VERONA 0-1 PALERMO: Il miglior HELLAS della stagione non riesce a sconfiggere la sfortuna subendo una sconfitta che sa di retrocessione anticipata, peccato! Ora la società pensi alla prossima stagione partendo dalla conferma di mister DELNERI e del suo staff che hanno ridato ai gialloblù gioco ed intensità...
Bando agli indugi nell'HELLAS che ha l'ultima occasione per vincere almeno una partita nel girone d'andata: In attacco spazio alla coppia potenzialmente devastante (500 gol in carriera!) TONI-PAZZINI dal primo minuto.
Nella zona esterna destra della difesa rientra SALA, parzialmente 'rivitalizzato' dalla cura DELNERI, al centro accanto a MORAS ecco HELANDER (e non BIANCHETTI) mentre SOUPRAYEN completa la linea.
In mediana parte dal primo minuto in cabina di regia VIVIANI con HALLFREDSSON alla sua sinistra e gli incursori esterni WSZOŁEK-IONITA.
BALLARDINI sceglie il 3-4-1-2 per il PALERMO che al Binti cercherà di invertire una rotta preoccupante aggravata dai 'colpi di testa' del patròn ZAMPARINI che non contribuiscono certo a rasserenare l'ambiente: Fra i pali SORRENTINO (nonostante il duro confronto col proprio tecnico che sembra lo volesse addirittura mettere fuori rosa) protetto da un'inedita difesa a tre formata da GONZALEZ, GOLDANIGA e ANDELKOVIC.
Sulla trequarti VAZQUEZ cercherà di ispirare la coppia TRAJKOVSKI-GILARDINO.
Dirige il signor Luca Banti della sezione Aia di Livorno.
LA GARA
L'HELLAS scende in campo con una determinazione mai vista in questo campionato e da subito pressa gli avversari con DELNERI che ordina agli esterni di centrocampo di scambiarsi spesso, esemplare la voglia di VIVIANI che va a lottare su una palla persa dopo uno scatto di 10 metri.
17° SOUPRAYEN entra in area poi la gira per l'accorrente IONITA che scarica con tutto il corpo ma impatta male favorendo la respinta di SORRENTINO che poi recupera in due tempi.
19° Palla-gol VERONA: VIVIANI con un lancio millimetrico chiama la corsa di HALLFREDSSON sul fondo, cross perfetto dell'islandese per la magnifica incornata a colpo sicuro di PAZZINI che però è deviata sulla riga di porta dall'incredibile intervento di SORRENTINO che poi da terra respinge di piede il successivo tiro del Pazzo! Incredulo l'ex attaccante del MILAN (e tutti gli spettatori).
21° Ripartenza condotta da PAZZINI con TONI e WSZOŁEK che gli corrono ai fianchi, palla profonda di Gianpaolo sulla corsa del polacco che però non ci arriva...
27° PALERMO in vantaggio al primo tentativo: La difesa scaligera ribatte un cross da destra, palla fuori area a JAJALO che non trovando alternative tira intercettando per caso VAZQUEZ, El Mudo non ci pensa un attimo ma spalle alla porta si gira e tira in caduta beccando l'angolino lontano non coperto da GOLLINI! Non è annata...
31° Palla che cade a pimpinella su PAZZINI appostato in area ma la girata del centravanti vola alta...
36° Episodio dubbio in area rosanero quando PAZZINI anticipa il difensore ma al momento di liberarsi cade forse trattenuto dall'avversario, Gianpaolo protesta col giudice di linea ma è tutto inutile, Banti fa proseguire
39° Acrobazia in area di MORAS che, ricevuta palla da HALLFREDSSON, la stoppa di petto e prova la bicicletta con palla che esce a lato.
44° GOLDANIGA impedisce a TONI di ripartire: Ammonizione per il difensore del PALERMO.
46° Dopo un minuto di recupero il signor Banti fischia il termine del primo tempo.
#PalermoVerona Highlights
0° Entra EMANUELSON, a fargli spazio è WSZOŁEK che qualcosina in più di IONITA aveva certamente fatto nella prima metà di gara.
2° Intervento duro di JAJALO su VIVIANI, giallo al centrocampista rosanero.
8° PAZZINI la tocca di mano in area avversaria e viene ammonito.
14° Break del PALERMO con TRAJKOVSKI a condurre l'azione ma l'attaccante rosanero è troppo egoista e conclude malamente ignorando GILARDINO che reclama palla.
17° Doppia occasione per PAZZINI chiamato al tiro da sinistra da EMANUELSON e da destra da IONITA ma le conclusioni dell'ex MILAN vengono murate da una difesa avversaria che appare incrollabile.
19° JAJALO libero in area, la sua conclusione è fermata da SALA. GOMEZ subentra a HALLFREDSSON...
20° Palla-gol PALERMO: A seguito di un corner in attacco GOLDANIGA incorna violentemente ma GOLLINI la toglie dalla riga! Il VERONA riparte velocemente con VIVIANI che va alla conclusione dal limite, SORRENTINO di tuffo smanaccia sul fondo.
22° PAZZINI traversa per TONI che in area viene strattonato, il capitano guarda Banti e chiede inutilmente il rigore ma l'arbitro non gli da retta, Luca prosegue con la vibrata protesta e viene ammonito.
29° Trattenuta plateale di VAZQUEZ a EMANUELSON, sacrosanto il cartellino giallo per il fantasista argentino. Calcio di punizione battuto su PAZZINI che in area prova la girata volante ma trova solo il fondo...
30° CHOCHEV subentra a JAJALO nelle fila rosanero.
33° VIVIANI fa correre EMANUELSON a sinistra, l'olandese rientra in dribbling e scarica un gran destro dal vertice dell'area ma SORRENTINO respinge con i pugni!
36° EMANUELSON su tocco di PAZZINI: Conclusione altissima.
37° Altra palla-gol HELLAS con SALA che rasoterra trova GOMEZ in area, Juani stoppa e tira ma ancora una volta la retroguardia avversaria mura.
38° Fallo evidente di MORGANELLA su GOMEZ, cartellino giallo per lo svizzero.
39° GOMEZ invita VIVIANI al tiro dal limite ma la conclusione del regista è troppo strozzata e finisce sul fondo.
40° GILARDINO fa spazio a DJURDJEVIC nel PALERMO
41° FARES entra al posto di IONITA per i minuti finali. MORAS con le mani effettua una lunga rimessa, PAZZINI scambia veloce con TONI che si gira ma tira debole e SORRENTINO blocca in tuffo.
44° Ultimo cambio rosanero con TRAJKOVSKI che fa spazio al nuovo acquisto CRISTANTE.
47° Tiro della disperazione di EMANUELSON che dalla distanza tira in curva.
48° Dopo 3 minuti di recupero il signor Banti termina la gara sancendo la vittoria rosanero e con ogmi probabilità la retrocessione del VERONA.
LE IMPRESSIONI
Nella gara che probabilmente azzera le residue speranze in nell'impresa salvezza già di per sè disperata, il VERONA gioca la miglior partita della stagione per quanto riguarda determinazione, gioco e voglia di vincere ma purtoppo è un'annata maledetta.
Il PALERMO vince con l'unico tiro in porta del primo tempo (fra l'altro capitato sui piedi di VAZQUEZ per puro caso!) nel miglior momento del VERONA quando SORRENTINO, con un doppio miracolo, aveva appena detto di no a PAZZINI...
Che dire di più dopo le numerose palle-gol non sfruttate dai gialloblù, 26 tiri in porta, 12 angoli a favore ed un possesso palla del 60% rispetto all'avversario? Non che questa vittoria avesse risollevato le sorti di una stagione nata male ma terminare il girone d'andata senza vittorie era uno smacco di cui squadra, società e piazza avrebbero fatto volentieri a meno.
Non è andata! Da oggi in poi si gioca solo per l'onore e sarà bene che la dirigenza cominci a programmare la prossima stagione in cadetteria per una pronta risalita.
Toni
Delneri
I VOTI
GOLLINI Nel primo tempo praticamente non è mai chiamato in causa ma nel secondo si dimostra grandissimo sul colpo di testa di GOLDANIGA! Voto 7
SALA Partita tutto sommato positiva per Jacopo che però non sale col resto della difesa ed è sorpreso come tutti da quella girata di VAZQUEZ che gela il Binti... Voto 5,5
MORAS Normale amministrazione oggi con quella 'bicicletta' da attaccante di razza che non è fortunata, peccato! Voto 6
HELANDER Anche per lo svedese gara senza infamia e senza lode con qualche ottima chiusura, voto 6
SOUPRAYEN Primo tempo come mai s'era visto al Binti con il francese vera e propria spina nel fianco per il PALERMO, secondo tempo in comprensibile calo la sufficienza è superata... Voto 6,5
IONITA Tanta fuffa sulla fascia in una gara 'nobilitata' solo da quella conclusione un po' ciccata al 17° ma il moldavo non è un esterno e si vede... Voto 5,5 (gli subentra FARES all'87°: La personalità non gli manca ma gli verrà buona solo dal prossimo campionato probabilmente...)
VIVIANI Primo tempo di geometrie e tocchi millimetrici conditi da una sana rabbia agonistica, poi cala forse anche martoriato dal dolore all'inguine che non lo fa calciare correttamente, voto 6,5
HALLFREDSSON Forse soffre più degli altri il modulo del nuovo tecnico, forse è solo una piccola pausa dell'islandese fattostà che il primo gladiatore gioca come un fantasma e sbaglia troppo anche i passaggi più elementari, brutta prestazione! Voto 5 (gli subentra GOMEZ al 65°: Meglio in attacco che da esterno ma Juani non fa in tempo ad entrare in partita anche se sottoporta si fa trovare sempre... Voto 6)
WSZOŁEKParte male ma poi si riscatta in qualche occasione, sembrava aver fatto di più del collega sulla fascia opposta ma il mister non è dello stesso avviso e dopo 45 minuti lo toglie, voto 6 (gli subentra EMANUELSON al 45°: L'olandese ha un impatto molto positivo sulla gara, corre, si propone, tira ma alla fine si deve arrendere come tutti... Peccato solo non sia arrivato prima, voto 7)
TONI Lotta come un leone, soffre, le piglia e le da... Poche occasioni gli capitano sui piedi ma come sempre è l'anima di questo HELLAS, voto 6,5
PAZZINI Ci prova di testa, di piede e cerca la porta da tutte le posizioni ma come per il VERONA oggi non era destino... Voto 7
DELNERI Nella gara della vita 'rischia' TONI e PAZZINI dal primo minuto dimostrando che possono giocare produttivamente insieme, è di certo il meno colpevole della situazione e è da riconfermare immediatamente per la prossima stagione! Voto 7
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Mister DELNERI «Gli episodi? Paghiamo forse la classifica, io penso che quando ci sono le occasioni importanti da concedere, sono da concedere. Rivedendo le immagini il Verona, in almeno due situazioni, poteva avere dalla sua almeno un calcio di rigore. La squadra ha fatto una grande partita e poi il pubblico è stato fantastico, dobbiamo continuare ad avere questa sintonia con loro. Ci sono dei periodi così, le ultime cinque partite che ho visto fare dal mio Verona le ho viste di livello. Lo spirito della squadra e' proiettato sull'andare a prendersi punti dappertutto, siamo scesi in campo con un assetto che ha concesso mezzo episodio al Palermo, senza contare i miracoli di Sorrentino e i due rigori che non ci sono stati assegnati. I tifosi? Sono eccezionali, dobbiamo continuare a mantenere questo feeling con loro. Spero siano sempre con noi. La salvezza? Finché non c'è la matematica non bisogna mollare, siamo stati sfortunati anche su dei rigori che c'erano, c'è poco da dire. Andiamo sempre in campo con questa mentalità poi, se non dovesse andar bene, la società avrà la forza per iniziare un nuovo ciclo insieme ai tifosi. Noi le abbiamo provate tutti» HellasVerona.it
Il diesse del PALERMO GEROLIN in sala stampa al posto di mister BALLARDINI «E' stata una settimana molto stressante per il mister e ha preferito prendersi una pausa. Vedremo, è un momento di riflessione anche per lui. L'importante è essere riusciti a vincere questa partita in un momento delicato. Ora dobbiamo proseguire. Sorrentino decisivo quando forse non doveva giocare? Ripeto, è un momento particolare, un momento di tensione. E' normale che in momenti così ci sia stata un po' di elettricità e a volte questa tensione fa bene, infatti abbiamo vinto. L'abbraccio è stato tra i giocatori e lo staff ma si sa che Ballardini ha sempre questi comportamenti in cui è un po' isolato. Nel momento dell'abbraccio alla squadra ci sta che sia rimasto in disparte. Gruppo unito ma non nei confronti dell'allenatore? Sicuramente ci sono state delle grandi tensioni, anche ieri. Oggi era importante fare risultato e questa tensione ci ha dato quella scossa che serviva. Ora ci prendiamo un'ora, due di riflessione, sentirò il presidente e capiremo cosa fare» TuttoMercatoWeb.com
Capitan TONI «Otto punti, vuol dire retrocessione? Non so quanti punti dovremo fare, però sono sicuro che chi indosserà questa maglia darà il massimo. Mancano 19 partite e daremo tutto, cercheremo di fare il miracolo. Il nostro pubblico è fantastico, hanno capito che stiamo facendo di tutto per vincere, qui ti apprezzano se dai il 100 per cento. Siamo in debito con i tifosi e quindi adesso dovremo fare punti su campi che sembrano impossibili. Loro meritano tanto di più e daremo il massimo perché comunque siano fieri di noi. La matematica non ci condanna e quindi dobbiamo provarci sempre. Salvarsi sarà dura ma non dobbiamo abbatterci ma continuare a lottare. Mentalmente dopo una partita come quella di oggi è dura, però da martedì dobbiamo reagire, perché indossiamo una maglia importante. Oggi abbiamo fatto di tutto per provare a vincere ma in questo periodo non ci gira molto bene, il portiere avversario è sempre il migliore. Un commento sulla prestazione? Buona, abbiamo creato tante occasioni che sembrano gol, ma all'ultimo c'è sempre qualcuno che salva. Però testa alta perché siamo il Verona, una società storica con un grande pubblico. Cosa manca per il gol? Ne manca uno, come oggi. Il 'Pazzo' ci ha provato in tutti i modi, prima o poi deve girare. Dobbiamo dimostrare di essere uomini anche perché giocando così non si può perdere sempre. Da dove prendere certezze? A me non ha mai regalato niente nessuno e mi sono conquistato tutto. Oggi sono molto triste ma non è il momento di abbattersi, dovremo dare tutto sempre. Alla fine faremo i conti. Un commento su Banti? A me non piace parlare dell'arbitro però oggi ha deciso gli episodi, però nel dubbio non ci ha aiutato. Certo non è tutta colpa loro se abbiamo solo 8 punti» HellasVerona.it
L'eroe della gara rosanero SORRENTINO si lascia andare a dichiarazioni pesanti sul proprio tecnico, poi conclude con una battuta «Non permetto a nessuno di toccare l'integrità morale di questa squadra, non permetto a nessuno di poter mettere un dubbio sulla professionalità. Oggi la squadra ha giocato da sola. Ha vinto senza aver preparato nel miglior modo il match e ha dimostrato di avere un cuore. Chi verrà dopo Ballardini, saprà che avrà in mano una squadra vera. Io mi sono permesso di metterci la faccia e di reagire come ho fatto ieri perché purtroppo sono fatto così e non credo di cambiare a 36 anni. Con Iachini ho dato il 101%, con Ballardini tutti abbiamo dato il 101%. Se la squadra è quintultima in classifica, forse siamo giocatori da quintultimo posto in classifica. Io preferisco sentirmi dire che sono scarso, ma non devono dirmi nient'altro perchè se dopo vanno ad intaccare la professionalità di questa squadra divento una iena. Vorrei dire un'altra cosa. Non so se il mister verrà esonerato, tengo solo a dire che se dovesse essere così siamo nella storia: il secondo allenatore ad essere allontanato dopo una vittoria» SportMediaset.Mediaset.it
Negli anticipi di ieri il CARPI ha battuto l'UDINESE per 2 a 1, scivolone interno della FIORENTINA che al Franchi soccombe per 1 a 3 alla LAZIO mentre ROMA e MILAN hanno preferito non farsi troppo male spartendosi la posta, il big match all'Olimpico finisce 1 a 1 tra i fischi dei tifosi giallorossi...
Lunch-Match di oggi sorprendente col SASSUOLO che vince a San Siro con l'INTER grazie al rigore concesso dal direttore di gara ad un minuto e mezzo dalla fine!
Ma è una giornata nera per la maggioranza delle squadre che giocano in casa a cominciare della Manita del NAPOLI in quel di Frosinone e proseguendo con le vittorie esterne di CHIEVO ed EMPOLI rispettivamente a Bologna e Torino.
Corsaro anche il GENOA che vince per 2 a 0 sul campo dell'ATALANTA.
Stasera SAMP-JUVE alle 20.45
VITA DA EX:TuttoMercatoWeb.com ricorda Claudio Paul CANIGGIA, oggi 49enne, portato in Serie A dall'HELLAS nella stagione 1988-89 e 'giustiziere' degli azzurri ad Italia '90... Rafa MÁRQUEZ dal Messico ribadisce 'Qui per qualcosa d'importante'
5 REGOLE! Serie A maleducata? Luca Borioni di CalcioMercato.com suggerisce 5 semplici e spassose regole per migliorare la situazione...
THE END
19 partite senza vittorie, zona salvezza sempre più lontana, campionato virtualmente finito. Il Verona è destinato ad una lunga agonia da qui alla fine della stagione. La palla adesso passa al presidente Setti che dovrà spiegare i suoi programmi, le sue volontà. Ha tutto il tempo per allestire una squadra che dovrà riconquistare immediatamente la massima serie e riscattare un’annata disastrosa, piena di errori anche gravi.
Sul match della vita con il Palermo c’è poco da dire: il Verona ci ha provato, ha giocato un buon match senza riuscire a trovare il gol. Sfortuna, certo, ma non solo. I gialloblù hanno mostrato anche enormi limiti in fase di realizzazione e qualche comprensibile pecca dietro. Ma rimanere qui ad analizzare questa partita serve a poco. La squadra non ha invertito la rotta, nonostante la mano di Delneri. Credo proprio che la sconfitta con i rosanero abbia decretato la fine di ogni speranza. The end.
Luca Fioravanti
FALLIMENTO
I miracoli non sempre succedono. Delneri ci ha provato, ma il Verona che gli era stato lasciato in eredità sembrava uno paziente di ER. L’encefalogramma non è piatto, ancora. C’è anche un filo di battito cardiaco. La speranza si sa è l’ultima a morire. Delneri ha dato al Verona coraggio, gioco, intensità. Ma il Verona non segna e un errore dietro lo fa sempre. Non meritava di perdere nè con l’Empoli nè oggi con il Palermo. Ma ha perso e ora la situazione è disperata. Questo è il peggiore Verona di sempre in serie A e cercare di dare la colpa solo alla sfortuna è cercare di sfuggire alle proprie responsabilità.
Setti e Gardini ne hanno di enormi. Hanno purtroppo toccato equilibri sottilissimi, hanno giocato al piccolo chimico, l’intruglio che hanno creato è diventato una bomba che ora gli è esplosa in faccia. Ne hanno fatto le spese prima Sogliano, poi Mandorlini, adesso Bigon. Non si scherza con queste cose e le valutazioni errate coperte da pretesti a raffica, ancora prima delle sparate (“E’ la miglior stagione di sempre”) si pagano caro.
Setti ha peccato di presunzione. E’ nel suo carattere ma non sarebbe male si cospargesse il capo di cenere. Lui non ha inventato il calcio, aveva solamente creato un’ottima organizzazione societaria (non mi smentisco certamente) che poi ha contribuito a distruggere. Ognuno era complementare all’altro e il Verona aveva ottenuto grandi risultati.
Poi qualcuno (Gardini) non è più rimasto al suo posto, il presidente ha cambiato valutazioni, la società è diventata una polveriera. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ripeto: questo è il peggiore Verona di sempre in serie A, Mandorlini è stato silurato dopo avergli costruito la “squadra più mandorliniana di sempre” (meno male allora che prima non era stato così…), Bigon fa persino tenerezza. Così si è mandato allo sbaraglio anche un bravo allenatore come Gigi Delneri, forse la miglior scelta di questa dirigenza (ma ricordo che la prima scelta di Gardini era stato Corini, fermata a furor di popolo), sebbene a tempo scaduto e quando i buoi erano ormai scappati dalla stalla. E’ evidente che dopo l’inevitabile esonero di Mandorlini, la società non si è compattata attorno al nuovo tecnico.
L’ultima settimana, quella più importante del campionato, non ha visto uno straccio di dichiarazione della società a sostegno di Delneri e del suo lavoro; ma non solo: a parte Emanuelson arrivato dopo l’addio di Rafa Marquez, non ha agito sul mercato ed ha iniziato a parlare con lo Spezia di una possibile cessione di Moras, creando un clima destabilizzante all’interno dello spogliatoio.
Ora si tratta solo di salvare la dignità. Poi toccherà a Setti.
Gianluca Vighini
LA RETROCESSIONE PIÙ MASOCHISTICA DELLA STORIA
Maggio 2013, Maurizio Setti venne ospite a Telenuovo dopo la promozione in serie A. Pur elogiandolo, specificai che l’avrei valutato solo dopo la quarta annata della sua gestione, ricordando che anche Pastorello fu promosso in A al primo tentativo (con Prandelli), categoria che mantenne poi per tre stagioni. In cuor mio speravo fosse un personale eccesso di prudenza, alla prova dei fatti postumi il mio tiepido entusiasmo di allora era giustificato.
Anche Setti ha dalla sua una promozione e tre campionati di A, ma nel fatidico quarto anno si avvia a far peggio del manager vicentino, dal momento che è riuscito a retrocedere virtualmente già a gennaio in un torneo con Frosinone e Carpi. Nella storia del Verona non era mai successo. Come non era mai accaduto che concludessimo un girone di andata senza vittorie e a soli 8 punti. Siamo quasi al livello del leggendario (si fa per dire) Ancona 2003-04, probabilmente la squadra più scarsa della storia, che concluse il girone di andata a 5 punti, ma in 17 partite (la A era a 18 squadre).
Numeri che si commentano da soli. Numeri figli di una gestione sportiva scellerata, con Giovanni Gardini silente regista di un mercato dai colpi costosi e sbagliati, e poco equilibrato anche nella tempistica – a luglio erroneamente bulimico (Viviani e Pazzini) e ad agosto-settembre già anoressico (Matuzalem). Un mercato, ricordo, condiviso e approvato da Mandorlini, per sua stessa pubblica e spontanea ammissione.
Setti in estate ha rotto gli equilibri consolidati negli anni precedenti; Gardini si è rivelato non all’altezza del ruolo, il resto ce lo ha messo Mandorlini, che aveva dato avvisaglie di stanchezza già l’anno scorso. Sembrava impossibile poter distruggere in pochi mesi un patrimonio di 100 punti in due anni. I nostri tre eroi ci sono riusciti. Se a Piacenza fu la retrocessione più rocambolesca e assurda della nostra storia, questa è la più masochistica. A Piacenza ero triste e incredulo, oggi sono incazzato e consapevole. Non so cos’è peggio.
Francesco Barana
IL PAGELLONE DI H.VERONA-PALERMO
GOLLINI 6,5. Incolpevole sul gol di Vazquez, tiene il Verona in partita evitando la seconda beffa su un colpo di testa a botta sicura di Goldaniga.
SALA 5,5. Poteva fare di più in fase di spinta. Dietro è stato bravo in tre occasioni, fermando una volta Trajkovskj lanciato a rete (12′ p.t.) e due volte facendo muro in area, ribattendo due conclusioni a botta (quasi) sicura (42′ p.t. e 17′ s.t.) . Però nell’azione del gol sale in ritardo e tiene in gioco Vazquez.
MORAS 7. Annulla Trajkovsky che gioca dalla sua parte, chiude, tampona e un paio di volte persino riparte palla al piede. La partita di uno che “sente” veramente la maglia che indossa. Esempio.
HELANDER 6+. Esce bene su Gilardino, un muro di testa. Qualche piccola sbavatura c’è ancora, ma è in progresso.
SOUPRAYEN 6,5. Discese e spinta, un moto perpetuo in fase offensiva. E dietro comincia ad essere più attento. Anche lui in progresso.
IONITA 6-. Il rischio del jolly è saper fare tutto ma non emergere in niente. La sua partita: esterno destro, poi sinistro, poi ancora destro e quindi interno di centrocampo. Tanto lavoro, ma pochi spunti.
dal 41′ s.t. Fares s.v.
VIVIANI 6,5. A lungo nel vivo del gioco, distribuisce palloni, prezioso anche in fase difensiva. Dà tutto. Però si vede che gioca condizionato, soprattutto quando va alla conclusione.
HALLFREDSSON 5,5. Un primo tempo di sostanza, cercando di aiutare sull’esterno con quei palloni dal fondo con i giri contati (vedi l’assist per Pazzini sul doppio miracolo di Sorrentino, 18′ p.t.). Nel secondo tempo cammina e giustamente Delneri lo fa rifiatare.
dal 20′ s.t. Gomez 5,5. Ha il pallone del pari, al 36′ del s.t., offerto su un piatto d’argento da Viviani. Ma non tira, ed era un rigore in movimento.
WSZOLEK 5,5. Tanta quantità corsa e disponibilità, dato che Delneri lo fa partire a sinistra, prima di scambiarlo con Ionita. Ma non fa mai la giocata di qualità.
dal 1′ s.t. Emanuelson 6,5. Lui la qualità ce l’ha eccome. Tre, quattro spunti importanti sulla corsia di sinistra e un paio di conclusioni verso Sorrentino.
TONI 5,5. Lotta come sempre, fa a sportellate con i centrali avversari senza un minimo di tutela da parte di Banti (che gli nega anche un rigore), ma non riesce mai a rendersi pericoloso. Deve affinare il feeling con Pazzini, perchè adesso di palloni in area ne arrivano in quantità.
PAZZINI 6,5. Non segna per i miracoli di Sorrentino e i muri dei centrali del Palermo, che ribattono tutto. Qualcosa, purtroppo, sbaglia. Ma non può andare sempre così. E con Toni (finalmente…) forma una coppia che può mettere paura a tutti in serie A.
DELNERI 6,5. Gestione lucidissima dei cambi. La squadra ha preso in mano la partita, creato occasioni, concesso poco e retto fisicamente. E dall’altra parte pochi dubbi che Sorrentino sia stato il migliore in campo. Peccato per il risultato, su cui pesano due rigori negati, ma sul piano del gioco c’è poco da dire.
BANTI 3. Troppo soft all’inizio, permette il gioco duro su Toni (ammonendo Goldaniga solo al 43′) e poi gli scappa la gara di mano. Nega due rigori, evidenti, all’Hellas, sul contatto Gonzalez-Pazzini nel primo tempo e sulla trattenuta di Goldaniga a Toni 22′ s.t. E in quell’occasione il difensore del Palermo, già ammonito, andava espulso (secondo giallo). Un disastro.
Stefano Rasulo
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Palermo, Sorrentino esonera Ballardini: "Chi verrà dopo di lui avrà in mano una squadra vera"
Il portiere rosanero: "Oggi la squadra ha giocato da sola"
LaPresse
10 Gennaio 2016
Al termine del match con il Verona, Sorrentino parla del litigio con il tecnico Ballardini. "Non permetto a nessuno di toccare l'integrità morale di questa squadra, non permetto a nessuno di poter mettere un dubbio sulla professionalità - ha spiegato - Oggi la squadra ha giocato da sola. Ha vinto senza aver preparato nel miglior modo il match e ha dimostrato di avere un cuore. Chi verrà dopo Ballardini, saprà che avrà in mano una squadra vera".
"Io mi sono permesso di metterci la faccia e di reagire come ho fatto ieri perché purtroppo sono fatto così e non credo di cambiare a 36 anni - ha detto a Sky -. Con Iachini ho dato il 101%, con Ballardini tutti abbiamo dato il 101%. Se la squadra è quintultima in classifica, forse siamo giocatori da quintultimo posto in classifica. Io preferisco sentirmi dire che sono scarso, ma non devono dirmi nient'altro perchè se dopo vanno ad intaccare la professionalità di questa squadra divento una iena".
Il numero 1 rosanero ringrazia pubblicamente chi si è schierato dalla sua parte. "Voglio ringraziare il presidente Zamparini per la sua vicinanza, voglio ringraziare lo staff medico, voglio ringraziare il preparatore dei portieri, voglio ringraziare lo staff dei team manager, i magazzinieri e soprattutto i tifosi del Palermo per la vicinanza. Soprattutto voglio anche ringraziare i miei compagni di squadra perchè quello che hanno fatto ieri sera lo terrò nel cuore, il fatto di essersi schierati dalla mia parte e quindi questo vale più di mille parole".
Poi una parziale marcia indietro, ma il succo non cambia: Ballardini non sarà più l'allenatore del Palermo. "Vorrei dire un'altra cosa - conclude Sorrentino - Non so se il mister verrà esonerato, tengo solo a dire che se dovesse essere così siamo nella storia: il secondo allenatore ad essere allontanato dopo una vittoria".
LA LITE BALLARDINI-SORRENTINO
Clima teso in casa Palermo, con Ballardini - esonerato dopo il ko con la Fiorentina, prima della retromarcia di Zamparini - che si gioca il futuro nella sfida-salvezza contro il Verona. Sabato, durante la rifinitura, il tecnico ha avuto un duro scontro verbale con Sorrentino ed è stato necessario prima l'intervento del ds Gerolin e poi, in serata, del presidente rosanero, che ha provato a mediare.
All'origine della lite pare ci fosse volontà del tecnico di mandare in panchina il portiere (che invece sarà titolare contro il Verona), che tra l'altro nell'ultimo periodo sta discutendo con la società per il rinnovo di contratto. Le frizioni, però, pare siano nate anche per il legame tra Sorrentino e Iachini, che potrebbe essere nuovamente richiamato in panchina in caso di risultato negativo a Verona.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
UNICHE A NON AVERE VINTO Verona e Troyes vittoria è una chimera
11/01/2016 12:59
Verona in Italia e Troyes nella Ligue 1 in Francia. Sono le uniche due squadre nei principali campionati europei a non avere mai vinto una partita. Il Troyes ha giocato però due gare in più rispetto al Verona (20) ed ha gli stessi punti (8). Sabato i francesi sono stati travolti dall'Olympique Lione per 4-1.
Troyes è una piccola città della regione della Champagne-Ardenne con poco più di 60 mila abitanti. Dista 150 chilometri da Parigi.
E' la città dove è nato il marchio d'abbigliamento Lacoste.
Il club di calcio è chiamato Esperance Sportive Troyes Aube Champagne ed è arrivato per la prima volta in Ligue 1 nel 2001 dopo che era finito in fallimento. Ha vinto anche una Coppa Intertoto nel 2001 contro il Newcastle.
ANCORA ULTIMI IN CLASSIFICA L'Hellas è condannato alla B?
11/01/2016 10:33
Il Verona è condannato alla B? Nel sondaggio lanciato da tggialloblu.it, in poche ore hanno votato più di diecimila persone e il risultato appare abbastanza chiaro: per l'88% il Verona, già a gennaio, è condannato alla Serie B. Il piccolo fuocherello di speranza si è ridotto a "miraggio di fiammella": solo un vero e proprio miracolo sportivo potrebbe far sopravvivere l'Hellas nella massima serie.
PARTITA D'ATTACCO. Certo, la retrocessione non può essere ricondotta alla partita di ieri. Il Palermo ha vinto 1-0 al Bentegodi (segnando nell'unica occasione fortuita: tiro sbagliato di Jajalo, palla a Vazquez che segna), anche se il Verona di Delneri ce l'ha messa tutta, uscendo tra gli applausi, le statistiche lo confermano: record di conclusioni, ben 22 (e 10 nello specchio della porta, con altrettante parate di Sorrentino, miglior in campo. Di queste, 8 conclusioni sono state tentate dentro l'area di rigore rosanero). Però, alla fine, quello che conta sono i gol: anche questa volta non si è riuscito a gonfiare la rete. E il Palermo, con un allenatore-statua (ieri impassibile ed imperturbabile a seguire i suoi giocatori, che pare non abbia allenato in settimana...), si è portato a casa i tre punti.
IL CAGLIARI DI BALLARDINI. Proprio il tecnico ravennate fu artefice di un "miracolo sportivo" nel 2008. Il Cagliari ereditato da Giampaolo, e poi da Sonetti, aveva chiuso il girone d'andata con 10 punti, ma riuscì a salvarsi grazie ad un girone di ritorno pazzesco, mettendo a segno 32 punti (frutto di nove vittorie e cinque pareggi) e finendo quel campionato con 42 punti (nel mercato invernale arrivò Cossu dal Verona di Pellegrini in Lega Pro). Solo un inguaribile ottimista potrebbe esclamare: "Dai, se ce l'ha fatta il Cagliari, perché l'Hellas non potrebbe farcela?". Chi può essere ottimista fino a questo punto? Chi vuole essere ottimista nonostante tutto?
LUCA VALENTINOTTI
LA CONFERENZA DEL MISTER Delneri: Dobbiamo lottare ogni domenica
10/01/2016 18:08
“È difficile commentare: l’Hellas oggi ha fatto di tutto ma non ce l’ha fatta. Il Palermo ha sfruttato la sua unica occasione e Sorrentino ha fatto un gran partita. La squadra ha creato tanto, c’è dello scoramento perché il risultato non arriva. Il pubblico ha onorato i suoi giocatori: stanno vedendo che stiamo dando tutto e ci stanno supportando. Se ci crede il nostro pubblico, dobbiamo crederci anche noi: forse adesso saremo più liberi mentalmente, visto che ci danno tutti in B, e magari possiamo recuperare”. Gigi Delneri parla in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Palermo.
Il tecnico friulano crede ancora nella salvezza, anche se ci vorrà un’impresa: “La squadra sta producendo occasioni, anche se nel finale in maniera scomposta, e concede poco dietro. Non molliamo: andiamo avanti con dignità, fino a quando la matematica non ci condanna: il nostro compito è di lottare ogni domenica. Oggi il Verona doveva avere due rigori secondo me oggi: non ce li hanno concessi, ci sta, ma siamo stati penalizzati. La difesa ha avuto una buona crescita: Helander oggi ha concesso poco o niente".
Delneri non manca di sottolineare il valore del pubblico del Bentegodi: “La squadra oggi ha prodotto molto e subito poco. Non siamo ancora retrocessi, dobbiamo crederci: se oggi non avessimo fatto niente, senza giocare e senza tirare moltissimo in porta, allora i discorsi sarebbero diversi. Il pubblico ci ha sempre supportato: il pubblico dell’Hellas è unico in Italia da questo punto di vista. Il mio futuro, il prossimo anno? Dipende dalla società, Verona è una piazza importante: chiaro che vorrei rimanere. Questa piazza deve ambire sempre alla Serie A”.
L.VAL.
LE PAROLE DEL CAPITANO Toni: Siamo in debito con i tifosi
10/01/2016 17:47
“Ringraziamo il pubblico perché ci è sempre vicino: ultimamente facciamo buone prestazioni ma non riusciamo a vincere. Finché c’è la matematica che non ci condanna, c’è la speranza: sono convinto che non possa finire così. Siamo ultimi: testa alta, adesso si vedranno gli uomini. Noi siamo in debito con i nostri tifosi: ci incitano dall’inizio alla fine. Non è possibile finire l’andata con 8 punti: credo nel miracolo, in passato ci sono state squadre che si sono salvate girando l’andata con 10 punti”. Luca Toni parla ai microfoni di Telenuovo dopo la sconfitta contro il Palermo.
Il capitano del Verona non vuole mollare: “Chiaro che mentalmente, dopo questa sconfitta, è dura. Dobbiamo ripartire, io ci credo, non può andare sempre così: il portiere avversario non può sempre essere il miglior in campo. Adesso dobbiamo sputare sangue tutte le domeniche: sarà dura ma dobbiamo provarci. C’è tanta amarezza: dobbiamo fare un girone di ritorno della “madonna”.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
10/01/2016 16:51
Ecco le pagelle e il tabellino di VERONA-PALERMO.
VERONA
Gollini 6,5 - Non ha colpe sulla rete di Vazquez, compie un grande intervento su Goldaniga.
Sala 5,5 - Non sale in occaisone della rete messa a segno da Vazquez, mantenendo in gioco l'argentino che punisce il Verona.
Moras 6,5 - Uno dei più attenti e concentrati dietro, prova a mettere i suoi centimetri a disposizione della squadra anche nell'area di rigore avversaria senza però trovare la porta difesa da Sorrentino.
Helander 5,5 - Qualche errore per un calo di concentrazione, per il resto bada al sodo facendo valere maggiormente il suo apporto nell'area di rigore avversaria sulle palle inattive.
Souprayen 6 - Lavora molto sulla sua fascia di competenza in fase di spinta, ma lascia anche troppo spazio a Morganella.
Ionita 5 - Il meno presente nel gioco della squadra dei tre centrocampisti schierati da Delneri. Dal 86' Fares s.v.
Viviani 6 - Smista bene il gioco davanti alla difesa, facendo valere anche tutto il suo temperamente nel recupero della sfera di gioco.
Hallfredsson 6,5 - Il piuù attivo in fase di costruzione del gioco. Tantissimi palloni a ispirare Toni e Pazzini, impreciso però quando prova a mettersi in proprio calciando verso la porta di Sorrentino. Dal 64' Gomez 5,5 - Entra poco nel vivo del gioco, senza pungere dalle parti di Sorrentino.
Wszolek 5 - Nessuno spunto degno di nota da parte sua e tanti palloni persi aprendo alle pericolose ripartenze avversarie. Dal 45's.t. Emanuelson 6 - Ottimo impatto nel match. Corre molto e prova a costruire oppurtunità per Toni e Pazzini. Positivo.
Pazzini 6 - Si vede negare da un super Sorrentino la rete con un doppio intervento miracoloso. Si muove più di Toni e battaglia contro tutti i centrali avversari, non riuscendo però ad avere sempre la meglio.
Toni 6 - Goldaniga e Gonzalez a turno lo anticipano spesso nelle situazioni palla a terra, lui lavora con il fisico nel gioco aereo. Prova qualche conclusione poco pericolosa, ma la sua prezenza tiene sempre in apprensione i tre centrali rosanero.
Allenatore Delneri 5 - La sua squadra fa la partita, venendo colpita nel momento di massima spinta. Prova con i cambi a far cadere il muro rosanero.
PALERMO
Sorrentino 8 - Il doppio intervento su Pazzini nel primo tempo è da pallone d'oro. Nella ripresa si ripete su Viviani. Voluto in campo da Zamparini contro la scelta di Ballardini di mandare in campo Colombi. Una delle poche intuizioni del patron in questo periodo più nero che rosa.
Goldaniga 7 - Attento sia su Pazzini che su Toni, fa valere la sua grande abilità nelle giocate in anticipo. Straordinario proprio su Pazzini in scivolata dopo un errore di Lazaar.
Gonzalez 7 - Tantissimi interventi a pulire la propria area di rigore, sempre attento, puntuale e preciso nella lettura dell'azione. Rischia con un intervento su Pazzini, poi fa valere la sua legge nella propria area di rigore.
Andelkovic 6,5 - Il meno sicuro dei tre centrali, ma comunque attento anche se impreciso con il pallone tra i piedi.
Morganella 6,5 - Spinge bene a destra, tampona bene su Souprayen e avvia l'azione che porta alla rete di Vazquez.
Hiljemark 6 - Il più preciso dei centrocampisti rosanero. Sorveglia gli ultimi sedici metri della propria metà campo e fa ripartire con i giri giusti la manovra della squadra. Sala gli "mura" il possibile 2-0 nel primo tempo.
Jajalo 5,5 - In fase di impostazione del gioco è scolastico, in quella di recupero del pallone poco presente. Da un suo tiro sbagliato nasce la rete del Palermo. Dal 75' Chochev s.v.
Lazaar 6 - Buono il suo apporto alla manovra offensiva della squadra, con continue sovrapposizioni e sgroppate a sinistra. In fase difensiva una sua lettura sbagliata su un lancio lungo avrebbe potuto portare al pareggio di Pazzini. Goldaniga lo salva.
Vazquez 7 - Dal gol in realizzato in poi cambia la sua partia, prima troppo timida e avara di impegno. Poi corsa, idee a illuminare la manovra e determinazione. La rete di destro, notizia per chi compone poesie con l'altro piede.
Trajkovski 5 - Sempre più oggetto misterioso. Gioca pochi palloni, si fa spesso anticipare. Unico segnale nella sua partita un colpo di testa terminato largo in avvio di ripresa. Dal 89' Cristante s.v.
Gilardino 6 - Si fa sentire la sua presenza in campo, con movimenti a dettare il passaggio per i suoi compagni e lavoro per i centrocampisti alle sue spalle. Dal 85' Djurdjevic s.v.
Allenatore Ballardini 5,5 - In panchina da allenatore sfiduciato, si piega alle richieste presidenziali mandando in campo Sorrentino e Gilardino. Il primo risulta decisivo a suon di parate. Poco chiara la gestione, soprattutto per i tempi, dei cambi.
Arbitro Banti 5,5 - Sul risultato di 1-0 per il Palermo nel primo tempo qualche dubbio per un contatto in area di rigore rosanero tra Gonzalez e Pazzini, con l'attaccante gialloblù che finisce a terra dopo un contatto con il costaricano. Dubbi anche su un contatto Goldaniga-Toni sempre in area rosanero nella ripresa.
Hellasmania: ci abbiamo provato. Un tifo encomiabile
Di: Alessandro Righelli
11 gennaio alle 14:30
Siamo sempre li, fermi a 8 punti, in una classifica che non si riesce a scalare se non con qualche misero pareggio; troppo poco per sperare in una salvezza che sembra sempre più un'impresa titanica, se non utopica. Si era detto che contro il Palermo il nostro campionato doveva ricominciare; sì, ma una frase sentita e risentita troppe volte. C'è da dire però che i ragazzi ieri ci hanno provato, hanno cercato fino all'ultimo di trovare un gol che pareva essere davvero maledetto, scontrandosi contro una sfortuna impersonificata da un portiere in carne ed ossa: Stefano Sorrentino, il quale ieri (e vien da dire: ma perchè proprio contro l'Hellas?) si è superato in più e più occasioni. La prestazione della squadra è stata positiva, sia sotto l'aspetto agonistico che mentale, anche se la difesa è ricaduta ancora una volta nelle solite, vecchie, amnesie che hanno causato lo svantaggio a favore dei siciliani. Questo argomento lo si è già trattato e si è già espresso il bisogno assoluto di dover trovare una soluzione in questa sessione di calciomercato.
Al di là di questo si è visto un impegno di tutta la squadra, soprattutto del reparto offensivo. Una sorpresa che ha dato un sorriso, seppur malinconico data la situazione, è stata la prova del nuovo acquisto Urbi Emanuelson, che un po' come le modalità con cui è approdato in gialloblù (appunto, quasi di sorpresa), ha dimostrato fin da subito un grande impegno, elevando inoltre il livello tecnico della fascia sinistra. Molto apprezzate sono state le sue percussioni in fase offensiva, che hanno dato origine a dei traversoni davvero pericolosi in area avversaria, sfruttati non sempre al meglio dai due attaccanti. Bene anche Pazzini, che schierato in attacco insieme a Luca Toni si è dimostrato il più pericoloso, andando addirittura ad un passo dal gol, se non fosse stato per la miracolosa doppia parata di Sorrentino.
Lo spirito dimostrato dalla squadra in questa partita è stato tutto sommato da elogiare ma a passare sotto i riflettori è stato anche una tifoseria gialloblù che ha dimostrato un attaccamento encomiabile alla propria squadra del cuore, cantando e tifando per tutto l'arco della gara. Un comportamento davvero raro oggigiorno nel nostro campionato, che ha dimostrato che nonostante tutto i valori che questa squadra porta saranno sempre presenti nei cuori dei propri tifosi. Questo deve servire a tutti i giocatori per impegnarsi in campo ad ogni partita, anche se il destino sarà segnato, perchè devono far vedere ai tifosi ciò che quest'ultimi si meritano: sudore, impegno e attaccamento alla maglia gialloblù, sempre e comunque.
Hellas Verona, i voti di CM: Hallfredsson faro della mediana
Hellas Verona - Palermo 0-1 | Il fortino rosanero resiste e la salvezza è sempre più lontana
Avrebbero sicuramente meritato di più i ragazzi di Del Neri, che hanno disputato una buona partita senza lasciare praticamente nulla agli avversari, che li hanno puniti alla loro unica distrazione
La Redazione 10 Gennaio 2016
Nella diciannovesima giornata del campionato di serie A, l'Hellas Verona viene sconfitto allo stadio Bentegodi dal Palermo, passato in vantaggio nella prima frazione grazie ad uan rete di Vazquez.
La rotta sembra oramai impossibile da invertire: nel giorno in cui i tifosi sognavano il riscatto, la squadra di Gigi Del Neri viene battuta in casa in un match che non l'ha mai vista andare sotto nel gioco e che ha in buona parte dominato. La formazione scaligera ha fatto la partita fin dalle battute iniziali, con gli ospiti più preoccupati di difendere la propria porta che di portare veri pericoli a Gollini. Così i gialloblu si sono messi alla ricerca delle crepe nel fortino di Ballardini ma quando le hanno trovate hanno visto Sorrentino negare loro la gioia del gol. Con carattere e determinazione, ma anche un poi di imprecisione, i gialloblu hanno continuato a cercare la via della rete, pagando però l’ennesima distrazione difensiva stagionale (la prima della partita): sul tiro di Jajalo infatti, Vazquez è in posizione regolare, libero di calciare e segnare. I padroni di casa però non si sono abbattuti e hanno continuato a cercare il pareggio.
Nel secondo tempo, salvo il colpo di testa di Goldaniga, i siciliani non hanno mai portato un vero pericolo alla porta scaligera, mentre dall'altra parte Sorrentino è stato chiamato in causa diverse volte per difendere i tre punti dei rosanero. L'imprecisione sotto porta, la determinazione della difesa ospite e anche un po' di sfortuna, hanno però impedito a Toni e soci di raggiungere un meritato pareggio. Inutili le mosse di Del Neri, che nel finale ha schierato una squadra ultraoffensiva nel tentativo di trovare l'agognato gol e il conseguente punto.
Il Verona resta così a secco di vittorie, ultimo in classifica, con il quart'ultimo posto lontano oramai 11 punti. La salvezza sembra un miraggio, se non addirittura un'utopia: per raggiungerla servirà un girone di ritorno da sogno e qualche passo falso delle dirette concorrenti.
PRIMO TEMPO - Ritmi alti nelle prime battute: Toni ci prova di testa dopo poco più di un minuto ma il tiro è debole e fuori bersaglio. Sorrentino al 8' blocca senza problemi la debole conclusione di Toni dalla distanza. Cala l'intensità del match. Al quarto d'ora Helander fa da torre per Ionita che cerca la porta da dentro l'area piccola ma la difesa respinge. Souprayen dalla sinistra penetra in area al 17' e serve Ionita che lascia partire il sinistro ma il 70 rosanero si oppone alla grande. Due minuti dopo Hallfredsson la mette dal fondo, Pazzini incorna, Sorrentino respinge, il numero 11 ci riprova ma trova ancora una grande risposta del portiere. Toni per Wszolek al 21', che penetra in area ma sul più bello viene rimontato da Goldaniga. Al 27' Vazquez si trova sulla traiettoria di un velleitario tiro di Jajalo: la difesa gialloblu sbaglia il fuorigioco, così il numero 20 può stoppare e calciare nell'angolino basso. L'Hellas prova a reagire ma il destro di Pazzini al 31' supera la traversa. Dubbio contatto in area tra Pazzini e Gonzalez al 36': tutto regolare per Banti.
SECONDO TEMPO - Andjielkovic al 49' mura con il corpo il siluro dal limite di Hallfredsson. Al 55' Trajkovski prova a girare di testa una punizione arrivata dalla destra ma la sfera finisce sul fondo. Doppia occasione al 61' per Pazzini, che a distanza di pochi secondi calcia due volte a botta sicura dall'interno dell'area, trovando sempre però l'opposizione con il corpo di un difensore. Al 65' Goldaniga stacca di testa in area ma trova la grandissima parata di Gollini. Sul ribaltamento di fronte, Ionita sfonda a sinistra e serve Viviani al limite che prova col destro ma Sorrentino si salva in corner. Prova la conclusione al volo Pazzini al 75' sulla punizione di Viviani ma senza inquadrare la porta. Emanuelson si accentra dalla sinistra e prova il destro al 78' ma trova i pugni dell'estremo difensore rosanero. Pazzini al 81' non trova la porta con l'esterno su cross di Emanuelson. Un minuto dopo Gomez viene servito in area da Sala e calcia, ma la difesa rosanero riesce ancora a salvarsi in angolo. Toni al 86' si avventa su un pallone vaganta in area ma il suo sinistro è facile preda per Sorrentino. Ancora un miracolo di Sorrentino al 88', che respinge il colpo di testa ravvicinato di Gomez.
HELLAS VERONA - PALERMO 0-1
MARCATORI: Vazquez (P) al 27'
RASSEGNA STAMPA Palermo, Giornale di Sicilia: "Espugnata Verona"
11.01.2016 07.58 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Rosa: espugnata Verona". E' il titolo col quale il Giornale di Sicilia oggi in edicola già in prima pagina dà spazio al successo conquistato ieri dal Palermo al Bentegodi contro l'Hellas Verona. "Decidono un gol di Vazquez e le parate di Sorrentino - si legge nel sottotitolo -. Ballardini non ha parlato né prima né dopo. La società in pausa di riflessione".
SERIE A Palermo, retroscena Sorrentino: in campo per ordine di Zamparini
11.01.2016 00.39 di Alessandra Stefanelli
Le parole taglienti di Stefano Sorrentino ("abbiamo giocato da soli, non abbiamo preparato la partita, non abbiamo visto l'allenatore né prima né dopo") nascondono un retroscena importante. Ballardini aveva deciso di escludere il portiere ieri pomeriggio dopo la rifinitura, a Verona avrebbe fatto giocare Colombi. Ma alla fine è stato Zamparini a ordinare l'impiego di Sorrentino per non mettere ulteriormente a repentaglio la compattezza di un gruppo già disgregato. In caso contrario, Ballardini sarebbe stato sollevato dall'incarico. Sorrentino ha giocato, l'allenatore ha fatto soltanto atto di presenza in panchina. A questo punto diventa davvero molto complicato pensare che Ballardini possa restare in sella a Palermo, così come non è semplice un ritorno di Iachini: dal confronto con Zamparini, che vi abbiamo raccontato in esclusiva mercoledì scorso, sono emerse incomprensioni anche extramercato. E con Ballardini sempre più fuori dai giochi, Zamparini riflette sulle scelte da fare, soluzione interna (Viviani) compresa. A riportarlo è Alfredopredullà.com.
SERIE A Verona, Toni: "La matematica non ci condanna, tentiamo il miracolo"
10.01.2016 23.04 di Alessandra Stefanelli
Dopo la sconfitta interna del suo Verona contro il Palermo, Luca Toni suona la carica: "Otto punti, vuol dire retrocessione? Non so quanti punti dovremmo fare, però sono sicuro che chi indosserà questa maglia darà il massimo - riporta il sito ufficiale del club -. Mancano 19 partite e daremo tutto, cercheremo di fare il miracolo. Il nostro pubblico è fantastico, hanno capito che stiamo facendo di tutto per vincere, qui ti apprezzano se dai il 100 per cento. Siamo in debito con i tifosi e quindi adesso dovremmo fare punti su campi che sembrano impossibili. Loro meritano tanto di più e daremo il massimo perché comunque siano fieri di noi. La matematica non ci condanna e quindi dobbiamo provarci sempre. Salvarsi sarà dura ma non dobbiamo abbatterci ma continuare a lottare. Mentalmente dopo una partita come oggi è dura, però da martedì dobbiamo reagire, perché indossiamo una maglia importante. Oggi sono molto triste ma non è il momento di abbattersi dovremo dare tutto sempre. Alla fine faremo i conti. Un commento su Banti? A me non piace parlare dell'arbitro però oggi ha deciso gli episodi, però nel dubbio non ci ha aiutato. Certo non è tutta colpa loro se abbiamo solo 8 punti».
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Palermo, Ballardini verso l'addio: la verità sulla lite con Sorrentino
10.01.2016 21.20 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Davide Ballardini, futuro in bilico. Riunione nelle prossime ore per decidere cosa fare. La sensazione è che ormai il Palermo sia dinnanzi ad una scelta: o l'allenatore o il capitano, Stefano Sorrentino. Ieri una lite tra i due. Una lite nata da una considerazione di Ballardini sul portiere che sarebbe dovuto scendere in campo oggi contro il Verona (poi ha giocato Sorrentino, per ordine di Zamparini). Ballardini ieri aveva fatto intendere che contro l'Hellas avrebbe potuto giocare Colombi perché lo aveva visto meglio rispetto a Sorrentino e magari - considerazione legittima di un allenatore - con la testa un po' più libera. La risposta del capitano sarebbe stata accesa, con urla e anche insulti all'allenatore sotto gli occhi di altri presenti rimarcando la sua esperienza l'età. Il modulo di gioco e ogni situazione di natura tattica presa oggi, è comunque frutto del lavoro di Ballardini e del suo staff. Oggi, al Bentegodi, la vittoria porta quindi la firma di Davide Ballardini. Il capitano ha risposto sul campo con una partita importante e parate che hanno aiutato la squadra, ma sarebbe singolare se si verificasse l'esonero di un allenatore per volontà di uno o più giocatori. Ore importanti, il Palermo riflette. E Ballardini - che probabilmente non è stato aiutato al massimo fin dall'inizio della sua esperienza al Palermo - traballa. Dopo Iachini, anche un altro allenatore può essere esonerato dopo una vittoria. Viviani idea sempre più concreta per il dopo Ballardini. Il caos a Palermo prosegue...
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10.01.2016 18.32 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Attraverso Rai Sport, Gigi Delneri ha commentato la sconfitta del Verona contro il Palermo. "E' stata una gara strana, avremmo meritato di vincere. La reazione è stata super, abbiamo voglia di fare bene e di lottare fino a quando la matematica lo permetterà. Possiamo recuperare i punti salvezza? Avremo soprattutto dignità, lotteremo fino alla fine", ha spiegato il mister scaligero.
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10.01.2016 18.28 di Andrea Piras
E' affranto Luca Toni dopo la sconfitta casalinga contro il Palermo. Ai microfoni di Sky Sport, l'attaccante del Verona ha commentato la gara del "Bentegodi": "Non so quanti punti faremo, ma chiunque andrà in campo cercherà di dare il massimo come oggi. Mancano 18 partita e basta dire che saranno finali. Cercheremo di fare il miracolo, oggi abbiamo fatto il massimo. Fino a quando il portiere avversario, come oggi, sarà il migliore in campo è sicuramente una cosa positiva perchè abbiamo fatto una buona partita ma sicuramente questa cosa non ci va bene".
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Rammaricato ma convinto dalla prova del suo Verona il tecnico Luigi Delneri che commenta così la sconfitta contro il Palermo ai microfoni di Radio Rai: "Dispiace perchè volevamo dare al nostro pubblico una prestazione ed un risultato importante per il futuro. La prestazione è quella che penso che dia alla fine la dignità nel comportamento, il pubblico sembra abbia apprezzato e ci abbia dato merito. Il fatto che il pubblico di Verona ama questa squadra per me è una cosa fantastica e spero che vada avanti e sia con noi sempre. Cerchiamo di vincere qualche partita perchè fino a che non c'è la matematica nessuno molla sicuramente. Le prestazioni ci sono, qualche piccola attenzione in più bisogna averla. Io spero che la squadra sia motivata, che non molli e non mollerà, andare a prenderci i punti fuori che ci mancano da qui alla fine. Probabilmente questo momento in cui tutti ci danno per retrocessi ci libererà la mente. Giochiamo con questa mentalità e facciamo più punti possibili su tutti i campi fino alla fine".
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Verona Palermo 0-1
10.01.2016 18.20 di Marco Gulla
Il tecnico del Verona, Gigi Delneri, mastica amaro dopo la sconfitta della sua squadra di oggi contro il Palermo: "Abbiamo sofferto poco e preso un gol che più che altro è stato un mezzo tiro, mi dispiace non aver portato punti a casa. La prestazione è stata buona, siamo stati sfortunati ma non vogliamo arrenderci e cercheremo di fare punti in tutti i campi. La situazione negativa che ci riguarda e con tutti che ci danno per spacciati potrebbe liberarci la mente. Ringrazio i nostri tifosi per l'apporto datoci e cercheremo di fare punti anche per loro".
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Palermo, Zamparini riflette su Ballardini: gli scenari
10.01.2016 17.48 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Non basta la vittoria sul Verona per far tornare un po' di serenità al Palermo. Zamparini riflette su Ballardini, un esonero dopo una vittoria sarebbe sorprendente. L'eventuale sostituto potrebbe essere Fabio Viviani, già a libro paga dei rosanero. Seguiranno aggiornamenti...
SERIE A Palermo, Gerolin: "Settimana di tensione, Ballardini preferisce non parlare"
10.01.2016 17.34 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
Il direttore sportivo del Palermo Manuel Gerolin, intervenuto a Radio Rai al termine della gara con il Verona, ha così commentato la scelta di Ballardini di non presentarsi ai microfoni dei giornalisti: "C'è stata una settimana di tensione, perciò il mister ha preferito mandare me e non venire ai microfoni. Ci sta, l'importante oggi era vincere".
L'impressione è che con Iachini non sia ancora finita la storia:
"Le sorprese ci sono sempre nel calcio. Noi avevamo un obiettivo oggi e l'abbiamo raggiunto. È difficile rispondere alla sua domanda, valuteremo la situazione nelle prossime ore".
Si ha l'impressione che manchi un minimo di progetto:
"Questo lo state dicendo voi, non è ancora successo nulla. Il mister si è solo voluto prendere una pausa. Le ipotesi le state facendo voi, per ora non c'è niente di concreto".
SERIE A Palermo, Gerolin: "Ballardini? Ci prendiamo un periodo di riflessione"
10.01.2016 17.21 di Andrea Piras
Malgrado la vittoria di Verona, potrebbe essere incerto il futuro di Davide Ballardini. Nel post partita del "Bentegodi", il direttore sportivo del Palermo Manuel Gerolin ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "E' stata una settimana molto stressante per il mister e ha preferito prendersi una pausa. Vedremo, è un momento di riflessione anche per lui. L'importante è essere riusciti a vincere questa partita in un momento delicato. Ora dobbiamo proseguire".
Sorrentino è stato decisivo quando forse non doveva giocare.
"Ripeto, è un momento particolare, un momento di tensione. E' normale che in momenti così ci sia stata un po' di elettricità e a volte questa tensione fa bene, infatti abbiamo vinto. L'abbraccio è stato tra i giocatori e lo staff ma si sa che Ballardini ha sempre questi comportamenti in cui è un po' isolato".
Fotografando dall'esterno la situazione sembra che le cose non vadano bene.
"Realmente Ballardini è un tipo molto freddo. Nel momento dell'abbraccio alla squadra ci sta che sia rimasto in disparte".
Il gruppo ha voluto dimostrare che sia unito ma non nei confronti dell'allenatore?
"Sicuramente ci sono state delle grandi tensioni, anche ieri. Oggi era importante fare risultato e questa tensione ci ha dato quella scossa che serviva. Ora ci prendiamo un'ora, due di riflessione, sentirò il presidente e capiremo cosa fare".
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Palermo - Eroe Sorrentino, bene Vazquez
Verona Palermo 0-1
10.01.2016 17.13 di Marco Gulla
Sorrentino 7.5- Salva il risultato e se il Palermo oggi ha vinto il merito è principalmente suo. Para tutto.
Goldaniga 6- Bravo a coprire sui continui cross del Verona. Va vicino al gol con una bella incornata sotto porta.
Gonzalez 6- Di testa è insuperabile, c'è sempre lui. Bravo anche a coprire nei minuti finali quando il Verona si gioca le ultime carte.
Andelkovic 6- A sorpresa gioca titolare e non delude. Di testa è caparbio. Determinato e voglioso di fare bene.
Morganella 6.5- Corre tanto, utile sia in fase difensiva che offensiva. Sul suo binario è insuperabile.
Jajalo 6.5- Nasce da una sua conclusione sbagliata l'assist per il gol di Vazquez. A centrocampo riesce a controllare tanti palloni. Dal 75' Chochev s.v.-
Hiljemark 6.5- Utile e prezioso. Nelle ripartenze è rapido e guizzante. Bravo anche in fase di interdizione.
Lazaar 5.5- Potrebbe sicuramente fare meglio sulla sua corsia, soprattutto quando il Verona si sbilancia alla ricerca del pareggio.
Vazquez 6.5- Segna il gol decisivo che regala tre punti fondamentali alla sua squadra. Freddo e preciso sotto porta. Buona partita.
Trajkovski 5.5- Non sfrutta le ripartenze e sbaglia parecchio quando deve costruire l'azione offensiva dei rosanero. Deve fare di più. Dall'88' Cristante s.v.-
Gilardino 5.5- Non riesce mai a concludere in porta. Assente per diverse fasi del match. Viene servito poco ma anche lui non si aiuta tantissimo. Dall'84' Djurdjevic s.v.-
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Verona - Toni in ombra, ok Ionita
Verona Palermo 0-1
10.01.2016 17.06 di Marco Gulla
Gollini 6-Non può nulla sul gol improvviso di Vazquez. Deciso su altri interventi come su Goldaniga.
Sala 5.5- Si sbilancia spesso e cerca il fondo per mettere palloni in mezzo, ci riesce in parte.
Moras 6- Il gol non è colpa sua, gioca con cattiveria e cuore, ma non basta.
Helander 5.5- Un pò impreciso in alcuni interventi, sbaglia disimpegni facili e non riesce a costruire dalla sua metacampo.
Souprayen 6- Si muove bene e spesso avanza alla ricerca dell'appoggio per i compagni. Partita sufficiente.
Ionita 6- E' tra i giocatori sicuramente più pimpanti di oggi. Si muove e si sgancia bene, ma gli manca il colpo in avanti. Dall'87' Fares s.v.-
Viviani 6- Imposta bene il gioco e va anche alla conclusione diverse volte, non è preciso.
Hallfredsson 5.5- Prova a fare da bussola ma perde la trebisonda diverse volte. Non dà lo sprint alla sua squadra. Dal 64' Juanito 5.5- Entra e cerca di dare la scossa alla sua squadra, un po' in ombra.
Wszolek 5- Non la vede quasi mai, gioca male e Delneri lo rileva a fine primo tempo. Dal 46' Emanuelson 6- Delneri lo schiera per dare vivacità al reparto e ci riesce in parte. Va anche alla conclusione ed è abbastanza positivo il suo ingresso in campo.
Pazzini 5.5- Cerca spesso il rigore ma non lo trova. E' una stagione maledetta anche per lui, se ne accorge quando Sorrentino gli nega la gioia della rete con una grande parata.
Toni 5- Corre tanto, pressa ma non va mai vicino al gol. Si arrende nel finale quando esce di scena.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10.01.2016 Verona-Palermo 0-1 Hellas, la salvezza è ormai un miraggio
Il Palermo sbanca il «Bentegodi» e fa sua la sfida salvezza contro il Verona, sempre più ultimo in classifica. Decide un gol di Vazquez, al termine di u una partita davvero bella a ritmi intensi e ricca di occasioni da rete. Un risultato che sta stretto ai padroni di casa che avrebbero meritato qualcosa in più. Il Palermo deve ringraziare soprattutto il proprioportiere Sorrentino, autore di straordinarie parate.
In ogni caso va elogiato lo spirito di sacrificio dei rosanero che una volta in vantaggio e fino a quel momento erano stati inesistenti, hanno difeso con i denti il risultato lottando su ogni pallone. Non ci poteva essere modo migliore per eragire a tutte le tensioi di una settimana terribile. Per il Verona è davvero una stagione nata sotto una cattiva stella, con la componente fortuna che ha del tutto abbandonato i gialloblù e ora la strada si fa ancora più in salita.
Delneri rispetto alla sfida con la Juventus ritrova Sala, Viviani e Toni; quest’ultimo fa coppia per la prima volta quest’anno con Pazzini. A centrocampo Viviani e Hallfredsson centrali con il moldavo Ionita a destra e Wszolek a sinistra. Ballardini torna alla difesa a tre e in avanti rilancia dal primo minuto Alberto Gilardino; con lui in coppia Trajkovski e Vazquez nel ruolo di trequartista.
Regolarmente in porta capitan Sorrentino, protagonista ieri di un diverbio con il tecnico. Ritmo alto fin dalle prime battute con il Verona che prova a prendere in mano le redini del match. Al 4’ cross insidioso di Souprayen da sinistra, Sorrentino respinge con i pugni nell’area piccola anticipando Toni. Al 19’ un doppio miracolo di Sorrentino salva il Palermo: cross di Hallfredsson e colpo di testa di Pazzini davanti la porta, Sorrentino si salva una prima volta respingendo con la mano e poi ci mette anche la gamba per impedire il tap-in vincentedell’attaccante. Il Palermo, fino a quel momento inesistente, passa in vantaggio al 27’: Jajalo con un brutto tiro cross pesca Vazquez in area che in posizione regolare si gira e con il destro infila Gollini all’angolino. Il Verona reagisce e al 31’ un destro al volo di Pazzini in area finisce oltre la traversa. Al 37’ proteste Verona per un contatto in area tra Gonzalez e Pazzini, i due finiscono entrambi a terra, ma Banti lascia correre. Al 43’ buona occasione per il Palermo con Gilardino che allarga per Trajkovski, suggerimento per Hiljemark che calcia di prim intenzione, ma trova la deviazione di Sala. Il primo tempo finisce 0-1.
Ad inizio ripresa una novità per il Verona con Emanuelson al posto di Wszolek. Al 9’ colpo di testa insidioso di Trajkovski su punizione da destra, palla fuori di un soffio. AL 14’ Trajkovski conquista palla, avanza verso la porta ma pecca di egoismo sprecando tutto con una conclusione fuori misura. Al 17’provvidenziale intervento di Goldaniga che chiude in area su Pazzini. La partita è sempre bella e intensa. Delneri inserisce al 19’ Gomez al posto di Hallfredsson. Al 20’ anche Gollini compie il miracolo opponendosi a un colpo di testa di Goldaniga Al 23’ protesta il Verona per una trattenuta in area di Goldaniga ai danni di Toni; per Banti è tutto regolare. Al 30’ nel Palermo Chochev subentra a Jajalo. Al 33’ conclusione di Emanuelson con il destro e respinta di Sorrentino. Al 36’ ottimo assist di Emanuelson per Pazzini in area, l’attaccante spreca mandando alto. Al 40’ Djurdjevic nel Palermo entra per Gilardino, mentre al 41’ Fares rileva nel Verona Ionita. Al 44’ dentro anche il nuovo acquisto del Palermo Cristante per Trajkovski. Nel recupero ci prova Emanuelson ma il suo sinistro è potente ma non preciso.
FONTE: LArena.it
Delneri: «Noi non molliamo!»
Postata il 10/01/2016 alle ore 18:10
Verona - Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore Luigi Delneri, rilasciate al termine di Hellas Verona-Palermo (0-1): «Gli episodi? Paghiamo forse la classifica, io penso che quando ci sono le occasioni importanti da concedere, sono da concedere. Rivedendo le immagini il Verona, in almeno due situazioni, poteva avere dalla sua almeno un calcio di rigore. La squadra ha fatto una grande partita e poi il pubblico è stato fantastico, dobbiamo continuare ad avere questa sintonia con loro. Ci sono dei periodi così, le ultime cinque partite che ho visto fare dal mio Verona le ho viste di livello. Lo spirito della squadra e' proiettato sull'andare a prendersi punti dappertutto, siamo scesi in campo con un assetto che ha concesso mezzo episodio al Palermo, senza contare i miracoli di Sorrentino e i due rigori che non ci sono stati assegnati. I tifosi? Sono eccezionali, dobbiamo continuare a mantenere questo feeling con loro. Spero siano sempre con noi. La salvezza? Finché non c'è la matematica non bisogna mollare, siamo stati sfortunati anche su dei rigori che c'erano, c'è poco da dire. Andiamo sempre in campo con questa mentalità poi, se non dovesse andar bene, la società avrà la forza per iniziare un nuovo ciclo insieme ai tifosi. Noi le abbiamo provate tutti».
Toni: «Testa alta, siamo il Verona»
Postata il 10/01/2016 alle ore 18:00
Verona - Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Luca Toni, rilasciate al termine di Hellas Verona-Palermo (0-1): «Otto punti, vuol dire retrocessione? Non so quanti punti dovremo fare, però sono sicuro che chi indosserà questa maglia darà il massimo. Mancano 19 partite e daremo tutto, cercheremo di fare il miracolo. Il nostro pubblico è fantastico, hanno capito che stiamo facendo di tutto per vincere, qui ti apprezzano se dai il 100 per cento. Siamo in debito con i tifosi e quindi adesso dovremo fare punti su campi che sembrano impossibili. Loro meritano tanto di più e daremo il massimo perché comunque siano fieri di noi. La matematica non ci condanna e quindi dobbiamo provarci sempre. Salvarsi sarà dura ma non dobbiamo abbatterci ma continuare a lottare. Mentalmente dopo una partita come quella di oggi è dura, però da martedì dobbiamo reagire, perché indossiamo una maglia importante. Oggi abbiamo fatto di tutto per provare a vincere ma in questo periodo non ci gira molto bene, il portiere avversario è sempre il migliore. Un commento sulla prestazione? Buona, abbiamo creato tante occasioni che sembrano gol, ma all'ultimo c'è sempre qualcuno che salva. Però testa alta perché siamo il Verona, una società storica con un grande pubblico. Cosa manca per il gol? Ne manca uno, come oggi. Il 'Pazzo' ci ha provato in tutti i modi, prima o poi deve girare. Dobbiamo dimostrare di essere uomini anche perché giocando così non si può perdere sempre. Da dove prendere certezze? A me non ha mai regalato niente nessuno e mi sono conquistato tutto. Oggi sono molto triste ma non è il momento di abbattersi, dovremo dare tutto sempre. Alla fine faremo i conti. Un commento su Banti? A me non piace parlare dell'arbitro però oggi ha deciso gli episodi, però nel dubbio non ci ha aiutato. Certo non è tutta colpa loro se abbiamo solo 8 punti».
Serie A TIM: Hellas Verona-Palermo 0-1
Postata il 10/01/2016 alle ore 17:00
Verona - Il Verona cade al Bentegodi contro il Palermo. A nulla valgono gli sforzi dei gialloblù, che spronati dal pubblico di casa le provano tutte per battere Sorrentino, ma la porta dei rosanero sembra stregata. Strada in salita per i gialloblù, che al 27' subiscono una rete ad opera di Vazquez, che capitalizza il risultato sfruttando l'unico tiro in porta degli avversari.
HELLAS VERONA-PALERMO 0-1
Marcatore: 27' st Vazquez.
HELLAS VERONA (4-4-2): Gollini; Sala, Moras, Helander, Souprayen; Ionita (dal 42' st Fares), Viviani, Hallfredsson (dal 20' st Gomez), Wszolek (dal 1' st Emanuelson); Pazzini, Toni.
A disposizione: Rafael, Coppola, Jankovic, Zaccagni, Bianchetti, Winck, Checchin.
All.: Delneri.
PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino; Goldaniga, Gonzalez, Andelkovic; Morganella, Hiljemark, Jajalo (dal 30' st Chochev), Lazaar; Vazquez; Trajkovski (dal 44' st Cristante), Gilardino (dal 40' st Djurdjevic).
A disposizione: Alastra, Colombi, Rispoli, Brugman, Arteaga, Quaison, Struna, Pirrello, Pezzella.
All.: Ballardini.
Arbitro: Banti di Livorno.
Assistenti: Preti e Alassio.
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX:TuttoMercatoWeb.com ricorda Claudio Paul CANIGGIA, oggi 49enne, portato in Serie A dall'HELLAS nella stagione 1988-89 e 'giustiziere' degli azzurri ad Italia '90... Rafa MÁRQUEZ dal Messico ribadisce 'Qui per qualcosa d'importante'
5 REGOLE! Serie A maleducata? Luca Borioni di CalcioMercato.com suggerisce 5 semplici e spassose regole per migliorare la situazione... SUDAMERICA Atlas, Rafa Marquez: "Sono pronto per fare qualcosa di importante qui"
09.01.2016 22.48 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Torna a parlare, una volta vestita la maglia dell'Atlas in Messico, dopo l'addio all'Hellas Verona, Rafa Marquez. "Sono sul finale della carriera, ma sono pronto per fare qualcosa di importante con questa maglia e con questa squadra".
SERIE A Nato oggi - Caniggia, il giustiziere dell'Italia che mise fine alle Notti Magiche
09.01.2016 05.00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Nato oggi - Caniggia, il giustiziere dell'Italia che mise fine alle Notti Magiche
Claudio Caniggia è stato uno degli attaccanti protagonisti in Europa a cavallo degli anni '80 e '90. Giustiziere dell'Italia nel Mondiale del 1990, con il gol segnato a Zenga in semifinale che di fatto escluse la nostra Nazionale dalla finalissima contro la Germania, l'argentino non verrà mai dimenticato dal popolo azzurro, che pregustava già l'ultimo atto a Roma.
Tanti anni trascorsi in Italia, con l'arrivo nel 1988 al Verona dal River Plate e il passaggio, un anno più tardi all'Atalanta, con la quale mise a segno 26 reti in 86 partite di Serie A. Poi l'esperienza, non troppo positiva alla Roma, un anno al Benfica, e i due ritorni, prima al Boca, dove segnò 32 gol in 74 presenze, e poi all'Atalanta, nel 1999/2000, prima di chiudere con il calcio giocato in Scozia e Qatar. Oggi Caniggia compie 49 anni e nella mente dei tifosi italiani resterà per sempre indelebile la sua chioma bionda che anticipò Zenga al San Paolo di Napoli spezzando il sogno di un'altra Notte Magica.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Serie A maleducata: ci vogliono 5 regole
Cassano Sampdoria
di Luca Borioni
08 gennaio alle 23:00
Il calcio italiano è maleducato, cerca di imporre le cattive abitudini al posto del buon senso. Dalle non esultanze alle scuse non richieste verso gli ex tifosi. Il rischio di una deriva a questo punto è alto… Arginiamolo con 5 nuove regole.
1. Non si parla con la mano davanti alla bocca. Quelli come Cassano o Balotelli devono forse trasmettere comunicazioni fondamentali per la salvezza del mondo. Ma forse no. In ogni caso, non è possibile che ogni prezioso sussurro meriti di essere celato agli occhi delle telecamere. Comprensibile l’ansia del multimediale, ma si diano una calmata. C’è da scommettere che al primo sguaiato colpo di tosse poi, si dimenticheranno di usarla, la manina, come invece il galateo suggerirebbe. Che beffa. L’uso prolungato della mano da auto-censura ha una doppia chiave di lettura: impedisce di leggere il labiale ma fa intercettare il quoziente intellettivo dell’autore.
2. Non ci si ferma dopo un presunto fallo di gioco (o presunto infortunio) se l’arbitro non ha fischiato. E basta. Il gioco italico vorrebbe imporre da un po’ di tempo a questa parte la regola delle belle statuine quando un collega va giù. Il calciatore nostrano ne fa una questione d’onore, si irrigidisce se un suo simile si trova in apparente pericolo di vita. Ok, il pensiero è apprezzabile ma cozza contro le leggi internazionali del calcio che assegnano all’arbitro la facoltà di interrompere la partita, usando un comodo fischio al posto del block di militaresca memoria. Anche qui, il rischio è di scatenare reazioni scomposte a catena tra chi si indigna e chi non capisce o finge di non capire. Meglio affidarsi al tanto vituperato direttore di gara. Senza drammi.
3. Non sta bene mimare il gesto dell’arbitro che sventola il cartellino. Non si fa. Poi dicono che gli italiani gesticolano. Forse alcune mimiche risultano simpatiche all’estero, questa in particolare proprio no. Non è compresa nello spirito del gioco l’arte di indurre l’arbitro ad ammonire un avversario, anche se ai tempi di calciopoli quella dell’ammonizione in più o in meno fu questione vitale. Anche in questo caso, mettiamo da parte l’atavica diffidenza e affidiamoci all’arbitro: sceglierà lui se estrarre il giallo o il rosso, oppure nulla. Niente più rotolate a terra con automatico movimento del braccio a mo’ di ammonizione. Anche l’estetica ne trarrà giovamento.
4. Davanti alle telecamere, non si risponde sgarbatamente all’intervistatore di turno. Vale per giocatori e – di più – per i maturi allenatori. Va bene che l’adrenalina da partita non è ancora passata, va bene che a caldo la tensione agonistica gioca brutti scherzi. Ma come la mettiamo con i doveri deontologici dettati in molti casi da stipendi milionari? Chi guadagna cifre da capogiro fa bene a tenere i nervi saldi e ad avere rispetto per la platea che, in definitiva, foraggia tutto il circus del calcio. Fair play per favore. Modelli da seguire ce ne sono. Ad esempio, Sousa. Oppure Sarri che mercoledì sera ha dichiarato… “odio il mercato”.
5. Repetita juvant. Quando si fa gol, si esulta serenamente. Magari senza esagerare con balletti o coreografie, specie se indisponenti o addirittura offensivi. Ma fare festa è normale, anzi è caldamente consigliato. Fa parte del gioco. Nessuno tra gli avversari (dotati di comune buon senso) ci rimarrà così male da farne un dramma, suvvia. E gli ultras avranno pure un cuore tenero, ma anche una pellaccia. Quelli del Napoli se Quagliarella avesse agitato una manina in segno di gioia se ne sarebbero fatta una ragione, specie avendo provveduto a ricoprirlo di insulti prima e dopo. Men che meno si chiede scusa per un gol segnato alla propria ex squadra: excusatio non petita.
Per adesso basta così, ma potremmo continuare. Avete suggerimenti?
FONTE: CalcioMercato.com
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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14
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Hellas Verona
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Como
9
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9
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Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
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3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.