VERONA 2-0 GROSSETO: LEPILLER fa stropicciare gli occhi ai quasi 12.000 infreddoliti spettatori del 'Bentegodi'! Un eurogol all'incrocio da distanza siderale ed un'altra marcatura più 'normale' ma altrettanto bella, non c'è scampo per il GROSSETO...
LA GARA & LE IMPRESSIONI
L'HELLAS inizia in maniera fantastica grazie a LEPILLER che, da distanza impossibile, scocca un tiro imprendibile all'incrocio dei pali e porta in vantaggio i gialloblù.
La gara è vivace con il VERONA che fa la partita e martella sulle fasce (sopratutto la mancina) dove PUGLIESE e CANGI giungono spesso al cross creando grossi grattacapi alla retroguardia toscana che si difende come può con le buone e spesso anche con le cattive (come il modestissimo signor Gavillucci le permette di fare). ESPOSITO dal canto suo giostra benissimo in mezzo a TACHTSIDIS e RUSSO, dettando i tempi e le geometrie di cui l'HELLAS ha sentito tanto la mancanza nelle forzate assenze di HALLFREDSSON (che ci sono costate punti, ne sono convinto, sia col PESCARA che col SASSUOLO).
Ogni tanto gli avversari mettono la testa fuori dalla propria metacampo e al 36° dopo un erroraccio di CANGI, CARIDI coglie un palo mettendo brividi ulteriori sulle spalle dei butèi presenti in un 'Binti' sottozero stasera ma l'ansia dura pochissimo e due minuti dopo LEPILLER da ancora prova delle sue capacità balistiche: altro tiro da fuori area, stavolta a mezza altezza, sull'angolo destro dove NARCISO non può arrivare!
Che HELLAS ragazzi e che LEPILLER: aveva proprio ragione il 'Gibo' questo è uno che ha grandi doti tecniche e vede molto bene la porta due qualità che fanno impazzire il 'Bentegodi' incantato stasera dal giovane francese in prestito (con diritto di riscatto da parte della società diretta da MARTINELLI) dalla FIORENTINA.
Anche nel secondo tempo il VERONA non arretra ma anzi cerca la tripletta con FERRARI che, servito in maniera magistrale da ESPOSITO dopo una bellissima ripartenza del regista napoletano, trova la gran parata di NARCISO.
Subito dopo, al 22°, è ancora l'HELLAS vicino alla tripletta con TACHTSIDIS che purtroppo supera il portiere avversario ma vede la palla uscire di un'inezia! VIVIANI vede che i suoi faticano e prova ad inserire anche l'attaccante LUPOLI ma la mossa non ottiene risultati perchè l'HELLAS controlla a dovere la gara lasciando agli avversari solo sterili tentativi che mai arrivano ad impensierire RAFAEL: l'unica vera occasione per i toscani giunge solo al 47° con SFORZINI bravo a liberare il neoentrato LUPOLI ma il portiere brasiliano interviene alla grande!
Grandissima prestazione di LEPILLER che forse ogni tanto 'scompare' nelle pieghe della partita ma quando esce all'improvviso sa far (molto) male agli avversari! Un gradino sotto ESPOSITO grazie al quale finalmente il VERONA ritrova le geometrie che in fase d'impostazione si erano un po' perse nelle gare di ritorno.
Bravo anche PUGLIESE che sulla mancina ha 'martellato' fino alla fine gli avversari mettendo in mezzo palloni velenosi e dialogando fattivamente sulla mancina con tutti i compagni. FERRARI? Mai fermo! Si sacrifica come al solito in ogni zona, se solo trovasse il gol con più frequenza... GOMEZ TALEB bello da vedere ma la concretezza (come la cadetteria) gli è ancora sconosciuta.
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Verona 2-0 Grosseto: L'Eurogol di LEPILLER
DICONO
Il 'Man Of The Match' LEPILLER: «Evidentemente giocare in casa mi fa bene... Io ci provo sempre dalla distanza, oggi è andata bene. Quando fai gol non pensi a nulla, sono felice. Con questo gruppo riesci ad essere sereno sia giocando che rimanendo in panchina, ti senti importante comunque. Una gioia che meritano anche i miei compagni... Ci ho messo un pò di tempo a trovare la condizione, non credo avessimo bisogno di rinforzi per arrivare al termine della stagione. La rosa è composta da bravi ragazzi e di qualità, pensiamo solo a restare compatti. Stavolta la dedica va a mia figlia Stella, di sei mesi» HellasVerona.it
Il tecnico avversario VIVIANI contento nonostante la sconfitta: «Nonostante la batosta iniziale, siamo riusciti a creare delle discrete opportunità fino a quando un altro eurogol ci ha inflitto la punizione finale. Nonostante tutto credo che la mia squadra abbia fatto molti passi in avanti e realizzato una buona performance generale. Ciò non toglie che torniamo a casa con una sconfitta sulle spalle. Siamo rimasti molto sorpresi dal turnover realizzato da Mandorlini però il suo sistema di gioco è consolidato e, in un certa misura, agevola la preparazione. E' chiaro che le qualità dei giocatori fanno la differenza. Questa è la mia settima partita da allenatore del Grosseto e credo di non sbagliarmi nel dire che è stata la prestazione migliore. Abbiamo affrontando nel modo giusto una squadra che sta giocando un ottimo campionato, servendoci delle armi a nostra disposizione, considerate le numerose assenze» TuttoB.com
MANDORLINI 'Questo è lo spirito giusto...' «Non era una partita facile, siamo contenti. Qualche difficoltà l'abbiamo incontrata come normale, il campo non era nelle migliori condizioni, diversi giocatori non scendevano sul terreno di gioco da tempo. Tuttavia si sono fatti trovar pronti, questo è lo spirito giusto. L'importante era ripartire, continuiamo così. Magari facessimo gli stessi punti del girone d'andata. Le prime gare stanno seguendo quell'andamento, ma a parte le battute ciò che contava era ritornare alla vittoria. Ci siamo riusciti, ne siamo felici. Diversi atleti erano stanchi, rispetto a Sassuolo ci sono state sei variazioni, ci potevano essere delle incognite. La partita si è messa subito bene col nostro vantaggio, si è trattato di due colpi importanti che ci hanno spianato la strada. In questo non siamo al top, cerchiamo di restare aggrappati. Il campionato è equilibrato, seguiamo il nostro percorso e basta. Pensiamo solo ad andare avanti. I miei ragazzi sanno cosa vogliono, chiudendo il mercato in anticipo sono state tolte situazioni potenzialmente fastidiose. Mancano quattro punti al primo obiettivo della stagione, viviamo alla giornata come sempre» HellasVerona.it
PUGLIESE «Ci tenevamo tantissimo a questa gara dopo Sassuolo, ce l'abbiamo messa tutta, abbiamo vinto e siamo contentissimi! LEPILLER? Vi stupite voi perchè noi in allenamento lo vediamo spesso effettuare tiri del genere... Grazie ai tifosi che mi sstenngono e mi vogliono bene: io lavoro al massimo per farmi trovare pronto quando il mister chiama! Ora pensiamo al derby contro il PADOVA: saranno arrabbiati dopo aver perso a Bari e ci aspetteranno col coltello fra i denti...» Radio Verona
MAIETTA «Complimenti a LEPILLER per quei due eurogol! Avevamo tanta voglia di riscatto dopo la partita di Sassuolo lasciando perdere le decisioni arbiutrali: siamo ripartiti alla grande» Radio Verona
FERRARI «Gara più facile dopo che si è sbloccata subito: bene così! Le sconfitte servono anche a caricare e quella di Sassuolo a questo è servita, ora andiamo a Padova cercando di mantenere questa voglia e questa concentrazione...» Radio Verona
Verona 2-0 Grosseto: Gli highlights
VERONA 2-0 GROSSETO MANDORLINI, come annunciato, fa alcuni cambi nella formazione cosidetta titolare per far rifiatare chi ha giocato di più e che sarà chiamato in causa prossimamente nelle prossime impegnative gare che il VERONA deve affrontare a partire dalla trasferta di Padova in programma per Sabato: sulle fasce in difesa partono dal primo minuto CANGI al posto di ABBATE a destra e Gepy PUGLIESE invece di SCAGLIA a sinistra, centrocampo a 3 con TACHTSIDIS, RUSSO e (finalmente) ESPOSITO che in fase di impostazione potrebbe risultare fondamentale.
Tridente d'attacco con il rientrante FERRARI tra GOMEZ TALEB e LEPILLER.
L'ex tecnico della SAMBO VIVIANI, che ha sostituito il dimissionario GIANNINI, è pure in emergenza costretto a rinunciare all'infortunato OLIVI e agli squalificati CRIMI e CONSONNI schiera i suoi con una difesa a 3 con 2 esterni alti, centrocampo pure a 3 con il giovane senegalese ASANTE dal primo minuto e CARIDI ad agire sulla trequarti dietro all'unica punta (ed ex gialloblù) SFORZINI
PRIMO TEMPO 3° GOOOOOOOOOOLLLLL! Pronti via e LEPILLER inventa un gol fantastico esplodendo un tiro incredibile da lontanissimo ma all'incrocio dei pali! VERONA 1-0 GROSSETO!
4° Azione tambureggiante di PUGLIESE a sinistra: cross al centro sul quale nessuno dei nostri interviene al meglio ma che inizio da parte dell'HELLAS!
10° L'HELLAS preme di brutto e dalle fasce arrivano in mezzo palloni molto pericolosi per la retroguardia del GROSSETO che in ogni caso prova a mettere la capoccia fuori dalla propria metacampo: angolo per i toscani e rovesciata imprecisa di ANTEI dopo un liscio di CECCARELLI...
14° CECCARELLI e PADELLA si spintonano a vicenda il (modesto) signor Gavillucci premia entrambi con un bel cartellino giallo.
20° ESPOSITO lancia PUGLIESE sulla sinistra, pronto il cross di Gepy che purtroppo va ancora sprecato da FERRARI che incespica e non riesce a tirare: ma quanto martella l'HELLAS sulle fasce (sopratutto quella mancina)
24° Bella combinazione PUGLIESE-LEPILLER-PUGLIESE, 'spazza' PETRAS!
27° Tiro di ASANTE deviato in angolo
30° Tiro di RUSSO in mischia: la difesa toscana mura
36° Erroraccio di CANGI con CARIDI che s'invola verso RAFAEL ma fortunatamente riesce solo a centrare il palo! Che pericolo...
37° Fallo su ESPOSITO non rilevato dall'arbitro CARIDI può approfittarne ma fortunatamente riesce a servire SFORZINI 38° GOOOOOOOOOOLLLLLL di LEPILLER e doppietta! Aveva proprio ragione il 'Gibo': Il francesino ancora da fuori area, servito anche se non perfettamente da 'Juani', becca l'angolino destro della porta difesa da NARCISO che non ci arriva!
41° Tiro di CARIDI ben bloccato da RAFAEL
43° Ancora PUGLIESE crossa da sinistra, la difesa biancorossa spazza, arriva RUSSO di gran carriera ma il suo tiro è impreciso e FERRARI che si protendeva di testa non ci arriva...
44° Finalmente Gavillucci nota un fallaccio su FERRARI da parte di ANTEI e si ricorda di avere in tasca i cartellini gialli andando ad ammonire il difensore toscano...
SECONDO TEMPO
2° CARIDI cerca gloria sulla sinistra, arriva in fondo ed ottiene un corner per i suoi
4° Bella giocata LEPILLER-GOMEZ TALEB, il francesino potrebbe servire FERRARI ma decide di tirare ancora: ovviamente non è sempre Domenica ma dopo due gol come quelli che ha appena segnato come fargli colpe? Sostituzione GROSSETO entra FORMICONI al posto di ANTEI
8° FERRARI cerca un tiro cross inutile a pochi centimetri dal fondo, palla persa...
10° GIALLOMBARDO crossa per la testa di SFORZINI: l'incornata dell'ex è fortunatamente imprecisa
11° Fallo di ASANTE su FERRARI: altro giallo per il GROSSETO
12° Show in dribbling per GOMEZ sulla destra ma dopo quattro 'birilli' saltare anche il quinto è forse pretendere troppo...
17° KEKO sostituisce RONALDO nelle fila toscane: esordio per l'ex CATANIA appena arrivato dal mercato di Gennaio
19° SFORZINI scambia con il 'solito' CARIDI ma sulla restituzione della mezzala nessuno degli avversari interviene fortunatamente...
21° ESPOSITO affonda centralmente poi la allunga a FERRARI che entra in area e tira: paratissima di NARCISO e palla in angolo! BERRETTONI da il cambio a LEPILLER che esce tra gli applausi (peraltro strameritati)
22° TACHTSIDIS scambia con FERRARI poi, a tu per tu col portiere avversario, tira superando l'estremo difensore ma la palla esce di un soffio: peccato ma VERONA ancora vicinissimo al gol!
24° CARIDI ci prova da palla inattiva con un calcio di punizione che sbatte sulla barriera scaligera.
26° Giallo per BERRETTONI
30° Tentativo sterile di KEKO ribattuto dalla difesa gialloblù
32° Il 'Bentegodi' ne ha abbastanza del sig. Gavillucci che non vede un evidentissimo fallo di CANGI che stava cercando di liberare la propria area e grida 'BUFFONE! BUFFONE!'. VIVIANI utta dentro l'attaccante LUPOLI al posto del difensore PETRAS...
33° Ci prova SFORZINI dal limite ma il tiro è smorzato dal corpo di capitan CECCARELLI così che RAFAEL para in tranquillità
34° Cambia anche MANDORLINI: JORGINHO per ESPOSITO, gran partita anche da parte di Gennaro giustamente applaudito dai butèi...
38° KEKO entra pericolosamente in area, risolve PUGLIESE che forse mette anche in corner ma l'incredibile sig. Gavillucci (poco aiutato anche dai suoi collaboratori) non vede! Meglio così...
39° CANGI la da a BERRETTONI: mira imprecisa per l'ex BASSANO di scuola LAZIO
42° Tiro un po' egoistico di FERRARI ma dopo aver lottato tutta la partita è umano che la lucidità non sia delle migliori...
44° CANGI esce sostituito da ABBATE
47° SFORZINI spizzica per LUPOLI che a tu per tu con RAFAEL prova il pallonetto: grande intervento dell'estremo difensore brasiliano!
49° Cinque minuti di recupero sanciscono la meritatissima vittoria scaligera: si torna in media con l'andata!
IL TABELLINO
Hellas Verona-Grosseto 2-0
Marcatori: 2', 38' Lepiller
LE ALTRE DI B
Colpo esterno del PESCARA in quel di Crotone: il DELFINO torna in testa!
Vince anche il TORINO di misura sul VICENZA, frenano il SASSUOLO ('solo' 0 a 0 a Cittadella) ed il PADOVA che perde a BARI.
Il VARESE corsaro al 'Picchi' di Livorno, si avvicina così la REGGINA che regola il GUBBIO.
L'ASCOLI vince un 'match salvezza' con la NOCERINA, pari a reti inviolate tra BRESCIA e JUVE STABIA.
Rinviate causa maltempo MODENA-ALBINOLEFFE e SAMPDORIA-EMPOLI
IN BREVE A PIÉ PAGINA RAZZISMO NEL CALCIO: BRUTTA PIAGA! Ne parla Mauro Valeri, sociologo che ha diretto l’Osservatorio nazionale sulla xenofobia dal 1992 al 1996 e che dal 2005 è responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. CALCIOMERCATO: Colpaccio dell'INTER che si assicura i servigi di PALOMBO! Delusissimi i tifosi doriani per la perdita dell'amato capitano... MUNTARI al MILAN, PIZARRO dalla ROMA al CITY in Premier League FORMULA 1: Rissa in discoteca per SUTIL che becca un anno e mezzo di carcere!
RASSEGNA STAMPA
mercoledì, febbraio 1st, 2012 | Posted by Orru Verona, Matthias Lepiller, l’uomo dai gol pesanti
In casa Verona, l’uomo del giorno è certamente l’attaccante francese Matthias Lepiller che con la doppietta di ieri sera ha regalato 3 punti importantissimi alla sua squadra. La compagine scaligera in questa stagione sta dimostrando di avere una rosa altamente qualitativa in tutti i suoi componenti e non solo nei 12-13 che giocano di più. E proprio la punta in prestito dalla Fiorentina ne è l’esempio lampante. Con quella di ieri, è arrivato alla sua terza partita in campionato e i gol segnati sono ben tre. Media perfetta. Tre su Tre e neanche giocate interamente. Già qualche settimana fa, nel giorno della Befana, era stato decisivo per la rimonta sul Modena. Fu proprio lui infatti a siglare la rete del pareggio all’ottantaseiesimo, qualche minuto dopo il suo ingresso in campo. Quel gol diede il via alla rimonta che qualche minuto dopo completò Gomez con la rete del 2-1. Ieri, invece, Lepiller ha deciso di risolverla da solo con due tiri magnifici da fuori area che si sono infilati all’incrocio dei pali. Mister Mandorlini può stare tranquillo, Matthias Lepiller è l’uomo dei gol pesanti.
di Marco Orrù
FONTE: SerieBNews.com
Hellas camaleonte: cambia gli attori, non perde l'anima
LA RIVOLUZIONE. Il mister ritocca la squadra e conquista i tre punti. Funziona la coppia Cangi & Pugliese sulle fasce, Esposito ritrova la bacchetta di direttore d'orchestra e Lepiller regala un sorriso a Mandorlini e Gibellini
02/02/2012
Togli il terzino, metti il terzino; togli il mediano, metti il mediano; togli l'esterno e metticene un altro... Che spettacolo questo Verona camaleontico, che alterna gli interpreti ma non perde l'anima. Che muta... d'assetto ma non smarrisce la fisionomia di fondo, la quadratura, il temperamento guerriero. E, dopo venticinque giornate di Serie B, resta saldamente ancorato all'alta classifica. La notte gelida di martedì, quella della vittoria sul Grosseto, scalda il cuore ad Andrea Mandorlini. Che pesca dal mazzo due, tre «desaparecidos», li getta nella mischia assieme a qualche titolare riconosciuto e ricava comunque un buon prodotto. Magari il Verona non avrà organici sontuosi come quelli del Toro, della Sampdoria, del Sassuolo. Però chi fa capolino dalla panchina difficilmente tradisce. La rosa non sarà abbondantissima ma la qualità media è elevata. Abbastanza elevata, in tutti i casi, per continuare a coccolarsi il più bello dei sogni. Venti titolari? Non esattamente. Però il grado di affidabilità di chi subentra lascia sereni sia il tecnico che i tifosi. E la partita contro il Grosseto ne ha fornito conferme lampanti.
DIFESA RIFATTA. La linea a quattro davanti a Rafael, l'altra sera, era assolutamente inedita. Cangi e Pugliese, in particolare, quest'anno non avevano mai giocato assieme. Entriamo nel dettaglio: mentre l'esterno destro in campionato aveva già messo assieme 11 presenze (5 da titolare e 6 da subentrato), il laterale sinistro era finito in campo solo due volte - esclusa la sfida di Coppa Italia con la Lazio - sempre dal 1' e sempre per tutta la partita. E, tolta la rocambolesca sconfitta dell'Olimpico di Tim Cup, non vedeva il campo addirittura dal 7 novembre scorso, quasi tre mesi, data del successo dei gialloblù a Bari. Alla prova dei fatti il prolungato riposo non gli ha nuociuto troppo, visti gli sprint esibiti soprattutto a inizio gara. A cementare la coppia di terzini c'era poi la collaudata ditta Maietta-Ceccarelli, quest'ultimo sostituto di Mareco (squalificato) ma, di fatto, titolare aggiunto viste le 14 presenze e gli oltre 1200 minuti collezionati, sempre prima del Grosseto. A 95' scandito la resa complessiva è stata straordinaria: modeste sbavature, un paio di correzioni di Rafael e porta comunque preservata.
MEDIANA CORRETTA. Il reparto probabilmente più provato, dal punto di vista fisico e nervoso, era quello di centrocampo. Mandorlini aveva anticipato alla vigilia dell'incontro che qualcuno aveva bisogno di staccare un attimo la spina, al di là del forfeit di Hallfredsson, tolto di mezzo non dal turnover programmato ma da un infortunio. I previsti ritocchi si sono trasformati in un'ulteriore mezza rivoluzione. Riecco allora Gennaro Esposito, nel ruolo e nella posizione congeniali, con Tachtsidis sfrattato dalla cabina di regia e dirottato a sinistra. Occhio, anche qui: un asse del genere (completato da Russo a destra) non era mai stato testato. Se non sul campo di allenamento di Sandrà. Tachtsidis ed Esposito fino a martedì avevano condiviso qualche spezzone di gara, è vero, ma mai giocando sulla stessa linea. E a proposito di «ripescati», il regista campano, in campionato, non metteva piede sul campo dal primo novembre. Giocò da titolare la partita vinta in casa col Brescia. Poi, anche per lui come per Pugliese, solo la Lazio in Coppa.
LA MINA VAGANTE. Nuova di zecca, ovvio, pure la formula del tridente. Mandorlini martedì ha scommesso sui guizzi di Gomez, sul gioco di sponda di Ferrari e sull'imprevedibilità di Lepiller. Imprevedibile più che altro per lo stranito portiere biancorosso Narciso, sorprendente per il pubblico del «Bentegodi». Un po' meno, magari, per squadra, allenatore e staff tecnico. Fatto sta che la chimica ha funzionato. Merito soprattutto dell'esplosivo esterno francese, che sullo stretto magari deve ancora prendere le esatte misure ai compagni ma al tiro non ha rivali. Merito dell'istinto, un po' folle, e del suo destro violentissimo, preciso, letale. Quasi superfluo ricordare che Lepiller, fino all'inizio del 2012, era un altro sconosciuto. O giù di lì. Qualche estimatore, a cominciare dal diesse Mauro Gibellini. Virtù teorizzate, propagandate, raccontate con dovizia di particolari ma mai apprezzate dal vivo. Del suo destro armato si favoleggiava. Nulla di più. Poi è arrivato il siluro al Modena. Poi anche l'inutile sbattimento di Pescara, un'ora a combattere senza cavarci granché. Comunque 71' complessivi di Serie B prima di affrontare il Grosseto e celebrare la prova della consacrazione. È lui l'ultimo ingrediente della ricettona-Mandorlini: cambi le dosi, aggiusti i componenti, frulli e assaggi. Alla fine resta sempre il dolce.
Francesco Arioli
Doppio Lepiller, esulta l'Hellas
Due siluri del francese illuminano la notte gelida del «Bentegodi» e affondano il Grosseto: i gialloblù restano quarti, adesso da soli
01/02/2012
Verona. Squadra che perde si cambia. E la rivoluzione paga.
Soprattutto se al mortaio puoi schierare il cannoniere Matthias Lepiller, uno che sente la porta da qualunque distanza e che quando calcia spesso c'imbrocca.
Così il Verona dimentica alla svelta il ko col Sassuolo, abbatte senza troppo faticare il Grosseto - un po' timido per essere davvero temibile - e rilancia ulteriormente le sue chanches di vertice. O, nel rispetto del verbo di Mandorlini, vede finalmente la quota salvezza... a portata d'aggancio.
Fuor di paradossi: Toro e Pescara vincono, pur col minimo scarto, mentre il Sassuolo si impantana a Cittadella e il Padova cade rovinosamente a Bari. L'Hellas, quatto quatto, cementa così il quarto posto solitario tre punti sopra i biancoscudati, che sabato prossimo cercheranno l'aggancio nello scontro diretto. Il settimo posto, il primo che esclude dalla zona play off, dista undici punti. Mica robetta. La zona retrocessione, proprio per la cronaca, è addirittura a 24...
Ci si può fregare le mani. Anche per scaldarsi un po', magari, visto che all'ingresso delle formazioni in campo il «Bentegodi» è una ghiacciaia.
Temperatura vicina allo zero, vento che taglia.
Eppure sugli spalti ci sono quasi dodicimila fedeli.
Mandorlini cambia sei undicesimi del Verona visto al «Braglia». «C'è gente che ha tirato parecchio la carretta», aveva raccontato alla vigilia. «Qualcosa cambierò ma non troppo. Sapete che non mi piace...». Alla faccia!
In un colpo solo si rivedono dal 1' Cangi e Pugliese in difesa, oltre a Ceccarelli al posto dello squalificato Mareco; poi Esposito al centro della mediana con Tachtsidis, inedito, schierato a sinistra.
Davanti «sopravvive» Gomez ad assistere Nicola Ferrari; l'altro esterno offensivo è appunto Lepiller, dinamite al servizio della causa.
Perché sono passati appena due minuti che il principino francese, molto defilato sulla sua corsia, prende palla, dribbla un avversario e dirige verso la porta un missile che si insacca sul secondo palo, poco sotto l'incrocio. Il «Bentegodi» dimentica l'atmosfera polare e s'incendia. Letteralmente. Il portiere Narciso - lui sì - è letteralmente freddato.
In realtà non è gara per virtuosi, si sbaglia parecchio, soprattutto quando la sfera si alza dal suolo finendo in balia delle correnti.
Ma il Verona è in partita. Sbanda su un tentativo di Caridi che colpisce il palo. Sbanda ancora su un'azione d'angolo - gestita sempre dall'ex folletto del Mantova - su cui in troppi restano a guardare.
Ma alla seconda, vera opportunità chiude virtualmente le ostilità. Il sigillo, naturalmente, è sempre di Lepiller, che riceve palla ai trenta metri da Gomez, fa qualche passo e spara: il fendente taglia l'aria in diagonale e frustra ancora il tuffo di Narciso.
Lo stadio elegge il suo nuovo idolo. L'invito è esplicito, tutte le volte che la palla gli capita tra i piedi. «Tira! Tira!...».
Il Grosseto capisce che non è aria: Caridi cerca ancora l'angolo ma trova il guantone di Rafael. Sull'altro fronte Russo colpisce al volo dal limite e sbaglia il palo di mezza spanna.
Negli spogliatoi a riordinare le idee è soprattutto il Verona.
Che pensa a conservare il prezioso bonus dei primi 45', avvicina il tris in almeno un paio di circostanze e non rischia praticamente mai di rimettere in gara i maremmani.
Mandorlini si gode l'ennesima conferma: cambiando i fattori il prodotto resta sempre ottimo, comunque commestibile, anche nelle circostanze meno favorevoli. E indipendentemente dall'assetto.
«I conti si faranno a maggio», aveva annunciato lunedì con l'occhio torvo e il pensiero rivolto alla feste del Sassuolo.
Sarà ma già a gennaio - tutto sommato - anche il parziale non è malaccio.
Francesco Arioli
FONTE: LArena.it
31/01/2012 RINVII A GENOVA E MODENA
Come riportato nel Comunicato Ufficiale numero 66 pubblicato in Bacheca, il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B, preso atto dell'ordinanza del Sindaco di Genova che stabilisce la chiusura per il giorno 31 gennaio 2012 dello stadio comunale "Luigi Ferraris" di Genova, a seguito delle copiose nevicate, al fine di garantire la pubblica incolumità, compromessa dall'aggravarsi delle condizioni meteorologiche, dispone il rinvio della gara SAMPDORIA – EMPOLI a data da destinarsi.
Rinviata anche MODENA-ALBINOLEFFE per impraticabilità dello stadio "Braglia" di Modena a causa delle copiose nevicate che hanno colpito fin dalle 10 di questa mattina il capoluogo emiliano.
FONTE: LegaSerieB.it
NEVE A GENOVA, RINVIATA IN SERIE B SAMPDORIA-EMPOLI
Martedì 31 Gennaio 2012 - 15:26
GENOVA - È stata rinviata per maltempo la partita del campionato di serie B Sampdoria-Empoli in programma questa sera. Lo ha comunicato il Comune di Genova.
La neve che sta cadendo su Genova e il freddo polare che nelle prossime ore dovrebbe far calare sotto lo zero la temperatura hanno convinto il Prefetto di Genova, le due società di calcio e il Comune a rinviare l'incontro. Le condizioni meteo sono state valutate stamani in una riunione in prefettura, dove erano presenti il prefetto Francesco Antonio Musolino, i direttori generali di Sampdoria e Empoli e gli assessori comunali genovesi Anzalone e Scidone. Non mancano i precedenti di partite rinviate per il maltempo al Ferraris. A causa di una abbondante nevicata, era stato annullato il derby Sampdoria-Genoa del 19 dicembre 2010, recuperato qualche settimana dopo. Un'altra partita rinviata per neve fu Genoa-Bari del 20 dicembre 2009. Lo scorso autunno, a causa della alluvione che provocò sei morti a Genova, non era stata giocata invece la gara Genoa-Inter, in programma il 6 novembre, due giorni dopo la tragedia.
FONTE: Leggo.it
NOTIZIE UFFICIALI UFFICIALE: Taranto, arriva Bertolucci e parte Turi
31.01.2012 20:12 di Valeria Debbia
Chiude il mercato di gennaio. Queste le operazioni concluse dalla AS Taranto Calcio per la prima squadra, come annuncia una ntoa del club. Arriva l'esterno di difesa Davide Bertolucci, in prestito dall'Hellas Verona e si accasa - sempre in prestito - il capitano della Berretti Pasquale Turi alla Giacomense.
CALCIOMERCATO LIVE TLP - ATA HOTEL: Frosinone, tentativo per Esposito
31.01.2012 00:10 di Nicolò Schira
Il Frosinone ci sta provando per il mediano del Verona Gennaro Esposito, tuttavia l'alto ingaggio del centrocampista degli scaligeri rappresenta un arduo scoglio alla chiusura dell'affare.
CALCIOMERCATO LIVE TLP - ATA HOTEL: Benevento, saltato lo scambio Mancini-Vacca
30.01.2012 21:15 di Nicolò Schira
Alla fine è saltato ancora: parliamo dello scambio di centrocampisti fra Benevento ed Hellas Verona che avrebbe previsto il passaggio del mediano Manuel Mancini ai sanniti in cambio dell'estroso Antonio Vacca. Il motivo che ha fatto saltare l'operazione è da ricondurre alla scelta di mister Mandorlini di convocare l'ex Gallipoli per la gara di domani. Una scelta che di fatto ha comportato il reintegro in rosa di Mancini che così ha deciso di declinare il corteggiamento giallorosso.
FONTE: TuttoLegaPro.com
ALTRE NOTIZIE LIVE TMW - DIRETTA SERIE B - Finali: frena il Sassuolo, crolla il Padova
31.01.2012 22.51 di Alberto Forestieri
22.49 - Ecco la classifica aggiornata dopo la 25esima giornata. Il Pescara torna in testa, approfittando del pareggio del Sassuolo a Cittadella. Nocerina sempre più giù: Pescara 51; Sassuolo 50; Torino 50; Verona 47; Padova 44; Varese 38; Reggina 36; Bari 35; Brescia 35; Juve Stabia 33; Grosseto 33; Sampdoria 31; Cittadella 31; Vicenza 27; Livorno 26; Crotone 25; Modena 24; Albinoleffe 23; Gubbio 23; Empoli 22; Ascoli 22; Nocerina 17.
22.41 - Sono terminate tutte le partite, eccetto Torino-Vicenza, ormai agli sgoccioli.
Crotone-Pescara - Contatto in area di rigore Anania-Vinetot. L'arbitro lascia proseguire il gioco. Dalle prime immagini sembrava netto il calcio di rigore.
Torino-Vicenza - Sgrigna si divora ancora il gol del 2-0 a tu per tu con Frison. Poco dopo, il portiere del Vicenza si esibice in una gran parata su un tentativo di pallonetto di Bianchi.
Bari-Padova - Sventola terrificante di Hallenius ribattuta dal palo.
GOL DI TERLIZZI! Livorno-Varese 1-3 - Nella tormenta del Picchi, arriva il terzo gol di Terlizzi, che chiude la partita. Clima impossibile per una partita di calcio.
GOL DI GERARDI! Ascoli-Nocerina 1-0 - Appena entrato, Gerardi sblocca un match destinato allo 0-0. Gerardi risolve al meglio una mischia in area, mettendo dentro il pallone da pochi passi.
GOL DI CASCIONE! Crotone-Pescara 1-2 - Cross dalla destra di Zanon, stacco imperioso di Cascione che colpisce più in alto di tutti. Nulla da fare per Belec. Pescara in vantaggio.
Reggina-Gubbio - Questa volta è Donnarumma a negare la gioia del gol a Ragusa con un'ottima parata.
Torino-Vicenza - Cresce la squadra di Ventura. Sgrigna fallisce il gol del ko con un diagonale di destro che sfiora il palo alla destra di Frison.
Reggina-Gubbio - Ragusa sfiora il 4-2 mandando a lato da pochi passi.
AUTOGOL DI TONUCCI! Torino-Vicenza 1-0 - Sfortunata deviazione in rete del difensore biancorosso che, nel tentativo di anticipare Antenucci, devia maldestramente il pallone alle spalle di Frison.
Verona-Grosseto - Tachtsidis fallisce il gol dell'ex a tu per tu con Narciso. La sua conclusione termina a lato di un nulla.
Livorno-Varese - Autentica tormenta di vento e neve sul Picchi. Schiattarella espulso, Livorno in dieci.
GOL DI RUI! Reggina-Gubbio 3-1 - Mario Rui accorcia le distanze per il Gubbio direttamente su calcio di punizione, sul quale Zandrini non arriva.
GOL DI CAPUTO! Bari-Padova 3-1 - Ancora Bari, ancora Caputo. Tre gol, di cui uno annullato, nel giro di tre minuti per lui. Questa volta è Schiavi a sbagliare la marcatura e il giocatore barese trafigge nuovamente Pelizzoli.
GOL DI FREDDI! Reggina-Gubbio 3-0 - Sugli sviluppi di un calcio d'angolo il difensore mette dentro da pochi passi. Donnarumma protesta per una carica su di lui, ma il gol viene convalidato.
GOL DI CAPUTO! Bari-Padova 2-1 - Un minuto dopo il gol annullato, Caputo segna di nuovo, puntando in area Trevisan e battendo Pelizzoli sul suo palo. Serata pessima per l'ex portiere di Atalanta, Roma e Reggina.
Bari-Padova - Gol annullato a Caputo, che era corso fin sotto la curva ad esultare. In precedenza era stato segnalato un fuorigioco.
Torino-Vicenza - Meggiorini si mangia il terzo gol in tre partite davanti al portiere. Questa volta però bisogna dare i meriti a Frison, autore di un vero e proprio miracolo sull'ex Novara.
GOL DI IMMOBILE! Crotone-Pescara 1-1 - Diciassettesimo gol in campionato per l'attaccante napoletano, fortunato a vincere un rimpallo in area di rigore e a trafiggere Belec da pochi passi.
Crotone-Pescara - Punizione di Loviso dai 25 metri. Traversa piena. Partita spettacolare allo stadio Ezio Scida.
GOL DI FLORENZI! Crotone-Pescara 1-0 - Retroguardia del Pescara disattenta. Florenzi dalla destra conclude a giro sul palo lontano e batte Anania. Calabresi in vantaggio.
GOL DI HALLENIUS! Bari-Padova 1-1 - Pareggio dei veneti. Lazarevic appoggia su Hallenius che dal limite dell'area scarica un potente sinistro che trafigge Lamanna.
GOL DI TROEST! Livorno-Varese 1-2 - Altra dormita della difesa labronica. Troest deposita in rete da pochi passi sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
GOL DI LEPILLER! Verona-Grosseto 2-0 - Lepiller concede il bis ai propri tifosi con un altra gran conclusione da fuori area, questa volta dal lato destro del campo. Narciso non può nulla e la sfera si deposita in rete.
Crotone-Pescara - Anania si supera, negando il gol a Gabionetta, autore di una conclusione destinata all'incrocio dei pali.
Cittadella-Sassuolo - Una punizione di Sansone dai 20 metri sfiora l'incrocio dei pali. Cordaz non ci sarebbe mai arrivato.
Ascoli-Nocerina - Annullato un bel gol al volo di Papa Waigo su assist di Ciofani. Chiamata dubbia da parte del guardalinee.
Livorno-Varese - Cross pennellato di Neto Pereira per De Luca, il quale si divora il vantaggio a due passi da Bardi.
Crotone-Pescara - Immobile si libera e scarica la conclusione da fuori area. Il pallone si stampa sull'incrocio dei pali.
GOL DI BONAZZOLI! Reggina-Gubbio 2-0 - Caracciolo commette fallo in area su Ragusa, l'arbitro indica il dischetto. Destro potente di Bonazzoli che non lascia scampo a Donnarumma. I calabresi rafforzano il proprio vantaggio.
GOL DI ZECCHIN! Livorno-Varese 1-1 - Dopo un solo minuto arriva il pareggio di Zecchin, che raccoglie un cross dalla sinistra sul secondo palo e di destro trafigge Bardi. Difesa rivedibile dei padroni di casa.
GOL DI PAULINHO! Livorno-Varese 1-0 - Fallo di mano di Pucino. Rigore netto per i labronici. La conclusione di Paulinho è perfetta, angolata, rasoterra alla destra di Bressan che non può nulla. Toscani in vantaggio.
Verona-Grosseto - Gli ospiti sfiorano il gol del pareggio con Antei, che da pochi passi non trova la porta, sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Brescia-Juve Stabia - Servito perfettamente da El Kaddouri, Jonathas prova il destro incrociato ma la sfera sfiora il palo di pochissimo.
Modena-Albinoleffe - La partita è stata rinviata per neve.
GOL DI STOIAN! Bari-Padova 1-0 - Quarto gol in stagione per l'ex giocatore del Pescara. Controllo e conclusione da circa 20 metri. Il pallone viene deviato da Trevisan e non lascia scampo a Pelizzoli.
Bari-Padova - Grande occasione per i padroni di casi: sugli sviluppi di un calcio d'angolo la palla arriva sui piedi di Forestieri che, da buona posizione, conclude alto.
GOL DI CAMPAGNACCI! Reggina-Gubbio 1-0 - Sesto gol in campionato di Campagnacci: cross di Barillà dalla sinistra, Bonazzoli devia la sfera e il Rooney dello Stretto non può sbagliare da pochi metri.
GOL DI LEPILLER! Verona-Grosseto 1-0 Gol pazzesco di Lepiller! Esterno destro sotto l'incrocio dei pali. I veneti passano in vantaggio.
20.45 - Si parte!
20.44 - Aggiornamenti meteo: a Torino e a Brescia la situazione è complicata, ma al momento si dovrebbe giocare. Più critica invece a Modena, dove le due squadre non sono ancora scese in campo.
20.40 - A pochi minuti dall'inizio delle gare, ricordiamo che Sampdoria-Empoli è stata rinviata per neve. Anche a Modena sta nevicando intensamente, ma l'arbitro Giacomelli farà iniziare la gara tra gli emiliani e l'Albinoleffe.
20.30 - Ecco la classifica prima dell'inizio delle gare serali: Sassuolo 49; Pescara 48; Torino 47; Padova 44; Verona 44; Varese 35; Brescia 34; Reggina 33; Grosseto 33; Juve Stabia 32; Bari 32; Sampdoria 31; Cittadella 30; Vicenza 27; Livorno 26; Crotone 25; Modena 24; Albinoleffe 23; Gubbio 23; Empoli 22; Ascoli 19; Nocerina 17.
20.15 - Questo il programma della 25esima giornata di Serie B:
SERIE B ATAHOTEL EXECUTIVE - Verona, frenata per Ricchiuti
31.01.2012 12.21 di Matteo Bursi
Frenata nella trattativa che avrebbe portato il trequartista Adrian Ricchiuti al Verona. L'incontro all'Ata Hotel Executive non ha prodotto la fumata bianca. Sul fantasista argentino rimane l'ipotesi Gubbio.
SERIE A ATAHOTEL EXECUTIVE - Catania, ag. Ricchiuti incontra il Verona
31.01.2012 10.49 di Monia Bracciali
Rimangono due le pretendenti più accreditate per accaparrarsi Adrian Ricchiuti del Catania: Gubbio e Verona. L'agente del giocatore, Giovanni Tateo, oggi incontrerà la società veronese. Nella giornata di ieri, invece, c'è stato il colloquio con il club umbro. A breve sapremo la destinazione certa del giocatore.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA Hellas Verona, Lepiller e lo snodo scaligero
01.02.2012 19:35 di Federico Errante
Fonte: tuttohellas
Dopo il ko di Sassuolo, il Verona si rialza. Lo fa riscoprendo (se ancora ce ne fosse bisogno) tutte le qualità di Lepiller, che da solo stende il Grosseto. Il turno infrasettimanale regala nuovo vigore alle chance promozione dell'Hellas, dopo i brutti passi falsi esterni contro Pescara e Sassuolo. Due punti guadagnati sui neroverdi e uno sulla vetta (ora il Pescara è a 4 lunghezze) e sul secondo posto (Torino e Sassuolo a -3), con tre punti di margine sul Padova (sconfitto a Bari). Ora in arrivo un esame da non sbagliare proprio nel derby dell'Euganeo.
PRIMO PIANO 25^ giornata: i top e i flop
02.02.2012 12:45 di Federico Errante
Di seguito i migliori ed i peggiori della 25a tornata del campionato di Serie Bwin secondo la redazione di TuttoNocerina.com:
TOP
MATTHIAS LEPILLER (HELLAS VERONA) La sua doppietta spiana la strada ai veneti che riprendono la corsa play-off. Tecnica, corsa e, in questo caso, anche fiuto del gol per il laterale gialloblù. VOTO 7.5
FRANCESCO CAPUTO (BARI) Serata da incorniciare per l'attaccante, neo-capitano dopo l'addio di Donati, che schianta il Padova con due splendide reti e permette ai suoi di interrompere la maledizione del "San Nicola". VOTO 7.5
MAGNUS TROEST (VARESE) A chiudere la giornata delle doppiette ci pensa il difensore ex Parma e Genoa che per una giornata si traveste da attaccante aggiunto e mette la sua firma sulla vittoria esterna dei lombardi contro il Livorno. VOTO 7.5
FLOP
PASQUALE SCHIATTARELLA (LIVORNO) Due ammonizioni ingenue per il centrocampista granata che a lui costano l'espulsione ed al Livorno la partita, in una sfida chiave contro il Varese che poteva significare l'abbandono definitivo delle zone basse di classifica. VOTO 4.5
DENIS TONUCCI (VICENZA) La sua autorete punisce il Vicenza che fino a quel momento avevano tenuto testa al Toro di Ventura. Sfortunato e impreciso, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. VOTO 5
I VERTICI DEL NOSTRO CALCIO Per programmare un turno infrasettimanale serale tra gennaio e febbraio bisogna essere dei veri luminari. D'accordo le esigenze delle tv che ormai dettano legge, ma per capire che il gelo potesse avere la meglio e costringesse a partite senza senso (vedi Livorno) o al rinvio di altre (Genova o Modena) sarebbe bastato un po' più di sale in zucca VOTO 0 (zero)
GROSSETO Grosseto, Viviani: "L'esonero fa parte del gioco"
Esperienza positiva a Grosseto, commenta il tecnico
01.02.2012 22:00 di Redazione Grosseto Sport
Fonte: Carlo Vellutini - www.grossetosport.com
E’ uno sportivo e da sportivo accetta le regole di questo mondo. Fabio Viviani è sereno come sempre quando risponde al telefono.
Mister, come commenta il suo esonero?
“Era uno dei rischi che ho accettato venendo a Grosseto. Ma in generale sono i rischi di questo sport. Purtroppo non hai tempo di poter far sviluppare un progetto, visto che alla fine se non vengono i risultati sei costretto a pagare, così come è accaduto nelle mie sette partite. E questo avviene tanto più in una piazza come Grosseto”.
Cosa non ha funzionato nel suo lavoro?
“Diciamo che io sono arrivato in una situazione particolare, cioè a seguito delle dimissioni del mio predecessore. Questo per dire che la squadra non aveva la necessità di dare una reazione d’orgoglio particolare. In effetti dopo le prime tre partite della mia gestione io avevo lanciato ai ragazzi alcuni allarmi che si sono prontamente tradotti nella sconfitta di Gubbio. Ecco quella partita ha suscitato quella reazione che serviva e le cose erano migliorate, anche nell’impegno settimanale, con la vittoria contro l’Albinoleffe giocando poco bene, con qualche miglioramento contro la Reggina ed a Verona dove, e di questo sono convinto, abbiamo giocato la miglior gara della mia gestione, venendo però sconfitti”.
Mister che cosa le lascia l’esperienza di Grosseto?
“Per me è stata un’esperienza positiva. Ho potuto svolgere il mio lavoro da allenatore ed ho potuto acquisire esperienza che spero di poter sfruttare al meglio in futuro. Come voi sapete io ho sempre svolto la mia professione con gioia e con il sorriso. Ma sempre seguendo le mie convinzioni”.
GROSSETO Grosseto, Viviani: "E' stata la nostra prestazione migliore"
31.01.2012 23:45 di Martina Forciniti
Fabio Viviani, nel dopo partita che ha visto la sconfitta del suo Grosseto da parte del Verona, si mostra sostanzialmente sereno, tutto sommato soddisfatto della performance di una squadra in situazione d'emergenza per le assenze e le infliltrazioni dell'ultimo minuto:
"Nonostante la batosta iniziale, siamo riusciti a creare delle discrete opportunità fino a quando un altro eurogol ci ha inflitto la punizione finale. Nonostante tutto credo che la mia squadra abbia fatto molti passi in avanti e realizzato una buona performance generale. Ciò non toglie che torniamo a casa con una sconfitta sulle spalle. Siamo rimasti molto sorpresi dal turnover realizzato da Mandorlini però il suo sistema di gioco è consolidato e, in un certa misura, agevola la preparazione. E' chiaro che le qualità dei giocatori fanno la differenza. Questa è la mia settima partita da allenatore del Grosseto e credo di non sbagliarmi nel dire che è stata la prestazione migliore. Abbiamo affrontando nel modo giusto una squadra che sta giocando un ottimo campionato, servendoci delle armi a nostra disposizione, considerate le numerose assenze."
FLASH NEWS Hellas Verona, super Lepiller e si torna alla vittoria
31.01.2012 22:45 di Martina Forciniti
Obiettivo dimenticare il ko con il Sassuolo. Per farlo Mandorlini rilancia Ferrari dal 1' nel tridente con Gomez e Lepiller mentre sugli esterni difensivi spazio alla coppia Cangi-Pugliese. Dall'altra parte uomini contati per Viviani che si affida alla solita coppia Caridi-Sforzini.
PRIMO TEMPO. Inizio col botto per l'Hellas Verona. Due soli minuti bastano agli scaligeri per passare in vantaggio con Lepiller che, dopo un rapidissimo dribbling, sorprende Narciso con una botta dai 25 metri. Prova a reagire il Grosseto con Padella che al 10', dopo una svista di Ferrari in area, sbaglia clamorosamente il tiro. Rovesciata alta sopra la traversa di Antei sugli sviluppi dell'azione. A metà del primo tempo l'Hellas domina il territorio ma senza sbilanciarsi. Palo del Grosseto al 34'. Caridi prova la conclusione dal limite dell'area ma la sfera colpisce il palo sinistro. Raddoppio del Verona al 38'. A siglarlo è di nuovo Lepiller con un potente destro dalla trequarti che trafigge il numero 1 toscano. Scaligeri ancora pericolosi al 43' con Russo che prova il tiro dai sedici metri, palla che finisce di poco a lato della porta.
SECONDO TEMPO. Il Verona non lascia spazi al Grosseto che rimane chiuso nella propria metà campo. Al 54' traversone di Giallombardo a pescare Sforzini che prova la conclusione aerea, palla fuori di un paio di metri. Azione pericolosa del Verona al 65' con Ferrari che dribbla in area un avversario e prova il tiro sul primo palo. Narciso spedisce in corner. Al 67' gialloblù vicini al terzo gol con Tachtsidis che, servito da Ferrari, a tu per tu con Narciso prova il pallonetto. Palla alta sopra la traversa. Al 74' Petras scocca un tiro dalla distanza che Rafael para senza difficoltà. In chiusura di partita l'Hellas è la padrona indiscussa del campo e al Grosseto non resta che gettare la spugna.
PRIMO PIANO 25^ giornata: vincono Pescara, Torino e Verona, bloccate Brescia e Sassuolo, il Padova si ferma a Bari. Colpo Varese a Livorno, ok anche Reggina e Ascoli. Partite rinviate a Modena e Genova
31.01.2012 22:54 di Federico Errante
La B ha la terza padrona in tre turni: stavolta è il Pescara che vince in rimonta a Crotone e approfitta dello 0-0 del Sassuolo a Cittadella. Anche il Torino capitalizza il mezzo passo falso dei neroverdi per affiancarli al secondo posto: ai granata basta una sfortunata autorete di Tonucci. Due prodezze di Lepiller permettono invece all'Hellas di tornare al successo contro il Grosseto. Il Padova invece si ferma a Bari sotto i colpi di capitan Caputo, autore di una doppietta. Altri due 3-1 sono quelli che portano tre preziosi punti a Reggina e Varese: i calabresi hanno la meglio sul Gubbio, i lombardi infliggono a Madonna il primo ko della sua avventura livornese. In coda vittoria di platino per l'Ascoli che nel finale, rete di Gerardi, batte la Nocerina. La neve infine ha la meglio a Genova e Modena: partite rinviate a data da destinarsi.
Lepiller: "Una gioia che i miei compagni meritano"
01/02/2012 - 00:09 "La rosa è composta da bravi ragazzi e di qualità, pensiamo solo a restare compatti. Stavolta la dedica va a mia figlia Stella, di sei mesi"
VERONA - "Evidentemente giocare in casa mi fa bene". Esordisce con una battuta Matthias Lepiller, il match-winner della sfida col Grosseto, autore di una doppietta. "Io ci provo sempre dalla distanza, oggi è andata bene. Quando fai gol non pensi a nulla, sono felice. Con questo gruppo riesci ad essere sereno sia giocando che rimanendo in panchina, ti senti importante comunque. Una gioia che meritano anche i miei compagni".
"Ci ho messo un pò di tempo a trovare la condizione - prosegue l'attaccante -, non credo avessimo bisogno di rinforzi per arrivare al termine della stagione. La rosa è composta da bravi ragazzi e di qualità, pensiamo solo a restare compatti. Stavolta la dedica va a mia figlia Stella, di sei mesi".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Questo è lo spirito giusto"
31/01/2012 - 22:37 "Il campionato è equilibrato, seguiamo il nostro percorso e basta. Mancano quattro punti al primo obiettivo della stagione, viviamo alla giornata come sempre"
VERONA - "Non era una partita facile, siamo contenti. Qualche difficoltà l'abbiamo incontrata come normale, il campo non era nelle migliori condizioni, diversi giocatori non scendevano sul terreno di gioco da tempo. Tuttavia si sono fatti trovar pronti, questo è lo spirito giusto. L'importante era ripartire, continuiamo così". Analizza positivamente il successo ottenuto col Grosseto Andrea Mandorlini, intervenuto presso la sala stampa del "Bentegodi".
"Magari facessimo gli stessi punti del girone d'andata. Le prime gare stanno seguendo quell'andamento, ma a parte le battute - continua il tecnico - ciò che contava era ritornare alla vittoria. Ci siamo riusciti, ne siamo felici. Diversi atleti erano stanchi, rispetto a Sassuolo ci sono state sei variazioni, ci potevano essere delle incognite. La partita si è messa subito bene col nostro vantaggio, si è trattato di due colpi importanti che ci hanno spianato la strada. In questo non siamo al top, cerchiamo di restare aggrappati".
"Il campionato è equilibrato, seguiamo il nostro percorso e basta. Pensiamo solo ad andare avanti. I miei ragazzi sanno cosa vogliono, chiudendo il mercato in anticipo sono state tolte situazioni potenzialmente fastidiose. Mancano quattro punti al primo obiettivo della stagione, viviamo alla giornata come sempre".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Grosseto 2-0
31/01/2012 - 22:34 Al "Bentegodi" succede tutto nel primo tempo: i gialloblù tornano alla vittoria grazie ad una doppietta di Lepiller (2', 38')
VERONA - Per rimediare al ko di Modena Andrea Mandorlini fa ricorso al turnover, come anticipato alla vigilia: in campo dal 1' Cangi e Pugliese sugli esterni con Ceccarelli a sostituire Mareco, Esposito a centrocampo con Russo e Tachtsidis e Lepiller davanti con Ferrari e Gomez Taleb. Viviani, costretto a rinunciare agli squalificati Crimi e Consonni, schiera Sciacca, Asante e Ronaldo sulla mediana con Caridi a supporto di Sforzini.
PRIMO TEMPO. Prime battute che vedono l'Hellas portarsi subito in vantaggio grazie ad una conclusione da distanza siderale di Lepiller, che trafigge Narciso (2'). Al 10' sponda di Sforzini in area, botta a colpo sicuro di Caridi deviata in angolo da Ceccarelli. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina rovesciata di Antei alta sopra la traversa. La formazione ospite colpisce il palo al 36' con Caridi, abile a scoccare il destro dal limite. Lepiller riceve sulla trequarti da Gomez Taleb (38'), controlla e di destro batte nuovamente Narciso sul palo lontano. Cross dalla sinistra di Pugliese (43'), palla deviata dalla difesa su cui si avventa Russo, tiro dai sedici metri di poco a lato.
SECONDO TEMPO. Traversone di Giallombardo per Sforzini (55'), deviazione aerea del centravanti fuori di un paio di metri. Ripartenza condotta da Esposito (65') che libera sulla destra Ferrari, gioco di gambe dell'ex Pergocrema che calcia sul primo palo, Narciso manda in corner. L'attaccante gialloblù scambia con Tachtsidis (67'), il regista greco arriva palla al piede a tu per tu col portiere del Grosseto, ma in pallonetto non trova la porta.
[OFFTOPIC] RAZZISMO NEL CALCIO: BRUTTA PIAGA! Ne parla Mauro Valeri, sociologo che ha diretto l’Osservatorio nazionale sulla xenofobia dal 1992 al 1996 e che dal 2005 è responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. CALCIOMERCATO: Colpaccio dell'INTER che si assicura i servigi di PALOMBO! Delusissimi i tifosi doriani per la perdita dell'amato capitano... MUNTARI al MILAN, PIZARRO dalla ROMA al CITY in Premier League FORMULA 1: Rissa in discoteca per SUTIL che becca un anno e mezzo di carcere! PALOMBO ALL'INTER, I TIFOSI DELLA SAMP: "NESSUNO COME LUI, L'HANNO SVENDUTO"
Martedì 31 Gennaio 2012 - 17:59
GENOVA - Palombo addio. Mentre l'ormai ex capitano della Sampdoria Angelo Palombo dirige il timone verso la Milano nerazzurra, i tifosi blucerchiati vengono uniti da un solo comun denominatore: la tristezza per la perdita di una bandiera. Per il resto, c'è chi piange lacrime inconsolabili chi coglie la palla al balzo per attaccare ancora una volta la dirigenza doriana e in particolar modo quello che comunemente viene chiamato «il trio Sensibile-Guastoni-Garrone». Da oggi dunque, il cuore della Gradinata sud è vuoto, così come è vuoto il cuore del centrocampo blucerchiato. I tifosi non si rassegnano, e sui social network scrivono lunghe lettere tristi e appassionate. «Non ci sarà più nessuno come lui - ha detto Lino Tiana, del club Tito Cucchiaroni - perchè come uomo non è mai stato in discussione. Era e resta una bandiera. Ma i tifosi sono scandalizzati, siamo stati presi in giro. Angelo non se ne sarebbe mai andato. Lo hanno venduto loro perchè aveva un contratto troppo alto per Garrone. Lui sarebbe rimasto qui».
ROMA, PIZARRO AL MANCHESTER CITY. MARQUINHO E FERRANTE: C'È L'UFFICIALITÀ
Lunedì 30 Gennaio 2012 - 23:41
ROMA - Escluso dal progetto tecnico di Luis Enrique, David Pizarro è stato accostato a numerose squadre: Juve, Zenit, Inter, Manchester City. Alla fine il giocatore arriverà alla corte di Mancini. Domani, secondo quanto ha anticipato Tuttomercatoweb, il giocatore sarà a Manchester.
Intanto è arrivata l'ufficialità di due affari che il diesse Sabatini ha concluso durante le scorse settimane: Marquinho e Ferrante. L'attaccante classe '95 arriva dal Piacenza. Il centrocampista dal Fluminense.
RISSA IN DISCOTECA, SUTIL CONDANNATO A 18 MESI DI CARCERE
Martedì 31 Gennaio 2012 - 14:49
MONACO DI BAVIERA - Adrian Sutil è stato condannato a un anno e mezzo di carcere con la condizionale per l'aggressione a Eric Lux, comproprietario della Lotus. Lo ha deciso oggi il tribunale di Monaco di Baviera investito del caso. Il 29enne pilota tedesco è stato riconosciuto colpevole di gravi lesioni corporali. Il processo nei confronti di Sutil è nato dall'episodio avvenuto nella notte fra il 17 e il 18 aprile scorso in una discoteca di Shanghai: il pilota ferì Lux al collo con un bicchiere di champagne.
La condanna a 18 mesi di carcere inflitta a Sutil è sospesa per un periodo di tre anni. Al pilota è stata inoltre inflitta un'ammenda di 200mila euro, somma che sarà versata in beneficenza. Il tedesco si è nuovamente scusato per il suo gesto dopo la lettura del verdetto, ribadendo di non avere ferito Lux deliberatamente e di avere cercato di chiudere la vicenda con il dirigente della Renault prima del processo. Sutil è stato scaricato dalla Force India, che ha scelto al suo posto il connazionale Nico Hulkenberg, e dopo la condanna potrebbe incorrere in altre sanzioni da parte della Federazione internazionale automobilismo (Fia), fra cui anche il possibile ritiro della licenza da pilota. I suoi legali non hanno ancora chiarito se presenteranno ricorso contro la sentenza.
FONTE: Leggo.it
ESCLUSIVO - Razzismo nel calcio, l’osservatorio denuncia 28 episodi in questa stagione
di Matteo Politanò
Il grave problema del razzismo nel calcio non è un’esclusiva della Serie A italiana. I recenti episodi che hanno coinvolto Suarez del Liverpool e Terry del Chelsea hanno riportato l’attenzione su una piaga che anno dopo anno sembra tutt’altro che debellata. Panorama.it ha intervistato Mauro Valeri, sociologo che ha diretto l’Osservatorio nazionale sulla xenofobia dal 1992 al 1996 e che dal 2005 è responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. E’ stato anche l’autore del libro “Che razza di tifo”, che analizza centinaia di casi di razzismo nel calcio italiano. Sono di questi giorni i dati sugli episodi relativi alla stagione 2011/2012 fin qui registrati: 28 casi di razzismo negli stadi italiani. Un numero alto che richiede una denuncia forte. Dalla responsabilità oggettiva dei club passando per la mano leggera delle istituzioni ecco una lente d’ingrandimento sul razzismo nel calcio della penisola.
Gli episodi che hanno coinvolto il giocatore del Liverpool Suarez e quello del Chelsea Terry riportano l’attenzione sul tema del razzismo nel calcio. Lei è l’autore del libro “Che razza di tifo: dieci anni di razzismo nel calcio italiano”, ha analizzato più di 500 casi di razzismo da stadio ed è responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. Nonostante le iniziative volte alla tolleranza la discriminazione razziale resta un problema grave, da cosa nasce il razzismo?
“Il razzismo, quello che possiamo dire tradizionale, che viene teorizzato alla fine dell’Ottocento, si basa sulla convinzione che esistono razze diverse, che si collocavano su una scala gerarchica, immodificabile, dove in cima c’erano i bianchi e all’ultimo gradino i neri. Questa visione delle relazioni sociali ha sicuramente influenzato il calcio, così come altri sport, che nascono come riservati ai bianchi. Allo stesso tempo, i movimenti di rivendicazione sociale hanno permesso allo sport, e al calcio, di essere più democratico. Ma le resistenze sono sempre state molte. Basti pensare che fino al 1999, tra i compiti del CONI c’era soprattutto il “perfezionamento fisico e morale della razza”. Questo perché si basava su una legge del 1942, ma perché è rimasto per i successivi 57 anni? Una semplice dimenticanza o una sottile convinzione? In “Che razza di tifo” ho cercato di distinguere il razzismo da stadio in tre differenti tipologie: il “razzismo diretto”, quando i tifosi insultano i giocatori per motivi etnici, “razziali” o religiosi; il razzismo indiretto” invece è quando gli insulti non hanno nulla a che vedere con quanto accade in campo, e che ha soprattutto l’obiettivo di fare propaganda politica (perché almeno dagli anni Ottanta, molte curve sono diventate il bacino per diffondere idee razziste e discriminatorie); infine il “razzismo in campo” che è invece il razzismo messo in atto da calciatori, allenatori, e a volte anche dai direttori di gara. Quest’ultimo penso che si il più grave. Ognuna di queste forme di razzismo dovrebbe essere combattuta con specifici iniziative. Da anni ne propongo una a costo zero. Nelle scuole calcio bisognerebbe dedicare un’ora al mese anche a spiegare che chi vuole giocare o allenare non può essere razzista. Lo dice lo stesso codice sportivo.
In seguito a questi episodi Joseph Blatter ha cercato di minimizzare dichiarando: “Nel calcio non c’è razzismo. Forse qualche parola o gesto non corretti, ma è solo un gioco e basta stringersi la mano”. Quanto c’è di vero nelle sue parole?
“Non le condivido per niente. Nel calcio il razzismo c’è. Anche in campo. Ci sono i numeri che lo dicono. Trovo estremamente pericolose le affermazioni di Blatter, perché finisce per giustificare atteggiamenti e comportamenti razzisti. Non è un caso che i comportamenti razzisti nel campo e negli stadi è condannato non soltanto dalla giustizia ordinaria ma anche da quella sportiva. I sociologi hanno evidenziato come una partita di calcio è una metafora della guerra, ma, aggiungerei che è anche una guerra a base razzista.
Quale è la situazione del razzismo negli stadi e nelle tifoserie italiane?
Mi è capitato, anche di recente, sentire dirigenti della FIGC dichiarare che nel calcio italiano non c’è razzismo. Con il mio libro, dove ho utilizzato prevalentemente i dati della giustizia sportiva, ho voluto dimostrare che il razzismo in Italia c’è. D’altra parte, la media è di circa 50 episodi per ogni stagione calcistica, che è una cifra molto più alta di quella registrata in altri campionati. Quest’anno ne abbiamo registrati già 28, un numero alto, anche perché riguardano quasi esclusivamente cori e non più anche gli striscioni. Ma non mi sembra che qualcuno ha sollevato il problema. Anzi. Le ammende per gli episodi razzisti vengono ormai relegati nelle “notizie brevi”. L’altro dato importante è che, il totale delle ammende che le Società sportive hanno dovuto pagare per la “responsabilità oggettiva” (cioè per i cori dei suoi tifosi) è di circa 100mila euro. Da anni chiediamo che questi soldi vengano utilizzate per iniziative apertamente antirazziste. Un altro dato che contraddistingue negativamente l’Italia è che nessun giocatore ci mette la faccia contro il razzismo. Molti di loro fanno cose molto importanti per il sociale, ma, caso strano, nessuno se la sente di dichiararsi apertamente e fortemente contro il razzismo. Mi è capitato di partecipare ad un incontro europeo indetto dalla UEFA contro il razzismo. C’erano calciatori testimonial di ogni paese. Non c’era però nessun calciatore italiano!
Quali sono le tifoserie più intolleranti d’Italia e nella fomentazione dell’odio quanto conta il legame tra la politica e le curve?
Alla fine del libro “Che razza di tifo” ho allegato un riassunto statistico degli ultimi 10 anni, riportando tutte le 99 tifoserie coinvolte. Le più “punite” sono state Verona (60 episodi), Lazio (58), Ascoli (28), Padova (23), Juventus (21), Roma (20). Guarda caso, quasi tutte tifoserie in cui la componente di estrema destra era la più rilevante. Il legame politico c’è stato soprattutto a partire dalla fine degli anni Ottanta/primi anni novanta, quando c’è stata una volontà esplicita di “occupare” le curve. Ma poco o nulla è stato fatto. Spesso le tifoserie di estrema destra hanno utilizzato la violenza per dominare in curva, mischiando poi il proprio potere sulla gestione del business della curva. Nell’attuale stagione 2011/12, almeno fino ad oggi, abbiamo registrato 28 episodi, messi in atto da ben 20 tifoserie. Quindi una diffusione piuttosto ampia. Con l’eccezione della Fiorentina (che è stata inserita per i cori degli stessi tifosi viola contro il suo allenatore Mihajlovic, “colpevole” di essere uno “zingaro”), ritroviamo le “solite” tifoserie: Lazio, Verona, Padova. Una new entry è il Prato, e andrebbe capito come mai. Tra le vittime più prese di mira, i giocatori di Bari, Inter, Catania e Como. Ma in Italia non è mai stata attuata la norma che prevede di risarcire le squadre che subiscono più episodi di razzismo.
Quale è il ruolo dell’Osservatorio sul razzismo e antirazzismo nel calcio?
L’Osservatorio nasce diversi anni fa, come organismo autonomo e indipendente, che crede importante monitorare la realtà del calcio italiano, anche con l’intento di promuovere attività antirazziste messe in atto da alcune tifoserie, come accade un po’ ai Mondiali Antirazzisti che sono una fondamentale e quasi unica iniziativa in Europa, che coinvolge migliaia di tifosi sul tema dell’antirazzismo. La FIGC ci ignora, ma, grazie anche alla rete FARE (Football Against Racism in Europe) e alla UISP, qualche società ha iniziato a chiamarci. L’ultima è stata il Genoa, che ha dedicato una mattinata al tema, coinvolgendo 700 ragazzi e ragazze, a cui abbiamo provato a spiegare che chi gioca al calcio o chi tifa una squadra di calcio non può e non deve essere razzista. Iniziativa splendida, quanto rara nel panorama italiano.
Spesso lo sport e i tifosi sono lo specchio della società, l’Italia è un paese razzista?
In genere non mi piace affermare che l’Italia è un paese razzista o un paese non razzista. Perché in genere viene tradotto: se siamo tutti razzisti, alla fine nessuno è razzista. Penso che il razzismo sia stato e sia ancora molto presente. Il dato che più mi preoccupa è che negli ultimi anni, fuori dagli stadi, è emerso il cosiddetto razzismo istituzionale, cioè messo in atto da istituzioni pubbliche. Qualcosa del genere c’è anche nel calcio. L’ostinazione con cui le istituzioni calcistiche continuano a non trovare una soluzione per far giocare i figli dei migranti è un brutto esempio. Così come sono un brutto esempio le diverse sentenze con cui i tribunali hanno condannato la FIGC per discriminazione razziale. Ma nessuno sembra preoccuparsene, quasi che essere riconosciuti razzisti è diventato normale. D’altra parte, da alcuni anni, lo stesso concetto di razzismo è stato rimesso in discussione. Faccio un esempio: quali sono i cori razzisti? Alcune tifoserie dichiarano che il buuu non è razzista, mentre lo è solo l’uh uh uh, cioè il verso della scimmia, che anima lizza l’altro. Anche su quali siano i simboli da vietare c’è molta confusione. In Germania, mi è capitato di vedere che davanti agli stadi vi sono indicazioni chiare di quali siano i simboli vietati. E spesso viene distribuito materiale proprio per spiegare perché quel simbolo deve essere vietato. DA noi invece c’è chi ancora prova a spacciare la croce celtica fascista come se fosse la Croce di san Benedetto, cioè un simbolo religioso!
Il tuo libro inizia con la frase provocatoria “il calcio nasce razzista”. Perchè?
C’è un dato storico. Quando il calcio viene “inventato” dagli inglesi nel 1863 i neri erano discriminati nella vita in gran parte del mondo. C’era la schiavitù e il colonialismo, per esempio. Non solo. Il calcio nasce solo per inglesi, benestanti e bianchi. Queste tre interdizioni sono alla base del calcio inglese e poi esportato in tutti quei luoghi dove gli inglesi hanno portato il calcio. Con gli anni, il calcio non è stato più solo inglese, e non solo per benestanti. Invece, l’apertura anche ai neri è stata molto selettiva. Basti pensare che anche in un paese come l’Inghilterra, il primo calciatore nero a indossare la maglia della nazionale è stato Viv Anderson all’inizio degli anni ’70. Anche in Brasile, con una popolazione a maggioranza meticcia, l’apertura è avvenuta prima, intorno agli anni venti e trenta, ma con molte difficoltà. In Italia, il primo calciatore nero, o meglio meticcio, ad indossare la maglia della Nazionale maggiore è stato Fabio Liverani il 24 aprile 2001. Eppure siamo stati un paese di oriundi, con esperienza coloniale e migratoria, e con processi migratori che dalla metà degli anni settanta hanno interessato l’Italia. E il fatto che in altri sport, invece, black italians hanno esordito prima (basti pensare che il meticcio Giacomo Puosi aveva gareggiato alle Olimpiadi del 1968), la dice lunga di quanto in Italia il problema del razzismo nello sport sia proprio del calcio. (Di tutto questo ho scritto nel mio primo libro: “La razza in campo. Per una storia della Rivoluzione nera nel calcio”).
Quali sono gli episodi più gravi che hai trattato nel tuo libro e che hanno avuto poco risalto mediatico?
L’impressione è che, con il passare degli anni, l’attenzione al razzismo nel calcio si sia abbassato molto. E’ sempre più stato giustificato. Basta pensare al caso Di Canio. Ma il caso più eclatante è stato quello che ha riguardato Balotelli. In troppi hanno sottovalutato gli insulti che ha subito, giustificandoli con il suo comportamento irriverente. In realtà, come ho provato a ricostruire, gli insulti razzisti sono arrivati ben prima dei suoi comportamenti considerati irriverenti. Il problema è che solo pochi episodi ottengono il giusto risalto mediatico. Tutti ricordano la scena in cui Zoro, vittima di insulti, prende il pallone e decide che non giocare più. Tutti lo fermano e per un po’ in molti hanno sottolineato l’importanza di combattere il razzismo negli stadi. Pochi sanno che Zoro è stato insultato anche dopo, e che alla fine ha dovuto lasciare l’Italia. Perché un giocatore che denuncia il razzismo, dopo un periodo di “notorietà”, finisce per essere isolato spesso dai suoi stessi compagni di squadra e, allo stesso tempo, vittima di un accanimento da parte dei tifosi avversari. Anche per questo, a differenza che in Inghilterra, in Italia pochi calciatori denunciano episodi di razzismo in campo.
Suarez del Liverpool si è giustificato dicendo di aver utilizzato il termine “negro” che in Sudamerica non ha un significato negativo. Minimizzare gli episodi di razzismo può servire per cancellare il problema oppure rischia di fare ancora più danni?
Il fatto che Suarez dica una simile stupidaggine, rafforza l’ipotesi che sia un vero razzista! Perché in Sudamerica il termine negro è un dispregiativo come in tutte le parti del pianeta. In Italia, unico paese in cui esistono tre quotidiani sportivi, c’è una curiosa costante. Quando il razzismo colpisce un giocatore delle città in cui escono i tre quotidiani (Milano, Roma, Torino) gli si dà un certo risalto. Quando invece sono i tifosi delle squadre di quelle città a rendersi colpevoli di razzismo, alla notizia gli si dedicano poche righe. La scelta di molte televisioni di non inquadrare striscioni razzisti o di smorzare i cori razzisti, al limite colpisce il razzismo di propaganda, ma se non è accompagnato da campagne antirazziste mi sembra ben poca cosa. E in Italia di campagne antirazziste non ne vedo.
matteo politano
Lunedì 30 Gennaio 2012
FONTE: Blog.Panorama.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.