CESENA 1-1 VERONA: Mister MANDORLINI con delle scelte piuttosto discutibili schiera un HELLAS abulico e svogliato, naturale lo svantaggio che ne consegue e le difficoltà messe in mostra anche stasera dagli scaligeri sul campo di una diretta concorrente peraltro decimata dagli infortuni... E' un periodo così e Domenica contro l'INTER è vietato sperare!
Serata freddina al 'Manuzzi' di Cesena dove mister BISOLI, praticamente senza punteros dovrà schierare gioco forza il 3-5-1-1 formato da AGLIARDI fra i pali, VOLTA, LUCCHINI e CAPELLI nel reparto arretrato, RENZETTI, CASCIONE, DE FEUDIS, CARBONERO e GIORGI nel folto centrocampo (chiaro l'intento della squadra bianconera di difendersi per ripartire in contropiede) e DEFREL sulla trequarti a sostegno dell'unica punta ALMEIDA ancora convalescente. MANDORLINI attua un mini turn-over dando respiro ad AGOSTINI e TONI e schiera l'HELLAS col 4-3-3 formato da RAFAEL tra i pali, MORAS e MÁRQUEZ al centro della difesa con SORENSEN terzino destro e BRIVIO dalla parte opposta.
In mediana recupera l'inamovibile TACHTSIDIS che agirà tra HALLFREDSSON a sinistra e IONITA a destra (CAMPANHARO e OBBADI partiranno dunque dalla panchina e magari entrare a seconda dell'evolversi della gara) mentre nel reparto offensivo, CHRISTODOULOPOULOS e Luca che si aspettavano di giocare dovranno pazientare da bordo campo e guardare il tridente formato da sinistra a destra da GOMEZ TALEB, NENÊ e LÓPEZ...
Qualche preoccupazione sul fronte dell'ordine pubblico a causa di vecchie ruggini tra le tifoserie ma per il momento fortunatamente non si registrano incidenti anche se il CASMS ha indicato il match come a rischio.
Prima della gara lo sfortunato MARILUNGO, tornerà solo nel 2015 a causa di un brutto infortunio, è stato accolto in campo da tecnico e compagni che indossavano tutti la sua maglia: Bello l'applauso di incoraggiamento del pubblico di casa; in tribuna ospiti d'onore anche i tecnici romagnoli SACCHI e ZACCHERONI.
LA GARA
Al 3° minuto c'è subito una pericolosa esitazione di MORAS che, respingendo un cross invitante di DEFREL da sinistra, trova involontariamente l'inserimento di DE FEUDIS che fortunatamente spara alto!
Il VERONA parte comunque convinto e per una decina di minuti circa sembra voler aggredire gli avversari (come nelle intenzioni del mister nell'intervista pre-gara) ma le giocate sono prevedibili e, dato che fra gli scaligeri mancano come il pane i giocatori capaci di giocare palla a terra, si cerca spesso NENÊ sopratutto con cross da sinistra ad opera di HALLFREDSSON o BRIVIO, però il brasiliano non ha la fisicità di TONI e ha quindi gioco facile la retroguardia romagnola nel neutralizzare le palle gialloblù...
Al 15° è CASCIONE a provarci dai 20 metri, RAFAEL non trattiene e per poco ALMEIDA non ne approfitta... Sei minuti dopo ecco il vantaggio dei padroni di casa: È ancora il play CASCIONE a verticalizzare per l'attaccante portoghese che scatta sul filo dell fuorigioco vanamente inseguito da MORAS e tutta la difesa gialloblù che cade nel tranello, sponda dell'attaccante per l'accorrente DEFREL incredibilmente lasciato solo e tiro del francese che brucia il portiere veronese sul secondo palo!
L'HELLAS appare abulico e monotematico con quei soliti cross che cadono nel nulla se non al 30° quando finalmente NENÊ sembra trovare la girata giusta di testa: Bel gesto tecnico ma la palla esce di molto sulla sinistra di AGLIARDI e quello rimarrà l'unico tentativo nel primo tempo per la squadra di MANDORLINI.
Al 44° ALMEIDA cerca DEFREL con un trversone che taglia tutto il campo in larghezza ma fortunatamente DEFREL non aggancia e dopo 3 minuti di recupero il signor Calvarese di Teramo manda tutti negli spogliatoi
Cesena 1-1 Verona gli highlights
Riparte la gara col VERONA alla ricerca del pari che potrebbe arrivare al 7° e invece NENÊ scialaqua tutto: TACHTSIDIS su punizione pennella un cross perfetto sulla testa del brasiliano che davvero malamente, a non più di un metro dalla porta, la passa ad AGLIARDI!
Seguono due tiri da fuori da dimenticare ad opera di Panagitis e BRIVIO poi, al 18°, via al valzer delle sostituzioni con OBBADI che da il cambio ad uno scialbo IONITA, CHRISTODOULOPOULOS che entra al posto di LÓPEZ (anche lui sottotono oggi) e, per il CESENA, LUCCHINI fa spazio a KRAJNC; ma l'HELLAS ancora stenta così il mister butta nella mischia anche TONI che entra al posto di HALLFREDSSON: Gli scaligeri mettono gli avversari alle strette e, approfittando anche di un crollo atletico verticale dei padroni di casa, comandano le operazioni in campo (pure rimanendo in inferiorità numerica dopo l'infortunio al ginocchio occorso a SORENSEN).
Al 32° ecco il pari dell'HELLAS: Lancio profondo di TACHTSIDIS verso il piccolo GOMEZ che ancora una volta, d'astuzia, serve il pallonetto di testa (specialità della casa) ad anticipare i difensori e scavalcare il portiere: Bellissimo!
I minuti passano ma i gialloblù mantengono l'iniziativa fino al 43° quando il CESENA si ricorda di avere l'uomo in più e si catapulta avanti con la forza della disperazione sfiorando il vantaggio al 45° quando il neoentrato DJURIC si divora l'impossibile ad un metro da RAFAEL e due minuti più tardi quando è CASCIONE che incornando di testa un corner del compagno trova la respinta miracolosa del guardiapali scaligero che salva il risultato!
Al 48° il signor Calvarese decide che può bastare e sancisce il pareggio...
LE IMPRESSIONI I m'ha fato cavar el cor così soleva dirmi mio padre quando il VERONA faceva pena, ed espressione più precisa di questa davvero non ho potuto trovare per la squadra gialloblù che ha giocato per soli 10 minuti riuscendo fortunosamente ad uscire indenne dal 'Manuzzi Orogel Stadium' di Cesena.
Intendiamoci, finchè va bene è tutto grasso che cola, ma ormai i regali agli avversari stanno diventando una costante e la difficoltà a trovare un gioco meno piatto da parte della squadra scaligera pure, se a questo aggiungiamo la scarsa vena dei soli che riescono a far cambiare passo alla squadra con un po' di creatività (leggi HALLFREDSSON e LÓPEZ) il triste quadro è completo...
Domenica però l'HELLAS è atteso al 'Meazza' da un INTER che, avendo perso (male) a Parma, ha un unico risultato se vuole salvare la panchina a mister MAZZARRI: Con le premesse delle ultime gare si addensano neri nuvoloni sul futuro più prossimo dei gialloblù, che Cangrande ci aiuti!
I VOTI
- RAFAEL: Inattivo per tutta la gara, guadagna la pagnotta (e anche qualcosa in più) con quel balzo felino che nega il 2 a 1 ai padroni di casa a tempo quasi scaduto! Incolpevole sul gol subito, voto 7
- SORENSEN: Fa quel che può da esterno (e quel che può non è purtroppo sufficiente), nullo sui cross nelle rare volte in cui trova il fondo esce a un quarto d'ora dalla fine lasciando i compagni in inferiorità numerica... Voto 5
- MORAS: Dopo 3 minuti rischia la frittata, al 21° la commette ('ben' assitito dai compagni di reparto) e dopo aver subito un tunnel dallo sgusciante DEFREL costringe Emil ad un fallo che poteva costare la seconda ammonizione! Con tutta la stima che ho per il difensore greco, dopo il liscio della gara contro la LAZIO non posso dargli più di un 4,5... Brutto periodo per Vangelis!
- MÁRQUEZ:
- BRIVIO: Forse la miglior partita da quando è a Verona (non fosse per quel movimento ritardato in occasione del vantaggio del CESENA), chiude quasi sempre bene, non si fa prendere dal panico quando la palla scotta e quando serve imposta con appoggi e lanci da vero playmaker... Voto 6,5
- IONITA: Un fantasma ma a sua discolpa c'è anche da dire che tutti (eccetto MANDORLINI) hanno capito che il ragazzo mancino schierato sul centrodestra si trova come un pesce fuor d'acqua! Mezzo voto in più perchè canta e porta la croce, voto 5,5 (al 64° gli subentra OBBADI che si mette in luce per dinamicità e niente altro: ingiudicabile)
- TACHTSIDIS: Stanco, acciaccato e poco lucido fa i soliti errori ma fornisce due palle profonde che sono una meraviglia... Diamogli fiducia! Voto 6 stiracchiatissimo
- HALLFREDSSON: Giornata storta per l'islandese che mai ha la forza per imporre una delle sue leggendarie incursioni palla al piede, forse è stanco ma anche così è già il migliore in mezzo al campo, voto 6 (al 70° gli subentra TONI, è una mossa che nel football americano chiamano Hail Mary quando non si sa più che pesci pigliare e Luca non fa altro che spaventare gli avversari col solo nome... Non ha tempo per fare nulla ed è pure imbronciato perchè non ha giocato, ingiudicabile)
- LÓPEZ: Di lui ricordiamo un paio di vacui dribbling in 64 minuti, un po' poco... Voto 5 (al 64° gli subentra CHRISTODOULOPOULOS che forse avrà toccato un paio di palloni in tutto! Emarginato e... Ingiudicabile)
- NENÊ: È davvero dificile capire come ha fatto fin'ora a giocare da punta centrale... Fisico non ne ha, opportunismo neppure e si mangia un'occasione-gol favorevolissima ma lo stesso viene davanti a SAVIOLA nelle gerarchie del mister; meglio da esterno all'ingresso di TONI ma la sufficienza è ancora un miraggio! Voto 5
- GOMEZ TALEB: Copia e incolla la valutazione fatta per el conejito con la differenza che Juani i dribbling nemmeno li prova però tira fuori dal cilindro quel pallonetto di testa perfetta sintesi di astuzia e fiuto del gol, come si fa ad assegnarli meno di 6,5?
- MANDORLINI: Fa riposare TONI ed è cosa buona e giusta data l'età di Luca e le partite ravvicinate che questo campionato spezzatino impone ma se SAVIOLA non gioca nemmeno in queste occasioni (ed è per giunta sopravanzato da un NENE inguardabile) si capisce chiaramente che molte domande scomode non possono non nascere anche fra i sostenitori più irriducibili del mister che poi nemmeno sotto tortura rinuncia ad un TACHTSIDIS in evidente difficoltà fisica! E come interno destro di centrocampo perchè più IONITA di CAMPANHARO? Domande inutili alle quali non v'è risposta: Finchè va bene è giusto così (ma il voto è un 5 scarso).
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Gregoire DEFREL autore del vantaggio cesenate «Sono felice per il gol, questa era la prima partita che giocavo con Almeida là davanti e con lui mi sono trovato molto bene. Finora mi ero allenato poco per via di tanti problemi fisici che ho avuto. Praticamente non ho mai fatto una settimana intera di allenamenti, ora però mi sento bene e allenandomi sempre di più conto di poter risolvere i miei problemi. La partita? Abbiamo fatto un bel primo tempo poi però siamo calati arretrando troppo il baricentro. Dobbiamo lavorare molto ancora sotto questo aspetto. Sono contento per Almeida e Carbonero, li ho visti bene anche a livello fisico e daranno il loro apporto alla squadra» TuttoMercatoWeb.com
NENÊ «Usciamo da questa partita molto soddisfatti della nostra prestazione perchè abbiamo ribaltato una sfida che rischiavamo di perdere e per di più giocando in dieci, siamo stati davvero bravi. Avremmo potuto vincere se non sbagliavo quel gol di testa. Purtroppo abbiamo pareggiato, ma dobbiamo guardare avanti. L’atteggiamento è quello giusto, dobbiamo affrontare ogni partita come abbiamo fatto contro il Cesena. Le partite come queste sono le più difficili perchè il Cesena è una squadra obbligata a vincere, è normale incontrare difficoltà. Giocare su un campo d’erba è un’altra cosa, il campo sintetico ci ha dato qualche difficoltà nel controllo della palla, però abbiamo fatto bene. Il fallo su Gomez? Da come l’ho visto io era calcio di rigore. L’arbitro purtroppo non ha fischiato fallo e va bene lo stesso. Noi dobbiamo alzare la testa e continuare il nostro cammino. Il problema gol del Verona? Non credo che esista, ci sono soltanto occasioni sbagliate. Partite come queste sono importantissime, non dobbiamo permetterci il lusso di commettere errori. Giocare con Inter sarà molto difficile, dobbiamo stare concentrate e fare la nostra partita. Non credo ci siano sfide facili nel campionato italiano, tutte le squadre sono molto forti» HellasVerona.it
Mounir OBBADI «Usciamo da questa partita molto soddisfatti della nostra prestazione perchè abbiamo ribaltato una sfida che rischiavamo di perdere e per di più giocando in dieci, siamo stati davvero bravi. Avremmo potuto vincere se non sbagliavo quel gol di testa. Purtroppo abbiamo pareggiato, ma dobbiamo guardare avanti. L’atteggiamento è quello giusto, dobbiamo affrontare ogni partita come abbiamo fatto contro il Cesena. Le partite come queste sono le più difficili perchè il Cesena è una squadra obbligata a vincere, è normale incontrare difficoltà. Giocare su un campo d’erba è un’altra cosa, il campo sintetico ci ha dato qualche difficoltà nel controllo della palla, però abbiamo fatto bene. Il fallo su Gomez? Da come l’ho visto io era calcio di rigore. L’arbitro purtroppo non ha fischiato fallo e va bene lo stesso. Noi dobbiamo alzare la testa e continuare il nostro cammino. Il problema gol del Verona? Non credo che esista, ci sono soltanto occasioni sbagliate. Partite come queste sono importantissime, non dobbiamo permetterci il lusso di commettere errori. Giocare con Inter sarà molto difficile, dobbiamo stare concentrate e fare la nostra partita. Non credo ci siano sfide facili nel campionato italiano, tutte le squadre sono molto forti» HellasVerona.it
Obbadi
Mandorlini
Nenè
Mister BISOLI tecnico del CESENA «Non è facile giocare 90 minuti come i primi 45. Grandi pericoli oggi non li abbiamo corsi, ma per portare a casa il risultato bisogna essere più cinici. Provo dispiacere nel non aver vinto perché quando fai queste partite devi vincere per forza, la serie A è in un livello in cui non devi mai sbagliare. Almeida è stato strepitoso e Carbonero ha fatto 70 minuti ad alto livello. Sono aggiunte a una squadra che è rimasta sostanzialmente la stessa rispetto a un anno fa e che è protagonista di un processo di crescita. Siamo in linea con quello che ci aspettavamo. Lotteremo con altre 7-8 squadre ma se continueremo con questo spirito a maggio i ragazzi saranno felici nell'aver ottenuto la salvezza» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI «Non abbiamo avuto un approccio sbagliato perché sapevamo di dover fare noi la gara. Purtroppo abbiamo subito un gol evitabile e pagato a livello psicologico per un certo frangente. Poi siamo cresciuti e si è visto nella ripresa quando c'è stata una reazione. Sono contento dei miei giocatori e credo che il pareggio sia meritato anche per come è arrivato. Il nostro problema, se così si può dire, è che troppo spesso passiamo in svantaggio perché noi la via della rete la troviamo sempre anche se non segniamo molto. Nenè? Ha fatto la partita che doveva fare, è un giocatore che si sacrifica e lotta sempre. Ho risparmiato Toni perché non è più un giovanotto, ma è tranquillo perché gioca il 99% delle gare. A San Siro rientrerà e spero che trovi la via della rete su azione» TuttoMercatoWeb.com
Così Juani GOMEZ TALEB autore del pareggio scaligero «Dobbiamo cercare di prendere meno gol e fare più punti. Abbiamo cambiato tanto ma stiamo facendo bene. Venivamo da due brutte sconfitte ma abbiamo reagito, abbiamo avuto tre partite difficili questa settimana ma abbiamo fatto un po' di punti per muovere la classifica» CalcioNews24.com
Il NAPOLI sorprende la ROMA col Pipita HIGUAIN al terzo minuto poi sfiora il raddoppio con azioni gol e legni clamorosi andando ancora a segno nel secondo tempo; ne approfitta appieno la JUVE che ad Empoli soffre ma la spunta nel secondo tempo grazie al calcio di punizione di PIRLO e alla rete di Alvaro MORATA.
Si risolleva il PARMA che batte l'INTER per 2 a 0 e mette in grossi guai mister MAZZARRI...
Emergenza difesa per la SAMP senza centrali ma evidentemente questo è periodo in cui gira tutto bene per i blucerchiati e Sinisa 'sgambetta' la FIORENTINA: 3 a 1 il finale! Non da meno il GENOA che con una gara magistrale al 'Friuli' batte i padroni di casa per 4 a 2 e sogna l'Europa...
Brutto scivolone interno per il MILAN che cede per 2 a 0 al sorprendente PALERMO di IACHINI.
MERCATO: Un'indiscrezione di Panorama riporta il VERONA interessato al difensore colombiano classe '96 Andrès TELLO, il diesse SOGLIANO avrebbe dato mandato all'osservatore Fausto SOMELLA per prendere contatti con l'ENVIGADO squadra proprietaria del cartellino
FORMULA 1: In USA trionfa HAMILTON ma l'altra MERCEDES di ROSBERG parita in Pole Position è lì... Terzo posto per RICCIARDO, lontano la FERRARI di ALONSO solo sesta
CALCIO CINA: Terzo scudetto consecutivo per mister LIPPI Ma ora lascio - dice - Sono troppo vecchio per allenare... al suo posto siederà Fabio CANNAVARO
Cesena-Verona 1-1: segna Defrel, poi Juanito risolleva l'Hellas in dieci
Il Cesena interrompe la serie negativa dopo due sconfitte consecutive. Il Verona riacciuffa in dieci uomini una partita che si era messa male e porta a casa il secondo pareggio consecutivo in rimonta, dopo quello contro la Lazio. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, il pareggio del Manuzzi accontenta tutte e due le squadre.
Per la gara numero 800 in serie A dell'Hellas, Mandorlini sceglie di lasciare Toni in panchina, lanciando Nené al centro dell'attacco gialloblù. Il primo tempo è abbastanza noioso e il Cesena, spinto da un ottimo Defrel, appare più pericoloso. Non è un caso che sia proprio il francese a regalare il vantaggio alla squadra di Bisoli. Al 21' lancio lungo di Cascione per Hugo Almeida, torsione del portoghese di testa a confezionare un assist per Defrel: stop e conclusione di sinistro del francese che fulmina Rafael.
Nella ripresa il Verona parte meglio e sfiora subito il gol con Nenè. La pressione scaligera è costante ma non crea palle gol clamorose. Passata la mezz'ora della ripresa, i gialloblu restano anche in dieci: Sorensen si fa male dopo che Mandorlini ha già esaurito i tre cambi. Quando la vittoria del Cesena sembra a un passo, arriva il pareggio: al 32' Tachtsidis s'inventa un lancio di cinquantametri e trova la testa di Juanito Gomez che batte Agliardi. Nel finale il Cesena invade l'area del Verona e avrebbe anche la palla della vittoria ma Djuric spreca malamente, colpendo di testa debolmente a due passi da Rafael. Finisce 1-1 e tutti - forse - contenti.
FONTE: Sport.IlMessaggero.it
Cesena-Verona 1-1: Defrel illude i romagnoli, Gomez firma il pari Partita scialba al Dino Manuzzi: pareggio giusto che non smuove la classifica per entrambe le squadre
>Finisce uno a uno tra Cesena e Verona: un risultato che non serve a nessuna delle due squadre, alle quali la vittoria manca ormai da molto tempo. Il Cesena, con questo punto, aggancia l’Empoli al terzultimo posto, staccando di una lunghezza il Parma, mentre il Verona resta a centro-classifica, raggiungendo a pari punti la Fiorentina. Spettacolo che allo Stadio Dino Manuzzi, ribattezzato quest’anno Orogel Stadium, ha latitato: meglio il Cesena nella prima frazione di gioco, ospiti più intraprendenti nella ripresa. Ma a mancare del tutto sono stato le occasioni degne di questo nome. Quasi inattivi i portieri, quanto incolpevoli sui gol. E’ lo specchio di un posticipo che ha deluso tutti, compresi i tifosi del Cesena e del Verona sugli spalti, unici “eroi” della serata a sfidare una serata fredda sugli spalti quanto scialba in campo.
Primi venti minuti di studio da una parte e dall’altra, poi al ventitreesimo i padroni di casa passano in vantaggio: Hugo Almeida, preferito da Bisoli dal primo minuto al posto di Djuric, serve perfettamente Defrel che lascia partire un tiro perfetto sul quale Rafael non può nulla. Verona un po’ tramortito dal vantaggio: ma il Cesena non ne approfitta. Si fa male, anzi, Renzetti nelle fila romagnola, e così Bisoli è costretto a fare il primo cambio lanciando in campo Mazzotta. Nella ripresa, Mandorlini che a sorpresa non aveva schierato Toni dal primo minuto, rinuncia ad inserirlo: la manovra veronese, già lenta ed impacciata, continua a non trovare spazi. L’unico lampo arriva al 55′ quando Tachtsidis mette al centro per Nené che di testa, completamente dimenticato dalla difesa romagnola, non riesce ad imprimere forza e direzione al pallone: Agliardi para facilmente. Entra finalmente Toni, e la manovra veronese ne guadagna in termini di fisicità: al 77′ arriva il sospirato pareggio veronese, grazie a Juanito Gomez, che gira in rete di testa su assist al bacio ancora di Tachtsidis. Nel finale, il Verona resta anche in dieci dopo che Sorensen si infortunia: Mandorlini aveva già terminato i cambi. In pieno recupero, ci prova Cascione, ma Rafael si supera e blinda il risultato. Finisce così, con un pareggio, il primo dei due posticipi del lunedì della decima giornata della Serie A TIM 2014/2015.
FONTE: Calcio.FanPage.it
PAGELLE PAGELLE - Cesena-Hellas Verona 1-1: Almeida e Tachtisidis sugli scudi, Marquez bocciato!
Le pagelle del match del Manuzzi
03.11.2014 20:44 di Carlo Tagliagambe Twitter: @CTagliagambe
CESENA-HELLAS VERONA 1-1
[Defrel (C), Gomez (HV)]
CESENA (3-5-2)
Agliardi: quasi mai impegnato veramente, ma sul gol subito valuta male la traiettoria. Voto 5
Lucchini: tiene bene la posizione per tutto il primo tempo, se si eccettua lo stacco di testa di Nenè che lo sovrasta, senza però conseguenze sul risultato. Voto 6
dal 65' Krajnc: si fa anticipare di testa da Gomez in occasione del pari scaligero. Voto 5
Volta: Toni non gioca dall'inizio e questa scelta di Mandorlini gli semplica non poco le cose. Ciò detto, si mostra sicuro e puntuale nel comandare la difesa. Voto 6
Capelli: non molla un centimetro agli avversari giocando spesso d'anticipo. Voto 6
Giorgi: aggredosce bene la fascia destra, alternando bene le due fasi di gioco. Voto 6
Carbonero: tanta corsa (e una buona prestanza fisica) al servizio della squadra, ma potrebbe rischiare qualche inserimento in più quando la squadra è in possesso palla. Voto 5,5
Cascione: fa legna in mezzo al campo. Voto 6
De Feudis: unisce quantità e qualità nel primo tempo, ma cala nel finale.Voto 6
Renzetti: spinge con insistenza e continuità sulla sinistra, prima di lasciare per infortunio. Voto 6
dal 36' Mazzotta: spinge davvero poco e non è perfetto sulla diagonale in occasione del pari gialloblù. Voto 5
Hugo Almeida: sale in cielo e offre di testa l'assist per il vantaggio cesenate a firma di Defrel. Poi si dimostra preziosissimo per l'economia della squadra con una serie di giocate che liberano i compagni e sviluppano la manovra offensiva bianconera. A vederlo stasera sembra di un'altra categoria. Voto 7
Defrel: chirurgico nel mettere a sedere Marquez e incrociare di sinistro per l'1-0 dei suoi. Quindi gioca tra le linee e innesca, con il suo mancino vellutato, il compagno di reparto Almeida e gli esterni offensivi. Voto 6,5
dall'82' Djuric: entra e si mangia un'occasione clamorosa nel finale, che costa la vittoria ai suoi. Voto 4,5
All. Bisoli: Cesena convincente nella prima ora di gioco, quando esprime un bel calcio e trova il meritato vantaggio. Negativo, invece, il finale di gara, quando i bianconeri sembrano non averne più e non sfruttano la superiorità numerica per l'uscita dal campo di Sorensen. Voto 6
HELLAS VERONA (4-3-3)
Rafael: non ha colpe particolari sul gol subito ed è provvidenziale nel finale su Cascione. Voto 6,5
Sorensen: tra i meno colpevoli della difesa scaligera, difende con ordine e tiene a bada Renzetti. Voto 6
Marquez: completamente in bambola in occasione del gol di Defrel, quando prima si perde Almeida e poi si fa scherzare dal francese Defrel che lo mette addirittura a sedere, regalandogli un'altra figuraccia in diretta tv. Voto 4,5
Moras: anche lui non irreprensibile nei movimenti che portano al gol del Cesena e incerto anche in altre occasioni. Voto 5
Brivio: soffre dalla sua parte l'intraprendenza degli esterni avversari. Voto 5,5
Hallfredsson: tanti errori in fase di costruzione di gioco e di impostazione. Voto 5
dal 70' Toni: entra nel finale e aiuta la squadra a salire. Voto 6
Tachtsidis: in difficoltà ad inizio gara, pesca il jolly con lo spendido lancio telecomandato sulla testa di Gomez che vale un pareggio preziosissimo. Cresce vistosamente nel finale. Voto 6,5
Ionita: un po' irruento negli interventi e poco incisivo negli inserimenti. Voto 5
dal 64' Obbadi: si propone spesso in fase di costruzione e aumenta la qualità della squadra. Voto 6
Lopez: si vede davvero poco e non riesce a dare velocità alla manovra scaligera. Voto 5
dal 64' Christodoulopoulos: tanta corsa e giocate di qualità al servizio della squadra. Voto 6
Nenè: non è Toni e si vede (soprattutto a livello di carisma); fa quello che può e si fa notare per un terzo tempo con cui anticipa Lucchini senza però trovare la porta. Voto 5,5
Gomez: partita difficile nel primo tempo, nella ripresa trova un gol che coniuga cinismo e astuzia, superando Agliardi con un bel pallonetto di testa che vale il pari. Voto 6
All. Mandorlini: il suo Verona non molla mai, nemmeno quando le situazioni sembrano mettersi male. E questo è il suo più grande pregio. Però non vince da troppo tempo, ed è spesso costretto a rimontare lo svantaggio per aver regalato un tempo agli avversari. Proprio come oggi. Voto 5,5
FONTE: IlCatenaccio.es
21:50 | lunedì 03 novembre 2014 Hellas Verona, blitz in Colombia per un talento
La società veneta alla caccia di nuovi talenti
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA TELLO – Mentre si riflette sul pareggio con il Cesena, ci si guarda intorno sul mercato in casa Hellas Verona. Stando a quanto riportato da Panorama, la società veneta, sempre attenta nella ricerca di giovani talenti, avrebbe messo gli occhi su una promessa del calcio colombiano: si tratta di Andrès Tello, difensore classe ’96 dell’Envigado.
LA SITUAZIONE - L’Hellas Verona ha deciso di muoversi già concretamente: il direttore sportivo Sean Sogliano ha, infatti, inviato in Colombia l’osservatore Fausto Sommella per avviare la trattativa con l’Envigado. Si muove in anticipo, dunque, la società veneta in vista della sessione invernale di calciomercato.
21:13 | lunedì 03 novembre 2014 Hellas Verona, Mandorini a Sky: «Buon punto su un campo difficile»
Il commento del tecnico al termine di Cesena-Verona
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
CESENA HELLAS VERONA MANDORLINI - Intervistato da Sky Sport, il tecnico del Verona ha commentato il pareggio contro «Abbiamo fatto la gara, abbiamo preso un gol evitabile ma questo ci capita spesso e probabilmente l'abbiamo subito anche dal punto di vista psicologico. Nel secondo tempo abbiamo creato tanto, nel finale abbiamo sofferto ma in generale sono contento. Sarebbe opportuno non andare in svantaggio ma ultimamente ci capita spesso ma la squadra ha giocato, ha creato, ha avuto le sue occasioni e ha pareggiato meritatamente e quando siamo rimasti in 10 abbiamo fatto anche meglio prima di subire il loro forcing negli ultimi 5 minuti. Non è facile giocare qui su questo campo ma siamo stati bravi».
I PROBLEMI DELL'HELLAS - «Fatica in zona gol? Il nostro problema, tra virgolette, è quando andiamo in svantaggio perchè un gol riusciamo quasi sempre a farlo. In questo momento dobbiamo essere più concreti in difesa e non subire il gol. Nenè? Ha fatto la sua partita, si sacrifica, gioca e ha anche avuto una buona occasione per far gol. Abbiamo risparmiato Toni che non era contentissimo ma lui gioca il 99,9% delle gare. Luca sta bene, è tornato al gol contro la Lazio ed avevamo già concordato un turno di riposo».
21:06 | lunedì 03 novembre 2014 Cesena, Bisoli a Sky: «Due punti persi»
L'analisi del tecnico bianconero dopo il pari contro il Verona
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
CESENA VERONA BISOLI -Bisoli, allenatore del Cesena, ha parlato al termine del pareggio interno contro il Verona ai microfoni di "Sky Sport".
L'ANALISI - «Non è facile fare 90 minuti come i 45 minuti che abbiamo fatot nel primo tempo. Abbiamo concesso i primi 25 minuti della ripresa al Verona ma poi dopo il gol del pari c'è stata una grande reazione, abbiamo fatto un passettino agganciando una squadra in classifica ma sono dispiaciuto perchè quando fai queste partite devi vincere e in serie A quando commetti un piccolo errore ti castigano».
LA CRESCITA - «In serie A succede che anche noi abbiamo recuperato due partite, ma devi cercare di chiuderle. Quando c'è il ritorno dell'altra squadra c'è bisogno di essere più lucidi. Noi siamo quelli dell'anno scorso con alcuni innesti importanti, abbiamo visto oggi una grande partita di Almeida e 70 minuti molto buoni di Carbonero. Ripartiamo da questo e mettiamoci in testa che bisogna giocare sempre al massimo. Almeida ha fatto grandi giocate che potrà essere molto utile per noi. Noi lotteremo con altre 7-8 squadre e andremo a Verona contro il Chievo a fare la nostra partita con il nostro spirito nonostante le tante assenze alle quali si è aggiunto anche Renzetti. Questo gruppo mi sta dando il sangue. Noi giochiamo con grinta ma oggi ho visto anche grande qualità».
20:56 | lunedì 03 novembre 2014 Hellas Verona, J. Gomez a Sky: «Era importante muovere la classifica»
Il commento dell'attaccante dopo il pareggio di Cesena
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
CESENA HELLAS VERONA – E’ terminata la gara dello stadio “Orogel-Manuzzi” di Cesena valida per la 10a giornata di serie A, tra Cesena e Verona. Come di consueto, il migliore in campo ha parlato ai microfoni di “Sky Sport”. Oggi è stato il turno di JuanitoGomez, autore del gol de definitivo 1-1.
IL COMMENTO - Queste le dichiarazioni dell'attaccante, autore della rete che ha regalato 1 punto importante al Verona in quel di Cesena: «Dobbiamo cercare - dice Gomez a Sky - di prendere meno gol e fare più punti. Abbiamo cambiato tanto ma stiamo facendo bene. Venivamo da due brutte sconfitte ma abbiamo reagito, abbiamo avuto tre partite difficili questa settimana ma abbiamo fatto un po' di punti per muovere la classifica».
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE Serie A: 10a giornata, Top Ten TMW
04.11.2014 09.57 di Alessio De Silvestro
Con il posticipo della Lazio che ha battuto un buon Cagliari, termina anche la decima giornata della Serie A. Vince la Juventus, perde la Roma a Napoli e perdono anche Milan, Fiorentina, Inter e Udinese. Pareggia il Torino con l'Atalanta e pareggio anche tra Chievo-Sassuolo e Cesena-Verona. Questa settimana nella Top Ten TMW troviamo:
Klose: Dopo tante panchina ha la sua occasione e sigla una doppietta. Cos'altro chiedere a questo campione che a 37 anni ci mette la voglia di un ragazzino e la classe del campione.
Stupefacente
Juanito Gomez: Gioca una gara non bellissima, ma ha il merito di trovare il guizzo che regala un punto all'Hellas. Non gli si può chiedere di più in una partita troppo tattica. Salvatore della patria
Dybala: Prestazione sontuosa del nuovo gioiellino del Palermo. Segna un gol bellissimo dopo aver bruciato in velocità Zapata, sfiora la rete in altre occasioni. Imprendibile e immarcabile per i difensori rossoneri. Talento
Taider: Buona la prestazione dell'ex Inter, che prova senza troppe fortune a incidere nella trequarti avversaria. Sfiora il gol a inizio ripresa, solo una leggera deviazione impedisce a Bizzarri di raccogliere la palla dalla rete. Volitivo
Mesbah: Gara perfetta in marcatura su Cuadrado, il colombiano viene annullato. Abbina tanta corsa ad una buona tecnica. Quando poi si spinge in avanti fa molto bene anche la fase d'attacco. In forma
Bruno Peres: Cercato con grande continuità dai suoi, è di fatto il più pericoloso dell'undici di Ventura. Decisivo a fine partita con un paio di chiusure a velocità doppia sul contropiede avversario. Duttile
Matri:Destro, sinistro, di testa. Mette in difficoltà la difesa dell'Udinese, attaccando bene anche la profondità. Poi, col destro, mette in discesa la sfida per i bianconeri. Ha ritrovato la brillantezza in fiuto per il gol non l'ha mai perso. Di razza
De Ceglie: Fa una partita molto attenta sia in difesa che in attacco. I due gol poi sono come una favola e mandano nell'incubo l'Inter. Si sta ritrovando come quando era una giovane promessa bianconera. Propositivo
Pirlo: Sembra quasi indolente nel primo tempo, dove fatica ad entrare in partita. Nella ripresa le cose non sembrano andar meglio, poi trova il jolly dalla sua solita mattonella. Salva Allegri da una situazione non certo facile. Chirurgico
Insigne: L'impressione è che da qualche settimane abbia completato il suo processo di maturazione. E' imprendibile sulla sinistra, arriva sul fondo con grande semplicità e quando converge manda in tilt al difesa giallorossa. De Sanctis gli nega il gol più volte. Indemoniato
RASSEGNA STAMPA Verona, il Corriere del Veneto titola: "Falsa partenza, rimonta nella ripresa"
04.11.2014 08.13 di Pietro Lazzerini
L'Hellas Verona conquista un punto contro il Cesena in rimonta e gioisce per il primo gol stagionale di Gomez. Dopo essere andati sotto di una rete con Defrel, la reazione gialloblu a portato al pari con la grande realizzazione dell'attaccante di Mandorlini. Il Corriere del Veneto titola: "Falsa partenza, rimonta nella ripresa. Capocciata di Gomez per il pari Hellas".
ALTRE NOTIZIE
Cesena, Defrel: "Nel finale siamo calati arretrando troppo il baricentro"
03.11.2014 23.03 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Autore del gol del Cesena nel pareggio raccolto con il Verona, Gregoire Defrel nel post-partita ha espresso la sua soddifazione: "Sono felice per il gol, questa era la prima partita che giocavo con Almeida là davanti e con lui mi sono trovato molto bene. Finora mi ero allenato poco per via di tanti problemi fisici che ho avuto. Praticamente non ho mai fatto una settimana intera di allenamenti, ora però mi sento bene e allenandomi sempre di più conto di poter risolvere i miei problemi. La partita? Abbiamo fatto un bel primo tempo poi però siamo calati arretrando troppo il baricentro. Dobbiamo lavorare molto ancora sotto questo aspetto. Sono contento per Almeida e Carbonero, li ho visti bene anche a livello fisico e daranno il loro apporto alla squadra", riferisce tuttocesenaweb.it
ALTRE NOTIZIE Hellas, Mandorlini: "Troppo spesso andiamo sotto. Toni? Titolare a San Siro"
03.11.2014 21.25 di Tommaso Maschio
L'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha parlato del pareggio contro il Cesena dicendosi contento della prestazione: "Non abbiamo avuto un approccio sbagliato perché sapevamo di dover fare noi la gara. Purtroppo abbiamo subito un gol evitabile e pagato a livello psicologico per un certo frangente. Poi siamo cresciuti e si è visto nella ripresa quando c'è stata una reazione. Sono contento dei miei giocatori e credo che il pareggio sia meritato anche per come è arrivato. Il nostro problema, se così si può dire, è che troppo spesso passiamo in svantaggio perché noi la via della rete la troviamo sempre anche se non segniamo molto. - continua Mandorlini parlando dell'attacco - Nenè? Ha fatto la partita che doveva fare, è un giocatore che si sacrifica e lotta sempre. Ho risparmiato Toni perché non è più un giovanotto, ma è tranquillo perché gioca il 99% delle gare. A San Siro rientrerà e spero che trovi la via della rete su azione".
SERIE A Cesena, Bisoli dopo il pari col Verona: "Le gare vanno chiuse prima"
03.11.2014 21.23 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Ai microfoni di Sky il tecnico del Cesena Pierpaolo Bisoli commenta a caldo il pari dei romagnoli contro il Verona: "Non è facile giocare 90 minuti come i primi 45. Grandi pericoli oggi non li abbiamo corsi, ma per portare a casa il risultato bisogna essere più cinici. Provo dispiacere nel non aver vinto perché quando fai queste partite devi vincere per forza, la serie A è in un livello in cui non devi mai sbagliare".
Sui nuovi acquisti: "Almeida è stato strepitoso e Carbonero ha fatto 70 minuti ad alto livello. Sono aggiunte a una squadra che è rimasta sostanzialmente la stessa rispetto a un anno fa e che è protagonista di un processo di crescita".
Sulle aspettative: "Siamo in linea con quello che ci aspettavamo. Lotteremo con altre 7-8 squadre ma se continueremo con questo spirito a maggio i ragazzi saranno felici nell'aver ottenuto la salvezza".
SERIE A Verona, emissari in Colombia per trattare Tello
03.11.2014 21.22 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Secondo quanto riportato da Panorama il Verona ha messo gli occhi su un talento colombiano: si tratta di Andrès Tello, difensore classe 1996. Il ds degli scaligeri ha inviato l'osservatore Fausto Sommella in Colombia per avviare la trattativa con l'Envigado con il direttore sportivo Sean Sogliano già attivissimo nel mercato sudamericano e non già nelle ultime sessioni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contrasto aereo tra Nenè, ieri titolare al «Manuzzi», e il cesenate Giorgi FOTOEXPRESS
Mounir Obbadì è tornato. La lunga pausa seguita all'infortunio patito a Roma, durante l'incontro con i giallorossi, è ormai lontano. Il marocchino ha rimesso i piedi in campo al Manuzzi ed è entrato subito nel vivo del gioco quando Andrea Mandorlini, a metà del secondo tempo, gli ha chiesto di dare una mano. «Il mio rientro è stato molto positivo», sorride parlando in un italiano ancora stentato. «L'infortunio è un ricordo e poi sono contento perché Gomez ha fatto un goal importantissimo. Non meritavamo di perdere».
Il centrocampista ha potuto prima vedere la gara dalla panchina e poi dal campo, quindi ne ha ricavato un giudizio molto completo. «Avevo visto fin dal primo tempo un Cesena molto motivato e determinato», racconta. «In Italia sia le piccole che le grandi squadre giocano con grande agonismo. Certo è stata una gara molto dura, molto difficile poi il pallone non rimbalzava bene sul campo sintetico».
Quanto al risultato «siamo molto contenti del punto perchè davanti a noi ci sono gare molto impegnative con Inter, Fiorentina e Sassuolo».
Obbadi ha cercato fin da subito di contrastare la grande forza fisica del Cesena.
L'ha fatto sia da centrale che da esterno di centrocampo, quando nel finale erano saltati un po' gli schemi. «Per me non è un problema giocare a due in mezzo o tre, con il Monaco ho fatto tutto», svela.
E in effetti il marocchino dell'Hellas si è trovato a meraviglia nel clima di lotta del «Manuzzi», offrendo sostanza e una buona dose di senso tattico nel momento del bisogno.
Un altro gladiatore della formazione di Mandorlini è stato senza dubbio Nenè, schierato dall'inizio dal mister al posto di Toni. «Ringrazio il tecnico per la fiducia», attacca l'ex cagliaritano. «Ho cercato di dare il massimo. Abbiamo conquistato un punto d'oro su un campo difficilissimo».
Nenè spesso ha incrociato i guantoni con l'esperto Lucchini e non si è mai tirato indietro dalla lotta. Ha avuto una bella occasione nel primo tempo con una girata di testa sul primo palo ma, soprattutto, è sempre stato nel vivo dell'azione d'attacco. Poteva il Verona fare di più? «Ragazzi», allarga le braccia Nenè, «guardate che non è facile giocare qui. Chiedete al Milan o all'Inter. Qui corrono, giocano duro sull'unico campo sintetico della serie A. Credetemi: ci siamo presi un grande punto».
Nenè si è trovato bene là in mezzo, meglio forse aveva fatto a Roma. La domanda sorge spontanea: assieme a Toni Nenè può giocare? «Certo, se il mister lo decide», replica prontamente. «Io faccio tutto, anche l'esterno. L'Hellas è un grande gruppo con tutti ottimi giocatori e quindi biosgna adattarsi a più ruoli».
Gialloblù contenti dunque, anche se resiste l'ombra del sospetto su un mancato fischio di Calvarese. «Non so cosa hanno visto i miei compagni», dichiara Nenè, «però su Gomez c'era un rigore grande come una casa. Juanito non era in fuorigioco e aveva preso il tempo al difensore».
Insomma, «era rigore netto ed invece credo che l'arbitro abbia addirittura ammonito il mio compagno. Peccato».
Ma «scrivete pure che questo è stato un ottimo pareggio», ripete. «Stiamo facendo bene dall'inizio, guardate la classifica: siamo lì con la Fiorentina a tredici punti. Davvero oggi come oggi non possiamo chiedere di più».
04.11.2014 «Troppi gol subiti, troppe ingenuità»
Il pari di Gomez consola appena il popolo gialloblù: «È mancato il coraggio e la difesa non convince»
Luca Toni difende palla dall'attacco dei difensori del Cesena
Così così. Il lampo di Gomez non accende alcuna luce negli occhi della gente. Serata grigia, secondo tanti. «È andata bene, poteva finire molto peggio», il tono di alcuni fra i tantissimi messaggi e le telefonate durante la diretta di RadioVerona. Francesco fa un passo avanti: «Era l'occasione di mettere in campo la personalità della squadra più forte ed un po' più di coraggio. Invece siamo stati mediocri come il Cesena che ha valori molto inferiori rispetto ai nostri».
Mattia analizza il gol subito: «Errore individuale e collettivo. Nessuno segue Defrel fra i nostri centrocampisti, nessun difensore accorcia su di lui quando si era capito benissimo che la palla sarebbe arrivata proprio là. Balliamo troppo, Tachtsidis credo non sia neanche parente alla lontana di quello che conosciamo».
Michele va oltre: «Se pensavamo di avere una squadra più solida e una difesa più attenta ci stavamo sbagliando di grosso. Ero disposto a divertirmi di meno ma vedere una squadra più coriacea, invece continuiamo a subire troppi gol e per di più ingenuamente. Marquez, considerato quel che è stato nella sua carriera, mi pare troppo vulnerabile. E gli altri non danno sicurezza».
Lollo guarda verso Saviola: «Se non è entrato nemmeno stavolta allora non giocherà mai più. E davvero mi spiace. Potevamo prendere un giovane al posto suo, evidentemente non era una prima scelta».
Mario la taglia più netta: «Se non gioca significa che non fa parte del progetto, Saviola non è un giovane da inserire o il ragazzino che deve abituarsi alla A. Se Mandorlini deve cambiare il Verona per trovargli posto e staccarsi dal 4-3-3 significa che in rosa Saviola non ha alcun peso». Matteo la vede nera a San Siro: «Ci penseremo noi a far resuscitare l'Inter. Farà doppietta Palacio, che non segna da una vita. Dispiace, non vedo il carattere di un anno fa. Troppe aspettative forse, invece dovevamo prevedere che Iturbe, Romulo, Marquinho e Jorginho non ci sono più e neanche li abbiamo sostituiti adeguatamente, Nico Lopez a parte».
Serena invece tutto sommato è soddisfatta: «Un punto fa morale e classifica, nonostante la prestazione sia stata insufficiente. Non mi aspettavo il cambio di Nico Lopez, molto bene invece Obbadi. Fra lui e Tachtsidis non c'è paragone».
Diego predica equilibrio: «Pareggiamo a Bergamo e Marquez è Dio, vinciamo a Torino e Ionita è il nuovo uomo-mercato che tutta Europa vuole, segna due gol Nico Lopez e tutti credono che sia più forte di Iturbe. Poi pareggiamo a Cesena e diventiamo una squadra di Prima categoria. L'unica verità è che probabilmente tanti giocatori sono stati sopravvalutati. Quando ha firmato Saviola ho creduto che avremmo davvero fatto il salto di qualità. Non vederlo in campo nemmeno 20' contro il Cesena ti fa riflettere». Il riassunto finale è di Massimo: «Con questa media-punti ci salveremo facilmente anche quest'anno. Il resto non conta».
A.D.P.
04.11.2014 L'Hellas soffre ma non muore
È pari a Cesena
Freddati da Defrel dopo 22', i gialloblù risalgono meritatamente la china trovando l'1-1 nella ripresa, in dieci contro undici, con una testata dell'argentino
L'Hellas soffrema non muore. È pari a Cesena
Luca Mantovani
CESENA
Alla fine vince il cuore. Si, va bene, alla fine l'Hellas strappa solo un punto da Cesena ma, credetemi, questo è un pareggio che vale quanto una vittoria.
Non è facile portare via qualcosa dal Manuzzi, finora ce l'ha fatta solo l'Inter con un rigore regalato all'ultimo minuto, Empoli e Milan hanno pareggiato, il Parma ha perso.
Il campo piccolo, il terreno in sintetico, un mister che guida la squadra con i piedi, un arbitro come Calvarese che tutela il gioco duro di una squadra «ignorante» che pensa più ai calcioni che al calcio.
Il Verona ha sbagliato nel primo tempo quando ha cercato di giocare e ha regalato un pallone, dico uno, in quarantacinque minuti in mezzo all'area di rigore.
03.11.2014 Cesena-Verona: 1 a 1
Gomez firma il pareggio
Il gol del Cesena firmato Defrel
Cesena e Verona questa sera in campo. Entrambe le squadre avevano urgente bisogno di punti. Al 22° del primo tempo ha sbloccato il risultato Defrel dopo un passaggio all'indietro di Almeida. Al 32° del secondo tempo Gomez ha firmato il pareggio. E la partita si è chiusa dopo i tre minuti di recupero concessi dall'arbitro sul risultato di 1 a 1.
FONTE: LArena.it
Nenè: "Complimenti a tutti, non era facile" / VIDEO
Postata il 03/11/2014 alle ore 23:05
Cesena - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Nenè, rilasciate al termine della sfida Cesena-Hellas Verona.
ABBIAMO ROVESCIATO UNA PARTITA PERSA
"Usciamo da questa partita molto soddisfatti della nostra prestazione perchè abbiamo ribaltato una sfida che rischiavamo di perdere e per di più giocando in dieci, siamo stati davvero bravi. Avremmo potuto vincere se non sbagliavo quel gol di testa. Purtroppo abbiamo pareggiato, ma dobbiamo guardare avanti. L’atteggiamento è quello giusto, dobbiamo affrontare ogni partita come abbiamo fatto contro il Cesena. Le partite come queste sono le più difficili perchè il Cesena è una squadra obbligata a vincere, è normale incontrare difficoltà. Giocare su un campo d’erba è un’altra cosa, il campo sintetico ci ha dato qualche difficoltà nel controllo della palla, però abbiamo fatto bene. Il fallo su Gomez? Da come l’ho visto io era calcio di rigore. L’arbitro purtroppo non ha fischiato fallo e va bene lo stesso. Noi dobbiamo alzare la testa e continuare il nostro cammino. Il problema gol del Verona? Non credo che esista, ci sono soltanto occasioni sbagliate. Partite come queste sono importantissime, non dobbiamo permetterci il lusso di commettere errori. Giocare con Inter sarà molto difficile, dobbiamo stare concentrate e fare la nostra partita. Non credo ci siano sfide facili nel campionato italiano, tutte le squadre sono molto forti".
A DISPOSIZIONE DELLA SQUADRA
"Con Toni è stato più facile affrontare una partita così. Noi siamo attaccanti, dobbiamo tenere la palla davanti però credo di aver fatto bene a reinventarmi come esterno quando siamo rimasti in dieci. Io sono pronto a fare quello che mi chiede l’allenatore. Abbiamo giocato meglio in dieci? Questa volta si, ma credo che giocare in undici sia meglio, si corre di meno (ride, ndr)). Sono molto contento di aver avuto questa opportunità di giocare 90 minuti con il Cesena. Voglio allenarmi ancora per essere sempre pronto per quando la squadra avrà bisogno di me".
Ufficio Stampa
Obbadi: "Sto bene, a Cesena partita dura" / VIDEO
Postata il 03/11/2014 alle ore 22:57
Cesena - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Mounir Obbadi, rilasciate al termine della partita Cesena-Hellas Verona.
A CESENA UN PUNTO IMPORTANTE
"Quello ottenuto a Cesena è un punto importante perché dopo essere andati in svantaggio abbiamo giocato bene e abbiamo reagito. Il Cesena è una concorrente diretta dell'Hellas Verona per la salvezza, abbiamo giocato su un campo difficile, sintetico, ma siamo riusciti comunque a fare punti fuori casa. Domenica ci aspetta una partita difficile contro l'Inter. Noi meglio in inferiorità numerica? C'erano più motivazioni, per noi era importante non perdere. Le difficoltà del primo tempo? Non siamo abituati a questo tipo di terreni, ma siamo comunque riusciti a reagire. Il rigore su Gomez? Sinceramente non saprei commentare perché non ho visto l'episodio".
STO SEMPRE MEGLIO, SONO A DISPOSIZIONE DI MANDORLINI
"Il mio momento? Piano piano sto recuperando, era diverso tempo che non giocavo ma contro il Cesena mi sono sentito bene. Sto migliorando dal punto di vista fisico. Il mio ruolo? Posso giocare davanti alla difesa o come interno di centrocampo, seguo le direttive dell'allenatore e riesco anche ad alternarmi con Tachtsidis. Nel Monaco giocavamo in due a centrocampo, sono a completa disposizione di Mandorlini".
IN ITALIA MI TROVO BENE
"Il mio italiano? L'anno scorso mi allenava Ranieri, che parla sia italiano che francese. La Serie A? E' un buon campionato, difficile, dove ogni partita è durissima. Io comunque mi trovo bene".
Ufficio Stampa
Gomez: "Volevamo vincere, bravi a reagire"
Postata il 03/11/2014 alle ore 22:31
Cesena - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Juanito Gomez, rilasciate ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida Cesena-Hellas Verona.
VOLEVAMO VINCERE, BRAVI A REAGIRE
"Abbiamo provato a vincere in tutti i modi. Siamo venuti a Cesena per questo, rispettando comunque l'avversario. Con quel gol subito siamo partiti male, poi recuperare è stato sempre più difficile ma per fortuna siamo riusciti a segnare. Ultimamamente, quando andiamo in svantaggio, tiriamo fuori qualcosa in più. Speriamo di riuscire a migliorare su questo aspetto per prendere meno gol e fare più punti. Cosa ci serve per cambiare il nostro campionato? Abbiamo cambiato molto ma stiamo facendo bene tutti quanti. Veniamo da una settimana con tre partite molto difficili, dopo due sconfitte molto pesanti siamo riusciti a muovere la classifica e continuare a seguire il nostro obiettivo, che resta la salvezza".
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Cesena-Hellas Verona 1-1
Postata il 03/11/2014 alle ore 19:00
Cesena - Un punto a Cesena. Nel primo tempo a vincere è l'equilibrio, i bianconeri sfruttano la loro unica occasione e trovano il vantaggio al 22' con un sinistro di Defrel. Nella ripresa esce fuori tutto l'orgoglio gialloblù, Nenè va vicino al pareggio con un colpo di testa, Sorensen si infortuna a cambi esauriti, il Verona in 10 uomini non molla e al 32' arriva il meritatissimo pareggio con un gran colpo di testa di Gomez, assistito da Tachtsidis. La voglia di vincere c'è anche in inferiorità numerica, ma alla fine è 1-1.
Primo tempo
1' Partiti
3' Azione di Renzetti sulla sinistra, Moras respinge il cross, arriva De Feudis che spara alto dal limite
15' Tiro di Cascione dalla distanza, la palla rimbalza davanti a Rafael ma il portiere gialloblù è bravo e para in due tempi
22' GOL Lancio di Cascione, sponda aerea di Hugo Almeida per Defrel che, dopo uno stop, batte Rafael con il sinistro
30' Cross di Brivio dalla sinistra, Nenè stacca bene ma mette di poco a lato
45' Hugo Almeida mette in mezzo per Defrel che di poco non arriva all'appuntamento con il pallone
48' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
7' Sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato da Tachtsidis Nenè prova la conclusione di testa, Agliardi è ben piazzato
8' Tiro dalla distanza di Tachtsidis di destro, la palla è alta sopra la traversa
10' Ancora una volta il Verona tenta la conclusione dalla distanza con Brivio, la palla vola alta
22' Cross di Carbonero, Cascione tenta la conclusione ma la palla esce a lato
31' Cross di Gomez, Nenè ci arriva di testa, la palla esce a lato
32' GOL Lancio di Tachtsidis, Gomez beffa Agliardi con un colpo di testa morbido
46' Occasione del Cesena con Djuric che tenta il colpo di testa, Rafael c'è
47' Su sviluppo di un corner Cascione ci prova di testa, Rafael fa il miracolo
48' Termina qui la partita
CESENA (3-5-1-1): Agliardi; Capelli, Lucchini (dal 19' st Krajnc), Volta; Giorgi, Carbonero, De Feudis, Cascione, Renzetti (dal 38' pt Mazzotta); Defrel (dal 37' st Djuric); Almeida.
A disposizione: Iglio, Nica, Coppola, Magnusson, Succi, Perico, Garritano, Zè Eduardo, Bressan.
All.: Bisoli.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Sorensen, Moras, Marquez, Brivio; Ionita (dal 19' st Obbadi), Tachtsidis, Hallfredsson (dal 25' st Toni); Lopez (dal 19' st Lazaros), Nenè, Gomez.
A disposizione: Benussi, Gollini, Rodriguez, Saviola, Luna, Valoti, Campanharo, Agostini, Gonzalez.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Calvarese di Teramo
Assistenti: Ranghetti e Nicoletti.
[OFFTOPIC] + - = FORMULA 1: In USA trionfa HAMILTON ma l'altra MERCEDES di ROSBERG parita in Pole Position è lì... Terzo posto per RICCIARDO, lontano la FERRARI di ALONSO solo sesta
CALCIO CINA: Terzo scudetto consecutivo per mister LIPPI Ma ora lascio - dice - Sono troppo vecchio per allenare... al suo posto siederà Fabio CANNAVARO Gp Usa, trionfa Hamilton: Rosberg secondo,
Ricciardo completa il podio. Alonso solo sesto
di Piergiorgio Bruni
ROMA - Un contatto al secondo giro fra Perez e Sutil, la conseguente entrata della safety car per una manciata di tornate e poi, per i restanti giri, a parte qualche sporadico sussulto, una bella e sostenuta dose di sbadigli.
Negli Stati Uniti, ad Austin, nel terz'ultimo Gran Premio del Campionato 2014 di F1, le Mercedes confermano la consueta schiacciante superiorità: successo di Luis Hamilton, a seguire il compagno di squadra Nico Rosberg. Terza posizione per Daniel Ricciardo con la Red Bull. Desolanti, come al solito, le Ferrari: sesto Fernando Alonso, tredicesimo Kimi Raikkonen
Anche in Texas, purtroppo, le Rosse rafforzano lo sciatto e malinconico trend stagionale: passo gara mediocre, velocità di punta nettamente inferiore rispetto ai top team e l'umiliazione di beccare oltre 1 minuto di distacco finale dalle Frecce d'Argento.
Qualche guizzo, più che altro d'orgoglio, è arrivato dal solito Alonso. Seppur fortemente penalizzato da una vettura al limite del ridicolo (grazie al cielo già proiettata al 2015) lo spagnolo non ha lesinato energie e, intorno a metà Gp, si è tolto lo sfizio di superare con forza e astuzia le due McLaren. Stesso copione al 46esimo passaggio, stavolta ai danni di Sebastian Vettel. Un gradevole contentino per i poveri e ormai demoralizzati tifosi ferraristi.
Discorso diametralmente opposto, come detto, per le Mercedes. Messo in bacheca tre settimane fa a Sochi il primo titolo costruttori della loro breve storia, le “stelle a tre punte” hanno dato spettacolo per l'intero weekend. Hamilton, veloce e finalmente avveduto nello stile di guida, con la vittoria di ieri ha rinsaldato il primo posto nella graduatoria generale. Una classifica che lo vede avanti di 24 lunghezze su Rosberg e, di fatto, favorito nel rush finale.
Fra meno di una settimana il circus si sposta a San Paolo, in Brasile, dove è concreta la possibilità che la pioggia possa contribuire a mescolare le carte in tavola. Infine l'epilogo ad Abu Dhabi il 23 novembre, nel gran premio che tutti guardano con una certa accortezza e che assegnerà un punteggio doppio ai primi dieci classificati.
Lippi vince in Cina e lascia: "Sono troppo vecchio per allenare". Al suo posto Cannavaro
di Marco Zorzo
MILANO - Marcello Lippi passa e chiude. Vince il terzo scudetto consecutivo in Cina col Guangzhou Evergrande (basta l'1-1 casalingo con lo Shandong) e al termine della sfida, nel pieno dei festeggiamenti annuncia le dimissioni: «Farò il direttore tecnico».
Il suo successore sull'ambita panchina del club cinese è Fabio Cannavaro. Con il tecnico viareggino hanno festeggiato anche Alberto Gilardino e Alessandro Diamanti. Così l'ex ct azzurro ha giustificato l'addio alla panchina: «Non voglio più allenare, sono anziano (66 anni, ndr). Nella prossima stagione seguirò lo staff con il ruolo di direttore tecnico. Questa è stata la mia ultima partita come allenatore».
Lippi come tecnico in carriera (iniziata nel 1985 a Pontedera) ha vinto tutto. A cominciare dal Mondiale nel 2006 con l'Italia. Cinque scudetti con la Juve, tre in Cina. Una Champions con i bianconeri, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa europea, quattro Supercoppe italiane, una Coppa Italia. Con il Guangzhou una Champions League asiatica e una Coppa di Cina. Due volte nominato miglior allenatore del mondo per club (1996 e 1998): stesso riconoscimento come ct (2006).
Il Milan crolla in casa col Palermo: disastro Zapata, i siciliani vincono 2-0
di Massimo Sarti
MILANO - Se Atene piange, Sparta non ride. Il pianto greco diventa calcisticamente pianto meneghino. Dopo il rovescio dell'Inter a Parma, ecco quello del Milan a San Siro, sconfitto meritatamente 0-2 dal Palermo.
Altro che terzo posto in classifica: il Diavolo rientra nei ranghi e il rallentamento è ora fragoroso, con due punti negli ultimi tre turni. Così come sono fragorosi i fischi del Meazza, questa volta tutti a tinte rossonere. E il calendario non arride a Filippo Inzaghi, atteso sabato sera dal match di Genova con i lanciatissimi blucerchiati e, dopo la sosta, dal derby sempre imprevedibile tra le grandi malate della Madonnina.
SuperPippo ci mette la faccia: «Il Palermo ha meritato, noi abbiamo dato tutto. Sono io il primo responsabile della squadra, nel bene e nel male: faccio mea culpa per la prestazione. Ho sbagliato qualcosa: devo io capire cosa, ma i ragazzi devono essere lasciati tranquilli. La crescita passa anche da momenti difficili come questo. Probabilmente ci eravamo un po' illusi e ora dobbiamo ripartire. Abbiamo fatto un passo indietro, a prescindere da tutti i discorsi legati al terzo posto».
Il Palermo conquista invece tre punti pesantissimi in chiave salvezza con due reti in tre minuti: al 23' colpo di testa di Zapata nella porta sbagliata, al 26' sinistro vincente del piccolo furetto Dybala, che vince di fisico (il che è tutto dire) il duello con lo stesso Zapata prima di freddare Diego Lopez.
Disastroso il colombiano, entrato al 3' per un problema muscolare occorso ad Alex, segno immediato di una serata stregata per il Milan. Prima del riposo Diego Lopez, al rientro, compie almeno tre interventi sontuosi per tenere gli spaesati rossoneri in linea di galleggiamento. Nella ripresa, mettendo prima El Shaarawy e poi Pazzini, Inzaghi le prova tutte, senza però ottenere risultati dai suoi. Fermatosi Honda alla doppietta di Verona, gli attaccanti del Milan restano in crisi. Torres si batte ma non vede la porta, Menez sbaglia tutto lo sbagliabile, il Faraone in campionato è a digiuno da oltre 20 mesi. E questa volta non ci sono i Muntari (squalificato) e i De Jong di turno, oppure i numeri estemporanei di Bonaventura (indisponibile) a coprire le magagne. «Sapevo che sarebbe stato complicato riportare questa squadra a un certo livello, ma non mollo e andiamo avanti». Parola di Pippo.
Serie A, Samp e Genoa in volo verso l'Europa: Fiorentina e Udinese ko
ROMA - Questi i risultati delle partite della 10/a giornata del campionato di calcio di Serie A: Cesena-Verona (domani alle 19) Chievo-Sassuolo 0-0 Empoli-Juventus 2-0 (giocata ieri) Lazio-Cagliari (domani alle 21) Milan-Palermo (alle 20,45) Napoli-Roma 2-0 (giocata ieri) Parma-Inter 2-0 (giocata ieri) Sampdoria-Fiorentina 3-1 Torino-Atalanta 0-0 Udinese-Genoa 2-4.
IL GENOA PASSA A UDINE E SOGNA L'EUROPA Poker in casa dell'Udinese e il Genoa sogna l'Europa. I rossoblu passano per 4-2 in casa dei friulani, centrano il terzo successo di fila e con 18 punti affiancano il Napoli al terzo posto. I bianconeri, invece, incassano il primo k.o. tra le mura amiche e rimangono a quota 16. La formazione allenata da Stramaccioni va al tappeto in una gara cominciata in discesa. Pronti, via e l'Udinese sfonda. Passano appena 23 secondi e Di Natale fa centro: Thereau suggerisce e il bomber buca Perin per l'1-0, con il 199° gol della carriera in Serie A, quando ancora le lancette non hanno completato il primo giro d'orologio. Il Genoa, colpito a freddo, stenta ad entrare in partita. Bisogna aspettare l'11' per vedere i rossoblu in azione nell'area avversaria: il rasoterra di Matri è poco più di una telefonata, ma è comunque un segnale. È un gioiello, invece, il sinistro con cui Marchese realizza l'1-1 al 22'. Botta da 20 metri e palla all'incrocio dei pali, 1-1. L'Udinese va in tilt e, dopo due minuti, regala ai rossoblu la rete del vantaggio con una serie di orrori difensivi. Il più grave è il folle retropassaggio di petto che Fernandes 'inventà, favorendo la conclusione di Edenilson e il successivo tap-in di Falque: 2-1 per il Genoa al 24'.
Il primo tempo pirotecnico regala un'altra perla di Di Natale, che al 41' porta a spasso la difesa ligure e imbuca un pallone d'oro per Widmer: diagonale vincente e 2-2. L'Udinese funziona in attacco ma è imbarazzante in difesa. Al 54' nessuno interviene sul cross rasoterra di Falque, Matri è libero di colpire nel cuore dell'area bianconera: palo interno, gol e 2-3. I padroni di casa provano a rialzare la testa e, tanto per cambiare, si affidano al talento del loro leader. Di Natale ha sul destro il pallone del 3-3 al 63', ma il suo diagonale finisce ad un soffio dal palo. Il Genoa si difende con ordine e, quando può, prova a pungere. A chiudere i conti, all'87', è il neoentrato Kucka. Destro potente e preciso, Karnezis può solo guardare: 4-2, game over.
LA SAMP STENDE LA FIORENTINA E SI RIPRENDE IL TERZO POSTO Blucerchiati vincono 3-1, viola sbagliano rigore Genova, 2 nov. (AdnKronos) - La Samp cala il tris, stende la Fiorentina e si riprende il terzo posto. I blucerchiati vincono 3-1 la sfida con i viola e volano a 19 punti, a 3 lunghezze dalla Roma e a 6 dalla Juventus capolista. La formazione allenata da Mihajlovic prosegue il suo campionato da sogno con una prestazione impeccabile: i blucerchiati sfruttano le chance nel primo tempo, stringono i denti in avvio di ripresa e chiudono i conti nel finale. Il passo falso frena la rincorsa dei viola, inchiodati a quota 13 dopo un pomeriggio vissuto tra errori e rimpianti. Il match si accende subito, con occasioni 'potenzialì in sequenza da una parte e dall'altra. Nell'avvio vivace i portieri non devono intervenire perché la precisione nelle conclusioni e nelle rifiniture non abbonda. Nell'area viola, Bergessio manca l'appuntamento con il pallone al 4' e sul capovolgimento di fronte è Babacar a spaventare Romero con un tiro da fuori. A far saltare l'equilibrio è un'ingenuità di Aquilani che al 25' tocca Soriano in area: per l'arbitro Giacomelli è rigore, Palombo non sbaglia e l'1-0 per i blucerchiati è cosa fatta. La Fiorentina avrebbe subito la chance per rispondere, anche in questo caso dal dischetto. Palombo paga a caro prezzo un abbraccio a Babacar, ma dal dischetto Gonzalo non punge: Romero blocca il rasoterra fiacco e la Samp resta avanti. Anzi, al 43' la formazione di Mihajlovic allunga con l'azione personale di Rizzo: nessuno lo contrasta in area, 2-0. I viola hanno il merito di rientrare in partita immediatamente, sfruttando l'incornata vincente di Savic sul corner proveniente da sinistra: 2-1 al 45'. Gli ospiti cominciano la ripresa con aggressività, ma faticano a creare reali occasioni da gol. Romero deve sporcarsi i guanti solo su un'innocua punizione di Babacar al 50'. Nell'ultima porzione di gara, Montella getta nella mischia anche Lopez, che torna in campo dopo un mese e mezzo di stop. La mossa non incide sul match, anzi. La Fiorentina si sbilancia in avanti e al 77' perde una palla sanguinosa con Pizarro lasciando spazio alla ripartenza di Eder: il brasiliano galoppa per 50 metri, inseguito da 3 avversari, e davanti a Neto non sbaglia. Palla nel sacco, 3-1 e sipario.
Inter, Mazzarri mai così a rischio: si moltiplicano i nomi dei possibili successori
di Alessio Agnelli
MILANO - Mazzarri-Inter, altri sette giorni sulla graticola con Mancini in caldo. Tutto, ovviamente, è nelle mani del tecnico di San Vincenzo, che avrà a disposizione le prossime due partite (con Saint Etienne, giovedì in Francia, e Verona, domenica sera, al Meazza) prima della sosta per dimostrare di avere ancora il polso della situazione e della squadra, ko per la terza volta in stagione (su 10 gare di campionato) al Tardini e di nuovo allo sbando.
Ma, da Parma, rientra un Walter Mazzarri con qualche certezza in meno sul futuro (da contratto fino a giugno 2016) e molti dubbi in più sul progetto tecnico. Contro Cassano e compagni la sua Inter ha fallito, infatti, l'ennesima prova del nove, mancando per la nona volta (in una stagione e mezza alle sue dipendenze) la terza vittoria consecutiva, che avrebbe potuto rilanciarla nella corsa al terzo posto, e palesando il solito difetto di fondo: una sterilità offensiva, che inizia a farsi allarmante e che è diretta conseguenza di un possesso-palla in versione slow-motion con pochi sbocchi (solo sugli esterni, però a corto di interpreti al momento) alla manovra.
Numeri alla mano, sono infatti 15 (in 10 partite) le reti messe a segno da Icardi e compagni. 7 però solo con il Sassuolo, nella goleada del 14 settembre al Meazza, per un totale di 8 gol nelle altre nove gare di serie A disputate finora (le ultime 3 con Cesena, Samp e Parma concluse tra l'altro senza reti su azione: solo 2 rigori di Icardi). E bilancio, ovviamente, in rosso in rosso per WM. Ma non solo. Anche nel confronto a distanza con la passata stagione, la prima sulla panchina dell'Inter per l'allenatore di San Vincenzo, il saldo è negativo: 19 punti nelle prime 10 gare del 2013/14 contro i 15 messi in carniere quest'anno.
L'unico dato, invece, che fa sorridere, nonostante tutto, è la distanza dal terzo posto: a soli 4 punti attualmente (a dispetto del 9° posto in classifica) contro i 6 distacco (ma quarta posizione) dell'anno scorso dopo 10 giornate. Contro Saint Etienne e Verona l'imperativo è uno solo per Mazzarri: vincere, pena un esonero, il primo in carriera, che potrebbe materializzarsi a stretto giro di posta. Il nome che si sta facendo largo di ora in ora per la sua successione è quello del grande ex Roberto Mancini, disposto ad accettare un ingaggio al ribasso (sui 2 mln a stagione, da voci di corridoio) per tornare all'Inter. Molto quotato resta Mihajlovic, sia pure legato alla gestione Moratti.
Due, invece, le ipotesi di traghettatori (in attesa di Mihajlovic a giugno): Walter Zenga e Leonardo, entrambi apprezzati da Erick Thohir, e a cui piace anche lo spagnolo Roberto Martinez, allenatore dell'Eveton. Venerdì il tycoon sarà, infatti, a Nyon per l'audit con l'Uefa sul FFP (all'ordine del giorno il piano di rientro quinquennale dei nerazzurri), poi sarà il turno di WM. Con la speranza di non dover intervenire.
Parma-Inter 2-0, Mazzarri a caccia del tris resta deluso
PARMA - L'attesa vittoria non è arrivata per l'Inter che è stato battuto da Parma 2-0 in un anticipo della decima giornata di serie A.
Parma (3-5-2): Mirante 6, Costa 6, Lucarelli 6.5, Felipe 6 (7' st Santacroce 6), De Ceglie 7.5 (45' st Gobbi sv), Mauri 6, Lodi 6.5, Acquah 6.5, Rispoli 6.5, Cassano 6.5, Coda 6 (18' pt Ghezzal 6) (92 Coric, 22 Iacobucci, 13 Ristovski, 4 Mendes, 31 Mariga, 70 Lucas Souza, 40 Sarr, 17 Palladino, 44 Jeraldino) All.: Donadoni 7.
Inter (3-5-2): Handanovic 5, Ranocchia 6, Vidic 5, Juan Jesus 6, Obi 5 (6' st Hernanes 6), Kuzmanovic 6 (28' st Bonazzoli 5), Medel 5.5 (44' st Camara sv), Kovacic 5, Dodò 5, Palacio 4.5, Icardi 5 (30 Carrizzo, 46 Berni, 6 Andreolli, 54 Donkor, 44 Krhin, 25 Mbaye, 28 Puscas, 27 Gnoukouri) All.: Mazzarri 5.
Arbitro: Rizzoli di Bologna 6.
Gol: 5' pt e 31'st De Ceglie.
Angoli: 5 a 2 per il Parma.
Recupero: 3' e 4'.
Ammoniti: Costa e Dodò per gioco scorretto, Lucarelli e Mirante per proteste.
Spettatori: 13.539 per un incasso di euro 144.688.
** I GOL ** - 5' pt: Cross dalla sinistra di Rispoli, leggera deviazione di testa di Coda e conclusione vincente da distanza ravvicinata di De Ceglie con il piatto destro. - 31' st: Cassano tenta la conclusione dal limite dell'area, Medel devia dritto dritto sui piedi di De Ceglie che beffa per la seconda volta Handanovic.
FONTE: Leggo.it
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.