TORINO 2-2 VERONA: Gara tiratissima ed equilibrata sino alla fine, giusto il pareggio anche se i gialloblù dovrebbero rammaricarsi parecchio sul latte versato; clamoroso l'errore di GONZALEZ che ha praticamente regalato un penalty ai granata ma anche HALLFREDSSON e RAFAEL hanno parecchio del secondo gol subito sulla coscienza...
Partita molto tattica condotta per la prima metà dal VERONA ottimo nei raddoppi di marcatura e nel pressing alto con i granata incapaci di trovare spazi, nella seconda metà è il TORINO a menare le danze ma gioca per vie orizzontali e non trova sbocchi nel 4-5-1 dell'HELLAS in fase difensiva.
In una siffatta situazione, come avviene spesso nel calcio, è un episodio che rompe gli equilibri ed è infatti l'errore di GONZÁLEZ a permettere agli avversari di passare in vantaggio: Calcio d'angolo per i padroni di casa, il centrale uruguayano cerca di anticipare il diretto avversario ma lo fa con un evidentissimo tocco di mano! Poche e assolutamente inutili le proteste, il rigore è netto... Batte CERCI in maniera impeccabile e a RAFAEL non resta che raccogliere la palla in fondo al sacco al 35°
Ma i gialloblù non demordono e continuano la loro gara aparentemente senza scomporsi: Al 43° scoccato da qualche secondo JORGINHO mette una palla profondissima sui piedi di TONI che in spaccata la tocca quel tanto che basta per servirla a GOMEZ ad un passo dalla linea di porta ed il pareggio è servito!
Il primo tempo termina senza alcun recupero sul punteggio di 1 a 1
Gara molto chiusa anche nella ripresa ma al 7° HALLFREDSSON perde barbinamente palla sul pressing di BASHA che innesca la ripartenza di CERCI al centro seguito ai lati dal giocatore svizzero e MEGGIORINI; l'autore del vantaggio la da proprio all'attaccante di origini veronesi che tira, RAFAEL para a terra ma non riesce a trattenere, irrompe lo stesso CERCI che si gira lesto e porta ancora in vantaggio i granata! Incredibile serie di errori per il VERONA...
Il VERONA non si scompone e continua a fare la sua gara con JORGINHO ottimo direttore d'orchestra sulla profondità di TONI ed il meritato pareggio arriva al 20° quando il neoentrato CIRIGLIANO la da a TONI che in area si difende dalla carica dei difensori granata e alla fine cade: E' calcio di rigore! Batte JORGINHO e segna (MANDORLINI alza lo sguardo solo quando sente i butèi esultare), HELLAS ancora a galla! Bene così, che carattere...
Per l'ultimo quarto di gara le squadre si punzecchiano ancora ma alla fine capiscono che il pari è il risultato più giusto.
Partita non bella tra due squadre compatte in attesa degli errori avversari che in effetti, sopratutto per quanto riguarda l'HELLAS sono venuti: Da GONZÁLEZ che ha letteralmente regalato un rigore al TORINO e da HALLFREDSSON che con RAFAEL ha commesso ingenuità clamorose per il secondo gol granata.
Il migliore fra i gialloblù è stato sicuramente TONI che a 36 anni fa reparto da solo, facendo a sportellate e sfruttando appieno l'esperienza un assist ed un rigore guadagnato: Cosa chiedergli di più?
Giornata no per il portiere gialloblù che oltre ad avere la coscienza sporca sul secondo gol s'è dimostrato piuttosto insicuro stasera...
Gara piuttosto deludente anche per l'islandese che, come detto, si fa rubar palla facilmente nella ripartenza che porta al secondo vantaggio granata: Emil s'impegna, combatte, subisce anche qualche fallo ma non sempre appare lucido e sbaglia parecchio anche in fase di impostazione; a fargli da contraltare in mediana sicuramente JORGINHO: Gara autorevole la sua e lanci deliziosi a cercare la verticalità, in questo momento l'italobrasiliano ha una visione di gioco ed un'intelligenza tattica come pochi giovani in massima serie.
Infine nota di merito per GOMEZ che non fa niente di eccezionale ma si fa trovare pronto in occasione del pareggio e conferma la sua verve quando incontra il 'Toro' dopo la doppietta nel 4 a 1 del Marzo 2012...
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DICONO + - = VENTURA2 «Il vero rammarico c'è stato con l'Atalanta e con il Milan, quelli erano i punti che non abbiamo, non con il Verona squadra estremamente ostica che si è sempre difesa in dieci e brava a ripartire. Se fossimo stati scriteriati avremmo interpretato la partita diversamente e avremmo pagato, la Juventus quando il Verona è andato in vantaggio ha rischiato in tre contropiede e se avesse subito il due a zero sarebbe diventata difficile anche per loro, questo per dire che è stata una partita non facile. Il rammarico non è per essere andati in vantaggio due volte, ma per aver preso un palo sul due a uno a portiere loro battuto, se avessimo segnato avremmo chiuso la partita e su questo nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Queste sono gare che vendono determinate e decise da episodi e per noi un episodio non è stato positivo perché la palla non è andata in rete. Il rigore che abbiamo subito forse era evitabile, ma fa parte del gioco» TuttoMercatoWeb.com
TONI2 «La partita? Abbiamo fatto un buon punto, siamo venuti a fare risulato in un campo difficile contro una squadra in salute. Peccato per i gol subiti, ma siamo stati bravi a recuperare facendo vedere di avere l'atteggiamento giusto. Le proteste finali del Torino? Ero sul primo palo, non ho visto nulla. Bellomo mi ha chiesto la maglia? Fa piacere venire a giocare in trasferta ed essere apprezzati dagli avversari» HellasVerona.it
BELLOMO «Di solito si punta sempre a vincere, però era importante dare continuità di risultato alla gara con il Bologna e anche un punto serve a questo scopo. Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita difficile, perché il Verona si difende bene e nelle ripartenze sono pericoloso perché davanti hanno giocatori di qualità. Avevamo preparato bene la partita in modo da non farli ripartire in contropiede. Cerci e Toni? Cerci per noi è molto importante, fa la differenza ed è l'uomo in più. Toni è un giocatore d'esperienza e ha fatto tanto... Toni mi ha regalato la maglia» TuttoMercatoWeb.com
ROMULO «La partita? Sia noi che il Torino abbiamo commesso degli errori, e nel calcio chi sbaglia paga. E' un pareggio che premia entrambe le squadre, ma volevamo e potevamo vincere questa partita, siamo arrabbiati perché potevamo uscire da Torino con un risultato diverso. I giovani? Sono bravi, in loro vedo tanta voglia di vincere: questo è ciò che conta. Contro il Livorno? Non sarà facile, occorreranno fame e voglia per un risultato positivo. Io a Verona? Sono contento di essere qui, mi trovo bene con i miei compagni» HellasVerona.it
MANDORLINI «Il pareggio? Siamo soddisfatti, anche se un po' di rammarico c'è. Avevamo la voglia e la forza per vincere questa partita, ma siamo stati in grado di rimontare due volte, dimostrando di avere il giusto atteggiamento. Jorginho? Ormai non è più una sorpresa, avrà una carriera importante. Gli errori? E' normale concedere qualcosa, ma in Serie A chi sbaglia paga. Avevamo comunque bisogno di fare punti in campi difficili come questo» HellasVerona.it
MEGGIORINI «Il Verona era ben messo in campo è squadra ostica da affrontare lo sapevamo poiché avevamo analizzato le immagini di come giocano e quindi eravamo consapevoli che sarebbe stata dura e che ci voleva molta pazienza e l'abbiamo avuta, forse un po' meno nel finale quando volevamo provare a segnare il terzo gol. Però non avevamo le gambe per farlo. Sapendo che sono pericolosi soprattutto nelle ripartenze abbiamo voluto rischiare poco. Il pareggio ci sta un po' stretto perché meritavamo di vincere» TuttoMercatoWeb.com
JORGINHO «Il gol? Me la sentivo ed è andata bene. E' il mio primo in Serie A, me lo immaginavo in tutti i modi ed è arrivato su rigore, dove ho deciso di guardare il portiere e piazzare forte il pallone. A chi lo dedico? Sicuramente alla mia famiglia. La partita? Abbiamo disputato una buona prestazione, peccato per gli errori ma è un punto guadagnato contro il Torino che è un'ottima squadra. Siamo arrivati a giocare queste partite dopo tanto lavoro e sacrificio, ci meritiamo tutto. La classifica? Forse, visto quanto lavoriamo in settimana, ci meritiano anche di più» HellasVerona.it
VENTURA1 « C'è rammarico per aver subito due rimonte. Quella di questa sera è una di quelle partite che vengono decise dagli episodi, sul 2-1 abbiamo colpito il palo con Meggiorini a portiere battuto. Se entra quella palla finisce la partita, se ciò non accade poi puoi rischiare qualcosa. Toni? Davanti è un riferimento importante, è stato campione del Mondo. Sia a Bergamo che col Milan abbiamo lasciato punti con grande rammarico. In questo caso c'è rammarico, ma è comunque un punto guadagnato perché il Verona mi ha fatto una buona impressione» TuttoMercatoWeb.com
TONI «Era importante fare risultato contro una squadra che era in salute. Siamo stati bravi a recuperare per due volte lo svantaggio. Fa piacere se un avversario giovane come Bellomo viene a chiedermi la maglia per me è un onore ed è un piacere dargliela» TuttoMercatoWeb.com
25 settembre 2013 - Jorginho
25 settembre 2013 - Mandorlini
25 settembre 2013 - Romulo
TORINO 2-2 VERONA + - =
3-5-2 per il Toro di VENTURA che in effetti ha applicato il turn-over in difesa con il rientrante RODRIGUEZ a sostituire capitan GLIK e a centrocampo dove partono dall'inizio BELLOMO, FARNERUD e BASHA, in attacco spazio alla coppia CERCI-MEGGIORINI con IMMOBILE non ancora al meglio che va inizialmente in panchina.
4-3-3 per il Verona di MANDORLINI che reinserisce dall'inizio i recuperati TONI ed ALBERTAZZI, seconda gara da titolare per GONZALEZ che contro la Juve Domenica aveva destato ottime impressioni...
PRIMO TEMPO
2° Guizzo di JANKOVIC che trova il fondo poi crossa rasoterra ma PADELLI intercetta...
5° BELLOMO da distanza siderale, RAFAEL appare un po' sorpreso e non trattiene poi recupera
10° JANKOVIC con un bel cross a centro area per TONI anticipato di un soffio da PADELLI; pressa altissimo il VERONA ed è tignoso su tutti i palloni, il TORINO soffre
12° JORGINHO pesca lungo TONI in area, il centravanti soffia la palla al portiere ma è costretto a decentrarsi per il tiro e PADELLI respinge
13° CACCIATORE crossa in area, TONI colpisce ma non è preciso
15° E' ancora il VERONA a fare la gara e il TORINO non trova varchi
22° FARNERUD cerca MORETTI da calcio di punizione ma la palla è troppo lungo e RAFAEL la guarda scivolare sul fondo
25° Il TORINO mantiene ora una qualche superiorità nel possesso ma muove palla per vie orizzontali e non trova spazi nel 4-5-1 dell'HELLAS in fase difensiva
29° MEGGIORINI prova un tiro-cross dal verice sinistro, MORAS intercetta ma svirgola e per poco non inganna RAFAEL! Palla in angolo... 35° Angolo per il TORINO, GONZALEZ anticipa il diretto avversario con un fallo di mano netto, il signor Rizzoli non può far altro che fischiare il penalty! Sulla palla va CERCI che spiazza RAFAEL con un tiro perfetto, il TORINO è in vantaggio...
41° Cross di DARMIAN da destra, RAFAEL blocca senza PATEMI 43° Grandissima palla di JORGINHO in profondità per TONI che in spaccata appoggia al volo per GOMEZ che ad un passo dalla porta trafigge PADELLI: Il VERONA pareggia!
45° Il signor Rizzoli termina la prima frazione di gioco
SECONDO TEMPO
2° Corner battuto velocemente dal TORINO su MEGGIORINI che 'dimenticato' da MORAS quasi dietro al primo palo sorprende il greco ma incoccia sul legno esterno!
4° JORGINHO ancora in profondità per JANKOVIC che da sinistra rimette al centro di testa al volo, GOMEZ trova la palla ma non la forza necessaria nell'incornata e PADELLI blocca senza problemi
6° D'AMBROSIO prova a superare la difesa gialloblù schierata in pompa magna con un tiro velleitario facile preda di RAFAEL 7° HALLFREDSSON perde barbinamente palla sul pressing di BASHA che innesca la ripartenza di CERCI al centro seguito ai lati dal giocatore svizzero e MEGGIORINI, l'autore del vantaggio la da proprio all'attaccante di origini veronesi che tira, RAFAEL para a terra ma non riesce a trattenere, irrompe lo stesso CERCI che si gira lesto e porta ancora in vantaggio i granata! Incredibile serie di errori per il VERONA...
9° Palo di MEGGIORINI ch dopo aver saltato MORAS ha scaricato con potenza su RAFAEL proteso in inutile tuffo! TORINO vicino al terzo gol...
12° Non gioca bene in questa fase il VERONA e sbaglia molto come fotografano i numeri nei passaggi sbagliati che sono 14 (il doppio rispetto agli avversari)
13° JANKOVIC per la testa di TONI in area: PADELLI si accartoccia e para...
14° CIRIGLIANO fa il suo esordio in Serie A sostituendo ALBERTAZZI, CACCIATORE va a fare il terzino sinistro con JORGINHO che lascia il posto al centro al neoentrato e passa a fare l'interno destro e ROMULO che scala in difesa come esterno destro nel suo ruolo naturale
17° Juani con un cross profondo per TONI che impatta di testa ma trova 'solo' un corner, sugli sviluppi del quale l'ex Campione del Mondo incorna ancora ma PADELLI c'è...
18° Nel TORINO EL KADDOURI da il cambio a FARNERUD 20° CIRIGLIANO la da a TONI che in area si difende dalla carica dei difensori granata e alla fine cade è rigore! Batte JORGINHO e segna (MANDORLINI alza lo sguardo solo quando sente i butèi esultare), HELLAS ancora a galla! Bene così, che carattere...
25° JORGINHO ancora profondo per TONI che in area si difende poi si gira e tira superando RODRIGUEZ ma non PADELLI che fa buona guardia
27° VENTURA prova a vincere: IMMOBILE da il cambio a MEGGIORINI
28° Tiraccio alle stelle di BELLOMO...
31° CERCI continua a protestare per una presunta rimessa laterale a favore non concessa, viene richiamato dall'arbitro ma continua col suo atteggiamento indisponente finche il signor Rizzoli non estrae il giallo che l'attaccante granata merita in pieno!
33° Secondo cambio HELLAS: GOMEZ esce, entra SALA che va a fare l'esterno d'attacco
36° ROMULO crossa per TONI ma PADELLI esce in presa alta d'anticipo
37° CERCI lascia il posto a BRIGHI nelle fila granata e DONADEL da il cambio a JORGINHO nell'HELLAS
40° IMMOBILE dal limite brucia CIRIGLIANO e DONADEL scaricando su RAFAEL che si distende in tuffo e respinge con difficoltà!
47° Tiro di IMMOBILE deviato da GONZALEZ in angolo, sulla battuta D'AMBROSIO cade in area forse trattenuto da CACCIATORE ma l'arbitro lascia correre
48° Dopo 3 minuti di recupero il signor Rizzoli termina la gara: 33 punti alla salvezza
TABELLINO
TORINO-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 36' pt rig. e 8' st Cerci, 44' pt Gomez Taleb, 22' st rig. Jorginho.
TORINO (3-5-2): Padelli; Rodriguez, Bovo, Moretti; Darmian, Basha, Bellomo, Farnerud (dal 18' st El Kaddouri), D'Ambrosio; Cerci (dal 37' st Brighi), Meggiorini (dal 27' st Immobile).
A disposizione: Gomis, Berni, Masiello, Maksimovic, Vives, Glik, Pasquale.
All.: Ventura.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Moras, Albertazzi (dal 14' st Cirigliano); Romulo, Jorginho (dal 38' st Donadel), Hallfredsson; Jankovic, Toni, Gomez Taleb (dal 33' st Sala).
A disposizione: Mihaylov, Laner, Donati, Longo, Cacia, Bianchetti, Iturbe, Marques, Agostini.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Assistenti: Galloni e Schenone.
NOTE. Ammonito: Cerci.
LE ALTRE DI A + - =
L'UDINESE torna alla vitoria grazie ad una sfortunata autorete di un giocatore del GENOA ma il pubblico rimane contro mister GUIDOLIN che afferma 'Ai tifosi non piaccio'.
La JUVE subisce lo svantaggio al 'Bentegodi' col CHIEVO poi rimonta e vince con l'ottava rete di QUAGLIARELLA ai clivensi ed un'autorete (sulla gara pesa anche una rete apparsa regolare annullata ai padroni di casa) ma è il SASSUOLO a stupire fermando la corazzata NAPOLI al 'San Paolo' e gli emiliani conquistano il primo punto in Serie A sfiorando addirittura la vittoria!
Scoppiettante 3 a 3 fra BOLOGNA e MILAN, 1 a 1 tra LIVORNO e CAGLIARI, al PARMA servono 4 gol per piegare l'ATALANTA che però ne fa 3 ai ducali.
3 a 1 fra LAZIO e CATANIA ma in testa va la ROMA che batte la SAMPDORIA e conquista la quinta vittoria consecutiva: Record in Serie A per i giallorossi guidati da un ottimo Rudi GARCIA.
Domani INTER-FIORENTINA alle 20.45
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - = RINNOVO E ADEGUAMENTO per RAFAEL che ha allungato di un anno il suo contratto con l'HELLAS ora in scadenza al 30 Giugno 2016
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - = GRANDI DEL CICLISMO: In Israele hanno inserito Gino BARTALI tra i 'Giusti delle Nazioni', in Italia uno dei corridori più forti di sempre (storico il suo dualismo con COPPI) è stato forse un po' dimenticato...
...E A DIMOSTRAZIONE CHE IL RAZZISMO (PURTROPPO) NON E' UN FATTO DI LATITUDINE ecco le magliette in vendita in un negozio di Napoli 'Milanisti se fate lavare Balotelli con la varechina, puzzerà sempre' ma non manca quella dedicata ai scaligeri 'Veronesi non dimenticate che Gulietta era una zoccola'
VITA DA EX: Lo svincolato MANCINI nega un ritorno alla SALERNITANA e per ora continua a guardarsi attorno
L'EX CAMPIONE DI TENNIS BORIS BECKER rivela 'La mia prima moglie mi picchiava!'
SERIE A: Non c'è pace in casa MILAN! Incidente automobilistico per DE SCIGLIO...
CALCIO FRANCIA: IBRAHIMOVIC rinnova col PSG e rivela 'Concluderò qui la mia carriera, questo club ha ambizioni come nessun altro' ma questa storia non l'abbiamo gia sentita? Ho come un senso di déjà vu...
SERIE B: Risolto il mistero della scomparsa di GIAMPAOLO (ormai ex) tecnico del BRESCIA che aveva fatto perdere ogni sua traccia dopo un serrato confronto con i tifosi delle 'Rondinelle'... Per lui s'era mosso persino 'Chi l'ha visto' ma era al mare! Lo sostituirà 'Gigi' MAIFREDI. ZAMPARINI esonera GATTUSO nonostante le ultime rassicurazioni è stata fatale l'ultima sconfitta a Bari, il nuovo tecnico dei rosanero sarà Beppe IACHINI...
EDITORIALE Le pagelle: Toni e Jorginho ok, difesa: che confusione
25.09.2013 23:36 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Rafael: senza quell'indecisione di gruppo sul secondo gol il voto sarebbe nettamente superiore. Nelle altre occasioni ha sempre risposto con attenzione e grande concentrazione. 6
Cacciatore: prestazione opaca rispetto alle precedenti apparizioni. Sulla sua fascia c'era un certo D'Ambrosio, osservato speciale da Cesare Prandelli. Lieve attenuante, 5,5
Moras: il più sicuro della retroguardia scaligera è ancora una volta lui. Paga, forse troppo, le amnesie difensive dei compagni. 6
Gonzalez: Sua l'ingenutià difensiva che consente al Torino di passare in vantaggio. Meglio contro la Juventus. Da rivedere. 5
Albertazzi: Tanta grinta da parte del giovane terzino fresco di recupero fisico. Molta corsa sulla corsia di sinistra fino al momento della sostituzione. Anche lui come i compagni di reparto può fare molto di più. 6- (62' Cirigliano: buona prova del minuto talento argentino del River Plate. Sufficienza guadagnata con giocate semplici e grande lucidità nel momento topico del match. 6+)
Romulo: tanta corsa. Il centrocampista gialloblù scende in campo con quello spirito di sacrificio richiesto prima di ogni gara dal tecnico del Verona, Andrea Mandorlni. Tutta la squadra beneficia dei sui grandi sprint in chiave difensiva ed offensiva. 6
Hallfredsson: svolge con diligenza il proprio compito. Ne più, ne meno. 6
Jorginho: altra grande prova per il giovane talento di prorpietà del Verona. Le sue giocate illuminano i compagni, i suoi recuperi danno una grossa mano alla manovra difensiva. Il suo zampino c'è in entrambe le realizzazioni. 7 (83' Donadel: sv)
Jankovic: prova opaca per l'esterno offensivo serbo. Più utile in fase di ripiegamento che in quella che dovrebbe essere il suo punto forte, la manovra offensiva. L'augurio è quello di vedere il vero Jankovic nelle prossime gare. 5
Toni: con il bomber modenese il Verona è tutta un'altra storia. Non ce ne voglia Cacia, ma l'apporto del fisico attaccante arrivato in estate a parametro zero al momento è fondamentale per il gioco voluto da mister Mandorlni. Prestazioni esaltanti, la voglia è quella di un ragazzino all'esordio. I gol sono per metà farina del suo sacco. 7,5
Gomez: corre, torna e, stasera, va pure a segno. Il vero Juanito Gomez, potrebbe essere tornato. 6,5 (77' Sala: s.v.)
All. Mandorlini: il suo Verona torna da Torino con un punto prezioso. Il 4-3-3 con Jorginho in regia e Toni la davanti a lottare funzione eccome. Unico neo la fragilità della difesa gialloblù, che il tecnico scaligero dovrà cercare di registrare nei prossimi giorni sul campo di Peschiera.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
EDITORIALE Torino-H. Verona, le pagelle. Rodriguez rientro da incubo, Farnerud non ingrana. Cerci superstar...ancora
25.09.2013 23:31 di Riccardo Billia
Torino (3-5-2)
Padelli 6: un po’ troppo “leggero” e distratto in un paio di uscite. La sua partita si gioca soprattutto fuori dai pali quando viene chiamato in causa dai numerosi cross dalla trequarti dei veronesi. Nulla può sui due gol.
Darmian 6: viaggia in folle per buona parte della contesa. Raramente avanza oltre la metacampo, e contiene uno Jankovic non certo irresistibile.
Bovo 6: nel complesso risponde ancora bene alla terza chiamata da titolare, stavolta al posto di capitan Glik. Sporca la sua gara perdendosi Toni sul primo gol.
Rodriguez 5: il rientro in prima linea del condottiero uruguaiano è un puzzle di errori. Toni lo fa ammattire con la sua esperienza. Abbocca all’astuta mossa in area dell’ex viola che vale il penalty.
Moretti 6: il più attento della retroguardia granata. E’ sempre al posto giusto, pur cedendo a volte alla velocità dei gialloblù. Tenta invano qualche sortita offensiva sui calci piazzati.
D’Ambrosio 6: dopo gli exploit con Bologna e Milan si prende una pausa. Si adegua ai tempi non frenetici della partita, preoccupandosi più dell’estro di Gomez, sul quale però non chiude tempestivamente in occasione del pareggio.
Bellomo 6: il migliore del centrocampo venturiano nella prima parte di gara. E’ l’unico a provare la conclusione da fuori area, e se la cava discretamente in cabina di regia per oltre un tempo. Poi va in apnea e il Verona ringrazia.
Basha 6: non cambia di una virgola il suo modo di stare in campo. In compenso è lesto a rubare ad Hallfredsson la palla che poi innesca Cerci per il raddoppio.
Farnerud 5: il diesel svedese non cambia mai marcia. Il suo andamento lento viene mascherato da un primo tempo alla camomilla, ma in fase di impostazione marca visita. (dal 63’ El Kaddouri 5: è la contromossa di Ventura a quella di Mandorlini con Cirigliano. Nella mezz’ora a disposizione non ha convinto né come mezzala come spalla temporanea di Immobile).
Meggiorini 5,5: il primo tempo è una fotocopia di quello contro il Bologna. Poi si riprende, ma sottoporta evidenzia i suoi limiti. Colpisce un legno da un metro, e un suo tiro maldestro favorisce quantomeno il guizzo di Cerci. Prende un secondo palo da lontano, che viene eletto miglior colpo di serata (dal 72’ Immobile 6: è autore di un paio di interessanti spunti in zona gol, di buon auspicio per il derby. Il Toro aspetta i suoi gol).
Cerci 7,5: imprescindibile per questa squadra, ancora più dell’anno scorso. Cinque timbri in altrettante giornate, certificano la sua capacità di andare a rete con estrema facilità. Il raddoppio è un concentrato di astuzia e cinismo allo stato puro (dall’82’ Brighi sv).
All. Ventura 6: il pareggio è figlio di una discreta prestazione, ma l’impressione è che siano sempre le ingenuità a condannare questa squadra. Oltre al fatto che senza Cerci, il gol resta una chimera per centrocampisti ed attaccanti. Dà fiducia a Bellomo ottenendo qualche segnale positivo, mentre lo stesso non si può dire di Farnerud. Sarebbe stato più salutare far rifiatare D’Ambrosio in vista del derby.
Torino - Hellas Verona 2-2 | Toni è formidabile, il pareggio arriva in rimonta I granata vanno in vantaggio due volte e per due volte vengono rimontati dagli scaligeri, che mostrano carattere e solidità. Grande partita del campione del mondo 2006, che fa un assist e si procura un penalty
Luca Stoppele 25 settembre 2013
Torino - Hellas Verona 2-2 | Cronaca e tabellino
Un pareggio d'oro quello ottenuto dall'Hellas Verona sul campo del Torino, con i padroni di casa in vantaggio per ben due volte. I gialloblu però sono sempre rimasti in gara, rispondendo colpo su colpo agli attacchi granata. Toni, in dubbio fino all'ultimo minuto, in grande spolvero: fa l'assist per il pareggio di Gomez e si procura il rigore trasformato da Jorginho. Buona comunque la prova di tutta la squadra, che in più di un'occasione ha fatto la partita e ha messo alle corde il Toro. Da annotare il debutto in serie A di Cirigliano.
PRIMO TEMPO - L'Hellas prova a partire forte, ma il cross di Jankovic al 3' trova Padelli. Bellomo due minuti dopo impensierisce Rafael dalla distanza. Al 10' ancora un cross di Jankovic, il portiere granata blocca con qualche difficoltà e per un pelo Toni non ne approfitta. Al 14' Cacciatore trova l'ex viola dalla trequarti, il suo colpo di testa però è alto. Al 20' Darmian mette un bel traversone dalla destra, Farnerud però non ci arriva. Al 30' Moras svirgola un rasoterra di Meggiori e da l'illusione del gol. Partita combattuta quella dell'Olimpico, con le due squadre che si danno battaglia in tutte le zone del campo. Al 36' Gonzalez colpisce di mano su calcio d'angolo e Rizzoli assegna il rigore: sul dischetto va Cerci che non sbaglia. Al 44' Jorginho trova Toni in area che in spaccata riesce a servire Gomez che da due passi non sbaglia.
SECONDO TEMPO - Subito un pericolo per la porta gialloblu. Maggiorini, defilatissimo, colpisce l'esterno del palo sugli sviluppi di un corner. Al 49' Padelli si oppone al colpo di testa di Gomez. Al 52' un tiro di Meggiorini trova l'opposizione di Rafael, Albertazzi però pasticcia insieme al portiere brasiliano e Cerci ne approfitta. Un minuto dopo ancora Meggiorini può chiudere il match, ma la sua conclusione finisce sul palo. Al 59' Jankovic trova Toni, ma la sua girata di testa è centrale. Ancora Toni di testa al 62', stavolta da un corner, ma senza fortuna. Al 66' Rodriguez affossa il bomber gialloblu in area: rigore. Jorginho s'incarica di battere il penalty e non sbaglia. Al 70' Toni prova a mettere la propria firma dopo essersi liberato di Rodriguez, ma il suo rasoterra non trova impreparato il portiere granata. Al 85' Immobile si gira bene al limite e indirizza il pallone all'angolino basso, l'estremo difensore brasiliano però si oppone.
TORINO - HELLAS VERONA 2-2
MARCATORI: Cerci (T) su rig. al 36', Gomez Taleb (HV) al 44', Cerci (T) al 52', Jorginho (HV) al 66'
A DISPOSIZIONE: 31 Mihaylov, 4 Laner, 5 Donati, 7 Longo, 8 Cacia, 13 Bianchetti, 15 Iturbe, 25 Marques, 33 Agostini. All.: Andrea Mandorlini.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
FONTE: VeronaSera.it
Torino-Verona 2-2 voti pagelle 5^ giornata Serie A 2013-2014 Torino-Verona 2-2, le pagelle: Cerci top e Rodri
Torino-Verona 2-2 voti pagelle 5^ giornata Serie A 2013-2014
Per gli scaligeri vanno in gol Gomez e Jorginho
Redazione 25 settembre 2013
I VOTI
TORINO (3-5-2): Padelli 5.5, Bovo 6, Rodriguez 5, Moretti 5.5, Darmian 5 Basha 6.5, Bellomo 5.5 Farnerud 5 (18' st El Kaddouri 5.5), D'Ambrosio 5, Cerci 7 (37' st Brighi sv), Meggiorini 6 (28’ st Immobile 6). (23 Gomis 32 Berni 17 Masiello 19 Maksimovic 20 Vives 25 Glik 26 Pasquale). All.: Ventura 6
VERONA (4-3-3): Rafael 6, Cacciatore 6, Gonzalez 5, Moras 6, Albertazzi 5.5 (14' st Cirigliano 6), Romulo 6, Jorginho 6.5 (37' st Donadel sv), Hallfredsson 5, Jankovic 5.5 (34' st Sala sv), Toni 7, Gomez 6.5. (31 Mihaylovic 4 Laner 5 Donati 7 Longo 8 Cacia 13 Bianchetti 25 Marques 33 Agostini). All.: Mandorlini 6.5
MIGLIORI TODAY
Cerci 7: Tutte le azioni pericolose del Torino passano dai suoi piedi. Con le sue accelerazioni spacca in due la difesa avversaria. Freddo su calcio di rigore, bravo ed opportunista in occasione del raddoppio ad approfittare del pasticcio difensivo di Rafael.
Basha 6,5: Uomo d'ordine in mezzo al campo. Pressa gli avversari e cerca subito di dettare il passaggio in profondità. Da un suo recupero in mezzo al campo nasce il gol del raddoppio.
PEGGIORI TODAY
Rodriguez 5: Male, molto male. Soffre la vivacità di Gomez e la fisicità di Toni non riuscendo a dare solidità al reparto. Nella ripresa causa il rigore.
Farnerud 5: In fase di costruzione e ripartenza si vede molto poco. Spesso in ritardo sui cross dei compagni.
Darmian 5: Meno vivace rispetto alle ultime uscite. Attacca poco lo spazio e bada più a difendere contro due clienti scomodi come Hallfredsson e Jankovic.
Torino-Verona 2-2 | Il festival del gol dell'Olimpico non premia nessuno Il primo tempo è combattuto ma Cerci su rigore la sblocca. Gomez pareggia. Ma nella ripresa Cerci e Jorginho poi fanno 2 a 2
Lorenzo Nicolini 25 settembre 2013
Il Torino pareggia 2 a 2 contro il Verona, nella 5^ giornata di Serie A. Il primo tempo, dello stadio Olimpico, è combattuto. Alessio Cerci, su calcio di rigore, spezza l'equilibrio del match. Juanito Gomez, poco dopo, fa uno a uno. Nella ripresa altro botta e risposta: Cerci raddoppia e Jorginho pareggia.
LE SCELTE - Nel Torino diverse novità, sopratutto in mezzo al campo. Ventura cambia tutto il settore centrale con Farnerud, Basha e Bellomo in campo dal primo minuto. Dietro Rodriguez prende il posto di Glik. In avanti Meggiorini preferito a Immobile. Nell'Hellas torna in campo dal primo minuto Toni che occuperà il centro dell'attacco con Jankovic e Gomez ai suoi fianchi.
PRIMO TEMPO - Gran pressing da parte di entrambe le squadre nei primi minuti di gioco sui portatori di palla avversari. Entrambe le squadre provano a chiudere gli spazi per poi ripartire in velocità sugli esterni. Ritmi molto alti in campo con gli ospiti che si sono fatti vedere maggiormente nei pressi dell'area di rigore del Torino, anche se non sono ancora arrivati pericoli per la porta di Padelli. Il Torino invece fatica a trovare spazi in avanti. Al 6' gran botta dalla distanza di Bellomo da posizione centrale. Il tiro è forte e dotato di effetto con Rafael che quasi commette un'incredibile errore bloccando in due tempi la palla e tenendo inviolata la porta.
La squadra di Mandorlini appare padrona del campo, con il Torino che fatica a far valere il proprio palleggio in mezzo al campo. Tanti i palloni buttati in mezzo dai gialloblu per la testa di Toni che però non sempre riesce ad avere la meglio sui centrali avversari. Al 22' punizione taglia dalla sinistra di Cerci che prova a pescare Moretti in area. Il difensore in spaccata prova ad arrivare sul pallone senza riuscirci. Il Torino dopo l'inizio difficile alza il proprio baricentro e soffre meno il pressing avversario riuscendo anche a farsi vedere con maggiore continuità nell'area avversaria senza tuttavia trovare spazi per calciare in porta.
Occasione per il Torino al 30'. Bellomo serve Meggiorini sulla sinistra dell'area di rigore. Il tiro dell'attaccante non è pericoloso, ma Moras svirgola il pallone cercando di allontanarlo dall'area piccola e rischiando un clamoroso autogol, col pallone che finisce di poco sopra l'incrocio dei pali. Al 35' rigore per il Torino. Angolo dalla destra del Torino con Gonzalez che tocca nettamente di mano in area provocando la massima punizione. Dagli undici metri Cerci non sbaglia mettendo la palla sotto l'incrocio dei pali della porta di Rafael. Torino in vantaggio.
Reazione dell'Hellas Verona dopo il vantaggio granata e pareggio. Al 44' arriva il gol. La squadra di Mandorlini va alla caccia del pari prima della chiusura del primo tempo, ma la difesa di casa è molto attenta specialmente sui palloni alti. Lancio lungo di Jorginho per Toni che al volo in spaccata mette sul secondo palo per l'accorrente Gomez. L'argentino da due passi non ha problemi a battere Padelli per il pari degli ospiti.
SECONDO TEMPO - La ripresa inizia con un legno dei granata. Angolo battuto velocemente da Cerci per Meggiorini che contrastato da Moras riesce a calciare da posizione defilata colpendo il palo di Rafael. Poi la difesa spazza via. Al 53' Torino nuovamente in vantaggio. Contropiede perfetto del Torino con Cerci che avanza per vie centrali servendo Meggiorini in area. Il tiro dell'attaccante è centrale e viene parato da Rafael che però se la lascia sfuggire. Il pallone resta dentro l'area piccola fra Moras, Albertazzi, Cerci e lo stesso portiere veronese con il granata che è più lesto di tutti e di destro mette sotto la traversa.
Verona che subisce il colpo e il Toro sfiora il tris. Al 54' grande conclusione dalla distanza di Meggiorini che salta Moras e calcia a rete dal limite. Palla sul palo lontano della porta di Rafael, che tocca la palla salvando la sua porta. Al 59' altro cross dalla sinistra dell'Hellas Verona con Toni che gira da centro area. Palla centrale e Padelli blocca senza problemi. Il Verona non molla e pareggia. Toni difende palla al limite e riceve il fallo da Rodriguez: è rigore.
Al 67' trasformazione perfetta di Jorginho che non lascia scampo a Padelli con un tiro angolato a fil di palo. Ancora Toni pericoloso in area al 70'. Il centravanti elude la marcatura di Rodriguez e calcia in porta. Tiro debole e centrale che Padelli blocca. Al 75' cross dalla destra di Basha che mette in mezzo per i compagni. Il neo entrato Immobile viene anticipato dalla difesa veronese, mentre il tiro di D'Ambrosio finisce ampiamente alto. Al minuto 88 spunto di Immobile dal limite dell'area. L'attaccante riesce a liberarsi e calciare in diagonale dalla distanza costringendo Rafael alla respinta in tuffo. La partita finisce così.
Hellas Verona, raccolto il primo punto in trasferta: 2-2 con il Torino
Luisa Venturini
Partita positiva per il Verona stasera, che riesce meritatamente a raccogliere il primo punto in trasferta.
Parte bene la squadra di Mandorlini, che aggredisce subito gli spazi, ma subisce un rigore per una leggerezza di Gonzalez che ferma un pallone in area. Cerci realizza l'1-0 al 36'. C'è però subito la reazione, e si arriva al pareggio con Gomez su assist di Toni al 44'.
Nel secondo tempo parte meglio il Torino, che si dimostra subito aggressivo e arriva a colpire un palo. Cerci poi realizza la sua personale doppietta al 52', e Meggiorini trova un gran palo al 53'. Mandorlini ridisegna la squadra inserenso un ottimo Cirigliano, Toni prende per mano la situazione e si va a procurare un rigore che Jorginho realizza al 66'. Nel finale il Torino ci prova, il Verona si chiude ma non succede nulla.
Alla fine ne esce un pareggio che è il risultato più giusto per quanto visto in campo.
Il punto sulla 5a giornata di Serie A
26 settembre 2013 02:36 | Vincenzo Currò
La conferma: Il sospetto lo si era avuto all’indomani della chiusura della campagna acquisti: l’Hellas Verona si era mosso benissimo nelle torbide acque del calciomercato, con acquisti di assoluto valore e di qualità superiore rispetto a quella di tante altre compagini già presenti in Serie A. Il sospetto, alla quinta giornata, si è fatto realtà: andare a pareggiare sul campo del Torino non è stata impresa facile, ma i ragazzi di Mandorlini ce l’hanno fatta. Ha un gioco l’Hellas, capace di adattarsi anche all’avversario che ha di fronte e con degli interpreti che potrebbero benissimo stare in squadre di fascia medio alta, come ad esempio Jorginho, il cui rigore è solo la ciliegina sulla torta di una prestazione tutta quantità e qualità. I 7 punti in classifica parlano e chiaro e l’impressione è che, se il giocattolo non dovesse rompersi alla prima difficoltà, l’Hellas potrebbe addirittura lottare per traguardi inizialmente impensabili (vedi Europa League).
La sorpresa: Alzi la mano chi avrebbe ritenuto il Sassuolo capace di strappare 1 punto al Napoli in quel catino infernale che era ier il San Paolo (come sempre del resto), adornato dalla presenza di ben 60.000 spettatori. Roba che avrebbe impressionato chiunque ma non, evidentemente, quella che sino a ieri pareva una combriccola di calciatori finiti per caso in Serie A per caso. Onore e merito al principale artefice di questo miracolo, vale a dire Eusebio Di Francesco, un tecnico preparato ma che sin qui, nella massima serie, ha avuto a disposizione rose con le quali mettersi in mostra è particolarmente difficile. Eppure lui, a pochi giorni dalle sette sorbole beccate dall’Inter, ha saputo rivoltare la squadra dandole un’identità ed un’organizzazione di gioco, ma soprattutto una dignità. Roba non da tutti, badate bene. E se pensiamo che il Sassuolo è andato ad un passo dal vincere la partita, c’è di che provare beata meraviglia. La situazione di classifica è pur sempre deficitaria, ma la prestazione di ieri autorizza tacite ma sincere speranze.
La delusione: Napoli, ma cosa combini? Ma come? Sconfiggi il Borussia Dortmund alla prima di Champions, vai a vincere a San Siro contro il Milan, e poi inciampi in casa contro il Sassuolo? Per carità, un pareggio ci può anche stare, ma la sensazione è che i campani siano scesi in campo convinti di vincere la partita avendo vita facile. Peccato che si è pensato inizialmente veniale, ma rivelatosi poi fatale. Ed è pure andata bene al Napoli, visto che solo un provvidenziale intervento sulla linea di porta ha impedito a Zaza di siglare il goal dell’1 a 2 per i neroverdi. Il turnover avrà influito? Potrebbe anche, soprattutto in difesa dove le prestazioni di Paolo Cannavaro e Federico Fernandez sono state palesemente insufficienti e ben lontane di quelle sin qui adoperate da Britos e Raul Albiol: servirà da esperienza, senza ombra di dubbio.
Il top player: Cinque goal dopo cinque giornate di campionato non possono essere un caso e neppure figli di un momento fortunato: no, nulla di tutto ciò, semplicemente Alessio Cerci è ormai uno dei calciatori più forti del campionato. Era ora che sbocciasse questo eterno talento, che pareva avesse tutti i requisiti per entrare nell’affascinante ma triste e lungo elenco delle promesse mancate, dei miti a metà, dei Morfeo e dei Di Napoli. Ed invece no, eccoci qui a commentare la doppietta di Cerci al Verona, a coronamento di una prestazione da leader vero e proprio, quale Alessio ormai è: merito a Giampiero Ventura di averlo messo di fronte alle proprie responsabilità, di avergli fatto prendere seria coscienza dei propri mezzi, di aver usato indistintamente bastone e carota. Gliene siamo grati, perchè un Cerci così tornerà utilissimo anche ai Mondiali.
Il flop player: Dai migliori pretendiamo sempre il massimo, ecco perchè, quando essi sbagliano, gli errori pesano doppio. Soprattutto se ne vengono commessi due nella stessa partita: è dunque con sommo dispiacere che iscriviamo qui il nome di quello che nella sua carriera è sempre stato un top player, un fuoriclasse, per giunta nel ruolo di portiere. Insomma, avrete ormai capito che parliamo di Gigi Buffon. Il quale ieri, contro il Chievo, è stato protagonista di un errato e banale disimpegno che ha permesso agli scaligeri di andare in vantaggio. Ma non solo. In occasione del goal ingiustamente annullato ad Albero Paloschi, Buffon ha fatto un intervento goffo che ha di fatto consegnato il pallone al centravanti avversario, abile a depositarlo (vanamente) in rete. Si rifarà, perchè parliamo comunque di uno dei migliori portieri del mondo. Per stavolta è andata male, e fa notizia.
Il goal più bello: Continua l’iscrizione di calciatori insospettabili a questa categoria: dopo Luca Antonini tocca infatti a Djamel Mesbah la palma di autore del goal più bello della settimana. Un destro a giro alla Del Piero, e ciò non vuol essere una bestemmia: semplicemente, guardando il piccolo capolavoro firmato dall’esterno algerino del Parma, sono tornate alla mente le immaginifiche traiettorie disegnate da Pinturicchio. Roba da stropicciarsi gli occhi, anche perchè confezionata da un onesto gregario che, dal giorno in cui è arrivato in Emilia, ha sempre trovato poco spazio. Ieri il riscatto, che più bello l’ex milanista (proprio come Antonini…) non poteva sognare: Mesbah re per un giorno, il calcio è bello anche per questo. Chapeau.
FONTE: CalcioWeb.eu
QUI-TORO
26/09/2013 - IL DOPO PARTITA Ventura: “Il pareggio ci sta stretto”
Granata con la testa già al derby
L’amarezza del tecnico granata: «Ma il vero rammarico è stato il Milan». Oggi allenamento a porte aperte per i tifosi
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
“Il pareggio ci sta un po’ stretto, ma non siamo rammaricati: quel sentimento l’abbiamo provato con Atalanta e Milan”. Giampiero Ventura non nasconde l’amarezza per la doppia rimonta subita contro l’Hellas Verona, ma si gode il punto incamerato che muove la classifica e soprattutto lancia il suo Toro verso il derby di domenica all’ora di pranzo. “Ora dobbiamo recuperare le forze – spiega il tecnico granata – e poi penseremo a come fare la partita contro la Juve”. Una prima ricarica arriverà dai tifosi, che questa mattina potranno assistere all’allenamento alla Sisport (ore 11.30) in vista della stracittadina.
Nel Torino la parola d’ordine dopo il 2-2 col Verona è “che peccato”. La doppietta di Cerci (“E’ capocannoniere della serie A? Deve esserci un errore, visto che lui non poteva giocare da punta”, scherza Ventura) non è bastata e nel conto della sfortuna si aggiungono i due pali colpiti nella ripresa da Meggiorini. “Bisogna fare i complimenti a Rafael – dice l’attaccante -: ha tolto il pallone dall’angolo e lo ha mandato sul palo. Sarebbe stato bello segnare, anche perché era la prima volta che affrontavo l’Hellas in serie A”.
Meggiorini è un tifoso veronese, ma è stato uno dei più pericolosi ieri sera. “In ogni caso credo che questo 2-2 sia un buon pareggio perchè il Verona è una squadra tosta e nel secondo tempo, quando noi abbiamo avuto un calo atletico, loro hanno sempre tenuto il campo”.
FONTE: LaStampa.it
Doppio Cerci ma cuore Toni: Torino e Verona dividono la posta (2-2)
Scritto da Matteo Portoghese il 25 settembre 2013 alle 22:56.
Torino e Verona impattano all’Olimpico. 2-2, al termine di una gara vibrante ma solo a tratti. Inizio a ritmi variabili, con fasi dinamiche alternate ad altre di stanca. È però duello fra l’azzurro di oggi e l’azzurro di ieri, con Cerci e Toni che, a distanza, duellano e tengono le redini delle rispettive squadre fino a dividersi la posta.
In cronaca, le fasi di studio durano per i due terzi del primo tempo. Ritmi incerti, come da classica fra formazioni che lottano per la salvezza e non vogliono scoprirsi. A guardarle, Toro e Verona danno l’impressione di pensare più a non prenderle che a darle, e in questi casi la partita statica è logica conseguenza. Discreto il lavoro degli esterni gialloblù in copertura, mentre Toni là davanti lotta e fa valere la stazza. Non pulitissima la marcatura di Rodriguez, preferito a Glik prudenzialmente a riposo. Dalla stagnazione si esce solo con una scossa e, suo malgrado, ci pensa González: l’ex Peñarol la tocca di mano e Rizzoli non ha dubbi nel decretare la massima punizione. Non può essere che la svolta, perché Cerci dal dischetto è infallibile, con l’Olimpico che s’accende e risveglia un mercoledì sera sin lì anonimo. Da lì in poi l’Hellas è più frizzante, anche se a momenti i granata sono belli da vedere. La impatterà il solito Toni, dando in acrobazia a Juanito Gómez l’assist dell’1-1.
Nella ripresa pronti via e Meggiorini, sin qui oggetto misterioso, colpisce il palo appena sotto la Maratona. La partita è frizzante e Cerci, al 53′, raddoppia score personale e di squadra: il Torino riparte e, su errore di Meggiorini a tu per tu con Rafael, il fantasista azzurro graffia il 2-1. È un buon momento per i padroni di casa, che giocano più sciolti e impensieriscono il Verona. Ciò che manca all’undici di Ventura è però il killer instinct, specie quando gli ospiti restano alti alla ricerca del pareggio e si aprono gli spazi. Guai a svegliare, in questi casi, quella vecchia volpe di Toni, che fa ammattire Rodriguez, provocando il secondo rigore della serata. Dagli undici metri al 67′ Jorginho non sbaglia e, al primo timbro in Serie A, fa 2-2. Poker di reti in una serata inizialmente sonnolenta e assalti finali, da una parte come dall’altra. Ventura lancia nella mischia Immobile alla ricerca di dinamismo, mentre sulle fasce i veronesi restano pimpanti e veloci ma non cambierà nulla e Torino e Verona divideranno la posta.
ROMA SOLA IN VETTA, NAPOLI BLOCCATO
DAL SASSUOLO. VINCE LA JUVE, PARI MILAN
Mercoledì 25 Settembre 2013
GENOVA - Grazie ai gol di Benatia e Gervinho, la Roma vince a Marassi e si trova da sola in testa al campionato. Il Napoli si fa bloccare al San Paolo dal Sassuolo, reduce dal 7-0 con l'Inter. La Juve vince in rimonta a Verona, mentre il Milan riesce a trovare il 3-3 a Bologna, dopo essere andato sotto di due reti. Vince la Lazio contro il Catania, pareggiano Toro-Hellas e Livorno- Cagliari. Spettacolo e gol nel 4-3 del Parma all'Atalanta.
BOLOGNA-MILAN: 3-3
CHIEVO - JUVENTUS: 1-2
LAZIO -CATANIA: 3-1
LIVORNO-CAGLIARI: 1-1
NAPOLI -SASSUOLO: 1-1
PARMA-ATALANTA: 4-3
SAMPDORIA-ROMA: 0-2
TORINO-VERONA: 2-2
LA ROMA VINCE ANCORA: 2-0 ALLA SAMP
A MARASSI, È SOLA IN TESTA -FOTO
Mercoledì 25 Settembre 2013
ROMA - La Roma vince ancora e vola da sola al comando della classifica. A Genova gli uomini di Rudi Garcia si sono imposti per 2-0, conquistando il record di cinque vittorie consecutive all'avvio in campionato.
Ancora una volta una Roma poco convincente nel primo tempo, terminato senza reti, e più brillante nel secondo. Al 65' un'incursione in area di Benatia termina con un fallo sul difensore marocchino, che finisce a terra ma riesce comunque a realizzare la zampata decisiva che beffa Da Costa.
La Sampdoria ci prova ma la Roma controlla la gara e all'88' punisce i blucerchiati in contropiede: Totti porta avanti la palla e serve l'accorrente Gervinho, che realizza il suo primo gol in Italia.
LA JUVE VINCE 2-1 IN CASA DEL
CHIEVO TRA LE POLEMICHE -FOTO
Mercoledì 25 Settembre 2013
VERONA - La Juve riesce ad espugnare il Bentegodi in rimonta ma sono forti le polemiche del Chievo.
I gialloblu erano passati in vantaggio con una grande girata al volo di Thereau al 28' del primo tempo, ma in avvio di ripresa la Juventus aveva trovato il pareggio con Quagliarella.
Successivamente, a Paloschi viene annullato clamorosamente un gol regolare per un fuorigioco inesistente, e al 65' la Juventus passa grazie ad un autogol di Bernardini.
LAXALT SPAVENTA IL MILAN: 3-3 A BOLOGNA.
ABATE NEL FINALE FIRMA LA RIMONTA -FOTO
Mercoledì 25 Settembre 2013
BOLOGNA - Milan all'Inferno e ritorno, dopo il 3-3 in rimonta sul campo del Bologna. I rossoneri vanno avanti con Poli ma devono ancora fare i conti con Laxalt, di proprietà dell'Inter ma in prestito al Bologna. L'uruguayano segna due reti, prima del momentaneo 3-1 di Cristante. Ma la serata maledetta del Milan si ribalta, quando Robinho riapre i conti prima del gol di Abate nel finale.
IL NAPOLI NON RUGGISCE, 1-1 AL SAN PAOLO
CONTRO IL SASSUOLO: ADDIO PRIMATO -FOTO
Mercoledì 25 Settembre 2013
NAPOLI - Il Sassuolo che non t'aspetti e, soprattutto, il Napoli che non t'aspetti. La prima contro l'ultima, Davide contro Golia finisce in parità, 1-1, e così sfuma il sogno degli azzurri di inanellare la quinta vittoria di fila. La Roma e la vetta della classifica si allontanano. Una delusione cocente per i 55 mila spettatori del San Paolo che, anche grazie ai prezzi molti contenuti praticati dalla società, avevano riempito lo stadio. Il Sassuolo, come Di Francesco aveva promesso, si gioca la partita della vita con il coltello tra i denti e senza paura. La squadra emiliana organizza una gara di contenimento con una difesa a cinque super blindata. Per buona parte della partita gli ospiti riescono a rimanere in nove dietro la linea della palla. E d'altro canto era l'unica tattica possibile per una squadra disperata che riesce a guadagnarsi così il primo punto della stagione e a riscattare la brutta figura di domenica scorsa, quando era stata mortificata in casa dall'Inter. Di Francesco rivoluziona tutto, sostituendo buona parte dei protagonisti della disfatta con i nerazzurri. La squadra è chiaramente votata alla difesa, tanto è vero che la linea difensiva predisposta dal tecnico prevede cinque uomini, con Schelotto e Longhi che marcano praticamente a uomo i due esterni offensivi del Napoli, Mertens e Pandev. Nel Napoli Benitez attua un turnover abbastanza spinto, salvo poi a ricorrere a Callejon ed Insigne, quando le cose si mettono male. Ma ormai è troppo tardi. Gli emiliani appena possono, fanno partire veloci ed interessanti azioni offensive che passano spesso e volentieri per i piedi di Kurtic, il migliore in campo del Sassuolo e talvolta anche di Berardi che gioca a supporto dell'unica punta, Zaza.
FONTE: Leggo.it
SERIE A Il sogno di Cerci e Toni: salvare Torino ed Hellas per conquistare il Brasile
26.09.2013 07.45 di Tommaso Maschio
Torino e Hellas Verona si aggrappano ai loro totem offensivi nella rincorsa alla salvezza: Alessio Cerci per i granata e Luca Toni per i gialloblu. Giocatori totalmente diversi - per fisico, ruolo, età e curriculum - ma fondamentali nei piani dei rispettivi allenatori che hanno costruito la squadra attorno ai loro giocatori di maggior talento, per esaltarne le qualità a far si che il loro talento sia al servizio della squadra nella difficile rincorsa alla salvezza.
Ventura ha cambiato addirittura modulo per adattarlo a Cerci, trasformandolo da ala dotata di grande spunto, ma poco incisiva sotto porta, a secondo punta micidiale per se stesso e per i compagni. Una trasformazione che ha permesso all'ex giallorosso di segnare cinque reti in cinque gare e salire momentaneamente in cima al trono dei goleador di Serie A. Un passo in avanti importante a livello realizzativo rispetto agli otto centri in 35 gare dello scorso anno, che ha permesso al Torino di piazzarsi momentaneamente alle spalle delle grandi - e anche davanti a qualcuna come il Milan - col rimpianto dei due punti buttati via coi rossoneri che avrebbero permesso ai granata di essere addirittura in zona coppe. Una doppietta contro l'Hellas, un gol su rigore e uno da rapace d'area dopo un pasticcio difensivo su tiro di Meggiorini, certificano la crescita del giocatore che ore può sognare anche una convocazione ai prossimi Mondiali.
Convocazione a cui magari pensa anche Luca Toni dell'Hellas Verona. Mandorlini lo considera il perno del suo 4-3-3, tanto da cambiare modulo in sua assenza, e tutto il gioco offensivo della squadra scaligera gravita attorno a lui che arpiona - di testa o di piede indifferentemente - i palloni che piovono dalla retrovie o dalle fasce nei pressi dell'area per poi trasformarli in assist per i compagni o in tiri pericolosi per i portieri avversari. Col Torino non segna, ma sforna un assist di rara bellezza per Gomez e poi conquista con mestiere il rigore che vale il definitivo pari. Una prestazione maiuscola che potrebbe far riflettere anche Cesare Prandelli in vista delle prossime gare di qualificazione europea.
Alessio Cerci e Luca Toni sanno che solo essendo decisivi per i rispettivi club nella corsa salvezza possono cullare il sogno di una maglia azzurra ai prossimi Mondiali brasiliani a cui non sarà facile arrivare vista l'ampia e importante concorrenza. Ma il ct Prandelli ha ribadito anche recentemente di tenere le porte aperte a tutti i giocatori convocabili, senza alcun preconcetto verso nessuno sia esso un giovane emergente, un calciatore in cerca di conferme e continuità o un vecchietto terribile che porta con se in dote l'ultimo Mondiale vinto dalla nazionale italiana.
ALTRE NOTIZIE Torino, Meggiorini: "C'è un po' di rammarico per il risultato, non per la prestazione"
Due pali hanno impedito all'attaccante granata di esultare per il gol. Il pareggio con il Verona al Torino sta un po' stretto. Meggiorini è già concentrato sulla sfida alla Juventus.
26.09.2013 06.50 di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
Un pellegrinaggio per scacchiare la sfortuna le servirebbe?
"Se vado in pellegrinaggio mi sa che non torno in tempo per il derby".
Già e poi chi marcherebbe Pirlo?
"Non so come prepareremo la partita con la Juventus, ma sicuramente ci metteremo tutta l'attenzione del mondo, come abbiamo fatto l'anno scorso, poi speriamo che qualche episodio sia a nostro favore".
Se colpire il primo palo poteva anche starci il secondo tiro avrebbe dovuto avere esito migliore.
"E' vero, il secondo tiro era preciso, ma è stato bravissimo il portiere del Verona e gli ho fatto i complimenti perché la palla era indirizzata a fil di palo e lui è riuscito a deviarla, forse con l'unghia, sul palo. Peccato non aver portato a casa la vittoria, forse siamo stati un po' ingenui in occasione del rigore subito. Forse alla fine della partita c'era un rigore su D'Ambrosio, ma non ho ancora rivisto le immagini. C'è un po' di rammarico per il risultato, sicuramente non per la prestazione".
Il Verona era ben messo in campo, squadra ostica da affrontare?
"Sì, lo sapevamo poiché avevamo analizzato le immagini di come giocano e quindi eravamo consapevoli che sarebbe stata dura e che ci voleva molta pazienza e l'abbiamo avuta, forse un po' meno nel finale quando volevamo provare a segnare il terzo gol. Però non avevamo le gambe per farlo. Sapendo che sono pericolosi soprattutto nelle ripartenze abbiamo voluto rischiare poco. Il pareggio ci sta un po' stretto perché meritavamo di vincere".
Ha detto che non avevate le gambe per fare il terzo gol: stanchezza o difficoltà nei confronti dell'avversario?
"Mi riferivo ai dieci-quindici minuti finali quando anche il Verona e qualsiasi altra squadra che ha giocato domenica e poi di nuovo ieri sera era stanca e questo ci può stare. Nel finale abbiamo usato la testa, mentre altre volte lo abbiamo fatto un po' meno rischiando di buttare via la partita".
La prossima gara sarà il derby, le energie anche solo nervose si trovano sempre per affrontare la Juventus?
"Da oggi ci concentreremo sulla Juventus e non c'è bisogno di dire che è una partita importante, cercheremo di prepararla al meglio e di essere un po' più furbi e non regalare uomini in più com'è accaduto l'anno scorso (espulsione di Glik, ndr). Serviranno tante cose perché avremo di fronte una squadra che per il terzo anno consecutivo lotta per lo scudetto".
Otto punti in cinque giornate e Cerci capocannoniere, prima di iniziare il campionato v'immaginavate un avvio di questo tipo?
"In estate abbiamo lavorato tanto e il mister ci sa mettere bene in campo e prepara bene le partite e se noi lo seguiamo possiamo fare bene e lo stiamo dimostrando. Non dobbiamo avere cali e il derby è fondamentale psicologicamente se si ha la fortuna di ottenere un risultato positivo. I tre punti ci darebbero una spinta non da poco in modo da affrontare meglio le partite successive".
Il Torino è partito bene, quanto in più possono darvi, quando torneranno disponibili, giocatori come Gazzi e Barreto?
"Possono dare tantissimo, l'anno scorso Gazzi ha fatto tantissimo, Barreto era arrivato a gennaio e non giocava da tanto, quindi il meglio deve ancora darlo, in allenamento ha voglia, anche se rientrerà fra un mesetto. Ci sono le basi per fare bene, ma adesso dobbiamo concentrarci sulla Juventus e quando arriverà il momento di Gazzi e Barreto sono sicuro che daranno il loro apporto, però gli stiamo facendo capire che il posto dovranno sudarselo perché stiamo facendo bene tutti".
ALTRE NOTIZIE Torino, Bellomo: "Non vedevo l'ora di debuttare in A, che emozione"
Emozione indescrivibile quella provata da Bellomo per la prima partita nella massima divisione. Il giocatore ha come obiettivo dare ancora di più.
26.09.2013 06.43 di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
Quando ha saputo che avrebbe giocato?
"Nella rifinitura di ieri mattina, ero molto carico e non vedevo l'ora di scendere in campo lo aspettavo da tanto tempo. Volevamo vincere, ma va bene così perché abbiamo dato continuità ai risultati".
Che emozione ha provato a esordire in serie A?
"L'emozione è difficile da descrivere perché è indescrivibile. Ora sono tranquillo e cercherò di dare ancora di più".
Il ruolo di play davanti alla difesa per lei è nuovo, come si trova?
"Da quando sono arrivato il mister mi prova in quella posizione, sono consapevole di dover giocare in quel ruolo e fino ad oggi ho lavorato tanto, ho avuto la possibilità di esordire e spero di aver ripagato la fiducia dell'allenatore. Ora in testa c'è la Juve".
Al quinto minuto ha provato il tiro dalla distanza e il portiere del Verona l'ha parato in due tempi, il coraggio non le è mancato nonostante il debutto.
"Questi tiri sono nelle mie corde e in B ho fatto parecchi gol in questo modo. Purtroppo ieri non ho segnato, ma pazienza ci proverò un'altra volta".
Non è facile entrare nel cuore dei tifosi, ma lei è già uno dei beniamini. Che effetto le ha fatto sentire che alla lettura delle formazioni il pubblico granata l'ha applaudita?
"Io ero negli spogliatoi e non ho sentito, però me l'hanno detto e sono contendo di avere anche la fiducia dei tifosi e cercherò di ripagarli dando il massimo perché questa maglia è molto importante".
Il pareggio con il Verona è da considerarsi un punto guadagnato o due punti persi?
"Di solito si punta sempre a vincere, però era importante dare continuità di risultato alla gara con il Bologna e anche un punto serve a questo scopo".
Non sempre avete dato l'impressione di riuscire a dare il la alla manovra, è stata una partita veramente difficile?
"Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita difficile, perché il Verona si difende bene e nelle ripartenze sono pericoloso perché davanti hanno giocatori di qualità. Avevamo preparato bene la partita in modo da non farli ripartire in contropiede".
In campo ha visto due giocatori come Cerci e Toni, che impressione le hanno fatto?
"Cerci per noi è molto importante, fa la differenza ed è l'uomo in più. Toni è un giocatore d'esperienza e ha fatto tanto".
Ha chiesto la maglia a Toni?
"Sì, mi ha regalato la maglia".
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Partita non facile poiché il Verona è una squadra solida e in salute e che conquistata la palla riparte. Bellomo all'esordio in A ha fatto abbastanza bene. Il mister ironizza su Cerci capocannoniere.
26.09.2013 06.43 di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
Partita difficile dal punto di vista tattico com'era nelle previsioni, rammarico per essere andati in vantaggio due volte ed essere stati raggiunti?
"Il vero rammarico c'è stato con l'Atalanta e con il Milan, quelli erano i punti che non abbiamo, non con il Verona squadra estremamente ostica che si è sempre difesa in dieci e brava a ripartire. Se fossimo stati scriteriati avremmo interpretato la partita diversamente e avremmo pagato, la Juventus quando il Verona è andato in vantaggio ha rischiato in tre contropiede e se avesse subito il due a zero sarebbe diventata difficile anche per loro, questo per dire che è stata una partita non facile. Il rammarico non è per essere andati in vantaggio due volte, ma per aver preso un palo sul due a uno a portiere loro battuto, se avessimo segnato avremmo chiuso la partita e su questo nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Queste sono gare che vendono determinate e decise da episodi e per noi un episodio non è stato positivo perché la palla non è andata in rete. Il rigore che abbiamo subito forse era evitabile, ma fa parte del gioco".
A centrocampo ha schierato Basha, Bellomo e Farnerud, un trio inedito. Questi giocatori hanno dato le risposte che si attendeva?
"L'avvicendamento è normale poiché noi facciamo un discorso di gruppo iniziato tre anni fa e che portiamo avanti. Si allenano tutti nella stessa maniera e quindi hanno tutti gli stessi diritti, manca solo Maksimovic che non parla l'italiano e non ha ancora capito tutti i meccanismi, ma lo stiamo aspettando perché è un bravissimo giocatore, così come stiamo attendendo Pasquale che fisicamente non è ancora al massimo della condizione e Masiello che ha saltato buona parte del ritiro per infortunio, gli altri hanno giocato tutti. Rodriguez ieri sera è rientrato dopo quasi un mese di assenza, Immobile ha avuto per quattro giorni la febbre e D'Ambrosio ha chiesto la sostituzione, quindi avevamo alcuni acciaccati, però abbiamo tenuto botta fino all'ultimo e se fossimo andati sul tre a uno non avrei avuto nulla da ridire così come non ho niente da dire sul pareggio".
Purtroppo Maksimovic sta faticando, ma con la sua prestanza fisica forse sarebbe stato utile per contrastare Toni che, soprattutto nella ripresa, ha fatto valere anche la sua fisicità?
"Maksimovic ha vent'anni e deve capire l'aspetto tattico, perché le qualità che ha sono importanti, però la tattica lo è altrettanto in Italia e avendo dei problemi di comunicazione bisogna dargli un po' più di tempo. E' un giovane che davanti ha un grandissimo futuro e riuscirà sicuramente a emergere".
Bellomo era all'esordio in serie A, come giudica la sua prestazione?
"E' un ragazzo di vent'anni che ha esordito in A e, secondo me, ha fatto abbastanza bene: nei primi minuti non aveva le misure e in mezzo al campo abbiamo un po' sofferto, poi è riuscito a ingranare e ha fatto molto meglio. Non era una partita facile per chi giocava in quel ruolo perché avrebbe dovuto rischiare qualcosa, ma se lo avesse fatto e si fosse commesso un errore sarebbe stato un problema poiché i nostri avversari sono bravissimi nel ripartire. Quella di Bellomo, per essere stata la prima partita, è stata una buona lettura dell'incontro".
Il Verona con la Juventus domenica scorsa si è difeso nello stesso modo che ha fatto con voi, si attendeva un atteggiamento di questo tipo?
"Assolutamente sì, è il loro modo di giocare e i giocatori hanno la capacità di ripartite una volta che hanno conquistato la palla, magari qualcuno avrebbe voluto vedere un Torino all'arrembaggio, ma se l'avessimo fatto parleremo di una partita finita male e invece parliamo di una gara che sarebbe potuta andare benissimo se il tiro di Meggiorini anziché finire sul palo fosse entrato in porta. Detto questo non ho altro rammarico perché abbiamo affrontato una squadra solida e in salute sempre pronta a ripartire. Sono gli episodi a determinare una partita e se non si sfrutta un episodio favorevole si rischia che si trasformi in non favorevole, bisogna prenderne atto".
La decisione di tenere Glik in panchina è dipesa solo dal turnover o ha pesato il fatto che è in diffida e domenica affronterete la Juventus?
"Ha influito tutto, l'ottanta per cento dei palloni in difesa sono stati giocati da Bovo e da Moretti e per caratteristiche forse Glik sarebbe stato anche più adatto, ma essendo diffidato sarebbe stato un peccato se il capitano fosse stato ammonito e quindi non disponibile per il derby".
E' fiducioso per la prossima gara con la Juventus, visto che il Torino ha anche il capocannoniere poiché Cerci con cinque gol è al comando della classifica marcatori in solitario?
"(Ride, ndr) Cerci? Non poteva fare la punta, com'è possibile? Non può essere, c'è un errore". E' sul fatto di essere o no fiducioso per il derby il mister fa una smorfia e glissa.
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26.09.2013 01.09 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Intervistato da 'Rai Sport', il tecnico del Torino, Giampiero Ventura, ha commentato il pareggio contro l'Hellas Verona: "C'è rammarico per aver subito due rimonte. Quella di questa sera è una di quelle partite che vengono decise dagli episodi, sul 2-1 abbiamo colpito il palo con Meggiorini a portiere battuto. Se entra quella palla finisce la partita, se ciò non accade poi puoi rischiare qualcosa. Toni? Davanti è un riferimento importante, è stato campione del Mondo. Sia a Bergamo che col Milan abbiamo lasciato punti con grande rammarico. In questo caso c'è rammarico, ma è comunque un punto guadagnato perché il Verona mi ha fatto una buona impressione".
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25.09.2013 22.38 di Tommaso Maschio
Premiato come migliore in campo da Sky Sport Luca Toni, attaccante dell'Hellas Verona, commenta così il risultato dell'Olimpico di Torino: "Era importante fare risultato contro una squadra che era in salute. Siamo stati bravi a recuperare per due volte lo svantaggio. Fa piacere se un avversario giovane come Bellomo viene a chiedermi la maglia per me è un onore ed è un piacere dargliela".
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25.09.2013 23.01 di Alessio De Silvestro
Tanti gol anche nel pareggio tra Torino e Hellas Verona. Alla squadra di Ventura non basta la doppietta del solito Cerci per fare sua la posta e Jorginho nel secondo tempo riacciuffa il risultato. Nel finale i granata provano a tornare avanti, ma ormai hanno speso tanto per impensierire Rafael e la retroguardia della squadra di Mandorlini. Ecco di seguito il tabellino della gara:
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Verona-Rafael, insieme fino al 2016: c'è il rinnovo
24.09.2013 12.20 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Rafael e l'Hellas Verona, ancora insieme. Il portiere gialloblu' ha rinnovato il suo contratto fino al 2016, c'è quindi il prolungamento di un anno oltre la scadenza precedentemente fissata al 30 giugno 2015. E ovviamente, oltre al rinnovo, anche l'adeguamento. Sempre più bandiera, sempre più leader del Verona. In barba alle voci che lo davano per partente, Rafael rinnova il suo contratto. Nel segno dei colori gialloblu', fino al 2016...
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
26.09.2013 Romulo il «veggente»: «Arriveremo lontano»
L'ex viola azzecca i pronostici delle prime giornate ma avverte: «A Livorno ci servirà più cattiveria»
«Nel calcio la squadra che sbaglia di più, prende dei gol. Sia noi che il Torino abbiamo commesso qualche errore di troppo ed è finita 2 a 2. Credo che il pubblico si sia divertito, quattro gol e tante occasioni. Credo che il risultato alla fine sia corretto». Romulo entra in tackle così in zona mista, lui che è abituato a contrastare gli avversari in ogni parte del campo. «Gioco dove vuole il mister. A me piace giocare a metà campo, ma la mossa di far entrare Cirigliano è stata perfetta. Mi sono adattato volentieri a tornare basso a destra. Questo ruolo l'ho fatto anche alla Fiorentina con mister Montella, credo di poterlo fare ancora».
Romulo osserva il compagno di squadra Jorginho e dice: «Ha fatto una gara straordinaria, siamo tutti felici per lui». E a Novarello, nel ritiro pre-Toro, i due si sono visti spesso parlare nei grandi spazi del centro sportivo del Novara, anche se è Hallfredsson il compagno di stanza di Jorginho. «Si trovano bene - sorride Romulo - sono una coppia affiatata».
Il numero 2 del Verona ride anche quando gli ricordiamo che ha azzeccato il pronostico fatto nel ritiro austriaco in Carinzia. «È vero, avevo detto che nelle prime quattro-cinque partite avremmo fatto sei-sette punti. Tutti ridevano e invece l'ho azzeccato il pronostico».
Il Verona ha confermato di essere un squadra in crescita anche con il Torino. Una formazione solida che vuole ottenere punti pesanti per la salvezza fin dal girone di andata. «Noi volevamo vincere - precisa Romulo - e potevamo vincerla questa partita. Siamo anche un po' arrabbiati perché siamo sempre andati sotto e quindi siamo stati costretti a rincorrere. Qua non molla nessuno. Vedrete arriveremo lontano».
Se lo dice Romulo, il «re dei pronostici», viene da crederci. A Firenze in una grande squadra, il brasiliano ha ugualmente trovato spazio. È l'acquisto più sicuro insieme a Toni che ha messo a segno Sean Sogliano. Le garanzie del mercato come Romulo sono «solide» e i giovani stanno crescendo.
Dispiace per Irturbe che stava per entrare in campo. «Lui è un giovane di talento - precisa Romulo - ma la partita in quel momento richiedeva un'altra cosa o così l'ha pensata il mister. Siamo un grande gruppo e tornerà anche il turno di Iturbe». La testa del Verona, anche questo è un segno di maturità è già al Livorno. I toscani hanno impressionato anche contro il Cagliari.
«Noi dobbiamo entrare in campo con maggior voglia e maggior cattiveria rispetto a quella mostrata qui a Torino. Per certi aspetti è una partita ancora più difficile. Torniamo in casa e non sarebbe male dopo il Sassuolo vincere un nuovo scontro diretto».
Romulo ci saluta e se ne va. L'impressione che abbiamo di questo giocatore e che sia sempre stato al Verona. L'ex viola si è inserito con grande naturalezza nel gioco di Mandorlini, che ne è già un estimatore. La strada è quella giusta e Romulo, insieme al Verona, ne vuole fare ancora parecchia.
Gianluca Tavellin
26.09.2013
Jorginho non tradisce e ora fa pure il cecchino IL RETROSCENA. Al talento dell'Hellas arrivano i complimenti anche da Meggiorini e Bellomo
Toni è il rigorista ma cede il penalty al compagno per il primo gol in A Il brasiliano: «Sono felicissimo, lo voglio dedicare alla mia famiglia»
Gianluca Tavellin
TORINO
Riccardo Meggiorini (attaccante Torino): «Jorginho è impressionante, gioca con la facilità di un veterano e dappertutto, complimenti davvero».
Nicola Bellomo (centrocampista Torino): «L'ho affrontato già in serie B, è un ottimo giocatore, sa sempre cosa fare con il pallone tra i piedi». Telegrafici, lievemente irritati con una buona dose di sana invidia per quello che il regista del Verona ha saputo fare anche ieri sera. Ecco i commenti dei due giocatori granata che sono stati fra i più attivi dopo l'immenso Cerci nella gara contro l'Hellas. Altro che difensore puro alla Pasquale Bruno o alla Claudio Gentile, come lo aveva definito l'eterno bianconero Giampiero Mughini dopo che aveva letteralmente cancellato dal campo allo “ Juventus Stadium” , Andrea Pirlo.
«Non so chi sia il signor Mughini -taglia corto Jorginho-so solamente che oggi abbiamo giocato una grande partita tutti insieme e tutti siamo molto soddisfatti. Il Torino aveva vinto a Bologna e ci ha messo in grande difficoltà in un paio di circostanze, ma credo che per lunghi tratti la gara l'abbia fatta il Verona».
Spalanca il sorriso l'esile brasiliano che ha segnato il primo gol in serie A. «Sono felicissimo - commenta - devo ancora aprire il cellulare sono sicuro che i primi messaggi arrivano dalla mia famiglia. A loro dedico questa serata speciale». Passa un Mandorlini elegantissimo e raggiante. A lui la spiegazione del Jorginho dagli undici metri: «Il rigorista è Toni, ma Luca è un grande. Ha lasciato la trasformazione al compagno che con grande freddezza e serenità si è preso il pallone sotto il braccio. Bene così, il gruppo cresce grazie anche a queste cose». E Jorginho ha cercato dopo il gol proprio Luca Toni per ringraziarlo.
Un abbraccio collettivo per il registra brasiliano che insieme all'altro marcatore esordiente in serie A del Verona, Juanito Gomez, arriva dalla polverosa Lega Pro.
«Sono contento anche per lui - prosegue il centrocampista - se lo meritava. Ho sentito che anche Parolo ha segnato due reti, benissimo. Anche sul gol di Juanito c'è lo zampino di Toni. Sul rigore me la sentivo e poi mi alleno tanto in allenamento, quindi dai è andata bene. Non dite che ci siamo accontentati del pareggio, noi giochiamo per vincere e chiaro che ci vuole equilibrio perchè la serie A è tremenda, non puoi sbagliare. Noi abbiamo fatto qualche errore di troppo stasera e siamo stati puniti, però abbiamo reagito alla grande».
Jorginho è molto ricercato anche dai colleghi della stampa nazionale e di Torino, d'altronde per lui due grandi prestazioni in Piemonte. «Giorgio» è un giocatore di grande intelligenza e prospettiva, ieri sera ha giocato anche insieme a Cirigliano. «Ciri è entrato ed ha fatto bene. Non è un problema di convivenza con lui. Il mister mi ha spostato più avanti ed ho potuto dare un maggior contributo alla squadra anche perchè dietro avevo Cirigliano». Il centrocampista del Verona è interrotto da un collega di Torino che torna sulle parole di Conte dopo la gara con la Juventus. Jorginho non si scompone e ribadisce: «Ho letto che avrei seguito Pirlo fino in bagno. Non credo perchè dal bagno non poteva segnare. Io faccio quello che mi chiede il mio mister. Mandorlini mi ha chiesto di annullare Pirlo e io l'ho fatto. Ci sono riuscito, peccato non abbia segnato».
26.09.2013
Mandorlini, il pareggio vale un mezzo sorriso L'ANALISI DEL TECNICO. Soddisfatto, ma non del tutto: il mister gialloblù non recrimina, ma è convinto che da Torino l'Hellas avrebbe potuto tornare con due punti in più
«Siamo riusciti a riacciuffare il risultato due volte e non era facile. La partita l'abbiamo giocata noi, poteva anche finir male, quindi siamo soddisfatti»
Bruno Fabris
TORINO
Soddisfatto ma non del tutto. Andrea Mandorlini è convinto che il Verona avrebbe potuto tornare da Torino con due punti in più.
«Perché è vero che dopo il secondo pareggio eravamo più lucidi e messi meglio in campo dei granata», spiega in sala stampa. «Ma lo eravamo anche dopo essere stati in svantaggio la prima volta. E anche dopo il 2-1: un gol che abbiamo regalato permettendo una ripartenza per troppa superficialità».
Niente recriminazioni, però: «La squadra è riuscita a riacciuffare il risultato per due volte, e non è mai facile in trasferta. Stasera la partita l'abbiamo giocata noi e nell'intervallo lo avevo detto ai giocatori, vincerla dipende da noi. Poi invece siamo andati sotto e poteva anche finir male. Quindi il risultato ci soddisfa».
Così come ha soddisfatto tutti - eccetto i torinisti - la prova di Toni. «Una sorpresa per voi ma ci stavo pensando già da lunedì», ammette il tecnico gialloblù. «Certo: ho parlato con il ragazzo e lui mi ha detto che aveva voglia di giocare e che il dolore era sopportabile. Quindi l'ho mandato in campo. Per noi Toni è determinante in zona gol ma anche in tante altre situazioni. E lo ha dimostrato anche stasera. Ha fatto una splendida partita e siamo contenti che questo sia accaduto».
Comunque da infortunato a 90' di partita giocati senza risparmiarsi e risultando alla fine decisivo. «Stava bene e si è visto. Così ho potuto scegliere i cambi a seconda delle esigenze tattiche», continua Mandorlini. «Volevo mettere dentro anche Iturbe che poteva regalarci dei contropiedi importanti. Ma quando siamo andati sotto per la seconda volta, e considerando che avevo due o tre giocatori affaticati, ho fatto altre scelte». Il riferimento è a Jorginho e Gomes, che sono usciti con la spia della riserva accesa.
Alla fine, dunque, la «guerra di spie» che ha caratterizzato il prepartita con il Torino non sembra essere servita a molto. Sorpresa Toni a parte. «Noi non abbiamo fatto tanta pretattica», sottolinea Mandorlini. «Abbiamo sempre giocato in una maniera e avevamo poco da cambiare. Abbiamo fatto qualche modifica tattica contro la Juventus, che per altro avevamo già anticipato con il Palermo in coppa Italia. Per me la cosa importante era recuperare giocatori. Oggi, ad esempio, hanno giocato quattro nuovi: Toni, Albertazzi, Gomez e Jankovic. Abbiamo fatto turn over, ma avrei voluto farne di più visto le tre partite da giocare in sette giorni».
E proprio il triplo impegno in una settimana sembra preoccupare Mandorlini.
«C'è da valutare anche che tra i quattro nuovi utilizzati, Albertazzi era fuori da un mese, Toni quasi, Anche Jankovic era un po' che non giocava. Ho dovuto togliere Jorginho ed erano due anni che non succedeva: ma era davvero finito. Gestire la rosa era una necessità. Per fortuna non ci portiamo dietro strascichi da Torino e speriamo per domenica di recuperare Martinho che è un valore per noi. È chiaro che per un allenatore è importante far giocare un po' tutti: ma non è facile e davanti a noi abbiamo sempre il risultato da portare a casa».
A Verona Mandorlini riporta anche i complimenti dei torinesi per Jorginho: domenica lo hanno visto annullare Pirlo, ieri sera fare il regista.
«Questo è uno da Nazionale: Prandelli lo chiamerà presto», prevede un giornalista torinese. «Io spero di no perché già lo faccio giocare troppo io», sorride il tecnico.
«Scherzi a parte, so che Jorginho è un predestinato: ha qualità tecniche ed umane che gli permetteranno di fare una grande carriera. È capace di far tutto: io l'ho fatto giocare anche da centrale di difesa perché deve imparare a far tutto. E se Prandelli lo chiama noi saremo fieri di lui».
26.09.2013
L'Hellas doma il Toro
Un altro punto d'oro Doppio Cerci per i granata ma il Verona pareggia grazie all'assist del ritrovato Toni, prima con Gomez e poi dal dischetto con Jorginho
Torino. Prima l'amaro, poi il dolce. Nella doppia trasferta nella città del cioccolato e della crema di nocciola, l'Hellas strappa un punto d'oro in casa del Torino e cancella, almeno in parte, la delusione per la sconfitta di domenica con i bianconeri campioni d'Italia. Sette punti in cinque partite, non male per una “matricola” che si è messa già alle spalle la Roma capolista, la Juve tricolore e il Milan delle stelle. Un Verona che può preparare con un tanta serenità la sfida del Bentegodi con il Livorno e la trasferta con il Bologna, due concorrenti dirette nella corsa alla salvezza. Mandorlini rivede squadra e schieramento dopo la buona prova dello Juventus Stadium. Si torna al 4-3-3 con Moras e Gonzalez centrali, Cacciatore e Albertazzi sulle fasce, Jorginho in regia, Romulo da una parte e Hallfredsson dall'altra. In avanti torna in campo Luca Toni, sulle corsie esterne Gomez e Jankovic.
Mister Ventura, in vista del derby con la Juve, sceglie il turn over e si affida a un 3-5-2 molto “abbottonato” con tre centrali – Rodriguez, Bovo e Moretti – Bellomo davanti alla difesa con Basha e Farnerud, sulle fasce due terzini come Darmian e D'Ambrosio. In avanti Cerci e un veronese doc come Meggiorini. Si comincia al piccolo trotto, i granata non fanno niente per vincere la partita, l'Hellas si accontenta di tenere palla e di non rischiare nulla. La gara scorre via sullo zero a zero senza grandi emozioni, un solo brivido in area gialloblù quando Moras “svirgola” un cross di Meggiorini, la palla esce a fil di palo. All'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, il gol del Toro. Angolo di Cerci, mezzo pasticcio in area, Gonzalez tocca con la mano, Rizzoli concede il rigore. Sul dischetto va proprio Cerci che non perdona. Il vantaggio sveglia il Verona che prende in mano le operazioni e alza la linea dei centrocampisti, con Jorginho, Romulo e Hallfredsson in grande spolvero. Il pareggio è nell'aria e arriva a pochi minuti dalla fine del primo tempo. Invenzione di “Giorgio” per Toni, il bomber ci arriva in spaccata e serve Gomez che mette dentro al volo. Uno a uno, tutti a prendere il tè.
Non cambiano gli attori all'inizio della ripresa ma il Toro è più intraprendente. Dopo una manciata di secondi colpisce il palo con Meggiorini, al 7' passa in vantaggio con Cerci che sfrutta un brutto errore di Hallfredsson a centrocampo. I gialloblù accusano il colpo e vanno in confusione. Pochi secondi dopo il Torino può fare tris ma Rafael sfiora con le punta delle dita la botta di Meggiorini e la palla si stampa sul palo. Mandorlini decide che è arrivato il momento di cambiare qualcosa. Fuori Albertazzi, dentro Cirigliano che prende in mano la bacchetta del direttore d'orchestra, Jorginho guadagna qualche metro in avanti, Cacciatore va a sinistra, Romulo si allinea con i difensori. L'atteggiamento dei gialloblù è molto più spregiudicato, Cirigliano e Jorginho si alternano in regia e danno qualità alla manovra, Romulo è inesauribile sulla fascia. E poi c'è Luca Toni. Cross in mezzo, “veronica” in mezzo all'area tra due difensori, Bovo e Rodriguez lo stendono, Rizzoli concede un altro rigore, questa volta all'Hellas. Sul dischetto Jorginho, Padelli intuisce tutto ma il tiro del brasiliano è troppo preciso e il pallone rotola in rete. Festa grande sotto il settore occupato dai tifosi gialloblù. Cambia l'inerzia della partita, Mandorlini prova anche a vincere la partita, toglie Gomez e mette Sala. Ventura corre ai ripari con El Kaddouri e Brighi in mezzo al campo, poi cerca il colpaccio gettando nella mischia Immobile, una bestia nera del Verona. Ma è troppo tardi e la gara si chiude due a due.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Bravi a recuperare, siamo contenti" / VIDEO
Postata il 25/09/2013 alle ore 23:15
TORINO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate dopo il pareggio per 2-2 nella sfida contro il Torino, 5a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Il pareggio? Siamo soddisfatti, anche se un po' di rammarico c'è. Avevamo la voglia e la forza per vincere questa partita, ma siamo stati in grado di rimontare due volte, dimostrando di avere il giusto atteggiamento. Jorginho? Ormai non è più una sorpresa, avrà una carriera importante. Gli errori? E' normale concedere qualcosa, ma in Serie A chi sbaglia paga. Avevamo comunque bisogno di fare punti in campi difficili come questo".
Ufficio Stampa
Jorginho: "Teniamoci stretto questo pareggio" / VIDEO
Postata il 25/09/2013 alle ore 23:10
TORINO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Jorginho. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate dopo il pareggio per 2-2 nella sfida contro il Torino, 5a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Il gol? Me la sentivo ed è andata bene. E' il mio primo in Serie A, me lo immaginavo in tutti i modi ed è arrivato su rigore, dove ho deciso di guardare il portiere e piazzare forte il pallone. A chi lo dedico? Sicuramente alla mia famiglia. La partita? Abbiamo disputato una buona prestazione, peccato per gli errori ma è un punto guadagnato contro il Torino che è un'ottima squadra. Siamo arrivati a giocare queste partite dopo tanto lavoro e sacrificio, ci meritiamo tutto. La classifica? Forse, visto quanto lavoriamo in settimana, ci meritiano anche di più".
Ufficio Stampa
Romulo: "C'è rammarico, potevamo vincere" / VIDEO
Postata il 25/09/2013 alle ore 23:08
TORINO - Segui su Hellas Verona Channel 'intervista a Romulo. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate dopo il pareggio per 2-2 nella sfida contro il Torino, 5a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Sia noi che il Torino abbiamo commesso degli errori, e nel calcio chi sbaglia paga. E' un pareggio che premia entrambe le squadre, ma volevamo e potevamo vincere questa partita, siamo arrabbiati perché potevamo uscire da Torino con un risultato diverso. I giovani? Sono bravi, in loro vedo tanta voglia di vincere: questo è ciò che conta. Contro il Livorno? Non sarà facile, occorreranno fame e voglia per un risultato positivo. Io a Verona? Sono contento di essere qui, mi trovo bene con i miei compagni".
Ufficio Stampa
Toni: "Buon pareggio contro un ottimo Toro"
Postata il 25/09/2013 alle ore 22:58
TORINO - Ecco le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate al termine della partita ai microfoni di Sky Sport: "La partita? Abbiamo fatto un buon punto, siamo venuti a fare risulato in un campo difficile contro una squadra in salute. Peccato per i gol subiti, ma siamo stati bravi a recuperare facendo vedere di avere l'atteggiamento giusto. Le proteste finali del Torino? Ero sul primo palo, non ho visto nulla. Bellomo mi ha chiesto la maglia? Fa piacere venire a giocare in trasferta ed essere apprezzati dagli avversari".
Ufficio Stampa
Serie A: Gomez e Jorginho, a Torino finisce 2-2
Postata il 25/09/2013 alle ore 20:45
TORINO - Botta e risposta. I gialloblù vanno sotto per due volte all'Olimpico di Torino, ma dimostrano di avere l'atteggiamento giusto per recuperare entrambi i gol granata firmati da Cerci. Apre le marcature proprio l'esterno del Torino, spiazzando Rafael su calcio di rigore. L'Hellas reagisce, Jorginho serve Toni, palla a Gomez ed il pareggio è servito. Cerci legittima un grande avvio di ripresa all' 8' minuto con il raddoppio, ma ci mette lo zampino ancora Toni, guadagnandosi il rigore del pareggio trasformato da Jorginho (22' st). La partita si ferma qui, premiando le due squadre con un punto a testa.
TORINO-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 36' pt rig. e 8' st Cerci, 44' pt Gomez Taleb, 22' st rig. Jorginho.
Primo tempo
1' Partiti
6' Staffilata da fuori di Bellomo. Tiro potente, che Rafael blocca in due tempi
14' Cross di Cacciatore, bel taglio di Toni sul primo palo che colpisce male di testa e manda la palla sopra la traversa
30' Bellomo recupera palla a centrocampo, allarga per Meggiorini che prova subito il diagonale. Il suo tiro è deviato in angolo da Moras
36' GOL Gonzalez tocca di mano in area, è rigore. Sul dischetto si presenta Cerci che spiazza Rafael
44' GOL Pareggio dell'Hellas. Jorginho pesca Toni nel cuore dell'area, l'attaccante serve Gomez che insacca a porta vuota
45' Finisce qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Si riparte
1' Palo del Torino. Cerci batte velocemente un corner, serve Meggiorini che colpisce il palo alla sinistra di Rafael
4' Jorginho allarga per Jankovic, sponda area in mezzo all'area per Gomez che si vede parare il tentativo da Padelli
8' GOL Riparte veloce il Torino, Cerci serve Meggiorini, tiro parato da Rafael. Sulla respinta si avventa ancora Cerci che riporta in vantaggio i granata
9' Palo del Torino. Meggiorini sfugge a Moras calcia dal limite e colpisce il montante
14' Cross di Jankovic, torsione di testa di Toni, para Padelli
18' Calcio d'angolo battuto da Hallfredsson, svetta Toni che colpisce troppo debolmente. Padelli blocca a terra
22' GOL Toni atterrato da Rodriguez in area, calcio di rigore. Jorginho, dal dischetto, batte Padelli
25' Toni difende palla in area, si gira e calcia in porta. Padelli è pronto e blocca
40' Immobile riceve palla al limite si gira e calcia in porta di destro. Rafael sventa, Sala mette in angolo
48' Ancora Immobile dal limite, tiro deviato in corner
48' Termina qui la partita
TORINO (3-5-2): Padelli; Rodriguez, Bovo, Moretti; Darmian, Basha, Bellomo, Farnerud (dal 18' st El Kaddouri), D'Ambrosio; Cerci (dal 37' st Brighi), Meggiorini (dal 27' st Immobile).
A disposizione: Gomis, Berni, Masiello, Maksimovic, Vives, Glik, Pasquale.
All.: Ventura.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Moras, Albertazzi (dal 14' st Cirigliano); Romulo, Jorginho (dal 38' st Donadel), Hallfredsson; Jankovic, Toni, Gomez Taleb (dal 33' st Sala).
A disposizione: Mihaylov, Laner, Donati, Longo, Cacia, Bianchetti, Iturbe, Marques, Agostini.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Assistenti: Galloni e Schenone.
NOTE. Ammonito: Cerci.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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...E A DIMOSTRAZIONE CHE IL RAZZISMO (PURTROPPO) NON E' UN FATTO DI LATITUDINE ecco le magliette in vendita in un negozio di Napoli 'Milanisti se fate lavare Balotelli con la varechina, puzzerà sempre' ma non manca quella dedicata ai scaligeri 'Veronesi non dimenticate che Gulietta era una zoccola'
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SERIE B: Risolto il mistero della scomparsa di GIAMPAOLO (ormai ex) tecnico del BRESCIA che aveva fatto perdere ogni sua traccia dopo un serrato confronto con i tifosi delle 'Rondinelle'... Per lui s'era mosso persino 'Chi l'ha visto' ma era al mare! Lo sostituirà 'Gigi' MAIFREDI. ZAMPARINI esonera GATTUSO nonostante le ultime rassicurazioni è stata fatale l'ultima sconfitta a Bari, il nuovo tecnico dei rosanero sarà Beppe IACHINI... LE MAGLIETTE ANTI-BALOTELLI A NAPOLI:
"PUZZA, LAVATELO CON LA VARECHINA"
Mercoledì 25 Settembre 2013
NAPOLI - Siamo in via Toledo, a Napoli. E in una bancarella ecco la maglietta anti-Balotelli: "Milanisti se fate lavare Balotelli con la varechina, puzzerà sempre".
La maglia ha attirato l'attenzione di molti turisti che hanno scattato diverse foto, incuriositi dal messaggio stampato sulla t-shirt. Ci viene da pensare che questa maglietta sia la risposta ai cori razzisti cantati dai milanisti verso i napoletani, domenica scorsa, che sono costati la chiusura della curva degli ultras rossoneri.
Si tratta dello stesso negozio che a luglio esposte la maglietta su Cavani: "Hai amato Napoli come tua moglie".
BORIS BECKER, L'EX CAMPIONE DI TENNIS
RIVELA: "MIA MOGLIE MI PICCHIAVA"
Mercoledì 25 Settembre 2013
BERLINO - L'ex re del tennis Boris Becker scrive una nuova autobiografia, e lava molti panni sporchi della sua vita privata, incluso il particolare che la sua prima moglie Barbara lo picchiava.
«Mia moglie era uscita di testa e cominciò a menarmi», racconta l'ex campione di tennis che però ammette: «lo str. ero io». Nelle sue nuove memorie, uscite a dieci anni di distanza dalle precedenti, e anticipate oggi dalla Bild, Boris parla dei continui litigi in famiglia e della 'guerra dei Rosen' con la prima moglie Barbara, detta, 'Babs', prima di arrivare al divorzio. Secondo l'ex tennista, la moglie era anche troppo spendacciona e arrivavano conti sempre più salati: «Barbara è cresciuta in un ambiente semplice e il nostro matrimonio era per lei una specie di 'pretty woman story», racconta.
L'ex campione riferisce poi di un episodio in cui lei era uscita di senno e ha cominciato a picchiarlo e il figlio maggiore cercò di dividerli. «Noah si mise in mezzo, non voleva che mamma aggredisse papà, io ho messo le mani dietro la schiena e lei ha cominciato a tirare calci e colpi selvaggiamente con Noah sempre in mezzo: è stato un orrore», dice. L'ex star del tennis, vincitore tre volte di Wimbledon, racconta anche della sua famiglia patchwork (oltre i due figli con Babs, Noah e Elias, una figlia, Anna, nata da una scappatella con la modella russo africana Angela Ermakowa, e l'ultimo figlio Amadeus avuto dalla seconda, e attuale, moglie Lilly) e ammette però che nel «dramma di famiglia (con la prima moglie), lo str., non c'è dubbio, ero io». «Ho tradito mia moglie quando era incinta, ho fatto un figlio fuori dal matrimonio e le ho nascosto a lungo la verità», confessa. Come spiegazione Boris adduce: «avevo bisogno di amore, calore e intimità e quando uno non li riceve a casa può succedere che se li prenda altrove se si presenta l'occasione».
MILAN, INCIDENTE E PAURA PER DE SCIGLIO.
TAMPONATO IN AUTO, ELSHA LO SOCCORRE
Mercoledì 25 Settembre 2013
MILANO - In casa Milan dovrebbero pensare seriamente a una benedizione, o qualcosa di simile. Mentre la squadra si prepara ad affrontare il Bologna al Dall'Ara, nella mattinata del mercoledì Mattia De Sciglio, uno dei tanti infortunati rossoneri, è rimasto coinvolto in un tamponamento tra tre auto sulla A8 tra Legnano e Castellanza. In suo soccorso è arrivato Stephan El Shaarawy. Altro infortunato rossonero... Fortunatamente illeso il terzino .
PSG, IBRAHIMOVIC RINNOVA IL CONTRATTO
FINO AL 2016: "CLUB GRANDE, COME ME"
Martedì 24 Settembre 2013
PARIGI - Zlatan Ibrahimovic ha prolungato di un anno il suo contratto con il Paris Saint Germain, dove resterà fino al 2016. Stasera l'annuncio, con una nota ufficiale pubblicata sul sito del club. «In Europa non c'è ambizione più grande di giocare per il Paris Saint-Germain - le parole di Ibra - Sono in un grande club. Spero che il Paris Saint Germain sia la mia ultima grande squadra. Questo club è come me: per noi il sogno non è mai abbastanza grande», il commento dell'attaccante svedese. Soddisfatto anche il presidente del club Nasser Al-Khelaifi, che nella nota ha sottolineato «la volontà di Ibrahimovic di contribuire alla storia del Psg. Insieme - ha detto - abbiamo l'ambizione di portare il club ai vertici dell'Europa».
GATTUSO A PALERMO, AVVENTURA GIÀ FINITA.
ZAMPARINI LO ESONERA E PRENDE IACHINI
Mercoledì 25 Settembre 2013
PALERMO - Ringhio, addio panchina. Il ko in casa del Bari costa caro a Rino Gattuso, che conclude così dopo sole sei partite la prima esperienza da allenatore professionista. Il Palermo cambia, dopo un avvio di stagione disastroso, caratterizzato da un solo successo e tre sconfitte, due delle quali molto ravvicinate contro Spezia e Bari. Proprio il ko al San Nicola ha convinto Maurizio Zamparini che ha finora smentito l'ufficialità di una decisione ormai presa.
In Sicilia arriva Giuseppe Iachini, contratto biennale. Maurizio Zamparini colleziona un altro record: 44 allenatori assunti in 25 anni di carriera, di cui 22 in dieci anni di Palermo, 38 esonerati. Ieri sera, intervistato dall'Ansa il presidente traccheggiava: "Non ho ancora licenziato Gattuso. Voglio dormirci su una notte". In realtà, mentre Zamparini parlava, Iachini era già in viaggio verso Vergiate (Varese) dove si trova il quartier generale dell'imprenditore friulano. Oggi l'annuncio ufficiale.
IACHINI: HO FIRMATO UN BIENNALE Gennaro Gattuso non sarà più l'allenatore del Palermo. Il club rosanero ha già la sua nuova guida tecnica: Giuseppe Iachini. È lo stesso ex tecnico di Brescia e Sampdoria a confermarlo a Calciomercato.it: «Sì, ormai con il Palermo è tutto fatto -ha spiegato Iachini-. Ho sottoscritto un biennale. In questo momento non posso dire altro».
UDINESE-GENOA: 1-0. DI NATALE VELENOSO,
AUTORETE DECISIVA DI CALAIÒ -FOTO
Martedì 24 Settembre 2013
UDINE - L'Udinese si aggrappa ancora una volta al solito Di Natale. Il Genoa affonda per colpa di una sfortunata autorete di Calaiò, su una punizione dell'eterno capitano bianconero. L'anticipo tra Udinese e Genoa si può sintetizzare tutto in queste poche parole. Una gara condotta dall'Udinese. Il possesso palla e gli angoli totalizzati parlano da soli. Difesa con ordine e senza affanno dal Genoa. Decisa da un episodio. L'Udinese, in cerca di riscatto dopo la figuraccia con il Chievo, si affida a un centrocampo a quattro, con Pereyra e Maicosuel, alle spalle di Di Natale, unica punta, per affrontare il Genoa, che risponde con la coppia d'attacco Konate e Gilardino. A smistare il gioco, a centrocampo, gli ottimi piedi di Cofie.
PARTITA EQUILIBRATA L'Udinese fa possesso palla. Le occasioni per andare in vantaggio non le mancano. Al 14' Heurtaux da due passi calcia addosso a Perin e al 22' il tiro a giro di Maicosuel termina di poco a lato. Solo per citare quelle più evidenti. Il Genoa si difende con attenzione, senza neppure troppi sussulti. Si fa vedere praticamente una sola volta dalle parti di Kelava, costretto a rifugiarsi in angolo sulla conclusione di Konate, lanciato da un assist di Gamberini e lasciato tutto solo da Naldo e Danilo che pasticciano nel far scattare il fuorigioco. Le due squadre vanno al riposo con il punteggio ancora fermo sullo 0 a 0, ma il gol annullato a Di Natale, per fuorigioco, diventa il primo vero episodio da moviola del match. Nettamente oltre la linea dei difensori, Di Natale prende palla dopo un tocco di Antonini, nel tentativo di allontanare il pallone. Per gli esperti potrebbe essere il primo banco di prova dell'applicazione delle nuove regole sul fuorigioco. Nella ripresa il Genoa prende un pò di coraggio e comincia a uscire dalla sua metà campo. Si continua però a giocare sostanzialmente a una porta sola. Nel tentativo di spezzare l'equilibrio, Guidolin getta nella mischia Muriel e toglie Maicosuel, fino a quel momento senza ombra di dubbio il migliore in campo. Il pubblico non è d'accordo con le scelte del tecnico e dalla tribuna piovono i fischi. Il campo, però, dà ancora una volta ragione a Francesco Guidolin. La velocità di Muriel in attacco costringe Portanova al fallo dal limite dell'area. La punizione calciata da Di Natale entra in rete alle spalle di Perin, complice una sfortunata deviazione di Calaiò.
GIAMPAOLO: "LASCIO IL BRESCIA, HANNO
STRAVOLTO TUTTO". AL SUO POSTO MAIFREDI
Mercoledì 25 Settembre 2013
ROMA - «Lascio il Brescia, e lo faccio con comprensibile amarezza: la dirigenza ha completamente stravolto gli obiettivi programmati in passato». Così Marco Giampaolo, tecnico dimissionario del Brescia, motiva all'Ansa la propria irrevocabile decisione.
Giampaolo, che era letteralmente sparito nei giorni scorsi, ha però aggiunto di aver reso noto già domenica l'intenzione di dimettersi alla dirigenza.
L'allenatore ha poi aggiunto: «Voglio ringraziare i calciatori per l'impegno profuso. A loro va il mio augurio per il prosieguo del campionato. E poi lo staff tecnico e sanitario, che mi hanno sempre garantito in ciascuna delle componenti un'assistenza preziosa e puntuale; il presidente, i dirigenti e tutti quelli che mi sono stati vicini in questa breve avventura».
MAIFREDI NUOVO TECNICO Luigi Maifredi è il nuovo allenatore del Brescia. La società - si legge, in una nota - «comunica di avere risolto consensualmente il rapporto di lavoro con il sig. Marco Giampaolo, a seguito delle dimissioni di quest'ultimo dall'incarico di responsabile tecnico della prima squadra. Contestualmente la società affida la conduzione tecnica al sig. Luigi Maifredi».
Maifredi, che figura già nell'organico della società di Gino Corioni come consulente tecnico, torna così in panchina 13 anni dopo l'ultima esperienza, che si chiuse con un esonero, alla guida della Reggiana in serie C1. Domani Maifredi dirigerà la sua prima seduta.
GIAMPAOLO, GIALLO RISOLTO: "SONO AL MARE".
PER LUI SI ERA MOSSO ANCHE 'CHI L'HA VISTO?'
Lunedì 23 Settembre 2013
BRESCIA - «Non vi preoccupate, tutto a posto: sto a casa al mare».
Marco Giampaolo è tornato a farsi vivo col fratello Federico, mentre da Brescia il presidente Corioni confessava la sua preoccupazione per la scomparsa del tecnico. «Marco mi ha chiamato - riferisce all'Ansa Federico - per dirmi che è tutto a posto. È a casa a Giulianova».
SCOMPARSO DOMENICA L'allenatore è letteralmente scomparso nella mattinata di domenica, all'indomani della sconfitta con il Crotone dopo un confronto con una rappresentanza di tifosi, non ha diretto la seduta di lavoro di domenica mattina, ha spento il cellulare e da oltre 24 ore si è reso irreperibile al presidente Gino Corioni, ai suoi collaboratori, ai giocatori.
DOMANI LE DIMISSIONI «Giampaolo era in disaccordo con noi, con la società. C'era un problema nel rapporto con la gente che non l'ha mai accettato. Insomma, le solite cose di Brescia...», ha aggiunto Iaconi. «Il confronto con i tifosi? Giampaolo ci è abituato, quando era a Pescara con me uscivamo a mezzanotte dallo stadio...», ha sottolineato il ds, confermando che domani i legali del tecnico incontreranno la società per ufficializzare il divorzio. «A quanto pare è una decisione irrevocabile, vuole troncare. C'è un problema di rapporti con la città». Il silenzio di Giampaolo negli ultimi giorni ha creato un alone di mistero. «Io l'ho visto, sono stato a casa sua con il figlio del presidente e un mio collaboratore. Si è chiuso in casa e non voleva parlare con nessuno. Ma io l'ho sentito anche stamattina ed era amareggiato. Del resto quando prendi una decisione del genere...». Iaconi ha detto di essere «arrabbiato con Giampaolo per quello che sta facendo». «Sono cose -ha concluso- che potevamo affrontare insieme».
La speranza era quella di ritrovarlo oggi al campo d'allenamento per la seduta di rifinitura prima della partenza per il ritiro di Carpi, ma niente. Nonostante questo, il Brescia non dispera di poter recuperare la situazione e ha diramato un comunicato: «La società Brescia calcio, in considerazione dell'assenza temporanea agli allenamenti della prima squadra dell'allenatore Marco Giampaolo, affida momentaneamente al suo staff la conduzione tecnica, nella speranza che mister Giampaolo riprenda più in fretta possibile l'attività effettiva. La società ribadisce la piena fiducia nel lavoro del mister e il totale gradimento che riscuote da parte dell'intera squadra, del presidente e di tutto lo staff dirigenziale».
Staff dirigenziale presente al completo al centro sportivo. E mentre Corioni sdrammatizzava: «Eccolo il nuovo allenatore, sono io», il vice presidente Luca Saleri parlava con i giornalisti: «Sono fiducioso nel ritorno di Giampaolo. Vogliamo sentire che cosa è successo di così grave per farlo agire in questo modo. Non risponde a nessuno, non sappiamo cosa gli passi per la testa. Forse è solo un pò stanco e noi lo aspettiamo. Magari una bella vittoria domani sera potrà aiutare...Ad ogni modo non abbiamo contattato altri tecnici». In realtà al società si starebbe tutelando e pare abbia avviato sondaggi con Carmine Gautieri e Devis Mangia.
IL FRATELLO: NON E' SPARITO, E' ANCORA A BRESCIA «So che è ancora a Brescia, che dovrebbe vedersi con la società, che gli ha respinto le dimissioni, ma non so altro». Risponde così al telefono all'Ansa Federico Giampaolo, fratello dell'allenatore del Brescia Marco, nonchè tecnico della Primavera del Pescara.
Non sarebbe quindi 'scomparsò, ma 'nascostò: «Ha il cellulare spento e non riesco a parlargli - continua Federico, ex giocatore del Pescara - ma comunque sta accadendo qualcosa di poco logico: i tifosi volevano Calori? Ma siamo solo all'inizio della B, non dipende dai risultati, sono ancora lì...: si vede che è un rapporto incrinato, ma per altri motivi. Brescia è una piazza importante, Marco è un tipo serio, a volte anche troppo per il mondo del pallone», chiude l'allenatore della Primavera pescarese.
CORIONI PREOCCUPATO «Giampaolo? Non l'ho sentito, non ho nessuna notizia. Questo comportamento è incomprensibile e sono preoccupato per lui». Luigi Corioni, presidente del Brescia, parla così all'Adnkronos del giallo che circonda il tecnico Marco Giampaolo.
L'allenatore ha fatto perdere le sue tracce. «È un bravo ragazzo e un bravo allenatore, sono preoccupato per lui», dice Corioni. Stasera il Brescia scenderà in campo contro il Carpi. «Che dobbiamo fare? Intanto giocheremo questa partita con i tecnici che abbiamo», spiega ancora Corioni, che non smentisce nè conferma un possibile ritorno di Giampaolo in panchina una volta risolto il mistero. «Non lo so, adesso vediamo. Io lo stimo come uomo e allenatore, ma prima dobbiamo capire il perchè di questo comportamento incomprensibile».
La situazione in casa Brescia ha assunto i contorni del giallo dopo la partita persa contro il Crotone sabato scorso. Gli ultrà hanno chiesto e ottenuto un confronto con il tecnico, che secondo alcune ricostruzioni proprio per questo motivo si sarebbe sentito abbandonato dalla società. Corioni puntualizza: «Non c'entrano niente i tifosi, tra l'altro non è stata nemmeno una grande contestazione. Ma -ammette- c'è stato un errore da parte della società. Se fossi stato lì in quel momento non avrei mandato l'allenatore a parlare con i tifosi». Poi rivela: «È stata la Digos a chiederlo, perchè i tifosi chiedevano dell'allenatore e del capitano e non se ne andavano. Ora -conclude Corioni- sono preoccupato».
INTERVIENE ANCHE CHI L'HA VISTO Il caso di Marco Giampaolo, l'allenatore del Brescia che da domenica mattina ha fatto perdere le sue tracce, è finito anche all'attenzione di 'Chi l'ha visto?', storico programma dedicato alle persone scomparse e condotto da Federica Sciarelli, in onda il mercoledì in prima serata su Rai3. Ma il servizio in preparazione, spiegano dalla redazione, «è stato smontato: l'ufficio stampa della squadra ci ha tranquillizzato e ha gettato acqua sul fuoco, spiegando che Giampaolo è scomparso 'soltanto per lorò».
FONTE: Leggo.it
LEGA PRO Mancini: "Non credo vestirò più la maglia della Salernitana"
25.09.2013 20.06 di Luca Esposito
E' stato il tormentone del mercato estivo della Salernitana. Mancini sì, Mancini no. Mancini forse. E anche dopo la sconfitta contro il Pontedera di Indiani, è subito rispuntata l'ipotesi di un possibile nuovo contatto tra Lotito e il calciatore che si è svincolato dal Verona. D'altronde il fantasista resta comunque un pupillo di Lotito che non sembra aver gradito la scelta del calciatore di non voler far parte del progetto Salernitana anche per questa stagione, dopo la vittoria del torneo di Seconda Divisione. "Non c'è nessuna novità - ha dichiarato Manuel Mancini ai microfoni di TuttoSalernitana.com - e credo che obiettivamente a questo punto non ci siano assolutamente possibilità di un mio ritorno a Salerno. In questo momento mi sto guardando intorno". E il contatto telefonico ieri c'è stato, ma tra Lotito e l'agente del calciatore, Manfredonia. Una telefonata per capire che le cose sono rimaste praticamente le stesse. Il giocatore resta irremovibile, pur essendo rimasto legato ai colori granata, sperando di poter trovare una sistemazione in serie B. In estate si era parlato di un interessamento del Padova. Pista che potrebbe tornare d'attualità visto il momento di difficoltà della squadra patavina, ultima in classifica in serie B. Ma una nuova pista porta al Latina, sulla cui panchina c'è l'ex tecnico della Salernitana, Roberto Breda. Attualmente Mancini si sta allenando con il Grosseto di Cuoghi, ma le possibilità che possa restare in Maremma sono poche: "Non credo che ci sia questa possibilità. In questo momento sto valutando altre situazioni. Spero che a breve si possa muovere qualcosa. C'è qualche discorso in atto, spero di poter tornare a giocare il prima possibile". Non la Salernitana, almeno non adesso. Ma Lotito ha più volte detto che in caso di necessità certamente la società sarà pronta a intervenire sul mercato. E allora chissà che la prossima telefonata possa essere proprio quella giusta per il ritorno del fantasista romano.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
25.09.2013 Giuseppe Iachini è il nuovo allenatore del Palermo: giocò anche nel Verona
PALERMO. Giuseppe Iachini riparte da Palermo. Ex centrocampista rosanero ma anche ex gialloblù, è lui il nuovo allenatore scelto da Maurizio Zamparini dopo l’esonero di Gennaro Gattuso, licenziato alla sesta giornata del campionato di Serie B con un bottino di due vittorie, un pareggio e tre sconfitte, le ultime due con Spezia e Bari fatali per l’ex Milan. Squadra a Iachini, dunque. Appesi gli scarpini al chiodo dopo una bella carriera da grande lottatore di centrocampo (Ascoli, Verona, Fiorentina, Palermo, Ravenna, Venezia e Alessandria le sue squadre), il neo-tecnico del Palermo intraprende la sua nuova avventura come vice di Novellino al Piacenza nel 2001, poi, nello stesso anno, va a Venezia con la qualifica ufficiale di team manager essendo ancor privo del necessario patentino.
La sua prima esperienza «effettiva» invece avvenne la stagione successiva in C1 con il Cesena, guidato fino ai play-off promozione. Il salto di categoria per Iachini si verifica comunque, perchè lo chiama il Vicenza nel 2003: problemi economici e squadra molto giovane, ma Iachini riesce a centrare la salvezza. E saluta. Trascorrendo le successive tre stagioni al Piacenza: nessun picco particolare ma campionati di metà classifica. Campedelli però lo nota e decide di affidare a lui la panchina del Chievo, traumatizzato dalla retrocessione in B ma con il preciso obiettivo di risalire: missione compiuta il 25 maggio e dopo pochi giorni arriva anche il nuovo contratto. Ma in A, a inizio novembre 2008, viene sollevato dall’incarico e sostituito da Domenico Di Carlo. Circa un anno dopo, il 4 ottobre 2009, il Brescia lo sceglie come sostituto dell’esonerato Alberto Cavasin.
«Ma dimenticato qui a Firenze» La grande amarezza del figlio
I COMMENTI. Mondiali di ciclismo al via senza una parola per Gino
FIRENZE «In Israele hanno inserito mio padre Gino Bartali tra i Giusti delle Nazioni proprio mentre a Firenze, che si preparava a ospitare i campionati del mondo di ciclismo, sembrava che se lo fossero dimenticato quasi completamente»: lo ha detto il figlio Andrea al termine di una giornata definita «emozionante» e «storica» in cui la famiglia del grande campione ha avuto numerose telefonate di persone che si sono felicitate per la notizia rimbalzata dallo Stato ebraico. A Firenze, la sua città, si corre il Mondiale ma «di Gino Bartali si parla poco nonostante quello che ha rappresentato per il ciclismo - ha ancora detto il figlio Andrea - L'annuncio di oggi, straordinario per la sua portata e totalmente inaspettato per noi, sembra compensare questa specie di oblio, che da mesi mi viene testimoniato da parecchi amici e appassionati di ciclismo e che io stesso ho percepito in un paio di cerimonie pubbliche, propedeutiche ai Mondiali in Toscana, alle quali ero stato invitato».
Quanto a ciò che Gino fece per salvare ebrei e altri perseguitati durante la Seconda Guerra Mondiale, Andrea Bartali ricorda che «quando ero ragazzo mio padre mi cominciò a raccontare un po' per volta e con molta modestia quei fatti, senza enfasi e chiedendomi sempre di non dire nulla a nessuno, tanto meno a mia madre Adriana poichè altrimenti si sarebbe preoccupata, anche se inutilmente visto che ormai la guerra era finita da un pezzo». E se nel figlio Andrea il riconoscimento ha anche un retrogusto amaro, visto l'oblio, per le autorità è invece solo motivo di grande orgoglio. «Il riconoscimento rappresenta un onore per il nostro Paese» dice il ministro per gli Affari regionali, le autonomie e lo sport, Graziano Delrio. Sulla stessa onda anche Matteo Renzi, il sindaco di Firenze. «Sono davvero grato al popolo di Israele, allo stato di Israele, all'ambasciata israeliana», dice entusiasta. «È il massimo riconoscimento perché è il segno che dice che per essere un campione bisogna essere anche un grande uomo». Felicissimo anche paolo Bettini, commissario tecnico della nazionale maschile di ciclismo. «Fa ancora più piacere perché sono iniziati i mondiali, i mondiali dei toscanacci: lui è il primo dei toscanacci, pertanto un riconoscimento sicuramente storico».
FONTE: LArena.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaCamp40ne
#TorinoVerona Zanetti e Bernede
Torino 1-1 Verona highlights
Italo Zanzi in conferenza stampa
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Domenica 7 Aprile ore 18:00 (DAZN)
VS
Serie A 32ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Inter
67
Napoli
64
Atalanta
58
Bologna 1
56
Juventus
55
Roma
52
Lazio
52
Fiorentina
51
Milan 1
47
Udinese
40
Torino
39
Genoa
35
Como
30
Hellas Verona
30
Cagliari
29
Parma
26
Lecce
25
Empoli
23
Venezia
20
Monza
15
Ultima partita
Domenica 6 Aprile, ore 15:00 (DAZN)
1-1
Serie A 31ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.