VERONA 1-0 BRESCIA: PICHLMANN acciuffa i 3 punti nel finale con un gol alla DEL PIERO! Vittoria importantissima contro un BRESCIA presentatosi al 'Bentegodi' tutt'altro che dimesso nonostante venisse da quattro sconfitte consecutive...
LE IMPRESSIONI
La gara di Sabato ha lasciato qualche scoria in entrambe le squadre ma il BRESCIA, essendo mediamente più giovane, ha potuto recuperare meglio (e poi l'HELLAS ha iocato gran parte dell'ultima partita in inferiorità numerica).
Primo tempo sostanzialmente equilibrato con la principale occasione gol fornita da GOMEZ TALEB: il BRESCIA è partito in velocità ma piano piano è uscito l'HELLAS, nel secondo tempo con un calo ulteriore delle forze fisiche il tema della gara si è mantenuto sugli stessi livelli: il VERONA a fare la gara ed il BRESCIA a ripartire con le fulminee galoppate di SCAGLIA ed EL KADDOURI.
Alla fine il VERONA pesca il jolly con il redivivo PICHLMANN condannando il BRESCIA alla quinta sconfitta di fila (e forse il suo tecnico all'esonero) non meritando appieno i 3 punti ma rifacendosi sicuramente per gli ultimi episodi dubbi che hanno fatto gridare allo scandalo perfino il presidente MARTINELLI (anche oggi un atterramento in area bresciana che ha del clamoroso).
3 punti fondamentali agguantati, ironia del destino, grazie ad un gran gol dell'austriaco che nemmeno dopo l'infortunio a BJELANOVIĆ e la stanchezza (giustificatissima) di FERRARI, era partito dall'inizio oggi (nonostante sia quello che in cadetteria ha segnato più di tutti i suoi compagni).
Solita grande gara di HALLFREDSSON ma anche di DONINELLI che entrato a freddo a sostituire RUSSO non ha assolutamete demeritato dialogando benissimo con i compagni di squadra e andando anche al tiro quando è stato chiamato a farlo. GOMEZ TALEB ha avuto le più nette occasioni da gol ma un po' per le grandi parate di LEALI ed un po' per scarsa vena non è riuscito a segnare giocando tutta la gara sul filo del rasoio: alcune volte nascondendosi nelle pieghe della gara altre volte uscendone alla grande, un po' come FERRARI.
Buona gara di D'ALESSANDRO sempre imprendibile e pericolosissimo in associazione con CANGI sulla fascia destra mentre dalla parte opposta SCAGLIA non ha saputo metter in mezzo cross importanti
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Sintesi Verona 1-0 Brescia
DICONO SCIENZA «Il pareggio sarebbe stato più giusto, invece abbiamo visto esultare i nostri avversari, che sono comunque un'ottima squadra. Siamo rammaricati, ma accettiamo il verdetto del campo. Abbiamo giocato con personalità nonostante il periodo buio che stiamo attraversando» TuttoMercatoWeb.com
Matteo MANDORLINI «Ho seguito l'ambiente già l'anno scorso e sono molt attaccato a mio padre: il VERONA è una squadra che non molla mai nonostante oggi fosse un po' sottotono... Il BRESCIA? Meritavamo almeno il pareggio ma è da un po' che gli episodi ci girano contro...» RadioVerona
CANGI «Siamo contenti per il risultato finale, tre punti importanti e buona gara ritengo anche a livello personale: tutto bene dai! Abbiamo impostato la partita chiudendoci bene dietro e poi ripartendo anche col sacrificio degli esterni d'attacco... Poi c'è voluta un invenzione indivisuale e sono cotentissimo anche per PICHLMANN: Abbiamo dimostrato che possiamo valere la B nonstante tutto ciò che si è letto qualche volta sui giornali... Sono felice per noi, è una grande soddisfazione, e sono conteno anche per 'Pikie', se lo meritava!» RadioVerona
RAFAEL «Vittoria del gruppo dopo una setttimana di duro lavoro in una gara alla quale il mister teneva moltissimo... Era da un po' che non vincevamo al Bentegodi... Significa che la squadra c'è, che ha voglia e che tutti sono importanti per arrivare bene fino alla fine, sopratutto chi gioca meno deglia altri... La mia gara? E' una categoria nuova per me ma dopo quattro anni di C ho cercato di migliorarmi ogni giorno e ora giocare col VERONA in B è una soddisfazioe immensa per me, per la squadra e per la società...» RadioVerona
D'ALESSANDRO «Vittoria meritata contro un'ottima squadra, sapevamo che era una gara difficile ma lottando su ogni pallone il risultato alla fine ci ha premiato. Noi dobbiamo comunque volare basso: il campionato rimane difficile ed ogni partita è diversa ed insidiosa... Prendiamoci la soddisfazione di oggi e proseguiamo per la nostra strada confidando nei nostri mezzi: complimenti a DONINELLI che è entrato praticamente a freddo e ha fatto benissimo all'esordio...» RadioVerona
PICHLMANN «Ho fatto bene oggi... Che emozione! Che momenti! Sono davvero contento! Quelli che mi conoscono sanno che difficilmente mi emoziono come oggi... Negli ultimi mesi ho raddoppiato i miei sforzi per farmi trovare pronto e oggi sono stato ripagato... Problemi di abbondanza per MANDORLINI? Siamo in tre attaccanti centrali tutti di buon livbello con FERRARI che domenica si è superato e BJELANOVIC che tornerà presto, avere tante soluzioni farà bene all squadra» RadioVerona
MANDORLINI «Quando vinci così una gara difficile la gioia esplode in maniera incontrollata e a quello si deve la mia esultanza. Per noi era importante vincere perché eravamo anche un po' stanchi. Loro hanno valori importanti, è stata una gara molto combattuta, ma alla fine credo che la vittoria sia meritata e ci ridà qualcosa che la sorte ci ha tolto in altre occasioni. Sono contento per Thomas che si merita questo gol, perché si è sempre allenato bene anche se trovava poco spazio finora» SkySport
Verona 1-0 Brescia il bellissimo gol di PICHLMANN...
Risponde il 'traballante' SCIENZA con LEALI (in orbita JUVE) in porta, ZAMBELLI-DE MAIO-MAGLI-DALLAMANO in difesa, l'ex PAGHERA a fare da play in mediana tra SCAGLIA e BUDEL.
Il tris d'attaccanti vede il talentuoso EL KADDOURI a destra, ANTONIO sulla mancina e FECZESIN a fare da centroboa.
Non c'è l'altro ex MARTINA RINI mentre Matteo MANDORLINI (figlio del tecnico dell'HELLAS) partirà dalla panchina.
PRIMO TEMPO
2° EL KADDOURI ci prova da lontano, RAFAEL respinge in angolo
5° D'ALESSANDRO tambureggiante a destra, il suo cross viene deviato in angolo dalla difesa avversa.
6° HALLFREDSSON mette in mezzo, FERRARI viene bloccato in maniera dubbia ma per l'arbitro è fallo in attacco.
9° Azione pericolosa di FECZESIN sulla destra, nulla di fatto
14° RUSSO s'infortuna, entra DONINELLI
19° D'ALESSANDRO crossa bene sul primo palo ma MAGLI anticipa FERRARI
21° Fallo (discutibile) di MAIETTA su EL KADDOURI, batte SCAGLIA palla direttamente sul fondo ma a pochi centimetri dal palo alla destra di RAFAEL
23° Azione personale di D'ALESSANDRO, bel cross ma FERRARI incorna fuori
26° D'ALESSANDRO combina con HALLFREDSSON palla a FERRARI anticipato da DE MAIO
29° DONINELLI imbecca GOMEZ con un gran palla, l'argentino s'infila nel cuore della difesa avversaria con un azione irresistibile e tira: miracolo di LEALI che devia in tuffo!
30° FERRARI s'infila tra due difensori avversari viene trattenuto e buttato giù: l'arbitro fischia il fallo ma ritiene di non ammonire.
36° MANDORLINI entra al posto di DALLAMANO infortunatosi
38° EL KADDOURI-FECZESIN-SCAGLIA, tiro deviato da MAIETTA verso RAFAEL che però para bene...
40° E' ancora EL KADDOURI ad insinuarsi nella difesa gialloblù, palla a SCAGLIA che tira in maniera velenosa ma imprecisa...
46° Azione personale pericolosissima di EL KADDOURI che però tira fuori
47° Dopo due minuti di recupero il signor Ostinelli ordina il termine della prima metà di gara.
SECONDO TEMPO
4° DONINELLI supera BUDEL e trova un buon varco ma si perde al momento della conclusione
6° Bel cross di CANGI per la testa di FERRARI che purtroppo non ci arriva!
7° Riparte l'HELLAS con GOMEZ fallaccio di ZAMBELLI che viene finalmente ammonito
9° DONINELLI stende il velocissimo EL KADDOURI e viene ammonito
15° Clamoroso fallo in area bresciana di PAGHERA su D'ALESSANDRO ma il mediocrissimo signor Ostinelli non vede!
19° Il BRESCIA cambia SCAGLIA con VASS
25° FECZESIN sovrasta MARECO ed incorna a rete: Miracolo di RAFAEL che devia in angolo!
28° HALLFREDSSON la mette in mezzo per il liberissimo FERRARI di testa che a porta libera spara alto! Grave errore...
29° PAGHERA viene sostituito da SALAMON
33° SALAMON trattiene fallosamente D'ALESSANDRO, per lui cartellino giallo
38° Bella occasione per DONINELLI: palla alta. Doppia sostituzione nelle fila dell'HELLAS: PICHLMANN per FERRARI e MANCINI per D'ALESSANDRO
40° Percussione centrale e tiro di HALLFREDSSON: LEALI si accartoccia e para 43° GOOOOOOL di PICHLMANN che dopo l'uno-due con DONINELLI entra in area da destra e col piede sinistro inventa una traiettoria che trafigge LEALI all'incrocio dei pali! VERONA 1-0 BRESCIA...
48° Dopo 3 minuti di recupero Ostinelli dice che può bastare...
LE ALTRE DI B
Nell'anticipo il PADOVA ha steso il LIVORNO ancora con un gol dell'ottimo CUTOLO.
1 a 0 anche fra ALBINOLEFFE ed ASCOLI, GUBBIO (dove evidentemente la cura SIMONI funziona) e CITTADELLA, JUVE STABIA e VICENZA.
Colpo esterno del BARI a GROSSETO (con GIANNINI tecnico dei toscani che stecca la prima) e del SASSUOLO che asfalta il MODENA al 'Braglia' e vince per 5 a 2!
3 a 1 del PESCARA al VARESE e 2 a 0 della SAMPDORIA al CROTONE e dell'EMPOLI alla NOCERINA.
Nel posticipo delle 18.00 il TORINO ha battuto la REGGINA per 1 a 0.
IN BREVE A PIÉ PAGINA NUOTO SINCRONIZZATO: Seno rifatto? Niente olimpiadi! TONI UBRIACO AL VOLANTE! Patente ritirata... ESPULSIONE RECORD IN IRAN: Giocatore espulso dopo 13 secondi...
RASSEGNA STAMPA
Mandorlini: "Esordio di mio figlio e vittoria, che felicità"
L'allenatore elogia l'autore del gol decisivo Pichlmann: "Lo merita, ha masticato amaro per molto"
02 nov | SPORT PAG 07 La Redazione
Più contento per la vittoria del suo Hellas o per l'esordio di suo figlio? Mandorlini non sa scegliere quale sia stata la gioia più grande ieri al Bentegodi. Di certo una giornata da ricordare. Da allenatore e da padre. "Una doppia soddisfazione: esordio di Matteo, mio figlio, nel Brescia e vittoria sul filo del rasoio - commenta il mister - Premiata una prova di grande sacrificio, è giusto che ogni tanto giri nel nostro verso. E' stata una partita combattuta, dovevamo stare attenti alle ripartenze. Nella ripresa siamo andati meglio anche fisicamente rispetto all'avversario, l'episodio è sempre importante". Queste le sue parole dopo il fischio finale della partita vinta contro il Brescia grazie a un gol in extremis di Thomas Pichlmann. E' il secondo successo di fila per la compagine gialloblù dopo la vittoria in rimonta contro il Cittadella.
"Pichlmann se lo merita - continua Mandorlini - ha masticato amaro stando ai margini per molto tempo, si è fatto trovar pronto e sono felice per lui. Talvolta mi devo pure arrabbiare perchè credo possa darci una mano, dall'oggi al domani le situazioni cambiano".
FONTE: VeronaSera.it
VOLA IL PESCARA DI ZEMAN. DERBY D'EMILIA AL SASSUOLO
Martedì 01 Novembre 2011 - 18:17
Ultimo aggiornamento: 18:29
PESCARA - Il Pescara è un rullo compressore: i ragazzi di Zeman battono anche il Varese di Maran per 3-1 (21' pt Sansovini, 29' pt De Luca, 23'st Kone, 26' st Sansovini) e si confermano sulla piazza d'onore alle spalle della capolista Torino. Davanti ad oltre 16 mila spettatori la squadra adriatica è riuscita a vincere la sesta gara su sei dinanzi ai propri tifosi - la quinta consecutiva - confermando un attacco irresistibile con lo scatenato Sansovini a segno con una pregevole doppietta, che lo porta al vertice dei cannonieri della serie cadetta a quota nove reti. A differenza delle precedenti gare, gli abruzzesi hanno però sofferto, riuscendo a vincere solo nella seconda parte di gara, dopo avere rischiato anche di andare sotto. I lombardi, usciti a testa alta dall'Adriatico, hanno avuto però il demerito di non approfittare dei momenti di difficoltà accusati dai padroni di casa soprattutto nel primo tempo, quando nell'unica vera occasione creata, la squadra di Zeman al 20' è riuscita a passare in vantaggio. Quasi immediato il pari ospite firmato al 29' da De Luca. Scintille nella ripresa con i locali che rischiano di andare sotto, prima di segnare due gol in tre minuti, con il 2-1 di Kone al 23' e il tris firmato ancora da Sansovini al 26'.
LE ALTRE Grande vittoria esterna del Sassuolo che si impone 5-2 a Modena, guidata da i gol di Boyake e Sansone. La Samp vince e salva Atzori, tre punti anche per Albinoleffe, Empoli, Bari, Verona, Padova e Juve Stabia.
«Basta un attimo e tutto può cambiare Una gioia enorme»
THOMAS PICHLMANN
02/11/2011
Gli brillano gli occhi, gli palpita il cuore. Non sarà semplice per Thomas Pichlmann metabolizzare il pomeriggio magico del Bentegodi e quei fotogrammi scanditi dallo scarto al limite, dal calcio a girare, dalla rete che si gonfia. E dalla corsa impazzita verso la Sud in stato di scomposta sovraeccitazione.
Lui, il bomber austriaco, a lungo tenuto in naftalina quest'anno, ha cavato dal cilindro il gesto a effetto.
E l'ha fatto proprio nel momento più utile, più atteso, più emozionante: «Il pallone mi è arrivato in maniera un po' fortunosa, ho visto l'angolo scoperto, ho provato a calciare», racconta governando a fatica il sorriso. «Il resto l'abbiamo visto...».
Ma quanto vale un gol così, arrivato oltretutto in un periodo non proprio felice?
«Per me è stato un momento difficile, è vero, ma nel mio lavoro conta farsi trovare sempre pronto. Io ho provato a farlo, tenendomi in forma dal punto di vista fisico. Il mister mi ha chiamato, mi ha chiesto di provare a fare qualcosa... L'ho fatto. E per un attaccante un momento così è bellissimo. Ho vissuto una gioia incredibile». Emozioni...
«Il pallone cambia la cose alla svelta. Entri e segni... È una delle cose più belle del calcio. Soprattutto per un attaccante. Per un difensore non è così facile». Dici, è austriaco, quindi massimo contegno. Invece...
«Prima ho guardato lungo cosa faceva il pallone... Poi non so, non mi ricordo...». È stato il suo gol più emozionante a Verona?
«Anche l'anno scorso, contro lo Spezia, era stato bello, importante, arrivato sempre all'ultimo momento. Stavolta magari è stato anche più bello perché era una partita importantissima per i tifosi». L'estate, le voci di mercato, i dubbi. Pichlmann è rimasto a Verona nonostante tutto. Con che spirito?
«Con lo stesso spirito di sempre. Ho cercato sempre di lavorare bene, ho cercato di tornare nel gruppo, io e la mia famiglia stiamo bene qua. E poi ho sempre fatto gol in Serie B e volevo dimostrare di poterli fare anche qua». L'attesa, però...
«Anch'io pensavo di poter trovare spazio prima. Ho saputo aspettare il momento giusto e il momento giusto alla fine è arrivato». Qualche dedica?
«Alla mia famiglia che mi è sempre stata vicina. È stato difficile anche per loro». E adesso?
«Adesso abbiamo finalmente vinto anche in casa, davanti ai nostri tifosi. Era importante. E ora ci si prepara per Bari». Ma Pichlmann che futuro ha? La concorrenza lì davanti inizia a farsi davvero accesa.
«Io continuerò a lavorare come sempre, mi preparo bene e poi deciderà il mister. Quello che arriva arriva. Non è che il mio gol adesso cambia tutto. Io ho dimostrato che sono pronto, che ho voglia di giocare ma siamo in tanti attaccanti che hanno qualità per questa categoria. Poi chi gioca gioca». Va in tribuna e non dice niente, va in panchina e sta in silenzio: non le pare che questo atteggiamento da bravo ragazzo non la aiuti granché? Che per guadagnare il posto a volte non servirebbe anche farsi sentire?
«Tanti in questo periodo mi hanno chiesto: "perché non dici mai niente?", ma io penso che le chiacchiere non cambino nulla quando sei fuori. Io ho provato solo a continuare a fare il mio dovere, in silenzio. Magari fa anche parte del mio carattere. Io non sono sempre quello che avete visto dopo il gol...». Passiamo alla partita: il Brescia non si è rivelato avversario troppo comodo.
«Noi abbiamo provato da subito a vincerla ma tiri in porta ne ha fatti solo il Brescia. Forse il primo è stato proprio il mio... Abbiamo provato tanto ma non sono uscite grandi occasioni. Nel secondo tempo però eravamo più in condizione noi, in particolare negli ultimi minuti. E i tre punti alla fine sono giusti».
«Bello l'applauso dei tifosi»
GLI AVVERSARI. La soddisfazione del giovane regista, che l'anno scorso vestiva il gialloblù
Paghera: «Non nascondo la mia fede bresciana ma ho molto apprezzato il saluto del Bentegodi»
02/11/2011
Parata di ex al Bentegodi. Chi dentro e chi fuori. Fabrizio Paghera si è visto subito in campo. Poi, quando è stato richiamato in panchina è arrivato il lungo applauso del popolo del Bentegodi che ha dimostrato di aver apprezzato il piccolo centrocampista bresciano nella sua breve avventura in gialloblù. «È stata un'emozione molto forte», ammette il centrocampista. «L'applauso dei tifosi veronesi mi ha fatto un grande piacere. Lo dico senza nascondere la mia fede bresciana. Da giocatore e tifoso del Brescia confermo ancora una volta di essermi trovato molto bene all'Hellas. Peccato per l'infortunio, ma sono entrato a far parte di un gruppo davvero eccezionale».
E poi «siamo riusciti a conquistare la promozione in serie B», aggiunge Paghera. «Ed è stata una grande cosa. Mi ha fatto piacere rivedere tra l'altro il mio grande amico Hallfredsson. Dispiace ovviamente per come è finita la partita. Verona, comunque, mi ha ricordato nel modo migliore. E io ho apprezzato».
Tra gli ex di giornata c'erano anche il centrocampista Marco Martina Rini e il portiere Andrea Caroppo, rimasti, però, in tribuna.
Beppe Scienza, invece, per il momento non sembra essere a rischio. A questo punto, dopo cinque sconfitte consecutive, il tecnico biancazzurro si giocherà molto probabilmente il suo futuro nel prossimo impegno di campionato contro la Sampdoria.
Partita delicatissima per lui ma anche per il Brescia che sta vivendo un momento davvero particolare.
Simone Antolini
«La cosa più bella restano i suoi complimenti»
02/11/2011
Per la prima volta contro. Uno di fronte all'altro in un partita speciale per tutti e due. Animi diversi fuori dagli spogliatoi, quello di chi ha vinto la gara e quello di chi l'ha persa negli ultimi minuti: ma nel match del Bentegodi anche il piccolo Mandorlini può comunque festeggiare. Matteo per il suo debutto in serie B ha scelto proprio la partita contro la squadra di papà Andrea in un esordio sfortunato per il biondo centrocampista classe 1988, schierato dal tecnico bresciano nella gara del Bentegodi. Che ha applaudito forte l'abbraccio tra padre e figlio all'inizio del secondo tempo.
«Sono emozioni davvero belle, lui è sangue del mio sangue e non poteva essere una partita come le altre», esordisce il giovane Mandorlini. «In campo siamo avversari e ho pensato solo ad aiutare il Brescia, però mi hanno fatto piacere i suoi complimenti, erano quelli che aspettavo più di tutti». Di fronte in una gara che ha sorriso ai gialloblù grazie alla prodezza balistica di Thomas Pichlmann. «Papà lo faceva giocare poco negli ultimi tempi, magari poteva tenerlo fuori ancora un po'», scherza il centrocampista. «Sono contento che lui si trovi bene a Verona e che la città lo ami, anche se adesso il mio dispiacere è per la sconfitta della mia squadra. Se lui a volte esagera? Ha un carattere forte, quando ci sentiamo al telefono a volte devo tenerlo un po' calmo», sorride, «ma anche lui lo fa con me, siamo molto simili. Chi è più forte? Magari tecnicamente ho qualcosa in più, ma lui è stato un grande giocatore di serie A per tanti anni e quindi il paragone per adesso non si può proprio fare». L.MAZ.
«Prima Matteo e poi Pichlmann. È stato come fare sei punti»
EUFORIA E ORGOGLIO. Il pomeriggio indimenticabile dell'allenatore: «Gara combattuta, vittoria sofferta ma meritata». Andrea Mandorlini tra il debutto del figlio nel Brescia e il gol da brividi in zona Cesarini: «L'emozione finale è stata la più intensa. A quel punto l'altra l'avevo già metabolizzata...»
02/11/2011
Da una parte il giubilo dell'allenatore, che centra l'obiettivo di giornata nel modo più spettacolare e inatteso; dall'altra l'orgoglio del padre che assiste al debutto del figlio - giovane promessa del pallone - su un palcoscenico prestigioso come quello della Serie B: nell'overdose di emozioni Andrea Mandorlini ha la fortuna di potersi pure scegliere la più appagante, la più intensa. E diciamocelo pure: anche la più dolce, la più tenera.
Ricapitolando: prima c'è l'ingresso in campo di Matteo, difensore delle rondinelle, che all'anagrafe fa sempre Mandorlini; poi - in ordine naturalmente cronologico - il prodigio di Thomas Pichlmann che acceca il Brescia e scatena pure l'urlo del tecnico: «L'emozione più grande resta quella finale», rivela il tecnico gialloblù. «Anche perché l'esordio di Matteo a quel punto l'avevo già metabolizzato. E poi sentivo che avrebbe esordito, non ero del tutto impreparato. Certo per me è stata una soddisfazione doppia: direi che è stata una giornata da sei punti».
I musi lunghi delle ultime conferenze stampa al Bentegodi sembrano appartenere a un'altra era: Mandorlini stavolta fatica ad amministrare l'entusiasmo: «Anche stavolta, come sabato, ho visto grande sacrificio. Siamo stati premiati. Qualche volta deve girare bene pure per noi. Meritata? Sì. Direi che è stata una partita molto combattuta», ammette Mandorlini. «Loro hanno giocatori bravi in mezzo al campo e dovevamo stare attenti alle ripartenze. Però anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni. Potevano vincere loro, l'abbiamo fatto noi».
Dopo di che «l'episodio è sempre importante: altre volte ci ha detto contro, stavolta è andata a favore».
Quanto al fallo da rigore (non concesso) a D'Alessandro, il tecnico frena: «Sinceramente non l'ho visto, non posso giudicare. Preferisco parlare del gran gol di Thomas. Lo meritava. Ha masticato amaro, è rimasto a lungo ai margini però si è fatto trovare pronto e quindi sono contento per lui. Se ho un attaccante in più? Io l'ho sempre avuto. È che lui è... un austriaco, magari è un po' testardo e a volte mi ci devo anche arrabbiare. Ma gliel'ho sempre detto che le cose possono cambiare dall'oggi al domani. Lui si è fatto trovare pronto, meglio per noi».
Onesto, arriva anche il riconoscimento dei meriti altrui.
Si parla dello scarso filtro gialloblù a centrocampo. Il tecnico ammette: «Qualche problema l'abbiamo avuto ma bisogna riconoscere le loro qualità. Il Brescia è alla quinta sconfitta ma io ho visto tante altre gare. Gli è andata un po' come a noi. Spesso i risultati non sono venuti però hanno sbagliato rigori, hanno avuto occasioni... È un momento che non gli dice bene. È successo anche a noi. Serve pazienza».
Meglio guardare in casa propria allora e alle due vittorie di fila, «belle, entusiasmanti».
Poi la battuta su Doninelli: «Bene, ha fatto bene», lo incoraggia Mandorlini. «Ma sabato me l'aveva detto: "mister, guardi che io porto bene". Avevo dubbi sullo schieramento di partenza: alla fine mi è toccato metterlo ancora...».
Niente giudizi invece su Mandorlini junior. Solo un sorriso pudico eppure straripante di affetto: «Io so che lui può fare il giocatore. Dal punto di vista tecnico e del carattere. Però la strada è lunga. L'ingresso in campo? La prima cosa che ho pensato è stata di andare subito ad abbracciarlo. Poi mi sono fermato, forse era troppo... Ho aspettato l'intervallo. Ma è stato emozionante certo. Bello, bellissimo...».
Francesco Arioli
Pichlmann gol L'Hellas decolla
Gialloblù alla ricerca del vantaggio ma il bunker del Brescia non crolla A pochi minuti dal termine arriva la rete del «panzer viennese»
02/11/2011
Verona. Sono le storie belle del calcio, quelle che i nonni vorrebbero raccontare ai nipotini. A volte succede che i sogni diventino realtà. E succede che un attaccante austriaco, di buon lignaggio, approdi all'Hellas per continuare a segnare caterve di gol. Purtroppo non va così, fa tanta fatica in serie C - anche se mette a segno sette gol - vive da comprimario la promozione in B, finisce ai margini della squadra all'inizio del campionato cadetto. Ha sempre le valigie pronte, c'è sempre una squadra che lo vuole, un giorno sì e un altro...anche. Alla fine non parte, resta a Verona, solo all'ultimo secondo viene inserito nella lista ufficiale dei gialloblù. Mesi difficili per Thomas Pichlmann che deve fare i conti con un infortunio fastidioso. Lui non molla, recupera, fa vita da professionista, si mette a disposizione del mister. Lavora durante la settimana, finisce in tribuna la domenica. Dieci giorni fa la prima convocazione. Sasa Bjelanovic dà forfait in extremis, Mandorlini chiama l'attaccante austriaco e lo porta in panchina. Si aggrega con il gruppo anche a Cittadella, resta a guardare anche con il Brescia ma la ruota inizia a girare. Manca un quarto d'ora alla fine, siamo ancora sullo zero a zero, il tecnico gialloblù toglie D'Alessandro e Ferrari, getta nella mischia Mancini e il «panzer viennese».
Passano una manciata di minuti, Piki conquista un pallone al limite dell'area, lo difende, vince un contrasto, una rabbia che non s'era mai vista. Poi il sinistro, bello, liftato. Leali non c'arriva, la palla si spegne nel «sette» alla destra del portiere bresciano. Un boato sotto la Curva Sud. Pichlmann corre come un pazzo, i tifosi esultano, Mandorlini scatta come una molla in mezzo al campo. Finisce così la sfida tra Hellas e Brescia, una partita che i gialloblù hanno cercato di vincere dal primo all'ultimo minuto ma che hanno rischiato di perdere. D'altronde non è facile recuperare energie pochi giorni dopo l'impresa di Cittadella. Il Verona deve fare i conti con Tachtsidis e Abbate squalificati e con tanti giocatori «acciaccati». Mandorlini si affida al solito gruppo con Cangi e Scaglia sulle fasce, Maietta e Mareco in mezzo, Esposito in regia, Russo e Hallfredsson come mezzale, Ferrari punta centrale con Gomez a sinistra e D'Alessandro a destra. passano pochi minuti e Russo alza bandiera bianca. Esce il capitano, dentro il giovane Doninelli. Il Verona non molla ma le gambe non girano a mille. Meglio il Brescia che sfiora il gol con Scaglia, Rafael mette in angolo. C'è poco altro da registrare nel primo tempo. Uno spunto di D'Alessandro, una splendida giocata di Gomez poi tanta buona volontà. Troppo poco per battere il Brescia. Alla fine del tempo, ancora Scaglia, ancora un sinistro, tocca Maietta, mezzo miracolo di Rafael che mette in angolo.
Inizia la ripresa, l'Hellas comincia a spingere, il Brescia arretra pericolosamente il raggio d'azione. Il Verona si fa pericoloso, al quarto d'ora fallo di Paghera su D'Alessandro, Ostinelli non concede un calcio di rigore «solare». Pochi minuti dopo i gialloblù tremano sulle conclusioni di Antonio e Feczesin. Bravissimo Rafael che anche questa volta si supera. Il pericolo scampato risveglia la truppa di Mandorlini che vuole vincere a tutti i costi. Al 27' Ferrari non inquadra la porta quando colpisce la palla a due passi dalla linea, al 40' Leali para in due tempi la botta di Hallfredsson. Ma il «portierino» bresciano non può far nulla sul gran sinistro di Pichlmann. Uno a zero per l'Hellas, la festa del popolo gialloblù può iniziare.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
quinto ko consecutivo, 1-0 per gli scaligeri
Brescia beffato nel finale dal Verona
DELUSIONE
Rondinelle tra delusione e sconcerto
Ore: 17:00 | martedì, 1 novembre 2011
Il Brescia cade a Verona nel finale. Decide il gol di Pichlmann al 43' della ripresa. Quinta sconfitta consecutiva per le rondinelle. Brescia che ha fatto la partita molto più degli avversari, che ha avuto anche la possibilità di andare in gol, ma che ha pagato ancora una volta la clamorosa sterilità sotto porta.
Scienza dà spazio ai bresciani come Scaglia e Magli o agli ex come Paghera e la scelta si rivela azzeccata; Leali deve fare una bella parata su Gomez, ma sono le rondinelle a menare le danze con Scaglia in giornata sì. Il problema resta l'attacco, visto che Feczesin ha una palla buona in area ma la spreca.
Scienza a metà della prima frazione deve togliere Dallamano (botta al ginocchio); al suo posto c'è Mandorlini, che fa così l'esordio in campionato davanti a papà Andrea, allenatore del Verona. La musica cambia poco nella ripresa visto che il pallino del gioco resta sempre in mano al Brescia, che ha però la grave colpa di non concretizzare.
Il Verona è stanco, sembra accontentarsi del pareggio, ma nel finale ecco la zampata di Pichlmann, subentrato a Ferrari; l'ex attaccante del Grosseto prende palla al limite, vince un contrasto e prova un sinistro a giro che sbatte contro il palo interno alla destra di Leali e finisce in fondo al sacco. Esplode il Bentegodi, il Brescia finisce nel baratro e con la convinzione di aver giocato meglio, ma di aver perso per la quinta volta consecutiva (due punti nelle ultime sette gare).
Brescia che lunedì sera alle 21 affronterà in posticipo la Sampdoria al Rigamonti.
Gianluca Magro
VERONA-BRESCIA: I 90 MINUTI
PRMO TEMPO
Brescia con il 4-3-2-1: centrocampo formato da El Kaddouri, Paghera e Budel, alle spalle di Feczesin ci sono Scaglia e Antonio.
2' Parte bene il Brescia: El Kaddouri ci prova dal limite di sinistro, Rafael si stende e mette in angolo.
9' Grande palla i El Kaddouri per Feczesin in area sulla destra. Lo stop dell'ungherese non è perfetto (poteva essere una buona occasione), il tiro cross dell'attaccante smanacciato da Rafael.
14' Cambio nel Verona: esce l'infortunato Russo (problemi alla caviglia sinistra), entra Doninelli.
21' El Kaddouri si procura una punizione dai venti metri: calcia Scaglia e la palla sfiora il palo alla destra di Rafael.
24' Cross di D'Alessandro, testa di Ferrari, sfera a lato.
29' Azione personale di Gomez che salta un biancazzurro e calcia di potenza, Leali è bravissimo a smanacciare e a mettere palla in angolo.
37' Anche Scienza è costretto a un cambio per problemi al ginocchio di Dallamano: al suo posto entra Mandorlini, che fa quindi l'esordio nel Brescia davanti a papà Andrea, allenatore del Verona.
38' Una bella combinazione del Brescia con azione propiziata da Scaglia porta al tiro il ragazzo di Trenzano: tiro deviato e messo in angolo da un difensore gialloblù.
40' Ancora Scaglia protagonista: uno-due con Antonio, sinistro a giro di poco a lato.
44' Spunto di Scaglia a destra, il cross (sbagliato) doventa quasi un tiro e va vicino all'incrocio dei pali.
46' Numero di El Kaddouri tra due avversari, rasoterra fuori.
47' Squadre al riposo sullo 0-0, buon primo tempo del Brescia.
SECONDO TEMPO
Verona e Brescia in campo per la ripresa senza ulteriori cambiamenti dopo la sostituzione per parte nel primo tempo.
6' Ammonito Zambelli per fallo su Gomez.
9' Fallo su Antonio, "giallo" anche per Doninelli.
14' Contatto in area del Brescia tra Paghera e D'Alessandro, Ostinelli lascia correre. Episodio dubbio.
19' Secondo cambio nel Brescia, Vass subentra a Scaglia autore di un buon match. El Kaddouri passa a fare il trequartista.
22' Sinistro di Antonio che si perde sul fondo, non lontano dall'incrocio dei pali alla destra di Rafael.
24' Occasionissima per il Brescia: cross di Budel, gran colpo di testa di Feczesin e ottima risposta di Rafael che mette in angolo.
28' Occasione anche per il Verona, di testa. Ce l'ha Ferrari, che sul cross di Hallfredsson anticipa Magli ma mette a lato.
29' Ultimo cambio nel Brescia: dentro Salamon e fuori Paghera, applaudito pure dai suoi ex tifosi.
32' Il polacco ci mette tre minuti per farsi ammonire per gioco falloso.
37' Doppio cambio nel Verona: Mancini prende il posto di D'Alessandro, Pichlmann quello di Ferrari.
40' Cross di Vass, Feczesin gira male di testa.
41' Sussulto del Verona: tiro dalla distanza di Hallfredsson che Leali para in tuffo, Mandorlini completa la giocata spazzando l'area.
43' Verona in vantaggio! Gol incredibile di Pichlmann che con un sinistro a giro non lascia scampo a Leali.
VERONA 1
BRESCIA 0
VERONA (4-3-3) Rafael; Cangi, Mareco, Maietta, M. Scaglia; Russo (14' pt Doninelli), Esposito, Hallfredsson; D'Alessandro (37' st Mancini), Ferrari (37' st Pichlmann), Gomez. (Nicolas, Ceccarelli, Pugliese, Jorginho). All Mandorlini.
BRESCIA (4-3-2-1) Leali; Zambelli, De Maio, Magli, Dallamano (37' pt Mandorlini); El Kaddouri, Paghera (29' st Salamon), Budel; G. Scaglia (19' st Vass), Antonio; Feczesin. (Arcari, Cordova, Maccan, Ramos). All. Scienza.
Arbitro: Ostinelli di Como.
Rete st 43' Pichlmann.
Note Giornata soleggiata e fressca, terreno in buone condizioni, spettatori 13.453 per un incasso totale di 147.877 euro. Ammoniti Zambelli, Doninelli e Salamon per gioco falloso. Angoli 7-6 per il Brescia, recupero 2' e 3'.
FONTE IlGiornaleDiBrescia.it
Verona «stoppa» i tifosi per Paolo
LA PROTESTA. La Questura della città veneta vieta la manifestazione prevista per oggi alla stazione di Porta Nuova
Ma i Brescia 1911 non demordono «Potremmo partire lo stesso»
01/11/2011
Tifosi che vanno e tifosi cui è impedito di andare. Mentre allo stadio «Bentegodi» il Brescia potrà contare sul sostegno di 700 tifosi della Curva Nord Brescia, che si muoveranno con 10 pullman e numerose auto private, il gruppo Brescia 1911 Curva Nord, non potrà andare a manifestare solidarietà a Paolo Scaroni alla stazione veronese: «I tifosi bresciani non potranno sostare in stazione - dice il questore della città veneta Michele Rosati -. Rischierebbero la loro stessa vita e non posso accettare passivamente la ricerca di scontri tra tifoserie».
Il provvedimento di divieto di arrivare a Porta Nuova è della Questura di Verona ed è arrivato pesante come un macigno: «Intanto la prima decisione è di spostare la protesta alla stazione di Brescia», annuncia Diego Piccinelli, portavoce del gruppo Brescia 1911, che ha indetto una conferenza stampa per le ore 13,45 alla presenza della famiglia di Paolo, il tifoso del Brescia gravemente ferito a Porta Nuova il 25 settembre 2005, dopo aver assistito a Verona-Brescia, nel corso di disordini con la Polizia.
«SPIEGHEREMO i motivi del divieto e poi decideremo se andare o meno a Verona. Se andremo, metteremo in atto la nostra civile protesta fuori dallo stadio Bentegodi. Da mesi organizziamo questa trasferta con la manifestazione di solidarietà per Paolo».
Alla manifestazione avevano già aderito un centinaio di persdone: «La stazione era stata scelta perchè è il luogo simbolo, visto che Paolo venne ferito proprio su quei binari - prosegue Piccinelli -: Ma se non possiamo protestare in stazione lo faremo altrove. Siamo già organizzati, la nostra vuole essere una manifestazione pacifica, sociale. Fa rabbia considerare che non si può circolare liberamente in questo Paese: di fatto a noi verrà persino impedito di prendere il treno».
E aggiunge: «Lo stesso questore aveva fatto un appello sottolineando che non bisognava avvelenare il clima, ma in questo modo ci ha fatti arrabbiare molto. Ci sono un mucchio di elementi nel decreto che noi non possiamo condividere. Tra l'altro la tifoseria veronese era stata avvertita della nostra iniziativa e nessuno aveva posto obiezioni. Il questore di Verona nel suo documento scrive che in stazione ci sarebbe il rischio che venissimo a contatto con ultrà del Verona, chiunque può dire che non è così. Il provvedimento è stato emesso su motivazioni che non stanno in piedi».
Piccinelli ringrazia il sindaco di Verona Flavio Tosi: «Si è interessato di persona presso la Questura di Verona, mostrando ancora una volta la sua sensibilità nei confronti di Paolo, come già per il processo».
E solidarietà arriva anche dal Comune di Brescia: «È dolorosa la vicenda che ha colpito Paolo e la famiglia Scaroni - spiega il sindaco Adriano Paroli -. Un dramma per il quale non possiamo non chiedere con forza che venga fatta chiarezza e giustizia. Ho personalmente visitato, con il vicesindaco Fabio Rolfi, Paolo e i suoi famigliari nella loro casa alcuni mesi fa e credo che sia giusto richiamare l'attenzione di tutti su questo episodio. Si tratta, infatti, di una situazione che sta a cuore a tutta la città e per questo credo debbano essere chiarite le modalità in cui si sono verificati gli incidenti di Verona.
E sulla manifestazione di oggi Paroli dice che «sarebbe sbagliato e doloroso, soprattutto per Paolo, che si trasformi in qualcosa di diverso che chiedere giustizia. Per queste ragioni il vicesindaco ed io ci sentiamo di chiedere una grande attenzione, un grande rispetto per la storia di questo ragazzo in modo che siano evitate, nel modo più assoluto, situazione che possano alimentare tensioni o contrasti. Invitiamo i tifosi bresciani a rispettare lo spirito e la natura solidale alla base dell'iniziativa».
FONTE: BresciaOggi.it
SERIE B ESCLUSIVA TMW - Brescia, Scienza non è in discussione
02.11.2011 11.39 di Gianluigi Longari
Fonte: Raffaella Bon
Nonostante una sequela di sconfitte consecutive incrementata da quella di ieri a Verona, il Brescia continua ad avere fiducia in Beppe Scienza e proseguirà il suo progetto con l'attuale allenatore. I problemi sono stati identificati nei troppi infortuni e in una rosa troppo corta per affrontare questo tipo di emergenze.
ALTRE NOTIZIE Brescia, Scienza: "Il pareggio sarebbe stato più giusto"
01.11.2011 18.51 di Tommaso Maschio
Il tecnico del Brescia Giuseppe Scienza si dice dispiaciuto per la sconfitta contro l'Hellas Verona arrivata in zona Cesarini: "Il pareggio sarebbe stato più giusto, invece abbiamo visto esultare i nostri avversari, che sono comunque un'ottima squadra. Siamo rammaricati, ma accettiamo il verdetto del campo. Abbiamo giocato con personalità nonostante il periodo buio che stiamo attraversando".
SERIE B Serie Bwin: la classifica dei marcatori
01.11.2011 20.13 di Luca Esposito
Dopo la tredicesima di Campionato, ecco la classifica dei marcatori:
9 reti: Tavano [1 rig.] (Empoli); Sansovini (Pescara).
8 reti: Immobile [2 rig.] (Pescara).
7 reti: Cocco [3 rig.] (Albinoleffe).
6 reti: Ciofani [1 rig.] (Gubbio); Castaldo [4 rig.] (Nocerina); Insigne (Pescara); Missiroli [1 rig.], Ceravolo [1 rig.] e Ragusa (Reggina); Boakye (Sassuolo); Abbruscato [ 1 rig.] (Vicenza).
5 reti: Caridi [2 rig.], Sforzini [1 rig.] (Grosseto); Dionisi (Livorno) [2 rig.]; Cacia e Cutolo (Padova); Bertani [1 rig.], Pozzi [2 rig.] (Sampdoria); Sansone [2 rig. ] (Sassuolo); R. Bianchi [1 rig.] (Torino).
4 reti: Papa [2 rig.] (Ascoli); Feczesin, Jonathas [1 rig.] (Brescia); Maah (Cittadella); Di Maio, Catania [2 rig.] (Nocerina); Campagnacci (Reggina); Hallfredsson (Verona).
3 reti: Marotta [2 rig.] (Bari); Alfageme (Grosseto); Danilevicius, Mbakogu e Sau [1 rig.] (Juve Stabia); (Juve Stabia); Greco [1 rig.] (Modena); Maccarone [1 rig.] (Sampdoria); Marchi e Masucci (Sassuolo); Cellini [1rig.], De Luca (Varese); Ebagua (Torino); Gomez, Ferrari [1 rig.] (Verona).
2 reti: Girasole (Albinoleffe); Sbaffo (Ascoli); De Paula (Bari); D.Gasparetto, Bellazzini [1rig.], Vitofrancesco (Cittadella); Pettinari, Ciano, Djuric, Florenzi (Crotone); Buscè e Dumitru (Empoli); Lupoli (Grosseto); Mendicino (Gubbio); Belingheri (Livorno); De Vitis, Stanco (Modena); Farias (Nocerina); Ruopolo e Milanetto (Padova); Rizzato (Reggina); Cascione (Pescara); Piovaccari e Foggia (Sampdoria); Sgrigna (Torino); Bjelanovic (Verona); Paro (Vicenza).
1 rete: Cocco, Germinale, Foglio, Laner, Previtali e Regonesi [1 rig.] (Albinoleffe); Andelkovic, Giovannini, Romeo [1 rig.], Soncin, Tamburini e Vitiello (Ascoli); Borghese, De Falco,Caputo, Dos Santos, Forestieri e Rivas (Bari); El Kaddouri, Salamon e Scaglia (Brescia); Di Carmine, Di Nardo, Di Roberto e Schiavon (Cittadella); Gabionetta [1rig.], Loviso [1 rig.], Eramo, Caetano e Sansone (Crotone), Ficagna, Lazzari, Saponara e Signorelli (Empoli); Bazzoffia, Biosfer, Cottafava, Lunardini e Ragatzu (Gubbio); Erpen, Raimondi, Cazzola, Scognamiglio, Scozzarella e Zito (Juve Stabia); Barone, Bigazzi, Luci, Piccolo, Salviato e Schiattarella (Livorno); Fabinho, Bernacci, Carini, Dalla Bona (Modena); De Liguori e Del Prete (Nocerina); Drame, Italiano, Portin, Legati, Schiavi e Trevisan (Padova); Gessa, Kone, Maniero e Togni (Pescara); Peccarisi, Viola e Colombo (Reggina); Costo, Foti, Palombo e Volta (Sampdoria); Laribi,Terranova (Sassuolo); Antenucci, Darmian, D'Ambrosio, Oduamadi, Stevanovic e Suciu (Torino); Cacciatore, Carrozza, Figliomeni, Kurtic, Martinetti, Neito e Pucino (Varese); Abbate, Ceccarelli, Pichlmann, D'Alessandro, Russo (Verona); Augustyn, Misuraca, Paolucci, Rigoni (Vicenza).
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, Mandorlini: "Gara combattuta, ma vittoria meritata"
01.11.2011 17.37 di Tommaso Maschio
Andrea Mandorlini, allenatore del Hellas Verona, a Sky Sport si dice felice per la vittoria in extremis conquistata contro il Brescia: "Quando vinci così una gara difficile la gioia esplode in maniera incontrollata e a quello si deve la mia esultanza. Per noi era importante vincere perché eravamo anche un po' stanchi. Loro hanno valori importanti, è stata una gara molto combattuta, ma alla fine credo che la vittoria sia meritata e ci ridà qualcosa che la sorte ci ha tolto in altre occasioni. - continua Mandorlini parlando di Pichlmann -Sono contento per Thomas che si merita questo gol, perché si è sempre allenato bene anche se trovava poco spazio finora".
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, Pichlmann: "Vittoria dedicata ai nostri tifosi"
01.11.2011 17.02 di Tommaso Maschio
Thomas Pichlmann, attaccante del Verona, ai microfoni di Sky Sport esprime tutta la sua felicità per la vittoria interna contro il Brescia: "Era una partita importante ed era importante vincere per noi. Siamo tutti felici per questa seconda vittoria casalinga. La dedichiamo ai nostri tifosi che ci sostengono sempre moltissimo".
SERIE B Verona, Mareco: "Qualcuno non mi voleva a Brescia"
01.11.2011 15.45 di Antonio Vitiello
"A Brescia sarei rimasto. Ma qualcuno non ci ha voluto e ha messo in cattiva luce me e Martinez. Mi dispiace: avevo ancora un anno di contratto, ma non ho potuto portarlo a termine". Nel corso di un'intervista a "Brecia Oggi" Victor Hugo Mareco ha svelato i motivi dell'addio e l'approdo al Verona: "A Verona sto bene. Ma non posso dimenticare che Brescia mi ha dato tutto".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA Hellas Verona, Pichlmann: "Segnare in questo modo è stupendo"
01.11.2011 22:50 di Luca Iannone
La sua rete ha deciso la gara di oggi contro il Brescia e Thomas Pichlmann non può che essere soddisfatto, anche se per lui la partita era iniziata dalla panchina: "Questo lavoro ti obbliga a farti trovare pronto, oggi il mister mi ha chiamato il causa dicendo di dare il massimo, per un attaccante basta un episodio e tutto cambia. Il bello del calcio è questo, un tiro che ci ha tenuto col fiato sospeso per qualche istante. Insieme alla rete segnata con lo Spezia è fra le più importanti messe a segno in gialloblù, sbloccare il risultato a due minuti dal termine è stupendo. I sostenitori ci tengono molto a vedere successi in casa, nel reparto offensivo siamo tre giocatori di qualità, bisogna sfruttare le occasioni".
L'attaccante austriaco dell'Hellas Verona, interpellato circa il suo gran gol, ha risposto così: "Senz'altro uno dei migliori momenti della partita. Il pallone è arrivato quasi per caso, ho cercato l'angolo lontano, il resto l'abbiamo visto. Ho sempre cercato di impegnarmi nonostante l'infortunio, io e la mia famiglia stiamo bene a Verona, in Serie B sono spesso entrato nel tabellino dei marcatori. Non vedo perchè sarei dovuto andarmene. La dedica va a mia moglie ed ai figli".
EDITORIALE 13^ giornata: i top e i flop
02.11.2011 00:35 di Dennis Magrì
Tanti gol, molte emozioni e alcune sorprese nel martedì di Serie Bwin. Anche per la tredicesima giornata di campionato Tuttob.com ha individuato i ‘top’ ed i ‘flop’, solita rubrica che permette di esprimere giudizi sui migliori ed i peggiori calciatori dell’ultimo turno di campionato.
TOP
RICHMOND BOAKYE-GIANLUCA SANSONE (Sassuolo). Doppietta per entrambi con il ghanese che sforna anche un assist nella scoppola rifilata al Modena. Dei 14 gol realizzati in campionato dal Sassuolo, ben 11 portano la loro firma. La coppia che scoppia, anzi, che esplode! VOTO 8
MARCO SANSOVINI (Pescara). Se Tavano ne fa due per cercare di distanziarlo nella classifica dei marcatori , lui non perde tempo e risponde con un'altra doppietta: sono nove le reti realizzate sinora dal bomber di Zdenek Zeman, tutte pesantissime, come quelle due che aprono e chiudono il match contro il Varese. VOTO 8
FRANCESCO TAVANO (Empoli). Da solo trascina l’Empoli al successo contro la Nocerina, salvando la panchina di Pillon e allontanando la squadra toscana dal penultimo posto occupato sino all’inizio della sfida contro i molossi. Dopo un mese di digiuno ‘Cicciogol’ è davvero tornato? VOTO 7.5
THOMAS PICHLMANN (Hellas Verona). Toh, chi si rivede! Al 90’ decide di far tutto solo: prende palla, salta due difensori avversari e piazza il pallone dove il portiere del Brescia Leali non può arrivarci, permettendo alla squadra di Mandorlini di portare a casa altri tre punti che valgono la seconda vittoria consecutiva. VOTO 7
FLOP
FABIO CERAVOLO (Reggina). Con Bonazzoli assente è lui il faro d’attacco di una Reggina che vuol fermare la corsa del Torino. Ed invece l’ex calciatore dell’Atalanta fallisce un’occasione ghiotta per far mostrare le sue vere potenzialità a Breda, il quale lo sostituisce al 65’. Non riesce mai a rendersi pericoloso e viene sempre murato dalla difesa di Giampiero Ventura. VOTO 5
WALTER NOVELLINO (Livorno). Seconda espulsione consecutiva per il tecnico degli amaranto, altra sconfitta per un Livorno che sale spesso sull'altalena dei risultati. Non fa bene né a lui, né alla squadra essere espulso in ogni turno di campionato e quella frase rivolta ai tifosi del Padova (“Noi non abbiamo comprato nessuno, voi avete speso tanti soldi”, ndr) fa capire ulteriormente quanto i nervi siano a fior di pelle. VOTO 4
PIER GRAZIANO GORI (Nocerina). Gioca discretamente sino all’erroraccio sulla punizione di Tavano che ha permesso ai toscani, a pochi minuti dal termine, di chiudere il match, togliendo così del tutto le speranze di rimonta al resto della squadra. VOTO 5
FABRIZIO CASTORI (Ascoli). I marchigiani vanno sempre più giù e perdere due scontri diretti in tre giorni, quando non si ha ancora il segno positivo in graduatoria, suona un po' come le campane a martello. Siamo già a chiamare un nuovo miracolo (sportivo) ma stavolta sembrerebbe più facile scalare il K2 a mani nude. VOTO 4.5
HELLAS VERONA Prodezza di Pichlmann e gli scaligeri mettono in cassa i tre punti
01.11.2011 19:00 di Martina Forciniti
Questo pomeriggio gli scaligeri ospitano il Brescia di Mister Scienza che cerca il riscatto dopo 4 sconfitte consecutive in campionato. L'Hellas, reduce dalla vittoria contro il Cittadella dove ha dimostrato di possedere carattere e tenuta di gioco, cerca la conferma. In campo mister Mandorlini schiera Mareco dal 1', a destra Cangi che sostituisce lo squalificato Abbate. Sulla trequarti c'è Esposito a sostituzione di Tachtsidis, anche lui fermo per un turno. Viene invece confermato il reparto offensivo. Per il Brescia alla regia l'ex Paghera, in campo dal 1'.
PRIMO TEMPO. Hellas subito in difficoltà: al 2' insidioso tiro dalla distanza di El Kaddouri; Rafael si distende e manda in calcio d'angolo. Pronta la reazione del Verona con Mareco che al 5' prova la conclusione di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Punizione da centrocampo per il Brescia al 21', Scaglia tenta la conclusione che esce di poco alla sinistra di Rafael. Ottima azione del Verona al 24' con D'Alessandro che serve Ferrari con un eccellente cross dalla destra ma il colpo di testa della punta è impreciso ed esce di poco a lato. Pericolosissimo Gomez al 29' che, dopo aver sbaragliato la difesa avversaria, conclude di potenza ma trova la respinta di Leali. Al 38' azione velenosa del Brescia con Scaglia che, servito da Feczesin, tenta il tiro; palla deviata in angolo prima da Maietta e poi da Rafael.
SECONDO TEMPO. Al 51' azione personale di uno scatenato Gomez che scavalca tre uomini della difesa avversaria e prova il tiro dal fondo ma la palla finisce fuori. L'atmosfera di gioco si riscalda, abbondano i falli da entrambe le formazioni. Occasione per il Brescia al 66' con Antonio che tenta la conclusione dall'area piccola; palla di poco fuori. Ancora il Brescia al 69' con Feczesin che, servito da un cross da sinistra di Budel, prova il tiro di testa; Rafael vola e alza la sfera sulla traversa. Cominicia a farsi sentire la stanchezza, entrambe le formazioni sottotono negli ultimi minuti del secondo tempo. Hellas in vantaggio all' '88 grazie a una prodezza di Pichlmann che piazza la sfera all'incrocio dei pali, irraggiungibile per Leali.
Allenatore: Giuseppe Scienza
Arbitro: Ostinelli di Como
Note. Ammoniti: Zambelli, Doninelli, Salamon. Espulsi: -. Recupero: 2'-3'. Spettatori: 13.453
PRIMO PIANO Brescia, ora tutto vacilla
02.11.2011 13:15 di Federico Errante
Fonte: Brescia Oggi
Sconfitte del genere buttano a terra. E non solo perchè, ormai, per il Brescia sono come le ciliegie: una tira l'altra.
Ma a Verona cosa può fare di più il Brescia se non attaccare, costringere il portiere avversario a tre interventi decisivi, limitare i rischi al minimo come è accaduto? Può segnare, evento che si perde ormai nella notte di Padova del 9 ottobre (Jonathas), 413 minuti fa. Se si blocca Feczesin? Se non c'è Jonathas? Può evitare di farsi sorprendere in superiorità numerica, 5 contro 2, in occasione del gol di Pichlmann, che ai biancazzurri aveva già segnato due volte con il Grosseto nell'anno dell'ultima promozione. Ma un errore si può concedere a una squadra più giovane nell'11 di partenza di 43 anni. Si sa dall'inizio che il progetto dettato dall'austerità avrebbe portato a momenti del genere. Il problema è che ogni sbaglio diventa fatale. E la china presa è pericolosa.
MA COSA PUÒ fare di più Scienza con una rosa già risicata in partenza e sempre più falcidiata dagli infortuni (ieri Dallamano, sostituito da Mandorlini, che finora aveva giocato solo in amichevole e pochi minuti in Coppa Italia)? Prova a cambiare, l'allenatore piemontese, rivoluzionando il centrocampo, l'unico reparto che consente ancora un minimo di rotazione: dentro Paghera e fuori Salamon, Gigi Scaglia titolare, El Kaddouri di nuovo in mediana al posto di Vass.
La squadra è sterile. Ma le alternative in attacco? In organico ci sono punte solo in teoria, ma che Scienza utilizza solo per disperazione (Maccan, Ramos Martinez) e per questo preferisce modificare il modulo, dal 4-3-1-2 all'albero di Natale? Chi può scegliere d'altro, cosa può inventare ancora?
Sono domande cui Gino Corioni risponde nella maniera (finalmente) migliore, confermando la fiducia all'allenatore (dopo 5 sconfitte di fila era lecito dubitare, visti i precedenti), dando continuità al progetto iniziato in estate (anche perchè ne ha tutto l'interesse e non si può fare altrimenti) e rincuorando i ragazzi prima, durante e soprattutto dopo la partita. Il presidente si vuole rendere conto di persona della situazione, lui che in questa stagione ha visto la sua squadra dal vivo solo il 14 agosto in Coppa Italia contro L'Aquila: «Ci tenevo a essere vicino ai ragazzi».
Non basta. Al «Bentegodi» il Brescia si arrende al 43' del secondo tempo a una prodezza di Pichlmann, entrato solo 5 minuti prima. Un mancino a giro, simile in tutto e per tutto a un sinistro di Gigi Scaglia al 40' del primo tempo. Solo che la conclusione del biancazzurro sfiora l'incrocio, quella dell'austriaco a quello stesso incrocio toglie le ragnatele e la polvere. Un solo colpo, bello, ma basta a stendere il Brescia.
E FANNO cinque sconfitte consecutive. Una «manita» nera di rabbia, non di sporco perchè la coscienza di questa squadra e di questo allenatore sono al di sopra di ogni sospetto. Però bisognerà pur fare qualcosa per invertire la tendenza, quantomeno per frenare la caduta. Adesso l'asticella non serve più. Qui si tratta di allontanarsi dal pantano della zona play-out, che ora è soltanto a 3 punti. Bisogna, innanzitutto, tenere su il morale, rinvigorire le motivazioni e l'autostima di un gruppo che ha una responsabilità enorme: garantire la sopravvivenza della società, rimediare ai guasti di anni di gestioni scriteriate.
Ma chi resiste a mazzate del genere? Per la prima volta, i tifosi della Curva Nord Brescia a fine gara sono ammutoliti. Troppo forte la botta anche per loro, che comprendono meglio di chiunque altro la situazione e al «Bentegodi» sono in 700, un sostegno che nemmeno club di serie A si sognano in trasferta.
SCIENZA in sala stampa cerca di spiegare l'inspiegabile: un portiere avversario, Rafael, migliore in campo (parate su El Kaddouri al 2' e su Scaglia l 39' del primo tempo; prodezza su un colpo di testa di Feczesin al 25' della ripresa); un bel poker di occasioni, la più clamorosa delle quali è un aggancio sbagliato di Feczesin dopo 9 minuti su assist di El Kaddouri.
E ancora: rischi che si limitano a una stangata di Gomez al 30' rintuzzata da Leali e a un colpo di testa a porta sguarnita di Ferrari al 28' del secondo tempo con il pallone fuori.
Poi la magia di Pichlmann. Un colpo solo ma sufficiente ad abbattere il Brescia. E intorno sembra vacillare tutto.
PRIMO PIANO 13^ Giornata: volano Pescara e Juve Stabia. Gubbio e Verona in extremis. Risorge la Samp.Tavano show. il Sassuolo umilia il Modena nel derby
01.11.2011 16:58 di Nicolò Schira
La 13^Giornata di Serie B Win regala emozioni incredibili. Infatti il Pescara risponde al successo del Padova sul Livorno nel lunch match, calando il tris contro il Varese, al quale non basta l'acuto della "Zanzara" De Luca. Risorgono Samp, AlbinoLeffe e Bari che si impongono rispettivamente su Crotone, Ascoli e Grosseto. Mentre continua la striscia di imbattibilità di Gigi Simoni sulla panchina del Gubbio: a farne le spese è il Cittadella. In extremis anche il successo dell'Hellas Verona sul Brescia grazie al sigillo del ritrovato Pichlmann. Per i lombardi è la quinta sconfitta consecutiva, che potrebbe far vacillare la panchina di mister Beppe Scienza. Situazione drammatica a Modena, dove i canarini sono stati asfaltati per 5-2 nel derby dai cugini del Sassuolo: i dirigenti gialloblù in serata potrebbero esonerare mister Bergodi. Dulcis in fundo una menzione speciale per l'intramontabile Ciccio Tavano, che con una doppietta d'autore ha castigato la Nocerina. riportando così al successo il suo Empoli.
ore 12.30 FINALE
Padova-Livorno 1-0 (17' Cutolo)
ore 15.00 FINALI
Albinoleffe-Ascoli 1-0 (7' Germinale)
martedì, novembre 1st, 2011 | Posted by Matteop Verona, Pichlmann: “Un tiro che ci ha tenuto col fiato sospeso”
Thomas Pichlmann è il protagonista di questa giornata per il Verona, ha infatti deciso la partita contro il Brescia al minuto 88. Il goal realizzato è di quelli da ricordare, a giro da fuori area sotto l’incrocio.
Ecco come ha commentato in sala stampa, riportato dal sito ufficiale del Verona, lo stesso Pichlmann: “Questo lavoro ti obbliga a farti trovare pronto, oggi il mister mi ha chiamato il causa dicendo di dare il massimo, per un attaccante basta un episodio e tutto cambia. Il bello del calcio è questo, un tiro che ci ha tenuto col fiato sospeso per qualche istante. Insieme alla rete segnata con lo Spezia è fra le più importanti messe a segno in gialloblù, sbloccare il risultato a 2′ dal termine è stupendo”.
Il Verona ha raccolto una vittoria importante all’ultimo respiro, dopo una partita giocata con grande equilibrio. Ora i gialloblù devono continuare su questa strada per trovare la giusta continuità.
Matteo Fantozzi
martedì, novembre 1st, 2011 | Posted by Matteop Hellas Verona-Brescia 1-0, goal allo scadere di Pichlmann. Costerà caro a Scienza?
Il Brescia ha ritrovato alcuni uomini e il gioco nella trasferta al Bentegodi contro il Verona. Non è riuscito però a ritrovare punti, centrando l’insolito record negativo di cinque sconfitte di fila. Alla fine nel calcio contano molto i risultati, quindi potrà costare la panchina a Scienza questa sconfitta?
L’impressione è che a Brescia ci sia comunque un clima sereno, visto che le rondinelle si sono rivoluzionate puntando su un progetto giovane. Scienza quindi non dovrebbe rischiare il posto.
Dall’altra parte un Verona abile a sfruttare con cinismo un’occasione al minuto 88. La rete decisiva la realizza un insolito Thomas Pichlmann, mandato poco prima da Andrea Mandorlini in campo.
Insolito incrocio il tecnico del Verona ha visto debuttare con la maglia del Brescia, suo figlio Matteo.
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
Hellas Verona-Brescia 1-0, diretta web
01/11/2011 - 16:48 Una prodezza di Thomas Pichlmann nelle battute finali permette ai gialloblù di centrare il secondo successo consecutivo e tornare alla vittoria al "Bentegodi"
VERONA - Reduce dalla prova di carattere col Cittadella, l'Hellas si ripete anche al "Bentegodi": a decidere una prodezza nei minuti finali di Thomas Pichlmann.
Mandorlini sostituisce Abbate e Tachtsidis con Cangi ed Esposito, mentre Scienza si affida dal 1' a uno degli ex, Paghera, in cabina di regia.
PRIMO TEMPO. Feczesin si libera sulla destra (9') e scocca il tiro da posizione defilata, Rafael prolunga. Punizione dai venti metri di El Kaddouri (21'), palla di poco a lato. Al 23' D'Alessandro arriva sul fondo e mette al centro, incornata imprecisa di Ferrari. Doninelli trova Gomez Taleb al limite (29'), l'argentino salta un avversario e conclude di destro, pronta risposta di Leali. Gli ospiti effettuano una triangolazione sulla trequarti al 39', mancino di El Kaddouri deviato da un difensore, Rafael mette in angolo.
SECONDO TEMPO. Azione personale di Gomez Taleb sulla corsia di sinistra (51'), l'ex Gubbio salta tre uomini e conclude dal fondo di esterno destro, palla fuori. Discesa di Antonio che si accentra (66'), il sinistro dalla distanza è impreciso. Cross dalla sinistra di Budel al 69', Feczesin devia di testa, prodezza di Rafael che alza sopra la traversa. I gialloblù rispondono con Hallfredsson, autore di un servizio preciso al 73', Ferrari non inquadra la porta da due passi. All'81' Hallfredsson imbecca Scaglia, cross su cui si avventa ai sedici metri Doninelli, palla alta. Botta dai venti metri dell'islandese (85'), Leali si fa trovare pronto. Scaligeri in vantaggio all'87' con Pichlmann, bravo a controllare al limite e battere Leali sul palo lontano.
[OFFTOPIC] NUOTO SINCRONIZZATO: Seno rifatto? Niente olimpiadi! TONI UBRIACO AL VOLANTE! Patente ritirata... ESPULSIONE RECORD IN IRAN: Giocatore espulso dopo 13 secondi... BIA E BRANCA, NO A OLIMPIADI PER IL SENO RIFATTO -FOTO
Martedì 01 Novembre 2011 - 16:11
Ultimo aggiornamento: 16:15
RIO DE JANEIRO - Le due gemelle del nuoto sincronizzato brasiliano, Bia e Branca Feres, dicono addio alle Olimpiadi. Il motivo? hanno deciso di sottoporsi entrambe ad un intervento al seno per renderlo più grande. L'operazione d'ingrandimento comporta però un ostacolo per l'attività agonistica, che hanno deciso di abbandonare. Il loro futuro sarà in televisione, vista la loro bellezza e il fisico statuario.
TONI BECCATO UBRIACO: PATENTE SOSPESA 3 MESI
Martedì 01 Novembre 2011 - 09:39
MODENA - Tradito dall'alcoltest, il centravanti della Juventus Luca Toni è stato multato e la sua patente sospesa per tre mesi. Il calciatore, al volante della sua auto, è stato fermato per un controllo da una pattuglia della polizia municipale di Modena - riferiscono media modenesi - nella notte tra sabato e domenica a Montale; sottoposto alla prova dell' etilometro, è risultato avere un tasso di poco superiore al consentito, fra 0,5 e 0,8. Da qui il verbale amministrativo e la sospensione della patente. Il campione del mondo, che aveva deciso di trascorre la domenica in famiglia, stava tornando a casa a Serramazzon
IRAN, 'ROSSO' LAMPO DOPO SEDICI SECONDI -VIDEO
Martedì 01 Novembre 2011 - 15:30
Ultimo aggiornamento: 15:31
TEHERAN - Forse il suo intento era quello di entrare nel guinness dei primati, ma non certo quello di aiutare la sua squadra. Durante il match un campionato iraniano, il giocatore Mes Sarcheshmeh si prende il cartellino rosso più veloce della storia dell'Iran. Calcio d'inizio, gli avversari fanno girare un pò palla e appena superano il centrocampo, Sarcheshmeh entra da dietro e falcia le gambe di un giocatore dell'altra squadra. Rosso dopo sedici secondi di gioco, può anche evitare di farsi la doccia.
FONTE: Leggo.it
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.