VERONA 3-2 PARMA: In una giornata in cui anche il cielo sembra aver pianto la scomparsa dell'amato MARTINELLI il VERONA sfodera una prestazione di spessore contro l'avversario che forse ha giocato meglio fin'ora al 'Binti'; coraggio, umiltà e animus pugnandi portano l'HELLAS in cielo con la doppietta di un grandissimo JORGINHO...
Il VERONA ha sempre vinto al 'Bentegodi' dall'inizio della stagione; prima della partita minuto di silenzio (rovinato da qualcuno che ha ritenuto opportuno cantare in solitaria un Io credo risorgerò probabilmente nemmeno recepito dal campo) in onore della memoria di Giovanni MARTINELLI il cui nome è ricamato anche sulle magliette (pure listate a lutto) della squadra.
Le magliette stesse finiranno poi ad un asta di beneficienza il cui ricavato verrà donato all'Associazione Amo di Baldo Garda, una Onlus che offre assistenza domiciliare per i malati oncologici.
Un mazzo di fiori gialloblù troneggia sul posto riservato all'amato MARTINELLI subito dietro il patròn SETTI, sul megaschermo del 'Binti' scorre il video dedicato dalla società allo scomparso presidente, MANDORLINI trattiene a stento le lacrime...
Parte la gara con ITURBE controllato da raddoppi e addirittura triplicazioni di marcature, mister DONADONI deve aver catechizzato bene i suoi in settimana sul controllo del 'Messi Guaranì' e il VERONA passa alla prima occasione buona: E' il 9° calcio d'angolo battuto in area da ITURBE, la difesa ducale spizza per liberare ma la palla finisce proprio sui piedi di CACCIATORE che, ad un paio di metri dalla porta avversaria, appoggia per il facile vantaggio!
La partita sembra farsi in discesa per l'HELLAS ma non è affatto così perchè il PARMA reagisce a testa bassa, prende in mano la partita e crea occasioni a ripetizione prendendo anche un palo; naturale subire il pareggio dei crociati con questa deriva della gara: Al 19° GONZÁLEZ commette forse fallo su CASSANO, l'arbitro fa proseguire per la regola del vantaggio, PAROLO raccoglie palla, passa fra tre maglie scaligere e con una rasoiata sorprende il portiere gialloblù!
Il VERONA non reagisce e gli ospiti macinano gioco, al 25° l'autore del pareggio con una palla liftata coglie CASSANO ad un metro dalla porta scaligera, il talento di Bari Vecchia non perdona e piazza un diagonale sul secondo palo! L'HELLAS va sotto...
Passano pochi minuti e il PARMA va vicino al terzo gol: CASSANO batte una punizione da destra, LUCARELLI di testa fa tremare la traversa, sulla ribattuta va FELIPE con RAFAEL che dice no! Ma il VERONA è 'in bambola'... Piano piano il ritmo dei ducali cala ma il possesso palla è in netta percentuale a favore della squadra emiliana con l'HELLAS che sembra sulle gambe; così non va.
Mister MANDORLINI non cambia nulla e dopo quanto spiegato ai suoi negli spogliatoi decide di mantenere lo stesso 11 che per lunghi tratti del primo tempo è parso in balia degli avversari.
Il VERONA sembra però giocare con uno spirito diverso e i ducali faticano ora a trovare il bandolo della matassa anche perchè la pioggia si fa insistente e la fatica comincia a farsi sentire; al 59° TONI insacca di testa ma il signor Mariani annulla per un presunto fallo dello stesso centravanti ma un minuto più tardi JORGINHO addomestica una gran palla poi la consegna all'ex BAYERN che in area è cianchettato nettamente da CASSANI, è rigore netto! Batte lo stesso JORGINHO che segna il suo quarto gol in campionato nonostante BAJZA avesse intuito e forse toccato la palla...
Il pareggio rinfranca gli scaligeri che insistono e con rabbia si presentano più spesso nell'area emiliana: Si vuole una vittoria per ricordare al meglio il Presidente che sicuramente segue la gara in diretta da lassù.
I minuti passano, i crociati sembrano in difficoltà fisica e forse in effetti pagano lo sforzo dei primi 45 minuti; il VERONA cresce e sembra in salute arrivando in anticipo su ogni pallone e all'86° il sorpasso è servito: CACCIATORE la da a JORGINHO che in area si beve MARCHIONNI! Evidente il fallo del parmense e l'arbitro non può che assegnare il penalty.
Sul pallone va ancora FRELLO, ancora sulla destra ingannando BAJZA che stavolta viene spiazzato! HELLAS di nuovo avanti!
Nei minuti finali gli ospiti si buttano avanti con la forza della disperazione ma la lucidità del primo tempo è solo un lontano ricordo ed i gialloblù salgono a quota 16 in classifica.
Mandorlini 'Non poteva che finire così oggi!'
Parla Leonardi DS dei ducali, furioso con l'arbitraggio...
In una gara in cui persino il cielo sembra aver pianto (e non poco) la scomparsa di Giovanni MARTINELLI si scopre appieno il carattere di un VERONA mai domo che con umiltà, dedizione e coraggio continua a sorprendere anche i tifosi più ottimisti, vincere è sempre bello ma farlo in una giornata come questa dopo 94 minuti tiratissimi sempre sul filo del rasoio lo è ancora di più!
Gara sontuosa di JORGINHO: Il regista scaligero cresce di partita in partita e, devo dire la verità, stupisce sempre di più anche me non solo per la freddezza davanti alla porta ma anche e sopratutto per la visione di gioco ed i mezzi tecnici che mette in mostra anche in un campo pesante come quello odierno, mai un pallone giocato di fretta, pochissime le palle perse, avanti così e altro che 15 milioni, SETTI potrà chiedere ben di più specialmente se il cittì PRANDELLI vorrà dare all'italobrasiliano una chance in maglia azzurra.
Buona anche la gara di ITURBE anche se forse giornate come quella di oggi lo penalizzano un po' ma ciononostante il paraguayano naturalizzato argentino ha provato 3 o 4 discese che hanno allarmato non poco gli uomini di DONADONI; sullo stesso livello di Manuel anche la partita di GOMEZ che ha lavorato come un matto e fatto vedere un paio di numeri dei suoi: Probabilmente con quello che gli chiede il mister non segnerà mai tantissimo ma un esterno così, in attesa che MARTINHO torni al meglio, è comunque importante.
Partita ancora una volta deficitari di HALLFREDSSON: L'islandese ce la mette tutta ma la qualità è ancora sepolta sotto azioni pesanti e farraginose speriamo che il vichingo si ritrovi al più presto.
Dietro la velocità non è stata oggi l'arma migliore ma considerando che l'inedita coppia GONZÁLEZ-MARQUES è ancora in fase di rodaggio può andar bene anche così; ottimi CACCIATORE e AGOSTINI i due hanno difeso bene e si sono proposti in attacco con continuità...
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Il popolare giornalista sportivo Marco Mazzocchi «Il Verona ha grandissima qualità, con giocatori a centrocampo che fanno la differenza, già ad inizio campionato si intravedeva una qualità superiore rispetto alle concorrenti dirette per la salvezza. Cacciatore? Ci sono annate fortunate, però deve molto alla qualità dei compagni. A me il Verona piace molto» TuttoMercatoWeb.com
Il Campione del Mondo '82 Fulvio COLLOVATI attuale commentatore TV «Il Verona? È una sqiudra costruita bene, con intelligenza, con giocatori eccezionali, Iturbe su tutti, con la grande esperienza di Toni e Mandorlini che predica un calcio concreto» TuttoMercatoWeb.com
L'ex allenatore ed attuale commentatore TV Emiliano MONDONICO «Mandorlini è partito con le idee chiare, impostando la squadra con una sola punta, pensando alla concretezza più che al bel gioco» TuttoMercatoWeb.com
Mister DONADONI «Uscire sconfitti dopo una partita ben giocata dispiace sempre. E' vero, abbiamo commesso in qualche caso delle ingenuità, in altri ci è mancata un po' di fortuna e un pizzico di determinazione in più per chiudere la partita. In generale la prestazione è stata buona, ma torniamo a casa senza punti e questo ci deve far riflettere e spingere a migliorare. Ma è inevitabile che quando hai così tanti cartellini gialli alla fine non puoi non essere condizionato. Sei sempre al limite, sai che al primo fallo di gioco può scattare il rosso e si gioca con minor tranquillità. Anzi, per come era la partita in tal senso già al termine del primo tempo, siamo stati anche bravi a concludere in 11. Non mi è sembrata una partita cattiva tale da giustificare un pacchetto di ammonizioni simile. In almeno tre casi il cartellino è scattato subito su falli di gioco, ma l'arbitro ha deciso così ed è difficile giocare a calcio con tanti ammoniti» CorriereDelloSport.it
MANDORLINI3 «Jorginho in Nazionale? Per me ha giocato la peggiore partita di questa stagione. Ho cambiato più volte la sua posizione in campo con Romulo perché stava facendo fatica. Alla fine non l’ho sostituito, magari ho fatto bene…» CalcioNews24.com
Durissimo LEONARDI diesse dei ducali a StadioSprint «Non c'è rispetto verso una squadra che quest'anno compie 100 anni, fa grandi sacrifici, e verso un presidente che ci mette tutto se stesso. Andatevi a controllare i numeri... Non voglio né motivare la sconfitta né tantomeno denunciare chissà cosa, dico soltanto che anche oggi una bella partita da parte di tutti, che il Parma aveva in mano, ha visto oggi sette ammoniti contro zero. E poi lasciamo perdere i rigori, dall'inizio dell'anno abbiamo avuto 28 ammoniti, due espulsi e due tempi interi giocati in 10, cinque rigori contro. Siamo partiti con il piede giusto... Io parlo poco perché quando parlo dicono che creo alibi ai giocatori, ma adesso, anche se i giocatori hanno le loro colpe, io sono veramente stanco, perché non c'è uniformità. Tutti stanno in silenzio, io invece lo dico, perché tanto il Parma non parla: ogni volta che andiamo fuori casa abbiamo arbitri giovani, basta andarsi a guardare le statistiche. E poi penso all'espulsione di Amauri: abbiamo punito anche il giocatore, poi vedo gente che gesticola e manda a quel paese gli arbitri e passa tutto inosservato» CorriereDelloSport.it
MANDORLINI2 «Giovanni Martinelli? Lo ripeto: è stato, è e sarà la nostra anima. Ci ha aiutato nelle difficoltà di questa partita, dove abbiamo giocato da squadra ed ottenuto una vittoria importantissima che dedichiamo a Giovanni. L'andamento del match? Dopo dieci minuti eravamo già avanti nel punteggio e stavamo giocando molto bene. Poi abbiamo commesso degli errori e loro sono andati in vantaggio meritatamente, ma nel secondo tempo le cose sono cambiate. Il Parma? Squadra di ottima qualità, ha tanti calciatori importanti che giocano da anni in Serie A: basta pensare a Cassano» HellasVerona.it
Andrea Mandorlini
Jorginho Frello
JORGINHO «Una vittoria stupenda, che dedico a due persone speciali: una è Giovanni Martinelli, l'altra è mia sorella, che sta passando un periodo difficile. Il nostro atteggiamento nella ripresa? A fine primo tempo, negli spogliatoi, ci siamo guardati e abbiamo chiarito un po 'di cose. La classifica? Godiamoci ancora questa vittoria e tutto quanto di positivo abbiamo fatto. Poi inizieremo a pensare alla prossima partita, la classifica la guarderemo alla fine» HellasVerona.it
JANKOVIC «La partita? Una vittoria importante e meritata, ora dobbiamo continuare così. Vincere è sempre bello, siamo un ottimo gruppo ed un'ottima squadra. Il mio apporto? Tutti hanno bisogno di giocare, io resto tranquillo, il campionato è ancora lungo e voglio dimostrare quanto posso dare a questa squadra. Dove possiamo arrivare? Dobbiamo restare tranquilli, pensare ad una partita per volta e continuare a fare bene» HellasVerona.it
MARQUES «Le mie sensazioni? Aver esordito qui in casa, per me, è stata un'emozione grandissima. Sono molto contento, come sono felici tutti i miei compagni» HellasVerona.it
Mister MANDORLINI 'Oggi non poteva che finire così...' «Siamo contenti, inutile dirlo, abbiamo passato una settimana molto dura ma non poteva che finire così, ci tenevamo davvero a vincere. E' stata una bella partita, potevano vincere loro ma abbiamo vinto noi, complimenti al Parma che ha fatto una grandissima partita... Vittoria da grande squadra? Non lo so, sicuramente una vittoria di dedizione e sacrificio. Siamo partiti molto meglio di loro, poi loro hanno giocatori importanti e l'hanno rimessa in piedi passando anche in vantaggio meritatamente. Nel secondo tempo molto bene, è stata una partita aperta che abbiamo vinto noi con due rigori ineccepibili. Il Parma si è lamentato delle troppe ammonizioni? Il campo era molto bagnato, noi abbiamo giocatori rapidi e nell'uno contro uno si perde un po' il tempo. E' andata così, una partita molto bella tra due squadre che volevano vincere. Jorginho da Nazionale? Me l'hanno chiesto tante volte, non solo, si tratta di un giocatore fantastico, giovane, freddo nei momenti importanti. Complimenti a lui e la squadra si gode il momento senza fare paragoni» TuttoMercatoWeb.com
JORGINHO, doppietta con dedica «Ce lo meritiamo, abbiamo battuto una ottima squadra che ci ha messo in grande difficoltà ma abbiamo portato a casa tre punti importanti. E' un grande inizio di stagione, voglio dedicare questi due gol, uno al nostro ex presidente e l'altro a mia sorella che è in un momento difficile della sua vita» TuttoMercatoWeb.com
Aurelio DE LAURENTIIS patròn del NAPOLI via Twitter «Il Verona è una bella sorpresa della Serie A» TuttoHellasVerona.it
Nel giorno della gara dedicata al presidente MARTINELLI MANDORLINI, si affida a MARQUES per sostituire MAIETTA; in mediana parte ancora HALLFREDSSON dal primo minuto mentre in attacco sono confermati GOMEZ, TONI e ITURBE.
Nel PARMA esordio per BAJZA in porta, l'uruguaiano GARGANO riposa in panca mentre a centrocampo rivedremo l'ex PAROLO; completano il 3-5-2 di DONADONI CASSANO ed AMAURI in attacco...
Il VERONA ha sempre vinto al 'Bentegodi' dall'inizio della stagione; prima della partita minuto di silenzio (rovinato da qualcuno che ha ritenuto opportuno cantare in solitaria un Io credo risorgerò probabilmente nemmeno recepito dal campo) in onore della memoria di Giovanni MARTINELLI il cui nome è ricamato anche sulle magliette (pure listate a lutto) della squadra.
Le magliette stesse finiranno poi ad un asta di beneficienza il cui ricavato verrà donato all'Associazione Amo di Baldo Garda, una Onlus che offre assistenza domiciliare per i malati oncologici.
Un mazzo di fiori gialloblù troneggia sul posto riservato all'amato MARTINELLI subito dietro il patròn SETTI, sul megaschermo del 'Binti' scorre il video dedicato dalla società allo scomparso presidente, MANDORLINI trattiene a stento le lacrime...
PRIMO TEMPO
5° Molto temuto ITURBE: Sul talento scaligero DONADONI ha studiato raddoppi e addirittura triple marcature! 9° VERONA IN VANTAGGIO CON CACCIATORE bravo a sfruttare il calcio d'angolo battuto da ITURBE e spizzato da un difensore del PARMA! Solita danza sincopata (e francamente orrenda) del terzino destro ex SAMP al terzo centro in campionato!
11° CACCIATORE si propone ancora lanciato da ITURBE, BAJZA appoggia il pallone in corner
14° PARMA vicino al pareggio: Cross di GOBBI da sinistra in area smanacciato via da RAFAEL sui piedi di ACQUAH che al volo fortunatamente non trova la porta!
15° TONI di sinistro sul palo lontano: Palla fuori
16° Gran palla di ITURBE per TONI in profondità ma BAJZA in uscita blocca il tentativo di controllo del centravanti scaligero
17° ROSI dalla fascia sinistra crossa per AMAURI che di testa anticipa GONZALEZ ma non trova la porta...
18° CASSANO raccoglie da ROSI e da a PAROLO la palla del pareggio ma l'ex VERONA libero ad un passo da RAFAEL prende solo il palo! Che brivido... 19° GONZALEZ commette forse fallo su CASSANO, l'arbitro fa proseguire per la regola del vantaggio, PAROLO raccoglie palla, passa fra tre maglie scaligere e con una rasoiata sorprende RAFAEL! Il PARMA pareggia...
21° CASSANO di mezzocollo da distanza siderale, blocca facile RAFAEL
22° AGOSTINI cros per TONI che di testa tira lento vero BAJZA...
23° TONI si gira e passa FELIPE che lo stende: Meritato il cartellino giallo per il difensore brasiliano del PARMA; schema tra HALLFREDSSON, JORGINHO e ROMULO alla fine la palla va a CACCIATORE che non trova la forza necessaria e la palla è raccolta da BAJZA 25° PAROLO coglie CASSANO con una palla liftata ad un metro da RAFAEL, il talento di Bari Vecchia non perdona e piazza un diagonale sul secondo palo! L'HELLAS va sotto...
27° Lo stesso PAROLO ferma ITURBE con le cattive e viene ammonito
29° PARMA vicino al terzo gol: CASSANO batte una punizione da destra, LUCARELLI di testa fa tremare la traversa, sulla ribattuta va FELIPE con RAFAEL che dice no! Ma il VERONA è 'in bambola'...
30° Ammonizione per ROSI dopo un fallo su CACCIATORE
40° Tiro sballato sulla corsa di PAROLO
41° CASSANO cerca AMAURI anticipato da MARQUES, sbuffa MANDORLINI inginocchiato a bordo campo...
46° Il signor Mariani di Aprilia decide di terminare il primo tempo
SECONDO TEMPO
2° GOMEZ la da a TONI che in area riesce a girarsi ma, pressato da un difensore emiliano, non riesce ad essere pericoloso
3° GOBBI stende ITURBE giallo anche a lui!
4° AGOSTINI crossa preciso a centro area dove TONI si libera di FELIPE e di testa buca BAJZA ma la rete è annullata dal signor Mariani per un presunto fallo del centravanti ex Nazionale sul difensore ex FIORENTINA...
5° Quinto cartellino per i parmigiani: A meritarselo è stavolta MARCHIONNI dopo un fallo su ROMULO
12° MARCHIONNI dal limite colpisce male e manda la palla in Curva...
13° Carica sul portiere (netta) di GOMEZ la palla va dentro ma il gioco era fermo 15° JORGINHO addomestica una gran palla poi la consegna a TONI che in area è cianchettato nettamente da CASSANI, è rigore netto! Batte lo stesso JORGINHO che segna il suo quarto gol in campionato nonostante BAJZA avesse intuito e toccato la palla
18° CASSANO per PAROLO che tira da posizione decentrata, RAFAEL si rifugia in corner
20° HALLFREDSSON lascia il posto a DONATI
21° GOMEZ appoggia a ROMULO che tira alto...
22° Anche il PARMA cambia: Fuori AMAURI dentro PALLADINO
29° E' il turno di MARTINHO che va a dare il cambio a GOMEZ e, nelle fila avversarie, ROSI fa spazio a BIABIANY; pochi secondi dopo ACQUAH con un tiro dal limite impegna RAFAEL...
34° L'ammonizione tocca stavolta ad ACQUAH che con DONATI non va per il sottile: E' il 7° ammonito fra gli avversari
36° CASSANO traversa in area dove PAROLO arriva tardi per un soffio!
37° JORGINHO allunga per TONI in area ma il centravanti in scivolata non riesce ad agganciare al meglio
39° MANDORLINI prova a vincere: ROMULO fa spazio a JANKOVIC
40° BIABIANY arriva con un pizzico di ritardo su un pallone che attraversa tutta la porta a 50 cm dalla linea! 41° CACCIATORE la da a JORGINHO che in area si beve MARCHIONNI! Evidente il fallo del parmense e Mariani non può che dare il penalty: Batte ancora JORGINHO e ancora sulla destra inganna BAJZA che stavolta viene spiazzato! HELLAS di nuovo avanti, che gara!
42° GOBBI fa spazio a SANSONE nelle fila del PARMA
47° Brutto fallo di MARCHIONNI su DONATI, il giocatore ducale rischia il secondo giallo
49° L'arbitro Mariani dice che può bastare
TABELLINO
HELLAS VERONA-PARMA 3-2
Marcatori: 9' pt Cacciatore, 19' pt Parolo, 25' pt Cassano, 16' e 42' st Jorginho (rig.).
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Marques, Agostini; Romulo (39' st Jankovic), Hallfredsson (dal 20' st Donati), Jorginho; Gomez Taleb (dal 30' st Martinho), Toni, Iturbe.
A disposizione: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Cacia, Bianchetti, Cirigliano, Sala, Donadel.
All.: Andrea Mandorlini.
PARMA (3-5-2): Bajza; Cassani, Lucarelli, Felipe; Rosi (dal 29' st Biabiany), Acquah, Marchionni, Parolo, Gobbi (dal 44' st Sansone); Cassano, Amauri (dal 22' st Palladino).
A disposizione: Pavarini, Coric, Mesbah, Gargano, Valdes, Obi, Mendes, Munari, Benalouane.
All.: Roberto Donadoni.
Arbitro: Mariani di Aprilia.
Assistenti: Longo e Petrella
NOTE. Ammoniti: Felipe, Parolo, Rosi, Gobbi, Marchionni, Cassani, Acquah.
Spettatori: 19.547 (abbonati: 16.129; paganti: 3418)
Grandissima emozione ha destato in tutti la scomparsa di quello che era conosciuto semplicemente come IL presidente ma chi era l'imprenditore nativo di Castelnuovo e perchè seppe farsi amare da una piazza tradizionalmente restia ad esternare sentimenti così forti nei confronti della dirigenza scaligera? Scopriamolo insieme ripercorrendo il triennio di presidenza MARTINELLI: 1^ PUNTATA - DALL'ACQUISIZIONE A GIUGNO 2009
Negli anticipi vince il MILAN (il rientro di KAKÀ è stato accolto da un'ovazione dei tifosi milanisti) con l'UDINESE e la ROMA che, di scena all'Olimpico contro il NAPOLI, sciupa qualcosa, rischia di andar sotto in un paio d'occasioni e poi si sveglia: 2 a 0 ai partenopei con gran doppietta di PJANIC e ottava vittoria consecutiva! Eguagliato il record della JUVENTUS.
Festeggia nche il CAGLIARI con una vittoria sul CATANIA il ritorno al Sant'Elia dopo lungo tempo mentre la LAZIO cade a Bergamo ad opera dell'ATALANTA con un gol del 'Tanke' DENIS nel finale...
Prima vittoria in Serie A per il SASSUOLO che ha battuto il BOLOGNA nel derby emiliano e prima vittoria in campionato per la SAMPDORIA che ha espugnato il campo del LIVORNO.
Una FIORENTINA pazza e strepitosa va sotto di due gol al 'Franchi' contro la JUVENTUS poi in un quarto d'ora affibbia 4 reti a BUFFON e dopo 15 anni batte i bianconeri!
Il GENOA 'rinasce' col ritorno di GASPERINI e batte il CHIEVO.
In serata rocambolesco 3 a 3 fra TORINO ed INTER in una partita in cui è successo un po' di tutto dall'espulsione di HANDANOVIC al 5° minuto con conseguente rigore sbagliato da CERCI che pochi minuti prima aveva colto un palo clamoroso, poi il vantaggio granata il primo pari dei nerazzurri i padroni ancora in vantaggio poi raggiunti e superati dall'11 di MAZZARRI che al 90° vengono definitivamente raggiunti da una magica punizione di BELLOMO!
200ESIMA VITTORIA IN SERIE A per l'HELLAS VERONA che trova cosi il modo di fare un'altra grande dedica al presidente MARTINELLI...
L'INTER STAREBBE CERCANDO UN NUOVO DS E TRA I PAPABILI 'SPUNTA' SOGLIANO! Presidente nuovo staff dirigenziale nuovo si sa e TOIHIR, nuovo patròn indonesiano nerazzurro dopo aver rilevato la quota di maggioranza dal presidente MORATTI, starebbe pensando proprio all'attuale Direttore Sportivo quale sostituto di Piero AUSILIO omologo interista si Sean... Che dire? Augurando all'attuale diesse una splendente carriera spero che quest'ultima rimanga scaligera il più possibile anche se, fossero reali le indiscrezioni, sarebbe difficile per il Presidente SETTI trattenere uno dei suoi uomini di fiducia più stretti...
VITTORIA DI PRESTIGIO PER LA PRIMAVERA scaligera in trasferta contro i pari età della ROMA: Finisce 2 a 1 con i gol di FARES e ZACCAGNI per i gialloblù...
MOTOGP: In Australia LORENZO vince davanti a PEDROSA e ROSSI! MARQUEZ squalificato a causa di un cambio di gomme giudicato irregolare, mondiale riaperto? A due gare dal termine la prima guida YAMAHA è a -18 e ci spera...
SERIE A: Anche ieri all'Olimpico in una gara considerata ad alto rischio incidenti come quella fra ROMA e NAPOLI non si può dire sia andata male dal punto di vista dell'ordine pubblico ma fino a quando potremo sopportare gente che si affronta a suon di gestacci e cori vergognosi vanamente separata da steward impotenti? Ogni Domenica l'immagine che l'Italia trasmette dagli stadi al mondo è quella di un stato incivile in cui non si è capaci di tenere sotto controllo un evento sportivo! Figuriamoci la credibilità che il paese può avere in settori ben più importanti...
CALCIO FEMMINILE & RAZZISMO: Finisce a suon di squalifiche il ricorso del NAPOLI femminile che aveva accusato l'arbitro di razzismo dopo la gara svoltasi a Verona contro il VALPOLICELLA! Chiaramente il giudice sportivo si è basato sul referto dell'arbitro che in questi casi è 'vangelo'... Quale sarà il prossimo passo della società partenopea?
AVVERSARIO Hellas Verona, Iturbe: "Che partita quella di oggi! Conquistati tre punti importanti"
21.10.2013 00:06 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
Nella gara casalinga odierna vinta dall'Hellas Verona non ha segnato, ma ha comunque dato un contributo importante alla squadra scaligera con le sue giocate d'alta scuola che hanno spesso messo in difficoltà i difensori del Parma. Stiamo parlando del talentino argentino Juan Manuel Iturbe, che su Twitter ha espresso tutta la propria soddisfazione per i tre punti conquistati al Bentegodi contro i crociati: "Que victoria ! Que partido el de hoy. Tres puntos muy importante #vamosHellas".
FONTE: ParmaLive.com
Parmamania: ricorrenza mesta
Nicola Sansone Parma 2012 2013
Di: Guglielmo Trupo
21 ottobre alle 12:20
E come quando vai a mangiare al ristorante, e resti deluso per il dessert. Questa è la fotografia eloquente di Hellas Verona-Parma, una partita scoppiettante che però non ha dato ai crociati quello che cercavano al Bentegodi. Almeno in termini di punti. E' inutile girare intorno al bicchiere, come direbbe Cassano, se segni, finmalmente, e ti distrai deponendo l'ascia di guerra, beh, è chiaro che poi il retrogusto sgradevole di quel pranzo al ristorante, ti dura fino alla prossima partita.
Perché fa più male perder in quel modo che perdere in generale. Se prendi uno schiaffo, come è successo al Parma dopo 8', e ti eviti il secondo, ti metti a giocare e quasi metti alle corde l'avversario nel proprio ring, significa che la personalità non ti manca e che, il carattere, almeno per un tempo lo mostri eccome. Ma poi? Non puoi uscire dal campo a testa bassa dopo che vincevi per 2-1, dopo aver dominato per un tempo l'avversario con l'aggravante di aver concesso allo stesso, l'opportunità di calciare per ben due volte dagli undici metri. Proprio non puoi.
Errori inaccettabili commessi da una squadra tuttavia esperta che, come in una mesta ricorrenza, sparisce quasi dal campo nei secondi tempi. Di conclusioni e azioni da gol il Parma ne ha avute, ma non ha punto più di tanto, al contrario di quanto ne abbia fatto nella prima parte. Condotta in maniera eccellente, rovinata in maniera scellerata. E forse non è tanto elegante prendersela con l'arbitro, per gli ammoniti che, per carità, sono un po' troppi.
Sarebbe meglio pensare forse al perché, nei secondi tempi, si smette di giocare. Esempio con la Roma, con la Fiorentina, con il Verona per ultimo. Il Parma che regala un tempo, ora il primo, ora il secondo, non piace a nessuno, che lascia Sansone marcire in panchina per 88' nemmeno, che commette errori da terza elementare, nemmeno. Nella settimana che porta Donadoni contro il suo passato bisogna fare altro, ed evitare che queste meste ricorrenze, si verifichino puntualmente. A nessuno piace andare al ristorante e mangiare il dessert per restare delusi.
FONTE: CalcioMercato.com
Hellas-Parma 3-2: ora Verona può sognare
A cura di Giordy Gasparini Ennesima vittoria dell'Hellas Verona: Cacciatore e Jorginho fanno volare gli scaligeri.
nizia con un minuto di silenzio in memoria dell’ex Presidente Giovanni Martinelli una partita che a Verona ricorderanno per molto tempo, una delle più belle di questo turno di serie A. Si affrontano a viso aperto Hellas Verona e Parma, due squadre in salute e desiderose di far bene.
Emozioni già dal 2′ minuto, quando una punizione per il Verona, calciata da Iturbe, finisce alta sopra la traversa. Il terreno del Bentegodi è umido, insidioso, tanto che Cassano preferisce cambiare gli scarpini a bordo campo. Al 8′ minuto ancora una punizione a favore del Verona respinta in angolo dalla difesa parmense; Iturbe batte dalla bandierina e riesce a far arrivare il pallone sul piede di Cacciatore che gira in porta: il Verona è in vantaggio grazie ad uno splendido schema su calcio d’angolo. Il Parma però non ci sta e si lancia alla ricerca del pareggio: prima con Acquah, che colpisce l’esterno della rete dando solo l’illusione del gol, e poi con Parolo che colpisce il palo alla destra di Rafael. Non c’è tempo però per i rimpianti per i parmensi, passano trenta secondi e Parolo ci riprova: questa volta il suo tiro, potentissimo, batte Rafael. Al Bentegodi è uno a uno. Siamo nel momento migliore del Parma, gli uomini di Donadoni spingono e arrivano al vantaggio con Cassano al 25′: pregevole la sua girata in diagonale per il 2-1. Le emozioni ancora non sono finite; è il 29′ minuto quando Amauri sale in cielo e colpisce violentemente di testa: la palla si stampa sulla traversa e ritorna in campo: stavolta la colpisce Felipe ma Rafael con un riflesso felino riesce a respingere. Si va al riposo con gli emiliani in vantaggio per 2 a 1.
Nel secondo tempo tocca al Verona fare la partita: Toni si dà da fare, sbraccia, sgomita e trova la rete, che però viene annullata per sospetto fuorigioco. Il Parma si chiude molto bene nella speranza di tenere in vantaggio, così agli uomini di Mandorlini non rimane che provare a pescare Toni in area di rigore; per anticiparlo deve sacrificarsi Bajza che avrà bisogno dell’intervento medico. Luca Toni però non si da per vinto e il terzo tentativo è quello buono; Cassani lo tocca in area e per l’arbitro è rigore: dagli undici metri lo specialista Jorginho trasforma, nonostante Bajza avesse intuito.
Sul 2-2 le squadre si allungano e c’è l’impressione che entrambe potrebbero segnare da un momento all’altro e che un solo episodio basterebbe a risolvere la partita. Questa volta l’episodio in questione capita a Jorginho, bravissimo a girarsi in fazzoletto di campo e a procurarsi il rigore che lui stesso trasformerà per il 3-2. Siamo al 42′ di una partita incredibile, che il Parma non intende perdere dopo essere stata lungamente in vantaggio; non bastano però i quattro minuti di recupero concessi per rimettere in equilibrio una sfida così fortemente segnata dagli episodi. Finisce 3-2 per il Verona, che si ritrova con un quarto posto in classifica quantomai inaspettato a inizio stagione, e una vittoria da dedicare a chi ha reso possibile il ritorno di questa società tra le grandi del calcio italiano: addio Presidente.
FONTE: SoccerMagazine.it
Hellas Verona - Parma 3-2 | Jorginho di rigore e i gialloblu ora sognano Il gol di Cacciatore, la rimonta ducale e poi i due rigori, netti, trasformati dal centrocampista italo-brasiliano, regalano la quarta vittoria casalinga agli scaligeri, che non mollano i vertici della classifica
Luca Stoppele 20 ottobre 2013
L'Hellas Verona non si ferma più e conquista la quarta vittoria casalinga, su quattro gare disputate al Benetgodi, ai danni di un Parma che ha venduto comunque cara la pelle: un successo che viene dedicato alla memoria del presidente Giovanni Martinelli. La formazione guidata da Mandorlini è stata rimontata dopo l'inziale vantaggio di Cacciatore, ma mostrando un carattere da grande squadra, ha riportato il match sui giusti binari. Netti entrambi i rigori assegnati dall'arbitro Mariani per i falli subiti da Toni e Jorginho. Gli ospiti sono stati anch'essi autori di una buona pestazione, grazie anche ad un Parolo sugli scudi, riuscendo a mantenere in bilico il risultato fino all'ultimo.
I gialloblu hanno confermato il loro momento magico e, soprattutto, di essere una squadra ben costruita che prova sempre ad imporre il proprio gioco. Nel match odierno si è visto qualche svarione difensivo, legittimo se vogliamo vista l'inedita coppia di centrali. Ma questa terza vittoria in tre partite regala momentaneamente al Verona un posto tra le grandi di questo campionato, questo però non deve distrarre gli scaligeri dal primo, vero, obiettivo stagionale: la salvezza, una volta ottenuta quella si vedrà se sarà possibile alzare l'asticella.
PRIMO TEMPO - Subito Iturbe dai 25 metri, conclusione alta. Amauri al 8' non si accorge di essere in posizione regolare e favorisce l'uscita di Rafael. Un minuto dopo Cacciatore viene lasciato solo su corner e di piatto insacca. Al 14' ci prova Acquah a botta sicura, pallone a lato. Due minuti dopo Bajza anticipa Toni in uscita. Amauri di testa al 17' non trova la porta e Parolo centra il palo subito dopo. Il pareggio ospite arriva con lo stesso Parolo al 19', che coglie un ingenuo errore di Gonzalez e fulmina Rafael da fuori area. Cassano si fa vedere al 21' dalla distanza, il portiere scaligero però è attento. Al 23' sugli sviluppi di una punizione dal limite, Cacciatore cerca la doppietta senza fortuna. Al 25' Parolo trova Cassano sul secondo palo, la difesa gialloblu si addormenta e il talento di Bari vecchia porta in vantaggio i ducali. Lucarelli al 30' colpisce una clamorosa traversa e Rafael dice di no a Felipe che cerca di ribadire a rete. L'Hellas ci prova senza trovare il giusto varco e si va al riposo con gli ospiti in vantaggio.
SECONDO TEMPO - I padroni di casa iniziano la ripresa cercando il pareggio. Mariani non convalida un gol di Toni al 48' per una spinta dell'attaccante. Al 60' Cassani stende Toni in area: rigore. Sul dischetto va Jorginho, Bajza tocca il pallone ma non basta. Rafael al 64' dice di no al solito Parolo smanacciando in corner. Acquah al 75' ci prova da fuori, Rafael respinge ancora una volta. Al 82' Iturbe serve Toni, ma la sua girata trova la pronta risposta del portiere ospite. Marchionni affossa Jorginho in area al 86': secondo rigore per i padroni di casa. Ancora Jorginho sul dischetto che batte Bajza per la seconda volta.
HELLAS VERONA - PARMA 3-2
MARACTORI: Cacciatore (HV) al 9', Parolo (P) al 19', Cassano (P) al 25', Jorginho (HV) al 61' e al 87'
Domenica 20 Ottobre, 2013
Verona, Mandorlini: «Complimenti alla squadra e a Jorginho» La felicità del tecnico del Verona dopo il quarto successo casalingo, stavolta contro il Parma: «Siamo contenti, inutile dirlo, abbiamo passato una settimana molto dura ma non poteva che finire così, ci tenevamo davvero a vincere»
VERONA - «Siamo contenti, inutile dirlo, abbiamo passato una settimana molto dura ma non poteva che finire così, ci tenevamo davvero a vincere. E' stata una bella partita, potevano vincere loro ma abbiamo vinto noi, complimenti al Parma che ha fatto una grandissima partita». Basterebbero queste poche parole per descrivere la felicità di Andrea Mandorlini dopo che oggi davanti alla sua gente l'Hellas Verona ha battuto il Parma 3-2 portandosi, udite udite, nella zona alta della classifica: 16 punti, tre in meno della Juve attuale campione d'Italia. Poi Mandorlini prosegue: «Siamo partiti molto meglio di loro, poi loro hanno giocatori importanti e l'hanno rimessa in piedi passando anche in vantaggio meritatamente. Nel secondo tempo molto bene, è stata una partita aperta che abbiamo vinto noi con due rigori ineccepibili. Il Parma si è lamentato delle troppe ammonizioni? Il campo era molto bagnato, noi abbiamo giocatori rapidi e nell'uno contro uno si perde un po' il tempo. E' andata così, una partita molto bella tra due squadre che volevano vincere. Jorginho da Nazionale? Me l'hanno chiesto tante volte, non solo, si tratta di un giocatore fantastico, giovane, freddo nei momenti importanti. Complimenti a lui e la squadra si gode il momento senza fare paragoni».
FONTE: TuttoSport.com
Domenica, 20 Ottobre 2013 15:50
Jorginho è il valore aggiunto dell'Hellas Verona
Scritto da GdS Jorginho sta trascinando il Verona a suon di gol. Anche la sfida casalinga contro il Parma ha confermato la statistica
Il centrocampista 21enne - convocabile in Nazionale italiana per via del suo passaporto - ha dedicato i gol, entrambi su rigore, all'ex presidente scaligero Giorgio Martinelli, scomparso il 15 ottobre scorso, e alla sorella: "Ci meritiamo questo momento postivo, abbiamo battuto un'ottima squadra che ci ha messo in grande difficoltà, ma abbiamo portato a casa tre punti importanti. E' un grande inizio di stagione, voglio dedicare questi due gol, uno al nostro ex presidente e l'altro a mia sorella che è in momento difficile della sua vita", ha dichiarato ai microfoni di SkySport.
Anche grazie alle sue marcature, i gialloblu occupano momentaneamente la quarta posizione in classifica.
Ultima modifica il Domenica, 20 Ottobre 2013 15:53
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FONTE: IlGiornaleDelloSport.net
Le pagelle di Verona-Parma
2013-10-20 17:25:00 di Antonio Boellis Due errori difensivi di Cassani e Marchionni spianano la strada alla vittoria dell'Hellas Verona. Positiva la prova di Bajza. Amauri resta ancora a secco; l'ingresso di Palladino non incide sull'economia della gara. E' Parolo il migliore in campo del Parma.
BAJZA 6 Un'uscita decisiva e una parata in tuffo su una girata al volo di Toni. Poco impegnato, ma quando viene chiamato in causa è sempre sicuro.
CASSANI 5 Quando il Verona non attacca è quasi sempre nella metà campo avversaria. Il fallo su Toni, con conseguente calcio di rigore, è una grave ingenuità per un giocatore della sua esperienza. In difficoltà dopo l'ingresso di Marquinho.
LUCARELLI 6 Si fa sorprendere dallo scatto di Cacciatore sul gol dell'1-0. Sempre nel primo tempo colpisce una traversa che grida vendetta. Corre qualche rischio di troppo in marcatura su Toni.
FELIPE 5.5 Nei primi 25 minuti confeziona solo falli e un cartellino giallo (placcaggio su Toni). Tiene a bada Iturbe, non era una missione facile.
ROSI 6 Tre ingredienti nel “frullatore”: corsa, progressioni e cross. Si spegne nel secondo tempo, inspiegabilmente, e viene sostituito. Comunque, meglio la fase offensiva rispetto a quella difensiva.
ACQUAH 6 Dopo un buon primo tempo, soprattutto in fase difensiva, cala vistosamente nella ripresa. Soffre la fisicità e i centimetri di Hallfredson.
MARCHIONNI 5 Vince il ballottaggio con Valdes. Le sue giocate mettono ordine al centrocampo. Si fa notare anche per alcuni recuperi su Romulo e Jorginho. Nel finale commette il fallo da rigore che consente al Verona di vincere la partita. Un erroraccio.
PAROLO 7 Un palo e un gol (destro imprendibile) nel giro di un minuto. Poi tanta sostanza, anche quando la squadra va in difficoltà come nel finale.
GOBBI 5.5 Resta immobile sul gol di Cacciatore. Si occupa di Iturbe con fortune alterne. Poco propositivo e ispirato.
CASSANO 6.5 Un diagonale delizioso che vale il 2-1. Quando ha la palla tra i piedi sa sempre cosa fare. Ancora precaria l'intesa con Amauri. Perde brillantezza nella ripresa, come tutta la squadra.
AMAURI 5.5 In avvio di gara sfiora il gol con un colpo di testa. Combatte e sgomita ma non sempre con la dovuta lucidità. Il digiuno continua.
(22' st) PALLADINO 5.5 Questa volta il suo ingresso non incide sull'economia della partita.
(29' st) BIABIANY 6 Due spunti offensivi e poco altro, ma non ha molto tempo a disposizione.
(43' st) SANSONE ng.
ALL. DONADONI 5,5 La metamorfosi tra primo e secondo tempo è inspiegabile. Non è la prima volta che la squadra si rilassa e concede i fianchi all'avversario. Le sostituzioni non hanno inciso, anzi.
HELLAS VERONA: Rafael 6; Cacciatore 7, Marques 6, Gonzalez 5.5, Agostini 5.5; Romulo 6 (39' st Jankovic ng.), Hallfredsson 5 (20' st Donati 6.5), Jorginho 7; Iturbe 6, Toni 6, Gomez 5.5 (30' st Martinho). All. Mandorlini 6
FONTE: SportParma.com
Verona - Parma 3-2 | Highlights Serie A – Video gol (Cacciatore, Parolo, Cassano, doppietta Jorginho)
Scritto da: Antonio D'Avanzo - domenica 20 ottobre 2013
Quarta vittoria casalinga per l’Hellas Verona su quattro gare disputate al Benetgodi. Ora i tifosi scaligeri cominciano a guardare sicuramente con più interesse una classifica che si fa interessante: la formazione di Mandorlini occupa infatti il quarto posto, davanti all’Inter. Una posizione che significherebbe qualificazione in Europa League. Presto per parlarne, ma intanto l’Hellas di questa prima parte di stagione continua a incamerare punti giocando partite gagliarde e mostrando un buon calcio.
Il Parma aveva iniziato bene con Amauri all’ 8′ che non sfrutta una buona occasione davanti a Rafael, poi un minuto dopo il Verona segna con Cacciatore che viene lasciato solo su corner dalla difesa veronese e con l’interno del piede insacca. Al 14′ ci prova Acquah a botta sicura, pallone a lato. Amauri di testa al 17′ non trova la porta e Parolo centra il palo subito dopo. Il pareggio ospite arriva con lo stesso Parolo al 19′: tiro da fuori area imparabile per Rafael. Al 25′ Parolo trova Cassano sul secondo palo che sigla il gol del raddoppio con un preciso diagonale. Lucarelli al 30′ colpisce la traversa, poi l’Hellas ci prova nel finale di tempo, ma senza risultati.
Nella ripresa il Verona preme subito sull’acceleratore. Dopo tre minuti Mariani non convalida un gol di Toni al 48′ per una spinta dell’attaccante. Al 60′ Cassani stende brutalmente Toni in area: rigore che Jorginho trasforma nonostante una deviazione di Bajza. Rafael al 64′ nega la gioia della doppietta a Parolo, poi all’ 82′ Iturbe serve Toni, ma la sua girata trova la pronta risposta del portiere ospite. All’86′ Marchionni affossa Jorginho in area e il brasiliano batte Bajza per la seconda volta. 3-2, è festa grande al Bentegodi.
FONTE: CalcioBlog.it
I RAGAZZI DI MANDORLINI FANNO 4 SU 4 IN CASA La legge del Bentegodi colpisce ancora, 3 a 2 al Parma
Allo stadio Bentegodi di Verona vanno in scena Hellas Verona, finora sempre vincente tra le mura amiche, e Parma, sfida nella sfida quella tra la rivelazione Iturbe e il ritrovato Cassano.
La partita è preceduta dal minuto di silenzio (accompagnato dallo stesso coro della settimana scorsa) in ricordo dell' ex Presidente veronese Martinelli scomparso martedì scorso.
Partono meglio i ragazzi di Mandorlini che alla prima occasione, sugli sviluppi di un angolo, passano in vantaggio con Cacciatore. Sale poi in cattedra il Parma che prima sfiora il pareggio con Acquah e Parolo che colpisce il palo, è proprio il centrocampista, ex della partita, che si fa subito perdonare e prima sfrutta un errore di Gonzalez per pareggiare e poi serve a Cassano la palla del 2 a 1 con il quale si chiude il primo tempo. Poco dopo il Parma ancora vicino al gol con una traversa di Lucarelli.
Il secondo tempo si apre con un Verona in formato "ultime partite", è subito sfida Toni-arbitro, nelle prime due occasioni il fischietto prima gli nega un possibile rigore (decisione che sembra corretta), poi gli annulla un gol molto dubbio e infine gli asegna il rigore che Jorginho non sbaglia. Sul 2 a 2 meglio i padroni di casa, Cassano rallenta e con lui tutto la squadra. Il pareggio dura fino all'ennesima giocata di Jorginho che prima si procura e poi realizza il rigore del definitivo 3 a 2.
Continua la marcia del sorprendente Verona che fa 4 su 4 in casa e sale quarto in classifica, la vittoria è dedicata a Martinelli grazie al quale i veneti sono tornati in Serie A.
di Alessio Pediglieri 20 ottobre 201320:15
Verona-Parma 3-2 nel segno di Jorginho il brasiliano d’Italia Naturalizzato italiano è alla 7a stagione con gli scaligeri e ha vestito già la maglia dell'Under21. Con 5 reti in 8 gare ha riacceso il calciomercato di Juve e Fiorentina.
Al secolo è Jorge Luiz Frello Filho, brasiliano naturalizzato italiano nato a Imbituba nel 1991, di mestiere fa il calciatore e gioca in Italia, in Serie A nell’Hellas Verona. Chi è? Jorginho, il nuovo fenomeno del nostro campionato che si sta mettendo in luce nella squadra di Mandorlini, autentica rivelazione e ricca di giovani interessanti in cerca di fama. Prima l’inarrestabile Iturbe, ora il centrocampista ‘totale’ capace di segnare già 5 gol e trascinare il Verona in una incredibile vittoria al Bentegodi davanti al proprio pubblico che si gode la squadra scaligera al quarto posto in classifica. Ma Jorginho, per chi mastica di calcio e scandaglia il mondo dei giovani talenti non è del tutto una novità assoluta. Perchè nel nome e nel gioco è un brasiliano puro, ma nella crescita e nella scuola calcistica è italiano d.o.c Anzi, scaligero puro. E questo rende ancor più merito a chi l’ha tenuto in Italia e al giovane calciatore stesso capace di confermarsi ad altissimi livelli.
Brasiliano nel nome, scaligero nel dna - Jorginho, infatti è da tempo al centro della realtà scaligera. Cresciuto calcisticamente nel vivaio gialloblù, ha già alle spalle 7 stagioni a Verona e l’anno scorso fu uno dei principali artefici della scalata verso la Serie A. Capace di ricoprire qualsiasi ruolo nel 4-3-3 di Mandorlini, con le sue 41 presenze (e 2 gol) si è dimostrato ben presto insostituibile guadagnandosi anche la chiamata in Azzurro. Devis Magna infatti, nell’ottobre 2012 lo chiama in Under21 richiamando su di sè le attenzioni dei principali club di serie A. Ma il Verona in estate compie l’impresa di non snaturare la struttura della squadra e tiene duro agli ‘assalti’ verso il giocatore, rinnovandogli la fiducia e garantendogli la massima vetrina con un posto fisso da titolare. E lui ripaga tanta responsabilità giocando sempre e segnando 5 gol in 8 gare. Ci mette solamente 4 partite per prendere le misure, per poi non fermarsi più. Il primo è contro il Torino, 5a giornata, nel 2-2 dell’Olimpico, poi un gol al Bentegodi nella vittoria sul Livorno (6a) per 2-1, un altro al Bologna (7a) nel 4-1 del Dall’Ara, fino alla doppietta odierna al Parma (8a giornata) nel 3-2 finale.
Milan, Juventus, Fiorentina: derby di mercato - Sette stagioni a Verona, il grande salto nella Serie A dei ‘grandi’ e un futuro da assoluto protagonista. Jorginho poteva lasciare la città veneta già in estate, le pretendenti e le richieste ufficiali non mancavano: la Juventus, il PSG e il Milan si erano infatti mosse per chiudere un accordo sul giocatore ma la volontà della società scaligera e le richieste di Mandorlini hanno fatto desistere tutti dalla tentazione di cederlo subito. Vincendo la scommessa. Alla fine, il Milan ha ceduto l’osso e alla Juventus si è inserita la Fiorentina che avrebbe pronta una soluzione per strappare il giocatore a gennaio. Ma adesso c’è un problema. Davanti alle prestazioni maiuscole e ai 5 gol, oggi Juninho ha un valore di mercato difficilmente calcolabile rispetto a quei 5 milioni o poco più di qualche mese fa. Il Verona si sfrega le mani, Mandorlini si stropiccia gli occhi, l’entourage del giocatore è pronto a fare i debiti conti. E un pensiero va anche alla Nazionale: e se fra otto mesi dovesse ripresentarsi ancora a questi livelli un posto tra i convocati al prossimo Mondiale potrebbe ritagliarselo. Per fare impazzire i brasiliani, lui italiano nel dna calcistico.
FONTE: Calcio.FanPage.it
SERIE A Rimonta Verona su un Parma bello nel primo tempo
20.10.2013 17:44 di Redazione ITA Sport Press Twitter: @ItaSportPress
Grande prova della squadra di Mandorlini che batte 3 a 2 il Parma di Donadoni e sale così a 16 punti in classifica, centrando la quarta vittoria in quattro partite in casa. E' l'Hellas ad andare in vantaggio per primo, con la rete di Cacciatore in apertura. Reagisce il Parma che riesce prima a pareggiare con Parolo e poi a passare in vantaggio con Cassano, in entrambe i casi sfruttando errori difensivi. Il Verona non molla e prepara l'assalto della ripresa, dove conquista due rigori con Toni eJorginho, entrambe realizzati da quest'ultimo. Hellas che così si affaccia al meglio alla sfida che lo attende sabato sera in casa dell'Inter.
HELLAS VERONA-PARMA 3-2
Marcatori: 9' pt Cacciatore, 19' pt Parolo, 25' pt Cassano, 16' e 42' st Jorginho (rig.).
Primo Tempo
1' Partiti
2' Iturbe ci prova su punizione da molto lontano: palla alta
8' Punizione di Romulo che mette in mezzo, in mischia risolve Parolo mettendo in angolo
9' GOL Sul successivo calcio d'angolo ci arriva di destro Cacciatore che fulmina Bajza
14' Acquah sfrutta una smanacciata di Rafael per provare il tiro, che si spegne sull'esterno della rete
16' Deliziosa palla di Iturbe a scavalcare la difesa per Toni, anticipato all'ultimo da Bajza
17' Cross dalla destra di Rosi per la testa di Amauri che manda a lato di poco
19' Palo pieno di Parolo che si era trovato solo davanti a Rafael su suggerimento di Cassano
19' GOL Brutta palla persa da Gonzalez, ne approfitta Parolo che fredda Rafael dal limite
23' Cross dalla sinistra di Agostini per la testa di Toni, Bajza blocca
25' Elaborato schema su punizione che porta Cacciatore al tiro, Bajza para
25' GOL Parolo serve Cassano che segna con un diagonale destro
29' Traversa di Lucarelli e successivo miracolo di Rafael sulla ribattuta di Felipe. Hellas in difficoltà
40' Parolo ci prova dalla distanza: alto
46' Si chiude qui il primo tempo
Secondo Tempo
1' Comincia la ripresa
2' Toni, servito in area, si gira e tira: a lato di poco
4' Gol annullato a Toni, che aveva segnato di testa ma aveva commesso un dubbio fallo
10' Cassano ci prova dal limite, murato
12' Rafael anticipa Amauri in uscita di pugno
13' Iturbe penetra in area e mette al centro, si salva la difesa ducale
16' GOL Jorginho realizza bene un rigore procurato da Toni
19' Contropiede del Parma che porta Gobbi al tiro, grande Rafael che mette in angolo
21' Romulo ci prova dalla distanza, ma il tiro termina abbondantemente fuori
29' Grande azione di Iturbe che penetra in area dalla destra e mette in mezzo, spazza la difesa del Parma
30' Acquah effettua un gran tiro da fuori, grande risposta di Rafael
37' Martinho entra in area, effettua un paio di dribblig ma si fa stoppare al momento del tiro
38' Iturbe per Toni che tira a incrociare e costringe Bajza a un grande intervento
41' Palladino mette in mezzo per Biabiany che però non ci crede
42' GOL Jorginho si procura e realizza un secondo rigore, spiazzando Bajza
49' Provvidenziale Marques su un cross di Palladino
49' Termina qui la partita!
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Marques, Agostini; Romulo (39' st Jankovic), Hallfredsson (dal 20' st Donati), Jorginho; Gomez Taleb (dal 30' st Martinho), Toni, Iturbe.
A disposizione: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Cacia, Bianchetti, Cirigliano, Sala, Donadel.
All.: Andrea Mandorlini.
PARMA (3-5-2): Bajza; Cassani, Lucarelli, Felipe; Rosi (dal 29' st Biabiany), Acquah, Marchionni, Parolo, Gobbi (dal 44' st Sansone); Cassano, Amauri (dal 22' st Palladino).
A disposizione: Pavarini, Coric, Mesbah, Gargano, Valdes, Obi, Mendes, Munari, Benalouane.
All.: Roberto Donadoni.
Arbitro: Mariani di Aprilia.
Assistenti: Longo e Petrella
NOTE. Ammoniti: Felipe, Parolo, Rosi, Gobbi, Marchionni, Cassani, Acquah.
Spettatori: 19.547 (abbonati: 16.129; paganti: 3418)
FONTE: ItaSportPress.it
Verona - Parma 3-2 Tanta amarezza tra i gialloblu: un primo tempo perfetto e Cassano non bastano.
20/10/2013
La striscia positiva del Parma si è interrotta allo stadio Bentegodi di Verona, dove, dopo un gran bel primo tempo, concluso in vantaggio con il punteggio di 1 a 2 e con un palo e una traversa colpiti, si è fatto rimontare dai padroni di casa, che hanno pareggiato e vinto grazie a due calci di rigore concessi dall’arbitro MaurizioMariani, il quale ha sanzionato ben sette giocatori crociati con il cartellino giallo.
Mister Roberto Donadoni ha cambiato la formazione rispetto all’ultima partita di campionato, quella della vittoria casalinga nei confronti del Sassuolo.
Sostituito tra i pali lo squalificato Antonio Mirante con Pavol Bajza, a centrocampo il nostro tecnico ha schierato Afriyie Acquah e Aleandro Rosi, mentre in attacco è tornato, dopo aver scontato il doppio turno di squalifica, Amauri.
L’Hellas Verona è passato subito, al 9’, con Cacciatore, che ha colpito al volo un palla arrivata in area da un calcio d’angolo.
La squadra crociata non ha patito la frustata, iniziando a macinare gioco, con un possesso palla tessuto da giocate di grande qualità.
Il palo, al 18’, di Marco Parolo è stato il preludio, un minuto dopo, al suo splendido gol di destro dalla distanza, coronamento di un'azione caparbia di Antonio Cassano.
La premiata ditta Parolo-Cassano è stata anche l’artefice del raddoppio, ma a parti invertite. E’ accaduto al 24’, quando il centrocampista ha servito il fantasista in area.
Per FantAntonio è stato un gioco da ragazzi controllare la sfera di petto e trafiggere il portiere veronese Rafael con un preciso diagonale, per poi far esplodere la sua gioia sotto il Settore Ospiti del Bentegodi e festeggiare con i tifosi giunti da Parma.
Il dominio crociato della prima frazione è stato legittimato, alla mezz’ora, da un pallone che la testa di capitan Alessandro Lucarelli ha infranto sulla traversa.
Dopo l’intervallo, però, il Parma ha lasciato troppo campo alla veemenza del Verona alla ricerca della rimonta, caricato dal proprio pubblico.
Un fervore che la nostra difesa ha saputo arginare tranne che in due occasioni, quelle in cui l’arbitro Mariani ha ravvisato gli estremi per concedere i penalty realizzati da Jorginho.
La gara si è conclusa con i ragazzi di mister Donadoni in avanti, arrabbiati per un risultato positivo sfumato dopo una prestazione che nei primi quarantacinque minuti aveva rasentato la perfezione, mentre c’è un dato amaro che non può passare inosservato, quello dei sette ammoniti.
Non è la prima volta che gli arbitri sventolano con disinvoltura i cartellini gialli ai giocatori crociati. Oggi già alla fine del primo tempo erano tre, condizionando l’atteggiamento dei calciatori sul terreno di gioco.
Il tabellino
Verona-Parma 3-2 (8'pt Cacciatore, 19'pt Parolo, 24'pt Cassano, 15'st Jorginho su rig., 42'st Jorginho su rig.)
Arbitro Mariani di Aprilia (Assistenti: Longo e Petrella. IV: Passeri. ADD: Pasqua e Saia)
Note - Angoli: 6-2. Ammoniti Felipe, Parolo, Rosi, Gobbi, Marchionni, Cassani e Acquah. Recupero: 1' pt, 4' st. Palo di Parolo al 18' pt e traversa di Lucarelli al 29' pt. Spettatori: 19.547 per un incasso di 263.535, 49 Euro.
Prima della partita, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare la memoria dell'ex presidente dell'Hellas Verona Giovanni Martinelli. Le due squadre hanno giocato con il lutto al braccio: il Parma per ricordare Ferdinando Pasotti, nonno del presidente Tommaso Ghirardi, scomparso ieri, e il Verona per Martinelli.
FONTE: ParmaDaily.it
Verona-Parma, al Bentegodi una partita assurda finisce 3-2
domenica 20 ottobre 2013 15:21 di Mario Robusti Due rigori dubbi per il Verona. Fantantonio mattatore, ma Jorginho riapre la partita. Troppi gialli contro i crociati, che perdono il dominio nel secondo tempo
VERONA - I veronesi dell'Hellas vincono contro il Parma per 3-2 una partita assurda e pesantemente influenzata dalle decisioni dell'arbitro. Brucia parecchio nello spogliatoio del Parma questa sconfitta, palesemente immeritata, guardando solo le statistiche. 3-2 finale con due rigori contro il Parma insieme a 7 cartellini gialli. Il Verona non ha avuto contro nessuna ammonizione. Il Parma ha colpito anche un palo e una traversa ed ha dominato il primo tempo, lasciando sfogare però troppo gli scaligeri nella seconda frazione. Che approfittando del metro di giudizio morbido, si sono conquistati metri, falli e rigori. Ai punti il 2-2 poteva anche stare stretto al Parma. Il 3-2 è invece intollerabile nella società crociata.
PRIMO TEMPO - Il Parma inizia la partita con Amauri e Cassano in attacco, ma senza Gargano e Valdes a centrocampo. Il mister preferisce risparmiare la partenza all'uruguagio, reduce da un volo transoceanico. Meno fantasia e meno aggressività quindi, ma più copertura. Rosi e Gobbi sulle fasce, insieme a Parolo e Acquah, possono fermare le incursioni del Verona.
2': Parte subito con aggressività la partita di Verona e Parma. Iturbe cerca di sfruttare una punizione pericolosa da 30 metri.
9': Il Verona in vantaggio con Cacciatore, che di sinistro su calcio d'angolo la mette all'angolo. Bajza non può fare nulla.
11': Il Verona continua a premere, Bajza si riscatta con un paio di parate, ma è solo Hellas nei primi minuti.
13': Acquah vicino all'1-1 con un destro di poco fuori. Buona la riorganizzazione del Parma che dopo la botta iniziale prova a trovare la quadra del cerchio.
16': Ancora Parma, stavolta Amauri di testa la mette di poco a lato
18': MAGIA DI CASSANO, PAROLO PRENDE IL PALO!
19' PAROLO GOL! SPETTACOLO ANCORA DI CASSANO, E PAROLO SUBITO PIAZZA L'1-1
23': Primo giallo al Parma, Felipe ferma Toni con un fallo netto. Ancora Iturbe su punizione tenta di impensierire Bajza
25': ANTONIO CASSANO! 2-1 MAGIA E CALCIO PURO
29': TRAVERSA DI LUCARELLI e miracolo di Rafael su Amauri. Il Verona non si aspettava questo Parma
33': Dopo dieci minuti di forcing da parte del Parma il Verona cerca di riprendere le redini della gara. Il Parma è già al terzo ammonito. Dopo Felipe e Parolo infatti, il giallo è toccato a Rosi.
40': Parma ancora sugli scudi con Cassano che illumina
SECONDO TEMPO - Il match riparte con il Verona incattivito che ci prova in ogni modo. Il Parma dopo aver conquistato il vantaggio cerca di controllare la fiammata degli avversari. Toni protesta per una trattenuta di Lucarelli al primo minuto, ma è un'immagine da capire bene perché non pare che Lucarelli stesse, nel prendere la posizione, strattonando Toni.
3': Gobbi ammonito, è il quarto giallo per i crociati. Nessun cartellino però per i veneti. Forse c'è qualcosa che non va nel metro di giudizio di Mariani.
4': Annullato - giustamente - il gol del 2-2 di Luca Toni, che abbatte Felipe con una gomitata. E' chiaro che l'arbitro fischi prima del colpo di testa di Toni.
5': Quinto minuto e quinto giallo. Scelte assurde da parte dell'arbitro che pare farsi condizionare molto dalla pressione dei tifosi veronesi.
13': Carica da ammonizione da parte di Gomez, con gomitata al costato di Bajza. Scorrettezza non sanzionata dall'arbitro
15': Rigore per il Verona. Cassani ammonito per un intervento su Toni.
A SEGNO IL RIGORE DI JORGINHO, 2-2
19': Esce Alfredsonn ed entra Donati per l'Hellas. Il Parma però gioca e diventa pericoloso quando Cassano ha i metri per innescare Amauri.
21': Entra Palladino ed esce Amauri, che ha dato veramente tutto sè stesso.
25': Donati entra cattivo su Acquah. Ancora una volta il metro di giudizio dell'arbitro è impari. Dopo i sei cartellini gialli per il Parma, anche questa volta lo scaligero è stato graziato.
27': Intervento duro su Gobbi da parte degli attaccanti veronesi. Ancora una volta solo fallo e nessun cartellino.
30': Fuori Rosi e dentro Biabiany, che potrebbe avere i minuti contati nelle gambe per fare gli ultimi minuti di scatti. E subito Acquah spara in porta, Rafael respinge e Biabiany viene anticipato per un pelo dalla difesa scaligera.
33': Settimo giallo contro il Parma. Acquah ammonito.
37': Parma ancora vicino al gol con Parolo che cerca la deviazione su assist di Cassano. Esce poi Romulo ed entra Jankovic per l'Hellas.
42': Rigore per il Verona. Jorginho segna.
48': Pressing del Parma, tutti dentro. Anche Bajza
LE FORMAZIONI UFFICIALI
VERONA (4-3-3): Rafael (cap); Cacciatore, Marques, Gonzalez, Agostini; Romulo, Hallfredsson, Jorginho (vc); Iturbe, Toni, Gomez. All.:Mandorlini. A disp.: Mihaylov, Albertazzi, Bianchetti, Laner, Cirigliano, Sala, Donati, Donadel, Jankovic, Martinho, Longo, Cacia.
Arbitro Mariani di Aprilia
Assistenti Longo e Petrella
IV Passeri
ADD Pasqua e Saia
SQUADRE EQUILIBRATE - Parma e Verona sono formazioni equilibrate e ben allenate. Mandorlini si affida al calore del Bentegodi per intimidire ogni avversario, e nel fortino veneto nessuno è ancora passato. Il Parma però conta su una linea mediana che, dopo le tribolazioni dell'anno passato, pare aver raggiunto l'equilibrio con Gargano. A guardare la classifica il Verona, con 4 punti in più del Parma, dovrebbe avere vita facile. Ma se Donadoni azzeccherà l'attacco e gli uomini per gli inserimenti, ci sarà da divertirsi.
FONTE: HellasVerona.it
domenica 20 ottobre 2013
Serie A Parma, Donadoni: «Troppi ammoniti». Leonardi: «Pretendo rispetto» L'allenatore del Parma commenta il ko del Bentegodi contro il Verona: «È inevitabile che quando hai così tanti cartellini gialli alla fine non puoi non essere condizionato. Sei sempre al limite, sai che al primo fallo di gioco può scattare il rosso e si gioca con minor tranquillità». Così l'a.d.: «Non voglio né motivare la sconfitta né tantomeno denunciare chissà cosa, dico soltanto che anche oggi una bella partita da parte di tutti, che il Parma aveva in mano, ha visto oggi sette ammoniti contro zero»
VERONA - C'è tanta amarezza nell'analisi di Roberto Donadoni dopo la sconfitta odierna per 3-2 sul campo del Bentegodi contro l'Hellas Verona di Mandorlini. Una sconfitta subìta in rimonta, perchè la seconda rete di Cassano aveva regalato il momentaneo secondo vantaggio ai crociati dopo il pareggio di Parolo. Poi? « Uscire sconfitti dopo una partita ben giocata dispiace sempre - commenta mister Donadoni - E' vero, abbiamo commesso in qualche caso delle ingenuità, in altri ci è mancata un po' di fortuna e un pizzico di determinazione in più per chiudere la partita. In generale la prestazione è stata buona, ma torniamo a casa senza punti e questo ci deve far riflettere e spingere a migliorare. Ma è inevitabile che quando hai così tanti cartellini gialli alla fine non puoi non essere condizionato. Sei sempre al limite, sai che al primo fallo di gioco può scattare il rosso e si gioca con minor tranquillità. Anzi, per come era la partita in tal senso già al termine del primo tempo, siamo stati anche bravi a concludere in 11. Non mi è sembrata una partita cattiva tale da giustificare un pacchetto di ammonizioni simile. In almeno tre casi il cartellino è scattato subito su falli di gioco, ma l'arbitro ha deciso così ed è difficile giocare a calcio con tanti ammoniti».
LO SFOGO DI LEONARDI - L'amministratore delegato del Parma, Pietro Leonardi: «Non c'è rispetto verso una squadra che quest'anno compie 100 anni, fa grandi sacrifici, e verso un presidente che ci mette tutto se stesso. Andatevi a controllare i numeri... Non voglio né motivare la sconfitta né tantomeno denunciare chissà cosa, dico soltanto che anche oggi una bella partita da parte di tutti, che il Parma aveva in mano, ha visto oggi sette ammoniti contro zero. E poi lasciamo perdere i rigori, dall'inizio dell'anno abbiamo avuto 28 ammoniti, due espulsi e due tempi interi giocati in 10, cinque rigori contro. Siamo partiti con il piede giusto... Io parlo poco perché quando parlo dicono che creo alibi ai giocatori, ma adesso, anche se i giocatori hanno le loro colpe, io sono veramente stanco, perché non c'è uniformità. Tutti stanno in silenzio, io invece lo dico, perché tanto il Parma non parla: ogni volta che andiamo fuori casa abbiamo arbitri giovani, basta andarsi a guardare le statistiche. E poi penso all'espulsione di Amauri: abbiamo punito anche il giocatore, poi vedo gente che gesticola e manda a quel paese gli arbitri e passa tutto inosservato».
FONTE: CorriereDelloSport.it
08:54 | 21/10 Hellas Verona, Jorginho ieri visionato dagli osservatori di...
Cresce l’interesse nei confronti del giovane centrocampista gialloblù.
HELLAS VERONA JORGINHO – Gongola il patron Maurizio Setti, che ha in vetrina diversi gioielli. Continua a brillare la vetrina dell’Hellas Verona ed in particolare Jorginho, il cui valore continua a crescere. Al momento il valore del cartellino del centrocampista, un cecchino dal dischetto, è salito a 10 milioni di euro. Cresce, però, anche l’interesse nei suoi confronti: al di là di quello ben noto del commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli, anche quello dei club, soprattutto esteri. Piace in Premier League Jorginho, che ieri è stato seguito dagli osservatori di Arsenal e Chelsea, dopo aver sfiorato il Milan la scorsa estate.
TIRATA D’ORECCHIE – Intanto, però, Mandorlini lo tiene con i piedi ben saldi per terra: «Jorginho in Nazionale? Per me ha giocato la peggiore partita di questa stagione. Ho cambiato più volte la sua posizione in campo con Romulo perché stava facendo fatica. Alla fine non l’ho sostituito, magari ho fatto bene…», ha dichiarato, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”, l’allenatore gialloblù.
by Silvana Palazzo
18:20 | 20/10 Hellas Verona, Mandorlini a Sky: «Vittoria di sacrificio»
HELLAS VERONA MANDORLINI SERIE A PARMA – Nel post-partita della sfida tra Hellas Verona e Parma, è intervenuto ai microfoni Sky Sport l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini, il quale ha analizzato la vittoria della sua squadra.
L'ANALISI – «E' stata una settimana molto dura, siamo contenti per come è andata a finire. La classifica ci sorride, stiamo facendo davvero bene. E' stata una bella partita, potevano vincere loro, ma alla fine noi l'abbiamo spuntata. Questa vittoria è stata dettata dal sacrificio, loro hanno giocatori davvero importanti. Nella ripresa siamo riusciti a trovare intensità ribaltando gli equilibri. L'operato dell'arbitro? Il campo era molto bagnato, non sta a me giudicare, i loro interventi sono stati al limite del giallo. Jorginho? E' un giocatore fantastico, freddo quando serve, godiamoci questo momento».
by Alessandro Pistolesi
16:55 | 20/10 Jorginho freddissimo dal dischetto, il Verona vince e vola
SERIE A VERONA PARMA JORGINHO - Il Verona batte in rimonta il Parma con il punteggio di 3-2 e continua a volare, avvicinandosi addirittura all'accoppiata composta dal Napoli e dalla Juventus, prime inseguitrici della capolista Roma in vetta alla classifica. Per i ducali c'è il rammarico di aver sfiorato una vittoria, che sembrava meritata e legittimata nel primo tempo.
PRIMO TEMPO - Il primo squillo è del Parma con il solito Amauri, che inizialmente non si accorge di essere in posizione regolare e poi spara addosso a Rafael. Poco dopo, però, il Verona fa centro con Cacciatore, che si inserisce alla grande su un calcio d'angolo e batte Bajza. Il giovane portiere ospite si supera su Toni, prima dell'uno-due micidiale da parte del suo Parma: prima è Parolo (che in precedenza aveva colpito un palo) a trafiggere Rafael dalla distanza, poi è Cassano a realizzare lo splendido gol dell'1-2 al 25'. I ducali continuano nella loro caccia al gol, sfiorato due volte, e sempre in maniera clamorosa, intorno alla mezz'ora: prima Lucarelli colpisce la traversa di testa, poi Rafael si supera ed evita che il tap-in di Felipe gonfi la rete scaligera. Nel finale di tempo il Verona non riesce a creare nulla, così il Parma va al riposo in vantaggio.
SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con un gol annullato a Toni, che spinge Lucarelli prima di trafiggere Bajza, ma l'impressione è che il Verona abbia iniziato il secondo tempo in maniera diversa, e la dimostrazione definitiva arriva al quarto d'ora: Cassani stende lo stesso Toni, per Mariani è rigore e dal dischetto Jorginho continua a non sbagliare. Donadoni prova a cambiare qualcosa, inserendo Biabiany e Palladino, ma è il Verona a trovare lo spunto decisivo per vincere la partita: Jorginho va via a Marchionni che lo stende, è ancora penalty per Mariani ed è ancora il giovane italo-brasiliano a battere Bajza, per il rigore che vale il 3-2.
by Francesco Cammuca
FONTE: CalcioNews24.com
HELLAS VERONA NEWS Verona-Parma, le pagelle: Jorginho decisivo, bene Marques
21.10.2013 10:50 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Le pagelle del match:
Rafael: Parte con una grave incertezza, fortunatamente non sfruttata da Acquah. Si riprende col passare dei minuti salvando più volte il risultato. Nel complesso la prova del portiere brasiliano merita la sufficienza. 6
Cacciatore: Terzo gol in otto gare, a dimostrazione di una strepitosa condizione di forma. Vola sulla fascia con estrema facilità di corsa. Bravo a contenere le incursioni degli esterni gialloblù nel momento più delicato della gara. 6,5
Gonzalez: Erroraccio imperdonabile sul primo gol ospite. Cerca di riprendersi, ma la giornata non è delle migliori. Molto meglio il nuovo compagno di reparto Marques. Disattento. 5,5
Marques: Grande prova del centrale brasiliano alla sua prima apparizione da titolare. Rapido e puntuale in chiusura, lucido in costruzione della manovra. Grandissima chiusura nei minuti finali. Felice sorpresa. 6,5
Agostini: L'ex difensore del Torino fatica ad arginare le incursioni avversarie sulla sua fascia di competenza. Soprattutto nel primo tempo soffre le continue sovrapposizioni degli avversari. Non perfetto sul secondo gol ospite. 5,5
Romulo: Sempre ordinato, pronto a proporre e seguire lo sviluppo dell'azione. Anche in questa occasione il suo apporto ha giovato al sistema di gioco proposto dal tecnico gialloblù. 6 (40' st Jankovic: s.v.)
Jorginho: Decisivo, questo l'aggettivo che descrive al meglio la giornata del talento italo-bralsiliano. Estrema lucidità in fase di copertura e freddezza dal dischetto, meno lucido nei passaggi. La gara si conclude nel migliore dei modi, doppietta personale e vittoria. 7+
Hallfredsson: Fatica ancora una volta ad entrare in partita il mastino gialloblù. Tutti si augurano di poter tornare ad ammirare il vero Hallfredsson il prima possibile. 5,5 (19' st Donati: Entra deciso e si fa subito notare. Il suo apporto è senz'altro più che buono. Nel momento decisivo della gara aiuta la squadra offrendo valide alternative in mezzo al campo. 6,5)
Iturbe: Parte alla grande. Quando innesta la marcia nessuno lo ferma. Sempre pericoloso con le sue incursioni. Riesce spesso a liberarsi nonostante la doppia marcatura degli avversari. Nel secondo tempo lieve calo fisiologico. 6,5
Toni: Punto di riferimento del reparto avanzato. Fa a sportellate in ogni occasione per offrire un solido appoggio ai compagni di squadra. Ogni suo movimento equivale a grossi problemi per la retroguardia avversaria. Fondamentale. 7
Gomez: Lavoro sporco per l'esterno offensivo del Verona. Poco appariscente ma sempre utile alla manovra della squadra. Molto lavoro in fase di non possesso palla. 6 (30' st Martinho: La sua velocità aiuta la squadra nel riproporsi in avanti con pericolosità. Nel finale si sacrifica per mantenere il vantaggio acquisito. 6)
All. Mandorlini: La sua squadra va in vantaggio, va sotto e alla fine ottiene una grande vittoria, con dedica speciale ad un Presidente altrettanto speciale. Ancora una volta i suoi ragazzi dimostrano di meritare ampiamente la posizione di classifica. Buona la lettura del match, nel momento di difficoltà inserisce Donati, risultato decisivo. Crede in Jorginho fino alla fine, e la scelta gli da ragione. 7
HELLAS VERONA NEWS De Laurentiis: "Verona è la sorpresa del campionato"
18.10.2013 15:00 di Giovanni Bucciano
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, tramite la chat con i tifosi partenopei attraverso Twitter a domanda di chi fosse secondo lui una rivelazione in questo momento della Serie A ha risposto: "Il Verona è una bella sorpresa della Serie A".
FONTE: TuttoHellasVerona.it
ALTRE NOTIZIE Serie A: 8a giornata, Top Ten TMW
21.10.2013 09.23 di Alessio De Silvestro
Da poco è terminata l'ottava giornata del campionato di Serie A. Come sempre ci sono stati tanti gol, emozioni e qualche risultato a sorpresa. La Roma non finisce di stupire ad esempio e con la vittoria sul Napoli arriva a otto partite vinte consecutivamente nell'era Garcia. Anche la Fiorentina però questa settimana si ritaglia un titolo in prima pagina perché batte la Juventus partendo dallo 0 a 2 e cambia con un grande secondo tempo forse anche la storia di questo campionato. Perde la Lazio con l'Atalanta, pareggia solo l'Inter in questo turno con il Torino e vincono Milan, Verona, Genoa, Sampdoria, Sassuolo e Cagliari. Questa settimana nella Top Ten TMW troviamo:
Palacio: Nel primo tempo si vede poco anche perché l'Inter è messo alle strette dal Torino, nella ripresa si scatena approfittando degli spazi che i granata concedono segnando una doppietta. Sempre utile in fase di copertura dove recupera tantissimi palloni. Eleganza e sostanza
Gilardino: Tutti parlano di Totti e di Di Natale, lui intanto segna e dimostra ancora di meritare la Nazionale. Una doppietta su cui è stato fortunato ma anche bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto. El Matador
Jorginho: Gara importante quella del centrocampista gialloblù, fatica all'inizio nel trovare il passo giusto, ma quando si accende diventa sempre pericoloso. Ha il merito di far tremare le gambe due volte di seguito dagli undici metri. Cecchino
Pozzi: Entra nel finale ma come sempre si concede la zampata giusta per finire sugli onori della cronaca. Ci mette la solita grinta, quella di Inzaghiana memoria, e segna con freddezza il rigore decisivo a pochi secondi dal triplice fischio. Famelico
Rossi: Dulcis in fundo. Non solo perché è l'unico attaccante ma anche perché si attiva nel finale. Gioca un primo tempo da spettatore, poi ne mette dentro tre, due con pregevoli tiri in cui Buffon però ci mette del suo. La Fiorentina ha il suo fenomeno. Come Pablito
Pegolo: Protagonista del pomeriggio di Reggio Emilia con le sue parate e le sue uscite. La difesa di Di Francesco anche grazie a lui regge l'urto del Bologna. Si arrende solo al rigore di Diamanti ma ormai il gioco è fatto. Felino
Cigarini: Nel primo tempo il migliore in campo per distacco. Dalla cabina di regia regala perle per i suoi compagni di squadra, poi sblocca la gara con una rasoiata potente e precisa. Cala leggermente nella ripresa, ma anche nella seconda frazione risulta decisivo. Cuore e polmoni
Birsa: Nel primo tempo è l'uomo in più del Milan. Accende i contropiedi, dribbla avversari e trova una gemma incredibile da fuori area che mette fuori causa Kelava. Nella ripresa cala fisicamente ma il suo l'ha già fatto e molto bene. Lieta novella
Ibarbo: Comincia malissimo, con due brutti palloni persi. Poi si riscatta alla grande firmando la rete dell'1-1. Prosegue la sua prestazione a corrente alternata fallendo il rigore, ma nel finale regala a Pinilla l'assist per il 2-1. Genio e sregolatezza
Pjanic: C'è la sua doppia firma su questa vittoria. Una perla su punizione sblocca la gara e mette le cose in discesa per i giallorossi. Con freddezza trasforma il rigore che chiude la partita e regala l'ottavina reale alla Roma. Giocatore di biliardo
SERIE A Il punto sulla A - Una mitraglia irrispettosa e un modello da seguire
21.10.2013 07.00 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Fiorentina-Juventus è una sfida destinata ad avere importanti ripercussioni sul campionato di entrambe le squadre. E' stata, innanzitutto, una gara che ha consegnato agli archivi il primo ko in stagione della squadra di Conte e il ritorno al successo della compagine viola contro i rivali di sempre dopo 15 anni. E' stata, però, anche una sfida da cui sono emersi gesti deprecabili ed esempi tutti da seguire. Inaccettabili, ad esempio, le esultanze di Carlos Tevez e Paul Pogba. Nello stadio che fu per nove anni dell'unica e autentica mitraglia è irrispettoso imitare Gabriel Omar Batistuta, uno dei più grandi centravanti della gloriosa storia viola. Inaccettabile soprattutto perché per due settimane si sono sprecati gli appelli per i tifosi, tutti a chiedere il massimo rispetto per l'avversario in uno stadio senza barriere. Peccato, però, che a volte a mancare di rispetto siano gli stessi protagonisti.
Per fortuna dal Franchi sono arrivati anche altri messaggi. Giuseppe Rossi in 90 minuti è entrato nella storia di Firenze con una tripletta che l'ha spedito in vetta alla classifica cannonieri. Gloria attesa e meritata per un giocatore che ha ritrovato anche la Nazionale e che - lui si - è un modello tutto da seguire. Capace di superare due infortuni gravissimi e di tornare alla ribalta con classe ed educazione. E' questo il calcio che ci piace.
Da seguire con sempre maggiore attenzione è anche la Roma di Rudi Garcia. Otto vittorie nelle prime otto partite era impresa che fino a questo momento nella storia della Serie A era riuscita (per ben tre volte) solo alla Juventus. Stagioni che, successivamente, i bianconeri conclusero in vetta in tutti e tre i casi in vetta e che legittimano i sogni di una piazza che mai avrebbe immaginato nel giorno del contestato ritrovo a Trigoria un inizio così esaltante. Battuto 2-0 un Napoli che in questo inizio di stagione deve fare i conti con qualche infortunio di troppo a cui non è abituato. All'Olimpico è pesata soprattutto l'assenza di Gonzalo Higuain, perno fondamentale di una squadra che nelle sfide di cartello non può fare a meno del suo Pipita.
L'ottava giornata, però, verrà ricordata anche per i tanti gol segnati (35) e per un numero di rigori concessi che difficilmente verrà eguagliato: undici, di cui nove trasformati. Sampdoria e Verona ne hanno avuti a disposizione addirittura due, quattro penalty fondamentali per portare a casa i tre punti. Al Bologna, invece, non è bastato quello trasformato da Diamanti per evitare il ko nel derby emiliano contro il Sassuolo (a sua volta a segno dagli undici metri con Berardi) che ha ottenuto il primo storico successo in Serie A e abbandonato l'ultimo posto in classifica.
Dai rigori concessi ai protagonisti inattesi ecco Valter Birsa. Il Milan ha ottenuto un prezioso successo contro l'Udinese grazie a uno splendido sinistro a giro dello sloveno. Arrivato tra lo scetticismo generale, l'ex Genoa si sta rivelando sempre più importante per gli schemi di Allegri che dimostra ancora una volta di apprezzare trequartisti con caratteristiche molto diverse dal classico stereotipo del numero 10. Ben più atteso all'Olimpico di Torino Rodrigo Palacio. La doppietta dell'argentino, però, non è bastata alla squadra di Mazzarri per avere la meglio dei padroni di casa che allo scadere hanno trovato il pareggio con la prima perla in Serie A di Bellomo.
All'Atleti Azzurri d'Italia la Lazio ha confermato che in trasferta manca la determinazione che contraddistingue le gare casalinghe. A Genova, invece, il Ferraris ha portato bene a Gasperini. Il tecnico di Grugliasco è tornato nello stadio che gli ha regalato più gioie da allenatore con un successo firmato Alberto Gilardino.
Impossibile, però, non chiudere il commento dell'ottava giornata con la vittoria del Cagliari. La squadra di Lopez ritrova i tre punti e, soprattutto, ritrova la sua gente. Tornata al Sant'Elia dopo un esilio di un anno e mezzo, la compagine sarda ha conquistato i tre punti grazie a una rete quasi allo scadere di Mauricio Pinilla che, subito dopo il gol, s'è fiondato tra i tifosi per esultare con chi troppo spesso è stato penalizzato negli ultimi mesi. Un'esultanza da brividi. Anche questo è il calcio che vogliamo.
ALTRE NOTIZIE Mazzocchi: "Il Verona ha grande qualità, non mi sorprende"
20.10.2013 22.52 di Ivan Cardia
Il grande avvio del Verona, quarto in classifica dopo otto giornate, ha sorpreso molti, ma trova concordi gli addetti ai lavori sulle motivazioni di un tale exploit. Ne hanno parlato anche gli ospiti in studio de La Domenica Sportiva. Primo fra tutti Marco Mazzocchi: "Il Verona ha grandissima qualità, con giocatori a centrocampo che fanno la differenza, già ad inizio campionato si intravedeva una qualità superiore rispetto alle concorrenti dirette per la salvezza. Cacciatore? Ci sono annate fortunate, però deve molto alla qualità dei compagni. A me il Verona piace molto".
Si è espresso in merito anche Fulvio Collovati: "È una sqiudra costruita bene, con intelligenza, con giocatori eccezionali, Iturbe su tutti, con la grande esperienza di Toni e Mandorlini che predica un calcio concreto".
Da ultimo, Emiliano Mondonico individua nell'atteggiamento impresso alla squadra uno dei principali meriti del tecnico: "Mandorlini è partito con le idee chiare, impostando la squadra con una sola punta, pensando alla concretezza più che al bel gioco".
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, Mandorlini: "In questa settimana non poteva che finire così"
20.10.2013 18.30 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Intervistato al termine della gara vinta oggi, l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha parlato del successo colto contro il Parma che proietta i suoi gialloblù al quarto posto solitario in classifica, ai microfoni di Sky: "Siamo contenti, inutile dirlo, abbiamo passato una settimana molto dura ma non poteva che finire così, ci tenevamo davvero a vincere. E' stata una bella partita, potevano vincere loro ma abbiamo vinto noi, complimenti al Parma che ha fatto una grandissima partita".
L'abbiamo vista esultare sotto la curva per la prima volta, è stata una vittoria da grande squadra?
"Non lo so, sicuramente una vittoria di dedizione e sacrificio. Siamo partiti molto meglio di loro, poi loro hanno giocatori importanti e l'hanno rimessa in piedi passando anche in vantaggio meritatamente. Nel secondo tempo molto bene, è stata una partita aperta che abbiamo vinto noi con due rigori ineccepibili".
Il Parma si è lamentato delle troppe ammonizioni, lei cosa ne pensa?
"Il campo era molto bagnato, noi abbiamo giocatori rapidi e nell'uno contro uno si perde un po' il tempo. E' andata così, una partita molto bella tra due squadre che volevano vincere".
Jorginho da Nazionale?
"Me l'hanno chiesto tante volte, non solo, si tratta di un giocatore fantastico, giovane, freddo nei momenti importanti. Complimenti a lui e la squadra si gode il momento senza fare paragoni".
Questi tanti punti ti daranno la possibilità di giocare più liberi mentalmente, soprattutto con una squadra molto offensiva come la tua, non credi?
"Psicologicamente non siamo ancora al top, noi dobbiamo giocare da squadra ,essere sempre lì, abbiamo tante soluzione offensive, con Iturbe e Toni che stanno facendo cose molto importanti in questo momento. Il campionato è lungo e possono cambiare tante cose. Inter? Sarà emozionante, mi legano tanti ricordi e tante vittorie, sarei orgoglioso di fare bella figura a San Siro".
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, Jorginho: "Due gol per due dediche speciali"
"Al presidente Martinelli e a mia sorella, che vive un momento di difficoltà"
20.10.2013 16.59 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Intervistato al termine della quarta vittoria stagionale casalinga, il centrocampista dell'Hellas Verona Jorginho ha detto la sua ai microfoni di Sky: "Ce lo meritiamo, abbiamo battuto una ottima squadra che ci ha messo in grande difficoltà ma abbiamo portato a casa tre punti importanti. E' un grande inizio di stagione, voglio dedicare questi due gol, uno al nostro ex presidente e l'altro a mia sorella che è in momento difficile della sua vita".
ALTRE NOTIZIE Le pagelle dell'Hellas Verona - Toni e Jorginho ancora decisivi
20.10.2013 17.12 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Rafael 6 - Una incertezza pesante nei primi minuti di gara viene abbondantemente recuperata da un miracolo su Felipe poco dopo.
Cacciatore 6,5 - Calamitato: realizza il terzo gol stagionale con un destro tempista e sfiora il raddoppio a fine primo tempo.
Marques 6 - Tiene a bada Amauri senza grosse difficoltà, buon esordio.
Gonzalez 5 - Follia difensiva imperdonabile su Cassano che propizia il pareggio di Parolo.
Agostini 5,5 - Si dimentica di Cassano in occasione del vantaggio crociato e spinge pochissimo sulla sua fascia di competenza.
Romulo 6 - Motorino perpetuo e infinito. Fondamentale per gli equilibri gialloblù, Mandorlini ci pensa bene prima di toglierlo e fa bene. Dall'84' Jorginho sv.
Hallfredsson 5,5 - Corre tanto ma al di là di qualche buon recupero difensivo non riesce ad imprimere qualità alle sue giocate. Dal 65' Donati 6 - Entra bene in gara aggiungendo dinamismo a un centrocampo che stava soffrendo.
Jorginho 7 - Gara da sufficienza risicata per il centrocampista gialloblù, sovente superato in atletico dagli avversari, ma la freddezza sui calci di rigore risulta decisiva ai fini della gara.
Iturbe 5,5 - Non incide sulla partita se non nel numero di cartellini fatti sventolati ai giocatori del Parma che lo stendono.
Toni 6,5 - Prova generosa, come suo solito e decisamente troppo polemica, come suo solito. Si guadagna l'ennesimo rigore decisivo.
Gomez 5 - Invisibile, Mandorlini pensa al cambio già alla ripresa delle ostilità ma attende trenta minuti di troppo. Dal 75' Martinho 5,5 - Qualche spunto di rilievo ma troppi errori di precisione al momento decisivo.
ALTRE NOTIZIE Verona-Parma 3-2: il tabellino della gara
20.10.2013 17.10 di Alessio De Silvestro
Quattro vittorie in quattro partite. Il Verona in casa è inarrestabile e batte anche il Parma, nonostante l'ottima prestazione della squadra di Roberto Donadoni. A decidere la sfida i due rigori trasformati da Jorginho nella ripresa. Ecco il tabellino della gara:
SERIE A Titolarissimi della A: poker Garcia, sorpresa Pogba, turn-over Benitez
18.10.2013 14.25 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Stakanovisti. Inamovibili. Recuperi compresi, la lista dei giocatori più presenti in Serie A è presto fatta. Ecco la lista, squadra per squadra, di chi ha giocato di più con la propria maglia. Tre per squadra, con dati sorprendenti: la Roma è l'unica ad avere quattro giocatori mai sostituiti, Napoli e Catania quelle col podio con minutaggio minore, frutto di un ampio turn-over. E poi sorprese: Pogba è il secondo più utilizzato della Juventus, nell'Inter con Handanovic non sono mai stati sostituiti Juan Jesus e Nagatomo. Nel Napoli il terzo più utilizzato è Callejon, nel Milan difesa confermata quasi sempre da Allegri e Livorno con esordienti già 'titolarissimi' in Serie A...
Atalanta 666' Consigli e Carmona, 653' Denis
Bologna 666' Curci, Antonsson, Garics
Cagliari 672' Agazzi, Rossettini e Nainggolan
Catania 671' Andujar, 568' Barrientos, 545' Pablo Alvarez
Chievo 666' Puggioni e L.Rigoni, 617' Dramè
Fiorentina 669' Neto e Gonzalo Rodriguez, 664' Borja Valero
Genoa 666' Perin, Portanova, Gilardino
Hellas Verona 662' Rafael, Cacciatore, Romulo
Inter 655' Handanovic, Juan Jesus, Nagatomo
Juventus 653' Barzagli, 606' Pogba, 575' Vidal
Lazio 670' Marchetti, 664' Candreva, 602' Cavanda
Livorno 667' Bardi, Ceccherini, Paulinho
Milan 671' Abbiati e Zapata, 650' Mexes
Napoli 664' Reina, 577' Inler, 514' Callejon
Parma 664' Lucarelli, 633' Parolo, 614' Mirante
Roma 661' De Sanctis, Castan, Benatia e De Rossi
Sampdoria 663' Da Costa e Obiang, 638' De Silvestri
Sassuolo 626' Kurtic, 613' Zaza, 570' Ziegler
Torino 673' Padelli, Moretti, Darmian
Udinese 669' Kelava e Danilo, 572' Allan e Gabriel Silva
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona: l'Inter punta Sogliano
HELLAS VERONA, SERIE A ottobre 18, 2013 , by Donato Boccadifuoco
È da poco nata ufficialmente la nuova era nerazzurra del presidente indonesiano Erik Tohir. Conseguentemente a questo nuovo insediamento sul trono dell’Inter, la nuova società è già all’opera per strutturare il nuovo organigramma con i relativi incarichi dirigenziali. Uno dei papabili candidati alla poltrona di prossimo direttore sportivo sarebbe l’attuale Ds dell’Hellas Verona, Sean Sogliano.
Il cosiddetto “calciomercato” non vive di soli giocatori; oltre ai canonici trasferimenti di calciatori infatti, le società mettono spesso nel mirino anche dirigenti sotto contratto con altre squadre. È proprio il caso dell’Inter che sta ufficialmente iniziando la caccia al nuovo direttore sportivo in vista di grandi cambiamenti previsti nel proprio assetto societario. Stando ad alcune indiscrezioni rivelate dal quotidiano “Il Tempo“, l’Inter avrebbe attualmente un occhio di riguardo per il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Sean Sogliano. Sarebbe lui al momento l’indiziato principale alla sostituzione dell’attuale Ds Pietro Ausilio. Il secondo nome sulla lista degli indiziati avrebbe come provenienza Roma e si tratterebbe di Walter Sabatini. Ovviamente è ancora presto per stabilire modi e tempi in cui verranno progressivamente cambiati molti dei componenti della dirigenza nerazzurra. Non si esclude inoltre che l’organigramma del biscione non venga cambiato fino al termine della stagione in corso.
FONTE: SempreCalcio.com
GIOVANILI Primavera - Amichevole Roma-Hellas Verona 1-2
19.10.2013 11:11 di Giovanni Fabbri Twitter: @@fabbri_giovanni
Nell'amichevole odierna tra la Roma Primavera di Alberto De Rossi e il Verona di Pavanel, sono proprio i veneti a conquistare la vittoria per 2-1, espugnando così il Centro Sportivo Fulvio Bernardini. Dopo 5', i gialloblu si portano in vantaggio con Fares, rischiando poi di trovare il raddoppio con Varricchio, mentre la Roma si fa vedere prettamente su calci piazzati. Nella ripresa, girandola di cambi tra i giallorossi, che al 69' trovano il pareggio grazie ad un rigore siglato da Mazzitelli. Il Verona non demorde e dopo 3' fissa il risultato sul 2-1 grazie a un eurogol di Zaccagni, che batte l'incolpevole Proietti Gaffi. La Roma, che nel secondo tempo avrebbe meritato qualcosa in più, tenta un ultimo assalto nel finale con una punizione di Verde, che però non impensierisce Borra.
FORMAZIONI UFFICIALI
ROMA (4-3-1-2): Marchegiani (46' Proietti Gaffi); Selvaggio (46' Boldor), Montefalcone, Lucca (46' Mazzitelli), Masciangelo; Pellegrini (46'Battaglia), Shahinas, Damiani (46' Niki Tchoutou); Da Silva (46' Di Mariano); Musto (46' Leonardi), Utzeri (46' Verde).
A disposizione: Adamo, Taviani.
All.: De Rossi.
SECONDO TEMPO
90' - Verde ci riprova su punizione, non riuscendo però a sorprendere Borra.
72' - Il Verona reagisce immediatamente al gol del pareggio grazie a Zaccagni, che di sinistro da fuori area, batte l'incolpevole Proietti Gaffi, realizzando un eurogol.
69' - Rigore assegnato alla Roma. Mazzitelli si incarica della battuta e spiazza Borra, centrando così il pareggio.
67' - La Roma torna ad affacciarsi in area di rigore, ma l'azione di Verde viene sbrogliata dalla retroguardia veneta.
63' - Ancora uno scatenato Fares cerca il gol del 2-0, non riuscendovi.
60' - Incredibile errore di Alba che, tutto solo, manda la palla fuori, sfiorando il raddoppio.
52' - Il veronese Salifù, dopo un contrasto, è costretto ad uscire per lasciare il posto ad Amuzie.
46' - Inizia la ripresa. De Rossi cambia quasi tutta la squadra, ad eccezione di Masciangelo, Montefalcone e Shahinas.
PRIMO TEMPO
45' - Termina il primo tempo al Centro Sportivo Fulvio Bernardini
41' - Ci prova ancora la Roma su punizione con Pellegrini, che sfiora la rete, creando l'occasione più grande fino a questo momento.
27' - Occasione Verona: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Varricchio svetta di testa e mette la palla di poco a lato.
25' - Punizione per i giallorossi battuta da Utzeri, che però non crea problemi alla retroguardia veronese.
20' - Punizione per i giallorossi, Borra neutralizza facilmente la conclusione del romanista Salvaggio.
5' - Vantaggio della squadra veneta con Fares che sorprende l'estremo difensore giallorosso Marchegiani.
FONTE: VoceGialloRossa.it
19:29 | 18/10 Indiscrezione, asta europea per Iturbe
Persino il Barcellona sulle tracce del centrocampista del Verona (in prestito dal Porto)
Juan Iturbe, si apre l'asta europea. L'Hellas Verona pensa al sacrificio economico: riscattare il talento dal Porto per 15 milioni e poi cederlo a sua volta al miglior offerente. Secondo indiscrezioni raccolte da calcionews24.com la strategia del club scaligero sarebbe proprio questa: una volta che Iturbe sarà al 100% un giocatore del Verona (adesso è alla corte di Mandorlini con la formula del prestito), non ci saranno certo problemi a piazzarlo altrove, dando per scontato che un giocatore del genere non può che ambire a top club europei. E allora attenzione al Barcellona: in Spagna Iturbe è stato addirittura paragonato a Messi, chissà che non possa vestire proprio la maglia blaugrana.
by Niccolò Gramigni
FONTE: CalcioNews24.com
21.10.2013 Cori e brividi al Bentegodi «Grazie Pres»
Le immagini sul megaschermo con le note della canzone Halleluya
Le note di Halleluya, il testo di quella canzone scritta dal cantautore canadese Leonard Cohen, ieri alle 15 sono risuonate nel Bentegodi. Un omaggio al presidente Giovanni Martinelli. Una musica struggente, forse ancor più del testo, colmo di riferimenti biblici. Note che hanno cullato come in un grande abbraccio il saluto all'uomo che ha fatto sognare tutti i tifosi gialloblù e ha realizzato per loro il sogno di una serie A ritrovata. C'erano quasi ventimila spettatori ieri allo Stadio.
Uno sparuto gruppo di parmensi è riuscito farsi notare con quell'«Io credo risorgerò», urlato durante il minuto di silenzio in memoria dell'ex presidente dell'Hellas deceduto in settimana dopo una malattia contro cui ha lottato con forza. Qualcuno potrebbe replicare con un «chi la fa l'aspetti». Gli ultras dell'Hellas aveva cantato la stessa canzone allo stadio Dall'Ara di Bologna durante il minuto di silenzio per gli immigrati annegati nel mare di Lampedusa. Non ci sono morti di serie A o di serie B. Il gesto è stato sgradevole allora come ieri. Ma ieri quel gesto è stato sopraffatto dagli applausi rivolti a Martinelli uomo che meritava di certo più rispetto anche dagli avversari calcistici.
«Umiltà, forza, coraggio, solo ai grandi uomini è concesso realizzare grandi sogni. Grazie presidente Martinelli», era questo lo striscione che troneggiava in Curva Sud. Così come a inizio partita sui rulli pubblicitari bordo campo c'erano soltanto pannelli gialli che ringraziavano il Presidente e Maurizio Setti, l'uomo che la squadra la sta portando avanti ha deposto un mazzo di fiori gialli e blu nel posto in tribuna che di solito occupava Martinelli. «Non è un pianto quello che senti di notte, non è qualcuno che ha visto la luce è un freddo e un grave Hallelujah», scriveva Cohen. Non è un pianto, Presidente, ci piace pensare che gioisci con la tua Curva, da qualche parte.
Alessandra Vaccari
21.10.2013
«Non ho guardato il rigore, ho detto Pres aiutaci tu...» LA PALLA AL MISTER. La commozione del tecnico a fine partita
Una giornata particolare per mister Mandorlini «Dovevamo assolutamente vincere questa partita La classifica? Adesso è meglio non guardarla troppo»
A guardare la classifica ed un'altra rimonta casalinga sembra tutto normale per l'Hellas e, invece, non è così. Una squadra che ha come obiettivo dichiarato al salvezza che c'entra la quarta vittoria consecutiva fra le mura amiche e nei giorni del dolore, non può essere una cosa normale, una routine. Non si può perdere l'uomo della prima ricostruzione, non si può vedere patron Setti sempre così sicuro davanti alle telecamere lasciarsi andare e avere occhi umidi e labbra incerte. Cavoli ragazzi qui, non c'è nulla di normale, non c'è nulla di regalato. Il campo è giudice supremo e spietato e il campo al di là degli spalti ha detto ancora una volta che l'Hellas è una squadra vera. «La classifica è meglio non guardarla - ammette -. Oggi era importante vincere... Non potevamo non vincere questa gara, anche se ad un certo punto sembrava impossibile». Andrea Mandorlini esordisce così in sala stampa. Elegante in quella divisa che non avrebbe mai voluto indossare giovedì scorso a Sandrà, per l'ultimo saluto a Giovanni Martinelli, l'uomo che lo ha voluto al Verona. «Durante la partita ho pensato spesso a quanto era accaduto. Sembrerà banale, ma nell'ultimo rigore ho chiesto proprio a voce bassa presidente fagli fare gol, è un tuo bambino, ti prego fagli fare gol, Pres è un tuo giocatore. Non ho neppure guardato. Ho sentito il boato dei tifosi e mi sono quasi commosso... Il Pres ci ha dato una mano anche lì».
Un attimo poi a gridare ancora alla squadra che stava festeggiando di tornare a metacampo, perchè non era finita. Un Mandorlini a «trazione anteriore» come non lo si vedeva da tempo. La classifica sontuosa è il miglior antidoto per chi magari è concreto come il tecnico di Ravenna. Puoi osare, perchè hai fatto grandi cose nelle prime sette giornate di campionato tanto da presentarti all'inizio in campo con ben 4 punti in più del Parma che siede in panchina, badate bene, gente come Gargano e Biabiany, Valdes e Sansone, Palladino e Munari. E, allora, dentro anche Jankovic al posto di Romulo per un finale da cuori forti. Tutto ad un tratto sembar di essere tornati alla famosa «Zona Mandorlini», ricordate due anni fa in serie B, quando gente come Pichlmann o Lepillier estraevano il coniglio dal cilindro all'ultimo assalto. «A un certo punto a metacampo avevamo Martinho, Iturbe e Jorginho - spiega il tecnico del Verona -. Avevo tante persone che potevano fare male. Volevamo vincerla e ci siamo riusciti, anche per questo alla fine ho fatto festa sotto la Curva con i miei giocatori. Questa è la vittoria di tutti della società, dei ragazzi e di tutti quelli che hanno voluto bene a Martinelli». Difficile riportare il mister e perchè no, anche noi, sul binario squisitamente tecnico dell'incontro. Sarà l'incrocio tra Verona e Parma che a fine anni Novanta e inizio Duemila era più un unico «caseificio» con tanto latte versato da Tanzi, sarà la presenza in tribuna di Rino Foschi, allora ds gialloblù, oggi a pescare per il Palermo forse qualcuno del Verona che non trova spazio, ma a noi questo tre a due ha ricordato a tratti l'incredibile quattro a tre dell'Hellas di Prandelli al Parma di Malesani.
«È stata una bella gara - prosegue Mandorlini - noi siamo partiti meglio e abbiamo fallito il raddoppio poi hanno giocato loro. Dobbiamo capire che ci sono anche gli avversari. La squadra di Donadoni ha ottimi centrocampisti, Parolo ha fatto grandi cose, poi hanno preso una traversa incredibile. Ci sta. Lì abbiamo perso un po' di sicurezza. Nell'intervallo ci siamo messi a posto, abbiamo giocato con ritmi più elevati. Siamo cresciuti ed è chiaro gli episodi ci hanno favorito, ma credo che siano stati limpidi, chiari». Il riferimento è chiaramente ai due rigori del Verona. Decisivo ancora una volta è stato Jorginho. « Credo che quella giocata da Giorgio - sorride il mister- sia stata la sua peggior partita degli ultimi quattro anni. Va bene, freddo e lucido a segnare. Pensa un po', volevo cambiarlo, poi mi son detto, proviamo a cambiarlo. L'ho messo a sinistra, poi Romulo non ne aveva più e allora l'ho spostato a destra. Lì Jorginho ci ha fatto vincere la partita».
Il tecnico usa altre parole per Hallfredsson, ancora un po' sottotono. «No, altre volte l'ho visto in difficoltà. Sta crescendo invece. È chiaro non è il giocatore che noi tutti conosciamo, ma ci vuole pazienza». Mandorlini usa bastone e carota con grande oculatezza, soprattutto con i ragazzi della vecchia guardia. È dispiaciuto per Daniele Cacia. «Lo stavo inserendo ma purtroppo le sostituzioni sono poche - sottolinea -. Alla fine ho scelto Jankovic ma vorrei farli giocare tutti e non è possibile». Il mister gialloblù non risponde neppure alla polemica innescata da Leonardi il diggì del Parma Leonardi. «Mi sembra che loro siano stati molto fisici e che comuqnue le ammonizioni potessero starci conclude -. Sui rigori mi sembrano nitidi. Luca Toni è un armadio che si muove in area di rigore è difficile da marcare. Per fortuna l'abbiamo noi».
Gianluca Tavellin
21.10.2013 LE PAGELLE
7 RAFAEL. Qualcuno potrebbe dire che non ha fatto praticamente nulla per tutta la partita ma, a chi ama il calcio, consiglio di rivedere la «paratissima» sul colpo di testa a botta sicura di Felipe dopo la traversa colpita da Lucarelli, un intervento che vale molto di più di un gol perchè tiene il Verona in partita in un momento molto delicato per l'Hellas.
7 CACCIATORE. Ormai ci ha preso gusto, un terzino con il vizio del gol. Dopo aver lasciato il segno con Juve e Bologna, Cacciatore fa centro anche con il Parma e sale a quota tre nella classifica cannonieri. Anche perchè quando serve si fa rispettare in difesa e questa non è cosa da poco.
5,5 GONZALEZ. Ovviamente non è ancora entrato completamente nella mentalità del calcio italiano e la lunga assenza durante la preparazione non ha favorito il suo inserimento in squadra ma va in campo per cause di forza maggiore vista l'assenza di Moras e Maietta. Lo scivolone che «regala» palla a Parolo nel primo gol del Parma va dimenticato in fretta.
6 MARQUES. Al debutto da titolare si applica dal primo all'ultimo minuto con grande attenzione, qualche svarione di troppo nel primo tempo, vedi la rete del vantaggio firmata da Cassano, una ripresa in crescita grazie anche al lavoro della squadra che alza il baricentro.
5,5 AGOSTINI. Sempre disponibile, sempre ordinato, cerca di contenere sulla sua fascia prima Rosi e poi Biabany. In difficoltà quando Cassano cerca spazio nella sua zona, arriva in ritardo quando FantAntonio controlla e realizza il gol del due a uno per il Parma.
7 JORGINHO. Non è sicuramente la sua miglior partita con la maglia gialloblù, sbaglia tanto, soprattutto nel primo tempo, quando soffre il dinamismo di Parolo e Marchionni che lo mettono in gabbia e non lo fanno giocare. Poi Mandorlini inserisce Donati davanti alla difesa e il giovane centrocampista lascia il segno sulla partita, realizza i due rigori decisivi e si conquista da fuoriclasse quello della vittoria.
6,5 ROMULO. Anche lui parte con il freno a mano tirato e soffre le accelerazioni dei centrocampisti avversari che imbrigliano le manovre gialloblù sul nascere. Nella ripresa si libera di tutti gli affanni e diventa l'uomo in più per l'attacco del Verona. SV JANKOVIC. Torna in campo dopo tanto tempo e gioca pochi minuti per incidere sulla gara ma con lui in campo l'Hellas trova il gol della vittoria. Va bene così
6 HALLFREDSSON. Non è ancora il vikingo invincibile che tutti conoscono ma contro il Parma si sacrifica nel «lavoro sporco» e, nella prima parte di gara, soprattutto quando il Verona soffre in mezzo al campo, lui è quello che ne esce meglio rispetto a Jorginho e Romulo. Un po' in difficoltà nella seconda parte di gara e Mandorlini lo cambia.
6,5 DONATI. Va apprezzata la grande disponibilità di un professionista vero come Donati. Ancora una volta entra in campo a partita in corso, si piazza davanti alla difesa e non fa passare più nulla. La mossa decisiva di Mandorlini per andare a vincere la sfida con il Parma.
6 GOMEZ. Rispetta le disposizioni tattiche di Mandorlini, cerca sempre di rientrare in linea con i centrocampisti per dare una mano, poco brillante in avanti, molto utile in fase di copertura. Però dovrebbe fare qualcosa di più in avanti.
6 MARTINHO. Entra nel momento decisivo della gara, prima sulla fascia poi in mezzo al campo, non lascia il segno sulla sfida del Bentegodi ma regala tanto dinamismo in più quando gli avversari cercano di respirare.
7 TONI. Questa volta non segna, o meglio segna ma l'arbitro annulla ingiustamente, ma è come sempre decisivo. Piglia botte là davanti, soffre, fa a «sportellate» con Lucarelli e Felipe che la mettono fin dal primo minuto sul gioco duro. Nella ripresa si scatena, conquista il rigore del pareggio e manda in tilt il dispositivo difensivo avversario.
6,5 ITURBE. Non è più una sorpresa e mister Donadoni prepara una gabbia per arginare le sue accelerazioni. Lui non si perde d'animo, fa quello che sa fare e quando gli avversari non possono più affondare il tackle perchè sono tutti ammoniti lui mette ancora la quinta e mette i brividi al Parma.
21.10.2013
Hellas batte il Parma e sogna l'Europa Cacciatore firma il vantaggio, Parolo e Cassano ribaltano il risultato Nella ripresa Jorginho fa doppietta su rigore e regala tre punti al Verona
Ha giocato anche Giovanni Martinelli. Ha vinto anche lui con il «suo» Verona. Una vittoria speciale con una dedica tutta gialloblù. Il modo migliore per dire «grazie» al presidente che se n'è andato solo pochi giorni fa. L'Hellas batte il Parma e vola al quarto posto, a tre punti da Juve e Napoli, un punto sopra l'Inter che cercherà di fermare la corsa di Toni e compagni nell'anticipo che si giocherà sabato prossimo a San Siro. «Hellas in corsa per la Champions», potrebbe sembrare una bestemmia ma la classifica dice proprio questo e i numeri non mentono. L'Europa non è un sogno ma una realtà. Poi, è ovvio, mancano ancora mille partite alla fine del campionato e otto gare di A non vogliono dire nulla, o quasi nulla, ma questo avvio di torneo ha regalato alla «matricola» Verona e al popolo gialloblù soddisfazioni incredibili. Una squadra «sbarazzina» che sa giocare un buon calcio, un gruppo tosto che sa soffrire e ribattere colpo su colpo. E, come sempre, il cuore. Tanto cuore.
L'Hellas di Mandorlini non muore mai. In A, come in B, come in C... Ai play off o in Coppa Italia, chi pensa di aver messo sotto i ragazzi in gialloblù si ssbaglia di grosso. È successo anche al Parma, l'ultima vittima di una lunga serie. Parte meglio il Verona, Ancora infortunati Moras e Maietta, Mandorlini manda in campo la difesa più «esperta» con Gonzalez e Marques in mezzo all'area, Cacciatore e Agostini sulle corsie esterne. In mezzo Romulo a destra, Hallfredsson a sinistra, Jorginho in regia. Donati in panchina. Per il tridente offensivo il tecnico si affida agli attaccanti che garantiscono anche una buona copertura e così tocca a Gomez e Iturbe dare una mano a Toni. Il Parma si difende come può, con le buone e le cattive ma il Verona passa. Corner di Iturbe, velo di Toni, in mezzo all'area spunta Cacciatore che non perdona. Un pugno in pieno volto per il Parma ma gli emiliani hanno qualità, Cassano si sveglia, Parolo è una spina nel fianco. Al 16' il pareggio sembra cosa fatta, Parolo colpisce il palo a Rafael battuto. Due minuti dopo Gonzalez perde un contrasto con Cassano, la palla finisce proprio a Parolo che fulmina Rafael. Il Parma è padrone del campo, accelera e cerca il sorpasso. Cassano ci mette la firma. Controllo e tiro a due passi da Rafael, Donadoni fa festa.
La sua squadra gira a mille, il Verona è alle corde. Alla mezzora arriva l'occasione che può chiudere la gara. Corner di Cassano, Lucarelli di testa, traversa, ci prova Felipe a colpo sicuro, miracolo di Rafael. Brividi al Bentegodi, il pubblico spinge la squadra, i giocatori cercano di reagire, il fischio che chiude il primo tempo viene accolto come una liberazione. Nello spogliatoio arriva la svolta, l'Hellas torna in campo trasformato. Non può finire così la partita in memoria di Martinelli. Al 3' Luca Toni fa centro, l'arbitro annulla per un presunto fallo dell'ex campione del mondo. al quarto d'ora arriva il pari. Romulo per Toni, dribbling in area, Cassani lo atterra, Mariani concede il rigore. Sul dischetto va Jorginho, Bajza intuisce ma non trattiene. Due a due, i tre punti non sono più un miraggio. Mandorlini ci crede, Donadoni un po' meno. L'allenatore degli emiliani toglie Amauri, il tecnico gialloblù getta nella mischia Donati, Martinho e Jankovic al posto di Hallfredsson, Gomez e Romulo. L'Hellas a trazione anteriore va alla caccia del successo, il Parma fa quello che può ma l'inerzia della gara è cambiata. A tre minuti dalla fine gran numero di Jorginho, Marchionni lo atterra in area, ancora rigore. «Giorgio» va sul dischetto e manda Bajza da una parte e il pallone dall'altra. Adesso è finita, Anche Martinelli sorride da lassù.
Luca Mantovani
22.10.2013
«Toni è da Nazionale. Che fenomeno Iturbe» DALLA PARTE DEI TIFOSI. Sms e telefonate a Radio Verona. «Una prova che rispecchia il carattere di Martinelli Umiltà e coraggio, una squadra che non molla mai»
Tutto perfetto. «La prestazione del Verona è stata lo specchio di quel che era Giovanni Martinelli. Non mollava mai, lui come l'Hellas». La fotografia scattata da Maurizio a RadioVerona è solo una delle centinaia lasciate dopo un pomeriggio unico. «Il quarto posto non è casuale, in questo momento l'Hellas gioca un calcio come pochi in A», il riassunto di Giorgio, teorema condiviso dalla stragrande maggioranza di chi era al Bentegodi e non solo. Martino è rimasto «impressionato dalla personalità della squadra, sia quando eravamo in difficoltà sia quando eravamo davanti. Impressionante». Claudio ridisegna le gerarchie del campionato: «Ragazzi, questa è una squadra forte. Con Maietta siamo fortissimi, ma già così e con una panchina lunghissima non possiamo e non dobbiamo temere nessuno». Carlo è già a San Siro, sabato c'è l'Inter: «Ce la giochiamo alla pari, siamo in un momento di tale fiducia che possiamo anche batterli. Inutile tirare in ballo chissà cosa, se dopo otto partite abbiamo 16 punti di spiegazioni non ce ne sono tante. Siamo una grande squadra e basta».
Carlo rafforza il concetto: «Toni è da Nazionale senza dubbio alcuno, Jorginho non ne parliamo, Iturbe è un mezzo fenomeno, Rafael prende tutto, Cacciatore mi sembra Maicon, se guardiamo al gruppo non vedo grossi punti deboli a parte qualche pecca in difesa. Per carità, teniamo pure tutti i piedi per terra. Ci mancherebbe, ma non parliamo di miracolo. Evidentemente i valori li avevamo, bisognava solo conoscerli strada facendo. Così è stato, probabilmente l'unico a sapere tutto prima dell'inizio del campionato era proprio Sean Sogliano. Adesso anche noi e Mandorlini siamo consapevoli di avere in mano un bellissimo giocattolo». Riccardo ha qualche dubbio in difesa: «Maietta non si discute, un posto è suo. Quando è in condizione è il migliore di tutti. Anche Moras credo dia più sicurezza di Marques e Gonzalez». Argomento di discussione forte rimane sempre Emil Hallfredsson.
«Donati tutta la vita, quando è entrato la squadra ha avuto molto più equilibrio», il pensiero di Angelo, sottoscritto anche da Alfredo, Omar e Christian. Elena e Mirko non sono d'accordo: «Uno come Hallfredsson lo lascerei sempre in campo, non è al meglio ma anche così è utilissimo alla squadra». Renzo va da Toni: «Immenso, per essere un vecchietto. È un'eresia se dico che in questo momento è uno dei primi tre attaccanti italiani? Fra gol, assist e rigori che si procura a fine campionato avrà messo lo zampino almeno su 20 nostri gol». Michela non dice molto, almeno per quel che ha detto il campo: «Mi piace solo sottolineare come Giovanni Martinelli sia stato ricordato nel migliore dei modi». Sulla stessa lunghezza d'onda Katia: «Era il migliore di tutti, anche dal cielo una mano ce l'ha data».
20.10.2013
Hellas, ancora vittoria e un posto tra le grandi Il Verona piega anche un bel Parma, una partita tirata risolta da Cacciatore e da una doppietta magistrale di Jorginho. Omaggio promesso e mantenuto alla memoria dell’ex Presidente Martinelli
VERONA. Quando gioca il Verona è impossibile annoiarsi. Dopo i quattro gol di Bologna, l’Hellas ne rifila altri tre al Parma e volano al quinto posto con 16 punti, ma il copione del match è ben diverso da quello visto al Dall’Ara. Decide Jorginho, con una doppietta dal dischetto dopo che i padroni di casa, sotto il diluvio, si erano portati in vantaggio con Cacciatore salvo poi subire la rimonta momentanea del Parma con Parolo e Cassano. Quando il 2-2 sembrava ormai consolidato, giocata di Jorginho che viene atterrato da Marchionni e secondo penalty consecutivo per il brasiliano, implacabile dal dischetto e a segno già cinque volte quest’anno. Donadoni si rammarica, Mandorlini invece esulta in onore di Giovanni Martinelli, il vicepresidente scomparso pochi giorni fa. Ed è a lui che la squadra e la «curva», tra cori e striscioni, dedicano una vittoria che sembra il trampolino per inseguire un altro sogno.
Subito avanti il Verona con «bomber» Cacciatore: sul cross di Iturbe, spizzata di Gomez che libera il difensore, bravissimo a trafiggere Bajza dall’interno dell’area e a realizzare il terzo gol stagionale. Scatenato sulla fascia, mentre il Parma, ancora deve scendere in campo, Cacciatore si esibisce anche in un tirocross che costringe Bajza, sostituto di Mirante squalificato, a concedere un corner. Sprazzi di Parma attorno al quarto d’ora, quando Acquah approfitta solo in parte di un’uscita un pò così di Rafael, spedendo il pallone sull’esterno della rete. Bella partita: Bajza bravo in uscita su Toni, Amauri stacca bene ma non trova la porta. Poi Parma a un passo dal pari con Parolo (palo pieno) e 1-1 nell’aria, che arriva al 20’ ancora con il centrocampista ex Cesena: gran destro e nulla da fare per Rafael. Anche per Parolo terzo gol.
Non c’è un attimo di tregua: Cacciatore avrebbe l’opportunità per il raddoppio (bene Bajza), Cassano invece ribalta la situazione. Servito da Parolo, FantAntonio mette giù col petto e in diagonale non dà scampo a Rafael. Il Verona accusa il colpo, il Parma va a un passo dal tris: traversa di Lucarelli (secondo legno di giornata), sulla respinta Amauri incorna trovando il miracolo di Rafael. Soffre la difesa dell’Hellas, pesante l’assenza dei centrali titolari Maietta e Moras (giocano Gonzalez e Marques), ma il Verona rialza la testa; il Parma regge e mantiene il vantaggio fino all’intervallo.
Il primo squillo della ripresa porta la firma di Toni col sinistro, poi all’ex attaccante della Nazionale viene annullato un gol per fallo su Felipe. Il Parma abbassa un pò il baricentro mentre sul Bentegodi si abbatte un’acquazzone e il Verona raddrizza il risultato: Toni viene atterrato da Cassani, per Mariani è rigore che Jorginho trasforma non senza difficoltà (Bajza intuisce). Palladino per Amauri (così così il rientro dalla squalifica dell’italo-brasiliano) la mossa di Donadoni che poi inserisce anche Biabiany per Rosi mentre Mandorlini ha tolto Hallfredsson (dentro Donati) e Gomez (dentro Martinho). Il Verona sembra crederci di più (bene Bajza in due tempi su Toni) e all’87’ ha la grande opportunità per confermarsi quinta forza del campionato: Jorginho si guadagna il rigore e si presenta di nuovo davanti a Bajza, che stavolta viene spiazzato. Mossa disperata per Donadoni con Sansone per Gobbi ma è finito il tempo degli stravolgimenti: il Verona vince 3-2 e vola al quinto posto in attesa dell’Inter, che affronterà sabato a San Siro.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Vinto con lo spirito del Presidente" / VIDEO
Postata il 20/10/2013 alle ore 21:01
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intevista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate dopo la vittoria per 3-2 contro il Parma, 8a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Giovanni Martinelli? Lo ripeto: è stato, è e sarà la nostra anima. Ci ha aiutato nelle difficoltà di questa partita, dove abbiamo giocato da squadra ed ottenuto una vittoria importantissima che dedichiamo a Giovanni. L'andamento del match? Dopo dieci minuti eravamo già avanti nel punteggio e stavamo giocando molto bene. Poi abbiamo commesso degli errori e loro sono andati in vantaggio meritatamente, ma nel secondo tempo le cose sono cambiate. Il Parma? Squadra di ottima qualità, ha tanti calciatori importanti che giocano da anni in Serie A: basta pensare a Cassano".
Ufficio Stampa
Jorginho: "Classifica? Godiamoci questa vittoria " / VIDEO
Postata il 20/10/2013 alle ore 21:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intevista a Jorginho. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate dopo la vittoria per 3-2 contro il Parma, 8a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Una vittoria stupenda, che dedico a due persone speciali: una è Giovanni Martinelli, l'altra è mia sorella, che sta passando un periodo difficile. Il nostro atteggiamento nella ripresa? A fine primo tempo, negli spogliatoi, ci siamo guardati e abbiamo chiarito un po 'di cose. La classifica? Godiamoci ancora questa vittoria e tutto quanto di positivo abbiamo fatto. Poi inizieremo a pensare alla prossima partita, la classifica la guarderemo alla fine".
Ufficio Stampa
Jankovic: "Bel successo, siamo sereni" / VIDEO
Postata il 20/10/2013 alle ore 19:15
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intevista a Bosko Jankovic. Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno gialloblù, rilasciate dopo la vittoria per 3-2 contro il Parma, 8a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Una vittoria importante e meritata, ora dobbiamo continuare così. Vincere è sempre bello, siamo un ottimo gruppo ed un'ottima squadra. Il mio apporto? Tutti hanno bisogno di giocare, io resto tranquillo, il campionato è ancora lungo e voglio dimostrare quanto posso dare a questa squadra. Dove possiamo arrivare? Dobbiamo restare tranquilli, pensare ad una partita per volta e continuare a fare bene".
Ufficio Stampa
Rafael Marques: "Che bello esordire così" / VIDEO
Postata il 20/10/2013 alle ore 19:14
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Rafael Marques. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate dopo la vittoria per 3-2 contro il Parma, 8a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Le mie sensazioni? Aver esordito qui in casa, per me, è stata un'emozione grandissima. Sono molto contento, come sono felici tutti i miei compagni".
Ufficio Stampa
Vittoria gialloblù n. 200 in Serie A
Postata il 20/10/2013 alle ore 18:19
VERONA - Storico traguardo per l'Hellas Verona. Quella per 3 a 2 col Parma è infatti la vittoria numero 200 nella Serie A a girone unico. E questo successo è stato dedicato al Presidente Giovanni Martinelli.
Ufficio Stampa
E' un grande Hellas: 3-2 con dedica a Martinelli
Postata il 20/10/2013 alle ore 15:00
VERONA - Grande prova della squadra di Mandorlini che batte 3 a 2 il Parma di Donadoni e sale così a 16 punti in classifica, centrando la quarta vittoria in quattro partite in casa. E' l'Hellas ad andare in vantaggio per primo, con la rete di Cacciatore in apertura. Reagisce il Parma che riesce prima a pareggiare con Parolo e poi a passare in vantaggio con Cassano, in entrambe i casi sfruttando errori difensivi. Il Verona non molla e prepara l'assalto della ripresa, dove conquista due rigori con Toni e Jorginho, entrambe realizzati da quest'ultimo. Hellas che così si affaccia al meglio alla sfida che lo attende sabato sera in casa dell'Inter.
HELLAS VERONA-PARMA 3-2
Marcatori: 9' pt Cacciatore, 19' pt Parolo, 25' pt Cassano, 16' e 42' st Jorginho (rig.).
Primo Tempo
1' Partiti
2' Iturbe ci prova su punizione da molto lontano: palla alta
8' Punizione di Romulo che mette in mezzo, in mischia risolve Parolo mettendo in angolo
9' GOL Sul successivo calcio d'angolo ci arriva di destro Cacciatore che fulmina Bajza
14' Acquah sfrutta una smanacciata di Rafael per provare il tiro, che si spegne sull'esterno della rete
16' Deliziosa palla di Iturbe a scavalcare la difesa per Toni, anticipato all'ultimo da Bajza
17' Cross dalla destra di Rosi per la testa di Amauri che manda a lato di poco
19' Palo pieno di Parolo che si era trovato solo davanti a Rafael su suggerimento di Cassano
19' GOL Brutta palla persa da Gonzalez, ne approfitta Parolo che fredda Rafael dal limite
23' Cross dalla sinistra di Agostini per la testa di Toni, Bajza blocca
25' Elaborato schema su punizione che porta Cacciatore al tiro, Bajza para
25' GOL Parolo serve Cassano che segna con un diagonale destro
29' Traversa di Lucarelli e successivo miracolo di Rafael sulla ribattuta di Felipe. Hellas in difficoltà
40' Parolo ci prova dalla distanza: alto
46' Si chiude qui il primo tempo
Secondo Tempo
1' Comincia la ripresa
2' Toni, servito in area, si gira e tira: a lato di poco
4' Gol annullato a Toni, che aveva segnato di testa ma aveva commesso un dubbio fallo
10' Cassano ci prova dal limite, murato
12' Rafael anticipa Amauri in uscita di pugno
13' Iturbe penetra in area e mette al centro, si salva la difesa ducale
16' GOL Jorginho realizza bene un rigore procurato da Toni
19' Contropiede del Parma che porta Gobbi al tiro, grande Rafael che mette in angolo
21' Romulo ci prova dalla distanza, ma il tiro termina abbondantemente fuori
29' Grande azione di Iturbe che penetra in area dalla destra e mette in mezzo, spazza la difesa del Parma
30' Acquah effettua un gran tiro da fuori, grande risposta di Rafael
37' Martinho entra in area, effettua un paio di dribblig ma si fa stoppare al momento del tiro
38' Iturbe per Toni che tira a incrociare e costringe Bajza a un grande intervento
41' Palladino mette in mezzo per Biabiany che però non ci crede
42' GOL Jorginho si procura e realizza un secondo rigore, spiazzando Bajza
49' Provvidenziale Marques su un cross di Palladino
49' Termina qui la partita!
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Marques, Agostini; Romulo (39' st Jankovic), Hallfredsson (dal 20' st Donati), Jorginho; Gomez Taleb (dal 30' st Martinho), Toni, Iturbe.
A disposizione: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Cacia, Bianchetti, Cirigliano, Sala, Donadel.
All.: Andrea Mandorlini.
PARMA (3-5-2): Bajza; Cassani, Lucarelli, Felipe; Rosi (dal 29' st Biabiany), Acquah, Marchionni, Parolo, Gobbi (dal 44' st Sansone); Cassano, Amauri (dal 22' st Palladino).
A disposizione: Pavarini, Coric, Mesbah, Gargano, Valdes, Obi, Mendes, Munari, Benalouane.
All.: Roberto Donadoni.
Arbitro: Mariani di Aprilia.
Assistenti: Longo e Petrella
[OFFTOPIC] + - = MOTOGP: In Australia LORENZO vince davanti a PEDROSA e ROSSI! MARQUEZ squalificato a causa di un cambio di gomme giudicato irregolare, mondiale riaperto? A due gare dal termine la prima guida YAMAHA è a -18 e ci spera...
SERIE A: Anche ieri all'Olimpico in una gara considerata ad alto rischio incidenti come quella fra ROMA e NAPOLI non si può dire sia andata male dal punto di vista dell'ordine pubblico ma fino a quando potremo sopportare gente che si affronta a suon di gestacci e cori vergognosi vanamente separata da steward impotenti? Ogni Domenica l'immagine che l'Italia trasmette dagli stadi al mondo è quella di un stato incivile in cui non si è capaci di tenere sotto controllo un evento sportivo! Figuriamoci la credibilità che il paese può avere in settori ben più importanti...
CALCIO FEMMINILE & RAZZISMO: Finisce a suon di squalifiche il ricorso del NAPOLI femminile che aveva accusato l'arbitro di razzismo dopo la gara svoltasi a Verona contro il VALPOLICELLA! Chiaramente il giudice sportivo si è basato sul referto dell'arbitro che in questi casi è 'vangelo'... Quale sarà il prossimo passo della società partenopea? GP D'AUSTRALIA, LORENZO VINCE E RISALE LA
CLASSIFICA DEL MOTOMONDIALE. ROSSI TERZO
Domenica 20 Ottobre 2013
SYDNEY - Giornata nera per la Honda Hrc e per il leader del mondiale MotoGp, Marc Marquez. Nera come la bandiera sventolata in faccia allo spagnolo, a segnalargli la squalifica. Zero punti per lui, mentre Jorge Lorenzo andava a vincere, portandosi a -18 in classifica generale quando mancano due gare al termine della stagione.
Dietro il campione in carica (al sesto successo nel 2013), sul podio anche Dani Pedrosa e Valentino Rossi. Nulla è andato come si sperava in casa Honda. Phillip Island poteva già consegnare il titolo a Marquez, che invece dovrà soffrire ancora, almeno fino a Motegi. Un errore grossolano del team lo ha escluso da una gara che entrerà nella storia del motociclismo. Non solo per essere stata la prima della MotoGp con un cambio moto a pista asciutta, obbligato dalla scarsa durata delle gomme Bridgestone sul nuovo e abrasivo asfalto australiano. Ma anche per l'accavallarsi di modifiche che hanno finito per mandare in tilt qualcuno. Eppure la Direzione di gara, nell'indicare le regole per il cambio moto in corsa, aveva lasciato poco spazio alle interpretazioni, permettendolo solo tra il 9/o ed il 10/o giro. Tutti hanno svolto il compito a dovere tranne Marquez, rientrato al box all'11/o passaggio. «Non ci siamo capiti, io e il box - ha detto il pilota - ho letto sulla lavagna L1 e ho pensato fossero i giri rimanenti per rientrare e non che fosse l'ultima possibilità per farlo, quindi sono stato squalificato. Credevamo di poter rientrare al giro 10, abbiamo sbagliato».
«La responsabilità è della squadra - ha detto il Team Manager Livio Suppo - e dunque anche la mia, meritiamo di essere bocciati in matematica, non siamo riusciti a fare i conti per far rientrare Marc al momento giusto». Errore andato a tutto vantaggio di Lorenzo, che invece non ha sbagliato nulla. Sempre in testa, è riuscito a rimanere davanti anche dopo il cambio, grazie a una tattica perfetta. «Ho deciso con la squadra che sarei rientrato all'ultimo giro possibile - ha detto Lorenzo - e così ho fatto. Oggi ci è andata bene. Senza l'errore di Marc non sarebbe finita così. Rimandiamo la lotta per il titolo a Motegi. A Marc basterà un secondo posto anche in caso di mia vittoria. Può succedere di tutto e lo abbiamo visto, ma con 21 giri da fare a Motegi e 27 a Valencia non so quanto potrò resistere». Un altro punto però preme a Lorenzo: l'irruenza di Marquez. «Ci sono due cose che non sono andate per il meglio: la prima è il ritardo della direzione di gara nel segnalare a Marquez la squalifica; la seconda il rientro di Marc in pista dopo il pit stop (con un contatto tra i due, ndr). In quel momento io ho avuto un problema ai freni e sono arrivato un pò lungo in una curva dove di solito si va a 200 km/h. Lui si è immesso senza guardare e ci siamo toccati, ma poteva andare peggio. Io so che chi si immette deve sempre controllare, ma diciamo che questa volta la responsabilità è 50 e 50».
«Jorge è arrivato un pò lungo - ha minimizzato Marquez - si è trattato di una cosa senza importanza. Comunque oggi è l'ultimo dei miei problemi. La seconda moto andava veramente bene, ho fatto il mio giro migliore. Sono sicuro che avrei potuto lottare per il podio o per la vittoria». Chi sorride, invece, è Rossi, che in Australia incassa il quarto terzo posto della stagione. «Ho salvato Phillip Island, mi fa piacere perchè da quando corro su questa pista, esclusi i due anni con la Ducati, sono sempre andato a podio. La mia strategia in gara era quella di rientrare il prima possibile, ma quando la squadra mi ha segnalato il momento ero in lotta con Bautista e non l'ho fatto. Al giro dopo l'ho visto rientrare ed ho capito di aver sbagliato, ma ho potuto recuperare. In questo momento Lorenzo e gli altri davanti hanno un passo che io non posso raggiungere». Sulla gara interrotta dal cambio moto Rossi è perplesso: «Questa situazione si sarebbe potuta evitare con un test con piloti veloci dopo la posa del nuovo asfalto. Per il futuro questo dovrebbe diventare obbligatorio».
SERIE A, FIORENTINA-JUVE 4-2, TRIPLETTA DI ROSSI -TUTTI I RISULTATI
NELL'ANTICIPO DELLE 12.30 L'ATALANTA VINCE 2-1 CON LA LAZIO
Domenica 20 Ottobre 2013
ROMA - La Juventus affonda 4-2 contro la Fiorentina sul difficile campo dell'Artemio Franchi e lascia andare in fuga la Roma, ora a più 5 sui bianconeri, fermi a 19 punti. I viola di Montella risalgono, invece, a 15 punti. Decisivo Giuseppe Rossi, autore di tre gol.
Inizio di gara molto equilibrato e senza grandi occasioni da una parte e dall'altra. Al 25' bella azione corale degli uomini di Conte, chiusa però male da Tevez con un colpo di testa assolutamente innocuo per Neto. Due minuti dopo conclusione da fuori area di Roncaglia, parata senza grandi problemi da Buffon. Al 29' bel destro di Marchisio che costringe il portiere viola alla deviazione in corner. Al 35' errore in disimpegno di Padoin ma Rossi non ne approfitta. Poi in tre minuti la Juventus sembra uccidere la partita grazie a un uno-due, firmato da Tevez e Pogba. L'argentino è bravo al 37' a guadagnarsi con mestiere un rigore per fallo di Rodriguez e a trasformarlo con freddezza. Tre minuti dopo il francese approfitta di una follia di Cuadrado, che con un intervento inutile nella sua area anticipa Neto e gli regala il gol. La Juventus va all'intervallo in vantaggio di due gol, malgrado fino al rigore di Tevez la partita sia stata molto equilibrata.
LA RIPRESA Nel secondo tempo parte meglio la Juventus, che va vicina al gol dopo otto minuti, grazie a una bella azione corale non conclusa da Marchisio anticipato di un soffio da Neto, due minuti più tardi bell'assist di Pirlo per la testa di Chiellini, bravo ancora l'estremo difensore viola a bloccare. Dal 21' al 36' cambia completamente la partita grazie a Rossi, che si scatena. Al 21' segna su rigore, concesso da Rizzoli per un fallo di Asamoah su Fernandez, al 31' va a bersaglio con un sinistro dentro l'area sul quale Buffon non è impeccabile. A questo punto Conte corre ai ripari e fa entrare Vidal e Giovinco al posto di Marchisio e Asamoah, ma le cose per la Juve peggiorano visto che subisce altri due gol in contropiede ad opera di Joaquin al 33' e ancora di Rossi che completa la sua personale tripletta al 36'. Negli ultimi dieci minuti i campioni d'Italia in carica attaccano a pieno organico ma con le idee confuse e il risultato non cambia più. In classifica vola la Roma sempre più prima a quota 24, con 5 punti di vantaggio sulla Juventus e sul Napoli, mentre la Fiorentina raggiunge quota 15 punti.
IL TABELLINO DI FIORENTINA-JUVE Fiorentina (3-5-1-1): Neto7.5, Roncaglia 6.5, Gonzalo Rodriguez 6, Savic 6, Cuadrado 7, Ambrosini 6 (23' pt Mati Fernandez 7), Pizarro 6, Borja Valero 7, Pasqual 6, Aquilani 5.5 (11' st Joaquin 7.5), Rossi 9 (40' st Matos sv). (78 Munua, 5 Compper, 40 Tomovic, 3 Alonso, 8 Bakic, 18 Vecino, 27 Wolski, 66 Vargas, 77 Iakovenko). All.: Montella 7.5 Juventus (3-5-2): Buffon 5, Barzagli 5, Bonucci 4.5, Chiellini 5, Padoin 5 (38' st Motta sv), Pogba 6, Pirlo 6, Marchisio 5.5 (32' st Vidal sv), Asamoah 4.5 (34' st Giovinco sv), Tevez 6.5, Llorente 6. (30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 5 Ogbonna, 11 De Ceglie, 13 Peluso, 24 Bouy Ouasim, 33 Isla). All.: Conte 5 Arbitro: Rizzoli di Bologna 6 Reti: pt 37' Tevez (rigore), 40 Pogba; st 21' Rossi (rigore), 31' Rossi, 33' Joaquin, 36' Rossi Angoli: 5-4 per la Juventus Ammoniti: Tevez per offese all'arbitro, Aquilani, Barzagli, Savic, Asamoah, Pirlo, Motta, Bonucci per gioco falloso, Cuadrado per proteste Recupero: 3', 3' Spettatori: 38.290, incasso 1.045.911 euro (paganti 14.458, incasso 674.899 euro; abbonati 23.832, quota 371.012') **I GOL - Pt 37': La Juventus passa in vantaggio su rigore concesso a Tevez per un contatto con Gonzalo Rodriguez. È lo stesso attaccante argentino ad andare sul dischetto e non sbaglia. - Pt 40': Un intervento sbagliato di Cuadrado in area su lancio di Pogba viene raccolto dallo stesso giocatore francese che indisturbato non fallisce il bersaglio. - St 21': La Fiorentina accorcia le distanze con Rossi su rigore concesso per un fallo di Asamoah su Mati Fernandez - St 31': I viola trovano il pareggio con una prodezza di sinistro di Rossi che supera Pogba e trova impreparato Buffon - St 33': Contropiede della Fiorentina innescato da Borja Valero che pesca splendidamente Joaquin lasciato solo dalla difesa bianconera, la rasoiata dello spagnolo porta in vantaggio la sua squadra - St 36': Tris di Rossi al termine di una azione tutta in velocità orchestrata da Borja Valero e Cuadrado al cospetto di una Juve fuori tempo e posizione
CORI E INSULTI ALL'OLIMPICO: "ODIO NAPOLI",
"ROMANO BASTARDO"
Venerdì 18 Ottobre 2013
ROMA - Scambio di cori di insulti allo stadio Olimpico. Stavolta non è questione di sensazioni: le curve di Roma e Napoli hanno urlato alto e forte all'Olimpico quei cori discriminatori che sono la nuova emergenza del calcio italiano.
All«'Odio Napoli» al «Lavali col fuoco», riferito al Vesuvio, dei supporter giallorossi, i tifosi campani hanno risposto con un «romano bastardo», mentre non è mancato nemmeno uno scambio di petardi, e sembra inevitabile l'intervento del giudice sportivo, dopo l'aggiornamento delle norme in materia.
C'è stato anche uno scambio di petardi: prima ne hanno tirato uno i tifosi del Napoli verso quelli della Roma, poi il secondo ha fatto il percorso inverso, esplodendo fragorosamente in mezzo ai supporter partenopei, senza fare danno.
Tutto materiale per gli organi di giustizia sportiva che dovranno valutare se applicare per la prima volta la norma sulla discriminazione razziale e territoriale e chiudere quindi i settori incriminati (anche se con la 'condizionalè, introdotta mercoledì nel codice di giustizia sportiva).
Norma contestata dai supporter romanisti: »Negate biglietti a tifosi della stessa città e regione e poi parlate di discriminazione? Buffoni«, lo striscione esposto in Curva Sud. Resta il fatto che i cori tanto temuti ci sono stati. Sì perchè, oltre a tanti vip e personalità che riempiono lo stadio stasera, compreso il ct della Nazionale Cesare Prandelli, purtroppo ci sono anche i soliti guastafeste.
CAGLIARI-CATANIA 2-1, VITTORIA PER I SARDI CHE TORNANO ALLO STADIO SANT'ELIA
Sabato 19 Ottobre 2013
CAGLIARI - Secondo anticipo di serie A con Cagliari- Catania. La padrona di casa batte 2-1 i siciliani. Il Cagliari riabbraccia il Sant'Elia e la vittoria in un colpo solo. Il primo, lo stadio, mancava da diciannove mesi. L'esilio a Trieste (ma prima c'era stata la lunga e tormentata parentesi Is Arenas a Quartu) è terminato in settimana con il via libera al ritorno da parte della commissione comunale di vigilanza. Il digiuno di successi è finito invece al 39' della ripresa con la rete di Pinilla, arrivato pochi giorni fa dall'altra parte del mondo (era in sud America con la sua nazionale) puntuale per il gol del definitivo 2 a 1 dopo una sosta in panchina.
Per festeggiare è entrato direttamente in curva nord passando dalle scalette. Il Catania? Non proprio una vittima sacrificale per la festa del ritorno a casa. Prima ha levato il sorriso dagli spettatori che ancora si guardavano intorno increduli di essere al Sant'Elia con il gol lampo di Bergessio. Poi ha dato l'impressione di poter difendere l'uno a uno nonostante la fatica per aver giocato in dieci dal 40' del primo tempo per il rosso a Legrottaglie. L'ex Juve aveva fermato in area come poteva lo scatenato Ibarbo. Una scelta, quella del fallo da ultimo uomo, che aveva pagato solo nell'immediato: Frison era riuscito a pagare prima il rigore del colombiano e poi a respingere il colpo di testa dello stesso colombiano sulla ribattuta.
Alla lunga, però, il Catania è crollato: Maran era riuscito a mascherare l'uomo in meno togliendo Castro e lasciando Bergessio da solo in mezzo alla difesa rossoblù. Risultato: centrocampo affollatissimo con il Cagliari un pò frastornato da tutta quella gente lì in mezzo. Alla fine Lopez, che stava sbattendo inutilmente contro un portone blindato chiuso a due mandate, ha avuto un'idea: il 4-2-4. Con Ibarbo a destra e Ibraimi a sinistra larghissimi per aggirare la difesa ospite. Sfortuna delle sfortune: Maran è stato costretto a rinunciare, per infortunio, anche a Bellusci. E si è trovato con una difesa tutta da inventare. Al 39' il patatrac. C'è di mezzo sempre Ibarbo, protagonista nel primo tempo del gran gol del pari che ha lasciato secchi Legrottaglie che lo marcava e Frison: da una palla messa in mezzo dal colombiano è arrivata la deviazione al volo di Pinilla. Prima finita sul palo, poi ancora sul piede del cileno. Che al secondo tentativo non ha sbagliato. Il Catania? Perfetto sino al gol del pari di Ibarbo. Poi ha sbagliato tutto nell'azione del rigore dello stesso colombiano. Compromettendo la sua gara. Bravi Frison, Plasil e Bergessio. Ma non sono bastati.
MILAN BATTE L'UDINESE 1-0, OVAZIONE ALLO STADIO
PER IL RITORNO DI KAKÀ
Sabato 19 Ottobre 2013
MILANO - Nel secondo anticipo della seconda giornata si serie A una vittoria per il Milan che batte in casa 1-0 l'Udinese.
Un'ovazione ha accolto il ritorno in campo a San Siro di Ricardo Kakà con la maglia del Milan, a oltre quattro anni dall'ultima volta, il 24 maggio 2009, prima del trasferimento al Real Madrid. Il brasiliano, al rientro dopo un infortunio muscolare, ha preso il posto di Alessandro Matri al 32' del secondo tempo della partita contro l'Udinese e ha risposto all'entusiasmo del pubblico applaudendo verso gli spalti, da dove subito è partito il solito coro: 'Siamo venuti fin qua per vedere segnare Kaka».
FONTE: Leggo.it
19.10.2013
La Roma sull'ottovolante Vede Napoli e poi sogna L'ANTICIPO. Ottavo successo consecutivo per la formidabile squadra allenata da Rudy Garcia
Doppietta di Pjanic, il primo su punizione, il secondo su rigore. Espulso Cannavaro, gli azzurri finiscono in 10. Infortuni per Totti e Gervinho
ROMA È andato alla Roma il derby del sole contro il Napoli, anticipo dell'ottava giornata di Serie A. I giallorossi sono rimasti a punteggio pieno grazie ad una punizione magistrale nel primo tempo e ad un rigore nella ripresa siglati entrambi da Pjanic. Una settimana d'oro per il bosniaco che martedì aveva festeggiato anche la prima storica qualificazione ai mondiali per il suo paese. Unico neo per Garcia, il doppio infortunio a Totti e Gervinho, le cui condizioni devono ora essere valutate dai sanitari. Dopo una partenza sottotono, la gara si è improvvisamente accesa quando al 35' Pandev solo davanti a De Sanctis si è fatto ipnotizzare e deviare il pallone di quel tanto che ha permesso il successivo intervento di De Rossi a liberare quasi sulla linea di porta. Al 41' la Roma ha risposto con un diagonale di Florenzi servito da una sponda di Borriello ma il destro è finito fuori di poco, mentre al 45' Insigne ha fallito nuovamente il vantaggio partenopeo calciando sul palo alla sinistra del portiere giallorosso. Non ha invece fallito al 48' Pjanic che con una punizione fantastica ha messo la sfera nel sette alla sinistra di Reina. Al rientro in campo dopo riposo, nel tentativo di riequilibrare le sorti dell'incontro, il Napoli ha aumentato la pressione senza sortire l'effetto voluto e l'occasione più pericolosa è invece capitata sulla testa di De Rossi: al 13' il centrocampista ha provato a schiacciare di testa un corner teso di Pjanic sul quale aveva fallito l'intervento Hamsik ma la sfera è terminata a lato di poco. Lo stesso giocatore bosniaco ha poi messo a segno la doppietta al 26' quando ha trasformato il calcio di rigore procurato da Borriello messo a terra da Cannavaro, per altro espulso per doppia ammonizione. Il rigore è parso netto, anche se il Napoli ha a lungo protestato con Orsato. Sotto di un uomo, il Napoli non è più riuscito ad equilibrare le sorti della sfida nonostante la presenza all'Olimpico del «portafortuna» Diego Armando Maradona.
FONTE: LArena.it
Napoli Calcio Femminile: dopo il “danno”, anche la “beffa”
17 ottobre 2013 18:39 Luciana Esposito
Settimana alquanto turbolenta e travagliata in casa del Napoli Calcio Femminile.
Dopo la sciagurata trasferta di Verona, dove le azzurre sono state sconfitte con un secco 5-0 dal Valpolicella, piovono polemiche sull’arbitraggio del direttore di gara, protagonista indiscusso del match, così come si evince dalla nota ufficiale stillata dalla stessa società partenopea lo scorso martedì, nell’ambito della quale notificava di aver denunciato l’atteggiamento provocatorio e razzista dell’arbitro.
Il Napoli Calcio Femminile, come annunciato al termine della partita di sabato scorso a Verona contro il Valpolicella (società del tutto estranea alla vicenda, compreso i suoi dirigenti e pubblico, corretto ed esemplare), ha presentato un esposto al Dipartimento Calcio Femminile e all’Aia, riportando nel dettaglio i comportamenti dell’arbitro Dall’Oco nel corso dell’incontro. Il direttore di gara, che ha sostituito l’arbitro Locatelli, designato originariamente, ha pronunciato nei confronti di dirigenti e calciatrici, nel corso dell’incontro, diverse frasi provocatorie e razziste (“Da dove venite? Che lingua parlate? Non vi lavate le orecchie?”), oltre alle cinque espulsioni comminate a due ragazze e tre componenti dello staff presenti in panchina. La società ha chiesto ufficialmente di fare luce sull’operato dell’arbitro, non sul piano tecnico ma su quello comportamentale, per evitare che tali episodi possano ripetersi in futuro, e si riserva di adire le vie legali nei prossimi giorni nei confronti del signor Dall’Oco.
Ieri, a gettare ulteriore benzina sul fuoco, è giunto il verdetto del giudice sportivo, diramato attraverso un altro comunicato ufficiale:
Il Napoli Calcio Femminile il giorno successivo alla gara Valpolicella – Napoli ha inoltrato presso gli organi federali un esposto contro l’arbitro Dall’Oca di Finale Emilia responsabile a nostro dire di un condotta razzista e fortemente discriminatoria verso dirigenti e calciatrici della squadra e della città che rappresentiamo.
Ci rendiamo conto che il Giudice Sportivo, probabilmente, dopo aver letto il referto, redatto in assoluta mala fede del signor Dall’Oca, ha provveduto a sancire delle sanzioni che saranno contestate in tutte le sedi sportive e legali.
Di seguito si riportano le decisioni del G.S. e le nostre considerazioni. In particolare:
1a sanzione: AMMENDA
- Euro 1.000,00 NAPOLI CALCIO FEMMINILE
Perché propri sostenitori dal 5º del primo tempo fino al termine della gara rivolgevano agli ufficiali di gara cori offensivi e ingiuriosi gravemente lesivi della dignità sia personale sia dell’intera classe arbitrale. Con l’aggravante che a tale condotta partecipavano tre dirigenti della società precedentemente allontanati dal terreno di gioco.
PECCATO CHE DI SOSTENITORI LA FORMAZIONE PARTENOPEA NON NE AVESSE NEANCHE UNO. MAGARI.
Il calcio femminile si caratterizza per trasferte fatte con esiguo numero di calciatrici e dirigenti. La trasferta veneta è costata ben 8.500 euro, figuriamoci avere la possibilità di portare tifosi o altre persone al seguito. Evidentemente l’arbitro pensava di essere allo Stadio Olimpico a dirigere Roma – Napoli in programma sabato prossimo.
- A CARICO DIRIGENTI: RAFFAELE RICCIO
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 16/ 8/2014
Perché al termine del primo tempo si introduceva indebitamente nello spogliatoio degli ufficiali di gara e rivolgeva agli stessi reiterate frasi ingiuriose.
Invitato dall’arbitro ad uscire permaneva all’interno dello spogliatoio costringendolo a chiedere l’intervento di altri dirigenti della società ospitante che dovevano prelevarlo di forza per farlo uscire dai detti locali, mentre continuava a proferire frasi ingiuriose. Inoltre, dal 5º minuto del secondo tempo ininterrottamente fino al termine della gara si posizionava in tribuna e partecipava insieme ai tifosi a cori organizzati gravemente ingiuriosi e lesivi della dignità sia personale della terna arbitrale sia dell’intera classe arbitrale.
Il presidente Raffaele Riccio nei suoi circa 30 anni di dirigenza, tra l’altro è stato dirigente responsabile del settore giovanile del Napoli maschile per diverse stagioni, non ha mai subito espulsioni, allontanamenti dal terreno di gioco e squalifiche. E’ conosciuto nel mondo del calcio campano e nazionale femminile per la sua estrema pacatezza e razionalità. Anche in questo caso il direttore di gara pensava forse di essere a Bari in qualche spogliatoio di “moggiana memoria” .
- A CARICO DI MASSAGGIATORI: GIANLUCA SANTORIELLO SQUALIFICA. FINO AL 16/ 3/2014
Allontanato al 5º del secondo tempo per aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro,aggravava la sua condotta laddove, posizionandosi in tribuna,partecipava insieme ai tifosi a cori organizzati gravemente offensivi e lesivi della dignità sia personale della terna arbitrale sia dell’intera classe arbitrale, ininterrottamente sino al termine della gara.
Il massaggiatore Santoriello, anche lui proveniente dal settore giovanile del Napoli, ha un curriculum di tutto rispetto.
Fair play e pacatezza, il suo pedegree.
O Santoriello si è trasformato dopo l’espulsione in un novello Mr.Hyde, oppure anche in questo caso il direttore di gara è stato vittima di un’altra allucinazione a carico di allenatori.
- ALLENATORE IN SECONDA FELICE DI MAIO: SQUALIFICA FINO AL 16/ 3/2014
Allontanato al 5º del secondo tempo per aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro, aggravava la sua condotta laddove, posizionandosi in tribuna, partecipava insieme ai tifosi a cori organizzati gravemente offensivi e lesivi della dignità sia personale della terna arbitrale sia dell’intera classe arbitrale, ininterrottamente sino al termine della gara.
L’allenatore-preparatore Felice De Maio ha circa 400 gare ufficiali in incontri dilettantistici e professionistici nel suo curriculum.
Anch’egli, come gli altri componenti espulsi dal campo, è conosciuto ed apprezzato per la sua correttezza e sportività.
Squalifiche ed espulsioni non appartengono alla sua storia.
Risulta chiaro che a questo punto la società oltre a ricorrere con i suoi avvocati alla giustizia sportiva, querelerà il direttore di gara avendo a supporto tutti i presenti alla partita di domenica scorsa, in primis i dirigenti della squadra veronese che oltre a dichiararsi esterrefatti sul comportamento dell’arbitro si sono dichiarati disponibili a qualsiasi confronto sui fatti in tutte le sedi .
Il sentore è che questa clamorosa vicenda sia tutt’altro che finita qui…
FONTE: SpazioNapoli.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.