#HellasWeeklyNews + - =
Calciomercato: ...Persi già a Gennaio AMRABAT e RRAHMANI, mister JURIĆ è stato molto chiaro 'PESSINA è imprescindibile per il VERONA! Non posso pensare di ripartire senza di lui' ma il MILAN (e non solo) preme per il giocatore la cui volontà sembra però essere quella di rimanere in gialloblù: Speriamo che basti.
Insieme a Matteo e prima di ogni altro acquisto è prioritario per Via Olanda ottenere il rinnovo di BORINI e acquisire definitivamente i cartellini di GÜNTER e VERRE giocandosi al meglio la carta KUMBULLA con l'INTER per proseguire coi prestiti di SALCEDO e DIMARCO: Chiaro che confermare un blocco di titolari che conoscono i metodi di JURIĆ e hanno fiducia nel tecnico faciliterebbe non solo il lavoro del mister ma anche l'inserimento dei nuovi per confermare e magari migliorare le buone(issime) cose viste nella stagione appena conclusa.
Trovate in questo link tutte le ultime news e i rumors sul mercato dell'HELLAS in attesa dell'apertura ufficiale del mercato il 1° Settembre prossimo...
...Solo l'INTER ha corso più dell'HELLAS nella stagione appena conclusa: I nerazzurri con più di 111mila km battono proprio gli scaligeri fermi (si fa per dire) a poco meno di 110mila (HellasLive.it).
HELLAS VERONA primo nella speciale classifica stilata dal quotidiano 'Libero' che conteggia i punti fatti in rapporto a quanto speso sul mercato nella stagione 2019-20.
...Per l'HELLAS di JURIĆ il miglior risultato degli ultimi 20 anni ma quanto vale il nono posto in classifica? Quasi 7,5 milioni secondo i dati EuroSport!
Pallone sanificato in 8 secondi con 'Playsafe' il sistema antivirale e antibatterico testato con successo per la prima volta da una squadra di calcio in Italia in occasione della gara del VERONA con la SPAL...
Serie A 2020-21: Si ripartirà il 19 Settembre (con una settimana di ritardo rispetto all'iniziale data prevista) e si giocherà fino al 23 Maggio, poi via agli Europei. Sessione estiva del calciomercato da Martedì 1° Settembre alle 20.00 di Lunedì 5 Ottobre 2020.
Brutta botta e grande spavento per PESSINA a seguito dello scontro rimediato al 'Ferraris' contro il GENOA; dalle analisi non risultano fortunatamente danni ai legamenti ma 'solo' una 'lussazione traumatica della rotula del ginocchio sinistro'
Va a SILVESTRI il premio 'Sante Begali' 2019-20 per il gialloblù che ha ricevuto meno cartellini durante la stagione: Il portierone gialloblù è rimasto in testa a questa speciale classifica dalla prima all'ultima giornata, appena due i cartellini gialli in ben 35 gare disputate, nessuna espulsione.
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DICONO + - =
Il direttore generale del CROTONE Raffaele VRENNA al 'Quotidiano della Calabria' sul futuro di MARRONE in prestito secco dal VERONA «Stiamo lavorando, Marrone è un calciatore d’esperienza, che conosce il campionato di Serie A e che si è dimostrato un punto fermo della retroguardia. È entrato nei piani del mister, sa come giochiamo e tenerlo sarebbe un vantaggio» TuttoMercatoWeb.com
L'ex terzino gialloblù Vittorio PUSCEDDU a 'TMW Radio' «Juric prima di prendere la propria strada è stato il secondo di Gasperini, dal quale ha imparato tanto. Mi piace come fa giocare la squadra, inoltre ha fatto maturare anche tanti dei giovani e “recuperato” giocatori come Veloso e Borini.I tifosi sono felicissimi perché hanno visto un bel calcio, e ora che Juric ha rinnovato stanno ancora meglio. Amrabat? È un ottimo giocatore, mi auguro che riesca a fare quanto ha mostrato a Verona anche nella Fiorentina, ma va capito cosa gli chiederà l’allenatore e come gioca la squadra» CalcioHellas.it
...Prima il COVID, poi le partite ogni 3 giorni e ora la chiusura delle scuole: Per BORINI prendere il diploma rischia di diventare un eterno inseguimento e lo spiega al 'Corriere della Sera' «E poi dicono che i calciatori sono ignoranti! Io le sto provando tutte per prendere un diploma. Ho studiato con impegno, ma non mi fanno sostenere l’esame, rischio di buttare un anno. Prima il Covid, poi il campionato ogni tre giorni e ora la scuola chiusa per ferie... Durante il lockdown ho studiato per prendere la Maturità geometri. Voglio il diploma perché quando smetterò di giocare sogno di iscrivermi all’Università, ad Architettura: la mia idea è progettare centri di allenamento per il calcio che siano funzionali a staff, giocatori e società» CalcioMercato.com
Marco Ezio FOSSATI neopromosso in Serie B col 'suo' MONZA «L’Hellas ha sorpreso un po’ tutti, ma alle spalle c’è stato un grande lavoro di Società e allenatore. Da fuori si vede che i giocatori seguono alla lettera Juric e le sue idee: c’è grande sintonia ed è un piacere vederli giocare. Quest’anno ho visto esplodere un gran giocatore, nonché un grande amico, come Mattia Zaccagni: ha davvero disputato un campionato straordinario, ma non ho mai avuto dubbi sulle sue qualità. Pazzini saluta l’Hellas? Credo che il Pazzo abbia lasciato un’impronta indelebile sia come giocatore che come persona, due elementi che vanno di pari passo. In questi giorni l’ho sentito, ma non abbiamo parlato del suo futuro, quindi non so cosa farà. So però che se continuerà a giocare potrà ancora dare tanto, ma spero si toglierà delle soddisfazioni anche se dovesse decidere di smettere. Per ora gli auguro di godersi la famiglia e lo abbraccio forte» CalcioHellas.it
Rocco COMMISSO patròn della FIORENTINA su AMRABAT «Ho detto a Pradè di prendere questo ragazzo, se possibile, e lo ha fatto. È stato l'unico che ho detto "andate a prenderlo perché lo voglio"» TuttoMercatoWeb.com
Gigi SACCHETTI «Juric è rimasto a Verona? Gli hanno fatto un'ottima offerta economica e poi probabilmente c'è stato anche un senso di riconoscenza verso la società e la città che gli hanno dato la possibilità di rilanciarsi. Ora bisogna vedere che squadra gli faranno ma sicuramente avrà avuto garanzie. Il Verona sarebbe otuto andare in Europa? Nella prima prima parte c'erano in effetti le premesse e anche in città c'era grande entusiasmo, poi dopo la ripresa ci sono stati momenti alterni ma resta un gran campionato» TuttoMercatoWeb.com
Marco SILVESTRI rinnova fino al 2022 «All’Hellas mi trovo molto bene, mi sento a casa. Dopo una grande annata come questa mi è sembrato giusto proseguire con il Verona. Una decisione presa di comune accordo con la mia famiglia... La nostra è stata una stagione incredibile, nessuno avrebbe puntato un euro su di noi e abbiamo fatto capire a chi non credeva in noi che si sbagliata, e tanto, finendo tra le prime dieci. Sul piano personale voglio continuare a migliorare, magari parare qualche rigore, visto che quest’anno non ci sono riuscito» Hellas1903.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Rafa MÁRQUEZ nuovo allenatore del REAL ALCALÀ DE HENARES squadra della Segunda Division iberica. Alessio STAMILLA arrestato a Sanremo con un etto di coca! FARES alla LAZIO: Ci siamo... Biennale all'Alto-Adige per Leandro GRECO.
CHAMPIONS LEAGUE: La JUVE batte il LIONE in una partita condizonata da rigori molto discutibili (se non inesistenti) concessi dal signor Zwayer ma il 2 a 1 premia i francesi che ora ai quarti se la vedranno col MANCHESTER CITY di Pep GUARDIOLA che ha eliminato il REAL MADRID.
EUROPA LEAGUE: INTER ai quarti dopo aver battuto per 2 a 0 il GETAFE mentre per la ROMA è notte fonda contro il SIVIGLIA; gli spagnoli dominano nel primo tempo e nel secondo amministrano portando a casa il 2 a 0 che li promuove.
SERIE A: Mister LONGO annucnia il suo addio al TORINO 'Questa è stata la mia ultima partita' ha annunciato dopo il pari col BOLOGNA; al suo posto il TORINO ha ufficializzato GIAMPAOLO. Mister DI FRANCESCO annunciato sulla panchina del CAGLIARI.
PLAYOFF SERIE B: Tre rigori sbagliati al Bentegodi (due dall'EMPOLI) e terzo goal consecutivo nelle ultime tre partite per GARRITANO che porta avanti il CHIEVO nei supplementari prima del pareggio inutile griffato TUTINO; semifinale al CHIEVO che se la vedrà con lo SPEZIA di mister ITALIANO. Passa alla semifinale anche il FROSINONE che batte il CITTADELLA in trasferta ai nei minuti di recupero dei supplementari grazie al gol di CIANO: I gialloazzurri se la vedranno ora col PORDENONE Domenica alle 21.00
SERIE C: Giornata di festa a Legnago, dove il club veronese si prepara a vivere uno storico campionato di Serie C dopo la rinuncia del Campodarsego!
RASSEGNA STAMPA + - =
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L'Arena: Il pagellone dei gialloblù. Pessina, Amrabat e Kumbulla i migliori. Su tutti Juric.
L'edizione odierna de "L'Arena" assegna i voti della stagione alla squadra di Juric. Il migliore è Pessina (9,5) che "dove lo metti sta. I suoi tagli sono stati spine nel fianco di qualsiasi difesa. Unico" mentre alle sue spalle si piazzano Amrabat (9) che "ha mostrato doti di fisico, gamba e testa. Un gigante" e Kumbulla (9) "un giocatore con personalità, tempismo e fisico, destinato a vincere qualcosa di importante". I voti, comunque, sono alti per tutti, a testimonianza di una stagione di alto livello. Il voto più alto, tuttavia, spetta al tecnico Ivan Juric (10) che il quotidiano definisce un allenatore che "ha dato organizzazione, identità, corsa e aggressività a un gruppo che è cresciuto giornata dopo giornata. Con lui l'Hellas ha giocato nella metà campo avversaria in tutti gli stadi d'Italia. Inoltre ha valorizzato giovani, rigenerato senatori e stabilito un rapporto unico con la tifoseria. È lui il vero artefice della stagione gialloblù".
Sezione: Rassegna / Data: Ven 07 agosto 2020 alle 09:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
Corriere di Verona - Hellas, obiettivo trattenere quattro giocatori in gialloblu
Il Verona non vuole assolutamente privarsi di Davide Faraoni, Darko Lazovic, Mattia Zaccagni e Matteo Pessina. Proprio riguardo all'ultimo menzionato, secondo quanto riporta il Corriere di Verona, la priorità dell'Hellas è quella di raggiungere un'intesa di massima con l'Atalanta per trattenere il giocatore in gialloblu. Operazione complicata, ma i colloqui sono già avviati e il Verona spera.
Sezione: Rassegna / Data: Mar 04 agosto 2020 alle 12:30 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE: TuttoHellasVerona.it
FONTE: Blog.Telenuovo.it
I conti dell’Hellas Verona
agosto 7, 2020
La salvezza porterà nelle casse dell’Hellas una somma tra i 35 e i 40 milioni di euro si diritti tv. Le porte chiuse sono costate circa 2,3 milioni. Tre i milioni versati come contributo alla Lega B, in quanto club promosso in A nel 2019. C’è poi da pagare un altro rateo da 1.5 milioni. Ingenti anche le spese sanitarie. Fonte: Il Corriere di Verona
Chilometri percorsi, 2º posto per l’Hellas Verona
agosto 6, 2020
Dopo l’Inter (111.751) è la squadra di Ivan Juric ad aver percorso più km (109.643) della Serie A TIM 2019/20. Ultimo gradino del podio (108.884) per il Napoli.
Hellas Verona, il nono posto in classifica vale 7.4 milioni di euro
agosto 3, 2020
L’Hellas Verona di Ivan Juric ha chiuso la Serie A 2019/20 al nono posto in classifica e nelle casse della società di Maurizio Setti entreranno 7.4 milioni di euro. Ai campioni d’Italia 23.4, all’ultima in classifica, 0.9
FONTE: HellasLive.it
LA NOVITÀ
Sanificazione dei palloni in Serie A: il Verona ha sperimentato "Playsafe"
Innovativo sistema misto di acqua ed aria produce una nebulizzazione sottilissima che sanifica il pallone prima dell'uscita
04 agosto 2020
Il covid-19 ha cambiato il mondo del calcio e allo stesso tempo ha dato spazio a nuove idee per combattere il coronavirus. Tra queste c'è un modo per sanificare i palloni che l'Hellas Verona ha già avuto modo di sperimentare nella partita di campionato contro la Spal. La macchina è il Playsafe della ditta italiana Idrobase: attraverso un innovativo sistema misto di acqua ed aria produce una nebulizzazione sottilissima che sanifica il pallone prima dell'uscita dal macchinario.
E’ l’Hellas Verona, la prima società di calcio ad utilizzare Playsafe, prototipo per la sanificazione dei palloni, sperimentato con successo allo stadio Bentegodi in occasione della partita casalinga contro la Spal, nel rispetto del protocollo federale.
Playsafe è un dispositivo realizzato dall’azienda padovana, Idrobase Group in partnership con Smartkiosk, per gestire il processo di sanificazione dei palloni da calcio e di qualsiasi altro sport.
All’interno di uno chassis, costruito interamente in alluminio e idoneo agli ambienti esterni, è stato realizzato un percorso meccanico, che accompagna il pallone, in continuo movimento, dal suo ingresso fino ad un apposito scomparto posteriore, accessibile dall’esterno per essere rimesso in gioco. Durante questo percorso, un innovativo sistema misto di acqua ed aria produce una nebulizzazione sottilissima, che satura velocemente l’ambiente interno ed investe il pallone con una soluzione antivirale ed antibatterica, che sanifica il pallone prima della sua fuoriuscita. Il percorso consente di sanificare il pallone in circa otto secondi e di ripetere il trattamento su più palloni in rapida successione, garantendo anche la presenza del pubblico in sicurezza.”
FONTE: CalcioNews24.com
HELLAS VERONA
Serie A: Le spese per squadra "a punto"
07/08/2020 12:43
Una classifica speciale, quella esposta da Libero, che stila una lista di tutte le formazioni di Serie A e di quanti milioni hanno speso le società per ogni punto conquistato in campionato: La squadra che ha speso di più, senza ombra di dubbi, è la Juventus: 10,4 milioni di euro per ogni punto conquistato. Il Verona, in questa particolare classifica, è al primo posto solitario. La formazione di Maurizio Setti infatti, ha speso poco meno di 1 milione di euro (0, 976) per ogni punto portato a casa.
Una statistica molto importante che certifica la straordinaria stagione del Verona: la formazione di Juric ( con la 2a quotazione rosa più bassa di tutta la serie A), ha conquistato la bellezza di 49 punti.
Questa la classifica intera di tutte le formazioni di Serie A:
1) Hellas Verona (9°): Quotazione rosa: 47,80 - Punti: 49 - Milioni per punto: 0,976
2) Lecce (18°): Quotazione rosa: 46,38 - Punti: 35 - Milioni per punto: 1,325
3) Parma (11°): Quotazione rosa: 86,53 - Punti: 49 - Milioni per punto: 1,766
4) Bologna (12°): Quotazione rosa: 95,80 - Punti: 47 - Milioni per punto: 2,038
5) Sassuolo (8°): Quotazione rosa: 158,65 - Punti: 51 - Milioni per punto: 3,111
6) Atalanta (3°): Quotazione rosa: 252,10 - Punti: 78 - Milioni per punto: 3,232
7) Udinese (13°): Quotazione rosa: 147,25 - Punti: 45 - Milioni per punto: 3,272
8) Genoa (17°): Quotazione rosa: 137,85 - Punti: 39 - Milioni per punto: 3,535
9) Spal (20°). Quotazione rosa: 72,83 - Punti: 20 - Milioni per punto: 3,642
10) Brescia (19°): Quotazione rosa: 91,81 - Punti: 25 - Milioni per punto: 3,679
11) Sampdoria (15°): Quotazione rosa: 155,48 - Punti: 42 - Milioni per punto: 3,702
12) Lazio (4°); Quotazione rosa: 292,05 - Punti: 78 - Milioni per punto: 3,744
13) Cagliari (14°): Quotazione rosa: 169,48 - Punti: 45 - Milioni per punto: 3,766
14) Fiorentina (10°): Quotazione rosa: 251,10: Punti: 49 - Milioni per punto: 5,124
15) Torino (16°): Quotazione rosa: 230,93- Punti: 40 - Milioni per punto: 5,773
16) Roma (5°): Quotazione rosa: 412,65- Punti: 70 - Milioni per punto: 5,895
17) Inter: (2°): Quotazione rosa: 535,90- Punti: 82 - Milioni per punto: 6,535
18) Milan (6°): Quotazione rosa: 511,00 - Punti: 66 - Milioni per punto: 7,742
19) Napoli (7°): Quotazione rosa: 625,80 - Punti: 62 - Milioni per punto: 10,040
20) Juventus (1°): Quotazione rosa: 864,00 - Punti: 83 - Milioni per punto: 10,400
R.C
NUOVA STAGIONE
Ufficiale: Serie A riparte 19 settembre
03/08/2020 21:25
La Serie A 2020/21 partirà ufficialmente il 19 settembre 2020. È questa la data scelta dalla Lega Serie A al termine del Consiglio di Lega riunitosi oggi. Slitta quindi di una settimana l'inizio del prossimo campionato rispetto alla prima data ipotizzata del 12 settembre.
Saranno modificate le date della sosta natalizia: si giocherà infatti anche il 3 gennaio. I turni infrasettimanali dovrebbero essere cinque, oltre a quello di mercoledì 6 gennaio. L'ultima giornata sarà il 23 maggio. Poi spazio all'Europeo 2021.
FONTE: TGGialloBlu.it
Corriere di Verona sull'Hellas: "Salvezza e diritti tv, un affare che supera i 35 milioni"
7/8 ALLE 09:25
di LUCA CHIARINI
"Salvezza e diritti tv, un affare che supera i 35 milioni": così in taglio alto il Corriere di Verona, che fa riferimento all'Hellas. "La salvezza - si legge all'interno - porterà nelle casse dell'Hellas una somma tra i 35 e i 40 milioni di euro di diritti tv. Le 'porte chiuse' sono costate circa 2,3 milioni". E ancora: "Tre i milioni versati come contributo alla Lega B, in quanto club promosso in A nel 2019. C'è poi da pagare un altro rateo da 1,5 milioni". A tutto ciò vanno aggiunte le ingenti spese sanitarie per garantire il rispetto delle norme anti-Covid.
Mert Cetin alla corte di Juric. Prende forma l'Hellas Verona 2.0
6/8 ALLE 09:45 SERIE A
di LUCA CHIARINI
T-shirt bianca, jeans attillati e un sorriso appena abbozzato, a tradire la canonica emozione del primo giorno. S'è presentato così Mert Çetin, primo colpo targato D'Amico all'alba dell'Hellas che verrà. La ricostruzione degli scaligeri parte dunque dal turco, che ieri mattina si è recato al Centro Polifunzionale "Don Calabria" per sostenere le visite mediche, espletando così le ultime formalità prima di legarsi al club scaligero.
Il dopo-Rrahmani, dunque, ha già un volto e un nome. Trattasi non soltanto di una semplice equazione legata alla contiguità temporale tra l'addio del kosovaro e l'arrivo del turco, ma anche - e soprattutto - di affinità a livello di caratteristiche tecniche. Çetin risponde appieno all'identikit del "terzo" centrale: fisicamente prestante, agile, in grado di assecondare le transizioni offensive. E non è un caso che Fonseca, in un paio di occasioni, l'abbia proposto anche nel ruolo di terzino.
Le sue statistiche, tuttavia, restituiscono il quadro complessivo di una stagione trascorsa ai margini. E così è stato, perché la concorrenza nella Capitale è sempre stata serrata e agguerrita. Troppo per un talento ancora così acerbo. E allora l'opportunità Hellas Verona, che l'aveva corteggiato anche a gennaio, e la possibilità di imporsi in Serie A in un contesto più favorevole ad un giovane in cerca di una vetrina lucente, che ne esalti e moltiplichi le qualità e i punti di forza. Che non sono in discussione: i giallorossi, non per niente, si sono riservati nell'operazione un diritto di contro-riscatto fissato a circa quindici milioni.
Inizia a prender forma, dunque, il Verona 2.0 col quale Juric proverà a replicare il quasi-miracolo di quest'anno. Siamo soltanto all'inizio, all'embrione di una squadra che, a giochi fatti, dovrà esibire lo stesso ghigno del suo tecnico: famelico, aggressivo, e al contempo umile. Una squadra che, da oggi in poi, parlerà un po' più turco.
Corriere di Verona: "Cetin è già a casa. Hellas, ora la sfida dei rinnovi"
6/8 ALLE 09:25 RASSEGNA STAMPA
di LUCA CHIARINI
"Cetin è già a casa. Hellas, ora la sfida dei rinnovi". In apertura sul Corriere di Verona c'è spazio per il nuovo acquisto degli scaligeri, che ieri ha sostenuto le visite mediche: per l'ufficialità occorrerà attendere ancora qualche giorno. Per Kumbulla l'obiettivo sarebbe quello di strappare un prestito per un'altra stagione a chi se lo aggiudicherà tra Inter e Lazio, una volta definita la cessione. Pessina preferirebbe restare a Verona, ma l'Atalanta vorrebbe invece girarlo a Milan o Roma.
Mercato Verona: ecco quale sarà la strategia dell'Hellas
6/8 ALLE 09:00 PRIMO PIANO
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
Mert Cetin è il primo tassello del nuovo Verona. Il difensore ha svolto le visite mediche è a breve sarà ufficializzato come nuovo giocatore dell'Hellas. Il primo di, speriamo, tanti altri colpi di mercato. Ivan Juric l'aveva detto in occasione del suo rinnovo che sarebbero arrivati almeno 15 giocatori. In questo numero cosi alto, potrebbero rientrare anche i giocatori che il Verona vuole trattenere.
Dopo aver chiuso per Cetin, il compito del Verona sarà infatti quello di confermare molti giocatori attualmente in prestito e in scadenza. Su tutti, Verre, Pessina, Gunter, Dimarco e Borini. Questi sono i giocatori dal quale deve essere costruito il nuovo Verona. Hanno già lasciato giocatori importanti come Rrahmani, Amrabat e probabilmente andrà via anche Kumbulla, anche se il Verona proverà a trattenerlo ancora per un anno. Sarà un Verona che cambierà totalmente, ma una base deve restare e sarà formata proprio da quei giocatori che l'Hellas vuole ancora trattenere in gialloblu.
Trattenerli tutti non sarà semplice. Pessina ha molto mercato, cosi come Borini e Verre. Ma il Verona ci sta lavorando, anche perchè Juric ha avuto garanzie anche in tal senso, non solo sui volti nuovi che arriveranno ma anche sul confermare quelli in prestito o in scadenza.
Il mercato del Verona si muoverà quindi prima di tutto 'in casa', per trattenere chi già conosce l'ambiente del Verona e già si è affermato in gialloblu. Poi si andrà a cercare giocatori in altre squadre, sia giovani che calciatori già affermati, cercando di spendere nel miglior modo possibile il tesoretto ricavato dalle cessioni eccellenti. Questa sarà la strategia del Verona per migliorarsi e consolidarsi nella massima serie.
Migliori e peggiori: Hellas Verona, Amrabat stupisce tutti. Stepinski spuntato
5/8 ALLE 13:00 SERIE A
di GAETANO MOCCIARO
Finisce la Serie A ed è tempo di bilanci. Analizziamo, squadra per squadra, il rendimento dei singoli nel corso del campionato 2019-20 attraverso i voti dei giornalisti di Tuttomercatoweb
Stagione eccezionale per l'Hellas Verona che non solo si è salvato, ma lo ha fatto con grande anticipo sognando persino l'Europa fino al lockdown. Ivan Juric, a cui è stata chiesta una salvezza dignitosa, ha valorizzato il materiale a disposizione: basti vedere Sofyan Amrabat, acquistato dalla Fiorentina e miglior giocatore degli scaligeri per media voto. Oppure rilanciato giocatori che sembravano avviati sul viale del tramonto, come Miguel Veloso. Che in gialloblù ha pure trovato la via del gol in più di un'occasione. Le note negative: poche, pochissime. Ci si aspettava sicuramente di più da Stepinski, giocatore più caro della storia dell'Hellas e che invece è finito presto nelle retrovie. Il polacco, assieme a Gunter, è l'unico a non avere una media voto che raggiunga il 6. Sebbene rientrino nei "peggiori" 5, giocatori come Pessina, Rrahmani e Di Carmine sono stati più che positivi. A riprova dello straordinario lavoro fatto quest'anno.
I MIGLIORI
6,25 AMRABAT
6,23 SALCEDO
6,19 VELOSO
6,19 LAZOVIC
6,18 SILVESTRI
I PEGGIORI
6,09 PESSINA
6,08 RRAHMANI
6,02 DI CARMINE
5,89 STEPINSKI
5,79 GUNTER
Corriere di Verona: "L'Hellas potenzia scouting e osservatori"
5/8 ALLE 09:42 RASSEGNA STAMPA
di LUCA CHIARINI
"L'Hellas potenzia scouting e osservatori", è il titolo che il Corriere di Verona dedica quest'oggi in taglio alto ai gialloblù. "Cristallini-Milanetto, veterani preziosi", si legge all'interno: il primo sarà capo scouting, mentre il secondo ricoprirà il ruolo di osservatore. E Pessina, tra i punti fermi dell'organico di Juric, resterà a Verona, malgrado l'infortunio.
Corriere di Verona: "Hellas, puzzle da comporre: tra i pali blindato Silvestri"
4/8 ALLE 08:53 RASSEGNA STAMPA
di LUCA CHIARINI
All'interno dell'edizione odierna, il Corriere di Verona fa il punto sul mercato in casa scaligera: "Hellas, puzzle da comporre: tra i pali blindato Silvestri", titola il quotidiano. Il numero uno degli scaligeri firma un biennale, mentre per la difesa piace Cetin della Roma. Prosegue il dialogo con l'Inter per Marash Kumbulla. Juric sta lavorando in sintonia con il d.s. D'Amico per mettere insieme le tessere del nuovo mosaico gialloblù.
Il Verona che verrà: tanti segnali che portano ottimismo
4/8 ALLE 08:00 PRIMO PIANO
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
Dobbiamo essere fiduciosi o no sul Verona che verrà? I tifosi sono in un limbo, da parte nostra invece siamo positivi e crediamo che l'Hellas del prossimo anno potrà ripetersi o addirittura migliorarsi rispetto a quest'annata ben condotta dalla squadra di Juric. A fronte delle tante partenze che ci saranno, Amrabat, Rrahmani e probabilmente Kumbulla, Juric ha avuto garanzie che il resto della squadra non si toccherà. I tre giocatori che abbiamo nominato sono stati fondamentali per l'annata dell'Hellas, ma il Verona non vuole totalmente smantellare la squadra di Juric.
Lo capiamo dal fatto che Silvestri ha rinnovato il suo contratto che lo lega al Verona. Il portiere gialloblu è una delle colonne portanti della squadra ed era finito nel mirino di molti club. La sua scelta di restare a Verona è un chiaro segnale del Verona che verrà. In aggiunta, oltre alla conferma di Juric, ci sono le parole dello stesso tecnico gialloblu che ha dichiarato di voler trattenere giocatori come Pessina, altra pedina fondamentale. Si riparte da zero, ma alcuni punti fermi resteranno.
E chissà che tra questi non possa esserci proprio Kumbulla, vero oggetto del desiderio di Lazio e Inter. Setti ha confermato che le offerte sono arrivate e ha però ribadito che vorrebbe trattenere Kumbulla ancora un anno all'Hellas. Della stessa linea Juric che ha ribadito lo stesso concetto. Il fatto che non sia stata ufficializzata la sua cessione potrebbe dipendere proprio da questo? L'idea del Verona è quella di cederlo ma di farlo restare a Verona un anno in prestito? Non lo sappiamo, ma la sensazione è questa: l'Hellas lo cederà a chi gli offrirà di più e gli consentirà di fare restare il giocatore un altro anno alla corte di Juric. Questa sarebbe una mossa fondamentale per il futuro del Verona che sarebbe ancora più competitivo.
Vedremo cosa accadrà, ma nell'attesa arrivano tanti piccoli segnali positivi che fanno ben sperare per il futuro del Verona.
TMW
I verdetti della stampa. Hellas: Amrabat-Pessina sugli scudi. Stepinski rimandato
3/8 ALLE 14:30 SERIE A
di LUCA CHIARINI
S'è consumato anche l'atto finale di questo campionato, ed è dunque calato il sipario sulla stagione dell'Hellas Verona. Tempo di bilanci per i veneti, vera rivelazione di questa Serie A: l'annata è stata da incorniciare, anche se nel prossimo mercato servirà una nuova rivoluzione per dare seguito al progetto avviato in maniera tanto brillante da Ivan Juric. A tal proposito, TUTTOmercatoWEB.com ha deciso di interpellare due firme di punta al seguito del club scaligero per un commento su questo campionato: chi è stato il migliore dei gialloblù? Chi il peggiore? Chi la rivelazione? E da chi ripartire?
Il migliore
MATTEO FONTANA, La Gazzetta dello Sport - Si va al ballottaggio: Sofyan Amrabat o Matteo Pessina? Vince di poco il centrocampista marocchino, e il giudizio tiene conto del fatto che sia arrivato in Serie A senza neanche avere il tempo di ambientarsi e subito abbia avuto un grande impatto sul gioco e gli equilibri del Verona. Forza fisica, spessore tattico, spesso è stato dirompente. Pessina ha impressionato per qualità, tempi di inserimento, senso del gol, per quanto sa essere duttile. Sul filo, comunque, per le ragioni di cui sopra, scelgo Amrabat, ma il testa a testa è equilibrato quanto quello tra George Bush e Al Gore in Florida per le elezioni USA del 2000.
GIANLUCA TAVELLIN, L'Arena - Matteo Pessina. Già si conoscevano le sue capacità ma la consacrazione di questo ragazzo è giunta nel Verona di Juric. Arrivato in corsa all'Hellas, ha segnato alla prima occasione valida a Lecce. Da lì in poi è stato tutto un crescendo rossiniano per Pessina. Il rigore negato col Milan in casa, dopo l'inserimento allo stadio di Via del Mare, ha fatto capire la grande capacità e i tempi d'attacco di questo jolly preziosissimo. Sette reti prima dell'ultima fatica a Genova ma soprattutto la grande versatilità in tutti i ruoli ne fanno il migliore della banda Juric.
LUCA CHIARINI, TUTTOmercatoWEB.com - Sofyan Amrabat. Chi, se non lui? L'arrivo dal Brugge tra lo scetticismo generale, l'exploit subitaneo e lo status di irrinunciabile che l'ha accompagnato per tutta la stagione. "Gioca finché non muore", disse in una conferenza Ivan Juric, che a dispetto dei toni iperbolici ha tenuto fede alla parola data. La cessione alla Fiorentina è la logica conseguenza del rendimento straordinario di un diamante per certi versi ancora grezzo, ma che può diventare unico nel suo genere con i giusti insegnamenti.
La delusione
MATTEO FONTANA, La Gazzetta dello Sport - In questo caso valgono considerazioni opposte: come trovare qualcosa o qualcuno che non sia andato nella direzione giusta nel Verona di questa stagione? Una decisione va presa e, inevitabilmente, il nome che esce è quello di Mariusz Stepinski, per il cui cartellino sono stati versati 5.5 milioni di euro. Doveva essere il perno dell’attacco, ma si è visto poco, si è sbloccato tardi ed è sembrato sempre poco “dentro” l’impostazione di squadra. Le attenuanti ci sono, a cominciare dal fatto di essere stato ingaggiato alla fine del mercato estivo per entrare con un passo atletico diverso in confronto al resto della squadra. Tuttavia, è necessario sottolineare che da lui ci si attendeva di più.
GIANLUCA TAVELLIN, L'Arena - Emmanuel Badu. Difficile stabilire chi ha dato meno in quest'annata straordinaria per il Verona. Tutti, anche chi ha giocato poco, hanno remato dalla stessa parte. Verrebbe da dire Stepinski ma è molto difficile fare il centravanti classico nel modulo di Juric oppure Salvatore Bocchetti che ha avuto molti contrattempi di natura fisica. Purtroppo sfortunato come Emmanuel Badu non c'è stato nessuno. A rischio vita prima, infortunato poi e con un grave lutto in famiglia. Eppure nel post lockdown avrebbe dovuto dare di più. È sembrato già proiettato verso la prossima stagione.
LUCA CHIARINI, TUTTOmercatoWEB.com - Mariusz Stepinski ha certamente disatteso le aspettative di inizio stagione, moltiplicate - va detto - dalla portata di un'operazione piuttosto ingente per le casse della società. Centravanti boa inamovibile ai blocchi di partenza, è rapidamente scivolato in basso nelle gerarchie, concludendo la sua stagione in A con appena tre centri in ventuno presenze. Di certo la tendenza di Juric ad affidarsi a tridenti "leggeri", privi di riferimenti veri e propri, non l'ha agevolato, ma servirà ripristinare lo smalto di un tempo per ritagliarsi uno spazio maggiore in squadra.
La rivelazione
MATTEO FONTANA, La Gazzetta dello Sport - Qui si può andare sul sicuro: Marash Kumbulla. Fino ad agosto aveva giocato appena 20’ tra i professionisti, da lì in poi si è affermato come uno dei migliori difensori dell’intera Serie A. A vent’anni compiuti a febbraio, è già un veterano. Juric ha parlato sempre di lui in termini entusiastici e per tenerlo ci metterebbe parte del suo stipendio, se potesse. Testa, fisico, concentrazione, calma solenne, una capacità di apprendimento da predestinato. Chi lo prende fa un affare, ma dovrà scucire parecchio: non se ne pentirà.
GIANLUCA TAVELLIN, L'Arena - Kumbulla e Amrabat: impossibile scinderli. Il primo è stata una delle sorprese della Serie A. Classe duemila ma esperienza e personalità da trentenne. Il secondo è stato il classico colpo di mercato. E pensare che nel Brugge non trovava spazio. Colonna del Verona di Juric anche se a Firenze dovrà portare meno il pallone e non sfidare sempre l'avversario per sfondare definitivamente nel calcio italiano.
LUCA CHIARINI, TUTTOmercatoWEB.com - Oltre al già citato Marash Kumbulla, che merita indubbiamente una menzione d'onore, la crescita a livello tattico del Verona ha un nome e un cognome: Matteo Pessina. Doti atletiche fuori dall'ordinario - il più "corridore" tra i giocatori a disposizione di Juric - cui abbina un'intelligenza calcistica che è andata affinandosi nel corso dei mesi. A condimento di tutto, una prolificità che l'ha fatto rimbalzare ai vertici della classifica marcatori della squadra. Trattenerlo per un altro anno significherebbe dare ancor più vigore ad un progetto tecnico che poggia già su basi molto solide, ma che andrà implementato, viste le molte partenze ormai imminenti.
Da chi ripartire
MATTEO FONTANA, La Gazzetta dello Sport - Da Ivan Juric, naturalmente. La stella polare del progetto tecnico del Verona è lui. La sintonia con Tony D’Amico, per un rapporto che si è cementato col tempo fino a trasformarsi in simbiosi, è la certezza che guida la costruzione di un Hellas che cambierà tanto. L’identità di squadra non va alterata, per questo occorre mantenere per quanto possibile la struttura di questa stagione: Silvestri, Gunter, Faraoni, Veloso, Lazovic, Zaccagni, Di Carmine, Salcedo, Dimarco, Empereur e Verre sono una base solida. Dopo, resta fondamentale effettuare investimenti. Oculati sì, ma al rialzo.
GIANLUCA TAVELLIN, L'Arena - Darko Lazovic. L'esterno serbo rappresenta per Juric quello che Fanna rappresentava per Bagnoli. Più da corsia l'ex genoano rispetto a Pierino ma entrambi dotati di corsa, scatto, tecnica e senso innato dell'ultimo passaggio o cross decisivo per il compagno. Lazovic non molla mai ed è sempre pericoloso nell'uno contro uno. Un uomo su cui contare, sempre.
LUCA CHIARINI, TUTTOmercatoWEB.com - Da Ivan Juric. Il motivo è presto detto: il rinnovo, pur strappato un po' a fatica, ha sancito un legame che trascende l'aspetto meramente sportivo, che comunque resta preponderante. In questa stagione per molti tratti trionfale si è creata un'alchimia che potrebbe anche fungere da catalizzatrice del tortuoso percorso di miglioramento a trecentosessanta gradi della società. Non manca una visione, che è nitida e definita, così come è vivida la volontà di replicare l'impresa di quest'anno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
5.8.2020
Hellas grande con le piccole E polmoni da maratoneta
I gialloblù esultano dopo la partita vinta con la Juventus FOTOEXPRESS
Cemento armato nelle fondamenta. Il Verona ha raccolto 41 dei suoi 49 punti, 1.86 di media, contro le nove squadre che ha preceduto in classifica più le altre due, Parma e Fiorentina, con cui ha condiviso il nono posto. Se tre indizi fanno una prova allora 22 partite diventano una verità assoluta. Quasi legge. E magari un’assicurazione per il futuro. Per di più se le tre perse sono quelle di Marassi a casa della Samp nel surreale pomeriggio immediatamente prima del lockdown, a Brescia nella classica giornata storta e col Genoa che domenica si giocava il futuro. Una più anomala dell’altra, eccezioni che confermano le regole di una squadra che per intensità e organizzazione in una sola stagione ha saputo creare distanze profondissime dalla zona di pericolo da cui Juric s’è ben presto tenuto parecchio lontano. Mai battuto da Fiorentina, Torino, Bologna e Cagliari che certo partivano da un livello molto superiore. E facendo addirittura bottino pieno col Parma già parecchio rodato e con un progetto avviatissimo. Sfiancando tutti alla distanza, perché solo l’Inter cifre alla mano ha corso più del Verona. Mostrandosi consapevole dei suoi mezzi ai limiti della sfacciataggine, pur tenendo i piedi sempre ben ancorati a terra. La mentalità però va oltre ogni limite.
MARCIA TRIONFALE. Quindici su 18 i punti presi alle tre retrocesse, percorso netto con Spal e Lecce macchiato solo dal Brescia. L’unica l’Hellas a salvarsi fra le neopromosse, con un divario spaventoso rispetto ai tempi della B. Quinto allora il Verona, a 15 punti dal Brescia e 14 dal Lecce. Ora, al piano di sopra, staccati rispettivamente di 24 e 14 punti. Numero magico il 49, perché solo nell’anno dello scudetto e nel 2014 era andato oltre l’Hellas. Con 58 e 54 fra Bagnoli e Mandorlini. Poi viene Juric, il modo migliore per entrare nella leggenda. Il Verona ha perso due posizioni dopo la ripresa del campionato, scivolando dal settimo al nono gradino e passando da una media punti di 1.46 nelle prime 26 giornate, senza contare il paradossale scenario di Genova con la Samp, allo 0.91 delle ultime 12 in cui l’Hellas ha incassato due gol a partita contro appena l’1.03 dei primi due terzi di stagione. Conservando la media punti toccata fino a marzo il Verona avrebbe chiuso la Serie A con quasi 56 punti, a sei dal Napoli settimo che la qualificazione ai gironi di Europa League l’aveva già blindata per aver vinto la Coppa Italia. Difficile pretendere di più.
OPERE D’ARTE. Un capolavoro partito da lontano. Dalle idee di Maurizio Setti e dalla mano di Tony D’Amico, particolarmente atteso alla verifica della Serie A in un tragitto partito alla grande quando vinse il duello con Celtic e Standard Liegi nella corsa a Rrahmani, cartellino lievitato ora da due a 14 milioni. Nessuno fra i suoi colleghi ha recuperato più palloni, ben presto quel muro che tutti vorrebbero avere. Il primo tassello è stato uno dei più preziosi. Se la bravura di un direttore sportivo è quella di pescare giocatori bravi ma coperti da troppa polvere o solo a metà strada allora D’Amico diventerà uno di prima fascia. Ed una miniera almeno quanto lo è adesso Juric. Grande coppia. Perché Veloso non giocava 29 partite in un campionato dal 2012, poco prima di andare col Portogallo agli Europei fino alla semifinale davanti alla Spagna di Xavi e Iniesta. Al Bentegodi ha disegnato calcio ogni volta che il pallone passava dai suoi piedi. Spesso un professore in mezzo a tanti scolaretti. Perché Pessina prima delle 35 presenze col Verona in A ne aveva totalizzate appena 12 ed una sola da titolare. Sistemato in ogni angolo di campo, come il più versatile dei jolly. Senza contare i sette gol, bottino da mezzapunta pura. Come gli otto di Di Carmine, gli stessi dello scorso campionato ma in B.
PENNELLATE D’AUTORE. Addizioni strepitose, una dopo l’altra. Con la catena di montaggio sempre al massimo della velocità. Con una produzione straordinaria. Perché Kumbulla, preso dai Pulcini del Cavalcaselle e con piedi neanche così dritti, ora è il difensore più caldo del mercato e non vale meno di 28 milioni. Perché Lazovic è tornato quello della Stella Rossa e sette assist per un terzino sono un’infinità, perché Gunter 27 partite quasi di fila non le aveva mai inanellate in tutta la sua carriera, perché Faraoni è stato uno dei migliori laterali di destra della Serie A ma era finito al Crotone, perché Zaccagni questa continuità non l’aveva mai avuta, perché prima del Verona nessuno aveva mai dato tanta fiducia a Silvestri. Anche merito suo se il Verona non ha subito gol per dieci partite, poco meno delle 13 dell’edizione di Prandelli del Duemila. Un film bellissimo. Da vedere e rivedere. Con tanti attori protagonisti. E numeri potentissimi ormai scolpiti nella pietra. Punto di arrivo, ma soprattutto di partenza. Con l’auspicio che Juric possa aprire un ciclo.
• Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
IL 'PREMIO SANTE BEGALI' TORNA TRA I GUANTONI DI UN PORTIERE: MARCO SILVESTRI IL GIALLOBLÙ PIÙ CORRETTO!
05/AGOSTO/2020 - 11:00
Verona - Si è conclusa l'undicesima edizione del premio Sante Begali, riconoscimento dedicato alla memoria del grande ex gialloblù ricordato per la grande correttezza in campo. Dopo la vittoria di Samuel Di Carmine nella scorsa edizione, il primato di calciatore più corretto torna tra le mani o tra i guantoni di un portiere, dopo Rafael e Benussi. Dei 5 finalisti è stato Marco Silvestri il più votato nel sondaggio de L'Arena, mentre Darko Lazovic e Marco Davide Faraoni hanno ottenuto rispettivamente la seconda e la terza posizione; quarti a pari merito chiudono Valerio Verre e Amir Rrahmani.
Una vittoria mai in discussione, quella di Silvestri, visto che il portierone gialloblù è rimasto in testa a questa speciale classifica dalla prima all'ultima giornata: appena due i cartellini gialli in ben 35 gare disputate, nessuna espulsione. Il numero 1 dell'Hellas non potrà però ripetersi, visto che l'attuale regolamento del premio non permette a chi ha già vinto il riconoscimento di concorrere nuovamente negli anni successivi, ma anche questo successo - ispirato dalla memoria di un grande ex capitano e simbolo gialloblù - è un'ulteriore nota di merito alla grande stagione vissuta tra i pali.
1 - Silvestri
2 - Lazovic
3 - Faraoni
4 - Verre
4 - Rrahmani
'PREMIO SANTE BEGALI' - ALBO D'ORO
2009/2010 Pensalfini
2010/2011 Rafael
2011/2012 Rafael
2012/2013 Sgrigna
2013/2014 Agostini
2014/2015 Benussi
2015/2016 Siligardi
2016/2017 Bessa
2017/2018 Romulo
2018/2019 Di Carmine
2019/2020 Silvestri
VISITE MEDICHE PER MERT ÇETIN
05/AGOSTO/2020 - 09:20
Verona - Oggi, mercoledì 5 agosto, presso il Centro Polifunzionale 'Don Calabria' di Verona, il difensore turco classe 1997 Mert Çetin ha svolto le visite mediche con il nulla osta della Società A.S. Roma.
SERIE A 2019-20: NUMERI E STATISTICHE CONCLUSIVE DEI GIALLOBLÙ
04/AGOSTO/2020 - 17:30
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità dell'Hellas Verona fornite da Opta Sports in riferimento alla stagione appena conclusa dai gialloblù
I RISULTATI E STATISTICHE GENERALI
- L’ Hellas Verona ha concluso il campionato con 49 punti in classifica; considerando i tre punti a vittoria da sempre, soltanto due volte i gialloblù hanno fatto meglio nella loro storia in Serie A: nel 1984/85 e nel 2013/14 conquistando rispettivamente 58 e 54 punti.
- Il Verona ha inoltre mantenuto 10 volte la porta inviolata in questa stagione. Nelle sue 10 precedenti partecipazioni in Serie A solo una volta infatti aveva ottenuto più ‘clean sheet’: 13 nel 1999/2000 con Cesare Prandelli alla guida della squadra.
- I gialloblù sono la seconda squadra per media di chilometri percorsi durante le 38 partite del campionato. Gli uomini di Juric, alle spalle dell'Inter (111,751), hanno una media di 109,643 chilometri.
FOCUS GIOCATORI
- Darko Lazovic ha fornito sette assist in questa Serie A: uno in più di quelli messi insieme nei due precedenti campionati con il Genoa, sei.
- Matteo Pessina è il centrocampista italiano più giovane ad aver segnato almeno sette gol in questo campionato.
- Il difensore Amir Rrahmani, a quota 587, è il calciatore che ha recuperato più palloni in tutto il campionato di Serie A; ci sono anche altri due gialloblù nella Top10: il collega Koray Gunter è terzo con 572 palle recuperate, mentre Marco Davide Faraoni si piazza nono a 504.
- i due gialloblù Darko Lazovic e Miguel Veloso hanno effettuato ben 24 passaggi chiave ciascuno nel corso della stagione, con questo termine si intende quel passaggio capace di superare una linea di pressione, dando quindi una svolta all'azione di impostazione offensiva della squadra.
BOLLETTINO MEDICO: MATTEO PESSINA
03/AGOSTO/2020 - 15:40
Verona – Gli esami strumentali e le visite specialistiche cui il calciatore si è sottoposto nella tarda mattinata di oggi, lunedì 3 agosto, hanno evidenziato che – in uno scontro di gioco al termine del primo tempo di Genoa-Verona - Matteo Pessina ha riportato la lussazione traumatica della rotula del ginocchio sinistro, senza interessamento dei legamenti crociati e collaterali.
I tempi di recupero non sono al momento quantificabili.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Rafa MÁRQUEZ nuovo allenatore del REAL ALCALÀ DE HENARES squadra della Segunda Division iberica. Alessio STAMILLA arrestato a Sanremo con un etto di coca! FARES alla LAZIO: Ci siamo... Biennale all'Alto-Adige per Leandro GRECO.
CHAMPIONS LEAGUE: La JUVE batte il LIONE in una partita condizonata da rigori molto discutibili (se non inesistenti) concessi dal signor Zwayer ma il 2 a 1 premia i francesi che ora ai quarti se la vedranno col MANCHESTER CITY di Pep GUARDIOLA che ha eliminato il REAL MADRID.
EUROPA LEAGUE: INTER ai quarti dopo aver battuto per 2 a 0 il GETAFE mentre per la ROMA è notte fonda contro il SIVIGLIA; gli spagnoli dominano nel primo tempo e nel secondo amministrano portando a casa il 2 a 0 che li promuove.
SERIE A: Mister LONGO annucnia il suo addio al TORINO 'Questa è stata la mia ultima partita' ha annunciato dopo il pari col BOLOGNA; al suo posto il TORINO ha ufficializzato GIAMPAOLO. Mister DI FRANCESCO annunciato sulla panchina del CAGLIARI.
PLAYOFF SERIE B: Tre rigori sbagliati al Bentegodi (due dall'EMPOLI) e terzo goal consecutivo nelle ultime tre partite per GARRITANO che porta avanti il CHIEVO nei supplementari prima del pareggio inutile griffato TUTINO; semifinale al CHIEVO che se la vedrà con lo SPEZIA di mister ITALIANO. Passa alla semifinale anche il FROSINONE che batte il CITTADELLA in trasferta ai nei minuti di recupero dei supplementari grazie al gol di CIANO: I gialloazzurri se la vedranno ora col PORDENONE Domenica alle 21.00
SERIE C: Giornata di festa a Legnago, dove il club veronese si prepara a vivere uno storico campionato di Serie C dopo la rinuncia del Campodarsego!
Lazio, rinforzi da Champions: per Fares e Mayoral è quasi fatta
mercoledì 5 agosto 2020
© LAPRESSE
ROMA - Dubbi, incognite legate a certi rinnovi. E le certezze. Che la Lazio vuole rinforzarsi, questo è certo, soprattutto dalla tempistica di alcune operazioni, alcune prossime (questione di ore) ad essere portate a termine, altre che i biancocelesti stanno cercando di concretizzare con il classico gioco delle parti. Per Mohamed Fares, per esempio, è cosa praticamente fatta. Scavalcata la concorrenza della Fiorentina, per l’esterno della Spal si è mosso direttamente Lotito attraverso la sua amicizia con il presidente Mattioli e con la scuderia Raiola. Per Kumbulla è andata meno bene, ormai la Lazio sembra quasi rassegnata al sì del Verona all’Inter, anche se un lumicino di speranza ancora c’è ma lo spessore del giocatore è quello giusto [...]
FONTE: TuttoSport.com
UFFICIALE
Leandro Greco, esperienza in mezzo al campo
118 PRESENZE IN SERIE A E 9 IN CHAMPIONS LEAGUE PER L’ESPERTO CENTROCAMPISTA
31.07.2020
FC Südtirol comunica di aver acquisito a titolo definitivo per due anni, quindi fino al 30 giugno 2022, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Leandro Greco, 34enne, centrocampista mancino di grande esperienza. Si tratta di un giocatore di qualità che ha maturato esperienze importanti nel corso della carriera. Vanta due reti in Champions League, 118 presenze in serie A con le casacche di Roma, Genoa, Livorno e Verona, 24 nella massima divisione greca con la maglia dell’Olympiacos e 121 nella B nazionale con Verona, Pisa, Piacenza, Bari, Foggia, Cremonese e Perugia
Nato a Roma, il 19 luglio 1986, 184 centimetri per 76 chilogrammi di peso forma, Leandro Greco, arriva alla Roma e all’età di 10 anni per iniziare tutta la trafila delle giovanili. La prima esperienza lontana dalla società capitolina è datata 2003, quando passa in prestito all’Astrea, in serie D (17 gare, 1 gol). Torna alla Roma nella stagione 2004-2005. L’anno per lui è agrodolce: a gennaio deve rinunciare alla convocazione nell’under 20 per una setticemia che rischia di compromettergli la carriera. Dopo una lunga convalescenza torna a giocare con la Roma Primavera fino a diventare capitano, vincendo il campionato. L’8 maggio 2005 arriva l’esordio in serie A nella partita Parma-Roma. Poco più tardi gioca titolare nelle semifinali di Coppa Italia ed entra a partita in corso nella finale d’andata contro l’Inter (0-2). Nella stagione 2005-2006 fa qualche apparizione come subentrante dalla panchina.
Nell’estate 2006 viene ceduto in prestito all’Hellas Verona, in serie B dove all’inizio fatica a trovare spazio ma alla prima occasione (9. giornata) si fa trovare pronto siglando una rete. Gioca 26 partite ma a fine stagione il Verona retrocede e lui rimane anche l’anno successivo nella squadra scaligera con la formula della comproprietà. La sua stagione è piena di infortuni infatti le sue presenze sono 14, con 2 reti.
Nel luglio 2008 passa in prestito al Pisa in serie B; 8 gare, perché l’infortunio rimediato a Verona non è ancora passato. Inizia la stagione 2009-2010 nella capitale senza collezionare alcuna presenza, dividendosi tra panchina e tribuna. Passa al Piacenza, in B, nel mercato di gennaio: 22 gare. Torna alla Roma e molti si accorgono di lui in estate, quando, dopo il ritiro a Riscone di Brunico, segna un gol al Parco dei Principi durante un’amichevole contro il Paris Saint-Germain. Il 3 novembre 2010 fa il suo esordio in Champions League segnando un gol in Basilea-Roma (2-3). Quattro giorni più tardi debutta stagionale in serie A, entrando in campo al 39′ nel derby contro la Lazio. Claudio Ranieri lo fa schiera 14 volte in campionato. Con l’arrivo di Vincenzo Montella gioca meno. A fine stagione: 19 presenze tra serie A, Coppa Italia (2) e Champions League (3).
La successiva stagione 2011-2012 sono 19 le presenze. Alla guida dei capitolini c’è Luis Enrique. Il 13 febbraio 2012 la Roma annuncia il rinnovo del contratto di Leandro Greco che prolunga l’accordo fino al 30 giugno 2015. Gioca 19 gare di campionato, 2 di Coppa Italia e 2 di Europa League. Il 24 luglio 2012 si trasferisce in Grecia, all’Olympiakos. Segna il suo primo gol coi greci in Champions League il 6 novembre 2012 nella vittoria 3-1 sul Montpellier. In carriera colleziona 9 gettoni di presenza nella Uefa Champions League con le maglie della Roma, 3 presenze e 1 gol e dell’Olympiacos, 6 presenze e 1 gol.
Il 30 luglio 2013 passa a titolo definitivo al Livorno, in serie A. Esordisce con la nuova maglia il 25 agosto, nella partita contro la sua ex squadra, la Roma, vinta in trasferta 0-2 dai giallorossi. Il primo settembre 2013, alla seconda giornata di campionato, segna il suo primo gol in serie A in Sassuolo-Livorno (1-4).
A luglio 2014 passa al Genoa, in A (7 gare). Il primo gennaio 2015 torna all’Hellas Verona (serie A): 18 presenze. Nel luglio 2015 il Verona lo riscatta. L'11 febbraio 2016, durante la partita di campionato fuori casa contro la Lazio, segna il suo primo gol con gli scaligeri in Serie A, dopo che in gialloblu aveva registrato 3 reti (2 in C1 e una in B) nella precedente esperienza. Chiude l’annata con 26 presenze. Il Verona retrocede. Nella stagione 2016-2017 gioca in Coppa Italia e subentra alla prima di campionato in B. A gennaio 2017 il passaggio al Bari. 8 gare nel 2017. L’8 gennaio 2018 passa al Foggia (B), in prestito: 17 gare. Stagione 2018-2019: 10 presenze in B con la Cremonese e, da gennaio, con la maglia del Foggia disputa 16 gare e segna 2 reti. Il 31 agosto 2019 firma per una stagione con il Cosenza (B), dove colleziona 9 presenze in campionato per poi ceduto al Perugia nell'ultimo giorno del mercato invernale 2020: 4 gare con i grifoni umbri.
FC Südtirol augura a Leandro Greco una permanenza in maglia biancorossa ricca di soddisfazioni e gratificazioni, personali e di squadra.
FONTE: FC-Suedtirol.com
CALCIO | 05 agosto 2020, 19:54
Calcio. Alessio Stamilla arrestato per detenzione di droga
Il giocatore è stato fermato dalla sezione operativa dei Carabinieri di Sanremo sul lungomare Vittorio Emanuele. Aveva con sé 100 grammi di cocaina
Calcio. Alessio Stamilla arrestato per detenzione di droga
È stato arrestato oggi pomeriggio sul lungomare Vittorio Emanuele Alessio Stamilla, sanremese ex calciatore di Serie B e imprenditore del settore turistico.
Stamilla, 37enne, è stato fermato dalla sezione operativa dei Carabinieri di Sanremo sul lungomare Vittorio Emanuele nella zona delle spiagge. Aveva con sé 100 grammi di cocaina ed è stato portato in carcere a Sanremo.
Stamilla aveva iniziato a giocare nella Sanremese, per poi passare alla Sangiovannese in Serie C e, quindi, al Piacenza in B. Ha giocato anche con: Verona, Perugia, Gela, L’Aquila, Pistoiese, Imperia e Argentina Arma.
FONTE: SVSport.it
Serie C
Serie C, saltano Siena e Sicula Leonzio: ecco Giana Erminio, Ravenna e… il Legnago!
mercoledì 5 Agosto 2020 - Ore 20:43 - Autore: Dimitri Canello
Giornata di festa a Legnago, dove il club veronese si prepara a vivere uno storico campionato di Serie C dopo la rinuncia del Campodarsego. Il Legnago di fatto verrà ammesso alla Serie C 2020-2021 al posto del club padovano e celebrerà il prossimo anno il suo centenario nella terza serie italiana come quarta squadra della provincia di Verona. Oggi sono saltate Siena e Sicula Leonzio, che spariscono dal calcio professionistico e al loro posto ci saranno Giana Erminio e Ravenna. Le retrocesse dalla Serie B hanno tempo fino al 24 agosto per la domanda di ammissione ai campionati.
FONTE: TrivenetoGoal.it
INTER-GETAFE 2-0
Europa League, Inter-Getafe 2-0: Lukaku-Eriksen, nerazzurri ai quarti
Basta un gol per tempo alla squadra di Conte per passare il turno. Molina sbaglia un rigore per gli spagnoli
05 agosto 202
L'Inter si è qualificata ai quarti di finale di Europa League battendo 2-0 il Getafe sul campo neutro di Gelsenkirchen. Un gol per tempo per i nerazzurri che, dopo un inizio in sofferenza per venti minuti, hanno sbloccato il match al 33' con un'azione travolgente di Lukaku conclusa con un diagonale vincente. Nella ripresa dopo il rigore sbagliato da Molina al 76', Eriksen ha firmato il raddoppio per l'Inter. Ora Leverkusen o Rangers (3-1 per i tedeschi all'andata).
LA PARTITA
Missione compiuta con autorità. L'Inter si è lasciata le polemiche dei giorni scorsi alle spalle e - pur soffrendo - si è presa la qualificazione ai quarti di Europa League battendo 2-0 un avversario ostico come il Getafe. La differenza in campo l'hanno fatta l'organizzazione e la tecnica superiore dei nerazzurri, ma soprattutto gli uomini in campo, presenti e concentrati nei momenti decisivi del match. Rischiando qualcosa a inizio partita e sul rigore fallito da Molina per un intervento scomposto di mano di Godin, l'Inter ha comunque legittimato sul campo il passaggio del turno con una prova attenta ed efficace.
La fisicità, il gioco sporco e il pressing erano le armi del Getafe sbandierate alla vigilia da Antonio Conte che nei pochi giorni a disposizione dopo la fine del campionato ha saputo preparare i propri ragazzi a una partita complicata sia dal punto di vista fisico contro un avversario più riposato che tecnico. La capacità dell'Inter è stata quella di soffrire nei primi venti minuti di gioco, quando cioè la squadra di Bordalas oltre alla solita pressione alta ha messo in campo anche fisicità, velocità e dribbling. La prima occasione è arrivata dopo un minuto con un colpo di testa di Maksimovic sventato miracolosamente da Handanovic, poi la retroguardia nerazzurra ha saputo tenere a bada le incursioni di Cucurella e Mata con una certa semplicità, prendendo lentamente spazio in campo. Passata la sfuriata, il Getafe è calato e la supremazia tecnica dell'Inter ha preso il sopravvento fino al gol del vantaggio. Lautaro ha fatto le prove tra il 25' e il 29' con due occasioni neutralizzate bene da Soria, poi al 33' ci ha pensato Lukaku a sbloccare il match umiliando sul piano fisico Etxeita sia in progressione che in tecnica e trovando il diagonale vincente e il suo ottavo gol consecutivo in Europa League.
Nella ripresa l'Inter ha iniziato meglio il match provando a chiudere la contesa senza riuscirci ed esponendosi alla reazione del Getafe, più fresco anche per i cambi offensivi voluti da Bordalas. Dopo le occasioni di Barella a fil di palo e D'Ambrosio con una rovesciata alla Djorkaeff non capitalizzata da Godin sul rimpallo, il Getafe ha avuto un paio di palloni per riequilibrare la contesa: un colpo di testa di Mata centrale e, soprattutto, il rigore calciato malamente a lato da Molina dopo un fallo di mano di Godin in area. Scampato il pericolo l'Inter ha saputo trovare in ripartenza gli spazi e i palloni giusti per chiudere i giochi: al 79' Lukaku ha sprecato da pochi passi il pallone della doppietta, mentre pochi minuti più tardi Eriksen - al terzo gol in nerazzurro in Europa League (più due assist) - non ha sbagliato. Per i nerazzurri ora a Dusseldorf la vincente di Bayer Leverkusen-Rangers (3-1 all'andata in Scozia).
LE PAGELLE
Lukaku 7 - Ancora lui, sempre lui. Sblocca il match alla prima occasione buona che si crea sfruttando la superiorità fisica, tenendo lontano il difensore e infilando la porta all'angolino. Fanno trenta in stagione e non è finita qui.
Martinez 6,5 - Si alterna con Lukaku nei movimenti incontro e in profondità. Si scontra con le parate di Soria, ma è un costante pericolo per la difesa avversaria con il suo movimento fino a quando regge.
Gagliardini 6 - Un paio di palloni persi sanguinosi, ma un'altra partita di sostanza in mezzo al campo soprattutto come recuperatore di palloni. Soffre la pressione avversaria all'inizia, poi pulisce parecchio la manovra nerazzurra per cercare le ripartenze.
Handanovic 6,5 - Due interventi di numero, ma fondamentali. In apertura chiude la porta a Maksimovic dopo appena 80 secondi con un super intervento, poi nella ripresa si fa trovare presente su Mata. Dal dischetto ipnotizza Molina senza però intervenire.
Cucurella 5,5 - L'uomo più dotato tecnicamente del Getafe si fa vedere solo per i primi venti minuti unendo velocità a qualità. Si spegne velocemente e si scontra contro il muro di Godin.
IL TABELLINO
INTER-GETAFE 2-0
Inter (3-5-2): Handanovic 6,5; Godin 6, De Vrij 6,5, Bastoni 7; D'Ambrosio 5,5 (39' st Biraghi sv), Barella 6,5, Brozovic 6 (36' st Eriksen 6,5), Gagliardini 6, Young 6; Lukaku 7, Martinez 6,5 (25' st Sanchez 6). A disp.: Padelli, Moses, Sensi, Ranocchia, Borja Valero, Esposito, Agoumé, Skriniar, Candreva. All.: Conte 6,5.
Getafe (4-4-1-1): Soria 6,5; Suarez 5,5, Djené 5, Etxeita 5, Olivera 5,5 (43' st Portillo sv); Nyom 5 (24' st Jason 5,5), Arambarri 5,5 (43' st Hugo Duro sv), Timor 6, Cucurella 5,5; Maksimovic 5,5 (11' st Angel 6); Mata 5,5 (24' st Molina 5). A disp.: Chichizola, Jean Paul, Cabaco, Chema, Diedhiou, Fajr. All.: Bordalas 5,5.
Arbitro: Taylor (Inghilterra)
Marcatori: 33' Lukaku, 38' st Eriksen
Ammoniti: Suarez (G)
Espulsi: nessuno
Note: 31' st Molina (G) calcia a lato un rigore
SIVIGLIA-ROMA 2-0
Europa League, Siviglia-Roma 2-0: gli andalusi volano ai quarti
Gli uomini di Lopetegui dominano il primo tempo e poi gestiscono le reti di Reguilon ed En-Nesyri, l'era Friedkin inizia con un'eliminazione
06 agosto 2020
Il Siviglia batte 2-0 la Roma nel campo neutro di Duisburg e vola ai quarti di finale di Europa League. Entrambi i gol arrivano in un primo tempo dominato dagli spagnoli e portano le firme di Reguilon (22') ed En-Nesyri (44'). I giallorossi non si rendono quasi mai pericolosi e chiudono la serata con appena un tiro in porta in 90'. Nell'ultimo minuto di recupero c'è anche il rosso diretto per Mancini. Gli uomini di Lopetegui affronteranno ora il Wolverhampton, che ha battuto 1-0 l'Olympiacos.
Siviglia-Roma 2-0, le immagini del match
LA PARTITA
L'era Friedkin (sempre in attesa del closing) comincia con una sconfitta e con l'eliminazione dall'Europa Leugue. I giallorossi crollano nella "bolla" di Duisburg sotto i colpi di un Siviglia apparso decisamente più brillante a livello fisico, oltre che ben messo in campo e forte di una qualità sopra la media. La Roma è sembrata solo la brutta copia di quella vista nelle ultime giornate di Serie A: lenta e prevedibile in attacco, mai in grado di spaventare gli avversari, distratta e pasticciona in difesa. I capitolini salutano l'Europa meritatamente e vanno in vacanza in anticipo.
Gli andalusi partono forte, sfruttando soprattutto le iniziative di Reguilon e Ocampos sulla sinistra. Proprio l'ex rossonero è il primo a spaventare Pau Lopez, con un siluro dal vertice dell'area sul quale il portiere giallorosso deve superarsi. Al 12' è ancora il Siviglia a rendersi pericoloso, questa volta su calcio d'angolo: Lopez è immobile, ma il colpo di testa di Koundé si stampa sulla traversa. La Roma soffre e fatica a ripartire e all 22' gli spagnoli passano: uno scatenato Reguilòn semina in velocità prima Bruno Peres e poi Mancini, infilando sotto le gambe un Pau Lopez decisamente rivedibile. La reazione giallorossa fatica ad arrivare, Zaniolo e Mkhitaryan sono quasi sempre raddoppiati, Spinazzola e Bruno Peres arrivano raramente sul fondo e i rifornimenti per Dzeko sono di fatto azzerati. Al tramonto del primo tempo arriva poi anche la mazzata del 2-0: Kuipers lascia correre un sospetto fallo su Dzeko e il Siviglia si lancia in contropiede, Ocampos anticipa secco Ibanez in campo aperto e serve a En-Nesyri un pallone che è solo da spingere in rete.
Nel secondo tempo la Roma dà segnali di ripresa, specialmente grazie agli inserimenti di Mkhitaryan che creano qualche giramento di testa alla retroguardia andalusa, ma le occasioni degne di nota latitano tremendamente. Una bella girata di Dzeko in area finisce alta al 70', ma pochi minuti dopo è ancora il Siviglia a fare paura: il gol in scivolata di Koundé viene però annullato per fuorigioco (confermato dal Var). La partita si trascina stancamente verso la fine, ma i minuti di recupero regalano qualche altro sussulto, tutti di marca spagnola: prima la traversa centrata in pieno da Banega su punizione, poi l'ennesima zuccata di Koundé sulla quale Lopez si fa trovare pronto. Infine, a gara ormai terminata, c'è spazio anche per un rosso (decisamente severo) a Gianluca Mancini, colpevole di aver allargato troppo il gomito nel saltare sul diretto avversario. L'amara conclusione di una serata da dimenticare.
LE PAGELLE
Reguilon 7,5 - Incontenibile nel primo tempo, in coppia con Ocampos sulla sinistra fa letteralmente impazzire la retroguardia della Roma e ha il merito di sbloccare la partita con un gran gol, aiutato anche da un'incertezza di Pau Lopez.
Ocampos 7 - Corsa, dribbling, imprevedibilità. È insieme a Reguilon il migliore del Siviglia, a conferma di una stagione da incorniciare. Suo l'assist del 2-0.
Banega 7 - Gestisce entrambe le fasi con talento e personalità: coperture puntuali in fase di non possesso, regia e ordine quando bisogna impostare l'azione. Una serata da leader.
Zaniolo 5 - Soffre molto il pressing avversario, non trovando mai tempi e spazi per inserirsi. A inizio secondo tempo la stanchezza si fa sentire, scoprendo anche un po' di nervosismo. Sostituzione inevitabile.
Bruno Peres 5 - Saltato troppo facilmente in occasione del primo gol, soffre per tutta la serata le sgroppate di Reguilon e quando tocca a lui sganciarsi in avanti troppo spesso pasticcia e sbaglia anche le giocate più semplici.
Dzeko 6 - La grinta non gli manca mai, così come la voglia di lottare e fare a sportellate con i difensori avversari. Le uniche azioni offensive degne di nota della serata romanista passano da un paio di sue giocate. Strappa la sufficienza, ma in questi appuntamenti da giocatori come lui ci si aspetta sempre qualcosa in più.
IL TABELLINO
Siviglia-Roma 2-0
Siviglia (4-3-3): Bounou 6; Navas 6, Koundé 6,5, Diego Carlos 6, Reguilon 7,5; Jordan 6, Fernando 6, Banega 7; Ocampos 7 (45' +6 Vazquez sv), En-Nesyri 6,5 (45' +3 st De Jong sv), Suso 6,5 (22' st Munir 6).
Allenatore: Lopetegui 7
Roma (3-4-2-1): Pau Lopez 5,5; Mancini 5,5, Ibanez 5,5, Kolarov 6 (33' st Villar 6); Bruno Peres 5, Cristante 5, Diawara 5,5 (12' st Carles Perez 6), Spinazzola 6; Zaniolo 5 (12' st Pellegrini 6), Mkhitaryan 5,5; Dzeko 6.
Allenatore: Fonseca 5
Arbitro: Kuipers
Marcatori: 22' Reguilon (S), 44' En-Nesyri (S)
Ammoniti: Kolarov (R), Diego Carlos (S), Pellegrini (R), Jordan (S)
Espulsi: Mancini (R)
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
CALCIO
03 agosto 2020 - 22:18
Spagna, l’ex Verona Rafa Marquez inizia la carriera da allenatore
Rafa Marquez, bandiera del calcio messicano, torna in pista nel calcio spagnolo
di Redazione ITASportPress
ROSTOV-ON-DON, RUSSIA - JUNE 23: Rafael Marquez of Mexico challenges Son Heung-Min of Korea Republic during the 2018 FIFA World Cup Russia group F match between Korea Republic and Mexico at Rostov Arena on June 23, 2018 in Rostov-on-Don, Russia. (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)
In Italia lo abbiamo visto al Verona dal 2014 al 2016, l’ex difensore Rafa Marquez inizia la carriera da allenatore, guiderà il Real Alcalà de Henares, club di Segunda divisiòn spagnola.
IL RITORNO
BARCELONA, SPAIN – APRIL 24: Rafa Marquez (L) of Barcelona intercepts Emiliano Armenteros of Xerez CD during the La Liga match between Barcelona and Xerez CD at Camp Nou stadium on April 24, 2010 in Barcelona, Spain. (Photo by Denis Doyle/Getty Images)
L’ex difensore del Barcellona inizia una nuova carriera, quella di allenatore. Queste le sue prime parole da tecnico: “È una bella opportunità, sono molto grato a questo club. Ho avuto un caloroso benvenuto in un progetto con il quale mi sento molto dentro, arrivo con lo spirito di poter aiutare e offrire tutta la mia esperienza di prima come giocatore. Inizia un progetto sportivo che affronterò con il desiderio di imparare e iniziare una nuova carriera come allenatore. Spero di poter contribuire a raggiungere obiettivi e obiettivi importanti per questo club.”
FONTE: ITASportPress.it
SERIE B
Chievo Verona-Empoli 1-1: Aglietti vola in semifinale playoff
Nei tempi supplementari Tutino risponde alla rete di Garritano ma ai veneti basta il pari. Tre rigori sbagliati nel corso del match da Djordjevic, Ciciretti e La Mantia
© LAPRESSE
martedì 4 agosto 2020 23:34
VERONA - Finisce 1-1 tra Chievo ed Empoli. I padroni di casa, nei tempi supplementari, passano in vantaggio con Luca Garritano. Pareggia Tutino ma i clivensi ottengono l'accesso in semifinale playoff grazie al miglior piazzamento in classifica. L'undici di Aglietti, dunque, sfiderà lo Spezia. Partita equilibrata e combattuta con ben tre rigori sbagliati da Djordjevic e Ciciretti nel corso dei tempi regolamentari e da La Mantia ai supplementari.
Semper si supera su Ricci
Il Chievo prova a fare la partita nei minuti iniziali e il primo sussulto della gara arriva al 7' con un colpo di testa di Leverbe sugli sviluppi di un calcio d'angolo che termina alto sopra la traversa. All'11' ci provano gli ospiti con un'iniziativa di Fiamozzi che cerca il cross basso per La Mantia ma Semper fa ottima guardia allontanando il pericolo. Al 16' occasione clamorosa per l'Empoli. Sponda di testa di La Mantia per Ricci che, da due passi, spara addosso a Semper. Al 19' ancora la squadra ospite protagonista con una conclusione di prima intenzione di Bandinelli messa in calcio d'angolo dall'estremo difensore clivense. Successivamente Djordjevic ci prova due volte di testa ma non riesce, in entrambi i casi, a inquadrare la porta. Al 39' grande conclusione dalla distanza di Henderson ma ancora Semper si supera. Allo scadere del primo tempo il tiro dalla distanza di Dickmann esce di poco a lato.
Tutino risponde a Garritano
Al 52' proteste del Chievo per un fallo di mano in area in seguito a un cross di Renzetti. Dopo l'on field review Ghersini assegna il calcio di rigore ai padroni di casa. Dal dischetto Djordjevic viene ipnotizzato da Brignoli che tiene in vita l'Empoli. Al 63' ci prova Vignato con una gran conclusione dalla distanza ma ancora il portiere dell'Empoli sfiora e mette sopra la traversa. All'87' Mancuso viene messo giù in area di rigore dal neo entrato Zuelli e Ghersini fischia immediatamente il penalty. Anche in questo caso, però, Ciciretti sbaglia dal dischetto facendosi parare la conclusione dagli undici metri da Semper. Nei tempi supplementari prima occasione per l'Empoli con Mancuso che ci prova con un colpo di testa in tuffo ma la palla sfiora il palo. Al 97' il Chievo passa in vantaggio. Tiro cross di Rigione su cui si avventa Garritano che riesce a infilare Semper. Al 102' Ghersini nuovamente all'on field review per un tocco di mano in area di Dickmann. Il direttore di gara assegna il terzo calcio di rigore della gara. La maledizione, però, continua con La Mantia che calcia alto. Al 110' Tutino, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, realizza il gol del pari. L'1-1 basta al Chievo che vola in semifinale playoff.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Serie A - Torino, Longo lascia il Torino: «E' stata la mia ultima partita»
3/8 ALLE 06:30 NEWS
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
Moreno Longo, allenatore del Torino dopo il pareggio contro il Bologna, ha parlato del suo futuro: «Questa è stata la mia ultima partita e ci tengo a ringraziare chi mi ha dato l'opportunità di venire qui a Torino e a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questa mia avventura».
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
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