LE IMPRESSIONI
La differeza tecnica tra i gialloblù e gli avversari è oggi, purtroppo per noi, abbastanza netta...
Per la prima volta dopo nove gare la squadra di MANDORLINI è messa sotto da una compagine che fa valere blasone e doti tecniche davanti sopratutto ad un centrocampo scaligero che sbaglia molto con TACHTSIDIS e JORGINHO, non riesce a sopperire con le sgroppate e l'ardore di RUSSO e con il solo HALLFREDSSON, oggi in cabina di regia, riesce a tenere a galla la malandata barca gialloblù colpita violentemente dalle ondate granata!
IORI in mezzo al campo detta i tempi e le giocate senza che nessuno (ahinoi) lo vada a disturbare e se la coppia MAIETTA-CECCARELLI si fa infilare in velocità ed astuzia con preoccupante regolarità diventa dura!
Responsabilità di MANDORLINI...
Il VERONA in campo oggi era il miglior VERONA?
Con tutto il bene che vogliamo al tecnico ravennate non possiamo esimerci dal porci alcune domande:
Ma davvero JORGINHO è il miglior trequartista a disposizione nella rosa gialloblù?
MANCINI (o al limite perfino ESPOSITO leggermente avanzato rispetto a quanto sarebbe abituato...) in quella posizione non poteva fare meglio?
E tutti quegli errori in fase di impostazione di TACHTSIDIS? Possibile che ESPOSITO non possa fare meglio del pur volenteroso (e fisicato) greco?
BJELANOVIĆ di testa non era (molto) meglio di FERRARI per approfittare degli eventuali affondo delle ali BERRETTONI-D'ALESSANDRO?
E' chiaro che nessuno meglio del mister conosce i suoi così bene da prendere (anche) decisioni difficili ma alcune domande non possono che girare nella testa dei tifosi scaligeri che cominciano a chiedersi come mai ad uno (dei pochi) che ha piedi buoni come ESPOSITO non venga mai concessa una chance così come non si sappia che fine abbia fatto PICHLMANN oppure se, in mancanza di GALLI, magari non possa dire la sua un DONINELLI o un FERREIRA ad esempio sull'esterna...
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VERONA 1-3 Torino Highlights della gara...
VERONA 1-3 TORINO
'Inedito' 4-3-1-2 per mister MANDORLINI che deve rinunciare alle giocate di 'Juani' GOMEZ TALEB e sorprende ancora una volta escludendo MANCINI, BERRETTONI e D'ALESSANDRO proprio quando il lato esterno dell'attacco è orfano del suo miglior interprete e mette il brasiliano JORGINHO dietro la coppia di granatieri FERRARI-BJELANOVIĆ con il primo chiamato al solito sacrificio fisico e tattico nel creare spazi ed opportunità al secondo...
Potrebbe funzionare! Ammirevole a parer mio il coraggio e l'inventiva del tecnico scaligero nel trovare soluzioni (o almeno nel provare a farlo)
VENTURA dal canto suo si affida al pilasro difensivo DI CESARE e oltre a IORI (Ex CEO) e BASHA a sgomitare in mediana cerca le giocate dei trequartisti SURRACO-SGRIGNA-ANTENUCCI ad ispirare il 'castigamatti' Rolando BIANCHI in una sorta di 4-2-3-1 teso alla pressione continua e al comando nel gioco.
'Bentegodi' pieno per il big-match della nona giornata ma non come contro la DORIA...
Vuoi per il fascino della partita in notturna vuoi per il gemellaggio con i genovesi unito alla partenza del fairplay village con tanto di degustazioni regionali liguri volute dalla SAMP ma gli spalti oggi omeriggio non sono così gremiti.
PRIMO TEMPO
4° BJELANOVIC colto in area da SCAGLIA incorna bene di testa: COPPOLA para.
16° TORINO in vantaggio alla prima palla buona: PARISI traversa, BIANCHI spunta tra MAIETTA e CECCARELLI e la mette la dove RAFAEL non può arrivare! VERONA 0-1 TORINO.
19° Il VERONA sembra aver subito il colpo mentre crescono i granata: ANTENUCCI tutto solo davanti a RAFAEL chiama al miracolo il nuero uno brasiliano.
25° Bella combinazione FERRARI-BELANOVIC chiude DI CESARE.
28° JORGINHO libera benissimo FERRARI ma Nicola si sa... Non è brillante davanti alla porta, cerca BJELANOVIC ma non riesce a servirlo.
32° Combinazione ANTENUCCI-SGRIGNA-ANTENUCCI recupera in extremis RUSSO...
35° Raddoppio del TORINO che suggella una supremazia netta: IORI inventa un filtrante per SGRIGNA che al primo tentativo becca RAFAEL, il rimpallo è favorevole all'ex VICENZA che non si fa pregare, tocco di punta e palla che varca la linea di porta, VERONA 0-2 TORINO ma che 'buco' CECCARELLI!
41° MAIETTA si inserisce e traversa basso al centro, PRATALI devia in angolo...
42° HALLFREDSSON s'incunea a sinistra e crossa al centro ma nessuno dei nostri riesce ad approfittarne! La palla carambola fuori dove però arriva di prepotenza ABBATE che spara con rabbia a rete e 'buca' COPPOLA VERONA 1-2 TORINO
44° Ripartenza TORO e ANTENUCCI che sfiora il gol!
45° IORI inventa calcio ancora: palla a che giunge a SGRIGNA che s'attarda ed in area non trova fortunatamente l'angolazione giusta... Ma che pericolo!
Dopo un minuto finisce la prima parte di gara con i butèi che avvertono 'STAN ARRIVANDO I GIALLOBLUUUUUU' ma oggi servirebbe davvero un'impresa contro questo avversario davvero molto forte...
SECONDO TEMPO
4° e TORINO che ancora va alla ricerca del gol prima con BASHA e poi con SGRIGNA che suera CECCARELLI e ci prova da lontano...
8° Entra MANCINI al posto di JORGINHO nelle fila gialloblù
10° BIANCHI spara in porta da posizione favorevole ma RAFAEL si fa trovare pronto, sul ribaltamento di fronte RUSSO cerca d'innescare BJELANOVIC ma il croato non ci arriva...
12° Il TORO sostituisce SGRIGNA con il nigeriano EBAGUA. MANDORLINI tenta il tutto per tutto inserendo D'ALESSANDRO e BERRETTONI per BJELANOVIC e RUSSO: VERONA diperatamente all'attacco con il 4-3-3 ed un MANCINI in più!
15° D'ALESSANDRO subito pericoloso in fascia, trova FERRARI ma oggi Nick-Dinamite è piuttosto spento...
17° SURRACO-BIANCHI-EBAGUA ed il TORO che segna la trippletta! Il nigeriano appena enrato esulta (giustamente) e si becca i buh dei soliti stolti... Che brutta domenica!
24° IORI viene ammonito per un fallo da tergo su MANCINI
25° COPPOLA perde tempo ogni volta che è chiamato al rinvio, giallo anche per lui.
27° Ammonito anche FERRARI... E sul granata a terra parte un chiaro coro a discriminazione razziale: il giudice sposrtivo avrà da 'divertirsi' in questo week end...
31° SCAGLIA si libera bene al limite dell'area poi è atterrato: il popolo del 'Binti' invoca il rigore!
32° Il 18enne VERDI di scuola MILAN entra al posto di SURRACO nel TORO.
35° BERRETTONI si da da fare e arriva anche alla conclusione (se proprio non può farne a meno) ma non è mai pericoloso...
37° D'ALESSANDRO la da ad HALLFREDSSON che chiama alla conclusione BERRETTONI: COPPOLA para forse l'unico pallone che è arrivato dalle sue parti nel secondo tempo...
40° MANCINI crossa in area a favore di FERRARI ma la punta trentina non è precisa nel colpo di testa...
41° D'AMBROSIO sostituisce ANTENUCCI nel TORO.
43° Giallo al difensore PRATALI reo di pedere tempo. Riparte l'azione del TORINO con BIANCHI abile a sfruttare un errore di MAIETTA e a sparare verso la porta scaligera: tiro alto.
49° Dopo 4 minuti di recupero finisce mestamente la gara con l'HELLAS a segnare la terza sconfitta in campionato (la seconda in casa)
VERONA 1-3 TORINO, le interviste a VENTURA e MANDORLINI...
DICONO
VENTURA «Commenti sul Verona? Si parla di una squadra che ha vinto un campionato, che non più tardi di tre giorni fa ha messo in difficoltà la Sampdoria e probabilmente avrebbe meritato di vincere. Il fatto di aver vinto, credo, meritatamente, di aver fatto la prima mezzora di calcio vero spadroneggiando in campo e concedendo agli avversari un solo tiro pericoloso è sinonimo di una buona partita da parte nostra, è sinonimo di una crescita della squadra e della disponibilità dei giocatori che sono i veri grandi protagonisti di quest'inizio di campionato. Credo che il problema del Verona oggi sia stato proprio il Torino, non credo che ci sia un demerito da parte dei giocatori che hanno incontrato una squadra che, obiettivamente, voleva vincere e quando c'è la volontà si può fare qualsiasi cosa» TuttoB.com
CAIRO «Dobbiamo mantenere i piedi per terra, anche se oggi abbiamo vinto su un campo difficile. Stiamo vivendo un momento favorevole, abbiamo cominciato benissimo, ma il campionato di B è lungo e difficile, e tutte le partite possono essere molto insidiose. Siamo solo a un quinto di questo campionato, per cui c'è molto da fare, anche perché in questa stagione ci sono tante buone squadre. Ventura? La squadra ha un gioco preciso e delineato, una forte identità, che fa girare la palla rapidamente, talvolta anche sfiancando gli avversari e andando in porta con relativa facilità. È un lavoro importante che sta pagando. Ma calma con gli entusiasmi» TuttoB.com
BIANCHI «Ventura è molto esperto, conosce gli ambienti caldi e cerca di farci far giocare a calcio dandoci le direttive giuste per un ottimo rendimento. Il mister è stato molto bravo a compattare il gruppo, in questo primato c'è tanto del suo merito personale. Turnover? Fa piacere a tutti giocare, però le scelte del tecnico vanno rispettate, bisogna farsi trovare pronti nei momenti importanti. Per il resto abbiamo tanta qualità nei singoli, e possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Il collettivo è completo e, a differenza del passato, abbiamo potuto lavorare tutti insieme fin dal ritiro» TuttoMercatoWeb.com
ANTENUCCI «Io resto un attaccante, ma sono pronto a sacrificarmi per il bene della squadra, ascoltando i consigli del mister. Anche oggi abbiamo giocato bene e portato a casa la vittoria. Non importa chi segna, alla fine quello che conta è continuare a fare bene come stiamo facendo, crescendo come squadra. Abbiamo la giusta mentalità» TuttoMercatoWeb.com
BJELANOVIĆ «Abbiamo affrontato la squadra migliore trovata fin qui... Noi però abbiamo facilitato loro le cose anche perchè fisicamente non eravamo troppo messi bene... Li abbiamo aspettati perchè sapevamo che nelle ripartenze potevano far male poi putroppo sono andati in vantaggio e da lì in poi hanno potuto fare il gioco che preferiscono anche perchè noi siamo stati poco brillanti... Del resto le partite così ravvicinate possono essere pesanti...» RadioVerona
RUSSO «Il TORINO è un ottima squadra che gioca a calcio ed è forte... Alcuni episodi ci hanno penalizzato oltremodo ma loro sono stati veramente bravi. Alla fine del primo tempo, quando eravamo sotto di due gol, siamo anche se riusciti a farne uno per cercare di raddrizzare la situazione ma nel secondo tempo abbiamo subito la mazzata finale... Continueremo comunque a giocarcela come abbiamo sempre fatto sino ad ora...» RadioVerona
FERRARI «La partita poteva girare a nostro favore ad un certo punto ma loro son stati bravi anche in quei frangenti a non perdere la testa e poi a fare il 3 a 1 che ci ha tagliato le gambe... Non abbiamo giocato neanche male ma loro sono stati più forti... All'inizio loro hanno pure sofferto... Poi quel gol gli ha aperto definitivamente la strada... Mettiamocela via e guardiamo avanti! Noi stanchi? Non credo che sia quello... Forse alla fine loro erano stanchi quanto noi credo che abbiamo perso per altri motivi...» RadioVerona
CECCARELLI «La gente si aspettava di più? La gente si aspetta sempre il meglio ma oggi non ci siamo riusciti. Complimenti al TORINO: Loro sono stati bravi a venire qua a capitalizzare al massimo le poche occasioni avute. Forse siamo stati più in area noi di loro se andiamo a vedere le percentuali con la differenza che loro hanno sfruttatato al massimo le tre occasioni che hanno avuto come solo le grandi squadre sanno fare... Adesso dobbiamo mettere da parte la sconfitta e guardare avnti con rinnovata fiducia per andare a prendere nel derby col VICENZA i punti che non siamo risuciti a prenderci fin qui...» RadioVerona
MANDORLINI «Gara contro una squadra molto più esperta... L'avevam preparata diversamente e poi due cross e due gol... Si farebbe dura per tutti... La scelta delle due punte? Pensavo di giocare con la palla un po' più lunga perchè eravamo un po' stanchi in settimana e credo che non abbiamo fatto poi così male. JORGINHO? Ha fatto bene qiuello che doveva fare, io sono contento di lui, è un ragazzo intelligente che sa giocare a calcio... Credo che abbiamo pagato dazio a livello fisico sopratuto con TACHTSIDIS, RUSSO e HALLFREDSSON sul piano della corsa ma in settimana infatti non li avevoa visti brillantissimi per questo ho scelto di giocare con palle lunghe sulle nostre punte... Poi abbiamo regalato qualcosa... Sopratutto sul secondo gol... 'Juanito'? E' importante per noi ed in sua assenza volevo giocare con due punte moto fisiche davanti visto che neanche D'ALESSANDRO non era al meglio... Abbiamo creato senza sfruttare... La solita cosa che purtroppo ci manca... Dobbiamo lavorare tantissimo per portare a casa a volte poco ma il calcio è fatto anche di valori tecnici... Potevamo sfruttare meglio alcune occasioni poi è chiaro che pesa anche l'abilità tecnica ma noi siamo questi... Il problema maggiore? Quei gol importanti su cross imortanti...» RadioVerona
VENTURA «Aldilà della partita vorrei dire a te quello che ho detto ai tuoi colleghi di Sky: Ho vinto campionati importanti, ho avuto rapporti importanti anche a BARI dove la gente mi voleva bene ma l'affetto che ho provato qui quando quei 28-30mila che all'ultima giornata inneggiavano il mio nome nonostante una retrocessione crudele ed ingiusta... Beh... Sono cose che ti rimangono dentro e che non corrono via come tutte le altre in questo calcio che tutto mastica e consuma in fretta...» RadioVerona
Radiografia del Gol gialloblù 2011/2012 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
FERRARI | 1 | 2 | 3 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 3 | 3 | |
BJELANOVIĆ | 0 | 2 | 2 | |
HALLFREDSSON | 1 | 1 | 2 | |
ABBATE | 1 | 1 | 2 | |
CECCARELLI | 0 | 1 | 1 | |
RUSSO | 0 | 1 | 1 | |
BERRETTONI | 1 | 0 | 1 | |
D'ALESSANDRO | 1 | 0 | 1 |
LE ALTRE DI B
Nell'anticipo il PESCARA ha battuto il CITTADELLA mentre CUTOLO col PADOVA ha fatto vedere grandi cose oltre alla doppietta che ha steso il BRESCIA; solo all'80° la SAMPDORIA ha pareggiato il gol di MARCHI col SASSUOLO.
Il LIVORNO umilia a domicilio l'ALBINOLEFFE con un rotondo 4 a 0, vittoria esterna anche del VARESE che al 95° batte l'EMPOLI.
Prima vittoria in cadetteria per il GUBBIO che fa festa con RAGATZU a 5 minuti dalla fine, vince anche la JUVE STABIA con l'ASCOLI.
Pareggio tra GROSSETO e VICENZA con i gol degli ex gialloblù SFORZINI ed ABBRUSCATO e 1 a 1 anche fra MODENA e CROTONE.
Stasera il posticipo tra REGGINA e BARI.
IN BREVE A PIÉ PAGINA
FORMULA 1: VETTEL è campione del mondo per la seconda volta consecutiva con la su RED BULL (ed è il più giovane bicampione del mondo con i suoi 24 anni) in Giappone dove si accontenta del terzo posto dietro alla FERRARI di ALONSO e alla MC LAREN di BUTTON...
QUALIFICAZIONI EURO 2012: Pareggio tra SERBIA ed ITALIA, al gol a freddo di MARCHISIO ha risposto IVANOVIC. Tra MONTENEGRO ed INGHILTERRA finisce 2 a 2, CAPELLO critica ROONEY a causa di un espulsione sciocca...
QUALIFICAZIONI MONDIALI 2014: 4 a 1 dell'ARGENTINA al CILE con trippletta di HIGUAIN e gol (finalmente) di MESSI...
RASSEGNA STAMPA
Calcio, cori razzisti a Ebagua: 7mila euro di multa per l’Hellas Verona
(10 ottbre 2011) VERONA – Il Giudice sportivo ha deciso di punire con un’ammenda pari a 7mila euro l’Hellas Verona per i cori razzisti rivolti al giocatore del Torino Osarimen Ebagua durante la partita di domenica scorsa vinta dagli uomini di Ventura per 1-3 grazie anche al gol finale del nigeriano.
Si ripete dunque in quel di Verona lo stesso copione recitato in altri casi di razzismo e intemperanza nei confronti dei giocatori rei di avere la pelle scura. Proprio come, per esempio, nel lontano 1996 quando contro l’acquisto del calciatore olandese Ferrier la curva scaligera inscenò una macabra rappresentazione, facendo penzolare un manichino nero allegato alla scritta “Negro go away”.
Hellas-Verona_multa_razzismo
Di lì in avanti i casi si sono moltiplicati: dalle dichiarazione del presidente Pastorello che sottolineò l’inopportunità di tesserare giocatori di colore come Zè Maria e M’Boma che andarono negli anni successivi a fare la fortuna di altre squadre, passando per gli insulti del maggio 2005 al terzino Ferdinand Colì del Perugia che costarono la squalifica del campo. Solo nella stagione 2010/2011 l’Hellas Verona ha collezionato multe per una cifra totale di 83.900 euro: di questi, 68mila riguardano ammende legate a episodi di “siscriminazione territoriale e razziale”.
Perché precludersi poi manifestazioni d’intolleranza nei confronti dei meridionali? Ecco allora il coro “Ti amo terrone”, cantato dai tifosi del Verona il 20 luglio scorso in occasione della presentazione della squadra ufficiale 2011/2012 con annessi festeggiamenti per la promozione in B: fu l’allenatore Andrea Mandolini a dare il là al coro, per poi essere deferito poche settimane dopo dalla Figc perché quella goliardata venne ritenuta discriminante nei confronti dei meridionali.
Non è solo la tifoseria dell’Hellas Verona a essersi più volte macchiata di episodi di razzismo in Italia, perché casi d’intolleranza si sono verificati a decine nel corso degli anni lungo tutto lo Stivale, dentro e fuori dal campo: come non dimenticare il caso che vide protagonista il difensore ivoriano del Messina Marc Andrè Zoro, che il 25 novembre del 2005, durante il match contro l’Inter, decise di impossessarsi del pallone di gara per protestare contro gli insulti che gli stavano rivolgendo i supporters nerazzurri dagli spalti?
Persino il campione tanto rimpianto dall’Inter in quest’avvio di stagione Samuel Eto’o è stato vittima di cori razzisti conditi da “buuh” e versi di scimmia non solo in Italia ma anche sui campi della Champions League, oltre che all’epoca della sua militanza nella Liga. Emblematico, in Italia, fu l’episodio nel quale Eto’o venne raggiunto dal coro “visto a vendere rose nel metrò” al di fuori di un noto locale nelle vicinanze di piazza della Repubblica a Milano: artefici del gesto furono alcuni tifosi del Milan.
Angelo Fischetti
FONTE: IlQuotidianoItaliano.it
Lunedì 10 Ottobre 2011
Jorginho è un fanstasma, Bjelanovic così è inutile
RAFAEL 6
Incolpevole sui gol. Mette altre due pezze che evitano la goleada.
ABBATE 6,5
Un gol da cineteca e tanta corsa. E’ l’ultimo ad arrendersi.
CECCARELLI 5
Soffre Bianchi e anche Sgrigna. Beffato sul colpo di testa, “bucato” in occasione del secondo gol. Giornata da dimenticare.
MAIETTA 5,5
Anche lui in giornata storta. Cerca di sorreggersi con il carattere.
SCAGLIA 5,5
Non sbaglia tanto, ma e è stanco. Meritava un turno di riposo.
RUSSO 5
Ondeggia in mezzo, non trova la posizione e finisce per affogare. (12’ st Berrettoni 5,5: cerca di dare la scossa ma non ci riesce)
TACHTSIDIS 5
Si limita a fermare le folate del Toro (quando ci riesce). Non fa mai una ripartenza giusta.
HALLFREDSSON 5,5
Parte benissimo, ma si spegne con il passare dei minuti.
JORGINHO 5
Un fantasma. Inspiegabile la sua presenza. Non prende mai in mano la situazione (10’ st Mancini 5,5: un po’ meglio di Jorginho).
FERRARI 5
Si pesta i piedi con Bjelanovic, sbaglia ogni appoggio, non si fa vedere sotto porta.
BJELANOVIC 4,5
L’inutilità fatta attaccante: così non serve proprio a niente. (12’ st D’Alessandro 5,5: gli riesce qualche scatto. Ma non è mai davvero concreto). (G.Vig./ass)
Lunedì 10 Ottobre 2011
Mandorlini stavolta si arrende: «Ci sta a perdere con loro, non sono questi i punti che ci mancano»
Troppo forte il Torino per questo Hellas
di Gianluca Vighini
VERONA - Troppo forte il Torino. Troppo scarso l’Hellas. Anzi, troppo brutto per essere vero. La squadra di Mandorlini fa tre passi indietro rispetto alla gara con la Sampdoria, tre come i gol rimediati contro i granata. Mandorlini non si fascia la testa e spiega. «Può succedere. Il Torino è forte e ci sta di perdere. Non ho detto nulla ai ragazzi. Non sono questi i punti che ci mancano». Eppure sono le scelte del mister di Ravenna stavolta a finire sotto esame. Assente Gomez (indurimento al polpaccio, tornerà con il Vicenza), Mandorlini cambia pelle alla sua squadra: dentro Jorginho (trequartista?), e dentro le due punte pesanti (Bjelanovic e Ferrari). Il risultato è purtroppo scadente.
Il Verona perde le coordinate del gioco, non c’è sbocco sulle fasce, i terzini soffrono come cani e a centrocampo Tachtsidis, Hallfredsson e Russo sembrano turisti per caso in piazza Bra. Il Torino fa possesso palla, pronto, sornione, ad approfittarne.
E infatti è Bianchi a spuntare di testa tra Ceccarelli e Maietta e assestare il primo uppercut al mento dell’Hellas. Che vacilla, fino a crollare davanti a una devastante verticalizzazione di Iori per Sgrigna, con la difesa scaligera che si apre come il Mar Rosso con Mosè. Il colpo è quasi letale, il Verona vacilla, ma non cade. Anzi, si risolleva. Al 43’ Abbate s’inventa una staffilata che s’infila nel sette con un tiro da 25 metri, lasciando presagire una ripresa all’arma bianca. E infatti il Verona parte bene. Hallfredsson cerca di guidare la carica, ma il Toro è forte anche dalla panchina.
Anzi, soprattutto in panchina. Sgrigna lascia il posto a Ebagua che con un’altro scatto bruciante, lascia di sasso Ceccarelli e infila il 3-1. In pratica la contesa tra gialloblù e granata finisce qui. Solo l’orgoglio permette all’Hellas di non crollare. Mandorlini mette dentro D’Alessandro, Mancini e Berrettoni: aumenta la vivacità, ma i gol stanno sempre a zero.
Finisce così, con il pubblico veronese che apprezza il forcing finale. All’orizzone c’è il derby con il Vicenza. E l’Hellas dovrà suonare tutt’altra musica che sentita (poco o nulla) ieri al Bentegodi. (ass)
TORINO DA RECORD: STRAVINCE A VERONA. POI IL DRAMMA
Lunedì 10 Ottobre 2011 - 08:23
di Francesco Monassero
TORINO – Non chiamatela fuga, Ventura s’arrabbierebbe. Ma il Toro più bello della stagione sbanca anche il Bentegodi e traccia un solco in classifica: la terza è a meno sei e la Sampdoria, settima, a meno nove. Se l’allenatore voleva risposte, Verona gli restituisce un gruppo ancora più vero e consapevole della propria forza: quarta vittoria consecutiva che allunga a nove la striscia positiva di risultati. «Grande partita – così Ventura – sono orgoglioso di allenare un gruppo così, ma stiamo con i piedi per terra». Con la sconfitta del Brescia, i granata sono rimasti l’unica squadra imbattuta del campionato. Il premio è una nuova pagina che questo gruppo ha scritto nella storia del Toro: mai nessuno era riuscito a vincere cinque trasferte di fila.
Ventura ce l’ha fatta e il roboante 3-1 del campo è perfino ingannatore sulle forze che si sono affrontate. I granata hanno dominato l’incontro dal primo al novantesimo grazie ad una prova di forza corale mai vista finora. Che a segnare siano stati tutti e tre gli attaccanti è un dettaglio rispetto alla sinfonia che la squadra è riuscita a suonare in uno stadio difficile. Bianchi, Sgrigna ed Ebagua sono stati solo i finalizzatori di un gioco bello, armonioso, corale.
Dopo un quarto d’ora il capitano ha già sbloccato il match girando di testa il perfetto cross di Parisi, finalmente concreto nelle due fasi di difesa e d’attacco. Al 36’ è il turno di Sgrigna, che si insinua nelle maglie di una difesa incerta e dolcemente infila in porta. La partita è già finita qui, nonostante il Verona trovi il gol dell’1-2 grazie ad una cannonata di Abbate da fuori (44’). E’ sempre il Toro a condurre le danze e lo mette in chiaro subito.
Prima del riposo Antenucci spreca due grosse occasioni, ad inizio ripresa è Sgrigna a sfiorare il gol. Che arriva poco dopo con Ebagua. L’azione è da manuale: Surraco lancia lungo, Bianchi fa velo per l’inserimento di Ebagua, che entra in area e di sinistro trafigge il portiere. E’ un Toro da applausi come non si vedeva da tempo.
L'INCIDENTE. La vittoria di Verona è stata turbata dal grave incidente in cui è stato coinvolto il pullman della squadra del Torino, sulla via del rientro, e che è costato la vita a due persone che viaggiavano su un'auto.
INCIDENTE A BUS DEL TORINO, CACCIA AI DUE "LADRI-PIRATI".
LE FOTO DEI 2 RAGAZZI MORTI
Lunedì 10 Ottobre 2011 - 21:00
TORINO - Prima i due furti-lampo, poi l'entrata in autostrada dalla "porta" del Telepass, la corsa sfrenata, infine lo schianto. Questa la ricostruzione del tragico incidente di ieri sera sulla tangenziale di Torino, in cui sono morti due ragazzi, Lorenzo Ghedi e Fabio Massimo Pozzo, e una terza persona è rimasta gravemente ferita. I due giovani sono rimasti schiacciati tra la motrice del tir rubato e il bus su cui viaggiava la squadra di calcio del Torino (i calciatori granata sono rimasti tutti illesi).
RICERCATI I LADRI PIRATI Al momento sono ancora ricercati i due ladri pirati della strada che hanno fatto perdere le tracce fuggendo a piedi dopo l'impatto. Onofrio Tona, 52 anni, proprietario dell'omonima azienda di autotrasporti di Asti a cui è stata sottratta la motrice, ha raccontato che il furto è avvenuto tra le 19 e le 20,30, mentre lui si era assentato dalla ditta. Una volta rientrato, Tona ha dato subito l'allarme per il furto del mezzo. Troppo tardi: da località Valgera, dove ha sede la Tona Autotrasporti, i malviventi si sono diretti in frazione San Marzanotto, sempre ad Asti, a circa 13 chilometri di distanza, dove ha sede un'altra ditta di autotrasporti, la Transma dei fratelli Daniele e Gianpiero Smania.
Qui hanno rubato 'a colpo sicuro' un rimorchio contenente bottiglie di prosecco, agganciandolo alla motrice sottratta poco prima. Poi, a tutta velocità si sono diretti verso lo svincolo Asti Est dell'autostrada Torino-Piacenza, attraversando la porta del Telepass e imboccando la direzione del capoluogo piemontese a tutta velocità. La polizia stradale sta visionando i filmati delle telecamere poste sul tratto autostradale per capire quanto tempo abbiano impiegato effettivamente. Ma anche senza riscontri effettivi, sembra che l'eccessiva velocità del mezzo pesante sia stata determinante nel provocare l'incidente mortale.
Lunedì 10 Ottobre 2011
La Samp non sa più vincere
Maran ha rigenerato il Varese
VERONA - Il Toro che risponde al Padova (2-1 al Brescia nell’anticipo del sabato sera) e che ritrova la vetta solitaria. Ma non solo. La Sampdoria che non sa più vincere. Ieri, nell’anticipo all’ora di pranzo i blucerchiati hanno pareggiato 1-1 a Marassi col Sassuolo, salvati solo da un’autorete. La squadra di Atzori sta perdendo contatto con le prime due della classe: nove punti di ritardo nei confronti dei granata, sei in meno rispetto ai biancoscudati di Dal Canto.
Risorge il Livorno, che rifila quattro sberle a domicilio all’Albinoleffe. Ma c’è anche il Varese rigenerato da Rolando Maran. Sbanca 2-1 il Castellani di Empoli (povero Pillon), conquistanto il secondo successo consecutivo dopo il blitz a Vicenza di martedì scorso. (M.Zor.)
FONTE: Leggo.it
Il Toro mata l'Hellas "Nulla da rimproverare ai ragazzi"
Mandorlini: "Nel primo tempo loro hanno capitalizzato meglio. Tre gare in otto giorni influiscono"
10 ott | SPORT PAG 07 La Redazione
"Abbiamo fatto la nostra gara, nel primo tempo gli avversari hanno capitalizzato al massimo. Dal punto di vista nervoso, aver disputato tre gare in otto giorni ha avuto il proprio rilievo, non ho niente da rimproverare ai ragazzi. Il Torino è in questo momento una squadra più forte, accettiamo serenamente la sconfitta". Analizza così Andrea Mandorlini il ko a opera degli uomini di Ventura.
"Questa era la partita che temevo di più - continua l'allenatore gialloblù -, di fronte a una squadra molto più esperta, preparata con l'intento di sfruttare le due punte e la fisicità. Siamo stati a tenere in piedi il match dopo aver preso due cazzotti, Ebagua ha chiuso la gara. Eravamo un po' stanchi, abbiamo creato qualche problema coi nostri attaccanti. Jorginho ha fatto bene, è un giocatore giovane, intelligente, tatticamente bravo e che giustamente commette qualche errore in attesa di crescere. Rifarei tutte le scelte, qualcosa a livello fisico abbiam pagato. Negli allenamenti non vedevo grande lucidità, il gran gol di Bianchi ha immediatamente cambiato le dinamiche".
FONTE: VeronaSera.it
Incidente pullman Torino foto: tutti i particolari scioccanti
Incidente pullman Torino foto: tutti i particolari scioccanti. Brutta disavventura per il Torino calcio che ieri sera, tornando in pullman da Verona dove aveva giocato e vinto, è stato coinvolto in un incidente in cui hanno perso la vita due ragazzi di 25 e 31 anni ed un terzo di 24 anni è ricoverato in prognosi riservata.
La ricostruzione della tragedia è ormai abbastanza chiara: i tre ragazzi viaggiavano a bordo di una Bmw e sono stati tamponati con violenza dal conducente di un camion, poi risultato rubato, che ha spinto la vettura sotto il pullman del Torino restando schiacciata. Il conducente del camion è scappato subito dopo l’impatto assieme ad un’altra persona che viaggiava con lui mentre la Bmw restava incastrata sotto il pullman della società calcistica del Torino i cui tesserati non hanno riportato alcun danno fisico.
L’impatto fra i due mezzi ha provocato anche un piccolo incendio prontamente sedato dai calciatori con bottiglie d’acqua e con un estintore. Due dei tre ragazzi non davano segni di vita mentre un terzo si muoveva ed è stato subito soccorso da una ambulanza chiamata proprio dai calciatori granata. Di Cesare, difensore del Torino, ricostruisce così il tremendo accaduto: “Ero seduto nell’ultima fila insieme a Ebagua, Iori, Sgrigna e D’Ambrosio, il Tir avrebbe devastato il retro del pullman. Per nostra fortuna stiamo tutti bene, a parte qualche dolorino e tantissimo spavento”.
FONTE: DottorCalcio.info
Qui Toro
10/10/2011 - SERIE B
Show del Toro, granata da record
A Verona quinta vittoria esterna di fila: non accadeva dal 1914. Ventura: «Ho provato un po' di libidine»
GIANLUCA ODDENINO
VERONA
Bello, vincente e nella storia. Un Toro così i tifosi granata lo sognavano da anni e adesso che esiste, e continua a sfornare gioie a ripetizione, la missione di Ventura può dirsi già riuscita. Perché non sono solo i numeri e i primati riscritti a determinare la grandezza di una squadra in fuga verso la serie A (2,5 è la media punti a partita, +6 sulla terza), ma il gioco, la serenità e la forza con cui sono maturati i risultati. Se Verona doveva essere l'autentica prova del nove per testare la capolista, l'1-3 rifilato all'Hellas ne è la conferma più bella. Al punto che il record storico del maggior numero di successi in trasferta (5, non accadeva dal 1914 e non ci riuscì neanche il Grande Torino), il primo posto in classifica con 23 punti, l'imbattibilità in campionato che combacia con la miglior difesa e un attacco che segna con tutti i suoi giocatori rischia quasi di passare in secondo piano rispetto all'intensità, all'intelligenza e alla compattezza che sta mostrando il Toro partita dopo partita. «Un po' di libidine oggi l'abbiamo provata», deve ammettere con un sorriso Giampiero Ventura.
Lui vorrebbe tenere bassa la festa e l'esaltazione di un Toro che riscrive record ed incanta in campo, ma alla fine deve ammettere il capolavoro compiuto a Verona. Realizzato con una squadra nuovamente rivoluzionata (9 partite e 9 formazioni diverse), capace di sopperire senza problemi all'assenza di Ogbonna impegnato in Nazionale e letale nel centrare la quarta vittoria consecutiva, la terza in sette giorni. «Abbiamo vinto con merito - commenta Ventura - e nella prima mezz'ora abbiamo offerto un calcio vero, da padroni del campo, ammutolendo 16mila tifosi avversari. C'è ancora tanto da fare, ma siamo sulla strada giusta: il successo mi soddisfa, ma ancora di più la dimostrazione di forza data e la disponibilità dei miei giocatori».
Un Toro che non spreca una palla, sa sempre cosa fare, non va mai in affanno e sa segnare quando vuole. Questo è il Toro di Ventura che ieri pomeriggio ha offerto uno spettacolo nello spettacolo, sfruttando i riflettori del calcio italiano orfano della serie A, grazie al gioco organizzato ed altamente impattante del suo 4-2-4. In più c'è la perla di Bianchi, capace di segnare al 16' con un colpo di testa pazzesco, su cross dalla sinistra di Parisi, a quasi 15 metri dalla porta di Rafael. Un capolavoro che ha esaltato ancor di più un Toro bellissimo che raddoppiava con Sgrigna al 36' su invito di un perfetto Iori. «Poi ci siamo specchiati ed abbiamo preso il gol dell'1-2 di Abbate - riflette Ventura -, ma allo stesso tempo abbiamo dato un segnale forte con quelle due occasioni create da Antenucci prima del'intervallo. Ecco dove si esalta il nostro «se vogliamo, possiamo».
Nella ripresa il Toro ha saputo gestire senza problemi i tentativi del Verona e con un cambio ha ottenuto gioco, set e partita. Fuori Sgrigna e dentro Ebagua al 12' st e dopo 5 minuti arrivava l'azione provata e riprovata in allenamento: taglio centrale per la punta, velo del compagno e difesa avversaria spaccata. Per Ebagua era un gioco da ragazzi firmare il terzo gol granata (secondo personale) e lanciare il Toro verso il paradiso. «Quando sono arrivato il primo giorno, un taxista mi disse “Ci dia l'orgoglio di tirare fuori le bandiere che abbiamo nei cassetti...”. Ne sono rimasto colpito». Ora le parti si sono invertite.
QUI TORO
10/10/2011 - TRAGEDIA AL CASELLO DI SANTENA - L'AUTOCARRO ERA RUBATO, IN FUGA I DUE UOMINI A BORDO
Stritolati sotto il bus del Toro Muoiono 2 giovani
Un camion li tampona e li spinge sotto l'autobus: due morti, un ferito gravissimo
MARCO ACCOSSATO, MASSIMILIANO PEGGIO
Due ragazzi di 25 e 31 anni hanno perso la vita, e un terzo è ricoverato in gravi condizioni al Cto, dopo che la Bmw sulla quale viaggiavano è rimasta schiacciata ieri sera sotto il pullman del Torino Calcio al rientro da Verona, dopo esser stata tamponata da un camion rubato.
L'incidente è avvenuto al casello di Santena dell'autostrada. Il conducente del camion e una persona che viaggiava con lui sono fuggiti dopo lo scontro, tagliando la recinzione che separa i prati dall'autostrada, facendo perdere le proprie tracce. Due dei tre ragazzi sull'auto sono morti prima che arrivassero i soccorsi: Lorenzo Ghedi, 25 anni, e Fabio Massimo Pozzo, di 31, entrambi residenti a Torino. Il ferito è il conducente della Bmw, fratello di una delle vittime: Paolo Pozzo, 24 anni, ricoverato al Cto in prognosi riservata.
L'impatto, violentissimo, ha ridotto l'auto a un ammasso di lamiere, intrappolando i corpi. Illesi i giocatori del Toro e il guidatore dell'autobus, Mariano Giuliani, 40 anni. Il pullman granata stava superando la barriera del Telepass quando il camion ha tamponato la Bmw spingendola contro l'autobus. La Bmw si è incastrata sotto il motore del pullman che ha proseguito per alcuni metri prima di poter accostare e fermarsi. E' divampato un incendio che gli stessi calciatori del Toro hanno domato, scendendo con tutte le bottigliette di acqua che avevano a disposizione. Sull'autobus è stato poi recuperato e utilizzato anche un estintore.
I vigili del fuoco hanno liberato a fatica i corpi delle vittime. Per loro non c'è stato nulla da fare. Trasportato al Cto, il ferito ha un trauma facciale: «Forza Paolo, resisti», ha continuato a ripetere uno dei soccorritori per evitare che perdesse conoscenza: «Fra poco sarai in ospedale, vedrai che andrà tutto bene. Resisti Paolo, stai sveglio...».
Attorno al pullman granata il movimento ha attirato l'attenzione dei tanti automobilisti che a quell'ora superavano la stessa barriera dell'autostrada in direzione Torino. Uno di loro, Roberto Minetti, si è avvicinato per vedere se occorreva aiuto: «C'era una grande agitazione attorno a quell'auto disintegrata», racconta. «I calciatori erano scesi. Uno di loro mi ha detto che aspettavano i soccorsi già da diversi minuti».
Minetti accusa: «E' incredibile che a un casello dell'autostrada come questo non ci sia un punto di pronto intervento attrezzato. Che abbiamo dovuto intervenire i calciatori con le bottiglie d'acqua. Uno dei ragazzi si muoveva ancora, ma nessuno interveniva per soccorrerli ed estrarli perché nessuno sapeva come fare...». Il guidatore del camion e l'altra persona che era sull'Iveco sono fuggiti nei prati. I due si sarebbero coperti il volto col cappuccio delle felpe. Ma le telecamere del casello di Santena che hanno ripreso l'agghiacciante scena potrebbero rivelarsi utili anche per identificare i volti dei responsabili.
La Scientifica ha già effettuato i rilievi per risalire alle impronte digitali. Solo un'ora dopo la tragedia si è scoperto che il camion era rubato: i ladri si sono impossessati prima della motrice in una ditta di Asti, poi del rimorchio carico di Prosecco alla «Trasma», un'altra ditta astigiana. Considerando il carico, non si esclude che il guidatore dell'Iveco avesse bevuto. Le due vittime e il ragazzo ferito rientravano da una giornata al mare, a Rapallo. Sull'auto c'erano gli asciugamani e gli iPod usati sulla spiaggia.
FONTE: LaStampa.it
PAGELLE/ Verona-Torino (1-3): i voti, la cronaca e il tabellino (nona giornata)
Redazione domenica 9 ottobre 2011
LE PAGELLE DI VERONA - TORINO (RISULTATO: 1-3): I VOTI, LA CRONACA E IL TABELLINO - Ventisei anni fa Verona e Torino lottavano per lo scudetto. Finì con i gialloblù campioni, e i granata secondi. Oggi, nella 9 giornata di serie B, il Torino si prende una mini rivincita, sbancando 3 a 1 un insidioso Bentegodi con una prova di forza che non si vedeva dalle parti della Mole da qualche anno, e che permette ai tifosi granata di sognare in grande, o almeno di tener testa agli odiati cugini bianconeri. Effettivamente è un’euforia giustificabile, perché i ragazzi di Ventura dimostrano una gran compattezza e un’efficace concretezza, che stanno aumentando a vista d’occhio giornata dopo giornata. Il capitano Bianchi, giocatore di un’altra categoria, è la punta di un iceberg solido, che dopo nove giornate prova già una minifuga. Dal canto suo il Verona può solo stare a guardare, visto che anche l’orgoglio di riaprire il match nel finale del primo tempo si impatta e si frantuma contro la corazzata granata.
SINTESI PRIMO TEMPO - Partita che si apre a rilento, con le squadre che si equivalgono per una decina di minuti, in cui non succede praticamente nulla. Poi, dopo un quarto d’ora, il Torino prende in mano le redini e subito dopo, al 17’, arriva il primo squillo: Basha cambia gioco per Parisi, che fa due passi e dalla trequarti scocca un cross tagliato, che Bianchi è fenomenale nel girare in rete a fil di palo. Uno a zero, Verona che accusa il colpo e va in black out, Torino galvanizzato. È un monologo granata, che ha alla base un tranquillo possesso palla. La qualità di una squadra si vede anche dai dettagli, e così, al 28’, su una punizione, uno schema effettuato alla perfezione porta Antenucci a tu per tu col portiere, e il tiro a colpo sicuro viene deviato solo da un colpo di reni di Rafael in angolo. È il preludio al gol del raddoppio, che arriva al 36’ con Sgrigna. Iori è geniale nell’inventare dal nulla una verticalizzazione micidiale che mette in porta l’attaccante granata, il quale non si fa pregare e insacca il 2 a 0. Stavolta però il Verona reagisce, e Abbate prima, al 42’, ci prova con un’azione solitaria fermata in angolo, poi, due minuti dopo, s’inventa un gol da cineteca, con un bolide da 30 metri che si insacca sotto il sette. Tifosi in estasi, il Verona ora si esalta, ma il carattere del Toro emerge anche qui, con due occasioni enormi in un minuto, ma Basha e Antenucci sono imprecisi alla conlusione. Il primo tempo si chiude lasciando presagire una ripresa indiavolata.
SINTESI SECONDO TEMPO -Invece al rientro dagli spogliatoi, dopo qualche minuto di sterile attacco gialloblù, è ancora il Torino a gestire il gioco, rallentando molto il ritmo e cercando di condurre in porto la vittoria. L’unica occasione, peraltro tramutata in gol, è il tiro di Ebagua, appena entrato, che al 63’ dopo una percussione solitaria, fulmina Rafael e chiude il match. Nel finale i padroni di casa ci provano a più riprese, soprattutto col neoentrato D’Alessandro e lo scatenato Abbate, ma tutti gli attacchi s’infrangono contro il muro della difesa granata, che tra l’altro oggi era priva del suo pilastro Ogbonna, convocato in nazionale. Si chiude così, con la quinta vittoria consecutiva in trasferta per Ventura, che ha ridato entusiasmo ad un ambiente che merita ben più della serie B. E se i suoi ragazzi sapranno tenere lo stesso ruolino di marcia anche all’Olimpico, la promozione sarà solo una formalità.
IL TABELLINO
VERONA-TORINO 1-3
MARCATORI: pt 15' Bianchi, 35' Sgrigna (T), 43' Abbate (V), st 16' Ebagua (T).
VERONA (4-3-3): Rafael; Abbate, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo (st 11' Berrettoni), Tachtsidis, Halfredsson; Jorginho (st 8' Mancini), Ferrari, Bjelanovic (st 11' D'Alessandro). A disp.: Nicolas, Cangi, Pugliese, Esposito, D'Alessandro, Berrettoni. All. Mandorlini
TORINO (4-4-2): Coppola; Darmian, Di Cesare, Pratali, Parisi; Surraco (st 31' Verdi), Basha, Iori, Antenucci (st 41' D'Ambrosio); Sgrigna (st 11' Ebagua), Bianchi. A disp.: Morello, Glik, Vives, Oduamadi. All. Ventura
Ammoniti: Iori, Coppola, Parisi, Pratali (T), Ferrari (V)
Espulsi: /
Arbitro: Massa di Imperia
PAGELLE
VERONA: 5: sta a guardare per 90 minuti, a parte i dieci a cavallo dei due tempi
Rafael: 5.5: incolpevole sui gol, compie una grande parata su Antenucci nel finale di primo tempo
Abbate: 6.5 (il migliore): soffre tanto Antenucci all’avvio, ma a parte l’eurogol, è il più pericoloso dei suoi per tutta la durata della gara… Ed essendo un terzino, si capisce perché arrivi la sconfitta
Ceccarelli: 5.5: soffre Bianchi, raramente si impone
Maietta: 5.5: non fa meglio del collega, tutti i 3 gol testimoniano la fragilità difensiva
Scaglia: 5: non si nota, peraltro dalla sua parte il Verona soffre tanto
Russo: 5.5: poca sostanza
(st 11' Berrettoni: 6: sicuramente più pericoloso, nel finale è uno dei pochi a crederci)
Tachtsidis: 5: si fa notare soprattutto per i tanti lanci sbagliati, lui che dovrebbe essere il metronomo
Halfredsson: 6: buona prova, se non altro per la grinta costante
Jorginho: 5: puntavano sui suoi spunti, decide di stare a guardare gli altri
(st 8' Mancini: 5.5: non dà una grossa mano alla causa)
Ferrari: 6: lotta come un leone, ma è dura là davanti da solo
Bjelanovic: 5: doveva dimostrare che si erano sbagliati a non credere in lui, non fa altro che confermare le scelte della dirigenza granata
(st 11' D'Alessandro: 6: da quando entra, è l’unico problema dei granata, e tiene i suoi sulle spalle. Ma da solo è troppo dura
All. Mandorlini: 5: azzecca poco, disastrosa la mossa di finire tutti i cambi dopo 10 minuti del primo tempo: per l’assalto finale, i suoi non ne hanno più
TORINO: 7: è la squadra da battere, finalmente sta tornando degno del grande club che la storia ha consacrato
Coppola: 5.5: inoperoso, un po’ pasticcione sui rinvii, impossibile prendere il tiro di Abbate
Darmian: 6: parte bene, poi si spegne. Comunque un grande inizio di stagione
Di Cesare: 6.5: privo del suo collega, fa un figurone
Pratali: 6.5: non fa rimpiangere Ogbonna. Partita ordinata, con pochissime sbavature
Parisi: 6.5: la sua esperienza si sente, stavolta privilegia la fase difensiva, e la compie egregiamente
Surraco: 6: buona prova di uno dei giocatori più da scoprire di questo Torino
(st 31' Verdi s.v.)
Basha: 7.5 (il migliore): è una diga quando il Verona attacca, un metronomo quando deve lanciare i suoi
Iori: 6.5: grande intensità e un assist da numero 10
Antenucci: 7: è una spina nel fianco della difesa veneta, dimostra il suo grande momento di forma
(st 41' D'Ambrosio: s.v.)
Sgrigna: 6: a parte il gol, gli spetta un lavoro di fatica
(st 11' Ebagua: 6.5: entra e in pochi minuti chiude il match. Uno dei valori aggiunti di questa squadra)
Bianchi: 7: il capitano è sempre il capitano, sblocca una partita con una gran giocata. Nel gruppo si vede il suo carattere
All. Ventura: 7: con pazienza e professionalità, sta rendendo il Torino una schiacciasassi. Grande mossa l’inserimento di Ebagua
(Giovanni Gazzoli)
FONTE: IlSussidiario.net
09/10/2011
IL TORO CONTINUA LA FUGA
Il Toro vince la sua quarta partita di fila, non accadeva da un anno e mezzo, e continua la sua fuga. Più tre sulla seconfa e più sei sulla terza grazie alla vittoria a Verona per 3 a 1. Bianchi, Sgrigna ed Ebagua, i tre bomber di giornata.
Già raccontato di Padova e di Cutolo, c'è poi il Sassuolo. Ottimo 1 a 1 a Genova con la Sampdoria, nella prima sfida fra le sue squadre della storia, un pareggio che i blucerchiati hanno strappato all'80 dopo che il solito Marchi aveva portato in vantaggio i neroverdi al 16'.
Continua a marciare a pieni giri Rolando Maran che a Empoli coglie la seconda vittoria consecutiva con il suo Varese che ora è nella prima metà della classifica: al 94' si sblocca Cellini e per i biancorossi è bottino pieno, dopo che Buscè aveva pareggiato i conti di Martinetti.
Orgoglio Pecchia che con il suo Gubbio conquista, contro la Nocerina, la prima vittoria in B. Un ringraziamento speciale, da parte dell'ex napoletano, al portiere Donnarumma che para un penallty a Farias. Vola la Juve Stabia che conquista la quarta vittoria consecutiva sull'Ascoli grazie a Sau e Mbakogu, sbagliando poi nel finale un rigore con Erpen.
Poker del Livorno a Bergamo con doppietta dell'ex Belingheri, mentre Frison salva il Vicenza parando un penalty al 94' in una giornata dove tutti i rigori concessi, quattro, sono stati falliti.
Il Modena in 10 riesce a strappare un pareggio in casa contro il Crotone: fa tutto Eramo segna agli avversari e nella sua porta. Entrambe le squadre rimangono appaiate al quart'ultimo posto.
FONTE: LegaSerieB.it
SERIE B/ Sonetti: il Torino di quest'anno ha una marcia in più, ma…
sabato 8 ottobre 2011
SERIE B: IL PUNTO DI NEDO SONETTI - Il campionato di Serie B è giunto all’ottava giornata con il Torino che guida in solitario il torneo cadetto. Sarà l’anno buono per la formazione granata questa per tornare finalmente in Serie A? Forse è troppo presto per esprimere giudizi, visto che questo torneo è veramente lungo e impegnativo con ben quarantadue partite. Gli altri verdetti che ha dato il campionato cadetto fino ad oggi sono quelli di un Padova arrembante, nonostante la sconfitta di Bergamo con l’AlbinoLeffe, una Sampdoria che sta facendo fatica ad emergere. E poi un Sassuolo che si sta dimostrando molto competitivo, mentre il Verona che sta facendo un campionato interessante e che accende qualche speranza in più di una tranquilla salvezza nei tifosi scaligeri. E poi c'è il Brescia dei giovani veramente sorprendenti. Insomma un lotto di squadre, senza dimenticare il Bari e il Pescara di Zeman che dietro il Torino potrebbero rendere questo campionato molto interessante.
Per parlare di questo momento del campionato e della nona giornata di questo appassionante torneo cadetto abbiamo sentito Nedo Sonetti, uno degli allenatori più esperti in circolazione. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net in vista della nona giornata di Serie B.
Sonetti, c’è Verona–Torino, un match veramente particolare, che sa di amacord.. Campionato 1985, Verona che vince lo scudetto, Torino che arriva secondo…
Mi ricordo la domenica in cui il Verona raggiunse matematicamente lo scudetto. Io ero allenatore dell’Atalanta. Il Verona venne a giocare a Bergamo e un pareggio decretò la vittoria del suo scudetto. L’Atalanta quell’anno fece uno splendido campionato. Fu grande festa per due squadre, quella domenica.
Avrebbe mai pensato che Torino e Verona si affrontassero in un match valido per il campionato cadetto?
Il calcio è così. I risultati delle squadre dipendono anche dalla politica che fanno le società, che possono portare anche a una retrocessione, o a un declassamento nelle serie inferiori, come è stato il caso di Torino e Verona..
Per il Torino dovrebbe essere l’anno buono per tornare in serie A…
Credo che il Torino abbia tutte le carte in regola perché tutto questo accada. La squadra infatti da un punto di vista tecnico è molto valida. E io glielo auguro di certo, visto che dopo averlo allenato, mi è rimasto un po’ nel sangue l’anima di questa squadra. Aspetterei però a dirlo, visto che siamo solo all’ottava giornata, il campionato è ancora lungo. Non si possono dare ancora giudizi o previsioni definitive.
A Verona non sarà certamente facile per il Toro…
No perché è una trasferta difficile, il Verona sta dimostrando di essere una buona formazione, in grado di fare un campionato di buon livello.
C’è anche un’altra partita che si gioca stasera, Padova–Brescia, altre due formazioni che sono partite molto bene.
Il Padova ha disputato una brutta partita contro l’AlbinoLeffe. Non mi è piaciuto per niente, ma credo abbia tutti i mezzi per fare un campionato di vertice. Il Brescia ha puntato sui giovani: giocavano nel campionato di Prima Divisione e li ha ripresi. Scienza, il suo allenatore, li ha lanciati e ora stanno facendo molto bene. E’ merito proprio anche di Scienza, che tra l’altro avevo come giocatore al Torino, se il Brescia ha ottenuto questi risultati..
C’è anche un bel Reggina–Bari…
La Reggina sta facendo fatica. Il Bari ha dei problemi societari.. In realtà non so se queste due formazioni vogliano puntare veramente alla serie A.
Da buon toscano, le squadre della sua regione come le vede?
Il Livorno nelle ultime giornate non si è espresso al massimo. L’Empoli non sta raggiungendo i risultati prefissi dalla sua dirigenza. C’è sempre il Grosseto che ogni stagione è lì, pronto a fare qualcosa di eccezionale…
Un’altra grande che sta molto deludendo in questo inizio di campionato è la Sampdoria che domani affronterà il Sassuolo.
La Sampdoria non è partita bene, ma ha tutto il tempo per rimediare. Il campionato di serie B è lungo e nello stesso tempo difficile. Forse la squadra ligure non si è ancora adeguata al clima, alle difficoltà del torneo cadetto.
Atzori in discussione?
Non direi proprio. Sono solo cose che si scrivono sui giornali. Forse però ci sono troppi presidenti in Italia che non lasciano il tempo agli allenatori di svolgere il proprio lavoro con la necessaria calma per raggiungere determinati risultati.
Il Sassuolo invece sta stupendo…
Semmai mi aveva stupito la scorsa stagione quando si era trovato a lottare per la retrocessione.
Qualche squadra che sorride c’è. E’il Gubbio.
Ha strappato un punto importante a Brescia per la sua classifica, che gli potrà dare sicuramente molto morale.
Tra i giovani si parla tanto di Insigne.
Si parla tanto di lui, ma forse tutto questo viene fatto, perché c’è Zeman di mezzo, perché viene esaltato a Napoli. No non c’è solo lui. I giovani del Brescia, lo ripeto sono veramente in grado di fare buone cose anche in un prossimo futuro.
Campionato di serie B troppo lungo?
Io ridurrei il numero di squadre. Penso infatti che siano troppe e che questo campionato sia veramente infinito.
Cosa pensa invece dell’idea di alcune formazioni di serie A di far giocare la loro formazione B nel campionato cadetto?
Mi sembra assurda, si vuole solo scimmiottiare il campionato spagnolo. La serie B va già bene così.
(Franco Vittadini)
FONTE: IlSussidiario.net
9 ottobre 2011
Quando Verona-Torino valeva uno scudetto
Ieri era un match-scudetto; oggi Verona-Torino è la sfida fra due squadre che hanno attraversato mari tempestosi e che vogliono tornare in alto. Sono passati 26 anni dal 14 aprile ’85, la domenica in cui il Torino, secondo in classifica, era andato a vincere a sorpresa in casa del Verona, primo e lanciato verso lo scudetto (2-1), e il campionato sembrava essersi riacceso, perché i 6 punti di vantaggio dei gialloblù erano scesi a 4 sul gruppo inseguitore (Torino, Inter, Juve e Samp). Partita di grande intensità, anche se meno spettacolare dell’andata (una delle più belle gare degli ultimi quarant’anni), quando il Verona era andato a vincere a Torino 2-1 (25 novembre ’84, gol di Briegel, Dossena e Marangon), giusto per far capire che quello era l’anno benedetto. Sfida fra due allenatori che erano anche due amici, Bagnoli e Radice, stessa età (sono del ’35), stessa scuola (il Milan rizzoliano), stesse idee per un calcio di iniziativa e di pressione, in anticipo rispetto ai tempi.
A Verona, la partita era cominciata con un rigore parato dal portiere del Torino, Martina, a Galderisi; poi i granata erano cresciuti, finché nella ripresa erano passati con una rovesciata di Serena e un gol di Schachner, prima della tentata rimonta, che però si era fermata all’1-2 di Briegel (poi palo di Galderisi). Eppure Bagnoli aveva capito tutto: «All’andata i pali li aveva presi il Torino, stavolta è capitato a noi. Io sono contento perché abbiamo avuto un po’ di sfortuna in un momento in cui possiamo anche sbagliare qualcosa». Quattro settimane dopo, il Verona avrebbe vinto il titolo in casa dell’Atalanta (12 maggio) e il Torino avrebbe chiuso al secondo posto (a 4 punti), davanti a Inter, Sampdoria, Juve, Milan e Roma.
Oggi non ci sarà spazio per i ricordi troppo lontani. Il Torino vuole continuare a fare la lepre, dopo essere andato in fuga mercoledì (1-0 al Grosseto); il Verona, che ha appena fermato la Sampdoria (1-1), è stato promosso a giugno dalla Lega Pro, ma pensa in grande come il suo allenatore, Andrea Mandorlini, che nel Toro ha anche giocato (’78-80). L’ultima volta che le due squadre si erano incontrate era stato il 23 aprile 2006, vittoria dei granata (gol di Stellone), che poi sarebbero arrivati alla promozione attraverso i playoff (finale contro il Mantova, allenatore De Biasi). Anno soffertissimo per il Toro, che a metà luglio 2005 era fallito ed era stato salvato dalla Lega Pro dall’intervento di agosto di Urbano Cairo. Tornato in serie A nel 2006, il Torino è retrocesso nel 2009 e ora è al terzo campionato di serie B: nel 2010 aveva perso la promozione ai playoff; nel 2011 agli spareggi promozione non è nemmeno arrivato.
Adesso Ventura sta ridando coraggio, personalità e un gioco, e oggi forse ripenserà al malinconico e piovoso pomeriggio del 21 giugno 2007, quando stava sulla panchina gialloblù: dopo aver rimesso al mondo una squadra che sembrava destinata alla retrocessione senza nemmeno passare per i playout, era stato costretto a vedere i suoi sbagliare gol in quantità industriale contro lo Spezia, davanti a 24.391 paganti, perché a Verona la passione per il calcio non è mai venuta meno. Quattro anni di serie C (ora Lega Pro), un campionato che i gialloblù non frequentavano dal ’41-42, prima di tornare in B, dopo il velenoso playoff con la Salernitana. Quattro anni tutti in salita, perché nel 2008 il Verona aveva rischiato addirittura di finire in C2 (salvezza al playout con la Pro Patria) e nel 2010 aveva mancato la promozione nel playoff con il Pescara. Adesso è un’altra storia. Anche per il Torino. Una giornata particolare.
FONTE: Quotidianamente.net
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09.10.2011 21.08 di Raimondo De Magistris
Ha vinto e convinto il Torino al Bentegodi contro l'Hellas Verona. Il tecnico degli scaligeri Andrea Mandorlini ha commentato la sconfitta con queste parole: "Abbiamo fatto la nostra gara anche se, a partire dal primo tempo, credo che loro abbiano capitalizzato al massimo molte situazioni - riporta Tuttohellasverona.it -. A livello psicologico, il fatto che fosse la terza partita ha significato molto ma non ho nulla da rimproverare alla squadra. Abbiamo fatto il nostro dovere contro una squadra che è obiettivamente più forte di noi".
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Riportate da TuttoB.com le parole rilasciate da Rolando Bianchi, centravanti e capitano granata ancora a segno oggi sul terreno dell'Hellas Verona, ai microfoni di Mediaset Premium: "Ventura è molto esperto, conosce gli ambienti caldi e cerca di farci far giocare a calcio dandoci le direttive giuste per un ottimo rendimento. Il mister è stato molto bravo a compattare il gruppo, in questo primato c'è tanto del suo merito personale. Turnover? Fa piacere a tutti giocare, però le scelte del tecnico vanno rispettate, bisogna farsi trovare pronti nei momenti importanti. Per il resto abbiamo tanta qualità nei singoli, e possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Il collettivo è completo e, a differenza del passato, abbiamo potuto lavorare tutti insieme fin dal ritiro".
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10.10.2011 19.50 di Antonio Gaito
Fonte: ANSA
(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Il giudice sportivo di serie B ha punito con un ammenda di settemila euro il Verona a causa dei cori razzisti rivolti a Ebagua del Torino che ha segnato la terza rete per i granata. La partita si e' svolta ieri a Verona e si e' conclusa per 1-3 in favore del Torino. Ammenda di 750 euro al Bari per aver ritardato l'inizio della gara contro la Reggina di circa due minuti. Squalificati per una giornata: Bassoli (Modena), Benedetti (Gubbio), Cisse (Albinoleffe), Crimi e Padella (Grosseto).
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Il giudice sportivo della Serie B, Gianfranco Valente, ha reso note le proprie decisioni dopo la nona giornata del campionato cadetto. Sono stati squalificati, tutti per una giornata, i seguenti giocatori: Bassoli (Modena), Benedetti (Gubbio), Cisse (Albinoleffe), Crimi e Padella(Grosseto). Inoltre è stata comminata un'ammenda di sette mila euro al Verona "per avere suoi sostenitori, nel corso del secondo tempo, rivolto ad un calciatore avversario cori di discriminazione razziale".
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Torino, Cairo: "Manteniamo i piedi per terra"
09.10.2011 18.08 di Claudio Colla
Terminato ad appannaggio del Torino il secondo big match della nona giornata di Serie B, dopo la vittoria casalinga del Padova ai danni del Brescia, il presidente granata Urbano Cairo, ascoltato ai microfoni di Mediaset Premium, ha commentato il successo ottenuto sul terreno dell'Hellas Verona e i continui progressi compiuti dalla squadra. Ecco quanto riportato da TuttoB.com: "Dobbiamo mantenere i piedi per terra, anche se oggi abbiamo vinto su un campo difficile. Stiamo vivendo un momento favorevole, abbiamo cominciato benissimo, ma il campionato di B è lungo e difficile, e tutte le partite possono essere molto insidiose. Siamo solo a un quinto di questo campionato, per cui c'è molto da fare, anche perché in questa stagione ci sono tante buone squadre. Ventura? La squadra ha un gioco preciso e delineato, una forte identità, che fa girare la palla rapidamente, talvolta anche sfiancando gli avversari e andando in porta con relativa facilità. È un lavoro importante che sta pagando. Ma calma con gli entusiasmi".
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Torino, Verona battuto ed è record in trasferta
Bianchi, Sgrigna ed Ebagua liquidano il Verona che prova a riaprire la gara con Abbate. Ritmo blando, ma padroni del campo i granata che hanno eretto un muro davanti alla difesa per sopperire all'assenza di Ogbonna. Il Toro ha meritato la vittoria.
09.10.2011 18.39 di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
Grande grande goduria. Primato in classifica confermato, quinta trasferta consecutiva vincente, mai era accaduto nella storia granata, e nessuna sconfitta dopo nove giornate. C'è quasi da essere storditi. I meriti vanno attribuiti a tutti: a Petrachi che ha caldeggiato l'ingaggio di Ventura; a Cairo che ha dato retta al suo direttore sportivo e poi ha assecondato parecchio l'allenatore comprando i calciatori che servivano e non cedendo Ogbonna e Bianchi; a Ventura che ha saputo ridare un'anima a tutto l'ambiente e ha preteso i giocatori giusti per la sua concezione di gioco, insegnando loro cosa dovevano fare in campo; ai giocatori che hanno seguito il loro mister. I tifosi possono finalmente gonfiare il petto e dire: io sono del Toro e la mia squadra è forte. Ma chi lo avrebbe mai detto fino a poco tempo fa, siamo sinceri proprio nessuno.
La trasferta di Verona, oltre al risultato ha evidenziato, che il Torino mentalmente c'è a prescindere dal fatto che la partita non sia stata delle più esaltanti per quel che concerne il gioco: ritmo blando; Verona mai particolarmente aggressivo - forse anche per l'assenza di Gomez alla quale però faceva da contraltare quella di Ogbonna per i granata - che ha provato a pareggiare ma non è praticamente mai stato veramente pericoloso nel tiro finale; granata che hanno badato più alla concretezza che al bel calcio. Da questa partita emerge chiaramente che il Torino non ha patito l'assenza del suo gioiello più prezioso, Ogbonna, infatti ha eretto un muro quasi invalicabile davanti alla difesa e Pratali, a parte qualche incertezza iniziale, non ha fatto rimpiangere Angelo, impegnato con la Nazionale di Prandelli.
E qui c'è una doverosa parentesi da aprire: ora Cairo non pensi che il Toro può fare a meno di Ogbonna e quindi intavoli trattative per venderlo e guadagnare tanti soldi. Sia ben chiaro che al Torino Ogbonna serve per tornare in A, ma soprattutto per avere una squadra competitiva nella massima divisione. Difensori centrali forti come lui non se ne contano tanti neppure in serie A e quelli che sono forti costano carissimi, sicuramente molto di più di un aumento di stipendio e di un allungamento del contratto di Ogbonna. Detto questo torniamo alla partita.
E' emerso chiaramente anche, seppur sul finire del primo tempo i granata si siano rilassati forti del due a zero e siano stati subito castigati da Abbate, che non si sono scomposti, in fin dei conti continuavano a vincere, e nel secondo tempo sono scesi in campo con la stessa tranquillità che avevano dimostrato nei primi quaranta minuti controllando l'andamento della gara, predominando nel possesso palla e mettendo al sicuro il risultato con la terza rete.
Altra nota positiva della vittoria sul Verona è stata che gli attaccanti granata continuano a segnare: Bianchi si conferma il bomber da trasferta, infatti ha segnato ad Ascoli, a Vicenza, a Genova con la Samp e oggi; Sgrigna all'apparenza sembra il più defilato degli attaccanti, ma è utilissimo nei movimenti e ci prova sempre a mettere il suo sigillo; Ebagua con il suo fisico imponente e la sua esuberanza è sempre un cliente scomodissimo per le difese avversarie. Ma non sono stati solo gli attaccanti a fare la gara. Iori ormai è una certezza capace di impostare e di supportare gli attaccanti, suo l'assist per Sgrigna, e di coprire quando gli avversari attaccano. Basha anche lui dà importanti garanzie in mezzo al campo. Darmian, sarà pur giovane, ma dalle sue parti difficilmente si passa. Parisi fa dell'esperienza la sua arma migliore. Pratali, gioca poche volte, ma si fa trovare pronto quando serve. Di Cesare rispetto allo scorso anno è cresciuto tantissimo. Surraco pian piano sta entrando in forma e a tratti fa vedere le sue doti; oggi i granata hanno giocato meno sulle fasce e quindi gli esterni hanno avuto meno opportunità di mettersi in mostra. Antenucci si sacrifica a fare l'esterno e di tanto in tanto prova il tiro. Coppola sarà anche un po' lento nel dare il via all'azione, si è anche beccato l'ammonizione per questo, ma giornata dopo giornata aumenta la sua sicurezza fra i pali, nella ripresa al 37' su Abbate, al 38' su Berrettoni e al 42' di nuovo su Abbate è attento e non si fa sorprendere. Verdi e D'Ambrosio, entrati nel finale al posto rispettivamente di Surraco e Antenucci, non hanno avuto il tempo per dare il loro contributo, anche se Simone ha provato il tiro finito sull'esterno della rete.
Rimanere con i piedi per terra è sempre più difficile, l'entusiasmo è alle stelle e dopo anni di umiliazioni essere su di giri è più che giustificato. Tutti sanno che prima o poi una battuta d'arresto è inevitabile, ma tutti vogliono che avvenga il più tardi possibile. Sabato prossimo alle 15 all'Olimpico arriva la neo promossa Juve Stabia, già il nome stuzzica la mente e rievoca ben altre sfide, il popolo granata ha un'immensa voglia di vedere giocare i suoi beniamini e di godere. Ventura e i giocatori sono avvisati.
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Torino da record: 5 successi esterni consecutivi
10.10.2011 16.30 di Antonio Vitiello
E la prima missione, Giampiero Ventura l'ha già compiuta: le bandiere granata sono tornate a sventolare dopo tre anni di delusioni, rabbia e frustrazione. E' una sensazione dolcissima per i tifosi guardare tutti dall'alto in basso dopo nove giornate e godersi un Toro da record. Già, perché nemmeno il grande Torino, ma parliamo ovviamente di un'altra categoria, era riuscito a centrare cinque successi esterni consecutivi come ha fatto la squadra di Ventura, sbancando anche un campo difficile come il Bentegodi. Quarta vittoria di fila in campionato, primato solitario con sei punti di vantaggio sul terzo posto, nove più della corazzata Sampdoria. Ora finalmente il Torino ha un gioco e un'identità, ha dichiarato il Presidente Cairo che ha ritrovato il sorriso.
Complimenti da girare direttamente a Ventura, perché negli ultimi due anni ai granata non erano mancati i giocatori per centrare la serie A, o almeno i playoff rispettando i pronostici estivi, eppure il Toro di Colantuono prima e soprattutto di Lerda poi aveva fallito. Oltre al merito di ottenere i rinforzi desiderati per poter sviluppare il proprio gioco, senza ridursi all'ultimo giorno di mercato, l'esperto allenatore genovese ha avuto soprattutto quello di riaccendere l'entusiasmo di una piazza depressa. A Verona Ventura ha vinto schierando la nona formazione diversa in altrettante giornate. Bianchi che qualche mesi fa mandava a quel paese Lerda,, è rimasto come Ogbonna e adesso accetta il turnover di Ventura col sorriso, facendosi trovare prontissimo quando tocca a lui. Iori si sta rivelando il regista che mancava alla squadra e l'italo nigeriano Ebagua un jolly di lusso per l'attacco. E pensare che il grave infortunio di Guberti, l'acquisto più scintillante della campagna estiva che starà fuori 5 mesi, è passato quasi inosservato.
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Incidente pullman Torino, due morti
Camion rubato tampona auto, conducente fugge
10.10.2011 06.06 di Redazione TMW.
Fonte: ANSA
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Il pullman del Torino, di rientro da Verona dove la squadra ha giocato oggi in campionato, e' rimasto coinvolto in un incidente stradale alla barriera di Trofarello (Torino) che immette sulla tangenziale del capoluogo piemontese. Un camion ha tamponato violentemente un'auto che nell'urto si e' incastrata sotto il pullman. Morte due persone che erano nell'auto, ferita una terza, trasportata in ospedale. Illesi giocatori e dirigenti, il conducente del camion, risultato rubato, e' fuggito.
SERIE B
Incidente pullman Torino: giocatori illesi, ma è choc
09.10.2011 23.25 di Andrea Zalamena
Fonte: Sky.it
E' stato coinvolto in un incidente stradale, costato la vita a due persone, il pullman che trasportava i giocatori del Torino di ritorno dalla trasferta di Verona. Nell'incidente è rimasta ferita una terza persona, che è stata trasportata all'ospedale Cto. I calciatori del Torino e i loro accompagnatori sono rimasti illesi. L'incidente è avvenuto alla barriera di Trofarello (Torino), che immette nella tangenziale del capoluogo piemontese
La prima ricostruzione parla di un camion che ha urtato un'autovettura che si è incastrata sotto il bus della squadra. E' fuggito il camionista che, secondo le prime ricostruzioni, ha provocato l'incidente stradale.
Il camion, dai primi accertamenti compiuti dalla polizia stradale, è risultato rubato. Il pullman del Torino calcio, all'arrivo al casello, ha rallentato la marcia per dare tempo alla sbarra di alzarsi completamente. In quel momento il camion ha tamponato violentemente la vettura, che è andata ad incastrarsi sotto il pullman. Giocatori e dirigenti - tutti presenti a bordo tranne il tecnico Ventura - sono scesi per tentare di prestare i primi soccorsi e per spegnere, con l'estintore e con bottigliette d'acqua, l'incendio che stava per propagarsi. Il team granata, dopo circa tre quarti d'ora, è stato preso in consegna da un altro automezzo e ha fatto ritorno al centro Sisport.
SERIE B
Serie Bwin: la classifica dei marcatori
10.10.2011 06.05 di Luca Esposito
Dopo la nona di Campionato, ecco la classifica dei marcatori:
7 reti: Cocco [3 rig.] (Albinoleffe); Tavano [1 rig.] (Empoli).
6 reti: Immobile [2 rig] (Pescara).
5 reti: Dionisi (Livorno) [2 rig.]; Missiroli (Reggina); Bertani [1 rig.], Pozzi [2 rig.] (Sampdoria).
4 reti: Papa [2 rig.] (Ascoli); Feczesin, Jonathas [1 rig.] (Brescia); Caridi [2 rig.], Sforzini [1 rig.] (Grosseto); Cutolo (Padova); Campagnacci e Ceravolo (Reggina); Sansovini (Pescara); R. Bianchi [1 rig.] (Torino).
3 reti: Marotta [2 rig.] (Bari); Maah (Cittadella); Alfageme (Grosseto); Ciofani [1 rig.] (Gubbio); Danilevicius e Mbakogu (Juve Stabia); Castaldo [1 rig.], Di Maio, Catania [1rig.] (Nocerina); Cacia (Padova); Ragusa (Reggina); Boakye, Sansone [1 rig. ], Marchi (Sassuolo); Gomez (Verona); Abbruscato (Vicenza).
2 reti: Girasole (Albinoleffe); Sbaffo (Ascoli); De Paula (Bari); D.Gasparetto e Vitofrancesco (Cittadella); Pettinari (Crotone); Buscè (Empoli); Sau (Juve Stabia); Lupoli (Grosseto); Mendicino (Gubbio); Belingheri (Livorno); De Vitis, Greco [ 1 rig.] (Modena); Farias (Nocerina); Ruopolo e Milanetto (Padova); Rizzato (Reggina); Cascione e Insigne (Pescara); Sgrigna e Ebagua (Torino); Bjelanovic, Ferrari [1 rig.] (Verona); Paro (Vicenza).
1 rete: Regonesi [1 rig.], Ragonesi, Cocco e Previtali (Albinoleffe); Andelkovic, Soncin, Vitiello, Giovannini, Romeo [1 rig] (Ascoli); De Falco, Borghese, Dos Santos e Rivas (Bari); El Kaddouri, Scaglia e Salamon (Brescia); Di Roberto, Bellazzini, Schiavon, Di Carmine (Cittadella); Florenzi, Eramo, Sansone e Ciano (Crotone); Dumitru, Ficagna, Signorelli, Saponara (Empoli); Lunardini, Ragatzu, Cottafava e Bazzoffia (Gubbio); Erpen, Raimondi, Scozzarella e Zito (Juve Stabia); Luci, Salviato, Barone, Piccolo e Schiattarella (Livorno); Dalla Bona, Bernacci, (Modena); De Liguori (Nocerina); Portin, Trevisan, Drame, Italiano e Schiavi (Padova); Maniero, Togni e Gessa (Pescara); Peccarisi (Reggina); Palombo, Costo, Maccarone [1 rig.], Piovaccari, Foggia e Volta (Sampdoria); Masucci e Terranova (Sassuolo); Oduamadi, Suciu, Antenucci, e Stevanovic (Torino); Neito, Martinetti, Cellini, Carrozza, Pucino e De Luca (Varese); Abbate, Ceccarelli, Russo, D'Alessandro e Hallfredsson (Verona); Misuraca e Rigoni (Vicenza).
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LIVE TMW - DIRETTA SERIE B - Finali, il Torino passa a Verona
09.10.2011 16.56 di Raimondo De Magistris
16.56 - Fine secondi tempi. Ecco i risultati della nona giornata:
Pescara-Cittadella 1-0 (Sansovini)
Padova-Brescia 2-1 (Cutolo, Jonathas, Cutolo)
Sampdoria-Sassuolo 1-1 (Marchi, Piovaccari)
Albinoleffe-Livorno 0-4 (Piccolo, Schiattarella, Belingheri, Belingheri)
Empoli-Varese 1-2 (Martinetti, Buscè, Cellini)
Grosseto-Vicenza 1-1 (Sforzini, Abbruscato)
Gubbio-Nocerina 2-1 (Ciofani, De Liguori, Ragatzu)
Juve Stabia-Ascoli 2-1 (Sau, Mbakogu, Soncin)
Modena-Crotone 1-1 (Eramo, aut. Eramo)
Verona-Torino 1-3 (Bianchi, Sgrigna, Abbate, Ebagua)
ore 20.45
Reggina-Bari
Juve Stabia-Ascoli - Erpen sbaglia un rigore nel finale, ma cambia poco: le vespe hanno battuto 2-1 l'Ascoli.
Grosseto-Vicenza - Caridi sbaglia un calcio di rigore. E' Frison a intercettare il penalty regalando al tecnico Gigi Cagni il suo primo punto alla guida del Vicenza.
GOL DI CELLINI! Empoli-Varese 1-2 - Angolo dalla destra e colpo di testa di Pucino che si stampa sul palo. Il primo ad arrivare sulla sfera è Cellini che segna il suo primo gol con la maglia biancorossa e regala i tre punti al Varese.
GOL DI RAGATZU! Gubbio-Nocerina 2-1 - Si apre la difesa della Nocerina e ne approfitta Ragatzu che con un preciso piatto destro batte il portiere.
Juve Stabia-Ascoli - Assist dalla destra per Raimondi che di testa anticipa il diretto avversario: Guarna d'istinto spedisce il pallone sopra la traversa.
Empoli-Varese - Cellini, entrato in campo da pochi secondi, aveva trovato il gol sull'assist di Camisa. L'arbitro ha pero annullato su suggerimento dell'assistente di gara per posizione di fuorigioco.
GOL DI EBAGUA! Verona-Torino 1-3 - Serpentina di Ebagua che si presenta tutto solo davanti a Rafael e non sbaglia.
AUTOGOL DI ERAMO! Modena-Crotone 1-1 - Sull'assist di Dalla Bona, sfortunata deviazione di Eramo che beffa il suo portiere.
GOL DI BELINGHERI! Albinoleffe-Livorno 0-4 - Angolo dalla destra e colpo di testa di Paulinho che si stampa sulla traversa. Sul pallone arriva Belingheri che segna il suo secondo gol della partita.
GOL DI SONCIN! Juve Stabia-Ascoli 2-1 - Accorciano le distanze gli ospiti. Sull'assist di Papa Waigo, buca la difesa della Juve Stabia e ne approfitta Soncin che al secondo tentativo batte il portiere.
GOL DI BELINGHERI! Albinoleffe-Livorno 0-3 - Padroni di casa ko. Perfetto il tiro di controbalzo di Belingheri su suggerimento di Luci.
Empoli-Varese - Ospiti a un passo dal nuovo vantaggio: Kurtic e Nadarevic non riescono a battere il muro dell'Empoli con due conclusioni da ottima posizione.
16.00 - Inizio secondi tempi.
15.50 - Fine primi tempi. Ecco i risultati al termine della prima frazione:
Albinoleffe-Livorno 0-2 (Piccolo, Schiattarella)
Empoli-Varese 1-1 (Martinetti, Buscè)
Grosseto-Vicenza 1-1 (Sforzini, Abbruscato)
Gubbio-Nocerina 1-1 (Ciofani, De Liguori)
Juve Stabia-Ascoli 2-0 (Sau, Mbakogu)
Modena-Crotone 0-1 (Crotone)
Verona-Torino 1-2 (Bianchi, Sgrigna, Abbate)
Empoli-Varese - Clamorosa occasione sprecata da Tavano. L'attaccante dell'Empoli tutto solo davanti a Bressan tarda un po' troppo la conclusione e il portiere del Varese riesce a chiudere perfettamente lo specchio della porta.
GOL DI ABBATE! Verona-Torino 1-2 - Abbate approfitta dell'indecisione di Antenucci e con uno splendido destro batte Coppola.
GOL DI ABBRUSCATO! Grosseto-Vicenza 1-1 - Assist dalla sinistra per Abbruscato che si gira bene in area e batte Narciso.
GOL DI MBAKOGU! Juve Stabia-Ascoli 2-0 - Mbakogu con una finta va via al diretto avversario e tutto solo davanti al portiere non perdona.
GOL DI SGRIGNA! Verona-Torino 0-2 - Iori verticalizza per Sgrigna che vince il confronto con Rafael dopo la prima parata del portiere del Verona e spedisce il pallone in fondo al sacco.
GOL DI DE LIGUORI! Gubbio-Nocerina 1-1 - Immediato e fantastico pareggio della Nocerina. Splendido tiro al volo di De Liguori dopo una respinta corta della difesa del Gubbio su cui non può nulla il portiere.
GOL DI CIOFANI! Gubbio-Nocerina 1-0 - Gol sbagliato, gol subito. Lesto e fortunato Ciofani che vince un rimpallo col portiere e spedisce il pallone in fondo al sacco.
GOL DI ERAMO! Modena-Crotone 0-1 - Angolo dalla destra e colpo di testa di Eramo che anticipa tutti sul primo palo e batte il portiere.
Gubbio-Nocerina - Colossale occasione sprecata dalla Nocerina: Donnarumma si tuffa alla sua destra e riesce a intercettare il calcio di rigore battuto da Farias.
GOL DI BUSCE'! - Empoli-Varese 1-1 - Angolo dalla sinistra di Valdifiori e perfetto stacco di testa di Buscè che ristabilisce la parità.
GOL DI SAU! Juve Stabia-Ascoli 1-0 - Sau fa esplodere il Menti, l'ex Foggia batte Guarna con un colpo di testa.
GOL DI SCHIATTARELLA! Albinoleffe-Livorno 0-2 - Uscita sventurata di Tomasig. Ne approfitta Schiattarella che segna il più facile dei gol.
GOL DI BIANCHI! Verona-Torino 0-1 - Assist dalla sinistra di Parisi e colpo di testa vincente di Rolando Bianchi.
GOL DI MARTINETTI! Empoli-Varese 0-1 - Martinetti approfitta della clamorosa dormita di Tonelli, prende possesso del pallone e solo davanti al portiere non sbaglia.
GOL DI PICCOLO! Albinoleffe-Livorno 0-1 - Ospiti avanti con un preciso sinistro rasoterra di Piccolo.
Modena-Grosseto - Padroni di casa in difficoltà in questi primi minuti. Il tiro di De Giorgio esce di un soffio.
Grosseto-Vicenza - Rischia di capitolare il Vicenza. Questa volta Sforzini, che si gira bene in area, salva gli ospiti spedendo il pallone sopra la traversa.
Albinoleffe-Livorno - Assedio del Livorno in questi primi minuti. L'occasione più pericolosa capita sui piedi di Belingheri che da ottima posizione colpisce il palo.
GOL DI SFORZINI! Grosset-Vicenza 1-0 - Assist di D'Alessandro e colpo di testa di Sforzini che segna il suo quarto gol in campionato.
15.00 - Si parte!
14.55 - Questo il programma della nona giornata di Serie B:
Risultati finali
Pescara-Cittadella 1-0 (Sansovini)
Padova-Brescia 2-1 (Cutolo, Jonathas, Cutolo)
Sampdoria-Sassuolo 1-1 (Marchi, Piovaccari)
Albinoleffe-Livorno 0-4 (Piccolo, Schiattarella, Belingheri, Belingheri)
Empoli-Varese 1-2 (Martinetti, Buscè, Cellini)
Grosseto-Vicenza 1-1 (Sforzini, Abbruscato)
Gubbio-Nocerina 2-1 (Ciofani, De Liguori, Ragatzu)
Juve Stabia-Ascoli 2-1 (Sau, Mbakogu, Soncin)
Modena-Crotone 1-1 (Eramo, aut. Eramo)
Verona-Torino 1-3 (Bianchi, Sgrigna, Abbate, Ebagua)
ore 20.45
Reggina-Bari
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA
Hellas Verona, "Sesto posto alla portata"
10.10.2011 18:40 di Federico Errante
Fonte: tuttohellasverona.it
Al termine della sconfitta contro la banda Ventura, i nostri microfoni hanno intercettato Riccardo Genitle, voce di SkySport. Ecco le sue dichiarazioni.
Verona - Torino. Due squadre e due tifoserie da Serie A. Come giudica la partita?
"Fa piacere anche a noi commentatori vedere uno stadio pieno come il Bentegodi, ricco di tifosi appassionati come quelli veronesi. Per quel che riguarda il Torino, posso dire che oggi ha dimostrato di essere una grande squadra: brava a sfruttare le occasioni, ricca di fiducia e dotata di un buon possesso palla. Il Verona, invece, è stato bravo a non accusare il contraccolpo psicologico, e non ha mai mollato. La squadra di Mandorlini è stata ottima nell'accorciare le distanze, ma il gol di Ebagua ha tagliato definitivamente le gambe ai gialloblù".
Dove potrà arrivare questo Verona?
"Con questa caparbietà e con il gioco che ha dimostrato di avere, l'Hellas è una squadra che non deve porsi dei limiti. Il sesto posto è un obiettivo alla portata dei gialloblù, il gruppo c'è e crede in quello che fa. Devono continuare su questa squadra".
TORINO
Torino, Ventura: "Il problema del Verona siamo stati noi"
09.10.2011 20:14 di Martina Forciniti
nostro servizio dal "Bentegodi"
Giampiero Ventura incontra i giornalisti con un gran sorriso stampato sul volto soddisfatto per la prestazione dei suoi giocatori, per la crescita generale della squadra e anche per l'accoglienza riservatagli dai suoi ex tifosi. Commenti sul Verona? "Si parla di una squadra che ha vinto un campionato, che non più tardi di tre giorni fa ha messo in difficoltà la Sampdoria e probabilmente avrebbe meritato di vincere. Il fatto di aver vinto, credo, meritatamente, di aver fatto la prima mezzora di calcio vero spadroneggiando in campo e concedendo agli avversari un solo tiro pericoloso è sinonimo di una buona partita da parte nostra, è sinonimo di una crescita della squadra e della disponibilità dei giocatori che sono i veri grandi protagonisti di quest'inizio di campionato. Credo che il problema del Verona oggi sia stato proprio il Torino, non credo che ci sia un demerito da parte dei giocatori che hanno incontrato una squadra che, obiettivamente, voleva vincere e quando c'è la volontà si può fare qualsiasi cosa."
Riguardo al pubblico veronese e al modo in cui lo ha accolto, Ventura afferma: "Ho avuto la fortuna di vincere sette campionati, ne ho persi alcuni ma ho fatto anche annate importanti ma il mio ricordo più bello l'ho vissuto quì a Verona. L'emozione di cui parlo è qualcosa che difficilmente dimenticherò e per cui sarò sempre debitore a questo pubblico. Sono ritornato diverse volte a Verona ma sempre in occasione di sfide contro il Chievo e rivedere questa curva è stato importante per questo mi sono permesso di andare ad applaudire, senza pensare alla reazione che i tifosi avrebbero avuto." Sui meriti della sua squadra: "La soddisfazione più grande sta non tanto nella vittoria, pur sempre soddisfacente, ma soprattutto nel fatto che, pur avendo provato tutta la settimana contro un potenziale 4-3-3, che non c'è stato, siamo riusciti a creare le situazioni giuste per affrontare una formazione completamente diversa, cambiata 15 minuti prima della discesa in campo. Nella prima mezzora abbiamo ammutolito il pubblico, giocando da padroni del campo, ma è bastato segnare il raddoppio perché puntualmente cominciassimo a montarci la testa. C'è quindi un insegnamento da cogliere: nella prima mezzora se vuoi, puoi; negli ultimi quindici minuti del primo tempo se pecchi di presunzione paghi. Per fortuna nel secondo tempo siamo entrati in campo con lo spirito giusto".
TORINO
Torino, il cordoglio per le vittime dell'incidente
10.10.2011 15:37 di Federico Errante
Fonte: Torino F.C.
Il Torino Football Club e l'intero mondo granata, come si legge sul sito ufficiale, si stringono intorno a Paolo Pozzo, 24 anni, che in queste ore è ricoverato in prognosi riservata presso l'ospedale torinese CTO. Al sentimento di speranza si affianca il cordoglio per la scomparsa di Lorenzo Ghedi, 25 anni, e Fabio Massimo Pozzo, 31 anni, deceduti nel grave incidente stradale che ieri sera ha coinvolto il bus del Torino. Alle famiglie vanno le più sentite condoglianze.
Come tutti hanno appreso nella serata di domenica, il pullman del Torino, di ritorno dalla vincente trasferta di Verona, è stato coinvolto in un pauroso incidente a causa di un tir che ha tamponato una macchina che è finita proprio sotto il bus della squadra granata. Due ragazzi sono periti ed uno sta lottando per sopravvivere. L'autista del camion, presumibilmente rubato, è scappato. L'incidente è successo nei pressi del casello di Santena.
FLASH NEWS
Hellas Verona-Torino: per i granata è già fuga?
09.10.2011 17:20 di Martina Forciniti
nostro servizio dal "Bentegodi"
Seconda giornata consecutiva al "Bentegodi" per gli scaligeri che affrontano oggi il Torino, la prima in classifica, in una sfida di bel calcio che sa di serie A. Davanti mister Mandorlini si affida a Bjelanovic e Ferrari, con Jorginho come mezzapunta. Ventura, a dispetto delle attese, schiera Sgrigna con Bianchi, Antenucci e Surraco in attacco.
PRIMO TEMPO: Buon inizio per gli scaligeri con un ottimo cross di Scaglia al 5' che pesca Bjelanovic in area , ma il colpo di testa del croato viene bloccato a terra dal portiere granata. La reazione del Torino è subitanea e infelice: vantaggio al 9' dopo un eccellente colpo di testa di Bianchi su cross di Parisi. Torino vicina al raddoppio sugli sviluppi di un calcio di punizione al 16' che trova Antenucci in posizione molto pericolosa: il giocatore tenta la conclusione sul secondo palo ma Rafael sfiora la sfera e spedisce in calcio d'angolo. L'Hellas soffre e insegue il pareggio ma il Torino non concede spazi. Al 35' arriva il raddoppio del Torino con una rete di Scrigna che vince il rimpallo con il portiere scaligero. Sul finire del primo tempo l'Hellas accorcia le distanze: un'indecisione di Antenucci offre ad Abbate la possibilità di concludere da fuori area con un tiro potentissimo che finisce all'incrocio dei pali.
SECONDO TEMPO: L'Hellas entra in campo con una marcia in più e comincia a spingere per ottenere il pareggio. Prima azione pericolosa del Torino al 59' con Bianchi che tenta la conclusione dal limite dell'area, alta sulla traversa. Tris del Torino al 63' con Ebagua che conclude un contropiede granata con un sinistro che termina sotto la traversa di Rafael. All'82' Abbate prova la conclusione di testa ma trova la risposta di Coppola che manda in calcio d'angolo. L'Hellas non molla e con Berrettoni cerca di dimezzare, ma Coppola non si fa sorprendere.
Hellas Verona - Torino 1 - 3
Marcatori: 15' Bianchi, 35' Sgrigna, 43' Abbate, 62' Ebagua.
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 25 Scaglia; 8 Russo (57' 27 Berrettoni), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 19 Jorginho (55' 7 Mancini); 9 Ferrari, 32 Bjelanovic (57' 14 D'Alessandro).
A disposizione: 12 Nicolas, 4 Esposito, 23 Cangi, 33 Pugliese.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Torino: 34 Coppola; 36 Darmian, 5 Di Cesare, 50 Pratali, 28 Parisi; 11 Iori, 4 Basha; 33 Surraco (77' 92 Verdi), 10 Sgrigna (57' 21 Ebagua), 9 Bianchi, 7 Antenucci (86' 3 D'Ambrosio).
A disposizione: 1 Morello, 20 Vives, 25 Glik, 90 Oduamadi.
Allenatore: Giampiero Ventura
Arbitro: Davide Massa (Sez. arbitrale di Imperia)
Note. Ammoniti: Iori, Coppola, Ferrari, Parisi, Di Cesare. Espulsi: -. Recupero: 1’-4’. Spettatori: 15.801
PRIMO PIANO
9^ giornata - Inarrestabile Toro, prima vittoria per il Gubbio, colpo Varese al 94', ok Juve Stabia, poker Livorno, pari a Grosseto e Modena
09.10.2011 17:09 di Federico Errante articolo letto 462 volte
Prima fuga in B: il protagonista è il Torino che sbanca Verona con un'autentica prova di forza. Bianchi, Sgrigna ed Ebagua, infatti, fanno volare i granata a + 3 sul Padova e a + 6 sul Sassuolo. Copertina anche per Rolando Maran che ad Empoli coglie la seconda vittoria consecutiva con il suo Varese: al 94' si sblocca Cellini e i biancorossi festeggiano. E' la domenica giusta anche per il Gubbio che - contro la Nocerina - coglie la prima vittoria in B e deve ringraziare il portiere Donnarumma in giornata di grazia che peraltro para anche un penallty a Farias. Poker del Livorno a Bergamo con doppietta di Belingheri, quarta vittoria consecutiva per la Juve Stabia sull'Ascoli mentre Frison - che neutralizza un rigore a Caridi al 94' - regala il primo punto a Cagni. Il Crotone, invece, non capitalizza la superiorità numerica e non va oltre un inutile pareggio a Modena con Greco che salva la panchina di Bergodi.
Ore 15:
ALBINOLEFFE-LIVORNO 0-4 14'' Piccolo 16' Schiattarella 47' 56' Belingheri
EMPOLI-VARESE 1-2 13' Martinetti 25' Buscè (E) 94' Cellini
GROSSETO-VICENZA 1-1 2' Sforzini 37' Abbruscato (V)
GUBBIO-NOCERINA 2-1 31' Ciofani 33' De Liguori (N) 85' Ragatzu
HELLAS VERONA-TORINO 1-3 15' Bianchi 34' Sgrigna 43' Abbate( H) 62' Ebagua
JUVE STABIA-ASCOLI 2-1 15' Sau 35' Mbakogu 47' Soncin (A)
MODENA-CROTONE 1-1 28' Eramo 60' Greco (M)
Ore 20.45
REGGINA-BARI
FONTE: TuttoB.com
Verona, ESCLUSIVO/ Andrea Mandorlini: “Non bisogna fare drammi, si può perdere col Torino!”
Il Verona è una delle sorprese di questo campionato, con il gioco ha dimostrato di poter far bene. Domenica però i veneti sono incappati in una pesante sconfitta casalinga contro il Torino. Le attenuanti ci sono, di fronte c’era quella che tutti considerano la migliore formazione della Serie B.
E’ intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com Andrea Mandorlini, che ha commentato con noi il momento del suo Verona.
Mister, come commenta questa sconfitta?
“Il Torino ha capitalizzato al massimo ogni occasione che ha avuto. Non c’è altro da dire sono molto più forti di noi e non solo anche di altri. Noi poi non eravamo neanche in grande giornata”.
Non bisogna fare drammi però…
“Assolutamente, nessun dramma e dritti per la nostra strada”.
E sabato si torna in campo.
“Sabato abbiamo un derby molto importante, torniamo in campo e vogliamo regalare soddisfazioni alla nostra gente. Col Torino sono emersi i veri valori e la loro qualità ci è stata purtroppo superiore”.
Matteo Fantozzi
Verona, Mandorlini: “Toro in questo momento più forte”
Il tecnico del Verona Mandorlini, dopo la sconfitta subita al Bentegodi contro il Toro, ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi. “Abbiam fatto la nostra gara, nel primo tempo gli avversari hanno capitalizzato al massimo. Dal punto di vista nervoso, aver disputato tre gare in otto giorni ha avuto il proprio rilievo, non ho niente da rimproverare ai ragazzi. Il Torino è in questo momento una squadra più forte, accettiamo serenamente la sconfitta. Rifarei tutte le scelte. Il gran gol di Bianchi ha immediatamente cambiato le dinamiche della partita”.
Torino, Ventura: “A Verona vittoria voluta e meritata”
Dopo la convincente vittoria di Verona il tecnico del Toro, Giampiero Ventura, ha elogiato la prestazione dei suoi giocatori. “Siamo venuti a Verona per vincere e lo abbiamo fatto con merito, contro una squadra che solo tre giorni fa aveva fermato la Sampdoria. Loro hanno fatto di tutto per metterci in difficoltà, ma noi abbiamo giocato una mezz’ora di grande calcio, meritando, credo, la vittoria finale. Mi è piaciuta la reazione dopo il gol subito: abbiamo subito costruito delle palle gol importanti per provare ad aumentare nuovamente il vantaggio. Siamo qui per costruire qualcosa di importante, che va al di là della serie A”.
Torino, sfiorata tragedia al ritono a casa. Di Cesare:”Abbiamo rischiato di morire”
La festa per l’importantissima vittoria a Verona, da parte del Torino, è stata offuscata dalla tragedia avvenuta al casello di Santena, a pochi chilometri dall’arrivo nel capoluogo piemontese. Un Tir che viaggiava a forte velocità, ha tamponato un auto, che a sua volta si è schiantata contro il pullman dei granata fermi in prossimità del Telepass. Proprio l’automobile schiacciata tra i due veicoli imponenti, ha fatto da cuscinetto per evitare che il Tir si schiantasse contro il posteriore del pullman, ma la tragedia c’è stata lo stesso, visto che due dei tre passeggeri della Bmw sono morti e l’altro è in fin di vita. Ecco la testimonianza di Valerio Di Cesare, difensore del Toro:”Eravamo in prossimità della sbarra del Telepass e stavamo aspettando che si alzasse per passare, quando abbiamo sentito uno schianto fortissimo e una grande botta sulla schiena. Io ero accanto a Ebagua, Iori, Sgrigna e D’Ambrosio negli ultimi posti del pullman e quando ci siamo girati di scatto, subito dopo il colpo tremendo, abbiamo visto le fiamme che uscivano dal retro. A quel punto siamo scesi velocemente, abbiamo visto le fiamme e anche la macchina incastrata sotto il nostro pullman. Abbiamo cercato di spegnere il fuoco con qualsiasi mezzo a nostra disposizione. La cosa incredibile che gli occupanti del Tir, che è arrivato allo schianto a non meno di 80 chilometri orari, sono scappati subito dopo l’incidente e si sono dileguati. Se non ci fosse stata la macchina, noi occupanti dell’ultima fila, saremmo morti tutti”.
Serie B, come cambia la classifica dopo la nona giornata
Ecco come cambia la classifica di Serie B dopo la nona giornata:
TORINO 23
PADOVA 20
SASSUOLO 16
BRESCIA 16
PESCARA 16
LIVORNO 15
BARI 14
GROSSETO 14
SAMPDORIA 13
VERONA 12
VARESE 12
JUVE STABIA 12
REGGINA 11
ALBINOLEFFE 10
CITTADELLA 10
NOCERINA 8
EMPOLI 7
GUBBIO 7
CROTONE 6
MODENA 6
VICENZA 4
ASCOLI 1
Matteo Fantozzi
Serie B, ecco i risultati della nona giornata
Bella giornata di Serie B, che si gioca alle 15.00 per la sosta della Serie A. Il Torino si conferma in cima alla classifica, grazie a una prestazione di livello al Bentegodi contro il Verona. Ancora decisivo Rolando Bianchi, in rete anche Sgrigna.
Prima vittoria del Gubbio, che si impone per 2-1 contro la Nocerina. Primo punto per il Vicenza di Gigi Cagni contro il Grosseto, pesa l’errore dal dischetto della squadra di Ugolotti.
A valanga il Livorno, che vince 4-0 contro l’Albinoleffe. 1-1 tra Modena e Crotone che limitano i danni. Ancora vincete la Juve Stabia, che ne fa due all’Ascoli di Castori.
Ecco i risultati della nona giornata di Serie B:
Albinoleffe-Livorno 0-4 (Piccolo L, Schiattarella L, Belinghieri L, Belinghieri L)
Empoli-Varese 1-2 (Martinetti V, Buscè E, Cellini V)
Grosseto-Vicenza 1-1 (Sforzini G, Abbruscato V)
Gubbio-Nocerina 2-1 (Ciofani G, De Liguori N, Ragatzu G)
Juve Stabia-Ascoli 2-1 (Sau JS, Mbakogu JS, Soncin A)
Modena-Crotone 1-1 (Eramo C, Greco M)
Verona-Torino 1-3 (R.Bianchi T, Sgrigna T, Abbate V, Ebagua T)
Matteo Fantozzi
SERIE B DIRETTA LIVESCORE: segui la nona giornata in tempo reale
Segui insieme a ‘SerieBnews.com’ la giornata di campionato, che vede tanti match interessanti e avvincenti. In diretta livescore ti aggiorneremo su tutte le partite delle 15.00 dopo che ieri hanno anticipato Padova-Brescia, Pescara-Cittadella e alle 12.30 Sampdoria-Sassuolo.
Ecco le partite di oggi:
Albinoleffe-Livorno
Empoli-Varese
Grosseto-Vicenza
Gubbio-Nocerina
Juve Stabia-Ascoli
Modena-Crotone
Verona-Torino
PARTITI
1' pt, Grosseto-Vicenza: GOOOOOOOOOOOOOOAL, 1-0 per il Grosseto, incornata di Sforzini (G).
2' pt, Albinoleffe-Livorno: cross dalla sinistra per i ragazzi di Novellino, vicini al goal.
5' pt, Albinoleffe-Livorno: mezza rovesciata di Belinghieri (L), palo!
10' pt, Modena-Crotone: crossa dalla destra, De Giorgio (C) sfiora il goal dell’1-0.
12' pt, Albinoleffe-Livorno: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOAL di Piccolo (L), amaranto in vantaggio.
14' pt, Empoli-Varese: GOOOOOOOAL , Martinetti porta in vantaggio il Varese di Maran.
16' pt, Verona-Torino: GOOOOOOOOOOOOOOOOOAL, rete di Bianchi da angolo sfrutta di testa il varco! Grande rete della punta granata.
15' pt, Albinoleffe-Livorno: GOOOOOOOOOOOOAL, 2-0 del Livorno, rete di Schiattarella.
17' pt, Empoli-Varese: grande occasione per Cesaretti (E) per pareggiare.
17'pt, Juve Stabia-Ascoli: GOOOOOOOOOOOOOAL, rete bellissima di Sau (JS). Vespe in vantaggio.
21' pt, Gubbio-Nocerina: rossoneri vicini al goal con un sinistro velenoso di Catania (N).
23' pt, Juve Stabia-Ascoli: occasione per Soncin.
25' pt, Empoli-Varese: GOOOOOOOOOOOOOOOAL, pareggio dell’Empoli. Rete di testa di Buscè sugli sviluppi di un calcio d’angolo. 1-1.
28' pt, Gubbio-Nocerina: rigore per la Nocerina! Farias (N) va dal dischetto, ma Donnaruma respinge.
28' pt, Modena-Crotone: GOOOOOOOOOOOOOOOOAL, vantaggio del Crotone con rete di Eramo sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
31' pt, Gubbio-Nocerina: GOOOOOOOOOOOOOAL, rete di Ciofani (G) passa in vantaggio la squadra di Pecchia.
33' pt, Gubbio-Nocerina: risposta immediata, GOOOOOOOOOOOOOOOOOAL di De Liguori. 1-1.
35' pt, Verona-Torino: GOOOOOOOOOOAL del Torino!!! Sgrigna porta sul doppio vantaggio i granata.
33' pt, Juve Stabia-Ascoli: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAL 2-0, Mbakogu.
37' pt, Grosseto-Vicenza: GOOOOOOOOOOOOAL, è Abbruscato (V) a portare la partita sul 1-1.
43' pt, Verona-Torino: GOOOOOOOOOOOOOOAL, Abbate con un destro secco fa il goal del 2-1 per il Verona.
47' pt, Empoli-Varese: Bressan (V) neutralizza un tiro di Tavano (E) che si era inserito ottimamente.
INTERVALLO
Partiti!!!!
2' st, Gubbio-Nocerina: contropiede dei rossoneri, Castaldo (N) spara su Donnarumma (G).
3'st, Albinoleffe-Livorno: GOOOOOOOOOOOOOOAL, Belinghieri (L) fa 3-0 di piatto.
2' st, Juve Stabia-Ascoli: GOOOOOOOOOOAL: Soncin riapre la gara. 2-1. Appena ripresa la gara Sau (JS) centra il palo. Che partita!!!
7' st, Grosseto-Vicenza: buona occasione di Crimi (G) che tira da fuori, bell’intervento di Frison (V).
10' st, Albinoleffe-Livorno: GOAL! 4-0 del Livorno. Rete di Belinghieri che sfrutta la traversa di Paulinho.
14' st, Albinoleffe-Livorno: traversa colpita da Cissè (A).
15' st, Modena-Crotone: GOOOOOOOOOOOOOOOAL, pareggio del Modena. Rete di Greco in spaccata.
17' st, Verona-Torino: GOOOOOOOOOOOAL 3-1 di Ebagua, che stava giocando una grande partita.
25' st, Gubbio-Nocerina: goal annullato ai rossoneri per fuorigioco.
27' st, Empoli-Varese: goal annullato a Camisa (V) per fuorigioco. Decisione giusta!
25' st, Juve Stabia-Ascoli: grande palla goal per Raimondi (JS).
35' st, Modena-Crotone: Caccavallo (C) sfiora di testa il goal.
37' st, Torino-Verona: Abbate (V) vicino alla rete che riaprirebbe la partita.
40' st, Gubbio-Nocerina: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAL, 2-1. Ragatzu mette a segno la rete del vantaggio per la squadra di Pecchia.
42' st, Grosseto-Vicenza: assist prezioso di Caridi (G), le punte non finalizzano.
43' st, Verona-Torino: bel destro di Rolando Bianchi (T) che però va ampiamente fuori.
49' st, Empoli-Varese: GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAL! Rete di Cellini (V), Varese in vantaggio.
48' st, Grosseto-Vicenza: Frison para il rigore all’ultimo respiro a Gerardi (G), primo punto per Cagni.
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
Troppo Toro e poco Hellas
Niente da fare contro i granata di Ventura, apparsi superiori. Apre Bianchi, bis di Sgrigna, Abbate dimezza, Ebagua chiude il conto
10/10/2011
Scena muta, purtroppo. Davanti al prof. Ventura il Verona dimentica all'improvviso tutto quello che aveva studiato. Non riesce a rispondere, va in confusione, balbetta un calcio che non è il suo e finisce per dare via libera a una squadra apparsa, a lungo, padrona del campo. Giusto così? Sì, per quanto s'è visto ieri, giusto così. Senza che questo debba essere inteso come un verdetto finale. Il Verona ci prova, ma non è lucido e ispirato com'era stato con la Samp, ad esempio. Magari è un po' "sulle gambe" (ci può stare, tre partite in otto giorni pesano), magari molto, se non tutto, dipende anche da chi hai davanti.
Quando sbatti su una corazzata, non puoi pretendere di cavartela senza danni. Il Toro lo è, costruito per vincere e guidato da un vecchio marpione che come pochi sa insegnare calcio. Il Toro è una macchina (almeno quello visto a Verona) quasi perfetta. Il Verona (almeno quello visto ieri) gli rende un bel po' d'esperienza, di maturità, di sicurezza. Per vedere un'altra partita, per raccontare un'altra storia, ci sarebbe voluto il Verona del Padova, o anche quello della Samp. Aggressivo, solido, coraggioso, spavaldo. Il Verona vero, insomma. Quello capace di accendere anche la curva, di metterci il cuore, di giocare con l'anima tra i denti, di scaldare il Bentegodi, di non arrendersi mai.
In realtà, non c'è mai partita. Perché il Toro, già bravo per conto suo, ha pure la fortuna di passare al primo colpo. Prima amministra, addormenta il gioco con la sua melina insistita, poi innesca le sue bocche da fuoco all'improvviso. E son dolori. Il cross di Parisi spiove nel cuore dell'area dove Rolando Bianchi svetta tra Ceccarelli&Maietta (il primo troppo avanti, il secondo troppo indietro) e infila Rafael da campione.
A quel punto t'aspetti la reazione, ma la reazione non c'è. Anzi. È sempre il Toro a dirigere, con la lucidissima regia di Iori, un radar che non va mai in tilt. Proprio lui (ex Chievo, ma mai visto qui a questi livelli) pesca Sgrigna che si fa beffe di Ceccarelli e infila Rafael in uscita. E qui, quando cominci a pensare che sia finita, ecco l'unico guizzo, la fiammata d'orgoglio, la sola, che l'Hellas regala. È firmata Abbate, uno che al gol non è abituato, ma che pesca dentro l'anima la forza per un destro di rara bellezza. "Toh, vedrai che adesso, la partita si riapre" pensano tutti.
In realtà, non si riapre un bel niente. Il Verona che riemerge dagli spogliatoi, non esce dal tunnel di una domenica fiacca. Qualche scelta "un po' così" (Jorginho, ad esempio), troppi che battono in testa (Tachtsidis, lo stesso Hallfredsson a scartamento ridotto), zero munizioni per le punte, tra le quali, anche questo va detto, pesa pure l'assenza di un certo Gomez. L'avrete capito, non c'è da stare allegri, né serve a qualcosa la scelta di Mandorlini, che infila in mischia Mancini e poi (insieme) Berrettoni e D'Alessandro.
Lo scacco matto, purtroppo, è quello che piazza invece Ventura. Il quale toglie Sgrigna e mette Ebagua e questo, in 5 minuti, trova il guizzo che vale il tris e chiude il conto. Il resto è aria fritta, tranne un dubbio contatto Scaglia-Darmian (29') sul quale, con altri chiari di luna, ci poteva pure stare un rigore. Ma stavolta non c'è da attaccarsi a niente, sarebbe come arrampicarsi sugli specchi, un errore imperdonabile. L'Hellas ha perso una battaglia, mica la guerra. E qualche volta, quando succede, è giusto, semplicemente, dire che gli altri possono essere stati migliori di te. Dimentichiamo il Toro e avanti il prossimo.
Raffaele Tomelleri
Bottiglia contro i tifosi dell'Hellas, torinese in cella
STADIO. Ha sostenuto che il colpevole era un altro. È tornato libero
11/10/2011
Avrebbe lanciato una bottiglia all'indirizzo di un gruppo di tifosi dell'Hellas, tra i quali anche un bimbo, dal pulman appena arrivato a Verona per assistere alla partita al Bentegodi. E sul bus c'erano anche la moglie e la figlia.
È stato visto da un paio di testimoni proprio mentre stava tirando l'involucro di vetro ed è stato così arrestato dagli agenti della Digos per aver violato la normativa contro la violenza agli stadi e per tentate lesioni.
Ieri mattina Maurizio Zanellato, 45 anni, residente nel Torinese, era già davanti al giudice Luciano Gorra nel processo per direttissima per rispondere delle accuse rivolte contro di lui dal pm Francesco Rombaldoni. Alla fine dell'udienza, il tifoso del Toro è stato rilasciato e il processo è stato rinviato al prossimo 18 novembre. Durante l'udienza, il pm in aula Giusy Bisceglie aveva chiesto la misura cautelare del divieto di frequentazione dello stadio per il torinese ma il giudice Luciano Gorra ha respinto la richiesta. Zanellato non ha alcun precedente per violenze allo stadio, ha motivato il tribunale e ciò escluderebbe che il torinese possa ripetere lo stesso reato.
Secondo la ricostruzione, emersa ieri in tribunale, Zanellato è arrivato a Verona domenica a bordo di un bus con altri 28 tifosi del Toro tra i quali anche la moglie e la figlia. Prima di raggiungere il parcheggio del Bentegodi, il torinese è stato visto dagli agenti della polizia mentre inveiva contro alcuni veronesi in procinto di entrare allo stadio.
Poco dopo questo primo episodio, sarebbe partita la bottiglia proprio dalla porta del bus dove sostava il Zanellato.
L'oggetto avrebbe solo sfiorato il gruppetto di veronesi che stavano camminando in direzione dello stadio. È stato lo stesso torinese a spiegare ieri in tribunale che era lui l'organizzatore di quel bus e per quel motivo si trovava vicino della porta del bus. Durante l'interrogatorio con il giudice, Zanellato, difeso da Mirko Zambaldo, ha anche detto che non è stato lui a lanciare la bottiglia. Sarà la prossima udienza, però, a chiarire la posizione del tifoso del Toro e definire le sue eventuali responsabilità. Alla fine del processo, l'ultrà dei granata ha potuto far rientro nella sua abitazione a Rivara.G.CH.
C'era il Toro del «poeta» E calava il sipario su Zigo
AMARCORD. Era la stagione '77-78, l'ultimo atto di una splendida storia di calcio e di vita
Un match anonimo, il Verona aveva bisogno di un punto per salvarsi E Graziani&Pulici capirono: alla fine applausi e un po' di malinconia...
09/10/2011
Il vecchio Zigo non ebbe neanche il tempo di salutare. O quasi. «Quella non fu una partita» ricorda adesso. La sua ultima partita col Verona. Numero 11 sulle spalle, magliette di lana, quelle di una volta, senza scritta, senza sponsor, senza nome. Ma se dicevi l'11, pensavi a Zigoni. Le avessero vendute all'epoca, avrebbero tutti fatto miliardi. Già, l'ultima volta di Zigo e l'Hellas, una splendida storia d'amore che finisce in un maggio malinconico, «in una partita che non è una partita». Perché il Verona ha bisogno di un punto e il Toro che gli sta davanti non ha più niente da chiedere alla sua stagione. È il grande Toro di Pecci e Graziani, Pulici e Claudio Sala detto il poeta. È una grande squadra e come le grandi squadre ha un'anima dentro. Allora non servono parole, né strizzate d'occhio. Uno va in campo, mette il pilota automatico e via.
Eppure non è, né può essere, una partita come tante. Perché lì, in quel teatro di novanta minuti, si consuma l'ultima recita di uno degli attori più ammirati dalla gente di Verona. Lui, Gianfranco Zigoni, detto Zigogol, che non s'è poi mai capito perché, «se è vero che di gol non ne facevo poi molti». Ma lui era così, capace di far spettacolo a luci spente, quando Pulici e Graziani avevano deposto le armi e in fondo si giocava per «tirar sera». Lui no, non sapeva farlo. Lui aveva sempre le maniche rimboccate, le braghette con gli spacchi aperti sulle cosce, la medaglietta fuori dalla maglia, le mani sui fianchi. E l'andatura ciondolante, con quei ritorni lunghissimi dal fuorigioco, altroché pressing e «squadra corta», lui appartiene a un'altra storia e a un altro tempo, come capita soltanto ai campioni.
«Mi raccomando Zigo» gli avevano detto. «Mi raccomando perché mi dicono questo?» si chiese Zigo. «Ci può bastare anche un punto...» aveva sentito negli spogliatoi. Ma a lui non quadravano i conti. «Se ci basta un pari, ci basta ancora di più una vittoria...» disse tra sé. Non capiva, o forse non gli riusciva di capire. O forse l'aveva capito benissimo, ma non gli andava a genio. E se a lui una cosa non andava a genio, oh mamma mia, era capace di qualsiasi impresa. Come quella vota, te la ricordi Zigo, che c'era un rigore per l'Hellas e ti prese un raptus. «Lo tiro io» urlava come un pazzo. Dalla panchina partì un ordine: «Ciccio, tira tu». Ma Zigo non ci stava. Allora intervenne Mazzanti, che rispetto a lui era un peso massimo. Mazzanti lo sollevò di peso, lo trasportò lontano dal dischetto, come fanno i papà con i bambini capricciosi. Lui non si arrese all'idea, né festeggiò quando Mascetti infilò il rigore e fu pareggio con la Sampdoria.
«Io gioco per vincere» disse tra sé. «Gliela faccio vedere io la partita...». Invano Mozzini, il centromediano del Torino, cercò di fargli capire che non era giornata da grandi numeri. Sperava, Mozzini, di passare un pomeriggio tranquillo, di fine stagione. Senza il fastidio di correr dietro a uno come Zigo, senza rischiare brutte figure.
Zigo giocò la sua partita, che poi era completamente fuori dalla partita degli altri. Diversa. Lui le provò tutte e ancora di più. Giocò a destra, poi a sinistra, provò pure ad arretrare. Litigò con l'arbitro, il romano Ciulli, che pure non andava distrubato. «Mi raccomando, Zigo, lascia stare l'arbitro» gli aveva detto Garonzi prima della partita. «All'arbitro, semmai, ci penso io» aveva aggiunto tra sé. Ma Zigo no, non ci stava. Si sbracciò come e più di sempre.
Predicò nel deserto, smadonnando contro tutti i compagni che, diceva lui, lo vedevano sempre un attimo dopo o un attimo prima. E dopo ogni lancio sbagliato, ogni palla troppo corta o troppo lunga, lui si girava verso il pubblico, le mani al cielo, poi le riportava sui fianchi, scuoteva la testa, guardava a terra. Quante volte l'avevano vista una scena così? Zigo si ribellò fino all'ultimo a quello 0-0 annunciato. «Ci tenevo a vincere, per salutare il nostro pubblico, che ci ha sempre aiutato» disse alla fine. Quando Ciulli chiuse le ostilità (si fa per dire...), il Verona festeggiò la salvezza. L'ultima di zio Uccio, la più sofferta.
Era la fine del suo ciclo, si sapeva. «Tre anni stupendi» ha sempre detto Valcareggi ripensando a Verona. Lì aveva già capito che era il momento di chiudere. Zigo non sapeva, non poteva sapere. Si accomodò sulla panchina dello spogliatoio. Pensava. I suoi pensieri correvano lontani, non riusciva a trattenerli.
Non poteva sapere che quella era stata l'ultima volta col Verona. Si levò la maglia, la lasciò cadere. Tutt'intorno c'era festa, ma lui non aveva una gran voglia di ridere. Non sapeva e non poteva saperlo, ma forse dentro di sé aveva intuito. Perché i grandi son grandi anche per questo, per arrivare sempre prima degli altri sulla palla, sulle idee, sul futuro.
E quel pomeriggio a lui pareva soprattutto malinconico, senza sapere perché. Quindici giorni dopo gli dissero «Zigo, non servi più al Verona». A lui, a Luppi, Busatta, a tanti altri. «Sarei rimasto anche gratis» ha sempre detto. Finì al Brescia, un saldo di fine stagione. Fece in tempo persino a giocare col Verona da «nemico».«Là a Brescia giocai una mezzoretta. Ma qui al Bentegodi, quando Simoni mi disse di scaldarmi, gli risposi, mister, qui non posso giocare».
Lui aveva capito da dove arrivava quella strana sensazione di vuoto. Non era solo una partita che finiva, un campionato da mandare in archivio. Sentiva dentro qualcosa di più e di diverso. Come quando finisce una storia d'amore e vorresti almeno rivederla per l'ultima volta. Si rivestì piano.
Più lento del solito. I jeans, la camicia sbottonata, gli stivaletti, sistemò i capelli, si guardò per bene allo specchio. Ma stavolta non sorrise. Quando uscì non c'era quasi nessuno. Là in fondo, il sole andava giù dribblando la linea stanca dell'orizzonte.
Raffaele Tomelleri
FONTE: LArena.it
Abbate: "Non dobbiamo uscire ridimensionati"
09/10/2011 - 18:54
"La superiorità del Torino si è manifestata negli episodi, i granata sono stati bravissimi a sfruttare le opportunità per incanalare la partita sui binari giusti"
VERONA - "La superiorità del Torino si è manifestata soprattutto negli episodi, i granata sono stati bravissimi a sfruttare le opportunità per incanalare la partita sui binari giusti. Il gol di Bianchi ci ha condizionato, gli avversari hanno approfittato di 10' di sbandamento per raddoppiare. Abbiamo buttato la partita in quel lasso di tempo, gli uomini di Ventura hanno fatto un grande possesso palla, giungendo al tiro poche volte nella partita. Grande classe da parte dei piemontesi che hanno agito da squadra nelle azioni-chiave". Commenta così Matteo Abbate la 9a giornata del campionato bwin.
"Non sempre riesci ad esprimere il tuo gioco al massimo - prosegue il difensore -, dipende anche da chi hai di fronte. Non siamo stati brillanti come in altre partite, le tre sfide in otto giorni ci sono state per tutti. Dobbiamo aver la forza di non uscire ridimensionati, per 70' ho visto un bel Verona. Bianchi e compagni hanno aperto e chiuso il match, abbiamo provato a rimetterci in corsa ma la concretizzazione di un contropiede è valsa il tris. Fra le candidate alla promozione il Torino è senza dubbio la formazione più forte".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Nulla da rimproverare ai ragazzi"
09/10/2011 - 19:05
"Nel primo tempo gli avversari hanno capitalizzato al massimo. Dal punto di vista nervoso aver disputato tre gare in otto giorni ha avuto il proprio rilievo"
VERONA - "Abbiam fatto la nostra gara, nel primo tempo gli avversari hanno capitalizzato al massimo. Dal punto di vista nervoso, aver disputato tre gare in otto giorni ha avuto il proprio rilievo, non ho niente da rimproverare ai ragazzi. Il Torino è in questo momento una squadra più forte, accettiamo serenamente la sconfitta". Analizza così Andrea Mandorlini il ko ad opera degli uomini di Ventura.
"Questa era la partita che temevo di più - continua l'allenatore gialloblù -, di fronte ad una squadra molto più esperta, preparata con l'intento di sfruttare le due punte e la fisicità. Siamo stati a tenere in piedi il match dopo aver preso due cazzotti, Ebagua ha chiuso la gara. Eravamo un pò stanchi, abbiamo creato qualche problema coi nostri attaccanti. Jorginho ha fatto bene, è un giocatore giovane, intelligente, tatticamente bravo e che giustamente commette qualche errore in attesa di crescere. Rifarei tutte le scelte, qualcosa a livello fisico abbiam pagato. Negli allenamenti non vedevo grande lucidità, il gran gol di Bianchi ha immediatamente cambiato le dinamiche".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Torino 1-3, diretta web
09/10/2011 - 16:30
Segui su hellasverona.it la cronaca in tempo reale della 9a giornata di campionato della squadra gialloblù
VERONA - Secondo turno casalingo consecutivo per i gialloblù, che si trovano di fronte la capolista Torino dell'ex Ventura. Mandorlini schiera Bjelanovic insieme a Ferrari davanti, con Jorginho sulla trequarti. Rispetto alle previsioni della vigilia il tecnico dei piemontesi si affida a Sgrigna, con Surraco, Bianchi ed Antenucci a comporre il reparto offensivo.
PRIMO TEMPO. Cross dalla sinistra di Scaglia dalla trequarti (4'), Bjelanovic impatta di testa, Coppola va in presa sicura. Granata in vantaggio al quarto d'ora: traversone di Parisi incornato in area di Bianchi, palla che finisce sotto l'incrocio dei pali. Iori scodella per Antenucci (19'), l'attaccante classe '84 controlla da posizione defilata e conclude di destro, Rafael manda in angolo. Ferrari scambia in area con Bjelanovic (25'), provvidenziale chiusura di Di Cesare col croato nei pressi della porta ospite. Jorginho dà il via alla ripartenza (28'), una volta entrato in area Ferrari non trova il servizio per l'accorrente Bjelanovic. Al 35' raddoppio per la formazione di Ventura con Sgrigna, abile ad inserirsi nel corridoio centrale su un filtrante e a superare Rafael in uscita con un tocco di punta dopo la deviazione dell'estremo difensore. Cross basso di Maietta dal fondo (42'), le punte gialloblù mancano di un soffio il tap-in, la difesa manda in corner. Al 43' azione che si sviluppa sulla sinistra, Abbate raccoglie il rinvio e scocca un destro preciso verso il palo lontano, accorciando le distanze.
SECONDO TEMPO. Sgrigna dribbla Ceccarelli all'altezza dei venti metri (49'), destro di poco a lato. Abbate imbecca Russo vicino alla linea di fondo (54'), Bjelanovic non riesce a deviare il traversone dell'ex Gallipoli. Al 62' azione personale di Ebagua che parte dalla trequarti ed a tu per tu con Rafael mette in fondo al sacco di sinistro. Punizione di Hallfredsson ai venticinque metri (81'), Abbate stacca in terzo tempo, Coppola alza sopra la traversa. Dal vertice dell'area ci prova Berrettoni all 83' con un destro a girare, il portiere granata risponde allungandosi sul primo palo. Cross teso da dentro l'area di Mancini (85'), colpo di testa fuori misura di Ferrari, venuto incontro alla sfera.
Hellas Verona-Torino 1-3
Marcatori: 15' Bianchi, 35' Sgrigna, 43' Abbate, 62' Ebagua
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate, 5 Ceccarelli, 22 Maietta, 25 Scaglia; 8 Russo (57' 27 Berrettoni), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 19 Jorginho (55' 7 Mancini); 9 Ferrari, 32 Bjelanovic (57' 14 D'Alessandro).
A disposizione: 12 Nicolas, 4 Esposito, 23 Cangi, 33 Pugliese.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Torino: 34 Coppola; 36 Darmian, 5 Di Cesare, 50 Pratali, 28 Parisi; 11 Iori, 4 Basha; 33 Surraco (77' 92 Verdi), 10 Sgrigna (57' 21 Ebagua), 9 Bianchi, 7 Antenucci (86' 3 D'Ambrosio).
A disposizione: 1 Morello, 20 Vives, 25 Glik, 90 Oduamadi.
Allenatore: Giampiero Ventura
Arbitro: Davide Massa (Sez. arbitrale di Imperia)
Note. Ammoniti: Iori, Coppola, Ferrari, Di Cesare. Espulsi: -. Recupero: 1’-0’. Spettatori: 15.801
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
FORMULA 1: VETTEL è campione del mondo per la seconda volta consecutiva con la su RED BULL (ed è il più giovane bicampione del mondo con i suoi 24 anni) in Giappone dove si accontenta del terzo posto dietro alla FERRARI di ALONSO e alla MC LAREN di BUTTON...
QUALIFICAZIONI EURO 2012: Pareggio tra SERBIA ed ITALIA, al gol a freddo di MARCHISIO ha risposto IVANOVIC. Tra MONTENEGRO ed INGHILTERRA finisce 2 a 2, CAPELLO critica ROONEY a causa di un espulsione sciocca...
QUALIFICAZIONI MONDIALI 2014: 4 a 1 dell'ARGENTINA al CILE con trippletta di HIGUAIN e gol (finalmente) di MESSI...
ARGENTINA SHOW COL CILE: TRIPLETTA DI HIGUAIN -VIDEO
Sabato 08 Ottobre 2011 - 13:45
BUENOS AIRES - Una bella goleada, e Lionel Messi che rompe un digiuno di 1.556 minuti in Nazionale e segna. L'Argentina inizia nel migliore dei modi la lunga strada delle qualificazioni per i Mondiali 2014 in Brasile, battendo con un secco 4-1 il Cile, grazie non solo al gol della 'Pulcè ma anche a una splendida tripletta del bomber Gonzalo Higuain. L'attaccante del Real Madrid ha aperto le marcature al 7', ripetendosi poi nella ripresa al 7' e al 18'; mentre Messi è riuscito ad andare a rete al 25', con un tiro preciso su passaggio proprio di Higuain: erano ben 1.556 minuti che il 'delanterò del Barcellona non riusciva a segnare con la 'Seleccion' in partite ufficiali, nonostante quasi ogni settimana il goleador di Rosario sia prolifico con la maglia blaugrana. Per l'esattezza, era dal 28 marzo 2009 (4-0 al Venezuela) che Leo non segnava con la sua Argentina, dai tempi delle qualificazioni per i Mondiali in Sudafrica, quando a guidare l'albiceleste era Diego Armando Maradona. «Contro il Cile siamo riusciti a portare a casa il risultato che volevamo - ha commentato Messi -. Era fondamentale iniziare in questo modo. E per me è sempre importante riuscire a segnare.
Era da molto che non segnavo in una partita ufficiale. Oggi l'ho fatto, ma la cosa veramente importante è l'immagine data dalla squadra e il fatto che siamo riusciti a vincere». La rete del Cile è stata realizzata al 14' del secondo tempo da Matias Fernandez, uno dei migliori della squadra del ct Claudio Borghi, argentino. A guidare l'Argentina nello stadio 'Monumental' di Buenos Aires, davanti a 25 mila spettatori, è stato proprio il tridente d'attacco: Messi, Higuain e Angel Di Maria. La 'Seleccion' è riuscita a mettere da parte i tentennamenti e le contraddizioni evidenziati spesso sotto la guida dei predecessori di Alejandro Sabella - Maradona appunto e Sergio Batista -. La squadra ha vinto e convinto, mentre il Cile ha dal primo minuto dato la sensazione di puntare a controllare un avversario che pero si dimostrava incontenibile, nonostante qualche carenza in difesa. «La cosa importante era vincere questa prima partita: per fortuna, abbiamo saputo sfruttare le occasioni che si sono presentate. Ora dobbiamo proseguire così», ha detto Higuain. «La mia squadra è riuscita a vincere grazie alla disciplina. È stata una vittoria giusta, anche se esagerata: spero che Messi continui a giocare come questa sera, e a segnare. Io cercherò di inserire Angel Di Maria, Gonzalo Higuain e Josè Sosa quali compagni in grado di permettere a Leo di esprimere tutte le sue potenzialità», ha sottolineato Sabella, senza nascondere la propria soddisfazione. «Questa sera contro il Cile siamo riusciti a portare a casa il risultato che volevamo. Era fondamentale iniziare in questo modo. E per me è sempre importante riuscire a segnare. Era da molto che non segnavo in una partita ufficiale. Oggi l'ho fatto, ma la cosa veramente importante è l'immagine data dalla squadra e il fatto che siamo riusciti a vincere».
ITALIA, PARI CON LA SERBIA. PIRLO: "È QUASI EUROPEO"
Venerdì 07 Ottobre 2011 - 23:31
BELGRADO - La Serbia non graffia, l'Italia non affonda e la notte di Belgrado si chiude senza paure, con un 1-1 che non interrompe l'imbattibilità azzurra e non chiude definitivamente le porte alla squadra di casa per le speranze di play off europei. Certo, ci si è messo un gol fulminante di Marchisio, dopo soli 56», a spianare la strada alla squadra di Prandelli, spegnendo il furore agonistico di un'avversaria che alla fine dei conti si è rivelata poca cosa. Ora dovrà andare a vincere in Slovenia, ma se lo è meritato. Al di là delle capacità un'Italia da promuovere, per personalità e gioco. Genova è lontana, con i suoi hooligan e le sue paure. Lo stadio della Stella Rossa è militarizzato, poliziotti in assetto antisommossa e 32 Ultras Italia fermati alla frontiera con la Croazia. Non è serata da colpi di testa, gli unici ammessi sono quelli in campo. Ma anche lì il copione si rivelerà ben diverso da come lo aveva immaginato una nazione intera, per la sua squadra di casa. Falcidiata dagli infortuni, l'Italia di Prandelli si presenta sul campo del Marakanà con una formazione obbligata. Cassano-Rossi la coppia leggera, Montolivo trequartista e Marchisio mezzosinistro, dalla parte dove - sulla linea difensiva - Chiellini si deve spostare per mancanza di ricambi. La Serbia risponde con un 4-3-3 dove Stankovic fa il capitano e il perno centrale, Krasic l'ala destra e i movimenti di Ninkovic dietro la punta Pantelic la variante tattica. Soprattutto, la squadra di casa si presenta con l'impatto forte del suo stadio.
Fischi all'inno italiano, un cupo e assordante coro all'inno nazionale. Ma è l'inizio azzurro a gelare i 45.000 tifosi serbi, dopo un tiro rapidssimo di Kolarov che Buffon non trattiene. Scambio Cassano-Rossi e palla filtrante, Marchisio si infila e batte a rete. Fulminante. È gol all'esordio per il centrocampista azzurro già protagonista in Juve-Milan: è lui la nota più positiva per Prandelli stasera, un centrocampista tuttofare e tuttocampo, di intelligenza tattica rara. A pari merito con lui il Rossi di stasera: giocate, movimenti, occasioni, il piccolo attaccante del Villarreal ha sempre provato a prendersi tutta la serata Benchè Montolivo sparisca, il palleggio di Pirlo e la pressione di tutta la squadra neutralizza la Serbia. Che di suo ci mette una propensione incomprensibile ad appoggiarsi a destra su Krasic, troppo impreciso. A conti fatti, è l'Italia a far partita e occasioni. Come quella dell'8', quando Cassano lancia Rossi il cui sinistro sbatte su Jorgacevic in uscita. Il tentativo di Stankovic da 40 metri, al minuto 24', dà l'idea: i serbi ci mettono cuore e voglia, e niente più. Ma il pari arriva all'improvviso, secondo un filo illogico. Chiellini mette in angolo su pericoloso cross di Tosic, che sulla battuta di Krasic spara a rete e trova la deviazione, fortuita, di Ivanovic. Pantelic è in fuorigioco davanti a Buffon, Proenca lo ritiene ininfluente. Lo stadio esplode.
Ci si aspetta l'assedio, ma il copione non cambia. Così si va negli spogliatoi sul pari. Al rientro, con Petrovic per Fejsa al fianco di Stankovic, la Serbia prova a scatenarsi. Buffon è impegnato da Kolarov, al 2' su punizione e al 7' su un contropiede, e tutte e due le volte è provvidenziale. Risponde subito dopo Cassano con un sinistro che sfiora l'incrocio controllato da Jorgacevic. L'occasione ghiotta per riprendersi la partita è al 19', ma sul contropiede Montolivo in area spreca l'assist a Rossi tutto libero dall'altra parte, timbrando così una prestazione personale da dimenticare. Esce subito dopo Cassano ed entra Giovinco, poi a seguire Nocerino per Marchisio infortunato. La squadra di casa sembra una tigre che si nasconde in cerca del momento per colpire. Il pallone gira tra i piedi degli azzurri poco pronti a finalizzare il possesso del gioco. Come quando al minuto 37' Giovinco si trova solo in area davanti al portiere, ma prima è troppo avanti rispetto al pallone, poi quando si rialza è anticipato dai difensori. Il piccolo attaccante ci riprova poco dopo, ma il suo sinistro al volo è al lato. Minuto dopo minuto, da tigre la Serbia si trasforma in un micetto, e il palleggio finale degli azzurri è solo un atto di cortesia verso i padroni di casa. Inevitabile l'1-1 finale.
PIRLO: "UN ALTRO PASSO VERSO L'EUROPA" «Volevamo fare una grande partita in un campo difficile contro una squadra che doveva vincere a tutti i costi. Abbiamo imposto il nostro gioco e va bene così». Dai microfoni di RaiSport Andrea Pirlo esprime la propria soddisfazione per il risultato del Marakanà di Belgrado. «Serbia poco aggressiva? Noi siamo stati bravi ad attaccare e fare gol subito - sottolinea Pirlo -. Forse avremmo dovuto chiudere la partita nel primo tempo, ma la prestazione è stata buona e questo è un passo avanti verso l'Europeo». Che clima c'è stato, secondo Pirlo, nello stadio di Belgrado? «I tifosi serbi sono stati bravi così come le autorità. Abbiamo pensato solo alla partita». Poi un giudizio sulla prova del compagno (anche alla Juve) Marchisio. «Cercava il suo primo gol - dice Pirlo -, è arrivato ad inizio partita e continua il suo grande momento. Soddisfazione nel vincere contro il Milan? Nessuna a livello personale, l'importante è continuare il cammino della Juventus e dimostrare di essere una grande squadra».
MAGGIO: "NOI LEZIOSI? A VOLTE SUCCEDE" «Abbiamo cercato di mantenere il risultato. Era una partita difficile, loro hanno attaccato molto ma alla fine abbiamo ottenuto il risultato e va bene così». Intervistato da RaiSport, l'azzurro Christian Maggio giudica così la prova dell'Italia a Belgrado. «Sono contento - dice ancora Maggio -: finchè sto bene è giusto così, visto che sto andando bene anche in Nazionale. Ci tenevamo a far bene pur avendo già passato il turno. Kolarov? Si alzava molto e creava superiorità numerica, ma è stato bravo anche De Rossi a darmi una mano in fase difensiva. Abbiamo rischiato poco o niente». Sta cercando di convincere Prandelli a convocare qualcun altro del Napoli? «È giusto che facciamo bene con la squadra, poi decide il ct - risponde Maggio -.Prandelli ha detto che siamo stati un pò leziosi? In certi frangenti può succedere, però anche oggi, indipendentemente dalle giocate, abbiamo fatto bene. Se ci aspettavamo una Serbia più 'cattivà? Loro hanno fatto un primo tempo molto forte e infatti pensavo che non potessero resistere così tanto. Alla fine questo pareggio fa morale e andiamo avanti così».
IL TABELLINO SERBIA (4-3-3): Jorgacevic 6, Ivanovic 6.5, Rajkovic 5.5, Subovic 5.5, Kolarov 6, Ninkovic 5.5, Stankovic 5.5 (42' st Jovanovic sv), Fejsa 5 (1' st Petrovic 5.5), Krasic 5 (31' st Zigic 5), Pantelic 5, Tosic 5.5 (12 Kahriman, 13 Simic, 2 Tomovic, 8 Milijas). All. Petrovic 5.5
ITALIA (4-3-1-2): Buffon 6.5, Maggio 5.5, Barzagli 6, Bonucci 5.5, Chiellini 6, De Rossi 6, Pirlo 6.5, Marchisio 6.5 (25' st Nocerino 5.5), Montolivo 5 (36' st Aquilani sv), Cassano 6 (22' st Giovinco 6), Rossi 6.5 (13 Sirigu, 16 Cassani, 17 Astori, 9 Osvaldo). All. Prandelli 6.
Arbitro: Proenca (Por) 6
Reti: nel pt 1' Marchisio, 26' Ivanovic
Angoli: 3 a 1 per la Serbia.
Recupero: 1' e 3'
Note: ammoniti Maggio, Zigic, Ivanovic e Stankovic per gioco falloso. Tosic per proteste.
Spettatori 45 mila.
I GOL 1' pt: passano solo 56', Cassano e Rossi si scambiano la palla al limite dell'area serba e il secondo fa filtrare in area: Marchisio si infila da solo e batte di esterno destro Jorgacevic sul primo palo 26' pt: secondo angolo di Krasic, sulla ribattuta Tosic scarica un gran tiro dal limite e Ivanovic trova la deviazione vincente sottorete che spiazza Buffon.
CAPELLO SU ROONEY: "UN ROSSO DA SCIOCCO" -VIDEO
Sabato 08 Ottobre 2011 - 13:55
LONDRA - «Non è stato uno sbaglio far giocare Rooney, ma ha commesso un errore sciocco quando si è fatto espellere». Fabio Capello, ct dell'Inghilterra, commenta così l'espulsione di Wayne Rooney durante il match contro il Montenegro, finito 2-2, che ha sancito la qualificazione ad Euro 2012 della nazionale dei tre leoni. Capello difende la sua scelta di schierare il talento del Manchester United, scosso alla vigilia dalla notizia dell'arresto del padre e dello zio coinvolti in un presunto caso di scommesse clandestine su un match del campionato scozzese. «Rooney ha fatto un errore sciocco e penso che non giocherà il primo incontro di Euro 2012 perchè sarà squalificato», dice Capello commentando il rosso rimediato dalla stella dei 'red devils', reo di avere scalciato un avversario, a un quarto d'ora dalla fine. In inferiorità numerica, l'Inghilterra è stata raggiunta dal Montenegro nel finale. «Avevo parlato con lui prima della partita ed era calmo e rilassato, dopo è andato in campo e ha commesso questo stupido errore», spiega Capello. «Non era contento perchè aveva sbagliato qualche passaggio e alcuni controlli e per questo credo che la sua reazione sia stata quella di scalciare l'avversario. Non sono contento e ne ho parlato con lui, mi ha detto di essere dispiaciuto», continua il ct dell'Inghilterra. «Lui è un giocatore molto importante con tanta esperienza, ha giocato bene in queste partite ma a volte anche i giocatori importanti sbagliano. Ora troveremo una soluzione per giocare senza di lui. Proveremo alcune cose nella prossima amichevole», conclude Capello alludendo al prossimo test contro i campioni del mondo della Spagna.
F1 GIAPPONE:VINCE BUTTON, MONDIALE A VETTEL FOTO
Domenica 09 Ottobre 2011 - 10:29
Ultimo aggiornamento: 14:02
ROMA - Un terzo posto dietro alla McLaren vincente di Jenson Button ed alla Ferrari di Fernando Alonso che vale il titolo bis dopo quello conquistato l'anno scorso ad Abu Dhabi. E l'attesa festa a base di bollicine Red Bull può cominciare per la gioia di Sebastian Vettel che a Suzuka si incorona imperatore di una stagione doiminata fin dall'inizio. A nulla è valsa la resistenza dei suoi rivali che hanno dovuto ben presto dire addio ad una stagione dominata in lungo e in largo dalla scuderia della nota bevanda energetica. Nuovo duello dopo quello al veleno di Singapore tra Felipe Massa (settimo alla fine) e Lewis Hamilton, con l'inglese di Woking quinto e graziato. Subito un brivido alla partenza con Vettel che rischia di beccarsi una penalizzazione per aver sbarrato la strada ad un arrembante Button. Al semaforo verde l'inglese della McLaren cerca di sorprendere sulla sua destra il campione del mondo che a sua volta con una manovra al limite, giudicata regolare dai commissari di gara, gli chiude la porta in faccia. Button viene poi sopravanzato dal compagno di squadra Hamilton, mentre le due Ferrari mantengono la posizione guadagnata in qualifica con Massa quarto e Alonso quinto.
Dopo pochi chilometri Hamilton va subito in difficoltà con le gomme e corre ai box per primo, mentre Alonso passa facilmente la Rossa di Massa e si ritrova terzo. Intorno al decimo giro comincia il solito valzer di pit-stop ed ecco il primo ritiro con la Toro Rosso di Sebastien Buemi che finisce fuori pista per una ruota fissata male. Al ritorno in pista la situazione vede sempre Vettel in testa davanti a Button e Alonso capaci entrambi di tenere il passo della Red Bull. Passano solo dieci tornate e le vetture di testa decidono di ricambiare gli pneumatici con Button che ne approfitta per superare il giovane Seb, mentre l'altra McLaren di Hamilton ingaggia l'ennesimo duello con la Ferrari di Massa (quinto dietro a Webber) dalla cui vettura si vede volare un pezzo di alettone. Episodio che induce la direzione gara a far entrare in pista al 24/o giro la safety-car per consentire la pulizia della pista: azzerati di conseguenza tutti i distacchi con il trenino di testa formato sempre da Button-Vettel-Alonso. Quanto accaduto tra Massa ed Hamilton con tanto di frenata al limite con ruote fumanti viene messo sotto indagine dai commissari, ma il primo pilota di dolore della Formula 1 viene graziato. Duello che si ripete al 38/o giro con Hamilton che sul rettilineo passa il brasiliano a pieni giri. Intanto i tre di testa si rifermano e Alonso si ritrova secondo tra Button e Vettel, vicinissimo allo spagnolo. Ma da qui in poi il Gran Premio del Giappone con una Ferrari più competitiva del solito sembra una sfilata d'eccezione fino alla bandiera a scacchi per incoronare campione del mondo Vettel, dare un'altra bella soddisfazione a Button e un segnale di incoraggiamento per Alonso e la sua Rossa.
FONTE: Leggo.it