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#HellasWeeklyNews BARÁK e GÜNTER positivi al coronavirus - HELLAS squadra più giovane della A con un monte ingaggi inferiore alla scorsa stagione - Ecco la numerazione ufficiale


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Il Covid colpisce anche in casa HELLAS: Antonin BARÁK trovato positivo asintomatico con la sua nazionale e Koray GÜNTER dai medici scaligeri: Avanti così e il prossimo VERONA-GENOA potrebbe davvero venir disputato dalle risppettive formazioni Primavera!

Ecco gli stipendi in casa HELLAS: Stando a 'La Gazzetta dello Sport' il più pagato è KALINIĆ con 1,5 milioni a stagione seguito da FAVILLI e DI CARMINE a pari merito con 700 milioni mentre LOVATO è in coda con 'soli' 80mila Euro ad annata... A livello generale il monte ingaggi gialloblù è diminuito di un milione rispetto alla scorsa stagione, in Serie A solo le neopromosse CROTONE e SPEZIA spendono meno.
Il VERONA risulta anche la squadra di Serie A con l'età media più bassa sempre secondo l'analisi della rosea: Per gli scaligeri l'età media è di 24 anni e 116 giorni davanti al MILAN con 8 giorni in più. Il BENEVENTO con 29 anni risulta la squadra più 'anziana'.

HELLAS VERONA 2020-21 la numerazione ufficiale: La 12 al quarto portiere BORGHETTO, la 3 a DIMARCO, la 6 a LOVATO... La 17 e la 29 agli ultimissimi arrivati CECCHERINI e KALINIC, dopo la chiusura del mercato il club scaligero ha reso noto la numerazione ufficiale per la nuova stagione.

Arriva l'HELLAS VERONA CHANNEL RADIO con tre appuntamenti giornalieri alle 9.15, alle 13.00 e alle 17.30 per sapere tutto sul mondo gialloblù; trovate in rassegna stampa tutte le info del caso...


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Antonio DI GENNARO «L’arrivo di Kalinic? L’anno scorso pur senza attaccanti di grandissimo livello la squadra si è sempre proposta bene, ma doveva arrivare una punta di peso per avere una prospettiva diversa. Kalinic alla Fiorentina ha disputato grandi campionati e durante l’ultima stagione alla Roma si è rivalutato dopo alcuni anni difficili. È un calciatore di valore e che aiuta molto la squadra, quindi credo che il gioco di Juric possa permettergli di esaltarsi e rilanciarsi. Può essere un colpo davvero importante. Il mercato del Verona? Il Verona ha perso giocatori importantissimi che hanno però portato plusvalenze altrettanto importanti. Tameze è un giocatore diverso da Amrabat, così come i difensori presi sono diversi da Kumbulla e Rrahmani, ma la grande qualità di Juric è quella di esaltare il materiale umano a sua disposizione. Sono molto curioso di vedere Ceccherini: dopo annate difficili alla Fiorentina potrebbe rivalutarsi al Verona. Diciamo che all’inizio c’era un po’ di apprensione per gli infortuni e i “ranghi ridotti”, ma alla fine in campionato non si è vista più di tanto... Il Verona fino all’ultimo ha provato a riprendere Pessina, un giocatore fortissimo, intelligente e in grado di coprire più ruoli. Legava davvero bene centrocampo e attacco, ma Zaccagni e gli altri faranno il proprio lavoro. Io comunque credo che potremmo rivedere Pessina all’Hellas a gennaio: deve riprendersi dall’infortunio e non so quanto spazio possa poi trovare all’Atalanta. Dovesse tornare Juric ritroverebbe un giocatore di qualità e che non avrebbe nemmeno bisogno di tempo per ambientarsi. Che Verona ho visto in queste prime tre uscite? Eccezion fatta per la partita di Parma, ho visto il solito Verona di Juric, una squadra aggressiva che si propone in avanti attaccando con molti uomini. Il calcio del mister in fondo è questo e i gialloblù entrano in campo per giocarsela e provare a vincere con tutti» CalcioHellas.it

Tim Parks srittore inglese autore di 'Questa pazza fede' intervistato dal 'Corriere di Verona' «Come fai a spiegare che cosa significhi arrivare al Bentegodi, questo grande monumento che ti riceve, e sali i gradoni e poi sbuchi e ti si apre davanti la luce verde del campo? Per me è stato così. Questa è la magia. Non mi interessa chi sta con le grandi, la Juventus o l’Inter. Comunità, ripeto: se sei dalla parte di una squadra come il Verona, è il primo legame che ti stringe» Hellas1903.it

CECCHERINI si presenta «Perché ho scelto Verona? In verità l'avevo già scelta lo scorso gennaio, quando sono stato molto vicino a vestire la maglia gialloblu. Sia il Direttore Sportivo Tony D'Amico che mister Juric mi hanno cercato e fortemente voluto, ed eccomi qui. Il mio ruolo? Durante la mia carriera ho sempre giocato a destra o a sinistra. L'anno scorso ho disputato qualche partita anche da centrale. Posso comunque giocare in tutte e tre le posizioni, ma preferisco centrale destro o sinistro. In difesa ci sarà tanto da lavorare come reparto: siamo quasi tutti 'nuovi' e proveniamo da squadre diverse. Il primo approccio col mister? E' una persona schietta e diretta, come piace a me. Ho sempre cercato di circondarmi di persone che ti rispettano e ti dicono le cose in faccia. E lui è una di queste. Chi mi ha parlato bene di Verona? Amrabat, nei pochi giorni in cui siamo stati insieme in maglia viola: mi ha parlato benissimo della' piazza', dei tifosi e di Juric. Col mister si lavora molto duro, ma i miei nuovi compagni di squadra mi hanno garantito che poi ne apprezzerò i benefici, soprattutto in partita. I miei nuovi compagni? Conoscevo Benassi da Firenze e Empereur da Livorno. Con Faraoni ho avuto la fortuna di giocare insieme a Crotone. Ricordo ancora il gol che ci ha segnato l'anno scorso in mezza rovesciata su assist di Amrabat. Ho sempre mantenuto i contatti con Faraoni: con lui ho costruito un bellissimo rapporto ai tempi del Crotone. L'anno scorso ha fatto un bellissimo campionato e sono davvero molto contento di averlo ritrovato. Mi ha dato subito tantissimi consigli per darmi modo di ambientarmi il più velocemente possibile. Per me venire qui è una grande occasione per rilanciarmi. Sono arrivato con una grande voglia di dare il massimo per la squadra e per i miei nuovi compagni. Perché ho scelto il 17 come numero di maglia? Perché è un numero che mi ha accompagnato quasi sempre e che ho cambiato solo due volte. Me l'ha fatto scegliere mio nonno, al primo anno da professionista e da quel momento in poi l'ho sempre scelto quando era libero» HellasVerona.it

KalinićCeccherini

FARAONI a Sky Sport «Abbiamo voglia di migliorare, c'è tanta fame. Lo abbiamo dimostrato lo scorso anno, affrontiamo ogni gara allo stesso modo. Vogliamo dare l'impronta giusta ai nuovi arrivati. Io senatore? No, diciamo uno dei vecchi... Sono onorato e contento di essere rimasto, spero di ripetere insieme ai ragazzi quel che abbiamo fatto lo scorso anno. Stiamo migliorando ogni anno, stiamo lavorando sui particolari e Juric ha dato un'impronta importante a questo club. Le prime giornate? Sono sincero: mi ha fatto piacere sentire l'affetto dei tifosi, anche se pochi, contro l'Udinese. L'Italia? Un pensierino sì ma la vedo lontana. L'ho sempre vista come una cosa troppo grande. Già pensarci un pochino mi ci ha fatto credere» TuttoMercatoWeb.com

Leo COLUCCI «Bisogna fare i complimenti alla società: al presidente Setti, al ds D'Amico e al condottiero che è Ivan Juric. Il Verona si sta muovendo bene: ha dato via giocatori importanti ma ne hanno presi di nuovi, giovani e funzionali per l'idea di calcio di Juric. All'ultimo momento è arrivato anche Kalinic, possono togliersi delle soddisfazioni anche perché so quanto sia calorosa la piazza. Spero che i tifosi possano tornare quanto prima, perché il calcio è loro» TuttoMercatoWeb.com

KALINIĆ si presenta «Perché ho scelto il Verona? Facile, sono qui per giocare. All'Atletico non lo facevo ed era una condizione che non poteva starmi bene. Sono qui per dare il massimo per la squadra. Avevo tante proposte, ma la telefonata di mister Juric è stata decisiva. Cosa mi ha detto? Di venire a lavorare con lui e che a Verona c'è una squadra forte e una Società con la dimensione di una famiglia. Mi ha anche convinto dicendomi che il 'suo' Verona crea tante occasioni da gol. Io so come lavora Juric, ci ho anche giocato assieme in Nazionale quando ero giovane. Se i suoi allenamenti mi preoccupano? Tutti mi dicono che si lavora tanto, ma non mi fa paura. Anche io sono uno che lavora duro. Lo ho fatto anche con Gattuso e Simeone, che sono due allenatori molto esigenti. Il primo impatto con la squadra? Sono stati tutti molto accoglienti, ho trovato dei bravi ragazzi. Un giudizio tecnico-tattico sulla squadra? Molto positivo, sin dalla scorsa stagione, quando il Verona era un avversario: nel sistema di gioco di Juric penso di potermi trovare bene. Il mio ruolo? Mi adatto a più posizioni, l'importante è giocare. Il mio carattere? Direi mite e pacato. Che non significa però che non sia un agonista. L'allenamento vale come una partita, per me. Nel senso che do sempre tutto. Se l'obiettivo è andare in doppia cifra a livello di gol? Dopo la Fiorentina non ho giocato molto nelle esperienze con le maglie di Milan, Atletico Madrid e Roma. Qui giocherò per aiutare la squadra e vedremo quanti gol riuscirò a segnare. Che Kalinic dovete aspettarvi? Alla Fiorentina giocavo quasi sempre, a Milano sono stato condizionato da qualche infortunio. A Roma non ho fatto male, perché - pur giocando solo 7 partite da titolare - ho segnato 5 gol. Se giocherò con la continuità delle stagioni in cui ho militato nella Fiorentina, potrò dare tanto. Anche lì non ho segnato nelle primissime partite, poi però mi sono sbloccato e non ho più smesso. Ho bisogno di sentire fiducia attorno a me. Cosa vuol dire per me il gol? Tutti gli attaccanti vogliono segnare e anche io lo voglio. Ma prima di tutto viene la squadra, perché se giochiamo bene anche io gioco bene. Il mio stato di forma? Juric sa che gli ultimi due mesi non mi sono allenato al massimo, quindi mi ha detto di lavorare sodo - da subito - per arrivare il prima possibile al livello degli altri. Se nella mia scelta ha contato la città? Sì, per me e per la mia famiglia. Verona è una città bellissima» HellasVerona.it

Cheikh Fall operatore di mercato sull'asse Italia-Belgio analizzando il mercato «Quale colpo mi ha incuriosito di più? Dico Tameze. Una intuizione di Tony D'Amico, che questa estate s'è mosso molto bene. Per lui non sono mancate le offerte anche dopo l'avventura in chiaroscuro all'Atalanta, ma l'Hellas ha messo sul piatto argomenti convincenti: uno su tutti, raccogliere l'eredità di Amrabat. E sono convinto che non lo farà rimpiangere» TuttoMercatoWeb.com



IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =

VITA DA EX: Pronti-Via e Gigi DELNERI è già fuori! Patròn CELLINO, dopo due sole giornate di Serie B, ha già deciso che il tecnico friulano non è più adatto: Sulla panca delle Rondinelle torna Diego LOPEZ. Franco ZUCULINI al DEFENSOR ritrova GONZALEZ: L'ex centrocampista scaligero, svincolatosi dal VENEZIA ha ricominciato dall'Uruguay dove ha ritrovato il difensore compagno in gialloblù. SILIGARDI dal PARMA raggiunge MARRONE al CROTONE. Lo svincolato ALMICI in direzione Palermo, a confermarlo è il suo procuratore. Alessio CERCI è un nuovo calciatore dell'AREZZO



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