Fonte immagine: @hellasveronafc (Instagram)
Serie A In Primo Piano
Il Verona ha invertito la rotta: la rivincita di Tudor
Igor Tudor ha cambiato l’inerzia del Verona: subentrato a Di Francesco, ha portato punti e spirito in una squadra alla quale mancava carattere
By Andrea Bracco - 5 Ottobre 2021
Chi lo avrebbe mai immaginato, tra i tifosi del Verona, che l’arrivo di Igor Tudor avrebbe avuto questo impatto? Forse i più ottimisti, o forse nemmeno loro. L’Hellas del nuovo corso croato – quasi una sorta di continuità, visto il biennio passato con Juric in panchina – è partita bene, riprendendo in mano i discorsi delle scorse stagioni.
La squadra, da quando è arrivato il nuovo allenatore, ha risposto molto bene, scacciando i fantasmi della gestione Di Francesco e rimettendosi in marcia verso l’obiettivo salvezza. Tudor ha preso il Verona in mano quasi per caso, dopo aver vinto il ballottaggio con Davide Nicola. E, in poco tempo, ha dato la svolta.
Igor Tudor
Milano 14/09/2019 Stadio Giuseppe Meazza
Football Serie A 2019/2020
FC Internazionale – Udinese
Photo Image Sport / Insidefoto
Verona, la svolta verso la salvezza
Due vittorie, una delle quali prestigiosa (
contro la Roma) e l’altra a valanga (
4-0 allo Spezia prima della sosta), più due pareggi che hanno lasciato l’amaro in bocca per l’eccezionale mole di occasioni prodotte. Per esempio, a Salerno la squadra si è fatta rimontare due gol dal fanalino di coda, mentre invece a Marassi è stato l’Hellas a rimontare fino al 3-3 finale.
Alti e bassi, insomma, perché la qualità è quella che è ma, contestualmente, il Verona in campo è tutta un’altra squadra. Organizzata, intensa, aggressiva: un gruppo che tenta, tramite il gioco, di arrivare al risultato.
Tudor, così come provò a fare Di Francesco, ha continuato sulla falsariga della precedente gestione mantenendo i punti cardine ben fissi, cercando poi di implementare al meglio i volti nuovi portati dal mercato.
Una crescita, quella degli scaligeri, confermata anche dai numeri: nelle prime tre partite erano arrivati altrettanti gol, mentre nelle ultime quattro – dall’arrivo di Tudor in panchina – i veneti hanno gonfiato la rete in dodici occasioni. Se il croato riesce a registrare anche la difesa, la salvezza non sarà un miraggio.
Fonte immagine: @hellasveronafc (Instagram)
La rivincita di Tudor
Le ultime annate di Tudor, tra le altre cose, non è che siano state granché positive. Dopo aver cominciato ad allenare all’Hajduk Spalato, ha tentato due avventure tra Grecia e Turchia prima di finire, in due riprese, all’Udinese.
Lo scorso anno era stato inserito nello staff di Pirlo alla Juventus, ma pare che fin dall’inizio tra i due ci sia stata una netta spaccatura. Una frattura insanabile, che ha portato lo stesso Tudor a rilasciare dichiarazioni polemiche contro il suo ex collega.
“È stato Pirlo a scegliermi: Paratici gli presentò una lista di cinque alternative e lui chiamò me. Ma di una cosa sono certo – ha detto -, ovvero che non farò mai più l’assistente di nessuno”.
A Verona non ce n’è bisogno: dopo la sosta l’Hellas sarà attesa dalla complicata trasferta di San Siro contro il Milan: un impegno improbo, difficile, quasi impossibile contro una squadra in grande forma. Per il Verona, il secondo vero esame dopo la bella vittoria contro la Roma.
FONTE:
MinutiDiRecupero.it
SPORT
10 segnali da Hellas-Spezia
Passata la sbornia di domenica, con la schiacciante vittoria del Verona che ha messo all’angolo lo Spezia con un netto 4 -0, ora la squadra di Tudor può affrontare la pausa con serenità e convinzione, ma guai a montarsi la testa.
by Filippo Baldi | 5 Ottobre, 2021
1. Prima i punti
In un campionato così equilibrato, sia nei primi posti che nelle retrovie, mettere fieno in cascina quando possibile è fondamentale, specialmente contro le dirette concorrenti. Finalmente, contro lo Spezia, il Verona è riuscito a convertire i gol in punti, dopo le rimonte subite a Salerno e Genova. L’Hellas ora può affrontare la pausa a metà classifica, dove si respira molto meglio.
2. Conferme in attacco
I gol dell’Hellas sono arrivati da quattro giocatori diversi e in quattro modi diversi: da palla inattiva, e in contropiede, su azione personale e attraverso il dialogo tra gli attaccanti. Insomma, la squadra dimostra di avere un’invidiabile varietà di soluzioni offensive, anche considerando gli ottimi movimenti mostrati da Kalinic, entrato nel secondo tempo.
3. “Clean sheet”
Per la prima volta in questo campionato il Verona non ha concesso gol e lo ha fatto contro una squadra che fa dell’attacco la propria arma principale. Non si può dire che non abbia rischiato nulla, anzi, ma ,con i problemi difensivi che il Verona ha dimostrato nelle gare precedenti, mantenere la porta inviolata è un ottimo modo per costruire più sicurezze, e assieme alla porta inviolata arriva la conferma dell’imbattibilità di Tudor. Tanta roba.
4. Finalmente cinici
A guardare le statistiche, il 4 – 0 finale sembra un risultato davvero severo per lo Spezia. I Liguri hanno mantenuto il possesso palla e per lunghi tratti di partita hanno tenuto i Gialloblù nella loro metà campo, hanno tirato molto e hanno conquistato 5 corner contro uno solo del Verona. I ragazzi di Tudor hanno tirato in porta quattro volte. Letali, tanto basta.
5. Il portiere fa la differenza
La partita di Montipò è stata lo specchio di quella della squadra. Il portiere gialloblù non è stato perfetto, in alcune occasioni è stato incerto nelle uscite e non si è ben coordinato con i difensori – il retropassaggio di testa del fasciato Gunter ha fatto venire un coccolone ai tifosi – ma nei momenti fondamentali ha tenuto il Verona in controllo della partita con delle parate spettacolari.
Dall’altra parte, per fortuna, c’era Zeut.
6. Non montiamoci la testa
Tudor l’ha detto in conferenza stampa post partita – non lasciamoci ingannare dal risultato finale – e ha ragione al cento per cento. Il 4-0 non è arrivato grazie a un dominio di campo e di gioco, è arrivato grazie a un Verona cinico e a uno Spezia sprecone. La difesa ligure si è mostrata ancora una volta fragile, ma anche quella del Verona deve continuare a lavorare. Certi errori, specie contro le grandi, si pagano salati.
7. Spirito Hellas
Il mister ha parlato di Spirito Hellas, lo spirito del suo Verona. Non un semplice riferimento alla mentalità e all’intensità in senso generico, ma un plauso a un gruppo che ha interiorizzato in pochissime settimane l’idea di calcio dell’allenatore. Fantasia e cattiveria, compattezza e ordine, cinismo e lavoro. Così si fa strada.
8. La sosta
Trovarsi a metà classifica prima della sosta nazionali è davvero un ottimo risultato. Il merito, oltre che al mister e alla squadra, va dato al diesse D’Amico e al presidente Setti, capaci di riconoscere il proprio errore rapidamente e di correggere la rotta con decisione e competenza, evidentemente imparando dagli errori del passato. Ora Tudor e I ragazzi possono lavorare per due settimane con la consapevolezza della propria forza e senza l’acqua alla gola della bassa classifica.
9. Pronti al tour de force
Una buona sosta fatta di lavoro ed entusiasmo è fondamentale per affrontare il vero e proprio tour de force che aspetta l’Hellas al rientro dalla pausa. Milan, Lazio, Udinese, Juve e Napoli. Quattro sfide a dir poco difficili in poche settimane, con in mezzo una partita fondamentale contro l’Udinese, altra concorrente diretta per la salvezza. Con questi ragazzi, però, è impossibile dire “firmerei per tot punti”: dopo l’exploit con la Roma e le conferme delle settimane successive il Verona ha dimostrato di non porsi limiti.
10. Tifosi presenti
Finalmente i tifosi. Finalmente la festa. Prima della partita i ragazzi della Curva Sud hanno diramato un comunicato per richiamare più tifosi allo stadio, evidentemente poco soddisfatti degli ampi spazi vuoti. Certo, non è facile tornare alla normalità dopo due anni di stadi deserti, ma la passione è ancora lì, sotto le ceneri del covid, e tornerà presto a bruciare ancora più forte di prima.
FONTE:
Heraldo.it
Per me un’altra Fatal Verona
Thiago Motta
MARCO BUTICCHI
05 OTTOBRE 2021
La Spezia – La citazione presupponeva almeno un salto generazionale: solitamente erano i nonni a richiamare «I miei tempi…». Oggi, il tasso galoppante di obsolescenza ha abbattuto ogni barriera e tutto, ma proprio tutto, si fa vecchio in un pugno di mesi. Pensate alla regolarità del campionato di calcio: un appuntamento domenicale che si concludeva per tutti in novanta minuti. Leggevo, in settimana, un collega che esaltava i pregi del torneo spalmato su più giornate. Chi, come me, ha smesso di spalmare persino la Nutella, non ha preso bene questa affermazione. Per capire come sta andando la classifica si è costretti a proiezioni, attese, rincorse. Per avere sottomano il calendario della squadra del cuore, meglio è annotarlo sull’agenda. La ragione di tutto questo risiede nelle esigenze degli sponsor televisivi, ormai il cespite più consistente nei bilanci calcistici. Un andazzo che cozza aspramente con la fede cieca di molti tifosi: risulta difficile credere in un nume, quando la naturale evoluzione dello stesso è trasformarsi in un centro commerciale. Ma anche così i fatti dicono che qualche cosa non stia funzionando: le perdite di bilancio delle sole Milan, Inter e Juventus nell’ultimo biennio si avvicinano al miliardo di euro.
Torna così inevitabile il richiamo “ai miei tempi”. All’orecchio incollato alla radiolina, alla voce di Ameri, a quella cavernosa di Ciotti, ai vocaboli ricercati di Pizzul. All’inizio di Novantesimo minuto era importante memorizzare il “tuo” radiocronista perché, quando avrebbe interrotto la trasmissione con un vibrante «Scusa Ameri», era segno che sul campo della squadra del cuore era successo qualcosa.
Eppure sono ancora fermamente convinto che uno sport possa modificare radicalmente ogni esistenza. Quando sento nominare Verona – non certo la bellissima città dell’Arena, ma l’Hellas Verona - so che i guai calcistici sono dietro l’angolo.
Non ho dimenticato quel maggio del 1973. Il Milan, di cui papà era presidente, era prossimo a un triplete: Coppa Italia, Coppa delle Coppe e Campionato. Invece la Fatal Verona si abbatté su una squadra imbattibile con un sonoro 5-3. E la vita della mia famiglia cambiò. Il risultato della scorsa giornata calcistica (
Verona-Spezia 4-0) cambierà probabilmente le ambizioni dello Spezia e vedrà la squadra rincorrere in affanno risultati per la tranquillità. C’è da augurarsi che siano presi in considerazione cambiamenti risolutivi nei moduli e nel gioco: sono ormai troppe le batoste che suonano come umiliazioni. Non tutto il “nuovo” viene, però, per nuocere: “ai miei tempi”, lo Spezia era ben lontano dalla massima serie. Oggi la cavalca per il secondo anno. Mostrando incertezze, certo. Ma a tutto c’è rimedio. Anche alla Fatal Verona…
FONTE:
IlSecoloXIX.it
APPROFONDIMENTI
Hellas a -4 rispetto all’anno scorso, però con Tudor…
Il Verona alla settima giornata ha otto punti contro i dodici dell’anno scorso. Ci sono però molti fattori da considerare
di Tommaso Badia Ottobre 6, 2021 - 13:15
L’Hellas 2021/2022 ha quattro punti in meno rispetto a quello dell’anno scorso: questo quanto emerge dall’approfondimento dei colleghi di Sky. Il Verona è infatti una delle squadre con il “saldo” negativo rispetto alla passata stagione (le altre sono Sassuolo, Cagliari, Sampdoria, Spezia, Juventus e Atalanta), avendo sin qui raccolto otto punti in sette giornate a fronte dei dodici dell’ultimo campionato.
Il dato, comunque, va preso con le pinze per almeno un paio di buoni motivi. Il primo è che l’anno scorso Veloso e soci iniziarono con un pareggio poi tramutato in vittoria a tavolino (ricorderete tutti il famoso “caso Diawara“), il che rende la differenza “sul campo” di appena due punti.
Se poi si va a guardare il rendimento del solo Tudor (quindi le ultime quattro gare del Verona), si scopre che il nuovo tecnico gialloblù è addirittura “in vantaggio” rispetto a Juric: nelle prime quattro giornate dell’anno scorso l’attuale allenatore del Torino aveva infatti racimolato sette punti, cinque se si va a prendere in considerazione lo 0-0 maturato nei novanta minuti contro la Roma, mentre mister Tudor ha portato a casa tutti e otto gli attuali punti gialloblù. Guardandola sotto questo punto di vista, dunque, il buon Igor è addirittura a +3 dal suo concittadino e grande amico, un risultato senz’altro confortante in vista della corsa-salvezza.
FONTE:
CalcioHellas.it
L'Arena" Baràk totem, Ilić uomo assist, Cholito ispirato"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
L'edizione odierna de "L'Arena" raccoglie un po' di statistiche delle prime sette partite disputate dalla squadra gialloblù in questo inizio di stagione. Baràl - scrive il giornale - è il giocatore che ha disputato più minuti davanti a Lazovic e Günter. Il giovane Ilić e Giovanni Simeone sono in cima alla classifica degli assist. Magnani è il giocatore più subentrato mentre il bomber è Nikola Kalinić con tre reti all'attivo.
Sezione: Rassegna / Data: Ven 08 ottobre 2021 alle 09:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
Verona, recuperare Lasagna è il prossimo obiettivo di Tudor
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Tre gol per Nikola Kalinić, due per Giovanni Simeone e per Gianluca Caprari. L'attacco del Verona sembra funzionare, ma all'appello manca ancora Kevin Lasagna. L'ex attaccante dell'Udinese ha collezionato in questa stagione solo 3 presenze e 116' di gioco, a causa dell'infortunio al menisco, rimediato durante la fase di preparazione che lo ha costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico. È evidente che l'infortunio e la precaria condizione fisica abbiano condizionato il suo avvio di stagione e di conseguenza anche il suo rendimento.
Uno degli obiettivi di Igor Tudor è quello di recuperarlo sia a livello fisico che mentale. La sosta del campionato arriva quindi al momento giusto. L'allenatore croato approfitterà dei tanti allenamenti in programma per lavorare nello specifico con l'attaccante con l'obiettivo di farlo tornare quanto prima nel tabellino dei marcatori. Lasagna è un giocatore dalle indubbie qualità che in riva all'Adige ancora non è riuscito a brillare come invece ha fatto a Udine. Il suo recupero potrà essere fondamentale non solo per avere più alternative in attacco, ma anche per raggiungere il prima possibile l'obiettivo salvezza.
Il suo recupero, inoltre, potrebbe diventare importante anche in chiave Nazionale. Mancini apprezza le qualità dell'attaccante gialloblù che ha già fatto parte del giro azzurro e rientra nei nomi che il ct tiene sott'occhio anche in vista del Mondiale. L'azzurro diventa il motivo in più per spingere il giocatore a recuperare quanto prima la miglior condizione psicofisica, per il bene dell'Hellas ma anche per quello dello stesso attaccante.
Sezione: Primo Piano / Data: Gio 07 ottobre 2021 alle 09:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
L'Arena: "Tudor missione rinascita? Ora tocca a Lasagna"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
L'arrivo in riva all'Adige di Igor Tudor, oltre a provocare una reazione nella squadra è riuscito nell'impresa di rigenerare i vari Kalinic, Simeone e Bessa. Ora l'obiettivo - scrive oggi "L'Arena" - si sposta su Kevin Lasagna, attaccante alla ricerca del primo gol, che il tecnico croato conosce bene sin dai tempi dell'Udinese.
Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 ottobre 2021 alle 12:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
L'Arena: "Frabotta osservato speciale"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Contro lo Spezia domenica scorsa Igor Tudor è arrivato ad avere a disposizione l'intera rosa. Unico assente è ancora Gianluca Frabotta che si porta dietro dalla scorsa stagione un problema al tendine d'Achille che gli ha fino a ora impedito di allenarsi con il gruppo. Secondo "L'Arena" durante la sosta l'ex juventino dovrebbe aumentare i carichi di lavoro per cercare di tornare disponibile il prima possibile.
Sezione: Rassegna / Data: Mar 05 ottobre 2021 alle 11:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
L'Arena: "Il miracolo di Tudor, è già l'Hellas di Igor nel segno di Juric"
© foto di hellasverona.it
"Il miracolo di Tudor, è già l'Hellas di Igor nel segno di Juric" è il titolo di oggi de "L'Arena" che celebra la svolta impressa di Igor Tudor in casa gialloblù. Il tecnico croato, chiamato al posto di Eusebio Di Francesco, in poche mosse - si legge - ha risollevato la situazione e dato una svolta alla squadra che dopo tre sconfitte di fila, ha inanellato quattro risultati utili consecutivi con due vittorie e due pareggi. La squadra è risalita in classifica e conta il quarto attacco del campionato. Secondo il quotidiano, poi, non mancano i collegamente con Ivan Juric, suo amico e illustre predecessore, con la squadra che ha ritrovato quelle caratteristiche di intensità e aggressività che sembravano essere andate perdute.
Sezione: Rassegna / Data: Mar 05 ottobre 2021 alle 09:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
06 OTT 2021
IL NERVO SCOPERTO DELLA CASA DELL’HELLAS
L’ultimo in ordine di tempo è stato il Vicenza. Anche i biancorossi, che l’anno scorso erano in serie C e ora sono in B, si sono dotati di un nuovo centro sportivo.
Sono sempre di più le piccole squadre virtuose che hanno un centro in cui allenarsi. Il SudTirol per fare un esempio, ma anche l’Albinoleffe.
Senza scomodare la Fiorentina dove Commisso ha iniziato da qualche mese i lavori del Viola Park.
A Verona se ne parla da molti anni ormai, praticamente dall’avvento di Setti, ma ancora non si vede traccia di un progetto del genere.
Ci sono molte responsabilità in questo stallo. La prima è ovviamente della società. Per un motivo o per l’altro, Setti che pure aveva saggiamente indicato nella costruzione di un centro sportivo una delle sue priorità, non ha concretizzato. Ipotesi ce ne sono state molte. Durante l’amministrazione Tosi era stata individuata un’area ma poi, con la serie B, Setti tergiversò e non se ne fece nulla con ira dell’ex sindaco. Poi si parlò di Vigasio, ma anche qui zero. Poi del Payanini: altro buco nell’acqua. C’è stata anche una mezza idea di prendere l’attuale centro sportivo di Peschiera, ma ancora non si sa nulla.
La verità, per come la vediamo noi, è che il Verona non debba peregrinare in giro per la provincia. Il Verona deve trovare una casa in città. Così come Setti, in brevissimo tempo, è riuscito a mettere in piedi una sede bella e funzionale, bisogna riuscire a trovare un’area in città che possa dar vita ad un progetto sostenibile per le casse societarie. Cosa non facile, ma non impossibile come dimostrato ampiamente proprio dal Payanini.
E qui entra in campo il secondo soggetto che ha responsabilità in questa storia: la politica veronese ovvero gli amministratori della città.
Molto sensibili, diciamo così, quando si ipotizza uno stadio nuovo, costruito tra l’altro non dalla società (restiamo dell’idea che solo uno stadio di proprietà dia prospettive di crescita all’Hellas e che regalare questo business a “terzi” sia una follia che impedirà ogni possibile approccio di gruppi finanziari interessati alla società in futuro) ma non altrettanto solerte nell’accompagnare il Verona in un percorso che dovrebbe portare ad avere finalmente la casa dell’Hellas.
Non è una questione di regalare terreni a Setti o al Verona. Si tratta solamente di “agevolare” una soluzione che poi avrà inevitabilmente una forte ricaduta sociale ed economica sulla città. Ci sono tanti modi di farlo e dare un’occhiata, per esempio, a Firenze, non farebbe male. Basta avere veramente la volontà di farlo.
Gianluca Vighini
FONTE:
Blog.Telenuovo.it
HELLAS VERONA di Redazione , 04/10/2021 15:37
Scusi Mancini, ma questo Faraoni non è da nazionale?
Davide Faraoni
Se dovessimo indicare oggi il giocatore più iconico del Verona, la luce del riflettore non potrebbe che essere puntata su di lui: Davide Faraoni.
Faraoni è diventato il leader silenzioso ma concreto del Verona, un capitano vero, un giocatore dalle qualità umane e tecniche, che forse ha nella troppa umiltà il suo unico difetto.
La scorsa settimana ha mandato un messaggio, garbato ma preciso al suo vecchio maestro, Ivan Juric, l’uomo che ne ha fatto le fortune: “Rispetto e gratitudine a lui che ci ha fatto crescere, – ha detto – ma noi siamo stati bravi. E sì, ha centrato il punto: la sua assenza è uno stimolo per far vedere che siamo noi quelli forti”.
E Faraoni forte lo è davvero. Diciamoci la verità: uno come lui Juric al Torino se lo sogna, mentre il Verona se lo coccola. Ieri Faraoni ha festeggiato al Bentegodi le 100 presenze in gialloblù, è stato premiato da Setti prima della partita con una maglia celebrativa, ha segnato un altro gol da cineteca dopo quello stupendo fatto alla Roma. Faraoni è una colonna portante del Verona, ormai uno di famiglia. E a trent’anni, pensare alla nazionale dopo aver conquistato il Bentegodi non è un’idea così folle. Fossimo in Mancini, uno sguardo sulla fascia destra dello stadio veronese lo daremmo senza troppi indugi.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
NEWS
Verona: quattro i gialloblù ancora inutilizzati
08/10 ALLE 17:00
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
fonte L'Arena
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
Nella rosa giallobù sono soltanto quattro i giocatori che fino a ora, in queste prime sette giornate, non sono mai scesi in campo. Kevin Rüegg e Gianluca Frabotta, infatti, complici anche i rispettivi infortuni, non sono mai stati utilizzati nè da Eusebio Di Francesco nè da Igor Tutor, che dopo tre giornata è subentrato al posto dell'ex tecnico di Roma e Sassuolo. Diverso è, invece, il discorso per Antonino Ragusa e Alessandro Berardi. Il primo, di fatto, non è mai entrato nella mente dei due tecnici e con ogni probabilità sarà ceduto a gennaio mentre l'altro, come terzo portiere, si trova davanti Montipò e Pandur.
SERIE A
TOP 100 TMW - La rinascita di Simeone, Kalinic e Destro. Posizioni dalla 25 alla 21
05/10 ALLE 17:15
di GAETANO MOCCIARO @GAEMOCC
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi presentiamo la Top 100 TMW, stilata in base alle medie voto assegnate ai calciatori dalle pagelle di tuttomercatoweb.com, fra coloro che abbiano preso voto in almeno 4 partite.
Di seguito le posizioni dalla 25 alla 21:
25 - GIOVANNI SIMEONE (Hellas Verona) 6.50
Il Cholito si è sbloccato dopo sei mesi di digiuno e sembra averci gusto, andando in rete anche la partita successiva. L'ex Cagliari è rivitalizzato dalla cura Tudor e si fa apprezzare anche per la generosità in campo.
24 - NIKOLA KALINIC (Hellas Verona) 6.50
Il croato non lo si vedeva così in forma dai tempi della Fiorentina. Eppure l'inizio non è stato dei migliori, o meglio, le prestazioni lasciavano presagire un'altra stagione incolore. Dopo essersi sbloccato con Salernitana, addirittura doppietta, ha giocato una partita monstre, con tanto di gol, al Genoa.
23 - MATTIA DESTRO (Genoa) 6.50 [...]
22 - WILFRIED SINGO (Torino) 6.57 [...]
21 - LORENZO INSIGNE (Napoli) 6.57 [...]
SERIE A
TOP 100 TMW - Cragno unico cagliaritano, sorpresa Casale. Posizioni dalla 90 alla 86
05/10 ALLE 14:00
di GAETANO MOCCIARO @GAEMOCC
Oggi presentiamo la Top 100 TMW, stilata in base alle medie voto assegnate ai calciatori dalle pagelle di tuttomercatoweb.com, fra coloro che abbiano preso voto in almeno 4 partite.
Di seguito le posizioni dalla 90 alla 86:
90 - ALESSIO CRAGNO (Cagliari) 6.17 [...]
89 - JUAN MUSSO (Atalanta) 6.17 [...]
88 - JUAN CUADRADO (Juventus) 6.20 [...]
87 - NICOLO CASALE (Hellas Verona) 6.20
Nel primo semestre del 2018 era a giocare addirittura in Serie D, al Prato. Ora si ritrova titolare in Serie A, al suo primo anno nel massimo campionato. Nativo di Negrar, cresciuto nel Verona, è stato finalmente richiamato all'ovile dopo una lunga gavetta in prestito. Titolare sia con Di Francesco che con Tudor con prestazioni in crescendo.
86 - SAMIR (Udinese) 6.21 [...]
SERIE A
TOP 100 TMW - De Vrij scivola nel finale, Rovella pilastro Genoa. Posizioni dalla 100 alla 96
05/10 ALLE 13:30
di GAETANO MOCCIARO @GAEMOCC
Oggi presentiamo la Top 100 TMW, stilata in base alle medie voto assegnate ai calciatori dalle pagelle di tuttomercatoweb.com, fra coloro che abbiano preso voto in almeno 4 partite.
Di seguito le posizioni dalla 100 alla 96:
100 - MAMADOU COULIBALY (Salernitana) 6.14 [...]
99 - STEFAN DE VRIJ (Inter) 6.14 [...]
98 - IVAN ILIC (Hellas Verona) 6.14
L'Hellas lo ha riscattato in estate dal Manchester City. Segna alla seconda giornata contro l'Inter, esplode con l'arrivo di Tudor dove diventa uomo assist: ne serve ben 3 nelle ultime 4 partite.
97 - NICOLO ROVELLA (Genoa) 6.14 [...]
96 - ANDREA CAMBIASO (Genoa) 6.14 [...]
SERIE A
L'Hellas Verona è rinato con Igor Tudor in panchina
05/10 ALLE 08:00
di MARCO CONTERIO @MARCOCONTERIO
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Igor Tudor ha saputo rilanciare l'Hellas Verona. Nelle gambe prima che nello spirito ed è proprio lì, sulla condizione, che batteva il tasto dolente della gestione di Eusebio Di Francesco. Tanto che prima dell'esonero, dell'addio, c'erano stati cambiamenti anche in quanto a staff, perché gli scaligeri non giravano e non reggevano. E' su questo che il tecnico croato, amico di Ivan Juric e suo designato erede adesso, ha lavorato prima che su ogni altra cosa.
La rosa c'è: via dei big, perché a questa dimensione è logico e inevitabile, la società ha provato ancora una volta a sostituirli. Ad avere idee, a cambiare, a virare rotta. Scommesse giovani, Casale e Cancellieri, voglia di rilancio, Simeone e Caprari. Verona come terra di chi vuole una seconda calcistica opportunità.
RINATA CON TUDOR
La gara contro lo Spezia è la fotografia di una squadra che riparte. Che si rilancia. Che c'è. Che è tornata. Quattro risultati utili consecutivi non arrivano per caso: il 3-2 alla Roma di José Mourinho, i pareggi negli scontri diretti contro Salernitana e Genoa e poi lo straripante trionfo contro la formazione di Thiago Motta. Gara dopo gara, l'Hellas ha ripreso a correre e lo ha fatto sempre di più. La sosta sembra arrivare nel momento giusto: la testa è già tornata, tutti i giocatori sembrano aver riavviato il motore. Perché il materiale c'è, in ogni ruolo e posizione. Titolari e concorrenza, serviva uno scossone che la gestione di Di Francesco non era riuscita a dare. Tudor sì. Così è rinato l'Hellas Verona.
SERIE A
Il Verona ha svoltato, il Cagliari non ancora: come Tudor e Mazzarri hanno cambiato le squadre
04/10 ALLE 15:45
di SIMONE BERNABEI @SIMO_BERNA
La settima giornata di Serie A ci ha introdotti alla seconda sosta per le Nazionali della stagione e proprio per questo è già tempo di primi bilanci, seppur decisamente parziali. Ancora più opinabili e suscettibili di cambiamenti repentini sono quelli riguardanti le due squadre che hanno fin qui cambiato allenatore, ma paragonando il percorso del Verona di Igor Tudor e del Cagliari di Walter Mazzarri le differenze appaiono evidenti.
In maniera molto semplice, il Verona pare aver davvero svoltato col croato, tecnico decisamente più vicino alle idee di calcio di Juric rispetto a quanto non fossero quelle di Eusebio Di Francesco. Dopo 3 ko nelle prime 3 giornate, col cambio di guida tecnica l’Hellas non ha più conosciuto sconfitta: è arrivato subito il successo prestigioso con la Roma, poi i pareggi utili con Salernitana e Genoa e quindi il convincente poker rifilato allo Spezia. Per un totale di 8 punti, 2 di media a partita col croato in panchina.
Discorso decisamente diverso per quel che concerne il Cagliari di Mazzarri: in molti, dopo il solo punto raccolto da Semplici nelle prime tre giornate, si aspettavano un cambio di passo immediato. Ma ancora la squadra sarda non è riuscita ad emergere dalle difficoltà. Anzi. Dopo il confortante pareggio contro il Cagliari, sono arrivare le sconfitte contro Empoli e Napoli, prima del pareggio col Venezia. Per un totale di 2 punti in 4 gare, ovvero 0,5 di media. Numeri che spiegano le difficoltà e il lavoro ancora da fare da parte di Mazzarri, che certamente sfrutterà la sosta per lavorare su concetti tecnici e tattici per migliorare il suo Cagliari.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
9 OTTOBRE 2021
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Ultima seduta di allenamento settimanale per i gialloblù, che nella tarda mattinata di oggi, sabato 9 ottobre, diretti da mister Tudor e dal suo staff, hanno svolto le seguenti attività: attivazione, possessi-palla e partite a tema.
8 OTTOBRE 2021
Settore Giovanile | Bertolazzi, Eyeh e Minucelli convocati nella Selezione Nord dell'Italia Under 15
Verona - Sono ben tre i giocatori gialloblù convocati dal Tecnico Federale Massimiliano Favo per prendere parte al raduno della Selezione Nord della Nazionale italiana Under 15 che avrà luogo il prossimo 14 ottobre.
Il portiere Giovanni Bertolazzi e i difensori Enrico Minucelli e Nicholas Eyeh - tutti classe 2007 e in forza alla formazione Under 15 dell'Hellas Verona guidata da mister Francesco Caldana - si uniranno al gruppo azzurro presso il Centro Sportivo di Novarello, in provincia di Novara - per disputare un'amichevole a ranghi misti, propedeutica alla formazione della Selezione che verrà successivamente effettuata dal Tecnico Federale.
8 OTTOBRE 2021
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Nuova seduta di allenamento per Veloso e compagni, che nella tarda mattinata di oggi, venerdì 8 ottobre, diretti da mister Tudor e dal suo staff, hanno svolto le seguenti attività: lavoro in palestra, attivazione tecnica, esercitazioni tattiche e mini-partita a campo ridotto.
7 OTTOBRE 2021
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Dopo la ripresa degli allenamenti di ieri, nuova seduta oggi, giovedì 7 ottobre, allo Sporting Center 'Paradiso' per i gialloblù.
In tarda mattinata la squadra di mister Tudor è stata impegnata nelle seguenti attività: lavoro in palestra, attivazione, esercitazione tattica e mini-partita a campo ridotto.
6 OTTOBRE 2021
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Dopo due giorni di riposo, i gialloblù sono tornati ad allenarsi oggi, mercoledì 6 ottobre.
In tarda mattinata la squadra di mister Tudor, dopo la fase di attivazione, è stata dapprima impegnata in esercitazioni tattiche e quindi in un lavoro aerobico.
5 OTTOBRE 2021
Bollettino medico: Marco Davide Faraoni e Ivan Ilić
Verona - Hellas Verona FC comunica che le visite specialistiche cui si è sottoposto nelle scorse ore Marco Davide Faraoni - uscito anzitempo contro lo Spezia - hanno evidenziato un trauma contusivo al ginocchio sinistro con riscontro di abbondante quota di ematoma extra articolare. Le condizioni del calciatore verranno monitorate di giorno in giorno.
Ivan Ilić, invece, di concerto con lo staff sanitario della Nazionale Under 21 serba, è rimasto a Verona per osservazione e successivi accertamenti a seguito di violento trauma contusivo alla gabbia toracica sinistra. Il calciatore ha già iniziato a sottoporsi alle cure del caso.
FONTE:
HellasVerona.it
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VITA DA EX: PESSINA rinuncia alla chiamata della nazionale azzurra in Nations League a causa di un infortunio, al suo posto ecco DIMARCO che festeggia così la prima chiamata da parte del cittì MANCINI. Dopo un inizio un po' stentato il NAPOLI sta scoprendo RRAHMANI il "miglior ruba-palloni della Serie A" che segna gol pesantissimi.
Nel frattempo HALLFREDSSON ricomincia dalla VIRTUS VERONA: Contratto annuale per l'islandese che intervistato da L'Arena dice 'Ho solo ricordi bellissimi di Verona che mi porterò per sempre dentro'.
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7 Ottobre 2021 - 09:01 Hellas Live Lettura: 1 min.
Hallfredsson: “Ho solo ricordi bellissimi di Verona che mi porterò per sempre dentro”
“Ero libero, il campo è a cinque minuti da casa e avevo voglia di giocare ancora. In questo momento la Virtus è un po’ in difficoltà e con la mia esperienza e la mia qualità posso dare una mano. Fisicamente sto ancora bene e voglio rendermi utile. Adesso sono con la Virtus e darò il massimo per questo club. A Verona ho solo bei ricordi. La promozione? Sì il primo anno è stato bellissimo. Ma tutte, fino a quella in Serie A. Ho solo ricordi bellissimi di tutti sei gli anni che mi porterò per sempre dentro” ha dichiarato a L’Arena, l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Emil Hallfredsson.
FONTE:
HellasLive.it
HELLAS VERONA di Redazione, 04/10/2021 15:56
Ex Verona: Pessina infortunato, Dimarco in nazionale
Federico Dimarco
Staffetta tra due ex gialloblù in nazionale. Pessina, infatti è stato costretto a dare forfait a causa di un infortunio muscolare e allora il Ct Mancini ha convocato per la prima volta Federico Dimarco.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
Il "miglior ruba-palloni della Serie A" ce l'ha il Napoli: 14 milioni e gol pesantissimi
Uno dei calciatori del Napoli che si sta prendendo la scena, nel dicembre 2019 era il miglior ruba-palloni della Serie A con 240 recuperi in 16 partite.
Campionato
Luca Cirillo
4 OTT 2021 16:01
E' ancora presto per determinare la classica parziale del miglior ruba-palloni della Serie A, ma fino al dicembre 2019, il primo di questa classifica era Amir Rrahmani. Il Napoli lo acquistò a gennaio 2020 anche se arrivò a giugno dello stesso anno. Nelle casse dell'Hellas Verona circa 14 milioni di euro più 1,5 di bonus. Il primo anno, con Gattuso in panchina, non è stato dei migliori: utilizzato poco e male, è venuto fuori alla distanza con buone prestazioni. Qualche mese fa era riuscito pure a fare gol alla sua ex squadra, il Verona, in quella dannata partita, finita in pareggio, che ha di fatto impedito al Napoli di qualificarsi per la Champions.
Ora se lo gode Luciano Spalletti che lo ha tirato a lucido e che gli ha dato una maglia da titolare accanto al campione Kalidou Koulibaly. Per ora chi ha perso il posto è il greco Kostas Manolas il quale non ha dato la sensazione di essere al top della condizione. Ieri, contro la Fiorentina, un'altra prova superlativa del kosovaro Rrahmani tra chiusure perfette e soprattutto il gol della vittoria, di testa, su uno schema del Borussia Dortmund replicato dal Napoli con grande maestria.
FONTE:
AreaNapoli.it