I RE SONO MORTI, LUNGA VITA AI RE! ...Anzi ai reggenti viste come sono andate le cose dall'addio di JURIĆ in poi: D'AMICO e TUDOR hanno fatto cose egregie con l'HELLAS VERONA ma non avremmo mai dovuto dimenticare, nemmeno per un attimo, che erano (legittimamente come deve essere, sia chiaro) professionisti pagati da Via Olanda per fare il meglio per essa.
Il rapporto umano c'è stato però ed è stato intenso 💛💙 (ci mancherebbe) per cui è giusto un po' di rimpianto e rammarico ma solo fino a quando non arriveranno altri professionisti al loro posto che magari faranno peggio o forse chissà anche meglio, l'importante è sempre e solo una cosa e cioè che tra SETTI, il nuovo DS e il nuovo allenatore a vincere sia ancora una volta la maglia scaligera🇸🇪 🇸🇪 🇸🇪 perchè il resto, come abbiamo visto, lascia sempre il tempo che trova. MARROCCU? CIOFFI? Personalmente non mi convince né l'uno né l'altro (ma a dire il vero nemmeno JURIĆ e TUDOR mi convincevano e poi abbiamo visto com'è andata 😊 ), sarei entusiasta di SARTORI invece, ma se è per questo anche di GASPERINI (per continuare il tipo di calcio visto con Ivan prima e Igor poi), ma per il primo si era parlato di JUVENTUS (e lo potrei capire) o, più modestamente, BOLOGNA (e perchè non ancora Verona ma dalla parte giusta allora?) mentre il secondo è stato confermato in tutta fretta dall'amministratore delegato atalantino che in conferenza stampa ha annunciato l'avvento di D'AMICO. Que sera, sera dunque, tanto per cambiare, ma in fondo va bene così: Da decenni da queste parti siamo abituati a fare le nozze con i ficchi secchi e talvolta son venute pure bene 😉 ...
#CALCIOMERCATO In questa stagione TUDOR l'ha visto pochissimo ma CANCELLIERI, fresco di convocazione in nazionale maggiore, non è sfuggito ai radar della Serie A che l'ha già messo nel mirino: Speriamo solo di non dover assistere ad un nuovo caso UDOGIE.
Ufficiale l'addio a D'AMICO Venerdì e quello a TUDOR Sabato: Dispiace ma d'altronde da tempo si sapeva come sarebbe andata a finire...
Il VERONA intanto, senza diesse e allenatore, mette nel mirino LERIS [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).
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L’ex dirigente dell'UDINESE Manuel Gerolin a 'Il Messaggero' «Cioffi? Prima di parlarne devo dire che chi è intelligente sa che arrivare all’Udinese è un onore, perché è una società che insegna calcio, con una proprietà solida e con strutture incomparabili. Poi si è sempre liberi di andare a lavorare al resort a cinque stelle o scegliere la Pensione Irene, per fare un nome a caso, per un po’ di soldi in più... La scelta di Gabriele? Del tutto inaspettata, mi ha sorpreso perché è arrivata in un momento in cui la sua posizione si era rafforzata attraverso il consolidamento del gioco e la conoscenza della squadra, e dunque pensavo che lui stesso volesse la riconferma per portare la squadra ancora più in alto. Se si guarda al denaro lui ha fatto bene, ma l’Udinese è l’università del calcio e secondo me doveva fare un’altra annata per confermarsi, quindi ha perso un’occasione, ma ritengo anche che non sia pronto per scelta che ha fatto, anche perché la formazione che ti dà in mano l’Udinese non te la dà nessun altro. Inoltre, così come l’Udinese forma il giocatore, forma anche il tecnico. Cioffi quindi avrebbe potuto fare un altro sacrificio, finire un percorso che aveva appena cominciato, e magari farlo a suon di risultati come Zaccheroni, Spalletti e lo stesso Guidolin. Udogie? Non bastano quindici o venti partite, i giocatori devono fare uno o due campionati con l’Udinese e magari portare il club ancora più in alto, quindi per me adesso non ha una piena quotazione. Per me la società sa che deve tenere i giovani più forti per valorizzarli» CalcioHellas.it
Massimo CELLINO presidente del BRESCIA su MARROCCU, diesse delle Rondinelle, associato più volte all'HELLAS VERONA «Tengo a precisare che, in merito ad alcune notizie non corrette diffuse nella giornata di ieri e presenti anche oggi su alcuni quotidiani, Francesco Marroccu è nostro dipendente tesserato. Il suo rapporto con il Club verrà definito al momento giusto. In seguito all'eliminazione con il Monza e dunque alla mancata promozione, Marroccu si è preso dieci giorni di tempo e dunque non sono da prendere in considerazione, o dare per vere, altre notizie o versioni che non rappresentano la realtà» BresciaCalcio.it
Il presidente SETTI a 360 gradi parla a TeleArena spiegando più o meno le stesse cose di Lunedì a Telenuovo «Il mister è solo uno ed è Igor Tudor. Ci siamo incontrati di nuovo dopo il discorso che abbiamo iniziato a fare una decina di giorni fa. Io l’ho confermato, ma si deve stare bene in due. Cosa mi aspetto tra una settimana? La sensazione è che qualcuno l’abbia cercato e se è così, sarebbe vero che i contratti di questi tempi sembra non abbiano valore. Forse mi dirà che i programmi del club non corrispondono ai suoi. Chi eventualmente al suo posto? Si è scritto addirittura di cifre, ma noi non faremo contratti fino a quando non sarà risolta la situazione su Tudor. Anzi, non abbiamo parlato di cifre con nessuno. Io non so cosa scrive la gente, stiamo parlando di chiacchiere da bar. D’Amico? Ci sono stato male, ma dopo ho capito che era meglio che se ne andasse. Anche sul suo sostituto non siamo ancora decisi su chi andare. Non ho preso alcuna decisione e ad ora ne sto interpellando vari. Diciamo che ci sono due-tre nomi in ballo. Il mercato? Certo i più forti non li posso tenere. Non possiamo ogni anno agitarci perché pensiamo che va via questo o quello. Al centro deve esserci la società. La squadra dell'anno prossimo? Restano di sicuro Montipó, Faraoni, Lazovic, Coppola, Dawidowicz, Caprari. I giovani del futuro? Abbiamo Cancellieri che è forte e ha potenziale, sulle qualità non si discute e si capisce anche dal fatto che sia stato convocato in Nazionale. In teoria resta con noi, poi è ovvio che se arriva il Manchester United con 30-40 milioni, ci pensiamo su… poi tra i giovani abbiamo Tochi. Dagli addetti ai lavori è stato definito un crack. Tochi rappresenta il modello di giocatore che cerchiamo. Siamo stati bravissimi a battere la concorrenza: nel calciomercato ci sono delle tempistiche che se riesci a sfruttare, ti permettono di trovare occasioni interessanti. Poi non è detto che ti vada sempre bene. Udogie? Era chiuso da Lazovic che è un nazionale. Poi il suo procuratore aveva esigenze e pretese che non erano nelle nostre possibilità. Abbiamo fatto un buon affare, pur sapendo che il suo valore poteva aumentare. E comunque ci siamo tenuti una percentuale sulla rivendita. Quanto vale oggi il Verona? Vale più di 130 milioni. Non sono io che devo fare il prezzo perché non è il momento, comunque non ho ricevuto offerte» HellasNews.it
Mister MANDORLINI intervistato da L'Arena «Il primo anno in Serie A fu particolare e ci tenevamo a fare bene. Alla fine è arrivato un record di punti che resiste ancora. L’annata 2013/2014 fu davvero straordinaria. La notte più insonne? Sicuramente quella prima della sfida di Salerno... L’Hellas quest’anno ha disputato un campionato importante, si sono visti idee, gioco, qualità, entusiasmo... La gente di Verona aveva bisogno di una stagione così. Il futuro? Sento che l’Hellas potrebbe cambiare sia l’allenatore che il direttore sportivo, ma questo è il calcio. Io ero un po’ più nostalgico, non sarei mai andato via da Verona, ma si può capire se qualcuno dopo una stagione del genere voglia provare qualcosa di diverso. La base comunque è forte e credo che non ci siano problemi per il futuro. Cioffi? Negli ultimi mesi ha fatto bene, ha dimostrato di essere un tecnico valido e ha dato un’identità all’Udinese. Ecco, forse tutto ora è più veloce perché bastano pochi mesi per essere pronti a tutto, mentre una volta ci voleva più tempo, ma se la società ha scelto lui per il dopo-Tudor avrà fatto le proprie valutazioni» CalcioHellas.it
VITA DA EX: Luca PERCASSI Amministratore Delegato dell'ATALANTA annuncia Tony D'AMICO come nuovo Direttore Sportivo della Dea, mister PECCHIA prossimo allenatore del PARMA, a breve l'ufficialità.
CHAMPIONS LEAGUE: Il REAL trionfa nel massimo campionato europeo grazie al gol di VINICIUS in una partita bruttina in cui il LIVERPOOL meritava sicuramente qualcosa di più ma quando anche COURTOIS sembrava battuto è stato il legno ad opporsi ai sogni dei Reds... 14esimo titolo per le Merengues, quarto trionfo per Carletto ANCELOTTI che batte tutti colleghi e infrange un altro record.
In casa gialloblù potrebbero essere più d'una le uscite nel prossimo mercato. Data quasi per certa - scrive anche oggi "L'Arena" che riprende le dichiarazioni di Maurizio Setti l'altra sera a Telearena - la partenza di Baràk, indiziati a partire sono Casale e Tamèze, anche se per quest'ultimi, come confermato dallo stesso numero uno gialloblù, trattative avviate ancora non ce ne sono sono. Le tre cessioni potrebbero rappresentare un bottino di circa 50 mln di euro.
Sezione: Rassegna / Data: Sab 28 maggio 2022 alle 09:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
NEWS Salutati Tudor e D’Amico, si attende l’ufficialità di Cioffi e Marroccu
Il tecnico è già libero e pronto a firmare, Cellino invece rallenta la firma del direttore sportivo
di Tommaso Badia Maggio 29, 2022 - 09:15
Il Verona si prepara a entrare in una nuova era: salutati Tudor e soprattutto D’Amico, per quattro anni deus ex machina del “giocattolo Hellas”, il club di via Olanda aspetta di ufficializzare il duo Cioffi–Marroccu.
Il tecnico, già liberatori dall’Udinese, sta già cercando casa in città e quindi dovrebbe essere annunciato in tempi piuttosto brevi. Potrebbe invece volerci qualche giorno in più per l’attuale d.s. del Brescia, per il quale al momento c’è da registrare il “muro” di Cellino. Anche in questo caso, comunque, è solo questione di tempo.
FONTE: CalcioHellas.it
Cosa cambia senza Tudor in panchina
By Damiano Conati - 29 Maggio 2022
Tudor ha detto addio, Cancellieri esulta. Lui di sicuro avrà molto più spazio visto che il croato non l’ha mai fatto giocare. Restando in tema giocatori, altri staranno pensando la stessa cosa del talento romano: anche Retsos e Praszelik non hanno quasi mai visto il campo, Hongla è stato utilizzato con il contagocce, Lasagna poco e in posizioni non sue.
Tudor se ne va da solo. Lascia a Verona il preparatore dei portieri, il migliore d’Italia, e il vice Bocchetti, che ora sta studiando a Coverciano e che quest’anno allenerà la Primavera gialloblù. Il nuovo che avanza (Cioffi) arriverà con il resto dello staff.
I moduli saranno simili, perché si passa dal 3-4-2-1 al 3-5-2, ma quello che non deve cambiare è l’intensità negli allenamenti e poi in partita. Setti cerca in Cioffi la preparazione atletica e l’idea di calcio fatto di corsa, pressing e furore agonistico dei due croati che l’hanno preceduto.
Tudor andrà probabilmente in Turchia e a Verona lascia un vuoto difficile da colmare, ma lui stesso qualche mese fa ha dimostrato che non è impresa impossibile.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
28 MAGGIO 2022 12:56 Il Verona cambia tutto e punta su Cioffi: via Tudor e D’Amico dopo un’annata (quasi) da record
Il Verona è pronto ad annunciare Gabriele Cioffi come nuovo allenatore. Il club scaligero ha infatti annunciato l’addio a Igor Tudor e al ds Tony D’Amico dopo una stagione trionfale che ha sfiorato il record di punti.
A cura di Fabrizio Rinelli
Il campionato del Verona si è concluso con 53 punti in classifica, 6 in meno dell'Atalanta di Gasperini e a -9 da una qualificazione in Conference League che sarebbe stata la giusta chiosa su una stagione a dir poco perfetta. Il lavoro della società è stato mirato, preciso, capace di capire subito che con Eusebio Di Francesco a inizio campionato qualcosa stava andando storto dopo 3 sconfitte in altrettante gare cambiando in corsa la guida tecnica. Con l'arrivo di Igor Tudor sulla panchina degli scaligeri infatti, l'Hellas ha macinato punti su punti guadagnandosi con largo anticipo sa salvezza e poi proprio il sogno di poter puntare all'Europa senza nulla da perdere, giocando le ultime sfide di Serie A con la massima spensieratezza possibile.
Il 3-3 all'Olimpico contro la Lazio all'ultima giornata è stata la prova del grande lavoro dello stesso Tudor e della società che con Tony D'Amico direttore sportivo è riuscito ancora una volta a valorizzare giocatori che sembrano privi di stimoli con Simeone e Caprari e di tirare fuori Barak e altri giovani come Casale e Diego Coppola capaci di creare subito le attenzioni delle big sul mercato. Oggi però il Verona ha ufficializzato l'addio sia a Tudor che allo stesso D'Amico, quest'ultimo lascia dopo sei anni. Una rivoluzione totale nel momento migliore del club che a questo punto, secondo quanto scrive Sky Sport, è pronto a ufficializzare l'arrivo di Gabriele Cioffi come nuovo allenatore e Francesco Marroccu direttore sportivo, che finora ha ricoperto lo stesso ruolo nel Brescia.
Per entrambi manca solo l'ufficialità ma sembra ormai pronto un contratto biennale all'ex allenatore dell'Udinese che nell'ultimo turno ha onorato il campionato battendo 4-0 la Salernitana in un Arechi gremito per la salvezza dei granata. L'addio a Tudor è arrivato con un'interruzione consensuale del rapporto professionale e ha spiegato la sua decisione in un comunicato diramato dallo stesso Verona: "Ci ho riflettuto a lungo, confrontandomi con il Presidente, di cui ho apprezzato schiettezza e trasparenza nell’espormi i programmi per la prossima stagione, ma entrambi abbiamo convenuto che non c’erano tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso – ha detto – Alla luce di ciò era giusto separarci".
Probabile che le scelte di cedere giocatori importanti che possono andare via nel prossimo mercato come Casale e Barak, seguitissimi da Lazio e Napoli, ma anche Caprari e altri protagonisti della cavalcata trionfale dell'Hellas in questa stagione, possa aver spinto il tecnico croato ad andare via. Il Verona avrebbe voluto battere il suo record di punti storico in Serie A raggiunto nella stagione 2013/2014 con 54 punti ma i 53 punti complessivi dimostrano ancora una volta l'ottimo lavoro fatto dal club di Setti che si appresta a dare il via all'ennesimo progetto tecnico-societario che in questi anni sta comunque premiando un Verona sempre più una certezza nella massima serie.
FONTE: FanPage.it
Nella giornata di ieri Igor Tudor ha ufficialmente salutato l'Hellas Verona. Nonostante l'ottima stagione degli scaligeri, il manager croato ha deciso di dire addio: alla base di questa decisione - scrive 'L'Arena - la non condivisione dei piani estivi: l'Hellas può cedere Casale, Tameze e Barak e nemmeno il riscatto del Cholito Simeone dal Cagliari sembra così sicuro. Si volta pagina, quindi, e la prossima settimana il presidente Setti conta di ufficializzare Gabriele Cioffi come nuovo allenatore e Francesco Marroccu come nuovo direttore sportivo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona - Hellas Verona FC comunica l’interruzione consensuale del rapporto professionale con mister Igor Tudor.
“Decisione difficile, perché nel Verona ho trovato un ambiente di lavoro e un gruppo di giocatori e uomini fantastici che mi hanno permesso di esprimermi al meglio e di creare una redditizia sintonia con il Club, grazie alla quale abbiamo ottenuto risultati straordinari - commenta e spiega mister Tudor -. Ci ho riflettuto a lungo, confrontandomi con il Presidente, di cui ho apprezzato schiettezza e trasparenza nell’espormi i programmi per la prossima stagione, ma entrambi abbiamo convenuto che non c’erano tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso. Alla luce di ciò era giusto separarci. Un saluto affettuoso alla città di Verona, dove sono stato benissimo, un abbraccio ai tifosi che mi hanno trasmesso affetto e calore e un grande in bocca al lupo all’Hellas Verona per un futuro ricco di soddisfazioni”.
Il Club, nella figura del Presidente Maurizio Setti, ringrazia mister Tudor per l’ottimo lavoro svolto e gli augura le migliori soddisfazioni professionali per il prosieguo della sua carriera.
Verona - Hellas Verona FC comunica l’interruzione consensuale del rapporto professionale con il Direttore Sportivo Tony D’Amico dopo sei anni di intensa e proficua collaborazione, nel contesto della quale Tony D’Amico è stato dapprima Responsabile Scouting e poi – appunto – Direttore Sportivo del Club, incarico – quest’ultimo – ricoperto nelle ultime quattro stagioni.
Il Presidente Maurizio Setti, in primis, e tutto Hellas Verona FC ringraziano sentitamente il Direttore Tony D’Amico per aver messo a disposizione del Club non solo le sue grandi capacità e competenze, ma anche un’encomiabile dedizione al lavoro volta dapprima alla crescita e poi al consolidamento dell’area sportiva.
Il Direttore Tony D’Amico esprime profonda gratitudine a tutto il Club, ma in modo particolare al Presidente Maurizio Setti per la fiducia che gli è stata riconosciuta e per la grande opportunità che gli è stata concessa di operare con crescente autonomia e in armoniosa simbiosi con la proprietà per il bene del Club, cui augura le migliori fortune e soddisfazioni per il futuro.
Verona - L'attaccante Matteo Cancellieri, al termine dello Stage conclusosi nella giornata di oggi - giovedì 26 maggio - al Centro Tecnico Federale di Coverciano, è stato convocato dal Commissario Tecnico della Nazionale italiana Roberto Mancini in vista degli impegni che coinvolgeranno la selezione azzurra nel prossimo mese di giugno.
Matteo Cancellieri raggiungerà così il compagno di squadra Gianluca Caprari, con i due calciatori gialloblù che si uniranno alla Nazionale a partire da domani - venerdì 27 maggio - per poi volare in Inghilterra e sfidare l'Argentina nella 'Finalissima' di mercoledì 1 giugno.
Gli azzurri saranno successivamente impegnati nei quattro match di UEFA Nations League 2022/23, e affronteranno la Germania (il 4 e il 14 giugno), l'Ungheria (7 giugno) e l'Inghilterra (11 giugno).
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Luca PERCASSI Amministratore Delegato dell'ATALANTA annuncia Tony D'AMICO come nuovo Direttore Sportivo della Dea, mister PECCHIA prossimo allenatore del PARMA, a breve l'ufficialità.
CHAMPIONS LEAGUE: Il REAL trionfa nel massimo campionato europeo grazie al gol di VINICIUS in una partita bruttina in cui il LIVERPOOL meritava sicuramente qualcosa di più ma quando anche COURTOIS sembrava battuto è stato il legno ad opporsi ai sogni dei Reds... 14esimo titolo per le Merengues, quarto trionfo per Carletto ANCELOTTI che batte tutti colleghi e infrange un altro record.
28 Maggio 2022 - 17:38 Hellas Live Lettura: 1 min. Pecchia nuovo allenatore del Parma
L’ex tecnico dell’Hellas Verona, Fabio Pecchia, dopo aver salutato la Cremonese, è pronto a ripartire da Parma. Per Pecchia accordo biennale.
FONTE: HellasLive.it
Il Real Madrid vince la Champions numero 14: a decidere è Vinicius, capolavoro di Ancelotti
Ancora una volta, immensamente, Carlo Ancelotti. La quinta per Marcelo, in panchina, ma la prima per Courtois, uomo simbolo di questa finale. La quinta anche per Benzema, in gol anche in finale ma con il Var acceso. L'uomo Simbolo, con la S maiuscola, di questo Real. Contro tutto e tutti, con gli sfavori del pronostico praticamente dagli ottavi fino alla Champions, alzata dal francese. La classe di Modric, intramontabile nella giocata che dà avvio all'1-0 di Vinicius, il tocco del brasiliano, tutt'altro che freddo in altre occasioni, che da due passi insacca. Una finale giocata all'Italiana e vinta così.
Una finale iniziata con le note dolenti fuori dallo Stade De France. Perché i tifosi del Real Madrid sono tutti nello stadio a quasi un'ora dall'inizio, mentre quelli del Liverpool finiscono in una coda infinita. A un certo punto la polizia decide di chiudere i cancelli, con conseguente ammassamento che rischia di portare alla catastrofe. La partita viene rimandata la prima volta di 15 minuti perché alle porte di entrata i tifosi del Liverpool sono tutti ammassati, più di qualcuno cerca di scavalcare - non solo supporter di Real Madrid o Liverpool - e qualcuno ci riesce, scappando alla polizia e trovando posto sugli spalti. La polizia prova a calmare gli animi, anche con spray urticante, al peperoncino e qualche lacrimogeno. Il tutto mentre i tifosi del Liverpool danno la colpa all'organizzazione: vero a metà, perché avrebbero potuto scegliere un'entrata più scaglionata.
In campo i Reds hanno la meglio per i primi quarantacinque minuti. Perché la qualità sembra più alta, di sicuro lo è il ritmo. I tre davanti provano con la fantasia a scardinare la difesa del Real Madrid, trovando un grande Courtois in almeno due occasioni - straordinario nella parata su Salah - ma anche la sfortuna nella penetrazione di Mané, che colpisce il palo con il portiere belga oramai battuto. I Blancos sono placidi nel possesso e nel movimento, senza forzare il passaggio e provando in contropiede a bucare la retroguardia avversaria. Situazione che non riesce benissimo almeno fino al quarantesimo, quando un movimento di Benzema viene premiato: il francese entra in area, pensa troppo a cosa fare e perde il possesso, lo ritrova dopo un harakiri firmato da Konate e Alisson, sparando in porta. È fuorigioco, ma a Turpin serve il Var e qualche minuto di revisione per decretarlo con certezza.
Una situazione che mina le certezze Liverpool in finire di tempo, perché Alisson deve sventare ancora una volta su Benzema (dopo un'indecisione della retroguardia). Nella seconda frazione il canovaccio è più o meno lo stesso, ma con meno furore agonistico. Così quando Robertson cerca un pressing troppo alto su Modric, bravissimo a eluderne l'intervento e verticalizzare, il gioco è fatto. Valverde si prende tutta la fascia arrivando fino in fondo e ciabattando, ma sul secondo palo Vinicius è lì per raccogliere l'assist (non voluto) è l'1-0 che decide la gara.
Il Liverpool le prova tutte, ma la gara da italiano di Ancelotti è servita. Perché poi il Real Madrid si rintana nella sua metà campo a protezione di un insuperabile Courtois, alla prima Champions della sua vita. Parate straordinarie, quelle del belga, che pone il sigillo sulla voglia di rivincita di Salah, frustrata nel diagonale da pochi passi: la palla colpisce il braccio di Courtois e va fuori di pochissimo. Il Real non gioca le finali, le vince. E chi è quarantenne non si ricorda di un trofeo continentale perso in finale dai Blancos. Un motivo ci sarà.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Liverpool-Real, diversi tifosi inglesi provano a entrare senza biglietto. Interviene la polizia, disordini fuori dallo stadio
28.05.2022 | 21:45
C’è stato più di qualche contrattempo nel pre Liverpool-Real Madrid. Come riporta RMC Sport, un centinaio di tifosi inglesi, sprovvisti di biglietto, avrebbero tentato l’ingresso allo stadio attraverso il Gate U, andando a caricare le forze di polizia presenti. Dopo diversi minuti, le forze dell’ordine sono riuscite a placare gli animi e a sedare le decine di tifosi presenti, ristabilendo la calma. Alcuni però hanno scavalcato delle recinzioni facendo irruzione nell’impianto. Nonostante la gara sia iniziata alle 21.36, si registrano ancora numero tifosi in coda e diversi disordini fuori dallo stadio.
FOTO: Liverpool Facebook
FONTE: AlfredoPedulla.com
FINALE CHAMPIONS Finale Champions Liverpool-Real, inizio posticipato: troppi tifosi fuori dallo stadio
Decisione presa dalla UEFA per permettere ai tifosi dei Reds di entrare allo Stade de France. Spray urticante su sostenitori Reds
28 maggio 2022
Il fischio d'inizio di Liverpool-Real Madrid, finale di Champions League 2022 è stato ritardato di 36 minuti, con il primo pallone giocato alle 21.36. Tanti, troppi tifosi dei Reds ancora fuori dallo stadio di Parigi che non sono riusciti ad entrare creando problemi e disordini con l'intervento duro della polizia francese. Una calca inattesa che ha portato la UEFA a decidere di posticipare il fischio d'inizio e la cerimonia di inizio evento.
Una situazione inedita per una finale di Champions League, causata da migliaia di tifosi inglesi ai tornelli che hanno mandato in tilt il sistema di ingresso allo Stade de France, soprattutto per le centinaia di persone che hanno provato a intrufolarsi nell'impianto.
Momenti di tensione non sono mancati con alcuni tifosi del Liverpool che hanno provato a scavacare le recinzioni approfittando anche di fumogeni per creare disordini. I media inglesi hanno diffuso in pochi minuti immagini e video di tifosi in maglia rossa attaccati alla rete di recinzione, tutti con il regolare biglietto in mano ma senza poter entrare. Molte le ragazze e i bambini, e alcune persone piangevano.
SPRAY URTICANTE DALLA POLIZIA
Spray urticante quello utilizzato dalla polizia francese all'esterno dello Stade de France nei confronti dei tifosi del Liverpool. In molti non sono muniti di biglietto e la polizia francese sta gestendo con molta difficoltà la situazione. "Someone is going to die tonight", dicono molti dei tifosi in coda.
FRATELLO MATIP: "ORGANIZZAZIONE INDEGNA PER FINALE CHAMPIONS"
"A un certo punto la polizia ha perso il controllo della situazione e ha cominciato a sparare gas urticanti sulla folla, famiglie comprese. L'organizzazione è stata indegna per una finale di Champions". Così a Sky Deutschland Marvin Matip, fratello del difensore del Liverpool Joel, costretto a fuggire e a rifugiarsi in un ristorante vicino allo stadio, insieme alla moglie incinta.
IL LIVERPOOL CHIEDE UN'INCHIESTA PER L'ACCADUTO
"Siamo estremamente delusi dai problemi di accesso allo stadio e dalla rottura del perimetro di sicurezza che i tifosi del Liverpool hanno dovuto affrontare questa sera allo Stade de France. Questa e' la piu' grande partita del calcio europeo e i tifosi non dovrebbero vivere le scene a cui abbiamo assistito stasera. Abbiamo ufficialmente richiesto un'indagine formale sulle cause di questi problemi inaccettabili". Cosi' il Liverpool in una nota in merito ai problemi registrati all'ingresso dello Stade de France che hanno causato il ritardo dell'inizio della finale di Champions League contro il Real Madrid di oltre 30 minuti.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.