ALBINOLEFFE 1-1 VERONA: Gli scaligeri regalano un tempo agli avversari, vanno in svantaggio poi recuperano con 'Juani'. Nei secondi 45 il 'piglio' è diverso e nel finale HALLFREDSSON e CECCARELLI colgono una doppia traversa ma per una squadra che vuole la A è troppo poco! Addio promozione diretta...
LA GARA & LE IMPRESSIONI
Inizio a ritmi blandissimi per le due compagini con i padroni di casa leggermente più intraprendenti nei primi 10 minuti di gara, poi esce il VERONA che punge TOMASIG in un paio di occasioni ma sono gli uomini di PALA a passare in vantaggio al 21°: CRISTIANO batte un calcio di punizione nel cuore dell'area gialloblù, nel parapiglia davanti a FRATTALI la palla finisce a GIRASOLE sulla sinistra che di testa insacca!
A preoccupare non è tanto lo svantaggio ma la scarsa grinta dei gialloblù quasi si aspettinoo di vincere grazie al blasone ed alla posizione di classifica: vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso non è mai stato saggio e più volte a causato guai: speriamo bene...
Il VERONA va poco al tiro, appare lento ed impacciato... MANDORLINI è come una tigre in gabbia e al 40° prova a spostare LEPILLER dietro la coppia GOMEZ TALEB-BJELANOVIĆ per vedere di sorprendere in velocità gli avversari.
La mossa crea qualche scompiglio: poco dopo Sasha fallisce l'impossibile ad un passo da TOMASIG ma 'Juanito' non perdona e con la 13^ perla stagionale griffa il pareggio: ABBATE crossa verso BJELANOVIĆ che 'spizza' per GOMEZ alla sua sinistra, tiro e ed è finalmente l'1 a 1!!!
Si può, si deve vincere: il mister negli spogliatoi darà la scossa giusta contro una squadra che perde da 11 gare e nel girone di ritorno ha fatto solo 3 punti!
MANDORLINI deve aver riportato i suoi sul pezzo: l'HELLAS ha un piglio decisamente diverso in questo secondo tempo con GOMEZ TALEB che in 3 occasioni sfiora il gol ma i celesti non demordono ed è GIRASOLE, imbeccato da PICCINNI, che per poco non trova il raddoppio!
Si arriva così quasi alla metà del secondo tempo con i padroni di casa che cercano la vittoria anche se gli scaligeri giocano decisamente meglio...
Da lì in poi è l'HELLAS all'assalto con i seriani a provare qualche sortita in ripartenza: Al 28° miracolo di TOMASIG che salva la porta sull'incornata a colpo sicuro di RUSSO!
Quattro minuti dopo PUGLIESE trova il fondo, bel cross per BJELANOVIĆ che purtroppo non inquadra lo specchio!
35° JORGINHO trova PICHLMANN su alcio di punizione: TOMASIG salva sulla linea!
Cinque minuti dopo ABBATE fa spazio a D'ALESSANDRO: il VERONA ha 5 attaccanti in campo ed attua una specie di assato con numerosi tentativi...
49° Doppia traversa per i gialloblù: il tiro-cross di HALLFREDSSON becca il primo legno, sulla ribattuta ci prova CECCARELLI che incoccia un altro legno, la palla proprio non vuole entrare ma dov'era questa grinta nel primo tempo?
Termina la gara: L'HELLAS può praticamente salutare la promozione diretta!
Grande, grande, grande amarezza per squadra e tifosi ma mentre la prima ha tradito le attese almeno per i primi 45 minuti, i secondi non hanno fatto mai venire meno il loro sostegno e anche alla fine, nonostante la grande delusione, hanno continuato a far garrire al vento vessilli e sciarpe scaligere...
Rimpianti: Non aver visto prima in campo D'ALESSANDRO (che negli ultimi 10 minuti è stato una spina nel fianco della difesa seriana), non aver visto per niente ESPOSITO (sicuri che facesse peggio di questo HALLFREDSSON sempre più scarico?), ma anche (e sopratutto) essere scesi in campo 'molli' e pensando di aver già vinto contro una squadra retrocessa: madornale errore che MANDORLINI ha parzialmente corretto durante l'intervallo ma questa gara dimostra ancora una volta che prima dei calcoli e delle chiacchiere (troppe e troppo a vanvera sentite prima di questa partita! Per molti era già vinta...) vengono i risultati sul campo, a che serve rincorrere PESCARA, SASSUOLO e TORINO se poi contro una squadra disastrosa nel girone di ritorno giochi con sufficienza, vai in svantaggio e non riesci a vincere?
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Road to Serie A
Squadra
Punti
39^
40^
41^
42^
Torino
79
3 a 1 al Padova
0 a 2 a PESCARA
Modena
ALBINOLEFFE
Pescara
77
4 a 2 al GROSSETO
2 a 0 al Torino
SAMPDORIA
Nocerina
Sassuolo
74
2 a 0 al Crotone
0 a 0 a LIVORNO
Reggina
JUVE STABIA
Hellas Verona
74
1 a 0 al Livorno
1 a 1 ad ALBINOLEFFE
Varese
MODENA
*In maiuscolo le gare fuori casa
DICONO
Pierluigi FRATTALI «Oggi era fondamentale vincere. Purtroppo non ci siamo riusciti sia per demeriti nostri, per la bravura degli avversari ma anche per le sviste della terna arbitrale, specialmente nel finale dove c’era per noi un rigore netto. Ora concentriamoci sulle prossime due partite. Ci tenevamo a vincere soprattutto per i tifosi, come al solito accorsi in massa».
Un Verona quindi che dice probabilmente addio alla promozione diretta: «Con tre vittorie avremmo avuto grosse possibilità di centrare la A diretta. Ora comunque concentriamoci sulle ultime due gare che ci aspettano. Certo, ora la promozione diretta si allontana ma noi ci crediamo fino in fondo. Come l’Albinoleffe oggi ha giocato onorando il campionato spero che anche le altre facciamo così. Non è ancora finita. Certamente ora non dipende più solo da noi, continueremo comunque a dare tutto per cercare di arrivare almeno terzi e partire avvantaggiati nei play off» TuttoB.com
GOMEZ TALEB «Non si può nascondere il rammarico per le occasioni fallite soprattutto nella ripresa. L'avvio non è stato dei migliori, volevamo vincere a tutti i costi. Ci abbiamo provato fino al 94', senza portare a casa i tre punti. Non so se sia questione di personalità fuori casa ci è mancata un pò di fortuna. Probabilmente c'era un rigore su di me, il direttore di gara non ha visto. Sono arrivato in anticipo sul marcatore, ci sta che l'arbitro non fischi, purtroppo siamo stati penalizzati. Molti errori sono stati commessi sottoporta, talvolta pure per bravura dei difensori avversari. Adesso è dura, ci serviva l'intera posta a tutti i costi. Ma finchè la matematica non ci costringerà ai play-off, ci proveremo fino alla fine. Cerchiamo di arrivare più in alto possibile, la squadra aveva voglia di centrare il successo. Ci è mancato solo il gol» HellasVerona.it
PALA tecnico dell'ALBINOLEFFE: «Sono davvero contento, soprattutto perchè tutti quanti ci hanno messo il cuore dando tutto quello che potevano. E’ vero il Verona ha avuto tante occasioni ma noi siamo stati bravi nel crederci fino in fondo. Da quando sono alla guida tecnica ci sono stati episodi a noi sfavorevoli, anche se occorre sottolineare che differentemente da stasera, in altre occasioni ci è mancata l’anima» SerieBNews.com
MANDORLINI «Doveva andare così. Un inizio troppo tranquillo, dopo il pareggio abbiamo creato mille occasioni. Conta solo il risultato finale, purtroppo è mancata la vittoria. Gli avversari giocavano in difesa, a livello nervoso la rete subita su calcio da fermo ci ha smosso un pò. Ho sempre sostenuto che esistono due modalità per accedere al paradiso una forse non è più disponibile, l'altra ce la possiamo giocare. Mentalmente dobbiamo prepararci, a meno di rivoluzioni disputeremo i play-off. Nel calcio non si può mai sapere, comunque bisogna arrivare più in alto possibile. Anche se lo scorso anno non ha contato granchè. Abbiamo avuto un mare di opportunità, dovevamo vincere. Cerchiamo di recuperare le energie, speriamo di esserci tutti dopo Varese e Modena. I dieci giorni davanti a noi possono essere importanti. Meritavamo di fare 76 punti, è un campionato equilibrato, difficile. Il Verona c'è stato, ha fatto di tutto per portare a casa l'intera posta in palio» HellasVerona.it
TOMASIG portiere dei celesti «Abbiamo disputato un campionato con una serie di alti e bassi che alla fine si pagano. Secondo me ci è mancata un pizzico di fortuna, ma è davvero un peccato perchè la società non meritava di finire in terza serie» SerieBNews.com
Albinoleffe 1-1 Verona: Gli highlights della gara
ALBINOLEFFE 1-1 VERONA
I butèi tornano sul luogo del delitto (tricolore) in 3500, si goca in un gran clima all'Atleti Azzurri d'Italia dove gli scaligeri giocheranno praticamente in casa: pochi e soverchiati dai gialloblù i tifosi seriani ormai già rassegnati alla Prima Divisione...
4-5-1 per i padroni di casa con GIRASOLE e CRISTIANO esterni alti a supportare l'unico 'puntero' COCCO.
Esordio per FRATTALI tra i pali scaligeri ma RAFAEL riesce ad andare almeno in panca, PUGLIESE ed ABBATE terzini di fascia, CECCARELLI-MARECO al centro, linea mediana a 3 con HALLFREDSSON, RUSSO e JORGINHO (dopo il forfait di TACHTSIDIS) e tridente d'attacco con BJELANOVIĆ centrale supportato a sinistra da LEPILLER e da 'Juani' GOMEZ TALEB a destra...
PRIMO TEMPO
3° Tiro senza pretese di MAINO
8° GIRASOLE chiama in causa FRATTALI che risponde bene: palla in angolo
10° Traversone per BJELANOVIC da destra ma il croato non ci arriva, peccato!
13° Sugli sviuluppi di un calcio d'angolo, tiro insidioso di LEPILLER dal vertice sinistro: palla fuori ma il francese prende la mira... 21° CRISTIANO batte un calcio di punizione nel cuore dell'area gialloblù, nel parapiglia davanti a FRATTALI la palla finisce a GIRASOLE sulla sinistra che di testa insacca e l'ALBINOLEFFE passa in vantaggio! Non ci voleva...
22° Il VERONA prova subito a pareggiare: ABBATE traversa per BJELANOVIC la cui incornata non è purtroppo precisa...
28° Dormita di HALLFREDSSON che fa tirare TAUGEORDEAU: palla innocua ma bisogna reagire!
32° Ci riprova LEPILLER, stavolta dalla distanza, facile per TOMASIG neutralizzare
34° HALLFREDSSON trova un corridoio sulla mancina, bello il cross per GOMEZ, pronto il tiro dell'argentino che però è respinto dalla retroguardia bergamasca...
38° DI CESARE ammonito per un fallo su HALLFREDSSON. Batte la punizione LEPILLER, palla verso BJELANOVIC, TOMASIG anticipa il croato ma perde palla: sbroglia la difesa seriana...
40° Incredibile occasione ciccata da BJELANOVIC: HALLFREDSSON crossa per GOMEZ che di testa libera il coato che s'impappina solo davanti alla porta! Palla desolatamente fuori... 42° ABBATE crossa verso BJELANOVIC che 'spizza' per GOMEZ alla sua sinistra e l'argentino non perdona! E' l'1 a 1!!!
45° HALLFREDDSSON ci prova dal limite: TOMASIG respinge di pugno...
47° Finisce il primo tempo ma l'HELLAS deve cambiare registro se vuole portare a casa i 3 punti, così non va!
SECONDO TEMPO
1° Pronti via: GOMEZ al tiro ribatte la retroguardia di casa
2° Ammonizione per SALVI
3° Ancora 'Juani' incorna su calcio di punizione, palla fuori di poco...
6° PICCINNI pennella per GIRASOLE liberissimo in piena area scaligera tiro fuori di un niente ma che brividi!
7° Primo cambio ALBINOLEFFE: entra HETEMAJ al posto di TAUGEORDEAU
8° Ammonizione anche per GIRASOLE
9° GOMEZ cerca la doppietta incornando benissimo da corner battuto da LEPILLER: palla ancora fuori di pochissimo!
11° HALLFREDSSON in percussione, palla a RUSSO che tira ma incoccia su DI CESARE!
14° MANDORLINI butta nella mischia BERRETTONI al posto di LEPILLER, nell'ALBINOLEFFE TORRI sostituisce CRISTIANO
19° PICCINNI per TORRI che di testa mette a lato...
20° COCCO e MARECO bisticcino: Ecco un giallo per due!
22° Ammonizione per PICCINNI
23° TORRI tiro debole dal limite: nessun problema per FRATTALI
26° Ultimo cambio ALBINOLEFFE: Fuori PICCINNI dentro LEBRAN
28° VERONA viciniccimo al vantaggio: RUSSO di testa a tu per tu con TOMASIG si fa parare l'incornata, sulla ribattuta è pronto BERRETTONI ma la difesa di casa ribatte!
29° MANDORLINI cerca il tutto per tutto PICHLMANN entra in campo al posto di RUSSO
32° PUGLIESE trova il fondo, bel cross per BJELANOVIC che purtroppo non inquadra lo specchio!
35° JORGINHO trova PICHLMANN su alcio di punizione: TOMASIG salva sulla linea!
37° Ci prova HALLFREDSSON dal limite: palla altissima!
40° Ultimo cambio HELLAS: Fuori ABBATE dentro D'ALESSANDRO! 5 attaccanti in campo per l'HELLAS...
42° TORRI al tiro palla fuori...
43° Bravo D'ALESSANDRO a crossare per GOMEZ: palla respinta dalla difesa celeste!
45° ABBATE espulso! Ce l'aveva con il guardalinee che non aveva fischiato un fallo a favore che, a dir la verità, sembrava evidente... Il terzino che era in panca esce mostrando il dito medio alla terna (ottimo...)
49° Doppia traversa per i gialloblù: il tiro-cross di HALLFREDSSON becca il primo legno, sulla ribattuta ci prova CECCARELLI che incoccia un altro legno, la palla proprio non vuole entrare ma dov'era questa grinta nel primo tempo?
LE ALTRE DI B
PESCARA implacabile anche col TORINO: INSIGNE + IMMOBILE ed cco la nuova capolista!
Il SASSUOLO si accontenta di non perdere a Livorno ecco così un 'naturale' 0 a 0: la squadra di PEA non rischia nulla ed aspetta gli errori degli avversari, una tattica che fin'o ha reso ma... Quando gli avversari non sbagliano?
Nessuno scampo per l'ASCOLI in trasferta a Varese 4 a 0 e quinta posione consolidata per i lombardi incalzati ad un punto dalla SAMPDORIA che anche a Castellammare di Stabia non ha sbagliato ribaltando l'iniziale svantaggio: sarà l'avversaria più pericolosa ai playoff!
3 a 0 roboante quanto inutile del PADOVA al GUBBIO: la sesta posizione è a 4 punti ma a disposizione ne sono rimasti solo 6, retrocessi gli umbri.
2 a 2 tra BARI e BRESCIA che già programmano la prossima stagione, 1 a 1 per l'EMPOLI col VICENZA: toscani praticamente salvi, veneti ai playout se la NOCERINA si rassegna dopo il 3 a 1 subito a Crotone.
Il MODENA supera il GROSSETO per 2 a 1, scoppiettante 3 a 3 tra REGGINA e CITTADELLA.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO DOPO LO JUVE STABIA ECCO LA TERNANA: Salif DIANDA, terzino ivoriano 25enne di scuola HELLAS, trascina in cadetteria anche i rossoverdi! Meriterà il ritorno nella squadra scaligera e la considerazione di mister MANDORLINI? Vedremo, nel frattempo alcuni 'rumors' si muovono in questo senso...
IN BREVE A PIÉ PAGINA MORTE MOROSINI: Stop di 6 mesi alvigile reo di aver lasciato la macchina in mezzo ai piedi e aver ritardat i soccorsi... SERIE A: Le ultime 'sentenze' vedono la sorprendente UDINESE ancora in CHAMPIONS ed il LECCE raggiungere CESENA e NOVARA in Serie B... FORMULA 1: Al GP di Spagna trionfa una WILLIAMS con MALDONADO! La scuderia inglese non metteva una sua monoposto davanti a tutte da ben 8 anni mentre nessun pilota del Venezuela aveva mai vinto un GP. Buona prova per la FERRARI di ALONSO che arriva al secondo porto nonostante un grandissimo recupero della LOTUS di RAIKKONEN... CALCIO TURCHIA: Il FENERBAHCE perde lo scudetto e gli ultà distruggono lo stadio!
PREMIER LEAGUE: E' ufficiale! I 'Citizens' di MANCINI e BALOTELLI vincono il campionato, vana la rincorsa dei 'Red Devils'... COPPA LIBERTADORES: Grandioso 8 a 0 del SANTOS al BOLIVAR! Il tacco di GANSO fa impazzire i tifosi! SERIE B: 2 a 0 del PESCARA al TORINO! Il DELFINO sorpassa i piemontesi in testa alla classifica e PRANDELLI chiama il 'gioiellino' VERRATTI in Nazionale! ZEMAN '30 scudetti alla JUVE? Io dico 22/23...' SERIE A: SANNINO si rompe tre costole in partitella! Kaka KALADZE si ritira e si da alla politica, Luis ENRIQUE lascia la ROMA, al MILAN gli addii d INZAGHI e GATTUSO... GLI EUROPEI PERDONO UN ALTRO PROTAGONISTA: Carles PUYOL, 'mitico' terzino dl BARCELLONA non potrà partecipare dopo l'operazione...
RASSEGNA STAMPA
Gomez: «Troppi errori, anche dell'arbitro...»
IL BOMBER TRISTE. L'attaccante, che ha firmato il gol numero 13, non sa darsi pace per la grande occasione sfumata e per una classifica che ora è preoccupante
«Non cerco scuse, ma quello su di me era rigore, s'è sentito anche il rumore. Però, è vero, abbiamo sbagliato troppo, è incredibile»
15/05/2012
Marzio Perbellini BERGAMO
Un gol, tre colpi di testa fuori per un pelo e un fallo sul quale, giura, ci poteva stare benissimo un rigore. Anche lui, però, è risorto solo dopo la prima rete, bellissima, su torre di Bjelanovic. Nel primo tempo, prima di trafiggere Tomasig, invece, non si era quasi mai visto, poco incisivo e un po' fuori dai giochi. L'azione si sviluppava spesso a sinistra dove c'era Lepiller, uno dei pochi, nella prima frazione, a tirare in porta. Sull'altra corsia, a destra, l'azione stentava a decollare. Ma non conta, perché nella ripresa, poi, lui è sempre stato al centro dell'azione, sempre pericoloso: una spina nel fianco della difesa avversaria. Ha sfiorato il raddoppio in numerose occasioni. E per questo è deluso. “Sì, molto, c'è tanta rabbia per quello che abbiamo sciupato, tanta amarezza. Non abbiamo fatto un bel primo tempo, vero, ma volevamo vincere a tutti i costi. Non so perché siamo partiti così male, abbiamo pareggiato la partita e poi fino al 95° abbiamo cercato di vincere, ma questi tre punti non sono arrivati”. É la maledizione della trasferta? “Non lo so, noi abbiamo dato tutto, abbiamo preso non so quanti pali, il portiere ha fatto delle parati incredibili e ci è mancato un pizzico di fortuna”.
E poi? “ E poi l'arbitro”, affonda Gomez, “secondo me c'era rigore su di me, si è sentito pure il rumore, l'hanno sentito tutti, non so perché non abbia fischiato, non l'ha visto, non l'ha sentito, chissà, ci sta che possa sbagliare però in partite come questa, così importanti e dove non riesci a segnare un rigore ti può consentire di andare in gol e trovare i tre punti”. Ma lì cosa è successo? “Sono arrivato in anticipo sul marcatore, ho preso il pallone, e lui mi ha preso, ripeto, si è sentito pure il rumore, rigore netto. Poi ci sta che l'arbitro non lo fischi, che sbagli, purtroppo siamo stati penalizzati anche da questo. Comunque”, riprende, “non vogliamo stare qui a dare la colpa al direttore di gara”. Infatti gli errori dei giocatori sotto porta sono stati tantissimi. “Sì, vero, soprattutto, non cerchiamo scuse, abbiamo sbagliato tanto, un po' per demerito nostro e un po' per bravura loro”.
La promozione diretta ora sembra compromessa. “E' dura, un brutto colpo, servivano assolutamente i tre punti e non ci siamo riusciti però finché la matematica non ci dice che andremo ai play off proveremo fino alla fine. E comunque cercheremo di vincere queste due partite che rimangono e poi staremo a vedere”. Non sarà comunque una passeggiata, i giocatori del Verona sembrano stanchi, un po' scarichi e alcune pedine fondamentali che hanno guidata la galoppata dell'Hellas ora sembrano un po' sulle gambe. Come Hallfredsson. “No, stiamo bene, la squadra era carica, solo non siamo riusciti a non segnare, ma davvero, abbiamo giocato con tutto quello che avevamo, è mancato solo il gol, tanta sfortuna, merito degli avversari e qualche errore nostro”. E poi quel rigore da vedere alla moviola. E un primo tempo regalato agli avversari.
Mandorlini allarga le braccia: «Più di così...»
L'ANALISI DEL MISTER. Una serata storta, accentuata dal gol bergamasco e sottolineata poi da una ripresa coraggiosa, ma priva della necessaria lucidità
«Si vede che era destino, la palla non voleva entrare. Sì, ora è più difficile, ma il calcio è bello perché non è mai scontato. Pensate al Manchester di Mancini...»
15/05/2012
Marzio Perbellini BERGAMO
Il Verona spreca il matchball contro l'ultima in classifica e non approfitta del pareggio del Sassuolo per superarlo e appaiarsi al Torino. Mandorlini è deluso, nello spogliatoio dice, c'è tanta amarezza. “Perché abbiamo creato tantissimo, ce l'abbiamo messa tutta ma la palla non è voluta entrare. Peccato, non so che dire, bisogna essere anche fatalisti, si vede che doveva andare così”. “Si chiude la porta principale e se ne apre un'altra, per noi inizia un altro campionato. Adesso facciamo più punti possibili per ripartire dalla posizione migliore”. Il mister gialloblù non lo dice a chiare lettere, ma lo fa capire, il senso è chiaro: addio promozione diretta, puntare sui play off. “ Il calcio è bello anche per questo, lo sport più bello del mondo perché nulla è mai scontato, può succedere sempre di tutto. Lo abbiamo visto anche con il City di Mancini”.
Il Verona con l'Albinoleffe però non ha raddrizzato il match, nonostante il numero incredibile di occasioni nella ripresa. Peccato, certo che se l'Hellas avesse giocato a tutta anche il primo tempo... “Siamo partiti un po' così”, dice l'allenatore, “poi abbiamo pure preso il gol e lì è stato come prender un cazzotto in faccia, ma avevamo ancora un tempo e mezzo da giocare, nulla era compromesso”. E nel secondo tempo, è vero, l'Hellas ha assediato la porta di Tomasig, il mister ha dato la scossa, ma non c'è stato nulla da fare. “Una traversa nel recupero, tante palle ribattute, tante parate e un rigore negato su Gomez. Quest'anno di sicuro non ci hanno regalato niente. Ora dobbiamo concentrarci sul futuro e cercare di arrivare in fondo al campionato raccogliendo il massimo per metterci in una posizione agevole”.
Se D'Alessandro fosse entrato prima? “Eh, facile dirlo adesso, ma rischiavamo di essere troppo sbilanciati in avanti, i cambi quest'anno ci hanno dato tanto, fino alla fine ci abbiamo provato e siamo stati pericolosi, la palla non è entrata”. Rimane allora l'immagine di Mandorlini nel primo tempo: sconsolato che guarda a terra e passeggia a passi lunghi scuotendo la testa con le braccia a penzoloni. Un modo per scaricare. Prima del gol di Gomez, il mister gialloblù era spesso così: contro l'Albinoleffe l'Hellas non ha punto, peggio, all'inizio ha pure subito. Eh sì che il fattore campo questa volta deve essere stato ininfluente: si sentiva solo il tifo veronese, in 4mila hanno cantato dall'inizio alla fine. “Volevamo vincere anche per loro dice il mister (e quasi si commuove), se lo meritavano, incredibili, ci hanno sospinto dall'inizio alla fine senza sosta, davvero un pubblico pazzesco, grandissimo”.
E l'Albinoleffe, retrocesso da una vita, che non ha concesso niente. “Loro hanno fatto quello che dovevano fare, alla fine poco a ben guardare. Un traversone, un tiro, un contropiede e quel gol arrivato un po' così, non l'ho ancora visto bene. Quante occasioni però, era destino, nonlo so”. Perso (o quasi...) il treno della promozione diretta ora l'Hellas deve ripartire da un “nuovo campionato”. E la squadra è un po' stanca, alcuni giocatori a centrocampo in particolare. “Devono recuperare un po', vero, vedremo. Ora dobbiamo valutare bene e con molto equilibrio cosa fare”. Abbate l'equilibrio lo ha un po' perso. “Sì, ha perso la pazienza, bisogna stare attenti, c'era un po' troppo nervosismo alla fine”.
Pari a Bergamo. L'Hellas piange
Passo falso dei gialloblù sul campo dell'Albinoleffe già retrocesso: Gomez rimedia alla fuga dei rivali ma è inutile l'assalto della ripresa
15/05/2012
Bergamo. È successo quello che non doveva succedere. La corsa dell'Hellas verso la promozione diretta in serie A si ferma a Bergamo, nello stadio dove 27 anni fa i gialloblù di Bagnoli avevano conquistato il tricolore. L'Albinoleffe già retrocesso, con undici sconfitte consecutive alle spalle, ritrova quella grinta e quella cattiveria - chissà perchè proprio nel posticipo con l'Hellas: magari qualcuno degli avversari dei gialloblù nella corsa alla A s'è fatto sentire in settimana con tecnico e giocatori bergamaschi? - e impone il pareggio al Verona che vede allontanarsi Pescara e Torino che occupano i primi due posti della classifica.
La delusione è tanta, questo è normale, ma ora Ceccarelli e compagni dovranno voltare immediatamente pagina e pensare soprattutto alla partita in casa con il Varese. Sì, è vero, la truppa di Mandorlini dovrà incontrare una delle formazioni più in condizione del momento ma in questo momento troppi calcoli non servono. Serve la vittoria, punto e basta. Quella che serviva anche a Bergamo, quella che cercavano i gialloblù, quella che volevano i cinquemila tifosi dell'Hellas che hanno colorato e riscaldato l'Atleti Azzurri d'Italia. Mandorlini deve fare i conti con le assenze di Maietta, Tachtisidis e Rafael, recupera Hallfredsson all'ultimo minuto, propone il solito 4-3-3 con l'esordio di Frattali in porta, Abbate e Pugliese sulle corsie, Mareco e Ceccarelli centrali, Jorginho in regia, Bjelanovic punto di riferimento avanzato, Lepiller e Gomez sulle fasce. Il Verona commette l'errore di partire troppo lento, senza cattiveria, regala all'Albinoleffe la speranza di crederci.
I padroni di casa ribattono colpo su colpo, aggrediscono i portatori di palla, sfruttano l'occasione giusta per passare in vantaggio. Punizione dalla trequarti, sul secondo palo spunta Girasole, colpo di testa e palla in rete. Una doccia fredda per l'Hellas che non trova il bandolo della matassa anche perchè non accelera, viaggia sempre a giri bassi, i guizzi di Lepiller, Gomez o Hallfredsson sono solo un lontano di ricordo. Un incubo, Mandorlini si sbraccia in panchina ma sembrano prediche nel deserto. Il primo risveglio sul finire del tempo. Ci provano Gomez e Bjelanovic, Tomasig fa buona guardia e quando non arriva il portiere ci pensano i difensori biancocelesti. Al 43', però, il Verona trova il pari. Rilancio di Pugliese, sponda di Bjelanovic, Gomez controlla e fa centro. Meno male, resta un tempo per andare alla ricerca della vittoria. In effetti, inizia la ripresa, e si vede un Verona diverso in campo. Più cattivo, più grintoso, più determinato. Si capisce subito che non è serata. Passano pochi minuti e Gomez colpisce di testa da due passi e la palla esce di un soffio. Solo il preludio all'assedio dei gialloblù. Cinquanta minuti con il coltello fra i denti, l'Albinoleffe rinuncia a giocare, si ritira nella propria metà campo e difende il vantaggio, con le buone e con le cattive, grazie alla tutela di un arbitro che non vede falli sistematici, trattenute intenzionali e un paio di interventi in area di rigore che, per fortuna, non passano inosservati alle telecamere.
Cresce l'intensità della manovra offensiva scaligera, Mandorlini toglie Lepiller e getta nella mischia un Berrettoni più tonico, poi sacrifica Russo per Pichlmann, gioca con due centravanti e due esterni. Non basta perchè Tomasig diventa Superman e il bunker dei bergamaschi ferma le conclusioni di Berrettoni, Gomez e Bjelanovic. La palla non vuole entrare, il tecnico del Verona toglie anche Abbate e mette D'Alessandro sulla fascia. L'Albinoleffe vacilla, l'Hellas va ancora vicino al gol con Gomez poi ci prova con Berrettoni, in pieno recupero gran destro di Ceccarelli da due passi. Sembra fatta, respinge l'incrocio dei pali. Non è proprio serata.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
ALTRE NOTIZIE Le parate di Tomasig e Jorginho. Top&Flop di Albinoleffe-Hellas Verona
14.05.2012 22.54 di Tommaso Maschio I TOP
Le parate di Tomasig: Non può nulla su Gomez, ma poi si supera in più occasioni chiudendo ogni varco agli attacchi dell'Hellas che provano in ogni modo a superare questo muro umano, che resta concentrato fino alla fine ringraziando anche i legni della sua porta.
Il senso del gol di Gomez: Si fa sempre trovare al posto giusto al momento giusto, con il suo movimento attorno alla torre Bjelanovic crea tanti pericoli alla porta dell'Albinoleffe, trovando il gol del pari in chiusura di primo tempo e sfiorando a ripetizione il gol vittoria lungo tutto il corso della ripresa.
Lo spirito dell'Albinoleffe: Nonostante sia già il Lega Pro la squadra di Pala mette in campo la grinta che è mancata per buona parte del campionato. Gioca alla pari con l'Hellas che lotta per la A, sfruttando tutte le sue armi per provare anche a vincere la gara.
I FLOP
La regia di Jorginho: Fa rimpiangere il greco Tachtsidis in cabina di regia, faticando a dettare i ritmi dell'azione, sopratutto nel primo tempo e soffrendo il pressing dei centrocampisti bergamaschi. Nella ripresa infatti il Verona gioca prevalentemente sulle fasce e lui si fa notare solo per qualche punizione calciata in mezzo all'area.
L'imprecisione dei gialloblu: Tanti, troppi errori in fase di finalizzazione. Al di là delle parate di Tomasig e della sfortuna - vedi le due trasferte nel finale - troppe volte i giocatori di Mandorlini appaiono frenetici al momento del tiro e troppo ansiosi di segnare il gol della vittoria, sprecando le tante occasioni create.
Le disattenzioni difensive: Sui due gol che decidono l'incontro sono netti gli errori di posizionamento delle difesa. Sul lungo cross di Cristano per Girasole la difesa si fa sorprendere dal taglio del centrocampista che arriva a colpire di testa in solitudine a due passi dalla porta, sorprendendo tutti. Errore simile da parte dei giovani centrali bergamaschi in occasione del pari. I due vanno a marcare Bjelanovic su un lungo lancio da metà campo, lasciando solo Gomez che controlla la spizzata del croato e calcia alle spalle di Tomasig.
ALTRE NOTIZIE Tomasig e i legni fermano l'Hellas. Solo un pari con l'Albinoleffe
14.05.2012 22.43 di Tommaso Maschio
L'Albinoleffe - esclusa una sortita iniziale dopo 30 secondi - fin da subito si dispone a copertura della propria area con tutti gli effettivi che arretrano spesso dietro la linea di metà campo chiudendo ogni varco all'Hellas che manovra molto in orizzontale coi propri difensori senza trovare il varco giusto per lanciare gli attaccanti in profondità. Nonostante il maggior possesso palla dei veronesi sono i padroni di casa a creare i maggiori pericoli nei primi minuti: al 7° Taugourdeau calcia dal limite in diagonale impegnando Frattali alla respinta coi pugni. Gli ospiti decidono allora di sfruttare il fisico di Bjelanovic, facendo piovere diversi palloni in area per la testa del croato che al 14° riesce a colpire in maniera pulita, sfiorando il vantaggio su azione d'angolo. A sorpresa è però l'Albinoleffe a sbloccare la gara con una perfetta punizione di Cristiano che trova una torre in mezzo all'area e poi la deviazione da due passi, sempre di testa, di Girasole - abile ad inserirsi eludendo la marcatura dei difensori - che mette la palla alle spalle di Frattali. L'Hellas fatica a reagire e lascia campo ad un Albinoleffe che vuole chiudere al meglio un campionato ricco di delusioni e amarezze mettendo in vetrina molti giovani interessanti da cui la società potrà rifondare la squadra dopo la retrocessione in Lega Pro. Solo nel finale di primo tempo l'Hellas riesce a pungere in maniera pericolosa con un paio di cross pericolosi dalla sinistra dove Halfredsson trova più spazio per arrivare sul fondo e con le punizioni di Lepiller che al 38° mette in serie difficoltà Tomasig che sbaglia il primo intervento, ma si dimostra reattivo e coraggioso uscendo sui piedi di Bjelanovic pronto alla battuta da pochi passi. Il gol arriva al 42° con Gomez, bravo a sfruttare una sponda aerea di Bjelanovic e a mettere alle spalle di Tomasig con freddezza. L'Albinoleffe accusa il colpo e si disunisce, ma l'Hellas ha poco tempo per affondare i colpi e chiude in parità la prima frazione di gioco.
L'Hellas nella ripresa entra in campo con un altro spirito e inizia a spingere fin dai primi minuti sfiorando in almeno due occasioni il gol del vantaggio con Gomez - due volte di testa - e Russo. La risposta dell'Albinoleffe arriva però immediatamente con Girasole che dal limite sfiora il raddoppio con un grande diagonale. La partita viene giocata a ritmi altissimi con continui cambi di fronte e occasioni da gol per entrambe le squadre che però risultano un po' imprecise al momento del tiro. La gara si fa nervosa e spigolosa con l'Albinoleffe che con le buone e le cattive cerca di limitare gli avversari, che col passare dei minuti si fa sempre più frenetica nei movimenti e nei passaggio, commettendo diversi errori di misura e lasciando spazio ai contropiedi dei bergamaschi. Al 72° è però la squadra di Mandorlini a sfiorare il gol in due occasioni consecutive con Russo prima di testa e Berrettoni poi coi piedi: in entrambi i casi Tomasig è miracoloso chiudendo ogni varco e tenendo a galla il suo Albinoleffe. Il portiere si conferma all'80° su una punizione sporcata da Bjelanovic sotto misura allontanando il pallone quasi sulla linea di porta. Il finale è un lungo monologo dell'Hellas che chiude con 5 uomini d'attacco alla ricerca di una vittoria fondamentale nella corsa promozione e l'Albinoleffe che fatica a tenere il campo dopo aver speso tanto durante l'incontro. Nei minuti di recupero succede di tutto. Abbate del Verona viene espulso dalla panchina per le proteste lasciandosi andare a brutti gesti nei confronti della terna, poi in campo i gialloblu sfiorano la vittoria con due traverse consecutive di Halfredsson - sporcata dalla difesa - e Ceccarelli che lasciano invariato il risultato.
L'Albinoleffe conquista un punto che non serve per la classifica, ma fa morale mentre l'Hellas esce dal campo a testa bassa recriminando per gli errori e per la sfortuna con la consapevolezza di aver buttato via due punti preziosi nella corsa verso la serie A.
SERIE B LIVE TMW - Albinoleffe-Hellas Verona 1-1 - Finale
14.05.2012 22.40 di Tommaso Maschio
22:40 - Finisce il secondo tempo a Bergamo. L'Hellas non va oltre il pari
90° + - Doppia traversa dell'Hellas ad un minuto dalla fine del recupero. Prima è un cross di Halfredsson a colpire la traversa della porta di Tomasig, poi sulla respinta ci prova anche Ceccarelli che colpisce il secondo legno.
90° - 5minuti di recupero.
90° - Espulso Abbate dell'Hellas Verona, che era in panchina, per le proteste contro il guardaline dell'incontro. Il difensore mostra poi il medio alla terna nel momento di uscire dal campo.
87° - Gomez ci prova appena dentro l'area. Il suo tiro viene però respinto dalla difesa dell'Albinoleffe.
85° - D'Alessandro prende il posto di Abbate negli ospiti. Hellas sbilanciatissimo in avanti.
80° - Ancora una grande parata di Tomasig. Su una punizione dalla sinistra dell'Hellas sporcata in mezzo all'area da Bjelanovic il portiere riesce con un guizzo ad allontanare la palla coi pugni quasi sulla linea.
73° - Pichlmann per Russo nell'Hellas Verona.
72° - Miracoloso Tomasig che da quasi dentro la porta riesce a respingere il colpo di testa di Russo da due passi. Sulla respinta ci prova Berrettoni, ma trova ancora Tomasig a dire di no.
71° - Lebran prende il posto di Piccinni nell'Albinoleffe.
68° - Contropiede dell'Albinoleffe concluso a rete da Torri che calcia debolmente dal limite. Frattali blocca a terra.
67° - Ammonito anche Piccinni nelle file dei padroni di casa.
66° - Ammoniti Mareco nell'Hellsa e Cocco nell'Albinoleffe per reciproche scorrettezze.
65° - Gran botta di Di Cesare dal limite. Palla deviata in angolo dalla difesa.
63° - Piccini crossa dalla sinistra per Torri che salta liberissimi in area senza però trovare i pali della porta avversaria.
59° - Torri per Cristiano nell'Albinoleffe e Berrettoni per Lepiller nell'Hellas Verona.
55° - Salvi avanza palla al piede per 50 metri per poi calciare dal limite. Palla di poco lontana dai pali della porta di Frattali. Sul ribaltamento di fronte Russo sfiora il gol, trovando la decisiva deviazione di Ondei.
54° - Gomez sfiora il raddoppio con un grande colpo di testa. La sua girata al limite dell'area piccola finisce di poco a lato.
52° - Hetemaj prende il posto di Taugourdeau nell'Albinoleffe.
51° - Risposta dell'Albinoleffe che riceve al limite dell'area, controlla e calcia in diagonale mandando la palla di poco fuori, sfiorando il raddoppio.
48° - Cross di Halfredsson per Russo. Cocco anticipa l'avversario sfiorando l'autogol. Dall'angolo che ne segue colpo di testa di Gomez, che finisce di poco a lato.
47° - Ammonito Salvi nell'Albinoleffe.
46° - Altra sponda aerea di Bjelanovic in avanti. Palla a Russo che anziché calciare in porta cerca l'assist per un compagno. Chiude la difesa bergamasca. Ma è un altro Hellas quello sceso in campo nella ripresa.
21:49 - Inizia la ripresa. Nessun cambio nelle due squadre.
21:33 - Fine primo tempo. Gomez risponde al gol di Girasole.
45° - Un minuto di recupero.
44° - Halfredsson prova la conclusione a giro da fuori area. Tomesig respinge a mani aperte.
42° GOL DI GOMEZ! - Pareggio dell'Hellas con Gomez che sfrutta al meglio la torre aerea di Bjelanovic, controllando il pallone al limite dell'area e battendo con freddezza Tomasig.
39° - Altra occasione per l'Hellas: su un cross di Halfredsson dalla sinistra in tre sfiorano il pallone senza riuscire a metterlo alle spalla di Tomasig.
38° - Gran punizione di Lepiller che calcia di potenza, ma centrale. Tomasig si fa sfuggire il pallone in un primo momento, ma è lesto a bloccarlo uscendo suoi piedi di Bjelanovic e anticipandolo.
37° - Ammonito Di Cesare nell'Albinoleffe per un fallo a centrocampo su Gomez.
34° - Doppia occasione per l'Hellas che va al tiro prima con Gomez, che viene murato da un difensore. Sulla respinta ci prova Jorginho che però viene anticipato da Piccinni al momento del tiro.
31° - Lepiller mette un pallone invitante in mezzo su cui nessun compagno riesce a intervenire. Palla comoda per Tomasig che blocca.
30° - L'Hellas Verona farica a organizzare la manovra offensiva e lascia troppo campo all'Albinoleffe, che per lunghi tratti staziona nella metà campo avversaria.
21° - Risposta immediata dell'Hellas con Bjelanovic che di testa gira a lato.
20° GOL DI GIRASOLE! - Il centrocampista sfugge alla marcatura dei difensori gialloblu e di testa da due passi batte Frattali. Albinoleffe a sorpresa in vantaggio
15° - L'Hellas Verona cerca la via del gol con i palloni aerei. Su calcio d'angolo Bjelanovic svetta più in alto di tutti trovando la respinta sulla linea di un difensore. L'azione continua con la palla che arriva a Lepiller che calcia centralmente. Para Tomasig.
7° - Altra bella iniziativa dell'Albinoleffe in attacco con Taugourdeau che calcia da fuori area in diagonale. Frattali in tuffo respinge lateralmente.
5° - L'Albinoleffe si chiude molto bene dietro la propria metà campo, impedendo all'Hellas di giocare in verticale per mettere in movimento le punte, che sono ben marcate dai difensori avversari.
1° - Subito padroni di casa pericolosi con Cocco che di testa mette sopra la traversa di Frattali da centro area.
20:47 - Si parte. Primo pallone giocato dall'Albinoleffe
20:44 - Le due squadre fanno il loro ingresso sul terreno dello stadio Atleti Azzurri di Bergamo.
20:30 - Queste le formazioni ufficiali scelte dai due tecnici per il posticipo della 40esima giornata di Serie B
ARBITRO: Cervellera di Taranto
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO ALBINOLEFFE-VERONA, DIRETTA LIVE! 1 - 1 RISULTATO FINALE! IL VERONA DICE ADDIO ALLA PROMOZIONE DIRETTA?
dalla nostra inviata allo stadio Atleti Azzurri d'Italia Elisabetta Zampieri
14.05.2012 20:00 di Elisabetta Zampieri
Benvenuti alla Webcronaca Live di Albinoleffe-Verona. Gara valida per la 40^ giornata del campionato di Serie B 2011-2012.
95' Finisce qui! Il Verona non va oltre il pari con un'Albinoleffe incredibilmente motivata nonostante la retrocessione.
Per i gialloblù uno stop che potrebbe aver deciso il destino del campionato. Pesca e Torino ora sembrano sempre più proiettate verso la Serie A.
92' Doppia traversa del Verona. Prima Hallfredsson poi Ceccarelli. Incredibile, questa sera la porta sembra essere stregata.
90' CInque minuti di recupero.
89' Espulso Abbate dalla panchina per proteste nei confronti dell'arbitro dopo un fallo richiesto dal Verona su D'Alessandro. Gialloblù che dovranno ora fare a meno del terzino destro in vista della gara col Varese.
84' Terzo cambio per il Verona. Esce Abbate ed entra D'Alessandro. Verona ora che si schiera con un reparto avanzato formato da cinque punte.
80' Ancora Tomasig spettacolare! Parata di guizzo del portiere dell'Albinoleffe che dice di no ad un'insidiosissima punizione dei gialloblù sporcata in area.
76' Pugliese serve Bjelanovic in area. Il colpo di testa della torre croata finisce a lato.
73' Mandorlini tenta il tutto per tutto e gioca la carta Pichlmann al posto di Russo. Verona ora a trazione anteriore.
72' Incredibile quello che succede nell'area dell'Albinoleffe. Ci prova prima Russo con un colpo di testa ravvicinato, miracolo di Tomasig che respinge. Ci prova quindi Berrettoni con i piedi ma il portiere dell'Albino nega ancora il gol del vantaggio.
70' Ultimo cambio per l'Albinoleffe. Esce Piccinni ed entra Lebran
68' Contropiede Girasole-Torri. Il tiro spetta al numero 32 dell'Albinoleffe, Frattali la blocca
64' Calcio d'angolo per l'Albinoleffe. Sulla battuta libera Gomez.
60' L'Albinoleffe ora guadagna metri. Il Verona sta cercando di riorganizzarsi.
58' Primo cambio anche per il Verona. Entra Berrettoni al posto di Lepiller. Cambio anche per l'Albinoleffe. Esce un Cristiano piuttosto contrariato ed entra Torri.
55' Gran botta da fuori di Russo. Di Cesare respinge e devia in angolo.
54' Colpo di testa di Gomez nell'area piccola dell'Albinoleffe. La deviazione dell'attaccante argentino sfiora di pochissimo il palo.
51' Primo cambio della gara. Per l'Albinoleffe esce Taugourdeau ed entra Hetemaj.
50' E' ora l'Albinoleffe ad andare vicino al gol. Conclusione pericolosissima di Girasole, la sfera esce di un soffio dalla porta difesa da Frattali
47' Partenza a mille per il Verona che cerca il gol del vantaggio in questi primi minuti di gara. L'Albinoleffe ora sembra spaesato dalla possente reazione degli uomini di Mandorlini
46' Inizia il secondo tempo
45'+1 Finisce qui il primo tempo. Verona quasi irriconoscibile per una bella parte di gara. Al gol di Girasole risponde Gomez. Servirà un atteggiamento diverso nel secondo tempo
45' Un minuto di recupero
39' GOOOL! Ci pensa Juanito Gomez a sbloccare la pericolosissima situazione che si era venuta a creare. La punta argentina stoppa in area e con un destro a giro batte Tomasig.
37'Occasionissima Verona! Triangolazione Hallfredsson-Jorginho-Lepiller. Il finlandese la mette poi al centro ma la palla passa incredibilmente tra i piedi di Bjelanovic senza che questo riesca a trovare la deviazione vincente a porta praticamente vuota.
37' Sulla potente battuta di Lepiller, Tomasig non riesce a trattenere. Bjelanovic si fionda sul pallona ma il portiere dei padroni di casa recupera prima che ci arrivi l'attaccante gialloblù.
37' Fallo su Hallfredsson sulla trequarti d'attacco. Ammonito Di Cesare.
34' Ancora Albinoleffe. I padroni di casa sorprendono la difesa gialloblù con un taglio perfetto al centro per Cocco. Frattali in uscita riesce ad evitare il peggio.
32' Pugliese serve al centro alla ricerca di una deviazione vincente. La difesa lombarda spazza via.
29' Il Verona sta ora provando a riorganizzarsi. La difesa dell'Albinoleffe per il momento sembra tenere.
25' Il vantaggio dei padroni di casa ha spiazzato la formazione di Mandorlini che pensava di poter controllare la gara e colpire nel momento migliore. Saranno ora almeno due i gol da fare per gli scaligeri se si vuole ancora sperare nella serie A.
20' Incredibile a Bergamo! L'Albinoleffe passa in vantaggio con un colpo di testa di Girasole grazie ad una clamorosa disattenzione della difesa gialloblù. Doccia gelata per il Verona che ora deve correre.
14' Ancora Verona! Calcio d'angolo per i gialloblù. Sulla battuta arriva la deviazione di testa di Bjelanovic che trova però il provvidenziale salvataggio sulla linea di un difensore lombardo. Sulla ribattuta ci provano prima Mareco, deviato, e poi Lepiller. La conclusione del francese arriva però tra le braccia di Tomasig.
13' Ci prova Bjelanovic di testa. Cross dalla destra e tentativo di deviazione da parte della torre gialloblù. L'aggancio non riesce per poco.
8' Sta lentamente prendendo coraggio l'Albinoleffe. Fin'ora gli ospiti non si sono resi veramente pericolosi.
5' Passaggio in profondità per Cristiano lanciato verso l'area gialloblù, bravo Ceccarelli a chiudere ed evitare ogni pericolo.
4' Il Verona attacca senza però cercare il gol con troppa insistenza. Al momento la truppa di Mandorlini si limita a controllare la gara
3' Cerca subito di fare la partita il Verona. Si ripartirà ora da una rimessa dal fondo per i padroni di casa
1' Partiti!
CALCIOMERCATO Hellas Verona, Dianda pronto al ritorno
14.05.2012 11:40 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Due stagioni da esule, due promozioni. L'anno scorso a Castellammare di Stabia, quest'anno a Terni. Annata doc quella disputata da Salif Dianda. 30 presenze, ottimo rendimento e fascia sinistra di sua proprietà. Il Verona lo ha seguito attentamente durante il corso della stagione, vedendo un giocatore definitivamente maturato sul piano fisico e mentale. Altro giovane fatto in casa, e pronto per essere arruolato nella truppa di Mandorlini.
FONTE: TuttoB.com
lunedì, maggio 14th, 2012 | Posted by ferrantetommy Albinoleffe-Verona, Alessio Pala “Un punto ottenuto con il cuore”
Dopo undici sconfitte consecutive l’Albinoleffe, retrocesso matematicamente in Lega Pro, ottiene un pareggio nel posticipo di stasera contro il Verona. Il tecnico Alessio Pala sottolinea la prova dei suoi ragazzi che hanno onorato l’incontro fino al termine “Sono davvero contento, soprattutto perchè tutti quanti ci hanno messo il cuore dando tutto quello che potevano. E’ vero il Verona ha avuto tante occasioni ma noi siamo stati bravi nel crederci fino in fondo”. Una zampata d’orgoglio arrivata a giochi fatti per i seriani “Da quando sono alla guida tecnica ci sono stati episodi a noi sfavorevoli, anche se occorre sottolineare che differentemente da stasera, in altre occasioni ci è mancata l’anima”
lunedì, maggio 14th, 2012 | Posted by ferrantetommy Albinoleffe-Verona, quel pareggio inatteso..gli scaligeri gettano un’occasione incredibile!!
Un posticipo che nessuno si sarebbe mai aspettato. Si è concluso 1-1 Albinoleffe-Verona incontro che gli scaligeri dovevano assolutamente vincere per proseguire il sogno promozione. Un finale pirotecnico con due traverse colpite dagli uomini di Andrea Mandorlini e almeno tre parate stratosferiche di Tomasig, estremo difensore seriano hanno imposto il pari ai veneti. I lombardi nonostante già condannati alla terza serie hanno onorato l’impegno con grande generosità, imponendo il pari all’Hellas. Ora per la Serie A, senza gli spareggi ci vorrà davvero un’impresa…per il Verona l’occasione della stagione…sprecata in maniera incredibile!!
lunedì, maggio 14th, 2012 | Posted by Matteop Albinoleffe-Verona 1-1, pagelle del match di Serie Bwin
Ecco le pagelle di Albinoleffe-Verona:
ALBINOLEFFE
Tomasig 7: portiere di buone qualità, si rende protagonista di diversi interventi d’istinto. Diventa decisivo sul finale, quando devia un pallone sulla traversa.
Malomo 6: Fortunato si disperava per l’assenza di questo difensore, le prestazioni che sta sfoderando ci fanno capire perchè. Un valore aggiunto per l’Albinoleffe.
Salvi 5,5: sulla corsia sinistra fatica e non poco con Gomez che si allarga e Jorginho che cerca di colpirlo all’interno. Serata difficile
Ondei 5: Serata da dimenticare per il centrale, che spesso patisce l’esperienza e il peso di Bjelanovic.
Piccinni 6: in fase offensiva è impeccabile, mettendo in mezzo palloni su palloni. In fase difensiva lo è meno, quando lo puntano e spesso lo saltano
(71' Lebran) sv
Laner 5: prestazione insufficiente per l’ex centrocampista del Cagliari. A cavallo dei reparti è spaesato, senza costanza e troppo spesso fuori tempo.
Girasole 6: il capitano è l’ultimo a mollare, con grinta e grande determinazione. Porta avanti la squadra, provando anche il tiro da fuori in più di una circostanza.
Di Cesare 6: il giovanissimo centrocampista si schiera davanti la difesa a mò di diga. Gioca con grande continuità, riuscendo a toccare molti palloni. Che personalità questo ragazzo.
Cristiano 5,5: gioca sul centro sinistra regalando poco dinamismo al reparto e rimanendo spesso nascosto tra le linee. Esce dopo un’ora e non gradisce il cambio.
(60' Torri) 6: il suo ingresso regala centimetri e peso all’attacco di Pala.
Taugourdeau 6: nella partenza a razzo dell’Albinoleffe è tra i migliori. Passo e ritmo, ci prova spesso da lontano. Esce stremato nella ripresa.
(52' Hetemaj) 6: benzina nel motore per Pala
Cocco 5,5: troppo isolato là davanti, non la vede quasi mai
All Pala 6: l’ex tecnico della primavera dà spazio ancora una volta ai giovani, meritando applausi in queste ultime partite di Serie B per l’Albinoleffe.
VERONA
Frattali 6,5: debutta dal primo minuto per l’indisponibilità di Rafael. Incolpevole sul gol, compie interventi che evidenziano una buona personalità.
Abbate 6: si riprende la corsia di destra, vincendo oggi il ballottaggio solito con Cangi. Gioca con continuità e grande dinamismo.
(35' D’Alessandro) sv
Ceccarelli 6.5: prestazione di sostanza al centro della difesa per il centrale di Mandorlini. Sta sostituendo Maietta con grande personalità. Ci mette il cuore sul finale, sfiorando il gol della possibile vittoria.
Mareco 6,5: la sua esperienza è stata determinante in tutta la stagione, erge un muro di fronte alla porta difesa da Frattali.
Pugliese 6,5: preferito per la corsia di sinistra, fa benissimo entrambe le fasi. Bravo a offendere oltre che difendere, ha un passo in più.
Hallfredsson 6: non il solito Hallfredsson che tocca pochi palloni e si propone poco, gioca al posto di Tachtsidis in cabina di regia.
Jorginho 6: rapido e velenoso alla mezz’ala non si può rimproverare niente. Ha giocato ad alti livelli per almeno un’ora, dopo un leggero calo dovuto anche ai tanti km corsi.
Russo 6: gioca mezz’ala con la facoltà di offendere. Spesso va vicino alla rete con tiri violenti da fuori area.
(73' Pichlmann) sv
Lepiller 6: Mandorlini gli chiede grande sacrificio e lui risponde presente. Bravo a giocare lontano dalla porta e velenoso quando calcia le punizioni. Cambio tattico dopo un’ora.
(60' Berrettoni) 6: porta grande velocità al reparto, un’arma in più per Mandorlini
Bjelanovic 6.5: bravissimo a fare da torre a Gomez per la rete del pareggio. Regala grande spessore all’attacco gialloblu, dando profondità e correndo molto per la squadra.
Gomez 7: il migliore in campo, corre e inventa per tutta la partita. Suo il gol dell’1-1 e tante giocate al servizio della squadra. Le squadre di A lo osservano con attenzione.
All Mandorlini 6.5: partito malissimo, come nessuno si poteva aspettare, riesce a ribaltare il suo Verona creando e mettendo in difficoltà l’Albinoleffe che però c’è da dire aveva pochissimo da chiedere oggi.
lunedì, maggio 14th, 2012 | Posted by ferrantetommy Albinoleffe-Verona, Luca Tomasig “La retrocessione? Davvero un peccato”
E’ stato l’eroe della serata per l’Albinoleffe. L’estremo difensore celeste Luca Tomasig con una serie di interventi superlativi ha negato la rete che avrebbe permesso al Verona di ottenere tre punti preziosi per l’assalto alla massima serie, senza passare dagli spareggi. Il portiere seriano ai microfoni di Sky racconta con un pizzico di amarezza la stagione culminata con la retrocessione in Lega Pro “Abbiamo disputato un campionato con una serie di alti e bassi che alla fine si pagano. Secondo me ci è mancata un pizzico di fortuna, ma è davvero un peccato perchè la società non meritava di finire in terza serie.”
lunedì, maggio 14th, 2012 | Posted by Matteop Albinoleffe-Verona 1-1, tabellino e cronaca del posticipo di Serie Bwin
L’Albinoleffe parte forte, passando in vantaggio con la rete di Girasole. Reazione e pareggio messo a segno da Gomez su sponda di Bjelanovic. Il Verona prova l’assalto nella ripresa, ma manca la rete della vittoria. Finisce 1-1.
Ecco il tabellino di Albinoleffe-Verona:
ALBINOLEFFE (4-4-2): Tomasig; Malomo, Salvi, Ondei, Piccinni (71' Lebran); Laner, Girasole, Di Cesare, Cristiano (60' Torri); Taugourdeau (52' Hetemaj), Cocco. A disp:Offredi, Bergamelli, Luoni, Pacilli, Vorobjovs. Allenatore: Pala
VERONA (4-3-3): Frattali; Abbate (35' D’Alessandro), Ceccarelli, Mareco, Pugliese; Hallfredsson, Jorginho, Russo (73' Pichlmann); Lepiller (60' Berrettoni), Bjelanovic, Gomez. A disp: Rafael, Cangi, Esposito, Scaglia, Ferrari. Allenatore: Mandorlini
Ammoniti: Di Cesare (A), Salvi (A), Girasole (A), Mareco (V)
domenica, maggio 13th, 2012 | Posted by Orru Verona, ESCLUSIVO/ Salif Dianda, dall’Hellas alla Ternana, esplosione e ritorno alla casa madre
Salif Dianda è un terzino sinistro classe ’87 nativo della Costa D’Avorio, attualmente alla Ternana. Il Verona, nel 2006 lo porta in Italia e nei primi sei mesi lo aggrega alla prima squadra, in Serie B, facendogli giocare due spezzoni di partita. Il ragazzo è ancora un pò grezzo tatticamente, ma dispone di ottimi mezzi fisici. Si decide quindi di parcheggiarlo per il resto della stagione, da gennaio in poi, al Lugano, nella Serie B svizzera, dove disputa 10 presenze e una rete al Servette.
L’Hellas lo riprende, ma nel mentre è retrocesso in Serie C1 e anche in questa annata non trova tanto spazio, solo sette presenze nei primi sei mesi. Viene dunque ancora parcheggiato a gennaio in prestito, stavolta in Italia, in C2 alla Vibonese, dove colleziona 10 presenze. L’anno successivo arriva l’esordio in Nazionale, quella del Burkina Faso però, dove viene naturalizzato, in un match delle qualificazioni ai Mondiali 2010 contro il Burundi. Di spazio nel Verona però ancora non se ne parla: 2 presenze in C1 nel 2008/2009.
In accordo col club veneto, Dianda decide di andare via in prestito da subito, senza perdere i primi sei mesi e nelle successive due stagioni disputa due ottime annate con la Sangiovannese in C2 e con la Juve Stabia, in C1, ormai diventata Lega Pro Prima Divisione. E’ protagonista con 26 presenze totali del ritorno in Serie B dei campani. L’Hellas però, ancora una volta non lo prende in considerazione e lo manda alla Ternana, dove per il secondo anno consecutivo è protagonista di una promozione nel campionato cadetto. Due indizi possono fare una prova e Dianda sembra finalmente pronto per il ritorno alla casa madre. Voci di mercato, segnalano i gialloblù pronti a riprenderselo in vista della prossima stagione. Staremo a vedere, intanto il ragazzo arrivato dall’Africa è due anni che festeggia promozioni…
di Marco Orrù
FONTE: SerieBNews.com
Il Pescara manda ko il Torino
LA GIORNATA DI SERIE B. Il Sassuolo pareggia in casa del Livorno, vincono Varese e Sampdoria
13/05/2012
Il Pescara fa suo il big match dell'Adriatico (tutto esaurito per l'occasione con oltre 21mila spettatori) contro il Torino e si riprende la prima posizione in classifica. Insigne e Immobile hanno regalato questa vittoria alla squadra di Zeman, che martedì proseguirà la gara interrotta al 30' del primo tempo in svantaggio due a zero in casa contro il Livorno in occasione della morte del povero Morosini. Una vittoria meritata e legittimata da una prestazione cuore, grinta e tattica e decisa già dopo i primi 45'. Sempre martedì, però, il Torino recupererà l'incontro con il Sassuolo che rappresenta il vero big match di questa parte finale di stagione, e potrebbe nuovamente scavalcare i pescaresi. Martedì, insomma, se ne saprà di più sulle due squadre che andranno direttamente in A in questa lotta che vede, oltre a Pescara, Torino, e Sassuolo, impegnato anche il Verona. Questa sera la classifica dice che il Pescara è in testa da solo con 77 punti, seguito da Torino con 76, Sassuolo con 74 e Verona con 73. Lotta per la promozione diretta molto combattuta, così come quella per l'accesso ai play off da cui uscirà la terza squadra promossa nella massima serie.
Il Varese non si fa sfuggire l'occasione e risponde sul campo all'appello del mister Maran battendo nettamente l'Ascoli quattro a zero. I play off non sono centrati matematicamente visti gli altri risultati, ma poco ci manca. Stesso discorso per la Sampdoria che espugna non senza soffrire il campo della Juve Stabia (Zito in gol, poi Munari e Icardi nella ripresa) e continua a mantenere intatta la distanza con il Padova. La squadra di Dal Canto, da parte sua, batte agilmente il Gubbio (3-0) ma la qualificazione ai play off non dipende dai suoi risultati. Con questa sconfitta, però, il Gubbio perdendo a Padova è matematicamente in Lega Pro con l'Albinoleffe dopo appena un anno di permanenza nella cadetteria. Il Modena batte sul finire il Grosseto (2-1), Reggina e Cittadella impattano con una pioggia di gol (3-3), mentre in zona retrocessione la situazione è ingarbugliata. Il Livorno non va oltre lo 0-0 nel difficile match contro il Sassuolo con Perotti in panchina, ma spera di mantenere il risultato di Pescara e incamerare tre punti fondamentale. Empoli e Vicenza si dividono la posta in palio (1-1, per i toscani rosso a Lazzari), ma al momento i veneti disputerebbero i play out con il Livorno. La Nocerina perde a Crotone e non migliora il suo terzultimo posto che vorrebbe dire retrocessione.
S.A.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Fatto di tutto per centrare la vittoria"
Postata il 15/05/2012 alle ore 01:30 "Ho sempre sostenuto che esistono due modalità per accedere al paradiso, una forse non è più disponibile, l'altra ce la possiamo giocare. Mentalmente dobbiamo prepararci"
BERGAMO - "Doveva andare così. Un inizio troppo tranquillo, dopo il pareggio abbiamo creato mille occasioni. Conta solo il risultato finale, purtroppo è mancata la vittoria. Gli avversari giocavano in difesa, a livello nervoso la rete subita su calcio da fermo ci ha smosso un pò". Analizza con un pò di amarezza il pareggio ottenuto contro l'Albinoleffe Andrea Mandorlini, intervenuto in sala stampa allo stadio "Atleti Azzurri d'Italia".
"Ho sempre sostenuto che esistono due modalità per accedere al paradiso", continua l'allenatore dell'Hellas, "una forse non è più disponibile, l'altra ce la possiamo giocare. Mentalmente dobbiamo prepararci, a meno di rivoluzioni disputeremo i play-off. Nel calcio non si può mai sapere, comunque bisogna arrivare più in alto possibile. Anche se lo scorso anno non ha contato granchè".
"Abbiamo avuto un mare di opportunità, dovevamo vincere. Cerchiamo di recuperare le energie, speriamo di esserci tutti dopo Varese e Modena. I dieci giorni davanti a noi possono essere importanti. Meritavamo di fare 76 punti, è un campionato equilibrato, difficile. Il Verona c'è stato, ha fatto di tutto per portare a casa l'intera posta in palio".
Ufficio Stampa
Gomez Taleb: "Cercata la vittoria fino allo scadere"
Postata il 15/05/2012 alle ore 01:39 "Non si può nascondere il rammarico per le occasioni fallite soprattutto nella ripresa. L'avvio non è stato dei migliori, volevamo vincere a tutti i costi"
BERGAMO - "Non si può nascondere il rammarico per le occasioni fallite soprattutto nella ripresa. L'avvio non è stato dei migliori, volevamo vincere a tutti i costi. Ci abbiamo provato fino al 94', senza portare a casa i tre punti". Tredicesima rete di Juan Ignacio Gomez Taleb che è valsa un punto per la formazione scaligera, fermata sull'1-1 dall'Albinoleffe.
"Non so se sia questione di personalità fuori casa", prosegue l'argentino, "ci è mancata un pò di fortuna. Probabilmente c'era un rigore su di me, il direttore di gara non ha visto. Sono arrivato in anticipo sul marcatore, ci sta che l'arbitro non fischi, purtroppo siamo stati penalizzati. Molti errori sono stati commessi sottoporta, talvolta pure per bravura dei difensori avversari".
"Adesso è dura, ci serviva l'intera posta a tutti i costi. Ma finchè la matematica non ci costringerà ai play-off, ci proveremo fino alla fine. Cerchiamo di arrivare più in alto possibile, la squadra aveva voglia di centrare il successo. Ci è mancato solo il gol".
Ufficio Stampa
L'Hellas sbatte contro il muro Albinoleffe, è 1-1
Postata il 14/05/2012 alle ore 22:32 Padroni di casa in vantaggio con Girasole, risponde Juanito Gomez nel finale della prima frazione. Vano l'assedio scaligero nella ripresa
BERGAMO - Grande cornice di pubblico nel settore ospiti dello stadio "Atleti Azzurri d'Italia": circa 3500 i tifosi scaligeri presenti a Bergamo, per spingere i gialloblù verso il sogno promozione e festeggiare il 27° anniversario della vittoria del tricolore. Recupero-lampo per Rafael, che va in panchina, prima da titolare per Frattali. Il match-winner della sfida col Livorno, Lepiller, in campo dal 1' con Gomez Taleb e Bjelanovic. Pala, tecnico dei padroni di casa, si affida all'unica punta Cocco con un folto centrocampo, sugli esterni Girasole e Cristiano.
Primo tempo. Prima avanzata dei lombardi all’8’, con una conclusione dai venti metri di Piccinni: Frattali si distende e respinge. Risposta degli uomini di Mandorlini al quarto d'ora con Lepiller, che si accentra e scocca il destro, Tomasig fa sua la sfera. Albinoleffe in vantaggio al 21': punizione tagliata di Cristiano, Girasole è abile a mettere di testa in fondo dal sacco dal secondo palo. Lancio lungo verso l'area di Abbate per Bjelanovic (27'), l'estremo difensore lombardo blocca in presa alta. Toaugourdeau controlla su una respinta di testa di Hallfredsson (29') e prova il sinistro, la mira è imprecisa. Al 31' Tomasig blocca una punizione a girare, centrale, di Lepiller. Sempre su calcio piazzato ci riprova il francese (38'), l'ex Reggiana respinge corto, Bjelanovic si avventa sul pallone ma il portiere recupera. Cross basso di Hallfredsson (39'), Ceccarelli sfiora in area, gli attaccanti mancano di un soffio il tap-in. Al 43' pareggio Hellas: sponda aerea di Bjelanovic per Gomez Taleb che a tu per tu con Tomasig non sbaglia. Allo scadere della prima frazione botta dal limite dell'islandese, il numero uno bergamasco risponde coi pugni.
Secondo tempo. Pronti-via, traversone dalla sinistra di Pugliese, incornata imprecisa di Gomez Taleb (46'). Sempre l'argentino schiaccia di testa su corner di Lepiller (48'), palla a lato di poco. Piccinni libera Girasole in area (51'), tocco di collo fuori di poco dai sedici metri. Ghiotta occasione per l'ex Gubbio sempre sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto dal francese (54'), la deviazione aerea sfiora il palo. Incursione di Hallfredsson smarcato da Gomez Taleb (56'), tiro di Russo respinto da Di Cesare. Cross dalla trequarti di Piccinni (54'), stacco di Torri fuori misura. Ripartenza dei padroni di casa al 69', Torri conclude in scivolata, Frattali blocca. Al 73' prodezza di Tomasig, che con un riflesso respinge il colpo di testa ravvicinato di Russo. Impatta di testa in terzo tempo di Bjelanovic (77'), il portiere lombardo controlla. Jorginho trova su punizione Pichlmann (80'), Tomasig salva sulla linea. Al 93' doppia traversa dell'Hellas: finale sfortunatissimo per la squadra scaligera.
12 maggio '85: il tricolore da sogno diventa realtà
Postata il 12/05/2012 alle ore 07:17 Solo 2 giorni dopo il 27^ anniversario della vittoria del campionato di A, i gialloblù tornano a Bergamo per continuare ad inseguire un obiettivo chiamato promozione
12 maggio 1985. Impossibile non tornare con la mente a quella data, a quello stadio. Quell’“Atleti Azzurri d’Italia” teatro di emozioni indimenticabili, indelebili, nei ricordi e nel cuore di tutti i tifosi dell’Hellas. Un palco in cui andava in scena un sogno tricolore, un sogno diventato, poi, splendida e palpabile realtà. Un traguardo incredibile e inaspettato, eppure desiderato, voluto e infine conquistato. Alla rete di Perico, sul finire del primo tempo, rispondeva Elkjaer a inizio ripresa. Con grinta, con rabbia, quasi a sottolineare come niente e nessuno sarebbe riuscito a strappare quello scudetto da Verona. E fu presto tripudio di bandiere e di colori, una città intera in lacrime e in festa per un’impresa che, a distanza di anni, difficilmente qualcuno potrà eguagliare.
Solo due giorni dopo il 27^ anniversario della vittoria di quel campionato, i gialloblù torneranno a Bergamo per continuare a inseguire un obiettivo chiamato promozione. La Serie A passa anche da qui, prima partita di tre match decisivi per Ceccarelli e compagni. Un primo atto al quale nessuno vorrà mancare. Si accendono i riflettori. Nel teatro in cui si costruiscono i sogni, torna in scena l’Hellas Verona.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] MORTE MOROSINI: Stop di 6 mesi alvigile reo di aver lasciato la macchina in mezzo ai piedi e aver ritardat i soccorsi... SERIE A: Le ultime 'sentenze' vedono la sorprendente UDINESE ancora in CHAMPIONS ed il LECCE raggiungere CESENA e NOVARA in Serie B... FORMULA 1: Al GP di Spagna trionfa una WILLIAMS con MALDONADO! La scuderia inglese non metteva una sua monoposto davanti a tutte da ben 8 anni mentre nessun pilota del Venezuela aveva mai vinto un GP. Buona prova per la FERRARI di ALONSO che arriva al secondo porto nonostante un grandissimo recupero della LOTUS di RAIKKONEN... CALCIO TURCHIA: Il FENERBAHCE perde lo scudetto e gli ultà distruggono lo stadio!
PREMIER LEAGUE: E' ufficiale! I 'Citizens' di MANCINI e BALOTELLI vincono il campionato, vana la rincorsa dei 'Red Devils'... COPPA LIBERTADORES: Grandioso 8 a 0 del SANTOS al BOLIVAR! Il tacco di GANSO fa impazzire i tifosi! SERIE B: 2 a 0 del PESCARA al TORINO! Il DELFINO sorpassa i piemontesi in testa alla classifica e PRANDELLI chiama il 'gioiellino' VERRATTI in Nazionale! ZEMAN '30 scudetti alla JUVE? Io dico 22/23...' SERIE A: SANNINO si rompe tre costole in partitella! Kaka KALADZE si ritira e si da alla politica, Luis ENRIQUE lascia la ROMA, al MILAN gli addii d INZAGHI e GATTUSO... GLI EUROPEI PERDONO UN ALTRO PROTAGONISTA: Carles PUYOL, 'mitico' terzino dl BARCELLONA non potrà partecipare dopo l'operazione... MOROSINI, STOP DI SEI MESI PER IL VIGILE CHE BLOCCÒ L'AMBULANZA CON L'AUTO
Lunedì 14 Maggio 2012 - 19:47
PESCARA - Alla vigilia del proseguimento della partita Pescara-Livorno - interrotta sullo 0-2 il 14 aprile per la morte del giocatore amaranto Piermario Morosini - l'Ufficio provvedimenti disciplinari (Upd) del Comune di Pescara ha deciso di sanzionare con la massima pena prevista dal regolamento, cioè sei mesi di sospensione, il maggiore della Polizia municipale responsabile di aver parcheggiato l'automobile di servizio in divieto di sosta, impedendo per alcuni minuti l'accesso dell'ambulanza allo stadio. «L'Ufficio provvedimenti disciplinari - si legge nel dispositivo -, rilevato che l'incolpato non ha fornito elementi sufficienti ad escludere con certezza l'impossibilità di porre in essere una diversa condotta, ossia tale da evitare l'intralcio ai mezzi di soccorso; considerata la gravità dei fatti addebitati; considerato che dalla condotta oggetto di contestazione è derivato all'Ente un notevole pregiudizio reputazionale, a maggioranza dei suoi componenti decide di irrogare la sospensione dal servizio e dalla retribuzione per mesi sei».
Già a poche ore dalla morte di Morosini, l'amministrazione comunale aveva annunciato un'indagine interna per far luce sull'accaduto e dopo due giorni aveva avviato il procedimento. La Commissione disciplinare si è riunita più volte e sabato scorso ha ascoltato l'agente in questione, che ha presentato una memoria difensiva. Oggi, ad un mese esatto dalla tragedia del giocatore amaranto, è arrivata la decisione. L'ufficiale della Polizia municipale, in ogni caso, potrà impugnare il provvedimento davanti al giudice del lavoro. Sottolineando, come già fatto in precedenza, che «è sbagliato collegare il comportamento inqualificabile e superficiale dell'agente alla morte del calciatore», il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, ha spiegato che «si tratta di una procedura amministrativa. Altre procedure - ha sottolineato - potrebbero avere un andamento diverso nel caso in cui dovessero emergere profili di rilevanza penale. Ad oggi, però, non vi sono iniziative di carattere penale nei confronti della persona in questione». Domani, allo stadio Adriatico «Cornacchia», si giocherà il proseguimento del match Pescara-Livorno: si partirà dal 31/mo minuto del primo tempo, con la squadra amaranto in vantaggio per 2 a 0. Un incontro importantissimo per i biancoazzurri, che - primi in classifica - sognano la serie A. «Spero che non si pensi a quello che è accaduto quel tragico pomeriggio - ha commentato l'allenatore del Pescara, Zdenek Zeman -. È stata una tragedia e un dolore per tutti. Io credo però che pensandoci sarebbe ancora più dura per tutte e due le squadre». «Per quanto ci riguarda, dobbiamo pensare come se fosse una gara che parte dallo 0 a 0, una partita come le altre. Per cercare di fare punti - ha concluso il boemo - non serve un'impresa. Occorre giocare come sappiamo».
VERRATTI IN AZZURRO, ZEMAN: "ORGOGLIOSO DI LUI". L'AGENTE: "TRATTATIVA JUVE-PESCARA"
Lunedì 14 Maggio 2012 - 16:27
PESCARA - La convocazione di Marco Verratti in Nazionale A non ha sorpreso completamente il tecnico del Pescara Zdenek Zeman: «È è motivo di orgoglio e soddisfazione per me sicuramente, ma soprattutto per la società, i compagni e tutti i tifosi. È una decisione che mi sorprende fino ad un certo punto. Per il ragazzo è il primo passo e spero ne farà altri. Verratti sa giocare al calcio». Tesse gli elogi del ragazzo di Pescara, Zeman, «Lui ha grandi doti naturali ed è un ragazzo che quest'anno ha lavorato molto, non avendo avuto i problemi fisici delle passate stagioni. Non chiedetemi però se rientrerà fra i 23 che andranno agli Europei. Questo non lo posso dire. Verratti ha dei margini di miglioramento ancora importanti. Deve ancora guardare e imparare dai grandi, ma - ha detto ancora il tecnico boemo - la strada è quella giusta. Quest'anno all'inizio di stagione ha faticato un pò, ma poi è migliorato molto e ora sta facendo bene». Zeman non è invece meravigliato della scelta di Prandelli su Insigne: «Non sono meravigliato per la mancata convocazione di Insigne perchè ha il ct scelto Giovinco che ha le stesse caratteristiche, e che quest'anno in serie A ha fatto molto bene». Domani (ore 20.45) si giocherà il proseguimento di Pescara-Livorno, interrotta un mese fa per la tragica scomparsa di Piermario Morosini. Zeman dice: «Spero che non si pensi a quello che è accaduto quel tragico pomeriggio. È stata una tragedia e un dolore per tutti. Io credo però che pensandoci sarebbe ancora più dura per tutte e due le squadre. Per quanto ci riguarda dobbiamo pensare come se fosse una gara che parte dallo 0-0. Come fosse una partita come le altre. Per cercare di fare punti (si parte dal 31' del primo tempo sul 2-0 per il Livorno) non serve una impresa. Occorre giocare come sappiamo. Sarebbe importante segnare subito. Importante anche l'approccio alla gara della squadra».
L'AGENTE: "CHI HA I SOLDI LO PRENDE" - Marco Verratti, considerato da molti l'erede di Pirlo, è nel mirino della Juventus che ha già avviato trattative con il Pescara. Lo conferma lo stesso agente del giocatore, Donato Di Campli, a Romagiallorossa.it: «Non conosco i dettagli della trattativa e non ho ancora parlato con la Juventus, ma tra i bianconeri e il Pescara si sta trattando da qualche tempo. Marco piaceva alla Roma e lo scorso anno ho parlato proprio con i giallorossi, ma le convocazioni di Prandelli dimostrano che stiamo parlando di uno dei migliori trenta giocatori in Italia, e chi offre i soldi richiesti dal Pescara lo prenderà".
UDINESE DA SOGNO A REALTÀ: 2-0 A CATANIA E QUALIFICAZIONE IN CHAMPIONS LEAGUE
Domenica 13 Maggio 2012 - 23:27
CATANIA - Bastava un punto, ma alla fine ne sono arrivati tre. L'Udinese espugna lo stadio di Catania vincendo 2-0 e si aggiudica il terzo posto, valido per partecipare ai preliminari di Champions League. I friulani trovano subito il vantaggio col bomber Di Natale, autore di un gol bellissimo. Poi c'è il brivido, quando Gomez sbaglia il rigore del possibile pareggio. Nella ripresa ci pensa Fabbrini a chiudere i conti, col Catania e con le inseguitrici. Grande risultato per gli uomini di Guidolin, che per il secondo anno consecutivo si qualificano tra le grande d'Europa.
GENOA, VITTORIA 2-0 E SALVEZZA. IL LECCE CADE A VERONA E VA IN B
Domenica 13 Maggio 2012 - 23:14
GENOVA - Finisce con la salvezza la travagliata stagione del Genoa, che supera 2-0 il Palermo e scaccia l'incubo retrocessione. Decisivi i gol di Gilardino e Sculli, contro i siciliani che non avevano più nulla da chiedere al campionato. Dall'altra parte, il Lecce cade anche sul campo del Chievo Verona e saluta la serie A. Il giustiziere dei salentini è Vacek, che segna a dieci minuti dal termine il gol della vittoria dei suoi.
F1, MALDONADO VINCE IN SPAGNA DAVANTI ALLA FERRARI DI ALONSO -FOTO
Lunedì 14 Maggio 2012 - 08:23 di Giorgio Ursicino
ROMA - Nemmeno l’incendio che a fine gara è scoppiato nel box (31 feriti, dei quali 7 in ospedale ma nessuno in condizioni preoccupanti) ha tolto il sorriso a Frank Williams. Il team manager di più lungo corso in Formula 1 ha visto una sua monoposto salire di nuovo sul gradino più alto del podio dopo un digiuno di otto anni. Un bel regalo per la Regina Elisabetta che ha conferito a Frank diversi riconoscimenti e che proprio in questi giorni sta festeggiando 60 anni da sovrana. Al volante della monoposto britannica, spinta di nuovo da un motore Renault, c’era il giovane venenzuelano Maldonado che vince la sua prima gara.
In Spagna per la Ferrari è stata un’ottima giornata. Alonso, scattato dalla prima fila, ha conteso fino all’ultimo il successo al sudamericano, ma soprattutto ha avuto un passo rapido e costante per l’intero gran premio, confermando che le attese modifiche apportate alla F2012 dai tecnici di Maranello hanno consentito di imboccare la strada giusta. Fernando nel finale aveva preso la scia della Williams e sembrava poter effettuare il sorpasso, ma il degrado dei pneumatici lo ha invitato a conservare la preziosa posizione. Alla sue spalle si sono ben difese le Lotus (anche loro motorizzate Renault) di Raikkonen e Grosjean. Anzi, le nere vetture inglesi erano forse le più veloci in pista, ma ai box hanno sbagliato tattica effettuando l’ultimo stop troppo in ritardo.
Staccati oltre un minuto dalla Rossa tutte le avversarie più pericolose per la lotta al titolo. Schumi ha tamponato Senna, Webber è finito fuori dai punti, Vettel è arrivato sesto, precedendo, Rosberg, Hamilton e Button. Solito disastro per Massa (è stato anche penalizzato dai commissari) che ha chiuso 15° doppiato dal compagno di squadra, nonostante durante la corsa per diversi giri sia riuscito a lottare con la McLaren Lewis. Ora la classifica è cortissima, in testa c’è Alonso che ha raggiunto Vettel a quota 61, ma in soli 13 punti ci sono 5 piloti (anche Hamilton, Raikkonen e Webber) e le 5 vetture diverse che hanno vinto le prime 5 gare confermano l’incertezza del campionato. Ora si va a Montecarlo, una nuova sfida per la Ferrari ancora carente in trazione su un circuito pieno di accelerazioni.
IL CITY DI MANCINI VINCE LA PREMIER: AGUERO-GOL AL '94 -FOTO/VIDEO
Lunedì 14 Maggio 2012 - 09:04 di Elio Pirari
ROMA - Fino al 93’ di Manchester City-QPR la faccia è un film dell’orrore. Campionato, spogliatoio e forse anche futuro in cenere. Sotto 1-2 in casa. Poi, due guizzi nel recupero e la vittoria da infarto. Dopo il gol di Aguero le telecamere inseguono soprattutto lui, il manager italiano del City, Roberto Mancini. Un mese fa il City era a -8 dalla vetta, un’enormità, ieri dopo 44 anni, sciarpa tricolore sulle spalle, Mancini ha riportato lo scudetto nella Manchester dei poveri, il club reietto che per quasi mezzo secolo ha dovuto accontentarsi di inquadrature dal basso, e che per trovare spazio in Premier ha dovuto voltare brutalmente pagina, disdire la sua storia e cambiare proprietà. Pallido e stralunato, alla fine della partita con il QPR a un passo dalla retrocessione, Mancini è riuscito a reiterare un solo concetto base: «In questa pazza stagione abbiamo meritato di vincere, una stagione pazza, pazza...», poi, insistendo qualora fosse risultato vago: «È stata la stagione più pazza della mia carriera». Mancio non è mai stato uno qualsiasi. Da calciatore, da allenatore in Italia e ora da manager in Inghilterra. Non a caso, narrano i biografi, la sua casa natale di Jesi è a pochi metri dal posto dove nel 1194 o giù di lì piantarono la tenda che vide nascere uno dei grandi geni della storia, Federico II di Svevia. Non avendo mai smentito la notizia, le ipotesi formulate nel tempo da agiografi e detrattori sono due. Ipotesi A: quando il piccolo Roberto cominciò a esprimersi la prima cosa che fece fu iscrivere la sua venuta al mondo come uno dei grandi eventi della storia del calcio mondiale. Ipotesi B: Roberto è ancora convinto che Federico II sia un talento inespresso di un club portoghese. Non ancora 17enne fa il suo esordio in A con il Bologna. È un ragazzino timido che a rossori improvvisi alterna una certa inclinazione alla megalomania. I suoi tic maniacali, la mano ad allisciare la frangetta, e le sciarpe modaiole, si manifestano come sintomo sin dalle prime apparizioni tv. Da allenatore, ma poiché i due ruoli sono sempre risultati coincidenti è più corretto dire da quando cominciò a prender a calci il pallone, non ha mai mostrato troppa comprensione per i giocatori. La vocazione didattica è sempre andata in conflitto con l’ego, ragione per cui il riferimento costante di Mancini è sempre stato Roberto e quello di Roberto, Mancini. Da allenatore ha sempre preteso molto dai presidenti. Storica una sua uscita quando allenava una delle tante Inter che contribuirono a dissanguare le casse di Moratti. Quel giorno con l’espressione di una madonnina piangente all’uomo che alla Pinetina aveva parcheggiato almeno tre formazioni disse: «Ho pochi giocatori sulla fascia destra». Ora però quelli del City non vedono l’ora di fargli firmare il contratto che lo renderebbe il manager più pagato della Premier.
DA 1-2 A 3-2, TUTTO NEL RECUPERO Scudetto batticuore per il Manchester City di Roberto Mancini: il gol della vittoria (3-2) sul Queen Park Rangers e della conquista del titolo è stato segnato al 94'. Lo United ha vinto 1-0 col Sunderland, mentre il City ha rimontato da 1-2 a 3-2 nei minuti di recupero, al 92' e al 94'. L'assist del gol vittoria di Aguero è stato di Balotelli.
PER MANCINI E BALOTELLI FESTA TRICOLORE Festa scudetto del Manchester City con il tricolore italiano. Infatti sia Roberto Mancini che Mario Balotelli si sono presentati sul terreno di gioco dell'Etihad stadium, per la consegna del trofeo di campioni d'Inghilterra, 'indossandò una bandiera tricolore legata sulle spalle. Ad aprire la sfilata dei giocatori e staff tecnico sul campo è stato proprio Mancini, seguito dall'ex romanista David Pizarro.
BALOTELLI: "ORA MOLTI CHIUDANO IL BECCO" «Siamo semplicemente i migliori, ed è per questo che abbiamo vinto». È un Mario Balotelli visibilmente felice quello che, sul terreno dell'Etihad stadium, celebra la conquista del titolo inglese da parte del Manchester City, 44 anni dopo l'impresa del 1968. «Adesso tanta gente che parla male di me deve chiudere il becco - dice Balotelli intervistato dalla britannica Sky Sports -, perché ho vinto il titolo. Ora non vedo il mio futuro lontano da Manchester».
IL FENERBAHCE PERDE LO SCUDETTO, I TIFOSI DISTRUGGONO LO STADIO -VIDEO
Lunedì 14 Maggio 2012 - 10:20
ISTANBUL - Il Galatasaray vince lo scudetto proprio nella tana degli acerrimi rivali del Fenerbahce. Ma dopo la partita succede l'incredibile: supporter esaltati della squadra di casa invadono il campo mettendo a serio pericolo la vita dello staff della squadra avversaria. A questo punto l'ira dei tifosi si riversa contro le forze dell'ordine: calci e lacrimogeni verso gli agenti. Intanto dagli spalti piovono sedie e alcune aree dello stadio prendono fuoco.
SIENA, SANNINO SI ROMPE TRE COSTOLE IN PARTITELLA. SARÀ COMUNQUE A NAPOLI
Sabato 12 Maggio 2012 - 17:21
SIENA - L'allenatore del Siena Giuseppe Sannino si è fratturato tre costole in uno scontro di gioco durante una partitella di fine stagione. Lo rende noto il club toscano sul suo sito Internet. Il tecnico bianconero è comunque salito sul pullman diretto a Napoli, dove la squadra giocherà domani sera l'ultima di campionato.
ZEMAN: "JUVE, 28 O 30 TITOLI? IO DICO 22-23. NON INTERESSO ALLA ROMA"
Venerdì 11 Maggio 2012 - 17:43
PESCARA - Non c'è tregua con la polemica sugli scudetti della Juventus. I bianconeri, con una decisione unilaterale, hanno creato bandiere e la copertura dello stadio con il 30 e la terza stella, ufficialmente non riconosciute né dalla FIGC né dalla FIFA. E Zdenek Zeman, da Pescara, non manca di lanciare una nuova provocazione: "Ventotto o trenta scudetti? Per me sono 22, al massimo 23, poi ognuno può mettere quello che vuole. Anzi, quasi quasi anch'io potrei fare come loro e mettermi due stelle".
Il suo Pescara è la squadra rivelazione della serie B e l'idea di rivederlo alla Roma stuzzica i tifosi giallorossi. Zeman, però, non ne vuole sapere: "Sono apprezzato dai tifosi perché ho il mio modo di fare calcio che piace alla gente, ma non credo di interessare alla società".
SANTOS SHOW: 8-0 AL BOLIVAR E PRODEZZA DI TACCO DI GANSO -VIDEO
Venerdì 11 Maggio 2012 - 15:38
RIO DE JANEIRO - Fatti oggetto di sputi e lanci di arance all'andata ai 3600 metri di La Paz, nel match contro il Bolivar perso per 2-1, i giocatori del Santos si sono presi una clamorosa rivincita nella partita di ritorno del confronto degli ottavi della Coppa Libertadores. La squadra campione del Sudamerica si è infatti imposta per 8-0, trascinata dalle sue due stelle, Neymar e Ganso, in serata di grazia. Entrambi hanno segnato due gol a testa (bellissima una punizione dal limite di Ganso, tornato a livelli eccellenti di rendimento), e con la doppietta di ieri notte Neymar è arrivato a quota 106 centri con la maglia del Santos, diventando il più prolifico cannoniere nella storia del club dal ritiro di Pelè ad oggi. «Visto quanto era successo all'andata - ha detto Neymar dopo la partita -, abbiamo giocato con il sangue agli occhi. Quando il Santos decide di giocare al calcio, non ha rivali». Le altre reti del Santos, che ora incontrerà gli argentini del Velez nei quarti, sono state segnate da Elano (2), Alain Kardec e Borges. Passa il turno anche il Fluminense, che nel confronto tutto brasiliano degli ottavi batte per 2-1 l'Internacional di Porto Alegre (0-0 all'andata) ed ora troverà il Boca Juniors. Un derby brasiliano ci sarà anche nei quarti, tra Corinthians e Vasco da Gama, con la vincente che in semifinale troverà chi passerà il turno fra Santos e Velez.
KALADZE IN POLITICA: "LA GARA PIÙ IMPORTANTE DELLA MIA VITA PER LA DEMOCRAZIA IN GEORGIA"
Sabato 12 Maggio 2012 - 16:20
GENOVA - Kaka Kaladze lascia il calcio, ringrazia l'Italia e annuncia il suo impegno in politica. «Oggi per me è un giorno molto importante ed emozionante - ha detto nell'ultima conferenza stampa per il Genoa -. Dopo 18 anni mi ritiro. Da una parte mi spiace, e ringrazio tutti, il Genoa, il Milan, i tifosi, i compagni, gli avversari. Dall'altro sono emozionato perchè ho deciso di impegnarmi in politica. Sarà la partita più importante della mia vita, per la libertà e la democrazia del mio paese, la Georgia».
Kaladze in Georgia si impegnerà per il Georgian Dream, formazione politica a cui lui stesso ha dato vita. «In Georgia sono nato, lì batte il mio cuore - ha detto il difensore -. Il mio sogno è che i miei figli crescano in un Paese libero e democratico, un Paese che abbia la libertà di stare in Europa e nella Nato».
GATTUSO E INZAGHI DICONO ADDIO AL MILAN. SUPERPIPPO: "È IL MOMENTO DI LASCIARCI..."
Venerdì 11 Maggio 2012 - 17:04
MILANO - Rino Gattuso non prolunga il suo contratto in scadenza a giugno con il Milan. «È arrivato il momento di farmi da parte e lasciare spazio ad altri - ha spiegato dopo oltre un'ora di incontro con l'ad Adriano Galliani - è solo un arrivederci, farò un anno fuori e poi vedremo».
Gattuso ha fatto capire che intendeva ancora essere protagonista in rossonero «altrimenti avrei firmato per fare il dirigente. Galliani mi ha lasciato un cd di Fausto Leali con la canzone Mi manchi».
«Non so ancora dove andrò a giocare, non ho nulla in questo momento, comunque parlerò domani in conferenza stampa», ha spiegato Gattuso lasciando la sede del Milan quasi commosso: «Il Milan ha fatto per me più di quello che abbia fatto io per la società».
ANCHE INZAGHI DICE ADDIO «Caro il mio Milan, Ti lascio solo perchè è la vita, perchè è il momento. Lo sai anche Tu». Filippo Inzaghi dice addio al Milan. Il 39enne centravanti si congeda con una lettera pubblicata sul sito ufficiale della società rossonera. «Tutte le cose che state per leggere saranno sempre seconde, rispetto ad una. La prima e unica cosa che voglio che voi sappiate per sempre è questa: ho giocato e vinto per Noi. Giocare e vincere senza condividere le emozioni è nulla, invece io e voi, noi, abbiamo fatto tutto insieme. Abbiamo sperato, abbiamo sofferto, abbiamo esultato, abbiamo gioito. E abbiamo alzato le coppe e gli scudetti insieme ai nostri cuori. Siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d'onda. E questo non ce lo toglierà mai nessuno», scrive Inzaghi. «Sapete, cari Milanisti, quando sono arrivato a Milano voi non lo sapevate. Ero in una stanza d'albergo e dovevo uscire il meno possibile, per non dare nell'occhio e per non compromettere quella trattativa di mercato fra la Juventus e il Milan. Le prime settimane, i primi mesi, mi avete studiato, ci siamo guardati», aggiunge il bomber ripercorrendo l'avventura cominciata nell'estate 2001. «Poi, ci siamo innamorati. Quella sera contro il Torino. Eravate arrabbiati, le cose in campo non andavano bene, eravate in silenzio. Mi sono tolto le stampelle, ho iniziato il riscaldamento e il vostro ruggito dedicato a me ci ha fatto vincere la partita, ci ha proiettati al preliminare di Champions League e poi alla nostra Finale di Manchester», dice ripensando al trionfo del 2003. «Questi ricordi, insieme a tutte le persone che mi consolavano ad Anversa nei mesi difficili del 2004 e del 2005 e ai brividi che abbiamo provato insieme il 9 Agosto 2006, il giorno del mio compleanno, contro la Stella Rossa, saranno sempre sul comodino del mio cuore, accanto agli affetti più cari». «Atene. Il calcio ce l'ha regalata per un solo motivo: io e voi, noi, l'abbiamo voluta così fortemente, così intensamente, che non poteva non concedersi. Certo, la realtà è andata oltre i nostri sogni più belli -dice ricordando il trionfo in Champions nel 2007-. Due gol, contro il Liverpool, due anni dopo Istanbul, la Settima Champions League. Il destino ci ha riservato quello che non osavamo sperare». «Io oggi voglio ringraziare con affetto e commozione il presidente Berlusconi e Adriano Galliani: la loro elettricità e la loro capacità di emozionarsi per me mi ha reso più forte, mi ha spinto oltre qualsiasi limite. Ma voglio rivolgere un pensiero anche a chi, dalle giovanili a tutte le splendide squadre dove ho giocato nella mia carriera, mi ha aiutato a diventare l'uomo e il calciatore che sono oggi», dice prima dei ringraziamenti finali.
PER PUYOL OPERAZIONE OK, MA NIENTE EUROPEI
Sabato 12 Maggio 2012 - 20:00
BARCELLONA - Carles Puyol non potrà partecipare a Euro 2012 con la Spagna campione del mondo e campione d'Europa uscente: il difensore del Barcellona è stato operato oggi al ginocchio destro e i medici blaugrana hanno escluso che possa prendere parte al torneo continentale con la Nazionale, che esordirà il 10 giugno contro l'Italia. In una conferenza stampa al Camp Nou, i dottori Ramon Cugat e Ricard hanno spiegato che «la logica esclude che Puyol possa giocare prima di sei settimane» e che «quello che può fare è stare tranquillo e prepararsi con calma per la prossima stagione». Nella stessa occasione i due medici hanno anche reso noto che Eric Abidal potrà lasciare l'ospedale la settimana prossima, a poco più di un mese dal trapianto del fegato che il difensore francese ha dovuto subire per combattere il cancro.
LUIS ENRIQUE: "SONO STANCO, HO DATO TUTTO. ORGOGLIOSO DI AVER ALLENATO LA ROMA" -VIDEO
Sabato 12 Maggio 2012 - 16:15
ROMA - «Oggi le regole le metto io»: inizia così la conferenza stampa di Luis Enrique, l'ultima da allenatore della Roma. Il tecnico spagnolo si è detto amareggiato per quanto letto sui giornali dopo il suo saluto alla squadra. «Inizio con una piccola critica - le parole di Luis Enrique - oggi è l'ultimo giorno e non voglio arrabbiarmi. Due giorni fa ho fatto una riunione con la squadra per dire cosa pensavo, cosa sentivo. È stata una cosa bellissima, ho fatto un saluto ai calciatori con il cuore. La critica va a quanto dopo è uscito sulla stampa, per quello che ho sentito dire. È una bugia quel che ho detto ai giocatori, quasi tutto». «Questo è un bel posto - ha aggiunto - ma è un posto in cui c'è bisogno di un pò più di aiuto. E lo dico per chi verrà dopo di me che spero non debba soffrire come ho sofferto io. Pazienza è la parola magica - ha sottolineato - Bisogna lasciarli lavorare con un pò di tranquillità per ottenere quel che si può ottenere, ma di sicuro non nelle prime dieci partite».
«È stato bellissimo essere allenatore della Roma, un grande orgoglio, grazie di tutto. È stato un grandissimo piacere essere l'allenatore di questa squadra, non mi sono pentito, nemmeno nei giorni più brutti. Me ne vado perchè sono molto stanco»: così Luis Enrique nella sua ultima conferenza stampa da allenatore della Roma. «Ho dato il 100 per cento - ha aggiunto - e so che non basta l'estate per recuperare le forze e quindi non posso darla alla squadra. Il prossimo anno non allenerò di sicuro».
«Questa squadra è migliorata tantissimo, non per i risultati ma per l'impegno dei ragazzi che ringrazio sempre e li ringrazio oggi nel mio ultimo giorno pubblico - ha spiegato Luis Enrique nella sua ultima conferenza stampa da allenatore della Roma - Si sono messi dentro quello che io pensavo. Non tutti i tifosi hanno capito quel che faccio, ma penso di essere onesto con me stesso per primo, poi con società, giocatori e tifosi». Inevitabile la domanda sul rapporto con Totti: «Ieri ho fatto una battuta a quelli del Tapiro d'Oro. Ho parlato così tanto di Francesco che me ne sto innamorando, mia moglie è gelosa - ha detto scherzando Luis Enrique - È stato molto speciale, dall'inizio ho avuto una bellissima sensazione con lui. A inizio allenamento dopo un esclusione gli ho detto che non avevo nessunissima guerra con lui, anzi. È stato un piacere con Francesco, è un campione».
SERIE B: IL PESCARA BATTE E SORPASSA IL TORO, PER LA SAMP PLAYOFF AD UN PASSO
Sabato 12 Maggio 2012 - 20:24
ROMA - Il Pescara di Zdenek Zeman surclassa il Torino capolista all'Adriatico e opera il sorpasso. In vantaggio dopo 10' con Insigne, gli uomini di Zeman raddoppiano nel recupero del primo tempo con Immobile. A Castellammare i blucerchiati vanno subito sotto ma rimontano in dieci uomini, vanificando la bella vittoria del Padova sul Gubbio, con gli umbri che si avvicinano sempre più alla retrocessione. Il Sassuolo fallisce l'aggancio al secondo posto, fermato sullo 0-0 a Livorno.
PESCARA-TORINO 2-0
Il Pescara ha battuto il Torino per 2-0, e lo scavalca in classifica, grazie alle reti realizzate da Insigne (18gol della stagione) al 10' del primo tempo e da Immobile (27 gol stagionale) al 47' sempre della prima frazione di gioco. Per la squadra di Zdenek Zeman si tratta della 24^ vittoria stagionale. La gara è stata giocata davanti a quasi 22 mila spettatori. Pescara e Torino torneranno in campo martedì prossimo per il recupero di Torino-Sassuolo e il proseguimento dei restanti 59' (si partirà dal 31' del primo tempo) di Pescara-Livorno, interrotta lo scorso 14 aprile per la morte del giocatore del Livorno Piermario Morosini.
JUVE STABIA-SAMPDORIA 1-2
La Sampdoria batte 2-1 la Juve Stabia a Castellammare in un incontro della 40/a giornata di serie B. Le reti: nel pt, 1' Zito; nel st, 5' Munari, 39' Icardi. La Samp, ridotta in dieci per l'espulsione di Pellè dal 21' della ripresa, è riuscita a battere le Vespe nel finale, conquistando tre punti preziosi per l'accesso ai playoff grazie alla rete del diciannovenne della Primavera Icardi.
PADOVA-GUBBIO 3-0
Il Padova si riprende dalle ultime cocenti sconfitte battendo all'Euganeo 3-0 il Gubbio, al termine di una gara giocata dai biancoscudati sempre all'attacco. Veneti in vantaggio al 17' del primo tempo con Schiavi, che raccogliendo di testa una punizione di Bentivoglio batte il portiere del Gubbio. Nella ripresa Cacia, dopo aver preso precedentemente una traversa e un palo, riesce al 17' a realizzare un gol magnifico, con pallonetto millimetrico da fuori area. Allo scadere Cutolo in contropiede segna il terzo definitivo gol del Padova.
LIVORNO-SASSUOLO 0-0
Livorno e Sassuolo pareggiano 0-0, con gli emiliani che recriminano per avere sfiorato due volte il gol del vantaggio: in entrambi i casi è stato decisivo il portiere livornese Bardi. Per i neroverdi dunque una battuta d'arresto nella corsa verso la serie A. Gli amaranto, oggi guidati in panchina da Attilio Perotti dopo l'esonero di Armando Madonna, conquistano un punto che serve almeno a interrompere la striscia negativa di 5 sconfitte consecutive, costata il posto proprio a Madonna e che ha sprofondato i toscani in piena lotta per la salvezza. Nel primo tempo gara senza particolari emozioni, con un Livorno ordinato che sa tenere testa agli ospiti e prova anche a pungere. Gli emiliani vanno vicini al gol al 22' con un velenoso rasoterra di Sansone, ma Bardi devia in angolo. Nella ripresa ci prova ancora il Sassuolo e al 17' Missiroli va a un passo dal gol, ma Bardi si oppone ancora stupendamente salvando il risultato.
MODENA-GROSSETO 2-1
Con un gol di Di Gennaro nel recupero, il Modena batte il Grosseto 2-1 e conquista la salvezza matematica. La gara parte in salita per il Modena: al 2' il gol di Sforzini porta in vantaggio il Grosseto. Nel secondo tempo al 33' il pareggio di Cellini su azione nata da calcio d'angolo; al 46' la rete della vittoria di testa di Di Gennaro su assist di Nardini.
EMPOLI-VICENZA 1-1
Finisce in parità, 1-1, la sfida salvezza fra Empoli e Vicenza. In gol i veneti nel finale di primo tempo con Paolucci, bravo a sfruttare, al 39', un errato controllo di Ficagna. Nella ripresa al 19' il pareggio di Buscè su un tiro al volo. Nel finale di partita espulso Lazzari per fallo di reazione. Per l'Empoli è un punto importante che gli consente di raggiungere l'Ascoli come punteggio (43), ma di posizionarsi davanti per la classifica avulsa. Il Vicenza di Cagni al momento giocherebbe i play out con il Livorno.
VARESE-ASCOLI 4-0
Agevole successo del Varese ai danni dell'Ascoli. Dopo una mezz'ora di sostanziale equilibrio, con qualche occasione sui due fronti, i biancorossi di casa hanno spezzato l'equilibrio al 35' con un gol di Cacciatore su cross da destra di Rivas. Il bis del Varese poco prima dell'intervallo, al 44', con Neto Pereira grazie a un geniale servizio di Zecchin. In avvio di ripresa, al 5', il terzo gol varesino, ancora con Neto Pereira, di testa, dopo un «ponte» di Troest su calcio d'angolo battuto da Zecchin. Al 41', su rigore, la rete che ha fissato il risultato: Granoche è stato atterrato in area da Andelkovic (espulso) e lo stesso attaccante varesino ha trasformato il penalty.
REGGINA-CITTADELLA 3-3
Reggina e Cittadella 3-3 (1-1). Le reti: nel primo tempo, 34' Armellino (R) e 35' Ciancio (C); nel st, 6' Di Carmine (C); al 19' A. Viola (R), 30' Di Carmine e 32' A. Viola.
CROTONE-NOCERINA 3-1
Crotone batte Nocerina 3-1 (0-0) e si assicura matematicamente la salvezza. Le reti: nel st, 34' Caetano (C), 40' Ciano (C), 47' Di Maio (N) e 49' Gabionetta (C). Gabionetta per esultare ha scavalcato la recinzione ed è andato nella tribuna coperta per festeggiare il gol insieme ai tifosi e per questo l'arbitro lo ha ammonito.
CLASSIFICA - Questa la classifica dopo la 40a giornata:
Pescara (*) 77 punti;
Torino (*) 76 punti;
Sassuolo (*) 74;
Verona (*) 73;
Varese 68;
Sampdoria 67;
Padova 63;
Brescia 57;
Reggina 55;
Juve Stabia 54;
Modena 51;
Crotone 49;
Cittadella e Grosseto 48;
Bari 47;
Empoli e Ascoli 43:
Livorno (*) 39;
Vicenza 38;
Nocerina 37;
Gubbio 32;
AlbinoLeffe (*) 25.
*: una partita in meno.
FONTE: Leggo.it
SERIE B: ESTASI PESCARA, IL TORO S'ARRENDE
Lezione di Zeman a Ventura: granata battuti per 2-0, gli abruzzesi li sorpassano al comando della classifica
Il Pescara trionfa nel big match della 40sima giornata di serie B: Torino battuto per 2-0 e sorpassato in classifica al termine di una gara in cui la formazione di Zeman è stata nettamente superiore per qualità e intensità di gioco. Insigne e Immobile chiudono la pratica già nel primo tempo, granata pericolosi solo a sprazzi. Gli abruzzesi salgono così al comando della classifica a quota 77, sorpassando i piemontesi a quota 76 e distanziando il Sassuolo (74 punti) e il Verona (73).
Dopo 11' si sblocca il match. Sul lancio illuminante di Verratti la linea difensiva granata sbaglia la trappola del fuorigioco, Insigne salta Benussi e deposita in rete: è il gol del vantaggio dei delfini. Il Toro reagisce con Pasquato che non trova il bersaglio prima su una punizione dal limite poi con un destro al volo da fuori area. Il Pescara è sempre reattivo e ha la palla del 2-0: al 36' il solito Verratti ispira Cascione che stoppa la palla in area di rigore, ma al momento di calciare viene fermato provvidenzialmente da Darmian. Il Toro sfiora il pari con un'altra punizione di Pasquato, ma Ragni si salva e a tempo scaduto del primo tempo arriva il raddoppio dei biancoazzurri: al 47' cross perfetto di Zanon per Immobile che schiaccia in rete con Benussi tutt'altro che impeccabile nell'occasione. 2-0 per il Pescara e si torna negli spogliatoi con l'Adriatico in estasi.
Ventura cerca di dare verve all'attacco lasciando negli spogliatoi lo spento Stevanovic per mandare in campo Surraco e nella ripresa i granata partono forte: Sgrigna serve al centro dell'area Antenucci, ma l'attaccante viene anticipato da Capuano al momento di calciare in porta. In seguito il tecnico si gioca la carta Meggiorini, ma è la banda Zeman a sfiorare il tris: Caprari e Insigne graziano Benussi mandando fuori bersaglio due ghiotte occasioni. L'unico vero squillo del Toro nel secondo tempo arriva all'87': Ragni smanaccia sul palo il diagonale di Sgrigna e sulla ribattuta Surraco spara alto. Su questa chance cala così il sipario nel match: Adriatico in estasi, i granata si inchinano e perdono la testa della classifica.
Nella splendida prova dei padroni di casa spicca Verratti: grande prestazione di quantità e di qualità del giocatore seguito dalla Juventus. Tra gli ospiti deludono Antenucci e Darmian. Nel prossimo turno il Pescara è atteso al recupero della gara con il Livorno, mentre il Torino riceve in casa il Sassuolo.
FONTE: Mediaset.it
Calcio: B, Pescara batte Torino nel big match e torna in vetta
08:04 13 MAG 2012
(AGI/ITALPRESS) - Roma, 13 mag. - Il Pescara fa suo il big match dell'Adriatico (tutto esaurito per l'occasione con oltre 21mila spettatori) contro il Torino e si riprende la prima posizione in classifica. Alla fine, il miglior attacco del campionato ha avuto la meglio sulla migliore difesa e Zeman puo' sorridere nei confronti di Ventura che all'andata aveva inflitto un pesante 4-2 alla sua giovane squadra (10 dicembre scorso). Insigne e Immobile hanno regalato questa vittoria alla squadra di Zeman, che martedi' proseguira' il match interrotto al 30' del primo tempo in svantaggio 2-0 in casa contro il Livorno in occasione della morte del povero Morosini. Una vittoria, quella di stasera nell'interessante match contro i granata, meritata e legittimata da una prestazione cuore, grinta e tattica e decisa gia' dopo i primi 45'. Sempre martedi', pero', il Torino recuperera' il match con il Sassuolo che rappresenta il vero big match di questa parte finale di stagione, e potrebbe nuovamente scavalcare i pescaresi. Martedi', insomma, se ne sapra' di piu' sulle due squadre che andranno direttamente in A in questa lotta che vede, oltre a Pescara, Torino, e Sassuolo, impegnato anche il Verona. Questa sera la classifica dice che il Pescara e' in testa da solo con 77 punti, seguito da Torino con 76, Sassuolo con 74 e Verona con 73. Lotta per la promozione diretta molto combattuta, cosi' come quella per l'accesso ai play-off da cui uscira' la terza squadra promossa nella massima serie. Il Varese non si fa sfuggire l'occasione e risponde sul campo all'appello del mister Maran battendo nettamente l'Ascoli (4-0). I play-off non sono centrati matematicamente visti gli altri risultati, ma poco ci manca.
Stesso discorso per la Sampdoria che espugna non senza soffrire il campo della Juve Stabia (Zito in gol, poi Munari e Icardi nella ripresa) e continua a mantenere intatta la distanza con il Padova. Nel finale sofferenza dopo l'espulsione di Pelle' che saltera' il Pescara domenica prossima. La squadra di Dal Canto, da parte sua, batte agilmente il Gubbio (3-0) ma la qualificazione ai play-off non dipende dai suoi risultati. Con questa sconfitta, pero', il Gubbio perdendo a Padova e' matematicamente in Lega Pro con l'Albinoleffe dopo appena un anno di permanenza nella cadetteria. Il Modena batte sul finire il Grosseto (2-1), Reggina e Cittadella impattano con una pioggia di gol (3-3), mentre in zona retrocessione la situazione e' ingarbugliata. Il Livorno non va oltre lo 0-0 nel difficile match contro il Sassuolo con Perotti in panchina, ma spera di mantenere il risultato di Pescara e incamerare tre punti fondamentale.
Empoli e Vicenza si dividono la posta in palio (1-1, per i toscani rosso a Lazzari), ma al momento i veneti disputerebbero i play-out con il Livorno. La Nocerina perde a Crotone e non migliora il suo terzultimo posto che vorrebbe dire retrocessione. La giornata si concludera' lunedi' sera con la sfida tra Albinoleffe e Verona. I bergamaschi sono gia' retrocessi, gli scaligeri vincendo manterrebbero intatte le possibilita' di accedere alla massima serie senza ricorrere ai play-off. (AGI) .
FONTE: AGI.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.