BUONA STAGIONE NONOSTANTE TUTTO... + - =
Dopo 4 anni di immani delusioni sportive, beffe ed umiliazioni indicibili MARTINELLI ha riportato l'HELLAS in Serie B ma già prima dell'inizio della nuova avventura mette in chiaro che le sue risorse sono quelle che sono e per far crescere ancora i gialloblù in un campionato decisamente più impegnativo dal punto di vista tecnico rispetto alla Lega Pro c'è bisogno di un aiuto dal punto di vista economico ma il mondo imprenditoriale del veronese continua a rimanere sordo agli inviti del timoniere scaligero...
Nonostante ciò ed il grave ritardo su sede del ritiro e mercato (che porterà poi alla rottura per certi versi clamorosa tra il Direttore Sportivo GIBELLINI ed il tecnico), lo 'zoccolo duro' dello spogliatoio si rivelerà all'altezza della cadetteria con la crescita costante di RAFAEL tra i pali, le sicurezze di una difesa affidabile guidata dal 'profeta' MAIETTA che da sempre crede al futuro di questa società, l'acquisizione definitiva di HALLFREDSSON pallino del mister in un centrocampo che vedrà l'arrivo di TACHTSIDIS e la maturazione di JORGINHO per non parlare dell'importantissimo ritorno di GOMEZ TALEB in un reparto d'attacco che potrà contare sulla forza fisica e l'entusiasmo di un FERRARI quasi rinato dopo la 'cura' MANDORLINI: L'HELLAS riuscirà ad acciuffare i playoff e, anche se sarà eliminato al primo turno dal VARESE, la squadra acquisirà l'esperienza e la fiducia nei propri mezzi necessaria per un ulteriore crescita
MARTINELLI E L'HELLAS: 3^ PUNTATA - DA GIUGNO 2010 a GIUGNO 2011. Per la scalata alla Promozione si punta su GIBELLINI e GIANNINI ma nonostante l'entusiasmo la stagione parte malissimo e il 'Principe' viene esonerato a Novembre! La società cerca aiuto, c'è PARENTELA che porta MANDORLINI e alla fine... Ecco la Serie B!
MARTINELLI E L'HELLAS: 2^ PUNTATA - DA GIUGNO 2009 a GIUGNO 2010. Si punta alla Promozione e per centrarla arriva un nuovo diesse e giocatori di sicura garanzia, per il VERONA non sembrano esserci avversari poi... La crudele beffa finale!
30 GENNAIO 2009: Giovanni MARTINELLI è il 31° presidente dell'HELLAS...
ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- Il 2011 si chiude con 8 vittorie consecutive per l'HELLAS! I gialloblù volano e MARTINELLI è contento ovviamente ma dal punto di vista economico la società scaligera non può fare più che tanto... Il presidente conferma 'Non venderemo i gioielli e prima di fare nuovi acquisti sarà importante confermare chi già c'è magari prolungando loro il contratto; non possiamo fare passi più lunghi della gamba!'
- Il VERONA vola ma tra 'Gibo' e Mandorlini è rottura! Nonostante le 7 vittorie consecutive in campionato e la buona prestazione in Coppa Italia contro squadre di rango superiore, nello spogliatoio sono scintille tra i due dirigenti più importanti dopo il patròn e a metà stagione si scopre che la comunicazione diesse-allenatore, fondamentale per la costruzione di qualunque squadra, è praticamente inesistente! Il tecnico sbotta, il Gibo risponde e Il presidente si offre come mediatore, sicuro che riuscirà a riportare l'armonia ma, nonostante l'impegno e la volontà profuse, l'incrinazione tra i due risulterà insanabile, MARTINELLI per salvare capra e cavoli dovrà accettare obtorto collo una classica situazione da separati in casa e GIBELLINI lascerà la squadra scaligera tra polemiche e basse attribuzioni di colpa con l'oppositore che non mancherà peraltro di rispondere a tono (e forse esagerare)
- L'accorato appello di Martinelli 'Basta con certi cori!'... Non si tratta di fare confronti con altre tifoserie o di gridare allo scandalo 'perchè siamo soli contro tutti' è ora di comprendere che il punto è un altro! Ma la situazione è tesa, il Verona appare nel centro del mirino, 4 ultrà sono ancora detenuti in carcere dopo i fatti accaduti contro la NOCERINA, il presidente è appena stato deferito ma nonostante tutto dalle Poltrone Est si aggiunge benzina al fuoco...
- ...Dopo Parentela ecco Raiola! Alcuni rumors danno l'imprenditore di Sandrà in colloquio con un avvocato mandato nientemeno che da Mino Raiola, procuratore di Ibrahimovic, Balotelli e qualche altro calciatore-personaggio dalla vita sociale piuttosto movimentata; ad un certo punto scoprirà le sue carte anche Massimiliano Andreoli ma il tutto si risolverà in una bolla di sapone...
- Largo ai giovani! Il presidente MARTINELLI avvia il 'Progetto Scuola Hellas Verona' riportando i colori gialloblù laddove erano un sbiaditi o peggio quasi messi nel dimenticatoio dalla moda-favola Chievo; il VERONA torna ad investire nel vivaio lasciato un po' andare dalle vicissitudini degli ultimi anni...
- Amministratore unico del club scaligero dal 26 Ottobre 2011 ma le fondamenta per il VERONA del futuro sono state gettate da tempo...
- Un uomo mite ma capace di alzare la voce e battere i pugni sul tavolo quand'era il caso come dopo la gara al 'Bentegodi' contro la NOCERINA quando l'HELLAS era stato danneggiato da alcune decisioni arbitrali discutibili «Così non si può più andare avanti» sbotta il presidente...
- Con MANDORLINI un rapporto speciale... «Un grande allenatore1 Da un anno lavoro a stretto contatto col mister, credetemi possiamo fidarci di lui. Sa sempre cosa fare, tiene tutti sulla corda, dà stimoli anche ai giocatori che non scendono in campo, prepara sempre le partite con una meticolosità incredibile. Senza dimenticare che sa gestire anche i giovani» - commenta il patròn dopo il prolungamento del contratto al tecnico fino al 2014 - «Il progetto è tornare in Serie A anche se dopo altri 7mila Euro di multa per cori razzisti e gli oltre 100mila dell'anno scorso a volte l'entusiasmo è messo a dura prova»
- Dopo la tirata d'orecchi, per i tifosi arrivano anche le carezze quando le meritano come dopo la gara a Castellammare di Stabia dove tutti i media erano con gli occhi (e le orecchie) puntati sulla tifoseria scaligera «Questi sono i tifosi che voglio. Quelli che vorrei sempre, capaci di sostenere la squadra con passione, che aiutano la società dimostrando maturità. Senza botti, fumogeni, senza quei cori che ci penalizzano come immagine e non solo. Io voglio avere sempre questa tifoseria, che è sempre vicina alla squadra nei momenti positivi e anche in quelli difficili. Per me e per il Verona, questa è la passione che vogliamo, assieme al comportamento esemplare di domenica. Questa è la strada che vogliamo percorrere»
- Se qualche fenomeno in giro gli cedo subito la società! In tempi di crisi risparmiare è d'obbligo e MARTINELLI decide di tagliare alcuni costi cambiando la conduzione del servizio steward; la cosa crea inevitabilmente disguidi e polemiche delle quali la società scaligera non sentiva davvero bisogno così come dei 'simpaticoni' che non trovano nulla di meglio da fare che buhuuare gli avversari di colore! Il patròn sbotta giustamente incollerito...
- Il Presidente trova l'accordo col comune, la stagione può partire ma l'HELLAS deve alle casse comunali 609mila Euro di arretrati oltre al canone d'affitto per questa stagione aumentato a 190mila Euro...
- Calcioscommesse: GIBELLINI patteggia, MARTINELLI no! Il diesse rinuncia a difendersi e decide di accettare i 5 mesi di squalifica ed i 10 mila Euro di multa mentre il patròn vuole dimostrare che i 50mila Euro chiesti al club di via Torricelli sono come minimo eccessivi per una vicenda in cui il VERONA non centra per nulla! Si va quindi al dibattimento; a difendere i colori gialloblù l'avvocato Fanini ma il pericolo più grosso, la penalizzazione in punti nel campionato che sta per iniziare, è definitivamente scongiurato...
- ...Martinelli risponde per le rime ad ABODI Il patròn, dopo essere stato (pesantemente) chiamato in causa da ABODI, presidente della Lega Calcio di Serie B in merito alle polemiche esplose sul presunto razzismo di MANDORLINI durante la presentazione dell'HELLAS 2011-2012, decide di rispondere a tono al numero uno della cadetteria e a tutti coloro che si sentono in diritto di giudicare un'intera tifoseria e città in base a tristi luoghi comuni
- Toh... Riappare Parentela! «Qualcuno è entrato? In società, voglio dire. Entro la metà di agosto, se Martinelli vuole, se qualcuno non ci mette ostacoli di mezzo, io ci metto i soldi. Se non succederà, non dipenderà da me» Certo! Come dovevano arrivare prima e dopo Natale e a metà Gennaio...
- La Procura Federale avvia il deferimento per i cori del Mister alla presentazione «per aver proferito pubblicamente espressioni lesive della reputazione della Salernitana Calcio 1919 S.p.A. nonché per aver posto in essere una condotta discriminatoria recante offesa, denigrazione ed insulto per origine territoriale o etnica e configurante propaganda ideologica inneggiante a comportamenti discriminatori»; rischia anche la società scaligera guidata da MARTINELLI per responsabilità oggettiva e forse anche concorrente...
- La sponsorizzazione AGSM scatena anche polemiche politiche E' opportuno che, in un periodo di crisi totale dei consumi con tante famiglie in difficoltà, una società totalmente in mano al comune sponsorizzi un a squadra di calcio invece di cercare di diminuire le bollette ai cittadini? Questa interrogazione da parte del PD veronese finisce addirittura sul tavolo del Ministero delle Finanze (guidato da Tremonti). Ci si chiede inoltre se sia il caso di creare sinergie con una società di calcio che ha un contenzioso aperto col comune rispetto all'uso del 'Bentegodi'... MARTINELLI sceglie di tenere un profilo basso e temporeggiare
- Il nuovo main sponsor è l'AGSM che porterà nelle casse dell'HELLAS 350mila Euro soddisfatto il presidente 'Sono certo che il pubblico e il nome dell’Hellassaranno per Agsm un veicolo importante per allargare la propria offerta commerciale, portando i propri servizi ad un bacino ancora più ampio' e infatti la collaborazione sarà molto proficua per entrambe le società nonostante le rimostranze dei rosiconi del CEO...
- Alla presentazione ufficiale del VERONA 2011-2012 non manca certo l'entusiasmo dei 2500 che ribadiscono a gran voce la fede nei colori scaligeri ma il mister si lascia troppo trascinare ed da il via ad una canzone degli Skiantos che verrà presa al balzo dai cronisti per associare ancora una volta Verona al Razzismo: Scoppia un'altra polemica che vede stavolta il tecnico nell'occhio del ciclone! MANDORLINI usa un tono evidentemente scherzoso ma era proprio necessario, all'indomani di una stagione che si preannuncia difficilissima, aggiungere ulteriori insidie sul cammino? Tutte le tifoserie del Sud attendono i brutti sporchi e cattivi (oltre che beceri ed ignoranti) tifosi dell'HELLAS che dal canto suo non si può dire controlli al meglio il delicato fronte della comunicazione col mondo esterno... Interviene anche ABODI presidente della Lega di B con una lettera aperta, la società cerca di ridimensionare ma ormai la frittata è fatta
- Il proprietario è e rimane MARTINELLI! Molte voci danno come imminente un accordo tra il presidente e l'imprenditore BERGAMELLI, l'ufficio stampa scaligero smentisce suggerendo poi alla stampa di essere più... Discreta! Brutto scivolone mediatico da parte del club scaligero: anzitutto perchè non è possibile 'imbavagliare' le notizie ed il loro naturale circolo (attuando una generale censura) per una squadra del blasone e della storia dell'HELLAS VERONA F.C e poi perchè incolpare altri che non siano gli attori, di una trattativa che non arriva a buon fine, è francamente ridicolo...
- Il presidente lavora 'sottotraccia' con GIBELLINI ma a metà Luglio il futuro più prossimo della società scaligera appare ancora quanto meno nebuloso: Ritiro da organizzare, grave ritardo sul mercato e voci di cambio al vertice non portano certo serenità ad una neopromossa che non può lasciare nulla al caso per centrare l'obiettivo salvezza! MANDORLINI sbotta 'Sono preoccupato e pure incazzato...'
Da Giugno a Dicembre 2011 + - =
Stagione 2011-2012: alla fine dell'anno, com'è ormai consuetudine, tiriamo le somme sulla rosa gialloblù! Buona lettura e... Buon anno che verrà!
Pubblicato da andrea smarso venerdì 30 dicembre 2011 14:29
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MARTINELLI (Proprietario&Presidente) - L'uomo del destino oserei dire... Rileggendo il commento di un anno fa ci si rende conto di quanto il patròn, con coraggio e determinazione, abbia fatto per la squadra e la piazza scaligera tirando sempre dritto nonostante tutto e tutti anche quando si navigava a vista in acque infide e paludose, credendo nella riscossa del VERONA e nel lavoro di mister MANDORLINI anche quando la C2 era più vicina della B.
Un vero 'guerriero', un esempio di forza anche nella vita di tutti i giorni in cui ha dimostrato come reagire alla malattia e sconfiggere pure quella...
Per la cadetteria chiese aiuto all'imprenditoria veronese seguendo la filosofia di un sano realismo: «Con le mie risorse ho riportato l'HELLAS in Serie B» - ebbe a dire - «ma da solo non potrò fare di più per questa squadra se non cercare di rimanere fra i cadetti...».
Nel frattempo qualche passo avanti è stato fatto (con MAGNANI della CAD), qualcun altro rimane in sospeso (con ANDREOLI che porterebbe addirittura il procuratore Mino RAIOLA) o fa parte del mistero (l'annosa e per molti versi inspiegabile vicenda legata a PARENTELA): siamo ancora lontani dal tipo d'impegno che auspicherebbe il presidente per il VERONA che dovrà essere ma, data la caparbia indole di Giovanni, c'è da scommettere che prima o poi anche di questa matassa si troverà il bandolo...
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FONTE: HellasVerona-BS.blogspot.com
«Non vogliamo illudere nessuno ma non smettiamo di sognare»
TORNA LA PASSIONE. Dopo la promozione dalla C alla B, Rafael e compagni sono saliti al secondo posto tra i cadetti
Gli applausi di patron Martinelli «Questo è un gruppo compatto, i nostri tifosi sono un'arma in più Adesso serve un salto di qualità»
24/12/2011
Natale Hellas, un anno dopo. Si respira un'aria diversa in casa gialloblù. Volti distesi, sorrisi, la voglia di costruire qualcosa d'importante. Chi parlava di derby in serie A, con il Chievo, solo dodici mesi, rischiava di essere ricoverato d'urgenza in un reparto per malattie psichiche anche se i manicomi non esistono più. Adesso è un ritornello che si ripete non solo tra i fedelissimi del Verona - quelli che non hanno mai abbandonato la squadra, nemmeno quando aveva un piede in C2 - ma anche tra i tifosi che hanno riscoperto l'amore per i gialloblù negli ultimi sei mesi. Chi non vuol nemmeno sentir nominare la parola è il presidente Martinelli, la scaramanzia di mister Mandorlini ha contagiato un po' tutti.
PIEDI PER TERRA. «Qui siamo tutti consapevoli della forza di questa squadra - spiega il presidente - ma ho capito che c'è grande umiltà nel gruppo, nello staff, tra i dirigenti. Non avevo dubbi prima ma la partita di Varese mi ha confermato che possiamo stare tranquilli, i ragazzi hanno i piedi per terra, non si sono montati la testa, sanno che per arrivare in alto bisogna stringere i denti e lottare. L'hanno già dimostrato quando hanno portato l'Hellas dalla C alla B, non molleranno la presa adesso. Abbiamo visto in queste partite che possiamo giocare alla pari con tutti gli avversari ma sono gli stimoli a fare la differenza».
UN SOGNO. Il derby con il Chievo? Chi non ci pensa? Ma i tempi non sono maturi, manca ancora una partita alla fine dell'andata, ci sono ancora cinque mesi da giocare prima di finire il campionato. «Mi sembra già incredibile poterne parlare - aggiunge Martinelli - ma non dimentico dov'eravamo quando è iniziata quest'avventura. Con un piede sul baratro, non solo tecnico ma anche economico e gestionale. Prima di risollevare una squadra, abbiamo risollevato una società e adesso dobbiamo andare avanti su questa strada per fare forza al nostro club».
LA PASSIONE. Martinelli e l'Hellas hanno ridato voce a una tribù umiliata da campionati al limite della sopravvivenza, negli ultimi dieci anni il Verona aveva conosciuto soprattutto l'onta della sconfitta, della retrocessione. Dalla qualificazione per l'Intertoto con Prandelli allo spareggio per non cadere in C2 con la presidenza del Conte Arvedi. Poi la risalita lenta e difficile, con tanti sacrifici e investimenti importanti. È tornato l'entusiasmo nell'ambiente Hellas, il secondo posto in classifica dopo venti partite non è certo un'utopia. I tifosi gialloblù non fanno mai mancare il loro sostegno, non solo al Bantegodi ma anche in trasferta. «Sono veramente incredibili ma non avevo dubbi - continua il presidente - noi giochiamo praticamente sempre in casa. Poche squadre in B si possono concedere il lusso di avere tanti abbonati e quando giochiamo fuori non siamo mai soli, basta vedere cos'è successo a Varese. Anche per la partita di Coppa Italia, con la Lazio, a Roma, sono tantissimi quelli che vogliono seguirci anche di martedì sera, a cinquecento chilometri di distanza. Questa è passione vera».
IL SALTO DI QUALITÀ. In effetti nessuno può mettere in dubbio l'attaccamento dei tifosi veronesi all'Hellas ma in questo momento positivo, a pochi giorni dal Natale Martinelli chiede un ulteriore salto di qualità. «Mi rendo conto che in certe occasioni sono state adottati provvedimenti censurabili - conclude il presidente - con due pesi e due misure ma in questo momento tutti dobnbiamo capire che, per fare il bene dell'Hellas bisogna remare tutti dalla stessa parte. Cori razzisti e violenze non aiutano per il salto di categoria».
Luca Mantovani
«L'Hellas è forte ma andiamo avanti coi piedi per terra»
TEMPO DI BILANCI. Nessuna illusione nonostante il secondo posto. Patron Martinelli applaude il tecnico e i giocatori «Si chiude un anno splendido, con tante soddisfazioni. Il mercato? Vedremo ma i nostri gioielli non si toccano»
22/12/2011
Sorrisi, strette di mano, abbracci. Un brindisi tutto gialloblù per ricordare i grandi successi del 2011, per fissare i primi obiettivi del prossimo anno. «Sicuramente sarà un Natale sereno per la nostra società, per la squadra per i nostri tifosi», ammette il presidente dell'Hellas Giovanni Martinelli nel tradizionale incontro con la stampa di fine anno. L'occasione buona per scambiare quattro chiacchiere con il patron gialloblù, per fare il punto tecnico e gestionale con il diesse Mauro Gibellini e con Giampietro Magnani, da qualche mese consulente personale del presidente.
LE VITTORIE. «È stato un anno bellissimo - ammette Martinelli - ripenso a come stava l'Hellas dodici mesi fa e mi sembra ancora tutto impossibile. Però devo anche dire che tutte le soddisfazioni sono arrivate meritate, non abbiamo mai portato via nulla. Abbiamo centrato la promozione dopo tante battaglie, adesso siamo saliti al secondo posto in classifica giocando un buon calcio in casa e anche in trasferta».
L'ANNO CHE VERRÀ. Trentotto punti in classifica dopo venti partite con la possibilità di giocare l'ultima gara del girone d'andata in casa, contro il Modena. L'Hellas può anche pensare in grande ma tutti predicano grande umiltà, soprattutto mister Mandorlini che, prima di tutto, vuole centrare la salvezza. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente. «Guardate che anche noi abbiamo gli occhi per vedere - sorride Martinelli - la squadra sta facendo molto bene, l'Hellas è forte, lo diciamo adesso che abbiamo visto praticamente tutte le nostre avversarie, può giocare alla pari con tutti. Ma qui dobbiamo volare tutti bassi, anzi sottoterra».
IL SOGNO. «Siamo consapevoli delle nostre qualità ma c'è sempre un'incredibile umiltà - continua Martinelli -. Nessuna illusione, conosco questo gruppo, ho visto come si sono comportati nella striscia positiva di otto vittorie consecutive, l'ho capito anche a Varese quando hanno sofferto ma non hanno mai mollato un metro». Però c'è grande entusiasmo intorno all'Hellas, difficile nascondersi. «Sognare non è un reato. Lo sappiamo anche noi - sottolinea il presidente - per questo dobbiamo restare con i piedi per terra». «Siamo contenti di essere così in alto - ammette il ds Mauro Gibellini - ma questa squadra ha già dimostrato l'anno scorso di non sbagliare mai le partite che contano. Abbiamo la fortuna di avere tanti ragazzi per bene, che hanno costruito un gruppo forte, intaccabile. Una sorpresa? Stiamo facendo molto bene ma quando ho visto il primo allenamento, ancora in ritiro, ho capito che si poteva fare qualcosa di buono, c'era qualità, organizzazione di gioco, buona circolazione di palla, determinazione».
IL MERCATO. Fra qualche giorno si riapre il mercato, Un mese di trattative che potrebbero turbare l'Hellas che vola. «Non siamo degli sprovveduti - puntualizza il presidente - non possiamo toccare un giocattolo che funziona. Una cosa è certa, non cederemo i nostri gioielli. Il primo obiettivo? Non gli arrivi ma le "non partenze" dobbiamo tutelare il nostro gruppo». Chiare le indicazioni per chi gestirà il mercato dell'Hellas. «Per vincere i campionati serve quell'alchimia che non sempre si trova - aggiunge Gibellini - noi stiamo alla finestra, se arriva l'occasione buona anche in prospettiva non ce la faremo sfuggire ma dovremo anche gestire l'organico. La lista dei 19 giocatori Over è già completa, prima di acquistare dobbiamo far uscire qualcuno oppure trovare qualche giovane».
IL VIVAIO. A proposito di giovani. L'attenzione del club di via Torricelli si sta spostando verso il vivaio. «Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i responsabili del settore giovanile - conclude Giampietro Magnani - abbiamo illustrato il nostro progetto, c'è un'idea di base che stiamo seguendo. Non possiamo pretendere dei risultati immediati, la strada è ancora lunga ma c'è grande sintonia con Ghisleni e Filippini, i responsabili del vivaio. I ragazzi sono il nostro futuro».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
giovedì, dicembre 22nd, 2011 | Posted by marruloren
Verona, Martinelli: “E’ stato un anno meraviglioso, sul mercato pensiamo a non vendere prima che a comprare”
“Sicuramente sarà un natale sereno per la nostra società , per la squadra e per i tifosi”. Queste le parole del presidente del Verona Giovanni Martinelli alla conferenza stampa di fine anno per i tradizionali auguri per le festività natalizie: “E’ stato un anno bellissimo – ha detto Martinelli a “L’Arena di Verona” – ma devo dire che non abbiamo rubato niente di quello che abbiamo conquistato, siamo riusciti a centrare la promozione dopo tante battaglie e adesso siamo al secondo posto in classifica giocando un buon calcio.
Siamo consapevoli delle nostre qualità, ma al primo posto rimane l’umanità dei ragazzi; ho visto come si sono comportati nella striscia delle otto vittorie consecutive e nella trasferta di Varese, dove abbiamo sofferto moltissimo, ma non abbiamo mai mollato un metro”.
Infine il presidente del Verona ha fatto una battuta sull’imminente mercato di gennaio: “Non siamo sprovveduti, non possiamo toccare un giocattolo che funziona; una cosa è certa, non venderemo i nostri gioielli. Il primo obiettivo non sono gli arrivi, ma le “non partenze”, i campionati si vincono anche con quell’alchimia che è difficile da trovare, comunque se arriverà l’occasione buona non ce la faremo sfuggire, ma in primo luogo dobbiamo pensare a gestire l’organico”.
Lorenzo Marrucci
FONTE: SerieBNews.com
SERIE B
Hellas Verona, Martinelli: "Non cederemo i nostri gioielli"
22.12.2011 11.51 di Cristina Guerri
Giovanni Martinelli, presidente dell'Hellas Verona ha parlato del mercato in uscita ai microfoni de L'Arena: "Non siamo degli sprovveduti, non possiamo toccare un giocattolo che funziona. Una cosa è certa, non cederemo i nostri gioielli. Per vincere i campionati serve quell'alchimia che non sempre si trova, noi stiamo alla finestra, se arriva l'occasione buona anche in prospettiva non ce la faremo sfuggire ma dovremo anche gestire l'organico. La lista dei 19 giocatori Over è già completa, prima di acquistare dobbiamo far uscire qualcuno oppure trovare qualche giovane".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Martinelli: "Cerchiamo di volare basso"
21.12.2011 22.18 di Elisabetta Zampieri
A margine dell'incontro con la stampa per lo scambio di auguri in vista delle festività, il presidente del Verona Giovanni Martinelli ha rilasciato alcune dichiarazioni circa il momento della compagine gialloblù: "Siamo consci di quanto abbiamo fatto fino ad oggi e sappiamo bene qual è la nostra posizione in classifica. Ma non c'è nessuno che si stia montando la testa, voliamo basso. Mercato? Qualcosa faremo ma al momento non c'è nulla di avviato".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
«La crisi tra Gibo e Mandorlini? Nessun problema, ci penso io»
GIOVANNI MARTINELLI
06/12/2011
Uno scudo invisibile. Giovanni Martinelli protegge l'Hellas. Coccola i suoi ragazzi, va fiero dell'operato di tecnico e dirigenti. Il Verona è lassù. Il presidente, però, non ha mai pensato per un attimo di mettersi a volare. E quando serve, scende pure in campo. In questi giorni di grande festa si è parlato anche della frattura di vecchia data tra Mandorlini e Gibellini. Una stonatura nella storia bella dei gialloblù. Una situazione che non poteva passare inosservata.
Martinelli, c'è una stonatura che accompagna il Verona...
«La risolvo io la stonatura. Ci pensa il presidente. Il mio compito è anche questo».
Come la risolve?
«No, qui mi fermo. So cosa fare e come fare. Non devo dirlo ad altri. Non devo comunicare nulla. Fidatevi: ci pensa il presidente».
Le parole di Mandorlini del dopo gara - «Gibellini? Non parlatemi di lui. Lavora per il Verona?» - però, non potevano passare inosservate...
«Certo, ma credete: non è successo nulla di grave. Tutto va contestualizzato. Si è alzato un polverone, ma le parole dell'allenatore sono arrivate al termine di una partita tirata. E l'adrenalina, si sa, gira a mille. Ripeto, non è successo nulla di grave. Ci pensa il presidente a queste cose».
Pochi giorni fa proprio lei aveva detto: mi piacerebbe riportare armonia tra allenatore e direttore sportivo...
«Certo. E vi dico che i nostri risultati sono figli anche di un'armonia già raggiunta tra tecnico, giocatori, dirigenti e società. Quando le cose vanno bene vuol dire che si è lavorato bene. C'è stato pure un consolidamento. Per questo dico che tutti stanno remando nella stessa direzione. Il feeling non manca. E sarà importante coltivare questa intesa da qui al termine del campionato. Perché la strada che porta alla linea di traguardo è ancora molto lunga».
Un giudizio sull'operato di Gibellini?
«Ha tutta la mia fiducia. Penso che questo basti e avanzi».
Ha visto la classifica? Come si sta lassù?
«Come prima. Nel senso: non vivo di emozioni esagerate. Dobbiamo essere molto realisti. Felici per il lavoro svolto. Ma realisti».
Comincia a crederci? Crede nei sogni?
«Credo nel Verona. Nella serietà di chi lavora con me. Credo nei miei ragazzi».
Un Verona così, però, forse ha stupito anche lei
«Vero, un Verona così non me l'aspettavo. Ci sta regalando momenti felici. Da ricordare».
Che idea si è fatto di questa stagione?
«A volte certi campionati nascono sotto una buona stella. Sei bravo, sei competitivo, e sei pure fortunato. Serve tutto per vincere e ottenere gratificazioni importanti. Penso che in questo momento sia fondamentale seguire la nostra strada. E non pensare troppo a quanto ci può riservare il futuro».
Dispiaciuto di qualcosa?
«Sì, degli infortuni. Vorrei vederli tutti sorridenti i miei ragazzi. Vorrei entrare in infermeria e non trovare nessuno. Spero di rivedere presto in campo Berrettoni. Dopo tutto quello che ha passato meriterebbe maggiore fortuna. Mi piacerebbe vederlo molto di più in campo. Ma il mio pensiero va anche a Galli, Lepiller, Bjelanovic. Il tempo, comunque, non manca. E penso che potranno tornare utili al Verona».
Presidente, quando ufficializzerà l'ingresso in società di Magnani? Ormai sembra essere tutto pronto
«Ancora non lo so...».
Martinelli, da tifoso veronese come pensa sia più giusto vivere questo momento di esaltazione?
«Proprio con lo spirito del tifoso che ama incondizionatamente l'Hellas. Godiamo di questo Verona. Godiamo di tutto quello che sta succedendo. Tutto gira per il verso giusto. Non pensiamo troppo a quello che accadrà. Viviamo il Verona. Fino in fondo».
Piedi per terra, allora?
«Sì, non si scherza adesso. Sarebbe sbagliato volare troppo in alto, le illusioni possono diventare pericolose, Siamo contenti di quello che stiamo facendo, bisogna continuare su questa strada. Solo a primavera faremo due conti».
Simone Antolini
Quando litigavano Ficcadenti e Pastorello...
06/12/2011
Non solo lo scontro tra Gibellini e Mandorlini. Verona ha vissuto nella storia recente altri contrasti, anche aspri, fra l'allenatore e i suoi uomini di mercato o la proprietà in generale. Obiettivi diversi, strategie diverse, anche modi diversi di intendere il calcio. La casistica è ampia, a partire dall'esempio di Giambattista Pastorello e Cesare Prandelli. L'idillio si ruppe ben presto, dopo una straordinaria promozione in serie A e un nono posto da incorniciare. Prandelli, reduce dall'esonero di Lecce, fu la prima grande scommessa vinta da Pastorello. C'erano i presupposti per un grande progetto, magari lo stesso che Prandelli avrebbe avviato da lì a poco con la Fiorentina.
Non tutto però andò per il verso giusto, Prandelli non nascose mai il rammarico per come quella parentesi finì. «I giocatori li compro io, il tecnico deve solo allenarli», diceva sempre Pastorello, separando in maniera netta il compito della società da quello del tecnico. Una visione che non era esattamente identica a quella di Prandelli, che dopo un lungo braccio di ferro ed un contratto che ancora lo legava al Verona se ne andò aVenezia. La musica non cambiò di molto neanche con Massimo Ficcadenti, i cui orizzonti calcistici sono sempre stati molti aperti come dimostra anche il sostegno a Giovanni Martinelli nel primo mercato della sua gestione e quel ruolo da manager che non ha mai disdegnato, unito ad un calcio di grande qualità mostrato anche in piazze difficili della A.
Le idee di Ficcadenti mal si combinavano con la convinzione di Pastorello di circoscrivere il ruolo del mister al solo lavoro di campo. Molto complicato anche il rapporto successivo, quello fra Ficcadenti e Beppe Cannella, primo direttore sportivo della gestione Arvedi. Polemiche in serie, un equilibrio sottile e spesso instabile in partenza. Tante questioni irrisolte, fino alla rottura finale.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
HELLAS VERONA
Hellas Verona, il nodo da sciogliere per sognare davvero
07.12.2011 17:35 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
Il dopo-partita di Livorno lascia in casa Hellas Verona tanta gioia (sette vittorie consecutive in campionato, alle quali si aggiunge il colpo in Coppa Italia a Parma) ma un briciolo di preoccupazione. Dopo tante indiscrezioni è venuta a galla la distanza che separa il tecnico Andrea Mandorlini dal direttore sportivo gialloblù Mauro Gibellini. L'allenatore dell'Hellas, ai microfoni di TeleArena, si era lasciato andare a dichiarazioni di fuoco contro il diesse: "Gibellini? Ma lavora ancora per il Verona? Lui parla...".
Ne sono seguiti giorni alla ricerca dell'equilibrio perduto in casa scaligera, nonostante il momento d'oro. Ora scende in campo in prima persona il presidente Giovanni Martinelli per cercare di calmare le acque: "So cosa fare e come fare - ha dichiarato Martinelli a L'Arena -. Non devo dirlo ad altri. Non devo comunicare nulla. Fidatevi: ci pensa il presidente, ma credete: non è successo nulla di grave. Tutto va contestualizzato. Si è alzato un polverone, ma le parole dell'allenatore sono arrivate al termine di una partita tirata. E l'adrenalina, si sa, gira a mille. Ripeto, non è successo nulla di grave. Ci pensa il presidente a queste cose". L'avvento di Mandorlini a Verona, in tredici mesi, ha risollevato una squadra in zona playout in C1 sino al secondo posto in B. Il pubblico gialloblù è al settimo cielo e la stonatura, in casa Hellas, va risolta per poter continuare a sognare.
FONTE: TuttoB.com
Lettera aperta del presidente Martinelli
15/11/2011 - 17:26
“In occasione della sfida coi calabresi lo stadio era caratterizzato da una tifoseria quasi perfetta. Parlavo di tifoseria quasi perfetta perché..."
VERONA - A due giorni dalla vittoria casalinga col Crotone, il presidente dell’Hellas Verona Giovanni Martinelli scrive una lettera aperta.
“In occasione della sfida coi calabresi lo stadio era caratterizzato da una tifoseria quasi perfetta, consapevole della difficoltà del momento creatosi recentemente, intenta ad incitare la squadra nonostante gli animi fossero alterati dalla presenza in carcere, forse ingiusta, di quattro ragazzi di fede gialloblù, a cui va tutta la mia solidarietà. Parlavo di tifoseria quasi perfetta perché una piccola parte di sostenitori collocati in Poltrone Est forse non ha ancora capito che cantando “voi siete sporchi terroni” la società viene multata in automatico, pur non avendo alcuna colpa: in questo specifico caso la sanzione è stata di 7.000€. Vorrei vedere se l’atteggiamento sarebbe lo stesso se queste persone dovessero tirar fuori di tasca propria la cifra corrispondente all'ammenda. Il club sta facendo già dei sacrifici enormi per far fronte a tutte le incombenze economiche a cui è chiamato a rispondere. Desidero spiegare di persona a questi ragazzi le disposizioni dell’Osservatorio, e per questo li inviteremo a breve presso la nostra sede sociale”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Hellas, tra multe e deferimenti. E Martinelli non può annoiarsi...
SEMPRE NEL MIRINO. Il club «segnalato» alla Disciplinare per non aver indicato il responsabile della sicurezza. Lettera aperta dopo l'ammenda per i cori razzisti contro il Crotone: «Alcuni tifosi non hanno capito che fanno del male alla società»
16/11/2011
Multe e deferimenti. Non si annoia di certo Giovanni Martinelli in questo periodo fra viaggi a Roma da quelli dell'Osservatorio, riunioni sulla sicurezza con sindaco, questore e assessore allo sport per riferire delle restrizioni dopo la partita del Bentegodi tra Verona e Nocerina, lettere aperte una dietro l'altra.
L'ultima alle 17.26 di ieri, reazione spontanea ai settemila euro di ammenda diretta conseguenza dopo i soliti cori di discriminazione territoriale di domenica che nessuno a Verona vorrebbe più sentire ma che continuano a martoriare la società e ad intaccare l'immagine della stessa città.
Come se non bastasse, qualche ora prima di mettersi a scrivere, il presidente ha dovuto incassare il deferimento alla Commissione Disciplinare per aver comunicato in ritardo i nomi di delegato e vicedelegato alla sicurezza, in quei giorni di vuoto trascorsi fra l'addio a Ferruccio Taroni e la nomina di Silvia Steccanella.
QUASI PERFETTI. I pensieri di Martinelli hanno abbracciato tutto il Bentegodi, chi in questo momento al Bentegodi non può andarci perchè è dietro le sbarre e chi al Bentegodi meriterebbe di non metterci più piede. «In occasione della sfida col Crotone lo stadio era caratterizzato da una tifoseria quasi perfetta, consapevole della difficoltà del momento creatosi recentemente, intenta ad incitare la squadra nonostante gli animi fossero alterati dalla presenza in carcere, forse ingiusta, di quattro ragazzi di fede gialloblù a cui va tutta la mia solidarietà.
Parlavo di tifoseria quasi perfetta - ha specificato Martinelli - perché una piccola parte di sostenitori collocati nel settore di Poltrone Est forse non ha ancora capito che cantando «voi siete sporchi terroni» la società viene multata in automatico, pur non avendo alcuna colpa».
SUBITO IN SEDE. Martinelli ha parlato da presidente ma non solo, spogliandosi ad un certo dalla sua carica per scendere nelle pieghe della vita di tutti i giorni.
«Vorrei vedere - si legge nella lettera - se l'atteggiamento sarebbe lo stesso nel caso in cui queste persone dovessero tirar fuori di tasca propria la cifra corrispondente all'ammenda. Il club sta facendo già dei sacrifici enormi per far fronte a tutte le incombenze economiche a cui è chiamato a rispondere».
E visto che la situazione è ormai al limite, come l'Osservatorio ha più volte fatto intendere, Martinelli ha scelto la via più breve, senza tanti fronzoli. Da uomo d'azione.
«Desidero spiegare di persona a questi ragazzi le disposizioni dell'Osservatorio, e per questo li inviteremo a breve presso la nostra sede sociale». Sempre in prima persona, sempre in trincea. Porti pazienza presidente, vincerà anche questa battaglia.
SICUREZZA VACANTE. Non ci voleva il deferimento alla Commissione Disciplinare, deciso dal Procuratore Federale per non aver depositato entro l'11 agosto alla Commissione Criteri Sportivi ed Organizzativi la scheda informativa riguardo al delegato (Silvia Steccanella) e il vicedelegato (Matteo Salvadego). Oltre a Martinelli deferiti il figlio Mirko e Benito Siciliano, all'epoca membri del consiglio di amministrazione, più la società per responsabilità diretta. Gli effetti del deferimento non dovrebbero superare una semplice sanzione pecuniaria.
Escluso che l'Hellas possa subire provvedimenti più severi, tipo una penalizzazione in classifica, come è invece successo ad alcune società di Lega Pro. Per il presidente un martedì pieno di sospiri. Meno male che sabato si gioca.
Alessandro De Pietro
L'Hellas prepara le grandi manovre. In campo e fuori...
11/11/2011
La squadra di Mandorlini scala le posizioni in classifica, patron Martinelli ricostruisce il Puzzle Hellas nella stanza dei bottoni. L'aggancio della zona play off ha portato grande entusiasmo nell'ambiente gialloblù e anche il presidente del Verona continua nel suo lavoro di ricostruzione dell'organigramma societario. Un rinnovamento nella continuità, senza grandi rivoluzioni, valori che hanno sempre caratterizzato le decisioni di Martinelli.
AL TIMONE. Un uomo solo al comando questo ormai è chiaro e tutti i «ritocchi» nascono dalla decisione presa dall'assemblea della società gialloblù il 26 ottobre scorso. In quell'occasione è stato approvato il bilancio d'esercizio fino a giugno del 2011 con la nomina di Giovanni Martinelli quale amministratore unico della società. Cosa cambia? Dal punto di vista formale praticamente nulla ma è chiara l'intenzione del presidente di prendere in mano in prima persona la gestione della società.
ECCO MAGNANI. Chi ci sarà con lui? Anche in questo campo si sta delineando una posizione ben precisa. Il primo tassello del nuovo organigramma societario è sicuramente Giamopietro Magnani. uno dei fondatori di Cad.It, il gruppo veronese quotato in Borsa. Magnani si è avvicinato al club di Via Torricelli all'inizio del 2011, qualcuno diceva che poteva essere uno degli acquirenti della società ma non se n'è fatto nulla. Da qualche mese, però, Magnani frequenta la sede, accompagna il presidente, controlla i documenti. Ieri pomeriggio s'è presentato al vertice di Palazzo Barbieri con Martinelli, la prima uscita ufficiale da dirigente del Verona. «Un amico che sta facendo tantissimo per l'Hellas - ammette il patron del Verona - un consulente personale che mi sta dando una mano per organizzare la società, per far crescere ancora di più il nostro gruppo, grazie alla sua esperienza e alla sua passione».
TORNA SICILIANO? Magnani, dunque, potrebbe diventare il primo tassello del nuovo Hellas ma non sarà l'unico. Dopo l'uscita di scena di Benito Siciliano dal cda della società, l'ex consigliere delegato dell'Hellas potrebbe rientrare come direttore generale, il trait d'union tra il presidente, la squadra, gli impiegati e i funzionari di Via Torricelli. Manca ancora l'ufficialità ma da qualche settimana Siciliano lavora a tempo pieno per il Verona. «Non potevamo perdere un professionista che sa lavorare - spiega Martinelli - e che conosce perfettamente la nostra realtà».
VAI MANDORLINI. Definito l'organigramma operativo Martinelli punterà la sua attenzione sulla squadra. Ha già messo tanti «paletti» per la costruzione di una rosa importante, per dare continuità alla striscia positiva che ha portato l'Hellas prima dalla C alla B e poi ai primi posti del campionato cadetto. Il punto fermo si chiama Andrea Mandorlini, il patron ha prolungato fino al 2014 il contratto del mister. Il rapporto tra il mister e Martinelli è alla base della costruzione del nuovo Verona con la supervisione di Mauro Gibellini che, anche in questa stagione, ha confermato di saperci fare con i giovani soprattutto con le operazioni che hanno portato in riva all'Adige gente come Tachtsidis, D'Alessandro o Doninelli. Ma il progetto Verona non si ferma all'allenatore, in questo ultimo mese Martinelli ha definito il rinnovo contrattuale con i giocatori più esperti come Ceccarelli, Maietta e Abbate - solo per citarne alcuni - ma non s'è risparmiato con i più giovani vedi l'accordo con baby Jorginho.
VOCI DI DISTURBO? E Raiola? potrebbe entrare nell'Hellas per dare un sostegno a Martinelli. «Non ho mai parlato con Raiola - conclude - Massimiliano Andreoli? Sì, ci sentiamo presto. Lo sa anche lui, le porte dell'Hellas sono sempre aperte per chi vuole entrare».
Luca Mantovani
L'Hellas prepara le grandi manovre In campo e fuori...
LA SVOLTA. Si riapre una trattativa per l'entrata di nuovi soci
Il Verona scala le posizioni nel campionato di B e Martinelli interviene anche nella stanza dei bottoni Magnani consulente del club, torna Siciliano come dg?
11/11/2011
Giovanni Martinelli riapre la «questione tifosi». Dopo aver lanciato un appello per un comportamento più soft nelle prossime gare, il patron gialloblù chiede ai sostenitori dell'Hellas anche un atteggiamento positivo per salvaguardare l'immagine della società e della città. «Il messaggio che mi hanno dato i responsabili dell'Osservatorio del Viminale è chiaro - spiega Martinelli - non ci sarà più tolleranza, atti di violenza o di razzismo saranno condannati pesantemente. Questo può diventare un danno non solo per il club ma per la città, per i tifosi». Chiaro l'obiettivo del presidente, riallacciare il dialogo con il Palazzo del Pallone e sensibillizzare tifosi e istituzioni.
Da una parte bisogna difendere i sostenitori gialloblù che in tante città italiane non vengono rispettati, dall'altra è fondamentale l'apporto dei fedelissimi dell'Hellas per ridare credibilità a un'immagine ormai compromessa.
«Un esempio? Prima della partita di Bari è stato un osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione di Genova - spiega Martinelli - i nostri tifosi hanno interrotto quel momento con cori inopportuni. Questo non va bene, tutti i media ne hanno parlato negativamente e l'Hellas ne paga le conseguenze»...
FONTE: LArena.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, Martinelli: "Le porte sono aperte"
10.11.2011 15.09 di Elisabetta Zampieri
Fonte: TuttoHellasVerona.it/Radio Verona
In un'intervista rilasciata a Radio Verona il patron scaligero Giovanni Martinelli ha parlato della situazione societaria e del possibile ingresso di Mino Raiola: "Conosco Mino, ci siamo visti 5-6 mesi fa. Ma posso dire che, di concreto, ad oggi non c'è nulla". E Andreoli? L'imprenditore veronese, dopo aver ribadito il suo interesse per l'Hellas, viene accolto a braccia aperte dal patron scaligero: "Andreoli lo vedo e lo sento spesso. Lui sa che le porte sono sempre aperte". La novità però è l'ingresso in squadra di Giampietro Magnani, azionista di riferimento della Cad.it: "Magnani ha dato la disponibilità ad aiutarmi per risolvere le questioni più impellenti e per sistemare l'organigramma societario. Spero che col tempo possa entrare a far parte con più compiti di questa grande famiglia, ma intanto sono contento della sua disponibilià e del lavoro che sta svolgendo". L'obiettivo di Martinelli è quindi quello di ridare il Verona ai veronesi: "Entro tre anni, c'è l'obiettivo di rendere l'Hellas più solido dal punto di vista societario. C'è bisogno dell'aiuto degli imprenditori veronesi, e Magnani si sta già attrezzando per questo".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Andreoli: "Se entro in società porto Mino Raiola"
10.11.2011 16.12 di Elisabetta Zampieri
Fonte: TuttoHellasVerona.it/Radio Verona
Intervenuto in mattinata ai microfoni di RadioVerona, l'imprenditore veronese Massimiliano Andreoli, ha voluto chiarire la sua posizione in merito alle voci degli ultimi giorni, riguardo l'interesse mai svanito di poter entrare nell'Hellas Verona, e con lui l'amico e socio Mino Raiola. "Mi da molto fastidio chi mi accusa sempre di volermi fare pubblicità dietro al nome del Verona, non accetto questi insulti, sono un imprenditore e ci tengo a precisare, che per fortuna non faccio i soldi perchè parlo in radio o perchè rilascio interviste, non mi permetterei mai per quanto amo questa squadra. Ogni volta che metto la mia faccia, lo faccio esclusivamente perchè vengo interpellato da chi di dovere, come in questo caso, il presidente Martinelli mi ha chiamato, ci sentiamo e ci confrontiamo spesso e volentieri, di Giovanni ho una stima enorme sia come uomo e sia come imprenditore, una persona da cui prendere d'esempio, e la stima che io ho per lui è sempre stata contraccambiata.
Il presidente ha bisogno di una mano come è chiaro, ogni volta che mi chiama in causa, sa benissimo che quando chiama me chiama anche Mino Raiola, poichè con Mino siamo in società ormai da tre anni e qualche affare lo facciamo assieme. Riguardo il possibile ruolo di Mino Raiola non è come quello che ho letto sui vari siti e blog, ovvero quella figura che viene a lucrare e a togliere ossigeno al Verona, anzi per me sarebbe un valore aggiunto, poichè vedo come lavora bene nelle varie società. Lo voglio difendere perchè è un amico e non voglio che venga accusato per intenzioni che lui non ha.
Di fatto non avrebbe nessun ruolo all'interno della società, ma potrebbe esserci utile per aprirci qualche porta, non vuole nessun contratto, non vuole imporre alcun giocatore o cose che la dirigenza non accetta; anche perchè se entriamo lo facciamo con una quota di minoranza e quindi non c'è d'aver paura, non potendo decidere niente autonomamente. Ribadisco che mi piacerebbe sfruttare l'amicizia che ho con questo personaggio per cercare di spingersi un pò più in alto e questo non vuol dire che al Verona serva solo questa figura, anche perchè il Verona è già grande adesso e spero lo sia anche in futuro, Martinelli sta lavorando alla grandissima e rinnovo tutti i miei complimenti per come stà gestendo il Verona.
Quindi se il presidente chiama me io porto Mino Raiola perchè io ho sposato il suo progetto e il suo modo di vedere il calcio, ma se Mino è un problema lo sono anch'io visto che siamo amici e non voglio creare problemi al Verona, piuttosto darei la vita visto che sono un grande tifoso. Vorrei semplicemente dare una mano con i soldi e con idee, ma se fin dall'inizio questa idea dà fastidio non si farà nulla".
SERIE B
Verona, ancora conferme sul possibile ingresso di Raiola
Dopo le anticipazioni del direttore di Tuttomercatoweb, Michele Criscitiello. L'imprenditore Andreoli: "Con Martinelli ne abbiamo parlato, potremmo entrare col 30%, probabilmente a dicembre"
09.11.2011 18.32 di Matteo Bursi
Fonte: Tggialloblu
L'imprenditore Massimiliano Andreoli, in un'intervista rilasciata a Tggialloblu, fornisce nuove conferme alle indiscrezioni riportate nei giorni scorsi in esclusiva da Tuttomercatoweb.com: "Sono amico di Raiola da tempo - ha detto Andreoli - , lui è un grande conoscitore di calcio. E sa, perchè gliel'ho detto io, cosa può dare una piazza come Verona. Ma qui c'è un presidente come Giovanni Martinelli che merita grande rispetto. Il Verona è suo, lui è riuscito a farlo grande, a lui vanno tutti i meriti. Con Martinelli - prosegue Andreoli - ci confrontiamo spesso. Ho imparato ad aprrezzare lo stile e la capacità manageriale di quest'uomo. Abbiamo parlato anche della possibilità che io entri nel Verona. Ci sono tanti discorsi aperti. Qualcosa potrebbe nascere".
Con Mino Raiola? "Potremo avere il suo aiuto. Un grande aiuto. Raiola in questo momento ha in mano il calcio italiano. Ed è uno che può essere molto prezioso al Verona".
Si parla anche di quote: "Martinelli ha intenzione di tenere la maggioranza. E' chiaro che chi entra vuole portare le proprie idee e il proprio contributo tendendo ad acquisire la maggioranza. Ma proprio perchè dall'altra parte ci troviamo a parlare con Martinelli e non con un'altra persona si può pensare anche di entrare in minoranza, diciamo con un 30%".
SERIE A
Raiola-Verona: ci siamo!
08.11.2011 17.07 di Redazione TMW
Altro che voce priva di fondamento, quella di ieri di Michele Criscitiello, nell'editoriale su TuttoMercatoWeb: la forma di Mino Raiola, celebre procuratore, con l'Hellas Verona è questione di giorni se non di ore. Raiola è atteso a Verona per diventare nuovo socio del club rilevandone le quote. L'accordo di massima con il presidente gialloblu Martinelli, sarebbe già stato raggiunto. Conoscendo l'astuzia luciferina di Raiola, verrebbe spontaneo chiedersi cosa ci sia dietro una mossa di questo genere. Si attendono quindi, sviluppi..
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Il manager di Ibra vuole acquistare quote dell'Hellas?
La voce è stata ripresa anche dai quotidiani nazionali, a giorni forse l'incontro Raiola-Martinelli
09 nov | SPORT PAG 07 Gabriele Vattolo
Il re del calciomercato vorrebbe acquistare delle quote societarie dell'Hellas Verona. Questo almeno stando ad ascoltare le voci riprese anche dai quotidiani nazionali. Mino Raiola, manager di Ibrahimovic e Balotelli, avrebbe già avviato dei sondaggi con il presidente Martinelli per capire se sia una strada percorribile.
Il motivo dell'interessamento del procuratore non è chiaro. Di certo non arriveranno i campioni altisonanti presenti nel suo "listino", ma potrebbe essere una buona operazione diplomatica per la società gialloblù, che in questo modo potrebbe garantirsi delle corsie preferenziali per raggiungere i suoi futuri obiettivi di mercato. Intanto mister Andrea Mandorlini glissa sull'argomento: "Il mio unico punto di riferimento è Martinelli, io non so niente di queste voci".
FONTE: VeronaSera.it
Un uomo solo al comando: Giovanni Martinelli. La premessa è d'obbligo. Il Verona fila che è
09/11/2011
Un uomo solo al comando: Giovanni Martinelli. La premessa è d'obbligo. Il Verona fila che è un piacere.
Tre vittorie di fila, i playoff nel cuore, una piazza che scoppia di passione. Ed un club che mette in mostra un «brand» sempre appetibile. Perché Verona è Verona. E l'Hellas non finisce mai fuori moda. E allora sotto a chi tocca.
In queste ore si sta parlando di un interessamento di Mino Raiola al club di via Torricelli. Il noto manager di calciatori era già stato avvistato al Bentegodi durante la gara giocata dai gialloblu contro il Brescia.
Le telecamere lo hanno pescato in compagnia di Jonathas, che è uno dei suoi tanti assistiti. Ma la sua presenza a Verona sarebbe stata tutt'altro che casuale.
Raiola, così come rivelato dal sito Tuttomercatoweb, sarebbe interessato a fare il suo ingresso nel Verona.
E il manager di Ibra e Balotelli avrebbe già incontrato il presidente Martinelli per capire se esistono le condizioni per poter dare seguito al suo intento. Al fianco di Raiola anche l'imprenditore veronese Massimilano Andreoli, che già durante la presidente Arvedi si era avvicinato al club Centenario. Di un suo ingresso si era parlato in tempi non sospetti. Poi, però, voci e possibili trattative hanno lasciato spazio solo alla nuova era Martinelli.
Ora la novità. Le parti avrebbero trovato anche un accordo economico legato all'acquisizione di una quota comunque minoritaria della società.
Non ci sono dubbi sul fatto che Martinelli voglia restare a capo del progetto Verona.
Adesso soprattutto che la società sta riscuotendo sul campo finalmente successi degni di grande evidenza. In questi giorni Raiola è impegnato in un viaggio di lavoro in Brasile. Al suo ritorno avrà modo di confrontarsi con Andreoli, al quale è legato da rapporti di lavoro, per fare il punto della situazione. Per essere chiari: le parti si sono parlate, si stanno confrontando, ma come spesso succede in questi casi siamo al tempo delle verifiche e delle riflessioni.
L'impressione, dunque, che dopo gli approfondimenti si arriverà ad un nuovo approccio. In tal senso questa trattativa potrebbe svilupparsi in un periodo medio lungo, ma non andrà oltre la fine dell'anno. Si aggiunge, dunque, un nuovo tassello alla telenovela Hellas. Sotto a chi tocca.
S.ANT.
FONTE: LArena.it
FLASH NEWS
Hellas Verona, arriva Mino Raiola?
07.11.2011 00:34 di Nicolò Schira
Fonte: Michele Criscitiello per TMW
Ci sono stati degli abboccamenti, nelle ultime settimane, tra il proprietario dell'Hellas Verona, Giovanni Martinelli, imprenditore di Castelnuovo del Garda, e l'avvocato vicentino di Mino Raiola, Vittorio Rigo. L'Hellas è nel mirino...di Mino. Da Re del Mercato, ad azionista di riferimento? Il passo è breve, anche se tale notizia dovrà essere (al momento) smentita da tutti. Se sentirete parlare di un imprenditore veronese, Andreoli, che si occupa di rimorchi per camion, allora la strada è quella giusta e porta a Raiola, possibile Patron dell'Hellas Verona.
FONTE: TuttoB.com
ALTRE NOTIZIE
Verona, Falsini: "Il presidente Martinelli ha molto a cuore il vivaio"
01.11.2011 18.45 di Matteo Bursi
Fonte: Alberto Pecchio per TuttoHellasVerona.it
L'ex terzino di Verona e Catania Gianluca Falsini, attualmente impegnato nel settore giovanile dell'Hellas Verona, in qualità di tecnico degli Allievi Nazionali, fa il punto sull'attenzione del club scaligero sul proprio vivaio, ai microfoni di TuttoHellasVerona.it: "Quest'anno la società ha investito davvero tanto per comprare giovani provenienti da altre squadre. Con un settore giovanile efficiente - analizza Falsini -, questi quattrini si sarebbero potuti risparmiare per puntare su giocatori allevati da noi. Con i giovani bisogna avere pazienza, seguendo un lavoro come quello atalantino o bresciano per costruire un progetto a lungo termine. Il presidente Martinelli ha capito che il settore giovanile è il futuro della società, e per questo sta dando molta fiducia a noi tecnici e a tutto il movimento".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Martinelli mette le basi al Verona del futuro
QUESTIONE DI FEELING. Da Hallfredsson a Ferrari, da Gomez a Jorginho, da Maietta a Pugliese, il patron ha prolungato gli accordi con quattordici gialloblù. Grande fiducia al gruppo storico. La «pietra miliare» è Mandorlini ma sono stati rinnovati i contratti di gran parte dei giocatori
27/10/2011
Il nuovo Verona avrà un sapore antico. Al di là del rinnovo di Mandorlini, pietra miliare del progetto Hellas, Giovanni Martinelli negli ultimi due mesi ha lavorato moltissimo per allungare (e spalmare anche) tanti contratti. Davanti al suo ufficio c'è stata la fila. Rinnovi silenziosi, senza proclami e nemmeno annunci a parte Ferrari e Gomez. Tutti protagonisti anche dell'Hellas che verrà? Difficile dirlo ora. Di sicuro Martinelli ha agito da amministratore unico prima dell'ufficializzazione dell'altro ieri. Ha ragionato di testa sua, dimostrando di aver fiducia nel blocco di sempre. Compresi quei giocatori che il campo lo stanno vedendo poco.
PUNTI FERMI. Insostituibili. E bloccati per lungo tempo. Martinelli ha blindato Emil Hallfredsson con un contratto per i prossimi tre anni. Riscattato in estate dalla Reggina, primo colpo post-promozione, l'idea è quella di consegnare ad Emil il ruolo di giocatore-leader anche del Verona che vuole raggiungere la serie A «entro i prossimi due anni», secondo la scadenza fissata da Mandorlini. Un'altra colonna sarà certamente Mimmo Maietta, che ha aggiunto un ulteriore triennale ad un accordo che altrimenti sarebbe scaduto il 30 giugno 2013. Il discorso è più o meno identico per Juanito Gomez, altra pedina considerata indispensabile da Mandorlini. Le offerte importanti per lui non mancheranno, ma Martinelli nel cassetto ha un accordo fino al 2015. Per la serie A servono i suoi gol.
CONTROMANO. Non stanno giocando molto, ma di certezze ne hanno ricevute comunque tante. Un bel segnale la società ha voluto darlo anche a Gennaro Esposito, da sempre coi suoi piedi dolci perno del centrocampo del Verona ma ora sacrificato per far spazio alla forza di Tachtsidis. La stima evidentemente non manca, visto che Gennaro ha aggiunto due anni ad un legame che sarebbe comunque durato fino al 30 giugno 2013. Un contratto di lunga gittata, fino al 2015, anche se leggermente diluito così come è successo ad altri. È tranquillo anche Thomas Pichlmann, per ora fuori dalle rotazioni offensive di Mandorlini, ma diventato giocatore del Verona fino al 30 giugno 2014. Anche per lui un anno in più rispetto al precedente accordo. Discorso leggermente diverso per Gepy Pugliese, che sarebbe andato in scadenza il prossimo giugno e che ha rinnovato per un altro anno, confinato fra le riserve dopo essere rientrato con grandi speranze considerata l'annata positiva di Varese.
IN SCADENZA. Martinelli ha voluto anticipare i tempi anche con Emanuele Berrettoni, che aveva firmato un triennale quando arrivò da svincolato dopo il Bassano. In scadenza al 30 giugno 2012, Emanuele ha avuto il prolungamento per un'altra stagione. Idem per Massimiliano Scaglia, il cui rendimento è andato sempre lievitando fino a diventare titolare della zona di sinistra anche in serie B. Merito suo e dell'opera di Mandorlini, che ha molto lavorato per affinarne le qualità soprattutto difensive. Un patrimonio evidentemente da custodire. All'ultimo anno di contratto era anche Nicola Ferrari, che ha rinnovato fino al 2014.
VECCHIA GUARDIA. La disinvoltura con cui si è adeguato alla fascia di destra ha suggerito a Martinelli di chiamare in fretta in sede anche Matteo Abbate, soddisfatto per aver allungato fino al 2014 così come il capitano Luca Ceccarelli e Beppe Russo. Buona idea anche tenersi stretti Jorginho, ventenne destinato a crescere molto e già capace di guadagnare la considerazione di compagni e allenatore. I playoff e l'inizio del campionato devono aver sgomberato il campo dal minimo dubbio anche sul valore di Rafael, che al Verona è arrivato nel lontano 2007 e non se ne andrà, visto l'ultimo rinnovo, prima del 2014. Due anni di contratto li aveva già Francesco Cangi, quest'estate rimasto a lungo in sospeso prima di trovare l'accordo fino al 2013.
ALTRO TASSELLO. Mandorlini ha già lanciato l'amo per non lasciarsi sfuggire Panagiotis Tachtsidis. «È giovane, è molto bravo, è destinato a diventare un ottimo giocatore. Ci sono tante società di serie A che lo cercano, ma io ci spero». Tachtsidis è al Verona in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. L'ultima parola spetterà al Genoa, ma l'Hellas ci proverà comunque. Il Verona di domani sa già da quali basi partire.
Alessandro De Pietro
Il presidente è diventato amministratore unico
27/10/2011
Sempre più nel segno del presidente. Giovanni Martinelli è stato nominato amministratore unico dell'Hellas Verona. Così ha deliberato l'assemblea dei soci riunitasi ieri, che ha approvato anche il bilancio d'esercizio al 30 giugno 2011. L'assemblea ha provveduto anche alla designazione delle cariche giunte alla naturale scadenza. Ignazio Stefano Barone è il nuovo presidente del Collegio Sindacale, completato dalla presenza di Paolo Marchi e Renzo Panozzo. Escono dal Consiglio di Amministrazione il consigliere delegato Benito Siciliano e il figlio del presidente Mirco. Il mandato di due anni è andato a naturale scadenza.
FONTE: LArena.it
Giovanni Martinelli nominato amministratore unico
26/10/2011 - 13:04
Questa mattina, presso la sede di Via Torricelli, si è riunita l’assemblea dei soci. Approvato il bilancio e designate le cariche giunte alla naturale scadenza
VERONA – Hellas Verona rende noto che questa mattina, presso la sede di Via Torricelli, si è riunita l’assemblea dei soci, che ha approvato il bilancio d’esercizio al 30 giugno 2011. Successivamente si è provveduto alla designazione delle cariche giunte alla naturale scadenza. L’assemblea ha deliberato la nomina di Giovanni Martinelli quale amministratore unico del club scaligero. Per quanto concerne il Collegio Sindacale, il Dott. Ignazio Stefano Barone assume il ruolo di presidente; la composizione è poi completata dall’Avv. Paolo Marchi e dal Dott. Renzo Panozzo.
Ufficio Stampa
Martinelli: "Così non si può andare avanti"
22/10/2011 - 11:34
“Ultimamente diverse direzioni di gara sono state caratterizzate da scelte non condivisibili. Disapprovo cori discriminatori e azioni violente come quelle di ieri sera"
VERONA – Nel giorno successivo al pari interno con la Nocerina, il presidente dell’Hellas Verona Giovanni Martinelli ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito ufficiale del club scaligero.
“Negli ultimi tempi diverse direzioni di gara sono state caratterizzate da scelte assolutamente non condivisibili, che hanno penalizzato la nostra squadra. Mi riferisco sia ai penalty subìti contro Grosseto, Gubbio e Sampdoria che a quelli non assegnati proprio con gli umbri, col Torino e ieri sera con la formazione di Auteri. Se l’intenzione era quella di farci pagare qualcosa, le prime sfide di campionato hanno fatto raggiungere ampiamente lo scopo voluto. Mi auguro che d’ora in poi ci siano arbitraggi equi, perché così non è possibile andare avanti”.
“Il match coi campani – prosegue Martinelli - ha fornito l’occasione ad alcuni delinquenti per dar vita ad episodi di violenza, con bagni del settore ospiti divelti e lancio di piastrelle degli stessi all’indirizzo dei sostenitori gialloblù, scatenando poi reazioni che disapprovo. Ancora una volta ribadisco la mia condanna nei confronti di cori di discriminazione e di azioni di questo genere, atte a rovinare eventi sportivi di grande richiamo. Probabilmente se fosse accaduta a noi una cosa del genere, saremmo usciti dallo stadio dopo due giorni”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
«Diamo fiducia all'Hellas, il nostro progetto continua»
GIOVANNI MARTINELLI
13/10/2011
La sconfitta con il Toro dietro le spalle, il derby con il Vicenza ormai alle porte. Una settimana da brividi per il presidente Giovanni Martinelli. Martedì è arrivato anche l'accordo con Andrea Mandorlini: l'allenatore che ha riportato il Verona in serie B resterà fino al 2014 sulla panchina gialloblù. «Mi sembra un segnale chiaro per tutti - ammette il patron - il progetto Hellas continua, Mandorlini resterà al timone della squadra per altri due anni, possiamo lavorare ancora insieme».
Perché Mandorlini?
«Perché è un grande allenatore, non è stata una decisione d'istinto. Da un anno lavoro a stretto contatto col mister, credetemi possiamo fidarci di lui. Sa sempre cosa fare, tiene tutti sulla corda, dà stimoli anche ai giocatori che non scendono in campo, prepara sempre le partite con una meticolosità incredibile. Senza dimenticare che sa gestire anche i giovani. Qualcuno sostiene che lui non vuole i ragazzi ma non è così. Anzi, un allenatore come lui fa crescere i calciatori più giovani, non li brucia. Basta pensare a quello che hanno fatto in queste partite D'Alessandro e Tachtsidis, Galli e Jorginho. E non è finita. Un difetto? Non è diplomatico, ha un carattere forte, è sanguigno, non le manda certo a dire. Se smussa qualche angolo diventa praticamente perfetto».
Perché due anni di contratto?
«Sicuramente è una scelta in controtendenza rispetto a quello che sta succedendo nel mondo del calcio, dove tutti cercano di fare accordi molto corti. Ma noi vogliamo dare continuità al progetto e se ragioniamo in prospettiva è chiaro che dobbiamo tenerci un allenatore come Mandorlini. Abbiamo usato lo stesso metro di giudizio anche per rinnovare i contratti dei nostri giocatori».
Ferrari e Gomez fanno parte di questo progetto?
«Certo. Ho prolungato l'accordo con i nostri attaccanti perché so che loro possono dare ancora tanto al Verona. Ma non solo loro. Hanno già firmato anche Abbate, Ceccarelli, Russo... Non ho valutato solo l'aspetto tecnico, ma anche le qualità morali di questi ragazzi. Prima di essere giocatori, sono uomini veri».
Non ha ceduto alle lusinghe di quelli che volevano Gomez...
«Mi hanno fatto una corte spietata, fino all'ultimo giorno di mercato. Ho tenuto duro perché, se l'Hellas vuole crescere, non può privarsi dei pezzi migliori. Gomez è uno di questi».
Dodici punti in nove gare. Martinelli è soddisfatto?
«Sono molto contento. Non dimentichiamoci che siamo una matricola in B, siamo appena stati promossi. Non dimentichiamoci che solo un anno fa eravamo in fondo alla classifica di C. Ma stiamo lavorando per crescere, vogliamo arrivare in alto. Per questo il nostro progetto continua: non voglio parlare di A o dare tempi precisi per un'altra promozione ma il nostro obiettivo non cambia».
Intanto è arrivata un'altra multa per cori razzisti...
«Altri settemila euro. L'anno scorso centomila. Forse ho esagerato quando ho detto che se continua così sono pronto a cedere la squadra al primo che passa, ma credetemi sono veramente amareggiato. Anche perché i soldi che vengono versati alla Lega per pagare le multe escono dalle mie tasche, sono soldi che non vengono investiti per la squadra. Con i soldi delle multe potremo pagare un giocatore forte. Anche i tifosi dovrebbero cambiare atteggiamento per dare una mano al Verona».
La sconfitta con il Toro ha lasciato il segno?
«Non abbiamo fatto una grande partita ma ci siamo trovati di fronte una squadra molto forte. E noi abbiamo pagato due trasferte molto impegnative, in pullman, e la gara con la Sampdoria, quando abbiamo fatto una grande partita senza portare a casa una vittoria meritata. Il dispendio di energie psicofische si è fatto sentire».
Ora il derby con il Vicenza?
«So che i tifosi ci tengono molto. Noi faremo di tutto per regalare una soddisfazione ai nostri sostenitori, che attendono questa partita da anni. Mi aspetto un risultato positivo per voltare pagina, per riprendere la nostra corsa, quella delle prime partite».
Un occhio alla squadra, un altro alla società...
«Andiamo avanti, io e la mia famiglia. Siamo soli al timone. Trattative? Sì, ci sono state e anche adesso c'è qualcosa. Persone serie, che vogliono entrare in società. Stanno valutando, non ci sono problemi. Conti a posto, grande trasparenza. Nel Verona c'è posto per tutti gli imprenditori che vogliono dare una mano».
Il nuovo stadio è solo un sogno?
«No, io penso che possa diventare una realtà. Forse è stato presentato in modo sbagliato ma non è un'opportunità importante solo per l'Hellas, bensì per tutta la città».
FONTE: LArena.it
Mercoledì 12 Ottobre 2011
Il tecnico: «Entro due anni in A»
Hellas e Mandorlini insieme fino al 2014
di Gianluca Vighini
VERONA - «Fosse per me resterei per sempre». Il proposito di Andrea Mandorlini si è fatto realtà. Ieri mattina, infatti la società ha diramato un comunicato stampa (pubblicato nel sito ufficiale) annunciando il prolungamento del contratto del tecnico di Ravenna. Contratto che scadrà il 30 giugno 2014.
Hellas forever. «A Verona sto benissimo - ha detto Mandorlini - e l’ho sempre detto che come sono riuscito a legare qui non ho legato da nessun’altra parte. Mi sono accorto subito, dopo pochi giorni che ero arrivato che avevo fatto la scelta giusta. Dopo Cluj ero molto arrabbiato ma Verona mi aveva fatto capire che questa era la società giusta per iniziare qualcosa di importante».
Progetto a medio termine. E’ chiaro che il prolungamento del contratto di Mandorlini sotto intende un progetto importante di Martinelli e della società. Un progetto a medio termine che dovrà per forza sfociare nel raggiungimento della serie A. «E’ chiaro che è questo che vogliamo - ha spiegato Mandorlini -, perché Verona ha tutte le potenzialità per arrivare nella massima serie. Ma in questo momento dobbiamo solo pensare a consolidare quello che abbiamo raggiunto nella scorsa stagione».
Martinelli protagonista. Il ruolo del presidente è sempre più centrale: è più che mai coinvolto nelle vicende veronesi, tanto da affrontare in prima persona la gestione della società. In questo senso è ridimensionato il ruolo del consigliere delegato Siciliano e del ds Gibellini (che ha il contratto in scadenza a giugno).
[...]
(ass)
FONTE: Leggo.it
Martinelli, chi è stato il migliore in campo?
IL GIORNO DOPO. Il presidente interviene sul sito per dire "bravi" ai tifosi, che hanno ascoltato il suo appello delle scorse settimane: domenica soltanto applausi: «Non ho dubbi, il pubblico. Questa è la tifoseria che voglio. Capace di "giocare" con noi, senza botti e senza cori contro gli avversari...»
06/09/2011
C'è una cosa che lo rende orgoglioso, magari anche più di quei 6 punti in classifica e dell'entusiasmo che respira. Giovanni Martinelli li ha affidati al sito dell'Hellas, i suoi pensieri. E non sono soltanto i pensieri di un presidente felice. Prima c'è dell'altro. Quando vedi che c'è sintonia, che i messaggi arrivano, vincere è anche più bello. Una settimana fa era stato molto duro e molto chiaro. "Non voglio più quei cori contro avversari che fanno semplicemente il loro dovere. Se continua così, posso anche andar via". Parole chiare, come quelle di oggi. Il giorno dopo Sassuolo, quando hai la sensazione di essere stato capito e ti sembra di aver vinto molto più di una semplice partita. "Questi sono i tifosi che voglio" ha detto il presidente. "Quelli che vorrei sempre, capaci di sostenere la squadra con passione, che aiutano la società dimostrando maturità. Senza botti, fumogeni, senza quei cori che ci penalizzano come immagine e non solo. Io voglio avere sempre questa tifoseria, che è sempre vicina alla squadra nei momenti positivi e anche in quelli difficili. Per me e per il Verona, questa è la passione che vogliamo, assieme al comportamento esemplare di domenica. Questa è la strada che vogliamo percorrere". Perfetto. Complimenti, presidente.
FONTE: LArena.it
Dichiarazioni del presidente Martinelli
30/08/2011 - 12:52
"Non è possibile che gli sforzi fatti personalmente, nell’intento di portare avanti la società nel migliore dei modi, vengano puntualmente criticati"
VERONA – Nella mattinata di martedì il presidente Giovanni Martinelli ha rilasciato alcune dichiarazioni ad hellasverona.it: “Se si presenta l’occasione, cedo la società al primo che passa. Non è possibile che gli sforzi fatti personalmente, nell’intento di abbassare il più possibile le spese di gestione per portare avanti la società nel migliore dei modi, vengano puntualmente messi sotto i riflettori per essere criticati.
Per quanto riguarda la gestione degli steward, è chiaro come un avvicendamento alla conduzione del servizio possa portare alcuni disguidi nel corso delle prime fasi; in passato dovevamo far fronte, per questo tipo di lavoro, ad una spesa di circa cinquecentomila euro a stagione, ora i costi sono praticamente dimezzati. Serve un po’ di tempo per perfezionare diversi aspetti, ma ogni scelta viene ponderata ed attuata solo per il bene del club. Se l’esborso per questo servizio fosse stato ridotto sin dall’inizio, l’Hellas Verona avrebbe potuto disporre di più di un milione di euro.
Non condivido la decisione di mettere ogni volta in cattiva luce la società, se chi esprime costantemente giudizi è davvero così bravo, può prendere il mio posto. Siamo consapevoli delle carenze riscontrate, ma stiamo lavorando di giorno in giorno per crescere ed offrire sempre un servizio adeguato e soddisfacente. Non occorre che chi forniva il proprio contributo nella gestione precedente ci dica quello che dobbiamo fare o indichi le imperfezioni emerse: se chi fa queste annotazioni è veramente valido, si presenti alla società per mettere a disposizione la propria esperienza ed aiutare il nuovo personale.
In chiusura vorrei dire che mi sembra stupido sperperare seimila euro, l’equivalente di sessanta abbonamenti escluse le tasse, per degli ululati nei confronti di un avversario di colore che ha fatto solo il suo dovere. E’ ora di finirla, in questo modo si sprecano risorse utili al club a causa di comportamenti contrari alla nostra etica”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Stadio, in extremis l'accordo per l'«affitto»
CALCIO E POLITICA. Domani partita di Coppa Italia con autorizzazione speciale, lunedì la firma. Per l'utilizzo del Bentegodi Hellas e Chievo accettano le condizioni del Comune: canone più alto senza concedere tessere omaggio
20/08/2011
Verona. Accordo in extremis dopo un lungo tira e molla. Poco prima del fischio d'inizio di Chievo-Livorno (domani, alle 20.45) e a meno di una settimana da Verona-Pescara (venerdì prossimo) prima gara del campionato di serie B, il Comune trova l'intesa con Chievo Verona ed Hellas Verona per l'utilizzo dello stadio Bentegodi. Il Comune intanto autorizza comunque l'uso del Bentegodi per domani.
Ha così prodotto effetto l'ultimatum del sindaco Flavio Tosi dell'11 agosto: o firma della convenzione, di durata quinquennale, o vietato l'accesso all'impianto sportivo. Entrambe le società calcistiche, inizialmente oppostesi, hanno invece raggiunto l'intesa, che tecnicamente verrà firmata all'inizio della prossima settimana anche se nella sostanza c'è già. E alle condizioni poste dal Comune, cioè canone più alto e niente tessere omaggio e come presupposto fondamentale il fatto che le due società, appena firmata la convenzione, paghino gli affitti pregressi degli ultimi anni, per i quali hanno già un decreto ingiuntivo di pagamento.
Al Chievo Verona, società di serie A, il Comune imponeva di pagare per l'affitto dello stadio 255mila euro all'anno, per cinque anni, senza concedere al Comune tessere omaggio. All'Hellas Verona, in serie B, 190mila, anche in questo caso tessere. Dopo una dura trattativa e dopo aver discusso nei dettagli la convenzione, si è trovato per entrambe le situazioni un punto di equilibrio, che comunque prevede il canone aumentato rispetto a prima e che non ci siano tessere omaggio.
Sul filo di lana arriva dunque l'accordo, a cui seguirà l'inizio del pagamento dei canoni non versati negli anni precedenti, con la formula della rateizzazione. Come scritto nelle rispettive proposte di convenzioni il Verona, società del presidente Giovanni Martinelli, deve al Comune 401mila euro, per i quali c'è già un decreto ingiuntivo di pagamento, più un debito residuo di 74mila euro, rateizzato il 19 maggio 2010, più 96mila euro dei canoni del secondo semestre 2010 e altri 117mila di canoni del primo semestre 2011: totale 609mila euro.
Il decreto ingiuntivo dell'11 marzo 2010 al Chievo Verona, la società del presidente Luca Campedelli, è relativo a 482mila euro, da pagare al Comune, più altri 404mila di un altro decreto ingiuntivo, dell'1 aprile 2011, per canoni e utenze, a cui si aggiungono un saldo utenze di 43mila euro per il 2008, di 55mila per il 2009 e di 48mila per il 2010: totale un milione. Come era emerso anche il 26 luglio scorso, alla presentazione della sponsorizzazione di Agsm all'Hellas, presenti Tosi, l'assessore allo sport Sboarina e Martinelli dell'Hellas, i debiti pregressi vanno pagati. Così sarà.
Enrico Giardini
Scommesse, ridotta l'ammenda alla società
10/08/2011
È stata pubblicata la decisione della Commissione disciplinare relativa al processo calcio scommesse, con riduzione drastica dell'ammenda a 20mila euro rispetto alla richiesta del procuratore Palazzi che era di 50mila euro.
Il legale dell'Hellas Stefano Fanini commenta: «La Procura federale, dopo aver esaminato la nostra memoria, aveva richiesto l'ammenda ma non la penalizzazione così come ha fatto per altre società; il primo e fondamentale obiettivo è stato quindi raggiunto. Per tenacia, serietà e coraggio del presidente abbiamo quindi fatto valere le nostre ragioni anche in sede di dibattimento, evitando ogni ipotesi di patteggiamento della pena. Fa ora piacere che il cardine della nostra difesa, impostata sulla critica dell'istituto della responsabilità oggettiva per le società e della frequente disapplicazione del potere di graduazione della pena e qualora si tratti di fatti extrasportivi senza alcun vantaggio, sia stato recepito a pagina 49 della decisione, in uno specifico passaggio, e ci abbia consentito la riduzione dell'ammenda rispetto alla richiesta della Procura, dovendosi però tener conto, ai fini della richiesta di proscioglimento integrale, del patteggiamento di Gibellini. Martinelli mi ha ora incaricato di redigere il ricorso in appello: insistiamo per la totale estraneità ai fatti della società e per tentare di ottenere una decisione ancor più favorevole».
S.A.
Anche Gibellini patteggia Cinque mesi di squalifica
CALCIOSCOMMESSE. Niente penalizzazione per il club di via Torricelli
Ammenda di 10mila euro per il diesse dei gialloblù Palazzi chiede una multa per la società di Martinelli
04/08/2011
Nessuna penalizzazione, solo una richiesta di ammenda per il Verona. Mauro Gibellini, invece, patteggia cinque mesi di inibizione, oltre a un'ammenda di 10mila Euro. Questo, in sostanza, in quadro della giornata «in procura» di ieri a Roma dell'Hellas. La requisitoria del procuratore Stefano Palazzi non ha regalato spiacevoli sorprese. Ma in merito all'ammenda richiesta per la società di via Torricelli, e quantificata in 50mila euro, la volontà del presidente Giovanni Martinelli è stata quella di non patteggiare, scegliendo così la via del dibattimento.
Stefano Fanini, avvocato del club Centenario, illustra così la situazione. «Il direttore sportivo Gibellini ha deciso di patteggiare. La pena di cinque mesi sarà da scontare non appena verrà pubblicato il comunicato. Per quanto riguarda il Verona l'intenzione è quella di andare al dibattimento. Non c'è ancora una calendarizzazione degli eventi, ma è molto probabile che si faccia domani (oggi ndr).
Tornando a Gibellini, giusto per essere precisi: non potrà svolgere le sue normali funzioni per tutta la durata della pena. Quindi non potrà essere operativo sul mercato proprio perché ha questo provvedimento che grava sulla sua posizione».
Poi una precisazione in merito alla posizione della società. «Il volere del presidente Martinelli è stato quello di andare a dibattimento, e quindi noi ci giocheremo tutte le nostre carte». Resta, dunque, da affrontare la richiesta da parte della procura di una multa pari a 50mila euro. Ma il pericolo peggiore, quello di ritrovarsi una penalizzazione come pesante fardello di inizio stagione, è stato definitivamente scongiurato.
Il Verona quindi perde Gibellini fino al 2012, ma è ormai certo di poter iniziare il nuovo campionato senza situazioni di handicap. Una buona iniezione di fiducia per i ragazzi di Mandorlini che hanno appena ritrovato la serie
B.S.A.
Martinelli scrive ad Abodi «E la violenza di Salerno?»
03/08/2011
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il patron dell'Hellas, Giovanni Martinelli, ha spedito al presidente della Lega di B Andrea Abodi.
Egregio Presidente Abodi,
nel ringraziarla per il messaggio di benvenuto all'Hellas sono a precisare alcuni aspetti relativi alla polemica nata dopo la presentazione della squadra alla città. Ironia e goliardia sono soggettivamente interpretabili e possono talvolta intaccare la suscettibilità di alcuni ma le parole espresse dal tecnico gialloblù vanno ricondotte nell'ambito di un clima di festa, caratterizzato anche da un simpatico siparietto assieme ad alcuni giocatori meridionali o di diversa etnia.
Sono il primo a rammaricarmi per le polemiche sorte a pochi giorni di distanza dal via della stagione, riscontrando però come puntualmente a piazza, tifosi e, in questo caso, ad un addetto ai lavori venga apposta l'etichetta di razzista in virtù di alcuni spiacevoli episodi accaduti in passato. Le esternazioni di Mandorlini non avevano di certo l'intento di offendere Salerno o i sostenitori granata ma ricordiamo il clima creato prima del ritorno della finale playoff. A partire da un cronista locale che su social network minacciava di morte il nostro mister, per passare dal lancio di telefonini, sassi, bottigliette e aste di bandiere all'ingresso in campo di Ceccarelli e compagni per il riscaldamento, durato in tutti i 90', allo scoppio di un petardo vicino all'assistente arbitrale, all'aggressione ad un giornalista veronese in tribuna stampa e la caccia all'uomo, con obiettivo l'allenatore dell'Hellas, avvenuta in sala stampa dopo il fischio finale.
Per motivi di sicurezza sono stato costretto ad abbandonare la tribuna e assistere al match dal settore ospiti , perdendomi anche qualche frangente di partita. Tutto ciò ha messo a rischio l'incolumità di diversi tesserati, per essere punito solo con un'ammenda di 23 mila euro dal Giudice Sportivo, a dispetto della grave entità dei fatti. Come patron del club esprimo il desiderio di smorzare definitivamente i toni per il bene di tutti, promettendo di attivarmi in prima persona, come fatto di recente con collaboratori e sostenitori, per promuovere iniziative di sensibilizzazione nei confronti del problema del razzismo e della discriminazione.
Giovanni Martinelli
Agsm e lo sconto tariffe ai gialloblù
Offerta al via tra novità e polemiche
02/08/2011
Verona. «È terminato da pochi minuti il primo giorno della campagna abbonamenti 2011/12», scrivono sul sito dell'Hellas ... e già scoppiano le polemiche. Non passa inosservata, infatti, l'iniziativa di Agsm (contestato sponsor dell squadra di Martinelli) ai nuovi abbonati: Ti abboni all'Hellas? Agsm ti fa lo sconto.
La sponsorizzazione sottoscritta tra comune e la multiutility cittadina che fornisce gas e energia elettrica si arricchisce di nuovi dettagli. Ieri ai bigonci dello stadio veniva dato del materiale informativo sotto la dicitura "Offerta Agsm gialloblu": se ti abboni all'Hellas -5,5 % sull'elettricità e sconto di 1 centesimo di euro per ogni metro cubo di gas consumato. Ma non è finita: se cambi gestore c'è pure la maglia ufficiale del Verona.
E di cambiare gestore ci stanno pensando in tanti. Molti cittadini e tifosi del Chievo, infatti, indignati dalla corsia preferenziale riservata ai gialloblu vogliono cambiare sì, ma lasciare Agsm.
Per chi cercasse informazioni sui siti di Agsm e Hellas Verona sappia che dell'offerta non c'è menzione. A dire il vero sul sito dell'Hellas Agsm non risulta nemmeno come sponsor...
Ogni tanto riappare Parentela. Di sicuro non cerca pubblicità, se ne sta alla finestra, aspetta un cenno, almeno così assicura
30/07/2011
«Qualcuno è entrato?» chiede Alberto Parentela. «In società, voglio dire». No, nessuno entra, non se ne parla più, come se gli appelli di Martinelli fossero stati esauditi. Certo, l'ingresso dell'Agsm qualcosa ha portato, ma non siamo di sicuro ai livelli che Martinelli aveva indicato «per costruire una squadra competitiva». Bergamelli se n'è andato, le varie cordate sembrano sciolte come neve al sole, il veronese Venturi per adesso resta in disparte. L'unico che continua a crederci, a indicare date, a lavorare con professionisti alla ricerca di far quadrare i conti, è sempre lui, Alberto Parentela. «Entro la metà di agosto, se Martinelli vuole, se qualcuno non ci mette ostacoli di mezzo, io ci metto i soldi», spiega. Che sia la volta buona? «Se non succederà, non dipenderà da me», aggiunge. Visto così, ascoltato più volte, non dà l'idea di millantare. E se a qualcuno vengono dubbi, è meglio ricordare che se Mandorlini è arrivato al Verona, il merito è proprio di Alberto Parentela. Mica male la credenziale...
>Mandorlini deferito: una squalifica in arrivo?
IL CASO. La Procura federale ha rinviato alla Disciplinare il tecnico per la canzone «Ti amo terrone» cantata alla presentazione; identico provvedimento per la società Mandorlini deferito: una squalifica in arrivo?. Secondo le indagini si configura «atteggiamento offensivo e denigratorio». L'allenatore non ci sta: «Questa è una vergogna»
30/07/2011
Il deferimento è arrivato puntuale. Costa caro ad Andrea Mandorlini il "Ti amo terrone" cantato e suggerito ai tifosi dell'Hellas, quando il Verona si è presentato alla città in quella serata del 19 luglio che da ora in avanti non sarà certo ricordata solo per il clima di festa. Peccato. Se n'è parlato tanto, forse anche troppo e la speranza era che non se ne parlasse più, che finisse così, una sera di mezza estate, una scivolata, a volte succede, senza ulteriori code avvelenate. Invece non è proprio così e ieri se n'è avuta conferma dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi.
Nessuna goliardia per la Procura Federale, che esattamente dieci giorni dopo ha scartato l'ipotesi di archiviazione e imboccato una strada che dirigenza e mister avrebbero volentieri evitato. Mandorlini è stato deferito «per aver proferito pubblicamente espressioni lesive della reputazione della Salernitana Calcio 1919 S.p.A. nonché per aver posto in essere una condotta discriminatoria recante offesa, denigrazione ed insulto per origine territoriale o etnica e configurante propaganda ideologica inneggiante a comportamenti discriminatori». Il comunicato della Figc parla chiaro. Il Verona dovrà ora illustrare la sua posizione davanti alla Commissione Disciplinare del Settore tecnico per il relativo giudizio, nel primo grado di un processo che potrebbe avere un'ulteriore appendice alla Corte di Giustizia Federale. Naturale il deferimento subito dall'Hellas per responsabilità oggettiva, meno scontato e prevedibile quello per responsabilità concorrente. Evidentemente la Procura, di fronte ad una società già recidiva, ha ritenuto di applicare anche quest'aggravante.
TUTTO PREVISTO. Il Verona qualcosa aveva già intuito. Non a caso la posizione della società, affidata al suo legale Stefano Fanini, poggia le basi su scenari che fin dall'inizio non promettevano niente di buono. «Il clima creatosi successivamente al fatto in oggetto era pesante e abbiamo compreso tutti l'aria che tirava. Preferisco non pronunciarmi nello specifico, considerato che la società si è già espressa in merito alla valutazione dell'episodio e ritengo comunque, come ho già avuto modo di dire in precedenza, che Mandorlini avesse già minuziosamente chiarito la sua posizione alla Procura, anche scusandosi qualora fosse stato frainteso nei toni. In ogni caso - prosegue Fanini - stupisce il deferimento sia per responsabilità oggettiva, consequenziale da Codice di Giustizia Sportiva, sia per concorrente della società. Capiremo meglio le motivazioni quando riceveremo gli atti ed avremo modo di impostare la nostra difesa». Mandorlini rischia un'ammenda ma anche una squalifica, ipotesi certamente non da scartare viste le argomentazioni della Procura. Per il Verona tutto invece verrà circoscritto al massimo ad una sanzione pecuniaria.
L'avvocato Fanini in questi giorni è impegnato pure nella redazione della memoria difensiva che presenterà mercoledì a Roma davanti alla Commissione Disciplinare Nazionale nell'ambito del processo per il calcio scommesse, per il quale è stato deferito anche il direttore sportivo Gibellini in merito ad una presunta omessa denuncia, relativa alla partita Verona-Ravenna. Insomma, un agosto di lavoro pieno per l'avvocato Fanini.
COERENTE FINO IN FONDO. Mandorlini è tornato sull'argomento dal ritiro di Castelrotto, ieri sera dopo cena. Mandorlini è parso avvilito, incredulo. "E' tutto patetico" ha detto scuotendo la testa. "Questo deferimento è una vergogna. Mi difenderò in tutti i modi, questa è un'ingiustizia".
Un ritornello che probabilmente Mandorlini dovrà ripetere chissà quante volte ancora. E se tornasse indietro? Nulla cambierebbe. «Io non volevo offendere nessuno, l'ho detto più volte. Mi riferivo soltanto alla Salernitana, visto quello che abbiamo vissuto tutti noi quel giorno all'Arechi. Ne abbiamo subite di tutti i colori. Invece tutto è stato strumentalizzato. Estendere il concetto a tutto il Meridione, dove ho pure diversi amici, è stato vergognoso. Se lo rifarei? Sì, perchè non trovo niente di male nel rispondere con ironia alla violenza».
Agsm-Hellas, il caso sul tavolo di Tremonti
LA POLEMICA. I deputati Pd presentano un'interrogazione al ministro
«Il presidente è anche segretario Lega: inopportuno»
30/07/2011
Il caso Agsm-Hellas continua a creare proteste e polemiche e interrogazioni parlamentari. Dopo quella dell'Italia dei Valori al ministro dell'Interno Maroni, è arrivata anche l'interrogazione parlamentare al ministro dell'Economia e delle Finanze da parte del Pd che critica la sponsorizzazione dell'Agsm a favore dell'Hellas Verona.
L'interrogazione firmata dai deputati veronesi Gianni Dal Moro, Gian Paolo Fogliardi e Federico Testa, sottolinea che il Comune è socio al 100% di Agsm e che in momenti di crisi «con molte famiglie in difficoltà dal punto di vista economico e sociale, investire in azioni di sponsorizzazione in una società di calcio, seppur simbolo della nostra città e provincia risulta quanto mai inopportuno». Inoltre, «in una fase di tagli continui ai Comuni e di sacrifici enormi richiesti ai cittadini, l'Agsm spende 350 mila euro per legare il proprio logo ad una squadra di calcio, potendo invece utilizzare tali ingenti risorse per ridurre le bollette delle famiglie veronesi – iniziativa che rappresenterebbe tra l'altro una ben più efficace campagna promozionale e pubblicitaria per l'Agsm». I deputati Pd chiedono quindi a Tremonti «quali azioni il ministro intenda assumere nei confronti di questa iniziativa e per evitare che tali episodi simili si ripetano nel paese, aggirando la norma recentemente approvata». Si chiede inoltre di «inserire Agsm e tutte le aziende municipalizzate italiane nell'elenco Istat delle amministrazioni pubbliche per le quali è fatto divieto di stipulare contratti di sponsorizzazione».
«Buon senso vorrebbe», aggiunge il deputato Dal Moro, «che prima di dare i soldi ad una società di calcio si chiudessero le cause in corso con la stessa società e che il beneficiario pagasse totalmente il suo debito (l'Hellas ha un contenzioso con il Comune per il canone dello stadio bentegodi-ndr). E se il debito è con il Comune e la sponsorizzazione è con Agsm, non cambia molto visto che Agsm è 100% del Comune. Ma una cosa che sembrerebbe ovvia, così non è, tanto paga "pantalon". Diciamo la verità, l'anno prossimo a Verona ci saranno le elezioni per il Comune di Verona e la dirigenza leghista con questa sponsorizzazione tenta di raccogliere i voti dei tifosi dell'Hellas Verona». Anche perché «il segretario provinciale della Lega Nord è anche presidente di Agsm»: «la legge non lo vieta, ma rimanendo nel doppio ruolo, in casi come questo consente a tanti di sospettare sull'opportunità di questo provvedimento».
Infine il segretario cittadino del Pd Stefano Vallani replica al sindaco: «Confondere l'attività di Enel con quella di Agsm è sbagliato. Enel è una società quotata in Borsa e che presenta un azionariato diffuso, Agsm invece è ad intero capitale pubblico e precisamente del Comune di Verona».
«Una penalizzazione sarebbe esagerata...»
27/07/2011
Cosa rischia adesso l'Hellas? La parola passa a Stefano Fanini, avvocato del club di Giovanni Martinelli: "Nella peggiore delle ipotesi rischia una sanzione pecuniaria. Non voglio pensare nemmeno all'ipotesi di una penalizzazione, perché sarebbe da considerarsi oltremodo vessatoria per la portata dei fatti. Ritengo sia del tutto spropositata anche una sanzione pecuniaria. Dagli elementi che sono emersi pare discutibile il deferimento sia di Gibellini che della società. Preso atto, comunque, di quanto successo stabiliremo la nostra linea difensiva e la linea di condotta da parte del club".
Gibellini che cosa rischia? "Il direttore rischia una possibile squalifica che nei termini e nella quantificazione è tutta da valutare perché sarà basata sull'attendibilità dei fatti contestati. Vedremo dunque quelle che saranno le richieste della Procura nei suoi confronti e nei confronti della stessa società che risponde solamente per responsabilità oggettiva. Il Verona semplicemente per dei fatti che sono contestati ad un proprio tesserato viene tirato in ballo. Adesso si attende l'ufficialità dell'inizio del processo che si terrà a Roma in Commissione Disciplinare nazionale. Presumibilmente inizierà mercoledì prossimo, e nel frattempo avremmo modo di produrre le nostre memorie difensive. All'unisono con la società e Gibellini si deciderà quella che è la linea da condurre. E per la fine della settimana prossima dovrebbero esserci già le decisioni della Commissione per permettere, con il secondo grado e gli ulteriori ricorsi, una definizione di tutte le posizioni entro Ferragosto, arrivando così ad una compilazione regolare dei calendari".
Agsm, Campedelli critica Tosi
E ora il caso arriva in Parlamento
Il vicecapogruppo di Italia dei Valori alla Camera, Antonio Borghesi, ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Maroni. E amaro sfogo del presidente del Chievo all'indomani dell'accordo per sponsorizzare l'Hellas. E ricorda: «Quando la Regione tre anni fa aveva deciso di appoggiare il Chievo tutti contrari, tutti a dire: «Non è giusto, per questo e per quello...Solo il Verona è un patrimonio? E la Marmi Lanza, allora? E la Scaligera basket, oggi Tezenis, non ha vinto una Coppa Korac? E il Cus Verona?»
26/07/2011
Verona. Sulla vicenda della sponsorizzazione dell'Hellas non si placano le polemiche. Anzi. Il vicecapogruppo di Italia dei Valori alla Camera, Antonio Borghesi, ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Maroni, presentata oggi al Parlamento.
Nell’interrogazione Borghesi, già presidente della Provincia scaligera, rileva che un decreto legge del 2010, ha vietato le sponsorizzazioni da parte degli enti locali. Secondo la Corte di Cassazione ad essere vietati sarebbero i patrocini comportanti spese, come ad esempio la sponsorizzazione di una squadra di calcio.
A nulla rileva - scrive Borghesi - il fatto che Agsm abbia la forma giuridica di Spa, poichè essendo controllata al 100% da parte del Comune è come se la sponsorizzazione fosse realizzata direttamente dal Comune, che ne è socio unico. Tra l’altro Agsm opera solo nel territorio veronese. Quindi è del tutto fuori luogo immaginare che possa svolgere una funzione di promozione commerciale in qualunque stadio italiano, ove la squadra giocherà nel prossimo campionato. L’Hellas - ricorda il deputato veronese - risulta debitrice di somme rilevanti, circa 750.000 euro, nei confronti del Comune di Verona, il cui sindaco «è da sempre tifoso e fiancheggiatore del tifo più oltranzista della squadra le »Brigate gialloblù« In conclusione, Borghesi chiede al ministro: se sia conoscenza del fatto e se non ritenga di dover intervenire, per impedire che il Comune di Verona violi così palesemente, ancorchè indirettamente, la norma di legge che vieta le sponsorizzazioni.
E sulla sponsorizzazione nessuna sorpresa, dice Campedelli, il presidente del Chievo. «Purtroppo, non ho più vent'anni...» sorride amaro. «Non mi stupisco più, comincio ad avere qualche capello bianco per qualcosa...». Non c'è bisogno di fargli troppe domande, le risposte gli vengono fuori da sole. «Sapevo che sarebbe andata a finire così, l'avevo capito già dal primo momento...»
Perché, presidente?
«Ha presente quello che era successo tre anni fa, quando la Regione aveva scelto di appoggiare il Chievo? Un milione di euro, la scelta del Chievo come unica squadra veneta a rappresentare la Regione in serie A... Delibera già pronta, era una scelta che faceva onore al Chievo e che, tra l'altro, ci avrebbe dato una bella mano, anche da un punto di vista economico».
Che cosa successe?
«Una levata di scudi incredibile. Tutti d'accordo, da destra, al centro, alla sinistra. Se vuole, le faccio pure i nomi, ma è meglio di no, per carità... Chi parlò allora lo sa, non c'è bisogno di metterli in difficoltà. Tutti a dire, "no, non è giusto", per questo e quest'altro motivo. E sa cosa disse qualcuno?»
Dica...
«Disse che non era giusto che soldi pubblici andassero allo sport professionistico. E questi, cosa sono? Oggi, invece, la stessa persona sostiene che la cosa può andare, purché si aiutino anche i dilettanti... Bella coerenza, non c'è che dire».
Amareggiato?
«Guardi, non parlo come presidente del Chievo, ma come cittadino veronese. Mi sembra una cosa decisamente sbagliata, un provvedimento molto discutibile...»
Diplomatico, presidente...
«Ma no, ormai ho capito come girano le cose, non è la prima volta, né sarà l'ultima, purtroppo. Cosa vuole, che mi stupisca ancora di certe scelte, di certe prese di posizione? Ne ho viste di tutti i colori, dal bagno nella fontana, alle dichiarazioni d'intenti, alle frasi a effetto...»
Si sente abbandonato?
«No, affatto. Dalla città, no, assolutamente. Il sindaco può dire quello che vuole, ma non rappresenta certo il pensiero di tutta Verona. Rappresenta il suo e, forse, quello di qualche tifoso del Verona. Distinguiamo, per favore. Un conto è la politica, un conto il resto della città. In un caso come questo, ad esempio, credo che la maggioranza dei veronesi, non sia d'accordo con i politici».
Una presa di posizione netta, la sua...
«Senta, qualcuno mi dovrebbe spiegare perché solo il Verona è patrimonio della città. E la Marmi Lanza, allora? E la Scaligera basket, oggi Tezenis, non ha vinto una Coppa Korac? E il Cus Verona di rugby e chissà quante altre ne dimentico... Basta, c'è un momento in cui devono smetterla con 'sta storia. Possono fare quello che vogliono, ormai l'abbiamo capito, ma non raccontare la storia dell'orso».
È un'operazione di marketing, questa la motivazione...
«Sarà, anche se a me sembra più che altro un'operazione di altro tipo. Però, mica voglio entrare nella testa della gente, mi basta stare nella mia e vedere le cose come vanno. Per come la vedo io, non è che ci siano molte altre letture da fare...»
Adesso, c'è in ballo anche la convenzione per l'utilizzo dello stadio...
«Ah sì, se è per quello, di cose in ballo ce ne sono tante. In ogni caso, sappiano che la bozza della convenzione che abbiamo ricevuto, non è quella che ci aspettavamo. E che non ho nessuna intenzione di firmarla così com'è...»
Dichiarazione di guerra?
«Macché, una semplice analisi di quello che è contenuto e di quello che riteniamo corretto. Tutto qua, nessuna ripicca, ci mancherebbe».
Presidente, ma se non firma...
«Eh, ho capito, se non firmo non mi danno lo stadio. Pazienza...»
Che fa, porterà davvero via il Chievo?
«Scherziamo? Il 21 agosto c'è la Coppa Italia, magari perdiamo a tavolino... E poi, anche il Chievo è patrimonio della città. O no?»
Raffaele Tomelleri
«I sacrifici li facciamo tutti ma il calcio è privilegiato»
GLI ALTRI SPORT. Dal basket al volley, molte le recriminazioni. Sandroni (Cus Rugby): «Agsm aiuta anche noi con cifre molto inferiori ma non ci trovo nulla di strano»
26/07/2011
Sfaccettature diverse. Basket, volley e rugby si dividono. C'è chi approva e chi proprio non riesce a mandarla giù. Il binomio Hellas-Agsm visto dall'altra parte della barricata suggerisce dure reazioni ma anche qualche applauso.
«Siamo tutti contenti che il Verona abbia ritrovato la serie B - premette Giuseppe Vicenzi, presidente della Tezenis -, auguro all'Hellas di giocare un grande campionato, apprezzo gli sforzi di Giovanni Martinelli. Di sacrifici però ne facciamo parecchi anche noi, cercando di far quadrare il bilancio solo attraverso l'opera di imprenditori e piccoli azionisti. A quanto mi risulta il calcio di contributi ne riceve già, tra federazione e diritti televisivi. Di sicuro, in generale, c'è troppa disparità di trattamento rispetto agli altri sport».
«Mi sta bene se il Comune e gli amministratori cercano di mantenere sempre vive le attività sportive, culturali e di svago. La gente - osserva Gabriele Cottarelli, direttore generale della Marmi Lanza - ha bisogno non solo di pagare meno le bollette ma anche di trascorrere bene il suo tempo libero. Mi sembra però che stavolta gli sguardi siano stati rivolti in un'unica direzione. La pallavolo, così come tanti altri, non è certo sport di serie B».
«È chiaro che l'Hellas è un'ottima vetrina, su quello non ci piove. Dare però tutto al Verona e niente agli altri non è il massimo. Si poteva ipotizzare - suggerisce Samuele Zambon, presidente di Verona Volley - di dividere le sponsorizzazioni in base al bilancio di tutte le altre eccellenze sportive: Verona, Chievo, Scaligera, Marmi Lanza, Verona Volley e il Cus Verona. Verona però è una città per certi versi anomala, con moltissime realtà di primo piano. Se una si prende l'intera torta le altre non possono essere certo felici».
Agsm sponsorizza il Cus Verona Rugby, attraverso un accordo annuale appena firmato con opzione per i successivi due. «La cifra è in ogni caso infinitamente inferiore rispetto a quella che avrà il Verona», specifica il presidente Giorgio Sandroni. «Non ci trovo comunque nulla di strano in questa operazione, lavoro nel mondo commerciale e certe dinamiche le conosco. C'è libera concorrenza, anche nel settore in cui opera Agsm. L'azienda - conclude Sandroni - ha voluto investire nel mondo del calcio ed affiancarsi ad un marchio che le garantirà grande visibilità, vista la penetrazione dell'Hellas nel territorio. Non vedo dov'è il problema».
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Presentato l'accordo con Agsm, nuovo main sponsor casalingo
25/07/2011 - 15:46
Lunedì conferenza stampa presso la Sala Arazzi: presenti il presidente Giovanni Martinelli, il consigliere Mirko Martinelli ed il resp. marketing Federico Bosi
VERONA - Questa mattina, presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo main sponsor casalingo dell'Hellas Verona, Agsm.
Presenti il Sindaco Flavio Tosi, l'Assessore allo Sport Federico Sboarina, il presidente dell'azienda Paolo Paternoster ed il direttore generale Giampietro Cigolini, il presidente di Amia Stefano Legramandi, il patron scaligero Giovanni Martinelli, il consigliere Mirko Martinelli ed il responsabile marketing Federico Bosi.
Hellasverona.it vi riporta le dichiarazioni rilasciate nell'occasione:
Martinelli: “Sono molto soddisfatto della collaborazione che oggi sigliamo. Ringrazio i rappresentanti dell'ente veronese, oltre che naturalmente i padroni di casa Tosi e Sboarina, per il significato della loro presenza. A questo nuovo legame hanno fatto eco in questi giorni alcune polemiche, ma ciò che vedo dal mio punto di vista è l’inizio di un rapporto importante tra due dei più noti marchi della città di Verona, allo scopo di darsi reciproca visibilità e vantaggio. Sono pertanto certo che il pubblico ed il nome dell’Hellas saranno per Agsm un veicolo utile per allargare la propria offerta commerciale, portando i propri servizi ad un bacino ancora più ampio. Allo stesso modo confido che la nostra maglia possa assumere con questa unione un'impronta molto significativa, ed essere quindi assieme alla promozione un ulteriore motivo trainante della raccolta pubblicitaria della stagione. So che il nostro ufficio commerciale si metterà a disposizione delle richieste di Agsm per fare in modo dalla cooperazione possa nascere un lavoro rilevante, in grado di concretizzare gli obiettivi preposti. Colgo l’occasione per augurare alla squadra, al mister ed allo staff un buon lavoro per iniziare una grande stagione di calcio da vivere assieme”.
Alle parole del presidente gialloblù hanno fatto eco quelle di Federico Bosi: “Per quanto riguarda la partnership con Agsm posso solo sottolineare che sono già in fase di elaborazione diversi strumenti per un approccio commerciale mirato e funzionale, all’altezza delle esigenze dell’azienda qui oggi rappresentata dal presidente Paternoster e direttore Cigolini. La profilazione dei nostri utenti credo possa rappresentare indubbiamente una buona base di partenza su cui lavorare, e non ho alcun timore che, con un Front End messo a disposizione dalla stessa Agsm, questa collaborazione risulterà utile e proficua. Come Hellas Verona ringrazio a mia volta per la fiducia accordataci e ribadisco qui che non mancherà la mia totale collaborazione, in qualità di responsabile marketing, per far sì che Agsm possa trascorrere con noi un proficuo anno sulle nostre maglie”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Hellas e Agsm a braccetto, 350mila euro ai gialloblù
Presentato oggi a Palazzo Barbieri il contratto di sponsorizzazione tra le due società scaligere
25 lug | SPORT PAG 07 La Redazione
Agsm sarà lo sponsor ufficiale dell’Hellas Verona per la stagione sportiva 2011-2012. Il contratto di collaborazione commerciale, del valore di 350mila euro, tra le due società veronesi, è stato presentato oggi a Palazzo Barbieri dal sindaco Flavio Tosi insieme all’assessore allo Sport Federico Sboarina e ai presidenti di Agsm Paolo Paternoster e di Hellas Verona Giovanni Martinelli.
Presenti anche il vicepresidente di Agsm Mirco Caliari e il direttore generale Giampietro Cigolini, il vicepresidente di Hellas Verona Mirko Martinelli e il responsabile marketing Federico Bosi. “Si tratta di un’operazione puramente commerciale – spiega il Sindaco – tra una multiutility, Agsm, e una società di calcio di primaria importanza, entrambe società storiche e secolari delle nostra città, allo scopo di conseguire un vantaggio reciproco. Tra un anno – aggiunge Tosi – dimostreremo con i numeri i reali vantaggi di questa operazione per Agsm. Agsm – ricorda il Sindaco - è una spa che opera nel settore privato dell’energia in concorrenza con altre multiutilty, anch’esse quasi tutte a controllo pubblico e che già sponsorizzano squadre sportive per accordi di tipo commerciale; quella di Agsm è quindi una scelta pubblicitaria che porterà all’azienda un ritorno di immagine e nuovi clienti. Ricordo anche - conclude Tosi – che con questa amministrazione i bilanci e i fatturati di Agsm, come d’altra parte anche quelli di Amia, sono in continua crescita e questa operazione vale solo la due-millesima parte del fatturato di Agsm, che supera i 600 milioni di euro”.
“Un’azienda come Agsm – afferma Sboarina – Spa di diritto privato con capitale interamente di proprietà del Comune, evidenzia che lo sport rappresenta uno straordinario veicolo di comunicazione e uno strumento per fare business. Agsm – aggiunge l’assessore – è già impegnata anche nel settore degli sport minori, con importanti sostegni economici e iniziative di promozione; l’auspicio – conclude Sboarina – è che si diffonda sempre di più il messaggio dello sport come strumento sociale che arriva non solo ai giovani ma anche alle loro famiglie”. “Un accordo che per Agsm rappresenta un importante salto di qualità – dice Paternoster – e che, sulla base di uno specifico studio di marketing, permetterà che il brand dell’azienda municipalizzata sia veicolato anche sul territorio provinciale, laddove Hellas attinge il 75 per cento del proprio pubblico e dove invece la presenza di Agsm è tutt’ora marginale (mentre in città la sua copertura è del 95 per cento). Per la nostra azienda – sottolinea Paternoster – si tratta di un investimento e non di un costo, un’opportunità di promozione commerciale che non si poteva non cogliere se vogliamo crescere in termini di nuovi clienti e raggiungere ulteriori profitti, con vantaggi che si rifletteranno su tutta la collettività”.
“Sono certo che il pubblico e il nome dell’Hellas – aggiunge il presidente Martinelli – saranno per Agsm un veicolo importante per allargare la propria offerta commerciale, portando i propri servizi ad un bacino ancora più ampio”. Il contratto di collaborazione commerciale ha validità un anno, con diritto di opzione per Agsm di rinnovarlo per l’anno successivo. Il logo Agsm sarà posizionato centralmente sulla divisa da gioco oltre che sul materiale indossato dagli atleti dell’Hellas allo stadio Bentegodi; Agsm sarà presente in tutte le occasioni di eventi di carattere generale organizzati dalla società sportiva.
FONTE: VeronaSera.it
Da Castelrotto, "Benvenuti al nord"
22/07/2011 - 13:57
Un simpatico siparietto ha coinvolto il tecnico Mandorlini e diversi giocatori al termine della seduta affrontata venerdì mattina dalla squadra gialloblù
CASTELROTTO - L'intenzione è quella di stemperare le polemiche, ribadendo nuovamente il concetto: le esternazioni di Mandorlini, sentite in occasione della presentazione alla città dell'Hellas Verona, erano goliardiche e prive di natura discriminatoria.
Ne fornisce un'ennesima testimonianza il simpatico siparietto nato al termine della seduta mattutina svolta venerdì a Castelrotto dalla squadra scaligera. Davanti al motorhome utilizzato come store ufficiale nel ritiro estivo, Mandorlini ed alcuni atleti hanno esposto uno striscione riportante il messaggio "Benvenuti al nord", tra le risate di staff, giocatori e tifosi presenti. Un ulteriore modo, vista la presenza di calciatori provenienti da Brasile, Grecia, Argentina, Costa d'Avorio ed Austria, oltre che da Calabria, Sicilia e Campania, per sottolineare quanto già detto dall'allenatore e dalla società in questi giorni.
Esternazioni di Mandorlini, nota del club
21/07/2011 - 17:29
Non corrisponde assolutamente al vero che il nostro tecnico abbia utilizzato toni e frasi offensive nei confronti di altre società e/o città e/o incitato i tifosi a farlo
VERONA - In riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa, televisioni e siti internet in relazione alle esternazioni del tecnico Mandorlini durante la presentazione della squadra alla città dello scorso 19 luglio, si precisa quanto segue.
Non corrisponde assolutamente al vero che il nostro tecnico abbia utilizzato toni e frasi offensive nei confronti di altre società e/o città e/o incitato i tifosi a farlo, bensì ha unicamente, nell’ambito di un clima goliardico e festoso di inizio stagione, intonato ironicamente una datata canzone goliardica di un gruppo musicale italiano, senza che ciò possa essere quindi ricondotto a comportamento di natura razzista o facinoroso.
Spiace quindi rilevare ancora una volta, che taluni fatti se accadono nella nostra città ed in particolare siano riconducibili alla nostra società, vengano frequentemente distorti e strumentalizzati unicamente al fine di screditarne l’immagine.
Siamo ben consci che l’ironia e la goliardia nelle loro svariate forme, possano essere discutibili e soggettivamente interpretabili e talvolta ledere la suscettibilità e sensibilità di alcuni, ma non possono e non devono certo venire confuse con ben lontane forme di violenza e/o razzismo.
Si rileva a tal proposito che due nostri giocatori, uno di origine calabrese e l’altro campano, nonchè altri di diverse etnie, hanno partecipato divertiti assieme alla canzone di mister Mandorlini e ciò a conferma del tono scherzoso ed inoffensivo che la stessa rivestiva.
Invitiamo quindi a ridimensionare serenamente l’accaduto, riconducendone la portata al giusto valore onde evitare di denigrare pretestuosamente un’intera città e tifoseria come purtroppo già avvenuto in passato per circostanze talvolta rivelatesi di nessuna importanza o addirittura millantate.
Ufficio Stampa
Presentata alla città la squadra gialloblù
20/07/2011 - 00:01
Accoglienza da pelle d'oca da parte del pubblico scaligero nonostante il maltempo presso il centro sportivo di Via Sogare
VERONA - Già alle spalle i primi allenamenti e l'incontro con la stampa, è giunto anche il momento di presentarsi alla città. Un mese dopo la festa di Salerno, cori, sorrisi, striscioni e bandiere si ripropongono presso il centro sportivo "Olivieri" di Via Sogare nella serata di lunedì, per riservare alla squadra scaligera un'accoglienza da pelle d'oca, nonostante il maltempo.
Di fronte a circa duemilacinquento persone hanno portato il proprio saluto il Sindaco Flavio Tosi e l'Assessore allo Sport Federico Sboarina, seguiti da una lettera di Giovanni Martinelli in cui il presidente ha sottolineato l'orgoglio di essere di Verona e del Verona. Non sono poi mancati l'intervento del consigliere delegato Benito Siciliano e del responsabile marketing Federico Bosi, con quest'ultimo a mostrare le nuove maglie firmate Asics ed esporre alcune nuove iniziative commerciali.
Un vero e proprio bagno di folla quello che ha coinvolto i protagonisti, partendo dai giovani portieri aggregati alla prima squadra, passando per le parole di Ceccarelli, Doninelli, Galli e Ferrari, prima dell'incredibile standing ovation per mister Mandorlini. Sul maxischermo, le immagini degli ultimi minuti del match di ritorno con la Salernitana: a trenta giorni di distanza dalla promozione, l'entusiasmo del pubblico di fede gialloblù non si è mai spento.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Si accendono i riflettori Che festa in Via Sogare
19/07/2011
Tutta mia la città. S'accendano le luci. Anzi, i riflettori. Passano i gialloblù. La notte è dell'Hellas. Il Verona questa sera si prenderà l'abbraccio della sua gente. L'appuntamento per il popolo veronese è fissato per le 21 al campo «Olivieri». Presentazione «by night» sul sintetico di Via Sogare, a due passi dal Bentegodi. In un primo tempo era stato scelto il cuore della città come ideale location per la presentazione della squadra ai tifosi.
Poi si è deciso di spostare la sede all'Olivieri. Tifosi sulle gradinate, e squadra in campo. È passato poco più di un mese dalla festa promozione, ma la voglia di Hellas non viene mai a mancare. Sul campo sfileranno nuovi e vecchi protagonisti del Verona 2011 – 2012. Il mercato, a dire il vero, non ha detto ancora molto. Le novità, però, sono destinate ad arrivare più avanti.
Ieri è stata giornata di raduno per Ceccarelli e compagni. Hanno parlato un po' tutti. Mandorlini compreso. Il tecnico, comunque, porterà questa sera il saluto ai sostenitori dell'Hellas. Anche perché in questo momento l'allenatore ravennate è considerato un po' da tutti il grande artefice della promozione in serie B.
Ieri a Sandrà la società era presente. Ma ha preferito lasciare spazio e parole ad altri. Questa sera, allora, toccherà al consigliere delegato Benito Siciliano e al direttore sportivo Mauro Gibellini delineare in maniera chiara la linea progettuale destinata a scandire i tempi del progetto Verona. Non mancherà di presenziare Giovanni Martinelli. Il patron è ancora «uomo solo» al comando del vapore. Le voci sull'entrata di possibili soci si rincorrono. Ma di concreto, allo stato attuale delle cose, non c'è ancora nulla. Di sicuro in via Torricelli c'è movimento. E magari già questa sera potrebbero arrivare nuove indicazioni. Il Verona, comunque, rinasce così. Il vestito è quello della festa di Salerno. È cambiato poco, quasi nulla. Prima della partenza per il ritiro di Castelrotto era doveroso salutare la piazza. E poi, chiusa la notte di festa, via verso nuove destinazioni. Missione B. Da non fallire. S.A.
Si presenta l'Hellas: «Profilo molto basso e tanto entusiasmo»
TUTTI PRONTI PER LA B. Quanti applausi per i giocatori che hanno conquistato la promozione. Martinelli porta i saluti della società, Gibellini fa gli onori di casa: «La rosa è già buona, dobbiamo inserire tre o quattro ragazzi di qualità»
19/07/2011
Tanti applausi, pacche sulle spalle, i sorrisi non mancano. L'effetto Salerno non è ancora svanito, la serie B non è più un sogno ma l'Hellas vola a bassa quota, senza troppi proclami. Il presidente Martinelli e il consigliere delegato Siciliano sono impegnati in un vertice societario, una toccata e fuga per salutare lo staff tecnico e la squadra ma bocche cucite, si tengono le dichiarazioni ufficiali per la presentazione di questa sera in Via Sogare. Mister Mandorlini è bloccato in autostrada, all'altezza di Imola, tocca a Mauro Gibellini fare gli onori di casa. Il Verona riparte, un mese dopo la finale dell'Arechi, finalmente la B dopo quattro anni nell'inferno della C. Il «gruppo storico», quello che ha centrato la promozione, non si tocca. Da Rafael a Ceccarelli, da Esposito a Russo, da Hallfredsson a Maietta, da Ferrari a Berrettoni. Sono rientrati alla base Gepy Pugliese e Juanito Gomez, il primo ha giocato da titolare tra i cadetti con il Varese, l'attaccante argentino ha trascinato a suon di gol il Gubbio in B. «Il miglior giocatore della Lega Pro - ammette Mauro Gibellini - lui è il primo acquisto del Verona, non dobbiamo dimenticarlo. Può diventare la vera sorpresa del campionato.
Ti amo terrone Skiantos Bologna Piazza Maggiore 14 agosto 2010 |
Tutti parlano di Paulinho, lo conosco bene perchè l'avevo bloccato per il Verona cinque o sei anni fa quando giocava in Brasile. Ma il Gomez visto negli ultimi anni è più forte, ha più qualità, calcia con tutti e due i piedi, sa colpire di testa, dà profondità all'azione e gioca per la squadra. Sono pronto a scommettere su di lui».
Tornano anche Dianda Salif e Jorginho, hanno fatto bene con Juve Stabia e Sambonifacese, Mandorlini potrà valutarli con calma in ritiro. Ci sono anche due ragazzi che arrivano dalla Primavera del Genoa - Tachtsidis e Doninelli - e un giovane centrocampista come Niccolò Galli che ha giocato due stagioni nel Pergocrema. Il mercato del Verona è tutto qui. Calma piatta in attesa di qualche cambiamento nella stanza dei bottoni. «Non so nulla, dovete parlare di queste cose con il presidente, sono decisioni che non mi competono - sottolinea Gibellini - però non dobbiamo pensare troppo al mercato. Non guardiamo alle grandi, valutiamo cosa fanno le altre. Tutto fermo. Tre o quattro giovani interessanti li abbiamo presi, altri li abbiamo individuati ma c'è grande concorrenza, molti di loro sono in ritiro con le prime squadre e saranno liberi fra qualche settimana. Per gli altri dobbiamo avere pazienza.
In B possiamo iscrivere una lista con 19 giocatori professionisti e 8 juniores, nati dopo il 1990. Non possiamo sbagliare nulla per non trovarci atleti che non possiamo nemmeno far giocare. Però sono tranquillo, questa è una buona rosa, una base sulla quale partire. Sicuramente la situazione è cambiata. Siamo tornati in serie B, dobbiamo sfruttare l'entusiasmo che si respira nell'ambiente, nella squadra, in giro per la città. Ma dobbiamo tenere un profilo basso, far valere il cuore e il carattere delle provinciali. Guardate cos'hanno fatto nelle ultime stagioni le squadre che venivano dalla C. Su questa intelaiatura dobbiamo inserire tre o quattro elementi di qualità, giocatori giusti al posto giusto. Ma prima di mettere a segno operazioni in entrata dobbiamo sfoltire l'organico». Tornati a Brescia Caroppo, Martina Rini e Paghera, non sono stati rinnovati i contratti di Selva, Garzon e Scapini. Anche Anderson non rientra nei piani della società. Sono in partenza anche Francesco Di Gennaro e Nicola Ciotola, potrebbe preparare le valige anche Thomas Pichlmann se l'Hellas trova una contropartita adeguata. Mandorlini scalpita, vorrebbe partire per il ritiro con una squadra già fatta. O quasi. Non sarà così. «Capisco il nostro allenatore, lui ha una grande carica, sente la passione della piazza e vorrebbe partire a razzo - conclude Gibellini - ma anche lui deve avere un po' di pazienza. Per il bene dell'Hellas».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
NEWS
Verona, 13:38
CALCIO, VERONA; SICILIANO: MANDORLINI NON HA USATO TONI RAZZISTI
Il Verona non ci sta dopo la notizia del deferimento del tecnico Andrea Mandorlini per il coro alla presentazione della squadra. "Non corrisponde al vero che Mandorlini ha utilizzato toni razzisti o incitato tifosi a farlo. Ha cantato in ambito goliardico una canzone goliardica, in un'atmosfera di scherzo che ha caratterizzato l'inizio della nostra stagione". Lo ha affermato a Radio Ies l'amministratore delegato del Verona, Benito Siciliano, anticipando i contenuti di una nota che sarà pubblicata sul sito della società.
"Dispiace che taluni fatti di razzismo si verifichino nella nostra città, ma non è possibile che vengano strumentalizzate cose che non hanno nulla a che fare con il razzismo. Ironia e goliardia sono facilmente strumentalizzabili, ma non devono mai essere confuse col razzismo. Il fatto che esclude il razzismo da parte del nostro allenatore è che Mandorlini ha cantato la canzone con due calciatori del Sud, uno napoletano e uno calabrese".
FONTE: Repubblica.it
PRIMO PIANO
Hellas Verona, un autentico bagno di folla
20.07.2011 00:04 di Federico Errante
Fonte: TGGialloblù.it
Un bagno di folla al campo Olivieri di via Sogare per il saluto alla città dell'Hellas Verona, neopromosso in B. Oltre duemila persone hanno accolto in una serata bagnata ma tutta emozioni e brividi, la squadra, il presidente Martinelli, il tecnico Mandorlini in un abbraccio realmente da pelle d'oca. Straordinario il lavoro dei ragazzi della Curva Sud che hanno organizzato una serata che meglio non poteva rappresentare l'attaccamento della sua gente verso la maglia gialloblù e la passione per una squadra che il sindaco Tosi a più riprese ha definito "patrimonio della città".
E straordinario l'affetto che il popolo dell'Hellas ha riservato agli eroi della promozione. Il presidente Martinelli ha scritto un messaggio ai tifosi, letto dal portavoce gialloblù, Simone Puliafito, ottimo presentatore dell'evento. Applausi, cori, emozioni a non finire hanno salutato gli interventi del consigliere delegato Benito Siciliano, dei nuovi arrivati, Doninelli e Galli. Un boato ha accolto i nomi di Maietta e Ferrari. Ma è stato un autentico show quello di mister Mandorlini, "santo subito" in uno striscione apparso nella tribuna strapiena di tifosi. Grandi applausi anche a Sandro Mazzola, team manager amatissimo dai tifosi gialloblù per i suoi trascorsi da capitano in campo.
Prima della presentazione alla città un momento ufficiale in Comune, con la consegna da parte dell'amministrazione comunale di una targa all'Hellas per la promozione in B. Alla serata ha preso parte l'intero staff gialloblù, il sindaco Tosi, l'assessore allo sport Sboarina, il presidente di Agsm Paolo Paternoster e il direttore generale della municipalizzata Cigolini.
FONTE: TuttoB.com
MANDORLINI E I CORI RAZZISTI: "SALERNITANI TERRONI"
Mercoledì 20 Luglio 2011 - 18:02 Ultimo aggiornamento: 18:09
VERONA - "Ti amo terrone...". Lo hanno urlato, incitati dall'allenatore Andrea Mandorlini, i tifosi dell'Hellas Verona. Durante la presentazione della squadra, il ct ha detto di voler rendere omaggio ai "simpatici" avversari della Salernitana, con cui ha precedentemente polemizzato. A quel punto, prima che Mandorlini intonasse il suo coro razzista, ne è partito uno spontaneo dagli spalti: "Salerno, Salerno, vaffa...." hanno urlato i tifosi. Poi, lo stadio ha cantato con l'allenatore, sotto lo sguardo divertito del sindaco Tosi. Un episodio che sta già scatenando una bufera.
FONTE: Leggo.it
23/07/2011, 17:35
Verona, lettera di Abodi al presidente Andrea Abodi si è premurato per segnalare ad Andrea Mandorlini il proprio dissenso riguardo al coro contro i tifosi della Salernitana. Il presidente della Lega di Serie B ha inviato la seguente lettera al presidente del Verona:
“Egregio Presidente Martinelli, prima di tutto Le rinnovo il benvenuto nella Lega Nazionale Professionisti Serie B che si impreziosisce con il ritorno nella “famiglia” di una città affascinante e operosa, di una società che ha scritto pagine importanti nel calcio italiano e di una tifoseria straordinaria e appassionata, che merita questo e altro. Questa mia lettera inizia non a caso con il riferimento a ciò che l’Hellas rappresenta nell’immaginario collettivo degli amanti del nostro sport: il Verona di Bagnoli che si regalò uno scudetto che ancora oggi – tanto più oggi – è testimone di una competizione aperta, leale e corretta. Proprio volendo e dovendo rispettare questa storia, senza voler dare eccessiva enfasi, ma neanche cadendo nell’errore di sottovalutare il fatto, le parole e i toni, non posso non segnalarLe il dispiacere personale e della Lega nell’ascoltare il breve discorso di Andrea Mandorlini in occasione della presentazione della squadra ai tifosi e alla città. Le parole di un allenatore, per il valore e il significato che intendiamo assegnare al ruolo, rappresentano un formidabile strumento di trasmissione di messaggi che non possono essere quelli inviati da Mandorlini, che sono censurabili perché mancano gravemente di rispetto alla città di Salerno e alla sua gente, ma anche perché mancano di rispetto a una squadra e a una tifoseria che ha perso sul campo una partita importante, dovendo poi subire una sconfitta ancor più dolorosa con la non iscrizione.
Indipendentemente dall’esito del procedimento disciplinare attivato dalla Procura Federale, ho ritenuto opportuno renderLa partecipe di queste mie riflessioni, confermandoLe che potrà trovare da parte nostra la totale disponibilità ad affrontare qualsivoglia problema che aiuti la Sua Società e la Sua tifoseria – esattamente come le altre 21 compagne di viaggio – ad affrontare una stagione al meglio, sotto il segno di quella lealtà e quella correttezza in una competizione aperta, che la Lega Serie B ha il dovere di garantire. Mi auguro che in futuro, un tecnico preparato come il Vostro sappia trovare spunti davvero goliardici, che strappino un sorriso del quale c’è sempre bisogno, ottenendo comunque applausi e consenso dai suoi tifosi, ma senza mancare di rispetto al prossimo e, di conseguenza, a se stesso. Non è superfluo sottolineare che i concetti espressi valgano per tutti coloro che, a vario titolo, partecipano al nostro Campionato, che la Lega vuole valorizzare anche attraverso la tutela di valori e principi e di uno stile che ci distinguano. In positivo, naturalmente. Certo che comprenderà il senso e lo spirito di questa mia, la prego di volerLa condividere con Andrea Mandorlini, il suo staff e la squadra. La ringrazio per l’attenzione e La saluto cordialmente“
Francesco Cammuca
FONTE: CalcioNews24.com
MANDORLINI MINIMIZZA SUL CORO: “ERA SOLO UNO SCHERZO”
Scritto da pasquale_f in Prima Pagina, Serie B il 21 luglio 2011
Nelle ultime ore non si è parlato d’altro. Il riferimento è al coro che ha visto protagonista il tecnico del Verona, Andrea Mandorlini, e che ha indignato non solo la gente di Salerno, ma l’intero Sud Italia, almeno quello sportivo.
La replica da parte del diretto interessato, tuttavia, non si è fatta attendere. L’allenatore della promozione scaligera, più in particolare, ha cercato di minimizzare l’accaduto, facendo capire che si è trattato solo di uno scherzo: “E’ pazzesco” sbotta l’allenatore “solo in Italia può succedere una cosa così… Era una cosa ironica… Ho cantato una canzone degli Skiantos, era un modo simpatico di rendere anche omaggio ai nostri avversari… Ma non mi stupisco. Ormai non si può più dire nulla. Tutto viene girato contro… Cosa volete che vi dica? Non mi sento neanche di commentare… E’ evidente che ogni volta che esce il nome di Verona si vuole strumentalizzare. C’erano Maietta ed Esposito che ridevano perché avevano capito che era uno scherzo… Ma quale razzismo, dai, siamo seri!”.
Basterà questa versione dei fatti per placare l’ira dei tifosi, che si è scagliata contro Mandorlini sui principali social network? Nelle prossime ore scopriremo se questa storia finirà qui.
FONTE: CampionatoSerieA.net
Mandorlini, sfottò alla Salernitana "Ti amo terrone" Il tecnico ieri ha dato il via al coro contro la squadra campana. Dei media nazionali: "E' razzismo"
20 lug | ECONOMIA PAG 06 Gabriele Vattolo
La polemica a distanza tra Andrea Mandorlini, confermatissimo allenatore dell'Hellas per la prossima serie B, e la Salernitana, squadra sconfitta nell'ultima finale playoff della Lega Pro, si arricchisce di un nuovo capitolo. Ieri durante la presentazione della nuova stagione nell'impianto sportivo di via Sogare il tecnico ravennate non ha risparmiato velenose frecciatine nei confronti della squadra campana: "Credo sia doveroso rendere omaggio a degli avversari leali, sportivi e anche simpatici", ha dichiarato con tono ironico Mandorlini. Subito dopo ha dato il via al coro "Ti amo terrone", tratto da una canzone del gruppo rock satirico Skiantos, che nella versione originale non ha nessuna connotazione razzista. Già altre volte, come si può vedere in questo video, il coro è riecheggiato nella curva del Bentegodi. Alcuni organi di stampa nazionali stanno accusando Mandorlini di "cori razzisti" contro la Salernitana. Il problema sta nello stabilire se si è superato il confine che divide l'ironia dall'offesa. Sicuramente una caduta di stile.
La sconfitta nella finale di Lega Pro è costata alla Salernitana il fallimento. Su questo punto Mandorlini aveva polemizzato prima della partita d'andata dichiarando a proposito degli avversari: "piangono, dicono che se non vanno in B ci sarà un fallimento sicuro" e ancora "diciamo che la Salernitana ha già avuto tanti aiuti in campo, sono più che sufficienti". Ciò aveva provocato la reazione della squadra campana che aveva annunciato azioni legali contro il tecnico dell'Hellas.
FONTE: VeronaSera.it
Venerdì 15 Luglio 2011
Da via Torricelli: «Non esistono trattative in corso. Alla guida del club c’è solo Martinelli» L’Hellas cerca aiuto, anzi no. L’ordine è smentire
di Mario Padovani
VERONA - Un’altra smentita. Dopo quella sui colloqui in corso con Stefano Bergamelli, espressa da Giovanni Martinelli, domenica, ecco la seconda. Erano uscite voci (confermate…), nei primi giorni di questa settimana, sui contatti tra i vertici dell’Hellas e due aziende interessate a dare, in forma diversa e da definire, un contributo al club gialloblù: la Cad.it e la Bpp.
Ecco la presa di posizione di via Torricelli. «Il Verona ribadisce quanto indicato nel comunicato ufficiale di domenica 10 luglio. Alla guida del club c’è soltanto il presidente Martinelli. Non esiste alcuna trattativa concreta atta a modificare lo stato attuale delle cose». Tutto fermo, quindi, secondo quanto affermato dalla stanza dei bottoni dell’Hellas. Anche se, subito dopo, c’è un messaggio, rivolto ai media, che va in contraddizione con quanto dichiarato in precedenza. «Si invita la stampa a evitare comportamenti o commenti atti a interferire con eventuali negoziazioni messe in atto. Apparendo i possibili interessati sugli organi di informazione, è evidente che i soggetti in questione possano desistere dalle stesse, recando di conseguenza danni irreparabili alla società». Frasi sibilline, queste, che lasciano la porta aperta a tutte le interpretazioni, e che inducono a pensare che il dialogo sia, al contrario di quanto sostenuto, in corso. Intanto, restano i fatti.
Il Verona si radunerà lunedì, a Sandrà, e già nel pomeriggio si allenerà. Per martedì sera è attesa la presentazione ufficiale della squadra, in città, con un evento organizzato in centro storico, in piazza dei Signori. Sul mercato, sono sempre in fase di chiusura gli accordi con il Genoa per gli ingaggi dei tre giovani Doninelli, Bertoncini e Tachtsidis. (ass)
FONTE: Leggo.it
Comunicato Ufficiale Hellas Verona Football Club
14/07/2011 - 15:14
A seguito delle notizie riportate relativamente ai contatti avviati con alcuni imprenditori, il club ribadisce quanto indicato domenica 10 luglio
VERONA – A seguito delle notizie riportate su diversi quotidiani relativamente ai contatti avviati dal club di Via Torricelli con alcuni imprenditori, Hellas Verona ribadisce quanto indicato nel comunicato ufficiale pubblicato domenica 10 luglio. Alla guida della società scaligera c’è solo il presidente Martinelli, non esiste alcuna trattativa concreta atta a modificare lo stato attuale delle cose. Si invita inoltre la stampa ad evitare comportamenti o commenti atti ad interferire con eventuali negoziazioni messe in atto dal sodalizio gialloblù. E’ evidente come apparendo i possibili interessati sugli organi d’informazione prima della conclusione delle trattative, i soggetti in questione possano desistere dalle stesse recando di conseguenza danni irreparabili alla società. Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Hellas in vendita, spunta la pista veronese AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA. L'appello del presidente Martinelli ha mosso le acque, spuntano nuovi imprenditori. «Dovete fidarvi, questa è una società sana». Venturi cerca di coordinare l'operazione, ci sono i primi contatti con Magnani «Tramontata la trattativa con Bergamelli abbiamo aperto altri tavoli di discussione»
14/07/2011 Aggiungi un posto a tavola, che c'è un amico in più. Giovanni Martinelli apre la porta. Il Verona spalanca le braccia a nuovi amici, a nuovi soci. Veronesi di successi non certo alla caccia di consensi. Ma innamorati, forse, della causa gialloblù. Perché serve un cuore Hellas per entrare oggi nel club di via Torricelli. Serve responsabilità ed amore. E voglia di investire. Dunque, inizino pure le danze. Anche se la storia, a dire il vero, va avanti da tempo. Tramontata l'ipotesi Bergamelli, l'imprenditore di Nembro è stato comunque molto vicino dall'acquisire il Verona, la proprietà è tornata a parlare con «soggetti veronesi». Figure stimate e selezionate. Una spinta è arrivata anche dal mondo politico scaligero. Benito Siciliano, consigliere delegato del Verona, si è trovato a parlare con più persone. Incontri introduttivi, chiacchierate formali. A volte anche qualcosa di più. Tanto che Siciliano ha confermato di avere in essere diverse situazioni, e non solo con imprenditori veronesi.
Oggi, però, vale la pena puntare la lente d' ingrandimento su una di queste situazioni, legata al coinvolgimento di uomini d' affari veronesi. Promotore della trattativa è Bruno Venturi, impegnato nella sua attività in passato nel mondo dell'acciaio, grande tifoso dell'Hellas e uomo che ha saputo trovare nel tempo un rapporto trasparente e schietto con Martinelli. Venturi, al tavolo della trattativa, ha fatto sedere anche Giampietro Magnani, socio della Cad.It, azienda di soluzioni informatiche, che viaggia di slancio ed è molto nota ed apprezzata nel settore nel quale opera. Con Magnani ci sarebbero altri compagni di viaggio. Le parti si sono parlate. Non c'è mai stata fretta. Il viaggio è appena iniziato, si è puntato soprattutto sul consolidamento di un rapporto che nel tempo potrebbe crescere e trasformarsi. Martinelli cerca soci. E potrebbe averli trovati. Ma il patron del Verona non vuole mettere l'ansia addosso a nessuno. Il presidente, qualche giorni fa ha ribadito un concetto, ormai molto chiaro a chi vive il mondo Verona. «Credo che esistano persone davvero interessate ad affiancarmi - ha ripetuto il patrona - ma che non hanno ancora compreso che questa è una società sana e solida. Per il bene del Verona sono anche disposto a farmi da parte. Non ho nessun problema a cedere la presidenza».
Allo scenario appena descritto va aggiunto che un altro imprenditore veronese, impegnato fino a poco tempo fa in un'importante sponsorizzazione in ambito sportivo sul territorio scaligero, potrebbe essere interessato ad entrare in gioco. Ma la fase di approccio, si sa, è sempre la più delicata. E in questi casi vale bene la regola che ricorda di non disturbare il conducente. Di sicuro oggi Martinelli non è solo. Ma per dare nuova forza al Verona che si appresta ad affrontare il ritrovato campionato cadetto sarà necessario, presumibilmente, aspettare ancora un po'. Difficile dare una scadenza. Anche perché non si possono escludere nemmeno imprevisti colpi di scena. Comunque sia, dovrà essere fatta chiarezza soprattutto sulla strategia da seguire nell' immediato. Andrea Mandorlini si aspetta interventi mirati sul mercato, per potenziare una squadra, che tenendo conto anche dei ritorni di Juanito Gomez e Gepy Pugliese, può considerarsi comunque già di buon livelli senza dimenticare il rientro di Dianda e Jorginho. La fase di «stallo» societario, quindi, dovrà essere superata per dare via libera d'azione a Mauro Gibellini. Intanto è presumibile che Siciliano cercherà di accelerare i tempi per dare nuovi soci o nuovi padroni al Verona. Ma Martinelli non è destinato a finire nell'ombra. Il presidente ha sofferto per l'Hellas. Lo ha salvato. E molto probabilmente nell'anno della rinascita vorrà partecipare alla festa. Sperando che possa essere davvero così.
Martinelli cerca compagni d'avventura DOPO LA PROMOZIONE IN B. Il patron gialloblù ha concesso un'intervista al magazine ufficiale dell'Hellas distribuito in questi giorni a Verona e provincia: «Ci sono tante persone pronte a sostenermi, probabilmente non hanno ancora capito che l'Hellas è una società pulita e solida»
13/07/2011
A pochi giorni dall'inizio della nuova stagione agonistica dei gialloblù, il presidente Giovanni Martinelli ha fatto il punto della situazione sull'ultimo numero del magazine ufficiale dell'Hellas Verona, la rivista che sarà distribuito in questi giorni, in quindicimila copie tra Verona e provincia. All'interno dfel magazine, oltre all'editoriale firmato dal consigliere delegato Benito Siciliano, un vero e proprio speciale promozione: Mauro Gibellini parla della sua costante fiducia nella squadra costruita l'estate scorsa, Andrea Mandorlini si presenta nelle vesti dell'uomo della svolta, Giovanni Martinelli racconta le emozioni scaturite dalla rincorsa che ha portato alla cadetteria. Riportiamo alcuni stralci dell'intervista.
LA PROMOZIONE. Oggi la Lega Pro è finalmente un ricordo, il presidente ha ritrovato il sorriso. È stata dura, ma alla fine ha mantenuto la Sua promessa di riportare l'Hellas Verona in serie B. Martinelli chiude gli occhi che cosa rivede di questi due anni e mezzo alla guida della squadra gialloblù? «Sicuramente tanti sacrifici e tante aspettative disattese, ma in un momento così tutto questo viene dimenticato tanta è stata la soddisfazione per il traguardo raggiunto, la promozione». LA FESTA. Piazza Bra più gremita dei giorni dello scudetto e i tifosi ad attenderla fino a mattina per ringraziarla con i loro canti e cori. «A pensarci mi viene ancora la pelle d'oca: una vera e propria marea di gente di tutte le età impazzita di gioia che traspariva dai loro occhi e dalle loro labbra. È stato incredibile vedere un entusiasmo così incontenibile, ho provato una emozione fortissima. Sono davvero molto felice, anche per tutti loro».
LA MALATTIA. Martinelli non ha potuto seguire in prima persona buona parte dell'ultima stagione: come ha vissuto il presidente il distacco forzato dalla società e quali erano i pensieri ricorrenti che la tenevano legata all'ambiente scaligero? «Ho sempre seguito ogni momento, ogni vicissitudine, ogni risultato della squadra. Nel bene e nel male. Non ho mai smesso di seguire tutto anche dal letto dell'ospedale, con difficoltà dato che preferisco seguire sempre le cose in prima persona. Sapevo tuttavia di poter contare sulla professionalità di tutto il mio staff, e colgo pertanto l'occasione per ringraziare tutti del lavoro svolto, in particolar modo il consigliere delegato Benito Siciliano».
QUALCHE ERRORE? Non è stato un anno facile ma la promozione cancella molti pensieri. Se potesse, Martinelli, cambierebbe qualcosa di ciò che è stato fatto in questi due anni e mezzo? «Dato che non è possibile farlo dico .. va bene così. Gli errori servono per migliorarsi e affrontare al meglio le successive situazioni, anche se ovviamente non essendoci in questo mondo una situazione uguale all'altra è importante far tesoro del passato per affrontare al meglio il futuro».
GLI OBIETTIVI. Gli obiettivi saranno presumibilmente legati anche alle possibilità economico-finanziarie del club, ancora una volta Martinelli ha fatto un appello per avere compagni di viaggio. È davvero impossibile trovare un altro... «Martinelli»? «Credo che ci siano persone vogliose di affiancarmi, che non hanno però ancora ben compreso che questa è una società pulita e solida. Lavorando con saggezza è possibile portarla avanti con minor dispendio economico e maggior efficienza. Ciascuno deve maturare dentro di sè questa consapevolezza che fa scattare quella molla in grado di far sparire in un attimo la titubanza che magari l'ha tenuto fermo per anni».
IL VERONA IN B. Come immagina il Verona in serie B? «Come quello dell'ultima parte di questa stagione: convinto, concreto e vittorioso. Con Mandorlini si può»
LA DEDICA. Tutta la città ha ringraziato Martinelli dopo la promozione in B e il presidente a chi ha dedicato la vittoria? «Alla mia famiglia, in particolar modo a mio padre e a mio figlio Diego, che nei momenti difficili mi hanno sorretto e guidato. Senza il loro aiuto e quello di Dio, nulla di ciò che ho fatto sarebbe stato possibile».
FONTE: LArena.it
Mister MANDORLINI alza la voce e rivela la soncertante mancanza di comunicazione con GIBELLINI! Intanto è stata scelta ufficialmente la sede del ritiro e le amichevoli, il primo acquisto è GALLI...
Pubblicato da andrea smarso martedì 12 luglio 2011 11:34
MANDORLINI è preoccupato... E come lui anche molti tifosi guardano con qualche dubbio di troppo all'immediato futuro gialloblù: aldilà dei proclami iniziali (pesantemente) influenzati dall'entusiasmo promozione, ci si è accorti da un po' che l'immobilismo (vero o presunto tale) della società di via Torricelli potrebbe inficiare il cammino dell'HELLAS in Serie B. Per la verità MARTINELLI aveva spento (quasi) subito i 'pindarici voli' nei pensieri del tecnico e del 'Gibo' che avevano parlato di Serie A: 'Calma...' - aveva detto il patròn -
'Tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare (e le risorse economiche aveva più o meno ricordato): ho speso moltissimo per salvare il VERONA ereditato dalla gestione ARVEDI e moltissimo ho investito sia nella stagione 2009-2010 (con gli arrivi di pedine importanti anche dal punto di vista dell'ingaggio come COLOMBO, CIOTOLA e DI GENNARO per citarne un paio n.d.S) che nell'ultima... (con l'arrivo di PICHLMANN) La Serie B è un palcoscenico importante per visibilità e ricavi conseguenti ma anche i costi di gestione aumentano di tanto: per venire incontro alle ambizioni dei tifosi ho bisogno di aiuti da altri imprenditori oppure dovremmo volare piuttosto basso...'.
Insomma non si può dire che MARTINELLI non sia stato sincero e diretto (come al solito) ma allora perchè tutto questo titubare su BERGAMELLI e le relative elucubrazioni che i media hanno fatto sul suo prossimo ingresso in società, quando un suo pensiero sulla situazione (come fatto Domenica scorsa all'ufficio stampa della società scaligera) avrebbero dissolto chiacchiere e speculazioni? Forse che l'ex presidente del PERGOCREMA è stato indeciso fino all'ultimo? E che dire del 'caso-PARENTELA' condotto più o meno alla stessa stregua ed anzi ancor meno prudentemente (col broker catanzarese al fianco del presidente gialloblù durante la presentazione ufficiale di MANDORLINI)? Ecco... Ci auguriamo per il futuro un po' più di accortezza nel gestire i colloqui con eventuali imprenditori interessati all'HELLAS non foss'altro per il sospetto, tutt'altro che infondato da parte dei tifosi dalla memoria più lunga, che a molti fa gioco questo tam-tam di nomi grazie alla mera pubblicità gratuita che chiunque sia associato in tali termini alla società scaligera ne può ricavare...
Nel frattempo l'impressione è che MARCOLINI sia sfuggito per l'indecisione dei vertici, FABINHO stia per fare la stessa fine e che, avanti così, anche GALLI ed i tre promettenti giovani di casa GENOA fermati da GIBELLINI (BERTONCINI, DONINELLI e TACHTSIDIS) potrebbero sfumare dato il protrarsi delle trattative ed il grave ritardo pure nella scelta ufficiale del ritiro estivo: sarebbe davvero clamoroso pregiudicare la permanenza nella cadetteria dopo averla così tignosamente conquistata! Unico segnale d'ottimismo, dopo stagioni di complete rivoluzioni in squadra ed in società, è al momento in cui scrivo la conferma del blocco di titolari autori della promozione: è infatti che una squadra abituata a giocare insieme reagisca meglio alle situazioni che un campionato impegnativo come la Serie B può portare (vedi il piccolo 'miracolo' di VARESE e NOVARA nella stagione appena conclusa)
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Martedì 12 Luglio 2011
Risolto anche il rebus del ritiro, la squadra andrà a Castelrotto Verona, è Galli il primo acquisto
di Mario Padovani VERONA - Intanto la soluzione al primo rebus dell’estate dell’Hellas: quello del raduno e, soprattutto, del ritiro. Il Verona si ritroverà ufficialmente lunedì prossimo, 18 luglio, a Sandrà. Il 21 partirà per Castelrotto, in Alto Adige, e ci resterà fino al 6 agosto. Si sblocca qualcosa, finalmente, dunque, all’indomani delle dichiarazioni di Giovanni Martinelli. Il presidente ha fatto capire che continuerà da solo, alla guida della società di via Torricelli, ma che resta in attesa di nuovi soci, dopo che nulla è stato chiuso con Stefano Bergamelli. L’okay al ritiro apre altri fronti, più scottanti, e sono quelli che, ancor di più, stanno a cuore ad Andrea Mandorlini. Innanzitutto, quindi, il mercato, finora fermo, dato lo stallo dirigenziale. Non che il ds Mauro Gibellini non si fosse mosso, ma occorreva un nulla osta dalla stanza dei bottoni. Le parole di Martinelli (che potrebbe essere affiancato, nella gestione del club, da Bruno Venturi, imprenditore dell’acciaio) hanno dato il la a nuove possibilità. Ieri sera il primo acquisto dei gialloblù: dal Parma è arrivato in prestito con diritto di riscatto Niccolò Galli, nato nel 1988, centrocampista mancino che, nelle ultime due stagioni ha giocato con il Pergocrema. Ed è prossima alla chiusura un’altra operazione, quella con il Genoa, per il difensore ventenne Davide Bertoncini, per cui serve il via libera del Piacenza, che detiene la metà del cartellino del giocatore. Sempre dal Grifone sono da effettuare due interventi, per i centrocampisti Tachtsidis (fortemente voluto da Mandorlini) e Doninelli. (ass)
Lunedì 11 Luglio 2011
Il tecnico dell’Hellas lancia l’allarme: siamo in ritardo anche sul mercato «Sono molto preoccupato»
di Marco Zorzo VERONA - La promozione in B sembra un lontanissimo ricordo. Eppure sono passate tre settimane (22 giorni per la precisione). E adesso anche Andrea Mandorlini, condottiero dell’Hellas pilotato verso il ritorno del calcio che conta, comincia a essere preoccupato. «Sì, lo sono. E molto. Sarei un bugiardo se ostentassi tranquillità e fiducia».
Mandorlini, quindi la non chiara situazione societaria, oltre a bloccare tutte le operazioni di mercato, non fa stare tranquilli. Come la giudica? «Beh, anch’io non riesco a capire la situazione che si è venuta a creare. Ripeto, sono preoccupato e anche un po’ incazzato». Il suo sembra uno sfogo in piena regola. «Lo è perché al di là della mia delusione, penso che Verona merita di più di tutto questo». Ha avuto modo di parlare con il ds Gibellini? «Mai sentito. A dire il vero non è che lo abbiamo mai fatto molto durante la stagione. Ma questo è un dettaglio di poco conto». Adesso anche per il ritiro sembra tutto in alto mare? «Intanto ci ritroviamo lunedì 18. Con la speranza che nel frattempo si possa avere tutti le idee più chiare sul da farsi». L’ha conosciuto Bergamelli? «Sì, già dai tempi dell’Atalanta. Ma altro non posso aggiunge perché la nostra non è una conoscenza profonda». Cosa la preoccupa più di tutto in questo momento? «Che la macchina Hellas non possa partire: mercato e ritiro. Le cose più semplici di questo momento. Inutile nasconderlo, siamo un po’ in ritardo. E la cosa che mi disturba maggiormente è che non siamo in grado di programmare il da farsi. Speriamo che ogni situazione si metta a posto». Amareggiato, Mandorlini? «Eh, sono proprio dispiaciuto dopo tutto quello che abbiamo fatto».
Lunedì 11 Luglio 2011
Il presidente: Bergamelli non entrerà nel Verona, cerco aiuto Martinelli: «Non lasciatemi solo»
di Mario Padovani VERONA - Eccolo il presidente. Giovanni Martinelli tramite hellasverona.it ha fatto il punto sulle questioni riguardanti il club scaligero, con una importante precisazione. «Stefano Bergamelli non entrerà a far parte dell’Hellas. Smentisco le voci circolate nei giorni scorsi relative a un suo ingresso in società. L’ex presidente del Pergocrema è un amico, con il quale parlo da tempo sia di calcio che di lavoro in generale. Lui non ha mai preso in considerazione la possibilità di acquisire azioni parzialmente o totalmente». L’invito. E qui il numero uno del Verona ribadisce quanto detto all’indomani della promozione in B. «Invito di nuovo gli imprenditori veronesi a farsi avanti. Da solo non è possibile continuare, con le chiacchiere non si va da nessuna parte. C’è bisogno di tutti: sia di grandi imprenditori che possano affiancarmi in società, che di piccoli imprenditori. Serve la collaborazione per raggiungere obiettivi importanti». Sede del ritiro. «Stiamo temporeggiando solo per avere delle condizioni migliori nell’interesse del Verona, certamente non per capriccio». Il mercato. «L’attenzione non è mai mancata - conclude Martinelli -. Lavoriamo su questo aspetto dal giorno successivo alla promozione in B».
(ass)
FONTE: Leggo.it
La cordata dal bareto e i cordoni dei frati La posta della Olga
«Allarmato perché nessuno si fa avanti per comprare l'Hellas o par darghe comunque 'na man a Martinelli, anzi do mane, ciascuna con un assegno de un chilo per gli acquisti dei zugadori» scrive la Olga «el bareto presenterà una propria cordata che più che sui schei, che non ci sono, farà leva sui sentimenti dei veci tifosi dell'Hellas, specie quelli che hanno fatto in tempo a vedere qualche partìa al vecio Bentegodi, con Ciceri in porta e Fassetta tersìn. Saranno infatti i veci tifosi a bussare di casa in casa, di associazione in associazione, di pizzeria in pizzeria, di osteria in osteria, per una raccolta di fondi che, detratte le spese, permetterà alla cordata del bareto di aiutare Martinelli a tirarse fora dalle pétole». «All'uopo (a l'ovo, in veronese) si sta perfezionando anche una joint venture coi frati del Barana che hanno esperienza nella questua e ai quali verrà riconosciuta una percentuale. La decisione della cordata è stata presa dal bareto dopo la sparissión del Bergamelli, l'imprenditore bergamasco (qualcuno lo chiama già Gargamella, il nemico dei puffi) che si era subito fatto avanti per comprare l'Hellas e poi non si è più visto, gnanca in fotografia. Come infatti ha detto il ragionier Dolimàn, che è rientrato dall'atollo di Moruri dopo che l'oste Oreste gli aveva mandato un telegramma ("L'Hellas appeso al cordón dei frati"), noi tifosi dell'Hellas siamo sfigati perché ci capitano i miracoli alla roèrsa, nel senso che mentre altrove appare la Madonna, a noi ci spariscono i Bergamelli». «E, comunque, come ha fatto notare il ragioniere, l'è la solita solfa di sempre. E ha ricordato el poro conte Arvedi, tolto par el cul da uno che voleva comprare l'Hellas con i schei falsi. Per la questua, che partirà nelle prossime ore, sono stati distribuiti tra i veci tifosi dell'Hellas una ventina di bussoloti col bastón, di quelli che usavano i sacrestani di una volta. Gli alpini come l'Eliseo, useranno el capèl, il mio Gino userà la bareta invernale co' le reciare. Il cavalier del dopolavoro Osoppo è convinto che nessun imprenditore serio vorrà investire nell'Hellas se prima non si sarà fatta piazza pulita dei delinquenti che si infiltrano nella tifoseria. Ma intanto tra un mese ci sarà la prima partita ufficiale di Coppa Italia e allora non resta che la questua per mettere insieme una squadra grazie alla cordata del bareto e ai cordoni dei frati».
Ciao Bergamelli. E Martinelli apre la porta a nuovi soci
LA TRATTATIVA. Il presidente fa chiarezza: non entrerà mai in società. «C'è bisogno di tutti, grandi e piccoli imprenditori Potranno affiancarmi nella gestione della società oppure investire anche piccole cifre nel club»
11/07/2011
Bergamelli? Non c'è più. Spazzato via da un comunicato inserito ieri su hellasverona.it pochi minuti dopo mezzogiorno. «Bergamelli non c'è mai stato», ha puntualizzato Giovanni Martinelli, perentorio a sgombrare il campo una volta per tutte, ad allontanare quell'imprenditore amico che con l'Hellas non avrà niente a che fare. «Con lui parlo da tempo sia di calcio che di lavoro in generale. Ma Bergamelli non ha mai preso in considerazione la possibilità di acquisire azioni, parzialmente o totalmente». Eppure nei giorni scorsi gli indizi (e alcune conferme) andavano nella direzione opposta. Bergamelli pareva pronto, stanco di restare senza calcio dopo gli anni al Pergocrema. Voleva un salto di qualità deciso, voleva cominciare la scalata al Verona. Soprattutto dopo aver intascato anche quel 30 per cento rimasto in sospeso con la nuova proprietà nella vendita del suo Pergo. A lungo Nick Ferrari e Beppe Le Noci sono stati ritenuti un semplice acconto per quel che sarebbe successo da lì a qualche mese. Le porte dell'Hellas d'altronde sono sempre rimaste aperte. Una strada già tracciata, rafforzata dall'arrivo fra gli altri di Stefano Ghisleni per il settore giovanile, l'uomo di fiducia dell'imprenditore bergamasco che ha preso in mano le redini del vivaio scaligero da più di un anno . Innesti discreti, facile preludio per la successiva unione con Bergamelli. Verona aveva già studiato quell'uomo d'affari un po' accentratore, uno abituato ad andare in panchina a fianco del suo allenatore, a decidere tutto quasi da solo, tifoso della Fiorentina più che mai determinato a lasciare la sua impronta sul calcio, grande amico di Enrico Preziosi, fedele alleato di GiovanBattista Pastorello. Almeno fino a ieri, fino alle inequivocabili parole di Martinelli, presidente che di pensieri in testa ne ha anche tanti altri.
È IL MOMENTO. Meno parole, più fatti. Da tutti. Martinelli ha avuto il coraggio di agire, di programmare e centrare un obiettivo, di dare tutto per il suo Verona senza ricevere molto in cambio da chi avrebbe potuto ma non ha voluto aiutarlo. Ha investito tantissimo per portare l'Hellas in B. Adesso un altro appello, l'ennesimo. «Invito di nuovo gli imprenditori veronesi a farsi avanti. Ad oggi non c'è nessun accordo, a portare avanti la società è solo il sottoscritto. Così non è possibile continuare, con le chiacchiere non si va da nessuna parte».?Hai voglia di pensare che i contributi della Lega i diritti televisivi risolveranno ogni questione. Di soldi ne serviranno tanti anche stavolta. E la buona volontà non basta. Martinelli adesso vuole azioni concrete. Finito il tempo dei formalismi, delle pacche sulle spalle e delle garanzie disattese, della sete di gloria di chi oggi promette e domani non mantiene, di telefonate di conforto alternate a profondi silenzi. Non c'è un tetto, non c'è una quota minima. Va bene tutto per l'Hellas, anche un piccolo mattoncino. «C'è bisogno di tutti - ammette il patron -. Di grandi imprenditori che possano affiancarmi in società e di piccoli imprenditori che diano il proprio contributo anche con cifre minime. Mille, tremila, cinquemila euro sotto forma di sponsorizzazione sempre e solo per il bene del Verona. Che questo sia un momento economicamente molto difficile è risaputo, ma serve collaborazione per raggiungere degli obiettivi importanti».
RITARDI VARI. Tante domande sorgerebbero spontanee. Perché il Verona non ha ancora ufficializzato la sede del ritiro? In fondo manca solo una settimana al raduno. Prima Castelrotto, poi spunta Cles. Perchè quest'incertezza? E poi perché il mercato tace? Interrogativi che ben presto si sono insinuati nella testa di tanti tifosi convinti per una volta di poter vivere un'estate senza più pensieri dopo le angosce degli anni passati. Martinelli rasserana tutti, almeno ci prova. «Per il ritiro stiamo temporeggiando solo per avere delle condizioni migliori, nell'interesse del Verona. Non lo facciamo per capriccio. Il mercato? Stiamo lavorando dal giorno successivo alla promozione». Game over.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Hellas al palo, Mandorlini: "Preoccupato e incazzato" Non solo il mercato è fermo, ma anche tutta l'organizzazione della nuova stagione
11 lug | SPORT PAG 07
La Redazione Il mercato dell'Hellas Verona va a rilento e il tecnico gilloblu non è affatto tranquillo. La squiadra che mister Andrea Mandorlini dovrà guidare in serie B è un cantiere a cielo aperto cnel quale sono state poste solamente le fondamenta, ovvero quel gruppo di giocatori che ha garantito sicurezza e qualità nel salto dalla Lega Pro alla serie cadetta.
"Sono molto preoccupato - ha detto Mandorlini -, sarei un bugiardo se ostentassi tranquillità e fiducia. Non riesco a capire la situazione che si è venuta a creare. Ripeto, sono preoccupato e anche un po’ incazzato. Al di là della mia delusione, penso che Verona merita di più di tutto questo". Allo stato attuale a bloccare tutto è la nebulosa situazione societaria. "Mi preoccupa che la macchina Hellas non possa partire: mercato e ritiro - ha proseguito l'allenatore -. Le cose più semplici di questo momento. Inutile nasconderlo, siamo un po’ in ritardo. E la cosa che mi disturba maggiormente è che non siamo in grado di programmare il da farsi. Speriamo che ogni situazione si metta a posto".
FONTE: VeronaSera.it
SERIE B
Verona, l'allarme di Mandorlini: "Sono preoccupato, siamo in ritardo"
11.07.2011 10.52 di Matteo Bursi Fonte: Tuttohellasverona.it / Leggo
E' uno sfogo in piena regola, quello di Andrea Mandorlini, infastidito dalla situazione di empasse creatasi ai vertici del Verona. "Non riesco a capire la situazione che si è venuta a creare. Ripeto, sono preoccupato e anche un po' incazzato - ha detto il tecnico a Leggo Verona -. Sono preoccupato che la macchina Hellas non possa partire: mercato e ritiro. Le cose più semplici di questo momento. Inutile nasconderlo, siamo un po' in ritardo. E la cosa che mi disturba maggiormente è che non siamo in grado di programmare il da farsi. Speriamo che ogni situazione si metta a posto, specie dopo tutto quanto è stato fatto".
SERIE B Verona, Bertoncini il primo innesto 11.07.2011 09.14 di Matteo Bursi Il momento del Verona non è semplice, le questioni societarie (il presidente Martinelli chiama nuovi soci, ma nulla si muove) prevalgono sul mercato, ma tra le contrattazioni dell'Hellas qualcosa si muove. Il primo innesto per la Serie B dovrebbe essere Davide Bertoncini (20), terzino del Genoa.
PRIMO PIANO
Hellas Verona, il ritiro dove s'ha da fare?
09.07.2011 21.04 di Federico Errante per tuttob.com Fonte: L'Arena
Pare che qualche tifoso abbia già preso una stanza d'albergo a Castelrotto. Vista cielo, vista Hellas. Due passi dall'Alpe di Siusi. Impianti sportivi a misura di Verona. Aria frizzante, quella giusta per raffreddare i polmoni e non togliere troppa energia ai ragazzi di Mandorlini. Il punto è: quando arriverà l'ufficialità da parte della società di via Torricelli? Tutto sembra essere stato deciso. Periodo di soggiorno, organizzazione tecnica, amichevoli. In mezzo pure una partita dal sapore particolare per i tifosi veronesi: quella con la Sampdoria, squadra 'gemella'. Eppure il popolo dell'Hellas che ha già preso preventivamente dimora a Castelrotto vive ore di trepidazione.
Il motivo? L'accordo non è ancora stato chiuso con la firma in calce da parte della società di via Torricelli, che pare stia riflettendo ancora su alcuni punti della proposta di contratto che non hanno incontrato fino in fondo il gradimento del club gialloblu. Tanto che in queste ore ha preso corpo un'altra ipotesi che vedrebbe il Verona orientato a prendere in considerazione la possibilità di poter svolgere il ritiro precampionato non più a Castelrotto ma a Cles. Di fatto, non si è ancora deciso nulla. A Cles sarebbe, tra l'altro, un ritorno per il Verona che scelse la località trentina già negli anni '90. Era l'epoca di Stojkovic e Raducioiu, quando l'Hellas andò in ritiro proprio a Cles, per tornarci anche gli anni successivi.
E tra una decina di giorni, però, il Verona deve partire per forza di cose. Quest'anno la Coppa Italia chiamerà i gialloblu in causa già a metà agosto, mentre il 27 inizierà il campionato cadetto. Anche l'incertezza che regna in questo momento intorno al mondo Hellas pare avere rallentato i tempi per la chiusura del contratto. Comunque sia, il tempo dei rinvii dovrebbe essere finito. E al massimo tra lunedì e martedì dovrebbe esserci una svolta decisiva per la scelta della località nella quale svolgere il ritiro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10/07/2011 - 12:08
Martinelli: "C'è bisogno di piccoli e grandi imprenditori"
"Con Bergamelli parlo da tempo sia di calcio che di lavoro in generale. Lui non ha mai preso in considerazione la possibilità di acquisire azioni"
VERONA - Con la nuova stagione ai nastri di partenza, Giovanni Martinelli ha fatto tramite hellasverona.it il punto sulle questioni riguardanti il sodalizio scaligero: “Stefano Bergamelli non entrerà a far parte dell’Hellas Verona. Smentisco le voci circolate nei giorni scorsi relativamente ad un suo ingresso in società. L’ex presidente del Pergocrema è un amico, col quale parlo da tempo sia di calcio che di lavoro in generale. Lui non ha mai preso in considerazione la possibilità di acquisire azioni parzialmente o totalmente. Invito di nuovo gli imprenditori veronesi a farsi avanti: ad oggi non c’è nessun accordo, a portare avanti la società è solo il sottoscritto. Così non è possibile continuare, con le chiacchiere non si va da nessuna parte”.
“C’è bisogno di tutti: sia di grandi imprenditori che possano affiancarmi in società, che di piccoli imprenditori, che diano il proprio contributo anche con cifre minime: mille, tremila, cinquemila euro sotto forma di sponsorizzazione sempre e solo per la causa gialloblù. Che questo sia un momento economicamente difficile è risaputo, ma serve collaborazione per raggiungere degli obiettivi importanti”. Resta da definire la sede del ritiro estivo: “Stiamo temporeggiando solo per avere delle condizioni migliori dagli interlocutori nell’interesse del Verona, certamente non per capriccio”. L’attenzione al calciomercato non è mai mancata: “Lavoriamo su questo aspetto dal giorno successivo alla promozione in Serie B”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it