
LA GARA & LE IMPRESSIONI + - =
Gara che parte lenta e mantiene ritmi bassi fino alla metà del tempo poi gli ospiti prendono in mano le redini e fanno penare il VERONA sopratutto in mediana: ROMULO e HALLFREDSSON non danno dinamismo e sbagliano molto in fase d'impostazione, se a questo aggiungiamo una giornata non proprio brillante di JORGINHO si capisce che si pereanuncia un pomeriggio difficile per i gialloblù che pure sulle esterne d'attacco combinano poco con un GOMEZ per nulla ispirato (quanto manca MARTINHO!) ed un ITURBE che fa quel che può all'esordio...
I palloni a TONI arrivano così col contagocce anche dai (rari) inserimenti di CACCIATORE e AGOSTINI: In questi casi la differenza la fa di solito l'invenzione del campione e infatti ci pensa proprio ITURBE che prima si conquista un fallo dal limite e poi, con nonchalance, batte facendo secco BARDI con un sinistro straordinario che s'insacca morbido alla sinistra del portiere avverso e fa esplodere il 'Bentegodi' al 40°!
Il LIVORNO va sotto ingiustamente dopo aver più volte sfiorato il gol sin qui e trova il pareggio quasi immediatamente: al 45° scoccato da 30 secondi EMERSON batte la punizione su PAULINHO che segue lo schema e tira: GONZÁLEZ devia in angolo! Battono gli amaranto, PAULINHO fa movimento, BIANCHETTI perde RINAUDO che incorna e trova il meritato pari per i suoi.
Nel secondo tempo la musica cambia sopratutto dopo la mossa di MANDORLINI che toglie un HALLFREDSSON deficitario e mette un DONATI autorevole in mediana: Il centrocampo acquisisce nuova linfa e i gialloblù guadagnano immediatamente terreno nella metacampo livornese.
ITURBE inesauribile delizia gli spettatori con numeri sudamericani ed una pugna ammirevole; proprio dall'ex PORTO arriva la palla che da la seconda svolta alla gara: Il cross dal fondo è troppo lungo per tutti ma SCHIATTARELLA, preoccupato dalla fisicità di TONI, stende il Campione del Mondo col signor Tommasi a due passi! Rigore inevitabile trasformato con precisione da JORGINHO che mette a segno il secondo gol in Serie A e regala alla squadra gialloblù la terza vittoria consecutiva al 'Binti'!
HELLAS che scavalca i toscani e sale a quota 10 in classifica vicino a LAZIO e FIORENTINA ma sopratutto 3 punti in carniere che portano la salvezza a -30, avanti così!
Mister Mandorlini | Mister Nicola |
Gara dai due volti quella dei gialloblù che nel primo tempo pagano la scarsa forma di HALLFREDSSON (altra gara del tutto insufficiente per l'islandese 'pallino' di MANDORLINI che insiste nel farlo giocare per fargli trovare la verve ottenendo probabilmente l'effetto contrario dal vichingo che oltretutto appare pure stanco) e l'inevitabile abbassamento in favore degli avversari che nel primo tempo hanno ben quattro occasioni da gol!
Nella seconda metà di gara l'ingresso di DONATI da come detto equilibrio e sicurezza al centrocampo e l'HELLAS si sveglia guadagnando campo e mettendo sotto gli avversari.
ITURBE migliore in campo: Gol (fantastico) a parte il paraguayano naturalizzato argentino non spreca un pallone, guadagna falli e risulta assolutamente imprevedibile per la retroguardia amaranto anche se forse il destro non è il suo piede (e si vede quando va al cross)... Juan Manuel ha una voglia matta di giocare, si vede e il mister lo accontenta ripagato con un esordio davvero splendido dopo un inizio timido.
Poco sotto l'esterno in prestito dal PORTO c'è TONI che oggi non ha avuto praticamente palle giocabili (a parte quell'ultima al 44° sprecata malamente) ma si è guadagnato il rigore che è valso la vittoria! Ottimo l'ingresso di DONATI che ha letteralmente preso per mano il VERONA...
Le note dolenti, Emil a parte, vengono ancora una volta da BIANCHETTI (subentrato a MORAS per un infortunio molto simile a quello che tiene fuori MAIETTA) che ha perso il diretto avversario in occasione del pareggio del LIVORNO e per poco non viene sorpreso dal pressing di EMEGHARA a metà del secondo tempo: Prima di chiedersi perchè non gioca titolare l'Under 21 azzurro farebbe forse meglio a concentrarsi di più in campo al momento.
Discutibile (e non poco) l'incaponimento del tecnico scaligero che prima annuncia un miniturnover e poi cambia un solo uomo in attacco tenendo in campo il poco lucido islandese invece del regista ex PALERMO e di un CIRIGLIANO che all'Olimpico aveva destato buone impressioni quando chiamato in causa...
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DICONO + - =
...Anche Fulvio COLLOVATI, Campione del Mondo 1982 ed attuale commentatore RAI, promuove l'HELLAS «Il Verona è stato costruito con intelligenza, Jorginho potrebbe tornare utile anche alla Nazionale. E un giocatore come Toni lì davanti è eccezionale», ne è convinto anche il giornalista Zazzaroni «Sean Sogliano è molto bravo e ha ottimi consulenti» TuttoMercatoWeb.com
ITURBE «Ci alleniamo durante tutta la settimana sui calci piazzati, è una giornata fantastica. I miei compagni hanno riposto fiducia in me e sono felice. I complimenti di Messi? Ci ho fatto una foto insieme quando con la mia squadra siamo stati sparring partner dell'Argentina. Nazionale paraguaiana o argentina? Fa parte del passato, ora penso solo al Verona e a far bene in Italia. Serie A? E' un campionato difficile, il mister chiede a noi attaccanti tanto sacrificio. Il Livorno oggi ha dimostrato un gioco» TuttoMercatoWeb.com
Gustavo Mascardi regista dell'operazione che ha portato ITURBE all'HELLAS VERONA «Al Porto ci sono stati dei problemi tra presidente e direttore sportivo, altrimenti non l'avrebbero mai dato via. Quando è arrivato in Portogallo, hanno litigato il direttore generale Henrique Antero e il presidente, poi ci sono state situazioni di procuratori che volevano prenderlo in procura. C'è stata confusione. E Iturbe ha lasciato il Porto per colpa di Antero. Il riscatto? Il Verona lo riscatterà, non ci saranno problemi. Stiamo parlando di un fenomeno» TuttoMercatoWeb.com
MANDORLINI «Abbiamo fatto bene, soprattutto nel secondo tempo. Nella ripresa abbiamo disputato una grande partita, meritando questa vittoria. Iturbe? Grande giocatore, siamo molto contenti. È un ragazzo di prospettiva, ha grandissime potenzialità» TuttoMercatoWeb.com
JORGINHO «Secondo me era rigore. Se c'è un patto tra me e Toni per i rigori? Sì, è vero. E ci porta bene. Io punto a fare bene con la squadra, credo che la Nazionale sia una conseguenza di quello che faccio con la mia squadra e se la aiuto sarà una soddisfazione in più arrivarci. Se meritavamo o meno di vincere? Ognuno ha le proprie opinioni, noi abbiamo fatto bene e credo sia stata una bella partita, aperta, chiunque poteva vincerla. Non credo si possa dire che non abbiamo meritato, potevamo vincere entrambe. Iturbe? E' un ragazzo che ha delle doti importanti, si vede anche in allenamento e ha voglia di crescere. Si mette sempre a disposizione. Deve imparare tatticamente ma è uno che ascolta tanto e imparerà» TuttoMercatoWeb.com
Mister NICOLA «...Forse meritavamo qualcosa in più e siamo piuttosto rammaricati come sempre quando le prestazioni che diamo non corrispondono poi a quello che raccogliamo in campo; se questo aggiungiamo alcuni episodi che forse ci hanno penalizzato come la mancata espulsione di Hallfedsson o quel rigore concesso forse un po' frettolosamente... L'arbitro Tommasi? E' un po' che mi sono imposto di non commentare l'operato degli arbitri solo che... Mi piacerebbe che ogni tanto arrivasse qualche decisione favorevole pure a noi!» RAI 2
TONI «Era una gara importante visto che giocavamo contro una diretta concorrente, in casa con questo pubblico possiamo dare qualcosa di più e si è visto oggi. Iturbe? E' forte, in allenamento si vede, ma bisogna lasciarlo tranquillo. Il rigore? Sono contento che Jorginho abbia segnato, abbiamo un patto io e lui che svelerò alla fine» TuttoMercatoWeb.com
Juan Manuel Iturbe | Andrea Mandorlini | Jorginho |
VERONA 2-1 LIVORNO + - =
Consueto 4-3-3 per mister MANDORLINI che ritrova AGOSTINI a sinistra e non promuove CIRIGLIANO in mediana dal primo minuto afffidandosi ancora ad HALLFREDSSON e ROMULO ai fianchi dell'inamovibile playmaker JORGINHO.
Novità nel tridente d'attacco dove il 'gioiellino' ITURBE (ancora convalescente MARTINHO) assisterà l'altro esterno d'attacco GOMEZ e l'ariete TONI.
dall'altra parte NICOLA si affida al 3-5-2 ma in mediana fa riposare sia DUNCAN che MBAYE a favore di CECCHERINI e LAMBRUGHI; confermatissimo l'ex gialloblù Leandro GRECO per la prima volta al 'Binti' contro l'HELLAS.
Davanti, PAULINHO agirà in coppia con SILIGARDI invece che con EMEGHARA dato per tutti in campo come titolare nelle previsioni della vigilia
Gialloblù con 2 vittorie consecutive in casa, amaranto in serie positiva da 4 turni (mai il tecnico avversario ha battuto MANDORLINI dalla panchina ne il VERONA stesso) che non vincono a casa degli scaligeri da 10 anni; nel pregara i butei della Curva se la prendono col capitano avversario LUCI
PRIMO TEMPO
6° CODA con un tiro velleitario dalla distanza non impensierisce RAFAEL, risponde subito TONI dopo uno scambio con ITURBE ma il suo tiro è debole e BARDI raccoglie agevolmente
8° ROMULO con una palla liftata per TONI in area, il colpo di testa di Luca vola alto sulla traversa... Poco dopo ITURBE ci prova dalla distanza con un sinistro sballatissimo sul fondo
10° SCHIATTARELLA va al traversone in area dopo un 1-2 con PAULINHO ma nessuno degli amaranto arriva in tempo, ritmi bassi al 'Binti' nessuno si scopre per ora...
16° JORGINHO cerca TONI col destro da calcio di punizione ma il colpo di testa di TONI è impreciso; non sembra felice MANDORLINI
20° JORGINHO prova la profondità ma il suo lancio cade nel deserto dell'area avversa
22° Bel movimento di GOMEZ che entra in area palla al piede, conclude l'azione debolmente HALLFREDSSON dopo un 'muro' su ITURBE
23° PAULINHO col destro dopo una bella ripartenza, il suo esterno vola di poco alto alla sinistra di RAFAEL
27° PAULINHO in ripartenza fa impazzire la retroguardia scaligera, salta un paio di uomini e va al tiro: Parata impegnativa per RAFAEL
30° GOMEZ e ITURBE non brillano e a TONI non arrivano rifornimenti... Il VERONA soffre le ripartenze del LIVORNO e non gioca bene: Quanto manca MARTINHO!
31° LUCI 2/3 metri fuori area carica il destro e tira indisturbato: RAFAEL si rifugia in angolo e richiama i suoi! Gli avversari stanno prendendo il sopravvento, così non va...
33° ROMULO sbaglia e serve SILIGARDI che s'inserisce e parte in contropiede, la conclusione dell'attaccante avversario viene bloccata da RAFAEL
35° MORAS sente un fastidio all'adduttore sinistro dopo aver rincorso PAULINHO ed esce direttamente... Tra poco l'esordio di MARQUES che sveste il casacchino intanto il LIVORNO è in superiorità numerica...
37° Dopo un veloce riscaldamento non entra MARQUES ma BIANCHETTI al posto di MORAS...
38° SILIGARDI entra in area da destra, scarica su PAULINHO che conclude al volo: RAFAEL mantiene il pareggio con una parata-miracolo! VERONA in difficoltà...
40° ITURBE conquista fallo a 5 metri dal limite dell'area avversaria, batte lo stesso argentino con un sinitro a giro che s'infila sulla sinistra del portiere BARDI vanamente proteso in tuffo: Gran primo gol dell'paraguayano naturalizzato argentino col VERONA e nella Serie A italiana...
43° TONI lancia GOMEZ in area, l'argentino s'inserisce e tira sul primo palo dove BARDI deve compiere una gran parata per impedire la rete di 'Juani'
44° Secondo fallo per HALLFREDSSON in pochi secondi: Giusto il giallo all'islandese
46° EMERSON batte la punizione su PAULINHO che segue lo schema e tira: GONZALEZ devia in angolo! Batte il LIVORNO, PAULINHO si muove, BIANCHETTI perde RINAUDO che incorna e trova il meritato pareggio per i suoi allo scadere! Finisce qui il primo tempo...
SECONDO TEMPO
0° Nessun cambio da parte delle due squadre, si riparte...
2° Fallaccio di HALLFREDSSON su SCHIATTARELLA: L'islandese rischia il secondo giallo
4° ITURBE trova il fondo e crossa: Fuori misura per TONI e GOMEZ
6° Conclusione a giro di ITURBE dal vertice destro dell'area amaranto, palla sul secondo palo che non esce di molto...
7° Ribaltamento di fronte e tiro di SCHIATTARELLA, RAFAEL respinge in angolo con qualche affanno
8° HALLFREDSSON lascia il posto a DONATI: Gara ancora insufficiente per Emil che deve ritrovare lo smalto dei tempi migliori...
10° CACCIATORE crossa per l'inserimento di JORGINHO: L'incornata dell'italo brasiliano va di poco sopra la traversa
11° Tiraccio di SILIGARDI da distanza siderale, palla altissima come quella di DONATI poco dopo...
13° Primo cambio LIVORNO: Dentro DUNCAN per EMERSON
17° Il LIVORNO cambia ancora, fuori SILIGARDI dentro EMEGHARA
21° Fortunato BIANCHETTI che per poco non viene sorpreso dal pressing di EMEGHARA, palla in out...
24° TONI sponda per GOMEZ da fuori area: Tiro potente ma centrale, blocca BARDI ma il VERONA preme alla ricerca del vantaggio
26° ITURBE trova il fondo e crossa ancora troppo lungo, SCHIATTARELLA tuttavia interviene fallosamente su TONI ed il signor Tommasi assegna con decisione il penalty ai gialloblù: Batte JORGINHO (dopo le reiterate proteste avversarie che portano alle ammonizioni dello stesso SCHIATTARELLA e di un altro amaranto) e segna con un bel diagonale a sinistra di BARDI! VERONA di nuovo avanti...
29° Fallo su LUCI ammonito JORGINHO
31° Ultimo cambio LIVORNO: In BELINGHERI out GRECO autore di una prova piuttosto incolore
39° ITURBE s'invola dopo aver anticipato l'avversario, palla profonda per TONI che viene travolto da BARDI in uscita, sarebbe rigore se Tommasi non avesse visto prima il fallo del centravanti su CODA (decisione che appare corretta)
41° NICOLA chiama il 4-3-1-2
43° Giallo a ITURBE per un intervento in ritardo su BELINGHERI; poco dopo LANER da il cambio al prestito dal PORTO che esce tra gli applausi del 'Binti'
44° ROMULO regala una palla d'oro a TONI che da buona posizione spara ignobilmente alto di sinistro! Peccato...
45° Tiro di DUNCAN dalla distanza facile preda per RAFAEL...
48° ROMULO egoista dal limite spreca tutto invece di passarla a TONI, e poco dopo il signor Tommasi sancisce la terza vittoria casalinga consecutiva dell'HELLAS!
TABELLINO
HELLAS VERONA-LIVORNO 2-1
Marcatori: 41' pt Iturbe, 46' pt Rinaudo, 29' st Jorginho.
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Moras (dal 37' pt Bianchetti), Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson (dal 9' st Donati); Iturbe (dal 43' st Laner); Gomez Taleb, Toni.
A disposizione: Nicolas, Albertazzi, Martinho, Longo, Cacia, Jankovic, Cirigliano, Marques, Donadel.
All.: Mandorlini.
LIVORNO (3-5-2): Bardi; Rinaudo, Emerson (dal 14' st Duncan), Coda; Lambrughi, Greco (dal 32' st Belingheri), Ceccherini, Luci, Schiattarella; Paulinho, Siligardi (dal 19' st Emeghara).
A disposizione: Anania, Aldegani, Piccini, De Carli, Mosquera, Mbaye, Benassi, Borja, Valentini.
All.: Nicola.
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa.
Assistenti: Del Giovane e Padovan.
NOTE. Ammoniti: Hallfredsson, Schiattarella, Jorginho, Iturbe,
Spettatori: 17.729.
VERONA 2-1 LIVORNO: Le immagini e gli highlights |
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi il NAPOLI ha vinto a casa del GENOA per 2 a 0 mentre il MILAN ha superato di misura la SAMP.
La JUVENTUS sorprende il TORINO al 'Lunch Match' e con un gol di POGBA (probabilmente viziato da un fuorigioco non passivo di TEVEZ) si aggiudica il derby.
In serata la ROMA strapazza il BOLOGNA con un sontuoso 5 a 0 a domicilio e FIORENTINA-PARMA
Radiografia del Gol gialloblù 2013/2014 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 2 | 3 | |
JORGINHO | 0 | 2 | 2 | |
MARTINHO | 0 | 1 | 1 | |
RÔMULO | 0 | 1 | 1 | |
CACCIATORE | 0 | 1 | 1 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 1 | 1 | |
ITURBE | 0 | 1 | 1 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
TORNA DA BRESCIA con un punto la Primavera scaligera che era andata in vantaggio con VARRICCHIO; un po' di rammarico c'è come sempre quando si è rimontati ma i ragazzi di PAVANEL ancora non sono stati battuti dall'inizio del campionato...
RASSEGNA STAMPA + - =
CALCIO LIVORNO – Arbitro veneto, furto Hellas a Verona
Scritto da: Redazione 29 settembre 2013
LIVORNO – Un’espulsione non sanzionata e un rigore inesistente. Sono le decisioni dell’arbitro Dino Tommasi, lo stesso della finale play off di serie B tra Empoli e Livorno, a regalare i tre punti all’Hellas. Una domanda sorge spontanea: come si fa a mandare a dirigere una sfida salvezza tra il Verona e il Livorno, che assume anche un valore extracalcistico per le diametralmente opposte fazioni politiche degli ultras, un arbitro di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza e quindi in Veneto? Una città, quella bassanese, che dista poco più di un’ora dalla patria di Romeo e Giulietta?
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca. I fatti parlano chiaro. Ad inizio ripresa, il già ammonito Hallfredsson commente un secondo fallo da cartellino giallo (entrata laterale direttamente sulle gambe di Schiattarella), ma l’arbitro, a due passi, “si dimentica” di ammonire per la seconda volta, e quindi espellere, il numero 10 veronese. Al 29’ della ripresa, invece, Toni sviene in area per un presunto contatto sempre con Schiattarella, il quale aveva le braccia allargate. Per l’arbitro è rigore (trasformato poi da Jorginho) quando, al contrario, il tuffo dell’ex centravanti della Fiorentina meriterebbe l’ammonizione per simulazione oltre che il gradino più alto della rubrica “Tutti giù per terra” di Striscia lo Striscione su Striscia la Notizia.
La cronaca è praticamente tutta qui. Peccato perché il Livorno ha giocato meglio del Verona anche se è andato sotto per una magistrale punizione di Iturbe ed ha pareggiato con Rinaudo su azione d’angolo allo scadere del primo tempo. Poi, gli errori palesi compiuti dall’arbitro bassanese Tommasi, il quale ha regalato la vittoria ai vicini di casa veronesi.
FONTE: ToscanaNews.net
Serie A: un Verona solido e concreto affonda il Livorno 2-1
Partita carica di agonismo e con molte occasioni al Bentegodi: alla fine la spuntano gli scaligeri, grazie alle reti di Iturbe e Jorginho
FRANCESCO PANDOLFI 29 Settembre 2013
Partita a doppia faccia quella tra Verona e Livorno. Primo tempo equilibrato che si sblocca in favore degli scaligeri solo al 40’, grazie ad una punizione della rivelazione Iturbe. Il vantaggio dura solo sei minuti: Rinaudo, al 46’, trova la deviazione vincente su calcio d’angolo. La ripresa è tutta di marca gialloblù: il Verona spinge e passa al 28’ st grazie ad un rigore, concesso per fallo su Toni, realizzato da Jorginho, fissando il risultato sul 2-1.
LA CRONACA DEL MATCH
LA PARTITA
Pochi, ad inizio stagione, avrebbero pensato che Verona e Livorno sarebbero arrivati alla sesta giornata di campionato appaiate con squadre del calibro di Lazio, Milan e Fiorentina. Per quanto visto in campo, invece, si potrebbe dire che il tutto sembra assolutamente normale. Verona e Livorno, infatti, danno vita ad una partita carica di spettacolo, giocata a viso aperto, con la voglia di misurare la propria forza e capire chi, tra le due rivelazioni del campionato, sia davvero meritevole di volare tra le grandi.
Il responso del campo è per certi versi bugiardo. Il Verona, è vero, vince 2-1 ma quello che non dice il risultato lo racconta il campo: gli scaligeri, infatti, vanno in gol solo grazie a due calci piazzati e per lunga parte del primo tempo subiscono un Livorno per nulla intimorito di giocare fuori casa. Paulinho e compagni impegnano più volte Rafael, che per l'occasione decide di chiudere la saracinesca, disinnescano ogni minaccia portata alla sua porta. Grazie anche ad una difesa accorta il Verona costruisce il vantaggio che arriva al 40': Iturbe pennella una splendida punizione che si insacca alle spalle di Bardi per l'1-0 gialloblù. Mandorlini può esultare per il vantaggio e la certezza di aver vinto la scommessa di far partire titolare l'argentino. In svantaggio, però, il Livorno non molla. Spinti dal solito Paulinho, i toscani trovano il pari sul finire del primo tempo con una perfetta incornata di Rinaudo che su corner anticipa Bianchetti, entrato al posto dell'infortunato Moras, portando il risultato sull'1-1 all'intervallo.
È negli spogliatoi che cambia la partita, mettendo in evidenza la vera differenza tra le due squadre: gli allenatori. Non sapremo mai cosa Mandorlini dica ai suoi giocatori, ma sta di fatto che il Verona sceso in campo nel secondo tempo ha una marcia in più. Donati al posto di Hallfredsson è la mossa vincente: gli scaligeri attaccano coralmente e anche Romulo inizia a spingere con costanza sulla destra. Al Livorno non basta l'ingresso di Emeghara e il cambio di uno spento Emerson per Duncan, la partita imbocca un via obbligata che porta al fallo in area di Schiattarella su Toni e il conseguente gol di Jorginho su rigore, siamo al 28' st. Da qui in poi è ancora solo Verona, che sfiora più volte il 3-1. Per oggi, però, può bastare così: i gialloblù portano a casa i tre punti e volano tra le grandi. Per il Livorno c'è comunque la certezza che la salvezza è un obiettivo a portata di mano.
LE PAGELLE
Rafael 7: Il portiere brasiliano è la vera rivelazione di questo Verona . Disinnesca ogni tentativo di Paulinho e compagni con interventi spettacolari, mettendo in mostra un’agilità degna dello Julio Cesar dei tempi doro. Sicuro tra i pali e preciso nelle uscite infonde fiducia a tutto il reparto arretrato che riesce a giocare con molta più calma e concentrazione. Il vero leader del reparto arretrato gialloblù.
Iturbe 7: Il fantasista argentino è la scommessa giocata e vinta da Mandorlini. Dopo alcuni minuti passati a cercare di trovare il ritmo partita, in fondo era solo la prima partita da titolare, Juan inizia a fare quello che gli riesce meglio: salta l’uomo, corre, crossa e prova il tiro da fuori area. Che a 20 anni abbia già qualità da grande campione lo dimostra al 40’, quando si prende la responsabilità di tirare il calcio di punizione che poi trasformerà in rete.
Jorginho 6,5: L’italo-brasiliano è il punto di riferimento del centrocampo scaligero. Con Hallfredsson non in giornata comanda lui il reparto, dettando i tempi dei passaggi e degli inserimenti ai compagni. A un certo punto del primo tempo scompare, pagando il momento difficile di tutta la squadra. Nella ripresa, invece, torna a mettere in mostra tutta la sua classa diventando decisivo per la vittoria finale del Verona, realizzando il rigore che vale il 2-1 finale.
Paulinho 5,5: Nel primo tempo è il giocatore più pericoloso di tutta la partita. Tiene alto il Livorno e combatte su ogni pallone, andando più volte vicino al gol. Se non avesse avuto di fronte un super Rafael staremmo parlando di una partita da 8 impreziosita da una doppietta. Nel secondo tempo, però, si vede sempre meno, anche a causa degli scarsi rifornimenti che giungono dai compagni, e chiude la partita a secco.
Rinaudo 6,5: Il difensore livornese si rende protagonista di un’ottima gara e non solo per il gol segnato. Disinnesca ogni tentativo di Luca Toni di portarsi al tiro e guida la difesa ottimamente per larga parte del match, non disdegnando qualche folata offensiva quando c’è l’opportunità di svettare di testa su corner o punizione. Ed è proprio da un calcio da fermo che Rinaudo regala l’1-1 al Livorno, incornando ottimamente un calcio d’angolo, anticipando un colpevole Bianchetti.
IL TABELLINO
VERONA-LIVORNO 2-1
Verona (4-3-3): Rafael 7; Cacciatore 6,5, Gonzalez 6, Moras 6 (37’ Bianchetti 5), Agostini 6; Romulo 6, Jorginho 6,5, Hallfredsson 5,5 (9’ st Donati 6,5); Gomez 5,5, Toni 6, Iturbe 7 (43’ st Laner sv). A disp.: Donadel, Longo, Andrade, Marques, Cacia, Albertazzi, Martinho, Jankovic, Cirigliano. All.: Mandorlini 6,5.
Livorno (3-5-2): Bardi 6; Coda 6, Ceccherini 6, Rinaudo 6,5; Schiattarella 6, Luci 6, Emerson 5,5 (13’ st Duncan 5,5), Greco 5 (31’ st Belingheri 5,5), Lambrughi 5; Paulinho 5,5, Siligardi 5,5 (18’ st Emeghara 5). A disp.: Anania, Benassi, Borja, Mbaye, Aldegani, Piccini, Decarli, Valentini, Mosquera. All. Nicola 6.
Arbitro: Tommasi
Marcatori: 40’ Iturbe (V), 46’ Rinaudo (L), 28’ st rig. Jorginho (V)
Ammoniti: Hallfredsson, Jorginho, Iturbe (V) Rinaudo, Schiattarella (L)
Espulsi: nessuno
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
domenica 29 settembre 2013
Serie A Verona, Toni: «Con questi tifosi diamo il massimo»L'attaccante: «Tre punti importantissimi contro una diretta concorrente come il Livorno»
VERONA - Imbattibilità interna mantenuta. Il Verona continua a volare. Toni si è procurato un rigore (dubbio) e come al solito ha dato una mano ai compagni: «Tre punti importantissimi contro una diretta concorrente come il Livorno. Con questo pubblico si può fare bene, cerchiamo di dare di più, il massimo. Iturbe? In allenamento si vede che il ragazzo ha talento ma deve stare tranquillo e crescere ancora tanto. Io faccio di tutto per segnare, diciamo che oggi io e Jorghino abbiamo realizzato un gol a metà».
FONTE: CorriereDelloSport.it
Hellas Verona – Livorno 2-1, le pagelle degli scaligeri: Magia Iturbe, Hallfredsson giornata no
A cura di Salvatore Suriano
Buona prestazione dei giocatori dell’Hellas Verona, impreziosita dalla perla dell’argentino
L’Hellas Verona non si ferma più e con la odierna vittoria casalinga contro il Livorno si porta a dieci punti, nella zona altolocata della classifica della Serie A. E’ stata una partita viva e con diversi spunti tecnici, fra cui spicca la magia balistica di Juan Iturbe che è valsa la rete del primo vantaggio scaligero.
Rafael, voto 7 – Sempre presente quando viene chiamato in causa, con interventi anche molto spettacolari. Incolpevole in occasione del gol.
Cacciatore, voto 6 – Dalle sue parti non ci sono particolari problemi e lui porta a termine il suo compito lanciandosi in alcune proiezioni offensive.
Gonzalez, voto 6 – In ripresa rispetto al match con il Torino. Non commette errori particolari.
Moras, voto 6 – Dirige la difesa scaligera con la sua esperienza; lascia il campo a metà del primo tempo a causa di un problema muscolare. (dal 35’ Bianchetti, voto 5 – Il suo errore sul gol del pari poteva costare al Verona due punti)
Agostini, voto 6 – Come il compagno di reparto si divide fra il gioco difensivo e quello di supporto alle ali.
Romulo, voto 5.5 – Meno dinamico e preciso di altre occasioni.
Hallfredsson, voto 5 – Irruento, spesso al limite del falloso. Non appare al meglio oggi e, per sicurezza, Mandorlini lo sostituisce ad inizio ripresa. (dal 53’ Donati, voto 6.5 – prende il posto di metronomo e la differenza con l’islandese si vede)
Jorginho, voto 7 – Prestazione positiva del brasiliano che dimostra buona parte del suo bagaglio tecnico e realizza il gol vittoria.
J.Gomez, voto 6 – Ha una buona intesa con i compagni di reparto ma a volte esce dal filo del gioco.
Toni, voto 6.5 – E’ il punto di riferimento dell’attacco veronese e il suo “peso” per le sorti del gioco offensivo è sempre fondamentale.
Iturbe, voto 7 – Il Messi guaranì si fa notare per la sua rapidità e, soprattutto, per lo splendido calcio piazzato che batte Bardi per l’1a0. (dal 88’ Laner, voto sv)
FONTE: SoccerMagazine.it
Serie A: Roma capolista, Juventus vince il derby. Steccano Inter e Lazio
Pubblicato il 29 settembre 2013 23.12 | Ultimo aggiornamento: 29 settembre 2013 23.13
di redazione Blitz
Derby della Mole al veleno: la Juve ha battuto il Torino con un gol di Pogba viziato dal fuorigioco di Tevez
ROMA – Sesta giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.
Roma capolista. La squadra di Rudi Garcia ha vinto 5-0 contro il Bologna nel posticipo di giornata e ha mantenuto la vetta solitaria della classifica.
Eroe della serata Gervinho: l’ex attaccante dell’Arsenal ha messo a segno una bella doppietta.
I numeri della Roma fanno paura: 6 vittorie in 6 partite, 17 gol fatti e solo 1 subito. In questo momento i giallorossi hanno la migliore difesa d’Europa numeri alla mano.
La Juventus ha vinto il ‘derby della Mole’ tra le polemiche: 1-0 al Torino con un gol irregolare di Pogba. Successo prezioso per i bianconeri che hanno agganciato il Napoli a quota 16 punti.
Pomeriggio amaro per Lazio e Inter. I nerazzurri di Mazzarri non sono andati oltre all’1-1 a Trieste contro il Cagliari. Nainggolan ha risposto a Icardi.
Male la Lazio sul campo della matricola Sassuolo. I biancocelesti hanno subito una clamorosa rimonta: Schelotto e Floro Flores hanno risposto a Dias e Candreva.
Sogna il Verona. Gli scaligeri hanno vinto 2-1 contro il Livorno grazie ad un rigore trasformato da Jorginho e si sono portati nelle zone alte della classifica.
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VERONA-LIVORNO 2-1 Iturbe 40′ , Rinaudo 45′ , Jorginho 73′
Un primo tempo di pura sofferenza, una ripresa garibaldina: il Verona batte il Livorno che recrimina. La squadra di Nicola gioca una grande prima frazione, sfiora ripetutamente il vantaggio che non trova solo perche’ Rafael e’ in vena di prodezze, spettacolare quella su Paulinho.
A far saltare in aria il Bentegodi ci pensa una magia del talentuoso sudamericano Iturbe. Punizione da trenta metri e palla che sorvolando la barriera si insacca alla sinistra di Bardi. E’ un vantaggio bugiardo perche’ il Livorno dopo un primo quarto d’ora di studio ha letteralmente preso in mano il match.
Un Livorno bene organizzato, ma un Verona anche privo di idee con una sola opzione, la palla lunga a cercare Toni troppo solo e in balia dei centrali toscani.
Il calcio e’ bugiardo, ma la bugia dura poco. Il Livorno riprende il Verona grazie ad una capocciata in mischia di Rinaudo proprio all’ultimo secondo dei 60′ concessi di recupero.
Ma chi si attende la stessa prima frazione, assiste a tutt’altra partita. Il Livorno cede campo, il Verona cambia modulo tornando al tradizionale 4-3-3, allargando Gomez e Iturbe, ma soprattutto appoggiando maggiormente con il centrocampo l’unica punta Toni. Vero e’, tuttavia, che il Verona guadagna solo metri, ma non infastidisce piu’ di tanto Bardi.
A farlo e’ una decisione di Tommasi che reputa falloso il contatto tra Schiattarella e Toni. Rivisto, defire il rigore generoso e’ corretto. Jorginho ha freddezza e batte Bardi.
Qui il Verona costruisce con merito il successo perche’ non permette piu’ al Livorno di ripartire, fa ottimo possesso palla e sfiora anche il tris. Il Verona vince e conquista tre ottimi punti, il Livorno resta al palo, ma certamente non demerita.
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Gonzalez, Agostini; Romulo, Hallfredsson, Jorginho; Jankovic, Toni, Martinho.
A disp.: Nicolas, Mihaylov, Bianchetti, Laner, Longo, Cirigliano, Albertazzi, Iturbe, Cacia, Marques, Toni, Donadel. All.: Mandorlini.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Maietta
Livorno (3-5-2): Bardi; Coda, Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Greco, Duncan, Mbaye; Paulinho, Emeghara.
A disp.: Anania, Aldegani, Decarli, Valentini, Rinaudo, Lambrughi, Mosquera, Piccini, Belingheri, Benassi, Borja, Siligardi. All. Nicola
Squalificati: De Lucia
Indisponibili: Botta, Biagianti, Gemiti.
FONTE: BlitzQuotidiano.it
Serie A - Iturbe-Jorginho: il Verona batte 2-1 il Livorno
Con una rete per tempo l'Hellas regola i toscani che avevano pareggiato con Rinaudo. Gioiello dell'argentino su punizione, rigore per il brasiliano e terza vittoria su tre gare al Bentegodi per la squadra di Mandorlini. Grande prestazione di Rafael
Scritto da Enrico TURCATO (Twitter@EnricoTurcato) | Eurosport
Con fortuna, ma anche con merito. Vince la terza partita casalinga consecutiva il Verona, che sale a quota 10 punti in classifica, nelle zone alte, battendo 2-1 il Livorno di Nicola. Le due neopromosse confermano di essere squadre propositive e giocano una gara viva e ricca di occasioni. Vantaggio dell’Hellas con una punizione perfetta del gioiellino classe 1993 Iturbe, al primo gol in Italia, pareggia Rinaudo di testa a fine primo tempo. Poi un rigore procurato da Toni e trasformato da Jorginho nella ripresa dà i tre punti ai veneti. Grandi prestazioni di Iturbe e Rafael, che ha compiuto almeno tre parate fondamentali nel primo tempo su Paulinho (2 volte) e Luci. Livorno sfortunato nella prima frazione, ma scomparso colpevolmente dal campo nella ripresa.
CHE RAFAEL: PARA TUTTO – La partita tra le due neopromosse, sorprese di questo inizio di campionato, è subito vibrante. Il 4-3-3 di Mandorlini è disegnato per Luca Toni, con tutti gli schemi offensivi destinati a servire l’ex attaccante della Nazionale. Iturbe e Juanito Gomez sono attivi, ma meglio di loro fanno Paulinho-Siligardi, coppie mattatrice della scorsa stagione di Serie B. Il Verona fatica a creare, mentre il Livorno cresce alla distanza. Paulinho è scatenato e impegna Rafael a due super interventi. Il portiere brasiliano è strepitoso anche sul destro dalla distanza di Luci e così, con gli amaranto a collezionare in serie palle-gol, il primo tempo sembra destinato a chiudersi col vantaggio toscano.
ITURBE APRE, RISPONDE RINAUDO – Invece, nella grande difficoltà palesata, il Verona trova il mancino delizioso di Juan Manuel Iturbe, gioiellino classe 1993 dell’Under 20 argentina, prelevato in prestito dal Porto. Punizione dal limite a giro e vantaggio veronese, totalmente immeritato. Il calcio, però, spesso è governato da una giustizia divina e così, nell’unico minuto di recupero, la squadra di Nicola trova il giusto pareggio, proprio poco dopo una super parata di Bardi su Gomez. Angolo di Siligardi e colpo di testa di Rinaudo, che anticipa il neo entrato Bianchetti (infortunio di Moras) e batte un Rafael incolpevole. Il difensore non segnava dal marzo del 2010. 1-1 e tutti negli spogliatoi.
RIPRESA PIÙ BRUTTA, DECIDE IL RIGORE DI JORGINHO – Nel secondo tempo i ritmi calano e a prendere comando del gioco è la squadra di casa. Il Verona comincia a schiacciare il Livorno nella propria metà campo, guidata da Iturbe che diventa praticamente imprendibile. Bardi è bravo in un paio di occasioni, ma al 74’ deve capitolare. Toni è bravo e furbo a difendere palla in area, viene messo giù da Schiattarella e guadagna il rigore che Jorginho trasforma alla perfezione. 2-1 e secondo rigore consecutivo per il talentuoso centrocampista brasiliano. Il risultato, nonostante gli ingressi di Emeghara e Belingheri, regge fino al fischio finale e Mandorlini può festeggiare il grandioso inizio di campionato della sua squadra. Livorno sfortunato nella prima parte di gara, ma senza la forza di reagire dopo aver subito il secondo gol.
FONTE: It.EuroSport.yahoo.com
Hellas Verona sorride, Jorginho su rigore risolve sfida con Livorno
29 settembre 2013
Verona, 29 set. (LaPresse/Italiamedia) - L'anno scorso dominavano la serie B, oggi Verona e Livorno offrono bel calcio in A. E non solo. I gialloblù, con il 2-1 sugli amaranto, possono vantare una media da Europa, con 10 punti in 6 gare e tre vittorie su tre al Bentegodi, dove termina anche l'imbattibilità esterna della squadra di Nicola. Dopo aver giocato coperto contro Juve e Torino, Mandorlini opta per un undici più offensivo davanti ai suoi tifosi, con due trequartisti veri come Iturbe e Gomez ai lati di Toni. Il primo sarà il grande protagonista della gara, non solo per il meraviglioso gol su punizione dell'1-0: scatti, dribbling e tocchi deliziosi lo candidano al ruolo di nuovo eroe del tifo Hellas. Prima del vantaggio, però, era stato Paulinho a sfiorare l'incrocio e poi a chiamare per due volte al miracolo Rafael.
Fonte: LaPresse
FONTE: Unita.it
16:54 | 29/09
Serie A, 6^ giornata: Hellas Verona - Livorno, pagelle
Ottimo iturbe e anche Rinaudo. Maluccio Schiattarella ed Hallfredsson
VERONA LIVORNO PAGELLE SERIE A - Si è giocata pochi minuti fa allo stadio Marcantonio Bentegodi la gara tra i padroni di casa dell'Hellas Verona e il Livorno valida per la sesta giornata di Serie A 2013-14. Vi proponiamo adesso le pagelle della sfida, buona lettura.
HELLAS VERONA
Rafael 7: Deve avere qualche conto in sospeso con paulinho visto che gli para di tutto e anche su Luci e Siligardi si supera in più di un'occasione. Capitola sul gol di Rinaudo ma lì è la difesa a tradirlo.
Cacciatore 6.5: Il gol alla Juventus sembra averlo sbloccato, gioca con personalità e soprattutto in zona d'attacco mette dentro palloni deliziosi. Anche lui però partecipa, anche se non da protagonista, alla sciagurata azione del pareggio livornese.
Moras 6: Gioca solo i primi trentcinque minuti poi vince l'oscar della sfortuna quando in una delle poche azioni dove è protagonista si infortuna alla coscia e deve lasciare il campo, visibilmente arrabbiato. (37' Bianchetti 5.5: Sostituisce a freddo Moras e forse paga anche questo, concorso di colpa nell'occasione del pareggio).
Gonzalez 5.5: Dorma come Bianchetti in occasione della realizzazione del Livorno, sul corner da destra i difensori stanno a guardare il pallone e dimenticano Rinaudo, lesto a insaccare di testa. Peccato perché per il resto non era andato male.
Agostini 6: Senza infamia e senza lode sulla sinistra, in difesa è quasi insuperabile e argina Schiattarella ma in avanti si fa vedere troppo poco lasciando la scena alle mezze punte gialloblu. In medio stat virtus.
Romulo 6: Stantuffo inesauribile, fa della duttilità e dell'adattabilità il suo pezzo forte, riesce a sbrogliare ogni situazione e si dimostra pedina fondamentale per Mandorlini anche se ha il difetto di non accelerare quando compie la fase offensiva.
Jorginho 7: Fatelo esordire in nazionale il prima possibile perché Jorginho ha un gran cervello. Non è nella migliore delle giornate ma comunque fa sempre la cosa giusta, ottimo regista per Mandorlini. Bella partita condita col rigore del 2-1.
Hallfredsson 5: L'islandese non gioca una gran partita a centrocampo e nella maggior parte dei casi è preda dei dirimpettati livornesi, anche quando deve crossare non sembra in formissima e non riesce a dare un apporto decisivo al Verona. Rischia un'espulsione che poteva pure starci. (54' Donati 6: La sua grinta e il suo agonismo si fanno sentire, non sempre ordinato ma comunque presente)
Gomez Taleb 6: Là davanti forse è il peggiore dei tre ma comunque è sufficiente. Vivace pure lui, crea qualche grattacapo alla retroguardia amaranto ma non sembra sempre lucidissimo. Sarebbe sfigurato comunque nella giornata di grazia di Iturbe.
Toni 6.5: Quando è nato Iturbe lui già giocava in C1 nel Modena e la differenza di esperienza si nota, è un centravanti rinato anche perché è fulcro dell'azione veronese anche quando prende palla sulla treuqarti e verticalizza per le mezze punte. Si prende il rigore del 2-1.
Iturbe 7.5: E' un bel peperino in avanti il Messi Guaranì. Diffidate da certi soprannomi ma questo argentino sembra avere personalità e tecnica e soprattutto è un '93. Dà vivacità alla manovra offensiva del Verona e segna un gol su punizione davvero splendido. (88' Laner s.v.)
All. Mandorlini 6.5: Azzecca in pieno la mossa Iturbe che lo ripaga con un golazo e delle giocate da fenomeno. E' una sfida a scacchi con Nicola e ha la meglio per la maggiore qualità del centrocampo e offensiva.
LIVORNO
Bardi 6.5: Sui due gol, entrambi da fermo, non può nulla, ma sul resto delle incursioni dell'Hellas è attentissimo. Bravo nelle uscite e anche a respingere i tiri avversari, in special modo al 43' su Gomez.
Ceccherini 5.5: Non è da condannare ovviamente ma senza dubbio è quello nei tre dietro del Livorno che ha giocato peggio, vuoi perché è il più inesperto vuoi perché gli attaccanti del verona a tratti parevano imprendibili.
Coda 6.5: Molto attivo sia in avanti che in difesa, soprattutto attentissimo sui mille spioventi che il Verona manda nell'area livornese. Meriterebbe di più per quanto combatte con Toni ma dopo il 2-1 cala vistosamente.
Rinaudo 7: Va in difficoltà con i movimenti di Gomez Taleb e Iturbe, sono due trottole mica male, ma comunque ha il gran merito di metterci la testa: a fine primo tempo si incunea su un cross da corner e batte Rafaele ritrovando il gol dopo tempo immemore.
Lambrughi 5.5: Molte volte dalle sue parti transita Iturbe che è un cliente tutto sommato non facile da marcare. Viene saltato spesso e cerca di rifarsi quando il Livorno va in avanti, ma senza la giusta decisione. Mezzo voto in più per lo spirito di sacrificio.
Emerson 7: Impossibile capire come mai un giocatore del genere abbia esordito in Serie A solo adesso. Ha qualità da vendere, un sinistro da regista e la posizione da mediano mette molto in risalto la sua stupenda visione di gioco. (58' Duncan 5.5: Dovrebbe dare quantità al Livorno ma più che altro è confusionario)
Greco 5.5: Nei tre interni di centrocampo è quello meno fluido e che perde più volte il pallone. Non gioca benissimo ma ha il gran merito di battere il calcio d'angolo che vale il pari di Rinaudo. (77' Belingheri s.v.)
Luci 6.5: Non è stata una partita facile, il capitano livornese viene fischiato a ogni piè sospinto anche se quando ha palla al piede non fa mai la cosa sbagliata. Anima della squadra, è lui a dare la scossa in alcune circostanza cercando il tiro da fuori.
Schiattarella 5: Non si gioca tantissimo dalla sua parte ma comunque Schiattarella è sempre attento, tranne che al minuto settantatré quando commette un fallo ingenuo sbracciando in area con Toni e regala un rigore ai veneti.
Paulinho 6.5: Sparisce dal match per alcuni tratti ma poi ricompare con fiammate improvvise che possono essere decisive per il Livorno. Ha grade qualità e sa caricarsi sulle spalle l'attacco della squadra, partita più di lotta che di fino ma comunque molto positiva. Cala nella ripresa.
Siligardi 5: Spento e molto spesso fuori dal gioco non trova mai il guizzo per poter far male alla retroguardia veronese, ci prova da fuori ma non sembra ancora al pieno delle proprie capacità. Forse renderebbe di più in un attacco a tre. (63' Emeghara 6: Ci prova più di Siligardi anche se la difesa fa buona guardia)
All. Nicola 6: Perde un po' il controllo del centrocampo dalla metà della ripresa in poi e la fase offensiva quindi viene meno, peccato per lui perché aveva preparato la partita benissimo e aveva presentato un Livorno attento e ordinato.
by Gianmarco Lotti
18:15 | 29/09
Hellas Verona, Iturbe a Sky: «Gol? Mi sono allenato in settimana»
Le dichiarazioni dell’attaccante sudamericano nel post-partita.
HELLAS VERONA ITURBE - Intervenuto ai microfoni di “SkySport” al termine della partita, Juan Iturbe ha commentato il successo sul Livorno: «Gol? In settimana mi sono allenato sui calci di punizione, i compagni si sono fidati ed ho tirato. Messi? Ho fatto una foto con lui perché abbiamo fatto da sparring partner per la nazionale argentina. La guerra fra Paraguay e Argentina fa parte del passato, io mi sono sempre sentito argentino, ma ora penso all’Hellas Verona e a far bene qui. Mandorlini mi chiede di dare una mano ai compagni, di tornare indietro, è il prezzo da pagare per giocare qui. Lingua italiana? Domani ho lezione, la prossima volta parlerò in italiano senza interpreti», ha dichiarato l’attaccante dell’Hellas Verona, autore di un bellissimo gol su calcio di punizione.
by Silvana Palazzo
17:33 | 29/09
Livorno, Nicola a Rai Sport: «Soddisfatto della prestazione»VERONA LIVORNO NICOLA SERIE A - Il Livorno ha da poco affrontato l'Hellas Verona in trasferta sul terreno dello stadio Bentegodi per l'incontro valido per la sesta giornata del campionato di Serie A. La squadra di Nicola è ancora tra le rivelazioni di questo avvio di stagione e proprio mister Davide Nicola a fine match è stato intervistato dai colleghi di Rai Sport.
NICOLA AFFERMA - Nicola infatti ha dichiarato quanto segue: «Credo che oggi abbiamo perso la partita in cui siamo stati più continui, sono soddisfatto della prestazione ma dispiace perdere così. Col Cagliari abbiamo raccolto qualcosa in più e oggi qualcosa in meno. Rinaudo? Non ci sono problematiche nella sua esultanza, ha avuto dificoltà negli ultimi anni e ha ringraziato alla telecamera la sua famiglia. Arbitri? non ne parlo...»
by Gianmarco Lotti
09:52 | 30/09
Hellas Verona, Jorginho continua a stupire e su di lui quasi mezza Europa
HELLAS VERONA JORGINHO – Jorginho si sta rivelando sempre più fondamentale per Andrea Mandorlini. E pensare che il giocatore si era già messo in mostra in Serie B suscitando già l'interesse di tutti i top-club europei. Su di lui, oltre a Milan, Juventus e Fiorentina, si registrava il gradimento anche di Liverpool, Everton, Chelsea e Manchester City. Praticamente quasi mezza Europa aveva messo gli occhi su di lui.
ASPETTATIVE CONFERMATE – Nonostante le voci di mercato però Jorginho è rimasto per vivere da protagonista la stagione in gialloblù. E' dai suoi piedi che nascono tutti i maggiori pericoli della squadra di mister Mandorlini. Intelligenza tattica, talento indiscusso e senso della posizione ne fanno uno dei giocatori più richiesti del momento. Per adesso se lo gode il Verona, in futuro chissà...
by Alessandro Pistolesi
FONTE: CalcioNews24.com
Hellas Verona - Livorno 2-1 | Magia di Iturbe, poi Jorginho e i gialloblu trionfano
L'argentino segna nel momento migliore degli ospiti che hanno costretto Rafael a fare gli straordinari. Rinaudo però pareggia i conti subito dopo su corner. Nella ripresa i gialloblu sono più brillanti e siglano il raddoppio su un rigore procurato da Toni
Luca Stoppele 29 settembre 2013
L'Hellas Verona conquista i tre punti nel match casalingo contro il Livorno, grazie alla splendida punizione di Iturbe, pareggiata dal colpo di testa di Rinaudo, e dal rigore trasformato da Jorginho. Il primo tempo però è di marca amaranto, che in più di un'occasione vanno vicini al gol: molto attivo Paulinho, che tiene in apprensione la retroguardia scaligera e trova sempre un super Rafael, autore di alcune grandi parate. Verona un po' in bambola fino alla rete dell'argentino, legittimata poi da un bel inserimento di Gomez. Le squadre vanno comunque al riposo sul pareggio, ma nella ripresa il copione cambia. Gli scaligeri trovano determinazione e concentrazione, prendono in mano il pallino del gioco e vanno in vantaggio. Il Livorno poi non trova la forza per rendersi veramente pericoloso e i gialloblu falliscono anche un paio di contropiedi. Da segnalare l'uscita dal campo di Moras nel primo tempo: probabilmente a causa di un infortunio muscolare.
PRIMO TEMPO - Il primo tiro del match è del Livorno con Coda, Rafael blocca senza difficoltà al 7'. Subito dopo risponde Toni con lo stesso esito. Al 9' la punta scaligera ci riprova di testa, ma il pallone va alto. Schiattarella mette un pallone pericoloso al 11', ma nessun compagno è pronto a raccogliere il tiro cross. Paulinho prova il tiro dalla grande distanza al 22' ma non trova lo specchio della porta. Ancora Paulinho recupera palla, punta la porta gialloblu, salta Moras ma sul più bello scivola e il suo sinistro viene respinto dal portiere brasiliano. Luci trova un gran tiro da fuori al 32' ma Rafael non è da meno e mette in corner. Romulo concede un contropiede a Siligardi al 33', la sua conclusione da fuori viene però bloccata dall'estremo difensore scaligero. Miracolo di Rafael su una conclusione a botta sicura di Paulinho: gialloblu in bambola in questa fase di gara. Iturbe al 40' calcia una punizione meravigliosa e batte Padelli nel miglior momento degli ospiti. Al 44' Gomez viene servito in area sulla corsa e il portiere amaranto risponde alla grande. Al 46' Bianchetti perde la marcatura su Rinaudo che di testa batte Rafael.
SECONDO TEMPO - L'uomo più pericoloso per il Verona è sempre Iturbe, ma è Schiattarella al 52' a costringere Rafael a mettere in corner. Al 55' Jorginho s'inserisce bene su traversone di Cacciatore e sbaglia un gol che non sembrava impossibile. Dopo un primo tempo dove gli ospiti si erano resi pericolosi in più di un'occasione, ora i gialloblu prendono in mano il pallino del gioco. Jorginho mette un gran cross al 68', ma per questione di centimetri i compagni non trovano la giusta deviazione. Subito dopo Gomez, su sponda di Toni, trova un gran tiro che però non sorprende Bardi. Schiattarella affossa Toni in area al 72', sul dischetto va Jorginho che spiazza Bardi. Il Livorno prova a reagire con un paio di traversoni che non trovano deviazioni. Al 89' Romulo ruba palla e serve Toni solo in area, il suo sinistro però è da dimenticare.
HELLAS VERONA - LIVORNO 2-1
MARCATORI: Iturbe (HV) al 40', Rinaudo (L) al 46', Jorginho (HV) su rig al 73'
HELLAS VERONA (4-3-3): 1 Rafael; 29 Cacciatore, 23 Gonzalez, 18 Moras (dal 37' 13 Bianchetti), 33 Agostini; 2 Romulo, 19 Jorginho, 10 Hallfredsson (dal 54' 5 Donati); 21 Gomez Taleb, 9 Toni, 15 Iturbe (dal 84' 4 Laner).
A DISPOSIZIONE: 12 Nicolas, 3 Albertazzi, 4 Laner, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia, 11 Jankovic, 14 Cirigliano, 25 Marques, 30 Donadel. Allenatore: Mandorlini.
LIVORNO (3-5-2): 1 Bardi; 77 Rinaudo, 23 Emerson (dal 59' 41 Duncan), 85 Coda; 11 Lambrughi, 19 Greco (dal 76' 7 Belinghieri), 17 Ceccherini, 10 Luci, 28 Schiattarella; 9 Paulinho, 26 Siligardi (dal 63' 20 Emeghara).
A DISPOSIZIONE: 22 Anania, 37 Aldegani, 2 Piccini, 5 De Carli, 14 Mosquera, 15 Mbaye, 24 Benassi, 29 Borja, 33 Valentini. Allenatore: Nicola.
ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa.
FONTE: VeronaSera.it
SERIE A
L'Italia riscopre Iturbe: el Messi Guaranì di... Gallipoli
30.09.2013 07.30 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
La Serie A fa la conoscenza di Juan Manuel Iturbe, il cosiddetto Messi Guaranì, attaccante di origini paraguaiane ma di essenza argentina. Un talento diviso a metà che è stato oggetto di litigio delle due federazioni per le convocazioni a livello giovanile. Una carriera già lunga la sua, nonostante i 20 anni anni appena compiuti: prima del Verona il ragazzo ha vestito le maglie di River Plate, Porto, Cerro Cerro Porteño e Trinidense. E' in Europa da oltre due stagioni eppure la sua impronta è tutt'altro che indelebile nel calcio del continente.
Tuttavia, non si parla di un ventenne qualsiasi, e lo dimostra non solo la clausola rescissoria che ha fissato il Porto per lasciarlo partire, pari a 60 milioni di euro, ma anche la prestazione sfoderata ieri nella sfida del Bentegodi contro il Livorno, sbloccata propria da una sua giocata da calcio piazzato, originato a sua volta da un suo spunto personale. Una scommessa facile da vincere per il Verona e il suo ds Sogliano, che è dovuto però scendere a patti per strapparlo alla concorrenza delle tante squadre europee e non che l'avrebbero voluto: il diritto di riscatto ottenuto dai lusitani è di quelli pesanti, almeno per una squadra italiana. 15 milioni di euro cash o il ragazzo se torna a Oporto. Dovrà dimostrare di valerli il giovane Juan, mettendo da parte spigolosità caratteriali e discontinuità, unici motivi che lo separano dall'esplosione definitiva.
Curioso infine il suo rapporto con l'Italia, il cui calcio ha già "assaggiato" tre anni fa, quando era solo sedicenne. Il 6 febbraio 2010 il presidente del Gallipoli Daniele D'Odorico annuncia di aver preso dal Paraguay un giovane fenomeno, di soli 16 anni ma di sicura prospettiva. Peccato che poi la società fallì, D'Odorico lasciò il calcio e del giovane Iturbe si persero le tracce. Tre anni dopo, il Verona è riuscito dove il Gallipoli aveva fallito, ne guadagna la A.
ALTRE NOTIZIE
Collovati: "Verona ben costruito, Jorginho da Nazionale"
29.09.2013 23.01 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Il Verona è stato costruito con intelligenza, Jorginho potrebbe tornare utile anche alla Nazionale. E un giocatore come Toni lì davanti è eccezionale". Così a La Domenica Sportiva su Rai Due Fulvio Collovati.
A Collovati fa eco Ivan Zazzaroni. Il giornalista afferma: "Sean Sogliano è molto bravo e ha ottimi consulenti". E il Verona sorride...
SERIE A
Verona, Jorginho da uomo-mercato a uomo-campionato
30.09.2013 08.00 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Dopo essere stato fra i protagonisti principali della scorsa stagione in Serie B, molte squadre si sono fatte avanti per Jorginho. Molti i sondaggi, molte volte il centrocampista del Verona è stato richiesto. Tentazioni italiane e non solo: perché oltre a Milan, Juventus e Fiorentina (con i viola in realtà i discorsi non si sono mai chiusi del tutto; il prestito di Romulo potrebbe aver lasciato aperta un'opzione per gennaio o l'estate prossima) per il brasiliano si sono fatte aventi le varie big inglesi come Liverpool, Everton, Chelsea e Manchester City. Nel cuore del mercato sembrava veramente difficile prevedere un futuro di Jorginho ancora in gialloblù.
Invece poi Jorginho è rimasto ed è ripartito come aveva finito l'anno scorso. Facendo girare la squadra, dai suoi piedi nascono tutte le azioni degli scaligeri. Intelligenza tattica, senso della posizione e tecnica da vendere: queste le sue armi migliori, oltre ad una certa freddezza dagli undici metri (vedi le realizzazioni perfette contro Torino e Livorno). Adesso sicuramente l'interesse da parte dei grandi club per il brasiliano non è scemato, anzi. Le sue giocate e la sua personalità hanno portato il Verona a ridosso delle grandi; e il Verona se lo gode, pur sapendo che probabilmente non potrà trattenerlo ancora a lungo.
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Iturbe: "Giornata fantastica, sono felice"
29.09.2013 18.15 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Intervistato a fine partita, la giovane rivelazione della giornata Juan Manuel Iturbe ha parlato del suo primo gol in Serie A col Verona su Sky: "Ci alleniamo durante tutta la settimana sui calci piazzati, è una giornata fantastica. I miei compagni hanno riposto fiducia in me e sono felice. I complimenti di Messi? Ci ho fatto una foto insieme quando con la mia squadra siamo stati sparring partner dell'Argentina. Nazionale paraguaiana o argentina? Fa parte del passato, ora penso solo al Verona e a far bene in Italia. Serie A? E' un campionato difficile, il mister chiede a noi attaccanti tanto sacrificio. Il Livorno oggi ha dimostrato un gioco".
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Hellas Verona, Mandorlini: "Vittoria meritata, Iturbe potenziale campione"
29.09.2013 17.57 di Daniel Uccellieri
Andrea Mandorlini, tecnico del Verona, è intervenuto ai microfoni di Rai Sport: "Abbiamo fatto bene, soprattutto nel secondo tempo. Nella ripresa abbiamo disputato una grande partita, meritando questa vittoria. Iturbe? Grande giocatore, siamo molto contenti. È un ragazzo di prospettiva, ha grandissime potenzialità".
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Hellas Verona, Jorginho: "Il rigore c'era e la vittoria è meritata"
29.09.2013 17.43 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il centrocampista dell'Hellas Verona Jorginho: "Secondo me era rigore - ha detto sulle polemiche per il match contro il Livorno, vinto proprio con un calcio di rigore dubbio -. Se c'è un patto tra me e Toni per i rigori? Sì, è vero. E ci porta bene. Io punto a fare bene con la squadra, credo che la Nazionale sia una conseguenza di quello che faccio con la mia squadra e se la aiuto sarà una soddisfazione in più arrivarci. Se meritavamo o meno di vincere? Ognuno ha le proprie opinioni, noi abbiamo fatto bene e credo sia stata una bella partita, aperta, chiunque poteva vincerla. Non credo si possa dire che non abbiamo meritato, potevamo vincere entrambe. Iturbe? E' un ragazzo che ha delle doti importanti, si vede anche in allenamento e ha voglia di crescere. Si mette sempre a disposizione. Deve imparare tatticamente ma è uno che ascolta tanto e imparerà".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Mascardi: "Il Verona riscatterà Iturbe, no del Palermo per Dybala"
29.09.2013 18.15 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Si è presentato bene, è il giusto biglietto da visita. Ma sappiate che Iturbe è un fenomeno e io con i giocatori così non mi sbilancio mai...". Così a TuttoMercatoWeb.com Gustavo Mascardi, impresario che ha condotto l'operazione Iturbe dal Porto al Verona, in prestito con diritto di riscatto. "Al Porto ci sono stati dei problemi tra presidente e direttore sportivo, altrimenti non l'avrebbero mai dato via. Quando è arrivato in Portogallo, hanno litigato Henrique Antero (il direttore generale, ndr) e il presidente, poi ci sono state situazioni di procuratori che volevano prenderlo in procura. C'è stata confusione. E Iturbe ha lasciato il Porto per colpa di Antero. Il riscatto? Il Verona lo riscatterà, non ci saranno problemi. Stiamo parlando di un fenomeno". Mascardi racconta poi un retroscena su un altro giocatore che conosce bene, Paulo Dybala del Palermo. "È un altro grande giocatore, ma è giovane. Gli va dato tempo. Lo voleva il Verona, ma Zamparini lo ha trattenuto e - conclude - ha detto di no".
SERIE A
Livorno, Rinaudo torna a gioire: un gol e la fiducia ripagata...
29.09.2013 17.21 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Leandro Rinaudo torna a gioire. Probabilmente nessuno avrebbe più scommesso un euro sul difensore palermitano, ai margini del Napoli nella scorsa stagione. Il Livorno gli ha dato fiducia, lo ha preso da svincolato. E Capozucca in questo inizio è stato ripagato. Rinaudo la scorsa settimana è risultato uno dei migliori in campo, oggi ha trovato il gol contro il Verona, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. La ciliegina sulla torta, per festeggiare il ritorno in campo di chi ha sofferto per qualche problema fisico di troppo. Il Livorno ha perso a Verona, ma Rinaudo ora vive un momento felice. E non ha più voglia di fermarsi, per recuperare il tempo perduto...
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle dell'Hellas Verona - Rafael si mette il mantello, Iturbe delizia
29.09.2013 17.05 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Rafael 7,5 - Gara super del portiere brasiliano, assolutamente decisivo ai fini del risultato col almeno tre interventi miracolosi.
Cacciatore 6 - Si vede poco in fase di offesa, si disimpegna senza affanni quando c'è da contenere.
Gonzalez 6,5 - La difesa di casa rischia pochissimo, bene anche il feeling con Bianchetti.
Moras 6 - I pericoli per Bardi arrivano soprattutto da errori dei centrocampisti e tiri da fuori. Finchè resta in campo fa il suo. Dal 38' Bianchetti 6,5 - Dal momento del suo ingresso Paulinho smette di creare problemi. Sicurezza per Mandorlini.
Agostini 6 - Bloccato sulla propria posizione nel primo tempo, più propositivo nella ripresa.
Romulo 5,5 - Qualche errore di troppo in fase di appoggio sporcano la solita prova generosa.
Jorginho 6 - Prestazione non indimenticabile per il regista di centrocampo scaligero, che si fa perdonare qualche errore in fase di costruzione col secondo rigore di seguito realizzato.
Hallfredsson 5 - Qualche errore di misura, specie sui cross e diversi falli di pura frustrazione. All'ennesimo, Mandorlini lo toglie per evitargli il rosso. Dal 54' Donati 6 - Si piazza davanti alla difesa contenendo bene la presenza ingombrante di Belingher, scelto da Nicola come guastatore alle spalle delle punte.
Gomez Taleb 6 - Solo due guizzi all'interno dell'intera gara, ma sono iniziative molto pericolose.
Toni 6,5 - Prezioso per le numerose sponde che recapita sui piedi di Iturbe e Gomez, Va però raramente al tiro. Nel finale di conquista il rigore decisivo.
Iturbe 7 - Impreziosisce il suo debutto con tante giocate di qualità ed una punizione che fa scomodare paragoni pesanti. Talento dal sicuro futuro. Dal 90' Laner sv.
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Hellas Verona, Toni: "Iturbe è forte ma va lasciato tranquillo"
29.09.2013 16.57 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Al termine della gara del Bentegodi, il centravanti dell'Hellas Verona Luca Toni, premiato come migliore in campo, ha parlato ai microfoni di Sky: "Era una gara importante visto che giocavamo contro una diretta concorrente, in casa con questo pubblico possiamo dare qualcosa di più e si è visto oggi. Iturbe? E' forte, in allenamento si vede, ma bisogna lasciarlo tranquillo. Il rigore? Sono contento che Jorginho abbia segnato, abbiamo un patto io e lui che svelerò alla fine".
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Verona-Livorno 2-1: il tabellino della gara
29.09.2013 17.15 di Alessio De Silvestro
Vittoria sofferta per il Verona contro un buon Livorno. Dopo un primo tempo giocato a viso aperto e con occasioni da ambo le parti con due reti su calcio da fermo, nella ripresa Jorginho decide la sfida dagli undici metri. Tre punti importanti per la squadra di Mandorlini che conferma il buon avvio di stagione. Ecco il tabellino della gara:
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras (38' Bianchetti), Gonzalez, Agostini; Romulo, Hallfredsson (54' Donati), Jorginho; Gomez Taleb, Toni, Iturbe (88' Laner). A disp.: Nicolas, Mihaylov, Longo, Cirigliano, Albertazzi, Cacia, Marques, Toni, Donadel. All.: Mandorlini.
Livorno (3-5-2): Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Greco (77' Belingheri), Emerson (59' Duncan), Lambrughi; Paulinho (64' Emeghara), Siligardi. A disp.: Anania, Aldegani, Decarli, Valentini, Mbaye, Mosquera, Piccini, Benassi, Borja. All. Nicola
Arbitro: Tommasi
Marcatori: 41' Iturbe, 74' Jorginho (V), 45' (+2) Rinaudo (L)
Ammoniti: Hallfredsson, Jorginho, Iturbe (V), Schiattarella (L)
Espulsi:
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
30.09.2013
«In campo non ho nemici Il Livorno? Un avversario»
LA «PROVOCAZIONE». Mandorlini spegne ogni polemica: chi la cercava resta a bocca asciutta
Gli episodi hanno premiato il Verona: «Noi abbiamo creato i presupposti perché accadessero». Iturbe? «Lo so già: ora diranno che deve giocare sempre»
Ci hanno provato a resuscitare il fantasma di vecchie polemiche. Ma Andrea Mandorlini ha respinto la «provocazione» con saggezza e tranquillità. «Oggi si dichiarerebbe ancora orgoglioso di essere nemico del Livorno?», la domanda fattagli da un cronista toscano in sala stampa. «Io non sono mai stato nemico di nessuno», la replica neanche troppo piccata dell'allenatore del Verona. «Ci sono state situazioni che sono state ingigantite ed esasperate. Tutte le altre squadre sono avversarie e non nemiche e finisce lì. Inutile tirar fuori le solite storie che non servono a nessuno. Siamo diventati grandi e più maturi tutti: io per primo. Quella con il Livorno è una partita da vincere e basta. Magari sono un po' più contento: però l'importante è vincere».
Meglio, molto meglio parlare di Juan Manuel Arevalos Iturbe: giocatore paraguaiano naturalizzato argentino ma da ieri veronese d'adozione per il pubblico del «Bentegodi». «L'abbraccio che gli ho dato dopo la sostituzione è normale: lo faccio con tutti quelli che escono dal campo», ricorda Mandorlini. «Ma Iturbe è un ragazzo di grandissima prospettiva e con molte qualità. Nel primo tempo l'ho fatto giocare dietro le due punte perché volevo un po' mascherarlo. E lui all'inizio voleva un po' strafare, cercando la giocata. Poi è entrato in sintonia, ci siamo messi larghi ed il suo talento è venuto fuori. Se diventerà un problema per me? Ad avercene di questi problemi... L'importante è che Iturbe giochi nel Verona. Il resto lo conosco già: cominceranno a dire che deve giocare sempre ma cercheremo di gestire queste situazioni».
Sulla partita, del resto, poco da dire. «È una vittoria importante, certo. Ma lo sono tutte», ha spiegato in sala stampa il tecnico gialloblù. «Questa lo è forse un po' di più perché ha chiuso una settimana importante e ci ha consentito di arrivare a 10 punti: una quota che è difficile da definire perché non mi vengono aggettivi adatti a fotografare la nostra felicità». Quella di chi è conscio di aver portato a casagià ue scontri diretti e di aver giocato con grande continuità dall'avvio del torneo. Senza dimenticare le note negative che, pure, ci sono.
«Nel primo tempo non eravamo carichi al punto giusto», ammette Mandorlini. «Infatti abbiamo rischiato in alcune ripartenze. Nell'intervallo ho parlato con i giocatori ed abbiamo cambiato musica. Il secondo tempo giocato contro il Livorno è stato il migliore visto in queste prime sei partite: c'era la giusta intensità, la capacità di ribaltare il gioco, la voglia di vincere. È vero che alcuni episodi hanno deciso la partita ma la squadra ha creato le condizioni perché quegli episodi accadessero». Tra gli episodi anche il rigore concesso al Verona. «Non l'ho rivisto», ammette l'allenatore dell'Hellas. «Ma conta poco. Nel secondo tempo abbiamo giocato molto meglio noi. Nel primo, è vero, il Livorno ci ha messo in difficoltà creando un paio di occasioni difficili. Le parate di Rafael? Lui è bravo. E poi gioca con noi, no?».
Bruno Fabris
30.09.2013
Nicola amaro «Immeritata la sconfitta»
«Arrabbiato per il rigore»? No, perché? Se anche fosse stato un errore dell'arbitro, non posso essere arrabbiato per una cosa che esula dal mio controllo». Davide Nicola, allenatore del Livorno uscito sconfitto dal «Bentegodi», preferisce concentrarsi sulla sua squadra. «Sono contento perché stiamo iniziando a fare un salto di qualità nella gestione della palla», sottolinea. «Molti di questo gruppo sono nuovi ed abbiamo bisogno di assimilare un certo tipo di filosofia. Sono convinto che completeremo il processo non appena i ragazzi si convinceranno che è valida».
Sulla partita è altrettanto deciso. «Il primo tempo credo che abbiamo fatto un match molto, molto interessante», spiega Nicola. «Forse meritavamo di chiudere in vantaggio, ma abbiamo preso gol su palla inattiva. Come nella ripresa. Il primo per la bravura di Iturbe, il secondo per una cosa che noi non possiamo controllare. E quindi non me ne occupo. Se un rammarico c'è, è quello di non aver raccolto per quello che meritavamo». Iturbe ha impressionato anche Nicola. Ma non sorpreso. «Nel primo tempo ha fatto bene per qualità sue, nonostante non ha avuto troppi spazi. Sulla punizione è stato abile, poi in un paio di accelerazioni che sono la prova di un giocatore interessante.
Nella ripresa ha fatto meglio soprattutto quando noi, sul 2-1, abbiamo deciso di alzare il baricentro passando alla linea difensiva a quattro. A quel punto, con i miei più stanchi, Iturbe ha avuto più spazi per crearci qualche problema». Nicola dà anche merito al «collega» Mandorlini di averlo messo in difficoltà nella ripresa. «Il Verona pensava di metterci più in difficoltà con il 4-3-1-2 con Iturbe dietro le punte: me i due attaccanti non avevano quasi mai ampiezza. Poi si è accorto che non ci creava difficoltà e ha allargato Iturbe con il suo classico 4-3-3 ed inevitabuilmente ha messo sotto pressione quattro dei nostri cinque difensori».
BRU.FA.
30.09.2013
LE PAGELLE
7 RAFAEL. Tre parate nel primo tempo, una più bella dell'altra, strepitosa quella che toglie dal sette la palla che aveva girato dal limite dell'area Paulinho. Un vero e proprio miracolo.
6 CACCIATORE. Molto ordinato, come al solito, bada soprattutto alla fase difensiva per dare una mano in copertura a Gonzalez e Bianchetti quando devono chiudere su Paulinho e Siligardi. Bello il cross, all'inizio del secondo tempo, che porta al colpo di testa di Jorginho fuori di un soffio.
SV MORAS. Gioca una manciata di minuti ma poi deve chiedere il cambio per un problema muscolare e lascia il posto di Bianchetti.
6 BIANCHETTI. Ancora una volta viene gettato nella mischia a partita in corso e forma un coppia difensiva inedita con Gonzalez. Ci mette qualche minuto per prendere le misure e trovare equilibrio ma poi offre una buona prestazione. Bisogna sempre ricordare che si tratta di un ragazzo di vent'anni che deve ancora crescere molto.
6,5 GONZALEZ. Un bel duello con Paulinho che lo mette in difficoltà in più di un'occasione ma lui se la cava sempre bene e nella ripresa mette la museruola al bomber avversario.
6 AGOSTINI. Ritrova il suo posto sulla fascia dopo averlo ceduto a Michelangelo Albertazzi nella gara di Torino. Sempre tranquillo, punto di riferimento a supporto della manovra offensiva, attento in difesa quando deve fermare le scorribande di Schiattarella o Siligardi che si allarga a destra.
6,5 ROMULO. Più corre più si "gasa", parte in mezzo al campo a fianco di Jorginho, finisce largo sulla destra nel tridente offensivo e piazza nella fase finale un paio di accelerazioni sulla fascia che mandano in crisi la difesa avversaria.
6,5 JORGINHO. In difficoltà nel primo tempo, soffre il pressing di Greco e Siligardi che lo prendono a uomo quando deve impostare l'azione del Verona. Bravo nella ripresa quando, dopo l'entrata in campo di Donati, viene spostato più avanti e gioca da interno. Fredissimo quando deve battere il rigore decisivo, come un veterano.
5,5 HALLFREDSSON. Parte forte, legge bene i passaggi dei compagni, funziona il «binario» di sinistra con Agostini. Commette qualche errore di troppo in fase d'impostazione, si becca un cartellino giallo per un'entrata scomposta a centrocampo e Mandorlini lo toglie per non correre ulteriori rischi.
6,5 DONATI. Entra in campo con il piede giusto e con l'atteggiamento che tutti i giocatori dovrebbero avere. La panchina non ha rovinato i muscoli al centrocampo gialloblù. Subito nel vivo dell'azione, piedi buoni, tanta grinta, mette la firma sulla vittoria finale.
6,5 GOMEZ. Sembra un altro giocatore dopo la prima rete in A con il Torino. Corre, prova il dribbling, si sacrifica. Un giocatore ritrovato che può diventrare il valore aggiunto del Verona.
6.5 TONI. Meno male che gioca con la maglia gialloblù, un attaccante così farebbe comodo a tante società non solo come atleta ma anche come uomo. Ma lui ha un contratto con l'Hellas e segna gol per il Verona. Per quello non invecchia mai.
7 ITURBE. Un gran bel giocatore, ha solo vent'anni ma ha già la personalità di prendere in mano il grupppo e quando serve esce il carattere di quelli che cercano girare il largo.
SV LANER. Entra in campo per pochi minuti. Ci resta per aspettare il fischio finale e per festeggiare il debutto in serie A con la maglia gialloblù adesso.
LIVORNO Bardi 6, Coda 6, Rinaudo 6,5, Ceccherini 6, Schiattarella 6, Emerson 6 (13'st Duncan 6), Luci 6, Greco 6 (30'st Berlinghieri sv), Lambrughi 6, Paulinho 6,5, Siligardi 6.
30.09.2013
Luca & Giorgio, un patto di rigore
IL RETROSCENA. In pochi giorni ha fatto centro due volte dal dischetto
«Un accordo top secret, lo conosciamo solo io e lui La chiamata in azzurro? Ora penso solo al gialloblù»
Il patto di «Luca & Giorgio». Chissà quando è nato, ma certo non è stato concepito nel ritiro estivo. È cosa recente, la stretta di mano fra Toni e Jorginho. Il primo rigorista perchè bomber di fama mondiale, il secondo neospecialista dagli undici metri. Ad occhio e croce, il numero «9» dell'Hellas deve avergli detto: «finchè segni, vai avanti tu...». Ride Jorginho con l'apparecchio che oltre a sistermargli i denti, gli consente di giocare sempre a testa alta. «Che vuol dire, dai. No, non è proprio così il patto - esordisce il centrocampista brasiliano - e poi è un patto, quindi top secret». Alla luce del sole invece c'è la seconda trasformazione in tre giorni che porta il regista gialloblù a quota due reti, proprio come Toni. «No scherziamo è lui il bomber oppure Juanito Gomez. Ma ci sono anche Longo, Cacia e tanti altri. Io mi limito a tirare i rigori. Non ho cambiato parte, è il portiere che mi ha obbligato a farlo». Assomiglia al primo Gianni Rivera, il bravo Jorginho. Qule giovane centrocampista del Milan riproposto nei filmati della Rai ad inizio della sua straoridnaria carriera. Il capello corto, la gracilità della struttura, ma quel fosforo che solo i grandi campioni riescono a distribuire in ogni zona del campo, rigori compresi, quando sono ancora giovani.
«Cerco di fare sempre la mia partita - spiega - contro il Livorno abbiamo avuto dei cali di tensione nel primo tempo ma è normale. Abbiamo speso tanto con Juve e Torino e poi voi vi dimenticate sempre una cosa; in campo ci sono anche gli altri. Il Livorno è partito benissimo e ha giocatori di grande qualità, Paulinho su tutti». Con l'ingresso di Donati in campo e le altre mosse tattiche di Mandorlini è cambiata anche la gara. «Non sta a me decidere, c'è il mister per quello - comunque -. Comunque è vero, anche perchè Donati è entrato benissimo e poi loro avevano speso parecchio. È stata una grande vittoria, perchè arrivata conto una diretta concorrente e un'ottima squadra. Dobbiamo continuare così, prima ci salviamo e prima possiamo giocare più rilassati».
Difficile pensare che il «martello brasiliano» si rilassi, lui che è abituato a pressare come un matto. «Guardate che l'ha fatto anche Iturbe - continua - è questo che ci chiede il mister. Sono felice per il gol dell'argentino. Un ragazzo di qualità che si impegna molto in allenamento». Jorginho è un osservato speciale da parte di Prandelli. Il ct azzurro lo vorrebbe son sé, con Pirlo e Verratti. «Giorgio» fra l'altro sa ricoprire più ruoli in mezzo al campo. «Non fatemi questa domanda - allarga le braccia a questo punto l'italobrasiliano - non ho ancora potuto rispondere alla convocazione perchè manca un documento, non so quale. Lo sanno in Federazione di certo. Intanto gioco al Verona e scusate se è poco».
29.09.2013
Jorginho: «Per me quello su Toni era rigore»
VERONA. La rete decisiva in Verona-Livorno è stata siglata da Jorginho su calcio di rigore. Un penalty discutibile (fallo su Toni) che il giocatore di passaporto italiano invece ha visto così: «Secondo me era rigore». A proposito della partita, il centrocampista ha commentato: «Noi abbiamo fatto bene, ma anche loro. È stata una bella partita, aperta, poteva vincere chiunque, ma l’abbiamo fatto noi». Oggi è stata la giornata di Iturbe, che secondo Jorginho «ha doti importanti e grandi colpi, ha voglia di crescere e si metterà a disposizione dei compagni e del mister, ma deve imparare tanto tatticamente e lo sta facendo da quando è in Italia». E a proposito di una eventuale chiamata di Prandelli, Jorginho ha spiegato: «Io punto a fare bene con la mia squadra, la Nazionale è la conseguenza e se arriva sarà una grande soddisfazione».
30.09.2013
Fortino Bentegodi Il Verona manda ko anche il Livorno
Iturbe firma il vantaggio con una splendida punizione, Rinaudo pareggia Nel secondo tempo un rigore di Jorginho regala tre punti d'oro all'Hellas
Che strano vedere l'Hellas lassù, sempre più in alto. Dieci punti in classifica, insieme a Fiorentina e Lazio, davanti a Milan e Udinese, alle spalle delle «corazzate» della A, dalla Roma capolista all'Inter ricostruita da Mazzarri. Chi l'avrebbe mai detto all'inizio del campionato? Il Bentegodi si conferma ancora una volta fortino inespugnabile e anche il Livorno deve alzare bandiera bianca, com'era successo all'esordio con il Milan e quindici giorni fa con il Sassuolo. Non cambia il risultato, non cambia il leit motiv della partita. Equilibrio, sofferenza, cuore e, ogni tanto, un guizzo di qualità. Emozioni e ricordi che sfrecciano veloci: la doppietta di Toni con il Milan, l'accelerazione di Martinho con il Sassuolo, la «fiondata» di Iturbe con il Livorno. Eccolo lì, l'ultimo arrivato in casa Hellas. Mandorlini l'ha gestito con il gontacocce anche se ha sempre creduto nelle sue qualità. Perchè bruciare un ragazzo di vent'anni che può diventare un campione? Allora meglio farlo integrare nel gruppo, farlo debuttare senza troppe responsabilità e poi, al momento giusto, gettarlo nella mischia per fare la differenza.
Toni al centro del tridente offensivo, Gomez da una parte e Iturbe dall'altra. In mezzo al campo Jorginho, Hallfredsson e Romulo, dietro Moras e Gonzalez davanti a Rafael, cacciatore e Agostini sulle fasce. Il Verona tiene palla ma i toscani reggono l'urto senza soffrire più di tanto. L'infortunio di Moras complica i piani di Mandorlini, Bianchetti ci mette qualche minuto a entrare in partita e Paulinho capisce che può mettere paura ai padroni di casa. Ci prova di sinistro e di destro ma Rafael è in vena di miracoli e il bomber brasiliano non passa. Da lontano arriva anche una sventola di capitan Luci ma il portiere gialloblù toglie la palla dal sette. Stringe i denti la truppa di Mandorlini che cerca di cambiare qualcosa e porta Iturbe alle spalle di Gomez e Toni. Il fantasista sudamericano trova subito il passo giusto, gli avversari lo fermano come possono, ogni tanto ci vuole anche un calcione. Al 40' conquista una punizione fuori area, mette palla a terra, prende la mira. Sinistro perfetto, palla sotto l'incrocio, Bardi s'inchina. Bentegodi in festa, sembra tutto più facile. Non sarà così. Alla fine del tempo, in pieno recupero, la difesa gialloblù si addormenta e Rinaudo non perdona. Corner di Greco, colpo di testa del difensore toscano, palla in rete. Tutto da rifare.
Nella ripresa il Livorno commette l'errore di arretrare troppo e non trova più la forza di ripartire, Paulinho è isolato in avanti, sulle fasce Iturbe e Gomez sembrano imprendibili. Purtroppo il gol non arriva, è il momento di osare qualcosa di più. Fuori Hallfredsson, dentro Donati che prende posto davanti alla difesa, Jorginho e Romulo giocano da interni e hanno più libertà d'azione, giostrano alle spalle di Toni e creano spazio per le accelerazione di Iturbe e Juanito. Livorno in difficoltà, anche Emerson si piazza davanti alla difesa per evitare guai peggiori, Schiattarella retrocede sulla linea dei difensori. Tocca all'Hellas fare la partita, al 28' cambia la gara. Intervento maldestro di Schiattarella su Toni, l'arbitro è lì a pochi passi e concede il rigore. Grandi proteste dei livornesi ma il fischietto vicentino, è irremovibile. Sul dischetto va Jorginho, ancora lui, come cinque giorni prima a Torino. Bardi cerca di farlo parlare, vuole fargli perdere la concentrazione, lui non si preoccupa. Guarda il portiere avversario negli occhi, palla da una parte, Bardi dall'altra. Verona ancora in vantaggio. Mister Nicola cerca di correre ai ripari, getta in campo due attaccanti come Emeghara e Belingheri ma ormai è troppo tardi, Forte Bentegodi non crolla più.
Luca Mantovani
29.09.2013
Verona spietato
Il Livorno finisce ko
L'Hellas convince e piega la squadra ospite grazie a una prodezza di Iturbe e a un rigore firmato Jorginho
VERONA. La sfida tra le due neopromosse terribili del campionato si chiude con una convincente vittoria del Verona (2-1 alla fine sul Livorno), che dimostra soprattutto in casa, di essere una squadra compatta e pericolosa. Nei primi minuti sono i padroni di casa a fare maggiormente la partita, sfruttando soprattutto la verve di Luca Toni, ma la prima vera occasione da rete capita al Livorno al 27’: Jorginho perde un pallone a centrocampo, Paulinho parte palla al piede dopo e aver fatto 30 metri scarica il sinistro, ma Rafael si allunga deviando in corner.
Cinque minuti più tardi sono ancora gli uomini di Nicola a farsi pericolosi con un gran tiro da fuori area di Luci, ma ancora una volta l’estremo difensore gialloblu si supera e para. È il momento del Livorno, con Siligardi che recupera palla a centrocampo e si invola verso Rafael, tiro a botta sicura, ma il portiere dell’Hellas se la cava in due tempi. Una partita strepitosa per il portierone di Mandorlini che si ripete al 39’ su un gran tiro di Paulinho. Come succede spesso nel calcio però, nel momento migliore del Livorno è il Verona a passare in vantaggio: Iturbe prima si guadagna un calcio di punizione e poi la spedisce alle spalle di Bardi. Il vantaggio esalta il Verona che con Gomez (su assist di Toni) si smarca in area e va alla conclusione a botta sicura, ma questa volta è l’altro portiere, Francesco Bardi, a suggellare la giornata eccezionale dei due numeri uno. A tempo ormai scaduto arriva però il pareggio del Livorno che fredda il Bentegodi: calcio d’angolo battuto da destra e incornata vincente dell’ex difensore del Napoli Rinaudo.
La ripresa si apre con l’ennesima grande parata del grande protagonista della partita Rafael su Schiattarella. Risponde Jorginho di testa in mezzo a cinque avversari, ma la palla finisce alta. Nel finale cresce il Verona che si fa pericoloso soprattutto sulle palle alte. E proprio su di un traversone proveniente da destra, Schiattarella si aggrappa alla maglia di Toni in area e l’arbitro Tommasi decreta un calcio di rigore. Se ne incarica Jorginho che spiazza Bardi. Il Livorno non ha la forza di reagire e i padroni di casa portano a casa i tre punti, mettendo in mostra due giovani eccezionali come Iturbe e Rafael e un grande vecchio come Luca Toni, inesauribile fino all’ultimo minuto.
FONTE: LArena.it
Toni: "Contento per Iturbe"
Postata il 30/09/2013 alle ore 10:20
VERONA - Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate ai microfoni di Sky Sport al termine della gara col Livorno vinta per 2 a 1: "Era una gara importante visto che giocavamo contro una diretta concorrente, in casa con questo pubblico possiamo dare qualcosa in più rispetto alle trasferte e oggi si è visto. Iturbe? E' forte, in allenamento si vede, ma bisogna lasciarlo tranquillo per permettergli di crescere e migliorare. Il rigore? Sono contento che Jorginho abbia segnato, abbiamo un patto io e lui che svelerò solo alla fine".
Ufficio Stampa
Hellas Verona FC - Infortunio Moras
Postata il 29/09/2013 alle ore 18:26
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica che, in seguito all'infortunio capitato ad Evangelos Moras, lo staff medico gialloblù ha evidenziato "una sospetta lesione muscolare al flessore sinistro". Il difensore sarà sottoposto ad accertamenti diagnostici nella giornata di martedì 1 ottobre per una valutazione complessiva del quadro clinico con i relativi tempi di recupero.
Ufficio Stampa
Iturbe+Jorginho, vittoria Hellas
Postata il 29/09/2013 alle ore 15:00
VERONA - Terza splendida vittoria consecutiva per il Verona tra le mura amiche. La vittima di oggi è il Livorno di Nicola, domato in novanta minuti molto combattuti. E' l'Hellas ad andare in vantaggio per primo, con una grande punizione a giro di Iturbe, cui ha risposto dopo cinque minuti Rinaudo su calcio d'angolo. Sempre su palla inattiva nel secondo tempo arriva il nuovo vantaggio dei gialloblù, grazie a Toni che si procura il secondo rigore consecutivo, calciato e realizzato da Jorginho come nella gara contro il Torino. Il Verona sale così quota 10 in classifica e tra una settimana sfiderà il Bologna al Dall'Ara.
HELLAS VERONA-LIVORNO 2-1
Marcatori: 41' pt Iturbe, 46' pt Rinaudo, 29' st Jorginho.
Primo tempo
1' Partiti
6' Coda ci prova dalla lunga distanza, Rafael blocca senza problemi
7' Replica di Toni dalla stessa posizione nell'altra metà campo, stesso esito
8' Traversone di Romulo, Toni la spizza di testa ma finisce alta
11' Schiatterella la mette in mezzo dalla destra, la palla attraversa tutta l'area senza che nessuno intervenga
16' Punizione di Jorginho dalla trequarti, ci arriva Toni che mette a lato di testa
23' Lunga azione offensiva del Verona che alla fine arriva al tiro-cross con Hallfredsson: blocca Bardi
23' Replica il Livorno con un destro dalla distanza di Paulino che si spegne di poco sopra l'incrocio dei pali
27' Iniziativa di Paulinho che ne salta due, arriva e tira davanti a Rafael il quale però risponde con una grande parata
32' Gran tiro da fuori area di Luci, strepitosa risposta di Rafael
33' Altro pallone perso a metà campo dai gialloblù, la ruba Siligardi che si invola e costringe Rafael a un altro intervento provvidenziale
39' Miracolo di Rafael su un tiro di prima preciso e potente di Paulinho. Hellas in difficoltà
41' GOL Iturbe calcia una punizione strepitosa a giro che batte Bardi
44' Splendido assist di Toni per Gomez che calcia a botta sicura, superba parata di Bardi
46' GOL Rinaudo devia in rete di testa un cross da calcio d'angolo
Secondo tempo
1' Comincia la ripresa
7' Sinistro velenoso a giro di Iturbe da fuori area, la palla esce di un nulla alla destra di Bardi
8' Gran parata di Rafael sul tentativo di Schiattarella
10' Su cross di Cacciatore dalla destra ci arriva di testa Jorginho, palla alta di poco
12' Sinistro dalla distanza di Donati, fuori di parecchio
24' Tiro improvviso di Gomez liberato da Toni al limite dell'area, blocca Bardi
29' GOL rigore procurato da Toni ben realizzato da Jorginho
35' Punizione di Iturbe deviata in angolo
38' Toni lanciato a rete viene steso da Bardi in area ma commette precedentemente fallo su Coda
44' Toni prova un tiro a giro dal limite, abbondantemente a lato
46' Duncan ci prova dalla distanza, Rafael blocca
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Moras (dal 37' pt Bianchetti), Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson (dal 9' st Donati); Iturbe (dal 43' st Laner); Gomez Taleb, Toni.
A disposizione: Nicolas, Albertazzi, Martinho, Longo, Cacia, Jankovic, Cirigliano, Marques, Donadel.
All.: Mandorlini.
LIVORNO (3-5-2): Bardi; Rinaudo, Emerson (dal 14' st Duncan), Coda; Lambrughi, Greco (dal 32' st Belingheri), Ceccherini, Luci, Schiattarella; Paulinho, Siligardi (dal 19' st Emeghara).
A disposizione: Anania, Aldegani, Piccini, De Carli, Mosquera, Mbaye, Benassi, Borja, Valentini.
All.: Nicola.
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa.
Assistenti: Del Giovane e Padovan.
NOTE. Ammoniti: Hallfredsson, Schiattarella, Jorginho, Iturbe,
Spettatori: 17.729.
Ufficio Stampa
Primavera: Finisce 1-1 anche col Brescia
Postata il 28/09/2013 alle ore 15:00
BRESCIA - Secondo pareggio consecutivo, dopo quello con il Milan, per la squadra di Pavanel. Lo stesso è anche il risultato finale: 1-1, ma stavolta sono i gialloblù a passare in vantaggio per primi, con Varricchio, cui replica Bertoli nella ripresa. Il Brescia si è dimostrato avversario ostico, ben organizzato in difesa e pericoloso in attacco. Il pareggio risulta comunque il risultato più giusto, coi gialloblù che salgono a 12 punti in classifica ancora imbattuti. Ora la sosta di un mese permetterà a tutti di ricaricare le pile.
BRESCIA-HELLAS VERONA 1-1
Marcatore: 22' pt Varricchio, 16' st Bertoli.
Primo tempo
1' Partiti
5' Valotti cerca di agganciare in area un lancio dalle retrovie, intervento provvidenziale di Varricchio che spazza
7' Sempre Valotti ruba palla a Boni a centrocampo, salta Sall, arriva al limite dell'area e prova un tiro troppo debole e centrale
9' Ntow va vicinissimo al gol con un tiro a incrociare che sfiora il palo opposto
17' Fares ci prova di testa dopo un cross dalla trequarti, Gori blocca senza problemi
22' GOL Alla prima vera azione offensiva, il Verona passa con Varricchio che di testa sfrutta un cross di Alba su punizione dalla fascia destra
32' Traversone dalla traiettoria velenosa di Ragnoli, Borra alza sopra la traversa
38' Ntow si invola sulla fascia destra e prova un traversone che risulta però sballato
41' Tentativo dalla distanza di Sall deviato in angolo
42' Ntow salta Varricchio e spara alto da ottima posizione
46' Azione personale di Gatto che serve Rubin sulla sinistra, cross su cui interviene con difficoltà la difesa bresciana
46' Si chiude qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Cominciata la ripresa
2' Traversone dalla sinistra di Gatto su cui interviene la difesa biancoblù
13' Fares, servito bene in verticale, si fa anticipare all'ultimo dall'uscita di Gori
15' Grande chiusura di Varricchio su un'accelerazione di Valotti
16' GOL Il Brescia trova il pareggio con Bertoli che batte di prima intenzione Borra su assist di Boggian
26' Varricchio prova a servire in area Alba, interviene Gori
27' Gran parata di Borra sul tentativo di Valotti
31' Rubin ci prova dalla lunga distanza: alto
33' Boggian controlla in area e prova il tiro, fuori di un nulla
35' Azione personale di Alba che penetra in area e scocca un tiro troppo centrale bloccato da Gori
45' Bertoli ci prova dal limite: murato
48' Termina qui la partita
BRESCIA (4-4-2): Gori; Boniotti, Sanni, Bruno (dal 48' st Rocchi), Paderni; Ntow, Gargiulo, Ragnoli, Morosini (dal 1' st Bertoli); Gullotta (dal 3' st Boggian), Valotti.
A disposizione: Tognazzi, Comotti, Mozzanica, Rizzola, Statella, Venturi, Zeutsa.
All.: Javorcic.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Borra; Crisci (dal 20' st Boateng), Varricchio, Boni, Rubin; Donsah, Sall (dal 4' st Zaccagni); Formigoni (dal 35' st Rizzitelli), Alba, Gatto; Fares.
A disposizione: Nervo, Manolache, Rossi, Menolli, Speri, Ronconi, Birlea.
All.: Pavanel.
Arbitro: Fanton di Lodi.
Assistenti: Lipizer e Forte.
NOTE.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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ROMA-BOLOGNA 5-0, I GIALLOROSSI TORNANO IN VETTA.
GARCIA: "L'OBIETTIVO RESTA L'EUROPA"
Domenica 29 Settembre 2013
di Francesco Balzani
ROMA – «Non cambia niente, l’obiettivo è tornare in Europa». Prova a fare il pompiere Garcia, ma dopo aver rimesso la chiesa al centro del villaggio, il tecnico francese ha riportato all’Olimpico un coro che non si sentiva da anni: «Vinceremo il tricolor». La vittoria straripante col Bologna (la sesta in 6 partite, a meno due dal record della Juve di Trapattoni dell’85) d’altronde ha consolidato la Roma al primo posto e fatto esplodere d’entusiasmo una tifoseria che fino a 4 mesi fa prendeva d’assalto Trigoria.
«Possiamo provare uno sprint finale con le favorite, ma per capire se siamo come loro dobbiamo giocarci contro – continua a frenare Garcia - Due punti sopra non vuol dire nulla. Oggi abbiamo giocato con gioia e entusiasmo. Sappiamo che abbiamo talenti enormi in questa squadra e lo si è visto».
Un miracolo sportivo quello di Garcia sottolineato da De Rossi, ancora una volta sugli scudi, con tanto di frecciatina a Zeman che nel pomeriggio aveva fatto i complimenti alla Roma («Sono felice siano primi, spero ci restino fino alla fine. Garcia è bravo», le parole del boemo). «Abbiamo il miglior attacco e la miglior difesa? In Italia si sta in vetta più facilmente con la migliore difesa piuttosto che col migliore attacco e noi lo sappiamo bene... Ora non snobbiamo le partite come facevamo prima, giochiamo da squadra vera sempre. È un discorso di approccio, di stimoli, di organizzazione. La squadra sa quello che deve fare, il mister prepara la gara in un modo incredibile. Sembra che corriamo di più, ma in realtà corriamo meno. Scudetto? Siamo primi, ma non credo che siamo i più forti. L’obiettivo resta l’Europa e credo che ci arriveremo. Di sicuro non ci passa la voglia di vincere dopo 6 partite». Sulla sua rinascita: «Sicuramente qualcosa avrò sbagliato, ma per me sono più le stagioni in cui ho giocato così che quelle in cui ho giocato male. Con la massima umiltà dico anche che sono uno che ha bisogno di essere aiutato e quest’anno sia i compagni che il mister lo stanno facendo». Il mister, ovvero Garcia che ieri ha infranto l’ultimo tabù: la sua Roma ha segnato nel primo tempo. Due gol li ha fatti Gervinho. «Preferisco uno che sbaglia tanto, ma crea anche tanto», il commento di Garcia sull’ivoriano, suo pupillo.
INTER E LAZIO BLOCCATE SUL PAREGGIO
DA CAGLIARI E SASSUOLO
Domenica 29 Settembre 2013
CAGLIARI - Dopo la vittoria della Juve sul Torino nell'anticipo delle 12,30 i risultati del campo per le altre squadre di campionato. E per l'Inter è solo pareggio a Cagliari: 1-1.
Gli altri risultati: Verona batte Livorno 2-1, Sassuolo-Lazio 2-2, Atalanta-Udiense 2-0, Catania-Chievo 2-0
ALLA JUVE IL DERBY DI TORINO: 0-1 CON UN GOL IN FUORIGIOCO. È PRIMATO COL NAPOLI -FOTO
Domenica 29 Settembre 2013
TORINO - La Juventus si aggiudica il derby di Torino: 0-1. Ma sul gol di Pogba pesa il fuorigioco.
ANCORA FUORIGIOCO Non cambia la musica al derby della Mole: vince la Juve, con una rete di Pogba, contestata dai granata, che da 18 anni non vincono una stracittadina e da 11 non fanno gol ai 'cuginI'.
Non sarebbe derby senza le polemiche. Toro-Juve giocato per la prima volta all'ora di pranzo si porta dietro le proteste granata per il fuorigioco di Tevez sull'azione del gol di Pogba, match-winner e diga insuperabile a centrocampo. L'azione è una carambola veloce, ma l'offside c'è e Mazzolinei ed i suoi collaboratori non lo segnalano. I torinisti escono dallo stadio arrabbiati anche per un altro episodio: Marchisio probabilmente graziato del secondo cartellino giallo dopo un'entrata su Vives.
Ma recriminano anche i bianconeri per un'entrataccia di Immobile su Tevez che esce con una brutta ferita alla caviglia e ora rischia di saltare la gara di Champions: per Conte meritava l'espulsione. La vittoria della Juve, tuttavia, fa poche altre grinze. Solida e attenta a non ripetere le amnesie che nelle ultime partite le avevano fatto subire gol evitabili, la squadra di Conte ha sempre impedito ai granata di arrivare dalle parti di Buffon.
Certo, i granata li hanno agevolati nel compito: non sono praticamente mai riusciti ad attaccare, dando l'impressione di rinunciarvi e di puntare al pareggio. Cercare di innescare Cerci, bloccato da Bonucci, e sperare nel contropiede sono state le uniche loro scelte offensive: hanno spesso guadagnato metri, spingendo indietro Tevez e l'aggressivo centrocampo bianconero ma non sono mai stati davvero pericolosi. Conte ha scelto un attacco 'leggerò, cambiando per l'ennesima volta la coppia, questa volta Tevez-Giovinco, e ha messo in mezzo al centrocampo Pogba, lasciando ancora Pirlo in panchina.
Lo stesso Pogba nel corso della partita è stato poi spostato per lasciare nel mezzo Vidal, tornando infine in centro, ma il suo rendimento non ha avuto flessioni. Partita bloccata per tutto il primo tempo, con difese prevalenti, appena due tiri morbidi di Tevez e colpo di testa alto di D'Ambrosio su calcio di punizione. Il Torino perde Guillermo Rodriguez per infortunio e Ventura è costretto a rivoluzionare la difesa, all'inizio del secondo tempo: dentro Masiello, perchè anche Bovo si era fatto male nel riscaldamento, spostati in un colpo solo quattro giocatori. La Juventus si libera dalle briglie e passa, con la zuccata di Pogba.
Ventura è costretto a provare una squadra più offensiva: dentro Meggiorini, fuori El Kaddouri. Cerci torna nella posizione di esterna che gli è poi congeniale, ma ormai è in riserva. La Juventus fa sentire qualche leggero scricchiolio, ma ormai è fatta: il derby è bianconero anche questa volta. Conte può preparare con calma il mercoledì di Champions League contro il Galatasaray.
GENOA-NAPOLI: 0-2 GRAZIE A PANDEV.
GLI AZZURRI VOLANO IN TESTA
Sabato 28 Settembre 2013
Due gol, riscatto e primo posto. È la serata perfetta del Napoli al Ferraris. Gli azzurri battono il Genoa 2-0 grazie a una doppietta di Pandev e almeno fino a domani si godono la leadership in solitaria con 16 punti, a +1 sulla Roma e a +2 su Inter e Juventus. Benitez insiste col turnover ma stavolta, contro un Genoa completamente spaesato, il Napoli ha vita facile. Hamsik e Higuain vanno in panchina, ai gol ci pensa Pandev. Il macedone ipoteca i tre punti con due reti in dieci minuti nella prima mezz'ora di gioco. Il risultato si sblocca al 14' dopo un regalo di Kucka, che sbaglia il retropassaggio innescando un contropiede fulmineo: Pandev ringrazia, disorienta Gamberini con una finta e dal limite dell'area la piazza all'angolino di sinistro. Il Genoa accusa il colpo e il Napoli è spietato. Gli azzurri sfiorano il raddoppio già al 19' con un destro di Inler a fil di palo, poi al 24' Pandev concede il bis con la complicità della difesa rossoblù: assist in profondità di Insigne, destro a incrociare del macedone e 2-0. Il Genoa riesce a creare qualche grattacapo a Reina solo su un corner al 28': Calaiò spizza di testa ma Gamberini non ci arriva per un soffio. Troppo poco però. E all'intervallo il passivo per la squadra di Liverani è già pesante.
MILAN-SAMPDORIA: 1-0 A SAN SIRO.
I ROSSONERI GUADAGNANO TRE PUNTI
Sabato 28 Settembre 2013
MILANO - Dopo il pari sudato in casa del Bologna il Milan batte la Samp, trova la seconda vittoria in campionato e riprende fiducia in vista della gara di Champions con l'Ajax. Mario Balotelli guarda la partita del Milan dalla tribuna: i suoi compagni stringono i denti, soffrono e vincono per 1-0 (rete di Birsa al 1' del secondo tempo) contro una stanca ed evanescente Sampdoria. Una vittoria della volontà più che della qualità in una partita tra due squadre timorose, a corto di punti e di idee. Clima surreale a San Siro: Curva Sud chiusa, tifosi polemici e tensione all'interno dello stadio dove risuonano cori contro i napoletani che potrebbero costare caro al Milan. Fuori la protesta degli ultras. In campo le cose non vanno molto bene: i rossoneri ci mettono impegno ma la qualità scarseggia. È un Milan malinconico senza i suoi assi: gioca un calcio prevedibile, senza intuizioni, senza fantasia. Balotelli sconta la squalifica, Kakà - l'uomo che doveva fare la differenza - è infortunato: l'attacco è sterile con Matri che non ingrana. Il centrocampo - privo del suo faro Montolivo, anche lui ko - non sa costruire. Salva la situazione un grande De Jong.
La difesa arranca sulle solite palle inattive ma riesce a non prendere gol. Allegri non ha scelta: gioca (e fa bene) la carta Birsa che si dà un gran daffare e mette a segno una rete pesantissima, si affida a Matri e Robinho, opta per Zaccardo al posto di Abate. La squadra è l'ombra di se stessa e, dopo un primo tempo molto modesto, si becca anche i fischi dei pochi convenuti allo stadio. La Sampdoria è in crisi profonda: la coppia d'attacco Sansone-Gabbiadini produce poco anche se la migliore occasione del primo tempo è dei doriani con un colpo di testa di Costa al 27', di poco fuori. Il Milan fa un possesso inconcludente: al 17' Robinho offre un bel pallone a Constant che spara a destra della porta. Al 24' bella punizione di Birsa, alta di poco. Ancora Birsa cerca Matri che al 30 ' non riesce a calciare. Primi quarantacinque minuti opachi e poco divertenti: alla ripresa Allegri richiama Muntari e manda in campo Emanuelson. Un giro di lancette e - su assist di Robinho - Birsa trova il gol partita grazie a un rasoterra velenoso che beffa Da Costa. Per il Milan è la fine di un incubo, prende fiducia e potrebbe raddoppiare subito dopo. Gran botta di Birsa, respinge Da Costa, recupera Poli ma Robinho sbaglia da un metro. La Sampdoria tarda a reagire, non impensierisce quasi mai Abbiati mentre i rossoneri ci mettono cuore e fanno la partita.
Ci prova Soriano ma il suo colpo di testa è debole. Al 18' ancora pericoloso il Milan con Matri, sfortunato questa sera: l'attaccante si impossessa di un ottimo pallone, entra in area ma scarica addosso al portiere. La partita sembra chiusa: la Sampdoria - rinunciataria e confusa - raccoglie le ultime forze per cercare il pareggio. Delio Rossi 'chiamà Krsticic e Petagna e la squadra diventa più aggressiva. Sufficienti Mustafi, De Silvestri e Obiang. Latita l'attacco: esce Gabbiadini ma il risultato non cambia. Sansone si danna e ci prova in tutti i modi. Il finale è a favore del Milan con una grande azione di Niang subentrato a Birsa che lascia il campo fra gli applausi. Il Milan porta a casa tre punti preziosi e incrementa la classifica portandosi a otto punti. Oggettivamente non si poteva fare di più: troppo pesanti le assenze per una squadra rattoppata e povera di talento. I rossoneri dimostrano però di saper soffrire. Una qualità che potrebbe non bastare per i prossimi terribili impegni di Champions contro l'Ajax (Amsterdam, 1 ottobre) e di campionato contro la Juventus (Torino, 6 ottobre). Quasi un girone dantesco: serve un miracolo per un Milan che stasera è sembrato davvero piccolo.
FONTE: Leggo.it
Serie A: Roma capolista, Juventus vince il derby. Steccano Inter e Lazio
Pubblicato il 29 settembre 2013 23.12 | Ultimo aggiornamento: 29 settembre 2013 23.13
di redazione Blitz
Derby della Mole al veleno: la Juve ha battuto il Torino con un gol di Pogba viziato dal fuorigioco di Tevez
ROMA – Sesta giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.
Roma capolista. La squadra di Rudi Garcia ha vinto 5-0 contro il Bologna nel posticipo di giornata e ha mantenuto la vetta solitaria della classifica.
Eroe della serata Gervinho: l’ex attaccante dell’Arsenal ha messo a segno una bella doppietta.
I numeri della Roma fanno paura: 6 vittorie in 6 partite, 17 gol fatti e solo 1 subito. In questo momento i giallorossi hanno la migliore difesa d’Europa numeri alla mano.
La Juventus ha vinto il ‘derby della Mole’ tra le polemiche: 1-0 al Torino con un gol irregolare di Pogba. Successo prezioso per i bianconeri che hanno agganciato il Napoli a quota 16 punti.
Pomeriggio amaro per Lazio e Inter. I nerazzurri di Mazzarri non sono andati oltre all’1-1 a Trieste contro il Cagliari. Nainggolan ha risposto a Icardi.
Male la Lazio sul campo della matricola Sassuolo. I biancocelesti hanno subito una clamorosa rimonta: Schelotto e Floro Flores hanno risposto a Dias e Candreva.
Sogna il Verona. Gli scaligeri hanno vinto 2-1 contro il Livorno grazie ad un rigore trasformato da Jorginho e si sono portati nelle zone alte della classifica.
Tutte le partite del giorno.
ROMA-BOLOGNA 5-0 Florenzi 8′, Gervinho 17′ e 63′, Benatia 25′ e Ljajic 85′
Questa volta la Roma non ha aspettato il secondo tempo per travolgere l’avversario di turno. I giallorossi battono 5-0 il Bologna all’Olimpico ipotecando il successo già dopo la prima mezzora di gioco, quando la squadra di Garcia si è trovata avanti 3-0.
Se il pericolo maggiore era un possibile approccio mentale sbagliato nei confronti di un avversario inferiore, la squadra capitolina ha dato un ulteriore segnale forte.
Anche perché i numeri parlano a favore della Roma. 18 punti, sei vittorie in sei partite, con 17 gol fatti e solo 1 subito, con il Parma.
Troppo superiore questa squadra per il Bologna, che torna a mostrare certi limiti dopo la buona partita disputata nel turno infrasettimanale contro il Milan. La squadra di Pioli, alla ricerca ancora del primo successo stagionale, si trova a 3 punti in fondo alla classifica.
Diversamente dalle altre volte, i giallorossi sfiancano l’avversario già nel primo tempo. All’8′ Florenzi con un colpo di testa a porta vuota porta in vantaggio i padroni di casa, dopo un intervento da rivedere di Curci sulla punizione di Pjanic.
Il campanello d’allarme per i felsinei suona già due minuti dopo, quando Balzaretti con un diagonale dalla sinistra sfiora il raddoppio. Con la squadra sbilanciata, Gervinho ha ampi spazi in cui buttarsi nelle ripartenze, la sua soluzione tattica preferita. In una di queste al 17′ viene servito da Totti sulla tre quarti campo, avanza fino in area e conclude sul primo palo con un diagonale imprendibile. Il 3-0 arriva al 26′, sugli sviluppi di un corner.
Benatia lascia sul posto Antonsson e di piede batte nuovamente Curci, siglando il secondo gol consecutivo dopo quello realizzato con la Sampdoria. L’undici di Pioli ha un sussulto d’orgoglio e cerca di riaprire la partita prima dell’intervallo, ma il diagonale di Diamanti al 37′ si spegne sul fondo di poco.
Nella ripresa la Roma si limita a controllare la partita, mentre il Bologna dall’altra parte fatica a rendersi pericoloso in una difesa che sembra impenetrabile. Ci prova Christodoulopoulos poco prima del quarto d’ora, ma la sua conclusione è centrale. Al 17′ poi Gervinho cala il poker finalizzando in contropiede una stupenda azione personale.
L’ivoriano avanza palla al piede fino al limite dell’area, salta il difensore e infila la palla sotto l’incrocio con un tiro imparabile. Garcia concede nel finale la passeralla meritata a Gervinho che viene sostituito da Ljajic, che non fa rimpiangere il compagno: l’ex attaccante della Fiorentina viene servito da posizione defilata sulla destra e beffa il portiere con un colpo sotto che colpisce la parte inferiore della traversa e si infila in rete.
E’ grande festa all’Olimpico. Con questa squadra sognare diventa possibile. La prova d’appello arriverà il prossimo weekend, quando i giallorossi se la vedranno con l’Inter di Mazzarri, l’altra grande sorpresa di questo inizio di campionato.
Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho
A disp.: Skorupski, Lobont, Ricci, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Dodò, Taddei, Marquinho, Caprari, Ljajic, Borriello. All: Garcia
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Destro, Bradley, Maicon, Lobont
Bologna (4-2-3-1): Curci; Garics, Antonsson, Mantovani, Morleo; Pazienza, Della Rocca; Kone, Diamanti, Laxalt; Cristaldo
A disp.: Agliardi, Stojanovic, Cech, Crespo, Christodoulopoulos, Moscardelli, Perez, Gimenez, Acquafresca, Bianchi. All: Pioli
Squalificati: Natali (2)
Indisponibili: Cherubin, Sorensen
Arbitro: Russo
TORINO-JUVENTUS 0-1 Pogba 54′.
Il gol di Pogba è stato viziato dal fuorigioco di Tevez. Clicca qui per guardare le immagini.
Per guardare le foto con gli striscioni e le coreografie del derby della Mole (clicca qui)
La Juventus di Antonio Conte ha agganciato il Napoli di Rafael Benitez a quota 16 punti in classifica.
E’ questo il verdetto della sfida delle 12.30 della quinta giornata del massimo campionato, il derby di Torino, dove i bianconeri hanno battuto per 1-0 i cugini granata al termine di una gara molto “tattica” e molto combattuta.
Una sfida che ha visto il solito coriaceo Torino rispondere colpo su colpo alla Juventus, senza pero’ impensierire mai Buffon (6-0 per i bianconeri i tiri in porta al termine del match).
A condizionare il risultato finale, pero’, ancora una volta, una svista arbitrale in occasione del gol decisivo dell’incontro, siglato da Pogba al 9′ della ripresa.
Sugli sviluppi di un corner, Bonucci ha anticipato Darmian e ha “spizzato” il pallone: a quel punto Tevez, che era in chiara posizione di off side, non segnalata, ha colpito la traversa da due passi.
La sfera è poi tornata nel cuore dell’area piccola e il francese ha insaccato di testa.
TORINO: (3-5-2): Padelli; Glik, Rodriguez, Moretti; Darmian, Brighi, Vives, El Kaddouri, D’Ambrosio; Cerci, Immobile.
A disp.: Gomis, Berni, Basha, Pasquale, Farnerud, Bovo, Masiello, Maksimovic, Bellomo, Meggiorini. All.: Ventura.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah, Tevez, Giovinco.
A disposizione: Storari, Citti, Ogbonna, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Pirlo, Isla, Quagliarella, Vucinic, Llorente.
ATALANTA-UDINESE 2-0 Denis 45′ e 63′
Una doppietta del tanque Denis piega l’Udinese (2-0): vittoria meritatissima per l’Atalanta.
Da segnalare una curiosità: ad inizio ripresa l’arbitro Giacomelli assegna un rigore all’Udinese e ammonisce Stendardo, l’autore del fallo.
Poi l’arbitro torna sui suoi passi dopo aver ascoltato il guardalinee: c’era un fuorigioco precedente.
Atalanta (4-3-3): Consigli; Raimondi, Stendardo, Lucchini, Del Grosso; Carmona, Baselli, Cigarini; Moralez, Denis, Bonaventura.
A disp.: Sportiello, Polito, Scaloni, Bellini, Brivio, Livaja, Canini, Brienza, Marilungo, Kone, De Luca, Nica, Gagliardini. All. Colantuono
Squalificati: Yepes (1)
Indisponibili: Cazzola, Giorgi, Migliaccio
Udinese (3-5-2): Kelava; Heurtaux, Danilo, Naldo; Basta, Lazzari, Allan, Badu, G.Silva; Di Natale, Maicosuel
A disp.: Benussi, Scuffet, Bubnjic, Widmer, Douglas, Pinzi, Mlinar, Pereyra, Merkel, Fernandes, Ranegie, Zielinski, Lopez. All. : Guidolin
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Domizzi, Brkic, Muriel
CAGLIARI-INTER 1-1 Icardi 74′ , Nainggolan 83′
L’Inter rallenta la corsa in testa alla classifica portando a casa solo un punto dalla sfida con il Cagliari. A Trieste finisce 1-1 dopo una partita giocata più dall’Inter che dai rossoblù, molto attendisti.
L’Inter parte con più grinta: la prima occasione arriva dopo due minuti, con un esterno di Nagatomo che costringe Agazzi in corner. All’11′ i nerazzuri insistono sulla destra, con uno scambio Nagatomo-Belfodil, il giovane attaccante crossa: in mezzo Guarin calcia bene, ma il portiere cagliaritano salva.
La palla gol più ghiotta è per Belfodil: Nagatomo crossa bene da destra, l’algerino incrocia bene di testa, ma Agazzi respinge, e sulla replica l’attaccante calcia fuori. Nella prima mezz’ora, insomma, si vede solo l’Inter. Poi il Cagliari si fa notare: Pinilla calcia bene al 30′, ma Handanovic para in due tempi, e al 33′ un contropiede bruciante di Ibarbo costringe Juan Jesus al fallo. Sulla punizione, Conti buca la barriera ma Handanovic trattiene senza problemi.
Nella ripresa Mazzarri aumenta la capacità d’attacco con le due punte: esce Alvarez, autore di una buona prova, e entra Icardi che va a fare coppia con Belfodil. Il pubblico del Rocco è più di fede interista che rossoblu – quella di oggi dovrebbe davvero essere l’ultima gara dei sardi a Trieste – e sostiene gli uomini di Mazzarri. L’Inter guadagna terreno minuto per minuto: si gioca per lo più nella metà del Cagliari, ma le occasioni non sono mai nitide.
Al 19′ entra Palacio e le cose cambiano: l’argentino ha qualità anche sul terreno appesantito dalla pioggia, e in poco arriva il vantaggio. I nerazzurri trovano un bello scambio sulla destra dopo un’azione insistita: Palacio crea lo spazio per Nagatomo che crossa forte in mezzo, Icardi è davanti alla porta e non puo’ sbagliare. Gli ospiti sembrano avere la partita in pugno e anche in buona forma fisica, nonostante Mazzarri continui a lamentarsi del gioco troppo arretrato.
Al 38′, però, un Cagliari poco convinto trova l’insperato pareggio. Nainggolan, il migliore tra i suoi con Agazzi, prova la botta dai trenta metri, Rolando la devia e Handanovic non può nulla. Mazzarri prova a vincere togliendo un difensore, Ranocchia, concedendo i minuti finali a Milito. Le occasioni arrivano, nel cuore dell’area, ma non il gol, lasciando i nerazzurri a recriminare per i 2 punti buttati.
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Perico, Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Conti, Nainggolan; Cabrera; Pinilla, Ibarbo
A disp: Avramov, Ariaudo, Avelar, Ibraimi, Oikonomou, Rui Sampaio, Eriksson, Nenè, Sau. All.: Diego Lopez
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Cossu, Pisano, Ekdal
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Campagnaro; Nagatomo, Kovacic, Cambiasso, Guarin, Jonathan; Alvarez; Palacio
A disp.: Castellazzi, Andreolli, Samuel, Rolando, Pereira, Wallace, Taider, Kuzmanovic, Belfodil, Icardi, Milito. All.: Mazzarri
Squalificati: nessuno
Indisiponibili: Mariga, Chivu, Zanetti
CATANIA-CHIEVO 2-0 Plasil 22′ , Castro 50′
La sesta è quella buona. Dopo cinque tentativi andati a vuoto, il Catania riesce a sbloccarsi. La prima vittoria stagionale arriva contro il Chievo ed è una boccata di ossigeno puro per il morale e la classifica dei padroni di casa, ora a quota quattro in compagnia dei veronesi, che non trovano la benzina necessaria per ripartire dopo la tanto discussa sconfitta interna con la Juventus.
Punti pesanti, quelli incamerati contro i gialloblù, e non solo perchè permettono agli etnei di interrompere un digiuno che li aveva portati in fondo alla graduatoria.
I rossazzurri rompono il ghiaccio in una domenica difficile, complicata dalla numerose assenze che costringono Maran a schierare una difesa del tutto inedita e a forzare l’impiego dal 1′ di Izco, reduce da uno stop di venti giorni a causa di un infortunio.
Nonostante l’emergenza, il Catania mostra quei segnali di crescita, sul piano del gioco e della tenuta mentale, che la piazza si attendeva. Il ritorno al 4-3-3, storico modulo di riferimento, è producente e restituisce alcuni punti fermi sui quali basare la manovra.
Che non è ancora brillante, complice la regia con troppe sbavature di Tachtsidis, ma in fase di miglioramento grazie ai progressi nell’inserimento di nuovi acquisti come Plasil, bravo a sbloccare il risultato con un sinistro calibrato su appoggio di Bergessio e poco dopo a un soffio dal bis con un colpo di testa ravvicinato fuori bersaglio su cross di Castro.
Il ritorno tra i titolari di Legrottaglie, sempre puntuale nel dare sicurezza al reparto arretrato, e di uomini come gli stessi Castro e Bergessio fa il resto.
Già pericoloso sullo 0-0 con un tiro cross di Castro e un sinistro a giro di Barrientos, il Catania rischia poco e raddoppia in avvio di ripresa proprio con Castro, il cui cross dal vertice dell’area finisce direttamente in fondo al sacco con l’aiuto di un mancato intervento di Bergessio che inganna Puggioni.
Rischiano poco, gli etnei. Sotto il sole del Massimino, il Chievo non ingrana mai la marcia giusta. Il 4-4-2 di Sannino non decolla perchè gli mancano le ali: Estigarribia e Sestu si vedono poco, si scambiano inutilmente di posizione e finiscono sostituiti entrambi. In avanti Pellissier non trova spazi e Thereau svaria a lungo in cerca di palloni e spazi vitali.
Andujar resta inoperoso per 90′ o quasi limitandosi a mandare in angolo un tiro di Radovanovic da trenta metri e a liberare l’area un paio di volte in uscita alta.
E’ invece il Catania con Barrientos, ben imbeccato da Plasil, a sfiorare la terza rete: Puggioni si oppone alla conclusione poco convinta del Pitu. Al Catania, dopo tanto penare, può comunque bastare così.
Catania (4-2-3-1): Andujar; Rolin, Legrottaglie, Spolli; Alvarez, Plasil, Almiron, Guarente, Monzon, Barrientos, Bergessio
A disp.: Frison, Ficara ,Capuano, Biraghi, Gyomber, Castro, Tatchsidis, Freire, Keko, Leto, Izco, Petkovic, Maxi Lopez All: Maran
Squalificati: Bellusci (1), Lanzafame
Indisponibili: Peruzzi
Chievo (4-4-2): Puggioni; Sardo, Papp, Cesar, Dramé; Sestu, Radovanovic, Rigoni, Estigarribia; Théréau, Pellissier
A disp: Silvestri, Squizzi, Bernardini, Claiton, Bentivoglio, Lazarevic, Hetemaj, Pamic, Improta, Frey, Acosty, Samassa, Paloschi, Ardemagni. All.: Sannino.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Dainelli, Kupisz
SASSUOLO-LAZIO 2-2 Dias 49′, Candreva 53′, Schelotto 54′, Floro Flores 76′.
Il Sassuolo dopo il pari di Napoli rivitalizzante è un’altra squadra, viva e pericolosa, la Lazio no. E’ sempre la stessa. Un’incompiuta che Petkovic riesce a raddrizzare solo a tratti. Non bastano due gol di vantaggio, maturati ad inizio ripresa, alla squadra biancoceleste: la meritata rimonta degli emiliani – che potevano anche vincere nel finale – mette a nudo i difetti di una Lazio che senza Klose soffre troppo davanti e che concede sempre troppo in difesa.
Finisce 2-2 e va bene più agli ospiti. Ci si aspetta la Lazio che deve dare continuità al successo sul Catania ma è il Sassuolo a fare la partita. È bugiardo lo zero a zero del primo tempo, visto che Zaza ha fatto venire spesso i brividi a Marchetti mentre i biancocelesti sono resi realmente pericolosi solo poco prima dell’intervallo con un colpo di testa di Ciani che termina di un amen a lato.
Cambia tutto nella ripresa perché con una fiammata di quattro minuti la Lazio si ricorda di essere qualitativamente superiore e piazza un 1-2 da possibile ko. Segna prima Dias con un colpo di testa che supera Pegolo e raddoppia Candreva con un sinistro dal limite dell’area. Niente goleada, però, proprio perché questo è un altro Sassuolo e quella è la solita Lazio.
Così si riaprono i giochi già al 9′, quando Schelotto anticipa Cavanda di testa e mette in rete il gol della speranza. I sogni diventano realtà al 32′ quando il neo-entrato Floro Flores con una punizione spettacolare dalla distanza beffa Marchetti. Il portiere laziale sarà decisivo subito dopo ed eviterà la beffa ancora su un tentativo di Floro Flores ed il risultato non cambierà più.
Sassuolo (3-5-2): Pegolo; Marzorati, Acerbi, Ziegler; Kurtic, Magnanelli, Missiroli; Longhi, Schelotto; Berardi, Zaza.
A disp.: Pomini, Rosati, Rossini, Masucci, Bianco, Chibsah, Laribi, Pucino, Floro Flores, Alexe, Farias. All.: Di Francesco
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Marrone, Gomes, Valeri, Terranova, Gazzola
Lazio (4-5-1): Marchetti; Cavanda, Ciani, Dias, Pereirinha; Candreva, Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Ederson; Floccari
A disp.: Strakosha, Guerrieri, Vinicius, Onazi, Keita, Lulic, Tounkara, Crecco, Biglia, Felipe Anderson, Perea. All.: Petkovic
Squalificati: Mauri
Indisponibili: Radu, Biava, Novaretti, Konko, Klose
FONTE: BlitzQuotidiano.it