LA GARA & LE IMPRESSIONI + - =
Il VERONA parte subito forte facendo capire agli avversari la deriva che vuole dare alla gara, il pubblico è trascinato e preme ma tuutavia è dell'INTER la prima occasione-gol al 5°: GUARIN tutto solo crossa sulla testa di ICARDI che anticipa i difensori gialloblù e coglie la traversa a RAFAEL battuto!
Il vantaggio dellla squadra di MAZZARRI arriva puntuale e meritato otto minuti più tardi: JONATHAN ubriaca e fa sedere ALBERTAZZI in area poi crossa in mezzo dove PALACIO tutto libero appoggia in rete beffando il guardiapali scaligero: Tutto troppo facile...
Tuttavia l'HELLAS non demorde e triplica gli sforzi per pareggiare i conti ma è impreciso nell'ultimo passaggio: Al 27° TONI rientra in area su RANOCCHIA che sembra agganciare il Campione del Mondo! Lo stadio invoca il rigore e con lui protestano in maniera veemente anche mister MANDORLINI e DONATI che viene anche ammonito dal signor Banti di Livorno che conferma: Tutto regolare...
I gialloblù faticano parecchio sulla fascia destra dove ALBERTAZZI perde regolarmente il duello col diretto avversario ed ITURBE non sembra particolarmente ispirato, meglio (molto) la situazione dalla parte opposta dove RÔMULO e CACCIATORE trovano il fondo con relativa facilità...
Il secondo tempo inizia con l'evidente labiale di TONI che parlotta con un avversario 'Ogni tanto potrà fischiare anche a mio favore? Può essere fallo mio... Una volta? Ogni 5?'
L'INTER parte forte alla ricerca del secondo gol con un possesso palla ed una quantità di tiri nello specchio pressochè totali, così arriva 'comodo' il raddoppio interista al 17°: Col VERONA sbilanciato in avanti JONATHAN, lanciato da HERNANES, si presenta a tu per tu con RAFAEL che riesce anche a respingere il primo tiro ma nulla può sul secondo con nessuno che è abbastanza reattivo da disturbare l'interista...
L'HELLAS cerca a questo punto almeno il gol della bandiera ma stasera è quasi imbarazzante la serie di errori nell'ultimo passaggio!
Al 26° la palla-gol più concreta per i gialloblù: MARQUINHO con un cross perfetto per la testa di MORAS che a porta spalancata riesce ad incornare alto sprecando tutto!
Al 40° il mister concede qualche minuto anche CACIA e CIRIGLIANO e la giornata no per i gialloblù si chiude 5 minuti più tardi quando la palla non entra nemmeno sul doppio tentativo di ITURBE prima e RÔMULO poi: HANDANOVIC si dimostra insuperabile...
Andrea Mandorlini | Walter Mazzarri |
Gara a senso unico al 'Binti' stasera, l'HELLAS non ha demeritato ma di fronte al possesso palla e alla quantità di conclusioni pericolose avversarie (oltre ai due gol gli scaligeri sono stati salvati per altre due volte dalla traversa) c'è poco da dire: L'INTER ha meritato la vittoria ed il conseguente quarto posto.
Per gli uomini di MANDORLINI (amara la sua 150^ panchina ufficiale col team scaligero) tanto tantissimo fumo ma di arrosto, guardando ai tiri in porta, davvero poco...
Non resta che accontentarsi di finire il campionato in maniera onorevole: Anche questa gara ha sentenziato che tra il VERONA e l'Europa League c'è davvero di mezzo un mare.
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DICONO + - =
L'esterno nerazzurro D'AMBROSIO «L'importante era vincere a prescindere da chi giocava. Sono stato felice di scendere in campo, è stato importante conquistare tre punti contro una squadra insidiosa. Prandelli sugli spalti? Non lo sapevo, se mi ha osservato ne sono felice. Europa? Mancano dieci gare, saranno altrettante finali. Vogliamo conquistare il maggior numero di punti per puntare in alto. Difficoltà di ambientamento dal Torino all'Inter? E' stato un ambientamento facile perché ci sono campioni in campo e fuori, mi hanno dato tanti consigli. Zanetti mi ha incoraggiato prima di giocare stasera, per me è un orgoglio e una grande motivazione» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI «Quando è troppo facile è sempre una sorpresa che sbagli, ma sono contento della prestazione di Moras. Sono deluso perché dovevamo fare risultato, è un po' che ci manca, la squadra gioca ma gli episodi non girano. Pur lavorando e creando non riusciamo ad essere concreti come ci capitava tempo fa. I due reparti si sono allungati alle metà del secondo tempo ma ci sta, noi però abbiamo fatto un'ottima partita e ci sta di perdere. Crisi? Abbiamo 40 punti, ben venga la crisi con 40 punti. Abbiamo fatto sempre la nostra partita, poi ognuno può dire quello che vuole. Siamo convinti di quello che stiamo facendo, sapevamo di poter fare risultato contro una grande squadra e già questo modo di pensare è importante per una squadra che era in Serie B. Le squadre ora vengono qui diversamente, prima forse non ci davano la stessa importanza. È un momento in cui non riusciamo a essere decisivi e concreti, ma siamo lì da mesi. Siamo meno lucidi davanti, dobbiamo migliorare questo aspetto, ma abbiamo fatto tanti punti prima. Le mie scelte di stasera? Sala e Romulo potevano essere decisivi, le occasioni più importanti sono nate lì. Qualcosa abbiamo pagato, ma abbiamo fatto male lì dove avevamo pensato di poter fare male, cioè sul centro-destra. Abbiamo creato diverse occasioni, forse non tutte così decisive, poi le partite prendono altri aspetti. Al di là di questi episodi, abbiamo giocato quasi sempre solo noi, abbiamo messo 7-8 palle a zona e non è andata. Devo fare i complimenti a Sala, è cresicuto tantissimo e ha fatto una partita importante. Ci stiamo preparando anche per un discorso futuro» TuttoMercatoWeb.com
ROLANDO «Stiamo facendo bene da un mese, c'è fiducia e tutto è diventato più facile. L'arrivo di Hernanes e il rientro di Icardi ci hanno aiutati, la squadra ha preso fiducia dopo qualche vittoria. La classifica è cambiata in poco tempo, ora siamo soddisfatti di aver battuto una squadra insidiosa. Classifica? La guardiamo alla fine della stagione, al momento è solo un punto di riferimento. La mia crescita in nerazzurro? Sono felice del mio rendimento, è coincisa con la crescita di tutta la squadra» TuttoMercatoWeb.com
MORAS «È un momento delicato per noi, dobbiamo dimostrare di voler fare di più. Abbiamo provato a fare tutto, potevamo rientrare in partita con la mia occasione ma ci sta. È un periodo che la palla non entra ma dobbiamo provare a fare qualcosa di buono. Abbiamo tante occasioni ma non riusciamo a fare gol, è un periodo un po' di così. Non parlo di Europa, ma possiamo restare in buona posizione in classifica» TuttoMercatoWeb.com
Mister MAZZARRI «Complimenti al Verona, dopo il vantaggio ci ha messo in difficoltà. Il Bentegodi è un campo difficile, sono felice della vittoria. La classifica? Non la guardo, noi dobbiamo continuare a crescere e arrivare più in alto possibile. Guarderemo la graduatoria a fine stagione, per fare le giuste considerazioni che al momento sarebbero premature. Ora pensiamo al finale di stagione, in base a questo sarà programmata la prossima annata» TuttoMercatoWeb.com
Vangelis Moras | Jacopo Sala |
L'interista JONATHAN sicuramente il migliore in campo stasera «Una vittoria importantissima perché ora loro restano dietro di noi nella corsa all'Europa League, ora dobbiamo guardarci anche dal Parma. Domani tiferò sicuramente contro la Fiorentina. Secondo me non è la mia miglior partita in nerazzurro, ne ho gioicate altre migliori, ma la squadra ha meritato la vittoria e speriamo di continuare così. Mazzarri ci ha sempre detto che il momento di sfortuna sarebbe passato con il lavoro, ora non dobbiamo guardare la classifica ma solo la prossima partita. Prandelli? In questo momento è difficile, manca poco al Mondiale. Manca anche qualche aspetto burocratico, ma se c'è la possibilità di andare io ho già detto che ci andrei di corsa. Se mi chiama io vado, ma adesso devo solo pensare a lavorare» TuttoMercatoWeb.com
Juan ITURBE a Sky Sport «Il calcio italiano è abbastanza difficile, come tutto il calcio europeo. Per un sudamericano come me non è facile adattarsi, ma credo di essere migliorato molto: sono più concreto, aiuto in fase difensiva. Mi sono integrato bene in questa squadra, sono felice di quello che sto facendo. Ho segnato il mio primo gol italiano contro il Livorno, con una punizione che nessuno si aspettava. Ho avuto fiducia in me e sono riuscito a colpire bene la palla. Devo ringraziare Toni, che mi sta insegando tanto, mi parla spesso, è molto importante per me. Posso contare su un vero campione. Luca mi spinge sempre a dare il massimo, dicendomi che posso fare la differenza. Mi sprona a esprimere le mie qualità. Toni è molto importante per noi, abbiamo bisogno di un campione come lui. Sono stato accolto al meglio sia da lui che dagli altri compagni. Il fatto di essermi integrato subito mi aiuta ad avere fiducia quando scendo in campo. Mi hanno impressionato un po’ tutte le grandi squadre italiane: Juventus, Roma, Napoli, Inter, Milan. Contro il Milan per esempio c’erano Kakà, Robinho, Montolivo, tutti grandi giocatori che vedevo solo in televisione, non mi sarei mai immaginato di poter giocare contro di loro. E stato bello sfidare anche Tevez e Pirlo. In Italia ci sono tanti campioni capaci di fare la differenza» HellasVerona.it
BOLOGNA 0-0 VERONA CRISTALDO dispiaciuto per l'espulsione «A Verona ho reagito male, mi dispiace perché sono stato costretto a saltare la scorsa partita per squalifica ma mi servirà come lezione. Noi attaccanti sentiamo la responsabilità del gol che in questo momento fatica ad arrivare: dobbiamo arrivare tutti più vicini alla porta, la stessa compattezza che dimostriamo in fase difensiva va messa in campo anche in attacco, per creare più situazioni potenziali da gol. A Livorno per noi dovrà essere come una finale: per me si tratta della prima stagione in carriera in cui lotto per la salvezza, mi servirà tanto nella mia crescita personale» TuttoMercatoWeb.com
TONI e l'HELLAS (stralcio di un'intervista al quotidianio francese L'Equipe) «Penso che ogni stagione è speciale. Ora, a 36 anni, mi sono rimesso in gioco in questo progetto. Questo è ciò che mi ha dato la motivazione per far bene nella mia testa e fisicamente. L'altro motivo del mio successo è sicuramente la mia vita, serena e felice. Ho una famiglia con la quale sto bene e la città è bellissima. Mi sento liberato mentalmente e mi permette di dare di più in campo. Al momento il mio obiettivo è quello di raccogliere soddisfazioni con l'Hellas. Qui, per esempio, ho in mente il record di gol segnati in una stagione di Serie A (15, detenuto da Gianni Bui e Nico Penzo). E per questo mi piacerebbe entrare nella storia del Verona!» HellasVerona.it
VERONA 0-2 INTER + - =
Mister MANDORLINI sostituisce gli acciaccati AGOSTINI e HALLFREDSSON con ALBERTAZZI e MARQUINHO e fin qui niente di sorprendente ma in mediana sono due le 'novità': DONATI e SALA!
Finalmente il regista ex-PALERMO avrà un'altra chance dall'inizio ma è sul ruolo tattico del secondo che si concentrano le aspettative: Sarà Jacopo, al debutto dal primo minuto, a fare l'interno di centrocampo con ROMULO più alto e offensivo oppure sarà il contrario o toccherà a MARQUINHO fare l'esterno d'attacco?
Tutto questo tenendo presente che il tecnico confermi il 4-3-3 a lui caro ma non è escluso che si parta con un più prudente 4-4-2...
Dall'altra parte ecco il 3-5-2 interista col jolly ROLANDO al posto di SAMUEL in difesa, l'ex TORINO arrivato a Gennaio D'AMBROSIO al posto di NAGATOMO sulla fascia sinistra ed il 'profeta' HERNANES (con lui in campo il 'Biscione' ha ottenuto 3 vittorie su 3) dalla parte opposta ad ispirare la temibile coppia d'attacco ICARDI-PALACIO.
Fra gli spalti gremiti anche il cittì della Nazionale Cesare PRANDELLI, sono in 24mila al 'Binti' per un incasso totale di circa 400.000 Euro...
PRIMO TEMPO
5° Il VERONA è partito con un gran cipiglio ma è degli avversari la prima occasione-gol: GUARIN tutto solo crossa sulla testa di ICARDI che anticipa i difensori gialloblù e coglia la traversa a RAFAEL battuto!
6° Traversone di PALACIO su ICARDI che anticipa MORAS ma fortunatamente non trova lo specchio...
13° JONATHAN fa sedere ALBERTAZZI in area poi crossa in mezzo dove PALACIO tutto libero appoggia in rete beffando RAFAEL: Tutto troppo facile...
24° MARQUINHO trova un corridoio interessante e, giunto al limite prova la conclusione personale che però va fuori ad un metro e mezzo da palo sinistro difeso da HANDANOVIC
27° TONI rientra in area, RANOCCHIA sembra agganciare il Campione del Mondo che cade! Lo stadio invoca il rigore e con lui protestano in maniera veemente anche mister MANDORLINI e DONATI che viene anche ammonito dal signor Banti di Livorno che conferma: Tutto regolare...
32° L'INTER sfonda ancora a destra: JONATHAN trova GUARIN in area, la conclusione del centrocampista interista impegna RAFAEL!
42° PALACIO appoggia a GUARIN che prova la botta al volo dal limite: Palla in tribuna...
43° GUARIN col sinistro dalla distanza, il rasoterra viene raccolto comodamente da RAFAEL
45° Nessun recupero, finisce il primo tempo tra i fischi del pubblico scaligero al signor Banti che ha appena sorvolato su un'altra trattenuta a TONI; si fa sentire anche capitan MAIETTA ma, pare, senza esito...
SECONDO TEMPO
0° Evidente il labiale di TONI che parlotta con un avversario 'Ogni tanto potrà fischiare anche a mio favore? Può essere fallo mio... Una volta? Ogni 5?' vedremo... Intanto si riparte
5° CAMBIASSO stende platealmente MARQUINHO che l'aveva saltato e becca il giallo...
7° HERNANES dalla distanza, fra le braccia di RAFAEL
8° JONATHAN dribbla ancora una volta ALBERTAZZI che si oppone 'murando' l'interista: Ammonizione anche al terzino scaligero. Batte il calcio di punizione HERNANES che da posizione decentrata coglie la seconda traversa del match!
12° ICARDI appoggia per GUARIN che dal limite spara alto
13° E' PALACIO a trovare spazio centralmente ma il suo tiro dal limite non è preciso
15° ICARDI a centro area si gira e spara alto!
16° ITURBE salta JONATHAN, poi CAMPAGNARO, entra in area ma il suo sinistro è sballatissimo
17° Col VERONA sbilanciato in avanti JONATHAN, lanciato da HERNANES, si presenta a tu per tu con RAFAEL che riesce anche a respingere il primo tiro ma nulla può sul secondo con nessuno che è abbastanza reattivo da disturbare l'interista...
21° ITURBE la da a TONI che la cui conclusione è deviata in angolo
25° L'INTER sostituisce D'AMBROSIO con ZANETTI
26° MARQUINHO con un cross perfetto per la testa di MORAS che a porta spalancata riesce ad incornare alto sprecando la palla-gol più concreta fin'ora per l'HELLAS!
28° KOVACIC da il cambio a GUARIN nelle fila dell'INTER
30° CACCIATORE fa spazio a MARTINHO fra i gialloblù
31° MARTINHO va subito alla conclusione da destra ma è una palla facile per HANDANOVIC
32° Ci prova HERNANES dalla distanza con palla che si alza di poco sulla traversa
40° KOVACIC slalomeggia e va alla conclusione dal limite: Raccoglie RAFAEL. MANDORLINI concede qualche minuto a CACIA e CIRIGLIANO al posto di MARQUINHO e DONATI...
43° Ci prova SALA da posizione centrale, facile per HANDANOVIC
45° Doppio tentativo prima di ITURBE da fuori poi, sulla respinta di HANDANOVIC, ROMULO a colpo sicura trova un'altra respinta del portiere avverso
46° HERNANES fa spazio a KUZMANOVIC nelle fila interiste
48° Il signor Banti cala il sipario sul sesto risultato utile consecutivo dell'INTER, VERONA ancora a secco di vittorie al 'Binti' nel 2014...
TABELLINO
HELLAS VERONA-INTER 0-2
Marcatori: 14' pt Palacio, 18' st Jonathan.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 30' st Martinho), Moras, Maietta, Albertazzi; Sala, Donati (dal 41' st Cirigliano), Marquinho (dal 41' st Cacia); Romulo, Toni, Iturbe.
A disposizione: Nicolas, Pillud, Jankovic, Donsah, Rabusic, Gonzalez, Marques, Donadel.
All.: Mandorlini.
INTER (3-5-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Rolando; Jonathan, Guarin (dal 28' st Kovacic), Cambiasso, Hernanes (dal 47' st Kuzmanovic), D'Ambrosio (dal 25' st Zanetti); Icardi, Palacio.
A disposizione: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Botta, Taider, Milito, Samuel.
All.: Mazzarri.
Arbitro: Banti di Livorno.
Assistenti: Paganessi e Tasso.
NOTE. Ammonito: Donati, Cambiasso, Albertazzi. Spettatori: 23.973 (paganti: 7.844; abbonati: 16.129).
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
LA PRIMAVERA SCONFITTA NEL DERBY REGIONALE COL PADOVA, ospiti bravi nel primo tempo a portarsi in doppio vantaggio con VOLTAN, nella ripresa lo sfortunato palo di ZACCAGNI e l'inutile rigore trasformato da GATTO ma nonostante tutto mister PAVANEL crede ancora al 5° posto 'Il Padova è stato semplicemente più determinato. Hanno fatto una buona partenza che ha permesso loro di andare subito in doppio vantaggio, a mio avviso hanno meritato di vincere. Quando perdi tutti i contrasti vuol dire che l'avversario è più determinato di te, quindi il Padova ha fatto meglio di noi. Non siamo ancora pronti per le posizioni di vertice probabilmente, abbiamo prestazioni troppo altalenanti. Nel primo tempo, poi, ho visto troppi individualismi che non mi fanno piacere come allenatore e me ne sento responsabile. Addio al quinto posto? Direi di no, abbiamo ancora due recuperi da giocare e giocatori da recuperare, quindi ce la possiamo fare. Certo, abbiamo lasciato punti pesanti per strada, ma il nostro rimane un buon campionato'
SUI SOCIAL NETWORK NESSUN PROFILO UFFICIALE è riconducibile al portierone scaligero per cui la società diffida chiunque, in un comunicato ufficiale, ad attribuire a RAFAEL pensieri o opinioni apparse su Facebook e/o Twitter...
ADDIO ALL'EX GIALLOBLÙ COLOMBO, l'ex portiere 77enne aveva indossato la maglia scaligera tra il 1968 e il 1973 scendendo in campo in 46 occasioni...
TORNEO DI ARCO, gli allievi scaligeri di PELLEGRINI perdono all'esordio contro i pari età della JUVE ma sconfiggono ai rigori la RAPPRESENTATIVA NAZIONALE DILETTANTI e poi la LAZIO ma non basta ai gialloblù per qualificarsi...
MERCATO: Lo danno di qua e di la ma se fosse per lui - giura ITURBE a Sky Sport - rimarrebbe all'HELLAS a vita! Ma un conto sono i desideri espressi sull'onda dell'entusiasmo da un calciatore 20enne, altro conto è la pianificazione del futuro vitale per ogni club di calcio e per società medio-piccole come il VERONA in maniera particolare: SOGLIANO è già al lavoro da tempo per il futuro e avrebbe ottenuto qualcosa in più che una promessa per la metà di LONGO dall'INTER a Giugno, una sorta di opzione su CHANTURIA e MAKSIMOVIC e forse anche su VILLALBA attaccante argentino in forza al SAN LORENZO che tutti si sono affrettati a definire il nuovo ITURBE... Per ora gustiamocelo nel video sottostante!
Lo straordinario gol di Héctor Villalba al Racing |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
CALCIO TEDESCO: Il patròn del BAYERN MONACO va in carcere per evasione fiscale... La Germania non è l'Italia, lì le regole si rispettano e chi sbaglia paga qui invece fa finta di niente e si presenta alle elezioni nonostante una condanna definitiva!
RUGBY 6 NAZIONI, altro cucchiaio di legno per gli azzurri che cedono di schianto anche nell'ultima gara contro l'INGHILTERRA...
SERIE A: ACERBI vince anche il secondo roundo contro il cancro ed è pronto a tornare in campo!
BASKET: Il cestista CERVI è troppo alto quindi... Rimane a terra! Niente aereo per i 'giganti'
FORMULA 1 DOMANI AL VIA in Australia dove dominano le MERCEDES con HAMILTON che centra la pole; ALONSO quinto, male VETTEL e RAIKKONEN...
PRIMA IL FAIRPLAY! Calciatore dodicenne sbaglia il rigore di proposito perchè... Non c'era! Bravo Luca...
TENNIS: Grande PENNETTA ad Indian Wells! Batte la STEPHENS e va in semi finale dove troverà uno scoglio molto arduo, la cinese NA LI...
EUROPA LEAGUE: Il PORTO batte di misura il NAPOLI, la FIORENTINA pareggia con GOMEZ il gol di VIDAL: Gare apertissime nel ritorno...
RASSEGNA STAMPA + - =
Verona, ustioni da bombe carta e gambe massacrate dai calci: scoppia finimondo dopo Hellas-Inter
Agenti di polizia tra i tifosi nerazzurri e quelli gialloblù. Il questore Vito Danilo Gagliardi: "Gli ultrà hanno fatto fermare i pullman e si sono messi a fare guerriglia urbana tentando di arrivare ai nostri tifosi. Noi stavamo in mezzo"
La Redazione 17 marzo 2014
Si erano temuti disordini per la grande massa di tifosi interisti in arrivo a Verona e il risultato è che per un’altra partita in casa dell’Hellas si è vissuta un’altra giornata di tafferugli. Episodi preoccupanti, contro la polizia soprattutto. Alcuni agenti in servizio allo stadio Bentegodi sono finiti in Pronto soccorso con ferite da ustioni e gambe sanguinanti per bottigliate e calci violenti.
“Ultrà scalmanati”, avrebbero precisato dalla questura, su cui comunque si starebbe puntando il riflettore della “giustizia”. Il bilancio preciso per ora non si conosce e servirà tutto l’impegno dei tecnici della polizia per visionare i filmati delle telecamere di videosorveglianza. E non saranno denunce, come spiega la polizia. Ma arresti. A quanto pare le divise sono state assalite da bombe carta che hanno provocato bruciature sulle divise, ma anche tagli e contusioni dovute ai calci dei tifosi. Le prognosi vanno dalla settimana in su.
E come spiega su L'Arena il questore, Vito Danilo Gagliardi,
Verona, ustioni da bombe carta e gambe massacrate dai calci: scoppia finimondo dopo Hellas-Inter
«È da stamattina alle sei (spiegava domenica, ndr) che i miei uomini stanno visionando il materiale filmato sabato sera. Non si faranno sconti a nessuno», ha detto ieri mattina il questore Danilo Gagliardi.
«I primi pullman degli interisti erano passati, circa sei. Restavano dietro quelli degli ultrà, facilmente individuabili visto che avevano messo i cartoni sui vetri per evitare che in caso di sassaiola arrivassero schegge. Quando i nostri tifosi, circa un centinaio, li hanno visti passare da dietro, diretti alla tangenziale, nei pressi della pizzeria di via Atleti azzurri hanno cominciato a lanciare oggetti. Gli ultrà interisti hanno fatto fermare i pullman e si sono messi a fare guerriglia urbana tentando di arrivare ai nostri tifosi. Noi stavamo in mezzo. Non ci sono stati contatti tra tifoserie, a farne le spese sono stati i poliziotti. Una dirigente ha riportato una ferita da taglio che è stata suturata con quattro punti, un altro ha problemi a un ginocchio per dei calci, un altro agente s'è ustionato per una bomba carta che gli è esplosa molto vicino e quindi dovrà fare anche controlli audiometrici»
A dar fuoco alle polveri, è il caso di dirlo, sono stati i tifosi interisti. Gli ultras gialloblù stavano attendendo i rivali nella zona dei pullman, a partita finita, verso le 23e15. E’ nel parcheggio della Curva Nord che si sono svolti i tafferugli. La polizia, a quanto si apprende dalla questura, aveva “cinturato” i tifosi locali, circa un centinaio. Purtroppo botte e bombe carta sono arrivate dalla parte opposta. Ora tocca alla sezione Digos, competente in materia, che potrebbe risalire ai responsabili nelle prossime ore, anche grazie alla collaborazione dei colleghi di Milano.
Hellas Verona - Inter 0-2 | Il sogno europeo s'infrange sulle sponde neroazzurre
Icardi gela il Bentegodi nel primo quarto d'ora, poi i gialloblu si svegliano ma faticano ad impensierire Handanovic per i troppi errori negli ultimi 30 metri
Hellas Verona - Inter 0-2 | Cronaca e tabellino
Luca Stoppele 15 marzo 2014
Nell'anticipo della ventottesima giornata del campionato di serie A l'Inter espugna il Bentegodi battendo l'Hellas Verona.
Difficilmente sarà questa la stagione che sancirà il ritorno dei gialloblu in Europa. L'Hellas gioca una buona gara, ma paga il timido inizio, una difesa troppo spesso imperfetta e l'assenza di idee a centrocampo. Si perchè la linea composta da Sala, Donati e Marquinho ha fiato e muscoli, gioca una buona gara, ma manca di quel fosforo che poteva dare la presenza di Jorginho o a volte di Hallfredsson. Il risultato è che la manovra gialloblu spesso manca di inventiva e infatti le migliori giocate partono dai piedi di Iturbe, che da solo però non può sopperire a questa mancanza. A questo poi c'è da aggiungere anche le difficoltà incontrate da Luca Toni, alle prese con tre difensori fisicamente possenti come Rolando, Ranocchia e Campagnaro, e spesso non supportato opportunamente dai compagni. Anche l'avanzamento di Romulo non ha convinto molto: sembra chiaro che il brasiliano si trovi meglio a partire da dietro, ma viste le numerose assenze e i giocatori in precarie condizioni, non si può di certo farne una colpa a Mandorlini. Forse l'unica pecca del tecnico ravennate è quella di ritardare un po' troppo i cambi.
Detto questo la stagione scaligera rimane una di quelle da ricordare, con una salvezza guadagnata, e meritata, con largo anticipo. Peccato per quella possibile qualificazione ai preliminari di Europa League, che avrebbe potuto essere la ciliegina sulla torta, ma che non pare essere destinata ad arrivare in questa stagione.
PRIMO TEMPO - Occasione per l'Inter al 5': Guarin la mette per Icardi che di testa colpisce la traversa a Rafael battuto. Ancora Icardi al 7', stavolta il cross è di Palacio e la punta argentina, contrastato da Moras, non trova la porta con la sua incornata. Jonathan al 14' ubriaca Albertazzi e la mette forte al centro per Palacio che a porta vuota non può sbagliare. Hellas in difficoltà in questa prima fase: la squadra di Mandorlini non riesce a costruire negli ultimi 30 metri, mentre gli ospiti riescono a far vacillare la difesa scaligera. Al 21' Cacciatore ruba palla e lancia il contropiede, serve Romulo che però sbaglia il passaggio di ritorno e sfuma una buona occasione. Marquinho al 25' ci prova da fuori e va vicino all'angolino basso del secondo palo. Ranocchia al 28' stende Toni in area, Banti e i suoi collaboratori non vedono il contatto e negano il penalty. Al 33' Rafael dice di non ad una potente conclusione di Guarin calciata da posizione defilata. Dopo un inizio difficile i padroni di casa hanno preso in mano le redini del gioco, senza però riuscire ad impensierire più di tanto Handanovic. Al 43' un tiro telefonato di Guarin viene bloccato senza difficoltà da Rafael.
SECONDO TEMPO - Il match riprende sulla falsa riga della fine della prima frazione, con i gialloblu che provano a spingere senza però trovare il giusto varco. Hernanes su punizione da posizione defilata coglie la traversa piena al 55'. Ancora Guarin al 58', ma il suo piazzato manca la porta di Rafael. Avvitamento di Icardi in area al 60': pallone alle stelle. Iturbe salta Campagnaro e penetra in area al 62' ma la sua conclusione è imprecisa. Servito in area al 63' Jonathan calcia, Rafael respinge, Maietta non riesce a rinviare e l'esterno di Mazzarri, dopo aver vinto un paio di rimpalli, può ribadire in rete. Maietta ci prova di testa su una rimessa laterale al 68' senza però trovare la porta. Iturbe scarica su Marquinho al 72' che crossa e trova Moras in area, ma il difensore di testa si mangia un'ottima palla gol. Hernanes ci prova dalla lunga distanza al 78': tiro insidioso ma fuori portata. Kovacic serve Hernanes in mezzo al 84', ma il Profeta manca la conclusione. Cambiasso per Palacio al 87', il suo tiro però finisce in curva. Sala ci prova da fuori al 88' e Handanovic para in due tempi. Al 91' Iturbe calcia da fuori, l'estremo difensore neroazzurro respinge, arriva Romulo per il tap in ma il numero 1 interista dice ancora di no.
HELLAS VERONA - INTER 0-2
MARCATORI: Palacio (I) al 14', Jonathan (I) al 63'
HELLAS VERONA (4-3-3): 1 Rafael; 29 Cacciatore (dal 76' 6 Martinho), 18 Moras, 22 Maietta, 3 Albertazzi; 7 Marquinho (dal 86' 8 Cacia), 5 Donati (dal 86' 14 Cirigliano), 26 Sala; 15 Iturbe, 9 Toni, 2 Romulo.
A disposizione: 12 Nicolas, 4 Pillud, 11 Jankovic, 17 Donsah, 19 Rabusic, 23 Gonzalez, 25 Marques, 30 Donadel. Allenatore: Andrea Mandorlini.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 35 Rolando; 2 Jonathan, 13 Guarin (dal 74' 10 Kovacic), 19 Cambiasso, 88 Hernanes (dal 92' 17 Kuzmanovic), 33 D'Ambrosio (dal 70' 4 Zanetti); 9 Icardi, 8 Palacio.
A disposizione: 12 Castellazzi, 30 Carrizo, 6 Andreolli, 20 Botta, 21 Taider, 22 Milito, 25 Samuel. Allenatore: Walter Mazzarri.
ARBITRO: Banti di Livorno.
FONTE: VeronaSera.it
Pagelle Verona-Inter: Hernanes e Iturbe, uno show per due
ilCatenaccio.es 15/03/2014
Non vorrei fosse solo un’illusione, ma l‘Inter di Mazzarri (voto 7) sembra essere uscita dalla quarantena. Non vorrei essere banale, ma l’arrivo di un giocatore di qualità come Hernanes (voto 7.5), la rinascita di Cambiasso (voto 7) e l’acquisto del fu bianconero Guarin (voto 6) hanno finalmente ridato al Biscione quelle geometrie che hanno latitato per l’intera stagione.
Sorride Walter, sorride anche se J42 prima viene imbambolato dal swing di Iturbe (voto 7.5) e poi da peon del calcio sigla la rete del due a zero. Un’iniezione fatale per un Hellas Verona che nella seconda fase del primo tempo ha sfoggiato un calcio brillante, quel gioco fluido e vibrante che pochi interpreti della massima serie hanno mostrato in questa stagione. Peccato per Mandorlini (voto 5), la scelta tattica di sostituire Cacciatore (voto 6) per Martinho si è rivelata una coltellata al petto, peccato perché Iturbe lungo la fascia di competenza di Javier Zanetti (voto 7) ha smesso di fare il fenomeno. Ho visto però anche un grande Albertazzi (voto 7), un giocatore che potrebbe trasferirsi in futuro verso palcoscenici più noti e un buon Romulo (voto 6.5), che conferma la costante crescita e giustifica l’interesse della Juventus per il prossimo anno.
Sorride Walter, sorride perché il trio Campagnaro-Ranocchia-Rolando (voto 6.5) non ha concesso quasi nulla alla ballerina di Toni (voto 5 alla gara, 10 alla sua teatralità) che non perdeva occasione di esibirsi in tripli-tolup al minimo contatto difensivo nell’area nerazzurra. Due gol subiti in sette gare sono uno score di tutto rispetto per una difesa che era diventata un autentico colabrodo. Da segnalare anche il recupero a pieno regime di Samir Handanovic (voto 6.5) autore di un doppio miracolo nel finale di gara.
Ma una nota di merito va soprattutto a Rodrigo Palacio, calciatore totale e delizia dei tifosi nerazzurri: assist, sacrificio e reti pesanti per una classifica che inizia finalmente a sorridere.
@MassiRiverso
FONTE: IlCatenaccio.es
Hellas Verona-Inter 0-2: le pagellonze
di Jon BonJovi
Handanovic: Serata insolitamente tranquilla, prova ad impensierirlo Romulo in pieno recupero. Lo sloveno risponde con un buon intervento. Moras lo grazia su splendido invito di Iturbe, spedendo la palla fuori con un colpo di testa impreciso. Rilassato. Voto 6,5
Campagnaro: Il blocco difensivo funziona bene e l’argentino sembra aver recuperato una buona condizione fisica. L’attacco dell’Hellas è neutralizzato abbastanza agevolmente. Ritrovato. Voto 6,5
Ranocchia: Il centrale umbro conferma l’ottima prestazione sfoderata contro il Torino e limita senza eccessivi patemi Toni. Lucido. Voto 7
Rolando: E’ il jolly difensivo a disposizione di Mazzarri. Si disimpegna egregiamente sia al centro, sia a sinistra. Costanza di rendimento e lucidità nei recuperi. Il portoghese merita il riscatto dal Porto. Sicurezza. Voto 7
Jonathan: Pone fine ad una serie imbarazzante di partite pessime con una serata da ricordare. L’assist sontuoso per Palacio, identico a quello ‘piazzato’ in Catania-Inter, sarebbe di per sé sufficiente a garantirgli un buon voto. Nella ripresa Jonathan esagera e trova il 2-0 su perfetto filtrante di Hernanes. Illuminato. Voto 7,5
Guarin: Da ricordare un delizioso cross per Icardi, ma la serie di errori successivi è imbarazzante. Cerca la conclusione da fuori area con insistenza, spedendo un paio di palloni fuori dallo stadio. All Black. Voto 5
Cambiasso: La presenza di Hernanes ha effetti benefici. Il centrocampo nerazzurro dispone di maggiore qualità e disciplina tattica, coprendo le lacune atletiche del Cuchu. Dal suo canto Esteban evita di strafare. Diligente. Voto 6,5
Hernanes: Sarebbe da 7 senza quel tuffo fantozziano su cross di Kovacic. Colpisce una traversa con un una punizione terrificante di sinistro, riceve palla e alimenta il gioco. Con lui titolare si vince. Coincidenze? Non credo. Talismano. Voto 6,5
D’Ambrosio: Supera l’esame di ammissione con uno scritto sufficiente e un orale discreto, conquistando il diritto a scendere in campo dal primo minuto. O è solo merito del guaio muscolare lamentato da Nagatomo? Nel dubbio l’ex-granata gioca un primo tempo convincente, calando nella ripresa. Promosso. Voto 6
Icardi: Non è particolarmente fortunato nelle ultime partite, fra rigori negati e traverse clamorose. Movimenti e iniziative in area di rigore lasciano intravedere le qualità del centravanti di razza. Su tutto il resto occorre lavorare. È un 1993, lasciamolo crescere. Collezionista. Voto 6,5
Palacio: Festeggia il rinnovo del contratto sino al 2016 con la rete del vantaggio, con appoggio elementare a porta vuota. Consueta intelligenza tattica e tanta corsa. Puntuale. Voto 7
Kovacic: Deliziose le trame a centrocampo con Hernanes, geniale il cross per il brasiliano. Lo vedo giocare con maggiore convinzione nei propri mezzi, che sono notevolissimi. Determinato. Voto 6,5
Zanetti: L’Inter che schianta l’Hellas è talmente solida che persino l’argentino riesce a stare decentemente in campo e a rendersi utile. Tranquillo. Voto 6
Kuzmanovic: Entra al solo fine di perdere qualche secondo. S.v.
Mazzarri: L’Inter si conferma squadra pericolosa in trasferta, soprattutto quando dispone di spazi per le ripartenze. La tenuta della difesa è una nota lieta, con sole 2 reti subite negli ultimi 6 incontri. Le prossime sfide casalinghe diranno se la ‘sindrome San Siro’ può essere efficacemente superata. Voto 7
FONTE: DopolLavoroInter.com
Hellas Verona-Inter 0-2, nel segno del Divino Jonathan
di Pietro Vincenzi - 16 marzo 2014
Si è concluso da poco l’anticipo delle 20:45 della 28a giornata con l’Inter che è riuscita ad imporsi per 2-0 sull’ostico campo della rivelazione del campionato, l’Hellas Verona. I nerazzurri si godono per una notte il quarto posto in solitario in attesa della partita di domani della Fiorentina contro l’altra squadra di Verona, il Chievo.
La squadra di Walter Mazzarri ottiene così il sesto risultato utile consecutivo, frutto principalmente di una ritrovata solidità difensiva (1 solo goal subito nelle ultime 3 partite). Ancora una volta il terzetto difensivo è risultato praticamente perfetto con un Rolando sugli scudi, un ottimo Campagnaro e un rinato Andrea Ranocchia, autore quest’ultimo di una marcatura impeccabile su un cliente scomodo come Luca Toni. Tutto questo davanti agli occhi del ct della Nazionale Prandelli, presente al Bentegodi.
Il match si apre con un Inter subito propositiva. Al 5′ Icardi centra di testa la traversa su un cross di Guarin. Passano appena 9 minuti e al 16′ il Trenza Palacio trova il 13esimo centro stagionale con un facile tap-in su un perfetto assist di Jonathan che mette a sedere Albertazzi con una serie di doppi passi.
Dopo 20′ di dominio nerazzurro l’Hellas prova a reagire, ma l’Inter regge bene l’urto. Al 28′ gli scaligeri protestano vistosamente per un presunto contatto in area di rigore tra Ranocchia e Toni, ma per l’arbitro Banti non ci sono gli estremi per il calcio di rigore (i replay dimostreranno la bontà della scelta dell’arbitro).
Nella ripresa sale in cattedra il Profeta Hernanes che, dopo un primo tempo opaco, prende in mano la squadra nerazzurra gestendo e smistando un numero altissimo di palloni. Il brasiliano va prima vicinissimo al goal su punizione, ma è sfortunato a prendere la seconda traversa interista della serata, ma al 63′ si riscatta servendo un assist decisivo a Jonathan. Il terzino, già autore dello splendido assist per Palacio nel primo tempo, calcia male in porta, ma sulla respinta del portiere Rafael raccoglie il pallone e lo spedisce in rete. Decisamente una serata da incorniciare per il Divino Cicero.
L’Hellas accusa il colpo, ma va comunque vicino al goal dell’1-2 con Moras che di testa non riesce a centrare lo specchio della porta da posizione favorevolissima. L’Inter gestisce il pallone con grande maestria grazie anche al subentrato Kovacic, autore di un ottimo finale di gara, e così l’ultima occasione dell’Hellas arriva solo nei minuti di recupero, ma una doppia parata di Handanovic nega la rete prima a Iturbe e poi a Romulo.
FONTE: CorriereDellaNotizia.it
Dieci alla fine
di Matteo Fontana - Il Giallo e il Blu
Lo scrivemmo dopo la sconfitta di Parma: il campionato non è finito. Lo ripetiamo adesso, incassato il 2-0 interno dall’Inter: ne mancano dieci, di partite da giocare. E il Verona, che ha sognato per un pugno di settimane l’Europa, dovrà affrontarle dando il meglio di sé.
Il calcio italiano, per come si è strutturato, comporta che a salvezza acquisita (eccezionale traguardo, ben inteso), si tenda ad avere un calo. A rilassarsi inconsciamente, a fronte di obiettivi centrati e di altri che appaiono presto non raggiungibili. Nel recente passato è accaduto a tante squadre di A: il Bologna, il Cagliari, il Catania, l’Atalanta, andando in ordine sparso.
Il Verona lo si vorrebbe di pasta diversa. Possibile? Sì. Probabile? Di meno. Da tre mesi non vince in casa, da 315′ non fa gol: Houston, abbiamo un problema. C’è da pensare al futuro. Legittimo. Ma se nel frattempo ci si togliesse qualche altra soddisfazione male non sarebbe. E questo, l’Hellas che abbiamo imparato a conoscere per più di un girone, è in grado di farlo.
E allora, da Genova in poi, che risveglio sia.
FONTE: VenetoBlog.CorriereDelVeneto.Corriere.it
Serie A: Verona-Inter 0-2, i nerazzurri salgono al quarto posto
La squadra di Mazzarri sbanca il Bentegodi con i gol di Palacio e Jonathan
CESARE ZANOTTO 15 Marzo 2014
Nell'anticipo della 28.ma giornata di campionato, l'Inter vince 2-0 a Verona, scavalca la Fiorentina e sale provvisoriamente al quarto posto in classifica. Al Bentegodi, la squadra di Mazzarri strappa i tre punti con un gol per tempo: Palacio sblocca il match al 14' grazie a un assist di Jonathan, mentre nella ripresa arriva il raddoppio proprio con il brasiliano (63'). I nerazzurri colpiscono due volte la traversa con Icardi ed Hernanes.
LA PARTITA
E' un'Inter nuova, piena d'autostima ma equilibrata. Solida e letale. Sorride Mazzarri, che dopo nove mesi non certo semplici comincia a vedere sul campo i frutti del proprio lavoro. Sorride lui e sorride anche la classifica dei nerazzurri, saliti provvisoriamente al quarto posto e sempre più lanciati verso la qualificazione alla prossima Europa League. Dopo le trasferte di Firenze (vittoria) e Roma (pareggio), la Beneamata conferma l'ottimo stato di salute anche a Verona. E non è certo un caso che la squadra di Mazzarri, molto attenta alla fase difensiva, si esprima meglio fuori casa, contro formazioni disposte a scoprirsi per cercare il risultato. I primi 20 minuti sono di marca nerazzurra, che trova nella corsia di destra il punto buono dove colpire. Da lì arriva il cross di Guarin per la prima occasione interista (traversa di Icardi al 5') e da lì, soprattutto, arriva l'assist di Jonathan per il facile 0-1 di Palacio (14'). Un vantaggio decisamente meritato, arrivato anche grazie all'errore di Albertazzi che, nell'occasione, si fa saltare in modo banale dall'esterno brasiliano.
Il Verona, per oltre metà del primo tempo, non riesce a ripartire e si limita a lanciare lungo per Toni, che combatte da guerriero ma non è mai pericoloso. Iturbe, schierato a sinistra, non ha modo di rientrare sul piede preferito e viene neutralizzato senza troppa difficoltà da Campagnaro e Jonathan. Dall'altra parte c'è Romulo, non abituato a fare l'ala e, anche per questo motivo, decisamente sottotono rispetto a quanto dimostrato da inizio stagione. L'Inter ha così vita facile, anche se il leggero calo sul finire del primo tempo crea qualche rischio dalle parti di Handanovic. Una mini-pausa probabilmente evidenziata da Mazzarri durante l'intervallo, visto che i nerazzurri escono a mille all'ora dagli spogliatoi: Hernanes ci prova di destro al 7', sempre il brasiliano colpisce una traversa (su punizione) al 10', Guarin spreca una buona occasione al 13' (palla fuori) e Jonathan sigilla il risultato al 18', al termine di una tenace azione personale chiusa con il gol dopo una respinta di Rafael.
Avanti di due reti, l'Inter arretra di una ventina di metri il proprio baricentro, tanto che il Verona - nel finale - sfiora in tre occasioni l'1-2. La prima volta con Moras, che da due passi manda alto di testa (72'); poi, al 91', Handanovic è prodigioso su Iturbe e Romulo. Una doppia parata che permette alla porta nerazzurra di rimanere inviolata per la terza partita consecutiva. Mentre nelle ultime sei gare sono 14 i punti conquistati (quattro vittorie e due pareggi), con sette gol fatti e due subiti. Concreti in attacco e solidi in fase difensiva. A immagine e somiglianza di Walter Mazzarri.
LE PAGELLE
Jonathan 7,5 - Titolare da inizio stagione, ha ormai acquisito una profonda sicurezza che lo spinge a proporsi con forza e costanza in attacco. Si prende la scena con gol e assist, l'uomo-partita non può che essere lui.
Palacio 7 - E' tornato a essere costante anche in fase realizzativa. Per quanto riguarda il lavoro per la squadra, conferma ancora una volta l'assoluta intelligenza tattica.
Ranocchia 6,5 - Sotto gli occhi di Prandelli, vince il duello con Toni e offre una prestazione energica e concentrata. Piano piano sta tornando ai livelli che l'avevano portato in Nazionale.
Albertazzi 4 - Serata da dimenticare in fretta. Sprofonda contro Jonathan, che lo ridicolizza in più situazioni.
Toni 5 - Difende la palla come nessuno, ma quando si gira viene sempre bloccato dalla difesa interista.
IL TABELLINO
VERONA-INTER 0-2
Verona (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 5,5 (31' st Martinho 6), Maietta 5, Moras 5,5, Albertazzi 4; Sala 5, Donati 5 (41' st Cirigliano sv), Marquinho 6,5 (41' st Cacia sv); Romulo 5,5, Toni 5, Iturbe 5,5.
A disp.: Nicolas, Pillud, Marques, Gonzalez, Donadel, Donsan, Jankovic, Rabusic. All.: Mandorlini 5
Inter (3-5-2): Handanovic 6,5; Campagnaro 6, Ranocchia 6,5, Rolando 6,5; Jonathan 7,5, Guarin 6 (29' st Kovacic 6), Cambiasso 6,5, Hernanes 6,5 (46' st Kuzmanovic sv), D'Ambrosio 6 (25' st Zanetti 6); Icardi 6, Palacio 7.
A disp.: Carrizo, Castellazzi, Samuel, Andreolli, Kuzmanovic, Taider, Milito, Botta. All.: Mazzarri 7
Arbitro: Banti
Marcatori: 14' Palacio (I), 18' st Jonathan (I)
Ammoniti: Donati, Albertazzi (V); Cambiasso (I)
Espulsi: -
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Jonathan e Palacio piegano l’Hellas: Inter autoritaria a Verona
L'Inter, trascinata da un enorme Jonathan, sconfigge a domicilio un Hellas Verona che fa la sua parte ma non trova mai lo specchio della porta di Handanovic. Tre punti meritati per il Biscione.
Scritto da Giorgio Crico il 15 marzo 2014 alle 22:42.
I nerazzurri iniziano la gara con la mentalità di chi vuole vincere e su un cross di Guarín Icardi inzucca e coglie la traversa già nei primissimi minuti. Gli uomini di Mazzarri non si fermano però qui e trovano il vantaggio prima del quarto d’ora: Jonathan fa quello che vuole sulla destra e serve a Palacio la più semplice delle occasioni che il Trenza non fallisce. L’Hellas accusa il colpo ma cresce col passare dei minuti per demerito degli ospiti e si lamenta per un presunto rigore non dato.
Proprio nel loro momento più buio, il finale di tempo, i meneghini portano al tiro Guarín tre volte ma senza creare alcun problema a Rafael; allo stesso modo il Verona prova a rifarsi vivo dalle parti di Handanovic ma i cross non trovano mai la testa di Toni. Il primo tempo si chiude quindi con il vantaggio nerazzurro al Bentegodi.
La ripresa si apre con un’Inter più propositiva che cerca sin da subito di piegare definitivamente un Verona pimpante: le squadre si allungano parecchio fin dall’inizio e a beneficiarne è lo spettacolo. I nerazzurri trovano anche un meritato raddoppio: dopo una bella azione corale, grazie a un bel taglio di Hernanes che mette il pallone sui piedi di Jonathan, l’esterno brasiliano può penetrare in area e concludere a rete per poi raccogliere la ribattuta di Rafael, che non trattiene, e ribadire in gol di sinistro tra quattro giocatori.
L’Hellas reagisce e preme per trovare la rete della speranza non ci riesce mentre l’ingresso di Kovacic pare far benissimo all’Inter che nell’ultimo quarto d’ora costruisce occasioni su occasioni nelle quali il croato mette sempre lo zampino. L’Hellas però non molla nemmeno in pieno recupero e si rende pericolosissimo con due conclusioni di fila nel giro di pochi secondi sulle quali un Handanovic fino a lì spettatore aggiunto si guadagna la pagnotta, mettendo la parola fine alla gara.
Il Tabellino
Hellas Verona-Inter 0-2
Hellas Verona (4-3-3): Rafael 5,5; Cacciatore 6 (76' Martinho sv), Moras 5,5, Maietta 5, Albertazzi 4,5; Sala 5, Donati 5,5 (86' Cirigliano sv), Marquinho 6 (Cacia sv); Rômulo 6,5, Toni 6, Iturbe 6. A disp.: Nicolas, Pillud, Cacia, Jankovic, Cirigliano, Donsah, Rabusic, Gonzalez, Marques, Donadel. All.: Andrea Mandorlini.
Inter (3-5-2): Handanovic 7; Campagnaro 6, Ranocchia 6,5, Rolando 6; Jonathan 7, Guarín 5,5 (74' Kovacic 6,5), Cambiasso 6,5, Hernanes 6,5 (90'+2 Kuzmanovic sv), D’Ambrosio 6 (70' Zanetti sv); Palacio 7, Icardi 6,5. A disp.: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, , Botta, Taider, Milito, Samuel. All.: Walter Mazzarri.
Arbitro: Luca Banti (sezione AIA di Livorno)
Marcatori: 14' Palacio (I), 63' Jonathan (I)
Ammoniti: 28' Donati (HV), 51' Cambiasso (I), 54' Albertazzi (HV)
FONTE: MondoPallone.it
Serie A: l'Inter espugna il Bentegodi. Palacio-Jonathan mettono ko il Verona
I nerazzurri superano l'Hellas per 2-0, incassando tre punti importanti per la classifica
Verona, 15 marzo 2014 - Colpo dell’Inter, che espugna il Bentegodi superando l’Hellas Verona per 2-0. La squadra di Mazzarri conquista così tre punti importanti che le permettono, momentaneamente, di scavalcare la Fiorentina e conquistare il quarto posto in classifica con 47 punti.
Partenza veloce di entrambe le squadre e al 6’ subito una traversa colpita dall’Inter: Jonathan serve Guarin che ha scucchiaiato al centro per Icardi il quale, di testa, colpisce il legno. Al 14’ è Palacio a portare in vantaggio i nerazzurri, festeggiando come meglio non avrebbe potuto il prolungamento di contratto. Ancora Jonathan protagonista, bravo a fare fuori un avversario con un doppio passo e a mettere in mezzo un pallone dalla destra sul quale Palacio non ha dovuto far altro che mettere il piede e insaccare a porta sguarnita. Al 28’ il Verona reclama un rigore con grande animosità per un presunto fallo di Ranocchia su Toni che l’arbitro Banti non rileva ammonendo, anzi, Donati per proteste. Nel finale di tempo cresce la squadra di casa che, però, non centra mai la porta difesa da Handanovic.
Al 10’ del secondo tempo l’Inter colpisce nuovamente la traversa: stavolta è Hernanes a calciare di potenza su punizione defilata, con Rafael battuto e palla che finisce sul legno. Nella seconda parte di gara il Verona continua invano a cercare rapide ripartenze lasciando ampi spazi alla manovra dell’Inter che in avvio prova la conclusione dalla distanza e, all’ennesimo tentativo, trova il raddoppio con Jonathan al suo terzo gol in questo campionato. L’esterno nerazzurro batte a rete trovando prima la respinta di Rafael, poi sulla ribattuta vince un rimpallo con Moras e alla fine mette la palla nel sacco.
Per un Verona in evidente difficoltà la grande chance di riaprire la gara arriva a 18 minuti dalla fine, ma Moras imbeccato da Iturbe spedisce incredibilmente fuori un colpo di testa a porta vuota. Nel finale super-Handanovic dice no con due grandi parate prima a Iturbe e poi sulla respinta a Romulo.
TABELLINO
HELLAS VERONA: Rafael; Cacciatore (31’ st Martinho), Maietta, Moras, Albertazzi; Sala, Donati (40’ st Cirigliano), Marquinho (40’ st Cacia); Iturbe, Toni, Romulo. A disp. Nicolas, Marques, Gonzalez, Pillud, Donadel, Donsan, Jankovic, Rabusic. All.: Mandorlini.
INTER: Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Rolando; Jonathan, Guarin (29’ st Kovacic), Cambiasso, Hernanes (46’ st Kuzmanovic), D’Ambrosio (25’ st Zanetti); Palacio, Icardi. A disp: Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Samuel, Taider, Botta, Milito. All.: Mazzarri.
ARBITRO: Banti di Livorno.
RETI: 15’pt Palacio, 17’ st Jonathan
NOTE: ammoniti Donati, Cambiasso, Albertazzi
FONTE: QN.Quotidiano.net
MOVIOLA CI: HELLAS VERONA – INTER, TONI TROPPO ALTI PER TONI
Nuovo episodio della moviola di Canale Inter. Buona prestazione dei ragazzi di Walter Mazzarri, che vanno ad imporsi senza troppi patemi d’animo sul difficile campo del Bentegodi contro l’Hellas Verona, avversario ostico per tutti in questa stagione.
Il direttore di gara è stato l’internazionale Luca Banti della sezione di Livorno, coadiuvato dal signor Giacomo Paganessi della sezione di Bergamo, primo assistente, e dal signor Gianmattia Tasso della sezione di La Spezia, secondo assistente. Il ruolo di quarto uomo è stato ricoperto dal signor Nicola Andrea Nicoletti della sezione di Macerata, mentre gli arbitri addizionali di porta sono stati il signor Gianluca Rocchi della sezione di Firenze ed il signor Piero Giacomelli della sezione di Trieste.
Tralasciamo il contatto dubbio avvenuto nei primi minuti al limite dell’area dei padroni di casa tra Mauro Icardi e Vangelis Moras, comunque dubbio, e andiamo subito all’episodio centrale del match. L’unico degno di nota, peraltro. Siamo al 28' della prima frazione di gioco, Luca Toni protegge un pallone nei pressi della linea di fondo nerazzurra, all’interno dell’area di rigore. A marcarlo c’è Andrea Ranocchia, quando l’attaccante cambia repentinamente direzione: sembra esserci un leggerissimo contatto tra le gambe dei due giocatori e la mano di Ranocchia è sulla schiena di Toni, ma il tuffo della punta è assolutamente ingiustificato. Fa bene l’arbitro a non concedere il rigore, poteva starci l’ammonizione per simulazione. Sacrosanto il giallo per Massimo Donati per proteste.
In generale, la prestazione della squadra arbitrale è stata positiva. La gara non è stata sicuramente tra le più difficili, ma non ci sono state sbavature. Giuste anche le ammonizioni della ripresa per Esteban Cambiasso e Michelangelo Albertazzi, entrambi colpevoli di evidenti trattenute. Una sola piccola nota va fatta: è parso molto nervoso proprio Luca Toni, sempre pronto a protestare in modo veemente ad ogni minimo contatto con i difensori nerazzurri.
FONTE: CanaleInter.it
PostPartita Hellas Verona-Inter: Mandorlini “Sbagliato palle giuste”
Posted on mar 15 2014 - 11:30pm by Stefano Mastini
Ecco le dichiarazioni del tecnico dell’Hellas Verona Mandorlini rilasciate ai microfoni di Sky subito dopo la sconfitta interna patita contro l’Inter di Mazzarri. Match terminato con il punteggio di 0-2, con i gol di Palacio e il raddoppio di Jonathan. “Deluso, volevamo fare risultato, abbiamo un periodo così, ma non faccio un errore ai miei ragazzi, ho fatto i complimenti ai miei, ci sta di perdere, penso comunque che come abbiamo preparato la partita era il modo giusto”.
MANDORLINI A RUOTA LIBERA ”Abbiamo 40 punti e non mi vedo in crisi, abbiamo una classifica non da crisi. Siamo contenti di quello che stiamo facendo, l’amarezza è quella di non aver fatto risultato, venendo dalla Serie B non credo che bisogna essere troppo critici. Nel primo tempo abbiamo giocatore potevamo essere decisivi, non siamo riusciti a concretizzare ma volevamo fare lì la partita, alle volte poi scambio gli esterni. Abbiamo sbagliato spesso la palla importante” Sulla tattica e i giovani “Abbiamo creato molto soprattutto a destra e non credo di aver sbagliato l’approccio al match. Sala è cresciuto tantissimo e mi ha convinto, stiamo preparando anche un discorso futuro.”
FONTE: HellasVerona.it
HELLAS VERONA-INTER 0-2, I NERAZZURRI SBANCANO IL “BENTEGODI”
Grazie ai goal di Palacio e Jonathan gli uomini di Mazzarri stendono i veneti
Posted on 15 marzo 2014 by Antonio Balbi
Finisce 0-2 il primo anticipo della 28^ giornata di Serie A: allo stadio “Bentegodi” di Verona, è l’Inter ad uscire ittoriosa dopo una partita faticossissima e giocata su ritmi molto intensi. Più volte i padroni di casa hanno sfiorato dapprima il vantaggio e poi il pareggio, ma gli uomini di Mazzarri grazie alla propria tenacia hanno saputo tenere testa anche quando il fato gli si è messo contro. Due traverse infatti per i nerazzurri, oltre ai goal di Palacio e Jonathan, che sono bastati per mettere ko un Hellas comunque molto vivo e in partita quasi fino alla fine.
PRIMO TEMPO- Cinque minuti e c’è già il primo squillo: Icardi raccoglie un cross di Guarin con un colpo di testa, ma stampa il pallone sull’incrocio dei pali. Ci pensa però Palacio, dopo otto minuti a portare i suoi in vantaggio, con un goal di giustezza dopo un cross illuminante di un incontenibile Jonathan. I padroni di casa mettono fuori la testa quando Marquinho mette di poco sul fondo al fine di una spettacolare azione individuale. Toni bisticcia in area di rigore con Ranocchia; Donati chiede il calcio di rigore ma viene soltanto ammonito per proteste. L’ultimo brivido dei primi 45' minuti lo provoca Iturbe, con un cross che però nessuno riesce a toccare quanto basta per firmare il pareggio. Finisce così la prima frazione di gara.
SECONDO TEMPO- Parte la seconda metà di gara. Gli allenatori non adoperano cambi, i ventidue in campo saranno gli stessi dell’inizio. Minuto 55: punizione per l’Inter, batte Hernanes che colpisce il secondo legno della gara direttamente da calcio piazzato, senza alcuna deviazione a portiere nettamente battuto. Oltre che l’assist, arriva anche la gioia personale per Jonathan, bravo a dribblare Moras a seguito di una respinta in area e poi ad insaccare alle spalle di Rafael: 2-0 Inter. Poco dopo Moras ha l’occasione di rifarsi, ma da pochi passi non riesce a mettere in porta dopo un gran cross di Iturbe. Il match diventa piuttosto lento e finisce dopo la clamorosa doppia occasione per il Verona, poco cinico dapprima con Iturbe e poi con Romulo, ma soprattutto sfortunato per essersi trovato davanti un Handanovic fenomenale questa sera. Triplice fischio dell’arbitro Banti, al “Bentegodi” è 2-0 per i nerazzurri.
SORPASSATA LA FIORENTINA- Con questa vittoria i milanesi raggiungono quota 47 punti e superano la Fiorentina, che giocherà domani contro il Chievo ed avrà l’opportunità di portarsi a 48 punti. Fermo ancora a 40 invece l’Hellas, che domani potrebbe essere superato dalla Lazio, due punti indietro. Il Parma invece è tre lunghezze avanti, e domani potrebbe allungare ulteriormente il distacco.
TABELLINO:
VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (31' st Martinho), Maietta, Moras, Albertazzi; Sala, Donati (41' st Cirigliano), Marquinho (41' st Cacia); Romulo, Toni, Iturbe.
INTER (3-5-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Rolando; Jonathan, Guarin (29' st Kovacic), Cambiasso, Hernanes (46' st Kuzmanovic), D’Ambrosio (25' st Zanetti); Icardi, Palacio.
Marcatori: Palacio, Jonathan (I)
Ammoniti: Donati, Albertazzi (V); Cambiasso (I)
Espulsi: //
Arbitro: Banti di Livorno
FONTE: StopAndGoal.com
Hellas Verona-Inter 0-2, pagelle sintesi e tabellino (15/03/2014)
Pubblicato da Alessandro Creta 15 marzo 2014
HELLAS VERONA-INTER 0-2, PAGELLE SINTESI E TABELLINO- Vince per 2-0 l’Inter sul difficile campo dell’Hellas Verona: bella prestazione dei neroazzurri che con un gol per tempo, Palacio prima Jonathan poi, stendono un Verona parso non proprio al top della condizione. Primo tempo che l’Inter chiude in vantaggio grazie alla rete di Palacio arrivata poco prima del quarto d’ora. I neroazzurri partono bene e sfiorano l’1-0 già dopo 5 minuti con Icardi: il colpo di testa dell’argentino è però fermato dalla traversa. E’ l’altro attaccante argentino allora, Palacio, che porta avanti i suoi con un facile tocco sotto porta su assist laterale di Jonathan. Il Verona esce alla distanza dopo il gol subito e al 24esimo sfiora il pari con un destro da fuori di Marquinho prima che Toni non reclami vivacemente un rigore che Banti non concede (giustamente). Nella ripresa i neroazzurri cominciano subito forte, come nel primo tempo anche nel secondo un legno nega il gol agli uomini di Mazzarri. E’ Hernanes direttamente su punizione da posizione defilata a centrare il palo. Il raddoppio però non tarda ad arrivare ed al 63esimo è Jonathan a firmare il 2-0 dopo una bella azione dei neroazzurri. Il primo tentativo del brasiliano viene parato da Rafael, ma sulla respinta l’esterno dell’Inter è lesto e fa il 2-0. La reazione veneta è immediata e l’occasione per accorciare è grande: Moras però di testa da posizione centrale manda clamorosamente alto. Più nulla poi fino al 90esimo, quando Handanovic si guadagna il bel voto in pagella grazie ad un gran doppio intervento su Iturbe prima e Romulo poi. Finisce così dunque, con un bel 2-0 ottenuto da una bella Inter che sale momentaneamente al quarto posto in classifica, a più due sulla Fiorentina. Verona fermo a 40. Ecco ora di seguito le pagelle della partita ed il video del gol di Palacio:
Hellas Verona (4-3-3): Rafael 5,5; Cacciatore 6 (76' Martinho sv), Moras 5,5, Maietta 5, Albertazzi 4,5; Sala 5, Donati 5,5 (86' Cirigliano sv), Marquinho 6 (Cacia sv); Rômulo 6,5, Toni 6, Iturbe 6.
Inter (3-5-2): Handanovic 7; Campagnaro 6, Ranocchia 6,5, Rolando 6; Jonathan 7, Guarín5,5 (74' Kovacic 6,5), Cambiasso 6,5, Hernanes 6,5 ( Kuzmanovic sv), D’Ambrosio6 ( Zanetti sv); Palacio 7, Icardi 6
FONTE: SerieANews.com
Hellas Verona-Inter 0-2, le pagelle
15 marzo 2014 23:15 Fabio Piscopo Copertina, Le partite
Handanovic 7 – Due interventi monstre a tempo scaduto dopo novanta minuti passati a girarsi i pollici.
Rolando 6.5 – Diligente, concentrato, determinato. Promosso anche a sinistra.
Ranocchia 7 – Mette la museruola a Toni e lo costringe a brontolare per tutta la partita.
Campagnaro 6 – Soffre le accelerazioni di Iturbe ed è il meno brillante del terzetto difensivo.
Jonathan 7.5 – Abusa senza soluzione di continuità dell’ “irreprensibile Albertazzi” e timbra il cartellino col solito gollonzo generato da un rimpallo fortunoso. Prova scintillante sotto gli occhi di Prandelli.
Guarin 6 – Tanta sostanza, poca qualità e un paio di palloni spediti nell’esosfera.
dal 73' Kovacic 6.5 – Venti minuti molto positivi negli spazi lasciati da un Verona alle corde.
Cambiasso 6.5 – Bravo a ricucire il gioco a garantire adeguata copertura al linea difensiva.
Hernanes 5.5 – Impalpabile nel primo tempo. Entra in partita dopo l’incredibile traversa colpita su punizione. Cresce nel finale a risultato ormai acquisito.
dal 92' Kuzmanovic s.v. – Solo un paio di minuti per far rifiatare Hernanes, dolorante per un colpo al piede.
D’Ambrosio 6.5 – Mandorlini agevola il suo esordio dal primo minuto impiegando Iturbe sulla fascia sinistra. Sempre puntuale nelle chiusure e preciso negli appoggi.
dal 69' Zanetti s.v. – Entra al posto dell’ex granata quando il Verona ha già mollato.
Palacio 7 – Moto perpetuo. Oltre allo straordinario lavoro senza palla ha il merito di sbloccare il risultato.
Icardi 6 – Partenza sprint con due occasioni di testa nei primi 5 minuti. Pecca di continuità nel corso della gara.
All. Mazzarri 7 – Squadra in condizione e sempre sul pezzo. Ci sono margini per un finale di stagione in crescendo anche dal punto di vista del gioco.
FONTE: SpazioInter.it
Calciomercato, Verona: il Liverpool piomba su Iturbe
Di proprietà del Porto, Iturbe – talento del Verona – è uno degli obiettivi primari del Liverpool. Ma la concorrenza non manca
Il suo cartellino, però, è ancora nelle mani del Porto fino al possibile riscatto dell’Hellas Verona, e il Liverpool starebbe cercando di anticipare tutta la concorrenza trattando direttamente coi lusitani. Secondo Metro i Reds hanno individuato nell’argentino il rinforzo ideale per l’anno prossimo e sarebbero in atto colloqui coi dirigenti portoghesi per lui.
FONTE: SoccerMagazine.it
Calciomercato Inter, Ausilio scatenato: da Iturbe a Morata, le ultime mosse
di Fabrizio Romano
13/mar/2014 08.43.00
ESCLUSIVA - Contatti concreti per Iturbe, dopo l'interesse anticipato mesi fa su Goal. Poi la missione in Spagna: tanti nomi sul taccuino nerazzurro.
Era ottobre, quando l'idea iniziava a circolare nei corridoi di Corso Vittorio Emanuele. Primi contatti, telefonate, su Goal Italia vi rivelavamo di Juan Manuel Juan Manuel Iturbe come profilo decisamente apprezzato dai dirigenti dell'Inter e da Walter Mazzarri, che nell'ex River Plate vede qualcosa del primo, grezzo Lavezzi. Un apprezzamento condiviso anche da Erick Thohir.
Perché Iturbe è giovane, salta l'uomo, ha un potenziale da giocatore di livello internazionale e al Verona sta dimostrando tutto il suo valore. Con caratteristiche che mancano nel reparto offensivo dell'Inter, dove manca un Lavezzi di turno, capace di puntare l'uomo, dare fantasia, cercare l'uno contro uno. Per questo, nell'estate scorsa era emerso proprio il nome di Iturbe, l'idea prestito dal Porto tentava. Ma avendo già Icardi e Belfodil in rosa si era deciso di non allargare troppo il reparto offensivo. Ne ha goduto l'Hellas, che ha strappato poi all'Espanyol il gioiellino argentino ora conteso da mezza Europa.
E adesso? Adesso, l'Inter ci sta facendo più di un pensiero. Perché Piero Ausilio, direttore dell'area tecnica, ha avuto un colloquio qualche settimana fa con gli agenti di Iturbe, con cui il rapporto è ottimo. Una chiacchierata informativa per metterli a conoscenza dell'interesse concreto. Per caratteristiche tecniche, qualità e perché quel tipo di giocatore può intrigare l'Inter, che verosimilmente non tratterrà Belfodil in estate e lascerà andare anche Diego Milito, quindi alla caccia di rinforzi in attacco. Insomma, gli apprezzamenti per Iturbe non sono mancati. E sono stati ricambiati. Perché a Juan l'idea del mondo argentino che avvolge l'Inter piace molto, oltre al fascino immutato della grande squadra.
Economicamente, l'operazione sarebbe sostenibile con una collaborazione insieme al Verona per il riscatto da 15 milioni fissato con il Porto (che l'Inter contatterà presto, forte di ottimi rapporti, anche per completare le pratiche avviate per il riscatto di Rolando con l'agente del difensore, di cui vi avevamo già preannunciato).
In questo momento, quindi, Iturbe è un nome sul tavolo dell'Inter. Tra i vari profili che saranno sondati in estate c'è anche lui. Perché l'Hellas sa che molto probabilmente perderà la sua stella, tanto da aver già avviato i contatti per poter prendere Tito Villalba, gioiello classe '94 del San Lorenzo.
Su Iturbe, infatti, l'Inter non è assolutamente sola e di questo è stata informata prontamente anche dall'entourage del ragazzo: Walter Sabatini ha avviato i dialoghi per conto della sua Roma da mesi, la Juventus lo studia da vicino sin dallo scorso autunno, il Liverpool manda continuamente i propri scout a visionarlo perché allettato dalla possibilità di un altro colpo in Italia 'alla Coutinho'. A questa lista, si aggiunge anche l'Inter. Dopo i contatti di ottobre, un nuovo incontro nelle scorse settimane. Ma per definire le trattative c'è ancora tempo, come per inserimenti di altri club. Che non vanno esclusi, dato il rendimento di Iturbe e l'occasione di mercato.
[...]
FONTE: Goal.com
NEWS di Maurizio De Santis 12 marzo 201417:46
Il Verona ha il nuovo Iturbe: Hector Villalba (video)
L'esterno d'attacco del San Lorenzo ha solo 18 anni ma è già un fenomeno. Juventus e Roma hanno acceso i riflettori su di lui, gli scaligeri pesano a Villalba per colmare il possibile vuoto lasciato da Iturbe a fine stagione.
Lo straordinario gol di Héctor Villalba al Racing |
Chi è Villalba? A 10 anni entra nelle giovanili del club, fa tutta la trafila ed esordisce con la maglia della prima squadra il 19 agosto 2012: scampoli di gioco contro l’Estudiantes nel Torneo Inicial. L’anno successivo è quello della consacrazione, con Pizzi in panchina Villalba trova continuità di gioco, di rendimento e 3 gol nella prima parte della stagione (Inicial) quella chiusa a dicembre scorso con il successo del San Lorenzo. Baricentro basso, fisico agile e leggero ma resistente (alto 172 cm, 70 kg di peso). Veloce, dotato di ottimo dribbling, di una progressione devastante: è perfetto come esterno d’attacco, ma all’occorrenza può essere impiegato anche in altri ruoli d’attacco.
FONTE: Calcio.FanPage.it
SERIE A
Tutti gli uomini del ct: risale Ranocchia, scende Toni. E poi c'è Jonathan
16.03.2014 07.05 di Alessandra Stefanelli
Comunque vada, Cesare Prandelli non sarà rimasto deluso. Il ct azzurro ieri sera ha assistito dalla tribuna d'onore del Bentegodi al match tra Hellas Verona e Inter, raccogliendo indicazioni decisamente interessanti. In primis dalla formazione nerazzurra, per l'occasione più azzurra del solito. Walter Mazzarri ha infatti deciso di dare fiducia in primis ad Andrea Ranocchia, che dopo la prestazione estremamente convincente offerta contro il Torino ieri si è ripetuto annullando anche un bomber navigato come Luca Toni, in secundis a Danilo D'Ambrosio, anche se la presenza di quest'ultimo dal primo minuto è stata forzata dal forfait dell'ultim'ora di Yuto Nagatomo, frenato da un guaio muscolare e spedito per questo in tribuna.
Aveva poco da dimostrare Toni, di cui ormai le qualità sono ben note a tutti. Tuttavia la seconda prestazione monstre consecutiva del centrale umbro ha offuscato la prova del centravanti, che dovrà ancora faticare da qui a maggio per convincere il commissario tecnico a puntare su di lui. Si spalancano, invece, le porte del Brasile per Ranocchia, aiutato non solo dalle prestazioni ma anche dal momento di forma non esaltante dei suoi rivali diretti (su tutti Ogbonna). D'Ambrosio, invece, dovrà aspettare tempi migliori: la prova non è stata memorabile e non sembrano esserci i tempi tecnici per una convocazione in extremis.
Un discorso a parte merita, invece, Jonathan. La parabola del Divino è stata incredibile: arrivato in Italia tra lo scetticismo generale, ha inanellato prima pessime prestazioni che gli sono valse sfottò sul web e sui social network, poi prove via via sempre più convincenti. Fino a questa stagione, quella della consacrazione. Il brasiliano, ieri protagonista con un assist e un gol, non ha mai nascosto la volontà di vestire la maglia italiana, ma ha anche ammesso che in questo momento manca il tempo materiale per pensare a una sua presenza al Mondiale, anche solo per gli aspetti burocratici. Forse a vestire la maglia azzurra non ci arriverà mai, intanto però Jonathan lancia un messaggio importante: si può non nascere fenomeni e riuscire ugualmente, attraverso il duro lavoro, ad arrivare in alto.
SERIE A
Inter, D'Ambrosio: "Non ho avuto difficoltà di ambientamento in nerazzurro"
15.03.2014 23.49 di Marco Frattino
Presente in campo al Bentegodi per la gara tra Verona e Inter, l'esterno nerazzurro Danilo D'Ambrosio ha parlato del successo della formazione di Mazzarri ai microfoni di Mediaset Premium: "L'importante era vincere a prescindere da chi giocava. Sono stato felice di scendere in campo, è stato importante conquistare tre punti contro una squadra insidiosa. Prandelli sugli spalti? Non lo sapevo, se mi ha osservato ne sono felice. Europa? Mancano dieci gare, saranno altrettante finali. Vogliamo conquistare il maggior numero di punti per puntare in alto. Difficoltà di ambientamento dal Torino all'Inter? E' stato un ambientamento facile perché ci sono campioni in campo e fuori, mi hanno dato tanti consigli. Zanetti mi ha incoraggiato prima di giocare stasera, per me è un orgoglio e una grande motivazione".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Moras: "E' mancato solo il gol, presto torneremo a vincere"
15.03.2014 23.42 di Marco Frattino
Intercettato dai microfoni di Mediaset Premium dopo Verona-Inter, il difensore scaligero Vangelis Moras ha commentato il ko dell'Hellas: "La nostra prestazione è stata positiva, è mancato solo il gol. È un periodo negativo per noi sotto il profilo dei risultati, ma ci siamo e vogliamo continuare a giocare così. Presto arriverà anche il risultato positivo. Europa? Parlare di coppe non ci ha condizionato, noi - ha spiegato Moras - vogliamo continuare a fare bene. Non molliamo, vogliamo chiudere il campionato in alta classifica. Abbiamo evidenziato di essere un buon gruppo, continueremo su questa strada".
ALTRE NOTIZIE
Inter, Rolando: "Non guardiamo la classifica. Napoli-Porto? Passano i lusitani"
15.03.2014 23.35 di Marco Frattino
Intercettato dai microfoni di Mediaset Premium dopo la vittoria dell'Inter sul campo del Verona, il difensore nerazzurro Rolando ha dichiarato: "Stiamo facendo bene da un mese, c'è fiducia e tutto è diventato più facile. L'arrivo di Hernanes e il rientro di Icardi ci hanno aiutati, la squadra ha preso fiducia dopo qualche vittoria. La classifica è cambiata in poco tempo, ora siamo soddisfatti di aver battuto una squadra insidiosa. Classifica? La guardiamo alla fine della stagione, al momento è solo un punto di riferimento".
La crescita in nerazzurro? "Sono felice del mio rendimento, è coincisa con la crescita di tutta la squadra".
Napoli-Porto? "Ho giocato in entrambe le squadre, ho parlato con D'Ambrosio che è napoletano. All'andata ha vinto il Porto per 1-0, al ritorno vincono gli azzurri per 3-2 ma passeranno i lusitani. Mi piace tanto Napoli, ma tifo per il Porto".
SERIE A
Verona, Mandorlini: "Futuro all'Inter? Sono già stato fortunato da calciatore"
15.03.2014 23.30 di Marco Frattino
Attraverso i microfoni di Mediaset Premium, il tecnico del Verona Andrea Mandorlini ha commentato il ko interno contro l'Inter: "Abbiamo offerto una buona prestazione nel primo tempo, è un momento particolare perché incassiamo qualche gol che in precedenza non avremmo preso. C'è qualche difficoltà rispetto a prima, forse siamo cambiati. Difficoltà in casa? Le altre squadre ci affrontano diversamente, riscontriamo maggiori difficoltà e concediamo qualcosa sia in attacco che in difesa. Per fortuna abbiamo già 40 punti in classifica (ride, ndr). Abbiamo perso contro una buona Inter. Ora dobbiamo lavorare per evitare certi errori. Sono tuttavia soddisfatto e contento della prestazione dei ragazzi".
Jorginho? "Manca al nostro scacchiere, ma purtroppo è andato al Napoli e non torna più (ride, ndr)".
Allenare l'Inter un giorno? "Credo di essere stato fortunato a giocare nella squadra del mio cuore durante la carriera da calciatore. Sono soddisfatto del passato e nessuno potrà cancellarlo, l'Inter sarà sempre la squadra del mio cuore. Ho avuto la gioia di giocare e vincere all'Inter. Stasera ero orgoglioso di sfidare i nerazzurri, lo sarei stato di più riuscendo a vincere. Abbiamo però fatto una bella figura".
ALTRE NOTIZIE
Inter, Rolando ammette: "La diffidenza nei miei confronti ci poteva stare"
15.03.2014 23.25 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport al termine di Verona-Inter, chiusasi sullo 0-2, è intervenuto il difensore nerazzurro Rolando: "Per vincere le partite è fondamentale la difesa, se la squadra non prende gol diventa più facile vincere perché davanti c'è sempre qualcuno che segna. Diffidenza nei miei confronti? Ci sta che la gente non avesse fiducia in me perché a Napoli avevo giocato poco, ma non molti sanno che a Napoli ero arrivato in ritardo dopo diversi mesi senza giocare. All'Inter sono arrivato al momento giusto e ho avuto il tempo di ritagliarmi il mio spazio".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Mandorlini non ci sta: "Non si può parlare di crisi a 40 punti"
15.03.2014 23.22 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport al termine di Verona-Inter, chiusasi sullo 0-2, è intervenuto il tecnico scaligero Andrea Mandorlini: "Quando è troppo facile è sempre una sorpresa che sbagli, ma sono contento della prestazione di Moras. Sono deluso perché dovevamo fare risultato, è un po' che ci manca, la squadra gioca ma gli episodi non girano. Pur lavorando e creando non riusciamo ad essere concreti come ci capitava tempo fa. I due reparti si sono allungati alle metà del secondo tempo ma ci sta, noi però abbiamo fatto un'ottima partita e ci sta di perdere".
Sul momento di crisi: "Abbiamo 40 punti, ben venga la crisi con 40 punti. Abbiamo fatto sempre la nostra partita, poi ognuno può dire quello che vuole. Siamo convinti di quello che stiamo facendo, sapevamo di poter fare risultato contro una grande squadra e già questo modo di pensare è importante per una squadra che era in Serie B. Le squadre ora vengono qui diversamente, prima forse non ci davano la stessa importanza. È un momento in cui non riusciamo a essere decisivi e concreti, ma siamo lì da mesi. Siamo meno lucidi davanti, dobbiamo migliorare questo aspetto, ma abbiamo fatto tanti punti prima".
Sulle scelte di questa sera: "Sala e Romulo potevano essere decisivi, le occasioni più importanti sono nate lì. Qualcosa abbiamo pagato, ma abbiamo fatto male lì dove avevamo pensato di poter fare male, cioè sul centro-destra. Abbiamo creato diverse occasioni, forse non tutte così decisive, poi le partite prendono altri aspetti. Al di là di questi episodi, abbiamo giocato quasi sempre solo noi, abbiamo messo 7-8 palle a zona e non è andata. Devo fare i complimenti a Sala, è cresicuto tantissimo e ha fatto una partita importante. Ci stiamo preparando anche per un discorso futuro".
SERIE A
Mazzarri: "Nessun problema all'Inter, a giugno potremo parlare del rinnovo"
15.03.2014 23.19 di Marco Frattino
Intervistato dai microfoni di Mediaset Premium, il tecnico dell'Inter Walter Mazzarri ha commentato la vittoria conquistata contro il Verona di Mandorlini: "Complimenti al Verona, dopo il vantaggio ci ha messo in difficoltà. Il Bentegodi è un campo difficile, sono felice della vittoria".
Classifica? "Non la guardo, noi dobbiamo continuare a crescere e arrivare più in alto possibile. Guarderemo la graduatoria a fine stagione, per fare le giuste considerazioni che al momento sarebbero premature. Ora pensiamo al finale di stagione, in base a questo sarà programmata la prossima annata".
Futuro? "E' stata strumentalizzata una risposta che ho dato ieri in conferenza. Mi era stato chiesto su un possibile rinnovo, ho risposto che per il contratto non c'è fretta e che potremmo parlarne a giugno. Credo di essere stato chiaro, non ho parlato della prossima stagione ma di un eventuale rinnovo. Io ho un accordo fino al 2015, non ho mai messo in discussione il futuro all'Inter. Ho spiegato come è andata la situazione, che può essere tranquillamente verificata riascoltando la conferenza integrale".
Obiettivi? "Abbiamo dieci gare a disposizione, tireremo le somme a giugno e proveremo a conquistare i trenta punti ancora in gioco. Sicuramente - conclude l'allenatore - dobbiamo lavorare e crescere".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Moras: "Momento delicato per noi, la palla non vuole entrare"
15.03.2014 23.13 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport al termine di Verona-Inter, chiusasi sullo 0-2, è intervenuto il difensore scaligero Evangelos Moras: "È un momento delicato per noi, dobbiamo dimostrare di voler fare di più. Abbiamo provato a fare tutto, potevamo rientrare in partita con la mia occasione ma ci sta. È un periodo che la palla non entra ma dobbiamo provare a fare qualcosa di buono. Abbiamo tante occasioni ma non riusciamo a fare gol, è un periodo un po' di così. Non parlo di Europa, ma possiamo restare in buona posizione in classifica".
SERIE A
Mazzarri: "All'Inter anche la prossima stagione, per il rinnovo c'è tempo"
15.03.2014 23.11 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport al termine di Verona-Inter, chiusasi sullo 0-2, è intervenuto il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri: "Il terzo posto? Noi parliamo come abbiamo sempre parlato, ogni gara in casa o fuori va fatta come oggi, deve essere sempre la stessa cosa. Ci prepariamo con un canovaccio ben preciso e questo è per quest'anno il nostro obiettivo. Hernanes? Se l'abbiamo voluto è perché serviva, quando la società mi ha chiesto cosa potevamo fare a gennaio ho chiesto un giocatore come lui, l'avevo richiesto anche al Napoli e nel nostro contesto può fare la differenza. Non avevamo giocatori con le sue caratteristiche, con lui la squadra gioca più tranquilla anche se non è al 100%".
Sul proprio futuro: "Io all'Inter anche l'anno prossimo? Sicuro, ho un contratto fino al 2015. Qualcuno ha strumentalizzato le mie parole di ieri, per i contratti c'è tempo ma in questo momento non ci penso, i miei input sono rivolti alla squadra. Bisogna fare un certo finale di campionato e poi dare il via a una stagione che possa essere migliore. Io cerco di inculcare alla squadra una certa mentalità, i ragazzi non erano abituati a giocare a certi livelli. Bisogna recuperare palla il più presto possibile e poi ripartire, i ragazzi hanno cercato di fare così".
Sulla prestazione di Icardi: "Buona dal punto di vista della voglia e della volontà, io sono sempre contento se un giocatore sposa questo modo di pensare. Deve migliorare alcuni movimenti, non tanto nel finalizzare ma nel far salire la squadra. In alcuni momenti loro ci hanno schiacciati e lui deve imparare queste cose per giocare in un grande club come l'Inter. Il mio gesto sul gol di Palacio? Spesso quando andiamo in vantaggio, lasciamo calare la tensione. Ho chiesto ai miei di giocare come se si fosse 0-0".
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle del Verona - Disastro Albertazzi, Toni annullato da Ranocchia
15.03.2014 22.55 di Alessandra Stefanelli
Rafael 5,5: Non ha colpe sulla rete di Palacio, ma forse poteva fare qualcosa in più sulla respinta corta da cui scaturisce la rete del 2-0 di Jonathan.
Cacciatore 5,5: Con D'Ambrosio non deve quasi mai fare gli straordinari, tuttavia la sua partita non brilla né dal punto di vista difensivo che offensivo. Dal 75' Martinho 6: Sfiora il gol appena entrato.
Moras 5: Si fa spesso anticipare da Icardi, anticipandolo una sola volta con un intervento rischioso ma pulito. Per il resto viene puntualmente sovrastato.
Maietta 5: Come il compagno di reparto, fatica a contenere Palacio. Che il cartellino lo timbra anche oggi. Difesa da rivedere anche oggi.
Albertazzi 5: Fa una fatica incredibile contenere Jonathan, che dalle sue parti fa quello che vuole. L'ammonizione in avvio di ripresa lo limita ulteriormente.
Sala 5,5: Prova qualche giocata in avanti soprattutto nel primo tempo, ma senza mai incantare. Da rivedere in gare più abbordabili.
Donati 5,5: Perde quasi tutti i duelli in mezzo al campo, senza mai riuscire a fare buon filtro. Dall'86' Cirigliano s.v.
Marquinho 6,5: Tra i migliori dei suoi, forse unica scelta azzeccata di Mandorlini. Sfiora il gol e non si ferma praticamente mai. Dall'86' Cacia s.v.
Romulo 6: Tra i più positivi oggi, sfiora il gol in un paio di occasioni anche se paga il fatto di giocare su una fascia a cui non è abituato. Nel finale poteva fare meglio sulla ribattuta di Handanovic.
Toni 5: Ranocchia lo annulla, lui prova a conquistarsi un rigore di mestiere. Banti non ci casca.
Iturbe 6: Primo tempo anonimo, poi cresce nella ripresa sfiorando anche il gol. Non incanta come in altre occasioni, forse paga la pressione di trovarsi di fronte a una delle squadre che lo vogliono di più.
SERIE A
Inter, Jonathan: "Champions difficile, abbiamo il dovere di puntare in alto"
15.03.2014 22.52 di Marco Frattino
Intercettato dai microfoni di Mediaset Premium al termine di Hellas Verona-Inter, Jonathan ha commentato la vittoria nerazzurra maturata al Bentegodi. L'esterno ha siglato il 2-0 contro la formazione scaligera. "Abbiamo ottenuto un grande successo su un campo difficile - ha ammesso Jonathan - abbiamo offerto una grande prestazione. Nel primo tempo abbiamo sofferto dopo il nostro gol ma nella ripresa abbiamo seguito le indicazioni di Mazzarri, siamo felici per i tre punti. Dopo la gara contro la Juve, ci siamo guardati in faccia e cambiato registro. Obiettivo quarto posto? Puntiamo la Champions League, ma sappiamo che è un obiettivo difficile. Abbiamo tanti punti di ritardo, c'è però il dovere di puntare sempre in alto".
Prandelli era presente al Bentegodi. Possibile una convocazione nell'Italia? "Io penso solo a fare bene ma, se dovesse esserci l'occasione, sarei felice di vestire l'azzurro. Non ho mai giocato col Brasile, sarei onorato di giocare per l'Italia. Tuttavia so che è molto difficile, manca poco al Mondiale. Nulla è impossibile ma è molto difficile".
SERIE A
Inter, Jonathan: "Mondiale? Difficile, ma se Prandelli chiama io vado"
15.03.2014 22.43 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport al termine di Verona-Inter, chiusasi sullo 0-2, è intervenuto il laterale dell'Inter Jonathan: "Una vittoria importantissima perché ora loro restano dietro di noi nella corsa all'Europa League, ora dobbiamo guardarci anche dal Parma. Domani tiferò sicuramente contro la Fiorentina. Secondo me non è la mia miglior partita in nerazzurro, ne ho gioicate altre migliori, ma la squadra ha meritato la vittoria e speriamo di continuare così. Mazzarri ci ha sempre detto che il momento di sfortuna sarebbe passato con il lavoro, ora non dobbiamo guardare la classifica ma solo la prossima partita. Prandelli? In questo momento è difficile, manca poco al Mondiale. Manca anche qualche aspetto burocratico, ma se c'è la possibilità di andare io ho già detto che ci andrei di corsa. Se mi chiama io vado, ma adesso devo solo pensare a lavorare".
ALTRE NOTIZIE
Bologna, Cristaldo: "A Verona ho reagito male, mi dispiace"
14.03.2014 12.44 di Chiara Biondini
L'attaccante del Bologna, El Churry Cristaldo ha parlato questa mattina in conferenza stampa a due giorni dalla sfida di campionato contro il Livorno: "A Verona ho reagito male, mi dispiace perché sono stato costretto a saltare la scorsa partita per squalifica ma mi servirà come lezione. Noi attaccanti sentiamo la responsabilità del gol che in questo momento fatica ad arrivare: dobbiamo arrivare tutti più vicini alla porta, la stessa compattezza che dimostriamo in fase difensiva va messa in campo anche in attacco, per creare più situazioni potenziali da gol. A Livorno per noi dovrà essere come una finale: per me si tratta della prima stagione in carriera in cui lotto per la salvezza, mi servirà tanto nella mia crescita personale".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10:35 | 17/03
Verona - Inter, ancora scontri: attese sanzioni
Polizia a lavoro per individuare i facinorosi: promesso il pugno durissimo
VERONA INTER - Sabato sera, a termine della sfida tra Hellas Verona ed Inter, ci sono stati alcuni scontri tra i tifosi. A riferirlo è stata oggi "L'Arena", secondo cui nel corso dei tafferugli ci sarebbero stati anche diversi feriti tra i poliziotti, intervenuti per sedare gli scontri: alcuni di questi sarebbero stati ustionati da bombe carta.
INCIVILI - Adesso, stando alle ultime, la polizia si sarebbe messa in moto per individuare i colpevoli degli scontri. Queste le parole del questore di Verona, Danilo Gagliardi: «È da stamattina alle sei (ieri, ndr) che i miei uomini stanno visionando il materiale filmato sabato sera. Non si faranno sconti a nessuno». Insomma, il rischio è di arrivare a nuove sanzioni per i tifosi, ma forse non per le società.
by Michele Ruotolo
09:24 | 16/03
Inter, svista al Bentegodi: Mazzarri diventa... Mazzani
INTER MAZZARRI – Capitano tutte a lui: sì, ci riferiamo a Walter Mazzarri, che era stato preso di mira, ad esempio, dal team manager del Parma, il quale aveva dichiarato su Facebook: «Ogni volta che vedo le conferenze stampa di Mazzarri mi sorge sempre un dubbio: ma è proprio così coglione o pensa davvero che lo siamo noi? Probabilmente sono vere entrambe le cose». Multa per Alessandro Melli, ma l’episodio che stiamo per raccontarvi è tutt’altro che serio.
CHE SVISTA! - Capita di sbagliare e di confondersi ed in questi casi la conseguenza può essere che alla fine venga indicato un allenatore che... non esiste. Ieri al Bentegodi durante la presentazione delle formazioni ufficiali di Hellas Verona-Inter non è stato indicato Walter Mazzarri come allenatore nerazzurro, ma tal... Mazzani. La prova? Ecco di seguito la foto del maxi-schermo, che sta circolando in queste ore:
10:09 | 16/03
Inter, Ranocchia: «Siamo in forma, ma non fermiamoci»
INTER RANOCCHIA – Intervenuto ai microfoni di “Inter Channel” ieri sera al termine della partita, Andrea Ranocchia ha commentato il successo contro l’Hellas Verona: «Grazie dei complimenti, sono contento per la vittoria. Avevo detto che sarebbe stata una battaglia, è stata dura anche per la Juventus, ma è andata bene. Arbitro? Partita perfetta, decidendo bene su tutti gli episodi. Merita i complimenti. Non è stato facile per me rientrare e far bene, ma mi sono sempre allenato bene aspettando la mia occasione. Ora bisogna continuare così», ha dichiarato il difensore nerazzurro.
LA RISALITA – Ranocchia ha poi aggiunto. «Anche quando ho giocato bene in passato, mi sono sempre comportato da professionista, è l’unico modo che conosco per far bene. Quarto posto? Bell’effetto, stiamo risalendo, facendo benissimo. Abbiamo ritrovato una grande forma fisica, tutti corriamo tantissimo fino alla fine, ma il campionato è lungo e non dobbiamo accontentarci».
by Silvana Palazzo
22:41 | 15/03
Serie A, 28^ giornata: Hellas Verona - Inter, le pagelle
INTER HELLAS VERONA FORMAZIONI - Un'ottima Inter sbanca il Bentegodi e si rilancia nella lotta al quarto posto. L'Hellas gioca una buona gara ma spreca alcune ghiotte occasioni da rete e subisce la seconda sconfitta consecutiva. Di seguito vi proponiamo le nostre pagelle dell'incontro:
Hellas Verona
Rafael 6 - Non ha particolari colpe sui gol, evita un passivo più ampio con alcuni buoni interventi. Preciso.
Cacciatore 6 - Controlla bene D'Ambrosio, accompagna a dovere la manovra offensiva. Diligente. Dal 73' Martinho s.v
Maietta 5,5 - Gioca una buona gara macchiata in maniera netta dall'errore in occasione del secondo gol nerazzurro. Svagato.
Moras 5,5 - Il centrale greco soffre la velovità di Palacio e perde tutti i duelli con Icardi. Si divora un gol facile facile nel secondo tempo. Statuina.
Albertazzi 5 - Nel primo tempo Jonathan lo salta e lo manda al bar con regolarità, cresce di tono nella ripresa ma sono gravi le responsabilità sul primo gol. Inesperto
Sala 6 - Prova a contenere e garantire copertura in fase di non possesso, timido quando è chiamato ad offendere. Timido.
Donati 5,5 - Fa poco filtro davanti la difesa anche se l'Hellas non corre particolari pericoli per vie centrali. Dal 84' Cirigliano
Marquinho 6 - Sempre pericoloso quando ha la palla tra i piedi, il più propositivo della linea mediana. Insidioso. Dal 84' Cacia
Iturbe 6,5 - Sul primo passo non lo fermi mai, salta l'uomo con facilità. A volte si fa prendere troppa dalla frenesia quando deve concludere a rete. Turbo.
Toni 5,5 - Passa metà gara a discutere contro avversari e Banti, in difficoltà contro l'attenta difesa avversaria. Nervoso.
Romulo 6,5 - E' l'uomo ovunque della formazione di Mandorlini, spinge bene ma non trova l'intuizione giusta. Indispensabile.
Mandorlini 5,5 - Non commette grandissimi errori ma l'Hellas ha smarrito la via della rete e quindi dovrà inverire la rotta.
Inter
Handanovic 6,5 - Non viene impegnato quasi mai dagli attaccanti avversari, sicuro nelle uscite. Super quando dice no a Romulo nel finale. Leader
Campagnaro 6,5 - Torna titolare dopo un periodo non troppo felice e sfodera una prestazione attenta dove spesso fa valere il fisico. Guerriero.
Ranocchia 6,5 - Controlla bene Toni, galavanizzato dalla presenza del c.t Prandelli in tribuna. Ritrovato.
Rolando 6,5 - Di testa le prende tutte, tempestivo anche quando viene sifdato dalla velocità di Romulo. Sicurezza.
Jonathan 8 - L'uomo della partita, salta sempre Albertazzi e dai suoi piedi nascono tutte le occasioni nerazzurre. Strepitoso l'assist per il gol di Palacio, chiude la gara con il quarto sigillo del suo campionato. Divino.
Guarin 6 - Muscoli e polmoni per il centrocampo nerazzurro, gli manca l'acuto risolutivo. Dal 73' Kovacic s.v
Cambiasso 6,5 - E' tornato su ottimi livelli di forma, bene sia in fase difensiva che in quella di costruzione dell'azione. Regista
Hernanes 6,5 - Primo tempo anonimo, sembra rimanere a guardare i compagni di reparto. Nella seconda frazione entra con un piglio diverso e diventa l'uomo più pericoloso con una traversa colpita. Profeta
D'Ambrosio 5,5 - Timido e impacciato, potrebbe spingere di più e meglio. Da rivedere. Dal 69' Zanetti 6- Entra con grande determinazione e aiuta la squadra nel possesso palla finale.
Palacio 7 - Segna, tiene su la squadra e non perde un pallone. Cosa chiedergli di piu?
Icardi 6 - Il suo impatto è positivo, prende una traversa e si fa valere sulle palle alte. Vistoso il calo registrato nel secondo tempo.
Mazzarri 6,5 - E' la sua vittoria, oggi si è vista una squadra che risponde perfettamente al credo tattico dell'allenatore toscano.
by Daniele Longo
09:00 | 13/03
Inter: sondaggio per Iturbe, si lavora al riscatto di Rolando
Gli aggiornamenti sui possibili affari della società nerazzurra.
CALCIOMERCATO INTER ITURBE ROLANDO – Cresce la fila per Juan Manuel Iturbe, che ora fa gola anche all’Inter: qualche settimana fa Fassone e Ausilio anche incontrato l’agente Pierpaolo Triulzi per sondare il terreno sull’attaccante che l’Hellas Verona ha presto in prestito con opzione per il riscatto dal Porto. Non è ancora chiaro se in futuro nascerà una trattativa, di certo c’è al momento che la società nerazzurra si sta muovendo sul mercato. E non solo in Italia...
[...]
by Silvana Palazzo
14:06 | 13/03
Verona, retroscena: quando Iturbe era del Gallipoli
L'attaccante argentino piaceva molto alla squadra pugliese, ma anche al Napoli: ecco la storia
HELLAS VERONA ITURBE GALLIPOLI - Una storia di mercato interessato proveniente direttamente dal passo: è quella di Juan Iturbe, l'attaccante che sta facendo impazzire di gioia i tifosi dell'Hellas Verona. L'ha raccontata ieri l'esperto di mercato Gianluca Di Marzio: il giocatore che oggi piace a tutti, poteva essere del... Gallipoli.
SLIDING DOORS - E' successo qualche tempo fa: Iturbe, giocatore attualmente ancora di proprietà del Porto ma in prestito a Verona, aveva interessato molti. Tra questi il Gallipoli, intenzionato ad ingaggiarlo dalle giovanili del Cerro Porteno: ci fu anche un incontro per lui, ma alla fine non se ne fece nulla. Il ragazzo ancora non sa dove si trova Gallipoli... Più recente invece l'interessamento del Napoli, in questo caso diamo per scontato che l'argentino sappia bene dove si trova la città campana.
by Michele Ruotolo
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A, L'ANTICIPO È VERONA-INTER: I NERAZZURRI VINCONO PER 0-2
Sabato 15 Marzo 2014
VERONA -Verona sconfitto dall'Inter per 0-2. All'andata è finita 4-2 per l'Inter, che così mise fine a un digiuno di vittorie di quasi un mese.
Poi c'è la classifica: se in Veneto inseguono una impensabile (ad agosto) qualificazione europea, i nerazzurri vincendo si troverebbero per una notte al quarto posto, superando la Fiorentina.
TABELLINI
Verona-Inter 0-2 (0-1).
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael 6, Cacciatore 6 (30'st Martinho sv), Moras 6, Maietta 5,5, Albertazzi 5, Marquinho 5,5 (40'st Cacia sv), Donati 5,5 (40'st Cirigliano sv), Sala 6, Iturbe 6,5, Toni 5,5, Romulo 5,5. A disposizione: 12 Nicolas, 4 Pillud, 11 Jankovic, 17 Donsah, 19 Rabusic, 23 Gonzalez, 25 Marques, 30 Donadel. All.: Mandorlini 5,5.
INTER (3-5-2): Handanovic 6,5, Campagnaro 6, Ranocchia 6,5, Rolando 6, Jonathan 7, Guarin 6 (28'st Kovacic 6), Cambiasso 6, Hernanes 6,5 (46'st Kuzmanovic sv), D'Ambrosio 6 (24'st Zanetti 6), Icardi 6, Palacio 6,5. A disposizione: 12 Castellazzi, 30 Carrizo, 6 Andreolli, 20 Botta, 21 Taider, 22 Milito, 25 Samuel. All.: Mazzarri 6,5.
Arbitro: Banti di Livorno 6.
Reti: 13' pt Palacio, 17' st Jonathan
Ammoniti: Donati per proteste, Cambiasso e Albertazzi per gioco falloso.
Spettatori: 23.973.
Angoli: 5-3 per l'Inter.
Recuperi: 0' e 3'
* I GOL: - 13'pt: Inter meritatamente in vantaggio. Jonathan sulla destra fa ammattire Albertazzi fino a farlo sedere, destro forte rasoterra deviando con destro al volo da Palacio alle spalle di Rafael. - 17'st: raddoppio dell'Inter. Hernanes serve Jonathan che di destro prova a battere Rafael, il portiere del Verona respinge, ma l'esterno brasiliano con caparbietà recupera palla e di sinistro batte Rafael.
INTER SU ITURBE: "FA PIACERE, MA ORA PENSO SOLO AL VERONA"
Venerdì 14 Marzo 2014
di Massimo Sarti
MILANO - «L'interesse dell'Inter? È una squadra forte, ma ora penso solo al Verona. Fosse per me resterei qui per tutta la vita»: parole a Sky di Juan Manuel Iturbe, mentre la sfida tra il suo Hellas e i nerazzurri si avvicina sempre di più.
Il presente e, forse, il futuro dell'attaccante paraguayano naturalizzato argentino, messo nel mirino dalla società del presidente Erick Thohir. Talentuoso, dotato di un gran tiro e di accelerazioni micidiali, ha sinora segnato 5 gol in 23 gare di campionato con gli scaligeri. Compirà 21 anni a giugno ed ha, anche per l'età, il profilo ideale per le idee del magnate indonesiano. Iturbe è in prestito dal Porto.
Il Verona potrebbe riscattarlo nei prossimi mesi e poi venderlo al migliore offerente: la Roma è da molto sulle tracce del giocatore, ma l'Inter sembra volersi muovere con decisione. Nerazzurri e giallorossi vantano buoni rapporti con il Verona. Tra l'altro l'Inter, a proposito del Porto, dovrà affrontare anche con i lusitani il riscatto di Rolando.
Dall'Inghilterra poi tornano prepotenti le voci sul possibile secondo colpo a parametro zero dell'Inter dal Manchester United: dopo Nemanja Vidic, ecco Patrice Evra. Un obiettivo da tempo coltivato dal direttore tecnico e sportivo Beppe Ausilio, ancora in Spagna per assistere al derby di Europa League di Siviglia. Nel giro di orizzonti dell'uomo mercato nerazzurro ci sarebbe sempre Morata del Real Madrid, mentre il sogno resta sempre quell'Edin Dzeko inseguito già in passato da Marco Branca. La prossima estate il bosniaco del Manchester City (compirà 28 anni lunedì) potrebbe costare 15 milioni di euro.
L'Inter dell'immediato futuro avrà ancora Palacio e Guarin (rinnovi vicini, soprattutto quello del trenza sino al 2016), mentre riappaiono le indiscrezioni su Samir Handanovic, che piace ad Atletico Madrid e Manchester United: «rispetterà il suo contratto», taglia corto l'agente a fcinternews.
FONTE: Leggo.it
17.03.2014
Tafferugli dopo Hellas-Inter
Identificati quattro francesi
Sono stati identificati quattro tifosi di nazionalità francese che hanno preso parte, fra le file degli ultrà veronesi, al lancio di oggetti contundenti all’indirizzo dei supporter dell’Inter sabato sera in occasione della partita allo stadio ’Bentegodì.
Le tifoserie di Verona ed Inter sono state tenute a distanza dalle forze dell’ordine ma nel lancio degli oggetti tre poliziotti, facenti parte del cordone divisorio, sono rimasti feriti. Gli investigatori della Digos e della polizia scientifica della Questura di Verona stanno passando al vaglio tutte le immagini registrate in occasione dei disordini post partita. Non è escluso che all’esito dell’esame dei filmati registrati possano essere riconosciuti altri tifosi non solo locali ma anche ospiti.
17.03.2014
La protesta dell’Ugl-Polizia di Stato
A seguito degli incresciosi avvenimenti occorsi in occasione dell’incontro calcistico Hellas Verona – Inter, l’U.G.L. Polizia di Stato – segreteria provinciale di Verona, alza il tono della voce e attacca le trasferte dei “teppisti del calcio».
«Ancora una volta nella città di Verona si sono registrati tafferugli in occasione di una partita di calcio e ancora una volta il personale impiegato è intervenuto operando con grande professionalità e abnegazione per impedire che la situazione degenerasse drasticamente. purtroppo, tra il personale impiegato, intervenuto in numero nettamente inferiore ai tifosi, dobbiamo conteggiare alcuni feriti e non vogliamo nemmeno pensare che questi tafferugli potessero portare conseguenze ben peggiori.
Adesso, come è giusto che sia, dobbiamo mostrare tutta la nostra inflessibilità di fronte a questi comportamenti attuati dai “teppisti del calcio” che mettono in pericolo i veri tifosi nonché gli abitanti del quartiere e i poliziotti impiegati in occasione delle partite di calcio. Non vogliamo usare mezzi termini, perché non possiamo permettere che il duro lavoro di tanti poliziotti che, sempre più spesso, si trovano a dover affrontare delle vere e proprie “battaglie”, sia minato da questi “teppisti del calcio” che, secondo il nostro parere, non dovrebbero più avere la possibilità di vedere nemmeno una partita di calcio balilla.
Quello che è successo, dimostra che la “violenza negli stadi” non è stata affatto sconfitta e che probabilmente serve un energico giro di vite sulle trasferte delle tifoserie, soprattutto quando esistono accese e storiche rivalità tra i gruppi ultras. Probabilmente, la tessera del tifoso ed i D.a.spo. non sono più sufficienti e, per proseguire con determinazione e con fermezza nella lotta a questi “teppisti del calcio” si devono adottare nuovi e più drastici provvedimenti che limitino al minimo le trasferte delle tifoserie. a farne le spese non possono essere sempre i poliziotti e la brava gente».
16.03.2014
Bentegodi amaro Palacio e Jonathan affondano il Verona
Una vittoria meritata per i nerazzurri che colpiscono anche due traverse L'Hellas protesta per un fallo su Toni, Banti dice che non è calcio di rigore
Bentegodi ancora amaro per l'Hellas. Il fortino inespugnabile dei gialloblù è diventato un terreno di conquista per gli avversari. Questa volta è toccato all'Inter, Palacio e Jonathan firmano le due reti che condannano il Verona. Una vittoria meritata per i nerazzurri, c'è poco da dire, anche se resta il rammarico per un contatto in area tra Ranocchia e Toni alla fine del primo tempo, il difensore tocca il piede del bomber, ci sono gli estremi per un rigore ma l'arbitro Banti lascia correre.
Un episodio che poteva riaprire la gara, questo è vero, ma non è certo sufficiente per giustificare la seconda sconfitta consecutiva di Maietta e compagni. Con l'Inter, com'era successo contro il Parma, l'Hellas esce a testa alta, mostra buone combinazioni, si presenta anche con facilità nei pressi dell'area avversaria alla fine, però, resta con un pugno di mosche in mano. Cos'è cambiato in questi mesi? È chiaro che, raggiunto l'obiettivo dei quaranta punti, l'atteggiamento della squadra è sicuramente cambiato. Attenzione non si tratta di menefreghismo, di svagatezza, di poca concentrazione, non è questo il momento di gettare la croce addosso a una squadra che ha fatto grandissime cose fino a due settimane fa. Ci può stare un po' di appagamento. È normale, è umano. Oltretutto se giochi contro un'Inter così è difficile fare molto di più. Mazzarri ha ridato un'anima a una squadra in difficoltà e i risultati si vedono.
Difesa granitica con tre moschettieri come Campagnaro, Ranocchia e Rolando che fanno a sportellate con Toni, centrocampo di grande qualità con Cambiasso in cabina di regia, Hernanes e Guarin come interni, Jonathan e D'Ambrosio larghi sulle fasce, Palacio e il ritrovato Icardi in avanti. Mandorlini deve rinunciare a Gomez, Hallfredsson e Agostini, Jankovic non è al cento per cento, Cirigliano non convince e allora ridisegna la squadra con la solita difesa a quattro, Sala, Donati e Marquinho in mezzo al campo, Romulo nel tridente offensivo con Toni e Iturbe.
Un paio di fiammate gialloblù all'inizio ma dopo una manciata di minuti Icardi mette paura a Rafael con un colpo di testa che finisce sulla traversa, un campanello d'allarme che non risveglia i gialloblù. Al 13' passano i nerazzurri. Accelerazione micidiale di Jonathan sulla destra, l'esterno interista va sul fondo e mette un pallone perfetto al centro, Palacio non può far altro che appoggiare in rete. Tutto da rifare per il Verona, aveva preparato una partita per difendere e ripartire, si trova a inventare qualcosa per dare fastidio all'Inter. Non è facile ma bisogna provarci. Il primo tiro in porta arriva dopo una ventina di minuti, Marquinho fa partire un bel destro dal limite, fuori di poco. I gialloblù continuano a soffrire sulla destra e non trovano sbocchi a centrocampo ma quando saltano la mediana possono inventare qualcosa davanti.
Soprattutto con Luca Toni che difende un buon pallone in area, si gira su Ranocchia e sta per battere a rete. Il difensore lo tocca, ci sono gli estremi per concedere il rigore, Banti lascia correre tra le proteste dei padroni di casa. Il Verona non molla la presa e cerca il pari anche all'inizio della ripresa, ci mette tanta buona volontà ma non basta. I nerazzurri controllano e ripartono, fino a quando la «locomotiva» Jonathan decide di chiudere la gara. Ancora un'accelerazione a destra, scambio con Guarin, botta di destro, Rafael risponde come può, la palla resta lì, arriva ancora Jonathan che fulmina il portiere brasiliano. Un pugno in pieno volto per l'Hellas che cerca fino all'ultimo secondo il gol della bandiera ma contro questa Inter bisogna alzare bandiera bianca.
15.03.2014
Verona - Inter 0-2, il bis firmato Palacio-Jonathan
L’Inter non si ferma più. Vince ancora, e fa suo lo scontro dal sapore d’Europa contro il Verona. I gialloblù, a questo punto, vedono allontanarsi le speranze di poter staccare un biglietto per l’Europa League. La partita viene decisa dalle reti di Palacio e Jonathan. L’Hellas non punge mai fino in fondo. E nel finale di gara crea davvero pochi pericoli alla porta di Handanovic.
Mandorlini, a sorpresa, manda in campo Sala. Nel tridente d’attaccon Toni con Iturbe e Romuloa. La prima occasione è per l’Inter. Al 4’pt Icardi indirizza di testa verso la porta di Rafael, ma la palla s’infrange sulla traversa. I nerazzurri passano al 13’pt: Jonathan si libera sulla destra e centra basso per Palacio, che a due metri dalla linea di porta indirizza in rete indisturbato.
L’Hellas va sotto ma reagisce e prende campo. Marquinho dalla distanza cerca l’angolo basso alla destra di Handanovic. La conclusione è precisa, ma la palla sibila di poco a lato. Al 24’pt episodio da moviola. Toni si sbraccia in area e nel tentativo di girarsi entra in contatto con Ranocchia. L’attaccante chiede il rigore. Banti decide di non intervenire. Donati protesta e viene ammonito.
L’Inter torna pericolosa al 9’st. Sassata di Hernanes dal limite dell’area e palla sulla traversa. Il raddoppio arriva al 17’st. Jonathan viene lasciato colpevolmente libero all’interno dell’area. Il nerazzurro spara in diagonale, il suo tiro viene respinto corto da Rafael, ma non impedisce al brasiliano di riprendere palla e depositarla in rete.
Al 28’st il Verona potrebbe riaprire la gara con Moras. Ma il colpo di testa del greco a centroarea finisce alto. Poi non accade quasi più nulla. Fino al 45'st quando Handanovic si supera su un doppio tiro di Iturbe e Romulo. Per l’Hellas ancora una sconfitta amara.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Toni? Basta, deve essere tutelato" / VIDEO
Postata il 16/03/2014 alle ore 01:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Inter (0-2), 28a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Il Verona mi è piaciuto, così come mi era piaciuto nel secondo tempo a Parma, sta di fatto che raccogliamo pochi punti. Ho comunque fatto i complimenti ai ragazzi, che erano molto afflitti, perché secondo me hanno fatto una buona gara. Volevamo fare risultato contro una grande squadra davanti a questo pubblico, non ci siamo riusciti, forse non siamo ancora pronti per le grandi squadre. Il gol fallito da Moras? In questo periodo gira così, prendiamo facilmente gol e non riusciamo a concretizzare quello che creiamo. Salvo lo spirito della squadra che ha corso fino alla fine, che ha sempre voglia di lottare. Unico difetto esserci allungati un po' nel secondo tempo, ma mi dispiace per i ragazzi e per il pubblico di stasera che sicuramente meritavano qualcosa di più. Le 150 panchine? Il modo migliore per festeggiarle sarebbe stato fare una grande partita contro una squadra che per me ha significato molto. Ripeto, probabilmente non siamo ancora pronti per affrontare le grandi visto che le abbiamo perse tutte tranne il pareggio interno con la Juve. Questa squadra comunque è sempre riuscita ad andare oltre i propri limiti e ci proveremo quindi fino alla fine. La forza dell'Inter? Non importa, in campo vanno sempre 11 giocatori contro altri 11. Toni? Dopo le parole di Leonardi un girone fa Luca è diventato il bersaglio preferito di difensori e arbitri. E' ora di dire basta perché sta facendo di tutto e vedo nei suoi confronti una vera presa di posizione e questo mi dispiace molto. Se c'è un giocatore corretto è lui, chiaro che usa il suo grande fisico per giocare, ma è davvero bersagliato da difensori ad arbitri. E' un attaccante e se si ripete che agli attaccanti bisogna venire incontro lui non fa eccezione. Bisogna cambiare metro di giudizio. Il rinnovo di Hallfredsson? Sono felicissimo, l'ho già chiamato per fargli i complimenti. 7 anni qui se li merita, è un bravo ragazzo e un grande calciatore ".
Ufficio Stampa
Sala: "Buona prova, ora guardiamo avanti" / VIDEO
Postata il 16/03/2014 alle ore 00:45
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Jacopo Sala. Ecco le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Inter (0-2), 28a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La mia prestazione? E' stata una partita per me importante, come per la squadra. Ho provato a dare tutto, come faccio sempre, ma purtroppo non siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Abbiamo fatto una gran bella prestazione, c'è rammarico perché abbiamo subito due gol che potevamo evitare. Pensiamo a fare meglio già dalla prossima partita. L'arbitraggio? Non sta a me giudicare, per quello ci sono gli addetti ai lavori. Noi abbiamo provato fino alla fine a vincere la partita, gli episodi ci sono andati contro ma andiamo avanti. Il gol subito all'inizio? Potevamo evitarlo, come il secondo. Loro sono partiti forte e noi abbiamo cercato di tener duro. Siamo poi usciti alla distanza e abbiamo imposto il nostro gioco. Il campionato? Ci meritiamo la classifica che abbiamo, ora guardiamo avanti e cerchiamo di fare più punti possibili. Siamo un grande gruppo e lo abbiamo sempre dimostrato".
Ufficio Stampa
Moras: "Non molliamo, ci manca solo il gol" / VIDEO
Postata il 16/03/2014 alle ore 00:52
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Evangelos Moras. Ecco le dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Inter (0-2), 28a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Se sono arrabbiato? Abbiamo provato di tutto, però in questo periodo gli episodi non sono a nostro favore. Ci siamo, potevamo anche segnare ma non è successo. Non possiamo mollare, manca il gol ed arriverà. La mia rete sbagliata? Ho preso male il pallone, era un'opportunità facile, è andata così. Il duello con Icardi? L'Inter ha giocatori forti, abbiamo visto due squadre che hanno corso tanto, loro sono stati fortunati a mettere la palla dentro. Noi per l'Europa contro l'Inter? In classifica siamo lì, faremo di tutto per chiudere al meglio il campionato. Ci gira un po' male, ma le prestazioni ci sono e per questo non molliamo. Ora che siamo arrivati a 40 punti dobbiamo fare qualcosa in più, perché nessuno vuole chiudere male un anno splendido. I tifosi? Tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora è anche merito loro, che ci sono sempre stati vicino. Noi diamo sempre il massimo e loro ci danno una mano, anche oggi hanno visto che abbiamo provato a ribaltare la partita.
Ufficio Stampa
Serie A: Un gol per tempo, Verona ko
Postata il 15/03/2014 alle ore 20:45
VERONA - Non basta tanta buona volontà al Verona per raccogliere punti contro un'Inter molto compatta e brava a ripartire. I gialloblù, per tutto l'incontro, hanno creato molte buone trame di gioco alle quali è però spesso mancato lo spunto vincente finale oppure un pizzico di fortuna. Inter più concreta che colpisce sia nel primo che nel secondo tempo attorno al quarto d'ora con azioni proveniente dalle fasce. Testa ora alla delicatissima trasferta a Genova con la Sampdoria, altra squadra molto in forma.
HELLAS VERONA-INTER 0-2
Marcatori: 14' pt Palacio, 18' st Jonathan.
Primo tempo
1' Partiti
5' Traversa di Icardi. Cross di Guarin, il colpo di testa dell'attaccante finisce sul legno
7' Ancora pericoloso Icardi, che anticipa Moras e di testa mette a lato
14' GOL Azione di Jonathan sulla destra, che evita Albertazzi e mette in mezzo. Palacio insacca a porta vuota
25' Destro da fuori di Marquinho, palla a lato non di molto
33' Jonathan serve Guarin in area di rigore. Destro potente ma centrale, Rafael c'è
43' Sinistro debole, dalla distanza, di Guarin. Rafael blocca facilmente
45' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
7' Destro di Hernanes dalla distanza, Rafael blocca centralmente
9' Botta di Hernanes su punizione. La palla si stampa sulla traversa
13' Sponda di Icardi per Guarin che dal limite, con il piatto destro, mette ampiamente a lato
14' Palacio prova il diagonale con il destro, la conclusione si spegne sul fondo
17' Dribbling secco di Iturbe su Jonathan e Campagnaro. Il gialloblù entra in area ma di sinistro conclude alto
18' GOL Jonathan vince un contrasto in area di rigore e batte Rafael
27' Splendida azione del Verona sulla sinistra, con Marquinho che arriva al cross per Moras. Il colpo di testa del difensore termina sopra la traversa
33' Destro di Hernanes dal limite. Palla alta
40' Kovacic si libera al limite e lascia partire un sinistro debole, bloccata da Rafael
44' Sala prova ad impensierire Handanovic dal limite, che blocca in due tempi
46' Doppio miracolo di Handanovic, che prima devia un tiro di Iturbe e poi si supera su Romulo
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 30' st Martinho), Moras, Maietta, Albertazzi; Sala, Donati (dal 41' st Cirigliano), Marquinho (dal 41' st Cacia); Romulo, Toni, Iturbe.
A disposizione: Nicolas, Pillud, Jankovic, Donsah, Rabusic, Gonzalez, Marques, Donadel.
All.: Mandorlini.
INTER (3-5-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Rolando; Jonathan, Guarin (dal 28' st Kovacic), Cambiasso, Hernanes (dal 47' st Kuzmanovic), D'Ambrosio (dal 25' st Zanetti); Icardi, Palacio.
A disposizione: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Botta, Taider, Milito, Samuel.
All.: Mazzarri.
Arbitro: Banti di Livorno.
Assistenti: Paganessi e Tasso.
NOTE. Ammonito: Donati, Cambiasso, Albertazzi. Spettatori: 23.973 (paganti: 7.844; abbonati: 16.129).
Ufficio Stampa
Primavera / Pavanel: "5° posto? Ci crediamo ancora"
Postata il 15/03/2014 alle ore 16:33
VIGASIO (Vr) - Ecco le principali dell'allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate al termine della sfida di campionato con il Padova: "Il Padova è stato semplicemente più determinato. Hanno fatto una buona partenza che ha permesso loro di andare subito in doppio vantaggio, a mio avviso hanno meritato di vincere. Quando perdi tutti i contrasti vuol dire che l'avversario è più determinato di te, quindi il Padova ha fatto meglio di noi. Non siamo ancora pronti per le posizioni di vertice probabilmente, abbiamo prestazioni troppo altalenanti. Nel primo tempo, poi, ho visto troppi individualismi che non mi fanno piacere come allenatore e me ne sento responsabile. Addio al quinto posto? Direi di no, abbiamo ancora due recuperi da giocare e giocatori da recuperare, quindi ce la possiamo fare. Certo, abbiamo lasciato punti pesanti per strada, ma il nostro rimane un buon campionato".
Ufficio Stampa
Iturbemania - La sua vita in esclusiva su Sky Sport
Postata il 15/03/2014 alle ore 15:00
Sabato 15 marzo - ore 23.30 - Sky Sport 1 HD "Saranno Signori (del Calcio)"
Per tutti i tifosi gialloblù appuntamento con “Saranno Signori (del Calcio)”. Protagonista l'attaccante Juan Manuel Iturbe. Ecco alcune anticipazioni dell'argentino che racconta in esclusiva la sua vita, la sua famiglia, i primi calci al pallone, il suo rapporto con la fede, Messi, il suo calcio con l'Hellas Verona e quella maglia di Balotelli...: "Il calcio italiano è abbastanza difficile, come tutto il calcio europeo. Per un sudamericano come me non è facile adattarsi, ma credo di essere migliorato molto: sono più concreto, aiuto in fase difensiva. Mi sono integrato bene in questa squadra, sono felice di quello che sto facendo. Ho segnato il mio primo gol italiano contro il Livorno, con una punizione che nessuno si aspettava. Ho avuto fiducia in me e sono riuscito a colpire bene la palla. Devo ringraziare Toni, che mi sta insegando tanto, mi parla spesso, è molto importante per me. Posso contare su un vero campione. Luca mi spinge sempre a dare il massimo, dicendomi che posso fare la differenza. Mi sprona a esprimere le mie qualità. Toni è molto importante per noi, abbiamo bisogno di un campione come lui. Sono stato accolto al meglio sia da lui che dagli altri compagni. Il fatto di essermi integrato subito mi aiuta ad avere fiducia quando scendo in campo. Mi hanno impressionato un po’ tutte le grandi squadre italiane: Juventus, Roma, Napoli, Inter, Milan. Contro il Milan per esempio c’erano Kakà, Robinho, Montolivo, tutti grandi giocatori che vedevo solo in televisione, non mi sarei mai immaginato di poter giocare contro di loro. E stato bello sfidare anche Tevez e Pirlo. In Italia ci sono tanti campioni capaci di fare la differenza".
Ufficio Stampa
Allievi / Torneo di Arco: Verona fuori a testa alta
Postata il 15/03/2014 alle ore 15:00
AVIO (Tn) - Non bastano la seconda vittoria in tre partite e il secondo posto nel Girone A del Torneo di Arco 2014 all'Hellas per passare il turno e qualificarsi alle semifinali, cui può purtroppo accedere solo la capolista Juventus. Grande vittoria, comunque, quella dei ragazzi di Pellegrini che battono la più quotata Lazio grazie alla doppietta di Kondrlik e salutano così a testa altissima il torneo di cui il Verona era il detentore.
LAZIO-HELLAS VERONA 1-2
Marcatori: 23' pt e 9' st Kondrlik, 37' st Rossi.
Primo tempo
1' Partiti
9' Oliboni cerca il gol con un tiro a giro, Cotticelli devia in angolo
19' La Lazio riparte con Rossi che prova il tiro, fuori
23' GOL Bella azione del Verona con Olimboni che che apre per De Beni che a sua volta trova Kondrlik che insacca di testa
25' Conclusione dal limite di Nocita che impegna seriamente Cotticelli
35' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
9' GOL Botta dal limite del solito Kondrlik che raddoppia
11' Conclusione ravvicinata di Rossi, Polini mette in angolo
14' Criscuolo a tu per tu con Polini si fa parare il tiro
20' Punizione di Bezzicchieri, palla a lato
32' Contri innesca Zampini che a tu per tu col portiere spara alto
37' GOL Rossi accorcia le distanze per i biancocelesti
37' Termina qui la partita.
LAZIO (4-3-3): Cotticelli; Botta, Vasile (dal 1' st Ianiello), Vassalli (dal 1' st Criscuolo), Verdicchio; Borecki (dal 15' st Manoni), Pasqualoni, Rossi; Medini (dal 1' st Dovidio), Bezziccheri, Montecchiari (dal 1' st Germoni).
A disposizione: Tintori, Quaglia.
All.: Avincola.
HELLAS VERONA (4-3-3): Polini; Contri, Varano, Grossi, Miron; Paoli, Libera (dal 18' st Piccinini), Oliboni; De Beni, Kondrlik, Nocita (dal 24' st Zampini).
A disposizione: Ravetta, Moretto, Gilli, Cristanini, Dagnoni.
All.: Pellegrini.
Arbitro:
Assistenti:
NOTE.
Ufficio Stampa
Primavera: Gatto non basta, passa il Padova
Postata il 15/03/2014 alle ore 14:30
VIGASIO (Vr) - E' finita male per la Primavera gialloblù di Massimo Pavanel. Contro il Padova è finita 2-1 per i biancorossi, bravi a portarsi in vantaggio già in apertura con una doppietta di Voltan. La reazione del Verona c'è stata nella ripresa, alcune occasioni prima di un palo di Zaccagni clamoroso. Non è bastato il gol di Gatto su rigore per completare la rimonta.
HELLAS VERONA-PADOVA 1-2
Marcatori: 8' e 13' pt Voltan, 35' st Gatto (rig.).
Primo tempo
1' Partiti
8' GOL Voltan approfitta di un'uscita sbagliata di Nervo, lo evita e appoggia in rete
11' Alba appoggia per Gatto che prova il tiro, fuori
12' Damian si coordina e scocca un sinistro che sbatte sul palo
13' GOL Ancora Voltan si accentra e prova il tiro a giro, Nervo si fa ingannare da uno strano rimbalzo del pallone che può così entrare in rete
20' Zaccagni prova un tiro a giro che si spegne lato di poco
29' Sadio prova il tiro dopo un'azione confusa in area, murato da Rossi
47' Zaccagni ci prova dalla distanza, Murano blocca
47' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
5' Percussione di Fares che si fa però parare il tentativo da Murano
10' Miracolo in uscita di Nervo su Sadio lanciato a rete
15' Alba su punizione la tocca per Zaccagni che fa partire un missile di collo pieno che fa tremare l'incrocio dei pali
32' Bellemo ci prova da fuori, Nervo blocca
35' GOL Gatto su rigore accorcia le distanze per i gialloblù
40' Bellemo ci prova dalla distanza e coglie la traversa
46' Birlea raccoglie un pallone vagante in area e sfiora il pari con una bordata
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Nervo; Crisci (dal 33' st Birlea), Rossi, Boni, Manolache; Salifù, Zaccagni; Tentardini (dal 1' st Miketic), Alba (dal 21' st Formigoni), Gatto; Fares.
A disposizione: Salvetti, Varricchio, Boateng, Menolli, Sall, Ronconi, Speri.
All.: Pavanel.
PADOVA (4-4-2): Murano; Antonella, Perini, Magnan, Rosina; Formigoni, Bellemo, Damian (dal 29' st Obrenovic), Ndoj (dal 44' st Starita); Voltan, Radrezza (dal 17' pt Sadio).
A disposizione: Vanzato, Zaccagno, Bonso, Vio, Franchetti, Fyda, Starita, De Martin.
All.: Storgato.
Arbitro: Aversano di Treviso.
Assistenti: Macaddino e Villa.
NOTE. Espulso: Al 37' st Boni. Ammoniti: Boni, Zaccagni, Formigoni, Bellemo, Tentardini, Manolache.
Ufficio Stampa
Hellas Verona FC - Hallfredsson rinnova fino al 2017
Postata il 14/03/2014 alle ore 21:28
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica di aver prolungato il contratto del calciatore Emil Hallfredsson. Il nuovo accordo legherà il centrocampista alla società gialloblù fino al 30 giugno 2017.
Ecco il commento di Emil Hallfredsson: "Felicissimo e orgoglioso di continuare la mia splendida storia con questa maglia addosso, una storia incominciata già sui campi della Lega Pro. E ora godiamoci il futuro".
Ufficio Stampa
Allievi / Torneo di Arco: Verona ok ai rigori
Postata il 14/03/2014 alle ore 15:00
ALA DI TRENTO - Grande tenacia dei ragazzi gialloblù di Davide Pellegrini che si aggiudicano la seconda partita del Girone A del Torneo di Arco 2014. Contro la Rappresentativa Nazionale Dilettanti è proprio il Verona a passare in vantaggio al 34' del primo tempo con Kondrlik, salvo poi farsi raggiungere nella ripresa da Tengattini. Nel finale nessuno prevale, si va così ai calci di rigore dove una sequenza perfetta di cinque realizzazioni permette all'Hellas di sperare ancora nel passaggio del turno. Tutto si deciderà nella sfida di sabato con la Lazio.
HELLAS VERONA-RAPPRESENTATIVA NAZIONALE DILETTANTI 6-5 d.c.r. (1-1 al 70')
Marcatori: 34' pt Kondrlik, 17' st Tengattini. Sequenza rigori: Dagnoni gol; Castellone gol; Contri gol; Tascone gol; Kondrlik gol; Lavorgna parato; Piccinini gol; Tengattini gol; Moretto gol.
Primo tempo
1' Partiti
5' Azione personale di Piccinini che a tu per tu col portiere si fa parare il tiro che finisci in angolo. Sugli sviluppi del corner Kondrlik impegna seriamente Bazzucchi
26' Cristanini coglie la traversa direttamente da calcio d'angolo
31' Cross di Scarpi dalla sinistra, Malotti ci arriva di testa ma manda alto
34' GOL Doppia conclusione di Kondrlik, la prima parata mentre la seconda va a bersaglio
35' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
17' Conclusione dalla distanza di Navarro, Salvetti para ma non trattiene e Tengattini ne approfitta
23' Cross dalla trequarti di Paoli, Contri ci arriva di testa ma Bazzucchi para
24' Buona ripartenza del Verona che porta Piccinini alla conclusione, palla a lato
35' Azione personale di Buxton, tiro di sinistro che non impegna Bazzucchi
35' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (3-5-2): Salvetti; Contri, Moretto, Paoli; Gilli (dal 20' st De Beni), Cristanini, Piccinini, Pellacani (dal 22' st Dagnoni), Miron; Kondrlik, Nocita (dal 6' st Buxton).
A disposizione: Polini, Varano, Grossi, Casale, Libera, Oliboni.
All.: Pellegrini.
RAPPRESENTATIVA NAZIONALE DILETTANTI (4-4-2): Bazzucchi; Sangalli, Giordano, Picarazzi, Favaro (dal 13' st Ferretti); Melotti (dal 6' st Tengattini), Salsiccia (dal 18' st Tascone), Navarro, Scarpi (dal 6' st Castellone); Sciancalepore (dall'11' st Lavorgna), Luna.
A disposizione: Gagno, Matteo, Cesani, Schirò.
All.: Gentilini.
NOTE.
Ufficio Stampa
Comunicato ufficiale - Rafael e social network
Postata il 14/03/2014 alle ore 14:40
VERONA - In seguito ai ripetuti commenti e alle dichiarazioni attribuite al calciatore De Andrade Bittencourt Pinheiro Rafael, o a persone a lui collegate, Hellas Verona FC precisa che al portiere gialloblù non corrisponde nessun profilo ufficiale sul social network Facebook, o su altri presenti in rete (Twitter). Si diffida chiunque a voler utilizzare l'identità dei tesserati per creare profili sui social network che possano trarre in inganno la buona fede dei tifosi gialloblù. Pertanto, il nostro club si riserva in tal caso il diritto di ricorrere alle vie legali.
Hellas Verona FC
Addio all'ex gialloblù Angelo Colombo
Postata il 13/03/2014 alle ore 19:04
VERONA - Dopo una lunga malattia si è spento giovedì 13 marzo, all'età di 77 anni, l'ex portiere gialloblù Angelo Martino Colombo. Aveva indossato la maglia dell'Hellas Verona tra il 1968 e il 1973, scendendo in campo in 46 occasioni. Il presidente Maurizio Setti e tutto lo staff dell'Hellas Verona FC desiderano esprimere la propria partecipazione al dolore e la massima vicinanza e solidarietà alla famiglia.
Hellas Verona FC
Allievi / Torneo di Arco: Hellas ko, vince la Juve 1-0
Postata il 13/03/2014 alle ore 15:00
ARCO (Tn) - Un buon Verona non basta. Gli Allievi Nazionali gialloblù, allenati da Davide Pellegrini, giocano un'ottima partita, ma alla fine è la Juventus ad aggiudicarsi l'incontro grazie alla rete segnata da Pozzebon ad inizio secondo tempo. L'occasione per il riscatto si presenterà già martedì 14 marzo (ore 15), quando gli Allievi Nazionali sfideranno la Rappresentativa Nazionale Dilettanti (sconfitta 2-1 dalla Lazio nella prima partita del girone A) ad Ala di Trento.
HELLAS VERONA-JUVENTUS 0-1
Marcatore: 6' st Pozzebon.
Primo tempo
1' Partiti
9' Clemenza apre per Vitale che conclude dal limite, grande risposta di Salvetti
17' Spunto di Clemenza, che si accentra dalla sinistra e prova una pericolosa conclusione deviata in corner da Salvetti
21' Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Contri prova la conclusione al volo. Palla a lato
27' Bella azione corale dell'Hellas, Cristanini arriva al tiro deviato in angolo da Audero. Dal corner Moretto prova l'incornata, ancora Audero è bravo a bloccare in due tempi
31' Traversa della Juve, colpita da Macek. L'azione continua, la palla arriva a Vitale che scaglia un tiro parato miracolosamente da Salvetti
35' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
4' Gran tiro dalla distanza di Dagnoni di poco sopra la traversa.
6' GOL Cross dalla destra di Macek, Pozzebon segna
11' Occasione Hellas. Piccinini, ben servito da Oliboni, mette sopra la traversa il pallone
26' Gilli pericoloso, il suo destro termina alto da buona posizione
38' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Salvetti; Miron (Varano), Moretto, Contri, Grossi (Gilli); Oliboni, Piccinini, Paoli (Buxton); Cristanini (Zampini), Kondrlik, Dagnoni (Nocita).
A disposizione: Polini, Casale, Pellacani, De Beni.
All.: Pellegrini.
JUVENTUS (4-3-3): Audero; Santomauro, Venturello, Di Giovanni, Parodi; Macek, Vitale, Pellini; Clemenza, Udoh, Pozzebon.
A disposizione: Rossin, Moretti, Mestre, Granatiero, Conti, Kastanos, Sallustio.
All.: Della Morte.
Arbitro: Bontadi di Trento.
Assistenti: Ikoumba e Luciani.
CLASSIFICA
Girone A
Juventus e Lazio 3; Hellas Verona e Rappresentativa Nazionale Dilettanti 0.
IL PROGRAMMA
GIRONE A
Venerdì 14 marzo
Ore 15: HELLAS VERONA-RAPPRESENTATIVA NAZIONALE DILETTANTI (campo comunale di Ala di Trento, Largo Italia)
Sabato 15 marzo
Ore 15: LAZIO-VERONA (campo comunale di Mori, via Lomba)
Ufficio Stampa
Toni a #L'Equipe: "Mondiali? Non ho prenotato le ferie..."
Postata il 13/03/2014 alle ore 13:15
Luca Toni e una lunga confessione al quotidiano francese L'Equipe. Ecco le dichiarazioni principali dell'intervista dell'attaccante gialloblù che parla della sua stagione, del rapporto con la Nazionale, dei Mondiali in Brasile e del suo amico Franck Ribery.
TONI E L'HELLAS VERONA
"Penso che ogni stagione è speciale. Ora, a 36 anni, mi sono rimesso in gioco in questo progetto. Questo è ciò che mi ha dato la motivazione per far bene nella mia testa e fisicamente. L'altro motivo del mio successo è sicuramente la mia vita, serena e felice. Ho una famiglia con la quale sto bene e la città è bellissima. Mi sento liberato mentalmente e mi permette di dare di più in campo. Al momento il mio obiettivo è quello di raccogliere soddisfazioni con l'Hellas. Qui, per esempio, ho in mente il record di gol segnati in una stagione di Serie A (15, detenuto da Gianni Bui e Nico Penzo). E per questo mi piacerebbe entrare nella storia del Verona!".
TONI E IL MONDIALE
"Se il mister (Prandelli) mi convoca, sarei felice di andare in Brasile e questo sarebbe un problema per le vacanze della mia famiglia (sorride). Il mister mi conosce bene perché mi ha avuto per due anni alla Fiorentina: lui sa chi sono io e che cosa posso portare all'interno dello spogliatoio e del gruppo. Sì, sarebbe bello andare lì! Chi non vorrebbe giocare un campionato del mondo con la maglia della propria Nazionale? Se non dovessi andare in Brasile, non è un problema, sarò un grande tifoso dell'Italia! Perché non ho pianificato le vacanze in famiglia? Non lo faccio mai (sorride). Attendo la fine del campionato e poi vedremo...".
TONI E L'AMICO FRANCK RIBERY
"Ho un grandissimo rapporto di amicizia con Franck, cominciato ai tempi del Bayern Monaco. Ero così deluso che non ha vinto il Pallone d'Oro. Per me, lo meritava di vincere lui! Perché altrimenti mi domando che senso ha vincere qualcosa durante la stagione? Ho giocato anche con tanti campioni, come Totti e Del Piero, che però avevano già superato i trent'anni e quindi una certa maturità. Loro sono enormi, ma Franck, a 23-24 anni, era già fortissimo e per me è il top. Lo conosco anche molto bene fuori dal campo, ogni tanto ci vediamo. Ci piace scherzare, divertirci. Anche ai tedeschi, che sono tutti belli ed educati, gliene abbiamo fatte di tutti i colori. Chi è più pazzo? Lui!".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
CALCIO TEDESCO: Il patròn del BAYERN MONACO va in carcere per evasione fiscale... La Germania non è l'Italia, lì le regole si rispettano e chi sbaglia paga qui invece fa finta di niente e si presenta alle elezioni nonostante una condanna definitiva!
RUGBY 6 NAZIONI, altro cucchiaio di legno per gli azzurri che cedono di schianto anche nell'ultima gara contro l'INGHILTERRA...
SERIE A: ACERBI vince anche il secondo roundo contro il cancro ed è pronto a tornare in campo!
BASKET: Il cestista CERVI è troppo alto quindi... Rimane a terra! Niente aereo per i 'giganti'
FORMULA 1 DOMANI AL VIA in Australia dove dominano le MERCEDES con HAMILTON che centra la pole; ALONSO quinto, male VETTEL e RAIKKONEN...
PRIMA IL FAIRPLAY! Calciatore dodicenne sbaglia il rigore di proposito perchè... Non c'era! Bravo Luca...
TENNIS: Grande PENNETTA ad Indian Wells! Batte la STEPHENS e va in semi finale dove troverà uno scoglio molto arduo, la cinese NA LI...
EUROPA LEAGUE: Il PORTO batte di misura il NAPOLI, la FIORENTINA pareggia con GOMEZ il gol di VIDAL: Gare apertissime nel ritorno...
IL PATRON DEL BAYERN MONACO VA IN CARCERE:
"L'EVASIONE FISCALE L'ERRORE DELLA MIA VITA"
Venerdì 14 Marzo 2014
BERLINO -Uli Hoeness, il patron del Bayern-Monaco ha annunciato dimissioni dalla presidenza del Bayern e la rinuncia alla richiesta di appello nel processo a suo carico.
Ieri con sentenza di primo grado è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere per evasione fiscale per 27,2 milioni di euro. Hoeness va dunque in carcere. "L'evasione fiscale è stato l'errore della mia vita. Accetto le conseguenze di questo errore", ha detto all'indomani della sentenza.
"SONO PRONTO A TORNARE". ACERBI HA BATTUTO ANCORA UNA VOLTA IL CANCRO: ADESSO VIENE IL BELLO
Sabato 15 Marzo 2014
SASSUOLO - "Sono pronto a tornare. Grazie a tutti per il sostegno". Sembra essere finito l'incubo di Francesco Acerbi che tramite il suo profilo facebool si dice pronto a calcare nuovamente i campi di gioco.
Il difensore del Sassuolo, ex Milan e Chievo, ha sconfitto per la seconda volta il tumore ai testicoli che lo ha costretto ad un lungo stop. Sembra lontano una vita infatti quel 1° dicembre quando dopo la sfida con il Cagliari risultò positivo al controllo antidoping, salvo poi scoprire che si trattava di assunzione di un farmaco per curare il male che lo aveva colpito.
Ovviamente la squalifica è stata sospesa dal Tnas e adesso Acerbi può ricominciare la sua carriera: "Adesso viene il bello - dice ai suoi fan - riconquisterò tutto quanto ho lasciato indietro. Lo faccio per me e per la mia famiglia. Da oggi cambio registro. Ho avuto tanti giorni per riflettere e capire le persone con cui voglio andare avanti e che meritano la mia fiducia. Le altre le cancellerò. Grazie a tutti per il sostegno".
RUGBY, L'INGHILTERRA BATTE L'ITALIA 52-11
AGLI AZZURRI DI PARISSE IL CUCCHIAIO DI LEGNO
Sabato 15 Marzo 2014
di Paolo Ricci Bitti
ROMA - Travolta da 7 mete inglesi, a malapena in partita per 20 minuti, l’Italia è scomparsa dall’orizzonte del Sei Nazioni: cinque partite, cinque sconfitte, quinto cucchiaio di legno in 16 edizioni e soprattutto una domanda che toglie il respiro. Dove sono finiti gli azzurri che appena 12 mesi, su questo stesso prato, mettevano sotto con forza e classe i francesi e gli irlandesi? In un anno la squadra si è sciolta come un savoiardo in un caffè amarissimo. Anche a Roma, come a Dublino, si sono fronteggiate due squadre provenienti da galassie diverse, con l’estremo Brown di certo leader di una generazione forgiata per vincere la prossima Coppa del Mondo, nel 2015 in Inghilterra.
L’incapacità dell’Italia di combinare qualcosa con quei palloni conquistati è stata imbarazzante.
Dominati in touche e negli impatti, fino al 47’ agli azzurri non era restato che una sola ciambella di salvataggio: la mischia chiusa. Che poi portasse vantaggi effettivi il possesso guadagnato facendo indietreggiare gli avversari è un altro discorso, ma intanto almeno lì gli inglesi dovevano metterci l’anima, sprecare energie. Poi al 7’ della ripresa, iniziata sul 6-24, il ct Brunel ha cambiato i piloni Aguero e Cittadini inserendo Rizzo e De Marco. Era previsto, ma non così presto, non quando almeno in quel settore (ovvero l’unico) l’Italia poteva respirare. E di lì sono crollate anche le certezze sul pack in cui il rientro di Parisse non è bastato a rivitalizzare un reparto, le terze linee, in cui ci eravamo fatti un nome grazie a talenti come Zanni, ahinoi adesso in officina. Dal 52’ al 67’, un quarto d’ora, abbiamo subito tre mete, anche in prima fase. Esagerata la facilità con cui i bianchi sono filtrati. Sul 6-45 la fiammata di Sarto, ancora lui, capace di intercettare un molle passaggio di Launchbury e volare in meta: 11-45. Almeno si era riusciti a rovinare il piano degli inglesi che dovevano vincere con 49 punti di vantaggio per sperare di vincere il Sei Nazioni.
Ma è ben poca soddisfazione. Per provarci, gli azzurri ci hanno provato per tutto il match ma senza palla in questo gioco non si va da nessuna parte. E anche il loro ultimo, encomiabile, attacco da dietro i pali a sirena suonata è finito con una meta di Robshaw. Il carattere, almeno un po’, in questa nazionale c’è. Manca tutto il resto e per il ct Brunel l’opera di ricostruzione pare davvero titanica. Al tempo stesso titanica è la folla che segue gli azzurri: a prescindere, diretto chi ha fatto il militare a Cuneo. Dopo un ko da 7 mete a una, con lo stadio in festa e pieno come un uovo (72.800 fedeli), gli azzurri hanno fatto un giro di campo per salutare i tifosi dai quali sono stati applauditi. Consolante? Pochissimo, ma meglio del niente visto fino a quel momento.
Italia-Inghilterra 11-52 (6-24)
Marcatori. Italia 1 m. 68’, 2 c.p. 6’ 22’ Orquera. Inghilterra: 7 m. 12’ e 38’ Brown 31’ Farrell 52’ Nowell 61’ Vunipola 67’ Tuilagi 81’ Robshaw; 1 c.p. 10’, 7 tr. Farrell.
ITALIA: McLean; Esposito, Campagnaro, Garcia (72’ Masi), Sarto; Orquera (42’ Allan), Tebaldi (66’ Gori); Parisse (cap.), Barbieri, Furno (56’ Derbyshire, 61’ Biagi); Bortolami, Geldenhuys; Cittadini (46’ De Marchi), Ghiraldini, Aguero (46’ Cittadini 72’ Cittadini).
A disp. Giazzon
INGHILTERRA: Brown; Nowell, Burrell (53’ Tuilagi), Twelvetrees, May; Farrell, Care; Morgan, Robshaw (cap.), Wood; Lawes, Launchbury; Wilson, Hartley (52’ Young), Vunipola (75’ MUllan).
ARBITRO: Pascal Gauzere (Francia).
F1, DOMANI ALLE 7 IL VIA IN AUSTRALIA. HAMILTON IN POLE, ALONSO QUINTO, MALE VETTEL E RAIKKONEN
Sabato 15 Marzo 2014
MELBOURNE - Piove in Australia sulla prima pole position della nuova era Formula 1. Domani alle 7 a scattare il testa la gruppone all’Albert Park sarà la Mercedes di Lewis Hamilton. L’inglese ha preceduto con la sua Freccia d’Argento il sorprendente Ricciardo con la Red Bull che, davanti ai tifosi di casa, è riuscio ad infilarsi fra le due Mercedes unico con le gomme intermedie fra i migliori.
Quinto Fernando Alonso con la Ferrari F14T. Male il quarto volte del mondo Sebastian Vettel non riesce nemmeno ad entrare in Q3 e quindi rimane fuori dalla top ten. Non accadeva dal Gran Premio del Belgio del 2012 che Seb rimanesse fuori dalla sessione finale. Ha lasciare ancora di più l’amaro in bocca al fenomeno c’è il fatto che il suo giovane compagno di squadra Ricciardo all’esordio con la monoposto di Newey ha fatto una prestazione straordinaria dimostrado che la vettura non è poi così male.
Ha iniziato a piovere nella Q1 quando i migliori avevano già segnato il tempo sull’asfalto asciuto. In Q2 la pista è andata progressivamente asciugandosi e si è deciso tutto negli ultimi 100 secondi quando Raikkonen si è girato e ha picchiato sul muretto. Fuori dlla Q3 anche Jenson Button con la McLaren che sotto gli occhi del rientrante boss Ron Dennis si è fatto sverniciare dall’esordiente compagno di squadra danese Magnussen. Aumenta la pioggia nel Q3 e tutti scendono in pista con le Pirelli con banda blu, quella da full wet, mentre in Q2 avevano segnato i tempi con le intermedie.
Fernando tenta il colpaccio scendendo in pista con le intermedie, ma l’azzardo non sembra pagare (rimedia tre secondi al giro dalla vetta) e il ferrarista passa anche lui alle full wet. Battaglia a suon di giri veloci fra le due Mercedes che, anche in condizioni così difficili si corfermano le monoposto migliori in questo inizio di stagione. Ma è Ricciardo con le intermedie a fare il colpaccio affiancando in prima fila Lewis e mettendosi alle spalle il favorito Rosberg. «Certamente non sono contento - ha spiegato Vettel - ci sono ancora molte cose che devo capire. La prestazione del mio compagno fa ben sperare per la gara».
"TROPPO ALTO PER VOLARE": IL CENTRO AZZURRO
RICCARDO CERVI E LA DISAVVENTURA SULL'AEREO
Venerdì 14 Marzo 2014
REGGIO EMILIA - Troppo alto per volare. Riccardo Cervi non è potuto salire su un aereo perchè considerato troppo alto. Il lungo di Reggio è stato costretto a scendere dal volo che da Mosca lo avrebbe portato a Samara, così ha dormito in una panchina dell'aeroporto insieme a Barozzi.
C'è stata poi una lunga mediazione che è giunta fino al console. Cervi dopo la notte all'aeroporto è riuscito a partire e a ironizzare sulla vicenda, come mostra un post su Facebook: «Hey tu! Sei alto 2.13? Vuoi prendere un aereo da Mosca a Samara? Non hai il posto lungo sulle uscite di sicurezza? Chiedi gentilmente di essere spostato in prima classe visto che è vuota! Dopodiché ti diranno di no, due poliziotti saliranno a bordo e ti faranno scendere dall'aereo! ... ma è dannatamente bello dormire due ore su una panchina e poi vincere coi ragazzi».
GP D'AUSTRALIA, PROVE LIBERE: ALONSO È TERZO,
DOMINANO LE MERCEDES. VETTEL È SOLO QUARTO
Venerdì 14 Marzo 2014
MELBOURNE - Domenica parte col gran premio d'Australia la nuova stagione della Formula 1. E la Ferarri dimostra, fin dalle prime libere, di essere tornata competitiva. Hamilton, Rosberg e poi Alonso a mezzo secondo. Questo il risultato della prima giornata di prove libere che da una parte conferma la supremazia delle Mercedes, dall’altra dice che la Ferrari può guardare con ottimismo a questa stagione, sperando in corsa di poter colmare il divario che separa le rosse dalla Mercedes. Alonso si piazza in testa nelle prime libere della notte ed è tra i primi tre in quelle di stamattina, dopo Hamilton e Rosberg, precedendo la Red Bull di Sebastian Vettel.
Qualche problema per Raikkonen che è nono nelle prime libere e settimo nelle seconde. Nei test invernali la Red Bull, la scuderia dominatrice delle ultime quattro stagioni, non è sembrata più la macchina imbattibile degli anni scorsi. Al contrario, fanno paura Mercedes e Williams.
SBAGLIA DI PROPOSITO IL RIGORE CHE NON C'ERA.
IL BABY CALCIATORE: "CONTA LA CORRETTEZZA"
Venerdì 14 Marzo 2014
di Michele Natalini
ANCONA - «Dodici anni» e «le scarpette di gomma dura». Come il Nino cantato da De Gregori nella Leva calcistica della classe '68. Ma Luca non ha «il cuore pieno di paura».
No, lui quel rigore lo sbaglia di proposito. Anche se sta perdendo. L'arbitro glielo fischia, ma il fallo è suo. E così Luca sistema il pallone sul dischetto a cuore leggero. Un accenno di rincorsa. Poi il tiro che è un passaggio al portiere. Non è giusto, prendila. «Alla Giovane Ancona ci hanno insegnato che il risultato conta meno di altri valori. Al primo posto ci sono la correttezza e la sportività. Il rigore non c'era, mi è venuto naturale pensare di sbagliarlo. Anche se eravamo sotto di un gol», racconta Luca Impiglia,
tredici anni a maggio, anconetano che vive con mamma e papà ad Agugliano.
Domenica mattina, campionato della categoria Giovanissimi. Campo dell'Aspio. La Giovane Ancona riceve il Palombina. Perderà 6-2. Dopo un quarto d'ora è 1-0 per gli ospiti. Poi ecco la possibilità di pareggiare. Fa fallo Luca, ma per l'arbitro la scorrettezza è del suo avversario. Rigore. Luca cerca lo sguardo del suo allenatore. «È stato un attimo. Ci siamo capiti al volo», spiega Sandro Santini. «Ma la decisione è stata condivisa da tutti. I suoi compagni si sono rivolti a me come per dire, mister, mica saremo matti a segnare?». E infatti no. Luca sbaglia. Lo applaudono la squadra, gli avversari, i genitori in tribuna, tutti. «Ma non ho fatto nulla di speciale», dirà lui.
E invece sì. Con il calcio dei piccoli che ancora una volta riesce a dare una lezione a quello dei grandi. Pieno di odio. Di razzismo. Di cori vergognosi. «Mi auguro che i miei ragazzi, crescendo, non dimentichino certi insegnamenti. E che mantengano questo fair play», conclude Santini.
Diego Franzoni, presidente della Giovane Ancona, auspica: «Il gesto di Luca è da cartellino verde», cioè il terzo cartellino (dopo il giallo e il rosso) in dotazione all'arbitro nel settore di base, quello che non punisce il calciatore che infrange il regolamento, ma gli riconosce un'azione di gioco corretto. Se l'arbitro di domenica ha annotato il nome di Luca sul referto, allora la Figc potrebbe premiarlo.
PENNETTA SHOW A INDIAN WELLS, BATTE
LA STEPHENS E VOLA IN SEMIFINALE CON NA LI
Venerdì 14 Marzo 2014
di Angelo Mancuso
ROMA - Un match rocambolesco, tra occasioni sprecate da una parte e dall’altra, rimonte e una bufera di vento e sabbia che ha imperversato sul centrale di Indian Wells nel terzo set, ha regalato a Flavia Pennetta la sua prima semifinale nel Premier Mandatory californiano, che non sarà uno Slam ma ci si avvicina molto.
Dopo due ore e 26 minuti di emozioni la 32enne azzurra ha battuto la statunitense Sloane Stephens, di 12 anni più giovane, erede designate delle sorelle Williams e capace di sfiorare l’ingresso tra le top ten lo scorso ottobre. E’ finita 6-4 5-7 6-4 per Flavia, testa di serie numero 20, capace di riacciuffare in extremis un match che prima sembrava vinto, poi irrimediabilmente compromesso.
Nel primo set c’è stato equilibrio fino al 3-3, poi il break della Pennetta che ha chiuso 6-4 al proprio turno di servizio. Nel secondo Flavia ha servito per il match sul 5-4 ed è stata a due punti dalla vittoria portandosi sul 30-15. Tre punti di fila della Stephens, complici due errori di diritto della brindisina, hanno però rimesso in equilibrio il set. Da quel momento il match è girato nello spazio di pochi minuti. Cinque game consecutivi della giovane americana, numero 17 del seeding: 7-5 il secondo set, 3-0 nella terza e decisiva partita mentre sul campo si scatenavano fortissime folate di vento con la pallina che assumeva traiettorie a tratti incontrollabili.
Flavia ha tuttavia avuto la forza di reagire facendo valere la sua maggior esperienza: dopo aver annullato la palla dello 0-4 si è portata sul 3-3, ha annullato un palla break sul 3-4, quindi ha strappato il turno di battuta a zero alla rivale sul 4-4 e ha chiuso 64. Unica nota negativa per l’azzurra il servizio, che non ha funzionato come negli incontri precedenti. I numeri lo dicono chiaramente: poco sopra il 40 per cento le prime e 6 doppi falli.
La Pennetta, che in undici partecipazioni ad Indian Wells non era mai andata oltre gli ottavi, in semifinale (nella notte italiana tra giovedì e venerdì) Flavia sfiderà la cinese Na Li, favorita numero uno, che conduce 3-2 nei precedenti. L’ultima sfida si è giocata ai recenti Australian Open, a livello di quarti: finì con un doppio 6-2 per la tennista asiatica, che in semifinale ha superato in tre set la slovacca Dominika Cibulkova, testa di serie numero 12: 63 46 63.
Nella semifinale della parte alta del tabellone si affronteranno la rumena Simona Halep (n.6) e la polacca Agnieszka Radwanska (n.2).
Nel torneo maschile definita la semifinale della parte alta del tabellone: di fronte ci saranno Roger Federer e Alexandr Dolgopolov.
Federer, testa di serie numero 7, ha superato agevolmente il sudafricano Kevin Anderson, numero 17 del seeding: 75 61 il punteggio in poco più di un’ora. Il 32enne campione di Basilea, che a Indian Wells ha già vinto quattro volte, la prima nel 2004, l’ultima nel 2012, disputerà contro Dolgopolov, numero 28 del seeding, la sua 44esima semifinale in un Masters 1000.
Il 25enne ucraino, grande talento che sembra finalmente aver trovato la necessaria continuità (nel 2014 è stato anche finalista a Rio de Janeiro), ha eliminato lungo il cammino il numero uno Rafa Nadal e l’azzurro Fabio Fognini. Nei quarti ha sconfitto nettamente il canadese Milos Raonic, numero 10 del seeding: 63 64. Dolgopolov è il tennista che dall’inizio della stagione ha fatto registrare la miglior progressione nel classifica mondiale: è numero 31 ed ha scalato ben 26 posizioni. Ovviamente grazie alla semifinale in California salirà ancora.
Nella tarda serata italiana si giocano i due quarti della parte bassa del tabellone: Djokovic-Benneteau e Isner-Gulbis.
LA FIORENTINA FERMA LA JUVE ALLO STADIUM:
GOMEZ RISPONDE A VIDAL. GIOVEDÌ A FIRENZE
Giovedì 13 Marzo 2014
di Timothy Ormezzano
TORINO - La Fiorentina è buona a pranzo, ma indigesta a cena. Finisce 1-1 il derby italiano di Europa League. Apre la Juve con Vidal, chiudono i viola con un capolavoro di Mario Gomez, in gol sei mesi e mezzo dopo l'ultima volta.
«Abbiamo preso le misure alla Juve - sorride Vincenzo Montella -. Noi favoriti per accedere ai quarti? Per niente, ma abbiamo qualche speranza in più». Per evitare di salutare anche l'Europa dei poveri, giovedì prossimo Conte dovrà fare meno turnover: «Il mio compito è gestire le forze del gruppo - si difende il mister -. La squadra si è espressa meglio di domenica. Ottimista per il ritorno? Io lo sono sempre».
Primo tempo a tutto gas. Ritmi forsennati e lotta a viso aperto. Dopo nemmeno 3 minuti la Juve sfonda con un'azione corale: cross di Asamoah, sponda di Osvaldo, Marchisio centra per Giovinco che di petto serve a Vidal il pallone dell'1-0. Diciottesima prodezza stagionale del cileno, il centrocampista più letale d'Europa.
La reazione viola è immediata: Matri, Mati e Borja spaventano Buffon, prima che la traversa neghi il raddoppio allo scatenato Vidal.
Squadre più allungate e poco spettacolo nella ripresa. La Juve lascia il pallino ai viola, ma l'emozione più grande è un retropassaggio di Caceres: detto tutto. Llorente e Pogba prendono il posto di Giovinco e Osvaldo, mentre Mario Gomez rimpiazza un evanescente Matri. Ed è proprio il panzer tedesco a pareggiare i conti con una zampata al 79', sfruttando un pisolino di Ogbonna e un'uscita scriteriata di Buffon. «Con la condizione è tornato anche il gol», esulta l'ex Bayern Monaco.
I viola chiudono all'attacco, sfiorando addirittura il raddoppio con il solito Borja e Vargas. «Dopo l'avvio shock, siamo stati fantastici - sorride lo spagnolo, il migliore dei suoi -. L'1-1 non cambierà il nostro gioco: al ritorno vogliamo vincere». Grande festa nel settore ospiti viola, fortunatamente ripulito da certe scritte macabre, e nessun coro stonato dei dirimpettai bianconeri. L'aria europea ha fatto bene agli ultrà.
PORTO-NAPOLI 1-0, DECIDE MARTINEZ
GLI AZZURRI SPRECANO CON HIGUAIN E ALBIOL
Giovedì 13 Marzo 2014
di Benedetto Saccà
Rafa Benitez ha ormai stabilito la propria tattica europea. In trasferta cerca il pareggio e gioca di rimessa, in casa affonda i colpi e cala le carte migliori. Incrollabile. Certo, il Napoli ha raccolto soltanto una vittoria e tre sconfitte nelle cinque partite esterne giocate nelle coppe, ma evidentemente la società ha imparato la politica dei piccoli passi. Stasera, non per caso, i partenopei hanno perso (1-0) al cospetto del Porto nella sfida di andata degli ottavi dell’Europa League: un risultato forse bugiardo, per la verità, considerando l’ampio volume di opportunità fallite dagli azzurri, specie da Higuain e da Callejon. Il Porto ha però comandato il corso della gara, allargando il campo grazie all’ex interista Quaresma e a Varela, sfruttando le geometrie di Fernando e, soprattutto, spiccando il volo sulle ali del vorace colombiano Jackson Martínez, detto «Cha cha cha», sì come il ballo, l’autore del gol che ha risolto la partita dello stadio Do Dragão.
Ecco, il neo allenatore dei portoghesi Luis Castro ha allestito una formazione offensiva, intenzionato probabilmente a saldare il conto della qualificazione già oggi. La squadra ha certo mostrato una superiorità atletica e psicologica piuttosto pronunciata: Martínez, del resto, ha imperversato lungo l’intero fronte avanzato, ha sfiorato gol a profusione, ha offerto palpiti e sussulti ad ogni muover di lancetta e ha deciso il confronto nella ripresa, incrociando il sinistro in acrobazia oltre la portata di Reina. Il migliore. E non basta, ovvio. Quintero ha colpito il palo ad un passo dalla riga fatale, Quaresma spesso ha inquadrato lo specchio e Fernando, si diceva, ha organizzato la manovra, ha distribuito palloni e ha pure chiamato Reina agli straordinari scagliando un siluro dalla distanza. Viceversa Defour e Eduardo hanno perfino confezionato una rete che però l’arbitro ceco Kralovec ha appassito sul nascere per un fuorigioco piuttosto dubbio: impalpabile, meglio. Bravi, fra l’altro, i due mediani del 4-1-4-1 portoghese ad imbavagliare Henrique e Behrami, stavolta poco incisivi.
Il Napoli si è affidato al contrassalto, finendo forse con lo slegarsi, con l’allungarsi smisuratamente. Il quartetto degli attaccanti ha costruito mille possibilità, bisogna dirlo, ma il portiere rivale Helton, talvolta impeccabile libero e soluzione unica alla difesa esposta, si è ben opposto da (presunto) campione. Higuain, per dire, ha sprecato davvero l’impossibile per tre volte in serie durante la ripresa e, un istante più tardi, Martínez ha trovato il pertugio per spezzare l’equilibrio. Molto impreciso però il Napoli, capace liberare molti uomini al tiro ma soltanto attraverso una lunga sequenza di lancioni a scavalcare i filtri del centrocampo. Insigne e Callejon hanno spesso tagliato verso il centro e hanno suscitato brividi a Helton con tentativi defilati, e proprio lo spagnolo ha «parato» sulla linea una conclusione di Higuain diretta all’angolo basso della porta. Nel finale, poi, un colpo di testa di Albiol ha esaltato la reattività del brasiliano «paratutto» e, a chiudere, il subentrato Zapata ha avuto il pallone del pareggio sul piede in due occasioni. Delittuoso. D’altronde il Napoli, sia pure frenato da una stanchezza incipiente, è accreditato di ben altra sostanza: fra una settimana la sfida del San Paolo sarà un batticuore infinito.
FONTE: Leggo.it