#DerbyVeronaChievo + - =
PECCHIA nei guai perchè, già privo di tanti titolari, deve rinunciare anche all'unica vera punta che ha perchè KEAN s'è fatto male a poche ore dall'inizio del derby. Il modulo tattico è sempre quello 4-4-1-1 dove presumibilmente agirà MATOS da falso nueve mentre FELICIOLI (e non il più quotato AARONS) agirà da esterno sinistro di centrocampo al suo esordio in maglia scaligera.
Dalla parte opposta consueto 4-3-1-2 per mister MARAN che recupera la grande qualità di CASTRO e INGLESE ma non 'rischia' GIACCHERINI ancora convalescente.
In difesa l'ex CACCIATORE.
Toccante pregara con i giocatori tutti ad indossare la maglia 13 dello scomparso ASTORI ricordato dalle note di Lucio Dalla in tutto il Bentegodi che applaude alla memoria.
In una serata umida e pioviggionosa si parte agli ordini del signor Damato della sezione AIA di Barletta.
PRIMO TEMPO SOPORIFERO...
Il primo a pungere è FELICIOLI che è spesso nella posizione del falso nueve, al 4° viene neutralizzato dall'uscita di SORRENTINO.
Passano 3 minuti ed è BÜCHEL a provarci dalla distanza, il portiere clivense si rifugia in angolo.
'Cresce' il CHIEVO (si fa per dire): RADOVANOVIC spara a lato al 12°, al 37° BANI incorna da calcio d'angolo a lato dove MEGGIORINI è in leggero ritardo per il tap-in.
39° CASTRO regala l'emozione più grossa del primo tempo ma, a tu per tu con NICOLAS, incoccia sul piedone del portiere scaligero.
VANTAGGIO HELLAS NELLA RIPRESA
Il secondo tempo si apre con la girata in area di INGLESE che spara altissimo.
Al 7° passa il VERONA: Corner dalla sinistra di VERDE e palla ribattuta, Daniele ritraversa subito sul primo palo dove CARACCIOLO, con movimento da inatteso bomber, anticipa al volo di sinistro CACCIATORE e trafigge imparabilmente SORRENTINO da distanza ravvicinata.
La reazione del CEO è praticamente inesistente, al 21° RADOVANOVIC spara altissimo dai 25 metri.
MATOS al limite indietro per BÜCHEL che al 25° ci prova da fuori area: Palla in Curva.
Al 42° CASTRO sparacchia alto da buona posizione.
Si chiude intorno al 95° senza particolari emozioni tra gli Alè Verona alè del pubblico di fede scaligera.
Partitaccia indegna delle attese al Bentegodi dove nel primo tempo l'unico a centrare la porta è BÜCHEL dalla distanza, poi poche idee e ben confuse da una parte e dall'altra, naturale lo 0 a 0 alla fine del primo tempo.
Nella ripresa quasi per caso nasce il vantaggio del VERONA: Corner dalla sinistra di VERDE e palla ribattuta, Daniele ritraversa subito sul primo palo dove CARACCIOLO, con movimento da inatteso bomber, anticipa al volo di sinistro CACCIATORE e trafigge imparabilmente SORRENTINO da distanza ravvicinata.
Che dire? Tutto grasso che cola e seconda vittoria consecutiva (per la prima volta nella stagione) che permette di sorpassare il CROTONE e 'balzare' al terz'ultimo posto a -1 da SPAL e SASSUOLO in attesa delle gare di Pitagorici, ferraresi e sassolesi.
Sul resto è meglio stendere un velo pietoso e ringraziare gli dei del calcio se, per una volta tanto, l'HELLAS riesce a portarsi a casa la posta piena tirando in porta due sole volte ma c'è da dire che gli opposti hanno fatto anche peggio sparando quasi sempre ai lati della porta difesa da NICOLAS...
Ne è uscita, come già scritto, una partita non degna della Serie A: Siamo seri! Il calcio è ben altra cosa ma in questa situazione, se i 3 punti vanno al club della Scala, tanto meglio, però per cortesia non parliamo di valori (tecnici, tattici o fisici) perchè in questo caso dovevano perdere entrambe!
Caracciolo | Pecchia | Petkovic |
- NICOLAS Un rinvio sbagliato, un mezzo pasticcio in apertura di ripresa quando rischia molto su BIRSA ma per il resto non è quasi mai impegnato dagli avversari... Voto 5,5
- FERRARI Continua a crescere come terzino facendo vedere qualche sovrapposizione di qualità, combatte come un leone ed è autore di un derby sicuramente all'altezza: Voto 7
- CARACCIOLO Suo il gol da vero rapace dell'area di rigore (quale Antonio di sicuro non è), in difesa è praticamente impeccabile, cosa vuoi chiedere di più? Capitano silenzioso (e monumentale): Voto 7
- VUKOVIĆ Quando viene preso in velocità paga pegno (vedi inserimento di CASTRO al 40°) però di riffe o di raffe riesce sempre a cavarsi dai guai, notevole il suo apporto difensivo, voto 6
- FARES Tra alti (anticipo di testa sul secondo palo a fine primo tempo) e bassi (brutto passaggio a NICOLAS in apertura di ripresa) Momo studia da terzino e nel frattempo si permette preziosismi come il tocco al per MATOS all'89°; nel complesso gara sufficiente: Voto 6
- VERDE È lui la quota qualità in campo per gli scaligeri e Daniele ci prova pur esagerando ogni tanto, suo l'assist che decide la gara, lodevole il recupero su GIACCHERINI al 63° e l'immediata ripartenza in dribbling che procura il fallo tattico (e l'ammonizione) per GOBBI, poi non ne ha più e deve uscire stremato: Voto 6,5 (gli da il cambio ZUCULINI al 65°: Pur non emergendo in maniera particolare è fondamentale, dal punto di vista tattico e caratteriale, il suo ingresso in campo. Rinforza la mediana, detta i tempi e fornisce l'esperienza necessaria per portare a casa i 3 punti: Voto 6,5)
- BÜCHEL I piedi non sono quelli dei tempi migliori (?!?) e a volte fa imbestialire in qualche suo intervento scomposto che mette in ambasce i compagni ma questo è Marcel, nulla di nuovo, voto 5,5
- CALVANO Scintille con RADOVANOVIC ma Simone gli fa capire che ne ha passate troppe per farsi anche solo impensierire dalla 'verve' del centrocampista avversario, fa il suo che equivale a dare fisicità in mezzo e provare qualche raro passaggio illuminante. Esce anche lui stremato fra gli appplausi del Binti, voto 6 (gli da il cambio FOSSATI all'88°: Entra per far perdere tempo e spezzare le residue speranze del CEO di riequilibrare la gara: Ingiudicabile)
- FELICIOLI Ottimo mezz'ora iniziale per il deb Gianfilippo che si propone più volte da riferimento centrale in attacco, poi cala comprensibilmente fino a sparire dal campo ma fa 85 minuti senza risparmiarsi e questo è sicuramente lodevole, voto 6 (gli da il cambio AARONS all'85°: In dieci minuti fa vedere un'ottimo spunto che fa guadagnare l'ennesimo giallo agli avversari e anche al compagno ZUCULINI che lo difende animatamente ed un ingenuità gratuita che a pochi secondi dalla fine permette al CHIEVO di avere un calcio di punizione da posizione pericolosissima, ingiudicabile)
- PETKOVIĆ Bello il no look di Bruno al 38° per BUCHEL, per il resto non si vede quasi mai ma è preziosissimo il suo 'fare a sportellate' e difendere palla sulla trequarti... Un attaccante dovrebbe anche segnare ogni tanto ma questo, si sa, non è nelle corde del croato autore comunque di una gara di spessore che lo fa essere tra i migliori: Voto 7
- MATOS Si danna l'anima davanti ma soprattutto dietro, sacrificandosi da esterno destro di centrocampo quando la situazione tattica (e il mister) lo richiede, tra luci ed ombre da comunque il suo soprattutto quando la palla scotta e serve gestire... Voto 6
- PECCHIA Scelte quasi obbligate ma comunque azzeccate da parte del mister che anche stavolta lascia in panca il suo pupillo AARONS, fa esordire FELICIOLI da titolare (e il ragazzo lo ripaga dando tutto cio che ha) e, quando VERDE non ne ha più, butta in mischia ZUCULINI e la sua proverbiale Garra, in generale gratta il fondo del barile ma sembra non sbagliare nulla e mettere in campo 11 combattenti che sicuramente giocano anche per il loro tecnico: Voto 7
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DICONO + - =
Mister PECCHIA «Sono felice perchè abbiamo vinto una partita contro una squadra tosta e molto più esperta di noi, ma soprattutto perchè vedo lo spirito giusto da parte di tutti i miei giocatori, come dimostrano le prestazioni di Felicioli, oggi all'esordio dal primo minuto, e di Aarons, entrato con il piglio giusto nei minuti finali. Queste vittorie devono dare una spinta per affrontare le prossime gare con entusiasmo ma senza nessun tipo di appagamento, tutto questo avrà senso solo se alla fine del campionato riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. Intorno alla squadra si percepisce un bel clima, i ragazzi lo sentono e sarà uno stimolo in più per continuare su questa strada, ma ora dobbiamo continuare a spingere sull'acceleratore e raccogliere più punti possibili, siamo tutti compatti su questo punto, la squadra è giovane ma ha tanta voglia di lavorare. Astori? Il minuto dedicato a lui prima della gara è stato molto toccante, c'è grande dispiacere e tristezza per quello che è successo» HellasVerona.it
Mister MARAN tecnico del CHIEVO «Dispiace tantissimo per questa sconfitta, dopo il gol siamo andati in ansia. La partita è stata sempre in grande equilibrio. Il Gol è stato un macigno per noi, ma questo è sbagliato, non deve più accadere. Abbiamo perso la lucidità. Dobbiamo resettare tutto. Adesso deve iniziare un altro campionato. Dobbiamo calarci con un atteggiamento diverso. Dimentichiamo il passato. Meggiorini non stava bene dopo mezz'ora così ho inserito Giaccherini per scompaginare un po' le cose. Però non siamo stati lucidi. Dobbiamo avere grande forza. Pesa per tutti perdere così, ci scusiamo con tutto il nostro pubblico. Tre punti dalla B: come usciamo da questa crisi? Solo vincendo. Io a rischio? Penso solo a lavorare e a portare avanti la mia squadra per raggiungere nostro obiettivo» TGGialloBlu.it
Il match-winner CARACCIOLO «Il derby è sempre una partita importantissima, dove la cattiveria non può mancare. Salvezza? Dobbiamo continuare così, queste due vittorie di fila ci hanno restituito ancora più energia e convinzione rispetto a qualche gara fa. Anche il nostro pubblico ci ha dato davvero una grande mano, per noi è una cosa molto importante. Fino alla fine della stagione sarà una battaglia continua dove dovremo cercare di fare punti in ogni partita. Vincere giocando da squadra ci aiuta moralmente a dare sempre di più, a partire dagli allenamenti in settimana. Il gol? Importante che sia utile per tutta la squadra, ha portato 3 punti fondamentali in un momento molto delicato e sono contento che tutto il gruppo ha voluto crederci fino alla fine. Esultanza? Era un urlo dove c'erano tanti sentimenti, dedico il gol alla mia ragazza che aspetta un bambino. Un pensiero va sicuramente a Davide Astori e a mio zio, oggi sarebbe stato il suo compleanno» HellasVerona.it
PELLISSIER capitano del CHIEVO «Sconfitta che brucia perché abbiamo perso contro una diretta concorrente alla salvezza. Alla fine abbiamo pagato un episodio, se hai la mentalità giusta l’episodio viene dalla tua parte, se invece hai paura di perdere va sempre agli avversari. Ecco abbiamo avuto più paura di perdere che voglia di vincere. Per fare gol la palla deve entrare in area, altrimenti è dura. Per noi è un periodo negativo, più di mentalità che altro. Dobbiamo ragionare da squadra che deve lottare per la salvezza» HellasNews.it
PETKOVIĆ «Vittoria importantissima, magari non è stata una gara bella da vedere ma che andava giocata in questo modo. Potevamo sbagliare tutto stasera, ma non l'atteggiamento: la squadra voleva fortemente questa vittoria ed è stata quella voglia che ci ha dato i tre punti. Siamo stati squadra, giocando sempre l'uno per l'altro. Penso sia fondamentale che ogni elemento, ogni tassello del gruppo ragioni per un unico obiettivo, dando tutti qualcosa in più. La mia gara? Cerco di dare sempre tutto quello che ho per aiutare i miei compagni. Stasera si sentiva un calore speciale, da derby, le vittoria ci dà tanto morale per lavorare con ancor più concentrazione, a partire da domenica contro l'Atalanta» HellasVerona.it
ALÉ VERONA: HELLAS VERONA-CHIEVO 1-0, TELECRONACA | 91° MINUTO: H.VERONA-CHIEVO 1-0, LE IMMAGINI E LA CONFERENZA STAMPA DI PECCHIA |
LE ALTRE DI A + - =
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
DOPING NEL CALCIO: JOAO PEDRO del CAGLIARI sospeso in attesa di ulteriori accertamenti perchè positivo ad un diuretico, esami sospetti per DE VRIJ della LAZIO dopo la partita del Benetgodi contro l'HELLAS ma il club biancazzurro non è preoccupato 'Solo burocrazia'
RASSEGNA STAMPA + - =
HELLAS VERONA – CHIEVO VERONA: IDENTITÀ CONTRO MODERNITÀ
13 MARZO 2018
Lo scrittore inglese Tim Parks sintetizza il derby di Verona in uno scontro tra identità e modernità. Innegabile che negli ultimi 20 anni il Chievo abbia dato alla città di Romeo e Giulietta quelle gioie sportive che l’Hellas non è stato capace di regalare. Ma nonostante le continue delusioni la favola Chievo, la favola dei Mussi volanti, non è stata capace di rubare la scena allo storico Hellas Verona 1903. Il calcio moderno, per il quale gli introiti dei diritti TV contano più dei biglietti staccati ai botteghini, almeno in questo ha fallito: l’identità vince anche contro la modernità, la tradizione resiste alle sconfitte.
Prima del fischio d’inizio, i giocatori delle due squadre si sono abbracciati al centro del campo per osservare il minuto di silenzio, nel ricordo del capitano della Fiorentina Davide Astori, con il sottofondo di una canzone di Lucio Dalla. Mentre lo stadio applaudiva commosso, la Sud in religioso silenzio ha rispettato il minuto di raccoglimento, per poi lanciare un coro che ha squarciato il cielo: “Viola viola”.
Quando comincia il match, le due tifoserie si beccano non di rado, anche se rimango colpito dal coro “Nessuno Nessuno Vaffanculo” partito dal settore del Chievo: essere tifoso del “Ceo” non è facile, soprattutto in una città come Verona dove, come detto, le attenzioni sono cannibalizzate dalla controparte anche quando i verdetti del campo sovvertono gli ordini di grandezza tradizionali, sta però di fatto che questa escalation dell’odio dei veronesi più “piccoli” verso i più grandi mi ha lasciato perplesso.
Al là di queste valutazioni ovviamente del tutto soggettive sugli sfottò, devo però riconoscere che soprattutto nella prima frazione di gioco, North Side e soci hanno sostenuto i propri beniamini con continuità.
La Sud di Verona invece questa sera è abbellita dalle tante bandierine con il simbolo della storica famiglia Della Scala. Il tifo, almeno nel primo tempo, non è stato sempre continuo, ma nella seconda frazione di gioco i butei offrono un repertorio e un’intensità che solo poche realtà sanno offrire. Quando mancano pochi minuti al termine delle ostilità tutto lo stadio si compatta nel coro “Hellas Hellas quando in campo scenderai, non ti lasceremo mai soli”: davvero molto suggestivo da sentire per la particolare ritmica.
La vittoria che matura in campo tiene in vita le speranze salvezza dell’Hellas e questo viene sottolineato dalla sud che chiude la serata con la goliardia che da sempre li contraddistingue: “Restiamo in Serie A, però nessuno ci crede”. In molti stadi abbiamo sentito “Resteremo, resteremo in serie A” loro invece preferiscono mantenere scherzosamente a distanza le emozioni che una vittoria può regalare, forse memori di un campionato in cui ogni gioia è costata il doppio di amarezza e dove l’obiettivo finale potrà eventualmente essere raggiunto solo a costo di grandissimi sacrifici, senza adagiarsi su inutili ed effimeri entusiasmi.
Michele D’Urso
FONTE: SportPeople.net
12 marzo 2018
Lotta salvezza Serie A, 6 squadre per due posti in 4 punti. Il calendario delle prossime giornate
Solo 4 punti separano il Verona, penultimo a 22 punti, dal Cagliari, 14° in classifica. L'Hellas e la SPAL, date per spacciate, sono quelle più in crescita. Sassuolo e Chievo sono in caduta libera, Cagliari e Crotone preoccupate dal calendario
Due posti per sei squadre. Due posti però che nessun club vuole ottenere perché equivalgono entrambi alla retrocessione. Dando per quasi fatta la discesa in B del Benevento, sei formazioni sono infatte racchiuse in appena 4 punti. Questo rende il discorso salvezza più avvincente che mai. Non è un semplice duello, come quello che riguarda lo scudetto, ma se si considerano anche la corsa per la Champions e quella per l'Europa League, tutte le squadre del campionato hanno ancora grandi motivazioni per la parte conclusiva della stagione. La lotta retrocessione sembrava già chiusa qualche settimana fa, con Verona e SPAL date quasi per spacciate. Tutte e due però hanno saputo risollevarsi e ora hanno praticamente la stessa possibilità degli avversari di restare nella massima serie. In questo weekend infatti un paio di scontri diretti hanno dato chiari segnali sulle condizioni fisiche con cui si apprestano a effettuare il rush finale e la situazione è più in bilico che mai. L'Hellas ha vinto, grazie al gol di Caracciolo, il derby contro il Chievo, facendo ambo con il successo ai danni del Torino di due settimane fa. La squadra di Pecchia sembra stare bene fisicamente e ha ridotto la distanza dal quart'ultimo posto a sole due lunghezze. Fatta eccezione per i prossimi impegni contro Atalanta e Inter, avrà poi un calendario abbastanza morbido contro squadre di bassa classifica, prima del blocco finale rappresentato da Milan, Udinese e Juve. I cugini clivensi invece oggi sarebbero salvi, ma stanno attraversando un periodo difficile: quella di sabato è la 10^ sconfitta nelle ultime 13 gare, con solo una vittoria all'attivo. Nei prossimi 7 turni affronteranno formazioni in lotta per l'Europa, tranne lo scontro diretto con la SPAL e il match di recupero contro il Sassuolo. Le ultime speranze, se la situazione non dovesse migliorare, saranno racchiuse nell'epilogo di campionato contro Crotone, Bologna e Benevento.
SPAL in crescita, Sassuolo a secco di vittorie nel 2018
Un altro scontro diretto di questa 28^ giornata ha visto protagoniste Sassuolo e SPAL. I biancoazzurri sono passati in vantaggio con Antenucci, poi Babacar ha pareggiato i conti su rigore. Nel primo tempo la squadra di Iachini ha avuto un altro penalty a disposizione per completare la rimonta e portare a casa la vittoria, ma Politano dagli 11 metri si è fatto ipnotizzare da Meret. Le due formazioni emiliane condividono ora il terz'ultimo posto in compagnia del Crotone a 24 punti, ma quella di Ferrara ne ha raccolto 7 solo nelle ultime tre partite. Grazie a questo exploit la SPAL ha rimesso in discussione la salvezza, ma d'ora in avanti avrà scontri sulla carta mediamente complicati, a partire dal prossimo contro la Juve. I ragazzi di Semplici avranno comunque a disposizione tre sfide alla pari nell'ultima parte di campionato. Se la SPAL può contare sull'ottimo rendimento di Antenucci, il Sassuolo sta accusando il momento negativo di Politano e Berardi. In questo 2018 non ha ancora vinto una partita, dopo che il cambio di allenatore aveva inizialmente portato una scossa alla squadra. Anche i neroverdi saranno attesi da tre scontri diretti in questo finale, mentre complicatissime saranno le ultime due giornate: prima la trasferta a San Siro contro l'Inter, poi l'ultima in casa contro la Roma. Con entrambe ha comunque raccolto 4 punti nel girone d'andata.
Cagliari, ora non puoi sbagliare. Strada in salita per il Crotone
In fondo alla classifica, il grande protagonista di questa settimana è stato il Crotone, autore del 4-1 sulla Sampdoria. Un super Trotta ha messo in discesa l'incontro e permesso ai suoi di tornare al successo a quasi due mesi di distanza dall'ultima volta. In questo periodo la squadra di Zenga ha comunque espresso un ottimo gioco e ottenuto pareggi importanti contro Atalanta e Inter, ma è crollata nel momento in cui doveva fare il salto di qualità, perdendo contro Benevento e SPAL. La prestazione offerta con i blucerchiati dà belle speranze ai calabresi, ma la strada da qui alla fine, guardando il calendario, è tutta in salita. Di incontri alla pari ce ne sono pochi, in compenso però se la vedranno con Roma, Juventus, Lazio e Napoli. Leggermente più facile il cammino che accompagnerà il Cagliari, reduce da un buon 2-2 con la Lazio e ora a +2 sulla terz'ultima posizione. Il prossimo trittico di partite sarà fondamentale per aumentare questo vantaggio, visto che proporrà i match contro Benevento, Torino e Verona. Nettamente più complicati invece gli ultimi 4 turni. In tutto questo non bisogna dare per scontata la salvezza del Genoa, fermo a 30 punti dopo il ko in extremis con il Milan, ma atteso da un calendario sulla carta alla portata. Discorso opposto infine per il Benevento, costretto a rimontare 14 lunghezze di ritardo.
FONTE: Sport.Sky.it
LA NOSTRA PRIMA PAGINA
Si salvi chi può
marzo 12, 2018 Edoardo Colombo
Ventottesima. Chiusa un settimana difficile, assurda, paradossale dove impossibile era parlare di calcio. Con gli occhi ancora gonfi di facili e innocenti lacrime come quelli degli inquadrati Badelj, di Buffon a Torino, Antonelli e Bonucci a Genova e delle migliaia versate sugli spalti. Toccati dagli emozionanti e dolorosi istanti di surreale silenzio antecedenti al fischio d’inizio. Cullati in quegli istanti dalle tristi note di Lucio Dalla, si è tornati a parlare e concentrarsi – per quanto possibile – sul calcio giocato.
Una giornata in meno al triplice fischio del campionato. Ventottesima che stravolge gli equilibri. In testa e in coda. Davanti è manifesta la netta ed evidente superiorità della Juventus. Chiacchiere da bar a parte i biancori ancora – almeno per quest’anno – preannunciano un finale già visto più volte nel recente passato.
Dietro invece si scatenano le sorprese – forse – più clamorose e intriganti. In netta opposizione al probabile finale già scritto delle prime posizioni l’incerta lotta al si salvi chi può è destinato ad accompagnare fino alla trentottesima le ultime 10 giornate che rimangono.
Pronti ad essere sorpresi.
Ma dicorso che cambia completamente alzando lo sguardo di una posizione verso il Verona. Fresco vincitore del derby apre le porte alle speranze di salvezza.
La partita con la Fiorentina lo spartiacque dell’immediato passato dell’Hellas. Le 3 sconfitte contro Roma, Samp e Lazio – seppur senza crolli significativi – incrinavano il cammino destinazione salvezza. Le due vittorie – tutt’altro che scontate – contro Torino prima e Chievo poi riassestano il percorso verso il traguardo.
Due successi che passano anche dal recupero di Alex Ferrari. Il 23enne ex Bologna ha saltato fin qui 13 partite per infortunio.
Con il suo rientro le ultime apparizioni con la difesa a 3 hanno ritrovato dimensione in una più salda difesa a 4. Espressione e motivo del solo gol subito nelle ultime due.
I rislutati della ventottesima hanno ridotto il gap con la zona salva a soli 2 punti.
La vittoria nel derby arriva nonostante le assenza pesanti di Kean, Valoti e Cerci. I rientri potranno essere un plus per Pecchia forte di un’apparente solidità difensiva ritrovata. Arma fondamentale in più verso la salvezza oltre al calendario: tanti scontri diretti da qui alla fine: Benevento, Cagliari, Sassuolo e Spal. Tutte racchiuse, oggi in 4 punti. A parte le trasferte di Milano e l’ultima giornata allo Stadium, da qua alla fine le altre partite il Verona dovrà vedersela contro le squadre della parte destra della classifica. Un cammino verso la salvezza tutt’altro che impossibile. Tutto nelle mani giallo blu.
Sassuolo e Crotone completano il trenino delle 3 a quota 24 punti ma salve per giochi di scontri diretti e gol. Occasione sprecata per il Sassuolo. Autolesionismo manifesto con il rigore sbagliato da Politano che avrebbe avuto prospetti sicuramente di tranquillità maggiore da qui alla fine. Sassuolo che invece si trova nell’occhio del ciclone. Con un CV di stagione molto preoccupante e un prossimo futuro che da qua a un mese metterà i neroverdi di fronte a Udinese, Napoli e Milan. Il curriculum parla del peggior attacco d’Europa confrontato coi 5 maggior campionati europei 16 gol in 27 giornate. Peggio persino del Benevento. Questo il reale fardello con cui Iachini deve confrontarsi nella strada verso la salvezza. Vera e propria punto di debolezza degli emiliani che in confronto alle appaiate Crotone e Spal registrano 10 gol in meno. Un gap non irrimediabile ma che sicuramente pesa sulla situazione di classifica senza il quale le sorti neroverdi sarebbero ben diverse.
Eppure i protagonisti offensivi prefigurerebbero tutt’altro programma. Anche in quanto a cifre di mercato. Il valore di Politano si avvicina ai 30 milioni di euro (il Napoli a gennaio si era visto restituire l’assegno già pronto da 28 milioni bonus esclusi nel periodo di gennaio). 9 milioni bonus esclusi la cifra del trasferimento di Babacar dalla Fiorentina. Per l’eterno inesploso Berardi, più volte i club della parte alta della classifica si sono approcciati al Sassuolo per una trattativa mai scesa sotto il muro dei 30 milioni. Totale, almeno 70 milioni di valore complessivo. Valore che ai numeri non può che essere sceso drasticamente. Specialmente Berardi per evidenti motivi disciplinari e di continuità.
Lontani sono i gloriosi anni della gestione Di Francesco.
I gol ciò che manca al Sassuolo, non indifferente mancanza. O sarà svolta, o il rischio di debacle totale non sarà così ipotesi irreale. Paradossalmente l’inesperienza del recente passato in lotte per la salvezza fino all’ultima giornata potrebbe essere un fattore determinante per i neroverdi.
“Grande con le grandi” grazie alle prestazioni non accompagnate dai risultati ma spesso in crisi negli scontri diretti.
Solo Sassuolo e Chievo le spunte che mancano ai calabresi nella lotta diretta. Due vittorie fondamentali, due appuntamenti da non fallire dato che da qui alla fine il resto del calendario non sembra magnanimo mettendo di fronte ancora Roma, Fiorentina (le prossime due) poi Juventus, Lazio e Napoli le ultime due giornate con la speranza di arrivare a quegli ultimi due appuntamenti – sulla carta nettamente sfavorevoli – in cui i 3 punti potranno essere decisivi anche per la Champions e la lotta scudetto, con la salvezza certa. Forse il futuro più duro in confronto alle altre colleghe in cerca di salvezza…ma se di imprese parliamo la memoria potrebbe aiutare.
Discorso diverso va fatto per Cagliari e Chievo. Due squadre tradizionalmente con il primario obbiettivo della salvezza sempre raggiunta senza grandi difficoltà. Due squadre con relative ambizioni di parte alta di classifica che si trovano inglobate in una non programmata strenua lotta di nervi e punti. L’aspetto positivo di avere il destino nelle proprie mani ma la pressione delle inseguitrici mai così forte. Solo un punto a separare il Chievo dal baratro che la sconfitta nel derby ha pericolosamente avvicinato. Due quelli di “sicurezza” per il Cagliari.
Per i veronesi il problema risiede probabilmente nell’ultimo reparto non più tanto solido e con gravi cali come i 5 gol presi dalla Lazio. Il tutto sommato alle crisi d’attacco con 2 soli gol segnati nelle ultime 6 partite.
Cagliari che sfiora l’impresa con la Lazio sfuggita solo al minuto 94. I problemi evidenziati anche nell’ultima partita sono la mancanza di un regista dopo la frattura al piede per Cigarini. L’addio di Borriello ha pesato tantissimo sull’economia dei gol segnati. I 16 gol portati alla causa rossoblù non sono stati bissati da Pavoletti. Il caso di Joao Pedro poi una grana in più con cui i Casteddu devono misurarsi con la speranza di vincere la scommessa Han che ha ben impressionato contro la Lazio. Da un guizzo dell’ex Perugia è scaturito l’1-0 di Pavoletti.
Il destino nelle proprie mani ma una pressione che aumenta. Ogni punto perso da qui alla fine potrebbe essere decisivo nella lotta salvezza.
Il Genoa a quota 30 punti non sembra essere coinvolta direttamente e inglobata nel ciclone salvezza nonostante lo 0-1 extra time contro il Milan. La stabilita quota 40 punti non sembra essere così lontana e improbabile per una squadra che con Ballardini ha nettamente invertito il rullino di marcia guadagnandosi la seconda posizione come miglior difesa con il neo allenatore. Il rendimento c’è testimoniato anche dalla gara contro i rossoneri.
Come ogni anno la salvezza rischia di essere un discorso aperto fino all’ultima giornata.
Sei squadre in 4 punti.
Si salvi chi può.
FONTE: Numero-Diez.com
CALCIO
Il meglio della Serie A?
la lotta per non retrocedere
Lun, 12/03/2018 - 17:59
Sei squadre in un fazzoletto di quattro punti: la sfida per non retrocedere in Serie A diventa così una sfida all’ok Corral, una bagarre senza dubbio più interessante del ping pong a due per conquistare lo scudetto. Il Benevento, con i suoi 10 punti, ha già un piede e mezzo in Serie B: ma è più su che la lotta diventa serrata. L’Hellas Verona è appeso ad un dirupo a quota 22: ma la squadra di Pecchia è viva, compatta, tanto che ha appena vinto il derby. A 24 punti si trova la Spal, in condominio con il Sassuolo ed il Crotone: i ferraresi di retrocedere non ne vogliono sapere ed in questo girone di ritorno danno del filo da torcere a tutti mentre la ex squadra di Di Francesco si trova in un acque nuove, quella della lotta, e non sembra a suo agio. Chi sulla lotta potrebbe scriverci un trattatto è il Crotone (chiedere alla Sampdoria) che, ormai dato per morto, un anno fa rimontò 10 punti all’Empoli e lo spedì in B (l’ex tecnico, Davide Nicola, fece il fioretto di andare da Crotone a Torino in bici e mantenne la promessa). In acque decisamente più placide Chievo (25 punti) e Cagliari (26): ma mai dire mai: nella lotta per non retrocedere tutto è ancora possibile. Le big sono avvisate.
FONTE: MetroNews.it
Sei personaggi in cerca d'autore
Quando mancano undici giornate alla fine la lotta salvezza è più accesa che mai.
12-03-2018
ALESSIO EVANGELISTA
La ventottesima giornata di campionato ha lasciato strascichi importanti nella lotta Scudetto ma anche, e forse soprattutto, nei bassifondi della classifica dove si lotta per non cadere nel girone infernale detto Serie B. Sei squadre racchiuse in quattro punti, sei personaggi in cerca d'autore (come direbbe Pirandello) o semplicemente una guerra per non soccombere. Undici giornate alla conclusione e la lotta salvezza è più accesa che mai, complici i risultati di questo week-end che hanno accorciato ancor di più le distanze tra le squadre del limbo: il successo del Verona sul Chievo e la schiacciante vittoria del Crotone sulla Sampdoria oltre al pareggio del Cagliari e il segno X nello scontro diretto/derby tra Sassuolo e Spal.
Partiamo proprio dal Verona che sembra essere la squadra più in forma del sestetto, con due vittorie consecutive contro Torino e Chievo. La compagine scaligera sta bene sia fisicamente che mentalmente ma nelle prossime giornate se la vedrà contro Atalanta e Inter; nel mezzo calendario abbastanza morbido, poi trittico finale con Milan e Juventus con l'Udinese nel panino. Sorride pochissimo l'altra metà di Verona che nelle ultime tredici partite ha vinto soltanto una volta. E' vero, se il campionato finisse ora il Chievo sarebbe salvo ma nelle prossime sette giornate i clivensi affronteranno formazioni in lotta per l'Europa, tranne lo scontro diretto con la SPAL e il match di recupero contro il Sassuolo. Finale abbastanza favorevole alla compagine di Maran che se la vedrà contro Bologna e Benevento ma prima ci sarà lo scontro diretto col Crotone.
Grande entusiasmo in casa Spal che, al pari del Verona, è la squadra più in forma di questo ultimo periodo. La compagine di Semplici viene dal pareggio contro il Sassuolo ma, nell'ultima partita casalinga, è arrivato il successo ai danni del Bologna. Il calendario non sorride particolarmente alla squadra di Semplici che, nel prossimo turno, incontrerà la Juventus ma il finale di campionato potrebbe regalare qualche sorpresa visti gli scontri con Verona e Benevento. A pari punti con la Spal c'è il Sassuolo che non ha mai vinto in questo 2018: gli emiliani giocheranno contro Udinese, Milan e Napoli nelle prossime tre giornate mentre, negli ultimi 180', altri impegni proibitivi contro Inter e Roma.
A quota 24 punti, insieme alla coppia emiliana, c'è il Crotone che ieri ha ritrovato il sorriso battendo 4-1 la Sampdoria. I pitagorici dovranno giocare contro Roma, Napoli, Lazio e Juventus, con pochi scontri diretti per tentare l'assalto alla salvezza. L'ultima delle "magnifiche sei" è il Cagliari che ha 26 punti in classifica anche se la squadra Sarda nei prossimi tre incontri se la vedrà con Benevento, Torino e Verona. Da non scartare, invece, il Genoa che ha 30 punti ed il Benevento che nonostante i 10 punti si arrenderà solo all'aritmetica.
FONTE: Vavel.com
Chievo e Sassuolo in caduta libera: Crotone, Spal e Verona con maggiori chance di salvezza
La 28^ giornata del campionato di Serie A ha dato importanti indicazioni sul fronte salvezza, Chievo e Sassuolo rischiano grosso, la situazione
Di Stefano Vitetta 18:42 11.03.18
La 28^ giornata del campionato di Serie A ha dato importanti indicazioni non solo per la lotta scudetto ma anche per la salvezza, in particolar modo importante passo in avanti del Crotone dopo il netto successo contro la Sampdoria mentre Sassuolo e Spal si sono divise la posta. La lotta per mantenere la categoria si fa sempre più avvincente ma due le squadre che sembrano in caduta libera, il Sassuolo ed il Chievo, non arrivano i risultati ma a deludere sono anche le prestazioni. Al contrario di Crotone, Spal e Verona che sembrano in grande ripresa ed adesso con maggiori chance di salvezza. La prossima giornata chiarirà meglio la situazione ma ad oggi le indicazioni parlano di Chievo e Sassuolo in crisi.
FONTE: CalcioWeb.eu
10 mar 2018
SERIE A TIM
L'HELLAS VERONA SI PRENDE IL DERBY
L'Hellas Verona vince di misura un derby fondamentale per la classifica. Al termine di una gara combattuta e poco spettacolare la squadra di Pecchia sale a 22 punti, allargando la lotta salvezza fino al quattordicesimo posto occupato dal Cagliari con 25 punti, gli stessi del ChievoVerona sconfitto stasera. La rete del successo dell'Hellas la firma Caracciolo al 52' con una girata in mischia. Il ChievoVerona era andato vicino al gol nel primo tempo, trovando uno strepitoso Nicolas a fermare Meggiorini. Domani il programma di giornata prevede un delicatissimo Sassuolo-Spal, appaiate a 23 punti, mentre il Crotone, a 21, riceve la Sampdoria.
Clicca QUI per il match report della partita.
(Foto LaPresse)
# Serie A TIM - | Hellas Verona - | ChievoVerona -
FONTE: LegaSerieA.it
All'Hellas il derby di Verona
Decide il gol di Caracciolo al 52'
Un bel gol di Antonio Caracciolo regala all'Hellas il derby di Verona e una speranza nella complicata lotta per la permanenza in Serie A.
Il secondo anticipo della 28esima giornata finisce 1-0: il Chievo si arrende alla rete realizzata dal difensore di Pecchia a inizio ripresa, in un match tutt'altro che entusiasmante. Al Bentegodi, infatti, paura e tensione per l'importanza della posta in palio si manifestano fin dai primi minuti. L'Hellas parte meglio provando a sfruttare il campo in ampiezza, con Ferrari-Verde a destra e con l'inedita coppia formata da Fares e Felicioli a sinistra.
Nei primi venti minuti la squadra di Pecchia mantiene i ritmi alti, ma il predominio territoriale produce una sola conclusione nello specchio della porta avversaria, un sinistro di Buchel dalla distanza che Sorrentino respinge senza troppi problemi al 7'. Superate le difficolta' iniziali, nella seconda parte del primo tempo il Chievo mette la testa fuori dalla propria meta' campo.
Agli uomini di Maran, reduci da un periodo decisamente negativo (stasera si tratta della decima sconfitta nelle ultime 13 gare di campionato), manca la fiducia e in campo si vede: la manovra scorre lenta, le mezze ali restano bloccate e dunque produrre azioni pericolose e' quasi impossibile. Gli unici due squilli arrivano tra il 37' e il 39': prima la coppia Bani-Meggiorini non sfrutta una buona opportunita' da calcio d'angolo, poi Castro si inserisce bene nell'area avversaria ma non riesce a battere Nicolas, attento in uscita.
Per cercare di dare maggiore vivacita' alla propria squadra, dopo l'intervallo Maran manda in campo Giaccherini al posto del deludente Meggiorini. Il Chievo sembra ripartire meglio, con un complicato tentativo di Inglese sul cross di Birsa, ma e' soltanto un'illusione perche' al 52' l'Hellas passa in vantaggio: il sinistro al volo del difensore Caracciolo sul cross di Verde dalla sinistra e' tanto bello quanto imparabile per Sorrentino.
La reazione degli ospiti e' immediata ma flebile. Birsa ci prova subito con un debole sinistro dalla distanza, poi Maran manda in campo anche Pellissier al posto di Hetemaj per passare alle due punte, ma la partita non cambia: il Chievo fa tanta confusione e non riesce a creare i presupposti per il pareggio.
La migliore opportunita' costruita dagli uomini di Maran e' una conclusione di Radovanovic dai trenta metri che si perde altissima sopra la traversa. Troppo poco per meritare almeno un punto in un derby: il Chievo resta ancora piu' invischiato nella lotta per la salvezza, mentre il Verona conquista tre punti fondamentali e torna a sperare.sabato, 10 marzo 2018, ore 22.30
FONTE: RaiSport.Rai.it
Serie A, il derby è del Verona: sprofondo Chievo
Un gran gol di Antonio Caracciolo spariglia le carte in zona retrocessione: Hellas a -3 dai cugini.
Un acuto di Antonio Caracciolo regala al Verona di Pecchia il derby della speranza nella disperata lotta alla salvezza, nella quale ripiomba prepotentemente lo stesso, deludente Chievo di Maran. La rete del difensore gialloblù consente all’Hellas di salire a 22 punti, momentaneamente terz’ultimo in attesa di Crotone-Roma, il Chievo resta inchiodato a 25. Prossimo turno: Verona-Atalanta (domenica 18 marzo ore 15), Milan-Chievo (domenica 18 marzo ore 15).
Primo tempo. Inizia bene il Chievo, Nicolas è costretto ad uscire frettolosamente dai pali per neutralizzare l’affondo di Inglese. Risposta immediata dell’Hellas, buon per Sorrentino che Felicioli manchi il tocco sottomisura. Nemmeno l’estremo clivense (7’) è impeccabile sulla conclusione da fuori di Buchel, palla in angolo da cui nulla scaturisce. Le squadre si assestano, troppo importante la posta in palio per lasciare spazio ai rispettivi avanti. Dalla Curva Sud, cuore del tifo dell’Hellas, sbuca l’ormai tradizionale striscione contro l’allenatore “Pecchia vattene”, inoltre partono cori contro il presidente Setti ed il direttore sportivo Fusco: tutti invitati ad andarsene.
Col passare dei minuti il Verona si rende pericoloso con un incursioni dalla sinistra che portano Fares e Felicioli a pericolosi traversoni, Dainelli e compagni non si fanno sorprendere. Sulla stessa falsariga un paio di splendide combinazioni tra Birsa e Castro con tanto di centri pericolosi di quest’ultimo ed attenta risposta di Caracciolo e soci. Si corre sul filo dell’equilibrio con fiammate improvvise che si spengono ben presto. Il Verona è più propositivo, il Chievo attendista pronto ad affondare. Come al 36’quando i clivensi collezionano la palla più pericolosa fin qui: doppio angolo, sul secondo stacco centrale di Bani: il difensore di Maran colpisce male la palla che finisce sul fondo. Sull’altro fronte anche l’Hellas conquista un tiro dalla bandierina, stavolta è nulla di fatto. Non così in area gialloblù: Castro resiste a Caracciolo e calcia, Nicolas gli chiude lo specchio, impendendo il vantaggio avversario. Niente recupero e tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo. Prima mossa di Maran ad inizio ripresa: dentro Giaccherini per Meggiorini. Solito tema, Verona più aggressivo, Chievo più ficcante. 4’: Cacciatore dalla destra, girata di Inglese da centro area, indisturbato, palla a lato. 7’: risposta, vincente, dell’Hellas: angolo di Verde ribattuto, rimesso in mezzo dallo stesso fantasista, stavolta basso, gran girata di Caracciolo e palla sotto l’incrocio opposto per l’1-0 Hellas. Entusiasmo a mille nella tifoseria del Verona mentre il Chievo ci prova subito: Birsa dal limite, Nicolas in parata plastica. Cambia il tema tattico. I clivensi devono alzare necessariamente il baricentro, il Verona copre e riparte sostenuto dai cori dei tifosi gialloblù. Maran toglie Hetemaj, inserendo capitan Pellissier nel Chievo.
Pecchia, dal canto suo, inserisce Franco Zuculini per Verde. Radovanovic si libera bene al limite ma calcia alle stelle. 26’, doppio angolo per i clivensi, difesa gialloblù insuperabile. Il Chievo è nervoso, fioccano falli a centrocampo e le ammonizioni di Bani e Radovanovic. I gialloblù non lasciano passare un filo d’aria, per Pellissier e compagni la vita si fa dura. Ora sono i tifosi del Chievo ad invitare i propri calciatori a tirare fuori gli attributi. Col passare dei minuti il Verona si abbassa ma, neanche così, i clivensi si rendono pericolosi, intestarditi nel catapultare palloni aerei, facile preda di Ferrari e compagni. 40’: dentro Aarons per Felicioli nell’Hellas. Quando il Chievo trova lo spazio procurato dal gran lavoro di Cacciatore sulla destra, Castro da buona posizione spreca, calciando alle stelle. Maran inserisce Stepinski, mentre Pecchia toglie Calvano per Fossati a due minuti dal termine. Quattro minuti di recupero, ultima punizione del Chievo e triplice fischio
FONTE: SPortal.it
NEWS
L’Hellas Verona vince il derby col Chievo e spera nella salvezza
di Ignazio Caddeo marzo 10, 2018 - 22:48
L’Hellas Verona fa suo un derby fondamentale contro il Chievo. Gli scaligeri si impongono 1-0, portandosi a quota 22 punti, scavalcando il Crotone attestandosi al terz’ultimo posto, ad una lunghezza dalla Spal, impegnata domani nel suo derby contro il Sassuolo. Gara non bella, specie nel primo tempo. Portieri inoperosi fino al 17’, quando Verde batte una punzione per Matos (che aveva subito fallo da Castro) il quale tenta la conclusione dalla distanza, che viene murata dalla difesa clivense. Al 31’ bel taglio di Matos per Petkovic, che viene anticipato da Sorrentino in uscita. La squadra di Maran si rende pericolosa (37’) con Meggiorini che arriva di pochissimo sul secondo palo, sciupando un’ottima occasione, quindi (41’) bel suggerimento di Meggiorini per Castro che ha la meglio su Vukovic ma non riesce a superare Nicolas, intelligentemente rimasto fermo per non lasciare spazi all’avversario.
In avvio di ripresa il Chievo non concretizza due chance con Birsa e Inglese, e paga cara la situazione perché Caracciolo insacca il gol dell’1-0 al 7’. Verde, dopo un brutto angolo battuto riconquista la sfera e offre un bel pallone al sardo di Tempio Pausania, che non perde tempo e gira col mancino non facendo ragionare Sorrentino e lo infila. Maran ovviamente non può permettersi di perdere e ridisegna un Chievo abbastanza offensivo: dentro Pellissier, fuori Hetemaj. Nonostante questo l’undici clivense è abbastanza nervoso per il colpo accusato, a beneficio dei ragazzi di Pecchia che giocano con ordine e intelligenza. Nel finale spazio anche per l’ex Cagliari Fossati. Al triplice fischio l’Hellas festeggia e mette paura alle altre squadre in lotta per non retrocedere.
FONTE: CalcioCasteddu.it
Calcio
Calcio, Serie A 2018: anticipo 28ma giornata. Il Verona si impone nel derby con il Chievo
10 marzo 2018 22:47 Gianluca Bruno
Va all’Hellas Verona l’anticipo della 28ma giornata, in scena al Bentegodi: nel derby il Chievo è uscito sconfitto per 1-0 in un match tesissimo come tutte le stracittadine. Poche emozioni, tanti contrasti in campo: a decidere il match è stata la rete di Andrea Caracciolo al 52′ su azione da calcio d’angolo. Vittoria fondamentale per i veronesi in chiave salvezza.
VERONA-CHIEVO 1-0
Verona (4-4-2): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Fares; Verde (20′ st F. Zuculini), Buchel, Calvano (43′ st Fossati), Felicioli (41′ st Aarons); Petkovic, Matos.
A disp.: Silvestri, Coppola, Laner, Lee, Bianchetti, Boldor, Bearzotti, Souprayen, Heurtaux. All.: Pecchia
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Bani, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj (17′ st Pellissier); Birsa (42′ st Stepinski); Meggiorini (1′ st Giaccherini), Inglese.
A disp.: Seculin, Confente, Jaroszynski, Rigoni, Gaudino, Cesar, Pucciarelli, Depaoli, Tomovic. All.: Maran
Arbitro: Damato
Marcatori: 7′ st Caracciolo (V)
Ammoniti: Buchel, Matos, F. Zuculini, Boldor (V); Gobbi, Bani, Pellissier, Cacciatore, Dainelli (C)
FONTE: OASport.it
BREAKING NEWS
Serie A, Caracciolo regala 3 punti d’oro per l'Hellas Verona per la lotta salvezza
condividi su facebook condividi su twitter Redazione 10-03-2018 - Ore 22:29
Hellas Verona vs Chievo: Bella iniziativa prima della gara tra i giocatori delle due squadre che scendono in campo tutti con la maglia numero 13 e il nome ''Davide'', in memoria di Astori. Naturalmente, come in tutti i campi della Serie A, verrà osservato un minuto di raccoglimento.
Gara molto equilibrata nei primi 45’ di gioco, l’unica occasione da rete è del Chievo che a 5’ dalla fine con Castro che si trova a tu per tu con Nicolas, ma il portiere dell'Hellas Verona è molto bravo a chiudere lo specchio della porta.
L'Hellas Verona passa in vantaggio al 52’, grazie al assist di Verde che mette in mezzo all’area è bravissimo Caracciolo che con il mancino mette in rete. Un Chievo migliore quanto nervoso dopo la rete del Hellas Verona, per la squadra di Maran sono ben 6 gli ammoniti. Il derby veronese finisce 1-0 per l'Hellas Verona, grazie alla rete di Caracciolo che regala 3 punti fondamentali per la lotta salvezza.
FONTE: InsideRoma.it
Pagelle Verona – Chievo 1-0: Caracciolo uomo derby, per l’Hellas tre punti d’oro verso la salvezza
Il derby di Verona viene deciso ad inizio ripresa dal difensore dell’Hellas Caracciolo. Partita molto fallosa con ben 9 ammoniti e Chievo risucchiato ancor di più nella lotta salvezza.
di Voti Fantamagazine, 10/03/2018, 23:07
Il decimo derby di Verona in massima serie va all’Hellas che conquista 3 punti fondamentali per la permanenza in massima serie.
Chievo risucchiato ancor di più nella lotta salvezza, a -3 dal terz’ultimo posto occupato proprio dai cugini.
Partita molto combattuta e fallosa povera di contenuti tecnici di rilievo, decisa da una girata del difensore Caracciolo ad inizio ripresa.
Sono 9 gli ammoniti, record di questa stagione.
PAGELLE VERONA
Redazione Voti Fantamagazine: Le pagelle Verona
Nicolas 6 – Chiude benissimo lo specchio a Castro sullo 0-0. Con uno sciagurato rinvio stava mettendo in porta Birsa, per il resto mai impegnato.
Caracciolo 7 – Il capitano gialloblu offre una prestazione di sostanza senza fronzoli e ha il grande merito di girare in porta un cross di Verde per l’1-0.
Alex Ferrari 6,5 – Terzino o centrale non manca mai nella difesa di Pecchia. Si propone spesso con costrutto e dietro non sfigura.
Vukovic 6 – Il centrale serbo ha dato sicurezza ad una difesa fin troppo bistrattata prima del suo arrivo. Annulla Meggiorini, senso della posizione e anticipi sempre puliti.Unico errore su Castro che per poco non sblocca il match al 40′.
Fares 6 – Il giovane algerino finito nelle mire delle big fa una partita di contenimento, senza acuti né sbavature.
Calvano 6,5 – Si piazza davanti alla difesa e di riffa o di raffa se la cava. Bella sorpresa.
Felicioli 6,5 – Buona la prima per il giovanissimo scuola Milan all’esordio dal primo minuto in Serie A. Da sostanza al centrocampo e vivacità.
Büchel 6 – L’austriaco naturalizzato Liechtenstein si impegna molto e non disdegna anche la conclusione da fuori. Prende un giallo per proteste al 28′ che lo condiziona per tutto il resto della gara.
Matos 6,5 – Ryders di nome e di fatto. Il più intraprendente degli avanti di mister Pecchia.
Verde 6 – Anche stasera le sue potenzialità sembravano restare sulla carta. Nel primo tempo sbaglia spesso la decisione sul da farsi, nel secondo diventa molto più concreto ed infatti è suo il cross per il vantaggio di Caracciolo. Esce tra gli applausi.
Petkovic 6 – Lo definivano l’Ibrahimovic croato quando era a Trapani ma anche stasera non ce lo ha fatto vedere. Tiene comunque bene molti palloni per far rifiatare la difesa.
Zuculini 6 – Entra per far legna a centrocampo.
Aaron sv
Fossati sv
PAGELLE CHIEVO
Redazione Voti Fantamagazine: Le pagelle Chievo
Sorrentino 6 – Respinge maluccio un tiro dalla distanza di Büchel. Incolpevole sul tiro ravvicinato di Caracciolo, per il resto ordinaria amministrazione.
Cacciatore 5 – Sente molto la partita, non spinge e non da l’apporto che tutti si aspettavano restando spesso basso. In ritardo sul cross di Verde si fa anticipare da Caracciolo. Cerca di rifarsi dopo ma senza successo. Ammonito nel finale dopo esser stato ‘scherzato’ da Matos.
Bani 6,5 – Altra prestazione convincente del giovane centrale. Si completa bene con Dainelli. Salva un gol anticipando Matos nel primo tempo ed è pericoloso anche in avanti su corner.
Dainelli 6 – Esperienza e senso tattico. Non deve soffrire molto per contenere Petkovic, perde un pò la bussola nel finale entrando molto male su Aaron.
Gobbi 5,5 – Esperienza e un pizzico di furbizia per cercare di arginare Verde, cosa che non sempre gli riesce.
Radovanovic 5,5 – Metronomo fondamentale per mister Maran, anche stasera tutti i palloni passano da lui ma non sempre riesce a velocizzare il gioco.
Hetemaj 5 – Oggi manca la sua principale caratteristica. la corsa. E’ anche molto impreciso, giustamente sostituito.
Castro 6 – Furbo e sfortunato nell’unica occasione da rete del primo tempo. Prestazione di sostanza, cala alla distanza mostrando ancora una forma non perfetta.
Birsa 5 – Walter ma dove sei finito? Ennesima prestazione sottotono per il 23 clivense nonostante l’impegno non manchi. Sbaglia diversi semplici tocchi e mette in mezzo cross imbarazzanti.
Meggiorini 5 – Stretto nella morsa Caracciolo-Vukovic, fa una fatica pazzesca a giocare palloni interessanti. In un anticipo di testa mette Castro davanti a Nicolas. Esce dopo 45′.
Inglese 5,5 – Troppe volte in fuorigioco nel primo tempo. Lotta ma di palloni giocabili ne arrivano davvero pochi. Meglio nella ripresa ma poco preciso nell’unica occasione avuta.
Giaccherini 5.5 – Entra per dare la scossa ma non ci riesce.
Pellissier 5 – Lo si ricorda solo per un ammonizione presa.
Stepinski sv
A cura di Alessandro Gennari.
FONTE: FantaMagazine.com
Verona Chievo 1-0, decide Caracciolo al 52′. Chievo in zona retrocessione
Pubblicato il 10 Mar 2018 - 23:12 autore: Livio Cellucci
Foto professionale Getty Images© selezionata da SuperNews
L’Hellas Verona si aggiudica il 10° derby in serie A contro il Chievo grazie al goal decisivo di Caracciolo, che al 52′ con una bella girata ha infilato da perfetto attaccante Sorrentino, sfruttando al massimo un bel cross dalla sinistra di Verde. Davvero poca la reazione del Chievo, che non ha saputo replicare nella ripresa il buon palleggio del primo tempo ed alla fine ha dunque meritato la sconfitta. Grazie a questa vittoria, il Verona risale dunque a 22 punti, a soli 3 punti dai rivali del Chievo. Di conseguenza, la situazione in classifica ora si mette male per i ragazzi di Maran, che si vedono sconfitti nella stracittadina e devono ora guardarsi seriamente e con preoccupazione alle proprie spalle.
FINE PARTITA
Finisce così! Vince il Verona 1-0!
50′ s.t. Ultima occasione del match! Il Chievo usifruisce di una punizione dal limite: Birsa calcia, Zuculini allontana e Gobbi sparacchia in curva
49′ s.t. Buchel prova a calciare in porta dal limite, ma scivola e manda a lato
49′ s.t. Praticamente non si gioca più il Verona cerca di perdere tempo.
47′ s.t. Doppio giallo in un derby incandescente: tocca a Dainelli (Chievo) e Zuculini (Verona). Ammonito anche Boldor, che siede in panchina. Questo la dice lunga sul clima…
Dunque restano poco meno di 240 secondi si speranza al Chievo, mentre Pecchia in panchina è letteralmente indiavolato
45′ s.t. Saranno 4 i minuti di recupero decisi da Damato
44′ s.t. Matos se ne va sulla sinistra e Cacciatore lo stende senza pensarci troppo, ennesimo giallo per il Chievo
43′ s.t. Ultimo cambio anche per il Verona: esce un applauditissimo Calvano, dentro Fossati
42′ s.t. Ultimo cambio per Maran: fuori Birsa, dentro Stepinski
42′ s.t. Occasione gettata al vento dal Chievo: Birda lavora bene sulla destra, ma poi Castro ”sbuccia” il pallone e svirgola malamente alto
40′ s.t. Secondo cambio per l’Hellas, esce Felicioli ed entra Aarons
39′ s.t. Secondo ammonito anche nel Verona, è Matos
38′ s.t. L’Hellas Verona sembra ora padrone della situazione: il Chievo non riesce ad incidere in fase offensiva
36′ s.t. L’Hellas prova a ribaltare l’azione, ma Zuculini parte in posizione di offside e Damato ferma il gioco
35′ s.t. Bani lancia in profondità per Cacciatore, ma il pallone è troppo lungo e finisce sul fondo. Il Verona si sta chiudendo bene ed il Chievo di conseguenza non riesce a sfondare
33′.s.t. Siamo nell’ultimo quarto d’ora di gara, con l’Hellas ancora avanti 1-0 grazie al goal, finora decisivo, di Caracciolo al 52′. Il Chievo prova a spingere, ma lo fa in modo poco lucido
30′ s.t. Ancora un ammonito per il Chievo, che però così rischia di rimanere seriamente in 10 uomini: stavolta è Radovanovic a prendersi l’ammonizione, è il 4° giallo per il Chievo
29′ s.t. Il Chievo spinge alla ricerca del pari: Bani lancia, Inglese di spalla fa sponda, ma Pellissier non aggancia
28′ s.t. Terzo ammonito per il Chievo: stavolta tocca a Pellissier, che commette fallo su Petkovic, bravo a difendere il pallone
26′ s.t. Lo stesso Buchel svirgola in un ripiegamento difensivo e regala l’angolo al Chievo, che però dalla bandierina non ne approfitta
25′ s.t. Buchel tenta un tiraccio dalla distanza col sinistro, pallone alto
24′ s.t. Ora le parti del copione sembrano essersi invertite, col Verona a ragionare a centrocampo e col Chievo che attacca a testa bassa, senza troppa lucidità
22′ s.t. Anche Bani (Chievo) finisce sul taccuino dell’arbitro, per lui cartellino giallo per un fallo su Petkovic
21′ s.t. Radovanovic tenta la conclusione dalla distanza, ma calcia malissimo col sinistro, pallone abbondantemente alto
19′ s.t. Risponde sull’altra panchina Pecchia ed arriva il primo cambio anche per l’Hellas: fuori Verde, dentro Zuculini. E’ chiaro che ora l’Hellas prova a gestire il risultato, ed infatti passa al 4-5-1, con Matos largo a destra…
18′ s.t. Dopo il secondo cambio, arriva anche il 2° cartellino giallo: Gobbi (Chievo) stende Verde e finisce anche lui nella lista degli ammoniti
17′ s.t. Arriva dunque il cambio annunciato: fuori Hetemaj, dentro Pellissier, uno specialista dei derby…
16′ s.t. Traversone profondo di Gobbi dalla sinistra, Nicolas legge bene la situazione ed esce, facendo suo il pallone
14′ s.t. Maran si prepara intanto ad un nuovo cambio: uscirà Hetemaj ed entrerà Pellissier, la bandiera clivense
12′ s.t Cross completamente sbagliato di Birsa, col pallone che si perde ampiamente sul fondo. E’ il sintomo del nervosismo del Chievo…
10’s.t. Si riscalda anche il Bentegodi, con la Curva Sud dei tifosi dell’Hellas che intonano cori a supporto dei loro beniamini
L’Hellas Verona ha sbloccato il derby di Verona con un bel goal di Caracciolo, che di sinistro ha raccolto un bel cross di Verde ed ha battuto Sorrentino per l’1-o!
7′ s.t. GOAL VERONA! Caracciolo! Verona Chievo 1-0
5′ s.t. Ancora Chievo all’attacco, Birsa per Inglese, che prova la volèe, ma la palla finisce larga, a lato
4′ s.t. Occasione Chievo!Nicolas sbaglia il rinvio con i piedi, ma Birsa non tira subito e l’occasione sfuma!
3′ s.t. La gara si mantiene equilibrata anche in questo inizio di ripresa
1′ s.t. E’ ricominciato dunque il 2° tempo, con il punteggio ancora fermo sullo 0-0 tra Verona e Chievo
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INIZIO SECONDO TEMPO
21:50 Tornano in campo le due squadre. C’è dunque il primo cambio della gara: fuori Meggiorini, dentro Giaccherini per il Chievo
21:47 Si sta riscaldando Giaccherini per il Chievo: gli lascerà il posto Meggiorini. Il Chievo giocherà dunque col doppio fantasista (Birsa e Giaccherini) alle spalle di Inglese, per un 4-3-2-1
In questi primi 45′ il Verona ha fatto vedere di non essere da meno del Chievo. La squadra di Pecchia ha avuto un’ottimo inizio, ma poi col trascorrere dei minuti a centrocampo ha subìto un pò il palleggio del Chievo, con la squadra di Maran che è stata poi brava a verticalizzare e che si è resa pericolosa anche su azioni da calcio d’angolo. L’occasione più grande del match è capitata al Chievo sui piedi di Castro al 40′, ma Nicolas è stato bravissimo col piede a salvare il risultato. Fino a questo momento pareggio giusto
FINE PRIMO TEMPO
45′ Non c’è recupero, Damato fischia la fine del primo tempo. Verona Chievo 0-0 all’intervallo
43′ Ora prova a rialzare la testa il Verona, Matos prova a sfondare sulla fascia sinistra, Cacciatore lo chiude
40′ La gara si infiamma! Castro supera Vukovic e si presenta a tu per tu con Nicolas, ma il portiere dell’Hellas è bravissimo a respingere l’esterno destro del centrocampista del Chievo ed a salvare così la porta!
39′ Capovolgimento di campo e corner ita per l’Hellas: Verde crossa, ma nulla di fatto
37′ Ancora Birsa dall’angolo, Bani salta di testa ed il pallone finisce a lato, occasione per il Chievo!
36′ Dalla bandierina Birsa per Cacciatore, che svetta di testa, Fares si rifugia nuovamente in angolo
36′ Guizzo di Inglese, che si libera di Vukovic e calcia, ma il difensore si salva e gli ”mura” il tiro in angolo
34′ Meggiorini tenta la sponda per Inglese, ma è ancora fuorigioco. Davvero molto attenti i difensori dell’Hellas in questa fase
33′ Il Chievo prova a costruire con ordine a centrocampo, Meggiorini prova a chiudere l’azione di testa su un cross di Gobbi, ma il pallone esce abbondantemente
31′ Matos tenta l’imbucata, Sorrentino esce e fa suo il pallone
30′ Mezz’ora di gioco: non è un derby esaltante sul piano delle occasioni, ma non si può certo dire che non sia una gara sentita sul piano dell’agonismo e dell’impegno…
29′ Arriva il primo giallo della gara: è Buchel (Verona) il primo ammonito, per proteste
28′ Bella ripartenza del Verona, Verde va al cross per Matos, che viene chiuso dai difensori clivensi
26′ Il Chievo prova ad abbassare un pò il ritmo della gara, nell’intento di arginare e frenare l’irruenza dell’Hellas
25′ Nell’Hellas Verona sulla fascia sinistra si sta disimpegnando molto bene intanto Felicioli, all’esordio
23′ Inglese riceve palla in area ed al volo colpisce alto, ma il tutto è vanificato da un fallo in attacco dello stesso attaccante su Ferrari
21′ Bel colpo di tacco di Birsa per Castro, particolarmente attivo sulla destra, la difesa del Verona si chiude ed allontana il pallone
20′ Buon movimento di Castro, che trova lo spazio e crossa dalla fascia destra, Vukovic lo chiude
19′ Matos va sul fondo e crossa, ma viene chiuso
18′ Il Chievo usa il fioretto, l’Hellas usa la sciabola: sembra un pò questo il tema della gara
Se ne è andato dunque il primo quarto d’ora della gara, col punteggio ancora fermo sullo 0-0
16′ Punizione per il Verona dalla fascia sinistra, per atterramento di Matos da parte di Castro. Prova lo stesso Matos, murato
16′ Pressing molto alto dell’Hellas, che mette ansia ai portatori di palla del Chievo
15′ Particolarmente nervoso Radovanovic, che prima abbatte Matos e poi ha uno scontro verbale con Calvano
12′ Primo tiro anche per il Chievo, è Radovanovic che ci prova dal limite, ma sparacchia malamente a lato
12′ Brutta entrata di Hetemaj su Petkovic, per Damato è semplice punizione
11′ La scena si ripete: stavolta è Radovanovic a lanciare in profondità per Inglese, ma è ancora fuorigioco
10′ Sponda di Meggiorini per Inglese, ma si alza la bandierina dell’offside
9′ Buon momento dell’Hellas, ce prova a chiudere il Chievo nella propria trequarti
8′ Occasione Verona! Buchel fa partire il tiro dalla lunga distanza, Sorrentino respinge in modo non perfetto, calcio d’angolo
6′ Il Chievo costruisce con ordine a centrocampo, ma il Verona fa pressing e riparte
5′ Traversone troppo profondo di Birsa, nulla di fatto per il Chievo
4′ Da Ferrari per l’esordiente Felicioli, che però non arriva sul pallone e Sorrentino chiude tempestivamente
3′ Lancio di Vukovic per Calvano, troppo lungo e palla in fallo laterale
2′ Ora è il Chievo che prova a costruire da dietro
1′ Il Verona gestisce il pallone il centrocampo
20:49 Fischio d’inizio, batterà l’Hellas
20:47 Osservato il minuto di silenzio in memoria di Davide Astori
20:46 Nel Verona a fare coppia con Petkovic ci sarà Matos, con Fares che sale a centrocampo ed il giovane Felicioli a fare il terzino. Formazione confermata invece per il Chievo
20:43 Tutto è pronto per l’ingresso in campo delle squadre. Nell’Hellas si è fatto male nella rifinitura Kean, che dovrà dunque saltare questo derby
Tutta la città di Verona è pronta per Verona Chievo, ossia per quello che sarà il decimo derby in serie A tra L’Hellas Verona ed il Chievo Verona. Nei dieci confronti disputati finora nel massimo campionato è in leggero vantaggio la squadra clivense, con 4 successi a 3 sull’Hellas. Completano poi il quadro totale anche due pareggi. Nelle sfide giocate però in casa del Verona, la situazione finora è di 2 a 2, con l’ultima sfida fatta propria dall’Hellas, nel febbraio del 2016. Per quanto riguarda il Chievo, la stracittadina di stasera avrà inoltre un gusto particolare per Rolando Maran, che raggiunge il record di panchine in A con i gialloblù. C’è da dire tuttavia che la situazione attuale per le due squadre della città veneta è tutt’altro che rosea: l’Hellas al momento giace malinconicamente al penultimo posto della classifica di A, a quota 19 punti ed a -4 dalla salvezza, rappresentata dalla coppia Spal – Sassuolo; non è più allegra tuttavia neanche la situazione attuale del Chievo, visto che dal 1 dicembre la squadra di Maran ha collezionato meno punti di tutti (solo 5), segnando anche meno reti di tutti (solo 6 goal). Insomma, Verona Chievo, senza tanti giri di parole, rappresenta una specie di ultima spiaggia per entrambe le squadre veronesi, che cercano ovviamente un rilancio immediato proprio nel derby contro i ”cugini”.
PROBABILI FORMAZIONI:
Hellas Verona (4-4-2): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Fares; Matos, Calvano, Buchel, Verde; Petkovic, Kean. All: Fabio Pecchia
Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Tomovic, Bani, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa, Meggiorini, Inglese. All: Rolando Maran
L’arbitro dell’incontro sarà Antonio Damato di Barletta.
Calcio d’inizio alle ore 20:45, su SuperNews potrete seguire LIVE tutti gli aggiornamenti di Verona Chievo!
FONTE: News.SuperScommesse.it
Verona-Chievo: maglie e fascia in ricordo di Astori
10 mar 2018 20:50
Chievo ed Hellas Verona omaggiano Astori: tutti in campo con la maglia numero 13, fascia speciale per i due capitani.
Anche Chievo ed Hellas Verona , impegnate nel derby veneto, hanno voluto ricordare a loro modo il capitano della Fiorentina Davide Astori , scomparso tragicamento lo scorso 4 marzo prima del match di campionato dei viola contro l' Udinese .
Tutti i 22 protagonisti del match sono scesi in campo con addosso la maglia numero 13 ed entrambi i capitani indosseranno per l'occasione una fascia speciale per omaggiare la memoria dell'ex Cagliari.
Prima del fischio d'inizio, i giocatori si sono abbracciati al centro del campo per osservare il minuto di silenzio, durante il quale è stato proiettato un video in ricordo di Astori, con il sottofondo di una canzone di Lucio Dalla.
FONTE: OneFootBall.com
FOCUS
L’Arena: “Caracciolo un gol da 7. Che bravi Ferrari e Felicioli”
12.03.2018 10:45 di Anna Vuerich
Fonte: L'Arena
Tutti ben oltre la sufficienza. È una giornata da ricordare per i protagonisti del Verona, con tutti i calciatori scesi in campo promossi secondo i voti de L’Arena e dei quotidiani sportivi nazionali.
Sette pieno per il match-winner Caracciolo, autore del gol che ha deciso la partita: molto bene anche Ferrari che non ha lasciato passare nessun avversario sulla corsia di destra, e Felicioli, alla sua prima partita da titolare in campionato con la maglia gialloblù, entrambi premiati da un 6,5 in pagella.
Ben oltre la sufficienza anche Verde, che paga però un voto troppo basso del Corriere dello Sport - Stadio: se la cava senza problemi anche Buchel tornato al suo posto in mezzo al campo, con una media di 6,25 al pari di Zuculini entrato nella ripresa per dare una grossa mano ai compagni e tenersi stretto il vantaggio.
Stona parecchio, ancora una volta da parte di «Stadio», il 5 a Petkovic che invece è stato protagonista di una gara molto buona a sostenere praticamente da solo l’attacco scaligero. Nessun problema per Fares e Vukovic, che ha guidato la difesa con la solita autorità, insieme all’energia di Calvano e ai guizzi di Matos. Sufficiente anche Nicolas, poco impegnato per tutto il match ma bravo a chiudere su Castro.
Dopo tante critiche applausi a Pecchia, che sfiora il sette pieno e si merita un bel 6,75 di media.
EDITORIALE
Fino alla fine
12.03.2018 16:00 di Lorenzo Fabiano
Il derby? Un Blind Trust. Alla vigilia, ci avremmo messo la firma sulla fiducia. Vinci due partite di fila (cosa mai successa quest’anno), batti il Chievo vendicando la ferita dell’andata, mettendo in guai seri i cugini, e accorciando le distanze sul treno inseguitore. Tutto in una notte, che vuoi di più? Ma oltre a tutto questo, è qualcos’altro di ben più importante e significativo a confortarci: il Verona, pur con tutti i suoi limiti, è una squadra. Esserlo significa saper soffrire, andare oltre, dare tutto quello che c’è, e votarsi uniti (senza fighetti supponenti e primedonne insofferenti) al sacrificio lottando fino a che c’è ancora in serbatoio una goccia di energia da spendere. Questo Verona mostra di aver appreso come si fa. Alla faccia delle Cassandre che lo avevano già liquidato e condannato senza appello alla discesa a precipizio agli inferi. Tutto è ancora in ballo, l’impresa rimane a dir poco complicata, ma siamo vivi e possiamo crederci. Mica poco, visto il clima che regnava all’indomani del disastro casalingo con il Crotone e i rovesci, colpaccio di Firenze a parte, che ne sono seguiti.
Avevamo scritto come il successo sul Torino avesse fornito oltre a tre punti preziosi, indicazioni molto positive aprendo il campo a un’inversione di rotta. La squadra nel momento più difficile e delicato, aveva tenuto ed era stata capace, passata la buriana, di andare a prendersi la partita. Nemmeno tanto tempo addietro, con ogni probabilità si sarebbe disunita e avrebbe seriamente rischiato la deriva. Saltata la prova del nove a Benevento, il derby non ha fatto altro che confermare che non si era trattato di un placebo ma che una nuova tendenza era stata tracciata. Il karma che fin qua aveva accompagnato la truppa d Pecchia era stata la fragilità disarmante. Di colpo il gruppo appare molto più solido, convinto, e meno timoroso. In campo va con la cazzuola in una mano e il secchio di malta fina nell’altra a mettere pazientemente mattone su mattone. Condizione sine qua non per chi suda in canotta per guadagnarsi il pane quotidiano e poter guardare a domani. Superfluo dire che questo spirito operaio ci piace. Non chiedevamo altro.
Abbiamo affrontato e vinto il derby senza Romulo, Valoti, Cerci, e Kean. Tanta roba per noi. Conforta sapere che li riavremo presto, ma ancor di più che chi va in campo non li fa rimpiangere. Calvano si muove con la padronanza di un titolare di lungo corso. Il modo con cui sì è impossessato del centrocampo colpisce per personalità e maturità. Bene che la soluzione lì in mezzo l’avessimo in casa. Matos è duttile, utilissimo e bravo ad accorciare le linee. Petkovic ha grande talento e forza fisica, prima o poi la caccerà pure dentro. Felicioli ha fatto vedere che se sta in pianta stabile in nazionale under 21, non è per caso. Franco Zuculini è un esempio per tutti: quando sente aria di corrida si esalta senza trascendere come capitava troppo di frequente al fratellino. La difesa con l’arrivo di Vukovic ha acquisito sicurezza e lucidità. Pecchia ci sta mettendo del suo nell’ostinato lavoro su un gruppo trasversale, piuttosto che su una piramide gerarchica. Tutti necessari, nessuno indispensabile, prendere o lasciare.
Basterà? Non lo saprebbero dire nemmeno Frate Indovino o la sacerdotessa Pizia all’Oracolo di Delfi. Figurarsi noi, comuni scrivani. Una cosa è però certa: altri modi per provare a realizzare l’impresa e centrare un obiettivo che solo fino a qualche settimana fa pareva una chimera, non ne conosciamo. Lo ha capito anche il popolo (il cui cuore è uno straordinario valore aggiunto) che sabato sera si è stretto attorno alla squadra applaudendone lo spirito pugnace e indomito. Adesso non rimane che proseguire il cammino su questa strada impervia e polverosa; sempre avanti insieme, un passo alla volta chiunque ci troveremo davanti, fino a che ci sarà uno sporco pallone da spedire in rete per nutrire la speranza. Ci piace vederla così. Fino alla fine.
RASSEGNA STAMPA
GdS, le pagelle di Verona-Chievo
VERDE PUNGE, PETKOVIC TROPPO EGOISTA RADOVANOVIC ATTENTO, MALE CACCIATORE
11.03.2018 12:45 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Fonte: Gazzetta dello sport
HELLAS VERONA:
IL MIGLIORE : CARACCIOLO 7 Cuore di capitano e cecchino. La sua girata è da applausi. Due tiri in porta in questa serie A e due gol (l’altro contro il Milan): cosa chiedergli di più?
NICOLAS 6 Impreciso con i piedi, riesce a murare Castro.
A. FERRARI 6 A destra non si deve sbattere troppo per fermare un Hetemaj spento.
VUKOVIC 6 Si fa saltare da Castro che per sua fortuna sbaglia davanti a Nicolas: è l’unica sbavatura. FARES 6 Chiude bene Birsa su un rinvio sbagliato di Nicolas.
VERDE 6,5 A destra punge, a sinistra decide: suo il cross perfetto per la volée decisiva di Caracciolo.
F. ZUCULINI 6,5 Entra nel secondo tempo per proteggere il risultato: missione compiuta.
CALVANO 6 Prova di sostanza anche se nel finale perde una palla sanguinosa che Castro spreca (Fossati s.v.).
BUCHEL 6 Gran tiro dopo 7’, si prende un giallo che poteva evitare. Da rivedere in impostazione
FELICIOLI 6,5 Esordio dal 1’ in questa stagione: se la cava bene (Aarons s.v.).
MATOS 6 Non è che faccia granché ma la sua carica agonistica pesa.
PETKOVIC 6 Bravo a saltare l’uomo ma un po’ troppo egoista.
ALL. PECCHIA 6,5 La sua squadra, falcidiata dalle assenze, gioca con il cuore. Finisce col 4-5-1 quando entra Zuculini: i tre punti sono ossigeno puro.
CHIEVO VERONA:
IL MIGLIORE: BANI 6,5 Bene nelle chiusure, concede poco all’attacco dell’Hellas. Un suo colpo di testa alla fine del primo tempo esce di poco: forse avrebbe cambiato la partita.
SORRENTINO 6 Sul gol può solo guardare la palla entrare. Si butta in avanti sull’ultima azione senza esito.
CACCIATORE 5 Non molto sicuro in generale, si perde Caracciolo sul gol.
DAINELLI 6 Lavora di esperienza, un paio di sbavature nella ripresa.
GOBBI 5,5 Primo tempo ok, nel secondo soffre un po’.
CASTRO 5,5 Bravo negli inserimenti, ma spreca d’esterno davanti a Nicolas. Anche nella ripresa ha una buona chance e spara alle stelle.
RADOVANOVIC 6 Molto attento.
HETEMAJ 5 Indolente, perde un paio di palloni pericolosi.
PELLISSIER 5,5 L’eroe dell’andata stavolta non incide.
BIRSA 6 Il tacco per Castro dopo 20’ è una delle poche cose da ricordare. Nicolas gli regala una palla invitante, lui non se la sente di osare il pallonetto (Stepinski s.v.).
MEGGIORINI 5,5 Si fa vedere poco.
GIACCHERINI 5 Il suo ingresso doveva dare la svolta: largo a sinistra non combina granché.
INGLESE 6 Non è ancora a posto, molto controllato dalla difesa dell’Hellas, se non altro si sbatte.
ALL. MARAN 5 Chievo rinunciatario e in crisi d’identità. La mossa Giaccherini non produce nulla: una vittoria e sei k.o. nelle ultime sette è uno score da paura.
LE PAGELLE
Le pagelle del Verona: l'uomo derby è Caracciolo
10.03.2018 23:23 di Lorenzo Fabiano
NICOLAS 6 - Serata tranquilla. Pochi rischi anche grazie ai pretoriani che lo proteggono
FERRARI 7- Eroico, gladiatorio. Lotta dall’inizio alla fine e non concede nulla. Non perde mai lucidità. Gran partita
CARACCIOLO 7- Uomo derby, bacia col gol una prestazione impeccabile. Sempre attento e sul pezzo. E' la sua notte
VUKOVIC 7- Gran rinforzo per la difesa del Verona. Fisico ed esperienza. Non sbaglia un intervento.
FELICIOLI 7- Che debutto! Pecchia lo alza esterno a centrocampo e lui lo ripaga con una grande prova. Sempre pulito e ordinato. Il Verona può contare sul suo apporto.
dal 40' st AARONS sv;
FARES 7- Scalpita, e l’unica cosa che deve fare è tenere a briglia i cavalli. Lo fa benissimo
BUCHEL 6,5- Al rientro conferisce solidità lì in mezzo. Lavora sporco e dà sostanza. Principio fondamentale in una squadra che deve salvarsi
CALVANO 7- La più bella scoperta di questi ultimi tempi. La soluzione per il centrocampo il Verona l’aveva in casa. Ha qualità e personalità. Si mette a servizio con grande spirito di sacrificio.
dal 43' FOSSATI sv
VERDE 6,5- Smette di correre solo quando finisce la benzina e Pecchia lo richiama ai box. Suo l’assist per il gol-derby
dal 20' st ZUCULINI 7- Entra e mostra alla platea cosa sia la “garra” sudamericana. Ingaggia duelli rusticani e non molla niente. Un esempio
PETKOVIC 7- Nel primo tempo non si vede molto. Quando nel mette temperamento e qualità, fa vedere di che pasta è fatto. Arriverà anche il gol prima o poi.
MATOS 6,5- Utilissimo in fase di raccordo. Nel finale fa pure il terzino. Pedina più che mai utile e funzionale alle esigenze della squadra.
PECCHIA 7- Alle prese con le assenze, non sbaglia una mossa. La scelta di tenere basso Fares e alzare Felicioli, paga eccome. La squadra lo segue. Se Verona c’è, il merito è soprattutto suo
FONTE: TuttoHellasVerona.it
CHIEVO
Sorrentino, guanti per Astori nel derby: «Ciao Davide, ci mancherai»
In occasione del derby di Verona, il portiere del Chievo in campo con guanti speciali
VENERDÌ 9 MARZO 2018 15:40
VERONA - Continuano gli attestati di solidarietà del mondo del calcio in ricordo di Davide Astori. Giovedì si sono tenute le esequie del capitano della Fiorentina che hanno emozionato e commosso in maniera trasversale tutto il Paese, unendo anche tifoserie rivali.
DEDICA - Oggi il portiere del Chievo Verona Stefano Sorrentino ha annunciato su Twitter che sabato sera, nel derby contro il Verona, indosserà dei guanti con una dedica speciale: «Ciao Davide, ci mancherai».
CIAO DAVIDE
— Stefano Sorrentino (@Sorrentino) 9 marzo 2018
CI MANCHERAI ❤️ pic.twitter.com/LW3PAenY94
FONTE: CorriereDelloSport.it
Verona-Chievo 1-0: Caracciolo mette la firma sul derby
Una rete di Caracciolo nel 2° tempo regala al Verona 3 punti pesanti nel derby col Chievo: gli scaligeri scavalcano il Crotone e salgono a quota 22.
Paolo Camedda
22:41
Il Verona batte il Chievo 1-0 nel derby e portandosi a quota 22 scavalca il Crotone e si rilancia prepotentemente nella lotta salvezza.
Viste le tante assenze, fra cui quella in extremis di Kean, Pecchia lancia da titolare come esterno sinistro il giovane Felicioli, mentre in attacco è Matos a prendere il posto dell'ex bianconero accanto a Petkovic. Meno problemi per Maran, che opta per il 4-3-1-2 e schiera Birsa alle spalle del tandem Inglese-Meggiorini.
Parte meglio il Verona, che ha subito una ghiotta occasione sotto porta con Felicioli, al debutto in A da titolare, che per poco non trova la deviazione vincente. Gli scaligeri ci riprovano al 7': botta da fuori area di Buchel, ma la traiettoria è centrale e Sorrentino respinge. Il Chievo si rende invece pericoloso soprattutto sui calci da fermo, dove i Mussi fanno valere la loro abilità nel gioco aereo.
7 - Il Chievo ha perso tutte le ultime sette trasferte in campionato: striscia record per i gialloblu in Serie A. Crisi. #VeronaChievo
7 - Il Chievo ha perso tutte le ultime sette trasferte in campionato: striscia record per i gialloblu in Serie A. Crisi. #VeronaChievo
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 10 marzo 2018
Al 40' ghiotta occasione in contropiede per il Chievo: Castro ruba il tempo a Vukovic su spizzata in profondità di Meggiorini, e si presenta a tu per tu con Nicolas, che con il corpo riesce miracolosamente a salvare. A inizio ripresa è invece il Verona a portarsi in vantaggio al 52' con un sinistro ben calibrato di Caracciolo su gli sviluppi di un calcio d'angolo dalla sinistra. La gara è molto combattuta e per placare i toni agonistici l'arbitro non esita ad estrarre più volte il cartellino giallo: a fine match saranno ben 10 in tutto le ammonizioni.
I cambi dei 2 tecnici non modificano l'inerzia della gara, con il Verona che gestisce bene il vantaggio e porta via ai clivensi 3 punti molto importanti in chiave salvezza.
I GOAL
52' CARACCIOLO 1-0 - Sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla sinistra, Verde mette in mezzo basso per Caracciolo, che con un bel sinistro insacca imparabilmente nell'angolino più lontano.
I MIGLIORI
VERONA: CARACCIOLO
In difesa non concede spazi agli attaccanti avversari, davanti con un bel sinistro regala 3 punti preziosi alla sua squadra.
CHIEVO: BANI
Il giovane centrale limita Petkovic ed è sempre più una sicurezza nella retroguardia dei Mussi.
I PEGGIORI
VERONA: CALVANO
Il centrocampista è il meno brillante dei suoi e fatica a incidere in mezzo al campo.
CHIEVO: HETEMAJ
Il finlandese è un'ombra nel derby, e non riesce mai a entrare nel vivo dell'azione.
SERIE A
Verona-Chievo: maglie e fascia in ricordo di Astori
Chievo ed Hellas Verona omaggiano Astori: tutti in campo con la maglia numero 13, fascia speciale per i due capitani.
Redazione Goal Italia
20:50
Anche Chievo ed Hellas Verona , impegnate nel derby veneto, hanno voluto ricordare a loro modo il capitano della Fiorentina Davide Astori , scomparso tragicamento lo scorso 4 marzo prima del match di campionato dei viola contro l' Udinese .
#DA13 ♥️
— A.C. ChievoVerona (@ACChievoVerona) 10 marzo 2018
Questa sera scendiamo tutti in campo con il ricordo di Davide nel cuore.
1️⃣1️⃣ maglie speciali per l'ingresso in campo
1️⃣ fascia di capitano per tutta la partita.
🙏🏻 #Astori pic.twitter.com/ha0RwcErZ8
Tutti i 22 protagonisti del match sono scesi in campo con addosso la maglia numero 13 ed entrambi i capitani indosseranno per l'occasione una fascia speciale per omaggiare la memoria dell'ex Cagliari.
Prima del fischio d'inizio, i giocatori si sono abbracciati al centro del campo per osservare il minuto di silenzio, durante il quale è stato proiettato un video in ricordo di Astori, con il sottofondo di una canzone di Lucio Dalla.
FONTE: Goal.com
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11 MAR 2018
GHE LA FEMO?
Non è finita finché non è finita. E infatti non è finita. E stramaledetto sia il calcio che è il gioco più bello del mondo. E benedetto sia il Verona che ogni settimana ci riserva un’emozione diversa, spostandoci dalla depressione all’esaltazione in un battito di ciglia. E ora che diciamo? Che Pecchia e Fusco avevano ragione quando ci dicevano che non è finita finché non è finita e che la squinternata campagna di rafforzamento almeno ha avuto una logica mettendo centimetri e peso in una squadra che aveva l’illusione di poter fare il tiki taka senza Mascherano, Messi e Iniesta? Certo che lo diciamo perché questo dice ora il campo che resta un giudice, anzi il giudice supremo di ogni considerazione nello sport in genere e nel calcio in particolare. Spesso invece si assiste ad una guerra per bande in cui ci si azzuffa per partito preso in base ad antipatie e/o simpatie che non tengono mai presente che l’unica cosa che vale dovrebbe essere il Verona Hellas. Ora però è il momento di stare al fianco di questa anomala armata guidata da Brancaleone Pecchia, che come ogni visionario ha sfiorato fino a toccarlo il ridicolo e ora si prende una giusta rivincita. Ma tutto, è bene ricordarlo, prenderà un senso solo nel momento in cui il Verona si salverà, cancellando con quella impresa alcune delle pagine più umilianti che squadra veronese ha purtroppo scritto in questo campionato. E allora potremmo essere riconoscenti a Filippo Fusco e Fabio Pecchia, due che magari si ritaglieranno un posticino nella storia del Verona. Intanto gioiamo per questo derby che parallelamente getta il Chievo nella bagarre e nella depressione in piena lotta salvezza. Campedelli imiterà Setti nel confermare Maran o darà una scossa ad una squadra che sta precipitando inesorabilmente verso la retrocessione?
Gianluca Vighini
11 MAR 2018
IL DERBY DELLA PAURA VINTO DA CHI HA AVUTO MENO PAURA
Il calcio è bello perché a volte sfugge ad ogni logica. E’ bello perché spesso la testa, il carattere, la mentalità, ti possono spingere oltre i tuoi limiti e farti conquistare risultati insperati. Leggendo le formazioni, tra Verona e Chievo non doveva esserci partita. Da una parte un manipolo di volenterosi ragazzi, poco esperti di serie A e poco abituati a giocare insieme; dall’altra una formazione molto più navigata, strutturata e in grado di conquistare in passato tante imprese, vittorie importanti, salvezze anticipate.
Il Chievo ha giocato con il freno a mano tirato, pieno di paure, preoccupato più a non rischiare che ad attaccare, pensando forse di piazzare il colpo vincente nella ripresa. All’intervallo mi chiedevo: l’avrà preparata così Maran? Strategia rischiosa. Oppure la sua squadra non è riuscita a liberarsi della tensione e si è fatta intrappolare dai corridori dell’Hellas? Non voglio togliere meriti al Verona, ma sono convinto che i vari Castro, Radovanovic, Hetemaj, Birsa, Inglese e compagnia, possono fare molto meglio. La testa però può giocare brutti scherzi. Quando arrivi da un periodo nero, quando sei in caduta libera e ti ritrovi improvvisamente a lottare per un obiettivo che pensavi di centrare senza difficoltà, tutto si complica, tutto diventa nero.
Il Verona invece è nella zona rossa dall’inizio del campionato e negli ultimi tempi ha trovato fiducia e la necessaria autostima per rimettersi in carreggiata. Non so se il gruppo di Pecchia ce la farà a lasciarsi tre squadre sotto, ma è giusto sottolineare che in questo momento, contro tutto e tutti, i gialloblù hanno dimostrato di essere vivi e ancora in corsa. Già questo è un grande successo.
Com’era facile prevedere, il derby non è stato particolarmente spettacolare. Il Verona ha fatto il massimo, considerate le assenze e la pochezza offensiva. Il Chievo ha provato a svegliarsi nella ripresa, quando si ritrovato sotto di un gol, ma ha combinato davvero troppo poco. La lotta per non retrocedere è ancora piena di scontri diretti e tanti punti a disposizione. L’Hellas deve incontrare Benevento, Cagliari, Bologna, Sassuolo, Genoa, Spal, ma anche Atalanta e Udinese in casa, più le sfide proibitive o quasi con Inter, Milan e Juventus. Sulla carta (e classifica alla mano) tutto può ancora succedere. Riuscirà questo Verona a sorprenderci?
Luca Fioravanti
11 MAR 2018
LO STATO D’ANIMO DI VALDANO (E FUSCO)
“Una squadra prima di tutto è uno stato d’animo” scriveva Jorge Valdano nel 1986 in Miedo Escenico, un saggio pubblicato sulla spagnola Revista de Occidente.
E’ una frase cara a Filippo Fusco, che la menzionava nell’intervista che mi concesse la scorsa estate, e al “gemello” non troppo diverso Fabio Pecchia, che l’ha ricordata di recente a Telenuovo quando gli chiesi una valutazione del mercato di gennaio. “Ora ho una squadra più vicina alle caratteristiche che volevo, una squadra è prima di tutto uno stato d’animo” mi disse Pecchia.
Questa sua dichiarazione è passata abbastanza in sordina, ma è rivelatrice: nel Verona qualcosa è cambiato. La vittoria con il Torino – come ho avuto modo di scrivere sul mio facebook quella domenica, e di affermare il lunedì successivo a ‘Ghe la femo’ e nei giorni scorsi al ‘Gialloblu Live’ – è stata la prima vera e convincente della stagione per la sua logicità, il suo equilibrio e la sua genesi. Chi mi segue ricorda invece che non mi avevano per nulla convinto sul piano della continuità tecnica le vittorie rotonde con Sassuolo, Milan e Fiorentina. Paradossalmente troppo bulimiche e straordinarie e dunque effimere.
Non è questione di essere profeti, o indovini, ma di vedere e “leggere” il calcio, o quanto meno provarci senza sconti o pregiudizi. Fusco a gennaio, un po’ per bravura (Vukovic, che ha sistemato la difesa e migliorato Caracciolo) e un po’ per fortuna (la promozione di Calvano, causa infortunio di Zaccagni), ha forse creato il famoso “stato d’animo” caro a Valdano. Con sei mesi di ritardo, ma con la tenacia di non darsi per vinto e con la consapevolezza interiore degli errori fatti (errori tecnici, il giudizio sulla sua opera amministrativa Cottarelli style l’ho sempre ritenuto positivo e distinto). Pecchia dal mercato invernale è uscito legittimato e rafforzato nello spogliatoio. La società (Fusco) ha operato in controtendenza fregandosene anche degli strali dell’ambiente e delle nostre critiche: anziché mandare via l’allenatore, è stato ceduto chi – pur mantenendo sempre intatta la sua professionalità – forse non ci credeva e non era allineato fino in fondo. La squadra ancora oggi ha evidenti limiti tecnici, l’attacco spuntato, ma è più solida, disposta meglio e molto operaia.
Dopo la brutta sconfitta con la Lazio scrivevo in questo spazio: “Potremmo addirittura salvarci”. Dopo la vittoria con la Fiorentina ricordavo che sarebbe servito arrivare almeno a 24 punti dopo la partita di Milano con l’Inter per avere concrete chances di salvezza. Qualche lettore mi scrisse che non lo potevo pretendere. Siamo a 22, ma dovendo recuperare Benevento e con di mezzo l’Atalanta in casa. Ci siamo. La strada è giusta.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
I tre fotogrammi del fine settimana gialloblù
By Redazione - 11 marzo 2018
Il Verona stravince il derby. Stravince perchè in campo il risultato dice 1-0. Perchè dal punto di vista del gioco, non c’è stata partita. E perchè sugli spalti ha dominato in lungo e in largo il popolo dell’Hellas contro uno sparuto gruppo di tifosi di un Chievo, che, non essendo più un carro di vincitori, comincia a perdere tutti quei tifosi di interesse. Nel derby c’erano (giustamente) i pochi veri tifosi della squadra della Diga che ancora una volta si sono scontrati contro lo strapotere della torcida del Verona. Anzichè un fotogramma, il tifo dell’Hellas meriterebbe un book fotografico quindi decidiamo di non premiarlo in questa speciale graduatoria settimanale.
Il primo fotogramma va ad Antonio Caracciolo: capitano del Verona, nell’anno del suo debutto in Serie A, un gol nel derby e sotto la Curva Sud. Cosa chiedere di più?
Secondo fotogramma spetta a Gianfilippo Felicioli, il terzino sfortunato che dopo mezza stagione praticamente ai box per un’infinità di infortuni, si ritrova titolare in una delle partite più importanti dell’anno, addirittura da esterno d’attacco. E risponde con un’ottima gara in entrambe le fasi. L’ennesima scommessa vinta da Pecchia e storia da raccontare come quelle dei vari Caracciolo, Calvano e Fares.
Ultimo fotogramma per una delle immagini più belle che lo sport può offrire. L’addio a Davide Astori, con le squadre mischiate in mezzo al campo, quella canzone di Lucio Dalla e le immagini sul maxischermo del Bentegodi per ricordare questo grande difensore, ma soprattutto bellissima persona.
D.Con.
…Però nessuno ci crede!
By Redazione - 11 marzo 2018
È marzo e forse è tardi. Ma forse anche no. Perchè il grande Verona visto contro il piccolo Chievo ha dimostrato finalmente di essere una squadra. Unita, compatta e grintosa: i gialloblù di Pecchia adesso arrivano prima su tutte le seconde palle, hanno grinta da vendere, spirito di sacrificio e qualcuno anche piedi buoni.
Si capisce che questo Hellas è vera squadra dal fatto che cambiando gli uomini, il risultato rimane inalterato. Togli un Cerci qualsiasi, il motorino Romulo, l’uomo più in forma in mediana Valoti, addirittura il millennial Kean, ma non si nota. Tutti importanti, nessuno indispensabile.
Vukovic è un colosso, Caracciolo la vera sorpresa della stagione, Ferrari una garanzia, Calvano la dimostrazione che i sogni si avverano, Petkovic, il migliore con il Chievo, l’ariete dai piedi buoni che mancava.
Ognuno oggi è un protagonista. Pecchia ha finalmente costruito una squadra e forse, dicevamo, non è nemmeno così tardi. Il Verona arriva di rincorsa, con entusiasmo e spensieratezza. Chievo, Cagliari e Sassuolo tremano, sentono il fiato sul collo e cominciano ad aver paura. E il calendario, sulla carta, sorride al Verona.
Vuoi mai che… teniamolo per noi e nel frattempo canticchiando il motivetto dello straripante popolo dell’Hellas: però nessuno ci crede, restiamo in Serie A…
D.Con.
Maran: “Partita in equilibrio. Poi ci ha preso l’ansia”
By Redazione - 10 marzo 2018
Le dichiarazioni di Mister Maran in conferenza stampa:
“Grande equilibrio, purtroppo persa. Il gol del Verona è stato un macigno che non siamo stati in grado di recuperare. Persa la lucidità e ci siamo fatti prendere dall’ansia. Da oggi dobbiamo fare un campionato diverso. Tre punti di vantaggio sulla terzultima sono troppo pochi. Avere perso il derby pesa parecchio. Dobbiamo voltar pagina il prima possibile.”
Pellissier: “Abbiamo avuto più paura di perdere che voglia di vincere”
By Stefano Pozza - 10 marzo 2018
Queste le dichiarazioni del capitano del Chievo Sergio Pellissier: “sconfitta che brucia perché abbiamo perso contro una diretta concorrente alla salvezza.
Alla fine abbiamo pagato un episodio, se hai la mentalità giusta l’episodio viene dalla tua parte, se invece hai paura di perdere va sempre agli avversari.
Ecco abbiamo avuto più paura di perdere che voglia di vincere.
Per fare gol la palla deve entrare in area, altrimenti è dura. Per noi è un periodo negativo, più di mentalità che altro. Dobbiamo ragionare da squadra che deve lottare per la salvezza”.
L’Hellas fa suo il derby della salvezza
By Stefano Pozza - 10 marzo 2018
La 28^ giornata del campionato di serie A vede scendere in campo, nell’anticipo del sabato sera l’Hellas Verona contro il Chievo.
Dopo una brutta domenica in cui è stato sospeso il campionato per la tragica scomparsa di Davide Astori, difensore della Fiorentina, si torna in campo.
Un match molto insidioso per entrambe le squadre con l’Hellas che deve assolutamente collezionare punti, ma anche dall’altra parte c’è bisogno di una grande prestazione, per allontanare il più possibile la zona nera della retrocessione.
Buon inizio da parte di tutte e due le compagini, buon il ritmo di gioco, ma forse è il Verona ad aver iniziato meglio pressando alto e collezionando un paio di azioni pericolose.
Il gioco si affievolisce attorno alla mezz’ora, resta qualche lampo dell’Hellas in zona offensiva, mentre i clivensi sì limitano a controllare il match.
Senza particolari emozioni si chiude il primo tempo.
Nella ripresa il Chievo sostituisce Meggiorini al suo posto entra Giaccherini. I ragazzi di Maran sembrano essere tornati in campo con molto più mordente.
Ma al 6 minuto il match si sblocca: Verde batte malissimo in corner, la difesa clivense respinge, il giocatore rimette palla in area e Caracciolo insacca la biglia alle spalle di Sorrentino.
Arriva il turno di capitan Sergio Pellissier che subentra a Heyemaj. Al 19 entra Zuculini al posto di Verde.
Ora chiaramente sono i clivensi della diga a spingere, ma il Verona non si fa mettere i piedi in testa e prova a sorprendere gli avversari con veloci ripartenze.
Il Chievo sembra essere molto nervoso commettendo falli in mezzo al campo che costano le ammonizioni dì Pellissier, Radovanovic e Bani.
39 minuto fuori Felicioli dentro Aarons.
Ultimi due cambi per le due compagini: da una parte esce Birsa ed entra Stepinski. Fossati subentra invece a Calvano.
Il Chievo prova ad accelerare ma nulla da fare: l’Hellas Verona si aggiudica il derby e soprattutto 3 punti fondamentali.
Formazioni ufficiali:
Hellas Verona: Nicolas – Verde (19 2t Zuculini) – Caracciolo – Calvano (41 2t Fossati) – Vukovic – Ferrari – Matos – Petkovic – Buchel – Fares – Felicioli (39 2t Aarons). Allenatore: Pecchia
Chievo: Sorrentino – Dainelli – Radovanovic – Bani – Gobbi – Castro – Birsa (40 2t Stepinski)- Cacciatore – Inglese – Hetemaj (16 2t Pellissier) – Meggiorini (1 2t Giaccherini). Allenatore: Maran
FONTE: HellasNews.it
Serie A, il cammino salvezza. Il calendario delle squadre in lotta per non retrocedere
marzo 13, 2018
Cinque squadre separate da appena quattro punti. A undici giornate dal termine del campionato, Cagliari, Chievo, Crotone, Sassuolo, Spal e Hellas Verona si giocano la salvezza, col Benevento oramai già spacciato con soli 10 punti. La info grafica de La Gazzetta dello Sport mostra il calendario delle squadre in lotta per non retrocedere. Con 33 punti ancora a disposizione, tutto può accadere.
Salvezza, sei squadre in quattro punti
marzo 12, 2018
La seconda vittoria consecutiva dell’Hellas Verona ha rilanciato prepotentemente la squadra di Fabio Pecchia nella lotta salvezza. Aggiungici poi i risultati delle dirette concorrenti e ti trovi così, a undici giornate dal termine del campionato, con ben sei squadre nella parte bassa della classifica divise da appena quattro punti. Il pareggio in extremis della Lazio a Cagliari ha risucchiato anche i sardi di Lopez, fermi a quota 26 punti, il Chievo di Maran segue con un punto di ritardo, mentre a 24 troviamo il terzetto composto da Crotone, Sassuolo e Spal. L’Hellas Verona insegue a 22 e con 33 punti ancora a disposizione, tutto è possibile. Forza gialloblù!
Hellas Verona, sesta vittoria in campionato, la quarta al Bentegodi, la seconda consecutiva davanti ai tifosi gialloblù
marzo 11, 2018
Seconda vittoria consecutiva in campionato, al Bentegodi, per l’Hellas Verona. La sesta in 27 giornate. Non era mai capitato in questa stagione alla squadra di Fabio Pecchia di ottenere due successi in altrettante giornate. Gialloblù che davanti al pubblico amico hanno raccolto 13 punti dei 22 complessivi. Il cammino per i gialloblù è ancora lungo e ricco di insidie, ma con questa mentalità ed atteggiamento, tutto è possibile.
Undici finali per centrare il miracolo salvezza
marzo 11, 2018
La vittoria nel derby, la seconda consecutiva, la sesta in campionato, rilancia l’Hellas Verona di Fabio Pecchia. La salvezza è tornata a portata di mano e nelle ultime undici giornate, compreso il recupero col Benevento, i gialloblù sono chiamati all’impresa per centrare l’obiettivo. Domenica prossima al Bentegodi arriverà l’Atalanta, poi si andrà a Milano in casa dell’Inter prima del recupero di Benevento che aprirà il mese di aprile. Cagliari, Sassuolo, Spal e Udinese si presenteranno a Verona davanti al pubblico amico, mentre Bologna, Genoa, Milan e Juventus le sfide in programma in trasferta. Undici partite dove l’Hellas Verona si gioca tutto. Forza gialloblù, Verona è con voi!
Hellas Verona, dalla Grecia un tifoso speciale
marzo 11, 2018
Tra i tanti tifosi davanti alla televisione ieri sera c’era anche l’ex difensore dell’Hellas Verona, Moras. Questa la foto pubblicata sui social dal centrale greco. L’ennesimo attestato di stima nei confronti della tifoseria gialloblù
Pagelle
marzo 10, 2018
Nicolas 6.5, Ferrari 6.5, Vukovic 6, Caracciolo 7, Fares 6; Buchel 6.5, Calvano 7 (Fossati sv), Matos 6.5, Verde 6.5 (Franco Zuculini 6), Felicioli 6.5 (Aarons sv); Petkovic 6.5. All: Pecchia 7
Finale, Hellas Verona-Chievo 1-0
marzo 10, 2018
Una vittoria fondamentale per classifica e morale. La seconda consecutiva, trend che non si era mai verificato in questo campionato per l’Hellas Verona. Un successo, il settimo nella stracittadina, il quarto derby vinto nel massimo campionato italiano, che rimette in corsa i gialloblù di Pecchia nella corsa all’ambita salvezza. Caracciolo e compagni salgono così in classifica a quota 22 punti dopo la 28ª giornata. Una grande gioia per una tifoseria intera che anche nei momenti più bui, non ha mai fatto mancare il proprio apporto, dimostrazione di amore incondizionato nei confronti dell’Hellas Verona. Il 10º derby giocato in Serie A al Bentegodi, si apre col toccante minuto di raccoglimento per ricordare la memoria di Davide Astori, capitano della Fiorentina tragicamente scomparso domenica scorsa a Udine. Tanti gli indisponibili tra i gialloblù di Pecchia (Cerci, Valoti, Kean più lo squalificato Romulo, ndr), Hellas Verona che si presenta col 4-2-3-1 con Nicolas, Ferrari, Vukovic, Caracciolo, Fares; Buchel, Calvano; Felicioli, Matos, Verde; Petkovic. Prima occasione al 3’ col tackle di Felicioli (prima da titolare in campionato, ndr) ma la difesa clivense chiude. Quattro minuti dopo, tiro dalla distanza di Buchel non bloccato da Sorrentino che si salva in calcio d’angolo. Il Chievo ci prova invano al 23’ con Inglese che calcia alto, squadra di Maran pericolosa al 36’ con la spizzicata di testa dell’ex Cacciatore sul primo palo che obbliga Fares ad anticipare di testa Birsa, Chievo che crea grattacapi alla porta difesa da Nicolas anche nell’azione seguente con Bani, portiere scaligero protagonista al 40’ quando salva il risultato su Castro, abile nel liberarsi della marcatura di Vukovic, primo tempo che si chiude a reti inviolate.
SECONDO TEMPO. L’Hellas Verona conferma l’undici iniziale, Chievo che al 5’ ci prova con la girata di Inglese che termina sul fondo. Ma è l’Hellas Verona a passare in vantaggio al 7’ con Caracciolo che sfrutta al meglio l’assist da sinistra di Verde per battere Sorrentino sotto la Curva Sud. Primo cambio per l’Hellas Verona al , con Franco Zuculini al posto di Verde al 20’, gialloblù che passano al 4-5-1. Al 40’ Aarons subentra a Felicioli ed al 43’ Fossati prendi il posto di Calvano, uno dei migliori in campo della squadra di Pecchia, applaudissimo al momento del cambio dal pubblico del Bentegodi, gialloblù che stringono i denti e riescono con merito a mantenere il vantaggio che gli permette di conquistare la sesta vittoria in campionato, la terza al Bentegodi. E domenica prossima, davanti al pubblico amico, si presenterà l’Atalanta. La corsa salvezza continua. Forza Hellas Verona!
Hellas Verona-Chievo, presenti 20.414 spettatori al Bentegodi
marzo 10, 2018
Per Hellas Verona-Chievo, presenti questa sera al Bentegodi 20.414 spettatori, 8.805 i biglietti venduti.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
A Kind Of Magic, grazie ragazzi!
Qualcosa di magico è accaduto ieri al Bentegodi, ora avanti gialloblù!
di Redazione Hellas1903, 11/03/2018, 21:29
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One shaft of light that shows the way.
Un derby vinto, il Verona che supera ancora gli ostacoli, la corsa salvezza che si poggia su speranze più solide. Uno stadio che si esalta.
Avanti ragazzi del Verona, qualcosa di magico lo avete fatto, ora la via la conoscete. Captate le giuste armonie segrete e andiamo a prenderci assieme l’obbiettivo!
One dream, one soul, one prize one goal…
Getty Images
It’s a kind of magic
A kind of magic – no way
One dream, one soul, one prize
One goal, one golden glance of what should be
It’s a kind of magic
One shaft of light that shows the way
No mortal man can win this day
It’s a kind of magic
The bell that rings inside your mind
Is challenging the doors of time
It’s a kind of magic
The waiting seems eternity
The day will dawn of sanity
Ooh ooh ooh ooh
Is this a kind of magic?
It’s a kind of magic
There can be only one
This rage that lasts a thousand years
Will soon be done
This flame that burns inside of me
I’m hearing secret harmonies
It’s a kind of magic
The bell that rings inside your mind
Is challenging the doors of time
It’s a kind of magic
It’s a kind of magic
This rage that lasts a thousand years
Will soon be, will soon be, will soon be done
This is a kind of magic
There can be only one one one one
This rage that lasts a thousand years
Will soon be done – done
Magic – it’s a kind of magic
It’s a kind of magic
NEWS
Crotone a valanga con la Sampdoria, tra Sassuolo e Spal è pareggio
Cagliari raggiunto al 95′ dalla Lazio: capolavoro di Immobile ed è 2-2
di Redazione Hellas1903, 11/03/2018, 17:00
È battaglia serratissima nelle zone a rischio della classifica.
Dopo la vittoria del Verona con il Chievo, ieri, e la sconfitta del Benevento a Firenze, nella partita delle 12.30, il Crotone ha travolto allo stadio “Scida” la Sampdoria. La formazione calabrese si è portata sul 3-0 in un tempo, per poi controllare il risultato. La Samp ha accorciato con Zapata, ma un’autorete di Viviani ha fissato il risultato sul 4-1 finale.
A Reggio Emilia, Sassuolo e Spal pareggiano per 1-1. In gol Antenucci, risponde su rigore Babacar. Il Sassuolo ha la possibilità di passare in vantaggio co un nuovo penalty, ma Meret respinge il tiro di Politano.
Duello-thrilling alla Sardegna Arena, col Cagliari che viene raggiunto agli sgoccioli dalla Lazio. Sempre avanti, i rossoblù, in rete con Pavoletti e ripresi da un autogol di Ceppitelli. Nella ripresa il 2-1 di Barella su rigore, ma al 5′ di recupero uno spettacolare colpo di tacco al volo di Immobile vale il 2-2.
NEWS
Serie A, la Fiorentina batte il Benevento tra le lacrime per Astori
Gol di Vitor Hugo, 1-0 per i viola. Struggente ricordo per il capitano scomparso
di Redazione Hellas1903, 11/03/2018, 14:37
Grande emozione allo stadio “Franchi” per la gara tra Fiorentina e Benevento.
I viola vincono per 1-0, grazie a un gol segnato da Vitor Hugo, ma la giornata vive sul ricordo struggente di Davide Astori, capitano scomparso domenica scorsa per arresto cardiaco.
Il pubblico e tutti i giocatori hanno reso un toccante omaggio ad Astori.
Per quanto riguarda la classifica di Serie A, la Fiorentina sale a 38 punti, il Benevento rimane a quota 10, ultimo.
NEWS
Difesa Verona, stavolta l’Hellas tiene
Dopo nove partite consecutive in cui hanno preso gol, i gialloblù chiudono con la porta inviolata
di Redazione Hellas1903, 11/03/2018, 11:57
Era dal giorno del 3-0 al Milan che il Verona non chiudeva una partita senza subire reti.
Ne aveva incassate per nove gare di fila, fino a ieri. Con l’Udinese, la Juventus, il Napoli, il Crotone, la Fiorentina, la Roma, la Sampdoria, la Lazio e il Torino i gialloblù avevano preso sempre almeno un gol.
Col Chievo, invece, l’Hellas non ne ha incassate. Non solo: ha corso pochi rischi. Una difesa che è stata più solida e che ora dovrà confermarsi.
NEWS
Gazzetta: “Hellas, è la vittoria del cuore e della speranza”
Il quotidiano sul successo nel derby: “Gol di Caracciolo come un canestro a fil di sirena”
di Redazione Hellas1903, 11/03/2018, 09:34
L’inviato de “La Gazzetta dello Sport”, Nicola Cecere, racconta sulle pagine del quotidiano oggi in edicola il successo del Verona nel derby.
Scrive il giornalista: “Hellas, la vittoria del cuore e della speranza. Ba sta un blitz di Caracciolo in apertura di ripresa per esaltare il tentativo di rimonta (terzo successo nel ritorno) e precipitare il Chievo nella più cu pa preoccupazione (5 punti in 13 gare da dicembre). Sì, que sto Verona a corto di punte rie sce a fare solo un tiro (serio) verso la rete difesa da Sorrentino, ma vale tre punti e «ammazza» gli avversari come nel basket quando fai canestro sul filo della sirena“.
NEWS
Pagelle Verona: Calvano da standing ovation, Caracciolo gol di pura gioia
Petkovic combattivo, Ferrari difende e attacca. Nicolas decisivo
di Matteo Fontana, @teofontana 11/03/2018, 00:14
NICOLAS 6,5
Cambia il corso possibile della partita con una pronta uscita su Castro. Chiusura lesta, fondamentale per togliere al Chievo il vantaggio. E questo basta e avanza.
FERRARI 6,5
Ormai è una sicurezza, e non è neppure una novità. Non soltanto difende con accortezza, ma appena ne ha l’occasione si propone in avanti, e lo fa sempre con efficacia.
CARACCIOLO 7,5
L’uomo della partita, il giocatore che decide il derby. Gol da attaccante puro: è la seconda rete del suo campionato. L’altro l’aveva siglato col Milan. Se segna il Verona vince, dunque. Niente di meglio per festeggiare la paternità: la sua Maria Elena gli darà un figlio a settembre. Auguri. Post scriptum: Inglese non gli fa mai paura.
VUKOVIC 6
Soffre la velocità di Castro, che gli scappa via e per poco non fa gol (vedi la valutazione di Nicolas), ma dopo gli prende le misure. Dalle sue parti è dura passare.
FARES 6
Gara di sostanza, senza fronzoli, da terzino sinistro vero: pensate un po’, chi ci avrebbe scommesso fino a qualche mese fa? Non si suonino campane a festa, ma il ragazzo cresce.
CALVANO 7,5
Il Bentegodi si alza in piedi, quando esce dal campo, per rendegli omaggio. Non sbaglia un pallone, si fa sentire in interdizione e distribuisce il gioco con concretezza. L’aria del derby lo esalta. Ormai è un perno. Adesso viene il bello (e il difficile): riconfermarsi.
BÜCHEL 6
Inizia scaldando le mani di Sorrentino con una botta sbilenca. Non regala nulla all’estetica, ma spicca per senso pratico. Spacca e va.
VERDE 6
Ha il merito grande di pennellare in mezzo il pallone che Caracciolo gira in rete. Fino a quel punto, in realtà, era stato impalpabile, spesso cercato con lanci lunghi imprendibili. Una giocata, però, è sufficiente per dimenticarsi tutto.
MATOS 6
Non ha modo di farsi notare in attacco, ma lavora tanto in copertura, aiutando la squadra a reggere l’urto e alleggerendo la pressione, seppure confusa, esercitata dal Chievo.
FELICIOLI 6
Al debutto da titolare in campionato, mostra coraggio e buona volontà. Non cade nel tranello più ovvio, quello dettato dal desiderio di strafare.
PETKOVIC 6,5
Il gol resta lontano, però prende botte, si sbatte a tutto campo, lotta senza mai fermarsi. Tutte cose che permettono di perdonare a un centravanti di non avere grande feeling con la porta.
ZUCULINI 6
Un altro che si esalta nella lotta. A volte pure troppo (evitabile l’ammonizione per proteste nel finale), ma va bene lo stesso.
AARONS ng
FOSSATI ng
PECCHIA 7
Doveva reinventarsi la squadra, ha perso per strada anche Kean, oltre al resto della pattuglia degli assenti. Non ha fatto una piega, non si è pianto addosso e ha rimesso mano all’assetto del Verona. L’Hellas ha sconfitto il Chievo con la forza delle idee: le sue. Onore al merito, ma ricordiamoci che il campionato non finisce qui. Per fortuna, perché la salvezza resta da cogliere.
NEWS
We love you Hellas Verona! Il derby è vinto, la riscossa continua!
1 a 0, Caracciolo-gol, è un Verona strappa applausi, tutto cuore, che viaggia all’unisono
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 10/03/2018, 22:59
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E impresa fu!
Il Verona batte il Chievo in una delle gare più difficili del campionato. Una partita chiave, da vincere. Contro il pronostico, contro le assenze, contro la sfiga che toglie anche Kean dalla contesa all’ultimo.
Il gruppo di Pecchia trova per la prima volta il secondo successo di fila. E non è un caso. La nuova truppa, uscita dal mercato più unita, sa ora come battagliare per salvarsi. Con cuore, carattere, senza paura. E soprattutto all’unisono. Non ci sono scontenti, tutti smaniano per dare il loro contributo. Anche chi entra dalla panchina. Come Zuculini, Aarons, Fossati. Il Chievo viene affondato, non tanto nel risultato che è quello che basta, quanto nell’animo. Escono col mal di testa quelli di Maran, volano un metro da terra quelli di Pecchia. Caracciolo è il goleador, ma questa è una gara da 9 in pagella per tutti.
FORMAZIONI
Il Verona ha molti assenti, e Kean è quello dell’ultim’ora, bloccato da un problema all’adduttore. Con lui out Valoti e Romulo, oltre a Cerci che non è ancora pronto.
Nicolas tra i pali, difesa a quattro con Ferrari, Caracciolo, Vukovic e Fares. Due davanti alla difesa, Calvano e Buchel, e tre dietro a Petkovic: Verde, Matos e Felicioli.
Maran che problemi di assenze non ne ha, schiera Sorrentino, Cacciatore, Dainelli, Bani, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa dietro a Inglese e Meggiorini.
Arbitra Damato, serata non fredda, sugli spalti 20.414 spettatori. Tantissime le bandiere del Verona che sventolano, oltre che in curva, anche negli altri settori per accompagnare l’entrata dei calciatori in campo.
Brividi prima della gara, col minuto di silenzio per Davide Astori e il video in suo ricordo proiettato dal maxi schermo.
PRIMO TEMPO, AVVIO EQUILIBRATO POI VERONA PIU’ GRINTOSO
Felicioli si inserisce bene in verticale a 4’ e viene anticipato di un soffio da Bani. Il terreno è scivoloso. Il Verona è determinato. Un tiro di Buchel dai trenta metri sbuccia i guantoni di Sorrentino che mette in corner al minuto otto. L’Hellas inizia con più grinta e compatto, il Chievo si difende con ordine ma in avanti non costruisce. D’altro canto, i gialloblù di Pecchia, senza Kean, appaiono spuntati. Inoltre, a Verde e Felicioli è richiesto molto lavoro in copertura, mentre Matos guizza tra le linee cercando di mettere scompiglio e infastidendo il primo portatore di palla avversario. Fares è molto bravo in anticipo e nel raddoppio a sinistra.
Castro mette un cross dal fondo insidioso al 21’, la palla è respinta in out. Il Verona gioca sugli esterrni, Calvano e Buchel agiscono prevalentemente in fase di rottura. Al 23’ Inglese fa fallo su Ferrari prima di calciare alle stelle. Nicolas non migliora nei calci di rinvio, ma ormai ci si è fatta l’abitudine.
Al 25’ Verde si fa tutto il campo ma vuole tirare (murato) invece di servire Ferrari che si era fatto tutta la fascia. Uno spreco di polmoni per nulla. Mentre Pecchia si agita a modo suo, Maran osserva a mo’ di statua a braccia conserte. Il Chievo sbaglia molto in avanti, l’Hellas riparte in velocità, come al 29’ quando Ferrari vola e scarica su Verde ma il cross è mollo. Buchel viene ammonito per proteste al 29’. Vukovic è un drago nel leggere i tempi su un rischio contropiede di Meggiorini al 30’. Caracciolo sfiora Inglse, Damato fischia manco fosse Van Basten. L’attaccante ha una buona palla al 36’, sulla quale è provvidenziale Caracciolo a deviare in corner. Da un successivo angolo al 37’ Bani sfiora la rete mandando di testa fuori di poco, è il primo vero brivido per la porta dell’Hellas. Al 40’ Vukovic scivola su Castro e l’intervento di Nicolas in uscita evita il peggio. Il Chievo prova a crederci, il Verona non ci sta ma trova gli avversari asserragliati nella propria metà campo. Finisce 0 a 0 un primo tempo ben giocato dai gialloblù di Pecchia.
SECONDO TEMPO, CARACCIOLO GOL!
Giaccherini entra subito in campo al posto di Meggiorini. Continua a inquietare Nicolas, che al 4’ regala un altro pallone da rinvio, ma il Chievo non ne approfitta. Prova la girata Inglese al 5’, la palla va fuori di dieci metri. La gara, non che sia stata uno spettacolo prima, rallenta e si imbruttisce. I clivensi sono lenti ma puntano sulla qualità di Castro, Inglese e Giaccherini, l’Hellas non ha lo smalto del primo tempo. Ma è solo per un attimo.
1 A 0, ESPLODE IL BENTEGODI
Al 7’ Verde batte un corner basso che viene ribattuto. Lo stesso butta un pallone rasoterra che Caracciolo con un sinistro al veleno spedisce in rete sul palo alla sinistra di Sorrentino. Il boato è gigante.
Il Chievo risponde, calcia forte ma Nicolas blocca. La squadra della Diga ora deve attaccare, ciò che non ha fatto fino a quel momento. L’Hellas si mette dietro con ordine ma non si fa schiacciare. Il “Non vi lasceremo mai” della Curva è assordante.
Maran effettua il secondo cambio al 17’, quando si affida a Pellissier (fuori Hetemaj). Pecchia attende. Gobbi cintura Verde dopo un grande recupero del numero 7, viene ammonito e ha il coraggio di protestare.
Verde, esce tra gli applausi al 20’, entra Zuculini che ha una voglia matta di partecipare alla battaglia. E’ un 4-5-1 quello dell’allenatore gialloblù, con Petkovic in avanti che fa un lavoro enorme portando palla e pigliando botte. Una gomitata al croato costa un giallo a Bani. Un fallaccio di Pellissier sul gigante un altro al minuto 28. Il Chievo è lento e nervoso, il Verona pimpante, ma la gara resta in bilico, non ci si può fidare. La squadra di Maran, tuttavia, sembra a pezzi psicologicamente, e anche atleticamente: altro giallo a Radovanovic al 30’. Passata la mezzora i ritmi rallentano ulteriormente. Il Verona si difende molto bene. Una grande giocata di Petkovic al 35’ libera Zuculini, il tiro è rimpallato con un braccio ma c’è fuorigioco. Matos è straordinario nel lottare non mostrando segni di fatica. Poi si prende un giallo per non avre mantenuto la distanza su una punizione a centrocampo, è il minuto 39’. Il muro dell’Hellas non mostra crepe. Al 41’ esce Felicioli (applausi), entra Aarons pronto a mettere la freccia. Castro sparacchia alto dal limite al 42’. Si freme sugli spalti. Esce Birsa, entra Stepinski. Nell’Hellas, al 43’ entra Fossati per Calvano, e sono altri applausi per l’ex C1. Matos fugge, Cacciatore lo abbatte, altro giallo. Incredibile finale.
Ci sono quattro interminabili minuti di recupero. La curva è una bolgia. C’è anche una mezza zuffa nel finale. Dainelli abbatte Aarons, altro giallo, così come per Zuculini che protesta con veemenza.
Ultimi istanti, Aarons butta giù un uomo giallo. Dalla sinistra batte Giaccherini, non serve, il delirio dello stadio copre il triplice fiscio. Il Verona vince, il Verona fa il pieno di entusiasmo e di punti. E ora, avanti!
FONTE: Hellas1903.it
DOPO VITTORIA NEL DERBY
Traffico corsa salvezza, 6 squadre in 4 punti
12/03/2018 08:48
Rimane il buon umore in casa Hellas dopo la vittoria nel derby: passato un periodo nerissimo sono arrivate le prime due vittorie consecutive della stagione. Ora i gialloblù sono in piena lotta salvezza e hanno trascinato nel vortice della retrocessione anche squadre insospettabili.
La corsa salvezza non riguarda più solo Verona, Crotone e Spal (Benevento ormai tagliato fuori) ma ora rischiano anche Cagliari, Sassuolo e soprattutto il Chievo di Maran che è in crisi nera (solo una vittoria negli ultimi tre mesi). Sei squadre in quattro punti: era da molte stagioni che la lotta salvezza non era così viva.
La classifica per la salvezza ora recita: Cagliari 26, Chievo 25, Spal, Crotone, Sassuolo 24, Verona 22, Benevento 10 (Spal una gara in più).
LA CONFERENZA
Maran: Io a rischio? Penso solo a lavorare
11/03/2018 00:00
“Dispiace tantissimo per questa sconfitta, dopo il gol siamo andati in ansia. La partita è stata sempre in grande equilibrio. Il Gol è stato un macigno per noi, ma questo è sbagliato, non deve più accadere. Abbiamo perso la lucidità". Così Maran dopo la bruciante sconfitta nel derby col Verona.
Il tecnico trentino ha continuato: "Dobbiamo resettare tutto. Adesso deve iniziare un altro campionato. Dobbiamo calarci con un atteggiamento diverso. Dimentichiamo il passato. Meggiorini non stava bene dopo mezz'ora così ho inserito Giaccherini per scompaginare un po' le cose. Però non siamo stati lucidi".
Maran ha concluso: "Dobbiamo avere grande forza. Pesa per tutti perdere così, ci scusiamo con tutto il nostro pubblico. Tre punti dalla B: come usciamo da questa crisi? Solo vincendo. Io a rischio? Penso solo a lavorare e a portare avanti la mia squadra per raggiungere nostro obiettivo”.
LA CONFERENZA DI PECCHIA
“Non è la mia rivincita, siamo ancora dietro”
11/03/2018 00:12
"Sono soddisfatto dello spirito che ha mostrato la squadra: c'è un bel clima all'interno del gruppo. Vogliamo giocarci la salvezza fino alla fine. I meriti sono della squadra: ora siamo più consapevoli dei nostri mezzi. Siamo una squadra inesperta ma abbiamo tanta voglia di lavorare e di crescere . Cerci? Lo aspettiamo, ci darà una grossa mano". Così Fabio Pecchia dopo la bellissima vittoria nel derby contro il Chievo.
L'allenatore del Verona ha continuato: "Salvezza? Sono sereno, dobbiamo continuare a spingere. Oggi nelle occasioni chiave Caracciolo ha fatto "l'Inglese". Abbiamo perso tante partite ma adesso siamo in crescita. Non è la mia rivincita, noi dobbiamo puntare alla salvezza, adesso dobbiamo cancellare questa vittoria, dobbiamo ancora rincorrere".
Pecchia ha concluso: "Ho recuperato giocatori importanti. Petkovic? Bruno deve continuare a lavorare, ha fatto bene oggi. C'è un bel clima intorno alla squadra. Gli assenti quando torneranno? Rómulo e Valoti presto, Kean e Cerci vedremo. Tutto l'ambiente è compatto. Giocare con questo ambiente caloroso è del tutto differente. Dobbiamo continuare a lottare: abbiamo fatto die vittorie di fila ma non siamo ancora virtualmente salvi”.
PARLA L'ATTACCANTE
Petkovic: Derby vinto grazie al carattere
11/03/2018 24:42
"Questa è una vittoria importantissima, magari non è stata una gara bella da vedere ma che andava giocata in questo modo. Potevamo sbagliare tutto stasera, ma non l'atteggiamento: la squadra voleva fortemente questa vittoria ed è stata quella voglia che ci ha dato i tre punti". Così Bruno Petkovic dopo la vittoria del Verona contro il Chievo.
L'ex Trapani ha concluso: "Siamo stati squadra, giocando sempre l'uno per l'altro. Penso sia fondamentale che ogni elemento, ogni tassello del gruppo ragioni per un unico obiettivo, dando tutti qualcosa in più. La mia gara? Cerco di dare sempre tutto quello che ho per aiutare i miei compagni. Stasera si sentiva un calore speciale, da derby, le vittoria ci dà tanto morale per lavorare con ancor più concentrazione, a partire da domenica contro l'Atalanta".
PARLA IL DIFENSORE
Caracciolo: Dedico gol a mia ragazza, sarò padre
11/03/2018 24:48
"Il derby è sempre una partita importantissima, dove la cattiveria non può mancare. Salvezza? Dobbiamo continuare così, queste due vittorie di fila ci hanno restituito ancora più energia e convinzione rispetto a qualche gara fa. Anche il nostro pubblico ci ha dato davvero una grande mano, per noi è una cosa molto importante. Fino alla fine della stagione sarà una battaglia continua dove dovremo cercare di fare punti in ogni partita. Vincere giocando da squadra ci aiuta moralmente a dare sempre di più, a partire dagli allenamenti in settimana". Così Antonio Caracciolo dopo la vittoria importantisssima nel derby.
L'ex Brescia ha rivelato che diventerà padre: "Il gol? Importante che sia utile per tutta la squadra, ha portato 3 punti fondamentali in un momento molto delicato e sono contento che tutto il gruppo ha voluto crederci fino alla fine. Esultanza? Era un urlo dove c'erano tanti sentimenti, dedico il gol alla mia ragazza che aspetta un bambino. Un pensiero va sicuramente a Davide Astori e a mio zio, oggi sarebbe stato il suo compleanno".
L'HELLAS E LA SALVEZZA
Non c'è tecnica? Ma con le gambe e il cuore...
11/03/2018 22:46
Una vittoria fondamentale: tre punti che rilanciano la corsa salvezza. Il Verona batte il Chievo nel derby grazie al gol (da vero bomber) di Antonio Caracciolo. L'Hellas vola a 22 punti, superando il Crotone e andando a -1 dalla Spal. Ora anche Chievo, Cagliari e Sassuolo sono risucchiati nel vortice della lotta per non andare in Serie B
Una gara vinta con le gambe e con il cuore: la squadra di Pecchia in queste ultime settimane sta dimostrando, anche se con qualità tecnica inferiore alla media, di sapersela giocare con tutti mettendo in campo grinta, intensità e grande coraggio: si lotta su ogni pallone e non ci si risparmia mai nelle coperture.
Il "cuore Hellas" è la principale arma da giocarsi per questa volata salvezza: emblematiche le standing ovation a Calvano e Felicioli. E' tornato l'entusiasmo intorno alla squadra: con il pubblico al fianco ora tutto è possibile.
ALÉ VERONA: HELLAS VERONA-CHIEVO 1-0, TELECRONACA | 91° MINUTO: H.VERONA-CHIEVO 1-0, LE IMMAGINI E LA CONFERENZA STAMPA DI PECCHIA |
VERONA-CHIEVO 1-0
Derby all'Hellas (1-0) che "vede" la salvezza
10/03/2018 20:38
Il 10° derby in A va al Verona di Pecchia che con un gol al 52' di Caracciolo supera il Chievo e adesso può sognare decisamente la salvezza. Dall'altra parte invece, brutta sconfitta per gli uomini di Maran, la cui distanza dalla zona a rischio è ora di soli 3 punti (proprio dall'Hellas). La classifica dice Chievo e Cagliari 25, Sassuolo e Spal 23, Verona (terzultimo) a 22. I sardi se la vedranno domani con la Lazio, mentre Sassuolo e Spal si scontreranno proprio tra loro. La decima stracittadina dell'Arena è stata giocata bene da entrambe le squadre (Chievo però un po' troppo compassato), anche se non c'è stato molto spettacolo. Ma era normale. In gioco c'erano in palio punti davvero pesanti per la salvezza e se li è aggiudicati la formazione "che ha avuto più fame". Tanto equilibrio nel primo tempo e se il Verona è andato vicino al gol con Felicioli e Buchel in apertura, il Chievo ha sfiorato il vantaggio nel finale con Bani e Castro. La squadra di Pecchia ha avuto un approccio migliore, più cattiveria degli avversari e meno tensione di loro. Nella ripresa, queste caratteristiche vengono fuori maggiormente e la rete dell'1-0 si materializza al 52' con Caracciolo, bravo a girare in porta col mancino un assist di Verde. Il Chievo reagisce ma senza convinzione. Attacca in maniera confusa, l'Hellas abbassa la saracinesca (Pecchia passa al 451) ed in questa situazione era difficile trovare il pertugio giusto. Maran mette in campo tutto l'arsenale che ha a disposizione, ma la dietro non si passa: vince l'Hellas. Ed il Verona oltre ai punti salvezza, pareggia pure i conti con la squadra della diga per quanto riguarda gli scontri diretti in Serie A nel derby. In 10 incontri: 4 vittorie a testa e 2 pareggi; Hellas però in vantaggio nei gol fatti 14 a 13.
FINE MATCH
90'+2', giallo per Dainelli per fallo su Aarons lanciato sulla destra. Ammonito anche Zuculini per proteste. Prende il giallo anche Boldor che protesta dalla panchina. I giocatori dell'Hellas avrebbero voluto l'espulsione di Dainelli.
concessi 4' di recupero
89', Cacciatore ammonito per fallo su Matos.
88', ultimo cambio anche per l'Hellas: dentro Fossati e fuori Calvano.
87', ultimo cambio per Maran: dentro Stepinski e fuori Birsa.
86', nel Verona esce Felicioli ed entra Aarons.
84', giallo anche per Matos. Il giocatore dell'Hellas s'è messo davanti al pallone per evitare che il Chievo battesse in velocità una punizione.
80', ultimi 10' del match. Il Chievo cerca di andare in forcing ma la manovra è un po' troppo compassata. L'Hellas dal suo canto ogni volta che ne ha l'opportunità si lancia in contropiede.
75', altro ammonito nel Chievo: Radovanovic per fallo su Petkovic.
73', ammonito Pellissier per fallo su Petkovic.
70', l'Hellas è disegnato ora da Pecchia con un 451 e la punta è Petkovic. Il Chievo continua a premere ma non al momento non ci sono pertugi. L'Hellas chiude tutto. Gli angoli sono 4 a 3 per squadra di Maran.
67', altro giallo per il Chievo e lo prende Bani per fallo su Petkovic.
65', primo cambio per Pecchia: dentro Zuculini e fuori Verde.
64', ammonito Gobbi per fallo su Verde.
63', seconda mossa di Maran: dentro Pellissier e fuori Hetemaj per un Chievo super offensivo.
61', Chievo reagisce e preme, Hellas arroccato dietro che cerca di ripartire in contropiede.
52', VERONA-GOL: angolo dalla sinistra, Verde mette al centro per Caracciolo (quest'oggi capitano) che di sinistro in girata trafigge Sorrentino.
50', traversone dalla destra per Inglese al centro dell'area: tiro al volo e palla sul fondo. Chievo pericoloso.
46', prima sostituzione nel Chievo: dentro Giaccherini e fuori Meggiorini.
Via alla ripresa
Terminano i primi 45', al Bentegodi e risultato ad occhiali tra Hellas e Chievo. La gara è sempre stata in equilibrio anche se negli ultimi minuti è il Chievo che è andato vicino al vantaggio. Al 37' con Bani su azione da calcio d'angolo e al 40' con Castro, bravo Nicolas ad opporsi. Per il resto, Hellas ben coperto e pronto a lanciarsi in contropiede, ma a seconda del momento, anche gli uomini di Pecchia hanno provato a prendere l'iniziativa.
Termina il primo tempo
40', Castro sfiora la rete. Meggiorini serve l'argentino che ostacolato da Vukovic vince il duello e si presenta di fronte a Nicolas che gli chiude lo specchio della porta.
37', sull'angolo battuto da Birsa, pericolosissimo il colpo di testa di Bani sul secondo palo. Meggiorini appostato in quella posizione, solo soletto, non ne approfitta e la palla termina sul fondo.
36', botta di Inglese da appena dentro l'area, Vukovic devia in corner.
29', ammonito Buchel per proteste.
28', poche emozioni ma la gara è viva. Ad ogni tentativo del Chievo, risponde in contropiede l'Hellas. Anche gli uomini di Pecchia però non disdegnano l'iniziativa.
20', sempre in equilibrio il derby dell'Arena. Bel numero di Birsa sulla destra che di tacco serve Castro, cross al centro e testa di un difensore avversario che respinge.
15', bel cross di Fares dalla sinistra con palla verso il secondo palo. Bani di testa anticipa Petkovic e sventa la minaccia.
12', ci prova anche il Chievo con Radovanovic dal limite, rasoterra inoffensivo che termina sul fondo.
7', ancora Verona pericoloso. Buchel dalla distanza impegna Sorrentino che devia in corner.
4', al momento, Hellas con Felicioli alto a sinistra, nel 433 di Pecchia. Proprio il nr 97 su assist di Ferrari, manca l'impatto con la sfera, al centro dell'area. Bravo Cacciatore nel Chievo a coprire.
Via al primo tempo
Verona e Chievo in campo per il 10° derby in A e per la salvezza. Per l’Hellas è obbligatorio vincere, mentre al Chievo potrebbe anche bastare un pari. Dando uno sguardo alle formazioni, 433 per gli uomini di Pecchia con davanti a Nicolas un pacchetto arretrato composto da Ferrari a destra e Felicioli a sinistra. In mezzo, Caracciolo e Vukovic. In mezzo al campo, Fares, Buchel e Calvano. In avanti, Matos, Petkovic e Verde. Nel Chievo, 4312 e rispetto alla vigilia, non c’è Tomovic ma Dainelli ad affiancare Bani al centro della difesa. In avanti Birsa sulla trequarti appoggerà le due punte Meggiorini-Inglese.
TABELLINO:
H.VERONA-CHIEVO 1-0
MARCATORI: 52' Caracciolo
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Felicioli; Fares, Buchel, Calvano; Verde, Petkovic, Matos. A disposizione: Silvestri, Coppola, Laner, Fossati, Zuculini, Aarons, Lee, Bianchetti, Boldor, Bearzotti, Souprayen, Heurtaux.
All. Pecchia
A.C. ChievoVerona (4-3-1-2): Sorrentino, Cacciatore, Dainelli, Bani, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Meggiorini, Inglese. A disposizione: Seculin, Confente, Cesar, Tomovic, Jaroszynski, Depaoli, Rigoni, Gaudino, Giaccherini, Pucciarelli, Stepinski, Pellissier.
Allenatore: Rolando Maran.
Arbitro: Sig. Antonio Damato di Barletta.
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellasmania: "Working class hero" in salsa gialloblù
del 11 marzo 2018 alle 10:10
di Nicola Corona
"A working class hero is something to be, If you want to be a hero just follow me, If you want to be a hero well just follow me" cantava tanti anni fa John Lennon in una splendida canzone del 1970. Letteralmente, in italiano: "Bisogna essere un eroe della classe operaia, se vuoi essere un eroe seguimi e basta, se vuoi essere un eroe, beh, seguimi e basta". A diverse ore dal derby del Bentegodi che ha visto il Verona vincere una partita fondamentale in chiave salvezza, non riesco ancora a pensare a un riferimento migliore della canzone di Lennon per i gialloblù di Pecchia.
Si perché, anche se in un contesto completamente diverso, l'Hellas ieri sera si è davvero vestito con l'abito del "working class hero", giocando una gara di rara umiltà e abnegazione, agendo per 90' da squadra, nel senso più nobile di questa parola. Undici giocatori (anzi 14 poi con i cambi) completamente votati alla causa e pronti al sacrificio con l'obbiettivo di raggiungere un risultato poi maturato nella maniera più bella grazie alla rete di Antonio Caracciolo.
Una prestazione solida che vale la seconda vittoria consecutiva (al Verona in Serie A non succedeva da quasi tre anni) dove tutti i giocatori scesi in campo hanno dato il loro contributo. A partire da Ferrari, sempre più a suo agio nel ruolo di terzino, e di tutta la difesa, attenta e ordinata per l'intero corso della gara. Ma meritano una menzione anche Verde, Matos e Petkovic, i giocatori d'attacco della formazione gialloblù, bravi nel mandare in crisi con rapide incursioni la difesa del Chievo e straordinari nell'aiutare la squadra ripiegando in fase difensiva. Per non parlare poi di Felicioli, al debutto dal primo minuto, concreto e determinato, piacevolissima sorpresa della serata del Bentegodi. Applausi anche per Zuculini, cuore pulsante di questo Verona e giocatore simbolo di una squadra pronta a lottare fino al triplice fischio e pure a Calvano, gregario in una squadra di gregari, ma uomo in più nel centrocampo di questo Verona.
Tra tutte le cose belle mostrate dal Verona ieri sera, a spiccare però è lo splendido gol in girata di Antonio Caracciolo, non esattamente un bomber d'area. Un gesto tecnico di grande coordinazione compiuto da un difensore centrale, capitano per l'occasione vista l'assenza di Romulo, in una serata aperta dal ricordo ad un altro difensore e capitano, Davide Astori, a cui il numero 12 gialloblù ha poi dedicato la rete.
Insomma, una bellissima serata per l'Hellas e per tutti i suoi tifosi, presenti in massa ieri al Bentegodi. Una vittoria arrivata grazie allo sforzo collettivo di una squadra che tra mille difficoltà non ha mai mollato. E sotto questo aspetto i meriti di Pecchia sono innegabili. Il Verona è una squadra viva, che crede fortemente alla salvezza. Una formazione che ha saputo affrontare i tanti problemi occorsi in questa stagione facendosi "operaia", accettando la superiorità tecnica di tanti suoi avversari e giocando di conseguenza, mettendo in campo grande grinta e dedizione. Proprio quello che i tifosi gialloblù chiedevano da tempo. A ben guardare quella strofa di Lennon pare proprio perfetta per rappresentare il momento degli scaligeri e la vittoria di ieri sera. La Sud e tutti i "butei" ad incitare la squadra ad essere dei "working class hero" e a spendere fino all'ultima goccia di sudore per la maglia gialloblù. E i ragazzi di Pecchia pronti a rispondere presente. Insieme, squadra e tifoseria, unite da un unico obiettivo. Solo così l'Hellas può pensare di salvarsi in questa stagione. Lottando, partita dopo partita.
Verona-Chievo, partita più cattiva della A: 10 ammoniti!
del 10 marzo 2018 alle 23:07
Il derby di Verona tra Hellas e Chievo è stato vinto dai primi: una gara che non verrà ricordata per la spettacolarità, ma sicuramente per la "cattiveria". Il match, infatti, ha visto ben 10 ammoniti: è record per la Serie A in questa stagione.
Hellas Verona, le pagelle di CM: Matos incontenibile, Caracciolo cuore di capitano
del 10 marzo 2018 alle 22:49
di Nicola Corona
Hellas Verona-Chievo Verona 1-0
Nicolas 6,5: bravissimo nel chiudere lo specchio a Castro nel finale di primo tempo, se la cava bene anche nelle altre occasioni in cui viene chiamato in causa. Regala ancora qualche brivido ai suoi sostenitori nei rinvii.
Ferrari 6,5: gioca ancora con personalità nel ruolo di terzino destro dove ormai si muove con grande naturalezza. Qualche sbavatura nella ripresa, ma la sua è una prova tutto sommato solida.
Caracciolo 7,5: concentrato e bravo nel chiudere tutti gli spazi a Meggiorini e Inglese. Trova il gol che decide la partita con una girata da attaccante vero. Cuore di capitano!
Vukovic 6,5: solido e determinato. Domina sui palloni alti e sui tanti cross laterali dove non concede nulla ad Inglese e Pellissier. Muro.
Fares 6,5: diligente. Controlla con grande attenzione Cacciatore ed è sempre pronto ad aiutare Felicioli in fase offensiva. La sua gara è un simbolo della crescita del Verona negli ultimi mesi.
Verde 6,5: tenta spesso la conclusione anche da posizioni proibitive, ma con poca fortuna. Gioca comunque una buona gara di grande abnegazione e sacrificio.
(dal 65' Zuculini 6,5: Pecchia lo chiama in causa per difendere un risultato importantissimo e l'argentino ci mette tutto il suo cuore e la sua garra).
Buchel 6,5: molto attivo e dinamico, anche se un po' troppo nervoso. Rimedia un'ammonizione dopo 30' ma non si scompone e gioca una gara tutto sommato ordinata).
Calvano 6,5: entra in campo con la stessa grinta vista nella gara contro il Torino. Qualche brutto errore tecnico ma pure parecchia grinta a servizio dei suoi. Gregario.
(dall'88 Fossati sv: entra per le ultime barricate).
Felicioli 6,5: schierato a sorpresa da Pecchia nel ruolo di esterno alto. Gioca con grande personalità e buon tecnica. Piacevolissima sorpresa.
(dall' 85 Aarons sv: 10' scarsi per portare a casa un risultato che vale oro. Lo fa alla grandissima con delle accelerazioni che tagliano in due la squadra della diga).
Petkovic 7: per comprendere l'importanza della sua partita basta guardare il tabellino degli ammoniti tra gli uomini di Maran. Non sarà un goleador, peccherà di spunto e rapidità, ma quanto è utile a questo Hellas un giocatore che va il lavoro sporco come lui!
Matos 7: si muove tantissimo svariando su tutto il fronte d'attacco. 90' di grandissima qualità e dinamismo. Prestazione di grande livello.
All. Pecchia 7: gli si può dire tutto ma non che gli manchi il coraggio. Mette Felicioli titolare in una gara decisiva per la stagione dei gialloblù e prepara la partita nei minimi dettagli. Vittoria della costanza e del lavoro quotidiano. Complimenti!
FONTE: CalcioMercato.com
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Verona-Chievo, derby all'insegna di Astori: tutti in campo con la sua tredici. Kean non convocato
Serie A
10/03/18 17:45 | News calcio | Autore: Redazione
Derby di Verona piuttosto importante, almeno a quanto dice la classifica. Chievo in piena crisi di risultati, con una sola vittoria nel 2018 e con solo quattro punti di vantaggio dalla zona retrocessione, in cui è pienamente coinvolto invece il Verona. Il pensiero, però, non può che essere rivolto a Davide Astori, ancora più che al risultato. Troppo forte il dolore per la sua scomparsa improvvisa, nonostante i giorni continuino a passare. Le due squadre proveranno a rendergli omaggio, scendendo in campo con una maglietta interamente dedicata al difensore della Fiorentina. Numero 13 ben in vista, così come il suo cognome. Ci saranno 22 Astori stasera sul rettangolo verde, almeno durante il riscaldamento. Un ulteriore segno di unione davanti alla tristezza e all'amore che ci ha lasciato.
Per quanto riguarda l'aspetto un po' più tecnico, non sarà della partita Moise Kean. Problema all'adduttore per lui, con il provino di questa mattina non andato a buon fine
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Un Hellas battagliero doma il Chievo e conquista il Derby della Scala
A decidere il match è stata la rete di Caracciolo: un successo che la formazione di Pecchia ha cercato con maggiore convinzione rispetto ai "cugini", che dopo aver avuto un paio di buone occasioni non sono riusciti a reagire
Luca Stoppele
10 marzo 2018 22:49
È una vittoria importantissima quella conquistata dall'Hellas Verona sul Chievo Verona, nel Derby della Scala andato in scena al Bentegodi e deciso da una rete da centravanti puro di Caracciolo, lui che centravanti proprio non è. Un successo che permette alla squadra di Pecchia di abbandonare, almeno momentaneamente, il penultimo posto in classifica e che trascina definitivamente il club della diga nella lotta per non retrocedere.
Dopo il momento di ricordo per la tragica scomparsa di Davide Astori, la stracittadina è partita subito su buoni ritmi, con le due formazioni che hanno iniziato a battagliare per la conquista della sfera. I primi due squilli però sono arrivati dall'Hellas, che al 4' ha portato in area Felicioli, il quale non è riuscito a calciare in porta il servizio di Alex Ferrari, e al 7' ha visto Buchel far partire da lontano un potente ma centrale sinistro, che Sorrentino ha respinto di pugno con qualche incertezza. Ad avere il migliore approccio alla gara è stato senza dubbio l'undici di Pecchia, che ha portato sul terreno di gioco una maggiore intensità e voglia di fare la partita, ma continuando a faticare nel creare pericoli alla porta avversaria. Il Chievo dal canto suo si è coperto con ordine, rischiando poco per tutti i primi 45 minuti e cercando di approfittare di quei momenti della gara in cui gli avversari perdevano compatezza, faticando di conseguenza a chiudere le linee di passaggio.
Le migliori occasioni della prima frazione quindi sono arrivate nel finale, a vantaggio della formazione di Maran, che al 37' ha rischiato di passare in vantaggio con il colpo di testa di Bani, terminato però sul fondo, mentre due minuti dopo è toccato a Nicolas ipnotizzare Castro, che in velocità aveva bruciato Vukovic su servizio di Meggiorini.
Dopo un primo tempo chiuso alzando il baricentro, Maran ha provato ad inserire Giaccherini al posto del numero 69, così da dare ancora meno punti di riferimento e cercare di sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti. Al 50' però è stato Inglese a rendersi pericoloso, con una girata in area che non ha trovato il bersaglio.
Ma quando sembrava che il Chievo avesse trovato alcune contromisure per arginare la maggior foga degli uomini Pecchia, è arrivato il gol di Caracciolo, che sulla respinta di un corner si è staccato dal diretto marcatore, riuscendo poi a girare in porta di sinistro l'assist di Verde.
Chiamato ad una pronta reazione, l'undici di Maran non è riuscito a trovare i varchi nel fortino avversario e a portare pericoli degni di questo nome. Dall'altra parte infatti l'Hellas si è difeso con ordine senza farsi schiacciare, fraseggiando in mezzo e allargando poi sulle ali. L'ultimo sussulto per i gialloblu è arrivato all'87', quando Calvano ha perso una brutta palla sulla trequarti che è stata poi consegnata a Castro, il quale l'ha svirgolata dall'interno dell'area spedendola sopra la traversa.
Alla fine quindi i tre punti sono andati alla squadra che maggiormente ha combattuto per ottenerli. L'Hellas messo in campo da Pecchia per il derby ha aggredito il match e l'avversario fin dai primi minuti, cercando di non lasciarlo giocare con il pressing e di occupare al meglio tutti gli spazi per non concedere nulla. In alcune fasi della gara, i gialloblu sono anche riusciti ad orchestrare una buona manovra ed un fraseggio fluido, ciò che invece ancora manca è la lucidità negli ultimi 30 metri: sono ancora poche, pochissime le occasioni create da veronesi, che sono riusciti a capitalizzare al meglio i pericoli portati alla porta di Sorrentino. Ora il Verona è chiamato ad una sfida ancora più complicata, quella di domenica prossima contro l'Atalanta di Gasperini.
Male invece il Chievo, che prosegue nella sua parabola discendente che lo ha portato in piena lotta per la salvezza. Sebbene la squadra di Maran abbia creato le due occasioni da rete più nitide prima di subire il gol di Caracciolo, è stata battuta sul piano della corsa e della voglia di lottare dai "cugini". Non c'è stata infatti la veemente reazione che ci si aspettava dopo lo svantaggio e la costruzione del gioco è stata troppo lenta per poter sorprendere un avversario senza dubbio più determinato, così ora il club della diga è costretto a leccarsi ancora le ferite, mentre l'uscita dal tunnel sembra ancora lontana. Maran però dovrà riuscire a ricaricare i suoi giocatori, per andare a provare a strappare punti al Milan sul terreno di gioco di San Siro.
FONTE: VeronaSera.it
Verona-Chievo 1-0: pagelle e tabellino
Verona-Chievo, 28ª giornata Serie A 2017/2018: cronaca in diretta live con formazioni ufficiali, risultato, pagelle e tabellino
Di Massimiliano Bruno - 10 marzo 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Verona–Chievo 1-0, gli uomini di Pecchia si aggiudicano il derby su un Chievo irriconoscibile rispetto alle scorse stagioni e si rilanciano con forza in chiave salvezza: una sola lunghezza di distanza dal quartultimo posto attualmente occupato dalla Spal e dal Sassuolo, si complicano invece i piani della banda Maran, ora clamorosamente risucchiata nella contesa per non retrocedere e priva di qualsiasi idea di gioco. Decisiva quest’oggi la firma di un difensore: Caracciolo sigla un gol da attaccante puro e regala l’ambito derby ai suoi tifosi.
Verona-Chievo 1-0: pagelle e tabellino
MARCATORI: st 7′ Caracciolo
Verona (4-4-2): Nicolas 6; Ferrari 6.5, Caracciolo 7, Vukovic 6.5, Fares 6; Verde 7 (20′ st Zuculini 5.5), Calvano 6.5 (43′ st Fossati s.v.), Buchel 5.5, Felicioli 6 (41′ st Aarons 5.5); Petkovic 6, Matos 6.5. A disposizione: Coppola, Laner, Silvestri, Lee, Bianchetti, Boldor, Bearzotti, Souprayen, Heurtaux. Allenatore: Fabio Pecchia
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 6; Cacciatore 6, Dainelli 5, Bani 5.5, Gobbi 5.5; Castro 5.5, Radovanovic 6, Hetemaj 5 (17′ st Pellissier 5); Birsa 5.5 (42′ st Stepinski s.v.); Meggiorini 5 (1′ st Giaccherini 5.5), Inglese 6. A disposizione: Seculin, Confente, Jaroszynski, Rigoni, Gaudino, Cesar, Pucciarelli, Depaoli, Tomovic. Allenatore: Rolando Maran
ARBITRO: Antonio Damato di Barletta
NOTE: ammoniti Buchel, Gobbi, Bani, Pellissier, Radovanovic, Matos, Cacciatore, Dainelli, Zuculini, Boldor (dalla panchina)
VERONA – IL MIGLIORE
Caracciolo 7: Trova un gol da centravanti navigato: sfrutta l’ottima assistenza di Verde dalla sinistra e trova una girata mancina che centra l’angolo opposto della porta avversaria, lì dove Sorrentino non può arrivare. Soluzione estemporanea che sblocca una gara sostanzialmente ferma su un equilibrio privo di reali argomenti tecnici.
VERONA – IL PEGGIORE
Buchel 5.5: La sua non è una prestazione complessivamente negativa, ma rispetto ai suoi standard manca stranamente di precisione. Diversi suggerimenti sbagliati, così come nella conclusione dalla media distanza, particolare in cui spesso riesce ad emergere. Prova a sopperire con una discreta intensità in fase difensiva.
CHIEVO – IL MIGLIORE
Radovanovic 6: In una serata a dir poco negativa per il suo Chievo, è quello che più degli altri quantomeno prova a dettare la linea: diversi break nel secondo tempo, anche nel finale quando soffia palla a Calvano e prova ad innescare uno spento Castro. Ha geometria e determinazione, si rende pericoloso come al solito con alcune conclusioni dalla distanza.
CHIEVO – IL PEGGIORE
Meggiorini 5: Vince il ballottaggio della vigilia con Giaccherini e va a comporre il tandem offensivo con Inglese, ma per l’intero arco del primo tempo non lascia traccia: mai un’iniziativa, mai uno spunto o un guizzo dei suoi. Maran se ne accorge e lo lascia negli spogliatoi, preferendogli l’ex Napoli e dunque passando ad un assetto più dinamico con due suggeritori ed un solo riferimento offensivo (Inglese).
Astori, il ricordo del ‘Bentegodi’ prima del derby Hellas-Chievo
Di Marco Da Pozzo - 10 marzo 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Dopo il toccante ricordo dell’Olimpico di Roma, tutti i campi di Serie A ricorderanno Davide Astori con un minuto di silenzio. Questa sera, momenti di emozione al ‘Bentegodi’ di Verona, dove è in corso il derby tra Hellas e Chievo.
Come accaduto ieri prima di Roma-Torino i giocatori di Hellas e Chievo, più i direttori di gara, si sono posizionati uno accanto all’altro, abbracciati, a centrocampo. Minuto di silenzio e, come già visto all’Olimpico, le note di ‘Le Rondini’ di Lucio Dalla. Sugli spalti dello stadio veronese sono stati alzati diversi vessilli viola, in onore del gemellaggio tra i tifosi dell’Hellas e quelli della Fiorentina.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Chievo, Gazzetta: “Ko nel derby e ora Maran rischia”
11.03.2018 09:38 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Basta un blitz di Caracciolo in apertura di ripresa per esaltare il tentativo di rimonta dell’Hellas (terzo successo nel ritorno) e precipitare il Chievo nella più cupa preoccupazione (5 punti in 13 gare da dicembre), scrive La Gazzetta dello Sport. Mai il Verona era riuscito a infilare due vittorie di seguito (col Toro la precedente), e adesso è terzultimo, in attesa del Crotone. Gli altri numeri che affliggono il Chievo sono dei record ovviamente negativi: settima sconfitta di fila in campo esterno e altro gol al passivo: è da 11 gare che Sorrentino deve inchinarsi ed è la striscia aperta più lunga in A.Esplode la curva Sud, adesso ribollente di fede: la corsa salvezza non appare più un’impresa impossibile. E da ieri coinvolge ufficialmente questo Chievo che ha smarrito tutte le certezze del girone di andata. Mentre un furibondo Campedelli riflette sul da farsi.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: “Caracciolo, gioia Hellas”
11.03.2018 08:58 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Il derby è dell’Hellas. Ammaccato, dolorante, pieno di botte e di guai, questo Verona forse si salverà o forse no, ma di sicuro ha dimostrato, con il Chievo, di meritare, per spirito e coraggio, di restare in Serie A, spiega il Corriere di Verona. Dall’altra parte, al contrario, si è visto un gruppo che fatica a fare gioco, che non riesce a mettere in evidenza le doti che l’avevano sorretto in un girone d’andata che aveva vissuto per mesi viaggiando a cento all’ora. La flessione del Chievo va, adesso, chiamata con il nome corretto: crisi. Perché di questo si tratta, al di là della tenacia con cui il Verona si è imposto.
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Caracciolo riapre la corsa salvezza
11.03.2018 08:38 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Un gol di Antonio Caracciolo al 7’ della ripresa regala al Verona il derby sul Chievo e permette alla squadra di Pecchia, ora a soli tre punti dai rivali cittadini, di sorpassare per una notte al terzultimo posto il Crotone: la lotta per la salvezza a questo punto è sempre più aperta, scrive il Corriere della Sera. L’Hellas adesso spera, il Chievo invece - alla decima sconfitta nelle ultime tredici gare di campionato - è sempre più invischiato nella lotta per non retrocedere.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10.03.2018
Chievo, la rabbia dei tifosi: «State spegnendo un sogno»
Dopo la sconfitta nel derby con l'Hellas e una crisi che sembra ormai senza fine, parla il capitano del Chievo Sergio Pellissier.
«È un periodo negativo, non eravamo abituati a situazioni del genere. L'impegno è sempre massimo in allentamento, ma in partita subentra la paura di perdere».
L'attaccante prosegue: «A volte non serve solo giocare la palla, serve qualcosa in più. Dobbiamo ricominciare da capo e pensare da squadra che deve lottare per la salvezza. Chi gioca deve sapere che ha in mano le sorti di una società e di chi ci lavora dentro. E dei suoi tifosi».
E conclude: «Adesso dobbiamo provare a strappare punti a San Siro. E tornare a fare gol: dobbiamo ricominciare a buttare la palla in area. Io ho passato tempi peggiori: noi siamo fatti per lottare, io continuo a credere in questo. Se pensiamo di essere più forti di quello che siamo, falliamo».
LA RABBIA DEI TIFOSI
Sulla pagina Facebook del Chievo si scatenano i tifosi. Durissimo Riccardo: «Siete dei buffoni. Voi, il Gran Galà, i trittici importanti, Maran e tutti quelli che vi dicono ancora bravi e grazie. Almeno la decenza di ricevere, entro settimana prossima, le dimissioni di Romairone e di Maran».
Per Sergio è «il peggior Chievo da quando è in serie a, peggio anche della stagione in cui è retrocesso ( quell'anno aveva conquistato 39 punti). Sicuramente è successo qualcosa, nessuna reazione da parte di tutti, sembra che abbiano fatto certi e che sia più conveniente retrocedere, non sì spiega una involuzione simile».
Giulio: «Mandateli in ritiro , senza instagram e telefoni solo a pensare come sia possibile passare dal bel girone di andata a quello pietoso di ritorno...davvero una delusione spaventosa, il Chievo battagliero di una volta si è perso...».
Alberto si chiede: «Dov'è lo spirito? L'aggressività? Siete veramente osceni!! State spegnendo un sogno domenica dopo domenica!!»
Chiude Johnny Calà, figlio di Jerry, che sceglie una pungente ironia: «Grazie al presidente Campedelli e al DS Romairone per la loro splendida lungimiranza in un’onerosa campagna acquisti che ha rifondato l’intera rosa ringiovanendola e garantendoci, anche quest’anno, una meravigliosa salvezza in anticipo. Grazie ai nostri 11 leoni che hanno sempre combattuto ogni partita col massimo della grinta e delle loro capacità, mettendosi d’impegno e correndo sempre al massimo dell’energia, tirando fuori le palle in ogni giocata. Grazie a mister Maran per la sua splendida gestione della squadra e di ogni situazione, un vero condottiero che ha saputo sempre cambiare in meglio quando necessario. E la partita di oggi? Beh, non fa niente, che volete che sia poi, abbiamo perso con la Juventus, mica uno scontro diretto col Verona penultimo in piena emergenza infortuni. Tanto va tutto bene. Grazie, davvero grazie a tutti per aver ucciso quel poco che rimaneva del Chievo e complimenti ai giocatori del Verona che nonostante i loro limiti giocano a calcio onorando la maglia che indossano».
FONTE: LArena.it
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I NUMERI DI #VERONACHIEVO
11/MARZO/2018 - 12:30
Verona - Analizziamo, grazie ai dati forniti da Opta e Panini Digital, alcune statistiche relative a Hellas Verona-Chievo.
LA VITTORIA IN CIFRE
Anche l'IVS, l'Indice Valore Squadre che somma tutti i parametri della gara assegnando un punteggio premia il Verona: 56 punti a 44. E' stata soprattutto una partita maschia e di carattere, giocata molto sull'efficacia difensiva. E in questo i gialloblù hanno prevalso, arrivando a vincere l'80% dei contrasti effettuati, contro il 57% degli avversari.
LA CURIOSITA'
Come da tradizione, anche in questo campionato il punteggio del derby è stato molto diverso tra andata e ritorno. Si tratta del secondo derby vinto in stagione dall''Hellas Verona dopo quello di TIM Cup, e la vittoria di ieri ha riequilibrato il conteggio dei precedenti in A: 4 vittorie a testa e 2 pareggi
FOCUS SUI SINGOLI
Antonio Caracciolo deteniere un record molto particolare: ha il 100% di realizzazione dei propri tiri in Serie A. In tutto il campionato infatti ha tirato solo contro Milan e Chievo, realizzando però altrettanti gol decisivi. Molto attivo in questa partita anche Daniele Verde, che ha preso parte a più di metà delle conclusioni dei gialloblù, con due tiri e due assist. Tanta sostanza anche da Bruno Petkovic, primo del Verona per cross (3), duelli (34), dribbling (5) e falli subiti (5).
PECCHIA: «UN AMBIENTE COSÌ DÀ GRANDI STIMOLI, ADESSO NON SENTIAMOCI APPAGATI»
10/MARZO/2018 - 23:50
Verona - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, al termine di Hellas Verona-Chievo, 28a giornata della Serie A TIM 2017/18
«Sono felice perchè abbiamo vinto una partita contro una squadra tosta e molto più esperta di noi, ma soprattutto perchè vedo lo spirito giusto da parte di tutti i miei giocatori, come dimostrano le prestazioni di Felicioli, oggi all'esordio dal primo minuto, e di Aarons, entrato con il piglio giusto nei minuti finali. Queste vittorie devono dare una spinta per affrontare le prossime gare con entusiasmo ma senza nessun tipo di appagamento, tutto questo avrà senso solo se alla fine del campionato riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. Intorno alla squadra si percepisce un bel clima, i ragazzi lo sentono e sarà uno stimolo in più per continuare su questa strada, ma ora dobbiamo continuare a spingere sull'acceleratore e raccogliere più punti possibili, siamo tutti compatti su questo punto, la squadra è giovane ma ha tanta voglia di lavorare. Astori? Il minuto dedicato a lui prima della gara è stato molto toccante, c'è grande dispiacere e tristezza per quello che è successo».
CARACCIOLO: «VINTO E SOFFERTO DA SQUADRA VERA. E IL GOL...»
10/MARZO/2018 - 23:45
Verona - Le principali dichiarazioni del difensore gialloblù Antonio Caracciolo, al termine di Hellas Verona-Chievo, 28a giornata della Serie A TIM 2017/18
«Il derby è sempre una partita importantissima, dove la cattiveria non può mancare. Salvezza? Dobbiamo continuare così, queste due vittorie di fila ci hanno restituito ancora più energia e convinzione rispetto a qualche gara fa. Anche il nostro pubblico ci ha dato davvero una grande mano, per noi è una cosa molto importante. Fino alla fine della stagione sarà una battaglia continua dove dovremo cercare di fare punti in ogni partita. Vincere giocando da squadra ci aiuta moralmente a dare sempre di più, a partire dagli allenamenti in settimana. Il gol? Importante che sia utile per tutta la squadra, ha portato 3 punti fondamentali in un momento molto delicato e sono contento che tutto il gruppo ha voluto crederci fino alla fine. Esultanza? Era un urlo dove c'erano tanti sentimenti, dedico il gol alla mia ragazza che aspetta un bambino. Un pensiero va sicuramente a Davide Astori e a mio zio, oggi sarebbe stato il suo compleanno»
PETKOVIC: «ABBIAMO GIOCATO L'UNO PER L'ALTRO, TRE PUNTI DI GRANDE CARATTERE»
10/MARZO/2018 - 23:40
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Bruno Petkovic, al termine di Hellas Verona-Chievo, 28a giornata della Serie A TIM 2017/18
«Vittoria importantissima, magari non è stata una gara bella da vedere ma che andava giocata in questo modo. Potevamo sbagliare tutto stasera, ma non l'atteggiamento: la squadra voleva fortemente questa vittoria ed è stata quella voglia che ci ha dato i tre punti. Siamo stati squadra, giocando sempre l'uno per l'altro. Penso sia fondamentale che ogni elemento, ogni tassello del gruppo ragioni per un unico obiettivo, dando tutti qualcosa in più. La mia gara? Cerco di dare sempre tutto quello che ho per aiutare i miei compagni. Stasera si sentiva un calore speciale, da derby, le vittoria ci dà tanto morale per lavorare con ancor più concentrazione, a partire da domenica contro l'Atalanta»
SERIE A TIM: HELLAS VERONA-CHIEVO 1-0
10/MARZO/2018 - 20:00
Verona - Seconda vittoria di fila per il Verona al 'Bentegodi', i gialloblù si impongono nel derby e vincono 1-0. Buon approccio alla gara dell'Hellas, che tiene bene il campo e cerca a più riprese il gol del vantaggio. L'1-0 arriva nella seconda frazione con Caracciolo all'8', che sfrutta benissimo il cross basso di Verde dalla sinistra e insacca all'incrocio dei pali. Il Chievo non riesce a reagire, ed è il Verona che continua a mantenere il pallino del gioco fino al 94'. Bella vittoria per i gialloblù, che scenderanno in campo domenica prossima contro l'Atalanta, ancora al 'Bentegodi'.
90+5' PILLOLA STATISTICA: Il derby di Verona di stasera è stata la partita del campionato in corso con più cartellini gialli estratti (10).
FINITA! Hellas Verona-Chievo 1-0, Caracciolo decide un derby nervoso, regalando tre punti pesanti in chiave salvezza.
90+5' Punizione di Giaccherini, Zuculini svirgola, Radovanovic spara alle stelle.
90+5' Castro guadagna punizione da posizione pericolosa, sale anche Sorrentino.
90+4' Sinistro di Buchel dal limite, a lato.
90+3' AMMONITO anche Boldor per proteste dalla panchina.
90+2' AMMONITO Zuculini che chiedeva il rosso per il fallo del difensore del Chievo.
90+2' AMMONITO Dainelli, completamente fuori tempo su Aarons.
90' Quattro minuti di recupero.
90' Castro in area non si intende con Pellissier, Nicolas blocca in uscita bassa.
90' Punizione dalla sinistra di Fossati, Petkovic devia sul fondo.
89' AMMONITO Cacciatore, fallo tattico su Ryder Matos.
88' ULTIMO CAMBIO HELLAS. Dentro Fossati, fuori Calvano.
87' ULTIMO CAMBIO CHIEVO. Spezzone di gara per Stepinski, esce Birsa.
87' Errore di Calvano, Castro spara alto dal limite.
86' SOSTITUZIONE HELLAS. Aarons prende il posto di Felicioli.
85' Cross teso di Cacciatore, Inglese non riesce a girarsi in area.
84' AMMONITO Ryder Matos per perdita di tempo.
82' Birsa cambia gioco per Inglese che fatica nel controllo in area.
80' Giocata di Petkovic, Zuculini è pescato in fuorigioco.
79' Lancio lungo di Dainelli, Cacciatore non ce la fa ad arrivare.
77' Cross di Cacciatore, Caracciolo fa buona guardia.
75' AMMONITO Radovanovic, intervento rude su Petkovic.
73' AMMONITO Pellissier, fuori tempo su Petkovic.
71' Castro in area per Pellissier, Buchel lo anticipa in angolo.
70' Ryder Matos appoggia verso Buchel, sinistro in curva.
68' Petkovic si sposta sulla sinistra, Bani spazza.
67' AMMONITO Bani, braccio alto su Petkovic.
66' Radovanovic dai 25 metri, sinistro alto.
65' SOSTITUZIONE HELLAS. Verde lascia il campo a favore di Zuculini.
63' AMMONITO Gobbi, trattenuta evidente su Verde.
62' SOSTITUZIONE CHIEVO. Maran si gioca la carta Pellissier, fuori Hetemaj.
61' Punizione di Birsa dalla destra, Buchel allontana di testa.
59' Cross di Cacciatore, Ferrari libera l'area.
57' Tiro cross di Birsa, conclusione da dimenticare.
56' Lancio di Dainelli per Inglese, Vukovic è ben posizionato.
55' PILLOLA STATISTICA: Antonio Caracciolo ha segnato il suo secondo gol in Serie A, alla presenza numero 23.
54' Subito Chievo in avanti, Birsa dai 20 metri, sinistro debole tra le braccia di Nicolas.
52' Sugli sviluppi del corner, cross basso di Verde, Caracciolo di sinistro spedisce alle spalle di Sorrentino.
52' HELLAS VERONA - CHIEVO: 1-0, Gol dell'Hellas. Rete di Caracciolo.
52' Traversone di Fares, Bani si rifugia in angolo.
50' Birsa centra per Inglese, girata di destro a lato.
49' Rinvio sbagliato di Nicolas, Fares recupera su Birsa.
48' Ritmi non particolarmente elevati, le due squadre si affrontano sulla mediana.
46' SOSTITUZIONE CHIEVO. Meggiorini rimane negli spogliatoi, Maran inserisce Giaccherini.
46' COMINCIA LA RIPRESA. Hellas Verona-Chievo 0-0, Birsa tocca la prima sfera.
45' PILLOLA STATISTICA: Il Chievo ha pareggiato 12 volte 0-0 il primo tempo in questo campionato; solo il Genoa (15) conta più pareggi a reti inviolate al 45°.
Int.
FINE PRIMO TEMPO. Hellas Verona-Chievo 0-0, gara bloccata, attacchi poco incisivi, Nicolas salva su Castro.
44' Cross di Cacciatore, Meggiorini non riesce nella sponda verso Inglese.
42' Traversone di Gobbi, Nicolas agguanta in presa alta.
40' OCCASIONE CHIEVO! Buco di Caracciolo, Meggiorini mette Castro a tu per tu con Nicolas, il portiere riesce a chiudergli lo specchio.
39' Felicioli spinge a sinistra, Cacciatore concede il corner.
37' Dalla bandierina, Bani di testa spedisce di poco a lato.
36' Da corner, spizzata di Cacciatore, Fares anticipa in angolo la deviazione sotto porta di Meggiorini.
35' Inglese si gira al limite, sinistro alzato sopra la traversa da Caracciolo.
34' Meggiorini libera Inglese davanti a Nicolas, fuorigioco.
33' Traversone di Gobbi, girata di testa di Meggiorini, oltre il montante.
31' Ryder Matos cerca il taglio in area di Petkovic, Sorrentino arriva prima.
29' AMMONITO Buchel per proteste.
27' Verde scodella in area, Bani salta più in alto di Petkovic.
25' Ripartenza di Verde che si fa metà campo palla al piede, Bani gli respinge la conclusione.
23' Inglese vince un rimpallo al limite e spara alto, fischiato fallo dell'attaccante su Ferrari.
21' Castro sfonda a destra, Caracciolo spazza lontano.
20' Cacciatore centra dal fondo, Vukovic libera di testa.
19' Accelerazione di Ryder Matos sulla destra, Bani lo controlla, evitando l'angolo.
17' Matos riceve da Verde, destro murato da Cacciatore.
15' Traversone di Fares, Bani di testa anticipa Ryder Matos.
14' Qualche scintilla tra Calvano e Radovanovic, l'arbitro riporta la calma.
12' Radovanovic dai 25 metri, destro strozzato a lato.
11' Sinistro da fuori di Verde, sul fondo.
9' Possesso dei padroni di casa, i ragazzi di Maran chiudono gli spazi.
7' OCCASIONE HELLAS! Botta di Buchel dai 30 metri, sinistro potente, Sorrentino ci mette i pugni, palla in angolo.
5' Birsa centra dalla sinistra, cross troppo profondo per tutti.
3' Filtrante di Verde per Felicioli che non riesce ad imprimere forza alla sfera, Sorrentino ringrazia.
1' INIZIA Hellas Verona-Chievo: Pecchia si affida a Ryder Matos-Petkovic; Maran schiera Birsa dietro Meggiorini-Inglese.
Al Bentegodi tutto pronto per il 10° derby scaligero in Serie A, Verona-Chievo: le due squadre sono divise da appena sei punti, i padroni di casa, in piena zona retrocessione, cercano di accorciare sulla salvezza.
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HELLAS VERONA-CHIEVO: 1-0
Marcatore: 8' st Caracciolo.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Felicioli (dal 40' st Aarons); Fares, Buchel, Calvano (dal 43' Fossati); Verde (dal 20' st Zuculini), Petkovic, Matos.
A disp.: Silvestri, Coppola, Laner, Lee, Bianchetti, Boldor, Bearzotti, Souprayen, Heurtaux.
All. Pecchia
CHIEVO (4-3-2-1): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Bani, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj (dal 17' st Pellissier); Birsa (dal 42' Stepinski), Meggiorini (dal 1' st Giaccherini); Inglese.
A disp. Seculin, Confente, Jaroszynski, Rigoni, Gaudino, Cesar, Pucciarelli, Depaoli, Tomovic.
All. Maran
Arbitro: Damato (Barletta).
Assistenti: Preti (Mantova) e Posado (Bari).
Quarto ufficiale: Pairetto (Nichelino).
VAR: Di Bello (Brindisi).
Assistente VAR: Di Liberatore (Teramo).
Note. Ammonito: Buchel, Gobbi, Bani, Pellissier, Radovanovic, Matos, Cacciatore, Danielli, Zuculini, Boldor. Spettatori. 20.414 (di cui abbonamenti: 11.609)
PRIMAVERA: HELLAS VERONA-INTER 1-3
09/MARZO/2018 - 15:20
Verona - Finisce 3-1 per l'Inter all'Antistadio. Dopo i due gol segnati nel primo tempo da Odgaard e Bettella, rispettivamente al 13' e al 33', nella ripresa il Verona accorcia le distanze con Galazzini al minuto 13. Il 3-1 arriva al 35'con Rover, che chiude la partita e sancisce la vittoria dei nerazzurri. Nel finale sbaglia un calcio di rigore l'Inter con Zaniolo, che conclude fuori dallo specchio alla destra di Borghetto. I gialloblù torneranno in campo sabato 31 marzo a Genova contro la Sampdoria.
HELLAS VERONA-INTER 1-3
Marcatori: 13' pt Odgaard, 33' pt Bettella, 13' st Galazzini, 35' st Rover.
Secondo tempo
47' Sbaglia il rigore Zaniolo che calcia a lato, non cambia il risultato
46' Rigore per l'inter
45' Tre minuti di recupero
45' Calcia Zaniolo, para facilmente Borghetto il suo tiro centrale
35' Terzo gol dell'Inter, gol di Rover
23' Attacca il Verona, che prova a raggiungere il pareggio
13' GOL di Galazzini! Sfrutta benissimo un calcio d'angolo dalla destra e deposita in rete
1' Inizia la ripresa
Primo tempo
45' Fine primo tempo
43' Salva Borghetto sul gran tiro di Odgaard, si supera l'etremo difensore gialloblù e respinge
36' Gran palla di Romulo per Fiumicetti, che calcia con il destro ma il tiro viene respinto
33' Raddoppio dell'Inter, ha segnato Bettella.
24' Occasione per il Verona, con Romulo che entra in area e cerca di servire Buxton, la difesa nerazzurra risolve la situazione
13' Ospiti in vantaggio, gol di Odgaard
11' Fiumicetti! Gran destro del giocatore gialloblù dal limite, fuori di poco
1' Comincia la partita
HELLAS VERONA (4-4-2): Borghetto; Nigretti, Perazzolo (dal 29' pt Righetti), Kumbulla, Galazzini (dal 47' st Calabrese); Romulo, Felippe, Saveljevs, Fiumicetti (dal 14' st Dentale); Tupta, Buxton.
A disposizione: Bianchi, Peretti, Toccafondi, Del Bianco, Amayah, Aloisi, Sane.
All.: Porta.
INTER (4-3-1-2): Pissardo; Zappa, Pompetti, Lombardoni, Sala; Emmers (dal 29' pt Brignoli), Danso (dal 37' st Gavioli), Bettella; Zaniolo; Odgaard, Merola (dal 18' st Rover).
A disposizione: Dekic, Pozzer, Valietti, Nolan, Rizzo, Corrado, Rada, Visconti, Colidio.
All.: Vecchi.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
Assistenti: Vitali di Brescia e Graziano di Mantova.
NOTE.
Ammoniti: Brignoli, Felippe.
TROFEO BEPPE VIOLA: HELLAS VERONA-RAPPRESENTATIVA TRENTINO 1-1
09/MARZO/2018 - 15:15
Arco (Trento) - Hellas Verona-Rappresentativa Allievi Trentino, seconda gara del girone di eliminazione del Trofeo 'Beppe Viola' 2018, il video della partita.
HELLAS VERONA-RAPP. TRENTINO 1-1
Marcatori: 22' Nardi, 32' Rossi (rig.).
HELLAS VERONA: Fontana, Brandi, Roncolato, Maistrello, Nardi, Yeboah, Lisi, Bernardinello, Hudzik, Jemal, Loddkipanidze.
A disposizione: Doro, Lucaj, Caon, Bogoni, Vicentini, Rudella, Vicentini, Owusu, De Zotti, Quarta, Rodella.
All.: Pellegrini.
RAPPR. TRENTINO: Bonvecchio, Battistoni, Castelli, D'Agostino, Hosni, Kaja, Marzak, Rossi, Salvetti, Santuari, Cappelletti.
A disposizione: Pasqualini, Bonenti, Cappelletti, Comai, D'Andrea, Degasperi, Rinaldi, Sacchi, Vesco.
All.: Visintini
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
FORMULA 1: Nei test di Barcellona la FERRARI di RAIKKONEN è la più veloce ma impressiona il passo gara della MERCEDES.
DOPING NEL CALCIO: JOAO PEDRO del CAGLIARI sospeso in attesa di ulteriori accertamenti perchè positivo ad un diuretico, esami sospetti per DE VRIJ della LAZIO dopo la partita del Benetgodi contro l'HELLAS ma il club biancazzurro non è preoccupato 'Solo burocrazia'