BENEVENTO 2-0 VERONA: Il calcio semplice ma efficace di BARONI ha la meglio sul tiqui-taca a volte lezioso di PECCHIA e anche se forse l'HELLAS oggi non meritava di perdere (dall'inferiorità numerico al vantaggio avversario i padroni di casa non han visto palla), il calcio è questo, vince chi segna!
Mister BARONI lascia in panca DE FALCO e conferma BUZZEGOLI al fianco di CHIBSAH nel 4-2-3-1 che vede poi MELARA, FALCO e CICIRETTI sulla trequarti a sostegno dell'unica punta CERAVOLO.
Il 4-3-3 di PECCHIA non cambia di una virgola rispetto a quello che ha pareggiato a Salerno una settimana fa: In difesa è ancora CARACCIOLO vicino a BIANCHETTI dal primo minuto, mediana composta da FOSSATI play centrale supportato ai lati da RÔMULO e BESSA, centro dell'attacco affidato a GANZ con LUPPI e SILIGARDI ad agire sulle esterne.
Tra i due e i trecento i tifosi gialloblù giunti al Vigorito di Benevento dopo più di 600 kilometri, prima di iniziare il signor La Penna della sezione di Roma 1 invita l'allenatore gialloblù ad indossare un fratino giallo sulla mise completamente nera che potrebbe trarlo in inganno visto il total blue delle casacche scaligere...
LA GARA
5° BESSA raccoglie l'invito di GANZ e penetra in area da sinistra ma la sua conclusione è facile preda di CRAGNO al rientro dopo la gara in Under 21 che gli aveva fatto saltare la gara di Modena col CARPI.
6° CERAVOLO si infila tra BIANCHETTI e CARACCIOLO sfruttando un rilancio, i due difensori gialloblù pasticciano lasciandosi scappare l'attaccante delle Streghe che punta NICOLAS, l'ex BRESCIA non può fare altro che commettere fallo da ultimo uomo e subire l'inevitabile espulsione. VERONA che in inferiorità numerica passa al 4-4-1 con PISANO che scala da destra al centro e RÔMULO che va a a fare il terzino destro nella sua posizione naturale; gli esterni d'attacco SILIGARDI e LUPPI scalano a fare le ali.
9° FALCO imbuca in verticale per l'inserimento di CERAVOLO colto però in fuorigioco
19° LUPPI ci prova dalla sinistra di poco fuori area, para facilmente CRAGNO
21° Fallo tattico di BIANCHETTI su FALCO a centrocampo, cartellino giallo per il difensore scaligero
28° RÔMULO cerca gloria penetrando dal vertice destro ma non è preciso, recupera il BENEVENTO che si catapulta verso l'area veronese e dopo un insistito giro palla che mette in apprensione NICOLAS, CERAVOLO si ritrova ad un metro dalla porta scaligera sguarnita: All'ultimo FOSSATI gli sradica via il pallone!
32° BESSA al volo da calcio d'angolo prova la giocata a 30 metri dalla porta! Palla alta...
35° Bella azione mancina lanciata da LUPPI per la sovrapposizione di SOUPRAYEN che mette in mezzo una palla invitante sulla quale GANZ è purtroppo in ritardo
36° Fallo tattico di FOSSATI sulla ripartenza di un avversario, ammonizione per il regista gialloblù 37° Errore in uscita di SOUPRAYEN che perde palla sul pressing di FALCO, il fantasista punta l'area scarta BIANCHETTI con un secco dribbling a sinistra e poi scarica una rasoiata che fa secco NICOLAS sul secondo palo! BENEVENTO in vantaggio
40° Problemi fisici per MELARA, gli da il cambio l'esterno sinistro macedone JAKIMOVSKI
44° CICIRETTI dai 30 metri: Para a terra NICOLAS...
46° Dopo il secondo minuto di recupero il signor La Penna termina il primo tempo
#BeneventoVerona highlights
0° Mister PECCHIA toglie l'evanescente GANZ inserendo Juani GOMEZ al suo posto
3° SILIGARDI dal limite destro ci prova ma è sfortunato, la palla rimbalza male e lui spara alle stelle
4° Azione bellissima del VERONA: SOUPRAYEN triangola con BESSA che suggerisce in verticale l'inserimento del francese che, a tu per tu con CRAGNO, gli tira addossao
7° LUPPI entra in area da sinistra e cerca SILIGARDI dalla parte opposta, il tiro dell'esterno ex LIVORNO vola altissimo (anche a causa della deviazione di un avversario)
13° CICIRETTI a giro dal limite destro: NICOLAS raccoglie senza problemi
14° Fallo di RÔMULO in mediana, ammonito anche il brasiliano ex FIORENTINA e JUVE. Secondo cambio HELLAS: FOSSATI lascia il posto a FARES e VERONA che si schiera con una sorta di 3-3-3 con RÔMULO quasi mediano davanti alla difesa e BESSA a giostrare da regista
15° Cambia anche il BENEVENTO: Dentro l'ex gialloblù CISSÈ e fuori uno stanchissimo CERAVOLO
18° Corner battuto di SILIGARDI, BIANCHETTI incorna ma non trova il bersaglio
22° Ultimo cambio HELLAS: SILIGARDI fa spazio a CAPPELLUZZO e gialloblù che virano sul 3-4-2 con Juani ed il nuovo entrato a fare le punteggio
24° Mister BARONI si copre: Il fantasista FALCO lascia il posto all'incontrista DE FALCO
25° Combinazione IAKIMOVSKI-CISSÈ sulla sinistra ma la conclusione dell'ex gialloblù è debolissima...
28° Ammonizione per il terzino uruguagio LOPEZ che ritarda la ripartenza del gioco
29° IAKIMOVSKI lancia a sinistra LOPEZ che effettua un tiro-cross ampiamente impreciso
35° Bello spunto di CICIRETTI da destra, dribbling a rientrare ma la mira non è all'altezza a tre metri da NICOLAS 37° Raddoppio del BENEVENTO: Cross da sinistra di un giocatore giallorosso verso il limite dell'area scaligera, FARES è in anticipo ma stoppadi petto a seguire non accorgendosi del pressing di CICIRETTI alla sua destra, il fantasista ringrazia e solo soletto buca NICOLAS (e poi prende un'ammonizione per esultanza eccessiva)
47° CICIRETTI dentro in verticale per CHIBSAH anticipato all'ultimo dall'uscita di NICOLAS
49° Dopo quattro minuti di recupero il signor La Penna porta il fischio alla bocca e decreta la fine della partita
Fusco
Pecchia
IMPRESSIONI
Il calcio semplice ma efficace di BARONI ha la meglio sul tiqui-taca a volte lezioso di PECCHIA e anche se forse l'HELLAS oggi non meritava di perdere (dall'inferiorità numerico al vantaggio avversario i padroni di casa non han visto palla), il calcio è questo, vince chi segna e le Streghe oggi non hanno rubato nulla!
Quattro gol in tre partite che costano 5 punti al VERONA, una corazzata che conferma anche oggi di saper giocare al calcio gestendo la gara per lunghi tratti con un possesso palla del 62%, ma che rischia di toppare se non si calerà nel clima 'da sciabola' della cadetteria.
Qualche perplessità destano anche le mosse di mister PECCHIA che decide di non modificare nulla dopo l'espulsione di CARACCIOLO, togliendo un GANZ non in ottima giornata ma sostituendolo con un GOMEZ che poco o nulla combina così come CAPPELLUZZO...
Sarebbe stato meglio regalare l'esordio a CHERUBIN? Dare una chance a MARESCA all'uscita di FOSSATI? Mantenere un po' più di diga a centrocampo quando la gara era ancora aperta? Col senno di poi siamo bravi tutti...
Certo che qualche domanda sulla gestione tattica di questa gara viene naturale anche se personalmente mi tengo stretto questo tecnico che ha ridato la gioia di vedere l'HELLAS giocare a calcio, i risultati alla lunga, sono sicuro, arriveranno.
Baroni
Pecchia
I VOTI
NICOLAS Oggi non è stato impegnato e sui due gol presi, frutto di gravi errori dei compagni, nulla ha potuto fare... Voto 6
PISANO Il capitano oggi gioca da centrale dal settimo minuto e non mostra particolari cali... Voto 6
BIANCHETTI Sul raddoppio che genera l'espulsione del collega CARACCIOLO c'è (più di) qualcosa da rivedere, nel finale va con leggerezza in area su una palla che poteva portare al terzo gol, gara da dimenticare per Matteo: Voto 5
CARACCIOLO Si fa superare dal pur bravo CERAVOLO con troppa facilità, poi lo stende da ultimo uomo guadagnando (molto) anzitempo gli spogliatoi... Gara molto condizionata dal suo errore: Voto 4
SOUPRAYEN Corre e spinge come un dannato sulla mancina ma un terzino deve prima di tutto sbagliare poco e difendere (ma CICIRETTI lo supera spesso)... Voto 5,5
RÔMULO Tocco di palla sopraffino, gran classe in mezzo al campo ma oggi è spoetizzato dall'espulsione del compagno, voto 6
FOSSATI Molto meno preciso del solito ma quando perde palla o vede i compagni in difficoltà si abbassa in difesa recuperando un paio di situazioni molto pericolose... Toglierlo è stato probabilmente un errore: Voto 6 (gli da il cambio al 59° FARES che ci mette tanto impegno e corsa ma è spesso troppo irruente, voto 5,5)
BESSA Tanto fumo e poco arrosto per il brasiliano ex INTER che ha lampi di puro genio ma nessuno di essi si tramuta in qualcosa di concreto (anche per demeriti dei compagni), voto 5,5
LUPPI Nella scarsa concretezza dell'HELLAS attuale lui è quello che è più efficace sia davanti che dietro, voto 6
GANZ Oggi non è in giornata e si vede anche se a dir la verità non gli arriva una palla che sia una, voto 5,5 (gli da il cambio GOMEZ al 46° ma non fa meglio di Simone Andrea, voto 5)
SILIGARDI Sicuramente fra i peggiori fallisce un paio di buonissime occasioni per raddrizzare la partita: Ma non era lui tra quelli a dover fare la differenza in Serie B? Voto 5 (gli da il cambio al 67° CAPPELLUZZO: Chi l'ha visto? Voto 5)
PECCHIA Prima sconfitta per il nuovo tecnico scaligero che fin'ora non aveva mai perso nella sua pur breve carriera scaligera, qualche cambio è un po' cervellotico e non da l'impressione di leggere al meglio la gara... Voto 5,5
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Mister BARONI tecnico del BENEVENTO «Noi in fuga? Non scherziamo (sorride ndr). Abbiamo preparato bene la partita, anche se in 10 contro 11 abbiamo giocato paradossalmente quasi peggio. Abbiamo poi fatto delle giocate importanti, la squadra ha voluto la vittoria contro un Verona che ha mostrato pochi difetti. Ciciretti? Certi giocatori chiudono tardi il cerchio. E' un giocatore che non aveva niente da invidiare ai migliori della sua età in Primavera, ha trovato intensità ed ha capito che anche attraverso il sacrificio si può essere determinanti, come fatto oggi. La squadra ha saputo tenere bene il campo. Credo nel lavoro, nel cercare di trasferire la serietà, l'umiltà e il coraggio ai ragazzi» TuttoMercatoWeb.com
Mister PECCHIA «La partita è stata troppo condizionata dall'episodio dell'espulsione di Caracciolo. Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, dopo l'espulsione abbiamo avuto noi le prime palle gol e abbiamo dimostrato di voler fare la partita contro una squadra viva e piena d'entusiasmo. Nel secondo tempo abbiamo avuto l'opportunità di riaprire la gara, non ci siamo riusciti. Fa più rabbia questa partita che quella di Salerno. Stiamo crescendo, è finito il mercato e stiamo costruendo un gruppo che ha già mostrato grande personalità. Bisogna fare risultato, vincere le partite. Pazzini? E' il nostro giocatore più importante, ma il problema non è di uomini» TuttoMercatoWeb.com
Anticipo favorevole per il CESENA che batte di misura il CARPI.
1 a 0 anche per il NOVARA sulla SALERNITANA.
Continua col suo impressionante stato di forma il CITTADELLA che a Vercelli ne fa addirittura 5! 2 a 1 del FROSINONE sul LATINA.
Pareggi per 1 a 1 in ASCOLI-SPAL e BRESCIA-PERUGIA con TORREGROSSA che all'ultimo respiro agguanta il pari per le Rondinelle.
A reti inviolate VICENZA-BARI e AVELLINO-TRAPANI.
Domani TERNANA-SPEZIA alle 17.30 (con i rossoverdi vincenti Mercoledì scorso nel recupero col PISA), Lunedì VIRTUS ENTELLA-PISA
VITA DA EX:TACHTSIDIS si presenta al CAGLIARI 'Mi volevano anche Bologna e Standard Liegi: non ho avuto dubbi', HELANDER 'Al Bologna per giocarmi il posto e migliorare'
ULTIMO ANNO DA CALCIATORE PROFESSIONISTA PER RONALDINHO, 'Poi farò il cantante' dice il calciatore 36enne fresco di svincolo col FLUMINENSE...
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FORMULA 1: Bernie ECCLESTONE, padre padrone del circo iridato, lascia (ma tra almeno un paio d'anni)
NEWS GdS, le pagelle di Benevento-Verona
BENEVENTO: Cragno 6.5; Lucioni 7, Venuti 6, Padella 6.5, Lopez 7; Chibsah 6, Buzzegoli 6.5; Melara 6 (Jakimovski 6.5), Falco 7.5 (De Falco 6), Ciciretti 7.5; Ceravolo 6.5 (Cissè 6). All. Baroni 7
HELLAS VERONA: Nicolas 6; Pisano 5, Bianchetti 5, A. Caracciolo 4.5, Souprayen 5; Romulo 6, Fossati 6 (Fares 4.5), Bessa 6.5; Luppi 6.5, Ganz 5.5 (Gomez 5.5), Siligardi 6 (Cappelluzzo 5.5). All. Pecchia 5.5
FONTE: TuttoHellasVerona.it
11 SET 2016 LO ‘AYATOLLAH’ PECCHIA SOGNA LA RIVOLUZIONE MA…
Lo scrittore Gilbert Keith Chesterton diceva che “l’errore è una verità impazzita”. Tradotto: anche un principio giusto se portato alle estreme conseguenze diventa un errore.
Ecco, non vorrei che Pecchia, allenatore emergente e rampante di indiscutibile cultura tattica, nel portare avanti la sua idea (sacrosanta) di calcio offensivo ed elegante, vestito di trame e fraseggi, non scadesse nel più facile e terribile degli errori: il radicalismo che conduce all’effimero, il velleitarismo che s’accompagna alla mera testimonianza, un talebanismo che s’avvita su se stesso.
Lo “Ayatollah” Pecchia sogna la rivoluzione e ciò è pure affascinante. Ma la storia insegna che le rivoluzioni non si conducono lancia in resta, ma necessitano di fine razionalità nella strategia. Sognatori nell’obiettivo, pragmatici nell’azione. L’impressione è che l’allenatore laziale badi molto alla fase offensiva e meno a quella difensiva (15 ammoniti e un espulso in tre partite, segno di mal posizionamenti, sbilanciamenti e interventi scomposti in fase di non possesso?), eppure ci sono partite, campi e situazioni ambientali dove forse occorrerebbe essere più attendisti senza divenire per forza sparagnini o calcolatori.
Benevento è paradigmatica. L’approccio è stato presuntuoso e non sarà casuale che dopo pochi minuti dietro ci si sia trovati già in due situazioni di affanno (dalla seconda nasce l’espulsione di Caracciolo). Nonostante l’inferiorità numerica Pecchia non ha provveduto a nessuna sostituzione ammettendo poi in sala stampa che preferiva tenersi tutti i tre cambi per il corso successivo della partita (come se i cambi servissero solo da metà campo in su). Nel secondo tempo poi la gestione della partita mi è sembrata istintiva, frettolosa (squadra troppo sbilanciata alla ricerca del pareggio ancora a mezz’ora dalla fine, un’eternità) e confusa (l’incrocio di cambi Ganz-Gomez-Cappelluzzo mi è sembrata una smentita a se stessi).
Sia chiaro, pur non essendo il sottoscritto un guardioliano spagnoleggiante (io sono per la superba medietà degli Ancelotti, degli Hiddink e, più modestamente, degli Allegri), apprezzo l’idea che ispira Fusco (zemaniano convinto) e Pecchia: il bel gioco sempre e comunque. Anche nelle loro dichiarazioni all’unisono di ieri (“dobbiamo essere più concreti”, come dire ci è mancato solo il gol) i due sottintendono la loro vocazione prettamente offensiva. E, certo, il “bel gioco” aiuta a vincere (e a riconciliarsi col calcio) ed è anche educativo, perché afferma l’idea (poco italiana) che si vuole primeggiare perché si è più bravi e non più furbi. Voglio dire: Pecchia difenda e porti avanti il suo calcio, ma un avvertenza non guasta: il “bel gioco” non basta in serie B, è condizione necessaria ma non sufficiente, specie in trasferta. In certi contesti vero che occorre più concretezza, ma aggiungerei anche meno spavalderia. Solo così Pecchia vincerà la sua (affascinante) rivoluzione.
Francesco Barana
11 SET 2016 IL RISCHIO DI RICOMINCIARE TUTTO DACCAPO
Nessun dramma. Il Verona di Pecchia è ancora un cantiere. Deve crescere, migliorare, affinare i meccanismi. Perdere a Benevento ci può stare, soprattutto in questa fase della stagione. L’Hellas è cambiato radicalmente e avrà bisogno di tempo per trasformarsi in un gruppo affiatato e affidabile. La storia insegna che nel calcio, al di là della qualità dei singoli, si raggiungono importanti quando c’è grande coesione tra giocatori, allenatore e società.
Questo Verona è ripartito quasi da zero. Nuovo allenatore, nuovi dirigenti, rosa radicalmente modificata. Pecchia ha lavorato sodo in ritiro, ma buona parte del suo operato è andato in fumo con la cessione di alcuni elementi negli ultimi giorni di mercato. Aveva costruito il suo centrocampo su Viviani e Greco, che sono usciti di scena. Aveva lavorato in difesa per migliorare l’affiatamento tra Bianchetti ed Helander. Sappiamo cos’è successo. Se poi sei costretto a rinunciare a Pazzini (che in serie B può valere l’ultimo Toni in A) le cose si complicano.
Ma credo che non sia solo un problema di assenze. Questo Verona deve trovare i giusti meccanismi, la necessaria compattezza e una maggior predisposizione alla sofferenza. Deve assimilare il calcio che vuole Pecchia per diventare un gruppo vero, riducendo al minimo la percentuale di errori, sapendo che tante squadre avversari avranno atteggiamenti simili a quello del Benevento. Si chiuderanno per affondare in contropiede e in velocità. Quello che faceva il Verona di Mandorlini appena tornato in serie A. E sappiamo bene le difficoltà che incontrano le grandi squadre, abituate a giocare la palla, quando si trovano di fronte a formazioni compatte, chiuse dietro alla linea del pallone con il primo obiettivo di disgregare la manovra altrui per poi ripartire in verticale.
Luca Fioravanti
10 SET 2016 CHE SERVA DI LEZIONE
Porca miseria! Quanto vorrei sbagliarmi qualche volta… Lo sapevo e lo avevo scritto che questa gara con il Benevento era quella più pericolosa… Detto, fatto… E’ arrivata la prima sconfitta dell’era Pecchia, una sconfitta che pone alcune questioni e che merita una riflessione.
La prima cosa che va detta, e con forza, è che non è un dramma. Una sconfitta ci sta e può anche far bene se vista nel modo giusto. Usare toni da tregenda, come ho sentito da qualche parte, non aiuta e anzi c’è il rischio che diventi un darsi sugli zebedei come Tafazzi. Dunque, serve tranquillità e lucidità nel ragionamento.
Il Verona è rimasto in dieci, l’espulsione di Caracciolo, lasciata all’interpretazione di un mediocre arbitro, è il frutto di un congenito difetto della nostra difesa che va in tilt non appena gli avversari verticalizzano in mezzo ai due centrali. Su questo Pecchia deve lavorare, così come ci ha lavorato Baroni per prenderci in castagna. Dopo questo episodio io ho visto un ottimo Verona, che ha preso in mano la partita e s’è buttato all’attacco. Forse Pecchia poteva cambiare un esterno con Cherubin, ma credo che il gol del Benevento sarebbe arrivato lo stesso.
Poi c’è stato il secondo tempo e soprattutto la seconda metà del secondo tempo, in cui il nostro allenatore si è un po’ avviluppato sulla sua enorme voglia di riportare la partita in parità. Tolto Fossati, il Verona è rimasto praticamente senza centrocampo, con una squadra sconclusionata, che non ha più saputo creare occasioni nonostante le tante punte in campo (Fares, Gomez, Cappelluzzo e Luppi). Fares in disimpegno ha ancora una volta dimostrato come non possa mai essere lui l’ultimo uomo.
Fine dell’analisi. Ecco le mie considerazioni. Il Verona è bello ma poco concreto. Deve essere più bastardo dentro e per esserlo deve avere uomini che siano così. Maresca e Zuculini (che non c’era a Benevento) sono giocatori che posso dare questa “garra”, che soprattutto in certe partite è indispensabile. Il modulo di Pecchia è efficace se gli esterni creano superiorità e sono di qualità. Luppi lo è stato fino ad oggi, Siligardi resta un’incompiuta. E allora è meglio mettere l’esperienza di Gomez, o la freschezza di Fares. Infine Ganz: non va mai cambiato (in assenza di Pazzini), perchè è il classico giocatore alla De Vitis. Può anche non fare niente per una gara intera ed essere poi decisivo nell’unica mezza occasione che conta.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Il Benevento batte anche il Verona per 2-0 e vola da solo al secondo posto in classifica dietro l'altra neopromossa Cittadella.
Cori razzisti dei tifosi veneti
10 SETTEMBRE 2016 - SPORTILVAGLIO.IT
La Curva Sud per Benevento Verona
Il Benevento batte in casa, con merito un buon Verona, per 2-0. Un gol per tempo: il primo di Falco e il secondo di Ciciretti, in una gara fortemente condizionata dall'espulsione del difensore centrale veneto Caracciolo, giustamente mandato negli spogliatoi per un fallo da ultimo uomo commesso sul centravanti giallorosso Ceravolo lanciato a rete. Una vittoria che dopo tre giornate porta i sanniti, con sette punti, al secondo posto assoluto in classifica, preceduti solo dai padovani del Cittadella, primi a punteggio pieno. E ciò dopo aver il Benevento già affrontato due compagini di rango retrocesse dalla Serie A (Carpi ed Hellas Verona) e tra le più accreditate per la promozione. Davvero il cammino d'avvio è andato oltre ogni più rosea previsione.
La cronaca.
Le due squadre si presentano nell'assolato stadio di Santa Colomba con le stesse due formazioni schierate domenica scorsa, tranne per il portiere del Benevento, Cragno, assente a Carpi perché impegnato con la Nazionale Under 21. Dopo 2 minuti Melara di testa colpisce ma la palla va fuori. Al 6° Bessa, il migliore del Verona, impensierisce Cragno, sul rovesciamento di fronte Ceravolo s'invola verso la porta di Nicolas, al limite dell'area però commette fallo da ultimo uomo di Caracciolo. Ineccepibile l'espulsione, anche se i veronesi si sono lamentati con l'arbitro per un presunto precedente fallo di Ceravolo. La successiva punizione di Buzzegoli s'infrange sulla barriera. Al 9° minuto Ceravolo segna, ma era in fuori gioco: gol annullato. Poco dopo azione cost to cost di Falco, serve Melara che però non conclude adeguatamente. Al 15° tiro cross pericoloso di Lopez nessuno raccoglie. Al 18° il veneto Luppi tira da fuori area, blocca Cragno senza eccessivi problemi. Al 19° primo calcio d'angolo, è per il Benevento dopo un'azione insistita di Melara. Il Verona, dopo aver corso qualche pericolo una volta rimasto in dieci uomini, dal 20°, riprende in mano la gara, nonostante l'inferiorità numerica. Gli scaligeri si compattano e si installano nella metà campo del Benevento dove esercitano un intenso pressing, anche esponendosi a qualche ripartenza dei sanniti che però non pungono. Quindi palla gol per Ceravolo, miracolosamente salva un difensore. Nitida occasione da gol per il Verona al 35° scende Luppi salta due avversari palla a Suprayen che non centra lo specchio.
Il gol di Falco arriva al 38°, prende la palla al limite dell'aria e batte con un tiro angolato Nicolas. Esce Melara al 40° per noie muscolari. Al suo posto entra Jakimovski. All'inizio della ripresa il Verona sostituisce Ganz con Gomez.
***
La seconda frazione di gioco vede il Verona padrone della gara, l'uomo in meno non si avverte. Al 48° Silgardi si giova di un rimpallo, tira dal limite dell'area, palla alta sulla traversa. Un minuto dopo Suprayen conclude una bella azione del Verona, salva Cragno in calcio d'angolo. Il Verona preme sempre di più. Rompono l'assedio prima una percussione di Jakimovski e poi un bel tiro di Falco deviato in angolo. Poco dopo Siligardi spara a colpo sicuro dal dischetto del rigore, dopo una percussione di Suprayen, a togliergli la gioia del gol una splendida parata di Cragno. Al 58° Ciciretti conclude debolmente un'azione di contropiede di Jakimovski. Al 59° per il Verona entra Fares ed esce Fossati. Al 60° torna in campo Cissè dopo una lunga assenza, prende il posto di un generosissimo Ceravolo. La gara non cambia copione con il Verona che attacca e costringe i sanniti sulla difensiva e il Benevento che risponde con delle ripartenze, non sfruttate a dovere. Al 69° Falco esce tra gli applausi al suo posto entra De Falco. Al 63° ammonito Lopez per aver perso tempo allontanando il pallone.
Secondo gol del Benevento all'82°: cross dalla sinistra Suprayen fa una bella dormita, Ciciretti si avventa sul pallone e da dentro l'area batte il portiere scaligero. Va a festeggiare sotto la Curva Sud, togliendosi la maglia: ammonito. La gara sostanzialmente si chiude qui, nonostante i 4 minuti di recupero concessi dall'arbitro.
***
Il Benevento dunque continua il suo splendido inizio di stagione da esordiente in Serie B, sapendosi giovare quanto basta dell'uomo in più. Con umiltà, rimanendo sempre compatto, in attesa di colpire di rimessa. Probabilmente, avrebbe potuto giovarsi meglio della superiorità numerica, ma non va dimenticato che aveva di fronte una squadra dal tasso tecnico individuale superiore, che è mancata solo nella finalizzazione. Tra gli scaligeri da sottolineare le prestazioni di Bessa. Romulo e Suprayen a parte l'amnesia sul gol di Ciciretti. Nel Benevento da rimarcare le performance, oltre che dei due citati marcatori, anche di Jakimovski, di Padella in difesa e di Chisbah a centrocampo, ma sarebbe ingiusto tralasciare gli altri: la vittoria contro il favoritissimo Verona è stata merito di tutti i giallorossi, nessuno escluso.
P.S.: I duecento tifosi dell'Hellas Verona anche a Benevento hanno dimostrato di essere tra i peggiori in assoluto In Italia. Cori di netto stampo razzista i supporter veneti hanno indirizzato ai tifosi del Benevento (quasi in 10mila accorsi sugli spalti del "Ciro Vigorito") del tipo "Siete morti fame" oppure "Siete terroni di merda". Hanno fatto conoscere anche qui la loro "ricchezza", umana e culturale...
Il tabellino
Benevento: Cragno, Lucioni, Venuti, Padella, Lopez, Chibsah, Buzzegoli, Falco (De Falco), Melara (Jakimovski), Ciciretti, Ceravolo (Cissè). A disposizione: Del Pinto, Pezzi, Bagadur, Gyamfi, Pajac, Gori. Allenatore Baroni
Reti: Falco, Ciciretti.
Ammoniti: Bianchetti, Fossati, Romulo (V); Lopez, Ciciretti (B).
Espulso: Caracciolo (V)
Arbitro: Federico La Penna di Roma 2
FONTE: SportIlVaglio.it
KO A BENEVENTO Personalità non basta, ci vuole cinismo
11/09/2016 10:53
Tanti applausi alla performance, ma il Verona sconfitto a Benevento, esce dal Vigorito con rabbia e delusione. E la prima “razione” di esse, viene servita subito. Caracciolo (6’) stende Ceravolo lanciato a rete e per il gialloblù è rosso diretto. Ad iniziare “a darle” però, pare proprio che sia stato l’attaccante giallorosso. Se la terna arbitrale, avesse visto meglio, sarebbe stata un’altra gara. Ad ogni modo l’Hellas anche in 10 reggeva bene e non soffriva più di tanto. Anzi. Mister Pecchia scalava Romulo a destra, sulla linea dei difensori e spostava Pisano centrale, a far coppia con Bianchetti. Il cerchio quadrava ed i gialloblù, mantenendo comunque difesa e baricentro alti, attaccavano con prudenza. Illogico metterla sull’intensità ed allora vai coi ritmi moderati e un intelligente possesso palla, volto ad offendere. A Bessa e Fossati il compito di coprire, cucire ed inventare, mentre a Luppi e Siligardi quello d’offrire la corsia preferenziale. I veneti s’apprezzano per personalità e voglia di fare, mentre il vivace Benevento non riusciva a venir fuori se non alla mezz’ora: Fossati è costretto a fare i salti mortali per evitare la capitolazione. Scampato il pericolo è il Verona a recriminare in zona rete: Souprayen (35’), lanciato da Luppi, spreca lo 0-1. Ma la “mangiata” è soltanto l’antipasto di ciò che avverrà nella ripresa. E sarà lì a manifestarsi la 2^ parte d’amarezza scaligera. Intanto però, prima del riposo, gol del vantaggio campano: spunto di Falco che fa secco Nicolas con una bordata dal limite.
Nel secondo tempo la musica cambia. L’Hellas alza i ritmi e seppur con l’uomo in meno, mette sotto i padroni di casa. Al buon gioco del primo tempo, s’aggiungono maggiori “graffi”, anche se fine a se stessi. A divorarsi l’1-1 prima è Souprayen a tu per tu con Cragno (botta e miracolo del portiere), poi poco dopo è Siligardi che manda alle stelle a pochi metri dal bersaglio. Nonostante le loro iniziative, i veneti non riescono a passare e prestano il fianco ai contropiedi locali, comunque sventati. Pecchia le prova tutte: dai cambi dalla panchina (dentro Gomez, Fares e Cappelluzzo) alla nuova disposizione 3-4-2, ma il pari non arriva. Nella parte finale, anche per mancanza di energie, regna l’equilibrio e a chiudere definitivamente i conti ci pensa... Fares. L’algerino, al limite della propria area, è in vantaggio su Ciciretti, ma controlla male e favorisce l’avversario che davanti a Nicolas, non sbaglia: 2-0 e game over. Sabato prossimo al Bentegodi ci sarà l’Avellino. Il compito del Verona è quello di rialzarsi immediatamente.
ANDREA FAEDDA
IL DS NEL POST-MATCH Fusco: Nessun alibi, essere più concreti
10/09/2016 19:18
«Loro senza dubbio hanno fatto una grande gara, ma di sicuro il match è stato condizionato dall’espulsione di Caracciolo dopo solo pochi minuti. Ciò però non deve essere un alibi. Il Verona ha comunque provato a vincere, tenendo palla e proponendosi. In 10 uomini ha messo in difficoltà il Benevento che giocava in casa e ha costretto il loro allenatore a togliere una punta per un difensore. La nostra crescita deve passare anche attraverso questi ko e dobbiamo essere più forti delle avversità». Così in sintesi le dichiarazioni del ds dell’Hellas, Filippo Fusco, al termine della gara persa a Benevento per 2-0. Prosegue il direttore: «La strada imboccata è quella giusta. Sta di fatto che possiamo migliorare e sta a noi capire come farlo. Il nostro atteggiamento deve essere sempre quello di proporci e provare a vincere anche in inferiorità numerica. Peccato per le reti mancate. Ora però è inutile appigliarsi a ciò che è stato. Gli episodi fanno parte del calcio. Si superano solo con la voglia di fare e di vincere. Sono fiducioso e se concretizzeremo le tante occasioni create risolveremo molte gare più facilmente. Insomma, bisogna essere più cinici negli ultimi 16 metri. Siamo solo alla 3^ di Campionato e tempo per rifarci ne abbiamo. Verona resta il favorito? Guardiamo di partita in partita, alla fine faremo i conti».
ANDREA FAEDDA
IL MISTER GIALLOBLU' A FINE MATCH "Gara condizionata, ma noi poco cattivi"
10/09/2016 18:00
«Il fallo di Caracciolo e la sua conseguente espulsione? Per me il fallo viene commesso prima da Ceravolo sul nostro centrale, dopodiché la partita è stata condizionata da questo episodio. Dispiace e c’è delusione, ovviamente anche per il risultato».
Queste le dichiarazioni dell’allenatore del Verona, Fabio Pecchia, al termine della gara persa a Benevento per 2-0. Il mister scaligero prosegue nel suo commento, guardando anche il bicchiere mezzo pieno: «Nonostante l’inferiorità abbiamo fatto un grandissimo primo tempo. In 10 uomini abbiamo riordinato le idee, ottenendo le prime occasioni per passare. Mi è piaciuta la personalità e la voglia comunque di giocare e di far la partita. Non son considerazioni da poco, visto che avevamo di fronte un avversario vivo, forte con tanto entusiasmo. Le loro qualità davanti, soprattutto in velocità, sono state contenute e siamo capitolati solo a causa di quell’assolo di Falco. Nella ripresa abbiamo avuto le nostre opportunità di pareggiare ma non ci siamo riusciti. Fa più rabbia questo match che quello di Salerno».
Su cosa manca al Verona: «Stiamo crescendo. Il mercato è finito, sono arrivati dei giocatori nuovi e stiamo provando a costruire un gruppo che comunque ha già dimostrato in due trasferte consecutive in campi ostici, grande personalità. È chiaro che non bisogna fare solo questo, ma anche ottenere i risultati e vincere le partite. Io non mi accontento dei palleggi, delle giocate e delle occasioni. Voglio portare a casa i 3 punti».
Sulle occasioni mancate: «La rabbia viene proprio da lì. Creiamo tanto ma non riusciamo a buttarla dentro. Bisogna crescere in fretta e questo ko ci deve dare una spinta per accelerare nel lavoro e nei risultati. La mancanza di Pazzini? Non è questo il problema. Abbiamo Ganz, Gomez e Cappelluzzo. Secondo me è una questione non di uomini, ma di convinzione. Fino ai 20 metri arriviamo con gran facilità, poi però ci perdiamo. Bisogna essere più cattivi».
Sulle prossime gare: «Penseremo subito all’Avellino, da affrontare con rabbia e appunto con la giusta cattiveria. Voglio aggiungere che son contento della tenuta fisica dei miei giocatori. Nessuno è uscito per crampi, per cui la condizione è buona. Ora, testa bassa e pedalare».
ANDREA FAEDDA
IL MISTER GIALLOROSSO Baroni: Vittoria voluta,
Verona con pochi difetti
10/09/2016 17:28
«Noi in fuga verso la A? Non scherziamo, ma è doveroso complimentarsi coi miei ragazzi. Abbiamo interpretato molto bene la gara anche se come molte volte succede nel calcio, in superiorità numerica, paradossalmente si gioca peggio dell’avversario. Eravamo troppo attendisti anche se dopo ci siamo sciolti con delle belle giocate». Queste le dichiarazioni dell’allenatore del Benevento, Marco Baroni, al termine dell’incontro col Verona, vinto 2-0. Prosegue il mister giallorosso: «La squadra ha voluto questa vittoria e ha saputo soffrire contro un avversario di caratura superiore. L’Hellas ha veramente pochi difetti. Abbiamo cercato di rendergli la vita difficile, sfruttando al massimo le nostre caratteristiche. Se non riuscivamo ad essere corti e compatti, col Verona sarebbe stato molto complicato».
Su Ciciretti e Falco: «Che ci facevano in Lega Pro? A volte alcuni giocatori tardano a chiudere il cerchio. Sono molto importanti per noi e hanno davvero grosse qualità. Credono nel lavoro e sono umili: sanno che solo col sacrificio si possono ottenere grandi risultati».
Sull’avvio del Benevento in campionato: «Credo nel lavoro e nel cercare di trasferire ai miei ragazzi, la mia ambizione, unita a serietà e umiltà. Sappiamo che ogni impegno è difficile, e come oggi, più l’avversario è forte, più bisogna impegnarsi. Se si riesce a far punti è ovvio che è una festa».
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona. Pecchia: "Espulsione? Il fallo è prima sul difensore"
Mister Fabio Pecchia, Verona
10 Settembre 2016 alle 17:48
Così un rammaricato mister Pecchia nella sala stampa del "Vigorito" al termine della gara persa dal suo Verona contro il Benevento: "Per me il fallo è prima sul nostro centrale sull'episodio dell'espulsione. Una volta in 10 uomini non ho voluto subito bruciarmi un cambio. Noi abbiamo fatto un grande primo tempo, con grande personalità anche in dieci e abbiamo tenuto bene, sfiorando anche il pari.. Fa più rabbia questa partita persa che quella pareggiata a Salerno. Adesso la squadra deve crescere, siamo costruendo un gruppo e non mi accontento di buone prestazioni, dobbiamo vincere, dobbiamo crescere velocemente e questa sconfitta deve accelerare il tutto. Pazzini è un giocatore importante ma abbiamo altri buoni uomini, dobbiamo essere più cattivi sotto porta. Le squadra ha comunque tenuto bene atleticamente, questo è positivo".
Maurizio Morante
Il "Vigorito" è un fortino: il Benevento abbatte il Verona!
Le squadre al fischio d'inizio
10 Settembre 2016 alle 16:56
Il Benevento recupera, tranne Puscas, tutti gli assenti della scorsa gara contro il Carpi ma conferma per 10/11 la formazione scesa in campo contro gli emiliani eccezion fatta per Gori che lascia il posto al rientrante Cragno. Il Verona schiera il tridente con Luppi, Siligardi e Ganz, quest'ultimo ben noto ai tifosi giallorossi a causa del gol nel finale della gara contro il Como che sancì l'eliminazione del Benevento dai play-off per la serie B. Al 2’ Falco scappa a destra e mette sul secondo palo per Melara che, da ottima posizione, ha un controllo non felice e la palla termina sul fondo. Dopo 5’ l’episodio che potrebbe cambiare la gara: lancio lungo di Lucioni, Ceravolo usa il fisico per conquistare il pallone, si gira e si dirige verso la porta scaligera ma viene steso da Antonio Caracciolo. Per il direttore di gara è cartellino rosso e Verona in 10 uomini dopo soli 5’ di gioco. Il Benevento prende campo ma non capitalizza al meglio la superiorità numerica. Al 27’ Romulo si incunea in area dalla destra ma la sua conclusione termina alta. La replica del Benevento è come sempre di Falco: il numero 20 riesce a mettere in mezzo all’area piccola per l’accorrente Ceravolo ma questi viene anticipato e poi la palla viene messa in corner dalla difesa scaligera che non vuol correre pericoli. Schema su calcio d’angolo al 32’ per il Verona ma il tiro di Bessa termina alle stelle. Al 35’ Luppi apre per Souprayen che arriva sulla sinistra: il diagonale del francese viene deviato da Cragno. Al 37’ il Benevento passa in vantaggio con una grandissima azione di Filippo Falco: il fantasista giallorosso evita un avversario e piazza una rasoiata di sinistro sul palo alla sinistra di Nicolas che si tuffa ma non può nulla. Il Benevento colpisce il Verona probabilmente nel momento migliore degli ospiti. AL 43’ Benevento vicino al raddoppio con un contropiede portato da Ceravolo ma, al momento del tiro, Pisano mette in corner. Sugli sviluppi dell’angolo Ciciretti va alla botta da fuori ma Nicolas para a terra.
Al termine della prima frazione il Benevento chiude in doppio vantaggio: nel punteggio, per la rete di Falco, e di uomini per l’espulsione di Caracciolo dopo 5’ di gioco. 4’ di gioco nella ripresa e brividi lungo schiena per i tifosi giallorossi: Bessa serve per l’inserimento di Souprayen, il francese da posizione defilata va alla botta ma Cragno c’è e respinge in corner. All’8’ Luppi mette un rasoterra al centro per il sinistro di Siligardi che batte in porta ma trova la deviazione di un difensore sannita in corner. Al 12’ ci prova Ciciretti con un sinistro a giro ma la palla è lenta e Nicolas non ha problemi. Al 17’ corner di Siligardi, Juanito Gomez spizza di testa ma non trova la porta. Mister Baroni vuol controllare meglio il gioco e inserisce De Falco e Cissè per Falco e Ceravolo: entrambe i calciatori sono al debutto in questo campionato. Al 36’ Ciciretti regala la seconda gioia al pubblico della Strega: lancio di Jakimovski dalla sinistra, Fares buca l’intervento servendo l’avversario e il numero 10 giallorosso insacca la rete del 2-0, la sua seconda stagionale dopo il rigore realizzato al debutto contro la Spal. La curiosità è che Ciciretti segna per due volte nella rete posta sotto la Curva Sud, occupata dai tifosi del Benevento. La rete di Ciciretti chiude virtualmente una partita punendo un Verona che, pure in 10, aveva schierato in campo una formazione molto offensiva con il chiaro intento di recuperare lo svantaggio. Al termine dei 4’ di recupero il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi certificando la vittoria finale del Benevento per 2-0 sul Verona. Due su due in casa per il Benevento nelle prime tre gare al “Vigorito”; una vittoria, un pari e una sconfitta in 3 gare per il Verona. Questo, se vogliamo, è quanto detto dai 90’ appena terminati: una gara nella quale il Benevento si conferma formazione solida, che difende molto bene e che ha, in questo momento, un Falco in reale stato di grazia ottimamente coadiuvato da Ciciretti e dal lavoro “sporco” di Ceravolo sulla linea avanzata. Per la squadra di Pecchia, invece, fatale la leggerezza di Caracciolo in apertura di gara: 90’ in 10 uomini non sono facili per nessuno tantomeno per una squadra che, pur forte, necessita di qualche ulteriore “registrazione” a livello tattico.
Maurizio Morante
FONTE: Benevento.IAmCalcio.it
Il Benevento doma l'Hellas: Falco e Ciciretti stendono il Verona
Sabato 10 Settembre 2016 18:16
Benevento - Verona non può che iniziare in un clima ostile. Sugli spalti è subito botta e risposta tra le due tifoserie che non si tirano indietro nel darsele a mó di sfottò. La cornice di pubblico è quella delle grandi occasioni con una Curva Sud che ha fatto registrare, sin dall'inizio della prevendita, un gigantesco sold out ed i settori distinti e tribune a completare un'immagine del tutto giallorossa. Al 5' è già colpo di scena. Ceravolo si invola tutto solo verso la porta, Caracciolo lo stende e per l'arbitro La Penna di Roma è inevitabile sventolare il cartellino rosso al difensore scaligero. Al 10' il Benevento si vede annullare un gol per un presunto fuorigioco di Ceravolo, ma senza troppe polemiche si torna a giocare. Al 18' collopiede centrale di Luppi, ordinaria amministrazione per Cragno. L'Hellas prova a farsi vedere, la strega respinge le minacce padrone anche della sua superiorità numerica. Al 23' grande occasione per il Benevento: Venuti verticalizza per Ciciretti che penetra in area e prova a rigettarla in mezzo, nella mischia, ma la difesa butea devia in corner. La gara prosegue in maniera equilibrata e al 27' reagisce il Verona: sinistro di Romulo al vertice dell'area, palla che vola sopra Cragno, attento nella traiettoria. Al 32' corner di Siligardi scaraventato al limite dell'area giallorossa, Bessa al volo non centra lo specchio della porta. Qualche minuto dopo paura per il Benevento: Luppi innesca Souprayen, sinistro pericoloso che fa quasi la barba al palo. Il Verona è in inferiorità numerica, ma non demorde nell'attaccare. Il match si sblocca al 37' con una magia, manco a dirlo, di Filippo Falco. Mancino chirurgico dal limite dell'area, imparabile anche per un portiere esperto come Nicolas. Esplode il Vigorito che urla al cielo il nome del numero venti giallorosso. 1-0 quando manca poco meno di dieci minuti alla fine del primo tempo e un Benevento consapevole dei propri mezzi. Al 43' forcing totale della strega: Ciciretti lancia in porta Ceravolo che prova l'impossibile. Prima dribbla Pisano, poi tenta il dribbling su Nicolas, ma l'estremo scaligero riesce ad evitare un altro pericoloso gol.
La ripresa inizia subito a ritmi alti con gli scaligeri che si proiettano in avanti, i sanniti tengono bene gli attacchi. Al 12' Benevento in avanti con Ciciretti, sinistro a giro sul secondo palo, ma Nicolas è attento e blocca la sfera. Al quarto d'ora standing ovation del Vigorito: Baroni richiama Ceravolo e getta nella mischia Katamoko Cissé, il pubblico giallorosso applaude. Al 34' De Falco apre tutta per Ciciretti, l'attaccante romano col sinistro ci riprova, ma il tiro è sbilanciato e vola lontano dalla porta. Al 37' il Benevento raddoppia con Ciciretti, servito in maniera perfetta da Jakimovski. Il numero dieci riesce ad eludere l'avversario e a ritrovarsi solo davanti a Nicolas, difficile sbagliare uno contro uno e gonfiare la rete sotto la Sud. Nel finale il Benevento tiene gli attacchi del Verona, riuscendo a portare a casa il terzo risultato positivo in altrettante gare e la consapevolezza che in Serie B la strega può dire la sua. Testa bassa, pedalare e salvezza sempre più vicina.
Christian Schipani
FONTE: BeneventoCalcio.it
NEWS Abbonamenti, Verona re della B
L’Hellas al comando per numero di tessere stagionali sottoscritte
di Redazione Hellas1903, 09/09/2016, 08:10
Verona davanti a tutti nella classifica per gli abbonamenti sottoscritti.
Per la stagione 2016-2017 di Serie B è l’Hellas a comandare, con 10013 tessere staccate. Lo riporta un’inchiesta svolta da “La Gazzetta dello Sport”, pubblicata nell’edizione della Rosea oggi in edicola.
La campagna abbonamenti del Verona, peraltro, prosegue, quindi il dato non va considerato come definitivo. Dietro all’Hellas ci sono Cesena e Bari.
FONTE: Hellas1903.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: che ingenuità di Caracciolo!
del 10 settembre 2016 alle 17:01
di Massimiliano Mogavero
del 08 settembre 2016 alle 20:06
Dopo un periodo difficile e pieno di infortuni, Romulo sta tornando ad essere il giocatore che stregò la Juventus. Ora al Verona in Serie B, l'italobrasiliano sta trattando il rinnovo di contratto con la società scaligera, nella quale si è sempre riuscito ad esprimere al meglio.
FONTE: CalcioMercato.com
Benevento - Hellas Verona 2-0 | Partita stregata: Gialloblu sconfitti in dieci uomini
Brutta battuta d'arresto per il Verona che al Ciro Vigorito resta in dieci dopo appena sei minuti dall'inizio della gara. Due reti, una per tempo, affondano la squadra di Pecchia che ha comunque sempre cercato di fare la partita nonostante l'inferiorità numerica
Davide Papetti
10 settembre 2016 14:10
Simone Andrea Ganz, foto Facebook
E fu così che Benevento tornò ad essere Maleventum, se non altro per giocatori e tifosi Gialloblu, dopo una partita iniziata male e finita peggio. Il Verona esce sconfitto, nonostante abbia provato a vincere una gara difficile contro una formazione forte, ben organizzata, ma comunque alla portata della squadra allenata da Pecchia.
L'episodio decisivo che ha condizionato l'intero match risale al 6' del primo tempo, quando Caracciolo stende al limite dell'area Ceravolo lanciato a rete. Fallo da ultimo uomo ed espulsione diretta ineccepibile. Pecchia prova a riorganizzare i suoi, arretra Romulo, Pisano fa il centrale di difesa e i due esterni d'attacco retrocedono in mediana. Il Verona c'è, anche in inferiorità numerica fa la partita, se non altro ci prova, continuando a macinare gioco. Per una buona mezz'ora nessuno si accorge che ai Gialloblu manca un uomo in campo. Ma il Benevento non molla, difende bene e quando riparte fa paura. Dopo una buona iniziativa di Souprayen al 34', con cross dalla sinistra e la sfera che attraversa tutta l'area pericolosamente, sul ribaltamento di fronte i padroni di casa riescono a passare.
Segna al minuto 37' Falco, una rete di pregevolissima fattura, con un gran tiro mancino a giro da fuori area dopo un discesa in dribbling dalla destra. Vantaggio del Benevento, probabilmente non del tutto meritato per quanto di buono il Verona era riuscito comunque a costruire nonostante l'espulsione di Caracciolo dopo pochissimi minuti. Il primo tempo tempo scivola agevolmente verso la conclusione e nella seconda frazione mister Pecchia sceglie di inserire subito Gomez al posto di Ganz. L'Hellas parte forte e dopo nemmeno cinque minuti Souprayen si rende pericoloso con una conclusione potente di sinistro che Cragno devìa in corner. Ma l'occasione più ghiotta capita poco dopo sui piedi di Siligardi: da posizione ravvicinata la conclusione dell'esterno gialloblu viene però sporcata da un difensore e termina alta.
A questo punto il Verona sembra un po' spegnersi, complice anche la comprensibile stanchezza, e il Benevento, sornione, attende il momento giusto per il colpo del k.o. Girandola di cambi in entrambe le formazioni e ritmi che calano vistosamente. La scossa fatale la dà Ciciretti al minuto 81' con una rete scaltra, realizzata con la colpevole complicità di Fares che sbaglia clamorosamente un retropassaggio di petto indirizzato a Nicolas. Due a zero secco che non lascia più scampo ai Gialloblu. Resta il rammarico di aver assistito a una partita fortemente condizionata da un episodio che, peraltro, a fine gara, mister Pecchia non mancherà di contestare: "Per me il fallo di Caracciolo è netto e da espulsione, ma il primo a commettere un'irregolarità è Ceravolo e il gioco andava fermato prima". Ora però, dopo un solo punto in due partite esterne, non resta che guardare al futuro e alla prossima sfida, il 17 settembre alle 15.00 contro l'Avellino al Bentegodi.
BENEVENTO - HELLAS VERONA 2-0
MARCATORI: 20 F. Falco al 37' (BE), 10 Ciciretti all81' (BE)
BENEVENTO (4-2-3-1): 1 A. Cragno; 14 E. Padella, 6 W. Lopez, 5 F. Lucioni; 23 L. Venuti, 10 A. Ciciretti; 13 R. Chibsah, 30 D. Buzzegoli, 20 F. Falco (dal 68' A. De Falco 21), 7 F. Melara (dal 37' 1° T N. Jakimovski 27); 9 F. Ceravolo (dal 60' Cissè 19).
A disposizione: B. Gyamfi 18, M. Pajac 11, P. Gori 12, L. Del Pinto 4, E. Pezzi 2, R. Bagadur 16. Allenatore: Baroni.
HELLAS VERONA (4-3-3): 1 Nícolas; 3 E. Pisano, 30 Antonio Caracciolo, 18 S. Souprayen, 4 M. Bianchetti; 8 M. Fossati (dal 58' 23 M. Fares), 2 Romulo, 24 D. Bessa; 10 D. Luppi, 26 L. Siligardi (dal 66' 25 P. Cappelluzzo), 9 S. Ganz (dal 45 2° T 21 Juanito Gómez).
A disposizione: 12 F. Coppola, 13 N. Cherubin, 20 M. Zaccagn,i 27 M. Valoti, 16 Enzo Maresca, 7 G. Troianiello. Allenatore: Pecchia.
ARBITRO: Federico La Penna della sezione Aia di Roma 1
LA CRONACA DELLA PARTITA
PRIMO TEMPO - Le squadre entrano in campo. Calcio d'inizio affidato al Verona, sulla palla Ganz. Inizia il match. Sortita offensiva del Benevento lungo la fascia destra con un cross pericoloso al centro, ma l'azione sfuma. Buona azione corale del Verona che al 5' conduce alla conclusione in area Bessa, para Cragno. Clamoroso fallo da ultimo uomo di Caracciolo sul ribaltamento di fronte al 6', espulsione diretta e Verona in dieci uomini. Annullato a Ceravolo per fuorigioco un goal al 9'. Il Verona cambia disposizione in campo, abbassando in mediana i due esterni d'attacco Siligardi e Luppi, con Pisano centrale di difesa e Romulo terzino destro, per una sorta di 4-4-1. Nonostante l'inferiorità numerica gioca bene il Verona che arriva alla conclusione dal limite con Luppi al 18. Para centrale Cragno. Ammonito Bianchetti al 20' per un fallo su Falco a centrocampo. Buono spunto al 27' che rientrando dalla destra va alla conclusione mancina, di poco alta sulla traversa. Pericolo in area gialloblu con Ceravolo vicinissimo al goal sugli sviluppi di un'azione confusa al limite dell'area piccola. La palla viene recuperata da Pisano in extremis e buttata in angolo. Grande occasione per l'Hellas al 34': Luppi apre bene sulla sinistra per Souprayen che crossa al centro, la palla sfila pericolosamente lungo tutta l'area e si spegne fuori. È un ottimo Verona nonostante giochi in dieci contro undici. Ammonito Fossati per fallo tattico al 36'. Rete del Benevento al 37', segna Falco un gran goal dopo uno splendido dribbling a rientrare dalla destra e una velenosa conclusione mancina. Cambio per il Benevento al 38', entra Jakimowski per l'infortunato Melara. Conclusione da lontano di Ciciretti al 43', facile la parata di Nicolas. Sono due i minuti di recupero concessi da La Penna. Finisce qui la prima frazione con i Gialloblu sotto di una rete e con un uomo in meno.
SECONDO TEMPO - Al via la seconda parte di gara, nel Verona esce Ganz ed entra Gomez. Buon avvio del Verona che ha subito un'occasione per pareggiare con Souprayen servito in area da Bessa, il suo tiro mancino da posizione defilata è forte ma Cragno si salva in corner. Clamorosa occasione per Siligardi al 52' che dal limite dell'area piccola calcia fortissimo, ma la sfera viene deviata in angolo. Ammonito Romulo al 57'. Entra Fares al posto di Fossati nel Verona al 58'. Cambio anche nel Benevento, esce Ceravolo 60' ed entra Cissè. Ci prova Gomez di testa al 62' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, palla fuori non di molto. Nel Verona al 66' entra Cappelluzzo, un centravanti, al posto di Siligardi. Il Benevento al 68' sostituisce Falco con De Falco. Tiro mancino di Cissè al 70' che non però non impensierisce Nicolas. Ammonito al 72' Lopez per aver allontanato il pallone a gioco fermo. Ritmi blandi e gioco spesso spezzato in questo secondo tempo, Verona visibilmente affaticato. Ci prova Ciciretti con una buona giocata all'80', rientro sul sinistro e tiro però sbilenco che si spegne sul fondo. Raddoppia il Benevento all'81' proprio con Ciciretti che sfrutta un grave errore di Fares che sbaglia l'appoggio all'indietro di petto per Nicolas, aprendo un'autostrada all'avversario. Mancano 4 minuti più recupero alla fine del match. Sono 4 i minuti di extra time concessi dall'arbitro La Penna. Finisce la partita al Ciro Vigorito di Benevento, Verona sconfitto resta fermo a quota 4 punti in classifica.
FONTE: VeronaSera.it
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Verona - Bessa ha il piglio del campione, Fares disastroso
Risultato finale: Benevento-Hellas Verona 2-0
10.09.2016 17.33 di Daniele Vitiello
Le pagelle del Verona - Bessa ha il piglio del campione, Fares disastroso
Nicolas 6 - Non può nulla in occasione dei due gol subiti, per il resto se la cava senza affanni.
Pisano 5.5 - Incerto in occasione del gol di Falco, regala il pallone agli avversari e paga caro l'unica disattenzione di una prestazione tutto sommato positiva.
Caracciolo 5 - Sei minuti di gioco e subito via a fare la doccia. Avrebbe potuto temporeggiare ed evitare l'intervento sconsiderato che l'ha costretto a lasciare i compagni in dieci uomini per tutto il match.
Bianchetti 6.5 - Prestazione sontuosa. Ha provato a chiudere qualsiasi spiraglio, lavorando per sé e per il suo compagno che ha lasciato il campo anzitempo.
Souprayen 7 - Continua spina nel fianco per il Benevento. Non soffre la stanchezza neanche negli ultimi secondi di gioco ed è soprattutto per merito suo se per lunghi tratti non si sente la disparità numerica fra le due squadre.
Fossati 6 - Due grandi interventi in fase di copertura, a centrocampo è costretto agli straordinari per tenere in equilibrio la mediana. Spetta a lui il lavoro sporco per permettere a Bessa di ricamare gioco. Dal 59' Fares 5 - Sciagurato lo stop che regala il pallone a Ciciretti in occasione del 2-0 avversario.
Bessa 7 - Ha qualità da vendere questo ragazzo. Qualsiasi iniziativa dell'Hellas Verona passa dai suoi piedi. Pecchia gli affida le chiavi del centrocampo e sembra un investimento davvero sicuro.
Romulo 6.5 - Anche lui in ottimo stato di forma. Corre come un matto, da una parte all'altra del campo, abile sia in fase d'interdizione che d'inserimento.
Luppi 6 - Fisico e tecnico, aiuta la squadra in entrambe le fasi e colpisce appena fiuta l'occasione. Cragno gli nega la gioia del gol.
Siligardi 5.5 - Sui piedi l'occasione più ghiotta per gli scaligeri, da non dormire la notte. I compagni dovranno consolarlo e non poco negli spogliatoi. Dal 67' Cappelluzzo SV.-
Ganz 5.5 - Dalle sue parti arrivano diversi palloni giocabili, ma scompare fra le maglie di Venuti e Padella. Dal 46' Juanito 6 - Si muove di più e crea maggior profondità, grazie ai suoi inserimenti l'Hellas si rende più pericoloso.
SERIE B Hellas Verona, Pecchia: "Partita troppo condizionata dall'espulsione"
10.09.2016 17.26 di Daniele Vitiello
Fabio Pecchia, allenatore dell'Hellas Verona, ha commentato con rammarico la partita persa per 2-0 questo pomeriggio in casa del Benevento: "La partita è stata troppo condizionata dall'episodio dell'espulsione di Caracciolo. Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, dopo l'espulsione abbiamo avuto noi le prime palle gol e abbiamo dimostrato di voler fare la partita contro una squadra viva e piena d'entusiasmo. Nel secondo tempo abbiamo avuto l'opportunità di riaprire la gara, non ci siamo riusciti. Fa più rabbia questa partita che quella di Salerno. Stiamo crescendo, è finito il mercato e stiamo costruendo un gruppo che ha già mostrato grande personalità. Bisogna fare risultato, vincere le partite. Pazzini? E' il nostro giocatore più importante, ma il problema non è di uomini".
SERIE B Benevento, Baroni: "La squadra ha tenuto bene il campo"
10.09.2016 17.12 di Daniele Vitiello
Marco Baroni, allenatore del Benevento, ha parlato ai microfoni di Sky al termine del match vinto questo pomeriggio contro l'Hellas Verona: "Noi in fuga? Non scherziamo (sorride ndr). Abbiamo preparato bene la partita, anche se in 10 contro 11 abbiamo giocato paradossalmente quasi peggio. Abbiamo poi fatto delle giocate importanti, la squadra ha voluto la vittoria contro un Verona che ha mostrato pochi difetti. Ciciretti? Certi giocatori chiudono tardi il cerchio. E' un giocatore che non aveva niente da invidiare ai migliori della sua età in Primavera, ha trovato intensità ed ha capito che anche attraverso il sacrificio si può essere determinanti, come fatto oggi. La squadra ha saputo tenere bene il campo. Credo nel lavoro, nel cercare di trasferire la serietà, l'umiltà e il coraggio ai ragazzi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
08.09.2016 Romulo ci mette la firma
Pronto il prolungamento
In gialloblù fino al 2019
Romulo si legherà per altri due anni all’Hellas FOTOEXPRESS
La bozza di contratto è pronta. Accordo fino al 2019, Romulo a breve dovrà solo metterci una firma. Il Verona sta lavorando in questi giorni sui dettagli, le grandi questioni sono di fatto già state sistemate per la soddisfazione dell’Hellas ma anche del giocatore e del suo agente Alex Firmino. Il direttore sportivo Filippo Fusco ha lavorato tutta l’estate per chiudere il cerchio, tenendo sempre in considerazione anche la volontà di Romulo e le sue intenzioni di restare in un campionato di massima serie così come di restare in Europa rifiutando quindi ogni richiamo dal Brasile, dal Cruzeiro in primis. La strada è in discesa, tutto il contrario rispetto al tortuoso sentiero in cui s’è infilato Leandro Greco che all’ultimo giorno di mercato ha rifiutato la proposta dell’Hellas di rescindere il contratto che gli avrebbe permesso maggior libertà di manovra. (...)
FONTE: LArena.it
HV24 - 12 settembre 2016
12/SETTEMBRE/2016 - 20:10
Verona - Appuntamento di inizio settimana con HV24, la vostra finestra sul mondo dell'Hellas Verona. Nella puntata di oggi: gli highlights di Benevento-Hellas Verona, il commento a caldo di mister Fabio Pecchia e del Direttore Sportivo Filippo Fusco, i risultati del fine settimana delle giovanili gialloblù. Non mancheranno gli ultimi aggiornamenti dalla Campagna Abbonamenti e un'anticipazione del primo workshop gialloblù direttamente dal Direttore Commerciale del Club, Marco Sorosina.
Fusco: «Dobbiamo crescere, anche con queste sconfitte»
10/SETTEMBRE/2016 - 18:25
Benevento - Le principali dichiarazioni del Direttore Sportivo gialloblù Filippo Fusco, rilasciate al termine di Benevento-Hellas Verona, 3a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«Il Benevento ha fatto una grande partita, condizionata da un'espulsione dopo 7 minuti ma questo non deve essere un alibi. Abbiamo sempre provato a vincere, tenuto il possesso palla. Dobbiamo continuare la nostra crescita che passa anche da queste partite. Noi favoriti? Guardiamo partita dopo partita, poi alla fine si tireranno le somme. Questo campionato è una maratona, non una gara dei 100 metri. Le partite di Salerno e Benevento ci lasciano l'amaro in bocca. Costruiamo molto e realizziamo poco? Abbiamo calciatori in grado di risolvere la partita, abbiamo giocato contro una squadra che ha fatto densità e volevamo fare risultato fino alla fine. Gli alibi non aiutano a crescere e dobbiamo essere consapevoli di dove dobbiamo crescere. Troppa pressione? È il sale del calcio, i conti si fanno alla fine».
Pecchia: «Che rabbia, ora testa all'Avellino»
10/SETTEMBRE/2016 - 18:15
Benevento - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate al termine di Benevento-Hellas Verona, 3a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«Il cartellino rosso a Caracciolo? Per me il fallo è prima sul nostro centrale, la partita comunque è stata troppo condizionata dall’episodio. Perché non ho messo un difensore dopo il rosso? Non volevo bruciarmi un cambio prima di vedere la reazione della squadra, credo che dopo la squadra abbia tenuto bene il campo creando diverse occasioni. Ci è mancato il gol, perché appena sbagli gli altri ti puniscono. Un commento sulla fase difensiva? Abbiamo commesso tutti errori, non solo dietro. L'espulsione ci ha condizionato, ma il fallo era prima su Caracciolo. Verona con grande personalità? Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, le prime occasioni da gol le abbiamo create noi, c’era voglia di giocare e fare la partita contro una squadra viva e con tanto entusiasmo, soprattutto là davanti. Ho visto la squadra con voglia di fare nonostante le difficoltà. Abbiamo avuto l’opportunità di riaprire la gara, fa più rabbia questa partita rispetto a quella di Salerno, ora pensiamo all’Avellino. Cosa ci manca? Stiamo crescendo, abbiamo fatto due trasferte con grande personalità, ma dobbiamo essere più cattivi nei 20 metri».
Primavera: buona la prima, Brescia battuto in trasferta
10/SETTEMBRE/2016 - 17:30
Brescia - E' davvero una bella Primavera, quella che comincia il campionato 2016/17 allo stesso modo in cui aveva chiuso quello 2015/16: vincendo in trasferta, stavolta contro un Brescia mai domo ma sempre meno pericoloso dei gialloblù, che avrebbero meritato di segnare di più. Al quarto d'ora la gara si sblocca: splendido tiro a giro sul secondo palo di Stefanec dopo un'azione personale in area. Il Brescia si scuote e trova il pari nove minuti dopo con una ripartenza improvvisa di Milanesi che beffa la difesa, ma subito dopo Casale è perfetto su calcio d'angolo a piazzarsi e colpire di testa. Da segnalare, nel primo tempo, anche una clamorosa traversa di Tupta dai trenta metri a portiere battuto. Nella ripresa il Brescia ci prova ma è ancora il Verona ad avere tante e buone occasioni, che non portano però a gol. Si chiude con qualche brivido nel finale, dopo l'espulsione del nuovo entrato Cherubin. Appuntamento al 19 settembre, quando a Vigasio arriverà il Trapani.
Le dichiarazioni dell'allenatore Massimo Pavanel, rilasciate al termine della sfida:
«Contento della vittoria, ma dobbiamo essere bravi a chiuderla prima. Già dalla scorsa settimana ho ricominciato a vedere il mio Verona, quello che conosco bene, con caparbietà e sacrifiocio. Abbiamo avuto tante occasioni, anche con il nuovo arrivato Jurj, che gioca molto bene spalle alla porta e ora deve imparare a girarsi meglio. Mi è piaciuto anche Buxton, aggiunge sempre imprevedibilità».
Brescia: Festa, Torri, Paderno, Mangraviti (dal 1' st Said), Carminati, Marconi, Barezzani (dal 33' st Pellegrini), Bertoli (dal 17' st Fodè), De Paoli, Cariello, Milanesi.
A disposizione: Mandelli, Licini, Gentili, Zanotti, Ferrari, Venturelli, Galante, Baronio, La Rosa.
All.: Bruni.
Hellas Verona: Tosi, Pavan, Badan, Pellacani, Casale, Kumbulla, Stefanec (dal 43' st Nigretti), Danzi, Tupta, Hoxha (dal 33' st Cherubin), Jurj (dal 25' st Buxton).
A disposizione: Carletti, Dentale, Forgia, Aloisi, Perazzolo, Marrulli, Dall'Agnola, Gecchele.
All.: Pavanel.
Arbitro: Maggioni di Lecco.
Assistenti: Manara di Mantova, Carovigno di Potenza.
NOTE. Ammoniti: Mangraviti, Hoxha, Badan. Espulso: al 37' st Cherubin per gioco scorretto.
Serie B ConTe.it: Benevento-Hellas Verona 2-0
10/SETTEMBRE/2016 - 14:15
Benevento - Il Verona cade nel campo del Benevento. Strada in salita per il Verona, che gioca dal 6' del primo tempo in dieci a causa dell'espulsione di Caracciolo, per fallo da ultimo uomo. Al 38' il Benevento passa in vantaggio con un tiro di mancino di Falco. Nonostante la difficoltà il Verona non molla e cerca in tutti i modi di stanare i giallorossi del guscio difensivo. Al 36' della ripresa Ciciretti riesce a confezionare il raddoppio.
BENEVENTO-HELLAS VERONA 2-0
Marcatori: 38' pt Falco, 36' st Ciciretti.
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno; Venuti, Padella, Lucioni, Lopez; Chibsah, Buzzegoli; Ciciretti, Falco (dal 24' st De Falco), Melara (dal 40' pt Jakimovski); Ceravolo (dal 16' st Cissè).
A disposizione: Gori, Pezzi, Del Pinto, Pajac, Bagadur, Gyamfi.
All.: Baroni.
Arbitro: La Penna di Roma 1
Assistenti: Prenna di Molfetta e Opromolla di Salerno
NOTE. Espulso: Caracciolo al 6' pt per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Bianchetti, Fossati, Lopez, Ciciretti.
HV24 - 9 settembre 2016
09/SETTEMBRE/2016 - 21:30
Verona - Il venerdì sera con HV24. E il Settore Giovanile protagonista. Ospite in studio il responsabile Giancarlo Filippini, che commenta la stagione dei giovani gialloblù che sta iniziando e i progetti futuri, passando dal backstage delle foto delle squadre giovanili al Teatro Romano, nel cuore di Verona. Questo e molto altro, comprese le dichiarazioni di Cherubin e Pecchia in vista della sfida con il Benevento e le prime immagini di Boldor in gialloblù...in un appuntamento imperdibile!
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX:TACHTSIDIS si presenta al CAGLIARI 'Mi volevano anche Bologna e Standard Liegi: non ho avuto dubbi', HELANDER 'Al Bologna per giocarmi il posto e migliorare'
ULTIMO ANNO DA CALCIATORE PROFESSIONISTA PER RONALDINHO, 'Poi farò il cantante' dice il calciatore 36enne fresco di svincolo col FLUMINENSE...
MOTOGP: Brutta caduta per IANNONE a Misano, il pilota dovrà saltare almeno due gran premi...
FORMULA 1: Bernie ECCLESTONE, padre padrone del circo iridato, lascia (ma tra almeno un paio d'anni) Iannone, brutta caduta e paura a Misano: "Dolori alla schiena", salta i prossimi due GP
Brutta caduta e paura per Andrea Iannone nella prima sessione di prove libere di MotoGp sul circuito di Misano Adriatico dove domenica si corre il Gp di San Marino. Il pilota della Ducati nella scivolata che lo ha portato fuori pista e da cui si è rialzato con le sue gambe avviandosi ai box, ha lamentato un dolore alla schiena: in ospedale a Cesena per accertamenti, la Tac ha riscontrato una lesione alla terza vertebra toracica che gli impedirà di correre i prossimi due GP.
PRIME LIBERE, VALE ROSSI IL PIÙ VELOCE Con i primi nove piloti racchiusi in meno di mezzo secondo, Valentino Rossi ha ottenuto il miglior tempo delle prime prove libere del Gran Premio di San Marino, classe MotoGp, tredicesima prova del Mondiale in programma domenica sul circuito di Misano Adriatico (Rimini).
La Formula1 cambia padrone, ma Ecclestone resta: “Altri due o tre anni, poi lascio”
di Piergiorgio Bruni
La Formula 1 cambia padrone. Il colosso americano della comunicazione Liberty Media, fondato 25 anni fa dal magnate John Malone, ha rilevato per circa 746 milioni di dollari il 18,7% detenuto da CVC Capital Partners, il maggiore azionista nella classe regina delle vetture a 4 ruote.
Nei prossimi giorni, non oltre il primo trimestre del nuovo anno, poi, la parte acquirente entrerà in possesso delle restanti quote, compresa l'assunzione del debito pregresso, per un totale di circa 8 miliardi di dollari. Una volta terminato l'iter procedurale, infine, la società sarà rinominata Formula One Management. Alla presidenza andrà l'ex numero due della 21st Century Fox, Chase Carey mentre Bernie Ecclestone, l'uomo che alla fine degli anni '70 ha comprato i diritti televisivi e commerciali del Circus e ne è diventato la guida, gestirà la transizione con gradualità restando ancora «almeno due, tre anni prima di cominciare a tirare i remi in barca» col ruolo di direttore esecutivo.
Una scelta che ha un po' sorpreso. Soltanto, però, chi non conosce sul serio l'85enne imprenditore di Ipswich. Da sempre al centro di aspre critiche, in particolar modo per la gestione quasi patriarcale e conservatrice, Ecclestone in questi anni comunque ha fatto sempre discutere. Nel bene e nel male. «Siamo felici di divenire parte di questo mondo ha dichiarato Greg Maffei, presidente e amministratore delegato di Liberty Media il nostro è un progetto a lungo termine. La nostra esperienza nei media e nello sport ci consentirà di offrire il meglio alla Formula 1, ai fan, alle squadre e ai nostri azionisti».
FONTE: Leggo.it
L'EX STAR DEL BARCELLONA Ronaldinho annuncia il ritiro: “Ultimo anno e futuro da cantante”
di Redazione
Dopo aver segnato la storia recente del calcio mondiale, Ronaldinho annuncia il ritiro dal calcio giocato: “Sono vecchio. Ho 36 anni. Non ho più 26 anni e sto guardando a ciò che voglio fare quando finirò la carriera. L’idea è quella di giocare un altro anno. Sono coinvolto con nuovi progetti, legati alla musica e il calcio. Come si sa, sono le mie due grandi passioni. Potrei diventare un cantante“.
L’ex fenomeno del Barcellona è attualmente svincolato dopo aver rescisso il contratto con il Fluminense.
Non è da escludere un futuro imminente in MLS, considerato anche che l’annuncio del ritiro è avvenuto in occasione di un evento organizzato a New York…
FONTE: SI24.it
Cagliari, Tachtsidis: “Mi volevano anche Bologna e Standard Liegi: non ho avuto dubbi”. Bittante: “Squadra fortissima”
Francesco Caruso 08-09-2016 19:15
A Cagliari era il giorno di Luca Bittante e Panagiotis Tachtisidis, gli ultimi arrivati in casa rossoblù. A presentarli nella sala conferenze del T-Hotel ci ha pensato il presidente Tommaso Giulini, grande protagonista, insieme al ds Stefano Capozucca, del calciomercato estivo dei sardi. Luca Bittante copre forse l'unica lacuna che era rimasta in organico, quella di un terzino sinistro da alternare al prodotto di casa, Nicola Murru...
Tachtsidis completa invece un reparto di centrocampo già piuttosto fornito, regalando a Rastelli un'alternativa a Davide Di Gennaro nel ruolo di regista. Il greco sfiorò il Cagliari già due stagioni fa: "Sì, è vero, sono stato vicino al Cagliari l'anno di Zeman. Finalmente sono qua e non vedo l'ora di dare una mano alla squadra. Ho visto grande entusiasmo e un gruppo unito. I miei compagni sono stati sfortunati a Genova e hanno fatto una grande partita con la Roma". Proprio lui, nel campionato 2014-2015, stese il Cagliari del maestro Zeman, con una rete decisiva nella partita di Verona: "Ricordo solo che ero molto stanco e mi era arrivata quella palla quasi per caso. Non ci ho pensato due volte e l'ho buttata dentro. Dopo, negli spogliatoi, Zeman si è arrabbiato scherzosamente: 'Come? Proprio tu?' (ride). Rilancio? Io vengo qua per pensare prima di tutto alla squadra. Poi se farò anche il salto di qualità ovviamente sarò contento. Ho girato tante società e poche stanno vicini ai giocatori come in questo club".
Anche questa estate la trattativa era vicina alla conclusione ben prima della chiusura vera e propria dell'affare: "Era già da mesi che parlavo con il Cagliari. La società mi ha detto di aspettare per vedere come si sarebbe evoluto il mercato e così eccomi qua. Numero? Al mio arrivo il 7 era occupato allora ho scelto il 77 che mi ha portato sempre bene dal mio arrivo in Italia. In Grecia giocavo da trequartista, poi con il tempo mi sono piazzato davanti alla difesa". Importante per la scelta l'opinione degli ex compagni ai tempi di Verona, Ionita e Rafael, e di Borriello, incrociato durante la preparazione estiva della Roma versione 2012-2013: "Sì, tutti i miei ex compagni mi hanno detto 'Non pensarci due volte, vieni qui, si sta da dio': confermo tutto. Condizione? Io sono pronto, mi sento bene e posso giocare, che siano 5 o 90 minuti. Devo solo capire meglio il modulo. Alternative? Non c'era solo il Bologna ma anche lo Standard Liegi. Il presidente mi ha chiesto se me la sentivo di venire in Sardegna, che dovevo essere pronto e ho accettato subito".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
SERIE A Bologna, Helander: "Qui per giocarmi il posto e migliorare"
08.09.2016 18.26 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Filip Helander, nuovo difensore del Bologna prelevato dall'Hellas Verona negli ultimi giorni di mercato, si è presentato oggi in conferenza stampa. Ecco quanto raccolto da ilpallonegonfiato.com: "Ho grande entusiasmo per questa nuova avventura, ho voglia di migliorare ogni giorno e giocare a calcio. Conoscevo già il club, ero consapevole del fatto che ci sono altri bravi calciatori nel mio ruolo ma voglio mettermi a disposizione e giocarmi le mie carte. Se devo indicare le mie peculiarità posso dire di essere forte di testa e nell'uno contro uno. Non mi risulta che l'anno scorso il Bologna mi abbia cercato ma sono contento di essere qui oggi anche perché Krafth mi ha parlato della bellezza di Bologna e del calore dei suoi tifosi. Conoscevo Klas Ingesson, un protagonista del calcio svedese che purtroppo non c'è più ma che ha lasciato un grande ricordo sia in patria che qui, l'ho incontrato anche in campo quando allenava una squadra avversaria".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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VS
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.