Italia-Turchia (04/06, Bologna - Amichevole)
Italia-Bosnia Erzegovina (09/06 Empoli - Amichevole)
PAWEL DAWIDOWICZ e KAROL SWIDERSKI (Polonia)
Polonia-Ucraina (07/06, Varsavia - Amichevole)
Polonia-Turchia (10/06, Varsavia - Amichevole)
ONDREJ DUDA e TOMAS SUSLOV (Slovacchia)
Slovacchia-San Marino (05/06, Wiener Neustadt - Amichevole)
Slovacchia-Galles (09/06, Trnava - Amichevole)
JACKSON TCHATCHOUA (Camerun)
Camerun-Capo Verde (08/06, Yaoundé - Qual. Coppa d'Africa)
Angola-Camerun (11/06, Luanda - Qual. Coppa d'Africa)
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: COMO e PARMA per BONAZZOLI che, anche a causa dei quasi 3 milioni d'ingaggio a stagione, difficilmente rimarrà in B alla SALERNITANA proprietaria del cartellino dell'attaccante che, scegliendo i lariani, ritroverebbe l'amico fraterno VERDI...
CHELSEA dopo essere stato il secondo di GUARDIOLA al CITY e aver portato il LEICESTER alla promozione in Premier League nell'ultima stagione.
Ufficiale l'approdo di mister Fabio GROSSO sulla panchina del SASSUOLO e di mister Vincenzo ITALIANO su quella del BOLOGNA.
SERIE A: Antonio CONTE nuovo allenatore del NAPOLI.
mercoledì 05 Giugno 2024 - h 15:49
Vincenzo Italiano è il nuovo allenatore del Bologna
Il Bologna Fc 1909 comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima Squadra a Vincenzo Italiano, che ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2026.
Nato a Karlsruhe (GER) il 10/12/1977, nel corso della sua carriera da allenatore ha guidato Trapani, Spezia e Fiorentina. Ha ottenuto una promozione dalla Serie C, una promozione dalla Serie B, due qualificazioni alla Europa Conference League raggiungendo entrambe le finali, e una finale di Coppa Italia. Sarà presentato ufficialmente alla stampa nel corso della prossima settimana.
FONTE: BolognaFC.it
Salernitana, Como e Parma su Bonazzoli
La punta non proseguirà in granata, l'obiettivo è liberarsi di un ingaggio pesantissimo per la B
di Redazione
1 Giugno 2024 14:14
Federico Bonazzoli tornerà a Salerno dopo la fine della sua avventura in prestito all’Hellas Verona, conclusa con la salvezza ma senza le dieci reti messe a segno (si è fermato a 3), condizione necessaria per far scattare l’obbligo di riscatto. La punta mancina scuola Inter, però, difficilmente vestirà il granata nella prossima stagione.
Ingaggio pesante (2,9 milioni lordi), infatti, troppo per la serie B e soprattutto per la continuità mostrata dal Pistolero nelle ultime due stagioni, con pochi lampi di luce e tante ombre. Nell’ottica del perseguimento della sostenibilità finanziaria più volte ribadita dal club granata, si cercherà di cederlo altrove.
Parma e Como, neo promosse in serie A, sono interessate all’attaccante lombardo, che vorrebbe continuare in massima serie. Stuzzica particolarmente la seconda opzione, con Verdi, amico fraterno già ai tempi di Salerno, che lo riaccoglierebbe molto volentieri, senza considerare il riavvicinamento alla propria terra. Da capire se la Salernitana riuscirà ad ottenere una cessione a titolo definitivo, magari incassando anche qualcosina dal cartellino dopo l’acquisto di due anni fa per 5milioni di euro. Già liberarsi di un contratto così oneroso sarebbe un obiettivo importante…
FONTE: CalcioSalernitana.it
Enzo Maresca to become Chelsea Men’s Head Coach
MEN'S TEAM
Chelsea Football Club is delighted to announce the appointment of Enzo Maresca as new head coach of the men’s team.
The Italian will begin his new role on 1 July 2024 on a five-year contract, with a club option of a further year.
Laurence Stewart and Paul Winstanley, Chelsea’s co-sporting directors, said: ‘We are delighted to welcome Enzo to Chelsea. He has proven himself to be an excellent coach capable of delivering impressive results with an exciting and identifiable style.
'Enzo has deeply impressed us in our discussions leading up to his appointment. His ambitions and work ethic align with those of the club. We thoroughly look forward to working with him.’
Chelsea’s ownership group said: ‘We are thrilled to welcome Enzo into the Chelsea family. We look forward to supporting him and the rest of the sporting team in fulfilling their potential and our expectations over the years to come.
'He is a highly gifted coach and leader that we are confident can help fulfill our vision and competitive goals for the Club.’
Maresca said: ‘To join Chelsea, one of the biggest clubs in the world, is a dream for any coach. It is why I am so excited by this opportunity.
'I look forward to working with a very talented group of players and staff to develop a team that continues the club’s tradition of success and makes our fans proud.”
After spells on the coaching staff of Ascoli, Sevilla and West Ham United, Enzo took charge of Manchester City's Elite Development Squad in August 2020 and guided them to the 2021 Premier League 2 title.
After a stint with Parma and another as assistant coach at Man City, Enzo was appointed head coach at Leicester City in June 2023. The 44-year-old guided the club to the EFL Championship title and promotion back to the Premier League in his first season in charge.
Enzo’s staff will include former Chelsea goalkeeper Willy Caballero, Danny Walker, Michele De Bernardin, Marcos Alvarez, Javi Molina and Roberto Vitiello. Ben Roberts will join the staff as goalkeeper coach and has been appointed to the role of head of global goalkeeping.
We are also delighted to confirm the appointment of Bernardo Cueva who will lead the set-piece department.
Welcome to Chelsea, Enzo!
FONTE: ChelseaFC.com
FABIO GROSSO È IL NUOVO ALLENATORE DEL SASSUOLO
L’U.S. Sassuolo Calcio comunica che il Sig. Fabio Grosso è il nuovo allenatore della Prima Squadra. A lui il più sincero benvenuto e un grande in bocca al lupo da parte di tutto il club neroverde.
La data di presentazione alla stampa e ai media verrà comunicata nei prossimi giorni.
LA CARRIERA DA ALLENATORE
Classe ’77, nato a Roma, mister Grosso ha iniziato la sua carriera da allenatore nella stagione 2017/18 sedendo sulla panchina del Bari. Dopo le esperienze con Verona, Brescia e Sion, nel marzo del 2021 arriva al Frosinone, con il quale alla terza stagione vince il campionato di Serie B. Nel settembre 2023 trascorre una breve parentesi in Ligue 1 con il Lione.
FONTE: SassuoloCalcio.it
05/06/2024
ANTONIO CONTE È IL NUOVO ALLENATORE DEL NAPOLI
SSC Napoli dà il benvenuto ad Antonio Conte che assume l’incarico di allenatore della prima squadra avendo siglato un contratto che lo legherà al Club fino al 30 giugno 2027.
"Sono molto orgoglioso che il nuovo allenatore del Napoli sia Antonio Conte. Antonio è un top coach, un leader, con il quale sono certo che potrà partire quella rifondazione necessaria dopo la conclusione del ciclo che ci ha portato a vincere lo scudetto lo scorso anno dopo molte stagioni ai vertici del calcio italiano. Oggi si apre un nuovo importante Capitolo della storia del Napoli" - afferma il Presidente Aurelio De Laurentiis.
"Il Napoli è una piazza di importanza globale. Sono felice ed emozionato all'idea di sedermi sulla panchina azzurra. Posso promettere certamente una cosa: farò il massimo per la crescita della squadra e della società. Il mio impegno, insieme a quello del mio staff, sarà totale" - ha affermato Antonio Conte.
FONTE: SSCNapoli.it