UDINESE-VERONA + - =
'UDINESE 1-3 VERONA: I friulani non hanno giocato peggio di altre volte ma hanno semplicemente sbattuto contro un HELLAS solido, compatto che non ha sbagliato praticamente nulla lasciando agli avversari solo le briciole... Seconda doppietta consecutiva per TONI suggellata dallo strepitoso gol di ITURBE: -8 alla salvezza!' questo era il titolo del post con cui Bondola/=\Smarsa celebrava la grande prova di forza fornita da quell'HELLAS al 'Friuli'...
Altri tempi purtroppo ma tanto per completare l'amarcord (e aggiungere ulteriori nostalgie) è impossibile non ricordare il 3 a 5 con cui i gialloblù poi scudettati distrussero i sogni di ZICO & Company con le doppiette di BRIEGEL ed ELKJAER.
Il VERONA di oggi non appare assolutamente in grado di dare pensieri alla compagine friulana perchè, aldilà dei 6 infortunati e della squalifica di MÁRQUEZ, dati gli evidenti limiti anche tecnici davvero non si capisce come, a meno di clamorosi colpi di fortuna in un momento in cui pure la Dea Bendata sembra aver voltato le spalle agli scaligeri, si possa pensare anche ottimisticamente di strappare un pareggio a casa degli uomini di STRAMACCIONI che arrivano dall'esaltante rimonta contro l'INTER...
È vero che non tutte le colpe possono essere addossate a MANDORLINI ma è un fatto che il RODRIGUEZ visto con la SAMP ha fatto la prima gara da titolare dopo 14 partite in campionato in una difesa che non ha certo brillato.
Chi sostiene (a torto o a ragione) che SAVIOLA potrebbe contribuire a cambiare le cose, anche in considerazione di quanto appena esposto, può avere le sue ragioni?
Massimo rispetto per tutto quanto ha fatto il tecnico in queste stagioni ma è chiaro che all'ambiente serva una scossa e, dal momento che non è pensabile di licenziare tutti i giocatori, la conclusione logica è, lo scrivo con gran rammarico, una sola...
Udinese 1-3 Verona: Highlights & Immagini dello scorso 6 Gennaio |
L'ultimo derby del Triveneto, prima della passata stagione, si giocò nella stagione 2001-2002 quando, a quattro giornate dalla fine con un HELLAS in piena bagarre salvezza dopo un campionato d'andata incredibile, i gialloblù di MALESANI batterono di misura gli avversari guidati da VENTURA.
Fu la classica vittoria di Pirro purtroppo... Sappiamo tutti come finì: I bianconeri si salvarono con una giornata d'anticipo mentre l'HELLAS perse le ultime 3 finendo in cadetteria per iniziare un lungo e tormentato cammino che portò all'allontanamento del contestatissimo 'BarbaBianca' e all'arrivo della complicata gestione ARVEDI...
Negli anni '80 iniziano gli incroci tra le due compagini che vedono fra i protagonisti calciatori del calibro di EDINHO, DIRCEU, ZICO oltre ai succitati e al 5-3 dell'HELLAS nell'85 fece eco nella stagione successiva il 5 a 1 dell'UDINESE con gli scaligeri che pur erano passati in vantaggio col dottor VOLPATI al 16° per essere poi spazzati via dai gol di PASA, CARNEVALE, BARBADILLO e MIANO dopo che i locali avevano trovato il pareggio grazie ad un autogol di FONTOLAN.
Tra i giocatori friulani più famosi con la maglia dell'HELLAS troviamo quel DE AGOSTINI che diventò forse il più forte terzino sinistro nella storia gialloblù e Pierino 'Turbo' FANNA
QUI UDINESE
Out MURIEL ma sono rientrati in gruppo ALLAN ed il greco KONE che dovrebbe aver superato il fastidio al tendine d’Achille che l'ha fatto rimanere in panca a Milano...
Niente da fare per PIRIS che guarderà i compagni dalla tribuna.
Convocati
Portieri: Brkic, Karnezis, Scuffet.
Difensori: Belmonte, Bubnjic, Danilo, Domizzi, Gabriel Silva, Heurtaux, Pasquale, Wague, Widmer.
Centrocampisti: Allan, Badu, Fernandes, Guilherme, Hallberg, Kone, Pinzi.
Attaccanti: Di Natale, Evangelista, Geijo, Thereau.
Probabile formazione
3-5-1-1 con Karnezis; Heurtaux-Danilo-Domizzi; Widmer-Badu-Allan-Guilherme-Pasquale; B. Fernandes; Di Natale.
QUI VERONA
Squalificato MÁRQUEZ, non ancora recuperabili IONITA, JANKOVIĆ, OBBADI, SALA e SØRENSEN ai quali si aggiungono anche RAFAEL (postumi da una botta con la SAMP) e pure GOMEZ (problemi all'adduttore)!
Rientrano MARTIĆ che difficilmente partirà dall'inizio e HALLFREDSSON che ha scontato la squalifica...
Convocati
Portieri: 22 Benussi, 32 Ferrari, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 40 Gonzalez, 71 Martic.
Centrocampisti: 10 Hallfredsson, 27 Valoti, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis, 97 Checchin.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 17 Lopez, 20 Lazaros, 93 Fares, 99 Nenè.
Probabile formazione
5-3-2 Benussi; Gonzalez-Moras-Marques-Rodriguez-Agostini; Campanharo-Tachtsidis-Hallfredsson; Nico Lopez-Toni.
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DICONO + - =
Mister MANDORLINI 'Pronti a lottare' «L’Udinese? Molti escono da momenti negativi, spero che, più prima che poi, succeda anche a noi. Loro vengono da una vittoria importante al Meazza, ma anche noi ci siamo comportati bene contro l’Inter. A noi la vittoria manca da troppo tempo, andiamo a fare questa partita: al di là della prestazione che faremo, a noi serve tornare a fare punti. L’anno scorso a Udine abbiamo vinto, ed erano trent’anni che il Verona non vinceva là: questo la dice tutta sulla difficoltà della partita. Per risultati e classifica sono meglio di noi, dobbiamo fare una partita importante con una squadra che sta molto bene, che vorrà dare continuità ai risultati. Le parole di Stramaccioni? Lo ringrazio per gli auguri, facendo tutti gli scongiuri del caso. Io sono sereno, dormo serenamente, faccio il lavoro che mi piace. La squadra? Non è pronta, è prontissima: non deve pensare a quello che ha fatto ma a quello che deve fare perché quando si è abituati bene non è facile abituarsi a vincere poco, ma questo fa parte del gioco. La sofferenza? Noi dobbiamo giocare le partite, questa squadra sa quello che deve fare e adesso è il momento di soffrire, non gira molto bene in questo periodo. Dirlo non farà cambiare le cose, questa è la partita: ti confronti con gli avversari e cerchi di uscirne. Dubbi? Mai avuti. Come ho detto, al futuro non ci penso. Vivo giorno per giorno gli allenamenti e poi c’è la partita, io devo tirare fuori il massimo dai calciatori. Il modulo? Qualcosa ho già deciso, domenica vediamo. La situazione degli infortunati? Abbiamo recuperato soltanto Martic. Ivan è pronto: non è al 100%, dopotutto viene da un periodo lungo di inattività ma ha tanta voglia di esserci. Non saranno della partita Rafael e Juanito Gomez. Il portiere ha preso una botta durante l’incontro con la Sampdoria, Gomez ha dei problemi all’adduttore. Ionita si è allenato con la squadra tutta la settimana, ha provato fino all’ultimo ad esserci, ma il dolore è ancora troppo forte. Siamo un po’ aumentati rispetto all’ultima volta, ma mi piace sottolineare che è la prima volta che l’infermeria è così affollata da quando sono qui. Purtroppo è così, questo la dice lunga su tante situazioni, ma cerchiamo di andare oltre. Al posto del numero uno giocherà Benussi: ha giocato a Udine, credo che abbia le motivazioni giuste. Gollini è comunque a disposizione. L’assenza di Rafa Marquez? È un giocatore importante, sta vivendo con noi questo momento particolare. Al di là di quell’errore, ci mancherà sia dal punto di vista tecnico sia come uomo di spogliatoio. Si è allenato fino all’ultimo con la squadra. Porterò anche tre giovani della Primavera: Ferrari, Checchin e Fares» HellasVerona.it
Mister STRAMACCIONI tecnico dell'UDINESE «Abbiamo grande rispetto per il Verona, che al momento non sta raccogliendo quello che meriterebbe. Il Verona, come il Torino, è un pochino in ritardo in classifica, ma è un dato bugiardo perché inferiore al valore che ha dimostrato in campo. E' una squadra che ha la stessa struttura e lo stesso allenatore della squadra che ha quasi raggiunto l'Europa l'anno scorso. Per noi prendere tre punti sarebbe importantissimo. Il nostro obiettivo è la continuità tra una gara e l'altra, ma anche all'interno della partita. Le vittorie sono una medicina importante, ma ora sta a noi dare continuità a quello che abbiamo fatto domenica. Auguro al mister Guidolin di tornare presto ad allenare ma anche a Mandorlini di restare sulla panchina, perché so quanto vale. Questo comunque, con tutto il rispetto dovuto, non ci riguarda. Noi abbiamo preparato al meglio la sfida in settimana. Vogliamo fare punti di fronte ai nostri tifosi, perché la dimostrazione di affetto di domenica è stata bellissima e vogliamo ricambiare con una bella gioia domani» Udinese.it
GIARETTA diesse dell'UDINESE «Non mi fido assolutamente di questo Verona e dei problemi che si percepiscono dall’esterno. Noi, gente di calcio, abbiamo vissuto tutti dei momenti difficili, e il Verona sta attraversando sì un momento negativo, però sono quelle fasi in cui si crea compattezza e la squadra si unisce; vedo che è stato creato una sorta di silenzio stampa per isolare la squadra dalle polemiche e dalle parole male interpretate. Mandorlini sa il fatto suo, e la società sta lavorando sulle motivazioni, e questa è una partita di cui non mi fido. Il Verona ha meno punti rispetto alle partite che sta disputando e alla squadra che ha. Dobbiamo tenere le antenne ben dritte...» GianlucaDiMarzio.com
Pierino FANNA difende MANDORLINI «Non sono d'accordo con chi lo sta criticando: è un momento difficile, ci sono infortuni ma non vedo il motivo dei fischi e delle contestazioni. L'ultima partita ho visto un pubblico che ha difeso la squadra, che l'ha sorretta fin quando ha potuto e non son d'accordo. Non tutti sono soddisfatti? Se guardiamo gli umori della gente non ne usciamo: non si può accontentare tutti, per forza di cose l'allenatore è preso di mira ma queste critiche prevenute non mi trovano d'accordo. La squadra, tutto sommato, soprattutto con la Fiorentina, mi è sembrata capace di reagire. Purtroppo gli episodi girano male e condizionano una squadra che qualche certezza l'ha persa ma da lì a dire che non reagisce ce ne corre. Il mercato? Ogni stagione ha la sua pagina; lo scorso anno era un'annata, ora è uno difficile ma è questa la normalità per una squadra come il Verona. La squadra deve pensare a salvarsi, forse c'erano aspettative su qualche giocatore ma la società è vigile anche sul mercato e se ci sarà occasione interverrà a dovere» TuttoMercatoWeb.com
Bomber DI NATALE «Sono contento di affrontare Toni: è un grandissimo giocatore e poi di quella età siamo rimasti in pochi... Il mio possibile erede? Qualche tempo fa ho indicato Insigne, peccato per questo infortunio. Vorrei che il mio erede fosse friulano, mi piacerebbe che un ragazzo di Udine seguisse un percorso simile al mio» CalcioNews24.com
Mister GUIDOLIN, accostato spesso ultimamente alla panchina gialloblù in caso di esonero di MANDORLINI, mette in chiaro le cose «Smentisco di avere avuto contatti con la società Hellas Verona. Non diciamo stupidaggini. Andrea è un amico e faccio un grande in bocca al lupo a lui e alla squadra per il prosieguo della stagione» TuttoMercatoWeb.com
L'ex gialloblù GIANDEBIAGGI «Il Verona dopo il campionato scorso sta facendo molto male, sicuramente a livello difensivo stanno subendo troppo. La squadra ha reagito ma in questo momento la Sampdoria è nettamente superiore, anche se credo abbia le potenzialità per salvarsi. I tifosi saranno al fianco della squadra fino alla fine, è un ambiente che conosco bene. Hanno questa fortuna, devono puntarci. Bisogna vedere il mercato di riparazione, credo che in difesa dovranno intervenire con acquisti pesanti. Toni è una certezza, Nico Lopez ha fatto bene, un cambio come punta forse gli manca, visto che Nenè ha giocato poco e Saviola è un oggetto sconosciuto. In difesa è importante intervenire subito, ad inizio mercato, così che Mandorlini possa lavorare sugli assetti. L'esperienza di Rafa Marquez non si è tradotta in risultati, anche se in qualche episodio è stato sfortunato. Se Mandorlini, deve essere confermato? Credo proprio che il mister si meriti ancora fiducia e non lo dico da allenatore. Credo che si sia meritato la possibilità di rifarsi dopo il lavoro che ha fatto l'anno scorso. Con giocatori nuovi darei fiducia allo staff tecnico attuale» TuttoMercatoWeb.com
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
FACEBOOK FANS: Hellas al nono posto con circa 200mila 'Mi piace' dietro anche a TORINO e al PALERMO... La parte del leone qui la fa il MILAN con 23milioni di Like davanti alla JUVE ferma a 15 milioni
MERCATO: HELLAS alla disperata ricerca di un terzino destro di ruolo, ritorna l'alternativa MAGGIO in scadenza col NAPOLI il prossimo anno e per il quale il club partenopeo avrebbe ricevuto un'offerta dal club gialloblù (500mila Euro) molto vicina a quanto richiesto per lasciarlo andare a Gennaio... Secondo l'esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio l'HELLAS guarderebbe al Kosovo per i rinforzi di Gennaio e precisamente a Ermir LENJANI terzino sinistro classe '89 naturalizzato svizzero in scadenza col SAN GALLO nonchè ad Amir ABRASHI centrocampista classe '90 con doppia cittadinanza svizzero-albanese che gioca nel GRASSHOPPERS...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
CHAMPIONS LEAGUE: JUVE agli ottavi dopo lo 0 a 0 con l'ATLETICO MADRID... ROMA sciupona 'retrocessa' in Europa League, agli ottavi il CITY... 3 a 1 del BARÇA al PSG, promosse SHAKHTAR e SCHALKE 04
BASKET NBA:Gli SPURS battono i KNICS con un BELINELLI trascinatore! Ritorno alla vittoria per DENVER, 14° successo consecutivo per i WARRIORS. SAN ANTONIO perde con UTAH, PISTONS alla tredicesima sconfitta di fila!
SERIE A:PARMA penalizzato di un punto a causa del mancato pagamento IRPEF a fine 2013
RASSEGNA STAMPA + - =
Udinese - Verona: l'ex pugile Oliva ospite della Club House
Domenica 14 dicembre alle ore 12 ci sarà un incontro-evento con Patrizio Oliva per gli ospiti della Udinese Club House.
[ 12.12.2014 ]
Appuntamento da non perdere domenica alle ore 12 nell'auditorium della Club House per tutti i titolari di tessera Sky Box, Executive, Vip, Managers e President. Prima della sfida con l'Hellas Verona, Patrizio Oliva, uno dei pochi pugili ad aver conquistato l'accoppiata oro olimpico (Giochi estivi di Mosca 1980) e titolo mondiale (1986), presenterà il suo libro Sparviero - La mia storia, scritto insieme al nipote Fabio Rocco Oliva e edito dalla Sperling&Kupfer.
Un racconto che ripercorre la sua carriera, fatta di tenacia, coraggio e grande determinazione che gli hanno infine accreditato la fama di Sparviero della boxe. Alla fine della presentazione, Udinese Calcio donerà a tutti i presenti una copia del libro.
Udinese - Verona: i convocati di Stramaccioni
Manca Piris, a causa di un risentimento muscolare in corso di valutazione da parte dello staff medico.
[ 13.12.2014 ]
Al termine della seduta di allenamento di rifinitura, il mister Andrea Stramaccioni ha convocato i seguenti calciatori per la gara di domani alle 15.00 allo Stadio Friuli contro il Verona.
Nell'elenco manca Piris che ha accusato un risentimento muscolare in corso di valutazione da parte dello staff medico.
Portieri:
Brkic, Karnezis, Scuffet.
Difensori:
Belmonte, Bubnjic, Danilo, Domizzi, Gabriel Silva, Heurtaux, Pasquale, Wague, Widmer.
Centrocampisti:
Allan, Badu, Fernandes, Guilherme, Hallberg, Kone, Pinzi.
Attaccanti:
Di Natale, Evangelista, Geijo, Thereau.
Stramaccioni: "Cerchiamo la continuità di risultati"
Ecco le parole del tecnico bianconero Andrea Stramaccioni in vista della sfida contro l'Hellas Verona
[ 13.12.2014 ]
Alla vigilia della gara valevole per la 15.a giornata di campionato contro l'Hellas Verona, il tecnico Andrea Stramaccioni ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa dello Stadio Friuli: "Abbiamo grande rispetto per il Verona, che al momento non sta raccogliendo quello che meriterebbe. Il Verona, come il Torino, è un pochino in ritardo in classifica, ma è un dato bugiardo perché inferiore al valore che ha dimostrato in campo. E' una squadra che ha la stessa struttura e lo stesso allenatore della squadra che ha quasi raggiunto l'Europa l'anno scorso. Per noi prendere tre punti sarebbe importantissimo".
Che risposta si attende dai suoi?
"Il nostro obiettivo è la continuità tra una gara e l'altra, ma anche all'interno della partita. Le vittorie sono una medicina importante, ma ora sta a noi dare continuità a quello che abbiamo fatto domenica.".
Il destino di Guidolin nelle mane di Stramaccioni. A parte la battuata, cosa teme del Verona?
"Auguro al mister Guidolin di tornare presto ad allenare ma anche a Mandorlini di restare sulla panchina, perché so quanto vale. Questo comunque, con tutto il rispetto dovuto, non ci riguarda. Noi abbiamo preparato al meglio la sfida in settimana. Vogliamo fare punti di fronte ai nostri tifosi, perché la dimostrazione di affetto di domenica è stata bellissima e vogliamo ricambiare con una bella gioia domani"
Vuole dare continuità anche dal punto di vista tattico oppure pensa che giocando in casa si possa tonare alle due punte?
"Io credo che siano tutte frecce al nostro arco, perché sia Bruno che Thereau vengono da due gol pesantissimi. Stanno dimostrando di essere molto lucidi sotto porta. Di Bruno abbiamo parlato, ma va fatto un elogio a Cyril, perché ha deciso la sfida di San Siro entrando alla grande dalla partita. E' entrato in campo con la convinzione giusta e avere uno che risolve la gara dalla panchina è un grande vantaggio".
Che peso avrà l'assenza di Piris?
"Questa è una brutta notizia, perché è un giocatore che al momento per noi rappresenta un jolly difensivo importante. Magari le mie scelte sarebbero state comunque indirizzate in un'altra direzione, ma non voglio assolutamente pensare a una sua lunga assenza".
Quanto può cambiare il Verona col 4-3-3 o col 3-5-2?
"Io me li aspetto col 4-3-3 perché è il modulo con cui il mister ha ottenuto i risultati migliori. Contro la Sampdoria, giocare a 3 è stata una mossa tattica. A prescindere dal modulo, noi faremo la nostra partita. La squalifica di Marquez potrebbe farli tornare a giocare a 4 dietro, ma noi pensiamo a noi stessi e li rispettiamo per il loro valore in campo".
Sulla scelta degli uomini influirà anche la decisione sul modulo?
"La formazione per me la fa il campo, e per campo intendo anche gli allenamenti. In linea di massima le certezze che noi abbiamo avuto in questa prima fase di lavoro ce le abbiamo e lavoriamo sulle cose che non sono andate per il verso giusto. E' un progetto; è una squadra molto giovane, in particolare nel nostro reparto mediano. Stiamo mettendo in vetrina tanti giovani e credo che in questo momento dobbiamo solo pensare a far punti, a cominciare da domani".
Cosa vorresti vedere e cosa non vedere domani dai tuoi?
"Domenica è stata una partita emblematica. Stessi uomini, stesso allenatore ma interpretazione della gara cambiata radicalmente. Gli ho fatto i complimenti ai ragazzi per quanto fatto nel secondo tempo, ma ho sottolineato la mancanza del giusto atteggiamento nel primo. La parola chiave è coraggio: ce ne vuole tanto anche se non è mai facile giocare così con continuità per tutti i 90 minuti".
Come sta Gabriel Silva?
"Ha avuto un infortunio con una degenza non breve. Siamo stati attenti a farlo rientrare in maniera graduale. In partitella ha risposto bene e credo che sia pronto. Ora diventa una scelta tecnica farlo giocare dall'inizio o meno. Domani non avverrà per ovvi motivi, ma comunque è pronto".
Come vede la sfida tra "vecchietti" Di Natale-Toni?
"Credo che sarebbero stati una coppia fantastica. Hanno caratteristiche diverse e complementari. Luca l'ho conosciuto ai tempi della Roma; di Totò ho già detto tutto. Sono due giocatori che avrebbero formato una coppia fantastica e voi sapete bene per chi farò il tipo domani".
Poi spazio alle domande al tecnico fatte direttamente dai tifosi da casa sui social networks.
Perché Di Natale segna così poco in trasferta?
"Mi viene in mente una statistica impressionante di Totò: 90 gol nelle ultime 100 partite in casa, dove la squadra riesce a creare molto di più. Questi numeri dimostrano quindi come non dipenda solo da lui ma evidenzia come negli anni anche complice la prestazione del resto della squadra lui diventi letale in casa".
Perché Pinzi parte spesso dalla panchina?
"Giampiero è un giocatore importante e sta dando il suo contributo. Io faccio le mie scelte, ma quando è chiamato in causa ha fatto sempre benissimo. In questo frangente di stagione ho preferito come interni di centrocampo Allan e Badu, ma su Giampiero posso sempre contare anche a gara in corso".
Che giocatore toglierebbe al Verona?
"Quello nostro Nico Lopez (ride, ndr)... Ovviamente è una battuta, non toglierei nessuno al Verona, perché abbiamo grandissimo rispetto per loro. Sono una squadra solo in difficoltà di risultati ma non di prestazione come evidenziato nelle ultime partite".
FONTE: Udinese.it
Udinese - Hellas Verona, le probabili formazioni | Ancora problemi per Mandorlini
Per la sfida del Friuli il tecnico ravennate dovrà rinunciare anche a Rafael, per una botta, e Juanito Gomez, per problemi all'adduttore. Rientra invece dalla squalifica l'islandese Hallfredsson
Luca Stoppele 13 dicembre 2014
Nella quindicesima giornata del campionato di serie A, l'Hellas Verona fa visita all'Udinese allo stadio Friuli.
Dopo la vittoria ottenuta a San Siro sull'Inter, i bianconeri si trovano all'ottavo posto in classifica e mettono nel mirino la zona che porterebbe a giocarsi l'Europa League nella prossima stagione. Stramaccioni quindi non intende concedere sconti e punta deciso ai tre punti per rilanciare se stesso e la sua squadra.
Con otto punti in meno rispetto la scorsa stagione, i gialloblu si recano in terra friulana durante forse il periodo peggiore dell'era Mandorlini. Con una vittoria che manca da due mesi, il tecnico ravennate chiede ai suoi una prova d'orgoglio per non avvicinarsi troppo ai bassifondi della classifica e complicare ulteriormente la situazione di classifica.
QUI UDINESE - "Il nostro obiettivo è la continuità tra una gara e l'altra, ma anche all'interno della partita. Le vittorie sono una medicina importante, ma ora sta a noi dare continuità a quello che abbiamo fatto domenica. Domenica è stata una partita emblematica. Stessi uomini, stesso allenatore ma interpretazione della gara cambiata radicalmente. Gli ho fatto i complimenti ai ragazzi per quanto fatto nel secondo tempo, ma ho sottolineato la mancanza del giusto atteggiamento nel primo. Chi toglierei al Verona? Quello nostro Nico Lopez (ride, ndr)... Ovviamente è una battuta, non toglierei nessuno al Verona, perché abbiamo grandissimo rispetto per loro. Sono una squadra solo in difficoltà di risultati ma non di prestazione come evidenziato nelle ultime parti". Stramaccioni mette in guardia i suoi dagli scaligeri, chiedendo continuità. Il tecnico dell'Udinese però dovrà fare i conti l'infortunio di Piris, che verrà verosimilmente sostituito da Pasquale. In attacco Bruno Fernandes è favorito su Thereau per fare da spalla a Totò Di Natale, mentre a centrocampo Badu dovrebbe vincere il ballottaggio con Konè.
QUI HELLAS VERONA - L’Udinese? Molti escono da momenti negativi, spero che, più prima che poi, succeda anche a noi. Loro vengono da una vittoria importante al Meazza, ma anche noi ci siamo comportati bene contro l’Inter. A noi la vittoria manca da troppo tempo, andiamo a fare questa partita: al di là della prestazione che faremo, a noi serve tornare a fare punti.Dubbi? Mai avuti. Come ho detto, al futuro non ci penso. Vivo giorno per giorno gli allenamenti e poi c’è la partita, io devo tirare fuori il massimo dai calciatori. Il modulo? Qualcosa ho già deciso, domenica vediamo. La situazione degli infortunati? Abbiamo recuperato soltanto Martic. Non saranno della partita Rafael e Juanito Gomez. Il portiere ha preso una botta durante l’incontro con la Sampdoria, Gomez ha dei problemi all’adduttore. Ionita si è allenato con la squadra tutta la settimana, ha provato fino all’ultimo ad esserci, ma il dolore è ancora troppo forte". L'infermeria gialloblu resta quindi piena e Mandorlini dovrà quindi trovare altre soluzioni. In porta, vista l'assenza del numero 1 brasiliano, ci sarà Benussi, mentre in difesa verranno confermati dal primo minuto sia Rodriguez che Gonzalez. A centrocampo rientra Hallfredsson, che completerà il reparto con Tachtsidis e Campanharo. In avanti Lazaros, Toni e Nico Lopez.
ARBITRO - Sebastiano Peruzzo di Schio.
FONTE: VeronaSera.it
UDINESE – HELLAS VERONA, LE PROBABILI FORMAZIONI
Stramaccioni conferma quasi in toto gli undici che hanno sbancato San Siro; Mandorlini ritrova Halfreddson dopo la squalifica
Posted on 12 dicembre 2014 by Francesco Maria Romano
Reduci da risultati completamente opposti, Udinese e Hellas Verona si sfideranno domenica pomeriggio al Friuli con obbiettivi e aspettative piuttosto diversi: i friulani, rilanciati dal blitz di San Siro contro l’Inter, vedono la zona Europa distante solo 3 punti; gli scaligeri, di contro, con i soli 14 punti fin qui raccolti, hanno solo tre lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto, attualmente occupato dal Cagliari.
UDINESE – Ieri la squadra si è allenata al Centro Sportivo Dino Bruseschi per proseguire la preparazione in vista della sfida di domenica. Stramaccioni conferma il 4-3-1-2 con Karnezis tra i pali; la linea difensiva a quattro vedrà Widmer e Piris sugli esterni, con la coppia Herteaux – Danilo al centro. Il terzetto di centrocampo vedrà Allan affiancato da Badu e Guillerme. In avanti, al fianco dell’inamovibile Di Natale, ci sarà ancora Thereau; alle loro spalle, confermato anche Bruno Fernandes, in luogo del greco Kone.
HELLAS VERONA – Alle prese con numerosi indisponibili, Mandorlini non abbandona il suo classico 4-3-3; tra i pali di sarà Rafael; in difesa, vista la squalifica di Rafa Marquez, toccherà a G. Rodriguez sostituire il messicano e affiancare Moras al centro della linea a quattro completata da Agostini a sinistra e A. Gonzalez a destra. Nel centrocampo a tre, Tachtsidis agirà in cabina di regia, con Campanharo e il rientrante Halfreddson ai fianchi. In avanti, nel tridente che vedrà Toni stazionare da punta centrale, gli esterni saranno Nico Lopez e Lazaros.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
UDINESE (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Herteaux, Danilo, Piris; Badu, Allan, Guillerme; Bruno Fernandes; Di Natale, Thereau. A disposizione: Brkic, Scuffet, Domizzi, Bubnjic, Pasquale, Belmonte, Gabriel Silva, Kone, Pinzi, A. Zapata, Muriel, Geijo. Allenatore: Stramaccioni
Squalificati: Domizzi
Diffidati: B. Fernandes, Allan, Badu, Pinzi
Indisponibili: nessuno
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; A. Gonzalez, Moras, G. Rodriguez, Agostini; Campanharo, Tachtsidis, Halfreddson; Nico Lopez, Toni, Christodoulopoulos. A disposizione: Benussi, Gollini, Luna, J. Gomez, Brivio, Valoti, Fares, Saviola, Nenè. Allenatore: Mandorlini
Squalificati: R. Marquez
Diffidati: Agostini, Ionita, Campanharo
Indisponibili: Sala, Obbadi, Sorensen, Martic, Jankovic, Ionita
FONTE: StopAndGoal.net.com
Udinese, attenta all’Hellas Verona!
STEFANO MERLINO 12 DICEMBRE 2014 0
In attesa che la magistratura e Giampaolo Pozzo facciano chiarezza sulla vicenda che sta tenendo col fiato sospeso i tifosi dell’Udinese, Andrea Stramaccioni sta preparando l’insidiosissimo match interno contro l’Hellas Verona.
I gialloblu di un pericolante Andrea Mandorlini stanno vivendo un momento no e arriveranno in Friuli desiderosi dei tre punti. Il tecnico ravennate poi, vuole zittire quelle voci che lo darebbero prossimo all’allontanamento dalla panchina dei veronesi, con l’arrivo di Francesco Guidolin. L’ex Udinese però, smentisce categoricamente qualsiasi contatto con l’Hellas, augurando “all’amico Andrea di tornare prontamente a vincere”.
Stramaccioni è consapevole che la sua squadra possa ben figurare, nonostante si continui ad insistere sulla mancanza di un’identità ben definita e sulla ‘semi-dipendenza’ da Totò Di Natale. Il capitano intanto, ieri ha incontrato il sindaco di Udine, Furio Honsell e ha più volte espresso la sua volontà di chiudere la sua carriera in Friuli, terra che ha “amato fin dal primo giorno”.
Un’eventuale vittoria contro i gialloblu, spazzerebbe definitivamente tutte quelle incertezze che spesso si sono viste nelle ultime partite. A questa Udinese forse, sta mancando quella continuità di risultati di inizio stagione. Sicuramente le assenze degli infortunati si fanno sentire, e tra gli undici, inamovibili titolari, c’è più di qualcuno che necessita di rifiatare.
Il club friulano per risolvere questo problema, dovrà intervenire durante la finestra di mercato che riaprirà tra poche settimane. Anzitutto, bisognerà capire l’entità di due infortunati di lusso come Gabriel Silva e Luis Muriel, sui quali Stramaccioni punta molto.
Il tecnico chiede a gran voce l’arrivo di un attaccante in grado di garantire goal ed assist ai compagni di squadra. Duvan Zapata del Napoli, anche alla luce delle ultime convincenti prestazioni tra campionato ed Europa League, è l’uomo giusto, anche se sono piuttosto alte le pretese del club partenopeo.
Fonte foto: udine20.it
FONTE: VociDiSport.it
udinese Verona probabili formazioni
Domenica al Friuli l'Udinese ospita il Verona per il derby del Nord Est. Stramaccioni si affida alla stessa squadra che ha affrontato e sconfitto l'Inter, con davanti capitan Di Natale e il fenomeno del momento Bruno Fernandes. Mandorlini, tecnico degli Scaligeri, in attacco si affida al duo Toni - Nico Lopez
Marco Pasquariello 12 dicembre 2014
Dopo la vittoria ottenuta al Meazza contro l'Inter, ex indimenticabile, Stramaccioni deve pensare al prossimo avversario ed al Friuli é il turno dell'Hellas Verona di Mandorlini. Proprio il derby del Triveneto può sancire la rinascita dell'Udinese dopo un brutto periodo di risultati e di forma fisica. Ecco perché Strama ha deciso di non cambiare la formazione uscita vittoriosa da San Siro e schierare gli stessi uomini. L'Hellas invece arriva dalla sconfitta patita contro la Sampdoria per 3 a 1, e ha voglia di riscatto per un campionato non all'altezza delle aspettative di inizio stagione.
Come abbiamo detto, Stramaccioni non dovrebbe cambiare nulla rispetto alla squadra che ha battuto l'Inter. Oltre all'inamovibile Karnezis, spazio in difesa ad Heurtaux e Danilo insieme a Piris. A centrocampo, sulle fasce giocheranno Widmer e Pasquale, mentre interni saranno Badu e i due brasiliani Allan e Guilherme. Davanti titolari Di Natale e Bruno Fernandes, mentre torna a disposizione Luis Muriel.
Nel Verona sarà pesante l'assenza per squalifica di Rafa Marquez, ex Barcellona e Gran Capitan della nazionale Messicana. Sara sostituito dal quasi omonimo Marques, insieme a Moras e Rodriguez. A centrocampo rientra Hallfredsson, che giocherà con Tachtsidis e Christodoulopoulos. Davanti a tutti ci saranno Luca Toni e l'ex Nico Lopez.
UDINESE: Karnezis; Heurtaux, Danilo, Piris; Widmer, Badu, Guilherme, Allan Pasquale; Bruno Fernandes; Di Natale
FONTE: UdineToday.it
Udinese-Hellas Verona, le probabili formazioni
Gara valida per la 15ª giornata di Serie A e in programma domenica 14 dicembre 2014 alle ore 15.00
Scritto da Stefano Tomat il 13 dicembre 2014 alle 08:00.
QUI UDINESE - L’Udinese dovrebbe scendere in campo con quella che si potrebbe definire la “squadra tipo” di quest’anno, ovvero con il 4-3-1-2 che prevede gli inamovibili Allan, Guilherme e Badu a centrocampo, Piris sull’out di sinistra e Kone e Théréau a fiancheggiare Di Natale nella fase offensiva.
Udinese (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Heurtaux, Danilo, Piris; Guilherme, Allan, Badu; Kone; Théréau, Di Natale. All. Stramaccioni.
QUI HELLAS VERONA - Mandorlini dovrà fare a meno dello squalificato Márquez: si ritorna dunque al 4-3-3 e al posto del messicano potrebbe giocare Rodríguez, che ha ben figurato contro la Samp. A centrocampo rientra Hallfreðsson, che verrà schierato al fianco di Tachtsidis e Campanharo. In attacco pochi dubbi: spazio a Nico López e Gómez al fianco di Toni.
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; González, Rodríguez, Moras, Agostini; Campanharo, Tachtsidis, Hallfreðsson; Gómez, Toni, López. All. Mandorlini
Udinese-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Stefano Tomat il 12 dicembre 2014 alle 09:00.
L’Hellas Verona sta vivendo un periodo difficile: la squadra che l’anno scorso stupiva tutti volando sulle ali dell’entusiasmo e della freschezza atletica in questa stagione sta smarrendo la fiducia e la classifica alle spalle si fa sempre più corta. L’Udinese invece ha ritrovato il sorriso proprio domenica andando a vincere a San Siro contro l’Inter.
I PRECEDENTI – L’anno scorso il Verona fu corsaro a Udine, vincendo per 3-1 con doppietta di Toni e gol di Iturbe (di Pereyra la marcatura dei friulani). L’ultima vittoria casalinga dei bianconeri risale alla stagione 2001-2002, 2-1 in virtù delle reti di Muzzi, Pinzi e Oddo. L’ultimo pareggio, invece, è un 3-3 del 1999-2000 (Muzzi, Locatelli, Sottil, autorete di Sottil e doppietta di Adailton). La vittoria più larga della squadra di casa, invece, è un 5-1 del 1985-1986; la partita più ricca di reti risale invece alla stagione precedente, 5-3 in favore degli ospiti.
LE STATISTICHE – Sono 12 le gare in archivio al Friuli, nelle quali l’Udinese per 6 volte ha prevalso, in 4 occasioni ha pareggiato mentre in due casi è uscita vittoriosa la squadra in trasferta. In tutto sono stati segnati 44 gol, 26 da parte dei friulani e 18 da parte dei veneti. Nei 12 incontri disputati nella città scaligera, invece, l’Hellas non ha mai perso, vincendo 7 partite e pareggiandone 5. In questo caso i gol segnati sono 33, 21 dai gialloblù e 12 dai friulani.
L’Hellas Verona ha bisogno di fare punti a Udine in vista del derby che andrà in scena la settimana seguente; i bianconeri, però, in casa sono storicamente difficili da affrontare e sono sicuramente i favoriti in questa sfida.
FONTE: MondoPallone.it
Udinese-Hellas, parla Giaretta: “Nico Lopez è molto contento a Verona. Mandorlini? L’ho sempre stimato”
12/12/2014 - 21:15
di Gianluca Di Marzio
Udinese-Hellas Verona a confronto, domenica pomeriggio alle ore 15. Tra giovani talenti e progetti modello da elogiare ed emulare, loro, due realtà spesso invidiate. Per qualità di gioco, conti sempre in regola e risultati positivi anche – soprattutto – sul campo. Intervenuto ai microfoni di Radio Bellla & Monella, official radio dell’Hellas Verona, ha parlato il ds dei friulani Giaretta.
Hellas in crisi? “Non mi fido assolutamente di questo Verona e dei problemi che si percepiscono dall’esterno. Noi, gente di calcio, abbiamo vissuto tutti dei momenti difficili, e il Verona sta attraversando sì un momento negativo, però sono quelle fasi in cui si crea compattezza e la squadra si unisce; vedo che è stato creato una sorta di silenzio stampa per isolare la squadra dalle polemiche e dalle parole male interpretate. Mandorlini sa il fatto suo, e la società sta lavorando sulle motivazioni, e questa è una partita di cui non mi fido. Il Verona ha meno punti rispetto alle partite che sta disputando e alla squadra che ha. Dobbiamo tenere le antenne ben dritte…”.
Udinese ed Hellas hanno in comune un grande affare: Nico Lopez. “Ho sentito Nico, è molto contento di tutto quanto, dall’organizzazione fino al calore dei tifosi. E poi sta trovando spazio in campo e ha segnato qualche rete… insomma, è davvero felice. Nico ha ancora margini di miglioramento altissimi, sta giocando un’annata molto positiva e quindi devo dire che il Verona sta lavorando molto bene con lui”. E su Mandorlini… “Ho sempre stimato Mandorlini. Mi piacciono gli allenatori caratteriali, sanguigni, e lui è uno che tiene sempre sul filo del rasoio la squadra; sono sicuro che farà allenamenti molto intensi perché il suo carattere è quello, anche da giocatore metteva in campo grandi caratteristiche di valore agonistico. Sono cose caratteriali che hai dentro, dei valori molto importanti perché li trasmetti alla squadra”.
Che rapporto ha con il suo omologo e quasi coetaneo Sean Sogliano? “Ci sentiamo perché ci conosciamo da tempo immemore, da quando lui era direttore sportivo del Varese e io lavoravo nella Pro Sesto in C1. C’è stima reciproca, è un bravissimo ragazzo e un grande professionista, una di quelle figure a cui in questo momento la squadra si attacca perché è dotato di un certo carisma e una certa capacità gestionale. Un collega che stimo in maniera particolare”.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Udinese-Verona: Andrea Vs Andrea
Monica Valendino
13 dicembre 2014 00:02
Giornata numero 15 del campionato italiano di calcio di serie A, quella che per quest’anno solare 2014 segnerà il commiato dell’Udinese dai propri tifosi. E sarà un finale all’insegna del “botto”, solo calcistico, si intende, perchè al “Friuli” per il quale nel prossimo mese di gennaio ci si augura di veder terminata e consegnata la Curva Nord rimessa a nuovo, scenderà, per la disputa di un derby triveneto sempre molto sentito, l’Hellas Verona. Un match che vedrà sfidarsi due importanti realtà del Nord-Est italiano, dall’assetto societario solido, con le rispettive dirigenze pronte ogni anno a scovare talenti in giro per il mondo e a cullare legittime ambizioni per una classifica sempre piu’ bella. Sarà la sfida tra due allenatori fautori di un calcio il piu’ possibile propositivo, che condividono un passato, chi da giocatore, chi da allenatore, sia nell’Inter che nell’Udinese, e che, per combinazione, portano lo stesso nome di battesimo. Sarà dunque la gara di Andrea Stramaccioni opposto ad Andrea Mandorlini. In questo momento, guardando ai risultati, sta meglio l’Andrea bianconero: dopo un periodo di complessivo appannamento, la vittoria maturata nei secondi 45 di gioco in casa dell’Inter ha riportato grande serenità e fiducia nel clan friulano. Discorso opposto in riva all’Adige. Complici anche le numerose assenze per infortunio o squalifica, l’undici del presidente Setti è reduce da una serie di risultati negativi, ultimo lo stop interno imposto all’Hellas dalla Sampdoria, che hanno relegato i gialloblu’ nelle zone basse della graduatoria.
Coloro che alla fine dell’estate stilano le previsioni sulla potenzialità delle 20 pretendenti al tricolore, designavano il Verona come team attrezzato per ripetere la bella stagione passata che ha visto Luca Toni e compagni fallire solo nelle ultime giornate l’obiettivo di una qualificazione ai preliminari di Europa League. A differenza dell’Udinese targata Guidolin degli anni passati, che ben riusciva a mascherare le carenze che le continue cessioni avrebbero dovuto mettere a nudo nel corso delle stagioni, il Verona è parso depontenziato rispetto alla squadra di rango che nei primi giorni del 2014 sbancò al “Friuli” per 3-1. Quel giorno Toni tirò fuori una prestazione degna del suo titolo di campione del mondo del 2006, ma un contributo decisivo nella conquista dei tre punti per la squadra veneta lo diede il centrocampo di prim’ordine schierato allora da Mandorlini. Tradotto, Jorginho ed Iturbe, i pezzi da novanta ceduti a Napoli e Roma tra la sessione invernale e quella estiva del mercato, erano uomini in grado di fare la differenza.
Toni è rimasto, ma un po’ come nel caso di Di Natale, se un attaccante ha in generale bisogno di rifornimenti provenienti dalla mediana, ancor di piu’ si avverte la necessità che nel caso di una punta avanti con l’età calcistica sia in un certo modo la squadra tutta a sacrificarsi per un giocatore di quel tipo. E in tal senso i citati Jorginho ed Iturbe si rivelavano estremamente funzionali all’impianto di gioco ideato dal tecnico ravennate. Il quale non pare vivere un momento di tranquaillità: i risultati non arrivano ed i ben informati che gravitano nell’orbita scaligera sussurrano di contatti della dirigenza veronese con Francesco Guidolin. L’Udinese e Stramaccioni devono preoccuparsi poco del titolare attuale o futuribile della panchina degli avversari. Piuttosto, in nome dell’attaccamento ai colori bianconeri reso manifesto da un raggiante Stramaccioni al termine del match di domenica sera, e per migliorare ancor piu’ sensibilmente una classifica che vede fin d’ora l’Udinese aver raccolto piu’ punti che nell’intero girone d’andata della scorsa stagione, i bianconeri devono badare a giocare un match dove si noti buon calcio sviluppato dalle zebrette per 90 minuti, e non solo per spezzoni di partita.
Guai poi se si ripetesse il clichè di Inter-Udinese della scorsa settimana, con l’Udinese nei panni dell’Inter ed il Verona in quelli dell’Udinese dell’ultima esibizione a San Siro. Vale a dire: guai a pensare al Verona come ad una squadra in piena crisi ed incapace di risollevarsi, nemmeno quando i bianconeri dovessero trovarsi avanti nel punteggio. Se escludiamo i fatti delle ultime ore con la Guardia di Finanza a fare irruzione negli uffici dell’Udinese calciio e a casa Pozzo, la settimana dei friulani, sotto un profilo squisitamente calcistico, è trascorsa tranquilla e, accanto alla vittoria in rimonta sull’Inter, ha dato una grossa carica di fiducia il rientro in gruppo di Luis Muriel, che dovrebbe essere nuovamente convocato da Strama e figurare a disposizione quantomeno per entrare a partita in corso. Ecco i probabili ventidue che domani pomeriggio dovrebbero scendere in campo dall’inizio agli ordini dell’arbitro Sebastiano Peruzzo di Schio. Andrea Stramaccioni sembra orientato a confermare l’undici di partenza proposto contro l’Inter, con Orestis Karnezis in porta, Thomas Heurtaux, Danilo ed Ivan Piris interpreti della rediviva difesa a tre; centrocampo a cinque con Silvan Widmer, Emmanuel Badu, Guillherme, Allan e Giovanni Pasquale, poi Bruno Fernandes trequartista in appoggio a Totò Di Natale. Il Verona e Mandorlini rimangono fedeli al canovaccio tattico caro all’allenatore romagnolo, un 4-3-3 dove davanti a Rafael i difensori saranno Rafael Marques, Vangelis Moras, Guillermo Rodriguez e Alejandro Gonzalez, il centrocampo sarà composto da Gustavo Campnharo, Panagiotis Tachtsidis ed Emil Halfredsson, a pungere in avanti ci penseranno Alessandro Agostini, il capitano Luca Toni ed il grande ex di giornata, quel Nico Lopez che piu’ di qualcuno vedrebbe bene qui in Friuli ora che la prima linea bianconera sembra non disporre di cosi’ tante frecce al proprio arco.
Vediamo dunque come si concluderà questo derby, se riuscirà a dispensare sorrisi ad Andrea da Roma, consegnandoli una squadra finalmente continua e pienamente consapevole dei propri mezzi, o se la vittoria arriderà all’Andrea di Romagna, il cui morale non sembra essere alle stelle come nell’estate del 2011, quando il mister del Verona rivelo’ la propria simbiosi con la tifoseria scaligera intonando cori-sfottò a ricordo dei play-off di Lega Pro vinti a spese della Salernitana. Di acqua ne è passata sotto i ponti, l’Hellas ha saputo riconquistare la A e scoprirsi grande, per poi subire un ridimensionamento all’inizio di questa stagione con conseguente messa in discussione del proprio tecnico che, malgrado gli addetti ai lavori smentiscano, ad Udine si gioca una buona fetta del proprio futuro.
Sergio Salvaro
©Mondoudinese
Udinese-Verona: curiosità varie
Monica Valendino
12 dicembre 2014 09:06
L’anno scorso il Verona fu corsaro a Udine, vincendo per 3-1 con doppietta di Toni e gol di Iturbe (di Pereyra la marcatura dei friulani). L’ultima vittoria casalinga dei bianconeri risale alla stagione 2001-2002, 2-1 in virtù delle reti di Muzzi, Pinzi e Oddo. L’ultimo pareggio, invece, è un 3-3 del 1999-2000 (Muzzi, Locatelli, Sottil, autorete di Sottil e doppietta di Adailton). La vittoria più larga della squadra di casa, invece, è un 5-1 del 1985-1986; la partita più ricca di reti risale invece alla stagione precedente, 5-3 in favore degli ospiti.
LE STATISTICHE – Sono 12 le gare in archivio al Friuli, nelle quali l’Udinese per 6 volte ha prevalso, in 4 occasioni ha pareggiato mentre in due casi è uscita vittoriosa la squadra in trasferta. In tutto sono stati segnati 44 gol, 26 da parte dei friulani e 18 da parte dei veneti. Nei 12 incontri disputati nella città scaligera, invece, l’Hellas non ha mai perso, vincendo 7 partite e pareggiandone 5. In questo caso i gol segnati sono 33, 21 dai gialloblù e 12 dai friulani.
L’Hellas Verona ha bisogno di fare punti a Udine in vista del derby che andrà in scena la settimana seguente; i bianconeri, però, in casa sono storicamente difficili da affrontare e sono sicuramente i favoriti in questa sfida.
(Mondopallone.it)
Udinese-Hellas, un derby dall’antico prestigio per continuare a correre
Timothy Dissegna
12 dicembre 2014 02:35
A Udine la parola “derby” ha sempre ha avuto un suono particolare. Non è legata alla città, come in posti come Roma e Milano, ma è direttamente legata ai mille contrasti locali. Basti pensare alla Triestina, oggi fallita e da anni militante tra Serie D ed Eccellenza, che da sempre rappresenta la rivale per definizione dei friulani.
Pordenone e Gorizia non hanno quella storia (calcistica) alle spalle che possiedono Udine e Trieste, da Zico a Nereo Rocco. Se poi ci aggiungiamo i secolari battibecchi tra le due realtà, veri e propri mondi divisi tra Frico e Molo Audace, allora ecco le controparti più azzeccate per il nostro derby regionale.
Da decenni, però, è una partita che non si vede. Almeno ufficialmente, sui campi che contano della Serie A, vista la netta discrepanza tra le due società: una è tra le poche in attivo nella massima categoria, l’altra passa da un crollo all’altro. E non serve spiegare chi sono. Quindi il nordest deve convivere con questa pesante e triste assenza di partite tra vicini di casa?
Dagli anni ’70-’80, epoca in cui l’Udinese incominciò a frequentare con più insistenza il massimo campionato (a parte dolore retrocessioni fino all’allora Serie C), si palesò all’orizzonte l’altra rivale. Più lontana da casa, certo, ma comunque caratterizzata da una forte inimicizia tra tifoserie: l’Hellas Verona.
In generale, con le squadre venete non è che è mai scorso buon sangue. Le foto di trasferte dell’epoca nella vicina regione, soprattutto a Padova, sono caratterizzate da pullman con finestrini distrutti e scontri poco amichevoli tra tifoserie: quando si dice “l’amore”. Con l’Hellas, poi, ancora di più.
Domenica, dopo anni di assenza della storica società scaligera dalla Serie A (vi è tornata solo l’anno scorso), si riproporrà il duello tra Udine e Verona al Friuli. Certo, le premesse sono un po’ cambiate da 30 anni fa: nella città di Romeo e Giulietta, infatti, oggi la stracittadina è tra Hellas e Chievo, e la prima non è la squadra che nel 1985 vince lo scudetto.
Per i nostalgici, comunque, questo incontro rappresenta ancora una partita importante. E lo è senz’altro, visti i 21 punti delle zebrette che sperano, con la terza vittoria consecutiva, di seminare il Milan, impegnato con il Napoli al Meazza. Il Verona, a 14 punti, è impegnato a lottare per tenere a distanza la retrocessione, rendendo così il tutto ancora più imprevedibile.
Derby vero e proprio o no, Stramaccioni si troverà comunque di fronte un appuntamento da non sprecare, per sognare di tornare tra le prime quattro. Il secondo tempo contro l’Inter ha detto molto, in campo ci sarà Totò, affamato di aumentare il proprio bottino-gol, e gli scaligeri sembrano le “vittime” ideali. Ricordando i tempi che furono, custoditi negli album di figurine.
©Mondoudinese
FONTE: MondoUdinese.it
La partita delle partite: Udinese-Verona 3-5
Quello storico derby del triveneto è rimasto impresso nella memoria dei tifosi gialloblu
Enrico Quattrin 10/12/2014
La partita delle partite: Udinese-Verona 3-5
Domenica nel “cantiere aperto” del Friuli di Udine si giocherà Udinese – Verona, gara che per i tifosi gialloblu evoca emozionanti ricordi. Nella stagione 1984-85, quella dello Scudetto dell’Hellas, il 10 Febbraio 1985 si disputò ad Udine una partita memorabile, non solo per la storia dei due club, ma anche per quella della serie A. Uno di quiei match che possono essere definiti d’altri tempi.
Era la terza giornata del girone di ritorno, i gialloblu erano primi in classifica con 25 punti (uno sopra l’Inter), mentre i bianconeri erano quart’ultimi con 14. Entrambe le squadre venivano da una vittoria e l’Udinese, dopo più di tre mesi dall’infortunio che l’aveva tenuto lontano dai campi di gioco, ritrovava dal primo minuto il suo fuoriclasse Zico. I presupposti per vedere una grande partita c’erano dunque tutti, compresa la cornice di pubblico in un Friuli gremito.
Pronti via, 4' minuto ed è subito 1-0 per il Verona, gol di Briegel. Al 10' i gialloblu vanno già sul 2-0, grazie a ‘Nanu’ Galderisi. Ci si aspetta la risposta dell’Udinese, invece è ancora l’Hellas ad andare in gol, questa volta con Elkjaer al ’21. Partita finita? Assolutamente no: sul finale di primo tempo finalmente arriva la reazione dei bianconeri con Edinho, il quale, dopo aver fatto le prove qualche minuto prima colpendo in pieno l’incrocio dei pali, in chiusura di primo tempo porta la formazione di Vinicio sull’1-3 con una splendida punizione da fuori area che sorprende Garella.
Si va al riposo e il secondo tempo inizia con i friulani indemoniati. In 5 minuti infatti, tra il 56' e il 61' le reti di Carnevale prima e Mauro poi riportano la partita in equilibrio, 3-3. Una squadra qualunque, dopo aver subito una rimonta del genere con ancora un terzo di partita da giocare avrebbe probabilmente perso, ma non quel Verona. Metabolizzato il gol del pareggio, i gialloblu tornano alla carica segnando subito in rapida successione altre due reti, con Elkjaer al 63' e con Briegel al ’64, chiudendo definitivamente la partita sul punteggio finale di 5-3.
Quello storico derby del triveneto è ancora ben impresso nella memoria dei tifosi gialloblu, tanto che coloro che nell’84-85 c’erano, alla domanda su quale sia stata la più emozionante partita di quell’anno rispondono Udinese – Verona 3-5, nonostante la più significativa sia stata la vittoria per 2-0 al Bentegodi contro la Juventus, match in cui Elkjaer segnò un gol senza scarpa.
Nonostante i nostalgici ricordi, i tifosi gialloblu domenica andranno al Friuli con la consapevolezza che quella contro l’Udinese di Stramaccioni sarà una partita completamente diversa, non solo da quella di quasi trent’anni fa, ma anche da quella della passata stagione, dove il Verona si impose 3-1 sui friulani grazie alla doppietta di Toni e al gol di Iturbe. L’Hellas infatti, vive un momento di crisi profonda (viene da tre sconfitte di fila e non vince in campionato dal 4 ottobre) e in una situazione di classifica che se non può ancora definirsi disastrosa è comunque molto preoccupante. I gialloblu hanno quindi un disperato bisogno di fare punti, considerando anche che nell’ultima gara prima della sosta natalizia ci sarà il derby con il Chievo, che mai come stavolta avrà il sapore di un vero e proprio spareggio salvezza.
FONTE: IlCatenaccio.es
11 dicembre 2014
MARIO SICILIANO
Pronostico Udinese- Verona: scaligeri già con la testa al derby veneto? Un Verona in emergenza infortuni e con l'assillo della zona retrocessione potrebbe star già pensando al Derby.
Un Verona moralmente a pezzi dopo la sconfitta per tre a uno contro la rivelazione Sampdoria va a far visita all'Udinese di Stramaccioni che, invece, avrà sicuramente un morale migliore vista la vittoria fuori casa per due a uno sull'Inter. In realtà però la squadra friulana non ha ancora trovato la quadratura del cerchio e fa fatica ad esprimere un calcio brillante. La vittoria per due a uno è arrivata capitalizzando le due uniche palle reti create contro un Inter che aveva comunque prodotto una serie di occasioni da gol, poi sprecate vanamente, come ad esempio la traversa di Kovacic. Il Verona ha perso, ma probabilmente a causa di un avvenimento isolato, ovvero l'espulsione di Marquez a metà del primo tempo. Verona in dieci e rigore trasformato dai friulani: partita, se vogliamo, compromessa. Gli scaligeri, nonostante lo svantaggio numerico non avevano comunque rinunciato a fare la partita, giungendo alla rete del pareggio con l'eterno Toni, ma crollando poi definitivamente nel corso del secondo tempo. Tantissime le assenze all'interno della rosa di Mandorlini che ha delle scelte forzate sopratutto a centrocampo. Per Stramaccioni invece tutti disponibili tranne il talentuoso Muriel.
UDINESE (3-5-1-1): Karnezis; Piris, Danilo, Heurtaux; Widmer, Badu, Allan, Guilherme, Pasquale; Thereau, Di Natale. In panchina: Scuffet, Brkic, Wague, Bubnjic, Hallberg, Silva, Pinzi, Evangelista, Kone, Zapata, Bruno Fernandes, Geijo. Allenatore: Stramaccioni.
VERONA (4-3-3): Rafael; Gonzalez, Marquez, Moras, Agostini; Valoti, Tachtsidis, Lazaros; Nico Lopez, Toni, Gomez. In panchina: Benussi, Gollini, Marques, Brivio, Campanharo, Saviola, Nenè. Allenatore: Mandorlini.
Pronostico. Il Verona non è squadra rinunciataria e sicuramente attaccherà anche contro l'Udinese, considerato anche il fatto che ha un estremo bisogno di punti per evitare la zona retrocessione sempre più vicina. Data la spiccata impronta offensiva data alla squadra da Mandorlini, il Verona dovrebbe trovare la rete anche contro l'Udinese. La squadra di Stramaccioni non fa un calcio brillante attualmente, ma in casa è un avversario molto temibile che può mettere in difficoltà qualsiasi squadra, Verona compreso. I veneti potrebbero risparmiare le loro energie in questa partita per investirle poi in vista della sfida di domenica 21 contro il Chievo, sfida attualmente più importante per il Verona, visti i soli 3 punti dalla zona retrocessione. Il pronostico principale è il goal, seguito dalla vittoria dell'Udinese.
11 dicembre 2014
MASSIMO MAGA - Esperto di Calcio
Formazioni e pronostici di Genoa-Roma, Udinese-Verona e Parma-Cagliari il 14/12 ore 15:00 Le partite si potranno seguire sui canali di Sky e Mediaset Premium, dirette straming con App Sky Go e Premium Play.
Domenica 14 dicembre, nel canonico orario delle ore 15:00, si disputano tre incontri valevoli per la quindicesima giornata di serie A. Allo stadio Luigi Ferraris s'incontrano Genoa-Roma, allo stadio Friuli Udinese-Verona ed allo stadio Ennio Tardini Parma-Cagliari, è possibile seguire le gare in diretta streaming con l'App Sky Go e Premium Play.
[...]
Udinese-Verona (pronostico 1 a 1.95) si potrà seguire in diretta tv su Sky Calcio 3 HD, Mediaset Premium Calcio 2 e Premium Calcio HD 2. La vittoria di domenica scorsa con l'Inter, ha permesso ai Bianconeri di conquistare tre punti che mancavano da cinque giornate. I Gialloblu non vincono da otto turni ed hanno perso le ultime tre gare disputate. Mister Stramaccioni non avrà a disposizione il solo Muriel fermo ai box per la lesione al flessore destro. Infermeria piena per mister Mandorlini che dovrà rinunciare a numerosi infortunati. Non saranno disponibili Sala, Sorensen, Jankovic, Martic, Obbadi ed Ionita, ai quali si aggiunge il messicano Marquez fuori per squalifica. I due tecnici dovrebbero schierare queste probabili formazioni:
Udinese (3-5-1-1): Karnezis; Heurtaux, Danilo, Piris; Widmer, Guilherme, Allan, Badu, Pasquale; Fernandes; Di Natale.
Verona (4-3-3): Rafael; Gonzalez, Moras, Rodriguez, Agostini; Campanharo, Tachtsidis, Hallfredsson; Lopez, Toni, Christodoulopoulos.
[...]
FONTE: It.BlastingNews.com
mercoledì 10 dicembre 2014
Serie A Verona, Sorensen e Martic migliorano
Segnali positivi per Mandorlini dagli infortunati. Allenamento in palestra e fisioterapia per Ionita e Obbadi
VERONA - Arrivano buone notizie in casa Verona. Nell'allenamento pomeridiano, infatti, hanno lavorato sul campo sia Martic che Sorensen. A Peschiera la squadra, agli ordini dell'allenatore Mandorlini, ha effettuato riscaldamento, torelli, lavoro atletico e partita. Sia Martic che Sorensen hanno svolto un lavoro differenziato e il danese ha lavorato anche in palestra. Seduta in palestra e terapie sia per Ionita che per Obbadi. Solo fisioterapia, infine, per Sala e Jankovic.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Published On: Tue, Dec 9th, 2014 Hellas Verona / News | By Joe Avicolli
Sogliano: Hellas Verona Will Continue With Mandorlini
Andrea Mandorlini Hellas VeronaHellas Verona sporting director Sean Sogliano has revealed that the Gialloblu will continue fighting for salvation with Andrea Mandorlini as coach despite rumours claiming otherwise.
The Mastini have failed to secure a victory in their last eight Serie A matches and currently sit in 15th place on the league table with 14 points, but the sporting director insists that the 54-year-old tactician will be keeping his job at the Veronese side even though many reports have hinted at him being replaced in the near future.
Sogliano spoke to HellasVerona.it after the Bentegodi outfit’s 3-1 home loss to Sampdoria on Monday about Mandorlini’s current situation at the club and confirmed Hellas Verona’s intentions to continue with the coach at the helm.
“There will be no actions taken against the coach,” said the 43-year-old. “I absolutely haven’t given him an ultimatum.
“The team must now only think of working hard to find the peace and strength needed to overcome these difficult times by securing points in our upcoming games.”
FONTE: ForzaItalianFootball.com
Calciomercato / mercoledì, dicembre 10th, 2014
Maggio verso l’addio: il Napoli stabilisce il prezzo, il Verona ci pensa
Stando a quanto riferisce Goal.com, il Napoli e Christian Maggio si diranno addio a breve. Il contratto del difensore è in scadenza nel 2015 e pare che il club azzurro non si sia fatto avanti per proporre un eventuale rinnovo. Il giocatore potrebbe lasciare la città anche a gennaio, in quanto diverse sono le offerte giunte per lui dalla Serie A. In particolar modo pare che il Verona si sia fatto avanti per l’esterno, proponendo al Napoli una cifra che si avvicina a quella richiesta: circa 500.000 euro
FONTE: NapoliCalcioLive.com
ULTIM’ORA
VERONA, 17:49
CALCIO, VERONA: MARTIC E SORENSEN A PARTE, CURE PER SAKA E JANKOVIC
Allenamento pomeridiano per il Verona di Andrea Mandorlini in vista del match di domenica in casa dell'Udinese. Per i gialloblu' riscaldamento, torelli, esercitazione tattiche e partita. Ivan Martic ha effettuato lavoro differenziato sul campo, cosi' come Frederik Sorensen che ha sostenuto anche un lavoro in palestra. Terapie e palestra per Artur Ionita, cure fisioterapiche e lavoro in palestra per Mounir Obbadi. Jacopo Sala e Bosko Jankovic hanno effettuato cure fisioterapiche.
ULTIM’ORA
VERONA, 20:04
CALCIO, VERONA: TERAPIE PER MARTIC, OBBADI, IONITA, SALA E JANKOVIC
Allenamento pomeridiano per il Verona, subito in campo dopo la sconfitta con la Sampdoria. C'e' da preparare la trasferta di domenica a Udine e la squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, e' stata divisa in due gruppi: chi e' sceso in campo contro la Samp ha svolto lavoro defaticante in palestra, mentre chi non ha giocato ha effettuato riscaldamento, torelli e lavoro atletico. Cure fisioterapiche per Mounir Obbadi, Ivan Martic, Artur Ionita, Antonio Luna, Jacopo Sala, Frederik Sorensen e Bosko Jankovic. Da domani a venerdi' i gialloblu' si alleneranno sempre al pomeriggio (solo la prima seduta a porte aperte), sabato in programma la rifinitura al mattino.
ULTIM’ORA
VERONA, 18:20
CALCIO, VERONA: PER SORENSEN LAVORO IN PALESTRA E DIFFERENZIATO
Allenamento pomeridiano per il Verona sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha continuato la preparazione verso la trasferta di domenica al "Friuli", effettuando riscaldamento, torelli, lavoro atletico e partita. Ivan Martic ha effettuato lavoro differenziato sul campo, mentre Frederik Sorensen ha svolto palestra e differenziato sul campo. Terapie e palestra per Artur Ionita, cure fisioterapiche per Jacopo Sala, Bosko Jankovic e Mounir Obbadi, con quest'ultimo che ha lavorato anche in palestra. Domani seduta pomeridiana, a partire dalle 15, a porte chiuse.
FONTE: Sport.Repubblica.it
martedì 09 dicembre 2014
Stramaccioni: il Verona nei pensieri
Dopo il trionfo di San Siro contro la sua ex Inter, il tecnico inizia a preparare la sfida agli scaligeriTutto sull'UdineseTutto sulla Serie AUdinese, Stramaccioni: il Verona nei pensieri
UDINE - Dopo il successo a Milano contro l'Inter, l'Udinese ha ripreso il lavoro questa mattina per iniziare a preparare la gara di domenica prossima contro il Verona. L'allenamento è iniziato in palestra con esercizi di "Core Stability", poi tutti sul campo dove la squadra ha eseguito esercizi atletici di tipo aerobico alternati a possessi palla ad alta intensità, prima di chiudere la sessione con una partitina a campo ridotto. Domani Stramaccioni ha fissato una doppia seduta.
FONTE: TuttoSport.com
Hellas Verona, si insiste per Lenjani: contatti anche con Abrashi, la situazione
09/12/2014 - 15:45
di Gianluca Di Marzio
Il mercato per uscire dal momento difficile, l’Hellas Verona pensa ai possibili rinforzi in vista di gennaio. In cima alla lista degli uomini mercato gialloblù Ermir Lenjani, terzino sinistro albanese classe ’89 di proprietà del San Gallo: un profilo seguito da tempo, un prospetto che piace sempre più. Il Verona insiste, cercando di sfruttare anche la situazione contrattuale del giocatore, finito ai margini del San Gallo per un rinnovo che tarda ad arrivare. Altro giocatore seguito con attenzione dall’Hellas è Amir Abrashi, centrocampista classe ’90 già nel giro della Nazionale albanese e di proprietà del Grasshoppers: i primi contatti sono già stati avviati, il giocatore piace. Radar accessi, nel mirino del Verona due talenti albanesi.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
L'APPROFONDIMENTO
Il club nerazzurro sul social network per eccellenza, Facebook, non prende il volo: in serie A è davanti solo a Empoli, Cesena e Chievo con quasi 99mila fan. Ben altre cifre girano nel resto d'Europa con il West Ham che vanta addirittura 980mila seguaci.
Il calcio e il marketing ai tempi dei social: l'Atalanta non vola
La prima immagine di copertina risale al 29 febbraio del 2012. Marilungo aveva appena segnato il primo dei quattro gol con i quali l'Atalanta schiantò la Roma di Luis Enrique al Comunale, aprendo la grande festa che vide come grande protagonista il Tanque Denis autore poi di una tripletta. Si vedono Schelotto, Peluso, Cigarini, Denis, Brighi e Stendardo che festeggiano l'attaccante di Montegranaro oggi in cerca di fortuna a Cesena.
Sono quasi passati due anni e l'obiettivo dei 100mila fan sulla pagina Facebook ufficiale dell'Atalanta è lì, a un passo: mancano poco più di un migliaio di "mi piace" per raggiungere la cifra tonda.
Un risultato, però, non proprio straordinario se confrontato ai numeri del resto delle squadre che militano in Italia, dove il "re di Facebook" è il Milan che vanta più di 23 milioni di fan, seguito dalla Juventus che sfiora i 15 milioni. Poi un grosso vuoto che separa rossoneri e bianconeri dal resto delle squadre. L'ultimo gradino del podio spetta a Inter e Roma, con 4 milioni di seguaci, mentre il Napoli, che vanta poco più di 3 milioni di like, è l'ultima squadra ad aver raggiunto il milione.
La Fiorentina, quinta in questa speciale classifica, ha da poco superato gli 800mila fan, mentre la Lazio si ferma di poco sotto ai 430mila. Si passa poi ai 226mila del Torino, ai 220mila del Palermo, ai 200mila dell'Hellas Verona. Nettamente davanti al club di Percassi ci sono anche i 207mila tondi tondi del Cagliari, mentre Samp e Genoa passano di poco i 160mila. Poi l'Udinese con 160mila, il Parma con 140mila e il Sassuolo con 126mila like. L'Atalanta è seguita solo da Chievo (63mila), Cesena (44mila) ed Empoli (8mila).
Ma i numeri della serie A, se rapportati a quelli dei maggiori campionati europei, sembrano davvero ridicoli. Si pensi, infatti, che squadre modestissime come il West Ham e il Colonia hanno rispettivamente 980mila e 650mila fan. Il marketing, nel 2014, si fa anche così. L'hanno ovviaente capito anche le big del calcio mondiale. Il Barcellona, ad esempio, che vanta dei dipendenti assunti appositamente per seguire i social network del club, con Facebook che ha passato gli 80 milioni di fan (sì, ottanta milioni) e Twitter che viaggia sui 13 milioni e mezzo di follower. Cifre da capogiro anche per il Real Madrid, con i 78milioni di seguaci su Facebook, con il Manchester United che prova a tallonare le due superpotente con i suoi 62 milioni di like. Seguono il Chelsea con 39 milioni di appassionati e l'Arsenal con 31.
Insomma, numeri totalmente diversi rispetto a quelli della nostra serie A, che ha ancora tanta strada da fare per tornare a competere con i vertici del calcio mondiale. Anche sul mondo social.
Mercoledì, 10 Dicembre, 2014 Autore: Redazione Bergamonews
FONTE: BergamoNews.it
Guidolin il doppio ex più illustre di Udinese e Verona
Lunga anche stavolta la lista dei giocatori che hanno vestito le due maglie
13/12/2014
Il lungo elenco dei doppi ex di Udinese e Verona inizia con il friulano Mario Paroni, centro mediano, aitante nel fisico, buona tecnica, pilastro dell'Udinese nel campionato 1913-14 (prima categoria, girone veneto-emiliano). Aveva 18 anni e fu subito corteggiato dall'Hellas Verona con cui gioca nel campionato 1914-15 segnalandosi tra i migliori (12 presenze e 3 reti). Ma la sfortuna è in agguato: Paroni, che non ha ancora vent'anni parte per il fronte come caporale dei Granatieri del Re e pochi mesi dopo morirà sul Carso, sul Monte San Michele.
Il Verona dà in parziale contropartita all'Udinese certo Pippo Forlivesi, ma questi dopo alcuni allenamenti con la squadra bianconera, toglie il disturbo per trasferirsi al Modena.
Passano dieci anni e nel Verona, nella doppia veste di giocatore-allenatore troviamo il centrocampista Ferenc Molnar, classe 1891, che allenerà in seguito l'Udinese (1942-43).
Poi nel 1929 il portiere del Verona è Aldo Olivieri, futuro campione del mondo nel 1938 e allenatore dell'Udinese (dal 1948 al 1950 quando riesce nell'impresa di portare i bianconeri dalla serie C alla serie A e nel 1952-53 dopo un biennio trascorso alla guida dell'Internazionale).
Nel 1942, via Bologna, si trasferisce al club scaligero la mezzala Mario Sdraulig, di Grimacco (nell'Udinese ha militato dal 1935 al 1939) che dopo la seconda guerra si trasferirà in Jugoslavia dove eserciterà la professione di medico dentista.
Prima della sospensione dei tornei per gli eventi bellici, nel Verona si mette in luce un diciottenne destinato a diventare una bandiera del calcio bianconero, Enzo Menegotti (fu il capitano dell'Udinese del secondo posto, 1954-55) che nel 1960-61, quando chiuderà la sua carriera, sarà agli ordini dell'allenatore Giuseppe Bonizzoni, già tecnico dei veronesi tre anni prima.
Nel 1958-59 nel Verona trova posto la mezzala Giorgio Tinazzi, lanciato dall'Inter cinque anni prima che diventerà bianconero nel 1960 assieme al compagno di squadra e di reparto Osvaldo Bagnoli che aveva indossato per la prima volta la maglia giallo blu nel 1957-58. Bagnoli in seguito sarà ancora bianconero nel 1967-68 e come allenatore guiderà il Verona dal 1981 al 1990 vincendo lo scudetto nel 1984-85).
Nel 1960 il Verona acquista dall'Udinese l'ala sinistra Alberto Fontanesi (158 presenze e 29 reti in Friuli dal 1955-56) e quattro anni dopo la mezzala Giuseppe Del Zotto (ma di proprietà della Roma), l'anno dopo ceduto al Padova poi nuovamente bianconeri nel 1966-67 per chiudere la carriera l'anno successivo.
Nel 1968-69 nell'organico dei difensori veronesi c'è spazio per il terzino Carlo Ripari che ritroveremo a Udine quale secondo di Luis Vinicio (dal 1984 al 1986), mentre nel 1969-70 si mette in luce nella squadra scaligera un giovane, piccolo di statura, ma dalla spiccata personalità, il centrocampista Angelo Orazi che verrà a Udine nel 1981, mentre nel 1971-72 il Verona lancia Giordano Cinquetti, un'ala che sarà in forza all' Udinese nel 1980 per disputare in bianconero una sola stagione (serie A).
Nel 1973 giungono a Verona un ex bianconero, la mezzala Walter Franzot che indossò la maglia dell'Udinese dal 1966 al 1969 per poi essere ceduto alla Roma e il carnico Sergio Vriz, mezzala che poi si esalterà nell'Udinese di Massimo Giacomini, 1978-79 (l'anno della promozione in A). Vriz continuerà a giocare a Udine sino al 1982 (85 presenze e 9 gol segnati).
Nel 1975-76 Sauro Catellani è uno dei pilastri della difesa del Verona per poi essere a Udine nel 1979-80 e sempre in quella stagione fa il suo esordio in giallo blu il doppio ex più importante, Francesco Guidolin che due anni prima era stato aggregato in prima squadra. Il Guido rimane in forza al club veronese per due anni, poi passa in prestito alla Sambenedettese. Dal 1980 al 1982 è ancora a Verona, poi a Bologna, quindi ancora nella squadra giallo blu prima di chiudere l'avventura da calciatore nel Venezia. Con il Verona ha disputato 102 incontri segnando 13 reti. Guidolin, come allenatore, ha guidato l'Udinese nel 1998-99 e dal 2010 al 1014 per complessive 186 presenze in panchina (record per la squadra bianconera in serie A).
Il portiere del Verona 1975-76 é Alberto Ginulfi in seguito vice allenatore di Giancarlo De Sisti alla guida dell'Udinese dal 1986 al 1987, mentre un anno dopo difende i colori della compagine giallo blu il difensore Cesare Cattaneo che verrà a Udine dal 1981 al 1985 dopo essere stato in forza all'Avellino.
Un anno dopo tra i difensori veronesi c'è anche Arcadio Spinozzi, responsabile della primavera dell'Udinese dal 1992 al 1995, poi nel 1979-80 approdano a Verona Emidio Oddi, pure lui terzino e bianconero dal 1989 al 1992, Adriano Fedele, terzino-mediano arrivato dall'Inter e che ha debuttato nell'Udinese nel 1966 per poi essere ceduto al Bologna (luglio del 1970). Fedele nel Verona gioca sino al 1982 contribuendo alla promozione in A degli scaligeri.
Con l'inizio degli anni Ottanta nel Verona trovano spazio il portiere Franco Paleari (18 presenze in terra friulana dal 1976 al 1978) e l'attaccante Nerio Ulivieri protagonista in seguito della promozione dell'Udinese dalla C alla serie A (1978-79 e 1979-80).
Nel 1981 la porta scaligera è difesa da Claudio Garella che vincerà lo scudetto 1984-85 per poi essere ceduto al Napoli con cui vince un altro campionato, nel 1986-87. Garella verrà a Udine nel 1988 per rimanervi un paio di stagioni. Il salto di qualità al Verona lo garantisce anche Pietro Fanna cresciuto nel vivaio dell'Udinese e che nel 1975 fu ceduto all'Atalanta nonché l'altra ala Ezio Sella vice di Alberto Malesani nell'Udinese (da gennaio a giugno 1987), allenatore anche del Verona nel 2001-02.
Nel 1983 nell'organico veronese sono inseriti anche il portiere Sergio Spuri che passerà all'Udinese nel 1986 nell'ambito della cessione al club veronese del terzino-mediano Luigi De Agostini (87 presenze con l'Udinese e 2 gol) e il difensore Massimo Storgato in seguito bianconero (dal 1986 al 1989.
Nel 1985 l'erede di Garella nel Verona e successivamente nel Napoli è Giuliano Giuliani che chiuderà la sua carriera nell'Udinese disputando 76 incontri tra il 1990 e il 1993.
Tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta, nel Verona militano altri doppi ex, il terzino sinistro Vittorio Pusceddu (bianconero nel 1987-88), Elia Antonio Acerbis, mediano che vanta 2 sole presenze con l'Udinese nel 1980-81, il portiere Attilio Gregori che milita nel Verona dal 1990 al 1995 e nei primi mesi della stagione 1996-97, mentre nell'Udinese colleziona 10 presenze nel torneo 1995-96.
Nel 1993-94 indossa la maglia giallo blu il centrocampista Diego Caverzan (una presenza con l'Udinese nel 1986-87), l'anno dopo sempre a Verona tra i portieri c'è spazio per Fabrizio Casazza (una gara con l'Udinese da gennaio a giugno 2007); sempre in quella stagione l'Udinese presta al Verona il terzino siciliano Vincenzo Montalbano che l'anno successivo rientrerà a Udine per poi essere definitivamente ceduto nell'estate del 1996.
Nel 1995 a Verona troviamo il difensore Marco Baroni (24 incontri disputati nell'Udinese nel 1985-86).
Nella squadra scaligera ha modo di segnare gol pesanti l'attaccante Antonio De Vitis, grande protagonista della promozione in A dei bianconeri nella stagione 1988-89; nel 1996-97 indossano la maglia giallo blu il terzino Antonio Paganin e il mediano Raffaele Ametrano (bianconeri, il primo; dal 1988 al 1990, il secondo dal 1994 al 1996).
Nel 1997-98 (proveniente proprio dall'Udinese) tra i pali della porta scaligera c'è Graziano Battistini (99 gare con i bianconeri dal 1993 al 1997).
Di seguito troviamo a Verona il difensore Settimio Lucci che il presidente dell'Udinese Gianpaolo Pozzo aveva acquistato nel 1988 quando si trattò di allestire una squadra competitiva per tentare la scalata alla serie A.
Con l'inizio del 2000 i doppi ex sono il terzino Andrea Dossena che debutta a livello professionistico con il Verona con cui gioca sino al 2005, per poi essere uno dei punti di forza dell'Udinese dal 2006 al 2006 prima di tentare l'avventura in Premier con il Liverpool, il difensore Marco Zanchi, all'Udinese dal 1997 al 2000, poi alla Juve, al Vicenza quindi acquistato dalla società scaligera nell'estate del 2001.
Nel 2002-03 nel Verona milita un altro difensore reduce dall'avventura con l'Udinese, Marco Zamboni; l'anno successivo da Udine si trasferisce a Verona il centrocampista argentino Sergio Almiron che non è riuscito a “sfondare” con l'Udinese con cui ha collezionato solamente 12 gettoni di presenza in due anni, dal 2001 al 2003.
Nel 2005 l'Udinese presta al Verona l'attaccante Ferdinando Sforzini e nel 2006-07, a campionato in corso, il Verona esonera l'allenatore Massimo Ficcadenti e lo rimpiazza con Giampiero Ventura che vanta una breve esperienza nell'Udinese dal dicembre del 2001, quando subentrò a Roy Hodgson al giugno del 2002.
Infine nel 2008-09 nell'attacco del Verona c'è posto anche per Christian Tiboni (2 presenze in bianconero nel campionato 2006-07), nel 2010-11 l'allenatore Andrea Mandorlini ed ex calciatore dell'Udinese dal 1991 al 1993 subentra a Giuseppe Giannini e con lui la squadra scaligera approda addirittura in A ed è grande protagonista nel campionato scorso.
La storia dei doppi ex diventa quindi il presente con l'attaccante Nico Lopez e il portiere Francesco Benussi, l'anno scorso in forza all'Udinese.
Udinese: contro il Verona il dubbio Piris
Il paraguaiano ieri è rimasto ai box
13/12/2014
Ivan Piris è il dubbio più grande per Andrea Stramaccioni: il jolly paraguaiano, che in questa stagione è stato già utilizzato come esterno destro e sinistro di centrcampo e sinistro della difesa a 3, ieri ha accusato un problemino al flessore che fa scattare l'allarme in casa bianconera.
La formazione sembrava praticamente fatta, ma se il neo acquisto non ce la farà, Strama si affiderà nuovamente all'esperto Domizzi.
In casa Verona, le numerose defezioni (su tutte quella dello squalificato Rafa Marquez) paiono indurre Mandorlini ad un 4-3-3 che andiamo a vedere.
UDINESE (3-5-1-1) - Karnezis; Heurtaux, Danilo, Piris (Domizzi); Widmer, Badu, Guilherme, Allan, Pasquale; Bruno Fernandes; Di Natale.
HELLAS VERONA (4-3-3) - Rafael; Gonzalez, Moras, Rodriguez, Agostini; Campanharo, Tachtisidis, Hallfredsson; Christodoulopoulos, Toni, Nico Lopez.
FONTE: UdineseBlog.it
9:36 | venerdì 12 dicembre 2014
Hellas Verona, Mandorlini ritrova Martic
Il difensore ha recuperato e potrebbe essere convocato per la trasferta di Udine
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13
SERIE A HELLAS VERONA REPORT ALLENAMENTO - Andrea Mandorlini deve scuotere il suo Hellas Verona, in crisi di risultati. Gli scaligeri sono reduci da 3 sconfitte consecutive ed hanno conquistato solo 3 punti nelle ultime 8 partite. Domenica i gialloblù saranno impegnati in trasferta, al Friuli contro l'Udinese, e anche oggi la squadra ha continuato la preparazione al match nel centro sportivo di Peschiera.
IL REPORT - Mandorlini ha scelto un allenamento mattutino per quest'oggi. Il tecnico sembra poter contare sul recuperato Ivan Martic: il difensore si è allenato con il gruppo e probabilmente sarà convocato. A parte ancora Sorensen, che ha svolto allenamento differenziato sul campo e palestra. Ionita e Obbadi sono stati impegnati con terapie e palestra e non sono a disposizione. Rientrerà anche Hallfredsson a centrocampo, dopo la squalifica.
16:00 | venerdì 12 dicembre 2014
Seduta mattutina per il Verona di Mandorlini
L'Hellas continua la preparazione in vista dell'Udinese
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto
HELLAS VERONA REPORT ALLENAMENTO - Continua il periodo negativo dell'Hellas Verona che contro la Sampdoria ha ottenuto la terza sconfitta consecutiva in campionando scivolando così nelle zone rosse della classifica di Serie A. La squadra di Mandorlini domenica se la vedrà contro l'Udinese in trasferta con gli scaligeri che continuano la preparazione in vista dell'importante impegno contro i bianconeri.
SEDUTA MATTUTINA - La squadra gialloblu si è ritrovata questa mattina allo Sporting Center Il Paradiso di Peschiera. La sessione è stata caratterizzata dal classico riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita finale. Martic si è allenato regolarmente con il resto del gruppo mentre hanno lavorato a parte Sorensen, Ionita, Obbadi, Sala e Jankovic. L'Hellas si ritroverà domani mattina per la rifinitura a porte chiuse.
23:56 | giovedì 11 dicembre 2014
Di Natale: «Bello affrontare Toni. Insigne...»
Le parole dell'attaccante dell'Udinese a SkySport
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
UDINESE DI NATALE TONI INSIGNE - Intervenuto ai microfoni di SkySport, Antonio Di Natale ha presentato la sfida contro l’Hellas Verona, in programma nel prossimo turno di campionato, che rappresenta anche un duello a distanza con Luca Toni: «Sono contento di affrontare Toni: è un grandissimo giocatore e poi di quella età siamo rimasti in pochi», ha dichiarato l’attaccante dell’Udinese.
L’EREDE – Di Natale ha poi parlato della sua “eredità”: «Qualche tempo fa ho indicato Insigne, peccato per questo infortunio. Vorrei che il mio erede fosse friulano, mi piacerebbe che un ragazzo di Udine seguisse un percorso simile al mio».
21:42 | martedì 09 dicembre 2014
Udinese, squadra al lavoro in vista del Verona
I friulani sono tornati oggi in campo
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13
SERIE A UDINESE ALLENAMENTO - L'Udinese torna ad allenarsi, dopo essersi goduta il successo di San Siro contro l'Inter. Dopo la vittoria contro la sua ex squadra, Stramaccioni ha chiamato la squadra a raccolta per preparare il match di domenica contro il Verona: la partita, valida per la 15^ giornata di Serie A, si giocherà al Friuli alle ore 15.00.
ALLENAMENTO MATTUTINO - Stramaccioni ha convocato i suoi ragazzi per le ore 11.00 al Centro Sportivo Dino Bruseschi. Il gruppo ha iniziato col solito riscaldamento, per poi spostarsi in palestra e proseguire con degli esercizi di core stability. Dopo la riattivazione muscolare, la squadra si è spostata sul campo, dove ha svolto esercizi aerobici alternati ad un possesso palla ad alta intensità. La sessione si è chiusa con la solita partitella su campo ridotto. Domani l'Udinese si ritroverà per una doppia seduta di allenamento.
20:52 | martedì 09 dicembre 2014
Verona, tanti infortunati ma torna Hallfredsson
Mandorlini ritrova il centrocampista
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13
SERIE A HELLAS VERONA ALLENAMENTO - La sconfitta contro la Sampdoria pesa, ma Mandorlini chiede ai suoi di dimenticare subito la prestazione di ieri sera. Il Verona sarà impegnato domenica prossima alle ore 15 al Friuli, nel match contro l'Udinese di Stramaccioni.
RIPRESA - Mandorlini ha chiamato a raccolta i suoi per la ripresa degli allenamenti, oggi pomeriggio a Peschiera, nel centro sportivo 'Il Paradiso'. Il tecnico gialloblù ha diviso la squadra in due gruppi: chi ha giocato ieri sera ha svolto del lavoro defaticante in palestra, mentre gli altri sono stati impegnati con torelli e lavoro atletico. Ancora ai box Obbadi, Sorensen, Ionita, Martic, Sala, Luna e Jankovic, che hanno svolto lavoro fisioterapico. Una buona notizia, però, c'è per Mandorlini: torna a disposizione Emil Hallfredsson, che darà sicuramente una mano al Verona, al momento con gli uomini contati.
10:00 | martedì 09 dicembre 2014
Udinese - Verona, probabili formazioni
A Stramaccioni manca solo Muriel, tante assenze per Mandorlini
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13
PROBABILI FORMAZIONI UDINESE HELLAS VERONA - Dopo la vittoria contro l'Inter a San Siro, l'Udinese proverà a superare anche l'Hellas Verona. Le due squadre scenderanno in campo al Friuli domenica 14 dicembre alle ore 15.00, nel match valido per la 15^ giornata della Serie A 2014/15. Stramaccioni cercherà di imporsi sugli scaligeri per tentare di avvicinarsi alle zone calde della classifica, mentre Mandorlini avrà il compito di tornare a far punti dopo le sconfitte con Fiorentina, Sassuolo e Sampdoria.
INFO UTILI - Le due squadre vivono momenti diversi. Stramaccioni potrà contare su tutto il gruppo tranne Muriel, che non dovrebbe recuperare. Mandorlini, invece, conta ancora Sala, Sorensen, Obbadi, Jankovic e Martic tra gli infortunati, ma potrebbe recuperare Ionita.
UDINESE (3-5-1-1): Karnezis; Piris, Danilo, Heurtaux; Widmer, Badu, Allan, Guilherme, Pasquale; Thereau, Di Natale. In panchina: Scuffet, Brkic, Wague, Bubnjic, Hallberg, Silva, Pinzi, Evangelista, Kone, Zapata, Bruno Fernandes, Geijo. Allenatore: Stramaccioni.
VERONA (4-3-3): Rafael; Gonzalez, Marquez, Moras, Agostini; Valoti, Tachtsidis, Lazaros; Nico Lopez, Toni, Gomez. In panchina: Benussi, Gollini, Marques, Brivio, Campanharo, Saviola, Nenè. Allenatore: Mandorlini.
DIRETTA/STREAMING - Il match del Friuli potrà essere seguito sulle frequenze di Sky Calcio, per il satellite, e di Mediaset Premium, per il digitale terrestre. Gli abbonati ai servizi, inoltre, potranno gustarsi la partita tramite le piattaforme Premium Play e Sky Go.
PRONOSTICO - La sensazione è che l'Udinese possa avere la meglio sul Verona, nel match del Friuli. I bianconeri di Stramaccioni saranno certamente galvanizzati dalla vittoria di San Siro e non vorranno più perdere punti in casa, dopo il pareggio col Chievo. Al contrario, la formazione di Mandorlini risentirà delle tante assenze in mezzo al campo, con l'allenatore degli scaligeri che ha scelte obbligate.
16:18 | martedì 09 dicembre 2014
Hellas Verona, tentazioni albanesi: Lenjani ma non solo
Occhi anche su Amir Abrashi
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA LENJANI ABRASHI - Iturbe, Romulo, Jorginho e Ionita: questi sono solo alcuni esempi dell'ottimo lavoro svolto dalla dirigenza dell'Hellas Verona negli ultimi anni in ottica mercato. Il direttore sportivo Sean Sogliano ed i suoi collaboratori negli ultimi anni sono riusciti a scovare giovani talenti per pochi soldi e non finisce qui: per gennaio sono pronte altre due mosse per potenziare, sempre a low cost, la rosa di Andrea Mandorlini.
IN CASA ALBANIA - Come riportato da Gianluca Di Marzio, i gialloblu sono sulle tracce di Ermir Lenjani e di Amir Abrashi. Il primo è un esterno sinistro, classe 1989, in scadenza di contratto con il San Gallo, mentre il secondo sta evidenziando tutte le sue potenzialità con il Grasshopper: contatti già avviati, l'Hellas è pronto a scommettere su due talenti albanesi.
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
Udinese-Hellas Verona, le probabili formazioni: Strama vuole riconfermare i primi 11 di San Siro
12.12.2014 10:00 di Stefano Pontoni Twitter: @PontoniStefano
Dopo la vittoria contro l'Inter a San Siro, l'Udinese proverà a superare anche l'Hellas Verona. Le due squadre scenderanno in campo al Friuli domenica 14 dicembre alle ore 15.00, nel match valido per la 15^ giornata della Serie. Stramaccioni cercherà di imporsi sugli scaligeri per tentare di avvicinarsi alle zone calde della classifica, mentre Mandorlini avrà il compito di tornare a far punti dopo le sconfitte con Fiorentina, Sassuolo e Sampdoria.
Le due squadre vivono momenti diversi. Stramaccioni potrà contare su tutto il gruppo tranne Muriel, che non dovrebbe recuperare e Gabriel Silva, sulla via del recupero ma non ancora in grado di affrontare un gara. Mandorlini, invece, conta ancora Sala, Sorensen, Obbadi, Jankovic e Martic tra gli infortunati, ma potrebbe recuperare Ionita. Stramaccioni sembra voler confermare la stessa formazione del primo tempo di Milano. Théréau però scalpita e richiede a gran voce di tornare titolare. Confermatissimo invece dopo la grande gara di San Siro Piris nel ruolo di centrale difesivo assieme a Heurtaux e Danilo. Dubbi nemmeno su Bruno Fernandes come trequartista, con il portoghese che vorrà ripetersi dopo le ottime prestazioni della settimana passata.
UDINESE (3-5-1-1) - Karnezis; Heurtaux, Danilo, Piris; Widmer, Badu, Guilherme, Allan, Pasquale; Bruno Fernandes; Di Natale
HELLAS VERONA (3-5-2) - Rafael; Marques, Moras, G. Rodriguez; A. Gonzalez, Campanharo, Tachtisidis, Hallfredsson, Agostini; Nico Lopez, Toni.
FONTE: TuttoUdinese.it
SERIE A
Hellas Verona, fiducia nel tecnico Mandorlini
12.12.2014 20.27 di Tommaso Maschio
Secondo quanto riportato dal Corriere Veneto l'Hellas Verona non pensa all'esonero di Andrea Mandorlini dicendosi fiducioso nella capacità dell'attuale tecnico di risollevare la squadra e farla uscire dal tunnel. Una decisione dovuta anche all'assenza di alternative valide, ed economicamente compatibili, sul mercato. Solo in casi estremi e se la situazione dovesse precipitare allora la società affronterà di petto la questione relativa alla guida tecnica e penserà a un eventuale avvicendamento.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Pietro Fanna: "Critiche a Mandorlini ingiuste e prevenute"
12.12.2014 16.18 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Andrea Mandorlini è nel mirino della critica in quel di Verona e, per avere il suo commento a riguardo, Tuttomercatoweb.com ha sentito una bandiera dell'Hellas come Pietro Fanna. "Non sono d'accordo con chi lo sta criticando: è un momento difficile, ci sono infortuni ma non vedo il motivo dei fischi e delle contestazioni. L'ultima partita ho visto un pubblico che ha difeso la squadra, che l'ha sorretta fin quando ha potuto e non son d'accordo".
Non tutti paiono soddisfatti, però.
"Se guardiamo gli umori della gente non ne usciamo: non si può accontentare tutti, per forza di cose l'allenatore è preso di mira ma queste critiche prevenute non mi trovano d'accordo. La squadra, tutto sommato, soprattutto con la Fiorentina, mi è sembrata capace di reagire. Purtroppo gli episodi girano male e condizionano una squadra che qualche certezza l'ha persa ma da lì a dire che non reagisce ce ne corre".
E' stata, a suo avviso, indebolita dal mercato?
"Ogni stagione ha la sua pagina; lo scorso anno era un'annata, ora è uno difficile ma è questa la normalità per una squadra come il Verona. La squadra deve pensare a salvarsi, forse c'erano aspettative su qualche giocatore ma la società è vigile anche sul mercato e se ci sarà occasione interverrà a dovere".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Martic torna in gruppo. Terapie per Ionita, Sorensen a parte
12.12.2014 14.50 di Alessandra Stefanelli
Il Verona si è allenato oggi per preparare la sfida di domenica contro l'Udinese. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha effettuato riscaldamento, torelli, esercitazione tattiche e partita. Ivan Martic è tornato regolarmente ad allenarsi con il gruppo, mentre Frederik Sorensen ha svolto palestra e differenziato sul campo. Terapie e palestra per Artur Ionita, cure fisioterapiche e lavoro in palestra per Mounir Obbadi. Jacopo Sala e Bosko Jankovic hanno effettuato cure fisioterapiche.
SERIE A
Guidolin smentisce l'ipotesi Verona: "In bocca al lupo a Mandorlini"
11.12.2014 16.20 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Con il Verona in crisi di rendimento sono comparse negli ultimi giorni le prime voci di un Andrea Mandorlini a rischio. La dirigenza dell'Hellas si è prontamente attivata per smenite tali ipotesi, ma i nomi per l'eventuale successione continuano a circolare. Il più caldo è quello di Francesco Guidolin, attuale supervisore dei club di proprietà della famiglia Pozzo, che al sito HellasNews.it ha espresso la sua opinione in merito: "Smentisco di avere avuto contatti con la società Hellas Verona. Non diciamo stupidaggini. Andrea è un amico e faccio un grande in bocca al lupo a lui e alla squadra per il prosieguo della stagione".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Moras: "Vogliamo uscire da questo momento difficile"
11.12.2014 12.09 di Cristina Guerri
Il difensore greco del Verona Vangelis Moras ha parlato ai microfoni di Sky Sport. "Siamo carichi, sappiamo quello che vogliamo fare. Il nostro obiettivo è quello di uscire da questo momento difficile".
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Il Corriere di Verona: "Mandorlini ha ancora credito"
10.12.2014 08.03 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Il giudizio oggettivo sul momento no del Verona lo traccia la statistica. L'Hellas viene da otto partite senza vittorie. In questo periodo ha racimolato tre punti. Il Verona non incappava in una serie nera così lunga, in A, dal 1992, quando rimase senza vincere negli otto turni conclusivi del campionato (e ormai era già retrocesso, riporta il Corriere di Verona. Da considerare la posizione di Andrea Mandorlini. Che non è in discussione. Non ora, perlomeno. Detto che nessuno può contare su un credito illimitato, il tecnico dell'Hellas rimane in sella e non è da reputarsi a rischio. Non sono stati sondati altri allenatori, non sono stati istruiti «processi» a suo carico: "Non abbiamo fissato alcun ultimatum", il chiarimento di Sogliano.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Guidolin, intesa con il Granada. Ma c'è l'ipotesi Verona...
09.12.2014 15.57 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Ve ne avevamo parlato ad ottobre: Francesco Guidolin ripartirà dal Granada. Il tecnico di Castelfranco Veneto ha ancora tre anni di contratto con l'Udinese, la Famiglia Pozzo gli affiderà la supervisione tecnica della società spagnola. Il progetto inizierà il prossimo anno, probabilmente già a gennaio. Tutto confermato. Ma attenzione al Verona: avanti con Mandorlini, se le cose non dovessero migliorare però, Guidolin, sarebbe un nome caldo per la panchina gialloblù. Intanto c'è l'accordo con il Granada: Francesco Guidolin sarà il supervisore tecnico e l'occhio della Famiglia Pozzo direttamente in Spagna. Il Verona però, potrebbe essere un'ipotesi gradita all'ex allenatore dell'Udinese.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Giandebiaggi: "Mandorlini ok, ma al Verona servono acquisti"
09.12.2014 14.07 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, l'ex giocatore dell'Hellas Verona Marco Giandebiaggi ha parlato della crisi di risultati che investito i gialloblù, crollati anche ieri in casa contro la Samp: "Il Verona dopo il campionato scorso sta facendo molto male, sicuramente a livello difensivo stanno subendo troppo. La squadra ha reagito ma in questo momento la Sampdoria è nettamente superiore, anche se credo abbia le potenzialità per salvarsi. I tifosi saranno al fianco della squadra fino alla fine, è un ambiente che conosco bene. Hanno questa fortuna, devono puntarci. Bisogna vedere il mercato di riparazione, credo che in difesa dovranno intervenire con acquisti pesanti".
Il mercato dovrà essere solo in difesa?
"Toni è una certezza, Nico Lopez ha fatto bene, un cambio come punta forse gli manca, visto che Nenè ha giocato poco e Saviola è un oggetto sconosciuto. In difesa è importante intervenire subito, ad inizio mercato, così che Mandorlini possa lavorare sugli assetti. L'esperienza di Rafa Marquez non si è tradotta in risultati, anche se in qualche episodio è stato sfortunato".
A proposito di Mandorlini, deve essere confermato?
"Credo proprio che il mister si meriti ancora fiducia e non lo dico da allenatore. Credo che si sia meritato la possibilità di rifarsi dopo il lavoro che ha fatto l'anno scorso. Con giocatori nuovi darei fiducia allo staff tecnico attuale".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
14.12.2014
Emergenza senza fine L'Hellas con i cerotti rischia tutto a Udine
Squalificato Rafa Marquez, si fermano anche Rafael e Juanito Gomez Mandorlini recupera Martic e valuta la possibilità di tornare al 4-3-3
Emergenza senza fine L'Hellas con i cerotti rischia tutto a Udine
Nessuna parla di ultima spiaggia. Anche questa può essere una strategia per non alimentare troppe tensione e mettere pressione alla squadra. «Tutti insieme per uscire dalla crisi», il messaggio della società a tecnico e tifosi. Ma, è chiaro, che tre punti in otto partite sono troppo pochi, anche per una squadra che deve salvarsi, e la gara di Udine diventa un incontro molto particolare per l'Hellas che non vince da più di due mesi, da quando Panagiotis Tachtsidis decise con una sciabolata all'ultimo secondo la sfida con il Cagliari. Poi è iniziato un vero e proprio «calvario», tre pareggi e cinque sconfitte, tre consecutive con Fiorentina, Sassuolo e Sampdoria, difficile fare peggio ma Toni e compagni vogliono ripartire proprio dal Friuli. Sanno che rischiano tanto, soprattutto dal punto di vista psicologico, visto che fra una settimana dovranno affrontare il derby con il Chievo. Sanno che mister Mandorlini - così va il calcio - deve dare risposte positive per continuare a guidare la squadra dalla panchina gialloblù. Sanno che ci sono giocatori che devono dare qualcosa in più rispetto a quello che hanno fatto vedere nelle prime partite.
Sanno che per dare continuità al lavoro fatto da società, staff tecnico e squadra dal ritiro di luglio alla partita con l'Udinese bisogna portare a casa punti dal Friuli. Non solo con il bel calcio, quello non è indispensabile, ma con il coraggio, lo spirito, la personalità che hanno accompagnato questo gruppo negli ultimi anni. Una partita difficile, non c'è che dire, per accendere la luce in fondo al tunnel. L'Udinese è galvanizzata dopo il successo al Meazza contro l'Inter, è tornata in zona Europa e ha un giocatore come Totò Di Natale che ha già segnato duecento gol in A e non vede l'ora di arrontondare il suo bottino proprio contro l'Hellas. Una sfida nella sfida con Luca Toni che insegue quota 300, dopo aver segnato la sua rete numero 299 con la Sampdoria. Gli stimoli non mancheranno, questo è ovvio, ma l'Hellas ancora una volta dovrà fare i conti con tantissime assenze. Va beh, torna in gruppo Ivan Martic, che ha superato il dolore al tendine ma non può certo essere al cento per cento dopo un mese ai margini della squadra ma sono ancora lontani dalla ripresa Obbadi, Sala. Sorensen, Ionita, Luna e Jankovic. Squalificato per una giornata Rafa Marquez dopo il cartellino rosso con la Sampdoria, all'ultimo momento sono arrivati i forfait di Rafael e Gomez.
Il portiere non ha ancora smaltito la botta rimediata con la Doria, Juanito deve fare i conti con un problema muscolare che lo affligge da tempo. Non è facile andare all'assalto dell'Udinese con nove assenze così importanti. Tra i pali andrà Francesco Benussi, un ex della partita visto che fino a qualche mese fa indossava la casacca bianconera, il secondo sarà il giovane Gollini ma è stato convocato anche il numero uno della Primavera Lorenzo Ferrari. Con il recupero di Martic sulla destra, Mandorlini potrebbe tornare al classico 4-3-3 con Moras e Rodriguez centrali, Agostini a sinistra, Tachtsidis in regia, Campanharo da una parte e Hallfredsson dall'altra in mezzo al campo. In avanti sempre Luca Toni con Nico Lopez, un altro ex, Lazaros sulle fasce. Mandorlini non ha escluso il 3-5-2, un modulo che ha provato in settimana, e in questo caso in mezzo all'area, vicino a Moras e Rodriguez, potrebbero giocare Marques o Gonzalez, nessuna novità a centroxcampo, Martic e Agostini sulle corsie esterne, Lopez e Toni all'attacco. «Cosa succederà dopo la partita del Friuli? Non lo so - ha detto Andrea Mandorlini alla vigilia della partita - noi non pensiamo al futuro. Conta solo il presente e il presente si chiama Udinese».
Luca Mantovani
14.12.2014
«Non pensiamo al futuro Ora conta solo il presente»
Mandorlini applaude Toni e Di Natale: averne di "vecchietti" così... «Così non va ma non dobbiamo dimenticare i nostri momenti felici»
L'auto, una station wagon bianca, è un'ammiraglia della società. Alla guida Fabrizio Cometti, responsabile della comunicazione. L'anno scorso la stessa maccchina seguiva le fughe verso i gol dei vari Iturbe e Romulo, quest'anno fatica a destreggiarsi nel caos in fondo al gruppo. Le gambe non girano, pochi capitani, molti gregari, ma soprattutto una serie infinita di infortuni a catena, altro che «catena» sulle fasce laterali. Mandorlini sorride amaro, ecco l'ultimo ritiro prima del tappa di Udine. «Abbiamo recuperato Martic ma non ci saranno nè Rafael, nè Gomez...», ammmette il tecnico gialloblù con una smorfia amara.
Chi giocherà in porta?
«Beh, per Rafael è la conseguenza della forte contusione rimediata con la Sampdoria, mentre Gomez già non stava bene e le sue condizioni sono peggiorate. In porta giocherà Benussi, che tra l'altro è un ex, con Gollini subito pronto».
Una serie infinita di infortuni, non era mai successo con Mandorlini in panchina. Come mai?
«Non so che dire. Alcuni di questi infortuni sono di natura traumatica, pensate a Jankovic e Soerensen e per ultimo Rafael. Altri non so spiegarmelo. Stiamo pagando a caro prezzo quel pizzico di fortuna che avevamo avuto nella passata stagione. Abbiamo recuperato Martic e Hallfredsson, ma non ci sarà Rafa per squalifica. Insomma dai, anche al Friuli mancheranno una decina di giocatori...»
Un momento delicato per Mandorlini e per l'Hellas? Si può paragonare al dopo Gubbio in Serie C, al dopo Novara in B?
«Non lo so. Abbiamo avuto come tutti dei momenti delicati, ma ne siamo sempre usciti. Fortunatamente in questi quattro anni insieme sono state più le vittorie che le sconfitte. Da altre parti non hanno vissuto la nostra felicità. Non lo so quello che sarà domani, so soltanto che società, tecnico e squadra sono pronti per dare il massimo e per uscire da questa situazione. Questa è un'altra squadra, mi dispiace solo che non gira e che abbiamo sempre un numero elevato di infortuni. Conta la gara con l'Udinese, il derby, poi vedremo... Penso giorno dopo giorno, il futuro non mi interessa...»
Il modulo?
«Qualcosa abbiamo provato di diverso in questi giorni, vedremo... Comunque sono soddisfatto dell'impegno di tutti in questa settimana. Da Toni in giù hanno dato il massimo. Qualcuno di voi mi ha chiesto se la squadra può sopportare questa situazione, se è in grado. Ma stiamo scherzando? Certo che siamo pronti. Questa è la A. Se solo avessimo avuto un po' di continuità dal punto di vista della salute, ma ci sta. Prendete Nico Lopez che a Udine giocava poco. Con noi sta giocando ed è cresciuto molto. Deve però ancora guadagnarsi la “G” maiuscola di giocatore. Lui è molto bravo e promettente , ma deve fare di più per diventare un grande: ne ha le possibilità».
Rivedremo ancora Toni davanti e con Lopez che gli ronza attorno?
«Ma potrebbe essere, anche se da quando Nico gioca vicino a Luca segna di meno. Cosa volete che vi dica gira così, segnava di più quando restava più largo...»
A proposito si rinnova la sfida fra Toni e Di Natale...
«Vecchietti fantastici. Due fenomeni. Di Natale non lo conosco, ma lo ammiro. Beh Luca, è il nostro capitano. Speriamo che raggiunga al più presto quota trecento reti. Meglio per lui, ma soprattutto per noi...»
Stramaccioni ha dichiarato che per il Verona è soltanto un momento difficile e che Mandorlini continuerà ad allenare l'Hellas...
«Fa piacere ma sto dormendo sonni tranquilli. Faccio un lavoro che mi piace moltissimo. Ho la stessa voglia dei miei giocatori, non vedo l'ora di andare in campo. Abbiamo voglia di uscire da questo momento tutti insieme, dal presidente all'ultimo tesserato, compresi i nostri tifosi, quelli veri».
Difesa e centrocampo in emergenza. chi giocherà?
«Lo scoprirete a Udine. Siamo contati e ribadisco mi dispiace molto. Dobbiamo stare attenti perchè Di Natale e l'Udinese sono micidiali. Noi però in un modo o nell'altro dobbiamo dare delle risposte e muovere la classifica».
13.12.2014
«Caro Verona, la ricetta è una: non mollare»
«Restare uniti, senza abbattersi mai: così se ne esce, assieme a Mandorlini. Toni e Totò Di Natale, che sfida: due così meritavano di andare al Mondiale...»
Gigi De Agostini assieme a Preben Elkjaer, nell'unica, bellissima stagione, disputata in maglia gialloblù
Udine è casa sua, Verona lo è stata due anni dopo lo scudetto. Una stagione sola, prima di andarsene alla Juventus e poi all'Inter. Gigi De Agostini vive nella piccola Tricesimo, tornato là dove aveva iniziato, diviso fra la sua attività con le vecchie glorie della Juve e il figlio Michele che gioca nel Prato. Uno degli ultimi terzini sinistri del calcio italiano aspetta Udinese-Hellas, anche perché il suo Verona mai era stato tanto in difficoltà negli ultimi anni.
Il principale motivo di questo momento negativo?
«Dal mio campo d'osservazione, comunque lontano, posso credere che i nuovi non si siano inseriti ancora nel migliore dei modi. L'anno scorso la squadra era ben rodata, anche senza grandi nomi. Uno come Maietta, ad esempio, non l'avrei mandato via. Il suo lo faceva sempre. Il problema dei gol subiti vedo che non è stato risolto».
La ricetta per uscirne?
«Stringersi tutti attorno alla squadra e al suo allenatore fra società e tifosi. Mandorlini va solo elogiato, ha preso in mano il Verona in un momento particolarmente problematico nella vecchia Serie C e l'ha portata prima in Serie B e poi guidata ad un ottimo campionato di Serie A. Ha saputo mantenere la categoria alla grande, ma conosco le regole del calcio. Ci ho vissuto vent'anni. La storia puoi raccontarla come vuoi ma se non raccogli risultati tutti alla fine vengono messi in dubbio. Anche se uno come Mandorlini ha fatto bene ovunque è andato».
Come giudica le difficoltà che sta incontrando Marquez?
«Uno come lui è sempre stato abituato a determinate squadre, a contesti di grande qualità e in mezzo a giocatori di classe che facevano sempre o quasi partita d'attacco. Quando devi lottare per altri obiettivi e con compagni di diversa caratura non è detto che le cose funzionino come invece è sempre stato nella sua grande carriera».
Toni invece è sempre più bravo. Chi prenderebbe fra lui e Di Natale?
«Tutti e due, sarebbero la mia coppia di attaccanti ideale. Uno come prima punta, l'altro a girarci attorno. Avrebbero pochi rivali anche adesso che non sono più giovanissimi».
Ai Mondiali li avrebbe portati entrambi?
«La gente che fa gol la porterei sempre e ovunque, soprattutto in competizioni di poco più di un mese in cui l'esperienza incide molto due come loro sarebbero stati un grande valore aggiunto per l'Italia».
L'Udinese rimpiange Guidolin?
«Ha fatto cose straordinarie, difficilmente ripetibili. L'Udinese deve molto a lui, ma la società ha deciso che era ora di guardare avanti».
A Udine ha visto anche Nico Lopez. È davvero un potenziale crack?
«Sta facendo abbastanza bene, lo sto vedendo soprattutto a Verona perché a Udine non giocava molto. Mandorlini lo utilizza di più. Giusto, perché uno come lui ha solo bisogno di giocare. Non è ancora Iturbe, ma anche Iturbe sta soffrendo il passaggio alla Roma e ad un ambiente tutto nuovo».
L'Udinese quanto vale veramente?
«Secondo me meno di quanto dice ora la classifica. I punti sono tanti, ma l'Udinese si esprime ancora a corrente alternata. Il suo primo tempo con l'Inter è stato inguardabile, in tante partite è stato salvato solo da Karnezis e Di Natale. L'Udinese ha nelle corde le qualità per giocare ad alti livelli, salvo cadere spesso e volentieri in prestazioni anonime. E il Verona avrà molle supplementari proprio perché ha bisogno assoluto di punti».
Alessandro De Pietro
13.12.2014
Hellas a Udine con 9 in meno «Ma vogliamo i tre punti»
Mandorlini (foto ANSA)
VERONA. Non finiscono mai i problemi del Verona. Gli ultimi ad alzare bandiera bianca sono Rafael e Gomez. A casa resteranno anche Luna, Ionita, Marquez (squalificato), Obbadi, Sorensen, Jankovic e Sala. Nove giocatori fuori: Mandorlini anche ad Udine dovrà fare di necessità virtù.
«È la prima volta che abbiamo così tanti infortunati quest'anno e tutto questo la dice lunga sul momento che stiamo vivendo», ha raccontato Mandorlini in conferenza stampa a Peschiera, prima della partenza per Udine. «Prima o poi usciremo da questo periodo negativo. Speriamo il prima possibile. Al di là della prestazione, vogliamo i tre punti. Io penso solamente a trasmettere la mentalità giusta ai miei giocatori. Credo di non aver mai passato un periodo così negativo nella mia carriera, ma non conta il passato: ciò che importa ora è vincere a Udine. Non penso al mio futuro. Vivo il presente e penso solo a tirar fuori il massimo dai miei giocatori. Con la società siamo sempre tutti uniti, consapevoli delle difficoltà che stiamo vivendo».
Convocati anche Fares, Checchin e Ferrari, giocatori della Primavera. Mandorlini rispolvererà il 4-3-3 col recuperato Martic in corsa per un posto a destra. In attacco Lazaros con Toni e l'ex Nico Lopez. In porta Benussi, anche lui in passato all'Udinese.
Alessandro De Pietro
12.12.2014
I gialloblù sono finiti nel tunnel Vi ricordate Bagnoli e Prandelli?
Una brutta partenza nel 1989 con l'Osvaldo in panchina, alla fine arrivò la retrocessione. Andò meglio con l'ex cittì che riuscì a invertire la rotta
I giocatori dell'Hellas applaudono i tifosi gialloblù che li hanno sempre sostenuti anche nelle ultime sconfitte casalinghe con Fiorentina e Sampdoria FOTOSERVIZIO EXPRESS
Un macigno gravoso, che l'Hellas vuole scrollarsi di dosso in fretta. Già domenica, Udinese permettendo. Tre punti nelle ultime otto gare costituiscono una delle serie negative più lunghe dell'ultimo quarto di secolo del Verona in A. Poche tracce di periodi simili, guardandosi indietro. Mesi complicati, come capita a molti, in cui se ne viene fuori uniti. A partire dai messaggi giusti della società, com'è stato in queste settimane fra unità d'intenti e fiducia nel lavoro di tutti.
DESTINO SEGNATO. L'Hellas partì come il Verona di oggi nella stagione ultima di Osvaldo Bagnoli finita con la retrocessione del Novanta, alle soglie del fallimento, con quattro sconfitte di fila fra Atalanta, Juve, Bari e Napoli prima di rompere il ghiaccio ad Ascoli (1-1) grazie alla rete di Davide Pellegrini e raccogliere due punti consecutivi con il pari con la Lazio (1-1) merito di un rigore di Iorio e il punto senza reti alla settima col Lecce. Ironia della sorte l'ottava coincise con una sconfitta proprio con la Sampdoria, ultima squadra a battere il Verona lunedì scorso nel posticipo. Al Ferraris, all'epoca, finì uno a zero con un gol di Vialli. Un punto in più, si fa per dire, lo raccolse l'Hellas del 2002 poi retrocesso all'ultima giornata a Piacenza dopo un grande girone di andata. Le otto giornate conclusive furono una specie di incubo. Dopo i tre punti presi al Parma al Bentegodi con un rigore di Mutu il declino fu inesorabile da quel 10 marzo in poi. Il Verona delle successive sette vinse solo con l'Udinese. Nelle ultime tre l'Hellas non raccolse neanche un punto, battuto in casa della Lazio, al Bentegodi contro il Milan che doveva andare in Coppa dei Campioni e a Piacenza proprio mentre il Brescia dava tre gol al Bologna salvandosi e spedendo in Serie B il Verona.
PROBLEMI INFINITI. Il primato delle «serie nere» spetta alla stagione della retrocessione del 1992, quando il Verona totalizzò appena 21 punti in 34 giornate perdendo 20 partite. L'Hellas prese appena due punti fra la settima e l'undicesima, altrettanti fra la quindicesima e la diciannovesima, uno fra la ventunesima e la venticinquesima, due nelle ultime sette quando tutto era irrimediabilmente compromesso. Anche il Verona di Gigi Cagni fu costretto ad un infinito percorso ad handicap, partito con due punti nelle prime cinque domeniche frutto dei 2-2 con Cagliari e Reggiana dopo aver perso in avvio con Milan, Bologna e Fiorentina. L'Hellas interruppe poco dopo un'altra serie da due punti in sette partite, fra la settima e la tredicesima, superando al Bentegodi proprio l'Udinese, la squadra che il Verona affronterà domenica. Era il 22 dicembre, il tre a due gialloblù lo firmarono due volte Pippo Maniero e una Gigi Orlandini.
ANCHE TU CESARE. Il periodo nero capitò anche al Verona di Cesare Prandelli, perfetto nel girone di ritorno dopo l'arrivo di Mimmo Morfeo ma preoccupante nei primi mesi e soprattutto fra la quindicesima e la diciannovesima giornata quando il pareggio (1-1) con la Reggina fissato da un rigore di Martins Adailton non servì ad attutire la delusione per le frenate per mano di Juve, Roma, Inter e Lecce. Quel Verona cominciò molto male, incappando anche in un miniciclo di appena due punti fra la settima e l'undicesima. Si risollevò solo all'ultimo chilometro invece l'Hellas di Attilio Perotti dopo aver perso con Roma, Juve, Brescia, Reggina e Milan. L'Hellas finì con quattro vittorie in sei giornate battendo Bologna, Parma e Perugia nelle ultime tre e guadagnandosi lo spareggio con la Reggina deciso dal gol di Michele Cossato. Storie tutte diverse. Compresa questa. Da interrompere in fretta, possibilmente già domenica.
Alessandro De Pietro
11.12.2014
Guidolin dopo Mandorlini?
Lui smentisce ogni contatto
Francesco Guidolin
Francesco Guidolin per il dopo Mandorlini? Per il momento sono solo sussurri. E niente di più. Il tecnico di Castelfranco Veneto resta ancora legato alla famiglia Pozzo e da tempo si parla di un suo passaggio al Granada. Interpellato, Guidolin ha dato la risposta più prevedibile: "Smentisco ogni contatto con il Verona. Mandorlini è un amico e in questo momento faccio il tifo per lui".
11.12.2014
E Mandorlini chiude le porte di Peschiera
Martic e Sorensen dovrebbero essere i primi ad uscire dalla lunga lista di infortunati del Verona. Il laterale destro croato, che ha perso quattro delle ultime cinque partite fra Cesena (risentimento muscolare) oltre a Fiorentina, Sassuolo e Sampdoria per una tendinopatia, ieri pomeriggio ha iniziato a correre sul campo svolgendo lavoro differenziato. Le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni per stabilire l'esatta data del suo rientro. Martic in questo suo sfortunato avvio di campionato ha perso anche le partite con Roma e Cagliari per un trauma facciale rimediato col Genoa.
Migliora anche Sorensen, altro uomo di fascia destra, che si è allenato a parte sul campo dopo aver riportato col Cesena all'inizio di novembre uno stiramento del legamento collaterale laterale, più una lesione al tendine popliteo e una lesione mio tendinea distale al bicipite femorale. Dalle quattro alle sei settimane la previsione dello staff medico dell'Hellas per riavere il danese a disposizione. I tempi sono stati rispettati, anche se è prematuro considerare il giocatore già pronto per la trasferta di Udine.
Praticamente impossibile vedere Ionita al Friuli, anche ieri il mediano moldavo si è alternato fra lavoro in palestra e fisioterapia. A Peschiera solo fisioterapia invece per Sala e Jankovic. Da oggi le porte di Peschiera si chiudono per l'allenamento di oggi pomeriggio dalle 15 e quelli di venerdì e sabato, entrambi fissati per le 11.
A.D.P.
11.12.2014
Mercato, moduli e caso Saviola Un viaggio nella crisi dell'Hellas
Suona un campanello d'allarme dopo le tre sconfitte consecutive Le partite con Udinese e Chievo diventano due esami di maturità
Luca Toni con le mani nei capelli FOTOSERVIZIO EXPRESS
Cosa succede a questo Verona? In due mesi o poco più, l'Hellas ha lentamente lasciato i quartieri alti della classifica per scivolare sempre più giù, verso la zona retrocessione. D'altronde i numeri parlano chiaro: la squadra viene da tre sconfitte consecutive e ha raccolto tre punti in otto gare. In questo momento bisogna invertire la rotta ma è chiaro che non serve a nulla colpevolizzare la società, lo staff tecnico o la squadra. Le responsabilità, se ci sono, prima vanno individuate e poi ripartite in base alle competenze.
Subito dopo la sconfitta con la Sampdoria non è mancato chi ha chiesto la testa dell'allenatore, così, a botta calda, senza rifletterci più di tanto. Immediata la reazione di Sogliano che, giustamente, ha confermato la fiducia al tecnico e difeso l'allenatore. Anche perchè Mandorlini ha sempre lavorato con il materiale umano messo a disposizione dal club e, soprattutto, negli anni precedenti, ha valorizzato giocatori che hanno portato soldi nelle casse sociali da Jorginho a Iturbe, da Romulo a Donsah, solo per citarne qualcuno.
Quest'anno paga soprattutto lo scarso utilizzo Javier Saviola, gettato in campo con il contagocce anche se l'ex fantasista del Barcellona era stato annunciato come un grande colpo di mercato. Poco adatto al 4-3-3, il tecnico non si è mostrato molto propenso a cambiare modulo per adattarlo alle caratteristiche dell'attaccante argentino ma non può essere questo un motivo sufficiente per giustificare la crisi di risultati di una squadra che è finita dietro la lavagna dopo aver regalato tante soddisfazioni negli ultimi. Cerchiamo allora di «viaggiare» in questa crisi per analizzare i punti neri senza perdere l'equilibrio, fondamentale in questo momento. Non solo in campo ma anche fuori...
Luca Mantovani
11.12.2014
Nelle stagioni precedemti mister Mandorlini si è sempre dimostrato un professionista in «trapianti»...
Già dall'anno della C quando aveva ereditato una squadra costruita a immagine e somiglianza di Giannini. Poche idee ma chiare, un gioco elementare ma molto efficace, una fase difensiva solida, la garanzia di un modulo come il 4-3-3 che i suoi uomini avevano imparato a memoria e tanto, tanto, tantissimo equilibrio. Gli elementi di una ricetta che ha portato l'Hellas prima in B e poi in A, senza dimenticare due campionati da protagonisti, seppur «matricole» nel torneo cadetto e nel paradiso del calcio italiano. Grandi soddisfazioni, partendo sempre da importanti rivoluzioni estive. A parte il primo anno della gestione Setti & Sogliano quando la squadra fu costruita con grandi ambizioni per puntare direttamente alla A - ma anche in quel caso Mandorlini centrò l'obiettivo ricostruendo un gruppo che era stato smontato nelle trattative estive - il tecnico gialloblù ha sempre tratto il massimo dai giocatori messi a disposizione dalla società cercando di non stravolgere più di tanto il suo modulo, soprattutto nell'undici titolare. Quest'anno il Verona ha cambiato una ventina di giocatori, l'Hellas è ancora un cantiere aperto, il tecnico ha cercato anche di cambiare modulo in quelche partita, passando alla difesa a cinque, ma non sono arrivati i risultati sperati.
Qualcosa in più devono dare anche i giocatori, su questo non ci sono dubbi. Troppo facile sparare sulla società o sul mister quando le cose non vanno bene. Questo non vuol dire gettare la croce addosso a professionisti che hanno sempre dimostrato grande attaccamento ai colori e voglia di sacrificarsi in allenamento e in partita, basta pensare al primo tempo con la Samp quando sono riusciti a rimontare il gol della Doria in dieci contro undici ma è chiaro che c'è qualcosa che non va soprattutto a livello psicologico. Una questione di atteggiamento, la squadra in più di un'occasione sembra «imborghesita», attenta a giocare senza offendere l'avversario, pronta a specchiarsi per vedere quant'è bella. Manca quella rabbia, quell'aggressività, quella voglia di fare risultato a tutti i costi com'era successo l'anno scorso o al primo anno di B, quando il Verona era una sorpresa. Perchè dopo l'errore a centrocampo di Tachtsidis con la Samp nessuno ha fatto fallo sulla partenza di Eder? Perchè a Sassuolo hanno fatto arrivare Sansone fino al limite dell'area prima di affrontarlo? Solo per fare un paio di esempi rivedendo le ultime partite ma ci sono decine di episodi così che hanno portato alle reti decisive delle squadre avverasarie. Pressione o no l'Hellas deve recuperare quell'umiltà e quella grinta da squadra operaia che hanno regalato tante soddisfazioni al popolo gialloblù.
Nell'analisi della crisi gialloblù merita grande attenzione il capitolo relativo agli infortuni. In questo momento sono ben sette i giocatori del Verona in infermeria: Mounir Obbadi, Ivan Martic, Artur Ionita, Antonio Luna, Jacopo Sala, Frederik Sorensen e Bosko Jankovic, non pochi per una squadra che deve lottare per la salvezza. Se a queste assenze si aggiungono le squalifiche che prima o poi arrivano in questa fase della stagione - lunedì scorso con la Sampdoria non ha giocato Emil Hallfredsson, domenica a Udine non ci sarà Rafa Marquez - si capisce che le scelte diventano praticamente obbligate. In qualche caso si tratta di infortuni traumatici, la frattura di Bosko Jankovic, per esempio, ma sono soprattutto i problemi muscolari a condizionare le prestazioni dei gialloblù in questa prima fase del campionato con l'aggravante di qualche ricaduta non prevista com'è successo a Obbadi o Sala. «Solo sfortuna oppure qualcosa che non funziona a livello di preparazione atletica?», si chiedono i tifosi. Difficile dare una risposta, una cosa è certa, in più di un'occasione il Verona ha dovuto fare i conti con infortuni che hanno condizionato le scelte tecniche del mister: della fascia destra già abbiamo detto ma le assenze hanno costretto l'allenatore a ritoccare difesa o centrocampo o addirittura sperimentare un reparto inedito in sfide decisive.
11.12.2014
Hellas, sulla sfida a Udine pesa il «fattore infermeria»
Ivan Martic FOTOEXPRESS
VERONA. Non ci sono buone notizie per il Verona in vista di Udine. Nessuno degli infortunati recupererà per la trasferta di domenica, considerato che nell'allenamento di oggi pomeriggio a Peschiera sia Martic che Sorensen non sono andati al di là di una seduta differenziata. A destra è destinato ad andare quindi ancora Gonzalez, al centro uno fra Rodriguez (favorito) e Marques vista la squalifica di Marquez. Assenti sicuri anche Ionita, Obbadi, Jankovic e Sala. Ad Udine rientrerà Hallfredsson, che ha scontato la squalifica.
Intanto sarà Sebastiano Peruzzo, della sezione AIA di Schio, a dirigere Udinese-Hellas Verona, 15a giornata del campionato Serie A in programma domenica 14 dicembre (ore 15) allo stadio Friuli. Peruzzo sarà coadiuvato dagli assistenti Di Liberatore e Citro, il quarto uomo sarà Ranghetti, i due arbitri addizionali Rizzoli e Fabbri. Per Chievo-Inter di lunedì sera al Bentegodi (inizio alle 21) designato Davide Massa. I guardalinee saranno Musolino e Schenone, il quarto uomo Barbirati.
11.12.2014
«Perché non facciamo riposare Rafa?»
«Una difesa troppo fragile Setti e Sogliano devono porre rimedio a gennaio Puntiamo sui baby italiani»
La preoccupazione del presidente Maurizio Setti e del diggì Gardini
Non mancano i suggerimenti e i consigli a società e mister per uscire dalla crisi. Tanti tifosi si sono collegati al sito www.larena.it per fare alcune riflessioni sul momento delicato dei gialloblù.
«Da vecchio tifoso dell'Hellas, mi sento di dire che le prestazioni di Rafa Marquez non sono state all'altezza della sua fama - scrive Mimmo Marmorato su www.larena.it -. Ha combinato molti guai e la difesa ne ha molto sofferto. Basta mettere un'ala veloce dalla sua parte e il gioco è fatto. Marquez non corre più e mi meraviglio che il buon Mardorlini (che in sua difesa non ha altre alternative valide per sostituirlo) insista su di lui ? chiamandosi quasi le sconfitta e, guarda caso, sempre dalla parte di Marquez. Basta così. Facciamolo riposare per qualche settimana».
FONTE: LArena.it
Udinese-Hellas Verona: 21 convocati
Postata il 13/12/2014 alle ore 17:34
Peschiera - Dopo la rifinitura mattutina allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore Andrea Mandorlini ha convocato 21 gialloblù per la sfida contro l'Udinese, 15a giornata di Serie A TIM in programma domenica 14 dicembre (ore 15) allo stadio "Friuli" di Udine. Sono stati convocati i "Primavera" Mohamed Fares, Luca Checchin e Lorenzo Ferrari. Non saranno disponibili gli infortunati Rafael, Juanito Gomez Taleb, Mounir Obbadi, Frederik Sorensen, Jacopo Sala, Artur Ionita, Bosko Jankovic, Antonio Luna e lo squalificato Rafael Marquez.
I CONVOCATI
Portieri: 22 Benussi, 32 Ferrari, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 18 Moras, 25 R. Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 40 Gonzalez, 71 Martic.
Centrocampisti: 10 Hallfredsson, 27 Valoti, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis, 97 Checchin.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 17 Lopez, 20 Lazaros, 93 Fares, 99 Nenè.
Ufficio Stampa
Mandorlini: “Siamo prontissimi a lottare”
Postata il 13/12/2014 alle ore 16:45
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia della partita Udinese-Hellas Verona.
A UDINE CON LA VOGLIA DI FARE PUNTI
"L’Udinese? Molti escono da momenti negativi, spero che, più prima che poi, succeda anche a noi. Loro vengono da una vittoria importante al Meazza, ma anche noi ci siamo comportati bene contro l’Inter. A noi la vittoria manca da troppo tempo, andiamo a fare questa partita: al di là della prestazione che faremo, a noi serve tornare a fare punti. L’anno scorso a Udine abbiamo vinto, ed erano trent’anni che il Verona non vinceva là: questo la dice tutta sulla difficoltà della partita. Per risultati e classifica sono meglio di noi, dobbiamo fare una partita importante con una squadra che sta molto bene, che vorrà dare continuità ai risultati. Le parole di Stramaccioni? Lo ringrazio per gli auguri, facendo tutti gli scongiuri del caso. Io sono sereno, dormo serenamente, faccio il lavoro che mi piace. La squadra? Non è pronta, è prontissima: non deve pensare a quello che ha fatto ma a quello che deve fare perché quando si è abituati bene non è facile abituarsi a vincere poco, ma questo fa parte del gioco. La sofferenza? Noi dobbiamo giocare le partite, questa squadra sa quello che deve fare e adesso è il momento di soffrire, non gira molto bene in questo periodo. Dirlo non farà cambiare le cose, questa è la partita: ti confronti con gli avversari e cerchi di uscirne. Dubbi? Mai avuti. Come ho detto, al futuro non ci penso. Vivo giorno per giorno gli allenamenti e poi c’è la partita, io devo tirare fuori il massimo dai calciatori. Il modulo? Qualcosa ho già deciso, domenica vediamo. La situazione degli infortunati? Abbiamo recuperato soltanto Martic. Ivan è pronto: non è al 100%, dopotutto viene da un periodo lungo di inattività ma ha tanta voglia di esserci. Non saranno della partita Rafael e Juanito Gomez. Il portiere ha preso una botta durante l’incontro con la Sampdoria, Gomez ha dei problemi all’adduttore. Ionita si è allenato con la squadra tutta la settimana, ha provato fino all’ultimo ad esserci, ma il dolore è ancora troppo forte. Siamo un po’ aumentati rispetto all’ultima volta, ma mi piace sottolineare che è la prima volta che l’infermeria è così affollata da quando sono qui. Purtroppo è così, questo la dice lunga su tante situazioni, ma cerchiamo di andare oltre. Al posto del numero uno giocherà Benussi: ha giocato a Udine, credo che abbia le motivazioni giuste. Gollini è comunque a disposizione. L’assenza di Rafa Marquez? È un giocatore importante, sta vivendo con noi questo momento particolare. Al di là di quell’errore, ci mancherà sia dal punto di vista tecnico sia come uomo di spogliatoio. Si è allenato fino all’ultimo con la squadra. Porterò anche tre giovani della Primavera: Ferrari, Checchin e Fares".
TUTTI UNITI NONOSTANTE LE DIFFICOLTA’
"Se mi hanno fatto più piacere le parole di Luca Toni o quelle del presidente Setti? Siamo stati tutti uniti, credo che siamo tutti dentro a questa difficoltà generale. Noi sappiamo che le cose possono cambiare in ogni momento: oggi abbiamo delle difficoltà, ma ne incontreremo sempre di nuove, c’è più responsabilità se accettiamo questo. Che momento stiamo vivendo? Non lo so, dobbiamo pensare alla partita. Dopotutto, chi non ha mai avuto un momento negativo a casa propria? Dimentichiamo quello che è stato, dobbiamo pensare a vivere la giornata, partita dopo partita e palla dopo palla. Come hanno detto il presidente e il direttore sportivo, dobbiamo pensare alla partita al di là di tutti i discorsi che ci sono, che sono stati fatti e che si faranno. A noi interessa preparare bene la partita, quello con l’Udinese è un incontro importante. In questo momento tutte le partite sono importantissime e difficili. Se ho fatto la letterina a Santa Lucia? No, mai fatte. Noi dobbiamo sempre stare lì, sul campo. Io e i calciatori insieme cerchiamo di dare il meglio. I discorsi li lascio a voi, io devo cercare di trasmettere tutto quello che posso. Ognuno ha le sue esperienze, ma filotti negativi così lunghi non ne ricordo. Le parole lasciano il tempo che trovano, io penso al presente, a questa partita. Il futuro? Quello si vedrà, non mi preoccupa, mentre il passato è stato bellissimo".
LA SITUAZIONE DEL CALCIO ITALIANO
"Un commento sullo scontro tra Toni e Di Natale? Sono due bei vecchietti (ride, ndr). Che dire? Sono due campioni in campo e l’hanno dimostrato più volte. Luca è vicino al 300esimo gol da professionista, Totò ha raggiunto i 200 gol in Serie A. Di Natale non l’ho mai conosciuto personalmente, ma è un calciatore che non ti perdona l’errore in campo. Luca con la Samp ha fatto una partita incredibile, contiamo molto sulla sua prestazione. Calcio italiano in crisi, oppure loro troppo bravi? Gli attaccanti più forti durano più degli altri, come Altafini. Magari non c’è più la mobilità ma alcune abilità, come la scaltrezza e il fiuto del gol, si affinano col tempo. Complimenti ai Totti, ai Di Natale, ai Toni. La squadra sorpresa di questo campionato? Il Genoa. Il calciatore rivelazione? Okaka, sta facendo un campionato eccezionale. Tra i miei, invece, la rivelazione è Nico Lopez: può giocare vicino a Toni oppure più largo. Deve ancora crescere, non è ancora un calciatore con la C maiuscola, ma è un ragazzo di talento. Questi momenti difficili aiutano quelli come lui a crescere prendendosi più responsabilità. Chi vincerà lo scudetto? Mi piacerebbe l’Inter, ma dico Juve. Il Pallone d’Oro? Lo vincerà Cristiano Ronaldo, ancora una volta".
Ufficio Stampa
Udinese-Hellas Verona: numeri e curiosità
Postata il 13/12/2014 alle ore 13:30
Statistiche, numeri e curiosità della partita Udinese-Hellas Verona, 15a giornata del campionato Serie A TIM 2014-15 in programma domenica 14 dicembre (ore 15) allo stadio "Friuli" di Udine.
I NUMERI
Un solo precedente ufficiale tra i due allenatori: l’Inter di Stramaccioni si impose per 2-0 sull’Hellas Verona di Mandorlini, nella TIM Cup 2012-13.
Sono 27 i precedenti ufficiali tra le due squadre in Friuli con bilancio di 14 successi dell’Udinese, 8 pareggi e 5 vittorie gialloblù.
L’Hellas Verona non vince in campionato da 8 turni, ossia dal 4 ottobre scorso, 1-0 in casa sul Cagliari. Poi 3 pareggi e 5 sconfitte.
LE CURIOSITA'
In occasione di Udinese-Hellas Verona sono 7 i calciatori diffidati, 4 per l'Udinese e 3 per l'Hellas Verona. Si tratta di Allan, Badu, Bruno Fernandes e Pinzi per l'Udinese e di Alessandro Agostini, Gustavo Campanharo e Artur Ionita per i gialloblù. A questi va aggiunto lo squalificato Rafael Marquez.
Il Verona segna da 10 gare ufficiali di fila, per un totale di 12 gol. Ultimo digiuno in Roma-Verona 2-0 del 27 settembre scorso.
L’Udinese è una delle 2 squadre della Serie A 2014/15 che non ha ancora ricevuto rigori a favore, come il Chievo. I friulani sono anche il club più penalizzato, con 5 rigori subiti in 14 giornate.
Statistiche a cura di Football Data
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 11/12/2014 alle ore 17:50
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha effettuato riscaldamento, torelli, esercitazione tattiche e partita.
Ivan Martic ha effettuato lavoro differenziato sul campo, mentre Frederik Sorensen ha svolto palestra e differenziato sul campo. Terapie e palestra per Artur Ionita, cure fisioterapiche e lavoro in palestra per Mounir Obbadi. Jacopo Sala e Bosko Jankovic hanno effettuato cure fisioterapiche.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 12 dicembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato 13 dicembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 14 dicembre: Udinese-Hellas Verona (ore 15.00)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Che bello l'entusiasmo dei bambini gialloblù!
Postata il 10/12/2014 alle ore 19:50
La nostra forza è il sorriso dei bambini gialloblù.
Un bel segnale di entusiasmo per cominciare la sfida all'Udinese,
dopo la visita a Peschiera del Garda dei nostri Pulcini 2005-2006.
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 10/12/2014 alle ore 17:50
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha effettuato riscaldamento, torelli, lavoro atletico e partita.
Ivan Martic ha effettuato lavoro differenziato sul campo, mentre Frederik Sorensen ha svolto palestra e differenziato sul campo. Terapie e palestra per Artur Ionita, cure fisioterapiche e lavoro in palestra per Mounir Obbadi. Jacopo Sala e Bosko Jankovic hanno effettuato cure fisioterapiche.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 11 dicembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Venerdì 12 dicembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Sabato 13 dicembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 14 dicembre: Udinese-Hellas Verona (ore 15.00)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 09/12/2014 alle ore 18:45
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, è stata divisa in due gruppi: chi è sceso in campo contro la Sampdoria ha svolto lavoro defaticante in palestra, mentre chi non ha giocato ha effettuato riscaldamento, torelli e lavoro atletico.
Cure fisioterapiche per Mounir Obbadi, Ivan Martic, Artur Ionita, Antonio Luna, Jacopo Sala, Frederik Sorensen e Bosko Jankovic.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 10 dicembre: seduta pomeridiana (ore 15)
Giovedì 11 dicembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Venerdì 12 dicembre: seduta pomeridiana (ore 15) a porte chiuse
Sabato 13 dicembre: seduta mattutina (ore 11) a porte chiuse
Domenica 14 dicembre: Udinese-Hellas Verona (ore 15.00)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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CHAMPIONS LEAGUE: JUVE agli ottavi dopo lo 0 a 0 con l'ATLETICO MADRID... ROMA sciupona 'retrocessa' in Europa League, agli ottavi il CITY... 3 a 1 del BARÇA al PSG, promosse SHAKHTAR e SCHALKE 04
BASKET NBA:Gli SPURS battono i KNICS con un BELINELLI trascinatore! Ritorno alla vittoria per DENVER, 14° successo consecutivo per i WARRIORS. SAN ANTONIO perde con UTAH, PISTONS alla tredicesima sconfitta di fila!
SERIE A:PARMA penalizzato di un punto a causa del mancato pagamento IRPEF a fine 2013
Belinelli trascina gli Spurs e batte i Knicks.
Denver torna a vincere, Warriors 14 di fila
SAN ANTONIO - La miglior partita stagionale di Marco Belinelli trascina i San Antonio Spurs (16-6) al successo sui New York Knicks (4-20) per 109-95. Il 28enne bolognese firma una prestazione da 22 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi in 30 minuti di gioco.
Tra i campioni Nba in carica, privi delle stelle Tim Duncan, Tony Parker, Manu Ginobli e Kawhi Leonard, bene anche Danny Green e Boris Diaw che realizzano rispettivamente 13 e 12 punti. Per i derelitti Knicks, che devono rinunciare a Carmelo Anthony, JR Smith oltre che ad Andrea Bargnani, non bastano i 23 punti di Tim Hardaway jr.
Quattordicesima vittoria di fila per i Golden State Warriors (19-2) che superano 105-93 Houston (16-5) sul parquet amico della Oracle Arena. La squadra con il miglior record di tutta la Nba, sotto di tre lunghezze, sul 76-73, alla fine del terzo quarto, piazza un parziale di 32-17 nell'ultimo periodo grazie al solito contributo degli 'splash brothers' Stephen Curry (21 punti, 7 rimbalzi e 7 assist) e Klay Thompson (20 punti, 4 rimbalzi e 4 assit) oltre a un ottimo Harrison Barnes da 20 punti e 7 rimbalzi. Per i Rockets, che pagano le assenze di Dwight Howard e Terrence Jones, James Harden (34 punti e 8 rimbalzi) è troppo solo per evitare la sconfitta.
Dopo 4 ko consecutivi tornano a vincere i Denver Nuggets (10-12) che superano al Pepsi Center per 102-82 Miami (10-12). La franchigia del Colorado, che rinuncia a Danilo Gallinari per un problema al ginocchio destro, fa leva sulle prove di Arron Afflalo (16 punti) e Wilson Chandler (17 punti e 8 rimbalzi) e sulla ispirata regia di Ty Lawson (10 punti e 9 assist). La franchigia della Florida si arrende nonostante i 14 punti di Chris Bosh.
Roma, addio Champions: il Manchester City vince 2-0. Giallorossi in Europa League
di Francesco Balzani
ROMA – L’exploit non è riuscito. La Roma davanti agli occhi di Pallotta si piega ai colpi di Nasri e scende in Europa League a testa alta e con qualche rimpianto per le tante occasioni buttate davanti ad Hart e per il pareggio dell’andata.
«Per vincere una finale così equilibrata serve anche la fortuna – le parole di Garcia - E la fortuna stavolta ha scelto di stare dalla parte del Manchester. Il palo ha favorito loro e ha sfavorito noi. Il calcio si gioca anche su queste cose. Detto questo abbiamo buttato troppe occasioni nel primo quarto d’ora. Forse hanno più maturità ed esperienza in questi match. Non siamo stati attenti sul loro gol, non possiamo far calciare giocatori così e subire quel pressing a centrocampo. Impareremo e miglioreremo alcuni punti magari con giocatori più forti per raggiungere questi club. Al momento basti vedere il fatturato per capire che c’è ancora molta distanza. Per questa eliminazione non abbiamo alcun rimpianto. Certo se avessimo sbloccato la partita con Cholevas sarebbe stato diverso poi ci è mancato sostegno davanti».
Soprattutto nel primo tempo, infatti, la Roma a trazione anteriore (Pjanic, Ljajjc, Totti e Gervinho in campo) ha preso il campo a un City incerottato e orfano dei suoi top player (Kompany, Aguero e Tourè) andando vicina al vantaggio in almeno tre occasioni. Nella ripresa, mentre da Monaco arrivano buone notizie per la qualificazione agli ottavi, è subentrata un po’ di paura e puntuale è arrivata la doccia gelata di Nasri. A testa bassa la Roma ha provato comunque a ribaltare il risultato cogliendo prima un palo clamoroso con Manolas poi vedendosi ribattere sulla linea una conclusione di Destro.
A giochi finiti è arrivato il raddoppio di Zabaleta che ha fatto calare il sipario sulla Champions della Roma arrivata terza e ora attesa dai sedicesimi di Europa League. Dalla Sud sono arrivati comunque gli applausi per una squadra che si è giocata fino all’ultimo minuto la qualificazione.
«Vinceremo il tricolor», è stato il messaggio dei tifosi a Totti e compagni. Già da domenica, di nuovo a Genova, come dopo la batosta col Bayern Monaco.
«Il vero obiettivo resta quello di fare una grande campionato - ha concluso Garcia - mi aspetto già col Genoa una grande risposta. Mettiamo da parte la delusione». Si gode il secondo passaggio agli ottavi della sua storia il City. «Nonostante le tante assenze siamo riusciti a vincere su un campo difficile e contro una grande squadra. Ci meritiamo la qualificazione, ci abbiamo sempre creduto anche quando eravamo ultimi».
Champions, il Barcellona batte il Psg.
Passano Schalke 04 e Shakhtar
BARCELLONA - Nella serata in cui la Roma dice addio alla Champions, trovano la qualificazione City, Schalke e Shakhtar. Il Barcellona vince la super sfida con il Psg, mentre si confermano inarrestabili il Chelsea di Mourinho e il Bayern di Guardiola.
GRUPPO E
ROMA-MANCHESTER CITY 0-2
BAYERN MONACO-CSKA MOSCA 3-0
Bayern Monaco-CSKA Mosca 3-0 in un incontro della sesta giornata di Champions League (gruppo E). Reti: nel pt 18' Mueller (rig.); nel st 39' Rode, 45' Goetze
GRUPPO F
BARCELLONA-PARIS SG 3-1
Barcellona-Paris Saint Germain 3-1 in un incontro della sesta giornata di Champions League (gruppo F). Reti: nel pt 15' Ibrahimovic (P), 19' Messi (B), 42' Neymar (B); nel st 32' Suarez (B).
AJAX-APOEL NICOSIA 4-0
Ajax-Apoel Nicosia 4-0 in un incontro della sesta giornata di Champions League (gruppo F). Reti: nel pt 46' Schoene (rig.); nel st 5' Schoene, 8' Klaassen, 29' Milik.
GRUPPO G
CHELSEA-SPORTING LISBONA 3-1
Chelsea-Sporting Lisbona 3-1 in un incontro della sesta giornata di Champions League (gruppo G). Reti: nel pt 8' Fabregas (C., rig.), 16' Schurrle (C); nel st 5' Silva (S), 11' Mikel (C).
MARIBOR-SCHALKE 0-1
Maribor-Schalke 0-1 in un incontro della sesta giornata di Champions League (gruppo G). Reti: nel st 17' Meyer.
GRUPPO H
ATHLETIC BILBAO-BATE BORISOV 2-0
Athletic Bilbao-Bate Borisov 2-0 in un incontro della sesta giornata di Champions League (gruppo H). Reti: nel st 2' San Josè, 43' Susaeta.
PORTO-SHAKHTAR DONETSK 1-1
Porto-Shakhtar Donetsk 1-1 in un incontro della sesta giornata di Champions League (gruppo H). Reti: nel st 5' Stepanenko (S), 42' Aboubakar (P).
Belinelli non basta, Spurs perdono con Utah.
Datome in panchina, per Detroit 13 ko in fila
SALT LAKE CITY - San Antonio risveglia Utah e finisce al tappeto. Gli Spurs, costretti a fare ancora a meno dell'infortunato Tony Parker, incassano a Salt Lake City una sconfitta per 100-96 contro i Jazz che non vincevano da ben nove partite. Il riscatto di Utah (6-16) è firmato da Derrick Favors con 21 punti e Gordon Hayward con 20 punti.
Agli Spurs non basta la performance di Tim Duncan, autore di 23 punti e 14 rimbalzi, per evitare il k.o. Buono l'impatto sul match dell'azzurro Marco Belinelli, che mette a referto 13 punti (5/7 da due, 0/2 da tre e 3/5 ai liberi) e 4 rimbalzi in 23 minuti dopo essere partito dalla panchina. La partita finisce con Ettore Messina di nuovo al timone degli Spurs dopo l'espulsione per proteste di coach Gregg Popovich nel terzo quarto, ma stavolta è una serata amara anche per il tecnico italiano.
Se la passa anche peggio l'altro azzurro Gigi Datome, ancora spettatore nella sconfitta per 98-86 di Detroit contro Portland, la tredicesima di fila per i derelitti Pistons (3-19). I Trail Blazers (17-4) festeggiano invece il settimo successo consecutivo griffato da LaMarcus Aldridge con 23 punti e 11 rimbalzi.
Continua il momento positivo di Cleveland, che batte in rimonta Toronto per 105-101 centrando l'ottava vittoria di fila. Il leader dei Cavs (13-7) è il solito LeBron James, autore di 35 punti (10/16, 2/5, 9/9 tl) di cui 10 nell'ultimo quarto e con la tripla del definitivo sorpasso a 48« dalla fine. I Raptors (16-6), leader ad Est, vanno al tappeto nonostante le doppie doppie di Jonas Valanciunas (18 punti e 15 rimbalzi) e Kyle Lowry (16 punti e 14 assist).
Vincono i Los Angeles Lakers (6-16) contro Sacramento (11-11) per 98-95 con 32 punti di Kobe Bryant e i Memphis Grizzlies (17-4) contro Dallas (16-7) per 114-105 con un super Marc Gasol, autore di 30 punti e 6 assist.
Finiscono al tappeto per la nona volta consecutiva i New York Knicks, sconfitti da New Orleans per 104-93. Il team della 'Grande Mela' (4-19) non capitalizza il season-high da 26 punti di Amare Stoudemire. I Pelicans (10-10) sfruttano invece i 27 punti di Tyreke Evans e la doppia doppia di Omer Asik (16 punti e 14 rimbalzi).
La Juve passa agli ottavi di Champions: con l'Atletico Madrid basta lo 0-0
di Timothy Ormezzano
TORINO - Battere l’Atletico Madrid con due gol di scarto era una specie di utopia. La Juve si accontenta dello 0-0 - un risultato tondo come un biscotto, anzi due - e si gode l’accesso agli ottavi di Champions da seconda di un gruppo A vinto dai Colchoneros. Il passaggio del turno vale circa 6 milioni, che si aggiungono ai 44 già incassati tra premi, biglietteria e diritti televisivi.
IL RESOCONTO DELLA PARTITA
Il sorteggio di lunedì rischia però di essere molto rognoso: alle teste di serie Real, Bayern, Chelsea, Porto, Borussia e Monaco oggi si aggiungerà una tra Psg e Barcellona. «Se vuoi arrivare in fondo, prima o poi tocca affrontare le squadre forti», filosofeggia Buffon. «Possiamo andare molto lontano, ma dobbiamo dare più: serve il 120%», sprona Pogba.
«Ad eccezione delle due spagnole, del Bayern e del Chelsea, che sono un gradino sopra a tutti, possiamo giocarcela con chiunque», sostiene Allegri che all’ultimo rimpiazza Marchisio (febbre a 39) con Pereyra, mentre Simeone preferisce Mario Suarez all’ex bianconero Tiago. Il tecnico bianconero puntualizza: «Grazie ai giocatori per questa gioia: ma non si poteva rischiare troppo».
Partita difficile, scorbutica e poco emozionante. I boati più grandi dello Stadium sono per i gol del Malmoe, che alla fine cede 4-2 in casa dell’Olympiacos. Il primo tempo, ai punti, è dell’Atletico. Più pericoloso, più esperto, più tutto. Buffon, il migliore dei suoi, arpiona un tiro ravvicinato di Koke, mentre Llorente manca la zampata sotto misura. La Juve detta i tempi del gioco ma non trova mai l’ultimo passaggio: Pirlo e Tevez giocano venti metri più indietro del solito, Pogba non lascia il segno. Poco calcio, tanti calci e Vidal che rischia la seconda ammonizione al 41'.
La ripresa è invece dei bianconeri, che alzano i giri del loro motore. Pogba (due volte) e Vidal spaventano Moya. «Nel secondo tempo abbiamo cercato di vincere senza però rischiare di perdere», sintentizza Allegri. I Colchoneros si rintanano nella propria metà campo e sugli spalti, mentre una parte dei tifosi fischia lo spettacolo poco esaltante, si diffonde un profumino di alta pasticceria. Stranamente nessun cambio nei 90’. In spagnolo il biscotto calcistico si diceamano. Farsi del male, in fondo, non conveniva davvero a nessuno.
IL TABELLINO
Juventus (4-3-1-2): Buffon 7.5, Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Chiellini 6.5, Evra 5.5, Vidal 5.5, Pirlo 5.5, Pogba 6, Pereyra 5.5, Llorente 5.5, Tevez 6. (30 Storari 5 Ogbonna 7 Pepe 9 Morata 12 Giovinco 20 Padoin 38 Mattiello).All.: Allegri 6.
Atletico Madrid (4-4-2): Moya 6, Juanfran 6, Gimenez6.5, Godin 6.5, Siqueira 6, Arda Turan 6, Mario Suarez 6.5, Gabi 6.5, Koke 6, Mandzukic 5,5, Raul Garcia 6. (13 Oblak, 5 Tiago 7 Griezmann 17 Niguez 18 Gamez 21 Rodriguez 22 Cerci).All.: Simeone 6.
Arbitro: Collum (Scozia) 6.5. Angoli: 6-3 per la Juventus. Recupero: 0' e 1'. Ammoniti: Vidal, Mario Suarez e Siqueira per gioco scorretto. Note: spettatori 39.219 , incasso 2.502.952.
Parma penalizzato: -1 punto in classifica per il mancato pagamento Irpef a fine 2013
PARMA - Un punto di penalizzazione al Parma per il mancato pagamento dell'Irpef a fine 2013.
È questa, apprende l'Ansa, la sentenza del Tribunale Federale Nazionale della FIGC, per le irregolarità amministrative della società emiliana attualmente ultima in classifica in serie A. Inibiti per due mesi il presidente Ghirardi e il dg Leonardi.
FONTE: Leggo.it