RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA parte a razzo e dopo meno di 30 secondi mette pressione al PARMA e al 7° è già in vantaggio, non fosse che il VAR coglie l'evidente off-side di ORBAN che aveva concluso una stupenda azione degli scaligeri: Ti aspetti l'HELLAS all'assalto ma ti accorgi ben presto che la squadra è invece lenta, impacciata, BELGHALI a destra non incide e gli ardori della coppia BERNÈDE-BRADARIĆ sulla mancina si spengono ben presto.
Ne approfitta allora il PARMA che al 18°, da rimessa laterale, va in gol sul tiro di SØRENSEN bravo nell'inserirsi e a soprendere la difesa gialloblù: Palla sulla traversa e ribattuta che premia PELLEGRINO lasciato colpevolmente solo dai 5 difensori del VERONA che seguivano la palla dimenticandosi del resto.
A quel punto gli ospiti abbassano il baricentro e i movimenti offensivi dei padroni di casa assumono ancor meno pericolosità tanto che, al termine del primo tempo, l'HELLAS non ha ancora messo a referto un tiro in porta! Non ci siamo proprio...
I gialloblù iniziano al piccolo trotto anche la ripresa ma lo stesso riescono a raddrizzare la gara col neoentrato MOSQUERA che, soffiata palla a MANDELA KEITA, la consegna a GIOVANE per il pareggio ma non è una bella giornata nemmeno quella di oggi per un VERONA impaurito, impacciato e pure involuto nel gioco: A decretare la sconfitta è l'erroraccio dello stesso brasiliano che con uno sciagurato assist per PELLEGRINO spiazza tutti e a fine partita, in lacrime, viene consolato dai compagni ma il male dell'HELLAS è più profondo e per la prima volta oggi scrivo che forse i ragazzi in campo hanno perso fiducia nel proprio allenatore... Non riesco a spiegare altrimenti la prestazione di oggi e quella di un paio di settimane fa a Lecce.
Una squadra in pieno marasma, questa è la squadra scaligera al momento: Giocatori che, abbastanza inspiegabilmente, hanno perso in due turni tutte le certezze che, pur nelle difficoltà, avevano acquisito fino a qui.
Numeri che condannano il VERONA a partire da un allenatore che troppo tardi si accorge della difficoltà di NELSSON su PELLEGRINO e per la seconda volta consecutiva, nonostante veda bene i suoi in settimana, schiera una squadra che, invece di "mangiare l'erba" come si dice, agisce lenta e compassata a parte i 10 minuti iniziali.
Ci sarebbe poi da capire cos'è BELGHALI, se è quello che a destra crea superiorità o, in partite come questa, quello che con un sacco di errori ti fa giocare in inferiorità; ORBAN ha capito che deve rispettare la linea di fuorigioco e gestire a dovere la foga? E GIOVANE? Aldilà dell'enorme errore, nel primo tempo ha perso ben 9 palle! Va bene che ormai lo conoscono e lo aspettano ma non è possibile che si nasconda così per ampi spezzoni di match... Per non parlare di un centrocampo che anche con l'INTER aveva giocato senza SERDAR mettendo comunque a segno una prestazione di altissimo livello: CHe fine hanno fatto le geometrie di GAGLIARDINI e la grinta di AKPA AKPRO (che si arrende al 44° poi ci ripensa e decide di stringere i denti per gli ultimi minuti del primo tempo)? Anche BERNÈDE, il migliore la in mezzo, sembra in confusione, per tacere di BRADARIĆ attraversato da 1000 dubbi e incertezze! Non ci siamo proprio, al momento l'HELLAS merita l'ultimo posto in classifica.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Ci sono talmente tante cose che non vanno in questo VERONA che è davvero difficile commentare la sconfitta di ieri... Non è tanto l'errore di GIOVANE ad avermi abbattuto quanto la tremenda involuzione che i gialloblù hanno avuto dal 'Via del Mare' a oggi.
Alla domanda se il Verona meritasse la sconfitta, fatta da un giornalista nell'immediato dopogara a ZANETTI, ho notato che il tecnico ha pensato a lungo prima di rispondere e alla fine ha risposto di no ma probabilmente più perché non poteva affibbiare ai suoi un'ulteriore legnata morale: Magari senza quello sciagurato passaggio indietro del brasiliano poteva anche finire pari ma il punto non ci avrebbe comunque fatto essere soddisfatti della prestazione di una squadra ancora una volta senza grinta e cattiveria particolare, che commette un sacco di errori banali e per giunta è lenta, lenta e ancora lenta sia in fase d'offesa, spesso ho visto che quando i giocatori arrivavano al limite dovevano tornare indietro perché non avevano sbocchi (ma non solo perché il PARMA si copriva a dovere), che in fase di difesa... Non parliamo poi dell'aggresività sulle seconde palle, particamente esaurita dopo i primi 45 minuti.
In tutto questo anche il mister ci ha messo del suo vedendo con troppo ritardo le continue difficoltà di NELSSON in evidente giornata no (ma fino a ieri nostro miglior difensore) e concedendo una possibilità di troppo ad un ORBAN che, a detta di tutti, è completamente avulso da una squadra drammaticamente povera di qualità senza capitan SERDAR, con GIOVANE ormai atteso e intrappolato dagli avversari e un BELGHALI che mille ne pensa e zero ne realizza: Giocatori distratti dalle voci di mercato? La società, se volesse, ci metterebbe un attimo a far tacere tutti con un bel comunicato fatto a puntino; ma che credibilità avrebbe dopo aver venduto a Gennaio BELAHYANE alla prima offerta e a Giugno COPPOLA (prima di GHILARDI e TCHATCHOUA)? Come puoi biasimare chi pensa che Via Olanda sia bottega a 'buon mercato' dove la maggioranza dei calciatori arrivano in cerca di rilancio (e gli altri se ne vanno o vengono ceduti alla prima occasione) e il mercato viene fatto con budget e ingaggi da Serie B medio bassa?
Insomma... L'è 'na val che se brusza come ama dire mia madre ma in questo caso in cui la valle è il VERONA mi si stringe il cuore non vedendo appigli di ottimismo da nessuna parte se non l'atavico Venderemo cara la pelle che ad oggi non trova nemmeno riscontro nelle prestazioni che facciamo.
3-5-2 confermato per mister ZANETTI che tiene in panca i convalescenti NÚÑEZ, VALENTINI, ALMUSRATI e HARROUI e si affida agli uomini più in forma con BELLA-KOTCHAP e FRESE ai lati di NELSSON, GAGLIARDINI davanti alla difesa coadiuvato ai lati da BERNÈDE e AKPA-AKPRO, BELGHALI e BRADARIĆ esterni e all'attacco ancora i discussi GIOVANE e ORBAN.
Mister CUESTA si propone tatticamente a specchio facendo esordire in massima serie CORVI tra i pali, TROILO al centro della difesa completata da DELPRATO e VALENTI, BRITSCHGI e SØRENSEN esterni alti ai lati di BERNABÉ, MANDELA KEITA e LØVIK in appoggio alla coppia d'attacco formata da CUTRONE e PELLEGRINO.
Nomi di donne importanti sulle maglie dei calciatori del PARMA a sottolineare il sostegno alla 12esima giornata di Serie A contro la violenza sulle donne: Diamo tutti insieme #UnRossoAllaVIolenza.
Dirige il signor Luca Pairetto della sezione Aia di Nichelino.
PRIMO TEMPO
Meno di 30 secondi perché l'HELLAS provi a sfondare da destra combinando con GAGLIARDINI e BELGHALI, palla a GIOVANE che dal limite prova la conclusione a giro che viene deviata sul fondo. Doppio corner HELLAS e CORVI che sulla linea di porta ribatte il tiro di ORBAN e poi quello di BERNÈDE.
7° NELSSON riconcquista palla e rilancia su BERNÈDE che affonda sulla mancina, poi giunto l limite serve la sovrapposizione BRADARIĆ che in rasoterra la mette in mezzo per il piatto di ORBAN e il più facile dei gol ma il VAR richiama l'attenzione di Pairetto per l'offside del nigeriano: Gol annullato. DELPRATO nell'occasione è stato ammonito per eccesso di proteste sul recupero di NELSSON.
12° ORBAN soffia palla a TROILO in area: Primo tiro ribattuto, sul secondo non inquadra la porta con GIOVANE alle sue spalle a reclamare palla...
14° SØRENSEN debole e centrale dal limite. 18° Rimessa lunghissima dal lato mancino di VALENTI, SØRENSEN in area di sinistro sbatte in pieno sulla traversa, sul rimpallo il più lesto è PELLEGRINO che, solo soletto, dopo due mesi torna al gol con un'incornata facile facile sulla quale ha pure il tempo di prendere la mira! PARMA 1 VERONA 0 al 'Bentegodi'.
25° GAGLIARDINI altissimo ad un passo dalla porta ma aveva stoppato la palla nettamente col braccio...
30° Bella iniziativa di BERNÈDE, la palla viaggia da sinistra a destra tornando dal francese che ci prova dal limite con un bel tiro che finisce sopra la traversa.
33° GIOVANE supera KEITA ultimo uomo e si getta sul rimpallo: Risolve CORVI in uscita altissima!
36° Sul calcio d'angolo da destra la traiettoria infida per poco non inganna MONTIPÒ che all'ultimo la toglie da sotto la traversa!
39° PELLEGRINO sfugge a NELSSON e AKPA-AKPRO poi commette un fallo sull'ex MONZA che per Pairetto è da ammonizione...
42° GIOVANE in ritardo sul rilancio di VALENTI pesta il piede destro del difensore e guadagna un cartellino giallo.
44° AKPA AKPRO a terra chiama il cambio dopo la botta subita da PELLEGRINO prima... Poi stringe i denti e continua fino al termine del primo tempo.
45°+2 BRITSCHGI per PELLEGRINO che sguscia alle spalle dei difensori gialloblù ma MONTIPÒ risolve anticipando l'argentino!
45°+4 Sul fuorigioco di BRADARIĆ il signor Pairetto termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° AL-MUSRATI sostituisce AKPA-AKPRO nelle fila dell'HELLAS, il libico la farà da regista mentre GAGLIARDINI si sposterà sulla mezzala destra.
49° LØVIK col destro cerca SØRENSEN nel cuore dell'area scaligera: La spizzata del giocatore del PARMA è debole e non inquadra la porta.
50° MANDELA KEITA da fuori area: Facile e centrale per MOBTIPO'
51° BRADARIĆ lascia li palla in area per CUTRONE che non si fa pregare: MONTIPÒ la para in tuffo ma che pericolo!
54° Cambia ancora l'HELLAS: MOSQUERA prende il posto di BERNÈDE: Il VERONA vira sul 3-4-3.
55° Gran palla di PELLEGRINO per CUTRONE che sfugge a BELLA-KOTCHAP: Miracolo in uscita di MONTIPÒ che toglie il tempo all'attaccante! PELLEGRINO vince il duello fisico con AL-MUSRATI ma il libico lo trattiene prendendosi l'ammonizione!
56° Tiro di PELLEGRINO in area! FRESE la devia sul fondo in extremis!
58° GIOVANE da fuori area: CORVI si tuffa e blocca.
59° GIOVANE guadagna un calcio d'angolo che spreca battendo male sul primo palo subito dopo.
62° CUTRONE dal limite: MONTIPÒ salva il VERONA con un tuffo sulla destra!
63° Calcio di punizione appena fuori dalla lunetta per il PARMA: Sulla palla BERNABÉ, palla sulla traversa poi PELLEGRINO è murato!
64° SARR da il cambio a ORBAN e NÚÑEZ a NELSSON tra i gialloblù. 65° Leggerezza fatale del PARMA sul retropassaggio di MANDELA KEITA, si inserisce di prepotenza MOSQUERA braccato da TROILO, palla che in qualche modo arriva a GIOVANE che è fortunato sul tackle di LØVIK a trovare la carambola in porta! VERONA 1 PARMA 1.
67° MANDELA KEITA perde palla su SARR, palla a GIOVANE che giostra al limite e viene atterrato dal calciatore belga.
68° Batte FRESE la barriera mura.
70° NÚÑEZ con un fallo su PELLEGRINO: Giallo allo spagnolo. Alla battuta VALENTI su tocco di BERNABÉ: MONTIPÒ blocca in tuffo.
77° Cambia anche il PARMA: Fuori BRITSCHGI e CUTRONE dentro VALERI e BENEDYCZAK. 80° Incredibile assist di testa di GIOVANE che scavalca tutta la difesa e serve perfettamente PELLEGRINO che con un bel pallonetto di sinistro scavalca MONTIPÒ e firma la doppietta.
85° ESTÉVEZ per BERNABÉ nelle fila del PARMA.
88° HARROUI al posto di BELLA-KOTCHAP nelle fila dell'HELLAS.
89° Trattenuta su PELLEGRINO e ammonizione per FRESE.
90° SØRENSEN da destra recupera palla su FRESE e va al tiro da posizione decentrata: MONTIPÒ concede il corner.
90°+3 PELLEGRINO ci prova dalla distanza ignorando i compagni: Palla fra le braccia di MONTIPÒ.
90°+4 Termina con la vittoria del PARMA, la prima in trsferta e la seconda in campionato: Il VERONA esce tra fischi meritatissimi! Squadra involuta e impaurita aldilà dell'errore di GIOVANE (in lacrime) che costa un punto comunque non meritato.
VOTI
MONTIPÒ Incolpevole su entrambi i gol entra in gara al 36° sul quel calcio d'angolo da destra con la sua traiettoria infida Lorenzo toglie da sotto la traversa. Nei minuti di recupero del primo tempo è l'unico a vedere e ad anticipare PELLEGRINO che sguscia alle spalle dei difensori gialloblù. Al 51° retropassaggio di FRESE per BRADARIĆ che non arpiona e CUTRONE che non si fa pregare: Bravo l'estremo difensore scaligero a bloccare in tuffo. Miracolo di Lorenzo al 55° quando esce togliendo il tempo allo stesso attaccante avversario che aveva tutta la porta a propria disposizione. Cutrone ci prova anche al 62° trovando l'opposizione in tuffo di MONTIPÒ. Al 70° non si fa sorprendere dal calcio di punizione di VALENTI... Spiace constatare che è purtroppo il migliore in campo 6,5
BELLA-KOTCHAP Errore al 28° quando sulla trequarti avversaria sbaglia il passaggio e regala una ripartenza agli avversari (accadrà una volta di troppo oggi). Al 55° NELSSON sbaglia tutto con quella palla che perde in uscita e la corsa su CUTRONE non è nelle sue corde si sa. Meglio da centrale al posto del collega danese ma ormai la partita è fortemente condizionata anche se di li a poco il VERONA la raddrizza. Viene preso spesso in velocità dagli inserimenti di SØRENSEN ma la colpa è anche di BELGHALI che non lo protegge in maniera adeguata dalle sovrapposizioni 5,5 (gli da il cambio HARROUI all'87°: Non giudicabile)
NELSSON La cosa più bella la fa al 7° riconcquistando palla e rilanciando su BERNÈDE per il gol finale di ORBAN che però è in fuorigioco poi va in eterna difficoltà contro PELLEGRINO che non riesce mai a tenere non solo fisicamente ma pure in velocità. Incertezza anche al 35° su Speedy-Gonzales SØRENSEN a cui è costretto a concedere un corner. Passano 4 minuti e, senza l'aiuto di AKPA-AKPRO, per poco PELLEGRINO non va in porta. Al 61° perde barbinamente palla e per fortuna risolve FRESE ma ZANETTI finalmente si decide a cambiarlo 5 (gli da il cambio NÚÑEZ al 64°: Ammonito al 70° per un fallo su PELLEGRINO. Gran tackle su BENEDYCZAK al 78° quando l'avversario, che pure era in vantaggio, deve consedergli anche il fallo. Bentornato Unai! 6,5)
FRESE Nel primo tempo bada a contenere con saggezza dosando al meglio l'appoggio a BRADARIĆ, nel secondo deve fare gli straordinari dietro quando il PARMA è pericolosissimo e il VERONA sembra avere poche idee. Provvidenziale la sua chiusura su PELLEGRINO in area al 56°. Per fortuna che al 61° copre l'errore di BELGHALI! Ammonito all'89° per un fallo sull'argentino e piccolo errore al 90° quando SØRENSEN lo anticipa e va al tiro ma nel complesso mette a segno la sua solita prestazione diligente 6
BELGHALI In meno di 30 secondi combinando con GAGLIARDINI crea una palla gol per GIOVANE ma poi fatica tantissimo a carburare e sbatte sempre su un avversario quando prova a ripartire, non bastasse concede troppo anche in fase difensiva perché, al contrario di altre volte, appare pigro e svogliato. Al 61° perde barbinamente palla spalancando la porta agli avversari ma per fortuna risolve FRESE! Zero in attacco più zero in difesa, fortunatamente per lui il voto non è proprio la somma di quanto si vede fare sul campo! 4,5
AKPA-AKPRO La sua fisicità è preziosissima a centrocampo dove recupera tanti palloni che poi però perd per scarsa lucidità o perché i compagni non gli danno soluzioni. Al 39° penetra bene in area poi il cross è... Su nessuno. Dopo uno scontro con PELLEGRINO chiede il cambio a un minuto dal 45esimo e il mister deve invitarlo con modi spicci a stringere i denti fino all'intervallo... Lui obbedisce ma anche questo non è un bel segnale perché se alla minima difficoltà alzi le mani non vai da nessuna parte 6- (gli da il cambio AL-MUSRATI al 46°: Un altro che speriamo ZANETTI non s'intestardisca a recuperare in fretta come più volte ha provato con HARROUI; il libico è lento già di suo, figurarsi in un campionato che, voglia non voglia, deve ancora imparare a conoscere e il risultato è che si muove come un elefante in una cristalleria e come si muove commette un fallo 5)
GAGLIARDINI Bella la palla che prima trattiene e poi consegna a GIOVANE dopo l'appoggio che da a BELGHALI ma anche lui è lentomsia di testa che di gambe rispetto al centrocampo opposto. Al 25° avrebbe un'ottima occasione ad un passo dalla porta ma spara alto (e comunque aveva stoppato col polso destro). Non va meglio quando si sposta a destra a fare la mezzala nella ripresa 5+
BERNÈDE Prova a cercare il bersaglio grossso dopo meno di un minuto ma purtroppo non inquadra la porta. Capolavoro al 7° su quella palla che gli consegna NELSSON e lui ridà sulla sovrapposizione di BRADARIĆ. Bella iniziativa anche alla mezz'ora quando la palla che porta su viaggia da sinistra a destra per poi ritornargli tra i piedi, buona anche la conclusione dal limite che però finisce sopra la traversa. Ottimo anche lo spunto che ha al 52° quando poi però sbaglia il passaggio in profondità. Per tecnica e qualità il nostro miglior centrocampista oggi ma poi a conti fatti è sempre tanto fumo e poco arrosto pure lui... 6- (gli da il cambio MOSQUERA al 54°: Finalmente ha la possibilità di giocare di giocare più di un quarto d'ora e al 65° fa capire a tutti che per questo VERONA è importante sfondando a destra e servendo in qualche modo a GIOVANE una palla che è solo da cacciare in porta. Non sarà bello, non avrà appeal ma quanto a concretezza avrebbe molto da insegnare sia ad ORBAN che a GIOVANE, chissà che anche ZANETTI non l'abbia finalmente capito 7)
BRADARIĆ Perfetta al 7° la sovrapposizione su BERNÈDE e il rasoterra per ORBAN peccato che poi il VAR annulli tutto per evidente off-side del nigeriano. Al 51° non s'avvede che CUTRONE è li e per poco l'avversario non ci castiga: Su palloni come quelli serve un'attenzione e una cattiveria diversa! Non si può dire che non s'impegni sia in avanti che dietro ma quello che fa vedere purtroppo non basta in Serie A 5,5
GIOVANE Ci mette 30 secondi a rendersi pericoloso. Al 33° supera MANDELA KEITA che è ultimo uomo e si getta sul rimpallo: Risolve CORVI in uscita! Al 42° in ritardo sul rilancio di VALENTI gli pesta il piede destro e guadagna un cartellino giallo. Non sono pochi gli spunti del brasiliano nel primo tempo ma perde ben 9 palloni che sono semplicemnete troppi. Al 58° costringe CORVI a concedere un calcio d'angolo che però spreca malamente subito dopo. Al 65° è bravo e fortunato su quel rimpallo con LØVIK che vale il pari ma al 77° quel colpo di testa che vuole probabilmente mettere con troppa fretta tra le braccia di MONTIPÒ costa la sconfitta: Compleanno amaro quello di domani per il brasiliano che esce in lacrime 4 (che non è frutto solo del pacchianissimo errore che fa e che non è mitigato dal gol del pari: Sono due partite che SANTANA DO NASCIMENTO non appare appieno sul pezzo; periodo d'appannamento o le voci di merctao lo destabilizzano?)
ORBAN Dopo meno di un minuto fa vedere di esserci con quel tiro ribattuto da CORVI sul quale è rapidissimo. Gol annullato al 7° per fuorigioco nettissimo che commette anche al 23° quando pure scivola in area. Al 12° si crea una grande occasione essendo testardo nel duello con TROILO per non inquadra la porta e quella è l'ultima azione degna di nota per l'attaccante nigeriano che forse ritiene di aver dato abbastanza, tanto è ero che sparisce dal match 4,5 (gli da il cambio SARR al 64° e tre minuti dopo ruba palla a MANDELA KEITA ma non è abbastanza nemmeno oggi per un Amin che deve crederci nettamente di più! Soprattutto ora che ORBAN è in netta fase calante... 5)
ZANETTI Mi dispaice tantissimo bocciare nettamente un allenatore che riconosco tenga moltissimo ai nostri colori ma non posso chiudere gli occhi di fronte agli evidenti errori di valutazione di oggi: Si accorge troppo tardi delle enormi difficoltà di NELSSON oggi nel mismatch (non solo fisico) con PELLEGRINO, inserisce MOSQUERA prima del solito avendo davanti agli occhi un ORBAN che è letteralmente sparito dal campo dopo 12 minuti: Possibile che se pure lui non veda queste cose, BERTOLINI non lo aiuti? E gli altri dello staff cosa ci stanno a fare? Come hanno preparato i duelli oggi in campo? Come mai la sua squadra non ha quella fame che un undici dovrebbe avere essendo all'ultimo posto in classifica? Ha ragione a prendersi le responsabilità, soprattutto oggi che ne ha molte (a prescindere dallo sciagurato passaggio indietro di GIOVANE sul quale ovviamente non può nulla) 4
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Mister ZANETTI «Non credo meritassimo di perdere, ma il risultato è figlio di ciò che si fa in campo. Oggi le nostre ingenuità hanno regalato la vittoria al Parma. Siamo entrati in campo splendidamente, prendendo poi gol su rimessa laterale, una cosa che mi fa arrabbiare perché è una situazione che avevamo preparato. Dopo averla ripresa, è accaduto quel che è accaduto. Mi prendo le responsabilità di questa sconfitta e anche dell’errore di Giovane, al quale va tutta la vicinanza mia e del club. Io comunque non alzo bandiera bianca e non mollo un centimetro. Ora abbiamo due scelte: possiamo abbatterci oppure trasformare questa rabbia in qualcosa di buono. La squadra oggi ha dato il massimo e li abbraccio tutti, ma è anche giusto che i tifosi siano avvelenati e ci contestino. C’è però ancora tempo per prenderci il nostro obiettivo: forse ci serve un miracolo, ma sono convinto che ce la faremo perché questo Verona ha qualità e non muore mai. Dobbiamo uscire da questo momento da squadra, tirando fuori gli attributi e andando a Genova a fare una grande partita» CalcioHellas.it
Mister CUESTA tecnico del PARMA «Per aumentare la probabilità di vincere vogliamo giocare bene, difendendo bene, rimanendo compatto, gestendo le seconde palle e anche il possesso quando hai tu la palla. Abbiamo fatto un'ottima gara, molto seria, concentrati. Questo è uno dei punti di forza della nostra squadra. Abbiamo fatto bene anche davanti visto che abbiamo tirato molto, la vittoria è migliorata, anche se dobbiamo migliorare tante cose. Se serve più cinismo? Servono tante cose. Possiamo arrivare di più al tiro, facendo meglio nella fase offensiva. Possiamo migliorare anche nelle marcature preventive, nelle seconde palle. A livello difensivo possiamo fare ancora meglio sulle zone laterali. Il mio focus è restare equilibrato: abbiamo fatto alcune cose bene, altre le possiamo fare meglio... Dal primo giorno in cui sono arrivato avevo un'idea sul fatto che bisogna giocare bene. Per farlo devi avere le risorse in partite dove l'avversario attacca in modo diretto, in altre in cui ci sono palloni lunghi o con i rivali in blocco basso. Oggi abbiamo fatto una partita seria ed equilibrata. Abbiamo avuto momenti di grande lucidità nella gestione delle ripartenze. Una partita di buon livello, ma vogliamo ancora di più. In cosa abbiamo sorpreso il Verona? Non so se li abbiamo sorpresi perché non so cosa si aspettassero. Volevamo una partita organizzata in tutti i momenti per giocare il più possibile nella metà campo avversaria. Non è andato tutto come volevamo, ma volevo anche che fossimo pronti a gestire anche i momenti in cui serviva difendersi» TuttoMercatoWeb.com
Martin FRESE «Come si spiega questa sconfitta con questo errore di Giovane? Questo è il calcio, abbiamo pagato degli errori. La colpa non è solo di Giovane, sbagliamo come squadra, Giovane ha fatto anche il gol del pari. Dobbiamo pensare alla prossima partita per vincere a Genova... Non parlerò di quello che abbiamo detto in spogliatoio, ma oggi era importante visto che è una diretta concorrente. Dobbiamo fare meglio. Cosa è successo dopo il primo gol? Dovevamo stare più attenti su quella rimessa, siamo stati anche sfortunati visto che la palla ha colpito la traversa ed è arrivata a loro. Se la squadra è con Zanetti? Sì, siamo con lui. La classifica ma mancano tante partite per migliorare, dobbiamo dimostrare di non essere una squadra destinata a retrocedere, dobbiamo continuare a lavorare per migliorarci» TuttoMercatoWeb.com
Esordio in Serie A per CORVI portiere dei ducali «È stato un ottimo debutto, sono felice per la squadra che ha portato a casa i tre punti. È stato un pomeriggio speciale: un sogno che si è avverato, speriamo di continuare su questa strada. Lavoro tutta la settimana per farmi trovare pronto. Suzuki? Mi dispiace per Zion perché abbiamo perso una pedina importante. Gli auguro una buona guarigione... L’esordio? Ero e sono un ragazzo tranquillo e così l'ho vissuto. Durante tutta la settimana ho pensato positivo, ho giocato la partita mentalmente e mi immaginavo le azioni. Ho coronato uno dei miei sogni: giocare per la squadra della mia città, la squadra del mio cuore. Sono state due settimane lunghe a livello di giorni, perché questa volta c'è stata la sosta di mezzo. Con l’amichevole contro il Mantova ho cercato di prepararmi pensando alla gara di oggi... Sì, dai, è stata una bella settimana... A fine gara è stato bello ricevere l’affetto del gruppo» ParmaCalcio1913.com
Serie A Enilive 2025/26 | Le voci del post partita: Zanetti e Frese
Negli anticipi di ieri: 3 a 3 al Sant'Elia col CAGLIARI che non è riuscito a tenere fino alla fine il GENOA del nuovo tecnico DE ROSSI e netto 3 a 0 del BOLOGNA di mister ITALIANO che in trasferta a Udine annichilisce le Zebrette.
1 a 1 al 'Franchi' dove la FIORENTINA ha imposto il pari ad una JUVENTUS che recrimina fortemente per un rigore annullato dal VAR.
Vittoria netta anche da parte del NAPOLI che segna tre gol nel primo tempo e batte l'ATALANTA per 3 a 1.
Alle 15.00 CREMONESE-ROMA, alle 18.00 LAZIO-LECCE, alle 20.45 il Derby della Madonnina tra l'INTER e il MILAN.
Lunedì nel posticipo toccherà alle 18.00 a TORINO-COMO e alle 20.45 a SASSUOLO-PISA chiudere la 12esima giornata di Serie A.
il blog di Gianluca Vighini LA RICERCA DEL CAPRO ESPIATORIO
Sport, 24 Novembre 2025
La ricerca del capro espiatorio appartiene ai popoli da sempre. É una naturale tendenza antropologica. Dopo la disfatta con il Parma anche noi cerchiamo il capro espiatorio. Vogliamo semplificare la realtà che invece é molto più complicata. Il bersaglio più facile è ovviamente Paolo Zanetti, il front man della società che é anche il capo della squadra. Zanetti non si sottrae alle responsabilità. “É tutta colpa mia” ha detto ieri mettendosi a petto in fuori con l’evidente obiettivo di proteggere un gruppo fragile e senza radici profonde. Zanetti pagherà per tutti, ma sicuramente i problemi resteranno. Baroni due anni fa, fiutata l’aria e incassata la miracolosa salvezza, alzó le mani e se ne andò, ipotizzando che il campionato a venire sarebbe stato anche peggio del precedente. Insomma allenare a Verona in questo momento é un esercizio romantico e anche un po’ sadico. Pure Sogliano, il ds messo in copertina da tre salvezze miracolose consecutive se ne poteva andare. Anche lui dotato di un perverso piacere per il dolore e la sofferenza, unito ad un sincero attaccamento a Verona e all’Hellas ha deciso di rimanere. Cercherà come sempre di rianimare un gruppo che é apparso a fine corsa, senza leader, senza qualità. Sarà il suo miracolo più grande. Chi oggi mette in discussione uno come Sean merita purtroppo di avere dirigenti come quelli che abbiamo abbondantemente visto nel nostro passato di tifosi. I nomi fateli voi, io li ho tutti ben presenti e non li dimentico. Certamente anche Sogliano non è infallibile e qualche topica la prende. Lavorando con budget risicatissimi, la forbice dell’errore, lo può capire anche un bambino, é molto più elevata rispetto a chi va a prendere campioni con stipendi altissimi e dai costi proibitivi. Sogliano rischia sempre al limite, per garantire al Verona la miglior qualità possibile al minor prezzo. Per questo motivo razzola giocatori da ogni dove. Non é un metodo di lavoro é un’esigenza economica. Che in questi anni ha prodotto plusvalenze a nastro. Ngonge, Noslin, Belahyane sono tre giocatori che hanno salvato il Verona dalla sparizione oltre che averlo salvato sportivamente. In mezzo ci sta qualche ciofeca.
La situazione del Verona di oggi é figlia di Maurizio Setti e della sua debolezza finanziaria. Setti ha salvato capra e cavoli, si è sistemato per la vita, a suo modo e per i mezzi che aveva, ha fatto un capolavoro. Ma il Verona che ha lasciato era una società stremata dal punto di vista economico, senza patrimonio giocatori, bisognosa di forti investimenti.
E qui arriviamo all’ultimo tassello. Agli eredi di Setti. La Presidio Investors. La quale invece di aver previsto di immettere capitali per ricostruire la rosa, si è illusa di poter procedere con il metodo usato dal predecessore. Un’illusione che la gara con il Parma ci ha restituito sotto forma di pesanti schiaffoni. Il tifoso del Verona è oggi un soggetto disilluso come tutti coloro che in queste ore stanno disertando le urne. Un tifoso con una pazienza infinita, a cui in cambio di un attaccamento commovente viene restituita un’umiliazione sportiva senza precedenti. Come far innamorare un bambino del Verona resta oggi un mistero profondo.
Capire i reali motivi di questa situazione ci aiuta a risolvere i problemi e a non buttare il bambino con l’acqua sporca. Nonostante questa gara indegna il Verona può ancora salvarsi. Non siamo morti e prima di esserlo ce la giocheremo. Fino in fondo, in qualsiasi maniera. Statene certi.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-PARMA
Sport, 23 November 2025
MONTIPO’ 7 Se il Verona rimane in partita, con un passivo di solo un gol, il merito è esclusivamente suo, che è bravo in due occasioni pericolose di Cutrone. E’ bizzarro che quando è lui a incidere positivamente la cosa non venga mai sottolineata, come se fosse tutto dovuto e normale. E però appena ha un’incertezza si invoca la santa inquisizione. Tutti zitti, oggi, quello che mettono sempre in croce il portiere del Verona.
BELLA KOTCHAP 6 Sicuramente meglio rispetto a Nelsson, che contro Pellegrino soffre parecchio. Il tedesco come sempre fa valere il fisico, ma non disdegna anche le giocate eleganti. Ben posizionato, nove volte su dieci, è bravo negli anticipi. Per carità, nulla che ci faccia star svegli stanotte ricordando le sue gesta, ma non si fa disprezzare.
HARROUI s.v. (dal 43° s.t.)
NELSSON 5.5 Insomma, l’ammiraglio sto giro da fatica con Pellegrino, che è un bell’osso. Il fisico dell’attaccante emiliano lo mette in difficoltà più di una volta. Prova a cavarsela di mestiere, ma le cose non vanno sempre come dicono i piani studiati in settimana. Anche fisicamente pare un po’ col fiato corto. E così Zanetti lo toglie dal campo, cosa più unica che rara.
NUNEZ 6 (dal 19° s.t.) Si prende subito un giallo, ma non rimane su quell’ammonizione. Bellissimo intervento su Pellegrino, rischiando non poco.
FRESE 5.5 Dispiace, ma dorme sul gol del vantaggio del Parma. Pellegrino lo brucia senza nemmeno tutta sta fatica. Soffre non poco, ma col passare dei minuti è bravo a rialzare la testa. Bene nei contrasti e anche nelle ripartenze. Dove non arriva Bradaric, c’è lui a coprirgli le spalle. Ma la sensazione è che fatichi non poco per arrivare a un livello suffciente.
BELGHALI 4.5 Ecco uno del quale ho sempre parlato bene e del quale continuo a pensare le cose migliori, ma che deve stare sul pezzo. Probabilmente gli impegni con la nazionale non lo hanno aiutato, ma da qui a non entrare praticamente in campo, ce ne vuole. Non riesce mai a innescarsi, a saltare l’uomo e andare sul fondo alla ricerca del cross perduto. Stia concentrato sul momento. Per il futuro c’è ancora tempo.
AKPA AKPRO 5.5 Parte bene, con buona gamba. E’ bravo nel primo pressing agli avversari e dimostra che la condizione fisica finalmente è arrivata. Non riesce, però, a salvarsi dall’involuzione generale che colpisce la squadra dopo il gol del Parma. Aggiungeteci l’infortunio a fine primo tempo e il quadro non è per nulla rassicurante.
AL MUSRATI 5 (dal 1° s.t.) Con lui in campo sembra di essere tornati al calcio degli anni ’50. In bianco e nero e al rallentatore. La condizione non c’è e i piedi non possono bastare in questo campionato.
GAGLIARDINI 5 Abbiamo sempre detto che era il giocatore che serviva al Verona: bravo coi piedi, ottimo regista, capace di decidere i tempi della giocata. E però alla prima difficoltà di fronte al Parma, anche lui si nasconde. Sbaglia tantissimo e, soprattutto, non è mai in grado di dire la sua come altre volte è riuscito a fare.
BERNEDE 5.5 Nei primi minuti di gara è uno dei migliori del Verona. C’è lui dietro l’azione che porta al gol annullato al Verona (per un grave errore di posizionamento di Orban). Ci mette tanta volontà, un pizzico di inventiva, che però svaniscono dopo il gol di Pellegrino. Di lì in avanti non è più in grado di fare la differenza. Ammesso e non concesso che sia nelle sue corde farlo.
MOSQUERA 7 (dal 9° s.t) Entra in campo con una voglia pazzesca. In una manciata di minuti fa tutto quello che Orban non fa ormai da diverse partite. La sensazione è che oggi una prima punta come lui sia fondamentale.
BRADARIC 5.5 Nel primo tempo disastroso del Verona è sicuramente uno dei meno peggio. Ma non riesce ad elevarsi abbastanza per incidere davvero. Poi tutte queste giocate leziose, col tacco, smetta di usarle perché servono a nulla. Più concretezza e meno ghirigori. Prima si impara a camminare, poi a correre.
GIOVANE 4 Gioca una partita degna di “Ai confini della realtà”. Non palesa mai la sua presenza in campo, se non al 60° quando si degna di regalarci il primo tiro in porta. Poi, e non sa nemmeno lui come, riesce a segnare, sfruttando la resilienza di Mosquera. Quando sembra che sia finalmente entrato in partita, sfruttando anche la prima punta, si inventa un retro passaggio di testa per Montipò, praticamente da centrocampo. Una delizia per Pellegrino che ringrazia e ammutolisce il Bentegodi per l’1-2. Anche lui si faccia un bel bagno di umiltà e smetta di leggere i nomi delle grandi squadre. Prima il Verona, poi si vedrà.
ORBAN 4 Nullo. Comincia anche a diventare indisponente. Perché gioca totalmente da solo, convinto che sia uno sport individuale. Mai un fraseggio coi compagni, mai con la testa alta. La responsabilità del gol annullato è tutta sua. Un attaccante non può vanificare un’azione da manuale del calcio solo per pigrizia nel non capire quale sia la posizione da tenere in campo. Si faccia meno video su Tik Tok e pensi di più al campo.
SARR 6 (dal 9° s.t.) Anche lui entra bene, non come Mosquera, ma ce la mette tutta.
ALL. ZANETTI 5 Al netto dell’errore clamoroso di Giovane che, di fatto, regala la vittoria al Parma, non si possono concedere più di 60 minuti all’avversario. Il Verona parte anche bene, ma appena il Parma segna sparisce dal campo. Nessuna reazione, nessun orgoglio, nessuna voglia di andare oltre. E’ questo che preoccupa. C’è un dato inquietante: da quando esistono le vittorie da tre punti in serie A (stagione 1994/1995) solo una squadra è riuscita a salvarsi dopo 12 partite senza una vittoria, il Cagliari. Il Verona deve andare contro tutto, anche del statistiche. Ma serve subito qualcosa di diverso, altrimenti buonanotte.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Verona-Parma, la moviola: qualche dubbio sull’operato di Pairetto
Un paio di provvedimenti disciplinari e qualche scelta di campo non convincono totalmente la stampa
di Tommaso Badia
24 Novembre 2025 12:35
È un Pairetto non del tutto promosso quello visto ieri al Bentegodi durante Verona–Parma: oltre a un metro di giudizio non sempre coerente, il fischietto di Nichelino non si è infatti sempre rivelato impeccabile in alcuni episodi clou.
Qualche dubbio in particolare su un paio di provvedimenti disciplinari (un cartellino giallo non dato a Bernede e un’ammonizione piuttosto gratuita a Giovane) e sul gol annullato a Orban (in netto fuorigioco), il quale poteva forse anche essere visto a occhio nudo prima che intervenisse il VAR (in quel caso, però, l’ordine per arbitri e guardalinee è quello di lasciar giocare).
Secondo i colleghi del Corriere dello Sport, andrebbe poi valutato con più attenzione il recupero palla di Mosquera in occasione del momentaneo 1-1: l’attaccante gialloblù si libera infatti del proprio marcatore con un certo “mestiere“, ma da Lissone non giungono richiami all’on field review e quindi alla fine a prevalere è la valutazione di campo.
Nulla da dire invece sul secondo gol di Pellegrino: l’attaccante è infatti chiaramente oltre tutti i difensori dell’Hellas, ma a passargli la palla è Giovane con una giocata del tutto volontaria (per quanto incomprensibile) che “sana” la posizione del numero 9 crociato e rende il gol del tutto valido.
In ginocchio da te…
In un Verona sgonfiatosi dopo il primo gol di Pellegrino, la prestazione di garra e forza di Mosquera fa riflettere
di Tommaso Badia
24 Novembre 2025 10:30
“Ora lo so, ho sbagliato con te. Ritornerò in ginocchio da te!” cantava Gianni Morandi. E forse non c’è nulla di meglio per esprimere il sentimento che ora gran parte dei tifosi del Verona (e forse anche Zanetti) stanno provando nei confronti di Mosquera.
Al tanto bistrattato colombiano, “abbandonato” a inizio stagione da un popolo gialloblù “sedotto” da Orban, ieri sono infatti bastati dieci minuti per incidere con un assist.
E, soprattutto, l’ha fatto con tutto ciò che dovrebbe essere il marchio di fabbrica di una squadra che lotta per salvarsi: cattiveria agonistica, spirito battagliero e voglia di andarsi a prendere pallone e risultato. Affossato Keita con mestiere, il buon Daniel si è infatti poi involato di forza verso l’area e, una volta vinto il duello fisico con Troilo, ha servito a Giovane il passaggio per l’1-1 che ha portato (vana) speranza sugli spalti del Bentegodi.
Sì, perché quello che sa fare Mosquera è esattamente questo: lottare sempre per guadagnarsi la pagnotta e portare a casa punti, un atteggiamento in netta controtendenza rispetto a quello di un Hellas sgonfiatosi dopo il primo vantaggio ducale firmato Pellegrino e ripresosi proprio dopo l’ingresso del Bufalo.
Che il numero 25 del Verona sia “nato senza i piedi buoni“, giusto per rimanere in tema musicale, è ben noto a tutti, ma ciò che gli è sempre stato riconosciuto sono lo spirito e la voglia di sbattersi per la causa, un desiderio che (vale la pena ricordarlo) gli ha permesso di chiudere lo scorso campionato da vicecapocannoniere della squadra e con una salvezza raggiunta da protagonista.
Complice anche qualche problemino fisico e di salute, in questo avvio di stagione il classe ’99 non ha tuttavia trovato molto spazio (qualche spezzone qua e là, comunque sempre sotto i trenta minuti), il che, vista la situazione, sembra ora generare un po’ di rimorso.
Eccessivo rimpiangere un attaccante da cinque gol stagionali, soprattutto dopo appena un tempo (scarso) ben disputato? Forse, però appare indubbio che, nello psicodramma vissuto ieri al Bentegodi e ben espresso dalle lacrime post-partita di Giovane, la prestazione del colombiano sia stata una delle poche note positive e che la sua presenza abbia dato un punto di riferimento a cui appoggiarsi là davanti.
Nessuno qui dice che l’ex Bucaramanga sia la soluzione a tutti i mali dell’Hellas, ma sicuramente l’impressione è che, ora che appare fisicamente recuperato, un maggior minutaggio potrebbe anche essergli concesso.
In un calcio di tiktoker e ballerini, io sono Daniel Mosquera!
Verona-Parma 1-2, le pagelle gialloblù di CH
Errore incomprensibile di Giovane. Male anche Bella-Kotchap, il migliore è Mosquera
di Andrea Molinari
23 Novembre 2025 14:40
Niente da fare per l’Hellas, tradita da un errore clamoroso di Giovane che con un retropassaggio apre la strada a Pellegrino che sigla il gol del definitivo 2-1 per i crociati. L’attaccante brasiliano aveva pareggiato i conti su un assist di Mosquera dopo la rete, sempre di Pellegrino, che aveva sbloccato la gara del Bentegodi.
Il Verona resta così senza vittorie dopo dodici giornate con appena sei punti raccolti che significano ultimo posto in classifica.
Di seguito, dunque, le nostre pagelle gialloblù dell’incontro.
MONTIPÒ: 6
Non può nulla sul gol di Pellegrino, poi compie due parate importanti che tengono a galla l’Hellas.
BELLA-KOTCHAP: 5
Si perde Pellegrino sul gol del Parma che sblocca la gara e anche Cutrone a campo aperto. L’attaccante per poco non punisce Montipò in ripartenza.
NELSSON: 5,5
Pellegrino lo anticipa senza problemi nell’azione da rimessa laterale che porta al vantaggio dei crociati. In generale non la solita prestazione a cui ci ha abituato.
FRESE: 6
Il migliore del pacchetto arretrato nonostante l’ammonizione.
BELGHALI: 5,5
Non brillante come al solito, forse anche a causa degli impegni con la sua Algeria.
AKPA AKPRO: 5,5
Lavoro sporco e tanta buona volontà, poi si fa male ed è costretto ad alzare bandiera bianca a fine primo tempo.
GAGLIARDINI: 6
In ombra nel primo tempo, poi nella ripresa torna a mettere quantità e qualità in mezzo al campo.
BERNEDE: 6
Qualche buon recupero e un tentativo da fuori area terminato di poco sul fondo.
BRADARIC: 6
Bella sovrapposizione sul gol annullato a Orban e tante sgroppate avanti e indietro sulla fascia sinistra.
GIOVANE: 5
Fa esplodere il Bentegodi con uno strano tap-in, ma si possono fare anche gol non belli da vedere. Rovina tutto con un retro-passaggio di testa incomprensibile che permette a Pellegrino di segnare la sua personale doppietta condannando il Verona all’ennesima giornata senza vittoria.
ORBAN: 5
Volenteroso, almeno fino al gol annullato su cui poteva posizionarsi per non finire in fuorigioco. Poi scompare.
AL-MUSRATI: 5
Diciamo che la grinta non è la sua caratteristica principale… Si prende un giallo evitabilissimo.
MOSQUERA: 6,5
Buttato nella mischia mette in atto quello che Zanetti gli chiede: fare a sportellate con la difesa avversaria. Così nasce il gol di Giovane su un suo assist.
SARR: 6
Entra bene in gara.
NUNEZ: 6
Qualche intervento difensivo importante da subentrato.
HARROUI: s.v.
ZANETTI: 5
Il suo Verona parte bene ma il gol di Pellegrino taglia le gambe alla squadra che si nasconde per tutto il primo tempo. Nella ripresa, anche grazie ai cambi in attacco, è un’altra gara. Purtroppo il mister viene tradito da Giovane con un passaggio di testa all’indietro da mani nei capelli che condanna l’Hellas alla sconfitta.
FONTE: CalcioHellas.it
24 novembre 2025 10:42 | HELLAS LIVE Hellas Verona, silenzio-assenso
Nel terzo scontro salvezza consecutivo, in programma sabato pomeriggio allo stadio Ferraris in casa del Genoa, sulla panchina gialloblù siederà Paolo Zanetti.
L’allenatore scaligero dopo il ko al Bentegodi contro il Parma, il sesto in campionato dopo 12 giornate, il terzo negli ultimi 360’ giocati, si è assunto tutte le colpe e ha confermato di non avere alcuna intenzione di issare bandiera bianca. Dall’altra parte, nonostante la pesante sconfitta che ha confermato i veronesi all’ultimo posto in classifica, in sala stampa nessun dirigente si è visto.
Il Presidente Esecutivo Italo Zanzi, al triplice fischio finale, è corso in campo per dar man forte a Giovane dopo lo sciagurato errore che è costato la partita. Un abbraccio, una parola di conforto al brasiliano in lacrime e due chiacchiere con Mosquera mentre il colombiano si dirigeva verso gli spogliatoi. Anche il direttore sportivo Sean Sogliano non ha proferito parola e questa decisione va quindi a confermare che spetterà a Zanetti preparare, a partire da oggi, la trasferta dí Genova.
Con l’augurio che l’amato Hellas Verona riesca finalmente a dare una sterzata a questa stagione.
23 novembre 2025 17:59 | HELLAS LIVE Coi goti a maca, vardemo anche i pulcini! Forza Verona!
Lo striscione esposto in Curva Sud da Hellas Army in occasione di Hellas Verona Women-Res Donna Roma.
23 novembre 2025 16:41 | Alberto Fabbri Pagelle gialloblù. Hellas Verona-Parma 1-2
Se dopo 12 giornate sei ultimo in classifica con il peggior attacco e la seconda peggior difesa, le scuse e gli alibi lasciano il tempo che trovano. Paolo Zanetti lo sa bene e non è mai stato il tipo di allenatore che va a caccia di alibi. Lui sa che non può essere un caso e probabilmente non lo è, che arrivi una sconfitta così surreale, l'ennesima. A vincere al Bentegodi è un Parma arrivato con uno spirito più leggero, che senza strafare ha avuto la meglio su un Verona fattosi ancora una volta male da solo. Il perché è un bel mistero.
Da un episodio all'altro: solo sfortuna?
Protagonista in negativo stavolta è il miglior giocatore - in prospettiva e forse attualmente - della squadra, il brasiliano Giovane, che dopo una prestazione convinta e dopo aver trovato anche un gol un po' fortunoso, ha servito involontariamente Pellegrino per il definitivo 1-2. Prendiamo l'attaccante arrivato dal Corinthians come esempio per far capire che se oggi tocca a lui, ieri è toccato ad altri (a turno per citarne qualcuno: Orban, Fallou Cham, Montipò, Nelsson, Valentini...): quando così tanti episodi girano male e decidono le partite, i problemi sono più profondi.
Se ne è parlato della sfortuna, anche giustamente, dopo gare come quella con la Cremonese, terminata 0-0 con un'infinità di occasioni di targa gialloblu. Se ne è parlato dopo l'1-2 contro l'Inter, quando dopo una gara gagliarda gli scaligeri sono crollati per un'autorete decisamente insolita di Frese. Non se ne può parlare oggi, con la squadra che di fatto in un modo o nell'altro non sta riuscendo a portare a casa il risultato. Si è pensato che i punti sarebbero arrivati quasi come una diretta conseguenza del merito. Il calcio però non la pensa così.
Zanetti ci mette la faccia
Non ne ha parlato d'altronde il tecnico Paolo Zanetti, della sfortuna, prendendosi tutte le responsabilità del caso. Anche troppe? Da un lato forse sì, considerando da dove arriva la sua squadra e il budget con il quale è stata costruita. Ha in mano un gruppo che ha molti ragazzi giovani in ruoli chiave: Belghali, il suo sostituto Fallou, Giovane, ma anche gli stessi Orban, Valentini e Bella-Kotchap non sono certo vecchietti. In alcuni reparti il Verona è addirittura in abbondanza di scelte (difesa) in altri ci sono alcune falle: qui l'allenatore può arrivare fino ad un certo punto. Certo, d'altra parte l'aspetto che però preoccupa di più oggi è il discorso caratteriale. E qui spetta all'allenatore mantenere vivo il fuoco che si vedeva qualche gara fa.
Zanetti resta? Sì, non si percepisce un cambio di rotta rispetto alla fiducia dichiarata pochi giorni fa e ribadita ieri al diretto interessato. Serve una scossa, questo è chiaro. Starà alla società riflettere: cambiare in corsa guida tecnica conviene davvero? Significherebbe anche vanificare il percorso elogiato da molti fino ad ora. Un conto è farlo con una squadra costruita a suon di acquisti di giocatori fatti e finiti (sperando in una scossa emotiva), un altro farlo con un gruppo del tutto nuovo e inesperto, nel mezzo di un percorso.
Zanetti sembrava essere arrivato molto prima del previsto ad avere la squadra che voleva: in molti hanno applaudito un bel Verona, coraggioso e sfrontato. Ora come ora però la sensazione è che tutto rischi di essere vanificato dalla paura che sta venendo a galla per la classifica: il pallone scotta di più, soprattutto in un centrocampo che non può prescindere da giocatori come Serdar e Suslov, fuori per infortunio.
Che sia con un ritiro di squadra, con la comunicazione giusta o con altre vie, a Zanetti va l'arduo compito di scrollare di dosso questa paura ad una squadra che se non recupera quella sfrontatezza, non si ritroverà molte armpi in mano per inseguire l'impresa della salvezza.
La Gazzetta di Parma oggi in edicola in prima pagina si concentra sul calcio, evidenziando il successo conquistato dal Parma nel tredicesimo turno di campionato. I crociati si sono imposti nell'anticipo delle 12:30, passando con un pesante 1-2 al Bentegodi contro il Verona. Decisiva la doppietta messa a segno da Pellegrino, che ha guidato gli emiliani a una vittoria che mancava da ben sei partite di fila.
L'attaccante è riuscito ad aprire il parziale con un gol nel primo tempo, firmando la doppietta a dieci minuti dal novantesimo e poco dopo il momentaneo pareggio veronese firmato da Giovane. Il Parma di conseguenza ha raccolto il primo successo lontano dal Tardini, il secondo considerando anche gli impegni casalinghi, portandosi a quota 11 in classifica. Un passo in avanti significativo per gli uomini di Cuesta, che prima del colpaccio del Bentegodi avevano racimolato appena due punti in trasferta.
Passo indietro invece per il Verona, ora ultimo con 6 punti insieme alla Fiorentina. Il Parma adesso cercherà ancora continuità, puntando al terzo risultato utile consecutivo già nel prossimo match. I ducali riprenderanno il proprio percorso sabato prossimo, visto che ospiteranno l'Udinese in un match delicatissimo valido per la tredicesima giornata, previsto alle 15:00 al Tardini.
VERONA (a cura di Daniele Najjar)
Montipò 6 - Non può nulla sul primo gol, visto che il doppio tiro arriva da pochi metri da lui. Ottima la risposta su Cutrone. Beffato da Giovane sull'1-2.
Bella-Kotchap 5,5 - Sovrasta tutti fisicamente, palla al piede pasticcia un po' troppo. Anche alle sue spalle concede qualcosa alle ripartenze avversarie. (Dall'88' Harroui s.v.).
Nelsson 5 - Pellegrino è duro da contrastare sul gioco aereo, un po' per tutti. Più in difficoltà del solito anche quando passa a fare il braccetto di destra. (Dal 64' Unai Nunez 6,5 - Un professore della difesa. Riporta ordine in un reparto che stava faticando ad uscire in maniera pulita sulla prima costruzione, trasmette sicurezza con alcuni interventi puntuali).
Frese 5,5 - Si fa sorprendere dall'inserimento di Sorensen in occasione del vantaggio ospite. Poi si rialza con una prova abbastanza attenta.
Belghali 5 - Non trova mai lo spunto giusto, oggi: tanti uno contro uno e tentativi di cross, ma fa spesso la scelta finale sbagliata.
Akpa-Akpro 5,5 - Tanto contenimento e battaglia, ma anche tanti errori nella misura dei passaggi. Alza bandiera bianca dopo una botta subita. (Dal 46' Al-Musrati 6 - Porta calma e geometrie in un momento di agitazione del Verona).
Gagliardini 5,5 - Prova senza infamia né lode, condita però da diverse incertezze. Nella sua zona il Parma entra con troppa facilità minacciando la difesa.
Bernede 5,5 - In mediana è quello che ci mette più animo, cercano di ribaltare l'azione. Anche lui risucchiato nei tanti errori sulla scelta finale. (Dal 54' Mosquera 6,5 - Zanetti aveva chiesto a chi subentra di dare di più e lui in questo è uno specialista: sovrasta tutti sul gol del pari).
Bradaric 6 - Uno dei più positivi e propositivi davanti: avrebbe fatto anche un bell'assist a Orban, vanificato da un fuorigioco. E dietro è sempre attento.
Giovane 5,5 - Croce e delizia: fino all'1-1 non sbaglia a gestire un solo pallone e viene premiato dalla fortuna in occasione del gol. L'errore che porta al gol di Pellegrino però è clamoroso e costa carissimo.
Orban 5 - Primo quarto d'ora confortante in cui trova anche il gol, poi sparisce dal campo e fatica a difendere palloni per i compagni.(Dal 64' Sarr 5,5 - Nemmeno oggi riesce ad apportare qualcosa di significativo alla causa con mezz'ora a disposizione. Difficile così scalzare i titolari).
Allenatore, Paolo Zanetti 5 - La scelta coraggiosa di passare all'attacco a 3 stava pagando, ma gli costa ancora una volta caro l'errore di un singolo. La sua squadra qualche settimana fa era sfrontata, oggi impaurita dalla classifica. Preoccupa la fragilità caratteriale, oltre alla classifica: la squadra è con lui, ma non ha la stessa anima di qualche settimana fa.
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PARMA (A cura di Marta Bonfiglio)
Corvi 7 - Debutto in Serie A con grande personalità. Esce sicuro il più delle volte. Sul gol non ha troppe colpe. Sfortunato insieme al compagno di squadra.
Delprato 6 - Partita attenta dietro, si perde un po’ nel secondo tempo. Gli avversari corrono più veloci.
Troilo 6,5 - Esordio dal 1’ non dei migliori. Orban è scatenato, lui fatica a contenerlo nel primo tempo. Poi prende le misure e mette il muro.
Valenti 6,5 - Si muove con eleganza tra le maglie degli scaligeri. Mette ordine e dà grinta ai suoi.
Britschgi 5,5 - Frettoloso in alcune decisioni. Può far meglio. Dal 77’ Valeri S.V.
Bernabè 5,5 - È il cervello di questo Parma ma oggi lo cercano poco. Partita un po’ sottotono. Dall’85’ Estevez S.V.
Keita 5 - Si fa ingolosire troppo da certe situazioni. È molto superficiale sul duello con Mosquera che porta al gol. Si fa portare via la sfera con troppa facilità.
Lovik 6 - Le sue intuizioni sono molto valide. Cerca sempre di mettere in area i cross bassi, ma a stento trova i rimorchi. Sfortunato sul gol di Giovane.
Sorensen 7 - Ottimo nei contrasti, si fa tutto il campo senza fermarsi. Mai in affanno, vuole vincere la partita. La velocità che ha nelle gambe è impressionante.
Cutrone 6 - Raddoppia, recupera palla, riparte. Prestazione di sacrificio, sempre a disposizione per i compagni. Sprecone su due palle gol clamorose Dal 77’ Benedyczak S.V.
Pellegrino 7 - Si sblocca dopo due mesi di digiuno. Usa il fisico per imporsi, vince tanti contrasti. Viene martellato con i falli tutta la partita, unico modo per buttarlo giù.
Carlos Cuesta 6,5 - Prima vittoria in trasferta della stagione. C’è voglia, carattere e cattiveria. Vincere a Verona dà morale.
Finisce la partita al Bentegodi. Il Parma ritrova la vittoria, che mancava dal 29 settembre (2-1 al Torino) portando via tre punti pesantissimi al Verona. A decidere il match una doppietta di Pellegrino, abile dapprima a sfruttare le sue qualità aeree e poi a scartare un regalo di Natale anticipato recapitatogli da un retropassaggio suicida di Giovane. Fischi del pubblico di casa dopo il 90'.
Il Parma passa con Pellegrino
Il Verona parte forte: tiro di Giovane dal limite deviato in corner, sugli sviluppi Orban colpisce in girata con il sinistro, Corvi subito reattivo. All'8' Orban va a segno, ma parte in fuorigioco sul cross di Bradaric. L'attaccante nigeriano ha voglia di riprendersi il gol: sinistro di poco a lato al 12'. Il Parma attende e riparte. Al 19' i ducali passano: rimessa lunga di Valenti, Pellegrino fa sponda per Sorensen che coglie la traversa, poi ancora il centravanti ribatte in rete. Dopo la rete il Parma prende fiducia e amministra il vantaggio cercando di far correre a vuoto i padroni di casa.
Zanetti le prova tutte, Cutrone sbaglia il radoppio
Paolo Zanetti deve inserire Al-Musrati al posto dell'infortunato Akpa-Akpro, poi cambia modulo mandando in campo Mosquera per Bernede e passando al tridente in attacco. Cutrone si invola davanti a Montipò, ma si allunga troppo la sfera nel tentativo di dribblarlo. Squillo di Giovane: tiro forte, ma centrale dai 25 metri. Cutrone ci prova dalla distanza, Montipò risponde presente.
Giovane pareggia, poi regala il pareggio al Parma
Con la forza dei nervi il Verona riprende la partita: Keita sbaglia un appoggio, Mosquera lo sovrasta e serve Giovane che, favorito da un rimpallo sul tentativo di Lovik, insacca al 65'. Il Parma torna in vantaggio all'80'. Su un rinvio di Montipò, Giovane tutto solo fa un clamoroso errore servendo di testa Pellegrino, che era rimasto nei paraggi del portiere scaligero. L'attaccante ringrazia e supera Montipò con un comodo pallonetto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A ENILIVE | HELLAS VERONA-PARMA 1-2
Verona, 23 novembre 2025 – Finisce 2-1 per il Parma contro l'Hellas Verona allo stadio “Bentegodi” per la dodicesima giornata della Serie A Enilive.
Nel primo tempo inizia impegnando Corvi, che al 2’ con una grande parata sventa la possibilità di andare in vantaggio ai padroni di casa. Pochi minuti dopo il Verona passa in vantaggio: gol annullato per fuorigioco netto di Orban. Al 18’ è il Parma a trovare la rete: al 18’ Sørensen colpisce in pieno la traversa, la palla rimbalza sulla testa di Pellegrino che porta in vantaggio i gialloblu (1-0). Alla mezzora il Verona ci prova con Bernede, la palla finisce lontana dai pali. Nella ripresa al 51’ Cutrone impegna Montipò, che in tuffo salva. Pochi minuti dopo gran lancio di Pellegrino per Cutrone, che dribbla Montipò, si allunga la palla che va sul fondo. Al 65’ Gol di Giovane: Keita perde palla, Mosquera mette in mezzo, carambola su Lovik, la palla finisce addosso a Giovane che grazie ad una carambola porta i suoi sull'1-1. L'episodio decisivo è all'80' quando Pellegrino, con un pallonetto, scavalca Montipò e regala i 3 punti ai gialloblu.Prossimo appuntamento sabato 29 novembre alle 15 contro l'Udinese al 'Tardini'.
HELLAS VERONA-PARMA 1-1
Marcatori: 18’ e 80’ Pellegrino, 65’ Giovane
23 novembre 2025 Serie A Enilive 2025/26 | Al Bentegodi passa il Parma
Verona - Allo stadio 'Bentegodi' si è conclusa 1-2 Hellas Verona-Parma, match valido per la 12a giornata di Serie A Enilive.
Passando alla cronaca, al 2’ arriva la prima occasione del match: calcio d’angolo per il Verona con Giovane alla battuta. Il suo cross, dopo una mischia in area, arriva sui piedi di Orban che calcia trovando la risposta di Corvi. Sulla ribattuta ci prova anche Bernede, ma l’azione viene fermata per posizione di fuorigioco.
Al 12’ è ancora Orban a rendersi pericoloso: su un lancio lungo l’attaccante gialloblù supera due avversari e si invola in profondità. Entrato in area prova la conclusione ma viene respinta dalla difesa; sulla respinta, ci riprova ma il tiro termina sul fondo alla destra del palo.
Al 18’ passa in vantaggio il Parma. Rimessa lunga di Valenti direttamente in area di rigore, Pellegrino di testa prolunga per Sorensen. Il numero 22 conclude al volo centrando la traversa e sulla ribattuta lo stesso Pellegrino arriva di testa e insacca l’1-0.
Al 30’ Bernede riceve palla defilato sulla sinistra, si accentra e prova il destro dal limite verso il secondo palo, ma la conclusione termina alta sopra la traversa. Dopo quattro minuti di recupero, si chiude il primo tempo sul risultato di 0-1.
La prima occasione della ripresa è del Parma: al 50’ Cutrone raccoglie un pallone in area e prova il tiro a incrociare, Montipò si distende e respinge con un ottimo intervento.
Al 65’ arriva il pareggio del Verona con Giovane: Mosquera recupera un pallone dopo un corpo a corpo con Keita, va via sulla sinistra, entra in area e serve un pallone verso il centro, dove il numero 17 firma il tap-in che vale l’1-1.
All’80’ il Parma torna in vantaggio: Pellegrino intercetta un retropassaggio di Giovane e con un pallonetto trova il 2-1.
Dopo quattro minuti di recupero, il match si chiude con la vittoria del Parma.