#RomaVerona + - =
...Questo è uno di quei momenti in cui ti aggrapperesti ad ogni cosa pur di vederla meno nera di quanto in effetti è, ma vi giuro che raschiando il fondo del barile delle speranze, gli unici due fatti non positivi ma semmai meno negativi che ho trovato sono che
1 - Siamo solo alla terza giornata come dire che il tempo per recuperare (o col senno di poi morire lentissimamente) c'è
2 - Magari la ROMA martedì in Champions League si sarà stancata più del dovuto (sottolineo che è grattare davvero il fondo del barile) e magari sarà meno impietosa con l'HELLAS Sabato sera...
Vane speranze, mi rendo perfettamente conto, ma del resto analizzando tutto il resto non c'è davvero nulla che possa far pensare ad una prestazione dignitosa dei gialloblù all'Olimpico e badate bene che non ho scritto 'far punti', quello sarebbe una sorta di miracolo al netto delle solite frasi fatte per cui Si gioca in undici contro undici, La palla è rotonda, Si parte sempre dallo 0 a 0 e altre balle varie del genere.
Troppo il divario tecnico già in circostanze normali, figurarsi in questa situazione in cui in casa VERONA sembra regnare un caos totale dalla Procura di Como che insiste a voler capire di chi sia davvero la proprietà alla scoppola beccata contro la Viola Domenica (la più larga della storia al Bentegodi), dagli 8 gol subiti in due gare casalinghe a fronte dell'unico realizzato (su rigore) a capitan PAZZINI che oltre ad essere apparso completamente abulico alla prima da titolare non sembra aver avuto nemmeno l'antico nerbo nel richiamare i compagni all'ordine nelle fasi più dure di una gara partita subito in salita peraltro, da un centrocampo che appare assolutamente inadeguato per la categoria alla faccia di NICOLAS nell'immediato dopogara di VERONA-FIORENTINA con quegli occhi pesti e quell'aria di voler essere dovunque tranne che lì ai microfoni ai quali ha giurato di voler essere, da un tecnico (già in bilico) che sembra non saper già più che pesci pigliare agli infortuni che stanno già condizionando le sue scelte e lo continueranno a condizionare nel prossimo futuro...
Da qualunque punto di vista la si voglia girare, la situazione in Via Francia è tra le più complicate delle ultime stagioni!
Hai un bel dire stiamo uniti e remiamo dalla stessa parte ché se no è peggio: In una piazza umorale come quella scaligera, dove tutto ciò che riguarda l'HELLAS è amplificato in maniera squilibrata sia in positivo che in negativo, i tifosi tendono ad esagerare i toni pessimistici in alcune scelte della dirigenza (e il guaio è che spesso anche nel passato più recente hanno avuto ragione).
Precedenti
L'ultima gara all'Olimpico, con SPALLETTI alla prima dal ritorno in giallorosso dopo l'esonero di GARCIA, finì 1 a 1 (a 27 anni dall'ultimo pareggio) con reti di NAINGGOLAN e PAZZINI su rigore.
2 a 0 nel 2014-15 con FLORENZI e DESTRO (gol da cineteca il suo, paragonabile a quello di MARADONA con GIULIANI a difendere i pali scaligeri nell'Ottobre 1985) mentre per trovare l'ultimo successo esterno del VERONA sul campo della ROMA bisogna andare al 1972-73 con CADÈ in panca a dirigere i vari NANNI, SIRENA, BUSATTA e LUPPI... A decidere il match fu 'Ciccio' MASCETTI su rigore.
In totale sono 27 i precedenti tra giallorossi e scaligeri all'Olimpico con i padroni di casa in nettissimo vantaggio per 18 vittorie a 2 a fronte di 7 pareggi.
Due sono le gare in cui si sono segnate più reti: Il 5 a 2 del 1989-90 e il 4 a 3 del 1996-97.
Prossima sfida al signor Luca Pairetto della sezione AIA di Nichelino.
QUI ROMA
Dopo l'impegno in Champions League di Martedì (finita 0 a 0 con l'ATLETICO MADRID) ed in previsione del turno di Mercoledì in campionato, mister DI FRANCESCO potrebbe cambiare almeno quattro pedine secondo 'La Gazzetta dello Sport' e cioè PERES, DE ROSSI, NAINGGOLAN e PEROTTI sostituiti rispettivamente da
FLORENZI, GONALONS, PELLEGRINI ed EL SHAARAWI.
Il nuovo acquisto dalla SAMP SCHICK ha recuperato a tempo di record e potrebbe andare almeno in panchina così come il difensore olandese KARSDORP appena sbarcato nella capitale dal FEYENOORD.
Convocati
Alisson Becker, Bodgan Lobont, Lukasz Skorupski, Leandro Castan, Federico Fazio, Aleksandar Kolarov, Kostas Manolas, Hector Moreno, Juan Jesus, Bruno Peres, Daniele De Rossi, Alessandro Florenzi, Maxime Gonalons, Radja Nainggolan, Lorenzo Pellegrini, Gerson, Kevin Strootman, Gregoire Defrel, Edin Dzeko, Stephan El Shaarawy, Diego Perotti, Patrik Schick, Cengiz Ünder
Probabile formazione
4-3-3 con Alisson; Florenzi-Manolas-Juan Jesus-Kolarov; Strootman-Gonalons-Pellegrini; Defrel-Dzeko-El Shaarawy
QUI VERONA
Oltre che sul campo la gara contro la FIORENTINA ha lasciato il segno anche in infermeria ma SOUPRAYEN è tornato in gruppo e quondi l'emergenza sulla fascia sinistra è parzialmente rientrata mentre CERCI continua a lavorare in maniera differenziata FARES con FELICIOLI sono ancora alle prese con le rispettive terapie.
Anche ZACCAGNI in mediana risulta abile e arruolabile.
Convocati
FARES non recupera...
Portieri 40. Coppola, 1. Nicolas, 17. Silvestri
Difensori 26. Caceres, 12. Caracciolo, 28. Ferrari, 75. Heurtaux, 69. Souprayen
Centrocampisti 24. Bessa, 77. Buchel, 8. Fossati, 4. Laner, 2. Romulo, 27. Valoti, 20. Zaccagni, 5. Zuculini B.
Attaccanti 37. Bearzotti, 9. Kean, 21. Lee, 11. Pazzini
Probabile formazione
...Da più parti s'invita il tecnico al cambio del modulo dal 4-3-3 al 3-5-2 o 4-2-3-1 per dare un qualcosa in più (almeno a livello numerico) alla mediana ma personalmente non vedo PECCHIA molto propenso a cambiare, nemmeno in porta dove tenere fuori NICOLAS dopo la gara con la FIORENTINA equivarrebbe ad una bocciatura pressoché totale.
4-3-3 con Nicolas; Caceres-Ferrari-Heurtaux-Souprayen; Romulo-B. Zuculini-Bessa; Kean-Pazzini-Verde
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DICONO + - =
Mister PECCHIA «Per quanto ci riguarda giocheremo una partita di grande attenzione, prestando attenzione alla voglia di rivincita del Verona, anche noi abbiamo voglia di rivincita dopo la gara con l’Inter.
Andremo in campo per vincere e per far male agli avversari. Siamo potenzialmente superiori al Verona e dovremo cercare il gol a tutti i costi. Quello che chiedo ai miei giocatori è di affrontare la gara con grande determinazione, senza prenderla sotto gamba» HellasVerona.it
Mister DI FRANCESCO «Per quanto ci riguarda giocheremo una partita di grande attenzione, prestando attenzione alla voglia di rivincita del Verona, anche noi abbiamo voglia di rivincita dopo la gara con l’Inter. Andremo in campo per vincere e per far male agli avversari. Siamo potenzialmente superiori al Verona e dovremo cercare il gol a tutti i costi. Quello che chiedo ai miei giocatori è di affrontare la gara con grande determinazione, senza prenderla sotto gamba» HellasNews.it
Troppa negatività attorno all'HELLAS, FUSCO precisa il suo punto di vista «Sembra che il campionato sia già finito, che il Verona sia già retrocesso, e questo fa male all’Hellas. Questa è una squadra giovane, che ha bisogno del sostegno e dell’appoggio di tutto l’ambiente. Drammatizzare in maniera eccessiva, soprattutto quando il campionato è appena iniziato, non fa il bene di nessuno. Tutti insieme dobbiamo lottare fino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo, la salvezza. L’anno scorso abbiamo conquistato la Serie A tutti insieme, anche quest’anno avremo bisogno che tutte le componenti vadano nella stessa direzione. La salvezza passa dalla gestione dei momenti di difficoltà, soprattutto con una squadra giovane come questa, e dal sostegno dei nostri tifosi. Come già detto appena dopo la promozione in Serie A, il nostro sarà un campionato di sofferenza, il ‘Bentegodi’ deve diventare il nostro fortino. Ci saranno delle squadre con cui dovremo giocarcela fino alla fine, e dovremo saper approfittare dei passaggi a vuoto dei grandi club. Per far questo non dobbiamo cambiare la nostra mentalità, ma avremo bisogno della coesione mentale fra tutte le componenti» HellasVerona.it
L'esperto di calciomercato Alfredo Pedullà a 'Gialloblù Live' «Ci sono state troppe cose sbagliate nell'impostazione del mercato del Verona. Dall'addio di Toni in avanti c'è stato un cambio di strategia. I passaggi del calciomercato sono stati avventati e alla fine del mercato sono stati anche improvvisati. Cassano? E' stato un errore prenderlo: ha grande tecnica ma ha dimostrato di non avere ancora la voglia di giocare. Il Verona aveva poi già fatto una scommessa con Cerci: una scommessa bastava e avanzava. Sono stati fatti troppi errori. Pecchia rischia? Ha dimostrato già dei limiti in Serie B. I risultati fanno la differenza: Roma e le altre due partite, in una settimana, saranno importanti per il suo futuro» TGGialloBlu.it
Il doppio ex ZIGONI alla 'Gazzetta dello Sport' sulla batosta subita dall'HELLAS contro la FIORENTINA e sul prossimo impegno all'Olimpico «Sembra che il campionato sia già finito, che il Verona sia già retrocesso, e questo fa male all’Hellas. Questa è una squadra giovane, che ha bisogno del sostegno e dell’appoggio di tutto l’ambiente. Drammatizzare in maniera eccessiva, soprattutto quando il campionato è appena iniziato, non fa il bene di nessuno. Tutti insieme dobbiamo lottare fino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo, la salvezza. L’anno scorso abbiamo conquistato la Serie A tutti insieme, anche quest’anno avremo bisogno che tutte le componenti vadano nella stessa direzione. La salvezza passa dalla gestione dei momenti di difficoltà, soprattutto con una squadra giovane come questa, e dal sostegno dei nostri tifosi. Come già detto appena dopo la promozione in Serie A, il nostro sarà un campionato di sofferenza, il ‘Bentegodi’ deve diventare il nostro fortino. Ci saranno delle squadre con cui dovremo giocarcela fino alla fine, e dovremo saper approfittare dei passaggi a vuoto dei grandi club. Per far questo non dobbiamo cambiare la nostra mentalità, ma avremo bisogno della coesione mentale fra tutte le componenti» ForzaRoma.info
...Anche Mimmo VOLPATI è deluso dal mercato gialloblù «La disfatta con la Fiorentina? E' figlia di un passato recente che non ha dato molte speranze. Sul mercato la società non mi ha dato l'impressione di avere le idee chiare. Squadre come la Spal hanno fatto un calciomercato molto più aggressivo. Il mercato è stato abbastanza sconfortante. Cassano? Il "target" sugli acquisti doveva essere un altro. Siamo destinati a soffrire. Pazzini? In Serie A non può fare le stesse cose che faceva in B, doveva essere supportato in un certo modo. Lasciarlo fuori avrà creato anche problemi nello spogliatoio. Ci sono molte difficoltà in questo inizio stagione, comunque domenica dopo lo 0-3 ho cambiato canale....» TGGialloBlu.it
L'ex gialloblù Beniamino VIGNOLA al 'Corriere di Verona' sull'attuale momento dell'HELLAS «La disfatta con la Fiorentina? E' figlia di un passato recente che non ha dato molte speranze. Sul mercato la società non mi ha dato l'impressione di avere le idee chiare. Squadre come la Spal hanno fatto un calciomercato molto più aggressivo. Il mercato è stato abbastanza sconfortante. Cassano? Il "target" sugli acquisti doveva essere un altro. Siamo destinati a soffrire. Pazzini? In Serie A non può fare le stesse cose che faceva in B, doveva essere supportato in un certo modo. Lasciarlo fuori avrà creato anche problemi nello spogliatoio. Ci sono molte difficoltà in questo inizio stagione, comunque domenica dopo lo 0-3 ho cambiato canale....» Hellas1903.it
L'ex portiere scaligero Sergio BATTISTINI al 'Corriere di Verona' sulla questione portieri all'HELLAS «Bisogna capire quale sia la condizione psicologica di Nicolas. Per un portiere è fondamentale non farsi mettere in soggezione dalle critiche e dal fatto di trovarsi nell’occhio del ciclone. Mai abbattersi: il ruolo è delicato. Se perdi la serenità tutto si fa molto più complicato. Quel che è sicuro è che, dopo una giornata sfortunata come quella vissuta con la Fiorentina, Nicolas dovrà dimostrare di avere gli attributi per rispondere sul campo. Ha delle indubbie qualità e la società ha investito su di lui. Spetta a Pecchia, tuttavia, capire se possa essere o meno una certezza per questo Verona e, quindi, agire di conseguenza» Hellas1903.it
Franco ZUCULINI «Lo sappiamo tutti che l'Hellas può fare di meglio, la squadra si sta conoscendo e sta lavorando molto per arrivare ad essere il Verona che tutti vogliamo. Quel momento arriverà ma la strada è lunga, alla fine raccoglieremo i frutti. Quello del Verona è un progetto importante, abbiamo tanti giovani che hanno bisogno di tempo. I risultati arriveranno, ne sono sicuro. Il 5-0 con la Fiorentina è un risultato troppo duro, ma ci può insegnare a stare compatti e ad avere fiducia in noi stessi» HellasVerona.it
Mister BAGNOLI tecnico dell'HELLAS scudettato a TuttoMercatoWeb.com «I cinque gol presi con la Fiorentina sono pesanti ma questi segnali negativi faranno si che si provi subito a reagire e a cambiare qualcosa.
Pecchia responsabile della sconfitta di ieri? Non mi permetterei mai di dire una cosa del genere, anche perché non frequento il campo e non posso esprimere un giudizio. Ho sentito che nelle interviste di ieri Pecchia ha detto che è andato tutto male quindi aspettiamo le prossime partite.
Credo che un risultato così negativo paradossalmente possa essere una fortuna perché siamo ancora ad inizio campionato e c’è tempo per rendersi conto di ciò che non va e di rimediare.
Ancora non me la sento di esprimermi su questo Hellas, credo che adesso il presidente, l’allenatore e la squadra si parleranno e cercheranno di ripartire e di mettersi alle spalle questo ko» HellasNews.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
ABBONAMENTI IN CALO in casa scaligera 11.519 supporters hanno deciso di riservarsi un posto al Binti per tutte le gare interne del campionato e anche senon sono i 15.590 del 2013 la quotà è più che buona date le circostanze...
TIFOSI? NO... COMUNI DELINQUENTI! Il quotidiano L'Arena riporta dell'aggressione ad un 52enne che in zona stadio, dopo aver buttato i rifiuti, è stato inseguito e pestato da quattro teppisti solo perchè indossava la felpa del CHIEVO...
DOPO 14 ANNI DI FIDANZAMENTO ecco il sospirato sì tra Luca e Marta Cecchetto il 9 Settembre 2017 in una villa magnifica vicino Fiesole sulle colline toscane...
CORI OFFENSIVI IN VERONA-AVELLINO di Coppa Italia, confermati i 20mila Euro di multa.
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Dopo l'infortunio al ginocchio e l'intervento Francesco BENUSSI chiude col calcio giocato dopo quasi 20 anni di onorata carriera. Valon BEHRAMI si confida alla 'Gazzetta dello Sport' dopo il ritorno in Serie A 'Ho rischiato di chiudere col calcio, che errore lasciare il Napoli. E l'addio con Lotito...'. Lo svincolato GILARDINO ha sciolto le riserve! Giocherà in Canada al MONTREAL IMPACT insieme a DONADEL e BOLDOR...
CHAMPIONS LEAGUE: Esordio 'magro' per le italiane! Solo la ROMA, grazie alle magie di ALISSON fra i pali, riesce a non perdere con l'ATLETICO MADRID mentre la JUVE viene sconfitta per 0 a 3 al 'Camp Nou' dal BARCELLONA ed il NAPOLI riesce solo a recuperare un gol in Ucraina allo SHAKTAR DONETSK...
RASSEGNA STAMPA + - =
L'OPINIONE
Visti dall’avversario: Hellas Verona
Simone Antolini, giornalista de L’Arena di Verona, ci racconta come il Verona si affaccia a questo inizio di stagione svelando la probabile formazione degli scaligeri all’Olimpico…
BY AS ROMA, 14 set 2017
Cosa è cambiato nel Verona rispetto alla squadra dell’anno scorso e quali sono gli obiettivi stagionali?
“La società ha cercato di mettere in equilibrio una rosa che arrivava dalla Serie B con degli innesti di peso come Cerci per rafforzare l’attacco e Caceres ed Hertaux per dare spessore alla linea difensiva. Nelle prime due giornate di campionato però le cose sono andate male, soprattutto dietro, visto che il Verona ha subito 8 reti tra le gare contro Napoli e Fiorentina. Il problema a livello di rosa al momento sembra essere soprattutto davanti dove Cerci è infortunato e Pazzini è rimasto l’unico a dare garanzie. Infatti in attacco, dopo le partenze di Siligardi, Gomez e Luppi, a lui sono stati affiancati Seung-Woo Lee e Kean, due giovani sicuramente promettenti ma il cui valore è ancora tutto da valutare in A. Nonostante questa partenza choc, comunque, l’obiettivo stagionale rimane la salvezza, magari una salvezza da conquistare con un briciolo di anticipo e non in extremis all’ultima giornata”.
Con quale modulo e quali giocatori Pecchia schiererà la sua squadra sabato sera?
“Il Verona di Pecchia, che è al suo primo campionato di A da tecnico e sta quindi prendendo le giuste misure alla categoria, gioca di solito con un 4-3-3 che per motivi di infortuni vari e opportunità potrebbe diventare una sorta di 3-5-2. In porta potrebbe giocare Nicolas, in difesa i centrali dovrebbero essere Hertaux e Caceres con Ferrari e Souprayen ai lati, a centrocampo Zuculini o Fossati al centro con Romulo a destra e Bessa a sinistra, davanti Pazzini come punta centrale insieme a Verde e forse a Kean. Ovviamente Pecchia potrebbe apportare delle varianti, avanzando ad esempio Romulo e inserendo Buchel a centrocampo”.
Quale sarà il giocatore chiave per il Verona in vista della sfida alla Roma?
“Al di là dell’esperienza e del valore di Pazzini, un giocatore che può fare la differenza può essere Bessa. Per le sue qualità tecniche è l’unico giocatore del Verona che può lavorare tra le linee, saltare l’uomo e creare superiorità numerica, oltre ad avere anche un bel tiro”.
Se potessi togliere un giocatore alla Roma quale toglieresti?
“Senza dubbi Dzeko, perché al momento il reparto dei veneti con più problemi è la difesa e il bosniaco essendo un centravanti forte anche fisicamente può metterla in difficoltà sia con il lavoro cosiddetto sporco, ossia con le sponde per i compagni, sia soprattutto su situazioni di palla inattiva dove il Verona sta soffrendo davvero molto”.
FONTE: ASRoma.com
Roma, allerta meteo: a rischio la partita contro l’Hellas Verona
Di Agenti Anonimi
Ancora una volta il meteo è inclemente nei confronti della Roma, dopo il rinvio del match contro la Sampdoria per l’allerta maltempo in Liguria questa volta rischia di saltare la sfida casalinga contro l’Hellas Verona. Di Francesco e i suoi attendono con ansia l’evolversi della situazione.
La protezione civile ha diramato un allerta arancione per tutta la giornata di oggi :
“Precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni temporaleschi saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti, della situazione meteo in atto e dello stato di saturazione del suolo, il Centro Funzionale Regionale ha emesso un Avviso di Criticità idrogeologica ed idraulica regionale, valido dalle ore 06:00 del giorno 16 settembre 2017 e per le successive 24-36 ore, valutando i seguenti livelli di
criticità sulle seguenti Zone di Allerta della Regione Lazio:
– Codice Arancione per rischio idrogeologico per temporali sulle Zone A (Bacini Costieri Nord), B (Bacino Medio Tevere), C (Appennino di Rieti), D (Roma) ed E (Aniene).
– Codice Giallo per rischio idrogeologico per temporali sulle Zone F (Bacini Costieri Sud) e G (Bacino del Liri).”
A cura di Lorenzo Giardini
FONTE: It.EuroSport.it
Roma, Fazio e difesa a 3 il piano B di Di Francesco
Roma, Fazio e difesa a 3 il piano B di Di Francesco© Bartoletti
L'ingresso del centrale argentino e il cambio di modulo ora rappresentano soluzioni d'emergenza, quando la squadra va in difficoltà in fase difensiva
© Bartoletti
Alberto Polverosi
GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE 2017 11:30
ROMA - (...) Per evitare che l’assedio dell'Atletico prendesse la forma e la sostanza di una dura sconfitta, martedì sera Di Francesco ha cambiato la squadra a metà ripresa, togliendo Defrel e inserendo Fazio. Cancellato il 4-3- 3, difesa a 5 (Bruno Peres, Manolas, Fazio, Juan Jesus e Kolarov), un mediano (De Rossi) a ridosso dei tre centrali, due centrocampisti (Strootman, Nainggolan e poi Pellegrini) a contenere e una mezza punta (Perotti) alle spalle di Dzeko. Forse non è dipeso solo da questo cambio tattico, ma sta di fatto che negli ultimi 20 minuti, se si esclude la doppia occasione di Saul (paratona di Alisson e palo scheggiato), la Roma ha sofferto molto meno rispetto ai primi 25' della ripresa.
IN EMERGENZA. Anche a Bergamo, nel finale, per alleggerire la pressione dell’attacco dell’Atalanta, Di Francesco aveva inserito Fazio al 36' del secondo tempo al posto di Bruno Peres, che si era infortunato. In quella circostanza, aveva deciso di spostare a destra Manolas, come terzino. Ma è chiaro che nel pensiero del tecnico romanista, la carta-Fazio è da usare quando la squadra va in difficoltà nella fase difensiva. Col centrale argentino, acquista centimetri ed esperienza. La difesa a 3 sarà la soluzione d’emergenza nella Roma di questa stagione.
Roma, svolta Di Francesco: le novità col Verona
Dall'inizio o a partita in corso, ecco i giocatori che potrebbero trovare spazio nella prossima giornata di campionato
© Bartoletti
Roberto Maida
GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE 2017 09:01
ROMA - Patrick Schick è pronto. Almeno fisicamente. Il problema muscolare che lo ha frenato la scorsa settimana, subito prima della partita fantasma contro il suo passato sampdoriano, si può considerare risolta. Se Di Francesco lo vedrà in condizioni accettabili anche dal punto di vista atletico, lo convocherà già per la partita di sabato contro il Verona per concedergli magari l’esordio nel secondo tempo.
FINALMENTE KARSDORP - Oltre a Schick, contro il Verona potrebbe esserci un po’ di spazio anche per Rick Karsdorp: 55 milioni verso il debutto quindi, dopo tanta attesa e altrettanta curiosità. Karsdorp è financo più avanti di Schick come condizione atletica perché già dalla scorsa settimana ha ripreso il lavoro di gruppo ordinario. Il ginocchio è guarito e dovrebbe consentirgli di andare in panchina sabato sera.
FLORENZI CI SARA' - Ma c’è un altro esordio che i romanisti aspettano con trepidazione: quello di Alessandro Florenzi, che con ogni probabilità giocherà titolare sabato. Terzino o esterno alto, dipenderà dalle novità di formazione.
CHANCE PER PELLEGRINI - Parlando di novità, una dovrebbe essere a centrocampo dove Pellegrini potrebbe essere preferito per una volta a Strootman o a Nainggolan.
BALLOTTAGGIO IN REGIA - Ballottaggio anche in regia con Gonalons che insidia De Rossi. Sarebbe un altro debutto.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Roma-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità
Di Rosella Maiorana -15 settembre 2017
L’Olimpico ospiterà lo scontro, valido per la 4/a giornata del campionato di Serie A, tra la Roma di Eusebio Di Francesco, reduce dalla sconfitta contro l’Inter, e l’Hellas Verona di Fabio Pecchia, con alle spalle la sconfitta contro la Fiorentina.
I PRECEDENTI – L’ultima gara tra le due all’Olimpico fu giocata il 17 gennaio del 2016. In quella occasione, la partita terminò in parità (1-1), in virtù del gol di Nainggolan e del rigore di Pazzini. Il Verona non vince in casa della Roma in Serie A dal lontano 28 gennaio del ’73, mentre l’ultimo trionfo casalingo della Roma contro l’Hellas risale al 27 settembre del 2014: la gara si concluse 2-0, grazie alle reti di Florenzi e Destro.
LE STATISTICHE – Le due squadre si sono scontrate in 54 gare nel campionato di Serie A. La Roma ha totalizzato 26 vittorie, di cui 18 in casa; mentre il Verona ha ottenuto 9 trionfi, di cui solo 2 in campo ostile. Le reti sono 73 per i giallorossi e 46 per l’Hellas; i pareggi sono 19.
Facendo affidamento sulle statistiche e sui precedenti, per questa giornata di campionato si può ipotizzare una vittoria della Roma. Pronostico: 1.
FONTE: MondoSportivo.it
Roma-Hellas Verona, gara a rischio rinvio per maltempo. Dichiarata allerta arancione sulla capitale
by G. P. - 15 settembre 2017
La Roma rischia di non giocare la seconda gara consecutiva in campionato. Domani sera infatti nella capitale sono previsti rovesci di forte intensità e raffiche di vento. Secondo quanto riferito dalla Protezione Civile regionale, la Capitale sarà colpita dal maltempo per tutto il week end, a partire dalle prime ore di sabato mattina.
La Regione Lazio in una nota ha dichiarato l’allerta maltempo arancione su Roma (lo stesso livello che ha causato il match con la Sampdoria la scorsa settimana), Viterbo e Rieti dalle prime ore di domani e per 24-36 ore. Il bollettino meteorologico illustra una tendenza caratterizzata da precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Roma, Florenzi riparte dal Verona. E che ricordi contro i gialloblu
by Keivan Karimi - 14 settembre 2017
(K. Karimi) – La seconda vita di Alessandro Florenzi. Un titolo da romanzo, magari di quelli avventurosi, lunghi e sofferenti, come il ‘Conte di Montecristo’ morto e rinato più volte spinto dalla vendetta. Invece il calciatore della Roma rinascerà sul campo, solo con tanta voglia di ricominciare dopo le due operazioni al ginocchio subite nell’ultimo anno.
L’antipasto con la Chapecoense è stato delizioso, con Florenzi imbandito di fascia da capitano e tornato pure a segnare su calcio di rigore. Tutto bello, ma la Serie A è diversa, dura e spietata. Sabato sera arriva il Verona all’Olimpico e Ale vuole esserci, vuole tornare in campo per dimostrare a tutti che l’ultimo vero figlio dell’Urbe è ancora vivo e vegeto a scorrazzare sulla fascia destra.
Tra l’altro l’Hellas Verona riporta alla mente di Florenzi solo bei ricordi; già nel 2012, quando vestiva la maglia del Crotone in Serie B, il talento romano e romanista segnò con un gran destro nella vittoria 3-1 dei calabresi sulla squadra veneta. Nel settembre 2014 il cosiddetto ‘Bello de nonna’ segnò con la maglia della Roma un gol splendido e decisivo alla quinta giornata contro l’Hellas allo stadio Olimpico, confermando il suo momento d’oro. L’anno dopo fu proprio una sua rete dalla distanza a regalare il pareggio alla Roma al Bentegodi nel match della prima di campionato. Sabato, gol e prodezze a parte, il 24 giallorosso deve tornare assolutamente a sentirsi importante e l’Olimpico gli darà una grossa mano.
GGR
FONTE: GazzettaGialloRossa.it
NEWS
Roma, squadra alla ricerca di un’identità
Il tecnico Di Francesco sta studiando l’assetto ideale. Previsto turnover contro il Verona
Da Giorgio Rainaldi - 14 settembre 2017
La Roma al momento, considerando il match rinviato contro la Sampdoria, ha disputato solo tre partite ufficiali. Due di campionato (contro Atalanta ed Inter) ed una di Champions, avversario l’Atletico. Obiettivamente sarebbe azzardato esprimere già un giudizio preciso e veritiero sulla squadra giallorossa ma, allo stesso tempo, si possono comunque stilare le prime impressioni.
La compagine di Di Francesco sembra denotare grande spirito di sacrificio, voglia di combattere e capacità di restare aggrappata all’incontro anche nei momenti di sofferenza. Qualità che sono emerse in particolare a Bergamo e contro gli spagnoli.
Suscita qualche perplessità invece la tenuta fisica e la fluidità della manovra. Riguardo al primo aspetto si sarà notato come i capitolini, in queste tre partite, dopo un’ora circa di gioco siano rimasti abbastanza sulle gambe finendo la benzina. Per ammissione dello stesso tecnico la tournée estiva oltreoceano non ha dato in tal senso una grossa mano e dunque ci vorrà ancora del tempo perché il gruppo acquisti brillantezza e resistenza sul tono atletico.
Per quanto concerne l’aspetto tattico convince poco, al momento, il 4-3-3 dell’allenatore abruzzese. In attesa di Karsdorp, non sembra dare molte garanzie sulla fascia destra l’anarchico Bruno Peres mentre cresce l’affiatamento della coppia centrale Manolas-Juan Jesus e Kolarov fa dormire sogni tranquilli a sinistra aspettando il rientro di Emerson Palmieri. Nella zona nevralgica del campo il trio composto da Strootman, De Rossi e Nainggolan non garantisce il cambio di passo, è troppo monocorda se si eccettua qualche progressione del belga. Forse un inserimento di Florenzi da mezzala al posto dell’ex Psv potrebbe migliorare le cose. In avanti mancano i rifornimenti a Dzeko, lasciato solo a sé stesso ed orfano di Salah. D’altronde Defrel fa quasi il terzino sacrificandosi molto in copertura e Perotti è un classico tornante non certo una seconda punta.
Detto questo va comunque ricordato che ancora deve essere aggiunto agli ingranaggi della squadra il talento di Patrick Schick che, ci si augura, potrebbe di molto spostare gli equilibri e magari trovare una super intesa con Dzeko.
Intanto, in attesa che Di Francesco trovi il modo di far rendere al massimo i giallorossi, sabato sera all’Olimpico arriverà il Verona ed in casa Roma sembra prendere quota l’ipotesi turnover. In corsa per una maglia da titolare ci sono Florenzi, Gonalons, Pellegrini ed El Shaarawy al posto, rispettivamente, di Bruno Peres, De Rossi, Strootman e Perotti.
Assolutamente obbligatorio conquistare i tre punti per cominciare a prendere maggiore fiducia in se stessi e guardare la classifica con più serenità.
Fonte foto: www.tuttomercatoweb.com
Giorgio Rainaldi
FONTE: PassioneDelCalcio.it
SERIE A
ROMA-VERONA: PROBABILI FORMAZIONI, ORARIO E DOVE VEDERLA IN TV E STREAMING
La Roma torna in campo dopo il rinvio contro la Sampdoria e il pari con l'Atletico Madrid. Di fronte c'è un Verona già piombato nel caos.
15/09/17
3 punti contro uno, nonostante nel primo caso ci sia di mezzo un rinvio per pioggia: non esattamente il miglior modo, per Roma e Verona, per arrivare al terzo anticipo della quarta giornata di Serie A. I giallorossi vanno per la vittoria; i gialloblù, già piombati nel caos e con Pecchia a rischio, sperano di limitare i danni.
DOVE E QUANDO
Roma-Verona è in programma sabato sera, 16 settembre, all'Olimpico. Calcio d'inizio previsto per le ore 20.45.
DOVE VEDERLA IN TV E STREAMING
La gara sarà visibile agli abbonati Sky e Mediaset Premium. Nel primo caso sarà trasmessa su Sky Sport 1, Sky Supercalcio e Sky Calcio 1 (telecronaca di Fabio Caressa e Beppe Bergomi), nel secondo da Premium Sport e Premium Sport HD.
PROBABILI FORMAZIONI
Florenzi dovrebbe finalmente tornare in campo in partite ufficiali a quasi un anno dal grave infortunio al ginocchio: a fargli spazio sarebbe Bruno Peres. 4-3-3 confermato, con El Shaarawy che potrebbe soffiare il posto a Defrel nell'affiancare Dzeko e Perotti, mentre in mezzo al campo Gonalons si candida per una maglia al posto di De Rossi.
Ferrari recupera, così come dovrebbe farcela anche Souprayen, fermatosi contro la Fiorentina ma tornato in gruppo. Lo stop di Fares potrebbe indurre Pecchia a schierare Romulo sulla trequarti nel 4-2-3-1, ma occhio anche alla soluzione Valoti e allo scalpitante Kean che potrebbe prendere il posto di Pazzini
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Strootman, Gonalons, Nainggolan; El Shaarawy, Dzeko, Perotti.
VERONA (4-2-3-1): Nicolas; Caceres, A. Ferrari, Heurtaux, Souprayen; Buchel, B. Zuculini; Romulo, Verde, Bessa; Pazzini.
SERIE A
ROMA NON AL TOP, DI FRANCESCO SPIEGA: "LA TOURNÉE CI HA TOLTO ENERGIE"
Di Francesco si difende dalle critiche di tifosi e media: "La tournée ci ha tolto energie". Intanto Schick torna in gruppo, pronto per il Verona?
14/09/17
Il pareggio casalingo della Roma contro l'Atletico Madrid è stato il miglior risultato ottenuto dalle italiane nella prima giornata di Champions League ma, evidentemente, non è bastato a salvare Eusebio Di Francesco da un fuoco di critiche.
Tifosi e media, infatti, rimproverano al neo-tecnico di non avere ancora dato un gioco alla sua Roma. Idea questa in parte sposata subito dopo la partita dallo stesso Dzeko, che ha lamentato la mancanza di rifornimenti rispetto all'anno scorso.
Un'uscita che non deve essere troppo piaciuta a società e tecnico tanto che Dzeko, nella giornata di mercoledì, ha affidato ai social una retromarcia in cui assicura di non voler criticare in nessun modo l'allenatore.
Riguardo all'evidente ritardo di condizione accusato dalla Roma nelle prime partite stagionali, invece, Di Francesco dopo la Champions ha ammesso:
“E’ una domanda che mi faccio anche io. Probabilmente perché la tournée ci ha tolto molte energie. Infatti i giocatori che stavano meglio erano quelli che hanno fatto il ritiro di Pinzolo, come Juan Jesus e Perotti. Non è detto che sia un male avere un calo in questa parte di stagione, ma sicuramente cercheremo di migliorare il prima possibile”.
Magari una mano alla Roma potrebbe darla in questo senso il recupero di Schick che da mercoledì è tornato ad allenarsi in gruppo dopo il lieve infortunio muscolare di venerdì scorso e potrebbe essere convocato già per la gara contro il Verona.
FONTE: Goal.com
Zigoni legge Roma-Verona: “I miei due grandi amori”
Dall’amicizia con Sordi e Pasolini a una tragedia ferroviaria, l’ex punta ribelle si racconta: “A Roma ero libero, a Verona in paradiso”
di Redazione, @forzaroma 14/09/2017, 08:25
Gianfranco Zigoni ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Gazzetta dello Sport”, parlando delle due ex squadre, Roma e Hellas Verona, che hanno tracciato una linea lunga e decisiva della sua carriera: “In giallorosso – racconta – sono arrivato dalla Juventus. Per me la Roma è stata la libertà. Mi comportavo secondo regole che stabilivo io. Mi feci crescere la barba, in omaggio alla rivoluzione cubana. Ero un idolo dell’Olimpico”.
Il Paradiso di oggi per il Verona si chiama salvezza. Con la Fiorentina è stato un inferno, e ora la trasferta di Roma.
“Una giornataccia, l’ultima. Mi ha fatto male vedere il Verona perdere in quel modo, ma una brutta partita può capitare. Con la Roma è durissima. Per prendere punti servirà un miracolo, ma voglio crederci. L’Hellas ci rimane, in A. Dovrà faticare, ma ce la farà”.
Lei era un attaccante estroso, imprevedibile. La Roma ne ha molti. Il pericolo maggiore?
“Perotti. Lui sì che ha classe. Facile dire Dzeko: grande centravanti, ma statico. Invece Perotti ha colpi geniali, mi piace. Se saprà fermarlo, l’Hellas avrà delle chance in più”.
Lei è cresciuto nella Juve…
“Grandissimo club, oggi come allora, però a Torino dovevi essere un soldato. Soffrivo. Volevano che non fossi me stesso. Per questo dicevo che a Roma mi sono, finalmente, sentito libero. Era una città splendida. C’era persino poco traffico, mentre ora mi risulta che le strade siano intasate. Abitavo in un appartamento sulla Cassia, alla Tomba di Nerone. Uscivo la sera. Mi divertivo. Ho conosciuto i grandi del cinema, dell’arte, della poesia”.
Chi, in particolare?
“Alberto Sordi m’invitò alla prima di un suo film. La bellissima Laura Antonelli, stupenda dal vivo più ancora che sullo schermo. Renato Rascel, che stravedeva per me e che se la prendeva con Helenio Herrera, che allenava la Roma e non mi faceva giocare. Più di tutti, Franco Citti, uno degli attori preferiti di Pier Paolo Pasolini. Pasolini, già: con Pier Paolo giocammo pure a calcio. Spesso vado a trovarlo sulla sua tomba, a Casarsa, e gli parlo”.
(M. Fontana)
FONTE: ForzaRoma.info
Roma, nessuna rivoluzione tattica col Verona: niente 3-5-2, Di Francesco resta fedele al 4-3-3
di Matteo Baldini
15 SET 2017
Prima dell'inizio della stagione Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma arrivato in giallorosso per sostituire Spalletti, è stato chiaro ed esplicito dal punto di vista del modulo prediletto: il 4-3-3 è la base e da qui non ci si sposta, escludendo colpi di scena piuttosto clamorosi.
Nel corso dell'ultima sfida di Champions League contro l'Atletico Madrid, chiusa sullo 0-0, l'allenatore giallorosso è venuto meno al proprio credo calcistico e, nella ripresa, ha optato per la difesa a tre inserendo Federico Fazio tra Manolas e Juan Jesus: una soluzione che ha pagato e che ha in qualche modo allentato l'assedio dei Cochoneros alla porta di Alisson.
Le buone sensazioni date dal 3-5-2, un modulo per il quale i giallorossi avrebbero gli uomini nei tasselli giusti, non devono però far pensare ad un clamoroso dietrofront di Di Francesco: il modulo, spiega oggi La Gazzetta dello Sport, sarà il 4-3-3 anche contro l'Hellas Verona nell'anticipo serale in programma domani. Una novità, però, ci sarà: Maxime Gonalons è pronto a sostituire De Rossi davanti alla difesa e ad esordire in giallorosso dal primo minuto.
Roma, arriva il Verona: turn-over massiccio, ecco chi rischia il posto e chi sarà in campo
di Matteo Baldini
14 SET 2017
Tra l'impegno in Champions League ed il prossimo turno infrasettimanale il periodo vissuto dalla Roma appare più che mai denso di appuntamenti e non è da escludere che, già sabato contro l'Hellas Verona, mister Di Francesco proceda ad un turn-over piuttosto importante.
Rispetto alla sfida con l'Atletico Madrid dell'Olimpico è possibile che le novità siano addirittura quattro e che riguardino sostanzialmente tutti i reparti dell'undici giallorosso. Secondo La Gazzetta dello Sport potrebbero restare fuori Bruno Peres, De Rossi, Nainggolan e Perotti. Al posto del brasiliano è pronto a scendere in campo Florenzi, ormai recuperato e in attesa del rientro in campo in una partita ufficiale.
Al posto dei due centrocampisti giocherebbero invece Gonalons e Pellegrini, rispettivamente i sostituti designati di De Rossi e di Nainggolan. Infine l'attacco: insieme a Defrel e Dzeko potrebbe esserci spazio per El Shaarawy, fin qui impiegato sempre a partita in corso e desideroso di lasciare il segno anche partendo da titolare.
Roma, buone notizie per Di Francesco: Schick è già in gruppo, convocazione possibile col Verona
di Matteo Baldini
13 SET 2017
Dopo il pareggio per 0-0 contro l'Atletico Madrid, nel debutto in Champions League della Roma, i giallorossi di Eusebio Di Francesco sono tornati ad allenarsi in vista della quarta giornata di Serie A e della sfida contro l'Hellas Verona di Pecchia.
I giocatori impegnati ieri contro i Colchoneros hanno svolto lavoro di scarico mentre il resto del gruppo, riporta forzaroma.info, ha lavorato in palestra per mezz'ora e poi si è dedicato ad una partitella in famiglia contro la Primavera. Si sottolineano buone notizie emerse proprio dalla seduta odierna di allenamento: sia Patrik Schick che Rick Karsdorp erano infatti presenti in gruppo e non si sono allenati in modo personalizzato.
L'attaccante ceco, infortunatosi prima della sfida poi rinviata con la Sampdoria, è dunque riuscito a recuperare a tempo di record dal problema emerso nello scorso fine settimana: possibile che lo stesso Schick venga convocato, così come Karsdorp, per la partita contro l'Hellas anche se difficilmente l'ex blucerchiato scenderà in campo dal primo minuto.
FONTE: 90Min.com
Veronesi tutti matti. Verissimo, ma non siamo sciocchi
DAL CASO CASSANO AGLI 8 GOL SUBITI IN DUE GARE INTERNE. VIAGGIO NEL MOMENTO NO DEL VERONA
(getty images)
Fabio Groberio | 16/09/2017 20:00 6'
"Veneziani gran signori, padovani gran dotori, visentini magna gati, veronesi tuti mati, trevisani pan e tripe, rovigoti baco e pipe..."
Devono sicuramente aver pensato a questa famosa filastrocca veneta il presidente Maurizio Setti, il direttore sportivo Filippo Fusco e l'allenatore Fabio Pecchia quando, insieme, hanno improvvisato il mercato dell'Hellas Verona. Improvvisato è il termine giusto perché nessuno ha mai preteso Messi in riva all'Adige ma, tra rifiuti, scuse, panchine, risoluzioni e situazioni grottesche varie che ora andremo a riepilogare un pò di coerenza e di chiarezza il popolo gialloblu pensava di meritarla. Una situazione dove, noi tifosi assicuriamo, i 5 gol presi dalla Fiorentina e gli 8 subiti in due gare casalinghe sono solo la piccola ciliegina sulla torta.
Ma andiamo per ordine:
sono passati solo pochi mesi da quel 18 maggio 2017 quando io, come migliaia di altri veronesi, cantavamo e festeggiavamo l'avvenuta promozione in Serie A dopo un anno solo anno di purgatorio. C'era festa, entusiasmo e soprattutto ottimismo, eravamo tutti certi che la nefasta stagione di due anni fa culminata con retrocessione e ultimo posto praticamente certo già da gennaio non si sarebbe più ripetuta.
La squadra infatti era buona, un'ottima ossatura formata da Romulo, Bessa e Pazzini più tanti altri che in una rosa che deve semplicemente salvarsi avrebbero potuto dire la loro. Sapevamo tutti che sarebbero bastati pochi accorgimenti: un portiere affidabile ed esperto per sostituire l'insicuro Nicolas, un difensore centrale, un terzino sinistro visto che da due anni abbiamo in quella posizione il solo Souprayen, un centrocampista di categoria e due esterni d'attacco in grado di far scalare in panchina Luppi e Siligardi. Ultimo ma non ultimo, molte perplessità erano legate all'allenatore, quel Pecchia considerato poco esperto per un campionato difficile e capace di conquistare, a fatica, una promozione solo all'ultima giornata con una squadra nettamente superiore alle altre. Non sarebbe servito molto per i tifosi, ottimisti, fiduciosi e come sempre numerosissimi a spingere la squadra in casa e fuori.
Pochi rinforza ma buoni insomma. La campagna acquisti inizia sotto i migliori auspici, passi la conferma di Pecchia che comunque ci poteva stare, con l'acquisto Cerci, un giocatore di ritorno dal calcio che conta con una voglia di rivincita fuori dal comune, in perfetta sintonia con la Piazza quindi. Il secondo passo è l'inseguimento a un altro grande ex campione, Antonio Cassano, nome accolto con grandissimo scetticismo in città anche se in cuor suo ogni tifoso, anche il più critico, sapeva che si sarebbe sicuramente innamorato del giocatore indisciplinato, estroso e pazzo e gli avrebbe perdonato, a fronte di impegno e attaccamento, più di un'uscita a vuoto fuori dal campo un pò come successe in passato con l'idolo Zigoni ma anche con Morfeo, Mutu e Iturbe. Alla fine a Verona siamo tutti matti, o no!?
Le note positive, a sorpresa finiscono qua. A fine giugno, come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia dell'addio di Luca Toni, troppo poco spazio per colui che dopo aver vinto un Mondiale, la Scarpa d'oro ed essere entrato nella centenaria storia gialloblu per aver vinto la classifica marcatori ed essere diventato il bomber più prolifico aveva deciso di legare il suo futuro professionale ad una città e una tifoseria che l'acclamava fino a nominarlo Vicesindaco, carica fondamentale in riva all'Adige, subito sotto a quella del Sindaco Elkjaer. Decisione giusta magari nei concetti ma sbagliata ne i modi e che ha aperto un paio di quesiti: cosa sarà successo veramente? Come può una dirigenza perdere così il suo uomo simbolo nonché idolo della tifoseria? E soprattutto, esiste ancora un "progetto Verona"?
Il progetto Verona, per usare le parole che il presidente Setti ha utilizzato non molto tempo fa, doveva ispirarsi al "modello Borussia Dortmund" ossia il raggiungimento dell'Europa attraverso il lancio di giovani calciatori, meglio se prodotti dal proprio settore giovanile ma sicuramente di proprietà. Ebbene, vedete qualcosa di tutto ciò in quello che è successo al Verona nei successivi mesi di luglio e agosto?
Tornando al riassunto del mercato i passaggi successivi furono il tesseramento di Cassano e la conseguente cessione dei due esterni titolari della scorsa stagione, quei Luppi e Siligardi che con i nuovi arrivi più il giovane Verde mai avrebbero visto il campo. Sfortuna volle che il caso-Cassano andò come tutti sappiamo e chi arriva al suo posto? Nessuno! Anzi, solo il giovanissimo coreano Lee negli ultimi giorni. Oltre al danno anche la beffa, non solo la figuraccia internazionale per come è stata seguita la vicenda che ha visto un ex calciatore di 35 anni sovrappeso e fuori dal giro da due anni tenere in scacco un'intera dirigenza che prima lo insegue, poi lo supplica, lo fa sentire importante, gli da privilegio che rischiano di minare l'atmosfera dello spogliatoio, gli perdona la prima sceneggiata del mi ritiro-non mi ritiro e poi, quando finalmente lo stesso barese decide di mettere fine alla sua carriera con l'ennesima e clamorosa sceneggiata si fa trovare completamente impreparata. I suoi sostituti in rosa già ceduti e gli altri obiettivi di mercato, nel frattempo si sono già accasati.
E mentre la campagna abbonamenti va a gonfie vele di acquisti e spiegazioni conseguenti da parte della dirigenza sempre meno. Serviva il portiere viste le numerose insicurezze palesate da Nicolas? Benissimo, si parla di tantissimi nomi di esperienza tra i quali spicca il laziale Marchetti e poi arriva il classe '90 Silvestri, reduce da un anno di panchina nel Leeds e con sole 4 presenze in A. Sarà sicuramente un ottimo portiere ma probabilmente non quello che serviva per fare da chioccia al numero 1 brasiliano. Serviva il terzino sinistro, ruolo che da due anni compete esclusivamente a Souprayen (nell'unica partita che saltò l'anno scorso Pecchia fu costretto a spostare 4 giocatori per sostituirlo) e non si riesce a reperire niente di meglio del ventenne Felicioli, in prestito (modello Borussia...) dal Milan. Vero che c'è carenza nel ruolo ma nel frattempo le altre due neo promosse nella stessa posizione si rinforzano con Mattiello, Costa, Pa Konate, Di Chiara e Letizia, non è la stessa cosa!
A centrocampo probabilmente non c'è molto da fare e quindi, neanche a dirlo, non molto è stato fatto. Blindati Romulo e Bessa e trattenuti Fossati e i fratelli Zuculini il reparto è stato rinforzato con Buchel, ex riserva dell'Empoli appena retrocesso. Si poteva fare meglio? Probabilmente si!
Abbiamo già detto degli attaccanti esterni dove sono arrivati Cerci, Verde e Lee (quando i nomi, da Iturbe in giù) erano altri al posto di Luppi e Siligardi, il meglio lo si è dato nel ruolo di punta centrale. In questo ruolo avevamo l'unica certezza: il capitano, uomo singolo, capocanniere della B Giampaolo Pazzini, era facile, serviva solo un suo vice. Ebbene, siamo riusciti a perdere anche questa certezza, incredibile! Il primo nome è il giovane Kean da prendere in prestito secco, la Juventus non lo molla e ci si butta, con la stessa formula, prima su Cutrone e poi su Pinamonti ma anche Milan e Inter sono impossibili da convincere. Nel frattempo si è fatto agosto e il campionato incombe. Pecchia scopre che Pazzini non è meritevole di una maglia da titolare ma non ci sono alternative, contro il Napoli viene schierato la mezzala Bessa nel ruolo di falso nueve ma ovviamente l'esperimento non riesce. Il Pazzo entra dalla panchina, segna ed esulta polemicamente. Il caso sembra rientrare fino alla domenica quando i gialloblu vanno in scena a Crotone dove l'allievo di Benitez da il meglio di se: Pazzini ancora in panchina e al suo posto titolare il povero Fares, 14 spezzoni e zero gol divisi tra il ruolo di terzino e quello di esterno offensivo. La nostra dirigenza scopre quindi che non serve la punta di scorta ma serve quella titolare. Non più giovani quindi ma giocatori esperti e i nomi sono di spicco, da Borriello a Pavoletti che però scelgono altri lidi. Il mercato si sta per chiudere e l'attaccante titolare, o vice Pazzini... questo ancora non l'abbiamo capito, è la prima idea: il classe 2000 Moise Kean in prestito senza nessun diritto e in cambio del giovane Adama Sane.
Vedete traccia di un "progetto" in tutto questo? Notate idee chiare? Vedete Qualcosa anche solo di lontanamente paragonabile al "modello Borussia Dortmund? Io no!
Come avete notato nelle lamentele, mie e della gran parte della tifoseria che ha risposto comunque con oltre 10.000 abbonati, non ci sono riferimenti ai risultati, non si parla del solo punto conquistato in tre partite così che non si parla degli 8 gol subiti in due partite casalinghe. Non si pretendono neanche acquisti milionari sapendo le disponibilità del nostro presidente (o di Volpi, altra vicenda che meriterebbe un approfondimento...). Siamo il Verona, non siamo la Juventus o il Real Madrid, siamo abituati a soffrire. Siamo veronesi, siamo tutti matti, è vero, ma non siamo né ciechi né sciocchi, sappiamo chi siamo e quello che vogliamo ossia la chiarezza e la nostra identità e tradizione.
la Curva Sud (getty images)
Detto questo, la speranza è ovviamente quella di aver torto su tutta la linea. Di scoprire che il progetto c'è e che è chiarissimo nella testa del Presidente, del Direttore Sportivo e dell'allenatore. Di scoprire che Nicolas è veramente un buonissimo portiere , che con Herteaux e Caceres si può soprassedere alla mancanza di un terzino, che Kean e Lee sono perfetti per affiancare Pazzini e che tutto quello che è stato fatto è per il bene di Verona e del Verona.
In attesa di essere smentito in bocca al lupo a tutti quelli che oggi rappresenteranno i gloriosi colori gialloblu nella proibitiva trasferta contro la Roma. Buona fortuna ragazzi!
Verona, anche Pecchia è a rischio esonero: i candidati alla successione. E quell'idea cambio modulo che...
I RAPPORTI TRA SETTI E IL TECNICO INCRINATI GIÀ DALLA SCORSA STAGIONE: LA SCELTA, DOPO LA ROMA. O AL LIMITE ALLA FINE DEL MINI CICLO CHE COMPRENDE ANCHE LAZIO E SAMP
Fabio Pecchia (getty)
Redazione Fantagazzetta | 13/09/2017 18:44 1'
Non c'è solo Juric, in bilico, dopo un inizio di campionato sconfortante. A pari punti rispetto al Genoa c'è difatti anche il Verona, reduce da un clamoroso 0-5 interno contro la Fiorentina. Nel mirino della tifoseria già da prima della sconfitta c'è il tecnico Pecchia, già criticato per la sua gestione opinabile di Pazzini, capitano e goleador scaligero, "panchinato" nelle prime due, e schierato titolare - con scarso successo, in verità - contro i Viola. Lo stesso Setti avrebbe in mente di esonerare l'ex vice di Benitez nel caso in cui anche la prossima sfida, a Roma, dovesse andar male. I nomi più caldi per l'eventuale sostituzione sono quelli di Colantuono, Iachini, Guidolin e Di Carlo, che alcuni hanno peraltro avvistato al Bentegodi domenica scorsa. Il tecnico, intanto, resiste e contestualmente pensa di cambiare qualcosa: all'Olimpico, difatti, pur senza Cerci, Souprayen e Felicioli, l'Hellas dovrà riuscire a tener botta ad una Roma affamata, e per farlo non è escluso un passaggio al 3-5-2 (che terrebbe fuori Verde a vantaggio di Kean al fianco di Pazzini) e, successivamente, al rientro di Cerci, al 4-2-3-1 per garantire più copertura una difesa non solo rimaneggiata, ma ancora evidentemente poco affiatata.
FONTE: FantaGazzetta.it
Gazzetta dello sport: Verona in ansia
Mercato debole e troppi infortuni
12 settembre 2017
Tra le squadre in difficoltà, lo ha sottolineato anche Tuttosport, c'è il Verona. Dopo la pesante sconfitta con la Fiorentina e le contestazioni a Pecchia, è tempo di analisi. Le fa la Gazzetta dello sport che punta il dito sul mercato estivo
("in entrata, il Verona ha operato pressoché a costo zero, salvo per l’accordo già fissato per il riscatto obbligatorio di Fossati, per cui sono stati versati 500mila euro al Cagliari. La rosa allestita ha risentito di evidenti carenze e soltanto alla fine di agosto sono stati consegnati dei rinforzi in attacco (prima il fronte offensivo era limitato a quattro uomini), il diciassettenne Kean e il diciannovenne Lee Seung-woo"), sulle occasioni perdute ("a giugno l’Hellas aveva prenotato Cutrone, con il Milan che, però, si era riservato di cederlo in prestito al Verona dopo la preparazione. Il centravanti è stato la rivelazione rossonera e non si è più mosso. Il d.s gialloblù, Filippo Fusco, ha corteggiato Lucas Boyé, eclettica punta del Torino, ma Sinisa Mihajlovic l’ha blindato"), sulla vicenda Cassano e sugli assenti ("l’Hellas ha perso per strada per infortunio Bianchetti, la cui assenza sarà lunga, e Caracciolo, pienamente recuperato a fine agosto. Cerci si è scontrato con uno stato di forma da ritrovare, ora rallentato da un malanno muscolare che l’ha costretto al forfait. Il Verona che è uscito da questa serie di complicazioni è una coperta corta che ha subito 8 gol in 270’ (peggior difesa del campionato) e che in fase realizzativa ha prodotto solamente una rete, segnata su rigore da Pazzini con il Napoli, fra l’altro sullo 0-3, a risultato ormai largamente compromesso").
AUTORE: Monica Tosolini
FONTE: UdineseBlog.it
Verona, ultimatum a Pecchia: ecco i possibili sostituti
Gabriele Amerio Set 12, 2017 11:05
Pessimo inizio di campionato per il Verona di Pecchia, che si trova ad un solo punto in campionato dopo tre giornate di Serie A.
Il presidente Setti ha parlato con il suo allenatore e gli ha dato una sorta di ultimatum, esprimendo il dissenso per il bruttissimo inizio di campionato e i numeri impietosi che accompagnano l’Hellas. Il patron ha infatti contattato Pecchia dandogli ancora qualche partita di tempo: se i risultati non dovessero arrivare, ecco che potrebbe esserci il primo cambio di panchina.
Ma chi sostituirebbe Pecchia sulla panchina del Verona? Due i principali candidati. Il primo identikit porta a Stefano Colantuono, esperto allenatore che ha parecchie avventure da subentrato. Le ultime sue due parentesi a Udine e Bari non si sono concluse nella migliore delle maniere e Verona potrebbe essere una grande occasione per ripartire. Seconda alternativa a Pecchia è Beppe Iachini, anche lui al momento svincolato. Per il tecnico ascolano l’ultima esperienza risale alle 8 partite sulla panchina dell’Udinese. Per lui si tratterebbe di un ritorno a Verona, anche se la precedente avventura era sulla panchina del Chievo.
Gabriele Amerio (@gabrieleamerio)
FONTE: AgentiAnonimi.com
ULTIM’ORA
VERONA, 18:36
CALCIO, IN GIRO CON FELPA DEL CHIEVO E AGGREDITO: HAI MAGLIA SBAGLIATA
"Hai la maglia sbagliata". Questa la colpa di un 52enne che domenica si stava recando a messa indossando una felpa del Chievo. La punizione una scarica di pugni da parte di un gruppo di giovani che l'hanno circondato e picchiato procurandogli la frattura del setto nasale, come riporta il quotidiano "L'Arena". Tra questi una ragazza che lo ha apostrofato perche' indossava una maglia dei clivensi. Inutile il tentativo del malcapitato di far finta di niente e tirar dritto, perche' e' stato accerchiato e malmenato. L'episodio si sarebbe verificato poco dopo la sconfitta dell'Hellas al Bentegodi contro la Fiorentina (5-0 per i viola, ndr). Gli aggressori sono poi fuggiti e sono ora ricercati dalle forze dell'ordine. La figlia diciannovenne dell'aggredito e' stata avvertita di quanto Accaduto al padre da un vicino, tifoso del Verona, che usciva dallo stadio e che ha assistito all'aggresione.
FONTE: Sport.Repubblica.it
Indossa felpa Chievo, 52enne pestato da ultras Hellas
12 settembre 2017
Un veronese di 52 anni è stato aggredito da alcuni ultras domenica sera in zona stadio mentre andava a messa con la famiglia. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, scrive Manuela Trevisani su l’Arena a pagina 15, un gruppo di ragazzi era di ritorno dalla partita Hellas Verona-Fiorentina persa dai gialloblù 5 a 0. Quando i tifosi hanno visto l’uomo passeggiare con la felpa del Chievo, lo hanno accerchiato e gli hanno sferrato un pugno al volto fratturandogli il setto nasale. «Ho visto alcuni giovani, quattro ragazzi e una ragazza, che mi guardavano, ma io ho proseguito dritto e mi sono allontanato subito – racconta la vittima – Dietro di me li ho sentiti gridare “Guarda che hai la felpa sbagliata”. Forse si aspettavano una mia reazione, ma io ho continuato a camminare sempre più veloce, senza voltarmi».
«Hanno continuato a insultarmi e nel frattempo mi hanno inseguito, fino a raggiungermi – prosegue l’uomo – A quel punto, mi hanno accerchiato e io non ho fatto in tempo a fare nulla: mi hanno colpito con uno-due pugni dritto in faccia, facendomi cadere a terra. Nella caduta, ho sbattuto la testa contro un cassonetto: mi faceva male ovunque». Il gruppo si è poi dileguato e il 52enne è stato soccorso dai passanti. Moglie e figlia, che lo avevano preceduto in chiesa mentre lui buttava i rifiuti, sono accorse solo dopo aver appreso dell’accaduto dai presenti. L’uomo è poi stato ricoverato in ospedale con una prognosi di 30 giorni. La polizia è ora sulle tracce degli aggressori.
FONTE: VVox.it
Roma, poker di novità verso il Verona
Bruno Peres in difesa, Strootman e De Rossi a centrocampo, Defrel in attacco: fuori loro, dentro Florenzi (dopo quasi un anno di stop), Pellegrini, Gonalons ed El Shaarawy.
14-09-2017
FRANCESCO CAMMUCA
Roma, poker di novità verso il Verona
Se i primi segnali avuti durante la stagione hanno dato qualche prima indicazione, la prestazione vista martedì sera all'Olimpico contro l'Atletico Madrid hanno fornito più che altro delle certezze. La Roma ha bisogno di cambiare qualcosa e di ruotare in maniera più frequente i giocatori a disposizione di Eusebio Di Francesco, considerando i tanti impegni sia del club giallorosso che dei tanti elementi che i capitolini prestano alle Nazionali di mezzo mondo. Ecco dunque che, alla quinta partita stagionale, l'ex tecnico del Sassuolo ha deciso di cambiare qualcosa e di modificare magari anche l'assetto della squadra che giocherà domenica sempre sul proprio campo, contro un Verona che ha iniziato nel peggiore dei modi questo campionato che ne segna il ritorno nella massima serie. La partita di due giorni fa contro i colchoneros di mister Simeone ha evidenziato soprattutto una Roma sulle gambe, incapace di uscire da una fase di gara - in particolare nel secondo tempo - in cui gli ospiti hanno spinto tanto, mettendo alla prova anche le doti di un Alisson particolarmente ispirato nella sua prima notte di Champions League.
Ecco allora che Di Francesco sta pensando a una versione della Roma quasi del tutto nuova rispetto a quella scesa in campo sia martedì sera in Champions, sia a quella che avrebbe dovuto giocare sabato sera a Marassi contro la Sampdoria, prima che una allerta meteo piuttosto affrettata costringesse giallorossi e blucerchiati a rimandare a data da destinarsi lo scontro del "Ferraris". Sono almeno quattro le novità previste in casa capitolina per la sfida di domenica contro i neopromossi scaligeri allenati da Fabio Pecchia. Un uomo che non evoca di certo bei ricordi ai tifosi romanisti, i quali si sono visti strozzare in gola - per loro fortuna solo per una settimana - l'urlo di gioia per lo scudetto a causa di una sua punizione in un Napoli-Roma ormai datato di oltre 16 anni. E per la sfida contro l'ex assistente di Benitez nelle esperienze all'ombra del Vesuvio e a Madrid sponda Real, Di Francesco sta pensando di inserire un poker di nuovi giocatori. Si tratta di Maxime Gonalons, Stephan El Shaarawy, Lorenzo Pellegrini e soprattutto Alessandro Florenzi.
Quattro novità che andranno a riguardare, come si può notare dai nomi dei giocatori da inserire dal primo minuto contro il Verona, soprattutto il centrocampo. A tirare il fiato saranno con ogni probabilità Daniele De Rossi e Kevin Strootman, giocatori che non hanno mai riposato nelle gare ufficiali fin qui disputate dalla Roma, e che tra le altre cose hanno risposto anche alle chiamate delle rispettive Nazionali all'inizio di settembre. Il capitano giallorosso e il cursore olandese partiranno dunque dalla panchina contro l'Hellas, con l'altro gioiello del vivaio romanista che farà dunque il suo debutto dal primo minuto con la maglia della squadra che lo ha fatto crescere, dopo aver giocato l'ultimo scampolo di gara contro l'Atletico Madrid due giorni fa. Debutto dal primo minuto con i capitolini anche per l'ex capitano del Lione, che porterà il carisma e l'esperienza che vanno mantenuti in una linea mediana completata da Nainggolan, l'unico al quale Di Francesco non può fare a meno in mezzo al campo, e che probabilmente è stato tolto prima del 90' contro gli iberici proprio per una sorta di riposo programmato e condiviso con il tecnico.
Le altre novità riguardano i ritorni in campo di Florenzi e di El Shaarawy. E sarà una domenica speciale soprattutto per il jolly romano, il quale non gioca in gare ufficiali con la maglia della Roma dall'ormai lontano 26 ottobre, quando il ginocchio del 'bello de nonna' fece crack nel corso della sfida vinta sul campo del Sassuolo allenato proprio da Di Francesco. L'uomo che ora vuole rilanciarlo anche in gare ufficiali, dopo averlo schierato nell'amichevole di dieci giorni fa all'Olimpico contro la Chapecoense. L'attesa per Alessandro è tanta, ma anche nel caso del Faraone ci sono grandi aspettative. El Shaarawy ha giocato pochissimo nella nuova Roma del dopo-Spalletti, ma ora sembra essere arrivato anche il suo momento dal primo minuto. E per consentire all'ex milanista di tornare ad emergere e a brillare, il tecnico romanista starebbe pensando anche di adattare Diego Perotti - il giocatore più in forma a sua disposizione - e di spostarlo sull'out destro del tridente, con Elsha sulla sinistra e Dzeko confermato da centravanti. Il bosniaco si è lamentato di aver ricevuto pochi palloni: potrebbe essere arrivato il momento di sfondare la rete anche per lui?
Orrendo Verona, da zero in pagella. Pecchia ora rischia?
Prestazione imbarazzante, squadra subissata di fischi. Pecchia sulla graticola.
11-09-2017
ANDREA INDOVINO
Orrendo Verona, da zero in pagella. Pecchia ora rischia?
Una squadra fantasma, qualcuno ha etichettato il Verona di ieri addirittura una 'squadra ectoplasma'. Chi lo ha affermato, non ha esagerato però con le parole, infatti il pomeriggio dell'Hellas è da incubo. Sconfitto, massacrato tra le mura amiche da una Fiorentina poco più che dignitosa, che ha calpestato i gialloblù e passeggiato per novanta minuti ed oltre sulle sue macerie. Un cinque a zero subìto che ammette poche repliche, un'Odissea che non è andata giù neanche ai tifosi che al triplice fischio finale ha fischiato sonoramente i propri beniamini.
Dopo 270' minuti di campionato, lo scenario è chiaro. Sarà terribilmente complicata questa stagione. Il Verona, partito con l'obiettivo di conquistare la salvezza, dovrà patire le pene dell'inferno per riuscirci. Ieri, la squadra non si è vista in campo. La Fiorentina ha dettato legge, disponendo dell'avversario a suo piacimento. Dopo venti minuti, o poco più, si era già sul tre a zero, con la gara già bella che andata. La sconfitta ha fatto suonare più di un campanello d'allarme. La dirigenza, nell'immediata vigilia del torneo, lo ha ribadito per l'ennesima volta. La squadra è stata costruita quasi a 'costo zero', ed è inutile vendere sogni, ma la pochezza espressa in campo in queste prime tre uscite stagionali, in ciascun reparto, fa rabbrividire.
Difesa colabrodo, centrocampo mai in grado di prendere per mano la squadra e guidarla, soprattutto nei momenti in cui c'è da recuperare uno svantaggio, e l'attacco, nota dolente: un gol realizzato in tre partite, per giunta realizzando su calcio di rigore. Squadra a picco, confusione totale e poche idee.
Scaligeri sommersi, e come già detto, fischiati dai propri tifosi. Primo tempo inguardabile, mentre nel secondo tempo hanno creato qualcosa di più, grazie agli ingressi di Kean e Romulo che hanno cambiato volto all'organico di casa. Troppo poco però per venire a capo di una gara ormai già decisa. Prestazione a dir poco imbarazzante, ora Pecchia rischia l'esonero, poichè sembra che la squadra, in campo, cerchi di applicare poco i dettami tattici del suo allenatore. Una squadra allo sbando, senza nè capo e nè coda, che avrà bisogno di rinforzi per evitare una retrocessione che ad oggi sembra inevitabile.
FONTE: Italia.Vavel.it
LUNEDÌ 11 SETTEMBRE 2017
I problemi dell’Hellas Verona arrivano da lontano
L'anno scorso era la squadra con il budget più alto e la rosa più forte della Serie B, ma non ha mai mostrato un bel gioco: ora, contro avversari più forti, fatica molto
I giocatori dell'Hellas escono dal campo dopo la sconfitta contro la Fiorentina (LaPresse -Garbuio Paola)
Una sconfitta in casa contro il Napoli, un pareggio in trasferta a Crotone e un imbarazzante 5-0 subìto in casa contro la Fiorentina nell’ultima partita di campionato, domenica pomeriggio: per l’Hellas Verona la Serie A è iniziata male e non si tratta di coincidenze o particolari sfortune. Pur avendo una rosa che sulla carta dovrebbe garantirle la salvezza, l’Hellas si sta portando dietro dei problemi con cui fa i conti dalla passata stagione: ma se in Serie B era riuscita a in qualche modo a nasconderli, ora, in Serie A, stanno venendo fuori uno dopo l’altro e potrebbero costare molto a una società ambiziosa che però negli ultimi anni è stata spesso in difficoltà.
Nella passata stagione l’Hellas era la squadra con il budget più alto della Serie B e aveva in squadra molti giocatori da Serie A, come Giampaolo Pazzini, Romulo e Daniel Bessa. Era la squadra sulla carta più forte, ma in un campionato così lungo e impegnativo ha giocato per lunghi tratti al di sotto delle sue potenzialità, cavandosela spesso solo grazie ai suoi giocatori più forti. In Serie B l’Hellas di Fabio Pecchia non ha imposto nessun particolare stile di gioco e ha sofferto spesso contro squadre più deboli ma meglio preparate, come per esempio la Spal, vincitrice del campionato proprio davanti all’Hellas. Ora quei problemi sembrano essersi amplificati e il gioco continua a non vedersi.
In estate la dirigenza ha rafforzato la rosa, ma a quanto pare in modo non molto omogeneo. Gli investimenti hanno riguardato soprattutto il reparto offensivo, a cui sono stati aggiunti Alessio Cerci, Daniele Verde, Moise Kean e il sudcoreano del Barcellona Lee Seung-woo, giocatore talentuoso che però non può garantire nulla alla prima esperienza in un campionato importante come la Serie A. Il centrocampo è rimasto lo stesso perché probabilmente la dirigenza ha puntato molto sulla crescita di Daniel Bessa, talento brasiliano cresciuto nelle giovanili dell’Inter: un rischio, perché Bessa gioca in un reparto che ha faticato a imporsi in Serie B e a cui è stato aggiunto il solo Marcel Büchel, che l’anno scorso è stato retrocesso con l’Empoli. In difesa è stato comprato il francese Thomas Heurtaux dall’Udinese, dove nelle ultime due stagioni ha faticato a giocare con regolarità, e soprattutto Martin Caceres: che però è stato dato in prestito al Verona dalla Lazio e potrebbe trasferirsi a Roma anche a gennaio.
Nella sconfitta di domenica si sono visti tutti i problemi principali della squadra di Pecchia. Nonostante la presenza degli ultimi due acquisti, la difesa è stata pressoché assente, muovendosi male e sfaldandosi dopo ogni gol subito: complici gli errori del portiere, in appena 24 minuti ha subito tre gol, e anche i due successivi sono stati segnati dalla Fiorentina con una semplicità disarmante. La squadra inoltre ha giocato con i tre reparti (difesa, centrocampo e attacco) completamente separati fra di loro, e questo ha permesso alla Fiorentina di giocare senza pressione un po’ ovunque, imponendo il suo gioco. Di conseguenza l’attacco, che peraltro era senza Cerci, infortunato, ha giocato tutta la partita isolato dal resto della squadra, dovendosela cavare da solo, senza successo.
La situazione di svantaggio ha inoltre influito sulle convinzioni e sul morale della squadra, che quindi non ha nemmeno avuto modo di rimediare allo svantaggio come era solita fare l’anno scorso appoggiandosi sulla forza di pochi giocatori. Al termine della partita, Pecchia si è assunto le responsabilità della pesante sconfitta. Ma per il modo in cui è arrivata non promette niente di buono.
FONTE: IlPost.it
CULTURE
Dopo 14 anni matrimonio top secret per Luca Toni e Marta Cecchetto. Ma le foto degli invitati svelano tutti i dettagli fin'ora nascosti
Si sono detti "sì" il 9 settembre in una magnifica villa tra le colline toscane a poca distanza da Fiesole. Il loro rapporto dura da 14 anni
11/09/2017 17:37 CEST | Aggiornato 18 ore fa
Venti anni d'amore e due figli. A Luca Toni, 40 anni, e Marta Cecchetto, un anno in meno di lui, mancava solo il matrimonio che è arrivato, a sorpresa, il 9 settembre. I due si sono detti "sì" con una cerimonia romantica nella splendida villa di San Michele sulle colline toscane.
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La coppia ha coronato il suo sogno d'amore a molta distanza dalla proposta di matrimonio, arrivata nel 2011. Solo dopo poco tempo fa, infatti, l'ex bomber dell'Hellas Verona e della Fiorentina aveva dichiarato:
Alla cerimonia è stata celebrata a poca distanza da Fiesole alla presenza di tante star tra cui anche Gianna Nannini. A svelare i dettagli postando le foto sui social gli amici invitati alla celebrazione.
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Dopo 14 anni di fidanzamento, Luca Toni e Marta Cecchetto sono riusciti a mantenere top secret le nozze, mentre le foto della loro favola matrimoniale hanno fatto il giro della rete.
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Sono andati all'altare elegantissimi in una chiesa decorata con rose bianche e rosa. L'ex calciatore della nazionale italiana indossava un completo blu con papillon dello stesso colore. La moglie ha scelto un abito bianco riccamente decorato con pizzo e tulle e un'enorme corona floreale sulla testa.
Con il matrimonio la coppia ha messo il sigillo ad un rapporto già solido da tempo, come ha dichiarato lo stesso Luca Toni:
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FONTE: HuffingtonPost.it
Di Francesco: “Noi superiori, attenzione alla voglia di rivincita dell’Hellas”
By Federico Messini - 15 settembre 2017
Le principali dichiarazioni dell’allenatore della Roma Eusebio Di Francesco alla vigilia di Roma-Verona:
“Per quanto ci riguarda giocheremo una partita di grande attenzione, prestando attenzione alla voglia di rivincita del Verona, anche noi abbiamo voglia di rivincita dopo la gara con l’Inter.
Andremo in campo per vincere e per far male agli avversari. Siamo potenzialmente superiori al Verona e dovremo cercare il gol a tutti i costi. Quello che chiedo ai miei giocatori è di affrontare la gara con grande determinazione, senza prenderla sotto gamba”.
Roma-Verona, attesi cambiamenti tattici
By Federico Messini - 13 settembre 2017
Roma-Verona non sarà una sfida qualsiasi: i gialloblù di Fabio Pecchia dovranno per forza dimostrare a loro stessi e alla piazza di essere, a prescindere dal risultato finale, in grado di rialzare la testa dopo il mediocre avvio di stagione e soprattutto dopo la batosta casalinga contro la Fiorentina.
Sarà probabile assistere a qualche cambiamento tattico, anche alla luce dei problemi fisici di Souprayen e Felicioli, che potrebbero indurre il tecnico gialloblù a proporre una difesa a tre.
Il 3-5-2 sembra essere la soluzione tattica più adatta considerando gli uomini a disposizione e soprattutto nell’ottica di dare più sostanza ad un centrocampo apparso nelle ultime gare troppo debole e compassato.
Questo modulo aprirebbe anche a soluzioni offensive differenti, permettendo a Pazzini di trovare il sostegno di un’altra punta (Kean?) e di essere meno abbandonato a se stesso in balia della difesa avversaria.
Dulcis in fundo Romulo e Verde potrebbero esaltare maggiormente le loro doti offensive, godendo di maggior libertà sulle corsie esterne.
Bagnoli: “Siamo all’inizio, c’è il tempo per capire cosa non va e di rimediare”
By Federico Messini - 11 settembre 2017
Le dichiarazioni di Osvaldo Bagnoli, rilasciate a TMW:
“I cinque gol presi con la Fiorentina sono pesanti ma questi segnali negativi faranno si che si provi subito a reagire e a cambiare qualcosa.
Pecchia responsabile della sconfitta di ieri? Non mi permetterei mai di dire una cosa del genere, anche perché non frequento il campo e non posso esprimere un giudizio. Ho sentito che nelle interviste di ieri Pecchia ha detto che è andato tutto male quindi aspettiamo le prossime partite.
Credo che un risultato così negativo paradossalmente possa essere una fortuna perché siamo ancora ad inizio campionato e c’è tempo per rendersi conto di ciò che non va e di rimediare.
Ancora non me la sento di esprimermi su questo Hellas, credo che adesso il presidente, l’allenatore e la squadra si parleranno e cercheranno di ripartire e di mettersi alle spalle questo ko”.
FONTE: HellasNews.it
Roma, solo un pareggio nelle ultime 29 gare di campionato. Pazzini, 4 reti contro i giallorossi nelle ultime cinque trasferte all’Olimpico
settembre 15, 2017
Sono 54 i precedenti in Serie A tra Roma e Hellas Verona, con i giallorossi vittoriosi in 26 occasioni (19 N, 9P). Solo una vittoria per i gialloblù nelle ultime 24 partite di A contro la Roma: 14 le vittorie giallorosse e 9 i pareggi. La Roma ha vinto 18 delle 27 partite casalinghe contro il Verona in Serie A e non perde in casa contro gli scaligeri in A da gennaio 1973: da allora 16 vittorie e 5 pareggi per i capitolini. I giallorossi hanno pareggiato solo una volta nelle ultime 29 gare di campionato: 6 sconfitte e ben 22 vittorie completano il parziale.
La Roma segna da 23 partite consecutive: tra le 20 squadre attualmente in Serie A solamente la Juventus vanta una striscia più lunga (32). Dzeko ha trovato il gol in cinque delle ultime sei gare giocate all’Olimpico in Serie A (sei in totale): il bosniaco ha giocato la sua prima partita in Serie A proprio contro il Verona nell’agosto 2015.
Anche l’esordio di Kevin Strootman in Serie A è stato contro il Verona, nel settembre 2013. L’Hellas Verona ha la peggior difesa del campionato: 8 gol subiti e 54 conclusioni concesse agli avversari, entrambi primati negativi nei primi tre turni. Alessandro Florenzi ha segnato due gol nelle ultime quattro sfide di Serie A contro il Verona. Giampaolo Pazzini ha segnato 4 gol nelle ultime cinque trasferte all’Olimpico contro la Roma in Serie A.
Hellas Verona, peggior difesa e secondo peggior attacco della Serie A
settembre 11, 2017
Sono passate appena 3 giornate dall’inizio del campionato di Serie A e l’Hellas Verona di Fabio Pecchia dopo soli 270′ ha già incassato ben 8 reti (tutte al Bentegodi, ndr) e realizzato solo 1 rete, con Pazzini su rigore peraltro inutile contro il Napoli. Gialloblù che sono già la peggior difesa del campionato ed il secondo peggior attacco (solo il Crotone ha fatto peggio, ndr) della massima serie italiana. Un trend che preoccupa e non poco i tifosi gialloblù.
Settembre gialloblù: dopo la Fiorentina, trasferta a Roma, poi Sampdoria e Lazio al Bentegodi
settembre 11, 2017
Il mese di Settembre è iniziato nel peggiore dei modi per l’Hellas Verona di Fabio Pecchia. La manata rifilata dalla Fiorentina di Pioli ha evidenziato i gravi limiti della squadra gialloblù, chiamata sabato sera al difficile impegno allo stadio Olimpico contro la Roma di Di Francesco. Il calendario regalerà poi il doppio impegno al Bentegodi contro la Sampdoria di Giampaolo, sfida in programma mercoledì 20 alle ore 20.45, per poi ripresentarsi davanti al pubblico amico domenica 24 contro la Lazio di Simone Inzaghi.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Verso la Roma, Pecchia pensa a come cambiare il Verona
C’è l’ipotesi di un modulo diverso all’Olimpico, dal 4-2-3-1 al 3-5-2
di Redazione Hellas1903, 14/09/2017, 11:48
Il Verona prosegue nella preparazione della trasferta di sabato a Roma con la squadra di Di Francesco.
Fabio Pecchia, negli allenamenti a Peschiera del Garda, valuta i cambiamenti da attuare all’Olimpico, dopo la batosta incassata domenica con la Fiorentina.
Tra le ipotesi c’è quella di una variazione nel modulo, con il 4-3-3 che potrebbe essere accantonato per adottare soluzioni diverse, tra l’altro già sperimentato nella passata stagione da Pecchia.
Dal 4-2-3-1 al 3-5-2, il tecnico dell’Hellas considera delle piste per dare maggior solidità alla squadra e per renderla più efficace anche in fase avanzata.
Il 3-5-2 consentirebbe di giocare con una seconda punta a supporto di Pazzini, isolato con la Fiorentina. Una chance per Kean, ma attenzione all’impiego di Verde, cresciuto proprio nella Roma e legato contrattualmente al club giallorosso, che l’ha girato in prestito al Verona nei mesi scorsi.
M.F.
NEWS
Zigoni: “Kean è bravo, ma Pazzini deve essere decisivo”
L’ex gialloblù: “I gol arrivino da lui, un diciassettenne non può essere il salvatore della patria”
di Redazione Hellas1903, 14/09/2017, 11:05
“Kean è un ragazzo di talento, ma è pur sempre un diciassettenne. Pensare che possa essere lui a salvare la patria gialloblù è un errore. Le responsabilità gravano su Pazzini: ha esperienza, è un goleador nato. Prima il Verona punti su di lui, poi, se occorre, gli metta al fianco Kean”.
Questo il commento di Gianfranco Zigoni, storico attaccante del Verona ed ex anche della Roma, contenute in un’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola.
NEWS
Roma, col Verona sarà turnover
Numerosi cambi per Di Francesco nella gara di sabato all’Olimpico
di Redazione Hellas1903, 14/09/2017, 08:38
Si annuncia un marcato turnover nella Roma per la gara col Verona.
Sabato all’Olimpico, il tecnico giallorosso, Eusebio Di Francesco, è pronto a effettuare diverse variazioni rispetto alla partita di Champions League di martedì con l’Atletico Madrid.
Sono annunciati in campo Gonalons, Florenzi, Pellegrini ed El Shaarawy, che dovrebbero prendere i posto di De Rossi, Nainggolan, Perotti e Bruno Peres.
NEWS
Attacco Verona, Kean è pronto
La punta arrivata della Juve cerca una maglia da titolare già a Roma
di Redazione Hellas1903, 13/09/2017, 16:38
Un tempo in campo con la Fiorentina, con il risultato ormai già delineato, e una prova comunque di carattere, per Moise Kean, domenica.
L’attaccante potrebbe essere la sorpresa del Verona nella partita di sabato sera all’Olimpico con la Roma.
Kean, arrivato in prestito dalla Juventus, ha le qualità per giocare sia al fianco di Giampaolo Pazzini che come unico riferimento avanzato.
I prossimi allenamenti a Peschiera del Garda permetteranno a Fabio Pecchia di capire se l’ipotesi Kean possa diventare subito concreta.
INVITATO SPECIALE
Battistini: “Chi in porta nel Verona? A Pecchia la decisione”
L’ex gialloblù: “Soltanto il tecnico può capire se Nicolas ha ritrovato serenità”
di Redazione Hellas1903, 13/09/2017, 10:54
Nella questione sull’impiego in porta, a Roma, di Nicolas o Silvestri, interviene, parlando con il “Corriere di Verona” oggi in edicola, Graziano Battistini, già numero uno nell’Hellas dal 1997 al 2000 (nell’ultima stagione fece da vice a Sebastien Frey).
Dice Battistini: “Bisogna capire quale sia la condizione psicologica di Nicolas. Per un portiere è fondamentale non farsi mettere in soggezione dalle critiche e dal fatto di trovarsi nell’occhio del ciclone. Mai abbattersi: il ruolo è delicato. Se perdi la serenità tutto si fa molto più complicato”.
Continua l’ex portiere: “Quel che è sicuro è che, dopo una giornata sfortunata come quella vissuta con la Fiorentina, Nicolas dovrà dimostrare di avere gli attributi per rispondere sul campo. Ha delle indubbie qualità e la società ha investito su di lui. Spetta a Pecchia, tuttavia, capire se possa essere o meno una certezza per questo Verona e, quindi, agire di conseguenza”.
NEWS
Nicolas o Silvestri? Il Verona e la scelta in porta
Con la Roma da decidere chi giocherà tra i pali nell’Hellas
di Redazione Hellas1903, 13/09/2017, 10:45
Nicolas o Silvestri?
Il Verona s’interroga in vista della partita di sabato all’Olimpico con la Roma. In porta c’è una decisione da prendere. Nicolas viene dalla pessima prestazione della gara con la Fiorentina: da capire, per Pecchia, se sia il caso di riproporlo subito o di dargli un turno di riposo per ritrovare tranquillità.
Intanto a tenersi pronto è Marco Silvestri, arrivato dal Leeds United a luglio e finora sempre in panchina.
EX VERONA
Vignola: “Verona non competitivo ora, ma…”
L’ex centrocampista: “Il campionato non è finito. Le colpe non sono di uno solo”
di Redazione Hellas1903, 12/09/2017, 15:20
Beniamino Vignola, centrocampista cresciuto nell’Hellas, parla dei gialloblù, intervistato dal “Corriere di Verona” oggi in edicola.
Commenta: “Le responsabilità non sono da addebitare in via esclusiva alla società o al tecnico, piuttosto che ai giocatori. Sono diffuse, ma soprattutto va compreso che la Serie A è un altro contesto rispetto a quello in cui era il Verona l’anno scorso”.
Poi: “È lampante che sul mercato sia stato fatto poco, cosa che è dovuta alle ridotte disponibilità economiche e che non è una sorpresa, e non c’è dubbio che ci siano delle carenze che si sono palesate per intero nella partita con la Fiorentina: così com’è, l’Hellas non è competitivo, il che non significa che non possa essere più adeguato con il passare delle giornate. Il campionato non è finito domenica”.
NEWS
Verso la Roma, il Verona fa i conti con gli assenti
di Redazione Hellas1903, 12/09/2017, 14:13
Il Verona ha svolto una seduta mattutina oggi a Peschiera del Garda.
Sono molti i giocatori out, in questo momento, per la partita di sabato all’Olimpico con la Roma.
Il bollettino diffuso dal club riferisce che hanno svolto terapie per Cerci, Fares, Felicioli e Souprayen. Lavoro differenziato per Ferrari. A riposo Zaccagni, a causa di un trauma distorsivo alla caviglia sinistra subito durante la seduta di allenamento di ieri.
Fabio Pecchia cerca di recuperare qualche assente in vista della trasferta sul campo giallorosso.
EX VERONA
Elkjaer: “Così il Verona va dritto in B”
Le parole di Cavallo Pazzo: “Se l’Hellas è quello di domenica, salvezza impossibile”
di Redazione Hellas1903, 12/09/2017, 08:27
Ieri Preben Elkjaer ha compiuto 60 anni.
Il leggendario Cavallo Pazzo ha parlato con il “Corriere di Verona”, che oggi riporta le sue dichiarazioni sul momento dell’Hellas.
Dice Elkjaer: “Io penso che il Verona debba fare molto meglio di quanto ha dimostrato contro la Fiorentina. Così non va proprio. Così si va dritti in serie B, non è proprio possibile rimanere nella massima categoria”.
VISTO DA NOI
Un cantiere senza architetto
La carenza grave del Verona? Non costruisce gioco a centrocampo
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 11/09/2017, 19:39
Son giorni di vendemmia, anticipata quest’anno dalla calura estiva e messa ora a rischio dai nubifragi di queste ultime ore. Come ogni anno in questa stagione, c’è chi piange e chi ride. Nella cantina del Bentegodi la Fiorentina pigia i grappoloni, il Verona versa lacrime sulla grandine. Che i problemi ci fossero era risaputo, ma non di questa portata. Per la gara con la Fiorentina regnava un clima di fiducia. I viola arrivavano al Bentegodi dopo due sconfitte consecutive tra i malumori di una piazza preoccupata per il disimpegno dei fratelli Della Valle e una politica di ridimensionamento in termini di ambizioni. Peggio non poteva andare. Vero che partite come queste nascono sotto una cattiva stella (stare sotto 0-2 dopo appena 9' è un inizio ad handicap) ma è altrettanto vero che il Verona ci ha messo del suo, e pure molto.
Al di là della goleada, ciò che più preoccupa è stata la disarmante esibizione di pochezza offerta dai gialloblù, apparsi amorfi, scarichi di idee e personalità. Se oltre a questo vien meno anche la garra la frittata è bella che pronta. Le altre due neopromosse Spal e Benevento hanno entrambe perso, ma lo hanno fatto vendendo cara la pelle al cospetto di Inter e Torino, combattendo per novanta minuti con la baionetta tra i denti. Il Verona di ieri pomeriggio, tra i denti non aveva nemmeno la saliva. Gli si è azzerata subito. Pecchia è finito per la prima volta nel mirino della contestazione. Normale che succeda, visto che al timone di una barca piena di falle c’è lui. Di errori ne fa, inutile negarlo. La debole catena di sinistra marchiata Souprayen-Fares è stata la prima a cedere. Era ampiamente preventivabile. Con Romulo a mezzo servizio, Valoti avrebbe potuto essere una valida alternativa. Detto questo, la maggior prova di sconcertante debolezza è venuta dalla linea di centrocampo dove Pecchia ha messo due mediani come Zuculini e Buchel. Poco piede, tanto muscolo e (presunta) corsa. La mossa ha avuto un duplice effetto negativo: i due non solo non hanno costruito (non è nelle loro corde), ma nemmeno hanno fatto da filtro protettivo a una difesa scoperta (questo sì era il loro compito) andata alla deriva. La Fiorentina ha tagliato a fette di pan carrè la nostra linea mediana con irrisoria facilità.
E’ evidente come il Verona non abbia un regista, un uomo in grado di vedere il gioco, di dettarne i tempi e organizzarne la manovra. E’ un cantiere edile senza un architetto che diriga i lavori. Ieri il vulnus è emerso in tutta la sua allarmante interezza. Bessa la scorsa stagione è stato il faro nella manovra del Verona. Ci pare quest’anno stia pagando più del previsto il salto di categoria. In difficoltà, non accende la luce e sul centrocampo del Verona scendono le tenebre. Fossimo in Pecchia cercheremmo di responsabilizzarlo maggiormente affidandogli le chiavi del cantiere. Come? Arretrandolo di dieci metri in modo che tocchi a lui impostare l’azione.. Lui si definisce una mezzala: ma in questo momento il Verona ha bisogno come il pane di un regista basso alla Pirlo che veda e faccia gioco. Bessa ne avrebbe le caratteristiche in quanto a tecnica e visione. Se non lui, chi altro? Per quanto riguarda il resto, non ci resta che sperare nell’effervescenza dei due talentosi teenagers e nel recupero di Cerci. Scommesse? Certo che sì. Questo Verona è nato al tavolo verde. Le certezze costano, sul portafogli gravano certamente meno i punti interrogativi. Ma questa è tutt’altra storia da raccontare.
VISTO DA NOI
Fattene una ragione, Hansen
Dopo la rovinosa sconfitta con la Fiorentina, ci si decida a guardare la realtà
di Matteo Fontana, @teofontana 11/09/2017, 08:51
“All’inizio dell’anno nuovo, una delle fanzine mise in prima pagina semplicemente una foto di Phillips che si girava dopo aver segnato contro il Villa con il titolo: FATTENE UNA RAGIONE, HANSEN”.
La citazione è un estratto di un racconto di D.J. Taylor, uno scrittore inglese, contenuto in una raccolta curata, nel 2006, da Nick Hornby e intitolata “Il mio anno preferito”. L’Hansen che avrebbe dovuto farsene una ragione era Alan, grande difensore scozzese del Liverpool divenuto commentatore televisivo dalla lingua pungente. La squadra per cui sarebbe stato necessario per lui “farsene una ragione” era il Norwich, club popolano dell’East Anglia che, nel 1992-93 (l’anno preferito di Taylor, e per anno si intende stagione, perché è così che gli innamorati del calcio calcolano il passare del tempo), arrivò terzo in Premier League. Hansen era una voce critica, sempre pronto a scagliarsi contro i “Canaries”, che di blasone ne avevano poco rispetto alla concorrenza. Per questo, all’ennesima vittoria del Norwich, un magazine di tifosi invitò l’opinionista a “farsene una ragione”.
Chi ha visto il Verona in campo con la Fiorentina (ma qualcuno l’ha visto? Si parla di una squadra-ectoplasma…) ha capito che dovrà, come l’Hansen dell’epoca, “farsene una ragione”. Farsi una ragione di quanto sarà terribilmente complicata questa stagione, cosa che non sorprende, stanti le premesse. Si scriveva, a giugno, che ad attendere il Verona c’erano sangue, sudore e lacrime. Nel cupo pomeriggio del Bentegodi, l’Hellas ha vissuto la propria Dunkerque. Nel mirino è finito subito Fabio Pecchia, che molto ha sbagliato, ma ci si ricordi che questa squadra, come dichiarato dalla stessa società nei giorni scorsi, è stata costruita con un mercato poco più che a costo zero. Perché si sia passati dal modello Borussia Dortmund alla realtà – dichiarata – di galleggiare per salvare la ghirba, rifacendosi al Crotone, è cosa che dovrà spiegare il presidente Setti. Ci fermiamo ai fatti, che dicono che il Verona, ad ora, non è adeguato alla Serie A.
Sempre su queste colonne, l’allerta è stata lanciata con largo anticipo. Ieri, dopo l’umiliazione subita dall’Hellas, a intervenire sugli schermi di Sky è stato un osservatore qualificato qual è Giancarlo Marocchi, evidenziando tutte le carenze di questo Verona. Le risposte che si cercano sono già state date. Questa dirigenza ha annunciato con abbondante chiarezza che “è sbagliato vendere sogni”, e su questo non c’è da eccepire, visto che le risorse sono limitate, seppure sia anche il caso di ricordare che sarebbe stato il caso di agire di conseguenza, come si riteneva necessario che avvenisse dopo il debutto in campionato con il Napoli.
Che non si vendano sogni è accettabile. Che si propinino incubi, invece, decisamente no. Di tutto questo non si può “Farsene una ragione”. E di certo, sull’argomento, concorderebbero anche Alan Hansen, D.J. Taylor e i tifosi del Norwich.
FONTE: Hellas1903.it
PROBABILE FORMAZIONE
La Roma punta tutto su Dzeko
16/09/2017 10:51
Dopo il pareggio di Champions League con l'Atletico Madrid, la Roma ospita il Verona per l'anticipo di sabato sera. Di Francesco non rinuncerà al suo consueto 4-3-3 con Alisson in porta, Florenzi, Fazio, Jesus e Kolarov in difesa. A centrocampo Strootman è in dubbio ma dovrebbe giocare con Gonalons e Pellegrini. Mentre in attacco ci saranno El Shaarawy e Perotti ad assistere Dzeko, che vuole rispondere sul campo dopo le polemiche di settimana scorsa.
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; Strootman, Gonalons, Pellegrini; El Shaarawy, Dzeko, Perotti. All: Di Francesco.
L.VAL.
PROBABILE FORMAZIONE
I gialloblù all'Olimpico Kean scalpita
16/09/2017 08:44
Il Verona è pronto per la sfida proibitiva in casa della Roma. La formazione gialloblù sarà praticamente la stessa di settimana scorsa. Kean dovrebbe esordire dal primo minuto. Ma non è da esludere un Verona più "difensivo" con Romulo esterno alto e uno dei tre attaccanti in panchina (Pazzini, Verde o lo stesso Kean). A centrocampo Zuculini favorito su Zaccagni.
Verona (4-3-3): Nicolas; Caceres, Ferrari, Heurtaux, Souprayen; Buchel, Zuculini, Bessa; Verde, Pazzini, Kean. All: Pecchia.
LA SCELTA
Rebus risolto gioca Nicolas
15/09/2017 12:58
La scelta Pecchia l’ha fatta. A Roma non c’è dubbio giocherà Nicolas. Anche per lui chiede comprensione e pazienza. “Non è facile giocare quando su tutti gli angoli e su tutte le rimesse c’è chi mugugna. Sportiello ha sbagliato due palle facili nessuno se n’è accorto. Non c’è dubbio. A Roma gioca Nicolas”.
L'AVVERSARIO
Qui Roma: c'è Florenzi e occhio a Schick
15/09/2017 08:26
Di Francesco prepara la gara con il Verona dopo la serataccia in Champion's League. L'allenatore che ha preso il posto di Spalletti non vive un periodo felice e le critiche hanno iniziato ad arrivare tanto che il presidente Pallotta lo ha difeso apertamente.
Ci saranno novità nei giallorossi. Quasi sicuramente tornerà Florenzi che della Roma è un po' l'anima. Florenzi ha completamente recuperato dall'infortunio al ginocchio.
Attenzione anche a Schick, l'acquisto più pubblicizzato dell'estate.
L'ex sampdoriano andrà in panchina almeno inizialmente ma dovrebbe entrare a gara in corso.
INTERVISTA
Toni: la salvezza passa dai gol del Pazzo
15/09/2017 08:17
"Ci sono delle difficoltà, ma siamo solo a inizio stagione. C'è tempo per invertire la rotta. In ogni caso, Pazzo sarà fondamentale: la salvezza passerà soprattutto dai suoi gol". Così Luca Toni alla Gazzetta dello Sport sul campionato del Verona.
ROMA-VERONA, I PRECEDENTI IN A
17/01/16, Pazzini guastò i piani a Spalletti: 1-1
14/09/2017 22:26
Match di grande tradizione Roma-Verona nella massima serie. Il bilancio premia a dismisura i giallorossi che in ben 27 gare, si sono aggiudicati l’intera posta in palio ben 18 volte. L’Hellas è riuscito ad imporsi in 2 occasioni, mentre in altre 7 è tornato in riva all’Adige con un punto. La prima partita che vide di fronte le due formazioni, risale al 1957/58 e finì 2-1 per i padroni di casa. La prima vittoria scaligera avvenne invece il 23 marzo 1969 per 1-2 (Vanello all’11’ e al 72’ per i gialloblù, e Peirò al 76’ per i capitolini). I primi due pareggi risalgono al 25 gennaio 1970 (1-1, a Sirena 23’ per gli ospiti, rispose al 40’ Cappellini per i padroni di casa) e al 17 gennaio 1971 (0-0). Il 2° e ultimo successo veneto è datato 28 gennaio 1973, ma la sfida non venne giocata a Roma, bensì sul campo neutro di Arezzo. Il Verona vinse 0-1 grazie ad un gol di Mascetti al 39’ su rigore. Da allora sono passati 44 lunghi anni e l’Hellas non è più riuscito ad espugnare il terreno giallorosso. Solo 5 ics (di cui le prime 4, tutte a reti bianche: 31 ottobre 1976, 21 ottobre 1984, 28 settembre 1986 e 5 febbraio 1989). Dal 25 marzo 1990 (5-2) fino al 2014 (27 settembre, 2-0), i gialloblù per 8 volte consecutive andarono sempre ko. Infine però, nell’ultimo match giocatosi il 17 gennaio 2016, l’Hellas ottenne il 7° pareggio: 1-1 (41' Nainggolan (R), 61’ Pazzini (VR) rig.)
Anche nel conto delle reti realizzate, Roma in assoluto vantaggio con 44 gol messi a segno contro 19.
Sabato prossimo, 16 settembre alle ore 20.45, giallorossi e gialloblù saranno nuovamente di fronte. I capitolini in classifica hanno 3 punti e la giornata precedente a Genova contro la Samp non hanno giocato per allerta meteo. Per l’Hellas invece, un punto in 3 giornate e nella scorsa gara sono stati battuti con un punteggio quasi tennistico (0-5) dalla Fiorentina.
PRECEDENTI ROMA-H.VERONA IN SERIE A
Partite giocate: 27
Vittorie Roma: 18
Pareggi: 7
Vittorie H.Verona: 2
Gol fatti Roma: 44
Gol fatti H.Verona: 19
ANDREA FAEDDA
A GIALLOBLU' LIVE
Pedullà: Pecchia rischia nelle prossime 3 gare
14/09/2017 20:13
"Ci sono state troppe cose sbagliate nell'impostazione del mercato del Verona. Dall'addio di Toni in avanti c'è stato un cambio di strategia. I passaggi del calciomercato sono stati avventati e alla fine del mercato sono stati anche improvvisati. Cassano? E' stato un errore prenderlo: ha grande tecnica ma ha dimostrato di non avere ancora la voglia di giocare. Il Verona aveva poi già fatto una scommessa con Cerci: una scommessa bastava e avanzava. Sono stati fatti troppi errori. Pecchia rischia? Ha dimostrato già dei limiti in Serie B. I risultati fanno la differenza: Roma e le altre due partite, in una settimana, saranno importanti per il suo futuro". Alfredo Pedullà, giornalista nazionale esperto di calciomercato, è intervenuto così durante la nuova trasmissione di Telenuovo "Gialloblù Live", in onda ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 14.35 e alle 18.40 e condotta da Gianluca Vighini (anche in streaming live su tggialloblu.it).
L.VAL.
VERSO ROMA-VERONA
Dzeko, il mal di pancia e la difesa del Verona
14/09/2017 12:50
"Lo scorso anno Salah e Nainggolan erano più vicini a me. mi manca uno così". Dopo il mal di pancia espresso dopo la partita di Champions League, Edin Dzeko, attaccante della Roma, fa marcia indietro: "Mie parole travisate. Gli insegnamenti del mister sono quelli giusti".
Quel che è certo è che Dzeko, in questa prima parte di stagione, non sta trovando la via del gol come aveva fatto l'anno scorso. Sabato sera arriva il Verona all'Olimpico. La difesa dell'Hellas cercherà di non curare il male del bosniaco: ce la farà?
PORTIERI GIALLOBLU'
Nicolas o Silvestri? Questo è il dilemma...
14/09/2017 12:41
Dopo l'incredibile 0-5 in casa con la Fiorentina, Nicolas non è più intoccabile. Contro la Roma Pecchia cosa farà? Deciderà di confermare la fiducia al portiere brasiliano o metterà in porta Marco Silvestri? A due giorni dalla sfida dell'Olimpico di Roma Pecchia sfoglia la margherita...
SERIE A
Ecco il dato finale degli abbonati Hellas
14/09/2017 11:11
11.519: è questo il dato finale della campagna abbonamenti dell'Hellas Verona. Ancora una volta il pubblico scaligero ha dimostrato l'attaccamento ai colori gialloblù. Il dato è comunque molto lontano dal 15.590 abbonati fatti registrare nel 2013 al ritorno della squadra in serie A.
I PRECEDENTI
Verona già in B?
Ecco perchè sperare
14/09/2017 08:38
Alzi la mano chi in questi giorni non si è fatto sopraffare dalla rassegnazione. Vedere il Verona in balia dell'avversario come contro la Fiorentina, sotterrato di gol, senza un minimo accenno di reazione è stata una spallata pazzesca alla fiducia di ogni tifoso. Squadra scarsa e con problemi, confusione in panchina e forse nello spogliatoio. Salvarsi così è davvero impossibile. Eppure un piccolo lumicino di speranza esiste. Ed è scritto proprio nella storia del Verona. Il fatto che la sconfitta con i viola sia arrivata alla terza giornata di campionato è forse l'unico appiglio che può tenere aggrappati all'ottimismo. Tempo per rimediare ce n'è. Lo dimostrò il Verona di Prandelli, primo anno di serie A dell'era Pastorello. Anche quell'estate trascorse tra le polemiche. Il mercato non decollava e Prandelli aspettava una punta. Arrivo Spehar, il morale era sotto i tacchi. Il girone d'andata fu una pena, fino a quando Foschi riuscì a portare Morfeo e Pastorello prese Apolloni dal Parma. Da quel momento tutto quello che si diceva di negativo di quella squadra si trasformò. Brocchi sembrava un fenomeno, Cammarata un campione e il Verona giocò uno dei più divertenti campionati della sua storia.
Incredibile ed epico anche quello successivo. Prandelli lasciò il Verona per andare a Venezia, convinto che Zamparini potesse acquistare proprio l'Hellas. Invece l'affare sfumò e sul terreno restarono solo scorie. La squadra venne affidata a Perotti ma gioco e risultati non arrivavano. Il Verona era indirizzato verso la serie B, ma nel girone di ritorno, ad un certo punto, ci fu un sussulto d'orgoglio. Il Verona iniziò a vincere e alla fine riuscì ad arrivare allo spareggio per non retrocedere contro la Reggina. Il resto è storia nota. Il gol di Michele Cossato al 42' del secondo tempo permise all'Hellas di giocare un'altra stagione in serie A. Paradossalmente l'anno dopo con Malesani fu l'esatto contrario. Un girone d'andata pazzesco e un ritorno da incubo. E il Verona retrocesse a Piacenza all'ultima giornata. (g.vig.)
TRASMISSIONE TELENUOVO
Volpati a Gialloblù Live
"Verona mercato confuso"
13/09/2017 20:18
"La disfatta con la Fiorentina? E' figlia di un passato recente che non ha dato molte speranze. Sul mercato la società non mi ha dato l'impressione di avere le idee chiare. Squadre come la Spal hanno fatto un calciomercato molto più aggressivo. Il mercato è stato abbastanza sconfortante. Cassano? Il "target" sugli acquisti doveva essere un altro. Siamo destinati a soffrire. Pazzini? In Serie A non può fare le stesse cose che faceva in B, doveva essere supportato in un certo modo. Lasciarlo fuori avrà creato anche problemi nello spogliatoio. Ci sono molte difficoltà in questo inizio stagione, comunque domenica dopo lo 0-3 ho cambiato canale...." Il grande Domenico Volpati, che conquistò lo Scudetto con la maglia del Verona, è intervenuto così durante la nuova trasmissione di Telenuovo "Gialloblù Live", in onda ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 14.35 e alle 18.40 e condotta da Gianluca Vighini (anche in streaming live su tggialloblu.it).
L.VAL.
L'UNICA NOTA POSITIVA
E' tempo di Kean
Almeno ha qualità
13/09/2017 07:23
L'unica nota positiva della gara con la Fiorentina è stato l'inserimento di Kean. Sebbene giovanissimo, l'attaccante ha cercato almeno di scuotere la squadra dal torpore in cui era caduta. Qualche "frustata" per far capire la sua immensa qualità. A cui il Verona si deve aggrappare. A Roma Kean giocherà sicuramente. Se al fianco di Pazzini o al suo posto è tutto da vedere.
INFORTUNI VERONA
Allarme a sinistra in due ancora fermi
13/09/2017 07:19
E' allarme sulla fascia sinistra. Souprayen è ancora ai box e Felicioli è sempre fermo. Un ulteriore grattacapo per Pecchia che dall'inizio della stagione affronta emergenze.
Se il francese non dovesse farcela (visto che anche Fares è ai box) bisognerà adattare un destro. O Alex Ferrari o Caceres.
DOPO LA DISFATTA
Pecchia, si cambia?
3-5-2 o 4-2-3-1
13/09/2017 07:07
Qualcosa cambierà: perchè dopo un 5-0 di queste proporzioni qualcosa deve cambiare. La gara con la Fiorentina ha detto soprattutto una cosa: il Verona ha un grosso (enorme) problema a centrocampo. Dove non filtra e dove tantomeno costruisce.
Buchel, Bruno Zuculini e Bessa sono affondati come il Titanic. E senza nemmeno che l'orchestrina suonasse.
Compassato o meglio impacciato il primo. Non ha velocietà e fa il compitino. Fuori contesto il secondo. Ridimensionato il terzo. Insomma un disastro. E' lì che bisogna agire. Cosa può dunque diventare il Verona di Pecchia dopo questa partita? Il tecnico aveva più volte abbracciato il 4-2-3-1, un modulo che darebbe più consistenza al reparto. Anche se a vedere gli uomini a disposizione forse il più adatto sarebbe il 3-5-2 che permetterebbe anche un uso contemporaneo di Pazzini e Kean e darebbe anche una dimensione diversa all'anarchico Romulo confinato sulla fascia di sua pertinenza e di fatto limitato nelle sue scorribande. (g.vig.)
USCIRE DALLA CRISI
L'unica via: recuperare il miglior Pazzini
12/09/2017 12:21
L'unica strada che il Verona può percorrere per uscire dalla crisi è recuperare il miglior Pazzini.
Dopo le scintille di questo inizio campionato, l'attaccante e i suoi gol sono l'unica arma a disposizione per riuscire a superare la crisi.
Pazzini ha dimostrato di essere ancora indietro nella condizione, ma c'è da dire che la squadra non lo ha per niente supportato. Ora, come ha detto Pecchia, va rimesso al centro del progetto e non usato come suppellettile.
I CASI DELL'ESTATE
DA TONI A CASSANO TUTTE LE SPINE
12/09/2017 07:40
La stagione del Verona è iniziata sotto i peggiori auspici. Un caso dopo l'altro. Botte per l'immagine, per il morale, per i tifosi.
In principio fu Luca Toni. Appena dopo qualche giorno dopo che il presidente Setti aveva annunciato di aver trovato una collocazione per l'ex bomber, Toni convocò una conferenza stampa in cui spiegò le motivazioni del suo addio.
Lo fece seminando dubbi e incertezze sul futuro. Accusando Fusco di scarsa collaborazione. Dicendo in pratica che lui si sarebbe seduto sulla sponda del fiume ad aspettare i cadaveri. Le parole di Toni sono state una bomba ad orologeria.
Poi venne il caso Cassano, il più dirompente. Dopo un'estate passata tra i dubbi e dopo aver valutato pro e contro allo sfinimento, Pecchia e Fusco decisero per il grande salto: avrebbero preso Cassano, il cui procuratore Tinti era lo stesso di Toni e da tempo in grande confidenza con Setti. Una valutazione che voleva essere il più possibile "calcistica" ma che aveva rischi enormi. Le bizze di Cassano esposero Fusco ad una figuraccia senza precedenti nella famosa conferenza stampa di Primiero. Il ds si spese in prima persona per salvare quello che era ritenuto un valore aggiunto per la squadra. Non tenne in conto però di avere a che fare con un personaggio destabilizzante il cui raziocinio è pari al nulla. Morale: altra botta all'immagine, tifosi sconcertati, gruppo in tensione.
Da quel momento in poi la diritta via era smarrita. Come se Cassano fosse stata la foglia di fico per un mercato che non è mai decollato. Neanche l'arrivo di Cerci è servito a ricreare entusiasmo, banalizzato proprio dal caso Cassano.
Arrivare in queste condizioni all'inizio del campionato sarebbe stato di per sè durissimo: ma il Verona ci ha messo il carico. Alla prima giornata esplode infatti il caso Pazzini. Ed esplode non tanto per l'esclusione ma per il plateale gesto di insubordinazione e di poco rispetto che il giocatore ha avuto nei confronti di Pecchia dopo aver tirato il rigore. In quel momento Pecchia è andato in frantumi. Impossibile non leggere motivi extracalcistici dietro il gesto del Pazzo e l'esclusione di Pecchia. Quali? Un contratto altissimo che il Verona deve rispettare e la contemporanea presa d'atto che il giocatore non era più nei piani tecnici.
La riprova l'ha data il mercato stesso, dove Fusco ha cercato fino all'ultimo un sostituto di Pazzini.
Ad aumentare la tensione poi, le notizie sulla proprietà. Due giornali come Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera hanno dato notizia di un'inchiesta della magistratura e di un rapporto della Guardia di Finanza in cui viene affermato che il Verona non sarebbe di Setti ma del proprietario dello Spezia Gabriele Volpi. La notizia sarebbe stata appresa da un colloquio telefonico di Volpi con il suo braccio destro Fiorani. E tutto per un debito non pagato da Setti.
La società ha smentito la circostanza, ma non è entrata nel merito della questione.
Ancora: a gelare ancora di più una tifoseria smarrita, sconcertata e arrabbiata sono arrivate le parole del direttore operativo Barresi al Corriere di Verona. Il quale ha di fatto detto a tutti che il re è nudo. Cioè che Setti non è in grado di investire e che il Verona dovrà farcela solo con le proprie forze. Dichiarazioni in contrasto proprio con ciò che aveva dichiarato Setti che aveva parlato di modello Borussia Dortmund nei momenti in cui il Verona viaggiava sulle ali dell'entusiasmo.
Insomma sulla società scaligera e quindi sulla squadra si è creato un loop negativo da cui uscire sarà molto difficile. E il deprimente 0-5 contro la Fiorentina altro non è che il prodotto di tutto questo. Per invertire la tendenza serve un'impresa. Ma chi può farla in questo momento?
GIANLUCA VIGHINI
IL DUBBIO
LACRIME NICOLAS
A ROMA CHI GIOCA?
11/09/2017 07:59
Il cinque a zero con la Fiorentina lascia ferite morali che sarà difficilissimo curare.
Nicolas è arrivato in sala stampa distrutto, con gli occhi gonfi. Davanti ad alcuni tifosi si è lasciato andare ad un pianto a dirotto.
Nelle sue parole, la voglia di riscatto, ma la situazione è difficilissima e Pecchia dovrà fare una scelta delicatissima contro la Roma: mettere in campo Nicolas, infatti vuol dire da una parte concedere fiducia al portiere designato titolare, ma dall'altra mettergli sulle spalle una responsabilità che forse il portiere brasiliano non è in grado di reggere. Davanti ad un nuovo errore, infatti, l'avventura di Nicolas tra i pali del Verona sarebbe praticamente finita. Ecco perchè a Roma potrebbe giocare Silvestri, l'altro giovanissimo numero uno messo dalla società a custodire la porta del Verona in questo campionato di serie A. (g.vig.)
PANCHINA BOLLENTE
PECCHIA GIA' A RISCHIO? RIFLESSIONI VERONA
11/09/2017 07:42
La sconcertante prestazione con la Fiorentina, una delle peggiori mai viste al Bentegodi negli ultimi anni, ha messo Pecchia sulla graticola.
Contestato da gran parte dello stadio dopo il match ("Fai le valigie, Fabio Pecchia, fai le valigie"), il tecnico scaligero si è assunto in sala stampa tutta la responsabilità di una gara senza capo nè coda.
Squadra senza identità, senza un progetto di gioco, giocatori senza grinta, un generale scollamento con l'ambiente sono tutti i capi d'accusa sulla testa di Pecchia. Ovviamente sul piatto della bilancia bisogna mettere il fatto che Pecchia ha avuto a sua disposizione una squadra costruita in ritardo e con troppi giocatori infortunati. Il Verona è in pesantissimo ritardo sulla tabella di marcia e non sono serviti a niente i quindici giorni della sosta dopo il mercato che ha portato in dote a Pecchia Kean e Lee.
Di mezzo c'è anche un calendario terribile: ora il Verona giocherà con la Roma, poi la Sampdoria e ancora la Lazio. Tre gare da cui dipenderà il futuro di Pecchia. Ieri intanto è stato avvistato al Bentegodi Mimmo Di Carlo. (g.vig.)
LE REGOLE
Verona in serie B?
Altro paracadute da 25
11/09/2017 07:38
In caso di retrocessione in serie B, il Verona godrebbe di un altro ricco paracadute da 25 milioni di euro.
Il regolamento infatti parla di "tre anni di serie A negli ultimi 4" per beneficiare del contributo di solidarietà.
Con il ritorno in serie A, questo sarebbe infatti il terzo campionato del Verona nella massima serie negli ultimi quattro anni (fascia C).
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellas multato dopo la partita contro l'Avellino. Il ricorso è stato respinto
Il club scaligero aveva ricevuto una multa da 20 mila euro perché numerosi tifosi avevano intonato cori offensivi "per motivi di origine territoriale" contro gli irpini
La Redazione
11 settembre 2017 15:57
Si è riunita lo scorso 7 settembre la corte sportiva d'appello nazionale per valutare tra le altre cose anche un ricorso presentato dall'Hellas Verona. La società gialloblu aveva contestato una sanzione da 20 mila euro inflitta in seguito alla partita di Tim Cup tra l'Hellas e l'Avellino giocata lo scorso 13 agosto.
Il club scaligero era stato sanzionato perché numerosi suoi tifosi, prima e durante la partita, avevano intonato cori offensivi "per motivi di origine territoriale" contro gli irpini.
Il ricorso dell'Hellas è stato respinto.
FONTE: VeronaSera.it
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "Nicolas o Silvestri? Bivio portieri, i dubbi di Pecchia"
13.09.2017 09:18 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Spazio alla questione portieri sul Corriere di Verona. "Nicolas o Silvestri? Bivio portieri, il dubbio di Pecchi", titola il quotidiano che racconta i pensieri del tecnico dell'Hellas dopo il complicato inizio di stagione. E il primo a farne le spese potrebbe essere proprio Nicolas.
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Crisi Hellas, Pecchia in bilico"
12.09.2017 09:43 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Crisi Hellas, Pecchia in bilico". E' il titolo col quale il Corriere di Verona oggi in edicola apre la sua sezione sportiva. "Dopo l'imbarcata con la Fiorentina il tecnico viene contestato - si legge -. Dai grandi ex inviti alla prudenza: 'Il campionato è appena iniziato'".
SERIE A
Hellas Verona, Nicolas in lacrime dopo la Fiorentina. Tocca a Silvestri?
11.09.2017 17:30 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
E' un momento difficilissimo per l'Hellas Verona, che TgGialloblù.it analizza dal punto di vista del portiere: dopo lo 0-5 contro la Fiorentina Nicolas è arrivato in sala stampa distrutto e davanti ad alcuni tifosi si è lasciato andare ad un pianto a dirotto. Stando al portale a Roma potrebbe giocare Silvestri, l'altro numero in rosa nel Verona in questo campionato di serie A.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Hellas, due gare a Pecchia per riscattarsi. Al vaglio i sostituti
11.09.2017 15:00 di Raffaella Bon
Secondo quanto raccolto dalla redazione di Tuttomercatoweb.com l'Hellas Verona vorrebbe concedere altre due gare al tecnico Fabio Pecchia per cambiare passo e riscattarsi dopo un inizio di campionato molto difficile. Se le cose non dovessero cambiare però l'esonero potrebbe concretizzarsi con tre possibili sostituti all'orizzonte. Si tratta di Francesco Guidolin, Giuseppe Iachini e Stefano Colantuono.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
#ROMAVERONA: SEGUILA CON NOI E SCOPRI NUMERI E CURIOSITÀ
15/SETTEMBRE/2017 - 18:00
NUMERI & CURIOSITA'
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Roma-Hellas Verona, 4a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma sabato 16 settembre (ore 20.45) allo stadio 'Olimpico'.
- Verona e Roma si sono sfidate 54 volte nella massima serie: il bilancio parla di 9 vittorie gialloblù, 26 successi per la Roma e 19 pareggi.
- L'ultimo successo all'Olimpico del Verona contro la Roma risale addirittura al gennaio del 1973
- Due attuali calciatori del Verona, Mattia Valoti e Samuel Souprayen, hanno esordito in Serie A proprio contro la Roma
- Record del Verona nei contrasti aerei: i gialloblù nelle prime tre partite ne hanno vinti ben 43, più di ogni altra squadra
- Ottimo lo score di Giampaolo Pazzini all'Olimpico: nelle ultime 5 partite giocate contro la Roma nella capitale, il 'Pazzo' è andato a segno per 4 volte
[...]
PECCHIA: «ROMA FORTE. NOI ALL'OLIMPICO PER IL NOSTRO OBIETTIVO: FARE PUNTI!»
15/SETTEMBRE/2017 - 12:15
Verona - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia in vista di Roma-Hellas Verona, 4a giornata della Serie A TIM 2017/18.
A ROMA PER GIOCARCELA
«La Roma all’Olimpico? Affrontiamo una squadra forte. Sarà una gara stimolante e andremo là a giocarcela. Il turn over della Roma? Hanno a disposizione una rosa talmente competitiva e di livello che in realtà cambierà poco. Da parte dei miei mi aspetto una prestazione importante, dovremo ragionare da squadra e tirare fuori la personalità e fare le cose che sappiamo per fare risultato. In questo momento siamo in crescita, chi scenderà in campo darà un grande contributo, di questo sono certo. Come affrontare tre partite ravvicinate? Intanto pensiamo alla Roma, al resto penseremo dopo».
IL LAVORO IN SETTIMANA
«Dal punto di vista fisico non abbiamo avuto grosse difficoltà, mi spiace che si sia fermato Fares, perché era in un momento di forma positivo. Dal punto di vista psicologico è stato più semplice lavorare, è un anno che mi soffermo su questo aspetto e so come fare. Il mio lavoro ce l’ho ben chiaro, quest’anno lottiamo per un obiettivo diverso: l’anno scorso giocavamo nella metà campo avversaria, ora l’obiettivo è quello della salvezza. Va perseguito in un campionato in cui si rischia di più. Non cerco consenso, il mio obiettivo è salvare il Verona e questo è un cammino lungo e difficile, l’obiettivo si raggiunge alla 38esima giornata. Con la Fiorentina non si è giocato e si fatica a trovare una giustificazione. Fa rabbia perché non abbiamo valorizzato il valore del lavoro fatto, che è di grande qualità. Ma non dobbiamo vergognarci, quella si prova quando si fa qualcosa di sbagliato. Io vedo la squadra allenarsi ogni giorno e non mi vergogno del lavoro che stiamo facendo, li difenderò contro tutto e tutti. Sono abituato alla pressione, ho lavorato in piazze in cui era palpabile, la so gestire. La mia squadra sta crescendo, ci sono tanti giovani che hanno bisogno di una mano e tutti devono darla».
LE SCELTE
«La mia forza viene anche dalla scorsa stagione, perché non abbiamo conquistato la Serie A per sbaglio. Il mio obiettivo è vincere, far crescere i giovani e giocare a calcio. Con la Fiorentina è stato un brutto scivolone, ma nell’errore c’è l’opportunità di crescere e di ricavare spunti importanti. Mi fa piacere che ci fosse dell’amarezza dopo Crotone, è giusto chiedere sempre di più alla propria squadra. Ma non accetto che si dica che siamo scarsi: abbiamo pareggiato a Crotone e perso contro squadre che lottano per un obiettivo diverso: il mio compito è far vedere ai miei ragazzi che stanno lavorando alla grande, il resto conta poco. Siamo in una fase di costruzione, in questo momento si vede poco il nostro gioco e me ne rendo conto, ma la nostra identità rimane la stessa. L’anno scorso siamo stati capaci di ribaltare partite date per perse, una fra tutte il derby con il Vicenza».
I CONVOCATI GIALLOBLU
15/SETTEMBRE/2017 - 12:10
Peschiera - Dopo la rifinitura, in cui la squadra ha svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e sui calci piazzati, è stata diramata la lista dei 21 convocati per la sfida contro la Roma, 4a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma sabato 16 settembre (ore 20.45) allo stadio 'Olimpico'.
CONVOCATI
Portieri
40. Coppola
1. Nicolas
17. Silvestri
Difensori
26. Caceres
12. Caracciolo
28. Ferrari
75. Heurtaux
69. Souprayen
Centrocampisti
24. Bessa
77. Buchel
8. Fossati
4. Laner
2. Romulo
27. Valoti
20. Zaccagni
5. Zuculini B.
Attaccanti
37. Bearzotti
9. Kean
21. Lee
11. Pazzini
FUSCO: «SERIE A RAGGIUNTA CON IL LAVORO, TENIAMOCELA STRETTA TUTTI INSIEME»
14/SETTEMBRE/2017 - 17:00
Verona - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù Filippo Fusco, intervenuto in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'attaccante Moise Kean.
«Sembra che il campionato sia già finito, che il Verona sia già retrocesso, e questo fa male all’Hellas. Questa è una squadra giovane, che ha bisogno del sostegno e dell’appoggio di tutto l’ambiente. Drammatizzare in maniera eccessiva, soprattutto quando il campionato è appena iniziato, non fa il bene di nessuno. Tutti insieme dobbiamo lottare fino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo, la salvezza. L’anno scorso abbiamo conquistato la Serie A tutti insieme, anche quest’anno avremo bisogno che tutte le componenti vadano nella stessa direzione. La salvezza passa dalla gestione dei momenti di difficoltà, soprattutto con una squadra giovane come questa, e dal sostegno dei nostri tifosi. Come già detto appena dopo la promozione in Serie A, il nostro sarà un campionato di sofferenza, il ‘Bentegodi’ deve diventare il nostro fortino. Ci saranno delle squadre con cui dovremo giocarcela fino alla fine, e dovremo saper approfittare dei passaggi a vuoto dei grandi club. Per far questo non dobbiamo cambiare la nostra mentalità, ma avremo bisogno della coesione mentale fra tutte le componenti».
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
14/SETTEMBRE/2017 - 13:15
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e esercitazioni con conclusioni in porta.
Souprayen è tornato in gruppo. Differenziato per Cerci. Terapie per Fares e Felicioli.
Presente a Peschiera anche il Presidente Setti.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
13/SETTEMBRE/2017 - 12:50
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto riscaldamento, lavoro di forza in palestra, trasformazione sul campo, possesso palla e partita.
Sono tornati in gruppo Ferrari e Zaccagni.
Lavoro differenziato sul campo per Cerci e Souprayen. Terapie per Fares e Felicioli.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
12/SETTEMBRE/2017 - 13:40
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto riscaldamento tecnico, lavoro atletico, possesso palla e partita.
Terapie per Cerci, Fares, Felicioli e Souprayen. Lavoro differenziato per Ferrari. A riposo Zaccagni, a causa di un trauma distorsivo alla caviglia sinistra subito durante la seduta di allenamento di lunedì.
ZUCULINI F.: «IL GRUPPO DIMOSTRERÀ IL SUO VALORE, NE SONO SICURO. TANTA LA VOGLIA DI FARNE PARTE»
12/SETTEMBRE/2017 - 10:45
Verona - Le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù Franco Zuculini, rilasciate a Villa Fantelli a margine della posa della prima pietra della nuova casa di ABEO.
RIPARTIAMO TUTTI INSIEME
«Lo sappiamo tutti che l'Hellas può fare di meglio, la squadra si sta conoscendo e sta lavorando molto per arrivare ad essere il Verona che tutti vogliamo. Quel momento arriverà ma la strada è lunga, alla fine raccoglieremo i frutti. Quello del Verona è un progetto importante, abbiamo tanti giovani che hanno bisogno di tempo. I risultati arriveranno, ne sono sicuro. Il 5-0 con la Fiorentina è un risultato troppo duro, ma ci può insegnare a stare compatti e ad avere fiducia in noi stessi».
TANTA LA VOGLIA DI FAR PARTE DI QUESTO VERONA
«Il mio momento? Non vedo l’ora di tornare in campo, mi manca ancora poco, poi tornerò in gruppo. Mi sento bene, adesso devo lavorare su di me per scacciare qualche paura, ma è normale averne dopo un infortunio. Ad ogni modo sono molto carico e voglio fare parte di questa squadra: vado spesso a trovare i miei compagni e mi trasmettono tanta energia, voglio crescere come calciatore e come professionista insieme a loro. La ricetta per uscire dalle difficoltà? Gruppo e lavoro. Non servono miracoli, dobbiamo stare insieme e lavorare tanto, cercando di convertire i timori di questo inizio di campionato in forza ed energia positiva. E’ ancora tutto in divenire e sono sicuro che ce la faremo. Alla nostra gente chiedo di avere pazienza, diventeremo più forti, di questo sono certo. Possiamo imparare molto anche dai bambini di ABEO, che hanno una voglia di vivere incredibile».
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO E PROGRAMMA ALLENAMENTI
11/SETTEMBRE/2017 - 14:30
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, è stata divisa in due gruppi: chi ha giocato contro la Fiorentina ha svolto lavoro defaticante, mentre chi non è sceso in campo ha effettuato riscaldamento, lavoro atletico, possesso palla e partita.
Terapie per Cerci e Felicioli. Lavoro differenziato per Souprayen dopo il risentimento muscolare al polpaccio destro, riportato durante Hellas Verona-Fiorentina, che sarà monitorato nelle prossime sedute.
COMUNICATO MEDICO: FARES E FERRARI
11/SETTEMBRE/2017 - 15:30
Verona - L'Hellas Verona FC comunica che Alex Ferrari, in seguito al trauma distorsivo alla caviglia sinistra, è stato sottoposto ad esami diagnostici che hanno escluso lesioni articolari: pertanto il calciatore potrà già iniziare un lavoro differenziato. Mohamed Fares, a causa di un fastidio al ginocchio sinistro, è stato sottoposto ad accertamenti che hanno evidenziato uno stiramento al legamento collaterale interno dell'articolazione: i tempi di recupero saranno valutati in base all'evoluzione del quadro clinico.
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Dopo l'infortunio al ginocchio e l'intervento Francesco BENUSSI chiude col calcio giocato dopo quasi 20 anni di onorata carriera. Valon BEHRAMI si confida alla 'Gazzetta dello Sport' dopo il ritorno in Serie A 'Ho rischiato di chiudere col calcio, che errore lasciare il Napoli. E l'addio con Lotito...'. Lo svincolato GILARDINO ha sciolto le riserve! Giocherà in Canada al MONTREAL IMPACT insieme a DONADEL e BOLDOR...
CHAMPIONS LEAGUE: Esordio 'magro' per le italiane! Solo la ROMA, grazie alle magie di ALISSON fra i pali, riesce a non perdere con l'ATLETICO MADRID mentre la JUVE viene sconfitta per 0 a 3 al 'Camp Nou' dal BARCELLONA ed il NAPOLI riesce solo a recuperare un gol in Ucraina allo SHAKTAR DONETSK...
13 settembre 2017
Shakhtar-Napoli 2-1, segnano Taison e Ferreyra. Milik non basta
A Charkiv la squadra di Sarri stecca l'esordio in Champions. Il Napoli gioca male nel primo tempo e a inizio ripresa, va sotto 2-0 (segnano Taison e Ferreyra). Partita riaperta al 70' dopo l'ingresso di Mertens e il rigore trasformato da Milik, ma non basta.
Partire con un risultato positivo nell'esordio di Champions League sarebbe dovuto essere un obbligo per il Napoli. Che la trasferta di Charkiv contro lo Shakhtar non sarebbe stata semplice appariva chiaro sin dalla vigilia. Per le difficoltà oggettive che una squadra come quella allenata da Fonseca opponeva: un gioco palleggiato nella costruzione con molta qualità e la velocità dei suoi attaccanti. Il Napoli torna a casa con una sconfitta pesante che, inevitabilmente, condizionerà il cammino in Europa. La sconfitta costringe la squadra di Sarri a non poter più sbagliare d'ora in avanti.
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12 settembre 2017
Barcellona-Juventus 3-0: doppietta di Messi, gol di Rakitic
Il Barcellona travolge la Juventus 3-0 nella prima gara del gruppo D. Prestazione super di Messi, che segna una doppietta da urlo. A segno anche Rakitic. La squadra di Allegri resta in partita solo per 45', nella ripresa i catalani dilagano
L'esultanza di Messi dopo il secondo gol segnato contro la Juventus (foto getty)
di Ivano Pasqualino
BARCELLONA-JUVENTUS 3-0
45', 69' Messi, 56' Rakitic
La Juventus dura solo un tempo. La classe di Messi, invece, sembra non avere fine. Il tiki-taka del Barcellona, architettato del fenomeno argentino, è un manifesto del calcio. Una lezione che questa volta è toccata anche a Dybala e Buffon, dopo il dolce ricordo del passaggio dei quarti nella passata stagione a danno dei blaugrana. Il Camp Nou si trasforma in un’accademia del fútbol. Sembra il più bassino, eppure il professore di ruolo da queste parti è ancora lui: Leo Messi trascina il Barcellona alla vittoria per 3-0 contro la Juventus, nella prima giornata del gruppo D della Champions League. Doppietta del professore con la maglia numero 10, a cui si aggiunge il gol di Rakitic. La Juventus lascia l'accademia Camp Nou con un voto negativo: qualche buona occasione nel primo tempo, decisamente da dimenticare la ripresa.
Un po’ come andare bene all’esame scritto, per poi sbagliare completamente l’orale. Guardi il secondo tempo e ti chiedi: "Ma come fanno? Sembra tutto così semplice…". È merito di un mago: trasforma l’impossibile, in possibile. Per le istruzioni basta guardare la rete di Messi al 69’. Sembra quasi un gol segnato alla Play Station: slalom tra Benatia e Alex Sandro degno di Alberto Tomba, stoccata precisa alla Valentina Vezzali. Un tutorial per disegnare un capolavoro. Messi si toglie anche lo sfizio di cancellare uno dei pochi "zero" rimasti nella sua carriera da favola: prima di questa partita non aveva mai segnato a Buffon in Champions League. Un altro muro abbattuto. Ad Allegri servirà tempo per ricostruire una difesa che sembrava impenetrabile nella passata stagione: i bianconeri hanno già subito 8 gol nelle prime 5 partite tra Coppe e campionato.
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12 settembre 2017
Roma-Atletico Madrid 0-0, Alisson salva il risultato all'Olimpico
Filipe Luis e Saul fanno tremare l'Olimpico, ma il portiere dei giallorossi si fa sempre trovare preparato. E dove non arriva lui arriva Manolas, autore di un salvataggio sulla linea sul tiro di Koke nel primo tempo: finisce con un pareggio la prima in Champions League di Di Francesco. Prossimo appuntamento con il Qarabag, steso 6-0 dal Chelsea
Roma-Atletico Madrid (LaPresse)
ROMA-ATLETICO MADRID 0-0
Il "derby" tra la Roma e l'Atletico Madrid di Simeone, tornato all'Olimpico 14 anni dopo la sua esperienza nella Capitale con la Lazio, finisce 0-0 con gli spagnoli più volte vicini al gol. La classifica ora già recita chiaro dopo il 6-0 del Chelsea al Qarabag: i Blues di Conte si godono la vetta, un punto a testa per i giallorossi e gli spagnoli, ultimi gli azeri. La Roma è ora chiamata alla vittoria contro il Qarabag, che affronterà il 27 settembre dopo il match casalingo in campionato contro l’Udinese.
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FONTE: Sport.Sky.it
PALERMO
Palermo: ricordi Benussi? L’ex portiere: “Chiudo con il calcio, per il futuro…”
L’ex portiere del Palermo Francesco Benussi appende i guantoni al chiodo dopo l’infortunio al ginocchio che lo ha costretto a subire un’operazione.
12/09/2017, 16:58
Francesco Benussi dice basta al calcio giocato, dopo quasi 20 anni di onorata carriera il portiere veneziano appende i guantoni al chiodo.
Protagonista nelle ultime stagioni con le maglie di Vicenza, Carpi e Verona, il classe ’81 ha avuto un’esperienza triennale al Palermo tra il 2010 ed il 2013, con una parentesi in prestito al Torino. Secondo di Salvatore Sirigu nella sfortunata serata dell’Olimpico di Roma nella quale il Palermo vide alzare la Coppa Italia al cielo dall’Inter , l’ex 99 ha collezionato 21 presenze in rosanero parando il suo primo rigore in Europa nel match contro il CSKA Mosca a Vagner Love nella stagione 2010-2011. Sempre pronto e reattivo quando chiamato in causa, Benussi era considerato il portiere giusto per l’Europa League giocando pochissimo in campionato.
Nel corso di un’intervista rilasciata a Trivenetogoal.it Benussi ha spiegato il perché del ritiro, decisione presa in seguito all’operazione al ginocchio subita lo scorso aprile dalla quale si è ripreso ma non al 100%: “Anche se mi sono ripreso e sto bene non mi sento più in grado di dare quello che vorrei, allora preferisco chiuderla qui anche se il Vicenza mi avrebbe ripreso. Li ringrazio per questo, ma mi ritengo una persona onesta e se so di non poter dare il 100% alla mia squadra non voglio prendere in giro nessuno. Chiudo qui nella speranza che adesso ricominci per me una nuova vita, mi piacerebbe fare l’allenatore dei portieri in futuro, non so quando mi capiterà l’occasione, ma penso di avere qualcosa da dare ancora in questo mondo anche se dall’altra parte della barricata”.
FONTE: MediaGol.it
Behrami a cuore aperto: “Ho rischiato di chiudere col calcio, che errore lasciare il Napoli. E l'addio con Lotito...”
Rassegna Stampa
12/09/17 11:45| | Press | Autore: Redazione
Polmoni, muscoli ed esperienza al servizio di Delneri. Eccola la nuova Udinese di Valon Behrami. “Sono cambiato, diciamo che ho messo la testa a posto e sono nel pieno della maturità”, assicura lo svizzero ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Una lunga intervista la sua, tra ricordi, rimpianti e… il ruolo preferito: “Con Barak un centrocampo più muscolare che tecnico? E’ il calcio di oggi: in giro non si vedono altri Pirlo. Io posso giocare sia a due, come in Nazionale, sia a tre come all’Udinese. E’ vero, a Verona ho fatto l’esterno ma ero giovane e forte. E correvo”. Alla Lazio, invece, giocando da terzino fece innamorare i tifosi. Prima, ovviamente, di quel burrascoso addio: “Con Lotito non mi sono lasciato male, malissimo. Non mi sono presentato in ritiro, ho fatto scrivere dall’avvocato, volevo andarmene. Errori che non rifarei”. Anche se l’errore più grande è stato quello di lasciare il Napoli per l’Amburgo: “Ho lasciato una piazza incredibile, la Champions per finire in un gran casino, con 4 cambi di allenatore”.
Da Mazzarri a Delneri, tanti gli allenatore avuti da Behrami in questi anni: “Mazzarri mi ha fatto migliorare molto dal punto di vista del carattere, a rispettare i compagni, a comportarmi da professionista. Delneri? In allenamento si capisce tutto, in partita è più complicato: col Genoa ogni tanto dovevo farmi ripetere qualcosa dai compagni...”. Anche in Premier League, sempre e solo allenatori italiani: “I migliori. E la Premer è diversa, ti fa diventare un giocatore vero, torni con una mentalità diversa. Nessuno ti vizia, come in Italia. Ti devi arrangiare: se prendi un pestone in allenamento, ti alzi e continui. Il calcio che piace a me: aggressivo, ma non violento. Il problema è che quando superi i 30 non riesci più a tenere certi ritmi. Senza contare che nel 2009 quando mi sono rotto i legamenti del ginocchio ho seriamente temuto di chiudere col calcio”.
Ora, l’obiettivo è quello di tornare a fare gol (manca da 7 anni) e portare la Nazionale al Mondiale: “Segnare non è mai stato il mio compito e giocando lontano dalla porta Delneri non me lo chiede. Quelli segnati contro la Turchia e nel derby con la Roma? Momenti che non posso dimenticare. Spero di riprovarci, ormai ho dimenticato come si esulta... Con la Svizzera abbiamo tre punti sul Portogallo, ci giochiamo tutto a ottobre nello scontro diretto a Lisbona”.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Gilardino al Montreal Impact
settembre 12, 2017
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Alberto Gilardino, è vicino all’accordo col Montreal Impact di Saputo. Svincolato, in Canada il campione del mondo troverà gli ex gialloblù Donadel e Boldor.
FONTE: HellasLive.it