LA GARA & LE IMPRESSIONI + - =
...E' assalto a Fort Apache allo 'Stadium': Il 3-5-1-1 di MANDORLINI imbriglia a lungo gli avversari che continuano a martellare RAFAEL ma raramente tirano nello specchio.
al 36° l'incredibile vantaggio per l'HELLAS: Dopo due calci d'angolo consecutivi CACCIATORE appostato sul secondo palo trova il jolly dopo un batti e ribatti!
Subito dopo CACIA sulla linea di porta respinge un gol che sembrava fatto sul colpo di testa di POGBA ma la JUVE insiste e 3 minuti dopo lo svantaggio reagisce con TEVEZ che dal vertice destro sfugge a BIANCHETTI e brucia RAFAEL! Gran gol e pareggio dei bianconeri...
Al 46° è ancora il fuoriclasse di casa a far gridare al gol con un tiro che sorprende tutti! Palla che ballonzola da un palo all'altro sulla linea di porta senza oltrepassarla e RAFAEL recupera...
Al 48° il (meritato) vantaggio della 'Vecchia Signora' con LLORENTE che anticipa di testa MORAS e sfrutta al meglio il cross di VIDAL
Nel secondo tempo la JUVE rallenta e gestisce, d'altro canto l'HELLAS punge poco nonostante gli ingressi di GOMEZ TALEB e ITURBE...
Non è contento CONTE perchè vorrebbe mantenere gli scaligere ad almeno due gol di distanza e invece... Invece il tempo passa, entrano VUCINIC e GIOVINCO ma i bianconeri non passano più ed il VERONA nemmeno.
Mandorlini | Llorente | Conte |
Vittoria sicuramente meritata per la JUVENTUS allo 'Stadium' ma certamente i tifosi bianconeri si aspettavano qualcosa di più, bella la trovata di MANDORLINI che con un indeito 3-5-1-1 ha messo in difficoltà gli avversari ed imbrigliandoli a lungo e costringendoli a tirare da lontano.
La differenza in questi casi la fanno i fuoriclasse che la 'Vecchia Signora' possiede in elementi come PIRLO (peraltro ben controllato da JORGINHO) e sopratutto TEVEZ che ha segnato un gran gol e ne ha sfiorato un altro dopo un doppio palo più unico che raro...
Tra i gialloblù bella prova della difesa con MORAS implacabile di testa e di piede, GONZÁLEZ autorevole e sempre sul pezzo: Più volte l'avversario di turno ha provato a superarlo ma l'uruguagio ha opposto un vero e proprio muro guadagnandosi anche il fallo in ripartenza; poco sotto la loro la prestazione di BIANCHETTI che s'è fatto scappare VIDAL nell'occasione del vantaggio di LLORENTE ma son peccati di gioventù che vanno sicuramente perdonati.
Brutta gara di HALLFREDSSON sempre in ritardo, lento e farraginoso nel controllo e pure impreciso in fase di impostazione: L'islandese così e più d'impiccio che altro in mediana.
Generosi ma niente più gli esterni CACCIATORE e AGOSTINI, ingiudicabile CACIA in avanti: Ha avuto due palloni che ha controllato bene ma da lì a tirare....
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DICONO + - =
Carlitos TEVEZ «È difficile giocare contro squadre che vengono qui a chiudersi. Bisogna riuscire a trovare gli spazi giusti e sfruttare le occasioni. Stiamo lavorando duro e i risultati in campo si vedono. Sappiamo che ci sono grandi aspettative, ma ci vuole pazienza per migliorare ancora. Llorente? Sono davvero contento per lui, sta lavorando bene e merita la gioia di oggi» Juventus.com
Il match-winner LLORENTE sul gol del sorpasso bianconero «E' stato un momento di grande felicità per me e per i nostri tifosi. È un gol che è arrivato in un momento difficile con il Verona che si difendeva bene e non ci concedeva nulla in avanti. Sono sopratutto contento perché è stato il gol della vittoria. Sono stato tranquillo fino a ora perché sapevo che dovevo lavorare molto per trovare la forma giusta, visto che sono un calciatore che ci mette di più a trovarla. Arrivo da una stagione difficile in una squadra molto forte che gioca un calcio diverso da quello a cui ero abituato e anche questo mi ha un po' frenato perché dovevo adattarmi a tutte queste novità. Il mister ha visto che mi sono impegnato, mi ha dato una chance oggi e credo di averla sfruttata» Tuttomercatoweb.com
Mister MANDORLINI «Abbiamo giocato bene, siamo contenti della prestazione e dell'atteggiamento ma perdere non piace a nessuno. Ho sempre creduto nella vittoria, sia dopo il primo nostro gol, sia dopo la rete di Llorente e fino al fischio finale, e per questo ci tengo a ringraziare i ragazzi. La Juventus? Gli abbiamo concesso qualcosa, ma contro una squadra come questa non puoi fare altro. I giovani? Hanno fatto bene in un campo difficile, gli servirà per fare esperienza» HellasVerona.it
JUVE 2-1 VERONA: Le immagini & gli highlights... |
CACCIATORE, l'autore del gol scaligero «La partita? Ci siamo sacrificati tanto, ma qualche errore di concentrazione ci è stato fatale. Abbiamo avuto le occasioni per colpire con le nostre ripartenze, avevamo preparato il match in questo modo per tentare di fare il colpaccio. La Juventus? Ha un centrocampo fortissimo, ne eravamo consapevoli. Abbiamo, forse, pagato un po' l'inesperinza, ma siamo sulla strada giusta. Il gol? Bello segnare in uno stadio come questo, per me è il primo in Serie A e nella mia città. Purtroppo non è servito a niente, per questo c'è rammarico» HellasVerona.it
Evangelos MORAS «La sconfitta? Ci abbiamo provato, mettendo in atto quanto provato tutta la settimana in allenamento. Credevamo anche di poter fare risultato, ma dobbiamo dimenticare subito questa prestazione perché mercoledì giocheremo una partita da vincere a tutti i costi. Tevez? Un campione, ma ciò che conta è il nostro atteggiamento: siamo scesi in campo senza paura. Eravamo sempre aggressivi, se continuiamo a giocare così sarà difficile per tutti. Ora prendiamo tutto quanto che di positivo abbiamo fatto oggi e pensiamo a fare bene contro il Torino» HellasVerona.it
Mister CONTE «E' un momento nel quale non va bene sotto il profilo degli episodi, l'Hellas ha sfruttato l'unica occasione da rete per segnare. Siamo stati bravi a reagire subito ribaltando la gara con Tevez e Llorente, abbiamo cercato altri gol ma siamo stati sfortunati. I tre punti di questo pomeriggio sono importanti, sono soddisfatto. Non era facile vincere oggi, l'Hellas era chiuso nella propria metà campo e Jorginho ha seguito Pirlo per tutto il tempo della gara. Liberare Pirlo dalla marcatura di Jorginho? Per un certo punto della gara ha fatto il trequartista, creando però un buco in mediana favorendo gli inserimenti avversari. Bonucci ha giocato da centrocampista aggiunto così come Ogbonna e Barzagli, proprio a causa della pesante marcatura su Pirlo. Tuttavia è normale che gli avversari cerchino di limitare Pirlo, il Verona è stato bravo ma noi avremmo meritato di vincere con un divario più ampio» Tuttomercatoweb.com
TEVEZ «Tutte le squadre che vengono allo Juventus Stadium badano a difendersi soprattutto. Rispetto alla Lazio è stata molto dura. La squadra sta lavorando duramente. Ci vuole pazienza per migliorare continuamente. Llorente? Sono contento per Fernando. Sta lavorando duramente in settimana, e alla fine è stato ripagato oggi con il gol vittoria» Tuttomercatoweb.com
Luciano BRUNI ex del VERONA tricolore ed ex tecnico della primavera della JUVE rivela 'JORGINHO? L'avevo segnalato agli scout della JUVENTUS al Viareggio...' «Jorginho? Mi fa piacere che si parli proprio adesso di questo calciatore. Chi ha seguito il mio lavoro nel settore giovanile della Juve sa che io avevo adocchiato il suo talento già da diverso tempo. Lo segnalai ai vari Castagnini e Pessotto, perché lo ritenevo un giocatore di sicura prospettiva. Ci ritrovammo Jorginho contro al Viareggio, in un gara che ci oppose al Sassuolo. Malgrado i miei solleciti e le mie relazioni, non se ne fece però un bel niente. Peccato...... Nuovo Pirlo? Non so se possa essere paragonato proprio a Pirlo, Andrea per certi versi è un giocatore unico. Di sicuro alla Juve sarebbe stato molto utile» Tuttomercatoweb.com
Alex Firmino agente di ROMULO «Ha un'opportunità molto importante per fare grandi cose e per giocare. E' molto contento di aver scelto Verona, sia della squadra che della città... Futuro ancora in viola? Non lo so, adesso è in una squadra che gli sta dando grandi opportunità. Poi parlerò con Sogliano e con Pradè per vedere cosa possiamo fare in futuro. Adesso è meglio che giochi e che sfrutti, come sta facendo, la sua opportunità al meglio. Dobbiamo aspettare adesso» Tuttomercatoweb.com
Evangelos Moras | Andrea Mandorlini | Fabrizio Cacciatore |
JUVENTUS 2-1 VERONA + - =
CONTE fa un mini-turnover in difesa con gli inserimenti di STORARI in porta ed OGBONNA con BARZAGLI e BONUCCI; ISLA da il cambio sull'esterna a LICHTSTEINER e LLORENTE che, praticamente all'esordio dopo i 2 minuti giocati in coppa, 'ruba' il posto a VUCINIC al fianco di TEVEZ.
Inedito 3-5-1-1 per MANDORLINI che fa esordire l'ex capitano del PENAROL GONZALEZ in difesa e schiera un centrocampo da combattimento con CACCIATORE ed AGOSTINI alti sulle fasce e ROMULO, DONATI, HALLFREDSSON in mezzo a supporto di JORGINHO spostato sulla trequarti ad innescare la profondità di CACIA,
PRIMO TEMPO
1° BONUCCI con un tiro velleitario palla altissima che non impensierisce RAFAEL
6° Ci prova anche POGBA dalla distanza ma la palla è a lato
8° Spara altissimo anche TEVEZ dai 20 metri
10° LLORENTE la da a BONUCCI in inserimento, il difensore si presenta a tu per tu con RAFAEL ma HALLFREDSSON aiuta il portiere nell'intervento, RAFAEL nell'occasione rimane un po' a terra dopo un taglio alla fronte causato dallo juventino...
13° CACIA aggancia bene in area ma nel girarsi non riesce a concludere
15° ISLA crossa in mezzo ma il lancio diventa quasi un tiro che per poco non inganna RAFAEL che mette in angolo, sulla battuta il colpo di testa di BONUCCI è ampiamente impreciso...
17° TEVEZ in area pericolosissimo, RAFAEL respinge come può, sugli sviluppi MORAS colpisce il portiere scaligero che ancora una volta è a terra sanguinante
20° POGBA trova VIDAL in area, il colpo di testa del cileno è però debole e RAFAEL blocca in presa alta
21° POGBA dal limite: Debole...
22° BONUCCI dalla distanza: Palla alle stelle
24° POGBA cerca ASAMOAH in area, passaggio leggermente abbondante
25° TEVEZ in area a 5 metri da RAFAEL: Palla altissima!
28° Dalla trequarti HALLFREDSSON senza pretese, palla alta
31° TEVEZ penetra sul lancio di VIDAL ma il suo tiro non è convintissimo e RAFAEL blocca!
36° Incredibile vantaggio per l'HELLAS: Dopo due calci d'angolo consecutivi CACCIATORE appostato sul secondo palo trova il jolly dopo un batti e ribatti!
38° POGBA di testa dopo un calcio d'angolo battuto da PIRLO si vede ribattere la palla sulla linea di CACIA
39° TEVEZ dal vertice destro sfugge a BIANCHETTI e brucia RAFAEL! Gran gol e pareggio dei bianconeri...
40° ASAMOAH va per le spicce con CACCIATORE e guadagna il giallo dopo un tackle troppo irruento
44° LLORENTE da un metro fuori area: Palla fra le braccia di RAFAEL
45° OGBONNA dalla distanza palla altissima
46° TEVEZ con un tiro che sorprende tutti! Palla che ballonzola da un palo all'altro sulla linea di porta senza oltrepassarla e RAFAEL recupera...
48° LLORENTE di testa porta in vantaggio la JUVE: Perfetto il cross di VIDAL da destra e MORAS non riesce ad anticipare lo spagnolo
SECONDO TEMPO
4° OGBONNA in netto ritardo colpisce CACIA! Ammonito il difensore ex TORINO
5° ASAMOAH dal limite, palla altissima!
7° JORGINHO in area anticipato da un intervento chirurgico di BONUCCI...
9° POGBA dalla distanza, RAFAEL non trattiene poi recupera
10° Ancora POGBA dal limite stavolta, palla debole facile preda di RAFAEL
12° Primo cambio HELLAS: DONATI lascia il posto a GOMEZ
18° PIRLO da posizione perfetta batte un calcio di punizione a scavalcare ma RAFAEL c'è!
20° POGBA dai 20 metri coglie la traversa, CONTE ne approfitta per far esordire MARCHISIO in campionato dopo l'infortunio che l'ha fermato in supercoppa, gli fa posto PIRLO
21° Cambia anche MANDORLINI: Fuori AGOSTINI dentro ITURBE che esordisce così in Serie A
23° LLORENTE lascia il posto a VUCINIC tra le fila bianconere
31° HALLFREDSSON lascia il posto a DONADEL: Altro esordio in gialloblù...
32° VUCINIC trova la profondità con ISLA che da buona posizione trova solo l'esterno della rete
33° Ultimo cambio JUVE: TEVEZ fa spazio a GIOVINCO
35° POGBA da distanza siderale: Palla alle stelle
40° VUCINIC s'arrabbia per un fallo contrario assegnatogli dopo un fallo su MORAS, il montenegrino spara la palla in tribuna e siguadagna un giallo
41° Giallo anche per DONADEL dopo un fallo su POGBA
42° Gamba tesa di MARCHISIO su ROMULO, ammonizione anche per il centrocampista della Nazionale
46° GIOVINCO in contropiede supera facilmente un JORGINHO sfinito poi tira e trova la respinta di RAFAEL, poco dopo tocca a MARCHISIO che incoccia dal limite abbastanza debolmente
TABELLINO
JUVENTUS-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 36' pt Cacciatore, 39' pt Tevez, 48' pt Llorente.
JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Isla, Pogba, Pirlo (dal 21' st Marchisio), Vidal, Asamoah; Llorente (dal 24' st Vucinic), Tevez (dal 34' st Giovinco).
A disposizione: Buffon, Citti, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Lichtsteiner, Quagliarella.
All.: Conte.
HELLAS VERONA (3-5-1-1): Rafael; Gonzalez, Moras, Bianchetti; Cacciatore, Romulo, Donati (dal 13' st Gomez Taleb), Hallfredsson (dal 32' st Donadel), Agostini (dal 22' st Iturbe); Jorginho; Cacia.
A disposizione: Nicolas, Mihaylov, Laner, Longo, Jankovic, Cirigliano, Rubin, Marques, Sala.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Bergonzi di Genova
Assistenti: Barbirati e Musolino.
NOTE. Ammoniti: Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Donadel, Marchisio. Spettatori: 11.283 paganti, 27.506 abbonati, 2.099 ospiti; totale: 40.888.
Radiografia del Gol gialloblù 2013/2014 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 2 | 3 | |
MARTINHO | 0 | 1 | 1 | |
RÔMULO | 0 | 1 | 1 | |
CACCIATORE | 0 | 1 | 1 |
LE ALTRE DI A + - =
Il derby marinaro tra GENOA e LIVORNO finisce a reti bianche, altro pareggio tra CAGLIARI e SAMP ma con 2 gol per parte, il CHIEVO reagisce allo schiaffo dell'UDINESE e vince di rimonta per 2 a 1.
Nella gara di mezzogiorno l'INTER distrugge letteralmente un SASSUOLO imbarazzante che crolla sotto il fatale peso di 7 gol! Doppietta di MILITO a 7 mesi dall'infortunio rimediato col CLUJI...
Alla ROMA il derby capitolino: 2 a 0 alla LAZIO e non se ne parla più, 2 a 0 a domicilio anche per la FIORENTINA a Bergamo sul campo dell'ATALANTA.
Vittoria esterna anche per il TORINO a BOLOGNA, 0 a 0 tra CATANIA e PARMA.
Nel match serale il NAPOLI vince a 'San Siro' contro il MILAN: Non succedeva da 27 anni!
Muhammad Ali vs Ken Norton I - March 31, 1973 Entire fight - Rounds 1 - 12 & Interviews | JURGEN KLOPP EPIC NERVOUS REACTION AT REFEREE |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
BOXE: Lutto nel mondo del pugilato, a 70 anni muore Ken MORTON che aveva battuto anche Mohammed ALÌ! Ci lascia una leggenda...
FORMULA 1: Anche a Singapore VETTEL è imprendibile ma la FERRARI è lì ed è seconda con ALONSO (6° MASSA)
MONDIALI OFFSHORE, vince l'ITALIA con i fratelli TESTA!
EUROPEI BASKET: Il cammino degli azzurri si ferma ai quarti contro la LITUANIA ma i ragazzi di coach PIANIGIANI sono stati battuti solo nel finale dopo una gara giocata a grandi livelli... Pensando alle premesse gli azzurri sono stati autori di una sorta di miracolo! Purtroppo il contraccolpo psicologico s'è 'riverberato' poi contro la SERBIA che ha conquistato l'ultimo posto utile per i mondiali dopo aver aver battuto l'ITALIA per 64-76
CHAMPIONS LEAGUE: Bella partita tra NAPOLI e DORTMUND anche se è vero che gli episodi 'girano' tutti a favore dei partenopei, grande prestazione di HIGUAÍN ed INSIGNE, l'argentino è stato l'autore del gol del vantaggio e dell'anticipo che ha condannato all'espulsione il portiere dei vicecampioni d'Europa, il giovane esterno ha pennellato una stupenda punizione sulla quale nulla ha potuto il secondo portiere tedesco (che nel tentativo di parare si è pure scheggiato due denti). Espulso anche mister KLOPP che, dopo il vantaggio dei padroni di casa, ha aggredito il secondo uomo con un impeto che, rivisto al rallenty, impressiona davvero ma aveva ragione: Il suo giocatore, a bordo campo per farsi medicare, non ha raggiunto la posizione prima della battuta del calcio di punizione che HIGUAÍN ha trasformato in gol... Fortunato il MILAN ridotto ai minimi termini dagli infortuni a catena: Il CELTIC ha fallito più volte il vantaggio ma alla fine è stato sconfitto con una doppietta nel finale. Clamorosa la caduta casalinga del CHELSEA che pure era passata avnti con OSCAR! ABRAMOVICH furente con lo 'Special One'...
RASSEGNA STAMPA + - =
Serie A: Juventus-Verona 2-1, Tevez in grande forma
22-09-2013 - Alessandro Lugli
Gli uomini di mister Antonio Conte hanno tenuto il possesso palla per tutto l'arco della partita.
Il risultato di 2-1 a favore della Juventus sul Verona, ottenuto allo Juventus Stadium, in una gara valida per la quarta giornata del campionato di serie A, va abbastanza stretto alla squadra campione d'Italia se teniamo in considerazione che gli uomini di mister Antonio Conte, hanno tenuto il possesso palla per tutto l'arco della partita, lasciando solo le briciole ai veronesi.
Altresì è anche logico ricordare il modulo altamente difensivista della squadra scaligera, allenata da mister Andrea Mandorlini. Un modulo che non ha dato spazi eccessivi alla Juventus, che ha preferito soprattutto nei primi 35 minuti giostrare con un possesso-palla che non privilegiava le fasce. Una volta accortasi la squadra juventina che agire centralmente facilitava il compito degli avversari, dopo il goal subito dal Verona, ecco che i bianconeri hanno iniziato a giocare prevalentemente sulle fasce e sono cosi arrivati sia il goal del pareggio grazie ad un immenso Tevez, sia la rete della vittoria del debuttante Llorente, alla prima vera presenza in maglia juventina, condita con un bel goal di testa, su assist pregevolissimo di Vidal.
Il Verona si è presentato a Torino con un modulo difensivista al massimo, un 3-5-1-1 con il solo Cacia come punta offensiva di riferimento. La rete siglata dal veronese Cacciatore, goal successivo ad un calcio d'angolo, stava regalando ai veneti una vittoria tutt'altro che meritata, anche per il gioco troppo al risparmio e difensivista della squadra allenata da Andrea Mandorlini.
La rimonta juventina iniziata da Carlitos Tevez e completata da Llorente, rendeva il giusto merito alla compagine di Conte. Con questa vittoria la Juventus si porta al secondo posto in classifica con 10 punti, assieme a Inter e Fiorentina; mentre il Verona resta a quota 6.
Fernando Llorente, attaccante della Juventus, ha rilasciato ai microfoni di Sky Sport, alcune importanti dichiarazioni, dopo la vittoria per 2-1 sul Verona. Ecco quanto evidenziato: "Sono sempre stato tranquillo, sapevo che non era facile adattarsi a una squadra che aveva vinto tanto e aveva tanti calciatori di qualità. So che devo lavorare tanto perché sono un giocatore che ci mette tempo a recuperare la forma migliore. Sono felice di aver potuto aiutare la squadra in questa partita. Tevez? E' un giocatore molto forte, è bello giocare con lui per i movimenti che fa. Sul gol ho avuto anche fortuna perché il difensore non ci è arrivato, sono abituato a giocare sulle palle alte. Le critiche sul fatto di essere bello? Sapevo che ci sarebbero state, ma io sono sempre stato tranquillo perché sapevo che dovevo solo lavorare e fare quello che il mister mi diceva. Sapevo che sarebbe arrivata la mia opportunità. Giocare nella Juve non è facile perché c'è tanta concorrenza, poi c'era il problema della lingua e dell'adattamento".
Il Tabellino di JUVENTUS - VERONA 2-1 (2-1)
JUVENTUS (3-5-2). Storari ; Barzagli , Bonucci , Ogbonna; Isla , Vidal , Pirlo (21' st Marchisio ), Pogba, Asamoah; Tevez (35' st Giovinco), Llorente (24′ st Vucinic). In panchina: Buffon, Citti, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Lichtsteiner, Quagliarella. Allenatore Conte.
VERONA (3-5-1-1). Rafael ; Gonzalez , Moras , Bianchetti ; Cacciatore , Romulo , Donati (13' st Gomez Taleb), Hallfredsson (32' st Donadel), Agostini (22' st Iturbe); Jorginho; Cacia. In panchina: Nicolas, Mihaylov, Laner, Longo, Jankovic, Cirigliano, Rubin, Marques, Sala. Allenatore Mandorlini.
ARBITRO: Bergonzi di Genova.
RETI: 36' pt Cacciatore, 40' pt Tevez, 48' pt Llorente.
AMMONITI: Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Donadel, Marchisio. RECUPERO: 3'; 3'
FONTE: News.SuperMoney.eu
Video e Gol Juventus – Verona 2-1: highlights, sintesi e tabellino
di Truman Siciliano il 22/09/2013 16:56
La Juventus batte in rimonta un Verona andato casualmente in vantaggio, segnano Tevez e Llorente. Ecco la sintesi e il video con gol e highlights.
Video Highlights Juventus-Verona 2-1 gol Llorente
Conte conferma le ultimi indicazioni e manda in campo Llorente in coppia con Tevez, Mandorlini cambia modulo, niente tridente ma una punta soltanto, Cacia, supportato da Jorginho. La partita è da subito molto bella, ritmi elevati con la Juventus che prende subito il pallino del gioco e sfiora il gol al 16′ e 19′ prima con Tevez, tiro respinto da Rafael, poi con Vidal la cui inzuccata viene ancora una volta neutralizzata dall’estemo ospite. Juve che insiste, alla mezzora ha già collezionato altre due nitide palle gol sempre con l’Apache, davvero scatenato l’ex City. Ma al 36′ la legge del calcio punisce i bianconeri, infatti al primo vero affondo il Verona passa in vantaggio: palla in mezzo da calcio d’angolo, Cacciatore si libera di Isla ed insacca il gol dell’1-0 veneto. Reazione immediata della vecchia signora, al 39′ Tevez la mette dentro con un gran tiro di prima intenzione sul secondo palo, niente da fare per Rafael.
Nei minuti di recupero tripla fiammata dei bianconeri, prima con Tevez prende entrambi i pali con un tiro a giro, infine con Llorente che realizza la sua prima rete bianconera di testa. Il primo tempo, davvero spettacolare, si chiude con la Juve in vantaggio 2-1 su Verona. Secondo tempo con la Juventus sempre in controllo della partita, i campioni d’Italia cercano il gol della sicurezza ma non lo trovano, le prime vere occasioni capitano a metà frazione, prima con Pirlo direttamente su calcio di punizione e poi con Pogba che fa tremare la traversa con un tiro a giro sul quale Rafael non poteva nulla. Gli uomini di Conte chiudono in netto controllo del match, il Verona non si fa praticamente mai vedere dalle parti di Storari ce a parte i gol di Cacciatore non ha quasi mai visto il pallone. Finisce 2-1 per la Juventus che aggancia l’Inter a 10 punti in classifica.
Tabellino Juventus-Hellas Verona 2-1
Marcatori: 38′ Cacciatore (V), 40′ Tevez (J), 48′ Llorente (J)
JUVENTUS (3-5-2): Storari, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Isla, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah, Tevez, Llorente A disposizione: Buffon, Citti, Chiellini, Marchisio, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Lichtsteiner, Giovinco, Quagliarella, Vucinic
HELLAS VERONA (3-5-1-1): Rafael; Gonzalez, Moras, Bianchetti; Cacciatore, Romulo, Donati, Hallfredsson, Agostini; Jorginho; Cacia. A disposizione: Nicolas, Mihaylov, Laner, Longo, Jankovic, Cirigliano, Iturbe, Rubin, Gomez Taleb, Marques, Sala, Donadel. All.: Andrea Mandorlini.
FONTE: CalcioQuotidiano.it
SERIE A
Juve trascinata da Tevez: Verona battuto 2-1
A Torino l'Apache e Llorente rimontano il gol di Cacciatore
ALBERTO GASPARRI
22 Settembre 2013
La Juve domina il Verona, ma alla fine si "accontenta" di una vittoria di misura per 2-1. Allo Stadium di Torino i bianconeri sono costretti a rincorrere il gol di Cacciatore al 36', che arriva dopo una dormita della difesa di Conte. La Juve, però, mette subito a posto le cose con lo scatenato Tevez al 40' (dopo un doppio palo) e il primo gol di Llorente al 48'. Nella ripresa i padroni di casa sfiorano il tris, fermandosi a una traversa di Pogba.
LA PARTITA
Di positivo ci sono i tre punti, la solita mole di gioco offensivo espresso e il debutto da titolare con gol di Llorente. Conte, però, deve aver visto soprattutto gli aspetti negativi, come il fatto di aver concesso per la terza volta di fila il vantaggio agli avversari (era capitato anche con Inter e Copenhagen) e quello di aver tenuto in partita sino all'ultimo secondo, almeno per quanto riguarda il risultato, gli avversari. E' vero che l'allenatore pugliese ha dato spazio a un sostanzioso turnover, con Buffon, Chiellini, Lichtsteiner e Vucinic lasciati a riposo, ma chi punta al tris tricolore, non può rischiare di perdere due punti in casa contro una squadra che lotta per la salvezza. Non che il Verona, privo dell'ex Toni, abbia messo alle corde i bianconeri, ma ha pur sempre corso a testa alta con Mandorlini, che ha giocato a specchio, schierando lo stesso 3-5-2 juventino.
Che non sarebbe stata una domenica tranquilla, comunque, lo si è capito subito da un primo tempo, che rischiava di chiudersi con una beffa atroce per la Juve. Dopo aver fatto il gioco per quaranta minuti buoni, aver costruito azioni su azioni da gol, sfiorando la rete con Bonucci, Tevez (tre volte) e Vidal, e aver provato qualche tiro da lontano di troppo, i bianconeri si ritrovano sotto per l'ennesima distrazione difensiva degli ultimi tempi. Come a Copenhagen, un pallone spiovuto in area finisce tra i piedi di un giocatore, Cacciatore nell'occasione, che da due passi infila Storari. Una punizione severissima per la squadra di Conte, che pur mostrando ancora qualche piccola falla in un gioco in cui Pirlo è l'unico a non incidere, tiene il pallino del match come ai bei tempi. La porta di Rafael, però, sembra stregata quando è Cacia a salvare sulla linea un pallone schiacciato di testa da Pogba e deviato da Llorente. Per fortuna c'è Tevez, che prima dell'intervallo si inventa un gran gol su lancio in profondità di Bonucci e poi coglie un incredibile doppio palo con il pallone che percorre per la sua interezza la linea di porta. Ma Llorente? Non si vede, o quasi, sino all'ultimo minuto di recupero, quando prende il volo, supera il suo marcatore e infila di testa il pallone del 2-1 Juve. Lo spagnolo scarica tutta la sua rabbia con una corsa sotto la curva e si gode il boato dello Stadium gremito. Insomma, la Signora ribalta la situazione con il suo uomo finora più discusso e torna negli spogliatoi dopo aver rimesso a posto le cose.
Nella ripresa la Juve prova a chiudere subito i conti, ma concede anche una bella chance a Jorginho, che solo l'ottimo intervento di Bonucci ferma. Poi è un susseguirsi di occasioni da gol, culminate con la traversa di Pogba a metà frazione. L'ingrersso di Marchujis, al debutto in campionato dopo l'infortunio rimediato in Supercoppa, Vucinic e Giovinco, conferma l'intenzione di Conte di continuare a giocare nella metà campo avversaria e alla fine ha ragione, perché il Verona non è in grado di far correre reali brividi a Storari. Per rivedere la Juve dello scorso anno, tuttavia, bisogna aspettare ancora.
LE PAGELLE
Pirlo 5,5 Sarà la marcatura asfissiante appioppatagli da Mandorlini, ma la sua presenza in campo è impalpabile. Forse anche per questo al momento del cambio si infila subito negli spogliatoi
Llorente 6 Un'ora per togliersi un po' di ruggine di dosso e poco più. Volenteroso, ma anche pesante nei movimenti. Si consola con stazza e centimetri per il suo primo gol bianconero. Ma per strappare un posto da titolare fisso avrà bisogno di ancora molto tempo.
Tevez 8 Sì, è lui il vero top player che la Juve stava inseguendo. Indemoniato, trascinatore. Se avesse un po' più di freddezza sotto porta sarebbe semplicemente perfetto
Jorginho 6,5 Fa sparire Pirlo, ma così facendo non si rende pericoloso. Nella ripresa solo Bonucci gli impedisce di centrare il colpaccio.
Cacciatore 6,5 Protagonista di un bel duello con Asamoah in cui non sfigura, corona la sua bella prestazione con il gol che spaventa la Juve
Cacia 5,5 Si crea una bella occasione in avvio, ma viene stoppato, poi è troppo solo davanti. Ha almeno il merito di salvare sulla linea una capocciata di Pogba deviata da Llorente
IL TABELLINO
JUVENTUS-VERONA 2-1
Juventus (3-5-2): Storari 6; Barzagli 6,5, Bonucci 7, Ogbonna 6; Isla 6, Vidal 7, Pirlo 5,5 ( 21' st Marchisio 6), Pogba 6,5, Asamoah 6; Llorente 6 (24' st Vucinic 5,5), Tevez 8 (29' st Giovinco 6). A disp: Buffon, Citti, Lichtsteiner, Chiellini, Motta, De Ceglie, Peluso, Padoin, Quagliarella. All.: Conte 6,5
Verona (3-5-2): Rafael 6; Gonzalez 6, Moras 6, Bianchetti 5; Cacciatore 6,5, Romulo 6, Donati 5 (13' st Gomez 5), Hallfredsson 5 (27' st Donadel 5,5), Agostini 5,5 (22' st Iturbe 5,5); Jorginho 6,5; Cacia 5,5. A disp.: Nicolas, Mihaylov, Laner, Longo, Jankovic, Cirigliano, Rubin, Marques, Sala. All. Mandorlini 6
Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 36' Cacciatore (V), 40' Tevez, 48' pt Llorente (J)
Ammoniti: Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Marchisio (J), Donadel (V)
Espulsi: -
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
23 set 2013 - in: Serie A
Col il Verona numeri da record
Il 2-1 finale non riassume al meglio il dominio dei bianconeri, capaci di andare 35 volte al tiro
Basta un dato per riassumere la gara della squadra di Conte contro il Verona: 35 volte al tiro! I dati raccolti da Opta raccontano di una Juventus da record. Nessuno ha saputo fare meglio in questa stagione nei cinque principali campionati europei. Così come le 15 conclusioni nello specchio della porta, altro primato.
Il 2-1 finale non può che essere risultato che sta molto stretto ai bianconeri, costretti per giunta a dover rimontare uno svantaggio, quello di Cacciatore, nato nell’unica conclusione gialloblu indirizzata verso la porta di Storari.
Ma il predominio juventino è espresso in tutti i dati principali del match di ieri allo Stadium. A partire dal 64% di possesso palla, alle quasi 700 palle giocate, in cui spiccano oltre 400 passaggi nella metà campo avversaria. Una supremazia territoriale netta, oltre 22 minuti contro gli appena quattro dei veneti.
Una Juventus che ha tirato tantissimo verso la porta di Rafael. Carlo Tevez ha messo qualità (gol e doppio palo da copertina), ma anche quantità con dieci conclusioni che costituiscono il primato nel campionato appena iniziato. Ma pure Pogba e Llorente ci hanno provato più volte. Il fatto che anche Bonucci sia entrato in questa classifica, con i suoi tre tiri, è la dimostrazione di come tutta la squadra abbia provato a dare il proprio contributo.
Dominio bianconero anche nei passaggi riusciti, con la piacevole sorpresa di Ogbonna, leader con oltre 70, davanti a Pogba, Barzagli e Vidal. Il giovane francese completa la sua giornata di grande lavoro con la leadership anche nella graduatoria dei palloni recuperati con 21.
22 set 2013 - in: Serie A
La freccia dell’Apache e il ruggito del Re Leone
Tevez e Llorente rimontano un gol di svantaggio e stendono il Verona
L’Apache e il Re Leone: non è il titolo di un nuovo cartone animato, è la premiata ditta che stende il Verona, ribaltando in dieci minuti un risultato, 1-0 per il Verona, che chiedeva vendetta. E’ una coppia inedita, ma già affiatata, spettacolare e letale. Tevez, al quarto gol in bianconero, il terzo in campionato, gioca una partita immensa, da leader autentico, oltre che da straordinario fuoriclasse. Llorente bagna la sua prima da titolare con una rete sfiorata, una segnata e una prova che dimostra quanto le sue qualità tecniche, non solo atletiche, potranno tornare utili alla causa.
Lo spagnolo smania di mettersi in mostra, ma deve pazientare, perché nei primi minuti il muro eretto da Mandorlini a difesa dei sedici metri funziona e la Juve deve affidarsi a conclusioni dalla distanza, ma né Bonucci, né Pogba, né Tevez, centrano la porta.
Il primo pallone giocabile per il Re Leone arriva al 10’ e il suo tocco per l’inserimento di Bonucci è prezioso, ma la chiusura di Hallfredsson e l’uscita di Rafael vanificano l’azione.
Tevez è tra i più attivi e cerca ancora uno spunto personale con un destro teso e centrale, respinto con qualche affanno dal portiere veronese, che pochi minuti dopo blocca con maggior sicurezza il colpo di testa ravvicinato di Vidal.
Quello della Juve è un lento lavoro ai fianchi e non potrebbe essere altrimenti, visto che Cacia è l’unico gialloblu a rimanere al di là della linea del pallone, perennemente in possesso della squadra di Conte.
La mira ancora troppo alta di Bonucci dal limite e di Tevez certificano il dominio bianconero, che si traduce in spettacolo quando l’Apache prende in mano le operazioni: al 32’ l’argentino apre e chiude un triangolo rapido e stretto con Vidal, arrivando al tiro, pur pressato, a pochi metri da Rafael, che riesce comunque a bloccare.
Si gioca a una porta sola e la logica imporrebbe che fosse la Juve a passare. E invece accade l’incredibile: nell’unico momento in cui si porta in avanti, il Verona segna, sfruttando una sponda aerea di Moras e l’inserimento di Cacciatore, che da pochi centimetri tocca in rete.
Che lo svantaggio sia ingiusto è tanto evidente che il pubblico continua a cantare come se niente fosse accaduto. E, in fondo è proprio così: non è successo nulla. Il pareggio potrebbe arrivare subito, se Cacia, con Rafael ormai battuto, non respingesse sulla linea il colpo di testa di Llorente. Si devono invece attendere tre minuti, ma ne vale la pena: Bonucci imbecca Tevez in posizione defilata e per di più marcato stretto da Bianchetti. L’Apache lascia sfilare il pallone e si prende lo spazio sufficiente per lasciar partire un missile di destro che sbatte sul secondo palo, prima di entrare in rete e far esplodere lo Stadium.
L’argentino è l’assoluto protagonista della partita: non molla un pallone, lotta, imposta e conclude con una cattiveria agonistica impressionante. Nel secondo dei tre minuti di recupero concessi alla fine del primo tempo, si libera ai venti metri e piazza un destro perfetto, che non si comprende come non entri in rete: il pallone sbatte sul palo alla sinistra di Rafael, rimbalza più di una volta sulla linea bianca senza mai varcarla, tocca l’altro montante e termina tra le braccia dell’incredulo portiere veronese.
Ce ne sarebbe abbastanza per andare a casa offesi con la sorte, portandosi via il pallone. Ma sarebbe un peccato: ci si perderebbe il primo gol di Fernando Llorente in bianconero. Proprio negli ultimi secondi di recupero il Re Leone prende posizione in area e incorna in maniera perfetta il cross di Vidal, non cercando la potenza, ma piazzando il pallone sul secondo palo, dove Rafael non potrebbe mai arrivare. Giustizia è fatta, anche se sommaria, visto che la Juve meriterebbe un vantaggio ben più ampio del 2-1 con cui torna negli spogliatoi.
I bianconeri iniziano la ripresa con la stessa foga con cui avevano chiuso il primo tempo e anche se al 6’ si trattiene il fiato, vedendo Jorginho solo davanti a Storari, salvato dal provvidenziale intervento di Bonucci, la partita è ancora a senso unico. Pogba ci prova dal limite tre volte: i primi due tentativi, centrali e rasoterra,vengono bloccati da Rafael, il terzo si stampa sulla traversa. Poco prima del legno colpito dal francese, Pirlo aveva calciato una punizione delle sue, costringendo il portiere veronese a volare per togliere il pallone dal sette.
Il regista al 21’ lascia il posto al rientrante Marchisio, con Pogba che va a dirigere le operazioni. Poco dopo tocca a Vucinic prendere il posto di Llorente, che esce dal campo con l’ovazione dello Stadium, la stessa che accompagna Tevez quando, al 35’, lascia il posto a Giovinco.
La gara è sempre saldamente nelle mani della Juve, anche se con il passare dei minuti i ritmi calano, e le occasioni diminuiscono. Quelle create, con ben 35 tiri indirizzati verso la porta di Rafael (record stagionale nei cinque maggiori campionati europei), sono comunque più che sufficienti per legittimare ampiamente un successo che solo la cattiva sorte, e solo per quei tre minuti nel primo tempo, aveva provato a mettere in discussione.
JUVENTUS-HELLAS VERONA 2-1
RETI: Cacciatore 37’ pt, Tevez 40’ pt, Llorente 48’ pt
JUVENTUS
Storari; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Isla, Vidal, Pirlo (21’ st Marchisio), Pogba, Asamoah; Llorente (24’ st Llorente), Tevez (35’ st Giovinco)
A disposizione: Buffon, Citti, Lichtsteiner, Motta, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Padoin, Vucinic, Quagliarella.
Allenatore: Conte
HELLAS VERONA
Rafael; Gonzalez, Moras, Bianchetti; Cacciatore, Romulo, Donati (13’ st Gomez), Hallfredsson (32’ st Donadel), Agostini (22’ st Iturbe); Jorginho; Cacia
A disposizione: Andrade, Mihaylov, Marques, Rubin, Laner, Cirigliano, Sala, Jankovic, Longo
Allenatore: Mandorlini
ARBITRO: Bergonzi
ASSISTENTI: Barbirati, Musolino
QUARTO UFFICIALE: Marrazzo
ARBITRI D’AREA: Massa, Aureliano
AMMONITI: 42’ pt Asamoah, 4’ st Ogbonna, 41’ st Vucinic, 42’ st Donadel, 43’ st Marchisio
22 set 2013 - in: Serie A
Conte: «Poteva essere una vittoria più larga»
Il tecnico soddisfatto per il successo e per la prova offerta con il Verona. «Abbiamo creato tanto, Tevez è un esempio per tutti»
Alla terza volta, la rimonta si completa in pieno. Costretta ancora a recuperare, come successo contro Inter e Copenaghen, la Juventus ottiene quel successo che avrebbe meritato anche nelle precedenti occasioni. Il Verona si chiude e ci vogliono due prodezze di Tevez e Llorente per avere la meglio.
A fine gara, Antonio Conte può essere soddisfatto per il successo e per la prestazione. Della squadra nel suo complesso, ma anche di alcuni singoli, Tevez su tutti. «È un momento non buono per gli episodi, alla prima occasione veniamo puniti. Anche questa volta la reazione c’è stata e abbiamo ribaltato subito il risultato nel primo tempo. Anche nella ripresa abbiamo continuato a giocare e avremmo meritato una vittoria ancora più larga. Il turnover? Giochiamo ogni tre giorni e abbiamo bisogno che tutti mettano minuti nelle gambe. In queste partite ho fatto ruotare i difensori, prima o poi toccherà anche a Tevez. Carlos è sempre più protagonista, è un esempio per tutti e si sta dimostrando importante nei momenti di difficoltà. Oggi anche Llorente ha fatto bene e può migliorare, questo gol gli darà morale».
22 set 2013 - in: Serie A
Tevez: «Il lavoro duro è ripagato»
L’argentino regala un’altra perla allo Juventus Stadium. «Non è facile giocare contro squadre chiuse che non lasciano spazi»
Una perla all’esordio casalingo contro la Lazio. Un’altra ancora più importante contro il Verona. Carlos Tevez si è subito preso lo Juventus Stadium, a forza di giocate da fuoriclasse, ma anche di impegno e voglia di lottare che lo hanno fatto subito diventare un idolo dei tifosi bianconeri. Dieci le sue conclusioni in porta contro il Verona, un record per una singola partita nel campionato in corso e una rete fondamentale per risolvere una gara che si era messa male dopo lo svantaggio. «È difficile giocare contro squadre che vengono qui a chiudersi – sono le parole di Carlitos -. Bisogna riuscire a trovare gli spazi giusti e sfruttare le occasioni. Stiamo lavorando duro e i risultati in campo si vedono. Sappiamo che ci sono grandi aspettative, ma ci vuole pazienza per migliorare ancora. Llorente? Sono davvero contento per lui, sta lavorando bene e merita la gioia di oggi».
22 set 2013 - in: Serie A
Llorente: «Devo migliorare ancora»
«Sono felice per il gol e per aver aiutato la squadra a vincere, ma so di dover lavorare ancora per trovare la condizione migliore»
«Non mi aspettavo di segnare alla prima partita. Sono felice, per il gol e per aver aiutato la squadra a vincere». Fernando Llorente si è presentato con il gol vittoria contro il Verona al pubblico dello Juventus Stadium e non poteva esserci premio migliore per lui che in questi mesi ha lavorato sodo, aspettando il suo momento con pazienza: «Sono sempre stato tranquillo - ribadisce lo spagnolo - Ci metto solitamente un po’ di tempo per entrare in forma e sapevo di dover lavorare tanto, anche perché lo scorso anno sono praticamente stato fermo. Inoltre avevo bisogno di ambientarmi, di imparare la lingua.. Ambientarsi in una nuova realtà non è mai facile per nessuno. Qui sto benissimo e sento la fiducia del mister, ma so che devo lavorare ancora molto per trovare la miglior condizione»
FONTE: Juventus.com
Juventus-Verona 2-1: pagelle e tabellino
Di Alessio Raicaldo | 22.09.2013 17:27 CEST
JUVENTUS-VERONA 2-1
Juventus (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Isla, Vidal, Pirlo (66′ Marchisio), Pogba, Asamoah; Tévez (79′ Giovinco), Llorente (69′ Vučinić).
A disp.: Buffon, Citti, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Lichtsteiner, Quagliarella.
All.: Conte
Verona (3-5-1-1): Rafael; González, Moras, Bianchetti; Cacciatore, Rômulo, Donati (58′ Juanito Gomez), Hallfreðsson (77′ Donadel), Agostini (67′ Iturbe); Jorginho; Cacia.
A disp.: Nícolas, Mihaylov, Laner, Longo, Janković, Cirigliano, Rubin, Marques, Sala.
All.: Mandorlini
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatori: 37′ Cacciatore (V), 40′ Tévez (J), 48′ p.t. Llorente (J).
Note: Possesso palla: 62-38. Angoli: 5-2. Ammoniti: Asamoah (J), Ogbonna (J), Vučinić (J), Donadel (V), Marchisio (J). Recupero: 3′ p.t.; 3′ s.t.
LE PAGELLE
JUVENTUS
Storari 6 Non deve compiere particolari interventi nonostante una partita non così semplice come si poteva ipotizzare
Barzagli 7 Muro insuperabile per gli attaccanti veneti
Bonucci 6,5 Il Verona si presenta con una sola punta, lui la liquida con grinta e carattere
Ogbonna 6 Prestazione senza sbavature per il vice Chiellini di giornata
Isla 5 Troppo timido: dalle sue parti non sfonda
Vidal 6,5 Non mostra la qualità dei giorni migliori ma è la sua presenza è comunque determinante in ezzo al campo
Pirlo 5 a marcatura ad uomo di Jorginho, di fatto, lo elimina dalla partita (dal 66' Marchisio 6 Minuti preziosi per ritrovare il ritmo gara)
Pogba 5,5 Troppo lezioso: probabile che Conte lo redarguisca a dovere
Asamoah 5,5 La Juve dovrebbe sfruttare le corsie esterne, lui si propone pure ma è troppo impreciso
Tevez 7,5 Il doppio palo gli nega la gioia della doppietta in una prestazione da incorniciare (dal 79' Giovinco ng)
Llorente 6,5 Il colpo di testa con cui infila Rafael rende speciale il suo esordio in bianconero (dal 69' Vucinic 5 Sbaglia tutto quello che può)
VERONA
Rafael 6,5 Para quello che può, per il resto ancora deve attrezzarsi
Gonzalez 5,5 Dalle sue parti si soffre molto, lui va in sofferenza
Moras 6,5 Di testa le prende quasi tutte. Purtroppo per lui quel quasi è il pallone che Llorente insacca
Bianchetti 5 Tevez gli fa venire l'emicrania
Cacciatore 6,5 Fortunato nel gol, bravo nel duello con Asamoah ben contenuto
Romulo 6 Corre tantissimo offrendo un buon contributo alla causa
Donati 5 Invisibile (dal 58' Juanito Gomez 5 Non si fa sentire)
Halfredsson 5,5 Contro la fisicità dei centrocampisti bianconeri va in difficoltà (dal 77' Donadel ng)
Agostini 5,5 Contiene bene Isla ma si tiene troppo basso (dal 67' Iturbe 6)
Jorginho 6 Il problema Pirlo lo risolve ma così rinuncia a giocare e il Verona perde la sua qualità
Cacia 5,5 Da solo in mezzo ai tre centrali della Juve la vita è dura
FONTE: It.IBTimes.com
Serie A
Juventus-Hellas Verona 2-1: Tevez trascinatore, Llorente l'ariete
Dom, 22 Set 2013 18:26 Scritto da Antonio Di Nardo
Juventus-Hellas Verona 2-1: Tevez trascinatore, Llorente l'ariete - Vittoria di misura per la Juventus, che contro il fortino giallo-blu dell'Hellas porta a casa tre punti utili per scacciare alcune voci non incoraggianti.
Nell'ennesimo sold out dello Juventus Stadium, i padroni di casa escono vittoriosi contro i neopromossi dell'Hellas Verona, in una partita che nonostante li abbia visti nettamente superiori, ha dato non poche noie ai bianconeri. Partiti subito all'arrembaggio con due chiare occasioni da gol per un forsennato Tevez, gli uomini di Conte si ritrovano clamorosamente sotto al 36', quando sugli sviluppi di un corner Cacciatore insacca un impotente Storari.
Sembra rivivere la disavventura d Copenaghen, se non fosse che dopo quattro minuti ci pensa proprio l'"Apache" a ristabilire la parità, con uno splendido diagonale che sbatte sul palo e gonfia la rete. 1 a 1 e palla al centro, con i bianconeri che, rinfrancati dalla rete, cercano di portare negli spogliatoi un vantaggio che sarebbe davvero importante. Ci arriva vicinissimo ancora Tevez, che con un piazzato da sinistra colpisce ben due legni. Col primo tempo che si avvia verso la conclusione, arriva dal nulla il vantaggio bianconero, con Llorente che sfrutta un ottimo assist di Vidal ed insacca alla sua maniera, di testa. Gol all'esordio da titolare e via tutte le critiche e la rabbia accumulata in questi mesi.
Finisce dunque con la Juventus in vantaggio il primo tempo. La ripresa comincia con i bianconeri che attaccano con lo stesso piglio del primo tempo, vanificando però diverse occasioni da gol, molte delle quali capitano sui piedi di Pogba (complice anche una traversa). Serie di cambi, dunque, per la Juventus, con Conte che concede la standing ovation a Tevez e Llorente, rimpiazzati da Vucinic e Giovinco. Da segnalare l'importante ritorno in campo di Marchisio, dopo il delicato infortuinio al ginocchio. Il match si coclude, quindi, con il risultato di 2 a 1 per i padroni di casa, che si portano al pari della straripante Inter vista a Sassuolo.
FONTE: ParliamociDiCalcio.it
Juventus vs Hellas Verona
22 settembre 2013
Tevez e Llorente. La Juve ritrova in casa con il Verona la coppia gol sognata sotto l'ombrellone fin da quest'estate. Sono i due gioielli dell'ultima campagna acquisti bianconera a risolvere infatti la partita con la squadra di Mandorlini, capace, proprio come successo con il Copenaghen, di portarsi in vantaggio su una palla inattiva nell'unica vera occasione concessa dai bianconeri. Se l'Apache, autore del pareggio e già al quarto centro stagionale, ha già conquistato dopo poche partite il pubblico dello Juventus Stadium, per l'attaccante spagnolo si tratta invece del primo centro con la maglia dei campioni d'Italia.
FONTE: LaPresse.it
Juventus – Hellas Verona 2-1: le pagelle
DI NICOLA IUZZOLINO – 22 SETTEMBRE 2013
PUBBLICATO IN: PAGELLE, PARTITE, SERIE A
La Juventus batte l’Hellas Verona per 2-1 al termine di una gara dominata dal punto di vista del gioco, anche se i bianconeri vanno addirittura in svantaggio, nell’unica occasione concessa agli scaligeri. Migliore in campo, manco a dirlo, Carlos Tevez; il peggiore Vucinic, entrato in partita troppo nervoso e poco desideroso di giocare a calcio. Ecco le pagelle della Juventus:
Storari S.V.: Mai chiamato in causa, è incolpevole sul gol di Cacciatore.
Barzagli 7: Grande partita quella di Andrea, impeccabile su ogni pallone e sempre pulito negli interventi. A Cacia e compagni non ha concesso niente, e la partita di oggi ha evidenziato quanto sia fondamentale la sua presenza per la squadra di Conte. UN MURO.
Bonucci 6.5: Molto più convinto rispetto a martedì sera, il Bonny è stato oggi autore di una buona partita, bloccando tutte le sortite avversarie e aggredendo Cacia addirittura a centrocampo. Da 10 e lode l’intervento alla disperata su Jorginho tutto solo davanti a Storari.
Ogbonna 6.5: Disputa anche lui un’ottima partita e concede poco agli scaligeri. Molto alto e propositivo nelle azioni d’attacco, si fa trovare sempre pronto quando è chiamato in causa dietro. Saprà essere sicuramente utile alla squadra durante questa stagione.
Isla 6-: Non molto brillante e poco decisivo sulla fascia. L’Isla di Udine sembra ancora un miraggio, ma almeno si comincia a vedere qualche miglioramento. Spinge alto nelle sortite offensive, ma dietro lascia qualche buco. La condizione sembra ritrovata, ma quello che manca è la fiducia.
Vidal 7: E’ tornato Arturo! Corre, smista, dribbla, inventa: cancellata la brutta prestazione di martedì. Perfetto nelle combinazioni con Tevez e Isla, la mette col contagiri sulla testa di Llorente. Solo un appunto: poteva essere più concreto nelle palle gol che gli sono capitate.
Pirlo 5.5: Decisamente in difficoltà. La marcatura a uomo di Jorginho si fa sentire, e il regista bresciano tocca pochissimi palloni. Ci mette l’impegno, ma con un uomo addosso si può fare ben poco.
Pogba 7: Anche lui, come Vidal, riscatta la prestazione di Copenaghen disputando una partita ad alti livelli e inventando giocate di pura classe. Spazia in mezzo al campo, duetta sulla fascia con Asamoah e si crea tantissime palle gol, ma nel momento decisivo non fa partire il bolide. L’unica volta che azzecca il tiro colpisce la traversa.
Asamoah 6.5: E’ sicuramente in ottima forma durante questo periodo, e lo dimostrano le buone partite disputate oggi e sabato scorso. Macina campo sulla fascia e combina molto bene con Pogba. Si accentra spesso per trovare il gol, ma non coglie l’occasione giusta.
Tevez 7.5: FENOMENALE, è lui il Top Player che la Juve cercava da tanto. Non solo inventa giocate da urlo e si rende pericoloso sotto porta, ma corre anche per tutto il campo e aggredisce il portatore di palla fino allo sfinimento. Ha nel DNA la fame di vittoria, e i suoi 4 gol stagionali sono una prova di ciò. Eccezionale il tiro ad incrociare che ha portato al pareggio, e strepitoso il doppio palo colpito con una conclusione a giro da fuori area. Tanto di cappello a Marotta che lo ha portato a Torino per 9 milioni.
Llorente 6.5: Su di lui si erano create molte aspettative, e Il re leone non le ha tradite affatto. L’emozione per la prima da titolare lo blocca per i primi cinque minuti, ma da lì in poi è tutto più semplice: gioca di sponda con i compagni, si rende propositivo, e aggredisce il portatore di palla avversario. Bravissimo nelle combinazioni con Tevez e company, si fa trovare prontissimo sul cross di Vidal, dove impatta il pallone alla perfezione infilando Rafael. Speriamo di ritrovare il giocatore di Bilbao.
Marchisio 6+: Buono il rientro del principino dopo l’infortunio di più di un mese fa. La voglia di giocare è tanta, e il desiderio di essere decisivo pure. Ovviamente non gli si può chiedere di ritornare immediatamente ai livelli di prima, ma la prestazione di oggi è più che incoraggiante.
Giovinco 6: In quello spicchio di partita che Conte gli concede, la formica atomica prova a rendersi propositivo, provando un paio di combinazioni con Vucinic. Nel dribbling è rapido, così come nello scatto, ma la presenza di Tevez gli chiude inevitabilmente le porte per un posto di primo ruolo nella squadra.
Vucinic 5: Troppo nervoso. La panchina di oggi lo ha stizzito e le giocate di conseguenza non gli riescono. Si intestardisce troppo nell’uno contro uno e si lascia spesso anticipare dagli avversari. L’ammonizione gratuita è sintomo di una serenità persa.
Conte 7: Le tante critiche ricevute in settimana hanno probabilmente influenzato la scelta di far giocare Llorente, ma in ogni caso è stata una mossa azzeccata. Abile poi nell’inserire Ogbonna dal primo minuto al posto di Chiellini, riporta la squadra al successo con una prestazione più che convincente. Unico appunto negativo, il gol preso su azione da calcio d’angolo: dovrà far lavorare la squadra sulle giocate da fermo e sui palloni vaganti in area di rigore.
Juventus – Hellas Verona 2-1: tabellino, highlights e video gol (Tevez, Llorente)
DI REDAZIONE JM – 22 SETTEMBRE 2013
PUBBLICATO IN: PARTITE, SERIE A, VIDEO
La Juventus batte in rimonta un arcigno Hellas Verona per 2-1 e raggiunge l’Inter a quota 10 punti in classifica. Andrea Mandorlini prepara la partita sulla difensiva e fa marcare a uomo Andrea Pirlo, che praticamente non vedrà palla per tutta la gara. La Juve parte subito martellando e creando azioni da gol, ma paradossalmente sono i gialloblu a passare in vantaggio al 37’ con Cacciatore che approfitta di una mezza dormita della difesa bianconera su calcio da fermo. Svantaggio immeritato per la Juventus, che ricomincia subito a martellare e dopo soli 3 minuti con Tevez, che mette a segno un gran gol in diagonale. Llorente, in campo dal primo minuto, fa molto movimento ma punge poco. Al 46’ però, l’apoteosi per lo Juventus Stadium: cross dalla destra e Fernando spunta di testa e la mette in rete.
Nella ripresa la Juventus amministra il vantaggio e va più volte vicina al 3° gol con Tevez (doppio palo) e Pogba. C’è spazio anche per l’ingresso di Marchisio (sembrato poco lucido) e nel finale per Vucinic e Giovinco: molto svogliato il primo, pasticcione il secondo. La Juventus comunque porta a casa tre punti importantissimi.
Juventus – Hellas Verona 2-1, il tabellino
Marcatori: Cacciatore 37, Tevez 40′, Llorente 46′
JUVENTUS (3-5-2): Storari, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Isla, Vidal, Pirlo (Marchisio dal 67′), Pogba, Asamoah, Tevez (Giovinco), Llorente (Vucinic dal 70′). A disposizione: Buffon, Citti, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Lichtsteiner, Quagliarella. Allenatore: Conte.
HELLAS VERONA (3-5-1-1): 1 Rafael; 23 Gonzalez, 18 Moras, 13 Bianchetti; 29 Cacciatore, 2 Romulo, 5 Donati (Gomez), 10 Hallfredsson, 33 Agostini (Iturbe) ; 19 Jorginho; 8 Cacia. A disposizione: 12 Nicolas, 31 Mihaylov, 4 Laner, 7 Longo, 11 Jankovic, 14 Cirigliano, 16 Rubin, 25 Marques, 26 Sala, 30 Donadel. Allenatore: Andrea Mandolrlini.
Ammoniti: Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Donadel, Marchisio.
Arbitro: Bergonzi di Genova
Assistenti: Barbirati e Musolino.
FONTE: JuveMania.it
Juventus-Hellas Verona 2-1: decidono Tevez e Llorente
Juventus-Hellas Verona quarta giornata di serie A - Domenica 22 settembre 2013
di Vito Graffeo 22 settembre 2013
Una Juve caparbia ancorché dominatrice ha la meglio sull'Hellas Verona: spaventata dalla rete di Cacciatore, la Vecchia Signora reagisce e risolleva le sorti dell'incontro già prima del riposo. Veneti giunti allo "Stadium" in versione fortino con un catenaccio blando imposto da Mandorlini. I veronesi si sono ben espressi in ripartenza e anche con una fase difensiva in cui il collettivo ha dimostrato di avere delle buone doti di contenimento. Fatali però gli acuti dei neoacquisti bianconeri, le punte Tevez e Llorente capaci di trovare due gol in meno di 10 minuti. L'argentino fulmina Rafael con un destro potente e preciso mentre il basco si esibisce nella sua specialità, il colpo di testa, sapientemente imbeccato da Vidal.
Nella ripresa la formazione bianconera cerca di continuo il terzo gol in particolare con Pogba il quale, in almeno tre circostanze, impegna Rafael e trova anche la traversa a dirgli di no. Buona chance anche per Giovinco, fermato regolarmente dall'estremo avversario a tu per tu.
FONTE: SportLive.it
SERIE A, JUVENTUS 2-1 HELLAS VERONA: tabellino e pagelle della gara
Vittoria di rimonta per la Juventus che contro l’ostico Verona vince grazie alla bravura dei suoi attaccanti e ad un pizzico di fortuna. Aprono infatti gli ospiti al 36′ con Cacciatore, ed il Verona, che nell’esordio in Serie A battè il Milan, pensa gia al colpaccio. Al 40′ è però Tevez a spegnere i sogni di gloria degli ospiti firmando l’1-1. In pieno recupero, al 48′ gloria anche per Llorente che firma il 2-1 che vale la vittoria per i bianconeri.
TABELLINO E PAGELLE
JUVENTUS (3-5-2): Storari 6; Barzagli 6, Bonucci 6, Ogbonna 6; Isla 6,5, Vidal 6,5, Pogba 7, Asamoah 6, Pirlo 7 (Marchisio 6); Llorente 7,5 (Vucinic 6), Tevez 7,5 (Giovinco 6). A disp.: Citti, Padoin, Lichsteiner, Buffon, Quagliarella, Chiellini, Peluso, Motta, De Ceglie. All.: Conte 6,5
HELLAS VERONA (3-5-2): Rafael 5; Bianchetti 5,5, Moras 5, Gonzalez 6; Romulo 5, Hallfredsson 5 (Donadel 6), Cacciatore 7, Donati 5,5 (Gomez 6), Agostini 6 (Iturbe 6); Frello 5, Cacia 5. A disp.: Andrade, Longo, Rubin, Laner, Sala, Pinto, Jankovic, Mihaylov, Cirigliano. All.: Mandorlini 5
MARCATORI: Tevez, Llorente (J) Cacciatore (H)
ASSISTMAN: -
AMMONITI: Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Marchisio (J) Donadel (H)
ESPULSI: -
ARBITRO: Bergonzi
FONTE: CalcioNewsTime.com
Serie A - Tevez-Llorente: la Juve rimonta il Verona
La squadra di Conte ritrova la vittoria, piegando 2-1 un buon Hellas Verona, che era passato in vantaggio con Cacciatore. Decisivi l'argentino, migliore in campo, e lo spagnolo, al primo gol con la maglia bianconera. Doppio palo di Tevez, traversa di Pogba e rientro importante di Marchisio
Scritto da Enrico TURCATO (Twitter@EnricoTurcato) | Eurosport
L’attacco dei sogni, tanto reclamizzato in estate, sembra iniziare a carburare. Tevez e Llorente, alla prima volta insieme dall’inizio, trascinano la Juventus alla terza vittoria in campionato. I bianconeri, pur con qualche sofferenza di troppo, ritrovano il successo dopo i due pareggi con Copenhagen e Inter. Per piegare un positivo Hellas Verona, passato in vantaggio con il gol di Cacciatore servito da Moras al 36’, serve una rimonta rabbiosa nel finale di primo tempo, targata dai due grandi acquisti della campagna estiva bianconera. L’Apache, migliore in campo, è bravissimo a battere col destro un servizio in verticale di Bonucci. Lo spagnolo festeggia, con un grande stacco di testa su cross di Vidal, l’esordio da titolare in bianconero. 2-1, tre punti in classifica, che fanno salire la Juventus a 10 punti, due in meno della Roma capolista. La Juve c’è, ma non è una sorpresa. Grande prova, come spesso accade di Pogba e rientro di Marchisio, recuperato pienamente dall’infortunio.
SOLITA JUVE: MILLE OCCASIONI, PUNITA AL PRIMO TIRO – La lezione di Copenhagen non sembra essere servita alla Juventus. La squadra bianconera parte forte, domina e nonostante i vari Chiellini, Lichtsteiner, Vucinic tenuti a riposo, crea la solita infinita serie di palle gol. Il Verona, però, nel suo 5-3-1-1, in cui Jorginho appoggia Cacia, resta bene compatto dietro e lascia alla formazione di Conte solamente tante conclusioni da fuori. Ci provano Bonucci, Pogba, Tevez, Barzagli, ma la palla sembra non voler entrare. Tevez e Llorente, alla prima da titolare, nella prima parte di gara si cercano e si trovano poco e qualche veloce ripartenza veneta mette apprensione alla difesa juventina. Così, quasi inaspettatamente, a passare in vantaggio è proprio il Verona: calcio d’angolo al minuto 36, mischia in area, sponda di Moras e gol di Cacciatore. 0-1, con Isla e Ogbonna addormentati in mezzo all’area.
LA COPPIA GOL SI SVEGLIA: TEVEZ-LLORENTE E 2-1 – Lo svantaggio scuote la Juventus che con il fuoco negli occhi si riversa subito in avanti, quasi ferita dall’accaduto. Serve una gran giocata di Tevez a rimettere in parità la situazione. Bonucci infila dentro e al 40’ l’Apache fa passare la palla e col destro incrocia alla grande, non lasciando scampo a Rafael. 1-1 e quarto gol con la maglia bianconera di Tevez, il 3° su quattro gare di campionato. L’argentino è scatenato, tanto che dopo tre minuti scarica un altro siluro dal limite: doppio palo pazzesco, con la palla che danza sulla linea e finisce tra le braccia di Rafael. Però, proprio quando l’1-1 sembra essere risultato finale del primo tempo, Vidal (tocca a lui perché gli altri esterni non sanno crossare) si allarga a destra e dipinge un cross nel mezzo: Llorente conferma le sue abilità aeree e con uno stacco imperioso insacca il suo primo gol in bianconero. 2-1 e tutti negli spogliatoi.
RIPRESA DI CONTROLLO, RIENTRA MARCHISIO – Nella seconda parte di gara la Juventus controlla il vantaggio, tentando più volte di aumentare il gap con il Verona. Mandorlini inserisce Iturbe e Juanito Gomez, per tentare di alzare il baricentro della sua squadra, ma è ancora la squadra di casa ad andare vicina al terzo gol. Rafael stoppa Tevez, Pirlo, Pogba e i due neo entrati Vucinic e Marchisio (sembrato pienamente ristabilito). Pogba, con il solito siluro da fuori, colpisce anche una traversa, ma il risultato non cambia. Il 2-1 finale può far sorridere Conte e i tifosi bianconeri, che finalmente possono godersi la loro coppia gol. I 10 punti in classifica testimoniano che la Juventus c’è, è lì, pronta a giocarsi il terzo titolo consecutivo. Ma nessuno lo aveva mai dubitato e se i due davanti cominciano ad integrarsi (più Llorente che Tevez, visto che l’argentino è già un punto fisso) sarà comunque difficile togliere lo scettro di campione alla formazione bianconera.
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
Published On: dom, set 22nd, 2013 Calcio / Sport | By Redazione
Calcio – Serie A – Un ottimo Hellas non basta, vince la Juve 2-1
Vince la Juventus, in rimonta. Non basta l’ottima prestazione disputata dall’Hellas Verona, che tiene bene davanti alla squadra campiona d’Italia fino al fischio finale dell’arbitro. A passare in vantaggio per primi sono proprio i gialloblùallenati da Andrea Mandorlini: corner di Hallfredsson, svetta Moras, la palla arriva a Cacciatore che fredda Storari (36′ pt). La reazione della Juventus arriva, veemente. Pareggia Tevez tre minuti dopo, gol del sorpasso firmato da Llorente al 48′ del primo tempo. Nel secondo parziale l’Hellas non si arrende, ma il risultato resta ancorato sul 2-1.
JUVENTUS-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 36′ pt Cacciatore, 39′ pt Tevez, 48′ pt Llorente.
Primo tempo
1′ Partiti!
2′ Subito un gran tiro di Bonucci da 25 metri, palla alta
9′ Juventus ancora pericolosa da fuori area. Il tiro di Tevez finisce alto
13′ Lancio di Donati per Cacia. Splendido aggancio in area dell’attaccante gialloblù, che però perde l’attimo e viene rimontato da Barzagli
17′ Sassata di Tevez, Rafael si salva con i pugni
20′ Lancio di Pogba che in area pesca Vidal. Il colpo di testa del cileno è debole e finisce fra le braccia di Rafael
23′ Sventola di Bonucci, ancora da fuori area. Palla alta
25′ Tevez sfugge a Bianchetti in area di rigore ma il suo tiro termina sopra la traversa
28′ Ci prova l’Hellas con Hallfredsson, da fuori area. Palla alta
32′ Combinazione Tevez-Vidal-Tevez. L’attaccante bianconero, in area di rigore, calcia con l’esterno destro ma troppo centralmente. Blocca Rafael
36′ GOL Hellas in vantaggio. Corner di Hallfredsson, sponda aerea di Moras per Cacciatore che insacca
38′ Corner di Pirlo, stacca Pogba, Cacia salva sulla linea
39′ GOL Filtrante di Bonucci per Tevez che, sfuggito alla marcatura di Bianchetti, batte Rafael con un diagonale sul secondo palo
45′ Sinistro di Llorente dal limite, Rafael blocca centralmente
47′ Tevez tira dal limite sul secondo palo. La palla prima colpisce il palo interno, scorre su tutta la linea prendendo il montante opposto e finisce la sua corsa tra le braccia di Rafael
48′ GOL Cross di Vidal, colpo di testa di Llorente e palla nel sacco
49′ Fine primo tempo
Secondo tempo
1′ Si riparte
10′ Pogba da lontanissimo. Tiro forte, parato in due tempi da Rafael
18′ Calcio piazzato di Pirlo, la palla supera la barriera ma Rafael devia bene in corner
21′ Pogba dal limite, palla sulla parte alta della traversa
33′ Vucinic serve Isla in profondità. Il tiro del cileno, da posizione defilata, termina sull’esterno della rete
36′ Ancora Pogba, ancora da lontano. Palla alta
46′ Giovinco se ne va in contropiede, arriva al limite dell’area e prova il tiro che Rafael respinge di pugno
47′ Marchisio dal limite, Rafael blocca a terra
48′ Finisce qui la partita
JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Isla, Pogba, Pirlo (dal 21′ st Marchisio), Vidal, Asamoah; Llorente (dal 24′ st Vucinic), Tevez (dal 34′ st Giovinco).
A disposizione: Buffon, Citti, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Lichtsteiner, Quagliarella.
All.: Conte.
HELLAS VERONA (3-5-1-1): Rafael; Gonzalez, Moras, Bianchetti; Cacciatore, Romulo, Donati (dal 13′ st Gomez Taleb), Hallfredsson (dal 32′ st Donadel), Agostini (dal 22′ st Iturbe); Jorginho; Cacia.
A disposizione: Nicolas, Mihaylov, Laner, Longo, Jankovic, Cirigliano, Rubin, Marques, Sala.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Bergonzi di Genova
Assistenti: Barbirati e Musolino.
NOTE. Ammoniti: Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Donadel, Marchisio. Spettatori: 11.283 paganti, 27.506 abbonati, 2.099 ospiti; totale: 40.888.
FONTE: PeriodicoDaily.com
EDITORIALE
Benvenuto, re leone
All'esordio effettivo in maglia bianconera, finalmente titolare, Fernando Llorente spazza via le voci e i dubbi messi in campo in queste settimane. E lo fa da campione.
23.09.2013 00:15 di Davide Caci articolo letto 8423 volte
È un vero e proprio urlo liberatorio quello che Fernando Llorente ha lanciato oggi al quarantottesimo del primo tempo di Juventus-Hellas Verona, con una grinta che ben spiega il soprannome di “re leone”.
Prima vera partita in bianconero, prima (splendida) rete, ciliegina sulla torta di una prestazione assolutamente positiva.
Da quando è arrivato a Torino, con un ottimo curriculum e una straordinaria voglia di fare, Llorente non ha vissuto momenti facili: la scelta di mister Conte di non impiegarlo, perché non lo riteneva ancora pronto (d'altra parte, a un giocatore con il suo fisico può volerci un po' per entrare in condizione, e il gioco italiano, soprattutto per le difese, è molto diverso da quello spagnolo) ha generato un caos mediatico inenarrabile: chi vedeva Llorente già in partenza a gennaio, chi sosteneva sarebbe stato un nuovo Bendtner/Anelka, chi insinuava di problemi di comptabilità con il mister. Insomma, una serie di voci che avrebbe destabilizzato chiunque. Eppure, il centravanti spagnolo ha saputo rispondere con freddezza, nell'unico modo possibile: con i fatti.
La partita contro il Verona non è stata facile per i bianconeri (a partire da una prima parte di gara non esaltante, e la grinta dei veneti), eppure Llorente si è fatto notare.
Complice un Carlitos Tevez sempre ispiratissimo, e sempre più leader, Llorente ha giocato una buonissima partita, in cui è cresciuto minuto dopo minuto. Chiaramente, non ci si può aspettare che sia già al cento per cento inserito negli schemi di gioco e nelle dinamiche che miglioreranno, fisiologicamente, con il tempo. Eppure, salvo qualche movimento sbagliato, Fernando fa bene: corre, si smarca, passa, tira. Lampi di classe, tanta concretezza, e un bellissimo gol, conditi con una voglia di fare che lo porta a una sorta di moto perpetuo.
L'avventura torinese di Llorente è appena cominciata, ma se il buongiorno si vede dal mattino… Probabilmente, ha avuto ragione Antonio Conte, ad aspettare che il re leone potesse fare una gran bella figura, prima di schierarlo titolare.
E lo Juventus Stadium, in piedi ad applaudirlo quando gli subentra Vucinic, conferma il proprio gradimento.
Benvenuto, Fernando!
FONTE: TuttoJuve.com
CALCIO
Juventus-Verona 2-1 [RISULTATO FINALE]
22/09/2013, 14:39
SERIE A 2013/14 – Fra le partite previste nel calendario della quarta giornata della serie A c’è Juventus-Hellas Verona che si gioca allo Stadio Juventus Stadium di Torino con calcio d’inizio fissato alle ore 15,00 di domenica 22 settembre 2013. I bianconeri si presentano con 7 punti in classifica (2 partite vinte e 1 persa) mentre l’Hellas Verona con 6 (2 vittorie e 1 sconfitta). Il match può essere seguito in diretta – come si apprende sul sito della Lega Serie A – in pay tv sui canali Sky (Sky Calcio 1 HD) e Mediaset Premium. È possibile seguire l’incontro su internet anche in live streaming per coloro che dispongono dei requisiti tecnici e contrattuali (abbonamento) e quindi su pc, tablet, iPhone, smartphone, iPad e cellulari predisposti di software ad hoc (scaricando le App) sulle piattaforme Sky Go e/o Premium Play. I risultati in tempo reale sono consultabili su una pagina appositamente predisposta sul sito della Lega Serie A (live scores) dove peraltro è possibile seguire la classifica del massimo campionato italiano di calcio aggiornata tempestivamente. Il calendario delle partite della quarta giornata è il seguente (riportiamo il risultato finale delle partite giocate): Cagliari-Sampdoria 2-2, ChievoVerona-Udinese 2-1; Genoa-Livorno 0-0; Sassuolo-Inter 0-7; dom. 22/09 ore 15,00: Atalanta-Fiorentina, Bologna-Torino, Catania-Parma, Juventus-Hellas Verona, Roma-Lazio; dom. 22/09 ore 20,45: Milan-Napoli.
Postato da Fabio Guarna il 22/09/2013.
FONTE: SoveratoNews.com
18:23 | 22/09
Juventus-Hellas Verona: l'esultanza di Cacciatore (video)
JUVENTUS HELLAS VERONA CACCIATORE ESULTANZA VIDEO - Non è bastato al suo Hellas Verona per vincere la partita contro la Juventus ma il suo balletto non è certamente passato in osservato e il video con l'esultanza del gol sta già facendo il giro del web. Fabrizio Cacciatore, esterno destro degli scaligeri, non dimenticherà facilmente il 22 settembre 2013 perchè al minuto 36 con un tap-in ha trafitto Storari e ha trovato il primo gol in Serie A.
CHE BALLETTO! - Quello che passerà alla storia dei curiosi e che sarebbe finita senza dubbio su "Mai dire gol" è senza dubbio l'esultanza con la quale il difenore ha festeggiato il gol. Ecco a voi il video del balletto di Cacciatore in Juventus-Hellas Verona.
by Antonio Parrotto
19:18 | 22/09
Juventus, la dedica speciale di Tevez dopo il gol all'Hellas Verona
JUVENTUS HELLAS VERONA TEVEZ - In molti si saranno chiesti cosa volesse significare la scritta mostrata da Carlos Tevez dopo la rete siglata contro l'Hellas Verona. "Ciudad Oculta", così recitava poco fa la maglia del calciatore argentino che ha voluto fare una particolare dedica dopo la gioia del gol. La "città nascosta" è il soprannome di uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires, chiamato così per il muro fatto costruire nel 1978 in occasione dei Mondiali in Argentina.
PAPA FRANCESCO - La suddetta zona di Buenos Aires è tra l'altro molto cara anche a Papa Francesco che più volte si è occupato delle sfortunate vicende legate al narcotraffico che hanno colpito la "baraccopoli" argentina. Bel gesto dunque quello dell'attaccante bianconero che ha voluto ricordare quelle che sono le sue origini argentine.
by Giuseppe Carotenuto
17:05 | 22/09
Juventus, Pirlo contrariato per la sostituzione?
JUVENTUS HELLAS VERONA - Questo pomeriggio, per il quarto turno del campionato di Serie A, è andata in scena la sfida tra Juventus ed Hellas Verona nella splendida cornice dello Juventus Stadium. Vittoria convincente per la formazione di Antonio Conte, che supera per 2-1 lo scoglio veronese, grazie ai gol degli attaccanti Tevez e Llorente.
INCOMPRESO - C'è però un pizzico di amarezza per Andrea Pirlo, centrocampista della formazione bianconera. Il calciatore, al minuto 67 della sfida, è stato sostituito per far posto a Claudio Marchisio. Secondo quanto riferito dall'inviato di Sky Sport,il calciatore non si è fermato in panchina e si è infilato subito negli spogliatoi, apparso piuttosto contrariato.
by Andrea Bartolone
16:52 | 22/09
Serie A, decide Llorente: Juventus batte Hellas Verona 2-1
SERIE A JUVENTUS HELLAS VERONA CRONACA/SINTESI - Questo pomeriggio, per il quarto turno del campionato di Serie A, è andata in scena la sfida tra Juventus ed Hellas Verona nella splendida cornice dello Juventus Stadium. Di seguito la sintesi del match tra le due formazioni.
PRIMO TEMPO - Conte schiera dal primo minuto Llorente, Ogbonna e Isla per fare un po' di turnover in vista anche del prossimo turno infrasettimanale di campionato contro il Chievo. La prima frazione di gioco è entusiasmante, con il Verona pericoloso nei contropiede e la Juventus che fa la partita, andando vicina al gol in diverse occasioni. In questa prima fase di gioco sono spesso i difensori, liberi dalle marcature nella metacampo avversaria, a provare la conclusione da fuori, come Bonucci al minuto 12' dopo uno scambio con Llorente. Cacia pochi minuti dopo mette un brivido alla difesa bianconera, ma un baluardo Barzagli non si lascia ingannare e salva il risultato. Sale il pressing bianconero, che nella fase successiva prova ad andare in gol in diverse occasioni, sopratutto con Tevez, scatenato nel primo tempo e migliore in campo. Ma nel momento migliore della Juventus, arriva il gol del Verona: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Moras fa la torre per Cacciatore che, tutto solo a due passi dalla porta, non sbaglia il tap-in, per lo 0-1 della formazione di Mandorlini. La Juventus sembra svegliarsi dopo lo squillo veronese e colpisce due volte in cinque minuti. Prima Tevez, da vero top player, pareggia al 40ì con un diagonale imprendibile di destro, battendo Rafael. Poi è Llorente, il più atteso oggi, a siglare il suo primo gol con la maglia della Juventus, anticipando di testa Moras e battendo Rafael per la seconda volta, quando mancano pochi secondi al fischio di fine primo tempo.
SECONDO TEMPO - Juventus famelica anche durante la seconda frazione di gioco, con i bianconeri a fare la partita alla ricerca del terzo gol. Tantissime occasioni nei primi venti minuti, sopratutto per Pogba ed Asamoah, con Tevez devastante tra le linee. Sui piedi del centrocampista francese capitano almeno due-tre palle gol di ottima fattura, ma l'ex Manchester United non ha la lucidità per battere Rafael. Verona pericoloso con Jorginho al 53': il centrocampista di Mandorlini viene imbeccato da un bel cross di Romulo, ma un intervento prodigioso di Bonucci permette alla Juventus di ripartire. Girandola di sostituzioni per entrambi gli allenatori, con Conte che lancia Giovinco e Vucinic per il finale di partita. Pogba centra la traversa con un tiro da fuori area, ma la Juventus non riesce a trovare la via del terzo gol che potrebbe chiudere la partita.
TABELLINO:
Juventus 2-1 Hellas Verona
Marcatori: Cacciatore 37, Tevez 40', Llorente 46'
JUVENTUS (3-5-2): Storari, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Isla, Vidal, Pirlo (Marchisio dal 67'), Pogba, Asamoah, Tevez (Giovinco), Llorente (Vucinic dal 70'). A disposizione: Buffon, Citti, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Lichtsteiner, Quagliarella. Allenatore: Conte.
HELLAS VERONA (3-5-1-1): 1 Rafael; 23 Gonzalez, 18 Moras, 13 Bianchetti; 29 Cacciatore, 2 Romulo, 5 Donati (Gomez), 10 Hallfredsson, 33 Agostini (Iturbe) ; 19 Jorginho; 8 Cacia. A disposizione: 12 Nicolas, 31 Mihaylov, 4 Laner, 7 Longo, 11 Jankovic, 14 Cirigliano, 16 Rubin, 25 Marques, 26 Sala, 30 Donadel. Allenatore: Andrea Mandolrlini.
Ammoniti: Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Donadel, Marchisio.
Arbitro: Bergonzi di Genova
Assistenti: Barbirati e Musolino.
by Andrea Bartolone
FONTE: CalcioNews24.com
LA JUVE VA SOTTO DI UN GOL, MA POI
RIMONTA E BATTE IL VERONA 2-1
Domenica 22 Settembre 2013
TORINO - La Juventus riesce ad avere la meglio sul un tenace Verona grazie alle reti dei suoi bomber, l'argentino Carlos Tevez e l'oggetto misterioso, fino ad oggi, Fernando Llorente. I due attaccanti ribaltano il gol del vantaggio di Cacciatore nel primo tempo. Così la Juventus sale a 10 punti, con Inter e Fiorentina, dietro alla Roma a punteggio pieno dopo quattro gare, mentre il Verona resta a 6. Gli scaligeri partono bene e mettono in difficoltà, dopo il Milan, anche la Juve. Al 35' arriva il gol del vantaggio di Cacciatore che dagli sviluppi del corner, sfrutta un colpo di testa di Gonzalez, si smarca e insacca la porta di Storari. È rabbiosa la reazione dei bianconeri che vanno vicini al gol con Ogbonna e con Pogba il cui tiro è respinto sulla linea, nel giro di due minuti e poi va a segno con l'Apache ben servito in profondità da Vidal, che in diagonale incrocia perfettamente e con grande potenza sul palo lungo, palla sul legno e poi in rete, con Rafael battuto.
IL SECONDO TEMPO Al 46' incredibile doppio palo di Tevez. La palla dall'argentino colpisce il legno, attraversa tutta la linea prende l'altro palo e Rafael la blocca. Ma passa un solo minuto e al 47' arriva la rete di Llorente. Proprio lo spagnolo trova il gol allo scadere del primo tempo. Cross dalla trequarti di Vidal e colpo di testa, marchio di fabbrica, dell'attaccante spagnolo che supera Rafael. Nella ripresa il Verona di Mandorlini prova a recuperare e sfiora il pari al 6' del secondo tempo. Romulo trova in area Jorginho che si inserisce bene, ma Bonucci salva al momento giusto prima che il centrocampista italo-brasiliano calci verso Storari. Pogba ci prova dalla distanza e colpisce la traversa. Il tecnico del Verona tenta anche un modulo più offensivo e manda in campo Juanito Gomez al posto del centrocampista Donati.
Gli scaligeri ci provano con lanci in area e bianconeri che sono pronti a ripartire, con Marchisio che torna in campo dopo l'infortunio, Vucinic e Giovinco, inseriti da Conte per sfruttare la loro velocità nei minuti finali, ma il risultato resta sul 2-1.
IL TABELLINO Juventus (3-5-2): Storari 6, Barzagli 6.5, Bonucci 7, Ogbonna 6, Isla 6.5, Vidal 7, Pirlo 5 (21' st Marchisio 6), Pogba 6.5, Asamoah 6, Tevez 7.5 (34' st Giovinco sv), Llorente 6.5 (23' st Vucinic 6). (1 Buffon 50 Citti 3 Chiellini 11 De Ceglie 13 Peluso 16 Motta 20 Padoin 26 Lichsteiner 27 Quagliarella). All.: Conte 6.5. Verona (5-3-1-1): Rafael 6.5, Cacciatore 6.5, Gonzales 6, Moras 5.5, Bianchetti 5, Agostini 5 (22' st Iturbe sv) Romulo 6, Donati 5 (14' st Gomez 5), Hallfredsson 4.5 (32' st Donadel sv), Jorginho 6.5, Cacia 5 . (12 Nicolas 31 Mihaylov 4 Laner 7 Longo 11 Jankovic 14 Cirigliano 16 Rubin 25 Marques 26 Sala). All.: Mandorlini 6 Arbitro: Bergonzi 6 Reti: nel pt 36' Cacciatore, 40' Tevez 48' Llorente Angoli: 5 a 2 per la Juventus Recupero: 3' e 3' Ammoniti: Asamoah, Ogbonna, Marchisio e Donadel per gioco scorretto, Vucinic per proteste. Note: spettatori 40.888, incasso 1 milione 305 mila euro * I GOL 36' pt: su calcio d'angolo Moras fa a da torre e Cacciatore sbuca davanti a Storari: Cacciatore appoggia la palla in rete vicino al palo 40' pt: assist di Bonucci per Tevez: Carlitos lascia sfilare il pallone e di destro angola sul palo più lontano 48' pt: Vidal pennella un cross: colpo di testa perfetto di Llorente, che elude Moras e batte Rafael.
FONTE: Leggo.it
SERIE A
Il punto sulla A - Il primato corre veloce sulla via del Sole
23.09.2013 07.00 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Superati i primi esami probanti della stagione, tra una 'chiesa che torna al centro del villaggio' e una squadra che non 'ha fatto ancora nulla', anche se nel giro di cinque giorni ha liquidato Borussia Dortmund e Milan. Roma e Napoli non si fermano e nel giorno del primo vero test in campionato vanno avanti a pieni voti ritrovandosi a fine gara con più certezze ed entusiasmo di prima. Perché vincere un derby non può mai essere come avere la meglio in un'altra gara, anche se in palio non c'è una Coppa Italia come è accaduto a maggio. Esorcizzata la sconfitta di quattro mesi fa grazie alle reti del ritrovato Balzaretti e di Adem Ljajic, battuta una Lazio che fino al gol del terzino giallorosso se l'era giocata alla pari.
Ancora più importante l'impresa del Napoli che, dopo aver battuto 2-1 i vice-campioni d'Europa al San Paolo, è volato a Milano e con lo stesso risultato ha fatto fuori anche i rossoneri. Un'impresa avvalorata dalla grande prestazione dell'avversario che ha disputato la sua migliore gara in questo primo scorcio di stagione. Bene il Milan di Allegri, benissimo il Napoli di Rafael Benitez che con Britos, Higuain e, soprattutto, Pepe Reina ha avuto la meglio. Al portiere spagnolo sono bastate solo quattro giornate per segnare il suo primo record: è il primo estremo difensore a intercettare un rigore di Balotelli da quando SuperMario fa come mestiere il calciatore professionista. Uno scatto felino e un po' di follia alla base della parata dell'ex Liverpool, la stessa follia che caratterizza Balotelli, croce e delizia di un Milan che offensivamente dipende dalla sue giocate. Il migliore in campo per i rossoneri, anche se ha sbagliato un penalty e dopo il triplice fischio si è fatto espellere per proteste.
Napoli e Roma a punteggio pieno, quindi, anche dopo quattro giornate. Poi Inter, Juventus e Fiorentina che non mollano la presa a due punti di distanza. Inevitabile partire dal successo nell'anticipo delle 12.30 della squadra di Walter Mazzarri. Difficile dire nel 7-0 rifilato al Sassuolo dove inizino i meriti dei nerazzurri e dove i demeriti dell'avversario. La certezza è che - seppur con gli stessi uomini dello scorso anno - questa sembra un'altra Inter. "Sono stati rivalutati quei giovani che abbiamo preso due estati fa e troppo spesso criticati nell'ultimo campionato", dirà Massimo Moratti al termine della partita. Il presidente ha voluto seguire la squadra a Reggio Emilia per quella che - con tutta probabilità - sarà l'ultima trasferta prima della firma con Thohir e il gruppo l'ha voluto ringraziare per quanto fatto in questi 18 anni con il successo esterno più largo da quando gestisce l'Inter. A coronare la festa il ritorno al gol Diego Milito, una doppietta per mettersi alle spalle il lungo infortunio. Il Principe ha ritrovato la rete dopo sette mesi. Fernando Llorente, invece, dopo quattro. Con un colpo di testa decisivo nel recupero del primo tempo il Re Leone ha spazzato via tutta la critiche e ha regalato il successo contro il Verona meritato ben più di quanto non dica il 2-1 finale. Meno brillante, ma più pratica la Fiorentina. Seppur in emergenza la squadra viola ha dimostrato di esser maturata rispetto alla passata stagione mettendo a frutto le poche occasioni a disposizione e tornando via dalla ostica trasferta di Bergamo con i tre punti in tasca.
Dietro, invece, è già bagarre. In sette punti sono raggruppate 15 squadre. Dalle sorprese Livorno e Torino a quota sette al Sassuolo - che ancora si deve calare nella realtà della Serie A - fermo a 0. Nel mezzo due big come Lazio e Milan e due delusioni di questo primo scorcio di stagione: Catania e Parma. Lo 0-0 di ieri con poche emozioni e pochissime palle gol è stato il simbolo dell'inizio di campionato di due compagini che, al contrario, nelle previsioni della vigilia dovevano rappresentare delle piacevoli sorprese. Il Chievo battendo l'Udinese ha ottenuto il primo successo della gestione Sannino, mentre la Sampdoria in extremis ha raggiunto il pareggio al Nereo Rocco di Trieste contro il Cagliari. Una gara assurda, un 2-2 determinato da un incredibile finale di gara che ha dato il via a un week-end di Serie A con 27 reti totali, tre successi casalinghi, tre pareggi, quattro vittorie esterne e, soprattutto, con tanto spettacolo.
EDITORIALE
Tevez-Llorente: basta farli giocare. La mano di Mazzarri e i soldi di Thohir. Squinzi, il Sassuolo come Confindustria
Nato ad Avellino il 30-09-1983, vive e lavora a Milano dal 2005 dove dirige la redazione calcio di Sportitalia. Direttore di TuttoMercatoweb. Presentatore del Gran Galà del Calcio A.I.C. 2011 e 2012
23.09.2013 00.00 di Michele Criscitiello Twitter: @MCriscitiello
Erano pronti titoli e banchi di imputati per Marotta e Paratici. Llorente era già stato paragonato ad Anelka, peccato che ancora non lo avevamo visto giocare mezzo secondo. La partita di ieri è servita per dargli il benvenuto e per dimostrare che ai campioni, quelli veri, basta un tempo per fare gol e spazzare via le polemiche dei prevenuti. Forse non stiamo parlando di un campione che ti farà vincere la Champions League ma il rispetto per un ottimo calciatore non deve mai mancare. La Juventus si aggrappa allo spagnolo perchè è consapevole che se dovesse fare cilecca lui, ne risentirebbe tutta la squadra. A Conte manca l'uomo d'area; per intenderci non ha Higuain, Gomez o MIlito ma tanti ottimi attaccanti e centrocampisti che possono segnare in un ogni momento. Il nemico della Juventus è solo uno: il successo! Si, quello può dare alla testa. Ti toglie la fame, dai tutto per scontato e non corri più come se dovessi raggiungere la luna in 10 minuti. Il problema può essere superato se in panchina ci va un cagnaccio come Conte. Quando ieri ha segnato il Verona, la prima reazione a caldo è stata: "Eccola, prepariamoci per una settimana di de profundis perchè prepareranno il funerale alla Juventus". Poi ho pensato, vabbè mercoledì c'è l'infrasettimanale, quindi le polemiche dureranno poco e mentre pensavo la Juventus risolveva il problema. Tevez-Llorente e un secondo tempo dove poteva dilagare. Arrivederci de profundis e bentornata Vecchia Signora. Si, ma non è mai andata via. Ha sbagliato in Champions, per il resto in campionato ha pareggiato a San Siro con l'Inter, non con il Sassuolo al Mapei Stadium.
Bene, altro argomento. Vogliamo parlare prima di Inter o Sassuolo. L'importanza della piazza ci impone di fare un'analisi su Mazzarri. L'allenatore toscano ha messo in piedi una squadra che Stramaccioni aveva distrutto. I giocatori sono prevalentemente gli stessi, perchè il mercato ha portato poca roba a Milano. I progressi di Alvarez ci fanno ragionare a voce alta: non l'hanno saputo valorizzare i predecessori di Mazzarri o da quest'estate è tornato un altro calciatore? La verità è che il talento c'è ma va anche sfruttato. Cosa sta facendo Mazzarri di così clamoroso? Nulla! Il suo lavoro. Con la nuova gestione tecnica ogni singolo calciatore ha aumentato la sua qualità, almeno, del 30%. Cresce il rammarico per Moratti che chiuderà la sua era con un'annata da cancellare. Colpa del Presidente che si è ostinato a puntare su Stramaccioni. Merito del Presidente che ha ingaggiato Mazzarri e che resta al fianco della squadra, in questi ultimi giorni da leader nerazzurro. L'Inter gli mancherà. Gli mancherà la domenica, gli mancheranno le battaglie con la Juventus e gli mancherà perfino il cordone di giornalisti sotto i suoi ufficili ogni benedetto lunedì mattina. Moratti è una persona perbene. Questo è un gran merito. Se ne va uno che con il calcio, forse, non aveva nulla a che fare. Ha sbagliato frequentazioni, nell'ingenuità della sua eleganza, si è appoggiato a persone che hanno solo sfruttato i suoi soldi e la sua buona fede ma ha avuto al suo fianco anche collaboratori fedeli, come il Direttore Filucchi. Finisce un'era, quella dei Moratti. Inizierà quella degli indonesiani. Thohir ci ispira fiducia. Per il gruppo che rappresenta e per le persone che lo affiancheranno. Basterà farlo lavorare. Sbaglia a priori se giudica Mazzarri, solo perchè scelto da Moratti. Ci sono cose buone in questa Inter che vanno tutelate, altre negative che vanno subito eliminate. Starà alla sua competenza e capacità capirlo nel minor tempo possibile.
La domenica di serie A ha regalato il trono della Capitale alla Roma. La Lazio quest'anno farà fatica e perderà molti punti per "colpa" dell'Europa League. Il doppio impegno ti taglia le gambe. Ieri la prima dimostrazione. La mancanza di un'alternativa a Klose peserà. Attenzione perchè forse vivremo la prima storica stagione dove una squadra, in tutto il campionato, non supererà i 20 punti in classifica. Certo, è una provocazione ma il Sassuolo non può presentarsi al primo campionato di serie A in queste condizioni. Lo abbiamo scritto a fine mercato, lo ripetiamo dopo lo 0-7 con l'Inter. Andava fatto un mercato da matricola e non da disperati. Bisognava trovare una casa a questa società, non sfondare i muri ed entrare nella casa degli altri. Il Patron Squinzi ci mette la faccia ma questa del Sassuolo rischia di diventare la sua più grande sconfitta. Il Presidente di Confindustria non può essere deriso in nessun campo, figuriamoci nel calcio. Ha inseguito questo sogno per anni, poi una volta raggiunto si butta dal settimo piano. Ormai è troppo tardi per intervenire, gennaio è lontanissimo. Ci auguriamo solo che le sue scelte in Confindustria siano diverse da quelle che ha preso nel calcio. Altrimenti il nostro Paese rischia il baratro.
SERIE A
Juventus, Pirlo non è più intoccabile
22.09.2013 21.34 di Ivan Cardia
Esiste un "caso Andrea Pirlo" in casa Juventus? La domanda, per quanto inimmaginabile solo pochi mesi fa, sorge spontanea a seguito degli avvenimenti degli ultimi giorni. La vittoria odierna contro il Verona ha visto il regista bresciano spesso ai margini del gioco bianconero, complice la serrata marcatura del brasiliano Jorginho. Non è la prima volta che accade, considerato che spesso gli avversari cercano di limitare il possesso palla della formazione di Antonio Conte chiudendo gli spazi al principale faro del suo centrocampo. È la prima volta, però, che il numero 21 juventino, sostituito dal tecnico leccese, abbia mostrato segni di insofferenza per la situazione, raggiungendo subito gli spogliatoi. Una reazione forse legata più all'insoddisfazione per una partita negativa che ad una presunta e poco velata protesta nei confronti di Conte. Una reazione che però evidenzia come il ruolo di Pirlo in squadra sia mutato, e non di poco, rispetto all'anno scorso. Né può essere un caso che la Juventus, secondo Mino Raiola fin troppo ansiosa di rinnovare il contratto a Paul Pogba, non mostri la stessa fretta nelle trattative per il rinnovo contrattuale del proprio regista principe, il quale a sua volta sembra intenzionato a vagliare tutte le alternative. Ancora, non può essere casuale che la società piemontese, già forte del trio Marchisio-Vidal-Pogba in un ipotetico centrocampo privo di Pirlo, stia sondando il mercato per trovarne un possibile erede. In primis, Xabi Alonso, già vicino in passato alla Vecchia Signora, per quanto questa sia un'altra storia, legata appunto al passato. Il presente vede qualche nuvola addensarsi sul ruolo di Pirlo in bianconero: se negare del tutto la sua importanza per il gioco dei campioni d'Italia al momento appare impensabile, la carta d'identità (che segna 34 anni, ndr) e le alternative, attuali o future, a disposizione di Antonio Conte potrebbero davvero portare la sua strada e quella della Juventus a separarsi a fine stagione. Magari dopo aver coltivato, per quanto possibile, quel sogno europeo di cui tutti, o quasi, gli esponenti del club torinese parlano in questo avvio di stagione.
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Juventus, Llorente: "Dovevo adattarmi a tante novità"
22.09.2013 18.11 di Tommaso Maschio
Fernando Llorente, centravanti della Juventus, ai microfoni di Mediaset Premium parla della sua prima uscita da titolare e del gol segnato contro il Verona spiegando perché fin qui ha trovato poco spazio in prima squadra: "E' stato un momento di grande felicità per me e per i nostri tifosi. È un gol che è arrivato in un momento difficile con il Verona che si difendeva bene e non ci concedeva nulla in avanti. Sono sopratutto contento perché è stato il gol della vittoria. Sono stato tranquillo fino a ora perché sapevo che dovevo lavorare molto per trovare la forma giusta, visto che sono un calciatore che ci mette di più a trovarla. Arrivo da una stagione difficile in una squadra molto forte che gioca un calcio diverso da quello a cui ero abituato e anche questo mi ha un po' frenato perché dovevo adattarmi a tutte queste novità. Il mister ha visto che mi sono impegnato, mi ha dato una chance oggi e credo di averla sfruttata".
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Juventus, Llorente: "Sono sempre stato tranquillo, mai avuto problemi"
22.09.2013 18.06 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto l'attaccante della Juventus Fernando Llorente, che oggi contro il Verona si è sbloccato trovando la prima rete in bianconero: "Sono sempre stato tranquillo, sapevo che non era facile adattarsi a una squadra che aveva vinto tanto e aveva tanti calciatori di qualità. So che devo lavorare tanto perché sono un giocatore che ci mette tempo a recuperare la forma migliore. Sono felice di aver potuto aiutare la squadra in questa partita. Tevez? E' un giocatore molto forte, è bello giocare con lui per i movimenti che fa. Sul gol ho avuto anche fortuna perché il difensore non ci è arrivato, sono abituato a giocare sulle palle alte. Le critiche sul fatto di essere bello? Sapevo che ci sarebbero state, ma io sono sempre stato tranquillo perché sapevo che dovevo solo lavorare e fare quello che il mister mi diceva. Sapevo che sarebbe arrivata la mia opportunità. Giocare nella Juve non è facile perché c'è tanta concorrenza, poi c'era il problema della lingua e dell'adattamento".
SERIE A
Juventus, Conte: "Llorente può fare ancora meglio"
22.09.2013 17.41 di Tommaso Maschio
Antonio Conte, ai microfoni di Mediaset Premium commenta così la vittoria sull'Hellas Verona: "Penso che questa e quella col Copenaghen siano partita molto simili anche se abbiamo vinto contro il Verona. Loro sono stati molto bravi a difendersi e metterci in difficoltà. Loro difendevano molto bassi e stretti e hanno cercato di impedirci di giocare con la marcatura a uomo su certi nostri giocatori. Noi siamo stati bravi a riprendere subito la partita e poi a ribaltarla, sfiorando anche il terzo gol. Non era facile trovare la via del gol, ma nonostante questo abbiamo creato 18 occasioni da rete e trovato due gol: uno per vie centrali e uno per vie laterali. L'unico neo è che creiamo moltissimo, ma non riusciamo a concretizzare, perché anche oggi potevamo segnare molto di più. Serve maggiore cattiveria in attacco, ma non sono preoccupato perché è una ruota che gira e arriverà il momento che segneremo due reti con due tiri in porta. Llorente? Qualcuno potrebbe dire che potevo impiegarlo prima. Io cerco di salvaguardare i giocatori e la squadra. Il ragazzo ha dato la sua massima disponibilità per il gruppo e credo che il gol gli abbia dato fiducia e lo aiuti a crescere ulteriormente perché può e deve fare di più. Ci sarà sempre da dire sulle mie scelte, ma se noi continueremo a vincere allontaneremo certe critiche".
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Verona, Mandorlini: "Abbiamo perso contro la squadra più forte"
22.09.2013 17.36 di Daniel Uccellieri
Andrea Mandorlini, tecnico del Verona, è intervenuto ai microfoni di Rai Sport : "C'è un po' di rammarico, anche se abbiamo perso contro la squadra più forte. In cinque minuti abbiamo mollato un po' e ci hanno punito. Tutto serve per la crescita, è chiaro che sarei stato contento di strappare un pareggio oggi".
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Le pagelle del Verona - Cacciatore illude, Rafael migliore in campo
22.09.2013 17.25 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Rafael 7 - Salva tutto quello che può salvare. Su i due gol non riesce ad opporsi ma il resto della gara è una sfida tra lui e l'attacco juventino.
Gonzalez 5,5 - Viene travolto dalla velocità e dai movimenti della Juventus, provo a limitarli come può.
Moras 6 - Si fa sovrastare da Llorente sul gol del 2-1 ma fornisce anche l'assist per il vantaggio di Cacciatore.
Bianchetti 5,5 - Non riesce a chiudere su Tevez in occasione del pareggio dell'argentino, marcare l'Apache non è assolutamente facile.
Cacciatore 6,5- Illude con il gol del vantaggio, grande gioia per il difensore che segna allo Juventus Stadium. Anche lui viene impegnato tantissimo dal pressing dei bianconeri.
Romulo 6- Lotta tantissimo, si becca tanti calcioni ed è anche propositivo in zona offensiva.
Donati 6- Prova a fare muro ma viene spesso aggirato dal centrocampo qualitativo della Juve. Dal 58' Juanito 5,5 - Poche occasioni, non dà l'apporto che Mandolrini chiedeva dopo l'ingresso nella ripresa.
Hallfredsson 5,5 - Non è preciso come sempre, infatti Mandorlini lo toglie nel corso della ripresa, in calo. Dal 79' Donadel sv.
Agostini 5 - Spinge poco, non si rende mai pericoloso e spesso va in difficoltà nei duelli con i bianconeri. Dal 67' Iturbe 5.5 - Non si vede quasi mai, Mandorlini lo tiene in considerazione ma lui deve ancora ambientarsi al gioco dei veronesi.
Jorginho 5,5- Ha un paio di chance per tirare verso la porta di Storari, ma non trova il tempo giusto. Molto più adatto a centrocampo che in avanti.
Cacia 6- Lavora tanto per la squadra, unico attaccante di ruolo a vedersela con il terzetto difensivo della Juve. Salva un gol già fatto nel primo tempo su colpo di testa di Pogba.
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Juve, Conte: "Bene Tevez e Llorente, in attacco non ci sono gerarchie"
22.09.2013 17.23 di Marco Frattino
Intercettato dai microfoni di Sky Sport, il tecnico della Juventus Antonio Conte ha commentato la vittoria rimediata questo pomeriggio ai danni del Verona di Mandorlini: "E' un momento nel quale non va bene sotto il profilo degli episodi, l'Hellas ha sfruttato l'unica occasione da rete per segnare. Siamo stati bravi a reagire subito ribaltando la gara con Tevez e Llorente, abbiamo cercato altri gol ma siamo stati sfortunati. I tre punti di questo pomeriggio - continua l'allenatore bianconero - sono importanti, sono soddisfatto. Non era facile vincere oggi, l'Hellas era chiuso nella propria metà campo e Jorginho ha seguito Pirlo per tutto il tempo della gara".
Liberare Pirlo dalla marcatura di Jorginho? "Per un certo punto della gara ha fatto il trequartista, creando però un buco in mediana favorendo gli inserimenti avversari. Bonucci ha giocato da centrocampista aggiunto così come Ogbonna e Barzagli, proprio a causa della pesante marcatura su Pirlo. Tuttavia è normale che gli avversari cerchino di limitare Pirlo, il Verona è stato bravo ma noi avremmo meritato di vincere con un divario più ampio".
La prestazione di Tevez e Llorente? "Ho provato questo tandem ed è andata bene, entrambi sono stati positivi. L'argentino sta diventando un calciatore importante per noi, soprattutto nei momenti di difficoltà riesce a essere decisivo. Llorente ha fatto bene, può fare ancora meglio e per questo deve continuare a lavorare".
Quando ho deciso di far giocare Llorente? "Il suo impiego era in programma, ho scelto questa gara casalinga per permettergli di avere la spinta del pubblico. L'ho messo nelle migliori condizioni per esprimersi ed è andata bene".
Le gerarchie in attacco? "Non ci sono calciatori inamovibili, abbiamo impegni ogni tre giorni ed è normale che possa impiegare tutti gli elementi presenti nella rosa".
SERIE A
Juventus, Llorente in gol: quattro mesi per smentire gli scettici
22.09.2013 17.22 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Prima Nicklas Bendtner, adesso Fernando Llorente. La Juventus non è fortunata quando deve scegliere l'attaccante. A sorpresa ieri Wenger ha dichiarato di voler puntare su Bendtner per il suo Arsenal, il danese - forse più adatto al calcio inglese che a quello italiano - proverà a dimostrare il suo valore in Premier League, magari ripetendo le gesta di due anni fa. Llorente invece deve convincere Conte e la Juventus, arrivato a parametro zero non ha ancora inciso come ci si aspettava, al di là del gol di oggi pomeriggio. L'attaccante ha ancora qualche mese per farsi vedere e dimostrare che dalla Spagna non arrivano solo flop. Altrimenti potrebbero aprirsi le porte della cessione. Llorente come Bendtner? Lo spagnolo prova a smentire tutti e ha quattro mesi per mettere a tacere gli scettici. Intanto questo pomeriggio contro il Verona ha timbrato il cartellino con un gol, il giusto biglietto da visita. Ma il campionato è ancora lungo...
SERIE A
Juve, Tevez: "Sono molto contento per Llorente"
22.09.2013 17.09 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Intervistato da SkySport dopo il 2-1 nei confronti del Verona, l'attaccante della Juventus Carlos Tevez ha dichiarato: "Tutte le squadre che vengono allo Juventus Stadium badano a difendersi soprattutto. Rispetto alla Lazio è stata molto dura. La squadra sta lavorando duramente. Ci vuole pazienza per migliorare continuamente. Llorente? Sono contento per Fernando. Sta lavorando duramente in settimana, e alla fine è stato ripagato oggi con il gol vittoria".
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Le pagelle della Juve - Tevez incontenibile, Llorente si sblocca
22.09.2013 17.06 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Storari 6 - Mai impegnato dall'attacco del Verona. L'unico gol che subisce arriva da due passi, impossibile da parare.
Barzagli 6,5 - Sempre attente e puntuale, in un paio di contropiedi del Verona ci mette una pezza. Affidabile.
Bonucci 7 - Chirurgico negli interventi difensivi, bravo anche a fornire l'assist per il pareggio di Tevez con un gran filtrante.
Ogbonna 6 - Sostituisce Chiellini e non lo fa rimpiangere, molto grintoso su ogni pallone, ottimo sostituto per Conte.
Isla 6 - Partita sostanzialmente tranquilla per l'ex Udinese. Anche lui mette diversi traversoni interessanti a centro area, nessuno sfruttato a dovere.
Pogba 6,5 - Con le sue lunghe leve vince tanti duelli a centrocampo, ci prova tante volte anche da fuori area, sempre nel vivo dell'azione offensiva della Juve. Colpisce anche una traversa.
Pirlo 6 - Gara non esaltante per il metronomo bianconero. Si fa notare solo per una punizione insidiosa disinnescata da Rafael. Dal 67' Marchisio 6 - Rientro importante per tutta la Juve dopo l'infortunio. Conte può affidarsi al Principino che appena entrato in campo corre e lotta come se non avesse mai smesso.
Vidal 7 - Sempre decisivo, anche quando non segna. Il cileno mette i compagni sempre nelle possibilità di far male. E' suo l'assist per il 2-1 di Llorente.
Asamoah 6,5 - Sempre molto temibile quando ha la palla tra i piedi, si fa vedere molto nell'area avversaria, prova a mettere diversi cross interessanti in mezzo.
Tevez 8 - Incontenibile l'argentino. E' il più brillante in attacco, segna un gol fantastico da posizione defilata, colpisce un doppio palo e sfiora diverse volte la doppietta. Dall'80' Giovinco sv.
Llorente 6,5 - Criticato fino ad oggi, appena ha l'occasione la sfrutta alla grande. Gol decisivo del 2-1, sorpasso proprio al termine del primo tempo. Un gol di testa alla Llorente. Dal 69' Vucinic 6 - Si butta subito nel vivo del gioco, ammonito per eccesso di nervosismo. Non trova la porta ma lavora per i compagni.
SERIE A
Juventus, il Re Leone non tradisce all'esordio dal 1'
22.09.2013 15.56 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Un gol da centravanti vero, da goleador per sorpassare il Verona passato inaspettatamente in vantaggio. Fernando Llorente segna allo scadere del primo tempo e riporta avanti la Juventus in attesa dei secondi 45 minuti. Esultanza rabbiosa per il centravanti basco che alla sua prima da titolare non ha tradito le attese.
"Ha avuto qualche problema di ambientamento", ha detto Marotta a pochi minuti dal fischio d'inizio. Problemi che con questo gol possono essere archiviati: il Re Leone è tornato.
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Juventus-Verona 2-1: il tabellino della gara
22.09.2013 17.07 di Alessio De Silvestro
vince la Juventus a Torino contro il Verona. Dopo un primo tempo equilibrato proprio allo scadere della prima frazione con Llorente la squadra di Conte si porta in vantaggio. Nel secondo tempo tiene la difesa bianconera in una partita decisa dagli acquisti estivi di Marotta. Ecco di seguito il tabellino della gara:
Juventus (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Isla, Vidal, Pirlo (67' Marchisio), Pogba, Asamoah; Llorente (69' Vucinic), Tevez (80' Giovinco). A disp: Buffon, Citti, Lichtsteiner, Chiellini, Motta, De Ceglie, Peluso, Padoin, Giovinco, Quagliarella. All.: Conte
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Bianchetti, Moras, Agostini (67' Iturbe); Romulo, Jorginho, Halfreddson (79' Donadel); Jankovic, Cacia, Donati (58' Gomez). A disp.: Mihaylov, Marques, Rubin, Donadel, Gonzalez, Laner, Cirigliano, Sala, Longo, Toni. All: Mandorlini
Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 37' Cacciatore (V), 40' Tévez, 45' (+3) Llorente (J)
Ammoniti:Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Marchisio (J), Donadel (V)
Espulsi:
SERIE A
Juventus, l'ex tecnico della Primavera: "Segnalai Jorginho alla società"
21.09.2013 19.00 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Da tempo la Juventus segue Jorginho, talento classe 91' naturalizzato italiano, che domani si ritroverà ad affrontare nel match con l'Hellas Verona. Al microfono di Tuttojuve.com, l'ex tecnico della Primavera bianconera Luciano Bruni ha fornito alcuni retroscena di mercato: "Mi fa piacere che si parli proprio adesso di questo calciatore. Chi ha seguito il mio lavoro nel settore giovanile della Juve sa che io avevo adocchiato il suo talento già da diverso tempo. Lo segnalai - ha svelato Bruni - ai vari Castagnini e Pessotto, perché lo ritenevo un giocatore di sicura prospettiva. Ci ritrovammo Jorginho contro al Viareggio, in un gara che ci oppose al Sassuolo. Malgrado i miei solleciti e le mie relazioni, non se ne fece però un bel niente. Peccato...... Nuovo Pirlo? Non so se possa essere paragonato proprio a Pirlo, Andrea per certi versi è un giocatore unico. Di sicuro alla Juve sarebbe stato molto utile".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, ag. Romulo: "E' felice. Futuro viola? E' presto"
20.09.2013 18.35 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Alex Firmino sorride. Perché la scelta fatta insieme al suo assistito, Romulo, è stata quella giusta: Verona, dove si è già messo in mostra e dove ha già segnato. "Ha un'opportunità molto importante per fare grandi cose e per giocare -spiega l'agente del ragazzo a Tuttomercatoweb.com-. E' molto contento di aver scelto Verona, sia della squadra che della città".
E' in prestito adesso, dalla Fiorentina: lavora al top per farsi trovare nuovamente pronto per i viola?
"Non lo so, adesso è in una squadra che gli sta dando grandi opportunità. Poi parlerò con Sogliano e con Pradè per vedere cosa possiamo fare in futuro. Adesso è meglio che giochi e che sfrutti, come sta facendo, la sua opportunità al meglio. Dobbiamo aspettare adesso".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
23.09.2013
«Il gol? Gioia pura, non capivo più niente»
IL GOLEADOR. La sua rete alla «Paolo Rossi» ha mandato tutti in delirio
Cacciatore è entusiasta: «Potete immaginare la mia felicità, io sono nato a Torino. Il nostro grande merito è stato rimanere in partita il più a lungo possibile»
Gianluca Tavellin
TORINO
Minuto trentasei di Juventus-Verona, Fabrizio Cacciatore sbuca in mischia dopo un calcio d'angolo e segna alla «Paolo Rossi» un gol che manda in delirio gli oltre duemila tifosi gialloblù. Ebbro di gioia dà vita ad un balletto dinoccolato, prima di essere sommerso dall'abbraccio dei compagni.
«Non ho capito più nulla-esordisce in sala stampa Cacciatore, «potete immaginare la gioia per uno come me, nato a Torino». Giovanili nella Pro Vercelli, nessuna presenza nelle squadre della sua città, tanta gavetta e poi la grande chance con la Sampdoria, poi Siena e Varese, prima dell'Hellas. «Peccato», commenta ancora il difensore, «se non avessimo preso gol sul finire del primo tempo, magari avremmo creato qualche problema alla Juventus. Sono felicissimo per la mia rete, sarei ipocrita a dire il contrario, però con un pizzico di cattiveria in più e magari più attenzione, potevamo portare via il punto».
È soddisfatto Cacciatore, che è apparso meno a suo agio quando Mandorlini lo ha spostato a sinistra nel finale di gara. «Eravamo tutti molto stanchi, perchè la Juventus fisicamente oltre che tecnicamente è fortissima. Eppure abbiamo avuto l'occasione con Jorginho e per poco non facevamo lo scherzetto ai bianconeri. Il nostro grande merito è stato rimanere in partita il più a lungo possibile. Loro hanno calciatori che costano cifre pazzesche e sono fra i più forti al mondo. Il calcio però è bello per questo, visto che siamo riusciti a fare una buona gara e addirittura passare in vantaggio». Cacciatore è ricercato anche dalla tv turca, una delle tante emittenti straniere che segue le gare della Juve. È la novità di giornata, il piatto nuovo che ha rischiato di sorprende il classico menù riservato alle provinciali, fatto di antipasto, primo, secondo, e frutta. E invece in quello che sembrava un reality dedicato ai fornelli a scottarsi per primo è stato lo chef Conte. Peccato che dopo soli quattro minuti sia arrivata la bistecca di carne argentina sbattuta dentro il piatto dell'ottimo Rafael.
«Adesso dobbiamo pensare al Toro», prosegue Cacciatore, «che ha vinto a Bologna». Magari, restando in tema culinario, i granata avranno la pancia piena? «Non credo, sono un'ottima squadra e vincere in trasferta è sempre dura per tutti», risponde.
«Noi siamo un bel gruppo, nonostante vi siano molti calciatori. Tutti ci aiutiamo molto, i ragazzi con più esperienza fanno crescere i giovani. L'organizzazione di gioco dev'essere la nostra arma in più. Non dimenticatevi che siamo una matricola e per noi raggiungere prima possibile la salvezza dev'essere la principale missione». Fabrizio Cacciatore si sottopone all'ennesima intervista, d'altronde per lui comunque sarà una giornata da ricordare.
Chissà quante volte l'ha sognata insieme alla sua giovane famiglia nelle giornate di vacanza al sole di Minorca. «Sapete tutto eh?». Sorride, ci saluta e ai colleghi di Torino racconta ancora una volta quel pallone adagiato nella porta juventina. Mercoledì sotto col Toro, hai visto mai che il «calciator gentile e cortese» si ripeta? «Io non devo segnare», dice, «se arriva bene. Sempre meglio della sfortunata autorete con la Roma. Mi piacerebbe tornassero a fare gol gli attaccanti. Se lo meritano, lavorano tanto per la squadra. Non scordatelo, siamo un bel gruppo e questa dev'essere la nostra forza».
23.09.2013
Così Jorginho ha spento la luce a Pirlo
Il brasiliano ha marcato il regista cancellandolo dal gioco di Conte
Gianluca Tavellin
TORINO
Ed arrivò l'ora del “3-5-2” o meglio del “3-5-1-1” del Verona, targato Mandorlini. Ha un bel dire Antonio Conte che a tratti il calcio del Verona è sembrato datato quando Tevez e Llorente insieme rischiano di costare come metà rosa del Verona. Perchè se è vero che uno dei “ Belli della Juve”, l'attaccante spagnolo è arrivato a parametro zero e altrettanto vero che guadagna “ solo” 4 milioni e mezzo netti all'anno. Ed allora perchè non inventarsi Jorginho mediano su Pirlo e Cacia alla Toni, ovvero capace di far reparto quasi da solo e cercare anche di pungere?
Il tecnico del Verona l'ha vista così e per parecchio tempo, con qualche parata di Rafael, gli ottimi Moras e Gonzalez ed un' immancabile piccola dose di fortuna, l'Hellas è rimasto in partita fino all'ultimo. Jorginho ha tolto il respiro a Pirlo, togliendo di fatto grandi opzioni alla Juventus, costretta nella prima tambureggiante mezz'ora a provare la soluzione dalla distanza.
Già, non far andare mai al tiro il regista bianconero e della nazionale è stata una buona idea per il Verona, che ha difeso "troppo basso", ma con grande forza e determinazione. Complimenti a Sogliano che ha pescato l'ottimo Gonzalez, un peccato che non abbia potuto giocare prima. “ Ordinato e determinato, anche se Jorginho avrebbe seguito Pirlo fino in bagno...”.
Un po' dolce e amaro il commento di mister Antonio Conte, che però tatticamente ha ritardato qualche minuto a sostituire Pirlo che di certo non poteva avere la forza per seguire Jorginho, quando Mandorlini mettendo dentro Gomez, Iturbe e Donadel è tornato al “4-3-3”. Jorginho se avesse rischiato la battuta al volo a due passi da Storari sull'invitante pallone di Romulo, lavorato prima magistralmente di tacco da Cacia, avrebbe firmato la partita perfetta, quasi da “8” in pagella ed invece è stato bravo Bonucci, stopper anche della nazionale ad anticipare l'immenso giovane brasiliano.
Peccato davvero perchè la Juventus è di un'altra categoria anche se a tratti è apparsa meno quadrata e tecnica della Roma di questo inizio di campionato.
23.09.2013
«Sette minuti fatali: sciupato il colpaccio»
IL PARERE DI MANDORLINI. Il mister: «Abbiamo comunque retto bene»
Il coach gialloblù non si dà pace: «Dopo il gol abbiamo mollato, perso un po' di concentrazione e siamo stati puniti. Per il resto tanti complimenti ai miei ragazzi»
Marzio Perbellini
TORINO
I complimenti che gli fa Antonio Conte a fine partita non gli bastano per alleviare un po' del suo rammarico.
Il Verona è andato in vantaggio nel tempio del calcio italiano e poi in sette minuti ha sciupato un risultato che secondo il coach gialloblù sarebbe potuto essere diverso. E considerando la partita nel suo insieme, le numerose occasioni fallite dai bianconeri, quelle sfiorate dai gialloblù, forse ha ragione.
Con un po' di buona sorte sarebbe potuto uscire dallo Juventus Stadium con almeno un punticino. Con una fortuna sfacciata addirittura tre.
Il risultato lo ha cercato disperatamente e lo dimostra il fatto che negli ultimi minuti ha mandato Moras a formare un tridente con Gomez e Cacia in attacco. Fino all'ultimo. Per fare il colpaccio.
«Siamo andati in vantaggio», spiega Mandorlini, «poi, con un po' di fortuna avremmo anche potuto chiudere il match. Dopo il gol abbiamo un po' mollato dal punto di vista nervoso, perso un attimo di concentrazione e siamo stati puniti. L'unico rammarico è questo», dice Andrea. «Per il resto tanti, tanti, complimenti ai miei ragazzi. Abbiamo fatto esattamente quello che abbiamo preparato e dispiace solo non aver gestito meglio il vantaggio».
È contento, ma non si dà pace. Ha sfiorato l'impresa, l'ha accarezzata, l'ha sentita fino all'ultimo. «Mi sentivo che Cacia avrebbe potuto cambiare la gara, l'ho visto bene, occupava gli spazi, lottava, si proponeva, sentivo che aveva il colpo giusto in canna», afferma. Purtroppo non l'ha sparato. L'ha invece sfoderato Tevez su un tiro magistrale. E pure Llorente che ha anticipato di un pelo Moras. «Era una palla tesa, difficile», dice il coach per giustificare il suo difensore, «e poi è un sacramento alto 1,95, ha saltato in anticipo», afferma per scagionare il suo difensore. Per quanto riguarda la rete dell'Apache, l'allenatore dell'Hellas ha più da ridire. Non per la rete, in sè impressionante, ma per lo spazio concesso a Bonucci prima di servire l'argentino.
Soddisfattissimo, invece, sulla scelta tattica di mettere Jorginho alle costole di Andrea Pirlo. Praticamente gli si è incollato addosso e gli ha tolto l'ossigeno. «Sapevo che facendo così», spiega il mister, «avrei di conseguenza offerto più campo a Ogbonna e Barzagli e ai loro tiri da fuori. D'altra parte, dovevamo pure sacrificare qualcosa e abbiamo fatto di necessità virtù». Pirlo è uscito a metà del secondo, buio come la tempesta, prova incolore la sua. Neutralizzato. Motivo di grande orgoglio anche per il centrocampista brasiliano.
Sono soddisfazioni. Ma rimane l'ombra, il neo. Andrea lo ripete come un mantra: «È il calo subito dalla squadra dopo il gol di Cacciatore. Abbiamo sbagliato due o tre ripartenze, abbiamo sbagliato il 2-1 e poi abbiamo subito il gol». Poteva andare diversamente, insomma con un po' più di attenzione. «Questo è il rammarico», ammette, «ma sono 50 anni che il Verona non vince a Torino, 25 che non pareggia, vorranno pure dire qualcosa. Significa che il campo è difficile», si consola. Mandorlini si somministra un po' di carota e un po' di bastone.
Rimorsi anche per avere messo Bianchetti su uno come Tevez? «No», risponde Mandorlini, «ha fatto una buona partita, qualche errore servirà per crescere. Ricordiamoci che loro hanno dei campioni in grado di sfruttare e ingigantire ogni minima sbavatura. Sono forti, è la squadra più forte che ci sia».
Vero. E la sua squadra ha retto bene la forza d'urto dei padroni di casa, nonostante i bianconeri abbiano più volte dato l'idea di poter dilagare. Il Verona ha retto e, anzi, alla fine ha dato pure l'impressione di avere le forze per reagire e affondare il colpo. Immagine che lascia ottimismo. «Ho visto una squadra attenta, ordinata, concentrata... tranne quei sette minuti». Fatali. Il discorso torno sempre lì. Mandorlini non si rassegna, sono una spina nel fianco. «Un po' come a Roma, ma in modo diverso», dice l'allenatore. «Abbiamo pagato un calo improvviso. Là siamo andati bene per un'ora e dieci e poi in tre minuti abbiamo dilapidato la partita. Qui, invece, sono stati quei sette minuti dopo il gol. Vorrò vedere più cattiveria, più agonismo. Dovremo essere più squadra, più esperti, più cattivi. I giocatori della Juventus», spiega, «sono campioni di livello mondiale, eppure lottano su tutte le palle, combattono, aggrediscono gli spazi, devono essere un esempio per tutti». Errori, assicura alla fine «che ci permetteranno di crescere e fare esperienza». Guardiamo il lato positivo, insomma.
23.09.2013
Stavolta, cara Juve, hai avuto paura... Hellas ko a testa alta
In vantaggio con Cacciatore, i gialloblù subiscono la grande rimonta. Prima Tevez, poi Llorente capovolgono il risultato già nel primo tempo
TORINO A testa altissima contro i Campioni d'Italia. Alla fine l'Hellas alza bandiera bianca davanti alla Juve ma Rafael e compagni hanno il merito di aver lottato dal primo all'ultimo minuto per portare a casa almeno un punto, per sfatare un altro tabù. Il Verona non vince a Torino da cinquant'anni (1-0 in Coppa Italia, nel '63), da venticinque non pareggia. L'Hellas incassa un'altra sconfitta ma i ragazzi di Mandorlini ci hanno provato, su questo non ci sono dubbi. Sono anche passati in vantaggio ma Tevez e Llorente hanno ribaltato il risultato in pochi minuti e spento le illusioni sul nascere. Ci sta di perdere in casa della squadra che ha vinto gli ultimi due campionati, basta voltare subito pagina e pensare all'impegno di mercoledì sera con il Torino.
LA MOSSA TATTICA. Andrea mandorlini ha fatto di tutto per mettere in difficoltà la truppa di Conte. Alla vigilia della “sfida impossibile” aveva promesso almeno una sorpresa, all'inizio dell'incontro ne regala addirittura due. Propone la difesa a tre – con Moras, Bianchetti e Gonzalez centrali – e schiera il solo Jorginho alle spalle di Cacia con il compito principale di arginare il raggio d'azione di Pirlo. Una sorta di 3-5-1-1 con Cacciatore e Agostini larghi sulle fasce, Donati davanti alla difesa, Romulo e Hallfredsson a sostegno.
L'ASSEDIO. Si alza il coro dello Juventus Stadium e i bianconeri pigiano sull'acceleratore in un rimbombo assordante. L'Hellas vacilla. L'area è intasata e la Juve ci prova da lontano ma Rafael fa buona guardia. Allora cercano lo scambio veloce, Tevez e Vidal sono dei fulmini ma il Verona stringe i denti e si salva. La prima mezz'ora scorre via e l'Hellas mette la testa fuori dell'area di rigore.
CACCIATORE DI GOL. Quando meno te l'aspetti arriva il gol. Angolo dalla sinistra, sponda aerea di Moras, sul secondo palo sbuca Cacciatore che non perdona Storari. La rete dell'Hellas fa risvegliare la Juve che stringe l'assedio all'area di Rafael. I gialloblù cercano di resistere ma Tevez è incontenibile e dopo quattro minuti pareggia. Brucia Bianchetti e fa partire un gran destro. Rafael non può arrivarci, la palla “bacia” l'interno del palo e rotola in rete. Uno a uno, cambia l'inerzia della partita. Pochi secondi dopo l'Apache fa partire una gran botta dal limite, Rafael sfiora, la palla tocca un palo, rotola su tutta la linea di porta, sbatte sull'altro palo e finisce tra le braccia di Rafael.
LA BEFFA. Il primo tempo sembra finito, i gialloblù si rilassano un attimo ma all'ultimo secondo del recupero arriva la beffa. Cross di Isla, alle spalle di Moras spunta Llorente che fulmina Rafael. Dalla gioia alla rabbia in pochi minuti. All'inizio della ripresa la Juve riparte forte per chudere la partita ma il Verona si difende con ordine, soffre ma non concede spazio. Anzi, Mandorlini prova anche a cambiare qualcosa per raggiungere il pari. La Juve rischia quando il colpo di tacco di Cacia libera Romulo, bello il cross per Jorginho che si presenta solo davanti a Storari. Bonucci entra alla disperata, rischia il rigore ma anticipa il brasiliano. La Juve riprende in mano la partita e porta a casa i punti. All'Hellas restano o gli applausi.
Luca Mantovani
22.09.2013
L'Hellas ha l'onore
La Juve i tre punti
Finisce 2 a 1 ma il Verona ha dato il massimo, guadagnando il vantaggio, poi la reazione bianconera. Ma la Juve non ha avuto vita facile
TORINO. Finisce con un 2 a 1. Poteva essere diverso il risultato, perché nel primo tempo l’Hellas ha aggredito e ha anche fatto male, segnando il vantaggio con Cacciatore. Tre minuti dopo la reazione juventina e quindi in raddoppio. Ma la squadra di Mandorlini non ha lasciato nulla di intentato: sconfitta ma con onore.
LA PARTITA. Seppur non brillando, la Juventus porta a casa i tre punti nella gara giocata allo Stadium di Torino contro il Verona. I bianconeri rimontano lo svantaggio iniziale e archiviano la gara con il risultato di 2-1. La Juve di questo periodo è un pò come un motore che stenta a carburare e in avvio di palloni dalle parti di Rafael ne arrivano pochi, anche per merito di un Verona che con il suo 3-5-1-1 bada prima di tutto a serrare ogni via. In avanti c’è il tanto atteso Llorente insieme a Tevez, ma il primo tiro un pò insidioso arriva da un cross svirgolato dalla destra di Isla che al quarto d’ora costringe l’estremo difensore gialloblù alla deviazione in corner. Un minuto prima era stato Cacia a provare a far male alla Juve, ma sull’incursione della punta era stato bravo Barzagli a stoppare tutto. Con il passare dei minuti la Juve aumenta il ritmo, ma il gol non arriva: Tevez ci prova in un paio di occasioni con poca fortuna.
L’Apache si muove con buon disinvoltura e al 32’ è ancora lui a rendersi pericoloso: il triangolo con Vidal si chiude con l’argentino che entra in area ma al momento della conclusione è disturbato da Agostini di quel tanto che basta per calciare in ’boccà a Rafael. Il Verona cerca di sfruttare ogni singola sbavatura della Juve e da una di queste, al 36’, arriva il momentaneo vantaggio con Cacciatore che da un corner dalla sinistra sfrutta la torre di Moras e tutto solo infila da due passi complice una difesa distratta.
La Juve mantiene la calma e quattro minuti più tardi pareggia con Tevez, ancora lui, che servito da Bonucci entra in area e incrocia di destro sul palo opposto. Il numero 10 non viene invece premiato quando nel secondo minuto di recupero si vede respingere la conclusione a giro dalla distanza prima da un palo e poi dall’altro, mentre è più fortunato Llorente qualche secondo più tardi quando sul cross dalla destra di Vidal infila Rafael di testa mandando la Juve al riposo in vantaggio. L’esultanza sotto la curva è rabbiosa, quasi a scaricare la rabbia per la lunga attesa prima che Conte gli desse una chance da titolare. La musica non cambia di molto nella ripresa, con la Juve chiamata a mantenere il possesso palla e a riversarsi di continuo nella metà campo veronese e gli ospiti a provare a rispondere di rimessa. Dalla distanza ci prova prima Pirlo al 19’, con Rafael chiamato alla deviazione volante in corner, e su azione due minuti più tardi Pogba che si vede respingere la palla dalla traversa. Il Verona dalle parti di Storari non si fa praticamente mai vedere, nonostante Mandorlini inserisca una punta in più, argentino Gomez Taleb, per Donati, e solo in avvio di tempo, al 7’, un grande intervento di Bonucci salva su Jorginho pronto a concludere da distanza ravvicinata. Conte, invece, ributta nella mischia Marchisio ad oltre un mese dall’infortunio al ginocchio e cerca freschezza in attacco con Vucinic e Giovinco per Llorente e Tevez. Nel finale il risultato non muta, con la Juve sale a 10 punti in classifica e il Verona che dimostra di essere squadra ostica per
tutti ma decisamente più prolifica in casa che fuori.
FONTE: LArena.it
Moras: "Avanti con fiducia verso il Toro" / VIDEO
Postata il 22/09/2013 alle ore 17:58
TORINO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Evangelos Moras. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 2-1 contro la Juventus, 4a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La sconfitta? Ci abbiamo provato, mettendo in atto quanto provato tutta la settimana in allenamento. Credevamo anche di poter fare risultato, ma dobbiamo dimenticare subito questa prestazione perché mercoledì giocheremo una partita da vincere a tutti i costi. Tevez? Un campione, ma ciò che conta è il nostro atteggiamento: siamo scesi in campo senza paura. Eravamo sempre aggressivi, se continuiamo a giocare così sarà difficile per tutti. Ora prendiamo tutto quanto che di positivo abbiamo fatto oggi e pensiamo a fare bene contro il Torino".
Ufficio Stampa
Cacciatore: "Questa è la strada giusta" / VIDEO
Postata il 22/09/2013 alle ore 17:57
TORINO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Fabrizio Cacciatore. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 2-1 subita contro la Juventus, 4a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Ci siamo sacrificati tanto, ma qualche errore di concentrazione ci è stato fatale. Abbiamo avuto le occasioni per colpire con le nostre ripartenze, avevamo preparato il match in questo modo per tentare di fare il colpaccio. La Juventus? Ha un centrocampo fortissimo, ne eravamo consapevoli. Abbiamo, forse, pagato un po' l'inesperinza, ma siamo sulla strada giusta. Il gol? Bello segnare in uno stadio come questo, per me è il primo in Serie A e nella mia città. Purtroppo non è servito a niente, per questo c'è rammarico".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Ci abbiamo provato fino alla fine" / VIDEO
Postata il 22/09/2013 alle ore 18:00
TORINO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 2-1 contro la Juventus, 4a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Abbiamo giocato bene, siamo contenti della prestazione e dell'atteggiamento ma perdere non piace a nessuno. Ho sempre creduto nella vittoria, sia dopo il primo nostro gol, sia dopo la rete di Llorente e fino al fischio finale, e per questo ci tengo a ringraziare i ragazzi. La Juventus? Gli abbiamo concesso qualcosa, ma contro una squadra come questa non puoi fare altro. I giovani? Hanno fatto bene in un campo difficile, gli servirà per fare esperienza".
Ufficio Stampa
Serie A: un ottimo Hellas non basta, vince la Juve 2-1
Postata il 22/09/2013 alle ore 15:00
TORINO - Vince la Juventus, in rimonta. Non basta l'ottima prestazione disputata dall'Hellas Verona, che tiene bene davanti alla squadra campiona d'Italia fino al fischio finale dell'arbitro. A passare in vantaggio per primi sono proprio i gialloblù allenati da Andrea Mandorlini: corner di Hallfredsson, svetta Moras, la palla arriva a Cacciatore che fredda Storari (36' pt). La reazione della Juventus arriva, veemente. Pareggia Tevez tre minuti dopo, gol del sorpasso firmato da Llorente al 48' del primo tempo. Nel secondo parziale l'Hellas non si arrende, ma il risultato resta ancorato sul 2-1.
JUVENTUS-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 36' pt Cacciatore, 39' pt Tevez, 48' pt Llorente.
Primo tempo
1' Partiti!
2' Subito un gran tiro di Bonucci da 25 metri, palla alta
9' Juventus ancora pericolosa da fuori area. Il tiro di Tevez finisce alto
13' Lancio di Donati per Cacia. Splendido aggancio in area dell'attaccante gialloblù, che però perde l'attimo e viene rimontato da Barzagli
17' Sassata di Tevez, Rafael si salva con i pugni
20' Lancio di Pogba che in area pesca Vidal. Il colpo di testa del cileno è debole e finisce fra le braccia di Rafael
23' Sventola di Bonucci, ancora da fuori area. Palla alta
25' Tevez sfugge a Bianchetti in area di rigore ma il suo tiro termina sopra la traversa
28' Ci prova l'Hellas con Hallfredsson, da fuori area. Palla alta
32' Combinazione Tevez-Vidal-Tevez. L'attaccante bianconero, in area di rigore, calcia con l'esterno destro ma troppo centralmente. Blocca Rafael
36' GOL Hellas in vantaggio. Corner di Hallfredsson, sponda aerea di Moras per Cacciatore che insacca
38' Corner di Pirlo, stacca Pogba, Cacia salva sulla linea
39' GOL Filtrante di Bonucci per Tevez che, sfuggito alla marcatura di Bianchetti, batte Rafael con un diagonale sul secondo palo
45' Sinistro di Llorente dal limite, Rafael blocca centralmente
47' Tevez tira dal limite sul secondo palo. La palla prima colpisce il palo interno, scorre su tutta la linea prendendo il montante opposto e finisce la sua corsa tra le braccia di Rafael
48' GOL Cross di Vidal, colpo di testa di Llorente e palla nel sacco
49' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Si riparte
10' Pogba da lontanissimo. Tiro forte, parato in due tempi da Rafael
18' Calcio piazzato di Pirlo, la palla supera la barriera ma Rafael devia bene in corner
21' Pogba dal limite, palla sulla parte alta della traversa
33' Vucinic serve Isla in profondità. Il tiro del cileno, da posizione defilata, termina sull'esterno della rete
36' Ancora Pogba, ancora da lontano. Palla alta
46' Giovinco se ne va in contropiede, arriva al limite dell'area e prova il tiro che Rafael respinge di pugno
47' Marchisio dal limite, Rafael blocca a terra
48' Finisce qui la partita
JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Isla, Pogba, Pirlo (dal 21' st Marchisio), Vidal, Asamoah; Llorente (dal 24' st Vucinic), Tevez (dal 34' st Giovinco).
A disposizione: Buffon, Citti, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Motta, Padoin, Lichtsteiner, Quagliarella.
All.: Conte.
HELLAS VERONA (3-5-1-1): Rafael; Gonzalez, Moras, Bianchetti; Cacciatore, Romulo, Donati (dal 13' st Gomez Taleb), Hallfredsson (dal 32' st Donadel), Agostini (dal 22' st Iturbe); Jorginho; Cacia.
A disposizione: Nicolas, Mihaylov, Laner, Longo, Jankovic, Cirigliano, Rubin, Marques, Sala.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Bergonzi di Genova
Assistenti: Barbirati e Musolino.
NOTE. Ammoniti: Asamoah, Ogbonna, Vucinic, Donadel, Marchisio. Spettatori: 11.283 paganti, 27.506 abbonati, 2.099 ospiti; totale: 40.888.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
BOXE: Lutto nel mondo del pugilato, a 70 anni muore Ken MORTON che aveva battuto anche Mohammed ALÌ! Ci lascia una leggenda...
FORMULA 1: Anche a Singapore VETTEL è imprendibile ma la FERRARI è lì ed è seconda con ALONSO (6° MASSA)
MONDIALI OFFSHORE, vince l'ITALIA con i fratelli TESTA!
EUROPEI BASKET: Il cammino degli azzurri si ferma ai quarti contro la LITUANIA ma i ragazzi di coach PIANIGIANI sono stati battuti solo nel finale dopo una gara giocata a grandi livelli... Pensando alle premesse gli azzurri sono stati autori di una sorta di miracolo! Purtroppo il contraccolpo psicologico s'è 'riverberato' poi contro la SERBIA che ha conquistato l'ultimo posto utile per i mondiali dopo aver aver battuto l'ITALIA per 64-76
CHAMPIONS LEAGUE: Bella partita tra NAPOLI e DORTMUND anche se è vero che gli episodi 'girano' tutti a favore dei partenopei, grande prestazione di HIGUAÍN ed INSIGNE, l'argentino è stato l'autore del gol del vantaggio e dell'anticipo che ha condannato all'espulsione il portiere dei vicecampioni d'Europa, il giovane esterno ha pennellato una stupenda punizione sulla quale nulla ha potuto il secondo portiere tedesco (che nel tentativo di parare si è pure scheggiato due denti). Espulso anche mister KLOPP che, dopo il vantaggio dei padroni di casa, ha aggredito il secondo uomo con un impeto che, rivisto al rallenty, impressiona davvero ma aveva ragione: Il suo giocatore, a bordo campo per farsi medicare, non ha raggiunto la posizione prima della battuta del calcio di punizione che HIGUAÍN ha trasformato in gol... Fortunato il MILAN ridotto ai minimi termini dagli infortuni a catena: Il CELTIC ha fallito più volte il vantaggio ma alla fine è stato sconfitto con una doppietta nel finale. Clamorosa la caduta casalinga del CHELSEA che pure era passata avnti con OSCAR! ABRAMOVICH furente con lo 'Special One'...
MORTO KEN NORTON, LEGGENDA DEL
PUGILATO: VINSE CONTRO MOHAMMED ALÌ
Giovedì 19 Settembre 2013
NEW YORK - Fu uno dei grandi di una generazione di fenomeni, ma tutti ricordano Ken Norton soprattutto per la vittoria nel 1973 su Mohammed Ali. L'ex campione del mondo dei massimi, da tempo malato di cuore, è morto in una clinica di Bullhead, in Arizona. L'ercole nero Aveva 70 anni. Contro tutti i pronostici, Norton riusci’ a vincere ai punti nell’incontro con Muhammed Ali, al quale ruppe durante il combattimento anche la mascella, ma poi perse di nuovo il titolo nella rivincita, meno di un anno dopo.
CARRIERA. Nel 1974 combatte' anche contro George Foreman, per il titolo mondiale, che pero’ lo mise ko alla seconda ripresa. Nel 1975, Jerry Quarry rinuncio' a combattere contro di lui, che cosi' si riprese di nuovo il titolo mondiale, che poi perse ancora in un nuovo incontro con Muhammed Ali, nel 1976. Titolo che si riprese nel 1977 per poi perderlo di nuovo contro Larry Holmes nel 1978. Nel 1981 appese infine i guantoni al chiodo, chiudendo la sua carriera con un record di 42 vittorie, di cui 33 per ko, sette sconfitte e un pareggio.
MALATTIA. Lo scorso anno aveva avuto un infarto, da cui non si e' mai ripreso, ha reso noto il suo manager e amico Patrick Tenore. Nel 1976, quando era ancora iridato, Ken Norton era stato anche protagonista del film 'Drum, l'ultimo Mandingo' di Steve Carver, la storia dell'ultimo esemplare di una razza afro-americana ormai estinta, che si batte per la liberta' sua e del suo popolo.
NAPOLI, STORICO 2-1 SUL MILAN: NON VINCEVA A
SAN SIRO DA 27 ANNI CON MARADONA -FOTO/PAGELLE
Domenica 22 Settembre 2013
di Gianmaria Lucca
MILANO - Era dai tempi di Maradona, 27 anni di attesa, che il Napoli non espugnava San Siro. Consolidato il primo posto in classifica a punteggio pieno, a braccetto con la Roma, e il povero Milan a -8 in classifica dopo appena 4 giornate di campionato, un passivo pesante.
Di poco migliore rispetto alla disastrosa partenza dello scorso anno. «I quattro punti in classifica non mi preoccupano - esordisce Allegri -. A parte i primi 10 minuti la squadra ha giocato bene, la miglior partita del campionato. Dobbiamo migliorare perché abbiamo preso 7 gol in 5 partite, abbiamo preso un gol ingenuo, ma abbiamo giocato un buon calcio, ma abbiamo tempo per recuperare. Se col Torino siamo stati fortunati, contro il Napoli siamo stati bravi e sfortunati, ma abbiamo giocato alla pari con una candidata alla vittoria dello scudetto». Protagonista assoluto del match Gonzalo Higuain, autore del gol della sicurezza con la complicità del duo Abbiati-Mexes, mentre Mario Balotelli in versione dottor Jekyll e mister Hide fa gioiere e arrabbiare i tifosi. Supermario tiene in piedi l’attacco rossonero, sbaglia il suo primo rigore in carriera dopo averne messi a segno 21 consecutivi. Poi segna il gol della bandiera nel finale e si fa espellere a partita finita per le reiterate proteste nei confronti di Banti: «Non ho parlato con Mario - continua Allegri -, ha subito falli importanti dopo aver fatto una buona gara e a partita finita ha preso il secondo giallo. Credo che a fine partita sia inutile andare a fare confusione con l’arbitro e farsi prendere da questi attacchi isterici. Anche in questo dobbiamo migliorare».
Raggiante ma coi piedi per terra Benitez, che si gode la quarta vittoria consecutiva senza montarsi la testa: «Non sarà forse la migliore partita che abbiamo fatto quest’anno - dice il tecnico spagnolo -, ma arrivare qui a San Siro e vincere non è di certo male. Stiamo facendo un lavoro importante come squadra e se penso a tutte le occasioni che ha avuto Balotelli e al lavoro che abbiamo fatto sono davvero contento. Sorpreso? Vedo il lavoro che fanno questi ragazzi e so che possono migliorare ancora tanto e vincere ancora tante altre partit, siamo al 73%».
Infine, Rafa rivela un dettaglio: «Il rigore parato da Reina? Abbiamo lavorato tanto per analizzare rigoristi, è già successo con Dudek a Istanbul. Sapevamo dove avrebbero calciato».
OFFSHORE, I FRATELLI NAPOLETANI
TESTA VINCONO IL MONDIALE -FOTO
Domenica 22 Settembre 2013
NAPOLI - I piloti napoletani Diego ed Ettore Testa hanno conquistato il titolo mondiale di offshore classe 3, nel mare di Napoli, con l'organizzazione della Canottieri Napoli al Molosiglio. Nell'ultima prova iridata i due piloti napoletani del Team Sorbino Jeans hanno battuto i team finlandesi di Markus Johnsson e di Hari Lupponen, chiudendo al primo posto la classifica finale del Mondiale, con 1100 punti. E' il primo titolo iridato per i due piloti della Canottieri che con il loro scafo hanno toccato punte di velocità attorno ai 170km roari, davanti a oltre un migliaio di appassionati sul Lungomare di Via Caracciolo. In passato avevano collezionato tre argenti e due bronzi, in una competizione che sembrava maledetta per Testa & Testa. Sfatato il tabù proprio nel mare amico di Napoli. Ai fratelli Testa anche i complimenti telefonici del presidente del Coni Giovanni Malagò.
ROMA- LAZIO 2-0, BALZARETTI E LJAJIC.
LA LAZIO CHIUDE IN DIECI UOMINI
Domenica 22 Settembre 2013
ROMA - Il derby è giallorosso. La Roma batte 2-0 la Lazio grazie a Balzaretti e Ljajic (rigore) e resta in testa alla classifica a punteggio pieno dopo quattro giornate. La Juve vince 2-1 in rimonta col Verona: a segno Tevez e lo spagnolo. Tutto facile per la Fiorentina a Bergamo: 2-0 con i centri di Mati Fernandez e Pepito Rossi. Colpo del Torino a Bologna (2-1), pari senza reti in Catania-Parma. Stasera posticipo di lusso Milan-Napoli con Balotelli che sfida Higuain.
E' il giorno zero. Il giorno del tanto atteso derby, il primo scontro diretto del campionato tra la Roma e la Lazio. Primo tempo soporifero e avaro di occasioni da gol. La Roma perde un'opportunità su punizione di Totti. Per ora è 0-0. A inizio ripresa entra Ljajic al posto di Florenzi. Espulso nel finale Dias, appena entrato, per un fallo su Totti.
L'INTER STENDE IL SASSUOLO 0-7,
LA JUVE VINCE 2-1 IN RIMONTA
Domenica 22 Settembre 2013
REGGIO EMILIA - Pesante sconfitta per il Sassuolo al Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia contro l'Inter. I neroverdi perdono 7-0. Le marcature nerazzurre sono messe a segno da Palacio al 7', Taider al 23' e autogol di Pucino al 33'. Nella ripresa in gol Alvarez al 53', Milito (63' e 83') e Cambiasso al 75'. Milito festeggia il rientro dopo 7 mesi lontano dai campi di gioco per infortunio con una doppietta.
IL RITORNO DI MILITO Diego Milito torna in campo sette mesi dopo il suo grave infortunio. L'attaccante Inter ha preso il posto di Rodrigo Palacio attorno al 10' del secondo tempo di Sassuolo-Inter, con la squadra nerazzura in vantaggio 4-0. Mazzarri ha deciso così di far entrare l'attaccante argentino che si era infortunato al legamento crociato del ginocchio sinistro lo scorso 14 febbraio, in Europa League contro il Cluj.
LA FIORENTINA VOLA La Fiorentina di Vincenzo Montella riesce ad avere la meglio anche sull'Atalanta a Bergamo per 2-0 con un gol per tempo. Prima Mati Fernandez e poi Pepito Rossi che consentono ai viola di ottenere la terza vittoria in quattro partite e salire a 10 punti con Juve e Inter. La gara si sblocca al 41' del primo tempo: cross dalla destra di Borja Valero, colpo di testa sul secondo palo di Wolski e traversa. Mati Fernandez lesto al tap-in in rete per il vantaggio viola. Al 24' della ripresa da azione d'angolo, Tomovic di testa svetta e la palla arriva Rossi che è libero di colpire all'altezza del calcio di rigore e trova l'angolino su cui Consigli nulla ha potuto, 2-0 e Fiorentina avanti anche senza Gomez. Bel successo anche del Torino 2-1 a Bologna, grazie alle reti di D'Ambrosio e Cerci su rigore dopo il momentaneo pari di Natali. Più lucidi e cinici i granata nello sfruttare le situazioni di vantaggio con l'arbitro Peruzzo che decide per l'espulsione, nel sottopassaggio, di Natali. Pareggio, invece, a reti inviolate tra Catania e Parma che smuovono la classifica. Fischi dagli spalti, anche se un pò ingenerosi nei confronti degli etnei che ce l'hanno messa tutta per vincere, riuscendo almeno a cancellare lo 0 in classifica. Buon Parma, specie nella ripresa, anche se poco incisivo.
I RISULTATI
ATALANTA-FIORENTINA 0-2
BOLOGNA-TORINO 1-2
CATANIA-PARMA 0-0
JUVENTUS-VERONA 2-1
LA CLASSIFICA
Roma 12
Inter 10
Juventus 10
Fiorentina 10
Napoli 9
Livorno 7
Torino 7
Lazio 6
Verona 6
Cagliari 5
Chievo 4
Milan 4
Genoa 4
Udinese 4
Atalanta 3
Bologna 2
Sampdoria 2
Parma 2
Catania 1
Sassuolo 0
N.B.: Milan e Napoli una partita in meno.
L'ANTICIPO, A REGGIO EMILIA LA SFIDA
TRA SASSUOLO E INTER: 0-7/DIRETTA
Domenica 22 Settembre 2013
REGGIO EMILIA - Nell'anticipo delle terza giornata l'Inter di Mazzarri dovrà affrontare a Reggio Emilia il Sassuolo.
Mazzarri però pensa al campo: nell'anticipo delle 12.30, a Reggio Emilia contro il Sassuolo, con Massimo Moratti in tribuna, a seguire la squadra come non accadeva dal 9 marzo 2012 (Chievo-Inter 0-2), il tecnico vuole la conferma della buona prova con la Juve. E tre punti. Per raggiungere l'obiettivo si affida al 3-5-1-1 con Taider preferito a Kovacic come interno sinistro a centrocampo e Alvarez dietro la punta Palacio.
IL RITORNO DI MILITO Diego Milito torna in campo sette mesi dopo il suo grave infortunio. L'attaccante Inter ha preso il posto di Rodrigo Palacio attorno al 10' del secondo tempo di Sassuolo-Inter, con la squadra nerazzura in vantaggio 4-0. Mazzarri ha deciso così di far entrare l'attaccante argentino che si era infortunato al legamento crociato del ginocchio sinistro lo scorso 14 febbraio, in Europa League contro il Cluj.
INSIGNE, L'EUROGOL SU PUNIZIONE 'ROVINA'
DUE DENTI AL PORTIERE DEL BORUSSIA -FOTO
Venerdì 20 Settembre 2013
NAPOLI - Insigne ga un gol alla Maradona e il portiere avversario, nel tentativo di parare, ci rimette due denti. Prima e dopo la punizione calciata da Insigne.
A 48 ore dalla vittoria del Napoli con il Borussia Dortmund in Champions League il giovane portiere tedesco posta una sua foto. A destra l'immagine dei denti spezzati. Colpa del gol di Insigne che ha mandato l'estremo difensore a sbattere con il volto sul palo. Laconico il commento di Mitch Langerak: "Fa più male la sconfitta al San Paolo"
EUROBASKET: ITALIA FUORI DAI MONDIALI,
OK PER LA SERBIA CON 64-76
Sabato 21 Settembre 2013
A un passo da tutto, a bocca asciutta. L'Italbasket dei miracoli finisce le sue fatiche agli Europei di basket con la sconfitta contro la Serbia. La squadra di Ivkovic conquista l'ultimo pass disponibile per i mondiali tirando con il 50% da tre punti e stravincendo la lotta a rimbalzo. E' la dura legge del campo (56-64) che gli azzurri hanno cercato di contrastare con tutto il loro cuore ma con una lucidità ormai al minimo dopo gli sforzi di un torneo giocato sempre con il coltello tra i denti
PRIMO QUARTO
2' Belinelli non va da tre. Nedovic segna: 0-2. Altri due errori da fuori degli azzurri.
3' Coast to coast di Nedovic schiaccia in contropiede: 0-4. Ancora zero da fuori, rimbalzo azzurri e tripla di Datome, ci sblocchiamo: 3-4. Serbia ringhiosa: canestro e fallo per Bjielica 3-7.
5' schiaccia Cusin ben assitito da Belinelli. Tripla da tre ancora di Bijelica (0/5 da tre nelle ultime gare): 5-10. Dai cinque metri punisce Krstic: 5-12. Inizio diesel degli azzurri. Time out Italia
10'
6' Datome da tre (6pts), restiamo in scia. Canestro e fallo di Cusin per Krstic: 8-15
7' Canestro di cinciarini nel traffico. Recupero di Cinciarini ma sciupiamo il contropiede. Krstic ci punisce. Arresto e tiro di Belinelli non va. Altro canestro di Bjielica: 10-19
8' Belinelli da sotto, errore. Ancora Krstic: 10-21. I lunghi della Serbia spadroneggiano. Altro errore azzurro in attacco
9' Ci prova Vitali da tre: niente. Micic da tre: canestro. Serbia con una marcia in più, nettamente, forse anche due 10-24
10' Serbia in bonus 1/2 di Melli. Fallo in attacco di Stimac. Belinelli no da sotto. Ultimo possesso per la Serbia. Time out. Bogdanovic da tre con l'uomo sopra: canestro: 11-27. Primo quarto da tregenda.
SECONDO QUARTO
1' palla persa dalla Serbia. persa da Diener in palleggio. Errore Serbia rimbalzo, fallo sul tiro di Bjelica: 1/2 11-28. Altro rimbalzo serbo...
2' fuori Diener. Errore di Aradori. Micic canestro a centro area:11-30.
3' Canestro di Gentile, finalmente con ti libero aggiuntivo: 14-30. Errore di Micic. Melli da tre: non arriva neanche al ferro. Errore Serbia.
4' Datome segna con il ferro amico: 16-30. Poi Nedovic non perdona
5' canestro di Aradori 19-32, errore di Krstic. Gentile in lunetta: 2/2: 21-32.
6' Cinciarini stoppato dopo un bel recupero. Ancora errore Serbia, fallo su tiro da tre su Gentile: 2/3 23-32
7' canestro rocambolesco di Bogdanovic su assist... di Datome. Peccato perchè la Serbia in attacco sembra essersi spenta. Gentile in lunetta: 2/2 25-34
8' Markovic canestro a centro area. Quasi persa da Cinciarini: aradori contro Krstic non va.
9' Micic da tre spegne la timida rimonta azzurra 25-39. Cinciarini 2/2. Errore Serbia e rimbalzo offensivo: Markovic rimedia un fallo da Belinelli 0/2 27-40
10' persa da Poeta. Bjelica in lunetta 2/2: 27-41. Errore di Belinelli, erroe Serbia. All'intervallo Italia sotto di quattordici
terzo quarto
1' Bjelica in lunetta 1/2 (12 pts). Schiacciata di Cusin, assist di Aradori: 29-42. Errore Krstic, no Belinelli,
2' 0/2 di Krstic nei liberi (6/12 dei serbi totale). Aradori non va, da fuori.
3' tripla di Bjelica dentro-fuori. Belinelli da tre: finalmente!! 32-42.
4' Allunga Krstic, ma c'è un'altra tripla di Datome 35-44. Errore Serbia, sbagliamo due volte la palla del -7. Contropiede Serbia 35-46
5' errore Cinciarini, tripla da tre della Serbia allo scadere dei 24'', pazzesco da Micic 35-49. tutto daccapo
6 Belinelli tripla aperta: ferro (1/10). Recupero di Datome e fallo di Bjelica
7' Belinelli da tre: ari-finalmente 38-49. Buona difesa, recupero Italia e contropiede di Cinciarini: 40-49. Time out Ivkovic Altra tripla allo scadere dei 24'' di Nedovic.
8' Canestro di Cusin: meno dieci. Markovic errore, rimbalzo Serbia. Altra tripla di Markovic canestro (42-55). La Serbia sta tirando 7/13 da tre.
9' Errore Krstic, Cinciarini in lunetta 0/2 42-55. Serbia in bonus
10' Cusin recupera ma si fa male. sullo sviluppo dell'azione canestro di Cinciarini 44-55. No Bjelica da tre. Sfondamento di Belinelli. Nell'ultimo possesso della Serbia errore da tre.
quarto quarto
1' Errore di Gentile, poi Stimac canestro 44-57. Datome da tre: meno dieci 47-57. Capitano
vero
2' Stimac in lunetta: 1/2. sul rimbalzo palla alla Serbia. 47-58 Torna Cusin. Ancora Stimac canestro 47-60
3' canestro di Datome e altro errore di Gentile. Ancora errore da tre di Gentile 49-60
5' Gentile canestro, risponde Krstic 51-62. Cinciarini no arresto e tiro.
6 recpuero Itlaia.poi 2/2 di Cusin. Altro fallo in attacco della Serbia. Fallo su Datome, Serbia in bonus: 1/2 62-54 Time out Ivkovic
7' errore di Nedovic ma rimbalzo di Krstic: meno dieci. Kalinic da tre: canestro. meno tredici.
8' Meno sedici, altra tripla.
9' Risponde gentile, cinque punti, Ma sbaglia la tripla del -8. Peccato. Markovic 0/2 dalla lunetta. Tripla di Cinciarini 62-72
CHIEVO RIMONTA SULL'UDINESE,
LA PARTITA FINISCE 2-1
Sabato 21 Settembre 2013
È finita con la vittoria del Chievo uno dei due anticipi di serie A. Il Chievo batte 2-1 in rimonta l'Udinese nell'anticipo della quarta giornata di serie A, disputato allo stadio Bentegodi di Verona. I friulani passano in vantaggio con Maicosuel, sceso in campo al posto del capitano Di Natale, al primo minuto di gioco. Il brasiliano sfrutta un clamoroso errore di Bernardini in area, che serve un involontario assist per l'attaccante friulano che scarta il portiere Puggioni depositando in rete. Il pareggio dei clivensi arriva al 14' ad opera di Pellissier, bravo a sfruttare una palla filtrante di Frey e a battere Kevala con un diagonale. Gol partita al 40', grazie a un tiro da 20 metri di Rigoni, deviato da Danilo, che si infila sotto il sette della porta bianconera. Nella ripresa Guidolin si gioca la carta Di Natale ma il risultato non cambia, malgrado la traversa colpita Basta al 27'. Il Chievo aggancia così l'Udinese al nono posto in classifica a 4 punti, stessa quota anche di Milan e Toro.
LE FORMAZIONI
Chievo (4-4-2): 1 Puggioni, 20 Sardo, 33 Papp, 12 Cesar, 93 Dramè, 20 Estigarribia, 8 Radovanovic, 27 Rigoni, 56 Hetemaj, 43 Paloschi, 77 Thereau. (18 Squizzi, 28 Silvestri, 2 Bernardini, 4 Claiton, 21 Frey, 15 Pamic, 6 Kupicz, 10 Sestu, 7 Lazarevic, 9 Bentivoglio, 16 Improta, 14 Calello, 11 Samassa, 31 Pellissier, 90 Ardemagni). All.: Sannino.
Udinese (3-5-1-1): 30 Kelava, 75 Heurtaux, 5 Danilo, 4 Naldo, 8 Basta, 7 Badu, 3 Allan, 21 Lazzari, 34 Gabriel Silva, 9 Muriel, 10 Di Natale. (99 Benussi, 6 Bubnijc, 27 Widmer, 14 Mlinar, 18 Jadson, 32 Bruno Fernandes, 52 Merkel, 13 Ranegie, 17 Lopez, 94 Zielinski, 70 Maicosuel). All.: Guidolin.
CAGLIARI-SAMPDORIA FINISCE IN
PAREGGIO, DUE GOL PER LE SQUADRE
Sabato 21 Settembre 2013
Cagliari e Sampdoria è finita con un pareggio. Hanno pareggiato 2-2 (1-0) in uno dei tre anticipi della quarta giornata della serie A. Cagliari e Sampdoria 2-2 (1-0). Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5,5, Perico 6, Rossettini 6, Astori 7, Murru 6; Ekdal 7,5, Conti 6, Nainggolan 7; Cossu 6,5 (22' st Ibraimi 6); Sau 7 (26' st Ibarbo 6,5), Pinilla 7,5 (25 Avramov, 3 Ariaudo, 21 Dessena, 16 Eriksson, 18 Nenè). All.: Lopez 7. Sampdoria (3-5-2): Da Costa 6, Gastaldello 6, Palombo 5,5, Costa 6; De Silvestri 6, Bjarnason 5 (1' st Sansone 6), Kristicic 5, Obiang 6, Gavazzi 5,5 (27' st Barillà sv); Wszolek 6,5 (10' st Pozzi 6), Gabbiadini 7,5 (30 Fiorillo, 8 Mustafi, 4 Salomon, 33 Gentsoglu, 21 Soriano, 19 Regini, 6 Rodriguez, 5 Renan, 37 Petagna). All.: Rossi 6. Arbitro: Di Bello di Avezzano 5,5 Reti: nel pt 26' Ekdal; nel st 44' Gabbiadini, 46' Conti, 48' Gabbiadini. Angoli: 3 a 3. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Wszolek, Conti, Obiang, Ekdal, Gastaldello, Rossettini per gioco falloso. Spettatori: 2.000. *** I GOL: - 26' pt: Ekdal riceve in profondità da Pinilla e da centro area trafigge Da Costa con una botta sotto la traversa. - 44' st: Gabbiadini dal limite lascia partire un sinistro rasoterra su cui Agazzi sbaglia la presa e la palla finisce in rete. - 46' st: Conti riporta in vantaggio subito il Cagliari con una punizione di destro che si insacca nell'angolo basso alla destra di Da Costa. - 48' st: Tiro dal limite di De Silvestri che urta Gabbiadini; Agazzi spiazzato e la palla entra in rete.
LE FORMAZIONI
Cagliari (4-3-1-2): 1 Agazzi, 21 Dessena, 15 Rossettini, 13 Astori, 29 Murru, 20 Ekdal, 5 Conti, 4 Nainggolan, 7 Cossu, 51 Pinilla, 9 Sau. (25 Avramov, 3 Ariaudo, 24 Perico, 8 Avelar, 22 Cabrera, 10 Ibraimi, 18 Nenè, 23 Ibarbo). All.: Lopez.
Sampdoria (3-5-2): 1 Da Costa, 28 Gastaldello, 17 Palombo, 3 Costa, 29 De Silvestri, 14 Obiang, 10 Kristicic, 22 Bjarnason, 19 Regini, 11 Gabbiadini, 12 Sansone (30 Fiorillo, 92 Tozzo, 8 Mustafi, 4 Salamon, 20 Barillà, 5 Renan, 6 Rodriguez, 79 Gavazzi, 33 Gentsoglou, 21 Soriano, 15 Wszolek, 37 Petagna, 9 Pozzi). All. D. Rossi.
GENOA-LIVORNO PAREGGIO SENZA RETI,
AL MARASSI E BARDI IPNOTIZZANO I ROSSOBLU
Genoa- Livorno
Sabato 21 Settembre 2013
GENOVA - Il desiderio di vittoria rimane incompiuto per il Genoa che non ottiene le confereme sperate e pareggia 0-0 con il Livorno. Genoa e Livorno 0-0. Genoa (3-5-2): Perin 6; Gamberini 6 (42'st. Fetfatzidis sv), Portanova 6, Manfredini 6; Vrsaljko 6, Biondini 5,5, Lodi 5 (10' st Cofie 6,5), Matuzalem 5,5 ( 27' st Stoian 6,5), Antonini 6; Calaiò 6, Gilardino 6. (32 Donnarumma, 53 Bizzarri, 2 Sampirisi, 58 Bennati,4 De Maio, 91 Bertolacci, 17 Santana, 77 Konatè, 26 Centurion). All. Liverani 5,5. Livorno (3-5-2): Bardi 7; Ceccherini 6, Rinaudo 6 (40' st Emerson sv), Coda 6,5; Schiattarella 6,5, Luci 6,5 Greco 6, Biagianti (25' pt Duncan 5), Mbaye 6; Paulinho 5,5, Emeghara 5 (24' st Siligardi 5,5). (22 Anania, 5 Decarli, 33 Valentini, 3 Gemiti, 11 Lambrughi, 2 Piccini, 7 Belingheri, 24 Benassi, 14 Mosquera). All. Nicola 6,5. Arbitro: Giacomelli di Trieste 6. Angoli: 6 a 5 per il Genoa. Recupero: 2' e 3'. Ammoniti: Lodi e Paulinho per comportamento non regolamentare, Manfredini per gioco falloso, Gilardino e Stoian per proteste.
LE FORMAZIONI
GENOA (3-5-2): 1 Perin, 5 Gamberini, 90 Portanova, 21 Manfredini, 20 Vrsaljko, 8 Biondini, 10 Lodi, 27 Matuzalem, 3 Antonini, 16 Calaiò, 11 Gilardino. (53 Bizzarri, 32 Donnarumma, 4 De Maio, 2 Sampirisi, 58 Bennati, 91 Bertolacci, 14 Cofie, 18 Fetfatzidis, 26 Centurion, 9 Stoian, 77 Konatè, 17 Santana). All.: Liverani.
LIVORNO (3-5-2): 1 Bardi, 85 Coda, 77 Rinaudo, 17 Ceccherini, 28 Schiattarella, 27 Biagianti, 19 Greco, 10 Luci, 15 Mbaye, 20 Emeghara, 9 Paulinho. (22 Anania, 37 Aldegani,33 Valentini ,23 Emerson, 11 Lambrughi, 2 Piccini, 3 Gemiti, 5 Decarli, 41 Duncan, 7 Belingheri, 24 Benassi, 14 Mosquera, 26 Siligardi).
ABRAMOVICH FURIOSO CON MOURINHO:
È GIÀ CRISI NERA IN CASA CHELSEA
Giovedì 19 Settembre 2013
LONDRA - E' gia crisi in casa Chelsea dopo la sorprendente sconfitta casalinga contro il Basilea, nella prima giornata della fase a gironi della Champions League. Secondo quanto scrive il Daily Mail, dopo la partita il gran capo dei Blues, Roman Abramovich, è entrato nello spogliatoio della squadra scuro in volto. E, riferisce il tabloid britannico, dopo l'incontro con José Mourinho, il magnate russo è uscito dallo spogliatoio ancora più contrariato. La sensazione che ci sia statta una discussione. E ora Abramovich, dopo aver visto la sua squadra perdere la Supercoppa Europea e gli ultimi due match di fila, fra Premier (con l'Everton) e Champions, forse già rimpiange Roberto Di Matteo e Rafael Benitez.
INSIGNE, GOL PAZZESCO: NUOVO RE DI NAPOLI.
DEL PIERO: "POTREBBE ESSERE IL MIO EREDE"
Giovedì 19 Settembre 2013
di Stefano Prestisimone
NAPOLI - Napoli ha un nuovo reuccio fatto in casa. E' Lorenzo Insigne (qui con Higuain), eroe della vittoria in Champions contro il Borussia Dortmund con una punizione alla Maradona che ha illuminato il San Paolo. In una recente intervista rilasciata a Eurosport, un altro big assoluto come Alessandro Del Piero aveva detto: "Insigne fa i gol come li facevo io? E' un talento ed è proprio grazie a talenti come lui, e ne abbiamo, che il calcio italiano deve tornare ad essere grande accorciando il gap con Germania, Inghilterra e Spagna".
Lorenzo Insigne erede di Maradona e Del Piero? No, niente paragoni irriverenti. Ma il classe 1991 del Napoli ha talento immenso e, da questa sera, può essere paragonato a Del Piero almeno per il gol al Borussia Dortmund all'esordio in Champions League come ricorda calciomercato.com.
Anche il numero 10 della Juventus, quando il 13 settembre del 1995 segnò il suo primo gol nella massima manifestazione continentale nel successo conquistato per 3-1 dai bianconeri di Marcello Lippi al Westfalenstadion. A fine stagione, poi, la Juve vinse la Champions League.
Insigne a Mediaset Premium ha raccontato: "Mi impegno giorno dopo giorno a migliorare e devo ringraziare il mister che mi fa crescere, mi sta insegnando tanto. Lo scorso anno? Ho sfruttato le opportunità che Mazzarri mi dava e ho cercato sempre di lavorare al massimo".
NAPOLI-BORUSSIA DORTMUND, LA PROTESTA DI
KLOPP SCATENA L'IRONIA DEL WEB -FOTO/VIDEO
Giovedì 19 Settembre 2013
NAPOLI - Oltre al danno, la beffa per Jurgen Klopp: le immagini col quarto uomo di ieri sera al San Paolo scatenano l'ironia e la fantasia del web.
Le proteste di Klopp, dopo il vantaggio di Higuain, che sono valse al tecnico tedesco l'allontanamento dal campo, hanno fatto il giro del mondo e ovviamente sul web è partita la corsa al fotomontaggio e al 'meme' più divertente.
Scatenati sui social network, i tifosi partenopei hanno dato sfogo a tutta la loro inventiva per prendere in giro il tecnico tedesco, espulso al 30' per eccessive proteste. Su Facebook c'è chi lo paragona a "Gigino don Perignon", noto personaggio comico dell'attore Rosario Toscano, da sempre infuriato contro tutto e tutti: la somiglianza estetica è davvero impressionante.
Anche Tony Tammaro, cantautore comico conosciuto in tutta Italia, ha postato una foto che lo raffigura "nei panni" del furioso Klopp. Non mancano riferimenti anche ai personaggi dei cartoni animati come Pokemon e Hulk. Un modo tutto partenopeo per sorridere ulteriormente dopo una storica vittoria contro i vice campioni d'Europa.
MILAN, 2-0 CONTRO IL CELTIC: ZAPATA E MUNTARI
RISOLVONO UN MATCH DIFFICILE -FOTO/PAGELLE
Mercoledì 18 Settembre 2013
di Fabrizio Ponciroli
MILANO - A volte servono anche eroi inattesi, quelli su cui nessuno punterebbe mai un centesimo.
Falcidiato dagli infortuni e con gente abituata più a guardare dalla panchina che a far correre il pallone in campo, ovvero i vari Zaccardo, Nocerino e Birsa, il Milan esordisce in Champions con il sorriso, grazie al primo gol di Zapata in maglia rossonera (tiro deviato e Uefa che decide per l’autorete di Izaguirre) e ad uno squillo di Muntari. «Un gol importantissimo, da dedicare a mia moglie e a mia figlia. In campionato non abbiamo ancora giocato benissimo, ora speriamo di riuscirci anche lì», il commento del difensore, visibilmente soddisfatto. Un Milan che, comunque, ha mostrato momenti di empasse preoccupanti.
Sebbene i veri fantasisti siano out (Montolivo e Kakà su tutti, con Barbara Berlusconi che si coccola il brasiliano: «L’infortunio? Solo un episodio»), Allegri non rinuncia all’amato 4-3-1-2 e lancia, nel delicato ruolo di trequartista, Birsa, l’unico a disposizione. Per lo sloveno un ritorno in Champions dopo le esperienze con Gorica ed Auxerre, un ritorno decisamente inatteso. Il Diavolo parte anche piuttosto bene, facendo pesare al Celtic il blasone del nome Milan. Ma, dopo un primo tempo decente, la squadra di Allegri inizia a soffrire le ripartenze degli scozzesi. I pericoli dalle parti di Abbiati aumentano vertiginosamente, i rossoneri faticano a tenere il campo. I fischi piovono copiosi sui vari Zaccardo e Nocerino (Birsa esce presto). Ma, si sa, il calcio è strano. Nel momento di maggior difficoltà emotiva, ecco che Zapata, su un tiro deviato, cambia il corso della serata rossonera, salvando le scelte tattiche di Allegri. Sì perché Robinho, l’amico di Kakà, entra in campo solo negli ultimi 15’, non avendo neanche il tempo di farsi notare. Ma il gol di Zapata, come detto, rende la serata luccicante, così come l’umore del pubblico presente a San Siro (54.623 spettatori). Anzi, c’è anche tempo anche per saltellare al raddoppio di Muntari. Scherzi del calcio, il Milan vince, nonostante tutto e tutti.
«Era importante farlo, abbiamo sofferto. Siamo stati anche fortunati nell’occasione del gol. Comunque una bella vittoria», la chiosa di Allegri.
FONTE: Leggo.it
Gp di Singapore, Vettel è imprendibile. Alonso secondo
22 settembre 2013
Vettel domina e conquista anche la 13.a prova del Mondiale a Singapore
Nella 13.a prova del Mondiale, nel giorno delle elezioni tedesche, il leader in classifica lascia il vuoto alle sue spalle e centra la settima vittoria in stagione. Segue il ferrarista, terzo Raikkonen. Massa sesto.
FONTE: Sport.Sky.it
20.09.2013
L'Italia si ferma ai quarti Ora cerca il pass mondiale
DELUSIONE. Contro la Lituania la formazione di Pianigiani cede soltanto nel finale dopo aver ribattuto colpo su colpo
Per farlo deve arrivare tra le prime 7. Oggi con l'Ucraina, il primo match della fase finale. Belinelli e Gentile i migliori contro i lituani
LUBIANA Il sogno dell'Italia di Pianigiani agli Europei di basket si spezza nei quarti di finale. A giocarsi una medaglia sarà la Lituania, a cui gli azzurri tengono testa per tre quarti di gara, salvo crollare nell'inizio di ultimo periodo: 81-77 il finale che punisce il quintetto italiano. Belinelli (22 punti) e Gentile (15 punti) non bastano, sull'altro fronte sugli scudi Kalnietis e Seibutis con 17 punti a testa. Ma l'Italia ha ancora un obiettivo da centrare: piazzarsi fra le prime sette e conquistare un pass per i Mondiali dell'anno prossimo in Spagna.
Il primo match-point oggi alle 14.30, nella semifinale per i piazzamenti dal quinto all'ottavo posto contro l'Ucraina. Per la Lituania, invece, sfida alla Croazia di Repesa per un posto in finale. Partenza ad handicap per gli azzurri, con Darjus Lavrinovic che mostra da subito il suo repertorio (schiacciata e tiro da tre) e la Lituania che vola sul 9-2. Cusin e Aradori provano a ricucire lo strappo ma in attacco il quintetto di Kazlauskas rasenta la perfezione. L'Italia riesce tutto sommato a limitare i danni e con la tripla di Gentile chiude il primo quarto sotto di sette (15-22). Diener (illuminante il suo ingresso) e Datome dalla lunga distanza rilanciano gli azzurri che però, quando possono portarsi a un soffio dai lituani, sbagliano: è il caso dei due liberi di Gentile che potevano valere il 26-27 o dello sfondamento di Aradori sul 26-30. E Valanciunas e soci non perdonano, rimanendo avanti (28-34) a 4' dall'intervallo lungo. Ma l'intensità della difesa di Pianigiani cresce, le percentuali lituane si abbassano e Cinciarini, con un gioco da tre, porta la Nazionale al minimo svantaggio (37-38) che poi una magia di Belinelli contribuisce a mantenere fino a fine quarto (39-40).
La rimonta si completa a inizio terzo periodo con Datome, che però sbaglia il primo libero del suo Europeo. Il vantaggio dura poco, qualche disattenzione di troppo consente alla Lituania di allungare di nuovo, ma per fortuna c'è Datome: il capitano suona la carica, l'Italia lotta con le unghia e con i denti e un nuovo gioco da tre di Cinciarini in contropiede fa segnare un altro sorpasso (51-50), con gli azzurri che si presentano all'ultimo quarto avanti (58-57). Ma un incredibile black-out mette nei guai gli azzurri, che non trovano più la via del canestro (primi punti solo a 4' dalla sirena) e subiscono un parziale di 15-0 che fa malissimo. Adesso caccia a un posto nei Mondiali.
19.09.2013
Milan fortunato Impresa Napoli ma soffrendo
CHAMPIONS LEAGUE. Completata la prima giornata della fase a gironi
Rossoneri opachi ed imbrigliati da un Celtic che ha anche colpito la traversa. Poi l'uno-due nel finale I partenopei dominano poi rischiano nel recupero
MILANO E NAPOLI Milan e Napoli sventolano il tricolore sulla Champions League dopo che martedì sera la Juventus ha steccato l'esordio. Ma non senza brividi. Soprattutto il Milan, infatti, ha subito molto- forse troppo- in casa contro un modesto Celtic ed è passato solo grazie ad un'autorete e ad un rimpallo fortunato nei minuti finali. I partenopei, invece, hanno dominato i vicecampioni d'Europa del Borussia Dortmund che dopo il primo vantaggio napoletano hanno perso l'allenatore Klopp ed il portiere Weidenfeller, espulsi per proteste (il primo) e per aver toccato il pallone con le mani fuori area (il secondo). Ma nel finale i tedeschi hanno accorciato lo svantaggio mettendo molta paura al Napoli.
GOLEADOR INASPETTATI. Il Milan di Allegri, nonostante le numerose assenze e tre quarti di partita sottotono, riesce a sbarazzarsi degli scozzesi del Celtic battuti nel finale 2-0 grazie alle reti di Zapata e Muntari. La prima occasione da rete porta la firma di Birsa, bravo a servire puntualmente Balotelli, ma la sua botta al volo centrale è controllata da Forster. Il Celtic si fa pericoloso solo su una punizione a due in area causata da una leggerezza di Abbiati, ma la botta di Mulgrew si spegne sulla barriera schierata sulla linea di porta. Il Milan però è troppo attendista e soprattutto lascia troppo isolati Balotelli e Matri. Il finale di tempo è tutto di marca scozzese, con Stokes che su un errore in disimpegno milanista spreca dopo aver fatto sedere Zapata: ottimo il recupero di Mexes.
BENEDETTA TRAVERSA. Anche ad inizio ripresa il Milan è opaco e senza idee, con gli scozzesi che si fanno più pericolosi in almeno un paio di occasioni. Nella prima azione degna di nota del Milan della ripresa al 15', Zapata si invola sulla fascia sinistra e mette in mezzo un pallone invitante su cui si avventa Muntari, ma la sua inzuccata è incredibilmente alta. Il Milan continua a fare acqua e su di un errore di De Jong lascia spazio a Brown che arriva di fronte ad Abbiati, ma miracolosamente il centrocampista olandese riesce a rinvenire e in scivolata ad evitare la conclusione del giocatore scozzese. A dieci dal termine addirittura Stokes su punizione colpisce la traversa facendo correre un brivido ad un San Siro già molto freddo a causa della pessima prova del Milan. A scaldare la serata ci pensa Christian Zapata con la complicità di Izaguirre: dopo aver ricevuto palla dal limite da Robinho il colombiano fa partire un tiro senza pretese, ma la deviazione del difensore del Celtic regala il vantaggio al Milan. Pochi minuti dopo i rossoneri raddoppiano: punizione di Balotelli, miracolo di Forster, ma sulla ribattuta un rimpallo fa arrivare il pallone a Muntari che chiude la pratica.
DOPO 500 GIORNI. Gli azzurri di Benitez ritrovano la vittoria in Champions League oltre 500 giorni dopo l'ultima (il 3-1 sul Manchester City) superando il Borussia Dortmund per 2-1. Una rete per tempo: vantaggio di testa di Higuain al 26', punizione da urlo di Insigne al 22' della ripresa. Nel finale l'autorete di Zuniga. Il pronti e via dei tedeschi è aggressivo ma sono i padroni di casa a rendersi pericolosi al 13' con Insigne che prova il destro a girare senza fortuna. Subotic al 16' si produce in un recupero su Higuain che vale un gol: Reina al 26' è provvidenziale nel dire no al sinistro di Lewandowski. Il Napoli però sale di intensità e al 29' trova il meritato vantaggio: Zuniga crossa in area dalla destra, Higuain stacca e il San Paolo va in estasi. L'allenatore dei tedeschi, Klopp è espulso per proteste ed il Dortmund prova a reagire ma non impensierisce mai seriamente Reina. La pioggia aumenta di intensità e, nel recupero, il Borussia resta in dieci. Il portiere Weidenfeller tocca con le mani per non farsi scavalcare da Higuain: rosso diretto e Napoli all'intervallo in superiorità numerica.
FRITTATA ZUNIGA. Al rientro in campo è caccia al raddoppio. Al 16' Inler impegna Langerak e Hamsik si divora sotto porta il bis. Che però arriva al 22' con una punizione magistrale di Insigne, che fa sbattere il pallone sotto la traversa e poi in rete. Aubameyang al 25' coglie la traversa dalla distanza, Higuain al 27' spreca una bell'azione con un sinistro debole. Mertens entra ed è pericolo su punizione al 31', Callejon per poco non colpisce in spaccata al 35'. A sfiorare davvero il tris è Pandev, che al 38' esalta l'istinto di Langerak. Ma a combinare la frittata a 3' dalla fine è Zuniga, che infila la sua porta con un tocco di tacco evitabile. Sessanta secondi dopo Reina è super nel mettere in corner un'altra punizione di Reus.
FONTE: LArena.it