GENOA 5-2 VERONA: 10 gol in 3 partite sul totale dei 42 subiti sin qui alla preoccupante media di quasi 2 gol presi a partita, +4 punti dalla retrocessione e terza sconfitta consecutiva, la situazione è molto molto preoccupante sopratutto considerando il fatto che, davanti a certi errori individuali, c'è davvero ben poco da fare...
GASPERINI che conferma il GENOA col 4-3-3 con PERIN tra i pali, le novità IZZO e BERGDICH rispetto a BURDISSO e RINCON com'era invece nelle previsioni della vigilia e conferma il trio d'attacco formato da IAGO FALQUE, NIANG e PEROTTI.
Formazione speculari per gli scaligeri che ripartono dal 4-3-3 caro a MANDORLINI dopo tanto tempo: BENUSSI in porta protetto di fronte dalla coppia MORAS-MARQUES (il Gran CapitànMÁRQUEZ, in un momento no, partirà dalla panchina) con AGOSTINI e PISANO confermati sulle esterne.
A centrocampo ai lati del sempre presente TACHTSIDIS ancora HALLFREDSSON e GRECO mentre in attacco saranno CHRISTODOULOPOULOS ed il rientrante GOMEZ i partner di capitan TONI.
LA GARA
Si parte agli ordini dl signor Damato della sezione di Barletta e per 10 minuti non succede nulla poi il primo regalo scaligero agli avversari: Il nuovo acquisto BERGDICH controlla un pallone difficile sulla sinistra, si beve PISANO e parte in velocità sul suo corridoio di sinistra, giunto sul fondo crossa in centro dove AGOSTINI nel tentativo di liberare insacca nella propria porta!
Nemmeno il tempo di riaversi e l'ispiratissimo NIANG, dopo aver fatto temere il peggio poco prima con un insidioso colpo di tacco, radoppia: Palla a EDENILSON che pesca IAGO FALQUE in linea con la difesa gialloblù che tarda a risalire, palla al centro al liberissimo ex MILAN che deposita comodo in porta il 2 a 0!
L'HELLAS appare in continua balia dell'avversario e proprio quando tutti i tifosi scaligeri temono l'imbarcata l'11 di MANDORLINI reagisce: Al 17° GRECO soffia palla al Grifone a pochi metri dall'area genoana poi la da veloce a CHRISTODOULOPOULOS che ribalta dalla parte opposta per GOMEZ ma il tiro liftato dell'argentino è deviato dal grandisimo PERIN in disperata uscita, poi DE MAIO sbroglia...
Tre minuti dopo TONI riduce le distanze incornando alla perfezione un calcio d'angolo battuto da Lazaros e al 22° è ancora il centravanti Campione del Mondo a Berlino ad arrivare con un pizzico di ritardo su un cross dalla mancina di HALLFREDSSON.
L'HELLAS continua a spingere e Luca va alla conclusione 'murata' un paio di volte dalla retroguardia di casa ma proprio quando ci si aspetta il pari ecco l'allungo dei padroni di casa ancora con NIANG bravo a scambiare con EDENILSON che gliela ridà a centro area sulla testa ed il franco-senegalese, in anticipo su MORAS, inventa un colpo di testa imparabile che scende a fil di traversa sul palo lontano per il 3 a 1.
Al 35° BERTOLACCI semina il panico in area scaligera poi esce e prova il tiro che finisce alto sulla traversa. MORAS non ce la fa e chiama il cambio a causa di un problema al piede sinistro, entra SØRENSEN.
Al 45° NIANG aggira il neoentrato e punta la porta ma per fortuna rientra HALLFREDSSON e sbroglia; il primo tempo si chiude dopo un paio di minuti di recupero.
Genoa 5-2 Verona gli highlights
Si riparte con il gran dribbling di PEROTTI per vie centrali all'11° la sua conclusione è però poco pericolosa e BENUSSI para bene a terra.
Un minuto dopo improvviso ribaltamento di fronte dell'HELLAS con HALLFREDSSON che galoppa sulla sinistra e crossa al centro per il liberissimo TONI che non ha nessuna difficoltà a bucare PERIN! Il VERONA si rifà sotto...
Al 17° gialloblù vicinissimi al pari: E' ancora HALLFREDSSON a pescare GOMEZ che si allarga fino al vertice sinistro dell'area poi scarica uno strano tiro che sembra inizialmente non lasciar scampo a PERIN che invece vola alla sua destra e con la punta delle dita devia di quel tanto che basta per far sbattere la palla sul palo!
Due minuti dopo CHRISTODOULOPOULOS da calcio di punizione prova a cercare la porta ma non la trova. LAXALT da il cambio a BERGDICH e subito estrae un cilindro dal cappello rubando palla sulla metacampo del VERONA, palla a BERTOLACCI che s'accentra e dalla lunetta fa secco BENUSSI con una rasoiata sul palo lontano!
Al 28° NIANG da il cambio a PAVOLETTI e HALLFREDSSON lascia il posto a IONITA, passano 5 minuti e TONI spizza per GOMEZ che la mette a terra per il tiro di Lazaros che però è debole e PERIN raccoglie facile.
Entra anche LÓPEZ a 10 minuti dal 90°, gli fa spazio GOMEZ, al 37° TONI spizza per LÓPEZ che tira senza convinzione. SØRENSEN perde palla barbinamente sulla pressione di PEROTTI che scambia veloce con IAGO FALQUE, entra dal vertice sinistro dell'area scaligera e fa secco BENUSSI ancora una volta.
Gara che si chiude con l'ingresso di MANDRAGORA al posto di IAGO FALQUE ed il tiro da fuori di CHRISTODOULOPOULOS che finisce alto.
LE IMPRESSIONI
...Per la disastrosa situazione odierna dell'HELLAS parlano i numeri: 38% di possesso palla contro il 62% del Grifone, 10 gol subiti nelle ultime 3 partite sui 42 totali incassati sin qui alla preoccupante media di quasi 2 gol presi a partita, +4 punti dalla retrocessione e terza sconfitta consecutiva!
I gialloblù non giocano nemmeno male in avanti ma anche oggi la squadra regala letteralmente due reti in meno di un quarto d'ora ed è chiaro che il resto del match non può non venirne condizionato: Sfortunata (forse) autorete di AGOSTINI a parte è imbarazzante la maniera in cui EDENILSON gabba (???) il goffo tentativo di far scattare l'off-side della retroguardia gialloblù con IAGO FALQUE ch ha addirittura il tempo di abbassarsi e studiare il posizionamento del compagno NIANG per il più facile dei raddoppi!
Per non parlare della clamorosa svista di SØRENSEN sul quinto gol degli avversari...
E' vero che nonostante tutto GOMEZ poteva clamorosamente raddrizzare la partita dopo meno di un'ora ma nonostante tutto ci si sorprende sempre a pensare quale sarà il prossimo liscio della fase difensiva gialloblù che puntualmente arriva.
Le responsabilità sono di tutti a partire dalla società forse troppo ottimista nel rimpiazzare i pezzi grossi ceduti in estate, passando per i giocatori rei di non avere la grinta e la cattiveria agonistica necessaria per poter indossare la casacca scaligera e terminando con mister MANDORLINI che davvero non sembra avere (più?) in mano il polso della squadra e da l'impressione di reagire con dei cambi troppo tardivi (e Domenica arriva la ROMA che oggi non è andata oltre lo 0 a 0 all'Olimpico col PARMA).
BENUSSI Non fa miracoli ma non può nemmeno arrivare a mettere la toppa sulle magre dei suoi compagni, al 5° gol subito se la prende col palo che non ha nessuna colpa! Voto 6
PISANO Sul primo gol si fa lasciare sul posto da BERGDICH, sul secondo forse sale troppo tardi annullando la trappola del fuorigioco... E' appena arrivato ed è già tempo di rimpiangere MARTIĆ! Voto 4,5
MORAS Fa quel che può in mezzo alla tempesta poi si arrende ad un dolore al piede sinistro, beffato da NIANG sul terzo gol anche per l'ellenico non è stata una gran giornata oggi, voto 5
MARQUES C'è ma non si vede, prova a dare solidità dietro senza risultati... Ininfluente, voto 5
AGOSTINI Autogol anche sfortunato ma dalla sua parte gli avversari non sembrano avere troppe difficoltà e quando si tratta di proporsi in fase offensiva Alessandro non spinge, voto 4
GRECO Tanto fumo e poco arrosto, al pari di HALLFREDSSON è speso inutilmente irruente fino a farsi giustamente ammonire, perde un paio di palloni importanti in mediana e su uno di questi l'HELLAS busca, voto 4,5
TACHTSIDIS Conferma la fase di crescita rispetto all'andata ma da qui a dire che gioca bene ce ne passa... Voto 5
HALLFREDSSON Pur non essendo il miglior Alfredo di sempre entra bene o male in tutti i gol del VERONA e questo gli vale mezzo voto in più, voto 5,5
GOMEZ TALEB Non fa nulla di speciale (a parte quello strano tiro che sbatte sul palo con l'aiuto di PERIN) ma al momento è forse la miglior spalla di TONI ed è tutto dire... Voto 6
TONI Che dire? Su Luca ormai scarseggiano gli aggettivi se in una squadra come questa riesce comunque e sempre a non far sprofondare la baracca! Anche oggi una doppietta, per quanto inutile, lo innalza al livello dei più grandi giocatori che hanno indossato e onorato la maglia scaligera, voto 7
CHRISTODOULOPOULOS Uno dei pochi in grado di saltare l'uomo anche se la continuità non è il suo forte, voto 6
MANDORLINI Fa con quello che ha (e contro certi errori individuali nulla può fare) ma continua a sembrare troppo in ritardo quando dovrebbe dare una svolta alla gara con certe sostituzioni: Probabilmente nemmeno lui sa bene cosa fare e lo ammette ai microfoni nelle interviste dopopartita... Voto 5
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Mister GASPERINI tecnico del GENOA «E' venuta fuori una partita molto bella, aperta, anche se abbiamo corso qualche rischio di troppo. Cali di concentrazione in difesa? Sì, sono errori che altre volte abbiamo pagato. Questa volta abbiamo compensato questo calo di concentrazione con maggiore prolificità sotto porta. Il buon impatto con la gara di Laxalt? Segnale positivo, anche lui ha giocato un'ottima gara. I nuovi cominciano ad inserirsi con qualità, abbiamo bisogno di tutti. Niang? Ha fatto due gol molto belli, ma ha anche sfoderato una prestazione di livello. Noi conoscevamo bene le sue qualità quando l'abbiamo preso, non a caso giocava nel Milan. Qui può aver trovato il suo ambiente ideale per maturare ed esprimersi al meglio. Perché l'ha lasciato andare il Milan? Sono squadre con politiche diverse, hanno bisogno di giocatori già pronti. La nostra è una dimensione ideale per questo tipo di giovani» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI sull'inopinata terza sconfitta di fila «Un commento sulla partita? L'abbiamo interpretata bene, eravamo aggressivi come loro. Dopo il secondo gol del Genoa avevamo reagito alla grande, siamo riusciti a rimettere in piedi la partita grazie a un grande campione come Luca Toni. Nel primo tempo abbiamo avuto anche altre occasioni per fare gol, ma in questo momento siamo poco solidi. Andiamo sotto per un nulla, questo è il problema più importante. Se serve cattiveria in più? Abbiamo reagito al doppio svantaggio, poi gli episodi in una partita contano tantissimo. Nel secondo tempo potevamo fare il 3-3 con il tiro di Gomez, e nel ribaltamento abbiamo subito il 4-2. Abbiamo accusato il colpo. Il quinto gol è stato un errore individuale, ma al di là di questo dobbiamo essere più solidi perché nonostante le occasioni e i gol di Toni è importante non subire. Le abbiamo provate tutte e proverò di tutto, come fatto contro il Genoa, però bisogna fare di più e trovare i giusti correttivi. Quando subisci così tanto non si va molto avanti, anche se non meritavamo di prendere 5 gol» HellasVerona.it
AGOSTINI dispiaciuto per l'autogol che ha aperto la strada al GENOA «L’autogol? Non mi era mai successo in una ventina d’anni. Mi spiace, chiedo scusa per quell’errore. Il problema della squadra? Non lo so, c’è da dire che questa è una sconfitta pesante, come ce ne sono capitate e questo non va bene. Dobbiamo cercare di fare qualcosa per tirarci fuori in tutti i modi da questa situazione, per noi, per i tifosi e tutti quanti. Troppi errori difensivi? I risultati dicono questo, credo siano tutti gravi allo stesso modo. Io intendo prendermi le mie responsabilità, ho commesso un errore che ha condizionato la partita. Se Niang era in fuorigioco? Non lo so, dal campo non ce ne siamo accorti. Quel palo clamoroso? Abbiamo avuto quell’occasione al quarto d’ora del primo tempo. Peccato, questo però dimostra che la nostra reazione c’è stata. Quel gol lo meritavamo, ma non è andata così. Se siamo ancora uniti? Certo, contro il Genoa meritavamo anche qualcosina in più, normale che ci sia della delusione. Chiaro che c’è qualcosa che non va, dobbiamo migliorare. Come si riparte dopo una sconfitta? La strada che conosco per risalire è quella del lavoro in settimana, dobbiamo andare avanti nonostante le difficoltà. E’ chiaro che adesso dobbiamo cambiare rotta. Lavoreremo a testa bassa per fare meglio» HellasVerona.it
HALLFREDSSON «Il nostro momento? Dobbiamo lavorare in settimana per evitare di prendere questi gol. Se subiamo sempre 3, 4 o 5 reti è difficile vincere le partite. Non diciamo tante parole, dobbiamo solo lavorare duro sul campo durante la settimana. Solo così possono arrivare i risultati. Il nostro problema? Non è una questione di atteggiamento, anche contro il Genoa siamo scesi in campo con la testa giusta. Prendiamo troppi gol, su questo dobbiamo fare di più. Anche contro i rossoblu ci è andata male, sul 3-2 abbiamo colpito un palo con Gomez, ma solo con il lavoro arriveranno i risultati. Corriamo di più, aiutiamoci tutti, impegnamoci maggiormente, altre parole non servono. Troppi moduli fanno confusione? Non credo sia questo il problema, abbiamo subito gol sia con la difesa a 3 che a 4. Le parole del direttore Sogliano? Quello che dice lui rimane dentro lo spogliatoio. Dobbiamo migliorare e continuare ad allenarci. Non è facile rimontare dopo essere andati sotto 2-0 dopo 15 minuti, ma l'atteggiamento che la squadra ha mostrato è stato quello giusto. Prendiamo gol troppo facilmente, ma sono sicuro che usciremo da questo momento. Siamo un bel gruppo, bastano poche parole e continuare a correre durante la settimana. Andiamo avanti tutti uniti, questa è la soluzione migliore non solo per la società ma anche per me» HellasVerona.it
Hallfreddson
Mandorlini
Agostini
BERTOLACCI centrocampista rossoblù «La mia volontà è quella di migliorare sempre, crescere e mettermi a disposizione della squadra. Se poi le prestazioni sono queste, ancora meglio. Giorno dopo giorno cerco di dare il massimo e migliorarmi. Sto dimostrando di essere cresciuto in tutto, sono felice. Ora devo continuare così, a testa bassa, ma penso che possiamo anche divertirci. Il mister mi sta esaltando come non mai. La caratteristica di fare le due fasi mi è sempre piaciuta, penso che andando avanti così mi possa esaltare ancora di più» TuttoMercatoWeb.com
PREZIOSI presidente del GENOA «Ci avete criticato perché abbiamo cambiato tutti i centravanti però facciamo più goal di prima, qualcosa vorrà dire. Abbiamo fatto una partita veramente positiva, forse c'è da correggere qualcosa, abbiamo permesso ai nostri avversari di riaprire due volte la gara. La qualità c'è e si vede, siamo consapevoli di aver allestito un organico di livello. Il derby con la Samp del prossimo weekend? È una partita a parte, la viviamo con serenità e non con esasperazione: vincerà chi sarà più bravo» TuttoMercatoWeb.com
NIANG mattatore del match con 2 bei gol e tanta velocità «Ho avuto un po' di pazienza come si dice nel calcio, e grazie ai miei compagni sono riuscito a segnare due gol. Cerco sempre di farlo ogni partita giocando per la squadra, ho fatto due tiri e ho fatto due gol. Sono contento» TuttoMercatoWeb.com
Mister PAVANEL al settimo cielo! «Noi in finale? E’ stata una giornata incredibile. Non ho parole, ma credo che sia un risultato meritato. Siamo cresciuti tanto dalla prima partita del campionato Primavera a Pescara. I miei ragazzi sono stati bravissimi, eccezionali. La squadra ha reagito ad un errore che avrebbe ammazzare un toro, non si è scomposta e ha fatto il gol del pari, ha trovato il vantaggio e ha gestito bene la partita. Qualcosa ha trovato anche la Fiorentina, con tiri abbastanza velleitari, ma noi abbiamo avuto l’occasione di chiuderla 3-1. Un giudizio sul nostro primo tempo? Più vai avanti e più diventa migliore quello che fai, sempre nel contesto in cui si gioca. Sei in semifinale giochi contro la Fiorentina, rimonti un vantaggio: è chiaro che devi giovare bene. Siamo andati meritatamente in vantaggio e poi l’abbiamo gestita da grande squadra. La finale è il giusto premio, adesso ci proviamo. Contro l’Inter non ci diamo per sconfitti, anzi daremo tutto come abbiamo fatto. In campionato siamo stati gli unici a batterli, credo che avranno ancora il dente avvelenato. Sarà una gara bellissima, mi auguro che sia aperta a tutto» HellasVerona.it
Mister GUIDI tecnico delle FIORENTINA Primavera «Usciamo con dispiacere perché siamo un po’ condizionati dagli episodi nel primo tempo. Sono state prese delle decisioni sbagliate da quello che mi è stato riferito da chi ha visto la partita in televisione. Peccato. Appena ristabilita la parità numerica abbiamo dimostrato sul campo che la vera finalista doveva essere la Fiorentina. Detto questo, faccio i complimenti al Verona che ha fatto un torneo ottimo. Ha subito solo oggi gol, è segno di grande solidità e coesione. In 10 contro 10 ha saputo soffrire e gli faccio un grande in bocca al lupo in vista della finale. Penso che l’esperienza del Viareggio ci abbia insegnato tanto sotto l’aspetto dell’approccio. Per quanto riguarda oggi i ragazzi devono capire che a volte ci sono delle decisioni avversa ma che bisogna essere più forti di tutto e tutti.
Questa sconfitta ci darà ancora più spinta. Le sostituzioni? Dobbiamo far fronte a molti fattori. Peralta era un po’ stanco perché ha giocato sempre. Non ho rimpianti. La pressione c’è stata, abbiamo creato e schiacciato l’avversario nella propria trequarti. La squadra ha risposto bene. Spero che i ragazzi avranno le mie stesse motivazioni in campionato, questa sconfitta mi dà molta rabbia. Vogliamo continuare a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi, siamo primi dalla prima giornata del campionato. Vogliamo esserelo fino in fondo per magari avere una rivincita nelle finali di campionato.» ViolaNews24.com
FARES ha trascinato la Primavera in finale al 'Viareggio' «Abbiamo fatto una grande impresa e scritto una pagina di storia dell’Hellas Verona, però vogliamo vincere anche la finale. La Fiorentina? È stata una partita difficile e molto dura, però abbiamo giocato fino alla fine senza mai mollare. Il mio gol? È stata un’emozione grandissima, non capita spesso di segnare in semifinale al torneo di Viareggio. La festa nello spogliatoio? Siamo davvero molto contenti, siamo arrivati in finale per la prima volta nella storia gialloblù, giusto festeggiare. Giocare ogni due giorni è pesante, adesso dobbiamo riposare. La stanchezza però è solo una questione di testa, se la testa è quella giusta possiamo fare tutto. Se correvo come se fossi in scooter? No, ero una Ferrari (ride ndr)» HellasVerona.it
BEARZOTTI grande prova con la Primavera al Viareggio «Noi nella storia del Verona? Forse non ce ne rendiamo ancora conto. E’ un sogno per tutti, però la testa deve essere alla prossima partita. Un commento sulla semifinale con la Fiorentina? E’ stato dura, con la Fiorentina non si può mai dire che sia una partita facile. C’era tanto da correre anche per le condizioni del campo. Prima c’è stato il vantaggio numerico, poi siamo finiti in dieci anche noi, non bisognava mai mollare. La finale? Si tratta di un sogno, all’inizio del torneo non avrei mai detto di riuscire ad arrivare in finale, ma ci speravo e ci speravamo molto, mai dire mai. In campionato siamo l’unica squadra ad aver battuto l’Inter, quindi crediamoci fino in fondo, se siamo giunti fino a qua c’è un motivo. Mai mollare, ovviamente» HellasVerona.it LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di ieri la FIORENTINA ha sbancato il SASSUOLO al 'Mapei Stadium' 3 a 1 con i gol viola firmati dal nuovo acquisto SALAH e da BABACAR autore di una doppietta, stesso punteggio ma a favore del PALERMO al 'Barbera' su un NAPOLI sorpreso dai rosanero in gran spolvero.
Nel lunch-match di San Siro il MILAN non riesce ad andare oltre il pareggio con l'EMPOLI che alla fine ha pure rischiato di vincere! L'1 a 1 è griffato DESTRO-MACCARONE...
Poker dell'INTER a Bergamo contro l'ATALANTA, vittoria esterna della LAZIO a Udine, pareggi in TORINO 1-1 CAGLIARI, e ROMA 0-0 PARMA.
Stasera CHIEVO-SAMP e CESENA-JUVE
STORICA FINALE AL 'VIAREGGIO' per i ragazzi della Primavera scaligera che prima regalano il vantaggio ai pari età della FIORENTINA poi ribattono e trovano il pari con l'ottimo FARES (il migliore in campo oggi); poco dopo l'episodio chiave: Il difensore GIGLI atterra CAPPELLUZZO che lo stava anticipando in area, rigore ed espulsione per il giocatore viola.
Batte lo stesso centravanti ex SIENA e gli scaligeri vanno avanti sino alla fine nonostante il rosso allo scaligero SALL per un brutto intervento a gamba tesa avvenuto intorno al 60°.
MASTINO DEL 'BINTI', contro il Toro è stato giudicato TACHTSIDIS il migliore con più del doppio dei voti di TONI...
AGGREDIRONO I TIFOSI DELL'HELLAS il 27 settembre scorso nell’area di servizio Chianti-Ovest dell’autostrada A1, obbligo di dimora per 12 ultras del BRESCIA...
OMAGGIO A SIMONCELLI NON AUTORIZZATO, TIFOSI A PROCESSO! 3 ultras del RAVENNA sono indagati a causa di un corteo per ricordare il Sic non concordato con le autorità...
BASKET NBA: Gli SPURS battono Detroit nel derby italiano tra BELINELLI e DATOME, altra sconfitta per i KNICKS...
CALCIOMERCATO: OSVALDO al BOCA JUNIORS per il giocatore si realizza Il sogno più grande
SERIE A: Caos PARMA, stipendi in arrivo? Intanto il CHIEVO vince nel recupero e i ducali sprofondano sempre più, MANENTI il nuovo presidente '10 vittorie in 17 partite e ci salviamo!' LUCARELLI 'Siamo allo sbando... Dov'è TAVECCHIO?'. Paura per LETO ex CATANIA da poco al LANUS vittima di un incidente in palestra col bilancere: E' in terapia intensiva!
PREMIER LEAGUE: BALOTELLI finalmente in gol (purtroppo fa notizia dopo 170 giorni nei Reds) ed il LIVERPOOL vince!
Niang stellare, la rinascita di un baby folle Gol, spettacolo e sorrisi per il Genoa di Gasperini, che affossa un Verona in gravissima crisi. Protagonista assoluto Niang, autore di una doppietta, da censura la difesa veneta
Dopo la gara disputatasi a Marassi questo pomeriggio, Genoa ed Hellas Verona si trovano esattamente agli estremi opposti. I rossoblu, grazie alla mirabolante cinquina rifilata agli uomini di Mandorlini, agganciano al sesto posto i cugini della Sampdoria proprio alla vigilia di un derby della Lanterna che si preannuncia infuocato, mentre i veneti, in piena crisi di gioco e soprattutto di risultati, si trovano anch’essi appaiati ai rivali cittadini del Chievo: il problema è che i clivensi hanno agganciato a quota 24 Toni e compagni, che ora si ritrovano a soli 4 punti dal terzultimo posto. Gioia ed euforia si contrappongono ad ansia e preoccupazione e questi sentimenti sono stati ben rappresentati dalla gara odierna. Genoa inarrestabile, grintoso e spumeggiante, Verona impaurito, disattento e incredibilmente vulnerabile, col solo Luca Toni ormai unica certezza.
TOP
M’BAYE NIANG 8 – Ma non era lui quello che non segnava mai? Tolta la casacca rossonera del milan ed indossata quella rosso-blu del Genoa il sortilegio sembra essersi spezzato. Dopo l’ottima prova contro la Lazio il francese con origini senegalesi si sblocca finalmente in fase realizzativa, segnando le prime 2 reti in serie A della propria carriera. Tocco da rapace d’area di rigore per il primo gol, micidiale torsione di testa per la rete del 3-1 che chiude virtualmente i conti. Nel primo tempo i difensori del Verona sono continuamente alla ricerca di una soluzione per fermare lo strapotere dell’ex rossonero, che nella ripresa esce tra gli applausi e la standing-ovation del pubblico di Marassi. Un inizio sfavillante con la maglia del Grifone, saprà dare continuità a questo periodo magico?
Diego Perotti 7,5 – E’ lui uno degli idoli della Genova rosso-blu. L’argentino ha in dote una classe notevole che non esita a mostrate in tutta la sua bellezza, a volte magari finendo per incaponirsi in complicate azioni personali ma spesso regalando sprazzi di gran calcio al pubblico del Ferraris. Continua spina nel fianco per la retroguardia giallo-blu, finisce per rubare palla ad uno spaesato Sorensen realizzando così il gol che decreta la cinquina sulla ruota di Genova ai danni dell’Hellas. Sterzate, dribbling, assist, nel bagaglio tecnico dell’ex Siviglia c’è tutto: la Sampdoria è avvisata.
Luca Toni 7 – Che dire, l’unico leone in una fossa di innocui gladiatori. Il bomber emiliano è l’unica fascia di luce nel baratro gialloblu e la doppietta di oggi lo fa salire a 9 reti nella classifica marcatori. Il Verona non lotta e si dimostra estremamente traballante in difesa e a centrocampo, lui non molla e prova a dare la carica ai suoi. Prima accorcia le distanze con un poderoso colpo di testa su azione di calcio d’angolo, poi ad inizio ripresa riapre ancora la gara finalizzando un bell’assist di Hallfredsson. Due reti che potrebbero regalare una carica fondamentale ai propri compagni, che invece naufragano di fronte alle sfuriate offensive dei “pirati” genovesi
FLOP
Eros Pisano 4 – Uno dei volti nuovi di gennaio incappa in una giornata da incubo in quel di Marassi. Decisamente impresentabile, è il principale responsabile dei primi due gol avversari: nella prima occasione si fa brutalmente saltare da Bergdich, il quale lo fulmina involandosi sul fondo e facendo partire il cross che causa l’autorete di Agostini, poi 8 minuti dopo si fa anticipare alla grande da Niang, che firma la zampata del 2-0. Il resto della gara è un continuo incubo, con i giocatori genoani che più volte provano a sfondare sulla sua fascia. Nonostante un lieve miglioramento nella ripresa la gara è decisamente insufficiente. Le prossime occasioni sprecate non sono più tollerabili
FREDERIK SORENSEN 4 – Entra al 40' al posto dell’acciaccato Moras, ma il suo ingresso in campo non migliora affatto le cose. Anzi, se è possibile le peggiora. Il danese ha sulla coscienza le due reti subite nel secondo tempo, particolarmente imbarazzante il disimpegno sbagliato con cui si fa rubare palla da Perotti per il sigillo finale, un azione che fotografa il momento di difficoltà veronese. Impacciato e apparso poco reattivo, l’ex Juventus continua a vivere una stagione decisamente negativa. Saprà riscattarsi?
Panagiotis Tachsidis 4,5 – La classica dimostrazione che non sempre i “ritorni a casa” sono positivi. Ritornato a Verona quest’estate, il greco non è più il giocatore che infiammava il Bentegodi ai tempi della serie B, bensì un confuso e spento alterego. Anche contro il Genoa la sua prestazione a centrocampo è decisamente da censurare: nessuna protezione verso la propria difesa, zero precisione nell’impostazione e valnghe di passaggi banalmente sbagliati. Difetti che purtroppo ha fatto vedere in varie gare quest’anno, siamo proprio sicuri che sia proprio intoccabile nel suo ruolo?
VOTI NUMERICI
GENOA: Perin 6,5; Roncaglia 6, De Maio 6, Izzo 6; Edenilson 6,5, Bertolacci 7, Kucka 6, Bergdich 6,5 (dal 65' Laxalt 6); Falque 7 (dall’88’ Mandragora SV), Perotti 7,5, Niang 8 (dal 74' Pavoletti SV). All. Gasperini 7,5
Genoa - Hellas Verona, top e flop rossoblu: tridente da urlo, nessun flop
Autore: Luca Tringale Data news: 16/02/2015
Grande partita del Genoa che distrugge il Verona e conquista la seconda vittoria consecutiva. Spiccano i tre attaccanti e Bertolacci, nessun giocatore è sceso sotto la sufficienza.
TOP
Mbaye NIANG: che sorpresa il francesino! Sul fatto che avesse del talento pochi dubbi, ma a Genova sembra già aver trovato la sua dimensione ideale e cresce di partita in partita. Intesa perfetta con Perotti e Iago Falque come se giocassero insieme da una vita, con l'Hellas realizza una doppietta importantissima; IN RAMPA DI LANCIO
Diego PEROTTI: ormai meriterebbe una rubrica a parte, troppo scontata la sua presenza tra i top. La palla fra i suoi piedi sembra essere in cassaforte, la sua classe è di un altro pianeta. È semplicemente un MARZIANO.
Iago FALQUE: non sbaglia una partita, a un'ottima tecnica abbina tanta corsa anche in fase difensiva, non trova il goal ma è sempre nel vivo del gioco; GARANZIA.
Andrea BERTOLACCI: ha in mano il centrocampo rossoblu, ennesima prova di altissimo livello. Bravissimo in entrambi le fasi, realizza anche un goal. Con Gasperini è definitivamente ESPLOSO
Mister Gian Piero GASPERINI: se è impossibile trovare un flop tra i giocatori rossoblu scesi in campo quest'oggi molti meriti vanno attribuiti a lui. Con il mercato di gennaio sono cambiati diversi interpreti ma il suo Genoa continua a girare a meraviglia ed esprime un gioco divertentissimo, DA APPLAUSI
Genoa – Hellas Verona Top&Flop gialloblu: c’è sempre e solo Toni
Autore: Stefano Fornaro Data news: 16/02/2015
Momento difficile in casa gialloblu visto che a parte Toni il resto della rosa pare in tilt, lontanissima dalla compagine che lo scorso anno esprimeva con un tridente super gioco, talvolta superiorità e spettacolo.
Quasi imbattibile in casa, rognosa in trasferta; ora sembra una squadra senza idee chiare, dipendente dalla torre Toni e incapace di reagire ai vantaggi.
Per giunta, come dimostra la nostra rubrica Top&Flop, la fase difensiva è troppo fioca, l’avversario taglia il reparto arretrato come il coltello fa con il pane.
TOP
TONI: unico, irriducibile, sempre presente, uomo d’area, uomo squadra e trascinatore solo d’una compagine dispersa. MOLE
HALFREDSSON: lo svedese che finora ha fatto una stagione fra panchina e campo non è più l’elemento insostituibile di prima, ma la sua carica spesso manca. Autore del pregevole assist del 2-1, si propone più volte. CUORE INFINITO
FLOP
TUTTA LA DIFESA – SORENSEN, MARQUES, AGOSTINI, PISANO, MORAS, PISANO: definire il reparto arretrato inguardabile! E’ poco!
Tutti in difficoltà, sotto pressione, incapaci di arginare la folate degli uomini rossoblu e tutti fuori posizione. Dopo le bastonate con la Juve probabilmente Mandorlini avrebbe dovuto prendere degli accorgimenti, ma a quanto pare o non controlla più i suoi ragazzi o gode a veder segnare gli altri. INGUARDABILE
MANDORLINI: l’artefice dello splendido capolavoro dello scorso anno, ora sembra il direttore d’una disfatta. Dal sogno sfiorato dell’Europa League alla corsa per la salvezza in un momento in cui la condizione del team pare proprio disastrosa. SVEGLIA !
FONTE: MondoCalcio.info
Genoa-Verona 5-2: Non basta Toni, il Grifone saluta con la 'manita'
Diego Perotti in azione contro il Verona Getty Images
di Andrea Giuttari 15/feb/2015 16.52.39 Il Genoa travolge il Verona e si rilancia prepotentemente nella lotta per l'Europa. Decisiva la prima doppietta di Niang, segnano anche Bertolacci e Perotti. Non basta Luca Toni.
Il Genoa porta a casa una vittoria preziosa in ottica europea, battuto un Verona in difficoltà e contestato dai propri tifosi. Decisiva una prestazione super dell'ex Milan Niang, autore dei suoi primi due goal in Serie A. Non basta il solito Luca Toni alla squadra ospite, Bertolacci e Perotti firmano la goleada.
IZZO TITOLARE - Gasperini conferma Izzo dal primo minuto nel trio difensivo accanto a Roncaglia e De Maio, riproposto a sinistra anche Bergdich, con Edenilson a destra e la coppia Bertolacci-Kucka al centro. Davanti tridente con Perotti 'falso nueve', Niang e Iago sugli esterni.
Mandorlini risponde con un 4-3-3 nel quale la punta centrale Toni è affiancata da Lazaros e Gomez. A centrocampo Hallfredsson e Greco accompagnano Tachtsidis, schierato regista davanti alla difesa. Retroguardia con la coppia centrale Marques-Moras, Pisano e Agostini i terzini.
UNO-DUE ROSSOBLU' - Il match inizia su ritmi abbastanza alti, con le due squadre che lottano con grande aggressività a centrocampo. Con il passare dei minuti i padroni di casa prendono in mano il controllo del possesso palla e premono in avanti. Il vantaggio arriva con una bella discesa sulla sinistra del marocchino Bergdich, che dal fondo mette in area un pallone teso sul quale si avventa Agostini, trovando una sfortunata e goffa autorete.
Passano pochi minuti ed arriva anche il raddoppio rossoblù: la difesa scaligera sbanda sulla profondità di Iago Falque, che dalla destra serve in area un pallone basso d'oro per il comodo appoggio a porta vuota di Niang. E' la prima firma in Serie A per l'ex rossonero.
TONI ACCORCIA, NIANG FA IL BIS - La squadra di Mandorlini prova a riordinare le idee dopo una fase di totale sbandamento e la rete che accorcia le distanze arriva al 20'. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo ci pensa il solito Luca Toni, che impatta la palla anche con la spalla all'altezza del primo palo ed insacca nell'angolino basso, riportando in gara i suoi. Lo stesso centravanti sfiora poi il pareggio mancando di poco la deviazione in area sul bel cross rasoterra di Hallfredsson. Alla mezz'ora arriva però il tris rossoblù con uno scatenato Niang, che avvia l'azione con un bel dribbling e finalizza con un gran colpo di testa il perfetto cross di Edenilson: palla all'angolino sul palo lontano per la prima doppietta del giovane francese.
ANCORA TONI - Nella ripresa la squadra ospite scende in campo più aggressiva, ma il Genoa dà la sensazione di poter fare sempre male quando si presenta dalle parti di Benussi, sfruttando soprattutto la grande giornata di un incontenibile Niang. Al 57' la squadra di casa si fa trovare scoperta sulla ripartenza scaligera: Hallfredsson serve benissimo in area Toni, che tutto solo davanti a Perin sigla la doppietta personale con un preciso piatto destro.
BERTOLACCI E PEROTTI PER LA MANITA - A questo punto gli uomini di Mandorlini ci credono e portano molti uomini nella metà campo avversaria: Juanito Gomez trova un sinistro perfetto nell'angolino alto, ma Perin devia la palla sul palo ed evita il pari. Passano tre minuti ed arriva l'ennesima distrazione difensiva degli scaligeri, che lasciano Bertolacci tutto solo al limite della propria area: il centrocampista rossoblù prende la mira e trova l'angolino basso con un preciso sinistro, firmando il quarto goal. Nel finale la squadra di Gasperini trova anche la cinquina con Diego Perotti, che sfrutta un erroraccio di Sorensen e pesca l'angolo lontano con un bel destro a giro.
Dalle Pagelle:
IL MIGLIORE - Niang. E' il grande protagonista della giornata: una vera e propria furia su ogni pallone, fa impazzire la difesa scaligera sfruttando un passo decisamente diverso. Segna i primi due goal in Serie A con movimenti da vero centravanti, sorride il Genoa ma anche il Milan.
IL PEGGIORE - Sorensen. Impatto disastroso sul match: viene costantemente bruciato da Niang ed è costretto al fallo sistematico. Nel finale regala palla a Perotti per il definitivo 5-2.
FONTE: Goal.com
CM STADIO: Genoa-Verona 5-2
15 febbraio alle 18:20
Il Genoa non fa calcoli in vista del derby e manda in campo tutti i migliori, con Bergdich all’esordio dal primo minuto. Il Verona si affida ancora una volta a Toni sostenuto dalla fantasia di Gomez e da Lazaros. I fuochi d’artificio partono al 10’ quando Bergdich va via a sinistra e mette in mezzo per Perotti, Agostini non riesce a controllare e mette alle spalle di Benussi nel tentativo di anticipare l’argentino. Due minuti dopo Iago Falque regala a Niang un pallone solo da spingere in rete e il francese segna il suo primo gol in serie A. Un doppio colpo che potrebbe mettere al tappeto i ragazzi di Mandorlini che però al 20’ trovano con Luca Toni il modo per accorciare le distanze: il bomber si fa trovare pronto sul calcio d’angolo di Lazaros e rimette tutto in gioco. Nella girandola di emozioni di Marassi non c’è un momento di sosta: al 30’ Edenilson mette in mezzo e Niang con un mix di precisione e potenza di testa infila il 3-1. Nella ripresa, il Genoa non si accontenta di gestire il risultato e riparte all’attacco, ma il Verona lo infila in contropiede al 57’ quando Halfredsson se ne va e pesca Toni che tutto solo mette alle spalle di Perin. Gli ospiti ci credono, ma in dieci minuti cambia ancora tutto: Gomez centra il palo mentre al 65’ Bertolacci con un gran mancino trova il 4-2 che decide il match. Il punto esclamativo lo mette Diego Perotti a cinque minuti dal termine con un diagonale che fulmina Benussi. Il Genoa si rimette in moto verso l’Europa, il Verona ora rischia grosso.
GENOA
Il centrocampista del Genoa, Andrea Bertolacci: ‘Sono molto soddisfatto della partita e del gol che ci ha portato alla vittoria. Siamo una squadra forte, lo abbiamo dimostrato e facciamo anche divertire i nostri tifosi cosa che in Italia è abbastanza rara. Non ci poniamo obiettivi, pensiamo partita per partita e poi vediamo a che punto siamo della classifica, ora ci concentriamo solamente sul derby. Sono cresciuto molto a livello personale. Oggi è stata una gara di alto livello'.
VERONA
Il difensore del Verona, Alessandro Agostini: ‘Questa è una sconfitta davvero brutta, fa male uscire così dal campo. Il primo pensiero va ai tifosi a cui ci sentiamo di dover chiedere scusa. Noi ci mettiamo tanto impegno però purtroppo ancora una volta è andata male. L’unica cosa che ora possiamo fare è lavorare al massimo durante la settimana e uscire subito da questo tunnel anche se la prossima sfida con la Roma non sarà facile'.
Matteo Oneto
FONTE: CalcioMercato.com
Hellas Verona, fiducia a Mandorlini
Gianluca Di Marzio 15-02-2015 18:33
Un 5-2 che fa male e peggiora la situazione di classifica dell'Hellas Verona. Che ora resta a soli 5 punti sopra la terz'ultima piazza, occupata dal Cagliari. Troppe disattenzioni oggi al Ferraris, che hanno permesso al Genoa di imporsi con un risultato largo. Per Mandorlini, però, non è ancora tempo di preoccuparsi: la società ha deciso a caldo di confermarlo, l'intenzione è quella di proseguire con lui. Fiducia rinnovata, in attesa di segnali importanti anche dal campo.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Verona, Mandorlini a rischio: Reja e Guidolin possibili sostituti Il ko contro il Genoa ha messo a nudo i limiti della formazione gialloblu che in caso di pesante ko contro la Roma potrebbe cambiare guida tecnica
16 FEBBRAIO 2015 10:47 di Marco Beltrami
Il Verona è affondato a Genova. Il Genoa nella 23° giornata di Serie A ha messo a nudo i limiti stagionali della squadra gialloblu. Gli scaligeri sembrano i lontani parenti della formazione che nelle scorse annate ha stupito tutti collezionando risultati positivi e anche qualche sgambetto eccellente. I 24 punti collezionati in 23 gare con un quintultimo posto in classifica fanno inevitabilmente traballare la panchina di Andrea Mandorlini. Il campanello d’allarme per un coinvolgimento nella lotta per non retrocedere è già suonato e la società sarebbe pronta a prendere provvedimenti. Difficile pensare ad un esonero del tecnico che a Verona è molto stimato e considerato un idolo dalla tifoseria, ma in caso di altri risultati deludenti sarebbe ovviamente il primo a pagare per dare la classica “scossa” a tutto l’ambiente.
Reja e Guidolin per il dopo Mandorlini
I nomi dei possibili successori sono quelli di Francesco Guidolin e quello dell’espertissimo Edy Reja. Il primo che in passato ha vestito la maglia del Verona da calciatore dovrebbe lasciare la poltrona di supervisore tecnico del club gialloblu per tornare a sedersi su una panchina di un club di Serie A. Reja fermo ai box dopo l’esperienza alla Lazio, sarebbe prontissimo secondo il Corriere dello Sport ad accettare una chiamata dal Verona per provare a risollevare le sorti del club. Per ora la società del patron Setti sembra intenzionata a confermare Mandorlini anche se ci si aspetta un risultato positivo nella difficile sfida contro la Roma nel prossimo turno di campionato. Il mister dal canto suo pensa solo a lavorare senza lasciarsi distrarre dalle voci relative ad un esonero: “Il nostro è un momento un po' così, siamo poco solidi. Dobbiamo ricominciare a fare punti in fretta. Mi dispiace perché la squadra non meritava di prendere cinque gol. Gara con la Roma cruciale? Questo non lo so. La gara con la Roma è difficile, un po' come lo sono state queste ultime. Trovare colpevoli adesso conta poco, serve fare punti perché è l'unica cosa che conta".
FONTE: Calcio.FanPage.it
Serie A: Genoa-Verona 5-2, Niang lancia il Grifone
Il francese di proprietà del Milan realizza i primi gol in Serie A e trascina i suoi. Toni non basta agli scaligeri
ANDREA GHISLANDI 15 Febbraio 2015
Trascinato da un incontenbile Niang, il Genoa batte 5-2 a Marassi il Verona e rimane agganciato al treno Europa League. Parte subito forte il Grifone, che passa al 10' con un'autorete di Agostini e raddoppia 2' dopo con il primo gol in Serie A dell'ex Milan. Toni prova a scuotere i suoi (20'), ma Niang firma la doppietta. Nella ripresa Toni riapre la gara (12'), Gomez prende un palo clamoroso, Bertolacci cala il poker (20') e Perotti fa cinquina (41').
LA PARTITA
Ci sono volute 37 partite in Serie A, poche gioie e tanti dolori, ma alla fine M'Baye Niang si è sbloccato per la gioia del Genoa, che torna al successo casalingo dopo più di due mesi (1-0 al Milan). Nel 5-2 con cui il Grifone ha annichilito il Verona c'è tanto dell'ex milanista, che ha delizionato Marassi con una doppietta e tante belle giocate. L'Europa League è ancora lì a portata di mano e sognare è possibile per questa squadra che macina calcio e ha l'unico neo di concedere un po' troppo dietro.
Il 5-2 finale penalizza un po' troppo un Verona che ha anche rischiato di pareggiarla (clamoroso palo di Gomez sul 2-3), ma che ha troppe amnesie difensive e regala troppo agli avversari. Il solo Toni in attacco segna con regolarità, ma forse non basta per salvare la panchina a Mandorlini. La zona retrocessione dista solo 4 punti e c'è da preoccuparsi.
Con Borriello ancora fuori condizione, Gasperini si affida ancora a Niang che lo ripaga con un pomeriggio da Neymar, ben coadiuvato da Iago e Perotti. Un autentico terzetto delle meraviglie. Se poi anche il nuovo arrivato Bergdich si dimostra acquisto valido, ecco che per il Verona è subito notte fonda e nel giro di 2' si trova già sotto di due gol. Prima la sciagurata autorete di Agostini su cross del terzino marocchino, poi Pisano tiene in gioco Iago e per Niang è un gioco da ragazzi.
A questo punto il Genoa si addormenta un po' e il Verona esce fuori: Perin è miracoloso su Gomez, ma nulla può su Toni. Gara riaperta, che Niang alla mezzora prova a chiudere. Tutti sotto la doccia? Nemmeno per sogno. Toni non ci sta e accorcia, poi il forcing del Verona sbatte sul palo colpito da Gomez. E' l'ultimo sussulto degli scaligeri, che poi crollano sotto i colpi di Bertolacci e Perotti. Spettacolo a Marassi, ma a divertirsi sono solo i tifosi del Grifone.
LE PAGELLE
Niang 8 - I primi due gol in Serie A e tante giocate pregevoli. Un pomeriggio da Neymar. E' già un beniamino della Curva.
Perotti 7 - Nel primo tempo sembra sonnecchiare, poi si sveglia nella ripresa e cala il pokerissimo nel finale.
Bergdich 6,5 - Ottimo esordio per il terzino marocchino, che con una discesa ubriacante propizia l'autogol di Agostini. Cala un po' nella ripresa.
Toni 7,5 - Realizza una doppietta e e quindi fa il suo dovere. Non si può dire altrettanto dei compagni.
Halfredsson 6,5 - Insieme a Toni è l'ultimo ad arrendersi e offre l'assist al compagno.
Pisano 4,5 - Si fa saltare come un birillo da Bergdich in occasione del primo gol. Non contento tiene in gioco Niang sul secondo. Un incubo.
IL TABELLINO
GENOA-VERONA 5-2
Genoa (3-4-3): Perin 6; Roncaglia 6, Izzo 5,5, De Maio 6; Edenilson 6, Bertolacci 6,5, Kucka 5,5, Bergdich 6,5 (20' st Laxalt 6); Iago 6,5 (43' st Mandragora sv), Perotti 7, Niang 8 (29' st Pavoletti sv). A disp.: Lamanna, Sommariva, Burdisso, Tambè, Rincon, Panico, Lestienne. All.: Gasperini 7
Verona (4-3-3): Benussi 5,5; E. Pisano 4,5, Moras 5 (40' Sorensen 4,5), Marques 5, Agostini 5; Greco 5,5, Tachtsidis 5,5, Hallfredsson 6,5 (29' st Ionita sv); J. Gomez 6 (37' st N. Lopez sv), Toni 7,5, Christodolopoulos 6. A disp.: Gollini, Martic, Marquez, Brivio, Valoti, Campanharo, Jankovic, Fernandinho, Saviola. All.: Mandorlini 5,5
Arbitro: Damato
Marcatori: 10' aut. Agostini (G), 12' e 30' Niang (G), 20' e 12' st Toni (V), 20' st Bertolacci (G), 41' st Perotti (G)
Ammoniti: Tachtsidis, Greco, Sorensen, Pisano (V), Kucka, Laxalt (G)
Espulsi: -
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Genoa / Hellas Verona 5-2
15/02/2015 17:26 - by gaudiopedalino
Terza sconfitta consecutiva dell’Hellas che subisce, l’ennesima pesante battuta d’arresto, a Marassi con il Genoa. Mandorlini torna all’amato 4-3-3 con Pisano, Marques, Moras e Agostini in difesa, conferma il centrocampo della gara con Torino mentre, in avanti, sono Gomez e Lazaros a supporto di Toni. Come troppe volte è già successo quest’anno, pronti via e il Genoa è già avanti di ben due reti. Al nono, il neo acquisto rossoblù, Bergdich beve facilmente Pisano, traversa al centro, dove Agostini batte imparabilmente Benussi, con la più classica delle autoreti. Passano tre minuti e, Iago Falque crossa da destra, per l'indisturbato Niang che anticipa una difesa immobile. L’Hellas non ci sta e si butta in avanti e, qualche minuto dopo, ci vuole un miracolo di Perin per fermare il tiro di Juanito, servito da Lazaros. Al ventesimo, su angolo del greco, Toni anticipa i difensori e infila a fil di palo. Il Verona ci crede ma, alla mezzora, Niang salta, completamente dimenticato da Moras, e firma la sua doppietta personale. Poco dopo Moras chiede il cambio per un problema al piede al suo posto entra Sorensen. Il tempo si chiude con il grifone avanti di due goal.
La ripresa vede ancora i ragazzi di Mandorlini buttarsi in avanti e, poco, dopo al decimo, accorciano le distanze. Micidiale il contropiede impostato da Hallfredsson per Toni che, con una fucilata di sinistro, batte ancora Perin. I gialloblù non sono fortunati perché, subito dopo, ancora su assist di Hallfredsson, Gomez colpisce il palo, ma la palla beffardamente esce. Al ventesimo la difesa dorme e Bertolacci ha il tempo di fermarsi la palla entrare in area e battere Benussi sul palo lungo. Alla mezzora esce Hallfredsson per Ionita mentre poco dopo Juanito lascia il posto a Nico Lopez. Perin si erge baluardo insormontabile ai tiri non impossibili di Lazaros e Nico Lopez ma, al quarantesimo, un erroraccio di Sorensen permette a Perotti di calare il pokerissimo. La squadra ha giocato con il cuore ma la difesa globalmente è stata disastrosa. Il Genoa ha tirato cinque volte in porta e ha raccolto cinque reti mentre gli scaligeri nonostante il gran lavoro del centrocampo, in fase offensiva, e l’encomiabile e monumentale Luca Toni hanno dovuto accontentarsi di segnare due belle reti. Oggi mancava Rafa Marquez ma gli errori sono collettivi e non solo dei singoli che, d’altra parte, ci hanno messo del loro per favorire gli attaccanti rossoblù.
FONTE: RadioRCS.it
Genoa - Hellas Verona 5-2 | Difesa scaligera in affanno completo e il Grifone passa facile I gialloblu colano a picco a Marassi andando sotto di due gol in nemmeno un quarto d'ora di gioco, poi Luca Toni prova a suonare la carica e accorcia le distanze ma ogni volta i padroni di casa riescono ad allungare
La Redazione 15 Febbraio 2015
Nella ventitreesima giornata del campionato di serie A, l'Hellas Verona viene sconfitto con il risultato di 5-2 sul terreno di gioco del Genoa.
Una sconfitta senza appelli quella subita dai gialloblu allo stadio Marassi, che mette in mostra ancora una volta, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, tutti i limiti di questa squadra. Semplicemente imbarazzante la fase difensiva, con i rossoblu che sembravano poter fare il bello e il cattivo tempo ogni volta che si spingevano in avanti. Troppo lenta la manovra a centrocampo e troppi i palloni mal giocati in fase d'impostazione, che hanno finito con il favorire l'undici di Gasperini. Toni prova a suonare la carica ma sono pochi i compagni che danno l'impressione di volerlo seguire, tra cui Hallfredsson (risvegliatosi dal torpore iniziale e poi sostituito quando sembrava ingranare) e Christodoulopoulos, volenteroso ma troppo solo nei suoi tentativi di sfondare sulla destra,
Non convincono neppure le scelte di Mandorlini, a partire da quella dei terzini: per la seconda domenica consecutiva il gioco sulle fasce è stato semplicemente nullo e di certo non è stato guadagnato alcunché in fase difensiva. Si fatica a comprendere quindi il motivo per il quale il tecnico abbia deciso di affidarsi ancora a Pisano e Agostini, lasciando in panchina Martic e Brivio. Tachtsidis, dopo la buona prestazione con il Torino, è tornato a perdere palloni francamente evitabili, mentre Gomez già ad inizio ripresa sembrava non averne più (cosa normale visto che è appena rientrato dall'infortunio), quindi perché aspettare il minuto 82 per mettere forze fresche?
Mandorlini avrà molto su cui lavorare e riflettere questa settimana. Ora gli scaligeri hanno quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione ma nei prossimi cinque incontri affronteranno nell'ordine Roma, Cagliari, Milan, Napoli e Lazio. Un filotto di partite che rischia veramente di compromettere la salvezza del club di via Belgio, a meno che non si riesca ad invertire repentinamente la rotta.
E come se le note dolenti non bastassero, al 40' Moras è stato costretto ad uscire dal campo per l'ennesimo infortunio stagionale.
PRIMO TEMPO - La prima occasione del match arriva al 7' per i padroni di casa, ma il suo colpo di testa va fuori. Numero di Bergdich al 10' che se ne va sulla sinistra, mette il pallone in mezzo e nel rimpallo Agostini mette la sfera nella sua porta. Perotti al 12' la mette per Niang che prova il tacco ma la sfera è centrale. Dalla destra stavolta è Falque a metterla per Niang, che di piatto non sbaglia. Il momento di difficoltà scaligero sembra dover proseguire. Al 17' Greco ruba palla, la cede a Lazaros che serve Gomez, ma il colpo sotto dell'argentino viene messo fuori dalla difesa. Al 20' Toni si avventa di testa sul corner di Lazaros e accorcia le distanze. In contropiede al 26' Gomez scarica tardi su Toni e il suo destro viene respinto da De Maio. Al 30' Edenilson trova in area Niang che di testa batte Moras e firma la sua doppietta. Al 33' Falque su punizione va vicino al quarto gol. Al 40' arriva l'ennesimo infortunio per Moras, costretto a lasciare il campo per Sorensen. Hallfredsson al 45' sbilancia al momento giusto Niang che era entrato in area puntando la porta.
SECONDO TEMPO - Anche nella ripresa, il match continua ad essere spezzettato dai falli. L'Hellas non riesce a trovare le giuste contro misure per i padroni di casa. Perotti al 56' prova la soluzione personale ma Benussi blocca il suo destro dal limite. Al 57' il Genoa si pescare scoperto, così Hallfredsson può pescare in area Toni che tutto solo può battere ancora Perin. Al 62' è ancora l'islandese a servire Gomez che col sinistro centra l'incrocio del primo palo. Al 64' la punizione di Christodoulopoulos va solo vicina alla porta di Perin. Al 65' Bertolacci viene servito al limite e lasciato libero di calciare, e segnare, con il sinistro. Le due squadre continuano ad attaccare ma faticano ad arrivare alla conclusione. Lazaros al 78' prova a sfruttare un passaggio di Gomez in area ma strozza troppo il destro. Appena entrato in campo al 83' Lopez impegna subito Perin con il sinistro. Al 86' Sorensen compie un'enorme sciocchezza al limite dell'area, Perotti ne approfitta e di destro sigla la quinta rete dei rossoblu.
GENOA - HELLAS VERONA 5-2
MARCATORI: Agostini (HV) aut. al 10', Niang (G) al 12', Toni (HV) al 20', Niang (G) al 30', Toni (HV) al 57', Bertolacci (G) al 65', Perotti (G) al 86'
ARBITRO: Antonio Damato di Barletta.
AMMONITI: Tachtsidis, Greco, Sorensen, Kucka, Laxalt, Pisano
FONTE: VeronaSera.it
Guidi: “Avremmo meritato noi la finale. Ci rifaremo in campionato”
14 febbraio 2015 21:20
Guidi F
Questo il commento amaro del tecnico della Fiorentina Primavera Federico Guidi dopo l’eliminazione per mano dell’Hellas Verona: “Usciamo con dispiacere perché siamo un po’ condizionati dagli episodi nel primo tempo. Sono state prese delle decisioni sbagliate da quello che mi è stato riferito da chi ha visto la partita in televisione. Peccato. Appena ristabilita la parità numerica abbiamo dimostrato sul campo che la vera finalista doveva essere la Fiorentina. Detto questo, faccio i complimenti al Verona che ha fatto un torneo ottimo. Ha subito solo oggi gol, è segno di grande solidità e coesione. In 10 contro 10 ha saputo soffrire e gli faccio un grande in bocca al lupo in vista della finale. Penso che l’esperienza del Viareggio ci abbia insegnato tanto sotto l’aspetto dell’approccio. Per quanto riguarda oggi i ragazzi devono capire che a volte ci sono delle decisioni avversa ma che bisogna essere più forti di tutto e tutti.
Questa sconfitta ci darà ancora più spinta. Le sostituzioni? Dobbiamo far fronte a molti fattori. Peralta era un po’ stanco perché ha giocato sempre. Non ho rimpianti. La pressione c’è stata, abbiamo creato e schiacciato l’avversario nella propria trequarti. La squadra ha risposto bene. Spero che i ragazzi avranno le mie stesse motivazioni in campionato, questa sconfitta mi dà molta rabbia. Vogliamo continuare a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi, siamo primi dalla prima giornata del campionato. Vogliamo esserelo fino in fondo per magari avere una rivincita nelle finali di campionato. La dedica di Minelli? Questo è un grandissimo gruppo, non è un gruppo egoista. Siamo molto legati l’uno con l’altro. Volevamo regalargli la finale a Rocco De Vincenti (team manager, ndr), peccato. Gli eravamo molto vicini perché sta attraversando un momento più facile. Cercheremo di rifarci in campionato”.
STEFANO FANTONI
FONTE: ViolaNews24.com
HELLAS VERONA MANDORLINI - Sconfitta pesante quella rimediata dall'Hellas Verona a Genova, contro il Genoa di Gasperini: un 5-2 che palesa ancor di più una tenuta difensiva a dir poco traballante da parte degli uomini di Mandorlini, troppo spesso deludenti quando si tratta di difendere. Lo stesso Mandorlini è stato accostato nelle ultime ore ad un possibile esonero ma secondo quanto sottolinea Gianluca Di Marzio l'idea della dirigenza gialloblu sarebbe quella di confermare il tecnico alla guida della squadra scaligera.
NESSUN ULTIMATUM - La società avrebbe dunque deciso di dare ancora fiducia al tecnico nella speranza che il Verona torni a somigliare maggiormente alla squadra vista lo scorso anno, capace di sorprendere tutti dopo il ritorno in Serie A. I contorni della classifica gialloblu si fanno adesso meno confortanti ma un cambio in panchina non viene visto dunque come la soluzione opportuna.
HELLAS VERONA MANDORLINI - L'Hellas Verona fino ad ora non è riuscita a ripetere la bella cavalcata dello scorso anno che ha permesso alla squadra gialloblu di raggiungere la salvezza con netto anticipo. La compagine di Mandorlini si trova al momento al 16^ posto e la sconfitta subìta poco fa contro il Genoa (5-2 il finale) potrebbe costar cara al tecnico degli scaligeri.
BRUTTA SITUAZIONE - Stando a quanto riportato da Sportmediaset, infatti, dopo le voci delle ultime settimane la panchina di Mandorlini da qualche ora è tornata a scricchiolare in maniera consistente. Le ultime tre sconfitte consecutive dei gialloblu non sono passate inosservate e il pesante passivo della sfida contro il Grifone potrebbe risultare decisivo. Seguiranno aggiornamenti.
GENOA HELLAS MANDORLINI - Momento difficile per l'Hellas Verona. L'undici di Andrea Mandorlini, reduce dal ko interno per 1-3 con il Torino, quest'oggi è stato sconfitto al Marassi per 5-2 dal Genoa guidato da Gian Piero Gasperini. Nel post gara, il tecnico gialloblu ha fatto il punto della situazione.
LE PAROLE DI MANDORLINI - «Le due reti subite ad inizio gara ci hanno creato dei problemi; abbiamo reagito ma non è bastato. Mostriamo poca solidità, dobbiamo lavorare su questo aspetto. Nella seconda frazione abbiamo ripreso la partita, anche se alcuni episodi ci hanno condannato. Subiamo troppo in questo periodo, la squadra ha un atteggiamento positivo ma non basta: è necessario trovare dei correttivi al più presto».
GENOA VERONA MANDORLINI SERIE A - Qualche istante fa è giunta al termine la partita dello stadio Marassi - Luigi Ferraris di Genova tra i padroni di casa del Genoa e gli ospiti del Verona. Alla fine del match, valevole per la giornata numero ventitré del campionato 2014-15 di Serie A, è intervenuto in zona mista poco dopo il triplice fischio il mister dei veronesi Andrea Mandorlini, di seguito trovate le sue dichiarazioni.
LE PAROLE NEL DOPO GARA - «E' un momento un po' così, anche se serve poco dirlo. Dobbiamo tornare a fare punti in frwtta e la squadra non meritava questi cinque gol. So che la partita con la Roma è importante, in questo periodo sono tutte importanti e trovare colpevoli conta poco adesso. Dobbiamo solo pensare a far punti. Toni? E' un giocatore incredibile» ha dichiarato l'allenatore del club gialloblu Mandorlini ai microfoni di Rai Sport.
GENOA VERONA PAGELLE TABELLINO - Qualche istante fa è giunta al termine la partita dello stadio Luigi Ferraris - Marassi di Genova tra i padroni di casa del Genoa e gli ospiti del Verona. La partita era valevole per la giornata numero ventitré del campionato di Serie A Tim valido per la stagione 2014-15; andiamo a vedere come si sono comportate le squadre in campo: ecco le pagelle e il tabellino di Genoa - Verona.
Genoa: Perin 6; Roncaglia 4.5, De Maio 5, Izzo 5; Edenilson 6.5, Kucka 5.5, Bertolacci 6.5, Bergdich 7 (65' Laxalt 6.5); Perotti 7.5, Niang 8 (74' Pavoletti 6), Falque 7 (87' Mandragora s.v.). Allenatore: Gasperini 7
GENOA - IL PEGGIORE
Facundo Roncaglia 4.5: Dalla sua parte c'è il semaforo verde perché come centrale a destra sembra sempre forzato: nel primo tempo Gomez gli va via in bello stile ma Perin para, poi nella ripresa combina due mezzi disastri sempre con Gomez che lo supera e serve Toni per il 2-3 salvo poi graziare Roncaglia con un bolide che finisce sul sette. Va spesso in confusione e Edenilson è costretto a rinculare per dargli una mano, un passo indietro rispetto al solito rendimento.
GENOA - IL MIGLIORE
M'Baye Niang 8: Se avete visto Niang in maglia rossonero oggi forse vi siete sentiti disorientati nel vederlo così in forma a Marassi. Fin dall'inizio è il perno dell'attacco rossoblu, altro che falso nueve: è spettatore sull'1-0 mentre il 2-0 è tutto suo ed è il primo gol in Serie A dopo anni di astinenza. Il tre a uno invece è una perla perché inizia l'azione e la conclude con uno stacco di testa all'incrocio degno dei migliori attaccanti. Si eclissa un po' a inizio ripresa ma prestazione più che buona.
VERONA - IL PEGGIORE
Alessandro Agostini 4: Basterebbero i primi quindici minuti per mostrare cosa non si dovrebbe fare su un campo da calcio. Segna il suo primo gol in carriera ma lo fa nella porta sbagliata e lì è più sfortunato che altro, visto che la palla gli tocca il piede sinistro e si insacca beffardamente all'angolino. In occasione del due a zero però perde completamente la bussola e di fronte ai movimenti offensivi del Genoa si ritrova in mezzo e viene infilato da Falque. Giornata da dimenticare, lo abbiamo visto giocare molto meglio. Orrendo anche il match di Sorensen.
VERONA - IL MIGLIORE
Luca Toni 7.5: Elogiare un giocatore del genere non ha quasi più senso perché i numeri, anche a questa età, sono dalla sua parte. Basti sottolineare che oggi ha segnato due gol alla sua maniera, da vero bomber quale è e ha tirato su il Verona nel momento più difficile. Se tutti i giocatori, specialmente quelli in difesa, avessero giocato con la sua verve molto probabilmente avremmo assistito a una partita diversa. Lotta e sgobba per novanta minuti, dovrebbe essere un esempio.
GENOA VERONA SINTESI TABELLINO - Qualche istante fa è giunta al termine la partita dello stadio Luigi Ferraris - Marassi di Genova tra i padroni di casa del Genoa e gli ospiti del Verona. La partita era valevole per la giornata numero ventitré del campionato di Serie A Tim valido per la stagione 2014-15; andiamo a vedere come si sono comportate le squadre in campo: ecco la sintesi e il tabellino di Genoa - Verona.
PRIMO TEMPO - Nelle prime battute del match le due squadre si studiano ma è l'esterno Bergdich a sbloccare il match con una gran discesa sulla sinistra, il marocchino poi mette in mezzo e Agostini tocca nella sua porta per l'1-0. Nemmeno un minuto dopo Niang sfiora il primo gol in Serie A con un gran colpo di tacco ma Benussi para. Appuntamento rimandato di pochi secondi, da destra Falque pescato da Edenilson mette in mezzo e Niang a un metro dalla porta insacca il due a zero. Una grave disattenzione difensiva del Genoa porta Gomez a concludere in area piccola, ma Perin è strepitoso e manda in corner. E' il preludio del gol del 2-1 al ventesimo minuto, sun un corner sbuca la testa del solito Luca Toni il quale schiaccia in porta e accorcia le distanze. Quando però sembra che il Verona grazie alle folate di Luca Toni possa riuscire a ribaltare la gara, alla mezz'ora si scatena ancora Niang che sfrutta un cross dalla destra di Edenilson e mette la palla all'incrocio con un super colpo di testa. E' un Genoa straordinario in attacco e Falque al 32' su punizione sfiora il palo e il poker rossoblu. Poco prima della fine del primo tempo, dopo qualche scintilla di troppo con Tachtsidis, Niang va vicino alla tripletta con un'incursione personale che si conclude con un tiro in curva.
SECONDO TEMPO - La ripresa non è scoppiettante come il primo tempo - almeno inizialmente - e la prima occasione capita sul destro di Perotti, il cui destro da fuori viene bloccato da Benussi. Il Genoa però si fa sorprendere subito dopo e su un contropiede la palla arriva a Toni che davanti a Perin fredda il portiere genoano e segna il gol del 2-3. Quando i minuti sul cronometro sono sessantatré è Juanito Gomez a mettere i brividi al Genoa, perché il suo tiro di sinistro colpisce l'incrocio dei pali a Perin battuto. La partita ritorna ai grandi ritmi del primo tempo e Lazaros va vicino al gol dell'anno con una sassata su punizione; è Gasperini con una mossa saggia a cambiare la gara un minuto più tardi: fa entrare Laxalt e al primo pallone toccato l'uruguaiano spacca la difesa del Verona e serve al limite Bertolacci il cui sinistro si infila nell'angolino per il 4-2. La partita perde un po' di verve quando si entra nei quindici minuti finali, ma c'è comunque una buona palla gol per Lazaros al 78', il greco calcia di prima intenzione su sponda di Toni e trova il portiere genoano pronto a bloccare. Quando però il 4-2 sembra il risultato più scontato, Sorensen combina una castroneria in area e si fa soffiar palla da Perotti, che di destro batte Benussi e chiude i giochi.
ANALISI - Hanno vinto gli attacchi, dopo un risultato del genere possiamo dirlo. Da una parte Niang è stato monumentale e ha mostrato i novanta minuti quello che non aveva mai fatto in due anni di Milan; dall'altra parte ha vinto l'esperienza, vale a dire Luca Toni che anche oggi ha timbrato due volte il cartellino. Male le difese, soprattutto quella del Verona che è andata in difficoltà ogni qual volta il pallone è transitato in area. La partita comunque è stata divertente, ma da due delle squadre che giocano più lunghe in Italia ci si poteva aspettare.
CALCIOMERCATO FIORENTINA NAPOLI JORGINHO - Il calciomercato estivo è ancora lontano ma le voci circa le possibili operazioni che potrebbero andare in porto continuano a circolare nonostante tutto. Una delle squadre più attese a fine stagione sarà la Fiorentina che si è già messa alla ricerca del possibile sostituto di Pizarro, centrocampista cileno che nelle ultime stagioni ha preso per mano la mediana dei toscani.
TANTI NOMI - I nomi sul taccuino della dirigenza viola sono tanti ma stando a quanto riportato da SportMediaset in queste ore ci sarebbe stato un ritorno di fiamma per Jorginho. Il centrocampista in forza al Napoli, corteggiato già ai tempi dell'Hellas Verona, sarebbe uno dei nomi sul taccuino della Fiorentina: Allan, Fernando e Baselli le alternative al mediano azzurro.
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA Il Secolo XIX: "Genoa, la manita è servita"
16.02.2015 09.23 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Genoa, la manita è servita". Questo il titolo col quale Il Secolo XIX oggi in edicola commenta la vittoria conquistata ieri dalla squadra di Gasperini contro l'Hellas Verona. "Festival del gol al Ferraris - si legge nel sottotitolo -, i rossoblu volano con Air Niang. Doppietta del francese, a segno anche Perotti e Bertolacci". Per gli ospiti inutile la doppietta di Luca Toni: la partita è finita 5-2.
ALTRE NOTIZIE Genoa, Bertolacci: "Gasperini mi esalta, posso ancora migliorare"
16.02.2015 00.23 di Marco Frattino
Tra i protagonisti nella vittoria del Genoa contro il Verona, Andrea Bertolacci ha parlato in zona mista nel post-gara. Queste le parole riportate da Pianetagenoa1893.net: "La mia volontà è quella di migliorare sempre, crescere e mettermi a disposizione della squadra. Se poi le prestazioni sono queste, ancora meglio. Giorno dopo giorno cerco di dare il massimo e migliorarmi. Sto dimostrando di essere cresciuto in tutto, sono felice. Ora devo continuare così, a testa bassa, ma penso che possiamo anche divertirci. Il mister mi sta esaltando come non mai. La caratteristica di fare le due fasi mi è sempre piaciuta, penso che andando avanti così mi possa esaltare ancora di più".
SERIE A Genoa, Preziosi sicuro: "Abbiamo allestito un organico di livello"
15.02.2015 22.23 di Marco Frattino
Dopo la vittoria contro il Verona per 5-2, il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha commentato il recente momento del grifone: "Ci avete criticato perché abbiamo cambiato tutti i centravanti – riporta Pianetagenoa1893.net - però facciamo più goal di prima, qualcosa vorrà dire. Abbiamo fatto una partita veramente positiva, forse c'è da correggere qualcosa, abbiamo permesso ai nostri avversari di riaprire due volte la gara. La qualità c'è e si vede, siamo consapevoli di aver allestito un organico di livello. Il derby con la Samp del prossimo weekend? È una partita a parte, la viviamo con serenità e non con esasperazione: vincerà chi sarà più bravo".
SERIE A Genoa, Perotti: "Qui mi sento importante, contro la Samp sarà incredibile"
15.02.2015 22.03 di Marco Frattino
Protagonista nella vittoria del Genoa contro il Verona, Diego Perotti ha commentato la sua prestazione coronata da una rete nel 5-2 finale in favore del grifone: "Questa piazza mi fa sentire importante – ha raccontato in zona mista, come riporta Pianetagenoa1893.net – Per me è un sogno. Prima nessuno mi voleva, ora qui sento l'affetto dei tifosi ogni volta che tocco palla".
Battuta d'obbligo, infine, sul derby di sabato prossimo contro la Sampdoria: "All'andata ho visto un'atmosfera incredibile. Speriamo di vincere perché sappiamo che per i tifosi è troppo importante. E poi con una vittoria potremmo distanziarli in classifica".
SERIE A
Genoa, Niang da bad boy a trascinatore
15.02.2015 19.42 di Ivan Cardia
È il giorno di M'Baye Niang (20): il giovane francese di origini senegalesi del Genoa, arrivato al Grifone in prestito dal Milan, ha deciso la partita contro il Verona con una doppietta e sembra pronto a trovare in Liguria la continuità che finora gli è sempre mancata. Approdato in rossonero con le stimmate del giocatore talentuoso ma dal carattere difficile, il ragazzone di Meulan-en-Yvelines ha dimostrato soprattutto il secondo, nonostante evidenti doti, sia tecniche che fisiche. Tanto da meritarsi, fra un'asfissia sotto porta eccessiva per un attaccante e più di un guaio, soprattutto in auto, l'etichetta di bad boy e soprattutto l'inserimento tra i giocatori la cui carriera potesse finire prima ancora di essere davvero cominciata. Il trasferimento a Montpellier non ha cambiato le cose, quello a Genova, dopo qualche presenza di ambientamento, sembra iniziare con i migliori auspici. E sono in tanti, fra Milan e Genoa, che possa proseguire sulla stessa falsariga. La responsabilità è tutta nelle mani di Niang: a 20 anni, è ancora troppo presto per tracciare affrettati giudizi ed anche per parlare di ultima chiamata, ma è anche giunto il momento di dimostrare che il genio può convivere con la sregolatezza. Ed un destino glorioso non sempre bussa in eterno alla porta.
SERIE A Verona, adesso Mandorlini potrebbe rischiare
15.02.2015 19.21 di Ivan Cardia
La classifica del Verona, con 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, inizia a farsi pesante e come spesso accade in questi casi il primo a rischiare potrebbe essere l'allenatore, Andrea Mandorlini. È questo quanto riporta sportmediaset.it, secondo cui il tecnico scaligero potrebbe essere messo in discussione dopo la sconfitta contro il Genoa. Ad ogni modo, riesce difficile immaginare un esonero in tempi brevi; si attendono comunque aggiornamenti.
ALTRE NOTIZIE Verona, Mandorlini: "Risultato pesante. Basta parole, torniamo a far punti"
15.02.2015 18.50 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
Intercettato dai microfoni di Radio Rai, l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha commentato con amarezza la pesante sconfitta patita a Genova: "In questo momento ci riescono poche cose. Complimenti al Genoa, ma credo che il Verona non meritasse questo risultato, nonostante i cinque gol subiti possano far pensare il contrario. È un peccato, perché l'atteggiamento della squadra è stato positivo. Le parole servono poco, dobbiamo tornare in fretta a far punti".
ALTRE NOTIZIE Verona, Mandorlini: "Serve maggiore solidità, Toni non basta"
15.02.2015 18.30 di Marco Frattino
Vince il Genoa. Nulla da fare per l'Hellas di Andrea Mandorlini, tecnico che ha parlato nel post-gara a Sky Sport in merito alla sconfitta per 5-2: "Il 3-2 poteva starci, poi abbiamo subito il quarto e il quinto gol. Abbiamo incassato troppo, c'è poca solidità. Con Toni riusciamo a trovare il gol, ma dobbiamo trovare maggiore solidità. Facciamo fatica per questo".
ALTRE NOTIZIE
Gasperini: "Genoa club ideale per Niang"
15.02.2015 18.21 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
L'allenatore del Genoa Gian Piero Gasperini, intervenuto ai microfoni di Radio Rai, ha commentato a caldo il successo interno contro l'Hellas Verona: "E' venuta fuori una partita molto bella, aperta, anche se abbiamo corso qualche rischio di troppo. Cali di concentrazione in difesa? Sì, sono errori che altre volte abbiamo pagato. Questa volta abbiamo compensato questo calo di concentrazione con maggiore prolificità sotto porta. Il buon impatto con la gara di Laxalt? Segnale positivo, anche lui ha giocato un'ottima gara. I nuovi cominciano ad inserirsi con qualità, abbiamo bisogno di tutti. Niang? Ha fatto due gol molto belli, ma ha anche sfoderato una prestazione di livello. Noi conoscevamo bene le sue qualità quando l'abbiamo preso, non a caso giocava nel Milan. Qui può aver trovato il suo ambiente ideale per maturare ed esprimersi al meglio. Perché l'ha lasciato andare il Milan? Sono squadre con politiche diverse, hanno bisogno di giocatori già pronti. La nostra è una dimensione ideale per questo tipo di giovani".
SERIE A Genoa, Gasperini: "Eto'o fantastico, ma noi non potevamo permettercelo"
15.02.2015 17.50 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Oggi abbiamo disputato un'ottima gara, in alcuni momento la partita poteva prendere una piega diversa ma abbiamo trovato diversi gol di qualità". A parlare è Gian Piero Gasperini, allenatore del Genoa che ai microfoni di Sky ha commentato la vittoria ottenuta quest'oggi al Ferraris contro l'Hellas Verona.
E' il Niang che si aspettava?
"Me lo auguravo. Qui a Genova può trovare l'ambiente ideale e la fiducia di tutti. Ha qualità importanti e siamo contenti di averlo. Noi siamo spesso costretti a vedere giocatori giovani e le sue qualità si notano immediatamente".
Bertolacci sta crescendo tantissimo.
"Io sono un suo grande estimatore da sempre. E' ancora un giocatore molto giovane, ha 23 anni e ha perso un po' di tempo nel giocare in ruoli un po' ibridi, ma ha grandi qualità e già rispetto allo scorso anno è cresciuto tantissimo".
Solo due mesi fa, però, chiedevi alla piazza maggiore rispetto.
"Qui si era creata una situazione non più ideale. Questa, però, rimane una piazza appassionata e questo mio sfogo fu preso nel modo migliore".
Avresti preso Eto'o al Genoa?
"No perché non avevamo la possibilità di prenderlo. Io all'Inter l'ho conosciuto solo in preparazione perché lui voleva andare via a tutti i costi, ma per quello che l'ho conosciuto era fantastico".
EUROPA
Verona, Mandorlini: "Ci manca la solidità. Roma? Sarà dura"
15.02.2015 17.32 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Dai microfoni di Rai Sport, l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini "Il nostro è un momento un po' così, siamo poco solidi. Dobbiamo ricominciare a fare punti in fretta. Mi dispiace perché la squadra non meritava di prendere cinque gol".
La gara con la Roma diventa cruciale per Mandorlini?
"Questo non lo so. La gara con la Roma è difficile, un po' come lo sono state queste ultime. Trovare colpevoli adesso conta poco, serve fare punti perché è l'unica cosa che conta".
Toni ha segnato due gol, e in campionato è arrivato a quota nove
"Luca è un calciatore fantastico, incredibile. Abbiamo creato forse anche più occasioni del Genoa. Dobbiamo ritrovare la solidità di un tempo, perché altrimenti facciamo fatica".
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Verona - Toni non molla, difesa da rivedere
Risultato finale: Genoa-Hellas Verona 5-2
15.02.2015 16.59 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Benussi 5,5 – Non può nulla sui cinque gol segnati dal Genoa
Pisano 5 – Soffre tanto le giocate di Perotti sulla fascia, sbaglia il fuorigioco in occasione del primo gol di Niang.
Marques 5,5 – Niang è in giornata di grazia e anche lui va in difficoltà. Soffre i tagli degli esterni d'attacco rossoblu.
Moras 5,5 – Soffre i movimenti di Niang, mai fermo tra la trequarti e l'attacco. Esce per infortunio. Dal 40' Sorensen 5 – Approccio alla gara negativo per il danese. Sbaglia diversi appoggi, viene anche ammonito.
Agostini 5 – Giornata da dimenticare. Apre involontariamente le marcature con un autogol, soffre tanto le giocate di Iago Falqué ed Edenilson.
Greco 6 – Prova a lottare a centrocampo soprattutto nel primo tempo, quando tiene alta anche la linea
Tachtsidis 5,5 – Non detta i tempi di gioco nel migliore dei modi. Viene spesso ostacolato da Niang e dal suo di centrocampo del Genoa.
Hallfredsson 6 – E' tra i migliori del Verona. Corre, lotta, recupera palloni. E' attento in fase di ripartenza. Suo l'assist per Toni nel secondo gol. Dal 74' Ionita s.v. -
Gomez 5,5 – Gara anonima di Juanito Gomez, che non offre in fase offensiva il solito piglio. Dal 83' Nico Lopez s.v. -
Toni 7 – Lotta da solo contro i difensori del Verona e non è facile. Segna due gol, si conferma il bomberdi sempre.
Lazaros 5,5 – Si dà da fare, si muove tantissimo, ci prova ma è parecchio impreciso. Gara da rivedere.
ALTRE NOTIZIE Genoa, Niang: "Qui sento la fiducia, ora vinciamo il derby"
15.02.2015 16.56 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Intervistato da Sky Sport, Mbaye Niang commenta così il successo ottenuto oggi contro il Verona. Il francese ha segnato due reti: "Ho avuto un po' di pazienza come si dice nel calcio, e grazie ai miei compagni sono riuscito a segnare due gol. Cerco sempre di farlo ogni partita giocando per la squadra, ho fatto due tiri e ho fatto due gol. Sono contento".
Ma cosa c'è di diverso tra Genova e Milano?
"Qui sento la fiducia di tutti, il mister mi fa lavorare tanto davanti la porta. Anche a fare i gol di testa. Cerco sempre di migliorare per fare bene".
E ora il derby...
"E' una gara da vincere. Abbiamo una settimana per prepararlo, dovremo essere seri negli allenamenti per vincere questa partita".
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Genoa - Vola Niang, Perin una sicurezza
Risultato finale: Genoa-Hellas Verona 5-2
15.02.2015 16.54 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Perin 7 – Subisce due gol ma non può nulla. Dà sicurezza alla squadra con diverse uscite in presa alta.
Roncaglia 6,5 - Prestazione positiva per Roncaglia, che pecca però insieme a Izzo nell'azione del secondo gol del Verona lasciando da solo De Maio.
De Maio 7 – Nota di merito per lui, il migliore del reparto. Guida bene la linea difensiva ed è sempre attento.
Izzo 6,5 – Prestazione positiva per Izzo, che pecca però insieme a Roncaglia nell'azione del secondo gol del Verona lasciando da solo De Maio.
Edenilson 6,5 – Primo tempo molto positivo, ottima spinta e assist per il secondo gol di Niang. Nella ripresa abbassa il raggio d'azione
Bertolacci 7 – Segna e fa segnare, altra prestazione importante di Bertolacci che si conferma tra i migliori in questo campionato.
Kucka 6 – Qualità e quantità per il centrocampo del Genoa, partita impotante per lo slovacco.
Bergdich 6 – Partita sufficiente dell'esterno, che è protagonista con un'ottima volata sulla fascia nell'azione del gol del vantaggio. Dal 65' Laxalt 6 – Approccio alla gara non perfetto dell'uruguaiano, che viene anche ammonito.
Falqué 6,5 – Tacco, esterno, assist, pericolosità. E' una spina nel fianco del Verona. Assist perfetto per Niang. Dal 90' Mandragora s.v. -
Niang 7,5 – Due gol, la prima doppietta in Serie A. Giornata da ricordare per Niang, che trascina il Genoa al successo con movimenti importanti. Dal 74' Pavoletti s.v.
Perotti 7 – Segna e delizia, altra grande partita dell'esterno del Genoa che sale in cattedra soprattutto nella ripresa.
SERIE A Cassano, Luca Toni lo sponsorizza al presidente del Verona
13.02.2015 15.29 di Cristina Guerri
Sportmediaset fotografa la situazione intorno ad Antonio Cassano. Con il Bari che al momento rappresenta l'opzione meno semplice per Fantantonio, spunta dunque l'ipotesi Verona, con l'amico Luca Toni che avrebbe promosso l'ex compagno di Nazionale al presidente Setti. Segue poi l'Atalanta, mentre l'esperienza all'estero sembra al momento difficile da percorrere.
SERIE A Verona, Sogliano tiene a rapporto la squadra. Serve la scossa
12.02.2015 14.57 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
C'è aria pesante in casa Verona. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport in questi giorni sono continuati i confronti fra la squadra, il tecnico Andrea Mandorlini e il ds Sean Sogliano per cercare di ripartire dopo il brutto stop contro il Torino nell'ultimo turno di campionato. Martedì c'è stato un lungo faccia a faccia per cercare di scuotere la squadra in vista del match contro il Genoa e del finale di stagione. La classifica, per adesso, è ancora da considerarsi positiva ma se non dovesse suonare la sveglia la zona retrocessione potrebbe avvicinarsi pericolosamente. Sempre salda, infine, la posizione di Andrea Mandorlini.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
15.02.2015 Non basta la doppietta di Toni Genova amara per l'Hellas
Luca Toni oggi al Marassi
Trasferta amara per i gialloblù allo stadio Ferraris di Genova. La partita si chiude con il pesante punteggio di 5 a 2 per i padroni di casa, complice pure un autogol del Verona. Avvio shock per i veronesi: al 10° del primo tempo autogol di Agostini seguito dopo nemmeno due minuti da una rete di Niang per il Genoa. Al 20° Luca Toni accorcia le distanze. Al 29° secondo gol di Niang. Luca Toni con una rete riapre la partita al 12° del secondo tempo. Il quarto gol del Genoa arriva al 20° e lo firma Bertolacci. Ed infine Perotti al 41° segna il gol del 5 a 2.
13.02.2015 Ionita e la lezione ai bimbi: «Il cuore porta ovunque»
Il giocatore dell'Hellas ha incoraggiato gli alunni: «Sentivo la pressione di tutta la mia Moldavia»
«Se una cosa la fai col cuore e puoi dire che è tutto per te allora arrivi dove vuoi e non conosci noia».
È questo il messaggio più importante che Artur Ionita, ventiquattrenne centrocampista dell'Hellas Verona, ha lasciato ieri ai ragazzini della scuola elementare di Montecchia di Crosara. Erano i 45 alunni delle quarte che sono stati coinvolti dal «Progetto scuola», promosso dall'Hellas, con l'adesione già da tre anni dell'Istituto comprensivo aderisce già da tre anni, e altrettanti compagni delle quinte che il progetto lo conobbero un anno fa.
A coordinare l'incontro, Zaccaria Tommasi, responsabile del «Progetto scuola» e Rosa Frizzo, la maestra presentatasi ieri con la felpa gialloblu di ordinanza addosso. Fin qui il lavoro di regia che ieri ha permesso ai bambini di scatenarsi in montagne di domande: la più curiosa è senza dubbio quella su quante paia di scarpe Ionita abbia nel suo armadietto. «Sei, sette credo», ha risposto lui e a fargli eco un profondo “oohh” dei bambini.
Grazie alle loro domande il calciatore moldavo ha ripercorso tutta la sua storia, dai primissimi calci con papà a quattro anni al primo inserimento in squadra a sette. Papà e famiglia che sono l'elemento ricorrente nel suo ricordare, «perchè mi hanno sempre incoraggiato, aiutato. Il primo gol il serie A l'ho dedicato a mio papà». C'è nostalgia nella voce quando racconta l'abbandono della sua terra, a 18 anni per imparare a fare il suo mestiere. Com'è sentirsi importante e famoso? «Non mi sento così, non mi sento famoso.
Non mi sono mai sentito il più forte, ma importante quello sì», risponde ai piccoli. Gli chiedono il segreto del successo, e lui raccomanda «serietà, sacrificio, voglia di lavorare al cento per cento: tutto, però, deve partire dal cuore».
Si tocca un paio di volte anche il capitolo infortuni: «Queste cose», dice lui, «ti rendono più forte». Poi lascia spazio ad un'emozione, «perchè quando ho cominciato a giocare in Italia ho dimostrato che anche un moldavo poteva farcela. Sono stato il primo, e addosso me la sono sentita la pressione di tutta la mia nazione». Prima di quello con Ionita, ci sono stati due incontri formativi coi preparatori del vivaio dell'Hellas. Ieri, a domandare chi da grande vuol fare il calciatore, sono state più le mani che si sono alzate che quelle rimaste giù. Basterà aspettare qualche anno per scoprire chi tra loro riuscirà a sfondare.
P.D.C.
13.02.2015 Aggredirono tifosi Hellas: obbligo di dimora per 12
Un fotogramma della Polizia di Stato relativo all'aggressione da parte di sostenitori del Brescia nei confronti dei tifosi dell'Hellas (archivio)
FIRENZE. Aggredirono un gruppo di tifosi del Verona colpendoli con aste, cinture e bottiglie di vetro, il 27 settembre scorso nell’area di servizio Chianti-Ovest dell’autostrada A1. Per questo 12 ultras del Brescia sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, disposta dal gip del tribunale di Firenze. Accusati di aver partecipato direttamente agli scontri anche due minorenni, verso i quali non sono state emesse misure.
I provvedimenti obbligano i 12 ultras, considerati vicini all’area dell’estrema destra, a non allontanarsi dal Comune di residenza e riguardano i reati di violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, violenza privata, danneggiamento, detenzione di armi e oggetti atti a offendere, commessi in occasione di manifestazioni sportive.
FONTE: LArena.it
Comunicato medico - Evangelos Moras
Postata il 15/02/2015 alle ore 19:20
Genova - In seguito all'infortunio subito nella gara contro il Genoa, lo staff medico dell'Hellas Verona FC comunica che "Evangelos Moras ha riportato un trauma contusivo alla caviglia sinistra. Gli accertamenti strumentali saranno svolti nei prossimi giorni".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Colpa mia, poco solidi"
Postata il 15/02/2015 alle ore 18:20
Genova - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine della sfida Genoa-Hellas Verona.
DOBBIAMO ESSERE PIU' SOLIDI
"Un commento sulla partita? L'abbiamo interpretata bene, eravamo aggressivi come loro. Dopo il secondo gol del Genoa avevamo reagito alla grande, siamo riusciti a rimettere in piedi la partita grazie a un grande campione come Luca Toni. Nel primo tempo abbiamo avuto anche altre occasioni per fare gol, ma in questo momento siamo poco solidi. Andiamo sotto per un nulla, questo è il problema più importante. Se serve cattiveria in più? Abbiamo reagito al doppio svantaggio, poi gli episodi in una partita contano tantissimo. Nel secondo tempo potevamo fare il 3-3 con il tiro di Gomez, e nel ribaltamento abbiamo subito il 4-2. Abbiamo accusato il colpo. Il quinto gol è stato un errore individuale, ma al di là di questo dobbiamo essere più solidi perché nonostante le occasioni e i gol di Toni è importante non subire. Le abbiamo provate tutte e proverò di tutto, come fatto contro il Genoa, però bisogna fare di più e trovare i giusti correttivi. Quando subisci così tanto non si va molto avanti, anche se non meritavamo di prendere 5 gol".
PROBLEMI IN DIFESA? TOCCA A NOI RISOLVERLI
"Il problema difensivo? E' mentale e tattico, tocca all'allenatore dare più solidità. Abbiamo preso 8 gol in 2 partite, dobbiamo fare meglio, i numeri in questo sport sono impietosi, è importante difendere bene. Questo, per il momento, non ci sta riuscendo bene".
UNO SGUARDO AL FUTURO
"Il 4-3-3 ci ha dato tanto in passato? Ormai conta il presente, per me e per la società. Dobbiamo guardare avanti, contro il Genoa dovevamo fare meglio. Devo trovare il modo e le soluzione per avere una squadra più solida e più difficile da battere. Devo vivere il momento, sappiamo che dovremo lottare fino all'ultimo secondo dell'ultima giornata, noi dobbiamo ritornare a fare punti. Non ci riesce e siamo molto arrabbiati, ora prepariamoci perché ci aspettano partite molto difficili. Riassettiamo tutto e pensiamo a migliorare. La Roma? Da qui alla fine tutte le gare saranno tutte dure".
Ufficio Stampa
Agostini: "Lavoriamo a testa bassa"
Postata il 15/02/2015 alle ore 18:15
Genova - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Alessandro Agostini, rilasciate al termine della sfida Genoa-Hellas Verona.
MI SPIACE, CHIEDO SCUSA A TUTTI
“L’autogol? Non mi era mai successo in una ventina d’anni. Mi spiace, chiedo scusa per quell’errore. Il problema della squadra? Non lo so, c’è da dire che questa è una sconfitta pesante, come ce ne sono capitate e questo non va bene. Dobbiamo cercare di fare qualcosa per tirarci fuori in tutti i modi da questa situazione, per noi, per i tifosi e tutti quanti. Troppi errori difensivi? I risultati dicono questo, credo siano tutti gravi allo stesso modo. Io intendo prendermi le mie responsabilità, ho commesso un errore che ha condizionato la partita. Se Niang era in fuorigioco? Non lo so, dal campo non ce ne siamo accorti. Quel palo clamoroso? Abbiamo avuto quell’occasione al quarto d’ora del primo tempo. Peccato, questo però dimostra che la nostra reazione c’è stata. Quel gol lo meritavamo, ma non è andata così. Se siamo ancora uniti? Certo, contro il Genoa meritavamo anche qualcosina in più, normale che ci sia della delusione. Chiaro che c’è qualcosa che non va, dobbiamo migliorare. Come si riparte dopo una sconfitta? La strada che conosco per risalire è quella del lavoro in settimana, dobbiamo andare avanti nonostante le difficoltà. E’ chiaro che adesso dobbiamo cambiare rotta. Lavoreremo a testa bassa per fare meglio”.
DOBBIAMO TORNARE A FARE PUNTI
“Un commento sulla classifica? Si è fatta stretta in fondo, ma è inutile guardare le altre squadre, noi dobbiamo fare punti. Poi vedremo a fine campionato cosa succederà. Adesso tocca alla Roma, che è una grande squadra, però purtroppo dobbiamo affrontarli e lo faremo per noi e per i nostri tifosi. Meritiamo di tornare a fare punti”.
TORNIAMO A DARE SODDISFAZIONE AI TIFOSI
“I fischi dei tifosi? Ultimamente abbiamo preso troppi gol e abbiamo fatto pochi punti, è normale che una squadra venga fischiata. Dopo la partita siamo andati tutti sotto la curva a scusarci, non potevamo fare altrimenti. Speriamo di risollevarci presto per dare loro qualche soddisfazione, ce la stiamo mettendo tutta”.
Ufficio Stampa
Hallfredsson: "Usciremo da questo momento"
Postata il 15/02/2015 alle ore 18:05
Genova - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Emil Hallfredsson, rilasciate al termine della sfida Genoa-Hellas Verona.
LAVORIAMO DURO SUL CAMPO
"Il nostro momento? Dobbiamo lavorare in settimana per evitare di prendere questi gol. Se subiamo sempre 3, 4 o 5 reti è difficile vincere le partite. Non diciamo tante parole, dobbiamo solo lavorare duro sul campo durante la settimana. Solo così possono arrivare i risultati. Il nostro problema? Non è una questione di atteggiamento, anche contro il Genoa siamo scesi in campo con la testa giusta. Prendiamo troppi gol, su questo dobbiamo fare di più. Anche contro i rossoblu ci è andata male, sul 3-2 abbiamo colpito un palo con Gomez, ma solo con il lavoro arriveranno i risultati. Corriamo di più, aiutiamoci tutti, impegnamoci maggiormente, altre parole non servono. Troppi moduli fanno confusione? Non credo sia questo il problema, abbiamo subito gol sia con la difesa a 3 che a 4".
USCIREMO DA QUESTO MOMENTO
"Le parole del direttore Sogliano? Quello che dice lui rimane dentro lo spogliatoio. Dobbiamo migliorare e continuare ad allenarci. Non è facile rimontare dopo essere andati sotto 2-0 dopo 15 minuti, ma l'atteggiamento che la squadra ha mostrato è stato quello giusto. Prendiamo gol troppo facilmente, ma sono sicuro che usciremo da questo momento. Siamo un bel gruppo, bastano poche parole e continuare a correre durante la settimana. Andiamo avanti tutti uniti, questa è la soluzione migliore non solo per la società ma anche per me".
CONTA SOLO IL GRUPPO
"Rafael? Ha avuto un infortunio alla spalla, speriamo non sia grave. Gli auguro di tornare in fretta perché anche lui può dare una mano. L'aiuto della vecchia guardia? E' il gruppo che conta, questa settimana non sarà tanto bella, penserò tanto a questa partita e a come potrò migliorare per essere pronto in vista della prossima gara".
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Genoa-Hellas Verona 5-2
Postata il 15/02/2015 alle ore 15:00
Genova - Il Verona esce battuto dalla trasferta contro il Genoa. I rossoblù a segno con Niang, autore di una doppietta, Bertolacci e Perotti, oltre ad una sfortunatissima autorete di Agostini. La doppietta di Toni non basta a pareggiare i conti.
GENOA-HELLAS VERONA 5-2
Marcatori: 10' pt Agostini (aut.), 13' e 30' pt Niang, 20' pt e 12' st Toni, 20' st Bertolacci, 41' st Perotti.
Primo tempo
1' Partiti
8' Calcio d'angolo di Perotti, colpo di testa di Kucka, palla fuori
10' GOL Apertura di Bertolacci, Bergdich mette in mezzo, sfortunata deviazione di Agostini che mette in rete
12' Cross di Perotti, colpo di tacco di Niang, Benussi blocca a terra
13' GOL Servizio centrale di Iago Falque per Niang che in sospetto fuorigioco insacca
18' Lazaros serve Gomez, Perin miracoloso si salva in angolo
20' GOL Calcio d'angolo di Lazaros, Toni stacca di testa e insacca
22' Cross in area di Halfredsson, Toni non ci arriva di poco
27' Juanito Gomez serve Toni, tiro a botta sicura dell'attaccante ma De Maio si oppone
30' GOL Edenilson crossa in area, Niang stacca di testa e la mette in rete
33' Calcio di punizione di Iago Falque, palla a lato
45' Niang penetra in area di rigore, conclusione a lato
47' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
11' Rasoterra di Perotti, Benussi para
12' GOL Halfredsson serve Toni che con il destro batte Perin
17' Hallfredsson serve Juanito Gomez, l'incrocio dei pali salva Perin
20' GOL Bertolacci riceve palla al limite dell'area, stoppa e batte Benussi
34' Sponda di Toni, Lazaros calcia di prima intenzione, Perin para
38' Assist di Toni, Nico Lopez calcia in porta, Perin c'è
40' Cross di Pisano, Perin toglie la palla dalla testa di Toni
41' GOL Sorensen perde palla, ne approfitta Perotti che entra in area di rigore e batte Benussi con un tiro a giro sul secondo palo
47' Calcio di punizione di Lazaros che termina sul fondo
48' Termina qui la partita
GENOA (3-4-3): Perin; Roncaglia, De Maio, Izzo; Edenilson, Kucka, Bertolacci, Bergdich (dal 20' st Laxalt); Perotti, Niang (dal 29' st Pavoletti), Iago Falque (dal 43' st Mandragora).
A disposizione: Lamanna, Sommariva, Tambè, Burdisso, Lestienne, Panico, Rincon.
All.: Gasperini.
Arbitro: Damato di Barletta.
Assistenti: Marrazzo e Vuoto.
NOTE. Ammoniti: Tachtsidis, Greco, Sorensen, Kucka, Laxalt, Pisano.
Ufficio Stampa
Viareggio Cup: tifiamo tutti insieme, forza Verona!
Postata il 15/02/2015 alle ore 10:40
Verona - Chissà se Massimo Pavanel ha finalmente realizzato cosa lui e i suoi ragazzi hanno fatto. Dopo la vittoria contro la Fiorentina regnava un misto tra gioia, entusiasmo e incredulità. "Siamo in finale al Viareggio", così parlavano gli occhi e il cuore di questa splendida squadra che sta stupendo tutti. Resta solo l'Inter da affrontare, ultimo ostacolo verso la gloria, nella finale di Viareggio Cup in programma lunedì 16 febbraio (ore 15) allo stadio "Romeo Anconetani" di Pisa. Tifiamo tutti insieme per questi ragazzi, per spingerli verso un traguardo storico, per aiutarli a realizzare uno splendido sogno. Forza Verona!
VIAREGGIO CUP - FINALE
Lunedì 16 febbraio
Inter-Hellas Verona.
VIAREGGIO CUP - OFFICIAL SITE
Ufficio Stampa
Viareggio Cup - Pavanel: "Ragazzi eccezionali"
Postata il 14/02/2015 alle ore 20:40
San Giuliano Terme (Pisa) - Le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate al termine della sfida con la Fiorentina.
LA FINALE? UN GIUSTO PREMIO
“Noi in finale? E’ stata una giornata incredibile. Non ho parole, ma credo che sia un risultato meritato. Siamo cresciuti tanto dalla prima partita del campionato Primavera a Pescara. I miei ragazzi sono stati bravissimi, eccezionali. La squadra ha reagito ad un errore che avrebbe ammazzare un toro, non si è scomposta e ha fatto il gol del pari, ha trovato il vantaggio e ha gestito bene la partita. Qualcosa ha trovato anche la Fiorentina, con tiri abbastanza velleitari, ma noi abbiamo avuto l’occasione di chiuderla 3-1. Un giudizio sul nostro primo tempo? Più vai avanti e più diventa migliore quello che fai, sempre nel contesto in cui si gioca. Sei in semifinale giochi contro la Fiorentina, rimonti un vantaggio: è chiaro che devi giovare bene. Siamo andati meritatamente in vantaggio e poi l’abbiamo gestita da grande squadra. La finale è il giusto premio, adesso ci proviamo. Contro l’Inter non ci diamo per sconfitti, anzi daremo tutto come abbiamo fatto. In campionato siamo stati gli unici a batterli, credo che avranno ancora il dente avvelenato. Sarà una gara bellissima, mi auguro che sia aperta a tutto”.
IL MIO SOGNO
“Io e Calvetti abbiamo un sogno, quello di andare sotto la curva con la oppa. Indipendentemente da come vada la finale, ho una richiesta: mi piacerebbe che la mia squadra andasse sotto la curva a ricevere il giusto tributo dalla città, credo che sarebbe molto bello e molto giusto”.
NON TROVO PAROLE PER DESCRIVERE I MIEI RAGAZZI
“Un commento su Fares e Cappelluzzo? È una coppia forte. Fares ha giocato da Fares: ha fatto scelte giuste, facendo molti dribbling e ha trovato la rete, era incontenibile. Con un Fares così, e un Cappelluzzo in gran forma, siamo molto pericolosi. La nostra arma segreta è Speri, che può defilarsi e giocare sottopunta. Con lui riusciamo a cambiare pelle, e quindi a creare delle difficoltà. Perché Sall al posto di Checchin? Luca ha giocato sempre, mentre Sall aveva meno minutaggio. Nelle ultime partite ha avuto dei crampi e perciò ho deciso così. Penso che Sall abbia fatto un’ottima gara fino all’espulsione, ha fatto quello che gli si era chiesto. Probabilmente Checchin sarà titolare nella finale. Un aggettivo per descrivere la squadra? Non lo so, ce ne sarebbero tanti”.
STIAMO CRESCENDO MOLTO
“Il lavoro del Settore Giovanile del Verona? Siamo partiti due anni e mezzo fa, ora stiamo vedendo i primi frutti”.
Ufficio Stampa
Viareggio Cup - Fares: "Non molliamo mai"
Postata il 14/02/2015 alle ore 20:35
San Giuliano Terme (Pisa) - Le dichiarazioni dell'attaccante della Primavera gialloblù, Mohamed Fares, rilasciate al termine della sfida con la Fiorentina.
ANDIAMO IN FINALE
"Abbiamo fatto una grande impresa e scritto una pagina di storia dell’Hellas Verona, però vogliamo vincere anche la finale. La Fiorentina? È stata una partita difficile e molto dura, però abbiamo giocato fino alla fine senza mai mollare. Il mio gol? È stata un’emozione grandissima, non capita spesso di segnare in semifinale al torneo di Viareggio. La festa nello spogliatoio? Siamo davvero molto contenti, siamo arrivati in finale per la prima volta nella storia gialloblù, giusto festeggiare".
RIPOSO PER L’IMPRESA
"Giocare ogni due giorni è pesante, adesso dobbiamo riposare. La stanchezza però è solo una questione di testa, se la testa è quella giusta possiamo fare tutto. Se correvo come se fossi in scooter? No, ero una Ferrari (ride ndr)".
LA CARICA DI PAVANEL
"Prima della partita l’allenatore ci ha caricato tantissimo, con lui abbiamo un rapporto speciale, ti trasmette la voglia di entrare in campo e spaccare tutto".
Ufficio Stampa
Viareggio Cup - Bearzotti: "La finale, che sogno"
Postata il 14/02/2015 alle ore 20:30
San Giuliano Terme (Pisa) - Le dichiarazioni del centrocampista della Primavera gialloblù, Enrico Bearzotti, rilasciate al termine della sfida con la Fiorentina.
CHE PARTITA DURA
“Noi nella storia del Verona? Forse non ce ne rendiamo ancora conto. E’ un sogno per tutti, però la testa deve essere alla prossima partita. Un commento sulla semifinale con la Fiorentina? E’ stato dura, con la Fiorentina non si può mai dire che sia una partita facile. C’era tanto da correre anche per le condizioni del campo. Prima c’è stato il vantaggio numerico, poi siamo finiti in dieci anche noi, non bisognava mai mollare”.
LA FINALE? MAI DIRE MAI
“La finale? Si tratta di un sogno, all’inizio del torneo non avrei mai detto di riuscire ad arrivare in finale, ma ci speravo e ci speravamo molto, mai dire mai. In campionato siamo l’unica squadra ad aver battuto l’Inter, quindi crediamoci fino in fondo, se siamo giunti fino a qua c’è un motivo. Mai mollare, ovviamente”.
LA MIA ESPERIENZA AL VERONA
“Come mi trovo nel Verona? Il gruppo è molto unito, siamo tutti molto legati. E’ molto bello stare in questa squadra, e questo si vede anche quando scendiamo in campo. La voglia di vincere del gruppo ci ha portato a questa vittoria. Io qui a Verona sto benissimo”.
Ufficio Stampa
Viareggio Cup: Fiorentina-Hellas Verona 1-2
Postata il 14/02/2015 alle ore 17:30
San Giuliano Terme (Pisa) - Impresa storica del Verona, che batte la Fiorentina e vola in finale alla Viareggio Cup. Tutto sembra mettersi male all’8’, quando la difesa sbaglia, Minelli ne approfitta e segna la prima rete del torneo a Gollini. Ma il cuore del Verona è grande così, la reazione arriva e Fares trova il pareggio. La partita cambia ancora al 21’, quando Cappelluzzo realizza un netto di rigore (espulso Gigli). E’ una battaglia, le due squadre non si risparmiano, anche il Verona resta in 10 per l’espulsione di Sall. Alla fine sono i gialloblù ad esultare, lunedì 16 sarà Inter-Verona in finale.
Primo tempo
1' Partiti
3' Bangu lancia Gondo in profondità, il tiro dell'attaccante viola è alto
4' Grande azione del Verona, colpo di testa di Fares che termina a lato di un soffio
8' GOL Minelli ruba palla alla difesa del Verona, si invola verso la porta e batte Gollini
16' GOL Cappelluzzo lancia in profondità Fares, che in velocità supera Mancini e batte Bardini sul primo palo
20' Rigore per l'Hellas, Cappelluzzo atterrato in area da Gigli che viene espulso
21' GOL Cappelluzzo calcia forte e centrale, Bardini battuto
34' Speri recupera un pallone al limite dell'area e prova il tiro a giro sul secondo palo. Palla fuori
37' Calcio di punizione battuto da Speri, colpo di testa di Cappelluzzo parato centralmente da Bardini
44' Colpo di testa di Cappelluzzo a lato sugli sviluppi di un corner
45' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
11' Espulso Sall. Sull'azione precedente, non fischiato un fallo netto ai danni di Guglielmelli
16' Zanon centra per Minelli, bravo Rossi ad anticipare l'attaccante della Fiorentina
18' Tiro dalla distanza centrale di Diakhate, para facilemente Gollini
23' Conclusione di Sanna che termina sull'esterno della rete
24' Bella conclusione a giro di Bearzotti che termina a lato di un soffio
28' Rovesciata di Diakhate che Gollini è bravo a bloccare
36' Fares si fa tutta la fascia di corsa e mette al centro, palla allontanata dalla difesa viola
38' Grande parata di Bardini, che nega a Bearzotti la gioia del gol
42' Splendido Gollini, che sventa un pericolo in area gialloblù
47' Gollini c'è, su tiro di Peralta da dentro l'area di rigore
50' Termina qui la partita
FIORENTINA (4-3-3): Bardini; Bagadur, Mancini (dal 42' st Peralta), Gigli, Zanon; Bangu, Petriccione, Diakhatè; Bandinelli (dal 10' st Sanna), Gondo (dal 31' st Dabro), Minelli.
A disposizione: Pagnini, Bertolacci, Masciangelo, Berardi, Boccardi, Bitunjac, De Poli, Ansini, Chiesa, Panini.
All.: Guidi.
HELLAS VERONA (4-4-2): Gollini; Boateng, Rossi, Boni, Tentardini; Bearzotti (dal 45' st Gilli), Sall, Guglielmelli (dal 43' st Moretto), Speri (dal 15' st Checchin); Fares, Cappelluzzo (dal 25' st Miketic).
A disposizione: Ferrari, Perini, Riccardi, Ocelka, Dagnoni, Piccinini.
All.: Pavanel.
Arbitro: Guccini di Albano Laziale.
Assistenti: Gentilini e Tamburini.
NOTE. Espulsi: Gigli al 20' pt, Sall all'11'st. Ammoniti: Minelli, Bagadur, Guglielmelli, Gondo.
Ufficio Stampa
Mastino del Bentegodi: Tachtsidis il migliore con il Toro
Postata il 13/02/2015 alle ore 12:40
Verona - Lotta senza quartiere a centrocampo: grazie alla grinta dimostrata in campo Panagiotis Tachtsidis si è guadagnato il titolo di “Il Mastino del Bentegodi” nella partita con il Torino. Il centrocampista gialloblù si aggiudica nettamente l’undicesima tappa del concorso promosso per la sedicesima stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona FC e balza dal quarto al secondo posto della classifica generale, alle spalle di Luca Toni.
"Il Mastino del Bentegodi" della partita Hellas Verona-Roma, in programma domenica 22 febbraio (ore 15), si potrà votare dal termine della sfida, fino a mercoledì 25 febbraio (ore 19), in due soluzioni: compilando l'apposito format presente nel sito internet www.hellasverona.it oppure inviando una e-mail con i propri riferimenti (nome, cognome, recapito telefonico) e il nome del calciatore prescelto all'indirizzo ilcommercioveronese@confcommercioverona.it. E' possibile esprimere un solo voto per partita. Sorprese a fine stagione, per coloro che avranno partecipato all'iniziativa: saranno estratti tre nominativi di tifosi fortunati che riceveranno dei prestigiosi premi messi in palio dall'Hellas Verona FC. Da Marasco (vincitore della stagione 1999-2000) a Laursen (2000-2001), da Mutu (2001-2002) ad Adailton (2002-2003) e a Gomez Taleb (2011-2012). Fino a Toni. Chi sarà il suo erede?
Classifica "Il Mastino del Bentegodi" contro il Parma
1) Tachtsidis 58 voti
2) Toni 25 voti
3) Saviola 1 voto
3) Moras 1 voto
3) Pisano 1 voto
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = OMAGGIO A SIMONCELLI NON AUTORIZZATO, TIFOSI A PROCESSO! 3 ultras del RAVENNA sono indagati a causa di un corteo per ricordare il Sic non concordato con le autorità...
BASKET NBA: Gli SPURS battono Detroit nel derby italiano tra BELINELLI e DATOME, altra sconfitta per i KNICKS...
CALCIOMERCATO: OSVALDO al BOCA JUNIORS per il giocatore si realizza Il sogno più grande
SERIE A: Caos PARMA, stipendi in arrivo? Intanto il CHIEVO vince nel recupero e i ducali sprofondano sempre più, MANENTI il nuovo presidente '10 vittorie in 17 partite e ci salviamo!' LUCARELLI 'Siamo allo sbando... Dov'è TAVECCHIO?'. Paura per LETO ex CATANIA da poco al LANUS vittima di un incidente in palestra col bilancere: E' in terapia intensiva!
PREMIER LEAGUE: BALOTELLI finalmente in gol (purtroppo fa notizia dopo 170 giorni nei Reds) ed il LIVERPOOL vince! Belinelli batte Datome nel derby tra italiani.
NY ancora ko, ma si rivede un buon Bargnani
DETROIT - Belinelli batte Datome. Il primo derby azzurro della stagione Nba è senza storia. Gli Spurs fanno un monologo contro Detroit (87-104) e "Beli" firma 10 punti in 20' con la solita partita quasi perfetta. Gigi Datome, che finalmente sta cominciando a vedere il parquet anche se solo per piccoli brandelli di partita, viene mandato sul parquet negli ultimi due minuti e non entra fra i marcatori.
Si rivede finalmente con un minutaggio e un tabellino decente anche Andrea Bargnani che segna 11 punti in 17 minuti nella quinta sconfitta consecutiva per i Knicks, in crisi nerissima. Orlando vince 89-83. Per Phil Jackson, plenipotenziario del club newyorkese, al momento è il fallimento di un progetto.
Osvaldo passa al Boca, addio all'Inter.
"È il sogno più grande della mia vita"
BUENOS AIRES - L'attaccante italo-argentino Daniel Osvaldo ha detto oggi che «il sogno più grande» della sua vita, come un giocatore, è quello di giocare nel Boca Juniors, squadra con la quale, dopo aver superato le visite mediche e risolto le ultime questioni sulla durata dell'accordo, firmerà il contratto. Arrivando a Buenos Aires dopo aver lasciato l'Inter, Osvaldo ha detto che arriva al Boca per dare «una mano alla squadra con tutta l'umiltà del mondo».
L'attaccante è stato accolto all'aeroporto internazionale di Ezeiza da molti giornalisti e alcuni tifosi. L'ex giocatore di Roma, Inter e Juve ha ammesso di essere «molto nervoso» in attesa di diventare un giocatore «Xeneize» e ha sottolineato che il suo «obiettivo è quello di vincere», perché in Boca è «l'unica cosa che conta». Osvaldo dall'aeroporto è andato direttamente a fare le visite mediche prima di firmare il contratto che lo legherà al Boca in prestito per sei o più mesi. «Spero di calmarmi quando entrerò nella Bombonera. Nella mia famiglia sono tutti impazziti, molti felici», ha aggiunto ai giornalisti.
«Arrivo per giocare, per essere uno in più, con tutta la gioia e l'umiltà del mondo», ha proseguito l'italo-argentino. L'attaccante, con più di 30 presenze con la maglia della nazionale italiana, ha lasciato l'Inter dopo il litigio con argentino Mauro Icardi, per il quale è stato messo fuori rosa. Osvaldo ha poi sottolineato che, nonostante si sia allenato da solo nell'ultimo periodo, arriva in buona forma. «Stavo giocando bene, e stavo segnando gol». «Sono 20 giorni che mi alleno da solo e non è la stessa cosa che allenarsi con la squadra, ma sto bene».
Paura per Leto, in terapia intensiva dopo un incidente col bilanciere in palestra
Un banale incidente in palestra ha rischiato di costargli la vita. L'argentino Sebastian Leto, 28 anni, ha infatti riportato un forte trauma cranico ed è ora ricoverato in terapia intensiva.
L'ala argentina, di proprietà del Catania, era passato da poco al Lanus, il club che lo ha lanciato, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Come riporta Clarin, il calciatore stava facendo degli esercizi di squat in palestra quando un peso, probabilmente riposto male da qualcuno, gli è caduto in testa. Il giocatore è stato immediatamente soccorso e visitato dai medici, che lo hanno mandato a casa.
Qui, però, ha avuto dei giramenti di testa e alcuni dolori e per questo è stato trasportato in ospedale, dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico. Dal nosocomio di Balvanera fanno sapere che Leto è ricoverato in terapia intensiva e dovrà subire un intervento chirurgico, ma il medico sociale del Lanus ha tranquillizzato tutti: "Non è in pericolo di vita e neanche la sua carriera è a rischio, ma dovrà stare fermo per alcuni mesi".
Balotelli finalmente in gol, il Liverpool vince.
"Un sorriso per chi mi sostiene sempre"
L'attesa è finita dopo 170 giorni dal suo arrivo a Liverpool, un digiuno che assomigliava ad un sortilegio: Mario Balotelli torna al gol in Premier League e torna sulle prime pagine degli inserti sportivi.
Una rete che strappa persino un sorriso all'attaccante italiano, ma solo qualche ora dopo la vittoria sul Tottenham, quando via Instagram ha voluto ringraziare i suoi tifosi con un suo primo piano sorridente: «Grande partita ragazzi!! Questo sorriso è solo per quelli che hanno sempre avuto fiducia in me e mi hanno sostenuto. Grazie. E forza Liverpool. Ma ora testa bassa e continuiamo a lavorare duro. Questa sera è il passato». In campo come da consuetudine, Mario non aveva esultato per il suo primo gol in campionato con la maglia dei Reds. Attirandosi le critiche di commentatori (Gary Neville) e giornali. «Balotelli scansa la gioia di Anfield», titola così il Times. «Tira, segna e si imbroncia», l'apertura del tabloid Sun.
Solo un gesto fugace, un pollice alzato, all'indirizzo di Brendan Rodgers, l'allenatore. Un messaggio d'intesa, e forse anche di ringraziamento. Perchè per il primo gol di Balotelli il manager del Liverpool ha dovuto attendere 13 partite, 768 minuti, oppure - come calcola l'Independent - il pagamento di 2,5 milioni di sterline, quanto guadagnato fin qui da SuperMario, il cui stipendio settimanale ammonta a circa 150mila euro. «Meglio tardi che mai», il commento ironico del quotidiano britannico. Imitato dal Daily Telegraph: «Balotelli shock: gol vincente e un sorriso». La stessa sorpresa di un tifoso dei Reds che all'ingresso in campo dell'italiano, quando mancava un quarto d'ora al termine, aveva giurato via Twitter che avrebbe mangiato i propri escrementi in caso di gol dell'italiano. Salvo ritirare e ritrattare un istante dopo il tap-in vincente di Mario.
Parma, Manenti arriva e promette bonifici.
Corioni: "Quei soldi non arriveranno mai..."
Il Parma in cerca di pace e stabilità col il nuovo presidente, Giampietro Manenti, che si è presentato oggi, a poche ore dalla sfida col Chievo.
«Cosa mi sento di dire ai tifosi? Fidatevi di me perché quello che stiamo facendo è stato fatto con cognizione di causa».
Il nuovo presidente del Parma Fc oggi si è presentato ufficialmente dopo la trattativa lampo che ha portato nelle sue mani il club emiliano, sino a venerdì in mano all'albanese Rezart Taci. Parla di fiducia perché ora di certezze non ne ha mostrate nessuna. «Avevamo pensato all'acquisto del Parma già ad ottobre ma il vecchio proprietario (Ghirardi, ndr) non aveva concluso la trattativa - ha raccontato Manenti - Poi sabato mattina ho letto sul televideo dei problemi della società, ho chiamato alcuni amici professionisti di Parma con cui collaboriamo e domenica mattina ho contattato Pietro Leonardi, attuale direttore generale crociato. Lui ci ha permesso di contattare la compagine cedente ed in quattro giorni abbiamo chiuso l'operazione»
Alle parole però Giampietro Manenti non fa seguire i fatti. Nessun nome dei suoi partner, nessun documento bancario, nessun bonifico. «Domani faremo partire i pagamenti a dipendenti e giocatori. - ha aggiunto - Tutte le realtà finanziarie che abbiamo coinvolto hanno verificato che c'è la possibilità di risanare il tutto. Il Parma per noi non è un giocattolo ma un progetto sportivo ed economico importante. Vi chiediamo di avere fiducia».
CORIONI: QUEI SOLDI NON LI VEDRANNO MAI «Il Parma a Manenti? Tanti auguri...Un consiglio ai tifosi? Pregare...». Gino Corioni resta scettico sulla figura di Giampietro Manenti, l'industriale della Mapi Group che ha acquisito il club gialloblù e che oggi per la prima volta ha illustrato il suo progetto in conferenza stampa. Corioni ha trattato con Manenti la possibile cessione del Brescia, poi l'affare è saltato. «Ha detto che non mi sono presentato dal notaio a Milano perché non volevo vendere? Lui fa teatro...», replica Corioni all'Adnkronos. «Ad ogni modo io non voglio deludere i tifosi del Parma, non si sa mai. Magari è cambiato, anche se l'uomo è difficile da capire. Di certo, per quanto mi riguarda, la mia esperienza fu molto negativa. Sponsor dall'estero? È la solita storia, aveva fatto delle promesse anche a me e poi i soldi non sono arrivati. Quando decisi di mollarlo, di rompere la trattativa, erano passati due mesi. Forse mi sbaglio, e spero che sia così, ma secondo me la verità è che i soldi a Parma non li vedranno mai».
Parma ko col Chievo: 0-1, decide Zukanovic.
Lucarelli: "Noi allo sbando, Tavecchio dov'è?"
PARMA - «Dieci vittorie in diciassette partite e ci salviamo». I proclami non mancano di sicuro al nuovo presidente del Parma Giampietro Manenti, ma al Tardini arriva la diciottesima sconfitta della stagione. Niente punti per gli emiliani nemmeno con il Chievo, la squadra che, all'andata, regalò la prima delle tre vittorie della stagione.
Allora però c'era Cassano e, soprattutto, la società sembrava ancora in grado di offrire solidità e stipendi. Questa volta la musica è diversa anche se, poche ore prima della gara, il nuovo numero uno si era presentato ufficialmente, senza però garanzie e senza bonifici in mano. Ne gode il Chievo che incassa tre punti preziosi per la corsa alla salvezza. Al disastrato quadro societario del Parma si è poi aggiunta in campo la mezz'ora di follia di Daniele Galloppa. In pochi minuti il centrocampista ducale si è fatto ammonire due volte da Rocchi di Firenze per altrettanti falli plateali a metà campo.
In inferiorità numerica il Parma ha comunque retto sino ad inizio ripresa quando, su punizione, Zukanovic ha sbloccato il risultato e, di fatto, chiuso la partita. Il recupero del match sospeso domenica per il maltempo regala così ai veneti una importante boccata d'ossigeno. A quota 21 ora hanno scavalcato il Cagliari lasciando la zona retrocessione; zona invece dove sprofonda il Parma, a meno dodici dal primo posto valido per restare in serie A. Il primo vagito del match è comunque crociato. All'8' Cassani serve in mezzo all'area Nocerino, piatto destro centrale dritto dritto nelle mani di Bizzarri. Al 14' ci prova Mariga, a lato, poi replica il Chievo con Schelotto, imbeccato in area da Hetemaj, ma la conclusione dell'ex crociato sibila sopra la traversa. Fuori misura anche la conclusione dalla distanza al 32' di Izco.
Nel finale di tempo si scalda nel Parma Rodriguez, serpentina sulla destra e tocco al centro per Feddal che da trenta metri sfiora il sette alla sinistra di Bizzarri. Prima però l'episodio che segna l'incontro: l'espulsione di Galloppa per somma di ammonizioni. Rocchi è forse troppo fiscale ma il centrocampista del Parma è ingenuo ripetendo, a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro, due falli plateali in mezzo al terreno di gioco. Ad inizio ripresa la rete decisiva del match. È il 9' ed il Chievo usufruisce di una punizione da circa venti metri di distanza. Al tiro, di sinistro, va Zukanovic che supera la barriera e mette il pallone alla sinistra di Mirante.
Il Parma a quel punto si sbriciola. Al 14' e al 23' Pellissier spreca due occasioni d'oro per raddoppiare, stessa sorte al 35' per Botta. Al 38' è invece il palo a fermare la conclusione di Meggiorini. Nel finale il Parma protesta per un presunto atterramento in area di Palladino, Rocchi vede bene e lascia correre. Al termine parapiglia negli spogliatoi con spinte e male parole fra Dainelli, Frey e il preparatore dei portieri del Parma Bucci.
Al termine fischi rassegnati dalla curva nord che ad inizio match aveva ancora una volta espresso il proprio disappunto per le vicende societarie esponendo lo striscione 'Il nostro amore oltre la categoria. Portate i libri in tribunale e andate via'. Il tutto sotto gli occhi di Giampietro Manenti ma anche dell'ex presidente Pietro Doca, l'uomo di Rezart Taci, avvistato per la prima volta al Tardini. «Abbiamo fatto un grande lavoro ed ora vedrete che tutto andrà per il meglio», dice il gioielliere piacentino ai giornalisti, rassicurando sulla solidità del nuovo gruppo proprietario: «Dovete avere fiducia».
LA CRONACA
LUCARELLI: SIAMO ALLO SBANDO, TAVECCHIO DOV'ERA? «Manenti ci ha detto che la sua intenzione è quella di mettere dei soldi nella società. La cosa più importante è il futuro del club, vogliamo una società seria alle spalle, cosa che fino ad oggi non c'è stata. Fa anche ridere che nelle ultime tre partite si sia presentato nello spogliatoio un presidente diverso e con oggi siamo a quattro. Siamo veramente allo sbando. Mi auguro ora che alle parole seguano i fatti anche se c'è poco tempo». È lo sfogo a fine partita del capitano del Parma Alessandro Lucarelli.
La sconfitta con il Chievo brucia ma i nervi sono a fior di pelle soprattutto per la situazione societaria. «Del passato di Manenti non mi interessa, spero solo che faccia le cose per bene. C'è comunque tanta amarezza - ha aggiunto il giocatore crociato - Il passato? È ovvio che Leonardi e Ghirardi abbiano fatto degli errori ma almeno Leonardi non è sparito, è ancora qui. E poi Tavecchio dov'era in tutto questo? La Lega si è mossa in ritardo, forse tutto questo si poteva evitare. Anche l'Aic si è mossa solo ora».
Roberto Donadoni invece difende, per ora, i nuovi arrivati. «Io ho sentito in questi giorni commenti e considerazioni sulla nuova società - ha spiegato il tecnico ducale - Ma possiamo per tre giorni stare zitti ed aspettare? Perché non dare credito a queste persone? Non mi pare che si siano presentate 250 persone alla porta di Collecchio per comprare il Parma». Sul campionato del Parma e sulla partita poi Donadoni ha aggiunto: «Io intendo affrontare tutte le partite con la volontà ed il desiderio di portare fuori qualcosa di positivo. Poi se questo porta alla salvezza sinceramente non me ne frega più niente. Quello che i ragazzi oggi hanno messo in campo è sicuramente positivo perché hanno avuto la forza e la volontà di creare qualcosa di importante. Ci è mancato quel pizzico in più per creare un'occasione».
Strappa invece una vittoria pesantissima Rolando Maran. «Nella prima parte della gara è stato bravo il Parma a metterci in difficoltà - ha commentato il tecnico del Chievo - Sapevamo che sarebbe stato difficile far girare palla visto lo stato del terreno di gioco però siamo stati in partita senza soffrire. Ci aspettavamo un Parma orgoglioso ma nel secondo tempo abbiamo fatto noi la partita; abbiamo avuto un po' d'ansia di non portare a casa il risultato ed abbiamo sbagliato troppo di fronte alla porta. Sono convinto che questa vittoria ci darà il morale giusto per affrontare nel modo migliore la sfida con la Sampdoria - ha concluso Maran - Oggi ci siamo rimessi in corsa, siamo ripartiti ed abbiamo le carte in regole per ottenere la salvezza, il nostro scudetto».
FONTE: Leggo.it
Ricordavano Simoncelli: ultras a processo
Manifestazione non autorizzata, tre capi del tifo giallorosso deferiti dalla Digos
Ravenna, 12 febbraio 2015 - Fu un giorno triste per tutta l’Italia, il 23 ottobre del 2011. Cadendo in pista con la moto, al mattino era morto Marco Simoncelli. Poche ore dopo la tragedia, prima della partita, i tifosi del Ravenna lo ricordarono con uno striscione fuori dallo stadio: ‘Ciao Sic’. Inscenarono anche un breve corteo, un paio di giri all’esterno del Benelli. Ma quella manifestazione – che mescolò anche la contestazione alla squadra, nell’anno orribile in cui sarebbe poi retrocessa dalla serie D – non era stata formalmente autorizzata.
Per questo scattò la denuncia della Digos a carico di tre capi ultrà giallorossi. E ieri mattina, davanti al giudice Galanti, è iniziato il processo. A testimoniare, dal pm Catia Gabellini, sono stati chiamati i poliziotti che quel giorno fecero servizio allo stadio o che lo avevano organizzato nei giorni precedenti. Quella domenica si giocava Ravenna-Virtus Verona, una partita considerata non a rischio tanto che tra le due tifoserie scaturì un gemellaggio spontaneo, forse quel giorno cementato dalla tragedia del pilota romagnolo.
Per la polizia, però, il tema era un altro: gli ultrà avrebbero voluto portare all’interno tamburi e megafoni, ma la normativa vigente non lo consentiva. L’introduzione degli striscioni era possibile purché preventivamente autorizzata. E quello per Sic, che era morto da poche ore, ovviamente non poteva esserlo. Un poliziotto ha riferito che anche i tifosi veronesi avevano chiesto di entrare con uno striscione – non specificando se si trattassi di quello per Simoncelli o di un altro – ma la cosa fu loro negata poiché appunto non autorizzato. In pochi minuti i supporter giallorossi chiamarono fuori anche i tifosi che erano già in curva Mero e il corteo intorno al Benelli partì verso le 15.15.
Alla testa di una cinquantina di persone, dietro lo striscione, c’erano i tre capi ultrà – tra cui uno già colpito da Daspo –, ora difesi dall’avvocato friulano Giovanni Adami. E scattarono le denunce per manifestazione non autorizzata. Gli stessi rappresentanti dei tifosi pochi giorni prima erano andati a colloquio con la Digos per chiedere di poter portare allo stadio tamburi e megafoni. La risposta della questura era stata negativa, in virtù di una circolare del ministero dell’Interno, del marzo 2007, che impediva l’introduzione di strumenti acustici negli stadi dalla A alla C, ma anche in quello di altre categorie con capienza superiore ai 10mila spettatori, limite in seguito abbassato a 7.500. Lo stadio di Ravenna è comunque più grande. Il corteo fu filmato dalla Digos. In precedenza – ha incalzato l’avvocato Adami –, i tifosi erano entrati con tamburi e megafoni? «Qualche volta sì», ha detto la Digos. Sul banco degli imputati c’è dunque anche una normativa non chiara, che in poco tempo è stato più volte corretta.
di Lorenzo Priviato
FONTE: IlRestoDelCarlino.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.