VERONA 1-1 ROMA + - =
Butèi coloratissimi e pressanti sugli spalti con le loro bandiere a spingere i gialloblù ad andare oltre le loro forze, circa 20mila i tifosi di casa contro gli 800 arrivati dalla capitale.
In una gara che i media definiscono come critica per il mister scaligero in caso di pesante sconfitta, MANDORLINI conferma il 4-3-3 che ha perso (male) a Genova, in porta ancora BENUSSI (il non titolare che probabilmente ha giocato di più nella storia!), MÁRQUEZ torna a dirigere la difesa con MORAS mentre ai lati agiranno PISANO a destra e BRIVIO a sinistra.
In mediana TACHTSIDIS in mezzo a HALLFREDSSON a sinistra e IONITA sulla destra, in attacco rientra dopo il lungo recupero Bosko JANKOVIĆ apparso in gran forma in settimana e Juani GOMEZ TALEB con capitan TONI fra di loro.
Dall'altra parte nemmeno GARCIA, tecnico della ROMA sta dormendo sonni tranquilli: La Maggica sembra aver perso la strada per la vittoria e tra questo turno di campionato ed il prossimo contro la capolista JUVENTUS all'Olimpico (passando per la prossima gara di Europa League in Olanda) si gioca moltissimo di questa stagione...
Rientro per MANOLAS a sinistra, sorpresa in mediana con DE ROSSI escluso in favore di PJANIC con KEITA e NAINGGOLAN a completare il tris; in campo dal primo minuto anche capitan TOTTI supportato da LJAJIC e dalla 'scheggia' GERVINHO.
LA GARA
Parte con una grinta che nelle ultime gare aveva perso l'HELLAS ed in meno di 4 minuti JANKOVIĆ finisce sul taccuino dell'arbitro dopo un intervento pericoloso e HALLFREDSSON per poco non subisce la stessa sorte ma soprattutto al carattere ci si deve aggrappare in gare come questa e l'atteggiamento sarà fondamentale.
La ROMA gioca per linee orrizzontali non trovando spazi in un HELLAS compatto fra i reparti ma troppo basso, all'8° LJAIC cerca l'affondo personale in area poi la da a destra a GERVINHO che fortunatamente a un metro da BENUSSI non controlla.
Al 10° è NAINGGOLAN provare il tiro dal limite impegnando BENUSSI che smanaccia in corner.
Due minuti dopo schema giallorosso su calcio di punizione da posizione decentrata a destra: Palla dentro per l'accorrente LJAIC che va al tiro centrale, facile la parata del guardiapali scaligero che si inginocchia e blocca il pallone.
Il signor Gervasoni grazia probabilmente MÁRQUEZ al 18° dopo un intervento sospetto su COLE e quattro minuti dopo MANOLAS non inquadra la porta incornando da calcio d'angolo.
Ma la palla è sempre fra i piedi della formazione ospite con l'HELLAS che tutto sommato si difende bene ma è troppo troppo bassa e, come sempre succede in queste occasioni, prima o poi il gol si prende: Succede al 26° con TOTTI che riceve palla sulla trequarti e, siccome nessuno lo pressa, fa qualche passo e dai 30 metri scaglia una rasoiata che s'infila a destra di BENUSSI (ancora una volta in ritardo)...
Lo schiaffo sveglia finalmente i gialloblù che cercano di mettere la tesat fuori dalla propria metacampo ma è ancora la ROMA pericolosa al 32° con FLORENZI che da destra pesca LJAIC al centro: Fortunatamente il serbo spara alto!
Al 37° HALLFREDSSON dopo un paio di dribbling prova la conclusione dalla distanza ma la palla va fuori (è la prima conclusione verso DE SANCTIS), un minuto dopo ecco il pari scaligero: GOMEZ conquista con tigna un calcio d'angolo, batte Alfredo in mezzo, JANKOVIĆ schiaccia di testa su KEITA che non controlla e spiazza il portiere giallorosso!
FLORENZI non ce la fa e da forfait dopo aver messo male la caviglia 'atterrando' dopo un intervento deciso di HALLFREDSSON e lascia il campo, gli da il cambio TOROSIDIS.
Al 46° MORAS tocca con la mano concedendo un calcio di punizione dal limite agli ospiti: Sulla palla LJAJIC che con una strana traiettoria colpisce una clamorosa traversa, il VERONA si salva!
Finisce con un posseso palla della ROMA molto vicino al 70%...
Parte fortissimo il VERONA: Al 2° minuto Juani difende palla e triangola con IONITA che gliel'ha rimette sui piedi, Juani penetra in area e al momento di tirare viene anticipato da MANOLAS all'ultimo!
Risponde quasi immediatamente NAINGGOLAN che entra in area e tira in caduta sul contrasto coi difensori gialloblù, palla facile per BENUSSI.
Dopo 7 minuti l'occasionissima scaligera: Combinazione TONI-GOMEZ -IONITA col moldavo che quasi sul fondo crossa perfettamente sui piedi di HALLFREDSSON, l'islandese stoppa a meraviglia poi scaglai una bordata a colpo sicuro che purtroppo sbatte su TOROSIDIS in tuffo sulla linea di porta!
TONI riceve una buona palla al 12° ma al momento di tirare, leggermente decentrato sulla destra, cicca clamorosamente sparacchiando malamente fuori...
Due minuti dopo TACHTSIDIS riparte alla grande dopo un'intercettazione ed un buon dribbling, a destra qualche metro più avanti lo accompagna TONI ma il greco vede DE SANCTIS fuori dai pali e prova il golaso alla MARADONA: Purtroppo i piedi di Panagiotis non sono quelli del pibe e la palla vola in curva.
Al 15° NAINGGOLAN va ancora al tiro dalla distanza, BENUSSI para in due tempi e neutralizza il pericolo.
La gara va via via addormentandosi, la ROMA appare sulle gambe dopo un'ora a tutta velocità e la voglia di non soccombere tirata fuori oggi dai ragazzi di MANDORLINI è difficile da tenere a bada, al 20° TOTTI lascia il posto a DOUMBIA e due minuti dopo risponde il mister gialloblù con GRECO per JANKOVIĆ.
Non succede nulla di particolare per altri 18 minuti con GARCIA che gioca la carta VERDE per PJANIC e MANDORLINI che butta dentro CHRISTODOULOPOULOS per GOMEZ .
Il tempo di vedere un ultimo debole tiro di NAINGGOLAN e quello pretestuoso di Lazaros in pieno recupero e la gara finisce.
LE IMPRESSIONI
Un pari che vale parecchio di più del punto conquistato, un'iniezione di fiducia niente male che dimostra alla squadra scaligera che tutt'insieme, soffrendo e stringendo i denti, si riesce ad incamerare qualcosa...
Ma a questo punto c'è da chiedersi dov'era finito quel sano agonismo (e qualcosa di più) che i giocatori gialloblù hanno messo in campo oggi: C'era proprio bisogno di arrivare così in basso prima di reagire?
Confesso che dopo il gol subito ho temuto il peggio ma la reazione scaligera ha sorpreso pure me e magari con RAFAEL in porta e giocando meno bassi un gol come quello beccato da TOTTI non si prendeva nemmeno.
Avanti così dunque! Fondamentale mantenere questo spirito anche a Cagliari in una gara chiave nella corsa-salvezza, se possibile, uscendo dalla propria metacampo prima di prenderle...
Radiografia del Gol gialloblù 2014/2015 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 9 | 10 | |
LÓPEZ | 0 | 4 | 4 | |
TACHTSIDIS | 0 | 3 | 3 | |
IONITA | 0 | 2 | 2 | |
MORAS | 1 | 1 | 2 | |
CHRISTODOULOPOULOS | 1 | 1 | 2 | |
SAVIOLA | 1 | 1 | 2 | |
HALLFREDSSON | 0 | 1 | 1 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 1 | 1 | |
SALA | 0 | 1 | 1 | |
VALOTI | 0 | 1 | 1 | |
JANKOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
NENÊ | 1 | 0 | 1 |
I VOTI
- BENUSSI ...Anche oggi appare in ritardo e non solo sul gol del vantaggio realizzato da TOTTI, anche su quel rimpallo che arrivava indietro dopo aver colpito PISANO non riesce ad arrivare; ma dov'è RAFAEL? Perchè improvvisamente è stato accantonato? Voto 5
- PISANO Buona gara del terzino che giocando con continuità stà acquisendo fiducia ed efficacia, oggi Eros ha difeso col coltello tra i denti e ha combattuto anche nelle ripartenze... Bravo voto 6
- MORAS Un liscio in area che poteva essere decisivo non lo è stato, in seguito Vangelis di testa le ha prese quasi tutte ed è stato l'anima della retroguardia scaligera... Voto 6
- MÁRQUEZ ...Dopo un intervento molto molto sospetto in area su COLE, esce dall'area e perde palla a causa di un dribbling presuntuoso; per finire, sul seguito dell'azione, regala un corner evitabile... Ogni volta che GERVINHO lo affronta la pelle d'oca pervade gli astanti in ogni dove anche se talvolta lo contrae con successo... Boh personalmente rimpiango MAIETTA e pure BIANCHETTI voto 5,5
- BRIVIO Gara di personalità anche per il terzino ex ATALANTA, non spinge più che tanto ma difende bene voto 6
- IONITA Non si vede molto ma fa valere il fisico e dialoga bene in profondità, Artur è tornato! Voto 6 (dal 70° gli subentra GRECO che contro la 'sua' ROMA segue strettamente i dettami tattici del mister, dai qualità in mezzo ma occhio alle ripartenza... Lui esegue voto 6)
- TACHTSIDIS Forse la miglior gara di Panagiotis in questo campionato: Sbaglia pochissimo, gioca qualche palla interessante in verticale e si permette pure un paio di dribbling che fanno ripartire i gialloblù in superiorità numerica... Continua così Taxi, voto 6,5
- HALLFREDSSON Con Juani forse il migliore dei gialloblù, oggi è partito con uno spirito da leone rischiando un paio di volte il giallo ma con la palla fra i piedi, finchè il fiato ha retto, ha creato le migliori occasioni. Suo il corner sul pari di Bosko, voto 7
- GOMEZ TALEB Partita tutta sacrificio e sostanza per Juani che non ha concesso nulla in fase difensiva ha combattuto quando ha perso palla riconquistandola caparbiamente. Suo il merito nella conquista del corner che genera il pari: Voto 7 (gli subentra all'84° CHRISTODOULOPOULOS: Non giudicabile ma quel tiro finale non poteva gestirlo meglio? Magari con un passaggio? Boh...)
- TONI Meno lucido di altre volte nelle conclusioni ma con tutto il lavoro che fa la davanti a 37 anni suonati cosa si può chiedere di più a Luca? Voto 6,5
- JANKOVIĆ Parte con la voglia di spaccare il mondo e ribellarsi al lungo stop e al brutto momento dei gialloblù, becca un giallo dopo pochi minuti ma non demorde e rischia la seconda ammonizione attirandosi i rimbrotti del mister che più volte lo invita alla calma... Se questo è il Bosko che vedremo d'ora in poi quanto è mancato il suo apporto all'HELLAS? Corsa, sacrificio su ogni palla e animus pugnandi da vendere! Voto 6,5 (dal 70° gli subentra OBBADI che si posiziona sul centrosinistra cercando di fare come GRECO, il franco-marocchino non fa nulla di speciale ma si capisce da come si muove e tocca palla che in una mediana spesso a corto di idee serve come il pane! Voto 6)
- MANDORLINI Un leone in gabbia come e più del solito, la sua squadra probabilmente gioca per lui fin da subito e si vede... Finalmente può mettere in campo uno dei 4-3-3 che forse aveva in testa dall'inizio del campionato ed il risultato s'è visto, recuperando la qualità di OBBADI e SALA il suo VERONA potrebbe chiudere in crescendo ma quando vede i suoi abbassarsi così deve fare qualcosa altrimenti la prossima volta potrebbe non andare così bene: In un campionato in cui deve fare di necessità virtù deve per forza lavorare molto sotto questo aspetto che spesso ci penalizza non solo con le grandi... Voto 6
DICONO + - =
Mister MANDORLINI «Io non ho mai avuto dubbi, bisogna giocare le partite ed aspettare il loro svolgimento, nessuno può sapere cosa succede nel futuro. Oggi loro non venivano da un buon momento come noi, è stata una partita tirata fino alla fine, magari avremmo anche potuto vincere, ma nel complesso era importante fare risultato. La rosa è competitiva, il problema è che abbiamo avuto tanti infortuni, poi ci abbiamo messo anche del nostro commettendo tanti errori, ci dobbiamo prendere le nostre responsabilità e credo che la dirigenza abbia fiducia nella squadra e nell'allenatore. Non abbiamo mai avuto l'umiltà di essere una squadra dura da battere e poi ripartire, è chiaro che cambiando gli interpreti cambiano le ripartenze, adesso stiamo recuperando alcuni giocatori e ci stiamo preparando ad un finale di campionato che ci vedrà soffrire fino alla fine. Io non mi sono mai sentito attaccato dalla società, noi abbiamo preso dei rovesci che lasciano l'amaro in bocca. Io ho sempre sentito fiducia, certo vivo male questa situazione, ma sappiamo di avere le qualità per tirarcene fuori. Oggi abbiamo difeso molte volte quasi a 6? Se alla Roma concedi degli spazi tra le linee può fare male, specie a noi che dietro non siamo molto veloci. Forse avremmo dovuto cominciare prima a concedere meno spazi, non so che accadrà, oggi abbiamo preparato la partita per essere chiusi, poi nel secondo tempo ci siamo un po' alzati. Dipende dal momento, con un po' di coraggio si poteva vedere qualche sortita, ma credo sia un punto importante in un momento difficile» TuttoMercatoWeb.com
Mister GARCIA tecnico della ROMA «Per ora dobbiamo vincere per proteggere il secondo posto. Quando non si vince bisogna stare zitti e lavorare. Il primo tempo nostro è stato ottimo, ma siamo stati sfortunati a chiuderlo sul punteggio di 1-1. Nella ripresa abbiamo sofferto fisicamente, anche perché giovedì avevamo il match di Europa League. Ci è mancata un po' di pazienza nella manovra. Forse dovevamo stare più attenti a tenere il vantaggio. La squadra nella prima frazione era in fiducia, vuol dire che i giocatori non stanno mollando e sono consapevoli della loro qualità. Adesso giovedì dobbiamo andare a guadagnarci la qualificazione e non c'è tempo per piangerci addosso. Il cambio di Totti con Doumbia? E' normale che Doumbia non sia in forma, visto che è arrivato da noi senza aver fatto preparazione e dopo aver fatto la Coppa d'Africa. Dobbiamo aiutarlo e avere pazienza. Gli servirebbe un gol per guadagnare fiducia. Totti non era contento di uscire ed è quello che mi auguro da ogni calciatore, ovvero di aver voglia di rimanere sempre in campo. La partita con la Juve? C'è prima l'Europa League, poi penseremo al campionato» TuttoMercatoWeb.com
Bosco JANKOVIĆ autore del pareggio (con un aiutino di KEITA) «Il mio gol? Questa è la mia terza rete alla Roma. Ho visto quella palla e mi è venuto l’istinto di entrare in area e ho staccato di testa. Sono molto felice per quel gol, lo voglio dedicare a mio figlio che è nato due giorni fa. La Roma? Abbiamo fatto la partita che avevamo pianificato di fare. Abbiamo lottato fino alla fine, questo è lo spirito che dobbiamo mettere in campo fino all’ultimo impegno di campionato. Ogni partita per noi è una gara molto importante. Con questa voglia di fare risultato possiamo raggiungere l’obiettivo, che è quello di rimanere un altro anno in Serie A. Questa squadra non merita la retrocessione, siamo forti. Questo campionato non è facile, ci sono tante squadre che giocano per la salvezza. Sapevamo tutti che arrivava una Roma in difficoltà, che viene da un periodo in cui non hanno fatto molti risultati positivi, però anche noi veniamo da un periodo per niente facile. Se avevamo un po’ di fortuna potevamo anche andare a vincerla. Sono molto contento, abbiamo dato tutti il massimo e questa è la strada che dobbiamo percorrere. Dobbiamo fare risultati importanti soprattutto in casa, davanti ai nostri tifosi, che sono fantastici. Il rapporto con i tifosi durante la settimana? Sono abituato ad approcciarmi a loro, già dagli anni in cui giocavo nella Stella Rossa di Belgrado, anche la loro tifoseria è molto calorosa. Io capisco il loro stato d’animo, so cosa vuol dire lottare per la maglia. La loro vicinanza è stata molto positiva e i risultati si vedono» HellasVerona.it
Jankovic | Mandorlini | Pisano |
MANOLAS difensore della ROMA «Il Verona ha segnato un gol, ha pareggiato una partita in cui abbiamo fatto molto meglio noi. Calo nella ripresa? Dovevamo chiudere questa partita, dovevamo stare 0-3 all'intervallo. Nel secondo tempo non abbiamo giocato come il primo, c'è stato stress e tutto diventa possibile. Roma-Juventus? È un momento difficile, la Juve è avanti, ma siamo forti e dobbiamo vincere. Poi vediamo. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, a uno-due tocchi, nel secondo abbiamo fatto peggio ma non abbiamo vinto per sfortuna. Il Feyenoord? Andiamo a Rotterdam per vincere, siamo più forti, l'abbiamo dimostrato nella gara di andata in cui non abbiamo segnato, se non segni è difficile» TuttoMercatoWeb.com
Eros PISANO «La nostra partita? Era importante per noi fare un'ottima gara, ci siamo riusciti contro una grande squadra. Sapevamo che la Roma, soprattutto in fase offensiva, aveva dei calciatori veloci. Dovevamo stare compatti, raddoppiando sugli esterni ed evitando di concedere la profondità ad attaccanti così rapidi. E' un pareggio che ci dà morale, era importante questa partita sia per noi che per i tifosi. E' un punto che dà fiducia, in vista di una partita difficile come quella di Cagliari, per noi uno scontro diretto. Abbiamo dimostrato di avere carattere in un momento difficile, facendo vedere a tutti di essere una vera squadra e lottando su ogni pallone. Anche in svantaggio non abbiamo mai smesso di parlarci. Grande merito di questo pareggio è nostro, abbiamo messo in difficoltà la Roma facendo la giusta partita con il corretto atteggiamento. Il gol di Totti? E' stato bravo il calciatore, ha fatto un bel tiro dalla distanza. Francesco ha delle grandissime qualità. Le decisioni dell'arbitro? Non mi piace parlarne, è andata così e va bene, siamo contenti per la grande partita che abbiamo fatto. Lavoriamo tutti i giorni per raggiungere la salvezza, per noi, per l'allenatore e per i tifosi» HellasVerona.it
Bosko JANKOVIĆ «Abbiamo fatto una bella partita. Sapevamo che la Roma era in difficoltà, così come lo eravamo noi. Siamo entrati bene in partita, con la voglia di fare risultato. I nostri tifosi ci danno sempre una mano e lotteremo con loro fino alla fine per salvarci. Ultimamente abbiamo sofferto tanto, però alla fine questo pareggio ci dà un po' di tranquillita. Non meritiamo di retrocedere» TuttoMercatoWeb.com
Walter SABATINI disse della ROMA «La squadra non vince perché delle cose non vengono bene come prima. I ragazzi devono però proporre un calcio accettabile, non ci stiamo riuscendo, non vengono bene i colpi. Dobbiamo però sperare il meglio. Doumbia? Inutile tornarci sopra, non ho bocciato i giocatori per i loro valori ma mi prendo la responsabilità di non aver riflettuto bene sulle loro condizioni. Se sarà un errore mortifero si faranno i conti. Stiamo alla larga dall'argomento scudetto, dobbiamo pensare al secondo posto che sarà difficile proteggere. Dobbiamo pensare anche all'Europa League, meno parole e più fatti. De Rossi? Salta qualche partita per normali avvicendamenti, ma è vero che qualsiasi formazione ha giocatori chiave in senso generale» TuttoMercatoWeb.com
Luca TONI intervistato a bordo campo al termine della gara «Oggi prova di carattere. Ho tanta voglia di correre e di aiutare i miei compagni. Scudetto? Mancano ancora tante partite, ma la Juve è forte e per la Roma sarà dura. I giallorossi sono molto bravi sugli esterni, ci siamo compattati e siamo ripartiti in contropiede. Mandorlini ha fatto tanto per il Verona, siamo ancora qui che ce la giochiamo» TuttoMercatoWeb.com
LE ALTRE DI A + - =
Nell'anticipo di Venerdì la JUVE soffre e va sotto con l'ATALANTA poi pareggia con LLORENTE e PIRLO inventa la vittoria con un tiro incredibile dai 30 metri! Annullata PARMA-UDINESE in attesa di capire il destino dei ducali dopo che i soldi promessi dalla nuova dirigenza non sono arrivati e la sicurezza al 'Tardini' non può essere garantita perchè nemmeno gli steward possono essere pagati... E annullato causa pioggia anche il derby della Lanterna fra SAMP e GENOA.
Oggi il MILAN ha battuto il CESENA mentre l'EMPOLI ha suonato 3 squilli al 'Castellani' contro un CHIEVO irriconoscibile.
Vittoria di misura della LAZIO sul PALERMO per 2 a 1.
Stasera FIORENTINA-TORINO, Lunedì NAPOLI-SASSUOLO e CAGLIARI-INTER, Martedì il recupero tra blucerchiati e Grifoni...
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
GOLLINI CON L'UNDER 20, Pierluigi Gollini, è stato convocato dal commissario tecnico dell'Under 20, Alberigo Evani, per la gara amichevole contro il Qatar in programma mercoledì 25 febbraio (ore 14.30) allo stadio "Castellani" di Montelupo Fiorentino
BUON PARI PER LA PRIMAVERA a Reggio Emilia contro il SASSUOLO, BEARZOTTI e CAPPELLUZZO portano i colori scaligeri sul 2 a 0 dopo i primi 45 minuti poi il calo fisico e i neroverdi che recuperano, mister PAVANEL chiama in causa lo scarso fairplay da parte dei padroni di casa 'Il Sassuolo sa che non si è comportato bene a livello di fair play sportivo. Cosa intendo con questo? Esiste una legge non scritta, secondo cui una finalista alla Viareggio Cup ha la facoltà di spostare l’impegno di campionato, per poter recuperare le forze. Il Perugia e l’Inter hanno rimandato il loro incontro, noi l’anno scorso abbiamo accettato di spostarla con il Milan (vincitore della Viareggio Cup 2013-14, ndr), che dopo due mesi si è presentato con El Sharaawy e Petagna. Il Sassuolo invece non ci ha riservato questo trattamento. Quello sarebbe stato fair play? Sciacquiamoci la bocca quando parliamo di far crescere i giovani e di dare il buon esempio. Riguardo alla partita siamo stati grandissimi, perché con quello che avevamo sulle gambe, fare una prestazione del genere è stato oltremodo eroico. Dispiace per l’espulsione di Fares, se la evitavamo potevamo portare a casa i 3 punti. Non rimprovero assolutamente nulla ai ragazzi. Mi è dispiaciuto soltanto non fare risultato pieno, altrimenti mi vedevate fare le capriole in mezzo al campo, perché abbiamo giocato contro una squadra che ha fatto di tutto per trovarci stanchi. Noi invece eravamo presenti, abbiamo fatto una grandissima gara'
MERCATO: Sarebbe sfida tra TORINO e VERONA per l'ingaggio di John MURILLO attaccante esterno sinistro venezuelano attualmente allo ZAMORA, club del suo paese con cui disputa la Copa Libertadores; il cartellino del talento 19enne varrebbe intorno al milione e mezzo e sarebbe quindi abbordabile ma i granata possono contare su 3 fattori che potrebbero diventare decisivi come avere il giovane MARTINEZ anch'egli venezuelano e amico del giocatore che ha poi anche lo stesso procuratore...
Primavera TIM: Sassuolo-Hellas Verona 2-2 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
BASKET NBA: La gran prova di BELINELLI non basta! SPURS sconfitti da Los Angeles, un super WESTBROOK mette le ali a OKC...
EUROPA LEAGUE: La ROMA si accontenta del vantaggio minimo e alla fine subisce il pareggio dal FEYENOORD all'Olimpico, pari anche per l'inter raggiunta dal CELTIC nei minuti finali in Scozia. Tutto liscio per il Napoli in Turchia...
RASSEGNA STAMPA + - =
LE MOSSE DEL TECNICO
COSI' MANDORLINI HA RITROVATO IL VERONA
L'esultanza di Mandorlini
24/02/2015 09:11
Se è solo un fuoco di paglia lo si vedrà dopo la gara con il Cagliari, snodo cruciale del campionato. Intanto però Mandorlini ha ritrovato il suo Verona alla fine della settimana più difficile da quando è in gialloblù. Ecco come.
1) IL RITORNO AL 4-3-3. Certezze. Mandorlini ama questa parola. Il 3-5-2 non gli è mai piaciuto, c'è poco da fare. A lui piace il 4-3-3 perchè questo gli consente di abbassare i due esterni fino a ridosso della linea difensiva che spesso diventa una linea a sei. L'assenza di Gomez e Jankovic, fidati soldatini gli impediva di applicare con efficacia questo modulo. Così ha peregrinato alla ricerca di altre idee, ma non ce l'ha fatta. Appena ha potuto ha riabbracciato il suo fedele modulo e l'ha riproposto anche nella gara più dura, dopo la scoppola di Genova (anche lì col 4-3-3).
2) SQUADRA MUSCOLARE. A Mandorlini piace un centrocampo tutta forza. Anche a costo di avere meno tecnica. Così al fianco del fidato Tachtsidis, sempre sospeso tra il fare cose sontuose e cavolate gigantesche, ha piazzato il possente Ionita mentre Hallfredsson dall'altra parte copriva e rilanciava per tre. La Roma è stata soffocata da questo terzetto, che nel secondo tempo ha addirittura alzato il baricentro per far sua la partita. Ma anche Gomez e Jankovic hanno dato concretezza e equilibrio. Ora però Mandorlini ha il dovere di non dimenticare gli altri giocatori della rosa che possono essere un plusvalore in questa fase finale. Da Lopez a Saviola, da Valoti a Fernandinho. Se li lascerà ai margini e li dimenticherà c'è il rischio che questi non rispondano presente se saranno chiamati in causa.
3) LE PORTE APERTE. Dopo il confronto con i tifosi, il mister ha capito che l'assurdo isolamento in cui aveva calato la squadra non stava portando da nessuna parte. Tanto di segreti da carpire all'ultimo Verona ce n'erano ben pochi. Molto meglio respirare la carica dei tifosi e aprire le porte degli allenamenti. E' un caso? Forse sì. Ma anche prima del Chievo, l'anno scorso il Verona si era allenato a porte aperte e si era vinto...
4) TENSIONE GIUSTA. A Verona lo sappiamo. Quando Mandorlini prepara bene la partita raramente la sbaglia. Il mister ha la capacità di trovare dentro sè le motivazioni per creare la tensione giusta. L'impressione è che quest'anno non ci riuscisse più per stanchezza o scarsa fiducia. L'alibi che la squadra non sia all'altezza forse lo ha condizionato troppo. Morale: con la Roma è parso (parso...) che sia tornata quella vecchia tensione. E se Mandorlini è tornato "occhi di tigre" c'è da stare tranquilli. Ma attenzione. E' il Cagliari l'avversario da battere. E' questa la settimana in cui bisogna dare tutto.
5) IL RAPPORTO CON SOGLIANO. Al di là di mille pettegolezzi, questo è il rapporto più saldo che c'è in questo momento in casa del Verona. A Sogliano interessa solo ed esclusivamente salvare il Verona. Per questo non ha mai lavorato per "indebolire" il mister. Anzi: lo ha rafforzato anche quando ha parlato con i tifosi arrabbiati che chiedevano alla squadra più impegno. Le "voci" inevitabili della scorsa settimana si sono fermate davanti alla prestazione con la Roma. La verità è che Sogliano non ha fatto come altri ds già passati da qui che pensavano a mettere la squadra contro l'allenatore. E nemmeno ha fatto la spia con i tifosi. Ha pensato solo a portare a casa il risultato. Mandorlini lo sa.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
LE PAGELLE
Squadra coesa e unita, ottima prestazione corale
22.02.2015 17:30 di Matteo Rocchini Twitter: @RoccoN71
Benussi 6 – Si fa trovare pronto sulla prima conclusione della Roma, un tiro dalla distanza di Nainggolan, che devia in angolo. Fortunato anche sulla seconda, un tiro velenoso in una mischia in area sugli sviluppi di una punizione. Un po’ di demerito sul gol di Totti vista la partenza con vistoso ritardo sulla conclusione. Nel secondo tempo non deve compiere grandi interventi, più spettatore che giocatore.
Pisano-Brivio 6 – Gli esterni di difesa tengono bene per tutta la partita. Sempre pericolosi coi cross e buoni a tenere la posizione in fase difensiva. Buona prova.
Marquez 6 – Buona partita per il messicano dopo qualche prestazione sottotono. Ha il compito, non facile, di dover marcare Totti e ci riesce senza soffrire molto. Più difficile avere a che fare con l’ivoriano giallorosso ma con tutta la sua esperienza riesce a tenere botta.
Moras 6.5 – Il migliore della retroguardia gialloblù, più solido e senza fronzoli. Riesce a contenere giocatori agili e veloci come Nainggolan o Gervinho. Il suo fronte di gioco si amplia fino al centrocampo dove fa anche da stopper.
Ionita 6 – Rientra in campo da titolare e si fa subito notare a centrocampo. Tantissimi recuperi e molto movimento. Nel secondo tempo migliora ulteriormente dando più supporto all’attacco e servendo un ottimo assist per Hallfredsson anche se non viene sfruttato al meglio. (Dal 24’ Obbadi 6 – Anche lui mancava da un po’ in campo però non si nota e macina assist per i suoi compagni, anche se non tutte le azioni vanno a segno.)
Hallfredsson 6 – Partita rude quella dell’islandese, molti interventi duri sui giocatori giallorossi. Uno particolarmente ruvido su Florenzi che lo costringe ad uscire per infortunio. Nel secondo tempo anche lui va vicino al vantaggio gialloblù ma, nonostante la porta sguarnita, viene murato dai difensori romanisti. Da l’impressione di essere stanco in alcuni frangenti ma smentisce a più riprese con lanci lunghi e recuperi a centrocampo.
Tachtsidis 6.5 – Contro la sua ex squadra il greco mette in mostra tutte le sue qualità. Recuperi a centrocampo, corsa, assist e qualche giocata da fuoriclasse. Nonostante ciò qualche amnesia in fase d’attacco fa storcere il naso a tutti, pubblico e anche tecnico. Resta comunque un’ottima prestazione.
Gomez 6.5 – Primo tempo senza nulla da segnalare ma nel secondo si accende sfiorando il vantaggio gialloblù dopo appena due minuti, purtroppo il pallone finisce a lato. Un giocatore che spaventa più volta la retroguardia di Garcia, sulla fascia presidiata da Cole l’argentino fa come vuole e deve indurre l’inglese al fallo, che gli costa un giallo. (Dal 39’st Lazaros s.v. – Entra per far rifiatare Juanito, poi non fa molto per via degli ultimi minuti spezzettati.)
Toni 6.5 – Subisce tantissimo, sempre marcato da Manolas e addirittura triplicato. Ma per lui non fa differenza perché riesce comunque ad essere una spina nel fianco della difesa giallorossa. Più volte costringe mezza difesa della Roma ad inseguirlo per tutto il fronte offensivo per smarcare i compagni.
Jankovic 6 – Comincia male prendendosi un giallo dopo appena 2 minuti di gioco. Però cresce e trova il gol del pareggio gialloblù su calcio d’angolo, anche se è più un autogol di Keita. Secondo tempo più in ombra ma meglio di così, dopo una lunga convalescenza, va bene così. (Dal 24’st Greco 5 – Entra al posto di Bosko ma non si rende pericoloso in attacco e nemmeno a centrocampo. Un po’ opaco, stupisce parecchio il suo ingresso in campo.)
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Roma, Garcia: "Si vince, poi si parla di scudetto. Io in discussione? Chiedetelo ai giocatori"
Una partita chiave nella corsa scudetto, con la Juventus a +10 uin classifica e un clima tutto da gestire. Domani alle 15:00 i giallorossi affronteranno il Verona allo stadio Bentegodie Rudi Garcia punta tutto su ambizioni e motivazioni giuste. "Pensando alla gara che arriva. C'è solo il fatto di vincere mettendo tutto in campo. Già mi sono espresso dopo l'Europa League, la mia motivazione principale è che la squafra non perda fiducia. Quando una squadra non prende rischi per attaccare, non si ha opportunità di vincere. Lavoro su questo, facendo vedere ai giocatori quello che hanno fatto di recente".
Lo scontro diretta con al Juve "Dobbiamo fare di tutto per vincere la prossima gara, perché finchè non vinciamo più partite di fila non serve parlare di primo posto. Anche Sabatini lo ha detto, boddiamo fare di tutto per difendere il secondo posto, solo così pèossiamo attaccare il primo"
Bianconeri appannati. "Io posso parlare solo della Roma. Quello che so di ieri è che la vittoria è arrivata per la giocata di un campione. Concentriamoci sulle nostre forze, anche noi abbiamo giocatori che possono fare la differenza in gare in cui si gioca meno bene".
Le carte della Roma."Lo hanno fatto e lo sanno fare, poi ognuno di loro deve tornare al 100%. Abbiamo grandi giocatori e grandi uomini in questo spogliatoio, ma non devono perdere fiducia in loro stessi. Qualsiasi cosa accade, loro devono sapere che possono risolvere la gara collettivamente e singolarmente".
Sabatini e il mercato “sbagliato”. "La responsabilità di avere una Roma seconda in classifica è di tutti, come l'essere usciti dalla Champions'. Le scelte di mercato sono state ottime, ma il timing non poteva essere gestito da nessuno. Non sapevamo ad inizio dicembre che un giocatore avrebbe vinto la Coppa d'Africa, poi Ibarbo si è infortunato dopo 2 giorni, ma la responsabilità dei risultati è di tutti: siamo tutti sulla stessa barca".
Garcia e gli “intoccabili”. "Lavoriamo per costruire una grande squadra e una grande Roma nel futuro. Basta uscire dalla città per sapere che questa città ci dà tanta forza e un esempio di quello che potrebbe diventare questa Roma. Lavoriamo per questo, non per vincere uno Scudetto ogni 30 anni. Vogliamo lottare ogni anno per il titolo. Più lavoriamo, prima saremo pronti. Non lavoriamo solo per lo stadio, che comunque ci aiuterà, ma anche dal punto di vista sportivo. E' ovvio che abbiamo un momento difficile, e mi sembra anche normale vista la storia di questa stagione. Siamo molto più forti se i giocatori sentono la fiducia dell'ambiente. Mi sembra che sarebbe un'ottima cosa per tutti se la Roma ha il successo che prevede di avere. Per questo penso che in futuro ognuno sappia che è giusto criticare, ma devono essere critiche obiettive. Tutti saranno contenti di vedere una Roma vincente, ma se abbiamo il livello di fiducia non andiamo nella direzione giusta. Io in discussione? chiedetelo ai gicoatori. Io non vedo nessun cambio di atteggiamento tra loro e me, ma chiedetelo a loro"
Il tempo per crescere. "Servirà tempo, lavorando. Il presidente arriverà a fine febbraio ed è la persona giusta per rispondere. C'è una relazione tra risultati sportivi e potenza economica, ma di questo deve parlare il presidente. Noi vogliamo arrivare in alto in Italia e piano piano in Europa"
Verona-Roma finisce 1-1, Jankovic risponde a Totti: la Juve va a +9
VERONA - La Roma deve arrendersi ad un pareggio sul campo dell'Hellas Verona: al Bentegodi finisce 1-1. La Roma pareggia ancora e la Juve è sempre più lontana. I giallorossi non vanno oltre l'1-1 sul campo del Verona collezionando la sesta X nelle ultime 7 giornate. La formazione di Garcia, con 48 punti, scivola a 9 lunghezze dalla Vecchia Signora, che tra una settimana si presenterà all'Olimpico per il big match con un vantaggio enorme.
La Roma di questo periodo si conferma una squadra malata, incapace di produrre occasioni e di cambiare il ritmo. Al Bentegodi, i capitolini provano a invertire la rotta nel complicatissimo 2015 e cercano di prendere subito in mano il match occupando la metà campo avversaria. Il possesso del pallone, però, non produce conclusioni fino al 10': Nainggolan prova da 20 metri, Benussi è attento.
Il portiere gialloblu non si fa sorprendere nemmeno dal destro di Ljajic, liberato da uno schema su punizione. Il Verona si limita a fare muro davanti alla propria area di rigore, con 10 uomini in 30 metri. La Roma, che si affida quasi esclusivamente alle iniziative di Gervinho, non trova spazi per arrivare in area. Meglio provare da fuori, come fa Totti al 26'. Il destro del numero 10 non sembra imparabile, ma Benussi si fa soprendere dal rimbalzo: 1-0 per i giallorossi.
Il vantaggio non sazia la formazione di Garcia, che al 32' va vicina al raddoppio. Ljajic, servito da Florenzi, non inquadra la porta. Il Verona, praticamente inesistente in fase offensiva, fa centro al primo tentativo. Al 38' Jankovic colpisce di testa su corner da sinistra, il pallone carambola prima su Astori e poi su Keita: De Sanctis beffato, 1-1.
La Roma, che al 40' perde Florenzi, non è fortunata nemmeno al 45': Ljajic calcia in maniera perfetta una punizione da 25 metri, traversa piena. I giallorossi cercano di spingere sull'acceleratore anche in avvio di ripresa, ma al 51' rischiano grosso. Ionita offre un pallone d'oro a Hallfredsson, sulla linea salva Torosidis.
Le squadre si allungano, la precisione non abbonda e la qualità del gioco non brilla. La Roma fatica a creare e i tiri dalla distanza diventano la soluzione più cercata: Nainggolan prova a ripetizione, senza però fare centro. I gialloblu provano a pungere quando si presenta l'occasione e si appoggiano costantemente a Toni, il migliore dei suoi con Hallfredsson.
Con Doumbia al posto di Totti, gli uomini di Garcia provano ad abbozzare un forcing finale: Benussi in realtà non deve nemmeno sporcarsi i guanti, finisce 1-1.
IL TABELLINO
VERONA - (4-3-3) - Benussi; Pisano, Moras, Marquez, Brivio; Ionita (24' st Obbadi), Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez (39' st Christodoulopoulos), Toni, Jankovic (24' st Greco). All: Mandorlini.
ROMA - (4-3-3) De Sanctis; Florenzi (40' pt Torosidis), Manolas, Astori, Cole; Pjanic (38' st Verde), Keita, Nainggolan; Gervinho, Totti (21' st Doumbia), Ljajic. All: Garcia. Arbitro: Gervasoni. Marcatori: 26' pt Totti (R), 38' pt Jankovic (V). Ammoniti: Jankovic (V), Cole (R), Gomez (V), Manolas (R).
Verona-Roma 1-1, la Juve vola a +9: è il sesto pareggio in sette giornate
di Ugo Trani
dal nostro inviato VERONA Un pareggio tira l'altro: 1 a 1 anche al Bentegodi contro il Verona. La Roma di questi tempi va troppo piano: con un punto alla volta, non riesce certo a tenere il passo della Juve. La capolista, lunedì 2 marzo, si presenterà all'Olimpico forte del vantaggio di 9 punti. I giallorossi, nella sfida contro i campioni d'Italia, devono difendere il secondo posto dal Napoli che insegue e soprattutto l'onore davanti al proprio pubblico.
CADUTA LIBERA
«Vincerete, vincerete, vincerete il tricolor». I ventimila del Bentegodi infieriscono su Garcia. La Roma, del resto, da un mese e mezzo, successo nel giorno della Befana al Friuli contro l'Udinese, va in campo con il freno a mano tirato. Nelle ultime 7 gare di campionato, i giallorossi è come se si fossero fermati: 6 pareggi e i 3 punti di Cagliari. La Juve ha invece mostrato continuità. Contro il Verona, come al solito, il gruppo di Garcia, con 6 novità rispetto alla gara di giovedì contro il Feyenoord (De Sanctis, Florenzi, Astori, Cole, Keita e Ljajic per Skorupski, Torosidis, Yanga Mbiwa, Holebas, De Rossi e Verde), è durato un tempo. Anzi, meno. Poco più di mezz'ora. E ha tirato tre volte. Nainggolan ha impegnato Benassi, Totti ha firmato il vantaggio, Ljajic preso la traversa nel recupero. In mezzo l'autorete di Keita.
SENZA IDENTITA'
Garcia non solo ha cambiato 6 giocatori, stravolgendo l'assetto, ma ha schierato la formazione numero 33. sempre diversa, dunque, nelle 33 partite fin qui disputate. Facile, dunque, spiegare la confusione e il nervosismo che si vedono in ogni incontro. Anche perché psicologicamente e fisicamente la Roma è fragile. Gervinho esce dal Bentegodi da peggiore in campo. Doumbia, dentro a metà ripresa per Totti che resta a bocca aperta per lo strano avvicendamento, non riesce a tirare mai in porta. Manolas e Astori dietro sbandano, Pjanic non sta in piedi. Sono 9 i punti in meno di un anno fa, dopo 24 gare. E la Juve era addirittura più vicina. A più 6.
RECORD INUTILE
La Roma comanda la partita, soprattutto nella prima parte. Nella seconda rischia addirittura di perdere. Torosidis, entrato per Florenzi dopo il pari del Verona (cambio in ritardo: si era fatto male già da qualche minuto e non può saltare quando Jankovic colpisce di testa nell'azione dell'1 a 1), salva su Hallfredsson. A Garcia resta il primato stagionale del possesso palla: 76,7 per cento. Ma nella ripresa arrivano solo due tiri centrali di Nainggolan. Vale di più il punto di Mandorlini, il primo contro la Roma, al quinto tentativo.
FONTE: Leggo.it
domenica 22 febbraio 2015
Roma, altro pareggio: 1-1 a Verona. Vincono Milan e Lazio
La squadra giallorossa al terzo pareggio di fila tra campionato e coppe: è il sesto in sette gare di Serie A. Lunedì la sfida con la Juventus. Bene i rossoneri (2-0 al Cesena), vittoria sofferta per i biancocelesti con il Palermo
TORINO - Sesto pareggio nelle ultime sette giornate di campionato, il terzo consecutivo compreso quello in Europa League. La Roma non è ancora guarita dalla "pareggite", non va oltre l'1-1 in casa del Verona e la Juventus ormai è a nove punti di vantaggio. Con un distacco del genere, parlare della partita contro i bianconeri in programma lunedì 2 marzo come di una sfida scudetto forse non ha più senso. «Difendiamo il secondo posto», aveva detto Rudi Garcia ieri mettendo da parte i proclami. Continuando così rischia seriamente di perdere anche quello, visto che domani il Napoli può portarsi a tre punti in caso di vittoria.
Al Bentegodi la Roma fa la partita da subito e riesce più volte a trovare la conclusione al termine di scambi prolungati. Il primo squillo è di Nainggolan, dopo dieci minuti, un sinistro da fuori area sul quale Benussi si fa trovare pronto. Ci prova ancora Ljajic poi al 23' Manolas di testa manda di poco fuori. È il preludio al gol romanista, che arriva tre minuti più tardi con un destro potente dalla distanza di Totti. La Roma gestisce il vantaggio, ma è sfortunata perché subisce il pareggio al 38', al primo tiro in porta del Verona. Su calcio d'angolo, Jankovic colpisce di testa e trova la doppia deviazione di Astori e Keita.
Per la Roma è un momento poco positivo, lo dimostra anche la traversa di Ljajic su punizione un attimo prima della fine del primo tempo. Si salvano in apertura di ripresa, i giallorossi, grazie a un doppio intervento di Torosidis (il primo salvataggio sulla linea su Ionita è miracoloso). Garcia mette dentro Doumbia (al posto di Totti, che non gradisce) e Verde, ma i cambi non scuotono la Roma, che nel secondo tempo tira in porta solo con Nainggolan. Finisce 1-1: la Juve ormai è scappata via.
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FONTE: TuttoSport.com
La Roma frena ancora, 1-1 a Verona
La Juventus ora è a +9. Nelle altre partite vittorie per Milan, Lazio ed Empoli
La Roma pareggia ancora e la Juve è sempre più lontana. I giallorossi non vanno oltre l'1-1 sul campo del Verona collezionando la sesta X nelle ultime 7 giornate. La formazione di Garcia, con 48 punti, scivola a 9 lunghezze dalla Vecchia Signora, che tra una settimana si presenterà all'Olimpico per il big match con un vantaggio enorme. Al Bentegodi, i capitolini provano a invertire la rotta nel complicatissimo 2015 e cercano di prendere subito in mano il match occupando la metà campo avversaria. Il Verona si limita a fare muro davanti alla propria area di rigore, con 10 uomini in 30 metri. La Roma, che si affida quasi esclusivamente alle iniziative di Gervinho, non trova spazi per arrivare in area. Meglio provare da fuori, come fa Totti al 26'. Il destro del numero 10 non sembra imparabile, ma Benussi si fa soprendere dal rimbalzo: 1-0 per i giallorossi. Il vantaggio non sazia la formazione di Garcia, che al 32' va vicina al raddoppio. Ljajic, servito da Florenzi, non inquadra la porta. Il Verona, praticamente inesistente in fase offensiva, fa centro al primo tentativo. Al 38' Jankovic colpisce di testa su corner da sinistra, il pallone carambola prima su Astori e poi su Keita: De Sanctis beffato, 1-1.
Le squadre si allungano, la precisione non abbonda e la qualità del gioco non brilla. La Roma fatica a creare e i tiri dalla distanza diventano la soluzione più cercata: Nainggolan prova a ripetizione, senza però fare centro. I gialloblu provano a pungere quando si presenta l'occasione e si appoggiano costantemente a Toni, il migliore dei suoi con Hallfredsson. Con Doumbia al posto di Totti, gli uomini di Garcia provano ad abbozzare un forcing finale: Benussi in realtà non deve nemmeno sporcarsi i guanti, finisce 1-1.
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FONTE: RaiSport.Rai.it
Calcio: Roma sa solo pareggiare, 1-1 a Verona; Champions a rischio
17:28 22 FEB 2015
(AGI) - Verona, 22 feb. - Si allunga il digiuno di vittorie della Roma. Al 'Bentegodi', contro il Verona, i giallorossi non vanno infatti oltre l'1-1, scivolando cosi' a 9 lunghezze dalla capolista Juventus, che nell'anticipo di venerdi' si era imposta per 2-1 sull'Atalanta. Parte con buon piglio la Roma, che al 10' si rende minacciosa con una conclusione di Nainngolan deviata in corner da Benussi. Al 23' Manolas, su corner di Pjanic, sfiora il bersaglio grosso ma ci pensa Totti, al 26', a portare in vantaggio i giallorossi con un destro da fuori sul quale Benussi non puo' arrivare. Ljajic al 32' mette alto da buona posizione ma il Verona, bravo a restare sempre in partita, e' in agguato e colpisce al 38' con uno stacco di Jankovic deviato in rete da Keita. Prima dell'intervallo, una gran punizione di Ljajic dai 25 metri si stampa sulla traversa.
Ancora piu' divertente l'avvio di ripresa e Torosidis, subentrato all'infortunato Florenzi, si rende protagonista al di un doppio salvataggio al 7', prima su Ionita e poi su Hallfredsson. Inizia la sarabanda dei cambi e, dopo un pallonetto da meta' campo dell'ex Tachtsidis con De Sanctis fuori dai pali, esce con qualche borbottio anche capitan Totti, rilevato da Doumbia. Le due squadre iniziano a patire un po' di stanchezza, Garcia tenta anche la carta Verde per ridare un po' di slancio alla manovra ma nulla muta. I gialloblu tengono sempre in ansia la difesa avversaria soprattutto con Toni, tra i migliori in campo. Nel finale le emozioni latitano e lo score resta fisso sull'1-1: il Verona arresta cosi' la striscia di sconfitte, per la Roma e' il sesto pareggio nelle ultime sette gare di campionato. E la Juve, attesa nello scontro diretto dalla Roma lunedi' prossimo all'Olimpico, e' sempre piu' lontana. Mentre inizia a farsi pericolante la situazione sukl piazzamento che vale l'accesso alla Champions League: se il Napoli domani battera' in casa il Sassuolo sui potera' a 3 punti dai giallorossi, mentre la Lazio e' a 8 lunghezze e la Fiorentina - che stasera ospita il Torino - a 10 (ma potrebbero diventare 7).
FONTE: AGI.it
Verona-Roma 1-1: Totti illude la Lupa, Jankovic fa svanire il sogno Scudetto
di Alessandro Sellitto 22/feb/2015 16.52.32
La Lupa incorre nel sesto pareggio nelle ultime sette partite e, di fatto, vede allontanarsi sempre di più il sogno scudetto. Scaligeri che sono in piena lotta per non retrocedere.
Sesto pari nelle ultime sette giornate per la Roma di Garcia che non solo vede sfumare sempre più il sogno scudetto ma deve ora anche guardarsi le spalle dal Napoli, che potrebbe avvicinarsi pericolosamente nella giornata di domani. Il Verona interrompe invece la striscia negativa di tre sconfitte consecutive e prova ad allontanarsi dalla zona retrocessione.
I giallorossi provano a fare la partita mentre gli scaligeri cercano di sfruttare gli spazi che la retroguardia avversaria concede. Accade tutto nel primo tempo: vantaggio Roma con Totti e pareggio Hellas con Jankovic. Le due squadre provano a vincere fino alla fine ma il match termina sul risultato di parità.
MARQUEZ E TOTTI A SORPRESA - Il Verona scende in campo con il 4-3-3 con Benussi chiamato ancora una volta a sostituire tra i pali l'infortunato Rafael. Al centro della difesa giocano gli acciaccati Marquez e Moras, mentre sugli out difensivi spazio a Brivio e Pisano. Mandorlini affida le chiavi del centrocampo all'ex Tachtsidis, affiancato da Ionita e Hallfredsson. In attacco tridente pesante per gli scaligeri formato da J.Gomez, Toni e Jankovic.
4-3-3 anche per la Roma, chiamata a vincere per difendere il secondo posto dall'assalto del Napoli e continuare la rincorsa alla Juventus. Davanti a De Sanctis ci sono Manolas e Astori centrali, con Florenzi e Cole, alla sua seconda apparizione consecutiva in stagione, sugli esterni. A dettare le geometrie in mezzo al campo c'è Keita al posto di De Rossi con Pjanic e Nainggolan che agiscono da interni. In attacco Garcia schiera a sorpresa Totti supportato dai due velocisti Ljalic e Gervinho.
POSSESSO ROMA E RIPARTENZE VERONA - La Roma prova immediatamente a prendere in mano il pallino del gioco. Dopo pochissimi istanti dal fischio d'inizio di Gervasoni arriva il primo cartellino giallo del match all'indirizzo di Jankovic, autore di un brutto fallo su Keita. Al 10' primo squillo della partita con Nainggolan che esplode dalla distanza una conclusione potente ma non abbastanza angolata, che viene deviata da un attento Benussi in calcio d'angolo.
Appena un minuto dopo altra occasione per i giallorossi che giungono alla conclusione questa volta con Ljalic ma il suo tiro è centrale e dunque è facile preda del portiere avversario. Match quindi che si gioca in due direzioni diverse con la Roma che prova a costruire gioco con un possesso palla a tratti estenuante e il Verona che invece è abile nel difendersi e soprattutto nel ripartire.
LA SBLOCCANO TOTTI E JANKOVIC - Al minuto 26 il match si sblocca ed è Francesco Totti, su suggerimento di Pjanic, a portare in vantaggio i giallorossi con un bolide esploso da fuori area che si insacca nell'angolo dove Benussi non può arrivare. 240° gol in Serie A per il capitano della Roma, 5° in stagione. Gli uomini di Garcia provano a legittimare il vantaggio ma alla fine è il Verona a trovare il secondo goal del match con il colpo di testa su calcio d'angolo di Jankovic che trova la doppia deviazione fortuita di Astori e Keita, che di fatto spiazza un incolpevole De Sanctis. Al minuto 40 poi primo cambio obbligato per la Roma di Garcia che è costretto a mandare in campo Torosidis al posto di Florenzi, dolorante a causa di un contrasto duro con Hallfredsson. Ultimo squillo del primo tempo la traversa colpita da Ljalic su calcio di punizione. Probabilmente la porta di Benussi starà ancora tremando.
MONOLOGO VERONA - Secondo tempo che si apre con un piglio completamente diverso. Il Verona è in costante proiezione offensiva e la Roma non riesce più a gestire il possesso del pallone. Giallorossi in difficoltà e allora è il Verona che prova ad approfittarne. Al 52' clamorosa occasione da gol per gli scaligeri con Ionita che sfugge sulla fascia alla marcatura dell'avversario, conclude a botta sicura verso la porta di De Sanctis ma è decisivo l'intervento sulla linea di Torosidis, che poi si ripete subito dopo sulla conclusione di Hallfredsson.
Un altro paio di ripartenze pericolose da parte del Verona, poi è la Roma che prova a riprendere il controllo del match e lo fa con una conclusione pericolosa dalla distanza di Nainngolan, che però Benussi blocca in due tempi. I due tecnici provano a cambiare l'andamento del match e lo fanno inserendo da una parte Doumbia al posto di Totti e dall'altra Obbadi e Greco al posto di Ionita e Jankovic.
NON ARRIVA LA SVOLTA - Al 68' minuto l'arbitro fischia un fuorigioco a Juanito Gomez, ciò nonostante l'attaccante del Verona continua a giocare ma viene poi fermato da Cole, che a gioco fermo commette fallo. Giallo per entrambi. Le due squadre provano a chiudere la partita ma le rispettive retroguardie sono abili nell'evitare rischi, dunque la partita si gioca prevalentemente al centro del campo.
Per creare maggiori insidie nelle difese avversarie, Garcia e Mandorlini mandano in campo rispettivamente Verde (al posto di Pjanic) e Lazaros (al posto di Gomez). Continua la pioggia di cartellini gialli, che questa volta si beccano Manolas e Nainggolan. La Roma tenta di trovare la rete della vita, così come il Verona, ma il match termina in punteggio di parità. Un punto che non serve a nessuno.
Dalle Pagelle:
IL MIGLIORE - Totti. Il capitano non tramonta mai. S'inventa un goal con un bolide dalla distanza prendendo per mano la squadra. Nella ripresa viene tirato via da Garcia.
IL PEGGIORE - Gervinho. Decisamente impalpabile. Prova qualche accelerazione delle sue con scarsissimi risultati.
FONTE: Goal.com
Roma, è pareggite: Juve a +9. Il Milan torna a vincere
22 febbraio 2015
Jankovic riprende la Roma, lo stacco di testa che regala un punto importante al Verona
Ancora un 1-1 per i giallorossi di Garcia bloccati a Verona: è il sesto pareggio nelle ultime sette partite. I rossoneri di Inzaghi battono 2-0 il Cesena e salgono a 33 punti in classifica. La Lazio piega il Palermo 2-1. L'Empoli ne fa 3 al Chievo
Niente da fare, la Roma non sa più vincere. Dopo il pareggio casalingo contro il Parma e quello in Europa League con il Feyenoord, i giallorossi di Rudi Garcia non vanno oltre un 1-1 anche a Verona. Il risultato permette ai bianconeri di Allegri di tornare a +9 sull’immediata inseguitrice. La 24.a giornata è anche quella del ritorno alla vittoria del Milan di Pippo Inzaghi (2-0 al Cesena), della Lazio sul Palermo (i biancocelesti salgono a 40 punti in classifica). Vittoria importantissima anche per l’Empoli di Maurizio Sarri (3-0 al Chievo grazie ad una doppietta di Maccarone e al gol del vantaggio di Rugani). A Parma, invece, non si è giocato per i noti problemi finanziari che hanno coinvolto la squadra allenata da Donadoni. Davanti al Tardini sit-in dei tifosi.
Roma, ancora un 1-1 - Si erano messe bene le cose per la squadra di Garcia con un gran gol di Francesco Totti al 26’ del primo tempo. Il capitano, al ritorno dal primo minuto, porta in vantaggio i suoi con un gran tiro dalla distanza. La gioia per i giallorossi dura poco: al 38’ il Verona pareggia. Halfredsson batte un corner, ma lo stacco di Jankovic è perfetto: 1-1. La Roma prova a reagire con una punizione battuta da Ljiajic al 46’, il pallone si stampa però sulla traversa. Il Verona riparte bene e quando può, punge in contropiede. Al 51’ Torosidis salva due volte i suoi su tiro di Ionita e Halfredsson. Al 66’ Garcia tira fuori Totti e inserisce Doumbia: il capitano esce lamentandosi al momento della sostituzione. Nel finale il cambio del modulo (4-2-3-1 con Verde al posto di Pjianic), però, non serve a Rudy Garcia: per i suoi è il sesto pareggio nelle ultime sette partite. E domenica prossima c’è la Juventus.
Il Milan piega il Cesena - Torna a vincere anche il Milan di Inzaghi (era uscita vittoriosa solo in una delle ultime sette partite precedenti). Il gol del vantaggio è di Bonaventura al 22’ grazie ad un gran destro dal limite dell’area su assist di Menez. Il Cesena, però, quando può ci prova e al 48’, poco prima della pausa, De Feudis chiama agli straordinari Abbiati. All’89’ l’arbitro concede un rigore ai rossoneri per fallo di Carbonero su Antonelli e Pazzini, dal dischetto, fissa il risultato sul 2-0. Il Milan risale a 33 punti in classifica, e alla prossima sfideranno fuori casa il Chievo Verona.
La Lazio batte il Palermo - In attesa del risultato del Napoli (che ospita il Sassuolo in uno dei due posticipi del lunedì), la Lazio di Pioli arriva a -2 dal terzo posto che vuol dire qualificazione in Champions League grazie al 2-1 sul Palermo. Vantaggio dei rosanero al 26’ con un gran gol di Dybala. Al 33’, però, Mauri pareggia. Al 78’ il 2-1 di Candreva, dribbling al lato corto dell’area di rigore e gran tiro che non lascia scampo a Sorrentino. Nell’esultare, però, il trequartista biancoceleste urta contro la rete che lo divide dai suoi tifosi, e si fa male. Il risultato, però, non cambia più.
Big Mac trascina l'Empoli - Proprio la squadra di Maran perde in un match senza appello al Castellani di Empoli 3-0. La squadra di Maurizio Sarri ferma la miniserie positiva degli avversari (due vittorie consecutive) e ottiene tre punti importantissimi in chiave salvezza. Il vantaggio arriva al 23’. Schema da calcio d’angolo, Valdifiori crossa dalla destra e Rugani, con il solito stacco imperioso, anticipa Gamberini e insacca. Al rientro dagli spogliatoi (46’), Maccarone segna il raddoppio. La tripletta, sempre di Big Mac, arriva al 67’ con un gran destro rasoterra a incrociare: palo-rete.
FONTE: Sport.Sky.it
Social Tribuna, Verona-Roma 1-1: è il giochino della “Palla 8″. Il web non ne può più
La Roma dà sempre le solite risposte: "Pareggio", "1-1", "Non c'è un problema fisico", "Siamo stati sfortunati", "Dovevamo chiuderla prima". I tifosi esplodono sui social network
di Bruno Di Benedetto 22 febbraio 2015 | 19.58 |
Il mondo della Roma è diventato come una di quelle palle da biliardo col numero 8 che predicono il futuro. Comunque la rigiri e la provi a scuotere, alla fine le risposte sono poche e sempre le stesse. “Pareggio“, “1-1“, “Non c’è un problema fisico“, “Siamo stati sfortunati“, “Dovevamo chiuderla prima“, e così via. Si va avanti così da mesi e per quanto gli addetti ai lavori, giocatori compresi, sembrino impegnarsi, nulla cambia nella sostanza. Alla semi-paralisi della squadra, tuttavia, fa fronte un tragico dinamismo nel mondo dei tifosi; i 90' minuti finiranno sempre allo stesso modo, ma tra i romanisti cresce l’esasperazione.
I mormorii si sono trasformati in chiacchiere, le chiacchiere in grida. “Vergogna“, “Andate via“, “Indegni“, sul web vengono ormai riferiti indifferentemente all’allenatore, al direttore sportivo, ai giocatori. Tenendo presente questo, le novità significative del dopo partita di oggi sono due: l’aumento di frequenza vertiginoso nell’utilizzo del termine “Dimissioni“, e la crescita di quel partito, fin qui piccolo e impopolare, che mette in discussione Walter Sabatini. Il direttore sportivo dei giallorossi finito sotto accusa principalmente per l’acquisto di Doumbia. “Con Fabio Junior pensavo di averle viste tutte“, è il parere di Massimiliano che probabilmente esagera un po’. Riccardo invece vorrebbe che “I 15 milioni che è costato, glieli detraessero dallo stipendio“. Valentino esplicita un dubbio che aleggia su molti: “E’ veramente il ds che fa per la Roma? Non ne sono più sicuro…“.
Federico osserva però che “Almeno Sabatini ci mette la faccia e qualche errore lo ammette. Quel sopravvalutato di Luis Garcia invece mai una minima autocritica“, e raccoglie molti applausi nonostante il più comprensibile dei lapsus freudiani; sono infatti in molti a ritenere che il gioco di questa Roma in crisi sia pericolosamente simile a quello promosso da Luis Enrique. La contestazione a Garcia va avanti da settimane, e anche oggi in molti se la sono presa con lui, per la sostituzione di Totti (“l’unico faro in mezzo al buio totale, e lo togli?“, lamenta Marco) e per aver tenuto in campo troppo a lungo Pjanic, altro bersaglio assoluto degli haters, e Gervinho.
Nello sconforto più assoluto c’è chi ancora, a una sfilza di insulti e di diagnosi, mantiene uno spunto poetico. E’ il caso di Simone che paragona il possesso palla giallorosso al calcio praticato da Holly e Benji: “Lì per concludere un’azione ci voleva meno tempo“. Federico invece fa di necessità virtù, scommette sull’1-1 risultato esatto e lucra sulla crisi. “70 euro! Almeno una briciola di consolazione me la sono presa“, è il suo commento. Come non condividere?
I risultati della squadra non cambiano, la rabbia dei tifosi cresce, e purtroppo Social Tribuna resta pericolosamente simile di settimana in settimana. Ce ne dispiacciamo, e speriamo, come tutti, di poter raccontare qualcosa di diverso, magari di bello, già a partire dal prossimo giovedì.
FONTE: ForzaRoma.info
Hellas Verona - Roma 1-1 | Reazione scaligera al Bentegodi e i giallorossi si devono accontentare
La formazione di Mandorlini sforna, nei secondi 45 minuti, una prestazione finalmente all'altezza dopo le ultime deludenti partite e prova anche a mettere alle corde la seconda in classifica
La Redazione 22 febbraio 2015
L'Hellas Verona torna a fare punti nella ventiquattresima giornata di serie A e lo fa pareggiando contro la Roma allo stadio Bentegodi per 1-1.
Un Verona a due facce quello visto contro i giallorossi. Nel primo tempo la formazione di Mandorlini è sembrata per lunghi tratti quella squadra timorosa che nelle ultime giornate aveva collezionato sconfitte e gol subiti: baricentro troppo arretrato, pallino del gioco lasciato agli avversari e poche sortite offensive. Un pizzico in più di fisicità e di attenzione in difesa ha permesso ai padroni di casa di subire solo una rete da tiro da lontano, prima di provare a reagire. Già verso la fine della prima frazione, in seguito anche al gol di Jankovic, si sono visti i primi segni di risveglio, concretizzatosi poi nei secondi 45 minuti, dove i gialloblu sono riusciti ad arginare le scorribande delle frecce di Garcia e a pungere in fase offensiva, fallendo a più riprese anche il contropiede per portarsi in vantaggio. Quello del secondo tempo insomma è l'Hellas che tifosi e addetti ai lavori vorrebbero sempre vedere: grintoso, concentrato e a tratti anche spregiudicato, sempre pronto a ripartire e a provare a colpire.
Ora i punti di vantaggio sulla terzultima sono cinque, in attesa che il Cagliari giochi, ma questo pareggio può soprattutto dare nuova linfa al club di via Belgio.
PRIMO TEMPO - Partita fisica dell'Hellas nelle primissime fasi. Al 9' Gervinho manca l'aggancio in area piccola e sfuma l'occasione per i giallorossi. Benussi al 10' si distende per mettere in corner la conclusione da fuori di Nainggolan. Schema su punizione della Roma al 12' ma il tiro di Ljajic è debole e centrale. Manolas stacca di testa al 23' ma non trova la porta. Al 26' Totti riceve palla sulla trequarti, i centrocampisti scaligeri gli lasciano spazio e il trequartista giallorosso li punisce da fuori. Dopo gli gol gli ospiti continuano a fare la partita. Al 32' Ljajic si avventa sul cross di Florenzi ma la conclusione termina alta. Al 37' ci provano anche i gialloblu ma il sinistro di Hallfredsson da fuori si spegne sul fondo. Al 38' Jankovic stacca su angolo di Hallfredsson, la sfera carambola su Astori e Keita e s'infila nella porta romanista. Ljajic al 46' su punizione colpisce la traversa.
SECONDO TEMPO - Al 47' Gomez si avventa su traversone di Pisano ma di prima non centra la porta. Benussi al 49' blocca senza problemi il mancino di Nainggolan. Azione scaligera sulla destra al 52', Ionita la mette per Halfredsson che calcia a botta sicura ma Torosidis salva tutto sulla linea di porta. La difesa romanista salva con diversi affanni su Toni al 54'. La partita si è accesa in questo secondo tempo. Benussi di pugno al 60' sul tiro di Nainggolan. La Roma prova a mettere pressione ma i padroni di casa si coprono bene e ripartono, mettendo in difficoltà gli avversari. Benussi al 88' blocca senza problemi il tiro debole di Nainggolan.
HELLAS VERONA - ROMA 1-1
MARCATORI: Totti (R) al 26', Jankovic (HV) al 38'
HELLAS VERONA (4-3-3): 22 Benussi; 3 Pisano, 4 Marquez, 18 Moras, 28 Brivio; 23 Ionita (dal 69' 8 Obbadi), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 21 Gomez (dal 84' 20 Lazaros), 9 Toni, 11 Jankovic (dal 69' 19 Greco).
A disposizione: 95 Gollini, 5 Sorensen, 7 Saviola, 17 Lopez, 19 Greco, 25 Marques, 30 Campanharo, 33 Agostini, 70 Fernandinho, 71 Martic. Allenatore: Andrea Mandorlini.
ROMA (4-3-3): 26 De Sanctis; 24 Florenzi (dal 40' 35 Torisidis), 23 Astori, 94 Manolas, 3 Cole; 4 Nainggolan, 20 Keita, 15 Pjanic (dal 83' 53 Verde); 8 Ljajic, 10 Totti (dal 66' 88 Doumbia), 27 Gervinho.
A disposizione: 2 Curci, 28 Skorupski, 2 Yanga Mbiwa, 16 De Rossi, 25 Cholevas, 32 Paredes, 33 Spolli, 48 Ucan, 96 Sanabria. Allenatore: Rudi Garcia.
ARBITRO: Andrea Gervasoni di Mantova
AMMONITI: Jankovic, Cole, Gomez, Manolas, Nainggolan
FONTE: VeronaSera.it
Cassano-Verona: contatti in corso per portarlo da Mandorlini
Antonio Cassano. Juventus-Parma Allegri
Lo hanno cercato a lungo Bari e Inter, ma Antonio Cassano potrebbe trasferirsi al Verona. Con Toni formerebbe una coppia gol non più giovanissima ma letale.
Antonio Cassano all’Inter? No, Mancini non lo vuole. Allora il romantico ritorno a Bari? No, il fantasista ex Parma vuole rimanere in Serie A, poi giocare nella squadra della sua città gli metterebbe troppa pressione. E’ passato più di un mese dall’addio di Cassano ai ducali, ma ora la situazione sembra essere più chiara: il Verona ci sta pensando seriamente.
La squadra di Andrea Mandorlini sta vivendo un momento difficile , ma ne vuole uscire in fretta e per questo motivo starebbe pensando al talento di Bari Vecchia che direbbe la sua in questo finale di stagione. I tifosi scaligeri stanno già sognando la coppia Toni-Cassano con il primo a raccogliere gli assist geniali del secondo. Certo, la carta d’identità di entrambi non è più freschissima, ma due giocatori di questo calibro possono ancora dire la loro in Serie A.
Cassano ci sta pensando, ma entro il 27 febbraio deve prendere una decisione definitiva: accettare la corte del Verona o rimanere fermo fino al termine della stagione per staccare la spina e poi trovare l’ultima grande sistemazione della carriera? Al momento questa domanda non ha una risposta, ma i tifosi gialloblu sperano di vedere presto Antonio Cassano con la maglia del Verona.
FONTE: IlCalcioMagazine.it
MOVIOLA HELLAS VERONA – ROMA: Gervasoni troppo permissivo
FEBRUARY 23, 2015 ERMES79
(di Emanuele Sabatino) – Sig. Gervasoni di Mantova voto 5,5 - Complessivamente la prestazione del fischietto mantovano sfiora la sufficienza. Non la raggiunge per l’eccessivo buonismo in alcune occasioni: un paio di cartellini risparmiati ai veronesi, il fallo su Cole in area scaligera e l’espulsione proprio dell’inglese per uno sgambetto su Gomez a gioco fermo.
LISTA DEGLI EPISODI:
2' Ammonizione Jankovic: giusto ammonire Jankovic nonostante la partita fosse iniziata da pochi secondi. Duro e pericoloso il suo intervento su Keita.
4' Mancata Ammonizione Hallfredsson: l’islandese interviene duramente sulla caviglia di Florenzi (costretto poi a uscire). Meritava il giallo.
18' Contatto Cole Marquez in area: Cole entra in area da sinistra e viene spinto con le mani da Marquez che fa ostruzione disinteressandosi del pallone. L’arbitro non concede il rigore alla Roma, ma i dubbi restano.
68' Sgambetto di Cole su Gomez a gioco fermo : probabilmente Cole meritava più di un giallo per il fallo a gioco fermo su Gomez. Fallo non cattivo ma antisportivo. Giusto invece ammonire anche l’attaccante del Verona per perdita di tempo.
FONTE: IlLegionario.info
Hellas Verona - Roma Top&Flop gialloblu: punto d'oro per i gialloblù
In vista dello scontro diretto di domenica a Cagliari, l'Hellas impone il pareggio alla Roma e ritrova il forte spirito di squadra perso più di due mesi fa.
Vediamo chi ha contribuito a questo pareggio, che sa d'impresa!
TOP
Toni: è un combattente nato, da solo tiene in apprensione la retroguardia giallorossa:"campione"
Jankovic: al suo rientro da titolare riesce a segnare il gol del pareggio:"ritrovato"
Ionita: anche lui assente da tempo da tutto, anche in fase agonistica: "prezioso"
Flop
Benussi: insicuro, in ritardo sul tiro non irresistibile del vantaggio giallorosso:"da rivedere"
Pisano:impacciato contro chi si presentava sulla fascia, diamogli tempo ma non troppo"rivedibile"
Marquez: ora è conclamato; è l'ombra del giocatore che conoscevamo"ricordo"
FONTE: MondoCalcio.info
FLOP&TOP – Hellas Verona-Roma: Male la ripresa, malissimo il risultato. Primo tempo da ‘lupi’, bene Totti e Toro
I TOP&FLOP DI VERONA-ROMA
Niente a fare, un altro buco nell’acqua anche a Verona e questo 1-1 che inizia a dare davvero fastidio e ad essere, purtroppo il risultato più frequente in casa Roma. Cerchiamo di analizzare anche stavolta lati negativi e positivi della gara contro l’Hellas Verona.
FLOP…
RISULTATO
Di fatto ancor più che la prestazione di negativo c’è per prima cosa il risultato che proietta la Roma a -9 dalla Juve e chiude, quasi certamente, la pratica scudetto consegnandolo con tutta probabilità ancora una volta ai bianconeri. La vittoria ieri era davvero indispensabile, ma ancora una volta non è arrivata.
SFORTUNA
Si sa la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo. E sembra gradire non poco suonare al campanello di Trigoria. Ancora una volta un infortunato (Florenzi), un palo (Ljajic) e un autogol (con la palla che, senza deviazioni, sarebbe finita tranquillamente fra le braccia di De Sanctis). Non si pareggia per due mesi per sfortuna, ma certo ora anche questa componente sta davvero esagerando!
RIPRESA
Di nuovo nella ripresa, e in particolare nel finale, la Roma cala di energie e pian piano si spegne. A tal proposito l’unica vera pecca di Garcia ieri, non mettere prima Verde aspettando fino all’80’, una scossa prima avrebbe potuto far bene!
..&TOP
LA VERA ROMA AL PRIMO TEMPO
La nota più positiva è che ancora una volta la Roma mostra di non avere problemi di gioco quando ha fiducia e forze fresche. Il primo tempo lo gioca praticamente alla perfezione, probabilmente di gran lunga in modo migliore rispetto all’andata con il Verona in casa. La grinta e la cattiveria finalmente ridanno l’immagine della Roma affamata, la stessa della scorsa stagione e della prima parte di quest’anno.
TOTTI AL GOL
Altra nota lieta è il 5 centro stagionale per Capitan Francesco Totti che dopo il derby sembrava essersi eclissato velocemente. Il Capitano c’è ancora e il suo primo tempo di ieri è di quelli quasi perfetti. Corre, segna e si abbassa continuamente non dando riferimenti alla difesa scaligera.
TOROSIDIS
Entra al posto dell’infortunato Florenzi ma conferma il buon momento di forma visto anche in Europa con il Feyenoord. Buona la doppia fase e, soprattutto il doppio salvataggio sulla linea nell’unica vera occasione gol per il Verona nella ripresa. In un momento come questo con Maicon ancora out e ora anche Florenzi la buona forma di Toro è materia essenziale per la Roma!
MOVIOLANDO… – Hellas Verona-Roma 1-1, Gervasoni: manca qualche cartellino e un probabile rigore
LA RUBRICA PER RIPERCORRERE INSIEME L'ARBITRAGGIO DELLA GIORNATA, ERRORI E SVISTE DEL DIRETTORE DI GARA. DOMENICA IN VERONA-ROMA IL FISCHIETTO ERA... ANDREA GERVASONI!
BentegodiveronaAncora una altro pari e un altro punto che non può certo bastare a non far fuggire, sperando basti almeno – lo sapremo tra poche ore – a tenere a debita distanza il Napoli di Benitez. Cerchiamo, ora, di ripercorrere la gara di Campionato contro il Verona con la rubrica dedicata alla partita di domenica proprio con gli episodi arbitrali diretti dal fischietto Andrea Gervasoni.
CONDOTTA GENERALE – La direzione arbitrale nel complesso è stata abbastanza equilibrata e assennata. Gervasoni opta per il polso duro nel primo tempo, meno nella ripresa in cui lascia alle squadre maggiore libertà soprattutto nei contatti di gioco fin ove possibile.
ERRORI E SVISTE – Alla conduzione equilibrata nel complesso di cui abbiamo detto sopra Gervasoni, tuttavia, di tanto in tanto alterna qualche svista e, soprattutto, qualche decisione discutibile nella gestione dei cartellini. In particolare manca senz’altro un giallo ad Halfredsson che interviene due volte duro su Florenzi e il secondo giallo a Jankovic nella ripresa. Tra gli episodi, invece, senza dubbio il più discutibile è il calcio di rigore non concesso alla Roma nel primo tempo quando, sul punteggio di 0-0, Ashley Cole viene atterrato appena dentro l’area da Rafa Marquez in modo irregolare: Gervasoni era ben posizionato, tuttavia opta per il lasciar proseguire senza sanzionare il fallo. Lo stesso Marquez, poi, nel corso della partita si rende spesso protagonista di interventi scomposti sul Capitano e avrebbe senz’altro meritato un giallo.
VOTO 5,5 – Nel complesso come detto la gara non sarebbe neanche insufficiente, ma pesa sulla valutazione il rigore mancante, ma soprattutto la gestione dei cartellini con 2 gialli appena contro gli scaligeri e ben 3 per i giallorossi.
FONTE: EditorialeGialloRosso.it
18:59 | domenica 22 febbraio 2015
Hellas Verona, Toni a Sky: «Abbiamo fatto una bella gara»
L'attaccante: «Mandorlini ha fatto tanto per questa città»
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13 ©imagephotoagency.it
HELLAS VERONA ROMA TONI - Dopo una serie di risultati poco soddisfacenti, l'Hellas Verona si è ripreso oggi, quando al Bentegodi ha ospitato la Roma seconda in classifica. Una bella prova della squadra di Mandorlini ha permesso agli scaligeri di portare a casa un punto, e così la pensa anche Luca Toni, che ha parlato a Sky Sport dopo la partita: «Io gioco, mi diverto, e ho tanta voglia di salvare la squadra. Penso che quella di oggi sia stata una prova di grande carattere. Sapevamo che loro giocano bene palla a terra, Mandorlini poi ha chiesto il raddoppio sugli esterni, noi eravamo compatti e ripartivamo in contropiede. Abbiamo giocato da Verona, con voglia di fare punti. E' stata una bella gara, e anche nel secondo tempo abbiamo avuto buone occasioni, anche se siamo stati titubanti».
MANDORLINI - Toni parla così del tecnico: «Più si dice che Mandorlini sia l'uomo giusto per il Verona, più questo gli dà forza. L'allenatore ha fatto tanto per la società e per la città, io e lui abbiamo un rapporto speciale. Penso che se il campionato finisse oggi il Verona sarebbe salvo, e salvarsi significherebbe aver fatto una grande stagione, quindi non vedo il motivo per cui si debba cambiare».
MOMENTO ROMA - Toni risponde così alla domanda che chiede se il Verona abbia stoppato le speranze scudetto della Roma: «Non penso, ancora ci sono tante partite, e anche lo scontro diretto, se la vedranno loro. E' chiaro che la Juventus sia più forte, ma anche la Roma è una bella squadra. Vedremo cosa ne uscirà».
17:53 | domenica 22 febbraio 2015
Mandorlini alla Rai: «Verona equilibrato e diligente»
Le parole di Mandorlini al termine di Hellas Verona - Roma
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
MANDORLINI VERONA ROMA SERIE A - Qualche istante fa è giunta al termine la partita dello stadio Marcantonio Bentegodi di Verona tra i padroni di casa del Verona e gli ospiti della Roma. Alla fine del match, valevole per la giornata numero ventiquattro del campionato 2014-15 di Serie A, è intervenuto in zona mista poco dopo il triplice fischio il mister dei padroni di casa Andrea Mandorlini, di seguito trovate le sue dichiarazioni.
LE PAROLE NEL DOPO GARA - «Non so cosa sarebbe successo oggi, rimane solo una grande parttia con una big. Ho visto i ragazzi pronti in settimana e i giocatori sono stati diligenti ed equilibrati. Molte volte il calcio quando sbagli ti punisce, per questo volevo mantenere alta l'attenzione dopo l'errore di Hallfredsson. Avevamo bisogno di punti e un punto l'abbiamo preso. Sappiamo che il campionato attuale sarebbe stato diverso, solo ultimamente abbiamo perso in maniera larga e strana» ha dichiarato l'allenatore del club veneto Mandorlini ai microfoni di Rai Sport.
17:50 | domenica 22 febbraio 2015
Hellas, Mandorlini a MP: «Lo spirito è quello giusto»
Ancora il tecnico: «E' stata una partita tirata fino alla fine, nel secondo tempo con un po' di coraggio avremmo potuto vincere»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
HELLAS VERONA ROMA MANDORLINI - Dopo un periodo no, l'Hellas Verona è tornato a far punti e lo ha fatto fermando la Roma seconda in classifica. Ecco il commento nel post-gara del tecnico gialloblu Andrea Mandorlini a Mediaset Premium: «E' stata una partita tirata fino alla fine, nel secondo tempo con un po' di coraggio avremmo potuto vincere. Conta il risultato. Dichiarazioni del presidente sulla rosa? La rosa è competitiva, abbiamo avuto molti infortuni. In gare molto equilibrate abbiamo fatto qualche errore. In tante situazioni siamo andati in vantaggio, senza mai avere l'umiltà forse di essere una squadra più dura da battere».
ANCORA MANDORLINI - «Quest'anno le ripartenze sono venute a mancare, anche a causa dell'assenza di alcuni interpreti, come Obbadi e Jankovic. Sarà un finale di campionato dove soffriremo fino alla fine ma lo spirito è quello giusto. Non ho avuto attacchi dalla società ed ho sempre avuto grande fiducia. Se concedi spazi alla Roma sono bravi a scambiare, dovevamo concedere pochi spazi. C'era la voglia di fare la partita, nel primo tempo eravamo chiusi e nel secondo tempo ci siamo alzati».
17:40 | domenica 22 febbraio 2015
Roma, Sabatini a Sky: «Scudetto? Stiamo alla larga da questo argomento»
Il ds ha parlato dopo il pareggio di Verona
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
VERONA ROMA SABATINI - Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, ha parlato ai microfoni di "Sky Sport" dopo il pareggio di Verona: «Perchè non vinciamo? La squadra non vince perchè alcune cose non vengono più bene come venivano prima. La squadra però vuole sempre proporre un calcio accettabile, non ci stanno riuscendo i colpi ma speriamo in bene. Critiche per il mercato? Io non ho riflettuto bene sulle condizioni possibili di Ibarbo e Doumbia, lo devo dire tranquillamente, poi se sarà un errore faremo i conti alla fine dell'anno. Match point della Juventus? Noi stiamo alla larga da questo argomento, dobbiamo pensare al secondo posto e poi anche all'Europa League. Non dobbiamo pensare alle parole ma dobbiamo fare fatti».
PUNTI DI RIFERIMENTO, MERCATO E CONDIZIONE FISICA - «De Rossi? In assoluto i punti di riferimento non andrebbero mai spostati e questo discorso vale per i giocatori chiave di ogni formazione. La rinuncia a Destro? Doumbia è un finalizzatore e io alludevo a questo tipo di giocatore in altri tempi. Destro è stata una scelta non prevalentemente tecnica, abbiamo voluto dar respiro al giocatore perchè qui era oppresso da tante cose che è difficile raccontare, Roma è una piazza esigente e a volte questo ragazzo ha scontato pene non sue. Problema fisico? No, non penso che ci sia un reale problema. Siamo calati nell'utlimo quarto d'ora ma è fisiologico ma semmai rilevo che è mancato il cambio di passo. Questa non è autoflagellazione, mi prendo le mie responsabilità e quando c'è da criticare do i miei giudizi anche con gli altri, è semplicemente la fotografia del momento».
17:32 | domenica 22 febbraio 2015
Hellas Verona, Mandorlini a Sky: «Io in discussione? Conta quello che è stato fatto»
Il commento dell'allenatore dopo Verona-Roma 1-1
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
VERONA ROMA MANDORLINI - Andrea Mandorlini, allenatore del Verona, ha commentato ai microfoni di "Sky Sport" così il pari con la Roma: «Trasformazione rispetto a Genova? Abbiamo fatto una buona gara a Genova ma con gli errori abbiamo compromesso la gara. Questa era una partita delicata per noi e per loro ma questo punto conta moltissimo per noi. Io in discussione? Per quello che dà la squadra uno non si deve sentire in discussione, bisogna fare punti. Oggi contava la partita, conta solo il presente e rimane fino ad oggi quello che è stato fatto».
LA FIDUCIA - «Gruppo storico? Sono giocatori che ci sono mancati molto. Jankovic giocava per la prima volta da tre mesi, Gomez è tornato a Genova, Obbadi è rientrato da poco. Questi giocatori sono con me da tanti anni e sanno che tipo di partita devono giocare. I rumors nelle ultime 5-6 squadre ci sono sempre, ci sono anche su Inzaghi ad esempio. Io personalmente la vivevo male perchè sono qui da tanti anni. Non so se rischio l'esonero, ho un rapporto buonissimo con la società, non credo. La squadra non è stata smontata, è stato cambiato molto ma un po' come la Roma. loro hanno -8 punti rispetto allo scorso anno, noi ne abbiamo fatti 12 in meno. Il nostro obiettivo è la salvezza, si fa fatica ad accettarlo ma l'abbiamo sempre saputo».
17:32 | domenica 22 febbraio 2015
Jankovic alla Rai: «Bel Verona oggi»
Le parole dopo Verona - Roma
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti
HELLAS VERONA ROMA SERIE A - Qualche istante fa è giunta al termine la partita dello stadio Marcantonio Bentegodi di Verona tra i padroni di casa del Verona e gli ospiti della Roma. Alla fine del match, valevole per la giornata numero ventiquattro del campionato 2014-15 di Serie A, è intervenuto in zona mista poco dopo il triplice fischio il giocatore dei padroni di casa Bosko Jankovic, di seguito trovate le sue dichiarazioni.
LE PAROLE NEL DOPO GARA - «Abbiamo fatto una bella partita, la Roma era in difficoltà perché negli ultimi mesi ha giocato non bene. E' molto importante entrare in partita come abbiamo fatto noi, con questa grinta e con questi tifosi possiamo avere una marcia in più, così possiamo raggiungere la salvezza. Mandorlini? Abbiamo giocato anche per lui, abbiamo sofferto troppo nell'ultimo periodo e non meritiamo di giocare in Serie B nel prossimo anno» ha dichiarato il centrocampista veronese Jankovic ai microfoni di Rai Sport.
17:14 | domenica 22 febbraio 2015
Roma, Garcia a Sky: «Ci manca sempre uno per fare 31»
Così l'allenatore giallorosso al termine di Verona-Roma
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
VERONA ROMA GARCIA - «Ci manca sempre uno per fare 31. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, abbiamo concesso mezza occasione e il Verona ha trovato il pari. Siamo stati sfortunati perchè non meritavamo di pareggiare, poi abbiamo anche colpito la traversa con Ljajic. Doumbia? Gli ho chiesto di rimanere in avanti e di sfruttare i palloni in area. E' entrato per prendere una posizione in attacco quanto il capitano era stanco ma non ha avuto palloni giocabili. Ha bisogno di un gol per la fiducia. Nel primo tempo ripeto l'atteggiamento della squadra è stato giusto, nella ripresa è mancata la pazienza». Questa l'analisi di Rudi Garcia ai microfoni di "Sky Sport" al termine di Verona-Roma 1-1.
SFORTUNA E POCA LUCIDITÀ - «Non ho visto il bisogno di avere De Rossi in difesa, un giocatore più tecnico per far uscire la palla. Troppi gol subiti? Sul gol di oggi non posso dire niente, è stata l'unica occasione avuta. E' così, è un momento sfortunato. I ragazzi hanno dimostrato che quando sono in movimento, con un palleggio veloce possiamo mettere in difficoltà tutte le squadre mentre nella ripresa abbiamo sbagliato tanto. Poi nell'ultimo quarto d'ora è mancata la lucidità. Dobbiamo essere più bravi a sfruttare le occasioni create, dobbiamo trovare maggior continuità anche nel secondo tempo e oggi la partita di coppa di giovedì si è fatta sentire. Condizione fisica? Può succedere di avere un calo fisico nell'ultimo quarto d'ora, loro erano più freschi e noi avevamo giocato giovedì. Sette-otto volte siamo stati sotto all'intervallo e non abbiamo mai perso e una squadra che nel secondo tempo è capace di recuperare non ha problemi fisici. Problemi con i senatori? Florenzi ha avuto una distorsione alla caviglia, per gli altri chiedete a Totti e De Rossi. Io mi auguro che uno quando esce voglia continuare a giocare, non cercate problemi dove non ci sono».
16:53 | domenica 22 febbraio 2015
Roma, è X Factor: solo un 1-1 contro l'Hellas VeronaJankovic risponde a Totti, continua la crisi giallorossa
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
SINTESI TABELLINO HELLAS VERONA ROMA - E’ terminata da pochi istanti la sfida dello stadio Bentegodi tra l’Hellas Verona di Andrea Mandorlini e la Roma guidata da Rudi Garcia. Riviviamo la sfida valevole per la 24^ giornata di Serie A attraverso una dettagliata sintesi ed il tabellino, riportati qui di seguito.
PRIMO TEMPO – Dopo i primi minuti di attesa, la prima occasione è della Roma: dai 25 metri ci prova Nainggolan di sinistro, ma Benussi è attento a mettere in angolo. Schema su punizione al minuto 12 per i giallorossi: Pjanic trova Ljajic che da ottima posizione calcia centrale, facile per Benussi. Tentativo velleitario di Cole al 16’: il suo sinistro dalla distanza termina docile tra le braccia di Benussi. Ma dopo 26’ in ombra, ci pensa Totti: il capitano giallorosso sfodera un precisissimo destro dai 25 metri che beffa un Benussi in ritardo nell’occasione. Bell’azione costruita sull’asse Florenzi-Ljajic: il 24 si libera sulla fascia destra e crossa per il talento serbo che va a colpire al volo, ma il suo tentativo termina alto sopra la traversa. Alla prima occasione nitida, l’Hellas trova il pari: su azione da calcio d’angolo è Jankovic a firmare l’1-1, superando la marcatura di Florenzi e grazie anche ad una leggera deviazione di Keita. Clamorosa occasione Roma al 46’: Ljajic su punizione, dai 25 metri circa, coglie la traversa a Benussi battuto.
SECONDO TEMPO – Parte bene l’Hellas: al 47’ Ionita mette in mezzo per Gomez, che però impatta male e calcia a lato da buona posizione. Risposta sterile un minuto dopo di Nainggolan che prova il sinistro dal limite, para facilmente Benussi. Determinante Torosidis al 52’: il laterale greco infatti salva sulla linea un sinistro a botta sicura di Hallfredsson dal dischetto, con l’islandese ottimamente servito da Ionita. Ancora Nainggolan per i giallorossi, questa volta si rende più pericoloso: la sua botta di destro viene respinta con i pugni da Benussi, non senza difficoltà. Da qui in poi tanti capovolgimenti di fronte e tanta garra, ma nessuna occasione degna di nota.
ROMA, COSI’ NON VA – Ancora senza vittoria la Roma di Garcia, bloccata sull’1-1 da un Hellas in grande difficoltà. Ancora lenta e prevedibile la manovra giallorossa, priva di De Rossi per scelta tecnica e con un Gervinho decisamente sottotono. Buone indicazioni da Keita, fondamentale per gli schemi giallorossi, e da Totti. Segnali di ripresa invece in casa veneta: tanta grinta e tanta buona volontà, fondamentali per la corsa salvezza che attende i gialloblu.
TABELLINO – HELLAS VERONA – ROMA 1-1
Marcatori: 26’ Totti (R), 38’ Jankovic (H)
Ammoniti: 2’ Jankovic (H), 68’ Cole (R), 68’ Gomez (H), 86’ Manolas (R), 87’ Nainggolan (R)
Espulsi:
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; Pisano, Moras, Marquez, Brivio; Ionita (69’ Obbadi), Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez (84’ Lazaros), Toni, Jankovic (69’ Greco). A disposizione: Gollini, Martic, Sorensen, Agostini, Marques, Campanharo, Saviola, Nico Lopez, Fernandinho. Allenatore: Andrea Mandorlini
Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi (40’ Torosidis), Manolas, Astori, Cole; Pjanic (83’ Verde), Keita, Nainggolan; Gervinho, Totti (66’ Doumbia), Ljajic. A disposizione: Curci, Skorupski, Mapou, Spolli, Cholevas, De Rossi, Uçan, Paredes, Sanabria. Allenatore: Rudi Garcia
16:52 | domenica 22 febbraio 2015
Serie A: Hellas Verona - Roma, pagelle
Bene Keita e Jankovic, Gervinho da dimenticare
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
PAGELLE HELLAS VERONA ROMA - Qualche istante fa è giunta al termine la partita dello stadio Bentegodi tra Hellas e Roma, valevole per la 24^ giornata di Serie A. La gara è terminata: riviviamo insieme l’intensa sfida di Verona, ecco riportate qui di seguito pagelle e tabellino.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi 5,5; Pisano 6,5, Moras 6, Marquez 6,5, Brivio 6; Ionita 5,5 (69’ Obbadi 6), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 6,5; Gomez 6 (84’ Lazaros sv), Toni 6,5, Jankovic 7 (69’ Greco 6). Allenatore: Andrea Mandorlini
Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Florenzi 5,5 (40’ Torosidis 6,5), Manolas 6, Astori 6, Cole 6; Pjanic 6 (83’ Verde sv), Keita 7, Nainggolan 6,5; Gervinho 5, Totti 7 (66’ Doumbia 5,5), Ljajic 6,5. Allenatore: Rudi Garcia
HELLAS VERONA – IL MIGLIORE
Jankovic 7: per il gol ma non solo. L’esterno offensivo gialloblu dà un importante apporto alla fase difensiva con l’altra ala Gomez e questo suo sacrificio è fondamentale, vista l’inconsistenza di Gervinho. Bravo in occasione dell’1-1 nel superare la marcatura di Florenzi.
HELLAS VERONA – IL PEGGIORE
Ionita 5,5: non incide. Schierato da mezzala dal tecnico Mandorlini, il moldavo non riesce a rendersi importante per il gioco gialloblu: tanta corsa ma poca sostanza al momento della costruzione dell’azione. In fase offensiva inoltre non riesce a rendersi decisivo con gli inserimenti senza palla.
ROMA– IL MIGLIORE
Keita 7: la saggezza fatta calciatore. Il maliano riesce a dettare i tempi del gioco giallorosso perfettamente e senza rischi. E’ dappertutto e dà sempre un riferimento ai difensore ed al portatore di palla in generale. Ad ora, è insostituibile per Garcia.
ROMA – IL PEGGIORE
Gervinho 5: prestazione incolore per il centravanti ivoriano. La stretta marcatura riservatagli dalla difesa gialloblu lo limita e Gervinho non riesce neanche una volta a fare la differenza con una delle sue accelerazioni.
TABELLINO – HELLAS VERONA – ROMA 1-1
Marcatori: 26’ Totti (R), 38’ Jankovic (H)
Ammoniti: 2’ Jankovic (H), 68’ Cole (R), 68’ Gomez (H), 86’ Manolas (R), 87’ Nainggolan (R)
Espulsi:
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; Pisano, Moras, Marquez, Brivio; Ionita (69’ Obbadi), Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez (84’ Lazaros), Toni, Jankovic (69’ Greco). A disposizione: Gollini, Martic, Sorensen, Agostini, Marques, Campanharo, Saviola, Nico Lopez, Fernandinho. Allenatore: Andrea Mandorlini
Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi (40’ Torosidis), Manolas, Astori, Cole; Pjanic (83’ Verde), Keita, Nainggolan; Gervinho, Totti (66’ Doumbia), Ljajic. A disposizione: Curci, Skorupski, Mapou, Spolli, Cholevas, De Rossi, Uçan, Paredes, Sanabria. Allenatore: Rudi Garcia
07:40 | sabato 21 febbraio 2015
Ts: Torino sul nuovo Martinez
I granata pronti a sfidare il Verona per il venezuelano
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo Foto: www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO TORINO ZAMORA MURILLO - Non ha fatto investimenti importanti a gennaio il Torino, che punta sul restyling massiccio in estate. Negli ultimi anni poi la società granata ha cominciato ad allargare il proprio raggio d’azione ed, infatti, nel mirino è finito Jhon Murillo, pronto a seguire Josef Martinez, con cui condivide amicizia, nazionalità e agente.
LA SITUAZIONE – Il talento 19enne è stato già seguito dal direttore sportivo dell’Hellas Verona, ma il Torino è pronto a sorpassare Sean Sogliano: come riportato da Tuttosport, il club di Urbano Cairo sta cercando di aprire un canale preferenziale con lo Zamora, club venezuelano che gioca anche la Copa Libertadores, dove si è tra l’altro scatenato. L’affare è del resto abbordabile: Murillo è valutato 1,5 milioni di euro.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Pjanic lo specchio della Roma. Nomen omen: e lo Scudetto si allontana
23.02.2015 15.28 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Miralem Pjanic è praticamente diventato nomen omen. Un tempo genio incontrastato, ieri con l'Hellas Verona una partita che è specchio del suo momento. Passaggio orizzontale da cartellino timbrato e arrivederci alla fantasia. Tocco indietro da banale mediano ed arrivederci al campione ammirato in passato. Niente, Pjanic è il primo specchio del momento della Roma, il riflesso più chiaro di cosa non sta andando. Non dribbla, non verticalizza e fatica pure a difendere. E la squadra? Non salta l'uomo, non cerca la profondità e, oltre a non trovare semplicemente il gol, ne prende pure troppi. E Pjanic è diventato nomen omen. Piano. Ma così si va poco lontano, visto che l'orizzonte dello Scudetto è sempre più distante.
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Roma, Manolas: "Dovevamo chiuderla 0-3 all'intervallo, c'è tanto stress"
23.02.2015 09.33 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Intervistato da Roma Tv dopo il deludente pareggio sul campo del Verona, il difensore giallorosso Konstantinos Manolas ha analizzato la gara ed il momento difficile della sua squadra: "Il Verona ha segnato un gol, ha pareggiato una partita in cui abbiamo fatto molto meglio noi. Calo nella ripresa? Dovevamo chiudere questa partita, dovevamo stare 0-3 all'intervallo. Nel secondo tempo non abbiamo giocato come il primo, c'è stato stress e tutto diventa possibile. Roma-Juventus? È un momento difficile, la Juve è avanti, ma siamo forti e dobbiamo vincere. Poi vediamo. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, a uno-due tocchi, nel secondo abbiamo fatto peggio ma non abbiamo vinto per sfortuna. Il Feyenoord? Andiamo a Rotterdam per vincere, siamo più forti, l'abbiamo dimostrato nella gara di andata in cui non abbiamo segnato, se non segni è difficile", riporta vocegiallorossa.it
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Corriere della Sera: "Neppure Totti dà la sveglia, la Roma non cambia passo"
23.02.2015 08.18 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Neppure Totti dà la sveglia, la Roma non cambia passo". Con questo titolo l'edizione odierna del Corriere della Sera commenta l'1-1 conquistato ieri al Bentegodi contro l'Hellas Verona dalla squadra di Rudi Garcia. "A Verona sesto pareggio in sette partite - si legge -. La Juventus è sempre più lontana".
RASSEGNA STAMPA
Roma, Il Messaggero titola: "Una squadra da schiaffi"
23.02.2015 07.53 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
"Una Roma da schiaffi". Titolo duro in apertura delle pagine sportive per il quotidiano romano Il Messaggero che analizza l'ennesimo pareggio della squadra di Garcia e, dopo il Parma, anche il Verona di Mandorlini in grande difficoltà può ringraziare i giallorossi. La Juventus ormai è lontana nove punti e si proverà a vincere lo scontro diretto più per il prestigio che per la classifica.
RASSEGNA STAMPA
Roma, Il Tempo: "Piove sul bagnato, ottavo pareggio in undici gare"
23.02.2015 07.13 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
La Roma non sa più vincere. L'edizione odierna del quotidiano Il Tempo analizza il momento estremamente difficile della squadra di Rudi Garcia, fermata sul pari sul campo del Verona dopo il deludente punto interno col Parma. Per i giallorossi si tratta del sesto pareggio nelle ultime sette uscite di campionato (ottavo nelle ultime undici) e scivola a -9 dalla Juventus capolista e da questa può iniziare a sentire il fiato sul collo del Napoli che può andare a meno tre prima dello scontro diretto con la Juve.
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Verona, Mandorlini: "Era importante fare risultato"
22.02.2015 17.58 di Ivan Cardia
Pareggio tutto sommato positivo per Andrea Mandorlini, tecnico del Verona che commenta a Premium Calcio: "Io non ho mai avuto dubbi, bisogna giocare le partite ed aspettare il loro svolgimento, nessuno può sapere cosa succede nel futuro. Oggi loro non venivano da un buon momento come noi, è stata una partita tirata fino alla fine, magari avremmo anche potuto vincere, ma nel complesso era importante fare risultato. La rosa è competitiva, il problema è che abbiamo avuto tanti infortuni, poi ci abbiamo messo anche del nostro commettendo tanti errori, ci dobbiamo prendere le nostre responsabilità e credo che la dirigenza abbia fiducia nella squadra e nell'allenatore".
Adesso siete entrati nella mentalità di dovervi coprire di più?
"Credo di sì, non abbiamo mai avuto l'umiltà di essere una squadra dura da battere e poi ripartire, è chiaro che cambiando gli interpreti cambiano le ripartenze, adesso stiamo recuperando alcuni giocatori e ci stiamo preparando ad un finale di campionato che ci vedrà soffrire fino alla fine".
Come ci si sente ad essere attaccati dalla propria società?
"Io non mi sono mai sentito attaccato dalla società, noi abbiamo preso dei rovesci che lasciano l'amaro in bocca. Io ho sempre sentito fiducia, certo vivo male questa situazione, ma sappiamo di avere le qualità per tirarcene fuori".
Oggi avete difeso molte volte con una difesa quasi a 6 e molto chiuso, dipende dalla Roma o dal Verona?
"Dipende da tutto, se alla Roma concedi degli spazi tra le linee può fare male, specie a noi che dietro non siamo molto veloci. Forse avremmo dovuto cominciare prima a concedere meno spazi, non so che accadrà, oggi abbiamo preparato la partita per essere chiusi, poi nel secondo tempo ci siamo un po' alzati. Dipende dal momento, con un po' di coraggio si poteva vedere qualche sortita, ma credo sia un punto importante in un momento difficile".
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Roma, Sabatini: "Garcia resta il nostro allenatore, ci rialzeremo"
22.02.2015 17.57 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Dai microfoni di Rai Sport, il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini analizza il pareggio di oggi contro l'Hellas Verona: "Abbiamo qualche pomeriggio ma anche qualche serata complicata - esordisce - Sta succedendo che c'è la pressione dei risultati, ora non stanno arrivando ma il calcio è questo. Ci risolleveremo".
Doumbia sembra in ritardo di condizione
"Sì, assolutamente. Ma quando parlavo di errori di valutazione non parlavo dei valori dei calciatori. Lui, come Ibarbo, hanno potenzialità importanti. Il mister gli sta dando minutaggio per fargli ritrovare la brillantezza muscolare ma ne usciremo. L'allenatore viene seguito in maniera chiara ed evidente, i calciatori sono professionisti seri".
Giovedì c'è una gara delicata a Rotterdam, poi il 2 marzo contro la Juventus. Lo scudetto è raggiungibile?
"Intanto pensiamo a Rotterdam, che è una gara importantissima per noi e per il nostro futuro. La gara con la Juventus non è uno scontro al vertice, proveremo a proteggere il secondo posto. Magari è propedeutico per attaccare il primo".
Garcia è seguito dallo spogliatoio. Sarà l'allenatore del futuro?
"E' un dubbio che non deve insinuarsi nella mente di nessuno, Garcia resta assolutamente l'allenatore della Roma per il futuro".
SERIE A
Roma, Sabatini: "Scudetto lontano, Destro ceduto non solo per scelta tecnica"
22.02.2015 17.54 di Marco Frattino
Attraverso i microfoni di Sky Sport, il ds della Roma Walter Sabatini ha commentato il pareggio per 1-1 contro l'Hellas Verona: "La squadra non vince perché delle cose non vengono bene come prima. I ragazzi devono però proporre un calcio accettabile, non ci stiamo riuscendo, non vengono bene i colpi. Dobbiamo però sperare il meglio".
Doumbia? "Inutile tornarci sopra, non ho bocciato i giocatori per i loro valori ma mi prendo la responsabilità di non aver riflettuto bene sulle loro condizioni. Se sarà un errore mortifero si faranno i conti. Stiamo alla larga dall'argomento scudetto, dobbiamo pensare al secondo posto che sarà difficile proteggere. Dobbiamo pensare anche all'Europa League, meno parole e più fatti".
De Rossi? "Salta qualche partita per normali avvicendamenti, ma è vero che qualsiasi formazione ha giocatori chiave in senso generale".
Doumbia e Destro? "L'ivoriano è un finalizzatore, deve trasformare in gol il lavoro della Roma. Vendere Destro non è stata solo una scelta tecnica ma volevamo dare respiro al giocatore mettendolo in un altro contesto per esprimere il suo talento. Qui era oppresso da tante cose difficili da raccontare. Dualismo con Totti? Non posso parlarne ora in poche parole ma Roma è una piazza difficile e lui aveva scontato alcuni giudizi. A volta a Roma i giocatori vengono messi alla berlina e si è fatta questa scelta anche per questo".
Problema fisico alla base delle recenti difficoltà? "Non credo sia questo, la Roma fa un grande possesso palla e questo comporta grande movimento. Forse siamo calati l'ultimo quarto d'ora ma è fisiologico. Semmai ci stanno mancando i cambi di passo. La mia non è autoflagellazione ma la fotografia di un momento".
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Verona, Mandorlini: "Punto importante, la salvezza l'obiettivo"
22.02.2015 17.52 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Intervistato da Rai Sport, l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini sorride dopo il pareggio ottenuto oggi contro la Roma: "Ho visto i ragazzi molto vivi in settimana, com'era già successo tante volte. In occasione del tiro di Hallfredsson ho cercato di tenere alto il morale della squadra e l'attenzione di tutti perché la Roma è comunque composta da tanti calciatori importanti che possono risolvere le gare in qualsiasi momento".
Il Verona ha una media-salvezza. Non si pretende troppo da Mandorlini?
"Resta negli occhi il campionato dell'anno scorso, ma sapevamo che sarebbe stato un campionato difficile. Abbiamo perso delle partite in maniera un po' larga e la società giustamente, come me, non era contenta. Abbiamo raccolto un punto importante".
SERIE A
Hellas, Mandorlini: "Ottimo rapporto col club, spero di restare ancora a lungo"
22.02.2015 17.42 di Marco Frattino
Attraverso i microfoni di Sky Sport, il tecnico Andrea Mandorlini ha commentato il pareggio tra Hellas Verona e Roma: "La gara di oggi è stata diversa rispetto a quella col Genoa. Noi e la Roma non siamo in un grande momento, è stata una sfida combattuta. Il punto conta moltissimo per l'Hellas".
Si sente in discussione? "Devo solo fare punti, ultimamente non ci siamo riusciti. Conta la gara e conta solo il presente, finora abbiamo fatto un percorso importante. Oggi abbiamo offerto una buona prestazione".
Toni, Jankovic e Gomez? "In gare importanti ci si affida sempre ad alcune certezze. Sono con me da diverso tempo, sapevano che gara impostare".
Le voci sul suo possibile esonero? "Non posso saperlo, ero concentrato solo sulla partita. Non credo, c'è un ottimo rapporto con la società. Ho sentito qualche rumors, vivevo male questa situazione. Sono qui da tanti anni, mi auguro di andare avanti insieme. Abbiamo incassato finora tanti gol, adesso dobbiamo guardare avanti con fiducia".
Squadra smontata rispetto al passato? "Credo di no, ma la squadra è diversa. Siamo partiti bene, poi abbiamo incassato tanti gol. Il nostro obiettivo è la salvezza, l'abbiamo sempre saputo".
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Roma, Garcia. "Siamo troppo sfortunati"
22.02.2015 17.35 di Ivan Cardia
Pareggio deludente per la Roma contro il Verona, come testimoniano le parole di Rudi Garcia, intervistato sulle frequenze di Premium Calcio, chiamato a rispondere di alcune scelte discutibili: "De Rossi ha iniziato le ultime due gare, quindi ha iniziato oggi. Il capitano ha giocato 65 minuti bene e ha segnato, poi vi sono tante partite che arrivano, una striscia di gare in cui bisogna anche risparmiare qualche giocatore. L'ultimo quarto d'ora c'è stato un calo fisico, abbiamo giocato tre giorni fa in Europa. Io ritengo che la Roma abbia giocato un calcio bello ed efficace nel primo tempo, il calcio è crudele, perché pareggiare dopo un primo tempo così è incredibile, in questo momento la sfortuna ci segue, l'abbiamo visto anche sulla traversa di Ljajic. Vi sono stati un po' di assenze, a parte Strootman, Castan e Balzaretti rientreranno tutti e la stanchezza peserà di meno".
Settimana prossima c'è Roma-Juventus.
"Beh, anzitutto c'è la gara contro il Feyenoord".
Cosa è successo con Florenzi?
"Penso che abbiate visto le immagini, è uscito per una distorsione per un'entrata neanche fallosa di un avversario. Abbiamo preso un mezzo gol quando lui non era più al 100%, per questo parlo di sfortuna".
Adesso vi tocca difendere il secondo posto.
"Ovviamente, non c'è altro da fare, facciamo di tutto per rimanere secondi e sarà l'unica cosa da fare. Dobbiamo vincere partite, abbiamo perso due punti oggi e dobbiamo fare di tutto per proteggere il secondo posto, per poter attaccare il primo".
È ancora convinto della cessione di Destro per prendere Doumbia?
"Ma sì, lasciate tempo a Doumbia che è arrivato da poco e ha bisogno di lavorare perché si è fermato ad inizio dicembre in Russia, poi ha fatto la coppa d'Africa e non ha fatto una preparazione adeguata, la stiamo facendo adesso e ha bisogno solo di un gol per trovare la fiducia. Noi lo facciamo lavorare perché trovi la condizione fisica. A gennaio sappiamo di aver perso dei punti, ma il campionato rimane lungo, siamo alla 24^ e vuol dire che c'è tanto da fare, la strada giusta penso sia il primo tempo, nel secondo abbiamo avuto meno pazienza e commesso più errori. Giocando come nel primo tempo torneremo alla vittoria, a partire dall'Europa League".
Tirando un primo bilancio della stagione, la Roma arriva ad un momento cruciale in condizione negativa.
"Beh, fino al 6 gennaio stavamo benissimo, non essere andati avanti in Champions nel girone con i campioni d'Inghilterra e di Germania non è negativo, è stato strano uscire quando eravamo già qualificati a pochi minuti dalla fine della sesta gara. Ora c'è l'Europa League e pensiamo a quella".
L'anno scorso siete arrivati a 17 punti, quest'anno avete segnato molto meno e subito più gol. Questa squadra non è stata rinforzata adeguatamente?
"Non ha senso parlare dell'anno scorso, abbiamo una rosa diversa e con tanti impegni in più, con tanta sfortuna, non penso ci siano in Europa squadre che hanno avuto tutti i nostri problemi. La nostra strada tormentata ci ha fatto perdere punti, ora non dobbiamo perdere la fiducia e nel primo tempo abbiamo dimostrato di averne ancora".
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Roma, Garcia: "Bravi e sfortunati nel primo tempo, poi siamo calati"
22.02.2015 17.33 di Giampaolo Gaias
Rudi Garcia ha parlato nel post partita di Verona-Roma ai microfoni di Rai Sport: "Per ora dobbiamo vincere per proteggere il secondo posto. Quando non si vince bisogna stare zitti e lavorare. Il primo tempo nostro è stato ottimo, ma siamo stati sfortunati a chiuderlo sul punteggio di 1-1. Nella ripresa abbiamo sofferto fisicamente, anche perché giovedì avevamo il match di Europa League. Ci è mancata un po' di pazienza nella manovra. Forse dovevamo stare più attenti a tenere il vantaggio. La squadra nella prima frazione era in fiducia, vuol dire che i giocatori non stanno mollando e sono consapevoli della loro qualità. Adesso giovedì dobbiamo andare a guadagnarci la qualificazione e non c'è tempo per piangerci addosso. Il cambio di Totti con Doumbia? E' normale che Doumbia non sia in forma, visto che è arrivato da noi senza aver fatto preparazione e dopo aver fatto la Coppa d'Africa. Dobbiamo aiutarlo e avere pazienza. Gli servirebbe un gol per guadagnare fiducia. Totti non era contento di uscire ed è quello che mi auguro da ogni calciatore, ovvero di aver voglia di rimanere sempre in campo. La partita con la Juve? C'è prima l'Europa League, poi penseremo al campionato".
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Verona, Mandorlini: "La Roma paga il calo dei big"
22.02.2015 17.32 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
Intervenuto ai microfoni di Radio Rai, l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha così commentato il pari interno contro la Roma: "Siamo due squadre che non vivono di certo il loro momento migliore. Eravamo un po' preoccupati nel primo tempo, però abbiamo rischiato poco. Tra l'altro le occasioni più grosse per vincere le abbiamo avute noi. È un punto importante. Abbiamo dimostrato di essere squadra? Anche altre volte lo abbiamo dimostrato, ma abbiamo rovinato tutto subendo tanti gol. Come ho trovato la Roma? Non gioca un calcio spettacolare come l'anno scorso, ma è forte, gioca. Forse paga un po' l'appannamento di giocatori importanti. Magari il loro obiettivo non sarà più lo scudetto ma l'Europa League: noi facciamo il tifo per loro, è una squadra italiana. Squadra indebolita? Le colpe non sono di nessuno. Lo scorso anno abbiamo fatto un campionato strepitoso, quest'anno forse ci siamo cullati un po' e siamo caduti. Bisogna guardare la realtà, senza cercare colpevoli. Siamo tranquilli. Al di là della mia permanenza sulla panchina gialloblù, il Verona deve rimanere in A".
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Verona, Jankovic: "Grazie ai tifosi, oggi bene in partita"
22.02.2015 17.24 di Giampaolo Gaias
Bosko Jankovic ha parlato nel post partita di Verona-Roma ai microfoni di Rai Sport: "Abbiamo fatto una bella partita. Sapevamo che la Roma era in difficoltà, così come lo eravamo noi. Siamo entrati bene in partita, con la voglia di fare risultato. I nostri tifosi ci danno sempre una mano e lotteremo con loro fino alla fine per salvarci. Ultimamente abbiamo sofferto tanto, però alla fine questo pareggio ci dà un po' di tranquillita. Non meritiamo di retrocedere".
SERIE A
Roma, Garcia: "Nessun problema fisico, ma la stanchezza ci può stare"
22.02.2015 17.22 di Marco Frattino
"Nel primo tempo abbiamo fatto bene, l'1-1 non era giusto. Il Verona ha pareggiato soltanto con una autorete". Queste le parole di Rudi Garcia, tecnico della Roma che ha commentato a Sky Sport il pareggio contro l'Hellas. L'allenatore ha poi proseguito: "Nella ripresa abbiamo commesso qualche errore di troppo. Siamo stati sfortunati, avremmo dovuto chiudere la gara nel primo tempo. La stanchezza nel finale? Ci può stare, abbiamo giocato soltanto tre giorni fa in Europa League".
Doumbia? "Gli ho chiesto di restare in attacco per sfruttare i palloni in area avversaria. È' entrato quando Totti era stanco, ma non ha avuto quasi nessun pallone utile giocabile. Ha bisogno di un gol per trovare fiducia".
De Rossi potrebbe tornare a giocare al centro della difesa per permettere alla Roma di giocare meglio? "Nel primo tempo abbiamo fatto bene, non ho ritenuto utile di ricorrere a qualche accorgimento".
Subiamo più gol del passato? "Oggi non posso dire nulla, è un momento sfortunato per noi. Nel primo tempo i ragazzi hanno fatto bene, possiamo dare fastidio a qualsiasi squadra. Nella ripresa abbiamo avuto meno pazienza, commettendo alcuni errori. Nell'ultimo quarto d'ora, anche con due calciatori freschi, abbiamo mancato di lucidità nei pressi dell'area avversaria".
Perché non riuscite a chiudere le gare? "Non riusciamo a segnare oltre la prima rete, dopo l'1-1 è normale trovare pochi spazi in attacco. Dobbiamo trovare continuità anche in attacco".
Problema fisico per la Roma? "Lo ripeto per la terza volta in pochi minuti, oggi poteva accadere nell'ultimo quarto d'ora vista la gara di Europa League. Il Verona era più fresco, ma questo è logico. Non credo che nella Roma ci sia un problema fisico".
SERIE A
Roma, ancora un pareggio: ora la Juventus è a +9
22.02.2015 17.04 di Rosa Doro
Non è andata oltre l'1-1 la Roma in quel di Verona. La squadra giallorossa non è riuscita a sbloccarsi e dopo lo 0-0 conquistato contro il Parma ha sbattuto contro il muro dell'Hellas. Inevitabilmente il distacco dalla capolista Juventus si è allungato e ora sono ben nove i punti che separano la squadra di Garcia da quella di Allegri. La sindrome pareggite è ormai accertata per la Roma: infatti sono ben cinque i pareggi conquistati nelle ultime sei gare di campionato.
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Le pagelle dell'Hellas Verona - Bene Hallfredsson, deludente Gomez
Risultato finale: Hellas Verona-Roma 1-1
22.02.2015 16.57 di Giampaolo Gaias
Le pagelle dell'Hellas Verona - Bene Hallfredsson, deludente Gomez
Benussi 5.5 - Una bella parata su Nainggolan, non esente da colpe sul tiro di Totti.
Pisano 6 - Partita sufficiente, anche grazie alla giornata no di Cole.
Marquez 5.5 - Morde le caviglie a Totti e lo limita. Lo perde una volta e il capitano giallorosso trova il gol.
Moras 6 - Macchinoso ma spesso efficace.
Brivio 5 - Florenzi dalla sua parte fa quello che vuole, anche Ljajic lo mette in difficoltà.
Ionita 5.5 - Lo si vede raramente. (dal 70' Greco 6- Buono il suo apporto in mediana)
Tachtsidis 6 - Poche aperture importanti, pensa più a contenere. Nella ripresa qualche giocata in più.
Hallfredsson 6 - Tanta grinta e falli. Rischia due volte il giallo, ma mette pressione alla manovra giallorossa.
Gomez 5 - Impalpabile. (dall'84' Christodoulopoulos s.v.)
Toni 5.5 - Fa a sportellate con Manolas e ne esce quasi sempre sconfitto. Nella ripresa aiuta la squadra e la fa salire svariate volte.
Jankovic 6 - Non gioca una grande partita, ma ha il merito di procurare l'autorete di Keita su un suo colpo di testa. (dal 70' Obbadi 6 - Non è ancora al meglio ma si rende utile)
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Le pagelle della Roma - Bene Nainggolan e Florenzi, molte insufficienze
Risultato finale: Hellas Verona-Roma 1-1
22.02.2015 16.54 di Giampaolo Gaias
Le pagelle della Roma - Bene Nainggolan e Florenzi, molte insufficienze
De Sanctis 6 - Inoperoso. Incolpevole sul gol del Verona.
Florenzi 6.5 - Uno dei migliori fin quando non esce per infortunio. (dal 40' Torosidis 6.5 - Due salvataggi sulla linea fondamentali)
Manolas 6.5 - Contiene molto bene Luca Toni.
Astori 5.5 - Commette qualche errore in uscita.
Cole 5 - Spinge poco sulla sinistra. Lo si nota per due conclusione sbagliate.
Nainggolan 6.5 - E' lui l'anima della Roma. Benussi gli nega il gol con una bella parata su un suo sinistro.
Keita 5.5 - Toccato duro fin dai primi minuti, giostra la manovra ma senza troppa velocità. Sfortunato sull'autogol del pareggio veronese.
Pjanic 5 - Anche lui non riesce mai a trovare la giocata importante. (dall'84' Verde s.v.)
Ljajic 5 - Una traversa su punizione e qualche dribbling. Nella ripresa sparisce.
Totti 6 - Sigla in vantaggio (e il 240° gol in A) con un destro dalla distanza. Per il resto non una grande partita. (dal 66' Doumbia 5 - Non entra mai in partita)
Gervinho 5 - Quando parte in dribbling è difficile da fermare, ma spesso sono giocate senza costrutto
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Verona, Toni: "Oggi prova di grande carattere"
22.02.2015 16.53 di Giampaolo Gaias
Luca Toni ha parlato alla fine del match tra Hellas Verona e Roma: "Oggi prova di carattere. Ho tanta voglia di correre e di aiutare i miei compagni. Scudetto? Mancano ancora tante partite, ma la Juve è forte e per la Roma sarà dura. I giallorossi sono molto bravi sugli esterni, ci siamo compattati e siamo ripartiti in contropiede. Mandorlini ha fatto tanto per il Verona, siamo ancora qui che ce la giochiamo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
23.02.2015
LE PAGELLE
5 BENUSSI. Ancora un errore pesante che rischia di compromettere una gran bella partita del Verona. Nel momento migliore dei gialloblù, Totti calcia in porta da trenta metri, preciso ma non forte, lui vede in ritardo il tiro e si tuffa ancora più in ritardo, quando ormai la palla è in rete. Un infortunio che poteva costare molto caro all'Hellas, per fortuna è arrivato il pari di Jankovic. Un po' incerto anche sulla punizione di Ljajicic che sbatte sulla traversa. Meglio nella ripresa quando sventa con sicurezza un paio di incursioni romaniste.
6,5 PISANO. Ingaggia un bel duello prima con Ljajic e poi con Gervinho, molto attento soprattutto sul giocatore africano che cerca di puntarlo sempre in velocità, lui non sbaglia nulla e nella fase finale della gara dà una mano anche in mezzo al campo.
6 MARQUEZ. Viene gettato nella mischia dopo una settimana difficile, lui garantisce grande personalità in difesa e fa ricorso a tutta la sua esperienza per frenare gli attaccanti giallorossi, si fa prendere il tempo solo in un'occasione, si fa applaudire per un intervento rude su Totti, non è da lui ma è il modo migliore per far capire al capitano giallorosso che l'aria è cambiata.
6,5 MORAS. Stringe i denti e torna in campo a una settimana dall'infortunio di Genova, quand'era stato sostituito per un problema alla caviglia. Molto bravo nel gioco aereo, dirige con autorità tutto il pacchetto difensivo e, quando serve, non si vergogna a mettere la palla in tribuna. Nell'intervallo un'altra infiltrazione per combattere il dolore e non mollare i compagni in una partita così delicata.
6,5 BRIVIO. Finalmente una prova molto convincente sulla fascia sinistra, non è facile fermare Gervinho ma lui non concede praticamente nulla all'attaccante giallorosso se non un paio di accelerazioni che non portano a nulla di concreto. Bravo anche nella fase finale della gara a contenere la vivacità del giovane Verde mandato in campo da Garcia per cambiare l'inerzia della partita.
6 IONITA. Aveva giocato una manciata di minuti con il Genoa, ritrova una maglia da titolare al Bentegodi e ci mette tutto quello che ha, fisico e corsa, per contenere il centrocampo della Roma e dare una mano alla manovra gialloblù, bellissima l'azione del secondo tempo quando va molto vicino al gol, purtroppo trova Torosidis sulla sua strada, peccato la sua grinta meritava un premio.
6 GRECO. Ci mette l'anima contro gli ex compagni di squadra, non ha il tempo di incidere sulla gara ma gioca con grande intelligenza tattica e dà una mano alla difesa nel momento più delicato della partita.
8 TACHTSIDIS. Sembra un altro rispetto a quello che s'era visto nella fase centrale del girone d'andata, ha tanta voglia di dimostrare alla sua ex squadra che è cresciuto e può crescere ancora molto. Gioca molto bene, dà geometrie alla manovra, conquista mille palloni e si propone anche in avanti. Bravo anche da mezzala, una prova di grande qualità.
7,5 HALLFREDSSON. Una partita da combattente vero, nella prima fase della gara mette lo zampino in tutte le occasioni importanti della partita, nella ripresa spreca la grande occasione che poteva regalare la vittoria al Verona, anche per questo si "brucia" mezzo punto in pagella.
6,5 GOMEZ. Un giocatore fondamentale nello scacchiere di Mandorlini, l'uomo in grado di dare equilibrio a tutta la manovra, bravo quando deve sostenere la fase offensiva, bravissimo quando deve dare una mano in copertura ma quello che si capisce fin dal primo minuto è che lui ha l'atteggiamento giusto per affrontare una squadra più forte con carattere e umiltà, solo così si può arrivare alla salvezza.
SV LAZAROS. Un paio di allunghi interessanti nella fase finale della gara, poteva sfruttarli sicuramente meglio ma non lascia il segno sulla partita.
7 TONI. Manca solo il gol al capitano, ancora una volta gioca da solo contro tutta la difesa avversaria, un esempio per tutti, encomiabile quando prova anche l'uno contro uno lui che non è un fulmine di guerra, nella ripresa trascina la squadra alla ricerca di una vittoria che potrebbe cambiare la corsa alla salvezza.
6,5 JANKOVIC. C'è il tocco di Keita ma il gol è suo, una rete che lo sblocca psicologicamente lui che è rimasto ai margini della squadra per più di tre mesi dopo un brutto infortunio. Una prova di grande carattere, un giocatore ritrovato per il gruppo.
6 OBBADI. Anche lui ritrova il campo dopo tanti mesi ai box, quando entra in mezzo al campo si piazza davanti alla difesa e non fa passare praticamente nulla, bravo anche quando va in pressing sui portatori di palla avversari e fa ripartire l'azione offensiva.
7 MANDORLINI. Il mister ripropone il solito 4-3-3 e ritrova la sua vecchia guardia. Si rivede in campo quell'atteggiamento che ha regalato tante soddisfazioni al popolo gialloblù. Soffre nel primo tempo, finisce in pareggio ma senza l'infortunio di Benussi e la doppia respinta di Torosidis sui tiri di Ionita e Hallfredsson questo Verona poteva portare a casa anche i tre punti e non avrebbe rubato nulla.
5 GERVASONI. Ma quanti errori commette l'arbitro mantovano? Pensa solo a tutelare la Roma ma forse vuole solo evitare i soliti attacchi di Garcia.
23.02.2015
Mandorlini, il pari vale tre punti «Hellas, sei una squadra vera...»
«Soddisfatto dalla prestazione offerta dal gruppo Hanno saputo sacrificarsi. Ci siamo rimessi in piedi»
Luca Toni circondato da giocatori giallorossi. Grande prova del bomber
Un pareggio che sa di vittoria. Una vittoria che alla fine poteva anche arrivare se il Verona non avesse speso le solite energie psicofisiche per rimediare alla solita incertezza, alla solita inegnuità difensiva. Il tiro di Totti infatti, non era sembrato irresistibile per Benussi. «Non so, non ho visto bene» commenta in apertura di conferenza Mandorlini «però Francesco è stato bravo, ha fatto altre parate». Il mister è così. Sempre pronto a difendere i suoi, ma questa volta, ribadendo il concetto, anche Mandorlini ammette qualcosa: “Effettivamente Benussi è partito in ritardo, ma poi ha fatto due ottime parate». Con il giovane Gollini a sfilare prima della partita insieme ai suoi compagni di avventura al “ Viareggio” ecco che la domanda nasce spontanea: che fine ha fatto Rafael? «Speriamo di recuperarlo al più presto» racconta Mandorlini «ci sarà bisogno di tutti».
Non c'è voglia di affondare il coltello, poi perchè? Vale la pena pensare ad altro. E accontentarsi di questo pareggio superlativo. Non vale la pena seguire l'onda di chi pensa che osare di più con la Roma magari avrebbe portato anche qualcosa di più in casa Hellas. La traversa di Liajic è ancora là che balla, come del resto sono ancora nella mente di Moras e compagni le scorribande in area di rigore di Gervinho.
«Devo ringraziare pubblicamente tutti» racconta Mandorlini «sono stati bravissimi e attaccati a questa maglia. Moras ha giocato con le infiltrazioni, mentre Rafa Marquez con un ginocchio in disordine. Queste sono le cose importanti che mi fanno ben sperare».
Già Mandorlini si è affidato alla “Vecchia Guardia”. Gente come Hallfredsson, Gomez, Tachtsidis, Moras e l'immenso Toni, non tradiscono mai nei momenti fondamentali. «Sono ragazzi di esperienza o giovani che c'erano anche negli anni passati. Loro hanno trascinato tutti. Ma sono davvero soddisfatto perchè anche ragazzi come Pisano, qui con noi da poco, hanno fatto una grande partita». Parla sottovoce Mandorlini, d'altronde in settimana per la prima volta i toni erano stati alzati dal direttore generale Gardini. Perfetta e lucida la sua analisi. L'intervento fermo ed equilibrato del dirigente ha dato forza a tutto l'ambiente. «Qui tutti remiamo dalla stessa parte» racconta Mandorlini. «Dal presidente fino all'ultimo inserviente del Verona, sono tutti concentrati. Salvarsi significa raggiungere un obiettivo importante. Purtroppo in questa stagione abbiamo pagato a caro prezzo tante situazione negative. Gli infortuni su tutto». A proposito di deja vu, Mandorlini ritrovando le proprie ali è tornato se non proprio a volare, almeno a viaggiare.
«Jankovic e Gomez sono stati bravissimi. Loro hanno attaccato e coperto sempre alla grande. Sono felice per Bosko che è diventato anche papà da due giorni». Già ritrovando giocatori importanti, l'allenatore dell'Hellas ha ritrovato anche il “4-3-3” di partenza. «Durante la gara cambio spesso, ma avere un'identità precisa è meglio. Purtroppo quest'anno ho cambiato spesso modulo perchè obbligato dalle assenze» È un mister più ottimista quello seduto in poltrona al Bentegodi.
Lo staff medico gialloblù ha rimesso in piedi Jacopo Sala che dovrebbe giocare a Cagliari. «Si sta allenando con noi» dice Mandorlini «di sicuro verrà a Cagliari, poi vedremo» Insomma in casa Hellas è tornato uno spiraglio di luce. Merito della società e delle scelte del mister che forse qualcosa aveva lasciato anch'egli sul terreno dell'incertezza. Il Verona visto con la Roma ha avuto un altro spirito. Basti pensare all'immediata ammonizione di Jankovic e ai falli da pressing di Hallfredsson. «Si abbiamo fatto meglio come intensità, ma anche prima di entrare in campo a Genova eravamo belli carichi. Oggi non siamo caduti nei soliti errori ed ognuno ha giocato pensando anche al compagno vicino. Sono contento, ora dobbiamo continuare. Recuperando giocatori come Gomez, Jankovic, Obbadì, Ionita e Sala, saremo ancora più competitivi». Ora Cagliari. Dopo i complimenti, la prova del nove. La salvezza del Verona passa dalla Sardegna.
Gianluca Tavellin
23.02.2015
L'Hellas strappa un punto d'oro
Il capitano giallorosso «beffa» Benussi da lontano Jankovic rimedia con un colpo di testa deviato da Keita
I gialloblù vicini alla vittoria con Ionita e Hallfredsson
L'Hellas strappa un punto d'oro
Finalmente un sorriso al Bentegodi. Ci voleva dopo una mese veramente difficile. L'Hellas strappa un punto d'oro alla Roma e ritrova la strada giusta sulla via che porta alla salvezza. Tre sconfitte consecutive avevano lasciato il segno nella testa dei gialloblù, la cinquina rimediata in casa del Genoa aveva mandato società, staff tecnico e calciatori sul banco degli imputati, la sfida con la Roma poteva diventare l'ultima spiaggia per mister Mandorlini. Non è andata così.
Il Verona ha sofferto la forza e la qualità dei giallorossi nella prima parte di gara, è andato in svantaggio, ha reagito e ha trovato il pareggio. E, nella ripresa, è andato molto vicino anche alla vittoria, basta ripensare alle due respinte «miracolose» di Torosidis sulle conclusioni a distanza ravvicinata di Ionita e Hallfredsson. Una prova di grande carattere, una squadra completamente diversa da quella che si era inchinata a Torino e Genoa, non tanto nel modulo ma nell'atteggiamento. Anche perchè Mandorlini, all'inizio della gara, ripropone il solito 4-3-3 e chiede uno sforzo alla «vecchia guardia». In porta Benussi, Moras stringe i denti e fa coppia con Marquez al centro della difesa, sulle fasce Pisano e Brivio, in regia Tachtsidis con Ionita e Hallfredsson a sostegno. In avanti Toni, Gomez e Jankovic, il «tridente» che Mandorlini aveva provato e riprovato in ritiro a Racines. La Roma non attraversa un buon momento, in poco più di un mese ha perso sette punti dalla Juve capolista e lo scudetto, in questo momento, è solo un'illusione. Per tenere il passo degli juventini - che hanno battuto l'Atalanta nell'anticipo di venerdì - i giallorossi devono solo vincere e Garcia ripropone il 4-3-3 con Totti al centro dell'attacco affiancato da Gervinho e Ljajic. Grande ritmo fin dai primi minuti, la Roma non vuole perdere tempo, l'Hellas soffre ma resiste. Pressing alto, Jankovic rimedia un giallo dopo un minuto, Halfredsson e Ionita «ringhiano» su Keita e Pjanic. Aggressività e carattere, un gruppo completamente trasformato rispetto alle ultime prestazione.
Il fraseggio dei giallorossi è di qualità ma Benussi si limita a una respinta di pugni su una botta di Nainggolan dal limite e la partita scorre via senza grandi emozioni. Al 25' un lampo improvviso. Totti controlla un pallone sulla trequarti, si sposta di due metri, si ferma, prende la mira e fa partire una gran botta, praticamente da fermo. Benussi vede il tiro troppo tardi, si tuffa ma non ci arriva e vede il pallone rotolare in fondo al sacco. Ci risiamo. Un tiro in porta, un gol... Finirà come le altre volte? La paura è tanta ma l'Hellas reagisce subito, si getta in avanti, mette i brividi a De Sanctis con una botta di Hallfredsson dal limite, conquista un angolo con una bella girata di Gomez.
Corner di Hallfredsson, in mezzo all'area svetta Jankovic, colpo di testa, la palla sbatte sulla gamba di Keita e finisce in rete. Uno a uno, si riparte. L'Hellas deve guardarsi dalla Roma e da Gervasoni, l'arbitro di Mantova dimostra ancora una volta di non nutrire grandi simpatie per il Verona e cerca di tutelare i giallorossi per evitare gli ormai tradizionali piagnistei di Garcia a fine partita. E così, per tenere viva la rincorsa alla Juve, regala ai romanisti una punizione dal limite per un presunto fallo di mano di Moras. Ljajic sistema il pallone, prende la mira e fa partire una gran botta che si stampa sulla traversa. Mamma mia, che paura. All'inizio della ripresa la Roma riprende in mano le operazioni ma la circolazione di palla, seppur molto precisa, è particolarmente lenta, la difesa gialloblù mostra grande attenzione e gli attacchi dei giallorossi si limitano a qualche conclusione da fuori area. Ci provano Pjanic e Nainggolan, Benussi fa buona guardia. La Roma concede qualcosa, il Verona ne approfitta e si affida a un Luca Toni formato Superman che lotta con Astori e Manolas, fa salire la squadra, dà profondità alla manovra. Splendida la percussione che ribalta l'azione da difensiva a offensiva, palla a Gomez, assist per Ionita, destro in corsa, Torosidis respinge sulla linea, la palla finisce sul sinistro di Hallfredsson, botta a colpo sicuro, De Sanctis è battuto, il difensore greco ribatte ancora. Una prodezza doppia che vale più di un gol. Passano i minuti e anche l'ossigeno cala, Garcia prova a vincerla e manda in campo Doumbia e Verde al posto di Totti e Pjanic, Mandorlini risponde con Obbadi e Greco per Jankovic e Ionita. Mossa riuscita, il centrocampo ritrova equilibrio, la Roma tiene palla ma non fa male. Il Verona controlla e riparte in velocità ma finisce uno a uno, va bene così.
Luca Mantovani
23.02.2015
«Hellas, se giochi così non perdi più»
«Il Verona ha ritrovato un grandissimo orgoglio Contento per Obbadi serve ripetersi a Cagliari»
La grinta di Emil Hallfredsson, in tackle su Florenzi
Maycol ci metterebbe la firma all'istante. «Se giocassimo sempre così da qui alla fine di partite ne perderemmo una o due al massimo, ci scommetto quello che volete», la provocazione che diventa ben presto auspicio di uno dei tanti ascoltatori della diretta di RadioVerona, colma di pensieri positivi e tanto orgoglio. «Quello che ha ritrovato il Verona, quello che non vedevamo da un sacco di tempo», conferma Silvio, secondo una tesi sposata da tanti altri. Stefano abbandona l'idea di un Hellas bello e magari dai piedi più dolci: «Questo è il Verona di Mandorlini, di Tachtsidis, di Hallfredsson, di Toni, di Gomez. Mi spiace non sia più l'Hellas di Rafael, ma tutte le nostre cartucce da ora in avanti dovremo spararle dal punto di osservazione più vicino al nostro allenatore». D'accordo anche Katia: «Questa è soprattutto la vittoria di Mandorlini. Non so se fosse o se è in discussione, di sicuro chi lo discute non può avere ragione».
A Luigi è venuto anche l'amaro in bocca: «Se fosse stato un incontro di pugilato avrebbe vinto il Verona ai punti, nel secondo tempo la Roma non faceva altro che cercare Totti e di entrare in mezzo, dove in effetti avevamo commesso tantissimi errori nelle ultime domeniche ma dove stavolta siamo stati quasi impeccabili». Resta in zona Christian: «Finalmente una grande prova di Marquez, molto bene anche Tachsidis ed Hallfredsson che ad un certo punto la Roma neanche riusciva a vedere. Una bella mano ce l'ha data anche Ionita, sono contento sia rientrato Obbadi e domenica col Cagliari avremo pure Sala. Bene così, basta continuare su questa strada». Teo scherza, ma non troppo, quando scrive che «se è questo l'effetto del confronto avuto dalla squadra con noi tifosi siamo disposti a rifarlo anche in settimana. Alla squadra fa solo bene il contatto con la gente. Alla fine noi vogliamo solo il bene dell'Hellas, non il loro autografo o la foto da postare su Facebook».
Per Federico «è stato fondamentale l'aver ritrovato Jankovic e Gomez, da lì parte tutto il calcio di Mandorlini. Non sarà spettacolare, non tireremo cento volte in porta ma così siamo più tosti. Unico appunto: negli ultimi minuti avrei azzardato Nico Lopez o Fernandinho. La Roma ci stava dando spazio per la ripartenza giusta». Claudio tiene i piedi per terra: «Un punto va benissimo, se Ljajic anziché prendere la traversa su punizione fa gol non so come sarebbe finita. In fondo abbiamo segnato per un autogol, anche se nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio della Roma. Adesso diventa importantissimo non perdere a Cagliari». Francesco bussa alla porta di Benussi: «Non so che sia successo a Rafael, se è in punizione o se è infortunato. Di sicuro Benussi non è più bravo. Sul tiro di Totti è partito troppo tardi». Fiducioso Renzo: «Se la difesa è questa e la grinta anche non avremo problemi a salvarci».
Alessandro De Pietro
23.02.2015
Jankovic il «filosofo»
«È nato il mio secondo figlio: dedico a lui il mio gol Roma grande squadra, ma noi volevamo rialzarci L'Hellas merita la A. Faremo di tutto per restarci»
Bosko Jankovic, suo lo sgambetto alla Roma
È nato Julijan: è spuntato il sole in casa Jankovic. E ha smesso di piovere in casa Hellas. Basta un colpo secco, una deviazione, e la palla che rotola in rete diventa racconto, espiazione, rinascita. Un manifesto d'allegria da attaccare sulla porta di casa Verona. Dunque, il nastro va riavvolto. Bosko Jankovic regala ai gialloblù (grazie alla complicità di Keita) il gol che vale il pari. Un piccolo passo per la classifica. Un grande passo per il morale. Nessuno sbarco sulla Luna. Ma questo punto sa di tante cose. E Jankovic, nel dopo partita, ha tanto da dire, molto da raccontare
Jankovic, di nuovo papà...
«È nato Julijan due giorni fa, il mio secondo genito. Non pensavo di poter dedicargli questo gol. Ma è andata meglio di quello che avevo previsto. La rete è per lui, per me, per Verona, per i tifosi, per la gente».
Un piccolo passo...
«Un grande risultato, ottenuto contro una grande squadra. Dobbiamo tenercelo stretto questo pareggio. Vale molto, perchè spezza la serie negativa e ci ridona forza. E poi, la Roma è la squadra che propone il miglior calcio in Italia. E qui a Verona si è fermata».
Cosa dice ai tifosi?
«Grazie di esserci. So cosa vuol dire amare e soffrire. Io vengo dalla Stella Rossa e conosco bene l'amore che sale al cielo per il calcio».
Cosa dice a se stesso?
«Contento per il gol ma anche perchè ha smesso di piovere».
Dove scusi?
«A casa Jankovic. Arrivo da tre mesi di attesa. Ma come si dice qui dalle vostre parti: prima o dopo dovrà pure smettere di piovere».
E quando smette?
«Esce il sole. E oggi è un giorno di sole. Che scalda gli animi. Non solo il mio. Avevamo bisogno di una prestazione di questo tipo per rialzare la testa».
Che botta a Genova...
«Abbiamo parlato tanto durante la settimana. Ci siamo guardati in faccia, ci siamo confrontati. Non abbiamo mai smesso di riflettere sul momento che stiamo passando. fa bene parlare, fa bene confrontarsi. Poi escono queste partite. Sono tante le cose da dire».
Le dica
«Per esempio, gli infortuni. Tanti, importanti, pesanti. Si è lavorato spesso e volentieri in emergenza. Lo dico perchè nell'analisi di quello che succede anche questo è un particolare che non va sottovalutato».
Cosa vuole aggiungere?
«Siamo una squadra vera, abbiamo cuore, lo abbiamo dimostrato».
Dove e come?
«Per tutti i 90'. Per come abbiamo provato ad attaccare, per come abbiamo saputo soffrire, per come abbiamo reagito allo svantaggio. Si era messa in salita. Ma nessuno, penso, può dire che il Verona ha smesso di credere per un attimo nella possibilità di poter strappare un risultato positivo».
E dopo questo pareggio che cosa si sente di dire?
«Verona merita la serie A. Questa è la sua categoria, questo è quello che deve avere a fine anno. E posso dire che faremo di tutto perchè questo accade. Sono partite di questo genere che ti aiutano a crescere, a ripartire».
Il punto, però, avrà grande valore se sarà seguito subito da tanti altri. A partire dalla sfida di Cagliari
«Certo, lo sappiamo bene anche noi. Infatti, sono due le cose da dire. Primo. manteniamo questo spirito, è quello giusto. Secondo: serve confermare subito quanto fatto contro la Roma. E la partita contro il Cagliari diventa fondamentale. Abbiamo fatto un passo, ne mancano ancora tanti per vedere il traguardo».
Avete difeso, sofferto, attaccato al momento giusto...
«Doveva essere così. La giusta dose di sofferenza, la consapevolezza che potevamo penetrare in area e far male alla Roma. Avevamo ragione, noi».
Simone Antolini
22.02.2015
Hellas-Roma, finale di 1-1
Totti apre, Jankovic risponde
Hellas verona-Roma (Ansa/Filippo Venezia)
VERONA. Inseguono entrambe una vittoria necessaria. Sia la Roma che l’hellas hanno bisogno di ricominciare a crederci. Non è una partita come tutte le altre, per nessuno.
Al 2' del primo tempo ammonito Jankovic. Al 30° arriva il gol del gelo: Francesco Totti mette l'ipoteca sul risultato.
Al 38° Jankovic rimette il risultato in pari, un gol che può valere molto. Si gioca molto, tanto Verona, ma il vantaggio non arriva. si chiude sul risultato di 1 a 1 che comunque si rivelerà prezioso. Una boccata d'ossigeno oltre la crisi.
22.02.2015
Strane scritte sul Palasport alla vigilia di Hellas-Roma
Scritte misteriose sul Palasport (Diennefoto)
VERONA. Scritte sui muri di cinta del Palazzetto dello Sport. Alla vigilia di Hellas Verona - Roma. L’Amia ha avuto un bel da fare per ripulirle almeno in parte ma resta il mistero sul «messaggio» da parte di chi le ha realizzate. «C’è un lavandino che perde in piazza di Spagna», «Voi senza scorta? Ah, ah, ah»: non (troppo) chiare, abbastanza inquietanti. Lavoro extra, in una domenica già «calda», per la Questura.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Bravi ragazzi, avanti tutti uniti"
Postata il 22/02/2015 alle ore 19:20
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine della sfida con la Roma.
GRANDE PARTITA, CONTENTO PER I RAGAZZI
"La partita con la Roma? Questo Verona ha bisogno di fare punti. Contro la Roma è una partita sempre difficile, delicata, anche se i giallorossi non stanno vivendo un buon momento. E' stata una gara dura, combattuta ed equilibrata, siamo andati sotto ma alla fine siamo felici del punto guadagnato. Se potevamo vincere? Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, con più coraggio nel ripartire, e abbiamo avuto l'occasione più ghiotta per passare in vantaggio. Nel primo tempo forse eravamo un po' preoccupati, per vari motivi, ma dovevamo solo pensare alla gara e così è stato. Siamo contenti, abbiamo guadagnato un punto importante e da qui si deve ripartire per fare bene fino alla fine. Abbiamo concesso qualche tiro alla Roma, su uno di questi Totti ha fatto gol ma da fuori non è mai facile segnare. Siamo contenti, nella fase difensiva abbiamo coinvolto tutta la squadra. Il calcio è fatto di momenti e di situazioni, sono felice soprattutto per i ragazzi, ne avevano bisogno. Contava la partita, abbiamo fatto una buona gara. Rischio esonero in caso di sconfitta? Non posso saperlo, devo essere concentrato esclusivamente sulla partita. I rumors ci sono sempre, personalmente la vivevo male perché in cinque anni siamo arrivati in alto. Non riuscivamo ad uscire dal momento nonostante le buonissime gare giocate. Ho sempre avuto fiducia, anche se prendavamo tanti gol. Abbiamo cambiato molto, ma rimane negli occhi il campionato dello scorso anno. La salvezza rimane il nostro obiettivo, mi auguro di andare avanti insieme. Accettiamo la realtà e cerchiamo di uscire tutti insieme da questa situazione".
RECUPERIAMO TUTTI, SONO FELICE
"Il recupero degli infortunati? E' importante, l'ho sempre detto. Ionita, Jankovic e Obbadi non giocavano da tre mesi, stiamo recuperando tutti e insieme al risultato è la cosa migliore. Da martedì tornerà ad allenarsi con il gruppo anche Jacopo Sala, abbiamo solo bisogno di stare tutti uniti, dal presidente all'ultimo inserviente, con sudore e sacrificio usciremo da questa situazione. Ne abbiamo tutte le qualità per farlo. Jankovic e Juanito Gomez in campo? Ci sono mancati molto, ho voluto affidarmi ad alcune certezze e sicurezze che ho. Alcuni calciatori sono con me da molti anni e sapevano che tipo di partita dovevano giocare".
CAGLIARI? SARA' FONDAMENTALE
"La sfida di Cagliari? Le partite sono tutte fondamentali, dobbiamo cercare di fare punti in ogni stadio. Poi è logico, ogni partita ha la sua storia, ma sarà un'altra gara fondamentale e dobbiamo farci trovare pronti".
Ufficio Stampa
Jankovic: “Il gol? Lo dedico a mio figlio”
Postata il 22/02/2015 alle ore 18:50
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Roma (1-1).
IL GOL? LO DEDICO A MIO FIGLIO
“Il mio gol? Questa è la mia terza rete alla Roma. Ho visto quella palla e mi è venuto l’istinto di entrare in area e ho staccato di testa. Sono molto felice per quel gol, lo voglio dedicare a mio figlio che è nato due giorni fa. Per me questo è un bel segnale per il futuro, non potevo immaginare un ritorno in campo migliore. Ho sofferto tanto per gli infortuni, ma sono sempre stato vicino alla squadra e ho cercato di accorciare i tempi di recupero. Dopo la pioggia viene sempre il sole e adesso basta pioggia”.
SIAMO UNA SQUADRA FORTE
“La Roma? Abbiamo fatto la partita che avevamo pianificato di fare. Abbiamo lottato fino alla fine, questo è lo spirito che dobbiamo mettere in campo fino all’ultimo impegno di campionato. Ogni partita per noi è una gara molto importante. Con questa voglia di fare risultato possiamo raggiungere l’obiettivo, che è quello di rimanere un altro anno in Serie A. Questa squadra non merita la retrocessione, siamo forti. Questo campionato non è facile, ci sono tante squadre che giocano per la salvezza. Sapevamo tutti che arrivava una Roma in difficoltà, che viene da un periodo in cui non hanno fatto molti risultati positivi, però anche noi veniamo da un periodo per niente facile. Se avevamo un po’ di fortuna potevamo anche andare a vincerla. Sono molto contento, abbiamo dato tutti il massimo e questa è la strada che dobbiamo percorrere. Dobbiamo fare risultati importanti soprattutto in casa, davanti ai nostri tifosi, che sono fantastici. Il rapporto con i tifosi durante la settimana? Sono abituato ad approcciarmi a loro, già dagli anni in cui giocavo nella Stella Rossa di Belgrado, anche la loro tifoseria è molto calorosa. Io capisco il loro stato d’animo, so cosa vuol dire lottare per la maglia. La loro vicinanza è stata molto positiva e i risultati si vedono”.
QUESTO E’ LO SPIRITO GIUSTO
“Sapevamo bene che era una partita importante per noi, per l’allenatore e per i nostri tifosi. Abbiamo avuto una settimana un po’ strana ma alla fine siamo riusciti a fare una buonissima gara contro una squadra che, secondo me, sa giocare il calcio migliore che c’è in Italia. Noi dobbiamo pensare già a Cagliari, anche quella sarà una partita molto importante. Il vero volto del Verona? Veniamo da un periodo molto negativo, avevamo tanti infortunati, tutti giocatori importanti e abbiamo cambiato modulo. Io e Juanito Gomez siamo tornati in campo oggi, sappiamo bene cosa vuole l’allenatore da noi, ovvero dare una mano in fase di copertura. Non è facile ma siamo giocatore di Serie A e siamo chiamati a fare questo. Ma se giochiamo con lo spirito mostrato con la Roma ci salviamo di sicuro”.
Ufficio Stampa
Pisano: "Questo è lo spirito giusto"
Postata il 22/02/2015 alle ore 18:40
Verona - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Eros Pisano, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Roma (1-1).
ABBIAMO GIOCATO DA SQUADRA VERA
"La nostra partita? Era importante per noi fare un'ottima gara, ci siamo riusciti contro una grande squadra. Sapevamo che la Roma, soprattutto in fase offensiva, aveva dei calciatori veloci. Dovevamo stare compatti, raddoppiando sugli esterni ed evitando di concedere la profondità ad attaccanti così rapidi. E' un pareggio che ci dà morale, era importante questa partita sia per noi che per i tifosi. E' un punto che dà fiducia, in vista di una partita difficile come quella di Cagliari, per noi uno scontro diretto. Abbiamo dimostrato di avere carattere in un momento difficile, facendo vedere a tutti di essere una vera squadra e lottando su ogni pallone. Anche in svantaggio non abbiamo mai smesso di parlarci. Grande merito di questo pareggio è nostro, abbiamo messo in difficoltà la Roma facendo la giusta partita con il corretto atteggiamento. Il gol di Totti? E' stato bravo il calciatore, ha fatto un bel tiro dalla distanza. Francesco ha delle grandissime qualità. Le decisioni dell'arbitro? Non mi piace parlarne, è andata così e va bene, siamo contenti per la grande partita che abbiamo fatto. Lavoriamo tutti i giorni per raggiungere la salvezza, per noi, per l'allenatore e per i tifosi".
GRAZIE TIFOSI
"Il confronto con i tifosi? Ci è servito, e anche nella partita contro la Roma, nonostante fossimo passati in svantaggio, ci sono stati vicini e ci hanno condotti al pareggio. Nel finale di partita ci hanno dato una grande spinta, credevamo di riuscire a portare a casa qualcosa in più, ma siamo soddisfatti della prestazione. Dobbiamo ricordare questa gara, sapendo che se giochiamo così possiamo essere alla pari con tutte le avversarie".
CAGLIARI? SERVE IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO
"La sfida al Cagliari? Per noi è uno scontro diretto, importante, però dobbiamo arrivarci con la giusta intensità nervosa. Il campionato è ancora lungo, sarà importante scendere in campo con lo stesso atteggiamento avuto contro la Roma".
MI STO AMBIENTANDO BENE
"Io a Verona? Mi sto ambientando bene, grazie soprattutto ai miei compagni. Siamo un gruppo coeso e per me è facile entrare in uno spogliatoio così affiatato".
Ufficio Stampa
Toni: "Abbiamo giocato da Verona"
Postata il 22/02/2015 alle ore 17:50
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate ai microfoni di SkySport al termine della sfida Hellas Verona-Roma (1-1).
CHE PROVA DI CARATTERE
“Corro più adesso rispetto a quando avevo vent’anni (ride, ndr). Gioco, mi diverto, ho una gran voglia di salvare questa squadra. Penso che quella con la Roma sia stata una prova di carattere. Sapevamo che loro giocano bene palla a terra, Mandorlini ha voluto raddoppiare sugli esterni, eravamo compatti e ripartivamo in contropiede. Abbiamo giocato da Verona, con la voglia di far punti. Abbiamo fatto una bella gara e anche se nel secondo tempo siamo stati un po’ titubanti, abbiamo avuto delle buone occasioni”.
MANDORLINI? IO E LUI RAPPORTO SPECIALE
“Mandorlini uomo giusto per il Verona? Più se ne parla, e più questo gli dà forza. L’allenatore ha fatto tanto per questa società e per la città, io e lui abbiamo un rapporto speciale. Penso che se il campionato finisse oggi il Verona sarebbe salvo e salvarsi vuol dire aver fatto una grande stagione, quindi non vedo il motivo per cambiare”.
JUVE E ROMA? VEDIAMO CHE SUCCEDERA’
“Se abbiamo fermato la corsa allo scudetto della Roma? Non penso, ci sono ancora tante partite da giocare, e poi c’è anche lo scontro diretto, se la vedranno loro. Chiaro che la Juve sia forte, anche la Roma è una bella squadra, vediamo che cosa ne uscirà”.
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Hellas Verona-Roma 1-1
Postata il 22/02/2015 alle ore 15:00
Verona - E’ 1-1 tra Verona e Roma. I gialloblù conquistano un punto prezioso in chiave salvezza. Il Verona gioca da Verona, con la voglia di fare punti. L’impostazione difensiva di Mandorlini toglie velocità all’attacco giallorosso. Il vantaggio della Roma arriva al 26’ del primo tempo con un tiro dalla distanza di Totti. Ancora una volta i gialloblù dimostrano tutta la voglia di esserci, di ribaltare il risultato. Il pareggio arriva grazie ad un calcio piazzato, Jankovic stacca di testa e batte De Sanctis. Nel secondo tempo, complice la fatica, le due formazioni non riescono a prevalere. Va bene così, e il Verona torna a fare punti tra gli applausi del pubblico del Bentegodi.
HELLAS VERONA-ROMA 1-1
Marcatori: 26' pt Totti, 38' pt Jankovic.
Primo tempo
1' Partiti
8' Gervinho riceve palla in area, prova a metterla in mezzo ma la difesa gialloblù chiude bene
10' Nainggolan prova il sinistro dal limite dell'area, Benussi respinge in corner
12' Calcio di punizione di Ljajic, Pjanic riceve e calcia in porta, il pallone termina tra le braccia di Benussi
16' Cole calcia dalla distanza, Benussi non si fa sorprendere
23' Corner di totti, Manolas schiaccia, palla fuori
26' GOL Totti dalla distanza la incassa con un tiro angolato
32' Serie di finte di Flozenzi che serve Ljajic, ma la conclusione dell'attaccante giallorosso è alta
37' Hallfredsson prova la conclusione dalla distanza, palla a lato di poco
38' GOL Calcio d'angolo di Hallfredsson, Jankovic schiaccia di testa ed insacca
46' Calcio di punizione di Ljajic che colpisci la traversa
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
2' Cross di Ionita per per Gomez Taleb, che calcia di prima intenzione ma non trova la porta
7' Salvataggio miracoloso di Torosidis sulla linea che devia un tiro a botta sicura di Hallfredsson
14' Ripartenza di Tachtsidis che dalla distanza calcia in porta, palla alta
15' Potente tiro di Nainggolan parato in due tempi da Benussi
20' Cross di Cole, bravo Moras a mandare la palla in calcio d'angolo
44' La conclusione centrale di Nainggolan non impensierisce Benussi
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Pisano, Moras, Marquez, Brivio; Ionita (dal 24' st Obbadi), Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez (dal 38' st Lazaros), Toni, Jankovic (dal 24' st Greco).
A disposizione: Gollini, Sorensen, Saviola, Lopez, Lazaros, Marques, Campanharo, Agostini, Fernandinho, Martic.
All.: Mandorlini.
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Florenzi (dal 40' pt Torosidis), Manolas, Astori, Cole; Pjanic (dal 38' st Verde), Keita, Nainggolan; Gervinho, Totti (dal 21' st Doumbia), Ljajic.
A disposizione: Curci, Skorupski, Yanga Mbiwa, De Rossi, Cholevas, Paredes, Spolli, Ucan, Sanabria.
All.: Garcia.
Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Assistenti: Costanzo e De Luca.
NOTE. Ammoniti: Jankovic, Cole, Gomez, Manolas, Nainggolan. Spettatori: 17.953 (paganti: 3.846; abbonati: 14.107)
Ufficio Stampa
Nazionali: Gollini convocato per l'Under 20
Postata il 22/02/2015 alle ore 13:12
Verona - Il portiere gialloblù, Pierluigi Gollini, è stato convocato dal commissario tecnico dell'Under 20, Alberigo Evani, per la gara amichevole contro il Qatar in programma mercoledì 25 febbraio (ore 14.30) allo stadio "Castellani" di Montelupo Fiorentino. Il calciatore raggiungerà i compagni in ritiro al termine della sfida contro la Roma.
Ufficio Stampa
Primavera / Pavanel: “Prova eroica con il Sassuolo”
Postata il 21/02/2015 alle ore 17:40
Villalunga di Casalgrande (Modena) - Le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate al termine della sfida Sassuolo-Hellas Verona.
NOI PIU’ FORTI DELLA FATICA E DELLA SCORRETTEZZA
“Il Sassuolo sa che non si è comportato bene a livello di fair play sportivo. Cosa intendo con questo? Esiste una legge non scritta, secondo cui una finalista alla Viareggio Cup ha la facoltà di spostare l’impegno di campionato, per poter recuperare le forze. Il Perugia e l’Inter hanno rimandato il loro incontro, noi l’anno scorso abbiamo accettato di spostarla con il Milan (vincitore della Viareggio Cup 2013-14, ndr), che dopo due mesi si è presentato con El Sharaawy e Petagna. Il Sassuolo invece non ci ha riservato questo trattamento. Quello sarebbe stato fair play? Sciacquiamoci la bocca quando parliamo di far crescere i giovani e di dare il buon esempio. Riguardo alla partita siamo stati grandissimi, perché con quello che avevamo sulle gambe, fare una prestazione del genere è stato oltremodo eroico. Dispiace per l’espulsione di Fares, se la evitavamo potevamo portare a casa i 3 punti. Non rimprovero assolutamente nulla ai ragazzi. Mi è dispiaciuto soltanto non fare risultato pieno, altrimenti mi vedevate fare le capriole in mezzo al campo, perché abbiamo giocato contro una squadra che ha fatto di tutto per trovarci stanchi. Noi invece eravamo presenti, abbiamo fatto una grandissima gara”.
INSEGNAMO AI GIOVANI A ESSERE SPORTIVI, SEMPRE
“E’ andata come è andata, ma noi siamo stati grandi, loro no. Siamo a pari punti, il Sassuolo voleva rullarci ma non c’è riuscito, perché noi siamo stati più bravi di loro, questa è la verità. Che problema avevano a farci giocare più avanti? Se erano più forti adesso, lo sarebbero stati anche dopo. Sarebbe stato bello giocarsela alla pari. Per questo dico che il Verona è una grande società, noi abbiamo una grande squadra e sono orgoglioso dei miei ragazzi. Avrei accolto bene qualsiasi risultato. Da dove avremmo potuto tirare fuori le energie? Tra Torneo di Viareggio e impegni di campionato abbiamo fatto 9 partite in 15 giorni, abbiamo accumulato molta stanchezza. Parliamo di principi? Allora professiamo i principi dello sport a questi ragazzi, ma sembra che invece sia più importante il risultato”.
Ufficio Stampa
Primavera TIM: Sassuolo-Hellas Verona 2-2
Postata il 21/02/2015 alle ore 14:30
Villalunga di Casalgrande (Reggio Emilia) - Bel pareggio per il Verona. Dopo le fatiche del Viareggio, i gialloblù tornano in campo e fanno 2-2 con il Sassuolo in trasferta. Primo tempo dominato dai gialloblù, chiuso sul 2-0 grazie alle reti di Bearzotti e Cappelluzzo. Nella ripresa la stanchezza si fa sentire, ma la capacità di soffrire con grinta e determinazione viene prima di tutto. Verona in dieci al 45’ per l’espulsione di Fares, la beffa arriva nel recupero con il rigore trasformato da Sereni, che firma la doppietta personale.
SASSUOLO-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 3' pt Bearzotti, 17' pt Cappelluzzo, 29' e 47' st (rig.) Sereni.
Primo tempo
1' Partiti
2' Tiro cross di Alhassan, Ferrari controlla la sfera che finisce alta
3' GOL Fares va in fuga sulla sinistra, mette in mezzo per Cappelluzzo che sfiora. Il più lesto di tutti è Bearzotti che insacca
13' Suggerimento in area di rigore di Alhassan per Sereni, bravo Ferrari ad uscire e a bloccare il pallone
17' GOL Speri batte velocemente una punizione, servito Bearzotti che mette subito in mezzo. Cappelluzzo svetta, la palla colpisce la traversa e rimbalza oltre la linea
19' Splendido intervento difensivo di Boni, che ribatte una conclusione di Maiorano
26' Solo potenza per Tentardini, che prova un tiro dalla distanza. Conclusione sopra la traversa
34' Azione costruita del Sassuolo, arriva al tiro dai 25 metri Alhassan. Palla a lato
38' Rovesciata di Benucci, Ferrari blocca facilmente la conclusione centrale
41' Lodesani prova il mancino da fuori area, il tiro si spegne sul fondo
45' Bella azione del Verona, Bearzotti arriva al tiro con il sinistro che termina alto
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
3' Lodesani dalla distanza, Ferrari blocca facilmente a terra
11' Martino riceve nel cuore dell'area di rigore, si gira ma calcia debolmente tra le braccia di Ferrari
27' Speri mette in mezzo direttamente da calcio piazzato, Celeste esce e blocca
29' GOL Mandelli scodella al centro, Sereni di piatto sinistro insacca e il Sassuolo accorcia le distanze
38' Calcio di punizione di Fares, palla altissima
41' Doppio miracolo di Celeste. Prima su Dagnoni, lanciato in contropiede da Fares, poi su Rossi, il primo a lanciarsi sulla ribattuta
46' Ferrari atterra Sereni, calcio di rigore per il Sassuolo
47' GOL Sereni realizza dal dischetto il pareggio per il Sassuolo
49' Termina qui la partita
SASSUOLO (4-3-3): Celeste; Bufo (dal 38' st Kouare), Serra, Fontanesi, Benucci (dal 10' st Laruccia); Alhassan, Mandelli, Lodesani; Sereni, Martino (dal 18' st Souare), Maiorano.
A disposizione: Costa, Cavallini, Rizzuto, Refolo.
All.: Mandelli.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Ferrari; Perini, Riccardi, Boni, Tentardini; Checchin, Guglielmelli (dal 31' st Rossi); Bearzotti (dal 33' st Gilli), Speri, Fares; Cappelluzzo (dal 38' st Dagnoni).
A disposizione: Nervo, Moretto, Miron, Boateng, Piccinini, Ocelka.
All.: Pavanel.
Arbitro: Amabile di Vicenza.
Assistenti: Saccenti e Margini.
NOTE. Espulso: Fares al 45' st per doppia ammonizione. Ammoniti: Martino, Benucci, Ferrari.
Ufficio Stampa
Benvenuto Julijan! Jankovic papà per la seconda volta
Postata il 20/02/2015 alle ore 11:30
Verona - Bellissima notizia in casa Jankovic. Venerdì 20 febbraio l'attaccante gialloblù è diventato papà per la seconda volta: all'ospedale di Zurigo è nato Julijan, un piccolo campione di 3,100 kg. Auguri a Bosko e alla moglie Dijana!
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
BASKET NBA: La gran prova di BELINELLI non basta! SPURS sconfitti da Los Angeles, un super WESTBROOK mette le ali a OKC...
EUROPA LEAGUE: La ROMA si accontenta del vantaggio minimo e alla fine subisce il pareggio dal FEYENOORD all'Olimpico, pari anche per l'inter raggiunta dal CELTIC nei minuti finali in Scozia. Tutto liscio per il Napoli in Turchia...
Belinelli non basta, Spurs ko con i Clippers.
OKC batte Dallas con un super Westbrook
Le buone prestazioni di Tim Duncan autore di 30 punti con 11 rimbalzi, Tony Parker con 21 punti e Marco Belinelli con 11 non bastano ai San Antonio Spurs per avere la meglio sui Los Angeles Clippers che si impongono 119-115, nonostante le assenze, grazie alle prestazioni di DeAndre Jordan e Jamal Crawford con 26 punti (più 18 rimbalzi per il primo), seguiti da Chris Paul con 22 e JJ Redick con 15 punti.
Nell'altra sfida della notte Nba dopo l'All-Star weekend Russell Westbrook trascina i Thunder alla vittoria contro i Dallas Mavericks 104-89, grazie a 34 punti, 10 assist, 5 rimbalzi. Grande protagonista della serata anche Serge Ibaka, con 21 punti e 22 rimbalzi. Solo 12 punti per Kevin Durant. Non all'altezza Dallas con i 14 punti di Dirk Nowitzki, i 13 di Devin Harris e i 10 punti on 13 rimbalzi di Tyson Chandler.
Benitez festeggia la vittoria n.50: "Questo è il mio Napoli perfetto"
TREBISONDA - Benitez festeggia la vittoria numero 50 in maglia Napoli con il poker in Europa League al Trabzonspor. E il tecnico esprime la sua soddisfazione: «Abbiamo fatto tutto quello che era necessario per portare a casa il risultato - dice. - È stata una partita perfetta. Il quarto gol è arrivato alla fine, ma avremmo potuto segnare in precedenza altri gol. Comunque sono ovviamente contento».
«Nell'intervallo - aggiunge - avevo detto ai ragazzi che avrebbero dovuto continuare a comportarsi come avevano fatto nella prima parte della gara. Gli avversari, però, erano più aggressivi anche se non ci hanno mai messo in difficoltà». La prestazione di Trebisonda non lo ha sorpreso. «La sconfitta con il Palermo - conclude - era venuta in una giornata in cui la squadra tutto sommato non aveva giocato male. Certo alla squadra manca un po' di maturità e di continuità, ma il gruppo è in crescita continua e sono convinto che saprà come fare per continuare a svolgere il suo compito con maggiore continuità come ha fatto in Turchia».
Inter beffata ancora nel finale, ma il 3-3 in casa del Celtic è un risultato positivo
di Massimo Sarti
MILANO - Il 3-3 che l'Inter strappa nella bolgia e nel tempaccio di Celtic Park è uno dei risultati più pazzi dei nerazzurri negli ultimi tempi. Tre gol in trasferta sono un ottimo viatico verso la qualificazione agli ottavi di Europa League in vista del ritorno di giovedì prossimo a San Siro (ore 19), ma Roberto Mancini è pienamente soddisfatto.
E non può esserlo: «Un 3-3 a Glasgow non è da buttare, ma per come si era messa la partita i rimpianti ci sono. Ma in questi campi se indietreggi troppo prima o poi il gol rischi di subirlo come è puntualmente capitato a noi».
Perché l'Inter spreca dapprima un vantaggio di due reti ottenuto nei primi 13' subendo due gol dal Celtic in 90 secondi: «Abbiamo pensato che fosse finita e ci siamo messi a giochicchiare, facendoli rientrare», aggiunge il Mancio. Poi, una volta tornati in vantaggio, Ranocchia e compagni si fanno infilare al 93' dall'italo-svedese Guidetti (entrato nella ripresa) di fede nerazzurra quando c'era Ibrahimovic ed addirittura visionato dalla stessa Inter quando aveva 13 anni. Sfuma la possibilità di centrare la terza vittoria consecutiva, dopo i successi in campionato su Palermo ed Atalanta: non una statistica da poco nel recente passato dell'Inter, perché una striscia così manca dalla stagione 2012-13, con Andrea Stramaccioni in panchina.
In Scozia va in scena l'emblema dei match con luci ed ombre. In avanti pagano le scelte di Mancini, che a sorpresa lascia ancora in panchina Kovacic («Non credo che lui sia pronto a fare il centrocampista come si deve fare in quel ruolo. Ma non è una bocciatura», spiega il tecnico di Jesi), affiancando a Icardi Shaqiri e Palacio. L'ex Bayern segna subito al 4', firma una grande partita e al 95' sfiora il clamoroso 3-4 su punizione. Il trenza graffia con una doppietta (13' e 45') prendendosi beffe in entrambi i casi del portiere avversario Gordon.
Per Palacio sono 10 gol in nerazzurro in Europa: «Abbiamo un po' mollato dopo i primi due gol, abbiamo commesso tanti errori, ma il risultato è positivo. Con il ritorno in casa possiamo farcela. La caviglia? Va meglio, anche se non sono al 100%».
Le ombre arrivano dalla difesa, che appesantisce il rallentamento dell'Inter dopo il doppio rapido (forse troppo) vantaggio con due dormite che portano al gol di Armstrong al 24' e all'autorete di Campagnaro al 26'. Un Carrizo attentissimo soprattutto nelle uscite rimedia ad altre distrazioni, ma nulla può sul sinistro sotto il sette dell’italo-svedese Guidetti, apertamente dichiaratosi tifoso interista, infilatosi troppo facilmente fra le azzurre divise da trasferta dell'Inter. Ora ci si rituffa in campionato, lunedì sera nel posticipo contro il Cagliari di Zola, prima di pensare a blindare la qualificazione agli ottavi.
La Roma segna, poi smette di giocare: 1-1 col Feyenoord tra i fischi dell'Olimpico
di Francesco Balzani
ROMA - Chi sperava di vedere una Roma «agguerrita» o di assistere alla «svolta della stagione» avrà chiesto il rimborso del biglietto e lo ha fatto capire coi soliti fischi al 90' che ormai fanno da colonna sonora alle gare casalinghe dei giallorossi. La Roma di Garcia, infatti, ha infilato il 6° pareggio di fila all'Olimpico e messo in serio rischio la qualificazione agli ottavi di Europa League.
Più che il risultato (che allunga il digiuno in casa a 81 giorni) contro il Feyenoord a spaventare i tifosi è stata l'ennesima prova confusa, impaurita, improvvisata contro un avversario tutt'altro che irresistibile. Gli olandesi hanno dominato per oltre un'ora nonostante il vantaggio iniziale della Roma con Gervinho che dopo un paio di errori grossolani sotto porta ha trovato col tacco la sua prima rete del 2015 in giallorosso.
Il pareggio (in fuorigioco) di Kazim ha mandato in bambola Totti e compagni che hanno provato a riprendere la vittoria solo negli ultimi minuti continuando però a sbandare pericolosamente in difesa. Garcia prova a dare una spiegazione, ma non esclude una spaccatura con la squadra: «Dovete chiedere ai giocatori se mi seguono ancora oppure no, è una domanda che dovete fare loro».
Poi sulla partita: «Non molliamo, siamo all'intervallo e ce la giochiamo al ritorno. La stagione è ancora lunga. Abbiamo avuto tante occasioni, e va detto che il loro gol non è regolare e pesa tantissimo. Periodo no? La stanchezza non c'entra nulla, saliamo sempre negli ultimi minuti questo dimostra che stiamo bene. Manca magari il cambio di ritmo, l'esplosività. Ma è un fatto mentale più che fisico. Oggi siamo stati meno stretti e compatti nella ripresa e abbiamo dato la possibilità al Feyenoord di riprendere fiducia. La mia squadra deve ritrovarla, dobbiamo prenderci nei rischi». E qui la nuova stoccata: «I giocatori importanti di questa squadra, quelli con più esperienza devono dimostrare che c'è voglia di vincere, che hanno fiducia».
Tra loro c'è sicuramente Pjanic uno dei più perplessi della gestione Garcia e uno dei peggiori in campo ieri. «Ho visto un buon primo tempo, era da tanto che non giocavamo così - ha detto il bosniaco - Nella ripresa invece abbiamo lasciato il gioco a loro, peccato perché potevamo gestirla meglio e chiudere la partita. Una volta subito il gol è difficile visto l'ambiente, ci manca fiducia. Il Liverpool? Non ho sentito nessuno e non è il momento di parlarne, ora penso alla Roma». Domani chissà. Per Baldissoni «l'identità persa dalla squadra è colpa dei troppi infortuni». Nainggolan invece prova a essere ottimista: «È un momento particolare, non riusciamo a trovare la vittoria. Siamo uniti, però e andremo lì a
giocarcela in gara secca. I fischi? Siamo usciti a testa alta». In realtà oltre ai fischi è volato anche qualche insulto da parte di un tifoso dalla Tribuna 1927 in Monte Mario ha avuto da dire qualcosa ai giocatori che scendevano dal boccaporto. Ne è nato un alterco con Cholevas prima dell’arrivo degli steward che hanno portato via a forza il tifoso (entrato con un biglietto gratuito, e comunque non sottoposto a Daspo).
Rutten, il tecnico del Feyenoord, infine, ha parlato di «prestazione ottima contro una squadra di altissimo livello» e non ha voluto commentare gli incidenti provocati dai suoi tifosi per il centro di Roma mentre Kazim spaventa gli avversari così: «Non sanno cosa li aspetta al ritorno a Rotterdam».
FONTE: Leggo.it
venerdì 20 febbraio 2015
La Juventus vola a +10 con Pirlo
Contro l'Atalanta gara sofferta: nerazzurri in vantaggio con Migliaccio, pari di Llorente e 2-1 del centrocampista con un gran tiro da fuori. Bianconeri poco brillanti nella ripresa quando Pogba spreca il 3-1. Miracoloso Sportiello, Colantuono espulso
di Andrea Ramazzotti
TORINO - In attesa della trasferta di domenica della Roma sul campo dell’Hellas Verona, la Juventus non ha sprecato l’occasione di portarsi a +10 sui giallorossi e adesso potrà preparare nel migliore dei modi la gara di Champions League di martedì con il Borussia Dortmund. Contro l’Atalanta, piegata in rimonta (2-1) da un gol in mischia di Llorente e da… una stella filante da 30 metri di Pirlo, la formazione di
Allegri non è stata brillante come in passato e anzi nella ripresa i bianconeri hanno mostrato parecchia apprensione contro avversari che solo nelle ultime battute hanno tirato la testa un po’ più fuori dal guscio inserendo anche Gomez al posto di Baselli. Colantuono non aveva mezza squadra (Pinilla, Benalouane, Carmona, Stendardo e Maxi Moralez) eppure ha imbrigliato la capolista mettendole un po’ di paura quando è passata in vantaggio con Migliaccio. La miglior Juventus, la squadra che oltre a schiacciare gli avversari nella propria metà campo, in passato li annichiliva con la velocità della sua manovra, probabilmente non avrebbe sofferto così tanto. Ma stasera Pogba non era il vero Pogba (clamorosa palla gol sciupata di testa), Sportiello è stato miracoloso, mentre Vidal era fuori combattimento. Martedì in Champions servirà un’altra Juventus, ma magari un’altra vittoria.
Juventus-Atalanta 2-1
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres Bonucci Chiellini Padoin; Marchisio Pirlo Pogba (20'st Lichtsteiner); Pereyra; Llorente (29'st Morata) Tevez (44'st Coman). A disp. Storari, Rubinho, Ogbonna, Pepe, Barzagli, De Ceglie, Sturaro, Matri, Evra. All. Allegri.
ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello; Scaloni, Masiello, Bellini, Dramé; Emanuelson, Migliaccio, Cigarini, Zappacosta (6'st D’Alessandro); Baselli (38'st Gomez); Denis (25'st Boakye). A disp. Avramov, Frezzolini, Del Grosso, Bianchi, Grassi, Kresic. All. Colantuono.
ARBITRO: Irrati di Pistoia; guardalinee: Padovan e Longo; arbitri d’area: Giacomelli e Baracani; quarto uomo: Schenone
RETI: 25'pt Migliaccio (A), 39'pt Llorente (J), 45'pt Pirlo (J)
ESPULSO: 30'st Colantuono (A) per proteste
AMMONITI: Baselli (A), Marchisio (J) per comportamento non regolamentare, Padoin (J), Bellini (A), Pereyra (J), Lichtsteiner (J), Migliaccio (A) per gioco falloso, Morata (J) per proteste.
NOTE: spettatori totali 37.195 (paganti 10.666, abbonati 26.529) per un incasso complessivo di 1.345.902 euro; calci d’angolo: 6-5 per la Juventus; recuperi 0'pt, 4'st.
FONTE: CorriereDelloSport.it
24ESIMA GIORNATA SERIE A, IN CAMPO JUVENTUS - ATALANTA. PARMA - UDINESE NON SI GIOCA
Salta il match del Tardini per i problemi societari dei gialloblu. I bianconeri anticipano per la Champions League...
20 febbraio 2015 Non si sono ancora spente le polemiche sugli scontri a Roma tra i tifosi olandesi e la polizia che la serie A torna in campo per la 24ma giornata. Prima delle partite giocate è certo che in programma non ci sarà Parma - Udinese. I gialloblu, con i problemi societari, non possono garantire il pagamento degli steward e quindi la sicurezza del Tardini.
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FONTE: RaiNews.it