VERONA 0-3 INTER: Sesto gol in due partite al 'Bentegodi', 54° subito in stagione, peggior difesa a pari merito col PARMA... Il problema dei gialloblù è facilmente identificabile ed è lo stesso da almeno due annate! Occhio perchè la salvezza non è ancora cosa fatta ed il recente passato sconsiglia vivamente di abbassare anzitempo la guardia
Sciolte le riserve su OBBADI l'HELLAS si presenta con quella che in questo momento può essere considerata la formazione titolare con l'unica novità (peraltro importantissima per tanti motivi presenti e futuri) che riguarda il portiere: Non già BENUSSI ma RAFAEL è schierato tra i pali e, lasciatemelo scrivere, è un bel segnale... Niente contro Francesco ma il brasiliano ha dimostrato nella passata stagione di essere di un altro livello rispetto all'ex UDINESE.
In difesa a far coppia con MORAS ancora RODRÍGUEZ con PISANO e SALA a far da cursori di fascia; in mediana, col ritorno dal primo minuto per il francomarocchino dai muscoli di vetro rientra TACHTSIDIS e a sinistra HALLFREDSSON, tridente formato da sinistra a destra da JANKOVIĆ, TONI e Juani GOMEZ TALEB.
4-3-1-2 per MANCINI con HANDANOVIC tra i pali, VIDIC e RANOCCHIA al centro della difesa con D'AMBROSIO e JUAN JESUS sulle esterne (NAGATOMO evidentemente non è ancora pronto), GUARIN, MEDEL e BROZOVIC in mediana ed HERNANES qualche metro più avanti ad innescare la coppia terribile formata da PALACIO e dal rientrante ICARDI dopo la squalifica.
Arbitra l'internazionale Paolo Tagliavento della sezione di Terni.
LA GARA
Match che inizia subito veloce e godibile per gli spettatori con continui ribaltamenti di fronte ma non produce pericoli per i portieri poi l'episodio favorevole agli ospiti e l'INTER che passa in vantaggio: D'AMBROSIO difende palla sui 25 metri finta il dribsling su TACHTSIDIS che nell'occasione scivola a terra da solo invocando aiuti medici urgenti mentre il terzino ex TORINO serve alla sua destra PALACIO, l'attaccante argentino guarda in area e la mette in mezzo per ICARDI, PISANO intuisce ma non trattiene il traversone anzi, la sua deviazione mette fuori tempo RODRÍGUEZ e favorisce Maurito che, colpevolmente e completamente dimenticato sfugge a PISANO e SALA e infilandosi alle spalle di MORAS buca l'incolpevole RAFAEL da un metro...
Gara subito in salita per i gialloblù che comunque non appaiono in serata particolarmente brillante: La fascia destra ha una spinta praticamente nulla con PISANO e SALA mentre HERNANES vince nettamente il duello in velocità con Panagiotis.
Al 18° TONI prova ad incornare un calcio di punizione ma, pressato da VIDIC, non trova lo specchio... PALACIO serve BROZOVIC al 29° ma il tiro del centrocampista nerazzurro finisce a lato, un minuto più tardi si distende bene l'INTER ancora sulla velocità di PALACIO che attende gli inserimenti di ICARDI a sinistra e BROZOVIC a destra, palla a quest'ultimo che tira ad incrociare sul palo lontano con palla che termina a lato.
Il VERONA soffre e non riesce ad arrivare in porta, gara molto difficile contro un avversario ostico che non va per il sottile e mena senza pietà con atteggiamento abbastanza inglese del signor Tagliavento che è però 'sparagnino' con i cartellini gialli nonostante le 3 ammonizioni comminate agli ospiti e quella beccata da MORAS.
Gara che termina con un minuto di recupero col 61% di possesso palla per i nerazzurri...
Verona 0-3 Inter gli highlights
Pronti-via e l'INTER raddoppia: HERNANES innesca il contropiede poi trova ICARDI sulla destra, Maurito fa qualche passo poi la mette in mezzo dove in spaccata si fionda PALACIO ed è gol! Sono passati solo 3 minuti...
Poco dopo (colpevolmente tardi) inizia la gara di PISANO e SALA che trova per la prima volta il fondo e la mette in mezzo per l'improbabile girata di GOMEZ, palla buona per JANKOVIĆ che cicca malamente.
Al 9° Juanito scende sulla mancina poi cambia fascia completamente per l'incursione di testa di Bosko che di testa non inquadra lo specchio.
Un minuto dopo ci prova GUARIN dalla distanza: Palla in curva, al 15° ci prova anche HERNANES dal limite, palla fuori.
Al 16° si rivede l'HELLAS: OBBADI dai 30 metri colpisce violentemente di controbalzo chiamando HANDANOVIC alla respinta, palla che finisce a MORAS che all'altezza del dischetto ribadisce con violenza ma il portiere ospite è ancora una volta insuperabile!
RANOCCHIA potrebbe chiudere i giochi al 18° quando, sugli sviluppi di un corner, tutto solo tra RAFAEL, MORAS e RODRÍGUEZ colpisce di testa ma non trova la porta per fortuna.
Al 21° è ancora OBBADI a mettere paura a HANDANOVIC con un tiro che fa la barba alla traversa, 5 minuti dopo INTER ancora vicino al terzo gol con PALACIO che approfitta di un ottimo suggerimento di D'AMBROSIO ma coglie il palo... HALLFREDSSON zoppica e chiede il cambio, MANDORLINI sceglie GRECO che al 29° pennella un calcio di punizione sulla testa di TONI che si gira bene ma sfortunatamente la angola troppo!
Finalmente il mister scaligero prova a cambiare la deriva: Dentro SAVIOLA fuori un GOMEZ oggi molto sbiadito, è la mezz'ora...
Un minuto dopo OBBADI ruba palla in mezzo al campo e cerca proprio 'El Conejo' che inventa una palla dentro per GRECO, l'ex GENOA viene strattonato in area da VIDIC e Tagliavento concede il rigore; sulla palla va bomber TONI che però, come all'andata, si fa ipnotizzare da HANDANOVIC!
Al 34° doppia sostituzione per l'INTER con MEDEL sostituito da GNOUKOURI e KOVACIC che entra al posto di PALACIO, cambia anche MANDORLINI che richiama OBBADI in panchina al posto di VALOTI.
Passano due minuti e l'HELLAS con un'azione tambureggiante in area va al tiro tre volte ma è sempre murata dalla difesa ospite.
Al 38° bel tiro di VALOTI dalla distanza ma HANDANOVIC respinge da par suo, subito dopo è MORAS a provarci di testa con la palla che vola alta.
A 3 minuti dal 90° esce anche l'ottimo HERNANES ed entra il difensore FELIPE, al 47° si chiude in bellezza: D'AMBROSIO cerca ICARDI in mezzo, MORAS pressato da GUARIN cerca l'anticipo e infila la palla nella propria porta!
L'INTER non vinceva dal 23 Febbraio... E ora i gialloblù sono attesi al 'Franchi' di Firenze, occhio perchè ancora la salvezza non è stata raggiunta.
LE IMPRESSIONI
L'HELLAS regala il primo tempo agli avversari con un atteggiamento troppo rinunciatario dei suoi interpreti migliori in questo senso: JANKOVIĆ parte bene ma si spegne subito, PISANO e SALA non spinge mai e dall'altra parte PISANO lo imita in peggio...
Inutile attaccarsi all'episodio del vantaggio interista: È solo l'arbitro che ferma la partita e bene ha fatto a non abboccare alla sceneggiata di TACHTSIDIS che poco dopo, come Lazzaro, si è alzato e ha ricominciato a correre senza problemi... I gialloblù si sono fermati in attesa del fischio arbitrale? Decisione assolutamente deprecabile da parte di professionisti che, a maglie invertite, si sarebbero comportati nella stessa maniera e pensarla diversamente è puerile!
Meglio il secondo tempo ma solo dopo il secondo schiaffo preso con un incredibile contropiede, subito peraltro con una palla persa malamente!
Ancora una volta fase difensiva imbarazzante conclusa degnamente con la 'ciliegina' rappresentata dall'autogol di MORAS.
Pessimo anche TONI aldilà della consueta generosità, calcia male il rigore che poteva riaprire la gara confermando la fama di pararigori di HANDANOVIC che anche stasera, come già all'andata, gli dice di no opponendosi al 4 rigore sui 5 che gli sono capitati contro in stagione.
Deluse clamorosamente le aspettative di chi si attendeva un VERONA simile a quello che aveva battuto il NAPOLI: Gli interpreti sono i medesimi a parte RAFAEL ma quando la testa è in vacanza (anticipata dato che la matematica ancora non salva la squadra scaligera) c'è poco da fare, agli avversari è bastato attendere le voragini difensive di un HELLAS che su quello dovrà lavorare al più presto per 'curare' un settore che da almeno due stagioni non è più all'altezza...
I VOTI
RAFAEL Le uscite sono sempre state il suo tallone d'Achille ma oggi le maggiori responsabilità sono da addossare alla fase difensiva praticamente inesistente dell'HELLAS! Continuo nonostante tutto a preferirlo a BENUSSI, voto 5,5
SALA Irriconoscibile nel primo tempo si riscatta parzialmente nel secondo ma quella di oggi è forse la peggior gara stagionale per Jacopo, voto 5
MORAS Conclude la sua pessima prestazione con un autogol, voto 5
RODRÍGUEZ Poco meglio del collega greco al centro della difesa, i mezzi tecnici son quelli che sono ma la Garra tipicamente uruguagia gli fa guadagnare mezzo punto, voto 5,5
PISANO Partita deficitaria per l'ex PALERMO che non trova mai il bandolo, sfortunato nella deviazione che ha favorito il primo gol dell'INTER... Voto 4,5
OBBADI Forse il migliore tra i gialloblù oggi, niente di eccezionale sia ben chiaro ma almeno ci prova recuperando 2/3 bei palloni e poi è il più pericoloso coi suoi tiri al fulmicotone, voto 6 (gli subentra all'81° VALOTI che prova una difficile conclusione dalla distanza impegnando HANDANOVIC, scomparso dopo la gara casalinga col PARMA forse dovrebbe giocare di più? Ingiudicabile)
TACHTSIDIS Parte male e finisce peggio, tre passi indietro rispetto alle ultime incoraggianti prestazioni, soffre maledettamente il confronto con HERNANES che avvia tutte le azioni avversarie e mette lo zampino in 2 dei 3 gol interisti, voto 4,5
HALLFREDSSON Gara bigia la sua oggi, terminata peraltro anzitempo: Una di quelle partite in cui Emil si prende pause ingiustificate, mai un'invenzione mai un cambio di passo, voto 4,5 (al 72° gli subentra GRECO che si distingue per un bel calcio di punizione su TONI ed un penalty che si procura con un po' di mestiere, più di quanto l'islandese sicuro... Voto 6,5)
GOMEZ TALEB Non supera mai D'AMBROSIO e quando raramente gli riesce viene abbattuto e condotto a più miti consigli... Voto 5 (gli subentra al 75° SAVIOLA che pesca GRECO in area nell'occasione del rigore e ogni volta che tocca palla fa vedere che, nonostante l'età e la scarsa considerazione del mister, a calcio sa giocare eccome... Voto 6,5)
TONI Non gli arrivano quasi mai palloni giocabili e lui ci mette del suo fallendo anche il rigore che poteva riaprire la gara, voto 5
JANKOVIĆ Parte benissimo duellando in velocità e fisico con JUAN JESUS, un paio di volte lo supera poi si perde nelle pieghe della gara, voto 5,5
MANDORLINI Mette in campo la miglior squadra che ha a disposizione al momento ma l'atteggiamento mentale dei suoi (e fondamentalmente di una squadra da battaglia che deve lottare su ogni pallone per salvarsi) non lo ripaga... L'impressione è che forse non riesca più a motivarli, tardivi gli ingressi di SAVIOLA e VALOTI ma questo ormai si sa è un suo punto debole insieme a quello di non leggere bene l'evolversi del match... Voto 5
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Mister MANDORLINI «Sul primo gol siamo stati molto ingenui, anche se avessimo giocato due giorni non avremmo mai fatto gol e non abbiamo mai avuto l'opportunità di riaprlira. Partita strana, loro non hanno fatto grandi cose ma hanno vinto 3-0. Abbiamo preso tanti gol in casa, dobbiamo farci qualche domanda. Nel primo tempo siamo partiti bene, il gol loro lo abbiamo pagato. Nella ripresa abbiamo alzato i ritmi, ho fatto i complimenti, potevamo riaprirla ed eravamo in partita. Non è la nostra parte migliore quella dell'aspetto difensivo, chiedo tanto sacrificio, in generale siamo equilibrati e prendiamo dei gol che mi fanno pensare che si possa far meglio. Comunque quello che conta alla fine sono i punti in classifica» CalcioNews24.com
Mister MANCINI tecnico dell'INTER «Stavolta abbiamo giocato bene. Questa è la prova che mi aspettavo. Il Verona in casa aveva battuto il Napoli e messo in difficoltà la Roma. Per noi si tratta di un successo di valore. Siamo stati bravi a contenere il Verona e Toni, cosa mai facile. Nel secondo tempo abbiamo cercato di limitare al massimo gli errori. Ma le sbavature non sono mancate. Il rigore? Era inesistente, e se non ci fosse stato Handanovic la partita si sarebbe potuta riaprire all'improvviso. Il nostro portiere è un valore aggiunto. Hernanes dietro le punte? Penso sia la posizione più congeniale per lui... Il Verona? Ha giocato la sua partita, non ha mai rinunciato a proporre il suo calcio. In più, la squadra è allenata da un bravo tecnico come Mandorlini» LArena.it
'Il Profeta' HERNANES, imprendibile per TACHTSIDIS «La squadra ha giocato molto bene, nel primo tempo non ha concesso nulla ed ha tenuto bene il possesso con grande aggressione e lasciando pochi spazi. Quando giochi così vengono fuori le qualità che abbiamo. Derby? Mi auguro di esserci, sono stato contento oggi dell'opportunità ed è una bella serata a livello personale, ma ora lavoriamo per la prossima gara» TuttoMercatoWeb.com
Luca TONI «L'Inter è stata brava a fare gol mentre noi, nonostante molte occasioni, non ci siamo riusciti. Il rigore? Quando lo sbagli, lo calci sempre male. Handanovic mi aveva parato il rigore all'andata e non sapevo come tirarlo. E' stato bravo Handanovic, ma dovevo calciarlo meglio anche io. E' stata una partita un po' strana e abbiamo preso un gol strano. D'Ambrosio ha fatto bene a proseguire? In quella situazione ho visto poco, penso che in queste occasione deve decidere l'arbitro. Siamo stati un po' polli noi» TuttoMercatoWeb.com
Felice ICARDI tornato al gol dopo una lunga astinenza «Ogni due partite un gol? Non lo sapevo, è una buona media. Iniziare così la carriera dopo il salto all'Inter mi rende felice. I movimenti con Rodrigo li proviamo in allenamento, oggi ci sono venuti bene. Contro il Parma abbiamo fatto fatica, giocando troppo tranquilli. L'ho visto da fuori. Stavolta dovevamo lottare per vincere e tornare a casa tranquilli. Dal lunedì alla domenica ci alleniamo, facciamo quel che chiede il mister. A volte però nelle partite non facciamo le cose su cui abbiamo lavorato in settimana. Un difetto che abbiamo un po' tutti. Samir? Sappiamo che è un grande para rigori, speravo che Toni sbagliasse e grazie a Samir non mi ha raggiunto nella classifica marcatori» TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini
Toni
Rodrigo PALACIO autore del secondo gol nerazzurri «Sono contento per la vittoria, ne avevamo bisogno visto il momento. Ora arriviamo bene al derby. La nostra è stata una grande partita, dovremmo giocare sempre così ma non ci riusciamo. Così non si può, adesso dobbiamo continuare su questa strada. Noi lavoriamo sempre per vincere, peccato che non siamo messi meglio in classifica. Ci alleniamo al massimo, siamo tutti bravi ragazzi. Adesso pensiamo al derby, la partita più importante dell'anno» TuttoMercatoWeb.com
Alessandro MAZZOLA ex bandiera interista «Mancini sta cercando di far giocare al meglio la squadra ma con i giocatori che ha fa molta fatica. Non c'è continuità ma bisogna dargli tempo, nel primo tempo col Verona infatti ho visto una bella Inter» TuttoMercatoWeb.com
RANOCCHIA difensore dell'INTER via Twitter «Grande vittoria, grandi ragazzi, grande Samir! Che Inter contro il Verona, e ora il derby in casa nostra» TuttoMercatoWeb.com
Il pararigori HANDANOVIC «Dopo Parma era importante ripartire, giocare con cuore e ritmo. Penso che oggi lo abbiamo fatto e abbiamo vinto anche se non è stato facile. Il rigore parato? Son state poche le volte che non abbiamo subito gol. Dobbiamo stare compatti e non subire gol, poi se lo facciamo è tanto di guadagnato sennò siamo sempre sullo 0-0. L'Europa? Dobbiamo crederci. Nella vita bisogna sempre essere positivi e nel calcio non si sa mai cosa può succedere. Il futuro? Vedremo. Per ora non so cosa vuol fare la società. Son domanda per il mio procuratore, per ora passi avanti non ne sono stati fatti» TuttoMercatoWeb.com
Antonio DI GENNARO playmaker dello scudetto ed attuale commentatore Sky «L'Inter s'è svegliata dopo una settimana particolare con il punto più basso toccato come gioco contro il Parma. Manca la gestione della gara quando è in vantaggio, spesso si perde, ma è una vittoria importante in vista del derby» TuttoMercatoWeb.com
Il 'solito' ZIGONI 'Toni? Non mi fa impazzire...' «Sono contento che faccia il bene del Verona, che rimanga tutta la vita con questa maglia se continua così. Come giocatore non mi fa impazzire... Fa gol, lo apprezzo per quello, ma come stile sono per altri giocatori. I Sivori, i Van Basten, i Cruyff. Lo dico col massimo del rispetto: ai miei tempi io non entravo in campo per fare gol ma per farlo fare. Sono un buono, ero il più forte e dovevo dare una mano ai miei compagni. Però, tornando all'argomento principale, posso solo parlare bene di Toni, ma non vado allo stadio per vederlo giocare: ripeto, io sono per un altro calcio, in questo Verona non c'è un giocatore di qualità che valga la pena esser elevato al ruolo di campione. Come stile non è il mio preferito, non divento matto nel vederlo. Ma finché segna va bene... Totti, Pjanic, Gervinho sono giocatori che valgono la pena d'esser visti. E lo dico perché oltre che per il Verona sono anche romanista. Ma simpatizzo anche Inter, Brescia, Genoa ed anche Milan, visto che ci gioca mio figlio» TuttoMercatoWeb.com
SILIGARDI all'HELLAS? L'agente smentisce 'Non è vero niente...' «La notizia è priva di fondamento, Luca non ha firmato nessun accordo per un motivo molto semplice: è un professionista serio ed è un giocatore del Livorno fino a giugno. Portare la squadra toscana più in alto possibile in questo campionato è il suo unico pensiero, poi a fine stagione si valuterà il da farsi. Fino ad allora Siligardi sarà del Livorno» Soccerweb24.com
Clamorosa vittoria casalinga per il PARMA che, prima di retrocedere, si toglie la soddisfazione di battere i prossimi campioni d'Italia, la squadra che domina in Serie A da tre stagioni e che li precedeva di 57 punti!
2 a 0 nell'altro match serale tra GENOA e CAGLIARI.
Domani il resto del campionato...
MERCATO: Su JORGINHO l'interesse di MILAN e FIORENTINA che probabilmente si scontreranno anche per il diesse scaligero: MACIA ha salutato ufficialmente i viola, il diesse assumerà lo stesso ruolo in Liga BBVA al BETIS SIVIGLIA, al suo posto in viola SOGLIANO? Nel frattempo la SAMP cerca un tecnico per la prossima stagione visto che l'addio di MIHAJLOVIC appare scontato: Al momento se la giocherebbero DI FRANCESCO e MANDORLINI in scadenza a Giugno con l'HELLAS...
Benvenuti alla webcronaca di Verona - Inter.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Verona-Inter 0-3: Handanovic ipnotizza Toni, decidono Icardi e Palacio
di Paolo Camedda
11/apr/2015 22.35.25
La Beneamata torna al successo dopo sei partite grazie ai sigilli dei suoi bomber ed al rigore neutralizzato dal portiere sloveno a Toni. 'El Trenza' ha colpito anche un palo.
L'Inter torna al successo violando il campo del Verona per 3-0, grazie ai goal realizzati da Icardi e Palacio (che ha colpito anche un palo) ed all'autorete nel finale di Moras. Nota di merito anche per Handanovic che, come nella partita di andata, respinge il calcio di rigore tirato da Toni. I nerazzurri raggiungono Milan e Genoa all'ottavo posto in classifica mentre gli scaligeri restano nelle zone basse della classifica.
SORPRESA HERNANES - Mandorlini si affida al 4-3-3. In porta torna il brasiliano Rafael, i terzini sono Sala e Pisano, con Rodriguez e Moras difensori centrali. In mediana agiscono Obbadi, Tachtsidis e Hallfredsson. Davanti giocano Juanito Gomez e Jankovic ai lati di Luca Toni.
Mancini risponde con il suo 4-3-1-2. Fra i pali Handanovic, con D'Ambrosio e Juan Jesus esterni bassi e Ranocchia e Vidic a comporre la cerniera centrale difensiva. Brozovic, Medel e Guarin sono i tre centrocampisti. La sorpresa più grande è sulla trequarti, visto che il tecnico jesino preferisce il brasiliano Hernanes a Shaqiri, che si accomoda in panchina. In attacco Mauro Icardi torna a far coppia con Palacio.
SUBITO ICARDI - L'Inter parte bene e mette in difficoltà gli scaligeri. E' solo l'11' quaindo i nerazzurri si portano in vantaggio: Palacio pesca a centro area Icardi, che da distanza ravvicinata non ha difficoltà a battere Rafael con un piatto destro.
Preso l'1-0, il Verona si riorganizza e ne vien fuori una gara piuttosto equilibrata. Il primo tempo si conclude con i nerazzurri avanti di misura senza ulteriori particolari occasioni da goal per le due squadre.
PALACIO RADDOPPIA - Il raddoppio nerazzurro arriva puntuale in apertura di ripresa: è il 48' quando Icardi serve bene Palacio, che infila Rafael con un tiro preciso e fissa il punteggio sul 2-0.
La ripresa è decisamente più ricca di emozioni rispetto alla prima frazione. Al 62' Handanovic si salva respingendo prima su botta a colpo sicuro di Obbadi, poi sventa anche sul tentativo di tap-in di Juanito Gomez.
Un minuto dopo il fronte si rovescia: Hernanes pennella per la testa di Ranocchia, che manda però sul fondo. Al 72' i nerazzurri sfiorano il goal del tris: D'Ambrosio trova dalla destra un assist basso a centro area per Palacio, che calcia di interno piede e colpisce in pieno il palo.
HANDANOVIC SI SUPERA - Dopo aver rischiato di prendere il 3° goal, il Verona si scuote e parte all'attacco. assist di Greco per Toni, che di testa spedisce a lato al 75'. Un minuto dopo Vidic spinge Saviola in area e l'arbitro non ha esitazioni a indicare il dischetto del rigore.
Si incarica della battuta Luca Toni, che calcia forte alla destra di Handanovic: il portiere sloveno però conferma la sua nomea di para-rigori tuffandosi e respingendo la conclusione del bomber gialloblù.
UN'AUTORETE CHIUDE LA GARA - Nel finale arriva anche il 3-0 per i nerazzurri: su traversone teso dalla destra del solito D'Ambrosio, Moras interviene in maniera scoordinata e devia il pallone alle spalle del proprio portiere Rafael.
Dalle Pagelle:
IL MIGLIORE - Palacio. Come sempre non si risparmia mai. Ruota attorno ad Icardi con continui movimenti, che spesso lo condannano lontano dalla porta. Decisivo nel fornire l’assist al suo compagno di reparto e a raddoppiare nel secondo tempo.
IL PEGGIORE - Tachtsidis. Negativa la sua prestazione. Dovrebbe dettare i tempi della manovra, ma non entra mai in partita e perde parecchi palloni.
FONTE: Goal.com
Pagelle ivI , Hellas Verona-Inter 0-3: super Handa e D’Ambrosio lanciano una buona Inter. Verona ko
Le pagelle nerazzurre di Hellas Verona-Inter, undicesima giornata di ritorno di Serie A 2014-2015.
Handanovic: 8
Bravissimo sul duplice tiro di Obbadi, si conferma bestia nera per Toni, cui para il secondo rigore stagionale, assegnato agli scaligeri contro i nerazzurri. Già uno gliene aveva neutralizzato all’andata. Ottimo il riflesso su Tachtsidis nel finale.
D’Ambrosio: 7,5
Costante spina nel fianco sull’out di destra. Spinge con continuità e nelle ripartenze è sempre l’uomo in più. Non sbaglia un cross e mostra un’ottima condizione fisica rispetto alle ultime uscite.
Ranocchia: 6,5
Con Vidic gestisce alla grande Toni e non va in difficoltà sul rapido Lopez, quando Mandolini lo sposta a sinistra. Sembra migliorato non solo in tranquillità, ma anche nel controllo del corpo, al punto che sbilanciarlo con delle finte diventa sempre più difficile.
Vidic: 6
Su Toni se la cava con mestiere ed esperienza. Forse un po’ insicuro in impostazione, è sfortunato nell’episodio del rigore, dove sembra sia l’avversario a cercare il contatto e lasciarsi cadere.
Juan Jesus: 6
Inizia così così, cresce visibilmente nella ripresa. Schierato terzino, ruolo non suo, se la cava abbastanza bene, anche se palesa le solite distrazioni in marcatura.
Guarìn: 6
Tra luci e ombre. Qualche buona iniziativa, ma potrebbe sfruttar meglio lo spazio di cui dispone.
Medel: 6,5
Gestisce la line mediana con saggezza tattica e intelligenza. Spesso mette una pezza in difesa e si disimpegna bene anche in impostazione.
Dal 79′ Gnoukouri: sv
Brozovic: 6,5
Sbaglia qualche tocco all’inizio, ma poi si riscatta alla grande, assicurando equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Primo a impostare, spesso cercando la verticalizzazione di prima, e primo a ripiegare. Peccato salti il derby.
Hernanes: 7
Schierato a sorpresa al posto di Shaqiri, si rivela decisivo nel primo tempo. Quando riesce a ricevere palla e a girarsi sulla trequarti, per l’avversario sono dolori. Ottimo anche nei contropiede, dove sceglie sempre bene il momento per scaricare su uno degli attaccanti. Ritrovato.
Dall’88′ Felipe: sv
Palacio: 7
Conferma la crescita già palesata nelle recenti esibizioni. Non sbaglia una sponda sulle puntuali sovrapposizioni di D’Ambrosio e con Icardi sembra intendersi alla grande. Risultato? Un assist e un gol.
Dal 79′ Kovacic: sv
Icardi: 7
Puntuale nell’inserimento sul primo gol, cerca sempre il fraseggio con Palacio ed Hernanes. Pur migliorato nel lavoro fuori dall’area, dovrebbe ogni tanto gestire la palla e far salire la squadra. Ma migliorerà anche in questo.
All. Mancini: 7
La sfuriata pasquale sembra aver avuto i suoi effetti: la sua Inter comincia aggressiva e gioca con intelligenza, anche se nel secondo tempo si abbassa un po’ troppo, complice il calo di Hernanes. I suoi mostrano intensità e determinazione, frutto di una condizione fisica in crescita, anche se per adesso la sua squadra sembra non poter prescindere da Icardi e Handanovic.
FONTE: ivI.IlCalcioMagazine.it
Serie A - Macia saluta la Fiorentina, rivoluzione in arrivo? L’addio del direttore tecnico spagnolo potrebbe portare con sé parecchie novità per la Viola del futuro: Montella verrà coinvolto nella svolta? Intanto, non è da escludere l'arrivo di Sean Sogliano
Di Mattia FONTANA (Twitter: @mattiafontana83)
09 aprile 2015 10:34
Eurosport
La notizia era nell’aria da almeno un paio di mesi. Nella serata di mercoledì, però, è divenuta ufficiale. Eduardo Macia ha detto addio alla Fiorentina per divenire il nuovo direttore sportivo del Betis Siviglia. Una perdita che potrebbe passare in sordina, ma rischia di segnare una svolta nella gestione del club viola. Perché la figura di Macia è stata fondamentale nell’ultimo ciclo gigliato. E, molto probabilmente, il suo addio porterà con sé parecchi cambiamenti.
DA MACIA A SOGLIANO? – Macia era arrivato come collaboratore di Pantaleo Corvino nell’autunno del 2011, per poi divenire direttore tecnico a partire dalla stagione 2012-13, quella dell’arrivo di Vincenzo Montella e della svolta “spagnoleggiante” della Viola. Ora, per i Della Valle, si tratta di una perdita molto difficile da rimpiazzare. Anche perché il futuro dello stesso Daniele Pradè, attuale direttore sportivo gigliato, è tutto da vedere. Il braccio destro di Macia non ha davanti a sé un destino scontato. Anche perché iniziano a giungere le prime indiscrezioni sul nome forte che potrebbe rimpiazzare lo spagnolo. Si tratta di Sean Sogliano, l’uomo che ha costruito la resurrezione dell’Hellas Verona e nella passata stagione è stato a un passo dal Milan. Inizialmente, dovrebbe essere Roberto Ripa a essere promosso nel ruolo di dt al fianco di Pradè. Ma, per la prossima stagione, non è escluso che si aggiunga la figura di Sogliano. Del resto, i due si conoscono bene, avendo giocato assieme nel Perugia dal 1998 al 2000.
[...]
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
Hellasmania: Verona irrisolto? Ma no, conta salvarsi
Toni Verona girata
Di: Adriano Ancona
10 aprile alle 17:38
Fare peggio del campionato scorso, quanto a gol subiti? Siamo sulla buona (si fa per dire...) strada. Ne mancano 17 e questo Verona – a prescindere dai risultati e da un obiettivo che non sfuggirà di mano – ha troppo spesso imbandito la tavola per mandare a segno gli avversari. Certo, un anno fa le lacune si accettavano molto più di buon grado, perché c'era un sogno chiamato Europa League. E quella mentalità molto zemaniana non dispiaceva per niente.
Ora lo scenario cambia, perché con un Marquez in più nel motore le gaffe dovrebbero essere ridotte. Ma l'Hellas è questo, prendere o lasciare. Chiaro, il concetto è portato all'esasperazione se per paradigma prendiamo i novanta minuti col Cesena. Quella è stata una centrifuga in cui ha potuto infilarsi anche la doppietta di Toni. Di questo passo, Luca arriverà sparato oltre i venti gol dell'anno scorso. C'è tempo e modo per togliersi anche lo sfizio personale, da parte del goleador numero uno del 2015 in serie A: già, i numeri dicono questo. In una stagione che, a conti, fatti, può ricalcare quella passata. Per Toni e anche per l'Hellas.
La difesa, dunque. Quella che domani sera contro l'Inter rimetterà Rafa Marquez a montare la guardia. Dopo quattro partite senza il messicano, Mandorlini torna alle gerarchie iniziali. Almeno questa è l'impressione. Fare tre punti, invece, per il Verona non è uno sfizio: battere i nerazzurri, meno utopia di quel che può sembrare, vorrebbe dire chiamarsi fuori una volta per tutte dal discorso salvezza. Tornando ad essere belli di notte.
FONTE: CalcioMercato.com
Serie A - Macia saluta la Fiorentina, rivoluzione in arrivo? L’addio del direttore tecnico spagnolo potrebbe portare con sé parecchie novità per la Viola del futuro: Montella verrà coinvolto nella svolta? Intanto, non è da escludere l'arrivo di Sean Sogliano
Di Mattia FONTANA (Twitter: @mattiafontana83)
09 aprile 2015 10:34
Eurosport
La notizia era nell’aria da almeno un paio di mesi. Nella serata di mercoledì, però, è divenuta ufficiale. Eduardo Macia ha detto addio alla Fiorentina per divenire il nuovo direttore sportivo del Betis Siviglia. Una perdita che potrebbe passare in sordina, ma rischia di segnare una svolta nella gestione del club viola. Perché la figura di Macia è stata fondamentale nell’ultimo ciclo gigliato. E, molto probabilmente, il suo addio porterà con sé parecchi cambiamenti.
DA MACIA A SOGLIANO? – Macia era arrivato come collaboratore di Pantaleo Corvino nell’autunno del 2011, per poi divenire direttore tecnico a partire dalla stagione 2012-13, quella dell’arrivo di Vincenzo Montella e della svolta “spagnoleggiante” della Viola. Ora, per i Della Valle, si tratta di una perdita molto difficile da rimpiazzare. Anche perché il futuro dello stesso Daniele Pradè, attuale direttore sportivo gigliato, è tutto da vedere. Il braccio destro di Macia non ha davanti a sé un destino scontato. Anche perché iniziano a giungere le prime indiscrezioni sul nome forte che potrebbe rimpiazzare lo spagnolo. Si tratta di Sean Sogliano, l’uomo che ha costruito la resurrezione dell’Hellas Verona e nella passata stagione è stato a un passo dal Milan. Inizialmente, dovrebbe essere Roberto Ripa a essere promosso nel ruolo di dt al fianco di Pradè. Ma, per la prossima stagione, non è escluso che si aggiunga la figura di Sogliano. Del resto, i due si conoscono bene, avendo giocato assieme nel Perugia dal 1998 al 2000.
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FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
Sampdoria, da Mandorlini a Di Francesco: caccia all'erede di Mihajlovic
Il tecnico serbo lascerà i blucerchiati alla fine della stagione
09/04/2015 10:01
CALCIOMERCATO SAMPDORIA MIHAJLOVIC DI FRANCESCO / GENOVA - Al di là di come finirà la stagione, con la Sampdoria ancora in corsa per un posto in Europa, il futuro di Mihajlovic sarà lontano da Genova in attesa di una big che pensa di meritare dopo le ultime due stagioni in blucerchiato. Secondo la 'Gazzetta dello Sport', sono quattro i nomi dei possibili candidati alla successione di Sinisa: in pole Eusebio Di Francesco del Sassuolo, poi ci sono Iachini del Palermo, Ventura del Torino e Mandorlini dell'Hellas Verona.
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
SERIE A Mandorlini, la Samp lo ha nel mirino
Mandorlini (foto Alberto Fraccaroli)
verona.iamcalcio.it scritto il 09 Aprile 2015, ore 17:17
Il suo contratto è in scadenza, e al momento nulla è ancora stato deciso. L'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini è così finito nella lista dei desideri di alcune squadre di serie A, come Atalanta ed in particolar modo la Sampdoria. Tutto è però ovviamente legato al futuro dell'attuale tecnico Mihajlovic, ma se non dovesse rimanere allora la Sampdoria sta valutando delle possibilità: e oltre a Mandorlini, in lizza per la panchina ci sarebbero anche Iachini, Di Francesco e Ventura. Al momento solo considerazioni, nessuna certezza. Anche perchè prima per l'attuale tecnico gialloblù ci sarà un incontro con la società di via Belgio. Solo allora, a conti fatti, sarà libero di decidere il proprio destino.
Lorenzo Morandini
FONTE: Verona.IAmCalcio.it
Hellas Verona, arriva Siligardi. Ma l’agente smentisce
di Tommaso Mancioli il 10 aprile 2015 alle 23:45
Il Verona avrebbe acquistato il centrocampista del Livorno Luca Siligardi che, come riporta GazzettaTV, ha trovato l’accordo con il club veneto per un contratto di 3 anni.
Il suo procuratore ha subito smentito, ribadendo la volontà del giocatore di rimanere in Toscana, almeno per questa stagione: “La notizia è priva di fondamento, Luca non ha firmato nessun accordo per un motivo molto semplice: è un professionista serio ed è un giocatore del Livorno fino a giugno. Portare la squadra toscana più in alto possibile in questo campionato è il suo unico pensiero, poi a fine stagione si valuterà il da farsi. Fino ad allora Siligardi sarà del Livorno”.
FONTE: Soccerweb24.com
Hellas Verona - Inter 0-3 | I gialloblu cedono di schianto sotto i colpi dei nerazzurri
Prima Icardi e poi Palacio violano la porta di Rafael, mentre la squadra di Mandorlini cerca se stessa per buona parte del match, ritrovandosi solo quando oramai è già troppo tardi
La Redazione 11 aprile 2015
L’anticipo del sabato sera della trentesima giornata del campionato di serie A, vede l’Hellas Verona uscire sconfitto dal proprio terreno di gioco per 3-0 dopo la sfida con l’Inter.
Il presidente Setti in settimana aveva chiesto maggiore cattiveria dopo il pareggio con il Cesena ma dalla squadra non ha avuto le risposte che si aspettava. Dopo un inizio gara che lasciava presagire un proseguimento diverso, i gialloblu si sono spenti con la rete di Icardi, abbassando il baricentro e rinunciando quasi al pressing alto. Lenta anche la manovra in fase di costruzione, con la squadra che non è riuscita a dare le giuste varianti ai portatori di palla: troppo statici gli uomini di Mandorlini per buona parte del match.
La seconda rete poi ha addormentato la partita fino agli ultimi 20 minuti, quando gli scaligeri si sono improvvisamente svegliati con colpevole ritardo, guadagnandosi anche un rigore fallito da Toni. Gli ultimi assalti poi, dettati più dal cuore che dalle idee, hanno comunque portato a qualche pericolo, segno che la squadra nerazzurra non si può ancora considerare solida, ma era già troppo tardi per sperare di agguantare in extremis il pareggio. Nel finale poi arriva anche l'autorete di Moras, a completare una serata da dimenticare per l'Hellas Verona.
PRIMO TEMPO - Buon ritmo nei primissimi minuti. D'Ambrosio se ne va sulla destra al 7' e Sala all'ultimo riesce ad anticipare Hernanes sul traversone. Al 11' D'Ambrosio mette a sedere Tachtsidis (che resta giù infortunato), scarica a destra su Palacio che la mette per Icardi, la difesa gialloblu s'addormenta e il numero 9 insacca senza problemi. L'Hellas cerca di reagire ma rischia di offrire il fianco alle ripartenze nerazzurre. Al 19' Toni ci prova di testa su una punizione dalla tre quarti ma non riesce a trovare la porta. Troppo basso in questa fase il baricentro scaligero. Brozovic ci prova da lontanissimo al 29' dopo un brutto errore di Tachtsidis: conclusione da dimenticare. Le squadre ora faticano a rendersi pericolose in area avversaria. Al 36' Palacio se ne va in contropiede e poi serve l'accorrente Brozovic in area, ma il suo destro termina di poco sul fondo. Al 42' Moras deve rischiare per fermare il dribbling di Hernanes.
SECONDO TEMPO - Contropiede nerazzurro al 48': Icardi viene servito sulla sinistra e con un preciso traversone pesca in area Palacio, che in spaccata sigla il raddoppio. Reazione Hellas al 50' con Sala che se ne va sulla destra, la mette per Gomez che prova la rovesciata. Colpisce male e serve Jankovic, ma il serbo è ostacolato da Vidic e il suo tiro esce. Un minuto dopo è Icardi ad andare vicino alla doppietta su assist di Palacio ma il colpo vincente non gli riesce. Al 54' Handanovic anticipa di un soffio Gomez, servito da una torre di Jankovic. Staffilata di Guarin al 56': palla alta. È Hernanes a provarci dal limite al 61' ma anche il brasiliano non riesce ad inquadrare la porta. Al 62' la difesa di Mancini respinge un corner al limite dove c'è Obbadi che calcia di prima, Handanovic respinge con difficoltà. La sfera capita sui piedi di Mora che ci prova ma il numero 1 dice ancora non con un grande intervento. Al 63' è Ranocchia a girare di testa su angolo e per poco non trova il 3-0. Ancora Obbadi di potenza al 67' ma il tiro è alto di poco. D'Ambrosio per Palacio al 72' ma il suo piatto si stampa sul palo. al 75' Toni viene trovato in area con una punizione dalla trequarti ma la sfera esce di un nulla. Al 76' Vidic tocca Greco in area servito da Saviola. Tagliavento concede il rigore. Sul dischetto va Toni, ma come all'andata Handanovic lo ipnotizza. Mischia in area nerazzurra al 82' con un batti e ribatti in area e Handanovic costretto ad un altro grande intervento da Tachtsidis. Ancorna il greco al 84', con una bordata da fuori, costringe l'estremo difensore dell'Inter ad un'altra grande parata. L'Hellas ora prova gli ultimi assalti. Al 92' Moras tocca il passaggio in area di D'Ambrosio firmando la propria autorete.
HELLAS VERONA - INTER 0-3
MARCATORI: Icardi (I) al 11', Palacio (I) al 48', Moras (HV) autogol al 92'
VERONA MANDORLINI - Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della sconfitta rimediata dai suoi contro l'Inter, uno 0-3 particolarmente pesante e forse eccessivo rispetto a quanto visto soprattutto nella ripresa. Questo il commento del tecnico gialloblu nel post-partita: «Sul primo gol siamo stati molto ingenui, anche se avessimo giocato due giorni non avremmo mai fatto gol e non abbiamo mai avuto l'opportunità di riaprlira. Partita strana, loro non hanno fatto grandi cose ma hanno vinto 3-0. Abbiamo preso tanti gol in casa, dobbiamo farci qualche domanda. Nel primo tempo siamo partiti bene, il gol loro lo abbiamo pagato. Nella ripresa abbiamo alzato i ritmi, ho fatto i complimenti, potevamo riaprirla ed eravamo in partita».
CHIEDO SACRIFICIO - Mandorlini si è poi soffermato sui problemi in difesa palesati dalla squadra: «Non è la nostra parte migliore quella dell'aspetto difensivo, chiedo tanto sacrificio, in generale siamo equilibrati e prendiamo dei gol che mi fanno pensare che si possa far meglio. Comunque quello che conta alla fine sono i punti in classifica».
VERONA TONI - Luca Toni, centravanti dell'Hellas Verona, non ha vissuto contro l'Inter una delle partite più felici ma è reduce comunque da un ottimo periodo ricco di gol in questa prima parte del 2015. Lo stesso Toni si è soffermato ai microfoni di Sky Sport sulla sconfitta interna contro i nerazzurri, con un riferimento anche al rigore parato da Handanovic.
HANDANOVIC INSUPERABILE - Queste le parole dell'esperto attaccante: «L'Inter è stata brava a fare gol, noi invece non ci siamo riusciti. Il rigore? Alla fine Handanovic è stato bravo, me lo aveva parato anche all'andata, non sapevo proprio come tirarlo. Qualche occasione mi capita sempre, anche se gioco in una squadra diversa rispetto alle grandi squadre in cui giocavo, come il Bayern, devo essere bravo a sfruttare quelle occasioni che mi capitano». Non sono mancate parole sul primo gol, siglato dall'Inter con Tachtsidis a terra: «Siamo stati un po' polli noi, non ho visto bene la dinamica ma se l'arbitro non fischia bisogna continuare»
22:54 | sabato 11 aprile 2015 Inter, Handanovic a Sky: «Futuro? Nessun passo avanti»
Il portiere nerazzurro non allontana le voci di addio
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
HANDANOVIC INTER - Uno dei protagonisti principali della vittoria nerazzurra sul Verona è stato il portiere Handanovic, capace di parare un rigore a Toni e di respingere ogni tentativo gialloblu. L'estremo difensore dell'Inter si è soffermato sullo 0-3 del Bentegodi analizzando la partita ed esprimendosi anche sul proprio futuro. Queste le parole del portiere ai microfoni di Sky Sport nel post-partita: «Era importante ripartire e giocare con cuore e ritmo, non è stato facile. Prima non prender, questo è l'importante, anche perché difficilmente non prendiamo gol, dobbiamo credere nell'Europa perché non si sa mai, serve essere positivi. Il mio futuro? Non so cosa vuol fare la società, nessun passo avanti per il contratto comunque». Handanovic ha dunque ammesso la fase di stallo per quanto riguarda il rapporto coi nerazzurri, senza allontanare le voci di un addio possibile in estate: il nome del portiere è infatti indicato spesso come uno dei sacrificabili per ottenere risorse da sfruttare poi in entrata.
INTER VERONA PAGELLE - Successo dell'Inter al Bentegodi contro l'Hellas Verona. I nerazzurri sono riusciti a convincere soprattutto nel primo tempo grazie ad un Hernanes ispirato e ad un Icardi particolarmente concreto al rientro in campo dal primo minuto. Nella ripresa, nonostante la rete di Palacio in avvio, il Verona ha tentato a più riprese l'assalto per rientrare in partita: Handanovic a questo punto è salito in cattedra parando un rigore, a Toni, e respingendo ogni tentativo gialloblu.
VERONA - IL MIGLIORE
Jankovic 6,5 - L'esterno offensivo gialloblu mette spesso in difficoltà Juan Jesus soprattutto nel primo tempo, mostrando le cose migliori e dando seguito alla prestazione positiva regalata contro il Cesena.
VERONA - IL PEGGIORE
Tatchtsidis 5 - Partita deludente per il greco, poco preciso anche nei passaggi più semplici e spesso troppo lento nel servire i compagni e nel leggere l'azione.
INTER - IL MIGLIORE
Palacio 7 - Un gol ed un palo raccontano solo parzialmente la prestazione dell'argentino, capace di intendersi al meglio con Icardi e di rivelarsi concreto nei momenti decisivi della sfida. Sfortunato nella ripresa, con un palo colpito dalla breve distanza.
INTER - IL MIGLIORE
Handanovic 7,5 - Quasi inoperoso nel primo tempo, il portiere sale in cattedra nella ripresa parando un rigore a Toni e superandos su Obbadi e Valoti quando il risultato è sullo 0-2. Risparmia ai nerazzurri un possibile finale di sofferenza.
HELLAS VERONA INTER SINTESI TABELLINO - Si è appena concluso il terzo posticipo della trentesima giornata, la sfida del Bentegodi tra Hellas Veronaed Inter. I nerazzurri sono riusciti ad espugnare Verona grazie alle reti di Icardi e Palacio, buona l'intesa tra i due, senza sottovalutare il contributo di un Handanovic decisivo in particolare nella ripresa, sul rigore di Toni e sulle altre occasioni create da un Verona comunque volenteroso e rimasto in partita fino alla fine ed all'autogol di Moras.
PRIMO TEMPO - Prime fasi concitate: Guarin cade in area e reclama un rigore per un contatto con Sala, Tagliavento non fischia. Ritmi subito alti, con tanti ribaltamenti di fronte, l’Hellas riparte con rapidità non appena recupera palla a metà campo. Al 7’ Hernanes, attivo in avvio, si inserisce bene su un cross di D’Ambrosio: la difesa gialloblu si rifugia in corner. All’11’ ecco il vantaggio nerazzurro: Icardi si avventa sul pallone, a due passi da Rafael, e trafigge il portiere. L’Hellas protesta: l’Inter, in occasione del gol, ha continuato a giocare con Tachtsidis a terra. La reazione gialloblu arriva al 19’: Toni stacca di testa, su punizione della trequarti, ma il pallone finisce sul fondo. La formazione di Mandorlini è pienamente in partita: in particolare Jankovic mette in difficoltà la retroguardia nerazzurra coi suoi spunti sulla destra. L’Inter non va comunque in crisi e regge bene l’urto. A dieci minuti dalla fine del primo tempo Brozovic sfiora il raddoppio: Palacio va via a Moras e serve il croato che, da buona posizione, manda a lato. Due note negative per l’Inter sul finire del primo tempo: ammoniti Brozovic e Guarin, entrambi diffidati, salteranno dunque il derby contro il Milan in programma nella prossima giornata.
SECONDO TEMPO - L'Inter parte nel migliore dei modi e, in contropiede, raggiunge il raddoppio già al 48': Hernanes recupera palla e vede Icardi sulla sinistra, Palacio si inserisce al centro e viene servito per poi battere facilmente Rafael. I nerazzurri non si accontentano e, pur abbassando i ritmi, provano ancora ad affacciarsi in avanti: da segnalare la spinta di D'Ambrosio sulla destra. Hernanes, dal canto proprio, continua a brillare: al 60' sinistro dal limite, fuori di poco. Il Verona prova a riaprire la partita con Obbadi dalla distanza, Handanovic però si supera sul centrocampista e ancor di più su Juanito Gomez sulla ribattuta. Il Verona, comunque, è vivo ed Obbadi in particolare cresce col passare dei minuti: nuovo tentativo di potenza, il pallone finisce sul fondo. Al 72' l'Inter torna a far paura: D'Ambrosio serve bene Palacio ma la conclusione dell'argentino si stampa sul palo. Toni prova a tenere a galla i suoi con un bel colpo di testa che, però, esce di poco sul fondo. La migliore occasione per i gialloblu arriva però al 77', con lo stesso Toni: rigore causato da Vidic, il centravanti va sul dischetto ma Handanovic vola e para, salvando il risultato. Lo stesso portiere si ripete poi su Valoti e Tachtsidis, guadagnandosi a tutti gli effetti un ruolo da protagonista. Nel finale arriva anche lo 0-3, probabilmente troppo severo, a causa dell'autogol di Moras su cross di D'Ambrosio.
HANDANOVIC RESISTE - Nel primo tempo l'Inter riesce a controllare ed a sfruttare al meglio la serata di grazia di Hernanes, nella ripresa (nonostante la rete di Palacio in avvio) l'Hellas prova a tornare in partita ma Handanovic dice di no in più occasioni, in particolare parando un rigore a Toni e risparmiando ai nerazzurri un finale di vera sofferenza.
CALCIOMERCATO MILAN FIORENTINA JORGINHO - Tiene banco in casa Napoli il futuro di Benitez ma non solo. Sono in tanti a non avere il posto assicurato in vista della prossima stagione e tra questi sicuramente c'è Jorginho, centrocampista arrivato oltre un anno fa nel mercato di gennaio, e lasciato troppo spesso in panchina in questa stagione. L'italo-brasiliano è stato pagato 4,5 milioni di euro e per riscattare la sua seconda metà, il Napoli dovrà versare la stessa cifra nelle casse del Verona. C'è l'impegno dei partenopei per riscattare completamente il cartellino di Jorginho ma molto dipenderà da chi siederà sulla panchina dei partenopei nella prossima stagione.
IN BILICO - Infatti, stando a quanto riferito da "Il Mattino", la permanenza di Jorginho non è affatto scontata. Se il Napoli non dovesse riscattare il centrocampista, due club di A sono pronti al duello per strapparlo al Verona. Milan e Fiorentina seguono da tempo Jorginho e in estate potrebbero tornare alla carica.
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA LIVORNO SILIGARDI - Il finale di stagione si avvicina così come il calciomercato. Inevitabilmente le voci circa la sessione estiva continuano a circolare con una certa insistenza e in queste ore a tenere banco in casa dell'Hellas Verona è un possibile colpo che pare ormai in dirittura d'arrivo. Si tratta di Luca Siligardi, centrocampista offensivo attualmente in forza al Livorno.
E' FATTA - Il trequartista dei toscani già in passato era stato vicinissimo al club gialloblu che lo segue ormai da tempo. Secondo Gazzetta Tv, però, l'affare sembrerebbe ora vicinissimo alla conclusione con il giocatore che a fine stagione dovrebbe trasferirsi alla corte degli scaligeri. Stando alle prime indiscrezioni, Siligardi dovrebbe firmare un contratto che lo legherà all'Hellas per i prossimi tre anni. L'accordo tra le parti è dietro l'angolo: si attendono conferme.
TONI HELLAS VERONA SERIE A - Infinito, inesauribile, illogico, quasi misterioso: Luca Toni, dopo il ventello firmato nello scorso campionato alla poco tenera età di trentasette anni, tiene fede all’elisir d’eterna giovinezza e si ripete centrando quota 15 a nove gare dal termine della stagione. Icona incontrastata del suo Verona, sono passate dai suoi piedi le due stagioni – la prima eccellente, la seconda in linea con gli obiettivi – del ritrovato Hellas.
E GLI ALTRI “VECCHIETTI”? – Sono tre i bomber nostrani che desideriamo custodire gelosamente, che non sembrano avvertire in peso preponderante il fattore tempo e che risultano tuttora cruciali per le ambizioni delle rispettive squadre: Francesco Totti (classe ’76), Antonio Di Natale (classe ’77) ed appunto Luca Toni, coetaneo del centravanti napoletano. Vediamo dove sono allocati oggi nell’attuale classifica cannonieri: Toni 15, Di Natale 10 e Totti 5. Tradotto: il buon Luca segna il triplo rispetto al capitano giallorosso e tiene a distanza di sicurezza l’infinito bomber bianconero. Del resto se li mettiamo a confronto un motivo ci sarà: incredibile il dato complessivo inerente alle carriere, quasi un gioco del destino, con i tre centravanti che a livello di club sono rispettivamente a quota 297 (Totti), 295 (Toni) e 292 (Di Natale). In sette gol tre storie meravigliose. Il dato non muta considerando le reti siglate in nazionale: sforano tutti la fatidica soglia 300.
L’ARTE DEL GOL – Il segreto sta fondamentalmente nel saper segnare in tutti i modi: caratteristica inevitabilmente riscontrata nei talenti cristallini di Totti e Di Natale, in tal senso sta sorprendendo – proprio negli ultimi battiti della sua eccellente carriera – Luca Toni. Che oggi fa gol in qualsiasi modo: il suo leitmotiv resta l’innato opportunismo nonché il tempismo nel colpo di testa ma sta inscenando un repertorio che oggettivamente non avremmo potuto prevedere. L’attaccante emiliano segna con soluzioni al volo, con conclusioni dalla media distanza, o quando ha palla al piede e deve liberarsi in un fazzoletto di terreno. All’intelligenza nella ricerca della giusta posizione somma una varietà di soluzioni che lo ha condotto dritto al terzo posto della classifica cannonieri alle spalle di Tevez e Menez.
OBIETTIVI – Superfluo riportare come abbia entrambi nel mirino: il titolo di cannoniere del campionato è svanito un anno fa soltanto per via dell’exploit di Ciro Immobile (22 reti, contro le 20 del gigante dell’Hellas), dopo dodici mesi – Apache permettendo – è ancora un obiettivo alla portata. E già questa è una notizia da prima pagina. Il resto lo fa, a livello di squadra, una classifica apparentemente tranquilla ma non ancora granitica ed i personali piani per il futuro: Toni ha più volte dichiarato che deciderà delle sue sorti a vacanze estive appena ultimate. Tradotto: concluderà al meglio la stagione in essere per poi determinare quel che sarà in base alle sensazioni del momento. Persona equilibrata, garbata e soprattutto intelligente, può trovare spazio nei gangli di un calcio italiano che ha bisogno di volti nuovi. Ma prima del dirigente viene ancora l’attaccante e guai ad escludere l’ipotesi campo. Finito? Sì, come quest’anno e come quello appena trascorso. E forse quello che verrà.
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE Inter, Icardi: "A volte non facciamo le cose su cui abbiamo lavorato"
12.04.2015 00.53 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Grande soddisfazione per l'attaccante dell'Inter, Mauro Icardi, che al microfono di Inter Channel ha analizzato la vittoria contro il Verona: "Ogni due partite un gol? Non lo sapevo, è una buona media. Iniziare così la carriera dopo il salto all'Inter mi rende felice. I movimenti con Rodrigo li proviamo in allenamento, oggi ci sono venuti bene. Contro il Parma abbiamo fatto fatica, giocando troppo tranquilli. L'ho visto da fuori. Stavolta dovevamo lottare per vincere e tornare a casa tranquilli. Dal lunedì alla domenica ci alleniamo, facciamo quel che chiede il mister. A volte però nelle partite non facciamo le cose su cui abbiamo lavorato in settimana. Un difetto che abbiamo un po' tutti. Samir? Sappiamo che è un grande para rigori, speravo che Toni sbagliasse e grazie a Samir non mi ha raggiunto nella classifica marcatori", riporta Fcinternews.it
ALTRE NOTIZIE Inter, Palacio: "Serviva questa vittoria, ora pensiamo al derby"
12.04.2015 00.43 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Intervistato dai colleghi di Inter Channel, Rodrigo Palacio ha commentato la vittoria convincente raccolta sul campo del Verona: "Sono contento per la vittoria, ne avevamo bisogno visto il momento. Ora arriviamo bene al derby. La nostra è stata una grande partita, dovremmo giocare sempre così ma non ci riusciamo. Così non si può, adesso dobbiamo continuare su questa strada. Noi lavoriamo sempre per vincere, peccato che non siamo messi meglio in classifica. Ci alleniamo al massimo, siamo tutti bravi ragazzi. Adesso pensiamo al derby, la partita più importante dell'anno", riporta Fcinternews.it
SERIE A Hellas, Mandorlini: "Siamo stati troppo leggeri, Inter più cinica"
12.04.2015 00.38 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Parla in conferenza stampa il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandolrini, dopo il ko casalingo contro l'Inter. Ecco quanto riporta FcInterNews:
Il risultato è troppo pesante?
"Sì, ma stasera non avremmo mai fatto gol. Prendiamo dei gol 'facili', siamo stati poco fortunati. Avremmo potuto fare qualcosa di più, abbiamo pagato il primo gol un po' strano. Nel secondo tempo abbiamo giocato, ma abbiamo subito nuovamente gol".
Il primo cambio è arrivato troppo tardi?
"Secondo me era giusto cambiare in quel momento".
La squadra sembra poco 'cattiva': cosa ne pensa?
"Sul primo gol siamo stati ingenui, siamo rimasti fermi. Poi le proteste... non siamo capaci a protestare".
Come giudica la prova di Rafael?
"Non ha fatto alcuna parata, ma ha subito tre reti. Mi dispiace per lui, come per tutta la squadra".
Le pesa che non riesce a battere l'Inter?
"No, è un periodo così. Alla prima mezza occasione subiamo gol. E' un vero peccato, perché vedo il lavoro dei miei ragazzi".
A livello tattico, quanto ha inciso per la sua squadra la presenza di Hernanes al posto di Shaqiri?
"Hanno tante alternative, il principio è quello che conta. Avrebbero potuto giocare anche 'a tre'".
Come si sarebbe comportato nell'occasione del primo gol dell'Inter? Avrebbe depositato la palla fuori?
"Avremmo dovuto essere più 'giocatori'. Siamo stati troppo leggeri: D'Ambrosio e Palacio hanno scelto di non buttare la palla fuori, noi dovevamo stare piùà attenti".
Ha visto qualcosa di positivo questa sera?
"Certo, peccato vedere i miei giocatori così tristi. Abbiamo avuto le nostre occasioni, era destino che andasse così. Abbiamo sbagliato, loro no. Ha vinto la squadra ch ha sfruttato meglio le proprie occasioni".
Per quale motivo ha scelto Rafael dopo tempo?
"La serata era quella giusta, dispiace perché ha subito tre gol senza parare".
ALTRE NOTIZIE Inter, Juan Jesus: "Derby? Non ci sono mai favoriti, pensiamo a lavorare"
12.04.2015 00.33 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Intervenendo a Mediaset dopo la vittoria sul Verona, il difensore dell'Inter Juan Jesus ha parlato anche del derby della prossima settimana: "Derby? Non ci sono mai favoriti, sarà una grande partita e speriamo di ottenere un buon risultato. Felipe? Il mister prova anche altri schemi, è importante ogni tanto cambiare ed è andata bene. Ora ci concentriamo su questa settimana per fare bene col Milan. Allenamento alle 8? Era giusto, abbiamo giocato sottotono col Parma".
ALTRE NOTIZIE Mazzola: "Inter, Mancini fa fatica con i giocatori che possiede"
12.04.2015 00.28 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Sandro Mazzola, ex bandiera dell'Inter, ha parlato dei nerazzurri dopo la vittoria della squadra di Roberto Mancini in casa dell'Hellas Verona: "Mancini sta cercando di far giocare al meglio la squadra ma con i giocatori che ha fa molta fatica. Non c'è continuità ma bisogna dargli tempo, nel primo tempo col Verona infatti ho visto una bella Inter", ha spiegato negli studi di "RaiSport".
SERIE A Inter, Ranocchia: "Grande Handanovic e ora il derby in casa nostra"
12.04.2015 00.18 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Tweet di gioia da parte del difensore dell'Inter Andrea Ranocchia. La squadra di Mancini infatti è tornata alla vittoria contro l'Hellas dopo un lungo periodo di bocconi amari. Ranocchia ha così scritto: "Grande vittoria, grandi ragazzi, grande Samir! Che Inter contro il Verona, e ora il derby in casa nostra", ha commentato il capitano nerazzurro.
SERIE A Inter, Mancini: "Handanovic via? Alla fine arriverà la soluzione"
11.04.2015 23.48 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa, dallo stadio Bentegodi, dopo la vittoria contro l'Hellas Verona per 3-0. Ecco quanto riporta fcinternews.it:
Questa sera si è visto il cuore. E' proprio quello che si aspettava?
"Siamo questi, un po' discontinui. Non credo che si vinca in base alla cattiveria, ma per essere forti ci vuole tempo. Il percorso è questo".
Domenica sarà una sfida delicata per tutte e due.
"Il derby è il derby, anche se non sarà una gara dall'importanza che meriterebbe".
Hernanes titolare, Shaqiri fuori: cosa l'ha spinta a questa decisione? Dopo questa prova positiva, il brasiliano può insidiare l'ex Bayern Monaco per una maglia da titolare in questo finale di stagione?
"Ha giocato benissimo, e può insidiare chiunque. Non solo Shaqiri. Lo svizzero deve conoscere ancora il calcio italiano, ha bisogno ancora di tempo per ambientarsi".
Per il derby saranno out, causa squalifica, Brozovic e Guarin. Pensa di poter recuperare Kuzmanovic?
"Non credo perché non si è mai allenato. Difficile il suo recupero".
L'Inter può permettersi di perdere Handanovic?
"Non conosco i dettagli, è uno dei migliori. Credo che alla fine arriverà la soluzione".
C'è qualche rimpianto per aver schierato i diffidati?
"Il giallo di Guarin è inesistente, come il rigore. Quello di Brozovic, invece, c'era. Ho scelto di far giocare i diffidati pensando che il solo a rischiare fosse Medel. Non avevo tante alternative, peccato".
ALTRE NOTIZIE Inter, Hernanes: "Bella prova, bella serata anche a livello personale"
11.04.2015 23.43 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Intervistato da Mediaset Premium, il centrocampista dell'Inter Hernanes ha commentato la vittoria convincente sul campo del Verona: "La squadra ha giocato molto bene, nel primo tempo non ha concesso nulla ed ha tenuto bene il possesso con grande aggressione e lasciando pochi spazi. Quando giochi così vengono fuori le qualità che abbiamo. Derby? Mi auguro di esserci, sono stato contento oggi dell'opportunità ed è una bella serata a livello personale, ma ora lavoriamo per la prossima gara".
ALTRE NOTIZIE Hellas, Toni: "Rigore? Handanovic è bravo, si vede che mi ha studiato"
11.04.2015 23.38 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Luca Toni, attaccante dell'Hellas Verona, ha parlato a RaiSport dopo il ko contro l'Inter: "Rigore? Purtroppo l'ho sbagliato, vediamo il prossimo anno. Tre gol di differenza non ci sono, abbiamo avuto tante occasioni, oltre al rigore, siamo stati imprecisi e purtroppo abbiamo sbagliato, loro no. Handanovic è bravo, si vede che mi ha studiato, è uno ch si butta da tutte le parti, sta fermo fino all'ultimo, quando lui indovina l'angolo è difficile fare gol. Per me sta andando bene, ho fatto un'altra grande annata, spiace per stasera, facciamo i punti per raggiungere la salvezza, vuol dire tanto per me e per Verona. Rigore? Di solito quando tiro i rigori mi fermavo un po', peccato ho sbagliato, tirarlo meglio voleva dire fare gol, ma ci sta, mi dispiace".
SERIE A Verona, Mandorlini: "Potevamo riaprirla col rigore, ma ora guardiamo avanti"
11.04.2015 23.33 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
"Potevamo riaprirla col rigore di Toni, ma è andata così e dobbiamo guardare avanti. Ora abbiamo squadre più o meno alla nostra portata in questo finale, ma potevamo fare punti anche stasera perchè la squadra c'era anche se ha pagato a caro prezzo i propri errori". E' l'analisi di Andrea Mandorlini, tecnico del Verona che a Mediaset ha analizzato la sconfitta interna con l'Inter: "Primo gol? Siamo stati ingenui, D'Ambrosio poteva buttare fuori la palla perchè era proprio lì vicino. Noi eravamo schierati ed abbiamo dormito, è un gol rocambolesco. Noi lavoriamo molto in fase difensiva, ma sicuramente non è il nostro forte. Prendiamo le cose positive, come la voglia di lottare, i tanti tentativi di riaprire la gara. Ora c'è la Fiorentina e poi avremo avversari più alla nostra portata. Salvezza? Uno spera di fare meglio, ma abbiamo avuto degli infortuni, sconfitte pesanti, poi ci siamo ripresi e la classifica è questa ma possiamo finire meglio il campionato. Futuro? Valuterò con la società, ora pensiamo solo a finire bene il campionato".
SERIE A Inter, Mancini: "Spiace che Brozovic e Guarin manchino nel derby"
11.04.2015 23.28 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, ha parlato ai microfoni di RaiSport, dopo la vittoria contro il Verona: "Era importante dopo la partita di domenica. Era fondamentale fare una buona prestazione contro un Verona in forma, abbiamo giocato molto bene per 70 minuti poi ci siamo presi troppe licenze. Il calo nel finale? Non possiamo dominare per novanta minuti, se giochiamo sempre così ne perderemo poche di partite. Abbiamo tempo per lavorare e lo faremo, purtroppo gli errori li facciamo e continueremo a farli. Il nostro gioco era cercare di rimanere alti e far girare la palla. Domenica era giusto così, non tanto per il pareggio, perché nel calcio si può anche perdere, però era l'atteggiamento che non era giusti sabato scorso. Icardi e Palacio? In questo momento sono loro che mi danno più garanzie. Brozovic e Guarin? L'ammonizione di Brozovic era giusta quella di Guarin no, così come non c'era il rigore. Ci spiace che manchino questi due giocatori nel derby, gara importante e cercheremo di fare il meglio. Europa? Prepariamo al meglio la partita e poi vediamo alla fine".
ALTRE NOTIZIE Verona, Toni: "Bravo Handanovic, per me ormai è un incubo"
11.04.2015 23.23 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
"Handanovic è un incubo per me. Anche all'andata mi ha parato il rigore e dispiace perchè potevo riaprire la partita". Non manca la delusione nelle parole del bomber del Verona, Luca Toni, dopo la sconfitta interna con l'Inter con un rigore parato da Handanovic che avrebbe potuto riaprire la sfida: "E' stato molto bravo lui, poi noi abbiamo sbagliato molto - ha detto a Mediaset - mentre loro hanno sfruttato le loro occasioni. Un mio compagno mi ha detto che dovevo tirare all'incrocio, ma lui li para in tutti i modi. L'Inter era ferita, ha tanti campioni nonostante le difficoltà ed in questi casi devi sfruttare le tue occasioni. Dimentichiamo questa sconfitta e pensiamo alla prossima gara per cercare di raggiungere al più presto la salvezza".
SERIE A Verona, Mandorlini: "Nel primo tempo siamo partiti bene. Partita strana"
11.04.2015 23.17 di Andrea Piras
L'allenatore del Verona Andrea Mandorlini ha analizzato ai microfoni di Sky Sport la sconfitta casalinga contro l'Inter: "E' stata una partita strana condizionata da un gol dove siamo stati ingenui. Se giocavamo anche due giorni penso che non saremmo stati in grado di segnare, l'Inter non credo che abbia fatto grandi cose ma ha vinto 3-0. Abbiamo subito sei gol in due partite in casa, dovremo chiederci qualcosa. Il primo gol? Se l'arbitro non prende una decisione devi stare concentrato. Nel primo tempo siamo partiti bene, poi la rete di Icardi dal punto di vista psicologico ci ha penalizzato. Potevamo riaprile dopo il rigore di Luca Toni, potevamo rimanere in partita ma così non è stato. Sala? Jacopo è un talento che ha avuto degli infortuni anche quando era al Chelsea. Dopo i primi sei mesi di adattamento è cresciuto molto. Credo che sia un giocatore di grandissima prospettiva e penso abbia tutto dalla sua parte. Se gli infortuni lo lasciano in pace penso che possa diventare un giocatore di livello internazionale".
ALTRE NOTIZIE Di Gennaro: "L'Inter s'è svegliata, col Parma il punto più basso"
11.04.2015 23.13 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Nel corso del post-partita di Mediaset Premium, l'ex calciatore Antonio Di Gennaro ha commentato il successo dell'Inter sul campo del Verona: "L'Inter s'è svegliata dopo una settimana particolare con il punto più basso toccato come gioco contro il Parma. Manca la gestione della gara quando è in vantaggio, spesso si perde, ma è una vittoria importante in vista del derby".
ALTRE NOTIZIE Verona, Toni: "Inter brava a fare gol. Il rigore dovevo calciarlo meglio"
11.04.2015 23.09 di Andrea Piras
Intercettato da Sky Spot direttamente nella mixed zone del "Bentegodi", il capitano del Verona Luca Toni ha fatto commentato: "L'Inter è stata brava a fare gol mentre noi, nonostante molte occasioni, non ci siamo riusciti. Il rigore? Quando lo sbagli, lo calci sempre male. Handanovic mi aveva parato il rigore all'andata e non sapevo come tirarlo. E' stato bravo Handanovic, ma dovevo calciarlo meglio anche io. E' stata una partita un po' strana e abbiamo preso un gol strano. D'Ambrosio ha fatto bene a proseguire? In quella situazione ho visto poco, penso che in queste occasione deve decidere l'arbitro. Siamo stati un po' polli noi".
SERIE A Inter, Mancini: "Non è un caso che giochiamo meglio fuori casa"
11.04.2015 23.03 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Al microfono di Sky, il tecnico dell'Inter Roberto Mancini ha commentato la vittoria convincente contro il Verona: "Bastone? Le gare vanno sempre giocate, paradossalmente il Parma ha battuto la Juventus dimostrando che anche se è lì è una squadra ottima e non da retrocessione. Rigore? Non ho parole. Non ho mai parlato, ma come si fa a dare un rigore così? Noi alterniamo prestazioni ottime come quella di questa sera ed opache come quella col Parma, ma è un percorso che stiamo facendo per crescere. Derby? Speriamo di fare una vittoria bella ed importante. Purtroppo ci saranno degli squalificati. Handanovic? E' un grande portiere, sui rigori è straordinario perchè conosce tutti molto bene. Ha salvato la partita perchè poi se fanno gol lì diventa difficile. E' uno dei migliori portieri d'Europa.
San Siro? Forse soffriamo più lì, fuori casa abbiamo giocato le migliori partite e non è una casualità. Non è uno stadio facile, ma dobbiamo abituarci e migliorare sotto tanti aspetti. Difesa a tre? Non è un problema di sistema di gioco, si può vincere anche a tre e loro sono abituati, non escludo di farlo in futuro, l'importante è avere qualità ed attitudine nel match. Primo gol? Bisognava giocare, in Italia dobbiamo smetterla. Non ha avuto un colpo grave, altrimenti avrei chiesto ai miei di mettere palla fuori. E' stato sfortunato, ma non bisogna fermarsi ed è stato detto a tante riunioni già da anni".
SERIE A Inter, Mancini: "Abbiamo giocato bene. Derby? Dobbiamo pensare a vincerlo"
11.04.2015 22.57 di Andrea Piras
Sorride nel post partita Roberto Mancini. Il tecnico dell'Inter ha analizzato la vittoria di Verona ai microfoni di Sky Sport: "Stasera abbiamo giocato bene, ma come abbiamo giocato bene a Genova anche se abbiamo perso. San Siro è San Siro e magari sentiamo più di pressione ma stasera abbiamo fatto veramente bene. Dobbiamo migliorare perchè da errori semplici e banali sono venute fuori due ammonizioni ma così dobbiamo giocare. Hernanes? Credo che quella posizione sia la più giusta per lui anche se la qualità per giocare interno di centrocampo. Kovacic e Shaqiri? Sono giovani e faranno meglio in futuro. Shaqiri deve conoscere meglio il campionato italiano. Handanovic? E' uno dei migliori portieri al mondo. Non conosco la sua situazione contrattuale, cosa di cui si sta occupando la società. Derby? Non dobbiamo pensare alla classifica, ma dobbiamo pensare a vincerlo".
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Verona - Toni in ombra, Moras sfortunato
Risultato finale: Verona-Inter 0-3
11.04.2015 22.56 di Andrea Piras
Rafael 6 - Torna titolare dopo diverse giornate di assenza. Incolpevole sui gol.
Sala 6 - Corre molto sulla corsia di destra, si libera spesso al cross mettendo in difficoltà, insieme a Jankovic, Juan Jesus.
Rodriguez 5.5 - Si dimentica Icardi in occasione del gol, a volte appare in difficoltà sugli attacchi interisti.
Moras 5 - Colpevole come Rodriguez in occasione del vantaggio interista, commette qualche leggerezza di troppo che poteva costare cara. Vicino al gol nella ripresa se non fosse per un miracoloso Handanovic. Sfortunato sulla deviazione del 3-0.
Pisano 5.5 - Dalla sua parte agisce spesso Palacio e va in difficoltà. Si fa anticipare dal Trenza in occasione del 2-0.
Obbadi 6 - Buona prova di contenimento per lui, cerca spesso l'imbeccata sia per Jankovic sia per Toni. Chiama Handanovic alla grande parata nella ripresa. Dall'81' Valoti s.v..
Tachtsidis 5.5 - L'elemento che manca al centrocampo gialloblù, non appare molto in partita.
Hallfredsson 6 - Si fa vedere spesso in avanti, va alla ricerca di Toni. Esce dal campo per un problema muscolare. Dal 73' Greco 6 - Entra bene in partita procurandosi il calcio di rigore che avrebbe potuto riaprire il match.
Juanito Gomez 5.5 - Qualche buona giocata per lui anche se da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Dal 76' Saviola 6 - Un quarto d'ora giocato bene dall'attaccante, serve a Greco la palla che porta al rigore per il Verona.
Toni 5.5 - Difende palla, prende botte e si divincola come può dalla morsa della difesa nerazzurra. Colpisce di testa nel primo tempo sfiorando la rete del pareggio, ma si fa ipnotizzare da Handanovic quando deve riaprire il match su rigore.
Jankovic 6 - Mobile a destra, mette in costante difficoltà Juan Jesus anche se manca di precisione nell'ultimo passaggio.
SERIE A Inter, Handanovic: "Rinnovo? Non ci sono stati passi in avanti"
11.04.2015 22.43 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Al fischio finale della sfida vinta per 3-0 a Verona, il portiere dell'Inter Samir Handanovic ha parlato al microfono di Mediaset: "Punizione di Pasqua? Siamo i primi a sapere quando giochiamo male, non serve una punizione. Oggi contava solo vincere, non come, e ci siamo riusciti. Non so perchè non giochiamo sempre così, ci sono anche gli avversari. Rinnovo? Novità non ce ne sono, non ci sono passi avanti. Champions? Non so, vedremo".
SERIE A Inter, Handanovic: "Importante ripartire. Futuro? Per ora nessun passo avanti"
11.04.2015 22.40 di Andrea Piras
Autentico protagonista nella ripresa Samir Handanovic. Un rigore parato e grandi interventi che sono stati decisivi nella vittoria in quel di Verona. Ai microfoni di Sky Sport, l'estremo difensore dell'Inter ha dichiarato: "Dopo Parma era importante ripartire, giocare con cuore e ritmo. Penso che oggi lo abbiamo fatto e abbiamo vinto anche se non è stato facile. Il rigore parato? Son state poche le volte che non abbiamo subito gol. Dobbiamo stare compatti e non subire gol, poi se lo facciamo è tanto di guadagnato sennò siamo sempre sullo 0-0. L'Europa? Dobbiamo crederci. Nella vita bisogna sempre essere positivi e nel calcio non si sa mai cosa può succedere. Il futuro? Vedremo. Per ora non so cosa vuol fare la società. Son domanda per il mio procuratore, per ora passi avanti non ne sono stati fatti".
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Milan, nuovi contatti con Sogliano: la situazione
11.04.2015 15.59 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Ve lo abbiamo già raccontato: Sean Sogliano deciderà il suo futuro entro due settimane. Il direttore sportivo probabilmente lascerà il Verona per affrontare una nuova avventura professionale, ma bisognerà attendere l'incontro con il Presidente Setti per definire il futuro. Intanto Barbara Berlusconi ha avuto nuovi contatti con Sogliano. Il ds gradisce i rossoneri ma accetterebbe soltanto dinnanzi ad un progetto nel quale avrebbe piena autonomia. A quel punto sarebbe da verificare la posizione di Adriano Galliani. Intanto Sogliano resta nel mirino del Milan...
SERIE A Napoli, rebus Jorginho: senza riscatto duello Milan-Fiorentina
11.04.2015 09.18 di Daniel Uccellieri
In casa Napoli si parla del futuro di Jorginho. Come si legge sulle pagine de Il Mattino il club partenopeo ha un impegno con il Verona per riscattarlo per 4.5 milioni di euro (9 milioni la spesa complessiva per il brasiliano). Tutto però dipende da chi siederà sulla panchina del Napoli la prossima stagione. In caso di mancato riscatto il brasiliano tornerà sul mercato, con Milan e Fiorentina pronte a darsi battaglia.
SERIE A Livorno, ag. Siligardi: "Non ha firmato con l'Hellas Verona"
10.04.2015 22.28 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Luca Siligardi, centrocampista offensivo del Livorno, non ha firmato con l'Hellas Verona. Ad affermarlo ai microfoni di Tuttob.com è stato il suo procuratore, Simone Seghedoni: "La notizia è priva di fondamento, Luca non ha firmato nessun accordo per un motivo molto semplice: è un professionista serio ed è un giocatore del Livorno fino a giugno. Portare la squadra toscana più in alto possibile in questo campionato è il suo unico pensiero, poi a fine stagione si valuterà il da farsi. Fino ad allora Siligardi sarà del Livorno".
SERIE A Verona, fatta per Siligardi. Accordo per un triennale
10.04.2015 21.49 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Luca Siligardi è da considerarsi a tutti gli effetti un nuovo giocatore del Verona. Secondo quanto raccolto da GazzettaTv l'esterno del Livorno ha raggiunto nelle ultime ore l'accordo con il club scaligero per un triennale.
SERIE A Fiorentina, Montella spinge per avere Jorginho
10.04.2015 20.52 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: firenzeviola.it
Eppur si muove. La Fiorentina inizia a guardasi intorno e a progettare la stagione che verrà. Vietato farsi cogliere impreparati e il diktat è quello di ripetere gli ottimi risultati raggiunti grazie alla sessione invernale del mercato. Sessione, che ha visto Vincenzo Montella recitare un ruolo da protagonista e indirizzare pedissequamente la società. E proprio l'Aeroplanino sembra spingere per avere un rinforzo in mediana. Senza Pizarro la Fiorentina cambia faccia. Montella e Pradè lo sanno bene e la carta d'identità del Pek, nonostante l'imminente rinnovo per un anno, fa sì che la società si concentri su quella zona di campo per sferrare il colpo di mercato. Secondo quanto raccolto da Firenzeviola.it, il profilo ideale individuato da Montella sarebbe quello di Jorginho, centrocampista brasiliano in comproprietà tra Verona e Napoli. Caratteristiche che si sposano alla perfezione con l'idea di gioco del tecnico campano, che sembra spingere per l'apertura di una trattava. Tanto dipenderà dalla scelta del Napoli di riscattarlo o meno, ma se i partenopei dovessero lasciarlo andare, la Fiorentina potrebbe seriamente pensare al centrocampista brasiliano. Il mercato viola si muove...
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Zigoni controcorrente: "Toni non mi fa impazzire"
10.04.2015 19.14 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
De gustibus. Gianfranco Zigoni nella vita e nella carriera è sempre stato un ribelle. Ed i suoi pareri non sono mai banali. Su Luca Toni è una voce fuori dal coro visto che, tra mille celebrazioni per il vizio del gol che non va mai via, lui che è il miglior vecchio d'Europa, non lo esalta certamente per Tuttomercatoweb.com. "Sono contento che faccia il bene del Verona, che rimanga tutta la vita con questa maglia se continua così. Come giocatore non mi fa impazzire".
Ah no?
"Ma no; fa gol, lo apprezzo per quello, ma come stile sono per altri giocatori. I Sivori, i Van Basten, i Cruyff".
Beh, qui siamo però su altri livelli, Zigoni.
"Chiaro. Lo dico col massimo del rispetto: ai miei tempi io non entravo in campo per fare gol ma per farlo fare. Sono un buono, ero il più forte e dovevo dare una mano ai miei compagni. Però, tornando all'argomento principale, posso solo parlare bene di Toni, ma non vado allo stadio per vederlo giocare: ripeto, io sono per un altro calcio, in questo Verona non c'è un giocatore di qualità che valga la pena esser elevato al ruolo di campione. Come stile non è il mio preferito, non divento matto nel vederlo. Ma finché segna va bene...".
Sì, ma chi le piace.
"Totti, Pjanic, Gervinho. Sono giocatori che valgono la pena d'esser visti. E lo dico perché oltre che per il Verona sono anche romanista. Ma simpatizzo anche Inter, Brescia, Genoa ed anche Milan, visto che ci gioca mio figlio".
SERIE A Il Corriere di Verona rilancia: "La Sampdoria pensa a Mandorlini"
10.04.2015 09.03 di Pietro Lazzerini
Il Corriere di Verona di questa mattina lancia un'indiscrezione a proposito del possibile futuro del tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini: "La Samp pensa al tecnico gialloblu". Il presidente Setti non ha ancora sciolto le riserve sul rinnovo dell'allenatore della doppia promozione, e il vulcanico patron doriano Ferrero pare essere interessato a lui nel caso molto probabile in cui Sinisa Mihajlovic dovesse scegliere di lasciare Genova per cercare fortuna altrove.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
12.04.2015 Mandorlini, è lezione per tutti «Punizione pesante. Ma noi...»
«Tre gol incassati sono davvero troppi per i ragazzi Ma è stata partita strana. Potevamo riaprirla...»
Anche il presidente Maurizio Setti in panchina con il diesse Sean Sogliano FOTOEXPRESS
Andrea Mandorlini incassa e porta a casa. L'Inter resta avversario tabù. Passa e vince il Mancio. Lo fa in un'atmosfera ovattata. Tre reti, però, di differenza, sembrano essere davvero troppe. Il tecnico analizza a fine gara una partita che ha offerto tante indicazioni per il futuro. Il Verona stavolta ha regalato una prestazione in chiaroscuro. Macchiata da quella rete incassata «in maniera troppa leggera» nel primo tempo. Quando, invece, l'Hellas dev'essere squadra sempre pronta a stare sulle punte. Ma è andata così. Pure Toni non è riuscito a riaprirla. «Ma qualcosa da salvare c'è sempre» ammette ancora l'allenatore gialloblù.
Mandorlini, tre gol tra voi e l'Inter...
«Sono sinceramente troppi. Loro hanno capitalizzato al massimo. Noi abbiamo avuto buone occasioni ma non siamo riusciti a riaprire la gara quando è arrivata l'onda giusta. Probabilmente queste sono le sere nelle quali puoi stare anche due giorni a giocare e non segni mai».
Gli equilibri si rompono in occasione del primo gol. L'Inter forse poteva buttare palla a lato con Tachtsidis a terra, ma la difesa del Verona...
«...non doveva fermarsi. Anzi, se l'arbitro non fischia, devi stare sempre pronto. Non ti puoi permettere cali di tensione. E, invece, abbiamo preso gol. E questo non è l'atteggiamento giusto. Non deve succedere».
Nelle ultime due gare casalinghe avete incassato sei reti. Troppe.
«Vero, e questo è motivo di analisi. Per me, per tutti. Incassiamo tanti gol. Ma la squadra sta in campo comunque in maniera equilibrata. E poi, non si guardano i gol ma i punti».
E quindi?
«L'anno scorso ne abbiamo raccolti 54. Quest'anno siamo a 33. Quanto basta per essere sereni. Contano i punti prima di tutto. Poi, certo, c'è sempre tanto da migliorare».
Non crede che la reazione della squadra sia stata troppo tardiva?
«La verità è che fino a 20' dalla fine eravamo in partita. Ci è capitata l'occasione del rigore di Toni. Se Luca avesse segnato, il finale di gara sarebbe stato diverso. Ritengo che la punizione della terza rete subita nel recupero sia stata davvero troppo per i ragazzi».
Salva qualcosa di questa gara o butta tutto?
«Certo che salvo qualcosa. Nel primo tempo eravamo partiti bene. Poi c'è stato l'episodio, già spiegato, della rete di Icardi. Nell'intervallo ci siamo chiariti, abbiamo lavorato sui nostri errori e ho visto in campo una squadra capace di mettere maggiore ritmo alla manovra. Ho visto equilibrio, voglia anche. Posso aggiungere che in settimana la partita l'avevamo preparata molto bene. Ma siamo qui a parlare di una gara strana. C'è quel primo gol che cambia tutto».
Battere l'Inter è diventato per lei un tormentone?
«Assolutamente no. L'Inter è una grande squadra. E a tutti piace battere le grande. Da qui alla fine abbiamo il dovere di chiudere il campionato nel miglior modo possibile».
La scelta di tornare a schierare Rafael?
«Era il momento giusto, la partita giusta. Tornava titolare sotto la sua Curva. Purtroppo non è andata come tutti avremmo voluto. E Rafa si trova con zero parate e tre gol nel sacco. Peccato».
Sala piace sempre di più...
«Jacopo è un talento. Ma questo non lo devo dire io. Ha ampi margini di crescita. Può fare sempre meglio».
Da giocatore, lei si sarebbe fermato in occasione del primo gol?
«Un giocatore non si ferma mai quando la palla è in gioco».
Cambi tardivi?
«Così ho scelto...».
Simone Antolini
12.04.2015 Toni rinvia il record «Se avessi segnato...»
«Il mio errore? Chiedo scusa, forse lì poteva cambiare ancora la gara «Partita strana, ma siamo stati ingenui nell'occasione del primo gol»
Handanovic sarebbe stato avvistato in Piazza Erbe dopo la vittoriosa gara dell'Inter al Bentegodi. Con lui probabilmente il team manager Andrea Romeo. Condizionale d'obbligo anche se mister Mancini dopo i “lavori forzati” di Pasqua e Pasquetta ha dato alcuni giorni di riposo ai suoi ragazzi. Di certo, se l'Handanovic in “serata” veronese resta un dubbio, c'è che il portierone nerazzurro ha parato il secondo rigore consecutivo a Luca Toni. A Milano se l'attaccante gialloblù avesse segnato forse l'Hellas avrebbe potuto anche vincere quella partita, ieri sera sarebbe stato il rigore della speranza. «È vero» irrompe Toni in zona mista «avremmo potuto riaprire la gara. Quando un calciatore si fa parare un rigore significa che ha sbagliato e basta. Chiedo scusa a tutti. Non mi interessa che Handanovic sia una specialista. Ho sbagliato».
Taglia corto il capitano e parafulmine del Verona quando le cose non girano per il verso giusto. Poco importa che anche al Bentegodi il lungo sloveno si sia dimostrato uno dei migliori portieri d'Europa, la colpa è di Toni e basta. D'accordo Vidic e Ranocchia hanno giocato una grande gara, ma anche il colosso dell'Hellas è stato in linea con il rendimento deludente di tutta la squadra. «È stata una gara brutta» prosegue Toni «penso che non abbiamo fatto bene nel primo tempo complice anche una rete molto strana. Loro hanno capitalizzato al meglio questo vantaggio, facendo girare bene la palla. Nel secondo tempo è andata meglio. Abbiamo avuto le nostre occasioni. Il problema è che non siamo riusciti a segnare. Oltre al rigore abbiamo avuto altre occasioni, ma le abbiamo fallite oppure è stato bravo Handanovic. Dispiace perchè il punteggo è troppo severo. Sono convinto che se avessimo segnato una rete, potevano riacciuffare l'Inter. Queste squadre sono fatte da campioni e possono sempre punirti».
A proposito del primo goal. D' Ambrosio avrebbe dovuto fermarsi?
«Ero lontano» risponde Toni «ho visto Tachtsidis a terra e pensavo che l'Inter buttasse fuori la palla. Ciò nonostante dobbiamo essere più attenti e non commettere certe ingenuità. Finchè l'arbitro non fischia si deve giocare» Eloquente la faccia che Toni regalò alle telecamere della “pay-tv” dopo la terza rete del Cesena. Se ieri sera è finito forse per la prima volta dietro la lavagna insieme a molti dei suoi compagni, la stessa cosa non la si può dire per i difensori gialloblù. Girali come vuoi la sciocchezza in canna ce l'hanno sempre. A questo si aggiunge il fatto che oltre ad essere una delle squadre che subisce di più, è anche una delle formazioni con i difensori con il minor numero di ammonizioni. «Non sapevo» commenta Toni «è un problema generale, non darei la colpa a questo o a quello. Dobbiamo migliorare. Prendiamo troppi goals e se poi li sbagliamo come è capitato a me, diventa dura». Nei tre minuti concessi per testata all'unico gialloblù parlante nel dopo Inter, riusciamo ad infilarci anche un battuta sul futuro.
Il Carpi vola e sogna in grande. In settimana si è parlato addirittura di un possibile trasferimento di Luca Toni. «No, no, ne vengono fuori tante» ride il capitano del Verona «sono tutte chiacchiere da bar. Ci sono ancora tante partite devo finire bene la stagione insieme ai miei compagni, poi si vedrà. Non so ancora se smetterò oppure continuerò a giocare, figuratevi se faccio progetti fuori da Verona e dal Verona».
Luca Toni saluta tutti e se ne va, contento che almeno per un po' non si ritroverà più sulla sua strada Samir Handanovic.
Gianluca Tavellin
12.04.2015 L'Inter cala il tris e il Verona alza bandiera bianca
Macché fair play, Icardi firma il vantaggio con Taxi a terra Nella ripresa segna anche Palacio e Moras fa autorete Toni sbaglia il rigore che avrebbe potuto riaprire la gara
Comincia male e finisce peggio. Una partita «stregata» per l'Hellas che deve alzare bandiera bianca davanti all'Inter. Ancora una volta. Forse tre gol sono un po' troppi ma quando una partita va così c'è poco da stare allegri. Icardi firma il vantaggio dopo una manciata di minuti quando D'Ambrosio continua l'azione invece di mettere palla fuori con Tachtsidis a terra in mezzo all'area. Alla faccia del fair play. All'inizio della ripresa Palacio segna il raddoppio, in pieno recupero Moras completa la frittata e regala all'Inter la terza rete con la più classica delle autoreti. A metà del secondo tempo, per non farsi mancare proprio nulla, Luca Toni si fa ipnotizzare da Handanovic - com'era successo nella gara d'andata a San Siro - e spara addosso al portiere nerazzurro il calcio di rigore che poteva riaprire la gara. Meglio voltare pagina e pensare alla sfida di lunedì prossimo con la Fiorentina. Peccato perchè c'erano tutti i presupposti per fare bene e sfatare un altro tabù. Solo Ionita infortunato, Mandorlini può disporre di tutta la rosa e manda in campo una formazione che deve contrastare soprattutto dal punto di vista fisico Ranocchia e compagni. In mezzo alla difesa Moras e Rodriguez - Rafa Marquez non è ancora al cento per cento - sulla fascia destra Jacopo Sala, a sinistra Eros Pisano che garantisce più dinamismo rispetto a Brivio. In porta torna Rafael dopo tanti mesi in panchina, in cabina di regia Tachtsidis con Obbadi da una parte e Hallfredsson dall'altra.
In avanti l'ormai tradizionale tridente con Toni, Jankovic e Gomez. Mancini ripropone il suo 4-3-1-2 con un rombo a centrocampo, Hernanes alle spalle di Icardi e Palacio, Vidic in mezzo all'area con Ranocchia per contrastare la forza di Toni, Shaquiri e Podolski partono dalla panchina. Meglio l'Hellas nella prima parte di gara, buona l'organizzazione di gioco, Hallfredsson conquista mille palloni in mezzo al campo, Jankovic e Sala sono molto ispirati sulla fascia destra.
L'Inter non è brillantissimo, non è stata una settimana facile, anche le gambe ne risentono, non solo la testa. Però l'Hellas dà una mano ai nerazzurri. D'Ambrosio parte in contropiede, Tachtsidis lo insegue fino al limite dell'area, scivola e crolla a terra, si tocca la coscia. Il giocatore dell'Inter si ferma per un attimo, anche la difesa del Verona, poi decide di ripartire. I gialloblù si addormentano, palla a Palacio, traversone basso, Rodriguez tocca malamente e regala la palla del vantaggio a Icardi. Uno a zero, tutto da rifare.
L'Hellas cerca di reagire ma si vede subito che non ha lo spirito, il carattere, la cattiveria giusta per mettere in difficoltà gli avversari. Ranocchia e Vidic alzano il bunker, Medel si piazza davanti alla difesa, in mezzo al campo, quando serve, affondano il tackle. Il primo tempo scorre via lento, senza grandi emozioni, il Verona difende il minimo svantaggio e rimanda l'assalto all'inizio della ripresa. Speranze deluse. Palla a Icardi sulla fascia sinistra, ancora un traversone basso in mezzo, sul primo palo spunta Palacio che non perdona Rafael. Un brutto ritorno per il portiere brasiliano, non ha toccato ancora il pallone e il Verona è già sotto due a zero. Difficile recuperare con una squadra esperta contro l'Inter. Sì, va beh, hanno dei problemi ma Mancini può contare su giocatori come Palacio, Hernanes e Guarin che non hanno problemi quando devono far girare la palla. Un solo lampo con Obbadi che prova la gran botta da fuori, Handanovic ribatte, ci prova anche Moras, il portiere non si fa sorprendere e blocca sulla linea.
Mister Mandorlini capisce che bisogna cambiare qualcosa per mettere in difficoltà i nerazzurri, fuori Hallfredsson e Gomez, dentro Greco e Saviola. L'impatto sulla gara è molto positivo, alla mezzora l'occasione per riaprire la partita. Contatto in area tra Vidic e Greco, Tagliavento concede il rigore, forse è un po' generoso ma Luca Toni ringrazia e mette la palla sul dischetto. Breve rincorsa, destro incrociato, Handanovic capisce tutto, si distende sulla destra e respinge. Una vera maledizione, com'era successo all'andata, il bomber gialloblù deve avere un conto aperto con il portiere sloveno e rimanda il sorpasso a Ciccio Mascetti nella classifica dei cannonieri del Verona in Serie A. La partita dei gialloblù finisce qui, resta il tempo per il terzo gol dell'Inter in pieno recupero. D'Ambrosio mette in mezzo dalla destra, Moras cerca di anticipare Icardi ma il suo tocco beffa anche Rafael e il pallone rotola in fondo al sacco. Non poteva finire peggio e l'Inter resta sempre un tabù.
Luca Mantovani
12.04.2015 «La prova che avevo immaginato»
Roberto Mancini
La partita che voleva lui. Roberto Mancini porta a casa tre punti di salute che rivitalizzano un'Inter malaticcia. «Stavolta abbiamo giocato bene. Questa è la prova che mi aspettavo. Il Verona in casa aveva battuto il Napoli e messo in difficoltà la Roma. Per noi si tratta di un successo di valore». L'analisi è lucida. «Siamo stati bravi a contenere il Verona e Toni, cosa mai facile. Nel secondo tempo abbiamo cercato di limitare al massimo gli errori. Ma le sbavature non sono mancate».
Il rigore? «Era inesistente, e se non ci fosse stato Handanovic la partita si sarebbe potuta riaprire all'improvviso. Il nostro portiere è un valore aggiunto».
La scelta di schierare Hernanes dietro le punte? «Penso sia la posizione più congeniale per lui». E si è visto.
C'è spazio anche per il Verona. «Ha giocato la sua partita, non ha mai rinunciato a proporre il suo calcio. In più, la squadra è allenata da un bravo tecnico come Mandorlini».
La notte di Verona è dolce per il Mancio che adesso sposta il mirino sul prossimo appuntamento di campionato. Non una partita qualsiasi ma il derby contro il Milan. «Non si guarda la classifica» dice «non si fanno tanti pensieri. Si pensa solo ad una cosa: vincere e continuare a vincere sino alla fine del campionato». Verona gli ha riconsegnato il sorriso.
11.04.2015 Hellas Verona-Inter 0-3
Icardi, Palacio e un'autorete
Delusione per l'Hellas
Verona-Inter al Bentegodi finisce 0-3. Toni si fa parare ancora un rigore da Handanovic (come all'andata) e Moras fa un'autorete (come all'andata).
IL COMMENTO.
Mancini ha vendicato... Mazzarri che gli aveva lasciato la panchina proprio dopo il 2-2 dell’andata a San Siro. Icardi e Palacio sono apparsi scatenati e, oltre a segnare, hanno creato parecchie occasioni, aiutandosi l’un l’altro. L’Inter ha giocato un bel primo tempo, il Verona invece ha annaspato e ha preso un gol di Icardi (il n.16 di questo campionato) su cui ha protestato perchè i nerazzurri hanno continuato a giocare con Tatcthsidis a terra.
Il giudizio globale è stato favorevole all’Inter che ha mancato di poco, con Brozovic il gol del raddoppio. Piuttosto: Mancini ha perso il croato e Guarin per il derby perchè, diffidati, hanno preso il giallo. L’Inter ha raddoppiato con Palacio nella ripresa, su passaggio di Icardi, che ha... ricambiato l’assist del primo tempo. Ma alla radice del bel gioco interista c’è stata la grande serata di Hernanes, titolare dopo dieci partite d’attesa. Verona decente in fase offensiva (anche se Toni s’è visto solo come combattente, e s’è fatto parare un rigore, come all’andata, da Handanovic), censurabile nella fase difensiva. Un autogol di Moras nel recupero ha dato maggior soddisfazione a Mancini.
Certo, in casa scaligera non c’è più l’ottimismo generato dalla vittoria ottenuta contro il Napoli e dai pareggi sul campo del Milan e contro la Roma. La zona-pericolo è, per fortuna del Verona, lontana, ma certi dubbi ogni tanto raffiorano.
LE FORMAZIONI.
Mandorlini aveva ritoccato difesa (Rafael in porta, Rodriguez centrale) e centrocampo (Obbadi dall’inizio): Mancini aveva recuperato Vidic e D’Ambrosio in difesa, aveva schierato Hernanes dall’inizio dietro le punte e Icardi in attacco.
PRIMO TEMPO.
Dopo un intervento casuale di Sala su Guarin in area (non era rigore), l’Inter ha continuato ad attaccare, senza tuttavia andare a concludere. Ma al l’11’ è passata: D’Ambrosio ha approfittato di un incidente muscolare occorso a Tachtsindis (e rimasto a terra al limite dell’area) per dare la palla sulla destra a Palacio: traversone basso per Icardi che ha segnato. Proteste veronesi: i gialloblu volevano che l’Inter mettesse la palla fuori, ma non ce n’era motivo. Particolarmente ispirato, nelle prime fasi, Hernanes. Il Verona ha reagito con qualche iniziativa di Toni e le galoppate di Jankovic sulla destra, ma la difesa nerazzurra ha tenuto bene il campo. In un’azione di contropiede, Brozovic dalla destra ha messo di poco a lato in diagonale. La partita l’ha fatta l’Inter nel primo tempo e il vantaggio è apparso meritato. Hernanes-Icardi-Palacio con una bella azione al 3’ della ripresa hanno confezionato sul centro-sinistra il gol del due a zero: bravi i nerazzurri contro la difesa gialloblu, travolta. Gli scaligeri hanno tentato vanamente di riaprire la partita, ma anche Hernanes e Ranocchia hanno messo fuori la palla del 3-0.
RIAFFIORA L'HELLAS. Nel secondo tempo Handanovic ha fatto due miracoli sui tiri di Obbadi e Moras. Lo stesso Obbadi ha sparato alto da buona posizione; pure Toni di testa ha sfiorato il palo. I veronesi hanno chiesto un rigore per un mani di Vidic. Un palo di Palacio al 27’ ha fatto capire a Mandorlini che non c’era nulla da fare.
Vidic al 32’ ha sbilanciato Greco in area: penalty. Toni ha tirato sulla destra del para-rigori Handanovic che ha parato tutto nel finale. Un autogol di Moras su tiro di D’Ambrosio ha reso rotondo il successo nerazzurro. Ora c’è il derby e l’Inter, solo battendo il MIlan, potrebbe riconquistare il proprio pubblico.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Complimenti ai miei, ma ingenui"
Postata il 12/04/2015 alle ore 00:21
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Inter (0-3).
LA PARTITA CON L’INTER? ECCO LA MIA ANALISI
"Un commento sulla gara con l’Inter? E’ stata una partita strana, condizionata dal primo gol. Credo che noi siamo stati molto ingenui nella lettura delle situazioni, se avessimo giocato altri due giorni non avremmo fatto gol. Nel primo tempo siamo partiti bene, poi abbiamo pagato la prima rete dal punto di vista psicologico. Le partite sono lunghe, prima dell’intervallo siamo un po’ calati, poi ci siamo chiariti e nel secondo tempo abbiamo fatto tante cose positive. Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, avremmo meritato il pareggio. Mancavano ancora 20 minuti dopo il calcio di rigore di Toni, eravamo in partita e potevamo starci fino alla fine, ma così non è stato, l’unico rammarico è questo. Abbiamo avuto le nostre occasioni e le abbiamo sbagliate, e quindi non abbiamo avuto la possibilità di riaprire la gara, dobbiamo fare mea culpa. L’Inter non ha fatto grandi cose, ma sono riusciti a vincere 3-0. Nelle ultime partite abbiamo preso 6 gol in casa, dobbiamo farci qualche domanda. Ad ogni modo l’Inter è ad un altro livello, anche se mi sarebbe piaciuto batterla, o almeno fare punti. Adesso c’è l’incontro con la Fiorentina e poi ci aspettano squadre che sono più o meno alla nostra portata".
IL GOL DI ICARDI? NOI TROPPO INGENUI
"Noi troppo fermi in occasione del primo gol? E’ stato un gol strano, rocambolesco. D’Ambrosio poteva buttare fuori la palla, però noi abbiamo dormito. Ci siamo fermati, abbiamo commesso degli errori in quella situazione. Quando l’arbitro prende una decisione, bisogna giocare e stare concentrati. Sono d’accordo con Luca Toni, in quell’occasione dovevamo essere più decisi e concreti, siamo stati molto ingenui".
PRENDIAMO TROPPI GOL, MA…
"Un commento sui gol subiti? I numeri contano, ma al di là di questo sono sempre importanti i punti in classifica. Abbiamo 33 punti, la media è buona. Ad ogni modo è chiaro che l’aspetto difensivo non sia la migliore delle nostre qualità. Lavoriamo molto in difesa, purtroppo non è il nostro forte e questo complica un po’ le gare. In generale però credo che la mia sia una squadra abbastanza equilibrata".
POSSIAMO MIGLIORARE
"Il nostro momento? Abbiamo cambiato molto, abbiamo subito molte sconfitte, ma nel momento clou della stagione ci siamo sempre ripresi. La nostra classifica è quella, ma possiamo finire meglio. Possiamo e dobbiamo migliorare la nostra classifica. La squadra c’è e ha idee, dobbiamo commettere meno errori".
SALA, UN TALENTO UNIVERSALE
"Un commento su Sala? Jacopo è un talento, un calciatore universale, sa fare bene le due fasi, può giocare basso oppure alto. E’ arrivato l’anno scorso, dopo un primo periodo di adattamento ha disputato un grandissimo finale di campionato. Quest'anno abbiamo puntato molto su di lui, ha giocato in tutti i ruoli da quando è rientrato dall’infortunio. Credo sia un giocatore di grandissima prospettiva, un ragazzo che vuole arrivare. Se gli infortuni lo lasciano tranquillo, diventerà sicuramente un calciatore di livello internazionale".
Ufficio Stampa
Toni: "Il rigore? A Firenze per fare punti"
Postata il 12/04/2015 alle ore 00:30
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate al termine di Hellas Verona-Inter (0-3).
ABBIAMO PERSO CONTRO UNA SQUADRA FORTE
"Come spiegare la sconfitta? Tre reti differenza non ci stanno, è un risultato pesante. L'Inter è stata brava a fare gol, mentre noi abbiamo avuto diverse occasioni che non siamo riusciti a sfruttare, soprattutto nel secondo tempo. Potevamo rimettere in piedi la partita con il mio rigore, alla fine quando lo sbagli vuol dire che hai calciato male. Handanovic me lo ha parato all'andata, non sapevo come tirarlo perché di solito mi fermavo un po' prima di calciare. Sono andato dritto, ma alla fine è stato bravo il portiere dell'Inter, anche se dovevo calciarlo meglio. Peccato perché, se avessi segnato, avrei potuto riaprire la partita. Il gol di Icardi? Avevamo preparato bene la sfida, ma questa rete è stata un po' strana. Sembrava che la palla dovesse andar fuori, questo non è accaduto ma noi dovevamo stare attenti. Lì deve decidere l'arbitro, ma finché la palla non esce devi rimanere concentrato. Abbiamo giocato contro una squadra forte, anche se non veniva da un buon periodo. Erano un gruppo ferito, di campioni, e in questi casi devi cercare di far gol alla prima occasione, di non subirne e di tenere sempre il ritmo alto".
IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO
"Il nostro atteggimento? Non siamo partiti fortissimo, poi c'è stato il primo gol che ci ha un po' tagliato le gambe. Avevamo preparato la partita sulle ripartenze, cercando di andare in vantaggio, mentre l'Inter faceva muovere molto bene la palla. Nel secondo tempo siamo venuti fuori, abbiamo avuto le nostre occasioni contro una squadra forte. Sicuramente subiamo tanti gol, ma non penso sia colpa del singolo reparto. Dobbiamo cercare di migliorare come gruppo, l'allenatore troverà le giuste soluzioni".
PENSIAMO A FARE PUNTI
"Il nostro futuro? Mancano ancora 8 partite, siamo in media per raggiungere il nostro obiettivo. Ora dimentichiamo subito questa partita, ci aspetta un'altra gara difficile a Firenze e poi resteranno altre sfide per cercare di raggiungere i 40 punti e fare un finale di campionato tranquillo. Raggiungere la salvezza significherebbe aver trascorso un'altra stagione stupenda, per me e per i miei compagni".
FUTURO? NON CI PENSO
"Cosa farò l'anno prossimo? Bisognerà vedere cosa succederà, ma ora non ci penso. Voglio finire alla grande e fare un bel campionato, poi tutti insieme si parlerà del mio futuro. Non faccio neanche caso alle voci di mercato, sono tutte chiacchiere da bar".
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Hellas Verona-Inter 0-3
Postata il 11/04/2015 alle ore 20:45
Verona - Il Verona perde in casa contro l'Inter. All'11' del primo tempo, nonostante Tachtsidis sia a terra, i nerazzurri non si fermano e Icardi realizza il primo gol. All'inizio della ripresa arriva il raddoppio di Palacio. Al 32' del secondo tempo Handanovic ipnotizza Toni e para il calcio di rigore. I gialloblù ci provano fino alla fine ma, complice una buona dose di sfortuna, non riescono a realizzare. Nel finale Moras, nel tentativo di anticipare gli attaccanti nerazzuri, sfortunatamente devia in porta.
HELLAS VERONA-INTER 0-3
Marcatori: 11' pt Icardi, 4' st Palacio, 47' st Moras (aut.).
Primo tempo
1' Partiti
4' Cross basso di Sala respinto dalla difesa nerazzurra
11' GOL Tachtsidis rimane a terra, l'Inter non si ferma, Palacio mette in mezzo e Icardi insacca
15' Hallfredsson calcia in porta, Handanovic para
16' Cross di Sala, Vidic in tuffo mette in calcio d'angolo
19' Cross in area per Toni, palla alta
21' Sala serve Jankovic che mette la palla in mezzo, Ranocchia allontana
24' Cross di Palacio, Rafael in uscita anticipa Icardi
30' Tiro di Brozovic dalla distanza, palla a lato
36' Palacio serve Brozovic che calcia in porta, palla a lato
46' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
4' GOL Hernanes passa ad Icardi che di prima serve Palacio che insacca
5' Cross di Sala, ci prova prima Gomez con una mezza rovesciata e poi Jankovic, palla a lato
10' Cross di Gomez, Jankovic stacca di testa, Handanovic para
16' Hernanes ci prova dalla distanza, palla a lato
17' Controbalzo di Obbadi parato da Handanovic, sulla ribattuta ci prova Moras al volo ribattuto da Gomez, miracolo del portiere nerazzurro
18' Cross di Hernanes, colpo di testa di Ranocchia, palla a lato
21' Intervento di mano di Vidic all'interno dell'area di rigore nerazzurra, non sanzionato dall'arbitro
22' Gran botta di Obbadi, palla di poco alta
27' Scambio Hernanes-Palacio, il nerazzurro calcia con l'interno destro e colpisce il palo
30' Calcio di punizione di Greco, Toni svetta, palla a lato di poco
32' Vidic sbilancia Greco in area, l'arbitro decreta il calcio di rigore
32' Handanovic para il rigore affidato a Toni
37' Verona pericoloso in attacco, batti e ribatti in area di rigore, ci prova ancora Greco, la difesa dell'Inter libera
39' Potente tiro di Tachtsidis deviato in angolo da Handanovic
48' GOL D'Ambrosio crossa al centro, Moras sfortunatamente devia in porta
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Sala, Moras, Rodriguez, Pisano; Obbadi (dal 36' st Valoti), Tachtsidis, Hallfredsson (dal 27' st Greco); Jankovic, Toni, Gomez (dal 30' st Saviola).
A disposizione: Benussi, Marquez, Lopez, Lazaros, Marques, Campanharo, Agostini, Fernandinho, Martic.
All.: Mandorlini.
INTER (4-3-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Vidic, Ranocchia, Juan Jesus; Brozovic, Medel (dal 35' st Gnoukouri), Guarin; Hernanes (dal 43' st Felipe); Palacio (dal 35' st Kovacic), Icardi.
A disposizione: Carrizo, Berni, Andreolli, Podolski, Obi, Puskas, Nagatomo, Shaqiri, Bonazzoli.
All.: Mancini.
Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni.
Assistenti: Marrazzo e Pegorin.
[OFFTOPIC] + - = BASKET NBA: GALLINARI esagerato con i suoi 47 punti ma i suoi NUGGETS vengono sconfitti
SENTITE SUAREZ 'IL MORSICATORE': 'L'episodio con CHIELLINI ai Mondiali? Colpa sua! Mi provocò...' Gallinari come le superstar Nba: 47 punti.
Ma i suoi Nuggets cedono all'overtime
di Stefano Prestisimone
DENVER - Una prestazione monstre, la prima volta di un italiano a livelli delle superstar Nba. E' stata una notte indimenticabile per Danilo Gallinari, il talento italiano tornato da un grave infortunio e che si sta riprendendo tutto il tempo perso.
Danilo Gallinari è stato protagonista nella gara dei suoi Denver Nuggets contro i Mavs, persa 144-143 all'ultimo istante del secondo tempo supplementare. L'azzurro ha segnato 47 punti, suo massimo in carriera nella Nba, con 15/23 dal campo 7/12 dalla lunga distanza e 10/10 dalla lunetta.
Gallinari ha anche conquistato 9 rimbalzi e servito 2 assist. Roba da raccontare ai nipotini. Da segnalare anche nella notte Nba la pesantissima vittoria di San Antonio a Houston grazie a un Duncan spaziale che ha stoppato l'ultino tiro di Harden alla veneranda età di 38 anni. Ora gli Spurs di Belinelli sono terzi e potrebbero arrivare secondi a Ovest, grazie alle 10 vittorie consecutive.
Suarez torna a 'mordere' dopo i Mondiali: "Fu colpa di Chiellini, è un provocatore"
ROMA - Luis Suarez torna a mordere, ma questa volta solo in senso metaforico. Il calciatore tristemente noto per aver morso in campo Giorgio Chiellini ha ancora parole di odio nei confronti del giocatore italiano.
"È un difensore che provoca e t'infastidisce, Chiellini è un giocatore irritante come Ivanovic", spiega in una intervista a Cadena Cop ripresa anche dallo spagnolo Marca. Suarez torna a parlarne dopo circa 10 mesi sull'episodio del morso al difensore della Nazionale italiana ai Mondiali in Brasile costatogli l'esclusione dalla competizione e una lunga squalifica.
"Continuo a ricevere l'aiuto di alcune persone - aggiunge l'attaccante passato in estate dal Liverpool al Barcellona parlando della sua decisione di affidarsi ad uno psicologo - in parte è stata colpa mia perché prima di fronte alle provocazioni invece di andarmene restavo lì. Anche adesso ci sono situazioni simili che mi infastidiscono ma ora riesco a far finta di niente e me ne vado: mi sento più intelligente".
FONTE: Leggo.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
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VS
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Classifica
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Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
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3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.