#RestiamoACasa Terminare qui la Serie A, scudetto alla JUVE e campionato a 22 squadre nella prossima annata? Incredibile lo starnazzare di certi personaggi quando centinaia di italiani stanno morendo ogni giorno sotto i colpi dell'infame Covid19!
Riaprire i battenti della Serie A? L'ipotesi è quanto mai lontana al momento e probabilmente (ma tutti son bravi col senno di poi) anche giocare VERONA-SAMPDORIA e le gare in Europa fu un azzardo (in particolare per quanto riguarda lo scoppio delle positività nella bergamasca).
Playoff e playout non sono stati accolti con entusiasmo (a voler usare un eufemismo) dai vari patròn della Serie A per i quali, evidentemente, il principio del merito sportivo o qualcosa che ad esso si avvicini il più possibile, viene molto dopo il guadagno e i contratti stabiliti.
Così niente retrocessioni, due promozioni dalla B (e vorrei pure vedere che il BENEVENTO a 20 punti dal CROTONE secondo si accontentasse di un altro annata fra i cadetti) e Serie A a 22 squadre per il 2020-21.
Lo scudetto? Alla JUVE ovviamente, che conduce ad una sola lunghezza dalla LAZIO e LOTITO, patròn dei biancazzurri, (anche) giustamente indignato: Un'ipotesi appunto... Ma ne vedremo ancora delle belle ammesso e non concesso che qualcuno abbia ancora voglia di sentir starnazzare certi personaggi quando centinaia di italiani stanno morendo ogni giorno sotto i colpi dell'infame Covid19.
I giovani che valgono di più Secondo il CIES Football Observatory al primo e al secondo posto due millenials del BORUSSIA DORTMUND che insieme superano i 300 milioni; il primo italiano è l'ex gialloblù KEAN al decimo posto con un valore di 46 milioni mentre in Serie A KULUSEVSKI (ingaggiato a Gennaio dalla JUVENTUS) precede TONALI del BRESCIA e TRAORÈ del SASSUOLO.
Molto dopo con i suoi 6,7 milioni di valore nominale arriva anche KUMBULLA.
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Mimmo VOLPATI ricorda Gianni Mura al 'Corriere di Verona' «Mura portava Bagnoli in palmo di mano, lo stimava immensamente ed erano entrati in confidenza, e si sa che con il mister non era proprio facile… Mura si innamorò della nostra squadra al punto che la sua empatia per l’Hellas è sempre rimasta viva negli anni, anche dopo quel grande ciclo, non è mai scemata. Fino a un paio di anni fa ci vedevamo, lui saliva in Trentino, perché sua moglie è di Baselga di Piné, a mezz’ora da casa mia. Poi ultimamente non stava bene ma ci sentivamo al telefono. E stato l’unico giornalista che ho fatto entrare in casa per un’intervista, era l’estate del 1985. Il nostro rapporto è nato lì, anche se ci eravamo conosciuti qualche mese addietro proprio durante il campionato dello scudetto, anche se fino ad allora ci eravamo scambiati poche battute. Ci seguiva come inviato, si alternava o accompagnava a Brera. Poi veniva da Milano in settimana per gli allenamenti, in genere al martedì, poi si fermava a cena. Negli anni ‘80 andavamo alla Bottega del Vino e prima di sedersi a tavola era obbligatoria la tappa a vedere la cantina. Non era solo la storia di Davide contro Golia, anche, ma non solo. Il fatto è che mentre noi stavamo vincendo quel campionato, lui a sua volta si era reso conto di assistere da una posizione privilegiata a qualcosa di irripetibile. Credo che sia l’unicità la leva, il “cosa” abbiamo fatto e il “cosa” lui ha potuto raccontare ha reso indissolubile il suo rapporto con l’Hellas. E’ stato l’unico giornalista capace di avvicinarcisi a Brera, non solo nel mestiere, ma anche nello stile di vita tra cultura eno-gastronomica, sigarette e convivialità della tavola. E’ stato un fuoriclasse, di quelli che nascono ogni trenta o quarant’anni, un po’ come Maradona» CalcioHellas.it
Mimmo MAIETTA a L'Arena «Ho sentito Manuel Mancini: ora dà una mano alla sua compagna in farmacia. Speriamo che questo periodo finisca presto. In questi giorni mi sto allenando in collegamento Skype con il preparatore: ma che roba è? Dai, è dura... Quando smetterò non so dove andrò: ho una casa a Bologna e una sul Lago di Garda. A Verona tornerei di corsa, lì sono stato benissimo: se i tifosi non mi davano del terrone, quasi quasi mi offendevo. Li ho sempre rispettati, e loro hanno fatto lo stesso con me. Quell’Hellas era un gruppo fantastico, c’era Cacia il brontolone, Rafael il prefezionista, mio cugino Emilio (Hallfredsson, ndr) e poi il presidente Martinelli, un esempio, per non parlare di Mandorlini: tutti gente in gamba. Il mio gol al Torino? Dai, non fatemi piangere… Da quando sono andato via da Verona, sono stato per due volte vicino al ritorno: una volta in Serie B e una quest’anno. Ad agosto stavo per arrivare. Tony D’Amico è un d.s. che capisce di calcio, d’altronde ha avuto una bella scuola con Filippo Fusco. Mi dispiace che quest’ultimo a Verona sia stato contestato: ha dovuto lavorare in una situazione di emergenza, ma non c’è un calciatore che ne parli male» CalcioHellas.it
Lex gialloblù HALLFREDSSON partito dal PADOVA per raggiungere il ritiro della sua nazionale il giorno prima della chiusura totale dell'Italia «Sto bene, benissimo. Arrivando dall'Italia ho dovuto sottostare ad un periodo di isolamento. Pensate che inizialmente la mia federazione all’inizio era preoccupata che io e Bjarnason non riuscissimo ad arrivare. Poi chiaramente la situazione è cambiata. Credo sia giustissimo rinviare gli Europei e sulle nostre due partite è difficile fare una previsione, aspettiamo e preghiamo che la situazione nel mondo migliori. Più che a quando torneremo a giocare, sto pensando più a quello che sta succedendo nel mondo, alla gente che sta male. E’ giusto che si torni a pensare al calcio, ma dopo che abbiamo risolto questa situazione con il virus. In Islanda la situazione è ancora abbastanza tranquilla, secondo me. C'è però preoccupazione: il governo ha iniziato a chiudere attività così come è successo in Italia, la gente esce meno di casa. Mi sento tranquillo. Qui ho la mia famiglia: c'è mia mamma, ci sono i miei fratelli e le mie sorelle. In questo momento è importante averli vicini. Da noi si parla della situazione in Italia come una delle situazioni più gravi in Europa. Siamo dispiaciuti e aspettiamo tutti novità positive perchè vi vogliamo bene!» TGGialloBlu.it
Damiano TOMMASI presidente dell'Associazione Italiana Calciatori a 'Radio anch'io' «Se si potesse tornare ad agosto sarebbe una notizia positiva. Giocare è quello che tutti vorremo fare anche perché sarebbe un segnale che la situazione si è normalizzata. Tornare in campo avanti con la stagione comporta un intervento sui contratti dei giocatori che scadono a giugno e uno spostamento delle competizioni che rischiano di incidere sulla stagione 2020/21. Bisognerebbe riprogrammare tutto. Sarebbe un sogno tornare a giocare in estate. Le soluzioni vanno trovate nel contesto, mettendo da parte gli interessi personali. Tornare a muoversi con una squadra in giro per l'Italia sarà una cosa progressiva, in quest'arco di tempo gli atleti ne potrebbero approfittare per ritrovare la forma. Speriamo possano tornare ad allenarsi nelle proprie città. Gli scenari con i quali si ripartirà possono cambiare, perché prima bisogna organizzare la chiusura della stagione agonistica» TGGialloBlu.it
L'ex gialloblù Martino MELIS a L'Arena «Non si ricomincia più. D’altronde finché il Paese non vince questa battaglia contro il virus, non ha senso ricominciare. A porte chiuse? Non è calcio dai. È una cosa molto triste restare chiusi in casa o muoversi per lo stretto necessario. Qui (Sardegna, ndr) tra un mese e mezzo avrebbe dovuto iniziare la stagione. Nel Veneto ho visto Zaia che ha fatto molto bene finora. La sua scelta sembra essere azzeccata. Qui il problema è a Sassari ora. Ma com’è possibile visto che siamo un’isola. Si doveva gestirla molto meglio» HellasLive.it
Emmanuel BADU all’emittente ghanese 'GTV Sports +' «Mentre parlo non esco di casa dal 6 marzo, è molto preoccupante qui. Proprio la scorsa settimana avevo finito i miei prodotti alimentari e ho dovuto chiamare il mio fisioterapista per portarmene un po’. Ovunque è tutto chiuso, gli unici posti dove è consentito andare sono a lavoro, all’ospedale e al supermercato» CalcioHellas.it
L'ex gialloblù Daniele VERDE a 'Il Mattino' «Qui in Grecia non ci sono restrizioni ufficiali, bar e ristoranti sono ancora aperti, ma la gente esce sempre con la mascherina. Per quanto riguarda il calcio, la situazione è stata molto strana: si è passati dalla normalità alla chiusura totale... All’inizio avrei voluto tornare a casa per stare un po’ con mia moglie e mia figlia, ma l’AEK ci ha detto di restare in Grecia. Alla fine, comunque, ho pensato che fosse meglio così: la mia bimba ha due mesi e avrei avuto paura di infettarla. Mi auguro che si possa tornare presto in campo, purché a porte aperte: le partite senza tifosi non si dovrebbero proprio disputare, perché noi giochiamo per loro. Se non sento l’entusiasmo del pubblico, io non mi diverto. In questi giorni ho sentito Depaoli, uno tra i giocatori risultati positivi al Coronavirus, e mi ha detto che sta bene. A Verona, quando lui era al Chievo e io all’Hellas, ci vedevamo spesso» CalcioHellas.it
L'ex gialloblù Corrado COLOMBO a TuttoBari.com «Non auguro a nessuno un’esperienza come quella che stiamo vivendo. Mio padre è ricoverato da cinque giorni a Milano per il Coronavirus, mia madre è in isolamento. Io, figlio unico, abito a Pistoia, e non posso muovermi. Questa è un’emergenza vera, l’unica arma che abbiamo per combattere il virus è restare in casa. Devono farlo tutti» DerbyDerbyDerby.it
L'ex gialloblù TUTINO, ora all'EMPOLI con HENDERSON e BALKOVEC, intervistato da Nicolò Schira «Sono a Empoli in casa con la mia famiglia, la mia compagna Arianna e mia figlia Benedetta. Al mattino l’Empoli ci ha organizzato sedute di allenamento via Skype. Lavoriamo in gruppi di 4-5 elementi per ruolo, al pomeriggio faccio cyclette, mentre la sera un po’ di Netflix e TV... Il mio sogno resta sempre quello di giocare al San Paolo, indossando la maglia della mia città. Il Napoli è la mia squadra del cuore. Sto lavorando duro per farcela un giorno, intanto il mio presente si chiama Empoli e voglio fare il massimo con loro. Esplosione tardiva la mia? Ho le mie responsabilità. La colpa è solo mia. Posso e devo fare di più. Da Cosenza in poi sono maturato molto nella gestione quotidiana e dell’alimentazione. Ho avuto una chance a Verona, ma non l’ho sfruttata evidentemente ho bisogno ancora di crescere. Poco spazio con Juric? La colpa è solo mia, il mister è un grande allenatore. È vero anche che aveva trovato un equilibrio giocando senza punte ma con tre centrocampisti davanti, perciò gli spazi si erano ridotti ma al tempo stesso anche io non sono riuscito a convincerlo» CalcioHellas.it
Fabio BORINI a 'La Gazzetta dello Sport' «È dura per me che sono a Verona e la mia famiglia in Inghilterra. Mia figlia Stella ha quasi sette mesi e sta iniziando a fare una serie di prime esperienze che mi sto perdendo. Certo, la videochiamata… ma il contatto fisico è un’altra cosa. Ma siamo cittadini del mondo ed è giusto rispettare le regole» TGGialloBlu.it
Il presidente SETTI all'ANSA «Noi siamo per la ripresa del campionato. Ci piacerebbe giocare. Il taglio degli stipendi ai calciatori? Ci vuole buonsenso da parte di tutti, i giocatori ce l'avranno e si discuterà anche di questo al momento opportuno. Il piano 'salva calcio? C'è da fare di più ma è chiaro che tutte le cose andranno fatte passo dopo passo. L'importante è cercare di mettere in sicurezza tutto e finire il campionato. Serie A a 22 squadre? Non è giusto. Ci sarebbero cause infinite e sarebbe anche poco corretto nei confronti di chi sta sotto e ha speso soldi per salire. E' un momento di difficoltà generale non ci può essere un vincitore. Ci deve essere una sofferenza per ognuno e cercare di fare sistema» TGGialloBlu.it
Nota ufficiale della Curva Nord del BRESCIA «Troppe lacrime, Troppi morti. Troppe sono le pagine di necrologi che riempiono i nostri giornali di persone che continuano a morire nella solitudine di un letto d’ospedale, lontano dall’affetto dei propri cari che, rinchiusi nelle proprie case, vengono avvisati della triste perdita da una telefonata. È proprio la frustrazione derivante dall’impossibilità di stare vicino a chi di noi sta soffrendo e a chiunque è in prima linea a rischio della propria vita, che abbiamo deciso che La Curva Nord Brescia, all’eventuale ripresa del campionato e riapertura degli stadi, non torneremo a tifare sugli spalti in osservanza di un doveroso rispetto per tutti coloro che stanno soffrendo in questo drammatico periodo» Hellas1903.it
Urbano CAIRO presidente del TORINO a 'La Stampa' «Inutile avventurarsi in previsioni, davanti a una pandemia noi non possiamo che navigare a vista. Fissare un inizio o una fine ora è senza senso, ma nel caso riprendessimo l’ipotesi porte chiuse è la più probabile» Hellas1903.it
Gabriele Gravina presidente della FIGC a 'Il Giornale' «Noi abbiamo una stella polare, è il decreto del Governo che ha fissato al 3 aprile il primo, provvisorio traguardo. Quella data, per ora, fa fede. La questione è nazionale e se si decide che tutti devono stare a casa, devono farlo tutti. In gioco non c’è soltanto la salute del Paese ma la tenuta come comunità. Il calcio deve osservare scrupolosamente questo principio. Ripeto da sempre: si tratta solo di ipotesi e non di una certezza. Ne aggiungerei un’altra: andrebbe bene anche il 20 maggio, valutando la ricaduta sul calendario internazionale. È la mia, la nostra, speranza: significherebbe avere la possibilità di rialzare la serranda del calcio italiano e offrire al Paese la spinta emotiva per recuperare il senso della vita normale. Playoff e playout? Era una mia proposta, non ha riscosso successo e ne ho preso atto. Taglio degli stipendi? Sul tema bisogna muoversi rispondendo a un interrogativo: avete a cuore la tenuta del sistema calcio? Bene: poiché stiamo attraversando un’emergenza storica, una crisi mai vissuta prima se non durante la seconda guerra mondiale, la realtà esige provvedimenti che rispondano ai criteri della solidarietà e della sopravvivenza del calcio. Le resistenze, in materia, non sono consentite» HellasLive.it
Gabriele Gravina presidente della FIGC a Sky Sport «Allo stato attuale, è impossibile preventivare quando e come si potrà ripartire, ad ogni modo vogliamo assegnare lo scudetto, anche nel caso in cui non si giochi fino alla partenza del 2020/21. Insomma, la stagione 2019/20, va in qualche modo salvata. Attenzione però, non è corretto soffermarci solo alle più alte categorie, ma anche a quelle inferiori. Ci sono società che rischiano di sparire. Infine, non dimentichiamo che è necessario definire organici e format della prossima stagione, comprese le coppe europee, promozioni e retrocessioni. Nel 2020/21, Serie A a 22 squadre? Personalmente non sono favorevole. Nel concreto sarebbe ingestibile. Continuando così si giocherebbe più tardi, per cui si rischierebbe di avere più gare da disputare in poco tempo. E’ necessario invece seguire le nostre norme perché modificare il format dei tornei non è semplice. Terminare a maggio 2021 sarebbe l’ideale perché in estate ci sarà l’Europeo» TGGialloBlu.it
Massimo CELLINO presidente del BRESCIA al 'Corriere dello Sport' «La coppa, lo scudetto… Lotito lo vuole, se lo prenda. È convinto di avere una squadra imbattibile, lasciamogli questa idea. Da Brescia ricevo continuamente notizie, e sono tutte pazzesche, eppure la città sta affrontando la tragedia con una dignità che imbarazza. E mi volete parlare di campionato, di scudetto? Non me ne frega un cazzo… Ho paura ad uscire di casa, mi sta venendo la depressione. Non bisogna pensare a quando si ricomincia, ma se si sopravvive. E se parliamo di calcio, tutto deve essere spostato alla prossima stagione. Realismo, signori. Questa è la peste. E poi avete letto o no il comunicato dei tifosi della Lombardia? Non vogliono che si riparta. Lo vietano loro, non la federazione. Prima la vita. La vita, cazzo. Ci sono ultrà che portano l’ossigeno agli ospedali, altri che piangono i loro morti, altri ancora intubati. Non si può più giocare quest’anno. Si pensi al prossimo. Si è giocato un terzo del campionato. La stagione è andata, se qualcuno vuole questo scudetto maledetto se lo prenda pure. Chiuso. Finito. E non parlo così perché il Brescia è ultimo in classifica. Siamo ultimi perché ce lo meritiamo. Io per primo lo merito. Facciano quello che vogliono. Penso a quelli che perderanno il posto di lavoro, a quelli che stanno morendo… Il calcio è un’azienda che occupa tante persone ma è anche in grado di superare la crisi. Semplicissimo: si è bruciato un terzo del campionato, e allora si taglino un terzo dello stipendio ai calciatori, un terzo dei diritti televisivi e un terzo delle tasse. È il modo più facile per aggiustare le cose. La testa delle istituzioni, federazione e lega, deve proiettarsi a settembre, a ottobre, a quando sarà» Hellas1903.it
Massimo FERRERO presidente della SAMPDORIA «Qui parlano tutti, ma il problema è: quando ripartirà questa roba? Qualcuno ce lo può dire? No, non lo sa nessuno, tutti parliamo, tutti facciamo filosofia, tutti facciamo teoria, ma nessuno sa niente. C’è gente che muore, combattiamo una guerra che non si vede e parliamo di calcio? Ancora vogliamo parlare di calcio? Io rimango in Serie A e lo scrivo col sangue, non sono a un punto da niente. Se stavamo sotto era uguale, dicevo le stesse cose. Andiamo a fine luglio? Avete idea di cosa voglia dire? È un mese di ferie, così come agosto. Il mercato sarà un disastro, non ci voglio pensare. Se si ferma il campionato si potrebbe giocare a 19 squadre o a 21. Il Benevento che ha 19 punti che deve dire? Non può restare a guardare. So che Lotito mi odierà ma così è la vita. La prima è la Juve? Finisce così. Si deve proseguire con queste posizioni, così come stiamo. Questa è la direzione da prendere se vogliamo fare l’Europeo. La Sampdoria? Io rimango in Serie A e lo scrivo col sangue, non sono a un punto da niente» HellasLive.it
Gianni Infantino, presidente della FIFA a 'La Gazzetta dello Sport' «Prima la salute. Poi tutto il resto. E il resto, per i dirigenti, significa sperare il meglio ma anche prepararsi al peggio. Senza panico, diciamolo chiaramente: si giocherà quando si potrà senza mettere a rischio la salute di nessuno. Federazioni e leghe siano pronte a seguire le raccomandazioni di governi e Oms. Io ringrazio dottori, infermieri e tutti quelli che rischiano la loro vita per salvarne altre. Loro sono eroi. Abbiamo dimostrato spirito di cooperazione e solidarietà con Europa e Sudamerica. Ora pensiamo al calendario delle nazionali. E alle modifiche e alle dispense temporanee per i regolamenti sullo status dei calciatori e i trasferimenti. Per proteggere i contratti e adeguare i periodi di registrazione. Servono misure dure. Ma non c’è scelta. Dovremo tutti fare sacrifici» TGGialloBlu.it
L'ex responsabile sanitario della Nazionale Enrico Castellacci a RaiNews24 «Ripartenza della A? Non credo possa essere il 3 maggio. Sfortunatamente in Italia la situazione è stata affrontata in ritardo rispetto alla Cina, nella quale il virus si è manifestato prima. Inoltre nel nostro Paese le misure restrittive non sono state applicate con prontezza. Il Campionato cinese riprenderà il 3 maggio, la stessa data nella quale si vorrebbe far ripartire la Serie A. Ma per la Cina è diverso. Le loro regole sono state poste immediatamente e con fermezza ed i risultati si riscontrano. Per ciò che sta accadendo in Italia, non penso proprio che allo stato attuale, possa considerarsi l'inizio di maggio, come data della ripresa del torneo» TGGialloBlu.it
Federico Pastorello (figlio di Gibbì), agente di molti calciatori, intervistato da Sky «Se la Serie A dovesse riprendere, impossibile comprimere il torneo in un solo mese. Piuttosto, è più ragionevole pensare che inevitabilmente si andrà oltre il 30 giugno. Far giocare tutte le restanti gare dal 3 al 31 maggio, è impensabile. Ciò vorrebbe dire scendere in campo ogni due giorni. E’ necessario considerare anche giugno e pure oltre. Scadenza contratti? La situazione è in fase di studio coi nostri avvocati. Le opzioni da valutare finora sono due: quella di non considerare i calciatori che vanno in scadenza e che quindi non giocherebbero; oppure includerli, allungando i loro contratti di un mese» TGGialloBlu.it
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NOTIZIE Verona, il team esports ai campionati nazionali FIFA Pro Club
di Redazione - 24 Marzo 2020
Esultanza dei giocatori del Verona (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Verona esports. A pochi giorni dall’annuncio del debutto del club nel settore degli esports, un settore che sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di clb del nostro camponato, L’Hellas Verona FC eSports è già pronto a muoversi attivamente in questo settore in continua evoluzione che rappresenta una nuova leva per incrementare i ricavi. In attesa della eSerie A TIM, la società scaligera scende in campo con Outplayed ai campionati nazionali di Fifa Pro Club su Xbox: i gialloblù saranno rappresentati dal club storico Euphoria Outplayed.
Il Pro Club è una modalità online di FIFA 20 che ti consente di creare un Calciatore Virtuale e ricoprire il tuo ruolo a fianco dei compagni di squadra in una riproduzione realistica del calcio online. Partite di 11 contro 11 che si sfidano per un obiettivo comune. È a tutti gli effetti una simulazione del calcio reale, con campionati di serie A, B e C, con relative qualificazioni alle Coppe Europee, playoff/out e Nazionale. Il movimento è sempre in crescita e molte squadre, soprattutto nelle leghe maggiori, sono composte da oltre venti giocatori per avere una rosa il più completa possibile. La presenza di una vera community di persone che si intrecciano in vari team e di una accesa rivalità rende questa modalità unica nel suo genere.
Per il suo classico appuntamento settimanale, il CIES Football Observatory ha stilato una classifica dei cinquanta giovani calciatori – nati cioè dal 2000 in avanti – con il valore di mercato più alto, tra quelli che militano nei top 5 campionati europei.
Due stelle del Borussia Dortmund guidano la graduatoria, secondo l’algoritmo del CIES Football Observatory: Jadon Sancho ed Erling Håland. L’inglese ha un valore di quasi 200 milioni di euro (198,5 milioni), mentre il norvegese si ferma a 101 milioni.
Il podio è completato da Rodrygo, giovanissimo attaccante del Real Madrid il cui valore è pari a 88,9 milioni di euro. Segue al quarto posto il suo compagno di squadra nei Blancos, Vinícius Junior, per il quale è stato stimato un valore di 73,9 milioni di euro.
Gli inglesi dominano la top 10 di questa classifica. Oltre al già citato Jadon Sancho, in graduatoria si trovano anche Callum Hudson-Odoi (72 milioni di euro), Mason Greenwood (50 milioni di euro) e Phil Foden (50 milioni di euro). Due i brasiliani (Rodrygo e Vinicius), un norvegese (Haland), uno spagnolo (Ferran Torres, 55,2 milioni), un francese (Camavinga, 53 milioni) e un italiano (Moise Kean, 46 milioni).
Guardando alla Serie A, il calciatore nato dal 2000 in poi con il valore di mercato più alto è il macedone Dejan Kulusevski (39,6 milioni), attualmente al Parma, ma già acquistato dalla Juventus. Seguono Sandro Tonali, del Brescia (36,9 milioni) e Hamed Traorè, del Sassuolo (27,6 milioni).
Altri tre calciatori che militano nel massimo campionato – per un totale di sei – sono presenti in graduatoria. Si tratta di Dusan Vlahovic (Fiorentina, 11 milioni di euro), di Sebastian Walukiewicz (Cagiari, 10,3 milioni) e di Marash Kumbulla, difensore dell’Hellas Verona che vale 6,7 milioni di euro.
FONTE: CalcioEFinanza.it
22 MAR 2020 BINOCOLO AL CONTRARIO
Facevo un gioco da piccolo. Mi piaceva da matti girare il binocolo, quei piccoli binocoli di plastica che vendevano in Piazza Erbe, per vedere il mondo da lontano. Vi ricordate? Invece di avvicinare le cose sembrava spostare tutto distante, lontanissimo e irraggiungibile.
Ecco, in questi giorni mi sembra di vedere tutto dentro a quel binocolo al contrario. Tutto lontanissimo, tutto irraggiungibile. Non c’è più nessun senso a parlare di calcio, di calciomercato, di quelle baruffe che nascevano per cose banalissime, tipo Setti e il suo operato al Verona. Che senso ha sapere oggi se Faraoni se ne andrà, se Kumbulla vale trenta, quaranta milioni di euro, se è stato giusto vendere a gennaio Amrabat e Rrahmani. Un invisibile nemico ci ha colpito duramente e ci ha fatto sentire tutti deficienti. Noi che ci arrabbiavamo per Grosso e Pecchia, per la fuga di Fusco, per Mandorlini… E i troll? Vi rendete conto? C’è qualcuno che organizzava queste cose per spostare l’attenzione, per creare fumo, per denigrare le persone. Tutto lontanissimo, piccole meschinità davanti a quella foto con i camion dell’esercito che portano fuori Bergamo centinaia di bare. E persino il gigantesco campionato di Juric e del suo incredibile Verona, diventa più lontano oggi.
Io non credo, amici miei, francamente che si tornerà a giocare per questa stagione. I giocatori non potranno tornare a breve ad allenarsi se non rischiando la vita. E quindi la mia idea è che questo campionato sarà consegnato alla storia, così, com’è. Sebbene i lontanissimi presidenti del baraccone calcio, mangiapassione della gente, non decidano di forzare la mano per salvare lo spettacolo e quindi i diritti televisivi che al dunque sono l’unica cosa che permette loro di gestire il giocattolo e di portare avanti la baracca. Una bolla che quando scoppierà, avrà l’effetto di allontanare tutta questa masnada di avventurieri che stanno nel calcio solo per drenare le risorse frutto della passione della gente. Non me lo immagino ancora cosa succederà alla fine di tutto questo. Se sarà tutto uguale o se qualcosa cambierà. Ma sono pessimista, terribilmente pessimista. Accidenti a questo binocolo…
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La Serie A può saltare se non si gioca a maggio
marzo 25, 2020
Il “rischio” è più che concreto. La Gazzetta dello Sport conferma che se non si riuscirà a riprendere a giocare a maggio, a causa dell’emergenza sanitaria, è sempre più che la Serie A possa saltare. Nella info della rosea, le partite che sono da recuperare e le giornate ancora da disputare.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
25 marzo 2020 - 08:10 Serie A, si fa largo l’ipotesi dello stop definitivo
Molti club orientati a fermare del tutto la stagione. Nuovo campionato a 22 squadre
di Redazione Hellas1903
Si allontana l’ipotesi che il campionato di Serie A (e anche quelli delle altre categorie, inoltre) possa riprendere e chiudere questa stagione.
Troppe le incertezze che riguardano la durata dell’emergenza coronavirus, impensabile che si preveda una data in cui ricominciare non soltanto a giocare, ma ad allenarsi.
Per questo avanza in una larga fetta dei club l’idea che non sia il caso di andare oltre. In questo caso, in A non ci sarebbero retrocessioni e il prossimo torneo sarebbe a 22 squadre, con Benevento e Crotone, che ora sono ai primi due posti in B, che verrebbero promosse.
Il termine per considerare il ritorno in campo è quello di maggio. Lo stop (probabile) di ogni attività fino al 30 aprile avvicinerebbe di molto la soluzione dell’interruzione dell’annata.
NEWS
23 marzo 2020 - 10:58 Serie A, senza ripresa perdite per oltre 700 milioni di euro
La ricaduta economica dello stop definitivo alla stagione sarebbe enorme
di Redazione Hellas1903
Ammonterebbe a oltre 700 milioni di euro il conto delle perdite per la Serie A in caso di mancata ripresa del campionato.
Questo quanto riportano le prime analisi al vaglio da parte degli esperti del settore.
Se, invece, si riuscisse a portare a termine l’annata, la ricaduta negativa sarebbe ampia ma decisamente più contenuta, fermandosi al di sotto dei 200 milioni.
NEWS
24 marzo 2020 - 10:44 Taglio delle tasse e guadagni sulle scommesse: le richieste della Lega A al governo
I club preparano il piano da sottoporre all’Esecutivo per contenere le perdite economiche
di Redazione Hellas1903
La Lega A si prepara a sottoporre al governo un piano d’intervento per contenere le perdite economiche derivanti dall’emergenza coronavirus.
I club sarebbero pronti a chiedere, innanzitutto, una forte defiscalizzazione, con il taglio di alcune tasse per il periodo in cui non si giocherà.
Inoltre, vorrebbero vedersi riconosciuta una quota del gettito prodotto dalle scommesse. E, sempre in quest’ambito, domanderebbero all’Esecutivo di rivedere il decreto dignità nella parte in cui viene fatto divieto di avere come sponsor agenzie di betting.
FONTE: Hellas1903.it
IL PRESIDENTE FIGC Gravina: La stagione 2019/20 va salvata
26/03/2020 21:18
“Allo stato attuale, è impossibile preventivare quando e come si potrà ripartire, ad ogni modo vogliamo assegnare lo scudetto, anche nel caso in cui non si giochi fino alla partenza del 2020/21. Insomma, la stagione 2019/20, va in qualche modo salvata. Attenzione però, non è corretto soffermarci solo alle più alte categorie, ma anche a quelle inferiori. Ci sono società che rischiano di sparire. Infine, non dimentichiamo che è necessario definire organici e format della prossima stagione, comprese le coppe europee, promozioni e retrocessioni”. Così il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, intervistato da Skysport, in analisi al difficile momento che sta vivendo il calcio italiano per via del coronavirus. Prosegue Gravina: “Nel 2020/21, Serie A a 22 squadre? Personalmente non sono favorevole. Nel concreto sarebbe ingestibile. Continuando così si giocherebbe più tardi, per cui si rischierebbe di avere più gare da disputare in poco tempo. E’ necessario invece seguire le nostre norme perché modificare il format dei tornei non è semplice. Terminare a maggio 2021 sarebbe l’ideale perché in estate ci sarà l’Europeo”.
Il presidente sottolinea la sua preoccupazione: “Non solo i Campionati superiori sono a rischio, ma soprattutto le leghe più piccole. Parlo in particolare del calcio dilettantistico che rischia di perdere 3000 società. Se la stagione ripartirà, alla Uefa e alla Fifa abbiamo già chiesto di poter proseguire oltre giugno 2020, per completare tutti i tornei. Se sarà possibile ripartiremo a maggio per terminare a luglio. Ora però è imperativo rispettare le ordinanze delle autorità politiche e scientifiche. Se non si potrà scendere in campo, sarà comunque giusto fare delle valutazioni per salvare la stagione coi risultati raggiunti dalle squadre prima del blocco”.
Sulla situazione economica: “Non chiediamo al governo nessuna risorsa. I problemi ci sono ma cercheremo di risolverli nel nostro ambito. Il calcio interessa poco in questo momento, ma rappresenta pur sempre la terza industria italiana. Mi aspetto innovazioni dal punto di vista normativo che oggigiorno non permettono uno snellimento di sviluppo nel mondo dello sport in generale. Siamo infatti fermi a 40 anni fa, perché la legge fondamentale dello sport è del 1981. Serve un ammodernamento”.
A.F.
EMERGENZA CORONAVIRUS Serie A, cresce ipotesi cancellazione
25/03/2020 12:25
L'Emergenza Coronavirus rappresenta un ostacolo difficile da superare per il calcio. Molti si preparano a quello che potrebbe essere l'epilogo più amaro.
Come riportato questa mattina da La Gazzetta dello Sport, quello di maggio appare l'unico mese possibile per la ripresa del campionato, oltre questa deadline tutto sembrerebbe destinato alla cancellazione: "In caso di stop la possibilità più verosimile resta quindi la cristallizzazione dell’attuale classifica, la non assegnazione del titolo, le retrocessioni bloccate: due club salirebbero dalla B per una Serie A 2021-2022 che diventerebbe a 22 squadre, da ridurre a 20 nella stagione ancora successiva".
CAMPIONATO FINITO? Serie A appesa a un filo meglio pensare al futuro
22/03/2020 13:08
Sempre più probabile che la stagione 2019/20 cali il sipario. La criticità sanitaria provocata dal coronavirus, conferma ciò che si è delineato nella riunione informale della Lega di Serie A di venerdì 20 marzo: quasi impossibile proseguire. Insomma, il Campionato è appeso ad un filo. Esiste sempre una flebile speranza, ma gli ottimisti rappresentano ormai una minoranza. La maggioranza piuttosto, pensa a come affrontare il difficile presente e volge lo sguardo già al futuro, domandandosi se ha senso, arrivati questo punto, addensare ogni sforzo per salvare l'attuale stagione. La riflessione viene posta per cercare innanzitutto di salvaguardare il prossimo torneo. Le energie concentrate così in poco tempo per far terminare il Campionato 2019/20, potrebbero realmente condizionare quello del 2020/21.
A.F.
FONTE: TGGialloBlu.it
Corriere di Verona: "Hellas, finisce l'isolamento ma si resta in casa"
25/3 ALLE 08:53 RASSEGNA STAMPA
di ALESSANDRO TEDESCHI
All'interno delle pagine sportive del Corriere di Verona, troviamo il titolo: "Hellas, finisce l'isolamento ma si resta in casa". Termina oggi il periodo di autoisolamento per i giocatori e lo staff dell’Hellas. Dopo quattordici giorni, per tutti sarà possibile tornare ad avere contatti con l’esterno. Nessuno dei gialloblù ha chiesto di lasciare Verona, non ci saranno spostamenti da parte dei calciatori stranieri, nessuno si muoverà. Questo, peraltro, in attesa di valutare quando riprenderanno gli allenamenti. La data resta da fissare e non ci sono margini, allo stato delle cose, per organizzare un minimo programma.
Hellas Verona, fiducia a Stepinski: il club vuole puntare su di lui anche l'anno prossimo
24/3 ALLE 15:45 SERIE A
di LORENZO DI BENEDETTO @LORE_DIBE88
Mariusz Stepinski ha vissuto una stagione molto complicata all'Hellas Verona, dopo l'acquisto da parte degli scaligeri dai cugini del Chievo negli ultimi giorni del mercato estivo, ma nonostante i pochi gol e le poche presenze i gialloblù continuano a puntare su di lui e quando il calcio tornerà in campo Juric proverà a dargli fiducia, per ritrovare il suo attaccante che potrebbe essere decisivo anche nelle prossime stagioni, visto il suo contratto fino al 2024 con l'Hellas. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
Corriere di Verona: "Coppa Italia, il sogno interrotto della Primavera"
24/3 ALLE 09:38 RASSEGNA STAMPA
di MATTIA VERDORALE
"Coppa Italia, il sogno interrotto della Primavera". Questo il titolo in taglio alto in prima pagina che il Corriere di Verona dedica alla Primavera dell'Hellas: "Il sogno è rimasto in sospeso, ma non è in sospeso: «Spero, nei prossimi mesi, di aggiungere un altro momento bello a quelli passati con il nostro settore giovanile», dice Massimo Margiotta, responsabile del vivaio dell’Hellas, parlando sul canale web del club gialloblù".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
KEVIN CORTESE ‘D3AVE’ E ALFONSO MEREU ‘ALOGRAYFOX’: ECCO I PLAYERS UFFICIALI DI HVFC ESPORTS
25/MARZO/2020 - 17:30
Verona - In casa Hellas Verona FC eSports è tutto pronto. Maglie indossate, poltrone sistemate e console online. Il riscaldamento? Si fa ovviamente in casa. Kevin Cortese ‘D3ave’ e Alfonso Mereu ‘Alograyfox’ sono pronti a scendere sul campo virtuale con l’Hellas. Sono loro, infatti, i players ufficiali che rappresenteranno il Verona, con Outplayed, nel mondo degli eSports. Kevin ‘D3ave’ Cortese sarà il nostro titolare su Fifa 20, mentre Alfonso ‘Alograyfox’ Mereu sarà protagonista con Pro Evolution Soccer 2020. Presto i due players si misureranno con i titolari delle altre squadre, cimentandosi in tornei e amichevoli, in attesa dell’inizio della eSerie A TIM.
Verona - La eSerie A TIM è ai nastri di partenza: e l'Hellas Verona FC eSports è pronto. Il campo di gioco sarà una console, la PS4, e la stagione si giocherà su due fronti, un campionato di FIFA 20 e uno di Pro Evolution Soccer 2020, con fischio d’inizio il 23 marzo. Le competizioni sono entrambe divise in 4 gironi, le avversarie del Verona saranno rispettivamente Roma, Fiorentina e Sassuolo nella eSerie A TIM di FIFA e Bologna, Sassuolo e Lazio in eFootball PES 2020.
In questa avventura il Verona scende in campo con Outplayed: il partner gialloblù fornirà i 2 players titolari per i diversi campionati e seguirà l’Hellas durante tutto il campionato.
Outplayed è una delle società leader in Italia nel settore degli Esports. Con più di 100 atleti nella propria scuderia compete sia in Italia che in Europa in tutti i titoli più importanti del panorama dei videogiochi. Outplayed vanta campioni nazionali su qualsiasi piattaforma e si è sempre contraddistinta per la qualità dei risultati e dei talenti scoperti in tutta Italia.
«La eSerie A TIM è una competizione innovativa che porta il calcio italiano in una nuova dimensione. Gli eSports – sottolinea Marco Pistoni, Chief Revenue Manager di Hellas Verona FC - stanno diventando una realtà sempre più importante e rilevante, per questo abbiamo deciso di scendere in campo con Outplayed, un partner strutturato e preparato per affrontare assieme all’Hellas Verona questa nuova sfida in un mondo giovane e dinamico».
«Siamo molto onorati e felici di questa partnership - dichiara Simone Benedetti, co-owner Outplayed Esports -. L’Hellas Verona si è subito dimostrata una società lungimirante e propositiva verso il mondo degli eSports e dei giovani. La eSerie A TIM è una grande opportunità per il nostro settore e non vediamo l’ora di affiancare l’Hellas Verona nel suo percorso».
Sarà possibile seguire l'Hellas Verona FC eSports sul canale Twitter dedicato: CLICCA QUI!
FONTE: HellasVerona.it
OLIMPIADI 2020 Era nell'aria ma adesso è ufficiale: Rinviate al 2021 le Olimpiadi che si dovevano svolgere a Tokio la Prossima estate.
TAGLIO STIPENDI AI CALCIATORI A CAUSA DEL CORONAVIRUS? La BUNDESLIGA è già partita con BORUSSIA MONCHENGLADBACH, BAYERN MONACO e BAYER LEVERKUSEN che hanno ridotto il compenso dei propri tesserati del 20% Olimpiadi Tokyo 2020 rinviate al 2021: c’è l’annuncio ufficiale Le Olimpiadi di Tokyo sono state rinviate. Il CIO, di concerto con il Premier giapponese, il governatore di Tokyo e il presidente del Comitato organizzatore, ha deciso di spostare i Giochi Olimpici. Le Olimpiadi non si disputeranno dal 24 luglio al 9 agosto 2020, ma si terranno nell’estate del 2021. La denominazione sarà la stessa. Saranno Olimpiadi di Tokyo 2020 anche se si disputeranno nel 2021.
SPORT 24 MARZO 2020 13:31 di Alessio Morra
Negli ultimi giorni da più parti è stato chiesto il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 a causa della pandemia che sta colpendo il mondo. Il CIO, nella persona del presidente Bach, aveva sempre rifiutato questa ipotesi, ma nelle ultime ore ha aperto invece al rinvio prima di esservi quasi costretto dopo i forfait ufficiali dell'Australia e del Canada, e la richiesta della federazione americana di atletica. In una videoconferenza, oggi, hanno discusso il Primo Ministro Shinzo Abe e il presidente del CIO Bach, e alla fine la decisione è stata quella di posticipare le Olimpiadi di Tokyo. Il Premier nipponico ha chiesto il rinvio e il CIO ha detto sì. Per i Giochi se ne riparla tra un anno. Il nome sarà sempre Tokyo 2020.
La richiesta del Premier del Giappone Abe e il sì del CIO
Nella videoconferenza, che è stata piuttosto veloce, il Primo Ministro del Giappone ha chiesto al Comitato Olimpico di posticipare i Giochi di un anno. Il sì del CIO è arrivato rapidamente. Shinzo Abe ha detto: "Il presidente del CIO Bach è d'accordo al 100% sulla proposta di rinviare di un anno le Olimpiadi di Tokyo 2020". Il governatore di Tokyo Koike ha detto che non cambierà la denominazione e anche se i Giochi si terranno nel 2021 si chiameranno lo stesso ‘Tokyo 2020'.
Rinviate le Olimpiadi di Tokyo 2020
Era quasi scontata questa decisione, e non c'è stato bisogno di aspettare, qualche altra settimana, per decidere sul destino delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Nella teleconferenza voluta dal Premier giapponese Shinzo Abe e dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, a cui hanno preso parte anche il governatore di Tokyo Yuriko Koike e il presidente del Comitato organizzatore di Tokyo 2020 Yoshiro Mori, Abe ha chiesto ufficialmente di rinviare i Giochi Olimpici e il CIO ha acconsentito, rinviati naturalmente anche i Giochi Paralimpici.
I Giochi Olimpici di Tokyo si terranno nel 2021
Quando il rinvio stava per diventare realtà sono state fatte alcune ipotesi sulla nuova possibile data dei Giochi. Si era parlato di uno spostamento lieve, dalla data originaria 24 luglio – 9 agosto a settembre, o addirittura a novembre – un mese che piaceva ai giapponesi, considerato anche il clima di quel periodo. Ma alla fine si è deciso che le Olimpiadi si terranno, come sempre, d'estate, in quella prossima. Dunque appuntamento per tutti a Tokyo, ma nell'estate del 2021.
L'annuncio ufficiale del CIO, il comunicato
Il Presidente del CIO, Bach, e il Primo Ministro del Giappone, Abe, in una conferenza questa mattina hanno discusso dei Giochi Olimpici. Entrambi hanno espresso la rispettiva preoccupazione per la pandemia mondiale del Covid-19. A loro si sono uniti Mori Yoshiro, Presidente del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020; il ministro olimpico, Hashimoto Seiko; il governatore di Tokyo, Koike Yuriko; il presidente della commissione di coordinamento IOC, John Coates; Direttore generale del CIO Christophe De Kepper; e il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici del CIO, Christophe Dubi. In una riunione amichevole e costruttiva, i due leader hanno elogiato il lavoro del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 e hanno preso atto dei grandi progressi compiuti in Giappone per combattere il COVID-19.
La diffusione senza precedenti e imprevedibile dell'epidemia ha visto il deteriorarsi della situazione nel resto del mondo. Ieri, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che la pandemia di COVID-19 sta "accelerando". Attualmente ci sono oltre 375.000 casi registrati in tutto il mondo e in quasi tutti i paesi e il loro numero sta crescendo di ora in ora.
Nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite oggi dall'OMS, il Presidente del CIO e il Primo Ministro del Giappone hanno concluso che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l'estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi olimpici e della comunità internazionale.
I leader concordarono sul fatto che i Giochi olimpici di Tokyo potessero rappresentare un faro di speranza per il mondo durante questi tempi difficili e che la fiamma olimpica potesse diventare la luce alla fine del tunnel in cui il mondo si trova attualmente. Pertanto, è stato concordato che la fiamma olimpica rimarrà in Giappone. È stato inoltre concordato che i Giochi manterranno il nome di Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.
Con la presente si informa che le autorità sanitarie locali hanno comunicato in data odierna al Club la positività al Covid-19 del calciatore Marco Sportiello.
Marco attualmente è asintomatico. La quarantena preventiva, a cui erano stati sottoposti Marco e tutti i tesserati della prima squadra, terminerà in data 27-03-2020.
FONTE: Atalanta.it
BLOCCO DEI CAMPIONATI Tagli stipendi giocatori in Germania s'inizia già
25/03/2020 20:51
Tornei bloccati per l'emergenza sanitaria coronavirus ed in fase di stallo resta anche l'idea del taglio agli stipendi dei giocatori, avanzata da qualche club. Al momento L'AIC con a capo il presidente Damiano Tommasi, non si esprime, poiché resta sempre da valutare l'entità del danno. In Germania però, in questo senso si bruciano le tappe e nonostante lo sconcerto del sindacato dei calciatori, qualche società è passata già alla riduzione dei compensi del 20%. Il primo club a indirizzarsi su questi binari è stato il Borussia Monchengladbach, a cui sono si sono accodati Bayern Monaco e Bayer Leverkusen. Anche il Borussia Dortmund è incline alla misura, mentre Schalke 04 e Werder Brema, studiano ciò che è più opportuno fare. I giocatori della Union Berlino invece, con il proprio staff tecnico, si sono posti in una specie di cassa integrazione, chiedendo alla società il taglio degli ingaggi in favore di tutti gli altri dipendenti del club.
A.F.
FONTE: TGGialloBlu.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.