PADOVA 2-1 VERONA: I padroni di casa beffano gli scaligeri a 6 secondi dal termine completando la rimonta con FARIAS e RAIMONDI dopo l'iniziale vantaggio firmato HALLFREDSSON al primo gol in campionato! Prima sconfitta per l'HELLAS che arriva all'8° turno di Serie B...
LA GARA & LE IMPRESSIONI...
...E' il PADOVA a cercare di far valere immediatamente la supremazia territoriale ma i gialloblù rispondono per le rime e passano in vantaggio alla seconda occasione utile: E' il 7°, sugli sviluppi di un corner 'hot-ice' HALLFREDSSON ci prova dal limite e con un tiro dei suoi porta in vantaggio l'HELLAS! Primo gol stagionale per l'islandese.
Il PADOVA reagisce lentamente ma in maniera grintosa l'HELLAS però, corre rischi solo al 19° quando CUTOLO, dal limite, impegna severamente RAFAEL.
La sensazione è che il PADOVA (sul modello del SASSUOLO nella passata stagione) stia lì 'sornione' a cercare di prendere in castagna l'avversario ma il VERONA appare sicuro in difesa ed incute timore nelle ripartenze.
Al 34° però giunge il pari del PADOVA col classico gol dell'ex: RENZETTI fugge sulla sinistra, penetra in area e traversa per FARIAS che indovina l'angolino basso e batte RAFAEL! Bravo anche PEA a 'reinventare' il brasileiro di proprietà CHIEVO dietro le punte: I mezzi tecnici non gli mancano ed in questa posizione diventa più imprevedibile del solito...
I locali chiudono il primo tempo attaccando mentre l'HELLAS sembra rifiatare.
Nel secondo tempo c'è ancora qualche sfuriata per parte ma la gara procede sostanzialmente sui binari dell'equilibrio fino alla mezz'ora quando in entrambe le squadre affiora forse un pizzico di stanchezza ed è la prudenza a farla da padrona: MANDORLINI scuote la testa perplesso...
Dopo CARROZZA entrato al 22° il mister prova anche la carta BOJINOV schierando i suoi con l'ex VARESE e GOMEZ TALEB sulle esterne ed il bulgaro con CACIA al centro ma non c'è verso!
A 6 secondi dal termine ecco la beffa: RAIMONDI sfugge a MORAS ed insacca... Il PADOVA va avanti in extremis e porta a casa i 3 punti!
Perdere così fa (molto) male, sopratutto in un derby che pareva destinato a finire ancora in un pareggio dopo i due della passata stagione, ma in fondo ci stà: una settimana fa l'ingresso di BOJINOV e le quattro punte ci hanno detto bene 'sto giro è invece andata male: Succede!
Prima sconfitta del VERONA dopo otto giornate ad opera di un PADOVA cinico e fortunato, così è se ci pare...
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PADOVA 2-1 VERONA: Gli highlights
DICONO
Mister MANDORLINI2 'Serve un bagno d'umiltà' «Pensavo di vincerla, abbiamo creato tante situazioni importanti. Purtroppo è andata così, abbiamo fatto un regalo al Padova e loro se lo sono tenuto stretto. Bene i primi quindici minuti, poi il gol ci ha un po' cambiato i piani. Nel secondo tempo abbiamo avuto le opportunità giuste, ma siamo ancora poco concreti negli ultimi venticinque metri. Errore di Abbate sul gol? Non ce l'avevo con lui, ma con tutti. L'atteggiamento dei giocatori deve essere diverso, bisogna fare di più. Matteo (Abbate ndr) è un senatore, e proprio per questo potrebbe far cambiare lo spirito di tutta la squadra. Ora guardiamo avanti, servirà un bagno d'umiltà da parte di tutti» TuttoB.com
Mister MANDORLINI1 'Troppo leziosi negli ultimi 16 metri...' «Se c’era una squadra che doveva vincere era sicuramente il Verona.. Me ne vado con la coda tra le gambe, sono incazzato nero perchè abbiamo commesso degli errori che alla fine dei conti sono stati decisivi. Siamo stati troppo leziosi negli ultimi sedici metri. Abbiamo fatto un regalino al Padova che ci ha punito, errori che alla fine paghi. Le idee ci sono ma noi dobbiamo essere più cattivi» SerieBNews.com
Il match winner RAIMONDI 'In quel momento ho pensato soo a segnare...' «Quando ho avuto la palla sui piedi all'ultimo minuto ho pensato solo a segnare. Ho saltato il primo difensore, poi mi sono messo la palla sul mio piede e ho calciato. Uno spettacolo... Sono arrivati una quarantina di messaggi sul telefono.A chi dedico il gol? Alla mia famiglia, mamma e papà, sorella, nonni, poi alla mia ragazza e a Babacar che mi é sempre stato vicino... E poi a tutti i miei amici» TuttoB.com
Capitan MAIETTA2 'Bisogna capire che le partite durano fino al 90° e oltre...' «Fa molto male perdere una partita in questo modo, non mi è mai capitato di subire un gol sconfitta proprio all'ultimo secondo. Anche questo però aiuta a crescere. I miei compagni sono dei ragazzi intelligenti. Bisogna imparare dai propri errori e guardare avanti. Bisogna guardare al Grosseto e capire che la partita dura anche 95-96 minuti. Non bisogna più mollare fino al triplice fischio dell'arbitro» TuttoMercatoWeb.com
Capitan MAIETTA1 'Rialzare subito la testa! Abbiamo le qualità per farlo...' «Perdere in questo modo non è mai bello, ma dobbiamo alzare subito la testa perchè siamo una squadra forte e lo abbiamo dimostrato anche oggi perchè abbiamo provato a vincere la partita anche dopo il novantesimo. Probabilmente siamo arretrati troppo, dando spazio al Padova, ma nella ripresa abbiamo giocato più aperti ed è capitata quell'occasione nel finale» TuttoMercatoWeb.com
Pragmatico mister PEA 'La A? No, pensiamo alla prossima gara...' «Gli esterni sono stati molto bravi, ma anche per merito di tutta la squadra che ha giocato con intelligenza, tenendo il pallone e abbassando il ritmo. Credo molto in questa squadra, non solo nei primi undici ma in tutta la rosa che ho a disposizione e quindi quando vedo qualcuno affaticato o comunque non al meglio cambio senza pensarci più di tanto. Ho 24 giocatori a disposizione e sono contento anche per Raimondi che è stato premiato perchè si allena sempre molto bene. Dopo pochi minuti ci siamo sistemati bene in campo grazie anche all'esperienza di Cuffa. Serie A? In questo momento non abbiamo obiettivi, ma pensiamo solo alla gara di Vicenza per portare punti importanti a casa. Il valore della squadra lo stabilirà solo il campo» TuttoMercatoWeb.com
Diego FARIAS 'Che bello vincere così!' «Sono contento del gol e soprattutto della vittoria che ci dà fiducia. Cerco di dare sempre il massimo. Abbiamo reagito bene al gol e siamo stati premiati, ci abbiamo creduto fino alla fine. Dedico il gol alla mia famiglia in Brasile che cerca sempre di seguirmi. Oggi tanta grinta e cattiveria, abbiamo corso fino alla fine e vincere così è bellissimo! A Verona sono cresciuto tanto, lì ho fatto il mio primo anno da professionista. Giocare in uno con stadio così pieno è stupendo, carica tantissimo, i tifosi ci aiutano sempre e spero continuino a farlo. A Vicenza cercheremo di fare come oggi. L'anno scorso lì ho segnato, chissà che io possa ripetermi!» TuttoMercatoWeb.com
L'ex diesse GIBELLINI 'Jorginho? Per me merita l'Under...' «A mio parere farebbero bene a convocarlo in nazionale. Sinceramente non vedo in giro per l'Italia dei giovani nel suo ruolo più forti. So che il selezionatore dell'Under 21 Devis Mangia lo stima e lo sta seguendo. Mi auguro possa essere presto convocato. Lo scorso anno a Verona le sue qualità lo hanno fatto ben presto imporre all'attenzione di Mandorlini. Credo sia destinato ad affermarsi anche in una grande squadra di Serie A. Le sue qualità sono grandi e può sfondare» TuttoMercatoWeb.com
Gepy PUGLIESE 'scatenato' per tornare in campo al più presto 6 ore di palestra al giorno... «Il mio infortunio? Ci sono cose peggiori nella vita, bisogna sempre guardare avanti. Mi sto curando: faccio tutti i giorni 6 ore tra palestra e piscina all'Isokinetic di Arbizzano. Voglio tornare presto, ci vorranno ancora due mesi. I miei compagni? Carrozza è il più scherzoso, mentre Martinho è quello che mi ha sorpreso di più in campo ed è davvero un grandissimo giocatore. Il mio dispiacere è che li vedo poco, li vado a salutare quando c'è la partita in casa ma non riesco a vivere il gruppo come vorrei. La nostra stagione? Siamo partiti col freno a mano tirato, la squadra ha cambiato tanto, ora però stanno uscendo i valori. Non sarà semplice, come qualcuno vuol far credere, ma la strada è giusta. Cosa farò a gennaio? Io voglio giocare e voglio restare a Verona. Non mi interessano le voci di mercato» HellasVerona.it
Giovanni MARTINELLI elogia il socio scaligero 'Con lui c'è più organizzazione' «Mi sto divertendo tanto, finché le cose vanno così si soffre ma il lavoro sta pagando, perché abbiamo sempre cercato di veleggiare in alto. Come sta lavorando Maurizio Setti? Molto bene, più bene di me. C'è stato un grande cambiamento, sempre nell'ottica di fare bene e di perseguire gli obiettivi. Diciamo che ha portato più organizazione, a differenza della mia gestione che era più "familiare". Lui ha aggiunto più professionalità grazie alle persone che ha portato con sé e grazie alla sua esperienza nel Bologna. Io oggi mi godo il momento, specialmente con Jorginho. Perché dopo due anni di lavoro con gli avvocati siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo importante per l'Hellas» - il centrocampista brasiliano è diventato italiano, ndr - «Le cose oggi le vedo bene, però c'è ancora la possibilità di crescere nei mezzi, molta potenzialità ancora da esprimere. Finché posso voglio essere sempre presente, perché mi piace poter dare continuità» HellasVerona.it
Marco VALENTINI esperto diesse «Il Verona secondo me è la squadra più forte in assoluto; anche lo Spezia è forte, ma ha cambiato tutto e ha bisogno di più tempo... Giocatori della cadetteria pronti per la A? Io già da due anni sono estimatore di Jorginho del Verona e di Missiroli del Sassuolo; più avanti ne verranno fuori altri» TuttoMercatoWeb.com
PADOVA 2-1 VERONA
Fulvio PEA promette un PADOVA chiuso e pronto a partire in velocità in contropiede, 'all'Euganeo non sarà facile per nessuno' aveva premesso in conferenza stampa.
Confermato il 3-4-3 caro al tecnico ex SASSUOLO che sostituisce lo squalificato ANANIA con SILVESTRI, ripropone il terzetto di centrocampo formato da VIVIANI, CUFFA e RENZETTI (rimarrà inizialmente in panchina Alessandro, il figlio di Totò DE VITIS) ed in attacco si affida agli esterni ex gialloblù FARIAS-CUTOLO con Pablo GRANOCHE in mezzo a loro.
Risponde MANDORLINI col consueto 4-3-3 con la stessa formazione che ha battuto il BARI: CACCIATORE e MARTINHO terzini, HELLFREDSSON-JORGINHO-LANER in mediana e CACIA in attacco in mezzo alla coppia RIVAS-GOMEZ...
PRIMO TEMPO
6° HALLFREDSSON batte una calcio di punizione che è una sorta di calcio d'angolo ravvicinato, ci prova MORAS ma la palla viene ribattuta e ripresa da CACCIATORE che crossa ancora in area dove CACIA incorna benissimo verso l'incrocio dei pali! Peccato che SILVESTRI risponda alla grande e devii in angolo... 7° VANTAGGIO HELLAS: Sugli sviluppi di questo corner battuto da JORGINHO 'hot-ice' HALLFREDSSON ci prova dal limite al volo e porta in vantaggio l'HELLAS col suo primo gol stagionale! PADOVA 0-1 VERONA...
12° MAIETTA decide di fare un discesa delle sue e dalla fascia sinistra crossa perfettamente per CACIA che ancora un volta effettua il colpo di testa ma stavolta la conclusione è troppo centrale e SILVESTRI neutralizza abbastanza agevolmente...
16° Tiro da fuori di VIVIANI: Palla alta...
19° Prolungata azione del PADOVA conclusa da una bordata di CUTOLO appostato al limite: Miracolo di RAFAEL!
28° Ancora CUTOLO dal limite: Tiro velleitario...
32° Stop al volo delizioso di CACIA e tiro che viene deviato in angolo da un difensore! 34° PAREGGIO DEL PADOVA: RENZETTI fugge sulla sinistra, penetra in area e traversa per FARIAS che indovina l'angolino basso e batte RAFAEL!
36° Cross in area CIONEK libera sulla linea...
37° Tiro cross di RIVAS: SILVESTRI controlla...
39° VIVIANI crossa per la testa di CIONEK: Palla alta
40° Ci prova ancora RIVAS, nessuna difficoltà per SILVESTRI
43° Tiro dal limite completamente sballato di LANER
44° RIVAS conquista il quinto calcio d'angolo per gli scaligeri ma ne MORAS ne MAIETTA riescono ad inquadrare la porta, peccato...
45° Il signor Velotto conclude il primo tempo
SECONDO TEMPO
1° Il secondo tempo con gli stessi protagonisti del primo, nessun cambio dalla panchina...
2° CACCIATORE indietro per LANER che la dà a GOMEZ che s'incunea bene ma purtroppo tira debolmente non vedendo RIVAS che accorreva da sinistra, peccato...
7° GOMEZ a destra serve HALLFREDSSON che dal limite esplode un gran tiro di prima intenzione purtroppo alto sulla traversa...
10° RENZETTI per GRANOCHE, MAIETTA devia in angolo...
11° CARROZZA da il cambio a RIVAS nelle fila dell'HELLAS
12° PICCIONI per GRANOCHE che pesca FARIAS il cui tiro è pericoloso ma incoccia sullo stesso centravanti suo compagno...
13° MARTINHO prolunga per CACIA che la da a CARROZZA molto decentrato a sinistra, l'occasione è favorevole ma SILVESTRI devia in angolo. Sulla successiva battuta di HALLFREDSSON c'è una ripartenza fulminea del PADOVA; CARROZZA è costretto al fallo tattico su CUTOLO e l'arbitro estrae il giallo per l'esterno ex VARESE...
18° Calcio di punizione di VIVIANI palla fuori di un metro alla sinistra di RAFAEL
22° CARROZZA va alla conclusione in area, palla ampiamente imprecisa con CACIA e GOMEZ ignorati! Peccato...
23° Fallaccio su GOMEZ di TREVISAN: Il cartellino per il difensore doveva essre perlomeno... Arancione!
24° Tiro pericoloso di GRANOCHE: RAFAEL blocca bene
26° Entra RAIMONDI per CUTOLO nelle fila dei locali: Partita abbastanza anonima dell'attaccante ex VERONA
28° ABBATE da il cambio all'autore del gol scaligero HALLFREDSSON, CACCIATORE si sposta sulla sinistra con il neoentrato a fare l'esterno destro e MARTINHO avanza in mediana...
30° FARIAS si fa male ed esce in barella, entra ZE EDUARDO per i biancoscudati
36° Dopo l'incursione di RENZETTI tira CUFFA: RAFAEL blocca sicuro
38° CACIA botta improvvisa! Palla deviata in angolo... MANDORLINI chiama in panca MARTINHO ed inserisce anche BOJINOV: HELLAS con quattro punte! Il mister vuole vincere...
39° C'è posto anche per DE VITIS Junior che entra al posto di VIVIANI
44° MORAS ferma GRANOCHE con le cattive: L'arbitro lo ammonisce
47° Bella incursione di ABBATE che crossa per CACIA: SILVESTRI para a terra 49° BEFFA PER L'HELLAS A 6 SECONDI DALLA FINE! RAIMONDI sfugge a MORAS da sinistra, finta su ABBATE a centro area ed insacca basso sul palo lontano... Il PADOVA va avanti in extremis e porta a casa i 3 punti!
TABELLINO
PADOVA-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 6' pt Hallfredsson, 34' pt Farias, 48' Raimondi
Padova (3-4-1-2): Silvestri; Cionek, Piccioni, Trevisan; Legati, Viviani (dal 39' st De Vitis), Cuffa, Renzetti; Farias (dal 30' st Ze Eduardo); Cutolo (dal 26' st Raimondi), Granoche.
A disposizione: Maniero, Feltscher, Rispoli, De Vitis.
Allenatore: Pea.
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho (dal 39' st Bojinov); Jorginho, Laner, Hallfreddsson (dal 28' st Abbate); Gomez Taleb, Cacia, Rivas (dal 10' st Carrozza).
A disposizione: Berardi, Albertazzi, Ceccarelli, Grossi.
Allenatore: Mandorlini.
Arbitro: Velotto
Assistenti: Longo e Ranghetti
Note. Ammoniti: Carrozza, Trevisan, Moras. Spettatori: paganti 5.617, abbonati 4.019.
LE ALTRE DI B
Prende il volo il SASSUOLO che va a vincere anche sul campo del GROSSETO e si porta a +7 sul LIVORNO in attesa del posticipo di Lunedì contro lo SPEZIA.
Continua a sorprendere la matricola TERNANA che stende per 3 a 1 anche il CITTADELLA.
Vincono ASCOLI, BARI, REGGINA e BRESCIA ma sopratutto il MODENA che rifila un poker al CESENA e sprofonda le ambizioni dei romagnoli.
Entusiasmante anche il 4 a 1 dello JUVE STABIA a Vercelli, pareggio tra VARESE ed EMPOLI.
IN BREVE A PIÉ PAGINA SERIE A: Sconto di squalifica a CONTE che tornerà sulla panchina bianconera il 9 Dicembre ma al patròn Agnelli ancora non va bene perchè 'è innocente!' CALCIO SPAGNA: L'attaccante del BARCELLONA e della nazionale David VILLA prede a pallonate un'auto della polizia in una pubblicità, lo spot è giudicato irrispettoso e viene censurato... VITA DA EX: ...E 'Gigi' SACCHETTI torna a sorpresa a dirigere lo ZEVIO dopo l'esonero di MALIZIA EUROPA LEAGUE: Impresa dell'UDINESE che va a vincere sul campo del LIVERPOOL! Il NAPOLI subisce un secco 3 a 0 in Olanda dal PSV EINDHOVEN, bene l'INTER a Baku, LAZIO di misura sul MARIBOR... BOXE: Il pugile portoricano CRUZ fa coming out 'Sono gay e felice di esserlo!' FORMULA 1: Michael SCHUMACHER si ritira per la seconda volta dalle corse dopo l'addio alla MERCEDES, sarà quella buona? CHAMPIONS LEAGUE: Il REAL MADRID strapazza l'AJAX, il PSG cade ad opera del PORTO, brutto scivolone interno dell'ANDERLECHT pareggio tra il CITY e il BORUSSIA... Pazzo MILAN in Russia contro lo ZENIT: si fa rimontare un 2 a 0 poi vince con PAZZINI!
RASSEGNA STAMPA
ALTRE NOTIZIE Verona, Maietta: "Una sconfitta che brucia"
06.10.2012 15.54 di Elisabetta ZampieriUn Maietta deluso per il risultato ma convinto delle capacità di rivalsa del suo Verona quello che si è presentato ieri sera nella sala stampa dello stadio Euganeo al termine della sconfitta contro il Padova. Ecco le sue dichiarazioni a TuttoHellasVerona.it: "Fa molto male perdere una partita in questo modo, non mi è mai capitato di subire un gol sconfitta proprio all'ultimo secondo. Anche questo però aiuta a crescere. I miei compagni sono dei ragazzi intelligenti. Bisogna imparare dai propri errori e guardare avanti. Bisogna guardare al Grosseto e capire che la partita dura anche 95-96 minuti. Non bisogna più mollare fino al triplice fischio dell'arbitro".
ALTRE NOTIZIE Verona, Maietta: "Dobbiamo alzare subito la testa, siamo forti"
05.10.2012 23.10 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Domenico Maietta, difensore del Verona, ha commentato a Sky Sport la sconfitta per 2-1 maturata sul campo del Padova: "Perdere in questo modo non è mai bello, ma dobbiamo alzare subito la testa perchè siamo una squadra forte e lo abbiamo dimostrato anche oggi perchè abbiamo provato a vincere la partita anche dopo il novantesimo. Probabilmente siamo arretrati troppo, dando spazio al Padova, ma nella ripresa abbiamo giocato più aperti ed è capitata quell'occasione nel finale".
ALTRE NOTIZIE Padova, Pea: "Non pensiamo alla serie A, ma solo alla prossima gara"
05.10.2012 23.25 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Fulvio Pea, tecnico del Padova, ha commentato a Sky Sport la vittoria con il Verona per 2-1 arrivata in pieno recupero: "Gli esterni sono stati molto bravi, ma anche per merito di tutta la squadra che ha giocato con intelligenza, tenendo il pallone e abbassando il ritmo. Credo molto in questa squadra, non solo nei primi undici ma in tutta la rosa che ho a disposizione e quindi quando vedo qualcuno affaticato o comunque non al meglio cambio senza pensarci più di tanto. Ho 24 giocatori a disposizione e sono contento anche per Raimondi che è stato premiato perchè si allena sempre molto bene. Dopo pochi minuti ci siamo sistemati bene in campo grazie anche all'esperienza di Cuffa. Serie A? In questo momento non abbiamo obiettivi, ma pensiamo solo alla gara di Vicenza per portare punti importanti a casa. Il valore della squadra lo stabilirà solo il campo".
ALTRE NOTIZIE Padova, Farias: "Felice per il gol, vincere così è bellissimo"
05.10.2012 23.55 di Marco Frattino
Presente in sala stampa dopo la vittoria del Padova sul Verona, Diego Farias (22) ha commentato il successo della formazione di mister Pea: "Sono contento del gol e soprattutto della vittoria che ci dà fiducia. Cerco di dare sempre il massimo. Abbiamo reagito bene al gol e siamo stati premiati, ci abbiamo creduto fino alla fine - si legge su Padovasport.tv -. Dedico il gol alla mia famiglia in Brasile che cerca sempre di seguirmi. Oggi tanta grinta e cattiveria, abbiamo corso fino alla fine e vincere così è bellissimo! A Verona sono cresciuto tanto, lì ho fatto il mio primo anno da professionista. Giocare in uno con stadio così pieno è stupendo, carica tantissimo, i tifosi ci aiutano sempre e spero continuino a farlo. A Vicenza cercheremo di fare come oggi. L'anno scorso lì ho segnato, chissà che io possa ripetermi!".
SERIE B ESCLUSIVA TMW - Gibellini: "Jorginho pronto per l'Under 21"
06.10.2012 09.37 di Matteo Bursi
Il direttore sportivo del Como, e in precedenza diesse dell'Hellas Verona, Mauro Gibellini parla ai microfoni di Tuttomercatoweb.com di Frello Filho Jorge Luiz Jorginho (21), stella del Verona. Scoperto e lanciato da Gibellini, in settimana Jorginho è diventato un cittadino italiano.
"A mio parere farebbero bene a convocarlo in nazionale. Sinceramente - afferma Gibellini - non vedo in giro per l'Italia dei giovani nel suo ruolo più forti. So che il selezionatore dell'Under 21 Devis Mangia lo stima e lo sta seguendo. Mi auguro possa essere presto convocato".
Fin dove potrà arrivare Jorginho?
"Lo scorso anno a Verona le sue qualità lo hanno fatto ben presto imporre all'attenzione di Mandorlini. Credo sia destinato ad affermarsi anche in una grande squadra di Serie A. Le sue qualità sono grandi e può sfondare".
ALTRE NOTIZIE Padova, Raimondi: "Emozione incredibile segnare il gol vittoria"
05.10.2012 22.45 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Andrea Raimondi, autore del gol che ha permesso al Padova di battere all'ultimo istante il Verona, ha parlato a Sky Sport: "Non ho parole. E' stata un'emozione incredibile fare gol all'ultimo minuto contro il Verona che è una grande squadra. Una serata così l'ho sognata tante volte. Con questi tre punti abbiamo ancora maggiore fiducia, coraggio, per andare avanti migliorando giorno per giorno. Ci vuole ancora pazienza, dobbiamo fare esperienza per poter crescere come gruppo".
SERIE B Raimondi decisivo, Rivas assente. Top&flop di Padova-Verona
05.10.2012 22.50 di Marco Frattino
I TOP
La regia di Hallfredsson - Anche all'Euganeo, l'islandese si conferma tra i migliori elementi del Verona e dell'intera Serie B. E' merito suo se gli scaligeri partono col piglio giusto, giostrando i movimenti offensivi e siglando il vantaggio con un potente mancino al volo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ad inizio ripresa sfiora la doppietta con un sinistro che sorvola di poco la traversa.
La crescita di Farias - Quasi assente in avvio, il brasiliano esce fuori alla distanza risultando determinante per la fase offensiva della formazione di Pea. Al 35' realizza il pari che tiene a galla il Padova con una giocata da vero top-player in area avversaria: ottimo controllo su un traversone fuori misura di Renzetti e palla all'angolino dove Rafael non può arrivare. Costretto ad uscire a 15' dalla fine per un problema fisico.
Il provvidenziale Raimondi - Risulta decisivo per il Padova il cambio operato da mister Pea al 72'. L'ex attaccante della Juve Stabia sigla in pieno recupero il gol che regala tre punti ai biancoscudati con un destro precisissimo all'angolino sul quale Rafael non può nulla. Termina all'Euganeo l'imbattibilità del Verona, la festa per Pea può cominciare...
I FLOP
La prestazione di Granoche - Troppo lento e macchinoso l'attaccante del Padova che - insieme al compagno di reparto Cutolo - non riesce quasi mai a rendersi pericoloso o utile per la manovra offensiva della formazione di mister Pea. A secco dallo scorso 23 aprile (risale a Varese-Grosseto 1-3 l'ultima rete dell'uruguagio), el Diablo ex Chievo deve necessariamente sbloccarsi per aiutare concretamente i biancoscudati.
L'assente Rivas - Impercettibile il contributo offensivo fornito alla formazione di Mandorlini da parte dell'argentino. Il tecnico degli scaligeri corre ai ripari in avvio di ripresa richiamando in panchina l'ex Bari per il più vivace Carrozza. Poco meglio il compagno di reparto Gomez.
L'inefficace Legati - Nato come difensore centrale, l'ex Milan e Crotone soffre in fase difensiva e aiuta poco il Padova in fase di spinta, non si rivela brillante e produttiva l'intuizione di Pea di schierarlo come esterno destro di centrocampo.
ALTRE NOTIZIE Verona, Cacia al 45': "Meglio noi in avvio"
05.10.2012 21.35 di Marco Frattino
Daniele Cacia, attaccante del Verona, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al 45' del match contro il Padova. La prima frazione dell'Euganeo è terminata 1-1: "Abbiamo iniziato meglio del Padova, ci siamo abbassati nel corso della prima frazione. Nel finale di tempo hanno giocato meglio loro".
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Valentini: "Jorginho pronto per la Serie A"
05.10.2012 11.38 di Gianluca Losco
Fonte: Raffaella Bon
Inizia a dare le prime indicazioni il campionato di Serie B. Stasera si ricomincia con l'atteso derby fra Padova e Verona, e proprio gli scaligeri sono stati indicati dal direttore sportivo Marco Valentini come grandi favoriti. Queste le sue dichiarazioni in esclusiva a TuttoMercatoWeb.
Come vede, al momento, il campionato di Serie B?
"Come al solito è un campionato molto difficile perché equilibrato e senza la giusta attenzione si può perdere con tutti; non ci sono partite facili".
Si aspettava il cambio di panchina a Grosseto?
"Il Grosseto negli anni ha spesso cambiato, quindi ci sta. Mi aspetto altri esoneri perché la cultura è questa ed ogni anno lavorano tanti allenatori almeno".
Quali sono i giocatori che per ora hanno colpito e potrebbero essere pronti per la A?
"Io già da due anni sono estimatore di Jorginho del Verona e di Missiroli del Sassuolo; più avanti ne verranno fuori altri".
Le neopromosse vanno considerate come delusioni del campionato?
"Per le neopromosse non è facile perché bisogna adattarsi ad un campionato diverso e molto più difficile della Lega Pro".
Verona e Spezia sembrano avere qualcosa in più delle altre.
"Il Verona secondo me è la squadra più forte in assoluto; anche lo Spezia è forte, ma ha cambiato tutto e ha bisogno di più tempo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA Hellas Verona, Mandorlini: "Pensavo di vincere. Serve un bagno d'umiltà"
06.10.2012 11:00 di Alessio Eremita
Intervenuto nel dopo partita di Padova-Hellas Verona, il tecnico gialloblù Andrea Mandorlini ha parlato della gara sbagliata, nel finale, dai suoi ragazzi: "Pensavo di vincerla, abbiamo creato tante situazioni importanti. Purtroppo è andata così, abbiamo fatto un regalo al Padova e loro se lo sono tenuto stretto. Bene i primi quindici minuti, poi il gol ci ha un po' cambiato i piani. Nel secondo tempo abbiamo avuto le opportunità giuste, ma siamo ancora poco concreti negli ultimi venticinque metri. Errore di Abbate sul gol? Non ce l'avevo con lui, ma con tutti. L'atteggiamento dei giocatori deve essere diverso, bisogna fare di più. Matteo (Abbate ndr) è un senatore, e proprio per questo potrebbe far cambiare lo spirito di tutta la squadra. Ora guardiamo avanti, servirà un bagno d'umiltà da parte di tutti".
PRIMO PIANO Padova, Raimondi: "Che spettacolo"
06.10.2012 10:09 di Federico Errante
Fonte: padovasport.tv
Quasi non ci crede Andrea Raimondi. É lui l'eroe di Padova-Verona, non Cutolo non Cacia. "Quando ho avuto la palla sui piedi all'ultimo minuto ho pensato solo a segnare - ha spiegato in sala stampa, davanti a una selva di microfoni - Ho saltato il primo difensore, poi mi sono messo la palla sul mio piede e ho calciato. Uno spettacolo... Sono arrivati una quarantina di messaggi sul telefono". Poi il lungo elenco di dediche: "Alla mia famiglia, mamma e papà, sorella, nonni, poi alla mia ragazza e a Babacar che mi é sempre stato vicino... E poi a tutti i miei amici".
PRIMO PIANO Padova, Pea: "Ci credevo. E Raimondi..."
06.10.2012 08:07 di Federico Errante
Fonte: padovasport.tv
Così Fulvio Pea a fine partita: "Se mi aspettavo un epilogo del genere? Ogni allenatore in cuor suo ci spera.... Cerco di dare sempre equilibrio alla squadra, credo molto negli ultimi 20 minuti e credo molto in chi entra. Verona squadra strepitosa, complimenti a loro. Sulla lavagna prima della partita avevo scritto che nel calcio si vince con la testa e con la mente e le partite si vincono anche al 96°...mi è andata bene! Noi stiamo andando alla ricerca di un Padova che potesse fare delle buone prestazioni. Oggi abbiamo incontrato la squadra più forte del campionato, giocando con le due punte. Questo è coraggio e la nostra bravura è stata quella di mantenere l'atteggiamento fino alla fine. Le partite a volte vanno spente, creando pericoli quando gli avversari non se l'aspettano. La difesa ha giocato molto bene, siamo stati bravi a gestire la palla. Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. Raimondi? Io sono sempre stato contento della rosa a disposizione. E' normale che a tutti piaccia essere protagonisti. La giovane età a volte ingigantisce le problematiche, ma la trasferta a Castellammare è stata una palestra per tutti. Andrea é stato premiato... Ha voluto giocarsela qui a Pdova, quando poteva andare in prestito".
LE INTERVISTE Padova, Farias: "Spero di ripetermi a Vicenza"
06.10.2012 00:04 di Federico Errante
Fonte: padovasport.tv
Diego Farias in sala stampa e visibilmente felice: "Sono contento del gol e soprattutto della vittoria che ci dà fiducia. Cerco di dare sempre il massimo. Abbiamo reagito bene al gol e siamo stati premiati. Ci abbiamo creduto fino alla fine. Dedico il gol alla mia famiglia in Brasile che cerca sempre di seguirmi.
Oggi tanta grinta e cattiveria, abbiamo corso fino alla fine e vincere così è bellissimo!
A Verona son cresciuto tanto, lì ho fatto il mio primo anno da professionista. Giocare in uno con stadio così pieno è stupendo, carica tantissimo, i tifosi ci aiutano sempre e spero continuino a farlo.
A Vicenza cercheremo di fare come oggi e vincere anche là. L'anno scorso lì ho segnato, chissà che io possa ripetermi!"
PRIMO PIANO Serie Bwin: triplice fischio all'Euganeo. Raimondi al fotofinish, Hellas KO 2-1
05.10.2012 20:44 di Christian Schipani
Padova, Stadio Euganeo, anticipo dell'ottava giornata di Serie Bwin. Padova e Verona scendono in campo nel derby veneto. Pea contro Mandorlini, Cutolo contro Cacia. Tutto il fascino del match di stasera su TuttoB.com. Segui con noi la diretta testuale.
49'st: Raimondi sul fondo punta Moras che scivola, entra in area e si ritrova davanti ad Abbate. L'ex Juve Stabia riesce a piazzare la palla sul secondo palo, alle spalle di Rafael. Subito dopo il vantaggio padovano, arriva il triplice fischio. Il derby veneto va al Padova!
45'st: quattro minuti di recupero prima del triplice fischio
44'st: ammonito Moras, fallo tattico quello del difensore scaligero
39'st: Mandorlini lancia in campo uno dei suoi uomini migliori: fuori Martinho, dentro Bojinov, decisivo contro il Bari la settimana scorsa. Cambio anche per Mister Pea che schiera De Vitis al posto di Viviani.
31'st: Pea costretto ai cambi forza. Fuori Diego Farias, dentro Zè Eduardo
28'st: Cambio tra le file dell'Hellas Verona: Mandorlini manda a riposo Halfredsson e inserisce Abbate.
27'st: primo cambio per Fulvio Pea, l'ex tecnico del Sassuolo sostituisce Cutolo per Raimondi.
25'st: tiro al volo di Granoche, Rafael para senza problemi.
24'st: ammonito Trevisan per una brutta entrata su Gomez
14'st: ammonito Carrozza
13'st: Carrozza subito in luce con un mancino deviato in corner da Silvestri
11'st: Andrea Mandorlini lancia nella mischia Carrozza, esce Rivas, questa sera in ombra.
10'st: colpo di testa di Granoche deviato in corner
7'st: brivido per il Padova. Halfredsson calcia un potente mancino dalla distanza, vola Silvestri, ma la palla è alta di un soffio e vola sulla traversa.
3'st: rasoterra di Gomez dalla distanza, lavoro di facile amministrazione per Silvestri
1'st'st: si riparte! Nessun cambio nelle due squadre, Pea e Mandorlini ripropongono gli stessi undici del primo tempo.
46'pt: Fine primo tempo all'Euganeo. Parziale 1-1 tra Padova e Verona.
45'pt: si giocherà ancora per un minuto di recupero
44'pt: Halfredsson appoggia per Laner che prova il tira, ma l'ex Albinoleffe, spara troppo alto per centrare lo specchio della porta.
40'pt: ancora Rivas prova a sorprendere Silvestri, ma l'estremo difensore padovano para senza problemi.
38'pt: reazione del Verona con Rivas che prova un tiro a giro, bravo Silvestri a bloccare e rinviare.
35'pt: Gol del Padova! I biancoscudati ristabiliscono la parità con Diego Farias. L'ex Nocerina, tutto solo in area, si aggiusta il pallone e la mette alla sinistra di Rafael.
33'pt: destro di Cacia dalla distanza, Silvestri devia in angolo
19'pt: siluro in area di Cutolo, Rafael dice di no!
14'pt: cross di Maietta per Cacia che di testa impegna Silvestri. L'estremo difensore blocca e rinvia.
6'pt: Verona subito in vantaggio! Scaligeri in avanti grazie ad un magistrale tiro rasoterra di Hallfredsson dal limite dell'area.
1'pt: Fischio d'inizio, si parte!
Le formazioni ufficiali
Padova: Silvestri; Thiago Cionek, Piccioni, Trevisan; Legati, Viviani, Cuffa, Renzetti; Farias; Cutolo,Granoche. A disp.: Maniero, Rispoli, Franco, Zè Eduardo, Raimondi, De Vitis, Feltscher. All. Fulvio Pea.
Hellas Verona: Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Jorginho, Laner, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Rivas.
A disp.: Berardi, Albertazzi, Ceccarelli, Grossi, Abbate, Carrozza, Bojinov. All. Andrea Mandorlini
FONTE: TuttoB.com
venerdì, ottobre 5th, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante Padova-Verona 2-1, Andrea Mandorlini: “Un regalino pagato caro”
“Se c’era una squadra che doveva vincere era sicuramente il Verona.” Sono parole di Andrea Mandorlini tecnico scaligero al termine del derby contro il Padova perso all’ultimo minuto di recupero “Me ne vado con la coda tra le gambe, sono incazzato nero perchè abbiamo commesso degli errori che alla fine dei conti sono stati decisivi. Siamo stati troppo leziosi negli ultimi sedici metri. Abbiamo fatto un regalino al Padova che ci ha punito, errori che alla fine paghi. Le idee ci sono ma noi dobbiamo essere più cattivi”
venerdì, ottobre 5th, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante Padova-Verona 2-1, le parole di Andrea Raimondi, eroe biancoscudato della serata!
La serata perfetta nel match dell’esordio con la maglia amata. Il giovane Andrea Raimondi subentra al 73’ in Padova-Verona per poi realizzare con un colpo da biliardo il goal della vittoria dei biaconscudati al 94'. Una rete inaspettata per un match che sembrava ormai destinato al pareggio. Si tratta di una marcatura speciale perché siglata da un attaccante nato nel capoluogo veneto classe 1990. Il giocatore destinato ad un’operazione di prestito è rimasto in maglia patavina nella sessione estiva di calciomercato, ha aspettato il suo momento che è arrivato proprio stasera. Un esordio così se lo ricorderà davvero a lungo. Queste le sue parole rilasciate a Radio Italia 60' al termine del match “Non vedevo l’ora di sfruttare questa occasione, è andata bene. Sono contento per la squadra e per me stesso. Quando ho preso palla mi sono detto: vado a fare goal, ci provo, sapevo che era l’ultima azione del match. Mi sono arrivati una quarantina di sms, grazie a tutti amici, famiglia e ragazza.”
enerdì, ottobre 5th, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante Padova-Verona 2-1, le parole di Fulvio Pea al termine del derby
Il Padova si aggiudica all’ultimo respiro il derby contro il Verona, grazie ad una rete griffata da Andrea Raimondi. Una vittoria ottenuta al 94' sulla quale torna nel post partita il tecnico biancoscudato Fulvio Pea “Le buone prestazioni si ottengono in questo modo, giocando con le tre punte a cospetto della squadra più forte del campionato. Stasera abbiamo mantenuto tale assetto fino al termine, dimostrando grande identità più che coraggio. I ragazzi stasera sono stati bravi soprattutto nella gestione della palla, mettendo sul campo serenità e qualità. Inoltre ringrazio i tifosi che ci stanno sostenendo in maniera importante soprattutto un mese a questa parte, dimostrando grande maturità.” L’allenatore poi aggiunge “Dopo lo svantaggio i miei non si sono demoralizzati ma anzi hanno cominciato a giocare, trovando il pari e sfiorando il vantaggio che poi è arrivato alla fine. Finalmente riposeremo alcuni giorni prima di tuffarci sul Vicenza”
venerdì, ottobre 5th, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante Padova-Verona 2-1, le pagelle del match
Queste le pagelle di Padova-Verona 2-1, anticipo della giornata numero otto di Bwin:
PADOVA
Silvestri 6.5 non vede partire il mancino di Hallfredsson ma è decisivo in due occasioni
Cionek 6.5 il naturalizzato polacco si dimostra all’altezza con una prestazione tutta dinamismo e fisicità
Piccioni 6 controlla la sua area di competenza con diligenza
Trevisan 6.5 prestazione di spessore per il centrale
Legati 7 primo tempo a tutto gas, ripresa appena sotto la frazione iniziale, moto perpetuo
Viviani 6 alterna buone giocate ad altre poco precise (40' st De Vitis sv)
Cuffa 6 si vede poco ma è utile nella densità di centrocampo
Renzetti 7 piazza l’assist del pareggio e vola come un forsennato sul binario di competenza
Farias 6 segna la rete del pareggio, ma spesso è neutralizzato nelle sue folate. (31' st Ze Eduardo sv)
Cutolo 6.5 sacrificio e qualità al servizio biancoscudato (27' st Raimondi 6.5 La giocata decisiva è sua)
Granoche 5 non si vede quasi mai
VERONA
Rafael 6.5 risponde presente ogni qual volta viene chiamato in causa
Cacciatore 5.5 in sofferenza quando spinge Renzetti
Moras 5.5 si perde Raimondi nell’episodio decisivo!!
Maietta 6.5 bene nella fase difensiva, pericoloso quando sale sui calci piazzati
Martinho 5.5 come il compagno Cacciatore quando sale il suo diretto avversario non riesce a neutralizzare le sue offensive (40' st Bojinov sv)
Jorginho 5.5 non la sua migliore prestazione davanti al CT dell’Under Mangia
Laner 5 sbaglia molto in disimpegno, poco lucido nelle trasmissioni di gioco
Hallfredsson 6.5 gran rete in apertura, sostituito forse troppo frettolosamente dal suo tecnico (27' st Abate sv)
Gomez Taleb 5.5 qualche guizzo, ma ancora non convince
Cacia 6 all’inizio del match duella con Silvestri che gli nega due volte la rete, poi si perde tra le maglie biancoscudate prima di rispuntare al 38' della ripresa
Rivas 6 si muove su tutto il fronte ma non combina molto (10' st Carrozza 6.5 entra bene nel match rendendosi subito pericoloso con uno shoot murato da Silvestri)
Tommaso Maria Ferrante
venerdì, ottobre 5th, 2012 | Posted by Tommaso M Ferrante DIRETTA LIVE SERIE B, Padova-Verona 2-1
49' uno splendido guizzo di Raimondi decide il match!! Il derby è del Padova che batte all’ultima curva il Verona!!
49' incredibileeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee IL Padova è in vantaggio!!!
46' centro di Carrozza in area, Piccioni in affanno mette in angolo
45' +4 di recupero
44' giallo per Moras
44' ultimo giro di orologio, poi sarà recupero
40' doppio cambio: dentro Bojinov per Martinho nell’Hellas, fuori Viviani e dentro De Vitis per i padroni di casa
38' si allunga Silvestri e devia il destro di Cacia!
38' c’è Bojinov pronto ad entrare nell’Hellas
33' non molto da segnalare in questa ripresa, ora le due squadre appaiono un pizzico stanche
31' il fantasista non ce la fa, al suo posto Ze Eduardo
30' crampi per Farias a terra in questo momento
28' secondo cambio nel Verona: fuori Hallfredsson dentro Abate
27' Raimondi per Cutolo nel Padova
22' giallo per Trevisan
18' il centrocampista Viviani tenta la “maledetta” dai 30 metri, la palla si abbassa perdendosi sul fondo
17' presente in tribuna il ct dell’Under 21 Mangia
15' ripartenza fulminea di Cutolo, Carrozza lo stende e si prende il giallo
14' sinistro di Carrozza murata da Silvestri, subito in evidenza il nuovo entrato ex Varese
13' girata di Farias respinta…dal compagno Granoche che si trovava in off side
11' percussione centrale poderosa di Trevisan, il direttore di gara risparmia a Laner il primo giallo del derby
10' dentro Carrozza fuori Rivas nel Verona
9' ancora Renzelli viaggia a sinistra, Granoche si avvita e colpisce c’è Moras però che devia in corner
7' battuta di Hallfreddsson dai 20 metri, palla di poco alta
5' funzionano i laterali del Padova, ora è Renzetti che spinge sulla sinistra guadagnando un angolo.
2' lampo di Gomez Taleb, destro centrale bloccato da Silvestri
1' non ci sono avvicendamenti!! il direttore di gara Velotto riapre le danze del match!
21:45 tornano in campo le due squadre, si riparte con il Verona che batterà il calcio d’avvio
21:35 l’attaccante dell’Hellas Cacia a Sky “Ci siamo abbassati troppo, nella ripresa dovremmo cercare di alzarci di più”
46' si chiude la prima frazione Padova-Verona 1-1!!
45' chiude in attacco l’Hellas, il direttore di gara concede 1' di extratime
43' destro ampio di Laner
40' possesso palla al 40' Padova 48% Verona 52%
39' colpo di testa di Cionek impreciso
35' il trequartista riscatta una prestazione sottotono con il goal, l’azione dei biancoscudati è stata davvero superlativa!
34' azione da manuale del Padova: Cutolo accende Renzetti sulla sinistra, rasoterra in area invitante per Farias bravo a girare in porta!!!
34' pareggioooooooooo del Padova!!! 1-1!!
32' danza sul pallone Cacia prima di sferrare un destro deviato in angolo
30' in fase di non possesso il Verona chiude gli spazi centrali al Padova disinnescando di fatto Farias che agisce tra le linee
26' nel Padova grande prova di Cutolo a tutto campo, assente ingiustificato Granoche
25' spinge Legati, stanfutta sulla destra mettendo sovente in difficoltà il suo avversario diretto
24' fase di gioco favorevole al Padova, il Verona si è abbassata di circa 15 metri rispetto ai minuti iniziali
20' non sembra serata per Farias, al terzo servizio impreciso
18' botta di Cutolo, dopo velo di Cuffa. Risposta di Rafael che salva il risultato. Ora il Padova attacca a pieno organico
16' sinistro di Viviani alto, dopo bell’affondo di Legati. Ecco la prima risposta del Padova
13' assolo di Maietta che si sposta dal centro verso sinistro, cross per Daniele Cacia il quale colpisce ma Silvestri risponde con bravura
10' inizio da “incubo” per i padroni di casa che non riescono ad abbozzare una reazione fino a questo momento
7' Verona in vantaggio grazie a “Ice Man”, primo squillo della stagione 2012-2013! Il portiere del Padova non vede partire il sinistro del centrocampista che però appare abbastanza centrale
7' RETEEEEEEEEEEEEEEEEEE Sinistro di Hallfredsson dalla media distanza, una bomba terrificante!!
6' colpo di testa di Cacia destinata all’incrocio..super parata di Silvestri!! colpo di reni davvero strepitoso
5' qualche fischio per Daniele Cacia, ex di turno il quale conquista un corner
2' sul piazzato, la difesa scaligera allontana..
2' affondo di Elia Legati sulla dorsale destra, fermato fallosamente. Punizione per i biancoscudati che batterà Viviani
1' si parteeee!!! è il Padova a battere il calcio d’inizio
20:44 sorrisi in campo prima di darsi battaglia sul prato dell’Euganeo
20:42 le due squadre in campo, ci sono quasi 10 mila spettatori!!
20:40 Tribuna Fattori che registra quasi il tutto esaurito nel piano di sotto. Grande atmosfera sugli spalti!
20:40 grande attesa all’Euganeo, sono 1978 i tifosi scaligeri al seguito dei propri beniamini.
L’ottava giornata di Bwin si apre con il derby Padova-Verona all’Euganeo. L’inizio è previsto per le 2045, ma sarà possibile seguire il match su www.serieBnews.com dalle 20:30 per le ultimissime dallo stadio biancoscudato!
Verona, un'illusione, il Padova lo rimonta. Il veleno è nella coda
Gran gol di Hallfredsson, pareggia l'ex Farias, nel primo tempo. Il pari sembra scritto, ma all'ultimo secondo Raimondi castiga Moras&C
06/10/2012
Padova. Mettiamola così: l'Hellas non meritava di perdere ma ha fatto troppo poco per vincere. «Una lezione severa», ammette mister Mandorlini a fine gara. «Serve un bagno d'umiltà». Un ragionamento che non fa una grinza. Raimondi segna all'ultimo secondo, regala tre punti al Padova e rende ancora più amaro il derby del Verona. Una beffa? Può essere. Ma i gialloblù hanno il torto di non chiudere una gara che hanno tenuto lungamente in pugno, una partita incanalata positivamente dopo la rete del vantaggio firmata da Hallfredsson. D'altronde si capisce subito che l'Hellas ha qualcosa in più del Padova: oltretutto Mandorlini può riproporre dal primo minuto la formazione titolare che sette giorni prima aveva battuto il Bari. Rafael tra i pali, Moras e Maietta centrali, Cacciatore e Martinho sulle fasce, Jorginho in regia con Hallfredsson a sinistra e Laner a destra, in avanti il tecnico conferma Cacia e Gomez, sulla fascia Rivas vince il ballottaggio con Carrozza. Pea risponde con tre centrali in mezzo all'area, due mediani come Cuffa e Viviani, Legati e Renzetti larghi sulle fasce che hanno caratteristiche molto difensive per chiudere spazio agli esterni gialloblù. In avanti il fischiatissimo Cutolo con Granoche, alle spalle delle punte l'ex Farias. Non c'è partita nei primi minuti.
Hellas padrone incontrastato del gioco, sulla fascia sinistra Hallfredsson e Martinho fanno quello che vogliono, Cacciatore a destra parte e riparte. Dopo sei minuti Cacia ci mette la testa, parabola all'incrocio, Silvestri mette in angolo. Batte Jorginho, respinge un difensore biancorosso, sinistro in corsa di Hallfredsson dal limite, palla in rete sotto il settore occupato da duemila tifosi gialloblù. Festa grande. Sembra tutto facile, fin troppo. Il Verona gestisce la partita senza problemi, ha idee e organizzazione di gioco, il Padova è alle corde, soffre e vacilla ma resta in piedi. Cacia e compagni hanno il torto di non essere troppo concreti in area avversaria e il Padova comincia a reagire. Intorno al 20' ci prova Cutolo: gran sinistro, Rafael ci mette i pugni. Suona un campanello d'allarme ma i gialloblù non ci fanno caso. Leziosi e didattici, continuano a tener palla, a farla circolare in orizzontale, senza affondare il colpo. Un grave errore. Al 35' se ne va Renzetti sulla sinistra, palla in mezzo, Farias controlla, si gira e batte Rafael con un tiro imparabile. Il pareggio è cosa fatta. All'inizio della ripresa il Verona riprende in mano le operazioni, il Padova fa quello che può ma ribatte colpo su colpo. Emozioni? Pochissime. Occasioni da gol? Zero, da una parte e dall'altra.
Mandorlini toglie uno spento Rivas e manda in campo Carrozza che regala subito un paio di lampi a sinistra. Poi esce anche Hallfredsson sostituito da Abbate che prende posto sulla fascia destra. Cacciatore va a sinistra, Martinho si sposta a centrocampo. Anche questa mossa non porta risultati: solo un guizzo di Cacia che trova pronto Silvestri alla respinta. Il derby non decolla ma l'Hellas ci crede. A dire il vero ci crede soprattutto Mandorlini che prova a vincere come aveva fatto con il Varese. Fuori Martinho, dentro Bojinov, quattro attaccanti con Laner e Jorginho in mezzo per l'assalto finale. Il gol non arriva e l'1-1 sembra cosa fatta. L'arbitro concede quattro minuti di recupero, le squadre sono in riserva di energie ma all'ultimo secondo Raimondi controlla un pallone che sembra perso, entra in area e punta Moras. Il difensore greco scivola e crolla a terra, Abbate chiude con un attimo di ritardo, Raimondi fa partire un destro che sbatte sul palo interno e finisce in rete. Felicità Padova, notte fonda per il Verona.
«L'avevamo in mano e non l'abbiamo chiusa»
IL COMMENTO. Il tecnico non fa tragedie per la sconfitta ma sottolinea l'atteggiamento della squadra: «Se non c'è lo spirito giusto si finisce per risentirne tutti»
Mandorlini non ha dubbi: «Ci manca qualcosa lì, dobbiamo essere più umili, concreti, cinici. Le situazioni vanno sfruttate con più cattiveria»
06/10/2012
Francesco Arioli PADOVA Ti aspetti il Mandorlini furioso, ti accoglie il Mandorlini sereno. Almeno in apparenza. Perché c'è da giurare che quel gol arrivato a dieci secondi dal fischio finale sia ancora lì, aggrappato allo stomaco, pesante come un masso. Indigeribile. Senza però costruirci tragedie: «Negli ultimi venti minuti pensavo di vincerla», rivela l'allenatore del Verona, «perché avevamo avuto tante situazioni buone. Abbiamo pagato caro, carissimo due errori. C'è rammarico perché la squadra non meritava questa sconfitta. Abbiamo fatto un regalo al Padova e loro se lo sono preso. Quando l'avversario è all'angolo devi avere la qualità per chiudere la partita. Devi essere più cattivo, più umile, più concreto».
Quanto all'errore, anche articolato, che è costato la gara, Mandorlini recapita messaggi precisi: «L'atteggiamento dei giocatori deve essere diverso. Abbate? Bisogna pretendere di più anche da uno come lui. Anche perché l'atteggiamento cambia lo spirito della squadra. Se manca lo spirito giusto ne possono risentire tutti...». Poca voglia di ripercorrere la cronaca del match: «Bello il primo quarto d'ora, certo», conferma Mandorlini. «Poi abbiamo indietreggiato, loro sono venuti fuori. Ma nell'intervallo ci siamo rimessi a posto e la partita nel secondo tempo l'abbiamo fatta noi. Abbiamo messo anche Carrozza, abbiamo cercato quattro, cinque volte di chiudere la partita, ne abbiamo avuto le opportunità. Però non siamo stati abbastanza concreti, cinici davanti alla porta», è il refrain. «Quello che ci manca è lì. Le premesse c'erano, ci sono sempre. Magari davanti alla porta qualcosa lasciamo. Poi l'errore ci poteva stare, purtroppo è capitato in un momento in cui nessuno se l'aspettava. Abbiamo perso l'imbattibilità... C'è poco altro da dire».
Ci si interroga sul cambio di Hallfredsson. Mandorlini lo spiega senza imbarazzo: «Alla fine lo vedevo stanco, aveva speso tanto. E poi abbiamo pochi cambi in quel settore. Ho provato a vincerla. Sabato l'avevamo vinta con i quattro attaccanti, stavolta l'abbiamo persa ma non per colpa loro. Purtroppo nel calcio, ripeto, ci stanno anche gli errori». Mandorlini non ha dubbi: il Verona c'è e l'incidente di percorso maturato all'Euganeo può essere superato di slancio: «Lavoriamo come sempre, senza fare tragedie. Qui abbiamo perso a tre secondi dalla fine dopo una partita che si poteva portare a casa. Quello che produce la squadra comunque è tanto», rassicura ancora . «Poi bisogna essere un po' più cattivi a chiudere in certe situazioni...», insiste. Dissolvenza. Si torna a casa con l'amaro in bocca.
Farias cuore ingrato Segna a Rafael come fece con la Ternana IL GOL DELL'EX. Autore della rete del pareggio biancoscudato
Al Bentegodi contro gli umbri il brasiliano sfruttò un incredibile assist del portiere. Ieri non se l'è ricordato
06/10/2012
Lo sgarbo all'amico Rafael. Quello che gli aveva recapitato il pallone sui piedi nella notte della gloria veronese. Un gesto pazzo, destinato ad infiammare il Bentegodi e a rendere magica la notte di Dieguito. Ieri sera, nella notte dei brasiliani, Farias si è dimenticato del dono fattogli qualche anno fa dal compagno, quando i due trascorrevano la placida vita veronese tra campo, churrasco e Bentegodi. E proprio in una notte dedicata al calcio poco bailado, Rafael consegnò a Farias il pallone che chiuse definitivamente la sfida con la Ternana. Ieri Dieguito ha colpito al cuore l'amico Rafael. E stanotte avrà festeggiato abbracciando il cuscino di mamma. Quello che non lo abbandona mai e che lo ha accompagnato nei suoi viaggi del calcio. Da Verona a Nocera, fino a Padova. Dunque, cuore ingrato Diego, «scuola Chievo» ma anche cuore Hellas.
Perchè proprio in gialloblù si è fatto uomo. Gracilino ma dotato di buona tecnica. Si è liberato in area sgusciando via come una anguilla ai difensori veronesi. Troppo solo, a dire il vero. Troppo libero. Non si è ricordato del passato. Solo del presente. Per carità, la maglia era quella biancoscudata. Farias, però, ha castigato il Verona anticipando la pappina finale di Raimondi. Nella notte dei brasiliani amici/nemici, ha vinto lui. Si è preso la ribalta. Ha lottato, sofferto. Si è preso pure il rimbrotto di qualche ex compagno. In mezzo al campo si è trovato pure a duellare in una sfida di nervi con Jorginho. Ragazzi pieni di speranze passati da Verona e ispirati dalla città degli innamorati del fubal. Non solo Farias, però, nella notte padovana. Gli altri brasiliani gli hanno danzato intorno. Non riuscendo però a rubare la scena a Dieguito. Abbracci e bisbigli prima della partita.
E alzi la mano chi non ha pensato a misurare la forza di Diego con quella di «Giorgio», fresco italiano. Arrabbiato come tutti ieri sera. Diego ha battuto Rafael e pure Jorginho. Palla in rete. E avanti. Nel secondo tempo Pea ha deciso di non regalargli ribalta fino all'ultimo istante. Troppo stanco forse. Aveva dato tutto. Lui esce. Entra Ze Eduardo, altro brasilerio della serata. A guardare restano i nostri. Dimenticavamo Martinho, fresco d'Hellas, che Dieguito proprio non l'ha conosciuto. E che si è limitato a fare la sua partita. Un saliscendi senza fine. Poco altro. Pure lui avrebbe voluto entrare in lizza per la palma di miglior brasiliano di serata. Ma tutto era già deciso. Ha vinto Farias. Lui e la banda degli uomini di Pea. L'urlo proprio alla fine. Come quella volta al Bentegodi.
Simone Antolini
LE PAGELLE
06/10/2012
6 RAFAEL. Bella parata sulla botta di Cutolo, nulla può sulla conclusione di Farias che regala il pari al Padova. Poi svolge l'ordinaria amministrazione fino alla rete della vittoria biancoscudata.
6 CACCIATORE. Il solito apporto sulla fascia, parte sulla destra, chiude a sinistra, limita le sgroppate offensive per non concedere troppo spazio agli esterni biancoscudati.
5 MORAS. Il Padova crea un paio di occasioni in area gialloblù nell'arco dei novanta minuti e lui fa sempre buona guardia. Perde la testa nei minuti finali, prima si fa ammonire e poi si fa superare in area da Raimondi che realizza la rete della vittoria.
6 MAIETTA. Una prestazione inappuntabile, chiude tutto quello che deve chiudere e cerca sempre di far ripartire l'azione con palla a terra. Ma dov'era all'ultimo secondo della partita?
6 MARTINHO. Parte molto bene, nella prima parte di gara i pericoli più importanti per la porta di Silvestri partono dalla fascia sinistra. Si spegne con il passare dei minuti, soprattutto quando viene spostato a centrocampo.
6 LANER. Meno brillante delle ultime partite, soprattutto nel primo tempo quando soffre nella morsa di Viviani e Renzetti, cresce nella ripresa e regala un paio di giocate interessanti.
6 JORGINHO. Solite geometrie in mezzo al campo, meno presente nel vivo dell'azione ma sempre bravo a chiudere sui centrocampisti avversari, lucido fino al novantesimo.
6 HALLFREDSSON. Finalmente un gol per il vichingo, il giusto premio per quello che fa vedere nella prima parte di gara. Cala con il passare dei minuti e Mandorlini decide di sostituirlo.
sv ABBATE. Viene gettato nella mischia nei minuti finali, garantisce una buona copertura ma anche lui si fa sorprendere nell'azione del due a uno.
5 RIVAS. Un'altra prestazione incolore, parte a sinistra, molto largo sulla fascia, fa sempre la stessa mossa, si accentra per andare a tirare, ormai lo hanno capito e lo disinnescano in fretta.
5,5 CARROZZA. Un buon approccio sulla partita, subito un paio di spunti che mettono in difficoltà la retroguardia biancoscudata poi anche lui va in tilt.
6 CACIA. Gioca praticamente da solo nella morsa dei tre centrali del Padova, può toccare cinque o sei palloni ma li tocca sempre bene, anzi è l'unico a mettere in difficoltà Silvestri. Non basta.
5 GOMEZ. Si danna l'anima per fare qualcosa di buono ma non è nemmeno l'ombra del Juanito che abbiamo conosciuto un anno fa. Cattura pochi palloni e quando entra in azione sbatte sistematicamente su Renzetti.
5,5 MANDORLINI. Prepara bene la partita, l'Hellas entra in campo come una macchina perfetta ma dopo la rete del vantaggio la squadra si anestetizza e lui non riesce a svegliarla.
7 VELOTTO. L'arbitro di Grosseto tiene in mano il derby con autorità, interrompe poco il gioco e quando fischia non sbaglia.
FONTE: LArena.it
Padova-Hellas Verona finisce 2-1
Postata il 05/10/2012 alle ore 20:56 Nella prima frazione Hallfredsson porta avanti i gialloblù,ma Farias al 35' pareggia. Partita da 1 a 1 che viene risolta da una giocata di Raimondi al 90'
PADOVA - L'Hellas Verona di Mandorlini subisce la prima sconfitta stagionale all'ultimo secondo. Nel corso del primo tempo Farias, con un guizzo personale, risponde al gran gol di Hallfredsson, che dal limite calcia al volo e trafigge Silvestri. Buona intensità da entrambe le parti e occasioni a ripetizione, Cacia e Rivas per i gialloblù e Cutolo e Farias per i padroni di casa, ma squadre al riposo sul risultato di uno a uno. Meno bella la ripresa con Padova e Verona che si annullano a vicenda, ma al 90' Raimondi con una bella giocata risolve la partita.
Primo tempo
6’ Cross di Jorginho e colpo di testa di Cacia, bella parata di Silvestre
7’ GOL Angolo di Jorginho, Hallfredsson calcia al volo dal limite e segna
14’ Maietta dalla sinistra per Cacia, conclusione dell’attaccante troppo centrale
17’ Tiro alto di viviani dal limite dell’area
20' Botta di Cutolo dai 20 metri, gran risposta di Rafael
33' Cacia calcia da fuori area, tiro deviato e palla che sfiora il palo
34' GOL Farias si gira sul dischetto e calcia a fil di palo
41' Rivas a giro, para Silvestri
45' Maietta tenta la rovesciata, palla alta
Secondo tempo
2' Gomez dal limite, tiro debole
6' Conclusione alta di Hallfredsson dai 20 metri
10' Moras salva sul colpo di testa di Granoche
12' Cacia per Carrozza para Silvestri
25' Granoche calcia al volo e Rafael blocca a terra
37' Raimondi conclude centralmente da buona posizione
38' Cacia a fil di palo dal limite
45' GOL Raimondi salta Moras e con un tiro sporco supera Rafael
Padova (3-4-1-2): Silvestri; Cionek, Piccioni, Trevisan; Legati, Viviani (dal 39' st De Vitis), Cuffa, Renzetti; Farias (dal 30' st Ze Eduardo); Cutolo (dal 26' st Raimondi), Granoche.
A disposizione: Maniero, Feltscher, Rispoli, De Vitis.
Allenatore: Pea.
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho (dal 39' st Bojinov); Jorginho, Laner, Hallfreddsson (dal 28' st Abbate); Gomez Taleb, Cacia, Rivas (dal 10' st Carrozza).
A disposizione: Berardi, Albertazzi, Ceccarelli, Grossi.
Allenatore: Mandorlini.
Martinelli: "Con Setti c'è più organizzazione"
Postata il 05/10/2012 alle ore 14:47 Il vicepresidente gialloblù fotografa il momento dell'Hellas: "Il nuovo presidente ha portato una positiva aria di cambiamento. E sono convinto che la squadra crescerà ancora"
VERONA - Ecco le dichiarazioni del vicepresidente gialloblù, Giovanni Martinelli, intervistato nella trasmissione "Vighini Show" su TeleNuovo: "Mi sto divertendo tanto, finché le cose vanno così si soffre ma il lavoro sta pagando, perché abbiamo sempre cercato di veleggiare in alto. Come sta lavorando Maurizio Setti? Molto bene, più bene di me. C'è stato un grande cambiamento, sempre nell'ottica di fare bene e di perseguire gli obiettivi. Diciamo che ha portato più organizazione, a differenza della mia gestione che era più "familiare". Lui ha aggiunto più professionalità grazie alle persone che ha portato con sé e grazie alla sua esperienza nel Bologna. Io oggi mi godo il momento, specialmente con Jorginho. Perché dopo due anni di lavoro con gli avvocati siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo importante per l'Hellas (il centrocampista brasiliano è diventato italiano, ndr). Le cose oggi le vedo bene, però c'è ancora la possibilità di crescere nei mezzi, molta potenzialità ancora da esprimere. Finché posso voglio essere sempre presente, perché mi piace poter dare continuità".
Ufficio Stampa
Pugliese e il recupero: "In palestra 6 ore al giorno"
Postata il 05/10/2012 alle ore 14:23 Procede la riabilitazione del difensore dopo il grave infortunio estivo: "Stanno uscendo i veri valori della squadra, la strada è giusta. E io spero di essere pronto fra due mesi"
VERONA - Ecco le dichiarazioni di Giuseppe Pugliese, ancora alle prese con l'infortunio al malleolo e intervenuto alla trasmissione "Vighini Show" su TeleNuovo: "Il mio infortunio? Ci sono cose peggiori nella vita, bisogna sempre guardare avanti. Mi sto curando: faccio tutti i giorni 6 ore tra palestra e piscina all'Isokinetic di Arbizzano. Voglio tornare presto, ci vorranno ancora due mesi. I miei compagni? Carrozza è il più scherzoso, mentre Martinho è quello che mi ha sorpreso di più in campo ed è davvero un grandissimo giocatore. Il mio dispiacere è che li vedo poco, li vado a salutare quando c'è la partita in casa ma non riesco a vivere il gruppo come vorrei. La nostra stagione? Siamo partiti col freno a mano tirato, la squadra ha cambiato tanto, ora però stanno uscendo i valori. Non sarà semplice, come qualcuno vuol far credere, ma la strada è giusta. Cosa farò a gennaio? Io voglio giocare e voglio restare a Verona. Non mi interessano le voci di mercato".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] SERIE A: Sconto di squalifica a CONTE che tornerà sulla panchina bianconera il 9 Dicembre ma al patròn Agnelli ancora non va bene perchè 'è innocente!' CALCIO SPAGNA: L'attaccante del BARCELLONA e della nazionale David VILLA prede a pallonate un'auto della polizia in una pubblicità, lo spot è giudicato irrispettoso e viene censurato... VITA DA EX: ...E 'Gigi' SACCHETTI torna a sorpresa a dirigere lo ZEVIO dopo l'esonero di MALIZIA EUROPA LEAGUE: Impresa dell'UDINESE che va a vincere sul campo del LIVERPOOL! Il NAPOLI subisce un secco 3 a 0 in Olanda dal PSV EINDHOVEN, bene l'INTER a Baku, LAZIO di misura sul MARIBOR... BOXE: Il pugile portoricano CRUZ fa coming out 'Sono gay e felice di esserlo!' FORMULA 1: Michael SCHUMACHER si ritira per la seconda volta dalle corse dopo l'addio alla MERCEDES, sarà quella buona? CHAMPIONS LEAGUE: Il REAL MADRID strapazza l'AJAX, il PSG cade ad opera del PORTO, brutto scivolone interno dell'ANDERLECHT pareggio tra il CITY e il BORUSSIA... Pazzo MILAN in Russia contro lo ZENIT: si fa rimontare un 2 a 0 poi vince con PAZZINI! SCONTO A CONTE, IN PANCHINA IL 9 DICEMBRE. AGNELLI: "SENTENZA INGIUSTA, È INNOCENTE"
Venerdì 05 Ottobre 2012 - 17:29
ROMA - La squalifica di Antonio Conte per l'omessa denuncia in Albinoleffe-Siena del maggio 2011 scadrà il prossimo l'8 dicembre, e non a inizio giugno 2013. È questo la decisione del Tribunale nazionale di arbitrato dello sport.
La squalifica dell'allenatore è stata di fatto ridotta a 4 mesi. Conte tornerà in campo il 9 dicembre in occasione di Palermo-Juventus.
AGNELLI: "INGIUSTO, E' INNOCENTE" «Mantengo la mia convinzione, che Antonio Conte sia un uomo innocente e completamente estraneo ai fatti che gli vengono attribuiti. La conferma della squalifica è una sconfitta ingiusta, che deve far riflettere tutto il sistema calcistico». È il commento del presidente Juve Andrea Agnelli alla sentenza Tnas che ha ridotto a 4 mesi lo stop del tecnico.
LA SENTENZA «Il Collegio arbitrale (Prof. Avv. Massimo Zaccheo Presidente, Prof. Guido Calvi e Avv. Enrico De Giovanni), definitivamente pronunciando, nel contraddittorio delle parti, disattesa ogni altra istanza deduzione ed eccezione, così provvede:
1. Respinge la domanda principale formulata con istanza di arbitrato prot. n. 2165 del 29 agosto 2012 dal Sig. Antonio Conte.
2. In parziale accoglimento della domanda subordinata formulata con istanza di arbitrato prot. n. 2165 del 29 agosto 2012 dal Sig. Antonio Conte infligge al medesimo la sanzione della squalifica sino all'8 dicembre 2012.
3. Dichiara assorbita ogni altra domanda, anche di carattere istruttorio.
4. Dichiara integralmente compensate le spese del giudizio.
5. Pone a carico di ciascuna delle parti nella misura del 50% gli onorari del Collegio arbitrale, liquidati come in parte motiva, con il vincolo di solidarietà.
6. Pone a carico delle parti nella misura del 50%, il pagamento dei diritti amministrativi.
7. Dichiara incassati dal Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport i diritti amministrativi versati dalle parti», recita il comunicato.
VILLA, PALLONATE ALL'AUTO DELLA POLIZIA: LO SPOT CENSURATO IN SPAGNA -VIDEO
Venerdì 05 Ottobre 2012 - 16:44
BARCELLONA - Polemiche in Spagna per il nuovo spot che ha come protagonista l'attaccante del Barcellona David Villa. Nella pubblicità per il nuovo videogame "Need For Speed Hot Pursuit", il numero 7 del Barça prende a pallonate un'auto della polizia, riducendola davvero in pessime condizioni, poco prima che arrivino i due agenti. Lo spot è stato censurato e all'inizio si pensava che l'imposizione fosse arrivata direttamente dal Barcellona, ma i vertici della società blaugrana hanno smentito tutto.
ORLANDO CRUZ SCUOTE IL MONDO DELLA BOXE: "GAY E FIERO DI ESSERLO" -FOTO
Giovedì 04 Ottobre 2012 - 21:22
NEW YORK - «Sono gay e sono orgoglioso di esserlo». Il coming out di Orlando Cruz, 31enne pugile portoricano, scuote il mondo della boxe. «Combatto da più di 24 anni e, mentre la mia carriera è ancora in ascesa, voglio essere onesto con me stesso», ha detto Cruz, numero 4 nel ranking Wbo dei pesi piuma, in un comunicato. «Voglio provare ad essere il modello migliore per i ragazzi che pensano al pugilato e ad una carriera professionistica. Sono orgoglioso di essere portoricano e lo sarò sempre. Sono sempre stato orgoglioso di essere gay e lo sarò sempre», ha aggiunto il pugile che, da professionista, dal 2000 ha un record di 18 vittorie, 2 sconfitte e 1 pari. «Non voglio nascondere nulla della mia identità. Voglio che la gente veda come sono: sono un atleta che dà sempre il massimo sul ring, voglio che la gente guardi le mie qualità di pugile. Ma voglio anche che i ragazzi sappiano che tutto è possibile: ciò che sei o quello che ami non dovrebbe essere un ostacolo se cerchi di raggiungere um obiettivo», ha detto ancora Cruz, atteso sul ring di Las Vegas il 19 ottobre per il match con Jorge Pazos.
INTER OK, 3-1 IN CASA DEL NEFTCHI. STRAMA: "COUTINHO? MAI AVUTO DUBBI" -PAGELLE
Giovedì 04 Ottobre 2012 - 19:47 di Massimo Sarti
BAKU - Nella lontana Baku (8400 chilometri di trasferta, tra andata e ritorno) funziona alla grande l’Inter 2, che piega 1-3 il Neftçi nella seconda partita del girone di Europa League. I nerazzurri balzano in testa al gruppo H con 4 punti insieme al Rubin Kazan.
Inter alla sesta vittoria in trasferta stagionale in altrettanti incontri, tra Italia ed Europa. Domenica sera da calendario i nerazzurri appariranno fuori casa nel derby, ma solo questo non potrà bastare agli uomini di Stramaccioni. Che comunque ha le risposte che voleva in vista del derby. «Non era facile mostrare bel gioco e personalità con i tanti cambi rispetto a domenica. Dobbiamo lavorare ancora molto, anche se è un segnale molto positivo di crescita dell'intero gruppo». Coutinho soprattutto tenta di mettere in difficoltà il suo tecnico con una grande prova: segna di tacco al 10’, sfiora il bis con uno splendido destro a giro, protesta per un rigore su di lui che potrebbe starci e si produce in tante accelerazioni. «Non so se giocherò nel derby: Stramaccioni infonde molta fiducia a tutti noi giovani», afferma il brasiliano. «Mai avuto dubbi su di lui. Quando rientreranno Sneijder e Palacio, potrò alternare chi starà meglio», dice Strama di Cou.
Il raddoppio è di Obi al 30': il nigeriano rientra dopo un lungo infortunio e ha l'onore di realizzare la rete numero 500 dell'Inter nelle competizioni Uefa. Al 42' tris di Livaja, che bissa la rete di San Siro con il Rubin: «Io nel derby? Torna Milito, a me basta andare in panchina se battiamo il Milan».Da segnalare anche i tre assist di Guarin e la conferma della difesa a tre da parte di Stramaccioni, nonostante la formazione rimaneggiata, con l'arretramento di Cambiasso. Al 53' il Neftçi accorcia le distanze con il cileno Canales: è il primo contro questa Inter da viaggio, vogliosa di tornare in fretta a Milano per preparare il derby. «Noi favoriti? Dopo il colpo di San Pietroburgo lo è il Milan», sorride uno scaramantico Stramaccioni.
EUROPA LEAGUE, LAZIO OK CON EDERSON: 1-0 IN CASA COL MARIBOR -FOTO/PAGELLE
Giovedì 04 Ottobre 2012 - 21:03 di Enrico Sarzanini
ROMA - Vittoria e primato nel girone. La Lazio batte il Maribor 1-0 e vola in testa approfittando del pari del Tottenham col Panathinaikos. Ai biancocelesti è bastato un gol di Ederson, alla sua seconda rete consecutiva.
Il massimo risultato con il minimo sforzo: «Conoscevo bene il valore del Maribor - ha spiegato Petkovic - che è una squadra veloce e tosta. Hanno creato un paio di occasioni nel primo tempo anche se noi abbiamo commesso i soliti errori individuali ma siamo stati bravi e cinici. Possiamo migliorare, anche perché non chiudiamo mai la gara, ma siamo in crescita e lo abbiamo dimsotrato». Il tecnico bosniaco promuovo l’esperimento Ederson-Hernanes: «Mi sono piaciuti entrambi, per come si sono mossi in campo e per quello che hanno fatto: sono due giocatori che fanno la differenza». Con Floccari la Lazio ha trovato un vice Klose, appellativo che però non piace a Petkovic: «Lui è un giocatore come tutti gli altri che quando viene chiamato in causa si batte fino alla fine. All’inizio non era facile perché era la prima volta che schieravo determinati giocatori, ma mi sono piaciuti. Lui è stato uno dei protagonisti».
Tra i migliori c’è sempre Candreva, diventato ormai una costante: «È un giocatore che può e deve fare la differenza. La Nazionale? Non lo so e non voglio fare pressioni sul ct ma sono contento che si stia mettendo così in mostra». Tra i migliori anche Floccari che, pur non avendo segnato, ha propiziato il gol di Ederson e procurato il rigore poi sbagliato da Hernanes: «Sapevo che rimanendo avrei avuto poche opportunità per giocare - ha spiegato l’attaccante - ed è per questo che devo sfruttare al massimo quelle che il mister mi concede».
BRUTTISSIMO NAPOLI, CAVANI NON FA IL MIRACOLO: 3-0 DEL PSV A EINDHOVEN -FOTO
Giovedì 04 Ottobre 2012 - 22:54
EINDHOVEN - Non è servito neanche l'ingresso di Cavani al secondo tempo per risollevare un bruttissimo Napoli contro il Psv Eindhoven che vince 3-0 e più volte sfiora il quarto gol. Un primo tempo sofferto per il Napoli baby di Mazzarri che aveva schierato avanti il modulo El Kaddouri-Insigne-Vargas e con solo Cannavaro nel primo tempo in campo tra i titolarissimi. I gol degli olandesi arrivano al 20' con Lens, al 42' con Mertens e all'8' del secondo tempo con Marcelo. Per il Napoli è la prima sconfitta al 90' della stagione.
Un peccato di presunzione di Walter Mazzarri. Presentarsi nello stadio del Psv, la squadra più forte del girone, con il Napoli2 in campo era un rischio forse anche calcolato. Il problema, però, è che gli azzurri non rimediano una sconfitta 'normale', bensì realizzano una vera e propria disfatta. Una Caporetto europea che potrebbe compromettere il futuro dei partenopei nell'Europa League. Finisce 3-0 ma se il punteggio fosse stato ancor più rotondo per i padroni di casa non ci sarebbe stato nulla da dire o da recriminare. Il Napoli2 - inizialmente Mazzarri manda in campo uno soltanto dei suoi titolarissimi, Cannavaro, che è squalificato in campionato - non è in grado di competere con gli olandesi, una squadra forte, ben strutturata, schierata in maniera perfetta in campo da Advocaat e dotata di una notevole esperienza internazionale. Il Napoli, di contro, non riesce a stare in campo in maniera ordinata ed alcuni giocatori come El Kaddouri (sostituito nella ripresa da Cavani), Donadel, Aronica sembrano anche in grosse difficoltà atletiche. Il PSV vince la partita a centrocampo grazie all'inconsistenza del duo Donadel-Dzemaili la cui fragilità costringe Mesto e Dossena a limitare, fino quasi ad azzerarle, le loro spinte offensive. E quando il Napoli non riesce a spingere sulle fasce laterali, si sa, il gioco d'attacco è bruscamente limitato. Gli olandesi passano in vantaggio grazie ad uno svarione di Rosati (il quale si riscatta parzialmente nella ripresa con qualche buon intervento) ma gli azzurri non danno mai l'impressione di poter reagire con concretezza. Nella ripresa Mazzarri toglie un inconsistente El Kaddouri (dovrà lavorare ancora moltissimo per entrare negli schemi della squadra, a prescindere dal fatto di giocare con le riserve o con i titolari) e lo sostituisce con Cavani. Ma le vere sostituzioni il tecnico livornese avrebbe dovute farle probabilmente a centrocampo e in difesa, dove la superiorità degli olandesi si dimostrava straripante. Le azioni in velocità degli uomini di Advocaat lasciano sempre il segno ed anche sulle palle inattive, soprattutto in occasione dei calci d'angolo, i padroni di casa arrivano sul pallone sempre prima degli avversari. E così il Napoli va sotto fino al 3-0 e un pò tutti cominciano a perdere la calma. I nomi di ben otto azzurri finiscono sul taccuino dell'arbitro rumeno Tudor, un pò per falli di frustrazione, un pò per inutili proteste. Insomma una serataccia da dimenticare in fretta per i partenopei. E per Mazzarri non mancano gli spunti di riflessione: se l'Europa League è veramente un traguardo per cui lottare fino in fondo, forse in alcune partite future sarà il caso di mischiare un pò le carte e non rimanere bloccati sulla decisione di schierare solo le riserve.
EUROPA LEAGUE, IMPRESA DELL'UDINESE: VITTORIA 3-2 IN CASA DEL LIVERPOOL -FOTO
Giovedì 04 Ottobre 2012 - 23:10
LIVERPOOL - L'Udinese ha vinto 3-2 in casa del Liverpool in un incontro del secondo turno di Europa League (gruppo A). Meritata impresa dell'Udinese, che affianca l'Anzhi in testa al girone grazie a un ricco secondo tempo: gol di Di Natale al primo minuto della ripresa, Pasquale al 27' e un clamoroso autogol di Coates.
Guidolin e i suoi ragazzi centrano l'impresa e scrivono una nuova pagina della storia bianconera, con una vittoria monumentale in un tempio del calcio come l'Anfield Road dei Reds. È sfatato ogni pronostico della vigilia che vuole i padroni di casa come favoriti. Il tecnico del Liverpool, Rodgers lascia Gerrard in panchina. Stesso destino anche per Suarez, uno dei beniamini dei tifosi di casa; forse il giocatore più importante del Liverpool di oggi. Massimo rispetto per l'Udinese, aveva lasciato intendere alla vigilia, ma il campionato è più importante, quindi meglio lasciar riposare le sue star in vista del prossimo match. Guidolin invece ci tiene alla partita, una sfida dal sapore Champions, che ha portato in Inghilterra un migliaio di tifosi. Inevitabile, per l'Udinese, provare a fare bella figura a tutti i costi, strappando possibilmente un pareggio. È da leggere probabilmente in questa chiave la scelta tattica di Guidolin di schierare una difesa a quattro, più coperta, con Pasquale esterno a sinistra sulla linea dei difensori, dietro Armero, esterno di centrocampo. Scontata la punizione per il battibecco avuto la scorsa settimana con uno dei preparatori, Di Natale è regolarmente perno d'attacco, con Pereyra a fargli da spalla. È il Liverpool, però, ad avere tutti i primati del match. Sua la prima occasionissima, quella capitata a Coates all'8'. Colpo di testa e salvataggio fortunoso di Brkic sulla linea di porta. Suo il primo gol della partita. Lo sigla Shelvey al 23' con un colpo di testa su un assist dalla sinistra di Downing. Nel mezzo da segnalare un'occasione anche per l'Udinese, al 14'. Punizione di Di Natale dal limite destro dell'area di rigore e incornata insidiosa di Benatia. Reina sulla linea dice no. L'Udinese va al riposo sotto di un gol. Nell'intervallo Guidolin decide di cambiare qualcosa. Fuori Armero, mai entrato in partita. Dentro Lazzari, per tornare al classico 3-5-2, con la difesa a tre, Pasquale esterno di fascia e il neoentrato mezz'ala. La scelta si rivela azzeccata. Pronti via e proprio il neo-entrato triangola con Di Natale, mettendo l'attaccante in condizione di infilare Reina, proprio sotto il settore riservato ai tifosi ospiti. Il gol mette le ali ai friulani, capaci di mettere in campo grinta e determinazione. Rodgers corre ai ripari gettando nella mischia in un colpo solo Gerrard e Suarez. I Reds spingono sull'acceleratore. L'Udinese traballa, ma nel suo momento peggiore trova il doppio vantaggio, con un uno-due micidiale. Prima Coates incappa nella più classica delle autoreti, nel tentativo di anticipare lo stacco di testa di Domizzi. Subito dopo Pasquale allunga con un sinistro dal limite dell'area. La gara è tutt'altro che chiusa. Il Liverpool mostra la reazione della grande squadra e accorcia subito con una punizione dal limite di Suarez. Il finale è un assalto rosso al fortino bianconero. Inespugnabile.
MILAN, IMPRESA IN RUSSIA: SI FA RECUPERARE DA 2-0 A 2-2, POI DECIDE PAZZINI -FOTO
Mercoledì 03 Ottobre 2012 - 21:30
SAN PIETROBURGO - Nei momenti di difficoltà, per risorgere serve anche un pò di fortuna, e il Milan ne ha avuto bisogno per conquistare la prima vittoria stagionale il Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo per 3-2. Non sono infatti bastate una magia di El Shaarawy e una deviazione sulla punizione di Emanuelson. Dopo i venti minuti migliori della stagione, i rossoneri sono andati parecchio in affanno, a cavallo dell'intervallo si sono fatti rimontare e alla fine l'hanno spuntata solo con un autorete di Hubocan e grazie alle prodezze di Abbiati, decisamente il migliore in campo. Per Spalletti la seconda sconfitta nel girone complica pericolosamente la Champions (e la stagione). Allegri spera invece che questa sia la svolta per il Milan (e per il suo futuro al Milan). Di sicuro questi tre punti aiutano ad avvicinarsi con più ottimismo al derby di domenica, ma non cancellano certo i difetti tecnici, tattici e mentali (ancora un gol su calcio da fermo e troppi errori di impostazione) dei rossoneri. In attesa della seconda importante verifica in pochi giorni, Allegri tira un profondo sospiro di sollievo. Perchè a San Pietroburgo ha sofferto fino all'ultimo, dopo aver mandato in campo la formazione più offensiva possibile, con Montolivo e De Jong in mediana, alle spalle di Emanuelson, Boateng, El Shaarawy e Bojan (non Pazzini). «Un Milan alla spagnola, ricorda il Real Madrid», lo ha definito Galliani. Il paragone è forte, ma alla fine lo Zenit incassa la prima sconfitta interna in coppe europee dal ko di quasi quattro anni fa proprio contro il Real.
VITTORIA IN EXTREMIS Eppure, sotto gli occhi del ct della Russia Fabio Capello, nei primi venti minuti lo Zenit manifesta tutti i suoi problemi di coesione (Witsel è un corpo estraneo) contro il miglior Milan dell'anno: possesso palla disinvolto, ritmo alto, e soprattutto El Shaarawy, che vale più di ogni appello per richiamare allo stadio per il derby i tifosi ancora piuttosto freddi. Il giovane italoegiziano dopo 5' mette davanti al portiere Bojan e, dopo il vantaggio di Emanuelson (al 13', con una punizione deviata dalla barriera) incanta con uno slalom fra quattro avversari concluso con freddezza degna di Inzaghi. Da quel momento, però, si dedica a una partita di sacrificio, mentre lo Zenit alza il proprio baricentro e il Milan lo abbassa. Comincia quindi la partita di Abbiati, che mette in fila una serie di parate eccezionali. Ancora una volta il Milan va in confusione quando subisce calci d'angolo (13, e ogni volta è un brivido) o di punizione, e il portiere rossonero deve metterci diverse pezze: una gigante al 40', quando blocca con una sola mano il siluro scagliato su punizione da Hulk, che dopo un inizio anonimo si prende l'attacco dello Zenit sulle spalle. Con la sua straripante forza muscolare il brasiliano crea non pochi problemi alla difesa rossonera, e Zapata nell'ultimo minuto di recupero si fa sorprendere dal suo taglio (in sospetto fuorigioco) letale. Ed è di Hulk il calcio d'angolo che al 4' della ripresa Shirokov trasforma nel pareggio, sfruttando l'indecisione collettiva della difesa rossonera. L'ingresso di Pazzini per un inconsistente Bojan e quello di Nocerino per Emanuelson aiutano il Milan a ritrovare equilibrio. E al 30' ecco il secondo tocco della sorte, quando Hubocan spinge nella porta dello Zenit il cross di Montolivo (una delle sue poche giocate utili) mancato da Pazzini. Con Yepes al posto di un Boateng ancora sottotono Allegri blinda la difesa negli ultimi minuti, ma ogni calcio d'angolo è una sofferenza, con Abbiati, che al 37' vola per deviate un gran tiro di Anyuokov. Ora il Milan può pensare con più serenità al derby: lì si capirà se è tornato a volare alto.
EL SHARAAWY: «È STATA DURA» «È stata molto dura, perchè abbiamo sofferto fino all'ultimo, ma siamo stati bravi anche a soffrire, a rimanere compatti e uniti fino all'ultimo secondo. Siamo veramente soddisfatti per questa vittoria e adesso ce la godiamo». Commenta così, ai microfoni di Sky Sport, l'affermazione del Milan per 3-2 in casa dello Zenit l'autore della seconda marcatura rossonera Stephan El Shaarawy. «Con i giocare che abbiamo siamo in grado di creare palle gol ogni volta che tocchiamo palla -sottolinea l'attaccante commentando l'atteggiamento offensivo della squadra-. Abbiamo deciso di giocare così, siamo partiti benissimo, poi, dopo il 2-0 abbiamo un pochino mollato e, infatti, loro sono riusciti a fare il primo gol e nel secondo tempo è stata dura, perchè loro avevano molti giocatori bravi e ci hanno messo in grande difficoltà. Però siamo riusciti a portare a casa i tre punti e, quindi, siamo contenti». «Oltre che la fase offensiva, il mister mi chiede di tornare, di fare anche il terzino, se serve, ed io mi metto a su disposizione, come della squadra -aggiunge El Shaarawy-. Quindi, sono contento del momento che sto vivendo, ma è solo l'inizio e devo continuare così. Questa è sicuramente una vittoria importante perchè ci da morale, ci da fiducia. Il derby sarà una partita difficilissima, ma dobbiamo riuscire ad entrare concentrati come abbiamo fatto con lo Zenit. Adesso lavoriamo per il derby giorno dopo giorno e ci prepariamo al meglio».
IL TABELLINO Zenit San Pietroburgo (4-3-3): Malafeev 5.5, Anyukov 5.5, Hubocan 5.5, Lombaerts 5 (44'st Bukharov sv), Criscito 6, Shirokov 6.5, Witsel 5, Fayzulin 5.5 (34'st Kanunnikov sv), Hulk 6.5, Kerzhakov 5.5, Bystrov 5.5 (27'st Zyryanov 6). (71 Baburin, 3 Bruno Alves, 82 Lumb, 24 Lukovic). All.: Spalletti 5.5. Milan (4-2-3-1): Abbiati 7.5, Abate 5.5, Zapata 5.5, Bonera 6, Antonini 5.5, De Jong 5.5, Montolivo 5.5, Emanuelson 6.5 (19'st Nocerino 6), Boateng 5 (36'st Yepes 6), El Shaarawy 6.5, Bojan 5 (7'st Pazzini 6). (1 Amelia, 5 Mexes, 16 Flamini, 7 Robinho). All.: Allegri 6.5. Arbitro: Brych (Germania) 6 Reti: nel pt al 13' Emanuelson, 16' El Shaarawy, 47' Hulk; nel st al 4' Shirokov, 30' Hubocan (autogol) Recupero: 2' e 4'. Angoli: 13 a 2 per lo Zenit San Pietroburgo. Ammoniti: Fayzulin, Anyukov, Bonera, El Shaarawy, Hubocan, Yepes, Shirokov per gioco falloso. Spettatori: 21 mila circa. ** I GOL - 13' pt: Emanuelson si procura e calcia una punizione poco fuori dall'area: la sua parabola mancina a incrociare finisce in rete grazie alla deviazione determinante di Shirokov in barriera - 16' pt: El Shaarawy recupera un pallone sulla trequarti e in slalom fra quattro avversari arriva in area dove batte con freddezza Malafeev - 47' pt: Shirokov serve in verticale Hulk, che in posizione al limite del fuorigioco sfugge a Zapata e infila Abbiati con un rasoterra - 4' st: calcio d'angolo di Hulk, Abbiati calcola male l'uscita e Shirokov anticipa un distratto Montolivo segnando il pareggio di testa - 30'st: autogol di Hubocan, che spinge involontariamente nella porta dello Zenit un cross di Montolivo su cui non arriva Pazzini.
CHAMPIONS, TRIPLO CR7: SHOW DEL REAL. BALOTELLI SALVA IL CITY, CADE IL PSG
Mercoledì 03 Ottobre 2012 - 22:49
AMSTERDAM - Il Real Madrid batte l' Ajax 4-1 in una partita della seconda giornata del gruppo D di Champions League, espugnando il campo dei 'lancieri'. Straordinaria prestazione di Cristiano Ronaldo, autore di una tripletta, a cui va aggiunto il gol di Benzema. Per i padroni di casa, Moisander segna il gol della bandeira.
MANCHESTER CITY - BORUSSIA DORTMUND: 1-1 Manchester City e Borussia Dortmund 1-1 in una partita della seconda giornata del gruppo D di Champions League. Reti: nel st 17' Reus (D), 45' Balotelli (M) su rigore.
GRUPPO A
PORTO - PARIS SAINT GERMAIN: 1-0 Porto batte Paris St Germain 1-0 in una partita della seconda giornata del gruppo A di Champions League. Rete: nel st 39' Rodriguez.
DINAMO KIEV - DINAMO ZAGABRIA: 2-0 Dinamo Kiev batte Dinamo Zagabria 2-0 in una partita della seconda giornata del gruppo A di Champions League. Reti: nel pt 3' Gusev (DK), 33' Pivaric (DZ, autorete).
GRUPPO B
SCHALKE 04 - MONTPELLIER: 2-2 Schalke 04 e Montpellier 2-2 in una partita della seconda giornata del gruppo B di Champions League. Reti: nel pt 13 Ait-Fana (M), al 26' Draxler (S); nel st 7' Huntelaar (S) su rigore, 45' Camara (M).
ARSENAL - OLIMPIAKOS: 3-1 Arsenal batte Olympiacos Pireo 3-1 in una partita della seconda giornata del gruppo B di Champions League. Reti: nel pt 42' Gervinho (A), 45' Mitroglou (O); nel st Podolski (A), 49' Ramsey (A).
GRUPPO C
ANDERLECHT - MALAGA: 0-3 Malaga batte Anderlecht 3-0 in una partita della seconda giornata del gruppo C, lo stesso del Milan, di Champions League. Rete: nel pt 46' Eliseu (M); nel st 11' Joaquin (M) su rigore, 18' Eliseu (M). (ANSA).
F1, SCHUMACHER DICE ADDIO ALLE CORSE. "MI RITIRO, RIPRENDO LA MIA VITA NORMALE"
Giovedì 04 Ottobre 2012 - 12:44
SUZUKA - Colpo di scena alla vigilia del Gran Premio del Giappone: Michael Schumacher ha annunciato il suo ultimo e definitivo addio alla Formula 1. Una decisione presa, dice, «per tornare alla vita normale». Michael Schumacher, il pilota che visse due volte, stavolta saluta davvero: a tre anni dal suo ritorno alle corse, dopo il primo ritiro da uomo Ferrari nel 2006, il campione dice basta con le corse e con la sua avventura da pilota della Mercedes.
LA CARRIERA L'ex idolo di Maranello si ritoglie la tuta del Circus mettendo da parte anche la sua seconda vita da pilota dopo aver salutato la prima, quella vera, dei trionfi con la Rossa e con la Benetton targata Flavio Briatore per un totale pressochè ineguagliabile di sette titoli Mondiali vinti. Un addio quasi a sorpresa quello dell'ormai 43enne tedesco che nonostante l'annuncio di Lewis Hamilton alla Mercedes dal prossimo anno sembrava avere ancora gli stimoli per continuare a dare gas alla sua esistenza. E invece no, il Vecchio Leone, ha deciso di salutare tutti a fine stagione senza dire cosa farà 'da grande'. Un addio meditato, dettato forse dalle prestazioni da dimenticare con la sua nuova Stella e dalla vittoria che finora non è arrivata. Dal 2010, anno in cui è tornato a correre con la scuderia teutonica guidata dal fido Ross Brawn, ha collezionato una serie di brutte figure con qualche rara eccezione come un podio nel Gp di Valencia e una pole position 'virtuale' (a causa di una precedente squalifica) a Montecarlo. Seconda vita che stride con quella fatta di spruzzi di champagne e sorrisi sotto il sole di Maranello con vittorie e primati: i primi due Mondiali arrivarono con la Benetton (1994 e 1995) e successivamente i cinque consecutivi con la Ferrari (2000, 2001, 2002, 2003, 2004). Schumi detiene la gran parte dei record della Formula 1, avendo conseguito, oltre ai titoli iridati, anche il maggior numero di Gran Premi vinti, di pole position, di giri veloci in gara, di hat trick (pole, vittoria e giro pi— veloce nella stessa gara) e di punti in carriera. Il pilota della Mercedes è stato anche il primo tedesco a divenire campione del mondo di Formula 1 ed è stato l'icona pi— popolare nella Formula 1, fino al 2006, secondo un sondaggio effettuato dalla Fia. Nel 2003 diviene il più— titolato pilota di Formula 1 (con la vittoria del sesto titolo mondiale, superando il record di Juan Manuel Fangio) e nel 2004 marca un ulteriore record vincendo il suo quinto titolo iridato consecutivo (il precedente record, che spettava sempre a Fangio era di quattro titoli mondiali consecutivi).
IL PRIMO RITIRO Nel 2006 il primo ritiro dell'ex Re quando lasciò il trono della Formula 1 da vero padrone nonostante l'ottavo Mondiale sfumato per mano proprio del suo vero erede alla Ferrari, Fernando Alonso. Allora Schumi lasciò per la prima volta le piste di formula 1 applaudito in Brasile dallo stesso Edson Arantes do Nascimento, detto Pelè, e da tutti i tifosi brasiliani, compresi quelli di Ayrton Senna. Il destino volle che il suo primo ultimo 'ciak' avvenisse nella terra in cui riposava Ayrton, e lui ripagò i tifosi con una gara tanto sfortunata quanto eccezionale, alla Ayrton, appunto. Con l' ultimo giro veloce della sua carriera, il 76/mo. Schumacher, quella volta, uscì di scena nel modo in cui il suo personaggio esigeva, da campione. Oggi il vecchio re se ne va tra gli applausi di giornalisti e addetti ai lavori ma senza l'ebbrezza di altre vittorie tanto sognate, ma finora mai arrivate.
FONTE: Leggo.it
Sacchetti-Zevio, si ricomincia PROMOZIONE. L'ex bandiera dell'Hellas torna ad allenare i bianconeri dopo l'addio a Malizia
05/10/2012
Una scelta di cuore. Gigi Sacchetti di nuovo a Zevio è un legame che si riallaccia, una vecchia storia di nuovo attuale, un feeling riacceso anche in maniera inattesa. Il 3-3 con l'Arbizzano e l'esonero di Antonio Malizia gli hanno dato l'assist giusto, una telefonata che neanche aspettava diventata l'appiglio giusto per tornare a casa sua. La categoria poco importa, fa niente se è la Promozione e non si gioca per lo scudetto o la Coppa dei Campioni.
NUOVI STIMOLI. Sempre calcio è. «Mi fa piacere che abbiano ripensato a me in un momento come questo. Cercavo nuovi stimoli, li ritroverò certamente a Zevio», racconta Sacchetti, di nuovo in una piazza che l'ha già visto firmare una grande promozione dopo l'avvincente testa a testa con la Polisportiva Virtus. Lontanissime le vette dell'Hellas del tricolore, il memorabile gol di Belgrado alla Stella Rossa davanti a 85.000 spettatori nella fantastica notte del 28 settembre 1983 in Coppa Uefa. La doppietta di Nanu Galderisi completò la grande impresa. Gigi è rimasto lo stesso anche su una panchina, alle giovanili del Verona (Primavera compresa) così come a Carpi e Novara, in attesa di altri treni che però lui non ha voluto prendere.
QUESTIONE DI FEELING. Di proposte ne ha ricevute e parecchie in questi anni, ma ci volevano le condizioni giuste. Figurarsi se lascia qualcosa al caso uno che è cresciuto con Osvaldo Bagnoli. L'ha convinto lo Zevio, il piccolo calcio di Promozione ed una salvezza da inseguire. «Conosco l'ambiente, c'è un'aria a me familiare, molti giocatori li ho avuti già», racconta lui. «Quanto ai nuovi, mi dicono essere dei bravi ragazzi. Dico la verità, sono rimasto piuttosto sorpreso, credevo fossero a posto. Ricominciamo, con la voglia di sempre».
OLTRE LA CONCORRENZA. Un paio di nomi c'erano sul taccuino dello Zevio, ma Gigi veniva al primo posto anche senza appunti o agende. Di nuovo in pista, a guidare gente che magari dello scudetto ha sentito solo racconti o visto immagini di repertorio. E che nulla sa della notte di Belgrado. Ma il pallone viene prima di tutto. E fra Zevio e Stella Rossa per Gigi non c'è differenza.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Il pugile portoricano Cruz fa coming out: «Sì, sono gay e anche felice di esserlo»
PORTORICO - «Sono gay e sono orgoglioso di esserlo». Il coming out di Orlando Cruz, 31enne pugile portoricano, scuote il mondo della boxe. «Combatto da più di 24 e, mentre la mia carriera è ancora in ascesa, voglio essere onesto con me stesso», ha detto Cruz, numero 4 nel ranking Wbo dei pesi piuma, in un comunicato. «Voglio provare ad essere il modello migliore per i ragazzi che pensano al pugilato e ad una carriera professionistica. Sono orgoglioso di essere portoricano e lo sarò sempre. Sono sempre stato orgoglioso di essere gay e lo sarò sempre», ha aggiunto il pugile che, da professionista, dal 2000 ha un record di 18 vittorie, 2 sconfitte e 1 pari.
«Non voglio nascondere nulla della mia identità. Voglio che la gente veda come sono: sono un atleta che dà sempre il massimo sul ring, voglio che la gente guardi le mie qualità di pugile. Ma voglio anche che i ragazzi sappiano che tutto è possibile: ciò che sei o quello che ami non dovrebbe essere un ostacolo se cerchi di raggiungere um obiettivo», ha detto ancora Cruz, atteso sul ring di Las Vegas il 19 ottobre per il match con Jorge Pazos.
Giovedì 04 Ottobre 2012 - 19:09 Ultimo aggiornamento: 19:10
FONTE: Gazzettino.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.