ANTEPRIMA VERONA-ASCOLI
Osso duro al 'Binti' per l'HELLAS che dovrà vedersela con un avversario storicamente ostico che, per cambiare, raddoppierà gli sforzi per uscire indenne dal campo e portare a casa almeno un punto...
Punto che significherebbe l'apertura ufficiale di una crisi in casa scaligera dopo le due sconfitte a Cittadella (quasi) e a Brescia e la gara scialaquata contro un orgoglioso CESENA.
D'altro canto SASSUOLO e LIVORNO (peraltro battute dal VERONA) viaggiano ad una media impressionante in una sorta di marcia trionfale che prima o poi finirà ma per il momento sembra davvero non conoscere ostacoli!
La squadra marchigiana diretta da mister SILVA viaggia in zona centro classifica sorretta dai gol di un ZAZA che ad Ascoli sembra aver finalmente trovato la sua dimensione e con una media di un gol ogni due presenze sarà l'uomo da tener più sotto controllo da MORAS e capitan CECCARELLI chiamato a sostituire lo squalificato MAIETTA.
Lontano dal 'Cino e Lillo Del Duca' l'ASCOLI non ha impressionato fin'ora (1 sola vittoria e 5 sconfitte in 9 gare) ma tutto dipenderà anche dall'atteggiamento messo in campo dalla compagine di MANDORLINI: Sarà l'HELLAS presuntuoso ed indisponente visto contro il CESENA o quello tutto cuore, grinta ed umiltà ammirato al 'Barbera'?
QUI VERONA
HELLAS senza senza FATIĆ, LANER, MARTINHO, COCCO e gli squalificati MAIETTA e JORGINHO!
Problemi fisici anche per ABBATE e CRESPO che forse verranno recuperati ugualmente.
Sarà ancora allarme rosso in mediana dove MANDORLINI avrà a disposizione solo due centrocapisti di ruolo (BAČINOVIĆ e HALLFREDSSON) e potrà al massimo reinventare allo scopo i jolly CACCIATORE
e ALBERTAZZI oppure passare ad un altro modulo tattico in una partita da vincere a tutti i costi per risollevare un morale piuttosto abbacchiato e non lasciar scappare SASSUOLO e LIVORNO
Convocati
MANDORLINI recupera ABBATE in extremis, a centrocampo assenti gli infortunati MARTINHO e LANER oltre allo squalificato JORGINHO che domani farà compagnia in tribuna a 'Mimmo' MAIETTA anche lui fermato dal giudice...
Tra i convocati anche i giovani HUSTON, ARZAMENDIA, OWUSU e CALVETTI; di seguito la lista completa:
Portieri: 1 Rafael, 33 Berardi, 12 Nicolas.
Difensori: 5 Ceccarelli, 18 Moras, 29 Cacciatore, 3 Albertazzi, 13 Abbate, 2 Huston.
Centrocampista: 10 Hallfredsson, 24 Bacinovic, 28 Arzamendia, 31 Owusu, 32 Calvetti.
Attaccanti: 9 Grossi, 17 Carrozza, 8 Cacia, 21 Gomez Taleb, 7 Rivas, 30 Bojinov.
Probabile formazione
Verona (4-3-3): Rafael; Abbate, Moras, Ceccarelli, Albertazzi; Cacciatore, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Grossi
QUI ASCOLI
10 gol per i bianconeri nella partitella infrassettimanale contro i ragazzi della primavera, in formissima ZAZA (7 gol in 15 presenze fino ad ora) autore di un poker che dopo aver scontato il turno di squalifica sarà certamente in campo al 'Bentegodi', doppiette per DRAMÈ e per il rientrante FECZESIN che era stato fermato da una tonsillite in settimana.
Il centrocampista COLOMBA ha continuato a lavorare a parte e non sarà recuperato per la prossima gara di campionato ma sarà l'unico assente certo per la formazione di mister SILVA.
L'ex di turno è Beppe RUSSO 86 presenze e 6 gol in gialloblù
Convocati
Nessuno squalificato tra i bianconeri, in diffida RICCI e DI DONATO indisponibile il solo COLOMBA; questi i 19 convocati da mister SILVA per la trasferta al 'Binti':
Portieri: Guarna, Maurantonio
Difensori: Conocchioli, Faisca, Pasqualini, Peccarisi, Prestia, Ricci, Scalise
Centrocampisti: Capece, Di Donato, Fossati, Loviso, Morosini, Russo
Attaccanti: Dramé, Feczesin, Soncin, Zaza
Probabile formazione
Ascoli (3-5-2): Guarna; Ricci, Peccarisi, Faisca; Conocchioli, Di Donato, Loviso, Fossati, Pasqualini; Zaza, Soncin.
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DICONO
MANDORLINI2 «Abbiamo qualche problema, ma non voglio sentir parlare di emergenza. Questa squadra è stata costruita per sopperire al meglio alle assenze e non conta il modulo che usiamo ma il modo di scendere in campo. L'Ascoli? Vengono da un buon momento e giocano un buon calcio, ma come ho detto molte volte dobbiamo fare affidamento sulle nostre forze e non guardare gli avversari. La qualità non ci manca, si deve tirare fuori tutto perché è una gara insidiosa. Anche perché le gare con l’Ascoli sono sempre state molto combattute, però vedo le motivazioni giuste per tornare subito al gol. Tour de force fino al 30 dicembre? Abbiamo poco tempo per pensare e allenarci e questo potrebbe anche essere un bene. La preparazione migliore per affrontare sfide difficili è giocare. Inoltre, con il passare dei giorni recupereremo alcuni ragazzi, così potremo avere anche più soluzioni. Albertazzi centrocampista? Lui e altri, come Abbate, hanno caratteristiche che bene si adattano a ruoli diversi. In questi momenti sono qualità molto utili perché in base all’evolversi della partita puoi modificare il modulo e fare cambi con tante scelte diverse. Tanti infortuni muscolari? Molti di quelli che abbiamo avuto sono capitati a giocatori nuovi, sicuramente, prima o poi, il cambiamento nel modo di allenarsi porta dei problemi. Però ribadisco, non vogliamo fasciarci la testa, nonostante i tanti infortuni in un periodo così ristretto non mi siamo mai capitati, abbiamo le risorse per fare bene. Il modulo? Non ho dubbi, vedrete sabato alle ore 15. L’importante è che ricominciamo a fare quello che sappiamo. I giornali parlano di crisi? E' giusto, non stiamo affrontando un buon momento e quindi ci può stare. Però io sono sicuro che ne verremo fuori» HellasVerona.it
Angiolino GASPARINI doppio ex di VERONA e ASCOLI che con i marchigiani giocò insieme a MANDORLINI «Sono state due bellissime esperienze, io vorrei finisse in parità... Sono contento per Mandorlini, giocammo assieme in bianconero, ai tempi di Rozzi. Prima o poi passerò a trovarlo, abbiamo vissuto stagioni molto belle...» LArena.it
L'ex Manuel MANCINI in prestito alla SALERNITANA in Lega Pro: «Qui mi trovo bene, sono a mio agio, c'è una società solida che paga gli stipendi. Se a gennaio arrivasse una offerta dalla B? Ipocrita se dicessi che non ci penserei un attimo. Ma dico pure che non mi piace lasciare le cose a metà. Sono in prestito dal Verona ma nulla vieta di pensare che ci possa essere un domani bello, roseo e duraturo a Salerno. Nel futuro vedo solo successi, solo vittorie: Salerno è una città che nel calcio ha bisogno di rialzare la testa e questo torneo somiglia un po' a quello che ho già vinto in C2 a Taranto, altra piazza ambiziosa ed esigente» TuttoMercatoWeb.com
MANDORLINI1 larena«Quando ero al Cluj vincemmo tutto e l'anno successivo cominciarono ad esserci problemi perchè andarono via giocatori importanti. Ricordo che vincemmo la partita di coppa contro l'Anderlecht ma in campionato cominciammo la stagione con tanti pareggi; in quella situazione fui contattato dal presidente che mi disse che se continuava così, sarei stato esonerato prima dell'esordio stagionale in Champion's League. Non capisco per quale motivo vengano a crearsi queste antipatiche situazioni ma credo comunque che questi allenatori resisteranno sulle rispettive panchine perchè sono tecnici importanti che nella loro carriera hanno sempre vinto. I presidenti vedono soltanto quelli che sono i risultati e gli obiettivi. I cori che i tifosi del Chelsea stanno dedicando a Di Matteo sono commoventi ma chi comanda e soprattutto chi paga effettua scelte contro tutto e tutti».
Centrocampo della Roma e scelte spesso criticate di Zeman sull'impiego di Tachtsidis? «La mole non gli permette di essere un giocatore molto veloce fisicamente; lui è molto più veloce mentalmente. Essendo questa la sua prima esperienza in serie A, dico che bisogna avere un pò di pazienza e continuare a lavorare su di lui perchè ha ottime qualità» TuttoMercatoWeb.com
Il DiGgì GARDINI «Una buona dose di preoccupazione ci dev'essere sempre, sia quando le cose vanno bene sia quando vanno meno bene. Ma la preoccupazione deve farci rendere conto di quelle che sono le nostre reali potenzialità e quindi deve darci il giusto equilibrio per vivere i momenti di euforia e i momenti in cui le cose non vanno come vorremmo. Si deve sempre avere il giusto equilibrio, tanta euforia dopo Palermo come era giusto che sia, ma bisognava tenere di più i piedi per terra. Mentre sabato, una battuta d'arresto ci mette nelle condizioni di valutare bene quelli che sono i nostri obiettivi. Non dimentichiamoci che non è scritto da nessuna parte che una squadra, seppur forte, deve vincere ogni match due o tre a zero. L'importante è andare in campo con la giusta determinazione e cercare di raggiungere un obiettivo importante. Ritiro? No, assolutamente. La ricetta è lavorare, ognuno per le proprie competenze e mansioni. E cercare di dare più di quello che sta dando perché magari oggi non è sufficiente per gli obiettivi che ci siamo prefissati. Stiamo rendendo sotto lo standard rispetto a una partita e tre quarti, perché prima di Cittadella andavamo come si doveva. Con molta serenità dobbiamo guardare bene dentro i risultati e dentro alla nostra qualità di squadra e andare avanti. Il presidente Setti è consapevole di questo e sa che nelle difficoltà si cresce e si può migliorare tutti insieme. Mandorlini? Con lui parliamo tutti i giorni, ognuno per i propri ruoli e non c'è da valutare niente figlia di una partita di episodi. Fiducia al mister? Non siamo un governo, dove la fiducia va votata. La fiducia si conquista con gli atteggiamenti, con i risultati. Ed è quello che ha fatto fino ad oggi Mandorlin. Il Livorno crollerà? No, perché il Livorno oggi si poggia su una base solidissima, è la base Morosini: questo ha cementato il gruppo in modo impressionante, tutto quello che di negativo c'era l'anno scorso, oggi si sta trasformando in positività. Questa è la dimostrazione di chi ha dentro le motivazioni, la voglia e la determinazione può arrivare ad ottenere un risultato che può sembrare insperato e difficile. Cinquantamila euro di multa al Verona e 10mila alla Juventus: come mai? Perché la legge è soggetta ad interpretazione, perché il giudice sportivo di Serie A è uno e in B è un altro. Purtroppo l'Italia è il paese delle interpretazioni e non delle certezze. E qui abbiamo avuto un'altra dimostrazione di questo» HellasVerona.it
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RASSEGNA STAMPA
7/12/2012 ore 12.32
19 convocati per Verona
Sono 19 i bianconeri convocati da Mister Silva questa mattina al termine dell’allenamento di rifinitura, che la squadra ha svolto al C.S. Città di Ascoli. Rientra dalla squalifica Zaza. Nessun bianconero è squalificato; sono in diffida Ricci e Di Donato. Unico indisponibile Colomba.
Questo l’elenco dei convocati:
PORTIERI: Guarna, Maurantonio
DIFENSORI: Conocchioli, Faisca, Pasqualini, Peccarisi, Prestia, Ricci, Scalise
CENTROCAMPISTI: Capece, Di Donato, Fossati, Loviso, Morosini, Russo
ATTACCANTI: Dramé, Feczesin, Soncin, Zaza
Squadra e staff partiranno alle 13:30 dall’Hotel La Corte del Sole di Castel di Lama in direzione Verona.
Lo staff tecnico ha già stilato il programma della prossima settimana: domenica e lunedì liberi (col Brescia si gioca lunedì 17 alle 21:00) e la ripresa della preparazione è fissata per il pomeriggio di martedì. La settimana prossima tutti gli allenamenti si svolgeranno al pomeriggio, eccezion fatta per la rifinitura, in programma domenica mattina.
VL
6/12/2012 ore 17.48
Solo Colomba indisponibile per Verona
Oggi pomeriggio la squadra si è ritrovata al C.S. Città di Ascoli alle 14:30, 15’ prima del consueto, per svolgere la seduta di allenamento in preparazione della trasferta di Verona: dopo il torello iniziale, i bianconeri hanno svolto un riscaldamento tecnico e una serie di esercitazioni tattiche e di rapidità. La sessione dei tiri in porta ha concluso il lavoro odierno, al quale non ha preso parte il solo Colomba. Le condizioni del centrocampista, che anche oggi si è allenato a parte, migliorano sensibilmente e la settimana prossima tornerà in gruppo.
Domani alle 10:00 è in programma al C.S. Città di Ascoli l’allenamento di rifinitura, al termine del quale Mister Silva comunicherà la lista dei convocati, che alle 13:30 partiranno dall’Hotel La Corte del Sole di Castel di Lama in direzione Verona.
Dopo la partita di sabato i bianconeri usufruiranno di due giorni di riposo dal momento che la sfida col Brescia è in programma lunedì 17 (ore 21). La settimana prossima gli allenamenti si svolgeranno tutti al pomeriggio.
VL
5/12/2012 ore 18.29
Feczesin disponibile. 10 reti alla Primavera
Oggi pomeriggio i bianconeri hanno svolto la classica partita infrasettimanale con la Primavera al C.S. Città di Ascoli, dove il freddo e la pioggia l’hanno fatta da padroni. Dieci le reti realizzate dalla prima squadra con poker di Zaza, doppiette per Dramé e Feczesin, quest’ultimo ristabilitosi dalla tonsillite che per due giorni l’aveva messo ko, un gol a testa per Soncin e Fossati. Per la Primavera in rete Morosini e Ruzzier. L’unico a non prendere parte alla gara è stato Colomba, che si è allenato a parte.
Domani allenamento alle 14:45 al C.S. Città di Ascoli.
VL
4/12/2012 ore 17.10
Tattica nel pomeriggio
Alle 15:00 i bianconeri hanno svolto al C.S. Città di Ascoli la seconda seduta di allenamento della giornata: dopo il torello iniziale, la squadra è stata impegnata da Mister Silva in situazioni tattiche, in esercitazioni sul possesso palla e una partita finale a campo ridotto. Unico assente Feczesin; lavoro differenziato per Colomba.
Per la sfida di sabato col Verona nessun bianconero è squalificato. Sono in diffida Di Donato e Ricci. Torna disponibile dopo il turno di stop Zaza.
Domani alle 15:00 è in programma un allenamento al C.S. Città di Ascoli.
VL
4/12/2012 ore 12.26
Feczesin a riposo, Colomba a parte
Questa mattina i bianconeri, divisi in due gruppi, si sono allenati al C.S. Città di Ascoli alle 9:30 e alle 10:15: lavoro di forza in palestra e resistenza alla velocità sul campo alla base della sessione mattutina, alla quale non hanno preso parte Feczesin, che, causa tonsillite, si è sottoposto a visita medica prima di tornare a casa e Colomba, che si è allenato in palestra per poi svolgere un programma di recupero individuale.
La squadra tornerà ad allenarsi al C.S. Città di Ascoli alle 15:00.
VL
FONTE: AscoliCalcio.net
ALTRE NOTIZIE
Verona, continua l'emergenza
05.12.2012 23.33 di Elisabetta Zampieri
Fonte: TuttoHellasVerona.it
Continuano i problemi per mister Mandorlini. Anche ieri, il tecnico ravennate ha dovuto rinunciare a Laner, Martinho e Cocco, che hanno svolto una seduta differenziata. Ha lavorato a parte anche Crespo, a causa di un lieve fastidio muscolare, mentre Fatic è rimasto a riposo per dedicarsi ad alcune terapie.
Verona, Mandorlini: "All'estero vedono soltanto i risultati"
06.12.2012 10.15 di Chiara Biondini
L'attuale allenatore del verona Andrea Mandorlini è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport durante la trasmissione "Tribuna Stampa" commentando le difficoltà che stanno avendo gli allenatori italiani all'estero, vedi Spalletti, Mancini e Ancelotti.
"Quando ero al Cluj vincemmo tutto e l'anno successivo cominciarono ad esserci problemi perchè andarono via giocatori importanti. Ricordo che vincemmo la partita di coppa contro l'Anderlecht ma in campionato cominciammo la stagione con tanti pareggi; in quella situazione fui contattato dal presidente che mi disse che se continuava così, sarei stato esonerato prima dell'esordio stagionale in Champion's League. Non capisco per quale motivo vengano a crearsi queste antipatiche situazioni ma credo comunque che questi allenatori resisteranno sulle rispettive panchine perchè sono tecnici importanti che nella loro carriera hanno sempre vinto. I presidenti vedono soltanto quelli che sono i risultati e gli obiettivi. I cori che i tifosi del Chelsea stanno dedicando a Di Matteo sono commoventi ma chi comanda e soprattutto chi paga effettua scelte contro tutto e tutti".
In ultima analisi si è parlato del centrocampo della Roma e delle scelte spesso criticate di Zeman sull'impiego del giocatore greco Panagiotis Tachtsidis avendo giocato la scorsa stagione nel Verona: "La mole non gli permette di essere un giocatore molto veloce fisicamente; lui è molto più veloce mentalmente. Essendo questa la sua prima esperienza in serie A, dico che bisogna avere un pò di pazienza e continuare a lavorare su di lui perchè ha ottime qualità".
TMW - Milan e Juve osservano Jorginho
05.12.2012 11.50 di Gianluigi Longari Twitter: @Glongari
Continua la fila delle big pronte a contendersi il gioiello del Verona Frello Filho Jorge, meglio noto come Jorginho. Dopo le indiscrezioni relative a Napoli ed Inter, si segnala come nelle ultime settimane abbiano seguito con attenzione le prestazioni dell'Hellas anche osservatori della Juventus e del Milan. Il centrocampista sta inanellando partite di ottimo livello.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
18^ giornata, la guida
07.12.2012 20:00 di Redaz. TuttoB.com
Fonte: legaserieb.it
Il derby tra Sassuolo e Modena, in anticipo, è il piatto forte della 18a giornata di andata della Serie bwin. Un turno che vede il Livorno a Vicenza, l'Hellas Verona al Bentegodi con l'Ascoli, un interessante Cittadella-Varese e uno Spezia-Bari in chiave play off.
Sassuolo-Modena venerdì ore 20,45. Previsti 10.000 spettatori per una partita che non è solo un derby ma un vero e proprio big match tra una squadra che vuole restare al primo posto e un'altra che punta ai play off. Nel Modena manca Lazarevic. Le due squadre hanno fra le difese migliori, la prima e la terza della Serie bwin con cinque gol di differenza a favore dei neroverdi. Cambia invece l'attacco: il Sassuolo ha realizzato 32 gol, dieci in più del Modena, che attualmente si trova al settimo posto in classifica a un punto dal terzetto al sesto posto.
Brescia-Reggina sabato ore 15. Non è un testa coda ma le due squadre lottano per obiettivi diversi. Il Brescia, quarto, in casa non ha mai perso: ha vinto cinque volte e pareggiato tre. Di reti ne ha subite soltanto tre. Di diverso e opposto segno i risultati della Reggina fuori dal Granillo, che ha racimolato solo cinque punti frutto di una vittoria, a Bari, tre pareggi e cinque sconfitte. Squalificati per le Rondinelle Andrea Caracciolo e Demiao.
Cesena-Empoli sabato ore 15. I bianconeri si trovano davanti chi è stato capace di portare a casa sette risultati utili nelle ultime otto partite. Un Empoli che ora si è agganciato al treno che vede i play off. Nel Cesena, che manca di Tonucci, la vittoria è un tabù da cinque turni, tre punti che sono stati portati a casa solo tre volti quest'anno e sempre al Manuzzi dove si è preso 12 dei 27 punti a disposizione. Nell'Empoli occhio al poker Tonelli, Saponara, Tavano e Maccarone fra i migliori nelle statistiche nei rispettivi ruoli.
Crotone-Virtus Lanciano sabato ore 15. Sfida salvezza anche se i calabresi sono avanti di quattro punti nei confronti degli abruzzesi, in piena zona play out. Rossoneri macchina da guerra allo Scida dove però l'ultima volta hanno perso contro il Padova: 14 i punti ottenuti, grazie a quattro sconfitte, due pareggi e due vittorie. La Virtus Lanciano fuori casa viaggia più forte che al Biondi grazie a due successi, ottenuti a Vicenza e a Reggio, e a due pareggi in otto partite.
Grosseto-Pro Vercelli sabato ore 15. Il Grosseto ultimo non può più permettersi passi falsi, il campionato è lungo ma i punti di distanza dalla zona salvezza, otto, iniziano a essere tanti. Maremmani che arrivano incerottati per le assenze di Barba, Calderoni e Padella. Probabilmente rientra dal primo minuto Crimi. E' uno scontro salvezza dal momento che anche i piemontesi si trovano al terzultimo posto, con soli due punti ottenuti in trasferta grazie a due pareggi e a nessuna vittoria.
Hellas Verona-Ascoli sabato ore 15. Gli scaligeri non hanno mai perso in casa, i bianconeri tranne che ad Ascoli non hanno mai fatto bottino pieno fuori dal Del Duca. Però l'attacco marchigiano con il rientrante Zaza può far male a tutti, anche se dal numero di gol messi a segno, 19, il nono peggior attacco del campionato, non si direbbe. I gialloblù invece hanno il terzo miglior attacco e la seconda miglior difesa ma, se non dovessero ribaltare lo svantaggio di Cittadella, arriverebbero da tre non successi consecutivi. Un record.
Novara-Padova sabato ore 15. Il Novara vuole ribaltare la maledizione, che lo ha visto sconfitto nelle ultime due partite nei tempi di recupero e che non le vede vincitore da nove turni (in casa dal 13 ottobre, 4 a 2 al Brescia). Il Padova in trasferta non ha un rendimento all'altezza dell'Euganeo, dove ha vinto tre volte ma perso altrettante (e pareggiato due). Diverse le ambizioni delle due squadre: i piemontesi si trovano al penultimo posto a dispetto del proprio potenziale, mentre i veneti fanno parte del terzetto al quarto posto.
Spezia-Bari sabato ore 15. E' il big match del sabato, fra due squadre discontinue ma dal potenziale incredibile e dall'alto tasso di divertimento. I bianconeri arrivano all'appuntamento non vincendo da cinque turni: l'ultima volta è stato in casa col Crotone per 3 a 2 un mese fa. Sansovini da una parte, capocannoniere con 12 reti, e Caputo dall'altra (otto gol) rendono ancora più avvincente l'incontro in area avversaria. I pugliesi sono a due punti dai liguri, non perdono da quattro turni e hanno vinto due volte nelle ultime tre occasioni.
Ternana-Juve Stabia sabato ore 15. La rivelazione della prima parte di campionato, che non vince però da dieci turni, contro la sorpresa di questa seconda parte di torneo, capace di arrivare fino alla zona play off grazie anche alla vena di Danilevicius e Caserta. Campani che fuori casa quest'anno hanno già vinto tre volte, umbri che invece rimandano questo appuntamento dal 6 ottobre.
Vicenza-Livorno sabato ore 15. Match fra una squadra in crisi, capace di vincere una sola volta nelle ultime dieci partite, e gli ospiti lanciati verso i primi posti in classifica con il miglior attacco del campionato e con il maggior numero di vittorie insieme al Sassuolo, 12. Biancorossi senza Lo Youssou e Giani, mentre gli amaranto cercano la settima vittoria fuori casa dove hanno ottenuti gli stessi punti che in casa: 19.
Cittadella-Varese domenica ore 12,30. Cittadella senza Schiavon, e con un super match infrasettimanale per la Tim Cup sul groppone, Varese invece senza Nadarevic nel bellissimo posticipo della 18a giornata fra due delle squadre più divertenti e meglio organizzate del campionato. Due formazioni che lottano per i play off e che hanno quattro punti di distanza (ma i veneti hanno una partita da recuperare, anzi otto minuti). Il Cittadella in casa ha perso una sola volta, con il Modena, mentre i lombardi fuori dall'Ossola hanno un andamento speculare: tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte.
PRIMO PIANO
17^ giornata, "La Stella della B"
05.12.2012 00:03 di Stella Colucci
Sassuolo e Livorno è fuga. Novara e Grosseto sempre più giù
Nel diciassettesimo turno del campionato Bwin salto in avanti di Livorno e Brescia. I labronici riducono il gap a -1 dalla vetta. Le rondinelle battono il Verona e salgono al quarto posto in condominio con Padova e Varese. La capolista Sassuolo, in vantaggio e poi di rimonta, porta via un punto dal San Nicola. La Juve Stabia guadagna un punto nei due turni casalinghi consecutivi, dopo lo stop con l’Empoli, arriva un pari con il Cittadella. Pareggio nel derby calabro con la Reggina ancora invischiata nella lotta per non retrocedere.
Un Bari (19p) galvanizzato da due vittorie casalinghe scende al San Nicola per nulla demoralizzato dal blasone dell’avversario. Il Sassuolo (39p) dal canto suo vuole tenere il passo verso la meta. Gol e spettacolo non mancano nel 3 a 3 finale. Avanti con Missiroli gli emiliani, Polenta e Galano ribaltano il parziale, Catellani agguanta il pareggio nel primo tempo. Nella ripresa Galano segna il nuovo vantaggio pugliese e Terranova rimonta per gli ospiti. Decisivo Bianco nel finale su conclusione ravvicinata di Caputo.
Poker del Livorno (38p) nel derby contro il fanalino Grosseto (8p). In gol Paulinho, Siligardi (nona rete stagionale), Meola e Belingheri. Settimo risultato utile consecutivo a +6 dalla terza. Brutto Ko del Verona (32p) a Brescia (26p). Un gol per tempo, entrambi nei minuti di recupero, di Deprelà eScaglia rovinano i piani dell’Hellas. Al mancato pareggio di Bojinov replica Scaglia in contropiede. Giornata opaca per Cacia che sbaglia in un paio di occasioni. Raimondi salva ancora una volta il Padova (26p). L’autore dei gol pesanti evita la sconfitta casalinga contro l’Ascoli (18p) nei minuti di recupero. I marchigiani con Soncin ad una manciata dalla fine si illudono di sbancare per la prima volta in questa stagione l’Euganeo. Il Varese (26p) fa due su due nel doppio appuntamento casalingo consecutivo. All’Ossola piega di misura la Ternana (18p) con Ebagua e rientra in zona play off.
Vittoria del Modena (25p) contro il Novara (10p). Fatali ancora una volta i minuti di recupero. Ardemagni come Paulinho una settimana fa trova la deviazione vincente al 94’. Caserta salva le vespe contro il Cittadella (22p) passato in vantaggio con Pellizzer. Il pallino del gioco è nelle mani degli avversari, la Juve Stabia (25p) resiste e agguanta il pareggio. Botta e risposta al Castellani per Empoli (22p) e Spezia (21p). Giocano entrambe per la vittoria, lo Spezia con Sansovini trova due volte il vantaggio, ma gli azzurri recuperano con bomber Saponara e il solito Tavano su rigore. Cambio di marcia per l’Empoli che nelle ultime 8 partite ha conquistato, alla pari del Livorno, 18 punti. 1 a 1 tra Reggina (15p) e Crotone (18p) nel posticipo di lunedì. Comi su rigore risponde a De Giorgio. Un derby dai ritmi alti con la Reggina costretta a scoprirsi al contropiede ospite nel tentativo di recuperare lo svantaggio.
Punti pesanti per la Pro Vercelli (14p) che piega il Vicenza (17p). I vercellesi votati all’attacco passano con Scavone e Tiribocchi (su rigore), Giandomenico tiene accese le speranze venete allo scadere del primo tempo. Nella ripresa la squadra di Camolese controlla la partita con il Vicenza mai pericoloso. Il Lanciano (14p) continua a non vincere in casa, ma contro il Cesena (16p) evita un’ingiusta sconfitta. Succi da bomber consumato non sbaglia e concretizza le azioni migliori. Il Lanciano, come al solito, è poco preciso sotto rete. Al termine della prima frazione di gioco i romagnoli sono avanti di due gol, tripletta di Succi e gol di Fofana. Nella ripresa Falcone accorcia su rigore e Falcinelli a tempo scaduto trova il pari.
PRIMO PIANO
17^giornata - Top e Flop
05.12.2012 00:00 di Marco Fornaro
Torna "Top e Flop", la rubrica riguardante le eccellenze e le delusioni di questo turno di campionato, ancora una volta ricco di emozioni e tantissimi gol.
TOP -
DAVIDE SUCCI (Cesena) - La copertina è, inevitabilmente, tutta sua. Tre reti da centravanti hanno condito una partita eccellente che non è servita però a regalare tre punti ad un Cesena in costante difficoltà che per risalire deve affidarsi al suo centravanti, in vena di gol pesanti. Devastante. VOTO 8.5
CRISTIAN GALANO (Bari) - Confeziona due perle da urlo, coadiuvate da una prestazione esemplare. Il talentino foggiano "rischia" di regalare una vittoria fondamentale ai biancorossi con reti sensazionali. Prima parte dalla sua retroguardia e dai 25 metri, dopo oltre 50 metri di campo, realizza il sorpasso dei pugliesi. Poi illude i tifosi con una bomba sotto l'incrocio del momentaneo 3-2, nuovamente ristabilito, poi, da Terranova. VOTO 8.5
ALESSANDRO CALORI (Brescia) - Inutile nasconderci, sta facendo miracoli. Il tecnico delle rondinelle già lo scorso anno aveva dimostrato grandi qualità e quest'anno con una rosa ricca di giovani interessanti, sta portando i lombardi nei piani alti della classifica. Lo schiaffo al Verona può regalare una svolta importante della stagione. Il quarto posto è sintomo di una continuità importante che l'allenatore sta offrendo. VOTO 8.5
MARCO SANSOVINI (Spezia) - E' decisivo, come al solito. A Pescara era andato in doppia cifra con Immobile e Insigne davanti a lui, quest'anno sta incantando la tifoseria ligure che, però, si aspetta ancora di più da una squadra che sembra andare in retromarcia. Avvio poco ricco di soddisfazioni, il gioco inizia a mostrarsi più fluido, ma sono troppi i punti persi per strada (vedi Cesena ed Empoli) e conquistati, soprattutto, grazie al centravanti romano. VOTO 8
FLOP -
GROSSETO - Colpevolizzare una sola persona è inutile, se diversi cambi in panchina non hanno portato ad un risultato, una motivazione ci sarà. L'imbarcata di Livorno, dopo un primo tempo ben giocato, fa male. L'ultimo posto in classifica inizia a preoccupare, la situazione è sempre più critica e il mercato di gennaio dovrà risultare fondamentale per provare a risollevarsi dai bassifondi della classifica. VOTO 4
ANDREA LISUZZO (Novara) - Precisazione doverosa. Il difensore ex Martina non ha disputato una partita eccessivamente sotto le righe. Ma in una situazione complessa come quella del Novara perdere punti è assolutamente vietato e uno svarione come il suo al 92' che permette ad Ardemagni di siglare il gol-vittoria, è inammissibile. VOTO 4.5
EUGENIO LAMANNA (Bari) - Dopo ottime prestazioni, l'estremo difensore biancorosso è sembrato in giornata no contro il Sassuolo. Commette una valanga di errori che rischiano di distruggere l'ottima gara del Bari. Si parte dalle lievi uscite insicure ed una respinta troppo corta per il gol di Missiroli, al disastro in uscita sul gol di Terranova e la papera finale che rischia di consegnare a Pavoletti le chiavi per aprire la porta della vittoria. Il neroverde fallisce la ghiotta occasione, salvando parzialmente il portiere barese. VOTO 4.5
VERONA - Anche qui bisogna commentare a livello generale. La macchina dell'Hellas è apparsa inceppata sin dalle prime battute, gioco poco fluido, un organico colmo di talenti che spesso finiscono con il pestarsi i piedi. E' naturale, poi, che dopo diverse gare vinte da cosiddetta "grande squadra", ovvero con le risoluzioni, spesso nel finale di gara, dei giocatori di maggior carisma e tecnica, la fortuna può girare di meno. Pretendere di vincere sempre nel quarto d'ora finale è impossibile, i difetti emergono e Mandorlini dovrà essere bravo a ripristinare il tutto e trovare la formula giusta. VOTO 5
FONTE: TuttoB.com
venerdì, dicembre 7th, 2012 | Posted by Daniele Andronaco
Verona-Ascoli, probabili formazioni e ultime dai campi
Gli obiettivi sono diversi ma il bisogno di fare risultato è simile per Verona ed Ascoli. La squadra di Mandorlini arriva dalla sconfitta nel derby col Brescia preceduta dal pareggio col Cesena e dalla ‘quasi’ sconfitta col Cittadella (mercoledì si giocano gli ultimi 8 minuti). Quella di Silva è reduce da tre pareggi consecutivi e spera di strappare un punto in casa di una grande, magari sognando una vittoria che manca da più di un mese.
VERONA: Formazione da ricostruire per Mandorlini, che deve rinunciare a Martinho, Laner, Cocco, Crespo e Fatic per problemi fisici, e agli squalificati Jorginho e Maietta. Cacciatore dovrebbe fare l’interno di centrocampo, con Ceccarelli centrale difensivo e Abbate e Albertazzi sulle fasce.
ASCOLI: E’ Colomba l’unico assente per Silva, che può quindi schierare la formazione tipo. Anche Zaza sta meglio e dovrebbe dunque riformarsi la coppia d’attacco con Soncin, vista raramente all’opera per i problemi dell’uno o dell’altro.
Probabili formazioni:
Verona (4-3-3): Rafael; Abbate, Moras, Ceccarelli, Albertazzi; Cacciatore, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Rivas. All.: Mandorlini.
Ascoli (3-5-2): Guarna; Ricci, Peccarisi, Faisca; Conocchioli, Di Donato, Loviso, Fossati, Pasqualini; Zaza, Soncin. All.: Silva.
giovedì, dicembre 6th, 2012 | Posted by Marco Orrù
Coppa Italia, due turni di stop per Cacciatore
Il giudice sportivo ha inflitto due giornate di squalifica, in Coppa Italia, al calciatore del Verona Fabrizio Cacciatore “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per avere, al 23° del secondo tempo, all’atto dell’ammonizione, rivolto all’Arbitro un’espressione irriguardosa”. Fermati, per un turno, anche Busellato, De Vito (Cittadella), Murolo (Juve Stabia). Tra i dirigenti, squalifica di un turno a Marchetti (Cittadella).
Marco Orrù
mercoledì, dicembre 5th, 2012 | Posted by Daniele Andronaco
Serie B, Cittadella-Verona continua il 12 dicembre
Si giocheranno mercoledì 12 dicembre a partire dalle 14.30 gli otto minuti finali di Cittadella-Verona, sospesa per nebbia il 24 novembre al 37′ del secondo tempo. Lo ha reso noto la Lega Serie B con un comunicato ufficiale.
mercoledì, dicembre 5th, 2012 | Posted by Daniele Andronaco
Serie B, ‘La B sul taccuino’: gli esperti premiano i migliori della 17a giornata
E’ Cristian Galano il trionfatore della 17a giornata de ‘La B sul taccuino‘, l’iniziativa della Lega Serie B che ogni settimana chiede a un gruppo di giornalisti che seguono il campionato cadetto, tra cui il nostro direttore Matteo Fantozzi, di premiare i migliori dell’ultimo turno. L’attaccante del Bari ha realizzato una ‘doppietta’ aggiudicandosi i premi di Miglior Giocatore e Miglior Giovane per la sua prestazione contro il Sassuolo. Due riconoscimenti anche per il Brescia, vittorioso nel derby col Verona: Miglior Squadra e Miglior Allenatore ad Alessandro Calori. Come gol più bello è stato scelto quello di Fofana del Lanciano contro il Cesena, preferito a quello di De Giorgio del Crotone e a quello di Caserta della Juve Stabia. Il gesto della giornata è invece il ricordo dei tifosi stabiesi per Agostino Di Somma, lo sfortunato sostenitore delle ‘vespe’ scomparso al seguito della squadra in trasferta a Firenze.
FONTE: SerieBNews.com
07.12.2012
Verona-Ascoli? Gasparini si... divide a metà
AMARCORD. Abbiamo rintracciato il difensore bresciano, doppio ex della sfida di domani: «Sono state due bellissime esperienze, io vorrei finisse in parità...»
«Sono contento per Mandorlini, giocammo assieme in bianconero, ai tempi di Rozzi. Prima o poi passerò a trovarlo, abbiamo vissuto stagioni molto belle...»
Sempre stato un mastino, lui. Una volta aveva capelli biondi e lunghi, lo chiamavano l'Angelo biondo. Un guerriero. Uno che braccava gli avversari, gli Altobelli e i Pulici, i Graziani e i Savoldi, mica uno scherzo. "Angelo, è roba tua" gli dicevano. E lui eseguiva. Gli toglieva l'aria, gli impediva di respirare, gli mordeva le caviglie, non un fenomeno di tecnica, ma un fenomeno di grinta. Giocava e taceva. Parole poche, interviste ancora meno. Mai piaciuta la prima pagina, mai cercato spazio che non fosse quello del campo. L'Angelo biondo ringhiava, chioma al vento e voglia di libertà, fedele alla consegna e felice di esserci senza andarlo a dire in giro. Brescia e Verona, Inter e Ascoli, quella che si dice una signora carriera. Poi a un certo punto, come in tante cose della vita, scende il silenzio. Esce di scena e ritrovarlo è difficile, perchè l'Angelo biondo non è cambiato per niente. Solo qualche capello in meno e qualche anno in più, qualche parola in più e qualche fuga in meno. E oggi? Angelo Gasparini è lì, in mezzo ai "suoi" ragazzi.
"Ma non faccio l'allenatore" sorride piano. L'Angelo biondo porta adesso i capelli rasati, forse per nascondere il tempo che passa dietro un "taglio" alla moda. I "suoi" sono i ragazzi della comunità dei Lautari, Pozzolengo, Brescia. Lì dove si ricostruiscono, o si cerca di farlo, ipotesi di vita e di domani. Dove si raccolgono i cocci di tackle sbagliati, disperatamente fuori tempo. Gasparini è lì, assieme agli amici, "quelli che mi hanno aspettato alla fine della carriera e mi hanno chiesto di dare una mano. Il fondatore, Angelo Bonomelli, è un mio amico. Mi chiese se volevo dargli una mano. Io avevo voglia di cambiare, accettai". Gasparini è tornato a casa, quando gli applausi sono finiti, dietro la porta di uno spogliatoio, alla fine di un'avventura da rivivere adesso senza un filo di nostalgia. Guarda indietro e racconta. Non cercategli parole facili e immagini a effetto. Non ne ha mai fatto uso quando giocava. Badava al sodo, una volta. E non è cambiato. "Rifarei tutto" ripete. Tutto.
"Anche l'esperienza che ho vissuto sulla mia pelle, a qualcosa dev'essere servita" dice. Era all'Ascoli, serie A, una signora carriera ancora da spendere, dopo le luci dell'Inter e di San Siro. "Cinque anni, ad Ascoli. Assieme a Verona, la parte più bella della mia carriera", ricorda oggi. Bella nonostante una "sbandata in curva", una di quelle che, purtroppo, possono sempre accadere. Finì "dentro", ai tempi dell'Ascoli, per una questione di droga. "Cocaina", si urlò allo scandalo. Normale. Uno dei primissimi casi in Italia. Allora sì, porca miseria, finì in prima pagina. Lo pescarono, pagò il suo debito. In silenzio, come sempre. Tornò in campo, la maglia del Monza, ultimi lampi di una signora carriera. "Ora basta", disse un giorno a pochi amici e alla famiglia, raccogliendo per l'ultima volta le sue cose infilate in borsa, come quando capisci che è l'ora di andar via. E per anni, molti anni, lunghi anni, Angelo Gasparini fu un semplice ricordo affidato all'archivio. "Il Verona? Ci rimasi una sola stagione, eravamo in serie B" ricorda. "In B, per via di una telefonata. Fu un grande campionato, andammo in A vincemmo lo spareggio di Terni, col Catanzaro". Un anno solo, «...ma di quelli che ti restano dentro. Verona e Ascoli? Io vorrei finisse in parità, per quello che mi hanno dato", confessa.
E' tornato a casa, l'Angelo biondo. Forse non ha mai raccontato la sua storia di campione, forse non la racconterà mai a quei ragazzi che assieme ad altri ha provato a riportare sulla strada. "Sto bene, qui, è un'esperienza importante, che ti arricchisce, che mi dà molto. Spero di dare altrettanto ai ragazzi. Non sempre è facile, anzi, spesso trovi molti ostacoli, anche in chi dovrebbe darti una mano. Ma lavorando assieme, impegnandoci ogni giorno, abbiamo compiuto passi importanti. C'è la cantina, ci sono i cavalli, i vigneti, mille cose da fare. Io mi occupo di rapporti con l'esterno, le banche, i clienti, quello che posso fare si fa...". Braccava i bomber e oggi marca stretto la vita, soprattutto quella degli altri, di chi ha provato a buttarla via e non ce l'ha fatta. Di chi è finito in fuorigioco, ma non ha perso la partita. Oggi come ieri, senza dire una parola in più ma senza cercare mai spazi che non fossero i suoi. "L'intervista? Lascia stare, forse è meglio". sospira. "Mi piacerebbe un giorno passare a trovare Mandorlini. Me lo ricordo ragazzo, ai tempi dell'Ascoli. Sono contento sia lì e stia facendo bene". E torna a lavorare, in mezzo a questa gente che il destino gli ha messo al fianco, sulla stessa strada Compagni di squadra, in una partita da vincere. Questa sì, a tutti i costi.
Raffaele Tomelleri
07.12.2012
Hellas, emergenza piena. Cacciatore, niente S. Siro
NEWS. Oggi rifinitura a porte chiuse per una squadra «decimata». Il difensore è stato infatti squalificato per due turni dopo l'espulsione subita nella gara di Palermo
Allenamento pomeridiano ieri per i gialloblù. Agli ordini di Mandorlini, il gruppo ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Martinho e Cocco hanno ripreso a correre, mentre Laner, Crespo e Fatic stanno procedendo nel percorso riabilitativo con sedute in palestra. Ricordiamo anche le assenze forzate di Abbate, altro infortunato, Jorginho e Maietta, squalificati. Il Giudice sportivo ha squalificato, per le gare di Coppa Italia, Cacciatore per due giornate. Il difensore era stato espulso nel finale di Palermo. Oggi la rifinitura a Sandrà a porte chiuse.
TOCCA A BORRIELLO. Sarà l'arbitro Francesco Borriello della sezione di Mantova a dirigere il match Hellas Verona-Ascoli, valido per la 18a giornata di Serie B in programma domani alle ore 15 allo stadio Bentegodi. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Tasso e Bolano, il quarto uomo sarà Brasi.
BIGLIETTI. Sono acquistabili, nei punti vendita Ticket One, VivaTicket e nelle filiali del Banco Popolare, i biglietti per la sfida domani con l'Ascoli. Domani i tagliandi saranno disponibili presso l'Hellas Verona Ticket Point (parcheggio A dello stadio "Bentegodi"), aperto dalle 11 fino al fischio d'inizio. Nei giorni di prevendita è inoltre possibile acquistare on-line i tagliandi. E' necessario essere dotati di stampate, in quanto verrà emesso il titolo definitivo di accesso (non sarà necessario convertire il titolo in altro biglietto essendo lo stampato già munito di codice a barre univoco che permette di accedere direttamente, tramite i cancelli d'ingresso, ai tornelli dello stadio). Best Union:al prezzo del biglietto e alla prevendita viene aggiunto un costo di servizio pari al 3% a biglietto. Per l'acquisto e tutte le informazioni relative al servizio: https://multichannel.bestunion.it / forumweb/multichannel.aspo = 102&t = fwebit. Ticket One: al prezzo del biglietto e alla prevendita viene aggiunto un costo di 2,50 euro a biglietto più un costo di servizio pari a 2,50 euro a ordine (un ordine può contenere fino a 4 biglietti).
06.12.2012
L'Hellas prepara lo «scatto» Quattro sfide da non perdere
UN TOUR DE FORCE. Ultimi impegni per chiudere il girone d'andata. Chi conquisterà il titolo di campione d'inverno? Il Verona dovrà affrontare in casa Ascoli e Juve Stabia, in trasferta sfiderà Empoli e Pro Vercelli Il 12 dicembre si va a Cittadella
La volata di Natale è già partita e l'Hellas ora deve rimontare. Sabato scorso i gialloblù si sono arresi a Brescia, il Livorno ha battuto il Grosseto, il Sassuolo ha strappato un pareggio a Bari. Adesso ci sono sei punti di distacco dalla seconda in classifica, sette dalla prima. Chi sarà campione d'inverno? Chi festeggerà il primo titolo della stagione alla fine del girone d'andata? È vero, dopo la giornata in programma il prossimo 26 dicembre, mancheranno altre ventun partite in occasione ma in più di un'occasione la squadra che ha chiuso in testa la prima fase della stagione ha centrato la promozione diretta in A. In questo caso il Sassuolo parte con il vento in poppa.
Nelle prime diciassette partite gli emiliani hanno vinto ben dodici volte, pareggiato tre e perso due con il Verona e con il Cittadella. Adesso dovrà affrontare il Modena nel derby cittadino poi la trasferta di Padova - incrocio pericoloso con l'ex mister Fulvio Pesa - poi riceverà in casa il Lanciano e chiuderà l'andata sul campo del Livorno, una sfida da brividi proprio all'ultima giornata. Comunque vada questa sarà una partita che favorirà il Verona, le prime della classe si «ruberanno» punti a vicenda. Un cammino da record anche per i toscani che finora hanno raccolto 38 punti con dodici vittorie, due pareggi e tre sconfitte, anche loro hanno perso con il Verona com'è successo al Sassuolo. Nelle ultime gare dell'andata la truppa di Nicola affronterà il Vicenza in trasferta, la Ternana all'Ardenza poi saranno a Brescia prima di chiudere il girone in casa con il Sassuolo.
In attesa di giocare gli otto minuti più recupero di Cittadella - si giocherà il 12 dicembre alle 14.30, si parte sul due a uno per i padovani - l'Hellas può lanciare la volata con quattro partite da non perdere. Sabato arriva l'Ascoli al Bentegodi, Mandorlini deve fare i conti con infortuni e squalifiche ma i marchigiani sono una formazione alla portata di Maietta e compagni Una settimana dopo trasferta a Pro Vercelli, la matricola piemontese ha solo 14 punti in classifica, ha vinto solo tre volte e perso nove ma si è rilanciata dopo la vittoria in casa con il Vicenza. Alla penultima d'andata i gialloblù riceveranno in casa la Juve Stabia, il giorno di Santo Stefano affronteranno l'Empoli in trasferta. Un vero e proprio tour de force considerando la partita di Coppa con l'Inter in programma a San Siro il 18 dicembre.
Sono tornate sotto anche le quarte in classifica. Qualche settimana fa per il ritmo indiavolato imposto dal terzetto di testa al campionato qualcuno sosteneva che si poteva assistere alla promozione diretta di tre squadre senza passare dai play off visto che basterebbero dieci punti di distacco. Ora questo non è possibile: Brescia, Padova e Varese hanno ridotto le distanze a sei lunghezze dal terzo posto. I biancoscudati tra due giornate incontreranno il Sassuolo, il Brescia alla penultima d'andata dovrà vedersela con il Livorno in casa, il Varese ha già cancellato i punti di penalizzazione e ora punta diretto ai play off affidandosi ai gol di Ebagua che ha fatto pace con i tifosi. Sono ferme a 25 punti e non hanno un calendario facile nelle ultime sfide del 2012 ma vista la situazione anche Modena e Juve Stabia sono tornate in gioco per i play off e non molleranno la presa tanto facilmente.
06.12.2012
No ai processi ma criticare è un diritto...
Rivedo i quattrocento di Palermo, partecipo alla gioia e al dolore di Andrea Cocco, sorrido e soffro con Daniele Cacia quando segna il gol della vittoria e pressa negli ultimi minuti della sfida in terra siciliana. Applaudo l'abbraccio di Bordin e Morini al rinato Valeri Boijnov, vedo Mandorlini quasi in lacrime esultare con le dita al cielo, forse penserà al babbo, come lo chiamano dalle sue parti, che non ha più. Che serata, che soddisfazione per tutti gli sportivi veronesi non solo per i tifosi dell'Hellas. Leggo i giornali dopo la grande impresa della «Favorita», anche se nel frattempo l'hanno intitolato al compianto «Barbera», indimenticato presidente dei rosanero. Scopro che il Verona giocherà con l'Inter undici anni dopo, appuntamento a San Siro per giocatori e tifosi.
Chi l'avrebbe mai detto pochi anni fa. Come mi sembra lontana Palermo, soprattutto dopo la sconfitta di Brescia. Possibile una trasformazione del genere? Perchè Cacia ha fatto uno scatto di settanta metri per cercare di ricevere il pallone di Abbate e l'ha messo dentro quasi inconsciamente e, invece, al «Rigamonti» ha tirato alle stelle praticamente un rigore in movimento su assist di Cacciatore? Perchè il gioco del calcio è anche questo... Il ko del Verona se volete è tutto qui. Una squadra forse compassata con gli esterni in difficoltà, non perchè non corrono, ma perchè a volte corrono male... Guardo al classifica di serie B e vedo che l'Hellas a venticinque giornate dalla fine è ad un passo dalla serie A diretta. Mi rendo conto che in questo periodo fra i infortuni e cali di forma, il Verona ha perso tanto, tantissimo. Pensate due partite e tre quarti su diciassette, perché le scommesse nel recupero sono aperte sul pareggio dell'Hellas, soprattutto se la zona di Cittadella sarà priva di gufi. Che disastro Mandorlini e i suoi ragazzi!!! Vuoi vedere che retrocediamo in serie C? Perché non cambiamo modulo e giochiamo con l'«1- 10?», sarebbe tutto facile: Rafael in porta e dieci attaccanti.
Perché commettiamo cosi tanti errori dietro? Che difesa ha il Verona? Tutto da buttare Per favore, siamo seri. Quella che è mancata a Brescia e soprattutto a Cittadella è stata la testa. Livorno, Varese, Sassuolo sono state tappe nelle quali, considerato anche la forza dell'avversario, la squadra gialloblù ha giocato con grande applicazione e determinazione. Ha sofferto ma non ha mai chinato il capo davanti agli avversari. Il carattere un tecnico lo può trasmettere a un gruppo, ma fino a un certo punto. La personalità, la capacità di dichiarare una gara finita e non concedere all'avversario di riaprirla, come è capitato a Cittadella, la devono avere i calciatori in campo. Questo semmai, oltre a qualche ritocco a gennaio, è il lato debole sul quale Mandorlini e la società dovranno lavorare durante il «mercato di riparazione».
Adesso la coperta è corta. Gepy Pugliese, Ivan Fatic, Jorginho, Andrea Cocco, Martinho, Simon Laner, Matteo Abbate e Mimmo Maietta nella sfida casalinga con l'Ascoli non ci saranno. L'emergenza è arrivata, speriamo finisca in fretta. Sabato sarebbe importante vincere, magari anche senza convincere... L'importante è far passare questo momento senza troppi danni.L'importante è che Armin Bacinovic vinca la sua prima partita seria da quando è al Verona. I tifosi sono preoccupati? Chissenefrega dei tifosi....Lo dico con grande rispetto s'intende, ma la storia, anche del Verona, è lastricata di presidenti che hanno dato retta alla piazza per poi rimetterci. Calma e gesso dunque, la gara è ancora aperta, la serie A resta l'obiettivo di tutti, ma serve più ottimismo. Serve l'entusiasmo dei quattrocento di Palermo. Criticare è un diritto, processare ora è fuori luogo e può solamente fare il gioco di chi, forse, non ha memoria, conoscenza o peggio non vuole il bene dell'Hellas.
06.12.2012
Ce l'ho, ce l'ho manca...
UN PORTIERE, UNA STORIA. Bergamasco, uno dei più bravi in assoluto
È Pizzaballa
Con quel nome, se lo ricordano tutti. «Chi, Pizzaballa? Ah, sì, l'era proprio forte». Se lo ricordano non solo per il nome, uno come Pizzaballa. Bravo, serio, portierone vero, fino al punto di meritare la Nazionale «Beh, non esageriamo - fa lui con grande modestia - ero solo il terzo portiere». Eppure si fece un mondiale, quando attorno la concorrenza era roba seria. «Ah sì, questo lo possiamo dire. Ho fatto in tempo a giocare con Sarti e Negri, con Zoff e Albertosi, Anzolin e Vieri. Mica facile farsi largo». Mica facile no. Ci volevano qualità da grande, non mancavano a Pizzaballa Pierluigi, bergamasco tutto d'un pezzo, cresciuto all'Atalanta e diventato grande alla Roma. Riprende: «Penso di essere stato un buon portiere. Velocità di spostamento, capacità di intuire il pericolo, di capire che cosa stava succedendo. E non mi lamento nemmeno di quello che ho avuto. Qui, a volte, si rischia di farla più grande di quello che è. Ogni epoca ha le sue regole, ogni tempo ha il suo calcio, i suoi eroi, piccoli o grandi che siano. Per questo non riesco a rimpiangere niente, né a pensare che uno come Pizzaballa avrebbe potuto fare di più. Va bene così, e basta». L'unico rimpianto, in realtà, il «Pizza» ce l'ha pensando proprio al Verona.
«Ma sì, furono tre anni molto belli, in una città stupenda, gente splendida, in una società dove comandava l'indimenticabile commenda Garonzi, un uomo d'altri tempi. Peccato per l'incidente alla spalla». Un crack che lo tenne a lungo lontano dal campo, che lo costrinse a guardare nonno Colombo e il ragazzino, il povero Giacomi. Ma che esaltarono la sua grinta, la sua voglia di tornare. La sua classe. «Era una bella squadra, ma di quel periodo ricordo soprattutto l'ambiente. Ideale per viverci. Mi fa piacere che a Verona sia nata Sara, mia figlia. Ecco perché, tra l'altro, mi sento molto veronese». Al Verona c'era arrivato da Roma, «ma non fu un passo indietro, anzi», si affretta a spiegare. «Ero intorno ai trent'anni, sentivo il bisogno di avvicinarmi a casa e di lasciar un ambiente comunque diverso da me. Allenamenti duri, pressioni, cercavo una via di mezzo tra la mia piccola Bergamo e la grande Roma. Verona era il posto giusto, rispondeva alle mie domande, a quello che sentivo dentro. E quando ci arrivai capii che quella non era una scelta sbagliata, anzi...». Oggi, Pierluigi Pizzaballa fa il ... «pensionato». Para i ricordi. E racconta. «Ho smesso di lavorare, sono stato alle giovanili dell'Atalanta, poi ho chiuso. D'altra parte, avevo giocato fino a 40 anni, mi sembrava giusto anche staccare la spina». Dopo Verona è passato dal Milan, tra l'altro. «Già, Verona non fu soltanto una parentesi sulla via di quello che qualcuno aveva già chiamato tramonto. Grazie a Verona e al Verona, finii al Milan, ricominciavo a salire...».
Come allenatore è sempre rimasto vicino all'Atalanta, come un figlio che torna a casa dopo aver girato l'Italia. «Ho lavorato a lungo nel settore giovanile, come preparatore dei portieri. Ho sempre lavorato con serietà e impegno. A pensarci bene, mi sa che siano le cose più importanti, in ogni lavoro. Nel calcio di ieri e tutto sommato, sa, anche in quello di oggi. In fondo, si dice spesso che il calcio è cambiato, ma a me, per certe cose, sembra proprio uguale a ieri. Serietà e impegno, se non hai queste doti, non vai da nessuna parte...». Il calcio che il «pensionato» Pizzaballa, «Pizza» per i compagni, guarda adesso con un po' di distacco. Lui, che ai suoi tempi diventò celebre anche per un nome raro e una figurina ancora più rara, quasi impossibile da trovare. I bambini dell'epoca, quelli cresciuti a panini e Panini, se la ricordano ancora. «Chi ti manca? Pizzaballa. Anche a me». Forse quelli come il «Pizza» non mancano soltanto a loro.
Raffaele Tomelleri
05.12.2012
Gardini allontana le nubi dal cielo dell'Hellas
OBIETTIVI&SPERANZE. «Questo è un gruppo che ha grandi qualità, ma ciò non vuol dire che possa vincere 3-0 ogni partita. E fino a due partite fa tutto era perfetto...». «Gli avversari? Pensiamo soprattutto a noi stessi, ad avere sempre l'atteggiamento giusto. Il Livorno ? No, non si fermerà. Lo spinge il ricordo di Morosini»
Il direttore generale dell'Hellas, Giovanni Gardini
Semplici racconti. Quelli già scritti su carta e quelli ancora da completare. L'Annuario e il Verona del campo. Giovanni Gardini segue tutto, vigila, sorride, stringe mani. Osserva il Verona dall'alto, con le distanze giuste e il giusto rispetto dei ruoli. Distribuisce responsabilità, allontana certi pensieri prima ancora che si avvicinino. C'era anche il direttore generale ieri alla libreria Grosso, Ghelfi & Barbato, in pieno centro. In mano l'Annuario che ha seguito in prima persona, in testa un articolato progetto da mandare avanti tutti insieme. A proposito di opere, a che punto è il libro che sta scrivendo il Verona di Mandorlini? «Partiamo da un presupposto. Il Verona è il Verona. L'Hellas è di Mandorlini al pari di Setti, Sogliano e di tutti i tifosi, di cui abbiamo massimo rispetto. Non c'è alcun tipo di contrapposizione in questo momento. C'è soltanto una partita e mezza che non è andata come si pensava. Solo pensare di vanificare il lavoro di anni ragionando in questo modo è un gioco che non mi piace molto».
Che Verona vedremo con l'Ascoli sabato? «La valutazione spetta a Mandorlini, lui sa fare molto bene il suo lavoro. E tocca ai giocatori, che sono gli interpreti dello spartito dell'allenatore. Noi abbiamo la consapevolezza e la tranquillità di vederli lavorare bene tutta la settimana, ma chi lavora sbaglia e ci può stare che una squadra costruita per raggiungere un certo tipo di risultati possa nell'arco di un campionato avere dei momenti in cui non ottiene il massimo. Non c'è scritto da nessuna parte che devi vincere tutte le partite per 3-0, anche se sei il più forte. Non bisogna avere questo assillo, né avere spade di Damocle sulla testa. Ognuno deve fare il suo, per raggiungere l'importante traguardo che ci siamo prefissati». Tutti sostengono che il Livorno si perderà per strada.
Capiterà? «No, non succederà. Perché il Livorno è posato su una base solidissima che è la base-Morosini. Da allora il gruppo si è cementato in modo impressionante. Tutto quello che di negativo c'era l'anno scorso si è tramutato in positività. Questa è la dimostrazione che quando uno ha dentro di sé voglia, motivazioni e determinazione può arrivare ad ottenere anche un risultato insperato sulla carta. Non significa che a noi tutto questo manchi, ma solo che un certo atteggiamento dobbiamo conservarlo per 42 giornate perchè gli altri ci aspettano al varco. Da favoriti abbiamo questo dovere morale».
Se l'aspettava così il campionato? «Bisogna soprattutto essere obiettivi e valutare le cose in modo sereno. Prima di Cittadella i risultati del Verona erano stati importanti ed il rendimento buono, abbiamo vinto meritatamente con Sassuolo e Livorno. Una defaillance ci può stare, non possiamo stravincere sempre. E soprattutto è importante l'obiettivo finale». Fra quelle che inseguono chi la impensierisce di più? «Noi dobbiamo guardare solo a noi stessi, gli altri ci devono interessare poco. C'è consistenza di organico, c'è professionalità, c'è qualità. Dobbiamo guardare solo in casa nostra, senza sprecare inutili energie».
I prossimi passi della società quali saranno? «Questo è il momento di consolidare la struttura in modo adeguato. Stiamo lavorando per trovare una nuova sede, abbiamo individuato dei lavori per lo stadio, iniziato la rizollatura del manto erboso d'accordo col Chievo. Sabato il Verona giocherà su un campo nuovo di zecca, magari le condizioni non erano quelle ideali per mettere i giocatori nelle migliori condizioni pur senza voler essere questa una scusante. È stato fatto un investimento importante perché si possa giocare su un manto sufficiente. Dobbiamo in generale cercare soluzioni vincenti, al pari della squadra».
Alessandro De Pietro
05.12.2012
«Zigo non c'è? Per forza, non ha più il fisico»
RICORDI, ANEDDOTI, NOSTALGIA. Bellissima serata, con tanti ex, alcuni arrivati da lontano, per stare assieme e rivivere tanti momenti che hanno fatto la storia gialloblù
Luppi prende in giro il suo amico. Tra i presidenti, ecco Chiampan e Pastorello. E come ospite d'onore, ecco il "mitico" Stacchini, eroe della Juve di Sivori
Calcio e amicizia, solidarietà e ricordi, abbracci e sorrisi. Tutto in una serata, là al Capitel di Avesa, dove "capitan" Franco Nanni ha convocato i "vecchi" che hanno fatto la storia dell'Hellas. Bellissima serata, tra facce qualche volta segnate dal tempo, ma illuminate come sempre dalla passione e da quel filo sottile di inevitabile nostalgia. I Gialloblù di ieri hanno dato ancora spettacolo. Ad accoglierli, anche, il d.g. Gardini, il team manager Mazzola e il responsabile della comunicazione Cometti, a rappresentare il Verona di oggi. Sala strapiena, tavoli zeppi di emozioni. "E' sempre bello ritrovarsi" ha detto Franco Nanni. "Qui dentro c'è la storia, non solo la nostra, ma quella di un'intera città".
Nanni era seduto al "tavolo della presidenza", vicino al presidente degli anni d'oro, Nando Chiampan. Un altro presidente, Pastorello, era invece in un altro tavolo, "...ma ho risposto volentierissimo all'invito". Tutti hanno fatto il possibile per esserci. Come Egidio Calloni, 60 anni compiuti pochi giorni fa, sempre molto legato all'Associazione degli Ex. "Sapete quanto Nanni e gli altri hanno fatto per me anche sotto l'aspetto morale" ha detto Calloni. "Esserci è anche un modo per ringraziarli e per sentirmi parte di questa grande squadra". Da Mirandola è arrivato Livio Luppi, che ha cercato invano di far coppia, come sempre, col suo amico Zigoni. "Sta male, ha l'influenza" ha detto Luppi. "Glielo dico sempre che non ha più il fisico...".
Luppi ha vissuto sulla pelle il dramma del terremoto. "Ma ho vissuto anche la vicinanza di questi meravigliosi compagni che hanno aiutato il mio paese in questo momento difficile. In questi casi, ti senti meno solo, capisci l'importanza e il valore dell'amicizia, che non è solo una parola astratta...". Da La Spezia, addirittura, ecco il mitico Basiliani, ancora una roccia. "Con i palloni di oggi - diceva - farei un gol a partita...". Specialista in punizioni, quando si apprestava a calciare, il Bentegodi ammutoliva. Lui, vicino a Osvaldo, ovviamente. Compagni di squadra di un'epoca indimenticabile, amici per sempre.
E poi, suddivisi qua e là, altri "squarci" di scudetto. Da Galderisi a Fanna, da Sacchetti a Ciccio Mascetti, da Marangon a Marco Anti. C'era pure la "leggendaria" Carla, che assieme a "Pista" Manfrin ha guidato per anni il magazzino, facendo un po' la seconda mamma per tutti. E ancora, ecco Bergamaschi e Baruffi, Pacione e Davide Pellegrini, Savoia e Majoli, Penzo e Gobbi, Nosè e Sirena, Gianni Bui e Sega e tanti, tanti altri. Ospite d'onore il grande Gino Stacchini. Un pezzo della Juve di Boniperti, Charles e Sivori. Amico di Nanni, che l'ha accompagnato. Ha stretto decine di mani, s'è divertito e commosso. E a un certo punto, ha preso dal taccuino un bel po' di figurine. Le sue, quelle della sua Juve. Le ha mostrate, orgoglioso di esserci stato. "Il nostro calcio era questo, serenità e semplicità. Com'è questa serata". Un calcio che manca terribilmente a tutti.
04.12.2012
Hellas da inventare con l'Ascoli, Mandorlini studia le alternative
INFERMERIA AFFOLLATA. Infortunati Fatic, Laner, Martinho e Cocco saranno squalificati anche Maietta e Jorginho. Quanti rebus a centrocampo: potrebbe giocare Cacciatore con Bacinovic e Hallfredsson oppure passare al 4-4-2
Chissà quali gialloblù estrarrà dal cilindro Mago Mandorlini per la partita con l'Ascoli? Una sfida molto delicata per l'Hellas che deve invertire la rotta dopo il passo falso di Brescia. Nelle ultime tre partite - in attesa di recuperare gli ultimi otto minuti di Cittadella - il Verona ha collezionato solo un punto e vede allontanarsi Sassuolo e Livorno che viaggiano a ritmi vertiginosi in vetta alla classifica. Serve assolutamente un risultato positivo ma il tecnico dovrà fare i conti con l'emergenza. Al Rigamonti Mimmo Maietta ha collezionato la quarta ammonizione del campionato e sarà squalificato per un turno, Jorginho è stato espulso e anche lui dovrà saltare la prossima partita al Bentegodi.
Ma non è finita. Alla lunga lista di infortunati che comprendeva già il «solito» Pugliese che s'è fermato alla prima amichevole, Martinho, Laner e Cocco, s'è aggiunto anche Ivan Fatic. Tornato in campo dopo un lungo periodo ai box, tormentato da una pubalgia che lo ha fatto allenare poco e male, il terzino serbo ha ritrovato il suo posto sulla fascia mel secondo tempo di Palermo e Mandorlini lo ha riconfermato dal primo minuto con il Brescia. Colpito duro a metà ripresa, Fatic ha lasciato il campo in barella. Una stagione sfortunata, non c'è che dire. I primi esami hanno escluso una frattura alla tibia ma lui dovrà star fermo almeno due settimane.
Chi giocherà sulla fascia sinistra? E chi giocherà in mezzo al campo? Il mister non ha nessuna intenzione di abbandonare la difesa a quattro, con Ceccarelli che prenderà il posto di Maietta a fianco di Moras potrebbe essere inserito sulla fascia destra Crespo anche se Abbate non ha fatto male a Palermo con Cacciatore a sinistra ma non si può escludere uno spostamento del jolly gialloblù a centrocampo a sostegno di Bacinovic e Hallfredsson. In questo caso Mandorlini potrebbe continuare con il suo 4-3-3 e chiudere il cerchio con un tridente offensivo formato da Cacia, Gomez e Bojinov. Per non «rivoluzionare» troppo la difesa, però, l'allenatore gialloblù potrebbe passare, almeno per una volta, a un 4-4-2 con Crespo da una parte, Cacciatore dall'altra Moras e Ceccarelli al centro con Bacinovic e Hallfredsson centrali davanti alla difesa, Gomez e Rivas o Grossi o Carrozza larghi sulle fasce, Cacia e Bojinov punti di riferimento in mezzo all'area avversaria.
In caso di 4-3-3 non si può escludere nemmeno l'impiego di Michelangelo Albertazzi che potrebbe giocare da terzino sinistro spostando Cacciatore in mezzo, oppure da interno di centrocampo come ha fatto nel secondo tempo di Palermo. Non sarà facile, questo è chiaro, ma l'Hellas dovrà assolutamente strappare i tre punti davanti al pubblico amico per riprendere la serie positiva al Bentegodi interrotta tre settimane fa dal pareggio casalingo con il Cesena. Un vero e proprio tour de force attende il Verona nel mese di dicembre, i gialloblù dovranno affrontare Ascoli, Juve Stabia e Modena in casa, Pro Vercelli ed Empoli in trasferta e il 18 dicembre se la vedranno al Meazza con l'Inter per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Sei partite molto impegnative che potranno dimostrare il vero valore di Ceccarelli e compagni, in vista della volata finale per la promozione diretta in serie A.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Conta la nostra mentalità"
Postata il 07/12/2012 alle ore 18:09
L'allenatore gialloblù alla vigilia della sfida con l'Ascoli: "Tanti assenti, ma non parliamo di emergenza. Giusto che qualcuno parli di crisi, ma noi siamo costruiti per vincere"
SANDRA' - Ecco le dichiarazioni dell’allenatore gialloblù Andrea Mandorlini, alla vigilia della sfida contro l’Ascoli in programma sabato 8 dicembre (ore 15): “Abbiamo qualche problema, ma non voglio sentir parlare di emergenza. Questa squadra è stata costruita per sopperire al meglio alle assenze e non conta il modulo che usiamo ma il modo di scendere in campo. L'Ascoli? Vengono da un buon momento e giocano un buon calcio, ma come ho detto molte volte dobbiamo fare affidamento sulle nostre forze e non guardare gli avversari. La qualità non ci manca, si deve tirare fuori tutto perché è una gara insidiosa. Anche perché le gare con l’Ascoli sono sempre state molto combattute, però vedo le motivazioni giuste per tornare subito al gol. Io ex bianconero? Con l’Ascoli ho segnato al Verona, un gol bellissimo. Ho ricordi stupendi, sono stati anni bellissimi. Lì sono cresciuto tanto come uomo, mi rimarrà nel cuore per sempre. Tour de force fino al 30 dicembre? Abbiamo poco tempo per pensare e allenarci e questo potrebbe anche essere un bene. La preparazione migliore per affrontare sfide difficili è giocare. Inoltre, con il passare dei giorni recupereremo alcuni ragazzi, così potremo avere anche più soluzioni. Albertazzi centrocampista? Lui e altri, come Abbate, hanno caratteristiche che bene si adattano a ruoli diversi. In questi momenti sono qualità molto utili perché in base all’evolversi della partita puoi modificare il modulo e fare cambi con tante scelte diverse. Tanti infortuni muscolari? Molti di quelli che abbiamo avuto sono capitati a giocatori nuovi, sicuramente, prima o poi, il cambiamento nel modo di allenarsi porta dei problemi. Però ribadisco, non vogliamo fasciarci la testa, nonostante i tanti infortuni in un periodo così ristretto non mi siamo mai capitati, abbiamo le risorse per fare bene. Il modulo? Non ho dubbi, vedrete sabato alle ore 15. L’importante è che ricominciamo a fare quello che sappiamo. I giornali parlano di crisi? E' giusto, non stiamo affrontando un buon momento e quindi ci può stare. Però io sono sicuro che ne verremo fuori”.
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Ascoli: 20 convocati
Postata il 07/12/2012 alle ore 18:10
Sono 3 portieri, 6 difensori, 5 centrocampisti e 6 attaccanti i gialloblù a disposizione dell'allenatore Mandorlini per la partita di sabato
SANDRA' - Dopo la rifinitura a Sandrà, l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 20 giocatori per la sfida contro l'Ascoli, in programma sabato 8 dicembre (ore 15) e valida per la 18a giornata del campionato Serie bwin. Non ci saranno gli infortunati Martinho, Laner, Pugliese, Fatic, Crespo e Cocco, oltre agli squalificati Jorginho e Maietta. Sono stati aggregati alla prima squadra 4 Primavera: si tratta del difensore Huston e dei centrocampisti Arzamendia, Owusu e Calvetti. Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 33 Berardi, 12 Nicolas.
Difensori: 5 Ceccarelli, 18 Moras, 29 Cacciatore, 3 Albertazzi, 13 Abbate, 2 Huston.
Centrocampista: 10 Hallfredsson, 24 Bacinovic, 28 Arzamendia, 31 Owusu, 32 Calvetti.
Attaccanti: 9 Grossi, 17 Carrozza, 8 Cacia, 21 Gomez Taleb, 7 Rivas, 30 Bojinov.
Ufficio Stampa
Sandrà: corsa in campo per Martinho e Cocco
Postata il 06/12/2012 alle ore 17:53
Allenamento differenziato per 5 gialloblù: il brasiliano e la punta hanno ripreso a correre, per Laner, Fatic e Crespo lavoro in palestra.
Venerdì la rifinitura a porte chiuse
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. Agli ordini di Mandorlini, il gruppo ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Martinho e Cocco hanno ripreso a correre, mentre per Laner, Crespo e Fatic stanno procedendo nel percorso riabilitativo con sedute in palestra. Venerdì la rifinitura a Sandrà a porte chiuse.
Venerdì (a porte chiuse): seduta mattutina (ore 10.30).
Sabato: Hellas Verona-Ascoli (ore 15).
Ufficio Stampa
Jorginho "Mastino del Bentegodi" con il Cesena
Postata il 06/12/2012 alle ore 18:45
Grazie ai voti raccolti dal centrocampista, nell'ultima sfida casalinga, si riduce a 10 voti il distacco da Martinho che guida la classifica con 128 preferenze. Cacia terzo a quota 87
VERONA - Luiz Frello Jorginho fa il bis e dopo la partita con il Sassuolo viene eletto migliore in campo anche contro il Cesena, avvicinandosi a Martinho che dopo 8 tappe resta comunque primo nella classifica generale de “Il Mastino del Bentegodi”, concorso promosso per la quattordicesima stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona FC.
Sono stati 18 i voti conquistati dal centrocampista gialloblù nella sfida con i romagnoli, 2 in più di Moras e Rivas; consensi anche per Domenico Maietta (12 le preferenze per lui), Valeri Bojinov (7), Simon Laner (4), Gomez Taleb e lo stesso Martinho (2 a testa).
L'esterno brasiliano resta leader con 128 voti, ma il margine su Jorginho (118) si assottiglia; leggermente più staccato Cacia, terzo a quota 87, mentre Moras sale al quarto posto con 54; Rafael è quinto con 51, Gomez Taleb sesto con 39, Maietta, Bojinov, Rivas e Laner chiudono la top ten rispettivamente con 36, 30, 28 e 24 voti. Alle loro spalle, Hallfredsson (22), Grossi Laner, Grossi (11), Cacciatore (8), Crespo (2) e Verdun (1)
I tifosi potranno ora votare “Il Mastino del Bentegodi” di Hellas Verona-Ascoli di sabato prossimo.
Ufficio Stampa
Sandrà: differenziato per 6 gialloblù
Postata il 05/12/2012 alle ore 18:30
Si tratta di Abbate, Crespo, Fatic, Laner, Cocco e Martinho: gli ultimi tre al lavoro presso l'Isokinetic. Jorginho, invece, ha ricominciato ad allenarsi con il gruppo
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. Il gruppo, agli ordini di Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Differenziato per 6 gialloblù: Abbate (leggero fastidio all'adduttore, giovedì si allenerà con il gruppo), Crespo e Fatic. Laner, Martinho e Cocco procedono nel percorso riabilitativo presso l'Isokinetic, dove hanno svolto terapie fisiche. Jorginho, invece, ha ripreso a lavorare regolarmente con i compagni.
Giovedì (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 15).
Venerdì (a porte chiuse): seduta mattutina (ore 10.30).
Sabato: Hellas Verona-Ascoli (ore 15).
Ufficio Stampa
Smartbox "Serie B": due partite a prezzo speciale
Postata il 05/12/2012 alle ore 18:45
Il cofanetto è in vendita su internet e presso le librerie Feltrinelli delle 22 città della Serie bwin, all'interno 2 biglietti validi per qualsiasi partita di Serie bwin
VERONA - Un cofanetto, due partite di Serie bwin. La Lega Serie B, in collaborazione con Smartbox, lanciano Smartbox® “Serie B”: all’interno due biglietti da utilizzare per qualsiasi partita della Serie bwin più una sorpresa speciale a soli 39,90 euro. Il cofanetto è in vendita sul sito internet www.smartbox.com/it , nelle librerie Feltrinelli delle 22 città della Serie bwin e presso Media World. Bello come regalo e semplice da usare: basta consultare la pratica guida contenuta all’interno, scegliere la partita e inviare una mail a biglietteriaserieb@lega-calcio.it.
Ufficio Stampa
Gardini: "La nostra ricetta è il lavoro"
Postata il 04/12/2012 alle ore 20:51
Il direttore generale intervenuto alla presentazione dell'Annuario 2012-13: "Manteniamo il giusto equilibrio, sia nei momenti in cui le cose sono positive sia quando sono negative"
VERONA - Ecco le dichiarazioni del direttore generale Giovanni Gardini, intervenuto durante la presentazione dell'Annuario gialloblù 2012-2013 alla Libreria Ghelfi Grosso & Barbato, evento al quale erano presenti l'allenatore Andrea Mandorlini, i calciatori Martinho e Hallfredsson, oltre al sindaco Flavio Tosi: "Una buona dose di preoccupazione ci dev'essere sempre, sia quando le cose vanno bene sia quando vanno meno bene. Ma la preoccupazione deve farci rendere conto di quelle che sono le nostre reali potenzialità e quindi deve darci il giusto equilibrio per vivere i momenti di euforia e i momenti in cui le cose non vanno come vorremmo. Si deve sempre avere il giusto equilibrio, tanta euforia dopo Palermo come era giusto che sia, ma bisognava tenere di più i piedi per terra. Mentre sabato, una battuta d'arresto ci mette nelle condizioni di valutare bene quelli che sono i nostri obiettivi. Non dimentichiamoci che non è scritto da nessuna parte che una squadra, seppur forte, deve vincere ogni match due o tre a zero. L'importante è andare in campo con la giusta determinazione e cercare di raggiungere un obiettivo importante. Ritiro? No, assolutamente. La ricetta è lavorare, ognuno per le proprie competenze e mansioni. E cercare di dare più di quello che sta dando perché magari oggi non è sufficiente per gli obiettivi che ci siamo prefissati. Stiamo rendendo sotto lo standard rispetto a una partita e tre quarti, perché prima di Cittadella andavamo come si doveva. Con molta serenità dobbiamo guardare bene dentro i risultati e dentro alla nostra qualità di squadra e andare avanti. Il presidente Setti è consapevole di questo e sa che nelle difficoltà si cresce e si può migliorare tutti insieme. Mandorlini? Con lui parliamo tutti i giorni, ognuno per i propri ruoli e non c'è da valutare niente figlia di una partita di episodi. Fiducia al mister? Non siamo un governo, dove la fiducia va votata. La fiducia si conquista con gli atteggiamenti, con i risultati. Ed è quello che ha fatto fino ad oggi Mandorlin. Il Livorno crollerà? No, perché il Livorno oggi si poggia su una base solidissima, è la base Morosini: questo ha cementato il gruppo in modo impressionante, tutto quello che di negativo c'era l'anno scorso, oggi si sta trasformando in positività. Questa è la dimostrazione di chi ha dentro le motivazioni, la voglia e la determinazione può arrivare ad ottenere un risultato che può sembrare insperato e difficile. Cinquantamila euro di multa al Verona e 10mila alla Juventus: come mai? Perché la legge è soggetta ad interpretazione, perché il giudice sportivo di Serie A è uno e in B è un altro. Purtroppo l'Italia è il paese delle interpretazioni e non delle certezze. E qui abbiamo avuto un'altra dimostrazione di questo".
Ufficio Stampa
Cittadella-Hellas Verona: si gioca mercoledì 12 dicembre
Postata il 05/12/2012 alle ore 12:52
VERONA - Sarà mercoledì 12 dicembre (ore 14.30) il giorno stabilito dalla Lega Serie B per recuperare il match fra Cittadella ed Hellas Verona, valido per la 16a giornata del campionato Serie bwin ed interrotto per nebbia. Si riprenderà dal 37' del secondo tempo sul risultato di 2-1 per i padroni di casa.
Ufficio Stampa
Inter-Hellas Verona: info prevendita
Postata il 05/12/2012 alle ore 11:15
Tagliandi disponibili del Settore Ospiti (5.500 posti) per la trasferta di Milano in programma martedì 18 dicembre presso il circuito Best Union
VERONA - In riferimento agli ottavi di finale di TIM Cup in programma martedì 18 dicembre (ore 21), l'F.C. Internazionale ha comunicato le modalità di prevendita dei biglietti per la sfida con l'Hellas Verona. I tagliandi del Settore Ospiti dello stadio Meazza (capienza 5.500 posti; costo tagliando 5 euro + diritti di prevendita), sono acquistabili dai possessori della Tessera del Tifoso, muniti di un documento originale d'identità, presso il circuito Best Union abilitati alla vendita del Settore Calcio Ospiti e disponibili fino alle ore 19 di lunedì 17 dicembre.
Per i residenti della Regione Veneto sarà possibile acquistare i biglietti di tutti i settori dello stadio Meazza, purché in possesso della Tessera del Tifoso, che deve essere presentata in originale (non sono ammesse copie) al momento dell'acquisto.
Consulta l'elenco completo dei punti vendita: http://multichannel.bestunion.it/forumweb/multichannel.asp?p=0&o=102&t=FWEBIT
Ecco, di seguito, i punti vendita nel veronese:
Tabaccheria di Perbellini Alberto, via Castello 19, Castel d'Azzano (Vr)
Bar Luxor, via 11 Aprile 1848 29, Castelnuovo del Garda (Vr)
Nuova Peter Pan, via Bertoldi 27, Pescantina (Vr)
Invidia Caffè, piazza IV Novembre 8/E, Povegliano Veronese (Vr)
Edicola De Togni, piazza Umberto I 70/B, San Giovanni Lupatoto (Vr)
Punto Partenza Viaggi, Corso Vittorio Emanuele II 10, Soave (Vr)
Boxoffice Verona, via Pallone 12/A, Verona
La Sfinge, via Pier Fortunato Calvi 12/A, Verona
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
VITA DA EX: Manuel MANCINI: 'A Salerno si sta bene, non escluderei un futuro qui...'
CHAMPIONS LEAGUE: La JUVE batte lo SHAKTAR e si aggiudica il primo posto nel girone! Inutile il 6 a 1 del CHELSEA sul BATE BORISOV, i 'blues' fanno strada a GALATASARAY e CELTIC
CALCIOPOLI: Sconto per GIRAUDO che passa da 36 a 20 mesi di reclusione per associazione a delinquere (e forse se insiste un altro po' gli abbuonano tutta la pena chiedonogli pure scusa), assolto l'ex presidente AIA Lanese e i due ex arbitri Pieri e Dondarini...
CALCIO&VIOLENZA: Episodio mostruoso in Olanda dove un guardalinee è stato preso a calci e pugni fino alla morte! Gli assassini hanno fra i 15 e i 17 anni...
CHAMPIONS LEAGUE: Cade il MILAN con lo ZENIT ma la qualificazione non è a rischio, poker del REAL con l'AJAX, cade l'ARSENAL in Grecia...
NBA: Kobe BRYANT nella storia! E' il più giovane di sempre ad aver realizzato 30.000 punti! I BULLS 'sbancano' Cleveland. Ancora una sconfitta per i LAKERS! Cambio di simbolo per gli HORNETS di New Orleans che diventerebbero PELICANS? In quel caso a Charlotte abbandonerebbero il 'BOBCATS' per tornare al più antico e blasonato HORNETS...
CHELSEA, GOLEADA INUTILE. GALATASARAY E CELTIC AVANTI
Mercoledì 05 Dicembre 2012 - 22:58
LONDRA - Non basta una goleada al Nordsjaelland e la prima vittoria per Rafa Benitez, il Chelsea vince 6-1 nell'ultima partita del girone E della Champions League. In virtù della vittoria della Juventus, i campioni d'Europa in carica sono stati infatti eliminati dalla competizione. I gol: al 38' pt David Luiz (rig.) 47' pt e 11' st Torres, al 6' st Cahill, al 18' st Mata, 26' st Oscar. Di John al 1' del secondo tempo il gol del Nordsjaelland.
GRUPPO F
BAYERN MONACO - BATE BORISOV: 4-1
Bayern Monaco batte Bate Borisov 4-1 in una partita della 6/a giornata del gruppo F di Champions League. I gol: al 22' pt Gomez 8'st Muller 21'st Shaqiri 38'st Alaba. Al 44' st Filipenko per il Borisov.
LILLE - VALENCIA: 0-1
Lilla-Valencia 0-1 in un incontro della 6/a giornata del gruppo F di Champions League. Il gol vittoria lo ha messo a segno Jonas al 36' pt su rigore.
GRUPPO G
CELTIC - SPARTAK MOSCA: 2-1
Celtic batte Spartak Mosca 2-1 in una partita della 6/a giornata del gruppo G di Champions League. I gol: nel primo tempo al 21' Hooper, momentaneo pareggio dello Spartak al 29' con Ari. Nel secondo tempo al 37' Commons su rigore segna il gol qualificazione per il Celtic.
BARCELLONA - BENFICA: 0-0
Barcellona - Benfica 0-0 in un incontro della 6/a giornata del gruppo G di Champions League.
GRUPPO H
MANCHESTER UNITED - CLUJ: 0-1
Manchester United - Cluj 0-1 in una partita della 6/a giornata del gruppo H di Champions League.Gol partita di Dos Santos all'11' st.
BRAGA - GALATASARAY: 1-2
Sporting Braga-Galatasaray 1-2 in una partita della 6/a giornata del gruppo h di Champions League. Con questa vittoria il Galatasaray si è qualificato per gli ottavi. I gol: Mossoro al 32' pt, poi rimonta del galatasaray a segno con B.Yilmaz al 13' st e A. Yilmaz al 33' st.
JUVE, 1-0 ALLO SHAKHTAR: PRIMO POSTO NEL GIRONE -FOTO/PAGELLE
Giovedì 06 Dicembre 2012 - 08:51 di Timothy Ormezzano
TORINO - Impresa Juve. Supera l'esame Shakhtar Donetsk e agguanta il pass per gli ottavi di Champions come prima forza del gruppo E. Il regalo per il presidente Agnelli (37 anni oggi) è una vittoria d’oro, in tutti i sensi: oltre al bonus di 4,5 milioni di euro, da spendere sul mercato di gennaio, l'indotto (incasso e diritti tv) del doppio confronto in calendario tra febbraio e marzo. Il 20 dicembre, a Nyon, la Juve si augura di pescare un avversario comodo come il Celtic, e non lo spauracchio Real Madrid. «Chi scelgo? Il Real, visto che al Bernabeu non ho mai giocatoo», azzarda Bonucci. «Siamo consapevoli di poter andare lontano», dice Marotta.
In Ucraina, il massimo risultato con il minimo sforzo. Decide un gollonzo al 56': Lichtsteiner, in fuorigioco non segnalato, crossa per Giovinco che bucando il pallone provoca l’autogol in spaccata di Kucher. «Ma il mio movimento è stato decisivo», reclamerà Sebastian. Conte, ultima volta da leone in gabbia, ringrazia il cielo con tre segni della croce. «Siamo contenti che Antonio torni in panchina. La sua assenza si è fatta sentire, ma siamo riusciti a venirne fuori. Questa vittoria ci riempie di orgoglio», dirà Alessio. La Juve non ruba comunque niente a uno Shakhtar un bel po’ vacanziero, all'ultimo sforzo prima del rompete le righe.
I bianconeri prendono il pallino al 20', quando reclamano un rigore per una “parata” di Fernandinho. Ci sarebbe voluto l’arbitro Nijhuis che, soltanto nel primo tempo di Chelsea-Norsdjealland (6-1 per gli inglesi, che scivolano in Europa League), fischia tre penalty per altrettanti falli di mano. Il clou alla mezz'ora, quando Vucinic libera Giovinco che spreca sfiorando il palo. Shakhtar più pimpante nella ripresa ma niente che possa spaventare la Signora.
KOBE BRYANT NELLA STORIA NBA: È IL PIÙ GIOVANE A RAGGIUNGERE 30MILA PUNTI
Giovedì 06 Dicembre 2012 - 07:51
LOS ANGELES - Kobe Bryant, il cecchino dei Lakers, è divenuto il più giovane giocatore a raggiungere i 30.000 segnati in carriera nella Nba. Bryant ha raggiunto il traguardo stanotte nella vittoria della sua squadra per 103-87 contro i New Orleans Hornets. Aveva bisogno di 13 punti per la prestigiosa meta e ha segnato il 13/o e 14/o punto con una sospensione a un minuto da metà gara. A 34 anni, è il quinto giocatore a raggiungere quota 30.000, dopo Kareem Abdul-Jabbar (38.387), Karl Malone (36.928), Michael Jordan (32.292) e Wilt Chamberlain (31.419). «È un grande onore» aveva commentato in settimana il cinque volte vincitore dell'anello Nba di fronte alla prospettiva del traguardo vicino. «Quando senti questi nomi, essere in questa compagnia, è sempre molto molto speciale». Alla domanda se avesse mai immaginato da giovane di arrivare a questo record, Bryant ha replicato:«Quando ero bambino (ha trascorso parte dell'infanzia in Italia, il padre ha giocato a Cantù), la sola cosa a cui miravo era l'anello del titolo Nba, quella era la cosa più importante».
BELINELLI TRASCINA I BULLS A CLEVELAND. GALLINARI KO, BARGNANI SUPERFLOP -VIDEO
Giovedì 06 Dicembre 2012 - 10:31
CHICAGO - Kobe Bryant supera i 30.000 punti, Marco Belinelli si regala la miglior prestazione stagionale, Danilo Gallinari e Andrea Bargnani vanno k.o. in trasferta. C'è di tutto nella ricchissima nottata Nba, che va in archivio con l'ennesimo record della stella dei Los Angeles Lakers.
I californiani (9-10) vanno a vincere 103-87 in casa dei New Orleans Hornets (5-12) e Bryant firma 29 punti. Con il bottino, la guardia arriva a quota 30.016, diventando il quinto giocatore nella storia della lega a superare quota 30.000. Ora fa parte dell'esclusivo club che comprende Kareem Abdul-Jabbar (38.387), Karl Malone (36.928), Michael Jordan (32.292) e Wilt Chamberlain (31.419).
Rispetto agli altri 'totem', Bryant realizza l'impresa ad un'età più verde, a soli 34 anni e 104 giorni, ma 'usà più partite (1.179). Il numero 24, che segna 17 punti nel primo tempo della sfida, griffa il match anche con 6 rimbalzi e 4 assist. Dwight Howard contribuisce con 18 punti e 8 rimbalzi. «È un grandissimo onore», dice Bryant godendosi la serata speciale, a cui assiste anche il commissioner della lega, David Stern.
L'exploit arriva contro New Orleans, la squadra da cui Bryant è stato scelto nel draft 1996. «Nello sport c'è sempre la sensazione che si chiuda un cerchio», commenta. Tra i tanti complimenti, arriva anche la battuta di coach Mike D'Antoni: «Il record? Vuol dire che Kobe sta diventando vecchio».
BELINELLI 23 PUNTI E VITTORIA Marco Belinelli non è nella storia della Nba ma merita una menzione speciale per i 23 punti con cui trascina i Chicago Bulls (9-8) al 95-85 sul parquet dei Cleveland Cavaliers (4-15). La guardia bolognese vive la prima gara da protagonista nella sua avventura con i tori e mostra finalmente il meglio del proprio repertorio su entrambi i lati del campo.
In quintetto per la seconda gara consecutive, in 39'39« chiude con 7/15 al tiro (2/8 da 3 punti) e 3 rimbalzi. Il numero 8, top scorer davanti a Luol Deng (22 punti), si mette in moto nel primo periodo, segnando 10 punti e mettendo la gara sui binari giusti per Chicago, che sotto canestro può contare sui concreti Joakim Noah (13 punti e 15 rimbalzi) e Carlos Boozer (10 punti e 12 rimbalzi).
«È stato positivo trovare subito il ritmo giusto e i miei compagni mi hanno cercato. Ho provato ad essere aggressivo e a dare il massimo», dice Belinelli, efficace anche in difesa e protagonista di un episodio particolare nel finale di match: commette un fallo 'robusto' su Jeremy Pargo e, come risposta, rimedia una pallonata in pieno volto. «Sapevamo tutti che Marco avrebbe potuto fare la sua parte -dice Deng-. Ha faticato un pò, doveva abituarsi a giocare con noi. Ma stiamo sistemando tutto».
GALLINARI KO AD ATLANTA Con la vittoria dei Bulls, si esauriscono le note liete per la pattuglia italiana. Danilo Gallinari segna 16 punti, con un modesto 3/10 dal campo, nella sconfitta che i Denver Nuggets (9-10) subiscono per 108-104 sul campo degli Atlanta Hawks (10-5). L'ala italiana, che raccoglie 5 rimbalzi e 4 assist, si segnala per un perfetto 10/10 ai liberi.
Denver prova a capitalizzare l'ottima prova di Ty Lawson (32 punti con 12/16 al tiro) ma si arrende in volata, quando proprio il play perde un pallone 'sanguinoso' e consente a Josh Smith (16 punti) di volare in contropiede per suggellare il successo firmato soprattutto dai 25 punti di Al Horford.
FLOP BARGNANI In California, infine, stecca Andrea Bargnani. Solo 8 punti in 26'42« con un pessimo 3/14 per il lungo romano, solo comprimario nel 100-107 che condanna i Toronto Raptors (4-15) alla quindicesima sconfitta stagionale contro i non irresistibili Sacramento Kings (5-12).
I canadesi si arrendono nonostante l'ispirato Kyle Lowry (34 punti e 11 assist. In difesa, non trovano le contromisure per arginare DeMarcus Cousins (25 punti e 13 rimbalzi) e Tyreke Evans (23 punti), che sul 95-95 infila 2 triple decisive e spezza in due la partita.
CALCIOPOLI, UN ANNO E 8 MESI A GIRAUDO. ASSOLTI LANESE E DUE EX ARBITRI
Mercoledì 05 Dicembre 2012 - 17:33
NAPOLI - Un anno e 8 mesi è la condanna inflitta dalla Corte di appello di Napoli all'ex ad della Juve Antonio Giraudo che in primo grado era stato condannato a tre anni di reclusione. Giraudo è stato condannato per associazione per delinquere e un unico episodio di frode sportiva relativo alla partita Juve-Udinese (2-1).
La Corte ha rigettato l'impugnazione del procuratore generale nei confronti di altri imputati che erano stati assolti in primo grado. «La Corte - ha spiegato il pg Carmine Esposito - ha riconosciuto la sussistenza del reato associativo».
Sono stati assolti l'ex presidente dell'Aia Tullio Lanese e gli ex arbitri Tiziano Pieri e Paolo Dondarini che erano stati condanni in primo grado dal gup con rito abbreviato.
CHAMPIONS, POKER DEL REAL. LAVEZZI-GOL NEL PSG -VIDEO
Mercoledì 05 Dicembre 2012 - 01:44
PARIGI - Grazie ad un gol del 'Pocho' Lavezzi, il Paris Saint Germain batte 2-1 il Porto e conquista il primo posto del girone A della Champions League. I gol: 29' pt Thiago Silva, 33' pt Martinez, 16' st Lavezzi.
DINAMO ZAGABRIA - DINAMO KIEV: 1-1
Dinamo Zagabria-Dimano Kiev 1-1 in un incontro dell'ultima giornata del girone A di Champions League. I gol: Yarmolenko 45' pt, Krstanovic 45' st su rigore.
GRUPPO B
MONTPELLIER - SCHALKE 04: 1-1
Montpellier e Schalke 04 1-1 in una partita del gruppo B della Champions. Reti di Hoewedes all'11' st e Herrera (M) al 14' st.
OLYMPIACOS - ARSENAL: 2-1
Olympiakos Pirer batte Arsenal 2-1 in un incontro dell'ultima giornata del girone B di Champions League. I gol: Rosicky 38' pt, Maniatis 1' st e Mitroglou 28 st.
GRUPPO D
BORUSSIA DORTMUND - MANCHESTER CITY: 1-0
Borussia Dortmund batte Manchester City 1-0 in una partita del gruppo D della Champions League. Rete di Schieber al 12' st.
REAL MADRID - AJAX: 4-1
Real Madrid batte Ajax 4-1 in una partita del gruppo D della Champions. Queste le reti: nel pt 13' Cristiano Ronaldo, 28' Callejon; nel st 4' Kakà, 14' Boerritger, 43' Callejon.
GRUPPO C
MALAGA - ANDERLECHT: 2-2
Malaga e Anderlecht 2-2 in una partita del girone C della Champions, di cui fa parte anche il Milan. Queste le reti: nel pt 45' Duda (M); nel st 5' Jovanovic, 16' Duda, 44' Mbokani.
IL MILAN CADE CON LO ZENIT, GOL DI DENNY -FOTO/PAGELLE
Mercoledì 05 Dicembre 2012 - 08:03 di Massimo Sarti
MILANO - A San Siro prende tutto lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti. La vittoria per 1-0 sul Milan, il ripescaggio in Europa League e il milione di euro che l’Uefa assegna per ogni successo in Champions. Per i rossoneri prosegue invece la serie negativa nei match con la qualificazione già in tasca. Aggiornando la statistica snocciolata da Adriano Galliani, il Milan nei tempi recenti ha una affermazione, due pareggi e adesso sei sconfitte. Si delineano per Ambrosini e compagni, secondi nel gruppo C dietro al Malaga (senza mai vincere a San Siro...), i possibili avversari negli ottavi di finale. In attesa delle ultime partite di stasera, dall'urna potrebbero uscire il Barcellona, il Manchester United, il Borussia Dortmund, lo Schalke 04 e soprattutto il Paris Saint-Germain di Ancelotti, Ibrahimovic e Thiago Silva in quello che sarebbe uno scontro suggestivo.
BELINELLI TITOLARE, BULLS KO CON INDIANA. PERDONO ANCHE HEAT E LAKERS -VIDEO
Mercoledì 05 Dicembre 2012 - 10:28
CHICAGO - Marco Belinelli gioca titolare ma non incide nella sfida persa da Chicago in casa contro Indiana. I Bulls sono stati sconfitti per 80-76. La guardia azzurra, che complice l'infortunio di Rip Hamilton parte nel quintetto iniziale per la prima volta da quando è a Chicago, resta in campo 24' e chiude con il magro bottino di 6 punti (2/4 da due, 0/1 da tre, 2/4 tl), 3 rimbalzi e un assist. Nate Robinson mette a referto 19 punti, ma non basta ai Bulls. Fra i Pacers, al quinto successo nelle ultime sette partite, in evidenza Paul George con 34 punti.
Fra le altre partite giocate nella notte da segnalare il ko dei campioni in carica di Miami in casa contro i Washington Wizards per 105-101. Gli Heats non capitalizzano la tripla doppia di LeBron James (26 punti, 13 rimbalzi e 11 assist) e i 24 punti di Dwyane Wade. I Wizards ottengono così a sorpresa la seconda vittoria stagionale trascinati da Jordan Crawford, autore di 22 punti, di cui due fondamentali dalla lunetta a 6«9 dalla sirena.
Finiscono al tappeto anche i Lakers battuti 107-105 dagli Houston Rockets e 'traditi' da Kobe Bryant. La stella di Los Angeles mette a referto 39 punti ma nel finale sbaglia la tripla del possibile sorpasso.
Per la squadra di coach D'Antoni, che ha dovuto fare a meno di Pau Gasol fermato da una tendinite alle ginocchia, è la terza sconfitta nelle ultime quattro partite. I Rockets, alla quinta vittoria nelle ultime sei gare, si godono alla grande la migliore prestazione stagionale di Toney Douglas (22 punti) e il 'career-high' di Greg Smith (21 punti).
RISULTATI I risultati delle partite della regular season del campionato Nba: Philadelphia 76ers - Minnesota Timberwolves 88-105; Washington Wizards - Miami Heat 105-101; Brooklyn Nets - Oklahoma City Thunder 111-117; Houston Rockets - Los Angeles Lakers 107-105; Memphis Grizzlies - Phoenix Suns 108-98; Chicago Bulls - Indiana Pacers 76-80.
NBA, GLI HORNETS TORNANO A CHARLOTTE. A NEW ORLEANS ARRIVANO I 'PELLICANI'
Mercoledì 05 Dicembre 2012 - 13:12
NEW ORLEANS - Dai calabroni ai pellicani. I New Orleans Hornets si apprestano a cambiare nome e a diventare i New Orleans Pelicans probabilmente già dalla stagione 2013-2014, come riferisce Yahoo! Sports. La svolta non è una sorpresa completa visto che Tom Benson, proprietario della squadra da aprile, sin dal proprio arrivo ha prospettato l'ipotesi di un nuovo 'battesimo'.
La scelta del pellicano come simbolo è di fatto un omaggio alla Louisiana: l'uccello compare sulla bandiera e sul sigillo dello stato di cui è simbolo. Benson, tra l'altro, già possiede i diritti sul nickname Pelicans. Il marchio Hornets non resterebbe inutilizzato.
I Charlotte Bobcats attendono novità e potrebbero ripristinare il binomio che si è sciolto nel 2002, quando la squadra ha lasciato il North Carolina per trasferirsi a New Orleans. I Bobcats sono nati nel 2004-2005.
FONTE: Leggo.it
05.12.2012
Guardalinee ucciso a calci: ora l'Olanda è sotto choc
IL CASO. I tre ragazzini colpevoli accusati di omicidio colposo e violenze
AMSTERDAM Omicidio colposo e violenza: queste le accuse che saranno mosse ai tre adolescenti arrestati per aver picchiato a morte, domenica scorsa, un guardalinee al termine della partita amichevole a cui avevano partecipato. Lo ha reso noto l'ufficio del pubblico ministero che si occupa del caso. Secondo la stampa locale gli investigatori non hanno escluso la possibilità che, nell'ambito delle indagini, possano essere compiuti altri arresti. I tre ragazzini in carcere, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, sono per ora in isolamento e possono avere contatti solo con i loro avvocati.
Domani compariranno in tribunale dove gli saranno notificati i capi d'imputazione e il giudice deciderà se prolungare o meno lo stato di custodia cautelare. Intanto, in segno di lutto e di rispetto per la vittima, l'associazione calcistica olandese ha deciso la sospensione di tutte le partite tra squadre dilettantistiche. Inoltre, prima dell'avvio degli incontri tra le squadre dei principali gironi professionisti sarà osservato un minuto di silenzio. Ovvio lo choc che dall'Olanda si è esteso a tutte le massime istituzioni del pallone internazionale. Il presidente della Fifa Joseph Blatter si è detto «profondamento scioccato», l'ex asso del Milan Gianni Rivera, parlando di «fatto allucinante», ha aggiunto: «Quello che mi preoccupa di più è lo spirito di emulazione».
E il consiglio del Nieuw-Sloten, il club dove giocavano i tre minorenni, ha deciso di espellerli ed ha ritirato le squadre da tutte le competizioni in programma nel fine settimana. «Siamo profondamente choccati», è scritto in una nota pubblicata sul sito internet del club. «Siamo vicini alla famiglia e esprimiamo la nostra solidarietà al Buitenboys». Richard Nieuwenhuizen, 41 anni, è morto poche ore dopo essere stato ricoverato in ospedale in seguito all'aggressione subita domenica da tre giocatori di una squadra dilettante di Amsterdam che si era recata in trasferta. A quanto si è appreso l'uomo era il padre di un giovane che giocava in una delle due squadre.
FONTE: LArena.it
LEGA PRO
Salernitana, Mancini: "Non escludo un futuro qui"
05.12.2012 23.06 di Elisabetta Zampieri
Il centrocampista della Salernitana Manuel Mancini è intervenuto per parlare del proprio futuro nel club campano. Ecco quanto riportato da Calcionapoli24: "Qui mi trovo bene, sono a mio agio, c'è una società solida che paga gli stipendi. Se a gennaio arrivasse una offerta dalla B? Ipocrita se dicessi che non ci penserei un attimo. Ma dico pure che non mi piace lasciare le cose a metà. Sono in prestito dal Verona ma nulla vieta di pensare che ci possa essere un domani bello, roseo e duraturo a Salerno. Nel futuro vedo solo successi, solo vittorie: Salerno è una città che nel calcio ha bisogno di rialzare la testa e questo torneo somiglia un po' a quello che ho già vinto in C2 a Taranto, altra piazza ambiziosa ed esigente".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com