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...La delusione rimane e a San Siro, più che un'impresa, servirà un vero e proprio miracolo sportivo!


#InterVerona +   -   =

...La delusione dopo la sconfitta col CAGLIARI è stata talmente ampia che solo oggi ho cominciato a pensare alla partita di Sabato a San Siro che al 'Camp Nou' si era portato sul 2 a 0 contro il BARÇA e solo dopo un'ora i blaugrana erano riusciti a fissare il punteggio sul 3 a 3! Praticamente impossibile che il VERONA riesca anche solo a strappare un punto nella prossima trasferta contro una squadra che, dopo un momento di appannamento, appare in fortissima ripresa e vuole andare a riprendere il NAPOLI in testa alla classifica ma chi vuole sperare (il solito gruppo del 'C.C. OTTIMISTI') potrà tranquillamente farlo tenendo presente che più che un'impresa servirà un vero e proprio miracolo sportivo anche nei meri numeri dato che i padroni di casa, con 72 gol, rappresentano il miglior attacco del campionato e i gialloblù, con 62 reti subite, la peggior difesa.

Precedenti
Meazza campo tabù per gli scaligeri che mai hanno avuto la meglio a casa dei nerazzurri nei 33 precedenti sin qui disputati (e solo in 8 occasioni sono andati in gol), mentre per 11 volte hanno strappato un punto (l'ultima volta nel 2 a 2 del 9 Novembre 2014 al termine del quale fu esonerato Walter MAZZARRI) e in 18 sono stati battuti come negli ultimi 7 precedenti in ordine di tempo decrescente.


Prima del pari del 2014-15 di cui sopra, la durissima sconfitta del 26 Ottobre 2013 quando, in meno di un quarto d'ora, l'HELLAS veniva bucato due volte da JONATHAN e PALACIO, prima di reagire con MARTINHO e andare sotto altre due volte... A metà del secondo tempo il 2 a 4 finale di RÔMULO rendeva meno amaro il pomeriggio gialloblù.

Ad aribtrare la prossima sfida è stato chiamato il signor Gianluca Manganiello della sezione AIA di Pinerolo.



QUI MILANO (sponda nerazzurra)
Risentimento muscolare accusato alla fine del primo tempo in Champions League, capitan MARTÍNEZ non parteciperà al match contro l'HELLAS e difficilmente i nerazzurri lo potranno schierare al ritorno contro il BARCELLONA; ai box anche PAVARD.
Fuori anche mister INZAGHI e ÇALHANOĞLU che hanno patteggiato con la Procura federale accordandosi con un turno di squalifica dopo le indagini per i rapporti con gli ultras.

Probabile formazione
Mister INZAGHI deve barcamenarsi tra la necessità di far rifiatare chi ha giocato in Spagna, non perdere ulteriore terreno rispetto al NAPOLI (che al momento è a +3 e tiene il destino del campionato tra le proprie mani) e pure pensare al ritorno col BARCELLONA: Inutile dire che l'INTER che si vedrà col VERONA sarà tutt'altra rispetto a quella ammirata in Champions League col convalescente THURAM a partire dalla panchina insieme a DUMFRIES, BARELLA, DIMARCO, ACERBI, BASTONI e TAREMI.

3-5-2 con Sommer; Bisseck-de Vrij-Carlos Augusto; Darmian-Asslani-Zieliński-Frattesi-Zalewski; Correa-Arnautović.



QUI VERONA
Difesa da inventare completamente per mister ZANETTI che al 'Meazza' dovrà rinunciare a due terzi della difesa titolare con COPPOLA e GHILARDI fermati dal giudice sportivo e DAWIDOWICZ ancora ai box: L'unico 'sopravissuto' sarà GHILARDIVALENTINI sul lato mancino mentre gli altri due posti se li giocheranno i vari OYEGOKE, DANILIUC, forse FRESE, FARAONI e magari gli esordienti SLOTSAGER o qualche altro buon elemento della Primavera; anche in attacco le cose non vanno granché bene dato che la squadra scaligera, nelle ultime sedici partite, ha segnato la miseria di 6 gol (anche se la metà pesantissimi con MONZA, FIORENTINA e UDINESE).

Convocati
FARAONI ancora fuori per affaticamento muscolare.

1 Montipò, 2 Oyegoke, 3 Frese, 4 Daniliuc, 6 Valentini, 7 Lambourde, 8 Lazovic, 9 Sarr, 10 Niasse, 11 Tengstedt, 12 Bradaric, 14 Livramento, 19 Slotsager, 20 Kastanos, 22 Berardi, 24 Bernede, 25 Serdar, 30 Patrick, 31 Suslov, 33 Duda, 34 Perilli, 35 Mosquera, 38 Tchatchoua, 72 Ajayi, 80 Cisse.

Probabile formazione
3-4-2-1 con Montipò; Daniliuc-Valentini-Frese; Tchatchoua-Niasse-Duda-Bradaric; Bernède-Suslov; Sarr.

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DICONO +   -   =

Darko LAZOVIĆ al canale Youtube della Lega Serie A «Sono il capitano dell’Hellas Verona, ma come calciatore so che devo dimostrare ogni giorno di meritare un posto in squadra e la maglia che indosso. Essere il capitano di questa squadra, di questa città, che rappresenta davvero molto in questa regione, è un onore per me e ne sono orgoglioso, ma certamente ho anche un grande obbligo, che è quello di dare sempre il massimo. Soprattutto ora, che sono il più vecchio, devo essere un esempio per i più giovani affinché rispettino questo club e capiscano cosa rappresentano, una squadra davvero grande, che rappresenta questa città in Serie A. È la mia sesta stagione qui e voglio sempre giocare bene. Adoro questa maglia, la sento sempre addosso. Verona è una bellissima meta con tifosi appassionati. Molti sicuramente non credevano in noi e nella nostra salvezza. A gennaio molti giocatori se ne sono andati, ma siamo riusciti, insieme ai nuovi arrivati in quel periodo, a dimostrare che potevamo rimanere in Serie A. Abbiamo una squadra con ragazzi pronti a dare tutto in campo e questa è la nostra forza» CalcioHellas.it

Antonio DI GENNARO parla dei tempi dello scudetto a L'Arena «Quell’anno eravamo una famiglia: Bagnoli non parlava tanto ma sapeva capirti, alleggeriva il clima con delle barzellette, mi fu molto vicino in un momento particolarmente difficile come la separazione dalla mia ex moglie. Turchetta era il più forte tecnicamente, anche se non trovò molto spazio, ricordo di averlo visto palleggiare con i limoni, come Maradona faceva con le arance. Poi c’era Preben, arrivava a fumare quaranta sigarette al giorno, ma comunque era in grado di fare prodezze come il gol senza scarpa. In quell’occasione il lancio per il ‘Sindaco’ partì proprio dai miei piedi, Garella era stirato e chiese a me di calciare il rinvio... Abbiamo vinto lo scudetto noi in campo, ma va detto che l’hanno vinto anche i tifosi. Pensavamo che ad un certo punto si sarebbero stancati di sostenerci, non mollarono mai un secondo. Fu una soddisfazione incredibile. Restano però le macchie delle finale di Coppa Italia e la gara in Coppa Campioni contro la Juve. Due partite che a distanza di tanti anni non mi vanno giù!» CalcioHellas.it


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