VERONA 1-1 NOVARA: L'HELLAS rischia di vincere una gara che gioca per un quarto d'ora scarso! Questo BACINOVIC non può rubare il posto a LANER e HALLFREDSSON gioca un solo tempo ma il guaio più grosso è l'atteggiamento degli scaligeri che sono molli e giocano con sufficienza...
LE IMPRESSIONI...
Un punto che ci tocca pure apprezzare dopo aver preso gusto sulla vittoria per 83 minuti!
Se un RAFAEL 'fotonico', sul finire del primo tempo, non si fosse opposto da campione a LAZZARI prima e a PIOVACCARI immediatamente dopo e la dea bendata non ci avesse messo lo zampino quando al 42° del secondo tempo GONZALEZ, che si era bevuto la difesa gialloblù, si era poi 'mangiato' l'impossibile forse saremmo qui a piangere amarissimamente sul latte versato...
Un NOVARA sornione e sulla difensiva nonostante il subitaneo svantaggio costringeva il VERONA quasi a stanare gli avversari che si muovevano lenti e sornioni nella prima metà di gara: I piemontesi mantenevanoo uno sterile possesso palla e la partita scivolava via piuttosto monotona...
Intorno alla mezz'ora si svegliava l'HELLAS con le iniziative di HALLFREDSSON, MARTINHO e CACIA ma nel secondo tempo, invece di insistere alla ricerca del secondo gol, l'HELLAS appariva svogliato, molle e giocava con troppa sufficienza.
A quel punto il MANDORLINI si affidava al dinamismo di LANER che però, con i cali di MARTINHO e sopratutto di HALLFREDSSON, non riusciva a dare la sveglia...
Peccato perchè il rammarico grosso è che gli scaligeri hanno giocato solo per un quarto d'ora scarso dalla mezz'ora del primo tempo: troppo poco per una squadra con le ambizioni dell'HELLAS...
Esemplare quell'ultima palla di MAIETTA: Il capitano fa quello che nella stagione scorsa ha permesso all'HELLAS di superare gli avversari in extremis ma nessuno prova nemmeno ad aiutarlo! Così non va...
Gara molto sottotono di BAČINOVIĆ che dirige senza errori ma, come GOMEZ, si limita al compitino rimanendo lontano dal vivo del gioco: quando perde palla sul finire del primo tempo solo la bravura del guardapali gialloblù impedisce agli avversari il pareggio!
In questo momento lo sloveno non può 'rubare' il posto a LANER che magari è meno tecnico ma in quanto ad agonismo e dinamicità da le piste all'ex PALERMO... MARTINHO e CACIA i migliori dei nostri, HALLFREDSSON continua a crescere ma le partite durano (almeno) 90 minuti!
'Solite' amnesie per MORAS, 'solite' sicurezze per MAIETTA mentre CACCIATORE fa quel che può ma ha un solo piede e non è il sinistro...
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Verona 1-1 Novara: Gli highlights della gara
DICONO MARTINHO 'Che emozione il gol sotto la Curva!': «Volevamo vincere, poi prendere gol alla fine della partita è più brutto ancora. Ti lascia l'amaro in bocca. Noi abbiamo avuto delle difficoltà, ma il Novara è una buona squadra e molto organizzata. Loro erano messi bene in campo, noi siamo stati bravi ad andare in vantaggio, bravi nel possesso di palla ma il gol nel finale ci ha tagliato le gambe. Volevamo fare il nostro gioco, ma abbiamo fatto fatica per la bravura degli avversari. Tutti noi sapevamo che era una partita dura. Il gol? Farlo sotto la curva è emozionante. Lo dedico alla mia famiglia in Brasile e a tutti i tifosi» HellasVerona.it
MANDORLINI sul deludente pareggio 'Questione di gambe...': «No, arrabbiato no. Ci sono anche gli altri, hanno fatto una buona gara e noi in questo momento non siamo una squadra brillantissima. Non siamo come vorremmo essere. Mi sono arrabbiato per l'ultima situazione (il tiro di Maietta, ndr), potevamo vincerla con una situazione come ci è capitato tante altre volte. Invece ci è mancato lo stimolo nervoso di chiudere la palla di Maietta e andare in 3-4 a cercarla. Loro hanno pareggiato su un infortunio del nostro portiere, peccato. Non abbiamo la continuità fisica per andare a ritmi lunghi, facciamo cose in grande velocità e poi recuperiamo bassi. Stiamo soffrendo un po', le gambe sono queste e di pari passo va l'atteggiamento. Quindi è una condizione generale. Abbiamo sbagliato 2-3 volte il colpo del 2-0, loro hanno avuto una bella palla. Dispiace, perché a tre minuti dalla fine era fatta e loro potevano segnare solo così. Bacinovic? Non è una questione psicologica né una questione fisica, è un giocatore importante e deve dare di più. Il Varese? Non cercheremo nessun rilancio, noi stiamo cercando di lavorare e di fare bene» HellasVerona.it
TESSER 'Bravi a reagire schiacciandoli per tutto il secondo tempo!': «Dopo la rete subita in apertura siamo stati capaci di reagire creando occasioni, come nel caso di quella doppia con Piovaccari. Nella ripresa li abbiamo schiacciati nella loro metà campo trovando il meritato pari. Una prova caratteriale e tecnica questa offerta stasera contro la candidata numero 1 a salire in A. Veramente una bella partita, sicuramente un buon segno per il proseguo del campionato» SerieBNews.com
Vangelis MORAS 'Lezione che ci sarà utile...': «Volevamo vincere, ma non abbiamo fatto quello che ci eravamo prefissati. MI dispiace perchè sapevamo cosa fare per ottenere i tre punti. Ora dobbiamo dimenticare questa prestazione ed essere pronti per la prossima partita. Volevamo tenere il risultato, e questa sarà una lezione utile. Se facciamo un gol, dobbiamo avere più fame per cercare il secondo e poi il terzo, anche perchè dobbiamo stare sempre attenti fino al 95'. La mia prestazione? Sono in crescita, ho saltato la preparazione ma ora mi sento meglio. Siamo un gruppo nuovo, e ci vorrà del tempo per vedere tutto il nostro potenziale. Ora siamo arrabbiati con noi stessi: questo è un segnale positivo, non vediamo l'ora di giocare la prossima partita» TuttoB.com
ALHASSAN autore del pari del NOVARA «Sono felice per ma mia rete. Dedico questo gol alla mia famiglia e al mio procuratore, senza dimenticare il mio ex club (il Genoa, ndr). Vogliamo la Serie A, per questo dobbiamo sempre puntare a vincere. In che posizione mi piace giocare? Dove vuole Tesser, l'importante è arrivare alla promozione» TuttoMercatoWeb.com
...Non si è fatta attendere la risposta di mister MANDORLINI alla 'frecciata' dell'ex diesse GIBELLINI che sosteneva che, con un VERONA così, perfino MANDORLINI può ambire alla promozione: «Il verme ogni tanto esce dalla terra, è un bisogno fisiologico. Ringrazio i miei genitori che mi hanno dato i principi dell’umiltà e del sacrificio di un custode del campo e grazie a questo ho giocato tanti anni in Serie A in una delle squadre più forti del mondo, ho vinto campionati e la Coppa Uefa. Da allenatore ho vinto in ogni categoria e grazie a Dio alleno una squadra che mi è entrata dentro e mi resterà per sempre sulla pelle. Tutto il resto lo vedo come un bisogno fisiologico di un verme»
Mimmo VOLPATI centrocampista tricolore con l'HELLAS «Il Verona non è il Chievo. Il Verona è obbligato a recitare da protagonista. Forse solo in A la gente non ti obbliga ad essere per forza di cose in copertina. Ma qui devi primeggiare. Sei l'Hellas, e sai bene cosa chiedono i tifosi. Il Verona, storicamente, è destinato ad essere protagonista. Non è una scelta, è un destino» LArena.it
L'ex Sasha BJELANOVIĆ «Questo trasferimento in Romania è stato del tutto inaspettato, perché al termine del calciomercato in Italia, pensavo che sarei rimasto a Verona. Nonostante la squadra avesse comprato degli attaccanti importanti mister Mandorlini mi voleva ancora lì; mi avevano anche trovato il posto nella lista da iscrivere al campionato. Mi ha fatto piacere che l’allenatore abbia fatto di tutto per farmi restare lì ma avendo poche possibilità di giocare e vista l’occasione che si è aperta di andare al Cluj che aveva bisogno di un attaccante, ho accettato l’offerta e mi sono trasferito in Romania. Oltretutto la possibilità di giocare la Champions e di poter lottare per la vittoria del campionato mi hanno davvero allettato» TuttoB.com
VERONA 1-1 NOVARA
Mister MANDORLINI conferma ABBATE terzino destro e CACCIATORE dalla parte opposta ma sorprende un po' tutti con il trio di mediana MARTINHO-BAČINOVIĆ-JORGINHO e HALLFREDSSON spostato ad esterno d'attacco (posizione nella quale si scambierà col 'volante' ex CATANIA). CACIA già 'inamovibile' perno centrale ed un GOMEZ TALEB ancora alla ricerca del vero sè stesso esterno destro. RIVAS non figura nemmeno in panchina dove invece ritorna CARROZZA vicno allo 'scalpitante' BOJINOV. TESSER propono il consueto 4-3-1-2 con il talentuoso LAZZARI a muoversi sulla trequarti dietro ai bomber GONZALEZ e PIOVACCARI; in panchina l'ex scaligero LEPILLER tornato alla FIORENTINA e poi girato ai piemontesi...
15.348 gli spettatori presenti al 'Binti'.
Prima della gara minuto di silenzio in memoria di Arrigo GATTAI, ex presidente CONI scomparso all'età di 83 anni.
PRIMO TEMPO
3° Bel suggerimento di MARTINHO in profondità per HALLFREDSSON ma l'islandese non ci arriva peccato... 4° L'ex CATANIA combina ancora bene con Emil in percussione centrale che gli ridà palla verso il fondo: MARTINHO non ci pensa più che tanto e spara un diagonale micidiale che fulmina BARDI! VERONA subito in vantaggio...
8° LAZZARI pericoloso: MORAS lo 'mura' in corner
13° GONZALEZ trova spazio e tira ma RAFAEL fa buona guardia...
17° PIOVACCARI in duello con Capitan MAIETTA in area, il tiro dell'attaccante avversario va fuori di poco
23° Erroraccio di MORAS che serve un avversario in fase di disimpegno poi fortunatamente recupera buttando in corner: MAIETTA lo rincuora...
27° HALLFREDSSON spinge ancora sulla mancina cerca 'Juanito' ma LISUZZO intercetta e la manda in angolo
31° CACCIATORE va al cross per l'incornata di CACIA: palla fuori di pochissimo ma il guardalinee segnala l'offside del centravanti
33° CACIA triangola con HALLFREDSSON, l'islandese va al tiro con la palla che sfiora il palo alla sinistra di BARDI!
35° MARTINHO steso in area piemontese: l'episodio appare molto molto dubbio...
39° L'HELLAS preme: Azione elaborata con GOMEZ che non riesce ad entrare in area, palla a JORGINHO che vede ABBATE poi la retroguardia avversaria si rifugia in corner!
40° Pericolosissimo GONZALEZ che servito in velocità sfiora l'incrocio dei pali!
45° BACINOVIC perde palla sulla trequarti, l'HELLAS è sbilanciato in avanti ed il NOVARA riparte in volata: RAFAEL compie un doppio miracolo su LAZZARI prima e PIOVACCARI immediatamente dopo salvando il parziale vantaggio!
46° Tiro alto di GONZALEZ...
SECONDO TEMPO
1° Buon calcio di punizione conquistato da CACIA che aveva rubato palla a LISUZZO e s'era già involato verso la porta aversaria: ammonito il difensore del NOVARA
4° Tiro centrale senza troppe pretese di PIOVACCARI: RAFAEL blocca tranquillamente...
7° CACCIATORE spazza sulla ribattuta gli avversari tirano ma RAFAEL fa buona guardia, intanto si scalda LANER servono la copertura e l'agonismo che l'attuale BACINOVIC non sa dare...
9° LANER da il cambio a BACINOVIC, JORGINHO si piazzerà davanti alla difesa col neoentrato a fare da interno destro. Risponde TESSER inserendo BUZZEGOLI al posto di PARRAVICINI...
13° CACCIATORE per GOMEZ che di tacco cerca senza fortuna di raggiungere CACIA: Scampoli di spettacolo da 'Juani' che però deve dare decisamente di più!
16° Fallo da dietro su MARTINHO, giallo per MARIANINI. PIOVACCARI fa spazio a BACLET nel NOVARA...
22° Perde palla anche JORGINHO, il NOVARA lancia GONZALEZ ma la palla è troppo profonda
25° Erroraccio di ABBATE ma la controffensiva dei piemontesi si perde di nuovo: I gialloblù giocano a volte con troppa sufficienza... Bisogna evitare di rilassarsi 'sedendosi' su un vantaggio esiguo!
27° TESSER butta nella mischia l'ex LEPILLER al posto di DEL PRETE rischiando il tutto per tutto, arriva anche il momento di BOJINOV che sostituisce CACIA.
32° BUZZEGOLI ferma BOJINOV con le cattive: giallo al giocatore del NOVARA...
34° Ammonizione anche per LANER a causa di un fallo cosiddetto tattico, sugli sviluppi BUZZEGOLI sponda per l'incornata di BACLET: RAFAEL blocca senza patemi...
36° VERONA in affanno sul calcio di punizione di LEPILLER: RAFAEL esce bene poi HALLFREDSSON spazza!
37° Il generosissimo MARTINHO esce sostituito da CECCARELLI 38° La frittata è servita: BACLET scambia con LEPILLER e tira, la difesa scaligera respinge su ALHASSAN che appostato sui 30 metri fulmina un RAFAEL forse disattento in questa occasione! Ecco il pari...
42° BACLET lancia GONZALEZ che si beve la difesa gialloblù e poi si mangia l'impossibile! VERONA irriconoscibile in questo secondo tempo...
46° Tiraccio di CACCIATORE che spara clamorosamente a lato da posizione invitante ma... E' un terzino!
49° Il signor Ciampi di Roma suggella il pareggio
LE ALTRE DI B
Nell'altro anticipo l'EMPOLI di SARRI ha perso in casa con la TERNANA.
IN BREVE A PIÉ PAGINA PREMIER LEAGUE: MANCINI avverte BALOTELLI 'Basta baldorie e fumo o cambi squadra!' CALCIO CINA: Panchina a rischio per LIPPI... EUROPA LEAGUE: Poker del NAPOLI al 'San Paolo' sul malcapitato AIK. NAGATOMO al 92° salva l'INTER dalla sconfitta casalinga col RUBIN KAZAN finisce 2 a 2! Buon pari per la LAZIO col TOTTENHAM a Londra, peccato che i soliti 'furbi' rovinino tutto: La UEFA avvia un pocedimento disciplinare. Pareggio casalingo anche per l'UDINESE con l'ANZHI...
RASSEGNA STAMPA
ALTRE NEWS Como, l'allenatore del Verona Mandorlini insulta Gibellini
22.09.2012 14:15 di Alessio Lamanna
Duro botta e risposta tra Andrea Mandorlini, tecnico del Verona, e Mauro Gibellini, ex ds gialloblu e attuale uomo mercato del Como. La premessa è doverosa: i due non sono mai andati d'accordo, hanno avuto pesanti disaccordi a livello tecnico e umano la passata stagione a Verona e lo stesso Gibellini, dopo aver concluso i suoi rapporti con l'Hellas, ha incolpato Mandorlini di averlo sostanzialmente "fatto fuori" e di aver buttato la promozione per delle scelte discutibili. I due, dunque, già in passato non se le sono mandate a dire.
Il dirigente lariano, ospite nei giorni scorsi a Sportitalia, ha sottolineato l'altissimo livello dell'organico dell'Hellas, un organico che secondo lui non può fallire la promozione in serie A. E alla domanda su quanti meriti abbia il tecnico Mandorlini, il dirigente di Fossalta di Portogruaro (per lui la partita di domani tra il suo Como e il Portogruaro sarà un derby) ha risposto ironicamente: "Con questa squadra va in A anche il custode dello stadio".
Non si è fatta attendere la replica del tecnico gialloblu, una replica decisamente pesante: "Il verme ogni tanto esce dalla terra", ha detto l'allenatore ravennate in conferenza stampa, "è un bisogno fisiologico. Ringrazio i miei genitori che mi hanno dato i principi dell'umiltà e del sacrificio di un custode del campo e grazie a questo ho giocato tanti anni in serie A in una delle squadre più forti del mondo, ho vinto campionati e la Coppa Uefa. Da allenatore ho vinto in ogni categoria e grazie a Dio alleno una squadra che mi è entrata dentro e mi resterà per sempre sulla pelle. Tutto il resto lo vedo come un bisogno fisiologico di un verme".
FONTE: TuttoLegaPro.com
ALTRE NOTIZIE Il profeta Tesser e l'abulico Bacinovic. Top&Flop di Verona-Novara
21.09.2012 23.10 di Arturo Minervini
TOP
Il sinistro di Martinho - I giocatori di categoria superiore in serie B sono destinati a fare la differenza anche con un solo lampo e l'ex Catania assolve pienamente al suo compito. Non una partita eccezionale la sua, ma una rete che mette la gara in discesa per il Verona. Anche se il risultato finale non è quello sperato da Mandorlini...
Doppio Rafael Una grande parata vale come un gol. Figuriamoci quando le parate miracolose sono due, come nel doppio intervento in cui si esibisce Rafael al minuto 45' stoppando prima Lazzari, poi un incerto Piovaccari.
Il profeta Tesser - Prima della gara il tecnico del Novara aveva dichiarato: "Alasshan? Ha qualità e margini di miglioramento molto importanti. Credo che abbia tutte le caratteristiche per fare veramente una buona carriera". Detto, fatto. Grande prova dell'esterno sinistro che non solo segna la rete del pari, ma sfoggia una gara fatta di corsa e qualità. Che profeta Tesser...
FLOP
L'atteggiamento del Verona - Se ambisci ai gradi di ammazza-campionato, non puoi tirare i remi in barca in maniera così evidente quando sei in vantaggio di un solo gol. A corto di coraggio e di fiato nella ripresa la squadra scaligera rischia anche di perdere nei minuti finali. Lavori in corso.
Lo spento Bacinovic - Dura 54' la gara dell'ex Palermo. A lui Mandorlini affida le chiavi della manovra, a lui sono affidate le speranze di fare del Verona una macchina perfetta. Aspettative assolutamente deluse nella gara contro il Novara. La B è fatta di tanto sacrificio...
Il confuso Piovaccari - Tesser concede al bomber 60' di campo in cui Piovaccari si danna, lavorando di sponda, lottando e rischiando anche il ginocchio in un contrasto con Rafael. Tanta volontà, poca però l'efficienza in una gara in cui ha la colpa di sbagliare un gol quasi fatto allo scadere del primo tempo.
Autore del gol che ha permesso al Novara di pareggiare contro il Verona, Masahudu Alhassan (19) ha rilasciato una breve dichiarazione ai microfoni di Sky Sport: "Sono felice per ma mia rete. Dedico questo gol alla mia famiglia e al mio procuratore, senza dimenticare il mio ex club (il Genoa, ndr). Vogliamo la Serie A, per questo dobbiamo sempre puntare a vincere. In che posizione mi piace giocare? Dove vuole Tesser, l'importante è arrivare alla promozione".
ALTRE NOTIZIE Verona-Novara, Lepiller scalpita
21.09.2012 15.28 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Anticipo di lusso questa sera al Bentegodi. Verona-Novara, in palio tre punti importanti per dare subito un segnale al campionato. Gara di cartello, per Matthias Lepiller sarà anche un salto nei ricordi non troppo lontani. L'anno scorso a Verona l'attaccante francese non ha trovato spazio, Mandorlini ha preferito fare altre scelte. Oggi se lo ritroverà davanti da avversario e proverà a farlo ricredere. Voglia di rivalsa, ma soprattutto di trascinare la sua squadra. Verona-Novara, la partita di Lepiller.
ALTRE NOTIZIE ESCLUSIVA TMW - Verona, Valentini: "Bojinov deve ritrovarsi"
21.09.2012 16.32 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Fonte: intervista di Raffaella Bon
Il direttore sportivo Marco Valentini è intervenuto ai microfoni di TMW per discutere del prossimo turno di serie B: "Secondo me in questo weekend si incrociano le quattro squadre che sono assieme al Livorno accreditate a vincere il torneo, sono quelle che hanno maggiori potenzialità. A mio avviso la favorita su tutti è il Verona che ha anche l'esperienza giusta e un mister molto preparato. Il gruppo inoltre si è rafforzato maggiormente. Ha anche giocatori importanti in panchina".
Stasera esordio di Bojinov
"Giocatore che si deve ricostruire, dalle indubbie qualità ma viene da due annate negative e deve rilanciarsi, ha grande esperienza che può mettere a disposizione del Verona. Era un giocatore vero ed ora per recuperare dipende solo ed esclusivamente da lui e da quanta passione ci metterà".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
LE INTERVISTE Hellas Verona, Moras: "Siamo arrabbiati, ci rifaremo"
22.09.2012 10:56 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
Vangelis Moras dopo il pareggio casalingo ottenuto contro il Novara: "Volevamo vincere, ma non abbiamo fatto quello che ci eravamo prefissati. MI dispiace perchè sapevamo cosa fare per ottenere i tre punti. Ora dobbiamo dimenticare questa prestazione ed essere pronti per la prossima partita. Volevamo tenere il risultato, e questa sarà una lezione utile. Se facciamo un gol, dobbiamo avere più fame per cercare il secondo e poi il terzo, anche perchè dobbiamo stare sempre attenti fino al 95'. La mia prestazione? Sono in crescita, ho saltato la preparazione ma ora mi sento meglio. Siamo un gruppo nuovo, e ci vorrà del tempo per vedere tutto il nostro potenziale. Ora siamo arrabbiati con noi stessi: questo è un segnale positivo, non vediamo l'ora di giocare la prossima partita".
PRIMO PIANO 5^ giornata, nel secondo anticipo l'Hellas è raggiunto da Alhassan: al "Bentegodi" è 1-1
21.09.2012 20:57 di Federico Errante
Il sale all'inizio e nella coda, in mezzo qualche lampo e nulla più: Hellas e Novara si spartiscono la posta. Apre Martinho al primo affondo (sinistro radente sul quale Bardi non è impeccabile), impatta Alhassan all'84 con una conclusione da fuori sulla quale anche Rafael, come il collega novarese, avrebbe potuto fare meglio. Il brasiliano, che nella prima parte era stato prodigioso con un doppio intervento, è graziato nel finale da Gonzalez che tutto solo manda a lato il pallone del colpaccio.
Novara: Bardi, Ghiringhelli, Lisuzzo, Ludi, Del Prete (73' Lepiller) , Parravicini, Marianini, Alhassan; Lazzari;Gonzalez, Piovaccari (61' Baclet). A disp. Kosicky, Buzzegoli, Alborno, Faragò, Bastrini, . All. Tesser.
Arbitro: Ciampi di Roma
I MOMENTI CLOU
84' - sinistro da fuori di Alhassan che buca Rafael
4' - Al primo affondo l'Hellas va in gol: la firma è di Martinho, al primo centro in maglia veneta che con un rasoterra batte Bardi
LE INTERVISTE Hellas Verona, l'ex Bjelanovic: "Mi sarebbe piaciuto restare"
21.09.2012 13:00 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
Bell'esordio per il suo Cluj in Champions. Un 2-0 formato trasferta, accusato da quel Braga capace di scansare l'Udinese. Per Bjelanovic, ex gialloblù, novanta minuti di panchina. Ma tra campionato e coppa, l'ariete croato avrà modo di mettere in luce tutte le sue armi. Senza dimenticarsi di Verona. Ecco quanto dichiarato a TuttoCalciatori.net: "Questo trasferimento in Romania è stato del tutto inaspettato, perché al termine del calciomercato in Italia, pensavo che sarei rimasto a Verona. Nonostante la squadra avesse comprato degli attaccanti importanti mister Mandorlini mi voleva ancora lì; mi avevano anche trovato il posto nella lista da iscrivere al campionato. Mi ha fatto piacere che l’allenatore abbia fatto di tutto per farmi restare lì ma avendo poche possibilità di giocare e vista l’occasione che si è aperta di andare al Cluj che aveva bisogno di un attaccante, ho accettato l’offerta e mi sono trasferito in Romania. Oltretutto la possibilità di giocare la Champions e di poter lottare per la vittoria del campionato mi hanno davvero allettato".
FONTE: TuttoB.com
Venerdì, settembre 21st, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante Verona-Novara, Attilio Tesser “Una prova di carattere ma non solo..”
Il tecnico del Novara Attilio Tesser commenta a Radio Azzurra il pareggio maturato dai piemontesi al Bentegodi contro il Verona “Dopo la rete subita in apertura siamo stati capaci di reagire creando occasioni, come nel caso di quella doppia con Piovaccari. Nella ripresa li abbiamo schiacciati nella loro metà campo trovando il meritato pari. Una prova caratteriale e tecnica questa offerta stasera contro la candidata numero 1 a salire in A. Veramente una bella partita, sicuramente un buon segno per il proseguo del campionato”
venerdì, settembre 21st, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante
Verona-Novara 1-1, le pagelle del match
Queste le pagelle di Verona-Novara 1-1 secondo posticipo di Serie Bwin del 5° turno di campionato!
VERONA:
Rafael 6 Strepitoso nella prima frazione, non è esente da colpe sul pareggio del Novara
Abbate 6 Prestazione di sostanza per il gialloblu
Moras 6.5 Chiude con grande puntualità e sfrutta il fisico, più in difficoltà nell’uno contro uno
Maietta 6 bene nel gioco aereo, soffre la rapidità degli avanti piemontesi
Cacciatore 6.5 prima frazione da “stazione” a “stazione” su e giù per il binario mancino, cala alla distanza
Bacinovic 5 Opaco e poco inciviso (9' st Laner 6 meglio del compagno nel fase di impostazione)
Jorginho 6 Non è la sua miglior partita, anche se prova qualche sortita di rilievo
Martinho 6.5 Rete in apertura con grande sovrapposizione sul portatore di palla (37' st Ceccarelli sv)
Hallfreddsson 6.5 Regia di rilievo, intelligenza tattica e capacità di saper far girare la squadra!!
Cacia 6 sgomita su tutto il fronte offensivo prima di essere sostituito per esaurimento pile! (26' st Bojinov sv)
Gomez Taleb 5.5 sottotono, non sembra ancora lo “Juanito” della scorsa stagione!
NOVARA
Bardi 6 sorpreso sulla rete del vantaggio dei padroni di casa
Del Prete 6 controlla la sua zona di competenza con diligenza (27' st Lepiller sv)
Lisuzzo 6.5 bravo nel concedere poco agli avanti gialloblu
Ludi 6 fa il suo dovere contribuendo positivamente alla fase difensiva piemontese
Parravicini 5 non riesce ad entrare nel vivo della manovra azzurra (9' st Buzzegoli 6.5 da più brio al centrocampo novarese)
Marianini 6.5 dinamismo e grande senso della posizione
Ghiringhelli 6.5 “il ragazzo si farà” come recitava una celebre canzone…
Alhassan 7 migliore in campo, non solo per la rete del pareggio. Corona con la sassata decisiva una prestazione davvero importante!!
Lazzari 6 si spegne progressivamente dopo essere stato uno dei migliori nella prima frazione
Gonzalez 6.5 grande movimento nel reparto offensivo, sfiora il colpaccio con una giocata strepitosa nel finale
Piovaccari 6 contribuisce con sponde e fisicità alla fase offensiva (18' st Baclet 6 si accende ad intermittenza)
venerdì, settembre 21st, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante SERIE B DIRETTA LIVE, Verona-Novara 1-1
49' E’ finita!!! Finisce in parità in big match Verona-Novara 1-1
49' ultima occasione per Maietta…cross pericoloso che non trova pronto all’impatto nessun compagno di squadra
46' arcobaleno largo di Cacciatore!!
45' 4' di recupero!!
44' ultimo giro di orologio!
43' colossale occasione del Novara: Show di Pablo Gonzales che se ne va a due avversari, rientra sul suo piede ma non inquadra il bersaglio di interno sinistro!!
40' si butta a testa bassa nell’area di rigore del Novara…il Verona prova a replicare alla doccia fredda!!
38' sassata di Alhassan che si infila all’angolino di Rafael forse non esente da colpe!! Che botta ragazzi!!!
38' GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL DEL NOVARA!!
37' esce Martinho per Ceccarelli nella formazione scaligera
37' Rafael smanaccia una punizione profonda di Lepiller
36' rischia Martinho per fallo da dietro su Ghiringhelli!!
35' piace il Verona nelle trasmissioni di gioco..ora giallo per Laner!!
32' giallo per Buzzegoli, che scambio nell’immediata precedenza tra Martinho e Bojinov!!
31' Moras oggi sembra un muro insuperabile! ora ferma Baclet e conquista un fallo che fa respirare i gialloblu!
27' Sono tre le punte nel Novara con Lazzari a supporto…le prova tutte Attilio Tesser!!
26'…ed anche dell’ex Lepiller per Del Prete nel Novara…azzurri a trazione anteriore! Per il nuovo entrato applausi dal Bentegodi!!
26' E’ il turno di Bojinov per Cacia nel Verona!!!
25' Non molte occasioni da rete nella ripresa, il Verona controlla agevolmente mentre Tesser prepara l’ultimo cambio!
24' pressione del Verona sul portatore di palla, per il Novara grande fatica nella costruzione del gioco
21' Fanno grande movimento in attacco Baclet e Gonzales, vediamo se riusciranno a fare la differenza in questi ultimi 24' più recupero di gioco!!
20' destro dalla distanza di Buzzegoli, palla alta sopra la traversa!!
13' fuori Piovaccari e dentro Baclet nei piemontesi!
13' Il direttore di gara “risparmia” un giallo a Marianini
11' Nel Novara si prepara Baclet ad entrare!
10' il Verona aspetta per colpire gli ospiti in contropiede: Cacia boa di riferimento con Gomez che gli gira intorno
9' cambio anche nel Novara, fuori Parravicini dentro Buzzegoli
8' fuori Bacinovic (sottotono) dentro Simon Laner nel Verona
7' traversone di Del Prete, profondo per Piovaccari che sbatte sul palo fortunatamente senza conseguenze!!
7' prime battute di gioco…il Novara cerca di tessere la manovra avvolgente, fino ad ora molto possesso palla ma nessuna conclusione!
1' si riparte senza cambi!!
46' Finisce la prima frazione, vantaggio in apertura del Verona, nel finale clamorosa occasione per gli azzurri di Tesser!!
44' Incredibile doppia occasione per il Novara: Lazzari tra le linee si inserisce dopo aver servito Gonzales: il trequartista però trova un super Rafael che poi ribadisce su Piovaccari!!
41' combinanzione Piovaccari-Gonzales…Pablo calcia a giro il sinistro che sfiora l’incrocio dei pali!
39' il Verona attacca a gas spianato…ora angolo per gli scaligeri!! Novara in affanno
33' sinistro di Hallfreddsson che sibila il montante!! ora l’Hellas spinge con i movimenti offensivi che creano gli spazi per i centrocampisti
31' gioco fermo…Piovaccari è a terra ma fortunamente si rialza dopo uno scontro di gioco con Maietta!
30' traversone di Cacciatore per Cacia, spizzicata di testa ma l’assistente alza la bandierina!
28' lampo di Hallfreddsson..sguscia a sinistra poi filtrante per il taglio di Juanito ma Lisuzzo mette in corner
27' ripartenza Verona, Gomez per Martinho contrato in out!
27' uscita di Rafael che anticipa Piovaccari
25' indicazioni di Tesser per le due punte!!
23' errore di Moras che lancia Gonzales, poi è lo stesso difensore che ci mette una pezza
20' Manovra avvolgente degli ospiti che cercano il pertugio giusto, l’Hellas attende gli avversari e prova a ripartire
18' sponda di Gonzales, destro volante di Lazzari a lato!!
16' destro di Piovaccari, il Novara è in partita e attacca a testa bassa!
14' diagonale di Gonzales, si accartoccia Rafael e blocca!!
8' Conclusione di Gonzales, si immola Moras e devia in angolo
7' Risponde il Novara…Maietta pulisce l’area di rigore
4' sovrapposizione di Martinho che riceve il filtrante di Hallfreddsson e insacca in diagonale!! Che inizio per il Verona!
4' GOOOOOOOOOOOOOL dell’Hellas Veronaaaaaa!!
3' prime schermaglie di inizio match davanti ad un pubblico valutabile intorno alle 15 mila unità!!
1' si inizia!!!!
1' un minuto di raccoglimento prima dell’inizio del match!
Si disputa allo stadio Bentegodi il secondo anticipo della 5° giornata di Bwin tra Verona-Novara.
Sarà possibile seguire il match in tempo reale a partire dalle 19.30.
Queste le formazioni ufficiali delle due squadre:
Hellas Verona (4-4-2): Rafael; Abbate, Moras, Maietta, Cacciatore; Bacinovic, Jorginho, Martinho, Hallfreddsson; Cacia, Gomez Taleb.
Novara (3-5-2): Bardi; Del Prete, Lisuzzo, Ludi; Parravicini, Marianini, Ghiringhelli, Alhassan, Lazzari; Gonzalez, Piovaccari.
Arbitro: Ciampi di Roma (Stallone e Cucchiarini) il 4° uomo sarà Abbattista
venerdì, settembre 21st, 2012 | Posted by Daniele Andronaco Verona, Mandorlini: “Gibellini? Ogni tanto il verme deve uscire dalla terra”
La battuta dell’ex ds del Verona Mauro Gibellini sulla poca importanza dell’allenatore in una squadra così competitiva, ennesima puntata dello scontro verbale con Andrea Mandorlini, non ha tardato ad avere risposta. Il tecnico gialloblu ha usato parole pesanti nei confronti del suo ex dirigente: “Il verme ogni tanto esce dalla terra, è un bisogno fisiologico. Ringrazio i miei genitori che mi hanno dato i principi dell’umiltà e del sacrificio di un custode del campo e grazie a questo ho giocato tanti anni in Serie A in una delle squadre più forti del mondo, ho vinto campionati e la Coppa Uefa. Da allenatore ho vinto in ogni categoria e grazie a Dio alleno una squadra che mi è entrata dentro e mi resterà per sempre sulla pelle. Tutto il resto lo vedo come un bisogno fisiologico di un verme”.
FONTE: SerieBNews.com
Martinho: «Errori su cui meditare»
23/09/2012
Il gol, dopo appena quattro minuti, aveva regalato una grande illusione. A lui e pure all'Hellas. Raphael Martinho si era preso la scena. L'uomo che viaggia costantemente a sinistra, però, non aveva fatto i conti con la voglia di rivalsa del Novara. Piemontesi vivi e vegeti fino alla fine. Cattivi quanto basta per strappare un punto al Bentegodi. E l'Hellas ha pure rischiato.
Martinho, che cosa le resta della partita?
“Il rammarico per essere passati in vantaggio, avere accarezzato l'idea di poter vincere le partita ed essere qui a parlare ancora una volta di un pareggio”. Buon primo tempo, poi...
“Il Novara ha giocato meglio di noi nella ripresa, questo è innegabile. Bisogna prendere gli errori fatti, analizzarli in fretta e pensare già alla prossima partita. La prestazione globale non è stata male. Ma evidentemente serve dare di più”. Lei, invece, è un 'miracolato'...
“Sabato scorso la spalla mi è rimasta fuori posto per un paio di minuti. I dottori mi hanno risistemato. Passata la paura ho pensato subito al match successivo. Sapevo che sarei potuto entrare nel lotto dei convocati”. A sinistra ormai fa tutto lei...
“Ho già affrontato questo discorso. Io sono felice quando gioco e posso ricoprire più posizioni. Il mister mi permette di verificare spesso la mia duttilità tattica. Non chiedo niente di diverso”. E proprio dalla 'catena di sinistra' è arrivato il suo gol?
“Il merito è tutto di Hallfredsson. Fare certe cose, quando c'è Emil in campo, è fin troppo facile. Il merito del gol è tutto suo. Io c'ho messo solo un po' del mio. Nel primo tempo avremmo potuto segnare anche il secondo gol. Purtroppo, però, è mancato il colpo definitivo. E loro sono stati bravi a rientrare in corsa”. Ora a Varese...
“Ci attende un'altra partita impegnativa, un altro grande avversario. Dovremo farci trovare assolutamente pronti”.
S.A.
Gli era uscita la spalla gli «entra» il sinistro Martinho è di parola
«Ci sarò» aveva detto dopo l'infortunio. E infatti...
22/09/2012
Gli era uscita una spalla a Vicenza. Nel momento del dolore aveva detto: “Contro il Novara ci sarò”. Pochi c'avevano creduto. Raphael Martinho aveva ragione. Oppure, era già sceso a patti con il destino. Raccontiamo: durante la settimana il brasiliano si rende protagonista di un recupero lampo. E già lì è un piccolo miracolo. Spalla a posto. Mandorlini lo convoca. Impossibile pensare, però, ad una partenza da titolare. Ricordate cosa aveva detto? “Io ci sarò”. Bene. C'è Rivas tra i titolari. Nella rifinitura un guaio ferma l'esterno argentino. Lui non ci sarà. Martinho si trova sbalzato in campo. Aveva detto, aveva previsto tutto.
E dove gioca Martinho? Sulla banda sinistra, casa sua. Da bandierina a bandierina. Perché Mandorlini lo ha schierato terzino, interno di centrocampo e pure uomo da tridente. Voleva esserci. Probabilmente non gli bastava stare tra gli altri. Passano 4' di gioco. Il Verona scende rapido. Hallfredsson si fa largo centralmente, arriva al limite, smista sulla sinistra, là dove arriva proprio Martinho. Pronta la conclusione. Sinistro diabolico che inganna Bardi e si infila in rete. Ricordate ancora le sue parole? “Io ci sarò”. C'è, gioca, segna pure. In una partita nata bene, ma complicatasi in corso d'opera, Martinho ha rubato la scena a tutti. Almeno inizialmente.
Oggi l'esterno sudamericano può essere considerato simbolo di un Verona che non si accontenta ma che è ancora alla ricerca del suo giusto ruolo. Va di corsa Martinho. Più veloce anche dell'Hellas, che inciampa nei minuti finali contro il Novara. Secondo pareggio su tre partite giocare al Bentegodi. Segno che non è ancora tutto oro ciò che luccica. E pensate non ci fosse stato Martinho. L'ha accesa lui la partita. Una fiammata al 'pronti via' e poi tanta attesa. Grazie al cielo è stato di parola. Come quando a fine primo tempo, dimostrando ancora doti da veggente, ha detto. “La partita non è chiusa, adesso il mister ci metterà in condizione di sistemare le cose. Il mio primo gol con questa maglia mi rende molto felice. Ma non è ancora finita”. Eh no, eh già. Mancavano ancora 45'. E il Verona non aveva fatto ancora i conti con la voglia di rivalsa dei piemontesi. Finisce con Martinho profeta, veggente e goleador.
S.A.
LE PAGELLE
22/09/2012
6 RAFAEL. D'accordo, sul gol non è impeccabile, ma come si fa a dimenticare il miracolo del primo tempo?
6 ABBATE. Buona gamba, in palla, l'impressione è che sia uno difficile da lasciare a lungo fuori...
6 MORAS. In fase difensiva è un bel mastino, quando imposta, ogni tanto, si complica la vita.
6 MAIETTA. Il gladiatore deve ogni tanto fare i conti con Gonzalez e compagnia e non è sempre facile. Nel finale, un suo guizzo offre una possibile palla gol. 5,5 CACCIATORE. Fisicone, più bravo a chiudere che a spingere. Dove è perfino troppo timido per un marcantonio come lui. Può dare di più.
6,5 JORGINHO. Sempre bravo, anche se altre volte era stato ancora più bravo. Mobile, ispirato, grande tecnica. Finirà per sedersi sulla poltrona del regista. 5 BACINOVIC. Altra serata incolore. Ha un altro passo, ha tempi di gioco che, per ora, non sono quelli del Verona.
6,5 HALLFREDSSON. Per un tempo è esattamente quello di un anno fa. Un giocatore di A capitato per caso in B. Anche come esterno "alto", è una spanna sugli altri. Cala alla distanza, ma sta arrivando, tranquilli...
5 GOMEZ. Troppo poco Juanito per essere Gomez. Lo cerchi e, spesso, non lo trovi. Stringi stringi, di lui stavolta non riesci a ricordare niente. Come mai ?
6 CACIA. Sufficienza stiracchiata, ma non gli si può addebitare niente. Il Verona stavolta non lo assiste proprio, mancano le munizioni e lui finisce per sbattersi senza cavare un ragno dal buco.
6,5 MARTINHO. Per il gol dell'illusione, ma anche per tutto il resto. Giocatore che piace alla gente e piace molto anche a Mandorlini. Umile e generoso, corre per tre, lo metti dietro, in mezzo o davanti, il prodotto non cambia. Averne, di quelli come lui.
SV LANER. Entra nel momento peggiore e non è semplice sbrogliare la matassa, che il Verona ha lasciato al Novara.
SV BOJINOV. Quando entra, il Verona è già uscito da un pezzo.
SV CECCARELLI. Mandorlini le prova tutte, anche la difesa a tre, ma la mossa non è granché fortunata, anche se lui non è certo colpevole.
5,5 MANDORLINI. Difficile capire questo voltafaccia tra primo e secondo tempo. Questa rinuncia al gioco, metà campo "da vendere", come si diceva una volta. Un passo indietro, rispetto a Reggina e Vicenza.
NOVARA: Bardi 6, Del Prete 6,5 (27' st Lepiller sv), Lisuzzo 6, Ludi 6, Parravicini 5 (10'st Buzzegoli 6), Marianini 5,5, Ghiringhelli 6, Alhassan 6.5, Lazzari 6, Gonzalez 6.5, Piovaccari 5.5 (15'st Baclet 5). Allenatore: Tesser 6 6,5 CIAMPI. Bella direzione, sicura e autoritaria. Lascia correre, fischia poco, risparmia qualche giallo da una parte e dall'altra, ma usa lo stesso metro di giudizio. Bravo.
«Meglio il Novara, punto d'oro Hellas, così non si va in serie A»
DALLA PARTE DEI TIFOSI. C'è molta delusione dopo il pareggio di ieri
22/09/2012
Delusione diffusa. Centinaia di sms e decine di telefonate fotografano a fine serata l'umore della gente. «Troppo fiacchi, il Novara ci è stato superiore», scrive Davide nella lunga diretta di RadioVerona. Fabio parla di «pareggio rubato, ci siamo difesi quasi tutta la partita in casa. Serve umiltà. Basta applausi, a questo punto anche qualche fischio può farci bene». Il popolo dell'Hellas va dritto su Bacinovic già all'intervallo. Roberto e Luisa sono perentori: «Non ha la mentalità da Verona, molto meglio Laner». E infatti così è stato. Anche Garzo di Villafranca non scherza: «Bacinovic è stato richiesto dal Chelsea? Allora Esposito poteva fare la sua bella figura nel Barcellona.
Bicchiere mezzo pieno, un punto guadagnato». Paolo ne fa una questione di insieme: «Questa squadra deve capire che non bastano cinque o dieci minuti di furia per farci vincere le partite. E comunque dall'altra parte del campo abbiamo visto un grande Novara». Vittorio vorrebbe più sostanza: «Basta parlare di serie A, i giocatori devono solo lavorare a testa bassa. Solo questo». Elvio ha una chiave di lettura diversa: «Purtroppo pensavamo di avere già in tasca i tre punti. Nel secondo tempo invece siamo scesi in campo troppo alla leggera e siamo stati puniti.
Bisognava chiuderla all'inizio». Nel mirino dei tifosi anche Gomez. «Questo è un altro giocatore rispetto a quello dell'anno scorso», racconta Paola, spalleggiata da Davide, Romeo, Luca e Gianni. Matteo ha parecchi dubbi: «Perché Bacinovic dal primo minuto? Perché il cambio di Cacia? Se segni subito devi cercare il raddoppio, non bisogna adeguarsi. Errore pagato a caro prezzo». Ted non si dà pace: «Dopo il gol abbiamo smesso di giocare, imperdonabile un atteggiameto come questo». Maniero cerca di dare la carica giusta: «Troppo molli, macchè corazzata...».
A.D.P.
Subito un 'illusione. Poi l'Hellas si ferma e il Novara ringrazia
La squadra di Tesser a segno con Alhassan nel finale. Un tiro che beffa Rafael, autore di una prodezza nel primo tempo. Una ripresa sottotono
22/09/2012
Verona. Un passo indietro, a volte succede. Soprattutto se ancora non sei al top e devi ripassare la lezione. L'Hellas di oggi è lo studente che s'impegna, ha grandi qualità, mille nozioni immagazzinate, ma non ancora assimilate. Così, qua e là, affiorano strane incertezze, persino quando le cose si mettono esattamente come vorresti. Il Verona scappa via dopo 4 minuti, praticamente al primo colpo e questo, per assurdo, forse gli fa più male che bene. Perché immagina già sbrigata la pratica-Novara, arretra un po', dà l'idea di comandare, ma gli manca ancora la faccia feroce, gli «occhi della tigre» che vuole chiudere il conto. Si chiama cattiveria, è sinonimo di personalità e sicurezza. Questo Verona ancora non ce l'ha. E anche quando si distende sfruttando fraseggio e tecnica di categoria superiore, sembra quasi accontentarsi di fare accademia. O forse, può essere anche questo, gli manca ancora il Gomez che c'era e non sempre Cacia può imbracciare la doppietta.
A DUE FACCE. La prima, quella dell'avvio, è il faccione finalmente allegro di Emil Hallfredsson che per un tempo schianta chiunque gli passi vicino. È lui, il vichingo, a rompere l'equilibrio, con una percussione centrale irresistibile e un assist perfetto a Martinho, un altro che sa correre e giocare. Il brasiliano controlla e spara un diagonale radente sul quale Bardi non sembra del tutto impeccabile. Comunque sia, Hellas avanti, dopo 4 minuti. Alzi la mano chi non pensa "qua si mette in discesa". Forse lo pensa anche il Verona che non trova più lo spazio per colpire e si piazza in posizione d'attesa. Così, il Novara ha il tempo di riordinare le idee e cominciare a macinare il suo gioco. Niente di trascendentale, nessun pericolo per Rafael, ma sul piano psicologico Gonzalez e soci capiscono di potersela giocare alla pari. Proprio lui, Gonzalez, il migliore dei suoi, ispira al 45', la palla gol di Lazzari e Piovaccari, sulla quale Rafael s'inventa una duplice prodezza. Fantastico. È un segnale, lo capirà il Verona?
A SENSO UNICO. No, il Verona non lo capisce. Il Novara riprende il pallino. Allora lo capisce Mandorlini che ridisegna la squadra secondo logica. Fuori Bacinovic, ancora oggetto misterioso, un regista al quale non riesce la regia e dentro Laner. Il cavallone si piazza a destra, Jorginho passa centrale, la musica resta purtroppo a basso volume. Perché nel frattempo, Hallfredsson ha perso un po' di smalto, Martinho deve rifiatare, Cacia è troppo solo e Gomez resta fuori dal gioco. E allora, che succede? Succede che il Novara prende coraggio, obbliga il Verona a rinculare, senza guizzi in avanti, senza la forza di ripartire. Mandorlini toglie anche Cacia e piazza Bojinov là davanti, ma l'assistenza scarseggia, forse scarseggia pure la benzina. E mentre il Novara ci crede sempre più, il Verona ci capisce sempre meno.
LA BEFFA. Oddio, Rafael non deve inventarsi altri miracoli, in realtà. Perché il Novara sembra sterile, abbastanza prevedibile, nonostante la vena di Gonzalez. Poi, quando meno te l'aspetti, da un tentativo di Lepiller (toh, guarda chi c'è) ecco la palla che rotola verso Alhassan, 19 anni, ghanese, uno che tre anni fa non aveva ancora cominciato a giocare e che adesso sembra un fenomeno. Sinistro al volo dai trenta metri, la palla schizza davanti a Rafael, prende una strana traiettoria, gli passa sotto. Due minuti dopo Gonzalez spreca incredibilmente il 2-1, dopo un'invenzione geniale. Il Verona ha fiato e cuore per gli ultimi 5 minuti all'assalto. Il tempo di lasciarti una domanda: prima, dov'eri rimasto?
Raffaele Tomelleri
Mandorlini chiede ancora pazienza «Potevamo vincere senza giocar bene»
TEMPO DI RIFLESSIONI. La flessione nel secondo tempo preoccupa l'allenatore. «Ci sono tanti giocatori che non sono ancora in condizione»
«Abbiamo fatto bene all'inizio e trovato un vantaggio meritato Potevamo chiudere la partita e dovevamo stare più attenti»
22/09/2012
La smorfia di Andrea Mandorlini non cancella la delusione. Si sforza, cerca di sorridere ma si capisce che c'è qualcosa che non va. Brucia l'uno a uno con il Novara, è arrivato a pochi minuti dalla fine, quando il Verona pensava già di avere i tre punti in tasca. Un pari giusto, per carità, i piemontesi non hanno rubato nulla, ma la seconda frenata in casa nelle tre gare giocate al Bentegodi fa suonare un campanello d'allarme. «Tanti errori, forse troppi per una squadra com e il Verona - ammette il tecnico - ma potevamo vincere anche senza giocar bene, a volte succede. Non è andata così». Una ripresa a ritmo blando... «Ci siamo abbassati troppo, abbiamo regalato campo ai nostri avversari però devo anche dire che hanno tenuto in mano il gioco ma non hanno mai creato pericoli alla porta di Rafael. Potevano segnare solo così, con quel tiraccio da fuori area. Un infortunio di Rafael. Peccato a Vicenza era stato bravissimo». Meglio il primo tempo? «Beh, siamo partiti molto bene, abbiamo fatto con Martinho, trovato un vantaggio meritato.
Poi abbiamo controllato senza troppi problemi il ritorno del Novara e, alla fine del primo tempo, abbiamo costruito tre o quattro occasioni da gol importanti. Lì potevamo raddoppiare e chiudere la partita. Non siamo stati cinici, dovevamo stare più attenti». Poi è uscito il Novara... «Qualcosa dovevano fare. Erano in svantaggio, non potevano difendere tutta la partita. Già alla fine del primo tempo avevano messo paura a Rafael. Il Novara è una buona squadra, ha giocatori importanti, sicuramente ha pagato la partenza ad handicap, i quattro punti di penalità hanno penalizzato le prestazioni della squadra di Tesser ma ci sono giocatori molto interessanti, che si muovono molto bene. Soprattutto quelli che giocano davanti». Invece il Verona ha qualche giocatore in difficoltà... «Non siamo ancora brillanti questo è chiaro ma certe situazioni difficili si possono superare con l'atteggiamento, con la cattiveria. Abbiamo rischiato di incassare un gol alla fine, sarebbe stata una beffa, ma noi abbiamo sempre giocato per vincere».
Cos'ha detto a Gomez alla fine della partita? «Abbiamo vinto tante partite all'ultimo secondo, vi ricordate l'anno scorso? L'Hellas è una squadra che sa soffrire, che lotta fino all'ultimo secondo, che può perdere ma che può vincere sempre. Su quella palla di Maietta, nei minuti di recupero, gli attaccanti non sono stati reattivi, dovevano buttarsi dentro, cercare il pallone. Il cross era perfetto, bastava toccare quella palla, sarebbe entrata. Invece siamo arrivati stanchi, soprattutto gli attaccanti. Non c'hanno creduto, invece la palla è arrivata, poteva cambiare la gara anche all'ultimo secondo». L'ingresso di Ceccarelli? «Stavamo facendo troppa fatica, c'erano dei giocatori al limite, non ce la facevano più. Ho cambiato Martinho ma si poteva fare lo stesso discorso per Hallfredsson, per Gomez... Ho provato a giocare con tre centrali per dare più fisicità alla difesa, per proteggerla anche sui palloni alti. Purtroppo loro hanno segnato subito e sono saltate tutte le strategie. Nei minuti finali toccava al Novara difendersi ma noi potevamo fare qualcosa di più». Frenata nell'anticipo, oggi le avversarie ne approfitteranno? «Troppo presto per guardare le altre, il campionato è ancora lunngo. Dobbiamo avere un po' di pazienza».
Luca Mantovani
«Gialloblù protagonisti: è una questione di dna...» L'INVESTITURA. Il mediano dello scudetto è originario del capoluogo piemontese
Domenico Volpati non ha dubbi: «In B l'Hellas è obbligato a primeggiare Sassuolo e Livorno? Ma quale fuga! Questo non è un torneo da lepri»
21/09/2012
Il Verona sta sempre lì al posto giusto: ad un palmo dal cuore. Domenico Volpati, storico guerriero gialloblù, s'illumina quando viene chiamato in causa sulle sorti dell'Hellas. C'è la sfida in notturna tra la sua squadra del cuore e quella della sua città. «Ma», specifica, «io a Novara ho giocato solo con la squadra dell'oratorio salesiano vicino a casa mia. Fino a 17 anni sono stato lì alla Voluntas. In quegli anni giocava nel Novara mio fratello Umberto, che ha vestito la maglia della squadra della nostra città per dieci anni. E ha giocato pure con Zaccarelli, prima che venisse a Verona. L'allenatore era Carletto Parola, con il quale hanno vinto pure un campionato di Seeie C. Era giusto precisare. Per il resto, è stato un lungo viaggio. E la storia con Verona ».
Non ha bisogno di parole, già. Volpati, l'Hellas vuole farsi bello ancora una volta sotto le stelle. «Sarà una bella partita. Si affrontano due buone squadre di Serie B. Il Verona, oltre ad avere una rosa più competitiva del Novara, possiede anche uno spirito migliore. I gialloblù, infatti, arrivano da due anni di successi, vissuti ad alta velocità. Il Novara si porta dietro la retrocessione e ha cambiato praticamente tutto. Magari sarà pure rimasto Gonzalez, ma il resto è tutto in divenire». Chi le piace di più del Verona di oggi? «Pesco i miei pensieri dal passato. L'anno scorso ero... simpatizzante di Tachtsidis. Ha fatto molto bene, mi era piaciuto subito per come si era proposto. E penso di avere azzeccato il pronostico sul suo conto dicendo che avrebbe fatto strada. In più ha giocato in un ruolo che era stato anche mio. E quindi fare qualche confronto mi risultava più facile».
E adesso? «Rafael. Ma anche qui devo pescare appunti della scorsa stagione. Ha disputato un campionato di grande livello. Che mi permette di considerarlo uno degli elementi più validi del Verona». Passiamo ai nuovi arrivati. «Quello mi risulta difficile. È passato pochissimo tempo. Ho bisogno di qualche partita in più per rendermi conto di come è cambiato il Verona. Anche perché, magari, c'è ancora qualche ragazzo che si muove nell'ombra, pronto a spuntare al momento giusto. Comunque, giusto per fare un nome: vorrei esplodesse definitivamente uno come Gomez, e riuscisse a fare il definitivo salto di categoria. Oltre a lui, penso che l'acquisto di Cacia sia stato azzeccatissimo da parte della società. Pure lui è giocatore da categoria superiore. E penso abbia impiegato pochissimo a dimostrarlo sul campo». Sassuolo e Livorno intanto volano. Fino a quando? «State tranquilli. Il campionato di serie B è un campionato da cammelli, non un torneo da lepri. Era già così ai miei tempi. Due anni fa il Novara a metà stagione era in testa alla classifica con Siena e Atalanta lontanissime. Campionato in tasca e tanti saluti alla compagnia. E, invece, il finale ha riservato grandi sorprese. La corsa si è fatta esaltante. Chi era dietro ha recuperato».
E il Novara? «Il Novara è stato costretto ad affidarsi alla lotteria dei playoff per salire. E nei playoff si vive molto di episodi. Il campionato non conta più niente. E ne sanno qualcosa a Verona con quell'incredibile rigore non dato a Ferrari contro il Varese. Alla Samp, invece, il rigore è stato assegnato». Cosa significa? «Che la componente fortuna conta tantissimo. Ripeto: Livorno e Sassuolo possono pure partire veloci. Ma il campionato dei cammelli non si vince adesso. Il calcio è strano e riserva sorprese. Pure divertenti. Come quella volta che...». Racconti, cosa è successo? «Giochiamo in Coppa Italia al Bentegodi contro il Milan. Gara d'andata, dove pareggiamo 2-2 e segno io un gol bellissimo. Una fucilata nel sette. Avevo amici di Novara che studiavano medicina a Verona e li ho invitati a vedere la gara. A fine partite mangiamo una pizza e uno dice: "cavolo, Domenico, ma che gol ha segnato oggi Dirceu?". Pensavo scherzasse. E invece era convinto che il mio gol l'avesse fatto Josè. Forse era troppo bello?».
E lei? «Basta, non vi invito più. Scherzavo naturalmente». Senta Volpati, ma il Verona sarà costretto a recitare da protagonista fino alla fine? «Il Verona non è il Chievo. Il Verona è obbligato a recitare da protagonista. Forse solo in A la gente non ti obbliga ad essere per forza di cose in copertina. Ma qui devi primeggiare. Sei l'Hellas, e sai bene cosa chiedono i tifosi. Il Verona, storicamente, è destinato ad essere protagonista. Non è una scelta, è un destino».
S.ANT.
FONTE: LArena.it
Martinho: "Peccato quel gol nel finale"
Postata il 22/09/2012 alle ore 11:00 L'amarezza del brasiliano: "Volevamo vincere, ci rimane soltanto l'amaro in bocca". Moras: "Il Novara ci ha messo in difficoltà, dovevamo soffrire fino alla fine. Ora guardiamo avanti"
VERONA - Ecco le dichiarazioni di Martinho dopo il pareggio (1-1) contro il Novara: "Volevamo vincere, poi prendere gol alla fine della partita è più brutto ancora. Ti lascia l'amaro in bocca. Noi abbiamo avuto delle difficoltà, ma il Novara è una buona squadra e molto organizzata. Loro erano messi bene in campo, noi siamo stati bravi ad andare in vantaggio, bravi nel possesso di palla ma il gol nel finale ci ha tagliato le gambe. Volevamo fare il nostro gioco, ma abbiamo fatto fatica per la bravura degli avversari. Tutti noi sapevamo che era una partita dura. Il gol? Farlo sotto la curva è emozionante. Lo dedico alla mia famiglia in Brasile e a tutti i tifosi". Anche Moras ha parlato al termine del match: "Non abbiamo fatto tutto quello che avevamo preparato in settimana. Siamo stati tutta la partita a soffrire lì dietro, ma dovevamo farlo fino alla fine. Ora guardiamo avanti e recuperiamo per la prossima gara. Capita che ogni tanto una partita va così, ma nonostante questo non abbiamo perso. Il Novara ci ha messo in difficoltà, ha giocatori importanti anche davanti. L'unica cosa è che non siamo riusciti a costruire il gioco come volevamo. Siamo comunque un gruppo: ci sono altre 2 partite in una settimana, il mister ha detto di essere pronti, dobbiamo essere uniti".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Ci manca la miglior condizione"
Postata il 22/09/2012 alle ore 10:35 L'allenatore gialloblù dopo il pareggio contro il Novara: "Non sono né le gambe né la testa, ma una questione generale. Peccato non aver chiuso la partita prima"
VERONA - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini, al termine della partita contro il Novara: "No, arrabbiato no. Ci sono anche gli altri, hanno fatto una buona gara e noi in questo momento non siamo una squadra brillantissima. Non siamo come vorremmo essere. Mi sono arrabbiato per l'ultima situazione (il tiro di Maietta, ndr), potevamo vincerla con una situazione come ci è capitato tante altre volte. Invece ci è mancato lo stimolo nervoso di chiudere la palla di Maietta e andare in 3-4 a cercarla. Loro hanno pareggiato su un infortunio del nostro portiere, peccato. Non abbiamo la continuità fisica per andare a ritmi lunghi, facciamo cose in grande velocità e poi recuperiamo bassi. Stiamo soffrendo un po', le gambe sono queste e di pari passo va l'atteggiamento. Quindi è una condizione generale. Abbiamo sbagliato 2-3 volte il colpo del 2-0, loro hanno avuto una bella palla. Dispiace, perché a tre minuti dalla fine era fatta e loro potevano segnare solo così. Bacinovic? Non è una questione psicologica né una questione fisica, è un giocatore importante e deve dare di più. Il Varese? Non cercheremo nessun rilancio, noi stiamo cercando di lavorare e di fare bene.
Ufficio Stampa
Hellas Verona con il Novara è pareggio
Postata il 21/09/2012 alle ore 21:00 A segno Marthino nel primo tempo per i gialloblù, ma nella ripresa a dieci dal termine Alhassan pareggia il conto
VERONA - E' un pareggio il risultato finale tra Hellas Verona e Novara. Partono forte i padroni di casa, grazie ad una discesa di Hallfredsson che assite Martinho al quarto è già uno a zero. Subito dopo il vantaggio i gialloblù spingono sull'acceleratore senza però rendersi pericolosi, mentre in Novara inizia a creare pericoli dalle parti di Rafael. In chiusura di primo tempo è ancora il Verona a cercare di chiudere la partita con azioni fluide che creano problemi alla retroguardia avversaria, a cinque dal termine è però Rafael con un doppio intervento miracoloso a negare il pareggio. Il secondo tempo regala poche emozioni, l'Hellas Verona si difende in maniera ordinata e il Novara non trova lo spunto giusto, ma quando anche la pressione degli ospiti si allenta e la partita si avvia alla conclusione Alhassan dai trenti metri supera Rafael, complice il rimbalzo della sfera sull'erba umida a pochi metri dall'estremo difensore gialloblù. Inutile il forcing finale del Hellas e squadre che si portano a casa un punto a testa.
HELLAS VERONA-NOVARA 1-1
MARCATORI 4' Martinho, 40' st Alhassan
Primo tempo
4' GOL Grande azione di Hallfredsson che sfonda centralmente assist sulla sinistra per Martinho che trafigge Bardi
9' Ottima azione difensiva di Moras che manda in angolo un tiro pericoloso di Lazzari
14' Velenosa conclusione ad incrociare di Gonzalez, para Rafael
17' Maietta contrasta Piovaccari in area, ne esce un tiro sporco che sfiora il palo
27' Hallfredsson cerca l'assist ma la palla viene rimpallata in calcio d'angolo
34' Bella azione offensiva dell'Hellas, sfera che giunge ad Hallfredsson che calcia di poco a lato
41' Gonzalez cerca un tiro a giro dal limite, la conclusione si spegne non lontano dal palo
45' Doppio miracolo di Rafael, prima su Lazzari poi su Piovaccari
Secondo tempo
4' Conlusione centrale di Piovaccari, facile per Rafael
36' Lisuzzo di testa, centrale
40' GOL Tiro dai trenta metri di Alhassan che complice il terreno umido supera Rafael
47' Cacciatore prova il tiro a giro ma la palla finisce alta
49' Maietta al cross, in ritardo le punte gialloblù
ARBITRO: Ciampi di Roma
GUARDALINEE: Stallone-Cucchiarini
NOTE. Ammoniti: Lisuzzo, Ghiringhelli, Laner. Spettatori: paganti 3.784; abbonati 11.564
Hellas Verona-Novara, un minuto di raccoglimento
Postata il 21/09/2012 alle ore 19:38 Prima della partita sarà ricordato Arrigo Gattai, l'ex presidente Coni scomparso all'età di 83 anni e colpito da tempo da una grave malattia
VERONA - Un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Arrigo Gattai prima di Hellas Verona-Novara. L'ex presidente del Coni, eletto dal 1987 al 1993, era da tempo malato, nella giornata di oggi si è spenso nella sua casa milanese all'età di 83 anni.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] PREMIER LEAGUE: MANCINI avverte BALOTELLI 'Basta baldorie e fumo o cambi squadra!' CALCIO CINA: Panchina a rischio per LIPPI... EUROPA LEAGUE: Poker del NAPOLI al 'San Paolo' sul malcapitato AIK. NAGATOMO al 92° salva l'INTER dalla sconfitta casalinga col RUBIN KAZAN finisce 2 a 2! Buon pari per la LAZIO col TOTTENHAM a Londra, peccato che i soliti 'furbi' rovinino tutto: La UEFA avvia un pocedimento disciplinare. Pareggio casalingo anche per l'UDINESE con l'ANZHI... LAZIO, ULULATI RAZZISTI AL TOTTENHAM: UEFA AVVIA PROCEDIMENTO DISCIPLINARE
Venerdì 21 Settembre 2012 - 13:46
LONDRA- La Uefa potrebbe avviare un procedimento disciplinare a carico della Lazio qualora venissero accertati i presunti ululati a sfondo razzista rivolti dai tifosi biancocelesti ai giocatori di colore del Tottenham nell'incontro di Europa League giocato ieri sera.
In attesa di conoscere il contenuto del referto arbitrale, così come il rapporto del delegato Uefa presente a White Hart Lane, ci hanno pensato i tabloid britannici a processare i duemila supporter della Lazio presenti a Londra. «White Hart Shame», il titolo del Daily Mail; «Indignazione per i cori scimmieschi rivolti a Defoe», l'apertura del Sun. Ma l'attaccante inglese non sarebbe stato l'unico Spurs al centro delle odiose attenzioni dei tifosi laziali, perchè anche ad Aaron Lennon e Andros Townsend sarebbe stato riservato il medesimo trattamento.
Questo almeno il racconto dei cronisti locali. Che però non ha trovato conferme nelle dichiarazioni post-gara nè in casa Lazio nè in casa Tottenham. Interpellato sui presunti «buuu» ai suoi giocatori, Andrè Villas-Boas ha negato di averne sentiti, lasciando che sia la Uefa (in tribuna sedeva anche il presidente Michel Platini) a procedere con gli accertamenti del caso. «Penso che la Uefa assumerà i provvedimenti necessari se verrà riconosciuta la responsabilità da parte dei tifosi italiani - le parole di Villas-Boas -. Ma io non posso puntare l'indice contro nessuno perchè non ho sentito davvero nulla.
Toccherà alle autorità svolgere le indagini del caso». Come il tecnico portoghese anche Vladimir Petkovic ha dichiarato di non aver sentito nulla. L'impressione - da parte dei cronisti italiani presenti sulle tribuine dello stadio londinese - è che una volta di più si sia trattato di uno spiacevole quanto comune equivoco, un mix di pregiudizio (più che giustificato) da parte britannica e generica e diffusa maleducazione del tifo italiano. Defoe è stato protagonista di uno scontro di gioco con un giocatore della Lazio proprio sotto il settore laziale.
Da qui la reazione dei tifosi romani, scomposta e volgare ma che non pareva contenere intenti razzisti. Non certo una giustificazione (nè una minimizzazione) dello spettacolo davvero poco edificante offerto dai sostenitori laziali, ma tale rilievo mediatico rischia solo di accrescere la scoraggiante fame di protagonismo di taluni energumeni di professione tifosi.
MANCINI A BALOTELLI: "BASTA FESTE E FUMO, OPPURE SEI FUORI"
Giovedì 20 Settembre 2012 - 14:45
LONDRA - Ci sarebbero motivi disciplinari dietro l'esclusione di Mario Balotelli dalla sfida di Champions League tra Real Madrid e Manchester City di martedì. È quanto sostiene il quotidiano britannico 'Daily Star' che ha sottolineato come 'Super Mario' pur partendo per la Spagna coi compagni, non si sia neanche accomodato in panchina. Dietro l'esclusione, sostiene il giornale, ci sarebbe la rabbia di Roberto Mancini «furioso» per le ore piccole fatte da Balotelli ad una festa che si è svolta domenica dopo il pareggio dei Blues ' con lo Stoke.
Oltre al comportamento certo poco professionale, in vista della difficile trasferta di Champions contro il Real, e poi persa 3-2 dagli inglesi, Mancini sarebbe ancora «risentito», si legge sul 'Daily Star', per il rifiuto di Balotelli di provare a smettere di fumare. Lo strappo sarebbe avvenuto lunedì pomeriggio quando il tecnico ha comunicato al giocatore che al Bernabeu avrebbe visto la partita dalla tribuna.
LIPPI, FLOP ANCHE IN CINA: PANCHINA A RISCHIO DOPO LA SCONFITTA IN COPPA
Giovedì 20 Settembre 2012 - 15:32
SHANGHAI- Rischierebbe grosso Marcello Lippi dopo la sconfitta rimediata dal Guangzhou Evergrande a Gedda, nell'andata dei quarti di finale della Champions League della Federazione Asiatica di Calcio. La squadra del tecnico viareggino, infatti, dopo essere andata in vantaggio due volte ed aver chiuso il primo tempo con il punteggio di 2-1 contro gli arabi dell'Al Ittihad, è stata raggiunta e superata da una doppietta del nazionale saudita Naif Hazazi.
C'è da dire che la squadra di Lippi si presentava in campo senza due pedine fondamentali in difesa sostituite da due giocatori non al meglio della condizione, uno dei quali, Feng Xiaoting, ha contribuito non poco alla realizzazione dei gol da parte degli avversari. Ma il più grosso problema per Marcello Lippi è l'assenza prolungata di Muriqui, l'attaccante brasiliano che ha segnato e fatto segnare più della metà dei gol della squadra cinese questa stagione.
A complicare le cose, la squadra cinese è attesa da un tour de force che la obbligherà a giocare, tra coppe e campionato, 5 gare nei prossimi 17 giorni. Il Guangzhou è in testa alla classifica del campionato cinese (con 48 punti dopo 24 gare), che già ha vinto lo scorso anno. Da Lippi ci si aspetta che bissi il successo in campionato l'anno scorso e conquisti la Chinese Football Association Cup (la cui semifinale di ritorno vedrà il Guanzghou impegnato il prossimo 26 settembre fuori casa contro il Liaoning) e la stessa champions league asiatica, su cui punta molto il presidente della società cinese che negli ultimi anni ha investito parecchio. «È un test importante per Lippi - ha detto alla Xinhua Bai Guohua, uno dei più importanti commentatori sportivi cinesi - perchè se dovesse fallire anche un titolo, non credo che il proprietario della squadra sarà paziente.
Non dimentichiamoci che licenziò su due piedi a sorpresa il tecnico coreano Lee Jang-Soo aprendo poi le porte a Lippi». Il tecnico viareggino arrivò a Guangzhou (l'ex Canton) il 17 maggio scorso, all'indomani del raggiungimento della fase finale della Champions asiatica, dopo che la squadra affidata a Lee Jang-soo, aveva vinto la Superleague del 2011 – l'anno precedente il Guangzhou Evergrande era stato retrocesso d'autorità dopo essere stato coinvolto nello scandalo delle partite vendute – e la Supercup 2012.
NAPOLI: POKER ALL'AIK, TRIS DI VARGAS. UDINESE, SOLO 1-1 CON L'ANZHI -FOTO
Giovedì 20 Settembre 2012 - 20:57
NAPOLI - Si scatena Edu Vargas, l'ex oggetto misterioso, ed il Napoli si aggiudica agevolmente la prima partita del girone di Europa League. Finisce 4-0 con tre gol del cileno ed uno di Dzemaili ed il risultato dà ampiamente ragione a Walter Mazzarri che guarda la partita dalla tribuna a seguito della squalifica rimediata in occasione della partita di Champions dello scorso anno a Vila Real il quale manda in campo il Napoli 2 e preserva i titolari da troppe fatiche in vista della delicata ed importante gara di domenica prossima a Catania. Degli undici scesi in campo dal primo minuto, il solo Aronica aveva giocato domenica scorsa con il Parma. Ma il Napoli 2 non trova eccessive difficoltà per sbarazzarsi degli avversari svedesi. Troppa la differenza tra le due formazioni e non è un caso che l'AIK Solna, che pure è secondo in classifica in campionato, fosse stato inserito in occasione del sorteggio nell'urna della quarta fascia. Il Napoli 2 gioca con gli stessi schemi e con la stessa impostazione del Napoli 1. Al resto ci pensa Edu Vargas che da oggetto misterioso si trasforma in asso di Coppa. Il cileno è decisamente il migliore in campo e riesce finalmente a finalizzare le azioni offensive cosa che non gli era mai riuscita fino ad ora. Vargas si sblocca e va in gol per la prima volta da quando è in Italia, anzi esagera e ne fa addirittura tre. Dalla partita Mazzarri può ricavare qualche spunto positivo: Vargas innanzitutto, ma anche la precisione di Fernandez, schierato al centro della difesa e la buona prova di Behrami, il migliore del centrocampo azzurro. Non mancano però, anche in una serata vincente come questa, gli spunti negativi, come la brutta prestazione di El Kaddouri che sostituisce per un tempo Hamsik e non riesce ma ad entrare in partita e l'espulsione dello stesso slovacco che reagisce ad un fallo di un avversario e si guadagna un cartellino rosso. Gli svedesi tornano in patria con il fardello di quattro gol ma la circostanza non sembra far abbattere i propri tifosi, mille dei quali giunti al San Paolo, 'festeggianò a lungo al termine della gara con canti e cori che fanno anche un pò tenerezza per chi è abituato ai ritmi forsennati, in campo e sugli spalti, del calcio italiano.
UDINESE-ANZHI 1-1 Comincia con un pareggio, raccolto in extremis grazie al solito capitan Di Natale, il cammino dell'Udinese in Europa League con l'Anzhi, una delle favorite per il passaggio del turno. Un buon punto, per come si erano messe le cose durante la gara. Un punto giusto, per quanto fatto in campo. L'Udinese non snobba la coppa, ma il suo obiettivo prioritario resta centrare una salvezza tranquilla in campionato. Il turn-over ampio, anche se non massiccio, scelto da Guidolin per l'undici iniziale anti Anzhi, nella prima gara del girone di Europa League, lo dimostra in maniera abbastanza evidente. Il guru Guus Hiddink non rinuncia a schierare invece la sua star Etòo. In avanti i russi puntano su Traorè, ma la vera forza della squadra si dimostra un centrocampo ostico, nel perfetto stile Hiddink. Nonostante la formazione inedita, però, è l'Udinese a tenere in mano il pallino del gioco. L'occasionissima arriva al 16' con un colpo di testa di Benatia, che si spegne di poco alto sopra la traversa. Ad andare in vantaggio, allo scadere della prima frazione di gara, è l'Anzhi: Traorè va sulla linea di fondo e fa partire un tiro che non si può certo considerare una conclusione. Ci pensa Padelli, con una deviazione sciagurata, a mettere la palla in fondo al sacco e a vanificare un discreto primo tempo dei suoi. L'Udinese riparte all'attacco, ma le conclusioni di Lazzari, Ranegie, Benatia e Faraoni non riescono a bucare la porta difesa da un Pomazan non proprio impeccabile nelle parate. Guidolin allora prova a cambiare qualcosa: toglie Badu, arretra Pereyra in mediana e mette Di Natale a fianco a Ranegie. Poi richiama Willians e mette Basta in fascia, con Faraoni mezz'ala. Paradossalmente a uscire meglio alla distanza sono i ragazzi di Hiddink. A 5' dal termine della gara si vede per la prima volta Etòo al tiro. L'ex interista, sonnacchioso per tutta la partita, fa partire una bordata che potrebbe valere il raddoppio. Padelli in tuffo si salva in angolo, rimediando almeno in parte alla figuraccia fatta nel primo tempo. Subito dopo l'Udinese sfiora il gol con Basta, pronto a deviare un cross di Armero sul secondo palo, ma Pomazan para sulla linea. A salvare l'Udinese, ancora una volta, è il suo capitano: in pieno recupero Di Natale scarica un destro in rete su una respinta corta, con i pugni, dell'estremo difensore. L'Udinese non trova ancora la prima vittoria stagionale. Ma almeno evita la beffa.
NAPOLI-AIK 4-0 Napoli batte AIK Solna 4-0 (1-0) in una partita di Europa League.
Napoli (3-5-2): Rosati 6, Gamberini 6, Fernandez 6,5, Aronica 6, Mesto 6,5, Behrami 6,5, Donadel 6 (10' st Dzemaili 6,5), El Kaddouri 5 (1' st Hamsik 5,5), Dossena 6, Insigne 6, Vargas 7,5 (35' st Zuniga sv). (1 De Sanctis, 3 Uvini, 28 Cannavaro, 19 Pandev). All.: Mazzarri 6,5.
AIK Solna (4-4-2): Turina 5,5, Lorentzon 6, Karlsson 6, Majstorovic 6, Johansson 5, Lalawelè 6,5, Borges 6, Danielsson 5 (36' st Lundberg sv), Kayongo Mutumba 6 (24' st Qualson sv), Karikari 5,5 (30 st Goltom sv), Bangura 5,5. (13 Stamatopoulos, 2 Backman, Ibrahim, 24 Gustavsson). All.: Alm 5,5. Arbitro: Turpin (Fra) 7. Reti: nel pt 6 Vargas; nel st 1' e 24' Vargas, 45' Dzemaili. Recupero: 0' e 3'. Angoli: 6-5 per l' AIK Solna.
Espulso: Hamsik (28' st) per fallo di reazione. Ammoniti: Donadel, Johansson e Bangura per gioco scorretto. Spettatori: 20 mila.
I GOL - 6' pt: lancio spiovente di Gamberini dalle retrovie sul quale Vargas anticipa Danielsson e batte il portiere in uscita. - 1' st: lancio in verticale di Insigne per Vargas che scatta in profondità, si presenta solo davanti al portiere ed insacca con un rasoterra. - 24' st: lancio in profondità di Hamsik per Vargas. Il cileno scatta, leggermente spostato a destra, e trafigge il portiere con un diagonale. - 45' st: Insigne spostato a sinistra cede il pallone a Dzemaili il quale fa partire un gran tiro che, leggermente deviato da Majtorovic, s'insacca alle spalle di Turina.
INTER-RUBIN KAZAN 2-2: NAGATOMO AL '92. LAZIO, 0-0 D'ORO A LONDRA CON IL TOTTENHAM
Giovedì 20 Settembre 2012 - 23:46
ROMA - San Siro stregato per l'Inter che ancora non trova la vittoria davanti al suo pubblico: finisce 2-2 la partita di Europa League tra i nerazzurri e i russi del Rubin Kazan. Yuto Nagatomo salva il risultato allo scadere ed evita all'Inter l'umiliazione della sconfitta. La partita è stata densa e ricca di emozioni: molti gli errori e le sbavature con il Rubin Kazan pronto a colpire in contropiede e decisamente pericoloso con azioni arrembanti ed insidiose. Disordinata l'Inter che ha sofferto troppo: Cassano ispirato ed efficace, centrocampo inizialmente troppo leggero (mediocre Gargano), difesa penalizzata da una pessima prova di Jonathan e Samuel che fatica a trovare la forma. Bene Ranocchia che pure ha qualche responsabilità sul gol del 2-1 messo a segno dal Rubin. Sorprendente Marko Livaja che va a rete, mettendo a segno il gol del parziale pareggio (1-1).
FORMAZIONE A SORPRESA L'Inter deve ancora trovare equilibrio e assetto. Stramaccioni continua a rimescolare le carte e manda in campo una formazione a sorpresa attuando un robusto e forse troppo disinvolto turn over: in panchina Silvestre, Sneijder, Guarin, Milito, Alvaro Pereira e Juan. Schiera un 4-3-3 con un tridente anomalo composto da Coutinho, Cassano e Livaja. A centrocampo Gargano, Zanetti e Cambiasso. In difesa torna Samuel ma 'the Wall' ancora non è al meglio. La sfida si mette male per l'Inter sempre costretta a inseguire gli avversari: l'arbitro - al 16' - fischia un calcio di rigore per un brutto fallo di Jonathan su Karadeniz. Si incarica di tirarlo Natcho. Para ma non trattiene Handanovic e, sulla ribattuta arriva e non sbaglia Ryazantsev. L'Inter cerca la reazione con Jonathan che spreca una bella palla gol ben orchestrata da Cassano, grande protagonista della serata. Il pareggio arriva al 39' con Livaja che segna di testa su invito di Cambiasso imbeccato perfettamente dall'onnipresente Cassano. La sfida è vibrante e i nerazzurri tremano sul finire del primo tempo con il palo di Ryazantsev. Secondo tempo che si apre con 'Fantantonio' scatenato e una clamorosa occasione per Livaja. Stramaccioni cambia, mette dentro Guarin, Milito e Pereira per alzare il baricentro dell'Inter. Ci prova il colombiano ma, al 38', arriva il raddoppio del Rubin con Rondon che beffa Handanovic con un angolatissimo sinistro.
SALVATAGGIO NAGATOMO Bella la reazione dell'Inter che non si perde d'animo e cerca il pareggio con veemenza. Lo trova al 90' con Nagatomo, servito da Milito. Tiro a volo per il provvidenziale 2-2. Stramaccioni deve lavorare ancora molto sulla squadra che registra un andamento singolare. Non riesce a vincere a casa propria e, ancora una volta, è costretta a rincorrere il risultato. L'allenatore vede il bicchiere mezzo pieno ma deve ascoltare l'ennesimo campanello d'allarme. Domenica c'è il Siena e la vittoria è d'obbligo per rompere l'incantesimo di San Siro.
Inter (4-3-3): Handanovic 6; Jonathan 5 (1' st Guarin 5.5), Ranocchia 6.5, Samuel 5, Nagatomo 6.5; Zanetti 6, Gargano 5, Cambiasso 6.5; Coutinho 6.5, Cassano 6.5 (22' st Pereira 5.5), Livaja 6.5 (16' st Milito 6). (27 Belec, 6 Silvestre, 40 Juan Jesus, 10 Sneijder). All.: Stramaccioni 6.
Rubin Kazan (4-4-1-1): Ryzhikov 6; Kuzmin 5.5, Sharonov 5.5, Navas 6, Marcano 6; Ryazantsev 6.5 (24' st Orbaiz 6), Natcho 5.5, Karadeniz 6.5 (40' st Kasaev sv), Bocchetti 5.5 (36' st Kaleshin 5.5); R.Eremenko 6.5; Rondon 6.5. (88 Haghighi, 55 Tore, 9 Davydov, 22 Dyadyun). All.: Berdyev 6.
Arbitro: Aytekin (Germania) 6.
Reti: nel pt 17' Ryazantsev, 39' Livaja; nel st 38' Rondon, 45' st Nagatomo.
I GOL 17' pt: l'arbitro fischia un calcio di rigore per un fallo di Jonathan su Karadeniz falciato in area. Si incarica della battuta Natcho ma Handanovic para in due tempi, sulla ribattuta non sbaglia Ryazantsev che segna l'1-0 per il Rubin Kazan. - 39' pt: geniale passaggio di Cassano per Cambiasso che riesce a servire Livaja che mette in rete di testa. - 38' st: Eremenko serve perfettamente Rondon che salta prima Samuel, poi sfugge a Ranocchia e infila angolatissimo per il 2-1 del Rubin Kazan. - 45' st: Milito mette in mezzo una palla, velo di Cambiasso, al volo Nagatomo porta la sua squadra in parità.
LAZIO-TOTTENHAM 0-0 Più efficace che spettacolare, più solida che divertente, ma un pò fortunata e abbastanza pragmatica da raccogliere un punto: missione compiuta, la Lazio esce imbattuta anche da White Hart Lane. Nell'esordio di Europa League buona prova di Stefano Mauri e compagni che impattano contro il Tottenham di Andrè Villas-Boas. Il primo pareggio stagionale coincide con la prima gara della gestione Petkovic senza gol. Ma il punto sul campo più difficile del Gruppo J è un ottimo presupposto per il cammino europeo della Lazio. La febbre di Antonio Candreva regala una maglia da titolare a Ogenyi Onazi, unica sorpresa nella Lazio che fatica a carburare in apertura di gara. Più preoccupata a non offrire il fianco che ad attaccare, la squadra di Vladimir Petkovic resta bloccata nella propria metà campo, lasciando agli esterni - capitan Mauri a destra e Senad Lulic sulla corsia opposta - il compito di rifornire l'unica punta Miroslav Klose. Ma sullo spunto dell'esterno bosniaco al 12'pt, Klose è in ritardo e sciupa la favorevole occasione. Da lì in poi è solo Tottenham anche se ai padroni di casa di raro riescono efficaci accelerazioni. Anzi, la prima occasione degli Spurs nasce da una disattenzione di Luis Cavanda: il suo sventato appoggio è preda di Jermain Defoe che crossa per Gareth Bale, Federico Marchetti si salva in angolo.
FUORIGIOCO TOTTENHAM Lazio fortunata al 23'pt: Dempsey segna di testa ma la rete viene annullata per fuorigioco. Il replay evidenzia però che l'attaccante statunitense era tenuto in gioco da Lulic. È il momento peggiore per i biancocelesti, stasera in maglia blu navy, che soffrono soprattutto sulla sinistra: Andrè Dias e Alvaro Gonzalez faticano ad arginare le scorribande di Aaron Lennon. Gli Spurs però si sgonfiano presto, consentendo alla Lazio di chiudere la frazione in crescendo. E rendersi pericolosa quando Mauri aggancia al volo al limite dell'area, Klose svirgola malamente. Dal settore che ospita i duemila tifosi laziali si alza un coro in onore del più celebre ex di entrambi i club, Paul Gascoigne. Il pubblico inglese dimostra di apprezzare e applaude fragorosamente. E prima dell'intervallo arriva l'occasione migliore per la Lazio: la conclusione al volo di Gonzalez supera Hugo Lloris ma si infrange sulla traversa. Petkovic si dispera a bordo campo. La ripresa si apre tra le proteste dei tifosi di casa che chiedono il rigore per una spallata troppo energica di Lulic su Lennon: sul conseguente tentativo di Dempsey salva sulla linea Giuseppe Biava. Lazio troppo passiva e rinunciataria. Così l'iniziativa resta agli Spurs. Al 19'st altro pericolo: sulla punizione di Bale, Sandro schiaccia fuori da due passi. A metà ripresa altra rete annullata al Tottenham: sull'angolo di Bale, insacca Steven Caulker. Ma questa volta la chiamata del direttore di gara, il rumeno Alin Hategan, è giusta, chiara la trattenuta su Mauri. Il Tottenham non ha più forze, la Lazio si accontenta e così il pari sulla ruota di Londra è inevitabile.
Tottenham (4-2-3-1): Lloris 6; Walker 6, Caulker 6, Vertonghen 6, Naughton 5.5; Dembel‚ 5.5 (45' st Mason s.v.), Sandro 6; Lennon 6.5 (35’ st Townsend s.v.), Dempsey 6.5 (29' st Sigurdsson s.v), Bale 6; Defoe 5. (23 Cudicini, 6 Huddlestone, 13 Gallas, 20 Dawson). All. Andr‚ Villas-Boas.
Lazio (4-1-4-1): Marchetti 6; Cavanda 5.5, Biava 6, Dias 6.5, Lulic 5; Ledesma 6; Mauri 6.5 (45' st Ederson s.v.), Onazi 5.5 (34' st Zarate s.v.), Hernanes 5 (45' st Ciani s.v.), Gonzalez 5.5; Klose 5.5. (1 Bizzarri, 5 Scaloni, 18 Kozak, 99 Floccari). All. Vladimir Petkovic.
Arbitro: Alin Hategan (Rom).
FONTE: Leggo.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.