#VeronaGenoa + - =
RECAP & IMPRESSIONI
Primo tempo in cui il VERONA aggredisce l'avversario a lungo senza tuttavia creare vere occasioni da gol mentre il GENOA si affida alle rapide ripartenze lanciate soprattutto da TAARABT che svaria su tutto il fronte offensivo.
Nei minuti di recupero il marocchino parte in sospetto fuorigioco e scende sulla fascia sinistra, l'HELLAS è leggermente sbilanciato, palla a centro area dove BERTOLACCI non aggancia ma riesce comunque a fornire un assist involontario per l'inserimento di PANDEV che recupera la coordinazione e batte NICOLAS nell'angolino del palo lontano.
Nella seconda metà di gara il tema tattico rimane quello con una supremazia territoriale pressochè totale del VERONA che però mette apprensione a PERIN solo in un paio di occasioni (al 58° con CERCI e al 74° col neoentrato KEAN) troppo poco per arrivare ad un pareggio che sarebbe stato anche meritato...
Dopo le gare con CAGLIARI, BOLOGNA e SASSUOLO gli scaligeri perdono anche il quarto match-salvezza col GENOA e Domenica è già ora del quinto sul campo della SPAL a +1.
Come detto l'HELLAS avrebbe meritato almeno il pari ma nel calcio vince chi segna: Il Grifone va in gol sull'unico tiro in porta della sua partita mentre i gialloblù stasera non sono riusciti a bucare PERIN (anche a causa di un attacco al momento 'spuntato' che non riesce a trovare dei sostituti di PAZZINI all'altezza).
Recriminazioni sul gol del GENOA a causa del fuorigioco di TAARABT? Forse si ma le nuove regole chiedono all'arbitro di lasciare fluire il gioco in occasioni simili (più o meno come successo a VERDE a Reggio Emilia Sabato scorso).
Rimane il fatto che la matematica inchioda ancora una volta i gialloblù alle loro responsabilità: Contro quattro squadre 'alla portata' il VERONA ha guadagnato solo 3 punti su 12!
LA GARA
Mister PECCHIA propone un 4-2-3-1 con RÔMULO terzino al posto dell'acciaccato CÁCERES, FERRARI in coppia con CARACCIOLO al centro della difesa 'orfana' dello squalificato HEURTAUX e SOUPRAYEN che torna sulla fascia sinistra al posto di FARES anch'egli fermato dal giudice sportivo.
In mediana BÜCHEL e Bruno ZUCULINI agiscono da frangiflutti per BESSA, VALOTI e VERDE che scambiano posizione sulla trequarti poco dietro al falso nueve CERCI.
3-5-2 per mister BALLARDINI che non cambia l'11 che ha conquistato 4 punti con lui in panca, davanti insieme a TAARABT agirà dunque PANDEV.
Si parte agli ordini del signor Damato della sezione AIA di Barletta.
5° VERDE scende a destra e prova uno strano tiro-cross che prende la parte alta della traversa... Sugli sviluppi palla sulla testa di VALOTI che però colpisce debole: Nessun problema per PERIN (Mattia era comunque in fuorigioco).
6° BERTOLACCI in verticale per ROSI che appoggia a PANDEV, il macedone conclude di destro ma non colpisce al meglio: NICOLAS si tuffa e blocca.
7° CERCI conclude dal vertice sinistro dell'area, conclusione debole e facile preda di PERIN.
9° SOUPRAYEN dai 25 metri sopra la traversa...
10° VERDE ci prova dal limite: Palla a lato.
13° Ci prova ancora VERDE dai 20 metri ma non inquadra lo specchio.
18° TAARABT da destra pesca BERTOLACCI che entra in area e conclude a rete: PANDEV mura la conclusione del compagno e devia la palla sul fondo.
27° RÔMULO da destra per CERCI che in area stoppa di petto e si gira all'improvviso mirando l'angolino nel secondo palo: Palla fuori di poco!
47° TAARABT scende sulla destra e cross in mezzo per BERTOLACCI che si incarta al momento della conclusione tuttavia con la punta sfiora di quel tanto che basta per fornire un assist (assolutamente involontario) per PANDEV che recupera la coordinazione e batte NICOLAS nell'angolino a sinistra. Dopo due minuti di recupero il signor Damato termina il primo tempo.
Valoti | Pecchia | F. Zuculini |
0° Bruno ZUCULINI esce vittima di una contrattura, gli da il cambio KEAN ed il VERONA vira sul 4-3-3
11° VERDE batte un calcio di punizione sulla trequarti sinistra per KEAN che conclude al volo ma è murato in area, palla ribattuta su RÔMULO che da fuori spara in curva...
13° Palla da destra di VERDE per CERCI, Alessio va alla conclusione cercando il palo lontano ma PERIN fa buona guardia e devia sul fondo.
18° PANDEV coglie RIGONI che ancora una volta parte sul filo del fuorigioco (o forse un po' oltre), il centrocampista arriva a tu per tu con NICOLAS in disperata uscita ed incrocia sul palo lontano: Palla a lato di un nulla!
19° Primo cambio GENOA: PANDEV lascia il posto a LAPADULA, l'arbitro ne approfitta per ammonire SOUPRAYEN per il precedente fallo sul macedone...
20° Spettacolare rovesciata di VALOTI nel cuore dell'area genoana, la palla sbatte sulla mano di CERCI che era comunque in netto offside, inutile il gol di BESSA.
23° Altro cambio per BALLARDINI: Il belga OMEONGA rileva RIGONI.
26° Cambia ancora anche PECCHIA: VERDE lascia il posto a LEE.
28° Fallo di OMEONGA su SOUPRAYEN: Il signor Damato estare il giallo.
29° Splendido halley-hoop da fuori sul piattone al volo di KEAN ad un passo da PERIN: Il portiere del GENOA respinge!
32° Bruttissimo fallo di SPOLLI su CERCI lanciato in contropiede: Il difensore argentino si produce in una sorta di 'laccio californiano' su Alessio ed al termine dell'azione viene giustamente ammonito dal signor Damato.
34° RIpartenza di FERRARI bloccata con le cattive da BERTOLACCI che lo sgambetta platealmente e guadagna il cartellino giallo.
36° LAPADULA sbraccia in un contrasto volante con VALOTI: Ammonizione anche per l'ex PESCARA e MILAN. Mattia lascia il posto a Franco ZUCULINI per l'ultimo cambio in casa HELLAS.
38° OMEONGA ci prova dal limite ma il suo tiro vola alto sulla traversa.
41° Ultimo cambio anche per il GENOA: LAXALT viene rilevato da BIRASCHI.
42° BÜCHEL in netto ritardo su BERTOLACCI: Ammonizione per Marcel.
47° Contropiede GENOA in 4 contro due, BIRASCHI aggira FERRARI a sinistra ma in posizione decentrata non riesce ad inquadrare lo specchio e la palla si perde a lato del palo lontano.
50° Dopo 5 minuti di recupero il signor Damato fischia 3 volte.
I VOTI
- NICOLAS Un paio di buone uscite, nulla da fare sul gol di PANDEV, voto: 6
- RÔMULO Tanta corsa, tanto impegno ma spesso gira a vuoto ed in qualche occasione sbatte addirittura contro VERDE e CERCI... Voto 6
- FERRARI Forse il migliore in campo dei gialloblù: A lungo in infermeria rientra e per 90 minuti è implacabile nelle chiusure difensive ed in un paio di proiezioni offensive sorprende per tecnica e visione di gioco. Voto 7
- CARACCIOLO Fa il suo anche ballando paurosamente dietro quando i suoi compagni sono sbilanciatissimi in avanti alla ricerca del gol del pari, voto 6
- SOUPRAYEN Ogni tanto s'incarta forse perchè le idee che ha in testa sono più veloci dei piedi che ha a disposizione comunque non demerita... Voto 6
- ZUCULINI Solita Garra e tanti palloni recuperati poi esce a causa di una contrattura: Voto 6 (gli da il cambio al 46° KEAN: Al rientro dopo un lungo periodo di stop fa quello che può e su quel piattone al 74° per poco non agguanta il pari, voto 5,5)
- BÜCHEL Forse la miglior partita da quando indossa la casacca scaligera: Nel primo quarto di tempo è nettamente il migliore dei gialloblù sia nel recuperare palloni in fase difensiva che nel proporsi con pericolosità in fase offensiva poi cala un po' ma dalle sue parti comunque non si passa. Soffre nella seconda metà di gara quando non trova più una spalla in Bruno: Voto 6,5
- VERDE Meno brillante di altre volte: A destra è evanescente mentre a sinistra non trova mai lo spunto giusto: Voto 5 (gli da il cambio al 71° LEE: Prova il numero al limite dell'area ma s'inceppa, voto 5,5)
- VALOTI Nel primo tempo è più efficace da centrale (anche se mai pericoloso) poi si scambia con BESSA e sulla fascia sinistra sparisce... Voto 5 (all'81° gli da il cambio Franco ZUCULINI al ritorno in campo dopo 6 mesi: Sul finire di gara mette a segno un tackle chirurgico su LAPADULA, un quarto d'ora per riassaggiare il sapore del campo dopo il terzo grave infortunio: Ingiudicabile)
- BESSA Da trequartista sinistro si perde e spreca un sacco di palloni, poco meglio al centro ma rimane il fantasma del giocatore della passata stagione... Voto 5
- CERCI Gara in leggero calo rispetto alle ultime ma al momento rimane comunque l'attaccante più pericoloso a disposizione di PECCHIA: Voto 6
- PECCHIA Fa con quello che ha imposta bene la gara ma ancora una volta esce dal Bentegodi con un pugno di mosche in mano, unica mossa discutibile il cambio tra Bruno ZUCULINI e KEAN... Forse un FOSSATI o un CALVANO avrebbero garantito un equilibrio tattico più efficace: Il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3 non ha dato i risultati sperati, voto 6
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DICONO + - =
Mister PECCHIA «Questa sconfitta fa rabbia perchè i miei non meritavano di uscire dal campo con zero punti. Noi dobbiamo combattere, questa partita deve dare ancora più rabbia e forza ai giocatori. L'episodio del gol? E' stato deciso così, noi lo accettiamo e continuiamo a fare il nostro gioco. Sono a favore della VAR, ma non capisco perchè a Cagliari non abbiano lasciato giocare e oggi non sia stata sfruttata. Negli ultimi due mesi abbiamo fatto buone prestazioni provando sempre a giocarcela con tutti, anche oggi lo abbiamo fatto contro una squadra esperta. Dobbiamo continuare ad insistere e lavorare, la classifica è corta. Anche oggi pur non avendo grandi spazi abbiamo manovrato bene creando occasioni. Quando si giocano partite del genere bisogna raccogliere dei punti, noi non siamo stati fortunati e stasera dovevamo essere più lucidi in zona gol, ma io credo in questo gruppo, continuando a fare queste prestazioni riusciremo a fare punti» HellasVerona.it
Franco ZUCULINI al rientro dopo 9 mesi «Il mio rientro in campo dopo tanti mesi? Sono felice, fisicamente mi sento bene, il ginocchio ha risposto nel modo giusto a tutte le frenate e gli scatti che la partita richiede. Peccato per il risultato, è mancato solo quello, penso che se continuiamo a lavorare in questo modo i punti arriveranno con maggiore continuità. Anche nello spogliatoio cerco di spronare sempre i miei compagni di squadra, il lavoro sulla testa è forse più importante di quello fatto sul campo, e ho cercato di farlo anche durante l'infortunio. Il gol del Genoa? Le immagini mi sembra parlino chiaro, per me è da annullare, ma evidentemente si può sbagliare. I miei prossimi mesi? Darò il massimo per aiutare la squadra a salvarsi» HellasVerona.it
Miguel VELOSO centrocampista del GENOA «Siamo molto contenti per il risultato ottenuto. Una grande vittoria per il proseguimento del nostro futuro. Con il nuovo modulo mi trovo meglio, anche se in generale mi trovo bene con tutti. Con i giocatori di qualità, ovviamente, è più facile» TuttoMercatoWeb.com
Mattia VALOTI «Nel primo tempo abbiamo creato tutto quello che serviva per andare in vantaggio, con azioni propositive e giocate di gruppo, lasciando davvero pochi spazi ai nostri avversari. Purtroppo a pochi minuti dall'intervallo è arrivata una beffa troppo grossa. Riguardando le immagini sembra che il fuorigioco ci fosse, abbiamo avuto tutto il secondo tempo per poter recuperare dallo svantaggio ma non ci siamo riusciti. Ci è mancata la cattiveria giusta sotto porta per concretizzare il nostro lavoro. Il Genoa dal canto suo si è difeso bene. Dobbiamo reagire subito, come abbiamo fatto a Sassuolo, perché arriva la trasferta di Ferrara con una diretta concorrente per la salvezza; dobbiamo prepararla bene. La prestazione odierna meritava sicuramente un punto ma purtroppo il risultato finale racconta un'altra storia. Ferrara? È un grande ricordo e penso che a livello emozionale riceverò gli stimoli giusti per dare il massimo, è una partita che non possiamo sbagliare» HellasVerona.it
Goran PANDEV autore del gol vittoria viziato da possibile fuorigioco «C’è il Var se il gol è stato concesso vuol dire che è valido. Il gol è nato da Taarabt, poi mi è arrivato il pallone sul destro, arrivano sempre sul destro ultimamente, oggi è andata bene. Contento per il gol, ma viene prima il gruppo, piano piano stiamo uscendo fuori da una situazione difficile» CalcioMercato.com
Mattia PERIN portiere del GENOA a Sky «Non so cosa sia cambiato. Forse abbiamo metabolizzato il fatto che siamo una squadra che deve salvarsi. Il merito di questi sette punti in tre gare è da dividere tra Juric e Ballardini, due bravi allenatori. Ballardini ha dato fiducia, nuovi stimoli e tanta grinta. La chiave della svolta è stata soprattutto mentale. Siamo una squadra che deve lottare per la salvezza, dobbiamo continuare bene questa stagione» TuttoMercatoWeb.com
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di Venerdì 3 a 1 della ROMA sulla SPAL mentre poche ore dopo la JUVENTUS sbancava il San Paolo col gol del Pipita HIGUAIN.
Sabato il TORINO ha impattato con l'ATALANTA per 1 a 1 all'Olimpico.
Nel lunch match di Domenica a Benevento Rino GATTUSO voleva bagnare il suo esordio sulla panchina del MILAN con una vittoria ma non aveva fatto i conti con BRIGNOLI il portiere dei campani che al 94° scoccato, col risultato sul 2 a 1 per gli ospiti, va a saltare in area su un calcio d'angolo, chiude gli occhi colpisce di testa e... Pareggia! Alla 15esima giornata ecco il primo storico punto dei giallorosso in A.
L'INTER esagera col CHIEVO: 5 a 0 e testa della classifica riconquistata a distanza di due anni!
Secco 3 a 0 della FIORENTINA sul SASSUOLO targato IACHINI: L'avventura dell'ex mediano scaligero non inizia bene coi neroverdi...
BOLOGNA e CAGLIARI si spartiscono la posta, al Dall'Ara finisce 1 a 1 coi sardi avanti per primi grazie a FARAGÒ e rimontati da DESTRO.
Colpaccio LAZIO in casa della SAMP! ZAPATA porta avanti i padroni di casa poi MILINKOVIC SAVIC e CAICEDO domano i blucerchiati al 91esimo, finisce 2 a 1 per i biancazzurri...
Nell'altro posticipo il CROTONE cade in casa ad opera dell'UDINESE che vince per 3 a 0.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Mercato: Il Corriere dello Sport 'ufficializza' il passaggio di Martin CÁCERES il 6 Gennaio dal VERONA alla LAZIO...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Artur IONITA premiato come calciatore moldavo dell'anno. L'ormai 30enne Leo MORACCI è stato ingaggiato dal FLAMINIA, società dilettantistica con sede a Civita Castellana in provincia di Viterbo e militante in Serie D. Il 40enne NIGMATULLIN ora è l'apprezzato DJ Ruslan... 'Lanciato' dall'ex compagno di squadra TOTTI, TOMMASI per ora abbozza 'Io presidente della Figc? Discorso prematuro, sono impegnato con l’Assocalciatori'
RASSEGNA STAMPA + - =
🧐 #Var #SerieATim pic.twitter.com/9TmQpwe05F
— Romulo Caldeira (@romulocdr) 5 dicembre 2017
Il Genoa espugna Verona
Ai rossoblù lo scontro salvezza, decide Pandev nel primo tempo
Il Genoa vince lo scontro diretto sul campo dell'Hellas Verona nell'ultimo match della quindicesima giornata di Serie A. Nel gelo del Bentegodi finisce 0-1: decide Goran Pandev con un gol segnato nei minuti di recupero del primo tempo.
Dopo il successo ottenuto a Crotone e il pareggio casalingo contro la Roma, Davide Ballardini raccoglie cosi' altri punti importanti e allontana i liguri dalla zona salvezza, scavalcando in classifica anche il Sassuolo e lo stesso Crotone. Il Genoa non e' bello, ma sicuramente e' concreto.
Al Bentegodi i rossoblu' rischiano in avvio, quando l'Hellas sfiora il vantaggio con Verde: il numero 7 scaligero va vicino al gol con un tiro-cross che beffa Perin ma viene respinto dalla traversa. Gli ospiti, tuttavia, non restano a guardare, ma si fanno vedere dalle parti di Nicolas con un'ottima azione sull'asse degli ex milanisti Taarabt-Bertolacci: il tiro a botta sicura del centrocampista romano viene deviato sul fondo dal compagno di squadra Pandev.
Il primo tempo scorre sul filo dell'equilibrio. Entrambe le squadre preferiscono attaccare a destra, con i terzini Romulo e Rosi in costante spinta. Ne esce fuori una partita vivace ma senza grandi occasioni, anche se il Verona prevale nel possesso palla. A sbloccare il match, pero', e' il Genoa nei minuti di recupero: Taarabt scappa via a destra in sospetta posizione di fuorigioco, Pandev e' lesto a raccogliere il pallone al centro e superare Nicolas con un destro incrociato. Il silent check del Var non modifica la decisione del guardalinee De Meo e allora gli ospiti chiudono la prima meta' del match in vantaggio. Negli spogliatoi, complice anche il problema fisico di Bruno Zuculini, Pecchia decide di cambiare il Verona: dentro Kean e 4-4-2 con Cerci seconda punta. Proprio l'attaccante mancino va vicino al pareggio al 58', quando Perin deve impegnarsi per respingere il suo sinistro. I padroni di casa spingono con continuita', ma il Genoa si rende pericoloso in contropiede: clamorosa l'occasione capitata al minuto 63 a Rigoni, incapace di segnare a tu per tu con Nicolas. Pecchia decide di inserire anche Lee al posto dello spento Verde, ma il Verona fatica oltremodo nella costruzione della manovra offensiva.
Al 75' Kean non spaventa Perin con un destro al volo troppo centrale e nell'ultimo quarto d'ora i padroni di casa non riescono mai a tirare in porta. Di contro il Genoa potrebbe addirittura chiudere il match nei minuti di recupero, quando Biraschi sbaglia mira in modo clamoroso sprecando l'assist di Taarabt. Ma al Genoa, in fondo, puo' andar bene cosi': terza vittoria fuori casa, dove i liguri hanno raccolto ben 11 dei 13 punti finora ottenuti, e una classifica molto piu' tranquilla. lunedì, 4 dicembre 2017, ore 22.56
FONTE: RaiSport.Rai.it
Lo scontro salvezza va al Genoa: espugnata Verona grazie a Pandev
Un gol del macedone poco prima dell'intervallo, viziato da un leggero fuorigioco, regala un'altra gioia a Ballardini: finisce 0-1 per il Grifone, che non perde da tre giornate e in classifica vola a +4 sui veneti. Pecchia recrimina per una traversa iniziale di Verde.
Stefano Silvestri
È una vittoria da 6 punti, mica da 3, quella che il Genoa ottiene nel posticipo veronese. Un 1-0 sofferto ma voluto, e soprattutto di un'importanza capitale, in uno scontro salvezza di fuoco. La cura Ballardini, che fino a questo momento ha ottenuto due vittorie e un pareggio in campionato col contorno del passaggio del turno in Coppa Italia, sta dando i propri frutti: al Bentegodi è una rete solitaria di Pandev agli sgoccioli del primo tempo (apparentemente in offside, ignorato però dal VAR) a stendere un Verona volenteroso, ma costretto a tornare sulla terra dopo il colpo di Reggio Emilia. Va così al Grifone una gara equilibrata, divisa in vari spezzoni in cui, a turno, le due squadre sembrano poter prendere il possesso del campo e del gioco, senza mai riuscirci completamente. Perin e compagni esultano: col colpo di questa sera balzano al quindicesimo posto, superando in un sol colpo Crotone e Sassuolo, staccandosi dalla SPAL e andando a +4 dallo stesso Verona. Che non può che recriminare per i miseri risultati degli scontri diretti casalinghi: ko prima col Bologna, poi col Genoa. Così si fa fatica a salvarsi.
La cronaca
Quasi casuale la prima chance creata dal Verona: Verde si allarga e col destro fa partire un cross che inganna Perin, stampandosi sulla traversa. Risponde Pandev, che riceve a centro area da Rosi ma al volo calcia debolmente tra le braccia di Nicolas. Grande occasione anche per Bertolacci, che al 18' riceve in area ma col sinistro centra il compagno Pandev, vedendo la sfera spegnersi sul fondo. Bella giocata di Cerci prima della mezz'ora: stop di petto in area e girata fulminea al volo senza trovare i pali rossoblù. A coronare un buon quarto d'ora finale del Genoa, però, è il vantaggio di Pandev al secondo minuto di recupero: Taarabt al centro per Bertolacci che non controlla, il macedone raccoglie e col piede meno buono infila imparabilmente Nicolas. Azione viziata da un leggero fuorigioco, ma Damato non cambia idea nemmeno dopo aver consultato il VAR.
Valoti contro Spolli in Verona-Genoa - Getty Images
Nell'intervallo Pecchia si sbilancia: fuori Bruno Zuculini, dentro Kean e Verona con una punta e tanti piedi buoni a sostenerla. Pare funzionare, perché proprio l'ex juventino viene chiuso in area e Cerci scalda le mani di Perin. Rigoni, però, ha la colossale occasione del raddoppio: Pandev lo manda in porta, ma l'ex rosanero calcia fuori con l'esterno davanti a Nicolas. Lo scampato pericolo rinvigorisce il Verona, che però non riesce a spaventare con vera pericolosità Perin. Solo Kean ha un buon pallone, ma il portiere genoano blocca in due tempi. Nemmeno l'ingresso di Lee muta la situazione: tanti i palloni che spiovono nell'area ospite, innumerevoli gli interventi di Izzo e Spolli. E anzi, nel recupero Biraschi potrebbe chiudere i conti in contropiede, ma manca la porta di pochissimo. Finisce 1-0 per il Genoa. La cura Ballardini sta facendo miracoli.
La statistica chiave
Davide Ballardini ha ottenuto 7 punti in 3 giornate da quando è tornato al Genoa; Ivan Juric ne aveva messi assieme appena 6 nelle precedenti 12 giornate.
Il tweet
Guardo la classifica e penso che domani dovremmo tutti andare da Ballardini per abbracciarlo. #Genoa #VeronaGenoa
— Milla (@Millazena) 4 dicembre 2017
Il migliore in campo
Izzo. Gran prestazione, sia in anticipo che in chiusura. Assieme a Spolli contribuisce a limitare al massimo gli attacchi del Verona, sia prima che dopo il gol di Pandev.
Il peggiore in campo
Laxalt. Si spende, ma non entra praticamente mai in partita. Deve vedersela con i vari Romulo, Verde e Cerci e perde lucidità, perdendo la chance di servire Lapadula davanti a Nicolas.
La dichiarazione
Mattia Perin: "Cos'è cambiato con Ballardini? Non lo so, forse abbiamo capito che siamo una squadra che si deve soltanto salvare... La chiave è soprattutto mentale".
Il tabellino
Verona (4-4-2): Nicolas; Romulo, Ferrari, Caracciolo, Souprayen; Bessa, Buchel, B. Zuculini (46' Kean), Verde (71' Lee); Valoti (82' F. Zuculini), Cerci. All. Pecchia
Genoa (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli, Zukanovic; Rosi, Rigoni (68' Omeonga), Veloso, Bertolacci, Laxalt (86' Biraschi); Pandev (64' Lapadula), Taraabt. All. Ballardini
Arbitro: Antonio Damato di Barletta
Gol: 47' pt Pandev
Note: ammoniti Souprayen, Omeonga, Spolli, Bertolacci, Lapadula, Buchel
Le pagelle di Verona-Genoa 0-1
Ottima la prestazione di Izzo e Spolli, praticamente insuperabili, così come quella degli attivissimi Taarabt e Pandev. Nel Grifone delude invece Laxalt. Così così gli attaccanti dell'Hellas: Cerci si perde dopo un buon avvio, Kean non dà la scossa.
Stefano Silvestri
=Verona=
NICOLAS 6 - Non deve compiere alcuna parata. Battuto imparabilmente da Pandev, graziato da Rigoni, fa arrabbiare il Bentegodi per la lentezza snervante con cui va al rilancio.
ROMULO 5,5 - Grande volontà, iniziative continue, mille polmoni, ma anche parecchia frenesia. E qualche naturale errore, sia nell'appoggio che alla conclusione.
Alex FERRARI 6 - Rientra finalmente in campo e fa quel che può: cattivo, grintoso, suona la carica. In collaborazione con Romulo, tiene però in gioco Taarabt nell'azione decisiva (almeno secondo il VAR).
Antonio CARACCIOLO 5,5 - Non commette errori individuali di rilievo, anche se quando il Genoa trova spazi in contropiede lascia parecchi buchi. Nel finale si getta in avanti, ma senza fortuna.
Samuel SOUPRAYEN 5,5 - Dalla sua parte il Genoa trova spazi a volontà, soprattutto con Rosi ma anche con Taarabt. Quando porta palla il pubblico mugugna.
Daniele VERDE 6 - Suo il primo brivido della gara: traversa, anche se fortuita. Elettrico quando parte da destra, scompare quando Pecchia lo fa traslocare a sinistra (dal 71' Seung-Woo LEE 5,5 - Non sfrutta bene la ventina di minuti concessagli da Pecchia. Goffo quando cade quasi al limite senza essere toccato da alcun avversario)
Marcel BUCHEL 6 - Prestazione a due facce: un primo tempo in cui domina in mezzo al campo, pure con qualche preziosismo tecnico, e un secondo pieno di errori.
Bruno ZUCULINI 5,5 - Rimane in campo solo un tempo, non memorabile: un paio di falli consecutivi su Bertolacci, una gestione non fluida della palla, tanta fatica (dal 46' Moise KEAN 5,5 - Ha un paio di buone opportunità alla conclusione, ma non le sfrutta. Con Spolli e compagnia ha vita durissima)
Daniel BESSA 5,5 - Inizia largo, da esterno di un 4-4-2, e non gira. Fa qualcosina di più quando ha la possibilità di accentrare la propria azione, ma senza incantare.
Alessio CERCI 5,5 - Ha buoni sprazzi, si vede che ha voglia. E con una girata al volo spaventa Perin. Però si spegne ben presto, non accendendo più la luce dopo un discreto avvio.
Mattia VALOTI 5,5 - Completamente a disagio in coppia con Cerci, entra in partita solo quando Pecchia lo schiera in una posizione più defilata. Lo spunto migliore della sua gara è uno strappo in velocità a saltare netto Zukanovic (dall'82' Franco ZUCULINI s.v.)
All. Fabio PECCHIA 5,5 - La magia del Mapei Stadium non si ripete: lo schieramento iniziale, con Bessa largo e Valoti e Cerci ad alternarsi nel ruolo di falso nove, non lo premia. Rimescola più volte le carte, ma senza fortuna.
+++
=Genoa=
Mattia PERIN 6 - Un sinistro di Cerci, non impossibile, è l'unico intervento della sua partita. Al resto pensa una retroguardia che lascia passare pochissimo.
Armando IZZO 7 - Gran prestazione, sia in anticipo che in chiusura. Assieme a Spolli contribuisce a limitare al massimo gli attacchi del Verona, sia prima che dopo il gol di Pandev.
Nicolas SPOLLI 7 - Sente aria di derby e non delude: monumentale sui palloni alti, pulisce e spazza tutto ciò che gli capita a tiro. Il giallo rimediato nella ripresa è l'unica, piccola macchia di una gara ottima.
Ervin ZUKANOVIC 6 - Il centrale maggiormente in difficoltà dei tre di Ballardini. Dalla sua zona il Verona si rende maggiormente pericoloso, lasciandolo sempre in apprensione.
Aleandro ROSI 6,5 - Punge parecchio a destra, creando da lì alcuni dei pericoli più importanti per la difesa del Verona. Nella ripresa si limita a coprire maggiormente e lo fa bene.
Luca RIGONI 5,5 - Uno si meno positivi del Genoa, sia in fase difensiva che in inserimento. Ha la palla dello 0-2, ma la spreca clamorosamente (dal 69' Stephane OMEONGA 6 - Contribuisce a serrare le fila in mezzo al campo, anche se si prende un giallo evitabile)
Miguel VELOSO 6 - Sempre a basso ritmo, prova comunque a mantenere il giusto ordine nella manovra del Genoa. Soffre però la pressione confusa del Verona.
Andrea BERTOLACCI 6 - Inizia con uno splendido lancio (col destro!) per Rosi, sfiora il gol ed entra in qualche modo nell'azione dello 0-1. Alterna belle giocate a fasi di scarsa lucidità.
Diego LAXALT 5 - Si spende, ma non entra praticamente mai in partita. Deve vedersela con i vari Romulo, Verde e Cerci e perde lucidità, perdendo la chance di servire Lapadula davanti a Nicolas (dall'86' Davide BIRASCHI s.v.)
Adel TAARABT 7 - Conferma di essere rinato, come già aveva dimostrato con Juric. Quando porta palla qualcosa inventa sempre. In combinazione con Pandev disegna la manovra che porta al gol decisivo.
Goran PANDEV 7 - Fa bene quel che gli viene chiesto da Ballardini: sponde, aperture, dialoghi con Taarabt. Apre e chiude l'azione del vantaggio e manda Rigoni in porta. Vitale (dal 64' Gianluca LAPADULA 5,5 - Si batte, ma senza troppa fortuna: ha pochi palloni giocabili e rimedia un giallo)
All. Davide BALLARDINI 7 - 7 punti in 3 partite. Da quando è tornato al Genoa non ha mai perso. L'organizzazione della squadra è migliore rispetto al passato, tanto che sono proprio di Taarabt e compagni le migliori occasioni per chiudere la partita.
FONTE: It.EuroSport.com
04 dicembre 2017
Verona-Genoa 0-1, decide Pandev. Taarabt era in fuorigioco?
I rossoblù conquistano la seconda vittoria negli ultimi tre turni e staccano la Spal al terzultimo posto. In gol il macedone allo scadere del primo tempo, bravo a concludere un'azione da lui stesso avviata, su cui non viene giudicata irregolare la posizione di Taarabt. Per la squadra di Pecchia 10° ko stagionale
VERONA-GENOA 0-1
45+2' Pandev
Tabellino
Verona (4-2-3-1): Nicolas; Romulo, Ferrari, Caracciolo, Souprayen; B. Zuculini (46' Kean), Buchel; Valoti (82' F. Zuculini), Bessa, Verde (71' Lee); Cerci.
Genoa (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli, Zukanovic; Rosi, Rigoni (68' Omeonga), Veloso, Bertolacci, Laxalt (86' Biraschi); Taarabt, Pandev (64' Lapadula).
Ammoniti: 64' Souprayen (V), 73' Omeonga (G), 79' Bertolacci (G), 81' Lapadula (G), 87' Buchel (V)
Va al Genoa l’ultimo posticipo della 15^ giornata di Serie A. La squadra di Ballardini gioca una partita accorta in difesa e punisce il Verona in contropiede a pochi secondi dall’intervallo con Goran Pandev. Per il macedone è la prima rete in campionato, non segnava dallo scorso 7 maggio, contro l'Inter. Una rete, la sua, viziata dalla posizione di fuorigioco di Taarabt, non segnalata dal Var. Nella ripresa la formazione di casa cerca il forcing disperato alla ricerca del pari, ma sono i rossoblù ad avere le occasioni migliori per trovare il raddoppio. 7 punti in 3 giornate per Ballardini.
Primo tempo
Pecchia parte con un 4-2-3-1, ma deve rinunciare a Caceres, zoppicante a causa di un problema alla caviglia. Ballardini risponde con un 3-5-2 e decide ancora di lasciare in panchina Lapadula. Il primo brivido dell'incontro arriva al 4', quando Verde sbaglia la misura del cross e per poco non beffa Perin, colpendo una traversa. La risposta del Genoa arriva subito dopo sui piedi di Pandev che al volo, su cross di Rosi, non riesce a impensierire Nicolas. In palio c'è tanto e il ritmo alto di entrambe le squadre rende più che godibile il primo tempo al Bentegodi. La ghiotta opportunità per gli ospiti arriva al 18', dove, a conclusione di una bellissima azione corale, Bertolacci col mancino non riesce a finalizzare l'assist arretrato di Taarabt, spedendo fuori la palla. D'altra parte invece fa tutto da solo Cerci, bravo ad alzarsi la sfera e concludere in girata di prima intenzione. La conclusione però è debole e non spaventa il portiere genoano, finendo fuori. I padroni di casa sembrano più intraprendenti, in particolare con Buchel, ma è il Genoa a colpire e sbloccare la gara con Pandev 50 a secondi dallo scadere dei due minuti di recupero. Il macedone serve Taarabt sul filo del fuorigioco e, probabilmente, un filo oltre. Sugli sviluppi dell'azione del marocchino arriva la rete dell'ex attaccante dell'Inter, che viene convalidata.
Secondo tempo
Una contrattura al polpaccio costringe Bruno Zuculini a restare negli spogliatoi e così Pecchia decide subito di giocarsi la carta Kean. I gialloblù hanno il vizio di perdersi spesso negli ultimi 16 metri, poi poco prima del quarto d’ora una palla rubata da Ferrari trasforma l’azione da difensiva in offensiva, con Cerci che trova lo spazio per scaricare il sinistro. Perin è reattivo e manda la palla in angolo. Se in attacco il Verona si dimostra volenteroso, in difesa si distrae spesso e rischia di subire il raddoppio. È per questo che un cattivo posizionamento di Romulo permette a Rigoni di scappare via in posizione regolare. Per sua fortuna il centrocampista del Genoa non è freddo davanti a Nicolas e si divora il possibile raddoppio calciando fuori con l’esterno destro. Il Verona cerca il tutto per tutto con l’ingresso del giovane Lee, ma l’unico a provarci con pericolosità è Kean che in un paio d’azioni chiama all’intervento Perin. La squadra di Ballardini spreca invece una serie di contropiede e non riesce a chiudere la partita neanche con il neo entrato Biraschi in pieno recupero, con l’esterno che apre troppo il destro a giro e non centra lo specchio della porta. Il secondo gol non arriva, ma tanto basta al Genoa per portare a casa il terzo risultato utile consecutivo e abbandonare la zona retrocessione con un vantaggio di tre punti sulla SPAL. Il Verona mastica amaro e resta penultimo.
Arriva il fischio finale di #VeronaGenoa che regala la vittoria ai grifoni! #SerieATIM pic.twitter.com/AI8LQpQEH0
— Serie A TIM (@SerieA_TIM) 4 dicembre 2017
FONTE: Sport.Sky.it
SERIE A
Serie A, Hellas Verona-Genoa 0-1: Pandev vale tre punti, Ballardini vince ancora in trasferta.
I rossoblu hanno espugnato il Bentegodi grazie alla rete realizzata dall’attaccante macedone
04/12/2017, 23:08
Il solito Genoa di Davide Ballardini ha vinto di misura sul campo del Verona nell’ultimo posticipo della 15a giornata di serie A.
Al Bentegodi i rossoblu grazie a una rete siglata da Goran Pandev hanno ottenuto il terzo risultato utile consecutivo dopo il cambio di panchina. Il macedone nei minuti di recupero della prima frazione di gioco ha sbloccato il risultato sfruttando al meglio un assist dalla destra di Bertolacci e proprio di destro ha insaccato in rete il gol vittoria. Con questi tre punti il club ligure ha raggiunto quota 13 in classifica abbandonando il terzultimo posto, condiviso fino a poche ora fa con la Spal.
FONTE: MediaGol.it
Hellas Verona 0-1 Genoa, 3 punti d’oro per il Grifo. Ballardini fa del Bentegodi terra di conquista
Di Alessio Semino - 04 Dic 2017 20:15
Foto TanoPress
Siamo ancora una volta al seguito del Genoa per raccontarvi la gara del “Bentegodi”, ultima gara in programma in questo 15° turno di Serie A. I rossoblu giocheranno con la consapevolezza di tutti gli altri risultati, compreso quello che è maturato allo “Scida” di Crotone con la vittoria dell’Udinese per 0-3 contro i pitagorici. Il Verona, dal canto suo, deve cercare di proseguire sulla strada del fare punti dopo la vittoria di Reggio Emilia, anche se dovrà fare i conti con molte assenze, specialmente difensive.
NOTIZIARIO
Due gradi centigradi dalle parti del “Bentegodi”, dove la sfida tra le due formazioni comincerà fra tre quarti d’ora. Non presente allo stadio Anselmi. Si registra la presenza di diverse decine di tifosi rossoblu. Campo in ottime condizioni, non un “Bentegodi” affollatissimo visto il posticipo del lunedì sera alle ore 21. Una Luna splendente, non più rossa come ieri (ma si spera rossoblu), illumina il terreno di gioco. Le squadre attendono di scendere in campo e hanno terminato senza intoppi i rispettivi riscaldamenti. Sono 14136 i tifosi presenti al “Bentegodi”.
PRIMO TEMPO
C’è curiosità per sapere come si schiererà in campo l’Hellas Verona di Fabio Pecchia, fischiato all’annuncio delle formazioni. Assente Caceres, che parte dalla panchina. Il Genoa riconferma invece la stessa formazione che ha fatto punti contro Crotone e Roma. Squadre che, una volta scese in campo, si dispongono nelle rispettive metà campo: il Grifone attaccherà da destra verso sinistra. Entrano nel settore ospiti anche un altro centinaio di tifosi rossoblu.
Parte con qualche minuto di ritardo la gara del Bentegodi. Nel 4-3-1-2 veronese, che si trasforma in fase difensiva in un 4-4-1-1, sembra essere Cerci la punta centrale, con Verde attivo a destra e Valoti a sinistra. Per il momento fase di studio della partita, quando il cronometro recita 4′. Al quinto minuto traversa del Verona: Verde effettua un traversone dalla destra, che diretto a centro area prende invece una traiettoria differente e impatta sulla traversa. Primo brivido della gara.
Foto TanoPress
Il Genoa prova a rispondere al minuto 7′: la sua girata a centro area è facilmente neutralizzata da Nicolas. È però il Verona a cercare di fare la gara, con alcune conclusioni dalla distanza che fanno alzare i decibel del “Bentegodi”. Genoa un po’ schiacciato nella propria metà campo. La formazione rossoblu si rifarà avanti all’undicesimo di gioco quando conquisterà il primo angolo della partita, dalla zona di sinistra. Dalla battuta, al 12′, scaturirà una ripartenza gialloblu che avrebbe potuto creare apprensioni ai rossoblu ma che fortunatamente uno stop sbagliato di Bessa fa concludere in un nulla di fatto.
La partita sta vivendo, intorno al quarto d’ora, una fase di maggiore confusione, con più falli e spezzettamenti da parte dell’arbitro. Il Genoa sta cercando di tenere l’avversario lontano dalla propria area, fino adesso creando pochi problemi alla retroguardia gialloblu.
Al 18′ azione pericolosa del Genoa: Damato non fischia un fallo nella metà campo rossoblu e la squadra di Ballardini può ripartire, confezionando una serie di uno-due che finiscono sui piedi di Bertolacci. Il numero 8 rossoblu, dal limite dell’area, colpisce male col sinistro e il pallone finisce sul fondo. Nessuna deviazione per il direttore di gara.
Partita ricca di errori in questi primi venti minuti di gioco, dove la differenza la stanno facendo le soluzioni personali. Una soluzione personale è anche la discesa di Buchel al 22′ che, atterrato a 25 metri dalla porta, può concedere alla sua squadra una insidiosa punizione. Sul pallone Verde, che impatta sulla barriera posta da Perin a presidio della porta.
Non interviene il VAR un minuto più tardi su un presunto contatto in area di rigore gialloblu tra Rosi e un difensore avversario. Valutazione concorde di tecnologia e fischietto di Barletta. Ci prova al 27′ Cerci con una girata di sinistro spalle alla porta: pallone ampiamente fuori.
Al 28′ contropiede del Genoa che frutta un angolo, il secondo della gara per gli uomini di mister Ballardini. Superata la mezz’ora, punteggio fermo sullo 0-0. Il centrocampo del Genoa sta facendo molta fatica in fase di impostazione e i lanci lunghi dalla difesa non hanno mai mandato fuori tempo la difesa degli uomini di Pecchia. A sua volta, Hellas Verona molto impreciso nell’ultimo passaggio. Gara bloccata che cerca ancora una squadra che la faccia da padrone.
Al 40′ terzo angolo per il Genoa dopo un’azione insistita, maturata dopo alcuni contrasti a centrocampo. Non a caso è rimasto a terra Verde. Un minuto più tardi si può procedere con la battuta del corner. Uno schema quello scelto dal Genoa per batterlo, anche se i risultati non saranno affatto proficui. Ancora tre minuti alla fine del primo tempo.
Ci saranno 2′ di recupero. E sarà nel recupero (45’+1′) che Pandev, lesto a trattenere in mezzo all’area un pallone schizzato indietro per una deviazione su tiro di Bertolacci, segnerà di destro la rete del vantaggio. Imbeccata vincente di Taarabt. Finisce il primo tempo col vantaggio del Genoa al “Bentegodi”.
SECONDO TEMPO
Pecchia cambia subito: fuori Zuculini, dentro Kean che agirà da prima punta supportato da Cerci a destra e Verde a sinistra. La gara può dunque riprendere. Adesso un 4-3-3 per il Verona, con Vaoti mezzala destra.
Nessun particolare emozione in questi primi cinque minuti della ripresa, col Genoa che cerca di imporre il pressing a un Verona che deve cercare in ogni modo la via del gol. Ballardini nel frattempo ha mandato a scaldare Omeonga, Lapadula e Rossettini.
Il Grifone cerca di giocare d’anticipo e quando riesce ad orchestra le ripartenze. Il Verona avanza poco a poco, cercando nei piazzati un rifugio a una manovra che latita. Al 55′ punizione dalla sinistra per Verde: mischia in area, Kean rimpalla sulla difesa rossoblu e Buchel spara successivamente in tribuna.
Al 57′ prima vera parata di Perin su un sinistro a giro di Cerci: pallone in angolo. Partita che si fa più vivace: il cronometro recita un’ora di gioco. E nello stesso frangente arriva il secondo corner gialloblu su cui sviluppi Spolli libera providenzialmente di testa.
Al 62′, minuto ricorrente per la sostituzione di Pandev con Lapadula, si prepara proprio il numero 10 del Genoa. E proprio mentre Ballardini prepara il cambio, un contropiedi fulminante del Grifone mette davanti alla porta Rigoni: il suo esterno destro finisce clamorosamente sul fondo.
Al 64′ fuorigioco segnalato dal guardalinee che annulla la rete del pareggio veronese. Perin resta anche a terra e richiede l’intervento dei medici per un contatto avvenuto con un avversario. Al 67′ dentro anche Omeonga, fuori Rigoni. Tre minuti più tardi arriva anche il secondo cambio di Pecchia: dentro Lee, fuori Verde. Per il Genoa intanto punizione dalla sinistra non sfruttata sulla battuta di Veloso.
Quando mancano 17′ più recupero il Verona ci riprova con un altro pallone ribadito in mezzo da Souprayen, che al 63′ è stato il primo ammonito della gara, con chiusura decisiva di Izzo in scivolata.
Al 76′ ammonito tra le fila del Genoa, dopo Omeoga, anche Spolli. I rossoblu sembrano un po’ in difficoltà, il Verona cerca di approfittarne spingendo sule corsie. Ormai la gara è fatta di continui ribaltamenti di fronte, pur con la costante della scarsissima precisione per entrambe le formazioni, e questo porta Bertolacci a frenare fallosamente una ripartenza gialloblu. Altro giallo sventolato da Damato per Bertolacci, con Lapadula che all’80esimo diventerà il quarto sanzionato per proteste.
Ultimo cambio gialloblu: Zuculini dentro al posto di Valoti. Spazio anche per l’ex rossoblu, al ritorno dopo un grave infortunio e acclamato dal pubblico presente allo stadio. La partita nel frattempo è tornata fallosa e molto cadenzata da falli e fischi dell’arbitro. Il Genoa ad ogni modo ci prova, e se in uscita dalla propria difesa fa meno difficoltà, quando deve rifinire l’azione nei pressi dell’area avversaria agisce con minor lucidità. Anche il Verona accusa una certa stanchezza.
Nel Genoa pronto un ultimo cambio: si prepara il numero 14 Biraschi. Esce zoppicante Laxalt. Ammonito nel Verona Buchel per un fallo su Veloso. Con l’ingresso di Biraschi, Genoa che passa a difendere a cinque uomini per difendere un importantissimo vantaggio.
Saranno 5′ i minuti di recupero. Al secondo minuto di recupero secondo clamorosa contropiede fallito dal Genoa in un 4 contro 2: Biraschi col destro a giro prova a battere Nicolas. Pallone sul fondo.
Damato fischia la fine della gara. Ballardini fa ancora del “Bentegodi” terra di conquista e porta a casa tre punti d’oro. Rossoblu che scavalcavano in un solo colpo Sassuolo, Spal e Crotone e si portano a 13 punti in classifica. Fischi del pubblico gialloblu alla squadra allenata da Pecchia. Esultanza e gioia tra i tifosi genoani, che festeggiano dopo quasi sessant’anni al “Bentegodi” contro gli scaligeri. Il ricordo va a uno 0-1 del Genoa contro il Chievo con Ballardini in panchina: allora segnò Borriello, oggi la firma pesante è di Goran Pandev.
FONTE: BuonCalcioATutti.it
Lazio, ufficiale il primo acquisto! Arriva Martin Caceres dall'Hellas
di Luca Zaglia
02 DIC 2017
I biancocelesti della Lazio hanno già ufficializzato, come sottolinea il Corriere dello Sport, il primo acquisto della sessione invernale di mercato: per la difesa capitolina dunque, è in arrivo dall'Hellas Verona l'uruguaiano Martin Caceres. Il difensore però, si aggregherà alla rosa di Inzaghi solamente dopo il 6 gennaio: il club veneto vuole approfittare delle abilità del suo jolly difensivo, almeno fino all'impegnativo match contro il Napoli.
CorSport – Caceres è vicino: a Roma dopo il 6 gennaio: Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, Martin Caceres sarà tra poco più di un mese un calciatore biancoceleste. Il difensore uruguaiano arriverebbe a Roma il 6 gennaio: il Verona vuole… pic.twitter.com/BLyEx6yUUb
— S.S. Lazio News (@laziofans) 2 dicembre 2017
Dopo quella data, l'uruguaiano firmerà un contratto fino a giugno col rinnovo legato alle presenze: se giocherà il 50% dei match da gennaio a maggio il prolungamento per altre due stagioni sarà automatico. Intanto, mister Simone Inzaghi lo attende con ansia: lo inserirà anche nella lista UEFA ed ha intenzione di puntare forte su di lui.
FONTE: 90Min.com
05 DIC 2017
STRADA SEMPRE IN SALITA
Niente di nuovo sotto il sole. La strada verso la salvezza resta sempre in salita e piena di ostacoli. L’auspicata svolta non c’è stata, complice un gol del Genoa in fuorigioco e i noti problemi in attacco del Verona. Rimane la buona prestazione e una classifica negativa, ma non ancora compromessa. Hanno perso Spal, Sassuolo e Crotone, le tre principali indiziate a giocarsi con l’Hellas la salvezza. I giochi sono apertissimi, ma servirà una vittoria a Ferrara domenica prossima.
Da quanto visto con il Genoa, questo Verona ha raggiunto una buona condizione atletica, ha maggior consapevolezza nei propri mezzi, gioca con il giusto mordente, ha trovato finalmente un ottimo Buchel in mezzo al campo, ma paga l’assenza di un bomber vero, di un attaccante con il fiuto del gol. Paga un mercato deficitario (lo so, è un vecchio ritornello) e un avvio di stagione al rallentatore che sta complicando terribilmente ogni tentativo di risalita. Aver puntato tutto su Pazzini e su un ragazzino in prestito senza esperienza e senza il necessario istinto del killer sotto porta, è stato un azzardo che potrebbe essere pagato a caro prezzo. Il tempo per rimediare ci sarebbe, ma servono soldi per trovare a gennaio un rinforzo affidabile. Dubito che Setti abbia la forza economica per tamponare una falla così grande. Spero ovviamente di sbagliarmi.
Luca FIoravanti
05 DIC 2017
MA DOVE VAI SE LA PUNTA NON CE L’HAI
Polvere di stelle al Bentegodi. Giochi anche bene ma la logica è stringente: se non segni non vai da nessuna parte. Anzi sì: vai in serie B. Aggiungiamoci un pessimo arbitro che nell’epoca della Var si ritiene così bravo da non interpellarla nemmeno su un fuorigioco dubbio e il risultato è la brutta batosta che il Verona ha rimediato con il Genoa.
E’ una batosta prima di tutto morale: è l’ennesima gara in cui il Verona pare prossimo a girare la sua stagione e invece la prende nei denti. Hai voglia a continuare a parlare di crescita se poi non riesci a fare punti, anzi li butti via in questo modo. E poi è una batosta tecnica perchè dimostra l’inconsistenza del reparto offensivo che senza Pazzini mette in campo solo giovani scommesse.
Le considerazioni stanno a zero se non riesci a segnare in 46 minuti. Così come la buona prova del Verona che purtroppo si scontra con il risultato negativo. Gira e gira torniamo sempre là. La coperta è corta, Pecchia ha pochissime alternative e magari scopriremo un giorno che sta tirando fuori il sangue dalla rape, altrochè rosa all’altezza.
Pericolo scoramento dietro l’angolo. Se perdi a Ferrara puoi dire addio alla serie A. Bella hawaiana attaccate a ‘sta banana, cantava Alberto Sordi. Noi ci attacchiamo alla speranza. Ultima a morire.
Gianluca Vighini
05 DIC 2017
IL PAESE DEL SOTTOSOPRA
“La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana”. La massima di John Keats, poeta britannico, è eterna. Il Verona ne imbrocca una (a Reggio)? Giubilo, esaltazione, cantori in orazione. Il Verona affonda? 10 sconfitte in 15 partite, appena due vittorie (di cui una con il disastrato Benevento, hai voglia!), 30 gol subiti, peggior difesa del torneo dopo il solito Benevento, appena 12 fatti? Pare non sia colpa di nessuno.
Non lo è di Setti, figurarsi. Il presidente, non pervenuto ai mass media, non parla e se parlasse probabilmente ci ricorderebbe dei suoi “quattro campionati di A” e delle “due promozioni” in 6 anni, magari omettendo che i contributi tv di cui la sua presidenza ha goduto non li ha avuti nessuno dei suoi predecessori. E poi immagino che aggiungerebbe che “abbiamo l’antistadio”. Argomentazione determinante. Mentre il centravanti, si sa, è un dettaglio. E giocare in partenza per la peggiore mediocrità (il quartultimo posto), quando si parlava di consolidamento, pare sia un toccasana per cui dobbiamo infinitamente ringraziare.
Non lo è di Fusco, che siccome è un’ottima persona (e lo è davvero) si fatica a criticare. E’ pure comprensibile con tutti i maramaldi che abbiamo avuto in passato. E da un punto di vista amministrativo (dunque della managerialità e della direzione generale) sta lavorando egregiamente sul fronte economico, cioè rispettando la linea di Setti. Ma come ds non può passare sotto silenzio un mercato largamente deficitario, i casi Cassano e Pazzini che gli sono scivolati colpevolmente dalle mani e la presunzione tecnica di certe operazioni. Di Kean disse: “Era la nostra prima scelta, lo volevo fin da giugno, peccato sia arrivato solo alla fine”. Pensate se ci fosse toccata la seconda scelta. Sia chiaro, Kean poi esplode domenica a Ferrara e noi passiamo per scemi (accetteremmo volentieri, per il nostro Verona questo e altro), ma è evidente che sia stato azzardato (eufemismo) puntare a scatola chiusa – ripeto come “prima scelta” – su un 2000 che dopo 15 partite appare acerbo e sopravvalutato. Manca una punta, ha ragione Vighini, che puntualmente ricorda “altroché rosa all’altezza”. A discolpa di Fusco un budget risicato, certo, mai dimenticarlo, ma le condizioni della società lui le ha accettate di buon grado e ha difeso (non richiesto, dunque con convinzione) pubblicamente Setti più volte. E dove non arrivano i soldi possono arrivare i contatti, le relazioni, la diplomazia con gli altri club. Ci sono?
Non lo è di Pecchia, ci mancherebbe. “La squadra è questa” ci dicono. Vero. Perciò è vietato disquisire della sua fase difensiva, già deficitaria in serie B, come più volte qui ricordato. Ieri siamo riusciti a prendere gol (era fuorigioco certo, non serve che lo rammenti, lo hanno giustamente già scritto in molti) in sei (noi) contro tre (loro) in area. Disposizione a caso, marcature a farfalle. Aggiungo: giocare bene (ieri il Verona non demeritava) e perdere è tecnicamente un’aggravante, non un alibi. Il Genoa ha fatto poco o nulla? Vero, ma questo è pure peggio. Perché significa che con noi basta davvero poco. Che diceva quella pubblicità? Ti piace vincere facile?
“La vittoria ha moltissimi padri ma la sconfitta è orfana”. No caro il mio poeta Keats. Hai ragione, eppure sbagli. Qua pare sia colpa degli arbitri, anzi del Var (che però ci ha favorito a Torino). E dei tifosi, che incredibilmente protestano (con grande maturità e civiltà, come è nel loro diritto e rafforzando con la civiltà le loro ragioni), anziché gioire e godere del penultimo posto. Tifosi che hanno il gravissimo torto di pagare.
Del resto, caro il mio Keats, il grande Giorgio Bocca caustico e graffiante lo diceva: la logica è invertita nel paese del sottosopra.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
I tre fotogrammi del monday night gialloblú
By Federico Messini - 6 dicembre 2017
10 sconfitte su 15 partite, 6 nelle ultime 7, di cui molte con pretendenti alla salvezza.
Nessun allenatore al mondo resterebbe saldo al timone della squadra.
Il Verona ha dichiarato di voler perseguire il modello Crotone dell’anno scorso, la cui marcia fu molto simile a questo Hellas: quindi Pecchia saldo come Nicola un anno fa.
Tutti si augurano lo stesso risultato finale, anche se al momento c’è scoramento, delusione e un ambiente giustamente sfiduciato e ostile.
Il primo fotogramma di giornata lo dedichiamo a mister Pecchia. Il Verona non gioca male, deve fare i conti ogni settimana con una rosa ridotta all’osso e soprattutto con troppi ragazzi non ancora veramente pronti a questa categoria: da Bessa a Valoti, da Zaccagni a Fossati, per non parlare di quelli dal ’96 in giù…Però l’allenatore deve metterci del suo.
Dove non arriva la tecnica, deve arrivare il cuore, dove manca l’esperienza, l’allenatore deve inculcare la grinta e la voglia di non mollare mai, dove arrivano prima gli avversari, chi è in panchina deve inventare stratagemmi per sorprendere o per segnare anche senza merito.
Un calcio piazzato (dove il Verona non segna mai), un’idea tattica in caso di parziale nagativo, una scelta forte in qualche ruolo, giusto per tenere tutti sulla corda.
Invece nulla. Non è un caso che il Verona faccia bene con tutte le rossoblú Bologna, Cagliari (45 minuti) e Genoa e poi esca sconfitto. È anche frutto dellapreparazione mentale della squadra, che probabilmente Pecchia non sta allenando a dovere.
La squadra, appunto.
Secondo fotogramma a questo fragilissimo e delicatissimo gruppo. Vincere o perdere una partita non cambia il morale della squadra per quella successiva. Ogni fine settimana fa storia a sé, ogni sfida ha una storia propria al suo interno. E questi problemi mentali del gruppo portano anche ai non risultati sul campo.
La squadra tatticamente non è messa male, tecnicamente ha alcunielementi validi e in alcuni frangenti è anche spinta da entusiasmo e voglia di far bene, però per giocare ad alti livelli serve concentrazione per tutti i 90 minuti e soprattutto serve la costanza ed essere pronti mentalmente ogni domenica.
Dopo l’ottima prova di Sassuolo, alcuni elementi del gruppo non hanno recuperato mentalmente per la sfida con il Genoa.
Non esiste solo l’allenamento fisico, ma un buon giocatore si vede anche nella sua testa e se è pronto e concentrato ogni settimana. Gli esempi? Valoti, Fares, Verde, Büchel, lo stesso Bruno Zuculini. Giocano gare da applausi e la partita successiva abulici e completamente fuori dal gioco e dalla partita.
Ultimo fotogramma va dedicato ovviamente alla Var perché dopo Cagliari, dove era stato annullato un gol regolarissimo al Verona senza poterla però utilizzare, questa volta viene utilizzata e male.
Il sistema Var quest’anno ha ridotto notevolmente le proteste e i malumori delle varie squadre, ma mostra ancora lacune preoccupanti in determinati episodi come i fuorigioco e le espulsioni.
Non vuole essere un alibi per la squadra di Pecchia, ma con una maggior chiarezza in ambito Var il Verona avrebbe un punto in meno (gol di Kean a Torino), ma da Cagliari e Genoa forse non sarebbe uscito sconfitto.
E se lotti per non retrocedere, questo fa la differenza.
Damiano Conati
Vincere a tutti i costi non paga
By Redazione - 5 dicembre 2017
Il Genoa è arrivato a Verona chiuso in difesa, organizzato in ogni reparto e preparato ad ogni evenienza. A Ballardini bastava lo 0-0 e non aveva preparato nulla per vincere la gara. Soltanto qualche ripartenza. Atteggiamento tale e quale all’Hellas di Sassuolo, dove i gialloblù si sono presentati con difesa ordinata e gioco in contropiede.
DELNERI DOCET
Buone prove, tanto impegno e occasioni, ma l’avversario passa con il minimo sforzo. È successo almeno in una decina di occasioni due stagioni fa, si sta ripetendo di nuovo. Un copione prevedibile, considerando che la rosa gialloblù è composta da una dozzina di ragazzini, alcuni dei quali devono ancora iniziare a farsi la barba, e non sono pronti per gestire le pressioni o per arrivare mentalmente carichi a sfide importanti. Un punto con Bologna e uno col Genoa, le avrebbe tenute più vicine e permesso ai ragazzi di Pecchia di allungare a undici punti, con una classifica diversa. Questione di esperienza.
Con la Spal le pressioni saranno tutte per i ferraresi. Vuoi vedere che stavolta ci va bene?
D.Con.
Le pagelle di Verona-Genoa
By Federico Messini - 5 dicembre 2017
NICOLAS 6: Nel primo tempo viene chiamato in causa da un tiro “strozzato” di Pandev mentre nulla può o quasi sulla rete – viziata in partenza da evidente fuorigioco – del vantaggio rossoblù. Nella ripresa si difende dal freddo pungente. Una serata quasi da spettatore non pagante.
ROMULO 6: Primo tempo di notevole intensità dove, assieme a Verde, contribuisce al buon funzionamento della catena di destra. Nella ripresa, forse per le troppe energie spese, combina poco. Storia vecchia ma il ruolo di laterale basso non è il suo abito preferito.
FERRARI 6,5: Complice il forfait di Caceres ritrova una maglia da titolare dopo oltre due mesi. Prestazione di notevole spessore senza sbavature. Quando si perde Taarabt in occasione della rete di Pandev, l’occhio “disattento” della VAR non lo aiuta per nulla.
CARACCIOLO 6: L’ex centrale delle rondinelle controlla agevolmente gli attaccanti avversari che questa sera non gli creano particolari grattacapi.
SOUPRAYEN 5,5: Serata meno negativa del solito anche se i risultati rimangono sempre al di sotto delle aspettative.
VERDE 5,5: Primo tempo pimpante, sempre nel vivo dell’azione. Sfiora il gol dopo pochi minuti quando coglie la parte superiore della traversa con un insidioso tiro cross. Ad inizio ripresa sparisce e Pecchia lo richiama giustamente. Da lui è lecito aspettarsi maggior continuità.
B. ZUCULINI 5,5: Forse “appesantito” dalle scorie del derby di Coppa, appare meno brillante del solito. All’intervallo, con un polpaccio dolorante, rimane negli spogliatoi.
BUCHEL 7: Il migliore dei gialloblù. Specialmente nel primo tempo prende in mano le redini del gioco e regala alcune giocate degne di nota. A metà ripresa, quando “entra in riserva”, tutta la manovra ne risente.
VALOTI 5: Lo spartito tattico della serata lo porta ad occupare più ruoli dello scacchiere offensivo scaligero. Ci mette come sempre tanto impegno ma, come spesso gli succede, finisce per perdere l’orientamento.
BESSA 5: Altra prestazione decisamente insufficiente. Lamenta una condizione ancora approssimativa e non riesce quasi mai a trovare la giocata giusta. Nemmeno lontano parente del giocatore ammirato lo scorso anno in B.
CERCI 6: Cerca con ammirevole abnegazione il gol dell’ex. Sfiora la rete nel primo tempo con una pregevole girata mentre ad inizio ripresa è Perin a negargli con una grande intervento la gioia della rete. Il suo rendimento, tuttavia, rimane ancora troppo intermittente.
KEAN 5: Pecchia lo manda in campo ad inizio ripresa nel tentativo di rimettere in piedi il risultato. A parte un tiro al volo – parato senza patemi da Perin – combina gran poco. Si dimostra ancora un frutto troppo acerbo per un campionato come quello di Serie A.
LEE 5: Cerca di portare un pò di vivacità ma non combina un granché. A parte un occasione, dove incespica maldestramente sulla palla nel tentativo di entrare in area, di lui non si ricorda altro.
F. ZUCULINI 6: Ritrova il campo dopo il secondo brutto infortunio ai legamenti del ginocchio. Cerca di portare un po’ di ordine nella zona centrale del campo quando la squadra spinge alla ricerca del pari. Di più era impossibile chiedergli.
PECCHIA 6: Viste le diverse assenze davanti e dietro, sceglie uno spartito tattico “camaleontico” – passa dal 4-2-3-1 al 4-4-2 al 4-2-4 – nell’intento di non dare alla formazione di Ballardini alcun punto di riferimento. Nella prima frazione di gara la squadra appare pimpante ed aggressiva con un efficace pressing sul portatore di palla che spegne sul nascere il gioco rossoblù. Nella ripresa, punito ingiustamente dalla VAR, rimescola le carte tornando al 4-3-3, nel tentativo di riequilibrare le sorti della contesa ma la scelta non gli frutta l’esito desiderato. Nonostante la sconfitta sicuramente immeritata, i numeri lo inchiodano alla schiacciante realtà. Sei sconfitte negli ultimi sette incontri e la penultima posizione in classifica sono molto di più di un semplice campanello di allarme. La prossima trasferta di Ferrara assume i contorni di uno spartiacque estremamente pericoloso.
Enrico Brigi
Rotolando sempre più giù
By Redazione - 5 dicembre 2017
“Riscatto (ma non è sufficiente)” – scrivevo. Raccontavo di vagoni, l’ultimo per la precisione, tutt’ora agganciato al treno salvezza, con la livrea ancora gialloblù. Chissà per quanto. Il giudizio sospeso dopo il sussulto al Mapei Stadium, come immaginavo, proiettava un film “taroccato”, che il Sassuolo umiliato dalla Fiorentina, ha certificato. Accadeva solo domenica, e le sirene iniziavano a farsi sentire.
Facile profeta, uccello del malaugurio, forse semplicemente realista. La prova del nove nella fredda serata del 4 dicembre, con il Genoa corsaro al Bentegodi. Var o non Var, l’Hellas delude. Il Verona assomiglia ad un pugile suonato che resiste dodici riprese ma perde sempre ai punti. Non è lecito aspettarsi grandi cose nemmeno con la Spal, che a Ferrara proverà l’operazione sgancio dell’ultimo fastidioso vagone, di quel famoso treno. Il tutto mentre Pecchia resta saldamente al suo posto e l’imbarazzo della retorica post gara, ostinatamente rimbomba nelle orecchie di tutti. Tranne che in quelle di Setti, che noncurante del fastidioso rumore, preferisce deragliare non badando alle conseguenze. Cosa succederà a gennaio? Niente.
Mic.Cor.
Il disco di vinile
By Redazione - 5 dicembre 2017
Gira il cerchio nero sulla base roteante. Il chiodo lo solca recependo tutte le sfumature della creazione.
Gira il cerchio sul vecchio tappeto plastificato di piazzale Olimpia, la punta lo solca e lo riga irrimediabilmente distruggendo la gioia contrita dell’ascoltatore fiducioso.
Solo tre sordi, non udenti d’amplifon, non s’accorgono di nulla ed appludono felici in attesa del lato B che solitamente è quello meno commerciale e bello.
Non c’è più sordo di chi non vuol sentire, pur se sano di staffa incudine e martello.
Il timpano non percepisce la canzone da scartare.
La fine.
Mas.Rec
FONTE: HellasNews.it
Il ritorno di Franco Zuculini
dicembre 5, 2017
È l’unica nota positiva della sconfitta di ieri sera al Bentegodi contro il Genoa. Il lungo calvario di Franco Zuculini è finalmente finito. La rottura dei legamenti del ginocchio dello scorso aprile è oggi un lontano ricordo. “Il mio rientro in campo dopo tanti mesi? Sono felice, fisicamente mi sento bene, il ginocchio ha risposto nel modo giusto a tutte le frenate e gli scatti che la partita richiede. Peccato per il risultato, è mancato solo quello, penso che se continuiamo a lavorare in questo modo i punti arriveranno con maggiore continuità – ha dichiarato il centrocampista argentino a hellasverona.it – Anche nello spogliatoio cerco di spronare sempre i miei compagni di squadra, il lavoro sulla testa è forse più importante di quello fatto sul campo, e ho cercato di farlo anche durante l’infortunio. Il gol del Genoa? Le immagini mi sembra parlino chiaro, per me è da annullare, ma evidentemente si può sbagliare. I miei prossimi mesi? Darò il massimo per aiutare la squadra a salvarsi”.
Decima sconfitta in campionato, la sesta al Bentegodi
dicembre 5, 2017
Quella contro il Genoa è la 10ª sconfitta in campionato per l’Hellas Verona di Fabio Pecchia. Solo il Benevento ha perso di più nelle prime quindici giornate. Davanti al pubblico amico del Bentegodi, 6º ko per Bessa e compagni.
Pagelle
dicembre 4, 2017
Nicolas 6, Romulo 5.5, Caracciolo 6, Ferrari 6, Souprayen 5; Zuculini B. 5.5 (Kean 5), Buchel 6; Verde 5.5 (Lee 5.5), Bessa 5.5, Valoti 5.5 (Zuculini F. sv), Cerci 6. All: Pecchia 6
Hellas Verona-Genoa, 14.136 spettatori
dicembre 4, 2017
Per Hellas Verona-Genoa, presenti 14.136 spettatori, incontro valido per la quindicesima giornata del campionato di Serie A.
Vantaggio del Genoa irregolare. A cosa serve il Var?
dicembre 4, 2017
Il Genoa chiude in vantaggio il primo tempo al Bentegodi grazie alla rete di Pandev siglata al 46’, gol propiziato però dalla posizione di fuorigioco della squadra di Ballardini, come testimonia il fermo immagine di Sky Sport.
Benevento-Milan 2-2. Il portiere Brignoli regala il primo storico punto in Serie A ai campani
dicembre 3, 2017
Storico primo punto in Serie A per il Benevento. All’ultimo minuto dei cinque di recupero, il portiere Brignoli di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, regala il pareggio alla squadra di De Zerbi contro il Milan di Gattuso, all’esordio sulla panchina rossonera.
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
Gli occhi distratti del Grande Fratello
La sconfitta con il Genoa e il Var: il Verona deve fare di più, ma certi errori sono gravi
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 05/12/2017, 10:45
Doveva essere l’occasione per serrare i ranghi e compattarsi nel gruppo, e invece le cose si sono ulteriormente complicate. Udinese e Genoa salutano momentaneamente la scomoda compagnia: il Verona resta inchiodato a quota 9, a una lunghezza dalla Spal, due dal Sassuolo e tre dal Crotone. L’A3 si assottiglia: dato per spacciato il Benevento (credete nei miracoli?) rimangono in quattro per un posto salvezza. Se va bene, c’è poco da stare allegri. La sconfitta di ieri sera è grave per la classifica, ma soprattutto per il morale, che dopo Sassuolo e il derby di Coppa con il Chievo aveva ripreso ossigeno. Le gomme sono di nuovo a terra, e domenica a Ferrara ci si gioca una buona fetta di salvezza. Quello del Verona attuale è il litorale più lungo dello Stivale: le ultime spiagge non finiscono mai.
La partita con il Genoa ha purtroppo confermato che la coperta a disposizione di Pecchia è corta. Senza Pazzini (ieri sera quantomai utile), Fares (il più in forma nell’ultimo periodo), Caceres, Heurtaux, e con un Bruno Zuculini a mezzo servizio, i nodi sono venuti tutti al pettine. Rómulo esterno basso è un limite più che una risorsa, forse sarebbe stato il caso di alzarlo a centrocampo e puntare su Bearzotti, reduce peraltro da una bella prova nel derby; Cerci e Verde vanno a corrente alternata; Bessa lo stiamo aspettando come Godot, Kean si conferma un frutto ancora troppo acerbo, Valoti non sfrutta appieno il suo potenziale. Nota lieta Buchel, che almeno sta motivando con le prestazioni il suo arrivo a Verona.
La maggior emergenza è tuttavia sul fronte offensivo, dove la truppa conferma purtroppo tutta la sua mancanza di peso specifico. In rapporto ad un enorme mole di lavoro, stringi stringi troppo poco ha fatto negli ultimi sedici metri per poter sperare a qualcosa di più. Detto questo, il pareggio era senza dubbio il risultato che meglio avrebbe rispecchiato quanto il campo ha espresso (poco). Non sappiamo invece che partita abbia visto Ballardini, che a fine gara ha parlato di “vittoria meritata del suo Genoa”. I bronzi pensavamo venissero da Riace; che avessero discendenti a Ravenna lo abbiamo scoperto ieri sera guardandolo in faccia mentre teneva il sermone in sala stampa.
Chiudiamo con ciò che tiene banco al Var Sport: le immagini televisive hanno evidenziato come il gol di Pandev fosse viziato da una posizione irregolare di Taraabt dai cui piedi è partita l’azione. Che possa essere sfuggito a D’Amato e al suo segnalinee ci può stare. Ma gli occhi del Grande Fratello Varista che guardavano? La finale su Canale 5 tra voyeurismi Moseriani…? Spiace ricordare che anche a Cagliari, sul gol di Pazzini i Varisti di turno furono altrettanto distratti. Nella misera economia di un campionato sofferto come il nostro, sono due errori che pesano. Per carità, lungi dal suonare nenie vittimiste che non ci appartengono, ma nell’era della tecnologia dagli occhi di falco pretendere un po’ di attenzione è un sacrosanto diritto.
NEWS
Pagelle Verona, Cerci punge, Valoti e Verde no
Ferrari rientro okay. Bruno Zuculini affaticato. Kean entra male
di Matteo Fontana, @teofontana 05/12/2017, 00:07
NICOLAS 6
Più che subire un gol in probabile fuorigioco non deve fare. Il Genoa gli si presenta davanti con Rigoni e Biraschi, ma sbaglia in fase di conclusione.
ROMULO 5,5
Da terzino destro non incide come quando viene impiegato in posizione avanzata. Prestazione senza mai una sterzata efficace.
FERRARI 6
Rientra in campo a due mesi dall’ultima partita, l’1 ottobre a Torino. Subito accorto, è sfortunato in occasione del gol del Genoa: Taarabt fugge via e lui è l’uomo che, secondo arbitro e Var, lo tiene in gioco.
CARACCIOLO 6
Gli attaccanti del Genoa gli creano poche apprensioni, eppure gli tocca vederli esultare per il gol che manda al tappeto il Verona.
SOUPRAYEN 5
Sulla fascia sinistra l’Hellas è perforabile. Per un tempo gli unici pericoli creati dal Genoa arrivano da lì. Troppe distrazioni.
B. ZUCULINI 5,5
Non è al meglio, gli manca la solita corsa. Pare risentire dei 120’ giocati nel derby di Coppa Italia con il Chievo. Dopo un tempo esce per un problema a un polpaccio.
BUCHEL 6
Inizia con la forza di Hulk, poi frena, ma il suo apporto, fatto di tanta quantità, ma con non rari momenti di discreta qualità.
VERDE 5,5
Pronti via, centra una traversa con un tiro che doveva essere un cross. Cerca qualche ghiribizzo di fantasia, ma poi la difesa del Genoa lo capisce e lo argina con poche difficoltà. Si spegne presto.
VALOTI 5,5
Ruota in tre ruoli diversi: dietro Cerci, lateralmente, a centrocampo. Finisce per smarrirsi, per non trovare più la bussola.
BESSA 6
Allo stesso modo di Valoti, si sposta in più ruoli. Non è al meglio della condizione, però, rispetto alle sue ultime apparizioni, è più presente. Segna un gol, ma il gioco è già fermo per un’irregolarità di Cerci.
CERCI 6,5
Il Verona si appoggia al suo talento per provare a sfondare. Lo fa sia quando il risultato è in parità che dopo la rete di Pandev. Sempre insidioso, ma non basta per passare.
KEAN 5
Mai pungente, ha un buon pallone che spreca gettandolo tra le braccia di Perin.
LEE 5,5
Stavolta non aggiunge vivacità.
F. ZUCULINI ng
PECCHIA 6
Deve reinventare la difesa, con le squalifiche di Heurtaux e Fares e il forfait in extremis di Caceres: sono tre titolari fissi su quattro della linea arretrata. Il Verona avanza bene nel primo tempo, prende una rete che sembra irregolare, le tenta tutte per recuperare. Non basta. Urge immediato riscatto per non sprofondare.
NEWS
Verona sconfitto 0-1 dal Genoa. Il Var concede un gol irregolare ai rossoblù
Un Hellas volenteroso punito da un grave errore degli arbitri sul gol di Pandev
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 04/12/2017, 23:05
VERONA, ITALY - DECEMBER 04: Goran Pandev (R) of Genoa CFC scores his openig goal during the Serie A match between Hellas Verona FC and Genoa CFC at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on December 4, 2017 in Verona, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)
Una sconfitta che brucia. Perché il Verona, per quanto visto in campo non la merita. E perché il gol di Pandev che vale tre punti, nasce da una netta posizione di fuorigioco di Taraabt che il Var, lì apposta, valuta invece regolare. Incredibile. Il Genoa fa poco per vincere, si difende per ripartire. Il Verona corre per 90 minuti ma spesso gira a vuoto. La mancanza di una punta è devastante, perché la mole di gioco e di palle portate in area è tanta, ma non c’è chi segna, chi piega le mani al portiere, chi sfonda la rete o anche chi la mette dentro di stinco, poco importa.
FORMAZIONI
Pecchia non varia assetto riproponendo il 4-4-2. Fares ed Heurtaux sono squalificati, Caceres e Pazzini infortunati, in difesa rientra Ferrari. Nicolas in porta, dietro ci sono Romulo, Ferrari, Caracciolo e Souprayen, in mezzo al campo Bessa, Buchel, Bruno Zuculini e Verde, in avanti Valoti e Cerci.
Ballardini schiera un 3-5-2 con Perin tra i pali, Izzo, Spolli e Zukanovic i tre centrali, Rosi, Rigoni, Veloso, Bertolacci e Laxalt in mediana, Pandev e Taraabt in attacco.
La temperatura è di poco sopra lo zero, al Bentegodi ci sono spettatori, dei quali 277 genoani. Il Genoa gioca in maglia bianca.
PRIMO TEMPO, BUON VERONA MA IL VAR TRADISCE E SEGNA PANDEV
Parte più sicuro il Genoa. Il Verona risponde con la prima iniziativa al 5’. Verde va verso il fondo e di destro crossa, la palla accarezza la traversa prima di finire dalla parte opposta senza produrre effetto. Al 9’ dopo un’azione corale, Romulo crossa dal fondo e Zuculini è anticipato dalla difesa. Verde guizza, Buchel chiude in corner una buona discesa di Rosi al 12’. Verde lancia Bessa in contropiede, ma il brasiliano difetta nell’aggancio del pallone. La gara è vivace. Buchel si mette in mostra con un paio di giocate che sbrogliano la situazione.
Al 18’ il Genoa va vicino al vantaggio. Pandev serve sul fondo Taraabt che crossa, la palla giunge a Bertolacci che da buona posizione calcia, la palla è deviata da Pandev e va sul fondo.
Buchel è in vena, e non poco. Va in serpentina al 23’ superandone due prima di venire atterrato ai 26 metri dalla porta. La punizione di Verde va sulla barriera. Cerci stenta ad accendersi pur provandoci. Si ammacca al 24’ dopo un suo intervento su Veloso, si rialza ma bofonchia e zoppica. Si scaldano Lee e Kean. Romulo serve Cerci in area al 28’. L’ex Torino si gira e calcia chiedendo troppo a se stesso, la palla va sul fondo. Il Verona prende il campo, il Genoa si abbassa a 5-3-2. I generosi tentativi dei gialloblù in avanti vanno a cozzare spesso contro il muro genoano. Bessa non dà l’idea di essere in crescita, poco cercato anche Valoti, del resto la squadra si muove quasi sempre sulla catena di destra, che è indubbiamente la migliore.
Pecchia continua a sbracciarsi, incurante del freddo, con la cravatta che svolazza sulla camicia. Impassibile Ballardini che segue glaciale i suoi.
Buchel troneggia a centrocampo, uscendo palla al piede dalla difesa. Sembra si vada sullo 0-0 negli spogliatoi. Sembra. Perchè ci sono due minuiti di recupero. Il Verona fa torello, poi perde un pallone e Taraabt scappa via a Ferrari. In fuorigioco. Dal fondo l’attaccante mette al centro, Bertolacci scivola e casualmente serve Pandev che trafigge Nicolas. Fermi tutti, arriva il Var (Paolo Valeri e Antonio Rapuano), che stavolta buca clamorosamente dando posizione valida e quindi buono il gol. Ingiusto e pesante il vantaggio genoano.
SECONDO TEMPO, VERONA IN AVANTI A TESTA BASSA, MA IL RISULTATO NON CAMBIA
Pecchia richiama subito Zuculini e inserisce Kean, 4-3-3 con Verde e Cerci attorno al nuovo entrato. Bessa ha un passo lento e perde palloni di troppo. Il Verona vuole pareggiare e si getta in avanti. Al 13’ ci va vicino con Cerci che servito da Bessa entra da destra, calcia e Perin in tuffo sventa. Cerci vola sul fondo, i rossoblù tamponano rischiando. L’Hellas, quasi tutto in avanti, si espone al contropiede, il Genoa è però lento nel ripartire. Lo fa al 18’ ma Rigoni, solo, si divora il gol calciando a lato. Entra Lapadula per Pandev al 19’. Cerci al 20’ è in fuorigioco davanti a Perin, poi Bessa insacca ma non vale. Al 23’ Entra Omeonga per Rigoni.
Il secondo cambio di Pecchia è Lee per Verde al 26’. Minuto 29’ Kean scambia con Bessa che viene anticipato di un soffio da Perin, poi è ancora Kean a calciare di prima intenzione ma centralmente pochi istanti dopo. Il cuore non manca all’Hellas, che meriterebbe il pari. Lee si invola e vola per terra, non c’è fallo al 32’. Bertolacci viene ammonito per fallo da dietro su Ferrari che lo aveva sbeffeggiato in pallonetto. Anche Lapadula finisce sul taccuino di Damato. Ci prova il Verona, ma il fiato è sempre più corto, col pressing a tutto campo che è costretto a fare. Romulo sbaglia molto.
Franco Zuculini fa il suo ritorno in campo dopo molti mesi (si infortunò ad aprile). Esce Valoti al 37’. Romulo sbaglia ancora dal fondo, una tristezza. Negli ultimi minuti il Genoa piglia falli che spezzettano il gioco.
5 minuti di recupero. I gialloblù sono tutti avanti a tentare di passare la ragnatela genoana. Parte il contropiede, Biraschi, subentrato a Laxaalt, si divora il due.
Finisce 0-1, e l’occasione di avvicinarsi alle altre sfuma.
NEWS
Risultati: Inter a valanga col Chievo, la Fiorentina travolge il Sassuolo
Nerazzurri primi. Gli emiliani non allungano nella bassa classifica. Pari tra Bologna e Cagliari
di Redazione Hellas1903, 03/12/2017, 17:07
Il quindicesimo turno di Serie A prosegue con la vittoria dell’Inter sul Chievo. Un successo molto ampio: 5-0 per i nerazzurri, che salgono al primo posto solitario in classifica, sorpassando il Napoli.
Nel pomeriggio, prova di forza della Fiorentina, che batte per 3-0 il Sassuolo. Gli emiliani, che hanno sostituito in settimana Bucchi con Iachini, restano a 11 punti, due lunghezze sopra il Verona.
A Bologna è pareggio tra la formazione di Donadoni e il Cagliari: 1-1 finale.
Stasera si gioca Sampdoria-Lazio.
FONTE: Hellas1903.it
Verona-Genoa, 3 tifosi Hellas denunciati
del 05 dicembre 2017 alle 17:04
Tre ultras dell'Hellas Verona tra i 24 e i 18 anni sono stati denunciati dalla Digos della Questura scaligera per possesso di artifizi pirotecnici in occasione delle manifestazioni sportive. Ieri sera, prima dell'inizio della partita del campionato di serie A Verona-Genoa allo stadio Bentegodi, i poliziotti della Digos hanno controllato i tre ultras gialloblù che con il loro atteggiamento sospetto facevano presumere che volessero tendere un agguato alla tifoseria genoana che da lì a poco sarebbe transitata lungo la tangenziale. Dopo un'accurata perquisizione personale, sono stati rinvenuti un fumogeno e due bombe carta. I tre ultras sono stati così accompagnati in Questura e dopo la fotosegnalazione sono stati denunciati. Intanto il Questore di Verona, Ivana Petricca, avvierà il procedimento amministrativo per l'adozione del provvedimento di "Daspo".
Hellasmania: che peccato! Ma ora siamo punto e a capo
del 05 dicembre 2017 alle 11:35
di Nicola Corona
Nel calcio, più che in tanti altri sport, c'è una bella differenza tra prestazione e risultato e capita non di rado che ottenere la prima non equivalga a raggiungere il secondo. È proprio il caso della partita di ieri sera. Il Verona ha "fatto la gara", cercando di alzare il ritmo e creando diverse occasioni da gol, ma alla fine ha perso. Il Genoa si è limitato a difendere con ordine, provando solo nella ripresa a ripartire in contropiede negli spazi che si erano creati, ma a conti fatti ha avuto ragione.
Per la squadra gialloblù si è trattato di una vera e propria beffa, considerato il fatto che il gol partita di Pandev è arrivato da un'azione in cui Taarabt si trovava, anche se di pochi centimetri, in fuorigioco.
Qualche tempo fa Pecchia, parlando del Chievo avversario nel match di Coppa Italia, aveva candidamente ammesso di invidiare alla squadra di Maran l'esperienza e la grande capacità di gestione della partita. Proprio quest'ultima sembra essere la qualità principale di cui il suo Hellas Verona è completamente sprovvisto. E anche contro il Genoa, purtroppo, ne è stata data dimostrazione.
I gialloblù ieri sera hanno cominciato bene, attaccando il Genoa con buona pericolosità. Le occasioni migliori sono capitate sui piedi di Verde e Cerci. Poi, proprio nel momento peggiore, a meno di un minuto dalla fine del primo tempo, il Genoa è riuscito a passare in vantaggio con Pandev nell'unico tiro in porta dei rossoblù dell'intero match. Una rete arrivata con la silente complicità del Var, ma anche per le solite disattenzioni difensive che quest'anno stanno costando tanti punti al Verona.
Si perchè tra Genoa e Bologna la squadra di Pecchia ha lasciato sul campo sei punti, perdendo due partite che per le prestazioni offerte potevano benissimo essere due vittorie. Ma questo è appunto il calcio. La cosa peggiore è che sono arrivate contro dirette avversarie per la salvezza (più il Genoa del Bologna per la verità) e per di più in casa, dove teoricamente il Verona dovrebbe ottenere la maggior parte dei punti per rimanere in A.
La ripresa di ieri sera è stato il vano assalto di una squadra apparsa incredula e confusa. Tanta buona volontà ma anche tanto, troppo disordine per poter essere davvero efficace e, se Rigoni non avesse sbagliato quell'incredibile occasione in contropiede, la partita poteva già dirsi chiusa ancor prima.
Insomma, la stagione dei gialloblù non vuole proprio svoltare. Ci eravamo illusi dopo le ultime incoraggianti prestazioni e le vittorie con Sassuolo e Chievo. Invece siamo ancora punto e a capo, con l'aggravante che la classifica comincia davvero a farsi pesante.
Domenica a Ferrara contro la Spal è in programma una sfida decisiva, per Pecchia e per tutto il Verona. Perdere li significherebbe davvero allontanare sempre più le speranze salvezza, anche perchè le restanti partite di dicembre prevedono un calendario piuttosto ostico, con la doppia sfida al Milan, la trasferta di Udine e la gara al Bentegodi con la Juventus. Non si può più sbagliare. Domenica a Ferrara servirà si la prestazione, ma conterà molto di più fare risultato.
Genoa, Pandev sul gol al Verona: 'Se la Var l'ha dato, allora era buono'
del 05 dicembre 2017 alle 09:12
di Marco Tripodi
L'uomo partita di Verona-Genoa è stato Goran Pandev, autore al 47esimo del primo tempo della zampata che ha deciso lo scontro salvezza del Bentegodi, regalando ai rossoblu tre punti importantissimi: "È stata una partita molto difficile - ha raccontato il macedone a Radio Nostalgia - era importante vincere e portare tre punti a casa. Il mio è stato un gol importantissimo che ci ha permesso di vincere, ma ciò che conta è il gruppo, ci siamo aiutati tutti correndo per novanta minuti".
La rete di Pandev è parsa a molti viziata da un fuorigioco in apertura di azione di Taarabt: "C’è il Var - ha spiegato l'ex Inter - se il gol è stato concesso vuol dire che è valido. Il gol è nato da Taarabt, poi mi è arrivato il pallone sul destro, arrivano sempre sul destro ultimamente, oggi è andata bene. Contento per il gol, ma viene prima il gruppo, piano piano stiamo uscendo fuori da una situazione difficile".
Pandev ha infine fatto una breve analisi della gara disputata dal Genoa e del positivo momento attraversato dai grifoni dopo l'arrivo di Ballardini: "La partita l’avevamo preparata così., cercando di aspettarli. Dovevamo sfruttare meglio il contropiede, soprattutto nel secondo tempo, alla fine la sofferenza è stata ripagata con la vittoria. Queste partite bisogna chiuderle prima, altrimenti si rischia di soffrire fino alla fine".
FONTE: CalcioMercato.com
Pandev segna e all'arbitro non basta la VAR: l'Hellas cade al Bentegodi
Il gol partita del Grifone è arrivato dopo un fuorigioco che incomprensibilmente non è stato visto da Damato e i suoi assistenti, nonostante l'uso del Video Assistant Referee. Inutili poi gli assalti dei gialloblu, che tornano a sprofondare in classifica
Luca Stoppele 04 dicembre 2017 21:54
Dopo la vittoria sul Sassuolo, l'Hellas Verona non è riuscito a dare continuità al proprio risultato positivo ed è stato superato in casa dal Genoa pr 1-0.
La prima frazione è iniziata su ritmi abbastanza bassi, con le due formazioni impegnate a studiarsi a vicenda. Una fase interrotta dal cross sbagliato da Verde al 5', che ha sorpreso Perin trovando la traversa. I padroni di casa hanno così cercato piano piano di guadagnare campo, attuando anche un pressing alto per andare subito alla ricerca della palla.
La formazione di Ballardini però non resta a guardare, con Rosi che al 7' ha servito in area Pandev, la cui girata è diventata facile preda per Nicolas. La lotta fra le due squadre è proseguita per tutti i primi 45 minuti, con l'Hellas che ha dato segni di poter prendere in mano il pallino del gioco, faticando però a risultare effettivamente pericoloso negli ultimi 20 metri: la manovra, sviluppata soprattutto sulle fasce infatti, spesso non ha trovato il giusto terminale offensivo.
Ad avere una buona occasione al 18' è stato Bertolacci, al termine di un'azione insistita del Grifone, il cui tiro ha colpito la testa di Pandev per poi uscire. La risposta gialloblu è arrivata al 27', quando Romulo ha pescato in area Cerci, che ha calciato dopo stop e palleggio, senza riuscire ad inquadrare la porta.
Più reattivi e più decisi a cercare la rete, gli scaligeri sono stati puniti al 47', quando Taarabt è stato servito sul filo del fuorigioco: il marocchino ha messo poi la sfera in mezzo, che dopo è una respinta è arrivata sul piede di Pandev che ha insaccato. L'arbitro prima di convalidare ha atteso il responso del VAR, con Valeri e Rapuano davanti allo schermo: per la terna arbitrale il gol è risultato regolare, ma le immagini mostrano il fuorigioco in partenza di Taarabt. Damato e i suoi collaboratori sono riusciti quindi nell'impresa di non fischiare un fuorigioco, pur avendo a disposizione l'occhio elettronico della telecamera.
Il copione non è cambiato nella ripresa, con un Verona apparso volenteroso ma anche molto confusionario, che ha lasciato qualche spazio alle folate dei rossoblu. Con Kean al posto di Bruno Zuculini, Pecchia ha gettato subito nella mischia la sua unica punta centrale, che al 56' ha cercato il gol dopo un batti e ribatti in area avversaria, vedendo il suo tiro ancora respinto. Due minuti dopo si è messo in proprio Cerci, che al termine di una bella penetrazione ha costretto Perin ad un bell'intervento con un sinistro dal limite.
Nel cercare di mettere l'avversario alle corde, l'Hellas al 63' ha rischiato di subire in contropiede, con Pandev che ha appoggiato su Rigoni (apparso comunque in netto fuorigioco), il quale solo davanti a Nicolas ha messo fuori. Così come al 65' la splendida rovesciata di Valoti ha trovato l'ex Torino e Atletico Madrid al di là dell'ultimo uomo.
Il Verona allora ha continuato a cercare la strada del pareggio, pur essendo evidente la scarsa lucidità e le poche idee nella testa degli uomini di Pecchia, che hanno provato a gettare il cuore oltre l'ostacolo trovandosi davanti ad una difesa organizzata quanto basta per respingere i loro attacchi. Così al 74' Izzo ha stoppato la conclusione di Bessa in area, ben servito da Kean, mentre poco dopo è stato lo stesso numero 9 a vedersi parare da Perin il suo piatto al volo da distanza ravvicinata.
Gli assalti scaligeri sono poi proseguiti, ma la migliore occasione è arrivata al 92' sul piede di Biraschi, che da solo ha messo a lato al termine di un contropiede 5 contro 2.
È una sconfitta che pesa tantissimo quella incassata dall'Hellas Verona, sia sul piano della classifica che su quello del morale. I gialloblu perdono un'altra partita pur giocando decisamente meglio degli avversari, pagando ancora le poche soluzioni quando la sfera arriva vicino alla porta avversaria. Il Genoa visto questa sera è apparso una formazione assolutamente abbordabile, ma le continue imprecisioni, la mancanza di lucidità e le idee confuse, hanno impedito ai padroni di casa di trovare la meritata rete. Lo stesso Pecchia dovrà riflettere sulla prestazione dei suoi: la forza di volontà infatti difficilmente basta per restare in Serie A.
Un capitolo a parte lo merita però il gol che ha deciso la partita. La direzione di gara di Damato è stata di per sè poco convincente, ma l'errore sul gol che ha deciso la partita sembra semplicemente irreale: un fuorigioco del genere ad occhio nudo è quasi impossibile da vedere, ma con telecamere, schermi e due persone (Valeri e Rapuano) davanti a questi ultimi viene da chiedersi come sia possibile non ravvisarlo. Decidere uno scontro salvezza con un errore di questo tipo, oltretutto nel massimo campionato italiano, è un errore gravissimo che non può non alimentare le polemiche sul Video Assistant Referee. Magari se lo stesso direttore di gara avesse "speso" quei 30/40 secondi per andare a consultare le immagini, forse avremmo parlato di un altro risultato, che in ogni caso non avrebbe nascosto i problemi che perseguitano il club scaligero.
Alle 15 di domenica 10 dicembre i gialloblu affronteranno la Spal sul suo terreno di gioco, e a questo punto Pecchia torna a giocarsi la panchina.
FONTE: VeronaSera.it
Verona-Genoa 0-1: pagelle e tabellino
Verona-Genoa, 15ª giornata Serie A 2017/2018: cronaca in diretta live con formazioni ufficiali, risultato, pagelle, tabellino
Di Redazione CalcioNews24 - 4 dicembre 2017
Vittoria sofferta del Genoa sul campo di un Verona mai domo. Il Grifone ha trovato il gol vincente con Pandev e sfiorato il raddoppio con Rigoni, i gialloblu hanno creato gioco ma non hanno trovato la conclusione giusta, complice un Izzo in versione Nazionale.
Verona-Genoa 0-1: pagelle e tabellino
MARCATORI: pt 46′ Pandev
VERONA (4-2-3-1): Nicolas 6; Romulo 6.5, Ferrari 6, Caracciolo 6, Souprayen 5; Buchel 6.5, B. Zuculini 5.5 (1′ st Kean 6); Verde 6 (25′ st Lee sv), Valoti 6 (36′ st F. Zuculini sv), Bessa 6; Cerci 6. Allenatore: Pecchia.
GENOA (3-5-2): Perin 6; Izzo 7, Spolli 6, Zukanovic 6; Rosi 6, Rigoni 5.5 (22′ st Omeonga 5.5), Veloso 5, Bertolacci 6.5, Laxalt 5 (40′ Biraschi sv); Taarabt 7, Pandev 6.5 (18′ st Lapadula 5.5). Allenatore: Ballardini.
ARBITRO: Damato di Barletta.
NOTE: ammoniti Souprayen, Omeonga, Spolli, Bertolacci, Lapadula e Buchel.
VERONA-IL MIGLIORE
ROMULO 6.5: freschezza atletica unita ad una qualità che mette a disposizione dei compagni. E’ tornato quello dei tempi d’oro.
VERONA-IL PEGGIORE
SOUPRAYEN 5: confusionario, poco incisivo quando si tratta di spingere e finisce per lasciare Bessa nella morsa avversaria. Bocciato.
GENOA-IL MIGLIORE
IZZO 7: annulla tutte le mezze punte del Verona che gli capitano a tiro, attento e preciso nel chiudere le diagonali. Muro.
GENOA-IL PEGGIORE
LAXALT 5: siamo abituati a vedere una freccia lungo l’out mancino, invece, stasera l’uruguayano è apparso poco lucido e non determinante nella manovra. Assente.
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FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona dopo il posticipo: "Hellas di nuovo nel baratro"
05.12.2017 07:53 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Il Corriere di Verona apre in prima pagina con il posticipo del lunedì della 15esima giornata di Serie A: "Pandev gela il Bentegodi. Hellas di nuovo nel baratro". Il Genoa batte gli uomini di Pecchia, che dopo i recenti buoni risultati ottenuti anche in Coppa Italia contro il Chievo, vengono sconfitti e rispediti nei bassissimi fondi della classifica.
RASSEGNA STAMPA
Il Secolo XIX, Genoa: "Il colpo della falange macedone"
05.12.2017 07:48 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
"Il colpo della falange macedone" è il titolo con il quale Il Secolo XIX ha voluto raccontare sulla propria prima pagina il successo degli uomini di Davide Ballardini ieri sera in casa dell'Hellas Verona. Un successo firmato da Goran Pandev.
SERIE A
Genoa rigenerato da Ballardini. E ora c'è un Pepito in più
05.12.2017 07:45 di Andrea Piras
Compattezza e cinismo. E' un Genoa rigenerato dalla cura Davide Ballardini quello che ha fatto suo il monday night. Perin e soci hanno espugnato il “Bentegodi” di Verona superando l'Hellas per 1-0 e conquistando il secondo successo in tre gare e il terzo risultato utile consecutivo. Un ruolino di marcia importantissimo per i rossoblu che escono dalla zona calda della classifica e fanno loro un altro scontro diretto dopo la vittoria di Crotone. Decisiva una rete nel recupero del primo tempo di Goran Pandev, lottatore in attacco e freddo nel superare Nicolas facendo saltare di gioia i tifosi che hanno raggiunto il Veneto. Nella ripresa la squadra di Pecchia ha premuto sull'acceleratore andando alla ricerca della rete del pareggio che però non è arrivata. E' il segreto del Genoa di Ballardini saper soffrire tutti insieme respingendo colpo su colpo gli attacchi dell'avversario con una difesa blindata e capace di incassare solo un gol nel nuovo corso. Per il prosieguo del campionato poi il Vecchio Grifone potrà contare su un attaccante molto importante: Giuseppe Rossi. Il giocatore è pronto a ritornare in Italia dopo le avventure non fortunate con Levante e Celta Vigo in Liga. Ultimate le visite mediche e superati - ce lo auguriamo tutti - i problemi al ginocchio, Pepito è pronto ad abbracciare i colori rossoblu e nel pomeriggio di oggi si presenterà alla stampa prima e ai suoi nuovi tifosi poi. Appuntamento dunque alle 17.30 al Museo della società rossoblu al Porto Antico, cornice sempre suggestiva e punta di diamante della città di Genova. Una nuova alternativa tattica per mister Ballardini che avrà a disposizione dalla sfida contro l'Atalanta un giocatore della classe sopraffina ma troppo sfortunato negli ultimi anni. Per spingere questo Genoa verso lidi sempre più tranquilli e far tornare il sorriso al suo popolo.
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle dell'Hellas Verona - Souprayen ci prova, attacco spuntato
Risultato finale: Hellas Verona-Genoa 0-1
04.12.2017 23:49 di Andrea Carlino
Nicolas 6 - Nulla può sul gol di Pandev. Per il resto non è particolarmente impegnato.
Romulo 5.5 - Non è particolarmente preciso in alcune fasi della gara. Lo specchio della prestazione è il tiro del primo tempo finito alle stelle.
Ferrari 6 - Chiusure puntuali in marcature nel primo tempo. Bene anche nella ripresa.
Caracciolo 6 - Si integra bene con il compagno, si fa sorprendere in occasione del gol di Pandev.
Souprayen 6 - Spinge appena può, si fa vedere anche al tiro.
Bruno Zuculini 5.5 - Prima metà di gioco senza grandi sussulti. Pecchia lo cambia dopo un tempo. (Dal 46' Kean 5.5 - Ci prova, ma è ancora acerbo. I 17 anni pesano in un match scorbutico e sul filo del rasoio)
Bessa 5.5 - Rispetto alla scorsa stagione in B è un altro giocatore. In negativo. Fatica a rendersi pericoloso, lui che era stato uno dei uomini più importanti per Pecchia.
Buchel 6 - Prima fase di gioco notevole con qualità e quantità. Nel secondo tempo, invece, non trova lo spazio giusto per spingere.
Verde 5.5 - Gara senza grandi sussulti, non trova mai spazio per pungere. Esce nell'ultima parte di gara. (Dal 70' Lee 5.5 - Il talento coreano non convince nello spezzone di gara avuto a disposizione)
Cerci 5.5 - Una conclusione pericolosa, ma anche lunghe pause. Non fa la differenza.
Valoti 5.5 - Gara opaca con pochi spunti. Può fare di più rispetto al suo talento. (Dal 83' Franco Zuculini s.v. )
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle del Genoa - Bene Izzo e Pandev, opaco Rigoni
Risultato finale: Hellas Verona-Genoa 0-1
04.12.2017 23:47 di Andrea Carlino
Perin 6.5 - Quando è impegnato risponde presente. Ancora porta imbattuta. Il vento sembra essere cambiato.
Izzo 6.5 - Rivitalizzato dopo la squalifica e l'approdo di Ballardini. Gioca un match lucido, mai una sbavatura.
Spolli 6 - Tiene botta contro gli attaccanti dell'Hellas Verona. Qualche grattacapo in più con Kean in campo, ma supera l'esame.
Zukanovic 6.5 - Più volte deve ricorrere alle maniere forti, quasi sempre con risultati positivi.
Rosi 6 - Bene in entrambe le fasi, rimane lucido anche nei momenti di maggiore difficoltà.
Rigoni 5.5 - Gara di sacrificio, ma pesa tanto l'errore in contropiede nella ripresa. Non inficia la vittoria, ma rimane uno sbaglio non consueto per lui. (Dal 67' Omeonga 6 - Un aiuto nel finale di gara, dà vigore alla manovra difensiva.)
Laxalt 6 - Qualità e quantità sulla fascia. Nel 3-5-2 è disciplinato e sbaglia pochissimo.
Taarabt 6 - Il talento c'è, le giocate anche, ma è poco continuo. Può e deve dare di più. Quando si accende, però, sa fare la differenza. (Dal 85' Biraschi s.v.)
Bertolacci 6 - Meno continuo nell'azione, ma nelle occasioni più pericolose c'è sempre. Prestazione sufficiente.
Veloso 6 - Sempre più nel vivo del gioco del Genoa. Un po' compassato nell'azione, ma sapiente uso del pallone soprattutto nei momenti caldi della gara.
Pandev 6.5 - Un gol importante sia per la squadra che per se stesso. Lapadula dovrà impegnarsi tanto per togliergli il posto. Esce stremato. (Dal 62' Lapadula 6 Ci prova, ma non trova la via della rete.)
ALTRE NOTIZIE
Genoa, Ballardini: "Vittoria meritata anche senza giocare bene"
04.12.2017 23:31 di Andrea Carlino
A Sky Sport, dopo la gara contro l'Hellas Verona, parla il tecnico del Genoa, Davide Ballardini: "Delle ultime gare questa è stata la gara dove abbiamo giocato meno bene, ma tutto sommato abbiamo avuto anche occasioni per segnare. Abbiamo meritato la vittoria. Ho portato le mie idee, il mio lavoro. I ragazzi mi stanno seguendo, sono contento di questo. Siamo stati capaci a concedere poco o nulla all'avversario in salute. Legame con la città? Sono rustico e generoso come lo sono i genovesi. Taarabt? Deve comprendere di avere grandi qualità però alle volte perde dei palloni 'sanguinosi'. Sa che può e deve fare di più".
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Genoa, Veloso: "Con giocatori di qualità si gioca meglio"
04.12.2017 23:30 di Andrea Carlino
A Sky Sport, dopo la gara contro l'Hellas Verona, parla il centrocampista del Genoa, Miguel Veloso: "Siamo molto contenti per il risultato ottenuto. Una grande vittoria per il proseguimento del nostro futuro. Con il nuovo modulo mi trovo meglio, anche se in generale mi trovo bene con tutti. Con i giocatori di qualità, ovviamente, è più facile".
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Genoa, Perin: "Abbiamo capito che dobbiamo solo salvarci..."
04.12.2017 23:12 di Andrea Carlino
A Sky Sport, dopo la gara contro l'Hellas Verona, parla il portiere del Genoa, Mattia Perin: "Non so cosa sia cambiato. Forse abbiamo metabolizzato il fatto che siamo una squadra che deve salvarsi. Il merito di questi sette punti in tre gare è da dividere tra Juric e Ballardini, due bravi allenatori. Ballardini ha dato fiducia, nuovi stimoli e tanta grinta. La chiave della svolta è stata soprattutto mentale. Siamo una squadra che deve lottare per la salvezza, dobbiamo continuare bene questa stagione".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
I NUMERI DI #VERONAGENOA
05/DICEMBRE/2017 - 13:00
Verona - Analizziamo, grazie ai dati forniti da Opta e Panini Digital, alcune statistiche relative a Hellas Verona-Genoa.
VOLUME DI GIOCO
Nonostante il risultato, volume di gioco nettamente a favore dei gialloblù, con un possesso palla pari al 59% (record stagionale per le partite casalinghe dell'Hellas Verona) e con 480 passaggi riusciti (leader Romulo, con 66). Anche la supremazia territoriale premia l'Hellas Verona, 62 a 38 la percentuale in favore dei gialloblù.
FASE OFFENSIVA
46 le palle giocate in zona area avversaria dal Verona, contro le 33 del Genoa che ha trovato il gol nel suo unico tiro nello specchio della porta. Quindici i tiri totali dei gialloblù (tre quelli tentati, a testa, da Verde e Cerci) con 3 occasioni create.
BUCHEL, NICOLAS E ROMULO
Buchel è il calciatore gialloblù che ha affrontato più duelli durante la partita, ben 26. Una sola, invece, la parata di Nicolas mentre Romulo è il giocatore che ha tentato più cross durante il match (10).
PECCHIA: «SCONFITTA CHE FA RABBIA, CONTINUIAMO AD INSISTERE E A LAVORARE»
05/DICEMBRE/2017 - 00:30
Verona - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate al termine di Hellas Verona-Genoa, 15a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Questa sconfitta fa rabbia perchè i miei non meritavano di uscire dal campo con zero punti. Noi dobbiamo combattere, questa partita deve dare ancora più rabbia e forza ai giocatori. L'episodio del gol? E' stato deciso così, noi lo accettiamo e continuiamo a fare il nostro gioco. Sono a favore della VAR, ma non capisco perchè a Cagliari non abbiano lasciato giocare e oggi non sia stata sfruttata. Negli ultimi due mesi abbiamo fatto buone prestazioni provando sempre a giocarcela con tutti, anche oggi lo abbiamo fatto contro una squadra esperta. Dobbiamo continuare ad insistere e lavorare, la classifica è corta. Anche oggi pur non avendo grandi spazi abbiamo manovrato bene creando occasioni. Quando si giocano partite del genere bisogna raccogliere dei punti, noi non siamo stati fortunati e stasera dovevamo essere più lucidi in zona gol, ma io credo in questo gruppo, continuando a fare queste prestazioni riusciremo a fare punti».
F. ZUCULINI: «FELICE PER IL RIENTRO. GOL IN FUORIGIOCO? MI SEMBRA CHE LE IMMAGINI PARLINO CHIARO...»
05/DICEMBRE/2017 - 00:20
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù Franco Zuculini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Genoa, 15a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Il mio rientro in campo dopo tanti mesi? Sono felice, fisicamente mi sento bene, il ginocchio ha risposto nel modo giusto a tutte le frenate e gli scatti che la partita richiede. Peccato per il risultato, è mancato solo quello, penso che se continuiamo a lavorare in questo modo i punti arriveranno con maggiore continuità. Anche nello spogliatoio cerco di spronare sempre i miei compagni di squadra, il lavoro sulla testa è forse più importante di quello fatto sul campo, e ho cercato di farlo anche durante l'infortunio. Il gol del Genoa? Le immagini mi sembra parlino chiaro, per me è da annullare, ma evidentemente si può sbagliare. I miei prossimi mesi? Darò il massimo per aiutare la squadra a salvarsi».
VALOTI: «REAGIAMO SUBITO, CON IL GENOA MERITAVAMO DI PIÙ»
05/DICEMBRE/2017 - 00:15
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Mattia Valoti, rilasciate al termine di Hellas Verona-Genoa, 15a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Nel primo tempo abbiamo creato tutto quello che serviva per andare in vantaggio, con azioni propositive e giocate di gruppo, lasciando davvero pochi spazi ai nostri avversari. Purtroppo a pochi minuti dall'intervallo è arrivata una beffa troppo grossa. Riguardando le immagini sembra che il fuorigioco ci fosse, abbiamo avuto tutto il secondo tempo per poter recuperare dallo svantaggio ma non ci siamo riusciti. Ci è mancata la cattiveria giusta sotto porta per concretizzare il nostro lavoro. Il Genoa dal canto suo si è difeso bene. Dobbiamo reagire subito, come abbiamo fatto a Sassuolo, perché arriva la trasferta di Ferrara con una diretta concorrente per la salvezza; dobbiamo prepararla bene. La prestazione odierna meritava sicuramente un punto ma purtroppo il risultato finale racconta un'altra storia. Ferrara? È un grande ricordo e penso che a livello emozionale riceverò gli stimoli giusti per dare il massimo, è una partita che non possiamo sbagliare»
SERIE A TIM/ HELLAS VERONA-GENOA 0-1
04/DICEMBRE/2017 - 20:00
Verona - Finisce 1-0 per il Genoa al 'Bentegodi'. I gialloblù partono bene e conducono il gioco nel primo tempo, sfiorando il gol a più riprese con Verde e Cerci, ma gli ospiti passano in vantaggio nel recupero con Pandev, dopo un'azione sviluppata in seguito a una dubbia posizione di fuorigioco di un rossoblu. Nella ripresa l'Hellas attacca e il Genoa si difende per poi ripartire, ma i gialloblù non riescono a trovare il pareggio nonostante alcune occasioni avute con Kean. Da segnalare un gol annullato a Bessa per il precedente fuorigioco di Cerci, e il ritorno in campo di Franco Zuculini, che ha preso il posto di Valoti al 38' del secondo tempo. I gialloblù torneranno in campo in trasferta contro la SPAL domenica prossima alle 15.
Il Genoa passa a Verona e guadagna tre punti pesanti in chiave salvezza. Partita equilibrata, decisiva la rete di Pandev a fine primo tempo. Rossoblu a quota tredici punti in classifica, i veneti restano a nove punti.
Fine partita: VERONA-GENOA 0-1. Rete decisiva di Pandev.
90+2Min. Occasione GENOA. Azione di rimessa, Biraschi da posizione favorevole non inquadra lo specchio della porta. Assist di Taarabt.
90Min. L'arbitro Damato concede cinque minuti di recupero.
89Min. Cerci interviene in ritardo su Biraschi, il Genoa guadagna minuti preziosi.
87Min. Ammonito BUCHEL per gioco scorretto su Bertolacci.
86Min. Sostituzione GENOA: entra Biraschi esce Laxalt.
83Min. Contropiede del Genoa, Laxalt perde l'attimo per per servire Lapadula. In seguito, tiro di Omeonga impreciso.
82Min. Sostituzione VERONA: entra Franco Zuculini esce Valoti.
81Min. Ammonito LAPADULA per gioco scorretto su Valoti.
79Min. Ammonito BERTOLACCI per gioco scorretto su Ferrari.
77Min. Ammonito SPOLLI per gioco scorretto su Cerci.
77Min. Traversone di Omeonga, Ferrari di testa anticipa Lapadula.
74Min. Kean per Bessa, Izzo intercetta la sfera. In seguito ci prova ancora Kean, blocca in due tempi Perin.
73Min. Ammonito OMEONGA per gioco scorretto su Souprayen.
71Min. Sostituzione VERONA: entra Lee esce Verde.
69Min. Sostituzione GENOA: entra Omeonga esce Rigoni.
67Min. Bessa si trascina il pallone oltre la linea laterale, nulla di fatto per i padroni di casa.
65Min. Bessa in gol a porta vuota, ma Cerci viene segnalato in posizione irregolare.
64Min. Sostituzione GENOA: entra Lapadula esce Pandev.
64Min. Ammonito SOUPRAYEN per gioco scorretto su Pandev.
63Min. Occasione GENOA. Rigoni si ritrova a tu per tu con Nicolas ma conclude sul fondo.
60Min. Valoti sulla destra ha spazio e crossa in area, Izzo in spaccata anticipa Kean.
58Min. Occasione VERONA. Sinistro a giro di Cerci dal limite dell'area, Perin in tuffo mette il pallone in corner.
56Min. Sugli sviluppi di un calcio piazzato di Verde, tiro di Kean murato e in seguito destro di Romulo altissimo.
54Min. Taarabt cerca Laxalt sulla fascia sinistra, il pallone rotola direttamente sul fondo.
52Min. Cerci pizzicato in fuorigioco, si ferma l'azione offensiva del Verona.
50Min. Contrasto tra Bessa e Laxalt, dolore alla caviglia per l'esterno uruguaiano ma nulla di grave.
48Min. Bessa arretra a metà campo, Kean in coppia con Cerci in attacco.
46Min. Sostituzione VERONA: entra Kean esce Bruno Zuculini.
46Min. Inizio secondo tempo di VERONA-GENOA. Si riparte dal risultato di 1-0 per gli ospiti.
Int.
Fine primo tempo: VERONA-GENOA 0-1. Pandev al 47' firma la rete del vantaggio.
45+2Min. Genoa in gol: pallone vagante in area dopo una deviazione di Bertolacci su cross di Taarabt, Pandev di destro infila Nicolas.
45+2Min. Verona-Genoa: 0-1, Gol del Genoa. Rete di Pandev.
45Min. L'arbitro Damato concede due minuti di recupero.
42Min. Riprende il gioco, Zukanovic in area di testa non riesce a controllare la sfera.
41Min. Verde a terra dolorante, gioco fermo per qualche istante.
40Min. Taarabt scatta sul filo del fuorigioco, ma non riesce a servire Pandev in area.
38Min. Contrasto aereo tra Valoti e Spolli, resta a terra il difensore del Genoa.
36Min. Calcio da fermo battuto da Verde, Rosi di testa libera l'area di rigore.
34Min. Cross rasoterra di Bessa, Romulo non ci arriva, pallone direttamente tra le braccia di Perin.
33Min. Ferrari si sgancia in avanti dopo un anticipo a metà campo, ma non riesce ad andare al tiro verso la porta.
31Min. Il Verona attacca prevalentemente sulla corsia di destra, Romulo sempre a sostegno di Verde.
29Min. Veloso dalla bandierina, Bruno Zuculini di testa allontana la sfera.
27Min. Traversone di Romulo, stop di petto e sinistro da dentro l'area di Cerci: pallone distante dal palo.
25Min. Contrasto ruvido tra Bertolacci e Cerci, sanitari in campo per le cure del caso.
23Min. Calcio di punizione battuto da Verde senza esito, il pallone si infrange sulla barriera.
22Min. Slalom di Buchel che salta due avversari, Bertolacci lo stende. Punizione Verona da posizione invitante.
21Min. Schema da calcio da fermo del Verona, recupera la sfera Pandev che subisce anche fallo.
18Min. Occasione GENOA. Azione corale degli ospiti, Taarabt per Bertolacci il cui tiro da dentro l'area viene respinto da Pandev.
16Min. Tiro dal limite dell'area di Bertolacci murato dalla difesa di casa.
15Min. Due interventi fallosi consecutivi di Bruno Zuculini a metà campo.
13Min. Tentativo di Verde da fuori area, il pallone termina sul fondo.
12Min. Cross basso di Taarabt, Buchel mette in corner anticipando anche Nicolas.
10Min. Verde si accentra e libera il mancino, pallone che termina largo abbondantemente.
9Min. Souprayen raccoglie una respinta di testa di Izzo e conclude dalla distanza in modo impreciso.
8Min. Iniziativa di Cerci, conclusione debole e centrale: nessun problema per Perin.
7Min. Risponde il Genoa: cross di Rosi, girata di Pandev di destro da centro area contenuta da Nicolas.
5Min. TRAVERSA VERONA. Tiro-cross di Verde dalla corsia di destra, il pallone sbatte sulla parte alta del montante.
4Min. Fase di studio del match, squadre raccolte in pochi metri.
2Min. Cerci agisce da prima punta, Verde largo a destra.
1Min. Inizio primo tempo di VERONA-GENOA. Squadre agli ordini dell'arbitro Damato.
Formazione GENOA: in attacco il tandem Pandev-Taarabt, Lapadula in panchina. Laxalt e Rosi sulle fasce, Veloso in regia, difesa a tre con Spolli centrale.
Formazione VERONA: Pazzini out, Kean in panchina, in avanti spazio a Valoti. Cerci e Verde gli esterni, Buchel e Bruno Zuculini a metà campo, Romulo e Souprayen i terzini.
Manca poco all'inizio di Verona-Genoa. Veneti imbattuti in casa contro i liguri dal 1958.
HELLAS VERONA-GENOA: 0-1
Marcatore: 46' pt Pandev
HELLAS VERONA (4-4-2): Nicolas; Romulo (C), Ferrari, Caracciolo, Souprayen; Bessa, Buchel, Zuculini B (Kean dal 1' st), Verde (dal 26' st Lee); Valoti (dal 37' st Zuculini F.), Cerci.
A disposizione: Silvestri, Coppola, Fossati, Lee, Calvano, Caceres, Tupta, Bearzotti, Felicioli.
All. Pecchia.
GENOA (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli, Zukanovic; Rosi, Rigoni (dal 24' st Omeonga), Veloso, Bertolacci, Laxalt (dal 42' st Biraschi); Pandev (dal 19' st Lapadula), Taraabt.
A disposizione: Lamanna, Zima, Gentiletti, Cofie, Centurion, Rossettini, Migliore, Lazovic, Ricci.
All. Ballardini.
Arbitro: Damato (Barletta).
Assistenti: Giallatini (Roma 2) e De Meo (Foggia).
Quarto ufficiale: Baroni (Firenze).
VAR: Valeri (Roma 2).
Assistente VAR: Rapuano (Rimini).
NOTE.
Spettatori: 14.136 (abbonati: 11.528)
Ammoniti: Omeonga, Spolli, Bertolacci, Lapadula, Buchel.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Artur IONITA premiato come calciatore moldavo dell'anno. L'ormai 30enne Leo MORACCI è stato ingaggiato dal FLAMINIA, società dilettantistica con sede a Civita Castellana in provincia di Viterbo e militante in Serie D. Il 40enne NIGMATULLIN ora è l'apprezzato DJ Ruslan... 'Lanciato' dall'ex compagno di squadra TOTTI, TOMMASI per ora abbozza 'Io presidente della Figc? Discorso prematuro, sono impegnato con l’Assocalciatori'
Ionita calciatore moldavo dell’anno
Il rossoblù Artur Ionita premiato dalla Federcalcio del suo paese: è lui il miglior calciatore moldavo del 2017
Da Marco Guerra - 1 dicembre 2017
Importante riconoscimento per Artur Ionita. Il centrocampista rossoblù, in Sardegna dall’estate 2016, è il calciatore moldavo dell’anno. A sceglierlo i suoi connazionali, che hanno premiato il classe ’90 per quanto fatto con la maglia del Cagliari e con quella della nazionale. Nel 2017 l’ex Hellas Verona ha collezionato 29 presenze in Serie A, 1 in Coppa Italia e 5 con la Moldavia. Ben 3 le reti realizzate nell’anno solare dalla mezz’ala 27enne. Il premio, ritirato dal padre del rossoblù, è stato consegnato quest’oggi a Chisinau.
FONTE: CagliariNews24.it
NEWS
Tommasi: “Io presidente della Figc? Presto per parlarne”
L’ex gialloblù: “Discorso prematuro, sono impegnato con l’Assocalciatori”
di Redazione Hellas1903, 02/12/2017, 10:56
Damiano Tommasi, ex del Verona, originario di Sant’Anna d’Alfaedo, vertice dell’Assocalciatori, è al centro di una possibile convergenza che lo porterebbe alla presidenza della Figc.
Sull’argomento, però, Tommasi temporeggia. Interpellato da “La Gazzetta dello Sport”, commenta: “Al momento non c’è nessuna candidatura, è anche prematuro parlarne: sono concentrato sulle necessità dell’Assocalciatori“.
Tommasi, cresciuto nel vivaio gialloblù, ha debuttato da professionista con il Verona nel 1994, giocandoci fino al 1996, anno in cui, dopo aver conquistato la promozione in Serie A, è passato alla Roma, squadra di cui è diventato una bandiera.
Dal 2011 è alla guida dell’Aic.
A favore di Tommasi è arrivato, nei giorni scorsi, il sostegno di Francesco Totti.
FONTE: Hellas1903.it
Che fine ha fatto? Nigmatullin, l'erede di Jascin: il sogno Juve ora fa il deejay
del 02 dicembre 2017 alle 18:30
di Alessandro Di Gioia
Ruslan Karimovic Nigmatullin è stato ritenuto, agli inizi del XXI secolo, l'unico possibile erede di Lev Jascin: il portiere nato a Kazan nell'ottobre del 1974, in Russia è stato celebrato, sia agli esordi che al momento del suo trasferimento nella Serie A italiana, come il discendente diretto del Ragno Nero. Senza dubbio uno dei migliori estremi difensori russi di sempre, ha totalizzato 24 presenze in Nazionale, disputando il Mondiale del 2002, ed è stato eletto miglior giocatore russo per diversi anni. L'Italia lo ha bramato, voluto e poi scaricato, come spesso capita con i calciatori che arrivano da campionati esotici e non reggono dal punto di vista caratteriale.
COME 'CORTINA DI FERRO' DASAEV: DALLO SPARTAK ALLA LOKOMOTIV - Cresciuto nelle giovanili del Rubin Kazan, sua città natale, si impone con il KAMAZ, prima di passare nelle fila dello Spartak Mosca, con cui vince due campionati in tre anni, prima del "tradimento" che lo porta alla Lokomotiv, con la quale vince invece due coppe di Russia ma soprattutto il premio di calciatore russo dell'anno, eguagliando l'idolo Rinat Dasaev, detto "cortina di ferro", altro fenomeno russo della porta.
ROMA, LAZIO, JUVE E VERONA: L'INCUBO ITALIANO - Nell'autunno 2001 arriva finalmente in Italia: lo vuole la Roma, la Lazio è già pronta a cederlo in prestito alla Fiorentina per poi riprenderlo in estate, la Juventus ha già trovato l'accordo e potrebbe inserirlo in uno scambio di prestiti con il Napoli che porterebbe Mancini in bianconero, ma Nigmatullin, sconcertato dall'idea di dover fare il vice Buffon, sceglie l'Hellas Verona, con cui firma un quadriennale trasferendosi a parametro zero. "Mi è sempre piaciuto il gioco di Malesani", afferma: i tifosi gli credono e lo accolgono da eroe all'arrivo in aeroporto a Verona. L'esperienza scaligera si rivelerà nefasta: nel Verona, squadra che schiera più portieri di tutte le altre squadre, viene preceduto per minuti giocati non solo da Ferron (2721), ma anche da Doardo (139) e Pegolo (129). Il Mondiale in Corea e Giappone sembra rilanciarlo, visto che è titolare inamovibile nella selezione russa, ma Nigmatullin sceglie di non scendere di categoria e di non misurarsi con la Serie B italiana, preferendo tornare in patria, in prestito al CSKA Mosca.
LO SCANDALO 2006, TRA LA GEA WORLD E LA MAFIA RUSSA - La storia con il Belpaese sembra poter riprendere l'anno dopo: la Lazio lo vuole, lo acquista e lo gira in prestito alla Salernitana, in Serie B. Ennesimo disastro per il "povero erede di Jascin": la Salernitana chiude ultima in classifica, Nigmatullin compie qualche bella parata ma anche parecchi errori. Viene coinvolto nello scandalo del calcio italiano del 2006, in seguito al quale dichiara ai giudici della procura di Roma di aver ricevuto pressioni affinché firmasse la sua procura in favore della Gea World di Moggi, in una brutta storia che coinvolge anche la mafia russa e che riguardava il suo possibile passaggio alla Juve.
DJ RUSLAN - Triste e deluso, torna in Russia a fare la riserva di Ovcinnikov alla Lokomotiv Mosca, poi va al Terek Grozny prima di chiudere in Israele, al Maccabi Ahi Nazareth, dopo essersi già ritirato una volta. La musica però lo salva: studioso di chitarra classica fin dall'età di 13 anni , Nigmatullin intraprende una seconda carriera e diventa dj Ruslan, tenendo concerti in più di trecentocinquanta città del mondo e regalando i suoi dischi agli ex colleghi Ancora oggi a Nigmatullin manca l'Italia: "Spesso continuo a vedere nel sonno il mio arrivo in Italia per mostrare tutte le mie capacità. Nel sonno mi dico: 'non importa che abbia quarant'anni'. E quando mi sveglio sorrido".
@AleDigio89
FONTE: CalcioMercato.com