...RICONFERMA A TEMPO PER BARONI ma col LECCE servirà una prova di sostanza da parte della squadra gialloblù.
Le uniche novità, stando a quanto scrive L'Arena, sarebbero il passaggio al 4-3-3 caro al tecnico toscano (in barba al fatto che i numeri non contano come giura e spergiura chi ne capisce 🤣 ) col quale il VERONA ha fatto vedere le cose migliori e l'impiego da titolare di SAPONARA ma personalmente (come tanti altri tifosi) ho perso completamente la poca fiducia che avevo nel tecnico scaligero, nel presidente SETTI (non l'ho mai avuta) e pure sul diesse SOGLIANO comincio ad avere più di qualche dubbio dato che mi aspettavo una pubblica presa di posizione che è parzialmente arrivata dalle colonne de L'Arena ma che è ben altra cosa rispetto ai tempi di MANDORLINI quando Sean parlava in conferenza stampa, a muso duro, davanti ai giornalisti di tutte le testate.
Il rischio è quello di perdere ulteriore tempo soprattutto rispetto al CAGLIARI, all'EMPOLI (che con ANDREAZZOLI ha cambiato nettamente passo), all'UDINESE (che con CIOFFI ha fatto lo stesso) lasciando perdere LECCE, SASSUOLO, GENOA e FROSINONE già di un altro pianeta: Vero che il campionato è ancora lungo ma non è possibile che dopo più di 4 mesi il VERONA non abbia ancora un gioco e un'identità.
NAZIONALI GIALLOBLÙ Serata da ricordare ieri per DUDA che, con un gol dagli 11 metri e un assist, ha trascinato la sua SLOVACCHIA alla qualificazione per i prossimi campionati europei, in campo nel 4 a 2 all'ISLANDA anche SUSLOV nella mezz'ora finale.
DOIG, HIEN e COPPOLA non si sono alzati dalla panchina rispettivamente con SCOZIA, SVEZIA e ITALIA Under 21.
Terza vittoria di fila per l'ITALIA Under 20 in Elite League: Gli azzurrini con TERRACCIANO titolare hanno imposto un 3 a 0 a domicilio agli inglesi.
ITALIA Under 19 a valanga contro i pari età del LIECHTENSTEIN, CISSÈ in campo per poco più di mezz'ora è stato autore di un assist, per CORRADI solo panchina.
79 minuti in campo e un asssist anche per Siren DIAO Balde con la SPAGNA Under 19 nel 5 a 0 contro i colleghi moldavi.
Minutaggio importante anche per Davide AVDULLARI con l'ALBANIA Under 17 che in Portogallo è stata sconfitta con un secco 3 a 0.
Sammarco: "Il risultato è merito dei ragazzi, ci hanno creduto fino alla fine"
Primavera 1 TIM 2023/24 | Hellas Verona-Inter 1-1
Cisse: "Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti"
STADI PIENI IN SERIE A con un trend molto positivo dominato dalle milanesi con una media mai sotto le 70mila presenze in queste prime 12 giornate; 'Ferraris' in testa nel tasso di riempimento, 'Bentegodi' agli ultimi posti con 17.743 presenze e un tasso di riempimento del 55,63% in calo del più del 7% rispetto alla scorsa stagione (dati CalcioEFinanza.it).
QUOTE SALVEZZA: ...Anche i bookmaker vedono malissimo il VERONA passato da 2,75 a 1,75 nelle quote salvezza, lo segnala CalcioMercato.com che indica nella SALERNITANA (data a 1,35) l'unica squadra che ha meno probabilità di salvarsi dei gialloblù. A 1,75 anche il CAGLIARI e l'EMPOLI (nonostante il colpaccio contro il NAPOLI) mentre UDINESE e FROSINONE sono a 4 di poco sotto il SASSUOLO offerto a 6.
#CALCIOMERCATO L'ATALANTA cerca rinforzi in difesa per Gennaio e potrebbe tornare su HIEN e con Via Olanda parlare anche di COPPOLA. Intanto per il post-BARONI spunta anche GOTTI [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Sean SOGLIANO rompe finalmente il silenzio dalle colonne de L'Arena Baroni? Marco è un ottimo allenatore. Bisogna mantenere la lucidità e la capacità di alleggerire le critiche. Oggi è giusto che la gente sia preoccupata. Anche io sono preoccupato. La situazione è difficile, come lo era l’anno scorso. Al mio ritorno a Verona sapevo che sarebbe stato necessario fare un’impresa. E ci siamo riusciti. Marco ha commesso i suoi errori ma quando i punti non arrivano, gli errori sono di tutti. Credo sia una scelta virile quella di aiutare il nostro allenatore e non abbandonarlo. Non c’è nulla da nascondere: questo è un club che sta facendo i salti mortali per mantenere la categoria e per cercare di restare a buoni livelli. Dopo qualche anno vissuto al di sopra delle aspettative, si è tornati a lottare per la salvezza. In più: sapevo benissimo che qualsiasi allenatore fosse venuto quest’anno dopo l’impresa salvezza della scorsa stagione avrebbe trovato delle difficoltà. Tanti problemi che c’erano l’anno scorso ci sono ancora. Parlo di problemi di natura mentale. Il gruppo non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. Magari, per qualcuno, pesa ancora il passato. Ma mai come adesso dobbiamo cercare di fare un’altra impresa. Se noi ci dividiamo, se non creiamo un grande senso di squadra sarà difficile compiere un’altra impresa» CalcioHellas.it
Stefano Antonelli agente dell'ex gialloblù Destiny UDOGIE «Se c'è un limite che i club italiani ancora oggi non riescono a superare è il coraggio dell'investimento. Invito chiunque e sfido chiunque a dirmi quale club italiano non voleva Udogie. Lo volevano tutti: in quella fase, l'unico che ha ritenuto opportuno accelerare è stato Gino Pozzo con l'Udinese. L'ha preso a 2,8 milioni e lo ha venduto dopo dieci mesi a 26 milioni. Ora con quello che sta facendo non ha un prezzo definito ma parlammo con la Juventus, con il Milan, con l'Inter... Destiny piaceva a tutti, tutti lo avrebbero voluto ma in quel momento non c'era lo slancio per definire questa operazione. Non investiamo sugli italiani è un luogo comune capitato anche a Udogie» TuttoMercatoWeb.com
Paweł DAWIDOWICZ al portale polacco 'Meczyki' «Sono stanco di sentir parlare di infortuni. È strano che mi infortunio sempre prima della Nazionale. Penso che ci sia un periodo del genere adesso perché sono rientrato troppo presto dall’infortunio precedente, sentivo ancora qualcosa alla gamba. C’erano partite divertenti da giocare, il club mi ha spinto un po’ per rientrare, ma è stata una mia decisione tornare subito. Spero negli Europei. Comunque, se i cechi riusciranno a vincere, penso che anche gli spareggi di marzo potranno essere un buon appuntamento» CalcioHellas.it
Ondrej DUDA ha parlato al portale slovacco Sport.sk «A volte nel calcio è così. Abbiamo fatto una buona partenza e credevo che sarebbe andata avanti, ma per noi è difficile raccogliere punti. Purtroppo la situazione è brutta, stiamo faticando, quindi credo che migliorerò il mio umore in Nazionale. Il mio rendimento? Sto cercando di analizzarlo, anche se devo ammettere che in campo mi trovo bene, ma non aiuta molto quando complessivamente non giochiamo bene come squadra. Il calcio è uno sport collettivo. Ci sono molti fattori ed è difficile discuterne ora. Non credo che dipenda solo dai giocatori e dagli allenatori. È un insieme di cose. Dobbiamo uscirne e vedere dove saremo alla fine della stagione. Suslov? È anche colpa dei cattivi risultati, l’allenatore sta cambiando molto e forse anche lui aveva un po’ di caos in testa. Ha provato tutto il possibile, quindi probabilmente per questo a volte non ha giocato e altre ha giocato tutta la partita o è entrato. Ma sta recuperando bene, si sta anche allenando alla grande e io sono lì, quindi anche questa è una delle cose belle (ride). Naturalmente sto scherzando, ma devo lodarlo» CalcioHellas.it
L’attaccante della Primavera Siren DIAO Balde ha parlato portale 'Emporda' «Non avevo mai giocato in nessuna nazionale, né in quella catalana né in quella senegalese. L’anno scorso sono stato il capocannoniere del campionato U18 con 18 gol. Adesso nel campionato Primavera ho segnato 5 gol, il capocannoniere è a 7, e ho fatto il precampionato con la prima squadra. Sono stato convocato per la partita di campionato a Sassuolo. Sono uno studente del terzo anno e se avessi la fortuna di debuttare quest’anno in Serie A sarebbe un sogno. In Italia, il Verona è un club piccolo e familiare dove sei il benvenuto. La chiamata della Spagna? Sì... Non lo immaginavo. Non ci credevo e alla fine mi hanno chiamato. » CalcioHellas.it
L'ex attaccante ora opinionista Aldo SERENA al 'Corriere del Veneto' «L’Hellas Verona? L’organico ha qualche limite, che sta emergendo dopo una partenza a razzo: i valori si stanno allineando e le sconfitte iniziano ad essere tante ma Baroni ha esperienza, io proverei ad andare avanti con lui...» TrivenetoGoal.it
Marco SILVESTRI intercettato dai microfoni de L'Arena al 'Galà del calcio Triveneto' «...Io comunque sono sempre molto legato alla città di Verona e mi spiace moltissimo per le difficoltà che vive la squadra. Lì abbiamo vissuto tanti anni, siamo innamorati persi di Verona e alla società sono ugualmente legato: mi ha dato tanto e mi auguro solo che possa uscire dal suo momento brutto il prima possibile. La Serie A è difficilissima, ma l’Hellas ha dimostrato anche l’anno scorso che fa fatica a mollarla. Gli ingredienti? Bisogna ritrovare la compattezza tra i giocatori, dentro la squadra. Le cose vanno male quando inizi a vedere nel tuo compagno solo i lati negativi e non più quelli positivi. Lì devi stare attento perché quello è un brutto segnale. Bisogna sempre trovare il punto di forza del tuo compagno, non i suoi difetti. L’insegnamento più grande che mi ha dato l’Hellas? È stato quello del primo anno, quando siamo retrocessi, quando non ho mai giocato. L’anno dopo viceversa mi è stata data totale fiducia e questo mi ha restituito tanta forza. Un periodo cruciale, quello, per la mia carriera»
L'ex gialloblù Livio LUPPI ricorda l'ex compagno di squadra Aldo BET a L'Arena «Aldo Bet era un ragazzo semplice e taciturno, ma Dio bono se era forte! Su di lui non ho aneddoti particolari, so solo che di testa era implacabile e che aveva un anticipo formidabile. Sapevo che stesse male e che fosse in ospedale, ma se n’è andato come ha vissuto, in silenzio» CalcioHellas.it
Mister CIOFFI parla dell'esperienza veronese a 'Udinese TV'«Un allenatore si vede dopo un’esperienza difficile, e la mia a Verona non ha né colpe né colpevoli. Credo sia stato un fallimento per tutti. A volte le relazioni si incastrano, altre no. Siamo dispiaciuti tutti, ma da lì esco diverso e questa esperienza mi dà più carica da trasmettere al gruppo. Qui ad Udine mi sento al posto giusto nel momento giusto... Ho avuto offerte da Egitto, Indonesia, Ungheria e l’ultima dall’Arabia Saudita, per la quale avrei firmato. Mancavano solo gli ultimi dettagli, ne ho parlato con mia moglie e ci siamo detti che la notte avrebbe portato consiglio. Poi mi ha chiamato l’Udinese. Il mio primo pensiero è stato ‘Che culo'» TGGialloBlu.Telenuovo.it
L'ex Federico CECCHERINI, ora in prestito al FATIH KARAGÜMRÜK insieme a Kevin LASAGNA, ricorda i tempi di JURIĆ e TUDOR «Jurić era un martello, ma poco ematico. Spesso ti sgridava in pubblico, aveva un modo diretto mentre Tudor era anche lui un martello, ma curava molto l’aspetto umano e stava alla battuta». Con lui, la settimana era tosta: «Segnavi il giovedì come bollino rosso: i suoi allenamenti a tutto campo erano devastanti. Il martedì ti faceva fare 10 km di corsa, il mercoledì forza e piano, mentre il giovedì era massacrante, tanto che il venerdì dovevamo fare scarico per arrivare integri alla partita. Ti elogiava ed era molto attento all’aspetto umano, ma ti distruggeva: i suoi allenamenti difensivi a tutto campo me li ricordo ancora, tutta la settimana uomo contro uomo. Pensavo: ‘Oggi ci muoio in campo’. Sistemava partitelle 5 vs 5 o 7 vs 7 e ogni volta che il pallone finiva fuori, ripartivi dal portiere. Quindi dovevi correre all’indietro, a vuoto, un sacco di volte. Con lui facevo il terzo di difesa, ma è stato il periodo in cui mi sono divertito di più: non so quante sovrapposizioni facessi a partita! Infatti facemmo il record di gol come squadra. Il suo input era: ‘Dai palla e ti muovi’. Una ricerca continua del pallone, del movimento. Praticamente giocavo in ogni zona del campo» CronacheDiSpogliatoio.it
Il giornalista Paolo Paganini durante la trasmissione '90esimo minuto' «Sul Verona non c'è solamente l'interesse di un fondo americano ma anche quello di Enrico Preziosi, ex presidente del Genoa, che avrebbe intenzione di rilevare il club gialloblù» TuttoHellasVerona.it
ADDIO A ALDO BET stopper con l'HELLAS 1973-74 prima di andare al MILAN a vincere lo scudetto della stella.
SERIE A:Salta anche la panchina di GARCIA al NAPOLI dopo il ko interno con l'EMPOLI: Il suo sostituto sarà MAZZARRI che torna sulla panchina partenopea a distanza di 10 anni con un contratto sino a fine stagione; beffato l'ex allenatore gialloblù TUDOR che ormai pareva destinato in Campania (ma che probabilmente non avrebbe mai accettato 'solo' 7 mesi di contratto ed era piuttosto inviso ai tifosi per essere stato juventino e aver osato dire, ai tempi di Verona, che VLAHOVIĆ era più forte di OSIMHEN 🤣 )
Lun, 13 Nov 2023 Serie A, la classifica spettatori: Inter e Milan in vetta e mai sotto i 70mila I dati elaborati da Calcio e Finanza prendono in esame le prime 12 giornate di campionato considerando anche il tasso di riempimento dei vari stadi, dove il Genoa è in testa, e la variazione rispetto alla stagione scorsa.
Di LUCA COSENTINI, MATTEO SPAZIANTE
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Le prime 12 partite di questa stagione stanno mantenendo un livello di pubblico presente negli stadi come mai si è visto da inizio millennio. In crescita, infatti, non ci sono solo il numero complessivo di tifosi sugli spalti, ma anche il tasso di riempimento dei vari impianti della Serie A, a testimonianza di come le 20 squadre godano di un seguito importante in tutte le partite fin qui giocate. Ovviamente da vedere se con il proseguo del campionato, arrivato ora quasi a un terzo, questi risultati si confermeranno.
Grande curiosità è rivolta verso i dati relativi alle singole squadre che hanno disputato minimo cinque partite in casa (Atalanta, Milan e Verona) fino a un massimo di sette (Inter, Lecce e Sassuolo). I dati, analizzati e rielaborati da Calcio e Finanza, inoltre, tiene in considerazione la media spettatori delle partite. Ovviamente è da tenere in considerazione che, essendo il campionato ancora in corso, alcune formazioni hanno già ospitato dei big match in casa, mentre altre no.
Spettatori stadio squadra per squadra – Inter e Milan davanti a tutti. Genoa, che numeri
Oltre alla media spettatori, i dati elaborati da Calcio e Finanza prende in esame anche la percentuale di riempimento dello stadio. Infatti se come spettatori Inter e Milan guardano tutti dall’alto verso il basso, grazie al fattore San Siro che fornisce una spinta assicurata alle due squadre, ecco che la percentuale più alta, per quanto riguarda il riempimento degli impianti, è raggiunta dal Genoa che arriva al 97,28%, superando Inter (96,64%), Milan (95,58%) e Juventus (95,5%). L’unica altra squadra a superare il 90% in questo particolare dato è la Roma, terza per media spettatori, con 92,45%.
Un altro interessante dato, presente nella tabella sottostante, è il confronto con la media spettatori della stagione scorsa per le squadre che disputavano già la Serie A. Inter e Milan migliorano, rispettivamente, dello 0,72% e dello 0,67%. Il miglioramento più importante lo fa registrare il Bologna che grazie a un inizio memorabile della formazione di Thiago Motta, imbattuta dalla prima di campionato, ha visto aumentare la sua media spettatori del 15,20%. Al contrario, la formazione che ha visto scendere di più i propri numeri relativi alle presenze allo stadio, attualmente, è l’Atalanta con un -18,51%. Ovviamente da considerare che il Gewiss Stadium è coinvolto in un’importante opera di ristrutturazione che, come si evince dalle stesse riprese televisive, coinvolge una delle due curve.
Ecco la tabella con tutti i dati relativi alle presenze negli stadi squadra per squadra per le prime 12 giornate di Serie A 2023/24:
FONTE: CalcioEFinanza.it
il blog di Francesco Barana VUOTO DI POTERE?
Senza categoria, 14 Novembre 2023
Mentre si rincorrono le voci (mai smentite) su una cessione della società a un passo dall’esser definita, la domanda – avrebbe detto Lubrano – sorge spontanea: chi comanda oggi nel Verona? Setti, o i nuovi investitori? O, in attesa di metter nero su bianco, nessuno?
L’impressione è che questa fase di transizione celi un vuoto di potere che certamente non è un fattore aggregante per allenatore e squadra. Sia chiaro, qui non vogliamo creare alibi a Baroni, che siamo stati i primi a criticare e sul quale non cambiamo giudizio (non ha il temperamento adatto alla piazza, ha perso il contatto con la squadra e paga, in termini di credibilità, il peccato originale estivo di non aver difeso il suo sistema di gioco, quindi le sue idee); piuttosto vogliamo spostare l’obiettivo fotografico più in alto, al centro della cabina di comando, per arrivare alla sostanza. Al riguardo un suggerimento forse ce lo dà la stessa conferma di Baroni, oggettivamente indifendibile dopo l’ottava sconfitta nelle ultime dieci partite (la quinta di fila): tenere Baroni sembra il segno di un non voler (poter?) decidere più che di una reale fiducia per il tecnico toscano.
Poi fa riflettere che il direttore sportivo Sean Sogliano, uomo di temperamento e solito metterci la faccia, una personalità carismatica capace di caricarsi sulle spalle gli oneri e mai rivendicare gli onori, nonostante una crisi così profonda stia mantenendo un atteggiamento low profile, coperto, taciturno (in pubblico, sia chiaro). Nel frattempo non aiutano a rafforzare la sua posizione i rumors, con tanto di articoli di stampa (ancora una volta mai smentiti da Setti), di un Marroccu già direttore ombra. Dal canto suo Setti, mai avvezzo ad apparire in pubblico, questo giro sembra molto sulle sue anche nella quotidianità in sede, quasi che fosse in altre faccende affaccendato.
Sta di fatto che mentre pensiamo a Baroni e parliamo di Baroni, magari ci sfugge qualcosa di più profondo e importante. Vada come vada, meglio fare chiarezza al più presto, l’incertezza societaria si riverbera sulla squadra.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Sesta sconfitta di fila e penultimo posto in classifica. L'Hellas Verona non ingrana e l'incubo Serie B sembra materializzarsi sempre di più. Nelle proiezioni, la quota per la retrocessione dei gialloblù è scesa da 2,75 a 1,75, seconda solo all'1,35 della Salernitana, unica squadra ancora senza vittorie e fanalino di coda. Quota 1,75 - ma in salita rispetto alla settimana scorsa - anche per Empoli e Cagliari: i toscani, grazie al colpaccio del Maradona, sono ora fuori dalla zona retrocessione, mentre la squadra di Ranieri, seppur terzultima, sembra aver trovato continuità di rendimento nelle ultime uscite. Stabile a 4 il Frosinone, per il momento tranquillo a metà classifica. In lavagna a 4 anche l'ipotesi retrocessione dell'Udinese, imbattuto da sei partite e pienamente risollevato dopo un inizio balbettante grazie ai quattro punti conquistati contro Milan ed Atalanta. Chi, invece, non vince da sei giornate è il Sassuolo, ora più vicino alla zona calda della classifica e offerto a 6.
FONTE: CalcioMercato.com
12 Novembre 2023 - 15:30 Hellas Live Hellas Verona penultimo in classifica
Il successo dell’Empoli a Napoli ha fatto scivolare la squadra gialloblù al penultimo posto in classifica, con 8 punti conquistati dopo 12 giornate.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di A.F., 12/11/2023 14:57
SERIE A | Empoli vince a Napoli 0-1, Hellas penultimo
foto Ansa
Nel lunch-match della 12^ giornata tra Napoli ed Empoli, vittoria toscana per 0-1 per effetto della rete di Kovalenko al 91′. Grazie a questo successo, la squadra allenata da Andreazzoli scavalca il Verona in classifica e si pone al quartultimo posto a quota 10. Sotto l’Empoli, in questo momento retrocederebbero in B: Cagliari 9, Verona 8 e Salernitana 5.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
RASSEGNA STAMPA L'Arena in prima pagina sul Verona: "Baroni, dieci giorni per rivoltare il suo Hellas"
16/11 ALLE 07:43
di FILIPPO D'ANGELO
Il quotidiano L'Arena oggi in edicola in prima pagina si è soffermato anche sul Verona, penultimo in classifica con soli otto punti raccolti in dodici giornate. Gli scaligeri di Marco Baroni adesso potranno sfruttare la pausa per riflettere e provare a riscattarsi dopo le cinque sconfitte consecutive subite in campionato. L'Hellas tornerà in campo il 27 novembre ospitando il Lecce allo Bentegodi.
RASSEGNA STAMPA L'Arena titola sulle parole di Sogliano: "Hellas, serve un'altra impresa: tutti con Baroni"
15/11 ALLE 08:08
di PAOLO LORA LAMIA
"Hellas, serve un'altra impresa: tutti con Baroni". Queste sono le dichiarazioni rilasciate dal ds gialloblù Sogliano a L'Arena, riprese oggi in prima pagina. Si continua dunque con il tecnico, la cui posizione sembrava a rischio dopo gli ultimi risultati negativi.
Marco Baroni resterà alla guida dell'Hellas Verona, questa la decisione emersa dal summit societario andato in scena negli ultimi giorni, rinnovata dunque al tecnico toscano la fiducia almeno fino a dopo la sosta, quando la compagine scaligera ospiterà il Lecce, squadra con cui Baroni poco meno di sei mesi fa festeggiava la salvezza con una giornata d'anticipo, e che sarà ancora una volta decisiva per il suo futuro seppur in un senso diverso.
Cambio di proprietà influente?
Una decisione quella a cui sono arrivati Setti e Sogliano di seguire la linea della continuità, che potrebbe nascondere velatamente anche qualche altro significato rispetto a quello della fiducia riposta nell'allenatore.
Il cambio di proprietà che vorrebbe l'Hellas star per passare nelle mani di un fondo anglo-americano (già vicino ad un club di Bundesliga) sarebbe ormai imminente, e in questa sorta di piccolo vuoto di potere potrebbe sembrare illogico darsi a scelte drastiche da dover poi passare in eredità.
Per il momento ha vinto la linea comprensiva e tecnicamente condivisibile del direttore sportivo Sogliano: anche stando a L'Arena, l'Hellas Verona continuerò con mister Marco Baroni. Il mister toscano ha diretto ieri l’allenamento e dalle indiscrezione che filtrano da Peschiera con rinnovato ardore. C'è però un importante cambio tattico alle porte.
Si vira sul 4-3-3 caro a Baroni, con Saponara che farà il "Verdi"
Dietro si andrà a quattro con buona pace di tutti ed in mezzo a tre.
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Davanti poi ci sarà una punta centrale con due esterni. Djuric e un ritrovato Henry potrebbero alternarsi mentre finalmente sugli esterni si dovrebbe vedere pure Saponara. Presentato come colpo dell’estate a Fiera di Primiero, l’ex viola non ha mai inciso come avrebbe dovuto, anche perché sotto impiegato da Baroni.
Marco Baroni resta alla guida del Verona. Secondo quanto raccolto da TMW, dal summit societario andato in scena nelle ultimissime ore, è uscita la decisione di proseguire con il tecnico toscano almeno fino alla gara che - al rientro dalla sosta per le Nazionali - vedrà l'Hellas sfidare al Bentegodi il Lecce, ex squadra proprio dello stesso Baroni.
Avanti con Baroni
L'ultima sconfitta in casa del Genoa, infatti, aveva fatto traballare la panchina degli scaligeri, attualmente penultimi in classifica con 8 punti raccolti. Adesso, la decisione del club di continuare con Baroni: oltre alla fiducia riposta nell'allenatore, ci sarebbero anche delle motivazioni di natura economica, con il Verona (che ha ancora sotto contratto Salvatore Bocchetti fino al 2027) che non sarebbe disposto ad un ulteriore investimento esoso per un nuovo tecnico.
Con la vittoria ottenuta contro il Napoli, l'Empoli è salito a 10 punti scavalcando il Verona di Marco Baroni che ora si ritrova in penultima posizione con 8 punti. I gialloblù sono quindi davanti alla Salernitana, ultima con 5 punti, e staccati di un punto dal Cagliari, terz'ultimo con 9 punti.
Il Verona si interroga sulle sorti di Marco Baroni, dopo le 6 sconfitte consecutive fra campionato e Coppa Italia che hanno messo fortemente a rischio la sua panchina. Già nelle scorse ore vi abbiamo raccontato delle riflessioni in corso all'interno della società, con i nomi di Davide Ballardini e Davide Nicola già sondati dal presidente Setti.
Lo stesso Baroni, spiega Tuttosport, è convinto di riuscire a sistemare le cose e ad invertire la tendenza, ma come detto la dirigenza sta valutando seriamente la sua posizione.
Oltre ai due sopra citati, però, per il quotidiano anche Daniele De Rossi è nell'elenco dei possibili candidati.
NEWS Verona: continuano a rincorrersi le voci di cessione del Club
12/11 ALLE 10:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Mentre la squadra naviga nei bassifondi della classifica, in casa gialloblù continuano a rincorrersi le voci di una possibile cessione del club. A quanto conferma anche oggi L'Arena, da settimane si sente parlare del presunto interesse di un fondo americano con l'ex diesse gialloblù Marroccu nella veste di intermediario, affiancato dall'altro dirigente ex Genoa Zarbano. Per ora, però, si tratta solo di voci mai confermate da riscontri ufficiali mentre la società gialloblù ha mantenuto fino a questo momento una posizione di silenzio.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16 NOVEMBRE 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento giovedì 16 novembre
Castelnuovo del Garda - Oggi, giovedì 16 novembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto una seduta di allenamento mattutina. Di seguito il report: possessi palla, partite a tema e partita finale.
15 NOVEMBRE 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento mercoledì 15 novembre
Castelnuovo del Garda - Oggi, mercoledì 15 novembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto una seduta di allenamento mattutina. Di seguito il report: attivazione in palestra, tecnica applicata, partite a tema e partita finale.
14 NOVEMBRE 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento martedì 14 novembre
Castelnuovo del Garda - Oggi, martedì 14 novembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto una seduta di allenamento mattutina. Di seguito il report: forza in palestra, forza in campo, lavoro tattico e partita finale.
13 NOVEMBRE 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento lunedì 13 novembre
Castelnuovo del Garda - Oggi, lunedì 13 novembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto una seduta di allenamento pomeridiana. Di seguito il report: attivazione tecnica, partite con sponde, partite a pressione, tattica e lavoro aerobico.
Verona – Si è conclusa con il risultato di 1-1 Hellas Verona-Inter, 10a giornata di Primavera 1 TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, la prima occasione della partita ce l’ha l’Inter. All’8’ Akinsanmiro approfitta di una palla vacante in area di rigore per concludere di prima intenzione in porta, ma Corradi si oppone con il fisico e respinge.
Gli ospiti sbloccano il punteggio al 12’: Kamate viene servito in area di rigore e l’attaccante trova l’angolino con un destro rasoterra.
I nerazzurri ci provano con Sarr al 19’ e al 33’, ma sia sulla conclusione ad incrociare che sul mancino a rientrare in area di rigore, Chiesa risponde con ottimi riflessi.
Il Verona si fa avanti al 36’: Patanè serve Rigo da calcio di punizione all’interno della trequarti avversaria, il terzino mette in mezzo e Nwanege per poco non riesce ad incornare.
Nella ripresa, i gialloblù sfiorano il pareggio al 56’: Charlys scarica un destro potente dalla lunga distanza che colpisce la traversa prima e la schiena di Calligaris poi e la palla termina sul fondo.
I gialloblù si mostrano propositivi nella ripresa, cercando di aprire spazi nella difesa avversaria, rendendosi pericolosi specialmente sulle corsie laterali.
Dopo ripetuti tentativi, il Verona pareggia all’85’ con Diao. L’attaccante spagnolo approfitta di un retropassaggio per superare Calligaris con un tocco di punta per poi appoggiare in rete il pallone per il gol dell’1-1.
I gialloblù conquistano così un importante punto contro i nerazzurri dopo una prestazione solida e convincente.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di lunedì 27 novembre (ore 14), quando allo stadio ‘Tre Fontane’ l’Hellas Verona affronterà la Roma nell’11a giornata di Primavera 1 TIM 2023/24.
[OFFTOPIC] + - = ADDIO A ALDO BET stopper con l'HELLAS 1973-74 prima di andare al MILAN a vincere lo scudetto della stella.
SERIE A:Salta anche la panchina di GARCIA al NAPOLI dopo il ko interno con l'EMPOLI: Il suo sostituto sarà MAZZARRI che torna sulla panchina partenopea a distanza di 10 anni con un contratto sino a fine stagione; beffato l'ex allenatore gialloblù TUDOR che ormai pareva destinato in Campania (ma che probabilmente non avrebbe mai accettato 'solo' 7 mesi di contratto ed era piuttosto inviso ai tifosi per essere stato juventino e aver osato dire, ai tempi di Verona, che VLAHOVIĆ era più forte di OSIMHEN 🤣 )
Per qualche ora, prima del ritorno di Walter Mazzarri, Igor Tudor sembrava virtualmente l'allenatore del Napoli del dopo Rudi Garcia. Alla fine il presidente Aurelio De Laurentiis ha optato per il ritorno del tecnico di San Vincenzo, chiudendo di fatto la trattativa col croato. Il suo agente Anthony Seric, alla Gazzetta dello Sport, ha spiegato i dettagli di quei concitati momenti:
Cosa è andato storto?
"Il club ha una posizione ben chiara: vuole un tecnico che si allinei sul 4-3-3 e le discussioni hanno riguardato in che modo svilupparlo. Tuttavia se si chiama Tudor, si è a conoscenza del tipo di gioco dinamico che propone con esterni a tutta fascia".
Un’occasione persa?
"Se lo chiama un club di questo spessore è meraviglioso, ma dipende cosa serve e in che modo. Penso che i migliori ascoltino con interesse una proposta di De Laurentiis. Igor è fenomenale, è senz’altro tra i top in Italia. Ma nessuna delusione. Erano solo due idee troppo diverse per essere compatibili".
Lutto nel mondo del calcio. All'età di 74 anni è infatti scomparso Aldo Bet, ex difensore e allenatore, scomparso questa sera dopo il ricovero all'ospedale di Varese, al termine di una lunga malattia. Classe '49, originario di Mareno di Piave, aveva iniziato la sua carriera da calciatore nelle fila dell'Inter, per poi affermarsi definitivamente con la maglia della Roma, con cui conquistò anche la Nazionale, dal 1968 al 1973.
Lo stopper della stella rossonera. È con la maglia del Milan, però, che Bet scrisse le pagine più importanti della sua carriera calcistica. Arrivato nel '74 dopo una parentesi al Verona, rimase in rossonero fino al 1981: stopper molto ruvido in marcatura, fu tra i protagonisti dello scudetto vinto al termine della stagione 1978/1979, l'unico conquisto in carriera, che valse per il club meneghino la stella. Con il Milan, dove fu mentore di un giovanissimo Franco Baresi, scese anche in Serie B, lasciando il Diavolo dopo aver contribuito al ritorno in massima serie.
Da allenatore lavorò soprattutto in Campania: conclusa la carriera da giocatore a Pozzuoli, allenò il Nola, la Frattese e il Savoia, ritirandosi dall'attività professionistica nel 1987.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
14/11/2023 COMUNICATO SSC NAPOLI
La Società Sportiva Calcio Napoli ha deciso di revocare l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Rudi Garcia.
A lui e al suo staff il ringraziamento per la collaborazione resa fino a oggi.
FONTE: SSCNapoli.it
Napoli, ribaltone De Laurentiis: "Tudor? No, chi vuole"
14 novembre 2023
Sembrava Igor Tudor il nome giusto per prendere il posto di Rudi Garcia sulla panchina del Napoli. Ma alla fine il presidente Aurelio De Laurentiis sta seriamente pensando a un ritorno di fiamma. Il nome è quello di Walter Mazzarri, che dal 2009 al 2013 allenò già in Campania conquistando una Coppa Italia.
L’allenatore toscano è il nome giusto per traghettare la squadra per sei mesi, prima che De Laurentiis tenti di nuovo la carta Antonio Conte, da far sedere sulla panchina azzurra la prossima stagione dopo i due rifiuti di questi mesi.
Mazzarri-Napoli, c’è da sistemare il tema modulo: dove gioca Kvara?
Anche Gianluca Di Marzio ha confermato l’indiscrezione che vuole Mazzarri ad interim sulla panchina azzurra. Il tecnico ex Inter e Napoli verrà incontrato proprio oggi, martedì 14 novembre. Da sistemare la questione del modulo con Mazzarri, non sarà proprio marginale, perché nel 3-5-2 del tecnico dei due candidati - 3-4-3 la variante - bisognerebbe trovare posto a Kvara, chiaramente considerato centrale dal presidente come lo era per Luciano Spalletti. Sembrava fatta per Igor Tudor, incontrato lunedì nella sede del Napoli e che aspetta da Roma la risposta, ma dopo l’offerta di un contratto fino a giugno, con opzione per la stagione successiva, De Laurentiis ha deciso di rinviare di qualche ora la decisione definitiva sul nuovo tecnico.
Rudi Garcia, altro esonero: l’anno scorso era toccato con l’Al-Nassr
È invece dato per scontato l'esonero di Rudi Garcia, per il quale manca solamente l'annuncio ufficiale. Troppo brusca la frenata con l’Empoli e la situazione in classifica, che vogliono i campani ben lontani dall’Inter di Simone Inzaghi capolista (già 10 punti). Dopo l’esonero arrivato la scorsa stagione in Arabia Saudita, quando Garcia era tecnico dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, ora sarà la volta di quella da allenatore del Napoli.
FONTE: Libero.it
NAPOLI Napoli, Garcia verso l'esonero: incontro Tudor-De Laurentiis.
A Roma c'è stato l'incontro tra il presidente De Laurentiis e Igor Tudor, candidato numero uno a sostituire Rudi Garcia dopo la sconfitta interna del Napoli contro l'Empoli. Offerto un anno di contratto all'allenatore croato che ha spiegato al presidente il suo progetto e fatto delle richieste. Si attende la decisione definitiva del Napoli. Il racconto in tempo reale della giornata
13 nov 2023 - 09:00
Massimo Ugolini
Il candidato Tudor è in attesa di risposta. Dopo l’incontro con il presidente De Laurentiis a Roma. Un faccia a faccia in cui i l’allenatore croato ha avuto modo di farsi conoscere meglio e di ascoltare la proposta del presidente. È arrivato negli uffici della Filmauro accompagnato dal suo agente che però non ha assistito all’incontro. L’offerta del Napoli prevederebbe un ingaggio fino al termine della stagione probabilmente con una serie di opzioni al raggiungimento degli obiettivi fissati, primo fra tutti la qualificazione in Champions. Nelle intenzioni di Tudor invece l’ingaggio dovrebbe essere di un anno e mezzo, eppure al momento la durata del contratto non rappresenterebbe un ostacolo insormontabile. Insomma se il presidente reputerà idoneo il croato, allora dovrebbe essere proprio lui a raccogliere l’eredità di Rudi Garcia. Dipenderà dalla volontà del presidente. Sullo sfondo restano i nomi di Mazzarri e Cannavaro, profili che però il Napoli ancora non ha sondato. Per il momento c’è solo Tudor, in attesa, a Roma della risposta di De Laurentiis [...]
FONTE: Sport.Sky.it
12 NOVEMBRE 2023 18:38 De Laurentiis ha mortificato Garcia nello spogliatoio davanti a tutto il Napoli: squadra incredula
Un gesto del presidente nell’intervallo di Napoli-Empoli è valso come un esonero. La rosa dei nomi per il nuovo tecnico al posto di Garcia è sul tavolo. La prima certezza è che mercoledì prossimo, alla ripresa degli allenamenti, non si udirà più l’accento francese.
A cura di Maurizio De Santis
Aurelio De Laurentiis sceglie il nuovo allenatore. La sconfitta contro l'Empoli lo ha spinto a prendere una decisione definitiva su Garcia.
Aurelio De Laurentiis ha di fatto esonerato Rudi Garcia già alla fine del primo tempo, quando è sceso negli spogliatoi per censurare quel primo tempo orribile (la ripresa sarebbe stata anche peggiore per l'esito) contro l'Empoli. Il gesto compiuto dal presidente del Napoli è stato emblematico, i toni esasperati. La squadra, già confusa, è rimasta allibita ed è implosa. Quell'atto di esautorazione molto duro è giunto all'apice di un periodo commissariale (durato circa un mese) nel corso del quale il massimo dirigente ha provato a salvare il salvabile, tenere assieme le varie anime e tutte le componenti della squadra apparsa la brutta copia di quella ammirata nella scorsa stagione.
Non Campioni d'Italia che hanno l'onore e l'onere di difendere il titolo ma una formazione con poco nerbo, che vive di fiammate d'orgoglio e di spunti individuali, smarrita e senza più un'identità tattica, svuotata delle proprie emozioni e dalla consapevolezza della propria forza, che non riesce più a trovare brillantezza nemmeno al Maradona (divenuto terra di conquista), appare sfilacciata e fa una fatica tremenda a risalire il campo, a compattarsi e proteggersi.
Un gesto del massimo dirigente durante l'intervallo ha di fatto ‘esonerato' il tecnico francese.
La sconfitta contro i toscani è stata la più classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un mese fa la reticenza di Antonio Conte ad accettare l'incarico in corsa gelò ogni tentativo di ribaltone in panchina, l'evoluzione degli eventi non dà adito a soluzioni alternative che non sia un esonero e l'assegnazione dell'incarico a un nuovo allenatore.
Il pareggio striminzito, beffardo e amaro in Champions contro l'Union Berlino aveva già turbato (e innervosito) il patron, che con una vittoria avrebbe voluto chiudere il discorso qualificazione agli ottavi e intascare anche un premio sostanzioso: non solo i milioni per il successo ma soprattutto quel bonus per il superamento del girone che è vitale per gli investimenti.
L'ex Walter Mazzarri è uno dei candidati sul taccuino della dirigenza per la panchina.
La prestazione della squadra e il gol di Kovalenko l'hanno toccato su un nervo scoperto e ha reagito d'impulso, stufo per la dissoluzione della creatura sotto i suoi occhi. Non è certo esente da responsabilità per le scelte fatte e prese da uomo solo al comando (dal casting per il tecnico al mercato fino alla situazione dei rinnovi importanti rimasta in sospeso), ma non immaginava che Garcia lo avrebbe portato sull'orlo del baratro.
Si spiega anche così, alla luce di una presenza costante al fianco del gruppo a Castel Volturno come allo stadio, la discesa nello spogliatoio di De Laurentiis: ha parlato direttamente ai calciatori, lo ha fatto passando sulla testa (ma aveva già deciso che gliel'avrebbe tagliata… licenziandolo) di Garcia, mortificandolo per l'ennesima volta dopo averlo messo sotto tutela e depotenziato già un po' di temo fa. È stato il colpo di coda, il tentativo estremo, la mossa della disperazione per far sì che con l'Empoli non si facesse naufragio. E invece il ‘suo' Napoli è colato a picco.
L'ex di Verona e Udinese, Tudor, è uno dei papabili per allenare il Napoli.
A fine incontro il presidente non aveva altro da dire, né alla squadra né all'allenatore che è tale sulla carta ancora per poche ore. La convocazione dei suoi più stretti collaboratori Chiavelli, Meluso, Micheli e Sinicropi è il summit dal quale scaturirà il nome del prossimo tecnico del Napoli.
Chi prenderà de Laurentiis? L'ex Walter Mazzarri è candidatura molto forte, così come quella di Igor Tudor. Quella di Fabio Cannavaro, seduto in tribuna nei pressi del presidente, è una suggestione anche Mondiale. Sullo sfondo c'è Antonio Conte, che resta lì sulle sue posizioni già comunicate de visu al patron e poi ribadite pubblicamente. Le prossime ore saranno dirimenti, la certezza (come spiegato dalla Gazzetta dello Sport) è che mercoledì prossimo, alla ripresa degli allenamenti a Castel Volturno, non si udirà più l'accento francese.
FONTE: FanPage.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.