L'ADDIO DI BARONI? Mi dispiace il giusto nel senso che se è vero che nella seconda parte di campionato, con una rivoluzione in rosa mai vista, ha portato degli ottimi risultati (usando peraltro in maggior parte giocatori che nella prima parte di stagione languivano in panca o quasi) raggiungendo l'obiettivo salvezza, è vero anche che fino a Novembre inoltrato ha giocato con un modulo non suo e ha deciso di cambiare solo quando, dopo 5 sconfitte di fila e 2 punti nelle precedenti 10 partite, ad un passo dal meritato esonero, ha finalmente deciso di applicare le sue idee... Non mi piaceva appieno prima e non mi convice nemmeno ora (ovviamente a livello professionistico non umano) ma sono felice che abbia finalmente la grande occasione alla LAZIO; lo saranno meno i tifosi biancazzurri che si aspettavano probabilmente un profilo diverso dopo aver salutato TUDOR, ma quello sarà un problema loro.
IL VERONA SI AGGIUDICA L'ASTA PER IL 'BOTTAGISIO' a poco più di 3 milioni e il club scaligero diventa proprietario di quello che fu il centro sportivo del CHIEVO ma da questo a rivedere la prima squadra gialloblù allenarsi in città ce ne passa; i campi di allenamento saranno infatti destinati alle giovanili forse con qualche rara 'incursione' dei Pro in speciali occasioni; come conferma il presidente SETTI al Corriere di Verona 'Abbiamo fatto quello che era giusto fare per il Verona, cogliendo quella che era un'opportunità soprattutto per il Settore Giovanile'.
Intanto il Coordinamento dei Calcio Club del Verona propongono di intitolare il centro sportivo al compianto Ciccio MASCETTI leggenda dell'HELLAS sia da giocatore che da Direttore Sportivo.
#CALCIOMERCATO Dopo il no all'offerta di 12 mln per NOSLIN, LOTITO ci riprova offrendo 15 + bonus per l'attaccante olandese e CABAL che è valutato 10 milioni dal club gialloblù ed è seguito da vicino anche dal BOLOGNA così nemmeno i 20 convincono Via Olanda al momento.
Sirene dall’estero per COPPOLA.
Ufficiale nel tardo pomeriggio di Lunedì l'addio a mister BARONI in procinto di passare alla LAZIO.
Devis VÁSQUEZ del MILAN prima alternativa a MONTIPÒ in caso di partenza di quest'ultimo e per l'attacco si guarda in casa MONZA dove Dani MOTA non sarebbe nei piani del nuovo tecnico NESTA; anche il VERONA sul difensore centrale classe '98 Montassar TALBI appena retrocesso col LORIENT.
Ufficiale l'ingaggio di Paolo ZANETTI come nuovo allenatore del VERONA; l'ex EMPOLI ha firmato un contratto annuale con opzione sul secondo come fu per mister BARONI.
BOLOGNA e ROMA intanto continuano a mirare a SUSLOV.
L'HERACLES ALMELO offre l'attaccante HORNKAMP ma SOGLIANO deve prima capire come evolve la situazione ŚWIDERSKI per il quale il CHARLOTTE chiede 5 milioni.
Anche il VERONA tra le squadre che hanno fatto un'offerta a BARRON, centrocampista scozzese classe 2002, ma la concorrenza è folta.
SOGLIANO ci prova per il ritorno di REBIĆ, a ZANETTI piacerebbe tornare a lavorare con AKPA-AKPRO [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).
TESORETTO HELLAS 2024-25: Per il nuovo VERONA in arrivo 38 milioni dai diritti TV e 3 dal tredicesimo posto in classifica dell'Ultima stagione.
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Beniamino VIGNOLA approva la scelta di ZANETTI al 'Corriere di Verona' «Una scommessa, ma di quelle che sono belle da fare. Si tratta di un allenatore giovane, un emergente. Viene dall’esonero con l’Empoli con cui, ricordiamocelo, aveva però saputo cogliere, nella stagione precedente, la salvezza. Ha dimostrato di avere le capacità che servono per rimanere in Serie A... Arriva al Verona con una grande carica, con motivazioni fortissime. Non so come siano andate le cose a Empoli, ma di sicuro ha tanta voglia di riscatto. Questo è un aspetto molto importante. Zanetti fa parte della nuova ondata di allenatori e viene da un tragitto che l’aveva già portato in A con il Venezia, conquistando la promozione. Dopo è stato esonerato, ha ripreso con l’Empoli, di cui sappiamo. Ha gli stimoli giusti per l’Hellas. Ora la palla passa alla società, al mercato. Sono i buoni giocatori che fanno la differenza, che ti permettono di ottenere i risultati. L’allenatore, senza dubbio, incide, ma poi chi va in campo determina le partite. Il Verona ha dimostrato di essere imprevedibile... Ma mi pare che, a conti fatti, il club abbia azzeccato le sue mosse, anche quando tutti avevano delle grosse perplessità in merito. Va data fiducia alla dirigenza, che, numeri alla mano, ha saputo fare le cose nel modo giusto» TuttoMercatoWeb.com
L'ex attaccante gialloblù Antimo IUNCO a L'Arena «Molto soddisfatto per l’Hellas. Ero convinto, e me lo auguravo, che raggiungessero la salvezza. Zanetti? È stato mio compagno di squadra, l’ho visto lavorare, credo che sia un profilo importante, soprattutto se il pensiero è quello di fare una squadra giovane e far crescere i ragazzi. Un profilo giusto, magari la gente si aspettava qualcosa di diverso dopo Baroni, però a volte un cambiamento può far bene» CalcioHellas.it
Alberto MALESANI ha parlato al 'Corriere dello Sport' a proposito del lavoro di Marco BARONI che fu suo secondo ad inizio carriera «La salvezza del Verona è uno dei più grandi miracoli calcistici degli ultimi vent’anni. Un capolavoro. Quello che Baroni è riuscito a fare nella scorsa stagione è qualcosa di irripetibile o quasi» CalcioHellas.it
Al Teatro Filarmonico e all'Arena di Verona la serata di Gala di HV Foundation
Hellas Verona FC si stringe alla famiglia di Santino #Ciceri, portiere che ha collezionato 158 presenze in gialloblù tra il 1959 e il 1964 e che ci ha lasciati ieri all'età di 79 anni. #HVFC
il blog di Gianluca Vighini VERONA, UNA PIAZZA MAGICA. COSA CI INSEGNANO LE STORIE DI JURIC E BARONI
Sport, 14 Giugno 2024
Ivan Juric lo volevano tutti. Napoli, Roma, Lazio. Vi ricordate quella primavera del 2021? La passammo praticamente a elencare le squadre dove il generale Ivan avrebbe potuto andare. Del resto i suoi due miracolosi anni a Verona non erano passati inosservati e il suo manager Beppe Riso si sfregava le mani. Fu un momento tormentato della storia recente del Verona, perché Juric, quando se ne andò lasciò un vuoto incolmabile. Scrivemmo una lettera indirizzata al condottiero quasi d’amore, gli spiegammo che non avrebbe più trovato quella magia trovata a Verona. Ed andò così.
Marco Baroni è arrivato a 60 anni. Ha fatto una onesta, onestissima carriera in tutte le categorie. Ha vinto campionati di B, ha salvato il Lecce. Ma solo a Verona, nella magia di questa piazza, la sua impresa è diventata da copertina. Tanto da meritarsi la panchina della Lazio. Baroni ha avuto l’occasione della vita, se l’è meritata.
Juric nel frattempo non se lo fila più nessuno. Pare un appestato. Due anni al Torino di Cairo lo hanno depotenziato, scaricato, normalizzato, logorato. Nessuna squadra italiana lo vuole, la lite con Vagnati finita sui social gli ha creato l’etichetta di piantagrane.
“There is no world without Verona walls. But purgatory, torture, hell itself. Hence-banished is banish’d from the world. And world’s exile is death”. Queste parole che Shakespeare fa dire a Romeo, esiliato da Verona, sembrano profetiche. Come se solo dentro queste mura, dentro quello stadio per traslazione, si compisse la magia dell’amore.
Non credo sia casuale. Verona è una piazza esaltante che va amata per quello che è e che lascia una traccia in tutti coloro che vengono qui a fare calcio. Basta sentire parlare Sogliano, uno che viene da fuori e a cui Verona mancava da morire, per averne la prova. La passione che si respira, che si vede, che si tocca, la gente che nel 2024, in piena era tv, gremisce lo stadio, l’identità scaligera che crea aggregazione a prescindere dalle categorie, sono molle che, per dirla alla Tamberi, ti fanno toccare il cielo.
Lo scriviamo perché è giusto che tutti coloro che vengono qui a lavorare, a giocare, a vestire quella maglia ne devono essere consci. Quando capisci Verona, i veronesi, cosa vogliono, cosa ti chiedono, quando ti sussulta il cuore nel tunnel degli spogliatoi, quando poi, te ne vai e rimpiangi per sempre quella scelta, è il tatuaggio nel cuore che Verona ti lascia.
E l’esilio, vuol dire morte…
FONTE: Blog.Telenuovo.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 09/06/2024 15:18 VIGHINI | Perché Zanetti è l'uomo giusto nel posto giusto (e al momento giusto)
Paolo Zanetti sarà il nuovo allenatore del Verona
Non ci sono allenatori incapaci. Non più. Forse qualche anno fa, quando le conoscenze erano meno elevate, quando c'era meno studio e più improvvisazione, poteva funzionare così. Oggi tutti gli allenatori hanno un bagaglio di conoscenze tattiche di spessore altissimo. Scegliere un tecnico piuttosto di un altro è diventata materia delicatissima. Tutti hanno proprietà di linguaggio, professionalità, staff. Cambia però il carattere, il modo di trasmettere le nozioni alla squadra, di farla giocare. Ho sempre citato Prandelli che mi ha sempre detto che per un tecnico è molto importante studiare la piazza, sapere che pubblico hai davanti, per costruire poi un'organizzazione che davanti a questo pubblico si esalti e renda al meglio.
Verona, mi diceva Cesare, ha un pubblico all'inglese, a Verona devi costruire squadre che lottano, non squadre che si specchino e che facciano fronzoli. Il Bentegodi è uno stadio veemente, dove il contropiede, l'intensità di gioco, il capovolgimento di fronte, la squadra umile ma altruista e generosa sarà sempre applaudita. E va così da sempre, persino quando a comandare in Italia era l'Hellas di Bagnoli, l'esempio perfetto della verticalizzazione, della possanza atletica, della velocità di esecuzione, in cui Fanna e Marangon erano due coltelli che entravano ai fianchi degli avversari, dove Briegel in mezzo al campo era un aratro che scavava solchi, dove Elkjaer faceva disastri, dove la furbizia del Nanu era complementare. Per dire che è tradizione che a Verona si amino questo tipo di squadre, ed infatti fu così anche il primo Verona di Mandorlini, essenziale e concreto a ribaltare il fronte, con Iturbe e Romulo, con Toni che menava e segnava, con Gomez che portava la croce e spesso cantava.
Anche il Verona di Juric era di questa impronta. Con concetti diversi, ma uguale risultato. Aggressione alta a uomo per andare a prendere il pallone e poi verticalizzazione velocissima, il più veloce possibile. Quasi un calcio primordiale per certi versi.
C'è piaciuto e ci siamo innamorati anche del manipolo di ragazzi allenati da Baroni. Freschi, generosi, con la voglia di stupire sempre. Baroni ha accompagnato con saggezza questa squadra, andandosene quando era magari il momento di raccogliere i frutti di questo lavoro. Gli va riconosciuta chiarezza e onestà.
Ora è il tempo di Paolo Zanetti. Un ragazzo che parla in dialetto, che è concreto come lo siamo noi veneti, ma permettetemi, uno che ha due palle così. Con Zanetti andremo in battaglia, forse ancora di più che con Baroni. Paolo sta scalpitando, a Empoli lo hanno trattato malissimo. Esonerato dopo un pugno di partite, mai difeso e protetto, come invece è successo a Baroni a Verona con Sogliano. Non è un integralista, ma ha idee calcistiche chiarissime. Preparatevi ad allenamenti da marines, intensità a mille, sempre e comunque. E mettiamoci la rabbia per le delusioni recenti e avremo il quadro di quello che sarà Paolo Zanetti a Verona. L'uomo giusto, nel momento giusto e, aggiungo, nel posto giusto. Buon viaggio.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Verona – Hellas Verona FC comunica di aver acquistato, a seguito dell’asta svoltasi nella mattinata odierna, il Centro sportivo 'Bottagisio Sport Center', situato in via Perloso a Verona.
L’impianto sportivo, che si trova tra l’Adige e il Canale Camuzzoni, sarà oggetto di rinnovamento da parte del Club, per garantire al meglio l’attività quotidiana del Settore Giovanile gialloblù e adattarlo alle esigenze della Società.
FONTE: HellasVerona.it
14 giugno 2024 Kosta Runjaic è il nuovo allenatore dell’Udinese Calcio
Il tecnico tedesco siederà sulla panchina bianconera.
Udinese Calcio è lieta di comunicare che sarà il tecnico Kosta Runjaic a guidare i bianconeri nella prossima stagione.
Formatosi in Germania, Runjaic ha saputo offrire un calcio moderno, propositivo e di alta intensità, sempre attento alla crescita dei giovani talenti, mostrando grandi capacità di comunicazione e adattamento alle diverse esigenze tecnico-tattiche delle sue squadre. Doti che lo hanno portato a conquistare, nell’ultimo biennio in Polonia, una Coppa nazionale e una Supercoppa.
Ora il tecnico avrà la possibilità di mostrare le sue qualità in Serie A con l’Udinese. Un contesto di eccellenza in un calcio sempre più globalizzato, dove la conoscenza delle realtà internazionali rappresenta un valore esperienziale.
La conferenza di presentazione di mister Runjaic si terrà martedì 18 giugno alle ore 12:00, successivamente a quella della nuova area tecnica fissata per le 11:00.
FONTE: Udinese.it
AC Milan comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra maschile a Paulo Fonseca.
Nato a Nampula (Mozambico) il 5 marzo 1973, Paulo Fonseca inizia la propria carriera da allenatore nel 2005, partendo dalle giovanili dell'Estrela Amadora e proseguendo poi, tra i professionisti, nelle serie minori portoghesi. Nel 2012 debutta nel massimo campionato con il Paços de Ferreira, club con cui raggiunge l'accesso ai play-off di Champions League. Nel 2013 il passaggio al Porto, con cui arriva a vincere la Supercoppa di Portogallo, il suo primo trofeo da allenatore.
Dopo una parentesi al Braga, con cui si aggiudica la Coppa di Portogallo, allena per tre stagioni lo Shakhtar Donetsk, con cui conquista sette trofei e colleziona 103 vittorie in 139 partite. Nel 2019 il debutto nel campionato italiano con l'AS Roma, squadra con cui raggiunge la Semifinale di Europa League nel 2021. Allenatore del LOSC Lille dall'estate 2022, Fonseca termina la sua avventura in Francia dopo due stagioni in cui contribuisce a portare il club ad altrettante qualificazioni europee.
Il tecnico portoghese si unisce ora al Milan con un contratto triennale. Il Club rivolge a Paulo e ai suoi collaboratori un caloroso benvenuto.
FONTE: ACMilan.com
AC Monza comunica che dal 1/7/24 Alessandro Nesta sarà il nuovo allenatore della Prima Squadra biancorossa, con un contratto annuale più rinnovo automatico per un’altra stagione al raggiungimento di determinate condizioni.
Nato a Roma il 19 marzo 1976, cresce nelle giovanili della Lazio di cui diventa Capitano e bandiera, vincendo 1 Scudetto oltre a 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa europea.
Il 31 agosto 2002 si compie il suo storico passaggio al Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, dove in dieci anni si conferma come uno dei difensori più forti del mondo e vince dieci titoli.
Un ciclo incredibile di trionfi con 2 Champions League, 2 Supercoppe europee, 1 Mondiale per Club, 2 Scudetti, 2 Supercoppe italiane e 1 Coppa Italia.
Nel suo ricco palmares da calciatore c’è anche il Mondiale 2006 vinto con l’Italia, con cui vanta 78 presenze.
La sua carriera di allenatore comincia nell’estate 2015 al Miami FC. Dopo due anni negli Stati Uniti, torna in Italia nel maggio 2018 per allenare il Perugia in Serie B.
Nell’estate 2019 inizia con il Frosinone, che porta fino alla finale playoff di Serie B.
La sua crescita costante lo porta sulla panchina della Reggiana, dove nella stagione appena conclusa guida i neopromossi emiliani a un ottimo undicesimo posto in Serie B.
Al Monza ritrova Adriano Galliani dopo i dieci anni meravigliosi al Milan, per la sua prima esperienza da allenatore in Serie A!
È ufficiale: il prossimo allenatore della Juventus sarà Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano ha firmato un accordo con la Juventus fino al 30 giugno 2027.
Quarantadue anni ancora da compiere, Thiago Motta ha intrapreso nel 2018 la carriera da allenatore - partendo dalle giovanili del Paris Saint Germain, la squadra con cui aveva pochi mesi prima terminato la sua avventura da giocatore; in Italia è arrivato sulla panchina del Genoa nel 2019, per poi allenare lo Spezia e il Bologna, la squadra nella quale negli ultimi due anni è riuscito a mettere a frutto al meglio le sue idee di gioco e con la quale ha raggiunto una storica qualificazione alla Champions League.
LE PRIME PAROLE DI THIAGO
«Sono davvero lieto di cominciare una nuova esperienza alla guida di un grande club come la Juventus. Ringrazio la proprietà e la dirigenza cui assicuro tutta la mia ambizione per tenere alti i colori bianconeri e rendere felici i tifosi».
Benvenuto alla Juventus e buon lavoro, Mister!
FONTE: Juventus.com
Athens Kallithea FC are pleased to announce the appointment of Massimo Donati as first team manager.
Donati, 43, made 314 appearances in Serie A for several clubs including Atalanta, AC Milan, Bari, and Palermo, plus another 72 appearances in the Scottish Premiership with Celtic and Hamilton, before retiring in 2018 and eventually emerging as one of Italy’s most impressive young managers, recently leading unheralded Legnago Salus to the Serie C promotion playoffs, with a record that included only two losses in the final seven months of the 2023/24 season and one loss in the calendar year 2024, standing out as the only undefeated team in all of Italian football from January until mid-April.
Born in Sedegliano, in the province of Udine, Donati began his playing career with Atalanta, helping the Nerazzurri achieve promotion to Serie A in 1999/00, and then impressing enough the following season to earn a transfer to Milan at age 20 in June 2001. After making 27 appearances for Milan in the 2001/02 season, playing under Fatih Terim and Carlo Ancelotti, Donati would go out on a series of loans over the next five seasons to Parma, Torino, Sampdoria, Messina, and Atalanta. In June 2007, Donati went abroad to join Scottish giants Celtic, where he would spend three seasons under Gordon Strachan, winning the Scottish Premiership and the Scottish Cup. Donati returned to Italy in August 2009, spending the next seven seasons with Bari (including under Gian Piero Ventura), Palermo (including under Gian Piero Gasperini), and Hellas Verona (under Andrea Mandorlini), before finishing his career back in Scotland with Hamilton and St. Mirren.
Following his retirement in 2018, Donati’s first coaching experience would come as an assistant to manager Angelo Alessio, who had been the longtime assistant of Antonio Conte, at Kilmarnock in the Scottish Premiership in 2019. After a short stint as manager of Sambenedettese in Serie D in 2021, Donati took over at Legnago Salus in June 2022, and he would lead the club to promotion to Serie C in the 2022/23 season, keeping the league’s best defensive record with 26 goals conceded in 34 matches. In the 2023/24 season, Legnago were tipped for relegation back to Serie D, but tuned out to be the surprise team in the league, making a sixth-place finish and qualifying for the promotion playoffs after being nearly unbeatable through the second half of the season. From 4 November, Donati’s side would lose only two matches, include one to eventual champions Mantova. Until 13 April, Legnago were Italy’s only unbeaten team in the calendar year 2024. In the 2023/24 Serie C promotion playoffs, Legnago defeated Lumezzane in the first round, but were eliminated in the second round with a 1-1 draw away to the Atalanta U23s, as a result of being the lower seed.
La S.S. Lazio comunica di aver affidato l'incarico di allenatore della Prima Squadra a Marco Baroni.
Il tecnico, a partire dal prossimo 1° luglio, si legherà al club biancoceleste con un contratto pluriennale.
A Baroni il benvenuto nella Capitale e l’augurio di un buon lavoro da parte di tutta la famiglia biancoceleste.
FONTE: SSLazio.it
Nicola Corrent rimane la prima scelta del Legnago per sostituire Massimo Donati. L'ex allenatore della Primavera gialloblù, però, guarda anche al Trento. In alternativa i nomi che circolano sono quelli dell'ex Vicenza Alessandro Dal Canto e quello di Matteo Abbate, altro ex Hellas quest'anno sulla panchina della Pergolettese, prima di essere esonerato.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Nella cornice del Nursery Campus di via Bonellina è stato presentato il progetto per la rinascita della ‘Nuova Pistoiese’, al momento rinominata “Pistoia Fc”. [...] il presidente Sergio Iorio ha illustrato i programmi e presentato tutte le cariche societarie: «[...] Come direttore sportivo Massimo Taibi, figura con più di 10 anni alle spalle di direzione sportiva che sarà affiancato da Giampaolo Pazzini, direttore coordinamento Area Tecnica-Gestione che promuoverà accordi anche con società più grandi, per cercare di avere una o due partnership importanti [...]
FONTE: PistoiaSport.it
La Società Cosenza Calcio comunica di aver affidato il ruolo di Direttore Sportivo al Sig. Gennaro Delvecchio. Il Direttore Delvecchio, che si lega al Cosenza con un accordo biennale a partire dal primo luglio 2024, nella scorsa stagione ha ricoperto l’incarico di Vice Direttore Sportivo dell’Hellas Verona mettendo a frutto nella massima serie la sua attitudine nell’individuare calciatori talentuosi. Nato a Barletta è stato calciatore tra le altre di Sampdoria, Lecce , Catania e Bari, una volta lasciato il calcio giocato ha guidato i settori giovanili di Bari e Lecce meritando il riconoscimento di miglior responsabile del settore giovanile. Il Cosenza Calcio dà il benvenuto a Gennaro Delvecchio nella famiglia rossoblù!
FONTE: IlCosenza.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaVenezia Zanetti e Tchatchoua
Verona 2-1 Venezia highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Lunedì 21 Ottobre ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
VS
Serie A 8ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
13
Juventus
12
Milan
11
Inter
11
Torino
11
Empoli
10
Lazio
10
Udinese
10
Roma
9
Como
8
Fiorentina
7
Atalanta
7
Bologna
7
Hellas Verona
6
Parma
5
Cagliari
5
Genoa
5
Lecce
5
Venezia
4
Monza
3
Ultima partita
Venerdì 4 Ottobre ore 20:45 (DAZN)
2-1
Serie A 7ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.