MILAN 2-2 VERONA + - =
...INZAGHI sostituisce l'infortunato ALEX con MEXES ma anche BOCCHETTI si accomoda in panca per lasciare il posto a PALETTA al centro della difesa dell'inedito 4-3-1-2 con BONAVENTURA, MUNTARI e POLI in mediana e MENEZ ad agire sulla trequarti dietro PAZZINI e CERCI.
Strano 4-3-3 anche per MANDORLINI che rinuncia a MÁRQUEZ e si affida alla coppia MORAS-MARQUES dietro, PISANO e SALA alle esterne TACHTSIDIS tra HALLFREDSSON e IONITA a centrocampo e GOMEZ TALEB con JANKOVIĆ ai lati di TONI in attacco
LA GARA
Gara che stenta a decollare col possesso palla dei rossoneri che si infrange sulla trequarti dove la difesa aggressiva dei gialloblù non lascia sbocchi, all'11° il primo tiro in porta con PISANO che crossa da sinistra per nessuno, raccoglie facile DIEGO LOPEZ.
Un minuto dopo pericolo in area scaligera: MENEZ trova spazio sula fascia destra dopo aver superato MORAS con un rimpallo favorevole, palla a PAZZINI che al volo fortunatamente cicca! Riparte SALA di gran carriera e dal vertice destro scalda le mani al portiere di casa con una botta tremenda...
Al 15° TACHTSIDIS riceve da HALLFREDSSON e prova a cercare qualcuno in area ma IONITA e JANKOVIĆ si ostacolano a vicenda anticipati da DIEGO LOPEZ, la palla finisce a TONI che controlla male e spara altissimo.
Passa un minuto e JANKOVIĆ spreca una buona ripartenza con un tiro-cross innocuo... Smoccola TONI ignorato (e anche il tecnico dell'HELLAS dalla panchina).
IONITA guadagna un penalty al 17° dopo aver subito un fallo tanto ingenuo quanto plateale da MUNTARI: Batte TONI che segna il quinto gol in 5 gare!
Al 19° ci prova BONAVENTURA dalla distanza con palla che esce ad un metro dal palo destro della porta difesa da BENUSSI e due minuti dopo è HALLFREDSSON a sprecare un buon break con un cross senza destinazione.
Al 28° POLI pesca MEXES libero in area ma il tiro al volo del francese è facile preda per il portiere scaligero; un minuto dopo è GOMEZ che, penetrando in area da sinistra, non riesce a decidere tra tiro e passaggio, ne nasce alla fine un passaggio al portiere rossonero!
Al 30° IONITA dribbla ancora MUNTARI e spara una bordata micidiale che DIEGO LOPEZ respinge come può... Dopo un minuto siluro di MEXES da 40 metri con palla che esce di poco a destra di BENUSSI.
PISANO blocca un cross in maniera irregolare secondo Giacomelli (apparso troppo fiscale nell'occasione), batte MENEZ per MEXES che in area è zappato da JANKOVIĆ: Altro rigore! Batte MENEZ e non sbaglia con un potente tiro centrale...
Si chiude il primo tempo con le conclusioni altissime di CERCI e POLI dalla distanza.
Si riparte ed il MILAN è già in vantaggio al secondo minuto: CERCI mette in mezzo creando un batti e ribatti in area con TACHTSIDIS che per liberare favorisce MEXES che a destra a mezzo metro dal fondo prova il tiro trovando la fortunosa deviazione in porta dello stesso greco! Nell'occasione s'infortuna MARQUES che è sostituito da RODRIGUEZ.
5° minuto, MENEZ fa il diavolo a quattro sulla destra, imbucata per PAZZINI che sfugge a RODRIGUEZ e MORAS poi conclude trovando la grande risposta di BENUSSI che sbroglia.
Grande combinazione SALA-JANKOVIĆ sulla destra, palla dell'ex CHELSEA per HALLFREDSSON che a sua volta la prolunga per TONI ma luca, da posizione decentrata e senza visibilità sulla porta, tira a lato sul palo lontano, due minuti dopo è ancora SALA a trovare il fondo e a mettere in mezzo per il centravanti scaligero che purtroppo non aggancia...
C'è un buon VERONA in campo che mette il MILAN alle corde, MANDORLINI gioca la carta OBBADI, a fargli posto è HALLFREDSSON al 17° e un minuto dopo tacco spettacolare di TACHTSIDIS che libera GOMEZ a tu per tu con DIEGO LOPEZ ma l'argentino è fermato in fuorigioco.
INZAGHI toglie un CERCI irriconoscibile ed inserisce HONDA sperando di alzare il baricentro dei suoi ma la mossa, come vedremo, non sortisce particolari effetti: Al 21° scende PISANO sulla mancina, cross in mezzo per JANKOVIĆ che di testa anticipa il diretto marcatore ma la mette alta.
Al 27° occasionissima HELLAS: TACHTSIDIS controlla col mento una palla difficile poi dal limite scaglia un missile che si abbassa all'ultimo e prende la traversa a DIEGO LOPEZ ormai fuori causa! La palla rimbalza fuori e viene buttata in corner dai milanisti, sugli sviuluppi ripartenza MILAN che arriva nella metacampo scaligera 3 contro 3, la palla va a HONDA che fortunatamente ignora PAZZINI e spara alto!
L'attaccante ex SAMP in scadenza coi rossoneri conclude la sua deficitaria partita al 31° quando mister INZAGHI decide di coprirsi, entra perciò il centrale BOCCHETTI risponde 2 minuti dopo MANDORLINI provando el Conejito LÓPEZ per JANKOVIĆ.
Al 36° bella imbucata di TACHTSIDIS per TONI anticipato di un niente da PALETTA, al 46° RODRIGUEZ salta con MEXES in area, i due s'inzuccano ma il fallo viene dato contro i gialloblù, il mister scaligero protesta e viene espulso dal signor Giacomelli che ha appena concesso 5 minuti di recupero.
Con la partita che si avvia alla fine e il tecnico rossonero che cerca di spezzare il ritmo scaligero inserendo DESTRO per MENEZ ecco il capolavoro gialloblù: GOMEZ di testa spizza per l'accorrente LÓPEZ che veloce come un fulmine si presenta a tu per tu col guardiapali di casa e lo buca sulla sua destra! È il 45° non ancora scoccato ed il VERONA agguanta un meritato pareggio.
LE IMPRESSIONI
...Senz'altro un bellissimo VERONA che esce da San Siro con un punto strameritato e deve pure rammaricarsi per qualche episodio sfavorevole (tipo il rimpallo che ha portato al sorpasso rossonero dopo un fallo su MARQUES), la traversa di TACHTSIDIS e qualche palla sprecata di troppo!
Comunque è un punto guadagnato sul CAGLIARI terz'ultimo che ha perso a Genova con la SAMP e ora è a 9 punti.
Tutte azzeccate le mosse di MANDORLINI che mette lo sgusciante e fisicato IONITA a guardia di POLI ma non rinuncia alla spinta di un'ottimo SALA nell'inedita posizione di terzino destro e all'autorità di PISANO anche a sinistra rinunciando abbastanza misteriosamente sia a BRIVIO (che non va nemmeno in panchina ) sia ad AGOSTINI e schiera un HELLAS da combattimento che aggredisce i padroni di casa e riparte con letali controffensive, questa la gara che tutti si aspettavano dai gialloblù e che da loro è stata tramutata in realtà con grinta da vendere e cuore a più non posso!
Ora sotto col NAPOLI cercando, perchè no? Un'impresa contro i partenopei per chiudere anzitempo il discorso salvezza... Ma c'è tempo, per ora godiamoci finalmente un VERONA sicuramente ritrovato sotto il profilo agonistico e caratteriale.
La sofferenza del povero Crudeli... |
I VOTI
- BENUSSI Non viene quasi mai chiamato in causa, incolpevole sui due gol subiti, voto 6
- SALA Il valore aggiunto di questo HELLAS, a centrocampo o da terzino e sempre lui a dare il cambio di passo e a far male sulla destra coi 'compagni di merende' IONITA-JANKOVIĆ! Lato destro lato fortecome si diceva in 'Il sapore della vittoria' (anche se lì era il sinistro a dire il vero...). Voto 7
- MORAS Qualche incertezza in una gara sicuramente positiva perlopiù e quando serve palla in tribuna! Voto 6
- MARQUES Copia-incolla quanto scritto su MORAS anche se sul brasiliano pesa quel pericoloso retropassaggio che per poco non mette in difficoltà BENUSSI, poi il forfait per quella rotazione inaturale del ginocchio, sarebbe fallo ma il MILAN la butta dentro e Giacomelli approva... Voto 6 (dal 50° gli subentra RODRÍGUEZ che fatica a trovare il ritmo poi appoggia troppo corto per BENUSSI... Alla fine si 'salva' parzialmente intercettando un paio di palloni importanti... Voto 5,5)
- PISANO A destra o a sinistra Eros continua nella sua crescita, è propositivo e dimostra di valere la fiducia incondizionata di SOGLIANO e MANDORLINI, avanti così! Voto 6,5
- IONITA MUNTARI se lo ricorderà per un pezzo! Il colored rossonero non lo vede mai e quando lo prende provoca un penalty! Bella personalità anche nei dribbling e nel 'randellare' quando deve... Voto 6,5
- TACHTSIDIS ...Anche Panagiotis è un altro giocatore rispetto a qualche tempo fa, si vede che ha impiegato questo tempo a reinserirsi negli schemi di MANDORLINI oppure che la fiducia fa miracoli, fattostà che oltre a fare il frangiflutti verticalizza che è un piacere, corre come un matto e va anche al tiro sbagliando (udite udite) poco o nulla, peccato si perda MEXES in occasione del 2 a 1 rossonero ma nell'occasione è anche parecchio sfortunato, voto 6,5
- HALLFREDSSON Meno lucido di altre volte Emil gioca una gar piuttosto sottotono sbagliando quasi sempre scelta, termina nervosissimo e il mister lo toglie prima che si faccia espellere, voto 5,5 (gli subentra al 62° OBBADI che non convince per niente: Timido nei contrasti perde palla un paio di volte in zone pericolose e sbaglia appoggi elementari, voto 5)
- GOMEZ TALEB Solita partita di sacrificio per il 'furetto' preziosissimo nello scacchiere tattico di MANDORLINI, suo il lavoraccio di cerniera con la difesa, suo l'assist del pari... Voto 6,5
- TONI A San Siro a segnato il suo primo gol in Serie A e stasera prova a battere il rigore a cucchiaio alla TOTTI, calciatori come loro non ne fanno più, godiamoci Luca finchè possiamo: 5 gol in 5 gare e fano 11... Voto 6,5
- JANKOVIĆ Anche il serbo si sacrifica e da tutto per dimostrare quanto può essere utile alla causa se gli infortuni che lo bersagliano lo lasciano in pace... Voto 6 (gli subentra al 79° LÓPEZ che dopo tanta panchina ritrova la gioia del gol: Se ammministrato a dovere El Conejito può tornare ancora utile, fa solo il gol ma è più che sufficiente! Voto 6,5)
- MANDORLINI Prova a fare lo scherzetto al collega-principiante INZAGHI e per poco non raccoglie la posta piena, sorprende tutti spostando PISANO a sinistra e retrocedendo SALA, bravo (e fortunato) nellinserire LOPEZ al momento giusto... Voto 7
DICONO + - =
Mister INZAGHI «L'avevamo quasi portata a casa. Siamo molto amareggiati e delusi, ma il calcio è anche questo. Pensiamo alla prossima partita. Sono deluso, perché prendere gol a 4 secondi dalla fine dispiace. Dobbiamo guardare avanti. Il cambio è stato fatto perché i due in mezzo al campo stavano soffrendo e non avevo cambi a disposizione in panchina. Ho messo Antonelli in mediana per poi prendere alto il Verona. Speravo di chiudere la partita con una ripartenza grazie ad Honda, Menez e Bonaventura in avanti. Le occasioni per chiudere la gara le abbiamo avute, ma non le abbiamo realizzate. Se lasci aperte gare così, poi ci sono sempre rischi di subire un gol alla fine. Pazzini è considerato un grande attaccante ed ho pensato che in una partita giocata in casa con tanti cross dalle fasce che dovevano provenire da Cerci e Bonaventura, potesse darci vantaggi metterlo in campo. E poi ho pensato che fosse giusto dargli un opportunità dal primo minuto in questa stagione. Siamo rimasti con 3 attaccanti veloci li davanti, pensavo di fare il terzo gol. Ho pensato di mettere un centrocampista in più in mezzo al campo non per difendermi. Avevamo pensato a chiudere il match, non ad altro. Se non ci avessero fatto gol a 4 secondi dalla fine staremmo parlando di un altro match. Ci volevano questi tre punti, perchè ci avrebbero rasserenato un po'. Non è un caso che nel secondo tempo abbiamo giocato bene una volta segnato il gol del vantaggio, perchè eravamo sereni e ci sono venute alcune belle giocate. Abbiamo messo 4 attaccanti li davanti, cercheremo di andare avanti con queste idee e migliorando. Io vado avanti per la mia strada. La reazione c'è stata. Abbiamo dato tuttto quello che avevamo e non è bastato stasera» ACMilan.com
Contento mister MANDORLINI «Abbiamo fatto tre partite difficili e portato a casa cinque punti, siamo molto contenti e faccio i miei complimenti a tutta la squadra. Se potevamo vincere contro il Milan? Siamo contenti così, siamo venuti al Meazza per fare punti. In generale abbiamo fatto una buona gara, certamente non meritavamo di perderla. L’unica cosa che rimprovero alla squadra è quando abbiamo calato il ritmo, prima degli ultimi minuti finali. Avevamo un po’ perso l’identità del gioco, non facevamo più le cose semplici e volevamo far arrivare subito la palla a Toni. Così non eravamo pericolosi e, anzi, scontati. Poi negli ultimi minuti abbiamo ricominciato a giocare. Il risultato è stato meritato, perché siamo andati a prendercelo: pur giocando una buona gara, fino ai minuti finali eravamo sotto di un gol, siamo stati bravi a trovare la situazione giusta. Un commento sul Milan? Sicuramente il loro momento non è dei più brillanti, questo influisce notevolmente nella gestione della gara dal punto di vista psicologico. Erano in vantaggio e si sono chiusi, si vedeva che avevano un po’ di paura. Hanno calciatori ed interpreti importanti, hanno creato alcune ripartenze pericolose, soprattutto nel secondo tempo. Il Milan rimane sempre una grande squadra, venire a giocare qua non è mai facile, era da 15 anni che non facevamo punti al Meazza e questo la dice tutta sulla difficoltà di questa partita. Per molti versi è stata una sfida un po’ simile a quella fatta con l’Inter, anche in quell’occasione abbiamo rimontato nel finale grazie ad un gol di Nico Lopez» HellasVerona.it
Pisano | Mandorlini | Ionita |
Luca TONI autore dell'iniziale vantaggio dal dischetto «Abbiamo fatto una prestazione positiva, sapevamo che sarebbe stata una partita dura perché il Milan aveva bisogno di punti, ma abbiamo fatto una grande gara. Siamo andati in vantaggio, potevamo fare il 2-0 e chiudere la sfida, poi loro sono stati bravi a fare questi due gol ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine trovando il pareggio. Questo punto per noi è oro. Nell'azione precedente avevo detto a Nico Lopez di andare da solo, perché sarebbe arrivato prima di me. Purtroppo non ci siamo capiti ma l'importante è avere ottenuto il pareggio. Il cucchiaio? Lo avevo detto ai miei compagni. Prima di smettere volevo fare un gol su rigore in questo modo, in uno stadio importante. Contro il Milan è capitata l'occasione giusta. Ora non so se smetterò, ma volevo fare un gol del genere che non avevo mai fatto in carriera ed è servito a fare un punto» HellasVerona.it
Eros PISANO «La rimonta? Non è stata affatto semplice, anzi, è stata dura e difficile. Siamo andati in svantaggio, ma alla fine, con grande voglia di pareggiare, siamo riusciti a segnare allo scadere e a portare a casa un punto importante. Abbiamo messo in campo il giusto spirito, siamo entrati in partita con grande voglia, senza farci intimorire dal Milan e da questo stadio. Il punto va bene, anche se abbiamo giocato una partita a tutto campo senza mai mollare. Il gol di Mexes? Ho visto la palla all'ultimo, sulla linea di porta ho provato a rinviarla ma avevo Tachtsidis davanti. E' stata una situazione sfortunata, se non ci fosse stato Panagiotis davanti sarei riuscito a rinviare tranquillamente la palla. Salvezza raggiunta? Non siamo salvi, aspettiamo a dirlo. Era importante fare una prestazione come quella vista al Meazza e portare a casa punti. Il rigore di Luca Toni? Se la sentiva di calciare così, ha fatto gol e quindi grande merito a lui. Le decisioni dell'arbitro? Giuste o sbagliate che siano, dobbiamo essere bravi noi evitare certi episodi» HellasVerona.it
Buona partita per MEXES esperto difensore francese del MILAN «Inzaghi? Siamo tutti colpevoli, siamo sulla stessa barca e c'è grande delusione nello spogliatoio perchè abbiamo sbagliato il finale e la seconda parte del secondo tempo. Ci manca la grinta per vincere i duelli ed evitare quell'errore nel finale. Lazio? Ho sbagliato in quella partita, ma ho sempre avuto la fiducia dell'ambiente e dei compagni e stasera ho provato a far vedere cose migliori» TuttoMercatoWeb.com
Artur IONITA «Si poteva vincere, nel primo tempo poteva finire 2-0 se non sbagliavo quell’occasione. Chiedo scusa alla squadra, avrei dovuto passare la palla, ma è facile parlare adesso anche se in quei momenti c’è poco tempo per pensare. Ad ogni modo siamo molto contenti del risultato, per il gruppo e per i nostri tifosi. Andiamo avanti con la stessa grinta e la voglia messa in campo con il Milan. Cosa mi è piaciuto di più di questa partita? Ci abbiamo creduto fino alla fine, è stata un’emozione bellissima riuscire a pareggiare alla fine. Quando ho visto la gioia di Nico Lopez non sapevo cosa fare» HellasVerona.it
Patrizio SALA ex bandiera del TORINO nella seconda metà degli anni '70 «Il pareggio con il Verona denota i grandi limiti del Milan, i rossoneri non sono riusciti a mantenere il vantaggio. Un segnale negativo, c'è grande difficoltà: bastava tenere palla per qualche minuto, sono due punti persi. Al Milan serve una punta di ruolo davanti, Destro o Pazzini devono giocare per dare profondità alla squadra. Conte al Milan? potrebbe essere la soluzione ideale, certo, tutto dipende dalla sua voglia di lasciare la Nazionale» TuttoMercatoWeb.com
L'ex centrocampista della JUVE MAROCCHI attuale opinionista boccia il tecnico rossonero «I dirigenti erano al limite a quanto pare, se è vero credo che con questa prestazione e questi risultati a questo punto decideranno di cambiare allenatore. Il Verona fa la partita ed il Milan fa 2-1, poi quando ormai sembrava finita arriva il 2-2. Non ho visto grande logica in questa squadra» TuttoMercatoWeb.com
L'ex difensore ADANI ora commentatore in TV «L'unica cosa positiva per il Milan poteva essere il risultato, invece non è arrivato neanche quello. Non mi sono piaciuti diversi giocatori che potevano andare dentro con uno scambio stretto col compagno ed invece abbassano la testa. Il Verona poi in trasferta non è mai stato così pericoloso» TuttoMercatoWeb.com
Botta-Risposta via Twitter tra Salvini, segretario della Lega Nord noto tifoso milanista, e Mario BALOTELLI: Al tweet del politico «Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi Muntari può tornare a casa sua» ha risposto via Instagram l'attaccante attualmente in Premier League «Ma Salvini è serio quando dice questa cosa? E' pure un politico? Allora votate me è meglio» TGCom24.Mediaset.it
Radiografia del Gol gialloblù 2014/2015 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 11 | 12 | |
LÓPEZ | 0 | 5 | 5 | |
TACHTSIDIS | 0 | 3 | 3 | |
IONITA | 0 | 2 | 2 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 2 | 2 | |
MORAS | 1 | 1 | 2 | |
CHRISTODOULOPOULOS | 1 | 1 | 2 | |
SAVIOLA | 1 | 1 | 2 | |
HALLFREDSSON | 0 | 1 | 1 | |
SALA | 0 | 1 | 1 | |
VALOTI | 0 | 1 | 1 | |
JANKOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
NENÊ | 1 | 0 | 1 |
LE ALTRE DI A + - =
2 a 0 della SAMP al Marassi con gol di DE SILVESTRI ed ETO'O nell'altro anticipo
Primavera: Hellas Verona-Udinese 1-0 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
RETROSCENA DI CARRIERA, L'ITALIA E... LA PRIMA VOLTA TONI si confessa in questa intervista a 360° 'Volevo smettere dopo Dubai ma mia moglie mi ha convinto, ma non volevo andare al SIENA e ad un'ora dalla chiusura del mercato arriva la telefonata di Della Valle dalla FIORENTINA... Il mio idolo? VAN BASTEN! La prima volta? Fui troppo veloce...'
PRIMAVERA SPETTACOLO A VIGASIO! I ragazzi di PAVANEL segnano il gol vittoria con SPERI e scavalcano i fiulani in classifica, così il tecnico 'Una partita sofferta? Di facile non ne abbiamo vinta neanche una (ride, ndr). Abbiamo giocato contro una squadra importante che poteva contare su Jadson e Zapata, sono in un ottimo periodo di forma. Noi non abbiamo attaccato altissimi, abbiamo gestito le risorse e poi abbiamo capitalizzato con il gol. Siamo riusciti a gestire bene le nostre risorse, con l'Udinese è andata bene. Il sorpasso ai bianconeri? Il nostro sogno continua. Ai ragazzi avevo detto di stare più bassi, ma noi siamo nati per attaccare, così abbiamo cercato di sfruttare bene le nostre caratteristiche. Siamo riusciti a non concedere il palleggio agli avversari, perché non siamo bravissimi a difendere bassi. Siamo stati molto intelligenti a variare il minimo indispensabile sulla nostra mentalità'
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
SERIE A: La Lega salva il PARMA fino al termine del campionato, 5 milioni dal fondo multe
CONTRO IL RAZZISMO mister BENITEZ parla chiaro 'Chiudete gli stadi così la gente impara!'
RETROSCENA INCREDIBILI sulla rinuncia di ALONSO di correre in Australia dopo l'incidente al Montmelò (che potrebbe essere stato provocato da una scarica elettrica nell'abitacolo): Il pilota soccorso dopo aver perso conoscenza rispondeva ai dottori pensando di essere nel '95, quando correva con i kart!!! Lo rivela il quotidiano iberico 'El Pais'
PREMIER LEAGUE, a BALOTELLI vanno proprio tutte male! Nemmeno il nome sulla maglia del LIVERPOOL è corretto...
BASKET NBA: Un grande WESTBROOK non salva i THUNDER e i BULLS brindano, PORTLAND ok su DALLAS... Volano i NUGGETS con i 16 punti di GALLINARI, KNICKS ancora ko...
CAOS PARMA, si cercano di accertare le prime responsabilità e l'ex presidente GHIRARDI viene chiamato in causa per bancarotta fraudolenta
RASSEGNA STAMPA + - =
8/03/2015RIALZIAMO LA TESTA SUBITO
Tutte le interviste del post partita di Milan-Hellas Verona. Mister Inzaghi: "L'avevamo quasi portata a casa. Siamo molto amareggiati e delusi, ma il calcio è anche questo. Pensiamo alla prossima partita".
(NELLA FOTO: Mister Inzaghi dà le indicazioni alla squadra a San Siro)
MILANO - Queste le dichiarazioni rilasciate nel post partita di Milan-Hellas Verona, gara valida per la 26esima giornata di Serie A:
MISTER FILIPPO INZAGHI
"Adesso è dura, tutto va metabolizzato e poi si deve andare avanti. Sarebbe stato tutto diverso, abbiamo preso un gol da polli con la squadra schierata. Non possiamo prendere un gol del genere. Avevamo avuto una buona reazione rimontando dallo svantaggio, peccato. Siamo andati sotto, poi abbiamo pareggiato, non possiamo lasciare aperta una partita così perchè poi può capitare l'episodio. Ho messo Bocchetti per Pazzini perché in quel momento stavamo soffrendo a centrocampo con solo Poli e Muntari con 4 giocatori di attacco e ho pensato di avanzare Antonelli a centrocampo sperando di puntare sulle ripartenze di Honda, Bonaventura e Menez. Abbiamo avuto infatti qualche contropiede importante. Poi pensavo di mettere Destro al posto di Menez ma per il terzo cambio bisogna sempre aspettare un po'. Sull'impegno della squadra c'è poco da dire, sarebbe facile bastonarli se non si impegnassero, e avremmo risolto i problemi. Senza nulla da perdere in svantaggio abbiamo giocato un buon calcio, poi appena siamo andati in vantaggio, giochiamo con paura, devo capire perchè. Dispiace perchè una vittoria ci avrebbe rasserenato un po'. La sofferenza è tanta, sono il primo responsabile in quanto l'allenatore di questa squadra. Posso dire che cercherò di lavorare sempre di più per cercare di migliorare questo Milan".
PHILIPPE MEXES
"Un peccato perché era importante vincere 2-1 in casa e prendere un gol a un minuto dalla fine è brutto. Ora dobbiamo pensare subito a Firenze, a prendere punti perché stasera ne abbiamo perso due importanti. Ero felice di giocare stasera dopo quello che è successo, sono contento del gol e del rigore procurato ma non basta. Ci tenevo a dare il massimo, ma non è bastato. Alla fine siamo andati in confusione, sono andato sull'attaccante poi con Bocchetti non ci siamo capiti bene e l'attaccante ha messo dentro il pallone. Ora dobbiamo pensare solo a Firenze e tornare a vincere, andremo lì per portare a casa tre punti. Io penso alla squadra e ci tenevo a fare vedere un’altra faccia di me dopo quello che ho fatto. Non basta dobbiamo rialzare la testa. Non posso accontentarmi di questa partita, che alla fine non conta niente"
MISTER INZAGHI (CONFERENZA STAMPA)
"L'avevamo quasi portata a casa. Siamo molto amareggiati e delusi, ma il calcio è anche questo. Pensiamo alla prossima partita. Sono deluso, perché prendere gol a 4 secondi dalla fine dispiace. Dobbiamo guardare avanti. Il cambio è stato fatto perché i due in mezzo al campo stavano soffrendo e non avevo cambi a disposizione in panchina. Ho messo Antonelli in mediana per poi prendere alto il Verona. Speravo di chiudere la partita con una ripartenza grazie ad Honda, Menez e Bonaventura in avanti. Le occasioni per chiudere la gara le abbiamo avute, ma non le abbiamo realizzate. Se lasci aperte gare così, poi ci sono sempre rischi di subire un gol alla fine. Pazzini è considerato un grande attaccante ed ho pensato che in una partita giocata in casa con tanti cross dalle fasce che dovevano provenire da Cerci e Bonaventura, potesse darci vantaggi metterlo in campo. E poi ho pensato che fosse giusto dargli un opportunità dal primo minuto in questa stagione. Siamo rimasti con 3 attaccanti veloci li davanti, pensavo di fare il terzo gol. Ho pensato di mettere un centrocampista in più in mezzo al campo non per difendermi. Avevamo pensato a chiudere il match, non ad altro. Se non ci avessero fatto gol a 4 secondi dalla fine staremmo parlando di un altro match.
Ci volevano questi tre punti, perchè ci avrebbero rasserenato un po'. Non è un caso che nel secondo tempo abbiamo giocato bene una volta segnato il gol del vantaggio, perchè eravamo sereni e ci sono venute alcune belle giocate. Abbiamo messo 4 attaccanti li davanti, cercheremo di andare avanti con queste idee e migliorando. Io vado avanti per la mia strada. La reazione c'è stata. Abbiamo dato tuttto quello che avevamo e non è bastato stasera"
7/03/2015 22:44
SERIE A MILAN-HELLAS VERONA: RISULTATO FINALE
MILANO - Termina in pareggio il match di San Siro tra Milan ed Hellas Verona, gara valida per la 26esima giornata di campionato. 2 a 2 il risultato finale. Nel primo tempo entrambi i gol arrivano su calcio di rigore. Il primo, al 18', lo segna Luca Toni, dopo che Muntari aveva atterrato in area di rigore Ionita. I Rossoneri caricano a testa bassa, vanno vicini al pareggio con Pazzini, chiuso al momento della deviazione vincente da Marques e al 40' Mexes viene atterrato da Jankovic in area. Menez dal dischetto è freddissimo e regala il pareggio al Milan.
Partenza sprint nella ripresa per i Rossoneri con Mexes che trova il gol del momentaneo vantaggio al 47', al termine di un'azione caparbia. Il Milan potrebbe fare anche il terzo gol, ma al 94' Nico Lopez, all'ultimissimo istante trova il pareggio per i veronesi.
FONTE: ACMilan.com
Salvini: 'Balotelli incapace, stia all'estero'
Mario Balotelli, Liverpool
09 marzo alle 14:00
Non si placa la polemica a distanza tra Matteo Salvini e Mario Balotelli. Il segretario della Lega Nord, grande tifoso del Milan, è tornato sull'argomento a un pranzo per Radio Padana: "Se Balotelli farà politica come gioca a pallone, meglio lasciar perdere - riporta l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport - Balotelli più lontano sta dai campi da gioco italiani meglio è".
MUNTARI - Una precisazione anche su Sulley Muntari, criticato ferocemente dopo Milan-Hellas Verona: "A me vedere giocare Muntari dà fastidio perché non è capace, potrebbe essere alto biondo e con gli occhi azzurri e sarebbe lo stesso".
FONTE: CalcioMercato.com
Le pagelle di Milan – Hellas Verona 2-2 (26° Giornata)
JACOPO VINCI 9 MARZO 2015 0 250 VISITE TOTALI
Le pagelle di Milan – Hellas Verona 2-2 ( 26° Giornata)
Diego Lopez: 6.5
Tante uscite alte impegnative e una gran parata su Ionita. Battuto nel primo tempo solo dal rigore beffardo di Toni. Nel secondo tempo viene salvato dalla traversa su gran tiro da fuori di Tachtsidis. Non ha nessuna colpa quando centrocampo e difesa confezionano l’ennesimo pastrocchio stagionale regalando il pareggio (meritatissimo) al Verona a una manciata di secondi dalla fine del match.
Mexes: 6
Scontata la squalifica dopo la sceneggiata di Roma, beneficia dei numerosi infortuni e delle prestazioni tutt’altro che incoraggianti di Bocchetti per tornare titolare. Mai preciso in difesa, si lascia apprezzare in fase d’attacco e di impostazione. Un’idea potrebbe essere quella di avanzarlo come mediano, un esperimento, quanto meno per smuovere qualcosa nell’ignavia che serpeggia nella squadra rossonera. L’attacante Philippe si procura il rigore dell’ 1-1 e fa siglare l’autogol del sorpasso a Tachtsidis. Entra anche lui nel sucidio rossonero in occasione del 2-2 dell’Hellas. Purtroppo per lui, un difensore deve anzitutto difendere.
Poli 4.5
Troppi tocchi ogni volta che è in possesso di palla e giocate solo in orizzontale. Sbaglia un numero stratosferico di passaggi. Finale da brividi. Delude ma ormai non è una novità in questa stagione flop per lui.
Muntari 4
Schierato vertice basso di centrocampo, semplicemente imbarazzante la sua prestazione. Non è la prima volta che il ghanese mette a dura prova l’infinita pazienza dei tifosi rossoneri. Si fa sempre saltare e al 17′ causa un rigore assurdo. In regia è scontato e prevedibile. Errori marchiani anche nel finale. E pensare che a questo giocatore è stata affidata oltre che la regia del centrocampo anche la fascia di capitano in alcune partite di questa infausta annata.
Bonaventura 5.5
Mezz’ala sinistra: un ruolo che, sembra chiaro, non gradisce: soffre per tutto il primo tempo, commettendo errori per lui davvero inusuali. Quando si allarga e alza (nei momenti in cui il Milan gioca con il 4-4-1-1) migliora e regala anche qualche giocata preziosa. Meglio anche quando si accentra sulla trequarti.
Menez 5
Si abbassa per tutta la gara, risultando praticamente nullo. Sforna qualche passaggio scontato che finisce per essere sempre intercettato da qualche avversario. In alternativa sfodera l’arma ( a salve) delle soluzioni personali. Segna il tredicesimo gol in stagione, il settimo su rigore.
Bocchetti 5
Entra per dare man forte alla difesa.Un cambio veramente inspiegabile quello di Inzaghi che toglie una punta (Pazzini) per un difensore, come se il Milan fosse arrivato veramente al capolinea della sua storia calcistica. E’ un cambio degno di uno spareggio retrocessione in serie B. Come se non bastasse Bocchetti si fa anticipare da Juanito Lopez nell’azione del definitivo 2-2. El Choneho, inserito da Mandorlini nel finale, proprio per mandare un segnale forte alla squadra,quello di attaccare. Una scelta da allenatore competente, che ha solcato anche i campi polverosi e assolati delle serie minori per poi sbocciare e realizzarsi in Serie A.
Pazzini 5.5
A sorpresa, in una partita importantissima, è preferito a Destro. Dopo che Inzaghi l’aveva relegato ai margini della rosa per quasi tutto l’anno. Contro il Torino infatti venne preferito addirittura Niang (il “Lazzaro” del Genoa). Si sbatte come al solito cercando di fare sponda con i compagni, ma non è più il Pazzo dei tempi d’oro e la coordinazione sembra ormai sempre di più lasciare lo spazio a giocate tentate e quasi mai finalizzate. Lo spirito, almeno quello, non manca mai. I passaggi dei suoi compagni per lui si possono contare sulle dita di una mano.
Cerci 5
Si impegna, ma gioca da solo e con risultati francamente sconfortanti. Non salta mai il diretto avversario. Ennesima prestazione al di sotto della sufficienza per l’ex colchioneros. Inzaghi dopo un’ora gli preferisce Honda che comunque non incide ma sembra leggere meglio le situazioni.
Sala 6.5
Nell’inusuale posizione di terzino destro risulta efficace soprattutto quando si tratta di ribaltare l’azione: fase di gioco essenziale nel progetto tattico del Verona. Con il passare dei minuti cresce anche nei raddoppi difensivi. Bene anche nel secondo tempo, quando è tra i più propositivi dei suoi.
Tachtsidis 6
Non è certo rapido, ma è ordinato e preciso. Soprattutto, però, il Milan non lo aggredisce mai. Con il passare dei minuti va un po’ in crisi, in particolar modo quando deve fare da ‘diga’. Sfortunato e un po’ impacciato sull’autogol. Al 28′ della ripresa, dopo un controllo più che rocambolesco, coglie una traversa clamorosa.
Halfredsson 7
Imprescindibile sia per il senso tattico, sia per la qualità di giocate e passaggi. Il pallone non lo perde mai e mostra una sopraffina intelligenza e visone di gioco. E’ preziosissimo nel gioco di Mandorlini, talmente fondamentale che appena ammonito, il tecnico veronese lo sostituisce temendo di perderlo per le prossime uscite della sua squadra.
Milan: Paletta 5.5 , Bonera 5 , Antonelli 5.5
Hellas Verona: Benussi 6, Moras 6 , Marques 6 , Pisano 6.5 , Ionita 6.5 , Jankovic 5 , Toni 6.5 , Gomez 6.5
FONTE: ItaTV.it
Pubblicato il: 8 marzo 2015
MASSIMO MAGA - Esperto di Calcio
Milan-Verona, voti Gazzetta utili al Fantacalcio: l’Hellas pareggia al 95’ con Nico Lopez
La squadra di Filippo Inzaghi ha pareggiato tre delle ultime quattro partite disputate.
Nico Lopez e Toni entrambi a segno a Milano Nico Lopez e Toni entrambi a segno a Milano
Sabato 7 marzo alle ore 20:45 si è disputato, allo stadio Giuseppe Meazza San Siro, il secondo anticipo della ventiseiesima giornata del campionato di serie A tra Milan e Hellas Verona. I veneti sorridono in extremis sul Milan insufficiente. Il 2-2 certifica ulteriormente la crisi rossonera. La squadra di Inzaghi ha colto il terzo pareggio nelle ultime quattro giornate. Il Verona conquista il terzo risultato utile consecutivo dopo il pareggio 1-1 con la Roma e la vittoria 2-1 a Cagliari.
La cronaca del match
Parte bene il Verona con Ionita molto attivo sulla sinistra ed al 18' Muntari commette un fallo ingenuo sul centrocampista moldavo e l'arbitro Giacomelli assegna il rigore che Toni realizza. Poca cosa la reazione del Milan che raggiunge il pareggio al 41' con Menez su rigore: il francese centra per Mexes che cade a terra contrastato da Jankovic. L'arbitro non ha dubbi. Le squadre rientrano in campo per il secondo tempo ed al 47' mischia in area gialloblu con Marques a terra, Mexes caparbio da posizione defilata calcia a rete, Pisano rinvia contro Tachtsidis e la sfera carambola in gol, Milan in vantaggio 2-1. Al 73' incredibile destro di Tachtsidis, dopo un controllo difficoltoso, che si stampa sul montante a Diego Lopez battuto. Al 91' viene espulso mister Mandorlini per proteste, al 93' su un errore clamoroso di Muntari, Sala lancia Toni e Nico Lopez, due contro uno, salva tutto Paletta. Due minuti più tardi Nico Lopez su una spizzata di Juanito Gomez si incunea alle spalle di Bocchetti e Mexes e di destro fredda Diego Lopez per il definito 2-2.
Tabellino della partita
Le reti sono state realizzate al 18' da Luca Toni ed al 41' da Jeremy Menez entrambi su calcio di rigore, al 47' autogol di Panagiotis Tachtsidis ed al 95' Nico Lopez su assist di Gomez. Per il Milan è stato ammonito Andrea Poli (trattenuta); per il Verona Luca Toni ed Emil Hallfredsson entrambi per atterramento di un avversario, Lopez (perdita di tempo). Filippo Inzaghi ha sostituito al 64' Cerci con Honda, al 78' Pazzini con Bocchetti ed al 92' Menez con Destro; Andrea Mandorlini al 50' Marques con Rodriguez, al 62' Hallfredsson con Obbadi ed al 79' Jankovic con Lopez.
Voti ufficiali Gazzetta dello Sport
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez 6; Bonera 6, Paletta 6, Mexes 6,5, Antonelli 5,5; Poli 6,5, Muntari 4, Bonaventura 6; Menez 6,5 (dal 47′ s.t. Destro sv); Cerci 4,5 (dal 19′ s.t. Honda 5) Pazzini 4,5 (dal 32′ s.t. Bocchetti 5).
Verona (4-3-3): Benussi 6; E.Pisano 6, Moras 5, Marques 6 (dal 5′ s.t. Rodriguez 6), Ionita 6,5; Sala 6,5, Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 5 (dal 17′ s.t. Obbadi 6); Juanito Gomez 6, Toni 6,5, Jankovic 5 (dal 34′ s.t. Nico Lopez 6,5).
FONTE: It.BlastingNews.com
sabato 07 marzo 2015
Balotelli risponde a Salvini: «Meglio votare per me»
Il segretario della Lega Nord su Facebook dopo il 2-2 del Milan con il Verona aveva attaccato Muntari: «Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi Muntari può tornare a casa sua»
MILANO - "Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi Muntari può tornare a casa sua": è un commento scritto sulla propria pagina ufficiale di Facebook dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini, noto tifoso del Milan, che ha criticato così il centrocampista ghanese per la prestazione nella partita pareggiata dai rossoneri questa sera contro l'Hellas Verona.
LA RISPOSTA DI BALOTELLI - A Salvini ha risposto Balotelli, che sul suo profilo Instagram ha scritto: "Ma questa persona è seria quando dice questo o cosa? È pure un politico? Allora votate me è meglio".
FONTE: CorriereDelloSport.it
marzo 8, 2015
Milan-Verona 2-2, la moviola: Giacomelli, ok sui rigori. Muntari graziato
Giacomelli
La Gazzetta dello Sport di oggi analizza la prestazione dell’arbitro Piero Giacomelli, direttore di gara ieri sera nell’intenso e spettacolare match tra il Milan e l’Hellas Verona. Linea non durissima la sua, pochi cartellini gialli sventolati ma inflessibile negli episodi in area di rigore, dove appare oculato e anche fortunato.
Netti entrambi i penalty fischiati nel primo tempo: prima il veronese Ionita viene abbattuto da Muntari con uno sgambetto, poi è ancor più bravo a notare il calcetto di Jankovic su Mexes nell’area veneta. Qualche dubbio in più resta sul contatto tra Pisano e Cerci, con il terzino che mette il braccio al collo dell’attaccante milanista, il quale però si lascia cadere troppo facilmente.
Più o meno giusta anche la distribuzione dei cartellini, anche se il ghanese Muntari viene graziato in un paio di occasioni, soprattutto quando entra male su Tachtsidis nel primo tempo. Lo stesso greco sfiora il gol con un gran destro che incoccia la traversa e rimbalza nei pressi della linea: il Verona chiede il gol, ma Giacomelli ed i suoi assistenti negano giustamente. Il pallone torna in campo almeno di un paio di metri.
Redazione MilanLive.it
FONTE: MilanLive.it
Hellas Verona Top&Flop veronesi: Toni è un mito, Marques un disastro
Autore: marco adami Data news: 09/03/2015
Nico Lopez raggiunge il pari con un colpo in velocità, dopo che Menez e Mexes avevano riportato il Milan in vantaggio. il Verona non demorde, ci crede e alla fine porta a casa un pari preziosissimo, anzi lascia due punti a S. SIro contro il solito impamlpabile Diavolo.
Top
Toni: ormai il suo nome nella lista top va di default. Stavolta il rigore e il gioco di sponda consentono ai veronesi di non arrendersi contro il Milan: Mito
Sala: esterno d'attacco, di centrocampo, o di difesa dove lo metti sta: Sicurezza
Tachsidis: quando ha la mente sgombra gioca tutti i palloni, e bene: Roccia
Flop
Marques: la squadra sta crescendo lui no: insicuro
Difesa: ancora troppi errori individuali, per fortuna che c'era il Milan: disattenta
Milan - Hellas Verona: Top&Flop Rossoneri, sotto il segno della M!
Autore: Davide Dentico
Ieri sera, a San Siro, i rossoneri hanno vissuto l'ennesima partita da montagne russe. Prima in svantaggio poi in vantaggio e alla fine recuperati all'ultimo secondo dell'ultimo minuto di recupero. Ormai con questa squadra non si può mai esser sicuri ma analizziamo i migliori e i peggiori del match.
TOP
MEXES: Il difensore francese torna titolare dopo la maxi squalifica rimediata nel match contro la Lazio. Bisogna dire che ieri ha giocato una buona partita procurandosi il rigore del pareggio e segnando il goal del momentaneo vantaggio rossonero.. Quando gioca così sembra quasi un buon difensore, il problema è che non ci si può fidare perchéè prima o poi farà qualche cavolata. E' molto bravo a "bluffare" e a non far capire qual'è quello vero. POKER FACE
MENEZ: Trasforma il rigore del pareggio ed è sempre uno dei più propositivi anche se sbaglia molti passaggi. Si sa è il pupillo di Inzaghi e ha giocato praticamente tutte le partite da titolare. Come direbbe un noto spot pubblicitario, è "tutto attorno a te" e la squadra gira intorno a lui in attesa dei suoi colpi di genio che in qualche partita arrivano in altri un po' meno ma è sempre decisivo. VODAFONE
PALETTA: Anche lui è un giocatore un po' discontinuo però ieri ha disputato una buona partita e ha coperto bene su Toni e dopo la conclusione di Tachtsidis che colpisce la traversa è il primo a intervenire e mettere la palla in corner. ATTENTO
FLOP
MUNTARI: Ligabue direbbe "Ho perso le parole" e Vasco "Senza Parole". Si per il giocatore ghanese non si son proprio più parole e ormai anche gli insulti son finiti. Inzaghi lo mette in campo perché è un giocatore di personalità e lui come lo ripaga? Commettendo fallo su Ionita e regalando il rigore al Verona. Ma come fai a fare un fallo così in area in una zona inutile col tuo compagno che aveva già recuperato? Bah. Per il resto la solita partita da Muntari: Orribile. DISASTRO
BOCCHETTI: Faccio fatica ancora a capire il suo ingresso in campo ma una cosa so: come fai a entrare ad un quarto d'ora dalla fine e non avere la forza per spazzare un pallone? Il suo errore regala il pareggio al Verona all'ultimo secondo. IMPERDONABILE
CERCI: Dato che oggi è la festa della donna, Inzaghi decide di mettere l'esterno ex granata almeno la ragazza non può lamentarsi sui social. Ma lui delude molto. Mai un dribbling, mai una giocata delle sue e non riesce ad essere determinante per la squadra e per il risultato. ASSENTE
Ultime considerazioni: Inzaghi basta con la difesa a cinque, non provarci più. E' la seconda volta che ci provi e in entrambe le occasioni è andata male dato che poi siamo stati raggiunti. Mettere Suso o Van Ginkel al posto di Muntari era troppo difficile? Non capisco. In ogni caso, faccio fatica a vedere la mia squadra che non riesce a gestire un vantaggio in quello che dovrebbe essere il nostro fortino. Non vedo l'ora che arrivi giugno e spero che arrivi presto.
FONTE: MondoCalcio.info
Milan – Hellas Verona 2-2: la moviola
Posted on 8 marzo 2015 by Nocerino Giuseppe
Il match tra Milan e Verona di questa sera è stato assegnato dal’arbitro Piero Giacomelli della sezione AIA di Trieste.
Il fischietto di Trieste, in Serie A dal 2011, ha incontrato il Milan in 4 occasioni facendo registrare solo vittorie a favore dei rossoneri.
La partita di questa sera ha fatto contare pochi casi da moviola ma tali da condizionare in maniera decisiva il risultato.
Il primo episodio degno di nota del match si presenta al 7’ quando Menez entra in are di rigore ma, dopo essere stato toccato lievemente al braccio, cade platealmente recriminando il calcio di rigore: trattasi di un tocco lievissimo e di normale prospettiva di gioco che non presenta i minimi requisiti richiesti per l’assegnazione di un calcio di rigore inoltre il francese non fa nulla per restare in piedi.
Dieci minuti più tardi viene assegnato un calcio di rigore al Verona dopo che Ionita viene messo giù dal rossonero Muntari: rigore nettissimo in quanto Muntari sgambetta il giocatore del Verona senza preoccuparsi di intervenire sulla palla. Ingenuità colossale che permette al Verona di passare in vantaggio.
Al 21’ è giusto ammonire Poli per una trattenuta che ferma una ripartenza della squadra di Verona.
Al 20’si presenta un altro episodio che potrebbe portare ad un calcio di rigore. Bonaventura mette un cross sul secondo palo ma in area di rigore è evidente che Cerci venga trattenuto per la maglia da Pisano, il rossonero recrimina il calcio di rigore ma l’arbitro lascia proseguire: il giocatore del Verona si disinteressa della palla pensando solo ad ostacolare Cerci con conseguente trattenuta. Gli estremi per il rigore ci sono anche se è evidente che Cerci si lascia cadere quando nota che non ha possibilità di giungere sulla palla.
Al 30’ è giusta l’ammonizione per Ionita dopo essere entrato in scivolata pericolosamente su Bonera.
Altro episodio decisivo si presenta al 40’ quando Giacomelli fischia un rigore a favore dei rossoneri. Mexes cerca di controllare il pallone all’interno dell’area di rigore ma viene messo giù da Jankovic: il giocatore del Verona sbaglia completamente il tempismo dell’ intervento calciando il polpaccio di Mexes per questo motivo il rigore è netto.
Il secondo tempo non fa registrare episodi degni di nota.
Al 57’ Cerci entra in area di rigore per poi cercare goffamente il contatto con il difensore del Verona: il rossonero si getta (nel senso letterario del termine) sul difensore gialloblu. Gli estremi del rigore sono inesistenti ma c’era l’ammonizione per simulazione per Cerci che dopo essere caduto ha accennato ad una protesta.
Un minuto più tari giusto ammonire Hallfredsson per un intervento pericoloso su Bonera.
Ultima ammonizione da segnalare avviene al 95’ per Nico Lopez che dopo il gol viene ammonito per eccesso di esultanza.
Arbitraggio nella media quello di Giacomelli che vede abbassarsi il suo voto per il probabile rigore non assegnato ai rossoneri. L’uso dei cartellini lascia molto a desiderare in quando è stato concesso molto ai giocatori di entrambe le squadre (su tutti: manca un cartellino giallo sia per Muntari che per il tocco di mano finale di Bonaventura che poi ha comportato all’uscita di scena di Mandorlini). Buon lavoro degli assistenti anche se il primo giudice di porta poteva dare una maggiore mano nel caso del rigore non assegnato su Cerci.
Voto Giacomelli: 5
Milan – Hellas Verona 2-2: la partita tattica
Posted on 8 marzo 2015 by Mauro Fede
Va bene che abbiamo dei limiti tecnici, nessuno lo mette in dubbio, ma come è possibile che non riusciamo mai a gestire il vantaggio? C’è un motivo se la squadra prende goal nell’ultimo minuto di recupero, la squadra ha paura e quella paura deriva dal suo allenatore. E’ la paura di prendere goal, quella paura che ti porta a inserire un difensore per un attaccante, portando a zero le possibilità di chiudere la partita.
Quindi partiamo subito analizzando il cambio “assassino” fatto da Pippo. Avrei capito un centrocampista, ottimo per fare densità in mezzo al campo e per recuperare palla più lontano possibile dall’area; ma un difensore non lo accetto, perchè ti porta a abbassare ancor di più il baricentro e a concedere il fianco e la palla ai tuoi avversari. Questo cambio comporta oltre a quanto già descritto, un disordine totale nella linea dei centrocampisti: Jack si ritrova a ricoprire la corsia, mentre Antonelli in mezzo al campo a far pressing senza senso. Analizzando le due fasi si ha:
un uomo in meno per giocare la palla in ripartenza, visto che Jack era defilato;
e due uomini in più in fase difensiva, con Antonelli che viene attratto dal movimento verso la corsia, coprendo una zona del campo che non è assegnata più a lui.
Se per quanto Poli ci provi a far girare la palla per far salire la squadra con il possesso, ecco che dalla linea mediana in poi non siamo più in grado di trovare linee di passaggio, per il mancato movimento dei nostri fra le maglie avversarie. Infatti questa è una squadra che non sa verticalizzare, o almeno lo fa soltanto in contropiede, quando è più facile. Questo viene complicato da quei giocatori che “amano” stare con la palla tra i piedi (due su tutti Menez-Cerci), facendo perdere tempi di gioco alla squadra (velocità nella manovra) e perdendosi, quando accade, il movimento di un compagno che tenta di smarcarsi.
Mettere in mezzo al campo un giocatore “anarchico” come Menez comporta a non avere un gioco di quadra, lui ama smarcarsi tramite il movimento dei suoi compagni, che gli portano via l’uomo in più e punta il rimanente. Tutto questo non accadeva nelle partite in cui lì in mezzo veniva impiegato Jack. Tutto questo porta a un ulteriore domanda: come fa questa squadra ad avere un piano di lavoro, se ogni domenica vengono spostate le carte in tavola?
La mentalità e il gioco di una squadra non si costruiscono a tentativi, bisogna avere un idea chiara in mente e le abilità giuste per applicare la tua idea di calcio ai propri giocatori. Detto questo è chiara la conclusione, non si può più andare avanti così.
I migliori:
Mexes: l’unico che lotta, sbloccando per ben due volte il match. Ora come ora il miglior difensore in rosa.
Poli: anche se non è nelle sue corde, riesce a dare un minimo di geometria al centrocampo.
I peggiori:
Muntari: fatto giocare in quella posizione fa più danni della grandine. Perde innumerevoli palle, perchè giocate orizzontalmente con le vie di passaggio occupate.
Cerci: non parte bene e peggiora nel momento in cui passa a fare l’esterno di centrocampo.
FONTE: RossoneroSemper.com
sabato 07 marzo 2015
Salvini choc: «Muntari torni a casa». Replica Balotelli: «Votate me, è meglio»
Il segretario della Lega Nord, tifoso rossonero, commenta con un messaggio su Facebook la prestazione del calciatore milanista durante la sfida con il Verona. La replica dell'attaccante della Nazionale: «Ma è serio?»
MILANO - «Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi Muntari può tornare a casa sua»: è un commento scritto sulla propria pagina ufficiale di Facebook dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini, tifoso del Milan, che ha criticato così il centrocampista ghanese per la prestazione nella partita pareggiata dai rossoneri contro l'Hellas Verona. Muntari è stato l'autore di un fallo da rigore nel primo tempo.
REPLICA BALO - Dura la risposta di Mario Balotelli su Instagram, che difende l'ex compagno di squadra: «Ma questa persona è seria quando dice questo o cosa? È pure un politico? Allora votate me, è meglio».
FONTE: TuttoSport.com
Milan-Verona 2-2, le pagelle di CalcioWeb
Mexes e Tachtsidis i migliori, malissimo Muntari e Jankovic
7 marzo 2015 22:42 - Luigi Maria Romano
Milan fermato sul pareggio dal Verona nell’anticipo serale della 26^ giornata. Sono gli scaligeri a passare in vantaggio con Toni su rigore al 18'. I rossoneri trovano il pari, sempre su rigore, con Menez al 41', Al 2' della ripresa, il gol decisivo di Mexes, che ufficialmente sarà registrato come autorete di Tachtsidis. Per tutta la seconda frazione la squadra di Mandorlini ci prova, andando molto vicina al 2-2- solo in un’occasione, ovvero una traversa colpita da Tachtsidis. A tempo quasi scaduto, arriva il pareggio insperato di Nico Lopez. Pareggio giusto.
MILAN (4-3-1-2)
Diego Lopez 6,5: quando è chiamato in causa risponde sempre “presente”
Bonera 6: il compitino. Niente di più
Mexes 7: si procura un penalty e, nonostante i tabellini, realizza il gol del 2-1
Paletta 6: non demerita nel mismatch con Toni
Antonelli 5,5: piuttosto deludente. La sua spinta sulla sinistra è quasi nulla
Poli 5,5: prestazione incolore per lui
Muntari 3,5: al di là del rigore causato, la sua gara è vergognosa. Interventi senza senso, passaggi sbagliati, un errore dietro l’altro. Inguardabile
Bonaventura 6: l’unica nota lieta della mediana milanista
Menez 6,5: dà sempre l’impressione di avere idee interessanti quando ha la palla. Trasforma il penalty del pareggio
(dal 92') Destro s.v.
Pazzini 5,5: tanta buona volontà, ma pochi spunti di rilievo. Ha l’attenuante di essere supportato inadeguatamente
(dal 77') Bocchetti s.v.
Cerci 5,5: spesso appare letteralmente fuori dal gioco. Quando ha la palla, l’impressione è che alzare la testa e guardare i compagni non sia la prima opzione
(dal 64') Honda 5,5: anche lui, come tanti compagni, si vede poco.
VERONA (4-3-3)
Benussi 6: incolpevole sui gol
Ionita 6,5: uno dei migliori, soprattutto in fase offensiva. Pericoloso più volte, si procura anche un rigore
Marques 5,5: le poche volte che il Milan si fa vivo dalle sue parti, non ostenta particolare sicurezza
(dal 50') Gu. Rodriguez 6: leggermente meglio del compagno a cui è subentrato
Moras 6: a parte qualche sbavatura, anche maldestra, la sua è una discreta partita
Pisano 5,5: prestazione mediocre in entrambe le fasi
Sala 6: si accende a intermittenza. Quando “c’è”, dimostra di avere numeri interessanti
Tachtsidis 7: il migliore dei suoi. Tutte le azioni pericolose dell’Hellas partono da lui. Sfiora il 2-2, ma colpisce una clamorosa traversa
Hallfredsson 6: primo tempo ottimo con tanta quantità e anche una buona dose di qualità. Nella ripresa si innervosisce, eclissandosi progressivamente
(dal 62') Obbadi 5,5: ci mette la buona volontà e la corsa, ma non fa meglio dell’islandese
Jankovic 4,5: sembra quasi svogliato. In attacco non dà il contributo che era lecito aspettarsi, e provoca anche il rigore che porterà al gol del pari rossonero
(dal 79') Nico Lopez 6,5: decisivo
Toni 6,5: realizza il gol del momentaneo vantaggio e tiene costantemente impegnata la difesa avversaria
Juanito Gomez 6: niente di eccezionale, ma nel complesso fa la sua onesta partita
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Harakiri Milan: solo 2-2 col Verona a S. Siro, ora Inzaghi trema davvero
Una delusione cocente per i rossoneri, ma che rispecchia quanto visto in campo. Nico Lopez all’ultimo minuto
08/Marzo/2015 - H. 00.16
Il fatal Verona potrebbe costare la panchina del Milan a Pippo Inzaghi. La maledizione che vede i rossoneri sempre in difficoltà contro l'Hellas si ripete anche questa sera a San Siro, dove i ragazzi di Mandorlini strappano un insperato pareggio per 2-2 nel recupero e tarpano ancora le ambizioni di risalita del Milan.
Una delusione cocente per Inzaghi, ma che rispecchia quanto visto in campo: il Verona ha tenuto testa ai padroni di casa nella prima frazione passando anche in vantaggio con un cucchiaio di Toni, ha resistito nella fase di rimonta con Menez e l'autogol di Tachtsidis a cavallo dei due tempi e nel finale è stata cinica ad approfittare della paura che ha attanagliato i rossoneri trovando il pari con Nico Lopez.
Con 35 punti e il terzo pareggio nelle ultime quattro partite il Milan aggancia l'Inter, che ha però una gara in meno, e deve quasi certamente dire addio alle ultime chance di rimonta per un posto in Europa. Punto pesante invece per il Verona, che aggancia il Sassuolo a quota 29 e rosicchia un altro punto al Cagliari terzultimo.
MILAN - HELLAS VERONA 2-2
RETI: 17' pt rig. Toni (V), 40' pt rig. Menez (M), 1' st autogol Tachtsidis (M), 49' st Lopez (V)
MILAN: Diego Lopez; Bonera, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, Muntari, Bonaventura; Menez (46' st Destro); Cerci (18' st Honda), Pazzini (31' st Bocchetti). A disp.: Abbiati, Gori, Abate, Van Ginkel, Mastalli, Suso. Allenatore: Filippo Inzaghi.
HELLAS VERONA: Benussi; E.Pisano, Moras, R.Marques (5' st Rodriguez), Ionita; Sala, Tachtsidis, Hallfredsson (16' st Obbadi); Juanito Gomez, Toni, Jankovic (33' st Nico Lopez). A disP.: Rafael, Sorensen, Martic, Agostini, Greco, Campanharo, Saviola, Lazaros, Fernandinho. Allenatore: Andrea Mandorlini.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Note: ammoniti Ionita (V), Halfredsson (V). Espulso per proteste l'allenatore del Verona Mandorlini.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Milan raggiunto al 95’ Inzaghi di nuovo a rischio
L’Hellas Verona in vantaggio con Toni e rimontato da Menez e da un autogol Il tecnico rossonero: il mio futuro? È una domanda che non dovete fare a me...
08 Marzo 2015
MILANO. Il Milan chiude la stagione praticamente a metà marzo. A meno di improbabili sconvolgimenti (la settimana prossima, lunedì 16, i rossoneri sono attesi al Franchi dalla Fiorentina), con il pareggio a San Siro con l’Hellas Verona – meritatissimo per i gialloblù di Mandorlini, allontanato dalla panchina per proteste al 45’ del secondo tempo, perché chiedeva il giallo per un intervento di Bonaventura – il Milan ha ridotto al lumicino le speranze di agganciare il quinto posto e, quindi, l’Europa League.
Un Milan ora combattuto tra Inzaghi-sì, Inzaghi-no e tra l’ingresso – possibile, concreto e questa volta non smentito né da Galliani, né tanto meno da Berlusconi – di mister Bee, il magnate thailandese che avrebbe incontrato segretamente ad Arcore l’altro mister B., Berlusconi, per l’acquisto del 25 per cento delle quote della società di proprietà Fininvesto, cioè della famiglia Berlusconi.
Galliani, interrogato sull’argomento, ha risposto in maniera sibillina, ma questa volta non ha smentito, perché l’incontro c’è stato: «Il Milan non può parlare di se stesso, quindi io non posso parlare del Milan. La società ha un proprietario, che si chiama Berlusconi, da 29 anni. È la proprietà che ha la facoltà di parlare».
Galliani ieri sera ha lasciato la tribuna d’onore di San Siro nerissimo in volto. In altre occasioni era deluso, amareggiato. Ma questa volta era “nero”. Tradotto: arrabbiatissimo. S’era detto prima dell’anticipo di ieri sera con l’Hellas Verona, che era finita l’epoca delle chiacchiere e ci volevano i fatti, i risultati. Un risultato che neppure ieri sera è arrivato. Anzi. Peggio, perché tutti i rossoneri oramai avevano fatto la bocca ai tre punti, dopo il rocambolesco 2-1 di Mexes, deviato in rete da Tachtsidis.
Ma dopo avere sfiorato più volte il pareggio, con Nico Lopez e lo stesso Tachtsidis che ha colpito la traversa piena con una grande botta da sedici metri, e alcune incomprensioni sull’ultimo passaggio tra Toni e Lopez che, almeno in un paio di occasioni, potevano mettere un giocatore giallobù davanti a Diego Lopez, dopo questa supremazia, il gol del pari è arrivato con una magia di Nico Lopez al 95’.
Inzaghi, che ora torna di nuovo in discussione, e criticato prima della partita per l’esclusione di Destro – voluto dallo stesso allenatore – a vantaggio di Pazzini, fa entrare l’attaccante a 1’ dalla fine. E dagli applausi per questa mossa, si è passati a bordate di fischi qualche secondo dopo, quando è arrivato il gol del pari del Verona. Il cambio di Pazzini per il difensore Bocchetti, l’ha detta comunque lunga sulla paura di Inzaghi di farsi sfuggire il 2-1. Un atteggiamento di sicuro non da Milan.
«Il mio futuro? Non dovete chiederlo a me», ha detto Inzaghi. «Se non fosse arrivato il gol del pari a 10’’ dalla fine, i giudizi sarebbero stati diversi. Abbiamo preso un gol da polli, queste sono partite da portare in porto».
FONTE: IlCentro.Gelocal.it
7 marzo 2015
Milan-Verona,Salvini:"Muntari via da Italia"
Balotelli: "Questo è un politico? Votate me"
ll leader della Lega affida ai social la sua critica feroce: "Restino solo gli immigrati che lavorano". E a difendere il giocatore del Milan arriva Mario Balotelli
00:36 - "Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi Muntari può tornare a casa sua": è un commento scritto sulla propria pagina ufficiale di Facebook dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini, noto tifoso del Milan, che ha criticato così il centrocampista ghanese per la prestazione nella partita pareggiata dai rossoneri questa sera contro l'Hellas Verona. E' stato Muntari a causare il fallo da rigore che aveva portato gli scaligeri in vantaggio. E a difende Muntari arriva il suo ex compagno di squadra, Mario Balotelli, che dalla sua pagina di Instagram commenta: "Ma Salvini è serio quando dice questa cosa? E' pure un politico? Allora votate me è meglio".
FONTE: TGCom24.Mediaset.it
Il Milan non scaccia la crisi, pari col Verona
2-2 in pieno recupero dei gialloblù dopo l’autogol di Tachtsidis. Nel primo tempo cucchiaio su rigore di Toni a cui aveva risposto Menez. Inzaghi fischiato dai tifosi
Cerci recrimina un fallo del Verona
Un gol di Nico Lopez all’ultimo minuto di recupero regala il pareggio al Verona, beffando il Milan. I rossoneri provano a fare la partita ed a chiudere il Verona nella propria metà campo, ma nel primo quarto d’ora non riescono mai ad impensierire Benussi. Gli uomini di Mandorlini, invece, sono molto veloci nelle ripartenze e con Jankovic sfiorano la rete. Al 17’ Muntari commette un gravissimo errore atterrando in area Ionita: calcio di rigore che si incarica di calciare Toni, il quale con un cucchiaio batte Diego Lopez.
La reazione rossonera fatica ad arrivare e il moldavo Ionita sfiora il raddoppio con una bella iniziativa sulla fascia destra e una bella conclusione nello specchio sulla quale si oppone Diego Lopez. Nel Milan ci prova Mexes da lontano, ma la sua conclusione si spegne a lato. È ancora il francese al 40’ il più pericoloso del Milan sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Menez, quando Jankovic lo atterra in area. Calcio di rigore del quale si incarica Menez, il quale non sbaglia e ristabilisce la parità. La ripresa si apre nuovamente all’insegna della coppia francese Mexes-Menez: l’attaccante ex Psg tocca di testa per il difensore, il quale controlla e da posizione defilata trova l’angolino giusto (con la deviazione decisiva di Tachtsidis) per la rete del 2 a 1.
La sostituzione di un attaccante con un difensore costa una buona dose di a Filippo Inzaghi da parte dei tifosi del Milan. Gran parte del pubblico di San Siro non gradisce la scelta dell’allenatore di sostituire Giampaolo Pazzini con Salvatore Bocchetti al 32’ del secondo tempo, con i rossoneri in vantaggio per 2-1. Con un attaccante in meno, Inzaghi ha inserito Bocchetti in difesa, avanzando Luca Antonelli da terzino a esterno di centrocampo.
La reazione del Verona non si fa attendere, con il solito Toni che manda la palla di poco a lato.Tachtsidis colpisce una clamorosa traversa ad un quarto d’ora dal termine a Diego Lopez battuto, ma questa volta il Milan è fortunato. La partita arriva fino al quarto dei 5 minuti di recupero decretati da Giacomelli, quando Nico Lopez, appena entrato in campo, beffa il Milan all’ultimo secondo.
FONTE: LaStampa.it
Milan-Verona 2-2, Nico Lopez beffa Inzaghi al 94'
I rossoneri rimontano il gol di Toni con Menez e l'autorete di Tachtisidis, ma cedono nel finale
MAX CRISTINA 7 Marzo 2015
Ancora un mezzo passo falso per il Milan di Inzaghi nell'anticipo della ventiseiesima giornata di Serie A. I rossoneri non sono andati oltre il 2-2 interno contro il Verona e la panchina del tecnico resta in bilico. Botta e risposta tra Toni e Menez dal dischetto nel primo tempo. Al rientro in campo Mexes propizia l'autorete di Tachtsidis che poco dopo colpisce la traversa. Al 94' Nico Lopez, entrato da poco, firma il pareggio.
LA PARTITA
Empoli, Cesena, Chievo e Verona: tre delusioni e mezza. Il Milan ha fallito ancora una volta l'appuntamento con la svolta in campionato e a dispetto delle tante parole spese nelle varie vigilie, il sospetto sempre più fondato è che meglio di così la squadra rossonera proprio non riesca a fare per limiti propri, di tutti. Contro l'Hellas il gol del pareggio è arrivato al 94' con un buco difensivo clamoroso quando la gara doveva solamente essere trascinata stancamente al termine. Invece no, e se l'Europa si è trasformata in utopia resta da capire le reali prospettive della panchina di Inzaghi. Il summit di Galliani nello spogliatoio, scurissimo in volto, fa prevedere tempesta.
Il problema vero è che il 2-2 a San Siro contro il Verona non ha proposto spunti nuovi né è stato regalato all'Hellas di Mandorlini che con una partita ordinata nonostante un po' di sfortuna ha strappato un punto dal campo. L'unica novità sono i tre minuti (di recupero) concessi a Destro destinati a creare altre polemiche. I rossoneri comunque hanno messo in mostra nuovamente tutti i limiti tecnici e caratteriali di una rosa evidentemente non all'altezza per qualità, con un pizzico di farina del sacco dell'allenatore e di scelte discutibili nonché in continuo cambiamento. Il pressing alto proposto nel primo tempo ha prodotto come risultato tre occasioni per i gialloblù fino al gol su rigore (netto) di Toni. Una squadra spaccata in due e perennemente sbilanciata, capace di trovare il pari grazie a un'ingenuità di Jankovic su Mexes che regala a Menez il rigore (netto anche questo) del pari.
Al posto delle idee il Milan della ripresa mette un po' di grinta in più trovando il 2-1 con un'azione prepotente dello stesso Mexes che propizia l'autorete di Tachtsidis, ma l'affondo decisivo non arriva mai e con esso latita la svolta. I rossoneri sopravvivono, forse come il proprio allenatore, e nell'ultimo quarto d'ora tirano i remi in barca lasciando il campo all'Hellas. La traversa di Tachtsidis spaventa Diego Lopez e mentre Menez, Bonaventura e compagni finiscono - bisogna capire il perché - la partita in ginocchio, per i pochi spettatori di San Siro arriva la doccia fredda di Nico Lopez. Doccia che per Inzaghi è ghiacciata con il grosso rischio di diventare fatale. Il presente del Milan è buissimo, ma il futuro in questo momento è invisibile.
LE PAGELLE
Mexes 6,5 - E' l'attaccante più pericoloso del Milan e questo la dice lunga sulla confusione in campo dei rossoneri. Propizia il rigore e l'autorete di Tachtsidis, sfiorando anche il palo da 25 metri. Dietro è meno impreciso degli altri.
Tachtsidis 6,5 - Fa tutto lui in pratica. Detta i tempi, infila il suo portiere e colpisce una clamorosa traversa. Nonostante tutto in mezzo detta legge.
Cerci 5 - Voleva una chance e l'ha avuta. Sprecata. Per un'ora di gioco prova a fare fuoco e fiamme sulla destra, ma non ha mai uno spunto veramente pericoloso.
Toni 6,5 - Continua a segnare e avvicina la salvezza dei suoi. Questa volta segna su rigore, ma il cucchiaio è una perla.
Pazzini 6 - Partita di sacrificio col solito problema che attanaglia lui e Destro. Di palloni giocabili nemmeno l'ombra
IL TABELLINO
MILAN-VERONA 2-2
Milan (4-3-3): Diego Lopez 6; Bonera 5,5, Paletta 5,5, Mexes 6,5, Antonelli 5,5; Poli 6, Muntari 5, Bonaventura 5,5; Cerci 5 (18' st Honda 5,5), Menez 6,5 (47' st Destro sv), Pazzini 6 (32' st Bocchetti 5). A disp.: Abbiati, Gori, Abate, Mastalli, Van Ginkel, Essien, Suso. All.: Inzaghi 5
Verona (4-3-3): Benussi 6; Sala 6, Marques 6 (5' st Rodriguez 6), Moras 6,5, Pisano 6; Ionita 6, Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 5,5 (17' st Obbadi 6); Gomez 5,5, Toni 6,5, Jankovic 6 (34' st Nico Lopez 6,5). A disp.: Rafael, Sorensen, Saviola, Greco, Lazaros, Campanharo, Agostini, Fernandinho, Martic All.: Mandorlini 6,5
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 18' rig. Toni (V), 41' rig. Menez (M), 2' aut. Tachtsidis (V), 49' st Nico Lopez (V)
Ammoniti: Ionita, Hallfredsson (V)
Espulsi: nessuno
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
SERIE A
07 marzo 2015
Calcio, Milan-Verona 2-2 con Nico Lopez al '94 che gela Pippo Inzaghi
Milano beffato nel recupero e il Verona chiude sul 2-2. Una rete al 95' di Nico Lopez gela Pippo Inzaghi e il Meazza, tutti convinti ormai di chiudere la gara con i tre punti in tasca. Un rigore di Menez e il fortunoso gol di Mexes con la collaborazione decisiva di Tachtsidis - che avevano rimontato l'iniziale vantaggio del Verona con Toni - non bastano ai rossoneri per vincere e per raffreddare le voci su un Inzaghi sempre più pericolante.
FONTE: LiberoQuotidiano.it
Milan - Hellas Verona 2-2 | Nico Lopez all'ultimo secondo di recupero gela il Diavolo
Un meritato pareggio quello conquistato dagli scaligeri in piena Zona Cesarini, al termine di una partita che li ha visti prima andare in vantaggio e poi subire la rimonta dei padroni di casa
La Redazione 7 marzo 2015
Nell'anticipo delle 20.45 l'Hellas Verona trova il pareggio allo stadio Meazza contro il Milan, grazie alla marcatura di Nico Lopez giunta all'ultimo secondo di recupero.
La sconfitta sarebbe stata una punizione troppo severa per gli uomini di Mandorlini, passati in vantaggio su rigore, poi raggiunti (sempre su penalty) e superati dai rossoneri, grazie ad un Mexes decisivo in entrambe le circostanze. I gialloblu hanno giocato una gara intelligente, finché ne hanno avuto l'occasione, lasciando avanzare gli avversari per poi approfittare degli spazi concessi dietro la linea del centrocampo. Gli ospiti sono apparsi in pieno controllo del match, fino alle reti giunte a cavallo del primo e secondo tempo, mentre poi hanno mostrato ancora una volta un po' in difficoltà quando è stato ora di mettere sotto pressione la difesa di Inzaghi. Senza dubbio manca ancora qualcosa alla squadra scaligera in questi frangenti, ma la reazione arrivata dopo la seconda rete subita lascia ben sperare per il prossimo futuro.
San Siro resta quindi ancora un campo maledetto, nonostante le cose si fossero messe bene per il club di via Belgio, che ora si prepara alla sfida con il Napoli di domenica prossima. Un punto che in ogni caso torna utilissimo un chiave salvezza, con il terzultimo posto che ora dista nove punti.
PRIMO TEMPO - La difesa scaligera chiude su una penetrazione di Menez al 7'. Il Milan cerca il giusto varco per la rete ma l'Hellas non resta a guardare: pressa, corre e prova a farsi vivo dalle parti di Diego Lopez. Pazzini liscia in area sull'assist di Menez al 11' e sul conseguente ribaltamento di fronte Sala prova a sorprendere il 23 rossonero ma la sfera termina sul fondo. Il portiere milanista manca il pallone crossato da Tachtsidis al quarto d'ora ma Toni è troppo defilato quando riceve e l'occasione sfuma. Al 17' Muntari stende in area Ionita e Giacomelli assegna il rigore. Sul dischetto va Toni che non sbaglia. Bonaventura chiude al 20' un'azione insistita dei padroni di casa con un tiro fuori bersaglio. Debole il tiro di Mexes al 28', servito in area da Poli: Benussi blocca senza affanni. Pericoloso inserimento di Antonelli al 29' ma la difesa gialloblu si salva e lancia il contropiede. Dall'altra parte Gomez prova un tiro a giro che non da gli effetti sperati. Al 31' Ionita sfonda a destra e prova a sorprendere Lopez sul suo palo ma il portiere si salva con i piedi. Mexes al 32' ci prova da distanza siderale e sfiora il palo alla destra di Benussi. Al 40' Mexes anticipa di un soffio Jankovic che lo scalcia involontariamente in area: secondo penalty della serata. Menez si prende la responsabilità e sigla il pareggio.
SECONDO TEMPO - Il Milan si porta in vantaggio alla prima occasione. Su un'azione confusa al 47' spunta Mexes che anticipa tutti e calcia a rete. Gli ospiti sembrano aver subito anche psicologicamente il colpo. Menez la mette dalla destra al 51', Moras svirgola la sfera, Benussi in tuffo salva su Pazzini. Al 56' Jankovic da destra serve Hallfredsson che scarica su Toni in area ma il piatto del numero 9 non trova il palo lontano. Fuori misura il colpo di testa di Jankovic al 66' su cross dalla sinistra. Prova a spingere l'Hellas a metà della ripresa ma senza trovare la via della porta. Jankovic al 73' serve Tachsidis al limite che dopo un controllo difficoltoso calcia con il destro ma la sfera termina sulla traversa e rimbalza fuori. Un minuto dopo parte il contropiede rossonero ma Honda cerca una conclusione che termina alta. Paletta al 82' ci mette il piede su un tiro del solito Tachtsidis che stava diventando un assist per Toni, bene appostato in area. È ancora Paletta a salvare tutto sui gialloblu lanciati in contropiede al 93' dopo un altro errore di Muntari. La torre di Gomez al 95' trova l'inserimento di Nico Lopez che davanti a Diego Lopez mantiene il sangue freddo e con il destro insacca.
MILAN - HELLAS VERONA 2-2
MARCATORI: Toni (HV) su rig. al 18', Menez (M) su rig. al 41', Mexes (M) al 47', Nico Lopez (HV) al 95'
MILAN (4-3-1-2): 23 Diego López; 25 Bonera, 29 Paletta, 5 Mexes, 31 Antonelli; 28 Bonaventura, 4 Muntari, 16 Poli; 7 Menez (dal 92' 9 Destro); 11 Pazzini (dal 77' 19 Bocchetti), 22 Cerci (dal 64' 10 Honda).
A disposizione: 21 Van Ginkel, 66 Gori, 8 Suso, 32 Abbiati, 20 Abate, 36 Mastalli. Allenatore: Filippo Inzaghi.
HELLAS VERONA (4-3-3): 22 Benussi; 26 Sala, 25 Marques (dal 50' 2 Rodriguez), 18 Moras, 3 Pisano; 23 Ionita, 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson (dal 62' 8 Obbadi); 21 Gómez, 9 Toni, 11 Jankovic (dal 79' 17 Lopez).
A disposizione: 1 Rafael, 5 Sorensen, 7 Saviola, 19 Greco, 20 Lazaros, 30 Campanharo, 33 Agostini, 70 Fernandinho, 71 Martic. Allenatore: Andrea Mandorlini.
ARBITRO: Piero Giacomelli di Trieste.
AMMONITI: Ionita, Hallfredsson, Nico Lopez
FONTE: VeronaSera.it
SERIE A IL MILAN PAREGGIA 2-2 IN CASA CON L'HELLAS VERONA
Reti di Menez e Tachtsidis per i padroni di casa, gli scaligeri in gol con Toni e Nico Lopez
di Nicola Iannello 07 marzo 2015
Finisce in parità tra Milan e Verona l’anticipo serale della ventiseiesima giornata di serie A. Un 2-2 in altalena, con l’Hellas che apre e chiude le segnature, raggiungendo il pareggio al quinto minuto di recupero. I rossoneri non riescono proprio più a vincere: due sole vittorie nelle ultime dieci partite. Inzaghi fallisce il successo scacciacrisi sul filo di lana e la squadra resta impantanata a metà classifica. Per il Verona un punto che lo porta a 9 lunghezze sopra il Cagliari, terzultimo. Inzaghi a sorpresa schiera Méxès in difesa e lascia in panchina Destro, facendo giocare Pazzini in attacco con Cerci e Ménez. Mandorlini non rinuncia al 4-3-3, dove Juanito Gomez, Toni e Jankovic sono il tridente d’attacco. Il primo tiro è di Sala, che in diagonale conclude a lato del palo di Diego Lopez. Vantaggio scaligero dagli undici metri: inutile fallo di Muntari su Ionita, Toni va sul dischetto e con il “cucchiaio” beffa il portiere rossonero per il suo undicesimo gol (18’). Il Milan reagisce subito, ma il tiro di Bonaventura è fuori bersaglio.
La porta la centra Méxès, ma il suo tiro ravvicinato è fiacco e centrale. È il Verona a rendersi ancora pericoloso, con un’incursione sulla destra del solito Ionita, la cui conclusione è respinta di piede da Diego Lopez. Méxès ci riprova dalla lunga distanza, ma questa volta senza inquadrare la porta. Il francese però si procura il rigore per un’entrata scomposta di Jankovic, Ménez trasforma il suo settimo penalty per il tredicesimo successo personale (41’). Appena il tempo di rientrare in campo e il Milan va in vantaggio su azione insistita: il pallone termina a Méxès che da posizione molto defilata calcia a rete, sulla linea Pisano e Tachtsidis provano a respingere e dopo un tocco di polpaccio del greco la sfera termina in rete (47’). Fronte Hellas, Toni prova il diagonale ma senza fortuna. Il Verona prende l’iniziativa e costruisce la sua occasione più grande con un tiro di Tachtsidis che coglie la traversa e rimbalza in campo. Su un ghiotto contropiede, Honda (subentrato a uno spento Cerci) conclude malamente. Inzaghi si copre e inserisce il difensore Bocchetti per Pazzini (77’). Nei minuti di recupero, l’arbitro Giacomelli allontana Mandorlini per proteste. Ma il recupero porta bene al Verona: all’ultimo assalto Gomez pesca Nico Lopez (entrato al 79’ per Jankovic) che appena entrato in area fulmina Diego Lopez. Per il Milan solo fischi.
FONTE: RaiNews.it
Tutta colpa di Guidolin
Giacomo Treppo Editoriali 6 marzo 2015 03:00
Finale di stagione scorso. La tribuna fischia impietosamente su una delle squadre meno belle degli ultimi anni. E’ la fine di un ciclo e, come sempre accade nel calcio, non c’è gratitudine verso chi ti ha portato per due volte agli spareggi di Champions League, una volta alle semifinali di Coppa Italia ed ha bissato il record dei quarti di finale di Europa League. Guidolin è il colpevole assoluto: la squadra era forte, non ha saputo valorizzare i giocatori, gli metteva paure che poi in campo si traducevano in prestazioni opache.
[...]
Quando in estate è arrivato Stramaccioni, che ora ripercorre gli stessi problemi di Guidolin con risultati per certi versi peggiori, si era sperato in un cambio di rotta. Nel ritorno al bel calcio giocato. Siamo pieni di campioni, si diceva… Ma che fine hanno fatto i campioni? Nico Lopez, tante partite in panchina con l’Udinese, siede comodamente su un’altra panchina, sponda Hellas Verona. Quello che doveva far fare il salto di qualità all’Udinese non riesce a vincere la concorrenza di giocatori ben più scarsi dei nostri. Non se ne parla più. Sarà colpa di Guidolin.
[...]
©Mondoudinese
FONTE: MondoUdinese.it
00:54 | martedì 10 marzo 2015
Hellas Verona, Toni: «Quando si fa gol si sta sempre bene. Il Napoli...»
L'attaccante degli scaligeri ha toccato diversi temi
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto Foto: © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA TONI - Il Verona è riuscito a complicare ancora di più il critico momento del Milan siglando, nell'ultima sfida di campionato, il 2-2 definitivo al 95' con Nico Lopez. E Mandorlini si gode l'ottimo risultato sapedo di poter contare ancora su Luca Toni, autore del momentaneo vantaggio e intervistato poco fa durante la trasmissione Tiki Taka in onda su Italia 1. Queste le sue parole: «E' un bel momento, quando si fa gol si sta sempre bene».
"UN MILAN DIVERSO" - «Juventus? Non ho avuto tante soddisfazioni in bianconero, ma sono stato il primo giocatore a segnare allo Stadium e questo mi rende felice. Milan? Ho visto una squadra impaurita, non è lo stesso Milan di alcuni anni fa. Quando scendevi in campo a San Siro avevi paura, ora è un pò diverso e sai di potertela giocare. Situazione Inzaghi? Non penso sia solo colpa del tecnico, senza offesa per nessuno ma credo che ci siano dei giocatori non all'altezza dei rossoneri visto che è un discorso che va avanti da tempo. Noi comunque abbiamo meritato il pareggio creando più occasioni di loro, ma è stata una sensazione bellissima segnare così».
MOMENTO INDIMENTICABILE - «Italia? Con Lippi abbiamo affrontato un'avventura incredibile, è indescrivibile ciò che abbiamo vissuto. Anche se non ci sentiamo spesso fa sempre piacere ritrovare il mister, c'è un legame fortissimo che per me durerà per tutta la vita. Roma? E' una squadra in difficoltà che ha perso alcune certezze e ora sta perdendo terreno nei confronti della Juventus. Non so se hanno mollato, ma qualcosa a livello psicologico è arrivato. Sfida contro il Napoli? Ultimamente contro di loro prendiamo dai tre ai sei gol e vogliamo invertire la rotta (ride, ndr). Scherzi a parte, è una gara molto sentita dai tifosi e vogliamo fare bene».
15:00 | domenica 08 marzo 2015
Esegesi della sostituzione Pazzini - Bocchetti
Inzaghi sempre più distante dal controllo del Milan: le modalità del 2-2 con il Verona non lasciano più spazio a dubbi
di Massimiliano Bruno - twitter: @massi_bruno © www.imagephotoagency.it
MILAN INZAGHI SERIE A - Siamo al minuto 77, con il Milan a fatica in vantaggio su un propositivo Verona, momento della gara che consiglia ad Inzaghi il mortifero avvicendamento tra Pazzini e Bocchetti: non si entra nel merito del livello dei singoli quanto del segnale lanciato dalla sostituzione. Fuori un centravanti di ruolo, in campo un difensore centrale per dar manforte alla retroguardia e conservare lo striminzito vantaggio.
PERCHE’ NO: SEI IL MILAN – Le ragioni che spingono a valutare questa scelta totalmente infondata sono di tre ordini essenziali: il primo è di natura sensoriale. Il segnale che una sostituzione così difensiva lancia alla squadra è catastrofico: sei il Milan, storicamente ed attualmente club di altro pianeta rispetto alle dotazioni del piccolo Verona, eppure per restare in vantaggio – peraltro in casa, tra le mura amiche del San Siro – hai bisogno di serrare le fila e scegliere consapevolmente di retrocedere e soffrire fino all’ultimo minuto. Scelta adottata nondimeno in una fase della partita, forse l’unica, in cui il Milan si lasciava preferire all’avversario. Ma non solo: il segnale che mandi alla tua squadra non è l’unico, a fargli compagnia è quello lanciato agli avversari. Per larghi tratti della gara, seppur senza strafare, il Verona ha imposto il suo dinamismo ai rossoneri e ha avuto le sue chance per fare male: Mandorlini, che stupido non è, ha incoraggiato i suoi al momento della scelta adottata da Inzaghi spingendoli a dare il tutto per tutto anche a costo di subire un altro gol. L’effetto è stato quello di realizzarlo, il gol, e portarsi a casa un meritatissimo pareggio.
PERCHE’ NO: TATTICA – Aspetto in stretta relazione con la conclusione tratta del primo: lasciando del tutto il pallino all’avversario, chiunque esso sia, ti esponi giocoforza alla sua intraprendenza. Tradotto: se non sei una squadra dalla solida attitudine difensiva il rischio che il gol prima o poi arrivi è altissimo. E se la tua difesa – o più in generale la tenuta complessiva – è la decima del torneo va da sé che una scelta del genere risulti precipitosa. Il Milan quando attaccato sbanda: Inzaghi vuoi per considerazioni personali, vuoi per prestazioni inappropriate dei singoli, vuoi per infortuni ha costantemente stravolto il suo pacchetto arretrato con l’evidente conseguenza di equilibri mai nati e radicati. E, va ripetuto, in quel preciso istante della gara magari la sostituzione giusta era quella di richiamare in panchina un Menez stremato e poco disponibile al dialogo (cambiato poi inutilmente al 91’ minuto con Destro, ma perché se lo è fatto acquistare?) per immettere un riferimento offensivo che consentisse alla squadra di guadagnare importanti metri di campo.
PERCHE’ NO: L’ERRORE DI BOCCHETTI – Nulla contro un difensore che peraltro gode del personale apprezzamento di chi vi scrive ma a conti fatti l’errore che porta in pieno recupero al definitivo 2-2 di Nico Lopez porta proprio la sua firma: lancio dalle retrovie, spizzata di Gomez in occasione della quale Bocchetti buca totalmente l’intervento e per Lopez è un gioco da ragazzi aumentare il passo, entrare in area di rigore e freddare Diego Lopez. Corsi e ricorsi storici: Inter-Verona, risultato di 2-2, arrivato nel finale e con gol del giovane attaccante uruguaiano. Ah, esonero di Mazzarri. Serve altro? Vero, siamo ai limiti dell’incredibile, quando il confine tra coincidenza e destino diventa davvero impercettibile. Ma l’ambiente è sempre più frustrato e pretende altro: tutto in discussione oggi, la proprietà che ha portato il Diavolo ad essere il club più vincente in ambito internazionale (in tanti sperano nell’immediato passaggio di proprietà di cui si discute nella stretta attualità), la dirigenza rea di riconoscere ingaggi elevati a troppi giocatori inutili alla causa (ricordiamo come il Milan conceda il terzo monte ingaggi complessivo della Serie A) e la guida tecnica di cui si è già detto tutto. Del resto, che l’esperimento Guardiola sia meravigliosamente riuscito non sta a significare che sia facilmente replicabile dagli altri.
23:35 | sabato 07 marzo 2015
Verona, Pisano a Sky: «Salvi? Ancora no»
Soddisfazione per il pareggio di San Siro, ma la strada è lunga
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
VERONA PISANO - Eros Pisano, terzino dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di Sky del pareggio ottenuto sul campo del Milan, un 2-2 che lascia ovviamente soddisfatti i gialloblu. L'ex difensore del Palermo è soddisfatto per il risultato ottenuto sul campo di San Siro, pur non nascondendo il dispiacere per il gol del provvisorio vantaggio rossonero.
CONTANO I PUNTI - Queste le parole di Pisano: «Più facile del previsto? No, è stata dura e difficile. Siamo andati in svantaggio ma con tanta voglia che abbiamo messo in campo poi ce l'abbiamo fatta. Salvezza raggiunta? No, aspettiamo a dirlo. Fare punti intanto è la cosa importante». Ultime parole sul gol del 2-1 provvisorio: «Ho provato a calciarla via ma c'era Tachtsidis ed è entrata in porta» ha spiegato Pisano.
23:11 | sabato 07 marzo 2015
Verona, Mandorlini a Sky: «Milan un po' impaurito»
Il tecnico gialloblu soddisfatto per il pareggio di San Siro
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini © www.imagephotoagency.it
VERONA MANDORLINI - Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas Verona, ha commentato il pareggio dei suoi a San Siro, un 2-2 ottenuto all'ultimo minuto grazie alla rete di Nico Lopez. Queste le parole del tecnico ai microfoni di Sky Sport nel post-partita: «Siamo contenti così, volevamo fare punti, abbiamo fatto una buona gara e non meritavamo di perdere. Aver raggiunto il pareggio nel finale mi rende contento e orgoglioso, non perdere a Milano va bene...inutile dire che potevamo vincere. Complimenti alla squadra».
LOPEZ DECISIVO - Mandorlini si è soffermato anche sul match disputato dagli avversari: «Il momento della stagione rossonera non è brillante, si sono chiusi e avevano un po' di paura anche se hanno comunque giocatori importanti. Il Milan rimane una grande squadra, noi inoltre non facevamo punti da 15 anni». Ultime parole su qualche errore commesso nella ripresa e sulla prestazione di Lopez: «L'unica cosa che non mi è piaciuta, prima del finale, è che eravamo scontati e meno pericolosi ma poi abbiamo ricominciato a giocare: abbiamo fatti 5 punti nelle ultime partite e siamo contenti. Lopez può cambiare tutte le partite, è un ragazzo interessante».
22:51 | sabato 07 marzo 2015
Serie A: Milan – Verona, pagelle
Tachtsidis il migliore in campo, nel Milan bene - a sorpresa - Mexes
di Massimiliano Bruno - twitter: @massi_bruno © www.imagephotoagency.it
PAGELLE MILAN HELLAS VERONA - Due calci di rigore nella prima frazione di gara, poi la sfortunata autorete di Tachtsidis ed il meritato pareggio nell’overtime con Nico Lopez: termina 2-2 a San Siro, un punto che nulla serve al Milan e tanto all’Hellas Verona.
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez 6; Bonera 6.5, Paletta 6, Mexes 6.5, Antonelli 6; Poli 5.5, Muntari 5, Bonaventura 6; Menez 6 (al 92’ Destro s.v.); Cerci 5 (al 64’ Honda 5.5), Pazzini 5.5 (al 77’ Bocchetti 5)
Hellas Verona (4-3-3): Benussi 6; Sala 6, Marques 6 (al 50’ Rodriguez 5.5), Moras 6.5, Pisano 5.5; Ionita 6.5, Tachtsidis 7, Hallfredsson 5.5 (al 62’ Obbadi 5.5); Jankovic 6 (al 79’ Lopez 7), Toni 6.5, Gomez 5
MILAN – IL MIGLIORE
Mexes 6.5: Il protagonista che non ti aspetti: si procura il calcio di rigore del momentaneo pareggio, provoca la sfortunata autorete di Tachtsidis e si rende autore di una buona prestazione in appoggio di marcatura su Toni e a sostegno degli esterni quando in difficoltà. Nell’azione del definitivo pareggio è Bocchetti a bucare l’intervento e Lopez beffa tutti sul tempo. Per uno che, dopo i fatti di Lazio-Milan, neanche era dato nei radar della formazione titolare…
MILAN – IL PEGGIORE
Muntari 5: Disattenzioni che, sia chiaro, non sono mai consentite a determinati livelli, a maggior ragione però quando la tua squadra sta attraversando un momento tanto delicato: atterra Ionita in area di rigore senza alcuna necessità e manda di fatto in svantaggio i suoi, non si riscatta di certo con una partita condita da errori anche banali in fase di costruzione della manovra.
HELLAS VERONA – IL MIGLIORE
Tachtsidis 7: Sfortunato in occasione dell’autorete che regala il vantaggio al Milan ma è una situazione che non può oscurare la grande prova del regista greco: il più lucido tra i ventidue in campo, ha sempre la giusta ispirazione per innescare i tagli degli attaccanti esterni ed in primissima persona stampa un bolide sulla traversa che avrebbe regalato il meritato pari al Verona. In crescita.
HELLAS VERONA – IL PEGGIORE
Gomez 5: Impalpabile a dir poco. Mai nel vivo del gioco, mai uno spunto degno di nota per un calciatore che fa proprio dell’intraprendenza il suo tratto distintivo. Avrebbe come dirimpettaio Bonera e potrebbe sfruttare la differenza di passo ma non passa praticamente mai e finisce con il non incidere affatto sul corso della gara.
TABELLINO – MILAN – HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: Toni (V) 18’ rig., Menez (M) 41’ rig., Tachtsidis (V) 47’ aut., Lopez (V) 94’
Ammoniti: Hellas Verona – Ionita, Hallfredsson
Espulsi: Hellas Verona - Mandorlini per proteste
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Bonera, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, Muntari, Bonaventura; Menez (al 92’ Destro); Cerci (al 64’ Honda), Pazzini (al 77’ Bocchetti). In panchina: Abbiati, Gori, Albertazzi, Abate, Mastalli, Van Ginkel, Essien, Suso. Allenatore: Filippo Inzaghi
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; Sala, Marques (al 50’ Rodriguez), Moras, Pisano; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson (al 62’ Obbadi); Jankovic (al 79’ Lopez), Toni, Gomez. Inpanchina: Colombi, Rafael, Gollini, Brivio, Sorensen, Agostini, Greco, Lazaros, Fernandinho, Saviola. Allenatore: Andrea Mandorlini
22:51 | sabato 07 marzo 2015
Verona, Toni a Sky: «Il mio primo cucchiaio»
L'attaccante festeggia il pareggio ottenuto col Milan
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini © www.imagephotoagency.it
TONI VERONA - Il Verona è riuscito ad agguantare il pareggio proprio all'ultimo tuffo contro il Milan, a San Siro: un 2-2 importantissimo in ottica salvezza, che arriva dopo la vittoria ottenuta sul Cagliari e sancisce ancora di più un buon momento per gli uomini di Mandorlini.
STRISCIA POSITIVA - Queste le parole di Luca Toni, autore del gol del provvisorio vantaggio veronese siglato con un cucchiaio su rigore: «Volevamo continuare la nostra striscia positiva, sapevamo che era dura perché il Milan aveva bisogno di vincere ma abbiamo fatto una grande gara e potevamo anche chiuderla. Loro sono stati bravi a segnare due gol ma per noi la rete di Nico Lopez vale oro». Non mancano parole sul cucchiaio su rigore: «Volevo farlo almeno una volta prima di smettere, e volevo farlo in un grande stadio: non l'avevo mai fatto ed è andato bene, anche perché è servito per fare un punto» ha concluso Toni a Sky.
22:46 | sabato 07 marzo 2015
Due rigori e un autogol, poi Lopez nel recupero: pari tra Milan e Verona
Decidono i rigori di Toni e Menez, poi l’autorete di Tachtsidis ed il gol nell'overtime di Lopez
di Massimiliano Bruno - twitter: @massi_bruno © www.imagephotoagency.it
SINTESI TABELLINO MILAN HELLAS VERONA - Nella prima frazione di gara i calci di rigore realizzati da Toni prima e Menez poi, nella ripresa la sfortunata autorete di Tachtsidis provocata da un’iniziativa di forza di Mexes ed il colpo nel finale di Nico Lopez. Termina 2-2 al San Siro: beffa nel finale per gli uomini di Inzaghi.
PRIMO TEMPO – Scelte singolari e del tutto inattese da parte dei due tecnici: Inzaghi dà fiducia a Mexes e Pazzini, ne fanno le spese Bocchetti e Destro che non trova spazio al fianco di Menez e Cerci, mentre Mandorlini stravolge il suo Verona e si inventa Sala esterno basso a destra con Ionita rilanciato in mediana. Ritmi di gara non particolarmente sostenuti ma a farla da padrone è una certa confusione negli ultimissimi metri, dove spesso si stoppano le iniziative delle due squadre: la prima mezza occasione arriva al 14’ minuto con un bel diagonale di Jankovic la cui traiettoria è agevolmente controllata da Benussi. Dopo pochi istanti è Toni a provarci da posizione defilata dopo uno svarione della retroguardia rossonera, al 18’ il meritato vantaggio ospite: solita disattenzione di Muntari che atterra Ionita in area di rigore, penalty ineccepibile calciato altrettanto impeccabilmente da Luca Toni che beffa Diego Lopez con un bel cucchiaio. Che fatica per il Milan: poche idee ed ora Hellas più consapevole dopo il vantaggio. E’ un super Ionita a sfiorare il raddoppio al 30’: azione solitaria sulla destra, finta a rientrare e calcio di sinistro che trova l’opposizione di Diego Lopez. Il Diavolo ci prova con soluzioni improbabili: al 32’ è Mexes a battere da oltre trenta metri, palla di poco a lato della porta difesa da Benussi. Al 41’ minuto – a sorpresa per quanto visto in campo – il pareggio del Milan: fallo in area di Jankovic su Mexes, è ancora calcio di rigore ed è Menez con una bordata centrale a pareggiare i conti. Termina così la prima frazione di gara: pari di rigori, meglio gli ospiti per larghi tratti della sfida.
SECONDO TEMPO – Si riparte dagli stessi ventidue del fischio d’inizio, nessuna sostituzione nell’intervallo ma il Milan si porta immediatamente avanti: al 2’ minuto l’azione parte da sinistra sull’asse Menez-Cerci ma la palla termina casualmente sui piedi di Mexes, il francese passa con la forza e trova il colpo vincente sfruttando la sfortunata complicità di Tachtsidis. Il gol del protagonista meno atteso: assolutamente imprevisto alla vigilia nella formazione titolare dopo i fatti di Lazio-Milan, ha ripagato la fiducia concessagli da Inzaghi mettendo piede in entrambi i gol rossoneri. Reazione Verona con il solito Toni: all’11’, ben servito da Hallfredsson, lascia partire un bel diagonale che non trova però la necessaria precisione. I rossoneri, in sofferenza sotto il profilo della costruzione, sembrano appoggiarsi interamente sulla verve di Menez che alle volte esagera e termina con il rendersi inoffensivo. Il copione della ripresa: l’Hellas non si arrende ma il Milan controlla le operazioni meglio di quanto (non) riuscito nella prima frazione. Tentativo di Muntari al 21’ dalla media distanza, al 28’ clamorosa chance per gli ospiti: bolide di Tachtsidis che si stampa dritto sulla traversa. E’ ancora il greco – indubbiamente tra i migliori in campo – ad inserirsi centralmente al 37’ ma il suo tiro non trova potenza, colpo di scena nel finale con il subentrato Nico Lopez che approfitta dell'errore di Bocchetti, beffa la retroguardia rossonera e trova l’acuto per battere Diego Lopez. Termina 2-2 a San Siro.
VERONA IMMERITATAMENTE SCONFITTO – Nella prima frazione di gara è il Verona di Mandorlini a lasciarsi preferire: idee più chiare, seppur non sia una partita qualitativamente da ricordare, di fronte ad un Milan che fatica in costruzione della manovra ed ancor di più negli ultimissimi metri. Due rigori targati Toni e Menez a decidere il momentaneo risultato e qualche evidente malumore dagli spalti rossoneri. In avvio di ripresa l’uomo che non ti aspetti: azione di forza di Mexes che causa l’autogol di Tachtsidis e mette piede nei due gol rossoneri, il Verona avrebbe meritato il pareggio sul piano della prestazione e lo centra allo scadere con l’acuto del subentrato Nico Lopez.
TABELLINO – MILAN – HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: Toni (V) 18’ rig., Menez (M) 41’ rig., Tachtsidis (V) 47’ aut., Lopez (V) 94’
Ammoniti: Hellas Verona – Ionita, Hallfredsson
Espulsi: Hellas Verona - Mandorlini per proteste
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Bonera, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, Muntari, Bonaventura; Menez (al 92’ Destro); Cerci (al 64’ Honda), Pazzini (al 77’ Bocchetti). In panchina: Abbiati, Gori, Albertazzi, Abate, Mastalli, Van Ginkel, Essien, Suso. Allenatore: Filippo Inzaghi
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; Sala, Marques (al 50’ Rodriguez), Moras, Pisano; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson (al 62’ Obbadi); Jankovic (al 79’ Lopez), Toni, Gomez. Inpanchina: Colombi, Rafael, Gollini, Brivio, Sorensen, Agostini, Greco, Lazaros, Fernandinho, Saviola. Allenatore: Andrea Mandorlini
09:00 | sabato 07 marzo 2015
Toni: «Gioco ancora grazie a mia moglie»
Curiosità e retroscena rivelati dall'attaccante del Verona
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo © Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA TONI - Ha conosciuto sua moglie in discoteca: passava vicino al bagno e Marta gli ha sbattuto la porta in faccia, si è arrabbiato ma poi ha offerto da bere alla donna che gli avrebbe cambiato la vita. Il retroscena riguarda Luca Toni, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha affrontato temi lontani al mondo del calcio, ma comunque connessi: «Dopo Dubai ripenso - anzi stavolta decido - di dare l’addio al calcio, ma proprio quando Marta mi dice che a casa non mi sopporta più - “Dai, continua” - e io non mi rassegno ad andare al Siena, che sarebbe retrocesso, la Fiorentina perde Berbatov e a un’ora dalla chiusura del mercato mi chiama Andrea Della Valle: frenata e ripartenza, il mio destino», ha raccontato l’attaccante dell’Hellas Verona.
BELPAESE – Toni ha parlato del suo rapporto con la fede, ma anche di politica: «In Italia si fatica a trovare soluzioni a prescindere: sembra sempre tutto più difficile di quello che è. Oppure, peggio, sta bene a tutti che le cose vadano così. E alla fine è sempre il solito magna magna: prima o poi ci cascano tutti e sono sempre gli stessi a girare. In altri Paesi chi sbaglia va in galera, anche se si chiama Hoeness tanto per non fare nomi e allora la gente si preoccupa, “Se ci va lui, figurati io”: in Italia se uno ha un nome così in galera non ci va, altrimenti si preoccuperebbe di non rubare. In Italia i Carabinieri vengono a casa mia dopo un furto e mi dicono: “Tanto anche se li prendono poi escono subito”. In Italia arrivano i tifosi del Feyenoord e devastano Piazza di Spagna, tanto qui mica li mettono dentro come succederebbe in Olanda. Eppure saremmo il Paese più bello del mondo, che potrebbe vivere quasi solo di turismo: però siamo fenomeni a rovinarlo e alla fine gli italiani si sentono quasi più italiani all’estero, pensa te che tristezza».
L’IDOLO – Così come l’amore, la famiglia e gli amici sono stati importanti per il centravanti, che ha avuto come riferimento calcistico Marco van Basten: «Mi sentivo come un bambino, di quelli che vedono il loro idolo e restano lì qualche secondo come ebeti: “Ma è proprio lui?”. Era lui, nel frattempo c.t. dell’Olanda, gli avevo anche fatto gol e mi stava venendo incontro per dirmi: “Sai che sei proprio forte?”. Lui, che quando giocava segnava sempre ed era anche così bello da vedere, mica “storto” come me. Lui che quando ha lasciato il calcio ci sono stato male, e pensavo: che brutto dover smettere perché ti fanno smettere, non perché lo decidi tu. Invece quando mi sono trovato di fronte Papa Francesco è stata una sensazione di serenità particolare: come se lo conoscessi da un sacco. Dieci minuti bellissimi, uno vicino all’altro sulla sua panchetta: a fargli visita eravamo in sette ma le sedie erano solo sei, ero l’unico rimasto in piedi. “Siediti qui”, mi ha detto: e mi sembrava di parlare con mio papà».
AMORE E DOLORE – L’amore per sua moglie, però, lo ha aiutato ad affrontare la morte di suo figlio: «“Ce lo dica, dottoressa: ce lo dica”. Ci guardavano tutti senza avere il coraggio di parlare, e quegli occhi me li ricorderò finché campo. “Proviamo a cambiare macchina, magari questa non funziona bene”, ci avevano appena detto. No: era il cuore di Mattia, così doveva chiamarsi il nostro primo figlio, che non aveva più funzionato. “Ha smesso di battere ieri”: un terremoto dentro molto più forte di quello che ci aveva fatto spostare la sede del parto da Modena a Torino. Quello che Marta mi ha insegnato nei giorni successivi non ha prezzo, lì ho capito davvero quanto è forte la donna con cui sto: «Mi sistemo e ne facciamo subito un altro», mi ha detto, e tre mesi dopo era incinta di nuovo, alla faccia di quelli che ci vedevano come genitori testimonial di bimbi mai nati. E se io e lei non fossimo così uguali nel detestare il piangersi addosso, se ci fossimo buttati giù, forse Bianca e Leonardo non sarebbero mai arrivati: questo sì che possiamo insegnarlo».
LA PRIMA VOLTA – Infine, concede alcune curiosità, come il sesso prima di una partita e la sua prima volta: «Fa bene all’amore e anche all’umore, dunque non vedo perché non parlarne e perché evitare il giorno prima di una partita, o dal giovedì come dice qualcuno: a volte poi ho giocato bene, a volte magari ho fatto ridere, ma non siamo mica robot, se ti va di farlo lo fai e non è per quello che fai gol oppure no. La prima volta? Dipende: da solo o in compagnia? Scherzi a parte, cliché consueto: avevo 16 anni, in vacanza a Rimini, lei austriaca e più grande di 3-4 anni, nome ovviamente dimenticato. Tutto nella sua stanza perché io ero lì con i genitori, il mio amico e la sua amica di sotto ad aspettarci per il cambio. Poco, ad essere sinceri, perché la prima volta quasi non te ne accorgi, solo dopo cominci a metterci un po’ più del tuo. Fu così veloce che scendendo le scale mi ripetevo “Tutto qui?”. Il problema è che la stessa cosa dev’essersela detta anche lei: infatti è sparita, non l’ho vista mai più...».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Hellas Verona, Toni: "Pareggio meritato a San Siro con il Milan"
10.03.2015 00.53 di Daniel Uccellieri
Ospite di Tiki-Taka, trasmissione in onda su Italia 1, l'attaccante dell'Hellas Verona Luca Toni, parla del suo momento e del pareggio ottenuto a San Siro con il Milan: È un buon momento, quando si fa gol è sempre tutto più bello. La Juventus? Ho giocato poco, ma la soddisfazione di aver segnato il primo gol allo Stadium è grande. Il Milan? Ho visto una squadra un po' impaurita, non è la stessa di qualche anno fa. Un tempo era difficile andare a giocare a San Siro con il Milan, oggi con un po' di forza si può portare a casa il risultato. Inzaghi? L'ho visto un po' invecchiato, ma lui non si è arrabbiato per questa dichiarazione (ride, ndr). Nel Milan, senza offesa, ci sono giocatori che non sono da Milan, Inzaghi non ha tutte le colpe. Ci sono giocatori giovani: senza entusiasmo ed in uno stadio difficile, un semplice passaggio può diventare difficile. Un grande giocatore deve far bene anche nelle difficoltà. Con il Milan il pareggio è meritato, fare gol alla fine è stato bellissimo. Il problema attaccanti in casa Milan? Pippo sa valutare i suoi giocatori, li vede bene in allenamento. Da fuori magari è facile valutare, anche se è strano vedere un Milan senza attaccanti. Vincere la Coppa del Mondo è una gioia difficile da descrivere, sono felice di rivedere mister Lippi. C'è un legame forte, che resterà per tutta la vita. La Roma? È in difficoltà, anche contro di noi non l'ho vista benissimo dal punto di vista fisico. La squadra ha perso certezza, forse ha mollato vista la grande distanza con la Juventus. Il Napoli? Gara importante, ogni volta subiamo dai 3 ai 6 gol, è arrivato il momento di cambiare. Il Napoli è una squadra forte, lo ha dimostrato anche con l'Inter".
SERIE A
Da Mazzarri a Inzaghi, a Milano è un Nico Lopez divora allenatori
08.03.2015 10.42 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Solitamente si parla di mangia allenatori quando si cerca di definire un presidente particolarmente avvezzo agli esoneri, e che in carriera, di tecnici ne ha cambiati tanti. Secondo La Gazzetta dello Sport, l'attaccante del Verona Nico Lopez potrebbe diventare il divora-allenatori: in particolare quelli di Milano. Il 9 novembre scorso, il Verona pareggiava a San Siro contro l'Inter, Nico Lopez entrò nella ripresa e fissò il risultato sul definitivo 2-2. Tutto esattamente come ieri; per Mazzarri quel 2-2 volle dire esonero, Inzaghi non è ancora stato esonerato, ma rischia molto dopo l'ennesimo passo falso. Nico Lopez detiene un altro record: 4 reti sulle cinque totali realizzate in stagione sono state segnate partendo dalla panchina.
ALTRE NOTIZIE
Salvini: Muntari vada via
Segretario Lega Nord critica su Facebook il ghanese del Milan
08.03.2015 08.40 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Fonte: ANSA
(ANSA) - MILANO, 7 MAR - "Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi, Muntari può tornare a casa sua". E' un commento scritto sulla propria pagina ufficiale di Facebook dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini, noto tifoso del Milan, che ha criticato così il centrocampista ghanese per la prestazione nella partita pareggiata dai rossoneri questa sera contro l'Hellas Verona.
RASSEGNA STAMPA
Corriere della Sera: "Inzaghi ed il fatal Verona, il tecnico resta in bilico"
08.03.2015 08.16 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Il Verona riacciuffa il Milan sul 2-2 al 94' e fa sprofondare Filippo Inzaghi che pensava di averla portata a casa. L'edizione odierna del Corriere della Sera apre le pagine sportive sottolineando le difficoltà dei rossoneri che restano con grandi dubbi sulla squadra e la possibilità - si legge- che Berlusconi nelle prossime ore possa chiamare Galliani per comunicargli l'esonero del tecnico. Il Milan appare senza identità, va sotto e la ribalta solo grazie alla vivacità di Menez e Mexes ed alle ingenuità del Verona che alla fine raccoglie il pareggio e non ruba assolutamente niente.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura della Gazzetta: "Milan, un'altra X su Inzaghi"
Un'altra X su Inzaghi. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport apre con l'ennesima prestazione deludente del Milan, riacciuffato sul 2-2 dal Verona a San Siro in extremis ed apparsi senza gioco. Spazio anche alle vicende societarie con Berlusconi che dice sì a Mr Bee per il 30% del Milan che andrà in Thailandia per 250mln
ALTRE NOTIZIE
Milan, Mexes: "Abbiamo perso due punti importantissimi"
08.03.2015 00.53 di Daniel Uccellieri
Philippe Mexes ha parlato ai microfoni di Milan Channel nel post gara di Milan-Verona. Ecco le sue parole: "E' un peccato, dopo aver fatto il più difficile prendere un gol così è brutto. Dobbiamo pensare subito a Firenze, stasera abbiamo perso due punti importantissimi. Ero contento di poter iniziare questa partita dopo quello che è successo a Roma. Ci tenevo a dare il massimo, ma non è bastato. Non posso accontentarmi di questo gol, dobbiamo fare molto di più. Siamo andati in confusione sul gol, con Bocchetti non ci siamo capiti bene: Nico Lopez è partito da solo e l'ha messa dentro. Dobbiamo pensare a Firenze e andare là per vincere. Andremo là per tornare con i tre punti. Io penso alla squadra e ci tenevo a fare vedere un'altra faccia di me dopo quello che ho fatto. Non posso accontentarmi di questa partita, che alla fine non conta niente", riporta Milannews.it.
ALTRE NOTIZIE
Verona, Pisano: "Siamo riusciti a pareggiare con grande voglia"
08.03.2015 00.18 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Intervistato da Sky Sport, il laterale del Verona Eros Pisano ha commentato brevemente il pareggio raccolto col Milan: "E' stata dura pareggiare. Siamo andati sotto, ma con grande voglia allo scadere siamo riusciti a pareggiare. Salvezza? E' ancora presto per dirlo, ma era importante non perdere e fare un punto".
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Pisano: "Punto importante per noi"
08.03.2015 00.13 di Daniel Uccellieri
Eros Pisano, difensore dell'Hellas Verona, intervenuto ai microfoni di Rai Sport commenta il pareggio ottenuto all'ultimo secondo sul campo del Milan: "Un punto importante per noi, ce la siamo giocata a viso aperto con il Milan. I rossoneri sono un po' in difficoltà, ma siamo stati bravi noi questa sera, abbiamo giocato una buona partita".
ALTRE NOTIZIE
Sala sul momento del Milan: "Grandi limiti dei rossoneri"
Ospite negli studi di Sabato Sprint, l'ex bandiera del Torino Claudio Sala, commenta il momento del Milan: Il pareggio con il Verona denota i grandi limiti del Milan, i rossoneri non sono riusciti a mantenere il vantaggio. Un segnale negativo, c'è grande difficoltà: bastava tenere palla per qualche minuto, sono due punti persi. Al Milan serve una punta di ruolo davanti, Destro o Pazzini devono giocare per dare profondità alla squadra. Conte al Milan? potrebbe essere la soluzione ideale, certo, tutto dipende dalla sua voglia di lasciare la Nazionale".
SERIE A
Milan, Mexes: "C'è grande delusione, siamo tutti colpevoli per il pareggio"
07.03.2015 23.48 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Autore del gol del momentaneo 2-1, Philippe Mexes ha commentato a Sky con grande delusione il pareggio interno col Verona maturato allo scadere: "Inzaghi? Siamo tutti colpevoli, siamo sulla stessa barca e c'è grande delusione nello spogliatoio perchè abbiamo sbagliato il finale e la seconda parte del secondo tempo. Ci manca la grinta per vincere i duelli ed evitare quell'errore nel finale. Lazio? Ho sbagliato in quella partita, ma ho sempre avuto la fiducia dell'ambiente e dei compagni e stasera ho provato a far vedere cose migliori".
SERIE A
LIVE TMW - Milan, Inzaghi: "Siamo delusi. Esonero? Decide il club"
07.03.2015 23.47 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Finisce qui la conferenza di Inzaghi
Sui motivi per rimanere sulla panchina: "La società vi darà comunicato se ha deciso qualcosa. La reazione in campo c'è stata, abbiamo dato quello che potevamo, penso solo a questo".
Su cosa si può fare: "Ci volevano questi tre punti, i giocatori avrebbero giocato con più serenità. Nella ripresa abbiamo giocato bene e avuto un buon possesso. Cercheremo di andare avanti con queste idee cercando di giocare meglio".
Su Pazzini e non Destro: "Mi chiedete sempre perchè non gioca Pazzini, considerato da tutti un grande attaccante. Ho pensato che in una gara in casa la presenza di Pazzini potesse darci dei vantaggi, è anche giusto dargli una possibilità da titolare. Nel finale pensavo di fare il terzo gol e non a difendermi, e mettere un giocatore di gamba in mezzo al campo. Purtroppo commentare i cambi dopo è troppo semplice".
Sul contatto con Galliani: "Non l'ho ancora visto".
Cambio Bocchetti-Pazzini: "Ho pensato di alzare Antonelli e con due giocatori d'attacco come Honda e Menez, siamo andati parecchie volte in contropiede e non siamo stati bravi a chiuderla".
Sulla permanenza: "Sono deluso, la società fa quello che crede. Dobbiamo guardare avanti".
Sul bicchiere mezzo vuoto: "Siamo tutti delusi, avevamo avuto una buona reazione dopo essere andati sotto. Prendere un gol così è da polli, anche se la gara non è stata fantastica i tre punti erano importante per la serenità del gruppo. Siamo delusi".
Dopo il pareggio con l'Hellas Verona, parla in conferenza stampa il tecnico del Milan Filippo Inzaghi.
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Milan, Inzaghi: "Vado avanti per la mia strada"
07.03.2015 23.41 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Nel dopopartita di Milan-Verona, Filippo Inzaghi ha parlato ai microfoni di Premium Calcio. Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero.
Sul clima nello spogliatoio: "L'atmosfera era di grande delusione. Quando prendi un gol così a pochi secondi dalla fine dispiace. Dobbiamo recitare il mea culpa. Era una partita da vincere a tutti i costi e l'avevamo portata a casa. Ci sono poche parole, dovevamo stare più svegli e chiuderla prima. Abbiamo avuto de contropiedi importanti. Non possiamo fare altro che lavorare e andare avanti".
Sul possibile esonero: "Non ho ancora visto nessuno, non dovete chiedere a me. Io devo solo pensare di far migliorare questo Milan, non possiamo accontentarci di quello che abbiamo fatto questa sera".
Sul carattere: "Se questa non fosse una squadra con gli attributi, dopo l'1-0 avrebbe mollato. Invece abbiamo avuto un'ottima reazione. Abbiamo preso un gol evitabile".
Su Pazzini preferito a Destro: "Quando non faccio giocare Pazzini mi chiedete perché non faccio giocare il Pazzo. Penso che Pazzini meritasse questa chance. Sono due giocatori importanti".
Sul cambio Bocchetti-Pazzini: "Dopo siamo tutti bravi, ma non c'è la controprova. Se non avessimo preso gol sarebbe stato tutto perfetto. Da allenatore mi prendo le mie responsabilità e vado avanti per la mia strada. Ho fatto il cambio per attaccarli meglio, non per difendermi. Avevamo poca energia in mezzo al campo e ho avanzato Antonelli. Cercavamo di essere più aggressivi. Eravamo bassi e ho cercato di alzare il baricentro con una mezzala più fresca".
Sul momento difficile: "Ho pensato a giocatori come Mexes e Muntari perché hanno grande personalità. Dispiace per i tre punti, perché nella sofferenza ci avrebbero dato più serenità. Quando è libera mentalmente, questa squadra gioca meglio. Ma siamo il Milan e dobbiamo fare meglio".
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Marocchi: "Inzaghi da cambiare dopo questa prova e questo risultato"
07.03.2015 23.38 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Nel post-partita di Sky Sport, l'ex centrocampista ed opinionista Giancarlo Marocchi ha commentato il beffardo pareggio interno del Milan contro il Verona: "I dirigenti erano al limite a quanto pare, se è vero credo che con questa prestazione e questi risultati a questo punto decideranno di cambiare allenatore. Il Verona fa la partita ed il Milan fa 2-1, poi quando ormai sembrava finita arriva il 2-2. Non ho visto grande logica in questa squadra".
SERIE A
LIVE TMW - Hellas, Mandorlini: "Siamo stati bravi a crederci"
07.03.2015 23.35 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Sui punti a San Siro: "Quando giochi pensi sempre di farcela, che sia Milan, Inter o Juve. Con la testa stiamo bene dopo la vittoria di Cagliari. Abbiamo giocato molto sugli esterni e l'abbiamo preparata per fare punti".
Sul campo di Hallfredsson: "Era ammonito, poi volevo liberare Tachtsidis, è uno dei miei vecchi e non lo faccio mai uscire, però complimenti a Nico Lopez che ha fatto 5 gol con quello di oggi. A gara in corsa fa male sempre".
Sul Milan: "Doveva correre per altri obiettivi, non attraversa un buon momento, c'è pressione. Loro hanno qualità e il tempo per riprendersi".
Sui punti a San Siro: "Con l'Inter abbiamo pareggiato con Nico Lopez di rimonta, stasera uguale, il Milan è sempre il Milan. Partita difficile, abbiamo continuato a giocare tranne dieci minuti, abbiamo meritato il pareggio, il 2-2 qui ci consente di fare una striscia positiva, tutto è dipeso molto dalla vittoria di Cagliari".
Nervosismo: "Ci sono stati alcune situazioni legate al Milan e anche qualche fallo di troppo fischiato. Siamo stati fortunati, la mia uscita ha aiutato, l'ho vissuta fino all'ultimo, non volevamo perdere e abbiamo messo tutto in campo. Io forse ho esagerato".
Sulla gara: "Potevamo fare meglio ma sarebbe ingeneroso pensare di più, siamo contenti del risultato, meritato, però il calcio è così. Siamo stati bravi a crederci fino alla fine".
l tecnico dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, tra poco in conferenza stampa dopo il pareggio in casa del Milan.
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Hellas Verona, Mandorlini: "Pareggio meritato, abbiamo creato tanto"
07.03.2015 23.33 di Daniel Uccellieri
Andrea Mandorlini, tecnico del Verona, ha parlato ai microfoni di Rai Sport al termine della gara pareggiata sul campo del Milan: "Pareggio giusto, siamo molto contenti. Partita difficile su un campo storicamente difficile. Stiamo vivendo un buon momento dal punto di vista psicologico dopo la vittoria con il Cagliari: siamo contentissimi. Nel corso della gara abbiamo creato tanto, sono contento della gara dei ragazzi. L'espulsione? Non mi è piaciuta la gestione dei falli, ero un po' nervoso perché la squadra stava spingendo ed il Milan ha spezzettato il gioco. Abbiamo commesso qualche errore, ma è più importante guardare le tante cose positive che abbiamo fatto. Il rigore contro? È stata un'ingenuità da parte nostra, per questo mi sono arrabbiato. Il rigore è netto, abbiamo pagato una nostra ingenuità. Sala? Jacopo è un ragazzo fantastico, può giocare in tanti ruoli. È giovane, sarà importante per il calcio italiano. La salvezza è il nostro unico obiettivo".
SERIE A
Milan, Inzaghi: "Incassato un gol da polli, ma vado avanti a testa alta"
07.03.2015 23.28 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Grande delusione per il tecnico del Milan, Filippo Inzaghi, che a Sky ha commentato il pareggio beffardo contro il Verona: "Dispiace prendere un gol a dieci secondi dalla fine. Siamo stati dei polli, così su un calcio lungo a prendere gol... Dispiace molto ed è dura ripartire dopo un gol così, ma questo è il bello e brutto del calcio, chi lo fa gioisce e chi lo subisce passerà giorni difficili. Andiamo avanti a testa alta, c'è poco da parlare, abbiamo ancora dodici partite e dobbiamo portarle a casa. Difendere i giocatori? Io li vedo allenare, si mettono a disposizione e lavorano con lo spirito giusto, poi bisogna giocare meglio senza dubbio ma guardiamo avanti e non mi piacciono i processi".
Senti la squadra ancora in mano? "Sì, altrimenti dopo l'1-0 avremmo mollato, invece ha reagito ed ha trovato il pareggio e poi il 2-1. Vincendo i commenti sarebbero stati diversi".
Galliani è andato via deluso, temi qualcosa per il futuro? "Non è una domanda che dovete rivolgere a me, io vado avanti a testa alta. Abbiamo pochi ricambi e diventa difficile gestire il match quando hai poche forze. Guardiamo avanti, avremo un avversario difficile come la Fiorentina".
Vincendo sarebbe stato soddisfatto della prova? "Potevamo fare meglio, ma vincendo il morale della squadra sarebbe stato diverso. Ora dobbiamo reagire".
Togliere Pazzini per Bocchetti, rifaresti il cambio senza inserire Destro? "Vincendo sarebbe stata azzeccata, ora invece no. Quando Pazzini non gioca poi mi chiedete perchè non gioca, ci ha dato una grossa mano anche se non è stata una gara facile. Bisogna fare delle scelte, qualcuno resta fuori..."
ALTRE NOTIZIE
Hellas, Mandorlini: "Il pareggio ci va stretto. Nico Lopez micidiale"
07.03.2015 23.23 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Al termine de match, il tecnico dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ha parlato ai microfoni di Premium Calcio.
Sul cambio Pazzini-Bocchetti: "Non avevo tempo per pensare a loro, dovevo pensare alla mia quadra. Prima degli ultimi dieci minuti avevamo smesso di giocare, poi ci siamo ripresi. Il pareggio è meritato e ci sta stretto, non meritavamo di perdere".
Sulla gara: "Abbiamo avuto occasioni e potevamo chiuderla. Hanno trovato un pareggio un po' così e anche sul secondo gol c'erano due falli in area. L'abbiamo rimessa in piedi alla fine con Nico ed è stato meritato. Abbiamo fatto punti su un campo difficile".
Sul rigore di Toni: "Me lo hanno detto nello spogliatoio. Non ho guardato il rigore perché è capace di tutto. So che ieri li ha tirati e Toni è capace di tutte le pazzie possibili. Ma ha fatto gol, quindi viva Luca".
Su Nico Lopez: "È un giocatore di qualità. Un po' indisciplinato tatticamente ma è micidiale quando entra a gara in corso. Non aveva mai fatto cinque gol".
SERIE A
Milan, Galliani nello spogliatoio per parlare con Inzaghi e la squadra
07.03.2015 23.18 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Grande delusione per Adriano Galliani per la mancata vittoria interna contro il Verona, sfumata allo scadere per il gol di Nico Lopez del definitivo 2-2. L'amministratore delegato - riferisce Sky Sport - s'è recato nello spogliatoio rossonero per parlare con Inzaghi e la squadra. All'uscita il dirigente milanista è apparso scurissimo in volto e non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
SERIE A
Verona, Mandorlini: "Non meritavamo di perdere, orgogliosi del pareggio"
07.03.2015 23.08 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
"Siamo contenti, volevamo fare una buona gara e non meritavamo di perdere. Aver raggiunto il pareggio nel finale ci rende contenti ed orgogliosi". Così il tecnico del Verona Andrea Mandorlini ha commentato il pareggio per 2-2 raccolto allo scadere contro il Milan: "Siamo stati premiati nel finale, ma spingevamo e c'era la percezione che potevamo trovare il pareggio. Milan? Non è in un momento brillante quindi influisce sul piano psicologico e fisico, ma ha interpreti importanti ed erano passati in vantaggio per poi chiudersi bene. Errori? Non mi è piaciuto solo ad una decina dalla fine la frenesia di buttare subito palla lunga, eravamo scontati e perdevamo subito palla, poi siamo tornati a giocare ed è arrivato il pareggio. Nico Lopez? Può cambiare le sorti di un match quando entra, è rapido e può colpire".
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Le pagelle del Verona - Toni infinito, Nico Lopez si accede col Diavolo
07.03.2015 23.04 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Benussi 6 - Sicuro in un paio di uscite. Su i due gol del Milan può fare veramente poco. Il Verona tra i pali ha rispolverato un buon portiere.
Sala 6,5 - Spinge tanto, mette in difficoltà Antonelli e la difesa milanista con incursioni minacciose. Cresciuto molto, anche se schierato terzino.
Marques 6 - Regge l'urto e insieme ai compagni tengono bene l'attacco del Milan durante tutto il primo tempo. Ad inizio ripresa si fa male sul gol di Mexes. Dal 5' st Rodriguez 6 - Mette in campo tutto quello che ha per aiutare la difesa contro le scorribande di Menez e compagni.
Moras 6 - Bravo sui palloni alti e su due anticipi decisivi, uno nel primo tempo, l'altro nel finale di partita.
Pisano 5,5 - Si fa vedere meno rispetto al compagno di quadra che occupa l'altra fascia. In difesa prova a mettere ordine.
Ionita 6,5 - Spina nel fianco costante per Antonelli e compagni. Si procura il rigore e va spesso al tiro. Sfiora la rete del raddoppio.
Tachtsidis 7 - Colpisce in pieno la traversa su un bolide da fuori area, sfiora così la rete del pareggio. Distribuisce buoni palloni in tutto il campo. Sfortunato sull'autorete.
Hallfredsson 6 - Giostra bene a metà campo nel primo tempo, nella ripresa va in affanno e Mandolini lo sostituisce. Dal 17' Obbadi 6 - Entra bene, dà ritmo al centrocampo e vince diversi contrasti con Muntari.
Gomez 5,5 - L'unica cosa buona della gara la fa alla fine quando provoca la spizzata decisiva per il pareggio di Nico Lopez.
Toni 6,5 - Undicesimo gol stagionale per Luca Toni, ancora una dei bomber più prolifici della serie A nonostante l'età. Determinante come pochi.
Jankovic 5 - Entra in ritardo su Mexes e provoca il rigore del pareggio milanista. Si vede poco per tutta la gara, meglio quando aiuta il centrocampo ce quando assiste Toni. Dal 34' Nico Lopez 6,5 - Etra e segna, come nella gara d'andata, Quando vede il Milan si accende e lo abbatte.
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Le pagelle del Milan - Muntari sbaglia tutto, Cerci solita e improduttivo
07.03.2015 22.58 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Diego Lopez 6 - Subisce gol su rigore di Toni, mentre salva sul tiro ravvicinato di Ionita nel primo tempo. Sulla rete di Nico Lopez non riesce nel miracolo.
Bonera 6 - Gara attenta, sulla fascia destra prova a limitare le sortite offensive del Verona, spinge quando trova la complicità di Poli e Menez.
Paletta 5,5 - Buona gara da parte dell'ex Parma, gioca d'anticipo su Toni, lo tiene quasi sempre a bada. Nel finale anche lui si lascia scappare Nico Lopez sul gol del pareggio del Verona.
Mexes 6 - Torna in campo dopo la maxi-squalifica, porta autorità e coraggio in difesa. E' sua la conclusione più pericolosa del Milan nel primo tempo, si guadagna anche i rigore dell'1-1. Ad inizio secondo tempo segna il gol del vantaggio con la complicità di Pisano e Tachtsidis.
Antonelli 5,5 - Ionita su quella fascia lo mette alle corde, Antonelli reagisce come può ma non è nella serata migliore.
Poli 5,5 - Confusionario, poco ispirato questa sera. Corre sempre tanto ma non riesce a dare continuità alle prestazioni.
Muntari 4,5 - Commette la frittata anche questa sera, il rigore su Ionita è netto. L'ingenuità di Muntari costa caro al Milan. Sbaglia troppo in tutto l'arco della gara.
Bonaventura 6 - Meno lucido del solito, però quando guadagna il pallone riesce sempre a fare qualcosa di positivo.
Menez 6 - Infallibile dal dischetto, porta a tredici le marcature stagionali. Nel bene e nel male è sempre lui a creare i maggiori pericoli per il Milan. Dal 47' st Destro S.V.
Cerci 5 - Spreca un'altra occasione, ha il vizio di provare l'iniziativa personale senza produrre pericolosità. Nervoso e confuso, Inzaghi lo toglie nella ripresa. Dal 17' Honda 5,5 - Entra nel vivo dell'attacco, però è ancora Honda nella versione inizio 2014.
Pazzini 5 - Palloni giocabili zero, il problema del centravanti non cambia, che sia lui o Destro, al Milan non c'è gioco e la punta soffre in modo evidente. Dal 32' st Bocchetti 5,5 - Nel finale entra nell'azione del gol di Nico Lopez.
ALTRE NOTIZIE
Adani: "Milan, diversi giocatori abbassano la testa e non scambiano"
07.03.2015 22.58 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Nel post-partita di Sky Sport, l'ex difensore Daniele Adani ha commentato il pareggio per 2-2 tra Milan e Verona: "L'unica cosa positiva per il Milan poteva essere il risultato, invece non è arrivato neanche quello. Non mi sono piaciuti diversi giocatori che potevano andare dentro con uno scambio stretto col compagno ed invece abbassano la testa. Il Verona poi in trasferta non è mai stato così pericoloso".
SERIE A
Verona, Toni: "Proseguiamo la striscia positiva, è un pareggio d'oro"
07.03.2015 22.48 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Intervistato da Sky Sport al fischio finale, l'attaccante del Verona Luca Toni ha commentato il pareggio raccolto allo scadere contro il Milan: "Volevamo continuare la striscia positiva. Sapevamo che poteva essere dura, loro hanno bisogno di punti, ma abbiamo fatto una bella gara ed alla fine è arrivato il gol di Nico Lopez che per noi è oro. Cucchiaio? L'avevo detto ai miei compagni, prima di smettere volevo fare un gol col cucchiaio in un grande stadio".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
11.03.2015
Il «cucchiaio» di Toni entra nella leggenda
«Avevo paura della denuncia dei giardinieri di San Siro Scherzi a parte, abbiamo giocato una grande partita Adesso tocca al Napoli, una gara da non sbagliare»
Sta per compiere quarant'anni, lo farà nell'estate del 2016, ma è ancora perfettamente in forma. Si chiama rigore a «cucchiaio», è il tiro dagli undici metri calciato con il colpo sotto per spiazzare il portiere e vedere la palla che si posa delicatamente in rete. Nell'ultima giornata due dei tre rigori sono stati realizzati proprio così, ci sono riusciti Maurito Icardi a Napoli dove ha regalato il pari definitivo all'Inter e Luca Toni a San Siro. Una «gemma» che va ad impreziosire la splendida carriera dell'ex campione del mondo che ha trovato una seconda giovinezza con la maglia dell'Hellas.
09.03.2015
Non vinceremo mai, vi ameremo per sempre...
I tifosi gialloblù a San Siro
Riceviamo e pubblichiamo una lettera sul pareggio del Verona contro il Milan e sulla passione dei tifosi che hanno accompagnato i gialloblù nella sfida di San Siro Siro
Essere innamorati è un confronto assiduo, l'assolutismo è materia del contendere. Non ci lasceremo mai, resteremo sempre insieme, sei tutto per me. Inutile nascondersi dietro un dito: parliamo di concetti faticosi e anche un po' utopistici. Bisogna combattere, giorno dopo giorno. Passo dopo passo. L'assoluto ha la brutta tendenza a scivolare nel relativo e, allora, si comincia a fare dei distinguo, si pretende di puntualizzare per poi cercare una spiegazione credibile e «buttare tutto in vacca». Eppure vale la pena farsi venire le farfalle nella pancia. Trattenere il fiato e vivere con un pizzico di fatalismo che, per la cronaca, non va per niente d'accordo con l'assolutismo. Ma, insomma, non saremo certo noi a voler dare razionalità all'amore. Ti amerò per sempre. Meraviglioso, assurdo, auspicabile, impossibile. Ma in quel momento, in quel preciso momento, ti piace crederlo a prescindere. Anche se hai ferite che ti fanno male perché ti ricordano quello che vuoi dimenticare. Non mi succederà mai più. E, invece, ti succede ed è talmente travolgente che la testa ti scoppia. Ti fa male, da morire. Vorresti dirlo a tutti e senza ritegno lo dici a tutti perché tutti, in quel preciso momento, lo stanno dicendo a te. Che sono innamorati, che non si lasceranno mai, che resteranno sempre insieme. Il Verona non ha mai vinto a San Siro, il Verona non vincerà mai a San Siro. In questo concetto assoluto c'è la chiave di un amore assoluto, di un concetto assolutistico. Il mai e il sempre. Non vinceremo mai, ti amerò per sempre. Bastava girare lo sguardo, vedere 1391 zanzare impazzite e ascoltare il loro ronzio che pare ruggito. In un momento, quel momento, l'essere innamorati è diventato ineluttabile destino. Per sempre. O forse mai più. Che notte meravigliosa.
Francesco Costantino
09.03.2015
«Possiamo giocarcela con tutti»
Dove lo metti, lui gioca. Fascia destra o sinistra non cambia, anche a San Siro Eros Pisano ha fatto vedere cose egregie, non solo in fase difensiva ma anche in appoggio alla manovra d'attacco. «La rimonta non è stata affatto semplice, anzi, è stata dura e difficile - ammette il terzino del Verona -. Siamo andati in svantaggio ma, alla fine, siamo riusciti a segnare allo scadere e a portare a casa un punto importante. Abbiamo messo in campo il giusto spirito, siamo entrati in partita con grande voglia, senza farci intimorire dal Milan e da questo stadio. Il punto va bene, anche se abbiamo giocato una partita a tutto campo senza mai mollare».
Si poteva fare meglio sul tiro di Mexes che ha regalato il raddoppio al Milan. «Ho visto la palla all'ultimo, proprio sulla linea di porta - racconta - ho provato a rinviarla ma avevo Tachtsidis davanti. E' stata una situazione sfortunata, se non ci fosse statoTaxi davanti sarei riuscito a rinviare tranquillamente la palla». In più di un'occasione le scelte di Giacomelli hanno danneggiato il Verona. «Giuste o sbagliate che siano le decisioni dell'arbitro - aggiunge - dobbiamo essere bravi noi evitare certi episodi». Domenica arriva il Napoli al Bentegodi. «Abbiamo ritrovato lo spirito giusto - conclude -, se il Verona è questo ce la possiamo giocare con tutte. Se ci mettiamo il cuore, la voglia di fare la partita e di dare tutto, allora tiriamo fuori anche le nostre qualità».
G.TAV.
09.03.2015
Inversione di rotta È tornato il sorriso in casa gialloblù
Ora ha 9 lunghezze di vantaggio sulle terzultime: Cagliari e Cesena Luca Toni ha già segnato 11 reti È il bomber italiano più prolifico
Francesco Benussi si carica sulle spalle Nico Lopez, eroe di San Siro
Dall'inferno al paradiso in una manciata di secondi. La zampata di Nico Lopez ha cancellato una vera e propria ingiustizia e l'Hellas torna finalmente con un punto da San Siro dopo quindici anni di amarezze. E così, ventiquattrore dopo, il Diavolo fa veramente meno paura. Anche perchè, a bocce ferme, si capisce che se c'era una squadra che doveva vincere questa era proprio il Verona per l'organizzazione di gioco vista in campo, per le occasioni sprecate, per il carattere di Toni e compagni che per tutta la gara hanno dato il massimo per portare a casa un risultato positivo, a testa alta anche contro le decisioni di un arbitro mediocre come Giacomelli che ha fatto di tutto per tenere in corsa un Milan che ormai è completamente tagliato fuori dalla lotta per l'Europa League.
SI TORNA A GALLA. Il pareggio di San Siro, comunque, conferma che l'Hellas ha voltato pagina dopo le tre sconfitte consecutive e ha ripreso la corsa verso la salvezza. Un'inversione di rotta dopo la cinquina rimediata con il Genoa e il confronto con i tifosi a Peschiera. Nelle ultime tre gare ha raccolto cinque punti, ha pareggiato con la Roma in casa, ha vinto una sfida da brividi con il Napoli, ha chiuso sul due a due contro il Milan. Sono passate solamente tre settimane, sembra un'eternità. Tutta un'altra storia. Non solo per moduli e uomini ma per l'atteggiamento, la forza, il carattere che dimostrano in campo gli uomini di Mandorlini. Il ciclo di ferro, però, non è finito e il Verona dovrà affrontare il Napoli in casa e la Lazio in trasferta prima della sosta del 29 marzo per le partite della Nazionale. Alla ripresa del campionato due sfide al Bentegodi con il Cesena e l'Inter. Quattro partite per capire il reale valore di un gruppo che ha ritrovato testa, gambe e cuore.
INFERMERIA VUOTA. Un cambio di marcia favorito prima di tutto dal recupero dei tanti infortunati che avevano affollato a lungo l'infermeria gialloblù. Tra dicembre e metà febbraio il tecnico ha dovuto fare i conti con otto, nove giocatori fermi ai box per malanni che si sono trascinati per lungo tempo. Non è facile affrontare partite delicate con scelte obbligate, ragazzi che si sacrificavano in ruoli diversi, zero alternative a partita in corsa per cambiare l'andamento della gara. «Non cerco giustificazioni e non penso ai nuovi acquisti, i giocatori che in questo momento sono fermi per infortunio saranno il nostro valore aggiunto», aveva ripetuto in più di un'occasione mister Mandorlini durante il mercato di riparazione invernale.
UN SALA IN PIÙ. I fatti hanno dato ragione al tecnico gialloblù. Basta ripensare all'importanza di Jacopo Sala nello scacchiere dell'Hellas. Poteva essere il campionato della sua effettiva esplosione ma ha giocato la sua prima gara della stagione a Empoli e anche nelle partite successive ha fatto i conti con una condizione psicofisica non certo ottimale. Ora le cose vanno meglio, a Cagliari Sala ha fatto l'esterno nel tridente offensivo, contro il Milan ha giocato da terzino, da una parte e dall'altra ha offerto una prestazione di altissimo livello, accompagnando le sue scorribande sulla fascia con giocate di grande qualità anche nell'uno contro uno.
TONI BOMBER TRICOLORE. Dalla giovane promessa al «veterano». Ancora una volta l'Hellas s'è aggrappata a Luca Toni che nella Scala del Calcio s'è concesso il lusso di battere Diego Lopez con un «cucchiaio» d'autore. «Non l'avevo mai fatto - ammette con il solito sorriso che conquista - e avevo promesso ai miei compagni che c'avrei provato in un grande palcoscenico. Fare gol così, a San Siro, è veramente il massimo». Un gesto che non può essere visto come una presa in giro per gli avversari o un eccesso di leggerezza, in quello «scavino» ci sta tutta la classe e l'intelligenza di un leader che voleva lanciare un messaggio anche ai ragazzi più giovani della squadra. Un gol che ha portato Toni a quota 11 nella classifica dei cannonieri, in questo momento è il bomber italiano più prolifico visto che davanti a lui, da Tevez a Dybala, da Icardi a Dybala, ci sono solo stranieri.
ENTRA IL CAMBIO. Bravo Toni, bravissimo Nico Lopez che si è ritagliato questo il ruolo di castigamatti per le milanesi. Aveva segnato il due a due con l'Inter, si è ripetuto sabato notte contro il Milan. Il Coniglio uruguagio ha già segnato cinque gol, quattro entrando dalla panchina. E quando entra un cambio così per gli avversari son dolori...
Luca Mantovani
09.03.2015
Il guerriero Ionita indossa la corazza «Siamo un grande gruppo, meritavamo la vittoria»
«Ho sbagliato, chiedo scusa ai miei compagni che aspettavano la palla in mezzo. È difficile però vedere queste cose mentre si è in campo, più facile ora, come dite voi a freddo». Artur Ionita ha ancora il capello bagnato dalla doccia quando racconta queste cose negli spogliatoi di San Siro. La fretta è tanta, vuole raccontare a parenti e amici com'è giocare alla Scala del calcio e per poco riuscire a battere l'ex portiere del Real Madrid Diego Lopez. Quest'ultimo lanciato dallo Special One Mourinho sulla ribalta intrenazionale. Un po' come Mandorlini con Ionita. Lo ha pescato Sogliano, l'ha buttato nella mischia il tecnico gialloblù, espulso per la prima volta in campionato dal modesto Giacomelli.
«Mamma mia!», eclama Ionita quando ripensa all'arbitro triestino. «Lui non ha fischiato un fallo brutto su Marques e ci è costato il gol - racconta -. In area del Milan è successo la stessa cosa, ma ha dato ragione credo a Mexes che era in lotta con Rodriguez. Incredibile. Lui ha girato, si dice così, un sacco di punizioni». Lui, inteso come Giacomelli, ha graziato Bonaventura e Muntari, ma non ha perdonato con il cartellino giallo il buon Ionita. «Ero stanco e dovevo tornare subito indietro - racconta il calciatore moldavo - ho fatto fallo tattico, peccato». Già l'Artur del Verona non sarà della partita con il Napoli, a causa di quel cartellino. Averlo recuperato insieme a tanti altri, è significato molto per il Verona.
«Adesso diamo al mister - continua - maggiori possibilità di scelta. Già col Genoa avevamo visto a tratti una squadra diversa. Se Gomez avesse fatto gol avremo rimediato una partita nata male. È mancata la fortuna. Il pari con la Roma ci ha dato grande forza e poi Cagliari e Milano. Siamo in crescita. È un peccato per me star fuori proprio ora. Vorrà dire che sarà più determinato e senza ammonizioni dalla gara con la Lazio». Già Pisano, Sala, Gomez e Ionita. Alcuni dei primi nomi che da febbraio hanno fatto sì che l'Hellas cambiasse marcia. A San Siro le «catene di Mandorlini» hanno funzionato alla perfezione. Il braccio del cambio gialloblù si apriva a comando quando biosgnava ripartire, pronto a ritirarsi in fase difensiva.
«Abbiamo giocato tutti una grande gara - sottolinea -. Il Milan è sempre il Milan, soprattutto a San Siro. Mexes, Pazzini, Menez, Diego Lopez e Cerci sono grandi giocatori. È il Verona che ha fatto una grande partita. Siamo un bel gruppo che ha passato un momento poco felice per cola di tanti infortuni e qualche partita strana. Al gol di Nico Lopez sono letteralmente impazzito di gioia. Meritavamo la vittoria, figurarsi se fosse arrivata la sconfitta». Ionita si trova a meraviglia sia con Tachtsidis, che con Halfreddsson.
«Sono due ottimi compagni - ammette - e molto altruisti. Grazie ai loro passaggi sono andato vicino al gol, spero arrivi presto. Mi dispiace tantissimo non essere a disposizione per la gara col Napoli». Insomma per rivedere Ionita bisognerà attendere la partita con la Lazio. Il ragazzo giunto da lontano ha voglia di correre e segnare ancora per il Verona. I risultati dell'ultima giornata spingono a dare qualcosa in più per chiudere alla grande una stagione per alcuni versi difficile. «Sono d'accordo - conclude Artur Ionita - adesso anche in allenamento siamo numerosi. Ci alleniamo con molta grinta perchè c'è molta concorrenza. Tutti vogliono fare bene. I tifosi stiano tranquilli faremo un bel finale».
Gianluca Tavellin
09.03.2015
Inzaghi resta in bilico, spunta l'ipotesi Brocchi
Pippo Inzaghi con Juanito Gomez
Dopo l'ennesimo flop è calato il silenzio sul destino di Filippo Inzaghi sula panchina del Milan, in stand by per un giorno ancora. Il presidente Silvio Berlusconi ha infatti sospeso ogni decisione, anche se l'esonero dell'allenatore resta una possibilità concreta e in quel caso a prendere il posto di Inzaghi dovrebbe essere Cristian Brocchi, pronto a lasciare la Primavera. È meno probabile invece la promozione dello storico vice allenatore Mauro Tassotti, e non si può escludere a questo punto nemmeno la conferma a sorpresa di Inzaghi. Al momento è previsto che sia lui dirigere il primo allenamento della settimana, oggi alle 15 a Milanello.
L'ultima parola come sempre spetta a Berlusconi che avrebbe deciso di non prendere decisioni d'impulso per almeno due motivi: il terzo esonero in poco più di un anno non è nello stile con cui ha guidato finora il club, e il prossimo allenatore sarebbe comunque un traghettatore fino a giugno, quando Berlusconi vorrebbe affidare la squadra a un personaggio di esperienza, come Vincenzo Montella o Jurgen Klopp. Sin dal mattino Berlusconi ha dedicato la sua domenica alle prossime elezioni regionali, ma non sono mancate le riflessioni sul Milan e su Inzaghi, un altro suo pupillo che dopo appena nove mesi rischia di aver sprecato l'occasione tanto attesa, come accaduto a Clarence Seedorf nella scorsa stagione.
Undici punti nelle ultime undici giornate e scelte discutibili come il cambio tra Bocchetti e Pazzini contro l'Hellas inchiodano l'allenatore alle sue responsabilità, da soppesare però assieme alla mediocrità della squadra e al precario equilibrio fra le due anime ai vertici della società. Eppure Inzaghi a maggio aveva messo d'accordo tutti. Ma vittorie e bel gioco si sono rarefatte da gennaio come le visite del presidente a Milanello e il Milan si ritrova decimo con 35 punti, quanti quelli raccolti da Seedorf con 7 partite in meno. Fino a giugno, potrebbe toccare a un altro ex milanista, Brocchi, che lunedì prossimo esordirebbe contro una sua ex squadra, la Fiorentina.
08.03.2015
Balotelli contro Salvini «Votate me che è meglio...»
Balotelli ha attaccato Salvini: "Non è serio: votate me che è meglio"
«Ma questa persona è seria quando dice queste cose? È pure un politico. E allora, votate me: è meglio». È botta e risposta a distanza tra Mario Balotelli e Matteo Salvini: l’attaccante del Liverpool attacca il segretario della Lega difendendo l’ex compagno di squadra Muntari preso di mira proprio da Salvini che ieri dopo Milan-Verona, su Facebook, a proposito del giocatore ghanese aveva scritto: «Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi Muntari può tornare a casa sua». Quanto basta per la replica di Supermario arrivata via Instagram: «È meglio se votate me». Non si è fatta attendere però la controreplica di Salvini: «Se vuol fare politica, si faccia votare» ma «Balotelli più lontano sta dai campi da gioco italiani, meglio è», l’affondo del segretario del Carroccio. Per Salvini, «se Balotelli farà politica come gioca a pallone, meglio lasciar perdere. A me», ha detto Salvini dopo un pranzo per Radio Padania, «vedere giocare Muntari dà fastidio perchè non è capace, potrebbe essere alto biondo e con gli occhi azzurri e sarebbe lo stesso». Poi, dopo l'attacco di Balotelli, Salvini su Twitter ha scritto: «Senso dell’umorismo di Balotelli pari a sua educazione in campo. Arrabbiato per mie critiche a Muntari?
Take it easy Mario!».
07.03.2015
Milan-Hellas Verona 2-2
La zampata di Nico Lopez
Milan-Veron a San Siro: il 2-2 lo fissa Nico Lopez (foto ANSA)
Pareggio giusto. Con una zampata oltre il 45' st di Nico Lopez. Il Milan non ha mai fatto un tiro nello specchio della porta e al 45' st (con 5' di recupero) a San Siro era in vantaggio 2-1 contro il Verona. Merito di un rigore di Menez e di un gol assurdo di Mexes, segnato dalla linea di fondo, fuori dalla porta e ributtato dentro da due giocatori del Verona. Ci ha pensato il "coniglio" Nico Lopez con una zampata al quarto minuto di recupero. Risultato equo: il Milan pensava di aver vinto la partita, anche se in difesa continuava a commettere errori (specie con Muntari). Il Verona, invece, partito a razzo e passato in vantaggio, lasciava al Milan baloccarsi con l'idea della vittoria, ma non ci stava proprio a perdere. E la traversa di Tachtsidis lo sta a testimoniare. Una bella dose di colpa ce l'ha anche Inzaghi, mister sempre più in bilico, che ha inserito un attaccante come Destro a pochi minuti dalla fine e si è beccato una razione di fischi quando, al 77', ha sostituito Pazzini (un attaccante) con Bocchetti (un difensore).
LA DISATTENZIONE. All'inizio del secondo tempo l'Hellas è andato sotto a San Siro per colpa di una disattenzione difensiva prolungata che ha favorito un gol assurdo di Mexes: al 2' della ripresa, dalla linea di fondo alla destra della porta gialloblù, il francese (dopo una serie di rimpalli fortunati) tira e colpisce due giocatori del Verona (ultimo tocco di "Taxi" o di Pisano? Domani si deciderà se è gol di Mexes o autorete) che fanno entrare la palla. C'è da dire che l'Hellas è parso riprendersi dopo
PRIMO TEMPO. Alla fine del primo tempo la partita dell'Hellas a San Siro contro il Milan era ferma sull'1-1. Due gol segnati su rigore: il primo è l'11° centro di Toni, un cucchiaio d'oro (il primo della sua carriera). Poi rigore per il Milan: fallo su Mexes e Menez segna il 13° gol in campionato.
L'Hellas parte veloce a San Siro contro il Milan. Primi minuti combattuti tra le due formazioni, con Menez che non riesce a sfondare. Ma la prima occasione vera da gol è del team allenato da Mandorlini: al 12' Jankovic sfiora il palo alla destra di Diego Lopez, portiere rossonero.
Al 17' il fallo di Muntari su Ionita. Toni su rigore sceglie il cucchiaio e batte a rete. 0-1. Al 27' Menez tira debole al volo. Al 38' Muntari sbatte contro il muro gialloblù. Al 41' Menez pareggia, sempre su rigore, dopo un fallo su Mexes, su quello che pare uno schema del Milan da calcio d'angolo.
LE FORMAZIONI. Filippo Inzaghi rimescola ancora le carte per scongiurare ogni ipotesi di esonero. In avanti sceglie Cerci-Pazzini, con Menez alle loro spalle. In difesa torna titolare Mexes che agirà insieme a Bonera, Paletta e Antonelli. Centrocampo a tre con Poli, Muntari e Bonaventura. Restano in panchina Destro e Bocchetti. Il Verona di Mandorlini conferma in avanti Luca Toni, Gomez e Jankovic. A centrocampo Sala, Tachtsidis e Hallfredsson. In difesa il neo acquisto Pisano insieme a Moras e Marques.
Giulio Brusati
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Complimenti alla squadra"
Postata il 08/03/2015 alle ore 01:00
Milano - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine della sfida contro il Milan (2-2).
RISULTATO MERITATO
"Abbiamo fatto tre partite difficili e portato a casa cinque punti, siamo molto contenti e faccio i miei complimenti a tutta la squadra. Se potevamo vincere contro il Milan? Siamo contenti così, siamo venuti al Meazza per fare punti. In generale abbiamo fatto una buona gara, certamente non meritavamo di perderla. L’unica cosa che rimprovero alla squadra è quando abbiamo calato il ritmo, prima degli ultimi minuti finali. Avevamo un po’ perso l’identità del gioco, non facevamo più le cose semplici e volevamo far arrivare subito la palla a Toni. Così non eravamo pericolosi e, anzi, scontati. Poi negli ultimi minuti abbiamo ricominciato a giocare. Il risultato è stato meritato, perché siamo andati a prendercelo: pur giocando una buona gara, fino ai minuti finali eravamo sotto di un gol, siamo stati bravi a trovare la situazione giusta. Un commento sul Milan? Sicuramente il loro momento non è dei più brillanti, questo influisce notevolmente nella gestione della gara dal punto di vista psicologico. Erano in vantaggio e si sono chiusi, si vedeva che avevano un po’ di paura. Hanno calciatori ed interpreti importanti, hanno creato alcune ripartenze pericolose, soprattutto nel secondo tempo. Il Milan rimane sempre una grande squadra, venire a giocare qua non è mai facile, era da 15 anni che non facevamo punti al Meazza e questo la dice tutta sulla difficoltà di questa partita. Per molti versi è stata una sfida un po’ simile a quella fatta con l’Inter, anche in quell’occasione abbiamo rimontato nel finale grazie ad un gol di Nico Lopez".
VI SPIEGO LE MIE SCELTE
"Il gol di Lopez? Nico è un calciatore interessante, che può cambiare gli esiti della partita. E' rapido, nelle partite statiche può dare profondità. Ha fatto tanti gol partendo dalla panchina, siamo molto contenti. Vorrebbe giocare con più continuità, ma questo dipende solo da lui. E’ un giocatore che, se entra con la testa giusta, può fare male sempre. Sala? A Cagliari ha fatto la punta esterna e col Milan il terzino destro. E’ un calciatore fantastico, un bravo ragazzo che può ribaltare il gioco, non ha solo corsa ma anche buoni piedi. Hallfredsson? E’ un calciatore che solitamente non cambio mai, è con me da quando il Verona era in Lega Pro. Aveva preso un ammonizione e mancavano ancora tanti minuti. Era un momento in cui dovevo giocarmi tutte le mie possibilità e non volevo rischiare di restare in inferiorità numerica, e poi volevo far giocare Tachtsidis in posizione più avanzata".
PIU’ SERENI DOPO CAGLIARI
"Penso che Cagliari sia stata una partita decisiva, per questo periodo: avendo vinto là, siamo arrivati qui più liberi mentalmente e se siamo sereni possiamo fare bene e giocarcela con tutte. Qualche limite ce lo portiamo dietro, siamo cresciuti tanto nell’ultimo periodo e adesso dobbiamo mollare perché ci aspettano Napoli, Lazio, Cesena e Inter, tutte partite molto difficili. La mia espulsione? Ho detto qualcosa per la gestione dei falli, abbiamo preso il secondo gol con due calciatori a terra. Ci sta, era un momento di agitazione generale, stavamo spingendo molto, si poteva trovare la situazione e siamo stati premiati. Meglio la mia espulsione, ma con un punto importante. Non eravamo nervosi, ma non volevamo perdere".
Ufficio Stampa
Ionita: “Siamo un gruppo fantastico”
Postata il 08/03/2015 alle ore 00:20
Milano - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Artur Ionita, rilasciate al termine della sfida Milan-Hellas Verona (2-2).
CHE EMOZIONE IL PAREGGIO ALLO SCADERE
“Si poteva vincere, nel primo tempo poteva finire 2-0 se non sbagliavo quell’occasione. Chiedo scusa alla squadra, avrei dovuto passare la palla, ma è facile parlare adesso anche se in quei momenti c’è poco tempo per pensare. Ad ogni modo siamo molto contenti del risultato, per il gruppo e per i nostri tifosi. Andiamo avanti con la stessa grinta e la voglia messa in campo con il Milan. Cosa mi è piaciuto di più di questa partita? Ci abbiamo creduto fino alla fine, è stata un’emozione bellissima riuscire a pareggiare alla fine. Quando ho visto la gioia di Nico Lopez non sapevo cosa fare”.
POSSIAMO GIOCARCELA CON TUTTI
“Qual è la nostra forza? Posso dire che siamo un gruppo fortissimo, con la voglia e con la grinta che mettiamo al servizio dell’allenatore possiamo fare tutto. Anche all’inizio del campionato abbiamo fatto vedere che possiamo giocarcela con tutti, poi c’è stato un periodo meno buono in cui abbiamo fatto pochi punti. La svolta è stata la partita con la Roma, adesso ci siamo svegliati. Sono ritornati tutti gli infortunati e tutti vogliono giocare, questo crea un clima molto competitivo in allenamento. Penso che questo tipo di concorrenza faccia molto bene al gruppo. Abbiamo fatto vedere che possiamo fare tutto. Voglio ringraziare i tifosi, che anche oggi ci hanno seguito numerosissimi”.
MI SPIACE SALTARE LA PROSSIMA PARTITA
“La partita col Napoli? Mi spiace non esserci, però non posso farci niente. Era il primo fallo che facevo, e a dirla tutta non avevo nemmeno toccato l’avversario ma la palla. Era un intervento aggressivo, questo sì, ma ero andato sul pallone. Quel fallo su Marques in occasione del secondo gol del Milan? Non ho visto bene però secondo me era fallo”.
Ufficio Stampa
Pisano: "Il Verona se la può giocare con tutti"
Postata il 08/03/2015 alle ore 00:15
Milano - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Eros Pisano, rilasciate al termine della sfida con il Milan (2-2).
PUNTO IMPORTANTE, ABBIAMO GRANDE SPIRITO
"La rimonta? Non è stata affatto semplice, anzi, è stata dura e difficile. Siamo andati in svantaggio, ma alla fine, con grande voglia di pareggiare, siamo riusciti a segnare allo scadere e a portare a casa un punto importante. Abbiamo messo in campo il giusto spirito, siamo entrati in partita con grande voglia, senza farci intimorire dal Milan e da questo stadio. Il punto va bene, anche se abbiamo giocato una partita a tutto campo senza mai mollare. Il gol di Mexes? Ho visto la palla all'ultimo, sulla linea di porta ho provato a rinviarla ma avevo Tachtsidis davanti. E' stata una situazione sfortunata, se non ci fosse stato Panagiotis davanti sarei riuscito a rinviare tranquillamente la palla. Salvezza raggiunta? Non siamo salvi, aspettiamo a dirlo. Era importante fare una prestazione come quella vista al Meazza e portare a casa punti. Il rigore di Luca Toni? Se la sentiva di calciare così, ha fatto gol e quindi grande merito a lui. Le decisioni dell'arbitro? Giuste o sbagliate che siano, dobbiamo essere bravi noi evitare certi episodi".
SIAMO UN GRANDE GRUPPO
"Il nostro grande carattere? La spinta arriva da tutti. Si forma un gruppo unico e da lì ci si rimbocca le maniche. Conosciamo il momento difficile, ci siamo rimboccati le maniche e da veri uomini siamo riusciti a riprenderci quello che ci mertitavamo, impegnandoci sempre durante gli allenamenti. Cosa è cambiato in queste ultime partite? Avevamo grande voglia di riscatto, come gruppo, come staff e come singoli calciatori. Ci siamo riuniti tutti, volevamo uscire dal momento difficile e abbiamo lavorato più di prima per riuscirci. Ora pensiamo alle altre partite per fare più punti possibili e toglierci il pensiero di questa salvezza. Negli spogliatoi, dopo questo pareggio raggiunto all'ultimo respiro, c'era un clima di grande festa, anche per i calciatori che magari giocano poco ma che sono sempre stati vicini alla squadra. A loro va un mio grande abbraccio".
NAPOLI? POSSIAMO GIOCARCELA CON TUTTI
"Il Napoli? Lo spirito è giusto, se il Verona è questo ce la possiamo giocare con tutte. Se ci mettiamo il cuore, la voglia di fare la partita e di dare tutto, allora tiriamo fuori anche le nostre qualità".
Ufficio Stampa
Toni: "Il cucchiaio? Volevo farlo, era l'occasione giusta"
Postata il 07/03/2015 alle ore 23:30
Milano - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate al termine della partita Milan-Hellas Verona ai microfoni di Sky Sport.
GRANDE GARA, PUNTO D'ORO
"Abbiamo fatto una prestazione positiva, sapevamo che sarebbe stata una partita dura perché il Milan aveva bisogno di punti, ma abbiamo fatto una grande gara. Siamo andati in vantaggio, potevamo fare il 2-0 e chiudere la sfida, poi loro sono stati bravi a fare questi due gol ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine trovando il pareggio. Questo punto per noi è oro. Nell'azione precedente avevo detto a Nico Lopez di andare da solo, perché sarebbe arrivato prima di me. Purtroppo non ci siamo capiti ma l'importante è avere ottenuto il pareggio".
VI RACCONTO IL CALCIO DI RIGORE
"Il cucchiaio? Lo avevo detto ai miei compagni. Prima di smettere volevo fare un gol su rigore in questo modo, in uno stadio importante. Contro il Milan è capitata l'occasione giusta. Ora non so se smetterò, ma volevo fare un gol del genere che non avevo mai fatto in carriera ed è servito a fare un punto".
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Milan-Hellas Verona 2-2
Postata il 07/03/2015 alle ore 20:45
Milano - Grande partita per i gialloblù. Il Verona beffa il Milan pareggiando al Meazza, un risultato che mancava dal 2000. I gialloblù si portano momentaneamente in vantaggio al 18' del primo tempo, grazie ad un rigore procurato da Ionita e siglato da Toni. Sul finale della prima metà di gioco, Menez trasforma un rigore concesso ai rossoneri. All'inizio della ripresa il Milan si porta in vantaggio grazie ad un gol rocambolesco. I gialloblù hanno fame di risultato e si affidano allo spirito di gruppo. Quando tutto sembra perduto Nico Lopez al 95', dopo uno scatto bruciante, buca la rete di Diego Lopez. Il Verona torna a casa un punto d'oro e si porta a +9 dal Cagliari.
MILAN-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 18' pt Toni (rig.), 40' pt Menez (rig.), 2' st Tachtsidis (aut.), 50' st Lopez.
Primo tempo
1' Partiti
13' Grande corsa di Sala, il diagonale del gialloblù si spegne sul fondo
16' Cross di Tachtsidis, Diego Lopez smanaccia, Toni non riesce a concludere in porta
17' Muntari atterra Ionita in area, l'arbitro fischia il calcio di rigore
18' GOL Scavino di Toni, Diego Lopez battuto
28' Poli serve Menez in area, il tiro del rossonero viene agilmente parato da Benussi
29' Buon intervento di Pisano che sventa il pericolo provocato da Antonelli
31' Dribbling di Ionita, il gialloblù tira da posizione defilata ma la difesa rossonera respinge
32' Tiro di Mexes dalla lunga distanza, la palla esce ma Benussi controlla la traiettoria
40' GOL Jankovic atterra Menez in area: è calcio di rigore. Menez di potenza batte Benussi
46' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
2' GOL Palla vagante in area, Mexes dopo un'azione rocambolesca tira in porta, ma nel tentativo di rinvio di Pisano la palla sbatte contro Tachtsidis e si insacca
6' Grande uscita di Benussi che neutralizza il tentativo di Pazzini
12' Toni tenta il tiro a giro con il destro, palla a lato
27' Clamorosa traversa di Tachtsidis che aveva calciato dal limite dell'area
37' Tachtsidis serve Toni, ma il centravanti non ci arriva e la palla viene recuperata da Diego Lopez
41' Sugli sviluppi di un calcio di punizione Poli ci prova dalla distanza, ma la palla è alta sopra la traversa
50' GOL Scatto bruciante di Nico Lopez che riceve il suggerimento di Gomez e insacca alle spalle di Diego Lopez
51' Termina qui la partita
MILAN (4-3-1-2): Diego Lopez; Bonera, Mexes, Paletta, Antonelli; Poli, Muntari, Bonaventura; Menez (dal 47' st Destro); Cerci (dal 18' st Honda), Pazzini (dal 32' st Bocchetti).
A disposizione: Abbiati, Gori, Suso, Abate, Van Ginkel, Mastalli.
All.: Inzaghi.
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Sala, Marques (dal 5' st Rodriguez), Moras, Pisano; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson (dal 17' st Obbadi); Gomez, Toni, Jankovic (dal 34' st Lopez).
A disposizione: Rafael, Sorensen, Saviola, Greco, Lazaros, Campanharo, Agostini, Fernandinho, Martic.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Assistenti: Passeri e Longo.
NOTE. Espulso: al 46' st Mandorlini. Ammoniti: Ionita, Hallfredsson, Lopez. Spettatori: 29.510 (paganti: 10.006; abbonati: 19.510).
Ufficio Stampa
Primavera / Pavanel: “Grande vittoria, ragazzi straordinari”
Postata il 07/03/2015 alle ore 17:41
Vigasio (Verona) - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate al termine della sfida contro l'Udinese.
CHE VITTORIA, IL SOGNO CONTINUA
"Una partita sofferta? Di facile non ne abbiamo vinta neanche una (ride, ndr). Abbiamo giocato contro una squadra importante che poteva contare su Jadson e Zapata, sono in un ottimo periodo di forma. Noi non abbiamo attaccato altissimi, abbiamo gestito le risorse e poi abbiamo capitalizzato con il gol. Siamo riusciti a gestire bene le nostre risorse, con l'Udinese è andata bene. Il sorpasso ai bianconeri? Il nostro sogno continua. Ai ragazzi avevo detto di stare più bassi, ma noi siamo nati per attaccare, così abbiamo cercato di sfruttare bene le nostre caratteristiche. Siamo riusciti a non concedere il palleggio agli avversari, perché non siamo bravissimi a difendere bassi. Siamo stati molto intelligenti a variare il minimo indispensabile sulla nostra mentalità".
UN GRAZIE AI MIEI RAGAZZI
"Questi tre punti sono fondamentali per continuare a sognare, verso la fine della gara urlavo ai miei che ogni palla è la vita, ogni pallone va calciato, lottato, pensato e giocato come se fosse l’ultimo della nostra vita calcistica. So che i ragazzi stanno facendo uno sforzo enorme, abbiamo calciatori che stanno giocando con pochi allenamenti nelle gambe, come Guglielmelli, ci tengo a ringraziarlo per la sua disponibilità. Possiamo contare sull’abnegazione di Checchin e Speri, che all’occorrenza può giocare da seconda punta o da centrale. Il gol è un premio per tutto il suo impegno. In difesa siamo stati molto bravi a gestire tutte le situazioni, credo che sia una vittoria importante in questo momento. Siamo stati bravi".
TESTA AL MILAN
“Il Milan? E’ la squadra che gioca meglio al calcio nel nostro campionato, hanno individualità e anche un gioco globale. E’ ovvio che venir fuori da lì con dei punti è un’impresa per tutti. La vittoria con l’Udinese è importante perché ci permette di avere un discreto margine nel caso non vada come speriamo, però credo che dovremo fare una gara come quella fatta vedere in questa giornata”.
Ufficio Stampa
Primavera: Hellas Verona-Udinese 1-0
Postata il 07/03/2015 alle ore 14:30
Vigasio (Verona) - Emozioni e spettacolo. Grazie a questa vittoria, la Primavera gialloblù scavalca l'Udinese in classifica e continua a regalare soddisfazioni. Una partita combattuta su ritmi di gioco altissimi. Verona ed Udinese si fronteggiano, equivalendosi, nella prima frazione di gioco. Gli equilibri si rompono al 24' della ripresa, quando Speri firma il gol del vantaggio gialloblù. I bianconeri fanno di tutto per agguantare il pareggio, ma i ragazzi di Pavanel sono bravi a gestire il vantaggio.
HELLAS VERONA-UDINESE 1-0
Marcatore: 24' st Speri.
Primo tempo
1' Partiti
2' Prtajin entra in area e tira in porta, il pallone colpisce il palo e Boateng allontana
9' Prtajin tira in porta, palla alta
10' Bella palla di Bearzotti che serve Cappelluzzo in area di rigore, il tiro è a lato di un soffio
14' Grande occasione costruita dal Verona, che non riesce a concludere in porta. Sulla ripartenza pericoloso Vutov, il suo tiro è alto di poco
17' Jankto calcia in porta, facile parata di Ferrari
22' Numero straordinario di Fares che supera la difesa dell'Udinese, l'intervento miracoloso di Meret nega la rete al gialloblù
25' Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Speri stacca di testa, palla alta
28' Zossi calcia in porta, Ferrari blocca
33' Pontisso calcia dalla distanza, tiro alta sopra la traversa
41' Sugli svipulli di un calcio d'angolo, Vutov stacca di testa, palla a lato di un soffio
45' Cross di Bearzotti, splendida rovesciata di Speri, palla di poco alta
45' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
8' Il tiro in porta di Jadson si spegne sul fondo
9' Meret anticipa Cappelluzzo e gli ruba la palla dai piedi
14' Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Bochniewicz stacca di testa, palla alta sopra la traversa
21' Prtajin appoggia per Jadson, Ferrari para
21' Fares serve Bearzotti, palla alta
24' GOL Assist di Cappelluzzo, Speri di prima intenzione batte Meret col piatto sinistro
29' Il tiro di Miketic viene deviato in angolo da Caronte
30' Tiro di Bearzotti, palla fuori di un soffio
50' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Ferrari; Boateng (dal 2' st Perini), Riccardi, Boni, Tentardini; Checchin, Guglielmelli (dal 10' st Miketic); Bearzotti, Speri, Fares; Cappelluzzo (dal 36' st Dagnoni).
A disposizione: Salvetti, Moretto, Miron, Piccinini, Rossi, Gilli, Oliboni, Ocelka, Nervo.
All.: Pavanel.
UDINESE (4-3-3): Meret; Caronte, Bochniewicz, Coppolaro, Zossi; Jankto, Pontisso (dal 32' st Pechacek), Jadson; Zapata, Prtajin (dal 42' st Armenakas), Vutov (dal 37' st Matic).
A disposizione: Perisan, Bonilla, Guizzo, Magnino, Borgobello, Puntar.
All.: Mattiussi.
Arbitro: Mainardi di Bergamo.
Assistenti: Nocenti e Michieli.
NOTE. Ammoniti: Caronte, Boateng, Speri.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
SERIE A: La Lega salva il PARMA fino al termine del campionato, 5 milioni dal fondo multe
CONTRO IL RAZZISMO mister BENITEZ parla chiaro 'Chiudete gli stadi così la gente impara!'
RETROSCENA INCREDIBILI sulla rinuncia di ALONSO di correre in Australia dopo l'incidente al Montmelò (che potrebbe essere stato provocato da una scarica elettrica nell'abitacolo): Il pilota soccorso dopo aver perso conoscenza rispondeva ai dottori pensando di essere nel '95, quando correva con i kart!!! Lo rivela il quotidiano iberico 'El Pais'
PREMIER LEAGUE, a BALOTELLI vanno proprio tutte male! Nemmeno il nome sulla maglia del LIVERPOOL è corretto...
BASKET NBA: Un grande WESTBROOK non salva i THUNDER e i BULLS brindano, PORTLAND ok su DALLAS... Volano i NUGGETS con i 16 punti di GALLINARI, KNICKS ancora ko...
CAOS PARMA, si cercano di accertare le prime responsabilità e l'ex presidente GHIRARDI viene chiamato in causa per bancarotta fraudolenta
Benitez a muso duro contro i cori razzisti. "Chiudete gli stadi, così la gente impara"
ROMA - "Credo la legge deve essere più dura: se chiude una curva, se chiude uno stadio la gente inizia a imparare. Così abbiamo un po' di rispetto per il calcio e la gente che va a vedere le partite». Queste le dure parole di Rafa Benitez al termine di Lazio-Napoli di Coppa Italia giocata ieri sera a Roma che è stata teatro di numerosi cori razzisti nei confronti della città e dei napoletani. Poi il tecnico degli azzurri ha parlato di calcio: «Abbiamo riscattato la sconfitta di Torino. Per intensità e gioco sembrava di stare in Inghilterra. Ringrazio il mio staff perché stiamo giocando talmente tante partite in pochi giorni che abbiamo quasi perso il conto. La nostra difesa? Se abbiamo avuto 15 tiri e 6 occasioni nette significa che la nostra difesa ha aiutato molto l'attacco".
Alonso e l'incidente, persi 20 anni di memoria: "Mi chiamo Fernando, corro sui kart..."
MADRID - Incredibile retroscena legato all'incidente di Fernando Alonso, durante i test Formula Uno di Barcellona. Il pilota iberico della McLaren, come raccontato da 'El Pais', avrebbe perso circa 20 anni di memoria.
"Mi chiamo Fernando Alonso, corro sui kart e il mio sogno è arrivare in Formula 1", avrebbe risposto il pilota ai commissari giunti in suo soccorso. Questa amnesia è durata per circa una settimana: ora le sue condizioni sembrano migliorare, anche se in maniera molto lenta.
Il Parma salvato dalla Lega: 5 milioni dal fondo multe per terminare il campionato
Parma sotto assedio mentre l'assemblea della Lega ha dato l'ok per permettere alla squadra di finire il campionato.
La Guardia di Finanza stamattina ha varcato il cancello principale del centro sportivo di Collecchio. I finanzieri hanno anche eseguito alcuni controlli sui libri contabili in relazione alle indagini che sono in corso e hanno prelevato alcuni schedari. Pare che Giampietro Manenti si trovasse all'interno della sede. Dalla quale ha concesso l'ennesimo contributo in una intervista radiofonica: «Il salvataggio del Parma? Il tentativo può farlo solo la proprietà, non può farlo un terzo».
Nel frattempo, in vista dell'udienza prefallimentare relativa alle vicende del Parma Calcio, la Guardia di Finanza, per ordine della Procura della Repubblica, sta acquisendo e sequestrando documenti anche nelle sedi della Figc (a Roma), della Lega serie A (a Milano) e in uno studio di consulenza del lavoro a Parma.
In questo scenario quantomeno incerto, l'assemblea di Lega, chiamata a studiare il piano preposto dal presidente federale Tavecchio per traghettare il Parma fino alla fine del campionato, ha dato l'ok ufficiale al prestito di 5 milioni dal fondo multe. Scatterà dopo l'udienza fallimentare del 19 marzo e consentirà al club emiliano di portare a termine la stagione salvaguardando il format del campionato a 20 squadre.
"Ma ora bisogna giocare". Dopo l'ok dell'assemblea di Lega, il presidente federale Carlo Tavecchio, presente alla riunione di Milano, si recherà a Collecchio per sottoporre ai giocatori e all'Aic il piano che prevede, come condizione necessaria, che il Parma scenda in campo domenica contro l'Atalanta e nel weekend successivo col Sassuolo, prima dell'udienza del 19 marzo.
Westbrook non basta, Bulls ok allo scadere.
Portland batte Dallas con un super Aldridge
E'Twaun Moore il protagonista della vittoria ottenuta nella notte dai Chicago Bulls 108-105 sugli Oklahoma City Thunder, allo United Center la guardia tiratrice firma il successo dei suoi con un tiro da tre a 2''1 dalla fine chiudendo così la rimonta della franchigia di coach Tom Thibodeau.
A nulla serve ai Thunder (34-28 in stagione) la grande prova di Russell Westbrook autore di 43 punti, 7 assist e otto rimbalzi, si ferma così a quattro la serie di triple doppie consecutive del campione californiano. «Il mio lavoro non è quello di collezionare triple doppie ma è quello di dare una mano alla squadra a vincere i match», spiega a fine gara un deluso Westbrook che per la terza partita di seguito chiude con uno score di oltre 40 punti a referto.
Parte male la gara per Chicago sotto 50-48 a metà gara, gap che aumenta a 7 punti sotto dopo il terzo quarto. A suonare la carica per i Bulls (39-23), al secondo successo consecutivo, la freddezza di Nikola Mirotic sotto canestro, a 28''9 dalla fine mette a segno due tiri liberi che portano i padroni di casa 104-105 prima che E'Twaun Moore concluda l'operazione con il canestro del sorpasso. Il migliore dei Bulls a canestro è proprio Mirotic con 26 punti, 21 per Pau Gasol e Mike Dunleavy.
PORTLAND BATTE DALLAS Nell'altra sfida disputata nella notte Nba Portland ha la meglio su Dallas 94-75, per i Trail Blazers (41-19) si tratta della quinta vittoria consecutiva. Al Moda Center partono male i padroni di casa che chiusono il primo parziale in svantaggio 17-23, gap recuperato prima dell'intervallo lungo, 40-36 per Portland. Dopo l'intervallo lungo la franchigia californiana mette il turbo e prende il largo, 31-21 e poi 23-18 nell'ultimo quarto, chiudendo con un +19.
Il migliore di Portland è LaMarcus Aldridge, 17 punti e 12 rimbalzi. Tra le note negative per la franchigia guidata da Terry Stotts l'infortunio al piede sinistro di Wesley Matthews. Bene Nicolas Batum autore di 15 punti e 12 rimbalzi, 4 i giocatori in doppia cifra. Male i Mavericks (40-23), Monta Ellis e Amare Stoudemire sono i migliori a canestro di Dallas con 12 punti, al rientro dopo uno stop di tre partite Tyson Chandler mette a segno 4 punti e 14 rimbalzi.
Balotelli sulla maglia diventa 'Ballotelli': "autogol" del Liverpool
LIVERPOOL - Una L di troppo sulla maglietta di Balotelli che diventa suo malgrado “Ballotelli”. Il doppio errore è firmato Liverpool che prima ha stampato la maglietta e poi l’ha fotografata negli spogliatoi di Anfield e pubblicata sul profilo Instagram del club. Un’innocuo autogol che sta facendo il giro del Web.
Gallinari fa 16 punti, i Nuggets vincono ancora.
Ok anche Belinelli, Bargnani non basta a NY
DENVER - Secondo successo di fila per i Denver Nuggets (22-39) dopo l'esonero del coach Brian Shaw. Con in panchina Melvin Hunt la franchigia del Colorado passa 100-85 sul campo dei Minnesota Timberwolves (13-47). A trascinare i Nuggets ancora una volta Danilo Gallinari, a referto con 16 punti (5/10 dal campo e tre triple a segno), 5 rimbalzi e 3 assist.
Contributi importanti anche da parte di Kenneth Faried (18 punti e 14 rimbalzi) e Will Barton (17 punti e 6 rimbalzi). A Minnesota non bastano i 20 punti del 'rookie' Andrew Wiggins e la doppia doppia (10 punti e 10 assist) di Ricky Rubio.
Vittoria anche per Marco Belinelli che firma 13 punti nel netto successo di San Antonio (37-23) su Sacramento (21-38) per 112-85. La 'guardia' bolognese tira con 5/12 dal campo e serve anche 3 assist. Per gli Spurs ottime prove anche di Kawhi Leonard (21 punti) e Tony Parker (19 punti). Dopo un buon primo quarto chiuso in vantaggio per un punto sul 27-26 i Kings crollano nel secondo periodo, subendo un parziale di 18-11 uscendo di partita.
Un grande Andrea Bargnani non basta ai New York Knicks (12-48) per evitare un pesante ko per 105-82 sul parquet degli Indiana Pacers (26-34). Il 'mago' sfodera una prestazione da 25 punti, 4 rimbalzi e 4 assist ma è l'unico dei suoi a creare problemi alla difesa dei Pacers, che si impongono senza problemi trascinati da George Hill (21 punti e 6 assist) e Rodney Stuckey (17 punti).
Parma, indagato l'ex presidente Ghirardi.
L'accusa è di bancarotta fraudolenta
L'ex presidente del Parma Tommaso Ghirardi sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta.
E' quanto riporta la Gazzetta di Parma: i magistrati sospettano che nei 200 milioni di deficit accumulati ci possano essere state distrazioni del presidente di otto anni del club gialloblu.
E intanto il direttore generale della squadra, Pietro Leonardi, ha rassegnato le proprie dimissioni da tutti gli incarichi interni al club ducale.
«Le mie condizioni di salute, peggiorate negli ultimi tempi e l'attuale situazione ambientale che si è mio malgrado venuta a creare - ha scritto Leonardi sul sito ufficiale della società crociata - non mi consentono più di svolgere il mio lavoro proficuamente, non volendo oltretutto risultare d'impaccio all'attuale proprietà. Ringrazio i miei collaboratori, i dipendenti tutti, lo staff tecnico, i calciatori e la tifoseria, ai quali mi sento e mi sentirò sempre profondamente legato».
FONTE: Leggo.it