#VeronaJuventus + - =
RECAP
Ancora 4-4-1-1 per l'HELLAS che schiera FERRARI terzino destro e CÁCERES dalla parte opposta, CARACCIOLO e HEURTAUX difenderanno al centro mentre BÜCHEL e ZUCULINI in mediana cercheranno di contenere il fortissimo centrocampo bianconero con RÔMULO e VERDE ad agire sulle esterne.
BESSA agirà da trequartista dietro all'unica punta KEAN.
4-2-3-1 per la JUVENTUS di ALLEGRI, in porta SZCZESNY, KHEDIRA-BETANCUR mediani dietro al terzetto MATUIDI, DYBALA, MANDZUKIC.
El Pipita HIGUAIN unica punta.
Dirige il signor Mazzoleni della sezione AIA di Bergamo davanti ad un Bentegodi pieno zeppo!
Pronti-Via, JUVE avanti
I ragazzi di PECCHIA partono volenterosi ma è la JUVE a passare dopo 6 minuti scarsi: Palla di KHEDIRA dal lato sinistro sul secondo palo dove HIGUAIN spara a rete e prende il legno, palla dalla parte opposta dove due juventini liberissimi si presentano davanti alla porta, il più lesto è MATUIDI che anticipa il compagno MANDZUKIC e colpisce sporco ma spedisce nell'angolo opposto spiazzando NICOLAS.
Bianconeri in controllo
Di lì in poi gli ospiti si limitano a gestire facendo correre i gialloblù che ogni tanto trovano il corridoio giusto ma non sono precisi, così è la JUVENTUS ad avvicinarsi al raddoppio ancora col Pipita su calcio di punizione e venti minuti dopo quando HEURTAUX scivola e la punta argentina non riesce a bucare NICOLAS a colpo sicuro.
Nel mezzo un bel tiro a giro di VERDE che rimane per il VERONA l'unica occasione del primo tempo ma esce a lato.
Pari HELLAS, poi si sveglia DYBALA...
Si riprende ancora con una JUVE quasi svogliata ed i gialloblù in crescita che al 59° giungono al pari grazie ad una discesa imperiosa di CÁCERES conclusa con un missile dai 20 metri che batte SZCZESNY sulla destra!
ALLEGRI s'infuria, DYBALA s'accende: Passano 7 minuti ed è l'argentino ex PALERMO a portare ancora avanti i suoi su cross di LICHTSTEINER (pur travolto da CÁCERES).
Il colpo ammazza il VERONA ma Paulo si esalta ancora al 77° quando, partendo dalla trequarti, scappa a VERDE, supera Bruno ZUCULINI, dribbla CARACCIOLO e HEURTAUX e fa secco l'incolpevole NICOLAS.
Il signor Mazzoleni chiude la gara dopo 4 minuti di recupero.
IMPRESSIONI
Una JUVE quasi svogliata rischia per un'ora contro un VERONA dal grande atteggiamento che, pur nell'evidente inferiorità tecnica, si oppone con le armi della corsa e dell'ardore agonistico.
I gialloblù fanno insomma quanto possono poi quando DYBALA decide di cambiare la gara non c'è più storia...
Chiaro che non sono queste le gara alla portata degli scaligeri ma è altrettanto chiaro che se non vinci quando puoi e devi il destino è segnato, a meno che dal mercato di Gennaio non arrivi una sorta di incredibile manna (ma guardando all'attuale situazione economica del VERONA sarà davvero difficile).
E alla prima di ritorno c'è la trasferta al San Paolo contro la capolista.
Zuculini | Pecchia | Bessa |
VOTI
- NICOLAS Incolpevole sui gol presi, 6
- FERRARI Meno preciso del solito negli appoggi fa quello che può sulle discese di ALEX SANDRO, 5,5
- HEURTAUX Il solito paracarro nel bene e nel male, solo di testa si fa rispettare, 5
- CARACCIOLO Il miglior centrale attualmente a disposizione di PECCHIA (ed è tutto dire), 5,5
- CÁCERES Il migliore tra i gialloblù ed uno dei più in forma nelle ultime gare, è dappertutto ed ha una carica che trascina i compgani, gran gol che purtroppo non serve ad evitare l'ennesima sconfitta, 7 (gli da il cambio PAZZINI al 78°: È per me un mistero come il Pazzo non riesca a trovare spazio in questa squadra, messo in triste vetrina per Gennaio è ingiudicabile)
- RÔMULO Tanta corso, tanto dimanismo ma non riesce a mettere dentro un pallone che sia uno, 5
- BÜCHEL Un lottatore al momento inamovibie dalla mediana scaligera, 6
- ZUCULINI Col compagno di reparto BUCHEL regge la diga prima che DYBALA si scateni, 6
- VERDE Un'ora in cui a sinistra fa soffrire LIECHTSTEINER condita da un gran tiro a giro a seguito di un buon dribbling sullo svizzero, bello da vedere ma fosse pure efficace... 6
- BESSA Inizia stanco e fa fatica a fare da cerniera col centrocampo poi cresce un pochino ma per un paio di passaggi ficcanti che fa ne sbaglia più del doppio, 5,5 (gli da il cambio CALVANO all'89°: Ingiudicabile)
- KEAN Lotta, difende palla, scappa anche alla retroguardia ospite in un paio di occasioni ma poi... È completamente solo e viene sempre neutralizzato, 6 (gli da il cambio ZUCULINI all'81°: Ingiudicabile)
- PECCHIA Fa con quello che ha e probabilmente sta facendo pure troppo, le responsabilità stanno più in alto... 6
DICONO + - =
Mister PECCHIA «Nonostante la sconfitta sono molto orgoglioso dei miei ragazzi, hanno portato in campo l'atteggiamento giusto e la voglia di giocare la partita a prescindere dall'avversario. Purtroppo questi elementi non portano punti alla nostra classifica, ma da questa sera e da questo risultato bisogna uscirne ancora più rafforzati. Le difficoltà e gli imprevisti non ci devono fermare, sono convinto che insieme possiamo arrivare a raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissi ad inizio stagione. Trasferta? La sconfitta di Udine è pesante e ce la siamo meritata per come siamo scesi in campo. Nelle altre occasioni ho visto il mio gruppo sempre in partita fino alla fine. Ora il girone di ritorno, lo dobbiamo affrontare con cattiveria e voglia di fare punti, anche perché abbiamo più consapevolezza ed esperienza. Sono fiducioso, raggiungeremo il nostro obiettivo e se rimaniamo tutti uniti sarà più facile» HellasVerona.it
Mister ALLEGRI tecnico della JUVENTUS «Dopo il vantaggio abbiamo smesso di giocare, abbiamo perso un po’ di ordine sbagliando a metà campo. Abbiamo preso l’1-1 in un errore in uscita, ma alla fine è arrivato un risultato molto importante in trasferta. Oggi sono sereno perché la squadra nonostante una brutta prestazione è riuscita a portare a casa la vittoria. Non si può sempre giocare bene, ci sono gare con delle difficoltà. Verona? Stasera affrontavamo una squadra che veniva da ottime prestazioni, è molto aggressiva e noi l’abbiamo agevolata. Bisogna lavorare su quello che si sbaglia, stasera la squadra non è stata all’altezza dopo l’1-0 fino all’1-1. Ci siamo complicati la vita» TGGialloBlu.it
BERNARDESCHI a Premium Sport «Una vittoria importante, chiudiamo l'anno in bellezza. Dobbiamo, però, pensare subito al 3, c'è il derby contro il Torino in Coppa Italia. Vogliamo far bene anche in questa occasione. Abbiamo preso uno schiaffo, con il gol di Caceres, ma ci siamo rialzati da grande squadra. Lotta a due per lo scudetto? Sì, diamo un bello stacco alle altre inseguitrici, abbiamo dato un segnale al campionato» TuttoMercatoWeb.com
Bruno ZUCULINI «Abbiamo giocato con l'atteggiamento giusto e con il giusto spirito di squadra per gran parte della gara contro i campioni in carica, però a queste squadre non si può concedere nemmeno un secondo, hanno giocatori che possono fare la differenza in ogni momento. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile ma dobbiamo ripartire da qua, questa è la strada giusta. Dobbiamo migliorare quello che non ha funzionato, ci manca un po' di esperienza, ma siamo tutti convinti che con il lavoro, la voglia e prestazioni come questa riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. Gli striscioni? Il mister e il Direttore sono persone molto importanti per noi, lavorano al nostro fianco dalla mattina alla sera e vogliono solo il meglio per il Verona» HellasVerona.it
BENATIA a Sky Sport «Molto importante vincere in questa gara, dopo il gol di Matuidi abbiamo perso un po' di ritmo, poi nella ripresa, dopo il gol di Caceres, abbiamo recuperato. Napoli o Juventus? Beh, per adesso è presto dirlo e non mi interessa. Complimenti al Napoli per aver girato all'andata in testa, ma a me interessa essere primo alla fine. Cosa è cambiato rispetto all'anno scorso? Semplicemente più continuità, io ho un fisico importante, per cui ho bisogno di giocare. Sto veramente bene, ho la fortuna di avere un preparatore atletico al top e con questo fiducia si posso fare sempre meglio» TuttoMercatoWeb.com
BESSA «Questa partita ci ha detto che se mettiamo in campo tutto quello che abbiamo possiamo tenere testa anche a queste squadre che sulla carta sono fortissime. Nel finale di gara concedere qualcosa lo si paga caro, ma oggi come col Milan l'atteggiamento è stato giusto anche senza raccogliere punti. Di questo dobbiamo essere contenti, perché dopo una batosta come quella di Udine non era facile rialzarsi subito. Non possiamo ripetere prestazioni di quel tipo, e oggi era il momento di dimostrare che non siamo quelli, dobbiamo limitare al massimo gli errori. E migliorare tutti, anche individualmente, per raggiungere insieme il nostro obiettivo. Il mio rendimento? Mi sento sempre meglio, rispondo bene al lavoro e posso solo migliorare» HellasVerona.it
Daniele ADANI ex difensore e attuale commentatore SKY «L’Hellas è vivo. Ad inizio stagione la squadra aveva dimostrato grosse difficoltà, ma adesso Pecchia ha un gruppo con un’anima e, secondo me, anche un bel gioco. Salvezza? È un discorso da rivedere a marzo, ma è sicuramente in corsa» HellasNews.it
LE ALTRE DI A + - =
1 a 0 al CROTONE a domicilio ed il NAPOLI si laurea Campione d'Inverno!
Terza sconfitta consecutiva per il CHIEVO che perde a Benevento e regala alle Streghe il primo, storico, successo in massima serie.
0 a 0 in TORINO-GENOA e INTER-LAZIO, importante pareggio per 1 a 1 del SASSUOLO in trasferta all'Olimpico con la ROMA, 2 a 0 della SAMP sulla SPAL.
1 a 1 anche tra FIORENTINA e MILAN, successo esterno per 2 a 1 del CAGLIARI a Bergamo sul campo dell'ATALANTA e dell'UDINESE schiacciasassi che vince pure al Dall'Ara di Bologna.
Radiografia del Gol gialloblù 2017/2018 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
PAZZINI | 0 | 4 | 4 | |
VERDE | 2 | 2 | 4 | |
ZUCULINI B. | 1 | 2 | 3 | |
CÁCERES | 0 | 3 | 3 | |
CERCI | 0 | 2 | 2 | |
KEAN | 0 | 2 | 2 | |
RÔMULO | 0 | 1 | 1 | |
CARACCIOLO | 0 | 1 | 1 | |
BESSA | 0 | 1 | 1 | |
FARES | 1 | 0 | 1 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: JORGINHO si racconta in una lunga intervista al quotidiano La Repubblica 'Ho imparato a calciare sulla spiaggia, ascoltando il respiro delle balene e dell’oceano. Mia madre mi accompagnava ad allenarmi in spiaggia, vicino casa nostra, dove il mare è più caldo e le balene vanno a riprodursi. Playa Imbituba è un luogo magico, specie per un bimbo. Ero un dormiglione: mi svegliavano il pallone e i rumori dell’oceano. Avevo 15 anni quando sono andato via dal Brasile e ho iniziato la mia trafila nelle giovanili del Verona. Ma per fortuna a quell’età si è incoscienti, i sogni vincono sulle paure. La nostalgia invece non passa mai, anche se sono qui da una vita. Torno a casa appena posso. Respirare quell’aria mi dà tanta carica ed energia positiva'. OBBADI al RAJA CASABLANCA in Marocco...
RASSEGNA STAMPA + - =
Tris Juve al Verona
Caceres replica a Matuidi, poi doppietta Dybala, 1-3 il finale
Riecco Paulo Dybala. Dopo il segnale lanciato in Coppa Italia con il gol al Genoa, la conferma in un momento complicato per la Juventus, che a Verona si stava impantanando pericolosamente dopo un primo tempo chiuso in vantaggio (Matuidi dopo 6') e a lungo dominato.
La rete di Caceres aveva infatti mandato in tilt i campioni d'Italia, ma ci ha pensato l'argentino, con una doppietta in pochi minuti (72' e 77'), a regalare il successo per 3-1 contro l'Hellas e il ritorno a -1 dal Napoli campione d'inverno. A meno di miracoli delle inseguitrici, saranno queste due a giocarsi il titolo, come nei pronostici estivi. Il colpo di testa di Benatia mette subito paura a Nicolas, ma e' nulla in confronto a quello che capitera' al sesto minuto. Tutto parte da un errore in disimpegno a centrocampo di Buchel:
Dybala per Khedira che innesca Higuain, palo pieno del Pipita (bene Nicolas) ma sulla respinta arriva Matuidi per firmare la seconda rete stagionale dopo quella di Bologna. Sbloccato il match in apertura, la Juventus puo' giocare sul piano che le e' piu' congeniale: possesso palla e improvvise verticalizzazioni. In una di queste Higuain spara ancora col destro: Nicolas c'e'. L'ex Napoli e' in grande spolvero e ci prova anche su punizione: solo l'illusione del gol, l'Hellas resta in partita e prova a regalarsi fiducia con alcune folate sulla destra di Romulo, uno dei tre dietro Kean assieme a Bessa e Verde. Allegri ha affidato la regia a Bentancur (ko Pjanic), sostituendo l'infortunato Cuadrado con il tridente composto da Dybala (al rientro dopo tre panchine di fila), Mandzukic e il gia' citato Higuain.
Lichtsteiner, al rientro, soffre la verve di Verde: dopo un paio di cross interessanti, discreto il tiro a giro dell'esterno di Pecchia, fuori non di molto (29'). Clamorosa occasione per la Juve poco prima dell'intervallo: servito da Alex Sandro e favorito dallo scivolone di Heurtaux, Higuain avrebbe un'occasione comoda comoda ma la spreca malamente calciando centrale e favorendo la respinta di Nicolas. Allegri non e' pienamente soddisfatto dei suoi e cosi' cambia: Bernardeschi per Bentancur e passaggio al 4-4-2.
Poco ritmo, prova a illuminare Bernardeschi dopo l'uno-due con Higuain: Nicolas attento. Quasi all'ora di gioco, l'Hellas trova il pari: Matuidi sbaglia l'appoggio per Khedira, ne approfitta Caceres che interrompe la lunga imbattibilita' di Szczesny con un gran tiro che s'infila proprio all'angolino. Si accende il Bentegodi all'improvviso, prova a spegnerlo subito Mandzukic, ma il suo colpo di testa finisce fuori, come quello di Chiellini poco dopo.
La Juve insiste e scocca il momento di Dybala: Khedira nel corridoio per Lichtsteiner, che crossa prima di scontrarsi con Caceres, arriva la Joya che in spaccata firma il nuovo vantaggio bianconero al 72'. L'argentino non fa in tempo a scrollarsi di dosso polemiche e malumori delle ultime settimane che al 77' arriva anche la doppietta: fa tutto da solo Dybala, che si infila come lama nel burro nell'impaurita difesa gialloblu' e ancora di destro firma l'1-3 che chiude i giochi. Nicolas evita il clamoroso tris su punizione, ma il messaggio e' chiaro: la Joya e' tornata.
I post-match Facts di Verona - Juventus
- Prima doppietta di Paulo Dybala col piede destro in Serie A.
- Dybala ha segnato nove gol in trasferta in questo campionato, nessun giocatore ha fatto meglio.
- Paulo Dybala ha segnato in tutte le ultime quattro sfide contro il Verona in Serie A, cinque i gol totali.
- Dal 1994/95 è la prima volta che la Juventus gioca con un solo italiano in campo dall'inizio in un match di Serie A.
- Era dalla stagione 1959/60 che una squadra non segnava almeno 48 gol nelle prime 19 giornate di Serie A, anche in quell’occasione fu la Juventus.
- La Juventus non vinceva tre partite fuori casa di fila in A, nell’arco di uno stesso campionato, da febbraio 2017.
- Settimo gol di Martín Cáceres in Serie A, primo realizzato da fuori area dal difensore uruguaiano.
- Sei delle sette reti segnate da Martín Cáceres in A sono arrivate nel secondo tempo.
- Quella segnata da Matuidi dopo 6 minuti in questo match è la rete più veloce della Juventus in questo campionato.
- Quattro dei cinqui tiri tentati da Dybala in questa partita sono arrivati dal 72' minuto di gioco in avanti.
sabato, 30 dicembre 2017, ore 22.37
FONTE: RaiSport.Rai.it
Le pagelle di Verona-Juventus 1-3
Mattia Fontana
Il migliore in campo al Bentegodi è il redivivo Dybala, ma giocano alla grande anche Lichtsteiner, Benatia, Matuidi e Higuain. Nell'Hellas, colpisce la prestazione dell'ex scatenato Caceres, mentre Kean dà segnali positivi.
Verona
NICOLAS David Andrade 6,5 – Se fosse per lui, il Verona non ne avrebbe presi tre. Tiene in partita i suoi in tutti i modi possibili.
Alex FERRARI 5 – Una partita di pura sofferenza al cospetto di Matuidi e Alex Sandro, ma anche Mandzukic all’occorrenza.
Thomas HEURTAUX 5 – Sollecitato tantissimo nella prima mezz’ora e in quella finale, compie qualche sbavatura di troppo. La più grande è ovviamente quella che concede alla Juventus la ripartenza dell’1-0 che cambia l’andamento del match.
Antonio CARACCIOLO 5 – Heurtaux deraglia subito, lui si fa saltare come un birillo da Dybala nell’occasione del terzo gol. Fino ad allora se l’era cavata.
Martin CACERES 6,5 – Ex indiavolato. Sulla carta sarebbe il terzino sinistro, in realtà gioca a tutto campo. La rete del momentaneo 1-1 è il premio a una prestazione vecchio stile.
Dal 33’ st Giampaolo PAZZINI SV – Entra in una partita ampiamente segnata.
ROMULO 5 - Se Caceres è l’ex scatenato, lui è quello che si vede meno. Il Verona attacca soprattutto dall’altra parte e un po’ ne risente. Chiude da terzino sinistro al posto di Caceres.
Marcel BUCHEL 6 – Altro ex che lotta fino in fondo. Non sempre riesce a dare l’ordine che vorrebbe, ma non deraglia mai.
Bruno ZUCULINI 5,5 – Il mediano più in difficoltà nella squadra di Pecchia, anche perché è quello a cui vengono attribuiti maggiori compiti difensivi.
Daniele VERDE 5,5 – Tanto bene nel primo tempo quanto male nel secondo. Aveva dato tutto.
Daniel BESSA 6 – L’uomo che fa girare la squadra e prova a innescare Kean nonappena ne ha l’occasione. Se la cava.
Dal 43’ st Simone CALVANO SV – Entra a partita virtualmente conclusa.
Moise KEAN 6 – Sfrutta l’occasione per mettersi in mostra e tenere in apprensione la difesa della Juventus. Chiellini se l’è vista brutta in un paio di occasioni.
Dal 36’ st Franco ZUCULINI SV – Entra per evitare che la Juventus dilaghi.
All.: Fabio PECCHIA 6 – I suoi hanno dato il massimo, illudendosi di poter giocare alla pari contro una corazzata e dopo un avvio che avrebbe tagliato le gambe a chiunque.
Martin Caceres Verona Juventus 2017 - Getty Images
Juventus
Wojciech SZCZESNY 6 – Forse non impeccabile sul gol di Caceres, ma optare per un’insufficienza sarebbe severo.
Stephan LICHTSTEINER 6,5 – Verde lo fa soffrire parecchio in fase di contenimento, ma lui si intestardisce e spinge fino a quando non viene premiato dall’assist per il 2-1 di Dybala. Per sua sfortuna, nella stessa circostanza rimedia un colpo da Caceres che gli costa la permanenza in campo.
Dal 29’ st Andrea BARZAGLI 6 – Entra per serrare le fila.
Mehdi BENATIA 6,5 – Sfiora il secondo gol consecutivo al secondo minuto, poi dà dimostrazione di condizioni fisiche dirompenti in ogni occasione possibile.
Giorgio CHIELLINI 6 – Meno preciso rispetto al solito. Kean rischia di metterlo in seria difficoltà. Se la cava con mestiere.
Alex SANDRO 6 – Cosa sarebbe questa Juventus se il brasiliano si proponesse in avanti con la costanza di Lichtsteiner? Spinge poco, ma quando lo fa ne esce sempre qualcosa di interessante.
Mario MANDZUKIC 5,5 – Parte a sinistra in un 4-3-3, Allegri lo dirotta presto a destra in un 4-4-2 e nella ripresa lo porta nuovamente sulla corsia mancina. Sballottato, fuori ruolo e un po’ stanco. Si impegna come sempre, sbaglia più del solito.
Dal 37’ st Claudio MARCHISIO SV – Entra per riportare il modulo al 4-3-3 e chiudere il match.
Sami KHEDIRA 6,5 – Non ha colpe sul gol di Caceres, cerca sempre di mantenere l’ordine e il ritmo anche quando il resto della squadra non gira. Entra nell’azione dell’1-0 e anche in quella del 2-1.
Rodrigo BENTANCUR 5 – La libertà che gli concede il Verona nei primi minuti lo illude. Si concede qualche disimpegno in eccessiva leggerezza, sbaglia qualche pallone di troppo. E all’intervallo Allegri lo rimpiazza con Bernardeschi. Occasione mancata.
Dal 1’ st Federico BERNARDESCHI 6 – Qualche fiammata, due tiri buoni e segnali importanti per Allegri. Se si deve giocare con gli esterni d’attacco, c’è anche lui.
Blaise MATUIDI 6,5 – Mezzo voto in meno per la pallaccia da cui nasce il gol di Caceres. Per il resto, è il migliore per costanza e ritmo. Ah, segna anche il gol del vantaggio...
Paulo DYBALA 7,5 – Fino al 72’, è uno dei tanti. Da allora, però, è il solo ed unico. Torna a illuminare la Juventus con la classe che lo ha sempre contraddistinto fino all’inspiegabile blackout delle ultime settimane. E con una straordinaria doppietta di destro decide la partita. Nonostante tutte le pause, arriva al giro di boa con 14 gol in 18 partite. Se non è il giocatore più forte del campionato, poco ci manca.
Gonzalo HIGUAIN 6,5 – L’unico insieme a Matuidi a lottare come se fosse una finale di Champions League. Le sue iniziative migliori non vengono premiate dal gol soltanto per una questione di millimetri.
All.: Massimiliano ALLEGRI 6 – Cambia il modulo almeno tre volte, mette dentro Bentancur e poi lo leva dopo le difficoltà del primo tempo e indugia parecchio prima di togliere un Mandzukic di certo non al top. La Juventus questa sera non era centrata, qualche responsabilità è anche sua.
FONTE: It.EuroSport.com
La doppietta di Dybala stende il Verona e la Juve aggancia il Napoli
L'argentino si riprende la Vecchia Signora. Continua la rincorsa sul Napoli, la squadra di Allegri chiude l'anno a -1 dalla vetta
Redazione Tiscali
La rinascita di Dybala si avvera nel secondo tempo al Bentegodi davanti a 29.215 spettatori, record stagionale per lo stadio scaligero, di cui oltre 10mila tifosi bianconeri. Sull’1 a 1 il campione argentino sfodera due perle che inchiodano l'Hellas alla sconfitta, regalando alla Juventus l’ultima vittoria del girone d’andata. Col 3-1 di Verona – Matuidi in avvio, momentaneo pareggio dell’ex Caceres ad inizio ripresa prima del Dybala-show – la Juventus sale a 47 punti in classifica, uno in meno della capolista Napoli. Prossimo turno, prima giornata di ritorno: Napoli-Verona, Cagliari-Juventus.
La partita
Primo tempo. Partenza a razzo della Juventus che vuole chiudere subito la pratica-Verona. 2’: angolo, stacco di Benatia, palla appena sopra la traversa. 5’: Higuain sfrutta un’indecisione difensiva di Herteaux, colpendo l’incrocio, palla nuovamente in campo che Matuidi, in diagonale quasi inciampando, deposita in rete per lo 0 a 1 bianconero. L’Hellas abbozza una reazione, Romulo centra ma Benatia e compagni non si fanno sorprendere. Intanto dalla curva Sud, storico fulcro del tifo gialloblù, fanno capolino due striscioni indirizzati al direttore sportivo ed all’allenatore scaligero: «Fusco hai fallito», «Pecchia vattene». 12’: Higuain dalla distanza, Nicolas si salva in due tempi. 20’: si fa vedere l’Hellas, centro di Verde, Caceres è anticipato da Benatia. La Juventus controlla, tenendo bassi i ritmi e, nel contempo, cercando con improvvise accelerazioni il raddoppio. 29’: gran conclusione a giro di Verde, il migliore dei gialloblù, palla fuori di poco. 37’: il Verona conquista due angoli, nulla di fatto. 39’: Higuain sbaglia la più facile delle reti, calciando indisturbato su Nicolas che si salva in angolo. Due angoli per l’Hellas, ancora nulla di fatto. Nessun minuto di recupero, tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo. Inizio di ripresa, prima sostituzione bianconera: dentro Bernardeschi per Betancur. Angolo Hellas, solito nulla di fatto. Romulo prova l’accelerazione, solito esito. La Juventus non si discosta dal primo tempo: controllo della partita ed improvvise fiammate. Kean, giovane promessa di proprietà Juve, si conquista l’ennesimo tiro dalla bandierina che il Verona non riesce a fare fruttare. 11’: stavolta è Dybala a centrare dalla bandierina, nulla di fatto. Si prosegue stancamente finché Bernardeschi presenta il suo biglietto da visita: bordata da fuori, Nicolas c’è. 14’: il Verona perviene, improvvisamente, al pareggio con una legnata a fin di palo dell’ex Caceres per l’1 a 1 Hellas. Palla al centro e gialloblù nuovamente pericolosi con Kean che se ne va in contropiede, bloccato al momento della battuta. La Juventus prova ad accelerare ma i gialloblù sembrano reggere. 22’: Mandzukic stacca, palla fuori di poco. Quindi è la volta di Chiellini, altro stacco, palla a lato di un niente. 26’: la Juventus passa nuovamente in vantaggio con Dybala, lesto ad insaccare l’1 a 2 bianconero in piena area. Sull’azione del raddoppio s’infortuna Lichtsteiner, sostituito da Barzagli. 32’: Dybala s’invola nel corridoio centrale, supera uno, due, tre avversari, entra in area, fulminando Nicolas per il tris bianconero. Pecchia inserisce Pazzini per Caceres ma ormai la Juventus è incontenibile. Dentro anche Franco Zuculini per Kean nell’Hellas, Marchisio per Mandzukic. Dybala ancora protagonista su punizione da fuori, stavolta Nicolas è straordinario nel deviare l’avvelenata conclusione. Pecchia inserisce Calvano per Bessa mentre la Juventus finisce in avanti. Quattro minuti di recupero e triplice fischio: Verona-Juventus 1-3.
I gol
- 5' pt: il Verona perde una brutta palla che innesca la ripartenza dei bianconeri. Khedira per Higuain che scarica un gran destro sul palo, sulla ribattuta sinistro in diagonale di Matuidi che batte Nicolas.
- 14' st: errore in uscita di Matuidi, sulla palla si avventa Caceres che di destro confeziona un gran tiro che batte Szczesny.
- 27' st: Khedira nel corridio per Lichtsteiner che con coraggio e prontezza centra basso per Dybala che di destro batte Nicolas.
- 32' st: meraviglia di Dybala. L'argentino mette giù palla e punta i difensori gialloblù. Velocità e destrezza, finta e porta palla sul destro con il quale supera nuovamente Nicolas.
30 dicembre 2017
FONTE: Sport.Tiscali.it
SERIE A
L'ITAL-JUVENTUS DI CONTE È UN RICORDO LONTANO: A VERONA IN CAMPO 10 STRANIERI
Allegri ha mandato in campo una formazione con un solo italiano (Chiellini) a Verona: i tempi della famosa 'Ital-Juve' sono radicalmente cambiati.
Redazione Goal Italia
07:40
Cambiando l'ordine degli addenti il risultato non cambia. La Juventus gode infatti della proprietà commutativa e può anche trasformare radicalmente la sua idea di calcio, senza stravolgere i risultati, che in Italia ormai da quasi 7 anni risultano sempre infallibili.
Nella partita vinta di ieri sera contro l'Hellas Verona, Massimiliano Allegri ha schierato infatti ben 10 stranieri su 11, con la sola eccezione di Giorgio Chiellini , capitano tra l'altro. Una coincidenza di eventi, è chiaro, ma soltanto qualche anno fa con la gestione di Antonio Conte non sarebbe stato possibile in nessun modo.
Szczesny, Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro, Matuidi, Khedira, Bentancur, Dybala, Mandzukic e Higuain. Dieci stranieri tutti insieme in campo, dal primo minuto: è la prima volta che accade in tutto il periodo della presidenza di Andrea Agnelli , che ormai va avanti da sette anni abbondanti.
Basta pensare che soltanto cinque anni fa, nella stagione 2011-2012, Antonio Conte mandava in campo una formazione totalmente composta da italiani in una partita contro il Catania: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Padoin, Giaccherini, Pirlo, Marchisio, De Ceglie, Borriello e Quagliarella. Altri tempi.
Ed invece quest'anno è già accaduto spesso e volentieri di vedere una Juventus maggiormente formata da stranieri. Il motivo è presto detto: la 'BBC' non esiste più per la partenza di Bonucci, Barzagli non gioca più con continuità, Buffon riposa anche con più frequenza e adesso è pure infortunato, Marchisio ha perso posizioni nelle gerarchie, mentre in attacco ormai prevalere il tango argentino di Higuain e Dybala.
Poco male per Allegri, che continua a convincere pienamente i tifosi della Juventus e non solo. Anche se quest'anno, rispetto alle scorse stagioni, sembra esserci un rivale molto più agguerrito per lo Scudetto, ovvero il Napoli.
VERONA-JUVENTUS 1-3: DYBALA È TORNATO, MADAMA RESTA A -1
Una doppietta di Paulo Dybala decide la sfida tra Verona e Juventus nella ripresa. Di Caceres il momentaneo pareggio dei padroni di casa.
Romeo Agresti
22:40
Nessun Capodanno rovinato. Nessun cappotto lanciato contro la panchina. Insomma, Allegri può sorridere. La Juventus , complicandosi un po' la vita, nella fredda serata del Bentegodi archivia la pratica Verona . Troppo netto il divario tecnico tra le due squadre, con i campioni d'Italia a gestire a proprio piacimento l'intero ritmo di gara. Il Napoli chiama, Madama risponde. E, valutando gli ultimi risultati di Inter e Roma, la lotta per lo scudetto si appresta ad avere due sole candidate autorevoli. Sale in cattedra Dybala, in versione doppietta, il giusto modo per chiudere un 2017 fatto di alti e bassi.
Nell'era della Juventus in versione stranieri, un solo italiano nell'assetto titolare – Chiellini –, per i torinesi portare a casa queste partite resta un gioco da ragazzi. Lo si comprende bene dall'avvio che, guarda un po', premia subito gli ospiti: Higuain sfortunato, Matuidi no. Palla al centro.
Ritmo lento, quasi da sonnolenza post cenone. Nel 4-3-1-2 a geometria variabile ideato da Allegri, a testimonianza di una crescita globale, tutti sanno cosa fare. Matuidi a pressare alto Zuculini. Esterni, alti e bassi, ad attaccare immediatamente gli spazi di competenza.
4 - Paulo Dybala ha segnato in tutte le ultime quattro sfide contro il Verona in Serie A. Joya. #VeronaJuve
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 30 dicembre 2017
Il Verona è quasi esclusivamente Verde, brevilineo e propenso a ben figurare, impossibile tuttavia su queste basi impensierire la Vecchia Signora. In chiusura di primo tempo, inusuale per uno con le sue qualità, Higuain si divora un'occasione enorme. La Juventus, nella ripresa, propone subito un cambio: dentro Bernardeschi per uno spento Bentancur, con conseguente passaggio al 4-2-3-1.
Mossa che non trova inizialmente successo. Caceres, senza sentimentalismi, la infila lì dove Szczesny non può arrivare. Riaprendo, quindi, una storia apparentemente chiusa. I fuoriclasse, però, si vedono nel momento del bisogno. E Dybala, in terra scaligera, marchia indelebilmente il successo. Prima, portando nuovamente Madama in vantaggio. Dopo, chiudendo la partita a tripla mandata.
59' CACERES 1-1 - Errore in uscita di Matuidi e, con un destro violento dalla distanza, il jolly uruguaiano fulmina Szczesny. Classica rete dell'ex. Magari con il dente avvelenato.
72' DYBALA 1-2 - Palla sulla destra di Lichtsteiner, inserimento con i tempi giusti della Joya. Morale della favola? Destro proficuo e panchine – tre di fila in campionato – spedite magicamente nel dimenticatoio.
78' DYBALA 1-3 - Serpentina tra i paletti gialloblù, neanche fosse Alberto Tomba, ed altro destro di successo. Difesa scaligera, tuttavia, da rivedere. Eccome.
Al netto della prodezza, il 30enne di Montevideo sforna una prestazione globalmente convincente. E' di gran lunga l'elemento più forte della compagine gialloblù.
Incertezze in tutti i modi, luoghi e laghi. Non aiutato dai compagni di reparto, incappa in una serata oggettivamente negativa.
FONTE: Goal.com
Sport
Sintesi e pagelle Verona-Juventus 1-3: il ritorno di Dybala, la Joya vale tre punti
La Juve si fa rimontare, poi Dybala firma una doppietta decisiva
Claudio Pizzigallo
30 dicembre 2017 23:02
La Juventus ha vinto 1-3 in trasferta contro l'Hellas Verona la partita valida per il 19° turno di Serie A TIM 2017-18, ultima giornata di andata e dell'anno solare 2017.
Dopo il gol in avvio di Matuidi, la Juve ha subito l'1-1 dell'ex Martin Caceres. Ci ha pensato Paulo Dybala, di nuovo titolare dopo varie panchine, a regalre i tre punti con una doppietta. La Juve si mantiene così a un punto di distanza dal Napoli capolista, prossimo impegno il derby contro il Toro per i quarti di Coppa Italia mercoledì 3 gennaio.
How did you celebrate @PauDybala_JR's double?! 💎💎#VeronaJuve pic.twitter.com/UubEQKasRj
— JuventusFC (@juventusfcen) 30 dicembre 2017
Sintesi primo tempo
Dopo appena sei minuti arriva il gol dello 0-1: a segnarlo è Matuidi, che si avventa sulla ribattuta dopo che la botta di Higuain su contropiede avviato da Dybala aveva colpito il palo. All'11' il Pipa avrebbe una buona palla per il raddoppio, ma si fa parare il tiro da Nicolas. Ed è ancora Higuain a dare l'illusione del gol, quando al 19' batte una punizione "approfittando" dell'assenza di Pjanic e manda la palla sull'esterno della rete.
Il Verona ci prova con Verde, che va via regolarmente a Lichtsteiner, ma al 40' è ancora Higuain a fallire una facile palla gol, scagliando sul portiere il tiro da posizione favorevolissima.
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— JuventusFC (@juventusfcen) 30 dicembre 2017
Highlights secondo tempo
Nella ripresa i bianconeri appaiono pigri e distratti, e infatti è da un errore banale di passaggio da Matuidi a Khedira che al 59' nasce l'azione di Caceres, con l'ex juventino che ruba palla e tira un missile che si infila all'angolino alle spalle di Szczesny, dimostrando con l'esultanza di non essersi lasciato in ottimi rapporti con la società bianconera.
Ma la Juventus si riprende dopo il gol subito, e in particolare Dybala. Al 72' Lichtsteiner fa prima 60 metri palla al piede, poi dopo una respinta della difesa genoana la palla arriva a Khedira che manda con un filtrante ancora allo svizzero, che si immola andando a crossare e scontrandosi con Caceres; la palla comunque arriva a Dybala che fa la seconda cosa buona del match insaccando di destro. La rete gli dà coraggio, e al 77' la Joya prende palla, evita quattro difensori e segna il gol dell'1-3 ancora di destro: una doppietta che fissa il risultato finale, mentre nel finale piccolo infortunio per l'arbitro Mazzoleni che si fa fasciare il polpaccio dai massaggiatori del Verona
Doppia Joya, per chiudere l'anno ➡️ Il Match Report di #VeronaJuve ➡️ https://t.co/bcUZwGT1el pic.twitter.com/HtTv86M1jL
— JuventusFC (@juventusfc) 30 dicembre 2017
FONTE: TorinoToday.it
31 DIC 2017
IL CALCIO QUESTO SCONOSCIUTO
Non ce ne voglia Tonino Guerra alias Filippo Fusco, di professione ottimista (con tanto di citazione di un incolpevole Papa), ma per salvarsi, come diceva il più prosaico Genio Fascetti, “servono i giocatori buoni” (pure in questa deprimente serie A) e non fumose supercazzole di bassa filosofia. In primis un centravanti, professione antica eppure sconosciuta nel Verona, dacché Tonino alias Filippo ha infarcito la squadra di seconde o mezze punte (Kean, Bessa, Verde, Valoti, Cerci, chi più ne ha più ne metta) senza pensare a un-attaccante-uno, assodato che Pazzini non rientrava nei piani. Per tacere poi del caso Caceres (congedo da gran signore, chapeau), con il ds che ancora una settimana fa negava l’evidenza ripetendo la stanca litania “ha un contratto con noi fino al 2018”. Ma pensano che abbiamo l’anello al naso? Senza l’uruguagio la squadra sarà ancora più debole di quello che già è. E lasciamo perdere la voragine della fascia sinistra, bellamente trascurata in estate. Dal mercato devono assolutamente arrivare 3-4 rinforzi. Se siamo ancora in corsa è demerito degli altri e non merito nostro. Continuiamo a scherzare con il fuoco? I discorsi sull’ottimismo e il pessimismo sono fumo negli occhi, predicozzi fuori luogo, affabulazioni riuscite pure male con citazioni colte che le rendono ancora più stonate. Cominciamo a parlare di calcio e a fare autocritica, caro Fusco?
Non ce ne voglia l’intoccabile “Profeta” Fabio Pecchia, la cui carriera da tecnico e lo score in campionato suggerirebbero umiltà e che tuttavia umiltà non ha con quel sorrisino professorale d’ordinanza che accompagna le sue dichiarazioni “lunari”. Vince 3-0 con il peggior Milan che si ricordi e dopo una serie infinita di sconfitte, alcune pure imbarazzanti, va in Rai (radio) a gigioneggiare e a dire che l’ambiente di Verona non aiuta (a nemmeno 24 ore da una vittoria in un Bentegodi da brividi). Perde 4-0 a Udine e afferma che “non è grave” (quisquilie). Ieri sera è tornato ad attaccare l’ambiente asserendo in sostanza che è per quello che “facciamo risultato più fuori casa che in casa” (cosa peraltro falsa). Continua con l’ormai irritante solfa della crescita (rispetto allo sconcertante avvio di campionato decrescere era impossibile), senza peraltro affrontare mai nessun tema tecnico-tattico. Cominciamo a parlare di calcio, caro Pecchia?
Non ce ne voglia l’ex amico di Volpi Maurizio Setti, ma la gestione di Caceres è uno dei capitoli calcisticamente più umilianti della storia del Verona. Arrivato a Verona in deficit atletico e fisico, ora che sta bene lo diamo alla Lazio dell’amico Lotito. Work in progress. Stiamo lavorando per voi. Anzi no, per gli altri. Cominciamo a fare calcio, caro Setti?
Francesco Barana
31 DIC 2017
TUTTO COME PREVISTO, MA IL BELLO (O IL BRUTTO) ARRIVA ADESSO
Il Verona gioca bene, tiene testa alla Juventus e poi affonda, punito dalla qualità di Dybala, uno che non se la passava molto bene nell’ultimo periodo tra critiche e panchina. Già, la qualità… Sono i giocatori buoni che ti fanno vincere le partite, soprattutto se non sei nella tua giornata migliore. E conta poco giocare alla pari con le big senza mai riuscire a raccogliere punti per poi affondare contro formazioni di livello più basso. Continuando così si va dritti in B.
La classifica però dà ancora qualche speranza ai gialloblù. Due punti da recuperare sono pochi, ma senza un paio di interventi importanti in questo mercato invernale il destino è segnato. Credere che questa rosa possa mettersi dietro tre squadre senza un attaccante vero, senza il partente Caceres o con il rientrante Bianchetti è semplice utopia. Le mie sensazioni? Pessime. Troppi errori sono stati commessi in questi ultimi anni dal presidente Setti e temo che il trend non cambierà.
La questione Pazzini ha risvolti farseschi. Prima la società lo ingaggia anche contro il parere di alcuni medici facendogli firmare 5 anni di contratto, poi Setti si accorge che lo stipendio è troppo alto e il giocatore un peso da smaltire. Allucinante anche la gestione del Pazzo in questo campionato. Il giocatore più rappresentativo, quello che ti ha trascinato in serie A a suon di gol, trattato come una piccola comparsa, riserva di un minorenne di proprietà della Juventus quasi mai decisivo. Nella pochezza offensiva di questa rosa, rinunciare a Pazzini in questo modo non ha senso. Una società forte avrebbe affrontato la questione in modo diverso. Commettere errori è umano, ci sta, ma devi essere bravo a rimediare, facendo magari un bagno d’umiltà. In questa società non vedo niente di tutto questo. Per non parlare dell’allenatore, che ha deciso di privarsi di Pazzini senza avere valide alternative. Un altro tecnico (senza fare nomi) avrebbe fatto di tutto per valorizzare il giocatore ed ottenere il massimo da lui.
Il Verona è agganciato al treno salvezza più per demerito delle altre squadre, intanto però Sassuolo, Cagliari e Genoa si sono staccate dalla zona retrocessione. Giocarsi tutto con Spal e Crotone è un rischio altissimo che non rispecchia i vecchi programmi e le ambizioni di Setti. Comunque andrà a finire è una realtà molto triste per il popolo gialloblù.
Luca Fioravanti
31 DIC 2017
NON SONO QUESTE LE GARE DA VINCERE
Dopo aver ascoltato la solita litania (“non sono queste le gare da vincere”) siamo pienamente convinti: è vero. Non sono queste le gare da vincere, ma quelle con Bologna, Spal, Crotone, Genoa e Udinese. Purtroppo però il Verona non ha vinto neanche quelle e quindi c’è da chiedersi come cazzo farà a salvarsi.
Ho ascoltato pareri entusiasti dopo la gara con la Juventus: francamente o in studio avevamo televisori che trasmettevano un’altra partita oppure per alcuni osservatori questo Verona ha così abbassato le aspettative che basta pochissimo per gridare alla grande prestazione. Personalmente ho visto una Juve ina ina ina a cui è bastato appena una schiacciata del pedale sull’acceleratore per sotterrare un Verona che non ha saputo approfittare della serataccia della Signora in gialloblù (maledetto sia il marketing e tutto il calcio moderno). Secondo me, pur non essendo queste le gare da vincere (lol), si potrebbe almeno tentare di pareggiarle.
Finita la disquisizione che lascia il tempo che trova e soprattutto lascia sempre il Verona penultimo in classifica, aggiungo che minimo servono 23 punti nel girone di ritorno. Sarà in grado questa squadra di farli? Per me no. A meno che la società non decida di incidere in maniera significativa sul mercato, cosa che dubito assai visti i chiari di luna. Prepariamoci agli addii di Caceres e di Pazzini e che dio ce la mandi buona.
Gianluca Vighini
31 DIC 2017
IL CALCIO QUESTO SCONOSCIUTO
Non ce ne voglia Tonino Guerra alias Filippo Fusco, di professione ottimista (con tanto di citazione di un incolpevole Papa), ma per salvarsi, come diceva il più prosaico Genio Fascetti, “servono i giocatori buoni” (pure in questa deprimente serie A) e non fumose supercazzole di bassa filosofia. In primis un centravanti, professione antica eppure sconosciuta nel Verona, dacché Tonino alias Filippo ha infarcito la squadra di seconde o mezze punte (Kean, Bessa, Verde, Valoti, Cerci, chi più ne ha più ne metta) senza pensare a un-attaccante-uno, assodato che Pazzini non rientrava nei piani. Per tacere poi del caso Caceres (congedo da gran signore, chapeau), con il ds che ancora una settimana fa negava l’evidenza ripetendo la stanca litania “ha un contratto con noi fino al 2018”. Ma pensano che abbiamo l’anello al naso? Senza l’uruguagio la squadra sarà ancora più debole di quello che già è. E lasciamo perdere la voragine della fascia sinistra, bellamente trascurata in estate. Dal mercato devono assolutamente arrivare 3-4 rinforzi. Se siamo ancora in corsa è demerito degli altri e non merito nostro. Continuiamo a scherzare con il fuoco? I discorsi sull’ottimismo e il pessimismo sono fumo negli occhi, predicozzi fuori luogo, affabulazioni riuscite pure male con citazioni colte che le rendono ancora più stonate. Cominciamo a parlare di calcio e a fare autocritica, caro Fusco?
Non ce ne voglia l’intoccabile “Profeta” Fabio Pecchia, la cui carriera da tecnico e lo score in campionato suggerirebbero umiltà e che tuttavia umiltà non ha con quel sorrisino professorale d’ordinanza che accompagna le sue dichiarazioni “lunari”. Vince 3-0 con il peggior Milan che si ricordi e dopo una serie infinita di sconfitte, alcune pure imbarazzanti, va in Rai (radio) a gigioneggiare e a dire che l’ambiente di Verona non aiuta (a nemmeno 24 ore da una vittoria in un Bentegodi da brividi). Perde 4-0 a Udine e afferma che “non è grave” (quisquilie). Ieri sera è tornato ad attaccare l’ambiente asserendo in sostanza che è per quello che “facciamo risultato più fuori casa che in casa” (cosa peraltro falsa). Continua con l’ormai irritante solfa della crescita (rispetto allo sconcertante avvio di campionato decrescere era impossibile), senza peraltro affrontare mai nessun tema tecnico-tattico. Cominciamo a parlare di calcio, caro Pecchia?
Non ce ne voglia l’ex amico di Volpi Maurizio Setti, ma la gestione di Caceres è uno dei capitoli calcisticamente più umilianti della storia del Verona. Arrivato a Verona in deficit atletico e fisico, ora che sta bene lo diamo alla Lazio dell’amico Lotito. Work in progress. Stiamo lavorando per voi. Anzi no, per gli altri. Cominciamo a fare calcio, caro Setti?
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Adani, Sky Sport: “Il Verona è vivo”
By Redazione - 31 dicembre 2017
Dopo la sfida contro la Juve, ecco le parole di Lele Adani, commentatore Sky, sul Verona: “L’Hellas è vivo. Ad inizio stagione la squadra aveva dimostrato grosse difficoltà, ma adesso Pecchia ha un gruppo con un’anima e, secondo me, anche un bel gioco. Salvezza? È un discorso da rivedere a marzo, ma è sicuramente in corsa”.
D.Con.
È una questione di testa – parte III
By Redazione - 31 dicembre 2017
Premessa: Abramovich potrebbe arrivare a Torino con 60 milioni di euro e portare al Chelsea il terzino Alex Sandro, uno dei peggiori della Juve contro il Verona. Se il magnate russo arrivasse a Verona con 25 milioni, comprerebbe l’intera squadra, compresi i magazzinieri. E con altrettanti farebbe pure lo stadio. Questo per dire che le disparità economiche e tecniche tra Verona e Juve sono esagerate. Ma nonostante ciò, la banda di Pecchia non ha fatto male per 75 minuti anzi, ancora una volta ha dimostrato che ogni problema del Verona non nasce dal tecnico. Da almeno due mesi la squadra è messa abbastanza bene in campo. E non è nemmeno merito o demerito degli avversari, anche perchè ieri l’Hellas affrontava una corazzata in grande forma.
La differenza tra prestazioni dignitose e non, la fanno tecnica e testa. Non si possono alternare gare dove si sbranano gli avversari, ad altre con l’approccio senza concentrazione, mentalmente scarichi, addirittura dormienti. I punti salvezza vanno cercati con ogni avversario, Juve compresa.
D.Con.
Contestazione a Pecchia e Fusco: Fotonotizia
By Redazione - 30 dicembre 2017
L’Hellas combatte ma vince la Juventus 3 a 1
By Stefano Pozza - 30 dicembre 2017
La 19^ giornata del campionato di serie A, l’ultima del 2017, vede scendere in campo l’Hellas Verona contro la Juventus.
Tutto esaurito il Bentegodi, cornice ottima per affrontare la partita. Inizia il match e bastano solo 5 minuti ai bianconeri per passare in vantaggio: tiro potentissimo di Higuain che colpisce un a clamorosa traversa, la palla giunge a Matuidi che insacca.
L’Hellas non rinuncia a giocare, nonostante di fronte ci sia la Juventus. Sulle fasce c’è velocità e i principali pericoli i veronesi li creano con gli esterni. È un bel Verona che a testa bassa ci prova. Si vede una squadra che lotta e cerca di trovare il gol. Si chiudono i primi 45 minuti.
La seconda frazione riprende e sono i gialloblù ad impostare le azioni cercando di acciuffare il pareggio. Pareggio che arriva al 13° dei con un bellissimo tiro dal limite di Martin Caceres. Bellissimo gol.
Al 26° la Juve si porta nuovamente in vantaggio: cross di Lichtsteiner e tap-in vincente di Dybala. La situazione si aggrava per i gialloblù, con gli avversari che dopo soli 5 minuti trovano la terza rete: bella azione di Dybala abile a portare a spasso la difesa gialloblù e a traffiggere Nicolas.
Pecchia tenta il tutto per tutto, fuori Caceres e dentro Pazzini. Al 35° esce Kean ed entra Franco Zuculini. Gli Scaligeri sono esausti e non riescono più a rendersi pericolosi. È infine il turno di Calvano che subentra a Daniel Bessa al 42°.
Onore al merito all’Hellas Verona che ha provato a dire la sua in una partita difficile.
Formazioni ufficiali:
Hellas Verona: Nicolas – Romulo – Bruno Zuculini – Verde – Kean (35° 2t Franco Zuculini) – Caracciolo – Bessa – Caceres (32° 2t Pazzini) – Ferrari – Heurtaux – Buchel. Allenatore: Pecchia
Juventus: Szczesny – Chiellini – Benatia – Khedira – Higuain – Dybala – Sandro – Matuidi – Mandzukic (35° 2t Marchisio) – Lichtsteiner (28° 2t Barzagli) – Betancur (1° 2t Bernardeschi) . Allenatore: Allegri
Arbitro: Mazzoleni
Assistenti: Preti – Ranghetti
4° ufficiale: Sacchi
VAR: Calvarese – Piccinini
FONTE: HellasNews.it
I numeri di Giampaolo Pazzini nel girone d’andata
dicembre 31, 2017
Contro la Juventus, è stata l’ultima partita con la maglia dell’Hellas Verona di Giampaolo Pazzini? La società del presidente Maurizio Setti già questa estate aveva provato a cederlo, senza riuscirci però. Il minutaggio nella prima parte di campionato conferma che il rapporto tra l’Hellas Verona e Pazzini è ai minimi storici ed una partenza dell’ex attaccante del Milan, nella finestra del mercato invernale, parte più di una possibilità. Questi i numeri di Pazzini nel girone d’andata: il bomber gialloblù, miglior marcatore della squadra di Fabio Pecchia con 4 reti (tutte su rigore, ndr) ha collezionato 18 presenze (17 in campionato + 1 in Coppa Italia) per un totale di poco più di 800’ minuti giocati in Serie A. Pazzini è partito titolare solo 7 volte in campionato su 19 giornate, un trend che evidenzia il malcontento di entrambe le parti.
Hellas Verona, i numeri del girone d’andata: 13 punti in 19 giornate
dicembre 31, 2017
L’Hellas Verona di Fabio Pecchia ha fatto 13! Tanti i punti raccolti dai gialloblù alla chiusura del girone d’andata, gialloblù che confermano così la penultima posizione in classifica, grazie al bottino di 3 vittorie, 4 pareggi e 12 sconfitte. I punti conquistati al Bentegodi sono 7, 6 invece quelli raccolti in trasferta. Sono appena 2 le vittorie tra le mura amiche (contro Benevento e Milan, ndr) mentre in trasferta si registra solo il successo al Mapei Stadium contro il Sassuolo. L’Hellas Verona è il quintultimo attacco della Serie A (18 reti, ndr) con 9 gol all’attivo al Bentegodi e 20 invece quelle subite, gialloblù che si confermano invece la penultima difesa del campionato con 39 gol subiti 20 in casa, 19 in trasferta. Peggio ha fatto solo il Benevento, ultimo della classe che ne ha subite due in più. L’allenatore gialloblù Fabio Pecchia ha dichiarato che quest’anno la quota salvezza sarà a quota 35/36 punti. Nel girone di ritorno, l’Hellas Verona dovrà quindi fare 22/23 punti in 19 giornate. Solo così potrà fare l’impresa e raggiungere così la salvezza.
Pagelle
dicembre 30, 2017
Nicolas 6.5, Ferrari 6, Caracciolo 6, Heurtaux 5.5, Caceres 7 (Pazzini sv); Buchel 6, Zuculini B. 6; Romulo 5.5, Bessa 5.5 (Calvano sv), Verde 5.5; Kean 6 (Zuculini F. sv). All: Pecchia 6
Finale, Hellas Verona-Juventus 1-3
dicembre 30, 2017
L’Hellas Verona accarezza solo la possibilità di fermare la Juventus. I gialloblù chiudono così il girone d’andata con la 12ª sconfitta in campionato e la penultima posizione in classifica a quota 13 punti. Salvezza che resta comunque a due punti per i gialloblù di Fabio Pecchia. Contro la Juventus, davanti a 29.215 spettatori (record stagionale di incasso e affluenza, ndr) l’Hellas Verona conferma il 4-2-3-1 con Nicolas, Ferrari, Caracciolo, Heurtaux, Caceres; Buchel, Zuculini B.; Romulo, Bessa, Verde; Kean. L’ultima gara del 2017 della Serie A TIM, si apre con la Curva Sud che espone due striscioni (tolti al 20’, ndr), “Fusco hai fallito” e “Pecchia vattene”. La squadra di Allegri mostra subita le sue qualità e ci prova al 4’ col colpo di testa alto sopra la traversa di Benatia, Juventus che impiega solo 6’ a passare in vantaggio: palo di Higuain e sulla ribattuta Matuidi in diagonale batte Nicolas. All’11’ ci prova dalla distanza l’ex Napoli, con l’estremo difensore gialloblù che blocca in due tempi. Verona troppo timido davanti alla seconda della classe, gialloblù che al 29’ tentano invano la conclusione a giro di Verde che si perde sul fondo. Al 40’ la Juventus sbaglia clamorosamente il raddoppio con Higuain che spara su Nicolas da ottima posizione, primo tempo che si chiude col vantaggio bianconero firmato Matuidi.
La ripresa si apre con la Juventus che inserisce Bernardeschi al posto di Bentacur, ma è l’Hellas Verona a trovare il pareggio al 14’ grazie a Martin Caceres che da fuori area fa partire un destro che non dà scampo a Szczesny. Esplode il Bentegodi, l’uomo in più in campo per i gialloblù. La Juventus accusa il colpo e tenta di impensierire Nicolas al 21’ col colpo di testa di Mandzukic che termina alto. Pallone che termina a lato anche sull’incornata di Chiellini. La squadra di Allegri alza il ritmo ed al 27’ torna in vantaggio: da destra Lichtsteiner trova in area gialloblù Dybala, attaccante argentino che è il più lesto di tutti e batte così Nicolas. Al 33’ arriva la doppietta del talento sudamericano, grande giocata la sua, n.10 bianconero che scarta di destro due gialloblù e conclude di sinistro mandando il pallone alle spalle di Nicolas. Estremo difensore che si supera alla mezz’ora su Mandzukic. Al 34’ primo cambio per i gialloblù, con Pazzini al posto di Caceres e due minuti dopo, Franco Zuculini rileva Kean. Entra anche Calvano al 43’ al posto di Bessa, terzo ed ultimo cambio per i gialloblù, ma è l’arbitro Mazzoleni al 44’ a chiedere l’intervento dello staff medico gialloblù a causa di un problema al polpaccio sinistro. La Juventus giostra il doppio vantaggio e dopo 4’ arriva il triplice fischio che decreta il successo della Juventus di Allegri.
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
Una tregua per credere alla salvezza
Il Verona perde con la Juve dopo aver giocato con orgoglio. Adesso serve fare di più ed essere uniti
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 31/12/2017, 12:59
All’indomani dell’arrendevole disfatta di Udine, contro la Juventus, se non il risultato, chiedevamo almeno una prova di carattere dettata dal cuore. Non solo l’abbiamo avuta, ma siamo andati pure oltre. La truppa ha messo in campo lo spirito battagliero già visto con il Milan; purtroppo la Juve è altra cosa, e alla fine ha vinto 3-1. Risultato di manica larga per l’invincible Armada di Allegri, tenuta in scacco per lunghi tratti (soprattutto nella ripresa) da un Verona tutto gamba, cuore, e cervello abile nell’occupazione degli spazi e feroce nell’asfissia del pressing. Una gara già di per sé tutta in salita, fattasi ancor più dura con il gol di Matuidi dopo appena 6 minuti, ma che i nostri hanno avuto il grande merito di affrontare con coraggio e riequilibrare grazie alla rete del mostruoso Caceres. Al solo pensiero che quella di ieri sera con ogni probabilità sia stata la sua ultima volta al Bentegodi, ci rende se mai possibile ancora più indigesta la pallosa notte di San Silvestro.
Se Kean avesse sfruttato meglio l’occasione del clamoroso sorpasso e Allegri avesse tenuto in panca un turno in più Dybala, chissà ora cosa staremmo a scrivere. I se e i ma nel calcio sono fuffa, quindi fermiamoci qua. Molti e confortanti i segnali che rimangono tuttavia in memoria il giorno dopo. Pur senza la sua pedina di maggior classe, Cerci, la squadra se l’è giocata e ha retto con grande dignità un confronto impari con la prima della classe, una corazzata che da sei anni domina incontrastata il panorama nazionale e al gran finale del gala europeo si è presentata due volte nelle ultime tre stagioni. Si insomma, mica un avversario qualsiasi…
Chiuso il girone d’andata, si svolta a quota 13, non certo una gran dote; all’appello mancano però almeno quattro lunghezze, gettate alle ortiche contro Bologna, Genoa, e negli sciagurati ultimi minuti a Ferrara. Diciamo che 17 punti rispecchierebbero più fedelmente quanto la squadra di Pecchia è stata capace/incapace di fare. Detto che la quota salvezza si aggira a 34-35 punti, se il Verona avesse raccolto il giusto, tutto sommato sarebbe in linea con i programmi.
La strada è lunghissima, tutto pò succedere, la palla è rotonda; vedete, ci aggrappiamo al festival della retorica. Ma se a Benevento credono nei miracoli, non vediamo perché dovremmo rassegnarci noi; persino il Chievo là davanti, non può più permettersi sonni tranquilli e drizza ora le antenne. La palla passa ora al mercato riparatore di gennaio (da riparare c’è più di qualcosa); Caceres è ai saluti, non solo bisognerà pescare dal mazzo un degno sostituto, ma attendiamo altri rinforzi come i pendii alpini la neve dal cielo a dicembre. Inutile girarci tanto attorno: il nostro destino passa da lì. Arrivi o non arrivi, se il Verona affronterà l’aspro percorso che l’attende senza cali di tensione e con lo spirito visto ieri, non prendeteci per dei folli visionari se insistiamo nel dire che potrà giocarsela fino in fondo. Poi sia quel che sia, ma a testa alta e schiena dritta.
Fondamentale sarà il supporto del popolo gialloblù, che prima di ogni altra cosa deve essere una risorsa e non un problema. Piaccia o no, la squadra è con Pecchia: il partito di maggioranza che cavalca la contestazione se ne faccia una ragione. Inutile e per di più dannosa appare la via dell’ostracismo. Lanciamo quindi il nostro appello di fine anno: genti del Verona serrate i ranghi e unitevi, deponete l’ascia e firmate se non l’armistizio, almeno la tregua. Lo ripetiamo per l’ennesima volta: uniti ce la possiamo fare, divisi assolutamente no. Prendere o lasciare. Buon anno vecchio Verona.
NEWS
Pagelle Verona, Caceres trascinatore, Nicolas c’è
Romulo senza spazi, Bessa incerto. Kean lotta, Heurtaux più alti che bassi
di Matteo Fontana, @teofontana 31/12/2017, 00:12
NICOLAS 6,5
Tiene in partita il Verona con un intervento attento su Higuain (che gli calcia addosso). Imprendibili i tiri dei tre gol che subisce, contiene l’urto offensivo della Juventus.
FERRARI 5,5
Sbaglia il tempo dell’intervento in chiusura su Matuidi sulla rete del vantaggio della Juve, non si mostra sicuro come, invece, spesso gli accade. Serata sofferta
CARACCIOLO 6
Alza il muro di fronte agli attaccanti di Allegri. Concede spazi limitati, anche se a gioco lungo, inevitabilmente, si sfibra. Comunque efficace.
HEURTAUX 5,5
Inizio incerto, e Higuain ci trova gusto, scatenandosi nell’azione dell’1-0 della Juve. Dopo recupera tempi e misure, ma anche nel secondo tempo è friabile.
CACERES 7
Il pensiero che tra qualche giorno sia altrove, ossia a Roma con la Lazio, è uno dei guai peggiori che possa capitare al Verona di oggi. Lichtsteineir lo mette sotto pressione e, alla fine, passa, agevolato da qualche problema fisico del gialloblù, ma prima il suo è il solito spettacolo di grinta e coraggio.
ROMULO 5,5
Troppo poco per uno come lui. Allegri, d’altronde, l’ha allenato e ne conosce bene le qualità. Gli appiccica addosso Alex Sandro e gli toglie metri di corsa, così incide al minimo.
B. ZUCULINI 6
Fa da argine e il centrocampo della Juve di rado riesce a sfondare alle sue latitudini. Combattivo secondo costume, non si arrende mai.
BÜCHEL 6
Allo stesso modo di Zuculini, aggredisce la mediana bianconera e ne contiene il raggio d’azione. Consuma tutte le energie che ha nel serbatoio.
VERDE 5,5
Pena di fronte alla fisicità degli juventini che incrocia sulla sua fascia. Lichtsteiner e Khedira sono dei martelli che lo stoppano quando cerca di avanzare e che, nel momento in cui decidono di accelerare, gli creano continui grattacapi.
BESSA 5,5
Non è ancora al pieno della forma fisica. Un recupero a rilento che si nota nella lentezza dei movimenti, per un giocatore che dovrebbe dare di più e che non sembra al meglio.
KEAN 6
Solo soletto lassù, sarebbe facile tirargli contro. Invece no, perché il ragazzo si sbatte con furore contro gli scogli dei difensori della Juve, che si chiamano Benatia e Chiellini, non Paolino Paperino o l’arcinoto Renzo Renzaglia. In avvio di ripresa è il primo a dare animo al Verona.
PAZZINI ng
F.ZUCULINI ng
CALVANO ng
PECCHIA 6
Tira fuori da questo Verona tutto quello che c’è. L’Hellas orribile di Udine risponde con personalità nella sfida impossibile con la Juventus. Per una dozzina di minuti spera persino di compiere l’impresa. Non mancano ordine e organizzazione, bensì il surplus di qualità che, ora, deve arrivare (anche) dal mercato.
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Juventus, Allegri: “Bravo Verona, per noi è stata dura”
Il tecnico bianconero: “Dopo aver subito il gol del pareggio ci siamo ripresi”
di Redazione Hellas1903, 30/12/2017, 23:47
Massimiliano Allegri commenta la vittoria della Juve con il Verona: “Abbiamo iniziato bene, poi abbiamo rallentato, abbiamo sbagliato tanti passaggi e abbiamo subito il gol. Stasera per noi era importante per staccare quelle dietro e stare attaccati al Napoli. Vincere in trasferta non è semplice.”
Sulla disposizione in campo, il tecnico dice: “Con più ampiezza dovevamo avere più sfogo, poi abbiamo preso questo gol in maniera un po’ fortuita per colpa di un nostro errore. Nel secondo tempo mi sono messo ordinato con il 4-4-2, dopo il gol i ragazzi non si sono persi d’animo e si sono ripresi. Non è stata una bella prestazione dall’1-0 nostro al loro pareggio.”
Il mister bianconero conclude parlando del Verona: “Il Verona ha fatto un’ottima partita. Per noi era una partita difficile. Prima dell’inizio ho avvisato i ragazzi della difficoltà della partita di oggi. Tolto il risultato a Udine, l’Hellas ha sempre dimostrato di essere una squadra capace e con carattere sia contro il Milan che nelle altre partite.”
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Il Verona spaventa la Juve, Dybala decide la partita
Hellas vivo ma sconfitto 3-1. A segno Matuidi, Caceres e due volte l’argentino
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 30/12/2017, 22:42
VERONA, ITALY - DECEMBER 30: Martin Caceres of Hellas Verona (C) celebrates after scoring his team's first goal during the serie A match between Hellas Verona FC and Juventus at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on December 30, 2017 in Verona, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)
Alla fine il Verona merita comunque gli applausi per averci provato, per aver messo in difficoltà la Juventus, per essere andato vicino a fermarla. Che le speranze di portare a casa dei punti fossero poche era scontato, ma i bianconeri devono soffrire, e non poco, per vincere contro un Verona vivo e battagliero, condannato da un gol di Matuidi (pasticcio difensivo) e dalle rasoiate di Dybala. Nel mezzo un Hellas di cuore, anche di bel gioco, che con un grande gol di Caceres aveva rimesso le cose a posto prima che l’argentino decidesse di vincere da solo la partita.
FORMAZIONI
Pecchia passa al 4-3-3 con Ferrari, Caracciolo, Heurtaux e Caceres dietro, Romulo, Buchel e Bruno Zuculini a centrocampo, Verde, Bessa e Kean in avanti. Hellas senza Cerci e Fares infortunati.
La Juve scende in campo con Szczesny, Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Bentancur; Matuidi, Dybala, Mandzukic e Higuain. Gli assenti sono Buffon, De Sciglio, Pjanic e Cuadrado.
Arbitra Mazzoleni in un Benntegodi esaurito in ogni ordine di posto: sono 29.215 gli spettatori.
PRIMO TEMPO, JUVE SUBITO AVANTI CON MATUIDI, HELLAS DI LOTTA
Accoglienza calorosa per i ragazzi in gialloblù. Parecchi i decibel diffusi dalla Sud ad incitare la squadra. La Juve fa subito paura. Da corner al 3’ Benatia inzucca alto non di molto. Poco prima una discesa di Romulo aveva comunque fatto intendere che il Verona non ci stava a farsi schiacciare.
La Juventus passa al 6’. Heurtaux sbaglia un passaggio in disimpegno, nasce il contropiede con Higuain che parte a destra, calcia e centra la traversa. La palla rimbalza dalla parte opposta dove arriva Matuidi che, solo, in diagonale, con un tiro sporco fulmina Nicolas. Tutto facile per i bianconeri che segnano la rete più veloce del loro campionato. All’11’ Higuain impegna Nicolas in due tempi. Il Verona sembra non accusare eccessivamente il colpo e cerca subito di proporsi in avanti, sfidando i baluardi della difesa juventina. Kean offre dei buoni movimenti, Verde si fa vedere a sinistra, Zuculini al solito lotta ma quando deve impostare mostra i suoi limiti. Da un suo fallo nasce la punizione che porta Higuain a sfiorare il 2-0 con un calcio potente che va sull’esterno della rete dando l’illusione del gol.
I bianconeri corrono in ogni zona del campo, vogliono chiudere il discorso in fretta. Ma l’Hellas cresce. Da una buona azione di Verde a sinistra al 22’ Caceres per poco non arriva all’impatto col pallone a un passo da Szczesny. Buchel, Zuculini e Romulo ringhiano a centrocampo. Caceres fa l’attaccante aggiunto, dietro limita Dybala. La sua partenza a gennaio sarà una gravissima perdita per il Verona. Bessa finalmente viaggia alla sua velocità. Al 29’ serve Verde che prova il tiro a rientrare, la palla esce. L’Hellas gioca bene, ma segnare alla Juve è un’impresa che richiede qualcosa di speciale. Conquistano corner, i gialloblù, con Verde e Romulo che imperversano sulle fasce. La Juve rischia qualcosa. Sorniona, attende il momento di provare a colpire ancora. Higuain, lasciato solo da Heurtaux e servito da sinistra ha la grande occasione per il due a zero al 40’ ma a porta spalancata calcia centrale e Nicolas salva coi piedi. Si va all’intervallo sullo 0-1.
SECONDO TEMPO, CACERES FA UNO A UNO, ESPLODE IL BENTEGODI
Il Verona parte con decisione nella ripresa, deciso a vendere cara la pelle. Kean si invola al 7’ e guadagna un corner. Nicolas al 13’ para senza difficoltà un tiro di Bernardeschi entrato al posto di Bentancur, poi accade che capita quella cosa speciale di cui si parlava prima.
Minuto 14, Caceres, monumentale calciatore, ancora una volta fa l’attaccante, prende palla, va verso il limite e da posizione centrale spara un bolide che si infila in porta alla destra di Szczesny. L’uruguaiano esulta contro la sua ex squadra, il Bentegodi impazzisce. I gialloblù, galvanizzati, corrono a mille, Kean si invola ancora ma viene fermato sul più bello. La lotta si fa dura, il Verona non molla un centimetro. Anzi, continua a proporsi in avanti. Gli extraterrestri della Juve diventano umani, faticano. Ma passano di nuovo al 27’.
DYBALA CHIUDE LA GARA CON UNA DOPPIETTA
E’ confusa l’azione che porta al gol. Al 27’. Lichtsteiner si scontra con Caceres per mettere in mezzo dove accorre l’argentino che fredda Nicolas. La Juve torna in vantaggio, Lichtsteiner deve però uscire, al suo posto entra Barzagli.
La gara resta in piedi fino al 32’ quando Dybala serpenteggia in area, triangola e chiude i conti: 1-3.
Entra Pazzini, esce Caceres, applaudito. La Juve non si ferma, il Verona sì. Pensare di recuperare due gol diventa durissima. Entra Franco Zuculiuni per Kean. Nicolas fa una papera clamorosa al 40’ regalando un gol per fortuna non valido per fuorigioco su una punizione battuta da Bernardeschi. Meglio limitare i danni.
Finisce 1-3, l’Hellas esce dal campo ammaccato ma in piedi e a testa alta.
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Anticipo, Crotone sconfitto dal Napoli
Gli azzurri di Sarri passano per 0-1 allo Scida
di Redazione Hellas1903, 29/12/2017, 22:40
Il Napoli vince allo “Scida” col Crotone nell’anticipo della diciannovesima giornata di Serie A. Per i partenopei decisivo il gol di Hamsik al 17′ del primo tempo.
Il Napoli scappa a 48 punti in classifica, mentre il Crotone resta inchiodato a quota 15.
FONTE: Hellas1903.it
IL TECNICO DELLA JUVENTUS
Allegri: Vinto anche se giocato male
30/12/2017 23:56
“Dopo il vantaggio abbiamo smesso di giocare, abbiamo perso un po’ di ordine sbagliando a metà campo. Abbiamo preso l’1-1 in un errore in uscita, ma alla fine è arrivato un risultato molto importante in trasferta". Max Allegri parla così dopo la vittoria col Verona.
Il tecnico della Juve ha concluso: “Oggi sono sereno perché la squadra nonostante una brutta prestazione è riuscita a portare a casa la vittoria. Non si può sempre giocare bene, ci sono gare con delle difficoltà. Verona? Stasera affrontavamo una squadra che veniva da ottime prestazioni, è molto aggressiva e noi l’abbiamo agevolata. Bisogna lavorare su quello che si sbaglia, stasera la squadra non è stata all’altezza dopo l’1-0 fino all’1-1. Ci siamo complicati la vita”.
PARLA IL CENTROCAMPISTA
Bessa: Noi non molleremo mai
30/12/2017 23:39
"Con la Juve ci siamo comportati abbastanza bene dopo la bruttissima figura di Udine. Se concedi qualcosa alla Juventus, poi loro ti castigano, dovevamo stare più attenti. Dopo il 2-1, la Juventus ha chiuso la partita. Giocare bene e non fare punti però ti ammazza, ma noi non molleremo mai. Pazzini si allena bene quando non ha problemi, cerca sempre di dare il massimo. Stare fuori non è facile ma lui è un grande professionista". Bessa parla così dopo la sconfitta con la Juve.
LE PAROLE DEL CENTROCAMPISTA
B.Zuculini: Le nostre avversarie sono lì...
30/12/2017 23:35
"Dobbiamo continuare a lavorare. Dybala è un fenomeno e ha spezzato la partita: dobbiamo imparare a stare concentrati per tutti i 90 minuti. Manca ancora tanto alla fine del campionato: siamo tutti uniti, mister, squadra e società, per arrivare al nostro obiettivo che è la salvezza. Le nostre avversarie (Crotone e Spal a 15, Verona a 13, ndr) sono molto vicine in classifica: tutto è ancora in gioco". Bruno Zuculini parla così dopo la sconfitta con la Juventus.
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellasmania: è tempo di bilanci
del 31 dicembre 2017 alle 11:15
di Nicola Corona
Archiviata la partita di ieri sera con la Juve, dove cuore e determinazione non sono bastati per portare a casa nemmeno un punticino, per il Verona di Pecchia è tempo di bilanci. I gialloblù chiudono il girone d'andata al diciannovesimo e penultimo posto con 13 punti, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 12 sconfitte. I gol segnati sono 18, quelli subiti sono 39. Questo purtroppo dicono i freddi numeri.
Non serve un genio per capire che quanto fatto finora dal Verona è troppo poco o comunque non abbastanza per raggiungere l'obiettivo dichiarato ad inizio stagione. È vero che attualmente la salvezza disterebbe soli due punti e che ancora in estate la società ha parlato di battaglia fino all'ultima giornata per raggiungerla, ma non si può certo essere soddisfatti dell'andamento della squadra in questi primi quattro mesi.
Il Verona di Pecchia è stato ed è tuttora una grande incognita. Una squadra capace di giocare un buon calcio e vincere contro avversarie molto più quotate, ma allo stesso tempo capace di prestazioni scialbe o a dir poco imbarazzanti. La vittoria col Milan e la successiva partita di Udine sono un emblema in questo senso. Insomma, la formazione gialloblù difetta in equilibrio, mentale ancor prima che tattico. Una squadra umorale, trasportata dalle correnti e che troppo spesso fallisce l'approccio alla partita, con conseguenze ben visibili sulla classifica.
Quello mentale è però solo uno degli aspetti su cui l'Hellas dovrà cercare di porre rimedio, perchè in questi mesi i gialloblù hanno evidenziato anche alcune carenze a livello di organico. Se in difesa e a centrocampo la squadra dispone di elementi validi o comunque non inferiori alle altre formazioni in lotta per la salvezza (mi riferisco a Spal, Crotone e Benevento, Genoa e Cagliari sembrano invece superiori), è l'attacco il reparto dove si sono palesate le maggiori difficoltà. In avanti il Verona dispone praticamente di soli tre giocatori (Pazzini, Cerci e Kean), di cui uno (il Pazzo) ha giocato molto meno del previsto, uno (Cerci) sta ritrovando la condizione dopo un lungo periodo di stop e l'ultimo (Kean) è un diciassettenne alla prima vera esperienza in A. Nel corso dell'andata la mancanza di "peso specifico" nell'attacco gialloblù si è evidenziata in più occasioni ed è chiaro che a gennaio la società dovrà muoversi sul mercato in questo senso. Al momento le voci riguardo il possibile addio di Pazzini non sono per nulla confortanti, così come preoccupa l'imminente partenza di Caceres in difesa (ma prima di giudicare aspettiamo la fine del mese).
Qualche passo avanti invece, la squadra di Pecchia lo ha fatto dal punto di vista tattico e dell'organizzazione, con la formazione che dopo varie modifiche è stata improntata su un 4-4-1-1 che permette ad alcuni giocatori chiave come Bessa, Romulo e Verde di esprimersi al meglio nelle loro posizioni naturali. Almeno su questo campo la mano dell'allenatore e il lavoro della squadra si sono visti chiaramente rispetto alle prime uscite stagionali.
Insomma, questo Verona qualcosa di buono lo ha fatto, ma per la salvezza non è abbastanza. Servirà un'altra testa, un altro approccio alla partita, una maggiore determinazione nel voler portare a casa il risultato a tutti i costi. Soprattutto andranno vinti gli scontri diretti e non dovranno essere lasciati più tutti quei punti sul campo (all'andata almeno 8 tra Chievo, Bologna, Genoa e Spal). Andrà rinforzato anche l'organico. Sarà dura, ma i gialloblù devono continuare a crederci perchè nulla è ancora perduto.
Hellas Verona, le pagelle di CM: crollo fisico nel finale, Caceres e Bessa i migliori
del 30 dicembre 2017 alle 22:53
di Nicola Corona
Hellas Verona-Juventus 1-3
Nicolas 6: bravo ma pure fortunato su Higuain nel primo tempo. Non può nulla in occasione dei gol di Matuidi e Dybala.
Ferrari 5: l'erroraccio che permette ala Juve di passare in vantaggio è suo, ma non si scompone e gioca una gara attenta su Mandzukic.
Heurtaux 5,5: chiude bene in un'paio di occasioni su Higuain e si fa rispettare di testa. Nel finale non riesce ad arginare l'arrembaggio bianconero.
Caracciolo 6: attento e concentrato. Non ha particolari colpe sui gol subiti.
Caceres 6,5: grinta e tanta determinazione lo portano a giocare un gran primo tempo, poi nella ripresa segna un gol fantastico, anche se purtroppo inutile.
(dal 77' Pazzini sv: entra subito dopo il gol del 3 a 1 con la partita già compromessa. Non può incidere).
Romulo 6: sulla destra riesce a mettere spesso in difficoltà Alex Sandro con accellerazioni improvvise. Sbaglia però qualche passaggio di troppo.
B.Zuculini 5,5: ci mette la solita grinta e la solita determinazione nei contrasti, ma cala vistosamente nella ripresa. Alle volte commette interventi pericolosi.
Buchel 6: fa a sportellate con il centrocampo bianconero senza alcun timore reverenziale per più di un'ora, poi anche lui perde le misure nel finale di gara.
Verde 5,5: attento in fase difensiva dove aiuta Caceres nel raddoppio su Dybala, ma bravo pure in avanti dove mette qualche traversone interessante. Meno incisivo nella ripresa.
Bessa 6,5: un grandissimo primo tempo dove mette in mostra tutto il suo repertorio di tecnica. Corre per tre e si danna l'anima anche nella ripresa fin che ne ha. Esce stremato.
(dall'88' Calvano sv: non giudicabile visti i pochi minuti).
Kean 5,5: si muove molto svariando su tutto il fronte d'attacco ma non trova mai il guizzo decisivo.
(dall'81' F.Zuculini sv: entra cercando di evitare altre reti dei bianconeri).
All. Pecchia 5.5: molto meglio di Udine, ma non è ancora abbastanza per poter sperare di fare punti. Buon carattere ma si vedono ancora troppo spesso errori difensivi grossolani.
FONTE: CalcioMercato.com
I gialloblu ci mettono l'orgoglio, ma Dybala s'illumina e li stende nel finale
All'Hellas Verona non basta un'ottima prova contro la Juventus, che dopo essere andata in vantaggio con Matuidi ha subito il pareggio dell'ex Caceres, prima della doppietta del numero 10 argentino
Luca Stoppele
30 dicembre 2017 22:50
Non basta il cuore all'Hellas Verona, che nell'ultima giornata del girone di andata di Serie A, viene battuto in casa dalla Juventus con il punteggio di 3-1.
La partita si è dimostrata vivace fin dall'inizio, con un attacco per parte nei primi due minuti, ma ad avere la prima occasione è stata la formazione bianconera con Benatia, il cui colpo di testa al 3' è terminato di poco sopra la traversa. I tentativi di azzannare il match da parte della Juve hanno dato i loro frutti tre minuti dopo, quando il siluro di Higuain si è schiantato sul palo finendo poi tra i piedi di Matuidi, che ha trovato un fortunato tap in vincente.
Partito con aggressività, l'Hellas non si è rassegnato ed ha mantenuto il proprio atteggiamento, ma l'inizio della squadra di Allegri è stato veemente e all'11 il Pipita ci ha riprovato da fuori, costringendo Nicolas a distendersi per evitare il raddoppio. Lo stesso numero 9 al 16' per poco non ha pescato Mandzukic in area e al 19' su punizione ha colto l'esterno della rete dando l'illusione del gol.
Nonostante questo la squadra di Pecchia non è arretrata e ha continuato a dare filo da torcere ai bianconeri con il suo agonismo e la grande spinta sulle fasce. Al 22' ad essere servito in area è stato Caceres, ma l'opposizione di Chiellini non gli ha consentito di coordinarsi a dovere. Al 29' invece un Verde molto attivo ha provato a mettersi in proprio, ma il suo destro è andato solo vicino alla porta di Szczesny. I Campioni d'Italia in carica hanno così cercato di abbassare il ritmo della gara, incontrando però diverse difficoltà nell'andare al tiro, vista la compattezza e la voglia di lottare dei padroni di casa. Al 40' però Alex Sandro ha servito la palla del 2-0 ad Higuain, che si era liberato in area, e il piatto dell'argentino ha trovato il prodigioso intervento di Nicolas, che ha messo in corner.
Il primo tempo si è quindi concluso con gli ospiti in vantaggio ed un Verona in partita, deciso a cercare la via del pareggio.
LA CRONACA E IL TABELLINO
E nella ripresa infatti l'avvio deciso dei padroni di casa ha messo in seria difficoltà la Juventus, partita forse con troppa leggerezza, che ha rischiato in più di un'occasione di essere presa in velocità dalle frecce di Pecchia. Così, dopo una staffilata di Bernardeschi parata dal portiere gialloblu, al 59' è arrivato il meritato pareggio degli scaligeri, con Caceres che ha intercettato un disimpegno juventino nei pressi del limite dell'area e con un gran destro ha battuto Szczesny. Lo stesso uruguaiano ha lanciato due minuti dopo Kean, la cui velocità ha costretto Benatia e Chiellini ad una chiusura non facile.
Il gol del pareggio e le urla di Massimiliano Allegri dalla panchina, hanno poi piano piano svegliato i bianconeri, che pur con qualche difficoltà di palleggio hanno dato vita alla loro reazione. Alla seconda decisa discesa sulla destra, al 67', Lichtsteiner ha servito in area Mandzukic, che di testa non è riuscito a trovare la porta. Cinque minuti dopo lo svizzero si è riproposto sulla corsia laterale e, nonostante l'intervento di Caceres, ha trovato in area Dybala che di destro ha riportato un vantaggio la Vecchia Signora.
Andato ancora sotto, l'Hellas non ha comunque calato la propria intensità, ma il tasso tecnico avversario ha fatto poi la differenza, nonostante qualche momento di scarsa concentrazione degli uomini di Allegri. Al 78' il numero 10 bianconero si è messo in proprio, con uno slalom tra i difensori avversari che lo ha portato a battere il portiere gialloblu per la seconda volta e a chiudere definitivamente il match. Due minuti dopo lo stesso Dybala ha sfiorato la tripletta personale su punizione, negatagli da un grande intervento di Nicolas.
Volentoroso, aggressivo, concentrato, questo è l'Hellas Verona che i tifosi vorrebbero vedere tutte le domeniche, nonostante il risultato finale. La Juventus è, obiettivamente, una formazione alla portata di pochi in Italia, ma al Bentegodi gli uomini di Allegri sono andati spesso in grande difficoltà per l'atteggiamento deciso e propositivo dei gialloblu, che ancora una volta hanno dimostrato di sapersi esaltare con un avversario di grande blasone. Un Verona a due facce insomma, che si carica quando davanti trova i giganti e fatica a trovare le motivazioni con gli avversari più alla sua portata.
Anche questo è un problema che Pecchia dovrà risolvere per poter sperare di agguantare la salvezza, ma è anche un problema che non dovrebbe avere per la prossima giornata, quando andrà a fare visita al Napoli. Strappare punti al San Paolo sembra un'impresa titanica, ma è anche vero che gli scaligeri a questo punto hanno veramente poco da perdere.
FONTE: VeronaSera.it
Caceres segna e esulta, tifosi bianconeri imbufaliti. El Pelado: «Rispetto, ma lotto per il Verona»
Per Caceres Juventus è sinonimo di passato, col Verona ha fatto gol ai bianconeri e ha esultato: c’è chi non l’ha presa bene, sui social i tifosi della Vecchia Signora hanno protestato
Di Gianmarco Lotti - 31 dicembre 2017
«RISPETTO sempre questi colori ⚪️⚫️ 🙌🏼 Ma c’è anche di dire che ho dei compagni e una squadra per qui in questo momento lotto fino alla fine!». Martin Caceres risponde così alle accuse di alcuni tifosi juventini che non hanno gradito l’esultanza del giocatore, ex della sfida, nel match contro la Juventus. In tanti hanno comunque fatto l’in bocca al lupo al giocatore, altri hanno continuato ad attaccarlo.
Un post condiviso da Martín Cáceres (@martincaceres_7) in data:
Verona-Juventus: Caceres segna e esulta, tifosi bianconeri imbufaliti – FOTO – 30 dicembre, ore 23
Non è una regola scritta nel calcio e, francamente, avrebbe anche un po’ stufato, ma ormai è diventata la normalità: chi segna alla sua ex squadra, non esulta. Si può essere d’accordo o meno, basti vedere cosa è accaduto al Bentegodi. Martin Caceres ha segnato il gol del momentaneo pareggio del Verona contro la Juventus, in una partita che poi i bianconeri hanno vinto grazie a un super Paulo Dybala. Caceres ha fatto gol con un bel tiro da fuori, ma non è stato l’unico dispiacere inferto ai fan juventini.
Dopo il gol, chi si aspettava un Caceres “muto” si è sbagliato di grosso. L’uruguaiano ha esultato correndo all’impazzata verso i compagni e buttandosi in ginocchio sotto uno spicchio di tifosi. Niente di male, se non fosse per la sua esperienza juventina durata quasi cinque anni. Sui social, ovviamente, c’è chi non l’ha presa bene e ha dato dell’ingrato all’ex di turno. Si tratta di tifosi della Juventus, che hanno rimproverato Caceres per la sua esultanza ritenuta irrispettosa. C’è anche chi ha preso le difese del veronese, come si può intuire dai tweet qui sotto.
Quindi ricapitolando secondo alcuni juventini, #Caceres "non doveva esultare così e ci ha mancato di rispetto", però #Higuain può irridere i suoi ex tifosi perchè "a #Napoli non capiscono che è solo un gioco". Capisco. #VeronaJuve
— Alberto Caccia (@Alberto_Caccia) 30 dicembre 2017
#Caceres il gol dell’ex?😡
— MARI⚪️⚫️ (@lajuventina1978) 30 dicembre 2017
E mo ci ripaghi la fermata della GTT! #Torino #VeronaJuve pic.twitter.com/KI2GkKyiAz
Il livore di Caceres.... l’alcol che brucia la memoria a lungo termine. #pochezzaassoluta
— Isola (@isola_79) 30 dicembre 2017
Caceres si ricordi di chi gli ha permesso di sfasciare Ferrari per anni.#VeronaJuve
— «Martína» (@spazioinutile) 30 dicembre 2017
L’esultanza di Caceres mi ha ricordato incredibilmente Quagliarella. #VeronaJuve
— Valeria (@sullina) 30 dicembre 2017
Mazzoleni malconcio: arbitro infortunato in Verona-Juventus
In Verona-Juventus succede anche che il direttore di gara si faccia male: infortunio per l’arbitro Mazzoleni, che conclude il match dello Stadio Bentegodi zoppicando vistosamente
Di Gianmarco Lotti - 30 dicembre 2017
© foto www.imagephotoagency.it
Durante Verona-Juventus si è fatto male anche l’arbitro. Il fatto è avvenuto negli ultimi minuti di partita quando Paolo Silvio Mazzoleni ha iniziato a sentire dolore a un polpaccio e si è fatto medicare. Per sua fortuna la gara non aveva più molto da dire e quindi ha potuto concluderla senza grossi problemi, anche se lo si è visto zoppicare in modo piuttosto vistoso a pochi istanti dal triplice fischio.
Solitamente, in certe circostanze, se l’arbitro dà forfait tocca al quarto uomo sostituirlo; contestualmente, un dirigente di una delle due squadre va a ricoprire il ruolo di quarto uomo. Al Bentegodi questo non è avvenuto, probabilmente perché l’infortunio per Mazzoleni non era poi così grave. Rimane un episodio curioso, non capita spesso che a subire un infortunio sia l’arbitro.
Verona-Juventus 1-3: pagelle e tabellino
Verona-Juventus, 19ª giornata Serie A 2017/2018: cronaca in diretta live con formazioni ufficiali, risultato, pagelle, tabellino e sintesi
Di Antonio Parrotto - 30 dicembre 2017
© foto www.imagephotoagency.it
La Juventus chiude il 2017 con altri 3 gol e altri 3 punti. Paulo Dybala si trasforma in ‘Babbo Natale’ con qualche giorno di ritardo e trascina la Juventus nel momento del bisogno. Il numero 10 sale in cattedra nella seconda parte del secondo tempo e chiude la sfida con una doppietta di destro, scacciando via la crisi. I bianconeri hanno faticato nella prima parte della ripresa con l’Hellas Verona che non si è dato per vinto e ha trovato il gol del pari con l’ex Caceres. Buona prova dei bianconeri nel complesso ma con alcune pecche: tantissimi gli errori tecnici in ogni zona del campo. L’assenza di Pjanic, diventato ormai fondamentale per la Juve, si è fatta sentire nella costruzione della manovra.
Verona-Juventus 1-3: tabellino
MARCATORI: 6′ pt Matuidi, 27′ st, 32′ st Dybala (J); 14′ st Caceres (V)
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Nicolas 6; A. Ferrari 5,5, Caracciolo 5,5, Heurtaux 5,5, Caceres 7 (33′ st Pazzini S.v.); Buchel 6, B. Zuculini 6, Romulo 6,5, Bessa 5,5 (42’ st Calvano S.v.), Verde 6; Kean 6 (36′ st F. Zuculini S.v.). In panchina: Silvestri, Coppola, Souprayen, Bearzotti, Felicioli, Laner, Fossati, Valoti, Lee. Allenatore: Fabio Pecchia
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6; Lichsteiner 6,5 (29′ st Barzagli S.v.), Benatia 6,5, Chiellini 5,5, Alex Sandro 5,5; Khedira 6, Bentancur 4,5 (1′ st Bernardeschi 6), Matuidi 6,5; Mandzukic 5 (36′ st Marchisio S.v.), Higuain 6, Dybala 7,5. A disposizione: Pinsoglio, Loria, Rugani, Asamoah, Sturaro, Douglas Costa, Pjaca. Allenatore: Massimiliano Allegri
ARBITRO: Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo
NOTE: AMMONITI: Caceres, Romulo (V)
HELLAS VERONA – IL MIGLIORE
CACERES 7 – Letteralmente indemoniato contro la sua ex squadra! E’ l’uomo ovunque dei suoi: parte terzino sinistro ma spinge senza sosta e si ritrova spesso a giocare da trequartista, come testimonia il gol del momentaneo 1-1.
HELLAS VERONA – IL PEGGIORE
BESSA 5,5 – Non demerita ma col passare dei minuti sparisce dai radar. Si rende molto utile in fase di non possesso ma non riesce a incidere quando il Verona riparte.
JUVENTUS – IL MIGLIORE
DYBALA 7,5 – L’uomo più atteso e l’uomo decisivo! Il numero 10 della Juventus, dopo un primo tempo tra alti e bassi, decide di tornare a fare il fenomeno e con il destro, per due volte, trafigge Nicolas, tornando al gol in campionato dopo un mese e regalando tre punti importantissimi alla Juventus. Alla fine se la ride ripensando alla doppietta e probabilmente anche a quello che ha passato.
JUVENTUS – IL PEGGIORE
BENTANCUR 4,5 – Il centrocampista classe ’97, uno dei pupilli di Allegri, tornava titolare in campionato dopo due mesi in cui è stato utilizzato col contagocce (ultima gara dall’inizio il 25 ottobre contro la Spal). Allegri lo preferisce a Marchisio ma l’uruguaiano delude, sbagliando tantissimi appoggi e non lo manda in campo nella ripresa.
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Pagelle Verona-Juventus: l’imperatore Dybala è tornato! Ma Mandzukic delude
Pagelle Verona-Juventus, i voti dei bianconeri del posticipo del Bentegodi della 19ª giornata della Serie A 2017-2018
Di Paolo Pirisi - 30 dicembre 2017
© foto www.imagephotoagency.it
SZCZESNY 6 – Poteva portarsi un libro da leggere: definirlo spettatore è un eufemismo.
LICHTSTEINER 6.5 – L’assist per Dybala è la sintesi della forza della Juve. O meglio della prepotenza di una squadra che anche nelle difficoltà non molla mai (28′ st BARZAGLI NG)
BENATIA 6.5 – Dove passa lui non cresce più l’erba. Impeccabile, per tutta la gara. Quando deve far sentire i tacchetti ci pensa lui (chiedere info a Kean), ma anche in fase di impostazione non si sottrae. Ora è un leader.
CHIELLINI 6 – Qualche volta Kean gli sguscia via con troppa facilità. Anche lui è stanco e ha bisogno di riposare. Però nel complesso non sfigura, concedendo il minimo sindacale ai punteros scaligeri.
ALEX SANDRO 5.5 – Quell’aria di sufficienza che mette in campo non lo porterà a diventare un campione. Sbaglia troppi palloni elementari, commettendo errori che ci portano ad avere un dubbio: l’Alex Sandro mediocre di quest’anno rischia di essere quello vero. I primi due anni di Juve sono fumo negli occhi?
KHEDIRA 6.5 – Non riposa mai, ma ad Allegri va bene così. Perché sa che del tedesco può fidarsi: prova di grande sostanza, quella che serviva ad una Juve un po’ in panne.
BENTANCUR 5.5 – Perde due palloni sanguinosi, rischiando di complicare la vita alla Juve nel primo tempo. Leggerezze che Allegri non ha perdonato: la sostituzione a fine primo tempo è un segnale a lui, ma anche alla squadra. Come a dire: sveglia! (1′ st BERNARDESCHI 6.5 – Entra con lo spirito battagliero, di chi è conscio di doversi sporcare le mani. E lo fa: corre come un pazzo e si sacrifica con eroica abnegazione)
MATUIDI 6 – Vivo, mai domo, sempre frizzante e nel vivo del gioco. Ma soprattutto sempre al posto giusto al momento giusto. Il gol lo premia, ma la frittata sul gol subito è davvero imperdonabile.
DYBALA 7 – Tira ancora troppo poco, spesso tende a isolarsi. Ma fa le due cose più importanti della partita: avvia l’azione del vantaggio e mette a segno il 2-1. Di destro: un gol sporco, ma tremendamente decisivo. La Joya c’è!
HIGUAIN 6 – Non segna, ma poco importa: crea e libera spazi letali per Dybala. Basta per una sufficienza.
MANDZUKIC 5.5 – Anche l’uomo d’acciaio accusa qualche segno di stanchezza. Ci può stare un piccolo calo, ma un po’ di riposo non gli farebbe certo male (36′ st MARCHISIO NG)
ALL. ALLEGRI 6.5 – E alla fine ha sempre ragione Max. Con il 4-3-3, con il 4-2-3-1, con il bastone per Dybala, con la carota per Alex Sandro. In tutte le salse possibili e immaginabili. E’ lui, più di chiunque altro, la vera forza della Juve.
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Juventus, Gazzetta: "Mai vista con un solo italiano"
31.12.2017 09:13 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Una Juve mai vista con un solo italiano, titola nelle pagine interne la Gazzetta dello Sport analizzando i giocatori scesi in campo ieri col Verona. Tutti stranieri tranne Chiellini: un abito inedito per Allegri ed una novità che fa parecchio effetto in un club - si legge - che ha sempre puntato molto sui giocatori italiani, che ci sono ancora, ma in panchina e non in campo al Bentegodi.
SERIE A
TMW RADIO - Bosco: "Verona-Juve brutta gara. Dybala? Basta con la crisi"
31.12.2017 08:59 di Rosa Doro
Dopo la vittoria della Juventus contro l'Hellas Verona, ai microfoni di TMW Radio è intervenuto Andrea Bosco: "Il peggiore in campo ha risolto la gara con due gol di destro che non è il suo piede?Questo dimostra che Dybala sta lavorando sul destro e lo sta migliorando, non esce nemmeno di casa col destro, sicuramente è una nota positiva. La gara sino all'1-1 è stata orrenda, una delle più brutte che abbia mai visto non solo delle Juve, ma in assoluto. La Juve ha sbagliato una quantità incredibile di passaggi, stessa cosa il Verona, Dybala peggiore sì ma come tutta la squadra. Dopo il pareggio del Verona la gara si è aperta, la Juve ha rischiato di più, il Verona ha cercato di contenerlo ma poi c'è Dybala, spero che adesso si dica che la crisi sia finita".
RASSEGNA STAMPA
Juventus, Corriere della Sera: "Il castigo fa bene a Dybala"
31.12.2017 08:33 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Il castigo fa bene a Dybala, scrive il Corriere della Sera raccontando della vittoria per 3-1 sul campo del Verona con doppietta pesantissima dell'argentino. La Juve prende gol dopo otto partite, rischia per un quarto d'ora circa contro la penultima in classifica, ma poi ritrova quello che cercava di più, i gol di Dybala e resta a -1 dal Napoli campione d'inverno.
RASSEGNA STAMPA
Juventus, Gazzetta: "Stacca tutte le inseguitrici"
31.12.2017 07:23 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Doppietta Dybala e la Juve stacca tutte le inseguitrici, scrive quest'oggi la Gazzetta dello Sport celebrando il successo per 3-1 contro il Verona. La squadra di Allegri chiude il girone d'andata con 47 punti, uno in meno del torneo scorso, ed è proprio il punticino che segna la differenza col Napoli (cresciuto invece di 10 punti). Sembrava faticoso tenere il ritmo dei partenopei - si legge - invece ora i bianconeri hanno autostima ed un ritmo da cinque vittorie ed un pari, oltre alla classe rispolverata di Dybala. Il duello previsto in estate è iniziato: Napoli e Juve verso l'isolamento visti anche i risultati delle inseguitrici.
RASSEGNA STAMPA
Juventus, Il Corriere dello Sport titola: "Bella Joya"
31.12.2017 07:18 di Daniel Uccellieri
"Bella Joya", titola così Il Corriere dello Sport in prima pagina. Super Dybala è tornato, con una doppietta stende il Verona e tiene la Juve in scia a Sarri. Allegri: "C'è tempo per fare il sorpasso".
RASSEGNA STAMPA
Juventus, Tuttosport in prima pagina: "Inno alla Joya!"
31.12.2017 07:08 di Daniel Uccellieri
"Inno alla Joya!", questo il titolo che troviamo questa mattina sulla prima pagina di Tuttosport. Il ritrovato Dybala firma la vittoria sul Verona con una splendida doppietta dopo il gol di Matuidi ed il pari di Caceres. La Juve si riporta a -1 dal Napoli: il 2018 si annuncia spettacolare.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura della Gazzetta dello Sport: "Cenone Dybala"
31.12.2017 07:03 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Cenone Dybala, apre così quest'oggi la Gazzetta dello Sport celebrando la doppietta dell'argentino nel 3-2 al Verona. La Juve - si legge - è sempre più in fuga col Napoli. In taglio alto 'cenette di fine anno' per Milan e Inter che non vanno oltre il pareggio.
SERIE A
Juve, Dybala doppia Joya: dopo la cura, Allegri ritrova la sua stella
Dall'inviato a Verona
31.12.2017 07:00 di Marco Spadavecchia Twitter: @MarcoSpadav
Ha trovato il suo posto, Paulo Dybala. Nel tabellino di Verona-Juve, alle voci seconda e terza rete dell'elenco dei marcatori. Qualcosa che somiglia da lontano alla doppietta contro il Barcellona, allo Stadium in Champions lo scorso anno, anche se ieri sera l'avversario era il più modesto Hellas e il contesto l'ultima di andata e dell'anno. Dopo la cura brevettata da Max Allegri, fatta di tre panchina consecutive in campionato, il numero 10 della Juventus torna titolare e lo fa guadagnandosi il titolo di man of the match della partita. Tutto in cinque minuti, quando i bianconeri si ricordano di essere la Juve, dopo il pari e i pericoli arrivati tutti dagli ex, Caceres e Kean. Segnando due gol decisivi dopo il vantaggio di Matuidi, nel 3-1 maturato al Bentegodi: tutti e due con il destro, entrambi di pregevole fattura.
COLPI DI JOYA — Nella prima rete dell'argentino c'è tutto il tempismo di un giocatore fuori dagli schemi ma assolutamente dentro la partita: corsa verso il cross basso di Lichtsteiner e destro a incrociare. Nel secondo, invece, esce l'incredibile talento con il pallone tra i piedi made in Laguna Larga, quando se la mette (ancora) sul piede debole e, dopo una serpentina al limite dell'area, calcia anticipando gli avversari. Il tutto in cinque minuti, e con le scarpette nuove che tornano a esibire un brand, lo stesso della Juventus. Sintomo che il periodo burrascoso tra campo e realtà, probabilmente, è da considerarsi alle spalle.
SERIE A
TMW RADIO - Juventus, Benatia: "Felice di aver trovato continuità"
31.12.2017 00:25 di Alessandra Stefanelli
Fonte: Dall'inviato Marco Spadavecchia
In zona mista dopo Verona-Juventus è intervenuto il difensore bianconero Mehdi Benatia che ha così commentato il risultato: “Abbiamo rischiato anche dopo il gol di Matuidi, abbiamo mollato qualcosa dopo i primi minuti. In queste partite è difficile sbloccare, dopo averlo fatto abbiamo mollato qualcosa e loro ne hanno approfittato. A me dispiace, non possiamo permetterci di mollare, ma siamo stati bravi a reagire. È una vittoria importante. La stagione fin qui è molto positiva, siamo in corsa per il campionato, qualificati in Champions League e in corsa in Coppa Italia. Sicuramente potevamo fare di più, abbiamo sbagliato un po’ all’inizio, ma siamo positivi. In quanto a me dico che sono felice, ho trovato continuità, ma so che posso fare di più. Mentalmente sto bene, fisicamente anche. È difficile stare bene quando fai una partita ogni 3-4, quest’anno sto giocando di più e così mi trovo bene, prendo più fiducia e con umiltà ti posso dire che sono capace di fare bene quando sto bene fisicamente. Abbiamo ancora tanto da giocare e da vincere, quindi non dobbiamo mollare”.
ALTRE NOTIZIE
Juventus, Benatia: "Bravo Napoli, ma conta essere primi a maggio"
30.12.2017 23:43 di Andrea Carlino
Al termine della gara contro l'Hellas Verona, a Sky Sport, parla il difensore della Juventus, Mehdi Benatia. Queste le sue parole: "Molto importante vincere in questa gara, dopo il gol di Matuidi abbiamo perso un po' di ritmo, poi nella ripresa, dopo il gol di Caceres, abbiamo recuperato. Napoli o Juventus? Beh, per adesso è presto dirlo e non mi interessa. Complimenti al Napoli per aver girato all'andata in testa, ma a me interessa essere primo alla fine. Cosa è cambiato rispetto all'anno scorso? Semplicemente più continuità, io ho un fisico importante, per cui ho bisogno di giocare. Sto veramente bene, ho la fortuna di avere un preparatore atletico al top e con questo fiducia si posso fare sempre meglio".
SERIE A
Juve, Benatia: "Sto trovando continuità ma non sono il sostituto di Bonucci"
30.12.2017 23:41 di Rosa Doro
Dopo la vittoria di Verona, Mehdi Benatia ha parlato ai microfoni di Premium Sport: "Abbiamo abbassato l'intensità, persi troppi palloni, nel secondo tempo abbiamo rischiato e preso un gol evitabile".
Dybala è tornato, e tu continui ad essere un leader?
"Sono contento per Dybala, ha una qualità superiore alla media, ha avuto un periodo dove è stato meno decisivo, ha 23 anni, è normale nel calcio, oggi ha fatto due gol incredibili, preferisco mettere lui nel luce, senza Dybala sarà difficile per la Juve andare alla ricerca di campionato e Champions, è importante per noi".
Dopo Napoli cosa è cambiato in questa squadra?
"Dopo Napoli abbiamo capito che con l'atteggiamento da Juve potevamo fare grandi cose. C'è una mentalità che ti permetti di vincere, all'inizio l'abbiamo persa un po'. L'anno scorso abbiamo fatto un'annata perfetta e quando si riparte perdi qualcosa, senza l'atteggiamento e l'intensità sai che vai in difficoltà e dopo Napoli lo abbiamo capito. Dobbiamo continuare a giocare con intensità. Oggi un po' meno quindi dobbiamo ripartire subito contro il Torino e prendere l'atteggiamento che è la nostra forza".
Stai trovando continuità? Vi sentite più protetti col centrocampo a tre?
"In Italia all'Udinese, alla Roma ho fatto sempre stagioni positive, con il mio fisico ho bisogno di continuità che non ho avuto l'anno scorso forse perché c'era qualcuno più bravo di me o perché non lo meritavo. Quest'anno lo sto facendo, sto dando il meglio e posso migliorare. Col centrocampo a tre sicuramente siamo più protetti ma come dice sempre il mister dipende sempre dall'atteggiamento quando gli attaccanti difendono possiamo giocare a due, quando abbassi l'intensità vai in sofferenza e non mi piace".
Sei il sostituto di Bonucci?
"Leo ha fatto 6-7 anni alla Juve facendo vedere di essere il migliore in Europa, ho stima di lui, quando si gioca con questi campioni, Barzagli e Chiellini, la vita è più facile, non sono il nuovo Bonucci, sto facendo del mio meglio per la squadra, mi interessa solo questo".
SERIE A
Juventus, Allegri: "Non una buona prestazione. Vittoria importante"
30.12.2017 23:30 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Rai Sport è intervenuto dopo Verona-Juventus 1-3 il tecnico bianconero Massimiliano Allegri: “Dopo il vantaggio abbiamo smesso, abbiamo perso un po’ di ordine sbagliando a metà campo. Abbiamo preso l’1-1 in un errore in uscita, ma alla fine è arrivato un risultato molto importante in trasferta. La classifica? Parlare di fuga a due è ancora presto, mancano 19 partite ancora. Sicuramente era importante staccare le squadre dietro e restare in scia al Napoli che nel 2017 credo che abbia fatto 99 punti. Dobbiamo rimanere in scia cercando poi di acchiapparli. Le differenze tra me e Sarri? A Sarri c’è solo da fare i complimenti, fare tanti punti non è semplice. Dobbiamo essere bravi a rimanere in scia e aspettare il momento giusto per superarli. Bisogna andare avanti un passetto alla volta senza farsi prendere dalle ‘fregole’”.
Oggi partita non al top. “Oggi sono sereno perché la squadra nonostante una brutta prestazione è riuscita a portare a casa la vittoria. Non si può sempre giocare bene, ci sono gare con delle difficoltà. Stasera affrontavamo una squadra che veniva da ottime prestazioni, è molto aggressiva e noi l’abbiamo agevolata. Bisogna lavorare su quello che si sbaglia, stasera la squadra non è stata all’altezza dopo l’1-0 fino all’1-1. Ci siamo complicati la vita”.
Il VAR è per lei promosso o bocciato? “Io l’ho sempre promosso, ho solamente detto che gli episodi oggettivi aiutano gli arbitri, su quelli soggettivi ci sono le discussioni come prima. Serve fare chiarezza, ma il VAR aiuta molto. Io dopo Bergamo ho detto le stesse parole di stasera, il VAR aiuta in molte situazioni che sono però oggettive”.
SERIE A
Juventus, Allegri: "Napoli, ti prendiamo. Dybala? Pensi a lui, basta paragoni"
30.12.2017 23:20 di Rosa Doro
Dopo il successo conquistato in casa dell'Hellas Verona, Massimiliano Allegri è intervenuto ai microfoni di Premium Sport:
Gara complicata ma che ha restituito Dybala?
"E' importante che sia tornato al gol, siamo contenti tutti, dopo il primo gol tgià ha giocao meglio perché sapeva che era un momento delicato, oggi ha tirato meglio anche le punizioni, come sempre la condizione psicologica è tutto nel calcio. Siamo contenti ma sappiamo che la squadra non ha fatto una buona partita, i ragazzi lo sanno, abbiamo messo a rischio la gara dopo un inizio bello, abbiamo rallentato, abbiamo sbagliato tantissimi passaggi e su questo dobbiamo migliorare. Fortunatamente siamo usciti con i tre punti, non possiamo permetterci di lasciare punti per strada, oggi era importante vincere per staccare le altre e restare in scia al Napoli che ha fatto un anno straordinario":
Le altre sono staccate, per lo Scudetto è una questione Juve-Napoli?
"Le altre non sono da tirare fuori dalla corsa, noi dobbiamo guardare chi sta davanti e adesso è il Napoli ma noi abbiamo un periodo complicato, fino alla gara di campionato col Torino avremo cinque trasferte e due in casa e vincere in trasferta non è mai semplice, per noi sarà il momento decisivo. Queste sono le gare più facili da preparare ma anche le più importanti".
Il cambio all'intervallo?
"Con più ampiezza c'era più sfogo, il gol lo abbiamo preso in modo fortuito, giocando con i tre davanti, Khedira doveva sacrificarci facendo la mezzala esterna e faceva fatica, non raddoppiavamo con Lichtsteiner, loro portavamo più uomini quindi nel secondo mi sono messo con un 4-4-2 normale, dopo il gol abbiamo reagito bene e portato a casa una vittoria importante ma dopo l'1-0 nostro fino all'1-1 la prestazione non è stata all'altezza".
Con il centrocampo a tre facevate più fatica?
"Perché giocando con Dybala-Manduzkic e Higuain che di fatto faceva il quarto centrocampista, siamo rimasti spesso con due contro due dietro e abbiamo concesso tante ripartenze, il Verona ha fatto una buona gara, lo avevo detto prima della sfida che è una squadra in salute, veniva da ottime prestazioni, sia per risultati, che per la velocità, la tecnica, non vincevamo qui dal 2001 quindi era una gara importante".
Cosa si augura per il 2018?
"La Juventus deve cercare di restare in corsa per i tre obiettivi, mercoledì avremo il derby di Coppa e dobbiamo andare avanti, il campionato si risolverà nelle ultime gare, il Napoli ha fatto 99 punti nel 2017, cose straordinarie, gioca un bel calcio, sfrutta al meglio le caratteristiche dei giocatori che ha, è un'antagonista importante ma noi stiamo lì e aspettiamo il passo falso, non c'è fretta, non si scappa: abbiamo 19 partite".
Prima del gol di Dybala lo stava per sostiuire?
"No doveva uscire Mandzukic, in queste serate, inizia bene poi secondo lui si mette facile e va in risparmio energetico".
Dybala cambiato dal gol?
"La testa è tutto, nella vita in generale, quando sei a posto psicologicamente le cose vanno meglio, il consiglio è pensare solo a fare e fare, inutile pensare. Basta vedere Higuain, ha tirato con cattiveria nelle prime due occasioni, sul terzo che pensava facile ha sbagliato, in campo bisogna avere sempre cattiveria. Dybala è un ragazzo che sta crescendo, deve pensare solo al suo percorso senza ascoltare i paragoni, gli fanno del male, con Neymar sarà uno dei più forti al mondo. Non deve pensare a Messi e Ronaldo, deve migliroarsi e lavorare, il futuro è dalla sua parte senza farsi prendere dalle ansie".
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Juventus, Allegri: "Contento di Dybala, deve continuare così"
30.12.2017 23:19 di Andrea Carlino
A Sky Sport, dopo la gara contro l'Hellas Verona, parla l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. Queste le sue parole: "Abbiamo sbagliato tanto in alcuni frangenti della gara, dopo il pareggio abbiamo rischiato di lasciare punti pesanti su campo storicamente ostico per la Juventus. Bentancur fuori dopo 45'? A destra abbiamo sofferto qualche cross di troppo con Lichtsteiner lasciato qualche volta sola. Così ho preferito togliere un centrocampista, mettere Bernardeschi e giocare a tre sulla trequarti. Dybala? Sono contento di lui, si è rasserenato dopo la doppietta, deve migliorare giorno dopo giorno. Nel giro di tre anni dovrà essere, con Neymar, il più grande calciatore del mondo. Per ora ci sono Messi e Ronaldo. Deve fare un percorso ben preciso, migliorando fisicamente, tecnicamente e mentalmente. Lotta contro il Napoli? I partenopei stanno facendo numeri straordinari, noi dobbiamo essere bravi ad approfittare. Mandzukic? Partito bene, poi ha sbagliato alcuni palloni di troppo".
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Juventus, Bernardeschi: "Lanciato chiaro segnale alle rivali per il titolo"
30.12.2017 22:45 di Andrea Carlino
Al termine della gara vinta contro l'Hellas Verona, a Premium Sport, parla l'attaccante della Juventus, Federico Bernardeschi. Queste le sue parole: "Una vittoria importante, chiudiamo l'anno in bellezza. Dobbiamo, però, pensare subito al 3, c'è il derby contro il Torino in Coppa Italia. Vogliamo far bene anche in questa occasione. Abbiamo preso uno schiaffo, con il gol di Caceres, ma ci siamo rialzati da grande squadra. Lotta a due per lo scudetto? Sì, diamo un bello stacco alle altre inseguitrici, abbiamo dato un segnale al campionato".
SERIE A
La Juventus risponde presente: doppio Dybala stende il Verona
30.12.2017 22:43 di Alessandra Stefanelli
La Juventus tiene il passo del Napoli, vincendo non senza fatica sul campo del Verona. Gol del vantaggio dei bianconeri firmato da Matuidi nel primo tempo, mentre in avvio di ripresa era arrivato il pareggio dell’ex di giornata, Caceres. I bianconeri hanno però reagito alla grande, portandosi sul definitivo 3-1 grazie alla doppietta di Dybala.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
I NUMERI DI #VERONAJUVE
31/DICEMBRE/2017 - 15:30
Verona - Analizziamo, grazie ai dati forniti da Opta e Panini Digital, alcune statistiche relative a Hellas Verona-Juventus.
EQUILIBRIO TERRITORIALE E NEI CROSS
Il vantaggio territoriale si è distribuito equamente tra gialloblù e bianconeri, con il 50% a testa. Anche il numero di cross tentati dalle due squadre è lo stesso ( i traversoni per entrambe).
VANTAGGIO NEI CONTRASTI
I gialloblù hanno vinto dieci contrasti in più dei bianconeri, la statistica infatti parla di 22 interventi riusciti a 12 per il Verona. Inoltra la percentuale dei contrasti vinti è del 64% per l'Hellas, mentre del 50% per la Juventus.
FOCUS SUI SINGOLI
Daniele Verde, con 7 cross, è il giocatore che ha tentato più traversoni durante la partita, mentre Romulo è quello che ha guadagnato più possessi in questa partita (11).
PECCHIA: «QUESTE SONO PRESTAZIONI CHE CI RAFFORZANO, ORGOGLIOSO DEI MIEI»
31/DICEMBRE/2017 - 00:15
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate al termine di Hellas Verona-Juventus, 19a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Nonostante la sconfitta sono molto orgoglioso dei miei ragazzi, hanno portato in campo l'atteggiamento giusto e la voglia di giocare la partita a prescindere dall'avversario. Purtroppo questi elementi non portano punti alla nostra classifica, ma da questa sera e da questo risultato bisogna uscirne ancora più rafforzati. Le difficoltà e gli imprevisti non ci devono fermare, sono convinto che insieme possiamo arrivare a raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissi ad inizio stagione. Trasferta? La sconfitta di Udine è pesante e ce la siamo meritata per come siamo scesi in campo. Nelle altre occasioni ho visto il mio gruppo sempre in partita fino alla fine. Ora il girone di ritorno, lo dobbiamo affrontare con cattiveria e voglia di fare punti, anche perché abbiamo più consapevolezza ed esperienza. Sono fiducioso, raggiungeremo il nostro obiettivo e se rimaniamo tutti uniti sarà più facile».
BESSA: «ATTEGGIAMENTO GIUSTO, LIMITIAMO GLI ERRORI TUTTI INSIEME»
31/DICEMBRE/2017 - 00:10
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù Daniel Bessa, rilasciate al termine di Hellas Verona-Juventus, 19a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Questa partita ci ha detto che se mettiamo in campo tutto quello che abbiamo possiamo tenere testa anche a queste squadre che sulla carta sono fortissime. Nel finale di gara concedere qualcosa lo si paga caro, ma oggi come col Milan l'atteggiamento è stato giusto anche senza raccogliere punti. Di questo dobbiamo essere contenti, perché dopo una batosta come quella di Udine non era facile rialzarsi subito. Non possiamo ripetere prestazioni di quel tipo, e oggi era il momento di dimostrare che non siamo quelli, dobbiamo limitare al massimo gli errori. E migliorare tutti, anche individualmente, per raggiungere insieme il nostro obiettivo. Il mio rendimento? Mi sento sempre meglio, rispondo bene al lavoro e posso solo migliorare».
B. ZUCULINI: «SIAMO TUTTI CONVINTI: LAVORO, FORZA E PRESTAZIONI PER IL NOSTRO OBIETTIVO»
31/DICEMBRE/2017 - 00:05
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù Bruno Zuculini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Juventus, 19a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Abbiamo giocato con l'atteggiamento giusto e con il giusto spirito di squadra per gran parte della gara contro i campioni in carica, però a queste squadre non si può concedere nemmeno un secondo, hanno giocatori che possono fare la differenza in ogni momento. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile ma dobbiamo ripartire da qua, questa è la strada giusta. Dobbiamo migliorare quello che non ha funzionato, ci manca un po' di esperienza, ma siamo tutti convinti che con il lavoro, la voglia e prestazioni come questa riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. Gli striscioni? Il mister e il Direttore sono persone molto importanti per noi, lavorano al nostro fianco dalla mattina alla sera e vogliono solo il meglio per il Verona».
SERIE A TIM: HELLAS VERONA-JUVENTUS 1-3
30/DICEMBRE/2017 - 20:00
Verona - Sconfitta casalinga per 1-3 contro la Juventus per i gialloblù, Caceres risponde al gol di Matuidi (6' pt) al 14' del secondo tempo, ma Dybala al 27' e al 33' della seconda frazione chiude la partita. Il Verona affronterà il Napoli al 'San Paolo' sabato 6 gennaio.
HELLAS VERONA-JUVENTUS 1-3
Marcatori: 6' pt Matuidi, 14' st Caceres, 27' e 33' st Dybala.
Fine partita: VERONA-JUVENTUS 1-3 (6' Matuidi, 59' Caceres, 72' e 77' Dybala).
90+3' Occasione JUVENTUS. Conclusione di Higuain da centro area, tiro murato da Heurtaux. Assist di Dybala.
90+1' L'arbitro Mazzoleni, zoppicante, concede quattro minuti di recupero.
90' Problema al polpaccio per l'arbitro Mazzoleni, gioco fermo.
88' Sostituzione VERONA: entra Calvano esce Bessa.
87' Tiro da posizione defilata di Bernardeschi, Nicolas blocca la sfera in due tempi.
85' Bernardeschi in gol da calcio da fermo, ma viene segnalata una posizione irregolare di Benatia confermata dal Var.
85' Ammonito ROMULO per gioco scorretto su Bernardeschi.
84' PILLOLA STATISTICA: Dybala ha segnato nove gol in trasferta in questo campionato, nessun giocatore ha fatto meglio. Prima doppietta per l'argentino col piede destro in Serie A.
83' Higuain per Dybala il cui tiro al volo è debole, comoda la parata di Nicolas.
82' Sostituzione VERONA: entra Franco Zuculini esce Kean.
82' Sostituzione JUVENTUS: entra Marchisio esce Mandzukic.
80' Occasione JUVENTUS. Calcio di punizione di Dybala ben calibrato, Nicolas in tuffo gli nega la tripletta.
78' Sostituzione VERONA: entra Pazzini esce Caceres.
77' Juventus in gol: Dybala avanza palla al piede, entra in area e supera Nicolas con un preciso tiro di destro.
77' Verona-Juventus: 1-3, Gol della Juventus. Rete di Dybala.
76' PILLOLA STATISTICA: Dybala ha segnato un gol in tutte le ultime quattro sfide contro il Verona in Serie A.
74' Sostituzione JUVENTUS: entra Barzagli esce Lichtsteiner.
73' Lichtsteiner resta a terra dolorante, duro contrasto con Caceres in occasione dell'azione del gol.
72' Juventus in vantaggio: Lichtsteiner mette al centro, Dybala di destro da posizione ravvicinata batte Nicolas.
72' Verona-Juventus: 1-2, Gol della Juventus. Rete di Dybala.
70' Occasione JUVENTUS. Corner di Dybala, colpo di testa di Chiellini a lato non di molto.
69' Rimpallo sfavorevole per Bessa, si interrompe l'azione del Verona.
67' Occasione JUVENTUS. Cross di Lichtsteiner, colpo di testa di Mandzukic fuori misura.
66' Si lotta a metà campo, Matuidi guadagna una rimessa laterale.
64' Tiro-cross di Bernardeschi, pallone direttamente tra le braccia di Nicolas.
62' Destro di Khedira da fuori area, tiro deviato in corner.
61' Insiste il Verona: Kean in area vince il rimpallo con Chiellini, chiude Benatia.
59' Verona in gol: Caceres trafigge Szczesny con una conclusione angolata dal limite dell'area.
59' Verona-Juventus: 1-1, Gol del Verona. Rete di Caceres.
58' Occasione JUVENTUS. Sponda di Higuain, sinistro dall'ingresso dell'area di Bernardeschi: blocca in due tempi Nicolas.
57' Azione prolungata della Juventus, Romulo strappa il pallone ad Alex Sandro.
54' Lungo fraseggio della Juventus, il Verona attende nella propria metà campo.
52' Juventus con il 4-2-3-1: Bernardeschi largo a destra, Dybala dietro a Higuain, Mandzukic a sinistra.
50' Kean a terra dolorante, sanitari in campo per le cure del caso.
48' Romulo sulla corsia di destra, in precario equilibrio, non riesce a crossare verso l'area.
46' Sostituzione JUVENTUS: entra Bernardeschi esce Bentancur.
46' Inizio secondo tempo di VERONA-JUVENTUS. Si riparte dal risultato di 1-0 per i bianconeri.
Int.
Fine primo tempo: VERONA-JUVENTUS 0-1. Matuidi al 6' sblocca il risultato.
43' Lichtsteiner si sgancia in avanti, Caceres gli nega l'ingresso in area di rigore.
41' Ammonito CACERES per proteste.
40' Occasione JUVENTUS. Cross basso di Alex Sandro, conclusione da distanza ravvicinata di Higuain: parata d'istinto di Nicolas.
38' Due corner consecutivi per il Verona, entrambi battuti senza esito.
36' Malinteso tra Lichtsteiner e Mandzukic, il pallone finisce direttamente in fallo laterale.
33' Dybala resta a terra dolorante dopo un contrasto con Bruno Zuculini, nulla di grave per l'argentino.
31' Mandzukic non controlla la sfera, Ferrari riesca ad anticipare il croato.
29' Verona pericoloso: destro a giro di Verde, il pallone termina largo.
27' Conclusione di Dybala dal limite dell'area, tiro murato da Bruno Zuculini.
26' Cross di Alex Sandro, dopo una deviazione Nicolas anticipa Khedira.
24' Dybala parte largo a destra ma non dà punti di riferimento, l'argentino svaria su tutto il fronte offensivo.
22' Verde crossa in area, Caceres non riesce a deviare verso la porta sulla pressione di Chiellini.
21' Pressing alto della Juventus, Nicolas costretto al rinvio frettoloso del pallone direttamente in fallo laterale.
19' Occasione JUVENTUS. Calcio di punizione battuto da Higuain, pallone sull'esterno della rete (illusione del gol).
17' Fallo di Bruno Zuculini su Alex Sandro, punizione per la Juventus da posizione invitante.
15' Lungo fraseggio da parte della Juventus, prova a fare pressing il Verona.
13' Traversone di Matuidi troppo sul portiere, ma Nicolas concede un calcio d'angolo.
11' Occasione JUVENTUS. Destro rasoterra dal limite dell'area di Higuain, Nicolas in tuffo fa sua la sfera in due tempi.
10' Bruno Zuculini commette fallo a metà campo su Matuidi, guadagna metri la Juventus.
8' PILLOLA STATISTICA: quella segnata da Matuidi dopo 6 minuti in questo match è la rete più veloce della Juventus in questo campionato.
6' Juventus in vantaggio: dopo il palo colpito da Higuain, Matuidi raccoglie il pallone e deposita in rete a porta sguarnita.
6' Verona-Juventus: 0-1, Gol della Juventus. Rete di Matuidi.
6' PALO JUVENTUS. Conclusione di Higuain da dentro l'area, il pallone si stampa sul palo.
4' Khedira pescato in fuorigioco sul lancio di Matuidi, si ferma l'azione offensiva degli ospiti.
2' Occasione JUVENTUS. Corner di Dybala, colpo di testa di Benatia non lontano dalla porta.
1' Subito in avanti il Verona, Khedira intercetta il cross basso di Bessa.
1' Inizio primo tempo di VERONA-JUVENTUS. Dirige la sfida l'arbitro Mazzoleni.
Formazione JUVENTUS: Dybala rientra tra i titolari, Higuain e Mandzukic completano il reparto offensivo. Out Pjanic e Cuadrado, spazio a Bentancur e Matuidi.
Formazione VERONA: Kean unica punta, Bessa a sostegno, Romulo e Verde gli esterni. Bruno Zuculini e Buchel in mediana, Ferrari e Caceres i terzini.
Manca poco all'inizio di Verona-Juventus. I bianconeri inseguono il Napoli, ma non vincono al Bentegodi dal 2001.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Heurtaux, Caceres; Romulo, Buchel, Zuculini B.; Verde, Bessa, Kean.
A disposizione: Silvestri, Coppola, Laner, Fossati, Pazzini, Zuculini F., Calvano, Valoti, Tupta, Bearzotti, Souprayen, Felicioli.
All. Pecchia.
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Bentancur; Matuidi, Dybala, Mandzukic; Higuain.
A disposizione: Pinsoglio, Loria, Marchisio, Costa, Barzagli, Pjaca, Asamoah, Rugani, Sturaro, Bernardeschi.
All. Allegri.
Arbitro: Mazzoleni (Bergamo).
Assistenti: Preti (Mantova) e Ranghetti (Chiari).
Quarto ufficiale: Sacchi (Macerata).
VAR: Calvarese (Teramo).
Assistente VAR: Piccinini (Forlì).
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: JORGINHO si racconta in una lunga intervista al quotidiano La Repubblica 'Ho imparato a calciare sulla spiaggia, ascoltando il respiro delle balene e dell’oceano. Mia madre mi accompagnava ad allenarmi in spiaggia, vicino casa nostra, dove il mare è più caldo e le balene vanno a riprodursi. Playa Imbituba è un luogo magico, specie per un bimbo. Ero un dormiglione: mi svegliavano il pallone e i rumori dell’oceano. Avevo 15 anni quando sono andato via dal Brasile e ho iniziato la mia trafila nelle giovanili del Verona. Ma per fortuna a quell’età si è incoscienti, i sogni vincono sulle paure. La nostalgia invece non passa mai, anche se sono qui da una vita. Torno a casa appena posso. Respirare quell’aria mi dà tanta carica ed energia positiva'. OBBADI al RAJA CASABLANCA in Marocco...
RESTO DEL MONDO
UFFICIALE: Raja Casablanca, arriva l'ex veronese Obbadi
29.12.2017 00:50 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
L'ex giocatore dell'Hellas Verona, Mounir Obbadi, è tornato in patria: il marocchino ha infatti trovato l'accordo per sei mesi con il Raja Casablanca.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIO
Napoli, Jorginho: “Il mio calcio tra la spiaggia e le balene. Scudetto? Juventus favorita, ma…”
Lunga intervista rilasciata dal centrocampista dei partenopei ai taccuini de La Repubblica
di Redazione ITASportPress, 29 dicembre 2017, 8:57
Lunga intervista concessa da Jorginho ai taccuini de La Repubblica; ecco quanto dichiarato dal centrocampista di un Napoli capolista che tra poche ore sfida il Crotone nell’ultima giornata del girone d’andata: “Campioni d’inverno? Sarebbe solo una soddisfazione, ma anche il premio parziale per il nostro lavoro. I conti si fanno a maggio e la strada è ancora lunga. Non basta essere primi a metà strada e non siamo così ingenui da farci delle illusioni”.
INFANZIA – “Ho imparato a calciare sulla spiaggia, ascoltando il respiro delle balene e dell’oceano. Mia madre mi accompagnava ad allenarmi in spiaggia, vicino casa nostra, dove il mare è più caldo e le balene vanno a riprodursi. Playa Imbituba è un luogo magico, specie per un bimbo. Ero un dormiglione: mi svegliavano il pallone e i rumori dell’oceano. Avevo 15 anni quando sono andato via dal Brasile e ho iniziato la mia trafila nelle giovanili del Verona. Ma per fortuna a quell’età si è incoscienti, i sogni vincono sulle paure. La nostalgia invece non passa mai, anche se sono qui da una vita. Torno a casa appena posso. Respirare quell’aria mi dà tanta carica ed energia positiva”.
ITALIA – “Ho cominciato a sentirmi italiano con la cittadinanza. Ma lo sono stato da sempre. Amavo l’Italia, avevo voglia di scoprirla. I miei bisnonni erano del Veneto, qui ho ritrovato anche le mie radici. Se mi sono pentito di aver scelto la Nazionale azzurra? Macché: esordire con la maglia dell’Italia è stata una felicità enorme. Ho provato a prendere la parte buona anche di un’esperienza negativa. Ma ho ancora la pelle d’oca ripensando al momento in cui ho cantato l’inno di Mameli. Mi è passato davanti il film della mia vita: mia madre, le balene e i sacrifici fatti per arrivare a San Siro. Tuttavia, il mio nome nel tabellino di Italia-Svezia rimarrà per sempre una ferita, ma dentro di me so di aver dato tutto e potrò andare avanti a testa alta. E’ stata colpa di tutti, giocatori compresi. Ma non spetta a me giudicare il momento del calcio italiano. Devo onorare la maglia azzurra e questo paese, che ormai è parte di me. Ventura? Il rapporto con lui è normale: mi ha dato una chance, che ho cercato di sfruttare al meglio”.
SARRI – “Rispetto a Ventura, con Sarri c’è molto più feeling e confidenza, lavoriamo insieme da tre stagioni. Il suo calcio è perfetto per le mie caratteristiche”.
2017/18 – “Finora è stata la migliore stagione della mia carriera. Continuo a crescere e ho più autostima. Sono felice di essermi meritato la fiducia di tutti. Sono il giocatore del Napoli che tocca più palloni durante la partita e fuori dal campo abbiamo un rapporto splendido. Nelle ultime due stagioni il nostro è diventato un gruppo granitico”.
CAPOLISTA – “Viviamo il primo posto con spensieratezza, senza pressione. I 96 punti nel 2017 sono il risultato del lavoro fantastico che stiamo facendo e ci indicano il percorso su cui dobbiamo proseguire, senza mai smettere di crescere”.
CHAMPIONS LEAGUE – “Ci siamo lasciati alle spalle la amarezza per la Champions League, memorizzando però gli errori che abbiamo commesso e ci sono costati l’eliminazione. Gli eventi negativi vanno cancellati subito, voltando pagina”.
SCUDETTO – “La Juventus resta favorita: ha vinto sei campionati di fila e ha un gruppo super. Non dobbiamo pensare a loro, ma al Crotone: un avversario combattivo, un campo caldo. Il Napoli dovrà fare le cose per bene, con organizzazione e personalità. Dobbiamo concentrarci su una gara per volta, a partire dal Crotone. Vinciamole tutte e il resto verrà da sé, compreso il triangolino bianco, rosso e verde”.
SPOGLIATOIO – “Il leader è Reina. I più forti Mertens, Insigne, Hamsik e Koulibaly, ma non dico in quale ordine. Il più simpatico? Io, ma anche Albiol non è male”.
FONTE: ItaSportPress.it