VERONA 1-0 ATALANTA + - =
Giornata soleggiata al Bentegodi dove mister MANDORLINI sceglie ancora il 5-3-2 per questo scontro diretto con, SALA e BRIVIO esterni con licenza di offendere e MÁRQUEZ tra MORAS e SØRENSEN davanti al guardiapali BENUSSI.
In mediana l'inamovibile TACHTSIDIS protetto ai lati da HALLFREDSSON e CHRISTODOULOPOULOS, TONI e SAVIOLA è la coppia d'attacco con l'argentino leggermente più indietro a fare da guastatore.
Classico 4-4-2 per COLANTUONO che rispetto alla gara di 'San Siro' cambia BENALOUANE, vittima dell'influenza, con BELLINI sulla fascia esterna della difesa, confermati in attacco PINILLA e DENIS autore del gol vittoria col MILAN...
LA GARA
Gara vivace sin dalle prime battute anche se per aspettare la prima vera emozione bisogna aspettare il 21° quando, su cross dalla sinistra di BRIVIO che scavalca anche il portiere atalantino SPORTIELLO, TONI sta per incornare tutto solo ma viene platealmente spinto da DEL GROSSO con una manata sulla schiena!
Sui manuali del calcio sarebbe rigore netto con espulsione per il difensore che ha fermato con le cattive una chiara occasione da gol ma il signor Doveri, sicuramente non aiutato nell'occasione dal giudice appostato a lato della porta, non vede nulla di strano e l'azione si perde con un tiro finale di CHRISTODOULOPOULOS che calcia a lato...
Al 25° altra occasionissima per l'HELLAS: TACHTSIDIS si produce in una spettacolare rovesciata in area con palla che finisce bella bella sulla testa di SAVIOLA appostato nei pressi del dischetto, l'argentino colpisce perfettamente ma centrale e SPORTIELLO si ritrova la sfera tra le braccia!
Due minuti più tardi il primo break pericoloso per gli ospiti, la conclusione violenta dal vertice destro dell'area di ZAPPACOSTA trova un BENUSSI pronto anche se inizialmente non trattiene a causa di un rimbalzo strano della palla...
Spettacolare anche la 'bicicletta' di PINILLA al limite dell'area su spizzata di ZAPPACOSTA al 33° ma la palla esce di qualche metro a destra del portiere gialloblù.
Al 35° SALA parte in ribaltamento di fronte sulla destra, palla dalla parte opposta per TONI che, dal vertice sinistro dell'area, si aggiusta palla con la coscia destra poi calcia di sinistro: Azione da manuale ma la palla si spegne a lato del palo lontano!
MÁRQUEZ sbaglia a liberare di testa, palla conquistata da DENIS che dal limite fortunatamente spara in Curva...
Il primo tempo termina al 45° col signor Doveri di Roma 1 che non concede un secondo di recupero.
Nella ripresa MÁRQUEZ rimane negli spogliatoi forse a causa di un problema fisico, lo sostituisce MARQUES e subito il VERONA riprende da dove aveva lasciato con SALA imprendibile sulla fascia destra, cross al centro dove TONI arriva in spaccata con un pizzico di ritardo!
Il difensore brasiliano è in palla oggi, al limite dell'area passa a destra per SAVIOLA che di prima intenzione, d'esterno, tira leggermente a destra di SPORTIELLO...
Break ATALANTA un minuto dopo con BELLINI che dal vertice destro dell'area scaligera scocca un tiro impreciso che va a finire altissimo.
All'8° il meritato vantaggio scaligero: CHRISTODOULOPOULOS entra in area da destra superando in dribbling due difensori avversari, palla a SAVIOLA che sottomisura, di rapina, non lascia scampo al portiere della Dea.
Il VERONA arretra tentando di gestire ma è una mossa pericolosa e infatti l'ATALANTA cresce: Al 12° MAXI MORALEZ crea scompiglio in area, palla a PINILLA fortunatamente non aggancia!
Un minuto dopo DENIS aggira inizialmente MORAS che però ritorna sul Tanque e lo mura in corner! Primo angolo della gara al 58esimo scoccato...
Al 16° l'HELLAS torna ad impensierire SPORTIELLO con il colpo di testa di SØRENSEN che però non inquadra lo specchio.
Stupenda ripartenza scaligera al 18° con SALA che anticipa un avversario e parte a tutta velocità dalla trequarti avversaria, Jacopo si fa tutto il campo e sul fondo traversa per TONI a centro area, Luca anticipa BIAVA di tacco destro ma non angola abbastanza, facile abbrancare la palla per il guardiapali nerazzurro.
Al 23° si rivede al Bentegodi Marco D'ALESSANDRO che da il cambio a DEL GROSSO, l'attaccante esterno giocò con l'HELLAS in B nella stagione 2011-2012, un paio di minuti dopo è MARTIĆ a dare il cambio a SALA.
Lancio a lunga gittata per TACHTSIDIS al 27°, CHRISTODOULOPOULOS aggancia bene superata la metacampo e parte in contropiede, TONI chiama palla ma è ormai in fuorigioco quindi Lazaros prova ad accentrarsi e tirare: SPORTIELLO para con difficoltà ma non trattiene, sulla palla si fionda SAVIOLA che a meno di due metri dalla porta non riesce ad inquadrare lo specchio e calcia alto...
Al 28° ci prova MAXI MORALEZ dalla distanza ma la palla vola alta sopra la traversa gialloblu, esce CHRISTODOULOPOULOS sostituito da IONITA al rientro dopo il lungo infortunio.
Forcing finale dell'ATALANTA che butta alle ortiche ogni residua prudenza: Al 32° PINILLA prova la sforbiciata volante su cross da destra ma fortunatamente cicca!
Entra anche Papu GOMEZ che al ritorno in Italia non sta brillando particolarmente ma è sempre un giocatore da tener d'occhio, gli fa spazio DENIS.
Al 37° botta dalla distanza di TACHTSIDIS bloccata da SPORTIELLO, tre minuti dopo il neoentrato argentino prova il cross trovando la schiena di un difensore gialloblù, la palla prende una traiettoria strana che poco non inganna BENUSSI!
Ultimo grave pericolo per i gialloblù al 42° con MAXI MORALEZ che da destra mette dentro un cross teso, BIAVA sovrasta SØRENSEN ma il suo colpo di testa fa solo la barba al palo!
Il signor Doveri concede ben quattro minuti di recupero ma non succede più nulla fino al fischio finale.
LE IMPRESSIONI
Se togliamo il quarto d'ora di sofferenza finale in cui il VERONA si è abbassato tantissimo rischiando di brutto, si è visto al Bentegodi il miglior HELLAS della stagione: Il primo tempo è stato dominato dagli uomini di MANDORLINI che non hanno quasi fatto vedere palla agli avversari.
Quel che più consola a mio avviso è che mai come oggi i gialloblù sono apparsi convinti dei propri mezzi con un SALA in forma smagliante autentica spina piantata nel fianco destro avverso, il solito TONI a lottare come un leone ed un TACHTSIDIS a sbagliare meno e mettere qualche pallone in verticale in più, il risultato è una gara finalmente all'altezza delle aspettative dei tifosi sugli spalti che spesso hanno applaudito le azioni e la voglia dei ragazzi scaligeri in campo.
Vittoria meritata e 3 punti che fanno classifica e (tantissimo) morale in attesa di una trasferta difficile ma non impossibile al 'Barbera' di Palermo: Il girone di ritorno inizia come meglio non si poteva, avanti così!
I VOTI
- BENUSSI Qualche problema nel trattenere dei palloni forse non irresistibili poi non viene messo mai in pericolo, voto 6
- SALA Il migliore in campo! Irresistibili le sue cavalcate sulla fascia, pressing asfissiante e anticipi imperiosi, un giocatore che è mancato tantissimo ai gialloblù! Bentornato Jacopo, voto 7 (gli subentra dal 71° MARTIĆ che si vede poco ma aiuta gli altri nel rintuzzare il forcing finale degli avversari, voto 6)
- SØRENSEN Fa il suo in difesa dove di testa le becca quasi tutte e di fisico si fa rispettare... Viene anticipato in un paio di pericolose occasioni ma tutto sommato arriva alla sufficienza, voto 6
- MÁRQUEZ Un primo tempo tutto sommato sufficiente poi una distrazione nel liberare di testa l'area e quel pallone che con DENIS poteva diventare pericoloso! Uno con la sua classe deve necessariamente stare più attento, voto 5,5 (dal 46° gi subentra MARQUES che non fa mai rimpiangere El Gran Capitàn ed è pure più intraprendente del solito, voto 6)
- MORAS Vangelis torna e fa vedere chiaramente chi è il miglior difensore dell'HELLAS! Insuperabile di testa in area, combattivo nel conquistare palloni e capitano in pectore di questo VERONA, voto 6,5
- BRIVIO Meglio nel primo tempo quando serve a TONI la palla del possibile vantaggio, nella seconda metà di gara, forse per ordini di scuderia, arretra il raggio d'azione e pian piano sparisce tra le pieghe della partita, voto 6
- CHRISTODOULOPOULOS Troppo egoista in qualche occasione ma gran parte del vantaggio firmato SAVIOLA è suo con quella penetrazione in area da destra che trafigge due difensori... Bravo ma può fare anche meglio: Voto 6,5 (gli subentra al 75° IONITA che lotta con gli altri per difendere il vantaggio, voto 6)
- TACHTSIDIS Forse la miglior partita da quando Panagiotis è tornato: Conquista un sacco di falli, fa da diga davanti alla difesa, lancia qualche buon pallone in verticale e va un paio di volte a concludere creando grattacapi agli avversari... Oggi sbaglia solo un paio di passaggi, gara incoraggiante: Voto 6
- HALLFREDSSON Un paio di discese delle sue poi il solito black-out agonistico che gli fa beccare un'alta ammonizione: Proprio non può farne a meno? Voto 6
- TONI Commovente ed entusiasmante insieme quando sfugge agli avversari che lo trattengono invano! A volte mi par di rivedere calcisticamente il Charles BARKLEY che in NBA schiacciava tirando su gli avversari che gli si aggrappavano... Non segna ma col lavoro che fa in attacco è insostituibile in questo HELLAS: Voto 6,5
- SAVIOLA Javier Pedro va in gol per la prima volta in Serie A ed è il premio meritato a mesi di sofferenza in cui, da vero professionista, mai ha 'cantato fuori dal coro', gira attorno a TONI come faceva BAGGIO nel BRESCIA anche se il 'Divin Codino' è ancora un miraggio per El Conejo che per poco non realizza una doppietta: Voto 6
- MANDORLINI Oggi mette in campo una squadra equilibrata e compatta che annulla l'ATALANTA per 45 minuti, a metà del secondo tempo, a vantaggio acquisito, forse consiglia ai suoi di gestire ma la squadra gialloblù non è capace di fare il tiki-taka e infatti negli ultimi minuti i nerazzurri fanno rizzare i capelli ai tifosi gialloblù... Magari il mister non c'entra, forse tutto va in capo alla stanchezza finale di una squadra che fin lì aveva dato tanto raccogliendo meno di quanto seminato, non lo sapremo mai: Voto 6,5
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Radiografia del Gol gialloblù 2014/2015 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 6 | 7 | |
LÓPEZ | 0 | 4 | 4 | |
IONITA | 0 | 2 | 2 | |
TACHTSIDIS | 0 | 2 | 2 | |
MORAS | 1 | 1 | 2 | |
CHRISTODOULOPOULOS | 1 | 1 | 2 | |
SAVIOLA | 1 | 1 | 2 | |
HALLFREDSSON | 0 | 1 | 1 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 1 | 1 | |
SALA | 0 | 1 | 1 | |
VALOTI | 0 | 1 | 1 | |
NENÊ | 1 | 0 | 1 |
DICONO + - =
Mister MANDORLINI «Siamo contenti per il risultato. Sono punti che cominciano davvero a pesare adesso che è iniziato il girone di ritorno. Ci sono molte squadre che stanno lottando per la salvezza e ogni punto farà la differenza. Tante volte si gioca bene e non si fanno punti, mentre oggi devo dire che l'unica cosa importante era solo tornare a vincere contro una diretta concorrente. Negli ultimi dieci minuti c'è stato un leggero calo psicologico, peccato non averla chiusa prima. Oggi è stata una grande gara, contro un'Atalanta che darà filo da torcere ad ogni avversario. La mia panchina traballante? Ripeto, questa è una vittoria importante per la squadra, non per l'allenatore. Spesso la fantasia dei giornalista è tanta. Noi siamo in linea con i programmi societari, ricordo sempre che abbiamo cambiato 19 giocatori. Lotteremo fino alla fine per salvarci, così come farà l'Atalanta» TuttoMercatoWeb.com
Javier Saviola | Andrea Mandorlini |
Mister COLANTUONO «La partita nel contesto non mi è dispiaciuta, tranne nei primi 10' della ripresa che abbiamo concesso troppo a loro ed in quella fase il Verona ha trovato il vantaggio. Peccato perchè durante la gara abbiamo creato occasioni e svolto bene la nostra gara. Loro hanno comunque difeso bene e non ci hanno concesso molto. Nella ripresa, con il baricentro alto, abbiamo avuto qualche occasioni in più. La classifica è corta, quest'anno ci sarà da lottare duro fino alla fine. Con il Cagliari è una gara importante, uno scontro diretto che affronteremo con la giusta determinazione» TuttoMercatoWeb.com
Jacopo SALA per tutti il migliore in campo «Volevamo portare a casa questa vittoria davanti al nostro pubblico che anche oggi ci ha dato una grande mano. Loro hanno giocato bene ma noi abbiamo fatto una grande partita e siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Sono contentissimo per Javier, che si è sempre allenato al massimo; è un grande campione ed è da poco diventato papà. Dedica? A tutta la squadra, a tutta la società. In settimana abbiamo subito molte critiche ma abbiamo risposto sul campo» TuttoMercatoWeb.com
Benvenuto Fernandinho! |
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di Sabato vittoria abbastanza a sorpresa per 2 a 1 del CAGLIARI sul SASSUOLO mentre all'Olimpico la LAZIO ha strapazzato il MILAN pur passato in vantaggio per primo col solito MENEZ: Vincono gli uomini di PIOLI per 3 a 1.
La JUVE soffre più del dovuto contro un coriaceo CHIEVO ma alla fine POGBA mette le cose in chiaro con le sue prodezze, finisce 2 a 0 per i bianconeri, 1 a 1 tra SAMP e PALERMO col presidente blucerchiato FERRERO a presentare il nuovo acquisto ETO'O a fine gara...
Il TORINO sbanca il Meazza al 94°! Vittoria dopo 27 anni che rilancia i granata a metà classifica ora a +7 dalla zona salvezza.
Vittoria esterna pesantissima anche per il CESENA che batte a domicilio per 2 a 1 il PARMA forse ormai rassegnato nonostante tutto il Girone di ritorno da giocare...
Stasera FIORENTINA-ROMA, domani EMPOLI-UDINESE e NAPOLI-GENOA.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
LA PRIMAVERA TORNA A VINCERE! 2 a 1 in trasferta al BRESCIA con le reti di CAPPELLUZZO e SPERI nonostante le molte assenze... Inutile il gol finale delle 'Rondinelle' ovviamente felice mister PAVANEL 'Erano 17 anni che la Primavera non vinceva a Brescia, sono contentissimo della prestazione dei miei ragazzi, ci doveva essere una risposta dopo la sconfitta con il Pescara e questa è arrivata. Abbiamo fatto un primo tempo strepitoso, abbiamo avuto tantissime occasioni, quando giochiamo così siamo una squadra ostica. Ho visto il giusto atteggiamento, se Cappelluzzo va a contendere una palla, rischiando di farsi male, e si guadagna un calcio di rigore che ci fa vincere la partita allora vuol dire che siamo sulla strada giusta. Così siamo calciatori da Verona, così abbiamo il giusto atteggiamento, così possiamo puntare a fare qualcosa di importante. Mi auguro che la squadra continui a giocare in questo modo, i ragazzi sono fantastici e ora incontreremo il Cagliari, una squadra che temiamo molto e ha grandi individualità'
VERONA-ROMA DEL 22 FEBBRAIO ANTICIPATA ALLE 15.00 «per consentire una migliore gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica»...
Primavera TIM: Brescia-Hellas Verona 1-2 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Mino IUNCO dal TRAPANI all'ALESSANDRIA in Lega Pro... Alejandro GONZÁLEZ felice per la prima gara da titolare col CAGLIARI che a sorpresa ha battuto il SASSUOLO nell'anticipo!
BASKET NBA: 14 vittorie di fila per gli schiacciasassi HAWKS! Lebron JAMES prende sulle spalle i CAVALIERS, THUNDER ok ma solo all'overtime sui WIZARDS, sesto ko consecutivo per i poveri LAKERS battuti anche dai PELICANS...
COPPA ITALIA: NAPOLI e INTER ai quarti con la ROMA ma i tifosi giallorossi presentano scuse a quelli dell'EMPOLI 'Quel rigore non c'era...'
CALCIOMERCATO: Colpo della LAZIO in difesa, ecco MAURICIO! E HOEDT tra 6 mesi...
RASSEGNA STAMPA + - =
CM STADIO: Verona-Atalanta 1-0
25 gennaio alle 19:34
Il Verona vince la sua seconda partita di fila in casa e Mandorlini può respirare. Temeva il peggio, dopo i dieci gol incassati dalla Juve in tutta la settimana scorsa. Ma l'Atalanta che offre il fianco ai gialloblù va incontro al proprio inesorabile destino. Col gol di Javier Saviola, il primo in questo campionato, che arriva all'inizio del secondo tempo e legittima i tre punti dell'Hellas. Padroni di casa che reclamano un rigore nel primo tempo (gomitata di Del Grosso a Toni), sprecano il vantaggio con Saviola ma salgono di tono grazie soprattutto a Sala sulla destra. E' da lì che sgorga l'1-0: Lazaros ne salta due e mette in mezzo per Saviola che va in anticipo su Biava. L'Atalanta non reagisce, anzi, sono i gialloblù a sfiorare il raddoppio ancora con El Conejo. Solo nel finale un colpo di testa con cui Biava non inquadra la porta potrebbe valere l'1-1, ma sono tre punti meritati dalla squadra di Mandorlini.
VERONA
L'attaccante del Verona, Javier Saviola: “Ringrazio il pubblico del Verona, che mi ha sempre sostenuto anche quando stavo passando un periodo difficile e non giocavo. Mi sono sempre comportato in maniera professionale, spero che il mio campionato inizi questa domenica. La partita di oggi ci ha detto che nulla è scontato: l'Atalanta è una squadra fisica, difficile da affrontare. Ma in questi mesi nel campionato italiano ho capito che c'è molto equilibrio. Non ho mai pensato di andare via da Verona, mantenendo sempre rispetto per le decisioni di Mandorlini”.
ATALANTA
L'allenatore dell'Atalanta, Stefano Colantuono: "Abbiamo concesso troppo al Verona nella fase iniziale, e loro hanno trovato il vantaggio nei primo dieci minuti del secondo tempo: approccio sbagliato, unito ai nostri attimi di distrazione. Peccato, perchè le occasioni da parte nostra ci sono state, ma loro hanno difeso bene. Nel finale abbiamo cercato la zampata, ma niente da fare".
Adriano Ancona
FONTE: CalcioMercato.com
Pubblicato il:26 gennaio 2015
MASSIMO MAGA - Esperto di Calcio
Verona-Atalanta, voti e tabellino Gazzetta: vincono i veneti, la Dea in zona retrocessione Il Verona sconfigge l’Atalanta 1-0 con rete all’8’ del secondo tempo di Saviola su assist di Lazaros Christodoulopoulos.
Saviola, autore del gol vittoria contro l'Atalanta
Domenica 25 gennaio alle ore 15:00, allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, si è disputato l'incontro tra Hellas Verona-Atalanta valevole per la ventesima giornata del campionato di calcio di serie A. Il Verona si aggiudica lo scontro salvezza contro l'Atalanta. Decide al 53' Saviola su assist di Lazaros Christodoulopoulos. Primo tempo senza sussulti, a parte un tentativo di Saviola di testa respinto con i piedi da Sportiello. All'inizio del secondo tempo arriva il gol partita dei padroni di casa. Toni e poi Lazaros mettono a dura prova il portiere dei bergamaschi, che resiste. Forcing finale degli ospiti, con Biava che sfiora il pari di testa. I gialloblu tornano alla vittoria dopo la sconfitta 0-4 allo Juventus Stadium di domenica scorsa. I neroazzurri perdono dopo una serie positiva di quattro partite, dove avevano conquistato tre pareggi ed una vittoria.
Tabellino della partita
Durante la partita è andato a segno al 53' Saviola su assist di Lazaros Christodoulopoulos. Sono stati ammoniti al 12' Denis (A) atterramento, al 15' Sorensen (V) gomitata, all'86' Hallfredsson (V) gioco pericoloso ed al 91' Baselli (A) gioco pericoloso. Andrea Mandorlini ha sostituito al 46' Marquez con Marques, al 71' Sala con Martic ed al 75' Christodoulopoulos con Ionita; Stefano Colantuono al 61' Cigarini con Baselli, al 69' Del Grosso con D'Alessandro ed al 79' Denis con Gomez.
Le dichiarazioni dei Mister
Mandorlini:"Vittoria importante per la squadra, non per l'allenatore. Io a rischio? Spesso la fantasia è tanta, siamo in linea con i programmi societari". Colantuono:"Fatale il nostro inizio di ripresa, siamo tornati in campo disattenti. Peccato, perché la partita è stata molto equilibrata".
Voti ufficiali Gazzetta dello Sport
Hellas Verona (4-3-3): Benussi 6; Sorensen 5,5, Moras 6,5, Marquez 6 (dal 46' Marques 6,5), Brivio 6; Sala 7 (dal 71' Martic sv), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 6; Saviola 6,5, Toni 6,5, Christodoulopoulos 6,5 (dal 75' Ionita sv).
Atalanta (4-4-2): Sportiello 6,5; Bellini 6, Biava 5,5, Stendardo 5,5, Del Grosso 5,5 (dal 69' D'Alessandro 6); Zappacosta 6, Cigarini 5,5 (dal 61' Baselli 6), Carmona 5,5, Moralez 6; Pinilla 5,5, Denis 5,5.
FONTE: It.BlastingNews.com
Serie A - Saviola si sblocca e salva Mandorlini: Hellas Verona-Atalanta 1-0
L'attaccante argentino segna la sua prima rete nella Serie A e regala alla sua squadra una vittoria importantissima per il morale e per il tecnico, in discussione dopo i risultanti negativi delle ultime settimane. Neroazzurri pericolosi a corrente alternata
Di Dario PELIZZARI (Twitter @dario_pelizzari)
20 ore fa
Eurosport
2015, Lazaros Christodoulopoulos, Verona-Atalanta, Foto LaPresse
Per Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas dal novembre 2011, non c'era altra via d'uscita per blindare la sua panchina e riportare il sorriso nell'ambiente. La vittoria contro l'Atalanta è figlia di una prestazione corale colma di determinazione e di intuizioni brillanti. La squadra veneta ha messo le cose in chiaro sin dalle fasi iniziali della gara, dettando i tempi del gioco e facendosi più volte pericolosa dalle parti di Sportiello. Il gol che vale tre punti porta la firma dell'argentino Javier Saviola, al primo centro in Serie A. Per lui, fin qui tra i più deludenti nell'organico scaligero, una delle migliori partite della stagione, per determinazione e sostanza. L'Atalanta ha impostato la partita sull'attesa, affidandosi alle ripartenze in velocità di Moralez e agli spunti estemporanei di Pinilla e Denis. Troppo poco per mettere davvero nei guai Benussi, impegnato seriamente soltanto in un paio di occasioni. Per la squadra di Stefano Colantuono, è allarme rosso: la zona retrocessione è ormai a due passi.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Brivio raggiunge il fondo e scodella in mezzo un pallone molto invitante per Toni, che non riesce a inquadrare di testa la porta avversaria perché disturbato prima dall'uscita di Sportiello e poi dalla spinta decisiva di Del Grosso. La prima occasione da rete arriva al 23' ed è di marca gialloblù. Due minuti più tardi, l'Hellas va vicinissimo al vantaggio con Saviola, che all'altezza del dischetto del rigore non riesce di testa a mettere fuori causa il portiere neroazzurro. La partita prende vigore e regala emozioni da una parte e dall'altra. Al 27' Zappacosta spara su Benussi dal limite dell'area: palla parata in due tempi. Al 33' gli ospiti sfiorano il pareggio con Pinilla, che in rovesciata per poco non beffa l'estremo difensore di casa. Passano due minuti e questa volta è Toni a girare di sinistro verso la porta difesa da Sportiello: pallone di poco a lato. Al rientro in campo dopo la pausa tè, è lo stesso ex attaccante della Nazionale a mancare di uno sbuffo l'appuntamento con il gol: la sua scivolata per raggiungere il cross rasoterra di Sala non è sufficiente per deviare il pallone in rete. Al 51' Saviola calcia a lato da buona posizione, ma fa meglio due minuti dopo, incrociando uno splendido assist di Christodoulopoulos che finisce alle spalle dell'incolpevole Sportiello. Il greco ci prova pochi istanti dopo, ma il suo tiro dalla distanza non fa paura al numero uno bergamasco. Al 58' Pinilla ha tra i piedi il pallone del pareggio, ma aspetta troppo e viene recuperato da un difensore. Al 64' ennesima galoppata di Sala sulla destra: palla per Toni, che di tacco non beffa Sportiello. Poco dietro, liberissimo, c'era Saviola. Al 73' ancora Christodoulopoulos, che fa fuori un paio di avversari e calcia verso Sportiello: respinta e tiro alto di Saviola. L'Atalanta non riesce a pungere e l'Hellas ne vuole approfittare per chiudere la partita. A sette minuti dal 90', è Tachtsidis a chiamare in causa Sportiello con un tiro dal limite. Al minuto 87' l'ultima vera occasione dell'Atalanta: Biava colpisce di testa ma il pallone finisce di poco a lato.
LA STATISTICA CHIAVE
Possesso palla 53 a 47 e passaggi completati 444 a 385. L'Atalanta costruisce il gioco ma non riesce a finalizzarlo nel modo migliore. Al contrario dell'Hellas, che invece si fa pericoloso ogni volta che arriva dalle parti di Sportiello.
IL MIGLIORE IN CAMPO
Jacopo Sala: sulla destra, è un Freccia rossa con l'intuito di un guerriero Apache. Quando parte dalla metà campo palla al piede, semina il terrore nella retroguardia ospite, che non riesce a fermarlo nemmeno con le cannonate. Dimostra il piglio e il coraggio dei grandi giocatori. Il Bentegodi gli tributa la standing ovation al momento del cambio.
IL PEGGIORE IN CAMPO
German Denis: un passo avanti e uno indietro. Dopo le buone prove delle scorse settimane, la battuta d'arresto nella tana dell'Hellas. Gioca pochissimi palloni e quelli che riceve li spreca in modo poco edificante. Si fa anticipare da Moras nell'azione che avrebbe riportato la gara in parità.
LE DICHIARAZIONI
Andrea Mandorlini, tecnico Hellas Verona: “Le partite contano sempre. Sicuramente, venivamo da una settimana delicata, ma credo che abbiamo meritato di vincere. Oggi è stata una grande gara, contro un'Atalanta che darà filo da torcere ad ogni avversario. Panchina traballante? Ripeto, questa è una vittoria importante per la squadra, non per l'allenatore. Spesso la fantasia dei giornalisti è tanta. Noi siamo in linea con i programmi societari, ricordo sempre che abbiamo cambiato 19 giocatori. Lotteremo fino alla fine per salvarci, così come farà l'Atalanta”.
Stefano Colantuono, allenatore Atalanta: “Non siamo riusciti a trovare la zampata per il pareggio nel finale. Peccato, perché la partita è stata molto equilibrata. Abbiamo sbagliato l'approccio nel secondo tempo, concedendo il gol a Verona che ha complicato tutto. Siamo rientrati in campo disattenti nella ripresa e per questo usciamo dal Bentegodi senza nessun punto”.
IL TABELLINO
HELLAS VERONA (4-3-3): L'Hellas (4-3-3) scende in campo con questa formazione: Benussi; Sorensen, Moras, Marquez (46' Marques), Brivio; Sala (70' Martic), Tachtsidis, Hallfredsson; Saviola, Toni, Christdodoulopoulos (74' Ionita). All. Mandorlini
ATALANTA (4-4-2): Sportiello; Bellini, Biava, Stendardo, Del Grosso (68' D'Alessandro); Zappacosta, Cigarini (60' Baselli), Carmona, Moralez; Pinilla, Denis (78' Gomez). All. Colantuono
Arbitro: Daniele Doveri Marcatori: 52' Saviola Note: ammoniti Denis e Baselli (A), Sorensen e Hallfredsson (H)
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
Hellas Verona-Atalanta 1-0: Saviola regala la vittoria ai padroni di casa
diEdoardo Siddi25 Gen 2015
Trasformare la Juventus in un brutto ricordo per dare una svolta alla stagione e allontanare le voci di un cambio in panchina. Per questo, oltre che per guadagnare punti importanti in classifica, il Verona, davanti ai suoi tifosi, deve assolutamente battere l'Atalanta, reduce da un esaltante successo contro il Milan.
Mandolini riaffida la difesa della porta a Benussi, ritrova Halfredsson a centrocampo e lancia il tridente Toni, Lazaros, Saviola. Cambiamenti anche in difesa, rispetto alla sfida di campionato contro la Juve: Sorensen e Brivio sugli esterni, Moras e Marquez centrali.
Nessuna sorpresa sul fronte atalantino. In avanti confermata la coppia Denis Pinilla, con Maxi Moralez pronto a inventare, mentre a centrocampo giocano Carmona e Cigarini. C'è la voglia di dare continuità al successo di San Siro, ma Colantuono ha raccomandato i suoi di non abbassare la guardia. Il primo tempo non è quel che si dice spettacolare. Il Verona, memore della tragedia sportiva dello Juventus Stadium, ha il terrore di scoprirsi, e ne viene fuori una partita contratta, con l'Atalanta che accetta i ritmi bassi.
La prima occasione da segnalare è datata 20', e si tratta solo di un tiro di Moralez che non inquadra lo specchio della porta. Il Verona risponde al 26' con Saviola, ma Sportiello è bravo a dire no all'argentino. Corso il rischio, l'Atalanta prova a metterci più grinta. Al 27', in contropiede, impegna Benussi sull'asse Denis-Zappacosta e al 33' va vicina al gol con una spettacolare rovesciata di Pinilla. Da applausi il gesto dell'ex Genoa, ma la gara rimane ancora sullo 0-0.
La ripresa sembra promettere più spettacolo fin da subito. Pronti via, Toni manca l'appuntamento con al deviazione vincente, ma al 52' arriva il gol del vantaggio veronese. Lo firma uno degli uomini più discussi della prima parte di stagione: Javier Saviola. Stavolta Sportiello non può nulla.La reazione dell'Atalanta arriva con un ottimo Pinilla, ma l'attaccante non trova il gol.
Non lo trova nemmeno Toni con un bel colpo di tacco, su cui è bravo Sportiello, che si ripete in seguito impedendo al contropiede del Verona di divenire letale. Il ritmo, però, scema pian piano, e a parte i cambi la sensazione è che le due squadre non abbiano intenzione di regalare altri dati da segnalare.La gara, infatti, si chiude sull 1-0, decisa da Saviola.
L'argentino regala tre punti d'oro più per il morale che per la classifica, come detto, mentre per l'Atalanta si tratta di una sconfitta che sicuramente non fa piacere, ma grazie alla sconfitta del Chievo non avvicina la zona retrocessione.
FONTE: 90Min.com
Mandorlini: "Dimenticato il fantasma Juve"
Il tecnico del Verona contento dopo la vittoria sull'Atalanta
Abbiamo fatto una buona partita, una gara difficile anche perché a livello mentale venivamo da due sconfitte brutte come quelle con la Juve. Abbiamo sofferto nel finale perché non siamo stati bravi nel chiuderla. Comunque è stata la risposta di tutti: tutti hanno fatto una buona partita. Era importante e il risultato era fondamentale. Una bella vittoria che riporta serenità alla squadra e a tutto l'ambiente". Questo il commento del tecnico del Verona Andrea Mandorlini dopo l'1-0 sull'Atalanta.
FONTE: RaiSport.Rai.it
Verona-Atalanta 1-0: le pagelle di CalcioWeb
Decide il gol di Saviola,primo in campionato
25 gennaio 2015 17:01 - Francesco Gregorace
VERONA (4-3-3): Benussi 6; Sorensen 6, R. Márquez 6 (1’st Marques 6), Moras 6, Brivio 6.5; Sala 7.5 (26’st Martic 6), Tachtsidis 6, Hallfredsson 6; Saviola 7, Christodoulopoulos 6.5 (30’st Ionita sv), Toni 6.5. In panchina: Rafael, Nico López, Valoti, Juanito Gómez, Gollini, Campanharo, Fares, Nenê, Agostini. Allenatore: Mandorlini 6.
ATALANTA (4-4-2): Sportiello 6.5; Bellini 6, Stendardo 6, Biava 6, Del Grosso 5.5 (24’st D’Alessandro 5.5); Zappacosta 5.5, Cigarini 5.5 (16’st Baselli 5), Carmona 5.5, Maxi Moralez 5; Denis 5 (33’st Gomez sv), Pinilla 5.5. In panchina: Benalouane, Migliaccio, Bianchi, Molina, Avramov, Scaloni, Boakye, Rosseti, Grassi. Allenatore: Colantuono 6.
ARBITRO: Doveri di Roma 6. RETE: 8’st Saviola. NOTE: giornata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Denis, Sorensen, Halfredsson, Baselli. Angoli: 3-0 per l’Atalanta. Recupero: 1′, 4′.
FONTE: CalcioWeb.eu
Mandorlini: "La vittoria è nata nell'intervallo"
Mandorlini (foto Alberto Fraccaroli)
verona.iamcalcio.it scritto il 25 Gennaio 2015, ore 18:17
Tira un bel sospiro di sollievo a fine gara mister Andrea Mandorlini. E torna sorridere, come tutto il suo Verona, cosa molto importante per il proseguo del campionato. “Oggi abbiamo vinto, ma ora non dobbiamo esagerare e montarci la testa – ha detto a fine gara l’allenatore gialloblù -. Dobbiamo stare sempre tranquilli e tenere i piedi ben saldi a terra. Oggi siamo stati bravi e attenti, abbiamo rischiato poco, quello che mi rammarica forse un po’ è che potevamo chiudere prima la gara”. “Tutti i ragazzi oggi hanno fatto una buona prestazione, non si sono mai distratti, sono sempre stati attenti a tutto. Per noi fare risultato oggi era molto importante e abbiamo vinto. Abbiamo preparato la gara in una certa maniera, i ragazzi dovevano fare certe cose come avevo chiesto loro e sono stati bravi a farlo. Rafa Marquez? Non sappiamo ancora nulla delle sue condizioni, sembra risentimento muscolare, ma è tutto da valutare nei prossimi giorni. Ma Marquez o no, oggi non dobbiamo parlare dei singoli, ma di tutti. I ragazzi hanno fatto bene tutti quinti”. “Per noi non era facile trovare lo spirito giusto per questa partita, l’Atalanta era inoltre una squadra ostica da affrontare, ma dovevamo avere pazienza. Le partite come dico sempre sono lunghe, il campionato è lungo, e per questo dobbiamo vivere alla giornata. L’importante ora è recuperare anche gli infortunati e pensare come sempre alla salvezza. Ora ci aspettano anche delle partite dove possiamo dire la nostra e per questo non dobbiamo perderci per la strada proprio ora. Con questa vittoria abbiamo scacciato diversi pensieri e tante voci, ora avanti con la prossima”. “Atalanta? L’Atalanta è una squadra molto pericolosa, molto ostica, che ti fa soffrire molto, e oggi lo ha dimostrato. Noi però eravamo a conoscenza di tutto questo e ci siamo preparati attentamente in una certa maniera”.
Lorenzo Morandini
FONTE: Verona.IAmCalcio.it
Verona-Atalanta 1-0: Si sblocca Saviola, scontro salvezza all'Hellas
di Stefano Silvestri
25/gen/2015 16.50.00
Dopo un primo tempo senza reti, la gara viene decisa a inizio ripresa: l'argentino trova il primo goal in A, grazie al quale il Verona distanzia l'Atalanta in classifica.
Dopo quasi 5 mesi, ecco Javier Saviola: basta una rete del Conejo, la prima nella nostra Serie A dopo le prodezze in Argentina, Spagna, Francia, Portogallo e Grecia, per regalare i 3 punti al Verona e condannare l’Atalanta a un’altra settimana di sofferenza. Successo vitale, quello dei gialloblù di Mandorlini. Successo, soprattutto, che attenua le polemiche dopo tutta l’acqua imbarcata nelle due gite torinesi con la Juventus. Mentre i bergamaschi, ora a 2 punti dal terzultimo posto, devono rassegnarsi a soffrire.
GIOCA SAVIOLA – Mandorlini conferma la difesa a tre: gioca Sorensen con Moras e Marquez, davanti a un Benussi preferito a Rafael. Sala gioca da esterno a tutta fascia, dalla parte opposta c’è Brivio. Lazaros fa la mezzala, davanti assieme a Toni c’è Saviola. Poche sorprese nell’Atalanta, in cui Bellini vince il ballottaggio con Benalouane per il ruolo di terzino. Confermatissima la coppia offensiva Pinilla-Denis, in mezzo al campo giocano Carmona e Cigarini: panchina per Baselli.
SPRECO DEL CONEJO – Dopo una ventina di minuti ad emozioni zero, la gara di anima improvvisamente dopo il 20’. Sul cross mancino di Brivio, Sportiello va a vuoto ma viene salvato dalla provvidenza divina se è vero che nemmeno Toni, con la porta sguarnita, salta abbastanza per l’1-0. Lo stesso portiere atalantino, poi, è miracoloso a respingere col corpo su Saviola: splendida rovesciata-cross di Tachtsidis e colpo di testa dell’ex Barcellona, che ha il torto – gigantesco – di essere troppo centrale.
POCA PRECISIONE – Ci prova anche l’Atalanta: prima Zappacosta con un destro dal limite trova la parata in due tempi del fin lì sonnecchiante Benussi, quindi Pinilla spaventa seriamente il portiere avversario con una rovesciata scagliata da fuori area, e terminata di un nulla a lato. Il Verona risponde in contropiede: Sala, attivissimo, cambia gioco per Toni, che col sinistro calcia in diagonale non trovando la porta di Sportiello per centimetri. Chiude il tempo la botta di Denis, dal limite dopo il rinvio errato di Marquez: sfera alta.
PASSA L’HELLAS – Nella ripresa, dopo una mancata deviazione sottomisura di Toni su centro dell’inesauribile Sala, bastano 8 minuti al Verona per passare: Christodoulopoulos si infila tra Del Grosso e Carmona e centra sul primo palo per Saviola, che devia alle spalle di Sportiello trovando la sua prima rete in A. L’Atalanta prova a reagire, ma Pinilla non arriva da un passo su invito di Moralez e Denis si fa murare dallo stoico Moras. Ma l’Hellas in contropiede è sempre pericoloso: ancora Sala per Toni, colpo di tacco che il numero 1 nerazzurro para a terra.
FINALE CONVULSO - Nonostante lo svantaggio, l’Atalanta fatica a rendersi pericolosa dalle parti di Benussi. Che al termine dell’incontro potrà dire di non essersi sporcato i guantoni nemmeno una volta. Anzi, è l’Hellas che in contropiede crea le maggiori insidie: Sportiello non trattiene su Lazaros, e sulla ribattuta Saviola da un passo mette incredibilmente alto. Tachtsidis chiama ancora alla presa il portiere avversario, poi il finale è di marca nerazzurra: il brivido è firmato Biava, che di testa sfiora il palo. Ma sarebbe stato ingiusto.
Dalle pagelle
IL MIGLIORE - Sala. Spina continua nel fianco della difesa dell'Atalanta, corre per tre e fa impazzire Del Grosso. Fa l'uomo assist, ma i compagni sprecano.
IL PEGGIORE - Del Grosso. In ambasce continue con Sala, che se lo lascia sempre alle spalle. Colpevole anche quando si fa saltare da Lazaros nell'azione dell'1-0. Insomma, un disastro.
FONTE: Goal.com
Serie A: il Verona batte 1-0 l'Atalanta, decide Saviola
All'8' della ripresa il gol dell'argentino: tre punti preziosissimi per i gialloblù in chiave salvezza
25 Gennaio 2015
Il Verona si aggiudica lo scontro salvezza contro l'Atalanta. Al Bentegodi decide all'8' della ripresa Saviola su assist di Lazaros. Primo tempo senza sussulti, a parte un tentativo di Saviola di testa respinto coi piedi di Sportiello. All'inizio del secondo arriva il gol-partita dei padroni di casa. Toni e poi Lazaros mettono a dura prova il portiere dei bergamaschi, che resiste. Forcing finale degli ospiti, con Biava che sfiora il pari di testa.
LA PARTITA
Primo tempo con le due squadre che si affrontano a viso aperto e che si rispondono colpo su colpo. Ma nessun gol ed emozioni con il contagocce. Moras stacca di testa su punizione di Marquez, risponde Moralez sempre di testa (!) su cross di Del Grosso. Al 21' Toni si lamenta per una spinta in area di Del Grosso, l'arbitro Doveri lascia correre. E al 25' prima vera occasione della partita, con Sportiello bravissimo a respingere di piede il tentativo di testa di Saviola su cross in acrobazia di Tachtsidis. L'Atalanta replica con il destro di Zappacosta, bloccato in due tempi da Benussi. Pinilla offre spettacolo con una 'bicicletta' che termina fuori, ci provano ancora Toni dall'altra parte e poi Denis ma senza successo.
A inizio ripresa Mandorlini manda in campo Marques per Marquez. Il Verona torna in campo con piglio più deciso: subito cross di Sala per Toni che non ci arriva per un soffio poi Saviola manda a lato dalla distanza. Sono le avvisaglie del gol che arriva all'8' grazie all'attaccante argentino: inserimento sul primo palo su palla di Lazaros e conclusione alla spalle di Sportiello. La reazione dell'Atalanta è nei piedi di Pinilla e Denis ma è il Verona a sfiorare il raddoppio con Toni su cross basso di Sala: Sportiello risolve. Colantuono fa uscire Del Grosso e manda in campo D'Alessandro per dare maggior spinta alla squadra. Ma nel tentativo di cercare il gol del pareggio, l'Atalanta si espone al contropiede: al 28' Sportiello riesce a dire no a Lazaros e sulla ribattuta Saviola calcia alto da ottima posizione. Dentro anche Gomez per un Denis in ombra tra le fila dei bergamaschi ma è ancora Verona con Tachtsidis che impegna Sportiello. Forcing finale degli uomini di Colantuono: Biava di testa manda di poco a lato. Finisce 1-0, boccata d'ossigeno per il Verona, stop Atalanta dopo la bella vittoria di San Siro contro il Milan.
LE PAGELLE
Lazaros 7 - Ha il grande merito di regalare una bella palla a Saviola, che ringrazia e mette dentro. Prova anche la soluzione personale, Sportiello gli nega la gioia.
Sala 7 - Tanti applausi al 26' della ripresa, quando esce dal campo sostituito da Martic. E sono meritatissimi. Partita di quantità e qualità. Tra i migliori in campo.
Saviola 7 - Mandorlini lo lancia dall'inizio al fianco di Toni e l'argentino risponde con un gol da tre punti, il primo nel campionato italiano.
Sportiello 6,5 - Senza colpe sul gol. Bravo su colpo di testa ravvicinato di Saviola e su tacco di Toni.
Denis 5 - Un tentativo murato dalla difesa avversaria nel primo tempo poi il nulla. Molto più attivo il suo compagno di reparto Pinilla (6).
IL TABELLINO
Verona-Atalanta 1-0
Verona (4-3-2-1): Benussi 6; Sorensen 6, Marquez 6 (1' st Marques 6), Moras 6,5, Brivio 6; Sala 7 (26' st Martic 6), Christodoulopoulos 7 (30' st Ionita sv), Tachtsidis 6,5; Saviola 7, Hallfredsson 6; Toni 6,5. A disposizione: Rafael, Gollini, Agostini, Valoti, Campanharo, Nené, N. Lopez, Gomez, Fares. All.: Mandorlini 6,5
Atalanta (4-4-2): Sportiello 6,5; Bellini 6, Stendardo 5,5, Biava 5,5, Del Grosso 5,5 (24' st D'Alessandro 5,5); Zappacosta 6, Cigarini 5 (16' st Baselli 6), Carmona 5,5, Moralez 5,5; Pinilla 6, Denis 5 (34' st Gomez sv). A disposizione: Avramov, Scaloni, Benalouane, Migliaccio, Boakye, Spinazzola, Bianchi. All.: Colantuono 5,5.
Arbitro: Doveri
Marcatori: 8' st Saviola
Ammoniti: Sorensen, Halfredsson (V), Denis, Baselli (A)
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Gioia Saviola, il Verona inguaia l'Atalanta
©Getty Images
Ritorno alla vittoria per l’Hellas Verona al Bentegodi contro l’Atalanta in un delicato scontro appena sopra la zona salvezza. Tant’è che il successo permette ai gialloblù di issarsi (ora) in una tranquilla zona di classifica a 24 punti, lasciando l’Atalanta in zona retrocessione a 19 punti. Di Saviola la firma che conta sulla partita. Per l’argentino si tratta della prima marcatura con la casacca degli scaligeri. Successo cercato e meritato per i gialloblù di Mandorlini contro un’Atalanta fin troppo rinunciataria in avvio tanto da impensierire insistentemente la porta di Benussi, preferito ancora una volta a Rafael, solo nell’ultima parte del secondo tempo. Domenica prossima, Verona a Palermo, Atalanta in casa contro il Cagliari. La partita. Hellas Verona accolta in campo con uno striscione che raccontava tutta la delusione dei tifosi gialloblù dopo le dieci reti subite nel doppio confronto (Coppa Italia prima, campionato poi) a Torino con la Juventus. «Tutti responsabili, sveglia c...»: recitava lo striscione posizionato al centro della Curva Sud, cuore del tifo gialloblù. In curva Nord, vuoto il settore ospite per il divieto di trasferta per tre mesi, inflitta alla tifoseria nerazzurra dopo gli incidenti occorsi nella gara Atalanta-Roma. Si gioca. 2’: Saviola pennella uno splendido traversone dalla destra, palla troppo lunga per Toni. Il Verona cerca di impensierire l'Atalanta, stazionando sulla trequarti degli uomini di Colantuono, rinvigoriti dall'impresa di San Siro contro il Milan. 9': Saviola inventa, Hallfredsson centra, sull'altro fronte Sala rimette in mezzo per Toni che, ostacolato, cade in area nerazzurra, l'arbitro lascia proseguire.
La retroguardia scaligera che, la scorsa settimana, fu «bucata» dieci volte dalla Juventus, prima in Coppa Italia, quindi in campionato, mostra talvolta tentennamenti: ci pensa Benussi, con una poco ortodossa ma efficace uscita di piede a neutralizzare una pericolosa azione atalantina al 10’. Due più tardi, punizione dalla trequarti di sinistra battuta da Rafa Marquez, stacco di Moras, palla a lato. Stesso esito sull’altro fronte al quarto d’ora: Del Grosso centra dalla sinistra, impatta il “piccolo” Moralez, sfera fuori. La partita viaggia sui binari dell’equilibrio che provano a rompere prima Toni ma è ben controllato dalla retroguardia nerazzurra, quindi il solito Moralez dall’altra parte con un rasoterra senza velleità. 21’, prima vera opportunità per l’Hellas: bella azione corale iniziata da Tachtsidis, proseguita da un traversone dalla sinistra di Saviola su cui l’estremo bergamasco Sportiello si fa scavalcare così come Toni dietro a lui e l’azione sfuma. L’Hellas spinge anche se gli spazi, per la buona disposizione difensiva dell’Atalanta, sono assottigliati: Tachtsidis in rovesciata mette in mezzo, stacco sottomisura di Saviola, buon per Sportiello che è centrale, tanto da potere salvare la sua squadra. I ragazzi di Colantuono capiscono ben presto che gli aspetta una gara di sofferenza se non alzano il baricentro e tra il 26’ e 28’ impegnano prima Benussi in un intervento in due tempi, quindi centrano pericolosamente.
I gialloblù alzano il ritmo, cercando giocate imprevedibili per scardinare il fortino di capitan Bellini e compagni. Tachtsidis, buona la sua prova, distribuisce ottimi palloni, Sala entrando in area dalla destra procura più di un servizio per capitan Toni, peraltro marcatissimo. Sul lato sinistro ci pensa Saviola ad illuminare ma, salvo in rare occasioni, non riesce ad impensierire Sportiello. Al 33’ si presenta Pinilla: stacco di Denis per il cileno che, dal limite, si esibisce in una splendida rovesciata, palla appena fuori alla destra del portiere gialloblù Benussi. Ora la partita offre uno spettacolo più gradevole con diversi rovesciamenti di fronte. Alla rovesciata di Pinilla risponde Toni, ben pescato in area seppur decentrato sulla sinistra: stop e rasoterra ad incrociare fuori di un niente. Ultima emozione del primo tempo. Inizio di ripresa e prima sostituzione nell’Hellas: dentro Marques per Rafa Marquez. Subito Hellas Verona in avanti pericolosamente. Non passano 30’ secondi che il solito Sala centra dalla destra, sbuca Toni ma riesce solo a sfiorare il forte traversone del compagno. La difesa atalantina vacilla nei primi minuti della ripresa ma resiste agli insistiti attacchi scaligeri. Al 7’, però, Hellas meritatamente in vantaggio con Saviola che corregge l’ennesimo centro di Sala sottomisura per 1 a 0 gialloblù: prima rete in campionato dell’argentino. Occorre attendere cinque minuti per osservare la formazione ospite reagire: prima centra con Moralez, Benussi fa buona guardia; quindi si presenta Denis sottomisura, bordata sul primo palo, l’estremo gialloblù salva in angolo. Colantuono cerca di rimescolare le carte: dentro Boselli per Cigarini.
Ma è Sorensen (15’) a fare venire un nuovo brivido a Sportiello: stacco imperioso, palla appena sopra la traversa. Azione da applausi al 17’, galoppata impetuosa sulla destra di Sala, migliore in campo, centro basso per Toni che corregge con un tocco di classe: Sportiello para a terra. Altra sostituzione dalla panchina nerazzurra: dentro D’Alessandro per Del Grosso. 25’: Mandorlini sostituisce l’esausto Sala, applauditissimo, per Martic. 27’, Hellas ad un passo dal raddoppio: Lazaros se ne va sulla sinistra, s’accentra e dal limite lascia partire una bordata che Sportiello respinge, sulla sfera s’avventa Saviola che, ostacolato dallo stesso portiere, calcia sopra la traversa a porta sguarnita. Terza sostituzione per l’Hellas: fuori Lazaros per Ionita. Tremano i gialloblù al 31’: traversone dalla destra di Zappacosta, buon per i gialloblù che Denis si coordini male, riuscendo solo a sfiorare la palla a centro area. 41’: Atalanta ad un passo dal pareggio: ennesimo traversone di Zappacosta, Biava salta più in alto di tutti, la sfera esce di un niente a lato con l’estremo gialloblù immobile. Ultimi minuti e Hellas tutta arroccata a difesa dei propri sedici metri. Quattro minuti di recupero, Toni rompe il ritmo atalantino, conquistando una punizione d’oro. Ultimi istanti di sofferenza per il Bentegodi prima del triplice fischio. Verona-Atalanta 1-0.25 gennaio 2015
FONTE: Sport.Tiscali.it
Hellas Verona-Atalanta, le pagelle: Sala strepitoso, Denis-Pinilla devono migliorare l’intesa
BY NICOLA LAFFRANCHI · GENNAIO 25, 2015
Si è concluso 1-0 per il Verona il match fra Hellas Verona ed Atalanta, a decidere la partita il gol di Javier Saviola.
Ecco le pagelle della partita:
HELLAS VERONA
BENUSSI 6: partita di normale amministrazione, l’Atalanta non crea situazioni veramente pericolose.
SORENSEN 6: un pò timido in avvio di partita, cresce alla distanza.
MARQUEZ 6: buona prestazione, esce per infortunio (dal 45′ MARQUES 6: bene in difesa, prova a farsi pericoloso anche con un tiro da fuori area).
MORAS 6.5: limita alla grande Denis, sempre puntuale in chiusura.
SALA 7: continua su e giù per la fascia di competenza, bene in fase difensiva e offensiva (dal 70′ MARTIC S.V.).
CHRISTODOULOPOULOS 6.5: non benissimo nel primo tempo, discreta prestazione nella ripresa. Bravo a fare il giusto movimento e servire l’assist per il gol di Saviola (dal 75′ IONITA S.V.).
TACHTSIDIS 6: macchinoso e certe volte timido quando deve andare al tiro, da comunque ritmo al gioco scaligero.
HALLFREDSSON 6: solita prestazione di quantità in mezzo al campo
BRIVIO 6: prestazione sufficiente, ma non c’è paragone rispetto a quella del compagno Sala.
SAVIOLA 6.5: bravo ad inserirsi in occasione del gol e finalmente una buona prestazione nel momento in cui viene chiamato in causa. Potrebbe essere un’arma molto importante da ora in poi.
TONI 6: prestazione da lottatore, crea spazi per gli inserimenti dei compagni.
ATALANTA
SPORTIELLO 6.5: miracolo su Saviola e bell’intervento sul tacco di Toni. Incolpevole sui gol.
BELLINI 6: lavora bene in fase difensiva, si propone anche in avanti.
BIAVA 5.5: soffre il duello fisico con Toni.
STENDARDO 5: insieme a Biava si fa bucare dall’inserimento di Saviola.
DEL GROSSO 5: in fase difensiva soffre la coppia Sala-Christodoulopoulos. E’ praticamente nullo in fase offensiva (dal 69′ D’ALESSANDRO S.V.).
ZAPPACOSTA 6: benissimo nel primo tempo, limita parecchio Brivio. Cala nella ripresa
CIGARINI 5: l’Atalanta risente della sua prestazione insufficiente (dal 61′ BASELLI 6: da maggiore qualità al gioco).
CARMONA 6: prestazione da lottatore in mezzo al campo.
MAXI MORALEZ 5.5: cerca di dare imprevedibilità alle manovre offensive dei neroazzurri, ma la sua prestazione non è come le ultime.
DENIS 5: non è il Denis delle passate stagioni. Prova qualche giocata con Pinilla nel primo tempo, inesistente nella ripresa (dal 78′ ALEJANDRO GOMEZ S.V.).
PINILLA 5.5: sfiora il gol con una rovesciata, prova a dialogare con Denis ma l’intesa non c’è ancora.
Nicola Laffranchi
FONTE: TuttoCalcioNews.net
Hellas Verona / Atalanta 1-0
25/01/2015 20:00 - by gaudiopedalino
Inizia con il piede giusto il girone di ritorno dell’Hellas che batte, al Bentegodi, l’Atalanta. Mandorlini ripropone in porta Benussi poi una difesa a quattro con Sorensen, il rientrante Moras, Marquez e Brivio, un centrocampo a tre con Sala, Tachtsidis e Hallfredsson mentre, alle spalle di Toni, operano Lazaros e Saviola. Dopo un lungo periodo di studio, il Verona molto frenato, forse dalle batoste juventine, poco dopo il ventesimo, ha l’occasione di passare. Tachtsidis serve Brivio che crossa, Sportiello esce a vuoto e Toni sembra avere il pallone sulla testa ma una malandrina spinta di Del Grosso lo mette fuori gioco. Incredibile che l’addizionale, a non più di tre metri, non se ne sia accorto. Passano pochi minuti e Sala appoggia a Tachtsdis che rovescia verso il centro area dove Saviola, tutto solo, all’altezza dell’area piccola colpisce di testa ma Sportiello compie il miracolo salvando con i piedi. L’Atalanta si vede solo dopo la mezzora quando Pinilla, con una spettacolare rovesciata, mette i brividi al portiere dei gialloblù che sfiorano il goal, prima con Sala il cui tiro al volo è murato dalla difesa poi, con Toni, che, su straordinario lancio di oltre trenta metri di Sala, sfiora la base del palo con il portiere battuto.
La ripresa non vede rientrare Rafa Marquez per un problema al polpaccio, sostituito da Marques. La partenza degli scaligeri è travolgente. Dopo trenta secondi, su traversone di Sala, Toni non è arriva per una frazione di secondo. Dopo due minuti nuovo cross, da destra, spizzata di Toni per Saviola che appoggia a Hallfredsson il cui tiro esce di poco. Al quinto, interessante iniziativa di Marques che serve Saviola in cui tiro esce a lato. Il vantaggio è nell’aria e, al settimo, si concretizza. Lazaros, servito da Sala da fallo laterale, s’incunea in mezzo a due difensori, entra in area e mette in mezzo, dove Javier Saviola, anticipa tutti, e con un tocco morbido mette il sigillo alla sua prima rete nel campionato italiano. L’Atalanta è alle corde e, l’Hellas, cerca il colpo del K.o. Prima Lazaros spara a lato poi, su punizione, serve Sorensen che alza troppo la mira quindi bellissima azione di Sala che, parte dalla propria area, si fa tutto il campo, traversa per Toni che, di tacco, cerca di battere il portiere che si salva in due tempi. Prima della mezzora Mandorlini richiama Jacopo Sala che esce con una standing ovation per Martic. Subito dopo altro meraviglioso contropiede scaligero. Lazaros, forse un po’ egoista, preferisce il tiro, all’appoggio o a Toni a sinistra o Saviola a destra, il portiere respinge e, Saviola, riesce ad anticiparlo ma mette alto. Subito dopo chiede il cambio anche Lazaros e, dopo molte giornate, si rivede in campo Ionita. Gli orobici si buttano in avanti ma la difesa regge senza correre particolari pericoli. Tre punti preziosissimi che portano la squadra a ventiquattro, sei dall’inferno. Straordinaria prova di un ritrovato Sala, ottima quella di Lazaros e di Hallfredsson, mentre non ci sono aggettivi per l’impegno e la prestazione di Luca Toni.
FONTE: RadioRCS.it
Hellas Verona - Atalanta 1-0 | Saviola si sblocca e i gialloblu tornano alla vittoria
Una rete dell'argentino, la prima nel nostro campionato, regala il successo alla formazione di Mandorlini che reagisce alla doppia batosta subita contro la Juventus e incamera tre punti in un match dall'alto tasso di difficoltà
La Redazione 25 Gennaio 2015
Il match andato in scena allo stadio Bentegodi, valido per la ventesima giornata del campionato di serie A, ha visto l'Hellas Verona superare l'Atalanta grazie alla marcatura di Javier Saviola.
Ci si aspettava una reazione dalla formazione di Mandorlini dopo la doppia batosta rimediata contro la Juventus ed essa è puntualmente arrivata. Quella in casa contro i bergamaschi è stata una sfida insidiosa, giocata contro un avversario arrivato al Bentegodi per provare a fare il risultato. I padroni di casa hanno però saputo interpretare bene il match, nonostante ci siano stati alcuni momenti di sofferenza a causa delle solite amnesie difensive.
Nel complesso quindi sono tre punti meritati dai gialloblu, che hanno sempre provato ad impostare la gara, costruendo anche diverse palle gol alcune delle quali fallite da un Luca Toni oggi stranamente impreciso. Gol a parte Saviola è stato protagonista di un'ottima prestazione che lo ha visto spesso al centro della manovra. Una menzione particolare la meritano anche Christodoulopoulos e Sala, che sulla corsia di destra hanno fatto spesso il bello e il cattivo tempo. In risalita anche il danese Sorensen.
Ora i punti sul terzultimo posto in classifica sono sei e Mandorlini può guardare con un pizzico in più di serenità al resto del torneo.
PRIMO TEMPO - Al 3' Saviola serve Toni ma la sfera lo scavalca e diventa preda della difesa. Al 6' Pinilla stoppa in area e prova la girata: conclusione debole. Moras prova a svettare di testa al 14' su punizione di Marquez ma non trova la porta. Del Grosso al 16' pesca Moralez in area ma la sua incornata non coglie lo specchio della porta. Al 21' Del Grosso spinge in area Luca Toni che stava per colpire di testa ma l'arbitro lascia correre. Al 25' Tachtsidis la mette al centro in rovesciata, Saviola colpisce di testa ma Sportiello respinge e sfuma una clamorosa occasione per i gialloblu. Zappacosta ci prova da fuori al 27' ma Benussi blocca in due tempi. Azione arrembante del Verona al 32', prima con Sala e poi con Brivio, conclusa con un tiro da fuori del vivace Tachtsidis che esce alla sinistra di Sportiello. Un minuto dopo Zappacosta spizza un traversone di Del Grosso, poi Pinilla s'inventa una grandissima rovesciata che esce di poco. Stendardo sbaglia il fuorigioco al 35', così Sala può liberare Toni che da posizione defilata incrocia con un gran sinistro: palla fuori di pochissimo. Denis da dentro l'area al 40' esplode il destro che termina in tribuna.
SECONDO TEMPO - Toni manca l'appuntamento con il gol su invitante traversone di Sala al 46'. Ancora Hellas al 47': dopo un'azione partita da destra, Brivio serve Hallfredsson al limite ma il suo sinistro è una via di mezzo tra il tiro in porta e l'assist a Saviola. Lo stesso argentino tenta la soluzione dal limite al 51' ma il suo collo esterno non trova la porta. Christodoulopoulos al 53' s'infila tra due difensori e dalla destra trova in area Saviola che di prima firma il vantaggio scaligero. Al 58' Moralez trova sottoporta Pinilla che però non colpisce bene e Benussi salva tutto. Moras al 59' chiude su Denis dopo che l'Hellas ha gettato all'aria una bella azione sul fronte opposto. Sorensen anticipa tutti su punizione di Christodoulopoulos ma la sua incornata è alta. Grandiosa cavalcata solitaria di Sala sulla destra al 64', cross basso su cui si avventa Toni con un colpo di tacco Sportiello non si lascia ingannare. Tachtisidis lancia il suo connazionale al 73', che salta due uomini e impegna Sportiello, sulla respinta va Saviola ma Sportiello si supera. Di poco fuori la conclusione di Moralez al 74'. Ancora Sportiello al 83' blocca il tiro di prima intenzione del 77 di Mandorlini. La difesa al 85' devia il traversone di Gomez e Benussi blocca con qualche brivido. Ora l'Atalanta alza il baricentro: Biava al 88' svetta sul traversone di Maxi Moralez e la sfera va vicinissima al palo. È Pinilla al 89' a provare il colpo di testa ma schiaccia su Sorensen.
HELLAS VERONA - ATALANTA 1-0
MARCATORI: Saviola (HV) al 53'
HELLAS VERONA (5-3-2): 22 Benussi; 26 Sala (dal 71' 71Martic), 5 Sorensen, 18 Moras, 4 Marquez (dal 46' 25 Marques), 28 Brivio; 20 Lazaros (dal 75' 23 Ionita), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 7 Saviola, 9 Toni.
A disposizione: 1 Rafael, 95 Gollini, 17 Lopez, 21 Gomez, 27 Valoti, 30 Campanharo, 33 Agostini, 93 Fares, 99 Nenè. Allenatore: Andrea Mandorlini.
ATALANTA (4-4-2): 57 Sportiello, 6 Bellini, 2 Stendardo, 20 Biava, 3 Del Grosso (dal 69' 7 D'Alassandro); 22 Zappacosta, 21 Cingarini (dal 61' 16 Baselli), 17 Carmona, 11 Moralez; 19 Denis (dal 79' 10 Gomez), 51 Pinilla.
A disposizione: 1 Avramov, 5 Scaloni, 8 Migliaccio, 9 Bianchi, 27 Rossetti, 29 Benalouane, 31 Molina, 95 Grassi, 99 Boakye. Allenatore: Stefano Colantuono.
ARBITRO: Daniele Doveri di Roma.
AMMONITI: Denis, Sorensen, Hallfredsson, Baselli
FONTE: VeronaSera.it
Hellas Verona, Fernandinho: velocità, dribbling e freddezza da ‘nueve’
Fernandinho - Hellas Verona
Redazione21-01-2015 18:30
Dal Brasile all'Italia, Fernandinho è pronto a vestire il gialloblù del Verona. Fernandinho chi? Il centrocampista del Manchester City? No, no, non si tratta di lui. E allora chi è questo Fernandinho? Classe '85, l'ormai ex Gremio è un attaccante esterno, che all'occorrenza può giocare anche da punta centrale. 171 centimetri di pura velocità, dribbling ed intelligenza tattica.
"Abbiamo ingaggiato un calciatore con un passo fuori dal comune", ha dichiarato Sean Sogliano qualche giorno fa. Accelerazioni apprezzate, eccezion fatta per brevi parentesi in Corea (Daejeon) e negli Emirati Arabi (Al-Jazera), soprattutto in Brasile: dall'"altro Gremio" - il Barueri - al San Paolo passando per l'Atletico Mineiro.
Aveva strabiliato tutti in Sudamerica, soprattutto durante la sua esperienza nel club di Porto Alegre. Colpi di classe all'ordine del giorno, dalle partitelle in allenamento alle amichevoli, fino alle gare ufficiali. Un dribbling ubriacante, al quale si aggiungeva un sinistro che ha trafitto i portieri dell'intero Brasile. Tiri dalla distanza imprendibili, ma anche gol a tu per tu con i numeri uno avversari: freddezza da 'nueve'. Melting pot perfetto, soprattutto se il tuo ruolo è l'attaccante. Ma non solo. Tra le doti del brasiliano va ricordata anche la grande capacità di inserimento. Buona parte dei gol segnati, infatti, sono stati anche frutto di questa qualità, che gli ha permesso di presentarsi spesso e volentieri col pallone solo da colpire e spedire in rete, in tap in. Un calciatore ideale, dunque, per il 4-3-3 di Mandorlini.
Non solo pregi, però, per l'attaccante nativo di Santa Barbara D'Oeste. La continuità, ad esempio, è la sua vera pecca. C'è chi dice che Fernandinho possa essere addirittura un fuoriclasse quando è in vena, ma è proprio questo il problema: "Quando è in vena". Scattante come pochi, il 29enne sudamericano fa dell'atletismo uno dei suoi punti di forza, ma arriva a Verona con una condizione atletica da recuperare. Il talento, però, resta indiscutibile. Quello tipico dei brasiliani. Fernandinho ne sarà l'ennesimo esempio, anche se sbocciato tardivamente? L'Hellas ci crede e scommette, lui scalpita...
A cura di Pierpaolo Matrone - @PieroMatrone
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Rafa Marquez, non tutte le ciambelle riescono col buco
23 gennaio,2015 Andrea Martelli
Hellas Verona e Rafa Marquez, non sempre le ciambelle riescono col buco: il rendimento è stato molto lontano da quello del simile caso di Luca Toni.
Arrivato a calcare i campi della nostra a Serie A a 35 anni suonati, dopo aver di fatto concluso la carriera agonistica ad alti livelli con il Barcellona nel 2010 per accasarsi prima ai New York Red Bulls e poi in patria al Leòn, il capitano del Messico Rafa Marquez ha trovato molti scogli sul suo cammino. Arrivato al Verona per volere del presidente Setti, rimasto incantato dalla personalità del condottiero messicano durante i Mondiali (dove è recordman, avendo portato la fascia da capitano nel 2002, 2006, 2010 e 2014): “Lo vidi giocare ai Mondiali e dissi: lo voglio“, Rafa si è fatto sedurre dall’avventura in Italia, dopo aver giocato in Francia e Spagna con le maglie di Monaco e Barcellona.
Dotato di grande personalità in molti credevano che avrebbe potuto figurare alla grande nel nostro campionato, vista anche la condizione fisica per niente scadente mostrata nella kermesse iridata, dove era arrivato tirato a lucido: dopo le prime tre partite su un buon livello il messicano ha però cominciato a calare, arrivando molto spesso in ritardo negli interventi e rimediando due cartellini rossi e tre gialli nelle prime 18 giornate, un po’ troppo per uno della sua esperienza. Giocando molto sull’anticipo Marquez ha infatti bisogno di una condizione fisica che lo sostenga: quando non è al massimo rischia di causare brutti interventi, procurando calci di rigore e lasciando i suoi in inferiorità numerica. La media voto della Gazzetta dello Sport è infatti un deprimente 5,57 molto lontano dal valore assoluto del calciatore.
Purtroppo, e a Verona se ne sono accorti, non sempre le ciambelle riescono col buco: difficile replicare un affare come quello di Luca Toni, arrivato a 36 anni suonati, dato per spacciato da tutti, che nella sua prima stagione ha giocato 34 partite mettendo a segno 20 reti. Resta un acquisto di buon livello, capace di gestire una retroguardia scaligera decisamente povera di talento, ma molto lontano dal giocatore che abbiamo ammirato ai Mondiali.
FONTE: MaiDireCalcio.com
23/01/2015
Serie A, le bocciate del girone d'andata
Le pagelle al giro di boa / Il Cesena sembra già spacciato, così come il Parma. Anche con Inzaghi è un Milan disastroso, male le veronesi
di Emanuele Pastorella - A scuola è tempo di "pagelle del primo quadrimestre", in serie A è tempo di fare i primi bilanci dopo il girone di andata. E così, anche noi di Toro.it abbiamo deciso di promuovere, rimandare o bocciare le 20 squadre del campionato al giro di boa. C'è chi sta ottenendo grandi risultati, chi può fare di meglio e chi, invece, è meglio che cambi presto rotta, altrimenti si rischia seriamente di compromettere gli obiettivi che si erano prefissati in estate. Le squadre inserite nelle varie categorie sono in ordine alfabetico.
Dopo le promosse e le rimandate, ecco le bocciate.
BOCCIATE
[...]
Hellas Verona. Da un incredibile decimo posto, ad appena tre punti dall’Europa, a cinque lunghezze dalla retrocessione: è cambiato moltissimo in meno di un anno all’Hellas Verona. La cessione di Iturbe ha inevitabilmente ridimensionato l’intera squadra, e ora Mandorlini appare in seria difficoltà. I dieci gol subiti in quattro giorni allo Juventus Stadium potrebbero influire negativamente sul morale dei giocatori, che ora dovranno subito ripartire per non rischiare grosso. Toni non segna più, Marquez non ha portato l’esperienza che serviva e l’ex granata Rodriguez è il lontano parente di quello che tanto bene aveva fatto sotto la Mole: l’Hellas non dovrebbe faticare troppo per salvarsi, ma non bisogna rilassarsi.
[...]
FONTE: Toro.it
Atalanta frenata sull'Adige. Passa il Verona 1-0
bergamo.iamcalcio.it scritto il 25 Gennaio 2015, ore 20:17
Sconfitta di misura per l'Atalanta sul campo del Verona, 1-0. Bruciata la vittoria e gli elogi di San Siro, i nerazzurri tornano solo a più due sulla terzultima. Una partita equilibrata per lunghi tratti, che la Dea ha perso a causa di un approccio poco determinato ad inizio ripresa, dove l'ex Barcellona Saviola ha deciso il risultato con la sua prima rete italiana. Dopodiché la reazione non è stata adeguata: una sola chance per pareggiare, ma tre palle importanti degli scaligeri per poter raddoppiare. Vasco Algisi
FONTE: IAmCalcio.it
14:52 | domenica 25 gennaio 2015
Hellas Verona - Atalanta: Del Neri in tribuna
Solo aggiornamento o possibile sostituto di Mandorlini o Colantuono?
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
HELLAS VERONA ATALANTA DEL NERI - E' tutto pronto per il fischio di inizio della sfida tra l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini e l'Atalanta guidata da Stefano Colantuono, valida per la 20^ giornata di Serie A. Come riporta Mediaset Premium, sugli spalti del Bentegodi c'è un ospite d'eccezione: parliamo del tecnico Gigi Del Neri, attualmente libero sul mercato. Potrebbe essere solo per aggiornamento professionale, ma le panchine di Mandorlini e Colantuono non sono così salde. E Del Neri potrebbe essere un indizio più che significativo.
17:35 | domenica 25 gennaio 2015
Mandorlini alla Rai: «Verona, gran vittoria»
Parla Mandorlini dopo Verona - Atalanta
di Gianmarco Lotti - twitter: © www.imagephotoagency.it
VERONA ATALANTA MANDORLINI SERIE A - Qualche istante fa è giunta al termine la partita dello stadio Marc'Antonio Bentegodi di Verona tra i padroni di casa dell'Hellas Verona e gli ospiti delll'Atalanta. Alla fine del match, valevole per la giornata numero venti del campionato 2014-15 di Serie A, è intervenuto in zona mista poco dopo il triplice fischio il mister dei padroni di casa Andrea Mandorlini, di seguito trovate le sue dichiarazioni.
LE PAROLE NEL DOPO GARA - «Le partite contano sempre e contan tutte, siamo contenti comunque di questa partita e di questa vittoria contro una diretta concorrente. L'Atalanta farà sudare a tanti la vittoria, è una bella squadra. Per me è una vittoria importante, così come la fantasia dei giornalisti per dire i nomi dei miei sostituti. Dopo la doppia gara con la Juventus serviva un avversario del nostro livello, siamo comunque in linea con i nostri programmi e lotteremo fino alla fine» ha dichiarato il tecnico dei veneti Mandorlini a Rai Sport.
16:59 | domenica 25 gennaio 2015
Serie A: Hellas Verona - Atalanta, pagelle
Atalanta sottotono, si salva solo Zappacosta. Sala devastante
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092 ©imagephotoagency.it
VERONA ATALANTA SERIE A PAGELLE TABELLINO - Tre punti pesantissimi, per volare a ventiquattro punti in classifica: il Verona vince 1-0 contro l'Atalanta e allunga in classifica sui nerazzurri. Vittoria meritata, nel complesso, per gli scaligeri, in controllo totale del match, specie nella ripresa.
PAGELLE
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi 6; Sorensen 6,5, Moras 6,5, Marquez 6 (dal 1’ st Marques 6,5), Brivio 6; Sala 7 (dal 26’ st Martic sv), Tachtsidis 5,5, Hallfredsson 5,5; Saviola 6,5, Toni 6,5, Lazaros 6 (dal 30’ st Ionita sv). Allenatore: Mandorlini 6,5.
ATALANTA (4-4-2): Sportiello 7; BellinI 6, Biava 6, Stendardo 6, Del Grosso 5 (dal 24’ st D’Alessandro 5,5); Zappacosta 7, Cigarini 5(dal 16’ st Baselli 5,5), Carmona 5,5, Moralez 5; Pinilla 5,5, Denis 5,5 (dal 34’ st Gomez sv). Allenatore: Colantuono 5.
HELLAS VERONA - IL MIGLIORE
Sala 7: la standing ovation che il pubblico del Bengodi gli riserva è emblematica. Il giovane centrocampista bergamasco - cresciuto, fra l’altro, proprio nel settore dell’Atalanta - pare inarrestabile: parte come mezzala, ma gioca a tuttocampo. Corre, lotta e inventa: per questione di centimetri, Toni non riesce a sfruttare un paio di assist più che invitanti.
HELLAS VERONA - IL PEGGIORE
TACHTSIDIS 5,5: molto impreciso. Nel primo tempo, quando la squadra fatica a sfondare il muro eretto dall’Atalanta, dovrebbe prendere per mano la squadra, velocizzando il gioco e aprendolo sulle fasce. Un compito, però, che esegue solo in parte.
ATALANTA - IL MIGLIORE
Zappacosta 7: in costante crescita. Schierato in un ruolo non propriamente suo - esterno di centrocampo -, l’ex giocatore Avellino si conferma su altissimi livelli. Corre lungo tutto l’out di destra, alternando, alla solita prestazione di cuore a cui ha abituato i tifosi nerazzurri, anche giocate dal tasso tecnico molto alto.
ATALANTA - IL PEGGIORE
Cigarini 5: uno dei peggiori, a dire la verità. L’atteggiamento della squadra lo penalizza: partita giocata sulle ripartenze, con il centrocampo nerazzurro, composto proprio dal ‘Ciga’ e da Carmona, praticamente sempre in sofferenza contro i tre scaligeri, Sala, Tachtsidis e Hallfreddsson.
TABELLINO HELLAS VERONA - ATALANTA 1-0
Marcatori: Saviola (Ver) all’8’ st
Ammoniti: Denis (Ata) al 12’ per gioco falloso, Sorensen (Ver) al 15’ per gioco falloso, Hallfredsson (Ver) al 41’ st per gioco falloso, Baselli (Ata) al 46' st per gioco falloso
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Sorensen, Moras, Marquez (dal 1’ st Marques), Brivio; Sala (dal 26’ st Martid), Tachtsidis, Hallfredsson; Saviola, Toni, Lazaros (dal 30’ st Ionita). Allenatore: Mandorlini.
A disposizione: Rafael, Gollini, Lopez, Gomez, Valoti, Campagnharo, Agostini, Fares, Nenè.
ATALANTA (4-4-2): Sportiello; BellinI, Biava, Stendardo, Del Grosso; Zappacosta (dal 24’ st D’Alessandro), Cigarini (dal 16’ st Baselli), Carmona, Moralez; Pinilla, Denis (dal 34’ st Gomez). Allenatore: Colantuono.
A disposizione: Avramov, Scaloni, D'Alassandro, Migliaccio, Bianchi, Rossetti, Benalouane, Molina, Grassi, Boakye.
16:51 | domenica 25 gennaio 2015
La prima gioia di Saviola: il Verona batte l'Atalanta
Vittoria di misura per i gialloblu, ma assolutamente meritata
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092 ©imagephotoagency.it
VERONA ATALANTA SERIE A SINTESI PAGELLE - Il Verona torna a vincere, mettendosi alle spalle il doppio ko con la Juventus: decide una perla di Saviola, al primo gol in Italia. Atalanta battuta al termine di una prestazione molto negativa: poche occasioni, tanta confusione.
PRIMO TEMPO - La vivacità del 4-3-3 di Mandorlini contro la compattezza del 4-4-2 di Colantuono: al Bentegodi si sfidano due squadre che cercano punti pesanti in chiave salvezza. Partono meglio i padroni di casa: Saviola e Lazaros, schierati entrambi dal primo minuto, sfruttano le sponde di Toni per inserirsi tra le maglie della difesa orobica. La prima occasione è per i bergamaschi: Bellini crossa per Pinilla, che gira debolmente verso Benussi. Poi, si scatena il Verona: al ventesimo, cross di Brivio per Toni, che manca l’aggancio con la sfera a causa di una spinta di Del Grosso. Per Doveri, però, è tutto regolare. Pochi istanti più tardi, l’occasione da gol più nitida del primo tempo: cross di Tachtsidis per Savoia, che, dall’altezza del dischetto, colpisce di testa a botta sicura, trovando una grandissima risposta di Sportiello. Ottimo il colpo di reni del portiere nerazzurro, ma la conclusione dell’attaccante argentino è troppo centrale. La squadra di Colantuono non si scompone: poco gioco e tanta ‘difesa’, con ripartenze a cercare di mettere in difficoltà i padroni di casa. Alla mezz’ora, Pinilla mette i brividi al Bentegodi: rovesciata da copertina e palla a sfiorare il palo, a Benussi battuto. Nel finale di primo tempo, gli scaligeri tornano nuovamente all’assalto della porta orobica: Tachtsidis e Saviola calciano sul muro difensivo di Colantuono, poi Toni, con un tiro al volo di prima intenzione, fa la barba al palo.
RIPRESA - Il secondo tempo si apre sulla falsariga di come s’è chiuso il primo: Verona all’attacco, Atalanta sulla difensiva. Nemmeno venti secondi, e i gialloblu vanno ad un soffio dal vantaggio: cross di Sala e Toni, in ritardo di pochissimo, manca l’impatto con la sfera. Saviola, al quinto, spara sul fondo dal limite dell’area. Il gol è nell’aria e arriva poco dopo: grande galoppata di Lazaros sulla destra, cross per El Conejo che, con una girata di prima intenzione, fredda Sportiello. Il vantaggio non muta l'atteggiamento del Verona, che continua ad attaccare: sono infatti più gli scaligeri a sfiorare il raddoppio che l'Atalanta ad andare vicina al pareggio. Sorensen gira sopra la traversa una punizione di Tachtsidis, poi è ancora l'ottimo Sportiello a negare la gioia del gol a Luca Toni. La Dea prova a reagire, passando anche al 3-4-1-2: eccezion fatta per un tiro-cross di Pinilla, la reazione della banda di Colantuono non si vede. Nel finale, Biava mette fuori di un metro con un colpo di testa dal centro dell'area, sugli sviluppi di un corner.
IL COMMENTO - Risultato giusto nel complesso, perché a vincere è stata l'unica squadra che ha cercato la vittoria: il Verona. Dopo un avvio difficoltoso - smaltire le tossine dei 10 gol subiti dalla Juve non era cosa semplice - i gialloblu hanno preso il controllo della gara, dominando su tutti i fronti. Dell'Atalanta, quella vera, nessuna traccia: zero gioco e squadra concentrata solo sulle ripartenze. Il tandem Pinilla - Denis non sembra funzionare troppo bene, considerando, poi, che Moralez, defilato a sinistra, perde buona parte della sua verve.
TABELLINO HELLAS VERONA - ATALANTA 1-0
Marcatori: Saviola (Ver) all’8’ st
Ammoniti: Denis (Ata) al 12’ per gioco falloso, Sorensen (Ver) al 15’ per gioco falloso, Hallfredsson (Ver) al 41’ st per gioco falloso, Baselli (Ata) al 46' st per gioco falloso
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Sorensen, Moras, Marquez (dal 1’ st Marques), Brivio; Sala (dal 26’ st Martid), Tachtsidis, Hallfredsson; Saviola, Toni, Lazaros (dal 30’ st Ionita). Allenatore: Mandorlini.
A disposizione: Rafael, Gollini, Lopez, Gomez, Valoti, Campagnharo, Agostini, Fares, Nenè.
ATALANTA (4-4-2): Sportiello; BellinI, Biava, Stendardo, Del Grosso; Zappacosta (dal 24’ st D’Alessandro), Cigarini (dal 16’ st Baselli), Carmona, Moralez; Pinilla, Denis (dal 34’ st Gomez). Allenatore: Colantuono.
A disposizione: Avramov, Scaloni, D'Alassandro, Migliaccio, Bianchi, Rossetti, Benalouane, Molina, Grassi, Boakye.
13:42 | venerdì 23 gennaio 2015
Verona-Roma del 22 febbraio anticipata alle 15
Motivi di sicurezza alla base della decisione
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo Foto: www.imagephotoagency.it
SERIE A HELLAS VERONA ROMA - In programma domenica 22 febbraio, la sfida della 24esima giornata di Serie A tra Hellas Verona e Roma è stata anticipata alle ore 15:00. Lo ha deciso la Lega Calcio, che ha accolto la richiesta dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno. La partita, inizialmente prevista per le 18:00, è stata anticipata in orario diurno «per consentire una migliore gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica».
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Atalanta, L'Eco di Bergamo: "La Dea rivede la zona pericolo"
26.01.2015 07.53 di Marco Frattino
Niente da fare per l'Atalanta, sconfitta ieri al Bentegodi dall'Hellas di Andrea Mandorlini. L'Eco di Bergamo sottolinea il ko della Dea, titolando in prima pagina "Ko a Verona, l'Atalanta rivede la zona pericolo". La formazione nerazzurra di Stefano Colantuono resta a quota 20 punti, con due lunghezze in più del terz'ultimo posto occupato dal Chievo.
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle dell'Atalanta - Macchinosa l'intesa Pinilla-Denis, bene Zappacosta
Risultato finale: Verona-Atalanta 1-0.
25.01.2015 17.57 di Alberto Forestieri Twitter: @albforest
Sportiello 6.5: Nega miracolosamente a Saviola il gol nel primo tempo, ma non replica a inizio ripresa. Commette solo un piccolo errore nella gara, respingendo difettosamente una conclusione da fuori area di Lazaros.
Bellini 6: Grazie alla sua esperienza controlla le timide discese di Brivio senza problemi.
Biava 5.5: Soffre eccessivamente i continui duelli fisici con Luca Toni.
Stendardo 5: Si fa perforare dall'inserimento di Saviola in occasione del gol.
Del Grosso 5: Troppo debole la marcatura su Lazaros poco prima del cross vincente del greco in direzione di Saviola. Dal 69' D'Alessandro s.v.: Ininfluente il suo ingresso.
Zappacosta 6.5: Ricorda moltissimo il giovanissimo Zambrotta, martellante ala destra ai tempi del Bari. Corre moltissimo, specie nel primo tempo, arrivando quasi sempre sul fondo e cercando anche la conclusione. Cala un pochino nella ripresa anche a causa della maggior attenzione difensiva del Verona.
Cigarini 5: Impalpabile: non innesca mai la manovra ed è troppo morbido in fase difensiva. Dal 61' Baselli 6: Decisamente meglio del collega sostituito. Quantomeno mette un po' d'ordine a centrocampo e offre più qualità alla manovra.
Carmona 6: Imbottisce la mediana lottando contro il folto centrocampo scaligero.
Moralez 5.5: Cerca più volte il guizzo decisivo in fase offensiva senza mai trovarlo.
Pinilla 6: Sfiora il gol dell'anno nel primo tempo con una splendida rovesciata. Fosse entrato quel pallone, adesso saremmo qui a sottolineare un potenziale 8 in pagella. In generale una prestazione generosa, ma l'intesa con Denis è ancora macchinosa.
Denis 5: Sottotono. Cerca di duettare con Pinilla nel primo tempo senza grandi risultati, poi scompare nella ripresa. Dal 78' Gomez s.v.: Non cambia il volto del match.
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Verona, Mandorlini: "Oggi contava solo la vittoria"
25.01.2015 17.50 di Alberto Forestieri Twitter: @albforest
Boccata d'ossigeno per Andrea Mandorlini dopo la vittoria interna dell'Hellas contro l'Atalanta per 1-0, grazie al primo gol italiano di Saviola: "Siamo contenti per il risultato - esordisce Mandorlini a Radio Rai -. Sono punti che cominciano davvero a pesare adesso che è iniziato il girone di ritorno. Ci sono molte squadre che stanno lottando per la salvezza e ogni punto farà la differenza. Tante volte si gioca bene e non si fanno punti, mentre oggi devo dire che l'unica cosa importante era solo tornare a vincere contro una diretta concorrente. Negli ultimi dieci minuti c'è stato un leggero calo psicologico, peccato non averla chiusa prima".
SERIE A
Hellas, Mandorlini: "Esonero? Giornalisti fantasiosi"
"Abbiamo cambiato tanto, oggi una vittoria importante"
25.01.2015 17.38 di Arturo Minervini
Una vittoria che allontana le polemiche. Il Verona batte l'Atalanta ed Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas può respirare dopo una settimana molto delicata: "Le partite contano sempre - spiega ai microfoni della Rai - sicuramente venivamo da una settimana delicata ma credo che abbiamo meritato di vincere. Oggi è stata una grande gara, contro un'Atalanta che darà filo da torcere ad ogni avversario".
Sulle voci di una panchina traballante "Ripeto, questa è una vittoria importante per la squadra, non per l'allenatore. Spesso la fantasia dei giornalista è tanta. Noi siamo in linea con i programmi societari, ricordo sempre che abbiamo cambiato 19 giocatori. Lotteremo fino alla fine per salvarci, così come farà l'Atalanta".
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Atalanta, Colantuono: "Siamo rientrati in campo disattenti nella ripresa"
25.01.2015 17.34 di Alberto Forestieri Twitter: @albforest
I primi dieci minuti della ripresa sono stati fatali per l'Atalanta di Stefano Colantuono. Gli orobici, rientrati in campo troppo molli, si sono fatti sorprendere da Saviola, autore del suo primo gol in Italia, e non sono più riusciti a recuperare: "Non siamo riusciti a trovare la zampata per il pareggio nel finale - afferma Colantuono ai microfoni di Radio Rai -. Peccato, perché la partita è stata molto equilibrata; abbiamo sbagliato l'approccio nel secondo tempo, concedendo il gol a Verona che ha complicato tutto. Siamo rientrati in campo disattenti nella ripresa e per questo usciamo dal Bentegodi senza nessun punto".
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Atalanta, Colantuono: "Fatale il nostro approccio ad inizio ripresa"
"Con il Cagliari sarà una gara importante"
25.01.2015 17.20 di Arturo Minervini
Atalanta al tappeto a Verona con un gol di Saviola. Il tecnico dell'Atalanta, Stefano Colantuono, analizza così la gara in terra veneta ai microfoni della Rai: "La partita nel contesto non mi è dispiaciuta, tranne nei primi 10' della ripresa che abbiamo concesso troppo a loro ed in quella fase il Verona ha trovato il vantaggio. Peccato perchè durante la gara abbiamo creato occasioni e svolto bene la nostra gara. Loro hanno comunque difeso bene e non ci hanno concesso molto. Nella ripresa, con il baricentro alto, abbiamo avuto qualche occasioni in più. La classifica è corta, quest'anno ci sarà da lottare duro fino alla fine. Con il Cagliari è una gara importante, uno scontro diretto che affronteremo con la giusta determinazione".
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Le pagelle del Verona - Battesimo del gol per Saviola, ma che partita di Sala!
Risultato finale: Verona-Atalanta 1-0.
25.01.2015 17.10 di Alberto Forestieri Twitter: @albforest
Benussi 6.5: Sempre attento e reattivo nelle occasioni in cui è chiamato in causa.
Sorensen 6: Argina Pinilla con qualche difficoltà ma tutto sommato svolge un buon lavoro difensivo.
Moras 7: Chiude tutti i varchi possibili, distinguendosi soprattutto nella ripresa con un paio di tackle decisivi su Denis.
Márquez 6: Dopo le due terribili prestazioni dello Juventus Stadium, oggi quantomeno evita sbavature ricordandosi di essere un difensore di grande. Dal 46' Marques 6: Entra a inizio ripresa garantendo freschezza e lucidità alla squadra di Mandorlini.
Brivio 6: Più volte propositivo sulla sinistra ma poco concreto in fase offensiva.
Sala 7.5: Dopo essere stato falcidiato per molto tempo da problemi fisici, sfodera una prestazione totale sulla fascia destra, percorsa ininterrottamente per quasi 90'. Crossa al centro una quantità industriale di palloni ed è sempre puntuale anche in fase di ripiegamento difensivo. Un grande "acquisto" per Mandorlini. Dal 71' Martic s.v.: Non lascia molte tracce nei minuti a disposizione.
Tachtsidis 6.5: Orchestra con ordine il centrocampo cercando in più occasioni anche la conclusione a rete da fuori area.
Hallfredsson 6: Non molto lucido in fase di rifinitura, mette comunque la sua esperienza a servizio della mediana.
Saviola 7: Primo gol in Italia, e che gol! Regala i tre punti all'Hellas con una zampata decisiva a inizio ripresa. Benvenuto!
Toni 7: Non segna ma svolge un lavoro enorme, lottando come un leone per 90' contro tutta la difesa orobica e permettendo alla squadra di tenere alto il proprio baricentro.
Christodoulopoulos 7: Decisiva la sua giocata in occasione del gol vincente: incursione sulla destra eludendo la marcatura di Del Grosso e Cigarini e cross al centro. Al resto ci ha pensato Saviola. Dal 75' Ionita 6: Aiuta la squadra nel finale recuperando diversi palloni.
SERIE A
Verona, Sala al 90': "Abbiamo risposto sul campo alle critiche"
25.01.2015 16.55 di Alberto Forestieri Twitter: @albforest
Al termine della gara vinta per 1-0 contro l'Atalanta, Jacopo Sala è stato intercettato dai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni: "Volevamo portare a casa questa vittoria davanti al nostro pubblico che anche oggi ci ha dato una grande mano. Loro hanno giocato bene ma noi abbiamo fatto una grande partita e siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Sono contentissimo per Javier, che si è sempre allenato al massimo; è un grande campione ed è da poco diventato papà. Dedica? A tutta la squadra, a tutta la società. In settimana abbiamo subito molte critiche ma abbiamo risposto sul campo".
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Hellas Verona, Fernandinho: "Felice di essere qui. Grazie per l'accoglienza"
23.01.2015 19.09 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
"Sono molto felice di stare a Verona e ringrazio tutti per l'accoglienza da parte del gruppo, del mister e della società", queste le parole di Fernandinho, attaccante del Verona, ai microfoni di Hellas Verona Channel.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
26.01.2015
Saviola rompe il digiuno «Il gol? Una liberazione»
L'argentino alla prima rete in Italia anche perché finora Mandorlini lo ha utilizzato con il contagocce «Il dito al cielo? Dedica a mio papà»
Il tocco di Javier Saviola che batte Sportiello sul cross di Lazaros FOTOSERVIZIO EXPRESS
Un gigante con in braccio un bimbo. Ecco l'immagine che ci regala la foto della domenica. Sono passati un paio di secondi dopo il minuto numero otto della ripresa della partita tra Verona e Atalanta, il gigante è Toni, indomito capitano dell'Hellas, il bimbo è Javier Saviola. Il suo sorriso e quel dito verso il cielo commuovono i tifosi più sensibili. «È per mio padre - dice in spagnolo l'ex Barcellona - è sempre con me. In campo e fuori dallo stesso, il primo pensiero è per lui».
Che bella la storia di Saviola, tra l'altro fresco papà per la seconda volta un paio di settimane fa. «Già sono molto felice anche per il piccolo Fabricio - continua il fantasista gialloblù -. Il gol è stata una liberazione. Ci voleva, ci tenevo tanto».
È la prima rete in Italia di un «campione» che fino a questo momento, a torto o a ragione, Mandorlini aveva usato con il contagocce.
«Non è mai stato un problema per me - precisa Saviola - il mister ha voluto schierare una squadra ed un modulo che non si addiceva alle mie caratteristiche. Sono un professionista, ho atteso il mio turno ed è andata bene. Ho giocato in Coppa, con il Genoa e qualche altro pezzo di gara. Mi auguro di essere utile al Verona come lo sono stato nella partita con l'Atalanta, non solo per il gol». Saviola aveva già avuto una grande occasione nel primo tempo a due passi da Sportiello. «Era stato bravissimo Tachtsidis con quella rovesciata - racconta Javier -. Ho colpito di testa a colpo sicuro, forse dovevo angolarla. È stato bravo e fortunato il portiere dell'Atalanta. Meno male che è arrivato il goal nel secondo tempo, mi sono riscattato».
Già una rete molto bella. Merito da dividere con Lazaros. Il centrocampista greco ha fatto una giocata delle sue, lasciandosi alle spalle due avversari prima di servire Saviola. «È stato bravissimo - commenta El Conejo, come lo chiamano fin da piccolo in Argentina - quella palla meritava di essere spinta dentro. Sono contento per il Verona e per i suoi tifosi». È modesto Saviola, perchè il suo spunto è stato da opportunista vero. «Mandorlini - aggiunge - mi ha detto di aiutare Toni in avanti e restare in mezzo alle due linee dell'Atalanta. Loro praticano un calcio molto duro e difensivo credo che il mio opportunismo sia stato utile anche se mi dispiace per l'occasione fallita, potevo fare doppietta».
In pochi però, hanno sottolineato un'altra azione clamorosa che ha visto protagonista Saviola. Il “lasciailtempochetrova” Doveri, arbitro della gara, non ha decretato un calcio di rigore per fallo di Sportiello su Saviola. Dopo la respinta del portiere sul tiro di Lazaros, Saviola aveva colpito il pallone e il numero uno bergamasco l'aveva steso. A termine di regolamento era rigore. Poco importa che il pallone sia terminato in curva, quando la punta gialloblù è stata toccata la palla era ancora in gioco. «Si pareva anche a me - ammette -. Comunque è andata bene, Abbiamo meritato. Il campionato italiano è molto duro, molto tattico. Non è facile inserirsi. Ci vuole tempo. Siamo in perfetta linea con l'obiettivo della salvezza, poi vedremo». Ma Javier Saviola è ancora sul mercato? «Beh, spero di no. Adesso che mi sto rendendo utile e che ho segnato il primo gol in Italia spero di ripetermi con questa maglia».
Gianluca Tavellin
26.01.2015
«Casa Verona è bella e robusta»
Mandorlini ricorda: «Il nostro campionato non è contro la Juve e la Roma. Abbiamo iniziato bene il ritorno»
La spinta di Del Grosso a Luca Toni che stava mettendo il pallone in rete dopo il bel cross di Brivio
«Siamo stati più forti delle cornacchie». E ancora: «non credo che porterò nuovamente a cena tutta la squadra, mille e cinquecento euro sono troppi...». Parole in libertà di mister Mandorlini a termine di un'altra prova verità da quando siede sulla panchina del Verona. «L'aveva detto anche Conte parlando della sua Juve - continua il tecnico gialloblù -. Loro avevano costruito un palazzo eppure a Torino c'erano persone che criticavano. In cinque anni a Verona prima con una società e poi con un'altra abbiamo costruito una casa. Bella e solida eppure a qualcuno non sta bene. La nega- tività arriva dai soliti personaggi ben conosciuti in città perchè sono sempre stati così. Pazienza, andiamo oltre. Dovevamo farci perdonare i troppi gol subiti a Torino e ci siamo riusciti. Il nostro campionato non è contro la Juve o la Roma, ma contro l'Atalanta e il Torino. Sono contento, abbiamo iniziato bene il girone di ritorno».
Mandorlini si toglie qualche sassolino dalle scarpe. «Vincere non è mai facile - continua -. Ci sono tantissime variabili che entrano in gioco in una gara. Quelli che non lo capisco non sanno cosa sia il calcio. Non erano contenti nemmeno l'anno scorso quando vincevamo ovunque. Per me non saranno mai contenti, ma resta il problema loro, certo non mio». I complimenti gli arrivano anche dall'inossidabile Claudio Onofri, opinionista di Sky e vecchio libero del Genoa. Per tutti non era facile battere l'Atalanta e cancellare psicologicamente i sassi ricevuti dalla Juve. «Ho visto - prosegue - gli occhi dei miei ragazzi durante la settimana. Erano positivi e cattivi. Non vedevo l'ora arrivasse la gara con l'Atalanta che resta una squadra pericolosa anche se non gioca un grandissimo calcio».
Saviola, Sala, Tachtsidis, Lazaros e poi... «Tutti bravi. Perfetti dietro, bravi a far girare palla a metacampo - spiega - e poi Toni sempre punto di riferimento là davanti. Sono contento. Adesso l'importante è recuperare tutti gli infortunati e poi magari ci toglieremo qualche soddisfazione». Mandorlini è pacato. Ha urlato come un matto soprattutto negli ultimi minuti di gara. «Certo non potevamo tenere novanta minuti come abbiamo fatto. Sono contento per Saviola. Lui è cresciuto ed ha saputo attendere il proprio momento. Quando non accorciavamo l'Atalanta ci metteva in difficoltà con i traversoni, ma sono stati pochi episodi. I ragazzi, tutti, sono stati molto bravi». Un Verona schierato con il 3-5-2, abile nel far girare palla per stanare l'avversario, sempre molto chiuso. Saviola su numero di Tachtsidis, ma anche Toni in diagonale nel primo tempo a rendersi pericolosi. Alla somma delle palle gol devono essere aggiunti due rigori non concessi da Doveri.
Il primo per fallo di Del Grosso su Toni e il secondo, lo è a termine di regolamento, per l'uscita avventata di Sportiello su Saviola. «Potevano starci - ammette - ma ero talmente concentrato sulla gara che non me ne sono qausi accorto. Non era facile cancellare la Juventus eppure ho ritrovato la mia squadra. Siamo stati bravi ad attaccare con testa nel primo tempo ed accelerare nella ripresa. Poi l'Atalanta mi porta fortuna...». Sorride Mandorlini, la tensione si sta allentando. Adesso porterà ancora tutta la squadra a cena in vista di Palermo? «Lo ribadisco, mi è costata parecchio. Forse se Brivio vende un suo selfie, magari mi da una mano...». Un modo per scherzarci su, ma anche per ricordare forse l'unico dei suoi ragazzi che si era dimenticato di ringraziare...
G.TAV.
26.01.2015
«Avanti così, una vittoria di squadra»
Il popolo gialloblù esulta per l'importante vittoria «Tre punti che sono un'ipoteca per la salvezza»
Una vittoria che ridà fiducia all'ambiente gialloblù
Convincenti. Autoritari. Decisi. «Vittoria di squadra», pensa la maggior parte della gente intervenendo nella diretta di RadioVerona quando Hellas-Atalanta è appena finita. Non c'è Saviola che tenga, non c'é Toni, forse solo due si elevano sugli altri ad ascoltare tifosi che chiamano e scrivono da tutto il mondo. «Sala e Tachtsidis sono le due facce-simbolo del Verona più umile, quello che più ci è mancato», la fotografia di Davide dalla sua casa di Phoenix, in Arizona. Manda un sms invece in coda ad un semaforo, appena uscito dal Bentegodi, Marco della più vicina Negrar: «Questi tre punti sono un'assicurazione sulla salvezza, dopo tante difficoltà e le due umiliazioni con la Juve avevamo bisogno di una grande prestazione collettiva, con la personalità che ultimamente avevamo perduto. Adesso mi sento molto più sereno».
Davide ha rimandato un viaggio alle Maldive pur di vedere Verona-Atalanta: «Avevo prenotato mesi fa ma non mi sembrava il caso di andare in vacanza con la squadra in crisi. Così lunedì scorso ho fatto i miracoli per spostare la partenza più avanti. Adesso posso andare sereno. Le Maldive possono aspettare, il Verona no». Neanche la settimana di Andrea è stata granché: «Con un capufficio juventino non potevo sperare di essere lasciato in pace, ma quel che più mi preoccupava era l'apatia con cui abbiamo affrontato certe gare. Con l'Atalanta ho rivisto come d'incanto l'Hellas pieno di rabbia ma anche ordinato, quanto basta per non soffrire più di tanto da qui alla fine». Sergio va da Sala, «nettamente il migliore in campo con Lazaros, che a centrocampo può fare quel che è stato Romulo un anno fa se solo diventasse più continuo».
Giorgio la pensa allo stesso modo: «Quell'asse di destra è stato devastante, Sala ha messo in mezzo palloni di altissima qualità. Nel primo tempo solo col controllo, per di più in corsa, s'è sistemato il pallone per il cross e superato un avversario. Da grande giocatore». Milena abbraccia invece Tachtsidis: «Finalmente il riferimento solido che avevamo conosciuto tre anni fa. Mandorlini ha fatto bene a dargli fiducia, adesso però sta a lui riuscire a ripagarla». Matteo di Arcole vede nuova luce: «Non ci esaltiamo, sarebbe un errore, ma pur in una giornata non straordinaria abbiamo dimostrato chiaramente che la squadra vale molto più della salvezza. Lottare per restare in Serie A è un problema di altri, non nostro. Non avessimo avuto tutti questi infortuni avremmo certamente quattro o cinque punti in più, ma anche così non possiamo lamentarci». Gianni scrive il suo sms da Buenos Aires: «Non è stato facile vincere, l'Atalanta non era l'ultima arrivata eppure la partita l'abbiamo controllata dall'inizio alla fine. Adesso mettiamo da parte dissapori e polemiche, l'Hellas viene prima di tutto». L'ultima parola è di Claudio, a Tokyo per lavoro: «Fantastici i ragazzi, con la giusta dose di sofferenza. Vincere facile non ci piace, ma va bene così».
A.D.P.
26.01.2015
Ma perché i gufi vogliono rovinare un bel giocattolo?
Guardi e riguardi la classifica e, quasi quasi, non ci credi. Ma come questo povero Hellas ha due punti in meno di Milan e Inter? Sì, proprio le corazzate milanesi. Viaggia alla pari dell'Udinese - da sempre indicata dai soloni del pallone nostrano come l'esempio da seguire - a una lunghezza dal Torino che gioca l'Europa League e dalla rivelazione Sassuolo, la squadra che tutti indicano come la «rivelazione» del campionato dimenticando che il presidente degli emiliani si chiama Giorgio Squinzi, il patron della Mapei numero uno di Confindustria, e che il «giocattolino» emiliano costa più del Milan.
Ma allora c'è qualcosa che non va in riva all'Adige, sarà l'aria del Baldo che fa volteggiare tanti gufi che volteggiano come avvoltoi sulla testa dei gialloblù in generale e di mister Mandorlini in particolare. È vero, le batoste con la Juve, i dieci gol incassati in due partite, l'atteggiamento dell'Hellas nella campagna di Torino possono lasciare il segno, soprattutto dal punto di vista psicologico, ma non ha senso gettare alle ortiche quanto di buono è stato fatto dalla società e dal mister negli ultimi anni.
Che cosa si chiedeva al Verona all'inizio del torneo? Una salvezza tranquilla per consolidare la A. Questo è il cammino che stanno percorrendo Toni e compagni. Hanno ventiquattro punti in classifica dopo venti giornate e sei punti di vantaggio dal Chievo ora terzultimo: sarebbero ben nove se, nell'ultimo derby, l'arbitro non avesse convalidato un gol segnato da Paloschi in nettissimo fuorigioco. Adesso bisogna voltare pagina definitivamente e remare tutti insieme nella stessa direzione. La partita con l'Atalanta va vista come uno spartiacque del campionato, la vittoria con i bergamaschi ha rilanciato le ambizioni dei gialloblù e ora il Verona può affrontare Palermo, Torino e Genoa con uno spirito diverso, con una ritrovata serenità. Difficile ripetere quello che è successo l'anno scorso ma giocare contro l'Hellas non sarà facile per nessuno. Alla faccia dei gufi che vogliono rovinare il giocattolo.
L.M.
26.01.2015
Saviola fa festa e l'Hellas sorride Ciao Atalanta
I gialloblù regalano una grande partita al Bentegodi e l'attaccante argentino segna il suo primo gol in Italia L'arbitro non fischia un rigore nettissimo su Toni
Peccato. Poteva finire in goleada e invece l'Hellas ha vinto «solo» uno a zero con l'Atalanta. E così chi legge il tabellino e non ha visto la partita s'immagina una sfida completamente diversa. Invece non c'è stata storia. Il Verona voleva questi tre punti e li ha portati a casa anche se, a dire il vero, ha concesso qualche pallone di troppo ai nerazzurri nella fase finale della gara.
Ci può stare dopo aver spinto come dei forsennati per più di ottanta minuti, segnato un gran gol con Saviola - il primo dell'argentino in A - sfiorato almeno in due o tre occasioni di chiudere la partita, protestato per due rigori non concessi, soprattutto quello per la spinta di Del Grosso su Luca Toni.
Chissà dov'era o cosa guardava Doveri? Ma questo Verona si è dimostrato più forte anche degli errori arbitrali, ha ritrovato lo spirito guerriero che aveva smarrito nelle due partite con la Juve, ha confermato una crescita tattica nell'adozione del 3-5-2 che ormai ha preso il posto del 4-3-3. «Avevo già capito in settimana che i ragazzi volevano cancellare le batoste di Torino, bastava guardarli negli occhi», aveva detto Mandorlini alla vigilia della sfida con l'Atalanta. Difficile scegliere la formazione titolare. Il mister rispolvera Benussi tra i pali, piazza Marquez al centro della difesa con Moras da una parte e Sorensen dall'altra, sulla corsia sinistra l'ex atalantino Brivio, sulla destra Sala gioca più largo ma si scambia spesso e volentieri con Lazaros e proprio su questa fascia l'Hellas costruisce le occasioni migliori e manda in tilt il dispositivo difensivo dei bergamaschi. Molto ispirato anche Tachtsidis in cabina di regia, solido Hallfredsson a metà campo, in avanti Saviola sfrutta gli spazi che crea Luca Toni, in perenne battaglia con Biava e Stendardo. Mister Colantuono ripropone un 4-4-2 di antica memoria con una difesa bloccata davanti a Sportiello, un terzino come Zappacosta che fa l'esterno di centrocampo, un «trottolino» come Maxi Moralez costretto più a coprire che ad attaccare. In avanti Denis e Pinilla, in panchina fior di attaccanti come Papu Gomez, Bianchi e Boakye.
Un «catenaccio» incredibile, difficile giocare peggio di così, difficile trovare le contromisure per abbattere il bunker. I gialloblù partono molto forte,mettono alle corde l'Atalanta, creano un paio di buone occasioni ma non passano. C'è un momento di pausa, la squadra è preoccupata, si capisce che il momento è delicato, il contropiede dell'Atalanta che viene da quattro risultati utili consecutivi e dalla vittoria di San Siro con il Milan fa paura. Mandorlini sprona la truppa, si alza il coro della Curva. L'Hellas riprende in mano la gara. La difesa mette la museruola a Denis e Pinilla, Sala spinge sulla destra, Taxi non sbaglia un pallone, Toni vince tutti i duelli, per terra e per aria. Cross di Brivio, Sportiello esce male, il bomber gialloblù si alza più alto di tutti e prende la mira. Netta la spinta di Del Grosso, rigore evidente, solo Doveri non vede. Il Verona è più forte, non si ferma. Saviola si trova sulla testa il pallone buono per il vantaggio, miracolo di Sportiello. Ci prova Toni, controllo sul cross di Sala, sinistro incrociato, fuori di niente. Finisce il primo tempo, ancora zero a zero, il pubblico applaude. La ripresa inizia con una sorpresa.
Fuori Marquez per infortunio, dentro Marques, Moras si piazza al centro dell'area. La solita sfortuna, ancora un infortunio muscolare ma conta solo la vittoria. Avanti, ancora avanti. Sala per Lazaros, splendida giocata del greco che se ne va in slalom, assist per Saviola, tocco di precisione e palla in rete. Finalmente. Ruggisce anche El Conejo. Una strada tutta in discesa per il Verona che va vicino al raddoppio con Toni che cerca il colpo di tacco dopo una splendida galoppata di Sala sulla fascia e con una conclusione di Taxi dal limite. Il due a zero sembra cosa fatta intorno alla mezzora. Grande contropiede di Lazaros - innescato da un assist perfetto di Tachtsidis - il greco si accentra, destro dal limite, Sportiello respinge come può, Saviola può mettere dentro da due passi ma calcia alto sull'uscita del portiere nerazzurro. Ancora un rigore, come dimostrano le immagini televisive, Doveri guarda dall'altra parte. Il risultato non cambia, Colantuono prova a rimettere in sesto la partita, getta nella mischia Baselli, Papu Gomez e D'Alessandro e va all'assalto con un 4-2-4 molto offensivo, Mandorlini rimedia l'assetto tattico con Martic e Ionita che danno più dinamismo alla mediana gialloblù. Gli ultimi minuti non passano mai, il recupero diventa infinito ma il triplice fischio finale rilancia l'Hellas e allontana gli incubi.
Luca Mantovani
25.01.2015
Verona-Atalanta finisce 1-0
Saviola scaccia i fantasmi
Toni in azione contro l'Atalanta (Ansa/Filippo Venezia)
VERONA. Verona in classica maglia gialloblu, calzoncini bianchi, Atalanta in completo bianco. Il Verona gioca con il 3-5-2 con Sorensen più interno, Brivio più alto a centrocampo e Lazaros interno destro. Al 9° su sponda dalla destra di Sala, Toni cade in area a terra spalle alla porta, contrastato da Stendardo, l’arbitro Doveri fa proseguire. La moviola spiegherà ma il dubbio sul rigore è più che lecito. Al 12°lancio al limite per Saviola che non controlla e si fa chiudere da Stendardo. Poi viene ammonito Denis per un fallo da dietro a centrocampo ai danni di Hallfredsson. Al 22°Lazaros prova il sinistro da fuori: conclusione debole e centrale, bloccato con facilità da Sportiello. Al 34° Sala, con un lancio dalla trequarti destra, smarca in area sulla sinistra Toni che controlla e calcia di sinistro che sfiora la porta di Sportiello. I migliori per ora nel Verona, alla chiusura del primo tempo sullo 0-0: Sala e Sorensen. Al 38°su corta respinta della difesa nerazzurra prova il sinistro dai 25 mt Tachtsidis: Sportiello si getta sulla destra e blocca.
SECONDO TEMPO: Saviola segna il gol del vantaggio. Lazaros va via a due uomini sulla destra e centra basso sul primo palo per l'accorrente Saviola che con un tocco d'interno sinistro anticipa Sportiello e insacca. All'11°Lazaros prova il destro dai 28 mt: palla che termina 2 mt a lato alla destra di Sportiello. Al 19° su cross basso dalla destra di Sala, Toni va di tacco: Sportiello si getta sulla destra e blocca. Al 26° cambio nel Verona: esce, applauditissimo, Sala ed entra Martic. Al 43° su cross dalla destra di Moralez svetta Biava: palla a fil di palo alla destra di Benussi.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: “Abbiamo meritato la vittoria”
Postata il 25/01/2015 alle ore 19:23
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Atalanta.
VITTORIA IMPORTANTE, ERO TRANQUILLO
"Abbiamo fatto una buona partita, era uno scontro difficile al di là dei risultato delle due partite di Torino. Se noi abbiamo dominato la partita? Non direi, rimaniamo con i piedi per terra. Ero tranquillo, non sono mai stato tranquillo come adesso. Dirlo adesso è facile, ma è stato davvero così. Oggi è iniziato il nostro campionato, ora dipende da noi fare qualcosa di importante. Se continuerò a portare i giocatori a cena? Spendere 1500 euro ogni settimana è tanto, facciamo una ogni tanto, poi speriamo che Brivio con i suoi selfie riesca a tirare su qualcosa (ride, ndr). Io penso che la partita è finita, respiro, è finita. Sono 3 punti meritati con una squadra che ho nel cuore, va bene così. Come ho visto l’Atalanta? L’Atalanta era pericolossissima, in contropiede può fare molto male. Siamo stati bravi e attenti, abbiamo rischiato poco, forse in qualche occasione dovevamo chiudere un po’ prima. In generale non gioca benissimo, ma è molto pericolosa. L’ha dimostrato, è più abituata di noi a giocare questo campionato molto fisico, devi sempre saper dove soffrire e dove poterla colpire. In generale non abbiamo sofferto molto, ma loro hanno le caratteristiche per fare bene in questo campionato. Se è stata dura preparare questa partita? No, non c’era timore. Io dovevo solo giocare una partita, è chiaro che queste sfide possono mettersi in una maniera oppure nell’altra. Il nostro aspetto era che venivamo da 10 gol presi e da tutto quello che si era detto dopo, loro erano mentalmente più tranquilli, però come comportarsi in campo la squadra lo sa. Nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni e abbiamo sbagliato, però nell’intervallo ci siamo guardati, abbiamo voluto ripartire forte e lì abbiamo costruito la vittoria. Era troppo importante il risultato e quello è venuto. Dal punto di vista psicologico ci mancava della tranquillità, ma ce la siamo costruita e nel secondo tempo è arrivato il gol. Le certezze non le abbiamo perse, c’è chi dice che con la Juve era la partita della vita, ma chi la pensa così gli piace farsi del male, per fortuna io in 5 anni che sono qui non me ne sono mai fatto. Le partite della vita del Verona sono con l’Atalanta, il Torino e altre. Abbiamo fatto male, ci siamo presi le nostre responsabilità. Noi dobbiamo pensare alla società e a fare punti, chi non è mai contento non lo sarà mai e non lo era nemmeno prima quando le cose andavano bene".
BRAVI TUTTI, COMPLIMENTI A SAVIOLA
"Tutti hanno fatto una bella partita, l’infortunio di Marquez mi ha costretto ad un cambio forzato. Rafa ha avuto un problema muscolare, sarà valutato più avanti. Chi è entrato ha fatto molto bene, Ionita era fuori da due mesi e Martic è subentrato in un momento molto delicato, si è fatto trovare pronto. Abbiamo fatto una buona gara, era troppo importante il risultato. Parlare dei singoli è sempre un po’ particolare, quindi davanti a tutti metterei Saviola, quando gioca così lega la squadra, ha fatto cose molto importanti. Siamo contenti che Javier sia riuscito a trovare il suo primo gol. Quel rigore negato? Non ho penso tempo a pensarci, dovevamo fare la partita. Il nostro obiettivo era di non pensare a queste cose, dovevamo stare attenti alle ripartenze, come hanno fatto in occasione della partita con il Milan. Dovevamo pensare a quello che dovevamo fare in campo, non abbiamo nemmeno protestato su quel fallo evidente. Mi è piaciuta questa squadra poco distratta che pensava soltanto a quello che era il campo e il gioco. Le partite sono lunghe e le sostituzioni possono cambiarle, abbiamo bisogno di tutti. Adesso è arrivato anche Fernandinho, speriamo di recuperare il più presto anche Jankovic e Obbadi".
IL MODULO? ECCO COME LA PENSO…
"Il modulo? Non lo so, oggi l’avevamo preparata così, però le partite non sono tutte così, in base alle partite che andremo a giocare prepareremo il modulo. Noi dobbiamo vivere la giornata, le domande di mercato non dovete farle a me. Adesso pensiamo a recuperare gli infortunati, come dico sempre è quello il nostro mercato, la stagione è ancora lunga e difficile, ce la giocheremo con tante altre squadre. Sapevamo che l’Atalanta colpisce di contropiede, è quella la sua specialità. Noi dovevamo aver pazienza. Sapevamo che con i 3 centrali potevamo far girare bene la palla. Sono stati fondamentali gli interpreti: quando si allargava il gioco Sala ha fatto cose importantissime. Nel secondo tempo Lazaros ha costruito una giocata che ha chiuso la gara. Quando si gioca così bisogna fare queste cose e siamo stati bravi a farle. Adesso ogni partita è fondamentale, dobbiamo portare a casa il risultato e oggi l’abbiamo fatto. Le partite sono lunghe, difficili, piene di inconvenienti. Dovevamo andare in vantaggio prima ma non ce l’abbiamo fatta. Credo che al di là dei singoli importi il risultato della squadra".
Ufficio Stampa
Saviola: "Condivido il gol con i tifosi"
Postata il 25/01/2015 alle ore 18:45
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Javier Saviola, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Atalanta.
UN GOL PER LA SQUADRA
"Il gol vittoria? Sono felice di essere riuscito a segnare. La gente mi ha sostenuto durante questo periodo e ho subito voluto condividere la mia gioia con tutti i tifosi e i miei compagni di squadra, che hanno fatto uno sforzo molto grande per raggiungere i tre punti. Lazaros ha fatto un assist splendido e io, da attaccante, mi sono inserito per colpire la palla sul primo palo. In questi mesi ho sempre cercato di aiutare la squadra, di mantenere un alto livello fisico e tecnico. Ora speriamo di dare seguito a questo vittoria, l'Atalanta è un avversario diretto che lotta con noi per la salvezza, questa è stata una partita molto difficile".
GRAZIE A TUTTI I TIFOSI
"L'affetto della gente? Lo sento, in città e dentro il campo. Questo per me è molto importante, mi aiuta ad allenarmi al massimo per essere pronto quando sono chiamato in causa dall'allenatore. Ho sempre rispettato le sue decisioni, anche quando ha cambiato modulo. Sono sempre rimasto umile, cercando di comportarmi sempre in maniera professionale anche nei momenti difficili. Mi sono allenato in silenzio con tanta voglia di scendere in campo e credo che la gente lo abbia visto, perché i nostri tifosi adorano i calciatori professionali. Speriamo che il mio campionato inizi da questa domenica".
DEDICHE SPECIALI
"Le mani al cielo dopo il gol? Questa rete è anche per mio padre, che ora è il mio primo tifoso da lassù. Le mie reti sono sempre dedicate a lui. Voglio dedicare il gol anche a tutti i tifosi, che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno fatto sentire un grandissimo affetto. Inoltre un pensiero va anche a mio figlio Fabricio, nato qui nella città di Verona. Sono contento di questo, tutta la famiglia lo è, ma lo siamo ancora di più perché ha vinto il Verona".
VITTORIA FONDAMENTALE
"Il nostro momento? Questa vittoria è fondamentale. Il campionato italiano è molto difficile, tattico, equilibrato e anche contro l'Atalanta abbiamo visto che niente è scontato. Ci sono squadre fisiche, complicate da affrontare, tutte le squadre possono vincere o perdere con chiunque".
RESTO QUI
"Io via da Verona? Non credo, non l'ho mai pensato. Sono felice qui, a livello personale e anche a livello calcistico. Spero di continuare in gialloblù, questa è una citta che mi piace molto".
Ufficio Stampa
Sala: "Grande partita, felice per Saviola"
Postata il 25/01/2015 alle ore 18:30
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Jacopo Sala, rilasciate a SkySport al termine della partita contro l'Atalanta (1-0).
UNA GRANDE VITTORIA, GRAZIE AI NOSTRI TIFOSI
"Volevamo portare a casa questa vittoria davanti al nostro pubblico che anche oggi ci ha dato una grande mano. Abbiamo fatto una grande partita, loro stavano bene. Siamo scesi in campo con il carattere giusto e siamo riusciti a portare a casa questa importante vittoria".
SONO CONTENTO PER IL GOL DI JAVIER
"Il gol di Saviola? Sono stato contentissimo per Javier che si è sempre allenato al massimo, è un grande campione e meritava questa gioia. Gli è nato un bimbo da poco, penso che in questo momento sia doppiamente felice. Se ho una dedica? Questa vittoria è di tutta la squadra e della società. Siamo stati criticati questa settimana e abbiamo risposto sul campo alla grande e questo ci basta".
Ufficio Stampa
Comunicato medico: Rafael Marquez
Postata il 25/01/2015 alle ore 18:00
Verona - In seguito all'infortunio subito durante la partita contro l'Atalanta, lo staff medico dell'Hellas Verona FC comunica che "Rafael Marquez ha riportato un risentimento muscolare al polpaccio destro che sarà valutato nelle prossime ore".
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Hellas Verona-Atalanta 1-0
Postata il 25/01/2015 alle ore 15:00
Verona - Il Verona torna a sorridere al Bentegodi. I gialloblù sono stati capaci di scrollarsi di dosso la delusione di Torino e sono scesi in campo trasformati nell’animo e nelle intenzioni: la squadra è affamata di vittoria. L’Atalanta si dimostra un avversario all’altezza dell’intensità della sfida e il campo racconta di una partita combattutissima. Nella ripresa arriva la prima rete in campionato di Saviola che all’8’ decide le sorti dell’incontro. Il Verona si aggiudica così lo scontro diretto e vola a +6 dalla zona retrocessione.
HELLAS VERONA-ATALANTA 1-0
Marcatore: 8' st Saviola.
Primo tempo
1' Partiti
10' Toni riceve in area, protegge la palla da Biava che "abbraccia" il gialloblù
13' Calcio di punizione affidato a Rafa Marquez, Moras stacca. Palla a lato
16' Cross di Del Grosso, Moralez stacca di testa, palla a lato
20' Cross di Lazaros, Toni salta ma Del Grossolo manda fuori l'equilibrio l'attaccante con una spinta da dietro
25' Rovesciata di Tachtsidis, Saviola colpisce di testa. Miracolo di Sportiello
27' Zappacosta tenta la conclusione dalla distanza, Benussi para in due tempi
33' Rovesciata da fuori area di Pinilla, palla di poco a lato
34' Tachtsidis lancia Sala che crossa verso Toni, il tiro del centravanti è fuori di pochissimo
45' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
1' Dopo solo venti secondi cross di Sala dalla destra, Toni non ci arriva per un soffio
6' Tiro di Saviola dalla distanza, palla a lato
8' GOL Splendida azione di Lazaros, Saviola riceve la palla e insacca al volo
11' Tiro di Lazaros dalla distanza, palla a lato
13' Atalanta pericolosa nell'area del Verona, Benussi blocca
14' Atalanta in attacco con Denis, la difesa gialloblù è attenta e Moras devia in angolo
17' Calcio di punizione di Lazaros, Sorensen svetta ma la palla finisce sopra la traversa
19' Sala ispira il contropiede del Verona, passaggio al centro per Toni che di tacco si fa parare la conclusione da Sportiello
28' Lazaros calcia in porta, Sportiello respinge. Il rimpallo favorisce Saviola, ma il suo tiro è alto sopra la traversa
30' Moralez calcia dalla distanza, il tiro finisce a lato
38' Tachtsidis dalla distanza, Sportiello blocca centralmente
41' Gomez tira in porta, la palla viene deviata da Tachtsidis, Benussi blocca
43' Moralez crossa per Piava che stacca di testa, palla di poco a lato
45' Gomez calcia rasoterra, Benussi para centralmente
49' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (3-5-2): Benussi; Sorensen, Marquez (dal 1' st Marques), Moras; Sala (dal 26' st Martic), Lazaros (dal 30' st Ionita), Tachtsidis, Hallfredsson, Brivio; Saviola, Toni.
A disposizione: Rafael, Gollini, Lopez, Gomez, Valoti, Campanharo, Agostini, Fares, Nenè.
All.: Mandorlini.
ATALANTA (4-4-2): Sportiello; Bellini, Stendardo, Biava, Del Grosso (dal 24' st D'Alessandro); Zappacosta, Cigarini (dal 16' st Baselli), Carmona, Moralez; Pinilla, Denis (dal 34' st Gomez).
A disposizione: Avramov, Scaloni, Migliaccio, Bianchi, Rossetti, Benalouane, Molina, Grassi, Boakye.
All.: Colantuono.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Assistenti: Vivenzi e Di Fiore.
NOTE. Ammoniti: Denis, Sorensen, Hallfredsson, Baselli. Spettatori: 16.857 (paganti: 2.750; abbonati: 14.107).
Ufficio Stampa
Primavera / Pavanel: "Ho visto il giusto atteggiamento"
Postata il 24/01/2015 alle ore 17:20
Castegnato (Brescia) - Le dichiarazioni dell’allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate al termine della partita contro il Brescia.
HO VISTO IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO
“Erano 17 anni che la Primavera non vinceva a Brescia, sono contentissimo della prestazione dei miei ragazzi, ci doveva essere una risposta dopo la sconfitta con il Pescara e questa è arrivata. Abbiamo fatto un primo tempo strepitoso, abbiamo avuto tantissime occasioni, quando giochiamo così siamo una squadra ostica. Ho visto il giusto atteggiamento, se Cappelluzzo va a contendere una palla, rischiando di farsi male, e si guadagna un calcio di rigore che ci fa vincere la partita allora vuol dire che siamo sulla strada giusta. Così siamo calciatori da Verona, così abbiamo il giusto atteggiamento, così possiamo puntare a fare qualcosa di importante. Mi auguro che la squadra continui a giocare in questo modo, i ragazzi sono fantastici e ora incontreremo il Cagliari, una squadra che temiamo molto e ha grandi individualità".
UNA ROSA IMPORTANTE
“Contro il Brescia c’erano tante assenze. Perini ha giocato in una posizione per lui inusuale, è andato in difficoltà in alcune situazioni ma ha fatto una buona partita. Gilli sta facendo bene dall’inizio, gli ho dato fiducia e ha risposto presente, come tutti gli altri. Speri si sta confermando su grandissimi livelli, bene anche il reparto difensivo guidato da Boni. Ho visto una squadra più sicura e più presente".
Ufficio Stampa
Primavera TIM: Brescia-Hellas Verona 1-2
Postata il 24/01/2015 alle ore 14:30
Castegnato (Brescia) - Togli uno, due o tre calciatori, ma questa Primavera è un meccanismo perfetto che gira alla perfezione. Vittoria importantissima per i gialloblù, che tornano da Brescia con un vittoria più netta (1-2) di quanto dica il risultato, ottenuta nonostante le assenze degli infortunati Guglielmelli, Salifu, Tentardini, dello squlificato Miketic e di Fares, presenza fissa in prima squadra. Il primo tempo è uno splendido monologo, Speri inventa, Bearzotti corre, Cappelluzzo è una calamita di palloni e l’attaccante gialloblù trova il vantaggio (23’). Nella ripresa cala il ritmo, ma la Primavera controlla e ancora Cappelluzzo è bravo a guadagnarsi un calcio di rigore, espulso Tognazzi. Speri dal dischetto spiazza Ravelli. Sembra chiusa, ma Masperi riapre la gara sfruttando al massimo una mischia in area. Non c’è più tempo, il Verona vola a 24 punti.
BRESCIA-HELLAS VERONA 1-2
Marcatori: 23' pt Cappelluzzo, 33' st Speri (rig.), 44' st Masperi.
Primo tempo
1' Partiti
2' Bella volata di Bearzotti sulla destra, l'esterno si accentra e con il sinistro calcia a lato
5' Splendida palla filtrante di Speri per Bearzotti, che non riesce a superare Tognazzi con il destro
9' Ancora Speri a inventare, Bearzotti a porta vuota si fa deviare la conclusione in corner
11' Speri ispirato, pennella una punizione per la testa di Boni che mette alto di pochissimo
18' Splendido recupero di Rossi, che ferma un passaggio destinato a N'Diaye lanciato in porta
23' GOL Speri lancia Bearzotti, cross per Cappelluzzo che da attaccante vero controlla e insacca
30' Speri riceve da Cappelluzzo, 'sombrero' su Bondioli e tiro in porta che Tognazzi blocca centralmente
33' Prima occasione per il Brescia, che sfrutta la velocità di N'Diaye. Ferrari decisivo con la parata
38' Destro di Strada dal limite dell'area, Ferrari respinge con i pugni
45' Schema straordinario del Verona su punizione, Bearzotti arriva al tiro ma calcia a lato
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
13' Sinistro dalla distanza di Provenzano, Ferrari si distende e mette in corner
22' Importantissima giocata difensiva di Checchin, che anticipa Strada davanti a Ferrari
24' Cappelluzzo allarga per Bearzotti, il tiro del gialloblù termina alto
29' Sall lancia Cappelluzzo, che ruba il tempo a Tognazzi di testa. Il portiere atterra l'attaccante gialloblù, rigore e espulsione
33' GOL Speri dal dischetto, Ravelli spiazzato. Raddoppio gialloblù!
44' GOL Sugli sviluppi di un corner, Masperi accorcia le distanza sfruttando una mischia in area di rigore
46' Bearzotti si invola, entra in area di rigore ma il suo tentativo è respinto da Ravelli
49' Termina qui la partita
BRESCIA (4-3-3): Tognazzi; Rizzoli, Forlani, Cistana, Venturi; Comotti (dal 24' st Masperi), Bondioli, Provenzano; Bithiene (dal 33' st Ravelli), N'Diaye (dal 17' st Gullotta), Strada.
A disposizione: Ervini, Rocchi, Antwi, Said, Mozzanica, Zoji.
All.: Possanzini.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Ferrari; Boateng, Rossi, Boni, Perini; Sall, Checchin; Bearzotti, Speri (dal 42' st Oliboni), Gilli (dal 24' st Ocelka); Cappelluzzo (dal 33' st Dagnoni).
A disposizione: Salvetti, Moretto, Miron, Piccinini, Badan, Salifu, Tentardini.
All.: Pavanel.
Arbitro: Rossi di Rovigo.
Assistenti: Hager e Zancanaro.
NOTE. Espulso: Tognazzi al 29' st. Ammoniti: Provenzano, Speri, Gilli, Bondioli.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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Napoli ai quarti, battuta l'Udinese ai rigori
Decisivo l'errore dal dischetto di Allan
di Redazione Sport
Ci vogliono i rigori per mandare il Napoli ai quarti di Coppa Italia. Allan, il migliore in campo, sbaglia e Gonzalo Higuain, in campo da pochi minuti, freddamente insacca. L'Udinese, in dieci per buona parte del secondo tempo, sfiora il miracolo, ma alla fine è il Napoli a spuntarla.
I friulani lottano con ardore. Vanno in vantaggio, vengono raggiunti grazie ad un più che dubbio rigore assegnato al Napoli da Orsato e reggono fino al novantesimo. Ma non finiscono qui i meriti della squadra di Stramaccioni che nei tempi supplementari va ancora sotto a seguito di uno splendido gol di Hamsik ed ha ancora il coraggio e la forza per proiettarsi all'attacco e trovare il pareggio con Konè, la bestia nera del Napoli. Si va così ai calci di rigore. Il Napoli li mette tutti a segno, per l'Udinese sbaglia Allan ed il sogno dei friulani si infrange all'ultimo istante.
La gara si mette subito bene per il Napoli che però getta al vento dopo appena due minuti di gioco l' occasione per indirizzare la partita nel modo migliore. Su traversone da sinistra di Strinic, Zapata a centro area viene abbracciato e steso da Gabriel Silva. Mertens calcia il rigore centrale e la palla si stampa sulla traversa. Nel corso del primo tempo gli azzurri mantengono costantemente il possesso della palla e tentano di aggirare la difesa dei friulani. Soprattutto sul lato sinistro dell'attacco gli azzurri si rendono costantemente pericolosi grazie alle ottime sovrapposizioni di Strinic e Mertens che in più di un'occasione seminano il panico tra i difensori avversari. Sul lato opposto, invece, il meccanismo che proiettare i partenopei verso la porta di Scuffet appare inceppato. Gabbiadini e Mesto non portano quasi mai pericoli da quel lato e quando la strada si chiude sono costretti a ripiegare indietro o ad accentrare la manovra.
L'Udinese nella ripresa riesce a concretizzare la tattica messa a punto da Stramaccioni e che già in campionato aveva dato i suoi frutti. Con un contropiede micidiale i friulani passano in vantaggio. Il Napoli trova subito il pareggio grazie ad dubbio rigore per fallo di Herteaux su Zapata e al 24' Widmer si fa espellere per doppia ammonizione. La partita diventa un monologo azzurro, ma gli azzurri non riescono a passare. Si va ai supplementari con il gol di Hamsik e la risposta di Konè. La lotteria dei rigori, come era già successo a Doha nella finale di Supercoppa contro la Juventus, premia il Napoli che ora aspetta l'Inter al San Paolo per i quarti di finale in una gara che si annuncia sin da ora carica di significati e ricca di aspettative.
Inter-Sampdoria 2-0: il primo gol di Shaqiri e Icardi regalano i quarti a Mancini
di Massimo Sarti
MILANO - Nel segno di Xherdan Shaqiri, subito a segno nell'esordio da titolare a San Siro, l'Inter (in superiorità numerica per quasi tutto il match) supera 2-0 la Sampdoria e conquista i quarti di Coppa Italia, dove incontrerà la vincente di Napoli-Udinese. Anche grazie al sigillo finale di Icardi Roberto Mancini vince il duello con l'amico Sinisa Mihajlovic (in tribuna squalificato).
Blucerchiati con un turnover ben più accentuato rispetto a quello dei nerazzurri, che schierano quello che potrebbe essere l'attacco titolare anche in campionato, con Shaqiri (vivace sin da subito), Kovacic e Podolski alle spalle di Icardi. Proprio Maurito, lanciato in verticale verso Romero all'11', viene agganciato da Krsticic. Per Tagliavento (nonostante lo stop non proprio impeccabile dell'interista) è chiara occasione da gol e la Samp rimane in dieci. Dopo una clamorosa opportunità non sfruttata da Kovacic al 16', al 37' Dodò si guadagna un rigore (intervento di Wszolek), che però Icardi tira con una certa sufficienza, facendosi respingere il destro dal connazionale Romero.
Nella ripresa altra sontuosa palla non sfruttata da Kovacic e Inter che continua a sbattere contro il fortino della Sampdoria, costretta già al terzo cambio al 68'. Il vantaggio nerazzurro giunge al 71', a cura interamente del mercato di gennaio: Shaqiri serve in area Podolski che gli restituisce la palla di tacco. Nulla da fare questa volta per Romero sul diagonale dell'ex Bayern, applauditissimo dagli oltre 30 mila di San Siro quando esce per far spazio a Bonazzoli.
I blucerchiati restano addirittura in nove (doppio giallo a Wszolek) e all'88' combinano con De Silvestri un pasticciaccio che permette ad Icardi di riscattarsi e di dedicare la rete alla neonata figlioletta Francesca: «Il rigore? Romero sa che lo tiro sempre lì. Dopo l'espulsione la Samp si è chiusa e noi siamo stati un po' molli. Poi per fortuna è arrivato il gol. Podolski e Shaqiri sono campioni, con loro speriamo di andare avanti al meglio».
Mancini sorride: «Shaquiri? Io sono contento di come ha giocato tutta la squadra, è quello che voglio vedere, poi ogni partita può andare bene o male ma è così che devono giocare, felice che ha fatto una bella gara assieme anche agli altri. Io penso che dobbiamo andare avanti con calma e sicuramente potremo alternare partite buone e partite meno buone».
Inarrestabili Hawks: 14 vittorie consecutive.
Lebron trascina i Cavs, Thunder ok all'overtime
ATLANTA - Prosegue la corsa degli Atlanta Hawks che nella notte battono gli Indiana Pacers 110-91 ottenendo il 14esimo successo consecutivo che eguaglia il primato di vittorie della franchigia realizzato nella stagione 1993-1994. La squadra leader nella Eastern Conference (35-8 in stagione) con questo successo ha assicurato a coach Mike Budenholzer un posto nell'All-Star in programma a New York il prossimo 15 febbraio.
Gara in bilico fino all'intervallo lungo con Atlanta avanti 52-41, decisivo il terzo parziale con l'accelerazione dei padroni di casa che chiudono 36-23 portando il vantaggio a +24. A decidere la sfida davanti al pubblico amico della Philips Arena i canestri di DeMarre Carroll e Jeff Teague, 17 punti a testa, in totale sono sei i giocatori della franchigia della Georgia in doppia cifra. Il migliore di Indiana (15-29), alla sesta sconfitta consecutiva e con una percentuale al tiro di 39,7% dal campo, CJ Miles con 18 punti.
Ritrovato LeBron James proseguono la loro risalita i Cleveland Cavaliers (23-20) che battono alla Quicken Loans Arena 106-92 Utah collezionando il quarto successo consecutivo. Per 'King James' 26 punti a referto, 9 assist e 7 rimbalzi, 19 per Kevin Love e 18 per Kyrie Irving. Il migliore dei Jazz è Enes Kanter, 24 punti e 17 rimbalzi. Per il team guidato da Quin Snyder (14-28) si tratta della quarta sconfitta consecutiva in trasferta.
Vittoria all'overtime per i Thunder (22-20) che si impongono 105-103 sui Wizards portando a quattro la serie di risultati utili consecutivi. Eroe della giornata per Oklahoma City è Russell Westbrook che a otto decimi dalla sirena del primo overtime mette a segno il canestro vincente. Per lui 32 punti totali.
E pensare che al Verizon Center era cominciata bene per Washington avanti 50-38 a metà gara, vantaggio sceso a +4 dopo il terzo parziale. Chiuso l'incontro 92 pari si va al supplementare, a 0'58« dalla fine c'è ancora l'equilibrio totale; a condannare i Wizards i canestri pesantissimi di Durant e la tripla di Russell Westbrook nel finale. Il migliore della franchigia di Washington è il brasiliano Nené con 24 punti, 18 punti e 13 assist per John Wall.
Serata amara per i Los Angeles Lakers sconfitti allo Smoothie King Center di New Orleans 96-80 dai Pelicans, sesto ko consecutivo per un totale di 12-31 in stagione. A condannare i californiani Anthony Davis che al rientro dopo l'infortunio al piede mette a referto 29 punti per New Orleans (21-21). Non incide più di tanto il rientro di Kobe Bryant nei Lakers dopo due match a riposo, per il campione 36enne 14 punti. Meglio di lui Jordan Hill, 15 punti.
Roma, scuse social dei tifosi all'Empoli: "Non siamo la Juve, il rigore non c'era"
di Francesco Balzani
ROMA - Prima i fischi veri ai giocatori, poi quelli virtuali alla dirigenza e a Garcia sui social network. La vittoria con l'Empoli e la qualificazione ai quarti di coppa Italia, ottenuti grazie un rigore che le immagini dimostrano essere se non inesistente quantomeno molto dubbio, hanno acuito le polemiche in casa Roma.
Tantissimi tifosi, infatti, non hanno preso bene le parole di Garcia e Baldissoni. «L'arbitro ha visto bene, il giocatore dell'Empoli prende le gambe di Paredes», la moviola del tecnico. «La Rai mi ha stancato. Questo è un rigore netto come vedete. Dovete dirlo», ha aggiunto il dg martedì mostrando su un tablet ai giornalisti l'episodio preso da un'altra angolazione. Nel filmato Paredes è di spalle e sembra toccare il pallone prima di Zielinski, ma la prospettiva è schiacciata e quindi meno probante rispetto a quella laterale.
«Non siamo juventini. Abbiamo una nostra dignità e non ci piacciono gli aiuti. Ci vergogniamo», è la sostanza dei messaggi scritti ieri sulla pagina Facebook della Roma da oltre mille utenti in risposta al “video esclusivo”. Su quella dell'Empoli invece sono ancora di più i post di scuse degli stessi tifosi giallorossi: «Meritavate voi, vi abbiamo rubato la partita». Il presidente dell'Empoli Corsi ha gradito la solidarietà dei romanisti: «Ringraziamo tutta la tifoseria della Roma per il supporto e le dimostrazioni di simpatia e stima», ma non le parole di Garcia: «Stonano con l'immagine che mi ero fatto di lui». Garcia che, a detta del tecnico empolese Sarri, sarebbe stato smentito da «due giocatori della Roma mi hanno detto che non era rigore».
Il tecnico vive il primo, vero momento di crisi da quando è alla Roma e deve fare i conti con una serie di problematiche: la scarsa forma fisica (colpa della preparazione), l'appagamento di alcuni elementi, la confusione tattica e l'egoismo. Rispetto all'anno scorso, infatti, la Roma non è più una squadra compatta. Da Maicon al contestatissimo Destro passando per Pjanic, sono tanti che sembrano avere la testa altrove.
La Lazio si rinforza in difesa: preso Mauricio dallo Sporting, a luglio arriva anche Hoedt
di Enrico Sarzanini
ROMA – Hoedt a luglio, Mauricio subito. A dieci giorni dalla chiusura s'infiamma il mercato della Lazio che mette a segno un doppio colpo. Due giocatori che vanno a scrivere la parola fine sull'emergenza in difesa, reparto letteralmente martoriato dagli infortuni.
Se per il possente centrale olandese il tecnico Pioli dovrà aspettare l'estate, potrà contare subito sul brasiliano che stamani, dopo le visite di rito alla Paideia (alle 8) e la firma sul contratto, fino al 30 giugno del 2019, verrà presentato alla stampa poi si allenerà con i nuovi compagni di squadra. «Un sogno che si avvera» ha detto emozionato ieri all'arrivo a Roma.
La lunga giornata biancoceleste era iniziata proprio nella nota clinica romana con l'arrivo di Hoedt, atterrato a Fiumicino martedì sera, per le visite mediche di rito. Il giocatore sperava di poter vestire da subito la (nuova) maglia biancoceleste, ma il mancato accordo tra la Lazio e l'Az Alkmaar (il giocatore arriverà a luglio a parametro zero, con la società biancoceleste che dovrà pagare solo il premio di valorizzazione da 500mila euro agli olandesi), ha fatto slittare l'arrivo di sei mesi.
Hoedt, che ha già firmato un pre-contratto, ha comunque salutato i tifosi: «Spero di giocare bene, di dare sempre tutto per i miei compagni di squadra. E non vedo l'ora che arrivi luglio per iniziare a giocare qui: cercherò di guardare ogni partita della Lazio per inserirmi subito e spero che la Lazio si qualifichi per la Champions». Poi, foto di rito con la sua futura maglia ed un giro di Formello con il connazionale De Vrij a fare da Cicerone.
Rotta la trattativa con gli olandesi, il diesse Tare ha tirato fuori l'asso dalla manica ufficializzando l'arrivo del brasiliano Mauricio dallo Sporting Lisbona: 26 anni, centrale destro, arriva con la formula del prestito con diritto di riscatto obbligatorio a 2,65 milioni di euro ed andrà ad occupare l'ultima casella da extracomunitario rimasta libera. La società portoghese riceverà anche il 20% di una futura vendita da parte della Lazio. Una mossa a sorpresa di Lotito che nelle ultime sessioni di mercato aveva sempre aspettato l'ultimo momento per rinforzare la rosa, scatenando la rabbia dei tifosi. Questa volta il patron ha deciso accelerare le operazioni per consegnare a Pioli un difensore in grado di poter scendere in campo già contro il Milan.
È infine durata poche ore la suggestione Balotelli, che sui social aveva acceso un dibattito tra i tifosi: la Lazio ha smentito l'esistenza di una trattativa con il Liverpool.
FONTE: Leggo.it
ALTRE NOTIZIE
Cagliari, Gonzalez: "Vittoria importantissima per la classifica"
25.01.2015 00.38 di Daniel Uccellieri
Prima da titolare al Sant'Elia con la maglia del Cagliari per Alejandro Gonzalez, arrivato in Sardegna circa due settimane fa in prestito dal Verona: "Il compito più difficile è stato di aiutare i centrali di difesa. Sono felicissimo, è una vittoria fondamentale per la nostra classifica, un grande passo in avanti. Continuiamo a credere nella salvezza. Sono contento anche sul piano personale: ritengo questa esperienza di Cagliari una seconda chance dopo un periodo complicato. Ho trovato un gruppo giovane ed entusiasta - riporta Cagliaricalcio.net -che mi ha fatto subito sentire a casa. Il mister ha capito il momento difficile, ha saputo trasmetterci serenità".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
venerdì 23 gennaio 2015
Alessandria, colpo Iunco. L'ex Toro in Lega Pro
Battuta la concorrenza: l'attaccante si trasferisce dal Trapani al club piemontese
© LaPresse
ALESSANDRIA - Colpo grosso dell'Alessandria che ha messo sotto contratto Iunco. Esperienza e fiuto del gol per il club piemontese di Lega Pro che si sta giocando un posto al sole nel girone A. L'attaccante arriva dal Trapani, ma in passato ha giocato con il Chievo, Hellas Verona, Salernitana, Cittadella e Torino. Il bomber staserà non giocherà il derby contro il Novara, sarà a disposizione del tecnico D'Angelo a partire dall'inizio della prossima settimana.
FONTE: TuttoSport.com
Lega Pro - girone A
Grigi: altro colpo da Serie A. Preso Iunco!
In mattinata l'annuncio ufficiale, Iunco è un giocatore grigio. Si allenerà con i nuovi compagni da lunedì
ALESSANDRIA - Già da qualche giorno si dava l'affare per concluso e questa mattina è arrivato l'annuncio ufficiale; Antimo Iunco è un giocatore dell'Alessandria.
Iunco, nato a Brindisi il 10 giugno del 1984, è stato compagno di squadra dell'altro neo acquisto Santiago Morero nella stagione 2008/2009 (fino a gennaio, quando l'attaccante pugliese si trasferisce alla Salernitana in Serie B). L'esordio tra i professionisti risale al 2003 nell'allora C2 con la maglia della sua città, poi il passaggio all'Hellas Verona in B a gennaio del 2004. Con la maglia dell'Hellas colleziona 92 presenze e 13 gol in tre anni e mezzo. Nel 2007/2008 l'Hellas scende in C1 e patron Campadelli lo strappa ai cugini rivali. Dopo la prima stagione in B con il Chievo terminata con 27 presenze e 5 gol, il salto nella massima serie. L'avventura di Iunco in Serie A dura però solo fino a gennaio 2009 (11 presenze e 0 gol). Tre campionati nei cadetti con Salernitana, Cittadella (qui la miglior stagione della sua carriera con 34 presenze e 12 reti) e Torino, poi Spezia in Prima Divisione, per tornare di nuovo in B con Bari e Trapani prima dell'approdo in grigio.
Iunco è il classico attaccante “di sacrificio”, che segna poco ma che sa mandare in rete i compagni come pochi nel suo ruolo. Di lui sono stranote le qualità tecniche ed umane, uomo squadra e di spogliatoio. Il giocatore ideale da affiancare a Michele Marconi e Riccardo Taddei.
Il neo acquisto sarà a disposizione di mister D'Angelo da lunedì 26.
23/01/2015
Redazione - sport@alessandrianews.it
FONTE: AlessandriaNews.it