#VeronaInter + - =
...Una delle poche certezze che si ricavano dalle ultime due gare del VERONA, in cui i gialloblù hanno dato l'impressione di poter ottenere un paio di punti contro due squadre comunque superiori, è che il carattere 'da combattimento' (che per forza deve avere una compagine che si deve salvare, pena la retrocessione) latita da tempo o forse non c'è mai stato: Anche in Serie B quando l'HELLAS subiva uno schiaffo, soprattutto in un momento inaspettato, faceva fatica a resettare la mente e reagire.
Succedeva spesso anche in cadetteria quando, alla segnatura avversaria, seguivano quei 10-15 minuti di terrorizzante blackout in cui gli avversari davano l'impressione di poter far male da un momento all'altro (com'è infatti successo in quei 9 gol beccati lo scorso Novembre da NOVARA prima e CITTADELLA poi).
L'unica cosa che è cambiata da allora ad ora è che le squadre avverse sono mediamente molto più forti e che di conseguenza certi errori che in Serie B venivano perdonati, in Serie A vengono prontamente castigati.
All'indomani della promozione scrissi un post tristemente profetico ('Serie A, e adesso?') in cui notavo come in quella rosa solo PAZZINI, RÔMULO e (forse) BESSA valessero la Serie A...
Ora, a distanza di 5 mesi da quel post, è ancora più triste notare come di quei tre il primo non sia nemmeno ritenuto dal tecnico un punto fermo e il terzo non stia rendendo secondo le aspettative: Forse che a quei giocatori andasse affiancato qualche 'vecchio volpone' della categoria?
Attenzione: Non si chiedevano certo i RONALDO e i MESSI ma i GOBBI, i GAMBERINI e i DAINELLI si però!
Gente esperta, concreta, che negli inevitabili momenti di pressione non vada nel panico!
E invece eccoci qui con una squadra fatta di giovani interessanti e ottimi giocatori del passato che non giocano da mesi se non da anni, circondati da chi la A la vede per la prima volta o giù di li...
Curiosità Opta
- Nelle ultime 6 partite al Binti l'INTER a segnato sempre 2 gol o più
- In 7 delle 10 gare disputate sin qui il VERONA ha subito 2 gol o più
- Il Biscione è imbattuto fuori casa da 6 partite in cui ha ragranellato 4 vittorie e 2 pari
- Gli scaligeri sono primi nella poco confortante classifica dei tiri in porta subiti: Ben 68 in 10 partite a quasi 7 di media a gara!
- Occhio a Borja VALERO che ha nella squadra scaligera una delle sue vittime preferite con 3 gol in 5 partite tanti quanti ne ha fatti PAZZINI all'INTER in 16 precedenti contro la sua ex squadra (la media scende a 1 nelle ultime 14 e 0 nelle ultime 7)
- ICARDI ha segnato ben 11 gol in queste prime 10 partite delle quali solo una nelle ultime 4 trasferte solo che... Quando Maurito incontra il VERONA si scatena: 4 centri negli ultimi 4 match contro i gialloblù (di cui 2 negli ultimi 2 match al Binti)
Precedenti
Match dalla grandissima tradizione quello tra VERONA e INTER: Il primo scontro risale addirittura a più di un secolo fa! L'HELLAS aveva 11 anni ed era il 7 Giugno 1914 con i nerazzurri vincenti per 2 a 1 in quella e in altre due occasioni prima che i gialloblù riuscissero di misura a piegare il Biscione il 4 Aprile 1926...
Con un salto agli anni '90, troviamo l'ultimo successo gialloblù il 9 Febbraio 1992 grazie alla rete di Ezio ROSSI, da allora in 14 match 11 sconfitte interrotte da 3 pareggi.
L'INTER portò via i 3 punti anche nel 2014 con PALACIO e JONATHAN a sbrigare la pratica e nel 2015 grazie alle reti di ICARDI, PALACIO e all'autogol di MORAS.
L'ultima gara al Bentegodi il 7 Febbraio 2016 è finito con un rocambolesco 3 a 3 dopo che i gialloblù erano stati vicini all'impresa con le segnature di HELANDER, PISANO e IONITA a ribaltare lo 0 a 1 di MURILLO ma la contro rimonta di ICARDI e PERISIC fu implacabile al contrario delle tante occasioni sprecate dagli scaligeri.
Prossima sfida affidata alle cure del signor Claudio Gavillucci della sezione AIA di Latina
QUI VERONA
Ancora infermeria piena per i gialloblù con BÜCHEL, FERRARI, KUMBULLA e VALOTI ancora a lavoro differenziato mentre CÁCERES, alle prese con fisioterapia e corsa, pur essendo in forte dubbio potrebbe tornare almeno in panchina.
Probabile rientro dal primo minuto in mediana per Bruno ZUCULINI magari supportato a destra da FOSSATI con RÔMULO che verrà probabilmente impiegato ancora da terzino destro dato il perdurare dell'emergenza in difesa...
Convocati
Tornano Bruno ZUCULINI, BÜCHEL e VALOTI, ancora ai box CÁCERES e FERRARI...
1. Nicolas, 2. Romulo, 4. Laner, 5. Zuculini B., 7. Verde, 8. Fossati, 9. Kean, 10. Cerci, 11. Pazzini, 12. Caracciolo, 17. Silvestri, 20. Zaccagni, 21. Lee, 24. Bessa, 27. Valoti, 37. Bearzotti, 40. Coppola, 69. Souprayen, 75. Heurtaux, 77. Buchel, 93. Fares, 97. Felicioli
Probabile formazione
4-4-1-1 con Nicolas; Romulo-Caracciolo-Heurtaux-Souprayen; Verde-B. Zuculini-Bessa-Fares; Cerci-Pazzini
QUI INTER
BROZOVIC al rientro dopo 3 gare ai box a causa dell'infortunio subito con la nazionale croata ma mister SPALLETTI pare intenzionato a confermare la squadra che molto bene ha fatto negli ultimi tempi, nessun turn-over al Benetgodi quindi...
Convocati
Smaltito l'infortunio rimediato con la nazionale croata torna BROZOVIC dopo tre turni in infermeria.
Portieri: 1 Handanovic, 27 Padelli, 46 Berni;
Difensori: 7 Cancelo, 13 Ranocchia, 21 Santon, 25 Miranda, 29 Dalbert, 33 D'Ambrosio, 37 Skriniar, 55 Nagatomo;
Centrocampisti: 5 Gagliardini, 10 Joao Mario, 11 Vecino, 20 Borja Valero, 77 Brozovic;
Attaccanti: 9 Icardi, 17 Karamoh, 23 Eder, 44 Perisic, 87 Candreva, 99 Pinamonti.
Probabile formazione
4-2-3-1 con Handanovic; D’Ambrosio-Skriniar-Miranda-Nagatomo; Vecino-Gagliardini; Candreva-Borja Valero-Perisic; Icardi
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DICONO + - =
Mister PECCHIA «Lunedì affronteremo una squadra di grandissimo valore, con giocatori forti sia fisicamente che tecnicamente e con un allenatore tra i top in Europa, ma mi voglio concentrare sulla prestazione dei miei, ce la giocheremo con le nostre forze. Dovremo andare in campo con grandi stimoli e con il coraggio delle nostre idee. È importante lavorare sulla condizione di tutta la squadra per dare continuità alle prestazioni, ciò che conta in ogni partita è l’atteggiamento, il lavoro di gruppo. Se riusciremo a fare con la stessa intensità e la stessa voglia entrambe le fasi potremo ottenere benefici, al di là dell’avversario che avremo davanti. A Bergamo ho visto molti segnali positivi, dobbiamo ripartire da quanto fatto per 50 minuti contro l’Atalanta, ma allo stesso tempo sarà importante lavorare sugli errori commessi e migliorare. Classifica? Si sta delineando, ma non mi interessa molto guardare gli altri, per il momento i valori visti in campo rispecchiano quelli delle squadre, anche se tanto è determinato dal calendario che si è affrontato fin qui. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro gioco, lavorando da squadra e crescendo nelle prestazioni» HellasVerona.it
Mister SPALLETTI tecnico dell'INTER «Partita col Verona e il rischio di approccio "mollo" con le piccole? Non credo. Credo più al fatto che per coincidenza abbiamo sbagliato più contro di loro ma abbiamo sempre fatto il massimo con assoluti stimoli. Vogliamo dimostrare a noi stessi ogni giorno di essere da Inter. È un generare stimoli di continuo per noi stessi. I titolari stanno tutti bene, Brozovic ma anche Vecino hanno recuperato dopo un allenamento e mezzo a parte» TGGialloblu.it
Veronese doc cresciuto nell'AUDACE, Mario CORSO il 'Piede sinistro di Dio' fu un grandissimo all'INTER dal '57 al '73 e analizza VERONA-INTER a 'La Gazzetta dello Sport' «Risultato scritto lunedì? Naturale che si pensi, ma il calcio è strano. Mettiamola così: se il Verona battesse l’Inter farebbe qualcosa di fantascientifico. E anche prendere un punto sarebbe un mezzo miracolo. Ma finché non si gioca… L’Inter è da vertice, da scudetto non so. Pecchia? Per me è un allenatore preparato. Lasci che dicano: è uno bravo. Facile esserlo se sei alla guida dalla Juve, più dura farlo vedere quando devi salvarti. L’Hellas avrebbe meritato un paio di punti in più. Restare in A è un’impresa, ma i giocatori per farcela ci sono. Come Pazzini. Mai toglierlo. Credo che Pecchia debba farlo giocare sempre: è fondamentale. E dopo c’è Bessa, che sta vivendo una fase di calo, ma che ha un gran talento» HellasLive.it
Mister MANDORLINI doppio ex a lungo in campo con l'INTER e in panca a dirigere l'HELLAS parla a L'Arena «Non vorrei parlare del Verona, non è giusto nei confronti di mister Pecchia e di un gruppo di lavoro che è diverso da quello dei miei tempi. Fra l’altro non l’ho mai osservato molto bene. L’ho fatto solo dalla tv e da lì si ha una visione parziale... Va bene, qualche difficoltà esiste e si vede però non fatemi parlare, non è giusto. Seguo poco e leggo le dichiarazioni dei responsabili. È normale che ci siano delle situazioni difficili. L’importante è arrivare quart’ultimo, quindi. Guardate, ho visto dal vivo Sassuolo-Udinese. Due squadre nervose e con gli stessi problemi del Verona. Quando sei lì sotto fai fatica ad essere sereno...» HellasNews.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Mister BAGNOLI rivela a Xavier Jacobelli un unico cruccio: 'Vede il ginocchio? In ospedale hanno dovuto mettermi una placca per sistemarlo e così non posso più andare a giocare una volta alla settimana con gli Ex dell’Hellas: Fanna, Sacchetti e gli altri del gruppo. Sapesse quanto mi dispiace, ma non posso proprio farci niente'. Piacevolissima questa intervista del CorriereDelloSport.it in cui parla di VAR, silenzi stampa e moduli...
RASSEGNA STAMPA + - =
Notizie
22 CONVOCATI PER VERONA-INTER
Tre portieri, otto difensori, cinque centrocampisti e sei attaccanti a disposizione di Luciano Spalletti per la partita dello stadio "Bentegodi"
29/10/2017 - 17:16
APPIANO GENTILE - Sono 22 i nerazzurri convocati da Luciano Spalletti per il Monday Night contro l'Hellas Verona allo stadio "Bentegodi".
Eccoli nel dattaglio:
Portieri: 1 Handanovic, 27 Padelli, 46 Berni;
Difensori: 7 Cancelo, 13 Ranocchia, 21 Santon, 25 Miranda, 29 Dalbert, 33 D'Ambrosio, 37 Skriniar, 55 Nagatomo;
Centrocampisti: 5 Gagliardini, 10 Joao Mario, 11 Vecino, 20 Borja Valero, 77 Brozovic;
Attaccanti: 9 Icardi, 17 Karamoh, 23 Eder, 44 Perisic, 87 Candreva, 99 Pinamonti.
FONTE: Inter.it
Hellas Verona-Inter, le probabili formazioni
Di Francesco Cucinotta -28 ottobre 2017
Gara valida per la 11/a giornata del campionato di Serie A, in programma lunedì 30 ottobre 2017, ore 20:45.
QUI HELLAS VERONA – Cáceres e Valoti ieri hanno svolto solo terapie, è probabile che andranno a rinfoltire l’elenco degli infortunati, che comprende Ferrari, Bianchetti e Franco Zuculini. Probabile l’arretramento di Fares in difesa, dunque, con Souprayen che andrebbe a occupare la corsia mancina. Si rivede Bruno Zuculini nel centrocampo a tre, davanti più Pazzini di Kean.
Hellas Verona (4-3-3): Nicolas; Souprayen, Caracciolo, Heurtaux, Fares; Rômulo, B. Zuculini, Bessa; Cerci, Pazzini, Verde. All.: Pecchia.
QUI INTER – Squadra che vince (e convince) non si cambia. Luciano Spalletti sembra intenzionato a confermare l’undici vittorioso contro la Samp, con Nagatomo preferito a Dalbert e con Borja Valero (un po’ affaticato dopo gli impegni ravvicinati) in vantaggio su João Mário. Recuperato anche Brozović, il croato dovrebbe rientrare fra i convocati.
Inter (4-2-3-1): Handanović; D’Ambrosio, Škriniar, Miranda, Nagatomo; Vecino, Gagliardini; Candreva, Borja Valero, Perišić; Icardi. All.: Spalletti.
Hellas Verona-Inter: precedenti, statistiche e curiosità
Di Stefano Tomat -27 ottobre 2017
Fabrizio Andrea Bertani / Shutterstock.com
L’Inter di Spalletti non vuole più fermarsi e, dopo aver superato la Sampdoria, affronta la trasferta di Verona con l’obiettivo unico di vincere. L’Hellas non vince contro l’Inter da 25 anni e, in generale, ha una tradizione totalmente sfavorevole contro i nerazzurri.
I PRECEDENTI – Partita emozionante nell’ultimo precedente in Serie A al Bentegodi tra Hellas e Inter: nella stagione 2015-2016 finì infatti 3-3, in virtù delle reti di Murillo, Helander, Pisano, Ioniță, Icardi e Perišić. L’anno precedente l’Inter aveva sbancato Verona con un secco 0-3 grazie alle reti di Icardi e Palacio e all’autorete di Moras. L’ultimo successo dell’Hellas risale alla stagione 1991-1992, quando un gol di E. Rossi fissò il risultato sull’1-0.
LE STATISTICHE – Vita facile per l’Inter al Bentegodi contro l’Hellas: nei 27 precedenti nella città scaligera, i nerazzurri hanno ottenuto 14 successi, 9 pareggi e 4 sconfitte, segnando 43 reti e subendone 24. Tenendo conto anche delle sfide di San Siro, nel totale delle 54 gare il saldo è ancora più impietoso e vede l’Inter dominare con 30 successi, 20 pareggi e 4 sconfitte, con 84 gol realizzati e 33 incassati. I risultati più frequenti al Bentegodi sono l’1-1 e l’1-2, verificatisi entrambi 4 volte. Clamoroso il miglioramento dell’Inter rispetto alla scorsa stagione: alla 10a giornata del campionato 2016-2017, infatti, i nerazzurri avevano conquistato ben 12 punti in meno rispetto a questa stagione. Non se la passa bene, invece, l’Hellas Verona: oltre ai pochi punti sin qui racimolati, i gialloblù hanno il terzo peggior attacco e la seconda peggior difesa della Serie A.
L’Hellas Verona ci è sembrata, fino a questo momento, una squadra poco attrezzata: la corazzata guidata da Spalletti difficilmente uscirà dal Bentegodi senza i 3 punti, quindi puntiamo sul 2.
FONTE: MondoSportivo.it
Venerdì, 27 ottobre 2017 - 08:44
Inter o Verona? Luciano Marangon ha già fatto la sua scelta: Ibiza!
Dallo Scudetto con l’Hellas al trasferimento in nerazzurro, per poi cambiare completamente vita: la storia di Luciano Marangon
Luciano Marangon
di Lorenzo Zacchetti
Lunedì 30 ottobre si affrontano Verona e Inter, le due squadre più importanti della sua carriera, ma non aspettatevi di vederlo in tribuna al Bentegodi. Al freddo dell’autunno nel Triveneto l’ex calciatore trevigiano ha da tempo preferito il sole di Ibiza, realizzando il sogno di molti italiani che, durante le vacanze, fantasticano sull’aprire attività nei luoghi di villeggiatura.
Ibiza, paradiso del divertimento, ben si concilia con l’indole di Luciano Maragon, che anche da calciatore non si negava passatempi decisamente piacevoli. Le sue avventure da autentico playboy fanno parte della mitologia del pettegolezzo calcistico… e non si tratta solo di voci. In un’epica intervista a “Libero”, l’ex Inter ha confessato: “Ho fatto sesso anche con sette donne insieme. Lo facevo anche la domenica mattina, era il mio doping”.
Cresciuto nelle giovanili della Juventus, Marangon ha avuto il coraggio di ribellarsi a Boniperti che voleva darlo in prestito al Catanzaro ed è stato ceduto al Lanerossi Vicenza. In biancorosso ha debuttato in Serie A, incrociando la strada di Paolo Rossi e contribuendo allo storico secondo posto del campionato 1977/78.
Dopo il crollo del Vicenza, retrocesso in Serie B, Marangon ha militato per una stagione nel Napoli di Rino Marchesi, conquistando un altro piazzamento egregio: il terzo posto, dietro Juve e Roma. Proprio i giallorossi lo hanno acquistato durante l’estate, ma anche nella Capitale si è dovuto accontentare della terza piazza, dietro la solita Juve e, questa volta, la Fiorentina.
Nell’aprile del 1982 ha debuttato in nazionale contro la Germania Est, ma è rimasta la sua unica presenza in azzurro: chiuso da Cabrini nel ruolo di terzino sinistro, non è stato nemmeno convocato per il Mundial in Spagna e Bearzot non lo ha più preso in considerazione.
Nell’estate del 1982 è passato al Verona. Con la maglia dell’Hellas ha giocato per tre stagioni, collezionando un quarto e un sesto posto, prima dello storico Scudetto gialloblu del campionato 1984/85. Nella squadra allenata da Osvaldo Bagnoli c’era anche suo fratello Fabio, di sei anni più giovane.
Dopo quell’epica affermazione, sia Marangon che Pietro Fanna sono stati acquistati dall’Inter, in cerca di rilancio. Pagato tre miliardi di lire, l’esterno mancino ha però fatto una certa fatica nell’ambientarsi in nerazzurro. 19 presenze nel primo anno e appena tre nel secondo, a causa di un brutto infortunio. Nel 1987, preso atto della situazione, Marangon ha chiesto di essere ceduto al Tottenham e, di fronte al rifiuto del presidente Pellegrini, ha appeso le scarpe al chiodo prima ancora di compiere 31 anni.
Cosa c’è nella vita di un calciatore professionista, una volta spente le luci della ribalta?
Ognuno prende la sua strada e quella di Marangon lo ha condotto per tre anni a New York, dove ha frequentato la facoltà di comunicazione e marketing all’Università della Grande Mela e, ovviamente… anche tante feste VIP, piene di modelle e attrici!
Pur avendo guadagnato molto da calciatore, non poteva certo campare di rendita e quindi ha iniziato a fare il procuratore: “Mi sono specializzato sui settori giovanili delle grandi squadre, lavorando, ad esempio, per Tacchinardi e Eranio". In seguito ha curato l'immagine di ex campioni come Roberto Baggio e Totò Schillaci e ha portato in televisione campioni come Totti, Maradona e Panucci.
Durante i suoi frequenti viaggi per il mondo (dice di aver girato oltre 150 paesi), gli è venuta l’intuizione di rilevare un chiosco a Formentera e farne uno dei primi “chiringuiti” in assoluto. La formula, rivelatasi vincente, è stata poi ripetuta a Rodi, dove ha fatto amicizia con un vicino di casa davvero speciale come David Gilmour dei Pink Floyd! Lo stesso successo imprenditoriale è avvenuto a Santo Domingo e quindi a Ibiza, dove ormai da diversi anni Marangon gestisce il Soul Beach Cafè. A lui si deve anche l’apertura del Big Sur, il celeberrimo locale delle Baleari.
Una vita decisamente affascinante, che l’ex nerazzurro ha raccontato nell’autobiografia “Luna tonda”. Particolare anche il titolo, nato dagli appunti scritti sulla spiaggia di Bali: “La luna illuminava il mare e l'aggettivo tonda mi ricorda sia il pallone, sia le forme di una donna. Ci voleva un titolo corto, mi dicevano gli editori, e così ho scelto proprio questo”.
Il calcio continua a rimanere una sua passione e suo figlio Diego ha portato avanti la tradizione familiare arrivando fino alle giovanili del Bologna, prima di prendere un’altra strada. Marangon continua a seguire i campionati internazionali, ma preferibilmente in TV, con un occhio di riguardo per la Premier League e, ovviamente, per la Liga spagnola.
Pur ammettendo che non gli sarebbe dispiaciuto aprire un locale in Italia, la troppa burocrazia e il fascino di Ibiza lo hanno spinto a tornare in Patria sempre meno frequentemente. Ormai la sua casa è qui e difficilmente il revival tra Verona e Inter lo spingerà cambiare.
L’ultima volta che ha messo piede al Bentegodi è stato con Fanna e gli altri ex compagni della stagione 1984/85, ma quella era un’occasione davvero speciale: il trentennale di quel vero e proprio miracolo calcistico.
FONTE: AffarItaliani.it
Verona-Inter: probabili formazioni e statistiche
Enrico Turcato
L’Hellas Verona non batte l’Inter in campionato dall’1-0 del febbraio 1992 (rete di Ezio Rossi): da allora, in 14 confronti ci sono state 11 vittorie nerazzurre e tre pareggi.
Probabili formazioni
Hellas Verona (4-3-3): Nicolas; Romulo, Heurtaux, Caracciolo, Souprayen; B. Zuculini, Fossati, Bessa; Cerci, Pazzini, Verde. All. Pecchia
SQUALIFICATI: nessuno
INDISPONIBILI: Valoti, Zuculini F., Ferrari A., Caceres, Brosco, Bianchetti
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Vecino, Gagliardini; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi. All. Spalletti
SQUALIFICATI: nessuno
INDISPONIBILI: Vanheusden, Brozovic
Statistiche Opta
L’Hellas Verona non batte l’Inter in campionato dall’1-0 del febbraio 1992 (rete di Ezio Rossi): da allora, in 14 confronti ci sono state 11 vittorie nerazzurre e tre pareggi.
L’Inter ha segnato due o più gol in tutti gli ultimi sei match di campionato giocati al Bentegodi contro il Verona.
Il Verona ha subito due o più gol in sette delle 10 gare giocate in stagione (primato negativo condiviso con Udinese e Benevento), tenendo la porta inviolata nelle restanti tre.
Era dalla stagione 1997/98 che l’Inter non raccoglieva 26 punti dopo 10 giornate di Serie A.
I nerazzurri sono imbattuti da sei trasferte di campionato (quattro vittorie, due pareggi): non arrivano a sette da novembre 2013.
Quella gialloblu è la squadra che ha subito più tiri nello specchio nel campionato in corso (68), mentre l’Inter la terza ad averne concessi meno (31).
I nerazzurri hanno segnato più gol di tutti nell’ultimo quarto d’ora di partita (nove), ma nello stesso frangente gli scaligeri ne hanno incassato uno soltanto (ha fatto meglio solo la Juventus).
La prima e finora unica doppietta in Serie A di Borja Valero è arrivata proprio contro il Verona nel dicembre 2013 – quella veneta è anche la sua vittima preferita in questa competizione con tre reti in cinque sfide.
Giampaolo Pazzini, ex della partita, ha segnato tre gol in 16 precedenti di Serie A contro i nerazzurri, ma solo uno nelle 14 sfide più recenti (nessuno nelle ultime sette).
Mauro Icardi ha segnato 11 reti in questo avvio di campionato, ma solo una nelle ultime quattro trasferte. Per l’argentino quattro gol negli ultimi quattro match di Serie A contro il Verona, due nelle ultime due al Bentegodi.
FONTE: It.EuroSport.com
27 ottobre 2017
Probabili formazioni Serie A, così in campo per l' 11^ giornata
[...]
VERONA-INTER, lunedì ore 20:45 (SKY SPORT 1 HD)
Verona: Pecchia dovrebbe puntare sul duo Pazzini-Cerci. In mediana rientra Bruno Zuculini. Tra acciaccati e indisponibili la lista è lunga. Ieri, differenziato per Buchel e Ferrari. Terapie per Caceres e Valoti.
Inter: Spalletti ha tutti a disposzione ma deve valutare le condizioni fisiche di un paio di elementi dopo le fatiche extra contro la Samp. I dubbi maggiori riguardano il duo davanti alla difesa.
26 ottobre 2017
Hellas Verona, lunedì c'è l'Inter: Caceres e Valoti ancora out
Gialloblu in campo dopo il KO di Bergamo: lunedì al Bentegodi arriverà l'Inter. Ancora terapie per Caceres e Valoti, a parte Buchel e Ferrari. La carica di Verde: "Cercheremo di portare a casa dei punti, non molliamo"
Dopo la trasferta di Bergamo, è tempo per l’Hellas Verona di un’altra sfida complicata. Lunedì sera i gialloblu giocheranno al Bentegodi contro l’Inter di Spalletti, seconda in classifica, che sta vivendo un periodo super. Per la squadra di Pecchia l’obiettivo sarà quello di replicare l’atteggiamento mostrato nella prima parte della sfida con l’Atalanta, provando magari a mantenere la concentrazione per tutti i 90’ di partita. “Prima delle gare con Atalanta e Inter si diceva che il Verona avrebbe fatto zero punti. Viviamo alla giornata, nel calcio può succedere di tutto; chiaro che l'Inter ha un valore e una potenza che non si può paragonare al mio Verona”, ha detto l’allenatore gialloblu. “Ma questo non cambia nulla perché queste gare ci devono dare la forza per crescere contro avversari diversi”.
Punto infortunati
Allenamento questa mattina in vista del posticipo di lunedì presso lo Sporting Center “Il Paradiso” di Peschiera per la squadra gialloblu, che agli ordini di Pecchia ha svolto un esercizio divisa in due gruppi: chi è sceso in campo contro l’Atalanta ha svolto un allenamento di recupero, gli altri sono stati impegnati in un circuito di forza ed esercizi di trasformazione sul campo, per poi passare ad esercitazioni specifiche sul possesso palla. In conclusione di seduta con una partitella a campo ridotto. Per quanto riguarda gli indisponibili: lavoro differenziato sul campo per Buchel, Alex Ferrari e Kumbulla. Terapie, invece, per Valoti e Caceres, che sicuramente non ci saranno contro l’Inter. Prosegue nel proprio programma di recupero anche Franco Zuculini. Suo fratello, Bruno, rientrerà dalla squalifica.
?? I numeri di #AtalantaVerona, quelli positivi e quelli da migliorare
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) 26 ottobre 2017
Scoprili qui ?? https://t.co/xLlSNteu4z#DaiVerona pic.twitter.com/84a29F6Hcx
Verde: "Cercheremo di portare a casa punti"
Daniele Verde, reduce dal suo primo gol in Serie A, è sicuramente tra i più in forma della squadra di Pecchia. L'attaccante ex Roma ha parlato così in vista del match contro l'Inter: "Abbiamo incassato con un po’ di sfortuna la sconfitta di Bergamo con l'Atalanta. Il pallone non è voluto entrare ma l’Hellas Verona ha dimostrato di esserci e continuerà a lottare fino alla fine. C’è da migliorare e da subito siamo ripartiti in allenamento pensando alla sfida di lunedì. L’atteggiamento deve migliorare, specie visto il nostro secondo tempo dell'ultima partita. Cercheremo di portare a casa punti”.
FONTE: Sport.Sky.it
Bagnoli: Il mio calcio a piedi nudi
A 82 anni, l’uomo che ha portato il Verona nella storia vincendo lo scudetto dell’85, ha un solo cruccio: l’infortunio al ginocchio che gli vieta di giocare ogni settimana con i Grandi Ex dell’Hellas
di Xavier Jacobelli
GIOVEDÌ 26 OTTOBRE 2017 14:41
VERONA - Ha un cruccio. Solleva il pantalone e fa: «Vede il ginocchio? In ospedale hanno dovuto mettermi una placca per sistemarlo e così non posso più andare a giocare una volta alla settimana con gli Ex dell’Hellas: Fanna, Sacchetti e gli altri del gruppo. Sapesse quanto mi dispiace, ma non posso proprio farci niente». Ha una bella cera il signore a nome Osvaldo Bagnoli, che ha compiuto 82 anni il 3 luglio scorso: non gioca più, ma non salta una partita al Bentegodi quando gioca il Verona, squadra della quale è diventato un simbolo per sempre, da quando, nell’85, vinse lo storico scudetto. L’ultimo con il sorteggio arbitrale. «Sono passati trentadue anni, eppure, è incredibile quanto quell’impresa sia nella memoria e nel cuore della gente dell’Hellas. Nel 2015, c’è stato il trentennale: una festa mai vista. E, se vado in giro per la città, incontro sempre tifosi che mi fermano, mi danno una pacca sulle spalle, chiedono una foto. Mi fanno stare bene». Abbozza un sorriso timido, tipico di Osvaldo il Taciturno anche quando cavalcava la cresta dell’onda. «Però, non è vero che parlassi poco perché fossi timido: semplicemente, aprivo bocca solo quando avevo qualcosa da dire».
IL SILENZIO STAMPA - Ci incontriamo al parco, ai piedi della strada che porta al Santuario di Nostra Signora di Lourdes, su una delle colline che sovrastano la splendida Verona. L’approccio è degno dell’antipersonaggio «Ma lei è venuto apposta da Roma per parlare con me?». E vorrei vedere, gli rispondo. Lui, subito: «Io non ho mai capito il silenzio stampa, sa? Ho sempre considerato il lavoro dei giornalisti e ho sempre interloquito con loro. E’ una questione di rispetto, i miei me l’hanno insegnato sin da piccolo. Rispetto del prossimo, della fatica di chi lavora, dei sacrifici necessari per conquistarsi ogni cosa. Lo sa che, da bambino, in cortile giocavo a piedi nudi? Mia madre, gli scarpini me li concedeva una volta alla settimana: costano cari, Osvaldo. Perciò, tienili da conto». Si saltabecca da un argomento all’altro, anche se Verona, il Verona, lo scudetto del Verona vanno e vengono nel mix delle parole. «Le dirò una cosa: soltanto con il passare del tempo, io e i miei giocatori abbiamo cominciato a renderci conto di ciò che abbiamo fatto. Oggi, le squadre sono diventate vere e proprie multinazionali; allora, gli stranieri in squadra erano due: Elkajer e Briegel, un danese e un tedesco. Eravamo un gruppo molto affiatato. La gente pensava avessimo chissà quali segreti: invece, andavamo così d’accordo che, in alcuni casi, non c’era nemmeno bisogno di parlarsi. Avevo 16-17 giocatori, oggi le rose sono molto più ampie».
IL MODULO NON CONTA - Osvaldo si volta indietro e si rivede a diciotto anni, riserva del Milan: «Spesso ci capitava di pranzare con i grandi, con uno come Liedholm per intenderci. I miei amici? Marchioro, Bean, Radice, Trapattoni. Con Marchioro mi sento ancora spesso. L’ho avuto anche come allenatore, al Verbania. E’ da lui che ho imparato una regola fondamentale per chi vuol fare l’allenatore: non conta il modulo, contano i giocatori. E conta che a fare la squadra sia l’allenatore. Tocca solo e soltanto a lui. E’ per questo che, nella mia carriera, ci sono stati momenti in cui sono entrato in conflitto con qualche presidente. Per esempio, con Pellegrini: al primo anno, arrivammo secondi dietro al Milan; al secondo, quando mi esonerò eravamo quarti. L’Inter si salvò all’ultima giornata: vuol dire che tanto scarso non ero». I bambini nel parco giocano felici. Osvaldo si guarda attorno. «Verona è davvero il posto della mia vita. Da allenatore ci ho passato nove anni, dall’81 al ‘90, dopo avere giocato in gialloblù dal ‘57 al ‘60. Nell’81 avevo portato il Cesena in serie A, ma scelsi di rimanere in B, accettando la proposta dell’Hellas anche per Rosanna, mia moglie, veronese. Ci siamo conosciuti quando lei aveva diciannove anni e io ventidue. Non ci siamo più lasciati». Il discorso scivola sul senso della vita, sul nuovo calcio del terzo millennio, sui social e sulla metamorfosi dei protagonisti, sui calciatori tatuati e orecchinati. Sulla distanza, a volte abissale, che separa alcuni di loro dai tifosi, come se i primi fossero divi irraggiungibili. «E’ un errore non tenere in considerazione i desideri dei tifosi. Ti seguono, ti applaudono, ti fischiano quando le cose non vanno bene, ma, quelli veri, non ti mollano mai. A volte la memoria mi tradisce, sa com’è, è l’età. Eppure, ricordo molto bene i volti dei veronesi durante le feste per lo scudetto. Avevano in corpo una gioia tale che noi di quell’Hellas ce la siamo portati dentro per sempre».
MI PIACE IL VAR - Le piace il calcio di oggi, signor Osvaldo? «Il calcio mi piace sempre. Lo seguo in tv, vado allo stadio quando gioca il Verona che spero si salvi, anche se è partito male in campionato, ma può succedere. L’importante è non arrendersi, rimanere uniti. Il Var? E’ una gran bella cosa la moviola in campo. La considero una novità molto positiva, un grande aiuto per gli arbitri. Ho notato che, dall’inizio del campionato, molti errori sono stati corretti grazie alla tecnologia e questo rende il calcio più giusto». Jupp Heynckes è tornato sulla panchina del Bayern a 72 anni. Lei, invece, ha smesso di allenare quando ne aveva soltanto 59. Perché? «Perché avevo intuito fosse arrivato il momento di smettere e, mi creda, le proposte non mancavano. Ma c’è un tempo per tutto e bisogna avere la forza di capire quando arriva il momento di lasciare». Allegri, Ancelotti, Conte, Lippi, Mancini, Sarri, Simone Inzaghi, Gasperini, Di Francesco, Spalletti: la scuola tecnica italiana è in salute. In testa c’è il Napoli di Sarri, che ama definirsi un tecnico operaio. Lo si diceva anche di lei: le piace Sarri? «Mi piace molto il gioco del Napoli di Sarri e il modo in cui lavora Sarri. E’ uno che si è fatto da solo. Uno come me». Il tempo vola. Imbrunisce. Sta per congedarmi. Domanda: «Adesso lei dove va?». Io: «Torno in centro». Lui: «L’accompagno, anche se mia moglie guida meglio di me. Si fida?». Mi fido.
FONTE: CorriereDelloSport.it
ULTIM’ORA
MILANO, 18:54
CALCIO, INTER: BROZOVIC VERSO IL RECUPERO
Il tecnico Luciano Spalletti concede una giornata di riposo alla squadra nerazzurra che tornerà ad allenarsi domani per preparare il posticipo di Verona. Potrebbe tornare a disposizione Brozovic, assente da tre partite per un infortunio rimediato con la Nazionale croata. Spalletti potrebbe decidere di concedere un turno di riposo a qualche giocatore rilanciando magari Joao Mario a centrocampo. Nessuno squalificato, ma diffidato il difensore Joao Miranda.
FONTE: Repubblica.it
Questo Hellas Verona non si salverà
di: Mattia Cagalli - 27 ottobre 2017
Questo Hellas Verona non si salva. Inutile illudere i tifosi, quando non si segna e si ha la peggior difesa del campionato, non si può andare da nessuna parte. A nulla servono i presunti miglioramenti espressi nel derby e nel primo tempo contro l’Atalanta.
A parole la squadra è con l’allenatore ma il problema è che in dieci giornate non si è visto un vero gioco e Pecchia non sembra in grado di leggere le partite in corso. Lamenta ad esempio la mancanza di condizione di Alessandro Cerci (in realtà il migliore in campo nelle ultime partite) ma se lo sostituisci regolarmente dopo un’ora di gioco come può tenere i novanta minuti?
Inoltre la squadra doveva essere basata su Cerci e Pazzini e finora non hanno giocato un solo minuto insieme. Altri giocatori invece restano immancabilmente in campo anche quando offrono prestazioni non all’altezza; su tutti il portiere Nicholas, Suprayen e Bessa.
Quest’ultimo è la delusione maggiore dopo l’ottimo campionato di serie B e un rinnovo contrattuale con clausola da quindici milioni. Non sembra essersi abituato al salto di categoria, anche se praticamente non è mai stato messo nel suo ruolo naturale di trequartista.
Il fossilizzarsi degli allenatori nelle proprie convinzioni lo trovo ridicolo, soprattutto se queste non portano risultati. In Italia siamo sessanta milioni di allenatori e tutti più o meno esperti di calcio; tra questi i ventimila tifosi gialloblù non fanno eccezione. Questi tifosi si sono resi conto che Suprayen e Nicholas sono inadeguati alla serie A, che Pazzini non solo non può stare in panchina ma che ha bisogno di un compagno a fianco. È così difficile provare le due punte con un trequartista?
Comprendo inolte che Fares è un patrimonio (?), perché frutto del vivaio ma non è adatto alla serie A. Era mediocre in B e certamente utilizzare da terzino un esterno d’attacco non lo aiuta. Non solo non valorizzi il giocatore ma rischi pure di svalutarlo, cosa che sta accadendo allo stesso Bessa. In questo momento nessuno te lo comprerebbe.
Dispiace dirlo ma l’ennesima riconferma di Pecchia da parte della società è un grave errore.
Si sta ripetendo ciò che è accaduto con Mandorlini l’anno della retrocessione, un cambio tardivo in panchina che ha compromesso l’intera stagione. Inutile illudersi, credo che Pecchia non verrebbe esonerato nemmeno perdendo dieci a zero con il Benevento.
Questa squadra è stata costruita al risparmio, con prestiti e giocatori che rappresentavano una scommessa.
Dopo la pronta risalita in serie A (cosa non da poco nel calcio), questo doveva essere il famigerato anno di “consolidamento” tanto sbandierato da Setti al suo arrivo. Si sta dimostrando invece una stagione di agonia, lacrime e sangue.
Mattia Cagalli
FONTE: LaVoceDiVenezia.it
SERIE A
VERONA-INTER: PROBABILI FORMAZIONI, ORARIO E DOVE VEDERLA IN TV E STREAMING
L'Inter vuole continuare ad insidiare il Napoli in testa alla classifica, mentre il Verona deve cercare di reagire al momento negativo e ripartire.
Redazione Goal Italia
07:20
Dopo la convincente vittoria contro la Sampdoria, anche se arrivata con il brivido nel secondo tempo, l'Inter tornerà in campo contro il Verona per continuare la sua scalata verso la testa della classifica. Mentre la squadra di Pecchia è a caccia di punti preziosi per la salvezza.
La formazione dell'Inter ormai non è più un mistero, con Spalletti che conferma lo stesso 11 da tre gare consecutive e lo farà anche per la quarta. Borja Valero dovrebbe continuare a mantenere il suo posto da trequartista, visto che Joao Mario non ha dato garanzie. Così come Dalbert e Santon resteranno ancora a guardare dalla panchina, con Nagatomo e D'Ambrosio confermati.
VERONA (4-4-2): Nicolas; Romulo, Caracciolo, Heurtaux, Souprayen; Verde, B. Zuculini, Bessa, Fares; Cerci, Pazzini.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Vecino; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi.
FONTE: FantaGazzetta.com
Hellas Verona, ennesima sconfitta ma Pecchia non rischia: Setti si fida
Di Redazione Cm24 - 26/10/2017
Pecchia perde ma non rischia
Ennesima sconfitta dolorosissima per l’Hellas Verona. Ieri i gialloblu si sono esibiti a Bergamo contro un’Atalanta troppo più organizzata ed attenta per perdere punti. I nerazzurri non solo vincono, ma stravincono per ben 3 a 0. Le marcature si aprono con Remo Freuler che al 50' salta la difesa e insacca di precisione. Quindi Ilicic trova la rete dalla distanza, Kurtic la chiude in scivolata. E pensare che poteva andare molto peggio per gli ospiti, dato che il VAR ha annullato due gol ai bergamaschi nel primo tempo. Un dominio totale che finito con un 3 a 0: come se gli avversari non si fossero mai presentati, quasi a tavolino.
Eppure dall’altra parte, riporta la Gazzetta dello Sport, non pare che la società stia prendendo in considerazione dei cambiamenti. La dirigenza pare fidarsi ciecamente del tecnico Fabio Pecchia e dei suoi schemi di gioco, nonché della sua gestione della rosa. La panchina, quindi, non sembra tremare ancora. Il presidente Maurizio Setti vuole dare altra fiducia all’allenatore campano.
FONTE: CalcioMercato24.com
26 OTT 2017
CAMPEDELLI, PERCASSI E…SETTI. PERCHÈ ACCONTENTARSI?
“Una risata ci salverà” dice quel fine umorista di Daniel Pennac. Maurizio Setti non sorride mai. Il Setti “attaccante” un po’ ganassa degli inizi, quello per intenderci del modello Borussia Dortmund e dell’Europa, ha lasciato posto a un uomo da tempo “in difesa”. Ricordo il Setti che più di cinque anni fa pronunciò solennemente le due promesse cardine e imprescindibili del suo mandato: centro sportivo e consolidamento in A. Oggi il centro sportivo ancora non c’è e la serie A, nel migliore dei casi (la salvezza), è un faticosissimo e sofferente affanno da preservare con calciatori e allenatore low cost. Tutto questo nonostante dal 2013 il Verona goda di entrate plurimilionarie e abbia potuto beneficiare di diverse plusvalenze. “In passato sono stati commessi degli errori” ha detto il 5 settembre al Corriere di Verona il direttore operativo Francesco Barresi. Non ci è dato sapere quali.
Verona che in caso di salvezza con la riforma Lotti in fase di definizione potrebbe prendere 40 milioni di euro dalla nuova ripartizione dei diritti tv, in caso di retrocessione altri 25 milioni di paracadute. “Ma nessuno vuole il Verona” afferma il conformista che segue acriticamente i cliché. Io sommessamente ma con il gusto della provocazione sposto il tiro: “Ma Setti vuole vendere?”. Non conosco altri settori merceologici con entrate garantite di questo peso. Conviene vendere? Ma come disse uno più importante di me e di Setti: “Se sbaglio mi corrigerete”.
Torno a scrivere di Setti non a caso dopo Chievo e Atalanta, due club che dimostrano (con modi e stili diversi ma entrambi efficaci) come si fa calcio in provincia. Due club presieduti da due imprenditori della città, perché anche nel calcio globalizzato, delle proprietà cinesi o arabe, dei fondi d’investimento e delle cordate opache (Milan), c’è ancora spazio per gli imprenditori vecchio stampo, quelli inseriti nel territorio, che vivono la città, a cui rendono conto. Campedelli e Percassi non sbandierano centri sportivi, li fanno. Campedelli e Percassi non parlano ogni due per tre di internazionalizzare il brand, ma in Europa il primo c’è stato, il secondo c’è. Campedelli è retrocesso ma è ripartito con autorevolezza. Percassi, come Setti, ha preso la squadra in B e l’ha consolidata, lui sì, in A. Percassi non ha mai cambiato i colori delle maglie e non ricordo un suo direttore generale che in tv abbia detto restando serio: “I colori non sono importanti”.
Lo dico a costo di essere impopolare: Chievo e Atalanta, la prima nella nostra Verona, la seconda nella vicina Bergamo, piaccia o meno sono la coscienza della società che dovremmo essere anche e soprattutto noi, più di loro, per storia, tifoseria e tradizione. Perché accontentarsi di essere meno?
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
E l’Inter? Una corazzata
By Redazione - 28 ottobre 2017
E l’Inter? Si chiedono beffardamente i tifosi. In realtà l’accozzaglia di calciatori che ciclicamente militano nella compagine meneghina, spesso piena di buoni giocatori ma privi di collante, quest’anno non ci sono.
I nerazzurri viaggiano a ritmi altissimi e con Spalletti hanno trovato quella quadratura che forse dai tempi di Mourinho non si vedeva. Dura sarà per l’Hellas placare il tridente d’attacco Perisic-Icardi-Candreva, sulla carta in predicato di mettere a ferro e fuoco il Bentegodi.
Intensità e densità davanti alla difesa per complicare i piani ai nerazzurri, il cui unico punto debole potrebbe essere la presunzione. Il solo pensare a Souprayen che marca Candreva mette i brividi, ma perché mettere limiti alla provvidenza? I conti li facciamo al 90esimo.
La banda del buco continua a colpire
By Redazione - 28 ottobre 2017
Sono esterni alti con Pecchia, si chiamavano terzini aggiunti per Mandorlini. Il risultato resta il medesimo: il Verona subisce mazzate su mazzate. La banda del buco è una costante. In attacco Mister Pecchia sposa la filosofia del maestro Bagnoli, secondo la quale rifilare una sberla per primo è fondamentale. Ma bisogna buttarla dentro, però. O le imbarcate resteranno impossibili da raddrizzare.
Quelli che… il 4-4-1-1 non ce l’aspettavamo
By Federico Messini - 27 ottobre 2017
Finalmente anche Mister Pecchia fa un bagno di umiltà: non si fossilizza sul suo modulo consueto, non decide di scalfire sulla pietra il suo credo tattico, ma a Bergamo ha sorpreso un po’ tutti cambiando modulo.
Il risultato? Primo tempo in cui il suo Verona ha dominato, ha creato 4 nitide occasioni da gol e ha messo paura ad una signora squadra come l’Atalanta.
Avere degli esterni d’attacco e di difesa che permettono di ripartire velocemente e di lanciare nello spazio un attaccante che sa dare la profondità come Kean è sicuramente un’arma vincente e che si può sfruttare ancora nel futuro. Per fare questo per 90 minuti però, sono necessarie alcune basi fondamentali.
Innanzitutto che Cerci recuperi la condizione fisica perché dopo i primi 45 minuti con l’Atalanta è sparito.
Poi che i due mediani sappiano dare del tu alla palla e riescano a lanciare queste ripartenze. È chiaro che con Buchel e uno dei Zuculini in mezzo al campo, questo gioco sarebbe molto più difficile.
Infine è necessario che l’attaccante centrale faccia gol e concretizzi la mole di ripartenze del resto della squadra.
Siamo tutti d’accordo che per un gioco fatto di chiusura non a catenaccio, ma ordinata, e contropiede ben orchestrato, uno come Pazzini può fare sicuramente molta fatica. Però non è presentabile nemmeno questo Kean: non importa che abbia 17, 20, 30, 40 anni.
Se la società ha deciso di puntare su di lui come attaccante per la Serie A, lui deve fare gol. Certi gol, come quello a tu per tu con Gollini o la traversa di Torino, non si sbagliano a nessuna età.
Comunque sia, bravo Pecchia a non cadere in errori di mandorliniana memoria. Ora dia continuità a questa scelta nelle sfide sulla carta più proibitive.
D. Conati
Mandorlini: “L’importante è arrivare quart’ultimi”
By Redazione - 27 ottobre 2017
«Ciao come state? Si è vero, sto venendo a Verona: mi hanno chiesto di essere in un teatro a Sona per parlare di calcio e sto arrivando». Andrea Mandorlini, casa e amici in città, appena può torna su un palcoscenico caro a parlare di una squadra che ha sentito più di ogni altra.
«Sicuramente» dice, «il mio cuore è qui. Anni indimenticabili. Martinelli, la doppia promozione dalla C alla A e poi tanti amici e l’affetto dei tifosi con una curva unica al mondo. Nei giorni scorsi pensavo a cos’era l’aeroporto quando tornammo da Salerno, pazzesco». Ad invitare Mandorlini, Raffaele Tomelleri – già giornalista de L’Arena – che ora porta in giro il calcio d’altri tempi per i teatri della provincia.
Contattato prima che salisse sul palco, Mandorlini ha iniziato a parlare. «Che bello passare un po’ di tempo a Verona». Eppure lui è in convalescenza per un incidente di caccia. «Ma quale incidente di caccia?», ride l’ex mister di Toni, «ho diviso due cani che si stavano azzannando e mi è quasi partito un dito me l’hanno sistemato». La chirurgia fa davvero miracoli oggigiorno. Come un «miracolo calcistico» avrebbe dovuto fare l’Hellas a Bergamo per fermare l’Atalanta. E dopo il primo tempo c’erano pure delle buone indicazioni.
«Non vorrei parlare del Verona», commenta, «non è giusto nei confronti di mister Pecchia e di un gruppo di lavoro che è diverso da quello dei miei tempi. Fra l’altro non l’ho mai osservato molto bene. L’ho fatto solo dalla tv e da lì si ha una visione parziale». Insistiamo perché l’occasione è troppo ghiotta e troviamo il solito Andrea innamorato di Verona e dell’Hellas, con qualche sassolino, forse, ancora nelle scarpe.
D’altronde il suo con Martinelli prima e Setti poi, fu un ciclo vincente. Lo dicono i risultati, lo dicono i numeri. Come Donadoni a Bologna o Di Francesco al Sassuolo, anche se loro hanno sempre avuto budget diversi e qui non è colpa di nessuno.
«Va bene, qualche difficoltà esiste e si vede» racconta Mandorlini sul Verona di oggi «però non fatemi parlare, non è giusto. Seguo poco e leggo le dichiarazioni dei responsabili. È normale che ci siano delle situazioni difficili. L’importante è arrivare quart’ultimo, quindi. Guardate, ho visto dal vivo Sassuolo-Udinese. Due squadre nervose e con gli stessi problemi del Verona. Quando sei lì sotto fai fatica ad essere sereno». Tre stagioni fa, complice un battesimo, Mandorlini si ritrovò insieme a Setti, Toni e Pazzini. Il presidente comprò l’ex milanista. Non ci fu tregua mediatica Mandorlini che ad ogni intervista doveva rispondere sempre alla stessa domanda: «Pazzini e Toni possono coesistere?».
Adesso ne è passata di acqua sotto al Ponte di Castelvecchio, luogo che il Pazzo adora, ma… «Lo so cosa volete chiedermi», intuisce Mandorlini, «nel rispetto di tutti vi dico, che un allenatore deve fare molte riflessioni e tener conto di tanti fattori. Il Pazzo è stato fondamentale nello scorso campionato di B. Personalmente mi dispiace, anche perché in serie A l’esperienza conta e quindi dovrebbe avere un po’ più di continuità, però ripeto è una cosa che riguarda la dirigenza, il mister e il Pazzo. Non voglio andare oltre perché non ho ne elementi per farlo e non mi compete. Mi auguro sul serio che l’Hellas riesca a salvarsi perché qui a Verona se lo meriterebbero tutti».
E Mandorlini che cosa fa?«Vorrei rientrare», confida l’ex difensore dell’Inter, «perché mi manca il campo, però non vorrei partire dalla serie B perché soltanto in un’occasione, quella di Verona, accettai di partire dal basso e mettermi alla prova. Venivo dalla Champions con il Cluj ma non era un problema ripartire dalla C in una piazza come questa. Ascoltai Martinelli e fu una bella storia, ringrazio tutti». E proprio alcuni giorni fa l’ex mister gialloblù ha partecipato ad una celebrazione a Sandrà in memoria di Giovanni Martinelli. Sul futuro insomma, top secret. «Non c’è nulla, vediamo». Radio mercato racconta che abbia rifiutato il Brescia e di contatti ve ne siano. Potrebbe diventare un rivale diretto dell’Hellas nella lotta per non retrocedere. «Magari vado alla Juve, no, quello mai…», ride Mandorlini che per ora fa il nonno sulla spiaggia di Marina di Ravenna approfittando di questo agosto travestito da ottobre.
Per ilo resto si vedrà. «Un saluto a tutti i tifosi gialloblù e a quelli che mi hanno dato una vera mano in ogni ambito per mettere insieme anni ricchi di soddisfazioni. Ciao a tutti».
Fonte: L’Arena
Non è l’esonero di Pecchia la panacea dei mali dell’Hellas
By Redazione - 27 ottobre 2017
Che vantaggio ne potrebbe trarre l’Hellas dall’esonero di Pecchia? Una domanda inutile, perché in realtà nessuno in società ha intenzione di sostituirlo. Per tre motivi.
Primo: con le dirette concorrenti Pecchia ha ottenuto 4 punti (tre con il Benevento e uno a Crotone).
Secondo: la posizione di classifica non è drammatica.
Terzo: dopo l’Inter, il Verona affronterà Cagliari, Sassuolo, Bologna, Genoa e Spal; 5 gare dalle quali i gialloblù devono ottenere almeno 7 punti. Meglio giocare guidati da chi conosce bene prego e difetti della rosa.
Tuttavia, al netto delle attenuanti, Pecchia non è da cambiare perché sta dimostrando di non essere integralista nelle scelte. Lo sciovinismo tipico di chi crede ciecamente in moduli e giocatori definiti, non fa parte del bagaglio del tecnico di Formia. Un buon viatico nella ricerca di soluzioni ideali. Un approccio consono agli obiettivi da raggiungere, nella consapevolezza che anche una salvezza all’ultima giornata sarà una vittoria. La linea di galleggiamento è comunque ancora con lui.
M.C.
Fossati bussa alla porta di Pecchia
By Redazione - 26 ottobre 2017
Quando viene chiamato in causa, dimostra di essere di gran lunga il migliore. Il Fossati di oggi garantisce geometrie e quantità in un centrocampo che pecca di muscoli, centimetri e fosforo.
Sul punto di lasciare il Verona quest’estate, Fossati è il miglior acquisto della cabina di regia gialloblù. Troppo distanti per condizione Buchel e B. Zuculini, il primo lontano parente del giocatore di Empoli, il secondo nervosissimo negli interventi.
Pecchia ne deve tenere conto. Con l’ex cagliaritano il Verona ha più equilibrio e corre meglio. Al momento, in un ipotetico centrocampo a quattro – visti i buoni risultati, nonostante la scoppola di Bergamo – Bessa e Fossati in mezzo danno maggiori garanzie sia in fase di impostazione, che di copertura.
Albertazzi e l’Hellas si specchiano in Tafazzi
By Redazione - 26 ottobre 2017
Albertazzi era stato messo fuori rosa dal Verona il 5 luglio scorso ma il Collegio arbitrale gli ha riconosciuto il reintegro con un risarcimento di circa 57 mila euro.
A tutt’oggi il rapporto è ancora ai minimi termini con il giocatore che vuole risolvere il contratto con il Verona.
Una vicenda che penalizza entrambe le parti: il calciatore, che butta al vento la stagione, l’Hellas che perde esperienza al centro della difesa. Dinamiche Tafaziane.
FONTE: HellasNews.it
Hellas Verona-Inter, primato di spettatori e di incasso stagionale lunedì sera al Bentegodi
ottobre 28, 2017
Per Hellas Verona-Inter, in programma lunedì 30 ottobre ore 20.45 allo stadio Bentegodi, saranno più di 20.000 gli spettatori presenti. In prevendita venduti più di 8.000 biglietti, di cui 2.000 del Settore Ospiti. Per il club gialloblù sarà record stagionale di presenze e di incasso.
Corso: “Pazzini deve giocare sempre. Il Verona ha i giocatori per salvarsi. Un pareggio con l’Inter sarebbe un mezzo miracolo”
ottobre 28, 2017
“Risultato scritto lunedì? Naturale che si pensi, ma il calcio è strano. Mettiamola così: se il Verona battesse l’Inter farebbe qualcosa di fantascientifico. E anche prendere un punto sarebbe un mezzo miracolo. Ma finché non si gioca… L’Inter è da veritice, da scudetto non so. Pecchia? Per me è un allenatore preparato. Lasci che dicano: è uno bravo. Facile esserlo se sei alla guida dalla Juve, più dura farlo vedere quando devi salvarti – ha dichiarato Mario Corso a La Gazzetta dello Sport – L’Hellas avrebbe meritato un paio di punti in più. Restare in A è un’impresa, ma i giocatori per farcela ci sono. Come Pazzini. Mai toglierlo. Credo che Pecchia debba farlo giocare sempre: è fondamentale. E dopo c’è Bessa, che sta vivendo una fase di calo, ma che ha un gran talento”. Foto: zimbio
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Hellas, la probabile formazione
Pazzini al centro dell’attacco, Pecchia pensa alla conferma del 4-4-2 con Verde e Fares sulle fasce
di Redazione Hellas1903, 30/10/2017, 13:42
Questa la probabile formazione del Verona per la gara con l’Inter.
(4-4-2): NICOLAS; ROMULO, HEURTAUX, CARACCIOLO, SOUPRAYEN; VERDE, B. ZUCULINI, BESSA, FARES; CERCI, PAZZINI.
NEWS
Verso l’Inter, stamattina l’ultimo allenamento per il Verona
Sgambata in programma a Peschiera del Garda per i gialloblù
di Redazione Hellas1903, 30/10/2017, 08:12
Ultimo allenamento in mattinata per il Verona in vista della partita di stasera con l’Inter.
I gialloblù, a porte chiuse, effettueranno una sgambata a Peschiera del Garda.
La gara con i nerazzurri, al Bentegodi, comincerà alle 20.45.
NEWS
Verona, la lista degli assenti con l’Inter
Anche Büchel verso il forfait per la partita del Bentegodi con i nerazzurri
di Redazione Hellas1903, 29/10/2017, 13:57
Sarà un Verona con diverse assenze quello che affronterà l’Inter, domani sera al Bentegodi.
Anche nella seduta di oggi a Peschiera del Garda hanno svolto ifferenziato sul campo per Büchel, Ferrari, Valoti e Kumbulla.
Corsa e fisioterapia per Caceres, mentre prosegue nel programma di recupero Franco Zuculini.
Fabio Pecchia dovrà supplire a molti forfait in tutti i reparti.
NEWS
Verso l’Inter, Hellas con il dubbio Bessa
Il centrocampista non è al meglio. Pecchia valuta il suo impiego
di Redazione Hellas1903, 29/10/2017, 08:31
Daniel Bessa è in dubbio per la partita del Verona con l’Inter, al via domani alle 20.45.
Il centrocampista, ex dell’incontro, non è al meglio della condizione e ieri ha svolto un allenamento differenziato programmato.
Nelle ultime gare Bessa ha mostrato un calo fisico che ora lo staff gialloblù sta cercando di correggere. Oggi ci saranno maggiori indicazioni sulla disponibilità del giocatore italo-brasiliano per la sfida all’Inter. Fabio Pecchia valuta se impiegarlo o meno e nelle prossime ore prenderà una decisione.
NEWS
Romulo: “L’Inter? Mi porta bene…”
La mezzala dell’Hellas: “Nerazzurri tatticamente fortissimi”
di Redazione Hellas1903, 28/10/2017, 18:37
In vista del match di lunedì sera contro l’Inter, Romulo ha parlato ai microfoni di “Premium Sport”.
Il centrocampista del Verona ha già segnato ai nerazzurri in più di un’occasione: “Contro l’Inter ho realizzato il mio primo gol in A: giocavo nella Fiorentina e segnai su cross di Pizarro. Ho siglato una rete a San Siro contro i nerazzurri anche col Verona, evidentemente mi portano bene”.
Continua Romulo: “Loro sono la squadra tatticamente più forte del campionato, mentre il Napoli è quella tecnicamente migliore”.
NEWS
Inter, niente turnover col Verona
Spalletti intenzionato a mettere in campo gli 11 delle ultime tre gare
di Redazione Hellas1903, 27/10/2017, 20:47
during the Serie A match between FC Internazionale and UC Sampdoria at Stadio Giuseppe Meazza on October 24, 2017 in Milan, Italy.
Oggi Luciano Spalletti, riporta Sky, ha fatto svolgere un lavoro leggero a Vecino apparso un po’ affaticato. Serviranno le prossime due giornate di allenamento per capire se Brozovic sarà convocabile e arruolabile per Verona.
Per lunedì sera l’allenatore dell’Inter è intenzionato a confermare la formazione delle ultime tre partite, nelle quali sono arrivati 7 punti.
Questa, dunque, ad oggi, la probabile formazione: Handanovic – D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo – Vecino, Gagliardini – Candreva, Borja Valero, Perisic – Icardi
NEWS
Bessa, sfida da ex con l’Inter per rilanciarsi
Il centrocampista, a lungo legato ai nerazzurri, punta al riscatto dopo la brutta prova di Bergamo
di Redazione Hellas1903, 27/10/2017, 19:10
Cerca immediato riscatto, Daniel Bessa.
Il centrocampista del Verona sta attraversando una fase di appannamento, culminata con la brutta prova di Bergamo con l’Atalanta e con l’errore che ha spianato la strada a Freuler per il gol che ha indirizzato la gara.
Bessa, con l’Inter, lunedì, sarà un ex della partita. A lungo è stato in nerazzurro, crescendo nel vivaio e vincendo, nel 2012, le NextGen Series con la Primavera guidata da Andrea Stramaccioni.
Da giugno è a tutti gli effetti un giocatore del Verona, che l’ha riscattato per 1.2 milioni di euro.
Ora Bessa affronta la sua vecchia squadra. Un impegno durissimo, ma la sfida da ex è uno stimolo in più per l’italo-brasiliano.
NEWS
Caceres, recupero più vicino
Il difensore ha ripreso a correre sul campo, possibile il rientro con l’Inter
di Redazione Hellas1903, 27/10/2017, 14:07
Sta meglio, Martin Caceres, che oggi ha svolto fisioterapie a Peschiera del Garda, ma ha anche iniziato a correre sul campo.
Ci sono altre due giorni e tre allenamenti prima della partita del Verona con l’Inter e il suo recupero dal problema al flessore accusato nel derby con il Chievo è meno distante.
Le prossime sedute saranno decisive per capire se Caceres potrà esserci o meno lunedì sera al Bentegodi.
NEWS
Verona-Inter, si va verso i 20000 al Bentegodi
Già più di 7000 i biglietti staccati per la gara di lunedì: 2000 sono del settore ospiti
di Redazione Hellas1903, 27/10/2017, 11:13
Si va già verso quota 20000 spettatori per la partita di lunedì tra Verona e Inter.
Sono oltre 7000 i tagliandi staccati in prevendita finora. Di questi, 2000 sono stati acquistati per il settore ospiti del Bentegodi.
Considerati gli 11521 abbonati dell’Hellas, si annuncia uno stadio affollatissimo per il match tra i gialloblù e la squadra di Luciano Spalletti, seconda in classifica.
NEWS
Qui Inter, Brozovic verso il rientro
Il centrocampista croato punta ad esserci contro l’Hellas
di Redazione Hellas1903, 26/10/2017, 21:35
Dopo quasi un mese di stop, a causa di un infortunio rimediato con la Croazia durante la sosta per le Nazionali, Marcelo Brozovic potrebbe essere nuovamente a disposizione di Luciano Spalletti.
Come riferisce “Sky Sport”, il giocatore si è allenato parzialmente col resto del gruppo, e la convocazione in vista della partita di lunedì sera al “Bentegodi” è più di un’ipotesi.
FONTE: Hellas1903.it
FORMAZIONE VERONA
Zuculini torna al centro davanti c'è il Pazzo
29/10/2017 22:28
Arriva l'Inter al Bentegodi. Pecchia dovrebbe confermare il consueto 4-3-3 con Nicolas in porta, Heurtaux a destra (Caceres e Alex Ferrari sono infortunati) mentre Caracciolo e Souprayen giocheranno al centro della difesa con Fares a sinistra. A centrocampo torna Bruno Zuculini in mezzo supportato da Romulo e Bessa, anche se non è al 100% (in alternativa c'è Fossati). Davanti, Verde e Cerci assisteranno l'unica punta Pazzini (favorito su Kean).
Verona (4-3-3): Nicolas; Heurtaux, Caracciolo, Souprayen, Fares; Romulo, B.Zuculini, Bessa; Cerci, Pazzini, Verde. All: Pecchia.
FORMAZIONE INTER
Icardi, Il pericolo numero uno per il Verona
29/10/2017 22:26
In vista della sfida col Verona, Spalletti dovrebbe confermare il 4-2-3-1. In porta Handanovic, difesa con D’Ambrosio a destra, Skriniar e Miranda in centro, e Nagatomo a sinistra. A centrocampo Vecino e Gagliardini. Mentre davanti a supportare Icardi ci saranno Candreva, Borja Valero e Perisic.
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Vecino, Gagliardini; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi. All: Spalletti.
L.VAL.
LA CONFERENZA
Spalletti verso Verona: "Stiamo tutti bene"
29/10/2017 16:21
"Partita col Verona e il rischio di approccio "mollo" con le piccole? Non credo. Credo più al fatto che per coincidenza abbiamo sbagliato più contro di loro ma abbiamo sempre fatto il massimo con assoluti stimoli. Vogliamo dimostrare a noi stessi ogni giorno di essere da Inter. È un generare stimoli di continuo per noi stessi". Luciano Spalletti parla così in vista della sfida col Verona.
L'allenatore dell'Inter ha concluso: "I titolari stanno tutti bene, Brozovic ma anche Vecino hanno recuperato dopo un allenamento e mezzo a parte".
L.VAL.
VERONA-INTER, I PRECEDENTI IN A
Verona, contro l'Inter 4 vittorie in 27 gare
28/10/2017 24:24
Storicamente H.Verona-Inter è una gara assolutamente sfavorevole ai gialloblù. L’Inter è una vera e propria “bestia nera”. Su 27 partite giocate fra le mura amiche, il Verona è riuscito ad aggiudicarsene solo 4. I nerazzurri invece si sono imposti ben 14 volte, mentre i pareggi sono stati 9. Ospiti in vantaggio anche nel computo delle reti fatte: 43 contro 24.
La prima partita tra le due formazioni si disputò il 30 marzo 1958 e finì 2-4. Nei successivi 3 scontri diretti, si registratono altrettanti ko gialloblù che persero rispettivamente 2-3 (1968/69), 1-3 (1969/70) e 1-2 (1970/71). La prima vittoria del Verona arrivò il 13 febbraio 1972: 2-0 gol di Orazi al 23’ e Mariani al 79’. Il primo pari invece si registrò il 7 marzo 1976: 1-1. Al nerazzurro Boninsegna che segnò al 12’, rispose il gialloblù Macchi al 35’. Nel campionato 1976/77 arrivò la seconda vittoria dei padroni di casa: 1-0 grazie alla rete di Busatta al 14’, mentre dieci anni dopo, l’11 gennaio 1987, ecco il terzo successo: 2-1, Altobelli per l’Inter al 32’ ed Elkjaer al 40’ e all’88’ per i veneti. Il 4° e ultimo “1” è accaduto il 9 febbraio 1992: l’Hellas di Eugenio Fascetti, alla 20^ giornata di Campionato riuscì ad imporsi per 1-0, grazie ad una rete segnata da Ezio Rossi al 23° minuto. Il 7 febbraio 2016, ultima gare tra le due formazioni che terminò con un pirotecnico 3-3 (8’ Murillo, 12’ Helander, 16’ Pisano, 57’ Ionita, 61’ Icardi, 78’ Perisic).
Lunedì prossimo 30 ottobre, scaligeri e nerazzurri daranno vita al monday-night (ore 20.45) dell’11^ giornata. Gli uomini di Pecchia sono reduci dalla sconfitta di Bergamo per 3-0 ed in classifica sono terzultimi a quota 6, in compagnia di Genoa e Crotone. I nerazzurri invece, forti del 3-2 inflitto alla Sampdoria sono al 2° posto con 26 punti.
PRECEDENTI H.VERONA-INTER IN SERIE A
Partite giocate: 27
Vittorie H.Verona: 4
Pareggi: 9
Vittorie Inter: 14
Gol fatti H.Verona: 24
Gol fatti Inter: 43
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
Esoneri Serie A: dopo Baroni tocca a Pecchia e Montella
del 26 ottobre 2017 alle 21:16
Dopo Marco Baroni tocca a Fabio Pecchia. Spietato il giudizio dei bookmaker internazionali dopo il turno infrasettimanale di Serie A. Subito riaperto il gioco sul prossimo tecnico a lasciare la panchina: il mister del Verona - ieri ko contro l’Atalanta - svetta suo malgrado sul tabellone scommesse, dato a 2,50 come più probabile a saltare. Prende fiato Vincenzo Montella, che batte il Chievo 4-1: la sua quota/esonero sale da 3,00 a 4,00, ma l’allenatore campano resta il secondo favorito nella scommessa. Posizione in bilico anche per Cristian Bucchi del Sassuolo, ieri al tappeto contro l’Udinese, il suo addio anticipato è dato a 5,00, a 6,00 quello di semplici della Spal, mentre Nicola del Crotone vale 7,00.
FONTE: CalcioMercato.com
Hellas: media punti bassissima, ma a novembre iniziano gli scontri diretti
La formazione scaligera fino ad oggi ha incontrato quasi tutte le big. Lunedì sera riceve l’Inter, poi solo scontri diretti.
Di Monica Borga - 27 ottobre 2017
Un giorno in più per recuperare, ma poi, lunedì sera, l’Hellas di Fabio Pecchia si troverà di fronte al Bentegodi la seconda in classifica, quell’Inter che in questa stagione, con Luciano Spalletti in panchina, sta mettendo in luce una sete di vittorie e una determinazione che in altre stagioni era mancata ai nerazzurri. Per questo il Verona si troverà ad affrontare una squadra intenzionata a mantenere i primi posti in classifica forte soprattutto della seconda difesa del campionato. Solo 7 infatti i gol subiti dai milanesi, a fronte dei 22 dell’Hellas che ne fanno, invece, la seconda peggiore difesa del campionato. E’ su questo che dovrà di certo lavorare Pecchia per cercare di non subire l’ennesima sconfitta annunciata. E, soprattutto, vanno cercati con forza i punti necessari ad allontanarsi dalla zona rossa della classifica.
Fino ad oggi, infatti, i veronesi hanno conquistato solo sei punti in dieci gare, viaggiando ad una media bassissima, di 0,6 punti a gara. Facendo una proiezione di questa media per le 38 gare che restano da qui alla fine della stagione, si arriva ad un totale appena superiore ai 22 punti. Pochi, pochissimi e sicuramente lontani dalla quota salvezza che negli ultimi anni si è attestata sui 38-40 punti. Il Verona deve perciò iniziare a vincere se vuole lottare per la salvezza.
Lo può fare anche perchè l’Hellas ha giocato fino ad oggi con quasi tutte le grandi del torneo. E questo indubbiamente ha influito sulla classifica. Ma novembre e dicembre possono riportare il Verona nella zona più tranquilla. Dopo l’Inter lunedì sera, infatti, i giocatori di Pecchia si troveranno ad affrontare una serie di scontri diretti assolutamente da non sbagliare: Cagliari, Bologna, Sassuolo, Genoa e Spal. Il mese di novembre sarà quindi determinante per capire se l’Hellas è in grado di mantenere la Serie A. Solo Pecchia e i suoi giocatori possono rispondere a questa domanda da qui al 10 dicembre.
Intanto nell’allenamento di questa mattina la squadra, agli ordini dell’allenatore Fabio Pecchia, ha iniziato la seduta con il riscaldamento, passando successivamente ad una fase di lavoro aerobico. In seguito il gruppo ha svolto esercitazioni tattiche per reparto con particolare attenzione alla fase difensiva, prima di concludere l’allenamento con un lavoro specifico sul possesso palla e una partitella finale.
Lavoro differenziato sul campo per Buchel, Ferrari, Kumbula e Valoti. Fisioterapia e corsa per Caceres. Prosegue nel programma di recupero Franco Zuculini.
FONTE: CalcioNews24.com
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Verona-Inter - Tante conferme per Spalletti
Fischio d'inizio lunedì alle 20.45. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW!
28.10.2017 06:58 di Andrea Piras
Testa-coda al “Bentegodi”. L'Inter vuole continuare a mantenere il passo del Napoli e lo farà al cospetto di un Verona in disperato bisogno di punti. La squadra di Luciano Spalletti è ancora imbattuta in questo torneo con otto vittorie e due pareggi ed è reduce dal successo casalingo contro la Sampdoria, arrivato dopo un'ora di grande calcio e trenta minuti di sofferenza. I gialloblu invece hanno raccolto un solo successo in questo scorcio di stagione trovandosi invischiati nella lotta per non retrocedere. I nerazzurri sono una squadra molto compatta e nel campionato in corso sono, insieme al Napoli, la seconda miglior difesa del torneo con sette gol incassati, due in più della Roma che però ha una partita in meno. La formazione guidata in panchina da Fabio Pecchia invece è il terzo peggior attacco con solo sei reti realizzate al pari del Crotone e tre in più del Benevento fanalino di coda. L'ultima sfida disputatasi in terra veneta ha visto uno scoppiettante 3-3 con gli scaligeri che hanno ribaltato il vantaggio iniziale di Murillo con Helander, Pisano e Ionita ma Icardi e Perisic hanno riequilibrato il punteggio. Nelle due sfide precedenti dobbiamo registrare due successi di fila dell'Inter, 3-0 nel 2015 e 2-0 nel 2014, mentre l'ultimo successo casalingo dell'Hellas contro i nerazzurri risale agli anni 90 e più precisamente il 9 febbraio 1992. In quell'occasione i padroni di casa si imposero 1-0 grazie alla rete realizzata da Ezio Rossi. L'incontro sarà diretto dal signor Claudio Gavillucci della sezione arbitrale di Latina.
COME ARRIVA IL VERONA - Diversi nodi da sciogliere per Fabio Pecchia. Oltre ai lungodegenti Franco Zuculini e Ferrari, vanno valutate in questi giorni le condizioni di Caceres e Buchel. Il difensore ha riportato un risentimento al flessore mentre al centrocampista è stato diagnosticato un trauma contusivo alla spalla destra. Il loro impiego è dunque in dubbio per la sfida del “Bentegodi”. In porta ci sarà Nicolas con Romulo e Souprayen sulle corsie mentre Caracciolo ed Heurtaux completeranno il pacchetto arretrato. Con ogni probabilità verrà confermato il centrocampo a quattro con Bruno Zuculini che rientra in mezzo insieme a Bessa e Verde e Fares sugli esterni. In attacco troveremo la coppia formata da Pazzini e Cerci.
COME ARRIVA L'INTER - Luciano Spalletti dovrebbe confermare l'undici che ha battuto la Sampdoria martedì sera. In porta ci sarà come sempre Samir Handanovic, in difesa confermati al centro Skriniar e Miranda mentre gli esterni saranno D'Ambrosio da una parte e Nagatomo dall'altra. Vecino e Gagliardini avranno il compito di costruire la diga di centrocampo mentre in attacco ci sarà come sempre Icardi. L'attaccante argentino sarà supportato alle spalle da Candreva, Borja Valero e Perisic.
LE PROBABILI FORMAZIONI
VERONA (4-4-2): Nicolas; Romulo, Caracciolo, Heurtaux, Souprayen; Verde, B. Zuculini, Bessa, Fares; Pazzini, Cerci. A disposizione: Coppola, Silvestre, Bearzotti, Laner, Fossati, Felicioli, Zaccagni, Lee, Danzi, Kean. Allenatore: Fabio Pecchia.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Vecino; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi. A disposizione: Padelli, Berni, Cancelo, Ranocchia, Santon, Dalbert, Joao Mario, Karamoh, Eder, Pinamonti. Allenatore: Luciano Spalletti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
#VERONAINTER: 22 CONVOCATI
30/OTTOBRE/2017 - 13:00
Verona - Al termine della rifinitura, nella quale la squadra ha svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e sui calci piazzati, è stata diramata la lista dei 22 convocati per la sfida contro l'Inter, 11a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma oggi, lunedì 30 ottobre (ore 20.45) allo stadio 'Bentegodi'.
22 CONVOCATI
1. Nicolas
2. Romulo
4. Laner
5. Zuculini B.
7. Verde
8. Fossati
9. Kean
10. Cerci
11. Pazzini
12. Caracciolo
17. Silvestri
20. Zaccagni
21. Lee
24. Bessa
27. Valoti
37. Bearzotti
40. Coppola
69. Souprayen
75. Heurtaux
77. Buchel
93. Fares
97. Felicioli
#VERONAINTER: SEGUILA CON NOI E SCOPRI NUMERI E CURIOSITÀ
29/OTTOBRE/2017 - 17:30
NUMERI & CURIOSITA'
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Hellas Verona-Inter, 11a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma lunedì 30 ottobre (ore 20.45) allo stadio 'Bentegodi'.
- Sono 54 i precedenti tra le due squadre: il bilancio parla di 4 vittorie del Verona, 20 pareggi e 30 vittorie dell'Inter
- L'ultimo di questi risale alla gara di Serie A del 7 febbraio 2016 al 'Bentegodi', terminato sul risultato di 3-3
- In questa stagione, il Verona ha mantenuto la propria porta inviolata per 3 volte, mentre i nerazzurri non hanno subito gol in 5 occasioni.
- Romulo ha segnato il suo primo gol in Serie A proprio all'Inter, il 30 settembre 2012 quando giocava con la maglia della Fiorentina
- Anche Caceres ha già segnato contro i nerazzurri, il 25 marzo 2012 con la Juventus
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
29/OTTOBRE/2017 - 12:50
Verona - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha iniziato la seduta con il riscaldamento tecnico, per poi passare a lavoro di rapidità ed esercitazioni tattiche. L'allenamento si è concluso con una partitella.
Differenziato sul campo per Buchel, Ferrari, Valoti e Kumbulla. Corsa e fisioterapia per Caceres, prosegue nel programma di recupero Franco Zuculini.
BUON COMPLEANNO ENRICO
29/OTTOBRE/2017 - 00:01
La Società, lo staff tecnico e tutti i compagni di squadra
augurano buon compleanno a Enrico Bearzotti.
L'attaccante gialloblù compie oggi 21 anni.
PECCHIA: «INTER AL TOP. NOI IN CAMPO CON GRANDI STIMOLI E IL CORAGGIO DELLE NOSTRE IDEE»
28/OTTOBRE/2017 - 12:15
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia durante la conferenza stampa in vista di Hellas Verona-Inter, 11a giornata della Serie A TIM 2017/18.
UNA SFIDA CONTRO UN TOP CLUB
«Lunedì affronteremo una squadra di grandissimo valore, con giocatori forti sia fisicamente che tecnicamente e con un allenatore tra i top in Europa, ma mi voglio concentrare sulla prestazione dei miei, ce la giocheremo con le nostre forze. Dovremo andare in campo con grandi stimoli e con il coraggio delle nostre idee».
INTENSITA’, SEGNALI POSITIVI E LAVORO SUGLI ERRORI
«È importante lavorare sulla condizione di tutta la squadra per dare continuità alle prestazioni, ciò che conta in ogni partita è l’atteggiamento, il lavoro di gruppo. Se riusciremo a fare con la stessa intensità e la stessa voglia entrambe le fasi potremo ottenere benefici, al di là dell’avversario che avremo davanti. A Bergamo ho visto molti segnali positivi, dobbiamo ripartire da quanto fatto per 50 minuti contro l’Atalanta, ma allo stesso tempo sarà importante lavorare sugli errori commessi e migliorare».
LA CLASSIFICA E IL PERCORSO DELLA SQUADRA
«Classifica? Si sta delineando, ma non mi interessa molto guardare gli altri, per il momento i valori visti in campo rispecchiano quelli delle squadre, anche se tanto è determinato dal calendario che si è affrontato fin qui. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro gioco, lavorando da squadra e crescendo nelle prestazioni».
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
27/OTTOBRE/2017 - 13:30
Verona - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha iniziato la seduta con il riscaldamento, passando successivamente ad una fase di lavoro aerobico. In seguito il gruppo ha svolto esecitazioni tattiche per reparto con particolare attenzione alla fase difensiva, prima di concludere l'allenamento con un lavoro specifico sul possesso palla e una partiella finale.
Lavoro differenziato sul campo per Buchel, Ferrari, Kumbula e Valoti. Fisioterapia e corsa per Caceres. Prosegue nel programma di recupero Franco Zuculini.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
26/OTTOBRE/2017 - 15:15
Verona - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, si è divisa in due gruppi: chi è sceso in campo contro l'Atalanta ha svolto un allenamento di recupero, gli altri sono stati impegnati in un circuito di forza ed esercizi di trasformazione sul campo, per passare ad esercitazioni specifiche sul possesso palla, prima di concludere la seduta con una partitella a campo ridotto.
Lavoro differenziato sul campo per Buchel, Alex Ferrari e Kumbulla. Terapie per Valoti e Caceres. Prosegue nel proprio programma di recupero Franco Zuculini.
FONTE: HellasVerona.it