H/=\VNews + - =
AMBURGO 2-1 VERONA: I padroni di casa meritano sicuramente di più ma è l'HELLAS che passa per primo con un gol di JANKOVIĆ bravo a tenere bassa una palla di controbalzo al limite dell'area, poi i tedeschi pareggiano grazie ad uno (dei tanti purtroppo) svarioni difensivi dei gialloblù che a due minuti dal 90° commettono l'ultimo sbaglio lasciando il piccoletto HOLTBY liberissimo in mezzo all'area...
Al netto dell'intesa e della condizione fisica a netto vantaggio dei biancoblu amburghesi non può non preoccupare una difesa che ha palesato gli stessi difetti della passata stagione con BIANCHETTI al posto di MÁRQUEZ e MORAS a fare quel che può (pur con i limiti tecnici di cui sappiamo).
Incoraggianti gli esordi di SOUPRAYEN, leggerino ma ficcante nei pochi minuti in cui si è visto, e di HELANDER una montagna grande e grossa ma... Piuttosto lenta.
Dietro manca ancora qualcosa insomma e le parole della dirigenza scaligera che dichiarano chiuso il mercato con l'arrivo di ALBERTAZZI (letteralmente bruciato nella ripartenza dalla sua parte nell'occasione del pareggio avversario) non possono essere incoraggianti...
HELLAS VERONA-ROMA APRIRÀ IL CAMPIONATO 2015-16 dato l'anticipo fissato dalla Lega di Serie A per sabato 22 Agosto alle ore 18
SERIE A 2015-16: C'E' ANCHE L'INNO che suonerà prima di ogni gara! Naturalmente si sono scatenate le critiche più o meno sensate contro la musica creata dal maestro Allevi ed intitolata 'O Generosa': Personalmente a me non dispiace e sono sicuro che, col tempo, diventerà un must proprio come la siglia delle gare di Champions...
ECCO IL CALENDARIO DELLA SERIE A, presentata la sequenza di turni in campionato: L'HELLAS esordirà il 23 Agosto al Bentegodi contro la ROMA e chiuderà il 15 Maggio a casa del PALERMO, primo derby il 4 Ottobre...
ABBONAMENTI COL VENTO IN POPPA! Superata quota 12mila...
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Amburgo 2-1 Verona: Il commento del mister e gli highlights |
DICONO + - =
Mister MANDORLINI sull'esordio in campionato con la ROMA «Alla prima giornata incontriamo subito la Roma, una squadra forte. È un inizio difficile, prima o poi bisogna incontrarle tutte ma è inutile negare il fatto che le prime giornate siano toste» TuttoMercatoWeb.com
Il presidente SETTI commenta il calendario di Serie A «È un calendario simile a quello del primo anno, contro squadre molto forti e una partenza in salita. Comunque bisogna incontrare tutte le squadre, quello veronese è l'unico derby che non si svolge in un capoluogo di regione, di questo siamo orgogliosi» TuttoMercatoWeb.com
'O Generosa' Giovanni Allevi - Inno Serie A |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: CAMPANHARO all'EVIAN in Ligue 2 francese. DONSAH vuole la Serie A e potrebbe portare il CAGLIARI in tribunale per indebita ingerenza nella sua carriera! DONINELLI al MODENA... Ufficiale MARTINHO al CARPI! Dopo lo svincolo col CATANIA l'ex Volante che tanto fece esaltare i tifosi scaligeri in B (e che mai fu dimenticato da SOGLIANO) è un nuovo giocatore dei neopromossi emiliani... Per CRESPO visite mediche all'ASTON VILLA, a breve l'ufficialità sull'ingaggio. Chi si ricorda di Leonardo MORACCI arrivato in prestito dal CHIEVO per la stagione di C 2008-09? Dopo aver frequentato a lungo la Lega Pro è passato ora dalla PAGANESE all'ISCHIA... APOLLONI allenerà il PARMA che riparte dalla Serie D, al suo fianco l'ex compagno di squadra MINOTTI.
PRELIMINARI EUROPA LEAGUE: Disastro SAMP a Torino contro l'ex squadra serba di BOSKOV, uno 0 a 4 che distrugge i tifosi e il vulcanico FERRERO sbotta 'Basta seghe, devono giocare' ma ormai servirà un autentico miracolo per superare il turno...
CALCIOMERCATO: NAPOLI preso CHIRICHES, ora D'AMBROSIO? INIGUEZ al CARPI via UDINESE: Ritroverà SOGLIANO che fu ad un passo dall'ingaggiarlo per l'HELLAS...
MARADONA ce l'ha con tutti 'La mia ex moglie è una ladra e anche Diego Junior è nella mia lista nera! Nella FIFA? C'è la mafia e io voglio eliminarla...'
BALOTELLI-LIVERPOOL è guerra aperta, Mario si allena da solo...
OLIMPIADI INVERNALI 2022, la sede sarà in Cina a Pechino
MONDIALE TUFFI: È finalmente medaglia d'oro individuale per la CAGNOTTO! 'Un successo che ha il sapore della medaglia olimpica' commenta a caldo Tania...
FORMULA 1: Miracolo VETTEL in Ungheria! Il ferrarista precede sul podio le due RED BULL e conquista la seconda vittoria in rosso dopo una gran partenza...
CALCIOMERCATO: MUNTARI sceglie i petroldollari arabi, guadagnerà 7 milioni a stagione!
RASSEGNA STAMPA + - =
DOPO AMBURGO
Toni-Pazzini e la difesa
Ecco su cosa lavorare
02/08/2015 11:21
Ci sono buone notizie e altre meno per il Verona reduce dal'amichevole persa con l'Amburgo. Iniziamo dalle note positive.
SQUADRA CON PERSONALITA'. Il gruppo è compatto e composto da bravi ragazzi. Da sempre Mandorlini fonda le sue squadre su questo principio. E si vede. Anche quest'anno il Verona ha una sua fisionomia ben precisa. Resta compatto, non si sfilaccia, sa soffrire. Anche questa è una dote. Quando gli avversari attaccano, e l'Amburgo lo ha fatto molto, il Verona non ha ballato. Sono arrivati palloni in area, qualche pericolo, ma la squadra ha tenuto le distanze.
GIUSTO CINISMO. Altra dote del Verona: sa capitalizzare al massimo le poche occasioni che crea. Lo ha fatto anche ad Amburgo, quando ha segnato l'1-0. Mezza palla sporca e Jankovic ha insaccato. Anche questa è una qualità.
EQUILIBRIO. L'equilibrio predicato da Mandorlini è evidente. Jankovic lavora moltissimo sulla fascia e Sala fa altrettanto dall'altra parte. In più Pazzini corre per tre. E questo permette all'Hellas di essere ovunque e di coprire bene il campo.
POCA IMPREVIDIBILITA'. E adesso vediamo invece cosa non funziona. La prima cosa che salta all'occhio è che il Verona è macchinoso nell'uscita. A Mandorlini piace restare raccolto e ripartire. Gioco che Iturbe e Romulo permettevano meravigliosamente al primo anno in A. Ancora non si vedono queste accelerazioni, ma è palese che è anche questione di condizione.
TONI-PAZZINI. Tanta volontà, pochi risultati. L'intesa non è un problema perchè i due si intendono. Il problema è che non hanno palloni, ovvero rifornimenti. Sono sempre (quasi) serviti in verticale. Toni, spalle alla porta, cerca di far andare Pazzini. Troppo poco. Bisogna andare sulle fasce, dargli palloni in area, altrimenti tanta potenza offensiva viene sprecata. Bisogna andare di più sul fondo e servirli meglio.
DIFESA INGENUA. Ci sono dei tentativi di restare più alti e l'ingresso di Moras, strepitoso in un recupero, ha giovato. Ma si può fare molto meglio. I problemi più che centralmente sono arrivati dalla fasce. Comprensibile a sinistra, dove Albertazzi tornava a giocare dopo tanto tempo. Meno a destra, dove Pisano ha fatto tanta fatica. Restano poi ingenuità che in A non si possono ammettere. Squadra sbadata sul primo gol dell'Amburgo con l'azione che parte da un out e solito buco a destra in occasione del secondo. Da rivedere e attendere con la giusta pazienza sia Souprayen sia Helander. Per ora non sembrano pronti a fare i titolari.
SALA EQUILIBRATORE. La speranza è di vederlo in gialloblù anche a settembre. E' vero che lì c'è anche Romulo, ma in questo momento Sala è il più importante della squadra. Mandorlini gli ha affidato il compito di "equilibratore" del centrocampo in fase di possesso, ma anche quando non si ha la palla. Senza di lui il Verona sarebbe veramente un'altra cosa. E non migliore.
NON FARE PROCESSI. Sbagliato sarebbe fare processi ora. Siamo in mezzo alla preparazione e gli errori e le amichevoli servono a questo. Per di più questa preparazione fino ad oggi è stata gravata da tanti infortuni e contrattempi che hanno impedito a Mandorlini di lavorare sull'intera rosa. Avere a disposizione Romulo e Hallfredsson, per esempio, avrebbe fornito, passo, gamba, velocità e forza. Ma anche Viviani, per ora oggetto misterioso, è atteso con ansia. Dai suoi piedi, dalla sua personalità, dalla capacità di far girare la squadra e i tempi giusti, può dipendere la stagione del Verona e anche le fortune di Toni-Pazzini.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
VIDEO YouTube – “O generosa”, inno Serie A di Giovanni Allevi. Ma sui social…
Pubblicato il 28 luglio 2015 10.09 | Ultimo aggiornamento: 28 luglio 2015 10.09
ROMA – E’ stato svelato durante la presentazione di ieri, 27 luglio, del calendario di Serie A, “O generosa”, inno composto da Giovanni Allevi che verrà suonato prima di ogni incontro del prossimo campionato italiano di calcio.
Il testo del brano è stato composto per i due terzi in latino e per l’ultimo terzo in inglese. Tra i versi inclusi nella versione definitiva delle liriche sono presenti i passaggio “Custodi animum tuum / ut a corruptione abstineat” (“Custodisci la tua anima / affinché si astenga dalla corruzione”) e “Gloria, I say to you, Alleluia / winner you will be in your heart Gloria” (“Gloria, a te dico, Alleluia / vincitore sarai nel tuo cuore”).
Ma il nuovo inno non è piaciuto a molti. “E’ centrato sull’invocazione di una forza nobile e pura, di cui deve essere detentore il campione di una disciplina sportiva”, dice Allevi. Ma le reazioni del popolo social sono di tutt’altro avviso. Tra battute e sconcerto, sul breve brano in latino piovono molte critiche (leggi qui alcuni tweet).
FONTE: BlitzQuotidiano.it
"O Generosa!", l'inno di Allevi per la serie A scatena l'ironia su Twitter
"O Generosa!" è il brano di Giovanni Allevi che risuonerà negli stadi italiani prima di tutte le partite del campionato di calcio di Serie A. "Il testo - spiega Allevi - è centrato sull’invocazione di una forza nobile e pura, di cui deve essere detentore il campione di una disciplina sportiva. Essere vincitore non è solo l’esito di una competizione sportiva, ma significa essere campioni nella vita, nel cuore prima di tutto". Ma le reazioni del web sono di tutt'altro avviso. Tra battute e commenti ironici, sono piovute sui social molte critiche al brano in latino e in inglese
FONTE: Repubblica.it
O Generosa, l’inno della Serie A di Giovanni Allevi vittima di cyberbullismo? No, è brutto sul serio
La polemica di Michele Monina
Da ieri è un proliferare, sui social, di attacchi nei confronti del compositore ascolano. Siccome il cyberbullismo ci è sempre parsa pratica pericolosa e fastidiosa, eccoci qui a fornire ai tanti delusi dall'inno alla Serie A, gli strumenti critici per attuare un attacco non aleatorio ma specifico
di Michele Monina | 28 luglio 2015
Di cosa parliamo quando parliamo di O generosa di Giovanni Allevi? Sì, perché da ieri è tutto un proliferare, sui social, di attacchi anche gratuiti nei confronti del compositore ascolano, reo, a dire di praticamente tutti, di aver scritto un brano non esattamente all’altezza del compito che gli era stato dato, essere l’inno del nostro campionato di Serie A. Molti, in realtà, sembrano essersi accaniti più contro l’idea di un inno scritto da Allevi che contro l’inno specifico, perché le critiche sono partite ben prima che il brano fosse ascoltabile dai più. Siccome il cyberbullismo ci è sempre parsa pratica pericolosa e fastidiosa, eccoci qui a fornire ai tanti delusi da O generosa, inno alla Serie A composto dal maestro ascolano Giovanni Allevi, gli strumenti critici per attuare un attacco non aleatorio ma specifico, perché a volte menare alla cieca dà meno soddisfazioni che colpire direttamente alla figura.
O generosa appare, sin dal titolo, un’opera ambiziosa, ancorché fuori fuoco. I tanti che hanno criticato Allevi di aver commesso un errore di grammatica, mettendo una o senza acca erano in errore, perché di lingua latina si tratta, ma ciò non toglie che il testo del brano, e il titolo stesso siano imbarazzanti per sviluppo e contenuti. A prescindere dalla partenza, in cui la parola Fortitudo inizialmente inserita nel testo è stata cambiata in corsa perché richiamava in maniera troppo stringente il motto della squadra di Bologna, il fatto che qualcuno, parlando del calcio italiano contemporaneo, si senta in diritto e dovere di usare la parola onestà tradisce una ingenuità al limite del patologico. Ora, è vero che Allevi gioca sempre la carta del Forrest Gump de noantri, ma avrà intorno un parente, un amico, un conoscente, un vicino di casa che gli avrà fatto notare come l’onestà sia uscita dal campo di gioco ben prima che lui venisse alla luce. A parte questo duplice scivolone, resta il mistero, profondo, dell’utilizzo di ben due lingue in un brano la cui durata, ringraziando Iddio, è sufficientemente breve. Latino, lingua scelta, si suppone, per rendere incomprensibile il senso ai più, e inglese, in un accostamento a dir poco forzato. Mancava giusto l’esperanto e avrebbero fatto contenti davvero tutti.
Ma le note dolenti, scusate il brutto gioco di parole, arrivano con la musica. Il motivo, enfatico come un inno dovrebbe in effetti essere, suona sin dal primo ascolto familiare. Questo, in genere, è un bene. Significa che il brano in questione è destinato a diventare un tormentone, a farsi spazio nei pochi giga di memoria che i nostri cervelli mettono a disposizione dei motivetti musicali. Peccato che la familiarità di O generosa, e stiamo continuando ossessivamente a ripetere il titolo con lo stesso gusto macabro con cui, da piccoli, ci si passava il dito sulle croste delle ferite, risieda fondamentalmente nella scarsa originalità delle melodie messe in atto. L’intro, vagamente cinematografica, ricorda molto, ma davvero molto, praticamente troppo, la colonna sonora dello storico Superman, composta dal maestro John Williams. Non diciamo che sia un plagio, ma sicuramente l’ispirazione è stata tanta, al limite del mimetismo. Chiaro, la stessa Superman ricorda, a voler fare le pulci al maestro Williams, anche il tema di Guerre stellari, sempre del compositore americano, ma l’assomigliare a una musica che a sua volta ne assomiglia a un’altra non libera certo Allevi dalle accuse di scarsa originalità che gli sono giustamente piovute addosso.
C’è chi, qui invece ingiustamente, ha paragonato il cantato, ripetiamo in latino e inglese (alla faccia del patrimonio culturale italiano tanto sbandierato da Beretta, presidente della Lega Serie A, committente del brano), ai Carmina Burana. Vivaddio, a parte il richiamo dovuto al cantato liricheggiante, nulla c’è che possa accostare Allevi a Carl Orff, se non l’aver transitato nel pianeta Terra, fortunatamente per Orff non contemporaneamente. La melodia del cantato di O generosa non è copiata dai Carmina burana, tranquilli, è semplicemente banalotta, poco orecchiabile, destinata all’oblio. Come in un mondo giusto o anche solo normale lo sarebbe tutta O generosa, non fosse che ce la troveremo prima di tutte le partite di Serie A, peggio dell’Oh oh oh oh dei The Kolors per chi avesse la sventura di chiamare il Servizio clienti di Vodafone.
Bene, ora potrete amabilmente sparlare di O generosa e di Giovanni Allevi senza rimanere sul vago. Attendiamo presto una puntata di Voyager di Giacobbo sul perdurare di un fenomeno musicale assolutamente inspiegabile, altro che cerchi nel grano.
di Michele Monina | 28 luglio 2015
FONTE: VeronaSera.it
Verona, Setti: "Non cedo il club. Toni-Pazzini? Idea nata da una foto"
Il presidente gialloblu firma l'obiettivo: "La salvezza è il nostro Scudetto"
31/07/2015 08:40
CALCIOMERCATO VERONA INTERVISTA SETTI / MILANO - Il presidente del Verona Maurizio Setti è il protagonista di una lunga intervista sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport':
CALENDARIO - "Roma, Inter e Lazio nelle prime 6 giornate: una partenza durissima, come nel primo anno di A. Sta venendo su una buona squadra: vorrei qualche punto in più rispetto allo scorso anno, magari contro le big".
ROSA - "Gli italiani creano meno problemi e la squadra fa più gruppo: ci sono momenti in cui essere uniti aiuta. L’età? In A bisogna correre, anche un vecchietto (sorride, n.d.r.) come Toni lo fa, ma lui è un fenomeno. Chi corre di più vince".
DA SOGLIANO A BIGON - "Sogliano è un istintivo, un solista che mi portava a casa il lavoro già bello e fatto. E’ stato un bel ciclo, poi ho deciso di voltare pagina. Bigon è più riflessivo, per organizzazione e modo di lavorare è un tedesco e ti rende partecipe delle operazioni in corso. Preferisco questo metodo".
MANDORLINI - "Ci sono stati un paio di momenti delicati: in B e lo scorso anno dopo 5 partite perse di fila. Situazioni risolte grazie a confronti leali. Siamo maturati assieme e lui ha capito che in A bisogna comportarsi diversamente, nei primi anni di Verona faceva da parafulmine per tutto. Propone un bel gioco e i gol li fa fare, ora deve aggiustare la fase difensiva".
TONI E PAZZINI - "Ero al battesimo del figlio di Toni e lì ho incontrato Pazzini. Facciamo una foto tutti assieme e la invio a Mandorlini chiedendogli: chi fai giocare di noi tre? Lui ha risposto: faccio giocare te. E da uno scherzo è nata una cosa seria. Pazzini e Toni possono giocare assieme. Quanti gol mi aspetto? Dagli attaccanti mi aspetto 40-45 gol".
FEDE - "Sono juventino, però ormai mi sento veronese a tutti gli effetti. Il Verona non è in vendita, qualcuno si diverte a mettere in giro certe voci ma non è mai arrivata nessuna offerta".
OBIETTIVI - "La salvezza sarà il nostro scudetto. L’Europa? Meglio stare con i piedi per terra però vorrei regalare un trofeo a Verona. Il mio sogno è vincere la Coppa Italia. Nel tabellone dalla nostra parte c’è la Juve, se però ci sottovaluta, chissà...".
S.D.
FONTE: CalcioMercato.it
Pres. Verona: 'Toni-Pazzini? 45 gol in due'
31 luglio alle 10:13
Il presidente del Verona, Maurizio Setti, ha parlato La Gazzetta dello Sport: "Il mio sogno è vincere un trofeo, la Coppa Italia. Nel nostro tabellone c'è la Juventus, magari ci prende sotto gamba. Ero al battesimo del figlio di Toni e lì ho incontrato Pazzini. Facciamo una foto tutti assieme e la invio a Mandorlini chiedendogli: chi fai giocare di noi tre? Lui ha risposto: faccio giocare te. Lui e Toni possono giocare assieme. Quanti gol mi aspetto? Dagli attaccanti 40-45 gol".
FONTE: CalcioMercato.com
Verona, Setti: “Sogno di vincere la Coppa Italia. Modelli? Juventus e Borussia”
Maurizio Setti - Hellas Verona
Redazione 31-07-2015 10:30
Per Maurizio Setti, al quarto anno di presidenza dell'Hellas Verona, il sogno è di poter vincere qualcosa d'importante con il proprio club, dopo aver conquistato la promozione in Serie A nel 2013. Magari la Coppa Italia, come ha rivelato nel corso di un'intervista concessa a "La Gazzetta dello Sport", nella quale ha esordito parlando del duro avvio di campionato della formazione gialloblu: "Sarà una partenza durissima, come nel primo anno di A. Però sta venendo su una buona squadra: vorrei qualche punto in più rispetto allo scorso anno, magari contro le big. Più italiani in rosa? Creano meno problemi e la squadra fa più gruppo: ci sono momenti in cui essere uniti aiuta". L'estate del Verona ha anche osservato un cambio nel ruolo di ds: "Sogliano è un istintivo, un solista che mi portava a casa il lavoro già bello e fatto. E’ stato un bel ciclo, poi ho deciso di voltare pagina. Bigon è più riflessivo, per organizzazione e modo di lavorare è un tedesco e ti rende partecipe delle operazioni in corso. Preferisco questo metodo".
Mandorlini è stato vicino all'esonero in passato: "Ci sono stati un paio di momenti delicati, situazioni risolte grazie a confronti leali. Propone un bel gioco e i gol li fa fare, ora deve aggiustare la fase difensiva e nei primi test ho visto una difesa più alta, compatta e vicina alla metà campo. Pazzini? E' stato lanciato da Mandorlini all’Atalanta e con Toni ha un legame fortissimo: chiaro che per la trattativa ha contato molto la sua volontà di rimettersi in gioco, di tornare protagonista. Lui e Toni possono giocare assieme, dagli attaccanti mi aspetto 40-45 gol". La squadra del cuore, prima del Verona, per Setti era un'altra: "Sono juventino, però ormai mi sento veronese a tutti gli effetti. Società in vendita? No, qualcuno si diverte a mettere in giro certe voci ma non è mai arrivata nessuna offerta".
Tra modelli da seguire, sogni e qualche sassolino dalla scarpa da togliersi, in particolare con la Lega Calcio, Setti ha concluso così: "Nel calcio c’è chi pensa solo a sottrarre soldi o energie. Con 50 milioni di fatturato annuo so bene che il Verona non competerà mai con le grandi ma vorrei avvicinarmi per modo di lavorare sempre più a Juve e Borussia Dortmund, i miei modelli. Viviani? Ha il carattere giusto per sfondare, mentre Rafa Marquez deve mostrare il suo valore e aiutare a crescere Bianchetti ed Helander. A Toni auguro di rivincere il titolo marcatori. La salvezza sarà il nostro scudetto, l’Europa? Il mio sogno è vincere la Coppa Italia".
Hellas Verona, primo allenamento per Moras dopo la scomparsa del fratello Dimitris
Vangelis Moras, Hellas Verona (ph: Grigolini)
Redazione 28-07-2015 20:30
The show must go on. Non c’è possibilità di fermarsi, riflettere, pensare. La storia di Vangelis Moras è un racconto strappalacrime che quasi stona col calcio e i suoi contorni. Non è la storia di un difensore ma di un fratello generoso, disposto a tutto pur di non perdere un pezzo di vita. Suo fratello Dimitris è morto lo scorso 18 luglio dopo aver lottato a lungo contro un brutto male, un nemico che Vangelis aveva provato a sconfiggere donando il suo midollo osseo. Moras aveva abbandonato il ritiro precampionato per raggiungere la sua famiglia in Grecia. Un viaggio infinito che si è concluso solo oggi. Il difensore greco ha raggiunto l’Hellas Verona a Peschiera. Si è riunito ai compagni, ha indossato scarpini e divisa d’allenamento, ha lavorato in gruppo. E’ tornato alla vita di tutti i giorni come se nulla fosse mai accaduto. D'ora in poi, però, avrà un motivo in più per correre più veloce degli altri, e un nuovo destinatario a cui dedicare i prossimi goal.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
L'Hellas presenta Pazzini e si riprende Albertazzi: è lui il terzino per Mandorlini
Il difensore che ha già vestito la casacca gialloblù, era rientrato al Milan dopo che le due società non riuscirono ad accordarsi per il rinnovo della comproprietà
La Redazione 29 Luglio 2015
"Il mio arrivo a Verona? L'Hellas mi ha dimostrato subito fiducia, mi hanno cercato e tutti qui mi hanno voluto. Un commento su Mandorlini? Ho rivisto il mister con la solita voglia e il solito entusiasmo. Ha sempre curato i particolari e lo fa ancora, non è cambiato. Speriamo di fare bene e di toglierci delle soddisfazioni. I tifosi? So che sono molto passionali, questa è una cosa bella anche per noi calciatori", queste le parole di Giampaolo Pazzini nel corso della sua presentazione ufficiale all'Hellas Verona. Il Pazzo si è anche espresso sulla sua convivenza nel reparto avanzato con Luca Toni: "Io in campo con Luca Toni? Con lui può funzionare, è un fratello e abbiamo qualità e caratteristiche per giocare insieme, siamo due prime punte che giocano anche per il compagno. Serve provare, anche per avere alternative di volta in volta, ad ogni modo si può fare tutto e bene. Un commento su Toni? La sua grandezza sta nel carattere, ancora oggi il suo entusiasmo è un esempio per tutti. Gomez trequartista? E’ una delle nostre opzioni, siamo a fine luglio e ora l'importante è lavorare. Noi dobbiamo pensare soltanto a questo".
Ma se il grande colpo del mercato è stato presentato, altri sono in arrivo. Mancava infatti ancora un tasselo per riempire la lacuna della fascia sinistra: nei giorni scorsi si è fatto il nome di Daprelà del Palermo, poi invece sarebbe tornato in auge quello di Marchese del Genoa ma nelle ultime ore c'è stata l'accelerata decisiva per un altro giocatore. Michelangelo Albertazzi infatti è praticamente un giocatore dell'Hellas: il laterale classe 1991 ha già vestito la maglia gialloblu, ma poi rientrò al Milan dal momento che le due società non riuscirono ad accordarsi per la comproprietà. Secondo quanto affermato su alcuni siti internet (come calciomercato.com e Gazzetta.it), il terzino firmerà un contratto di tre anni che lo legherà a titolo definitivo al club di via Belgio.
FONTE: VeronaSera.it
21:31 | sabato 01 agosto 2015
Hellas Verona, Mandorlini: «Dispiace per la sconfitta»
L'allenatore dei gialloblù ha parlato della sconfitta in amichevole con l'Amburgo
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
AMBURGO HELLAS VERONA MANDORLINI - Sconfitta in amichevole per l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini. I gialloblù hanno affrontato a viso aperto l'Amburgo in amichevole portandosi in vantaggio con Bosko Jankovic ma nella ripresa la miglior condizione atletica dei tedeschi, che inizieranno il campionato tra una settimana, ha fatto la differenza. Infatti, nel finale, l'Amburgo ha prima pareggiato con Olic e ha poi trovato il gol del definitivo 2 a 1 con Holtby.
IL COMMENTO - Al termine della sfida, Andrea Mandorlini, ha commentato così la gara ai microfoni di Sky Sport: «Dispiace perdere sempre di più quando si è stati in vantaggio per 70 minuti. Noi abbiamo una settimana di tempo in più rispetto a loro per preparare l'esordio con la Roma, ci faremo trovare pronti. Pazzini? Ha preso due-tre belle botte e caratterialmente non è secondo a nessuno. E' un giocatore importante, aspetteremo altre partite per prepararci al meglio e per cercare di portare tutti al massimo della forma. Abbiamo tanti giocatori fuori, li aspettiamo, devono recuperare in fretta».
19:28 | sabato 01 agosto 2015
Verona, sconfitta di misura con l'Amburgo
Olic e Holtby rimontano dopo la rete di Jankovic: 2-1
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
VERONA AMBURGO - Amichevole positiva per l'Hellas Verona di Mandorlini, sconfitto solo nel finale dall'Amburgo in Germania col risultato di 2-1. Nonostante il risultato sfavorevole i gialloblu danno prova di grande compattezza, resistendo per tutto il primo tempo agli attacchi dell'Amburgo e trovando anche il gol con Jankovic ed il suo bel destro al 36'. Da segnalare la presenza in campo dal primo minuto di Albertazzi, appena rientrato a Verona, e la coppia Toni-Pazzini. Nella ripresa l'Hellas sembra resistere ancora in modo efficace ma l'Amburgo riesce a trovare il pareggio al 63' grazie ad Olic, ben servito da Holtby.
HOLTBY PROTAGONISTA - Lo stesso Holtby si rivela poi protagonista a due minuti dal termine trovando il gol del definitivo 2-1 con un colpo di testa che supera Gollini, subentrato a Rafael nell'intervallo. Nonostante la sconfitta, dunque, Mandorlini può fare ritorno in Italia rinfrancato dalle risposte dei suoi e dalla capacità di giocare alla pari contro una formazione comunque di livello e ben più avanti nella preparazione.
09:08 | venerdì 31 luglio 2015
Verona, Setti: «Vi svelo l'affare Pazzini»
Il presidente ha un sogno: «Vincere la Coppa Italia»
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA SETTI - Si reca a Verona solo una volta a settimana, preferendo delegare molto ai suoi dirigenti. Più presente è, invece, suo figlio Federico, che lavora nell’area marketing del club. Arrivando da una famiglia di operai, Maurizio Setti sa bene cosa siano i sacrifici e quanto sia dura la scalata verso il successo. Lo stesso vale per il suo club: «Roma, Inter e Lazio nelle prime 6 giornate: una partenza durissima. Però sta venendo su una buona squadra: vorrei qualche punto in più rispetto allo scorso anno, magari contro le big», ha dichiarato il patron ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
CAMBIAMENTI – Setti ha parlato, però, anche del suo progetto di rinnovamento del Verona: «Gli italiani creano meno problemi e la squadra fa più gruppo: ci sono momenti in cui essere uniti aiuta. L’età? In A bisogna correre, anche un vecchietto (sorride, ndr) come Toni lo fa, ma lui è un fenomeno. Chi corre di più vince. Sogliano è un istintivo, un solista che mi portava a casa il lavoro già bello e fatto. E’ stato un bel ciclo, poi ho deciso di voltare pagina. Bigon è più riflessivo, per organizzazione e modo di lavorare è un tedesco e ti rende partecipe delle operazioni in corso. Preferisco questo metodo».
IL MISTER – Non sono mancati i momenti difficili, soprattutto per l’allenatore Andrea Mandorlini, ma sono stati superati grazie a confronti leali: «Siamo maturati assieme e lui ha capito che in A bisogna comportarsi diversamente. Nei primi anni di Verona faceva da parafulmine per tutto, da quando ha una struttura organizzata alle spalle e fa solo l’allenatore le cose sono migliorate. Propone un bel gioco e i gol li fa fare, ora deve aggiustare la fase difensiva e nei primi test ho visto una difesa più alta, compatta e vicina alla metà campo».
IL RETROSCENA – Inevitabilmente si passa a parlare di Luca Toni e Giampaolo Pazzini, su cui ha svelato un retroscena: «Ero al battesimo del figlio di Toni e lì ho incontrato Pazzini. Facciamo una foto tutti assieme e la invio a Mandorlini chiedendogli: chi fai giocare di noi tre? Lui ha risposto: faccio giocare te. E da uno scherzo è nata una cosa seria. Pazzini è stato lanciato da Mandorlini all’Atalanta e con Toni ha un legame fortissimo: chiaro che per la trattativa ha contato molto la volontà di Pazzini di rimettersi in gioco, di tornare protagonista. Lui e Toni possono giocare assieme. Quanti gol mi aspetto? Dagli attaccanti mi aspetto 40-45 gol», ha raccontato Setti, che poi ha ammesso di essere juventino, ma anche di sentirsi veronese a tutti gli effetti e quindi di meditare uno scherzetto ai bianconeri.
PROGETTI E SOGNI – Infine, Setti ha escluso la possibilità di cedere il club, ma si è detto invece aperto a nuove forme di collaborazione per consolidare ed esportare il brand del Verona. Stadio di proprietà o centro sportivo? Il presidente del club veneto vuole migliorare il Bentegodi insieme al Chievo, nel frattempo lavora al centro sportivo. Per il futuro punta, dunque, al modello della Juventus e del Borussia Dortmund. Il sogno, però, è un altro: «La salvezza sarà il nostro scudetto. L’Europa? Meglio stare con i piedi per terra però vorrei regalare un trofeo a Verona. Il mio sogno è vincere la Coppa Italia. Nel tabellone dalla nostra parte c’è la Juve, se però ci sottovaluta, chissà...».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Da erede di Maldini a mistero. A Verona l'ultima chance di Albertazzi
31.07.2015 15.01 di Tommaso Maschio
Quando nel 2008 il Bologna cedette il cartellino di Michelangelo Albertazzi, allora 17enne, al Milan per oltre un milione di euro in molti sotto le due torri si stracciarono le vesti per la perdita di quello che tutti credevano un assoluto talento arrivando a paragonarlo anche a Paolo Maldini. Del resto se ancora minorenne ti cercano l'Arsenal e il Milan qualche qualità devi pure averla. La realtà per Albertazzi è stata però più dura del previsto: due prestiti poco fortunati al Getafe in Spagna e al Varese in Italia - con appena due presenze in un anno e mezzo - prima dell'Hellas Verona. Un campionato di Serie B e uno di Serie A da comprimario senza brillare mai troppo in gialloblu e poi il ritorno al Milan che però non crede in lui neanche in un'annata negativa come l'ultima. A 24 anni Albertazzi sembra una delle tante promesse non mantenute e si trova di fronte all'ultima chance per mostrare quanto vale e che gli osservatori non si sbagliavano quando lo individuarono come sicuro talento del futuro. L'Hellas Verona ci ha creduto e puntato facendogli firmare un triennale e ora sta ad Albertazzi prendersi sul campo la propria rivincita e ripagare la fiducia degli scaligeri.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "Hellas linea verde con i ragazzi del 90"
31.07.2015 09.33 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Hellas avanti con gli under 25. Questa l'apertura del Corriere di Verona, raccontando i primi anni novanta, data di nascita di ben sei fra i possibili titolari schierabili da Andrea Mandorlini. Da Pierluigi Gollini, professione portiere, a Michelangelo Albertazzi, ultimo arrivato in casa gialloblù. In mezzo uomini mercato come Jacopo Sala, due nuovi acquisti come Federico Viviani e Filip Helander. Infine il classe 1996 Mohamed Fares, promosso dalla Primavera.
SERIE A
Verona, Mandorlini: "Prime gare toste, con la Roma è difficile"
27.07.2015 20.51 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate dopo il sorteggio del calendario della Serie A TIM 2015/16. "Alla prima giornata incontriamo subito la Roma, una squadra forte. È un inizio difficile, prima o poi bisogna incontrarle tutte ma è inutile negare il fatto che le prime giornate siano toste".
ALTRE NOTIZIE
Hellas, Setti: "Inizio in salita, ma tanto bisogna incontrare tutti"
27.07.2015 20.12 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Presente a Milano per il sorteggio del calendario della prossima stagione di Serie A, il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, ha parlato dell'inizio che attende gli scaligeri, nonché del derby, in programma alla settima giornata, contro il Chievo: "È un calendario simile a quello del primo anno, contro squadre molto forti e una partenza in salita. Comunque bisogna incontrare tutte le squadre, quello veronese è l'unico derby che non si svolge in un capoluogo di regione, di questo siamo orgogliosi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
03.08.2015
Sprazzi di luce e qualche ombra
L'Hellas è ancora un cantiere aperto
La sconfitta con l'Amburgo non preoccupa Mandorlini «Brucia il risultato ma saremo pronti per il campionato Pazzini e Toni in coppia? Ho visto una crescita di tutti»
Andrea Mandorlini al primo giorno di lavoro nel ritiro di Bad Kleinkirchheim FOTOSERVIZIO EXPRESS
Un anno fa il Burnley, sabato pomeriggio l'Amburgo, l'aria d'Europa non porta bene all'Hellas. Due amichevoli internazionali, due sconfitte, prima in Inghilterra poi in Germania... Mister Mandorlini ci scherza su. «L'anno scorso abbiamo perso tre a uno con il Burnley e loro dovevano debuttare Manchester - racconta il tecnico del Verona - alla fine gli inglesi sono retrocessi e noi ci siamo salvati. Adesso siamo caduti in casa dell'Amburgo, loro fra due settimane giocheranno con il Bayern. Magari è solo una coincidenza ma speriamo si ripeta la storia...». Lì vicino l'amministratore delegato dei tedeschi Dietmar Beiersdorfer sta chiacchierando con Sandro Mazzola, ex compagno di squadra ai tempi della Reggiana, e non coglie la battuta. Scherzi a parte, la prestazione con l'Amburgo ha evidenziato una crescita della formazione gialloblù anche se resta qualche dubbio sulla tenuta difensiva. Sprazzi di luce e qualche ombra come evidenzia anche l'allenatore dell'Hellas.
«Brucia il risultato - ammette - questo è vero. Non è bello perdere così anche se è un'amichevole ma salvo la prestazione. Loro sono già in condizione campionato, fra due settimane affronteranno il Bayern, sono pronti. Noi stiamo lavorando, dobbiamo trovare gli equilibri giusti. Alcuni giocatori sono appena rientrati, altri sono fermi per infortunio, i nuovi arrivati devono integrarsi con i compagni anche se il gruppo dimostra di essere molto unito». Il Verona è ancora un cantiere aperto ma la settimana di preparazione in Carinzia servirà allo staff tecnico gialloblù per mettere a punto gli ultimi dettagli. «Saremo pronti per il debutto - assicura Mandorlini - abbiamo puntato i riflettori sulla prima di Coppa e sull'esordio con la Roma. Ancora una volta, com'è successo con il Milan, sarà la partita che aprirà la A. Uno stimolo in più per fare molto bene, per regalare una soddisfazione ai nostri tifosi che ancora una volta ci hanno dimostrato grande attaccamento, arrivando in cinquecento ad Amburgo. Comunque anche con i tedeschi ho visto segnali positivi, una squadra in crescita che sa lottare, che quando serve soffre».
Brilla ancora una volta Jankovic, non solo per la rete segnata, si fa apprezzare Pazzini che si danna l'anima a tutto campo e cerca gloria anche lontano dall'area di rigore, subito in palla Albertazzi come non se ne fosse mai andato. Dopo tanti mesi in infermeria sorride Ionita, valore aggiunto in mezzo al campo, si sacrifica Greco davanti alla difesa, lui che non è certo un metodista, dimostra buona personalità Bianchetti. Continuano le prove di convivenza tra Toni e il «Pazzo», con Jankovic che cerca il punto d'equilibrio come ha fatto nelle prime amichevoli Juanito Gomez. «Anche in avanti ho visto cose buone e cose meno buone - spiega Mandorlini - ma ci sono progressi evidenti. Ovviamente dobbiamo cambiare qualcosa nel modo di giocare ma bisogna restare tranquilli». Da rivedere qualcosa anche in difesa, i due gol dell'Amburgo assomigliano a molti di quelli incassati nell'ultimo campionato. «Bene per un'ora - continua - abbiamo sofferto ma abbiamo sempre risposto con personalità. Poi abbiamo pagato a caro prezzo due errori». C'è anche chi ricorda Amburgo con i brividi sulla pelle. «È stato fantastico tornare - scrive Jacopo Sala su Facebook - volevo solo ringraziare un pubblico così caloroso. Così come i tifosi del Verona. Sono stati eccezionali». o
Luca Mantovani
02.08.2015
«La stanchezza si sente Ma fa parte del gioco»
Brucia la sconfitta ma Andrea Mandorlini promuove la prestazione della squadra: «Una partita vera», ammette il tecnico del Verona. «Abbiamo perso nei minuti finali e questo non mi fa piacere. Comunque questo è calcio vero, abbiamo capito che non si può concedere nulla agli avversari».Anche con l'Amburgo un paio di errori difensivi che hanno inciso sulla gara. «Soprattutto da rivedere l'azione del primo gol dei tedeschi», spiega. «Stavamo facendo i cambi, c'era confusione in campo e ci siamo fatti saltare sulla fascia. Nel secondo abbiamo dormito un po' tutti, la stanchezza si è fatta sentire ma anche questo fa parte di un percorso di crescita, dobbiamo continuare a lavorare». Ancora una volta Toni e Pazzini insieme, cose buone e cose meno buone. «Si danno da fare, hanno lavorato bene, si sono sacrificati per la squadra», aggiunge il tecnico, «abbiamo stretto i denti e sofferto e anche loro hanno dato una mano. Jankovic come Gomez? Stiamo provando nuove situazioni, dobbiamo abituarci ma i segnali per me sono positivi». Un Verona che si prepara alla coppa e al debutto in campionato. «Dobbiamo arrivare pronti lì», conclude, «anche se non bisogna mai mollare la presa. Ci sono giocatori che devono recuperare, altri che non sono ancora in condizione ma abbiamo un'altra settimana di preparazione per mettere a punto i meccanismi». Si rientra con una battuta. «L'anno scorso abbiamo perso a Burnley, loro sono retrocessi e noi ci siamo salvati. Magari la storia si ripete...».
L. M.
02.08.2015
Jankovic firma la fuga Hellas beffato all'88'
Ad Amburgo l'undici di Mandorlini, in ritardo di forma rispetto ai rivali, passa col serbo prima di arrendersi nel finale all'uno-due di Olic e Holtby
Jankovic congratulato da Albertazzi e Ionita dopo il gol dell'1-0
Luca Mantovani
AMBURGO Si chiude con una sconfitta la missione in terra tedesca per l'Hellas. I gialloblù soffrono il gioco dell'Amburgo nella prima parte di gara ma reagiscono e passano in vantaggio con Jankovic. Nella ripresa i biancocelesti rimediano con Olic e negli ultimi minuti arriva la rete di Holtby che condanna il Verona. Un ko amaro per come è maturato ma un passo in avanti verso le prime gare di Coppa e campionato. Quando l'arbitro fischia l'inizio l'orologio digitale che campeggia sotto la curva del Volksparkstadion segna 51 anni, 341 giorni, 23 ore, 59 minuti e 46 secondi, per far capire a tutti da quanto tempo l'Amburgo gioca in Bundesliga, l'unica squadra tedesca che non ha mai conosciuto l'onta della retrocessione. Orgoglio e tradizione da una parte, equilibrio e carattere dall'altra ma i padroni di casa stanno decisamente meglio a due settimane dal debutto in campionato contro il Bayern.
Al tradizionale 4-3-3 di Bruno Labbadia, mister Mandorlini contrappone un 4-3-3 a fisarmonica, tridente offensivo con Jankovic, Toni e Pazzini quando il Verona attacca, Bosko pronto a rientrare sulla linea dei centrocampisti - Greco, Ionita e Sala - quando l'Amburgo cerca di fare gioco. Al centro della difesa torna Moras che fa coppia con Bianchetti, sulla fascia destra Pisano, a sinistra Albertazzi che ritrova la maglia gialloblù dopo la parentesi con il Milan. Meglio l'Amburgo all'inizio, l'Hellas fa molta fatica soprattutto a centrocampo, Pazzini e Toni sono isolati in avanti, i biancocelesti fanno paura a Rafael con Ilicevic poi ci prova anche Lasogga su punizione ma la sua conclusione sfiora la traversa. Al 22' spendida conclusione di Muller da limite, Rafael non si fa sorprendere e mette in angolo. Applausi. Le fatiche della preparazione si fanno sentire sulle gambe dei gialloblù.
C'è un progetto di gioco ma non sempre bastano le idee, serve anche l'ossigeno. Quando cambiano passo i tedeschi mettono in difficoltà la retroguardia gialloblù, Ilicevic e Muller sono due trottolini rapidi e veloci, Djorou non concede spazio a Toni ma l'Hellas ribatte colpo su colpo, più soffre, più si compatta. Alza il baricentro, conquista un paio di corner, si fa sentire in area avversaria. E al 36' arriva il vantaggio: angolo di Greco, carambola in area, la palla arriva sul destro di Jankovic, botta di controbalzo e palla in rete. Il primo tempo si chiude senza emozioni, all'inizio della ripresa Mandorlini deve sostituire Rafael infortunato con Gollini, Labbadia cambia ben cinque giocatori - tra questi anche Olic, ex Bayern e Wolfsburg - e rivoluziona la squadra ma la mossa del tecnici non porta beneficio.
Anzi, il Verona ribatte colpo su colpo e chiude bene tutti i varchi in difesa. Paga cara però una disattenzione su Holtby che supera un paio di gialloblù in velocità, entra in area e tocca per Olic. Gran sinistro e palla all'incrocio. Si riparte dall'1-1 ma calano le energie, «supercambio» per l'Hellas che getta nella mischia Helander in difesa, Souprayen sulla fascia, Laner a centrocampo, Siligardi e Fares in avanti. Fuori Moras, Albertazzi, Ionita, Pazzini e Jankovic, si torna al «solito» 4-3-3. L'Amburgo pigia sull'acceleratore, capisce che può regalare una vittoria ai suoi tifosi e a pochi minuti dalla fine arriva la rete del sorpasso. Lungo cross di Gregoritsch dalla sinistra, tra Helander e Fares spunta la testa di Holtby che non perdona Gollini.
01.08.2015
L'Hellas cade ad Amburgo
Non vince ma convince
Hellas ad Amburgo: Rafael para (foto EXPRESS)
Bosko Jankovic non basta. Un guizzo di Lewis Holtby a due minuti dalla fine impedisce al Verona di pareggiare ad Amburgo una partita a lungo controllata, anche se nel secondo tempo s'è vista la differenza di preparazione a vantaggio di chi già fra due settimane inaugurerà la Bundesliga a casa del Bayern Monaco e chi, come l’Hellas, inizierà la sua stagione ufficiale una settimana dopo.
In vantaggio al 36' con un missile di Jankovic di prima intenzione, il Verona ha subito il pareggio dell'Amburgo nella ripresa (18') per la stoccata di Olic e incassato la seconda rete al 43' col un colpo di testa del piccolo Holtby bravo ad infilarsi fra Helander e Fares raccogliendo un cross proveniente dalla sinistra.
Al 3’ del secondo tempo grande occasione per Pazzini, il cui diagonale di sinistro è finito fuori di pochissimo. Mandorlini ha schierato Toni e Pazzini insieme, lasciando a Jankovic il lavoro più duro in fase difensiva, solitamente svolto da Gomez, fuori insieme ai vari Romulo, Winck, Hallfredsson, Viviani e Marquez.
Nell'Hellas buona la prova di Ionita, titolare a sinistra nel centrocampo a tre e perfettamente recuperato dopo l'infortunio subito a fine marzo. Davanti alla difesa confermato Greco, a destra l'ex Sala. In difesa Pisano a destra e l'ultimo arrivato Albertazzi a sinistra, con Moras e Bianchetti centrali e Rafael in porta. Nel finale dentro anche Souprayen ed Helander, acquisti dal Digione e dal Malmoe. Per Mandorlini tante buone indicazioni in ogni zona del campo, nonostante la sconfitta.
La squadra di Mandorlini è in netta crescita e si è meritata gli applausi dei 500 tifosi gialloblù che non hanno voluto perdersi questa trasferta in terra tedesca.
Alessandro De Pietro
28.07.2015
Hellas, subito la Roma Il derby alla settima Finale con il Palermo
La stracittadina il 4 ottobre con ritorno il 21 febbraio Coda «incandescente» con Juventus e i rosanero Mandorlini: «Inizio difficile, prime giornate toste»
La Roma, per cominciare. I vicecampioni d'Italia. Toni contro Totti. Mica male la prima al Bentegodi per l'Hellas. Così fu anche nel 1991, finale 1-0 con beffa firmata Roberto Muzzi dopo svariate occasioni fallite da Raducioiu. Così capitò anche dieci anni dopo, quando la Roma di Fabio Capello e di Damiano Tommasi arrivò da fresca campione d'Italia ma trovò a Verona pane per i suoi denti. Uno a uno, gol di Samuel ed Oddo ad un quarto d'ora dal termine. Nell'Hellas rimase in campo novanta minuti Sandro Mazzola, che il 22 agosto entrerà al Bentegodi in giacca e cravatta, da team manager, e non con la maglia numero quattro. Verona-Roma inaugurò anche la stagione 1978-1979, altro 1-1 grazie ad un rigore di Calloni.
Tutte e tre le volte il Verona andò in Serie B, ma non è il caso di pensarci troppo. Perché Hellas-Roma tagliò il nastro pure del campionato del 1973 chiuso al decimo posto dal Verona di Cadé, due punti davanti proprio alla Roma. Doppietta di Livio Luppi per l'Hellas, per la Lupa di Helenio Herrera segnarono Spadoni e Franzot. La Roma nel destino, ma quello è solo il passato.L'esordio in trasferta sarà a Marassi col Genoa, prima di tornare a casa e incrociare alla terza, proprio come la scorsa stagione, il Torino di Gianpiero Ventura. Un anno fa nelle prime sei giornate l'Hellas prese undici punti, poco meno di un terzo del cammino necessario per garantirsi la Serie A visto che a maggio a quota 35 c'era la salvezza matematica. Quel Verona partì con Atalanta, Palermo, Torino, Genoa, Roma e Cagliari. Stavolta l'Atalanta è alla quarta ma di complicato ci sono l'Inter a San Siro alla quinta e la Lazio al Bentegodi alla sesta fra una che lotterà per lo scudetto ed un'altra che dovrebbe essere ai gironi di Champions. Tre grandi nelle prime sei.
Non esattamente un avvio morbido. «Incontriamo subito la Roma, una squadra forte. L'inizio è difficile, ma prima o poi bisogna incontrarle tutte. Inutile negare però che le prime giornate siano toste», il commento a caldo di Andrea Mandorlini. Il derby cade presto rispetto agli ultimi due anni. Prima alla tredicesima, poi alla sedicesima a quattro giorni da Natale. Stavolta la data da segnare sul calendario è quella del 4 ottobre, settima giornata. Il ritorno il 21 febbraio. Dopo il derby altri ostacoli severi, perché in mezzo il calendario è parecchio equivoco fra Udinese più le gemellate Sampdoria e Fiorentina. Il cuscinetto, solo sulla carta morbido, è fra l'undicesima e la quattordicesima quando il Verona troverà Carpi e Frosinone, neopromosse come il Bologna che però di ultima arrivata avrà solo l'etichetta. Per di più, subito dopo, al Bentegodi entrerà il Napoli. Nelle ultime cinque ci sono Milan e Juve, tutte in trasferta. Più Empoli, Sassuolo e Palermo, tre non proprio malleabili soprattutto a casa loro, nel ritorno, se l'Hellas dovesse ancora aver bisogno di punti.
Alessandro De Pietro
28.07.2015
L'8 agosto amichevole con l'Al Jaish di Lucescu jr.
Viviani in allenamento
Il Verona ha aggiunto una sesta amichevole al calendario precampionato dopo le quattro già giocate e la prossima di sabato contro l'Amburgo al Volksparkstadion con inizio alle 17. L'Hellas chiuderà il ritiro di Bad Kleinkirchheim affrontando l'8 agosto l'Al Jaish, formazione del massimo campionato del Qatar allenata da Razvan Lucescu, figlio di Mircea tecnico dello Shakhtar Donetsk. La gara si giocherà molto probabilmente a Villach con inizio alle 18. L'Al Jaish ha chiuso la stagione al terzo posto, a 15 punti dai campioni del Lekhwiya allenati da Michael Laudrup e a 10 dall'Al-Sadd secondo. Il Verona comincerà il ritiro di Bad Kleinkirchheim domenica. In programma due sedute di allenamento al giorno fino a venerdì 7 agosto. La prima alle 10, la seconda alle 17.
SI RICOMINCIA. Tempo di tornare a sudare per l'Hellas. Oggi pomeriggio il Verona si allenerà dalle 18 nuovamente a Peschiera, nella prima seduta dopo il ritiro di Racines. Un lavoro supplementare attende lo staff medico, che dovrà monitorare le condizioni dei vari Marquez, Viviani, Hallfredsson, Ionita, Rafael e Romulo, tutti alle prese con problemi comunque lievi. Più seria la situazione di Souprayen, alle prese con la tendinite e costretto finora a svolgere sempre ad un lavoro di tipo differenziato. Domani e giovedì i giocatori saranno in campo al mattino dalle 10 e al pomeriggio dalle 18, venerdì seduta solo al mattino. Alle 15.30 la partenza alla volta di Amburgo. I biglietti per la partita del Volksparkstadion sono in vendita sul sito internet ticketing.hsv.de.
A.D.P.
27.07.2015
Hellas-Chievo, il derby si giocherà il 4 ottobre
Il confronto tra Dario Dainelli e Luca Toni nel derby del 2013
Verona-Roma ed Empoli-Chievo. Le due veronesi debuttano così il 22 agosto nella prima giornata del campionato di serie A 2015-2016. Per il Verona è la quinta volta con la Roma all'esordio. E c'è da battere la cabala, perché in tre casi su quattro a fine stagione l'Hellas venne retrocesso dopo avere incrociato i giallorossi alla prima stagionale. Inizio impegnativo per il Chievo che dalla seconda alla quinta giornata affronterà Lazio, Juve ed Inter. Per il Verona, invece, Genoa, Toro e Atalanta. Il derby quest'anno si giocherà alla settima giornata il 4 ottobre, il ritorno è previsto invece il 21 febbraio.
Ecco il calendario della prima giornata
Empoli - Chievo
Fiorentina - Milan
Frosinone - Torino
Inter - Atalanta
Juventus - Udinese
Lazio - Bologna
Palermo - Genoa
Sampdoria - Carpi
Sassuolo - Napoli
Verona - Roma
Simone Antolini
27.07.2015
Hellas, sesta amichevole: sarà con l'Al Jaish l'8 agosto
L'Hellas Verona in campo per un'amichevole
Il Verona ha aggiunto una sesta amichevole al calendario precampionato, dopo le quattro già giocate e la prossima di sabato ad Amburgo. L'Hellas chiuderà il ritiro di Bad Kleinkirchheim affrontando l'8 agosto l'Al Jaish, formazione del massimo campionato del Qatar allenata da Razvan Lucescu, figlio di Mircea tecnico dello Shakhtar Donetsk. La gara molto probabilmente si giocherà a Villach con inizio alle 18. L'Al Jaish ha chiuso la stagione al terzo posto, a 15 punti dai campioni del Lekhwiya allenati da Michael Laudrup e a 10 dall'Al-Sadd secondo. Il Verona comincerà il ritiro di Bad Kleinkirchheim domenica. In programma due sedute di allenamento al giorno fino a venerdì 7 agosto. La prima alle 10, la seconda alle 17.
Alessandro De Pietro
27.07.2015
E domani il rientro a Peschiera
Romulo in allenamento
Il Verona torna a Peschiera. Dopo le prime quattro amichevoli e il ritiro di Racines per l'Hellas è tempo di rientrare alla base per una settimana di allenamenti che saranno la prosecuzione delle due settimane in Val Ridanna. Mandorlini ha concesso ai giocatori riposo ieri ed oggi, domani nel pomeriggio è previsto il ritrovo al centro sportivo Il Paradiso dove la squadra si allenerà dalle 18. Da valutare le condizioni di Rafael bloccato da una contrattura al trapezio, di Hallfredsson per una botta alla coscia sinistra presa col Trapani mercoledì scorso, di Souprayen ancora alle prese con una fastidiosa tendinite e un recupero che non sarà breve, di Viviani e Marquez che hanno svolto finora lavoro differenziato dopo i problemi accusati rispettivamente all'Europeo con l'Under 21 e in Copa America. Non al meglio nemmeno Romulo così come Ionita che sta recuperando dal serio infortunio muscolare accusato nella seconda parte della passata stagione. Winck ed Helander, ultimi arrivati, continueranno a seguire un programma atletico a parte. Moras, dopo giorni di permesso, si aggregherà al gruppo domani. Mercoledì e giovedì programma pieno, con sedute dalle 10 e dalle 18. Venerdì lavoro dalle 10, prima della partenza in programma alle 15.30 per la Germania dove sabato, con inizio alle 17, il Verona giocherà l'amichevole internazionale con l'Amburgo.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: «Il Verona mi è piaciuto»
Postata il 01/08/2015 alle ore 19:53
Amburgo - Segui su Hellas Verona Channel le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine di Amburgo-Hellas Verona, quinto test match terminato 2-1.
La squadra raggiungerà in tarda serata il ritiro austriaco di Bad Kleinkirchheim.
Test match: Amburgo-Hellas Verona 2-1
Postata il 01/08/2015 alle ore 18:54
Amburgo - Ottimo Verona al Volksparkstadion di Amburgo. La squadra di Andrea Mandorlini non vince ma convince. Il quinto test match della stagione 2015/16 termina 2-1 per i padroni di casa. Tante le novità per questa amichevole, la più grande è sicuramente vedere, per la prima volta, Toni e compagni con la maglia Home. Diverse le soluzioni provate dal mister, si inizia con Toni e Pazzini, subito in campo l’ultimo arrivato Albertazzi e il recuperato Ionita. Primo tempo condotto principalmente dall’Amburgo, molto più avanti dal punto di vista atletico, ma segnato dal grande gol di Jankovic che riprende una palla vagante e con il destro supera Adler. Ad inizio secondo tempo cambia poco l’Hellas e molto i padroni di casa. I gialloblù dimostrano di stare bene in campo e tengono bene fino al gol di Olic, servito alla grande da Holtby. Quest’ultimo, praticamente allo scadere, chiude la sfida con un bel colpo di testa. Durante la ripresa si vedono in campo per la prima volta anche Helander e Souprayen, che dimostrano di poter essere molto utili alla causa del Verona. La squadra di Mandorlini è in netta crescita e si è meritata gli applausi dei 500 tifosi gialloblù che non hanno voluto perdersi questa trasferta in terra tedesca.
AMBURGO-HELLAS VERONA 1-2
Marcatori: 36' pt Jankovic, 18' st Olic, 43' st Holtby
AMBURGO: Adler, Diekmeier, Spahic, Djourou (dal 15' st Marcos), Ilicevic (dal 1' st Holtby), Ekdal (dal 1' st Demirbay), Lasogga (dal 1' st Olic), Ostrzolek (dal 15' st Reis), Muller (dal 1' st Schipplock), Jung (dal 1' st Diaz), Kacar (dal 1' st Gregoritsch).
A disposizione: Hirzel, Arsian, Rudnevs, Altintas, Zoua.
All.: Labbadia.
HELLAS VERONA: Rafael (dal 1' st Gollini), Pisano, Albertazzi (dal 18' st Souprayen), Jankovic (dal 18' st Fares), Toni, Pazzini (dal 18' st Siligardi), Moras (dal 18' st Helander), Greco, Bianchetti, Ionita (dal 18' st Laner), Sala (dal 39' st Zaccagni).
A disposizione: Coppola, Boni, Riccardi, Checchin.
All.: Mandorlini.
Arbitri: Sven Jablonski.
Assistenti: Thierlet e Gorniak.
NOTE. Ammoniti: Jankovic, Spahic.
Sala: «Che emozione tornare ad Amburgo»
Postata il 31/07/2015 alle ore 11:40
Verona - E’ indiscutibilmente uno dei più attesi della gara del Volksparkstadion. Perché ad Amburgo Jacopo Sala è cresciuto, non solo calcisticamente. Lì ha lasciato affetti, per iniziare la scalata in Serie A. Una Serie A che oggi gli calza a pennello. L’Amburgo ha voluto una sua testimonianza in previsione del match, intervista che poi è stata pubblicata sul sito ufficiale del club teutonico.
Jacopo pronto al nuovo impatto col Volksparkstadion?
«Sarà una bella esperienza. Ho vissuto due anni fantastici ad Amburgo, ero giovane, è stata un’esperienza che mi ha aiutato a crescere. Sarà bello ritornare in quello stadio, moderno, all’avanguardia, a misura di famiglia. Al di là di tutto, più che pensare a me, pensiamo alla squadra: sarà un’altra tappa di avvicinamento alle gare ufficiali per l’Hellas, l’Amburgo non scherza, che squadra!».
Quali sono i ricordi più belli dei due anni in Germania?
«Lì ho iniziato a giocare fra i professionisti, direi che solo questo potrebbe bastare. Ma il ricordo più bello e più vivo è rappresentato dal gol al Bayern Monaco, tassello importante della mia vita calcistica».
Ti senti ancora con qualcuno della squadra e dello staff?
«Sono ancora in contatto con il magazziniere, che è italiano: Mario Mosa. Poi gli altri miei amici hanno cambiato squadra e lì non è rimasto quasi nessuno a giocare. Con Rincon ci siamo incontrati in Serie A, lui ora è al Genoa, un buon amico».
Quali sono le ragioni che ti hanno spinto a lasciare un Club affermato di Bundesliga come l’Amburgo?
«Premetto che ad Amburgo stavo benissimo. Però avevo fortemente voglia di tornare a casa, di fare una nuova esperienza in Italia, di provare la scalata alla Serie A. E l’Hellas, club storico della massima serie italiana, con una tifoseria pazzesca, mi ha concesso questa chance».
E adesso quali sono i tuoi obiettivi a breve termine?
«Personalmente voglio migliorarmi e aiutare il club a fare sempre meglio, per ambire insieme a qualcosa di importante. Speriamo di fare un bel campionato per arrivare il prima possibile alla salvezza, questo resta in assoluto il nostro primo obiettivo».
All'Hellas il compito di aprire il campionato
Postata il 30/07/2015 alle ore 16:00
Verona - Spetterà all’Hellas tagliare il nastro della stagione 2015/16 e al ‘Bentegodi’ l’onere di ospitare il primo match ufficiale della massima serie italiana. La Lega di Serie A ha infatti reso noto il calendario anticipi-posticipi delle prime due giornate. Hellas-Roma si disputerà alle ore 18 di sabato 22 agosto. Genoa-Hellas Verona si giocherà domenica 30 agosto alle ore 20.45.
1ª GIORNATA
Hellas Verona-Roma (sabato 22 agosto, ore 18)
2ª GIORNATA
Genoa-Hellas Verona (domenica 30 agosto, ore 20.45)
Si avvicina la trasferta di Amburgo
Postata il 29/07/2015 alle ore 19:40
Peschiera - Doppia seduta per l'Hellas a Peschiera. Al mattino lavoro in palestra coordinato dai preparatori atletici, nella seduta pomeridiana largo ai possessi palla e alle esercitazioni tecnico-tattiche, prima di concludere l'allenamento con una partitella. Ancora a parte Romulo e Viviani, lavoro atletico supplementare per Winck, Souprayen, Moras e Helander, differenziato per Hallfredsson e Gomez. Domani altra doppia seduta agli ordini di Mandorlini (ore 10 e 18 - porte aperte), con lavoro al coperto di mattina e in campo nel pomeriggio.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 30 luglio: seduta mattutina in palestra (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 18)
Venerdì 31 luglio: seduta mattutina (ore 10)
Sabato 1 agosto: Amburgo-Hellas Verona (ore 17)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Il Pazzo si presenta ai tifosi
Postata il 29/07/2015 alle ore 15:35
Peschiera - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Giampaolo Pazzini, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
VERONA, CHE ACCOGLIENZA CALOROSA!
«Il mio arrivo a Verona? L'Hellas mi ha dimostrato subito fiducia, mi hanno cercato e tutti qui mi hanno voluto. Un commento su Mandorlini? Ho rivisto il mister con la solita voglia e il solito entusiasmo. Ha sempre curato i particolari e lo fa ancora, non è cambiato. Speriamo di fare bene e di toglierci delle soddisfazioni. I tifosi? So che sono molto passionali, questa è una cosa bella anche per noi calciatori».
IN COPPIA CON TONI? VEDREMO…
«Io in campo con Luca Toni? Con lui può funzionare, è un fratello e abbiamo qualità e caratteristiche per giocare insieme, siamo due prime punte che giocano anche per il compagno. Serve provare, anche per avere alternative di volta in volta, ad ogni modo si può fare tutto e bene. Un commento su Toni? La sua grandezza sta nel carattere, ancora oggi il suo entusiasmo è un esempio per tutti. Gomez trequartista? E’ una delle nostre opzioni, siamo a fine luglio e ora l'importante è lavorare. Noi dobbiamo pensare soltanto a questo».
Il Pazzo si presenta ai suoi nuovi tifosi |
TRA PASSATO E FUTURO
«Cosa non ha funzionato con Inzaghi? Sono state fatte altre scelte, io mi sono sempre allenato mio serenamente. Il mio futuro? Guardo il presente, sono concentrato su quest'anno e c'è la voglia di fare bene. Sono contento comunque per il contratto da 5 anni. Ho tanta voglia di dimostrare, venendo qui mi sono rimesso in gioco e in discussione. A 30 anni ho ancora grinta, altrimenti avrei fatto altre scelte. Ho voglia di dimostrare e di fare bene, per me è per la squadra. Io in Nazionale? Spero di fare una bellissima annata, se dovessi fare bene potrei avere più possibilità».
VERSO I PRIMI IMPEGNI
«Che gruppo ho trovato? Vengo da gruppi differenti, sono rimasto colpito nel vedere la disponibilità di tutti, c’è tanta voglia di aiutarsi l’un l’altro e questa cosa mi lascia fiducioso. Ci siamo messi tutti a disposizione del gruppo e della squadra. Qui tutti hanno voglia di fare bene, quando hai un buon gruppo e non devi ambire a grandi traguardi questo è fondamentale. La prima di campionato? È bello parte in casa, può essere davvero un bell'inizio. L'amichevole con l'Amburgo? Dovreste chiederlo al mister. La Coppa Italia si avvicina, pian piano abbasseremo i carichi di lavoro».
Campagna Abbonamenti: abbattuta quota 12.000
Postata il 28/07/2015 alle ore 20:00
Verona - Non c’è che dire, sono giorni caldi per la Campagna Abbonamenti 2015/16. E' stata infatti raggiunta quota 12.026: numeri importanti, che testimoniano ancora una volta l’attaccamento dei sostenitori al Club.
Campagna Abbonamenti 2015/16 #insiemeavoi, di seguito tutti i dettagli e le informazioni.
ABBONAMENTI 15-16 - DATE UTILI
Dal 20 luglio: Vendita libera.
Modalità di sottoscrizione
Web: hellasverona.it
Punti vendita Vivaticket: www.vivaticket.it
Orari* Biglietteria n.1 dello stadio Bentegodi:
Lunedì 10:30 - 18:30 (orario continuato)
Mercoledì 10:30 - 18:30 (orario continuato)
Sabato 9:30 - 12:30
*Orari validi fino al 1 agosto
Di nuovo al lavoro a Peschiera
Postata il 28/07/2015 alle ore 19:50
Peschiera - Dopo il riposo concesso da mister Mandorlini, la squadra è tornata a sudare nel quartier generale di Peschiera. Ritmi alti, con corsa intervallata da esercitazioni tecnico-tattiche nel menù pomeridiano. Applausi commossi dei tanti tifosi presenti per ‘Lele’ Moras, rientrato in Italia dopo il grave lutto che ha colpito lui e la sua famiglia. Il nazionale greco si è aggregato al gruppo dei vari Helander, Souprayen e Winck, che stanno bruciando le tappe in vista del completo inserimento nel plotone. Con il gruppo Rafael, Rafa Marquez e Hallfredsson. A parte Romulo e Viviani. I giocatori al termine dell’allenamento sono rientrati nelle loro abitazioni. A seguire da bordocampo i lavori il Ds Bigon. Domani Pazzo-Day (presentazione alla stampa alle 14) e via di nuovo con due allenamenti, con quello mattutino che si svolgerà in palestra, al dì, a porte aperte.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 29 luglio: seduta mattutina in palestra (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 18)
Giovedì 30 luglio: seduta mattutina (ore 10) e seduta pomeridiana (ore 18)
Venerdì 31 luglio: seduta mattutina (ore 10)
Sabato 1 agosto: Amburgo-Hellas Verona (ore 17)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Mandorlini: «Inizio di campionato difficile»
Postata il 27/07/2015 alle ore 20:15
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate dopo il sorteggio del calendario della Serie A TIM 2015/16.
«Alla prima giornata incontriamo subito la Roma, una squadra forte. È un inizio difficile, prima o poi bisogna incontrarle tutte ma è inutile negare il fatto che le prime giornate siano toste».
Serie A TIM: il calendario 2015/16
Postata il 27/07/2015 alle ore 20:45
Verona - Ecco il calendario della Serie A 2015/16. La stagione inizierà domenica 23 agosto e si concluderà domenica 15 maggio. Per l'Hellas Verona esordio in casa contro la Roma, la sfida con il Chievo in programma alla 7a giornata. Si chiude il 15 maggio in trasferta contro il Palermo.
1ª GIORNATA - 23 agosto 2015
Hellas Verona-Roma
2ª GIORNATA - 30 agosto 2015
Genoa-Hellas Verona
3ª GIORNATA - 13 settembre 2015
Hellas Verona-Torino
4ª GIORNATA - 20 settembre 2015
Atalanta-Hellas Verona
5ª GIORNATA - 23 settembre 2015
Inter-Hellas Verona
6ª GIORNATA - 27 settembre 2015
Hellas Verona-Lazio
7ª GIORNATA - 4 ottobre 2015
Chievo-Hellas Verona
8ª GIORNATA - 18 ottobre 2015
Hellas Verona-Udinese
9ª GIORNATA - 25 ottobre 2015
Sampdoria-Hellas Verona
10ª GIORNATA - 28 ottobre 2015
Hellas Verona-Fiorentina
11ª GIORNATA - 1 novembre 2015
Carpi-Hellas Verona
12ª GIORNATA - 8 novembre 2015
Hellas Verona-Bologna
13ª GIORNATA - 22 novembre 2015
Hellas Verona-Napoli
14ª GIORNATA - 29 novembre 2015
Frosinone-Hellas Verona
15ª GIORNATA - 6 dicembre 2015
Hellas Verona-Empoli
16ª GIORNATA - 13 dicembre 2015
Milan-Hellas Verona
17ª GIORNATA - 20 dicembre 2015
Hellas Verona-Sassuolo
18ª GIORNATA - 6 gennaio 2016
Juventus-Hellas Verona
19ª GIORNATA - 10 gennaio 2016
Hellas Verona-Palermo
20ª GIORNATA - 17 gennaio 2016
Roma-Hellas Verona
21ª GIORNATA - 24 gennaio 2016
Hellas Verona-Genoa
22ª GIORNATA - 31 gennaio 2016
Torino-Hellas Verona
23ª GIORNATA - 3 febbraio 2016
Hellas Verona-Atalanta
24ª GIORNATA - 7 febbraio 2016
Hellas Verona-Inter
25ª GIORNATA - 14 febbraio 2016
Lazio-Hellas Verona
26ª GIORNATA - 21 febbraio 2016
Hellas Verona-Chievo
27ª GIORNATA - 28 febbraio 2016
Udinese-Hellas Verona
28ª GIORNATA - 6 marzo 2016
Hellas Verona-Sampdoria
29ª GIORNATA - 13 marzo 2016
Fiorentina-Hellas Verona
30ª GIORNATA - 20 marzo 2016
Hellas Verona-Carpi
31ª GIORNATA - 3 aprile 2016
Bologna-Hellas Verona
32ª GIORNATA - 10 aprile 2016
Napoli-Hellas Verona
33ª GIORNATA - 17 aprile 2016
Hellas Verona-Frosinone
34ª GIORNATA - 20 aprile 2016
Empoli-Hellas Verona
35ª GIORNATA - 24 aprile 2016
Hellas Verona-Milan
36ª GIORNATA - 1 maggio 2016
Sassuolo-Hellas Verona
37ª GIORNATA - 8 maggio 2016
Hellas Verona-Juventus
38ª GIORNATA - 15 maggio 2016
Palermo-Hellas Verona
Primavera 2015/16: è iniziato il ritiro di Racines
Postata il 27/07/2015 alle ore 15:30
Verona - Un viaggio di tre ore, prima di raggiungere l'Hotel Pulverer e iniziare il ritiro estivo 2015. Comincia così l'avventura della Primavera a Racines, che nel pomeriggio (ore 17) sosterrà il primo allenamento agli ordini di mister Pavanel presso il centro sportivo di Stanghe. La squadra resterà in ritiro fino a giovedì 6 agosto, e sosterrà la prima amichevole mercoledì 29 luglio (ore 19) contro l'US Fortezza. Il secondo test match è in programma sabato 1 agosto contro un avversario da definire, mentre domenica 2 (ore 17) si tornerà in campo contro il Campo di Trens (1ª categoria). Gli allenamenti a Verona riprenderanno venerdì 7 agosto.
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: CAMPANHARO all'EVIAN in Ligue 2 francese. DONSAH vuole la Serie A e potrebbe portare il CAGLIARI in tribunale per indebita ingerenza nella sua carriera! DONINELLI al MODENA... Ufficiale MARTINHO al CARPI! Dopo lo svincolo col CATANIA l'ex Volante che tanto fece esaltare i tifosi scaligeri in B (e che mai fu dimenticato da SOGLIANO) è un nuovo giocatore dei neopromossi emiliani... Per CRESPO visite mediche all'ASTON VILLA, a breve l'ufficialità sull'ingaggio. Chi si ricorda di Leonardo MORACCI arrivato in prestito dal CHIEVO per la stagione di C 2008-09? Dopo aver frequentato a lungo la Lega Pro è passato ora dalla PAGANESE all'ISCHIA... APOLLONI allenerà il PARMA che riparte dalla Serie D, al suo fianco l'ex compagno di squadra MINOTTI.
PRELIMINARI EUROPA LEAGUE: Disastro SAMP a Torino contro l'ex squadra serba di BOSKOV, uno 0 a 4 che distrugge i tifosi e il vulcanico FERRERO sbotta 'Basta seghe, devono giocare' ma ormai servirà un autentico miracolo per superare il turno...
CALCIOMERCATO: NAPOLI preso CHIRICHES, ora D'AMBROSIO? INIGUEZ al CARPI via UDINESE: Ritroverà SOGLIANO che fu ad un passo dall'ingaggiarlo per l'HELLAS...
MARADONA ce l'ha con tutti 'La mia ex moglie è una ladra e anche Diego Junior è nella mia lista nera! Nella FIFA? C'è la mafia e io voglio eliminarla...'
BALOTELLI-LIVERPOOL è guerra aperta, Mario si allena da solo...
OLIMPIADI INVERNALI 2022, la sede sarà in Cina a Pechino
MONDIALE TUFFI: È finalmente medaglia d'oro individuale per la CAGNOTTO! 'Un successo che ha il sapore della medaglia olimpica' commenta a caldo Tania...
FORMULA 1: Miracolo VETTEL in Ungheria! Il ferrarista precede sul podio le due RED BULL e conquista la seconda vittoria in rosso dopo una gran partenza...
CALCIOMERCATO: MUNTARI sceglie i petroldollari arabi, guadagnerà 7 milioni a stagione!
Harakiri Samp, 0-4 in casa col Vojvodina: Ferrero, Zenga e squadra sotto la curva
di Benedetto Saccà
Già il 30 luglio la Sampdoria ha un piede (e mezzo) fuori dall’Europa.
D’altra parte la squadra di Walter Zenga stasera ha pensato bene di perdere in casa (anzi, a Torino) contro lo sconosciuto e improbabile Vojvodina (0-4). Quattro a zero. Un’umiliazione, e pure meritata. Basta sottolineare che al 90’ la squadra, l’allenatore e il presidente sono andati sotto la curva per scusarsi con i supporter. È chiaro che adesso la promozione blucerchiata agli spareggi di
Europa League abbia la forma e la (poca) sostanza di una meravigliosa utopia. Il campo ci dirà: intanto, l’appuntamento con la sfida di ritorno è fissato per giovedì prossimo allo stadio Karadjordje di Novi Sad, in Serbia.
Dopotutto, i tifosi doriani avrebbero potuto immaginare un andare della gara ripido e denso di insidie. A preoccupare però sono state la leggerezza delle trame studiate da Zenga, la friabilità della tenuta atletica della Samp, la sua poca aderenza a una qualsiasi identità. Per intendersi, le impalcature si sono notate, sgraziate: Muriel ha deluso, a Eder è mancata la fantasia, Krsticic si è smarrito chissà dove. Ovvio che gli smaliziati serbi orchestrati dal tecnico Zlatomir Zagorcic ne abbiano approfittato: ha sbloccato Ivanic in avvio, ha raddoppiato Stanisavljevic, poi Ozegovic ha calato il tris e il poker a cavallo tra il 58’ e il 90’. Da «Oggi le comiche» l’uscita di Viviano in occasione del terzo gol avversario: tanto che Ozegovic ha indovinato il tiro da una distanza angolata impossibile.
Insomma, sipario calato. Va registrato comunque che nell’arco del primo tempo Fernando ha saputo millimetrare una punizione piovuta appena larga, lo stesso Stanisavljevic ha centrato la traversa e, nelle pieghe della ripresa, Soriano ha chiamato Zakula alla parata. A condire la serata, tanti, logici fischi del pubblico.
Come si diceva, al triplice fischio Zenga e la squadra al completo sono corsi sotto la curva per scusarsi con i tifosi. «È colpa mia, solo colpa mia», ha assicurato l’allenatore. Infine è stato il presidente Massimo Ferrero a tranquillizzare i supporter, andando ad applaudirli, ancora sotto la curva.
Samp, Ferrero furioso dopo lo 0-4 in coppa.
Ai giocatori: "Basta seghe, devono giocare"
«Ora basta seghe, devono giocare a pallone». Con la consueta spontaneità il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha risposto così all'emittente televisiva ligure Primocanale stamani a Genova, dopo la disastrosa partita disputata ieri dalla Samp al Comunale di Torino con il Vojvodina, partita persa per 4-0.
«C'è poco da commentare. Abbiamo perso una partita meritatamente, non siamo mai entrati in gioco, mai. Loro hanno meritato. Ieri hanno vinto in due: il Vojvodina e i tifosi della Samp. Abbiamo i tifosi più belli, se dopo il 3-0 stavano ancora lì a cantare non ci sono parole».
Secondo Ferrero, nella squadra di ieri non c'è nulla da cambiare: «Se ci sarà bisogno di innesti li farò - ha detto Ferrero - io sono qui per vincere. Ma voglio che questi ragazzi cambino mentalità. Ieri l'unico nemico vero della Samp è stata la Samp». Alla squadra dirà «che non è la mia Samp. Che sono dei campioni, ma ora ce lo devono dimostrare. Non sono arrabbiato, sono deluso».
A Pechino le Olimpiadi invernali 2022: sconfitta la città kazaka di Almaty
Pechino si è vista assegnare i Giochi olimpici invernali 2022. La capitale cinese diventa così l'unica città sede di un'Olimpiade estiva (2008) e invernale.
Pechino ha sconfitto la concorrenza della kazaka Almaty. Lo ha stabilito il Comitato olimpico internazionale (Cio), riunito per la 128/a Sessione, a Kuala Lumpur. I Giochi invernali giovanili 2020 sono stati assegnati a Losanna, che ha prevalso sulla romena Brasov.
La votazione è avvenuta con un sistema all'antica, cioè a mano. Il sistema infatti è saltato per interferenze sulla tecnologia - forse a causa del violento temporale che si è abbattuto su Kuala Lumpur.
Intanto il logo dei Giochi di Tokyo 2020 è finito nel mirino della critica e delle polemiche per la sua somiglianza con l'emblema del Theatre de Liege. Effettivamente, i due "marchi" appaiono sorprendentemente simili anche se il designer nipponico Kenjiro Sano ha negato di aver preso spunto dal logo creato dal suo collega Olivier Debie per il Teatro di Liegi. In un comunicato diffuso oggi Sano ha spiegato di «non essere assolutamente a conoscenza di quel logo e di non averlo quindi preso a riferimento quando ho creato il mio design».
L'emblema dei Giochi di Tokyo 2020, ha presentato la scorsa settimana, è una «T», la prima lettera della parola Tokyo, ma anche delle parole «Tomorrow» e «Team» ed è simile al logo del Theatre de Liegi, anche se quest'ultimo è bianco su fondo nero mentre quello olimpico è a colori. La cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Tokyo è prevista il 25 luglio 2020.
Il Napoli ufficializza Chiriches dal Tottenham
e ora punta su D'Ambrosio in uscita dall'Inter
NAPOLI - Dopo aver ufficializzato con un tweet l'ultimo acquisto del difensore del Tottenham, Chiriches, il Napoli resta attivissimo su diversi fronti. Il nome nuovo venuto fuori ieri è quello di Danilo D’Ambrosio (foto) 26enne terzino dell’Inter classe ’88. Il giocatore pare sia sulla lista di partenza, ma il Napoli non è l’unica squadra a volere il terzino: in Italia ci sono anche Roma e Fiorentina che lo corteggiano, mentre all'estero ci stanno facendo un pensierino Schalke 04, Siviglia, West Ham e Tottenham. L’Inter potrebbe lasciar partire il giocatore per una cifra intorno ai 5 milioni di euro.
Maradona contro tutti: "La mia ex moglie Claudia è una ladra e Diego junior è nella lista nera"
«Devo combattere la mafia che ancora rimane dentro la Fifa, e lottare contro coloro che hanno rubato per tanto tempo. Veramente voglio entrare nella Fifa, e cercare di fare pulizia».
Intervistato da 'Tv America', Diego Maradona conferma l'intenzione di candidarsi alla presidenza dell'ente calcistico mondiale, e quindi sfidare gli altri ex fuoriclasse Michel Platini e Zico che già si sono fatti avanti ufficialmente. «Sì, mi presenterò - ha detto ancora l'ex idolo del Napoli - e ci sono molti giocatori che mi appoggiano. Vogliamo lottare contro la mafia del calcio, e combattere certi ladri in guanti bianchi. E ora c'è di mezzo l'Fbi e gli americani sono gente seria». Maradona ha poi parlato dell'ex moglie Claudia Villafane, con cui è in lite giudiziaria, definendola «ladrona e avara» e delle figlie per dire che «a parte Giannina e Dalma, il resto della gente voleva vedermi morto».
Intenerito dal ruolo del nonno, ha rivelato di aver regalato al nipotino Benjamin, nato dalla relazione di Gianinna con l'attaccante del Manchester City 'Kun' Aguero, la maglietta indossata nel quarto di finale di Messico 1986 contro l'Inghilterra, quando il numero 10 dell'Argentina poi campione del mondo Diego realizzò il gol della «mano di Dio» e quello da molti considerato il più bello della storia del calcio.
«Un giorno ho detto a 'Benja' che gli avrei regalato una maglietta, e lui mi ha detto che voleva quella. Già se ne intende...», ha raccontato Maradona.
Diego ha anche detto che la figlia Gianinna, madre di Benjamin, non gli fa vedere il nipotino e ha attaccato anche Diego Armando junior, il figlio napoletano avuto nell'86 da Cristiana Sinagra: «Riconoscergli qualcosa? No, è nella mia lista nera».
Balotelli-Liverpool, ormai è guerra di nervi: escluso dalla rosa, Mario si allena da solo
Ancora grane pesanti per Mario Balotelli, sempre più emarginato nel Liverpool. Secondo la stampa britannica ,quello con il tecnico Brendan Rodgers è ormai un rapporto esaurito che sta sfociando in rappresaglie e nervi tesi. Come riporta l'Independent, Balotelli non è stato neppure convocato per le amichevoli di oggi contro l'HJK Helsinki e di domenica contro lo Swindon Town.
Rodgers si sarebbe spinto anche oltre, chiedendo all'attaccante italiano di allenarsi da solo, separato dalla squadra.
Maradona choc, Diego jr: "Che amarezza. Io in lista nera? Non gli ho mai chiesto nulla"
di Dario Sarnataro
«Mio padre dice tutte bugie, non gli ho mai voluto male e spero che stia bene per sempre». Diego Armando Maradona junior, il figlio del Pibe e di Cristiana Sinagra, è sorpreso, deluso e dispiaciuto, ma non replica alle pesanti parole del genitore. Tra un allenamento e un altro (dal 3 agosto è impegnato con il Catania nelle finali scudetto di beach soccer) risponde con un tono sospeso tra il sofferente e il rassegnato.
Che effetto hanno fatto quelle parole?
«All'inizio mi sono molto arrabbiato. Mi chiedo: come è possibile che si possano inventare delle vicende di sana pianta? Mio padre ha detto tante bugie, in tutti questi anni non ho mai parlato male di lui e anzi ho sempre provato a cercare delle spiegazioni plausibili ai suoi comportamenti nei miei confronti. Ho visto l'intervista in originale: è stato maleducato, ha adoperato termini dispregiativi».
Ha detto che, a parte Dalma e Gianinna, tutti lo vorrebbero vedere morto.
«Una stupidaggine. Di certo non io, anzi. Dall'Argentina mi sono arrivate voci sul suo stato di salute: non sarebbe buono, lui pare non sia sempre lucido e controllato. Mi dispiace ma forse così si capiscono certe cose».
Maradona l’ha però inserita nella sua “lista nera”.
«A me preoccupa che lui abbia una lista nera, cioè che pensi di avere tanti nemici. Se ne faccio parte non credo ci sia bisogno di commenti: sono il figlio che farebbe parte di una “blacklist” del padre che si è comportato in un certo modo con me»
Ritiene anche di non doverle «riconoscere nulla».
«Il signor Maradona dovrebbe ricordarsi che da quando ho compiuto 25 anni ho firmato un documento nel quale ho rinunciato al suo mantenimento dichiarandomi autosufficiente, pur non essendolo. Tutto ciò per dimostrargli che a me non sono mai interessati i suoi soldi. Avrei voluto instaurare con lui un rapporto, avrei voluto conoscerlo al di là della breve chiacchierata di Fiuggi di anni fa, nella quale già provai a spiegargli che la situazione era diversa da quella che lui conosceva».
Ormai ha perso le speranze di riuscirci?
«Mi sono appena sposato, spero di mettere su famiglia e di essere un padre diverso. Ho quasi 30 anni, lui più di 50, la mia vita l'ho sempre vissuta senza di lui, gioco a calcio e provo a guadagnarmi onestamente i soldi. Penso al mio percorso di capofamiglia».
Apolloni allenatore, Minotti dirigente: il nuovo Parma riparte dal passato
Due bandiere dell'epopea del Parma di Nevio Scala saranno fra i protagonisti del nuovo corso, che riparte dalla serie D con Luigi Apolloni in panchina, e Lorenzo Minotti responsabile dell'area tecnica.
Nello staff tecnico ci saranno anche altri due ex: il direttore sportivo Andrea Galassi e il responsabile del settore giovanile Fausto Pizzi.
Domani alle 11, nella sala stampa dello stadio Tardini il Parma calcio 1913 ufficializzerà infatti il proprio staff con il quale tenterà la risalita fra i professionisti. Al via da domani anche la campagna abbonamenti 2015/2016, che sarà possibile sottoscrivere online, con prossima apertura di punti fisici in tutte le filiali Cariparma di città e provincia e allo Stadio Tardini.
Muntari Paperone, ecco quanto guadagnerà l'ex centrocampista del Milan in Arabia Saudita
MILANO - L'ex centrocampista del Milan, Sulley Muntari, non ha certamente brillato per tecnica e fair play, eppure la sua nuova probabile squadra gli offrirà un ingaggio da capogiro. E' quasi certo l'accordo con il club arabo Al-Ittihad pronto a dargli la bellezza di 14 milioni in due stagioni. Niente male davvero.
La casualità ha voluto che il club arabo è impegnato in alcuni allenamenti proprio a Milano, e Muntari verrà presentato domani proprio nel capoluogo lombardo, la città della sua ultima squadra, il Milan.
In queste ore sta circolando la voce insistente che un altro ex rossonero potrebbe raggiungere Muntari in Arabia Saudita e, molto probabilmente ricevere un ingaggio profumatissimo: si tratta di Kevin Prince Boateng, suo grande amico e connazionale, in questo momento fuori rosa con lo Shalke 04.
FONTE: Leggo.it
28.07.2015
Tuffi, oro mondiale per Tania «Questo vale un’Olimpiade»
Tania Cagnotto durante un tuffo
KAZAN (RUSSIA). Tania Cagnotto conquista la medaglia più ambita: è finalmente d’oro ai campionati mondiali in svolgimento a Kazan. La 30enne bolzanina vince dal trampolino 1m con 310,85 punti precedendo le cinesi Shi Tingmao di 1,65 punti ed He Zi di 10,55 punti. Solo Klaus Dibiasi aveva conquistato la medaglia d’oro iridata prima di lei, a Belgrado 1973 e Cali 1975 dalla piattaforma. Un successo «che ha il sapore della medaglia olimpica», equivale «alla realizzazione di un sogno» e nasce da una lunga rincorsa, mai abbandonata malgrado le tremende delusioni olimpiche di Londra che avrebbero potuto chiudere anzitempo la carriera della tuffatrice europea tra le più forti di tutti i tempi. L’ultima volta che le cinesi avevano abdicato il trono della specialità era avvenuto a Roma 2009 a fronte dell’impresa della russa Julia Pakhalina (cinque medaglie olimpiche e nove mondiali) che aveva spodestato perfino Wu Minxia (sei medaglie olimpiche e quindici mondiali). La fuoriclasse delle Fiamme Gialle, in quell’occasione, era stata quarta prima di cominciare a guadagnare progressivamente un gradino del podio ad ogni edizione olimpica: bronzo a Shanghai 2011 con 23,4 punti in meno di Shi Tingmao e 14,25 punti in meno di Wang Han; argento a Barcellona a un decimo di punto in meno da He Zi e 11,25 di vantaggio su Wang Han; oro a Kazan guardando le cinesi dall’alto in basso avvolta dalla bandiera italiana.
La prestazione di Tania Cagnotto, all’ottava medaglia iridata (un oro, 3 argenti e 4 bronzi) dopo 25 europee (17 d’oro, 4 d’argento e 4 di bronzo; nessuna come lei nel vecchio continente), è stata quasi impeccabile e le ha consentito di restare in testa sin dagli obbligatori: 63,60 per l’uno e mezzo ritornato carpiato e 62,40 per il doppio e mezzo avanti carpiato con 11,9 punti di vantaggio su Shi Tingmao scivolata al quarto posto e 14,4 punti su He Zi addirittura sesta; le più vicini erano l’ucraina Olena Fedorova e l’australiana Esther Qin comunque oltre i 6 punti. I 58,65 punti dell’uno e mezzo indietro carpiato alimentano il vantaggio sull’ucraina a 8,25 punti mentre le cinesi guadagnano una posizione; ma i 65 punti con l’uno e mezzo rovesciato raggruppato con un avvitamento e mezzo rendono praticamente incolmabile il gap di 10,65 punti su Shi Tingmao e di 15,65 su He Zi intanto risalite sino alle posizioni da podio. I 61,20 punti per l’uno e mezzo rovesciato carpiato segnano la storia. Per la Cagnotto anche la soddisfazione di aver ricevuto sette volte 9 punti e una volta un 9.5. «Un sogno che si realizza - il commento della tuffatrice azzurra - Ho sempre messo sullo stesso piano vincere un mondiale e una medaglia olimpica. Volevo raggiungere uno di questi due obiettivi e finalmente è successo. Sono al settimo cielo, è una bella soddisfazione personale e familiare. Avevo una strana sensazione già dalle eliminatorie. Ieri è stata una giornata infinita; non sapevo dove sbattere la testa».
«Non mi sono allenata tutto il giorno e sapevo che potevo farcela - svela ancora - Avrei voluto saltare subito anzichè aspettare. Avevo perfino sognato di battere le cinesi. Ma la realtà è ancora più bella. Due anni fa, a Barcellona, ero finita a dieci centesimi di punto da He Zi e avanti a Wang Han. Con loro sarei partita alla pari. Ma qui sapevo che fare più punti di Shi Tingmao sarebbe stato difficile, quasi impossibile. La finale è iniziata bene; col doppio e mezzo avanti ho perso qualche anno di vita ma poi ho continuato meglio. Prima dell’ultimo tuffo avevo dieci punti di vantaggio; non era necessario strafare e ho cercato di controllare. È bastato per vincere. In attesa del trampolino 3m posso dire di aver chiuso in bellezza in bellezza la mia carriera ai campionati mondiali. È uno dei momenti più belli della mia vita». «Gara perfetta -aggiunge il papa-ct Giorgio Cagnotto - Avesse fatto l’uno e mezzo rovesciato come nei preliminari avrebbe ottenuto un punteggio assurdo. È una medaglia pazzesca. La prima d’oro mondiale femminile e di famiglia. Avanti alle cinesi. Dalla grande qualità».
26.07.2015
F1: Vettel trionfa nel Gp di Ungheria
F1: Vettel trionfa in Ungheria
ROMA. Sebastian Vettel su Ferrari ha vinto il Gp di Ungheria di F1, decimo appuntamento stagionale del Mondiale. Il tedesco ha preceduto le due Red Bull di Daniil Kvyat e Daniel Ricciardo (Red Bull). Nelle retrovie le due Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg: il britannico ha chiuso al sesto posto, meglio del compagno di squadra, 8/o posto, dopo essere stato secondo fino a tre giri dalla conclusione. Per Vettel è la 2/a vittoria con la Ferrari dopo quella ottenuta in Malesia.
ROI
FONTE: LArena.it
EUROPA
UFFICIALE: Evian, preso l'ex Verona Gustavo Campanharo
01.08.2015 14.25 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Gustavo Campanharo, una breve parentesi con la maglia del Verona, è un nuovo giocatore dell'Evian, squadra appena retrocessa nella Ligue 2 francese. Il giocatore arriva dal Bragantino con la formula del prestito. I savoiardi contestualmente hanno annunciato anche l'acquisto di Bruno da Cruz, centrocampista di 19 anni, per quattro stagioni.
A TU PER TU
...con Iniguez
"Carpi grande chance, Sogliano mi voleva già al Verona. Pirlo il mio idolo. E sogno la Juve..."
01.08.2015 00.00 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Il Carpi? Una grande occasione". Così a TuttoMercatoWeb il nuovo centrocampista del Granada, prossimo al trasferimento al Carpi, Gaspar Emanuel Iniguez. "L'Italia è un campionato importante. Ringrazio l'Udinese per l'opportunità che mi ha dato", prosegue Iniguez.
Al Carpi c'è Sean Sogliano.
"Mi voleva al Verona, ora mi cerca per il Carpi. Sono contento che il Direttore mi voglia ancora. Giocare nel Carpi sarebbe bello. Intanto dico grazie all'Udinese per l'occasione".
Il suo idolo?
"Pirlo".
La serie A, per lei una grande chance.
"Un campionato importante, per me sarà una grande occasione. Sono felice".
Squadra del cuore?
"La Juventus, che è stata la migliore squadra del campionato".
Le sue caratteristiche?
"Mi piace giocare impostando il gioco. Davanti alla difesa".
SERIE A
UFFICIALE: Carpi, arriva Martinho. Firma un triennale
28.07.2015 18.18 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Dopo lo svincolo con il Catania, il centrocampista brasiliano Rafael Martinho ha firmato un triennale con il Carpi. Il giocatore, nelle ultime tre stagioni, ha siglato sedici reti fra Hellas Verona e siciliani.
EUROPA
UFFICIALE: Aston Villa, accordo con il Cordoba per Crespo
27.07.2015 17.28 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Angel Crespo all'Aston Villa: il Cordoba, attraverso il proprio profilo ufficiale su Twitter, ha reso noto di aver raggiunto un accordo con il club inglese per il trasferimento del ventottenne difensore spagnolo, che vanta trascorsi in Serie A con Verona e Bologna.
EUROPA
Aston Villa, accordo per l'ex Bologna José Angel Crespo
27.07.2015 11.50 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
L'Aston Villa ha raggiunto un accordo con il Cordoba per José Angel Crespo, difensore che in Italia ha giocato con Bologna, Hellas Verona e Padova. Prima dell'ufficialità lo spagnolo dovrà sostenere le visite mediche.
LEGA PRO
UFFICIALE: Ischia, arriva Moracci per la difesa
26.07.2015 15.46 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
Per la retroguardia dell'Ischia si perfeziona un colpo utile per quanto riguarda la zona centrale: è stato infatti raggiunto l'accordo con Leonardo Moracci, classe '87, proveniente dalla Paganese (33 presenze nella scorsa stagione), ma con precedenti esperienze in varie squadre, in particolare nel Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Modena, è ufficiale: preso il centrocampista Doninelli
Classe 1991, arriva dal Benevento. Nella scorsa stagione in Lega Pro un brutto infortunio e poi il recupero lampo di Francesco Bedoni
La firma di Doninelli nella sede della società canarina La firma di Doninelli nella sede della società canarina
Modena, 30 luglio 2015 - Se ieri sera l’arrivo in gialloblu di Andrea Doninelli era ormai cosa fatta, da oggi è ufficiale a tutti gli effetti. Questa mattina infatti il calciatore classe 1991 era nella sede del club di viale Monte Kosica per firmare il contratto con il quale si è legato ai gialloblu per le prossime due stagioni.
L’annuncio ufficiale è arrivato dal sito del Modena e subito dopo la firma l’ex Benevento è partito per il ritiro di Fanano, dove è già a disposizione di mister Crespo. Nella scorsa stagione Doninelli ha subito la rottura del crociato anteriore a inizio novembre durante la sfida con la Vigor Lamezia, infortunio che lo doveva tenere lontano dal rettangolo di gioco per almeno sei mesi. Un recupero lampo invece gli ha permesso di tornare a disposizione del tecnico Brini già a inizio primavera, permettendogli di scendere in campo in diverse occasioni nel rush finale di campionato che ha visto impegnati i sanniti nel Girone C di Lega Pro.
In passato il centrocampista calabrese ha vestito anche le casacche dell’Hellas Verona (squadra con cui ha debuttato in Serie B) e della Juve Stabia, per poi approdare al Benevento nel gennaio del 2014, club con il quale è sceso in campo in 25 occasioni segnando una rete.
Tecnicamente la sua posizione ideale è al centro della mediana, ma all’occorrenza può anche giocare come regista e la sua qualità principale è l’ottima capacità d’interdizione. Nelle prossime ore, o al più tardi domani, dovrebbe arrivare anche l’ufficialità dell’acquisto dello svincolato Luca Belingheri, centrocampista che già da diverse settimane era sul taccuino degli uomini mercato gialloblu e che è reduce dalla lunga esperienza con la casacca del Livorno.
di Francesco Bedoni
FONTE: IlRestoDelCarlino.it