CHIEVO-VERONA + - =
Torna il derby e stavolta, a obiettivi raggiunti, dovrebbe essere un derby più aperto, ma anche il match con l'UDINESE doveva essere bello e invece il gioco ha latitato così come le giocate con il classico, noioso 0 a 0 che pareva scontato e che invece il signor Cervellera (in giornata infelice) ha contribuito a modificare...
Vendicare la sconfitta dell'andata non sarà cosa facile per l'HELLAS contro la compagine di MARAN che va a punti da 5 giornate consecutive (2 vittorie e 3 pari) ma sopratutto ha subito fin'ora solo 33 gol, mantiene la porta di BIZZARRI inviolata da 195 minuti ed è la quarta difesa meno battuta del torneo alle spalle di JUVENTUS, ROMA e LAZIO che non a caso sono ai primi tre posti in classifica.
Il VERONA ha segnato circa il 40% in più dei butèi della Diga (41 contro 25) che nella classifica dei gol fatti sono addirittura sotto al PARMA con un reparto d'attacco assolutamente asfittico ma d'altra parte la difesa scaligera, per la seconda stagione consecutiva, ha palesato preoccupanti crepe difensive subendo la bellezza di 58 gol alla media di poco meno di due gol beccati a partita...
Statistiche e curiosità
Il primo derby in Serie A finì 3 a 2 per il VERONA dopo un'esaltante remuntada cominciata dallo 0 a 2, l'ultimo fu perso dalla compagine di MANDORLINI con gli avversari cinici nello sfruttare l'unica occasione avuta in 90 minuti di gara.
In Serie A nei precedenti 5 derby dell'Arena non è mai finita pari con i mussi volanti che al momento conducono per 3 vittorie a 2: Una vittoria nel prossimo turno vorrebbe dire per l'HELLAS non soltanto il sorpasso in classifica ma anche il pareggio nella quantità di successi (e scusate se è poco in una gara in cui, sommando anche i risultati in cadetteria, vede il CEO condurre per 10 a 5 nei gol segnati e per 4 a 2 nelle vittorie).
Curiosità: Il gol di PALOSCHI che ha deciso il derby d'andata è stato l'unico realizzato di testa nella stracittadina veronese in massima serie, CEO all'inseguimento della vittoria numero 150 in A.
Verona 0-1 Chievo highlights e immagini dello scorso 21 Dicembre |
QUI quartiere del CHIEVO
Out lo sfortunato MATTIELLO dopo l'impressionante tackle col romanista NAINGGOLAN in cui al talentuoso giovane di scuola JUVE ha avuto la peggio rimettendoci tibia e perone, difficilissimo il recupero di FREY un po' meno quello di ZUKANOVIC qualche problema anche per DAINELLI colpito dall'influenza ma dato sulla via del recupero.
Probabile formazione
4-4-2 con Bizzarri; Schelotto-Dainelli-Cesar-Frey; Birsa-Radovanovic-Izco-Hetemaj; Paloschi-Meggiorini.
QUI VERONA
Questa volta ad essere squalificiati sono MÁRQUEZ e SALA dopo le espulsioni oltre a GRECO che era diffidato e ha beccato l'ennesimo giallo nell'ultima gara con l'UDINESE...
RAFAEL potrebbe tornare a difendere i pali della porta scaligera, anche GOLLINI e JANKOVIĆ dovrebbero tornare disponibili, in dubbio fino all'ultimo HALLFREDSSON e GOMEZ, ancora ai box IONITA alle prese con le cure fisioterapiche.
Convocati
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 3 Pisano, 5 Sorensen, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 71 Martic.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 27 Valoti, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 70 Fernandinho, 93 Fares.
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Pisano-Moras-Rodriguez-Agostini; Obbadi-Tachtsidis-Christodoulopoulos; Gomez-Toni-Jankovic.
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DICONO + - =
Mister MANDORLINI «Un commento alla sfida con il Chievo? Sarà una sfida tra due società che hanno già raggiunto l’obiettivo, si giocherà senza grandi assilli, non so come la vivranno loro, noi ci teniamo e faremo una partita importante. Dopotutto noi abbiamo sempre giocato nel modo giusto, a volte abbiamo vinto e a volte abbiamo perso. Molti hanno detto che è una sfida alla pari, quello che io so è che loro hanno un punto in più. Chievo favorito? Fino ad adesso sono stati più bravi, ma quando c’è una partita da giocare il Verona non è secondo a nessuno. Loro sono una società che ha fatto bene, sono in Serie A da più tempo di noi. Ma noi siamo il Verona, dalla nostra abbiamo la storia e le vittorie. E’ una partita sentita, vogliamo vincerla. Dopo 5 anni qui a Verona sento tanti amici che fanno il tifo per il Vicenza e anche io spero torni in Serie A (ride, ndr). Al di là delle battute, del campanilismo e delle rivalità, Verona deve essere orgogliosa di avere due società nella massima serie, è qualcosa di incredibile» HellasVerona.it
Albano BIZZARRI portiere albiceleste del CEO «Diciamo prima di tutto che è una partita speciale e che non c'entra nulla con la classifica. Penso che partiamo alla pari, con le stesse possibilità. Il campo è quello e le due squadre arrivano alla sfida allo stesso modo e con gli stessi punti. È una grande partita, con grandi aspettative, e personalmente non vedo l'ora che arrivi domenica. L'Hellas? È una buona squadra con giocatori di livello internazionale. Avranno una gran voglia di rifarsi visto che all'andata abbiamo vinto noi. Ma non ne hanno di sicuro più di noi. Vincere sarebbe una soddisfazione in più che vogliamo prenderci dopo una salvezza raggiunta matematicamente da alcune settimane. Toni? Non scopro niente se dico che è un grandissimo campione che ha giocato tantissimo tempo a livello internazionale e che ha ancora fame. Chiaro che è uno da seguire con tanta attenzione per tutti i 90'. Per fortuna abbiamo grandi difensori in grado di contrastarlo. I numeri, e tutti i suoi gol, parlano per lui. Di sicuro è uno molto difficile da marcare. Però, ripeto, abbiamo difensori all'altezza» LArena.it
GOMEZ TALEB «La sfida con il Chievo? Ci stiamo preparando bene, abbiamo ripreso ad allenarci dopo la sconfitta con l’Udinese. Con il Chievo non sarà una partita come le altre, è una stracittadina e in queste gare non conta giocare bene, conta vincere. Ci stiamo preparando per raggiungere quell’obiettivo. Saremo carichi e molto concentrati per fare bene, bastano poche parole perché il derby lo vogliamo vincere assolutamente, anche per riscattare quanto successo all'andata. Cosa mi preoccupa del Chievo? Non li temo, ma ho tanto rispetto: sono tanti anni che sono in Serie A, sono organizzati ed è difficile fargli gol. Proveremo in tutti i modi a vincere» HellasVerona.it
L'ex bomber scaligero PENZO nel ricordare i 30 anni trascorsi dallo storico tricolore scaligero «Il campionato 1984-85? E’ stato il coronamento di un percorso che si era costruito in quegli anni, nella stagione 1982-83 eravamo arrivati quarti ed era il primo anno dalla promozione nella massima serie, poi siamo arrivati sesti l’anno dopo. Qualche cosa doveva succedere perché il Verona era una squadra che aveva valori tecnici e morali, mancava soltanto la ciliegina sulla torta che è arrivato con lo scudetto. In rosa c’erano due calciatori straordinari (Elkjaer e Briegel, ndr), ma sono stati gli altri nove che hanno trascinato e messo i due fuoriclasse in condizione di esprimersi al meglio. Il primo posto non fu una cosa prevista, ma quando c’è programmazione, la volontà di ottenere un risultato e il giusto mix tra fortuna e abilità si può raggiungere qualcosa di unico. Forse lo scudetto rimarrà un’impresa isolata, ma è pur sempre un grandissimo risultato: Verona viene ricordata per l’Arena, il balcone di Giulietta, la stagione lirica e anche per Uno Storico Scudetto, non è cosa da poco» HellasVerona.it
Il diggì GARDINI alla presentazione del trentennale dello scudetto «Quello conquistato nel 1984-85 resterà uno scudetto storico. Verona è stata l'unica città non capoluogo di regione a vincere il tricolore. E' una cosa eccezionale e dobbiamo essere orgogliosi di questo, perché la nostra città è una parte importante del calcio italiano e deve continuamente essere spronata a fare sempre meglio. Vogliamo omaggiare tutte le componenti che ci hanno regalato quel momento meraviglioso, e per questo abbiamo organizzato una serie di iniziative mirate, che partono dalla cena in Gran Guardia del 19 maggio. Ci sono 600 posti disponibili, il costo del biglietto è di 55€, l'intero ricavato sarà devoluto in beneficenza e abbiamo dato dei biglietti ai vari Calcio Clubs. Ci saranno anche dei walkabout riservati ai ragazzi delle scuole primarie, un libro realizzato dalla Gazzetta dello Sport che racconterà, attraverso fotografie inedite, quell'annata meravigliosa e l'album Panini, sfizioso per i tifosi. C'è anche la rievocazione delle maglie dello scudetto, le abbiamo volute riproporre. Ringraziamo la Canon (sponsor 1984-85, ndr) per averci permesso questo. E' per noi un grande piacere averle realizzate, sono disponibili sia la versione home che quella away, per neonati e per adulti. Ci sono anche le felpe ball boy che utilizzavano i raccattapalle, un prodotto che sta avendo grande successo perché ci fanno ricordare un momento storico. Tante aziende ci sono state vicine per realizzare quanto abbiamo fatto, questo dimostra che Verona ha un appeal internazionale. L'importanza dell'Associazione Ex Calciatori? E' una collaborazione che ci rende orgogliosi, per noi sicuramente si tratta di un valore aggiunto. Sono la memoria storica di quello che è stato e devono trasmettere i messaggi che noi vogliamo dare. C'è bisogno di un ricambio, perché il sogno sarebbe avere una squadra leggende del Verona, per dare visibilità al nostro marchio in giro per l'Europa e per il mondo. Inoltre si mettono al servizio del sociale, che per noi è un grande valore» HellasVerona.it
Juanito GOMEZ e TONI prima del derby col CEO |
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RASSEGNA STAMPA + - =
Probabili Formazioni Chievo-Verona, Diretta Tv e Streaming (10 maggio 2015)
Pubblicato da Marco Stile il 9 maggio 2015
La Serie A 2014-15 arriva alla sua trentacinquesima giornata e al Marc’Antonio Bentegodi di Verona si giocherà la sfida tra i padroni di casa del Chievo, allenato da Maran e l’Hellas di Mandorlini. La gara sarà trasmessa in diretta tv dai canali Sky Calcio e Premium Calcio; sarà inoltre possibile seguire lo streaming online sulle piattaforme Sky Go e Premium Play; vi proponiamo inoltre, a scopo informativo, il sito streaming Rojadirecta.
Il derby servirà ‘soltanto’ per l’onore e per il dominio calcistico cittadino: entrambe le squadre sono già salve. Il Chievo è, infatti, a 41 punti e ha raggiunto la matematica permanenza in Serie A già dalla scorsa settimana. Discorso analogo lo si può fare per i cugini scaligeri: l’Hellas Verona ha soltanto un punto in più dei clivensi, con tredici lunghezze di distanza dal Cagliari terzultimo. La salvezza, dunque, è cosa fatta. Ma chi avrà l’onore e lo sfizio di dire di aver vinto il derby cittadino?
Il Chievo si presenta con il solito 4-4-2 molto abbottonato, come vuole Maran. In porta ci va Bizzarri; la difesa a quattro vede il tandem Dainelli-Cesar, collaudato ampiamente durante il campionato, e Schelotto a destra, con Biraghi a sinistra: i due esterni sono stati adattati allo schieramento del tecnico ex Varese e hanno reso bene durante il torneo. A centrocampo Birsa e Hetemaj ai lati, a sostenere il faticatore Radovanovic e l’ex Catania Izco. Il tandem offensivo è Paloschi-Meggiorini.
Hellas Verona che risponde con il 4-3-3 di Mandorlini. In porta Benussi; Pisano e Brivio sulle fasce accompagnano Moras e Rodriguez, che si collocano al centro. I tre di centrocampo sono Obbadi e Lazaros, a supporto del mediano Tachtsidis. In avanti, a far compagnia al bomber Luca Toni, Nico Lopez e Jankovic.
Di seguito, le probabili formazioni:
Chievo (4-4-2): Bizzarri; Schelotto, Dainelli, Cesar, Biraghi; Birsa, Radovanovic, Izco, Hetemaj; Paloschi, Meggiorini. All.: Maran
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Mattiello; Zukanovic, Frey
Verona (4-3-3): Benussi; Pisano, Rodriguez, Moras, Brivio; Obbadi, Tachtsidis, Lazaros; Nico Lopez, Toni, Jankovic. All.: Mandorlini
Squalificati: Sala (1), Marquez (1), Greco (1)
Indisponibili: Gollini, Ionita, Hallfredsson, Gomez
FONTE: CalcioNow.it
Chievo - Hellas Verona, le probabili formazioni | Il derby che infiamma Verona
Allarme in difesa per il Chievo che dovrà fare a meno di Ervin Zukanovic e Nicolas Frey. In attacco ballottaggio Pellissier-Meggiorini. Nel Verona torna Rafael tra i pali. In dubbio Gomez e Hallfredsson
La Redazione 9 maggio 2015
La trentacinquesima giornata del campionato di serie A vede il derby cittadino con il Chievo che ospita l’Hellas Verona allo stadio Bentegodi nel match che prenderà il via alle ore 12.30 di domenica 10 maggio.
Con la salvezza ormai raggiunta, entrambe le squadre se la giocheranno a viso aperto. I mussi volanti precedono il Verona in classifica con un punto di vantaggio (41 a 40), ma in buona sostanza entrambe le squadre sono più che salve e possono guardare con tranquillità alla prossima stagione. Tranquillità che sarà maggiore per chi riuscirà ad imporsi nel derby cittadino.
I PRECEDENTI - Derby della Scala numero 14, bilancio in equilibrio nei tredici precedenti confronti: 6 vittorie a 5 per il Chievo e 2 pareggi. In Serie A le stracittadine giocate sono state 5 e manca il pareggio: 3 a 2, sempre in favore del Chievo, il bilancio delle vittorie. All'andata decise il derby un gol di Paloschi, lo scorso anno con altrettante vittorie di misura, un derby ciascuno.
QUI CHIEVO - Qualche problema in difesa per Rolando Maran, che dovrebbe fare a meno di Ervin Zukanovic e Nicolas Frey, oltre al lungodegente Federico Mattiello. Il modulo più probabile al momento sembra il solito 4-4-2. In difesa vi sarà di certo Albano Bizzarri; i terzini dovrebbero essere Ezequiel Schelotto e Cristiano Biraghi, mentre al centro Bostjan Cesar e Dario Dainelli faranno coppia. Ormai collaudato il centrocampo, con Valter Birsa e Perparim Hetemaj sugli esterni, Mariano Izco e Ivan Radovanovic al centro. In attacco solito ballottaggio fra Riccardo Meggiorini e Sergio Pellissier per affiancare Alberto Paloschi: il primo sembra favorito, ma l'atmosfera da derby potrebbe chiamare in causa il capitano.
QUI HELLAS VERONA - "Il Verona è il Verona. La storia dice che non è un derby alla pari. Il Chievo è in forma, è davanti a noi, ma ogni partita ha una storia a sé. Maran? Ha fatto benissimo da quando è arrivato al Chievo, gli faccio i complimenti e domani glieli farò anche di persona. Loro sono una delle migliori difese del campionato”, spiega Mandorlini, “ma c’è grande fiducia per domani. Vogliamo fare una grande prestazione sia per noi che per i tifosi. È un orgoglio per la città di Verona avere due squadre in Serie A. Noi siamo il Verona, non temiamo nessuno e daremo come sempre il massimo. La formazione? Domani nel derby a difendere la porta dell’Hellas Verona ci sarà Rafael. Sia Hallfredsson che Gomez saranno convocati, ma deciderò solo domani se impiegarli dal 1′. Al momento più Juanito che Emil”.
Andrea Mandorlini deve fare i conti con le defezioni, peraltro concentrate in vari reparti, visto che tra infortuni e squalifiche mancheranno Artur Ionita, Rafa Marquez, Jacopo Sala e Leandro Greco. Fra i pali torna quindi Rafael. I laterali difensivi saranno Eros Pisano e Alessandro Agostini, i centrali Guillermo Rodriguez e Vangelis Moras. Linea di centrocampo a tre con Mounir Obbadi e Panagiotis Tachtsidis certi della pettorina da titolare, Lazaros Christodoulopoulos, Mattia Valoti e Gustavo Campanharo in competizione per l'ultimo posto. In attacco Luca Toni non farà mancare il suo apporto, ai suoi lati vi dovrebbero essere Nico Lopez e Bosko Jankovic.
L'ARBITRO - Nicola Rizzoli della sezione di Bologna.
PROBABILI FORMAZIONI
Chievo Verona (4-4-2): Bizzarri; Schelotto, Dainelli, Bostjan, Biraghi; Birsa, Izco, Radovanovic, Hetemaj; Meggiorini, Paloschi
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Pisano, Moras, Rodriguez, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Christodoulopoulos; Jankovic, Toni, Lopez
Toni sul derby: "Loro sono i favoriti ma noi più la sfida è difficile più ci esaltiamo"
In conferenza stampa il bomber scaligero parla della stracittadina che prenderà il via domenica alle 12.30 e non solo: "Molti tifosi del Verona sembrano non tenerci ma in realtà non è così"
La Redazione 7 maggio 2015
Nella stracittadina che si svolgerà domenica alle 12.30 al Bentegodi, sarà il pericolo pubblico numero 1 per la difesa clivense. Stiamo parlando di Luca Toni, bomber dell'Hellas Verona con 18 marcature stagionali, che oggi si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti.
"La partita con il Chievo? Sarà importante per la squadra e per tutti i tifosi. All'andata abbiamo perso male, con un gol in fuorigioco, ma ormai quella giornata è il passato. Domenica dobbiamo fare una grande gara, loro non subiscono gol, stanno bene e sono in forma. Mi stupiva vedere il Chievo nelle zone basse della classifica, la loro rosa è composta da calciatori che giocano insieme da anni in Serie A. Per quanto ci riguarda, più le partite sono difficili e più ci esaltiamo, speriamo di fare una grande gara, giochiamo fuori casa ma sinceramente è come fossimo in casa nostra. I nostri punti di forza? Siamo una squadra un po' strana, alterniamo grandi prestazioni ad altre meno buone.Nel ritorno sono loro i favoriti, stanno meglio di noi e hanno più punti".
L'attaccante poi spende una parola sul modo di vivere il derby da parte dei sostenitori dell'Hellas: "Una caratteristica del derby? Molti tifosi del Verona sembrano non tenerci ma in realtà non è così. Mi dicono che questo non è il vero derby ma mi incitano anche a non perdere. Penso che questa sia una bella partita, vanno fatti i complimenti alla città di Verona per avere due squadre in Serie A".
Toni è in piena corsa per il titolo di capocannoniere della serie A, trovandosi al secondo posto insieme a Icardi dell'Inter, a due sole lunghezze dallo juventino Tevez: "Io capocannoniere della Serie A? Sarebbe un regalo bellissimo, ci provo ma ci sono cose più importanti. La squadra giocherà per me come al solito, ma vengono prima i miei compagni. Se riuscirò a vincerla sarò ancora più contento, sarebbe un'altra bella soddisfazione, ma se non la vinco non divento matto. Un giudizio sul mio campionato? Penso di aver fatto bene".
Il numero 9 poi parla anche di una questione che tiene sulle spine tutta la tifoseria scaligera: Che farà a fine campionato? "Ora il presidente deve fare scelte più importanti. Io continuerò qui se ci saranno i presupposti che mi hanno permesso di fare bene in questi due anni. Vediamo ciò che succederà dopo certe decisioni e poi valuteremo con tranquillità. Se ho voglia di continuare? Quando fai 18 gol in Serie A vuol dire che stai ancora bene, se avrò proposte che non mi piacciono posso anche smettere. Parlerò con chi devo parlare, poi con presupposti giusti posso continuare".
FONTE: VeronaSera.it
ChievoVerona-Hellas Verona, le probabili formazioni
Gara valida per la trentacinquesima giornata di Serie A e in programma domenica 10 maggio 2015 alle ore 12.30
Scritto da Stefano Tomat il 9 maggio 2015 alle 08:00.
QUI CHIEVOVERONA – Due soli cambi per Maran rispetto alla squadra che ha affrontato l’Inter una settimana fa: Biraghi prenderà il posto di Frey, fermo a causa di un risentimento muscolare, mentre a centrocampo lo sloveno Birsa dovrebbe spuntarla su Christiansen. In attacco Meggiorini e Paloschi, quest’ultimo decisivo nel derby d’andata.
ChievoVerona (4-4-2): Bizzarri; Schelotto, Dainelli, Cesar, Biraghi; Birsa, Izco, Radovanović, Hetemaj; Paloschi, Meggiorini. All.: Maran
QUI HELLAS VERONA – Mandorlini deve fare i conti con le numerose squalifiche (3) che priveranno la sua squadra di elementi importanti nel derby: il giudice sportivo ha infatti fermato per un turno Greco, Sala e Márquez. In difesa verranno schierati Pisano e Agostini ai lati con Moras e Rodríguez al centro. A centrocampo sarà Valoti ad affiancare Tachtsidis e Obbadi, mentre in attacco giocheranno López e Janković ai lati dell’inamovibile Toni.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; Pisano, Moras, Rodríguez, Agostini; Valoti, Tachtsidis, Obbadi, López, Toni, Janković. All.: Mandorlini.
ChievoVerona-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Stefano Tomat il 8 maggio 2015 alle 09:00.
Allo stadio Marcantonio Bentegodi va in scena il penultimo derby della Serie A: ad affrontarsi saranno due squadre che vantano una posizione di classifica assolutamente tranquilla e in linea con gli obiettivi di inizio stagione.
I PRECEDENTI – All’andata fu Paloschi a decidere un derby dominato dalla noia con una rete all’81’. L’anno scorso, in casa del Chievo, fu l’Hellas a trionfare, con il medesimo risultato (marcatore Toni). Nell’altro derby disputato in casa dei clivensi, l’Hellas dovette arrenderesi alla doppietta di Cossato (di Mutu la rete dell’iniziale vantaggio scaligero).
LE STATISTICHE – Le due squadre di Verona non hanno mai pareggiato un derby in Serie A: attualmente il Chievo è in vantaggio sull’Hellas con 3 vittorie a 2, con 6 gol fatti e 5 subiti. Il segno più frequente è il 2: nei 5 precedenti, infatti, per ben 3 volte è risultata vittoriosa la compagine che giocava in trasferta. Hellas e Chievo, prima del derby, sono separati da un solo punto in classifica: i clivensi hanno infatti incamerato, sinora, 41 punti, a fronte dei 40 dei cugini. Analizzando i numeri delle due squadre si nota come l’Hellas sia molto più prolifico in attacco ma anche molto più vulnerabile in difesa: i ragazzi di Mandorlini hanno sin qui segnato 41 gol e ne hanno subiti 58, mentre la truppa di Maran ha realizzato 25 reti, subendone 33.
Quella tra Chievo ed Hellas sarà una sfida per la supremazia cittadina: vincere, infatti, significherebbe essere in una posizione di classifica migliore rispetto ai cugini. Il nostro pronostico è x2.
FONTE: MondoPallone.it
LA STORIA DEL DERBY DI VERONA
HELLAS CONTRO CHIEVO
07/05/2015 24:24
Il derby di Verona ha una storia recente: il Chievo ci mise più di sessant’anni dalla sua fondazione ad andare in Serie B. Ci riuscì nel 1994 quando sulla sua panchina sedeva Alberto Malesani. Dalla stagione 1994-1995 si sono disputati tredici derby, cinque dei quali in Serie A. Il bilancio vede il Chievo il vantaggio: sei vittorie clivensi, contro le cinque dell'Hellas, solamente due i pareggi.
1994-1995. Il primo storico confronto terminò con un pareggio in Serie B: si giocò la sera del 10 dicembre 1994 di fronte ad un pubblico numeroso e terminò 1-1. Al vantaggio Hellas di Fabrizio Fermanelli su rigore, replicò il clivense Riccardo Gori con un colpo di testa. Nel ritorno, il 7 maggio 1995 il Chievo conquistò la prima vittoria del derby di Verona: si impose per 3-1, con reti di Michele Cossato, Valtolina e Giordano.
1995-1996. Sempre in B, l'Hellas conquistò il primo successo sul Chievo: il 26 novembre 1995 grazie alle reti di Cammarata e Zanini, finì 2-1. Al ritorno, il 28 aprile 1996, l’Hellas bissò il successo dell’andata: vinse 1-0 grazie alla rete di Totò De Vitis. Alla fine della stagione il Verona di Attilio Perotti volò in A.
1997-1998. L’Hellas retrocesse dopo un solo anno in A e l’11 ottobre 1997 tornò a disputare il derby contro i cugini clivensi. In quell’occasione, il Verona di Gigi Cagni annichilì il Chievo, imponendosi con un perentorio 4-0 grazie alle reti Aglietti, Corini, Giandebiaggi e Leonardo Colucci. Al ritorno, il 15 marzo 1998, il Chievo di Silvio Baldini si vendicò vincendo 2-0 con le reti di Federico Cossato e Andrea Zanchetta.
1998-1999. Ultimi due derby della storia in B: il 20 dicembre 1998 Hellas e Chievo giocarono l'unico derby concluso a reti inviolate. Nel ritorno, il 16 maggio 1999, la squadra della Diga si impose per 2 a 0 con reti di Lombardini e Passoni. Il Verona di Prandelli si consolò con la bellissima promozione che lo spinse ad arrivare, l’anno seguente, al nono posto in Serie A.
2001-2002 Nel maggio 2001 il Chievo di Del Neri raggiunse l’incredibile promozione in A. La sera del 18 novembre 2001 andò in scena il derby storico in Serie A davanti ad uno stadio Bentegodi gremito in ogni ordine di posto. Verona divenne la quinta città italiana, dopo Roma, Milano, Torino e Genova ad assistere a una stracittadina nel massimo campionato italiano. Una partita incredibile. L'Hellas in svantaggio di due reti recupera il Chievo: prima con Oddo su rigore, poi pareggia grazie ad un meraviglioso quanto pazzesco autogol di Salvatore Lanna. Infine, vince addirittura 3-2 con un gol di Camoranesi. Indimenticabile la corsa sotto la curva di un fradicio Alberto Malesani. Nel match di ritorno, il 24 marzo 2002, il Chievo però si vendicò battendo i rivali per 2-1, ribaltando il gol iniziale di Mutu grazie ad una doppietta di Federico Cossato. Per l’Hellas arrivò la débâcle il 5 maggio 2002. Dopo la retrocessione ci mise ben undici anni per ritornare in Serie A, promozione che passò necessariamente anche dopo quattro anni infernali di Lega Pro.
2013-2014. Dopo la promozione dell'Hellas, tornò a disputarsi il derby. La partita fu molto sentita: dopo novanta minuti lo 0-0 sembrò ormai inevitabile ma il Chievo nei minuti finali vinse grazie ad un lampo di Lazarevic. Al ritorno il Verona pareggiò i conti imponendosi per 1-0 grazie ad un gol del suo infinito Luca Toni. La sconfitta complicò i piani salvezza del Chievo, che comunque riuscì a salvarsi lo stesso. Mentre la vittoria spinse il Verona a tentare la scalata verso le posizioni che garantivano l'accesso all’Europa League. Ma a Roma contro la Lazio s’infranse il sogno.
2014-2015. Questa stagione prima di Natale andò in scena uno dei più brutti derby di sempre, nonché una delle più brutte partite della stagione di entrambe. Pochissime le emozioni e molto il nervosismo: ci furono cinque ammoniti con il Verona che schierò un 3-5-2 con Nenè al posto di Saviola in attacco e il Chievo che giocò principalmente di ripartenze. L’unica vera emozione del primo tempo fu una bella “bicicletta” dal punto di vista estetico di Nenè che finì di poco a lato: nei pochi mesi a Verona è ricordato solo per questo e per un gol "rubato” a Rafa Marquez in Coppa Italia contro la Juventus. Dopo ottanta minuti soporiferi, un gol di Paloschi in obiettivo fuorigioco, regalò la vittoria ai clivensi di Rolando Maran, da poche settimane subentrato ad Eugeno Corini. Domenica si disputerà il quattordicesimo derby della storia, e il sesto in Serie A, con la consapevolezza che si arriverà almeno ad otto derby nella massima serie vista la salvezza matematica di entrambe. Domenica si alzerà il sipario: chi vincerà?
LUCA VALENTINOTTI
CELEBRAZIONI
Scudetto, domenica tutti con la sciarpa gialloblù
06/05/2015 18:10
Questo il comunicato della Curva Sud per celebrare i trent'anni dal tricolore: "Quest'anno ricorre il trentennale del nostro leggendario scudetto. Negli ultimi tre decenni è stato celebrato in svariati modi ed ora il rischio di cadere nel banale è concreto. Vediamo quindi di evitarlo: nella partita del 10 maggio, a quasi 30 anni esatti dalla data... TUTTI, ma veramente TUTTI dovranno portare allo stadio la loro sciarpa gialloblù. Al cinquantunesimo minuto della partita (lo stesso della rete di Elkjaer e Bergamo) le alzeremo con orgoglio ancora una volta al cielo. Il nostro non è un invito. E' uno spunto per adempire ad un obbligo morale di ogni tifoso del VERONA. Vogliamo sia anche uno sprono per tutti dal 10 maggio in avanti per portarla sempre allo stadio, come dovrebbe essere, anche se purtroppo spesso ciò viene dimenticato. Celebriamo la ricorrenza come meglio sappiamo fare, facendo i tifosi della Squadra, di Noi stessi e di Verona".
FONTE: TGGialloBlu.it
mercoledì 06 maggio 2015
Bizzarri scalpita: «Derby? Non vedo l'ora che arrivi»
Il portiere del Chievo: «Partiremo alla pari, con le stesse possibilità di vincere per entrambe»
© LaPresse
VERONA - Bizzarri, ai microfoni del canale ufficiale del Chievo, presenta il derby contro l'Hellas in programma nel lunch-match di domenica prossima: "Sarà una partita molto speciale, visto che si tratta di un derby. Partiremo alla pari, con le stesse possibilità di vincere per entrambe. Non importa chi gioca in casa e chi in trasferta. Sarà una grande partita, con molte aspettative e sono molto ansioso di scendere in campo".
FONTE: CorriereDelloSport.it
Veronello: l’allenamento di oggi
Mar, 05/05/2015 - 16:57
Primo allenamento della settimana per il ChievoVerona oggi a Veronello. Questo il programma svolto dai gialloblù:
- Esercizi di mobilizzazione in palestra
- Tecnica abbinata ai tempi di smarcamento
- Partita possesso a quattro porte
La seduta si è conclusa con un gruppo di giocatori che ha lavorato in palestra e un altro gruppo che ha disputato una partita a campo ridotto.
Due i gialloblù che non hanno preso parte all’allenamento odierno. Nicolas Frey, rimasto a riposo in seguito al risentimento alla coscia destra riscontrato all’inizio della partita disputata contro l’Inter domenica scorsa, e Dario Dainelli causa influenza.
Ervin Zukanovic, Perparim Hetemaj e Mariano Izco hanno tutti svolto un allenamento differenziato.
Veronello: l’allenamento di oggi
Mer, 06/05/2015 - 19:40
Seconda giornata di allenamenti a Veronello per Pellissier e compagni in preparazione alla sfida di domenica alle ore 12.30 contro l’Hellas Verona al Bentegodi.
Questo il programma che mister Rolando Maran, insieme al suo staff, ha fatto svolgere oggi:
- Lavori individuali di forza in palestra
- Lavoro per la fase offensiva
- Esercitazioni per la fase difensiva a reparto
- Torneo a tre squadre a pressione su campo ridotto
Non ha partecipato all’allenamento di oggi Nicolas Frey, che è rimasto a riposo in seguito al risentimento alla coscia destra riscontrato domenica a Milano.
I difensori Dario Dainelli e Ervin Zukanovic e il centrocampista Perparim Hetemaj hanno svolto un lavoro differenziato mentre Mariano Izco si è regolarmente allenato con il resto del gruppo.
FONTE: ChievoVerona.it
Chievo Verona - Hellas Verona: comincia la settimana del derby
Alessandro Collu
Tempo di derby: la 35esima gara di campionato di Serie A vedrà le due formazioni di Verona, Chievo ed Hellas affrontarsi all'ora di pranzo allo stadio Bentegodi.
Riprende nel pomeriggio la preparazione del Chievo Verona dopo il giorno di riposo seguente al pareggio di San Siro contro l'Inter.
Anche l'Hellas Verona dopo le 24 ore di riposo scenderà in campo nel pomeriggio: il resto della settimana sarà caratterizzato da sole sedute mattutine.
Le due squadre arrivano in momenti differenti ma con alcune similitudini evidenziate dai numeri: entrambe salve, entrambe con 40 punti in classifica, il Verona di Andrea Mandorlini cercherà il riscatto dopo la sconfitta interna con l'Udinese, gara terminata in 9 uomini e con le polemiche in seguito alla conduzione di gara; i ragazzi di Rolando Maran vorranno ben figurare e continuare la personale striscia positiva di risultati.
FONTE: EuropaCalcio.it
Mercato Napoli, sempre più incerto il futuro di Jorginho
La permanenza del giocatore potrebbe anche dipendere dal futuro del tecnico, Rafa Benitez
5 maggio 2015 17:36 - Alessandro De Padova
LaPresse/Tanopress
In vista del mercato estivo, a tenere banco in casa Napoli è il futuro del brasiliano Jorginho. In base a quanto riferito da Sportmediaset.it, nel caso in cui Benitez dovesse ancora rimanere sulla panchina partenopea, molto probabilmente il centrocampista non verrà riscattato dall’Hellas Verona. E se ciò dovesse accadere, sicuramente non per i 5,5 milioni pattuiti 18 mesi fa. I partenopei potrebbero risolvere la comproprietà a loro favore solo se si concretizzasse l’interesse della Fiorentina nei confronti di Jorginho. Questo, infatti, porterebbe un’importante plusvalenza. Quel che è certo è che il centrocampista italo-brasiliano non vestirà la maglia del San Paolo.
FONTE: CalcioWeb.eu
Chievo Verona-Hellas Verona, le probabili formazioni
Autore: Ciro D'Auria - 8 maggio 2015
Maran conferma il 4-4-2, con Biraghi al posto di Frey; Mandorlini inserisce Rodriguez e Valoti al posto degli squalificati Marquez e Greco
Nell lunch match della 35esima giornata di Serie A, Chievo Verona ed Hellas Verona si affronteranno nel 14° Derby della Scala. Al Bentegodi, gli uomini di Maran proveranno a prolungare la striscia di cinque risultati utili consecutivi (due vittorie e tre pareggi, tra cui lo 0-0 contro l’Inter a San Siro); Toni & co., reduci dalla sconfitta in casa contro l’Udinese, vogliono riscattare la sconfitta subita, a pochi minuti dal termine, nel match d’andata.
CHIEVO VERONA – Maran dovrebbe confermare il solito 4-4-2. In difesa occasione dall’inizio per Biraghi, da non escludere però l’innesto di Gamberini e il passaggio alla difesa a tre. A centrocampo, Birsa ed Hetemaj saranno gli esterni, con Radovanovic e Izco centrali. In avanti confermato il collaudato tandem d’attacco Meggiorini – Paloschi.
HELLAS VERONA – Mister Mandorlini recupera Rafael dalla squalifica, ma il ballottaggio tra i pali dovrebbe essere vinto da Benussi. Con le squalifiche di Sala, Marquez e Greco, il tecnico schiererà Rodriguez al centro della difesa ed Agostini sull’out di sinistra, mentre in mediana ci sarà un’occasione per Valoti; al fianco di quest’ultimo agiranno Obbadi e Tachtsidis. In attacco, il tridente dovrebbe essere composto da Jankovic-Toni-Nico Lopez.
PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO VERONA-HELLAS VERONA
CHIEVO VERONA (4-4-2): Bizzarri; Schelotto, Dainelli, Cesar, Biraghi; Birsa, Radovanovic, Izco, Hetemaj; Paloschi, Meggiorini. In panchina: Bardi, Seculin, Gamberini, Anderson M., Sardo, Cofie, Christiansen, Fetfatzidis, Vajushi, Pozzi, Botta, Pellissier. Allenatore: Maran.
Squalificati: –
Diffidati: Biraghi, Dainelli, Izco, Radovanovic, Schelotto, Zukanovic.
Indisponibili: Mattiello, Zukanovic, Frey.
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Pisano, Moras, Gu. Rodriguez, Agostini; Obbadi, Tachtsidis, Valoti; Jankovic, Toni, N. Lopez. In panchina: Rafael, Gollini, Sorensen, Martic, Brivio, Marques, Campanharo, Christodoulopoulos, Fares, Fernandinho, Saviola. Allenatore: Mandorlini.
Squalificati: Greco, Marquez, Sala.
Diffidati: Christodoulopoulos, Hallfredsson, Jankovic, Lopez, Martic, Pisano, Sorensen, Tachtsidis.
Napoli, se resta Rafa Benitez va via Jorginho?
Autore: Pasquale Barbato - 5 maggio 2015
Jorginho - SSC Napoli
In caso di permanenza del tecnico spagnolo ci sarebbe una rivoluzione a centrocampo con l'italo-brasiliano sulla lista dei partenti
Dopo l’incontro di sabato con il presidente Aurelio De Laurentiis, Rafa Benitez sembra vicino a continuare il suo rapporto con il Napoli, a patto che vi sia una rivoluzione non solo riguardo alle strutture ma anche alla rosa.
Il tecnico spagnolo chiede un centrale di difesa, un terzino destro, un centrocampista centrale che abbini quantità e qualità ai quali si aggiunge un possibile ritorno di Pepe Reina, che secondo alcune indiscrezioni sarebbe vicino al rivestire la maglia azzurra. Da questa rivoluzione potrebbero esserci molti addii con Jorghino in testa. Infatti l’italo-brasiliano, arrivato lo scorso anno in comproprietà dall’Hellas Verona, non è riuscito mai ad adattarsi al 4-2-3-1 di Benitez.
Il centrocampista è sulla lista dei partenti ma non mancano gli estimatori. La strategia del ds Bigon, è quella di proporre alla squadra scaligera anziché 5 milioni, 3 per l’altra metà del cartellino. Proposta che non è piaciuta ai gialloblù che hanno previsto due opzioni: riprendersi Jorginho oppure insieme ai tre milioni, ottenere un opzione su alcuni talenti della scugnizzeria partenopea.
L’ultima proposta non è piaciuta al Napoli, che ora valuta di rispedire il mediano di nuovo da Mandorlini che in caso di permanenza sulla panchina dei veneti riabbraccerebbe volentieri il giocatore. Una trattativa però che si è bloccata visto l’interesse non solo del Palermo (in questo caso Jorginho sarebbe inserito nella trattativa Dybala) ma anche della Fiorentina, visto che Montella vorrebbe il numero 8 come vice-Pizzarro.
FONTE: StopAndGoal.net
05/mag/2015 08.10.27
Per restare alla guida del Napoli, Benitez ha presentato a De Laurentiis una lista di richieste sul calciomercato: prevista una mini-rivoluzione a centrocampo, via Jorginho?
Addio al Napoli in estate per Jorginho?
Un centrale di difesa, un terzino destro, un centrocampista centrale che abbini quantità e qualità: questa la short list minima elaborata da De Laurentiis e Benitez per continuare il loro connubio partenopeo. Se dovesse restare il tecnico spagnolo sulla panchina del Napoli, partirebbe una mezza rivoluzione a centrocampo, con Jorginho che riveste il ruolo di primo candidato a lasciare il San Paolo.
L’italo-brasiliano, in comproprietà con l’Hellas Verona, ha dimostrato (in ultimo domenica sera contro il Milan) la sua scarsa adattabilità al 4-2-3-1 di Benitez: ma gli estimatori non mancano ed il centrocampista potrebbe lasciare Napoli dopo 18 mesi dal suo arrivo. Il ds Riccardo Bigon, suo sponsor principale per l’approdo a Napoli nel gennaio 2014, sta vagliando diverse soluzioni, partendo da un presupposto: il Napoli non è più disposto a sborsare i 5.5 milioni versati per la prima metà del cartellino e che, in teoria, il Napoli dovrebbe corrispondere al Verona al termine di questa stagione, quando non sarà più possibile (per regolamento) rinnovare le comproprietà.
Il Napoli ha già fatto sapere alla dirigenza scaligera probabilmente non è intenzionato a riscattare il brasiliano e che potrebbe trattare solo per una una cifra inferiore ai 3 milioni l’altra metà del mediano. La risposta gialloblù non si è fatta attendere: l’Hellas ha chiesto di poter riprendersi Jorginho oppure di ottenere un’opzione alcuni talenti della cantera partenopea, oltre ai 3 milioni e mezzo di valutazione del 50% del cartellino.
La contro-risposta partenopea si è concretizzata in una chiusura netta a qualsiasi opzione sui calciatori maggiormente futuribili del vivaio e nella possibilità di rispedire, invece, Jorginho in Veneto. Perché se dovesse restare Mandorlini, il tecnico ha chiesto alla proprietà proprio il ritorno del centrocampista italo-brasiliano al Bentegodi. Nelle casse del Napoli finirebbero circa 3 milioni di euro che, iscritti a bilancio, rappresenterebbero il completamento dell’ammortamento del cartellino di Jorginho, senza realizzare pesanti minusvalenze.
Al momento, però, Napoli e Verona hanno deciso di congelare il discorso, visto l’inserimento di un altro club importante. Infatti, se l’ipotesi Palermo venuta fuori nei giorni scorsi rappresenta poco più di una suggestione da inserirsi nell’affare Dybala (con il Napoli che ormai sembra molto lontano dall’attaccante argentino), c’è un’altra idea che sta prendendo corpo nelle ultime ore. Perché Montella è alla ricerca del nuovo Pizarro e la Fiorentina ha già sondato il territorio per Jorginho.
Il tecnico viola ama giocare con un regista ed una mediana a 3: nella sua idea di calcio, uno come Jorginho potrebbe esaltarsi. I rapporti tra Napoli e Fiorentina sono ottimi, il dg Pradé ha già scambiato più di una parola con Bigon. Il Napoli, allora, potrebbe prelevare il cartellino del classe ’91 dal Verona per una cifra vicina ai 4 milioni e girarlo alla Fiorentina per circa 10 milioni. Jorginho, al momento, non rappresenta, però, l’unica scelta dei viola che stanno lavorando anche a profili di maggiore spessore internazionale.
FONTE: Goal.com
18:57 | martedì 05 maggio 2015
Hellas Verona, seduta pomeridiana: differenziato Hallfredsson e Rafael
Cure fisioterapiche e lavoro differenziato per Juanito Gomez
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
HELLAS VERONA ALLENAMENTO - Dopo la sconfitta di domenica pomeriggio contro l'Udinese di Andrea Stramaccioni per 1-0, che ha messo fine al periodo positivo in cui i gialloblu sono riusciti a collezionare sette punti in tre gare, l'Hellas Verona guidato da Andrea Mandorlini è tornato subito al lavoro per preparare nel migliore dei modi il derby contro il Chievo Verona, in programma domenica 10 maggio e valevole per la 35^ giornata di Serie A. Quest'oggi Luca Toni e compagni hanno sostenuto una seduta pomeridiana.
IL PROGRAMMA - In programma per la rosa gialloblu, allo Sporting center Il Paradiso di Peschiera del Garda, riscaldamento, lavoro atletico e possesso palla. Gruppo non a ranghi completi per Andrea Mandorlini: Emil Hallfredsson e Rafael hanno sostenuto una seduta differenziata sul campo, mentre Juanito Gomez ha svolto cure fisioterapiche e lavoro differenziato. Inoltre, out anche Artur Ionita: il centrocampista moldavo si è sottoposto alle cure fisioterapiche. La preparazione in vista della sfida con il Chievo continuerà domani con una seduta mattutina.
18:01 | martedì 05 maggio 2015
Chievo Verona - Hellas Verona, probabili formazioni
Le possibili scelte di Maran e Mandorlini in vista del derby di Serie A
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone foto: © Imagephotoagency.it
CHIEVO VERONA HELLAS VERONA PROBABILI FORMAZIONI - Domenica 10 maggio 2015, alle ore 12:30, il lunch-match di Serie Amette in scena il derby di Verona tra il Chievo Verona e l’Hellas Verona, allenate rispettivamente da Rolando Maran ed Andrea Mandorlini, nella sfida valevole per la 35^ giornata del campionato. Entrambe le squadre hanno già raggiunto ampiamente l’obiettivo della salvezza e arrivano a questo derby quasi appaiate in classifica, Chievo a 41 ed Hellas a 40: tuttavia, quest'ultima è reduce dalla sconfitta interna contro l’Udinese di Stramaccioni in 9 uomini, mentre il Chievo di Maran ha ottenuto un prezioso punto nel pareggio esterno contro l’Inter a San Siro.
INFO UTILI - Il Chievo di Maran si prepara al derby con l’abito della festa, il consueto 4-4-2 che ha permesso ai clivensi di ottenere la striscia consecutiva di risultati e ottenere la permanenza in Serie A con prestazioni convincenti. Unico assente, oltre al lungodegente Mattiello, sarà Zukanovic. In casa Hellas, invece, rosa decimata dalle squalifiche del Giudice Sportivo: Sala, Marquez e Greco, tre pilastri della formazione, saranno assenti per squalifica. Da valutare, invece, le condizioni di Ionita, Rafael, Gollini e Halfreddson: solo tra qualche giorno se ne saprà di più.
Chievo Verona (4-4-2): Bizzarri, Schelotto, Dainelli, Cesar, Frey, Birsa, Radovanovic, Izco, Hetemaj, Paloschi, Meggiorini. In panchina: Bardi, Seculin, Sardo, Gamberini, Biraghi, Pellissier, Cofie, Christiansen, Fetfatzidis, Botta, Pozzi. Allenatore: Rolando Maran.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi, Pisano, Moras, Rodriguez, Brivio, Obbadi, Tachtsidis, Campanharo, Juanito Gomez, Toni, Jankovic. In panchina: Ferrari, Sorensen, Martic, Marques, Valoti, Agostini, Cappelluzzo, Christodoulopoulos, Halfredsson, Ionita, Gollini, Rafael, Fares, Fernandinho, Nico Lopez, Saviola. Allenatore: Andrea Mandorlini.
DIRETTA/STREAMING – La partita verrà trasmessa in tv a partire dalle ore 12:30 e sarà visibile sulle frequenze di Sky Sport, su satellite, e Mediaset Premium, su digitale terrestre. In streaming, invece, la gara sarà disponibile su internet anche sulle piattaforme per dispositivi mobili e pc, Sky Go e Premium Play.
IL PRONOSTICO - Risultati e obiettivi già raggiunti per ambedue le formazioni: tuttavia, come ciliegina sulla torta, questo derby rappresenta un ulteriore obiettivo da conquistare per una stagione da incorniciare. Il Chievo Verona non perde da tante partite, ma un derby è sempre un derby: considerando lo storico delle reti nelle ultime partite di Serie A di ambedue le compagini e l’equilibrio che farà da padrona, ci sentiamo di consigliare il segno “Under”.
14:55 | martedì 05 maggio 2015
Agente Jorginho: «Vestirà la maglia del Napoli anche l'anno prossimo»
Ma il riscatto non è certo: «Se dovesse tornare a Verona sarà un uomo-mercato»
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO NAPOLI VERONA JORGINHO - L'agente di Jorginho, centrocampista del Napoli, rassicura tutti sul futuro in azzuro del centrocampista. Jorginho è ancora in comproprietà con il Verona e può essere riscattato per 5,5 milioni di euro ma nelle ultime settimane sarebbero sorti alcuni dubbi sulla permanenza in terra campana del centrocampista italo-brasiliano.
LE DICHIARAZIONI - JoaoSantos, agente di Jorginho, ha fatto chiarezza sul futuro del suo assistito ai microfoni di "Radio Crc": «Jorginho vestirà la maglia del Napoli anche nel prossimo campionato e credo che il Napoli lo riscatterà. Se dovesse, poi, tornare a Verona, sarà un uomo-mercato. Benitez? Il mister lo stima. Il Palermo su Jorginho? No, non sono mai stato contattato dai rosanero. Prima del passaggio al Napoli mi avevano cercato Milan e Fiorentina. La sostituzione con il Milan? E' stato giusto così. Il Napoli doveva attaccare, è questo il calcio. Se Benitez in futuro dovesse andare al City, potrebbe portare Jorginho con se, non sarebbe strano nonostante abbia giocato poche partite».
14:00 | martedì 05 maggio 2015
SM: Napoli, in bilico il futuro di Jorginho
Il centrocampista è in comproprietà con il Verona
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO NAPOLI VERONA JORGINHO - Ancora in bilico il futuro di Jorginho. Il centrocampista italo-brasiliano è arrivato a Napoli un anno e mezzo fa in comproprietà dal Verona ma gli azzurri non hanno ancora deciso se continuare a puntare o meno sul calciatore. Jorginho nell'ultimo periodo non sta brillando, nell'ultimo match con il Milan è stato anche fischiato dal San Paolo dopo alcuni errori in fase di palleggio, e il Napoli si interroga sul futuro del centrocampista.
LE ULTIME - Stando a quanto riferito da "Sport Mediaset", se Benitez dovesse rimanere alla guida del Napoli, il centrocampista non verrà riscattato, o almeno, non diverrà interamente del Napoli per 5,5 milioni di euro, la cifra pattuita dai due club 18 mesi fa. Il Napoli però potrebbe riscattare Jorginho per poi cederlo. Sul centrocampista c'è da tempo la Fiorentina e se l'interesse dei viola si concretizzasse, Jorginho potrebbe proseguire la sua carriera al Franchi di Firenze con la maglia gigliata. Difficile al momento la sua permanenza a Napoli.
FONTE: CalcioNews24.com
LE STATISTICHE
Maran, un bis per raggiungere Mandorlini
09.05.2015 12.29 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
L'unico precedente in Serie A fra Rolando Maran e Andrea Mandorlini fa riferimento al derby di Verona dell'andata. L'allenatore dei clivensi comanda quindi 1-0 su quello dei butei.
Ma i due hanno incrociato schemi e uomini per ben 7 volte in Serie B, 3 col tecnico originario di Trento nel ruolo di padrone di casa. Il bilancio che risulta dai Maran-Mandorlini è quindi di 2 segni "x" ed una vittoria per il tecnico di casa: Varese-Hellas Verona 2-0 nei play-off 2011-2012.
Sommando tutti gli scontri diretti, A più B, il bilancio che ne esce fuori è invece di pareggio.
Curiosità: per Mandorlini quella nel derby sarà la panchina numero 99 in Serie A, Maran che è fermo a 86 caps in caso di successo potrebbe raggiungere le 27 vittorie nel massimo campionato, le stesse raccolte dal suo avversario fino ad oggi.
TUTTI I PRECEDENTI FRA I DUE ALLENATORI (SERIE A E SERIE B)
2 vittorie Maran
4 pareggi
2 vittorie Mandorlini
7 gol fatti squadre Maran
9 gol fatti squadre Mandorlini
SERIE A
Chievo, Meggiorini: "Vogliamo il derby. Toni? Speriamo non sia in giornata"
09.05.2015 12.27 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Riccardo Meggiorini, attaccante del Chievo, parla a Radio Deejay alla vigilia del derby di Verona: "Siamo due squadre serene e ce lo giocheremo bene. C'è voglia di vincere anche se non abbiamo niente da perdere perché siamo salve. Da bomber nel settore giovanile a uomo di sacrificio grazie a Ventura? Mentalmente sono cambiato. Ventura mi ha inculcato lo spirito di sacrificio perché fisicamente ci sono. I gol li ho sempre fatti e sono felice di quello che faccio. Quando esco dal campo sapendo di aver dato tutto sono felice. Maran? Con lui siamo migliorati tutti mentalmente. La voglia che abbiamo ritrovato è merito suo e ci siamo tolti tante soddisfazioni. Siamo felici che sia arrivato. Toni? Speriamo che domani non sia in giornata".
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Un derby che si conquista sulle fasce"
09.05.2015 09.28 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Il derby si vince sulle fasce. Quelle che, sia per l'Hellas che per il Chievo, sono in stato di agitazione. Colpa degli infortuni che privano Andrea Mandorlini e Rolando Maran di uomini preziosi che vanno di corsa, scrive il Corriere di Verona. Andrea Mandorlini si trova con la grana grossa del guaio al polpaccio che, da dieci giorni, ha stoppato Juanito Gomez. Non ci fosse lui, Mandorlini si troverebbe davanti a un bivio tattico, con l'ipotesi, plausibile in caso di emergenza, del passaggio al 3-5-2. E Maran, come Mandorlini, ha il grattacapo del possibile forfait del terzino Zukanovic, che non è ancora rientrato in gruppo e che sta accelerando per esserci col Verona. Sarà un derby da giocare sulla scacchiera.
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Chievo-Hellas - Derby tra squadre già salve
Calcio d'inizio domenica ore 12:30. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW!
09.05.2015 06.36 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Il derby è sempre il derby. Anche quando la classifica non può dare ulteriori soddisfazioni, la rivalità cittadina carica di motivazioni qualsiasi incontro. Chievo e Hellas sono le due facce sorridenti della stessa medaglia veronese: i mussi volanti guidano in graduatoria con un punto di vantaggio sui butei (41 a 40), ma in buona sostanza entrambe le squadre sono più che salve e possono guardare con tranquillità alla prossima stagione. Tranquillità che sarà maggiore per chi riuscirà ad imporsi nel derby cittadino. Appuntamento a domenica, ore 12:30, stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, arbitro Nicola Rizzoli di Bologna, è il turno di Chievo-Hellas Verona.
COME ARRIVA IL CHIEVOVERONA - Qualche problema in difesa per Rolando Maran, che dovrebbe fare a meno di Ervin Zukanovic e Nicolas Frey, oltre al lungodegente Federico Mattiello. La doppia assenza, a meno di recuperi dell'ultima ora, potrebbe anche portare il modulo verso un 3-5-2, ma al momento il solito 4-4-2 sembra più probabile. In difesa vi sarà di certo Albano Bizzarri; i terzini dovrebbero essere Ezequiel Schelotto e Cristiano Biraghi, mentre al centro Bostjan Cesar e Dario Dainelli faranno coppia. Ormai collaudato il centrocampo, con Valter Birsa e Perparim Hetemaj sugli esterni, Mariano Izco e Ivan Radovanovic al centro. In attacco solito ballottaggio fra Riccardo Meggiorini e Sergio Pellissier per affiancare Alberto Paloschi: il primo sembra favorito, ma l'atmosfera da derby potrebbe chiamare in causa il capitano.
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA - Anche Andrea Mandorlini deve fare i conti con le defezioni, peraltro più numerose e concentrate in vari reparti, visto che tra infortuni e squalifiche mancheranno Artur Ionita, Emil Hallfredsson, Juanito Gomez, Rafa Marquez, Jacopo Sala e Leandro Greco. Fra i pali torna a disposizione Rafael, che quindi insidia il posto fin qui diventato di Francesco Benussi. I laterali difensivi saranno Eros Pisano e Alessandro Agostini, i centrali Guillermo Rodriguez e Vangelis Moras. Linea di centrocampo a tre con Mounir Obbadi e Panagiotis Tachtsidis certi della pettorina da titolare, Lazaros Christodoulopoulos, Mattia Valoti e Gustavo Campanharo in competizione per l'ultimo posto. In attacco Luca Toni non farà mancare il suo apporto, ai suoi lati vi dovrebbero essere Nico Lopez e Bosko Jankovic.
LE STATISTICHE
Derby Verona, dal tabù testa a quello dei pareggi
06.05.2015 12.07 di Redazione Footstats Twitter: @FootStatsCalcio
Curiosità: dopo che quello messo a segno da Paloschi nel girone d’andata ha rappresentato il primo (e per il momento, unico) centro di testa nella storia del derby di Verona in Serie A, adesso è rimasto un solo tabù da sfatare nella città di Giulietta e Romeo... quello legato ai pareggi.
Nel massimo campionato italiano Chievo ed Hellas hanno incrociato gli scarpini già in 5 occasioni e mai c’è scappato il segno “x”. In 3 occasioni hanno avuto la meglio i mussi volanti, in altre 2 i butei.
Limitandoci ad osservare i Chievo-Verona di campionato, A più B, ecco che troviamo un Chievo capace di vincere e segnare il doppio dei cugini: 4 a 2 e 10 a 5.
I padroni di casa cercheranno il successo numero 150 in Serie A, adesso sono fermi a quota 149, oltreché proseguire quella serie positiva già arrivata a 5 giornate (2 successi e 3 pareggi). Gli ospiti proveranno a riscattare subito la battuta d’arresto patita nell’ultimo weekend.
CONFRONTI DIRETTI A VERONA COL CHIEVO PADRONE DI CASA (SERIE A E SERIE B)
6 incontri disputati
4 vittorie ChievoVerona
0 pareggi
2 vittorie Hellas Verona
10 gol fatti ChievoVerona
5 gol fatti Hellas Verona
PRIMA SFIDA A VERONA COL CHIEVO PADRONE DI CASA (SERIE A)
ChievoVerona-Hellas Verona 2-1, 28° giornata 2001/2002
ULTIMA SFIDA A VERONA COL CHIEVO PADRONE DI CASA (SERIE A)
ChievoVerona-Hellas Verona 0-1, 32° giornata 2013/2014
RASSEGNA STAMPA
Corriere del Veneto sulla sfida Chievo-Hellas: "Un derby per vecchi (difensori)"
06.05.2015 09.43 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"E' un derby per vecchi (difensori)". Questo il titolo col quale il Corriere del Veneto oggi in edicola apre la sua sezione sportiva. Il riferimento è alla prossima stracittadina di Verona che andrà in scena domenica a partire dalle 12.30. "Hellas e Chievo hanno il reparto arretrato più attempato della serie A. Ma i gialloblù di Mandorlini hanno incassato 58 reti, mentre quelli di Maran solo 33. Domenica non ci saranno Marquez e Frey", si legge nel sottotitolo.
ZOOM SU
Jorginho, il dopo-Pizarro potrebbe essere italo-brasiliano
06.05.2015 07.30 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
La Fiorentina è pronta a ravvivare il proprio interesse per Frello Filho Jorge Jorginho, regista brasiliano con passaporto italiano che già ai tempi di Verona aveva destato l'attenzione degli osservatori viola, alla ricerca di un sostituto credibile di Pizarro per il presente ma soprattutto per il futuro. Calciatore dalla personalità forte ma dal piede delicato, Jorginho potrebbe essere la pedina adatta a raccogliere l'eredità del cileno in viola, specie dopo un anno e mezzo passato tra alti e bassi a Napoli che lo avrà ulteriormente fortificato.
Gli azzurri aspettano di avere notizie da Benitez, ma in caso di conferma del 4-2-3-1 difficilmente Jorginho potrebbe trovare posto nella squadra del futuro. Gargano e David Lopez hanno dimostrato che è essenziale avere giocatori di grinta e quantità in quella parte di campo, piuttosto che puntare su geometrie e piedi ducati. Ecco l'allora l'idea in grado di accontentare tutti: riscatto dal Verona, che vedrebbe rispettata la promessa fatta un anno fa, cessione immediata alla Fiorentina con conseguente plusvalenza e aggiunta di valore allo scarno centrocampo di Montella, che si appresta a perdere Aquilani e ha anche le posizioni di Kurtic e dello stesso Pizarro in bilico.
SERIE A
Carpi, Letizia nel mirino di Palermo e Verona
05.05.2015 22.23 di Marco Frattino
Protagonista nella stagione che ha permesso al Carpi di guadagnare la promozione in Serie A, Gaetano Letizia (24) registra i primi rumors di mercato per la prossima stagione. Tuttob.com scrive che l’esterno destro piace nella massima divisione a Palermo e Verona.
SERIE A
Fiorentina, ritorno di fiamma per Jorginho: con il placet del Napoli
05.05.2015 19.41 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Nuovi aggiornamenti sulla situazione di Jorginho a Napoli arrivano dalla redazione di Sportmediaset: in caso di permanenza di Benitez, il centrocampista non sarà riscattato dal Verona alle cifre pattuite, ma potrebbe esserci una svolta inattesa nel caso montasse l'interesse della Fiorentina. Gli azzurri potrebbero infatti arrivare al riscatto e optare subito per la cessione ai viola, giungendo così ad un'importante plusvalenza.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Atalanta, non solo le genovesi su Brivio: c'è anche il Torino
05.05.2015 17.35 di Raffaella Bon
Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato dell'interesse di Genoa e Sampdoria per Davide Brivio, esterno al Verona che in estate tornerà all'Atalanta. Non solo il derby di Genova, però, per il giocatore, visto che secondo le ultime raccolte da TuttoMercatoWeb anche il Torino avrebbe mostrato interesse per il giocatore in vista del mercato estivo.
SERIE A
Napoli, ag. Jorginho: "Vestirà la maglia azzurra anche il prossimo anno"
05.05.2015 14.56 di Chiara Biondini Twitter: @ChiaraBiondini
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Joao Santos, procuratore del centrocampista del Napoli Jorginho.
"Jorginho vestirà la maglia del Napoli anche nel prossimo anno nonostante la comproprietà. Anzi, credo che il Napoli lo riscatterà. Se poi dovesse tornare a Verona, vorrà dire che Jorginho sarà un uomo-mercato. Non so chi sarà il prossimo allenatore del Napoli, ma Benitez ha fatto giocare Jorginho diverse volte per cui immagino che gli piaccia come calciatore. Jorginho è un calciatore duttile e credo possa fare molto bene in azzurro".
"Credo sia stato giusto sostituire Jorginho nel match contro il Milan perché il Napoli doveva attaccare. Il calcio è così e ad esempio Benitez in futuro, se dovesse andare al City, potrebbe portare Jorginho con se, non sarebbe strano nonostante abbia giocato poche partite.
Il Palermo su Jorginho? No, il club non mi ha mai contattato. Prima che arrivasse a Napoli, invece, ci sono stati dei contatti con Milan e Fiorentina”.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona titola: "Hellas, effetto Cervellera"
05.05.2015 09.03 di Pietro Lazzerini
L'Hellas Verona si prepara a giocare il derby contro il Chievo con gli uomini contati. Infatti saranno ben tre i titolari assenti per squalifica in seguito alla sconfitta di domenica scorsa contro l'Udinese arbitrata da Cervellera. Non ci sarà Sala, giocatore sul quale Mandorlini conta molto anche per l'equilibrio della squadra. Non ci sarà neanche Marquez, che dopo un inizio difficile è tornato a difendere come sa. Infine anche Greco è stato squalificato una giornata e dunque dovrà saltare la stracittadina contro il cluba allenato da Maran. A riportarlo è Il Corriere di Verona.
LEGA PRO
Monza, il dt Pasini: "L'Hellas Verona vuole Bollini Frigerio"
04.05.2015 22.13 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
L'Hellas Verona è sulle tracce del giovane talento Alessandro Bollini Frigerio, trequartista classe 1998. A confermarlo ai microfoni di Tuttolegapro.com il direttore dell'area tecnica del Monza Alfredo Pasini: "Ci sono diverse squadre sul calciatore, l'Hellas Verona è una delle compagini più interessate, probabilmente la più vicina, ma comunque ripeto che ci sono tante squadre su di lui".
SERIE A
Napoli, il riscatto di Jorginho è tutt'altro che certo
04.05.2015 19.12 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Secondo quanto riferisce Il Mattino è ancora incerta la posizione di Jorginho, regista di centrocampo ancora in comproprietà tra Napoli e Verona. Il diritto di riscatto è a favore degli azzurri ma la stagione tra alti e bassi disputata dal brasiliano in Campania non ha convinto i partenopei a fare lo scatto decisivo. Il giocatore è peraltro in orbita Palermo, come confessato qualche settimana fa dallo stesso presidente Zamparini.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
09.05.2015
Andrea Mandorlini tagliente: «Non è un derby alla pari»
Andrea Mandorlini
VERONA. «Non è un derby alla pari. Da una parte perché il Chievo ha un punto in più, dall'altra perché la storia del Verona parla chiaro. Per quello io faccio il tifo per il Vicenza, come tanti miei amici. Per la classifica sarà anche avanti il Chievo, ma per il resto il Verona non sarà mai secondo a nessuno». Andrea Mandorlini è tagliente, alla vigilia della stracittadina di domani. Anche sorridente perché ha recuperato e convocato sia Gomez che Hallfredsson, i due più grandi dubbi della vigilia. «Il Chievo è solido, Maran ha svolto un grande lavoro. Per trovare spazi dovremo lavorare meglio del solito», l'analisi di Mandorlini, che in porta darà fiducia a Rafael vincitore del ballottaggio con Benussi. Sarà proprio Gomez invece a completare l'attacco con Jankovic e Toni. Qualche dubbio in più per Hallfredsson, che dovrebbe comunque essere in campo.
Alessandro De Pietro
08.05.2015
Un derby che dura da più di vent'anni
La rete di Alberto Paloschi, in fuorigioco, ha regalato all’andata la vittoria al Chievo. Il derby oggi pende a favore dei gialloblù della Diga. Nella storia della sfida (tra A e B) Sei vittorie per i ragazzi di Campedelli, cinque per l’Hellas.
L’anno di grazia della prima stracittadina è il 1994. Si gioca in B, e tra il Chievo di Alberto Malesani e il Verona di Lino Mutti finisce 1-1. Nella storia anche i primi due marcatori: ‘Pato’ Fermanelli e ‘Bobo’ Gori.
Di sicuro, il derby più spettacolare è stato quello della prima volta in A. Stagione 2001-2002. L’Hellas di Alberto Malesani supera il Chievo dei miracoli di Gigi Delneri. Finisce 3-2 con super rimonta del Verona. Poi arriva la corsa sotto la Curva di Malesani. In rete Eriberto e Corini per il Chievo, quindi Oddo, Lanna (autorete) e Camoranesi per il Verona. Il resto è storia recente. Nel derby di A ritrovato dopo tanti anni di attesa ha regnato sovrano l’equilibrio. L’anno scorso una vittoria a testa, con identico risultato: 1-0. Vince il Chievo con Lazarevic e il Verona si rifà al ritorno con il solito Toni. Quest’anno l’ha decisa Paloschi all’andata. Tocca al Verona riportare in equilibrio i numeri della stracittadina.
08.05.2015
INTERVISTE
LUCA TONI
«Il derby? Più è difficile, più ci esaltiamo»
DOMENICA BESTIALE. Dalla partita al futuro: «Coi presupposti giusti sono disposto a restare». Il bomber annusa divertito i giorni dell'attesa: «I tifosi dicono che del Chievo non gli importa nulla Poi però avvertono: "se perdiamo è un disastro..."»
Toni, il bomber dell'Hellas
Che i veronesi siano tutti matti deve averlo capito anche lui, il grande Luca Toni. Soprattutto in questi giorni. «Pare che molti tifosi dell'Hellas non tengano al derby ma in realtà ci tengono eccome. Al bar mi dicono: “Luca, col Chievo non è un derby ma mi raccomando, perché se lo perdiamo è un disastro”. Capito?», diceva ieri sorridendo a Peschiera, pronto a mettere l'ennesimo sigillo alla sua meravigliosa stagione. «Derby vero? Mah, al di là di tutto bisogna fare i complimenti a Hellas e Chievo perché Verona grazie a queste due società ha due squadre in Serie A», la sintesi. «Sarà meno sentito ma sempre di un derby si tratta. Anche se quelli del Chievo saranno sicuramente in minoranza».
Quanta voglia c'è di riscattare il ko dell'andata?
«Perdemmo male, con un gol in fuorigioco che adesso però non conta più. Dobbiamo solo pensare a fare una grande gara. Il Chievo non prende mai gol, sono molto quadrati ma noi quest'annata vogliamo finirla nel migliore dei modi».
Stupito che la difesa del Chievo sia la quarta meno battuta del campionato?
«Sinceramente mi stupiva di più un Chievo nelle zone basse della classifica perché la rosa è molto competitiva e non certo di una squadra che vuole solo salvarsi. Molti giocatori sono in A da tanti anni, col cambio di allenatore poi il Chievo ha avuto una bella svolta. Maran ha dato al gruppo la giusta mentalità. Sarà dura contro un avversario forte e in forma. Ma a volte più le partite sono difficili e più ci esaltiamo. Ed anche se giocheremo fuori casa sarà come essere in casa».
Arbitra Rizzoli, ha visto?
«No, non guardo mai chi è l'arbitro sinceramente. Di sicuro lui è un profilo di livello internazionale, un arbitro top con cui fra l'altro puoi anche parlare. E questo è l'atteggiamento più giusto. Perché loro possono sbagliare ma anche io posso sbagliare. Importante è il confronto. E con Rizzoli c'è sempre stato».
È solo la difesa il punto di forza del Chievo?
«Non è poco, se hai una difesa solida lo 0-0 sicuro ce l'hai e poi magari l'occasione di fare un gol ti capiterà anche. Di certo stavolta il Chievo è favorito. Perché stanno meglio di noi e hanno più punti di noi».
Bizzarri le ha fatto un sacco di complimenti...
«Fa piacere riceverli dagli avversari. Sarà un bel derby anche se probabilmente teso. Non vediamo l'ora di iniziare a giocare per sfogare la nostra voglia sul campo. Io e Bizzarri facciamo parte di un'altra generazione, siamo rimasti ad alti livelli con passione e volontà. Tanti giovani magari non hanno la giusta voglia di essere protagonisti in Serie A. Peggio per loro. E noi vecchietti ci ritroviamo ancora qui».
A proposito, del futuro di Luca Toni è presto per parlarne?
«Il presidente adesso deve pensare a compiere scelte più importanti dei giocatori. Se ci saranno i presupposti continuerò a Verona senza alcun tipo di problema».
L'anno scorso il nodo era se avrebbe smesso o meno. Vuol dire che di certo non si ritirerà?
«Quando fai 18 gol in A significa che stai ancora bene e puoi avere ancora la forza e la voglia di proseguire. Se però dalla società dovessero arrivare proposte che non mi piacciono posso anche smettere. Ripeto: ora il Verona ha questioni più importanti da sistemare».
Che gara s'aspetta domenica?
«Quest'anno siamo stati una squadra un po' strana se non diamo tutti il mille per mille facciamo fatica. In più giocando ad ora di pranzo potrebbe anche fare parecchio caldo».
Ci pensa a diventare capocannoniere?
«Sarebbe un regalo bellissimo, specie alla mia età. Ci proverò ma ci sono cose più importanti. I miei compagni vengono prima del sottoscritto. Se la dovessi vincere bene, altrimenti non divento matto».
Del Verona che vinse lo scudetto nell'85 fa ricorda qualcosa?
«Ne sentiamo parlare molto, sappiamo che giochiamo in una squadra che ha un passato importante e glorioso».
Quanto si è piaciuto Toni quest'anno?
«Penso di aver giocato una buona stagione, l'anno scorso ho segnato gol importanti vicino a giocatori importanti. Stavolta ci sono riuscito anche senza di loro. Credo di aver fatto delle belle cose, grazie anche ai miei compagni».
Le ultime giornate potrebbero essere l'occasione per dar spazio a qualche giovane?
«Sarebbe la cosa più triste vedere un ragazzo che gioca solo perché mancano poche partite alla fine e il risultato conta relativamente. Se è bravo il giovane può essere impiegato anche domenica nel derby ed in partite importanti».
Mercoledì non le è venuta voglia, guardando Barcellona-Bayern, di dare una mano al suo amico Guardiola?
«Ho visto la partita, di solito queste grandi competizioni comincio a guardarle dalle semifinali. È stato uno spettacolo. Il Barcellona è di un altro livello rispetto alle grandi squadre d'Europa. Quando Messi ha la palla hai sempre la sensazione che possa succedere qualcosa. Ora è il più forte del mondo».
La Juve andrà in finale?
«Ha giocato una grande partita contro una squadra fortissima. Al Bernabeu sarà dura ma è bello comunque vedere la Juve giocarsela per un posto in finale come Fiorentina e Napoli in Europa League. Significa che il calcio italiano sta tornando ad alti livelli».
Alessandro De Pietro
07.05.2015
Toni: «Il derby? Ci esaltiamo nelle partite dure e difficili»
VERONA. Il derby e Luca Toni. «Pare che molti tifosi del Verona non ci tengano, ma in realtà ci tengono eccome. Al bar mi dicono: “Luca, col Chievo non è un derby ma mi raccomando perché se lo perdiamo è un disastro”. Sarà una partita difficile. Ed il Chievo parte certo favorito», il pensiero di Toni oggi a Peschiera prima dell'allenamento del pomeriggio, il primo della settimana a porte chiuse.
«Mi stupiva – ha proseguito Toni - vedere un Chievo nelle zone basse della classifica, perché la rosa è molto competitiva e non certo di una squadra che vuole solo salvarsi. Tanti giocatori sono in Serie A da tanti anni, col cambio di allenatore poi il Chievo ha avuto una bella svolta. Maran ha dato al gruppo la giusta mentalità. Sarà dura, contro una squadra forte e in forma. Ma a volte le partite più sono difficili più ci esaltiamo. Ed anche se giocheremo fuori casa sarò come giocare in casa».
Sul suo futuro Toni non si è come al solito sbilanciato: «Il presidente Setti adesso deve pensare a compiere scelte più importanti di quelle dei giocatori. Se ci saranno i presupposti continuerò a Verona senza alcun tipo di problema. Quando fai 18 gol in Serie A significa che stai ancora bene e che quindi puoi avere ancora la forza e la voglia di proseguire. Se però dalla società dovessero arrivare proposte che non mi piacciono posso anche smettere. Ripeto, adesso il Verona ha questioni più importanti da sistemare».
Alessandro De Pietro
07.05.2015
«Niente rilassamenti Sarà derby vero Con il solito Chievo»
Bizzarri lancia i... guantoni di sfida: «Nessun favorito, partiamo alla pari Ma noi saremo compatti e combattivi come sempre. Non vedo l'ora...»
Albano Bizzarri esulta dopo il successo nel derby dell'andata
Consapevolezza e coraggio, rispetto e ambizioni: Albano Bizzarri vorrebbe divorare i minuti, tritare le ore che lo separano dal Verona e dalla sfida di domenica a mezzogiorno. Il derby è alle porte, lui è pronto a tuffarcisi dentro.
Tenendo però ben chiusa la sua, di porta: «Chievo favorito? No», replica l'argentino da Veronello. «Diciamo prima di tutto che è una partita speciale e che non c'entra nulla con la classifica. Penso che partiamo alla pari, con le stesse possibilità. Il campo è quello e le due squadre arrivano alla sfida allo stesso modo e con gli stessi punti. È una grande partita, con grandi aspettative, e personalmente non vedo l'ora che arrivi domenica».
Che cos'ha il Chievo più del Verona e viceversa?
«Difficile dirlo. Ogni squadra ha il suo stile, i suoi giocatori e le sue caratteristiche. Se siamo alla pari in classifica significa che il percorso è stato simile. Ma domenica vedremo il solito Chievo, compatto e combattivo, che ha voglia di giocare, di vincere, di dare una bella soddisfazione ai suoi tifosi».
Che idea ti sei fatto di questo Hellas?
«È una buona squadra con giocatori di livello internazionale. Avranno una gran voglia di rifarsi visto che all'andata abbiamo vinto noi. Ma non ne hanno di sicuro più di noi. Vincere sarebbe una soddisfazione in più che vogliamo prenderci dopo una salvezza raggiunta matematicamente da alcune settimane».
Dopo esserti avvicinato al record assoluto di imbattibilità del Chievo in A ad aprile, ultimamente sei tornato a sigillare la porta e hai superato i 225' senza incassare un gol. Ce la faremo prima della fine del campionato a vederti battere il primato ora di Puggioni?
«Diciamo che il record non l'ho mai inseguito con ansia. Per me il numero che conta di più - e che condivido con i compagni - è lo zero nella casella dai gol subiti in tredici delle mie venticinque partite».
Domenica la minaccia numero uno sarà rappresentata da uno come Luca Toni...
«Non scopro niente se dico che è un grandissimo campione che ha giocato tantissimo tempo a livello internazionale e che ha ancora fame. Chiaro che è uno da seguire con tanta attenzione per tutti i 90'. Per fortuna abbiamo grandi difensori in grado di contrastarlo».
Quanto temi i suoi colpi?
«I numeri, e tutti i suoi gol, parlano per lui. Di sicuro è uno molto difficile da marcare. Però, ripeto, abbiamo difensori all'altezza».
A salvezza virtualmente raggiunta da un mese siete rimasti perfettamente sul pezzo con Lazio, Cagliari e Inter: qual è il vostro segreto? Che meriti avete voi giocatori e quali Maran?
«Il mister è stato molto chiaro: guai a rilassarci una volta presa una posizione di classifica comoda. Nè farlo a salvezza matematica. Il gruppo è stato bravo a seguirlo e a continuare con lo stesso spirito».
Prima l'obiettivo era quello del la famosa quota 40. Non è che qualcuno adesso ha appeso un cartello con i 50?
«Chi ricorda la mia prima conferenza stampa qui sa che per me l'obbligo è sempre stato quello di raggiungere il massimo. E tutti noi vogliamo arrivare il più in alto possibile. Ci mancano ancora quattro partite e vogliamo fare risultato in tutte le quattro per migliorare ancora la nostra posizione».
Percepisci l'atmosfera del derby in città? Contatti? Messaggi? Scambi di battute con i tifosi, anche per strada?
«Sì. Già dopo la partita col Cagliari la gente aveva iniziato a parlarmi del derby. E i tifosi ci hanno già fatto sapere allo stadio che bisognava fare risultato con l'Hellas. Verona ha la fortuna di avere due squadre in A e il derby sarà una bella occasione per noi, per le società, per i tifosi e la città intera».
Domenica fra l'altro si sfidano le difese più anziane del campionato. E la vostra è anche la quarta meno battuta. Che valore hanno questi dati?
«L'esperienza nel calcio è un valore aggiunto ma non basta per diventare importante. Per fare la Serie A bisogna avere tantissime altre cose. Non si deve giudicare mai un giocatore per l'età, il colore o... i parenti ma per il rendimento e il lavoro di ogni giorno. Dopo di che se ci hanno fatto pochi gol significa che abbiamo fatto un lavoro di squadra molto importante che coinvolge però tutti, dagli attaccanti in giù».
Quanti derby hai vissuto in carriera?
«Ricordo Racing-Indipendiente in Argentina, Real-Atletico a Madrid e questo di Verona. Oltre a Catania-Palermo. A Roma e a Genova non sono mai sceso in campo».
Immagini? Ricordi?
«La passione, la rivalità. C'è sempre una partita giocata in campo e una in tribuna. Dove si fa a gara a chi canta più forte o a chi ha la migliore coreografia. Tutto questo per noi è molto bello e importante. E sui tifosi qui apro una parentesi».
Per dire cosa?
«Che quando le cose, tra ottobre e novembre, non andavano bene, la spinta dei tifosi del Chievo è stata fondamentale. La gente deve sapere di avere dato un grosso contributo alla nostra salvezza».
Torniamo ai tuoi derby: aneddoti, episodi, storie?
«La storia è sempre quella. Coi tifosi che ti chiedono di vincere a tutti i costi. E la risposta è sempre quella: pure noi vogliamo vincere».
Parare sotto la Curva Sud, sotto i tifosi del Verona, che effetto ti fa? Ti carica?
«Mi ha sempre caricato parare vicino ai tifosi avversari ma quelle sono cose che vivi di più da giovane. Con l'età tendi a concentrarti di più su altre situazioni. Sotto la Sud non sarà una cosa speciale».
Entrambe le squadre sono già salve: sarà una partita diversa rispetto all'andata?
«No. Ripeto: il derby sfugge alle regole. Certo non sarebbe stata la stessa cosa giocarlo in zona retrocessione ma non per questo sarà una partita tra due squadre rilassate».
Anche contro l'Inter hai confermato qualità e condizione: possibile che il rinnovo col Chievo non sia ancora stato firmato?
«Prima di una partita del genere parlare di situazioni personali non è molto corretto. Immagino che a fine campionato sarò sottoposto a una valutazione della società e su questo sono molto tranquillo. Altro non vorrei dire...».
Quindi la firma non c'è ancora...
«No, no...».
Ma tu vorresti restare...
«Certo. L'ho già detto. Ma in questo momento non fatemi aggiungere altro».
Francesco Arioli
07.05.2015
Chievo, manca solo Frey
Hellas, torna Rafael
Un'immagine del derby Verona-Chievo
Si avvicina il derby Chievo-Verona. Ecco come sono messe le due squadre.
CHIEVO. Si sono ritrovati questa mattina a Veronello i gialloblù del Chievo per una colazione-pranzo in vista dell’anticipo domenicale delle 12.30 che il Chievo disputerà domenica contro l’Hellas. Questo il programma di oggi: attivazione a secco, esercitazioni tattiche e infine partita a squadre contrapposte. Tutti a disposizione di Maran ad eccezione di Nicolas Frey, ancora a riposo per il risentimento alla coscia destra. Zukanovic ha svolto un allenamento differenziato mentre Dainelli e Hetemaj si sono regolarmente allenati con il gruppo.
HELLAS VERONA. Il Verona ritrova Rafael, anche questo pomeriggio regolarmente in campo a Peschiera, dopo la distrazione al muscolo pettineo destro che gli ha impedito di essere a disposizione di Mandorlini con Sampdoria e Udinese. Rafael resta in ballottaggio con Benussi per il posto di portiere titolare domenica nel derby col Chievo. Incerta invece la presenza di Hallfredsson e Gomez, che si sono allenati a parte. Il Verona tornerà in campo domani mattina. La seduta si svolgerà a porte chiuse, così come quella di sabato. Contro il Chievo al palo per squalifica Sala, Marquez e Greco.
07.05.2015
Hallfredsson resta in corsa Out Frey, «Zuka» ci spera
Hallfredsson prova il recupero
Porte chiuse a Peschiera e Veronello. L'Hellas sarà in campo dalle 15.30, non dalle 11 come da programma originario.
Il Chievo inizierà alle 12, al lavoro sempre di mattina tranne la rifinitura di sabato, prevista per le tre del pomeriggio.
Mandorlini e Maran inizieranno oggi a muovere le prime pedine e a ragionare sulla formazione. Rispetto alla settimana standard degli ultimi tempi i cancelli verranno chiusi con un giorno d'anticipo. Il derby è anche questo.
QUI HELLAS. Mandorlini non sa ancora se avrà Emil Hallfredsson, comunque più avanti di Gomez nella tabella di recupero fra quelli che sono ancora in infermeria. Tutti e due ieri, nell'ultimo allenamento a porte aperte, si sono allenati a parte. Il Verona a centrocampo non avrà Greco, Sala e Ionita. Anche per questo Hallfredsson servirebbe come il pane.
A domenica non manca molto, ma il tempo per avere il vichingo al suo posto non manca. Ed anche per Gomez di speranze ce ne sono più di una. Nel programma di lavoro dell'Hellas circuiti di forza, trasformazione sul campo, esercitazioni tecniche e partita.
QUI CHIEVO. Pochissime le possibilità di vedere fra i titolari Nicolas Frey, per il secondo giorno di fila rimasto a riposo per il risentimento alla coscia destra riportato con l'Inter.
Con Frey praticamente fuori dai giochi diventa fondamentale il recupero di Zukanovic, che ieri però si è allenato ancora a parte per i soliti fastidi agli adduttori. Maran in difesa non avrà naturalmente Mattiello ma ha riscoperto domenica un grande Sardo, carta sempre utile in caso di necessità. Col gruppo è tornato ad allenarsi Izco, dopo il differenziato di martedì. A parte Dainelli ed Hetemaj, ma solo a scopo precauzionale.
Nella seduta del Chievo di ieri pomeriggio lavoro sulla fase offensiva, esercitazioni per la difesa e torneo a tre squadre
07.05.2015
Rafael torna arruolabile E Mandorlini fa la conta
Volata aperta tra il brasiliano, Benussi e Gollini per il posto in porta Tre scelte diverse negli ultimi 270': l'allenatore tiene tutti sulla corda
Gollini e Rafael (con Benussi in agguato): la sfida per il derby è aperta FOTOEXPRESS
Rafael c'è. Di nuovo col gruppo. Con Benussi e Gollini. Recuperato e di nuovo a disposizione. L'intreccio è servito, anche se stavolta Andrea Mandorlini dovrebbe guardare soprattutto in una direzione.
Il derby è il derby, muove leve diverse dal normale.
E la storia di Rafael al Verona, di normale, ha molto poco. Un po' come il via vai fra i pali dell'Hellas quest'anno, con il colpo di scena di un girone fa proprio nella settimana dell'incrocio col Chievo, quando Benussi al posto di Rafael era prima un'ipotesi campata in aria e poi sempre più reale, man mano che passavano i giorni e dal chiuso di Peschiera giungevano segnali diversi dal solito.
Mandorlini scelse la continuità, Benussi ad Udine era stato bravissimo e la sua sicurezza nell'area spostò l'ago della bilancia a suo favore, nel derby e nelle successive dodici partite. Rafael ci mise un po' del suo, il resto è storia recente. Nelle ultime tre uscite l'Hellas ha cambiato tre volte: Rafael con l'Inter, Gollini con la Samp, Benussi con l'Udinese che fino ad un anno fa era casa sua.
Di certo a Mandorlini le alternative non mancano.
PUNTO DI DOMANDA. Contro il Chievo la scelta non è scontata, perché al di là dei sentimenti domenica in palio ci saranno tre punti pesantissimi e la voglia di riscattare la partita dell'andata, quando Benussi si arrese alla testata di Paloschi oltre la linea dei difensori ma anche ad una squadra più tosta.
Per Rafael però sono momenti particolari, fermo da due partite a causa di un piccolo infortunio alla presenza numero 297 con la maglia dell'Hellas, il quarto di sempre con Roberto Tricella lontano 27 partite.
Per arrivarci dovrebbe essere il numero uno anche l'anno prossimo, quando il suo contratto andrà in scadenza ma ci sarà tutto il tempo di scavalcare anche Ciccio Mascetti, fermo a 330 gettoni.
Due leggende da inseguire e - magari - da prendere il prima possibile. Perché del domani non v'è certezza.
Soprattutto dopo un'annata senza troppi punti fermi per un'icona passata in un attimo da inattaccabile a riserva pura. Così è il calcio.
SENZA CLAMORI. Benussi, dal canto suo, non ha mai fatto un passo indietro. Giusto.
Sempre fedele alla causa, lavoratore senza compromessi capace di scalfire gerarchie che parevano scritte nel cemento armato e di alzare il livello di competitività anche durante la settimana a Peschiera. «Siamo arrabbiati per come è andata con l'Udinese», la fotografia scattata da Benussi, che ha già mandato un messaggio chiaro al Chievo. Di uno come Benussi in campo c'è sempre bisogno. Non solo in porta.
FUTURO QUASI SCRITTO. Il futuro è ancora lontano ma parla a favore di Pierluigi Gollini, titolare con Genoa e Roma all'andata più Sampdoria al ritorno. Soltanto un assaggio di quel che sarà.
Nei progetti dell'Hellas lui è un punto fermo non solo perchè da giugno avrà ancora altri quattro anni di contratto, ma perché nelle stanze che contano Gollini è già un potenziale titolare per una personalità e la giusta vena di follia figlie probabilmente di quelle origini ferraresi un tantino da presuntuoso, in senso buono, che Mandorlini da buon ravennate non ha mai smesso di sottolineare.
Di Gollini, da luglio, il Verona è disposto anche ad accettare l'errore e a capirne i tempi di maturazione, non esattamente immediati.
L'idea è conservata nei cassetti della sede e nella testa di Sean Sogliano, che l'estate scorsa fu il primo ad arrivare su quel prospetto rimasto senza contratto dopo che il Manchester United lo lasciò andare. Gollini è in rampa di lancio. E di derby potrebbe giocarne davvero tanti.
Alessandro De Pietro
07.05.2015
Toni: «Il derby? Ci esaltiamo nelle partite dure e difficili»
VERONA. Il derby e Luca Toni. «Pare che molti tifosi del Verona non ci tengano, ma in realtà ci tengono eccome. Al bar mi dicono: “Luca, col Chievo non è un derby ma mi raccomando perché se lo perdiamo è un disastro”. Sarà una partita difficile. Ed il Chievo parte certo favorito», il pensiero di Toni oggi a Peschiera prima dell'allenamento del pomeriggio, il primo della settimana a porte chiuse.
«Mi stupiva – ha proseguito Toni - vedere un Chievo nelle zone basse della classifica, perché la rosa è molto competitiva e non certo di una squadra che vuole solo salvarsi. Tanti giocatori sono in Serie A da tanti anni, col cambio di allenatore poi il Chievo ha avuto una bella svolta. Maran ha dato al gruppo la giusta mentalità. Sarà dura, contro una squadra forte e in forma. Ma a volte le partite più sono difficili più ci esaltiamo. Ed anche se giocheremo fuori casa sarò come giocare in casa».
Sul suo futuro Toni non si è come al solito sbilanciato: «Il presidente Setti adesso deve pensare a compiere scelte più importanti di quelle dei giocatori. Se ci saranno i presupposti continuerò a Verona senza alcun tipo di problema. Quando fai 18 gol in Serie A significa che stai ancora bene e che quindi puoi avere ancora la forza e la voglia di proseguire. Se però dalla società dovessero arrivare proposte che non mi piacciono posso anche smettere. Ripeto, adesso il Verona ha questioni più importanti da sistemare».
Alessandro De Pietro
06.05.2015
Arriva il derby con il Chievo
E l'Hellas ritrova Rafael
Rafael ha parato il rigore di Diamanti (FOTO EXPRESS)
Il Verona ritrova Rafael, stamattina di nuovo in campo a Peschiera dopo la distrazione al muscolo pettineo destro che gli ha impedito di essere a disposizione di Andrea Mandorlini con Sampdoria e Udinese. Rafael resta in ballottaggio con Benussi per il posto di portiere titolare domenica nel derby col Chievo. Incerta invece la presenza di Hallfredsson e Gomez, che anche oggi si sono allenati a parte. Il Verona tornerà in campo domani pomeriggio alle 15.30 e non alle 11 come da programma iniziale. La seduta si svolgerà a porte chiuse, così come quelle di venerdì e sabato.
Alessandro De Pietro
05.05.2015
Hellas all'arrabbiata Ma chef Mandorlini vuole la «ciliegina»
Marquez, Greco e Sala squalificati Hallfredsson potrebbe esserci Ancora dubbi per Juanito e Rafael Pericolo giallo: sette i diffidati
Andrea Mandorlini, guida carismatica dell'Hellas FOTOEXPRESS
Il modo migliore per arrivare al derby. Arrabbiati, in emergenza, ma stimolati da un'energia incredibile. L'Hellas si prepara a sfidare il Chievo con in testa la possibilità di piazzare il sorpasso. In classifica l'undici della Diga è avanti di un punto.
La salvezza è acquisita per entrambe, il senso della stagione è destinato a cambiare sensibilmente. Non sarà di certo la stracittadina a far mutare le valutazioni. Ma quella con il Chievo è pur sempre sfida di orgoglio. E c'è pure da buttare fuori tutta la rabbia accumulata nel corso della gara con l'Udinese. Mandorlini vuole trasformare la frustrazione in energia. E regalarsi una vittoria scintillante contro la squadra di Maran permetterebbe al tecnico di Ravenna di mettere un'altra ciliegina sulla sua torta. Che aspetta ancora decorazioni di alta cucina. Panna montata, fragole e delizie al cioccolato
STOP PER TRE. Infermeria e squalifiche limiteranno, per forza di cose, le scelte di campo di Mandorlini. Lui non si lamenta mai. Da tempo ha imparato a fare di necessità virtù. Il Verona muta e torna se stesso. Quattro-tre-tre oppure tre-cinque-due. Valutazioni di sistema che non intaccano di una virgola la filosofia del mister gialloblù. Già oggi, però, non mancano le certezze. Non saranno della partita Leandro Greco, Rafa Marquez e Jacopo Sala. Tutti e tre dovranno saltare il derby causa squalifica. Greco era in diffida ed è stato ammonito domenica da Cervellera. Di Sala e Marquez già molto si è detto. Entrambi sono stati espulsi (rosso diretto) in maniera forse troppo affrettata da Cervellera, quando magari il senso della punizione poteva assumere altri colori: il giallo o un ideale arancione. Rientrano nei ranghi, invece, Rodriguez e Valoti, che la loro punizione l'hanno già scontata restando a guardare la sfida tra Hellas e Udinese.
CHI TORNA? E adesso l'infermeria: sono tre i giocatori da tenere sotto osservazione. Discorso a parte va fatto invece per Artur Ionita. Il centrocampista moldavo si è procurato un'avulsione del tendine dell'adduttore destro. Le porte del campo per lui si sono chiuse. E al momento bisognerà abituarsi a vederlo soffrire in tribuna da semplice spettatore tifoso.
Emil Hallfredsson manca a questo Verona. È uno della vecchia guardia. Proprio come Juanito Gomez, altro assente domenica contro l'Udinese. Uomini che hanno sempre aiutato la causa negli anni del dubbio, nei tempi del buio, nei momento della rivalsa. L'islandese è finito ko a causa di un problema al tendine di Achille sinistro. Questa potrebbe essere la settimana giusta per provare a rientrare. Lo staff medico guidato dal dottor Carlo Pasini andrà a monitorare quotidianamente la situazione degli uomini che stazionano ancora in infermeria. La situazione di Juanito? Si è fermato nel riscaldamento prepartita di Genova a causa di un'elongazione al polpaccio destro.
Esami strumentali al quale è stato sottoposto hanno individuato il tipo di percorso che Gomez dovrà fare da qui alla sfida di mezzogiorno di domenica. Per capire se davvero potrà recuperare in tempo bisognerà aspettare il fine settimana. Di sicuro Juanito con i suoi guizzi, le sue virate improvvise, e quell'anima Hellas che ha acquisito in questi anni di militanza al Verona, può essere validissima carta jolly per il derby. E poi c'è Rafael. A lungo fuori dai giochi è rientrato e l'impatto è stato positivo. L'ultimo stop è dovuto ad una distrazione al muscolo pettineo destro. Incertezza anche per lui. Ma la voglia di derby potrebbe avere inaspettati effetti tonificanti sui muscoli di chi è fuori ma vuole essere della partita. E c'è pure da tenere conto della lunga lista di giocatori in diffida. Sono in sette: Martic, Nico Lopez, Tachtsidis, Lazaros, Pisano, Jankovic e Hallfredsson.
Simone Antolini
04.05.2015
TRIPLO STOP. Il Verona arriva alla sfida contero il Chievo privo di tre giocatori
Rafa Marquez
TRIPLO STOP. Il Verona arriva alla sfida contero il Chievo privo di tre giocatori che andranno in squalifica in vista della stracittadina. Si tratta di Rafa Marquez, Jacopo Sala e Leo Greco. I primi due sono stati espulsi ieri dal signor Cervellera nel corso della sfida contro l'Udinese. Greco, invece, ha incassato un cartellino giallo che lo farà slittare dalla diffida alla squalifica.
Mandorlini, dunque, deve fare la conta degli assenti. Sperando, magari, di recuperare qualcuno degli infortunati che anche ieri non hanno potuto essere della partita. Ionita non sarà della gara contro i «cugini». Ma questa è storia nota da tempo. Ieri non è potuto scendere in campo nemmeno Juanito Gomez che si era fermato poco prima dell'inizio della gara contro la Sampdoria. Problemi di natura muscolare che stanno impegnando a fondo lo staff medico del Verona.
Fuori dai giochi, per il momento, c'è ancora Emil Hallfredsson. Il centrocampista islandese ieri non è riapparso nemmeno in panchina. Per la sfida con gli uomini di Maran l'Hellas avrebbe bisogno anche di lui.
G.TAV.
FONTE: LArena.it
Chievo-Hellas Verona: 24 convocati
Postata il 09/05/2015 alle ore 18:38
Peschiera - Dopo la rifinitura mattutina sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore Andrea Mandorlini ha convocato 24 gialloblù per la sfida contro il Chievo, 35a giornata del campionato Serie A TIM in programma domenica 10 maggio (ore 12.30) allo stadio Bentegodi. Tra i convocati anche il "Primavera" Mohamed Fares. Oltre agli squalificati Leandro Greco, Rafael Marquez e Jacopo Sala, non sarà disponibile l'infortunato Artur Ionita.
I CONVOCATI
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 3 Pisano, 5 Sorensen, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 71 Martic.
Centrocampisti: 8 Obbadi, 10 Hallfredsson, 27 Valoti, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 20 Lazaros, 21 Gomez Taleb, 70 Fernandinho, 93 Fares.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Noi il Verona, giochiamo da Verona"
Postata il 09/05/2015 alle ore 16:00
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Chievo-Hellas Verona.
IL CHIEVO? HANNO UN PUNTO IN PIU’ MA NOI SIAMO IL VERONA
“Un commento alla sfida con il Chievo? Sarà una sfida tra due società che hanno già raggiunto l’obiettivo, si giocherà senza grandi assilli, non so come la vivranno loro, noi ci teniamo e faremo una partita importante. Dopotutto noi abbiamo sempre giocato nel modo giusto, a volte abbiamo vinto e a volte abbiamo perso. Molti hanno detto che è una sfida alla pari, quello che io so è che loro hanno un punto in più. Chievo favorito? Fino ad adesso sono stati più bravi, ma quando c’è una partita da giocare il Verona non è secondo a nessuno. Loro sono una società che ha fatto bene, sono in Serie A da più tempo di noi. Ma noi siamo il Verona, dalla nostra abbiamo la storia e le vittorie. E’ una partita sentita, vogliamo vincerla. Dopo 5 anni qui a Verona sento tanti amici che fanno il tifo per il Vicenza e anche io spero torni in Serie A (ride, ndr). Al di là delle battute, del campanilismo e delle rivalità, Verona deve essere orgogliosa di avere due società nella massima serie, è qualcosa di incredibile”.
CONOSCIAMO BENE IL LORO GIOCO
“Cosa temere del Chievo? Stanno bene, hanno fatto un punto a San Siro, Maran ha fatto un grandissimo lavoro, è molto stimato nell’ambiente e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, gli faccio i complimenti. La difesa è la loro eccellenza: forte, ermetica e difficile da battere, anche squadre più forti di noi hanno fatto fatica. Dobbiamo lavorare al meglio per scardinarli, speriamo domenica diventi un loro difetto. Noi siamo più bravi di loro a fare gol e meno in fase difensiva. Qual è il loro uomo migliore? Hanno tanti elementi validi, come Paloschi e Meggiorini, ma non voglio parlare degli altri calciatori. Come dico sempre, ogni partita ha la sua storia e ogni squadra ha pregi e difetti. Chi farà la prima mossa? Io e Maran ci conosciamo bene, conosco qualcosa di lui e lui conosce qualcosa di me, difficile stabilire chi farà la prima mossa, l’importante sarà la mossa giusta. Giocheremo ad un orario strano, muoversi a quell’ora sarà faticoso per tutti”.
LA FORMAZIONE? ANCORA MOLTE LE INCOGNITE
“La formazione? In porta giocherà Rafael. Al centro della difesa possiamo scegliere tra Sorensen, Marques e Rodriguez. Hallfredsson e Gomez sono ancora 'borderline', decideremo all’ultimo momento. Entrambi ci tengono ad esserci, però si sono allenati poco, vedremo. Valoti ha avuto l’influenza in settimana, ma siamo riusciti a recuperarlo. Davanti ci sono tutti, abbiamo l’imbarazzo della scelta. Portiamo con noi anche Fares della Primavera”.
LA CARICA DI TONI
“Lo scontro Dainelli-Toni? Sono amici, in settimana si sono incontrati per una cena, si conoscono da tanto tempo. Luca ha creato difficoltà a molti e spero lo faccia anche domenica con il suo amico, sa come comportarsi. Sta bene ed è carico, è pronto per questa partita mi auguro lo siano anche tutti gli altri”.
CERVELLERA E RIZZOLI
“Un commento su Cervellera? Ormai quella partita appartiene al passato, non è stata una giornata positiva ma è inutile rimuginarci sopra, gli errori ci stanno e vanno accettati. Rizzoli? Ha arbitrato Barcellona-Bayern, è il numero uno, l’eccellenza italiana”.
LO SCUDETTO, BAGNOLI E IL FUTURO
“Un commento sulle mie 500 panchine nei campionati italiani? Sono vecchio (ride, ndr). I numeri sono importanti, mi piacerebbe festeggiare innanzitutto, per noi e per i tifosi, sappiamo che è partita difficile, loro stanno bene e sono davanti a noi, ma noi domenica ci faremo sentire. Un commento sull’anniversario dello scudetto? Sono orgoglioso di essere allenatore del 30esimo anniversario e dell’Hellas. L’altra sera ho visto Osvaldo Bagnoli, mi auguro di riuscire a dargli una soddisfazione, quello scudetto è irripetibile, ma nel calcio mai dire mai. Il futuro? Non so, mi interessa la partita con il Chievo, per altri discorsi è ancora presto, sono orgoglioso di quanto fatto fino ad adesso”.
Ufficio Stampa
Chievo-Hellas Verona: numeri e curiosità
Postata il 09/05/2015 alle ore 13:20
Statistiche, numeri e curiosità della partita Chievo-Hellas Verona, 35a giornata di Serie A TIM in programma domenica 10 maggio (ore 12.30) allo stadio "Bentegodi".
I NUMERI
Mai un pareggio nei 6 precedenti disputati in casa del Chievo: il bilancio vede 2 vittorie dell'Hellas Verona (ultimo 1-0, nella Serie A 2013-14) e 4 successi del Chievo (ultimo 2-1, nella Serie A 2001-02).
Sfide tecniche in perfetto equilibro. In 8 incontri tra Rolando Maran ed Andrea Mandorlini, il bilancio parla di 2 successi per parte e 4 pareggi.
Il fischietto della sfida veronese è Nicola Rizzoli di Bologna. Il Verona vanta 3 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte su 11 incroci ufficiali.
LE CURIOSITA'
Sono 3 i calciatori squalificati, tutti e tre dell' Hellas Verona: Greco, Marquez e Sala. Ben 14, invece, i calciatori diffidati: Hallfredsson, Jankovic, Lazaros, Martic, Lopez, Pisano, Sorensen, Tachtsidis (Hellas Verona); Biraghi, Dainelli, Izco, Radovanovic, Schelotto, Zukanovic (Chievo).
Panchina numero 500 nei campionati italiani per Andrea Mandorlini: tra Serie A, Serie B e Lega Pro, allenando Triestina, Spezia, Vicenza, Atalanta, Bologna, Padova, Siena, Sassuolo ed Hellas Verona, il gialloblù ha guadagnato 213 vittorie, 168 pareggi e 118 sconfitte.
Gli assi nella manica di Mandorlini: sono 8 le reti gialloblù segnate da calciatori entrati a partita in corso, di cui 4 firmate da Nico Lopez, 1 a testa da Gomez, Ionita, Obbadi e Valoti.
Statistiche a cura di Football Data
ARenBì Onlus, una fascia speciale per Luca Toni
Postata il 08/05/2015 alle ore 14:00
Verona - Un fascia speciale per Luca Toni. L'attaccante gialloblù giocherà insieme ad aRenBì Onlus per i bambini del Nicaragua, e in occasione di Chievo-Hellas Verona in programma domenica 10 maggio (ore 12.30), indosserà una fascia da capitano realizzata in esclusiva William Sambenini in collaborazione con Gianluca Motta. A partire da lunedì 11 maggio, entrambe le fasce da capitano utilizzate durante il derby saranno messe all'asta sulla piattaforma Ebay di aRenBì, e l'intero ricavato sarà devoluto per sotenere i progetti #iLearn Nicaragua.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 08/05/2015 alle ore 13:00
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche.
Allenamento differenziato per Emil Hallfredsson e Juanito Gomez. Cure fisioterapiche per Artur Ionita.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 9 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 10 maggio: Chievo-Hellas Verona (ore 12.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 07/05/2015 alle ore 18:20
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e partita.
Allenamento differenziato per Emil Hallfredsson e Juanito Gomez. Cure fisioterapiche per Artur Ionita.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 8 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato 9 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 10 maggio: Chievo-Hellas Verona (ore 12.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Toni: "Loro favoriti, noi pronti a dare tutto"
Postata il 07/05/2015 alle ore 16:15
Peschiera - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate durante la conferenza stampa in vista di Chievo-Hellas Verona.
CHIEVO? DOBBIAMO FARE UNA GRANDE GARA
"La partita con il Chievo? Sarà importante per la squadra e per tutti i tifosi. All'andata abbiamo perso male, con un gol in fuorigioco, ma ormai quella giornata è il passato. Domenica dobbiamo fare una grande gara, loro non subiscono gol, stanno bene e sono in forma. Sono una squadra quadrata e difficile da affrontare. E' un derby, è sempre una partita particolare, noi ci stiamo preparando bene per fare una grande gara, che ci può dare quel morale in più per finire alla grande il campionato. Mi stupiva vedere il Chievo nelle zone basse della classifica, la loro rosa è composta da calciatori che giocano insieme da anni in Serie A. Con il cambio di allenatore c'è stata una bella svolta, sono diventati solidi, con questa nuova mentalità sono diventati una delle migliori difese del campionato. Per quanto ci riguarda, più le partite sono difficili e più ci esaltiamo, speriamo di fare una grande gara, giochiamo fuori casa ma sinceramente è come fossimo in casa nostra. I nostri punti di forza? Siamo una squadra un po' strana, alterniamo grandi prestazioni ad altre meno buone. Sappiamo che se non diamo il 1000% facciamo fatica. Conosciamo tutti l'importanza della gara, è la più importante di queste ultime 4 giornate, chi andrà in campo giocherà con la gamba giusta. Questo è l'ultimo sforzo, ne siamo consapevoli sia io che i miei compagni, giochiamo alle 12.30 e potrebbe esserci, sia per noi che per loro, un gran caldo. I punti di forza del Chievo? Hanno una difesa solida, questo è il loro segreto. Partono sempre da 0-0, e i gol che fanno sono pesanti e portano punti. Nel ritorno sono loro i favoriti, stanno meglio di noi e hanno più punti. I complimenti di Bizzarri? Fa piacere riceverli dagli avversari, sarà un bel derby, teso ma bello. Non vediamo l'ora di iniziare a giocare per sfogare la nostra voglia sul campo. Io e il portiere del Chievo facciamo parte di un'altra generazione, siamo rimasti ad alti livelli con passione e voglia. Tanti giovani magari non hanno la giusta voglia di essere protagonisti in Serie A, e noi vecchietti ci ritroviamo ad essere ancora qui. Arbitra Rizzoli? Sinceramente non guardo mai chi è l'arbitro, sono contento che ci sia lui, è di livello internazionale. Con lui si può parlare, e questo mi piace molto perché il dialogo è una cosa positiva".
IL DERBY DI VERONA
"Una caratteristica del derby? Molti tifosi del Verona sembrano non tenerci ma in realtà non è così. Mi dicono che questo non è il vero derby ma mi incitano anche a non perdere. Penso che questa sia una bella partita, vanno fatti i complimenti alla città di Verona per avere due squadre in Serie A".
IO CAPOCANNONIERE? PRIMA VIENE LA SQUADRA
"Io capocannoniere della Serie A? Sarebbe un regalo bellissimo, ci provo ma ci sono cose più importanti. La squadra giocherà per me come al solito, ma vengono prima i miei compagni. Se riuscirò a vincerla sarò ancora più contento, sarebbe un'altra bella soddisfazione, ma se non la vinco non divento matto. Un giudizio sul mio campionato? Penso di aver fatto bene. L'anno scorso ho fatto tanti gol insieme a calciatori importanti, quest'anno ne ho fatti altri senza di loro. Penso di aver fatto delle belle cose, ho giocato un bel campionato e ringrazio i miei compagni per avermi aiutato. Spazio per i giovani in queste ultime partite? Deciderà l'allenatore in basa alla settimana. Penso che un giovane debba giocare se se lo merita, se uno è bravo può giocare anche il derby di domenica, non solo le ultime giornate perché siamo già salvi".
IL MIO FUTURO
"Il mio futuro? Ora il presidente deve fare scelte più importanti. Io continuerò qui se ci saranno i presupposti che mi hanno permesso di fare bene in questi due anni. Vediamo ciò che succederà dopo certe decisioni e poi valuteremo con tranquillità. Se ho voglia di continuare? Quando fai 18 gol in Serie A vuol dire che stai ancora bene, se avrò proposte che non mi piacciono posso anche smettere. Parlerò con chi devo parlare, poi con presupposti giusti posso continuare".
SCUDETTO? IL NOSTRO PASSATO E' GLORIOSO
"Trent'anni dallo scudetto? Ne sentiamo molto parlare, sappiamo che giochiamo in una squadra che ha un passato importante, glorioso".
UNA CHAMPIONS DI CAMPIONI
"Barcellona-Bayern? Ho visto la partita, è stato proprio uno spettacolo. Sono sfide fatte da campioni che ti possono risolvere la gara. Il Barcellona è di un altro livello rispetto alle grandi squadre d'Europa. Quando Messi ha la palla hai sempre la sensazione che possa succedere qualcosa, ora è il più forte del mondo. Se la Juve mi ha sorpreso? Ha giocato una grande sfida contro una squadra fortissima. Ho visto la partita, al Bernabeu sarà dura ma è normale, un singolo episodio può cambiare la gara. E' bello vedere i bianconeri giocarsela per la finale, come Fiorentina e Napoli in Europa League. Il calcio italiano sta rinascendo e magari i campioni possono tornare".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta mattino
Postata il 06/05/2015 alle ore 13:10
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, circuiti di forza, trasformazione sul campo, esercitazioni tecniche e partita.
Rafael ha svolto l'intera seduta con il gruppo. Allenamento differenziato sul campo per Emil Hallfredsson. Lavoro differenziato per Juanito Gomez. Cure fisioterapiche per Artur Ionita.
Variazione di programma: la seduta di giovedì 7 maggio, inizialmente prevista alle ore 11 a porte chiuse, si svolgerà invece alle ore 15.30 a porte chiuse.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 7 maggio: seduta mattutina (ore 15.30) a porte chiuse
Venerdì 8 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato 9 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 10 maggio: Chievo-Hellas Verona (ore 12.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Gomez: "Domenica non è una gara come le altre"
Postata il 05/05/2015 alle ore 20:00
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Juanito Gomez, rilasciate durante l'intervista esclusiva alla trasmissione "Questo è il Verona" in onda sulla official radio RadioBellla&Monella.
DOMENICA NON E' UNA GARA COME LE ALTRE
“La sfida con il Chievo? Ci stiamo preparando bene, abbiamo ripreso ad allenarci dopo la sconfitta con l’Udinese. Con il Chievo non sarà una partita come le altre, è una stracittadina e in queste gare non conta giocare bene, conta vincere. Ci stiamo preparando per raggiungere quell’obiettivo. Saremo carichi e molto concentrati per fare bene, bastano poche parole perché il derby lo vogliamo vincere assolutamente, anche per riscattare quanto successo all'andata. Cosa mi preoccupa del Chievo? Non li temo, ma ho tanto rispetto: sono tanti anni che sono in Serie A, sono organizzati ed è difficile fargli gol. Proveremo in tutti i modi a vincere”.
TORNERO’ IN CAMPO AL PIU’ PRESTO
“Il mio momento? Ora mi sento bene, molto meglio rispetto a mercoledì quando mi sono infortunato nel prepartita a Genova. Sto facendo di tutto per tornare ad allenarmi col gruppo il prima possibile. Se sarò a disposizione con il Chievo? I dottori sono fiduciosi e lo sono anche io, proverò a fare di tutto per esserci, è una partita importante che tutti vogliono giocare”.
L’IMPORTANZA DELLO SCUDETTO L’HO IMPARATA DALLA GENTE
“L’importanza dello scudetto del Verona? E’ una storia molto importante, appena arrivi in città la gente te lo fa subito capire. Quando sono ospite dei calcio club i tifosi mi fanno sempre vedere le immagini delle partite e dei calciatori di quell’annata. E' la gente che ti fa sentire l’importanza di questo scudetto”.
Juanito GOMEZ prima del derby col CEO |
MANDORLINI E TONI
“Il mio rapporto con Mandorlini? E’ ottimo, se sono qui lo devo anche a lui che mi ha voluto, in 4 anni abbiamo fatto cose importanti per la squadra e per la città. Luca Toni capocannoniere? Proviamo tutti a dargli una mano, a lui non ci vuole tanto, il gol ce l’ha dentro. Se lui vince la classifica marcatori, per noi vuol dire che arriveranno altri punti”.
SEGNARE ALLA JUVE? UN RICORDO INDELEBILE
“Il gol alla Juve allo scadere? E’ stata un’emozione incredibile, segnare gol all’ultimo minuto e vedere lo stadio che esplode, l’allegria della gente… Non riuscivo a capacitarmene, non dimenticherò mai quella sensazione”.
ECCO LA MIA STORIA
“La mia storia? Sono partito dall’Argentina con la speranza che ha ogni ragazzo, quella di giocare nel calcio che conta. La strada è lunga e piena di difficoltà, all’inizio quando sono arrivato in Italia è stato difficile, non conoscevo lingua e cultura, poi ho conosciuto due ragazzi argentini che mi hanno aiutato, la strada così è stata più in discesa. Ricordo la prima rete con il Ferentino, in Serie D, è stata una grande emozione. Ringrazio il mio primo presidente, Giampiero Vellucci, che ha creduto in me. L'inizio con il Verona? Non è stato come me l’aspettavo, arrivavo dal Bellaria, dalla C2, con un pubblico di mille persone e sono arrivato in una piazza da sogno, con uno stadio sempre pieno. Subito avevo delle difficoltà a trovare spazio e dopo un anno e mezzo sono dovuto ripartire da Gubbio per fare esperienza: è stata dura andare via e scendere di categoria, ma penso che sia stata la mia fortuna perché ho trovato una società e un allenatore che mi hanno dato fiducia e sono riuscito a esprimermi bene, sia individualmente sia con la squadra. Poi sono tornato qui ed è stato tutto molto bello. Non sapevo quanto sarebbe durata visto la mia esperienza passata, poi Mandorlini e il presidente Martinelli mi hanno convinto a restare, mi dissero che avremmo fatto grandi cose e così è stato”.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 05/05/2015 alle ore 17:40
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, lavoro atletico e possesso palla.
Lavoro differenziato sul campo per Emil Hallfredsson e Rafael. Cure fisioterapiche e lavoro differenziato per Juanito Gomez. Cure fisioterapiche per Artur Ionita.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 6 maggio: seduta mattutina (ore 11)
Giovedì 7 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Venerdì 8 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato 9 maggio: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 10 maggio: Chievo-Hellas Verona (ore 12.30)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Gardini: "Sarà una festa per beneficenza"
Postata il 05/05/2015 alle ore 14:48
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate durante la presentazione delle iniziative per celebrare #UnoStoricoScudetto.
1984-85, UNO STORICO SCUDETTO
"Quello conquistato nel 1984-85 resterà uno scudetto storico. Verona è stata l'unica città non capoluogo di regione a vincere il tricolore. E' una cosa eccezionale e dobbiamo essere orgogliosi di questo, perché la nostra città è una parte importante del calcio italiano e deve continuamente essere spronata a fare sempre meglio. Vogliamo omaggiare tutte le componenti che ci hanno regalato quel momento meraviglioso, e per questo abbiamo organizzato una serie di iniziative mirate, che partono dalla cena in Gran Guardia del 19 maggio. Ci sono 600 posti disponibili, il costo del biglietto è di 55€, l'intero ricavato sarà devoluto in beneficenza e abbiamo dato dei biglietti ai vari Calcio Clubs. Ci saranno anche dei walkabout riservati ai ragazzi delle scuole primarie, un libro realizzato dalla Gazzetta dello Sport che racconterà, attraverso fotografie inedite, quell'annata meravigliosa e l'album Panini, sfizioso per i tifosi. C'è anche la rievocazione delle maglie dello scudetto, le abbiamo volute riproporre. Ringraziamo la Canon (sponsor 1984-85, ndr) per averci permesso questo. E' per noi un grande piacere averle realizzate, sono disponibili sia la versione home che quella away, per neonati e per adulti. Ci sono anche le felpe ball boy che utilizzavano i raccattapalle, un prodotto che sta avendo grande successo perché ci fanno ricordare un momento storico. Tante aziende ci sono state vicine per realizzare quanto abbiamo fatto, questo dimostra che Verona ha un appeal internazionale. L'importanza dell'Associazione Ex Calciatori? E' una collaborazione che ci rende orgogliosi, per noi sicuramente si tratta di un valore aggiunto. Sono la memoria storica di quello che è stato e devono trasmettere i messaggi che noi vogliamo dare. C'è bisogno di un ricambio, perché il sogno sarebbe avere una squadra leggende del Verona, per dare visibilità al nostro marchio in giro per l'Europa e per il mondo. Inoltre si mettono al servizio del sociale, che per noi è un grande valore".
Trentennale dello scudetto: Parla il diggì GARDINI |
SPIRITO GIALLOBLU'
"Cosa mi ricordo di 30 anni fa? Vado ancora più indietro, alla partita Verona-Milan che terminò 5-3. Forse era un presagio del ruolo che ricopro a Verona. Nel 1985 ero già un tifoso del calcio, e ho guardato con grande ammirazione ciò che ha realizzato il Verona, un miracolo ottenuto credendo in ciò che si voleva fare. Cosa comporta aver vinto lo scudetto? Sicuramente, chi indossa questa maglia, avverte uno spirito diverso. Lo dimostrano i calciatori che sono passati di qui anche in momenti non positivi, quando la società contava meno di quello che conta in questi ultimi anni, e hanno voluto rimanere ad abitare in città. C'è una voglia di sentire dentro questi colori difficilmente riscontrabile da altre parti, qui si può vivere in maniera ottima e quando vivi l'Hellas te lo senti dentro a 360° per 365 giorni all'anno. Tutte queste attività ci fanno ricordare un momento che rimane una pietra miliare di quello che è stato, non solo per Verona ma per tutto il calcio italiano".
CHIEVO? VOGLIAMO DARE IL MASSIMO
"La sfida con il Chievo? E' una settimana importante, come tutte quelle che attraverseremo per prepararci a un finale di stagione in cui vogliamo fare bene. Il nostro obiettivo principale lo abbiamo raggiunto e in queste 4 partite che restano da giocare, con 12 punti in palio, abbiamo il dovere morale verso noi stessi e verso i tifosi di fare più punti possibili. Che derby sarà dopo la sconfitta con l'Udinese? Le partite, come giustamente ha detto Mandorlini dopo la gara, possono essere segnate da degli errori. Può sbagliare l'allenatore, possono sbagliare i calciatori e domenica l'arbitro ha sbagliato in maniera decisiva. Peccato, c'era una gara in equilibrio contro una squadra che stava bene e che aveva sconfitto anche il Milan. Il tempo sta passando, la ferita si sta rimarginando e noi dobbiamo pensare alla prossima partita, cercando di dare il massimo per dare una soddisfazione a noi stessi e ai nostri tifosi. Il patto di reciprocità con il Chievo? Abbiamo un costante dialogo con la società di via Galvani, sempre nel rispetto del sapere chi è l'uno e chi è l'altro".
DALLA SALVEZZA VERSO IL FUTURO
"Il nostro futuro? Tutte le componenti meritano di aver raggiunto la salvezza con un buon margine di vantaggio rispetto alle altre contendenti. Questo deve essere un punto di partenza per fare tutte le valutazioni del caso. Tutti i giorni qui in sede si lavora, non siamo preoccupati per cosa succederà in futuro ma pensiamo a fare il massimo di quello che è nelle nostre possibilità".
Ufficio Stampa
Penzo: "Lo scudetto? Un'impresa unica"
Postata il 05/05/2015 alle ore 14:40
Verona - Le dichiarazioni del presidente dell'associazione ASD Ex Calciatori Hellas Verona, Nico Penzo, rilasciate durante la presentazione delle iniziative per celebrare #UnoStoricoScudetto.
L’ANNO DELLO SCUDETTO? CHE AMARCORD…
“Il campionato 1984-85? E’ stato il coronamento di un percorso che si era costruito in quegli anni, nella stagione 1982-83 eravamo arrivati quarti ed era il primo anno dalla promozione nella massima serie, poi siamo arrivati sesti l’anno dopo. Qualche cosa doveva succedere perché il Verona era una squadra che aveva valori tecnici e morali, mancava soltanto la ciliegina sulla torta che è arrivato con lo scudetto. In rosa c’erano due calciatori straordinari (Elkjaer e Briegel, ndr), ma sono stati gli altri nove che hanno trascinato e messo i due fuoriclasse in condizione di esprimersi al meglio. Il primo posto non fu una cosa prevista, ma quando c’è programmazione, la volontà di ottenere un risultato e il giusto mix tra fortuna e abilità si può raggiungere qualcosa di unico. Forse lo scudetto rimarrà un’impresa isolata, ma è pur sempre un grandissimo risultato: Verona viene ricordata per l’Arena, il balcone di Giulietta, la stagione lirica e anche per Uno Storico Scudetto, non è cosa da poco”.
Trentennale dello scudetto: Parla Nico PENZO |
ASD EX CALCIATORI E IL VERONA
“L’associazione degli ex gialloblù? Siamo protagonisti grazie all’Hellas Verona. In alcune circostanze con il patrocinio, in altre dandoci una mano attiva, ci permette di portare avanti diversi progetti tra cui ‘Bambini senza confini’ e ‘Noi per Lorenzo’. A questo aggiungiamo il calendario per celebrare il trentennale dello scudetto realizzato grazie al patrocinio dell’Hellas Verona. Si è creato un abbinamento molto bello e forte, di questo dobbiamo ringraziare la dirigenza attuale. Noi siamo ex gialloblù da anni (ride, ndr), obiettivamente la sensibilità e la vicinanza che questa dirigenza ci ha dato è da considerarsi in maniera molto positiva”.
LA SALVEZZA E’ UN RISULTATO STRAORDINARIO
“Un commento sulla salvezza? Credo sia il giusto corollario di tre anni di lavoro. E’ stato vinto un campionato difficile in Serie B, poi la prima stagione in Serie A è stata straordinaria e spettacolare chiusa a 54 punti e anche quest'anno è stato straordinario, perché quando una squadra medio piccola riesce a salvarsi in Serie A è da considerarsi un grandissimo risultato. Soltanto se si lavora con programmazione e con le idee molto chiare si raggiungono gli obiettivi. Non si può paragonare nulla a quello fatto negli anni precedenti, perché il calcio cambia di giorni in giorno, bisogna sempre adattarsi ai nuovi eventi, alle tecnologie e a qualunque cosa porti novità”.
Ufficio Stampa
Giudice Sportivo: una giornata a Greco, Marquez e Sala
Postata il 05/05/2015 alle ore 13:33
Verona - Il Giudice Sportivo, Gianpaolo Tosel, ha squalificato per una giornata i calciatori gialloblù Leandro Greco, Rafa Marquez e Jacopo Sala. Greco, già diffidato, è stato ammonito "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario". Marquez e Sala hanno ricevuto entrambi un cartellino rosso "per essersi resi responsabili di un fallo grave di giuoco". Tutti e tre non saranno a disposizione per la prossima sfida Chievo-Hellas Verona.
Ufficio Stampa
Giovanissimi 2002: trionfo al torneo "Città di San Giuliano Milanese"
Postata il 04/05/2015 alle ore 18:30
Sesto Ulterano (Milano) - Prestazione da incorniciare per i Giovanissimi Professionisti 2002 di Alberto Saccuman, che riescono ad imporsi meritatamente al internazionale "Città di San Giuliano Milanese". Nelle gare di qualificazione i gialloblù superano un girone di ferro grazie alla vittorie per 1-0 sul Torino, all'esordio, con gol di Yeboah, che sfrutta al meglio una gran palla di Marchesini. Ancora una doppietta di Yeboah, bravo a concretizzare le occasioni create da tutta la squadra, permette ai gialloblù di imporsi sulla Cremonese. Indolore la sconfitta per 1-0 con il Monza, visto il primo posto nel girone già ottenuto.Le fasi finali del torneo vedono il Verona in semifinale con il Chievo: il derby viene risolto da Calabrese. In finale i gialloblù se la devono vedere con la Juventus uscita vittoriosa ai rigori dalla sfida con l'Atalanta. Finalissima ricca di emozioni e capovolgimenti di fronte, i gialloblù giocano a viso aperto e con grande personalità ma lo 0-0 non cambia nemmeno ai supplementari. Verona impeccabile ai rigori, si distingue Dal Castello con una super parata che sancisce la vittoria. A testimonianza della grande prestazione dei gialloblù arrivano anche i premi individuali di miglior portiere a Dal Castello e di capocannoniere e miglior calciatore della competizione a Yeboah.
Torneo Città di San Giuliano Milanese
Gare di qualificazione
HELLAS VERONA-TORINO 1-0
Marcatore: Yeboah.
HELLAS VERONA-CREMONESE 2-0
Marcatore: Yeboah (2).
HELLAS VERONA-MONZA 0-1
Semifinale
HELLAS VERONA-CHIEVO 1-0
Marcatore: Calabrese
Finale
HELLAS VERONA-JUVENTUS 8-7 d.c.r.
Risultato finale: primo posto.
Capocannoniere del Torneo: Yeboah.
Miglior calciatore: Yeboah.
Miglior portiere: Dal Castello.
Ufficio Stampa
Progetto Scuola: quanto entusiasmo per Eros Pisano
Postata il 04/05/2015 alle ore 12:35
Buttapietra (Verona) – Non appena entra in palestra l’entusiasmo dei piccoli tifosi si scatena. “E’ quasi più facile scendere in campo alla domenica, si sente meno la pressione”, scherza Eros Pisano. Tanti sorrisi per il difensore gialloblù, che lunedì 4 maggio è salito in cattedra alla scuola primaria di Buttapietra per rispondere a domande e curiosità dei più piccoli. L’incontro rientra nell'ambito del Progetto Scuola 2014-15, promosso dal Settore Giovanile e dalla Scuola Calcio dell'Hellas Verona FC con la collaborazione della Facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Verona.
Il gialloblù non fa in tempo a presentarsi, gli studenti lo conoscono bene. “Tu sei Eros Pisano e prima di arrivare al Verona giocavi nel Palermo!”, gridano entusiasti gli studenti. “Meno male che mi conoscete, altrimenti mi sarei offeso e sarei andato via”, risponde scherzando il gialloblù. Non perde mai il buonumore Eros: la delusione della sfida con l’Udinese è già passata, ora la testa è concentrata allo scontro con il Chievo. “Siamo molto concentrati per il derby, ci teniamo a giocare bene in questa gara che è molto importante per la città, per noi e per i nostri tifosi”, spiega il gialloblù.
“Come ti hanno accolto i tuoi compagni una volta arrivato a Verona? E perché te ne sei andato dal Palermo?”, hanno voluto sapere i ragazzi. “Era un periodo in cui a Palermo giocavo poco” ha spiegato Pisano, “il Verona mi ha cercato proponendomi un progetto interessante e poi ero curioso, tutti mi hanno sempre parlato bene della piazza e volevo vederla con i miei occhi. E’ stata dura lasciare Palermo, lì avevo molti amici come Dybala e Vazquez. Una volta arrivato a Verona sono stato accolto molto bene. Questo è un aspetto molto importante nella vita di un calciatore, perché quando si cambia squadra si va incontro a diverse difficoltà, può essere difficile ambientarsi in un gruppo affiatato. Però a Verona ho trovato un ambiente molto bello e tanta disponibilità da parte di compagni, staff tecnico e società. Qui ho trovato una maglia da titolare, spero di poter continuare a fare bene fino alla fine della stagione”.
“Mi trovo molto bene nel Verona”, ha rivelato Pisano, “visto che abbiamo raggiunto l’obiettivo stagionale, rimarrò un altro anno qui, io e la mia famiglia ci troviamo molto bene qui. Certo, se arrivasse la chiamata del Barcellona… (ride, ndr). Scherzi a parte, qui ho trovato un affetto incredibile”.
Prima dei saluti, gli studenti hanno chiesto informazioni sulla vita nello spogliatoio e sul rapporto tra allenatore e squadra. “Mandolini ci grida spesso, ma lo fa per richiamare l’attenzione, esattamente come lo fanno le vostre maestre se vi deconcentrate”, ha spiegato Pisano.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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Il Barcellona travolge 3-0 il Bayern strepitoso Messi, perla di Neymar
Piovuto da chissà quale paese delle meraviglie, Leo Messi ha infilato la mano nella valigetta del mago e ha squadernato sul prato del Camp Nou due prodigi di valore smisurato. Un sinistro indovinato da fuori area e un sublime pallonetto, un arcobaleno andato a scolorare oltre il tuffo di Neuer. Era il Camp Nou e sembrava il parco dei divertimenti. Così, la semifinale di andata della Champions l’ha il Barcellona di Luis Enrique, piegando il Bayern Monaco di Pep Guardiola per 3-0 davanti a oltre 90 mila persone riversatesi nel mare del Camp Nou. A timbrare la sentenza, nel finale, ha provveduto Neymar, freddo a visuale libera. Prenotato insomma l’accredito per la finale di Berlino, già fissata in agenda per sabato 6 giugno.
Insomma, la creatura magica blaugrana ha teso una trappola al suo antico padre, e questo non può che risultare un’ovvia conseguenza, se si può disporre di un fuoriclasse assoluto come Leo Messi. Ora il Bayern avrà cinque giorni per andare in cantina e cercare l’abito migliore per la sfida di ritorno dell’Allianz Arena. Riguardando la strisciata della partita, brillano ancora le occasioni fallite da Lewandowski, da Neymar e da Suarez in avvio; la stupenda prova offerta da Neuer; l’andare e tornare di Rakitic in mediana, un pendolo infinito. Per larghi tratti le due squadre si sono annullate, poi ad intagliare la difesa tedesca ha badato Messi, che ha festeggiato la centesima gara europea riuscendo nell’acrobazia di sorpassare Cristiano Ronaldo al vertice della classifica dei marcatori della Champions con 77 gol. È vero, Guardiola non poteva schierare Robben, Ribery, Alaba, Badstuber, tutti infortunati: eppure la squadra è parsa stanca, sfilacciata, perfino zavorrata sul piano mentale.
Martedì sera al Bayern non sarà restituito nulla: dovrà essere quindi Guardiola a sottrarre ogni sovrastruttura negativa all’impianto e a sostituirla con una iniezione di ossigeno psicologico. Missione impossibile, missione da maghi: da un lato Leo; dall’altro Pep.
L'Italia è tornata: prima nel ranking Uefa.
Nessuno meglio di noi in questa stagione
Il calcio italiano dà grandi segnali di ripresa. Lo testimoniano i numeri fotografati dal ranking Uefa. Italia in testa: ovviamente per la stagione 2014-15. Merito della Juve e dell'ottima annata europea di Napoli e Fiorentina. E così, dopo la vittoria sul Real dei bianconeri, ecco l'Italia prima davanti alla Spagna.
I numeri si riferiscono solo al ranking annuale. Altra cosa la media quinquennale su cui si fonda la ripartizione dei posti nelle competizioni continentali. Nella stagione in corso l'Italia ha totalizzato, sinora, 18.500 punti superando proprio la Spagna, seconda con 18.357. Più indietro invece la Germania, a quota 15.571 e l'Inghilterra con 13.571 punti.
La strada per riavere i quattro posti in Champions resta comunque lunga perché come detto il computo Uefa si basa su una media quinquennale e questa ci vece ancora parecchio lontani dalla Germania: 70.010 punti noi, 79.129 i tedeschi. L'Inghilterra è seconda con 80.391 mentre la Spagna è irraggiungibile a quota 98.142. Il cammino, dunque, resta ancora molto lungo: l'importante è che si siano mossi i primi passi.
Steph Curry vince l'Mvp e stende i Grizzlies.
Stasera parte la supersfida tra Lebron e Rose
OAKLAND - Una vittoria facile facile. A Oakland, la tana dei Warriors, Golden State si sbarazza di Memphis senza neppure fare fatica. La squadra californiana gioca la sua scintillante pallacanestro (a volte gigioneggiando un po' troppo) e alla fine il punteggio è 101-86.
Nel primo match della semifinale a ovest con i Grizzlies ha pesato tantissimo l'assenza di Mike Conley, l'infortunato play di Memphis che però si è allenato prima del match e potrebbe tornare a disposizione in settimana, Nick Calathes in quintetto e Beno Udrih non sono riusciti a non farlo rimpiangere. Per Golden State i soliti Curry, che sarà eletto Mvp della stagione domani sera, Thompson, Green. Dall'altra parte i due lunghi Gasol e Randolph non sono bastati.
Nell'altra gara 1 di semifinale a est, vittoria in trasferta dei Wizards contro Atlanta 98-104. Intanto stasera comincia il superduello tra Cleveland e Chicago, ovvero tra LeBron James e Derrick Rose, con i Cavs che devono fare a meno di Love, out per tutti i playoff, e Jr Smith.
A Cortina i Mondiali di sci alpino del 2021: successo italiano alla quinta candidatura
Cortina d'Ampezzo ospiterà i Mondiali di sci alpino del 2021. Lo ha stabilito la Federazione internazionale Sci (Fis) accettando Cortina come unica candidatura. Cortina è risultata, infatti, l'unica in lizza nello sci alpino, così come Planica (Slovenia) per i Mondiali di volo del salto. Tre invece le papabili per lo sci nordico: in corsa ci sono Oberstdorf (Germania), Planica (Slovenia) e Trondheim (Norvegia).
Un primo briefing con le località si terrà a Varna (Bul) all'inizio di giugno in occasione della conferenza dei calendari Fis per la prossima stagione di competizioni. I dettagli dei progetti verranno consegnati entro l'1 settembre secondo i requisiti richiesti dalla Fis, comprendenti la logistica, l'accomodation, i trasporti, la sicurezza, la comunicazione, il marketing e i servizi per gli spettatori. In ottobre il comitato tecnico della Federazione Internazionale si incontrerà con ciascun comitato organizzatore per finalizzare l'organizzazione.
Il capoluogo ampezzano ha centrato l'obiettivo al quinto tentativo dopo il fallimento delle candidature 2013, 2015, 2017 e 2019. «L'impegno che avevamo preso per far sì che Cortina fosse l'unica candidata è stato rispettato, adesso avremo un anno in più per lavorare con ancora maggior vigore», ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda.
FONTE: Leggo.it
UFFICIALE: Vavassori è il nuovo tecnico del Pavia
MARCO CORRADI 4 MAGGIO 2015
Dopo l’esonero a sorpresa di Maspero, che paga il ko per 3-0 contro il Como ed un rendimento disastroso nelle ultime trasferte, che ha portato il Pavia al terzo posto nel girone A dopo una stagione comunque di alto livello, ieri vi avevamo anticipato il possibile arrivo di Vavassori in riva al Ticino, e quest’oggi il tutto ha assunto i crismi dell’ufficialità.
Il Pavia ha infatti annunciato con un comunicato ufficiale sul suo sito l’ingaggio del nuovo tecnico, che era fermo da 5 anni, dopo i playoff persi con l’Hellas Verona: Giovanni Vavassori, autentico esperto di subentri alla vigilia degli spareggi, avrà dunque l’arduo compito di regalare la Serie B alla proprietà cinese, e si giocherà un’eventuale conferma nell’ultima giornata e nei playoff intergirone.
L’ex Atalanta ha infatti firmato solo fino al termine della stagione, e dovrebbe subito approntare una svolta tattica che porterà il Pavia a giocare col 4-4-2: domani alle 15 il primo allenamento per Vavassori, che verrà presentato alle 18 nella sala stampa del ”Fortunati”.
FONTE: VociDiSport.it
06.05.2015
Champions, la Juve a 90' dalla finale di Berlino
Champions League, la Juve supera il Real Madrid
Tra la Juventus e Berlino mancano solo novanta minuti più eventuale recupero, una gara di ritorno al Santiago Bernabeu in cui i bianconeri, appena laureatisi campioni d’Italia per la quarta volta di fila, giocheranno le loro carte per sbarcare alla finalissima di Champions contro la vincente dell’altra semifinale, che vede opposto il Barcellona al Bayern Monaco.
Bonucci e compagni hanno dimostrato, con l’apporto dello Juventus Stadium, di poter imbrigliare il Real Madrid di Carlo Ancelotti, campione in carica. Un 2-1 per i piemontesi firmato dall’ex Morata e da Tevez, che su rigore ha fatto di nuovo pendere la bilancia nei confronti dei padroni di casa dopo il pari momentaneo di Ronaldo.
Nella notte, puntuale, il tweet di Massimiliano Allegri, il tecnico di una Juventus sempre più sua e meno del suo scomodo predecessore, Antonio Conte, mai giunto così lontano nella massima competizione continentale per club. «I tanti piccoli passi fatti insieme hanno portato la nostra #euroJuve fin qua: a 90’ dalla Finale! Grazie ai ragazzi e a tutti voi!», scrive felice il mister livornese. Sicuro, con la sua truppa, di poter giungere sino in fondo.
FONTE: LArena.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, Gomez: "Mandorlini e il presidente mi convinsero a restare"
06.05.2015 16.39 di Chiara Biondini Twitter: @ChiaraBiondini
L'attaccante gialloblù, Juanito Gomez, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul derby e sulla sua esperianza all'Hellas, durante l'intervista esclusiva alla trasmissione "Questo è il Verona", andata in onda ieri sera sulla official radio RadioBellla&Monella.
“La sfida con il Chievo? Ci stiamo preparando bene, abbiamo ripreso ad allenarci dopo la sconfitta con l’Udinese. Con il Chievo non sarà una partita come le altre, è una stracittadina e in queste gare non conta giocare bene, conta vincere. Ci stiamo preparando per raggiungere quell’obiettivo. Saremo carichi e molto concentrati per fare bene, bastano poche parole perché il derby lo vogliamo vincere assolutamente, anche per riscattare quanto successo all'andata. Cosa mi preoccupa del Chievo? Non li temo, ma ho tanto rispetto: sono tanti anni che sono in Serie A, sono organizzati ed è difficile fargli gol. Proveremo in tutti i modi a vincere”.
“Il mio momento? Ora mi sento bene, molto meglio rispetto a mercoledì quando mi sono infortunato nel prepartita a Genova. Sto facendo di tutto per tornare ad allenarmi col gruppo il prima possibile. Se sarò a disposizione con il Chievo? I dottori sono fiduciosi e lo sono anche io, proverò a fare di tutto per esserci, è una partita importante che tutti vogliono giocare”.
“L’importanza dello scudetto del Verona? E’ una storia molto importante, appena arrivi in città la gente te lo fa subito capire. Quando sono ospite dei calcio club i tifosi mi fanno sempre vedere le immagini delle partite e dei calciatori di quell’annata. E' la gente che ti fa sentire l’importanza di questo scudetto”.
“Il mio rapporto con Mandorlini? E’ ottimo, se sono qui lo devo anche a lui che mi ha voluto, in 4 anni abbiamo fatto cose importanti per la squadra e per la città. Luca Toni capocannoniere? Proviamo tutti a dargli una mano, a lui non ci vuole tanto, il gol ce l’ha dentro. Se lui vince la classifica marcatori, per noi vuol dire che arriveranno altri punti”.
“L'inizio con il Verona? Non è stato come me l’aspettavo, arrivavo dal Bellaria, dalla C2, con un pubblico di mille persone e sono arrivato in una piazza da sogno, con uno stadio sempre pieno. Subito avevo delle difficoltà a trovare spazio e dopo un anno e mezzo sono dovuto ripartire da Gubbio per fare esperienza: è stata dura andare via e scendere di categoria, ma penso che sia stata la mia fortuna perché ho trovato una società e un allenatore che mi hanno dato fiducia e sono riuscito a esprimermi bene, sia individualmente sia con la squadra. Poi sono tornato qui ed è stato tutto molto bello. Non sapevo quanto sarebbe durata visto la mia esperienza passata, poi Mandorlini e il presidente Martinelli mi hanno convinto a restare, mi dissero che avremmo fatto grandi cose e così è stato”.
ALTRE NOTIZIE
Chievo, Bizzarri: "Nel derby partiremo alla pari. Non vedo l'ora"
06.05.2015 16.23 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Albano Bizzarri, portiere del Chievo Verona, ai microfoni del canale ufficiale del club scaligero, ha presentato il derby contro l'Hellas in programma per domenica alle 12.30: "Quella contro il Verona sarà una partita molto speciale, visto che si tratta di un derby. Partiremo alla pari, con le stesse possibilità di vincere per entrambe. Non importa chi gioca in casa e chi in trasferta. Sarà una grande partita, con molte aspettative e sono molto ansioso di scendere in campo".
LEGA PRO
ESCLUSIVA TMW - In arrivo una panchina per Sturba
06.05.2015 00.02 di Alessio Calfapietra
Alessandro Sturba è pronto al grande salto nel professionismo. L'ex calciatore, protagonista di una lunga carriera che lo ha portato all'esordio in serie A con il Verona, da qualche anno si è seduto sulla panchina in attesa di un occasione ai piani superiori.
Dopo le esperienze con il Villafranca in D, il Montecatini in Promozione e l'attività di scout per conto del Pescara in Uruguay, per Sturba potrebbero aprirsi le porte della Lega Pro. Un interesse che potrà perfezionarsi solo al termine di questo campionato, cioè a partire dalla prossima settimana, quando diverrà disponibile la guida tecnica di alcune formazioni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com