LA GARA & LE IMPRESSIONI + - =
Parte in maniera incoraggiante il VERONA ma è un fuoco di paglia che dura meno di 5 minuti dopodichè i padroni di casa prendono in mano le redini del gioco e non la mollano più: Gara difficile per gli scaligeri che non riescono a 'ragionare' contro una squadra che pressa alto e raddoppia su JORGINHO addirittura con GILARDINO in prima istanza...
L'HELLAS deve stare molto attento perchè i suoi tentativi d'attacco si infrangono spesso sulla trequarti e quando partono in velocità i Grifoni fanno paura!
ANTONELLI e VRSALJKO sulle fasce laterali annullano gli esterni d'attacco dell'HELLAS così che JANKOVIC ed ITURBE non mettono mai una palla che sia una sulla testa di TONI e così è quasi naturale il doppio vantaggio dei 'Grifoni' che passano prima su calcio d'angolo con capitan PORTANOVA al 29° e sei minuti dopo con il perfetto colpo di testa di KUCKA su altrettanto millimetrico lancio di MATUZALEM da una sessantina di metri...
Passivo pesante ma assolutamente meritato per la squadra di MANDORLINI che fin'ora di questa gara non ha ancora trovato il bandolo...
Nessun cambio al rientro e l'HELLAS, aldilà della voglia, sembra non poter mettere altro sul (magro) piatto odierno...
Al 14° MANDORLINI prova la 'carta' CACIA, schiera i suoi con uno sbilanciatissimo 4-2-4 ma la deriva del match non cambia: Il GENOA controlla agevolmente ed i gialloblù appaiono confusi... Quasi rassegnati!
Al 26° spazio anche a MARTINHO e finalmente i mastini riescono anche a trovare il fondo: Al 35° la prima occasione gol per il VERONA, sul calcio di punizione di AGOSTINI il colpo di testa di TONI sbatte sul palo, sulla ribattuta PERIN è insuperabile per CACIA che era a un metro dalla linea di porta!
Il tempo di vedere qualche altra bella discesa di MARTINHO e il signor Cervellera fischia la fine sancendo il terzo successo consecutivo per il GENOA ma che brutto HELLAS oggi!
Giornata storta oggi, a partire dalle scelte del tecnico che ha puntato sulla voglia di rivalsa di JANKOVIC e la qualità (ultimamente in appannamento) di ITURBE per cavare qualcosa da una trasferta tradizionalmente ostica per i colori scaligeri ma rimanendo 'tradito' dai due esterni d'attacco mai entrati davvero in partita!
Se a questo si aggiunge una linea mediana 'orfana' di un JORGINHO imbavagliato dall'asfissiante marcatura avversaria alla quale va aggiunto anche il prematuro forfait di HALLFREDSSON (che con alcune sgroppate delle sue ed un vigore atletico in crescita aveva fatto vedere di poter creare qualche grattacapo ai diretti avversari) si capisce subito che contro il buonissimo GENOA di GASPERINI non poteva finire diversamente...
La prima occasione arriva per i gialloblù solo all'80°, un po' poco per pretendere almeno un punto al 'Ferraris'; peccato non aver visto prima MARTINHO: Il 'volante' in 20 minuti è parso in grado di poter cambiare la gara con la sua imprevedibilità e la sua verve.
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DICONO + - =
MANDORLINI «Loro hanno fatto due gol su azioni da fermo. Non siamo partiti con lo spirito giusto, ma nella ripresa abbiamo fatto bene. C'è un po' di rammarico, senza nulla togliere al Genoa che ha capitalizzato al massimo quello che ha fatto. Martinho al posto di Iturbe e la gara è cambiata? Penso sia riduttivo parlare solo di questo cambio. Ci sono state situazioni per riaprire la partita. Col senno di poi, però, non si porta a casa nulla. Dobbiamo fare il salto mentale solo dal punto di vista dell'attenzione, ma la salvezza resta il nostro obiettivo. Il Genoa ha sfruttato al massimo le situazioni di gioco, ma noi potevamo e dovevamo fare meglio» TuttoMercatoWeb.com
ROMULO «Siamo un po' tristi per la sconfitta, nel primo tempo abbiamo giocato senza fame e senza voglia. Per questo motivo Mandorlini era arrabbiato all'intervallo e nella ripresa abbiamo giocato molto meglio del Genoa. E' arrivata, però, la sconfitta e ora bisognerà proseguire sulla strada tracciata nella ripresa. Dobbiamo fare punti anche fuori casa. Bisognerà essere più svegli e attenti, non possiamo commettere questi errori. Bisognerà migliorare e avere più fame» TuttoMercatoWeb.com
PERIN portiere del GENOA «Oggi tutti i miei compagni sono stati straordinari, a partire da Gilardino che è il primo a difendere in fase passiva. Bravo a mantenere la calma dopo le critiche iniziali? I momenti brutti si superano col lavoro e con l'entusiasmo. Grazie anche ai preparatori ho superato la giornata storta arrivata contro la Fiorentina. Ora ci godiamo questo momento con i piedi sempre ben saldi per terra...» TuttoMercatoWeb.com
Capitan PORTANOVA «Il gruppo è unito dall'inizio della stagione, ma è chiaro che i risultati aiutano. Siamo contenti perché oggi abbiamo incontrato una squadra forte che abbiamo battuto col cuore e con la grinta. Solo quattro gol dopo l'arrivo di Gasperini? Ci tengo a sottolineare che il merito della fase difensiva va dato a tutta la squadra, il mister vuole massima concentrazione da tutti. Lavoriamo bene in settimana e non ci dimentichiamo che ci sono elementi che stanno giocando poco, ma si allenano meglio di noi. E' questa la nostra forza» TuttoMercatoWeb.com
Mister GASPERINI ha trasformato il GENOA dimesso di inizio stagione «Ho trovato un ambiente congeniale, che conosco bene, e un gruppo di ragazzi che hanno voglia di riscattarsi, applicarsi e fare calcio in questo stadio e con questi tifosi. Kucka? Sta facendo molto bene nel ruolo nuovo, ha fatto una grande prestazione nei 90' minuti. Era da due anni che non rendeva al meglio, l'ho liberato dal gioco di centrocampo e gli ho dato la possibilità di attaccare di più e di inserirsi. Prima avevamo solo Gilardino per finalizzare, ora riusciamo a portare in avanti più giocatori. Il primo tempo è stato molto buono, abbiamo rischiato qualcosa in più ma abbiamo la fisicità per arginare gli avversari. Nel secondo tempo dovevamo sfruttare meglio gli spazi, potevamo chiudere la partita e in questo siamo ancora carenti» TuttoMercatoWeb.com
KUCKA autore del secondo gol «Ho trovato un ambiente congeniale, che conosco bene, e un gruppo di ragazzi che hanno voglia di riscattarsi, applicarsi e fare calcio in questo stadio e con questi tifosi. Kucka? Sta facendo molto bene nel ruolo nuovo, ha fatto una grande prestazione nei 90' minuti. Era da due anni che non rendeva al meglio, l'ho liberato dal gioco di centrocampo e gli ho dato la possibilità di attaccare di più e di inserirsi. Prima avevamo solo Gilardino per finalizzare, ora riusciamo a portare in avanti più giocatori. Il primo tempo è stato molto buono, abbiamo rischiato qualcosa in più ma abbiamo la fisicità per arginare gli avversari. Nel secondo tempo dovevamo sfruttare meglio gli spazi, potevamo chiudere la partita e in questo siamo ancora carenti» TuttoMercatoWeb.com
Romulo | Mandorlini |
GENOA 2-0 VERONA + - =
Consueto 3-4-3 per il GENOA di GASPERINI che aveva fatto un po' di pretattica annunciando l'impiego di CALAIÒ in avanti e invece ha scelto FETFATZIDIS al fianco di GILARDINO e KUCKA, 4-3-3 per mister MANDORLINI che conferma GONZALEZ e MAIETTA al centro della difesa, il centrocmapo 'titolare' formato da HALLFREDSSON, JORGINHO e ROMULO e davanti l'ex genoano JANKOVIC con ITURBE dalla parte opposta e TONI nel mezzo...
Stadio 'Ferraris' non pieno ma comunque molto frequentato dai tifosi di casa che in questa gara vedono una grande vetrina: Battere l'HELLAS rivelazione del campionato insieme all'odiato TONI confermerebbe la crescita del GENOA che arriva da 10 punti in 5 gare dopo la partenza incerta ed il sofferto esonero di mister LIVERANI...
PRIMO TEMPO
5° GILARDINO 'perso' da GONZALEZ riceve e tira in area: Rasoiata deviata in angolo
6° Sulla battuta colpo di testa altissimo di KUCKA
15° COFIE in ritardo su TONI ammonizione per il mediano rossoblù: Gara difficile per l'HELLAS che non riesce a 'ragionare' contro una squadra che pressa alto e raddoppia su JORGINHO addirittura con GILARDINO in prima istanza... Il VERONA deve stare molto attento perchè i tentativi d'attacco si infrangono spesso sulla trequarti e quando partono in velocità i Grifoni fanno paura!
16° Giallo anche per GONZALEZ che 'ammacca' GILARDINO
18° GILARDINO appoggia dietro per l'accorrente MATUZALEM, il tiro del brasiliano non è forte e RAFAEL abbranca abbastanza agevolmente in tuffo
26° Contrasto con testata per HALLFREDSSON che ha la peggio contro COFIE: L'islandese perde sangue in più punti e deve essere medicato fuori...
28° HALLFREDSSON non ce la fa, spazio a DONATI
29° Sul calcio d'angolo battuto da MATUZALEM, capitan PORTANOVA stacca ed insacca con un'incornata imparabile per RAFAEL! GENOA in vantaggio...
33° Brutta entrata di KUCKA su CACCIATORE non sanzionata dal signor Cervellera
35° KUCKA riceve un lancio dalle retrovie di MATUZALEM e 'brucia' proprio CACCIATORE in velocità e di testa raddoppia!
36° Tiro di ROMULO con palla in curva, CACCIATORE agguanta ANTONELLI che gli era scappato: Giallo all'ex DORIA
47° Il signor Cervellera di Taranto termina la prima metà di gara
SECONDO TEMPO
2° ITURBE batte un calcio di punizione da sinistra per l'incornata di TONI che purtroppo non è preciso
4° ANTONELLI in scivolata su GONZALEZ si infortuna, entra MARCHESE nelle fila del GENOA
6° Tiro di ITURBE deviato sul fondo
8° Calcio d'angolo rossoblù, PORTANOVA cade in area dopo l'intervento di MAIETTA ma l'arbitro lascia correre... Episodio dubbio
14° Tiraccio alle stelle di JANKOVIC, MANDORLINI inserisce CACIA, esce CACCIATORE che oggi non ha giocato alla sua altezza: 4-2-4 per il VERONA con ROMULO che va a fare il terzino destro suo ruolo naturale...
15° GASPERINI risponde togliendo MATUZALEM (fino a questo migliore in campo con due assist) ed inserendo LODI
20° JANKOVIC d'estreno profondo per CACIA che non ci arriva, peccato
23° ROMULO sul secondo palo per CACIA, palla fuori
25° LODI dal limite, palla in curva
26° MARTINHO da il cambio a ITURBE
28° Bordata di JANKOVIC dalla grande distanza, PERIN si tuffa e respinge il pericolo
32° ROMULO per MARTINHO che in area si gira ma tira debole
33° MARTINHO per TONI anticipato in qualche modo in area, palla sul fondo
35° Sul calcio di punizione di AGOSTINI il colpo di testa di TONI sbatte sul palo, sulla ribattuta PERIN è insuperabile per CACIA che era a un metro dalla linea di porta! Prima vera occasione gol dell'HELLAS
38° Batti e ribatti terminato dal tiro di JANKOVIC, PERIN si tuffa ed evita anche l'angolo
39° Tiro di JANKOVIC ampiamente alto dall'interno dell'area rossoblù
40° MARTINHO dal limite che sullo stretto si beve il difensore opposto e tira a pochi centimetri dal palo!
43° KUCKA esce tra gli applausi, a sinistra entra SAMPIRISI
48° TONI riceve dal limite da un ottimo MARTINHO ma spreca tutto, palla in curva
49° Il signor Cervellera certifica il terzo successo consecutivo per il GENOA ma che brutto VERONA! Solo gli ultimi 10 minuti scaligeri sono degni di nota oggi...
TABELLINO
GENOA-HELLAS VERONA 2-0
Marcatori: 29' pt Portanova, 35' pt Kucka.
GENOA (3-4-3): Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Cofie, Matuzalem (dal 15' st Lodi), Antonelli (dal 6' st Marchese); Kucka (dal 43' st Sampirisi), Gilardino, Fetfatzidis.
A disposizione: Bizzarri, De Maio, Biondini, Stoian, Calaiò, Centurion, Sturaro, Konate, Bertolacci.
All.: Gasperini.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 15' st Cacia), Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson (dal 28' pt Donati); Iturbe (dal 26' st Martinho), Toni, Jankovic.
A disposizione: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Bianchetti, Moras, Marques, Sala, Donadel.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Cervellera di Taranto.
Assistenti: Vuoto e Meli.
NOTE. Ammoniti: Cofie, Gonzalez, Cacciatore.
GENOA 2-0 VERONA: Immagini & highlights |
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi CATANIA ed INTER hanno battuto rispettivamente UDINESE e LIVORNO...
ATALANTA e CAGLIARI di misura su BOLOGNA e TORINO: I sardi 'salvano' la panchina al loro allenatore (almeno per il momento)
1 a 1 tra PARMA e LAZIO, 0 a 0 tra CHIEVO e MILAN in una gara accesissima con due espulsi ed un gol annullato al CHIEVO per fuorigioco che, se c'era, era davvero millimetrico!
Scherzetto all'Olimpico del SASSUOLO che a pochi secondi dal termine pareggia con BERARDI al 6° centro in Serie A.
In serata la JUVE va avanti con LLORENTE in fuorigioco poi dilaga! Col NAPOLI termina 3 a 0 mentre la FIORENTINA batte la SAMPDORIA per 2 1a 1
Radiografia del Gol gialloblù 2013/2014 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 5 | 6 | |
JORGINHO | 0 | 5 | 5 | |
CACCIATORE | 0 | 3 | 3 | |
ITURBE | 0 | 2 | 2 | |
MARTINHO | 0 | 2 | 2 | |
RÔMULO | 0 | 2 | 2 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 2 | 2 | |
JANKOVIĆ | 0 | 1 | 1 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
HALLFREDSSON IN SCADENZA 'NICCHIA' sul rinnovo, l'offerta scaligera non sembra averlo convinto appieno e cercherà di far vedere sul campo che merita un ingaggio migliore... Intanto TORINO e ATALANTA stanno alla finestra
SCALIGERI-AZZURRI! Non solo BIANCHETTI e ZAMPANO (con LONGO ancora) nel giro dell'Under 21 azzurra, da Lanciano arriva la notizia che anche Pippo DE COL è stato convocato nella selezione italiana Under 20 allenata da Alberigo EVANI che giocherà contro la GERMANIA nel '4 Nazioni'...
SETTI E SOGLIANO si sono 'goduti' SPEZIA-CESENA dalle tribune...
A VARRICCHIO RISPONDE CORAINI, il derby veneto fra le Primavera di PADOVA e VERONA finisce 1 a 1...
LA NIKE 'ACCHIAPPA' MARTINHO! Dopo l'HELLAS anche il 'volante' ex CATANIA ha trovato l'accordo con la famosa azienda americana, lo annuncia lo stesso calciatore via Twitter...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
LEGA PRO: Nel derby a Salerno i tifosi della NOCERINA vengono fermati per questioni di ordine pubblico, minacciano la squadra ('Senza di noi voi non giocate') e riescono a comandare la gara che finisce dopo 20 minuti perchè gli ospiti, dopo aver esaurito ubito tutti i cambi, rimangono in sei! Negli spogliatoi le dimisiioni di massa della dirigenza molossa; povero calcio italiano ostaggio di delinquenti...
SERIE A: L'INTER riaccoglie il 40enne ZANETTI femo per infortunio dal 28 Aprile scorso! Emozione anche per l'ultima gara di MORATTI da presidente...
CALCIO CINA: Mister LIPPI vince la Champions League asiatica con il GUANGZHOU!
EUROPA LEAGUE: LAZIO di misura sui ciprioti dell'APOLLON ma la qualificazione non è ancora al sicuro... FIORENTINA all'ultimo respiro sul CLUJI: Qualificazione in cassaforte!
RASSEGNA STAMPA + - =
09:54 | 11/11
Hellas Verona, tifoso cade dal bus: è in coma, ma non rischia la vita
SERIE A GENOA HELLAS VERONA - Giornata da dimenticare per il Verona quella di ieri, sia per la sconfitta contro il Genoa sia, soprattutto, per quello che è accaduto a poche minuti dall'inizio della gara del 'Ferraris': come rivela la 'Gazzetta dello Sport', un supporter di 43 anni è caduto durante il tragitto ed ha picchiato la testa, finendo in coma farmacologico dopo aver riportato un trauma cranico con versamento. Tuttavia, non sarebbe in pericolo di vita.
RICOSTRUZIONE - L'indagine è già scattata e, secondo una prima e parziale ricostruzione, le porte del pullman che avrebbe potuto portare i tifosi da piazzale Kennedy allo stadio - circa 2,5 km di distanza, 5 minuti di tragitto - sembrano essersi aperte all'improvviso, causando la caduta del tifoso. Bisognerà capire perché si sono aperte, anche se non è escluso che possa essersi trattato di alcuni tifosi che hanno premuto i tasti d'emergenza. A fine gara in molti si sono recati all'ospedale di Carignano per avere notizie.
by Giovanni Maffeis
09:52 | 11/11
Hellas Verona: Donati insulta il raccattapalle, ma è...
Il centrocampista ha insultato nel finale il raccattapalle e poi ha scoperto l'identità.
HELLAS VERONA DONATI PORTANOVA – La rabbia agonistica di Massimo Donati ha prevalso sull’educazione: il centrocampista, preso dalla voglia di rimediare alla sconfitta che si sarebbe concretizzata contro il Genoa, nel finale ha rivolto un insulto al raccattapalle, che non gli aveva restituito velocemente il pallone. Una piccola gaffe per il centrocampista dell’Hellas Verona,che ha insultato il piccolo Manolo, 13enne figlio maggiore di Portanova.
CON IRONIA - Il ragazzino, che gioca nelle giovanili del Genoa, però non si è offeso: «Voleva che fossi veloce, ma stava perdendo…che pensava, che mi sbrigassi?», ha raccontato sorridendo, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”.
by Silvana Palazzo
14:22 | 10/11
Serie A, 12^ giornata: Genoa - Hellas Verona, pagelle
SERIE A GENOA HELLAS VERONA PAGELLE - Va al Genoa il lunch match della 12^ giornata di Serie A. I rossoblu si sono imposti per 2-0 nei confronti dell'Hellas Verona grazie alle reti di Portanova e Kucka, entrambi in gol nel primo tempo. Di seguito le nostre pagelle.
GENOA
Perin 6,5: Passa il primo tempo da perfetto spettatore, sale invece in cattedra nella ripresa con diversi interventi positivi.
Antonini 6: Parita di ordinaria amministrazione per la retroguardia genoana, l'ex Milan non fatica a contenere gli avversari.
Portanova 7: Controlla a dovere un avversario scomodo come Toni ed è anche l'autore del gol del vantaggio rossoblu.
Manfredini 6: E' bravo a raddoppiare su Iturbe quando Antonelli va in difficoltà. Pochi i pericoli per la difesa del Grifone.
Vrsaljko 6: Si vede poco soprattutto in fase offensiva. Dà comunque una mano a ripiegare sul suo out di competenza quando è il Verona ad attaccare.
Matuzalem 6,5: Ottimo il contributo sia in fase difensiva che in quella di impostazione. Perfetto l'assist per il raddoppio di Kucka. (61' Lodi 6: Gasperini lo schiera nel tentativo di recuperarlo dopo le ultime apparizioni poco convincenti. Sembra più in palla, troppo poco però per incidere come dovrebbe.)
Cofie 5,5: Troppo nervoso il centrocampista ex Chievo che rimedia da subito un'ammonizione evitabile.
Antonelli 5,5: Iturbe è un avversario temibile anche se non appare in giornata. L'esterno rossoblu va spesso in difficoltà ed ha bisogno del supporto di Manfredini per chiudere a dovere. (51' Marchese 6: Sembra essere ritornato l'esterno che ben aveva fatto a Catania. Sempre pericolosi i suoi cross.)
Fetfatzidis 6,5: Tanta qualità per il giovane greco che quando ne ha l'occasione riesce quasi sempre a creare superiorità numerica.
Gilardino 6,5: Gioca quasi sempre spalle alla porta ma il suo approccio è fondamentale per tenere alti i suoi.
Kucka 7: Tanta sostanza a supporto dell'unica punta centrale. Riesce anche ad andare in rete con un ottimo inserimento su assist di Matuzalem. (89' Sampirisi s.v.)
All. Gasperini 6,5: Il Genoa appare da subito più deciso rispetto agli avversari e il tecnico sembra aver dato definitivamente la spinta in più grazie al suo arrivo.
HELLAS VERONA
Rafael 5,5: Forse avrebbe potuto fare di più in occasione del primo gol di Portanova.
Cacciatore 5: Commette una grossa ingenuità in occasione del raddoppio di Kucka perdendo completamente l'avversario che si presenta da solo dalle parti di Rafael. (60' Cacia 6: Il suo ingresso aiuta i suoi a tenere sù il baricentro ed è bravo a farsi trovare libero il più delle volte.)
Gonzalez 5,5: Gilardino è un brutto cliente e in occasione delle reti avversarie l'intero reparto difensivo sembra avere delle colpe.
Maietta 5,5: Quando può cerca di impostare l'azione dalle retrovie, troppe indecisioni però in fase di copertura.
Agostini 6: Dal suo out il Genoa affonda raramente, bravo nella copertura.
Romulo 6,5: E' uno dei migliori della partita nonostante il risultato negativo. Tanta corsa al servizio della squadra, pericoloso anche in zona offensiva.
Jorginho 5,5: La qualità è tanta ma il brasiliano non riesce ad incidere in un match difficile per i suoi.
Hallfredsson 6: Buona la prova dell'islandese che detta le geometrie del Verona finchè resta in campo. Esce alla mezz'ora del primo tempo per un duro scontro con Cofie. (29' Donati 5,5: Entra a freddo, non riesce a dare il solito contributo.)
Iturbe 5: Cerca spesso di prendere l'iniziativa dell'azione offensiva ma non incide più di tanto. (71' Martinho 6,5: E' bravo a cambiare completamente l'andamento della gara. Entra forse tropo tardi, ma il suo ingresso favorisce la reazione dei suoi.)
Toni 5,5: Non riceve tanti palloni giocabili ma perde nettamente il duello "ad uomo" con l'avversario Portanova. Nel finale divora l'occasione per riaprire la gara colpendo un palo a tu per tu con Perin.
Jankovic 5,5: L'ex genoano non si vede quasi mai appare troppo timido al suo ritorno al Ferraris.
All. Mandorlini 6: Primo tempo completamente a favore del Genoa, è bravo invece a ribaltare la situazione nella ripresa nonostante il risultato resti negativo.
by Giuseppe Carotenuto
14:22 | 10/11
Serie A, Portanova e Kucka regalano la terza vittoria consecutiva al Genoa
SERIE A GENOA HELLAS VERONA - Il Genoa ottiene la terza vittoria consecutiva battendo per 2-0 l'Hellas Verona nel lunch match della 12^ giornata di Serie A. Prima Portanova e poi Kucka hanno determinato il risultato finale sancendo la definitiva rinascita del Grifone. Riviviamo insieme il match:
PRIMO TEMPO - Il Genoa appare più deciso nelle prime battute di gioco e dopo soli 6' va alla conclusione prima con Gilardino e poi con Kucka, i tentativi però si perdono sul fondo. Il primo tiro in porta arriva al 18' con Matuzalem, Rafael è bravo a bloccare a terra senza problemi. Nonostante il buon possesso palla dell'Hellas, i rossoblu passano in vantaggio alla mezz'ora: sugli sviluppi di un corner, è Portanova a staccare di testa mettendo dentro la rete dell'1-0. Gli ospiti sembrano accusare il colpo e al 35' arriva il raddoppio: Matuzalem pennella un cross perfetto per Kucka che da solo davanti a Rafael insacca di testa. La reazione dei gialloblu arriva con due tentativi di Romulo e Iturbe, entrambi troppo timidi per creare problemi dalle parti di Perin. La prima frazione di gioco si chiude con un netto 2-0 in favore del Grifone.
SECONDO TEMPO - Ripresa che inizia con l'Hellas subito pericolo con Toni che, pescato da una punizione perfetta calciata da Iturbe, non riesce ad inquadrare lo specchio della porta di testa. Gli ospiti sono molto più propositivi nella seconda frazione di gioco ma non riescono a trovare soluzioni positive dalla trequarti in poi rendendo la vita facile ai difensori rossoblu. Al 69' è Cacia, appena entrato, a provarci con una bella girata di testa che però si perde sul fondo. Il primo vero tentativo verso la porta rossoblu arriva solo al 74' con Jankovic che ci prova da lontano, Perin non si fa sorprendere. Subito dopo è Martinho a provarci dall'interno dell'area, l'estremo difensore rossoblu è ancora bravo a bloccare. Il Verona c'è e all'80 è clamorosa l'occasione per Toni che a tu per tu con la porta colpisce un clamoroso palo e subito dopo è invece decisivo l'intervento di Perin su Cacia. A pochi minuti dal termine è ancora Martinho a provarci dal limite, la conclusione finisce di poco fuori. Nonostante gli assalti finali degli avversari, il Genoa riesce a portare a casa i tre punti vincendo per 2-0.
by Giuseppe Carotenuto
FONTE: CalcioNews24.com
Serie A: il Genoa vince ancora, Verona ko
a cura di Datasport
Continua a volare il Genoa di Gian Piero Gasperini che batte 2-0 l'Hellas Verona nell'anticipo delle 12.30 della 12esima giornata di serie A. Decisivi i gol nel primo tempo di Portanova al 29' e di Kucka al 35'. Per i rossoblù liguri, che salgono a quota 17 punti, è la terza vittoria di fila mentre i gialloblù di Mandorlini, che restano fermi a 22, lo stop arriva dopo due successi in fila.
Nel primo tempo il Verona, in completo giallo, si rende pericoloso al 16' con un tiro potente dell'ex di giornata Jankovic che viene rimpallato in maniera decisiva da Manfredini. La risposta del Genoa è concreta e al 29' trova l'1-0: angolo di Matuzalem, Portanova è solo in area e incorna in rete. Poco dopo la squadra di Gasperini, in un buon momento, trova il raddoppio: lancio fantastico di Matuzalem da centrocampo per l'inserimento di Kucka che di testa indirizza sul palo lontano per il 2-0. Il Verona reagisce con qualche conclusione da lontano di Iturbe e Romulo che però sono innocui per Perin.
Nella ripresa è il Verona a farsi preferire, con una spinta importante per cercare di rimontare lo 0-2 dei primi 45'. Al 69' Cacia, entrato al posto di Cacciatore, gira di testa sul cross di Jankovic ma la palla è a lato. Poi sale in cattedra Perin: il giovane portiere del Genoa al 74' respinge in angolo un gran tiro di Jankovic, al 77' chiude su un contropiede di Martinho mentre all'80' è strepitoso a salvare da pochi passi su Donati dopo che Toni aveva colpito il palo con un colpo di testa. Un successo importante e meritato quello del Genoa, più cinico in zona gol, mentre il Verona si è dovuto arrendere davanti a un ottimo Perin. Nel prossimo turno, dopo la pausa per le nazionali, il Genoa farà visita al Milan mentre il Verona avrà il derby col Chievo.
FONTE: IlSole24ore.com
Cade dall'autobus mentre si reca allo stadio per vedere l'Hellas: è grave
Un tifoso scaligero è caduto dal mezzo pubblico che lo stava portando allo stadio Ferraris. Al momneto si trova ricoverato nel reparto rianimazione all'Ospedale Galliera in gravi condizioni
La Redazione 10 novembre 2013
Un tifoso dell'Hellas Verona è caduto sull’asfalto da un bus dell’azienda trasporti di Genova che lo stava portando allo stadio Ferraris dalla zona della Foce, per vedere la partita tra Genoa e Hellas.
Il mezzo pubblico era scortato dalla forze dell'ordine e le cause che hanno portato all'incidente sono ancora al vaglio degli inquirenti, non si sa ancora infatti se le porte del bus fossero rimaste aperte o se si siano spalancate improvvisamente. L’incidente è avvenuto all’altezza di piazza delle Americhe, nella zona della stazione Brignole.
L'uomo, di un'età compresa tra i 40 e i 50 anni, è ricoverato in gravi condizioni in ospedale a Genova per le ferite riportate e al momento si trova nel reparto rianimazione all’Ospedale
FONTE: VeronaSera.it
domenica 10 novembre 2013
Serie A Verona, Mandorlini: «Che rabbia. Si poteva fare risultato»
Il tecnico dell'Hellas Verona: «Il Genoa ha sfruttato al massimo le situazioni, noi no»
GENOVA - Stop per l'Hellas Verona a Marassi. Un super Perin chiude la porta a Toni e soci, la squadra di Mandorlini così interrompe la striscia positiva rimediando la quarta sconfitta della stagione (tutte in trasferta). Deluso il tecnico a fine gara: «C'è rammarico e rabbia perché si poteva fare risultato su un campo così difficile. Il Genoa ha sfruttato al massimo le situazioni, noi no. Dobbiamo migliorare, non ci accontentiamo del campionato che stiamo portando avanti, anche se l'obiettivo principale resta il raggiungimento della quota salvezza».
FONTE: CorriereDelloSport.it
QUI GENOA
10/11/2013
Il Genoa ferma la corsa del Verona delle meraviglie
I veneti perdono 2-0 a Marassi
Decisive le reti di Portanova e Kucka
Terza vittoria consecutiva per il Genoa che ferma la sorpresa Verona e vola in classifica grazie a una grande prestazione di Kucka, della difesa e del portiere Perin. Il tris non accadeva dal 2009 quando in panchina c’era anche allora Gian Piero Gasperini che vinse le prime tre della stagione. Il Genoa ha messo al sicuro il risultato nel primo tempo, grazie a un gol di Portanova di testa su azione di calcio d’angolo e a una incursione di Kucka dalla sinistra che di testa ha anticipato il difensore. Nella ripresa è cresciuto il Verona, fermato da un palo e da alcune parate decisive del giovane portiere rossoblu’. Gli scaligeri perdono l’ennesima gara esterna, unico punto debole di una stagione fino ad oggi ottima.
Il tecnico del Genoa ha riproposto la formazione capace di vincere a Roma con la Lazio mentre Mandorlini ha confermato il tridente composto da Iturbe e dai due ex, fischiatissimi, Toni e Jankovic. È subito il Genoa però a rendersi pericoloso prima con un tiro di Gilardino che viene deviato in angolo e poi con Kucka che tira alto. Al 18’ triangolo Matuzalem Gilardino con il tiro finale del brasiliano che viene bloccato da Rafael senza problemi. Alla mezz’ora Mandorlini perde Halfredsson per un colpo alla testa e subito, su corner di Matuzalem dalla sinistra, Portanova libero a centro area colpisce di testa e porta in vantaggio i rossoblu’. Il Verona accusa il colpo e il Genoa al 35’ raddoppia. Matuzalem dalla trequarti vede lo scatto dalla parte opposta di Kucka, cross lungo in diagonale che lo slovacco raccoglie di testa anticipando Cacciatore e infilando Rafael su palo più lontano. Il Genoa a questo punto controlla variando più volte la composizione tattica sino al riposo.
Dagli spogliatoi esce un Verona più aggressivo e un Genoa che tende a controllare. Al 3’ gli scaligeri si rendono pericolosi con Toni che servito da Iturbe colpisce di testa ma il pallone esce, al 23’ ci prova il neo entrato Cacia sempre di testa ma anche in questo caso la mira è imprecisa. Il Grifone arretra troppo il baricentro e al 29’ è Jankovic ha rendersi pericoloso ma il suo tiro dalla distanza viene respinto da Perin. I rossoblu’ riescono a interrompere l’assedio poco dopo la mezz’ora quando da un corner il pallone viene respinto dalla difesa gialloblù sui piedi di Lodi (subentrato a Matuzalem) che rimette in mezzo, testa di Marchese a cercare il colpo sotto di Gilardino anticipato di un soffio. È l’unica vera fiammata del Genoa che al 35’ rischia ancora di subire. Da un corner il pallone arriva a Toni che colpisce però il palo, la sfera rimbalza in area piccola e il più veloce a toccarla è Cacia ma la sua girata da pochi passi trova Perin bravissimo a salvare la propria porta.
Nel finale i padroni di casa potrebbero sfruttare meglio alcune ripartenze ma la stanchezza si fa sentire da entrambe le parti e alla fine si segnalano solo due tiri da fuori area degli ospiti facili prede di Perin.
FONTE: LaStampa.it
Genoa-Verona 2-0: spettacolo rossoblù, Kucka e Portanova stendono l'Hellas
Un super Genoa batte 2-0 il lanciatissimo Verona, conquista la terza vittoria consecutiva e vola al settimo posto momentaneo in classifica. Di Portanova e Kucka le reti, entrambe nel primo tempo
Massimo Losito 10 novembre 2013
Da Gasperini a Gasperini. Il Genoa centra la terza vittoria consecutiva, l'ultima volta fu proprio con Gasperini in panchina. Un successo netto, meritato, contro la rivelazione dell'anno, il Verona di Mandorlini. Primo tempo da sballo, con le due marcature messe a segno da Portanova sugli sviluppi di un corner, e dall'indomabile Kucka. Nella ripresa il Genoa tiene bene il campo, ma nell'ultimo quarto d'ora soffre il ritorno dell'Hellas, galvanizzato dall'entrata in campo di Martinho. Perin para tutto, Toni colpisce il palo, il Verona resta per la seconda volta in stagione senza gol (la prima con la Roma) e il Genoa esulta. Terza vittoria consecutiva, settimo posto in classifica ed un entusiasmo che non si vedeva da anni. Questo Genoa piace.
IL PAGELLONE
PREPARTITA Vrsaljko recupera ed è regolarmente in campo sulla fascia destra. Ancora panchina per Lodi, Gasperini a fianco di Matuzalem preferisce i muscoli di Cofie. Sull'out mancino Antonelli vince il ballottaggio con Marchese e parte dal primo minuto. Confermato nel tridente Fetfatzidis, con Kucka e l'inamovibile Gilardino. Difesa solita, con Portanova, Manfredini e Antonini. In panchina si rivede Calaiò. Nel Verona ci sono gli ex Toni e Jankovic (preferito a Martinho). Per il resto formazione tipo, con Gonzalez che si tiene il posto e lascia Moras (al rientro) in panchina. Episodio di cronaca prima della gara, un tifoso del Verona ricoverato all'ospedale Galliera in condizioni gravi, dopo essere caduto dal bus nel tragitto verso lo stadio.
LA CRONACA INTEGRALE
PRIMO TEMPO Ritmi altissimi sin dai primi minuti. Il Genoa vuole subito aggredire il Verona, che dalle prime battute pare molto intimidito. Prima occasione di Gilardino, ma il suo diagonale viene deviato in corner. Il grifone insiste e al 29' passa: calcio d'angolo di Matuzalem, svetta Portanova e il Genoa è in vantaggio. Il Verona accusa il colpo, i rossoblù insistono e dopo sei minuti raddoppiano. Lancio millimetrico di Matuzalem, splendido colpo di testa di Kucka che sovrasta Cacciatore e Rafael è battuto. Genoa 2 Verona 0, la Nord impazzisce.
SECONDO TEMPO Nella ripresa Mandorlini cambia qualcosa e manda nella mischia Cacia al posto di un pessimo Cacciatore. Gasperini risponde passando al 4-4-2, ma perde Antonelli, sostituito da Marchese. Il Genoa inizia bene, ma presto si fa prendere dalla "paura di vincere" e il Verona inizia a macinare gioco e soprattutto occasioni da gol. Toni pericoloso di testa, Perin fa il miracolo su Cacia. Entra Martinho, il Verona diventa incontenibile. Nel Genoa si rivede Lodi, al posto dell'ottimo Matuzalem. Palo clamoroso di Toni, percussione dello stesso Martinho. Perin si salva sempre. Il Genoa soffre ma riesce a non subire gol dall'Hellas. Basta così. Il Genoa vince, meritatamente, 2-0. La Nord può esultare.
Il tabellino
Genoa-Verona 2-0
Reti: 29' Portanova, 35' Kucka
Genoa (3-4-3): Perin 6.5, Antonini 6.5, Portanova 7, Manfredini 7, Vrsaljko 6.5, Cofie 6, Matuzalem 7.5 (61' Lodi 5.5), Antonelli 6.5 (51' Marchese 5.5), Kucka 7.5 (89' Sampirisi sv), Fetfatzidis 6, Gilardino 6. All. Gasperini. (A disp. Bizzarri, Donnarumma, Bertolacci, Biondini, Calaiò, Centurion, De Maio, Konatè, Stoian, Sturaro).
Verona (4-3-3): Rafael 6, Cacciatore 4.5 (60' Cacia 5.5), Gonzalez 5.5, Maietta 6, Agostini 6, Romulo 6.5, Jorginho 5, Hallfredsson 6 (29' Donati 5.5), Jankovic 5, Toni 6, Iturbe 5 (72' Martinho 7). All. Mandorlini. (A disp. Mihajlov, Albertazzi, Bianchetti, Donadel, Laner, Longo, Marques, Moras, Sala).
Arbitro: Cervellera.
FONTE: GenovaToday.it
PAGELLE E TABELLINO DI GENOA-VERONA
Portanova-Kucka e il Genoa di Gasp vola. Stecca Iturbe ed il Verona cade al Ferraris
Dai Campi | 10/11/2013 - 15:05
Valerio Pantone
PAGELLE E TABELLINO GENOA-HELLAS VERONA/ GENOVA – Il Genoa centra la terza vittoria di fila superando 2-0 il Verona di Mandorlini. La squadra di Gasperini si rende protagonista di un ottimo primo tempo, andando a segno con Portanova e Kucka, quest’ultimo senza dubbio il migliore in campo, al pari di Matuzalem. Male invece Cofie e Lodi, entrato nel secondo tempo al posto proprio del brasiliano. In casa gialloblu, invece, stecca per la prima volta in stagione Iturbe, sostituito nella ripresa dal tecnico degli scaligeri che può consolarsi con la prestazione di Romulo, il migliore dei suoi.
GENOA
Perin 6,5 – Praticamente inoperoso per tutto il primo tempo, nella ripresa si esalta effettuando almeno due parate decisive che mettono il sigillo al successo dei grifoni.
Antonini 6,5 – Si prende spesso la responsabilità di far partire l'azione dalle retrovie. La sua nuova collocazione in campo decisa da Gasperini continua a dare ottimi risultati.
Portanova 7 – Vince il duello ravvicinato con Luca Toni, annientando l'attaccante gialloblu. Impreziosisce la sua prestazione con il bellissimo stacco di testa che sblocca l'incontro.
Manfredini 6,5 – Molto concentrato come tutto il reparto arretrato dei liguri, si prende pochissimi rischi contro un attacco così temibile come quello veronese.
Vrsaljko 6 – A differenza di Antonelli, si propone con più continuità anche se difficilmente riesce ad arrivare al cross dal fondo. Il suo contributo è comunque sufficiente.
Cofie 5 – Approccio timido quello dell'ex centrocampista del Chievo che sbaglia diversi appoggi anche banali. A tratti impaurito dal ricevere il passaggio, dà la sensazione di giocare con poca tranquillità.
Matuzalem 7 – Utile in fase di contenimento, detta come sempre i tempi della manovra dei grifoni regalando giocate importanti. Dopo aver pennellato l'angolo dal quale nasce il vantaggio di Portanova, disegna una traiettoria perfetta per il colpo di testa di Kucka. Dal 61' Lodi 5 – Da acquisto più importante dell'estate a riserva del rigenerato Matuzalem: in trenta minuti l'ex regista del Catania conferma la parabola discendente di questo inizio di stagione. Entra lui, infatti, ed il Genoa inizia a scricchiolare. Sarà un caso?
Antonelli 5,5 – Un po' preoccupato dalla presenza di Iturbe, cerca di non scoprire più di tanto la sua fascia di competenza nonostante la giornata no del fantasista argentino. Dal 50' Marchese 6 – Non fa rimpiangere Antonelli, anzi spinge con continuità quasi da ala sinistra. Le sue origini da terzino, però, alla lunga vengono fuori.
Fetfatzidis 6,5 – Abile nell'uno contro uno e dotato di una buona tecnica di base, mette in mostra il meglio del suo repertorio specie quando ha il pallone sul piede sinistro. Pecca ancora di concretezza sotto porta: un difetto che per un 23enne alla prima stagione di Serie A ci può stare.
Gilardino 6 – Lavora molto per la squadra, dettando sempre l'appoggio ai compagni che si inseriscono. Un po' macchinoso negli ultimi quindici metri, strappa comunque la sufficienza per abnegazione e generosità.
Kucka 7 – Conferma la prestazione di Roma, dimostrando di trovarsi a suo agio nella posizione di ala sinistra. Determinato e allo stesso tempo efficace con i suoi movimenti offensivi, realizza la sua seconda rete consecutiva in sette giorni. Dal 89’ Sampirisi s.v.
All. Gasperini 7 – Il 3-4-3 di Gasp funziona e i risultati lo dimostrano. Terza vittoria consecutiva e terza partita di fila senza incassare gol. Un'ottima iniezione di fiducia per una squadra priva d'identità appena qualche settimana fa. Antonini nella difesa a tre e Kucka esterno d'attacco, poi, sono due novità tattiche che migliorano partita dopo partita.
VERONA
Rafael 6 – Può fare davvero poco in occasione dei due gol genoani.
Cacciatore 5 – Spesso in affanno sul rivitalizzato Kucka, si fa sorprendere dal lancio millimetrico di Matuzalem sull'azione del raddoppio dei grifoni. Dal 60’ Cacia 6,5 – La sua presenza in area mette in apprensione la difesa di casa: il suo ingresso in campo agevola il forcing finale degli ospiti.
Gonzalez 5 – Non riesce a giocare d'anticipo su Gilardino, evidenziando diversi limiti tecnici.
Maietta 5,5 – Non commette particolari sbavature, ma non riesce a trovare le giuste contromisure all'intraprendenza dell’attacco del Genoa.
Agostini 5,5 – Quasi mai in evidenza in fase propositiva, patisce molto i continui tagli di Fetfatzidis.
Romulo 6,5 – Decisamente il migliore dei suoi. Recupera un'infinita di palloni in mezzo al campo cercando sempre di riproporsi nella metà campo avversaria. Instancabile fino al novantesimo, si conferma un altro giocatore rispetto a quello ammirato alla Fiorentina.
Jorginho 5 – Un po’ offuscato dalla prestazione sontuosa di Matuzalem, fatica a prendere in mano la squadra e a tessere trame di gioco interessanti.
Hallfredsson 5,5 – Resta in campo nella fase di studio della gara non riuscendo a mettersi in evidenza. E’ costretto ad uscire dopo un brutto scontro di gioco con Cofie. Dal 28' Donati 6 – Male anche lui nei pochi minuti del primo tempo disputati, cresce nella ripresa guidando la squadra nel tentativo di rimonta.
Iturbe 4,5 – Prevedibile e a tratti irritante, sbaglia completamente l'approccio alla gara. Dopo dodici turni al talento argentino può essere concesso anche una giornata no. Peccato soltanto che sia coincisa con la prestazione opaca anche dei suoi compagni di squadra. Dal 71' Martinho 6,5 – In pochi minuti crea molto più di quanto fatto da Iturbe in settanta: sua la girata in area di rigore che per poco non consente al Verona di accorciare le distanze.
Toni 6 – Incide poco il centravanti gialloblu sul match e non solo per colpa sua. La squadra lo serve poco e male, in più si ritrova di fronte una difesa attenta e concentrata come quella dei grifoni. Nel finale si rende protagonista di un perentorio colpo di testa che si stampa sul palo: il Ferraris non è proprio il suo stadio fortunato.
Jankovic 6 – Partita speciale per il trequartista serbo, nello stadio che lo ha visto protagonista per cinque stagioni. Tenta un paio di soluzioni da fuori area dimostrando di essere uno degli ultimi ad arrendersi.
All. Mandorlini 5,5 – Approccio sbagliato alla gara anche per merito del Genoa e troppi giocatori in giornata no. Così si può riassumere il ko del Verona. Una sconfitta a Genova ci può stare anche se la reazione nella ripresa della squadra lascia un po' l'amaro in bocca. L’unico appunto al tecnico gialloblu, le tardive sostituzioni di Cacciatore e Iturbe.
Arbitro Cervellera 6 – Direzione di gara sostanzialmente sufficiente quella del fischietto pugliese, tornato ad arbitrare in Serie A dopo quasi due anni e mezzo. Merito anche dell'atteggiamento corretto dei 22 giocatori in campo, come dimostrano le tre ammonizioni sul tabellino. Al terzo minuto contatto in area di rigore veronese tra Cacciatore e Gilardino: l’arbitro fa proseguire il gioco. Il replay, in realtà, lascia qualche dubbio.
TABELLINO
GENOA- VERONA 2-0
GENOA (3-4-3): Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Cofie, Matuzalem (dal 61’ Lodi), Antonelli (dal 50’ Marchese); Fetfatzidis, Gilardino, Kucka (dal 89’ Sampirisi). A disp. Bizzarri, Donnarumma, Bertolacci, Biondini, Calaiò, Centurion, De Maio, Konate, Stoian, Sturaro, Tozser. All. Gasperini.
VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 60’ Cacia), Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho; Hallfredsson (dal 28’ Donati), Iturbe (dal 71’ Martinho), Toni, Jankovic. A disp. Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Bianchetti, Moras, Marques, Sala, Donadel. All. Mandorlini.
Arbitro: Angelo Cervellera di Martinafranca.
Marcatori: 29’ Portanova (G), 35’ Kucka (G)
Ammoniti: 15’ Cofie (G), 16’ Gonzalez (H), 36’ Cacciatore (H)
FONTE: CalcioMercato.it
CALCIO
Il Genoa sembra risorto con Gasperini – altri 3 punti in casa contro l’Hellas
by Francesco Ristori • 10 novembre 2013
Dal nostro inviato allo Stadio Comunale Luigi Ferraris, F. Ristori.
Tra notevoli misure di sicurezza si é disputata all’ora di pranzo al Ferraris la partita tra Genoa ed Hellas Verona. Il prepartita é stata l’occasione di presentare la squadra di tifosi che la prossima settimana rappresentera il Genoa alla Pioneers Cup a Sheffield.
GENOA 2
H.VERONA 0
Reti: 28′pt Portanova (G), 35′pt Kucka (G)
Genoa: Perin, Antonini, Gilardino, Antonelli (5′st Marchese) Cofie, Fetfatzidis, Vrsaljko, Manfredini, Matuzalem (15′ Lodi), Kucka (43′ st Sampirisi), Portanova. All Gasperini
Hellas Verona: Rafael, Romulo, Toni,Hallfredsson (27′pt Donati), Jankovic, Iturbe (25′st Martinho), Jirvinho, Maietts, Gonzales, Cacciatore (14′st Cacia) Agostini. All. Mandorlini
Arbitro: Cervellera di Taranto
Assistenti Vuoto e Meli
IV ufficiale Vivenzi
Arbitri addizionali Irrati e Fabbri
Il Genoa avvia le ostilitá. Nel primo tempo attacchera verso la Nord. Ma gia al 1′ l’Hellas riesce a farsi avanti al limite dell’area rossoblu, gli uomini di Mandorlini comunque nell’occasione pasticciano rendendo facile la vita ai difensori.
2′ dopo Gilardino va giu in area. Non c’é peró fallo e si prosegue. Altri 3′ e Gila ci riprova, Rafael manda in angolo, e sul corner Kucka svetta colpendo troppo alto di testa.
Al 7′ Alfredsson lancisto a rete viene atterrato,fuori area da Portanova, ne scaturisce una punizione che si infrange nella barriera.
Giusta l’ammonizione di Cofie al 14′ per fallo da tergo non lontano dal cerchio di centro campo, la punizione sfuna ma il Verona pochi istanti dopo riesce a penetrare in area dove l’arbitro non ravvisa un pur evidentr fallo di mano ddgli ospiti in fase d’attacco. L’errore non causa problemi particolari al Genoa comunque pronto ad allontanare.
Il primo vero tiro in porta della gara arriva al 18′. Lo firma Msnfredini che, peró, trova subito pronto Rafael.
Al 25′ Halfredsson va giu malamente senza fallo, srmbra aver picchiato la testa ed anche se esce sulle priprie gambe viene chiamato il cambio. Corre il 37′ quando il 10 viene sostituito da Donati. Nel frattempo il Genoa, cercando di aprofittare della temporanea superiorita numerica si era procacciato un corner che, subito dopo la sostituzione, Portanova devia in rete con una poderosa incornata.
Al 33′ Perin viene chiamsto in causa, ma per il numero 1 rossoblu non vi é alcuna difficoltá nell’abbrancsre la sfera, le difficolta sono tutte per il Verona in fase d’attacvo grazie all’abilita dei padroni di casa nel creare superiorota. Da quella parata l’azione riparte repentina e Kucka raddoppia meno di un minuto dopo.
Il Verona prova a reagire subito ma Romulo manda sulla luna. Al 36′ Cacciatore finisce sul taccuino,dell’arbitro per un fallo ai danni di Antonelli.
Al 43′ Romulo é abile a smarcarsi in area ma non a controllare e finisce per accompagnare la sfera sul fondo. C’e ancora tempoper una punizione che Manfredibo calcia alto prima che Vivenzi conunichi i 2′ di recupero nel corso dei quali gli uomini di Gasperini riescono a costruire ancpra un occasione con Fetfatzidis ed i veronesi a chiamare in causa Perin con un tiro per nulla pericoloso di Iturbe.
Si va a riposo sul 2-0. Meno di 2′ nel corso della ripresa ed il Verona ha una ghiotta occasione per accorciare le distanze: Iturbe pennelka una punizione per la tesra dell’ex rossoblu Toni che, peró sbaglia.
Al 5′ anche Gasperini costretto al cambio er infoetunio, esce Antonrlli ed entra Marchese. Il Vetoba dimostra di voler vendere cara la pelle, subito dopo questo cambio si procaccia un corner che sfuma ed un minuto dopo é di buovo dalka bandierina prima di cercare il gol dalla lunga distanza e trovare Perin. Nuova punizione per gli ospti al 7′ ma l’azzione riparte. Nuovamente in avamyi all’8′ il Verona viene fermato in fuorigiico.
Di nuovo in avanti il Genoa al 10′ batte un corner troppo lungo. Buovo calcio d’angolo per i rossoblu un minuto dopo, la difesa allontana ma il tandem Matuzalem Fetfatzidis recupera subito e riesce ancira a mibacciare la porta avversaria.
Al 13′ é l’ex Genoa Jankovic a procacciarsi uncorner ed a mandarlo nella Nord prima che Cacciatore venga rilevato da Cacia e, inaspettatamente, Lodi rilevi Matuzalem.
Ritmi alti in questo secondo tempo di uns tipica partita da Grifo nella quale neanche il doppio vantaggio permette la tranquillitá. Tra il 19′ ed il 20 Capitan Maiett e soci si fanno sotto più volte, ed al 23′ Cacia di testa manda fuori di poco.
Lodi al 24′ di sinistro manda alto nella Sud pruna che Mandorlin completi le sostituzioni a propria disposizione mandando in campo Martinho al posto di Iturbe.
Alla mezzora Lodi, sugli sviluppi di un corner, firma un pregevole assist che, peró si rivela inutule: il Verona respinge l’assalto ed arriva fulmineo ad assediare l’area geniana minacciando poi ripetutamente la porta di Perin.
Al 34′ anche l’arbitro ci si mette ad alimentare le sofferenze,del Grifo. Una punizione battuta da Jankovic e respunta efficacemente da Perin viene fatta ribattere per motivi che sfuggono alla comprensione di chi scrive. Si incarica del nuovo tiroAgostini. Sugli sviluppi della nuova battuta la sfera viene mandata sul palo e si innesca in aresuna sorta di flipper dal quale, comunque la porta esce indenne. Prodigiosa la respunta firmata 2′ dopo da Perin.
Il Genoa negli ultimi minuti sembra aver perso mordente e subire troppo il gioco degli avversari anche se Perin tra i pali si rivela una garanzia. Al 43′ Gasperini tiglie Kucka per Sampirisi.
Vengono concessi ulteriori 4′ di gioco che iniziano con un fallo subiti da Vrsaliko e non ravvisato dalla terna. Quando manca 1′ al triplice fischio Toni spreca anche l’ulktima occasione del Verona calciando nella Nord. Finisce così la seconda frazione come era finita la prima ed il Genoa vince per 2-0 conquistando altri 3 punti in casa.
FONTE: ConoscereGenova.it
Gasperini: «Il Genoa mi segue e questi sono i risultati»
Nuovo successo dei rossoblù, il terzo consecutivo, stavolta contro l'Hellas Verona (2-0). Così il tecnico: «Qui c'è un ambiente congeniale. Il primo tempo è stato molto buono, abbiamo rischiato qualcosa in più ma abbiamo la fisicità per arginare gli avversari. Dopo dovevamo sfruttare meglio gli spazi, potevamo chiudere la partita e in questo siamo ancora carenti»
GENOVA - Il Genoa ha conquistato oggi davanti il suo pubblico il terzo successo di fila, dopo le vittorie di Parma e di Roma contro la Lazio. Ora il Grifone scala la classifica e si è portato a 17 punti. Cinque lunghezze in meno dell'Hellas Verona, l'avversario di oggi sconfitto al Ferraris. Gian Piero Gasperini in mixed zone è apparso più che soddisfatto: «Ho trovato un ambiente congeniale, che conosco bene, e un gruppo di ragazzi che hanno voglia di riscattarsi, applicarsi e fare calcio in questo stadio e con questi tifosi. Kucka? Sta facendo molto bene nel ruolo nuovo, ha fatto una grande prestazione nei 90' minuti. Era da due anni che non rendeva al meglio, l'ho liberato dal gioco di centrocampo e gli ho dato la possibilità di attaccare di più e di inserirsi. Prima avevamo solo Gilardino per finalizzare, ora riusciamo a portare in avanti più giocatori. Il primo tempo è stato molto buono, abbiamo rischiato qualcosa in più ma abbiamo la fisicità per arginare gli avversari. Nel secondo tempo dovevamo sfruttare meglio gli spazi, potevamo chiudere la partita e in questo siamo ancora carenti».
FONTE: TuttoSport.com
Genoa-Hellas Verona: 2-0 acuti di Portanova e Kucka in una prestazione corale dal sapore antico
Inviato da Carlo Dellacasa il Dom, 10/11/2013 - 16:14
Da tanto tempo il Genoa e il Verona non incrociavano le loro strade nella massima serie e da qualche stagione i tifosi rossoblu aspettavano di poter ammirare tre vittorie consecutive; tutto risolto in 90 minuti nei quali il Grifone affonda gli artigli su un Verona mai domo, dimostrandosi finalmente squadra quadrata che sa soffrire e colpire l'avversario al tempo stesso. Il risultato rotondo premia la squadra di Gasperini che porta il suo bottino a 13 punti in 6 partite.
I primi venti minuti sono una partita a scacchi nella quale i tecnici muovono con sapienza e intelligenza le pedine a loro disposizione. Il Genoa ci prova su entrambe le ali e lo stesso opera il Verona soprattutto a destra. La partita, di rara bellezza, rimane aperta a qualsiasi risultato; si ha la percezione che qualcosa possa accadere ma non è dato sapere chi gonfierà per primo la rete.
Al 27° fiammata di Gilardino, ancora una volta di testa a cercare di insaccare sul primo palo, che guadagna un angolo; Portanova sfrutta al meglio il corner depositando la palla in rete per il gol del vantaggio.
La partita cambia volto, l’equilibrio spezzato porta variazioni tattiche in entrambe le squadre.
Passano sette minuti in cui Gasperini impazzisce per ridisporre la squadra in campo con la “quattro” in difesa ed arriva il raddoppio di Kucka bravo ad incrociare al meglio un cross dalla destra. Lo stadio impazzisce, la panchina si riversa in campo per un risultato che proietta la compagine rossoblu al momentaneo settimo posto.
Primo tempo da manuale per il Grifone che legittima i due gol di vantaggio con un buon palleggio e pericolose ripartenze che tengono sempre sul chi vive la retroguardia di Mandorlini.
Nella ripresa il Grifone non appare subito calato nella partita e il Verona si fa avanti con Toni che colpisce forte di testa spedendo la palla alla destra di Perin. Le azioni per i veneti continueranno con una certa continuità per tutta la seconda frazione di gioco ma la difesa rossoblu non permetterà a Toni e compagni di dimostrarsi particolarmente pericolosi.
Al 5° Gasperini è costretto a sostituire Antonelli per infortunio con Marchese, si perde in velocità, si guadagna in disciplina tattica.
Mandorlini prova a dare maggior peso in avanti sostituendo Cacciatore con Cacia e Gasperini risponde con Lodi per Matuzalem leggermente affaticato. La partita a scacchi continua, a mossa segue contromossa, a variazione sul tema si risponde con virtuosismo e assolo.
Nella prima mezz'ora della ripresa le due squadre ottengono qualche calcio d'angolo e tiri dalla distanza che non sortiscono particolare effetto. Intorno al 31° una fiammata da entrambe le squadre porta alla conclusione prima il Grifone e poi il Verona che coglie con Toni anche un palo.
Il Verona prende coraggio e diventa arrembante negli ultimi 15 minuti di partita costringendo il Genoa alle corde. Ma quella di Toni rimane l'occasione più limpida per la squadra di Mandorlini che dopo aver speso tantissimo si arrende concedendo a Marchese, Kucka e Gilardino qualche contropiede pericoloso.
La partita termina in trionfo per gli uomini di Gasperson che portano a casa, oltre a tre punti importantissimi per la classifica, una prestazione in crescita per geometrie e fraseggi. La sosta consentirà di affinare i meccanismi in vista del rush finale del girone di andata al termine del quale si potrà realmente capire quale potrebbe essere il campionato del Grifone.
SCHEDA:
Genoa:
1 Perin, 3 Antonini, 11 Gilardino, 13 Antonelli, 14 Cofuie, 18 Fetfatzidis, 20 Vrsaljko, 21 Manfredini, 27 Matuzalem, 33 Kucka, 90 Portanova (c)
Panchina:
53 Bizzarri, 2 Sampirisi, 4 De Maio, 8 Biondini, 9 Stoian, 10 Lodi, 15 Marchese, 16 Calaiò, 26 Centurion, 69 Sturaro, 77 Konate, 91 Bertolacci
Allenatore: Gasperini
Hellas Verona:
1 Rafael, 2 Romulo, 9 Toni, 10 Hallfredsson, 11 Jankovic, 15 Iturbe, 19 Jorginho, 22 Maietta (c), 23 Gonzalez, 29 Cacciatore, 33 Agostini
Panchina:
31 Mihaylov, 3 Albertazzi, 4 Laner, 5 Donati, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia, 13 Bianchetti, 18 Moras, 25 Marques, 26 Sala, 30 Donadel
Allenatore: Mandorlini
Arbitro: Cervellera
Assistenti: Vuoto, Meli – Vivenzi – Irrati, Fabbri
Gol: 2 - 0
Ammoniti:
Genoa: Cofie
Hellas Verona: Gonzalez, Cacciatore
Espulsi:
Genoa: -
Hellas Verona: -
Corner:
Genoa: 5
Hellas Verona: 4
FONTE: IlPubblicista.it
GENOA / HELLAS VERONA 2-0
10/11/2013 19:00 - by gaudiopedalino
Dopo due vittorie consecutive l’Hellas cade a Marassi contro il Genoa al termine di una partita dai due volti, il primo tempo per i rossoblù e la ripresa, interamente, gialloblù. Mandorlini, per la gara dell’ora di pranzo, schiera la medesima formazione che aveva superato il Cagliari. La partenza è degli scaligeri che costruiscono belle azioni che, però, s’infrangono al limite dell’area avversaria. Alla mezzora, scontro aereo Hallfredsson e Cofiè con il veronese costretto ad uscire e, sostituito da Donati. L’ex Palermo entra in campo mentre i genoani stanno per battere un corner, il cambio, evidentemente, crea un po’ di confusione e, Portanova, completamente libero, può incornare in rete. Passano pochi minuti e Matuzalem, con un lancio da lunga distanza, trova un Kucka, dimenticato da Cacciatore, e per lo slovacco è un gioco da ragazzi battere Rafael. Il tempo si chiude con l’Hellas in confusione ma, nella ripresa, il copione cambia. Mandolini toglie prima Cacciatore per Cacia e quindi Iturbe per Martinho e i gialloblù si riversano nella metà campo dei grifoni. La vivacità dei due nuovi e la sempre pericolosità di Toni, oltre, al desiderio di rivincita di Jankovic, mettono in difficoltà gli uomini di Gasparini che, prima sono salvati dal palo su colpo di testa di Toni poi dalle miracolose parate di Perin, particolarmente, quella su Cacia, ha dell’incredibile. Il grande impegno dei gialloblù non è premiato dal goal e, alla fine, arriva la quarta sconfitta su cinque trasferte. Adesso la sosta per gli incontri internazionali e, quindi, il tanto atteso derby.
FONTE: RadioRCS.it
Genoa-Verona/ Perin: "Sognavo di entrare nel cuore di questi tifosi. Volevamo assolutamente vincere"
Genova - “Volevamo questa vittoria a tutti i costi, siamo contenti di averla ottenuta”. Così Mattia Perin in zona mista poco dopo la vittoria del Genoa contro il Verona, che il talentuoso portiere di Gasperini descrive con concetti chiari e semplici: “In settimana ci siamo allenati molto bene, il lavoro paga sempre. Avevamo di fronte una grande squadra ma siamo stati bravi a concedere poco soprattutto nel secondo tempo quando abbiamo sofferto un pochino di più. Le tre vittorie consecutive? Il mister ci ripete sempre che possiamo fare grandi cose, sapevamo di avere qualità importanti ma dobbiamo continuare su questa strada. Ci proveremo anche a Milano dove andremo a giocarcela senza paura”. Protagonista con interventi decisivi il ragazzo di Latina è stato acclamato dal pubblico rossoblu: “Sono cresciuto in questa squadra con il sogno di entrare un giorno nel cuore dei tifosi. La prima partita che ho visto è stata un 3-2 sulla Roma, lì ho sentito che questa sarebbe stata la mia squadra”.
FONTE: CittaDiGenova.com
LA PAROLA AI LETTORI
I ringraziamenti dei tifosi napoletani ai genoani
10.11.2013 16:24 di Marco Liguori Twitter: @ma_liguori
I ringrazimenti dei tifosi del Napoli giunti alla nostra email redazione@pianetagenoa1893.net
Giovanni Civitillo ga.civitillo@alice.it Saluto tutti con affetto. Volevo dire solo due cose, brevi ma sentite, da tifoso del Napoli quale sono. Innanzitutto è con vera gioia che saluto la vostra vittoria con il Verona. Pare davvero che le cose si stiano mettendo per il verso giusto e di questo ne sono immensamente felice. Del resto il Genoa è la mia seconda squadra ed in quanto tale anch'io la domenica - nel mio piccolo - faccio un tifo esagerato per i colori rossoblu (tranne in due circostanze, ovviamente). Volevo poi ringraziarvi per l'ennesima prova di affetto che lega le nostre due tifoserie. Quei canti partenopei che oggi si sono levati dal vostro stadio mi hanno sinceramente commosso e reso orgoglioso di un gemellaggio che va ben oltre il mero aspetto calcistico. Io seguo questo sport da sempre e al di la dei classici sfottò da stadio, belli, necessari e simpatici non mi era mai capitato di imbattermi in modo così "violento" - come negli ultimi tempi purtroppo accade - nell'utilizzo di tali circostanze nel campo meramente sociale. Il calcio è bello perchè ci estranea per qualche ora dai tanti, gravi problemi che ci assillano. Nel momento in cui, invece, il tutto viene strumentalizzato per offendere la dignità di un popolo, allora le cose cambiano.Ed oggi, in questo momento così particolare, sentirvi cantare le nostre canzoni mi sprona, con ancora maggiore convincimento, a dirvi GRAZIE.
Antonio Di Chiara GENOA-VERONA: Prima i tifosi genoani urlano: NAPOLI NAPOLI NAPOLI.
Ed ora stanno cantando: oi vita, oi vita mia...! FORZA FRATELLI, ETERNA FRATELLANZA!
FONTE: PianetaGenoa1893.net
GENOA-VERONA 2-0, GOL DI PORTANOVA E KUCKA
Domenica 10 Novembre 2013
GENOVA - Uno-due, Portanova-Kucka, e il Genoa vince 2-0 nell'anticipo domenicale dell'ora di pranzo contro il Verona.
Il tabellino di Genoa-Verona, gara valida per il 12° turno del campionato di Serie A:
GENOA-VERONA 2-0 (2-0).
GENOA (3-4-2-1): Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Cofie, Matuzalem (16' st Lodi), Antonelli (6' st Marchese); Fetfatzidis, Kucka (44' st Sampirisi); Gilardino. A disp. Bertolacci, Centurion, Stoian, De Maio, Calaiò, Biondini, Bizzarri, Konate, Sturaro. All. Gasperini.
VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (15' st Cacia), Gonzalez, Maietta, Agostini; Ròmulo, Jorginho, Hallfredsson (29' pt Donati); Iturbe (26' st Martinho), Toni, Jankovic. A disp. Bianchetti, Moras, Albertazzi, Longo, Sala, Rafael Marques, Donadel, Mihaylov, Laner. All. Mandorlini. Arbitro: Cervellera. Ammoniti: Cofie, Gonzalez, Cacciatore.
Marcatori: 29' pt Portanova, 35' pt Kucka.
FONTE: Leggo.it
CALCIOMERCATO
The Sun rivela: "Liverpool, pressing Iturbe"
07.11.2013 11:00 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Entro questo mese - riporta il quotidiano inglese - il Liverpool vorrebbe strappare un accordo per ottenere al termine della stagione le prestazioni sportive di Juan Manuel Iturbe. Questo per anticipare tutti bruciando la concorrenza di altri blasonati club.
Secondo la stessa fonte, il Liverpool sarebbe disposto a sborsare una circa molto importante (circa 15 milioni) per il giovane argentino ritenuto il nuovo Messi.
Il tutto però dovrà passare prima dalla stanza dei bottoni della società scaligera, che avrà la possibilità di riscattare il cartellino del calciatore sudamericano. Soltanto dopo le decisioni del club di via Belgio si potranno avviare trattative concrete.
HELLAS VERONA NEWS
Hellas Tweet, Martinho e l'accordo con Nike
07.11.2013 09:00 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Nike sarà anche lo sponsor tecnico di Raphael Martinho.
Dopo l'accordo con la società scaligera è arrivato anche quello con il calciatore brasiliano dell'Hellas Verona. Il raggiungimento dell'accordo con l'azienda americana produttrice di abbigliamento e accessori sportivi è stato rivelato dallo stesso Martinho attraverso il proprio profilo Twitter. Queste le parole pubblicate dall'esterno offensivo del Verona: "Martinho e Nike insieme! Contento di aver trovato l'accordo con la Nike come sponsor tecnico!"
FONTE: TuttoHellasVerona.it
SERIE A
Genoa, Antonini sorride: "Avanti tutta"
10.11.2013 18.02 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Il Genoa va. E non vuole più fermarsi. Dopo la vittoria per 2-0 sull'Hellas Verona, l'esterno rossoblu' Luca Antonini esterna la propria gioia su Twitter. "Avanti tutta", il messaggio dell'ex Milan, che retwitta tutti i complimenti indirizzati a lui e alla squadra. Per il Grifone è un momento positivo. E nessuno vuole interromperlo...
SERIE A
Non è un Verona da trasferta: Mandorlini crolla alla corte del Gasp
11.11.2013 07.15 di Alessandra Stefanelli
L'Hellas Verona frena ancora una volta lontano dal Bentegodi. La formazione di Andrea Mandorlini, che in casa è stato capace di infilare un sorprendente cinque su cinque, si conferma squadra casalinga e a Marassi, contro un ottimo Genoa, incassa la quarta sconfitta stagionale. Sconfitte arrivate, neanche a dirlo, tutte in trasferta. Va detto che il calendario non ha aiutato gli scaligeri, che prima del Genoa avevano affrontato fuori casa corazzate del calibro di Roma, Juventus e Inter. Contro il Genoa ci si aspettava forse una sfida più equilibrata, ma così non è stato. La formazione di Gian Piero Gasperini non ha avuto grossi problemi a fare sua la gara, soffrendo un po' solamente nella ripresa.
E due parole su Gasperini, in effetti, è doveroso spenderle. Con lui in panchina sono arrivate nelle ultime tre gare tre vittorie consecutive (eguagliato il record appartenente allo stesso tecnico e infilato nel 2009), risultati che hanno proiettato il Grifone dalla piena zona retrocessione a una rassicurante metà classifica. 17 punti, uno in più della Lazio e quattro in più del Milan, per citare due formazioni certamente più attrezzate. Come se non bastasse in questo trittico vincente i rossoblu non hanno incassato nemmeno un gol, mentre nelle altre 9 gare disputate ne erano stati presi ben 14. Indice che il lavoro dell'allenatore sta pagando, anche con il rendimento di alcuni singoli (su tutti Kucka, un altro giocatore da qualche gara a questa parte).
Si ferma, invece, Mandorlini, il cui lavoro non viene comunque ridimensionato da questa sconfitta. 22 punti dopo 12 giornate rappresentano un bottino che era difficile aspettarsi da una neopromossa, seppur imbottita di elementi di qualità indubbia (Jorginho, Iturbe, Martinho ma anche l'esperto Toni). Tuttavia è evidente che per fare il definitivo salto di qualità - che non deve per forza arrivare al primo anno di Serie A, sia chiaro, serve una continuità di risultati anche fuori casa. Le avversarie affrontate restano di tutto rispetto e le premesse per un campionato di livello sembrano esserci ancora tutte.
SERIE A
Verona, Romulo: "Qui sto bene, a Firenze ho avuto poche opportunità"
10.11.2013 15.41 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Il brasiliano Romulo, centrocampista dell'Hellas Verona, ai microfoni di Sky ha commentato la sconfitta contro il Genoa: "Siamo un po' tristi per la sconfitta, nel primo tempo abbiamo giocato senza fame e senza voglia. Per questo motivo Mandorlini era arrabbiato all'intervallo e nella ripresa abbiamo giocato molto meglio del Genoa. E' arrivata, però, la sconfitta e ora bisognerà proseguire sulla strada tracciata nella ripresa".
Questa squadra deve migliorare in trasferta.
"Dobbiamo fare punti anche fuori casa. Bisognerà essere più svegli e attenti, non possiamo commettere questi errori. Bisognerà migliorare e avere più fame".
A Firenze non si ricordava questo Romulo. Hai rimpianti?
"Un giocatore per mettere fuori tutto quello che ha deve giocare. A Firenze ho avuto poche opportunità e non ho potuto esprimere tutto il mio potenziale. C'è da dire, però, che anche lì ho fatto buone cose da terzino. Qui all'Hellas sto bene e sto avendo queste opportunità. Sono contento che anche oggi, personalmente, io abbia disputato una buona gara".
ALTRE NOTIZIE
Genoa, Portanova: "Verona battuto con cuore e grinta"
10.11.2013 15.27 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Il difensore del Genoa Daniele Portanova, autore del gol del vantaggio nella sfida che ha visto i rossoblu vincere 2-0 contro l'Hellas Verona, ha commentato la partita ai microfoni di Sky: "Il gruppo è unito dall'inizio della stagione, ma è chiaro che i risultati aiutano. Siamo contenti perché oggi abbiamo incontrato una squadra forte che abbiamo battuto col cuore e con la grinta".
Con l'arrivo di Gasperini avete subito solo quattro gol.
"Ci tengo a sottolineare che il merito della fase difensiva va dato a tutta la squadra, il mister vuole massima concentrazione da tutti. Lavoriamo bene in settimana e non ci dimentichiamo che ci sono elementi che stanno giocando poco, ma si allenano meglio di noi. E' questa la nostra forza".
ALTRE NOTIZIE
Genoa, Perin: "Grazie Buffon, mi è sempre stato molto vicino"
10.11.2013 15.13 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Intervistato da Sky, il portiere del Genoa Mattia Perin ha commentato la vittoria contro il Verona: "Oggi tutti i miei compagni sono stati straordinari, a partire da Gilardino che è il primo a difendere in fase passiva".
Nelle ultime gare sei stato sempre determinante: come hai fatto a mantenere la calma dopo le critiche iniziali?
"I momenti brutti si superano col lavoro e con l'entusiasmo. Grazie anche ai preparatori ho superato la giornata storta arrivata contro la Fiorentina. Ora ci godiamo questo momento con i piedi sempre ben saldi per terra".
Quanto ti sono servite le parole di Buffon?
"Buffon mi è stato abbastanza vicino, ha sempre speso parole importanti per me. Quando giocammo contro la Juve era il periodo in cui lo criticavano e io lo difesi pubblicamente. Lui a fine gara mi ringraziò e io dissi che lui si sarebbe sempre difeso con la sua storia. Io penso solo a continuare a lavorare, non vedo l'ora di tornare ad allenarmi coi miei compagni di squadra da mercoledì".
Cosa hai pensato dell'errore di Bardi?
"E' stato molto simile a quello mio contro la Fiorentina, ma Bardi è un portiere molto forte".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Mandorlini deluso: "Potevamo e dovevamo fare meglio"
10.11.2013 15.06 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Intervistato da Sky, il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha commentato la sconfitta contro il Genoa: "Loro hanno fatto due gol su azioni da fermo. Non siamo partiti con lo spirito giusto, ma nella ripresa abbiamo fatto bene. C'è un po' di rammarico, senza nulla togliere al Genoa che ha capitalizzato al massimo quello che ha fatto".
Con Martinho al posto di Iturbe la gara è cambiata.
"Penso sia riduttivo parlare solo di questo cambio. Ci sono state situazioni per riaprire la partita. Col senno di poi, però, non si porta a casa nulla".
La sento deluso eppure avete 22 punti in classifica. La salvezza non è più il vostro obiettivo?
"No, assolutamente. Dobbiamo fare il salto mentale solo dal punto di vista dell'attenzione, ma la salvezza resta il nostro obiettivo. Il Genoa ha sfruttato al massimo le situazioni di gioco, ma noi potevamo e dovevamo fare meglio".
ALTRE NOTIZIE
Genoa, Gasperini: "Qui ho ritrovato un ambiente congeniale"
10.11.2013 14.41 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il tecnico del Genoa Gian Piero Gasperini dopo la vittoria sul Verona: "Ho trovato un ambiente congeniale, che conosco bene, e un gruppo di ragazzi che hanno voglia di riscattarsi, applicarsi e fare calcio in questo stadio e con questi tifosi. Kucka? Sta facendo molto bene nel ruolo nuovo, ha fatto una grande prestazione nei 90' minuti. Era da due anni che non rendeva al meglio, l'ho liberato dal gioco di centrocampo e gli ho dato la possibilità di attaccare di più e di inserirsi. Prima avevamo solo Gilardino per finalizzare, ora riusciamo a portare in avanti più giocatori. Il primo tempo è stato molto buono, abbiamo rischiato qualcosa in più ma abbiamo la fisicità per arginare gli avversari. Nel secondo tempo dovevamo sfruttare meglio gli spazi, potevamo chiudere la partita e in questo siamo ancora carenti".
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle dell'Hellas Verona - Male la difesa, attacco annientato
10.11.2013 14.34 di Alessandra Stefanelli
Rafael 5,5: Non ha grosse colpe sui gol, ma inevitabilmente era lecito aspettarsi qualcosa in più.
Cacciatore 5: Molto ingenuo in occasione del 2-0 del Genoa, quando si perde Kucka che svetta indisturbato. In generale non appare molto in palla. Dal 60' Cacia 6,5: Contribuisce a tenere alta la squadra e si vede negare da Perin un gol già fatto.
Gonzalez 5,5: Fatica a contenere Gilardino, che pur senza segnare si conferma preziosissimo tatticamente.
Maietta 5,5: Soffre come il resto della difesa del Verona, che subisce tantissimo su palla inattiva
Agostini 6: Si limita al lavoro di copertura, si salva perché dalle sua parti il Genoa attacca poco e niente.
Romulo 6,5: Il migliore dei suoi e del centrocampo, l'ultimo a mollare e uno dei pochi a cercare la porta avversaria con continuità.
Hallfredsson 6: Gioca una buona mezz'ora, senza mai andare in affanno. E' costretto a uscire dal campo per un brutto colpo alla testa in uno scontro aereo con Cofie. Dal 29' Donati 5,5: Fatica a entrare in partita.
Jorginho 5,5: Anche lui fatica a incidere in una gara così complicata tatticamente. Pochi gli spunti degni di nota.
Iturbe 5,5: L'unico spunto degno di nota arriva su un calcio di punizione che Toni spedisce alto. Per il resto viene controllato bene e non riesce quasi mai a incidere. Dal 71' Martinho 6,5: Appena entrato costringe subito i suoi alla grande parata, forse andava inserito prima.
Toni 5,5: Viene ben controllato dai centrali del Genoa, specialmente da Portanova. Colpisce un palo a porta praticamente spalancata.
Jankovic 5,5: Il grande ex della sfida non riesce mai ad incidere. Ci prova su punizione, spedendola dritta sulla barriera. Rimandato.
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Le pagelle del Genoa - Kucka imperioso, male solo Cofie
10.11.2013 14.29 di Alessandra Stefanelli
Perin 7: Resta sostanzialmente inoperoso per tutto il primo tempo, ma nella ripresa sale in cattedra. Una parata facile su Martinho, una fenomenale su Cacia.
Antonini 6: Forse poteva spingere un po' di più, invece si limita a presidiare la propria zona di campo senza mai incantare. Gara senza infamia né lode.
Portanova 7: Imperioso lo stacco che porta alla rete dell'1-0 e che mette di fatto in discesa la partita. Il centrale rossoblu controlla con ordine Toni, concedendogli pochissimo.
Manfredini 6: Anche lui fa tanto lavoro oscuro, andando spesso a raddoppiare su Iturbe per dargli meno spazio di manovra. Poco appariscente, sfiora anche il gol dalla distanza.
Vrsaljko 6: Scambia spesso la posozione con i compagni più avanzati e alla fine disputa una partita poco propositiva davanti. Utile in ripiegamento.
Matuzalem 7: Gara accorta tatticamente, sia in difesa che in attacco. Impreziosisce la sua prestazione con il lancio millimetrico per la testa di Kucka. Dal 61' Lodi 5,5: Non sta vivendo un momento felicissimo e il tempo che gli viene concesso è troppo poco per incidere.
Cofie 5: L'unica nota negativa in un ottimo Genoa. Si fa ammonire subito in maniera molto ingenua, perde tantissimi palloni e di fatto non entra mai in partita.
Antonelli 6: Si danna parecchio per contenere Iturbe, con alterne fortune. Esce per infortunio. Dal 51' Marchese 5,5: Non entra benissimo in partita, concedendo qualcosa di troppo al Verona.
Kucka 7,5: Con l'avvento di Gasperini sembra aver ritrovato i suoi livelli, come prestazioni e gol. Anche oggi sigilla il risultato con un gran pallonetto di testa. In questo ruolo sembra rendere al top.
Fetfatzidis 6,5: Una piacevole scoperta per il calcio italiano. Ha tanta qualità, dà sempre la superiorità numerica in attacco e si rende protagonista di sgroppate interessanti.
Gilardino 6: Non scrive il suo nome sulla lista dei marcatori, ma una torre come lui lì in mezzo è garanzia di mantenere sempre alta la squadra.
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Genoa-Verona 2-0: il tabellino della gara
10.11.2013 14.28 di Alessio De Silvestro
Vince il Genoa contro il Verona a Marassi. Partita che viene decisa nel primo tempo con due reti della squadra di Gasperini che è da subito padrona del gioco. Nel secondo tempo la formazione di Mandorlini si rende con Toni più volte pericolosa, ma i padroni di casa si chiudono bene soprattutto con un attento Perin. Ecco di seguito il tabellino della gara:
Genoa (3-4-3): Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Cofie, Matuzalem (61' Lodi), Antonelli (51' Marchese); Kucka (89' Sampirisi), Gilardino, Fetfatzidis. Allenatore: Gian Piero Gasperini. In panchina: Bizzarri, De Maio, Biondini, Stoian, Calaiò, Centurion, Sturaro, Konate, Bertolacci.
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore (60' Cacia), Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson (29' Donati); Iturbe (72' Martinho), Toni, Jankovic. Allenatore: Andrea Mandorlini. In panchina: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Bianchetti, Moras, Marques, Sala, Donadel.
Arbitro: Cervellera
Marcatori: 29' Portanova, 35' Kucka
Ammoniti: Gonzalez, Cacciatore (V), Cofie (G)
SERIE A
Genoa, Kucka decisivo: "Mi sto trovando bene in questo nuovo ruolo"
10.11.2013 14.26 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport al termine di Genoa-Hellas Verona, chiusasi sul 2-0 per i padroni di casa, è intervenuto il centrocampista rossoblu Juraj Kucka: "Non mi aspettavo di fare bene in questo ruolo, è nuovo per me e ci è voluto un po' per abituarmi. Mi sto trovando bene e spero di fare sempre meglio. Io come Hamsik? Siamo giocatori diversi, non so se possiamo essere simili come ruolo".
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Genova, stadio blindato per tifosi
Spiegamento forze ordine ma nessun incidente prima della gara
10.11.2013 14.10 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Fonte: ANSA
(ANSA) - GENOVA, 10 NOV - Grande spiegamento di forze dell'ordine all'esterno del Ferraris di Genova per evitare contatti tra tifoserie del Genoa e del Verona. Fino a pochi istanti prima dell'anticipo mattutino della 12ma giornata, non si sono registrati incidenti. I tifosi del Genoa hanno presidiato l'area adiacente gli ingressi della Gradinata Nord e il monumento al tifoso Vincenzo Spagnolo, ucciso nel '95 da un tifoso milanista. Polizia e carabinieri hanno creato un cordone per isolare i manifestanti.
SERIE A
Hellas Verona, corsa a quattro per il talento Iturbe
10.11.2013 12.35 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Secondo il Daily Express, per il talento del Verona, Iturbe, di proprietà del Porto e che può diventare del Verona per una cifra vicina ai quindici milioni di euro, ci sarebbe la fila. Secondo il tabloid inglese in pole position ci sono Juventus e Liverpool, leggermente defilate Napoli e Fiorentina.
SERIE A
Hellas Verona, rinnovo lontano per Hallfredsson: la situazione
09.11.2013 13.41 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
L'offerta era stata avanzata e le parti si erano incontrate, ma ad oggi nessuna novità in merito, anzi silenzio più totale. Questa la situazione rissunta in una sola frase riguardo la stasi di trattativa per il rinnovo contrattuale di Emil Hallfredsson. Il legame fra società e calciatore scadrà al termine della stagione e ad oggi pare che l'islandese, attraverso il proprio agente, non abbia fatto pervenire nessun cenno positivo, anzi non si sia per nulla sbilanciato. Il tempo passa e il mercato di gennaio è ormai alle porte. In questa sessione probabilemte Hallfredsson resterà, cercando di mettere in difficoltà Sogliano attraverso buone prestazioni, peraltro raccolte anche nelle ultime gare. Forse per alzare l'asticella dell'offerta, che per il momento la società scaligera sembra indisponibile a variare. Dall'altra parte, sul fronte di chi segue da fuori il giocatore islandese, c'è grande attesa per capire cosa accadrà. Torino e Atalanta non hanno mai nascosto il loro interesse per il vichingo del Verona e questa per le due società potrebbe rappresentare una ghiotta occasione da sfruttare. Situazione di stallo, destinata per il momento a continuare, a meno di imprevedibili quanto repentini cambi di rotta da una delle due parti, riporta TuttoHellasVerona.it.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Spezia, Arrigoni e Setti in tribuna ieri sera
09.11.2013 12:00 di Mario Petillo
Ieri sera in tribuna a La Spezia per la gara col Cesena c'è anche Daniele Arrigoni, ex tecnico dei romagnoli, seduto in tribuna per assistere alla gara. Accanto a lui c'erano anche Maurizio Setti e Sean Sogliano, rispettivamente presidente e direttore sportivo dell'Hellas Verona.
Nel finale spazio anche a Davide Dionigi, Pasquale Sensibile, ex direttore sportivo della Sampdoria, e Massimo Varini. Una tribuna d'eccellenza per l'anticipo della 13esima giornata.
FONTE: TuttoB.com
Mandorlini in tre anni nella storia del Verona: è lui il più vincente
di Gianluca Bottiglieri
08/nov/2013 10.50.00
Contro il Genoa Mandorlini festeggerà il terzo anniversario alla guida del Verona: dopo due promozioni, gli scaligeri sotto la guida del ravennate stupiscono anche in Serie A.
Ormai anche i numeri lo confermano: Andrea Mandorlini è l’allenatore più vincente della storia del Verona. La certezza arriva dopo la vittoria contro il Cagliari nella settimana in cui, tra l’altro, proprio il tecnico di Ravenna festeggia i tre anni alla guida degli scaligeri.
Un triennio importante nel quale Mandorlini è riuscito a conquistare ben due promozioni (dalla Lega Pro alla B e dalla B alla A) culminato con uno splendido avvio di stagione in Serie A dove la squadra è riuscita ad eguagliare anche il record del Verona di Malesani totalizzando ben 22 punti in 11 garie con una media di 2 punti a partita, e un quarto posto in coabitazione con l’Inter. Tutto frutto di tanto impegno e duro lavoro da parte dei giocatori che ben si integrano negli schemi tattici di Mandorlini.
Era il 9 novembre del 2010 quando Mandorlini venne chiamato dalla dirigenza dei gialloblù per sostituire Giuseppe Giannini, con l’Hellas che navigava ormai nella zona playout nel girone A di Lega Pro. Dopo ben 5 pareggi consecutivi, arrivò la prima vittoria per 4-0 al Bentegodi contro la Paganese, poco prima di Natale. Da quella partita in poi per il Verona è stata tutta una strada in discesa fino alla massima serie.
Su 132 partite, Mandorlini è riuscito ad ottenere ben 69 vittorie, con una percentuale di successo pari al 52%. Una media che permette all’allenatore attuale dei gialloblù, di posizionarsi anche davanti al mito Osvaldo Bagnoli, condottiero del Verona scudettato dell’ 1984-85 (sebbene comunque quest’ultimo sia stato per 8 stagioni sulla panchina dell’Hellas).
Chi ha portato Mandorlini a Verona è stato proprio Giovanni Martinelli, l’ex presidente recentemente scomparso. “Mi ha concesso di entrare nel Verona e mi ha avvicinato alla sua famiglia, per me resterà sempre un uomo straordinario che porterò con me nel cuore”. Queste le parole commosse del tecnico a pochi giorni dal tragico lutto. A Martinelli, Mandorlini deve tanto, ma è con l’attuale gestione Setti che l’allenatore centra il ritorno nella massima categoria, dopo ben 11 anni trascorsi tra Serie B e Lega Pro.
Tuttavia però, il rapporto con la società, specie all’indomani della promozione in Serie A, è stato paradossalmente difficile. Diverse le incomprensioni tra la dirigenza e l’ allenatore che in estate hanno fatto presagire ad un clamoroso divorzio fra le parti.
Si parlava già dei possibili sostituti come Mangia e Sannino. Il buon senso della dirigenza del Verona però, e soprattutto quello del DS Sogliano, portarono alla conferma tramite conferenza stampa del tecnico artefice delle due promozioni consecutive. Visti i risultati, si è rivelata la scelta più azzeccata.
FONTE: Goal.com
HELLAS VERONA NEWS
Comproprietà, De Col convocato in Under 20
08.11.2013 18:25 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Il giovane terzino destro della Virtus Lanciano, Filippo De Col, è stato convocato da mister Alberigo Evani per i prossimi impegni della selezione italiana Under 20.
Il difensore veneto sarà di scena con la rappresentativa nazionale a Rovereto (Tn) il prossimo 14 novembre (calcio d’inizio alle ore 15) contro la Germania nel quarto incontro del torneo ‘Quattro Nazioni’.
Notizia che fa felice anche l'Hellas Verona, che detiene in comproprietà con la Virtus Entella il cartellino del giocatore in prestito a Lanciano.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
10.11.2013
Tifoso dell'Hellas cade dall'autobus mentre va a Genova: è grave
GENOVA. Un tifoso del Verona è ricoverato in gravi condizioni in ospedale a Genova per le ferite riportate in un incidente avvenuto mentre si recava allo stadio per assistere alla partita Genoa-Verona. A quanto risulta è caduto dall’autobus su cui viaggiava insieme ad altri tifosi. Al momento è nel reparto rianimazione all’Ospedale Galliera.
Secondo una prima ricostruzione, il tifoso, che avrebbe tra i 40 e i 50 anni, è caduto sull’asfalto da un bus dell’azienda trasporti di Genova che si stava recando allo stadio Ferraris dalla zona della Foce per portare i veronesi alla partita. Il mezzo pubblico era scortato dalle forze dell’ordine. L’incidente è avvenuto all’altezza di piazza delle Americhe, nella zona della stazione Brignole. La dinamica è ancora in via di accertamento. Non è ancora chiaro se le porte del bus fossero aperte o se si siano spalancate all’improvviso.
11.11.2013
Trasferte amare e quanti gol subiti
Per i gialloblù una difesa a corrente alternata, il dato che preoccupa sono le reti incassate: 19, 14 fuori casa
Una difesa che viaggia a corrente alternata. Impenetrabile in casa, qualche svarione di troppo in trasferta. «Certo che ci penso ma non deve diventare solo questo il probema – taglia corto Mandorlini – prima di tutto penso ai punti e i punti che abbiamo sono tanti».
Ventidue in dodici gare grazie a sette vittorie – sei in casa – e un pareggio con il Torino.
Quattro le sconfitte, tutte lontano dal Bentegodi, contro Roma, Juve, Inter e Genoa. Ci può stare per una matricola di Serie A le prime tre sono in lotta per scudetto e Champions, il Grifone rossoblù ha una rosa di grande qualità e sta risalendo dopo una partenza difficile.
Ma il dato che preoccupa è quello relativo alle reti subite: sono diciannove in tutto, solo cinque al Bentegodi, ben quattordici in trasferta, solo il Catania ha fatto peggio. In questa speciale classifica, dopo i due gol incassati a Marassi, l'Hellas ha scavalcato il Milan che ha chiuso in bianco con il Chievo e s'è fermato a quota 13 e ha staccato Sassuolo, Lazio e Bologna ancora a 12. C'è poco da stare allegri, su questo non ci sono dubbi. Anche perchè se non viene identificato il problema difficile trovare una soluzione. A Roma il vantaggio giallorosso è arrivato per una sfortunata deviazione di Cacciatore dopo un'ora di gioco, il raddoppio con un gol capolavoro di Pjanic, il tris con una bella giocata di Ljajic. Cambia lo spartito con la Juve, Tevez e Llorente mettono la firma sulla vittoria con due numeri individuali, contro il Toro la differenza la fa Cerci, a Bologna sboccia il talento di Iturbe e Diamanti si accontenta di un gol su rigore. Nella notte di San Siro, contro l'Inter, Rafael quattro volte la palla in fondo al sacco, tre volte dopo una palla inattiva basta ripensare alle reti di Jonathan, Palacio e Rolando.
Le due vittorie casalinghe con Sampdoria e Cagliari rilanciano le ambizioni del Verona, la sconfitta con il Genoa riporta tutti con i piedi per terra anche perché, ancora una volta, Maietta e compagni incassano due gol evitabili in pochi minuti e la partita è già compromessa. Prima Portanova sfrutta un corner di Matuzalem per fulminare Rafael – con una difesa imbambolata in mezzo all'area – poi Kucka brucia tutti sul tempo e fa due a zero. Solo errori individuali oppure si tratta di distrazioni collettive? Sicuramente non giova alla causa gialloblù la continua alternanza della coppia di centrali, spesso e volentieri non per scelta tecnica ma per ovviare in modo efficace a infortuni e squalifiche. Sono partiti titolari Moras e Maietta, come succedeva in Serie B, poi Mandorlini ha favorito l'ingresso graduale di Gonzalez, Marques e Bianchetti. Non sempre le novità hanno portato risultati positivi e il tempo degli esperimenti è finito. Anche perchè, dopo la pausa, l'Hellas dovrà affrontare il derby con il Chievo. E bisogna alzare ancora il bunker.
L.M.
11.11.2013
LE PAGELLE
6 RAFAEL. Il Verona incassa due gol e torna a casa senza punti ma il portiere gialloblù non viene mai chiamato in causa, il Genoa non calcia praticamente mai in porta e il numero uno brasiliano si limita a tre o quattro uscite di ordinaria amministrazione.
5,5 CACCIATORE. Qualche problema di troppo sulla fascia, non è facile controllare Kucka. Il tornante rossoblù lo punta e lo salta sistematicamente, grave l'errore che porta al raddoppio del Genoa, lui chiude con ritardo sull'attaccante slovacco che taglia a fette tutta la difesa.
SV CACIA. Mandorlini lo manda nella mischia per dare man forte all'attacco ma, in una situazione già deficitaria, gioca troppo poco per lasciare un segno positivo sulla gara.
6,5 AGOSTINI. Ancora una volta bravo, all'inizio rispetta gli ordini di scuderia e controlla tutto quello che succede sulla fascia, nella ripresa cerca di guadagnare qualche metro e di far salire la squadra. Una partita di grande personalità.
5,5 GONZALEZ. Non ci sono particolari errori da rilevare ma non regala mai grande sicurezza, azzarda anche qualche uscita palla al piede e va in difficoltà sul pressing degli avversari. Si limita al compitino, dovrebbe farsi sentire anche nei momenti caldi della partita, soprattutto sui calci piazzati.
6 MAIETTA. Qualche sbavatura ci può stare ma si fa perdonare per la grinta e la determinazione che dimostra quando scende in campo con la maglia dell'Hellas. Resta il fatto che il Verona prende troppi gol su palla inattiva e anche il “ministro della difesa” dovrà recitare qualche mea culpa.
6 ROMULO. Meglio da terzino che da centrocampista, una partita incolore per il brasiliano finchè resta nella terra di nessuno, preso in mezzo da Cofie e Antonelli, meglio quando si sposta indietro, ha più spazio per ripartire e interagire con i compagni.
6 DONATI. Entra in campo a partita in corso, non fa nemmeno in tempo a mettersi la maglia e il Verona va sotto. Cerca di ritrovare equilibrio e di dare una mano alla manovra dell'Hellas. Non sempre ci riesce.
6,5 HALLFREDSSON. Esce alla metà del primo tempo e il Verona va sotto, un'assenza importante per l'Hellas visto che Hallfredsson è un giocatore difficilmente sostituibile, a maggior ragione contro una squadra che fa della forza fisica la sua qualità principale. Senza dimenticare che era il gialloblù più in partita.
5,5 JORGINHO. Il ragazzo è stanco e si vede. Avrebbe bisogno di tirare il fiato, lo farà durante ma sosta. A Marassi soffre il pressing avversaria, sbaglia qualche pallone di troppo, è meno incisivo a fianco delle punte. Meglio quando entra Donati e lui si sposta qualche metro più avanti.
6 JANKOVIC. Si vede che vorrebbe spaccare il mondo contro i suoi ex compagni di squadra, si danna l'anima anche in fase di copertura, strappa applausi con un paio di giocate di classe, prova un paio di botte dal limite che mettono in difficoltà Perin ma nelle giornate storte anche questo non basta.
5,5 TONI. Il bomber si prende una domenica di riposo o meglio sono gli avversari che lo disarmano con una marcatura molto severa e particolarmente dura. Lui cerca di ribattere colpo su colpo ma in più di un'occasione deve arrendersi alla forza fisica degli avversari.
5,5 ITURBE. Ogni volta che accende il Turbo ci aspettiamo una giocata di qualità da non può essere sempre così. Deve farsi rispettare anche dal punto fisico e nella corsa, può trovare alternative nell'uno cntro l'uno.
6 MARTINHO. Gioca una manciata di minuti nella fase finale della gara e fa di tutto per lasciare il segno. Un paio di tiri respinti più dalla fortuna che dalla bravura del portiere avversario e un cross che potrebbe portare al gol Toni. Non è certo una giornata fortunata e si nota anche da questi particolari.
GENOA: Perin 6.5, Antonini 6, Portanova 7, Manfredini 6.5, Vrsaljko 6, Matuzalem 6.5, Cofie 6, Antonelli 6, Kucka 7, Fetfatzidis 6.5, Gilardino 6.
11.11.2013
Il mago Gasp Così il Grifone ha fatto 13
Tanti sono i punti conquistati da Gasperini nelle ultime sei partite. Il mister: «Ma il segreto di queste vittorie è la voglia di riscatto di un gruppo unito»
GENOVA
Tre vittorie consecutive e 13 punti nelle ultime sei partite. Il ritorno di Gian Piero Gasperini sulla panchina rossobù ha fatto decollare il Genoa. «Abbiamo compiuto un importante salto di qualità», ammette. «Quella con il Verona era una partita tutt'altro che facile, contro un avversario organizzato e arrivato qui sulle ali dell'entusiasmo. Ho visto un bel primo tempo, ma nella ripresa abbiamo avuto un po' di frenesia nel difendere il risultato, rinunciando a rilanciare il gioco in occasioni che avremmo potuto sfruttare meglio. Anche se c'è da dire che la difesa ha messo in evidenza una grande compattezza. Da una parte meglio così, riflettendoci: vuol dire che ci sono ancora margini per migliorare».
Una crescita soprattutto in difesa. «La compattezza della retroguardia è riconducibile alla fase difensiva dell'intera squadra», spiega Gasperini. «È un discorso generale. Nel secondo tempo abbiamo sparacchiato troppo volte il pallone, senza sfruttare gli spazi per chiudere la partita e lasciando all'avversario di rimettere il risultato in discussione. Dove nascondo la bacchetta magica? Da nessuna parte. Il segreto di queste vittorie è la voglia di riscatto di un gruppo davvero unito. L'ambiente poi ci aiuta tantissimo: i giocatori avvertono sempre questa enorme spinta».
In grande evidenza Juraj Kucka, al secondo gol stagionale. «Ha sempre dimostrato di avere buone caratteristiche», aggiunge il tecnico, «ma dopo un buon impatto con il campionato italiano sembrava essere caduto in letargo. Ora lo schiero in una posizione diversa, perché ha gli strumenti giusti per poterla ricoprire. Senza il peso della fase di costruzione può rendersi pericoloso in avanti perché è dotato di un bel tiro ed è forte di testa. Magari non è la classica ala, ma è comunque utile alla squadra. In futuro potrebbe anche ricoprire altri ruoli: questo fa parte della duttilità che cerco nei giocatori». Una domenica da eroe anche per Daniele Portanova.
Ha messo in gabbia Toni e ha segnato la rete del vantaggio. «Dedico il gol alla mia famiglia e a tutto il popolo rossoblù», afferma il capitano del Genoa. «È bello vincere, anche perché la gente capisce il nostro impegno. Ma dobbiamo ancora impegnarci per migliorare. Se dai sempre il 100 per cento i risultati arrivano. Poi con un pubblico così è tutto più facile». Da vero capitano esalta la forza del gruppo: «È fondamentale. Abbiamo una rosa di trenta giocatori, con un passato importante e anche se non giocano danno il loro contributo questa è la nostra forza».
G.T.
11.11.2013
«Salvezza? Sì, ma dobbiamo fare di più soprattutto nelle gare in trasferta»
Se il Verona, come del resto ha raccontato anche il genoano Portanova, è la rivelazione del campionato, Romulo è quella dell'Hellas. Il motorino brasiliano però si è un po' inceppato nel primo tempo, quando la miscela rossoblù non gli ha quasi mai consentito di aprire il gas. Meglio ha fatto il centrocampista nelle ripresa quando è diventato il padrone della fascia destra.
«MI METTO dove mi dice il mio mister», racconta Romulo. «Tutta la squadra è stata più attenta e precisa nella ripresa. Peccato non avere segnato. «Abbiamo 22 punti in classifica, meglio non dimenticarlo mai. Però dobbiamo seguire di più il tecnico. Nell'intervallo ci ha detto di avere più fame, più grinta. Credo che nella ripresa siamo riusciti ad accontentarlo, ma ormai era tardi».
Romulo guarda al cronometro, per spiegare la gara: «Abbiamo giocato settanta minuti nella loro metacampo. All'inizio ci è mancata la fame di vincere la partita. Non lo so, quando giochiamo in casa siamo più attenti, più svegli. L'entusiasmo dei nostri tifosi ci spinge moltissimo, ma non possiamo sempre prentendere che siano loro a darci la carica». Romulo in fin dei conti ammette una specie di “mal da trasferta” dei gialloblù, battuti da due colpi di testa. Uno su calcio d'angolo e l'altro scaturito da un lungo lancio da quaranta metri.
«È vero. Sono stati due errori, però quelli capitano. La cosa che non deve mai capitare è quella di mollare. Bisogna cercare sempre di essere affamati e voler arrivare al risultato a ogni costo. «Non dite a Romulo però che il Verona è stanco, perché abbandona il proverbiale sorriso: «No, non mi sembra. Abbiamo subito soltanto due reti strane, ma siamo arrivati a questa partita dopo aver lavorato benissimo in settimana, eravamo carichi. Può capitare, dobbiamo sempre tenere conto che Genoa è una grande squadra. Ripeto deve cambiare il nostro atteggiamento in certe gare, soprattutto in trasferta. Dobbiamo ragionare da grande squadra, senza avere paura di nessuno».
INSOMMA, meriti del Genoa a parte, è mancata ai gialloblù una maggiore fiducia nei propri mezzi. «Siamo tutti d'accordo che il primo traguardo che dobbiamo raggiungere è la salvezza, punto. Poi però dobbiamo fare qualcosa di più. Sono convinto che questa formazione può davvero fare una grande stagione, come ero convinto di poter vincere a Genova. Capita sarà per la prossima volta». Il sorriso del motorino del centrocampo dell'Hellas è quello dei giorni migliori perchè la sconfitta col Genoa non deve scalfire questo grande inizio del Verona. La luce però deve sempre restare accesa e non solo nelle varie situazioni di gioco. L'Hellas deve sempre essere affamata e ambiziosa il giusto se vuole crescere e recitare un ruolo da protagonista sino alla fine della stagione.
11.11.2013
Un pranzo indigesto e due colpi di testa Hellas senza scampo
Intorno alla mezzora l'uno-due rossoblù con Portanova e Kucka. Poi, la reazione d'orgoglio, il palo di Toni e un paio di grandi parate di Perin
Genova. Tradito dai “colpi di testa”. Marassi ancora amaro per 'Hellas che conferma la sua tradizione negativa nelle partite all'ora di pranzo. In B aveva pareggiato a Varese e perso a Novara, in A incassa la sconfitta con il Genoa e torna a casa a bocca asciutta. Il black out alla mezzora del primo tempo: il gruppo si disunisce dopo l'uscita dal campo di Emil Hallfredsson per una brutta botta in testa e, in pochi minuti, i gialloblù cadono due volte davanti alle inzuccate di Portanova e Kucka. Un vero peccato pensando alla partenza di Toni e compagni che confermano grande determinazione e buona organizzazione di gioco fin dai primi minuti.
Parte meglio il Verona, Gasperini disegna un Genoa molto rinunciatario, un 3-4-3 che diventa una 5-4-1 in fase difensiva con il solo Gilardino in avanti e dieci uomini dietro la linea della palla. L'Hellas non si scoraggia, la condizione è buona, le idee ci sono. Buono il fraseggio a centrocampo e i disimpegni difensivi, un po' meno la manovra offensiva, Toni si batte come un leone ma Portanova e Manfredini montano una guardia molto determinta al bomber gialloblù, Jankovic e Iturbe vengono ingabbiati sulle corsie esterne e non trovano mai lo spunto decisivo. Sta bene Hallfredsson, l'uomo in più in mezzo al campo, il centrocampista che può dare una mano agli attaccanti.
Purtroppo un colpo alla testa costringe il vichingo a lasciare il campo. Immediata la sostituzione con Donati, proprio mentre i padroni di casa stanno battendo un calcio d'angolo. Matuzalem dalla bandierina, in mezzo all'area stacca tutto solo Portanova, colpo di testa perfetto e palla in rete. Uno a zero, tutto da rifare. L'Hellas cerca di reagire ma la squadra sbanda paurosamente e cinque minuti dopo arriva il secondo castigo. Matuzalem “addomestica” un buon pallone sulla trequarti, la linea difensiva del Verona è troppo alta, bello l'assist per Kucka che anticipa Cacciatore e fulmina ancora Rafael. La gara diventa complicata, sotto di due gol e con un tempo da giocare. Tutto in salita.
Nello spogliatoio Mandorlini cerca di risvegliare il gruppo, all'inizio della ripresa Toni ha l'occasione buona per riaprire la partita. Cross di Iturbe dalla sinistra, il bomber stacca tutto solo ma non inquadra la porta. Passano i minuti e la situazione non si sblocca. Il Verona fa la partita, il Genoa si limita a contenere gli avversari. Dopo un quarto d'ora il mister decide che è arrivato il momento di giocare tutte le carte. Fuori Cacciatore, dentro Cacia. Romulo va a fare il terzino sulla destra, Cacia fa coppia con Toni in avanti, Iturbe e Jankovic attaccano dalle corsie esterne.
I gialloblù si riversano nella metà campo avversaria e la occupano ma Gasperini sa che non può perdere questa partita, rinforza il centrocampo con Lodi, dirotta Marchese sulla sinistra al posto di Antonelli. Al 35' Toni sfrutta un assist di Agostini e gira a rete, sembra gol fatto, la palla sbatte sul palo e ritorna in campo. Martinho e Jorginho ci provano da due passi ma trovano un grande Perin che ribatte e sventa l'insidia. Non c'è storia, anche la fortuna non si allea con l'Hellas e i gialloblù incassano il quarto ko stagionale in trasferta. La sosta arriva al momento giusto per ricaricare le batterie.
Luca Mantovani
10.11.2013
Il Genoa ferma il volo dell'Hellas
GENOVA. La cura Gasperini continua a dare i suoi frutti: così il Genoa, nell’anticipo di ora di pranzo della dodicesima giornata della serie A, ha fermato, al «Luigi Ferraris», la marcia del sorprendente Verona di Mandorlini, vincendo per 2-0. I padroni di casa, privi degli indisponibili Gamberini, Santana e Ze Eduardo, sono scesi in campo disposti con il solito 3-4-3, con Antonini, Portanova e Manfredini in difesa, con Vrsaljko e Antonelli sulle fasce, con un ottimo Matuzalem in regia e con Kucka e Fetfatzidis in appoggio a Gilardino. Gli ospiti, orfani degli infortunati Cirigliano e Gomez, hanno risposto con il consueto 4-3-3, con Cacciatore, Gonzalez, Maietta e Agostini a comporre la linea difensiva, con Romulo a centrocampo, al fianco di Jorginho e Hallfredsson e con il tridente Iturbe, Toni, Jankovic. Le due reti dei «grifoni» sono state siglate nella prima frazione, grazie ad altrettanti colpi di testa vincenti, entrambi su assist al bacio di Matuzalem. Al 29’ Daniele Portanova ha staccato perfettamente, su un corner da sinistra, bruciando tutti i difensori scaligeri; al 35’ Juraj Kucka ha anticipato Fabrizio Cacciatore, castigando per la seconda volta l’incolpevole Rafael. Poco incisivo nel primo tempo il Verona, apparso meno brillante del solito.
Differente la musica nella ripresa, con gli ospiti decisamente più incisivi. Al 3’ Luca Toni, su una punizione calciata da Iturbe, ha preceduto tutti; ma la sua «zuccata» è risultata imprecisa. Poco dopo la mezz’ora, nuovamente il 36enne centravanti degli scaligeri è svettato più in alto degli avversari; ma la sua conclusione si è stampata sul palo. Sulla respinta Daniele Cacia ha girato a botta sicura; ma Mattia Perin (che oggi ha festeggiato 21 anni) ha risposto con grande prontezza, mantenendo inviolata la porta della compagine ligure. Meritato, nel complesso, il successo del Genoa, anche se il Verona si è reso più volte pericoloso nella seconda frazione, mantenendo quasi costantemente il pallino del gioco e dimostrando di essere sempre «vivo» e di meritare ampiamente il palcoscenico della massima serie.
09.11.2013
Tutto Mandorlini: tre anni in gialloblù dalla A alla Zeta...
«L'Hellas è il mio mondo, Bagnoli un grande, Martinelli un secondo papà. Il Trap è stato un esempio di vita ma non chiamatemi trapattoniano...»
Un brindisi per festeggiare il terzo anniversario sulla panchina dell'Hellas. L'avventura in gialloblù di Andrea Mandorlini iniziò il 9 novembre del 2010, il Verona era al quartultimo posto in C1, con solo 13 punti in classifica dopo 12 partite e mezzo piede in C2. Sono passati 1095 giorni, l'Hellas ha centrato due promozioni in tre campionati e ora è quarto in Serie A. Dalla A alla Zeta le emozioni, i ricordi, le soddisfazioni e i dolori del mister gialloblù.
A COME SERIE A. «Il coronamento di un sogno, si è chiuso un cerchio dopo qualche amarezza di troppo. E poi è bellissimo essere tornati in A con il Verona, di aver riportato in alto una piazza che merita tantissimo».
B COME BAGNOLI. «In più di un'occasione hanno accostato il mio Hellas a quello di Bagnoli per il carattere, l'atteggiamento, l'organizzazione di gioco. Non può che farmi piacere anche se lui è riuscito nella grandissima impresa di vincere lo scudetto. E poi il mister è una grande persona, l'ho conosciuto mi ha dato subito una sensazione di correttezza, di forza, di onestà intellettuale. L'avevo detto appena arrivato, vorrei aprire un ciclo come ha fatto lui».
C COME CLUJ. «Volevo rimettermi in gioco, pur di allenare avevo accettato di emigrare in Romania. Ho provato la grande soddisfazione di vincere tutto - il campionato, la Coppa e la Supercoppa - e di qualificarmi per la Champions League ma poi mi è arrivata la mazzata, mi hanno esonerato senza un motivo, non so ancora il perchè. Una delusione incredibile. Ho fatto due mesi da solo, a caccia, a riflettere. Poi è arrivata la chiamata del Verona».
D COME DERBY. «Lo so che è una partita molto importante e molto sentita, soprattutto dalla nostra gente ma non ci penso, non ci ho ancora pensato. Adesso c'è il Genoa, poi la sosta. Ci saranno quindici giorni di tempo per pensarci. Non voglio creare troppa tensione adesso».
E COME EUROPA. «Allora meglio chiarire subito una cosa. In questo momento il Verona sarebbe qualificato per l'Europa League e questo è un dato di fatto. Vuol dire che ce lo siamo meritati. È giusto che ci sia entusiasmo tra i tifosi e i giocatori perchè non dovrebbe essere così. Ma vi assicuro che questa squadra ha i piedi ben piantati per terra, nessuno si monta la testa. Prima raggiungiamo l'obiettivo poi ci divertiamo».
F COME FIGLI. «Anche loro calciatori. Davide poteva fare di più, un professionista esemplare, forse troppo buono. Matteo mi assomniglia caratterialmente, ogni tanto "sbrocca". Ha grinta, è determinato, vuole arrivare a tutti i costi. Calcio a parte, però, sono soddisfatto perchè sono due bravi ragazzi».
G COME MANDORLINI GIOCATORE. «Sono contento di quello che ho fatto. Anzi, sapete che cosa vi dico, sono arrivato più in alto di quelle che sono le mie potenzialità. Ho fatto la gavetta, ho indossato la maglia della mia squadra del cuore, ho vinto praticamente tutto con l'Inter e ho conosciuto grandi giocatori».
H COME HELLAS. «Il mio mondo, mi sembra di essere qua da una vita. La gente mi ha adottato, mi vuole bene, mi fa sempre sentire il suo affetto. Non solo i tifosi ma anche le persone che incontro per la strada. Vorrei fermarmi a Verona per sempre».
I COME INTER. «Non è da tutti giocare con la squadra del cuore, ci sono riuscito e questo mi ha dato una gioia incredibile. Sono arrivato ragazzino, me ne sono andato uomo. All'inizio tutto San Siro mi fischiava quando toccavo il pallone poi sono diventato uno dei beniamini della Curva. Perchè ero generoso, determinato, sempre pronto a sacrificarmi per tutti. Dieci giorni fa, quando siamo tornati con il Verona, i tifosi nerazzurri mi hanno fatto un coro bellissimo, vuol dire che ho lasciato un bel ricordo».
L COME LIVORNO. «Le dichiarazioni alla vigilia della partita con il Livorno mi hanno rovinato la vita, ancora adesso, in alcuni stadi, alla fine della partita, è sempre quella la prima domanda. Ripeto ancora una volta che non volevo offendere nessuno e nemmeno aizzare la folla. Sono stato mal interpretato e strumentalizzato. Non lo rifarei, ho pagato a caro prezzo».
M COME MARTINELLI. «Non è stato solo il mio presidente. Ci siamo voluti bene, mi ha dato in mano fin dal primo giorno le chiavi della squadra, mi ha aperto le porte della società. Ci sentivamo tutti i giorni. Ho perso il papà da giovane e con lui avevo stabilito un rapporto bellissimo, come in famiglia. Mi manca, mi manca ogni giorno».
N COME NONNO E NIPOTI. «Ho poco tempo per fare il nonno ma ho due splendidi nipoti: Andrea junior figlio di Davide e Mia figlia di Matteo. Diciamo che soprattutto in estate mi dedico a loro. Un altro Andrea Mandorlini nel calcio? Può essere. Chissà cosa dirà la gente: ancora Andrea Mandorlini? No, basta....»
O COME OBIETTIVO. «Dobbiamo raggiungere la salvezza al più presto. In Serie A non puoi sbagliare, può succedere veramente di tutto. Per l'Hellas è troppo importante mantenere la categoria quest'anno e assestarsi economicamente poi si può ragionare con più calma al progetto».
P COME PROMOZIONE. «Ho centrato quattro promozioni - due con il Verona, una a Spezia e una a Bergamo - e ho conquistato lo scudetto in Romania ma potevo vincere qualcosa in più visto che ho perso quattro play off. Comunque non ho vinto solo a Verona, basta pensare alla promozione con lo Spezia, un anno senza perdere una partita. Non ci sono riusciti in molti».
Q COME QUOTA 22. «Viaggiamo con una media di due punti a partita, chi l'avrebbe mai detto in estate? Ventidue punti sono tanti, il quarto posto bellissimo, ora dobbiamo restare concentrati. Quello che abbiamo ce lo siamo meritati, dobbiamo andare avanti con questa consapevolezza».
R COME RAVENNA. «La città dove sono nato, dove vivo, dove torno dopo le partite. Lì è rimasta la mia famiglia. Me n'ero andato da ragazzino per inseguire un sogno, la vivo molto di più adesso da uomo maturo, innamorato di una città a misura d'uomo, del mare, delle passeggiate sulla sabbia con il profumo del sale».
S COME SETTI & SOGLIANO. «Dopo un anno insieme il rapporto è maturato, non sono mancati e non mancano i confronti serrati ma ci sta, tra uomini di carattere. Alla base però c'è sempre grande lealtà. Il presidente vuole sempre il massimo, lavora sempre a mille e chiede a tutti uno sforzo in più. Solo così si può arrivare in alto. Ma non l'ho mai sentito lontano da me. Sogliano l'avevo conosciuto da giocatore, difensore arcigno, l'ho ritrovato da direttore sportivo, preparato e diplomatico. È giovane ma sta lavorando sodo e ha curato bene i rapporti. L' ho detto anche a lui, se ci fossimo conosciuti prima potevamo vincere di più, tutti e due».
T COME TRAPATTONI. «È stato il mio maestro ma non chiamatemi trapattoniano, abbiamo due modi di vedere il calcio molto diversi. Cambia anche l'organizzazione di gioco. Il Trap, come Mazzone, sono stati fondamentali nella mia crescita umana da allenatore, soprattutto nella gestione dello spogliatoio. Grandissimi.
U COME UDINE. «Lì ho chiuso la mia carriera da giocatore e iniziato ad allenare in Serie D con la Manzanese. Sono stato bene, una città che non ti dà pressioni, io e mia moglie avevamo anche ipotizzato di rimanere lì a vivere».
V COME VITTORIE. «Abbiamo vinto tanto con l'Hellas, in 132 partite ben 72 successi, sono tantissimi. Poi 35 pareggi e 25 sconfitte. Abbiamo infranto tanti tabù e ritoccato record storici. Sono risultati che resteranno sempre nella storia gialloblù».
Z COME ZIO BERGOMI E ZENGA. «Ma anche Tardelli e Klinsmann, Diaz e Rriccardo Ferri. Compagni di squadra nell'Inter dei record ma soprattutto amici. Il Trap mi metteva sempre in camera con gli stranieri, parlavo solo l'italiano ma diceva che così capivano come dovevano comportarsi, com'era fatti quelli che giocavano nell'Inter. Ero un punto di riferimento, sapevo ascoltare. Mi ricordo che Tardelli restava in camera mia fino alle tre, alle quattro a chiacchierare. "Vattene, domani c'è la partita, tu sei un fuoriclasse, io no...". Lui rideva e restava lì,
a parlare di tutto e di più. Forse il Mandorlini allenatore è nato proprio lì, in quelle notti insonni»
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Hellas Verona FC - Comunicato Massimo Donati
Postata il 11/11/2013 alle ore 14:30
VERONA - In merito a quanto riportato dagli organi di informazione relativamente a "dei presunti insulti" rivolti dal calciatore Massimo Donati a un raccattapalle del Genoa (che è il figlio del difensore Portanova, Manolo) durante la partita allo stadio Luigi Ferraris di domenica 10 novembre, la società Hellas Verona FC e lo stesso calciatore gialloblù intendono smentire quanto erroneamente scritto dalla stampa. Donati non ha rivolto nessuna offesa e nessun insulto al raccattapalle, ma semplicemente ha invitato il bambino a rimettere in gioco il pallone più in fretta, considerato che avveniva in maniera sistematica il ritardo dei palloni in campo nel secondo tempo.
A testimonianza che l'episodio non ha avuto conseguenze polemiche, Donati e Portanova si sono abbracciati e salutati in presenza del figlio Manolo, con il quale si sono fermati a scherzare al termine della partita. Non è nello stile del gialloblù Massimo Donati adottare comportamenti irriguardosi in campo, tantopiù nei confronti dei bambini. Come dimostra una carriera in Serie A con oltre 300 presenze ed all'insegna della lealtà e della correttezza sportiva.
Hellas Verona FC
Mandorlini: "C'è rammarico, potevamo fare punti" / VIDEO
Postata il 10/11/2013 alle ore 17:00
GENOVA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 2-0 contro il Genoa, 12a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "C'è rammarico, ancora non crediamo di poter far risultato su questi campi difficili. Abbiamo iniziato a giocare troppo leziosamente, così facendo abbiamo aiutato gli avversari. Molto meglio nel secondo tempo, ci è mancato qualcosa per riaprire la partita. Ancora dobbiamo maturare sotto certi aspetti, queste sconfitte ci faranno bene. Sono contento per la squadra, che comunque ha dimostrato personalità e ha tenuto il pallino del gioco in mano nel secondo tempo. Abbiamo tanti punti, possiamo lavorare con serenità e correggere i nostri errori".
Ufficio Stampa
Romulo: "Sono mancate fame e voglia di vincere" / VIDEO
Postata il 10/11/2013 alle ore 16:59
GENOVA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Romulo. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 2-0 contro il Genoa, 12a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Sono mancate la fame e la voglia di vincere, dobbiamo giocare sempre come il secondo tempo. Abbiamo schiacciato il Genoa per 70 minuti nella sua area, ma all'inizio non avevamo la fame giusta. In casa siamo più attenti e più svegli, c'è anche l'entusiasmo dei nostri tifosi. Le reti subite in trasferta? Gli errori ci stanno, ma la voglia di vincere non deve mai mancare. Noi un po' stanchi? Credo di no, abbiamo lavorato tanto e bene, su due palle sbagliate abbiamo preso due gol. Il mio ruolo? Mi trovo bene a centrocampo ed in difesa, oggi ho avuto spazio sulla fascia destra. I nostri obiettivi? La salvezza prima di tutto".
Ufficio Stampa
Hellas Verona FC - Infortunio Hallfredsson
Postata il 10/11/2013 alle ore 16:58
GENOVA - L'Hellas Verona FC comunica che, in seguito all'infortunio capitato ad Emil Hallfredsson, lo staff medico gialloblù ha evidenziato "una ferita lacero contusiva in regione temporo-parietale sinistra che è stata già medicata nel corso della partita".
Ufficio Stampa
Serie A: Portanova-Kucka, Hellas sconfitto 2-0
Postata il 10/11/2013 alle ore 12:30
GENOVA - Portanova e Kucka stendono l'Hellas. Una partita dai due volti quella giocata dai gialloblù allenati da Andrea Mandorlini, che nel primo tempo concedono poco ma si vedono beffare dai due gol ravvicinati segnati dai rossoblù. La ripresa inizia con un piglio diverso, l'Hellas tenta di agguantare il pareggio ma Perin e qualche errore di precisione in fase realizzativa non schiodano il punteggio dal 2-0.
GENOA-HELLAS VERONA 2-0
Marcatori: 29' pt Portanova, 35' pt Kucka.
Primo tempo
1' Partiti
6' Verticalizzazione in area di Matuzalem a cercare Gilardino. Tiro dell'attaccante, deviato in angolo dalla difesa gialloblù
8' Jankovic prova la soluzione di potenza su calcio piazzato. Palla respinta dalla barriera
16' Spunto di Iturbe sulla destra, palla messa in mezzo per Jankovic che calcia forte ma trova l'opposizione di Manfredini
18' Gilardino appoggia per Matuzalem, che da fuori calcia debolmente tra le braccia di Rafael
29' GOL Corner di Matuzalem, svetta Portanova che batte Rafael
35' GOL Lancio di Matuzalem per Kucka che ruba il tempo a Cacciatore e trafigge Rafael con un'incornata sul secondo palo
36' Tiro di Romulo dalla distanza, palla altissima
45' Botta di Manfredini direttamente da calcio piazzato. Nessun pericolo per Rafael
47' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
3' Splendida punizione battuta da Iturbe che trova la testa di Toni, palla a lato di un soffio
16' Ci prova Cofie dal limite, palla ampiamente a lato
20' Bella iniziativa di Jankovic che prova a servire Cacia con l'esterno destro. L'attaccante gialloblù non ci arriva di un soffio
24' Jorginho apre sulla destra per Romulo, cross del brasiliano per la testa di Cacia, palla a lato
29' Ci prova Jankovic da lontano, Perin devia con i pugni
32' Contropiede dell'Hellas, Martinho arriva al tiro ma Perin è attento e blocca
35' Palo dell'Hellas. Punizione di Agostini, Toni di testa colpisce il montante. Sulla ribattuta splenido intervento di Perin su Cacia
40' Jankovic riceve palla in area, si gira ma conclude alto
41' Martinho dal limite, palla a lato
48' Toni, ben servito da Martinho, calcia a lato da buona posizione
49' Finisce qui la partita
GENOA (3-4-3): Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Cofie, Matuzalem (dal 15' st Lodi), Antonelli (dal 6' st Marchese); Kucka (dal 43' st Sampirisi), Gilardino, Fetfatzidis.
A disposizione: Bizzarri, De Maio, Biondini, Stoian, Calaiò, Centurion, Sturaro, Konate, Bertolacci.
All.: Gasperini.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 15' st Cacia), Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson (dal 28' pt Donati); Iturbe (dal 26' st Martinho), Toni, Jankovic.
A disposizione: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Bianchetti, Moras, Marques, Sala, Donadel.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Cervellera di Taranto.
Assistenti: Vuoto e Meli.
NOTE. Ammoniti: Cofie, Gonzalez, Cacciatore.
Ufficio Stampa
Primavera: con il Padova finisce 1-1
Postata il 09/11/2013 alle ore 14:30
PADOVA - Buon punto quello conquistato dai ragazzi di Pavanel nello storico stadio Appiani di Padova, al termine di una partita quantomai combattuta e fisica, tant'è che l'Hellas Verona ha chiuso in dieci per un'espulsione a pochi minuti dalla fine di Fares. Nel primo tempo aveva giocato meglio il Verona, che però ha concretizzato poco, con la sola rete di Varricchio sulle molte possibili, e si è fatto infilare a primo tempo ormai scaduto da Coraini a causa di un errore in uscita di Borra. La seconda frazione è più equilibrata, con tanti contrasti a centrocampo che allungano l'elenco totale degli ammoniti, ben sette. A metà ripresa l'Hellas deve anche fare a meno del proprio allenatore, espulso per proteste. Succede poco o nulla fino al novantesimo, che quindi consegna un punto a testa che, per quanto fatto vedere oggi, può dirsi risultato giusto.
PADOVA-HELLAS VERONA 1-1
Marcatori: 36' pt Varricchio, 46' pt Coraini.
Primo tempo
1' Partiti
4' Primo tiro della partita con Gatto che ci prova dal limite: alto
13' Ballarini prova un cross dalla trequarti, sballato. Le occasioni, per ora, latitano
15' Rizzitelli arriva sul fondo e mette in mezzo: la palla attraversa tutta l'area senza che nessuno riesca a intervenire
18' Voltan riceve palla al limite dell'area e prova un tiro a giro di prima, a lato di poco
23' Gatto ci prova dal limite dell'area e solo un prodigioso intervento di Murano con la punta delle dita toglie la gioia del gol alla punta gialloblù
28' Alba mette in mezzo dalla sinistra, Varricchio ci arriva e riesce a deviare la palla che però si stampa sul palo prima di essere bloccata da Murano sulla linea
31' Fares scocca un bel tiro dalla trequarti che esce di poco alla destra di Murano
32' Voltan batte una punizione velonosa dall'angolo sinistro dell'area, troppo sul portiere
36' GOL L'Hellas passa in vantaggio, che batte a rete raccogliendo il delizioso suggerimento aereo di Donsah
38' Coraini riceve palla in area, si gira e tira: Borra blocca senza problemi
40' Azione personale di Fares che arriva fino al cuore dell'area e prova il diagonale da posizione defilata, largo
43' Grande tiro a giro di Rizzitelli, altrettanto ottima la risposta di Murano
46' GOL Bellemo mette in mezzo, Borra indeciso sbaglia l'uscita e la consegna sui piedi di Coraini che, a porta vuota, non sbaglia
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
6' Punizione di Alba che mette in mezzo, Gatto ci arriva ma in maniera scomposta
10' Fares si gira in un fazzoletto al limite dell'area e tira: palla appena sopra l'incrocio dei pali
14' Damian scatta e mette in mezzo per Coraini che da buonissima posizione spara alto
17' Gatto si inserisce in area ma spara debolmente verso Murano
30' Fares prova a inserirsi in area, murato all'ultimo
36' Punizione di Rosina dalla trequarti: la palla sbatte sulla barriera
41' Ndoj mette in mezzo dalla destra per la testa di Formigoni che fortunatamente la spizza appena
45' Punizione di Rosina che passa, bassa, in mezzo alla barriera: Borra blocca
50' Termina qui la partita
PADOVA (4-3-1-2): Murano; Acka, Perini, Vio, Rosina; Fyda (dal 34' st Formigoni), Bellemo, Ndoj; Damian (dal 18' st Danieletto); Coraini (dal 22' st Starita), Voltan.
A disposizione: Vanzato, Gal, Antonello, Franchetti, Tresoldi, De Martin, Rampin, Busetto, Giusti.
All.: Storgato.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Borra; Ballarini, Varricchio, Crisci, Manolache; Donsah (dal 6' st Sall), Zaccagni; Rizzitelli (dal 38' st Formigoni); Alba (dal 29' st Rossi), Gatto; Fares.
A disposizione: Nervo, Boateng, Menolli, Ronconi, Taneski, Miketic, Speri, Birlea, Ronconi.
All.: Pavanel.
Arbitro: Rapuano di Rimini.
Assistenti: Maccadino e Evoli.
NOTE. Ammoniti: Gatto, Ndoj, Rizzitelli, Rosina, Fares, Bellemo, Varricchio.. Espulsi: Al 23' st Pavanel per proteste, al 46' st Fares per gioco scorretto.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
LEGA PRO: Nel derby a Salerno i tifosi della NOCERINA vengono fermati per questioni di ordine pubblico, minacciano la squadra ('Senza di noi voi non giocate') e riescono a comandare la gara che finisce dopo 20 minuti perchè gli ospiti, dopo aver esaurito ubito tutti i cambi, rimangono in sei! Povero calcio italiano come t'hanno ridotto...
SERIE A: L'INTER riaccoglie il 40enne ZANETTI femo per infortunio dal 28 Aprile scorso! Emozione anche per l'ultima gara di MORATTI da presidente...
CALCIO CINA: Mister LIPPI vince la Champions League asiatica con il GUANGZHOU!
EUROPA LEAGUE: LAZIO di misura sui ciprioti dell'APOLLON ma la qualificazione non è ancora al sicuro... FIORENTINA all'ultimo respiro sul CLUJI: Qualificazione in cassaforte!
INTER-LIVORNO: 2-0. FESTA PER IL RIENTRO DI ZANETTI
Sabato 9 Novembre 2013
MILANO - Luci accese al Meazza per Inter-Livorno. La partita finisce 2-0 per i nerazzurri, ma i riflettori sono stati tutti per Moratti prima e per Zanetti poi.
OVAZIONE PER ZANETTI Emozioni forti a San Siro: Moratti saluta, Zanetti ritorna. L'Inter ritrova il suo capitano, batte il Livorno 2-0 e si porta a 25 punti a -3 da Juventus e Napoli.
Zanetti aveva promesso che sarebbe tornato e tiene fede alla sua parola. Dopo la rottura al tendine d'Achille rimediata il 28 aprile a Palermo l'argentino gioca la sua gara numero 604 in Serie A e manda lo stadio in visibilio. Lunghi applausi per un campione di grandissima tempra, nonostante i suoi 40 anni.
Gioca 11' alla grande ed è protagonista del raddoppio nerazzurro in pieno recupero: conquista un pallone a metà campo, salta di slancio un avversario e serve Kovacic. Il croato smarca Nagatomo e l'Inter chiude la partita. Al triplice fischio Cambiasso gli restituisce la fascia di capitano e l'argentino si commuove salutando la Curva Nord.
Tributo anche a Massimo Moratti. Presidente o non presidente continuerà a seguire l'Inter allo stadio: quella di stasera per lui sarà l'ultima partita alla guida del club nerazzurro. Il 14 novembre arriva Thohir per dar vita a un nuovo corso. Moratti viene salutato dal pubblico di San Siro con grande affetto. Accompagnato dalla moglie Milly e dal figlio Angelo Mario riceve un lungo applauso al suo arrivo in tribuna.
CATANIA-UDINESE: 1-0. MAXISOLLIEVO: LOPEZ SU RIGORE
Sabato 9 Novembre 2013
ROMA - Maxi-sollievo. Il Catania riparte nel nome di Lopez. È il centravanti argentino l'uomo del sabato sera rossoazzurro. Un protagonista annunciato per tanti motivi.
Reduce dalla prestazione positiva di Napoli, e dal gossip che lo ha chiamato in causa nei giorni scorsi per la separazione dalla consorte Wanda Nara, il centravanti argentino festeggia le 100 presenze in Serie A, timbrando la rete decisiva proprio contro la squadra contro la quale aveva esordito nel gennaio 2010.
Tre punti d'oro per gli etnei, che centrano la prima vittoria della gestione De Canio mostrandosi, dopo tante esitazioni, in crescita sia sul piano fisico che su quello mentale. Continua, invece, il momento-no dell'Udinese. I friulani non demeritano affatto, ma rimediano la quinta sconfitta nelle ultime sette giornate, tornando a casa con il rammarico legato ai due pali colpiti e la rabbia scaturita dalle proteste per due rigori reclamati e non concessi.
LA FIORENTINA VINCE 2-1 ALL'ULTIMO SECONDO
E PASSA IL TURNO DI EUROPA LEAGUE
Giovedì 7 Novembre 2013
CLUJ - Dopo tre successi in Europa League, per la Fiorentina la frittata sembrava fatta.
La squadra di Montella è riuscita negli ultimi dei minuti della partita a ribaltarla e a battere il Pandurii con i gol di Matos e Borja Valero e gli assist di Cuadrado. Una vittoria che vale la qualificazione ai sedicesimi della competizione con due turni di anticipo e mantiene i viola in testa al proprio girone a punteggio pieno.
È successo tutto nel finale: all'86' il ventenne attaccante brasiliano Matos ha spedito in rete, con un tocco rapinoso, un preciso passaggio del colombiano tornato al suo ruolo naturale, e non contenta di aver acciuffato il pari quando la gara pareva compromessa e segnata dalla prodezza realizzata da Pereira nel primo tempo, una semirovesciata spettacolare che aveva trafitto l'esordiente Munua, la Fiorentina ha trovato la forza di rimontare e vincere.
È stato Borja Valero, entrato a inizio ripresa, già a segno sabato scorso a San Siro contro il Milan, a trafiggere Mingote (protagonista di ottimi interventi) sempre su assist di Cuadrado. Comprensibile la soddisfazione di Montella e delle centinaia di tifosi al seguito della squadra: anche quando non brilla, anche quando fatica, anche quando è in emergenza (tra i viola mancavano Rossi, Pizarro, Ambrosini, Gomez) questa Fiorentina non tradisce mai.
Lo svantaggio subito al 32' del primo tempo, dopo un buon approccio al match e un fallo di Christiu su Iakovenko che avrebbe meritato il rosso, ha complicato più del previsto la serata dei viola che a quel punto hanno iniziato ad attaccare a testa bassa ma finendo per trovare spesso un muro e concedere contropiedi pericolosi agli avversari che in più di un'occasione hanno sfiorato il raddoppio. Insomma, la partita pareva stregata per la Fiorentina anche dopo l'ingresso di Ilicic dopo 40 giorni di stop.
Poi però, nel finale la squadra di Montella ha trovato i guizzi vincenti. A conferma di tenere e onorare davvero questa competizione.
LAZIO-APOLLON 2-1 CON DOPPIETTA DI FLOCCARI.
PETKOVIC CHIEDE DI PIÙ
Giovedì 7 Novembre 2013
di Enrico Sarzanini
ROMA - Apollon Limassol battuto 2-1, qualificazione al turno successivo a un passo ma la Lazio non è ancora guarita. Domenica in campionato a Parma tutta la verità.
Perché i ciprioti sono troppa poca cosa per capire se la crisi è veramente alle spalle ed i biancocelesti hanno dato vita ad una prestazione tutt'altro che esaltante: «Purtroppo paghiamo caro ogni errore individuale - ha detto Petkovic - perché subentra la paura di vincere la gara. Certe partite vanno gestite meglio, perché altrimenti arrivano le brutte sorprese. I cambi? Li ho dovuti fare per forza tenendo conto delle condizioni fisiche di alcuni giocatori». Scuro in volto, il tecnico poi si sfoga: «Abbiamo giocato bene, peccato per l'errore sul loro gol ma serve comunque maggiore cattiveria sotto porta e dobbiamo cercare di essere più concreti. Certo era importante vincere per andare avanti, ma per vedere la vera Lazio servirà del tempo, ci dobbiamo dare tutti una svegliata perché così non va bene».
Così sul baby fenomeno Keita, una delle poche note liete della serata: «Ha ancora tanto da fare e ha tutto il tempo per crescere ma è un ragazzo molto interessante».
Due battute anche su Berisha, al suo esordio: «Ogni tanto vanno fatti dei cambi, perché ognuno deve avere una possibilità. Dopo la sosta per le Nazionali che avrò di nuovo tutti a disposizione comunque vedrete una nuova Lazio». Così sulle voci che lo volevano via dalla Lazio: «Io sono un tipo che accumula senza fare polemiche perché voglio trasmettere fiducia alla squadra e ai giocatori». Sorridente Keita, il migliore in campo: «Cerco sempre di dare il massimo per i compagni. La squadra alla fine era un po' stanca».
Prestazione in chiaroscuro invece per Hernanes, per la prima volta in campo con la fascia di capitano: «Voglio fare il centrocampista difensivo - ha spiegato - perché in quel ruolo gioco anche in Nazionale con Scolari. Voglio portare la Lazio il più in alto possibile e fargli vincere quello che non sono riuscito a fare fino ad ora». In vista di Parma Petkovic senza Gonzalez che domenica dovrà rispondere alla convocazione dell'Uruguay in vista dello spareggio contro la Giordania.
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FONTE: Leggo.it
11.11.2013
«Così siamo diventati barzelletta del mondo»
«Sono all'estero e sono stato subito reso partecipe di questa incresciosa vicenda. È chiaro che il calcio è profondamente vittima di quello che è successo. Mi hanno spiegato la dinamica, con centinaia di persone fuori dal ritiro della Nocerina, e con minacce nel caso in cui i giocatori fossero scesi in campo perchè loro non potevano assistere alla partita con la Salernitana. È una gara a chi ha sbagliato di più, è inaccettabile». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, interviene su quanto accaduto oggi in occasione del derby Salernitana-Nocerina, sospesa dopo 20' perchè gli ospiti si sono ridotti in soli sei uomini a causa di infortuni.
«È una situazione che gli addetti ai lavori sanno non dall'inizio della settimana, dove c'era un'atmosfera di minacce, ma dall'inizio della stagione visto che non andavano messe insieme queste due tifoserie nelle stesso girone» aggiunge Malagò in collegamento telefonico con Sky Sport. «Mi chiedo come sia possibile che la tifoseria sia entrata a contatto con i giocatori. Questo è un danno d'immagine non solo alla Lega Pro ma a tutto il mondo del calcio, e parlo anche a nome dello sport: non lo posso accettare. Fatico dalla mattina alla sera per professare altro tipo di valori e rispetto. I dirigenti della Lega Pro chiedono azioni esemplari a dirigenti e giocatori che si sono prestati a questa farsa, ma anche loro devono porsi qualche domanda. Mi dispiace per i giocatori, che con tutte le scusanti, hanno scelto il peggior modo per protestare».
Il presidente del Coni continua nella sua accalorata riflessione:
«Non ero a Salerno, ma i fatti si commentano da soli»: così il presidente della Salernitana Claudio Lotito che punta il dito sulla divisione dei gironi della Lega Pro in Nord e Sud: «Avevamo preso una posizione chiara quando sono stati fatti i gironi» sottolinea. «Oggi si stanno verificando i miei timori esposti all'epoca. Il dado è tratto, dobbiamo fare i conti con l'insipienza di qualcuno che hanno dato vita a una situazione che poteva essere evitata».
11.11.2013
Minaccia ultrà Farsa a Salerno partita sospesa
Giocatori della Nocerina diffidati dai loro supporters a giocare il derby contro la Salernitana I tifosi esclusi per ordine pubblico
SALERNO
È durato solo venti minuti il derby di Lega Pro Salernitana - Nocerina, con ingresso vietato ai supporters di Nocera per motivi di ordine pubblico. Dopo l' uscita dal campo per "infortunio" di cinque giocatori ospiti, l' arbitro ha dovuto decretare la sospensione per inferiorità numerica della Nocerina.
Tutto è scaturito dal divieto di assistere alla partita per i tifosi ospiti, che ha scatenato la reazione degli ultrà della Nocerina, che hanno minacciato i propri giocatori, diffidandoli dallo scendere in campo. In mattinata un centinaio di essi aveva raggiunto l'albergo della squadra a Mercato San Severino. Più tardi un aereo privato con lo striscione «Rispetto per Nocera e per gli ultras» ha sorvolato lo stadio Arechi.
L'orario del calcio di inizio di Nocerina-Salernitana, era stato fissato alle 12.30 per disporre della luce del giorno nella gestione dell'ordine pubblico.
Centocinquanta gli agenti in assetto antisommossa schierati dalla Questura.
Quando la Nocerina è arrivata all'Arechi, però, le voci su un possibile annullamento della gara già circolavano, confermate, a pochi minuti dall' inizio, dalla presenza sul terreno di gioco per il riscaldamento, dei soli giocatori della Salernitana. Mentre il Questore Antonio De Iesu parlava dell'inesistenza di motivi per l'annullamento della gara, negli spogliatoi si è svolta una trattativa con i giocatori della Nocerina.
Alla fine, la partita è cominciata mentre sullo stadio volava l' aereo noleggiato dagli ultrà nocerini. Poco dopo l' inizio, con 38' di ritardo, gli ospiti hanno chiesto tre sostituzioni.
Poi una lunga serie di infortuni con cinque giocatori della Nocerina usciti dal campo in barella a distanza di pochi minuti senza più rientrare. «Infortuni veri» ha detto a fine partita il diesse della Nocerina Luigi Pavarese «la squadra è scesa in campo senza effettuare il riscaldamento». A quel punto l'arbitro Sacchi di Macerata ha dovuto constatare l' inferiorità numerica della Nocerina, rimasta con soli sei giocatori in campo, ed ha fischiato la sospensione. Il portiere ospite, Iannarilli, ha rivolto agli avversari un gesto ironico, ed è stato espulso a partita già sospesa. Silenzio stampa totale per la squadra, mentre Pavarese ha annunciato che l'intera dirigenza della Nocerina è dimissionaria.
Parla di «vergogna assoluta» ed auspica una risposta adeguata dalla giustizia sportiva il direttore generale di Lega Pro Francesco Ghirelli, che invita anche dirigenti e calciatori ad «assumersi le proprie responsabilità». Dissenso verso le scelte in materia di ordine pubblico, invece, dal sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, che ricorda come in altri casi siano state adottate misure diverse senza «delegittimare una intera tifoseria e, forse, una intera comunità».
11.11.2013
La Juve torna super cancella il Napoli e «vede» i giallorossi
Va subito in gol Llorente, in millimetrico fuorigioco e tramortisce la squadra di Benitez, a metà ripresa i capolavori di Pirlo e di Pogba chiudono la partita
TORINO
Ora la Roma lo sa: è la Juventus la squadra da battere nella corsa scudetto. A Torino la supersfida tra le seconde del campionato è finita tra i canti bianconeri, mentre il Napoli rientra a casa ridimensionato nelle sue ambizioni: 3-0, nel segno di Llorente, Pirlo e Pogba.
Se fuori dal campo Juventus-Napoli era cominciata con una guerra di parole tra i due tecnici, in campo ci hanno pensato i giocatori a tradurla in battaglia vera. Botte da orbi e calcio in tutto e per tutto degno dell'Europa da parte di due squadre che fanno ben figurare l'Italia in Champions. Come aveva previsto Benitez alla vigilia, alla fine l'ha spuntata la Juve. Per tre motivi: perchè il 3-5-2 messo in piedi da Conte ha dato prova di una solidità geometrica degna, appunto, dell'Europa; perchè sul piano individuale giocatori come Tevez, Vidal, Pogba e Pirlo fanno la differenza; perchè la Juve è passata in vantaggio dopo soli 2', grazie a una deviazione sotto porta di Llorente (in fuorigioco, ma di centimetri). Questo ha consentito ai bianconeri di fare tutto un altro tipo di partita, mantenendo sì il baricentro offensivo ma concedendo qualcosa sul piano dell'intensità.
Dal canto suo il Napoli è stato come tramortito dal gol a freddo. Benitez aveva previsto il 4-2-3-1 anti-Juve in chiave di ripartenza più che in chiave difensiva: Hamsik e Insigne alle spalle di Higuain avrebbero dovuto favorire contropiedi fulminanti. Ma il gol subito in apertura ha inevitabilmente cambiato l'impostazione tattica. Il Napoli è stato gioco forza costretto a cercare di «fare» la partita, la Juve ha avuto buon gioco ad abbassare i ritmi. Lo ha fatto anche troppo, dal punto di vista di Antonio Conte. Il tecnico si è infuriato all'inizio del secondo tempo per una leggerezza difensiva di Asamoah, colpevole di un passaggio arretrato che per poco non favoriva Higuain. Tanto più che sull'azione successiva è scaturita una punizione di Insigne che ha costretto Buffon alla più bella parata della partita.
Il Napoli ha preso coraggio, la Juventus lo ha perso. La partita è diventata tanto muscolare quanto nervosa. Poi, nell'ultima mezz'ora, le due squadre hanno offerto ai 41mila dello Juventus Stadium grande calcio, con gli uomini di Benitez a caccia del pareggio e i bianconeri pronti a ripartire con gli scatti di Tevez e gli allunghi di Pogba. La partita si è fatta bellissima. Hamsik ha sfiorato il gol al 18', colpendo da due passi dalla linea di porta l'esterno della rete. Ha replicato Vidal due minuti dopo, colpendo a sua volta l'esterno della rete solo davanti a Reina.
Poi, al 29', ci ha pensato Pirlo a «girare» la partita in modo definitivo. Punizione dal limite, «sette» pieno alla sinistra di Reina. E sei minuti dopo, altro capolavoro individuale bianconero, questa volta con Pogba, che dal limite ha colpito al volo trovando il tiro perfetto: palo-gol sempre alla sinistra di Reina.
Juve-Napoli è finita lì. Non ha lasciato segno alcuno sulla gara (ma in Antonio Conte sì) l'espulsione di Ogbonna al 39' per doppia ammonizione. Alla fine lo Juventus Stadium cantava «Oi Juve, oi vita mia». E anche i tifosi del Napoli applaudivano, dopo una intera serata di sfottò reciproci.
09.11.2013
Guangzhou campione ai Champions d'Asia, Lippi trionfa
Milano, 09 nov (TMNews) - Il Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi ha vinto la Champions d'Asia per la prima volta nella sua storia. Alla squadra cinese è bastato pareggiare 1-1 la finale di ritorno contro il Seul, dopo che il match d'andata in Corea era terminato 2-2. Il tecnico viareggino, che aveva già vinto la Uefa Champions League nel 1996 sulla panchina della Juventus, può festeggiare la tripletta: con il suo Guangzhou aveva già vinto il Campionato e Coppa cinese. Si gioca in uno Yuexiushan Stadium completamente esaurito. I tifosi del Guangzhou, vestiti con la maglia della loro squadra del cuore, formano una vera e propria muraglia rossa sulle tribune e il colpo d'occhio è sensazionale. Il primo tempo è un monologo della squadra di Lippi, che sfiora il gol in più occasioni soprattutto grazie alle iniziative di Elkeson e Conca, i suoi due uomini migliori. Ma il Seul si salva, anche con un pizzico di foruna, e si va al riposo sullo 0-0. Stesso copione nella ripresa e al 58' il Guangzhou passa in vantaggio. Muriqui fa partire un contropiede e serve in velocità Elkeson che aggancia in corsa, entra in area e segna con un piattone di destro. Lippi esulta in panchina, ma quattro minuti più tardi il Seul pareggia: Damjanovic sfrutta un assist di Escudero e batte Cheng con un destro a fil di palo. Tutto riaperto, l'ultima mezz'ora è da brividi perché a questo punto ai coreani basta un altro gol per mettere le mani sulla Champions. I tifosi del Guangzhou tremano all'84', quando Yoon fa partire un diagonale che termina di poco a lato. Dopo tre minuti di recupero arriva il fischio finale: in campo e sulle tribune esplode la festa, il Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi è sul tetto d'Asia. La formazione cinese guadagna inoltre il diritto di partecipare al prossimo Mondiale per club in programma a dicembre in Marocco: se dovesse riuscire a eliminare i campioni d'Africa ai quarti, in semifinale se la vedrebbe con il Bayern Monaco di Pep Guardiola. .
Dsp/Sar
FONTE: LArena.it