VICENZA 1-0 HELLAS VERONA: Dopo 7 mesi di astinenza il LANEROSSI torna a vincere al 'Menti' contro gli scaligeri andati al tiro in maniera pericolosa solo ad inizio gara e poi letteralmente spariti dal campo sovrastati dalla penultima in classifica che ha messo in campo molta grinta e nulla più!
RECAP & IMPRESSIONI
Gara bruttina nei primi 45 minuti con la palla che gira fra le due trequarti nelle pur rare occasioni arriva nei pressi delle aree viene sciupata da tiracci immondi o rocciosi recuperi dei difensori.
Contro una squadra che non vince in casa da 7 mesi e non segna da 250 minuti l'HELLAS fatica molto più del necessario e subisce anzi la pressione del LANEROSSI: Unica bella occasione quella capitata sui piedi di LUPPI nei primi minuti, per il resto non si sono notati in alcun modo i 19 punti che separano la capolista VERONA dalla penultima VICENZA.
Riparte la gara, scende la nebbia e l'HELLAS sparisce dal campo subendo la costante pressione della squadra di casa.
Al 69° il VICENZA passa: Il neoentrato ORLANDO scende sulla fascia destra e crossa in area dove GALANO cerca la sponda al limite, riceve palla indietro dal compagno e di sinistro batte NICOLAS!
Ti aspetti una reazione rabbiosa da parte della squadra di PECCHIA che invece non arriva mai, arriva presto il 95esimo, la nebbia sempre più spessa cala su tutto e tutti soffocando le tante speranze dei supporters scaligeri...
Altra sconfitta meritata da un HELLAS senza mordente che sbaglia moltissimo in appoggio, tira in porta una sola volta in 95 minuti e si fa letteralmente sovrastare dalla penultima in classifica che ha messo in campo grinta, rabbia e volontà ma nulla più!
Nonostante la presunta svista arbitrale di oggi (e una gara che probabilmente doveva essere sospesa per nebbia) il VERONA è in calo verticale di gioco e di idee nelle ultime partite e quando a questo, si aggiungono assenze come quelle di PISANO e PAZZINI (al momento abbiamo visto assolutamente non rimpiazzabili) che aprono vere e proprie voragini tattiche nell'assetto di mister PECCHIA, succede di assitere a partitacce come quella del Menti.
Complimenti dunque agli sbranagatti che festeggiano alla fine come avessero vinto in Champions League ma l'HELLAS si deve in qualche modo svegliare onde evitare di perdere un torneo (di infimo livello), già vinto per manifesta superiorità, a causa di 'scarsa fame'...
LA GARA
4-2-3-1 per il VICENZA di BISOLI che mette l'ex gialloblù BENUSSI tra i pali, recuera in extremis ADEJO al centro della difesa ed in fase d'attacco si affida alla fantasia dei trequartisti VITA, BELLOMO e GIACOMELLI dietro all'unica punta GALANO.
Oltre alle pesanti assenze di PAZZINI e PISANO mister PECCHIA deve rinunciare pure alla qualità di BESSA in mediana (l'italobrasiliano vittima di una lombalgia partirà dalla panchina) ma conferma l'usuale 4-3-3 con ZACCAGNI terzino destro, RÔMULO e VALOTI ai lati di FOSSATI a centrocampo e GANZ al centro del tridente d'attacco completato ai lati da SILIGARDI e LUPPI.
Quasi 2000 i supporters gialloblù che non hanno voluto mancare all'appuntamento al Menti, circa 12mila le persone presenti, bella scenografia al fischio d'inizio nella curva che ospita i tifosi di casa con il simbolo dello storico LANEROSSI 1902 sullo sfondo di centinaia di bandierine bianche e rosse.
Si parte col fischietto affidato al signor Nasca della sezione di Bari.
5° GALANO a centroarea si gira e tira incocciando sulla mano sinistra di BIANCHETTI sospettosamente lontana dal corpo: Il direttore di gara fa cenno di proseguire.
6° Bell'affondo di SOUPRAYEN che in area riceve da VALOTI e suggerisce per il vicino LUPPI: L'ex MODENA va alla conclusione con un destro a giro che impegna severamente BENUSSI.
15° GANZ ruba palla ad ESPOSITO che si 'addormenta' in uscita dall'area, palla a RÔMULO che scende sulla destra poi va al tiro senza tuttavia trovare la porta.
23° FOSSATI duro sulla ripartenza di URSO, giusto il cartellino giallo estratto dal signor Nasca.
36° Cartellino giallo anche per VALOTI punito dopo l'ennesimo fallo.
41° ESPOSITO prova il jolly dalla distanza: Palla in curva.
46° Dopo un minuto di recupero il signor Nasca di Bari termina la prima metà di gara.
0° Cambia BISOLI: Dentro ORLANDO fuori VITA.
6° D'ELIA trova il fondo a sinistra e traversa al centro dove NICOLAS è fuori posizione e per poco non viene sorpreso ma riesce a smanacciare in angolo.
7° SILIGARDI intercetta l'uscita della difesa di casa, palla al centro per RÔMULO che di tacco appoggia alle sue spalle per l'accorrente LUPPI che spara altissimo.
12° In un minuto cala la nebbia sul Menti (ma anche i fumogeni accesi nella curva biancorossa aiutano), il signor Nasca sospende la gara. Si riparte dopo un minuto per fermarsi ancora al 14°.
15° Primo cambio HELLAS LUPPI lascia il posto a BESSA.
18° SILIGARDI affonda e va alla conclusione dal limite con palla che passa vicino al palo.
22° SILIGARDI prova dal vertice destro, BENUSSI respinge sui piedi di RÔMULO che al volo tira alto. 24° VICENZA IN VANTAGGIO: ORLANDO scende sulla fascia destra e crossa in area dove GALANO cerca la sponda al limite, riceve palla indietro da un compagno (che forse commette fallo su SOUPRAYEN o forse c'era un fallo su VALOTI? La fitta nebbia permette solo supposizioni) e di sinistro batte NICOLAS! Dopo 273 minuti il VICENZA ritrova il gol al Menti ed è la rete numero 1600 della squadra biancorossa in Serie B...
25° Cartellino giallo per URSO ma nella nebbia è davvero difficile capire chi e come...
26° PECCHIA richiama in panca VALOTI, gli da il cambio ZUCULINI.
34° Il signor Nasca estrae un altro cartellino giallo sul fallo di PUCINO... Si riparte con il VICENZA che riconquista palla e sfiora il 2 a 0 con BELLOMO che trova la grande respinta sul fondo di NICOLAS.
35° Ultimo cambio HELLAS: CAPPELLUZZO rileva SILIGARDI.
37° BESSA in contrasto su D'ELIA si gira di spalle ma colpisce l'avversario in gamba tesa: Ammonizione anche per il brasiliano neoentrato.
39° Nel VICENZA esce capitan GIACOMELLI, lo rileva ZACCARDO.
42° CAPPELLUZZO subisce fallo prima di entrare in area dal vertice destro, alla battuta va RÔMULO che spara sopra la traversa.
43° BELLOMO in contrasto aereo sbraccia su BIANCHETTI, il direttore di gara ammonisce il giocatore del VICENZA che era diffidato.
46° ZACCAGNI ferma con le cattive una ripartenza di D'ELIA subendo l'ammonizione ufficiale del signor Nasca.
50° Dopo soli 5 minuti di recupero l'arbitro fischia la fine.
Valoti
Pecchia
Fusco
I VOTI
NICOLAS Ingiudicabile sul primo gol coperto totalmente dalla nebbia, mette una gran pezza sul tiro di BELLOMO... Voto 6
ZACCAGNI Palesemente fuoriruolo non demerita, voto 6
BIANCHETTI Di testa le prende tutte, nel secondo tempo ogni tanto esce dai banchi di nebbia a rinviare tutte le palle che gli arrivino nei pressi, voto 6
CARACCIOLO Primo tempo sufficiente, nel secondo non prevenuto perchè perso nel bianco del Menti: Voto 6
SOUPRAYEN Due rimesse laterali regalate agli avversari per troppo terreno preso. Nel secondo tempo forse è più propositivo ma la fascia sinistra è invisibile... Voto 5,5
RÔMULO In una maniera o nell'altra va spesso al tiro ma la precisione delle prime gare è un miraggio! Quanti errori di misura nei traversoni... Voto 5
FOSSATI Fa il suo senza tuttavia eccellere mai, voto 5,5
VALOTI Molto nervoso prende un giallo a seguito dei numerosi falli commessi e nel finale di primo tempo rischia il rosso simulando sguaiatamente una caduta in area, nel secondo tempo si imbosca nelle pieghe della gara per uscirne solo al momento della sostituzione: Voto 5 (gli da il cambio al 71° ZUCULINI: Se il fisico tiene dovrebbe essere lui la garra di questa squadra ma quel 'se' è grande come una casa, ingiudicabile)
LUPPI Inizia molto bene e per poco non buca BENUSSI ad inizio gara, poi cala insieme al nebbione che avvolge il Menti, voto 6 (gli da il cambio al 60° BESSA che oggi ha riposato causa problemi alla schiena... Cerca di dare la scossa ma la gara è già persa con largo anticipo nella mente dei compagni: Voto 6)
GANZ Non è PAZZINI ma i compagni lo cercano come cercherebbero Gianpaolo e lui non combina nulla: Colpe a metà dunque ma se sfrutta così le occasioni che riceve non stupisce che il mister lo lasci spesso in panca, voto 5
SILIGARDI Anche lui parte con buono spunto poi inanella errori a ripetizione fino alla sostituzione, voto 5 (gli da il cambio all'80° CAPPELLUZZO che conquista un buon fallo e mette in mostra in generale un certo animus pugnandi, voto 6)
PECCHIA La sfuriata che (si dice) avrebbe fatto negli spogliatoi a seguito dell'inopinato pari del PERUGIA nell'ultima gara non ha lasciato traccia, la squadra che mette in campo oggi gioca per meno di un quarto d'ora. L'impressione è che il suo HELLAS sappia giocare in un'unica maniera e che 'costringere' GANZ a fare il PAZZINI sia controproducente, voto 5
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Mister BISOLI al settimo cielo per la vittoria del suo VICENZA «E' stato bellissimo vincere il derby. Tra l'altro era da un po' che il Vicenza qui in casa non festeggiava e l'ultima volta vinse il Verona. La mia squadra è stata davvero grande. Soltanto nei primi 15-20 minuti eravamo contratti e gli abbiamo permesso di sopraffarci. Poi siam saliti in cattedra e abbiamo tenuto testa alla candidata nr 1 per vincere il Campionato. Abbiamo messo grande intensità , grande applicazione e siamo stati bravi nell'uno contro uno. Se l'abbiamo spuntata noi, vuol dire che la Serie B è molto equilibrata. Sono soddisfazioni che si ricorderanno per tanto tempo. Se i miei ragazzi giocheranno sempre così, si tireranno presto fuori da questa brutta situazione di classifica. Le possibilità ci sono tutte e l'abbiamo dimostrato in un derby sentitissimo in cui non abbiamo risentito di nervosismo» TGGialloBlu.it
Mister PECCHIA ai microfoni di SkySport «Per quello che si potuto vedere, si è provato a giocare e noi abbiamo avuto una buona mezz'ora dove abbiamo creato diverse situazioni in cui dovevamo fare male e non ci siamo riusciti. Poi abbiamo sofferto il ritorno del Vicenza ed il secondo tempo praticamente non si è giocato, non si è visto ma sta di fatto che hanno fatto il gol. E' evidente che nell'ultimo periodo abbiamo rallentato, è evidente. Quando si rallenta in questo modo, in certe situazioni, a rivederle dobbiamo essere più determinati e decisivi. Chiaro che quando non ci sono risultati si possono perdere autostima e certezze, dobbiamo continuare a lavorare con la stessa voglia. Il campionato è lungo, ma questo lo sapevamo. Dispiace perdere un derby, sapevamo quanto ci teneva la nostra gente, dobbiamo rifarci immediatamente sul campo e riprendere il nostro cammino» TuttoMercatoWeb.com
Bisoli
Pecchia
Filippo FUSCO «Con il Vicenza non abbiamo fatto una partita brillante, avevamo la possibilità passare in vantaggio, non ne abbiamo approfittato. Il fallo su Valoti? Non ho mai parlato di arbitri e non lo farò nemmeno ora, difficile valutare l'episodio, c'era troppa nebbia, l'impressione dal campo era che il fallo ci fosse. L'unica ricetta per uscire da questo momento è lavorare, lavorare, lavorare. La sconfitta del Frosinone testimonia che in Serie B non esistono partite facili. Dispiace per i tifosi, anche oggi ci hanno seguito in molti. Un commento sulla nebbia? Per me la partita è oggettivamente falsata, ma non sta a me deciderlo. Ci sono regolamenti che parlano chiaro, ma francamente faccio fatica a fare un commento tecnico sulla gara, ma non ho visto il secondo tempo. La squadra ha fatto molto bene fino ad un mese fa, in questo momento non posso essere contento, faremo le nostre valutazioni, come abbiamo sempre fatto. Cosa è cambiato in questo momento? Sicuramente arriviamo con più difficoltà a fare gol, dietro non abbiamo subito grandi rischi, per quanto mi è stato dato di vedere. Non cerchiamo alibi, non l'abbiamo mai fatto, dobbiamo solo lavorare e cercare di trovare delle soluzioni, mai colpevoli. C'è della rabbia, dobbiamo capire come ritrovare fluidità di gioco, a prescindere da tutto. Dobbiamo essere oggettivi nelle analisi, come lo siamo stati nelle vittorie, che sono state tante, maggiormente dovremo esserlo ora. Dobbiamo andare oltre gli episodi sfavorevoli per cercare di portare a casa il risultato» HellasVerona.it
URSO esterno di centrocampo del VICENZA «Ci tenevamo tantissimo, volevamo dire che ci siamo e l'abbiamo dimostrato. Il gol è nato da un rimpallo che Cristian ha insaccato. Abbiamo vinto tutti i contrasti, come ci aveva chiesto il mister, questo deve essere un punto di partenza, anzi tre punti. Sono convinto che questa squadra ha tutte le potenzialità per arrivare a finire bene il campionato» VicenzaToday.it
VALOTI «Una sconfitta che fa male, volevamo fare bene. E' stata una partita tosta, decisa da un episodio arbitrale che non ci voleva. In occasione del gol c'era fallo netto su di me, forse l'arbitro non l'ha visto a causa della nebbia, era troppo evidente. Non voglio trovare alibi, dobbiamo migliorare e crescere, stando uniti in questo momento di difficoltà. Non siamo questi, in questo momento siamo in difficoltà, lavorando di gruppo torneremo ad essere quelli che eravamo. Con il lavoro sul campo usciremo da questa situazione ancora più forti, a cominciare dalla sfida di lunedì contro l'Entella. Dobbiamo portare a casa i 3 punti perché è fondamentale. Tutte le squadre con noi fanno la partita della vita, il nostro credo è giocare a calcio ma dobbiamo imparare ad essere più cattivi» HellasVerona.it
Il fantasista BELLOMO «Ringrazio il mister per i complimenti anzi glieli faccio io perchè venivo da un anno e mezzo importante. Questa vittoria conta non tanto, tantissimo, anche perchè è arrivata nel nostro stadio ma ora testa a Terni, anche se non ci sarò» VicenzaToday.it
RIZZO centrocampista biancorosso «Me lo sentivo che prima o poi avremmo segnato e che avremmo fatto nostro il derby: andare in curva con i tifosi è stato fantastico. Abbiamo messo tutta la grinta e tutta la ferocia e adesso testa alla prossima partita» VicenzaToday.it
Il match-winner GALANO «Sono super felicissimo perchè per noi era un partita importantissima, noi ce l'abbiamo messa tutta e si è visto, anzi, potevano anche chiudere meglio. Per me è un gol importante, dopo questi mesi tribolati: ora sto bene e voglio dare un contributo a questa squadra che lo merita» VicenzaToday.it
A reti bianche l'anticipo di Venerdì tra PISA e BARI.
Brutto scivolone interno del FROSINONE che cede per 3 a 1 alla SALERNITANA! Approfitta (ma solo a metà) dello stop dell'HELLAS il BENEVENTO dopo l'1 a 1 rimediato al 'Partenio' di Avellino.
Una SPAL in forma raggiunge il secondo posto dopo il 2 a 1 allo SPEZIA!
Rotondo 3 a 0 dello SPEZIA sul malcapitato CITTADELLA, PERUGIA di misura sulla PRO VERCELLI.
2 a 2 in ENTELLA-TRAPANI e ASCOLI-LATINA, 1 a 1 in CARPI-TERNANA.
Domani alle 17:30 BRESCIA-NOVARA
VITA DA EX: Chi si ricorda di Giuseppe INGRASSIA? Arrivò 22enne in prestito dal PALERMO nella stagione in Lega Pro del 2009-10 e dopo sole quattro presenze tornò alla base. Ora riparte dal MILAZZO in Eccellenza... Intanto Samuele LONGO, mezza stagione all'HELLAS da Agosto 2013 a Gennaio 2014, sembra aver trovato la sua giusta dimensione in Segunda Divisiòn spagnola al GIRONA.
NEWS CALCIO VENETO Verona, L’Arena: “Il modesto Vicenza ha fatto più male del Cittadella”
Il quotidiano veronese analizza la situazione dei gialloblu, comunque ancora primi in classifica nonostante il k.o. nel derby
di Redazione PadovaSport.TV, 12 dicembre 2016, 11:19
Qualcosa nel Verona si è inceppato – scrive L’Arena, quotidiano veronese, analizzando la sconfitta nel derby con il Vicenza – La squadra di Pecchia al Menti è sembrata disorientata. La solita partenza con grande palleggio e molta intensità, ma anche i soliti cronici errori nell’ultimo passaggio. Esecuzioni che se fossero andate a buon fine, il derby avrebbe avuto un altro esito. Ed invece ecco le leggerezze e quella superficialità che ha fatto arrabbiare i quasi duemila veronesi del Menti. Siligardi ha sbagliato due passaggi clamorosi, mentre Romulo appena dentro l’area non è riuscito a centrare la porta, non a far gol, ma a centrare la porta. Fortunatamente il Vicenza non ha approfittato di due appoggi maldestri, altrimenti sarebbero stati dolori fin dal primo tempo. Il Verona è sembrato troppo lezioso. Un palleggio fatto di ottimi scambi per carità, ma sterile sul risultato di zero a zero. Ecco spiegato l’appannamento generale di natura psicofisica. Nel Verona intravisto nella nebbia c’è un po’ di tutto. Nel pre campionato e nelle prime giornate la tecnica e la brillantezza hanno colmato l’assenza di Pazzini, poi l’ex milanista ha fatto la differenza.
Perchè anche il tiki taka di Pecchia qualche volta, soprattutto ultimamente, si serve della testa del Pazzo o del lungo rilancio di Nicolas. Nuova interpretazione? Fiato corto? O più semplicemente regole non scritte del calcio italico? Insomma qualcosa si è inceppato. Nella testa prima e nelle gambe poi, che si muovono, ma poco coordinate. Pecchia deve ritrovare il filo del discorso anche se a questo punto appaiono i giocatori i primi a doversi dare una mossa. Quando le energie vengono meno e le difficoltà cominciano ad arrivare sono i primi attori a dover tirar fuori il carattere. Se dalla panchina non riescono più in questa funzione i vari Maresca e Troianiello, dal campo ci devono pensare da soli Fossati, Bessa e Romulo. L’Hellas al Menti si è scoperto anche corto di alternative con Zaccagni ormai promosso di fatto nel gruppo dei top. Comunque vada a gennaio la società dovrà cercare qualche alternativa più efficace. D’altronde il primo Verona di Setti partì a sinistra con Fatic, Albertazzi e a destra con Crespo per poi da gennaio trovare la quadra con Cacciatore, già presente in rosa, e acquistando Agostini. Due esterni bassi di grande affidabilità e poi, davanti arrivò anche Sgrigna. In attesa del mercato di riparazione il Verona si deve scuotere e subito. Bisoli ed il modesto Vicenza se possibile, hanno fatto più male del Novara e del Cittadella.
FONTE: PadovaSport.tv
Vicenza-Verona senza grossi incidenti, grazie anche alla... nebbia. Ma il Menti non era esaurito
Di Edoardo Andre | 10 Dicembre alle 20:54
Era un sabato da bollino rosso in città a Vicenza per il primo week end natalizio e soprattutto per il derby Vicenza-Verona di calcio allo stadio Menti (qui nostro servizio sulla partita con le pagelline di Belloni). L'ingente dispiegamento di forze dell'ordine per l'arrivo di 1800 tifosi veronesi e gli appelli ai vicentini dell'assessore Antonio Dalla Pozza, che ha tifato per i biancorossi dalla curva sud ed è arrivato alla partita come al solito in bicicletta, parcheggiata però al di fuori della “zona rossa” predisposta dalla polizia intorno alla stadio, hanno generato apprensione in molti cittadini che hanno evitato di passare in zona stadio (nella foto gli agenti presidiano l'area con i bus messi a disposizione da Svt per i tifosi ospiti).
Ma visti gli ampi spazi vuoti, soprattutto nei distinti, i tifosi non si sono presentati in massa nemmeno al Menti per la partita più sentita della stagione. Nel frattempo l'attesa prima del derby si è risolta senza eccessivi danni e scontri: ci sono stati però pericolosi lanci di bottiglie di vetro dagli autobus dei veronesi, alcuni lacrimogeni utilizzati dalla polizia per disperdere gli ultras più facinorosi e alcune scritte contro i vicentini comparse sui muri.
Dopo la partita, invece, nonostante la sconfitta del Verona, non si sono verificati particolari scontri, anche probabilmente grazie alla fitta nebbia che è calata sul capoluogo berico, creando disagi al traffico in centro che ha visto le preventivate colonne di auto in zona stadio e nelle aree di parcheggio dentro le mura della città.
Rimane però l'ennesima giornata di sport che, a causa di un ridotto numero di ultras, ha costretto Vicenza a diventare una città blindata. E fatto desistere più di qualcuno a recarsi allo stadio per il derby.
FONTE: VicenzaPiu.com
11 DIC 2016 LA DURA REALTA’
Leggo e sento commenti disperati, come se il Verona, partito con l’obiettivo di tornare in serie A, fosse in fondo alla classifica agonizzante. Certo, l’illusione di un Verona spettacolare, sempre vincente, nettamente più forte di tutti c’è stata e adesso è più difficile sintonizzarsi su una lunghezza d’onda diversa, probabilmente più “giusta”. Prima tutto andava per il verso giusto. L’Hellas partiva forte, segnava ai primi affondi, controllava con sicurezza e poi piazzava il colpo del ko apparentemente senza faticare, agevolata anche da episodi spesso favorevoli. Sulle ali dell’entusiasmo e della consapevolezza di essere davvero forti tutto riusciva alla perfezione. Ora non più.
Onestamente mi aspettavo un campionato più simile a quello delle ultime giornate. In estate avevo previsto una squadra competitiva per lottare per i playoff, ma non in grado di affossare ogni avversario e prendere il largo sulle inseguitrici. Allenatore nuovo, rosa rivoluzionata, giocatori da verificare, gruppo da ricostruire. L’ottima partenza e le belle prestazioni avevano illuso un po’ anche il sottoscritto. Poi qualcosa si è inceppato. Gli avversari hanno perfezionato le loro contromisure, il Verona ha perso fiducia e un po’ di brillantezza in alcuni suoi elementi, piombando improvvisamente in un campionato diverso, dove il gap con le altre formazioni non è così elevato come si pensava, dove le qualità tecniche posso essere “azzerate” da corsa, pressing, ripartenze, animosità, gioco rude.
Obiettivamente questo campionato mi sembra più realistico, più vero e difficile com’era stato preventivato in estate. Ci sarà da lottare, la B è insidiosa, gli avversari metteranno sempre qualcosa in più contro il Verona… Sembravano frasi fatte, di circostanza. Erano concetti giusti. Questo è un campionato equilibrato, dove la classifica (almeno finora) conta davvero molto poco, dove le ultime possono mettere in difficoltà le prime, dove il Frosinone può prendere 3 gol in casa contro la Salernitana, dove il Cittadella può rifilarne cinque all’Hellas e poi perdere tre partite di fila.
La delusione dei tifosi è comprensibile dopo il derby perso con il Vicenza. Ma la stagione è ancora lunga e i campionati (come diceva Bisoli in sala stampa al Menti) si vincono in primavera. Una cosa è certa ed è giusto ricordarla: il Verona deve tornare in A. Dopo gli errori/orrori della passata stagione, Setti deve centrare l’obiettivo dichiarato: la promozione. E poi riprendere i vari discorsi interrotti (centro sportivo, stabilizzare il Verona in A ecc…). Io non ho mai parlato di “stravincere il campionato”. Ma l’obiettivo è chiaro. Mancarlo sarebbe un fallimento senza precedenti visto che mai in passato l’Hellas retrocesso era stato ricoperto di soldi come in questo caso. E al di là delle dichiarazioni di Setti, 25 milioni di euro sono tantissimi.
Luca Fioravanti
11 DIC 2016 ORA TOCCA A PECCHIA
Anarchy in the… Hellas Verona. Ma qui è tutto meno punk, ribelle, lieve ed epico rispetto ai tempi dei Sex Pistols e della loro ‘Anarchy In The UK’. Qui è solo tutto più drammatico, cupo e preoccupante.
Il Verona di Pecchia si è smarrito: tatticamente senza più ordine, senza più armonia, senza più regole. Ognuno in campo sembra andare per conto suo, sfilacciato, solitario, disorganico. Un corpo senz’anima.
Lo sport è tremendo, specie se corri una maratona lunga 42 chilometri (partite). Il momento no, anche casuale o sfortunato, è sempre in agguato, può capitare, ma la discriminante è se lo sai gestire. L’Hellas ce l’ha avuto con il Novara, sconfitta probabilmente più pesante, sfortunata e casuale di quanto si sia detto o scritto. Il problema, e qui il caso non c’entra più, è che quella debacle non è stata gestita sapientemente. Credo che siano emersi anche i limiti di esperienza e di carattere di Fabio Pecchia, del quale torno a ribadire quanto dico o scrivo da inizio campionato (quando si vinceva): uomo perbene, grande tattico della fase offensiva, ispirato da una filosofia affascinante e positivistica (vincere passando dal gioco), ma difettante e inesperto in quegli aspetti che possono risultare determinanti.
Innanzitutto il suo Verona intende il calcio in una sola maniera e non sa mutare e giocare più partite in una: usiamo solo il fioretto e non la spada, concepiamo solo il dominio e non la rimessa, vogliamo vincere e convincere con la cultura e l’onestà e dimentichiamo furbizia, malizia e “ignoranza”, conosciamo solo il palleggio e disconosciamo corsa e ripartenze, curiamo solo la fase di possesso e ci dimostriamo fragili e disuniti in fase di non possesso (e hai voglia di dare colpa ai difensori, a Verona nel mirino già ai tempi di Mandorlini, il problema ancora oggi è tattico e non sono i singoli, Bianchetti ad esempio con Delneri non sfigurò in serie A). Questo manicheismo conduce Pecchia anche a degli errori di lettura delle stesse partite e alla gestione discutibile di alcuni giocatori, sinora messi in condizione di non rendere al meglio.
L’allenatore però ha un alibi: una rosa che si è rivelata clamorosamente corta in difesa (sia nei centrali che nei terzini) e anche sugli esterni d’attacco, e con almeno quattro giocatori dei 18 over imposti dal regolamento non pervenuti (Maresca, Troianiello, Cherubin e Zuculini). Un lusso questo che non possiamo permetterci e di cui deve fare severa autocritica il ds Fusco, che nel complesso ha lavorato bene per il budget a disposizione (leggi nozze con i fichi secchi, e qui torniamo al discorso dei 25 milioni di paracadute e di un Setti che ciononostante ha messo il suo ds nelle condizioni di dover lavorare perlopiù con svincolati e prestiti con riscatto), ma che a gennaio deve rimediare a questi suoi errori.
Ma da qui ad allora ci sono tre partite da giocare. Sono tante perché non stai bene; sono tante perché, con tre squadre a soli due punti che minacciano la leadership e i primi due posti della promozione diretta, la classifica si è fatta tremendamente corta. Tradotto: il mercato ora resti solo un retropensiero. Tocca a Pecchia e solo a lui adesso risolvere i problemi, lo deve fare e presto. “Non vado contro i muri” ha detto ieri in sala stampa. Glielo auguro di cuore, perché sarebbe la sconfitta più grande per il Verona.
Francesco Barana
10 DIC 2016 CARO MISTER TI SCRIVO…
Caro mister
seguo da questa estate il tuo lavoro e lo faccio con obiettività. Mi ha conquistato il tuo modo di lavorare, la tua serenità, il tuo modo di fare con la squadra. Hai cambiato in pochi mesi la mentalità di tutti noi, ci hai fatto apprezzare metodi di allenamento diversi e rivoluzionari. Come ogni rivoluzione sapevo che sarebbe arrivata l’epoca del rigetto che in Storia, si chiama Restaurazione. Ci sono processi che richiedono tempo, forse anni, ma come sai nel calcio non c’è tempo. Si vuole tutto e subito. Risultati, gioco e divertimento. Forse ci siamo illusi che tutto questo fosse stato possibile ottenerlo in uno spazio temporale irrisorio. Tanto era bello il tuo Verona, tanto eravamo devastanti. Poi è arrivato il tempo della Restaurazione. I vecchi fantasmi del passato sono riapparsi, il gioco è sparito e con esso i risultati.
La convinzione che tu fossi l’Uomo della Provvidenza si è incrinata, ora bisogna ricominciare tutto daccapo, dopo questo derby bruttissimo e giocato molto male. Via via abbiamo perso certezze e oggi ci chiediamo se ciò che avevamo visto era vero o frutto solo di un abbaglio. Io non ci credo che il Verona sia stata solo un’illusione. Ti ho visto lavorare, so quanto sei onesto intellettualmente, non credo di essermi sbagliato.
Però ci sono cose che ora tu devi rimediare. Questo campionato, il tuo primo da capo tecnico dopo gli anni come vice di Benitez, è bastardo. Ci sono squadracce che mettono in campo l’anima quando giocano contro di noi, e se noi non mettiamo in campo qualcosa in più oltre alla raffinata tecnica non andiamo da nessuna parte. Ecco, mister… Ho come la sensazione che questo gruppo non sia ancora un Gruppo. Manca qualcosa, un’identità, una cattiveria. Giocare bene non basta. Come non basta il possesso palla, l’analisi del match, le fredde e aride cifre. C’è bisogno che il Verona, il tuo Verona si cali in serie B, che sia sordo alle sirene, che non cada nel tranello di chi ci adula per poi affondarci.
I migliori Verona sono stati quelli che si sono identificati con la tifoseria, quelli che hanno interpretato l’umore dei tifosi, che hanno sofferto con loro, con noi. Ecco… Per ora il tuo Verona non è ancora questo. Non ha i crismi della sofferenza addosso, ma solo l’etichetta data dal paracadute di 25 milioni di euro, di squadra da battere. Dovete nutrirvi di Hellas, nutrirvi della passione dei tifosi, della nostra passione e sofferenza, comprendere che qui ce ne hanno raccontate di ogni sorta, ne abbiamo viste di tutti i colori, che siamo disillusi forse, ma terribilmente pronti a innamorarci ancora di un’avventura, di una squadra orgogliosa, che sappia dimostrare amore e rispetto nei confronti dei colori gialloblù che sono quelli del gonfalone della nostra città. Permettimi di dirti che oggi questo non è avvenuto ed è molto grave. Non avete perso una gara normale e l’esagerata esultanza vicentina a fine partita forse ti ha dato l’idea di quanto questa gara fosse importante per noi e per loro.
Immergi il Verona dentro la città, fai più allenamenti all’antistadio (se non altro per la cabala, controllare se dico la verità…), evolvi il gioco senza snaturarlo. Ora il momento è grave, è duro e difficile, tutto è cambiato nella percezione della gente, negli umori. Ora è tutto negativo, ora dovete lottare contro voi stessi e contro chi tenterà di dimostrare che è tutto sbagliato, che il progetto era folle, che tu sei inadeguato.. Ma non può essere stato tutto sbagliato quello che abbiamo fatto fino ad oggi. E’ il momento di ritrovare certezze. Porta avanti la tua Idea (volutamente maiuscola), ma guarda anche concretamente alla realtà. Fai scelte nette nello spogliatoio, ricolloca i giocatori nei loro ruoli naturali e pensa a fare risultato per ricreare fiducia e autostima. Sono sicuro che ce la farai e forza Verona.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Vicenza-Verona: le interviste di mister Bisoli e dei giocatori biancorossi
I commenti del post derby
Redazione
10 dicembre 2016 16:44
Mister Bisoli: "Vincere un derby è importantissimo, ho visto il presidente commosso. A parte il primo quarto d'ora abbiamo fatto una grande partita, li abbiamo tenuti a bada e poi siamo andati in gol. Se giochiamo così ci tireremo fuori dalla mischia, certo con pazienza, ma abbiamo tutte le potenzialità per farlo. Classifica corta... con un'altra vittoria siamo a metà classifica. Ho detto ai ragazzi di giocare con tranquillità ed è quello che han fatto: vuol dire che credono in me, nella società e nella tifoseria. Non abbiamo dato segni di nervosismo e questo è importante".
Francesco Urso: "Ci tenevamo tantissimo, volevamo dire che ci siamo e l'abbiamo dimostrato. Il gol è nato da un rimpallo che Cristian ha insaccato. Abbiamo vinto tutti i contrasti, come ci aveva chiesto il mister, questo deve essere un punto di partenza, anzi tre punti. Sono convinto che questa squadra ha tutte le potenzialità per arrivare a finire bene il campionato".
Giuseppe Rizzo: "Me lo sentivo che prima o poi avremmo segnato e che avremmo fatto nostro il derby: andare in curva con i tifosi è stato fantastico. Abbiamo messo tutta la grinta e tutta la ferocia e adesso testa alla prossima partita"
Nicola Bellomo: "Ringrazio il mister per i complimenti anzi glieli faccio io perchè venivo da un anno e mezzo importante. Questa vittoria conta non tanto, tantissimo, anche perchè è arrivata nel nostro stadio ma ora testa a Terni, anche se non ci sarò".
Cristian Galano: "Sono super felicissimo perchè per noi era un partita importantissima, noi ce l'abbiamo messa tutta e si è visto, anzi, potevano anche chiudere meglio. Per me è un gol importante, dopo questi mesi tribolati: ora sto bene e voglio dare un contributo a questa squadra che lo merita"“
FONTE: VicenzaToday.it
NEWS Verona, che fine ha fatto la cooperativa del gol?
Solo 4 le reti messe a segno nelle ultime 5 partite dai gialloblù
di Jacopo Michele Bellomi, @jjbellomi 11/12/2016, 16:52
C’era una volta un Verona padrone del campionato, capace di imporsi sulle altre squadre per gioco e numero di gol. La squadra, allenata da Pecchia, non pareva avere rivali e, a parte qualche piccola sbavatura – vedi Benevento – sembrava essere superiore a tutte.
Poi, però, arrivò al Bentegodi il Novara, che vinse 4 a 0. Doveva essere solo un episodio, bissato la settimana dopo dal 5-1 subito in casa della neopromossa Cittadella. Il momento più buio di tutta la stagione sportiva gialloblù.
Chiamato a dimostrare di essere ancora la squadra da battere, il Verona rispose sul campo contro un Bari in ripresa: 1 a 0, partita decisa dal solito guizzo del fuoriclasse Pazzini. Poteva essere il momento giusto per uscire dal tunnel, ma ecco la batosta anche in Coppa Italia. L’Hellas gioca bene, anche se pieno di riserve e al cospetto di una squadra di categoria superiore, ma prende comunque 4 gol dal Bologna.
Bisogna passare dal pareggio casalingo, evitabile, con il Perugia, per arrivare al derby perso ieri contro un Vicenza in piena zona retrocessione.
Questi sono i fatti: il Verona è ancora primo, grazie a una straordinaria combinazione di risultati negativi in cui sono incappate anche le rivali, ma non è più quello di inizio stagione, quello che stava su un altro pianeta. Sono soltanto 4 le reti segnate, 3 delle quali di Pazzini, nelle ultime 5 partite (6 se contiamo anche la Coppa), non è più la “cooperativa del gol” e, infatti, sono solo 4 anche i punti raccolti nello stesso lasso di tempo.
La settimana prossima c’è l’Entella, ottava in campionato. Serve una sterzata decisa, per riprendere il cammino interrotto dalla sconfitta col Novara.
Foto: legab.it
NEWS “La Gazzetta dello Sport”: “Verona, così per la A è dura”
Il quotidiano: “Squadra piatta e scontata, Pecchia la svegli”
di Redazione Hellas1903, 11/12/2016, 08:34
Commento che non fa sconti al Verona, quello de “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola.
Il quotidiano, nel commento al derby di Vicenza persa dall’Hellas, scrive, nell’articolo firmato da Roberto Pelucchi: “È meglio che in casa Verona si prenda coscienza che, con questo andazzo, la corsa verso la promozione in Serie A sarà un terreno minato”.
Prosegue Pelucchi: “Una scossa deve darla Pecchia, perché attualmente la squadra è piatta e scontata, e lui non incide con le scelte”.
VISTO DA NOI Il Verona smarrito e una partita che non si può perdere così
Hellas deludente. Il primo posto non inganni: squadra, tecnico e dirigenza si confrontino
di Matteo Fontana, @teofontana 11/12/2016, 09:08
Un derby non si perde così. Certo, nessuna partita si dovrebbe perdere così, ma un derby ancora di più. Senza giocare, senza lo straccio di un’idea. La nebbia attorno è stata iconica del momento del Verona, persino oltre la prova raggelante di Vicenza: tre sconfitte in cinque giornate, e bene è andata con il Bari sprecone visto al Bentegodi due settimane fa.
Al “Menti” si è visto il peggior Hellas della stagione. Sì, pure peggio di quello che ha buscato quattro gol con il Novara e cinque dal Cittadella (che, da allora, ha fatto filotto di sconfitte, per chi vuole ragionarci sopra). Perché non ha dato nessun segnale credibile di sé. Perché ha corso poco e male, perché non è stato nemmeno la lontana controfigura della squadra che ha dominato per tredici turni il campionato. Perché i giocatori sono diventati fantasmi, perché l’allenatore, che prima sembrava toccato dalla grazia, ora appare un timoniere che ha smarrito le carte nautiche, più ancora della bussola.
Ci sono altre tre gare da disputare da qui alla sosta. Entella, Carpi e Cesena. Poi, la virata con la fina dell’andata, la pausa e il mercato. Al Verona mancano soluzioni in rosa. L’organico va ripensato. Ci sono dei “tagli” da fare. L’unità del gruppo è fondamentale, d’accordo, ma una squadra di calcio non è un circolo del cucito, non è fatta per trascorrere quieti pomeriggi sorseggiando del tè con i biscotti fatti in casa o con lo Yorkshire pudding.
Nossignori: il primo posto non inganni. Questo Hellas, avanti così, di strada ne farà poca. Tecnico, squadra e dirigenza si guardino in faccia. La Serie B è lunga, è vero, è una maratona fatta di salite e discese, ma se si perde la fame il traguardo si allontana fino a diventare una chimera.
Il campionato si vince adesso. E lo si fa con la testa. Tutto il resto sono chiacchiere per pifferai: che la musica cambi, grazie.
NEWS Pagelle Verona: Ganz a vuoto, Romulo non va, Siligardi nullo
Reggono Bianchetti e Caracciolo. Fossati nervoso. Zaccagni fuori ruolo. Luppi lotta
di Matteo Fontana, @teofontana 10/12/2016, 17:38
NICOLAS 6
Galano trova lo spiraglio in diagonale per batterlo. Difficile arrivare sulla palla calciata di precisione dalla punta del Vicenza. Evita qualche ulteriore sbandamento gialloblù.
ZACCAGNI 5,5
Bene aveva fatto da terzino destro con il Bologna in Coppa Italia, ma il ruolo non è il suo e si vede eccome. Spinge con fatica e difende in modo tremolante.
BIANCHETTI 6
Nelle ultime partite era stato incerto (ed è un eufemismo). A Vicenza, invece, regge con attenzione, spazzando senza andare per il sottile, quando serve. Non basta per non perdere, ma non per colpa sua.
CARACCIOLO 6
Dirige la manovra della linea difensiva e mostra accortezza e concentrazione. Buona l’intesa con Bianchetti. Nella mischia del gol di Galano ci sono dentro tutti, ma lui si salva.
SOUPRAYEN 5,5
Apporto anonimo, sempre in un cono d’ombra da cui non emerge. Alcuni disimpegni affannosi, altri palloni sparacchiati in tribuna.
ROMULO 4,5
Si incaponisce in azioni che fanno perdere la pazienza al colto e all’inclita. Spreca un’occasione nel primo tempo peccando per fretta e acume. Rendimento in picchiata da alcune giornate.
FOSSATI 5
La bussola gira a vuoto: indica l’Est e non l’Ovest, il Sud e non il Nord. Sbagliata la taratura? Tocca ai tecnici del caso verificare. Intanto gli errori si accumulano e il nervosismo manifestato sul campo (solita ammonizione) pure.
VALOTI 5,5
Un pizzico di fantasia che si scioglie in un oceano di incertezze. Tuttavia la sua sostituzione resta incomprensibile, dato che era tra i pochi, nel Verona, che dessero l’impressione di poter cavare un ragno dal buco.
SILIGARDI 4,5
Ti accorgi di lui per i palloni che sbaglia. Un’enormità, ben oltre il limite dell’accettabile. La nebbia che cala sul “Menti” somiglia ai contorni che traccia lui sul campo.
GANZ 4,5
Lo si aspettava alla grande occasione, in assenza di Sua Maestà il Pazzo. Sbaglia approccio, sbaglia atteggiamento, sbaglia tutto. Non gli arrivano rifornimenti, d’accordo, ma dovrebbe anche andare a cercarseli. Invece, nada.
LUPPI 6
Almeno ci tenta. L’unico tiro in porta del Verona, in 96’ di gioco totali, è il suo. Non una gran cosa, ma se non altro dà un senso alla sua partita. Corre finché può e non andrebbe sostituito.
BESSA 5
Sostituisce Luppi e si nota. In peggio. Prende gol, l’Hellas, poco dopo il suo ingresso. Tracce di una sveglia? Neanche per idea.
ZUCULINI ng
CAPPELLUZZO ng
PECCHIA 4,5
Il Verona ha smarrito coesione e identità. Evitiamo la retorica sul derby in cui spesso i pronostici vengono ribaltati: squadra scollata, spaurita, vuota. Ganz delude, ma non gli si possono chiedere i movimenti di Pazzini. Cambi che lasciano perplessi. Assetto prevedibile, e non da adesso.
NEWS Il Verona sparisce nella nebbia, derby al Vicenza ma gialloblù ancora primi
1-0 al Menti, Hellas mai convincente e in crisi di identità
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 10/12/2016, 17:16
La nebbia nasconde solo per un tempo la pessima gara del Verona a Vicenza, poi si accanisce al Menti dove i biancorossi vincono grazie al gol di Galano al 24’ della ripresa. I gialloblù di Pecchia restano primi in classifica perché il Frosinone perde e il Benevento pareggia. Ma non è questo il punto. La squadra non gira più e conferma solo quanto di negativo stia avvenendo da un mese e mezzo in casa gialloblù. E pensare di restare primi così è pura utopia.
Il gruppo di Pecchia, se può ancora definirsi tale, offre uno spettacolo ridicolo e scoraggiante, con alcuni giocatori che andrebbero sparati in tribuna o fuori rosa invece che confermati ogni volta senza se e senza ma: Romulo e Siligardi su tutti. La personalità chiesta dall’allenatore non si è vista, il Verona è stato messo sotto dalla penultima della classe che ha lottato con l’agonismo e la voglia di vincere.
Squalificati Pisano e Pazzini, Pecchia tiene il 4-3-3 con Zaccagni terzino destro, accanto a lui Bianchetti, Caracciolo e Souprayen. Turno di riposo per Bessa, a centrocampo ci sono Romulo, Fossati e Valoti. In avanti Siligardi, Ganz e Luppi.
Il Vicenza risponde con Benussi in porta, Pucino, Adejo, Esposito e D’Elia i quattro difensori, davanti a loro Urso e Rizzo, poi Vita, Bellomo e Giacomelli dietro a Galano.
AVVIO DI LOTTA, ROMULO SPRECA, IL VICENZA METTE PAURA
Un destro di Luppi dal limite spaventa Benussi al 7’. Il Vicenza parte con foga, il Verona risponde alzando subito il baricentro. Sono in 12 mila al Menti, 1800 i veronesi che subito si pizzicano con gli storici rivali. In campo il gioco è spezzettato, non mancano interventi rudi, i biancorossi vanno in pressing.
Romulo ciabatta sul fondo dopo un contropiede lanciato da Ganz al 15’ e spreca una ghiotta occasione per il vantaggio. Il Vicenza risponde al 25’ sfondando a sinistra con Giacomelli. La palla giunge a Vita il cui tiro a pochi metri da Nicolas sbatte sul corpo di Souprayen. L’aggressività dei biancorossi limita sul nascere il gioco del Verona che fatica con un impreciso Romulo e con uno spento Fossati, che finisce sul taccuino di Nasca assieme a Valoti. Siligardi è impreciso e i padroni di casa mettono in affanno l’Hellas, pur non creando grandi pericoli.
RIPRESA, ARRIVA LA NEBBIA
La ripresa inizia con lo stesso copione: Vicenza aggressivo, Verona sperduto oltre la propria metà campo. Attorno al decimo minuto inizia a calare la nebbia. Il gioco è spigoloso, la gara brutta e senza colpi d’ala. Nasca sospende la partita al 13’, qualche minuto dopo la fa riprendere perché il banco di nebbia sembra spostarsi, ma si vede pochissimo anche per colpa di alcuni fumogeni. Nasca ferma ancora tutto al 14’, poi via di nuovo. Entra Bessa al posto di Luppi. Siligardi sfiora il palo al 18’. Si prova col pallone giallo fluo.
Zaccagni se ne va a destra al 22’ ed effettua un tiro-cross che Benussi respinge, arriva Romulo che calcia alle stelle confermando la pochezza della sua irritante prestazione.
VICENZA IN GOL CON GALANO, REAZIONE NULLA DEL VERONA
Al 24’ minuto il Vicenza passa. Da una confusa azione in area sbuca Galano che con un tiro a giro beffa Nicolas. La pochezza del Verona è clamorosa, Ganz non si vede, Siligardi gioca da pensionato. Zuculini rileva Valoti al 26’. La reazione gialloblù c’è ma è caotica e per nulla organizzata. I biancorossi vanno vicini al raddoppio al 34’ ancora con Galano, la palla è deviata in angolo. Sul corner Nicolas salva la porta su un colpo di testa di un vicentino nella nebbia.
36’: Cappelluzzo sostituisce un indecoroso Siligardi. Romulo non riesce ad alzare due palloni da corner consecutivamente, poi calcia alto una punizione da posizione più che invitante. Zuculini corre, e questo è già qualcosa. Il Vicenza spazza in out e non fa nemmeno molta fatica. Non servono a nulla nemmeno i cinque minuti di recupero. Nasca fischia la fine, il Verona soccombe, e male, confermando l’inversione di tendenza rispetto alle prime tredici gare di campionato. Altra dura lezione, e iniziano a essere troppe.
FONTE: Hellas1903.it
Vicenza vs H. Verona 1-0
10 dicembre 2016
Il Vicenza fa suo il derby con il minimo scarto (1-0) sufficiente per far ripiombare l’Hellas nel buio di risultati che nelle ultime gare lo sta avvolgendo.
Dopo i 15 gol subiti in 4 gare, ora i gialloblù di Mister Pecchia perdono contro i cugini biancorossi, fino a prima della partita odierna penultima forza del campionato.
Una partita condotta con poco mordente e svogliatezza. Sul banco degli imputati Siligardi e Romulo, il primo come da troppo tempo gli succede evanescente, il secondo in profonda involuzione.
Verona scarico e probabilmente senza punti di riferimento. Lontana anni luce la squadra che sembrava dover ammazzare il campionato. Davanti agli occhi undici ragazzi impauriti.
E’ verosimile che gli avversari ci abbiano preso le misure tanto da non concederci più nulla. Aggrappiamoci al mercato di riparazione da affrontare con la consapevolezza di essere ancora in ottima posizione di classifica.
A gennaio Fusco dovrà necessariamente estrarre dal cilindro qualche altro innesto: l’Hellas pare deficitario in difesa ma non lascia tranquilli nemmeno in avanti dove il solo Pazzini non può fare i miracoli.
Ora serve calma e programmazione. Gennaio è alle porte e se il club di via Belgio vuole centrare la promozione non può sbagliare niente.
FONTE: HellasNews.it
GIUDICE SPORTIVO Dopo il derby: multe per Verona e Vicenza
12/12/2016 16:08
Arrivano multe per Verona e Vicenza dopo il derby: le due società venete sono state multate nel corso del derby di sabato. Al Verona è stata comminata una sanzione di 1000 euro: “Per avere suoi sostenitori, al 6° del secondo tempo, lanciato sul terreno di giuoco una bottiglietta di plastica”.
Il Vicenza, invece, dovrà pagare 2500 euro: “Per avere suoi sostenitori, al 10° ed al 14° del secondo tempo, lanciato alcuni fumogeni sul terreno di giuoco che causavano la sospensione della gara per alcuni secondi".
L.VAL.
DOPO IL DERBY In attesa che la "nebbia" si diradi
12/12/2016 24:32
Il Verona esce sconfitto dal Menti, nel derby col Vicenza, ma resta ugualmente primo in classifica. Questa è l’unica cosa positiva dei gialloblù di questi tempi, fatta eccezione per il successo (a fatica) ottenuto contro il Bari. Il calo scaligero è lampante ed è stato confermato nel post gara anche dallo stesso mister Pecchia e dal ds Fusco.
Da ciò che è accaduto in terra biancorossa, inutile appigliarsi alle decisioni arbitrali e alla nebbia che ha sovrastato lo stadio vicentino per quasi tutto il secondo tempo. Anzi, parlando proprio dell’intensa foschia, quella evidentemente c’era già nella testa dei giocatori prima che scendessero in campo, e forse se la sono portata appresso persino nel loro ritorno a Verona.
Si spera ovviamente che non sia così e ci si augura che contro la Virtus Entella, lunedì prossimo si veda un altro Hellas. Quello battagliero e determinato che sì è visto fino agli inizi di novembre, con tanta voglia di fare e con diverse soluzioni là davanti.
Sbocchi offensivi che da un mese a questa parte stentano a vedersi ed insieme a loro, persino il gioco e la corsa. I “mastini” che tanto facevano divertire con il loro palleggio pimpante, hanno perso la loro brillantezza e lucidità. Non portano più 5 o 6 uomini dentro l’area di rigore avversaria e le occasioni da rete son sempre meno. Per non parlare poi delle varie disattenzioni che ogni tanto “rapiscono” i singoli o un intero reparto (specie quello difensivo).
Insomma, questione di testa o condizione fisica precaria? Tocca a Pecchia dar le risposte. Al momento tutto viene temperato e non vengono creati allarmismi. Sia chiaro, non ci si nasconde dietro a un dito, ma si parla di situazione normale e sotto controllo. Problemi di spogliatoio? Neanche per sogno. Valoti in mixed-zone ha ribadito che questo è il gruppo più unito in cui sia mai stato. E allora quali sono i problemi? L’Hellas potrebbe davvero dettare legge in questa B, eppure è da un po’ che non mostra più la sua verve.
S’invoca il lavoro e ben venga. Soprattutto affinché questa squadra migliori il più in fretta possibile. E se ciò non dovesse bastare a rimettersi in marcia, l’ultima carta da giocare resta il mercato. Gennaio lentamente si avvicina e gli ultimi ritocchi possono essere fatti. Poi non si potrà più operare, per cui in questo senso, sarà meglio non sbagliare. In attesa di ciò, non si può fare altro che volgere gli occhi ai prossimi impegni. Il Verona ha 3 gare da qui al termine del 2016. Se si facesse bottino pieno, probabilmente si faranno discorsi diversi. Ce lo si augura vivamente. Chi vivrà, vedrà.
ANDREA FAEDDA
IL MISTER GIALLOBLU' Pecchia: Calo evidente, serve più cattiveria
10/12/2016 19:44
«Il momento va analizzato con lucidità. E' evidente che abbiamo rallentato, ma questa gara l'abbiamo giocata a metà. Poteva tranquillamente finire 0-0. E' stata giocata male, ma il secondo tempo io praticamente non l'ho visto per via della nebbia». Queste le parole dell'allenatore del Verona, Fabio Pecchia, al termine della gara persa contro il Vicenza per 1-0. Prosegue il mister gialloblù: «Al di là dei problemi dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa all'inizio. Dobbiamo alzarci immediatamente. La B è questa. E' difficile, ma bisogna andare avanti. Perdere il derby brucia sia per noi che per la nostra gente, ma dobbiamo pensare subito all'Entella».
Analizzando la gara: «L'impatto è stato buono ma non siamo stati dei killer. Dobbiamo subito affondare il colpo appena ne abbiamo la possibilità. E' vero che ci sono anche gli avversari, ma noi quando possiamo dobbiamo colpire. Dopo il gol preso, potevamo reagire ma anche per colpa di elementi esterni non ci è riuscito».
Sulle soluzioni: : «Sono disponibile ai cambiamenti, anche di modulo, ma non è il caso di cambiare di botto se le cose non vanno bene. Prima cercherò di sfruttare meglio le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione e di vedere le cose con calma a mente fredda. C'è da tenere conto anche dello stato di forma di ognuno e considerare chi può dare di più in questo frangente rispetto agli altri».
Sulla classifica: «E' un Campionato impegnativo. Noi abbiamo rallentato, ma anche chi è dietro non corre. Ora pensiamo all'Entella».
Sui tifosi: «Perdere il derby ci ha fatto male, anche per loro. Abbiamo un solo modo per ripagarli: con le prestazioni e fare sempre meglio».
Sull' identità del Verona e sul mercato: «L'Hellas è quello che ha fatto i 34 punti con merito e soffrendo. Giocando bene, ma anche meno bene. E' stato creato un bel gruppo che deve crescere in modo naturale. Al mercato non ci penso proprio. Ho l'Entella a cui pensare».
ANDREA FAEDDA
IL DS IN MIXED-ZONE Fusco: Episodi no? Impariamo a reagire
10/12/2016 20:04
«I primi 20' sono stati buoni ma nel complesso la gara non è stata brillante. In quei 20' potevano fare male agli avversari, non l'abbiamo fatto e loro ne hanno approfittato». Queste le parole del ds del Verona, Paolo Fusco, al termine della gara persa contro il Vicenza per 1-0. Prosegue il ds gialloblù: «Arbitro? Non dev'essere un alibi. L'unica ricetta è lavorare. Il Campionato è lungo ed equilibrato e non c'è mai certezza di niente. Dispiace tantissimo per i tifosi che anche oggi erano numerosissimi e noi non siamo stati bravi a renderli felici. Gara da sospendere? Posso solo dire che io il secondo tempo non l'ho visto. A mio giudizio la partita è stata falsata. L'unico che poteva fare qualcosa era l'arbitro, ma se ha agito nel far continuare il match, bisogna prenderne atto».
Sul mercato: «Piano nel parlare di rinforzi. Questa squadra è prima in classifica e ha fatto benissimo fino a qualche tempo fa. Ovvio che le riflessioni e le valutazioni vanno fatte e mi confronterò col mister e con il resto della dirigenza su come agire. Restiamo prudenti. Chiaro che il mercato è una risorsa e per migliorare la rosa ci stiamo pensando già da un mese».
Analizzando la situazione: «Facciamo più fatica in fase realizzativa e a costruire. Per riprenderci bisogna solo lavorare e trovare delle soluzioni e non creare mai dei colpavoli. C'è delusione, rabbia ma siamo nelle condizioni per ritrovare la brillantezza perduta. Questo a prescindere dalla nebbia, dall'arbitro e dalle altre componenti esterni. Calo mentale? Un gruppo si crea a piccoli passi. Quello tecnico-tattico è stato raggiunto molto velocemente. Adesso serve quello che consenta di trovare una reazione agli episodi sfavorevoli. Bisogna riuscire ad andare oltre i nostri limiti».
ANDREA FAEDDA
IL NR 27 IN MIXED-ZONE Valoti: Su di me fallo, gara da sospendere
10/12/2016 19:20
«La sconfitta ci fa molto male. Dispiace perchè per questo derby eravamo belli carichi. Volevamo fare bella figura per noi stessi e per i tifosi. Ci tenevamo tanto ma non siamo riusciti a fare bene anche per colpa dell'arbitro». Queste le parole del giocatore del Verona, Mattia Valoti, al termine della gara persa contro il Vicenza per 1-0. Prosegue il nr 27 gialloblù: «Su di me c'era un fallo netto e non ho capito perchè per il fischietto, il contatto è risultato regolare. Forse non ha visto per la nebbia. Non saprei. Ad ogni modo se Nasca non riusciva a vederci doveva sospendere la gara. Non voglio però attaccarmi a questi episodi. In questo momento di difficoltà, dobbiamo migliorare e restare uniti. La squadra ha carattere e solo col lavoro potrà uscire da questa situazione. Bisogna saper soffrire e dimostrare che vero Verona non è questo delle ultime uscite».
Sulla prestazione sottotono: «Problema di testa? I motivi possono essere mille, io credo solo che se si molla si farebbe un grossissimo errore. Dobbiamo stringere i denti, ricompattarci e remare tutti nella stessa direzione. Non c'è nessun problema di spogliatoio e anzi, credo che sia anche molto più unito rispetto a tutti quelli in cui sono stato. Son sicuro che da questo momento di difficoltà ne usciremo».
Sulle occasioni mancate: «Abbiamo avuto ache noi le nostre opportunità. La gara poteva chiudersi anche in pareggio e forse era il risultato più giusto. Poi però un episodio l'ha condizionata e dispiace perchè la circostanza non è dipesa da noi. Poi sì, abbiamo creato qualcosina, ma ci è mancata la cattiveria giusta. Contro di noi fanno tutti la partita della vita. Sta a noi essere più forti, più lucidi e più grintosi. Dispiace anche perchè le inseguitrici non hanno vinto e noi non ne abbiamo approfittato».
ANDREA FAEDDA
L'ALLENATORE BIANCOROSSO Bisoli: Derby sentito, noi grandi a stare calmi
10/12/2016 17:26
«E' stato bellissimo vincere il derby. Tra l'altro era da un po' che il Vicenza qui in casa non festeggiava e l'ultima volta vinse il Verona. La mia squadra è stata davvero grande. Soltanto nei primi 15-20 minuti eravamo contratti e gli abbiamo permesso di sopraffarci. Poi siam saliti in cattedra e abbiamo tenuto testa alla candidata nr 1 per vincere il Campionato». Queste le parole dell'allenatore del Vicenza, Pierpaolo Bisoli, al termine della gara vinta contro l'Hellas per 1-0. Prosegue il mister biancorosso: «Abbiamo messo grande intensità , grande applicazione e siamo stati bravi nell'uno contro uno. Se l'abbiamo spuntata noi, vuol dire che la Serie B è molto equilibrata. Sono soddisfazioni che si ricorderanno per tanto tempo. Se i miei ragazzi giocheranno sempre così, si tireranno presto fuori da questa brutta situazione di classifica. Le possibilità ci sono tutte e l'abbiamo dimostrato in un derby sentitissimo in cui non abbiamo risentito di nervosismo».
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
Vicenza - Hellas Verona 1-0 | I gialloblu si perdono nella nebbia dello stadio Menti
Il derby veneto viene deciso da una rete di Galano arrivata a metà ripresa, con la squadra guidata da Pecchia che non riesce a reagire e sciupa così un'altra buona occasione per allungare in classifica
Luca Stoppele
10 dicembre 2016 14:27
L'Hellas Verona esce sconfitto per 1-0 dal derby veneto disputato contro il Vicenza e valido per la diciottesima giornata del campionato di Serie B.
Prestazione sottotono dei gialloblu, in una delle partite in assoluto più sentite dalla tifoseria, e possibilità di allungare sulle dirette inseguitrici che sfuma sul terreno di gioco del Menti. La nebbia ha sicuramente complicato le cose agli uomini di Pecchia, così come la decisione dell'arbitro Nasca di dare solo cinque minuti di recupero dopo che il match è stato interrotto per due volte per la scarsa visibilità, ma sono stati soprattutto gli errori degli ospiti a risultare decisivi.
Il primo tempo ha visto ritmi alti fin dalle prime battute, con i padroni di casa che hanno aggredito ferocemente gli avversari nel tentativo di soffocarli. I gialloblu sembravano poter gestire la situazione con la circolazione di palla, aspettando il giusto momento per colpire. Ad influire negativamente su questo però ci hanno pensato i tanti, troppi passaggi sbagliati, che non hanno permesso di sfruttare le situazioni che si erano create, come ad esempio un contropiede in superiorità numerica. Errori di palleggio che hanno rinfrancato gli ospiti, che minuto dopo minuto hanno compreso che c'erano diverse falle nel fortino scaligero. Così al termine della prima frazione entrambe le squadre sono ritornate negli spogliatoi con poche, vere occasioni da gol: la conclusione di Luppi al settimo minuto resterà l'unico tiro in porta degno di nota del club di via Belgio.
Nella ripresa poi entrambe le formazioni hanno abbassato i ritmi di gioco, continuando però a faticare nella fase di costruzione: gli errori si sono susseguiti da una parte e dall'altra, con la formazione di Bisoli che ha trovato le energie necessarie per contrastare un avversario impreciso e di punirlo alla prima occasione, quando la nebbia già limitava di molto la visibilità e dopo le due interruzioni di Nasca (di cui una causata dai fumogeni). A quel punto ci si attendeva la veemente reazione scaligera, che però non è mai arrivata, mentre i biancorossi per poco non raddoppiano a dieci dal termine, stoppati solo da un attento Nicolas. Nel finale i tentativi di assalto dei gialloblu si sono rivelati troppo confusi e i padroni di casa hanno potuto portare a casa i tre punti senza tremare più di tanto.
Dopo una partita così è difficile non dire che ci sono evidenti problemi nella squadra veronese. Pecchia può sicuramente recriminare per nebbia e recupero (apparso effettivamente per nulla idoneo a quanto avvenuto sul terreno di gioco, viste tra l'altro le numerose perdite di tempo degli ultimi 20 minuti), ma l'Hellas continua a commettere errori che non ci si aspettano dalla formazione che dovrebbe ammazzare il campionato. L'unico vero tiro in porta al Menti è arrivato al 7', dopodiché Benussi non è più stato chiamato veramente in causa: sicuramente la retroguardia di Bisoli ha fatto di tutto per frenare gli attaccanti avversari, ma l'impressione è che i primi responsabili di quello "0" nella casella dei gol fatti siano proprio i gialloblu.
Adesso le squadre a due punti dal Verona sono 3 (Benevento, Spal e Frosinone) e lunedì ci sarà la sfida casalinga contro l'Entella.
PRIMO TEMPO - Ritmi subito alti al Menti. Al 5' Bellomo se ne va da solo e serve in area Galano, che prova il tiro a giro ma la difesa si oppone, con l'attaccante che però chiede un rigore per fallo di mano. Due minuti dopo è Luppi a prova il piazzato dal limite, ma Benussi si oppone e Romulo non arriva in tempo per il tap in vincente. Match ancora in equilibrio al quarto d'ora, con i padroni di casa che continuano a mostrarsi aggressivi, mentre i ragazzi di Pecchia sembrano volert attendere il momento giusto. Il Vicenza attacca sulla sinistra e in un paio di occasioni (20' e 26') mette in difficoltà la retroguardia gialloblu, con gli ospiti che provano invece a sfondare sulla destra: nessuno dei due portieri però viene veramente impegnato. Al 28' Siligardi sbaglia il passaggio e sfuma così un ghiotto contropiede per l'Hellas. Serie di errori da una parte e dall'altra e le occasioni da rete latitano.
SECONDO TEMPO - Ritmi più bassi ad inizio ripresa. Nicolas si salva al 52' su un traversone sbagliato arrivato dalla sinistra e diventato insidioso. Intanto inizia a calare la nebbia sullo stadio Menti. Al 57' l'arbitro Nasca sospende il match per un paio di minuti: vengono poi accese le luci e la partita riprende, ma la visibilità resta precaria. Al 63' Siligardi prova il sinistro da fuori ma la sfera termina sul fondo, non lontana dal primo palo. Zaccagni al 67' ci prova di forza da posizione un po' defilata, ma Benussi smanaccia e Romulo spara alto al volo. Al 69' dopo un'azione sulla destra, la sfera capita sui piedi di Galano, che col sinistro supera Nicolas. La nebbia continua a limitare la visibilità, con le due squadre che sembrano faticare ad imbastire la manovra. Al 80' l'intervento di Caracciolo su Bellomo evita il raddoppio. Sull'angolo successivo è Nicolas a sventare un'incornata diretta in porta. Non molto convincente fino all'85' la reazione dei gialloblu. Finale spezzettato per i continui falli, con Nasca che nonostante la doppia interruzione per nebbia, da solamente cinque minuti di recupero.
VICENZA - HELLAS VERONA 1-0
MARCATORI: Galano (VI) al 69'
ARBITRO: Luigi Nasca di Bari
AMMONITI: Fossati, Valoti, Pucino, Bessa, Bellomo, Zaccagni
FONTE: VeronaSera.it
SERIE B Vicenza, comunicato di Pastorelli dopo il derby: "Verona battuto col cuore"
12.12.2016 12.11 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
Il presidente del Vicenza Alfredo Pastorelli ha commentato la vittoria nel derby col Verona con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale dei biancorossi: "Ciò che è successo nel derby mi ha entusiasmato e colpito profondamente. Al punto che non sono riuscito a trattenere la commozione, come ha avuto modo di sottolineare il nostro allenatore a fine partita. Ma non è solo per questo che l’emozione ha preso il sopravvento. Perché il cuore e la generosità dei tifosi è stata straordinaria e unica, perché la squadra e l’allenatore sono stati impeccabili, perché con l’aggressività e l’intensità abbiamo dato un senso a un campionato che finora ci aveva regalato poche sensazioni positive. Oggi, dopo il derby, voglio ringraziare chi è sceso in campo insieme a noi. E il mio grazie è diretto proprio alla tifoseria che ci ha sostenuto dall’inizio (con una coreografia spettacolare) alla fine. Il gesto, però, che porterò sempre con me è capitato al 92′: negli ultimi tre minuti di sofferenza, i tifosi hanno coinvolto tutto lo stadio, facendo salire ancora più in alto al cielo il grido 'Vicenza, Vicenza', e regalando la spinta decisiva alla squadra verso una vittoria storica. Bello, bellissimo. Grazia a ciascun tifoso, grazie a chi ama questi colori e ci ha sostenuto anche nei momenti più duri. Ma un ringraziamento lo vorrei rivolgere anche a quegli 'uomini silenziosi' che sono sempre al fianco dei ragazzi e del mister: lo staff medico, i fisioterapisti, i magazzinieri, il team manager. Lavorano e soffrono per il Vicenza, e un piccolo pezzo del successo è merito loro. Una vittoria raggiunta grazie al cuore di un grande gruppo, capace di soffrire ma pure di gioire. Siamo consapevoli che il cammino è ancora lungo, anzi lunghissimo fino a maggio, ma dobbiamo continuare su questa strada e con questa determinazione. Un derby è stato vinto, tante altre finali ci aspettano. Un grazie speciale a tutti, un grazie che deve essere da invito a continuare così!".
SERIE B Il mensis horribilis del Verona: quattro punti nelle ultime cinque partite
10.12.2016 17.57 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
La nebbia di Vicenza si è fatta amara per il Verona, che nell'atteso derby veneto è caduto sotto la rete di Galano. Uno stop diverso, anzitutto a livello numerico, da quelli molto pesanti con Novara e Cittadella, che però regala di nuovo tanti dubbi agli scaligeri. Che dovevano (dovrebbero?) stravincere il campionato, ma nelle ultime cinque partite hanno ottenuto appena quattro punti. Dal 13 novembre (lo 0-4 col Novara) al 10 dicembre: mensis horribilis per i ragazzi di Pecchia. Che punta al bel calcio più che al mero risultato. Ma qualche dubbio, dove una partita complicata anche per ragioni atmosferiche, dovrà porselo. Non è crisi, ovvio, ma poco ci manca.
ALTRE NOTIZIE Verona, Pecchia: "Evidente che abbiamo rallentato, serve più determinazione"
10.12.2016 17.44 di Andrea Diamante
Nuovo scivolone per la capolista Verona nel derby contro il Vicenza. Queste le parole del tecnico dei gialloblu Fabio Pecchia ai microfoni di Sky Sport: "Per quello che si potuto vedere, si è provato a giocare e noi abbiamo avuto una buona mezz'ora dove abbiamo creato diverse situazioni in cui dovevamo fare male e non ci siamo riusciti. Poi abbiamo sofferto il ritorno del Vicenza ed il secondo tempo praticamente non si è giocato, non si è visto ma sta di fatto che hanno fatto il gol. E' evidente che nell'ultimo periodo abbiamo rallentato, è evidente. Quando si rallenta in questo modo, in certe situazioni, a rivederle dobbiamo essere più determinati e decisivi. Chiaro che quando non ci sono risultati si possono perdere autostima e certezze, dobbiamo continuare a lavorare con la stessa voglia. Il campionato è lungo, ma questo lo sapevamo. Dispiace perdere un derby, sapevamo quanto ci teneva la nostra gente, dobbiamo rifarci immediatamente sul campo e riprendere il nostro cammino".
ALTRE NOTIZIE Vicenza, Bisoli entusiasta: "Il lavoro paga sempre"
10.12.2016 17.35 di Patrick Iannarelli
Pierpaolo Bisoli, allenatore del Vicenza, è davvero soddisfatto per la vittoria nel derby contro l’Hellas Verona. Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport.
Cosa si prova a vincere un derby?
"Ho visto il presidente piangere, c’era tanta emozione. Quando il calcio dà queste soddisfazioni è sempre bello. Oggi abbiamo giocato bene e alla lunga il lavoro pagherà".
Arriva il goal con il falso nueve. Cosa ne pensa?
"Oggi hanno giocato bene tutti. Penso che se la squadra giocherà così può togliersi dalla mischia. Serve pazienza, ma oggi ho visto una squadra che voleva vincere. Sono partite che danno la svolta al campionato, ma lunedì ci ritroviamo per lavorare. E dobbiamo lavorare con pazienza".
Una scelta che hai fatto di cui sei particolarmente orgoglioso
"Li ho fatti giocare con tranquillità. Sono orgoglioso di questo. Questa squadra non ha avuto mai nervosismo ed è una squadra che crede nel lavoro del loro allenatore. Questo vuol dire che con grande impegno riusciremo ad avere soddisfazioni".
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Verona - Male l'attacco, si salvano Romulo e i centrali
Vicenza-Verona 1-0
10.12.2016 17.17 di Michele Pavese Twitter: @mister_pavese
Nicolas 6.5 - Salva in un paio di occasioni, ma non può nulla sulla conclusione precisa di Galano.
Zaccagni 5.5 - Giacomelli e D'Elia gli rendono la vita difficile. Il centrocampista, adattato nel ruolo di terzino, soffre molto le scorribande dei due laterali biancorossi.
Bianchetti 6.5 - Nella ripresa è un muro insuperabile, ma cade anche lui a causa del colpo vincente di Galano.
Caracciolo 6.5 - Prestazione sontuosa del centrale veronese, che domina nel gioco aereo e chiude tutti gli spazi. Sempre puntuale e preciso.
Souprayen 5 - Non attacca con continuità, sbaglia molti cross e si fa fischiare due controrimesse da Nasca. Molto confuso.
Romulo 6 - Il capitano prova a trascinare i suoi nei momenti più complicati ma non trova la giusta partecipazione dei compagni di reparto e degli attaccanti.
Fossati 5 - Molto falloso nel primo tempo, riceve un giallo che lo condiziona per tutto il resto dell'incontro. In cabina di regia non riesce a creare occasioni pericolose.
Valoti 5 - Schierato titolare al posto dell'acciaccato Bessa, non convince del tutto. Non riesce ad inserirsi e a creare problemi alla difesa vicentina e anche in fase di interdizione è poco utile. Dal 72' Zuculini s.v..
Siligardi 5 - Altra prestazione sottotono per l'ex Livorno, mai pericoloso e spesso avulso dalla manovra. Ci prova solo a sprazzi e con timide iniziative personali, senza molta fortuna. Dall'81' Cappelluzzo s.v..
Ganz 5 - Sfrutta male l'occasione per l'assenza di Pazzini. Viene annullato dalla coppia centrale del Vicenza e non riesce a incidere minimamente.
Luppi 6 - Sua la migliore occasione della prima frazione, con il tiro respinto in tuffo da Benussi. Nella ripresa si perde nella mediocrità generale. Dal 60' Bessa 5.5 - Pecchia prova a scuotere i suoi inserendo il talentuoso centrocampista di scuola Inter, ma nemmeno lui riesce a rivitalizzare la squadra scaligera.
SERIE B Hellas Verona, concorrenza al Bari per Nzola della Virtus Francavilla
08.12.2016 19.57 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Dopo il Bari, anche il Verona sulle tracce di M'Bala Nzola: secondo quanto riferito da tuttolegapro.com, il club scaligero starebbe seguendo con attenzione l'attaccante classe '96 della Virtus Francavilla.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10.12.2016 L'Hellas si perde nella nebbia
Ma resta primo
Il Verona si perde nella nebbia e viene sconfitto dal Vicenza nel derby in un «Menti» strapieno (1.800 i tifosi gialloblù, settore esaurito).
L’1-0 della vittoria biancorossa è frutto di una rete di Galano a metà della ripresa, vista da pochi data la fitta nebbia calata nel secondo tempo sull’impianto vicentino.
Sconfitta che fa un po' meno male per il Verona, che in virtù degli altri risultati rimane solo in vetta alla graduatoria: perde il Frosinone e pareggia il Benevento.
Primo tempo con poche emozioni, ad esclusione di un gran destro da fuori di Luppi che Benussi respinge a fatica volando sulla sinistra.
Nella ripresa cala la nebbia, ma ci sono anche i fumegeni lanciati dai tifosi.
Intorno al 10’ l’arbitro interrompe per qualche istante il match e fa cambiare il pallone, chiedendone uno color giallo fosforescente.
Al 24’ la svolta, con la rete di Galano. Poco prima, traversa di Zaccagni.
Gol invisibile, data la nebbia, dalla tribuna e dalla curva sud. Dalle immagini tv si individua l’assist di Orlando e Galano che con un tiro a giro fredda Nicolas. Il Verona prova a reagire ma è troppo tardi.
Le formazioni
VICENZA (4-2-3-1): Benussi; Pucino, Adejo, Esposito, D’Elia; Urso, Rizzo; Vita (46' Orlando), Bellomo, Giacomelli (83' Zaccardo); Galano. A disposizione: Dani, Bogdan, Renny, Zivkoc, Cernigoi, Fabinho, H'Maidat. All.: Bisoli.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Zaccagni, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Romulo, Fossati, Valoti (71' Zuculini); Luppi (61' Bessa), Ganz, Siligardi (80' Cappelluzzo). A disposizione: Coppola, Boldor, Troianiello, Maresca, Fares, Riccardi. All.: Pecchia.
Arbitro: Nasca di Bari. Assistenti: Citro di Battipaglia e De Troia di Termoli.
Classifica: Verona 34, Benevento, Spal, Frosinone 32, Perugia 29, Cittadella e Carpi 28, Virtus Entella 26, Bari 24, Spezia 23, Novara, Ascoli, Brescia e Salernitana 21, Pisa e Ternana 20, Cesena e Latina 19, Pro vercelli e Vicenza 18, Avellino 17, Trapani 12.
FONTE: LArena.it
I numeri gialloblù di #VicenzaVerona
12/DICEMBRE/2016 - 17:15
Verona - La precisione di Fossati, la capacità di recupero palla di Zaccagni e una precisione sottoporta da ritrovare. Riviviamo Vicenza-Hellas Verona, attraverso i numeri e le statistiche Panini Digital.
I PASSAGGI DI FOSSATI
Il centrocampista gialloblù Marco Ezio Fossati è il giocatore con la migliore percentuale di passaggi riusciti: 73%.
ZACCAGNI RUBA PALLONI
Appartiene al centrocampista Mattia Zaccagni il record di palle recuperate nel derby: ben 23, due in più del vicentino Rizzo.
SERVE PIU' PRECISIONE
Il Verona ha tirato esattamente il doppio del Vicenza: 10 tiri a 5, senza riuscire però a superare il portiere Benussi.
Fusco: «Manteniamo la lucidità, tutti uniti usciremo da questo momento»
10/DICEMBRE/2016 - 19:00
Vicenza - Le principali dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù Filippo Fusco, rilasciate al termine di Vicenza-Hellas Verona (1-0), 18a giornata della Serie B ConTe.it.
«Con il Vicenza non abbiamo fatto una partita brillante, avevamo la possibilità passare in vantaggio, non ne abbiamo approfittato. Il fallo su Valoti? Non ho mai parlato di arbitri e non lo farò nemmeno ora, difficile valutare l'episodio, c'era troppa nebbia, l'impressione dal campo era che il fallo ci fosse. L'unica ricetta per uscire da questo momento è lavorare, lavorare, lavorare. La sconfitta del Frosinone testimonia che in Serie B non esistono partite facili. Dispiace per i tifosi, anche oggi ci hanno seguito in molti. Un commento sulla nebbia? Per me la partita è oggettivamente falsata, ma non sta a me deciderlo. Ci sono regolamenti che parlano chiaro, ma francamente faccio fatica a fare un commento tecnico sulla gara, ma non ho visto il secondo tempo. La squadra ha fatto molto bene fino ad un mese fa, in questo momento non posso essere contento, faremo le nostre valutazioni, come abbiamo sempre fatto. Cosa è cambiato in questo momento? Sicuramente arriviamo con più difficoltà a fare gol, dietro non abbiamo subito grandi rischi, per quanto mi è stato dato di vedere. Non cerchiamo alibi, non l'abbiamo mai fatto, dobbiamo solo lavorare e cercare di trovare delle soluzioni, mai colpevoli. C'è della rabbia, dobbiamo capire come ritrovare fluidità di gioco, a prescindere da tutto. Dobbiamo essere oggettivi nelle analisi, come lo siamo stati nelle vittorie, che sono state tante, maggiormente dovremo esserlo ora. Dobbiamo andare oltre gli episodi sfavorevoli per cercare di portare a casa il risultato».
Pecchia: «Siamo meno brillanti, serve più concretezza»
10/DICEMBRE/2016 - 18:45
Vicenza - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia rilasciate al termine di Vicenza-Hellas Verona (1-0), 18a giornata della Serie B ConTe.it.
«Dobbiamo analizzare con lucidità questo nostro momento particolare. Per i primi 25-30 minuti abbiamo provato a giocare come sappiamo e ci siamo resi pericolosi su più azioni. Nella ripresa è stato difficile vedere il campo a causa delle difficili condizioni del tempo. Volevamo giocarcela, poi è arrivata l'interruzione per la nebbia e subito dopo il gol. Non siamo stati bravi a reagire prontamente. Il risultato poteva anche rimanere sulla parità, dovevamo essere più 'killer' in molte situazioni, più decisi, più determinati, più cattivi. Siamo una squadra costruita per far bene e vincere. Per farlo bisogna andare a rete e segnare. Spesso invece ci capita di non affondare il colpo quando ne abbiamo la possibilità. È questo che mi fa più rabbia, per martedì dovremo essere già pronti e più carichi di prima. Cambio di modulo? Non mi piace andare contro i muri ma piuttosto preferisco vedere le cose che il mio gruppo è in grado naturalmente di dare con le sue qualità e caratteristiche. Cambiare si può ma non per colpa di una situazione che non funziona. Ora analizziamo con calma e a mente fredda la partita. È vero, ci sono dei cali di rendimento e dobbiamo tenerne conto per evitare di andare a sbattere. I tifosi? Ci tenevano moltissimo ed è anche per loro che sono arrabbiato e deluso. Ma abbiamo un solo modo per ripagarli; le prestazioni. Ora davanti a noi abbiamo una settimana abbastanza lunga, alleniamoci e prepariamoci. Qual è la vera squadra? Il Verona è quello che ha fatto 34 punti, ci siamo arrivati facendo tante belle prestazioni e altre meno. È il nostro percorso e dobbiamo continuare a crescere»
Valoti: «Su di me c'era fallo, perdere così fa male»
10/DICEMBRE/2016 - 18:30
Vicenza - Le principali dichiarazioni del gialloblù Mattia Valoti, rilasciate al termine di Vicenza-Hellas Verona (1-0), 18a giornata della Serie B ConTe.it.
«Una sconfitta che fa male, volevamo fare bene. E' stata una partita tosta, decisa da un episodio arbitrale che non ci voleva. In occasione del gol c'era fallo netto su di me, forse l'arbitro non l'ha visto a causa della nebbia, era troppo evidente. Non voglio trovare alibi, dobbiamo migliorare e crescere, stando uniti in questo momento di difficoltà. Non siamo questi, in questo momento siamo in difficoltà, lavorando di gruppo torneremo ad essere quelli che eravamo. Con il lavoro sul campo usciremo da questa situazione ancora più forti, a cominciare dalla sfida di lunedì contro l'Entella. Dobbiamo portare a casa i 3 punti perché è fondamentale. Tutte le squadre con noi fanno la partita della vita, il nostro credo è giocare a calcio ma dobbiamo imparare ad essere più cattivi».
Primavera: prima sconfitta per i gialloblù, vince la Lazio 2-1
10/DICEMBRE/2016 - 16:50
Formello (RM) - Finisce 2-1 per la Lazio a Formello, con la Primavera gialloblù che coglie la prima sconfitta in campionato in questa stagione 2016/17. Ad andare in vantaggio per primi erano stati proprio i ragazzi allenati da Massimo Pavanel, con Cherubin che entra in area e si procura un rigore, poi trasformato dal solito Stefanec. Nella prima frazione il Verona va più volte vicino al doppio vantaggio, in particolare con Tupta e Danzi, molto pericolosi. Nella ripresa la Lazio cerca e trova il gol con Rossi, che al 12' raccoglie un suggerimento in piena area di rigore e pareggia i conti. L'Hellas non demorde e se la gioca a viso aperto, rendendosi più volte pericoloso in contropiede con Buxton, che colpisce anche un palo esterno nel finale. Una palla rubata sulla trequarti consegna ancora a Rossi l'opportunità di presentarsi solo davanti a Vencato, con l'attaccante laziale che firma la doppietta personale. Vince la Lazio ma il Verona resta saldamente primo in classica, a +4 sulle inseguitrici. Appuntamento ora a Vigasio, dove sabato prossimo arriverà il Cesena.
Il commento dell'allenatore della Primavera, Massimo Pavanel: «Questa sconfitta non sposta di una virgola la nostra mentalità e i nostri obiettivi per il campionato. La classifica, come sempre, non ci interessa: anche oggi siamo stati pericolosi e alla pari contro una squadra forte come la Lazio, un pareggio sarebbe stato più che giusto. Cesena? Sarà un'altra battaglia, una partita ancora più difficile di questa».
L'intervista completa nella puntata di HV24 di lunedì sera.
LAZIO-HELLAS VERONA 2-1
Marcatore: 7' pt Stefanec (rig.), 12' e 38' st Rossi.
LAZIO (4-3-3): Adamonis; Spizzichino, Dovidio, Bari (dal 34' st Al Hassan), Ceka; Folorunsho, Miceli, Bezziccheri; Portanova, Rossi, Rezzi (dal 31' st Muzzi).
A disposizione: Borrelli, Spiezio, Petro, Spurio, Cardoselli, Javorcic.
All.: Bonatti.
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Vencato; Pavan, Casale, Kumbulla, Badan; Danzi, Cherubin (dal 40' st Marrulli), Hoxha; Stefanec (dal 31' st Dall'Agnola), Tupta (dal 24' st Aloisi), Buxton.
A disposizione: Bianchi, Nigretti, Forgia, Dentale, Gecchele.
All.: Pavanel.
NOTE. Espulso: Al 26' st Badan per doppia ammonizione. Ammoniti: Kumbulla, Spizzichino.
LIVE / Serie B ConTe.it: Vicenza-Hellas Verona 1-0
10/DICEMBRE/2016 - 14:00
Vicenza - Ecco Vicenza-Hellas Verona, 18a giornata della Serie B ConTe.it,. Segui la radiocronaca in esclusiva su Radio Verona (CLICCA QUI), la diretta su hellasverona.it e l'Hellas Verona Official App, gli aggiornamenti sulla pagina Facebook (CLICCA QUI) e sul profilo Twitter (CLICCA QUI) dell'Hellas Verona.
VICENZA-HELLAS VERONA 1-0
Marcatore: 24' st Galano.
VICENZA (4-2-3-1): Benussi; Pucino, Adejo, Esposito, D’Elia; Urso, Rizzo; Vita (dal 1' st Orlando), Bellomo, Giacomelli (dal 39' st Zaccardo); Galano.
A disposizione: Dani, Bogdan, Renny, Zivkoc, Cernigoi, Fabinho, H'Maidat.
All.: Bisoli.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Zaccagni, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Romulo, Fossati, Valoti (dal 27' st Zuculini); Luppi (dal 16' st Bessa), Ganz, Siligardi (dal 36' st Cappelluzzo).
A disposizione: Coppola, Boldor, Troianiello, Maresca, Fares, Riccardi.
All.: Pecchia.
Arbitro: sig. Nasca di Bari.
Assistenti: sigg. Citro di Battipaglia e De Troia di Termoli.
Il Vicenza centra l'impresa nel derby e torna alla vittoria casalinga dopo sette mesi. Un gol di Galano, avvolto nella nebbia di inizio ripresa, consegna i tre punti alla squadra di Bisoli. L'Hellas rimane in testa, ma vede avvicinarsi le concorrenti alla promozione.
FINE PARTITA: VICENZA-VERONA 1-0. Rete di Galano.
90+5Min.
Ultima chance scaligera: cross di Rômulo, messo fuori dalla retroguardia di casa.
90+2Min.
I numerosi fischi arbitrali stanno rendendo molto frammentati gli ultimi minuti di gioco.
90+1Min.
AMMONITO ZACCAGNI, per aver impedito una ripartenza a D'Elia.
90Min.
Nasca concede cinque minuti di recupero.
88Min.
AMMONITO BELLOMO, per fallo su Bianchetti.
87Min.
Ci prova Romulo, ma il suo destro sorvola la traversa di Benussi.
86Min.
Fallo di D'Elia su Cappelluzzo: l'arbitro concede una punizione dal limite al Verona.
85Min.
Sostituzione VICENZA: Cristian Zaccardo entra in campo al posto di Giacomelli.
83Min.
AMMONITO BESSA, per fallo su D'Elia.
81Min.
Sostituzione VERONA: Pecchia manda in campo Pierluigi Cappelluzzo al posto di Siligardi.
80Min.
NICOLAS! Sugli sviluppi del calcio d'angolo, il portiere brasiliano concede il bis con un gran intervento su colpo di testa di Esposito.
80Min.
OCCASIONE VICENZA! Destro di Bellomo da distanza ravvicinata: Nicolas salva la porta e concede il corner.
77Min.
AMMONITO PUCINO. Anche il terzino biancorosso finisce sul taccuino di Nasca.
75Min.
Non un granchè, finora, la reazione del Verona: gli ospiti faticano a trovare spazi e a contrastare il dinamismo dei biancorossi, galvanizzati dopo il gol.
74Min.
Zuculini prova il tiro dalla distanza, trovando un tocco di Adejo: corner per l'Hellas, senza esito.
72Min.
Sostituzione VERONA: è il momento di Franco Zuculini; esce Valoti.
71Min.
AMMONITO URSO. Primo giallo nelle file vicentine.
69Min.
Dopo un'iniziativa di Orlando sulla destra, Galano raccoglie un pallone vagante in area e supera Nicolas con un sinistro preciso. Padroni di casa in vantaggio.
69Min.
VICENZA-VERONA 1-0. Gol del Vicenza. Rete di Galano.
66Min.
La nebbia sembra aver influito anche sull'umore dei ventidue in campo: le squadre si esibiscono solo in sterili e frammentati fraseggi.
64Min.
Si ricominicia a giocare con un pallone di colore giallo fosforescente.
62Min.
Anche i tifosi entrano in scena: dopo la nebbia, il lancio di alcuni fumogeni costringe Nasca a decretare un altro breve stop. C'è anche un richiamo da parte dello speaker dello stadio.
61Min.
Sostituzione VERONA: fuori Luppi, dentro Daniel Bessa.
58Min.
Dopo un paio minuti di stop, Nasca rimette in gioco la palla: si riparte.
57Min.
Lo strato di nebbia su Vicenza si è fatto decisamente più spesso: Nasca interrompe la gara.
54Min.
Sta calando un po' di nebbia sul "Menti": per ora, la visibilità non ne risulta compromessa.
52Min.
Cross di D'Elia, che si trasforma in un tiro in porta: Nicolas fa buona guardia sul palo più vicino.
51Min.
La ripresa è iniziata, seguendo lo stesso copione del primo tempo: alta intensità e notevole attenzione tattica su entrambi i fronti ne sono gli ingredienti.
49Min.
Siligardi prova lo slalom tra i difensori biancorossi, senza riuscire a sfondare: l'ex Livorno guadagna comunque una rimessa in zona d'attacco.
46Min.
Sostituzione VICENZA: dentro Francesco Orlando; è rimasto negli spogliatoi Alessio Vita.
46Min.
INIZIO SECONDO TEMPO DI VICENZA-VERONA. C'è un cambio nelle file del Vicenza.
La prima frazione del "Menti" va in archivio senza forti emozioni. Leggermente meglio i padroni di casa, che non hanno comunque creato palle-gol.
Int.
FINE PRIMO TEMPO: Vicenza-Verona 0-0.
45Min.
Concesso un minuto di recupero.
43Min.
Il Vicenza ha intensificato la pressione negli ultimi minuti: l'Hellas non riesce a proporsi in avanti da parecchio tempo.
41Min.
Ottimo anticipo di Esposito su Ganz: il difensore di casa va anche al tiro dalla distanza, ma la conclusione è da dimenticare.
40Min.
Sciabolata di Esposito, che cerca di innescare Vita, senza successo.
37Min.
Giacomelli premia la corsa di Pucino sulla destra: il cross del numero 2 biancorosso taglia innocuamente l'area scaligera.
37Min.
AMMONITO VALOTI, per un fallo su Urso.
35Min.
Fase di gioco piuttosto soporifera: il Verona subisce l'iniziativa, costante ma sterile, della squadra di Bisoli.
33Min.
Il Vicenza guadagna il primo corner della gara, ma non concretizza.
30Min.
Fallo di Valoti su Urso davanti agli occhi di Nasca: il direttore di gara grazia l'ex Livorno.
28Min.
Siligardi spreca una ghiotta chance in transizione offensiva, fallendo un non difficile passaggio in profondità per Luppi.
26Min.
Primo spunto di Giacomelli, che arriva sul fondo e centra: Vita conclude a botta sicura, trovando il corpo di Souprayen.
25Min.
Cross tagliato di Rômulo dalla destra; Adejo chiude in modo decisivo su Ganz.
24Min.
AMMONITO FOSSATI, per irregolarità commessa ai danni di Urso.
23Min.
Zaccagni trova Ganz in area; la chiusura di Adejo favorisce Siligardi, il cui sinistro è respinto.
20Min.
Buona chance per il Vicenza: Giacomelli serve D'Elia in area, ma quest'ultimo perde il tempo utile per il cross.
18Min.
Lancio in verticale di Bellomo per Galano, che scatta in fuorigioco.
16Min.
Palla persa dalla difesa del Vicenza: Rômulo scatta in contropiede, ma conclude fuori.
15Min.
Il quarto d'ora scocca nel segno dell'equilibrio: i portatori di palla di entrambe le squadre faticano a sostenere il pressing avversario.
13Min.
Fallo di Rizzo su Luppi: il Verona può fruire di una punizione dalla trequarti, non concretizzata.
11Min.
Il Vicenza continua a mostrarsi aggressivo, senza però riuscire a pungere.
9Min.
Scontro Valoti-Pucino in area vicentina: il fallo è del giocatore gialloblù.
7Min.
OCCASIONE VERONA! Servito da Souprayen, Luppi prova un destro a giro che costringe Benussi alla respinta in tuffo. Poi, Romulo non arriva in tempo per il tap-in.
5Min.
Break di Bellomo, che va via con una veronica a un paio di avversari, servendo poi Galano. Il tiro di quest'ultimo è respinto dalla difesa gialloblù.
3Min.
Sono i ragazzi di Bisoli a condurre le danze in questi primi minuti.
2Min.
Vicenza in campo con la tradizionale maglia a righe biancorosse; il Verona indossa un completo giallo con bande blu. Lo stadio "Menti" è tutto esaurito: si fanno subito sentire i supporters vicentini.
1Min.
Inizio primo tempo di VICENZA-VERONA. L'arbitro Nasca dà il via al derby. Palla mossa dai padroni di casa.
FORMAZIONE VERONA: Privo dello squalificato Pazzini, Pecchia lancia il tridente Luppi-Ganz-Siligardi. In mediana, Bessa è out per problemi alla schiena: lo sostituisce Rômulo, con Zaccagni terzino destro.
FORMAZIONE VICENZA: Bisoli non recupera Raicevic. In attacco, gioca Galano, con Vita, Bellomo e Giacomelli in appoggio. Davanti a Benussi, spazio a Pucino, Adejo, Esposito e D’Elia.
Prima contro penultima: è quasi un testa-coda la sfida che metterà di fronte Verona e Vicenza. Gli ospiti provano l'allungo in testa; i biancorossi, ancora a secco di vittorie in casa, cercheranno di fare punti nel derby per uscire dalle sabbie mobili della classifica.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Chi si ricorda di Giuseppe INGRASSIA? Arrivò 22enne in prestito dal PALERMO nella stagione in Lega Pro del 2009-10 e dopo sole quattro presenze tornò alla base. Ora riparte dal MILAZZO in Eccellenza... Intanto Samuele LONGO, mezza stagione all'HELLAS da Agosto 2013 a Gennaio 2014, sembra aver trovato la sua giusta dimensione in Segunda Divisiòn spagnola al GIRONA. Milazzo, porta blindata con Giuseppe Ingrassia. E’ la sua prima volta in Eccellenza
Un rabbioso Ingrassia
Ci sarà un marziano tra i pali del Milazzo. La società rossoblù ha infatti annunciato di essersi assicurata le prestazioni sportive del portiere Giuseppe Ingrassia, che prende il posto lasciato libero da Totò Fagone ed è all’esordio assoluto in un campionato inferiore alla Serie D.
Classe 1988, il nuovo estremo difensore rossoblù proviene dal Due Torri, con cui ha disputato gli scorsi due campionati di Serie D e vissuto la prima metà di questa stagione. Cresciuto nella Primavera del Palermo, Ingrassia ha giocato esclusivamente in serie nazionali, a partire dalle due stagioni in C1 tra Hellas Verona e Pergocrema. Tra il 2011 ed il 2013 il portiere palermitano ha vestito la maglia del Visè, formazione di Serie B belga, prima di passare al Licata in Serie D nel mese di dicembre e dunque ripartire da Gliaca di Piraino. Proprio nel girone di ritorno della stagione del suo avvento al Due Torri, Ingrassia è risultato il portiere meno battuto d’italia, con soli 7 gol subiti nella prima metà dell’anno solare 2015.
Adesso il passaggio nella città del Capo dopo un inizio di stagione non semplice ed in vista di quello che sarà il suo esordio assoluto in un campionato regionale: “La chiamata del Milazzo era quello che ci voleva – dichiara Ingrassia -. Mi trasferisco qui nel migliore dei modi, dopo i due mesi e mezzo di grande difficoltà che ho attraversato tra infortuni ed altre problematiche. Non ho potuto dire di no a questa offerta, non ho potuto dire di no al richiamo di questa squadra e di questa città. Riparto da qui, dopo due anni magnifici e quattro mesi che voglio dimenticare al più presto. Sono sicuro – conclude – che è questo il posto giusto per rimettersi in gioco con ambizioni adeguate”.
FONTE: MessinaSportiva.it
EX VERONA Ex Verona: Longo ha conquistato Girona
L’attaccante, all’Hellas da agosto 2013 a gennaio 2014, ha già realizzato 6 reti nella Segunda Divisìon spagnola
di Raffaele Campo, 08/12/2016, 17:59
Nel campionato cadetto spagnolo, la Segunda Divisìon, c’è un ex centravanti del Verona che, a suon di gol, sta trascinando il “suo” Girona nelle zone alte della classifica.
Stiamo parlando di Samuele Longo, il quale ha vestito la maglia gialloblù dall’estate 2013 a gennaio 2014, totalizzando 3 presenze e una rete in Coppa Italia. Titolare inamovibile nel 4-3-2-1 del tecnico Pablo Machìn, l’attaccante cresciuto nel vivaio dell’Inter ha realizzato, fino a questo momento, 6 gol e 1 assist in 17 presenze. Fondamentale, inoltre, la sua marcatura di pochi giorni fa nel big match contro la capolista Levante, terminato 2-1 per il Girona, ora secondo in classifica.
Dopo diverse stagioni difficili, Longo sta finalmente riuscendo a esprimere il suo importante potenziale.
FONTE: Hellas1903.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.