VERONA-MILAN + - =
Per la settima giornata di Serie A, Domenica arriva il MILAN in uno dei rari appuntamenti fissati nel giorno e nell'ora in cui tutte le gare di Serie A dovrebbero essere, non fosse che purtroppo, questo calcio spezzatino calato ad hoc sulle esigenze televisive, ci ha ormai abituato a propinare calcio 7 giorni su 7 tra campionato, coppe, anticipi e posticipi!
Con i rossoneri non è mai stata fra l'altro una gara come le altre, vuoi per i numerosi tifosi milanisti nel Veneto e a Verona in particolare, vuoi per le due 'Fatal Verona' (20 Maggio '73 e 22 Aprile 1990 quando i milanisti lasciarono lo scudetto al 'Bentegodi') che hanno concorso a dare a questo match un clima affatto particolare...
Negli ultimi sei precedenti al 'Bentegodi' due sono le vittoria dell'HELLAS (3 a 1 nella 18^ giornata della stagione 1996-1997 e 2 a 1 il 24 Agosto dell'anno scorso all'esordio della stagione) e due quelle del MILAN che storicamente però trova sempre un osso durissimo a frale mura del 'Binti'...
Ex di maggior prestigio della gara è sicuramente mister Pippo INZAGHI, tecnico del MILAN, che proprio in gialloblù cominciò la sua stupenda carriera in Serie A ed internazionale, un ex per parte anche tra i giocatori: ALBERTAZZI cresciuto con le giovanili milaniste e tornato alla base dopo un paio di stagioni da comprimario all'HELLAS e Mattia VALOTI in cerca di rivincite dopo non aver potuto lasciare il segno a Milano...
24 Agosto 2013 HELLAS VERONA 2-1 MILAN, Highlights & immagini |
QUI VERONA
Jacopo SALA è rientrato in gruppo ma oggi si è fatto di nuovo male e quindi il suo rientro si allunga ancora ma anche CAMPANHARO ha dovuto interrompere l'allenamento a causa di un dolore al ginocchio...
OBBADI pazienterà almeno per un altro turno: Troppo importante il giocatore per lo scacchiere tattico mandorliniano riaverlo a pieno regime... Nessun problema per IONITA nonostante qualche postumo dall'impegno con la nazionale moldava, probabile rientro anche per MARTIĆ.
Sicuramente fuori Lazaros CHRISTODOULOPOULOS ancora alle prese con le cure fisioterapiche.
Convocati
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 4 Marquez, 5 Sorensen, 16 Luna, 18 Moras, 25 Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 40 Gonzalez, 71 Martic.
Centrocampisti: 10 Hallfredsson, 23 Ionita, 27 Valoti, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 21 Gomez Taleb, 99 Nenè.
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Martic-Marquez-Moras-Agostini; Ionita-Tachtsidis-Hallfredsson; Gomez-Toni-Jankovic.
QUI MILANO SPONDA ROSSONERA
DIEGO LOPEZ sembrava sulla via del recupero ma qualcosa ancora non funziona al meglio e quindi sarà in ballottaggio con ABBIATI fino all'ultimo; mentre lo squalificato DE JONG sarà probabilmente sostituito dal ghanese ESSIEN.
Sicuramente out VAN GINKEL e MONTOLIVO molti dubbi anche sulla condizione del rientrante SAPONARA.
ABATE e BONAVENTURA si sono completamente ristabiliti e saranno disponibili per la sfida di Verona, in attacco MENEZ appare ancora in difficoltà: Spazio a EL SHAARAWI...
Convocati
Portieri: Abbiati, Agazzi, Diego Lopez
Difensori: Abate, Alex, Armero, Bonera, De Sciglio, Rami, Zaccardo, Zapata
Centrocampisti: Essien, Muntari, Poli, Saponara, Van Ginkel
Attaccanti: Bonaventura, El Shaarawy, Honda, Menez, Niang, Pazzini, Torres
Probabile formazione
4-3-3 con Diego Lopez; Abate-Alex-Rami-De Sciglio; Muntari-Essien-Poli; Honda-Torres-El Shaarawy.
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
DICONO + - =
Mister MANDORLINI «Partite come quella contro il Milan si preparano da sole, è una squadra che ti dà motivazioni. Veniamo da una settimana particolare, in tanti sono rientrati tardi (dagli impegni con le nazionali, ndr). Troviamo calciatori forti, una squadra importante. Tanti problemi? È stata una settimana in cui sono rientrati diversi calciatori stanchi. Affrontiamo molte situazioni alla quali non siamo abituati, non abbiamo mai avuto così tanti nazionali negli anni passati. Dovevamo recuperare qualcuno, altri li abbiamo persi, vedremo domenica in campo. Certo, è una partita importante: tutti vorrebbero giocare, tutti vorrebbero essere presenti. Loro hanno calciatori importanti a livello internazionale, ripartiamo concentrati e vediamo come andrà. Non possiamo pensare che sia una partita facile, di facile in generale non c’è mai niente. Può succedere di affrontare queste grandi squadre in un momento in cui sono più bassi in classifica, ma hanno valori tecnici importanti, è una squadra che si è rinnovata anche dal punto di vista della conduzione tecnica. Credo che non siano contenti di essere in quella posizione di classifica. Non è mai facile contro il Milan, ma anche per loro non è mai facile contro il Verona. Dobbiamo stare concentrati per fare la nostra partita con il massimo rispetto. La nostra classifica è buona, se è cambiato qualcosa, rispetto allo scorso anno, è che ora siamo più forti fisicamente e abbiamo sette giocatori nuovi, quindi è tutta un’altra storia, ma mi auguro che si possa raggiungere lo stesso risultato. Come giocherà il Milan? Non lo so, noi abbiamo il nostro modulo, ci fa piacere sapere che c’è chi dice che giocare contro il Verona non è facile. Formazione? Non mi sbilancio. Io ho solo una certezza: Luca Toni. I problemi di modulo del Milan sono problemi loro, noi rimaniamo fedeli al nostro sistema di gioco. L’importante è non sottovalutarli» HellasVerona.it
Mister INZAGHI «Mandorlini sta facendo molto bene e non mi meraviglia. E' un grande lavoratore. Paradossalmente il Verona di quest'anno è più forte, nonostante le assenze di Iturbe e Romulo. Hanno Marquez, che gioca da dietro come un regista. Il Verona non può nascondersi e puntare solo alla salvezza. Faccio i complimenti a Toni. Contro il Milan magari ha già dato in passato, domani può stare tranquillo. Scherzi a parte è un amico e un grande professionista. Dopo la gara di domani gli auguro ogni fortuna. Domani mi auguro che ci siano miglioramenti, spero sufficienti per conquistare i tre punti al Bentegodi. Si sa come gioca il Verona con Toni davanti. Alternano il possesso palla, al lancio lungo. Sono una squadra che ha giocato anche a tre dietro, ma indipendentemente da questo, mi preme il lavoro su di noi. Contro il Chievo abbiamo messo 22 cross in area. Dobbiamo cercare di fare una grande partita domani e speriamo di farla» ACMilan.com
18 ottobre 2014 - Andrea Mandorlini |
'Nanu' GALDERISI doppio ex del match «Gran duello, e come sempre, quando affronti una big, per il Verona il pronostico è contrario. Credo che il Milan abbia preso una nuova via rispetto al recente passato. Sta ritrovando entusiasmo, e questa è la prima base per ottenere dei risultati. Però l’Hellas, che non smette di sorprendere, percorre da tempo un cammino che rende merito alle qualità che ha. Per questo mi aspetto un incontro divertente, equilibrato, ben giocato da due formazioni che hanno mentalità differente. Prevedo un 2-2. Anche se spero che il Verona trovi la botta vincente» CalcioNews24.com
Il doppio ex Pippo MANIERO «Tutti si aspettano sempre grandi cose dal Milan, ma Inzaghi ha bisogno di tempo. L’inizio comunque è stato abbastanza positivo. Il Verona? Farà un campionato sulla falsa riga dell’anno scorso. Mandorlini allena qui da tanto, l’ossatura della squadra è rimasta invariata. Non avrà problemi per la salvezza e magari potrà fare un pensierino anche per l’Europa. Guardando l’andamento delle due squadre prevedo una partita equilibrata. Ma so quanto può dare il pubblico di casa all’Hellas, e vedo favorito leggermente il Verona. Il fattore Bentegodi è sempre un’arma in più, è uno di quegli stadi dove il dodicesimo uomo in campo non rappresenta solo un modo di dire» CalcioNews24.com
...Anche Pierino FANNA fu tra i protagonisti dell'incredibile ripetersi della 'fatal Verona' del '90 «Mi ricordo che il Milan ci stuzzicava, in primis van Basten che si mise a provocare Lo Bello che, a sua volta, forse non aspettava altro. Lui ha fischiato quello che ha visto. Il Milan arrivò a quella partita un po’ stanco: quattro giorni prima era andato ai supplementari nella semifinale di Coppa dei Campioni con il Bayern Monaco. Noi reagimmo al gol di Simone con un gran gol di testa di Sotomayor sul mio angolo, e poi il Milan perse la testa. Vennero espulsi Costacurta, van Basten, Rijkaard e Sacchi. Nel post-partita, per rientrare nel nostro spogliatoio, passammo davanti a quello del Milan: ricordo che vidi gente come Tassotti che piangeva. C’era un silenzio tombale impressionante, ma in campo noi facemmo solo il nostro dovere. Purtroppo il calcio è fatto anche di questi episodi» CalcioNews24.com
Martins Bolzan ADAILTON «Credo che l'Hellas già dalla Serie C abbia sempre avuto l'idea del 4-3-3, un'impronta precisa. E il mister cerca sempre giocatori adatti a questa sua impostazione. È il vantaggio in questo momento del Verona che può contare anche sulla disponibilità, a livello di esperienza, di alcuni giocatori molto importanti. D'altra parte se continui a vincere con quel sistema è più facile crederci. E ripetersi. Poi c'è la bravura del tecnico: Mandorlini sicuramente è riuscito a dare identità e consapevolezza ai suoi giocatori. Quelli vecchi e quelli nuovi. Hanno tutti imparato che, sacrificandosi, si può fare male anche alle grandi. È questo il segreto del Verona, la sua forza più grande: il credo di mister Mandorlini che ha persuaso tutto il gruppo» CalcioNews24.com
Il presidente SETTI «Siamo pronti a sputare sangue, vogliamo giocarcela esattamente come un anno fa , ma dimenticandoci quello che abbiamo fatto. Questa è un'altra storia. E mi aspetto la solita grande carica dei nostri tifosi per portare a casa i tre punti» TuttoMercatoWeb.com
L'ex Luciano BRUNI la vede così «Che Verona mi aspetto? Pimpante. La squadra si sta ripetendo nonostante alcuni giocatori importanti siano partiti. C'è un Toni sempre verde che fa la sua ottima figura ma soprattutto il gruppo è affidabile. Uno dei segreti di Mandorlini è stato quello di cambiare poco, mantenendo lo zoccolo duro della squadra. Credo che sarà una gara ricca di gol. Il Milan è ancora un cantiere aperto, ma Inzaghi sta lavorando bene e se riesce a registrare la difesa per ora un po' ballerina può ottenere buoni successi» TuttoMercatoWeb.com
Il diggì GARDINI «La sfida contro il Milan? E' una partita complicata. Veniamo da un bel risultato contro il Cagliari, questo ci dà morale. Ci sono delle difficoltà, abbiamo avuto diversi calciatori impegnati con le Nazionali, ma speriamo che possa essere una festa per i nostri tifosi. Mi auguro di vedere allo stadio 26-27mila persone. Ionita? E' stato il nostro primo acquisto, questa è la dimostrazione che se lavori per tempo e fai lavorare le persone i risultati arrivano» HellasVerona.it
Davide PELLEGRINI fu tra i protagonisti della seconda 'Fatal Verona' realizzando il gol vittoria «Ho fatto una pazzia, e ci riprovassi un altro milione di volte chissà come andrebbe a finire. Mentre correvo in avanti, mi chiesi come avrei potuto battere Pazzagli, che del Milan era il portiere. Così mi venne naturale tentare il pallonetto. Ed era una follia... Il Milan arrivò a Verona dopo il ritorno della semifinale di Coppa dei Campioni con il Bayern, a Monaco. Una partita tiratissima, loro avevano speso molto. Noi eravamo riposati, e ci giocavamo le ultime speranze di restare in Serie A» TuttoMercatoWeb.com
Livio LUPPI era in campo nella prima 'Fatal Verona' del '73 «Seguo sempre il Verona e domenica sarò inevitabilmente in tribuna al Bentegodi. Sono contento che sia partito benissimo, mi ha fatto un’ottima impressione, ha un gioco molto molto bello. Mandorlini sta facendo un gran lavoro soprattutto a centrocampo, là davanti poi c’è un certo Nenè che secondo me può essere l’arma in più di questo Verona. Toni? Un punto di riferimento, ha delle qualità uniche nel suo ruolo. Se segnerà tanto come l’anno scorso il Verona può sperare di ripetersi» CalcioNews24.com
Luca TONI si rivolge direttamente a INZAGHI «Voglio darti un dispiacere perché al Bentegodi non temiamo nessuno, il 2-1 dell'andata e la mia doppietta? Domenica ci riprovo... Sono due-tre anni che ripeto che a fine anno smetto e poi non ci riesco. Se poi faccio una grande stagione e segno una valanga di gol, magari ci ripenso ancora» TuttoMercatoWeb.com
...Sul ghanese del MILAN ESSIEN 'sospetti' da internet a proposito di un possibile contagio da Ebola «Sto guardando la tv e mi squilla il telefono. è il Dottor Tabana mi dico "Cosa vorrà a quest’ora?" Rispondo. Mi dice: “Su internet qualcuno dice che hai l’Ebola. Ma non è vero, giusto?”. Scoppiamo a ridere. Poi mi chiama anche Riccardo Coli, il nostro capo ufficio stampa: “Sta girando una mia dichiarazione in cui dico che siamo affranti per la tua malattia, ma ovviamente è tutto falso. Rido di nuovo, poi però mi chiama mia mamma allarmata e mi chiede come sto…". All'inizio era anche divertente ma qui stiamo parlando di un virus letale. Certe notizie non si possono trattare con leggerezza. Sto parlando con i miei avvocati, cerchiamo di capire se ci sono margini per un'azione legale...» EuropaCalcio.it
Il doppio ex Osvaldo BAGNOLI che da calciatore iniziò alla scuola MILAN all'ombra di grandissimi campioni «C'è fiducia in casa Verona, lo spirito è quello giusto, da quel che si legge. Verso il Milan mi sento debitore, mi ha fatto fare il salto verso il calcio da professionista, non lo posso dimenticare. Chiaro, Verona è una cosa a sè, però non devo dimenticare quanto fatto dal Milan, i ricordi fin da ragazzo quando giocavo con dei campioni sono bellissimi. Inzaghi? Ci sono stati grandi giocatori che poi sono diventati allenatori, qualcuno è arrivato presto, altri hanno fatto la strada più lunga ma ci vuole anche fortuna; penso che si può arrivare in tutte e due le maniere. Sfida dal sapore europeo? Lo stimolo maggiore lo dovrebbe trovare il Verona, le grandi squadre rimangono queste, le solite Juventus, Inter, Milan, le big; quando si vestiva la maglia gialloblù sentivi la partita in modo diverso, la squadra titolata stava arrivando» CalcioNews24.com
Rafa MÁRQUEZ «Con l’Hellas Verona abbiamo avuto un inizio positivo. La squadra ha risposto bene. La città mi accolto alla grande, così come i miei compagni di squadra. Non mi rimane che approfittare di questo momento, continuando a far bene, già dalla prossima partita. La mia esperienza in America? Ho capito che la mia mentalità era un’altra. Sono sempre stato molto competitivo. Nella mia vita non mi sono mai accontentato, ho sempre cercato di fare un passo avanti. Questa è la stessa mentalità che ho portato con me al Verona. Quando sono passato al Leon mi sono preparato bene fisicamente, loro mi hanno aiutato molto. In Messico ho vinto due campionati e così sono riuscito a giocare il mio quarto Mondiale. Sto molto bene, soprattutto fisicamente e questo mi ha permesso di tornare in Europa, al Verona. Devo approfittare di questa occasione al massimo perché alla mia età non ne avrò molte altre» HellasVerona.it
Mister Bortolo MUTTI allenò SuperPippo INZAGHI «Era giovinetto, ai tempi del Verona faceva il servizio militare. Lo vedevo dal venerdì in poi, anche se durante la settimana si allenava con la nazionale militare. L’avevo avuto anche l’anno prima al Leffe, di sicuro di qualità ne aveva parecchie. Grande fiuto del gol, grande temperamento. Sapeva già allora quel che voleva. Si vedeva che sarebbe diventato allenatore a questi livelli prima di altri. Poteva arrivare in prima squadra prima di Seedorf, ma è meglio per lui che la chiamata sia arrivata dopo. Inzaghi poi a Milanello è di casa, era chiaro che sarebbe finita così. Il Verona di oggi? È difficile far gol alla squadra di Mandorlini. E’ dura da affrontare per tutti, con un giovane là davanti che sa pensare a buttarla dentro così come a lavorare al servizio del collettivo. Toni sta confermando sempre più la sua grandezza» VociDiSport.it
L'ex ALBERTAZZI 'Il Verona? Non molla mai niente...' «Sto molto meglio, avevo da un po' un'infiammazione al tendine di Achille, abbiamo approfittato della pausa per curarla, sono tornato a correre e penso di tornare presto disponibile. Mi sto trovando molto bene qui, di diverso ci sono lo spirito e la gioia che porta mister Inzaghi e che hanno contagiato tutti i giocatori. Il Verona è una squadra tosta che segue molto bene mister Mandorlini. Dobbiamo stare tranquilli ed essere determinati in ogni istante perché sono una buona squadra, che sa ripartire bene in contropiede. Ho un bel ricordo del periodo vissuto all'Hellas Verona, la promozione in A e poi la scorsa stagione è stata molto bella, ho imparato molto. Le differenze tra mister Mandorlini e mister Inzaghi? In alcune cose sono simili, sono entrambi sempre attenti e concentrati, ma mister Inzaghi ha molto più dialogo con i giocatori e questo è un aspetto importante nello spogliatoio. L'Hellas Verona ha un gran seguito di tifosi, che cantano sempre e hanno un grande entusiasmo che trasmettono alla squadra, l'atmosfera sarà bellissima, speriamo di vincere così saremo noi a festeggiare. Il Verona è una squadra che lotta tanto e non molla mai niente, dobbiamo surclassarli anche su questi due aspetti e andrà bene. Luca Toni è un grande giocatore, è molto intelligente e sbaglia poco, non bisogna dargli nessuna occasione perché le sa sfruttare sempre bene. Del Verona ho un bel ricordo, mi ha dato tante belle cose, mi ha permesso di conoscere la Serie A in cui non avevo mai giocato, cose da cui partire per continuare a migliorarsi. Qui al Milan l'ambiente e il gruppo sono fantastici. E' un bellissimo gruppo, faremo bene» ACMilan.com
Così Tiziano Crudeli storico giornalista da sempre al seguito del Milan «Ho visto nel Verona un Toni straordinario e una velocità d'esecuzione nella manovra davvero notevole. Ho grossa considerazione dell'Hellas e del suo allenatore. Perché Mandorlini è davvero molto bravo. Non lo dico per piaggeria, lo credo davvero. Chiaro che il Milan i suoi problemi li ha, la fase difensiva è certamente una lacuna ma quella riguarda anche gli attaccanti che devono rientrare e soprattutto i centrocampisti. Inzaghi sta facendo bene, è chiaro però che molto dipende dall'organico che hai a disposizione. Lui è stato bravo a rivalutare certi giocatori, in fondo è un buon Milan. A volte anche spettacolare, soprattutto in avanti. La partita di Verona sarà comunque molto difficile. La temo molto, pur facendo i debiti scongiuri» LArena.it
Il Quadrante: delirio per i giallobblù |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
IL MILAN A VERONA CON UNA MAGLIA SPECIALE che celebrerà 'Casa Milan' per onorare la nuova e rivoluzionaria sede di via Aldo Rossi, nel quartiere del Portello, inaugurata lo scorso 2 aprile...
In occasione della trasferta a Verona contro l’Hellas di domenica 19 ottobre 2014, i rossoneri scenderanno in campo con la maglia bianca realizzata con lo speciale logo di Casa Milan.
Il Milan ha dunque scelto di onorare la nuova e rivoluzionaria sede di via Aldo Rossi, nel quartiere del Portello, inaugurata lo scorso 2 aprile 2014.
ACCADDE OGGI: 15 ottobre 2013, Verona piangeva la scomparsa del presidente MARTINELLI che diede il via alla rinascita dell'Hellas di oggi... Presidente... Solo grazie!
ACCADDE OGGI: 14 ottobre 1984 Preben Larsen ELKJAER segnava il gol senza scarpa alla JUVE dopo un'irresistibile cavalcata sulla sinistra! E da quel giorno fu... Cenerentola Preben! «Mi accorsi alla fine di essere scalzo ma tirai lo stesso: voi cosa avreste fatto? La scarpa mi cadde un attimo prima dell'impatto col pallone, ai compagni indicai il piede: ho fatto gol senza scarpa. L'Italia mi è rimasta nel cuore, ci vengo tre-quattro volte l'anno. Un nuovo Verona? Non credo che sia impossibile, niente è impossibile, ma noi eravamo una squadra vera. E allora io spero che lo scudetto lo vinca il Verona»
NAZIONALI GIALLOBLÙ: IONITA in campo per tutta la gara contro la RUSSIA (la gara è finita 1 a 1), anche HALLFREDSSON è rimasto in campo per 90 minuti nel colpaccio dell'ISLANDA sull'OLANDA finita 2 a 1 (altro assist di Emil), titolare anche TACHTSIDIS nella sconfitta della GRECIA per 2 a 0 contro l'IRLANDA e infine SORENSEN ha giocato nel secondo tempo fra le UNDER 21 di ISLANDA 1-1 DANIMARCA che ha qualificato i danesi all'Europeo dei giovani
MERCATO: Per la fascia sinistra della difesa il MILAN avrebbe messo gli occhi su Davide BRIVIO, in prestito all'HELLAS ma di proprietà ATALANTA, e lo vorrebbe già da Gennaio! Gli scaligeri però sono arrivati prima, credono molto nel terzino per il dopo AGOSTINI e sono forti di un diritto di riscatto completo... Difficile che GALLIANI strappi l'osso al VERONA!
NAZIONALI GIALLOBLÙ1 Il rigore che IONITA si procura non basta alla MOLDAVIA sconfitta in casa dall'AUSTRIA, HALLFREDSSON ha servito a GUNNARSON l'assist per il secondo gol in ISLANDA 3-0 LETTONIA, 90 minuti per SORENSEN fra le Under 21 di DANIMARCA e ISLANDA (match terminato a reti inviolate), TACHTSIDIS in campo tutta la gra nel pareggio per 1 a 1 tra FINLANDIA e GRECIA (con MORAS è entrato nei 20 minuti finali) ma per Panagiotis il risultato è bugiardo 'No, non sono contento: potevamo conquistare i tre punti ma il calcio va così. Non sempre raccogli quel che meriti. Ora, però, non ci pensiamo più: testa solo all'Irlanda del Nord, che sfidiamo giovedì prossimo'
Radiografia del Gol gialloblù 2014/2015 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
IONITA | 0 | 2 | 2 | |
TACHTSIDIS | 0 | 2 | 2 | |
TONI | 1 | 1 | 2 | |
MORAS | 1 | 0 | 1 | |
CHRISTODOULOPOULOS | 1 | 0 | 1 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Il TGGialloBlu rivela 'Richieste d'ingaggio troppo esose, per questo ALBERTAZZI non è rimasto...'. Grande gioia per Ernesto TORREGROSSA alla prima rete in Serie B col CROTONE!
SERBIA-ALBANIA SOSPESA AL 41° CAUSA INTEMPERANZE DEL PUBBLICO! Paura per DE BIASI CT dell'Aquila Bifronte «...Siamo stati rinchiusi dentro lo spogliatoio perchè un centinaio di tifosi, ma anche alcuni delle forze dell’ordine, hanno picchiato quattro nostri giocatori. C’erano 4mila persone che hanno scavalcato le barriere. È una situazione molto strana, non ho mai visto nulla di simile». La scintilla che ha fatto scoppiare tutto? Un drone che ha sorvolato lo stadio con la bandiera del KOSOVO! S'è rivisto anche 'Ivan il terribile' famigerato ultrà serbo che diede spettacolo di sé anche a Genova qualche anno fa salvo poi cercare di nascondersi come un topo in trappola nel bagagliaio di un pulmann...
SLITTINO: Si ritira 'nonno' ZOEGGELER un monumento di questo sport! A 41 anni può dire di essere salito sul podio olimpico per ben 6 volte consecutive...
QUALIFICAZIONI EURO 2016: All'ITALIA basta un gol di PELLÈ per avere ragione di MALTA ma che gara scialba... Palo di GIOVINCO nel finale; l'Under 21 di DI BIAGIO batte la SLOVACCHIA (con l'aiutino) e si qualifica
MOTOGP: In Giappone vince LORENZO ma è MARQUEZ che bissa il successo mondiale, terzo ROSSI...
MONDIALI VOLLEY: Dopo la (netta) sconfitta patita in semifinale contro la CINA, la pallavolo azzurra al femminile è costretta ad inchinarsi anche al BRASILE nella finalina per il bronzo ma le ragazze del cittì BONITTA possono comunque andar fiere di un piazzamento impensabile alla vigilia...
FORMULA 1: Nel GP di Russia la MERCEDES conquista il titolo costruttori ed HAMILTON dedica il successo allo sfortunato Jules BIANCHI ricoverato ancora in gravissime condizioni dopo l'incidente di Suzuka...
AMICHEVOLI INTERNAZIONALI: 7 a 0 dell'ARGENTINA a HONG KONG
RASSEGNA STAMPA + - =
26 gennaio 1997: la ‘fatal Verona’ dimenticata
Era il Milan di Weah, Baggio, Maldini e compagnia
Enrico Quattrin 15/10/2014
Domenica al Bentegodi arriva il Milan… E allora, come non rievocare la partita (diventate poi le partite) che ha ribattezzato le successive “brucianti” sconfitte del Milan contro l’Hellas in la “Fatal Verona“?
In principio fu la stagione 1972-73, con il Milan che perse rovinosamente al Bentegodi per 5-3 all’ultima di campionato vedendo così svanire il decimo scudetto. Poi, la seconda (ma non meno eclatante) “Fatal Verona”: quella della stagione 1989-90, ovvero quando alla penultima giornata, il Milan stellare di Arrigo Sacchi e del trio tulipano (Gullit, Van Basten, Rijkard) perse per 2-1 contro l’Hellas una partita pazzesca che praticamente consegnò lo scudetto al Napoli di Diego Armando Maradona.
Ma c’è un’ altra vittoria dell’Hellas Verona sul Milan, che se anche per i più sarà ormai finita nel dimenticatoio, è ancora ben impressa nella memoria dei tifosi gialloblu. Era il 26 gennaio 1997 e nella prima giornata del girone di ritorno, il Verona ospitava al Bentegodi il Milan (Campione d’Italia in carica) dei Weah, Baggio, Maldini e compagnia, guidato in panchina ancora una volta da Arrigo Sacchi (per i rossoneri era il cosiddetto Sacchi bis, un mini-ciclo privo di successi che durò soltanto qualche mese). Sulla panchina del Verona sedeva, invece, Gigi Cagni. Entrambe le squadre non stavano attraversando un momento positivo: i gialloblu si trovavano, infatti, al penultimo posto con 11 punti, mentre i rossoneri erano settimi a quota 25.
All’andata, il Diavolo (con allora in panchina Tabarez) si era imposto per 4-1 (per intenderci era la partita dove Weah segnò quel favoloso gol in slalom solitario da aerea ad area). La partita di ritorno ebbe, invece, tutto un altro epilogo. Un vero e proprio trionfo per i gialloblu che abbatterono il Milan con un perentorio 3-1. Per il Verona, che si era portato avanti 3-0, segnarono Zanini, Bacci e Orlandini, mentre per il Milan il gol della bandiera venne messo a segno da Boban. Fu una domenica fantastica per l’Hellas e i suoi tifosi, ricordata oltre che per il risultato, anche per la splendida cavalcata di Pierluigi Orlandini che, prima di mettere al centro la palla dell’1-0 per Zanini, saltò Roberto Baggio con un “palla da una parte, uomo dall’altra”.
Nonostante quella domenica il Verona giocò una partita splendida, numeri alla mano, la vittoria 3-1 sul Milan fu solo un raggio di sole in una stagione nera, culminata con la retrocessione in serie B. Gli scaligeri infatti conclusero il campionato al penultimo posto con 27 punti, davanti alla sola Reggiana. Il Milan, invece, finì la stagione undicesimo con 43 punti e fuori dalla zona Europa.
Sicuramente una posizione di classifica finale come quella del Campionato 1996-97 i tifosi gialloblu non se la augurano, ma domenica, una vittoria per 3-1 come quella del 26 Gennaio 1997 certamente sì. Vedremo se il Verona di Mandorlini, memore del successo per 2-1 dello scorso anno grazie alla doppietta siglata di testa di Luca Toni, riuscirà a compiere questa ennesima impresa e a continuare a stupire i propri tifosi portando avanti quella che ormai per il Milan diventerebbe una vera e propria maledizione.
Il Milan e la “Fatal Verona”
Dalla disfatta del 1973 fino all'espulsione di Sacchi e Van Basten nel 1990
Alessandro Chiatto 13/10/2014
Il viaggio tra Milano e Verona non può essere vissuto senza rimpianti e ricordi per i tifosi del Milan.Mai amata la città di Romeo e Giulietta, tanto odiata per ciò che ha provocato ai cuori dei protagonisti rossoneri, dato che quella di Verona contro l’Hellas non è mai stata una trasferta banale.
La prima data da ricordare (o dimenticare, dipende dai punti di vista) è il 20 maggio del 1973. Al Bentegodi arriva il Milan di Nereo Rocco, una corazzata prima in classifica e guidato da Gianni Rivera, ma reduce dalle fatiche della vittoria in finale di Coppa delle Coppe contro il Leeds. Ma è lo scudetto il titolo più atteso, perché sarebbe il decimo della storia milanista e cucirebbe sulle maglie rossonera la prima stella. Dal canto suo, l’Hellas di Giancarlo Cadè (scomparso l’8 ottobre 2013) è già salvo e tutta Italia pensa ad una passeggiata dei rossoneri in Veneto. Tuttavia, i padroni di casa sono tutt’altro che demotivati e in meno di mezz’ora bucano per tre volte la porta di Vecchi con le reti di Sirena, Luppi e l’autogol di Sabadini.
Rivera sconsolato e Bigon con la testa tra le mani
Il Milan è frastornato e, nonostante il gol di Rosato che sembra riaprire le speranze scudetto, subisce altre due reti nella ripresa. Finisce 5 a 3, con lo scudetto che finisce allo Juventus, vittoriosa per 2 a 1 all’Olimpico di Roma. I bianconeri festeggiano il quindicesimo trionfo nazionale, mentre il Milan dovrà dire addio al sogno dello scudetto della stella, che riuscirà a realizzare solo sei anni più tardi.
Il diavolo, nonostante sia proprio il simbolo dei rossoneri, ci mette la coda diciassette anni dopo, costringendo il Milan a giocarsi lo scudetto ancora a Verona. 22 aprile 1990: altro Milan, altra corazzata, questa volta guidata da Arrigo Sacchi. È la penultima di campionato e i rossoneri sono primi in classifica insieme al Napoli di Maradona e Careca. I partenopei erano riusciti nell’aggancio alla vetta grazie allo storico “giallo Alemao”, colpito da una monetina da 100 lire durante Atalanta-Napoli, e che aveva decretato la vittoria azzurra a tavolino. I rossoneri vanno al Bentegodi senza Ancelotti e Borgonovo, con Massaro a centrocampo, Gullit in panchina e Simone in attacco. L’arbitro del match è Rosario Lo Bello, figlio d’arte del grande Concetto. La partita sembra mettersi subito bene per i ragazzi di Sacchi, che passano in vantaggio grazie a una punizione di Simone. Nella ripresa, però, il protagonista diventa il fischietto di Siracusa, che non concede due rigori per fallo su Massaro e Van Basten ed espelle Sacchi per proteste. I rossoneri, nervosi, subiscono il ritorno degli scaligeri, grazie al pareggio di Sotomayor. E non è certo finita, perché l’arbitro spedisce sotto la doccia prima Rijkaard e poi Van Basten (che getta la maglia per terra dopo un brutto fallo non fischiato). In inferiorità numerica, i rossoneri subiscono anche il 2 a 1 di Pellegrini, che li condanna definitivamente. Nella girandola di espulsioni viene cacciato anche Costacurta, anch’egli per proteste. Lo scudetto finisce a Napoli, ma la stagione 89/90 non può essere ricordata, in casa Milan, solo per questo fallimento, dato che poco più di un mese dopo, i rossoneri vinsero la loro quarta Coppa dei Campioni vincendo in finale con il Benfica.
Il trio olandese della storia rossonera: Rijkaard, Van Basten e Gullit
Arriviamo, quasi, ai giorni nostri. 24 agosto 2013, prima giornata di campionato, il Milan di Mario Balotelli non si gioca certo lo scudetto, ma una grossa fetta di credibilità futura. Il Verona torna in Serie A dopo 11 anni di esilio e vuole subito regalare una gioia ai suoi tifosi. Gli uomini di Max Allegri passano in vantaggio con Poli, ma non fanno i conti con il sempreverde Luca Toni, 36 anni, che maramaldeggia nella difesa rossonera. Il campione del Mondo 2006 segna due reti, entrambe di testa, e condanna la truppa di Allegri alla prima sconfitta, prologo di una stagione disastrosa.
Insomma, per tutti questi motivi Verona, nell’immaginario milanista, si è guadagnata l’appellativo di fatale. La “Fatal Verona”, appunto. E, comunque vada , un altro capitolo sta per essere scritto.
@AleChiatto
FONTE: IlCatenaccio.es
19/10/2014IN 23 A VERONA
Riscaldamento e stretching questa mattina per il Milan nei pressi di Verona. Alle 11.30 la riunione tecnica e alle 13.20 la partenza per lo Stadio.
MILANELLO - La squadra è uscita sul campo ieri alle 11.30 per svolgere la rifinitura pre Hellas Verona-Milan.
L'allenamento è iniziato con una fase di riscaldamento e un po' di corsa sul campo ribassato.
Al termine di questa prima fase la squadra ha iniziato il lavoro col pallone sul campo rialzato del Centro Sportivo di Milanello. I giocatori si sono concentrati sulla fase tattica, prima con una partitella poi con una serie di esercitazioni tecnico-tattiche.
L'allenamento si è concluso con la classica partitella finale.
Questa la lista dei 23 convocati del Milan in vista di Hellas Verona-Milan di oggi alle 15.00 allo Stadio Bentegodi:
Portieri: Abbiati, Agazzi, Diego Lopez
Difensori: Abate, Alex, Armero, Bonera, De Sciglio, Rami, Zaccardo, Zapata
Centrocampisti: Essien, Muntari, Poli, Saponara, Van Ginkel
Attaccanti: Bonaventura, El Shaarawy, Honda, Menez, Niang, Pazzini, Torres
18/10/2014
UN BEL BANCO DI PROVA
Le dichiarazioni in conferenza stampa di mister Inzaghi: "Il Presidente ci dà carica e serenità. Domani mi auguro proseguano i miglioramenti, spero sufficienti per conquistare i tre punti al Bentegodi."
MILANO - Queste tutte le dichiarazioni di mister Inzaghi in conferenza stampa a Milanello in vista della gara di domani pomeriggio alle 15.00 al Bentegodi contro l'Hellas Verona:
Inizio di conferenza stampa: "Le dichiarazioni di EL Shaarawy? Siamo dell'opinione che siano dichiarazioni rispettose. Io sono contento, perchè dimostra che vuole e che gli piace giocare. Mi arrabbierei se fosse il contrario. Tutti i giocatori vogliono scendere in campo. Chi sta fuori è chiaro che sia arrabbiato. C'è un ambiente bellissimo e le visite del Presidente ci caricano. Chi non gioca vuole farsi vedere e tutto questo è molto bello. "El Shaarawy è sereno perchè sa della nostra stima. Se giocherà dovrà dimostrare quello che penso su di lui. Se entrerà dalla panchina dovrà mettermi in difficoltà come contro il Chievo. Abbiamo una rosa ampia e domani mattina scioglierò i dubbi sulla formazione."
Focus sul Verona, prossimo avversario: "Mandorlini sta facendo molto bene e non mi meraviglia. E' un grande lavoratore. Paradossalmente il Verona di quest'anno è più forte, nonostante le assenze di Iturbe e Romulo. Hanno Marquez, che gioca da dietro come un regista. Il Verona non può nascondersi e puntare solo alla salvezza. Faccio i complimenti a Toni. Contro il Milan magari ha già dato in passato, domani può stare tranquillo. Scherzi a parte è un amico e un grande professionista. Dopo la gara di domani gli auguro ogni fortuna. Domani mi auguro che ci siano miglioramenti, spero sufficienti per conquistare i tre punti al Bentegodi. Si sa come gioca il Verona con Toni davanti. Alternano il possesso palla, al lancio lungo. Sono una squadra che ha giocato anche a tre dietro, ma indipendentemente da questo, mi preme il lavoro su di noi. Contro il Chievo abbiamo messo 22 cross in area. Dobbiamo cercare di fare una grande partita domani e speriamo di farla."
L'ottava visita del Presidente Berlusconi a Milanello: "Il Presidente ci dà carica e serenità. E' una grande responsabilità regalargli belle partite. Vogliamo offrire risultati e belle prestazioni. Noi abbiamo cercato di lavorare su dove dobbiamo migliorare. Chiaro abbiamo avuto qualche assenza, ma abbiamo lavorato nel modo giusto. Sono sereno anche se affrontiamo una squadra temibile. Siamo il Milan e dopo un buon periodo è fondamentale dare continuità di risultati."
Toto-formazione: "Ho qualche dubbio di formazione. Menez, Bonaventura e Diego Lopez li abbiamo recuperati, ma solo negli ultimi due giorni. Non so ancora chi farò partire dal primo minuto o se partiranno tutti dalla panca. Abbiamo visto anche con El Shaarawy. Perdere qualche giorno di preparazione, poi ne inficia la brillantezza fisica dei giocatori. Domani mattina scioglierò i dubbi, ma scelgo i calciatori in base agli allenamenti. Ripeto domani valuterò i pro e i contro di mettere in campo Menez, Bonaventura e Diego Lopez. Non mi fascio la testa perchè abbiamo ottimi giocatori a disposizione. Deciderò per il bene della squadra. Prima il gruppo, poi le esigenze del singolo. Domani mattina farò una piccola cosa per capire se sono tutti al 100%."
Singoli: le idee del mister su Fernando Torres: "Torres si sta integrando sempre meglio. Ha stretto i denti spesso in questi ultimi match, con questo problemino alla caviglia. E' pronto come tutti i nostri 7 attaccanti. Quando devi sceglierne 3 tra 7 così bravi non è mai facile. Un allenatore deve essere bravo proprio in queste scelte."
Un gruppo sano e unito. L'ha voluto sottolineare mister Inzaghi: "Non ci sono malesseri, bensì arrabbiature normali per non giocare. C'è grande rispetto in questo gruppo. le cose sono state messe in chiaro fin da subito e davanti alla verità e all'evidenza. Mi fa piacere vedere che mi vogliono mettere in difficoltà nelle scelte. Se poi qualcuno a gennaio vorrà giocare di più, verrà messo in condizione di poter andare altrove. Qui nessuno incrina niente. Chi prova a farlo se ne va. Non mi pongo il problema comunque perchè sono ottimi ragazzi. Qualora potessero nascere problemi li risolveremo d'accordo con la Società. Anche in maniera dura se servirà. Non sono preoccupato al riguardo comunque, perchè il gruppo in questo senso è ottimo."
Ancora domande su chi andrà in porta contro il Verona: "Diego Lopez ha ripreso e anche li dovrò una scelta difficile. Lui ha recuperato, Abbiati è una garanzia. Domani mattina valuterò. Se mi convince giocherà Diego Lopez, altrimenti giocherà Abbiati e Lopez lavorerà ancora un'altra settimana."
Un calcio alle polemiche delle ultime settimane: "Dobbiamo aiutare gli arbitri per farli sbagliare anche liberamente perchè sono umani. Avrebbero bisogno di un supporto, magari tecnologico. Chiaramente nella maniera giusta. Ci serve maggior serenità per far venire più famiglie allo stadio."
Una sosta rigenerante: "Noi abbiamo lavorato con grande intensità e sono sereno. Nel gioco del calcio può succedere di tutto ed essere penalizzato dagli episodi come nelle ultime due trasferte. Abbiamo fatto un ottima gara contro il Chievo. Ora abbiamo un gran bel banco di prova e vedremo come andrà."
Chi giocherà al centro della difesa?: "Zapata o Rami? Valuterò domani mattina e c'è anche Bonera. Valuterò ed entro domani mattina vedremo. Montolivo non è ancora con il gruppo, ma siamo vicino al rientro. Speriamo possa allenarsi con noi presto, poi magari fare due-tre partite con la Primavera, ma vogliamo andarci cauti."
Obiettivi stagionali e la valorizzazione di alcuni giocatori "dimenticati": "Io temo tutte le squadre. Sulla carta ci sono 7-8 squadre che si possono giocare i primi posti. Speriamo prima di tutto di tornare in Europa. Tra 3 o 4 mesi vedremo e valuteremo. Adesso è troppo presto. Credo che i meriti se li debbano prendere i giocatori. Ho voluto dare una possibilità a quasi tutti. Chi ha fatto bene sinora è merito solo loro. El Shaarawy sa bene cosa penso di lui. Voi sapete la mia stima dal punto di vista tecnico ed umano. Anche nelle esclusioni ha sempre reagito bene. Sono tutti bravi ragazzi in squadra. Io mi sento fortunato di allenare la squadra che amo. Rispetto Mandorlini e il suo lavoro. L'impressione è di grande serietà e voglia. Gli faccio i complimenti."
E' il turno di Michael Essien domani a Verona: "Essien? Sta bene e gioca. Sono molto tranquillo con lui. E' un ottimo professionista e sono felice di farlo giocare. E' il momento giusto. Essien davanti alla difesa rende di più. In base a come giocheremo spero farà una grande presenza. So di avere tanti giocatori bravi a disposizione che sanno sopperire alle assenze di Montolivo e De Jong."
Dubbi anche su quale sistema di gioco si adotterà dall'inizio al Bentegodi: "Non so ancora come ci schiereremo. Sta a me capire come partiremo dall'inizio e poi in base alle condizioni di Bonaventura decideremo come ci schiereremo in corso del match. Il Presidente è stato benevolo e mi ha piaciuto il voto che ha dato alla squadra. Dobbiamo e vogliamo crescere per regalare soddisfazioni alla Società, al Presidente e ai tifosi. Spero che il Presidente mi possa dare un bel voto alla fine della stagione"
Chiusura di conferenza: "Super Pippo? Hanno cominciato a chiamarmi così proprio durante l'anno di Verona da calciatore. Conservo bei ricordi dell'esperienza di Verona e so che la stima tra noi non finirà mai. Honda appena è atterrato è venuto a Milanello. Se starà bene partirà dall'inizio."
17/10/2014
MENEZ SEMPRE IN GRUPPO
Allenamento rossonero con Menez, oggi a Milanello.
MILANELLO - Oggi la squadra è uscita sul campo ribassato dietro la palestra, prima di Mezzogiorno.
La prima fase della seduta del venerdì è stata un riscaldamento a secco con corsa. Dopo stretching e corsa a varie andature, è iniziata una lunga fase tattica alla quale ha assistito anche Adriano Galliani.
Una partitella, alla quale ha partecipato anche Menez, undici contro undici è stata l'ultima fase dell'allenamento.
I singoli: Diego Lopez ha lavorato in gruppo con i portieri e ha preso parte alla partitella. Menez ha fatto tutto con la squadra, partitella compresa.
16/10/2014
TUTTI I NUMERI DI VERONA-MILAN
Ecco la presentazione, in chiave strettamente statistica, della gara di domenica pomeriggio al Bentegodi fra Hellas Verona e Milan.
MILANO - Ecco tutti i numeri, collettivi e individuali, in Campionato di Verona e Milan. Statistiche e riferimenti numerici sono utili per iniziare ad inquadrare i temi della partita di domenica pomeriggio alle 15.00.
LE ULTIME PARTITE
VERONA - Verona-Palermo 2-1, Torino-Verona 0-1, Verona-Genoa 2-2, Roma-Verona 2-0, Verona-Cagliari 1-0.
MILAN - Parma-Milan 4-5, Milan-Juventus 0-1, Empoli-Milan 2-2, Cesena-Milan 1-1, Milan-Chievo 2-0.
I 5 GIOCATORI PIU' UTILIZZATI IN CAMPIONATO
VERONA - Moras e Tachtsidis 577 minuti, Toni 506, Gomez 497, Marquez 483.
MILAN - Abate e De Jong 578 minuti, Menez 552, De Sciglio 481, Honda 479.
CLASSIFICA ASSIST
ASSIST: Abate, Menez 10, Bonaventura 8, De Sciglio 7, Honda 5, Muntari 5, Tachtsidis 4.
ASSIST VINCENTI: Abate 4, Honda 2, El Shaarawy 1, Ionita 1, Hallfredsson 1, Sorensen 1, Toni 1.
CLASSIFICA TIRI E GOL
TIRI - Menez 16, Toni 14, Honda 13, Tachtsidis 8, Bonaventura 8, Gomez 8, F.Torres 7.
GOL - Honda 4, Menez 3, Ionita 2, Muntari 2, Tachtsidis 2, bonaventura 1, De Jong 1.
STATISTICHE DI SQUADRA VERONA
POSSESSO PALLA: 24.37 minuti ad ogni partita
TIRI NELLO SPECCHIO DELLA PORTA: 4.8
PALLE GIOCATE: 522.2
PASSAGGI RIUSCITI: 64.5%
SUPREMAZIA TERRITORIALE: 9.09 minuti nella metà campo avversaria ad ogni partita
PERICOLOSITA': 45.3% indice che misura la produzione offensiva di una squadra
STATISTICHE DI SQUADRA MILAN
POSSESSO PALLA: 27.41 minuti ad ogni partita
TIRI NELLO SPECCHIO DELLA PORTA: 4.8
PALLE GIOCATE: 585,2
PASSAGGI RIUSCITI: 67.9%
SUPREMAZIA TERRITORIALE: 11:00 minuti nella metà campo avversaria ad ogni partita.
PERICOLOSITA': 54.7% indice che misura la produzione offensiva di una squadra
(Fonte: Panini Digital per legaseriea.it)
16/10/2014
VERONA-MILAN STORY
Statistiche, precedenti, ex ed episodi: tutto sulla storia di Verona-Milan al Bentegodi, nel girone di andata.
MILANO - Di seguito i precedenti delle ultime sfide giocate tra Verona e Milan al Bentegodi nel girone d’andata, gli ex del presente e del passato, gli episodi che hanno fatto la storia e gli ultimi incontri delle due squadre:
VERONA-MILAN GLI ULTIMI 5 INCONTRI DISPUTATI NEL GIRONE D’ANDATA:
Stagione 2013/14: Verona-Milan 2-1 1' giornata
Stagione 2000/01: Verona-Milan 1-1 11' giornata
Stagione 1999/00: Verona-Milan 0-0 8' giornata.
Stagione 1991/92: Verona-Milan 0-1 16' giornata.
Stagione 1988/89: Verona-Milan 1-2 5' giornata.
GLI EX TRA MILAN E VERONA:
Nel Milan: Michelangelo Albertazzi (Al Verona dal 2012 al 2014)
Nel Verona: Mattia Valoti (cresciuto nel settore giovanile del Milan)
Hanno vestito entrambe le maglie Massimo Oddo (al Verona dal 2000 al 2002 e poi al Milan dal gennaio 2007 al 2009 e poi ancora al Milan dal 2009 al 2011), Alberto Gilardino (al Verona nel 2000/2001, mentre al Milan dal 2004 al 2008) e Martin Laursen (a Verona dal 1999 al 2001 e poi al Milan dal 2001 al 2004.
L'EPISODIO STORICO:
Milan-Verona 4-0. Stagione 1991/1992. 33 giornata. Il Milan festeggia a San Siro la conquista dello scudetto con un poker di gol al Verona. Apre Van Basten su rigore, raddoppia Gullit e chiude con una doppietta Carlo Ancelotti. Saranno i suoi ultimi gol in rossonero prima del ritiro definitivo dalla scena calcistica. Da allenatore vincerà tutto con il Milan.
LE ULTIME 5 DEL MILAN IN SERIE A:
MILAN-CHIEVO 2-0
CESENA-MILAN 1-1
EMPOLI-MILAN 2-2
MILAN-JUVE 0-1
PARMA-MILAN 4-5
LE ULTIME 5 DEL VERONA IN SERIE A:
VERONA- CAGLIARI 1-0
ROMA- VERONA 2-0
VERONA- GENOA 2-2
TORINO VERONA 0-1
VERONA PALERMO 2-1
16/10/2014 12:43
FILIPPO INZAGHI: VERONA-MILAN, DA UNA ATENE ALL'ALTRA
MILANO - Nella stagione in cui il Milan ha vinto la sua prima Finale di Coppa dei Campioni ad Atene, stagione 1993-1994, Filippo Inzaghi era l'attaccante del Verona, prossimo avversario in Campionato del Milan che lui oggi allena.
In quella stagione 1993-94, nell'anno della leva militare, Superpippo, chiamato per la prima volta così proprio dai tifosi gialloblù, riusciva a coniugare gli obblighi militari con le partite di Campionato in Serie B: 36 presenze e 13 gol.
Alla fine di quella annata veronese di Inzaghi il Milan battè 4-0 il Barcellona in Finale ad Atene, il 18 Maggio 1994. Nella seconda Finale di Champions League vinta poi nella sua storia dal Milan nella capitale greca 13 anni dopo, nel 2007, sarebbe toccato proprio a Inzaghi segnare i 2 gol decisivi: Milan-Liverpool 2-1.
14/10/2014 14:00
MICHELANGELO ALBERTAZZI A MILAN CHANNEL: "IL VERONA NON MOLLA MAI NIENTE"
MILANO - Queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva a Milan Channel da Michelangelo Albertazzi oggi a Milanello: "Sto molto meglio, avevo da un po' un'infiammazione al tendine di Achille, abbiamo approfittato della pausa per curarla, sono tornato a correre e penso di tornare presto disponibile. Mi sto trovando molto bene qui, di diverso ci sono lo spirito e la gioia che porta mister Inzaghi e che hanno contagiato tutti i giocatori. Il Verona è una squadra tosta che segue molto bene mister Mandorlini. Dobbiamo stare tranquilli ed essere determinati in ogni istante perché sono una buona squadra, che sa ripartire bene in contropiede. Ho un bel ricordo del periodo vissuto all'Hellas Verona, la promozione in A e poi la scorsa stagione è stata molto bella, ho imparato molto. Le differenze tra mister Mandorlini e mister Inzaghi? In alcune cose sono simili, sono entrambi sempre attenti e concentrati, ma mister Inzaghi ha molto più dialogo con i giocatori e questo è un aspetto importante nello spogliatoio. L'Hellas Verona ha un gran seguito di tifosi, che cantano sempre e hanno un grande entusiasmo che trasmettono alla squadra, l'atmosfera sarà bellissima, speriamo di vincere così saremo noi a festeggiare. Il Verona è una squadra che lotta tanto e non molla mai niente, dobbiamo surclassarli anche su questi due aspetti e andrà bene. Luca Toni è un grande giocatore, è molto intelligente e sbaglia poco, non bisogna dargli nessuna occasione perché le sa sfruttare sempre bene. Del Verona ho un bel ricordo, mi ha dato tante belle cose, mi ha permesso di conoscere la Serie A in cui non avevo mai giocato, cose da cui partire per continuare a migliorarsi. Qui al Milan l'ambiente e il gruppo sono fantastici. E' un bellissimo gruppo, faremo bene".
FONTE: ACMilan.com
Bagnoli e Fanna ricordano la fatal Verona: “Tra i rossoneri c’era lo sconforto totale”
18 ottobre 2014 15:45 Giovanni DAvino
Ormai i tifosi del Milan ci avranno fatto il callo: ogni qualvolta tocca andare al Bentegodi ad affrontare l’Hellas Verona, vengono rievocati i due scudetti persi proprio dai rossoneri nella città di Romeo e Giulietta. Correvano gli anni 1973 e 1990, ma la memoria è ancora viva nelle menti dei tifosi del Diavolo, almeno di quelli un pò più avanti negli anni. La Gazzetta dello Sport ha intervistato due protagonisti della sfida del ’90, l’allora tecnico Osvaldo Bagnoli ed il capitano Piero Fanna.
Bagnoli ha raccontato alla Rosea cosa disse ai suoi ragazzi negli spogliatoi per motivarli alla sfida contro Baresi e soci: “Ricordai alla squadra che dovevamo avere rispetto per chi avevamo sconfitto. Se avessimo perso, saremmo retrocessi. Invece potevamo avere un’altra possibilità. E quel Milan era un grande avversario”.
Fanna, invece, ha svelato alcuni retroscena della partita, in particolare del post: “Passando di fronte al loro spogliatoio, vedemmo scene di sconforto. Chi piangeva, che si teneva le mani tra i capelli. Noi allungammo la speranza. Vincemmo perché stavamo bene, mentre il Milan, in settimana, aveva giocato in Coppa dei Campioni con il Bayern a Monaco. Era stanco. Si innervosirono subito, infuriandosi con Lo Bello. Ma meritammo in pieno quel risultato”.
FONTE: SpazioMilan.it
Verona, stadio Bentegodi da tutto esaurito per Hellas-Milan. Traffico a rischio tilt: via l'anello pedonale
Quasi 10mila biglietti già venduti in prevendita. Sold out per il settore "Ospiti". La polizia municipale sviluppa il piano viabilità: La zona di piazzale Olimpia sarà chiusa tra la rotonda di via Da Vinci e via Frà Giocondo. I parcheggi
La Redazione 17 ottobre 2014
È atteso il "tutto esaurito" allo stadio Bentegodi, per la partita Hellas Verona - MIlan. La società gialloblù, nelle scorse ore, ha comunicato che sono stati già venduti tutti i settori ad eccezione delle poltronissime Est, parterre Est, curva Est e curva Nord "ospiti". Fino a mercoledì sono stati venduti in prevendita 9mila e 360 biglietti complessivi, di cui 1428 per gli ospiti.
PIANO DEL TRAFFICO - Intanto la polizia municipale prepara il Piano del traffico: sarà in servizio domenica pomeriggio in zona stadio per l'incontro di calcio con inizio previsto alle 15 al Bentegodi. Saranno 35 gli agenti e coordinatori impegnati a gestire le migliaia di tifosi e spettatori che, come in precedenti occasioni, arriveranno dalle principali città del nord Italia. A partire dalle 13 saranno attuati i servizi specifici di gestione della viabilità, con la chiusura dell’area nord, in particolare la zona della tribuna autorità, e l’indirizzamento dei tifosi milanisti al Palasport, nell’area loro riservata. Particolare attenzione sarà posta alla sosta sulle tangenziali e sugli svincoli, compresa la bretellina di accesso alla zona stadio, dove è vietato parcheggiare anche se non espressamente indicato da segnaletica verticale, non necessaria per questa categoria di strade. La zona di piazzale Olimpia sarà chiusa tra la rotonda di via Da Vinci e via Frà Giocondo. In quest’area potranno accedere solamente mezzi pubblici e auto al servizio delle persone invalide dirette allo stadio, fino ad esaurimento dei posti di sosta disponibili.
PARCHEGGI - Qualora la disponibilità di parcheggi in zona Bentegodi dovesse terminare, le uscite per lo stadio verranno chiuse e tutti i veicoli in arrivo saranno indirizzati verso i parcheggi di Porta Palio e della Stazione. Per evitare ulteriore pressione sul quartiere sarà inoltre consentito l'ingresso ai soli residenti all'interno dell'area racchiusa tra via San Marco, canale Camuzzoni, Porta Palio, stazione ferroviaria, via Albere e via delle Coste, che sarà percorribile solo per l'accesso al parcheggio di piazzale Guardini. I tifosi provenienti da altre città potranno raggiungere la zona stadio utilizzando l’uscita autostradale di Verona Nord, sulla A22. I parcheggi principali consigliati ai tifosi sono A e B, lato via Frà Giocondo, e C, lato curva nord, ai quali si aggiunge il palazzetto dello sport, riservato ai tifosi ospiti. Una volta trasportati i tifosi, i bus veronesi dei calcio club saranno indirizzati in piazzale Guardini, dove resteranno in attesa di far risalire i passeggeri e ripartire. Per tutta la giornata sarà presente un carro attrezzi pronto a rimuovere immediatamente veicoli parcheggiati in sosta vietata, fonte di intralcio o pericolo.
I BIGLIETTI - In seguito al parere favorevole della commissione provinciale di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo, già dalla gara contro il Milan saranno disponibili ulteriori 3mila 763 posti per i tifosi gialloblù. I lavori voluti e commissionati dall'Hellas Verona hanno interessato principalmente la curva Nord, la quale è stata divisa in 2 settori: il primo è destinato alla tifoseria ospite, mentre il secondo, che prende la denominazione curva Est, è destinato alla tifoseria locale con 2mila 888 posti. Saranno inoltre disponibili ulteriori 875 posti in parterre Est, il settore è stato oggetto di adeguamento alle normative vigenti e alla riqualificazione con il posizionamento di nuove sedute.
Da mercoledì 8 ottobre era attiva la prevendita esclusiva riservata ai possessori della "Tessera del tifoso - Non vi lasceremo mai”, mentre da lunedì 13 sono stati aperti alla vendita tutti i punti vendita "VivaTicket" presenti sul territorio nazionale. L'acquisto del biglietto sul sito vivaticket.it con stampa diretta del voucher, è valido per l’ingresso senza necessità di passare dalla biglietteria. Domenica 19 ottobre, giorno del match, eventuali tagliandi rimanenti saranno disponibili all'Hellas Verona ticket point (parcheggio A - stadio Bentegodi), aperto dalle 11 fino al fischio d'inizio.
FONTE: HellasVerona.it
Contro il Verona i rossoneri in campo con la maglia di Casa Milan
Posted on Oct 17 2014 - 1:42pm by Cristian Nisticò
In occasione della trasferta a Verona contro l’Hellas di domenica 19 ottobre 2014, i rossoneri scenderanno in campo con la maglia bianca realizzata con lo speciale logo di Casa Milan.
Il Milan ha dunque scelto di onorare la nuova e rivoluzionaria sede di via Aldo Rossi, nel quartiere del Portello, inaugurata lo scorso 2 aprile 2014.
FONTE: MilanoSportiva.com
VERONA, ROBERTO BORDIN A RADIO NOSTALGIA: "CONTRO IL MILAN PER VINCERE. SPEZIA? SQUADRA ATTREZZATA PER FAR BENE"
Scritto da Redazione Venerdì, 17 Ottobre 2014 14:21
Roberto Bordin, vice allenatore di Mandorlini all'Hellas Verona è intervenuto all'interno della trasmissione di Radio Nostalgia "Toscana calcio e non solo" ed ha spaziato dalla Nazionale al suo Verona, fino alle aquile dello Spezia.
[...]
Hellas Verona-Milan, che match sarà?
"Penso che sarà un bel match, uno dei prossimi tre nei quali incontreremo anche Napoli e Lazio. Il Milan è una squadra molto forte ma anche noi veniamo da un buon momento e vogliamo vincere davanti al nostro pubblico".
[...]
FONTE: ToscanaCalcio.net
Hellas Verona-Milan, le probabili formazioni
Gara valida per la settima giornata di Serie A 2014/15, in programma domenica 19 ottobre alle ore 15 allo stadio Bentegodi di Verona
Scritto da Stefano Tomat il 18 ottobre 2014 alle 08:00.
QUI HELLAS VERONA - Pochi dubbi per Mandorlini che sembra orientato a schierare Janković al fianco di Toni e Juanito Gómez: le alternative al serbo sono Saviola e l’ex Udinese Nico López. In difesa ballottaggio per il posto da terzino destro: il favorito sembra uno tra Sørensen e Marques, anche se sono in rialzo le quotazioni del rientrante Martić,
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Marques, Márquez, Moras, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Hallfreðsson; Juanito Gómez, Toni, Janković. All. Mandorlini.
QUI MILAN – Inzaghi dovrà fare a meno di De Jong squalificato: al suo posto giocherà Essien, alla prima stagionale da titolare. Con lui ci sarà Muntari a formare la coppia di interditori tutta ghanese; Bonaventura sarà il terzo di centrocampo, mentre in attacco ci saranno Honda, Torres e nuovamente El Shaarawy, che approfitterà di questa occasione per tentare di scalare le gerarchie. Ménez è completamente recuperato ma partirà dalla panchina, mentre in difesa il rientrante Zapata non farà parte dell’11 titolare.
Milan (4-3-3): Diego López; Abate, Rami, Alex, De Sciglio; Essien, Muntari, Bonaventura; Honda, Torres, El Shaarawy. All. Inzaghi
Hellas Verona-Milan: precedenti, statistiche e curiosità
Scritto da Stefano Tomat il 17 ottobre 2014 alle 09:00.
Hellas Verona-Milan non è mai una partita qualsiasi: nella passata stagione la sfida fu una festa gialloblù, con il ritorno in Serie A dopo 11 anni e la vittoria per 2-1. Andando più in là con gli anni, la città scaligera evoca brutti ricordi al Diavolo, che in suolo veneto ha visto sgretolarsi i sogni di ben due scudetti sotto i colpi dell’Hellas, creando la leggenda de “La fatal Verona“.
I PRECEDENTI – L’anno scorso il Verona, al suo esordio dopo un’assenza durata più di 10 anni, incontrò il Milan nel corso della prima giornata del campionato di Serie A, riuscendo nell’impresa di vincere in rimonta grazie alla doppietta di Toni che vanificò la marcatura di Poli. L’ultima vittoria del Milan risale al 2001-2002: i rossoneri si imposero per 1-2 (Mutu, Inzaghi e Pirlo), facendo un passo decisivo verso quel quarto posto che l’anno seguente le avrebbe concesso di accedere ai preliminari di Champions League (poi vinta a Manchester contro la Juventus); per l’Hellas, quella sconfitta rappresentò l’ennesimo passo a vuoto nella caduta libera che lo portò in Serie B dopo un girone d’andata sontuoso. L’anno precedente ci fu l’ultimo pareggio: 1-1 nato dai gol di Bonazzoli e Ambrosini. I due incontri che il Milan ricorda con maggior sofferenza sono però le due sconfitte subite nel 1972-1973 per 5-3 e nel 1989-1990 per 2-1, risultati che tagliarono le gambe ai rossoneri nella corsa allo scudetto consegnando il titolo nella mani rispettivamente di Juventus e Napoli.
LE STATISTICHE – Un perfetto equilibrio regna tra Hellas Verona e Milan nei 24 precedenti al Bentegodi: sono 8 infatti sia i successi della squadra di casa, sia quelli della squadra ospite, sia i pareggi. I gol segnati sono 67, 33 dall’Hellas e 34 dal Milan. Tutt’altro discorso invece per quanto riguarda le 24 partite disputate a San Siro: i gialloblù non sono mai riusciti a vincere nella Milano rossonera, subendo 15 sconfitte e pareggiando 9 volte. Dei 54 gol segnati al Meazza, 40 sono del Milan e solo 14 del Verona.
Hellas Verona e Milan sono appaiate al quinto posto della Serie A con 11 punti: lo scontro del Bentegodi ha quindi il profumo d’Europa, anche se è prematuro fare certi discorsi alla settima giornata di campionato. Il nostro pronostico è di giocare l’over 2,5.
FONTE: MondoPallone.it
Milan, sfogo El Shaarawy: "Incazzato per le panchine"
Il Faraone: "Adesso sto bene, ma stavo bene anche nelle tre partite precedenti. Le ultime tre esclusioni sono state scelte tecniche"
17 Ottobre 2014
Non che ci si potesse immaginare un El Shaarawy felice come una Pasqua, però, data la probabile fiducia per il match del Milan a Verona, magari nemmeno un Faraone di umore prossimo al pessimo. E invece il Faraone, a un evento Samsung presso la Mondadori di via Marghera, ha pestato il piede sull'acceleratore: "C'è un po' di dispiacere per le ultime esclusioni - ha detto -, anche incazzatura". E ancora: "Sono state decisioni tecniche".
Giusto per precisare, come poi ha candidamente fatto, che "adesso sto bene, ma stavo bene anche nelle tre partite precedenti. Le ultime tre esclusioni sono state scelte tecniche, ora voglio tornare e dimostrare chi sono".
Niente di sconvolgente, sia chiaro. Trovare un giocatore contento di non giocare è obiettivamente e onestamente impossibile. Però, forse, non era preventivabile oggi questa cruda sincerità. Poi Stephan piega meglio e allora forse spariscono certi nuvoloni: "C'è tanta concorrenza e l'unica cosa da fare è allenarmi come sto facendo - dice infatti -. Il gol mi manca, non arriva da tanto tempo (il 24 febbraio 2013, nel derby, l'ultima rete), ma la cosa più importante dopo le tre esclusioni è fare bene per il Milan e per me stesso".
Il discorso si sposta infine sugli obiettivi immediati. Che sono il Verona, appunto, e la Nazionale: "Non so ancora se giocherò perché il mister non ha ancora deciso la formazione. La Nazionale? È uno dei miei obiettivi. Avevo iniziato il campionato in una buona maniera facendo una bella prestazione contro la Lazio, poi ci sono state queste tre panchine consecutive ma, ripeto, rispetto le scelte del mister. Anche nella partita con il Chievo ho dato il massimo, facendo vedere che posso essere titolare. Ho provato le mie giocate ma non sono preoccupato. Ho la fiducia del mister, che me lo dice tutti i giorni, e quella della società e io cerco di esser sereno con continuità. Il mister mi ha detto che non devo dimostrare niente a nessuno. Lui sa quelle che sono le mie qualità e qual è il mio valore. Voglio fare quello che so fare, con serenità".
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Poli titolare contro l’Hellas Verona: superato Bonaventura
Nonostante la formazione sembrasse ormai ultimata, alla vigilia della sfida contro l’Hellas Verona c’è un’importante novità a centrocampo: Poli ha scavalcato Bonaventura per una maglia da titolare al Bentegodi e, con tutta probabilità, sarà lui a partire dall’inizio nella delicata sfida contro gli scaligeri.
Mancano poco più di 24 ore alla delicata sfida di domenica pomeriggio, al Bentegodi, contro l’Hellas Verona. Una partita assolutamente fondamentale per i rossoneri: sarebbe importantissimo riprendere con il piede giusto dopo la sosta per le nazionali, dando continuità all’ultima vittoria ottenuta, a San Siro, contro il Chievo. Inoltre, vincere contro gli scaligeri significherebbe scavalcarli in classifica ed agganciare, in attesa ovviamente degli altri risultati, quel terzo posto attualmente occupato dalla Sampdoria. Una partita, quella del Bentegodi, tutt’altro che facile: l’Hellas Verona, infatti, fino a questo momento ha fatto del suo stadio di casa il suo punto di forza, ottenendo ben 2 vittorie ed 1 pareggio, senza mai essere andato al tappeto. Sarà, dunque, molto difficile per i rossoneri uscire con una vittoria da questa sfida ma, se così dovesse essere, sarebbe un passo molto importante per il proseguo del campionato.
Dopo la sosta, Inzaghi può finalmente contare sulla rosa quasi al completo: infatti, tralasciando l’infortunio di vecchia data di Montolivo e la squalifica di De Jong, il mister rossonero potrà contare su tutti gli altri elementi della rosa, avendo recuperato in extremis Menez che aveva risentito di un piccolo problema muscolare. La formazione scelta da Inzaghi, alla vigilia del match di campionato, sembrava già essere stata decisa, con l’innesto di El Shaarawy per sostituire Menez, che siederà in panchina, e l’utilizzo di Essien in mezzo al campo per ovviare alla squalifica di De Jong; invece, c’è un’importante novità da sottolineare: infatti, vista la qualità degli avversari, Inzaghi sembra aver deciso di puntare su Andrea Poli, sostituendo così Bonaventura che avrebbe garantito più spinta alla squadra ma una minore stabilità difensiva.
Una scelta molto importante quella di Inzaghi, con la quale si ritorna al suo vecchio marchio di fabbrica: quel 4-3-3 che tanto aveva impressionato nelle prime due giornate di campionato. Quindi, con Poli preferito, con tutta probabilità, a Bonaventura, vedremo un Milan sicuramente con maggiore stabilità a centrocampo, potendo poi ripartire velocemente in contropiede con El Shaarawy pronto a ripetersi come nella prima partita di campionato contro la Lazio. Tutti i tifosi rossoneri si aspettano, sicuramente, una prestazione più che convincente della squadra, che non vince in trasferta dalla lontana partita contro il Parma, avendo racimolato nelle successive due trasferte soltanto due punti, arrivati, tra le altre cose, con enorme fatica, con i rossoneri costretti sempre ad inseguire. Il momento di tornare alla vittoria anche in trasferta sembra ormai essere giunto e il Milan, a questo importante appuntamento, non può assolutamente mancare.
Diego Lopez, ritorno col brivido: a Verona per la fiducia
Il portiere spagnolo torna a disposizione dopo l’infortunio di Parma. Per Diego Lopez l’occasione buona per riscattare un inizio di stagione dalla doppia faccia.
L’esperienza di Diego Lopez in rossonero è praticamente ferma al minuto ’89 di Parma-Milan dello scorso 14 settembre e a quel pasticciaccio brutto in collaborazione con De Sciglio. “Mi sono fatto male prima di controllare il pallone”- si è giustificato il gigante di Paradela: per fortuna i rossoneri di quel misunderstanding non ne hanno risentito eccessivamente, portando comunque a casa una sudatissima quanto rocambolesca vittoria. Oggi Diego Lopez, dopo circa un mese di stop forzato, torna a disposizione di Pippo Inzaghi, abile e arruolabile per la delicatissima trasferta di Verona contro l’Hellas, storicamente mai troppo tenera per i colori rossoneri. Un ritorno quello dell’estremo difensore spagnolo a lungo invocato da una buona fetta del tifo rossonero, che non vede più in Christian Abbiati un simbolo di sicurezza per la porta del Diavolo. I rimpianti per l’assenza di Lopez sono esponenzialmente aumentati nel pomeriggio di Cesena, quando un’incertezza dell’estremo difensore di Abbiategrasso ha di fatto condizionato negativamente la gara. Torna Diego Lopez e le gerarchie, inutile dirlo, si ridefiniscono: se sta bene, è l’iberico a fare il titolare.
Non manca però qualche dubbio anche sull’ex Real, figlio di alcune prestazioni non limpidissime in apertura di stagione. L’interrogativo che il popolo milanista si pone a riguardo sorge abbastanza spontaneo: quale Diego Lopez è il vero Diego Lopez? L’attento e reattivo portiere apprezzato con la maglia del Real e alla prima giornata contro la Lazio oppure il confuso e svagato pennellone visto nell’amichevole di Valencia e nella sagra del gol di Parma? Quello con l’Hellas non può di certo considerarsi il match più soft per testare le reali capacità di un portiere appena rientrato da un fastidioso infortunio, chiamato a non sbagliare nulla per non essere rivalutato al ribasso nel sensibile ed esigente borsino di gradimento dei tifosi rossoneri. Di contro quello di Verona sarà, senza alcun dubbio, un test probante, che ci dirà molto sul futuro della porta rossonera. Un rientro col brivido per lo spagnolo in cui verranno messe a dura prova anche le sue energie nervose.
Diego vorrà dire fiducia? E’ quello che oggi si augurano tutti i tifosi del Milan, che solo un paio di mesi fa lo avevano accolto festanti e consapevoli di aver trovato un portiere di sicuro affidamento, apprezzato anche a livello internazionale, arrivato inoltre ad un prezzo di cortesia. Il fatto che 6 degli 11 punti rossoneri siano arrivati con lo spagnolo tra i pali (solo 5 in 4 partite con Abbiati) rende in qualche modo più tranquilli i sostenitori della prima squadra di Milano, se non altro dal punto di vista della cabala. Scaramanzie a parte, Diego Lopez è chiamato una volta per tutte a dare continuità alle sue prestazioni e sicurezza ai propri compagni, dimostrando la bontà dell’operato di Galliani, capace di assicurarselo praticamente gratis, e rimarcando l’inopportuna fretta con cui da Madrid hanno preferito metterlo alla porta, preferendogli il mostro sacro Iker Casillas, in evidente fase calante.
Da Paradela, paese nativo del portiere galiziano, transita il Cammino de Santiago, probabilmente il più noto e battuto percorso di Fede d’Europa; riprenderà invece da Verona il cammino del Milan, nella cornice assai più profana del “Bentegodi”. E’ nei guanti del portierone iberico che i rossoneri cercano quella sicurezza che ancora manca, necessaria per disputare un campionato all’altezza del proprio nome. Essere reattivo oggi per garantire un domani più sicuro: Don Diego è tornato, ora tocca a lui alzare la guardia a spada sguainata.
Berlusconi si scopre storico: “Milan, ricordati della fatal Verona”
La rosa rossonera a lezione di storia dal presidente Berlusconi: il numero uno del Milan ha ricordato le difficoltà storiche del club sul campo del Verona.
La visita a Milanello del venerdì di Silvio Berlusconi, questa settimana, ha avuto un fine soprattutto storico. Certo: i ricordi di tutti i successi rossoneri sono sempre vivi nella memoria del presidente, il quale spesso ricorda a squadra e allenatore l’importanza e il blasone del Milan, ma questa settimana è stato affrontato uno dei pochi capitoli spinosi della storia rossonera: la “fatal Verona”. E’ stato questo – scrive La Gazzetta dello Sport – l’argomento attorno a cui è ruotata la visita del presidente Berlusconi: l’ex premier ha voluto ricordare alla squadra, in particolare ai nuovi acquisti e ai giovani che non possono conoscere a fondo la storia del Diavolo, la delicatezza della sfida del “Bentegodi” anche dal punto di vista dei precedenti storici, dato che spesso il Milan in quel di Verona ha conosciuto sconfitte dolorose e amare.
L’ottavo venerdì di Silvio Berlusconi a Milanello ha ricalcato in gran parte le visite delle settimane precedenti: la consecutività si è interrotta, perché settimana scorsa, dopo l’allenamento mattutino, Inzaghi ha concesso due giorni di riposo ai rossoneri, ma il copione non è cambiato. Come di consueto, il presidente è arrivato a Carnago con l’elicottero e, novità, ha portato con sé sei giovani tra parenti di pazienti e dipendenti della casa di cura Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove sta scontando la condanna ai servizi sociali. Prima del solito pranzo con Galliani e Inzaghi, il numero uno milanista ha incontrato la squadra e l’ha intrattenuta con un discorso, come accennato, sulle storiche difficoltà rossonere in casa dell’Hellas Verona.
Milan, di che pasta sei fatto?
Il Milan, in questo inizio di stagione, ha conquistato undici punti grazie a tre vittorie, due pareggi e una sconfitta. Nelle prime sei giornate del campionato di Serie A, i rossoneri hanno disputato tre partite ad alto livello e altrettante gare in cui non sono riusciti ad esprimere per lunghi tratti il loro gioco contro avversari, a parte la Juventus, abbordabili almeno sulla carta.
Nella prossima partita contro il Verona valida per la settima giornata di campionato, la squadra allenata da Filippo Inzaghi deve dimostrare di che pasta è fatta.
Sarà il Milan positivo ammirato nelle partite contro la Lazio, contro il Parma e contro il Chievo o sarà la formazione abbastanza deludente vista nelle gare contro la Juventus, contro l’Empoli e contro il Cesena?
I rossoneri hanno bisogno di confermare quello che di buono hanno fatto nelle prime giornate di campionato cercando di mettersi alle spalle gli errori e la poca concretezza vista contro l’attuale capo classifica e nelle gare contro l’Empoli e il Cesena.
Il Milan, fino a questo momento, ha dimostrato di possedere un parco attaccanti in grado di segnare molti goal in qualunque modo e situazione ma, quello che preoccupa i tifosi del diavolo è il fatto che, come nelle ultime due passate stagioni, la difesa non sta garantendo una copertura degna di una squadra che punta alle zone alte della classifica.
Questo aspetto è evidenziato ancora di più dal fatto che il centrocampo, in alcune occasioni, non è riuscito a garantire la copertura che Inzaghi si aspetta da quel reparto e, in questo senso, l’assenza di Nigel De Jong contro il Verona peserà parecchio per l’economia del diavolo.
Il Milan ha bisogno di ripartire, dopo la sosta per le Nazionali, dalle sicurezze che hanno caratterizzato la squadra. I rossoneri devono continuare a dimostrare una grande concretezza in zona goal ma, il diavolo deve a tutti i costi cambiare marcia per quanto riguarda l’attenzione in difesa.
La sfida contro il Verona dirà parecchio sulle ambizioni degli uomini allenati da Inzaghi. Il Milan ha bisogno di una vittoria per riuscire a mantenere uno standard di tutto rispetto e per far capire alle altre pretendenti per il terzo posto in classifica di essere una formazione tosta e difficile da battere.
Bentegodi, venduti quasi 1500 biglietti ai milanisti
Ci saranno quasi 1500 supporters milanisti domenica al Bentegodi: la Curva Sud è pronta a riempire il settore ospiti dell’impianto veronese contro l’Hellas.
Ci sarà un clima tutt’altro che tranquillo tra gli spalti del Bentegodi domenica: lo dice la storia, lo dice la tradizione. Tra le tifoserie di Milan ed Hellas Verona non corre buon sangue e basta tornare indietro di 13 mesi per rivedere quanto successo tra la zona distinti e il settore ospiti dove appunto erano situati i supporters rossoneri.
Clima caldo, sicuramente, ci sarà anche domenica vista la rivalità che persiste tra le due frange di tifo e la molta affluenza a Verona del popolo del Milan. Stando a quanto riporta un comunicato ufficiale apparso sul sito dei gialloblù, il dato sulla prevendita per la partita in programma domenica pomeriggio alle 15 tra gli uomini di Inzaghi e quelli di Mandorlini indica 1.438 tagliandi staccati per il settore ospiti.
Una presenza numerosa e importante, che fino a domani potrebbe crescere ulteriormente, anche a fronte dei risultati e del clima che si è creato intorno al “nuovo” Milan. Che gli stessi tifosi, al di la di tutto, come sempre, sosterranno a più non posso fino a trascinarlo verso la tanto sperata vittoria.
Il Verona aspetta il Milan e “allarga” il Bentegodi
La trovata dell’Hellas Verona in vista della sfida contro i rossoneri: settore ospiti diviso in due per aumentare la capienza dello stadio a vantaggio dei tifosi di casa.
Arriva il Milan e l’Hellas Verona decide di “allargare” lo stadio Marcantonio Bentegodi. Come riportato da Gazzetta.it, in vista del match di domenica contro i rossoneri di mister Filippo Inzaghi (in programma alle ore 15.00 e valevole per la settima giornata di Campionato), il club scaligero ha pensato bene di mettere a disposizione quasi tremila posti in più per i tifosi gialloblù. Come? Molto semplice, dividendo a metà la Curva Nord, cioè il settore dello storico impianto veronese riservato ai supporters avversari e molto spesso sovradimensionato rispetto alle reali richieste dei sostenitori ospiti di turno. Un espediente, dunque, per allargare la capienza del Bentegodi a vantaggio dei tifosi di casa e che consentirà al Verona di ricavare – si legge sulla versione online della rosea – almeno duemila posti di Curva e quasi mille di Parterre.
FONTE: IVM.IlCalcioMagazine.it
Verona-Milan Serie A, 7^ giornata: orario, diretta tv, formazioni, pronostico e precedenti
15-10-2014 - Maurizio Bilchi
Tutte le info su Hellas Verona-Milan, con il Bentegodi spesso fatale al diavolo.
Serie A, settima giornata, domenica 19 ottobre, allo stadio Bentegodi, con inizio alle ore 15.00, si gioca Hellas Verona-Milan. Le due formazioni dividono la quinta posizione in graduatoria, precedute in classifica oltre che da Juve e Roma, dalla Sampdoria e dall'Udinese. Una sfida in zona Europa con vista Champions League insomma, su un campo spesso fatale per il diavolo. Sembra stare fisicamente meglio la squadra di casa, ma la sosta può avere mutato questi aspetti e il Milan proverà a superare il Verona dopo aver battuto nel turno precedente i cugini del Chievo.
Mandorlini attende di conoscere le condizioni di Christodoulopoulos che non si sta allenando con il gruppo, ma lavora in palestra, l'unico in dubbio per la gara. Lavoro differenziato, ma sul campo, per Artur Ionita e Obbadi; è rientrato in gruppo Jacopo Sala. Inzaghi recupera Diego Lopez, ma continua ad avere fuori il solito Montolivo, oltre a Saponara e Van Ginkel, De Jong è squalificato, in dubbio causa un risentimento muscolare Menez.
Verona-Milan - Probabili formazioni
Verona (4-3-3): Rafael; Martic, Marquez, Moras, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez, Toni, Nico Lopez. Allenatore Mandorlini.
Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Alex, Rami, De Sciglio; Muntari, Essien, Bonaventura; Honda, Torres, El Shaarawy. Allenatore Inzaghi.
Verona-Milan - Precedenti, statistiche e curiosità
50 le partite giocate in serie A tra scaligeri e rossoneri. Bilancio favorevole al Milan con 24 vittorie contro 9 del Verona, in 17 occasioni la partita si è chiusa in pareggio. Cambia lo scenario al Bentegodi dove la tradizione è favorevole ai padroni di casa che hanno vinto un match in più del Milan (9 contro 8 e 8 pareggi). Nell'ultimo precedente a Verona, lo scorso campionato, vittoria scaligera (2-1) in rimonta con doppietta di Luca Toni. E' dal 2001/02 che il Milan non supera i veneti a casa loro (1-2), in gol quella volta anche Pippo Inzaghi. Al Bentegodi il Milan perse lo scudetto 1972/73 in quel fatale 20 maggio 1973 in un 5-3 per il Verona passato alla storia. Il successo più ampio del Verona con il Milan (5-1) risale però a prima del girone unico, nel campionato di Lega Nord 1923/24.
Verona-Milan - Quote e pronostici - Sul piano della forma il Verona in questo momento sembra offrire qualcosa di meglio del Milan (segno 1 a quota 3.20), per gli esperti è favorito comunque il Milan (segno 2 a quota 2.30), il pareggio è offerto a quota 3.30. Per quanto riguarda la diretta tv della partita del Bentegodi ricordiamo che è garantita da Sky Calcio e Mediaset Premium. Gli abbonati alle due piattaforme potranno seguire il match anche in live streaming tramite le app Sky Go e Premium Play.
FONTE: It.BlastingNews.com
Serie A, verso Verona-Milan. Ecco le probabili formazioni di Mandorlini e Inzaghi
Di Domenico Esposito | 16.10.2014 12:56 CEST
La vittoria col Chievo ha restituito morale e fiducia al Milan, ma contro l'Hellas Verona non sarà affatto una passeggiata per il Diavolo. Già, perché - proprio come lo scorso anno - la squadra di Mandorlini sta costruendo le sue fortune in casa. Finora due successi ed un pareggio al Bentegodi, ovvero 7 degli 11 punti conquistati dagli scaligeri. Dopo il rocambolesco 4-5 di Parma, invece, i rossoneri non sono andati oltre il pareggio esterno contro Empoli e Cesena. Sarà una partita speciale per Inzaghi, che torna nella città da cui tutto è partito. Fu a Verona, infatti, che nacque la leggenda di SuperPippo grazie alle 13 reti messe a segno nel campionato cadetto della stagione 1993/94.
QUI VERONA. Mandorlini punta tutto sulla forza del centrocampo. Ionita, Tachtsidis e Hallfredsson si sono confermati su alti livelli anche con le loro rispettive nazionali. In particolare l'islandese ha fornito un contributo di rilievo nel clamoroso successo contro l'Olanda (2-0). La speranza è che siano tutti al top della forma, anche perché quattro dei sei gol del Verona sono arrivati proprio dai centrocampisti (2 gol Ionita e 2 Tachtsidis). Il tridente sarà composto da Juanito Gomez e Jankovic a supporto dell'eterno Luca Toni. Ancora fuori Saviola: l'argentino fatica a trovare spazio per via di una collocazione tattica non ancora ben definita. La linea difensiva sarà composta da Marques, Rafa Marquez, Moras e Agostini.
QUI MILAN. A tenere banco sono sempre le condizioni di Menez, l'uomo in più dei rossoneri in questo inizio di stagione. Il francese sta migliorando e potrebbe recuperare in extremis per la trasferta del Bentegodi, tuttavia Inzaghi non dovrebbe rischiarlo dal primo minuto. Il tecnico sembra orientato a concedere una chance importante ad El Shaarawy dopo l'ottimo finale di partita contro il Chievo. Scocca l'ora del Faraone. L'ex Genoa, che sarebbe dovuto essere al centro del progetto tecnico di SuperPippo, è stato scalzato da Menez, Honda e Bonaventura. Ma a Milanello credono ancora nel recupero di uno dei talenti più grandi del panorama del calcio italiano. Finora El Shaarawy è partito titolare solo due volte su sei partite e sempre a San Siro (contro Lazio e Juve): troppo poco. A Verona la sua velocità e le sue serpentine sulla corsia mancina potrebbero rivelarsi decisivi. Fiducia ancora a Fernando Torres, che è andato a bersaglio a Empoli per poi smarrirsi. Mancherà lo squalificato de Jong: toccherà a Essien sostituirlo. Completeranno la linea mediana Muntari e Bonaventura, in vantaggio su Poli. Rientra Diego Lopez dopo lo sciagurato match di Parma, in difesa Alex e Rami.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
Verona (4-3-3): Rafael; Marques, Marquez, Moras, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson; Juanito Gomez, Toni, Jankovic. A disp.: Benussi, Gollini, Rodriguez Gu., Gonzalez Ale., Martic, Sorensen, Brivio, Campanharo, Sala, Nenè, Saviola, Lopez N. All.: Mandorlini
Squalificati: -
Indisponibili: Christodoulopoulos, Obbadi
Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Alex, Rami, De Sciglio; Muntari, Essien, Bonaventura; Honda, Torres, El Shaarawy. A dips.: Abbiati, Agazzi, Mexes, Zapata, Bonera, Zaccardo, Albertazzi, Armero, Poli, Menez, Niang, Pazzini. All.: Inzaghi
Squalificati: De Jong
Indisponibili: Montolivo, Saponara, Van Ginkel
FONTE: It.IBTimes.com
Milan, Essien: "Meglio non giocare la Coppa d'Africa per l'Ebola"
Benito Letizia
Il centrocampista del Milan, Micheal Essien, ha parlato della malattia dell'Ebola alla Repubblica, rivelando la possibilità di non disputare la Coppa d'Africa con il Ghana:
"Sto guardando la tv e mi squilla il telefono. è il Dottor Tabana mi dico "Cosa vorrà a quest’ora?" Rispondo. Mi dice: “Su internet qualcuno dice che hai l’Ebola. Ma non è vero, giusto?”. Scoppiamo a ridere. Poi mi chiama anche Riccardo Coli, il nostro capo ufficio stampa: “Sta girando una mia dichiarazione in cui dico che siamo affranti per la tua malattia, ma ovviamente è tutto falso. Rido di nuovo, poi però mi chiama mia mamma allarmata e mi chiede come sto…". All'inizio era anche divertente ma qui stiamo parlando di un virus letale. Certe notizie non si possono trattare con leggerezza. Sto parlando con i miei avvocati, cerchiamo di capire se ci sono margini per un'azione legale.
E' chiaro che la decisione definitiva spetta alla Caf, la federazione africana, ma se non si fa qualcosa per fermare la diffusione del virus, e prima della Coppa, è ovvio che molta gente arriverà in Marocco per la fase finale e non si può sapere se qualcuno tornerà indietro con l'infezione. Forse sarebbe opportuno non giocare la Coppa D'Africa, ma deciderà la federazione.
Mario è un grande giocatore, può arrivare al top. Magari deve migliorare qualcosa negli allenamenti. Fra gli allenatori Mourinho è sicuramente uno dei migliori. Lo sento spesso. Ma almeno lui non mi ha chiesto niente dell’Ebola, parliamo solo di calcio, Inzaghi invece è bravissimo, ci lascia molto liberi in campo. In questo somiglia molto ad Ancelotti. Seedorf mi mandò un messaggio prima di andarsene, ci sentiamo ancora. Del resto il destino degli allenatori è così: a un certo punto vanno via".
Elkjaer :"Gervinho? è bravo ma non mi piace fare paragoni"
Simone D'Andrea
I tifosi del Verona se lo ricorderanno sicuramente. Artefice del Miracolo Verona, capace di vincere la scudetto nella lontana stagione 1984/1985, Preben Elkjaer Larsen, oggi fa l'opinionista e commenta le partite della Premier League e la Champions. In occasione del 30 anniversario del suo gol "scalzo", segnato alla Juventus allo Stadio Bentegodi (14 ottobre 1984), l'ex giocatore del Verona ha concesso un'intervista al Corriere dello Sport, dove ha ricordati quello storico momento e raccontato la sua vita attuale a Copenhagen. Ha parlato inoltre della Roma e di Gervinho, annunciando che martedì sarà all'olimpico per seguire da commentatore la sfida dei Giallorossi contro il Bayern Monaco. Ecco le sue parole, evidenziate da Europa Calcio.
"...Martedì prossimo sarò a Roma per commentare Roma - Bayern Monaco. Ho visto in tivù Juve-Roma la scorsa settimana: bella partita,tesa,combattuta." "Osiamo: certe fughe di Gervinho ricordano la sue sgroppate in contropiede.""E' bravo, ma non mi piace fare paragoni. Erano altri tempi, era un altro calcio."
FONTE: EuropaCalcio.it
La marcia del Milan riparte domenica dalla fatal Verona
Con gli scaligeri dovrebbero esserci maggiori spazi rispetto alle ultime partite ma il Verona è più forte di Empoli, Cesena e Chievo.
Dopo la sosta per le nazionali, il Milan ricomincia la sua marcia alla ricerca di un posto in Europa con la trasferta di Verona che, sponda Hellas, troppo spesso è stata fatal-e. Meglio non ricordare il passato e concentrarsi sulla sfida di domenica pomeriggio alle 15.00, anche perchè sarà molto impegnativa. Non tanto per le delusioni del passato quanto per il fatto che la squadra di Mandorlini non è mai facile da affrontare. Il Verona ha iniziato molto bene e in classifica ha gli stessi punti del Milan (11). Basterebbero i numeri, quindi, per capire le difficoltà che incontreranno i rossoneri, ma c’è dell’altro.
Rispetto alle ultime uscite con Empoli, Cesena e Chievo, i rossoneri affronteranno una squadra di caratura tecnica maggiore. Questo, però, può essere un vantaggio per il Milan, che avrà maggiori spazi e potrà sfruttare le proprie abilità in contropiede. Dall’altro lato, la difesa potrebbe andare incontro a difficoltà, perchè l’attacco del Verona, così come la squadra nel suo complesso, è di buon livello.
Le difficoltà sarebbero ancora di più se Menez non riuscisse a recuperare dal problema alla coscia destra. Certo, il potenziale offensivo del Milan è di primissimo livello e col Verona sarà disponibile anche Bonaventura, ma il francese, lo sanno tutti, in questo inizio di stagione è stato decisivo, tanto che la squadra ha giocato bene quando Menez accendeva la luce ed ha avuto difficoltà di manovra nei momenti in cui staccava la spina.
Altro giocatore fondamentale è De Jong, lui di certo assente per squalifica nella partita di Verona. A sostituirlo sarà Essien, che nei suoi mesi di Milan non ha mai esaltato e comunque non è all’altezza del compagno olandese. Se Rami e Alex, che dovrebbero essere i titolari in difesa, potranno lottare ad armi pari con Toni, maggiori problemi arriveranno dai veloci compagni dell’ex Bayern Monaco, soprattutto se il centrocampo non svolgesse alla perfezione i propri compiti difensivi.
Dopo tre incontri con avversarie che dovranno lottare fino all’ultimo per salvarsi, quindi, il Milan si appresta ad affrontare una squadra di livello come il Verona. A differenza delle altre partite, che comunque hanno presentato svariate difficoltà, la prossima sarà più significativa per capire quali sono le reali ambizioni dei rossoneri.
FONTE: IlCalcioMagazine.it
sabato 18 ottobre 2014
Verona-Milan, i bookie lanciano Torres
I rossoneri sono favoriti a 2,25, i gialloblu inseguono a 3,20
ROMA - E' Fernando Torres l'uomo partita per i bookmaker nel match di domenica tra Hellas Verona e Milan. «Sono qui per vincere, per restare molti anni, per sfruttare un altro grande momento del Milan che mi ha dato una possibilità importante. Il mio obiettivo è vincere prima di tutto lo scudetto», ha detto lo spagnolo alla vigilia dela partita tra le due formazioni, entrambe al quinto posto in classifica alle spalle di Sampdoria e Udinese. I rossoneri, che vogliono consolidare la propria posizione in ottica Champions, sono avanti a 2,25, ma il Verona non è poi così lontano, con la vittoria bancata a 3,20 e il pareggio a 3,30. Già lo scorso anno ai gialloblu riuscì il colpaccio: un altro 2-1 vale 11 volte la posta. In attacco i gialloblu possono contare su Luca Toni primo marcatore a 8,00 (stessa quota anche per i milanisti El Shaarawy e Honda).
mercoledì 15 ottobre 2014
Marquez: «Il Verona occasione speciale»
Il difensore messicano: «La città mi accolto alla grande, così come i miei compagni di squadra»
VERONA - Bilancio positivo per Rafa Marquez, uno dei colpi grossi dell'Hellas Verona. Il difensore è felice della scelta di venire a giocare in Italia:"Con l’Hellas Verona abbiamo avuto un inizio positivo - dice il centrale messicano a Espn - La squadra ha risposto bene. La città mi accolto alla grande, così come i miei compagni di squadra. Non mi rimane che approfittare di questo momento, continuando a far bene, già dalla prossima partita. La mia esperienza in America? Ho capito che la mia mentalità era un’altra. Sono sempre stato molto competitivo. Nella mia vita non mi sono mai accontentato, ho sempre cercato di fare un passo avanti. Questa è la stessa mentalità che ho portato con me al Verona. Quando sono passato al Leon mi sono preparato bene fisicamente, loro mi hanno aiutato molto. Sto molto bene, soprattutto fisicamente e questo mi ha permesso di tornare in Europa, al Verona. Devo approfittare di questa occasione al massimo perché alla mia età non ne avrò molte altre".
martedì 14 ottobre 2014
Verona, ritornato Ionita. Sala di nuovo in gruppo
Terapie per Obbadi, assenti giustificati Hallfredsson, Tachtsidis, Moras e Sorensen
VERONA - Riscaldamento, esercitazioni tecniche, lavoro atletico e partita. Menù intenso per l'Hellas di Mandorlini che ritrova in gruppo Sala. Assenti giustificati Hallfredsson, Tachtsidis, Moras e Sorensen, tutti e quattro attesi al rientro dopo le gare con le rispettive nazionali. Cure fisioterapiche e lavoro differenziato in palestra per Christodoulopoulos, mentre Obbadi ha svolto solamente una seduta di terapie. E' tornato alla base Ionita, rientrato in Italia dopo la convocazione nella Moldavia. Per lui lavoro differenziato, principalmente di scarico.
lunedì 13 ottobre 2014
Verona, contro il Milan Lazaros da recuperare
Squadra ancora a riposo, alla ripresa Mandorlini spera di riavere oltre al greco anche Sala ed Obbadi
VERONA - Il Verona si gode l'ultimo giorno di relax prima della ripresa degli allenamenti fissata per domani pomeriggio a Peschiera. La squadra, dopo le due giornate libere, si ritroverà agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini per preparare la difficile sfida contro il Milan, in programma domenica 19 ottobre (ore 15) al Bentegodi. L'obiettivo è ripetere la prestazione della scorsa stagione quando gli scaligeri si imposero alla prima giornata di campionato. Il tecnico spera nei recuperi degli acciaccati Sala, Obbadi e Lazaros.
lunedì 13 ottobre 2014
Milan, Inzaghi si prepara alla sfida con il Verona
I rossoneri sono tornati a sudare in vista del prossimo match di campionato, che li vedrà affrontare gli scaligeri
MILANO - Primo allenamento settimanale per il Milan che ha iniziato a preparare la sfida con il Verona. Programma che ha previsto inizialmente riscaldamento e una serie di esercizi a terra di potenziamento; poi esercitazione sulla mobilità e sull'articolarità. Dopo questa fase, lavoro sul campo, con la squadra divisa in due gruppi. Il primo, composto da Abate, Pazzini e Niang, ha svolto una serie di allunghi, mentre il secondo, nel quale erano presenti anche Saponara e Bonaventura, si è dedicato a variazioni di ritmo. Successivamente, ancora a gruppo, serie di allunghi. Bonaventura, Saponara, Essien e Muntari hanno svolto invece corsa continua a distanza. Per domani prevista una doppia seduta.
FONTE: TuttoSport.com
Milan: El Shaarawy titolare a Verona, recuperato Bonaventura
Menez e Diego Lopez restano in dubbio per domenica
14 Ottobre 2014
Prosegue il lavoro del Milan in vista della trasferta col Verona, in programma domenica alle 15. Inzaghi è alle prese col dubbio Menez, che sta cercando di recuperare dal risentimento muscolare alla coscia destra. Ecco perché è molto probabile il rientro dal 1' di El Shaarawy, mentre Torres, Bonaventura (smaltito l'edema alla coscia) e Honda si giocheranno gli altri due posti del tridente d'attacco.
Inzaghi, per Verona, avrà a disposizione anche Saponara, che è tornato ad allenarsi in gruppo dopo l'operazione al ginocchio destro e, dunque, è convocabile. Rimane invece in dubbio la presenza di Diego Lopez, il cui recupero è comunque quasi completo.
Bisognerà attendere una decina di giorni per van Ginkel, che era finito k.o. durante il match con l'Empoli. Il centrocampista ha ripreso a correre ma non dovrebbe essere pronto prima della gara con la Fiorentina in programma il 26 ottobre.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Milan, torna Saponara: “Col Verona conto di esserci”
Dopo aver saltato per infortunio l’avvio di stagione, Riccardo Saponara potrebbe rientrare già dal match contro l’Hellas Verona.
A Milan Channel è andata in onda un’intervista rilasciata da Riccardo Saponara.
Ecco le sue parole, a partire dall’infortunio che gli ha fatto saltare l’inizio di stagione: “La dinamica dell’infortunio è stata abbastanza brutta. Io in primis mi ero spaventato molto ed anche i miei compagni e lo staff. Il Dott. Tavana aveva denotato subito la stabilità dei legamenti, quindi mi aveva rassicurato. Gli esami successivi hanno confermato questa diagnosi e fortunatamente si è trattato di una cosa più lieve del previsto.
Ho svolto un ottimo periodo di riabilitazione ed ora sono pronto a ricominciare. Mi è dispiaciuto molto non esserci ad Empoli e Cesena. Ad Empoli in particolar modo è stata casa mia per anni e a Cesena ho amici contro i quali mi sarebbe piaciuto giocare. Devo guardare avanti, pensare a Verona e fare una bella settimana di allenamenti per convincere il mister a convocarmi.”
FONTE: SoccerMagazine.it
Il Milan verso l’Europa riparte dalla fatal Verona
Con gli scaligeri dovrebbero esserci maggiori spazi rispetto alle ultime partite ma il Verona è più forte di Empoli, Cesena e Chievo.
Dopo la sosta per le nazionali, il Milan ricomincia la sua marcia alla ricerca di un posto in Europa con la trasferta di Verona che, sponda Hellas, troppo spesso è stata fatal-e. Meglio non ricordare il passato e concentrarsi sulla sfida di domenica pomeriggio alle 15.00, anche perchè sarà molto impegnativa. Non tanto per le delusioni del passato quanto per il fatto che la squadra di Mandorlini non è mai facile da affrontare. Il Verona ha iniziato molto bene e in classifica ha gli stessi punti del Milan (11). Basterebbero i numeri, quindi, per capire le difficoltà che incontreranno i rossoneri, ma c’è dell’altro.
Rispetto alle ultime uscite con Empoli, Cesena e Chievo, i rossoneri affronteranno una squadra di caratura tecnica maggiore. Questo, però, può essere un vantaggio per il Milan, che avrà maggiori spazi e potrà sfruttare le proprie abilità in contropiede. Dall’altro lato, la difesa potrebbe andare incontro a difficoltà, perchè l’attacco del Verona, così come la squadra nel suo complesso, è di buon livello.
Le difficoltà sarebbero ancora di più se Menez non riuscisse a recuperare dal problema alla coscia destra. Certo, il potenziale offensivo del Milan è di primissimo livello e col Verona sarà disponibile anche Bonaventura, ma il francese, lo sanno tutti, in questo inizio di stagione è stato decisivo, tanto che la squadra ha giocato bene quando Menez accendeva la luce ed ha avuto difficoltà di manovra nei momenti in cui staccava la spina.
Altro giocatore fondamentale è De Jong, lui di certo assente per squalifica nella partita di Verona. A sostituirlo sarà Essien, che nei suoi mesi di Milan non ha mai esaltato e comunque non è all’altezza del compagno olandese. Se Rami e Alex, che dovrebbero essere i titolari in difesa, potranno lottare ad armi pari con Toni, maggiori problemi arriveranno dai veloci compagni dell’ex Bayern Monaco, soprattutto se il centrocampo non svolgesse alla perfezione i propri compiti difensivi.
Dopo tre incontri con avversarie che dovranno lottare fino all’ultimo per salvarsi, quindi, il Milan si appresta ad affrontare una squadra di livello come il Verona. A differenza delle altre partite, che comunque hanno presentato svariate difficoltà, la prossima sarà più significativa per capire quali sono le reali ambizioni dei rossoneri.
Torres titolare con il Verona: non può più sbagliare
Nonostante le ultime prestazioni più che deludenti, Inzaghi ha deciso di rinnovare la fiducia a Fernando Torres in vista di Verona: dopo tanto affetto, da parte di tifosi e allenatore, l’attaccante non può più sbagliare.
Fernando Torres e il Milan: una storia d’amore iniziata nel migliore dei modi, con un goal da bomber vero, di testa in rigirata, contro l’Empoli al Castellani. Un goal fondamentale, perchè ha dato il via alla rimonta rossonera, fermatasi, però, solamente ad un pareggio. Una partita che ha messo in luce l’attaccante rossonero non soltanto per la rete realizzata, ma anche per il suo modo di giocare, la sua determinazione, la sua personalità e la sua forma fisica, davvero ottimale considerando che era arrivato alla corte rossonera da pochissimo tempo.
Sembrava che, dopo tanti anni, il Milan avesse finalmente trovato la sua punta ideale, quel bomber sul quale fare affidamento in ogni partita. Eppure, nonostante le premesse fossero più che buone, qualcosa è andato storto: l’attaccante spagnolo, infatti, nelle due uscite successive contro il Cesena al Manuzzi e contro il Chievo a San Siro è apparso assolutamente appannato, fuori dagli schemi di Inzaghi e, soprattutto, senza una precisa posizione sul terreno di gioco. La sua presenza è apparsa più che fumosa e non si è reso mai pericoloso per il portiere avversario. Nonostante siano solamente due partite, dove, tra le altre cose, anche la squadra ha fatto fatica, sono sorti alcuni dubbi intorno a Fernando Torres. Dubbi magari ingenerosi, visto il suo curriculum ed il modo in cui si era presentato ai tifosi rossoneri, ma in una stagione come questa, nella quale il Milan deve assolutamente fare bene per rilanciarsi definitivamente ed ottenere quel terzo posto che varrebbe l’accesso alla prossima Champions League, non si possono accettare prestazioni negative, soprattutto se al di sotto della sufficienza come quella dell’attaccante spagnolo, fuori dal gioco per due partite consecutive e giustamente sostituito da Inzaghi per dare una scossa in più alla squadra.
Purtroppo, Jeremy Menez ha accusato, come spesso successo nell’ultimo periodo, qualche problema muscolare che, molto probabilmente, lo costringerà a sedersi in panchina domenica pomeriggio al Bentegodi contro l’Hellas Verona. Dunque, toccherà di nuovo a Fernando Torres guidare l’attacco rossonero, supportato da Honda e dal rientrante El Shaarawy, anche lui sotto esame dopo le ultime clamorose esclusioni.
Insomma, dopo tanto affetto nei suoi confronti da parte della società e dei tifosi e dopo l’immensa fiducia riposta in lui da mister Inzaghi, Fernando Torres non può assolutamente più sbagliare: sia per mantenere il posto da titolare in un Milan dove la concorrenza, nel reparto offensivo, di certo non manca e sia per ripagare la tanta fiducia concessagli con prestazioni superlative, all’altezza del suo nome, condite magari anche da qualche goal. Tutti i tifosi rossoneri si augurano che la sfida contro l’Hellas Verona sia quella giusta, quella decisiva per il definitivo rilancio in rossonero di Fernando Torres: non aspettano altro che esultare di nuovo ad un suo goal, come in occasione della terza giornata di campionato quando, con un bellissimo colpo di testa, fece esplodere di felicità l’intera curva rossonera.
Verona-Milan, 3000 posti in più per i tifosi veneti
Secondo quanto riportato dal sito internet de La Gazzetta dello Sport, in vista di Hellas Verona-Milan, prossimo incontro valido per la settima giornata di Serie A, il club veneto avrebbe deciso di frazionare la curva nord. Tale settore era stato riservato ai tifosi rossoneri, ma date le grandi dimensioni della curva i padroni di casa hanno deciso di suddividerlo in modo da poter aumentare la disponibilità di posti disponibili per i tifosi della propria squadra. Questa operazione dovrebbe portare ad un aumento di ben 3000 sedili disponibili per i supporter gialloblu, in vista di uno degli incontri più sentiti dalle tifoserie delle rispettive avversarie.
Milan, oggi alle 15,30 la ripresa degli allenamenti. Recuperato Diego Lopez
Diego Lopez
Come comunicato anche nei giorni scorsi, oggi è prevista la ripresa degli allenamenti in casa Milan, con la squadra di Inzaghi, senza i sei calciatori convocati in nazionale, che si ritroverà sui campi di Milanello per le ore 15,30. C’è da preparare l’insidiosa trasferta contro l’Hellas Verona di domenica 19 ottobre. All’appello dovrebbe rispondere presente anche Diego Lopez, ormai pronto al rientro, il quale si allenerà con il gruppo senza troppi intoppi.
FONTE: MilanLive.it
INZAGHI LAVORA SU TORRES
Dopo la prima partita da titolare contro l’Empoli, bagnata subito con un gol, Fernando Torres non è riuscito a replicare né a livello realizzativo né a livello di gioco contro Cesena e Chievo Verona. Lo spagnolo è sembrato fuori dal gioco del Milan, e non è riuscito ad incidere quanto ci si aspetterebbe da lui.
Tuttavia questo non preoccupa Filippo Inzaghi. L’allenatore sa che il Niño viene da un’annata complicata, e che non è facile ricominciare subito alla grande. Per questo motivo, sta lavorando molto con il giocatore sia atleticamente sia psicologicamente; l’obiettivo è quello di far sì che Torres si senta al centro del progetto Milan, e che impari al più presto i movimenti giusti per scardinare le difese avversarie.
Con tutta probabilità, Superpippo lo metterà ancora al centro dell’attacco al rientro in campionato contro l’Hellas Verona. Questa settimana quindi, l’ex bomber di Liverpool e Chelsea sarà spesso a lezione di tattica con il tecnico, che meglio di chiunque può insegnargli come muoversi per mettere in difficoltà gli avversari e ritornare al gol.
FONTE: CanaleMilan.it
GAZZETTA – VERONA-MILAN: E’ ANCHE SFIDA COMMERCIALE
Angelo Taglieri 17 ott 2014
Hella Verona-Milan non solo sarà la sfida di domenica tra le due squadre quinte in classifica, dato che hanno entrambe 11 punti. Ma, scrive “la Gazzetta dello Sport” in edicola oggi, è anche un match tra due realtà che sono molto attente al piano commerciale. Una, il Milan, lo ha nel dna da tempo, l’altra, il Verona, è la più dinamica tra le piccole. E un ruolo fondamentale lo stanno rivestendo due giocatori: Keisuke Honda per il Milan e Rafa Marquez per il Verona.
Il messicano arrivato questa estate dopo un ottimo Mondiale ha fatto conoscere il Verona in diverse zone europee e non, tanto che le richieste delle magliette del Verona arrivano anche dall’Olanda, dal Canada, dall’Argentina e dal Messico. Proprio in Messico si dirigeranno i dirigenti gialloblù prossimamente per sfruttare l’immagine del capitano della nazionale del Tricolor. Inoltre l’accordo dell’Hellas con la Nike favorisce i primi: lo sponsor tecnico ha affidato al club la distribuzione del prodotto. Vuol dire che tutti i soldi finiscono nelle casse veronesi.
Honda ha aiutato il Milan a attirare verso di sé sponsor giapponesi, il che non è male per una società come il Milan, che non gode più degli splendori del passato. Barbara Berlusconi sta cercando di trovare nuove sponsorizzazioni, per rendere ancora più noto il marchio Milan nel mondo. Nel frattempo, Casa Milan, il progetto voluto fortissimamente dall’amministratrice delegata, è il fiore all’occhiello della società; nei primi 4 mesi ha accolto 60mila visitatori, per un incasso di 1,4 milioni di euro. E’ diventato un caso di studio in Giappoene.
DAL MERCATO DI GENNAIO GLI INNESTI PER IL SALTO DI QUALITA’
Daniele Triolo 14 ott 2014
Torniamo indietro con la memoria al gennaio 2011. Al termine del girone d’andata del campionato 2010-2011, il Milan guida la classifica con 40 punti (eguagliando il record minimo per i campionati a 20 squadre stabilito dal Torino nel 1948-49) davanti al Napoli. La squadra rende bene, trascinata dal suo uomo più carismatico, Zlatan Ibrahimovic, e supportata dall’ottimo inizio di stagione del centrocampista ghanese Kevin Prince – Boateng, autentica rivelazione di quella stagione.
Proprio a centrocampo, però, lo staff tecnico del Milan ritiene di dover intervenire, anche per ovviare ai continui infortuni del regista titolare, Andrea Pirlo. Ecco perché Adriano Galliani, da abile stratega, entra pesantemente in gioco sul mercato, portando a Milanello il playmaker del Bayern Monaco, Mark Van Bommel, oltre ad Antonio Cassano, in rotta con la Sampdoria, ed Urby Emanuelson, jolly mancino in forza all’Ajax: innesti, specialmente i primi due, che risulteranno poi essere decisivi nella conquista, a maggio, del 18° Scudetto rossonero.
La situazione sembra riproporsi a distanza di quattro stagioni. Il Milan, adesso, non è più in lotta per il titolo, ma c’è la netta sensazione che, nel prossimo gennaio, attraverso 3-4 innesti mirati (magari non troppo dispendiosi…), la squadra di Filippo Inzaghi possa compiere un ulteriore salto di qualità e tentare sin da subito, di approdare alla terza piazza per la qualificazione alla prossima Champions League. Saranno, però, necessarie altrettante partenze. Maggiore indiziato per svuotare l’armadietto è Giampaolo Pazzini (30): malgrado le tante rassicurazioni della società e dell’allenatore, per il ‘Pazzo’ quest’anno sembrano essere pochissime le chance di andare in campo e di rendersi utile alla causa. Ecco perché pare sia già stato proposto, attraverso il suo procuratore Tullio Tinti, alla Lazio: il valore del giocatore (fonte: www.transfermarkt.it) si aggira sui 10 milioni di euro, ma, considerando un contratto in scadenza nel giugno 2015, l’affare può andare in porto per circa la metà. Così come quasi sicuramente partirà, in prestito, M’baye Niang (20), per il quale non mancano offerte da molte squadre di Serie A, Premier League e Ligue 1. Sarà fatto un ulteriore tentativo, infine, per piazzare al miglior offerente altri due giocatori in scadenza il 30 giugno 2015, vale a dire Philippe Mexes (32) e Michael Essien (32): qualora venissero regalati i loro cartellini, comunque, si verificherebbe un bel risparmio al lordo degli ingaggi per le casse societarie.
Quindi, via libera agli acquisti. Il Milan resta vigile sulle situazioni di molti giocatori. In attacco, è stato già bloccato il 21enne spagnolo Suso del Liverpool, che arriverà sicuramente nel prossimo giugno e che potrebbe anticipare di qualche mese il suo arrivo nel Belpaese qualora la società decidesse di sostituire l’assente Honda impegnato in Coppa d’Asia. Poi, circolano voci sempre più insistenti di un ritorno in maglia rossonera di Adel Taarabt (25), ai margini della rosa del Q.P.R., e desideroso di far rientro in un ambiente che lo aveva immediatamente amato e coccolato: rischierebbe il posto in squadra El Shaarawy, vero e proprio mistero, fisico e tecnico, nonostante le potenzialità infinite. Ma gli innesti ‘pesanti’ dovrebbero avvenire tra il centrocampo e la difesa: in mezzo al campo il sogno resta Sami Khedira (27) del Real Madrid, ma l’alto ingaggio del tedesco frena in partenza il possibile affare; un occhio resta a Parigi, ed alla situazione contrattuale di Adrien Rabiot (19), mentre in Italia si monitora la situazione del regista dell’Atalanta Luca Cigarini (28). Per la difesa, l’obiettivo numero 1 è un laterale di fascia mancina, giacché De Sciglio attraversa una continua, prolungata, fase di involuzione ed Armero, in prestito secco, sembra non aver convinto ed è in procinto di fare rientro all’Udinese. E’ più di una possibilità Manuel Pasqual (32), capitano della Fiorentina ed anch’egli in scadenza di contratto, potrebbe concretizzarsi altrimenti uno scambio tra Davide Brivio (26) e Albertazzi con l’Hellas Verona, mentre rappresenterebbero una scelta in ottica futura il 20enne esterno basso del Cagliari, Nicola Murru, già seguito in passato ed il pari età olandese Jetro Willems del PSV Eindhoven.
Infine, uno sguardo al Sudamerica, dove di recente è stato in missione il direttore sportivo Rocco Maiorino. Profili interessanti, e tutti nel ruolo di difensore centrale, quelli di Gil (27, Corinthians), Eder Balanta (21) e German Pezzella (23) del River Plate, Dedè (26, Cruzeiro), Walter Kannemann (23, San Lorenzo) ed Antonio Briseno.
Daniele Triolo
VERSO VERONA-MILAN: RAFA MARQUEZ E I ROSSONERI, I PRECEDENTI
Edoardo Lavezzari 14 ott 2014
Logo Hellas VeronaUno degli avversari di domenica pomeriggio a Verona, il difensore gialloblù Rafa Marquez, è reduce da grandi sfide contro il Milan in UEFA Champions League.Il difensore messicano ha giocato nel Barcellona dal 2003 al 2010 e ha affrontato in quegli anni ben quattro volte il Milan.
I risultati: 2004 – Milan-Barcellona 1-0 e Barcellona-Milan 2-1, 2006 – Milan-Barcellona 0-1 e Barcellona-Milan 0-0.
Fonte: acmilan.com
VERSO HELLAS VERONA-MILAN: L’ALLENAMENTO ODIERNO DEI VENETI
Donato Bulfon 14 ott 2014
Hellas Verona-Milan si avvicina. Anche oggi i veneti si sono allenati alle 17.00 presso lo sporting center “Il Paradiso” di Peschiera del Garda, come scrive il sito ufficiale dei gialloblù.
Agli ordini di mister Mandorlini, la squadra veronese ha effettuato il riscaldamento, esercitazioni tecniche, lavoro atletico e per finire la partitella.
E’ rientrato in gruppo Jacopo Sala mentre Christodoulopoulos ha continuato a lavorare a parte. Mounir Obbadi è stato impegnato con la fisioterapia e Artur Ionita ha svolto lavoro differenziato sul campo.
Assenti tutti i nazionali: Hallfredsson, Tachtsidis, Moras e Sorensen.
Il Verona domani tornerà ad allenarsi alle 15.30.
VERSO VERONA, STORIA DI UNA ‘BOUTIQUE’ TROPPO CARA PER IL MILAN
Daniele Triolo 12 ott 2014
Martin Laursen contrasta un giovane Zlatan Ibrahimovic in un Milan-Ajax del 2003 (fonte foto: www.ilveromilanista.it)
Se si escludono il riscatto della seconda metà di Michelangelo Albertazzi per 500mila euro nell’estate appena trascorsa ed il rientro temporaneo per fine prestito di Romano Perticone (oggi all’Empoli) nella sessione estiva del calciomercato 2007-2008, l’ultimo giocatore passato dall’Hellas Verona al Milan, tra l’altro ‘via Parma’, fu il difensore danese Martin Laursen nel 2001. Il ‘Mastino del Bentegodi’ rimase in maglia rossonera per tre stagioni, vincendo molto a livello di club (Champions League, Supercoppa Europea e Coppa Italia nel 2003; Scudetto nel 2004), ma collezionando pochissime presenze, 42 totali con 2 reti, e tantissimi infortuni: proprio i guai fisici furono causa del prematuro addio al calcio nel 2009.
Sarà, magari da ricercare in questo ultimo precedente poco fortunato la motivazione per la quale la società di Via Aldo Rossi non ha più acquistato elementi, seppur validi, da quella scaligera. O forse perché due storiche sconfitte allo stadio ‘Bentegodi’ (1973 e 1990) sono costate altrettanti sicuri titoli al Milan. Ironiche supposizioni a parte, va ricordato come negli ultimi due anni l’amministratore delegato all’area sportiva Adriano Galliani abbia tentato a più riprese di strappare giocatori all’Hellas, scontrandosi nella maggior parte dei casi con un muro invalicabile, rappresentato dalle elevate richieste economiche del Presidente Maurizio Setti. Non è stata d’aiuto neanche l’amicizia con il direttore sportivo, Sean Sogliano, più volte nel recente passato in predicato di passare proprio nello staff dirigenziale rossonero.
Nell’estate 2013, per esempio, con il Milan alla disperata ricerca di un regista dai piedi buoni, un abile costruttore di gioco in mezzo al campo, gli occhi di Massimiliano Allegri si posarono su Jorge Luiz Frello, meglio conosciuto come Jorginho, ‘volante’ brasiliano reduce da una brillante stagione nel torneo cadetto, con 41 presenze, 2 reti, e tante giocate d’alta scuola. Corteggiato da vicino per qualche mese, ma mai seriamente avvicinato per via degli oltre 10 milioni di euro richiesti dall’Hellas, il giocatore si è poi accasato nel successivo gennaio sotto il Vesuvio, pagato dal Napoli 5,5 milioni per la metà. Nell’ultimo calciomercato estivo, invece, Galliani ha tentato per ben due volte di far spesa nella cara boutique veronese, concentrando le proprie attenzioni sul funambolico Juan Manuel Iturbe e sul poliedrico Romulo Souza Orestes Caldeira. Per l’esterno paraguaiano, naturalizzato argentino, 21enne di ottima prospettiva e dal presente radioso, il Milan era arrivato a promettere a Setti una cifra intorno ai 20 milioni di euro, non concretizzando mai il serio interessamento per via dell’esigua disponibilità delle casse societarie nel mese di luglio. Problemi non riscontrati dalla Roma, che versandone 28,5 lo ha portato sotto il Cupolone. E che dire di Romulo? Seguito per tutto il campionato 2013-2014, ‘abbordato’ ad inizio calciomercato, trattato sulla base del prestito: avances respinte dal Verona, convinto di poter monetizzare al massimo da una sua cessione all’estero (Galatasaray). Naturalmente, Romulo è poi finito alla Juventus con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto.
Il tempo dirà se il Milan e Galliani avranno avuto gli Dei dal Calcio dalla loro parte, o se, effettivamente, i tre avrebbero potuto rappresentare un’arma in più nel pur discreto arsenale messo a disposizione dell’allenatore Filippo Inzaghi. Il miglior modo per un riscatto, seppur parziale, di questi ‘torti’? Vincere domenica 19 ottobre al ‘Bentegodi’, of course. Per staccare l’Hellas in classifica, e scacciare, forse una volta per tutte, la fastidiosa, pluriennale etichetta della ‘Fatal Verona’.
Daniele Triolo
VALOTI-ALBERTAZZI: EX ALLA ROVESCIA
Gabriele Goduto 11 ott 2014
Michelangelo Albertazzi (Fonte foto: www.tuttosport.com)
Mattia Valoti e Michelangelo Albertazzi, due giovani dal destino incrociato si ritrovano opposti nella prossima sfida di campionato. Entrambi cresciuti nel settore giovanile rossonero, l’uno talento cristallino ma esposto ad infortuni di varia natura, l’altro trovatosi quasi per caso alla corte di Inzaghi.
Mattia Valoti, trequartista dalle indiscusse qualità tecniche, ha trascorso gran parte della propria carriera da professionista nell’Albinoleffe dove ha disputato 28 partite realizzando anche 7 reti. Venduto dal Milan lo scorso anno all’Albinoleffe ,per la modica cifra di 800 mila€, è attualmente in prestito al Verona dove però non riesce a ritagliarsi uno spazio adeguato a mostrare le proprie qualità. Nato trequartista ma spesso usato come interno e come regista, potrebbe essere considerato un jolly data la sua duttilità tattica non indifferente. Tecnicamente sopraffino, presenta una buona capacità nel dribbling e una discreta vena realizzativa. Ha forse l’ultima possibilità di entrare nel calcio che conta con l’opportunità a Verona.
Analogo cammino quello di Albertazzi che, partito dal settore giovanile del Milan, è giunto in comproprietà al Verona salvo poi tornare, quasi per caso, a Milano. Le sue esperienze con il Getafe e con il Varese non sono state positive e le 27 presenze con il Verona stesso, non hanno convinto la società veneta a riscattarne il cartellino, anche a causa di richieste economiche ritenute eccessive.
Ecco allora il ritorno al Milan e l’opportunità di dimostrare il proprio valore in un contesto prestigioso, ma non è semplice anche causa della moltitudine di giocatori presenti nel reparto difensivo rossonero. Mancino naturale, Albertazzi può giocare sia come terzino sia come difensore centrale, ma non ha mai convinto in nessuno dei due ruoli e per lui, al Milan, non sembra esserci spazio.
Albertazzi e Valoti, due storie con lo stesso punto di partenza, ambientate tra Verona e Milano, ma entrambe con un finale, almeno per ora, triste. Nessuno dei sembra aver trovato la propria “casa” e chissà quali saranno le prossime tappe del loro percorso. Il destino, si sa, è tanto imprevedibile quanto balordo così è facile passare da promesse del futuro a gregari senza spazio.
ITURBE-ROMULO-JORGINHO: IL MILAN CHE POTEVA ESSERE E NON E’ STATO
Edoardo Lavezzari 11 ott 2014
Dopo la sosta prevista per questo fine settimana, il campionato del Milan ripartirà domenica 19 ottobre con l’insidiosa trasferta di Verona. Quella contro la squadra scaligera non è mai una partita semplice e banale sia per la grande rivalità che da tempo divide le due tifoserie sia per i fantasmi del passato che la squadra e la città di Romeo e Giulietta rievocano in tutti i tifosi rossoneri. Il Verona rappresenta, infatti, la classica bestia nera per il Milan, tanto da rivelarsi addirittura fatal nel 1973 e nel 1990 annate in cui due sconfitte al Bentegodi costarono ai rossoneri altrettanti scudetti che sembravano ormai vinti.
Dalla scorsa stagione il mercato ha contribuito a rendere ancor piú ricco di signficato l’incrocio tra gialloblu e rossoneri: da un lato il Verona che, fresco di ritorno in serie A, ha da subito messo in vetrina gioielli del calibro Iturbe, Romulo e Jorginho, dall’altro il Milan che ha mostrato interesse concreto per questi tre giocatori ma che ha poi dovuto scontrarsi sia con le richieste molto elevate del club veneto sia con la concorrenza agguerrita delle rivali finendo per chiamarsi fuori dalla corsa ai tre ormai ex veronesi.
Verona diventa quindi anche sinonimo di rimpianti per quello che poteva essere e non é stato. Inoltre é impossibile non considerare che Jorginho, Iturbe e Romulo sono andati a rinforzare delle dirette rivali come Napoli, Roma e Juve. Prendiamo spunto da questi tre acquisti mancati per provare a disegnare quello che sarebbe potuto essere il Milan qualora si fossero concretizzate le tre trattative sull’asse Verona-Milano.
Jorginho é stato il primo, in ordine cronologico, a lasciare la squadra di Mandorlini per trasferirsi a gennaio al Napoli per circa 10 milioni. Il giovane italo brasiliano, avrebbe sicuramente contribuito ad aumentare il tasso tecnico del centrocampo del Milan ed avrebbe formato insieme a De Jong una coppia sulla carta ben assortita e perfetta per il 4-2-3-1 voluto da Inzaghi. Jorginho sarebbe tornato ultile anche come mezz’ala di qualitá in un centrocampo a tre soprattutto durante l’assenza di capitan Montolivo.
Iturbe é stato il prezzo piú pregiato dell’ultimo calcio mercato con il Milan che ha mostrato un interesse concreto ma che si é poi dovuto arrendere di fronte alla richiesta ricevuta dal ds Sogliano. Dopo un lungo testa a testa tra Juve e Roma l’hanno spuntata i giallorossi versando nelle casse della societá veneta circa 22 milioni di euro (bonus compresi). L’attaccante era diventato il sogno proibito di Inzaghi che lo ha subito messo in cima alla lista dei suoi desideri. L’argentino sarebbe stato perfetto sia per il 4-3-3 sia per il 4-2-3-1 che il mister sta proponendo in questo avvio di stagione. Sicuramente l’investimento economico sarebbe stato molto oneroso ed avrebbe escluso a priori gli arrivi di Torres e Bonaventura peró é innegabile come un tridente Iturbe-Menez-El Shaarawy (o Honda) avrebbe stuzzicato non poco le fantasie di tutti i tifosi rossoneri. Iturbe unisce infatti buonissima tecnica ad accelerazioni devastanti in grado di spaccare in due le difese e le partite in qualsiasi momento.
L’ultimo rimpianto tra gli ex gialloblu resta Romulo, ceduto alla Juventus nel mese di Agosto in prestito oneroso con diritto di riscatto. Romulo é il classico Jolly, capace di ricoprire diversi ruoli sulla fascia destra; da terzino o da centrocampista esterno, puó garantire tanta corsa e buona qualitá risultando anche molto efficace in zona gol. L’anno scorso, infatti, ha realizzato ben sei reti accompagnate da otto assist e il suo altissimo rendimento aveva convinto l’ex CT Prandelli a convocarlo, come oriundo, per i mondiali brasiliani ma il giocatore ha dovuto rinunciare per problemi fisici. Anche nel Milan attuale Romulo avrebbe potuto ricoprire piú ruoli: alternativa ad Abate come terzino, mezz’ala in un centrocampo a 3 oppure anche esterno in 4-2-3-1 con compiti meno offensivi rispetto ad un classico attaccante esterno.
Gli acquisti di Jorgihno, Romulo ed Iturbe avrebbero consegnato ad Inzaghi una squadra sicuramente diversa da quella attuale e con un tasso tecnico piú elevato. Difficile dire, invece, se la squadra sarebbe stata piú forte anche perché il campo non potrá offire alcuna controprova. Istintivamente e ragionando con l’entusiasmo tipico dei tifosi verrebbe da dire di si, in quanto sia per etá che per qualitá i tre avrebbero acceso gli animi e le fantasie di molti milanisti. Discorso diverso se si mette sul piatto della bilancia anche il rapporto qualitá/prezzo e se si considera che per arrivare ad Iturbe Galliani, oltre a Balotelli, avrebbe dovuto cedere un altro giocatore di prima fascia (De Sciglio? El Shaarawy?). Qualche rimpianto ciò che sarebbe potuto essere ma non è stato rimane, soprattutto perché il Milan a cui tutti eravamo abituati fino a qualche anno fa, non si sarebbe certo lasciato sfuggire delle simili opportunità mettendo, a segno quanto meno una doppietta se non addirittura il una tripletta completa.
Gaetano De Pippo
FONTE: PianetaMilan.it
Milan, Inzaghi ha un sogno ma domenica c'è il Verona
12-10-2014
Filippo Inzaghi ha le idee chiare: il Milan deve tornare assolutamente in Champions League! Domenica però i rossoneri hanno la trasferta difficile di Verona, anche con una sicura assenza importante...
Andrea Panzeri
Filippo Inzaghi festeggia insieme ai suoi giocatori nel vittorioso esordio di campionato contro la Lazio
"Resterò qui finché non riuscirò a emulare il mio maestro Ancelotti, che vinse con il Milan la Champions prima da giocatore e poi da allenatore". La Gazzetta dello Sport ricorda le prime parole di Pippo Inzaghi da allenatore del Milan, anticipando l'intervista che l'ex bomber rossonero ha rilasciato alla rosea. Lo storico "uomo del fuorigioco" potrebbe essere considerato un sognatore, un pazzo ma lui sa che con il tempo e il lavoro si potranno raggiungere obiettivi importanti. SuperPippo ha fissato due traguardi: la vittoria della Coppa Italia e il rientro immediato in Champions League.
"Faccio un lavoro meraviglioso in una società che mi ha dato tanto - ha detto Inzaghi - I tifosi mi sono vicini, spero di dare tante soddisfazioni a loro e al presidente. Per fortuna ho trovato un gruppo sano che lavora con grande impegno. Presto crescerà anche l'autostima dei ragazzi: ci vuole il tempo giusto per immagazzinare ed elaborare tutto". Il tecnico è pronto e carichissimo, non vede l'ora della prossima partita, ed è sicuro: questo Milan può andare lontano. "E' un Milan da Europa, perché il Milan non può stare fuori dall'Europa. Quindi noi dobbiamo innanzitutto fare meglio dello scorso anno e poi guadagnarci la qualificazione, alla Champions o all'Europa League. Dopo la prossima sosta faremo un nuovo bilancio: per adesso siamo soddisfatti pur sapendo che dobbiamo migliorare molto".
La trasferta di Verona però si avvicina e Pippo Inzaghi spera che per il suo Milan non sia, di nuovo, "fatale". Ieri e oggi Milanello non ha ospitato nessun allenamento, un pò di riposo per i giocatori non impegnati con le rispettive nazionali. La ripresa è fissata infatti per lunedì pomeriggio. Sarà in quel giorno che verranno valutate le condizioni fisiche dei tanti acciaccati. In primis, Menez e Diego Lopez che saranno probabilmente disponibili ma non c'è ancora la certezza al 100%. Nessun problema invece sul recupero di Bonaventura che contro i gialloblù di Mandorlini giocherà, dal primo minuto o subentrando dalla panchina.
Contro l'Hellas però non ci sarà sicuramente Nigel De Jong, sempre in campo per tutti i minuti giocati dal Milan ma squalificato per la prossima giornata. Per sostituire il pitbull olandese Inzaghi sembra intenzionato a far giocare Michael Essien. Per il ghanese, chiamato a sostituire un pilastro del centrocampo rossonero, solo quarantadue minuti giocati in questa stagione e, ricordando le uscite della tourné estiva negli USA, i tifosi non possono dirsi molto tranquilli. Essien non è più sicuramente il giocatore ammirato per tanti anni con la maglia del Chelsea ma, dopo delle prestazioni quantomeno deludenti, la partita di Verona sarà per lui un'ottima opportunità per dimostrare di non essere un campione ormai finito. Insieme al centrocampist ghanese, altri giocatori stanno faticando a trovare spazio in questo inizio di stagione; ovviamente vanno tralasciati i lungodegenti Montolivo e Saponara, oppure il baby Mastour (fuori per problemi fisici ma difficilmente impiegabile dati i suoi 16 anni). Le scelte tecniche invece riguardano giocatori come Mexes, Zaccardo e Albertazzi (zero minuti in tre), il giovane attaccante Niang, fermo a 12 minuti giocati dopo un grande pre-campionato, e ancora Gianpaolo Pazzini che ha raccolto solo pochi scampoli di partita dopo essersi dimostrato molto importante la scorsa stagione. Essien potrebbe avere la sua occasione domenica, per gli altri ci sarà ancora da aspettare almeno che mister Inzaghi non estragga il coniglio dal cilindro per sbancare Verona e puntare dritto verso la corsa alla Champions League.
FONTE: Vavel.com
Hellas Verona-Milan, verso il tutto esaurito al 'Bentegodi'
Grande attesa per la sfida contro i rossoneri: saranno in 30mila
17/10/2014 10:36
HELLAS MILAN BENTEGODI ESAURITO / VERONA - Sarà un 'Bentegodi' tutto esaurito quello che vedrà di fronte domenica Hellas Verona e Milan. Come scrive oggi 'La Gazzetta dello Sport', l'apertura di curva est, poltronissime est e parterre est dopo il nulla osta della commissione provinciale di vigilanza, ha reso disponibili ulteriori 3.763 biglietti, destinati ad essere bruciati. Tutti gli alri settori dello stadio sono già esauriti.
M.D.F.
Milan a Verona senza de Jong, Inzaghi con la diga ghanese Muntari-Essien
di Luca Uccello
MILANO - Domenica pomeriggio a Verona mancherà, eccome se mancherà. Nigel De Jong ha conquistato il Milan, la fiducia di tutti i tecnici che fino ad oggi si sono susseguiti a Milanello. Da Allegri a Inzaghi, senza dimenticare il caro Seedorf.
Domenica non ci sarà. Colpa di un turno di squalifica. Un'assenza che peserà non c'è dubbio, alla quale Pippo ha studiato un'alternativa non certo una soluzione definitiva. Ci sarà la diga ghanese con l'esordiente Essien accanto a Muntari e forse Poli, con l'alternativa Bonaventura che ha recuperato dal problema che lo ha costretto a tornare a casa senza azzurro.
Ma intanto dall'Olanda, arrivano parole da leader di Nigel che non ne vuole sapere di lasciare il calcio, forse la maglia rossonera: «Non è il momento di smettere, amo così tanto questo gioco, la mia intenzione è quella di continuare a giocare il più a lungo possibile - riporta nusport.nl -. Ho notato, soprattutto in Italia, che molti calciatori giocano a lungo perché si prendono cura del loro corpo correttamente, sanno cosa serve per vivere bene. Un'intera generazione prima di me al Milan ha giocato a lungo, il mio attuale allenatore Filippo Inzaghi ha giocato a calcio fino a 38 anni».
Dimenticato Clarence e i giochi di potere per farlo fuori, Nigel ha detto di sì al nuovo progetto. In campo è sempre presente e spesso il migliore e, in attesa del ritorno del capitano Montolivo, si è preso alcune responsabilità che squadra e allenatore gli hanno lasciato con piacere. E' uno dei più presenti per minuti e corsa, per impegno e costanza. Non è Van Bommel ma rispetto alla prima stagione, più ombre che luci, ha dimostrato di aver capito il calcio italiano e poterci stare. Certo non è a lui che si può chiedere di impostare il gioco, aver geometrie perfette e quella qualità per cambiare una partita.
FONTE: Leggo.it
ITALIANS EURO 2016 - Glik immenso, Kucka e Mertens a segno. Birsa flop
Le pagelle e i commenti alle prestazioni dei calciatori stranieri di Serie A impegnati nelle qualificazioni a Euro 2016
12/10/2014 13:30
[...]
EMIL HALFREDSSON (Islanda - Hellas Verona): 6,5 - Successo in Estonia per la selezione islandese. Il centrocampista del Verona non segna ma fornisce l'assist, su punizione, a Gunnarsson per il gol del momentaneo 2-0. Ha avuto l'occasione per entrare a tabellino nel primo tempo, sul punteggio di 0-0, ma di testa non ha trovato lo specchio della porta.
PANAGIOTIS TACHTSIDIS (Grecia - Hellas Verona): 6 - Titolare anche lui, disputa una buona partita sia in fase offensiva che difensiva.
LAZAROS CHRISTODOULOPOULOS (Grecia - Hellas Verona) - Non convocato.
VANGELIS MORAS (Grecia - Hellas Verona): 6 - Entra a venti dalla fine, dà il suo contributo in difesa.
ARTUR IONITA (Romania - Hellas Verona) - Non convocato.
[...]
FONTE: CalcioMercato.it
NEWS
Inzaghi e il Milan: a Verona con sorpresa
Sergio Stanco - 11-10-2014 - Letture: 643
Molte assenze nei rossoneri
Alla ripresa del campionato Inzaghi dovrà fare i conti con gli infortuni e le assenze. In realtà il mister rossonero sta già lavorando per anticipare le possibili situazioni in vista di Verona. Tra i giocatori da sostituire, tra l'altro, uno dei migliori di questo inizio di stagione.
Si parla di De Jong: il mediano olandese ha collezionato ben 4 cartellini gialli in 6 gare ed e' stato appiedato dal giudice sportivo. Insieme all'infortunio di Bonaventura, mette Inzaghi in una brutta posizione. Muntari, seppur con alti e bassi, ha comunque garantito il suo apporto, mentre Poli non sempre ha ripagato la fiducia dell'allenatore.
Così, secondo la Gazzetta dello Sport, avanza l'ipotesi che a Verona Pippo schieri veramente Essien a centrocampo: il ghanese, finora, ha collezionato 42' in campionato, eppure alla ripresa del campionato potrebbe ritrovarsi a dover prendere per mano il Milan. Inzaghi spera che possa guidarlo anche alla vittoria.
FONTE: CalcioWorld.it.com
Verona, Mutti: “Hellas squadra solida. Inzaghi? Ha sempre saputo quel che voleva”
MARCO RIZZA 14 OTTOBRE 2014
Fonte foto: calciomondo24.altervista.org
Domenica l’Hellas Verona tornerà ad incrociare Filippo Inzaghi ,che torna da allenatore del Milan al “Bentegodi”, dove disputò la stagione 1993-94, quando si trovava ancora in rampa di lancio come calciatore. A quei tempi sulla panchina degli scaligeri c’era Bortolo Mutti all’inizio della carriera da allenatore, che ebbe modo di osservare da vicino gli inizi della carriera di Superpippo.
Mutti, in un’intervista al quotidiano veronese L’Arena ha ricordato l’attuale tecnico del Milan agli inizi della carriera da giocatore: “Era giovinetto, ai tempi del Verona faceva il servizio militare. Lo vedevo dal venerdì in poi, anche se durante la settimana si allenava con la nazionale militare. L’avevo avuto anche l’anno prima al Leffe, di sicuro di qualità ne aveva parecchie. Grande fiuto del gol, grande temperamento. Sapeva già allora quel che voleva. Si vedeva che sarebbe diventato allenatore a questi livelli prima di altri. Poteva arrivare in prima squadra prima di Seedorf, ma è meglio per lui che la chiamata sia arrivata dopo. Inzaghi poi a Milanello è di casa, era chiaro che sarebbe finita così”.
E sul Verona di questa stagione Mutti ha detto: “È difficile far gol alla squadra di Mandorlini. E’ dura da affrontare per tutti, con un giovane là davanti che sa pensare a buttarla dentro così come a lavorare al servizio del collettivo. Toni sta confermando sempre più la sua grandezza”.
FONTE: VociDiSport.it
ULTIM’ORA
VERONA, 19:11
CALCIO, HELLAS VERONA: TORNA IN GRUPPO JACOPO SALA
Allenamento pomeridiano per il Verona sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda in vista della sfida del Bentegodi contro il Milan di domenica pomeriggio. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, esercitazioni tecniche, lavoro atletico e partita. E' rientrato in gruppo Jacopo Sala. Cure fisioterapiche e lavoro differenziato in palestra per Lazaros Christodoulopoulos, mentre Mounir Obbadi ha svolto una seduta fisioterapica. E' tornato ad allenarsi Artur Ionita, che ha effettuato lavoro differenziato sul campo. Assenti Emil Hallfredsson, Panagiotis Tachtsidis, Evangelos Moras e Frederik Sorensen, ancora impegnati con le rispettive Nazionali.
FONTE: Repubblica.it
13:00 | sabato 18 ottobre 2014
Maniero: «Leggermente dubbioso su Torres, Hellas ok»
L'ex attaccante di Milan ed Hellas: «Pronostico? Favorito il Verona»
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
HELLAS VERONA MILAN MANIERO - Filippo Maniero ha giocato sia per il Verona che per il Milan. L'ex attaccante in vista di Verona-Milan ricorda il suo passato con entrambe le squadre. Ecco l'intervista integrale rilasciata al sottoscritto per gianlucadimarzio.com: «Tutti si aspettano sempre grandi cose dal Milan, ma Inzaghi ha bisogno di tempo. L’inizio comunque è stato abbastanza positivo. Arrivare tra i primi tre, però, sarà difficile. Più probabile una qualificazione per l’Europa League. Torres? Sono leggermente dubbioso sul suo utilizzo. Negli ultimi due anni al Chelsea non ha brillato. Spero per il Milan che torni ad essere quello di una volta. Non è più giovanissimo, certamente ha qualità tecniche importanti ma a fare la differenza saranno le sue motivazioni.»
L'ANALISI - Un giudizio sul Verona: «Farà un campionato sulla falsa riga dell’anno scorso. Mandorlini allena qui da tanto, l’ossatura della squadra è rimasta invariata. Non avrà problemi per la salvezza e magari potrà fare un pensierino anche per l’Europa.» Sul pronostico: «Guardando l’andamento delle due squadre prevedo una partita equilibrata. Ma so quanto può dare il pubblico di casa all’Hellas, e vedo favorito leggermente il Verona. Il fattore Bentegodi è sempre un’arma in più, è uno di quegli stadi dove il dodicesimo uomo in campo non rappresenta solo un modo di dire».
12:11 | sabato 18 ottobre 2014
Galderisi: «Milan-Verona? Prevedo un 2-2«
Le dichiarazioni del doppio ex al Corriere di Verona
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
HELLAS VERONA MILAN GALDERISI - Giuseppe Galderisi è stato uno dei protagonisti indiscussi nell'anno dello Scudetto veronese. Ma ha giocato anche nel Milan, intervistato dal Corriere di Verona, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Verona-Milan: «Gran duello, e come sempre, quando affronti una big, per il Verona il pronostico è contrario. Credo che il Milan abbia preso una nuova via rispetto al recente passato. Sta ritrovando entusiasmo, e questa è la prima base per ottenere dei risultati».
L'ANALISI - Prosegue: «Però l’Hellas, che non smette di sorprendere, percorre da tempo un cammino che rende merito alle qualità che ha. Per questo mi aspetto un incontro divertente, equilibrato, ben giocato da due formazioni che hanno mentalità differente. Prevedo un 2-2. Anche se spero che il Verona trovi la botta vincente. »
13:42 | venerdì 17 ottobre 2014
Fanna: «Vi racconto la Fatal Verona»
Ai microfoni di Tuttosport, il racconto di un lontano pomeriggio del 1990
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
HELLAS VERONA FANNA MILAN - La redazione di Tuttosport, in occasione della prossima sfida di campionato tra Milan e Verona per ricordare la Fatal Verona del 1990, ha contattato l’ex giocatore veronese Pietro Fanna, che ha raccontato diversi retroscena su quella famosa partita. Ecco il racconto di Fanna al quotidiano piemontese circa quel pomeriggio: «Mi ricordo che il Milan ci stuzzicava, in primis van Basten che si mise a provocare Lo Bello che, a sua volta, forse non aspettava altro. Lui ha fischiato quello che ha visto».
FATAL VERONA - Prosegue il racconto: «Il Milan arrivò a quella partita un po’ stanco: quattro giorni prima era andato ai supplementari nella semifinale di Coppa dei Campioni con il Bayern Monaco. Noi reagimmo al gol di Simone con un gran gol di testa di Sotomayor sul mio angolo, e poi il Milan perse la testa. Vennero espulsi Costacurta, van Basten, Rijkaard e Sacchi. Nel post-partita, per rientrare nel nostro spogliatoio, passammo davanti a quello del Milan: ricordo che vidi gente come Tassotti che piangeva. C’era un silenzio tombale impressionante, ma in campo noi facemmo solo il nostro dovere. Purtroppo il calcio è fatto anche di questi episodi».
19:11 | venerdì 17 ottobre 2014
Adailton: «Sarebbe un sogno allenare il Verona»
Continua il brasiliano: «Mandorlini sicuramente è riuscito a dare identità e consapevolezza ai suoi giocatori»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
HELLAS VERONA ADAILTON - Ai microfoni di Arena, come riportano i nostri colleghi di Hellasnews24.com, è intervenuto un grande ex di casa Hellas Verona, ovvero il brasiliano Adailton:«Credo che l'Hellas già dalla Serie C abbia sempre avuto l'idea del 4-3-3, un'impronta precisa. E il mister cerca sempre giocatori adatti a questa sua impostazione. È il vantaggio in questo momento del Verona che può contare anche sulla disponibilità, a livello di esperienza, di alcuni giocatori molto importanti. D'altra parte se continui a vincere con quel sistema è più facile crederci. E ripetersi. Poi c'è la bravura del tecnico: Mandorlini sicuramente è riuscito a dare identità e consapevolezza ai suoi giocatori. Quelli vecchi e quelli nuovi. Hanno tutti imparato che, sacrificandosi, si può fare male anche alle grandi. È questo il segreto del Verona, la sua forza più grande: il credo di mister Mandorlini che ha persuaso tutto il gruppo».
CAMPANAHRO, RAFAEL E ADAILTON-TONI - «Campanahro viene dalla mia città, è bravo, gli ho già detto che in Italia può davvero sfondare. Rafael ha dimostrato di poter fare bene anche in A, smentendo gli scettici a oltranza. Il tandem Toni-Adailton? Magari. Avessi qualche anno in meno... Di sicuro Luca è sempre stato un campione e riesce ancora a tenere botta: sono contento perché dimostra che bisogna avere rispetto di tutti, anche se non hai più vent'anni. Lui come Totti: i campioni sono sempre campioni».
CAMPIONATO HELLAS - «Bisogna andarci piano con le mire europee... Guai a perdere di vista l'obiettivo principale. Io a Verona ho vissuto l'esperienza della retrocessione che è arrivata al culmine di un campionato vissuto quasi sempre a ridosso della zona Uefa», ricorda. «Bisogna essere bravi a capire la A. Inutile fare tanti conti prima. Allenare il Verona? Sarebbe un sogno ma prima devo prepararmi. Il Verona merita grandi allenatori, come mister Mandorlini, e grandi risultati. E lo meritano i tifosi che finalmente sono tornati a sorridere dopo tanti, troppi anni difficili».
12:00 | giovedì 16 ottobre 2014
Luppi: «Mandorlini sta facendo un gran lavoro»
Continua l'ex gialloblu: «Sono contento che sia partito benissimo, mi ha fatto un’ottima impressione»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
HELLAS VERONA MILAN LUPPI - Una delle sfide più interessanti in programma per la settima giornata di Serie A sarà quella tra Hellas Verona e Milan. E' intervenuto ai microfoni di Hellas Live l'ex gialloblu Livio Luppi, ecco le sue parole riportate dai colleghi di Hellasnews24.com: «Seguo sempre il Verona e domenica sarò inevitabilmente in tribuna al Bentegodi. Sono contento che sia partito benissimo, mi ha fatto un’ottima impressione, ha un gioco molto molto bello. Mandorlini sta facendo un gran lavoro soprattutto a centrocampo, là davanti poi c’è un certo Nenè che secondo me può essere l’arma in più di questo Verona. Toni? Un punto di riferimento, ha delle qualità uniche nel suo ruolo. Se segnerà tanto come l’anno scorso il Verona può sperare di ripetersi».
SULLA FATAL VERONA -«20 maggio 1973, ultima giornata di campionato, il Milan aveva qualche giorno prima vinto la Coppa delle Coppe, arrivò a Verona e noi realizzammo 5 gol di cui una tripletta mia (due più un'autorete propiziata, ndr) perse lo scudetto e da lì nacque il mito della “Fatal Verona”. Quel giorno i rossoneri si trovarono sulle gambe, dopo un quarto d’ora giocato bene Zigoni si inventò quel cross che fece segnare Sirena a porta vuota e da lì fu tutto in discesa. Se conservo ancora il pallone di quella storica partita? Allora non andava di moda. Anzi, finita la partita entrarono tutti in campo e rimasi senza niente addosso (ride ndr). Dopo qualche mese però, un tifoso gialloblù molto noto nell’ambiente si avvicinò e si fece autografare la maglia che indossavo quel giorno. Penso che la conservi ancora. Il merito di quegli anni è stato quello di avere un gruppo di giocatori (Nanni, Sirena, Maddè, Mascetti, Busatta, Luppi e Zigoni, ndr) che giocando sempre insieme hanno creato un affiatamento unico, riuscendo a tenere sempre in alto il nome dell’Hellas Verona. Mister Cadè? Un grande. Io arrivai a Verona come ala, con l’arrivo di Zigoni mi spostò a fare il centroavanti e lì sono rimasto per il resto della mia carriera. Era sicuramente un calcio diverso, perché una volta che eri tesserato per una società lì eri e lì dovevi rimanere fino a che il presidente non decideva di venderti. Non esisteva che il giocatore prendeva su e andava via perché non giocava. Era un calcio basato principalmente su dei valori ed ecco perché ci si attaccava più facilmente alla maglia».
23:10 | mercoledì 15 ottobre 2014
Milan, un tridente inedito per Inzaghi
Le prove del tecnico in vista della trasferta di Verona.
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
HELLAS VERONA MILAN INZAGHI TRIDENTE INEDITO PROBABILI FORMAZIONI - Prove di tridente in casa Milan in vista della trasferta del Bentegodi in programma domenica prossima alle ore 15 contro l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini. Il tecnico rossonero dovrebbe rinunciare all'acciaccato Menez e lanciare un tridente inedito.
LE ULTIME - In questi giorni il tecnico rossonero sta pensando di mandare in campo, per la prima volta, il trio Honda-Torres-ElShaarawy. Il Faraone è pronto a riprendersi una maglia da titolare (l'unica presenza dall'inizio nel match della prima giornata con la Lazio) mentre Torres vuolte tornare al gol (solo uno fino a questo momento nel 2-2 di Empoli). Honda titolare inamovibile a sinistra, capocannoniere del club rossonero e punto fisso del Milan di Pippo Inzaghi. A riferirlo è "Milannews".
12:09 | mercoledì 15 ottobre 2014
Verona - Milan, probabili formazioni
Tra i rossoneri recupera Diego Lopez. Mandorlini spera di poter recuperare Christodoulopoulos
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13
PROBABILI FORMAZIONI VERONA MILAN - La settima giornata vedrà in scena un big match al Bentegodi: l'Hellas Verona di Mandorlini ospiterà il Milan. Dopo aver sconfitto i cugini del Chievo a San Siro, la squadra di Inzaghi cercherà di ripetersi anche contro gli scaligeri, domenica alle ore 15.00. I rossoneri non avranno però vita facile, dal momento che gli uomini di Mandorlini sembrano essere in ottima forma.
INFO UTILI - Mandorlini attende di conoscere le condizioni di Christodoulopoulos e Obbadi, gli unici due ad essere in dubbio per la gara. Inzaghi recupera Diego
Lopez, ma continua ad avere fuori il solito Montolivo, ed anche Saponara e Van Ginkel, malgrado in settimana i due abbiano compiuto progressi. De Jong sarà squalificato, e Inzaghi dovrà scegliere chi schierare tra Essien e Poli. Il vero dubbio riguarda però Menez: il francese non è certo di scendere in campo a causa del risentimento muscolare della scorsa settimana. Al suo posto potrebbe giocare El Shaarawy.
VERONA (4-3-3): Rafael; Martic, Marquez, Moras, Agostini; Ionita, Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez, Toni, Nico Lopez. In panchina: Benussi, Gollini, Rodriguez, Gonzalez, Marques, Sorensen, Brivio, Campanharo, Sala, Nenè, Jankovic, Saviola. Allenatore: Mandorlini.
MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Alex, Rami, De Sciglio; Muntari, Essien, Bonaventura; Honda, Torres, El Shaarawy. In panchina: Abbiati, Agazzi, Mexes, Zapata, Bonera, Zaccardo, Albertazzi, Armero, Poli, Menez, Niang, Pazzini. Allenatore: Inzaghi.
DIRETTA/STREAMING: Il match del Bentegodi potrà essere seguito su Sky Calcio e su Mediaset Premium. Per quanto riguarda lo streaming, gli abbonati potranno vedere la partita anche sulle piattaforme Sky Go e Premium Play.
PRONOSTICO - Il Verona sembra stare meglio del Milan sul piano della forma fisica. I rossoneri però hanno dalla loro la grinta infusa di mister Inzaghi, anche se quest'ultimo ha gli uomini contati a centrocampo. Si prospetta un pareggio, ma non è escluso il colpaccio degli scaligeri in casa.
12:23 | martedì 14 ottobre 2014
Sky - Menez in forte dubbio, Lopez in gruppo
Nessun problema per Bonaventura, Abate e Saponara
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
MILAN INZAGHI LOPEZ MENEZ - Il Milan si prepara in vista della sfida del Bentegodi contro l'Hellas Verona, storicamente un impegno ostico per i rossoneri, e Pippo Inzaghi potrebbe trovarsi costretto a fare a meno di un elemento importante della squadra, tra i più decisivi fin qui.
ASSENTI E RECUPERATI - Secondo quanto sottolinea Sky Sport 24, infatti, Menez al momento sarebbe da ritenere ancora indisponibile: il giocatore è arrivato a Milanello e si sottoporrà oggi a controlli e test fisici, la possibilità di impiegarlo nella prossima partita rimane quindi ancora in dubbio. Discorso diverso per Diego Lopez: il portiere si allena in gruppo e potrebbe essere a disposizione, togliendo dunque il posto ad Abbiati dopo l'assenza forzata. Saponara, Abate e Bonaventura, restando sulle buone notizie, stanno bene e saranno disponibili per la sfida di Verona.
09:40 | mercoledì 15 ottobre 2014
Hellas Verona, oggi messa in ricordo di Martinelli
Oggi il primo anniversario della scomparsa del presidente
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
HELLAS VERONA MESSA RICORDO MARTINELLI - Questa sera alle ore 19, nella chiesa di Sandrà, verrà celebrata una messa in ricordo di Giovanni Martinelli, l’amato presidente dell’Hellas Verona scomparso proprio un anno fa. Saranno presenti dirigenti, staff e i giocatori dell'Hellas Verona, oltre alla sicura presenza di tanti tifosi che vorranno salutare il loro amato patron.
IL SALUTO - Affidato ad un comunicato pubblicato sul sito web ufficiale della società veronese, il ricordo del club: «Tu che ci hai dato la vita, Tu che ci hai permesso di sognare, Tu che ci hai insegnato a lottare, Tu che sei stato al nostro fianco fino all'ultimo istante. Tu, Giovanni, sarai sempre con noi».
18:33 | martedì 14 ottobre 2014
Bagnoli: «Hellas-Milan? C'è fiducia in casa Verona»
Continua l'ex allenatore: «Lo spirito è quello giusto»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
HELLAS VERONA MILAN BAGNOLI - Scontro diretto per il discorzo Europa quello in programma allo stadio Bentegodi tra l'Hellas Verona ed il Milan. Ai microfoni di Hellas Live, è intervenuto il grande ex della gara: il tecnico Osvaldo Bagnoli. Ecco le sue parole riportate dai colleghi di Hellasnews24.com: «C'è fiducia in casa Verona, lo spirito è quello giusto, da quel che si legge. Verso il Milan mi sento debitore, mi ha fatto fare il salto verso il calcio da professionista, non lo posso dimenticare. Chiaro, Verona è una cosa a sè, però non devo dimenticare quanto fatto dal Milan, i ricordi fin da ragazzo quando giocavo con dei campioni sono bellissimi».
ANCORA BAGNOLI - «Inzaghi? Ci sono stati grandi giocatori che poi sono diventati allenatori, qualcuno è arrivato presto, altri hanno fatto la strada più lunga ma ci vuole anche fortuna; penso che si può arrivare in tutte e due le maniere. Sfida dal sapore europeo? Lo stimolo maggiore lo dovrebbe trovare il Verona, le grandi squadre rimangono queste, le solite Juventus, Inter, Milan, le big; quando si vestiva la maglia gialloblù sentivi la partita in modo diverso, la squadra titolata stava arrivando».
13:25 | martedì 14 ottobre 2014
Elkjaer: «Verona, prova a sognare»
L'ex attaccante danese ricorda la vittoria del 1985
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini
HELLAS VERONA ELKJAER - Preben Elkjaer, attaccante del Verona scudettato del 1985, è entrato nella storia anche per un gol messo a segno senza una scarpa nella partita contro la Juventus disputata esattamente 30 anni fa, il 14 ottobre del 1984. Adesso, per ricordare quel momento, Elkjaer si racconta al Corriere dello Sport: «Mi accorsi alla fine di essere scalzo ma tirai lo stesso: voi cosa avreste fatto?» è la domanda retorica del danese, che poi spiega: «La scarpa mi cadde un attimo prima dell'impatto col pallone, ai compagni indicai il piede: ho fatto gol senza scarpa».
NIENTE E' IMPOSSIBILE - Elkjaer è rimasto legato in qualche modo all'Italia e non perde occasione per visitarla: «Mi è rimasta nel cuore, ci vengo tre-quattro volte l'anno. Un nuovo Verona? Non credo che sia impossibile, niente è impossibile, ma noi eravamo una squadra vera. E allora io spero che lo scudetto lo vinca il Verona» sono le ultime parole dell'ex attaccante.
11:24 | lunedì 13 ottobre 2014
CdS: Milan su Brivio e Cigarini?
I rossoneri su due giocatori dell'Atalanta dopo l'affare Bonaventura
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24
CALCIOMERCATO ATALANTA CIGARINI BRIVIO MILAN - Dopo l'affare estivo Bonaventura, il Milan non si ferma più: i rossoneri hanno evidentemente capito che in casa Atalanta c'è roba buona. Stando al Corriere dello Sport i rossoneri avrebbero messo gli occhi su di almeno un paio di giocatori nerazzurri: da una parte il centrocampista Luca Cigarini, dall'altra invece l'esterno (ora in prestito al Verona) Davide Brivio. Si tratta, è bene dirlo, di due soluzioni assolutamente low cost per il Milan, a caccia di rinforzi in vista del mercato di gennaio.
LA COPPIA PIU' BELLA DEL MONDO - Dunque, per quel che riguarda Cigarini, il Milan è alla ricerca di un centrocampista di qualità: non è la prima volta che si parla dell'ex Napoli, quindi in verità la voce non è nuova. Il nome nuovo è invece quello di Brivio: il Milan puntava Santon, che però costa circa 10 milioni di euro, mentre l'atalantino verrebbe a costare la metà. Se non è un affare questo...
22:05 | domenica 12 ottobre 2014
Comunicato del Milan sul caso Essien - ebola
I rossoneri hanno fatto chiarezza con una nota pubblicata sul sito ufficiale
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto
COMUNICATO MILAN ESSIEN EBOLA - Il Milan continua la preparazione in vista della prossima sfida di campionato contro l'Hellas Verona ma nelle ultime ore a tenere banco è il caso che ha visto coinvolto Michael Essien, centrocampista ghanese che stando alle indiscrezioni circolate poco fa avrebbe contratto l'ebola. Ulteriori aggiornamenti sono però arrivati in serata e a far chiarezza è stato lo stesso club meneghino.
IL COMUNICATO - Il Milan, attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale, ha smentito categoricamente le voci circolate in queste ultime ore. Come si legge dal comunicato pubblicato poco fa, la notizia è priva di fondamento e dai diretti interessanti sono arrivate conferme positive. Ecco l'estratto: «AC Milan smentisce categoricamente presunte notizie provenienti dall'estero circa propri tesserati. Tali notizie, totalmente prive di fondamento, non sono mai state peraltro confermate da alcun dipendente della nostra Società».
22:00 | domenica 12 ottobre 2014
Rinnovo difficile: Maggio verso l'Inter
Il terzino del Napoli andrà in scadenza nel 2015
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto
CALCIOMERCATO NAPOLI INTER MAGGIO - Il calciomercato è ancora lontano ma il conto alla rovescia per i possibili affari a parametro zero è già iniziato. Nel 2015 andranno in scadenza diversi giocatori che potrebbero accordarsi con sei mesi d'anticipo con altri club, e tra questi spunta il nome di Christian Maggio, terzino destro del Napoli che difficilmente rinnoverà con la squadra azzurra.
RINNOVO DIFFICILE - Il vice capitano dei partenopei non ha ancora trovato l'accordo per il prolungamento dell'attuale contratto e al momento non sembrano esserci incontri in vista tra le parti interessate. Stando a quanto riportato dalla redazione italiana di Goal, l'esterno potrebbe ben presto accordarsi con l'Inter dove ad attanderlo ci sarebbe Walter Mazzarri, suo grande estimatore. Molto, però, dipenderà proprio dal futuro del tecnico dei nerazzurri: anche l'Hellas Verona resta alla finestra.
08:01 | sabato 11 ottobre 2014
GdS - A Verona tocca a Essien
Squalifiche e infortuni tormentano Inzaghi
di Gianmarco Lotti
ESSIEN MILAN INZAGHI - Il Milan ha dei problemi a centrocampo, alla ripresa tra infortuni e squalifiche Filippo Inzaghi dovrà fare a meno di un bel po' di giocatori, tra cui il faro Nigel de Jong. Ecco dunque che a Verona, al rientro dopo la sosta, il ruolo di centrocampista centrale toccherà a Michael Essien, finora utilizzato con il contagocce dal mister rossonero.
PANCHINA LUNGA - Essien infatti è sceso in campo per soli 42 minuti in stagione e a Verona avrà la sua chance per mostrare di meritarsi la maglia da titolare del Milan. Nel club rossonero però, come riporta La Gazzetta dello Sport, sono molti i giocatori che hanno passato molto tempo in panchina in questo inizio stagione, vedi Mexes o Zaccardo o Albertazzi ancora a zero minuti ciascuno.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Milan, Torres a Verona per convincere. Sfida a Marquez e Toni
19.10.2014 10.25 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Nella "fatal Verona", per il Milan è il momento di trovare risposte. Sulla propria stagione, ma anche sui nuovi acquisti. Uno su tutti: Fernando Torres. L'attaccante spagnolo finora è andato a segno una sola volta e la squadra ha patito la scarsa vena del proprio parco attaccanti. Contro l'Hellas di quel Rafa Marquez che ben conosce dai comuni trascorsi nella Liga l'ex Chelsea dovrà dimostrare di meritare la fiducia riposta in lui dal Milan. A rendere tutto ancor più gustoso c'è la sfida a distanza con un certo Luca Toni. Non avrà l'appeal internazionale di Torres, ma sa come si fa gol. Eccome se lo sa.
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Setti carica la squadra: "Col Milan siamo pronti a sputare sangue"
18.10.2014 09.13 di Marco Frattino
Alla vigilia di Hellas-Milan, Il Corriere di Verona riporta alcune parole di Maurizio Setti. Il presidente ha caricato la formazione di Andrea Mandorlini: "Siamo pronti a sputare sangue, vogliamo giocarcela esattamente come un anno fa (2-1 gialloblù, ndr), ma dimenticandoci quello che abbiamo fatto. Questa è un'altra storia. E mi aspetto la solita grande carica dei nostri tifosi per portare a casa i tre punti".
ZOOM SU
El Shaarawy, il Faraone nelle sabbie mobili milaniste
18.10.2014 07.30 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
E' un Faraone che appare disperso nelle dune di Milanello quello che in questi giorni sta cercando di riprendersi il posto nel Milan di Filippo Inzaghi. La storia rossonera di Stephan El Shaarawy sembra, però, volersi complicare con il passare dei giorni. L'infortunio dello scorso anno e quel feeling mani nato con Mario Balotelli parevano essere gli unici motivi del disagio dell'ex talento del Genoa. Oggi, con nuovo infortunio oramai superato, la maglia da titolare appare comunque lontana. In questa stagione le presenze sono solo tre e il gol manca da quel famoso preliminare di Champions dell'estate 2013 in casa del PSV. Un'astinenza lunghissima. Ancor più per un talento come lui. Domani c'è l'Hellas al Bentegodi. La speranza è che, almeno per una volta, Verona si riveli felice e non fatale.
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Verona-Milan - El Shaarawy chiede spazio
Fischio d'inizio domani alle ore 15. Diretta testuale su TMW
18.10.2014 06.54 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Torna il campionato con il settimo turno di serie A. L'Hellas Verona ospita al Bentegodi il Milan, entrambe le formazioni sono a quota 11 in classifica. Il Verona va in gol in casa da sette partite di fila in campionato (una media di 2.4 reti a gara). Sono 49 i precedenti nella massima serie, 23 vittorie per i rossoneri, otto per i veneti, ottenuti tutti in casa, perché a San Siro l'Hellas non ha mai vinto. L'anno scorso il Verona, al suo esordio dopo un'assenza durata più di 10 anni, incontrò il Milan nel corso della prima giornata e riuscendo a superare i ragazzi di Allegri in rimonta grazie alla doppietta di Toni. L'ultima vittoria del Milan risale al 2001-2002: i rossoneri si imposero per 1-2 (Mutu, Inzaghi e Pirlo). A Verona l'undici di Inzaghi scenderà in campo con la maglia bianca. Sarà la prima volta in stagione in cui verrà utilizzata la casacca da trasferta. Nelle precedenti uscite, infatti, il Milan ha indossato soltanto la prima maglia. In casa dei gialloblù e il risultato più frequente che si è verificato è 2-1 per i rossoneri (3 precedenti).
COME ARRIVA IL VERONA - Mandorlini per la gara contro il Milan non potrà contare su Sala e Campanharo, il primo per una lesione al retto femorale, il secondo per un fastidio al ginocchio. Nessuno squalificato ma sono diversi i ballottaggi. Marques, Sorensen e Martic si giocano un posto nella difesa a quattro. Marquez, Moras e Agostini sono gli altri componenti del reparto arretrato. Ionita, Tachtsidis e Hallfredsson a metà campo. Tridente con Juanito Gomez, Toni e uno tra Jankovic, Lopez e Saviola, quest'ultimo ancora non entrato nei meccanismi della squadra.
COME ARRIVA IL MILAN - Settimana proficua sotto il profilo dei giocatori recuperati. Inzaghi può contare su Diego Lopez, che torna titolare dopo l'infortunio a Parma. Alex e Rami comporranno la coppia centrale di difesa. A centrocampo Essien e Muntari, con l'ex Chelsea che andrà a sostituire lo squalificato De Jong. Il ballottaggio è tra Poli e Bonaventura, mentre in avanti dovrebbe esserci il tridente El Shaarawy, Torres e Honda. Menez recuperato ma dovrebbe partire dalla panchina. Fanno ritorno in gruppo anche Van Ginkel e Saponara.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Bruni: "Verona-Milan sarà ricca di gol. Punto sempre su Toni"
17.10.2014 06.00 di Lorenzo Marucci
La storia dice che per il Milan sarà una partita da affrontare con la massima attenzione. Quella col Verona sarà una gara che dovrà far capire quali e quanti sono stati progressi dei rossoneri. La squadra di Mandorlini invece vuol verificare le proprie ambizioni. Contattato in esclusiva dalla redazione di tuttomercatoweb.com, di questa partita parla Luciano Bruni, ex centrocampista della squadra gialloblù che vinse lo scudetto.
Bruni, che Verona si aspetta?
"Pimpante. La squadra si sta ripetendo nonostante alcuni giocatori importanti siano partiti. C'è un Toni sempre verde che fa la sua ottima figura ma soprattutto il gruppo è affidabile. Uno dei segreti di Mandorlini è stato quello di cambiare poco, mantenendo lo zoccolo duro della squadra"
Che partita sarà?
"Credo una gara ricca di gol. Il Milan è ancora un cantiere aperto, ma Inzaghi sta lavorando bene e se riesce a registrare la difesa per ora un po' ballerina può ottenere buoni successi".
Nel Verona su chi punta?
"Mi è piaciuto Tachtsidis, mi sembra migliorato rispetto al passato. Dà un bell'apporto al centrocampo. Ionita è stato una rivelazione, bravo sogliano a prenderlo".
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Pellegrini al Corriere Veneto: "Quel gol al Milan fu una follia"
17.10.2014 08.43 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
"Ho fatto una pazzia, e ci riprovassi un altro milione di volte chissà come andrebbe a finire". Ultimo minuto, 22 aprile 1990. Una storia lunga quanto la traiettoria di un pallonetto. Davide Pellegrini un sinistro di velluto, segnò l'altra fatal Verona. Dopo il 20 maggio 1973, un altro gialloblù che toglie lo scudetto al Diavolo: "Mentre correvo in avanti, mi chiesi come avrei potuto battere Pazzagli, che del Milan era il portiere. Così mi venne naturale tentare il pallonetto. Ed era una follia, già", racconta al Corriere Veneto. "Il Milan arrivò a Verona dopo il ritorno della semifinale di Coppa dei Campioni con il Bayern, a Monaco. Una partita tiratissima, loro avevano speso molto. Noi eravamo riposati, e ci giocavamo le ultime speranze di restare in Serie A".
ALTRE NOTIZIE
Milan, lavoro personalizzato per Menez. Verona in dubbio
16.10.2014 18.21 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Jeremy Menez si è allenato a parte anche oggi a Milanello, ma ha comunque svolto un importante lavoro atletico personalizzato: la sensazione è che la seduta di domani sarà fondamentale per capire se il francese riuscirà ad essere a disposizione di Inzaghi per la gara di domenica contro il Verona.
SERIE A
Verona, Toni: "Inzaghi, voglio darti un dispiacere. Il ritiro? Non ci riesco"
16.10.2014 16.38 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Lunga intervista a Luca Toni sulle colonne de Il Corriere di Verona. Il 30 dell'Hellas sfida l'amico Inzaghi e dice "voglio darti un dispiacere perché al Bentegodi non temiamo nessuno". Ricorda chiaramente con piacere la vittoria per 2-1 contro il Milan con sua doppietta e dice "domenica ci riprovo". E sul futuro. "Sono due-tre anni che ripeto che a fine anno smetto e poi non ci riesco. Se poi faccio una grande stagione e segno una valanga di gol, magari ci ripenso ancora".
RASSEGNA STAMPA
Milan, Leggo: "Fernando Torres, vietato fallire contro l'Hellas"
16.10.2014 08.41 di Marco Frattino
Il 'free-press' Leggo fa il punto su Fernando Torres (30), attaccante del Milan che domenica guiderà l'attacco rossonero nella trasferta di Verona contro l'Hellas. La rete, per il momento l'unica in campionato, messa a segno a Empoli dimostra che il giocatore sta bene ed è pronto a segnare ancora. L'ex Atletico Madrid, Liverpool e Chelsea vuole ripetersi al Bentegodi con l'obiettivo di spingere la squadra di Filippo Inzaghi verso il terzo posto.
ALTRE NOTIZIE
Verona, problemi muscolari per Sala e Campanharo
15.10.2014 21.42 di Cristina Guerri
Non arrivano buone notizie dallo spogliatoio del Verona. Si fermano infatti Jacopo Sala e Gustavo Campanharo. "Il primo -riporta il sito ufficiale del club- per un sospetto problema muscolare, il secondo per un dolore al ginocchio destro. Entrambi saranno valutati nelle prossime ore dallo staff medico".
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Sala in gruppo. In tre lavorano a parte
14.10.2014 21.15 di Tommaso Maschio
L'Hellas Verona sul proprio sito ufficiale ha fatto il punto sugli infortunati. Jacopo Sala è rientrato in gruppo, mentre in tre hanno svolto lavoro a parte: si tratta di Lazaros Christodoulopoulos - fisioterapia e lavoro differenziato -, Mounir Obbadi - fisioterapia - e Artur Ionita - lavoro differenziato sul campo - che continuano il loro recupero in vista della prossima giornata.
ALTRE NOTIZIE
Verona, recupera Martic. Obbadi in dubbio
13.10.2014 21.31 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
In vista della gara di domenica contro il Milan, secondo quanto riporta tggialloblu.it, il tecnico del Verona, Andrea Mandorlini, dovrebbe avere a disposizione il difensore Martic dopo il trauma cranico riporta contro il Genoa. Più difficile invece sembra essere il recupero di Obbadi, le cui condizioni sono ancora da valutare. Per la sfida contro i rossoneri, a centrocampo dovrebbero quindi giocare Ionita, Tachtsidis e Hallfredsson.
ALTRE NOTIZIE
Milan, Saponara: "Lavoro per essere pronto col Verona"
13.10.2014 18.20 di Cristina Guerri
Fonte: MilanNews.it
Questo un estratto dell'intervista esclusiva del giorno a Milan Channel di Riccardo Saponara, oggi prima dell'allenamento dei Rossoneri: "La dinamica dell'infortunio è stata abbastanza brutta. Io in primis mi ero spaventato molto ed anche i miei compagni e lo staff. Il Dott. Tavana aveva denotato subito la stabilità dei legamenti, quindi mi aveva rassicurato. Gli esami successivi hanno confermato questa diagnosi e fortunatamente si è trattato di una cosa più lieve del previsto.
Ho svolto un ottimo periodo di riabilitazione ed ora sono pronto a ricominciare.
Mi è dispiaciuto molto non esserci ad Empoli e Cesena. Ad Empoli in particolar modo è stata casa mia per anni e a Cesena ho amici contro i quali mi sarebbe piaciuto giocare. Devo guardare avanti, pensare a Verona e fare una bella settimana di allenamenti per convincere il mister a convocarmi."
ALTRE NOTIZIE
Grecia, la rabbia di Tachtsidis: "Il calcio va così ma meritavamo la vittoria"
12.10.2014 11.43 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterioano
Dopo l'1-1 contro la Finlandia, il centrocampista dell'Hellas Verona, Panagiotis Tachtsidis, si dimostra poco soddisfatto per il risultato finale della sua Grecia. "No, non sono contento: potevamo conquistare i tre punti ma il calcio va così. Non sempre raccogli quel che meriti. Ora, però, non ci pensiamo più: testa solo all'Irlanda del Nord, che sfidiamo giovedì prossimo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Milan a Verona, occasione per El Shaarawy
15 ottobre 2014 13:44 | Luigi Trapani Lombardo
Il Milan si prepara alla prossima giornata di campionato e va in trasferta a Verona contro l’Hellas. Inzaghi recupera Diego Lopez e deve decidere se affidare la porta rossonera al portiere spagnolo o ad Abbiati. Menez, invece, non è pienamente in forma per un risentimento muscolare e, molto probabilmente, non giocherà contro i veronesi.
Inzaghi tornerà al tridente offensivo e darà un’altra occasione a El Shaarawy. Il Faraone, dopo la buona prestazione alla prima giornata contro la Lazio, ha avuto un netto calo ed è il giocatore più atteso dai tifosi rossoneri.
FONTE: CalcioWeb.eu
19.10.2014
Attenti al Diavolo: l'Hellas non ha paura
«La vittoria del 1973? Io ricordo molto meglio quella dell'anno scorso Veniamo da una settimana particolare, serve grande concentrazione»
Giocatori dell'Hellas in campo
«Non è mai semplice affrontare il Diavolo ma non è mai stato facile neppure per il Milan giocare a Verona». Andrea Mandorlini inquadra così la partita che si giocherà oggi pomeriggio al Bentegodi tra l'Hellas e i rossoneri di Inzaghi. Ben due volte i gialloblù hanno tolto uno scudetto già praticamente vinto al Milan tanto che lo stesso Berlusconi ha parlato di «Fatal Verona» quando ha incontrato la squadra prima della trasferta scaligera. Il cinque a tre del 20 maggio '73 è diventato una filastrocca da insegnare ai piccoli tifosi gialloblù quando vengono al mondo, il due a uno del 22 aprile '90 non è finito sul quaderno delle poesie ma è rimasto nella storia gialloblù tra i risultati più importanti di sempre anche se non bastò alla squadra di Bagnoli per arrivare alla salvezza.
«Ho un vago ricordo del cinque a tre - butta lì Mandorlini - ma ho ben presente la vittoria di un anno fa, quando Toni segnò due gol». Prova a sorridere il tecnico dell'Hellas ma si capisce che la tensione è tanta.
«Dicono che queste partite si preparano da sole? È vero, sono sfide che ti regalano mille stimoli - racconta il mister - ma veniamo da una settimana particolare, in tanti sono rientrati tardi dagli impegni con le nazionali, abbiamo lavorato insieme solo un paio di giorni. Siamo contenti perchè le esperienze internazionali portano qualità nel gruppo ma non siamo abituati e troviamo subito una squadra importante, con calciatori forti. Dovevamo recuperare qualcuno, altri li abbiamo persi, vedremo domenica in campo. Mi dispiace molto per Jacopo Sala, era pronto, s'è fermato per una ricaduta. Meglio con Campanharo, ha avuto qualche problema in settimana ma l'abbiamo recuperato grazie al buon lavoro dello staff medico». Ancora fuori Obbadi, Mandorlini ritrova anche Martic che, con ogni probabilità, partirà dalla panchina. Alla fine della seduta di rifinitura l'allenatore ha convocato 24 giocatori. «È una partita importante: tutti vorrebbero giocare, tutti vorrebbero essere presenti - sottolinea Mandorlini - ma bisogna fare delle scelte. Ho chiesto alla squadra grande attenzione, dobbiamo ripartire concentrati, vediamo come andrà».
La formazione titolare dovrebbe ricalcare a grandi linee quella che è scesa in campo con il Cagliari, con la conferma di Morsa sulla destra, Marques e Marquez al centro, Agostini o Brivio a sinistra. Taxi, Ionita e Hallfredsson in mezzo, tridente offensivo con Toni, Gomez e Jankovic in leggero vantaggio su Nico Lopez. «Può succedere di affrontare queste grandi squadre in momento particolari, con qualche problema di classifica, ma il Milan ha valori tecnici importanti, è una squadra che si è rinnovata, soprattutto perchè è cambiata la guida tecnica». Hellas e Milan viaggiano appaiati dopo sei gare anche se all'inizio del campionato le due squadre sono partite con ambizioni diverse. «La nostra classifica è buona - continua Mandorlini - ma non dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto l'anno scorso. La squadra è cambiata, siamo più forti fisicamente ma ci sono diciassette giocatori nuovi, quindi è tutta un'altra storia». Anche il Milan ha qualche problema di formazione, da capire chi giocherà al centro dell'attacco tra Torres e Menez. «Non penso agli schemi del Milan, tanto loro sono forti lo stesso - ammette - noi abbiamo il nostro modulo e andiamo avanti su questa strada. Ci fa piacere sapere che c'è chi dice in giro che giocare contro il Verona non è facile, vuol dire che noi abbiamo sempre un certo equilibrio. La formazione titolare? Non mi sbilancio, vi dico solo un nome, come al solito, Luca Toni. I problemi del Milan sono problemi di Inzaghi, noi li rispettiamo ma rimaniamo fedeli al nostro sistema di gioco. L'importante è non sottovalutarli».
Anche la tradizione negativa non fa dormire sonni tranquilli a Pippo Inzaghi che dovrà fare i conti con un Bentegodi tutto esaurito e questa volta ci saranno anche quattromila tifosi dell'Hellas in più. «Fatal Verona? In questa settimana si è parlato soprattutto di questo ma non basta la storia per portare a casa i punti - puntualizza - dobbiamo rizzare le antenne anche se mi piace avere la responsabilità di far bene, di trasmettere questo al gruppo. Credo che una squadra come la nostra che subisce poco, qualche punto lo fa, la classifica lo dimostra, prendere pochi gol è fondamentale nel campionato italiano. Ho sentito che anche Inzaghi ha parlato di equilibrio, un concetto importante. Se lo dice anche chi allena grandi squadre vuol dire che non dicevo delle cavolate».
Luca Mantovani
17.10.2014
Berlusconi avverte il Milan: «Attenti alla "fatal Verona"»
Verona - Milan 5-3 del 20 maggio 1973: il portiere del Milan, Vecchi, battuto da Luppi, terzo gol
VERONA. Attenti alla «fatal Verona»: questo in sintesi l’avvertimento di Silvio Berlusconi al suo Milan in vista della trasferta di domenica al Bentegodi, dove i rossoneri per ben due volte nella loro storia si sono fatti sfuggire lo scudetto. «Il presidente ha ricordato, soprattutto a chi è più giovane o viene dall’estero, le difficoltà storiche che il Milan incontra a Verona», ha rivelato l’ad rossonero Adriano Galliani raccontando della visita presidenziale a Milanello.
«Io che non sono più giovane ricordo bene sia il Verona-Milan del ’73 sia quello del ’90 - ha proseguito Galliani -. È una partita da affrontare in un certo modo anche per le difficoltà del passato». «Il presidente ha parlato con tutti i giocatori, senza soffermarsi con nessuno in particolare», ha aggiunto il dirigente rossonero Galliani, che ha pranzato assieme a Berlusconi, all’allenatore Filippo Inzaghi e allo staff tecnico ma su quanto si sono detti a tavola ha glissato con un sorriso: «Sono cose nostre».
17.10.2014
Hellas-Milan, verso la vigilia
Ricordate quel maggio 1973?
Verona - Milan 5-3 del 20 maggio 1973: Sirena realizza il primo gol del Verona
VERONA. Juventus e Napoli devono uno dei loro scudetti al Verona, alla fatal Verona. Entrambi scuciti dalle maglie del Milan. Quello bianconero del 1973 e quello partenopeo del 1990. Hellas-Milan di domenica al Bentegodi non può che rimandare a una delle partite più famose del calcio italiano: domenica 20 maggio '73, all'utlima giornata il Diavolo arriva al Bentegodi forte della Coppa delle Coppe conquistata il mercoledì a Salonicco contro il Leeds (con gol di Chiarugi) e dei suoi 44 punti in classifica, uno più della Juventus che gioca in trasferta con la Roma e della Lazio impegnata a Napoli. Lo scudetto sarebbe il decimo, quello della stella. Invece dopo mezz'ora il Verona vince 3-0 e alla fine sarà 5-3, mentre la Juventus sbanca l'Olimpico con un gol di Cuccureddu negli ultimi minuti. Una beffa atroce per i rossoneri, il titolo va alla Vecchia Signora.
Nel 1990 Verona-Milan, con i rossoneri in lotta con il Napoli per il tricolore, capita alla penultima giornata. Per il Milan si mette bene con il gol di Simone. Poi il pareggio dell'uruguaiano Sotomayor, le espulsioni di Rijkaard, Van Basten e Sacchi e il gol di Davide Pellegrini: 2-1 per il Verona, per la fatal Verona. L'Hellas si Bagnoli retrocede comunque in B, il Diavolo lascia per strada un altro scudetto.
Andrea Sambugaro
16.10.2014
Verona-Milan: si va verso il tutto esaurito
VERONA. Verona-Milan verso il pienone. Esauriti tutti i settori del Bentegodi ad eccezione delle Poltronissime Est, Parterre Est, Curva Est e Curva Nord Ospiti per la partitissima di domenica pomeriggio. Venduti finora in prevendita 9.360 biglietti, 1428 dei quali per il settore ospiti.
Sarà Paolo Valeri, della sezione AIA di Roma 2, l'arbitro di Verona-Milan in programma domenica (inizio alle 15) al Bentegodi. Valeri sarà coadiuvato dai guardalinee Giallatini e Marrazzo. Il quarto uomo sarà Marzaloni, i due arbitri addizionali Tagliavento e Merchiori. Per Roma-Chievo di sabato pomeriggio alle 18 designato Calvarese.
Alessandro De Pietro
16.10.2014
«Macché Ebola, sono in gran forma»
Essien carica i rossoneri «Noi veniamo da un anno difficile ma siamo ripartiti Obiettivo Champions»
Obiettivo Champions League per Michael Essien. «Penso che la scorsa stagione sia stata difficile per noi. Ora va tutto al meglio, dobbiamo fare il massimo perchè il Milan deve tornare in alto. Credo che il nostro obiettivo principale sia arrivare tra i primi tre in classifica, lotteremo per questo obiettivo», dice il centrocampista del Milan. Pippo Inzaghi in questo primo scorcio di stagione ha poco utilizzato il ghanese ex Chelsea, che però potrebbe partire dal primo minuto a Verona domenica. «Mi piacerebbe iniziare tutte le partite da titolare, è normale, a Verona non so se giocherò ma non sono il tipo che va a chiedere all'allenatore perchè non gioco - assicura Essien -. Rispetto le scelte dell'allenatore e sono pronto ad aiutarlo quando vengo chiamato in causa. Chi mi ha sorpreso di più? Menez, penso possa crescere ancora ma è già un top player».
Con Inzaghi il feeling è stato immediato. «Ci fa divertire, ci lascia giocare, e per questo stiamo dando il nostro meglio - sostiene il centrocampista ghanese -. Ho avuto tantissimi allenatori nella mia carriera, forse Inzaghi mi ricorda Carlo Ancelotti, quando allenava il Chelsea. Anche lui ci lasciava liberi di giocare, di divertirci in campo, come sta facendo Pippo, e credo che questa sia la cosa giusta da fare». Dopo averlo fatto su Instagram Essien «urla» anche ai microfoni di Sky per fare chiarezza sul suo stato di salute. «Sono in forma e in salute, non c'è alcuna verità nei rumours circolati su internet secondo i quali avrei contratto l'ebola», sottolinea il centrocampista africano. «Sto bene e ho già ripreso gli allenamenti con il Milan - continua il rossonero. L'Ebola è un problema molto serio e la gente non dovrebbe scherzarci. Chiunque abbia scritto quell'articolo è molto poco professionale e insensibile».
Tutto nasce dalla partecipazione di Essien a una partita di Coppa d'Africa. «Il rischio c'è, inutile negarlo - ammette - ma è chiaro che la decisione definitiva spetta alla Caf, la federazione africana, ma se non si fa qualcosa per fermare la diffusione del virus, e prima della Coppa, è ovvio che molta gente arriverà in Marocco per la fase finale e non si può sapere se qualcuno tornerà indietro con l'infezione. Forse sarebbe opportuno non giocare la Coppa D'Africa, ma deciderà la federazione».
La presa di posizione di Essien si somma a quella del Milan che, in una nota pubblicata sul proprio sito, aveva smentito «categoricamente presunte notizie provenienti dall'estero circa propri tesserati. Tali notizie, totalmente prive di fondamento, non sono mai state peraltro confermate da alcun dipendente della nostra società».
14.10.2014
Hallfredsson-show, l'Islanda batte anche l'Olanda
Il Verona sempre più protagonista in Europa. Vittoria di prestigio per l'Islanda di Emil Hallfredsson che ieri sera a Reykjavik ha battuto l'Olanda, terza agli ultimi Mondiali in Brasile, nella terza gara valida per il gruppo A. A punteggio pieno con 9 punti, l'Islanda ha trovato i due gol del successo grazie a Sigurdsson, giocatore dello Swansea, che ha sbloccato il risultato già dopo dieci minuti. La seconda rete (42') è stata originata da un calcio d'angolo dalla destra calciato proprio da Hallfredsson, che nelle prossime ore sarà in Italia pronto per aggregarsi a Peschiera al resto dei compagni e a giocare domenica contro il Milan. Nell'Olanda titolari le stelle Robben, Van Persie, Sneijder e il milanista De Jong, squalificato domenica per la gara del Bentegodi.
Alessandro De Pietro
13.10.2014
Crudeli applaude Mandorlini
L'Hellas fa paura, anche in casa rossonera. Lo ha confermato Tiziano Crudeli, storico giornalista da sempre al seguito del Milan, a Fuorigioco, la trasmissione in onda su Radio Verona e Tele Arena. Anche lui è convinto che la contesa sia assolutamente aperta a ogni risultato. «Ho visto nel Verona un Toni straordinario e una velocità d'esecuzione nella manovra davvero notevole. Ho grossa considerazione dell'Hellas e del suo allenatore. Perché Mandorlini è davvero molto bravo. Non lo dico per piaggeria, lo credo davvero. Chiaro che il Milan i suoi problemi li ha, la fase difensiva è certamente una lacuna ma quella riguarda anche gli attaccanti che devono rientrare e soprattutto i centrocampisti. Inzaghi sta facendo bene, è chiaro però che molto dipende dall'organico che hai a disposizione. Lui è stato bravo a rivalutare certi giocatori, in fondo è un buon Milan. A volte anche spettacolare, soprattutto in avanti. La partita di Verona sarà comunque molto difficile. La temo molto, pur facendo i debiti scongiuri».
A.D.P.
12.10.2014
Hellas, alza la testa Guarda quanti trofei
Rafa Marquez e Saviola si sono portati in dote tante vittorie «pesanti» Brillano anche i campionati vinti da Jankovic e il Mondiale di Luca Toni
Diciannove trofei di differenza. Basterebbe un altro Rafa Marquez per spostare la bilancia dalla parte del Verona. Settantatré una, cinquantaquattro l'altra. Altro che grande contro piccola. Tanti trofei da una parte, tanti anche dall'altra. A livello individuale l'Hellas tiene il passo, sospinta dai venti del suo fuoriclasse messicano e dai dodici di Saviola. Dall'altra parte i numeri veri sono quelli di Alex ed Essien, ventisette fra campionati e coppe varie in due, asse portante fra difesa e centrocampo domenica al Bentegodi per la squalifica di De Jong.
TORRES CONTRO TONI. Il divario c'è, ma contenuto, fra chi può dire di aver qualcosa in carriera fra scudetti, coppe nazionali ed europee più le varie competizioni con le nazionali. L'Hellas regge il confronto in molte zone del campo, anche se i valori del Milan restano molto alti. Almeno quelli della carta. El Nino Torres e Luca Toni, ad esempio, quasi si annullano. Sei uno, quattro l'altro, un campionato del mondo in comune ma qualche titolo di capocannoniere in più per Luca, davanti a tutti in Serie A con la Fiorentina, in Bundesliga con il Bayern di Monaco, in Serie B con il Palermo ma anche in una edizione della Coppa Uefa e con una Scarpa d'Oro a casa contro i primi posti fra i bomber di Torres all'Europeo del 2012 e alla Confederations Cup dell'anno dopo. Al Milan però porta un punto solo uno come Pazzini, a lungo fra i migliori giocatori italiani ma vincitore solo di una Coppa Italia con l'Inter. Lontana l'epoca in cui il Milan spaventava il mondo e dominava in Italia, partendo dai 64 miliardi spesi per Gianluigi Lentini agli anni d'oro del presidente Berlusconi quando i fuoriclasse venivano presi anche perché non firmassero per la concorrenza.
RETROGUARDIE D'ORO. I numeri veri sono in difesa, più che in prima linea, considerando anche i dieci trofei equamente divisi fra Bonera e Mexes, due che hanno avuto tempo e modo per raccogliere molto. Nessuno arriva al livello di Marquez, impossibile anche solo eguagliarlo. Dall'altra parte del campo il migliore è Alex a sei trofei di distanza coi successi in Brasile, Olanda, Inghilterra e Francia. Il Milan paga dazio in mediana, al di là dei titoli conquistati da Essien in Francia col Lione ed in Inghilterra col Chelsea. Molto meglio lui di De Jong, domenica in tribuna, che non arriva nemmeno alla metà con cinque perle fra Ajax e Manchester City. La bacheca di Essien è grande una coppa più di quella di Saviola, che ha vinto in Argentina, Portogallo, Spagna e Grecia con la chicca dell'Olimpiade. A mettere il proprio sostanzioso mattone però non ci sono solo i giocatori da doppia cifra. Perché Bosko Jankovic ha portato a casa sei titoli negli anni della Stella Rossa, perché Rafa Marques ha conquistato Copa Libertadores con l'Atletico Mineiro e un campionato brasiliano col Botafogo, perché Rodriguez ha vinto due scudetti in Uruguay fra Danubio e Penarol, perché Lazaros consegna alla causa un campionato ed una Coppa di Grecia con il suo Panathinaikos.
PORTE GIREVOLI. Ad alzare la media a favore del Milan è soprattutto la voce portieri. Abbiati è a otto trofei, Diego Lopez a tre, sempre con il Real Madrid, l'ultimo pochi mesi fa. C'è di tutto nel loro palmares, contro l'unico scudetto vinto giovanissimo da Rafael col Santos. Anche Hallfredsson qualcosa può dire, con uno scudetto ed una Coppa di Lega islandese quand'era giovanissimo con Fimleikafélag Hafnarfjoroar, prima di passare al Tottenham. In Uruguay, oltre a Rodriguez, hanno conquistato campionati anche Nico Lopez e Gonzalez fra Nacional e Penarol. Un contributo, seppur minimo, lo dà anche Mattia Valoti che nel 2011 era nella spedizione del Milan che vinse la Supercoppa Italiana battendo l'Inter a Pechino. In quel gruppo c'era anche Stephan Kareem El Shaarawy, Faraone dimenticato. A testa alta il Verona anche nei trofei dei singoli. Proprio vero, il Milan non è più quello di una volta.
Alessandro De Pietro
12.10.2014
El Shaarawy e Torres si giocano una maglia
Ultimo allenamento settimanale per il Milan, prima del weekend libero concesso da Filippo Inzaghi ai suoi giocatori. Tra 48 ore i rossoneri si ritroveranno a Milanello per preparare la sfida di domenica 19 ottobre contro il Verona. Ieri il gruppo ha svolto un lavoro prettamente tecnico tattico, con la classica partitella finale.
Da segnalare le due reti segnate rispettivamente da El Shaarawy e Torres, che probabilmente andranno a giocarsi una maglia da titolare per domenica prossima. Abate e Saponara, out per diversi problemi fisici, hanno effettuato alcuni scatti, cambi di direzione e movimenti laterali. Contro i veronesi potrebbe rientrare in porta Diego Lopez: lo spagnolo verrà valutato a inizio settimana. Non ci sarà lo squalificato De Jong, che verrà sostituito da Muntari, che giocherà in coppia con uno tra Poli ed Essien. I nazionali impegnati con le rispettive selezioni inizieranno a riaggregarsi al gruppo a partire da martedì, mentre i rossoneri riprenderanno il lavoro domani alle 15.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Milan: 24 convocati
Postata il 18/10/2014 alle ore 18:10
Peschiera - Dopo la rifinitura mattutina allo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda, l'allenatore Andrea Mandorlini ha convocato 24 gialloblù per la sfida contro il Milan, in programma domenica 19 ottobre (ore 15) allo stadio Bentegodi di Verona. Non saranno disponibili gli infortunati Jacopo Sala, Lazaros Christodoulopoulos e Mounir Obbadi.
I CONVOCATI
Portieri: 1 Rafael, 22 Benussi, 95 Gollini.
Difensori: 2 Rodriguez, 4 Marquez, 5 Sorensen, 16 Luna, 18 Moras, 25 Marques, 28 Brivio, 33 Agostini, 40 Gonzalez, 71 Martic.
Centrocampisti: 10 Hallfredsson, 23 Ionita, 27 Valoti, 30 Campanharo, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 7 Saviola, 9 Toni, 11 Jankovic, 17 Lopez, 21 Gomez Taleb, 99 Nenè.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Non sarà una partita facile" / VIDEO
Postata il 18/10/2014 alle ore 16:55
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida Hellas Verona-Milan.
MILAN? NON SARA’ UNA PARTITA FACILE
"Partite come quella contro il Milan si preparano da sole, è una squadra che ti dà motivazioni. Veniamo da una settimana particolare, in tanti sono rientrati tardi (dagli impegni con le nazionali, ndr). Troviamo calciatori forti, una squadra importante. Tanti problemi? È stata una settimana in cui sono rientrati diversi calciatori stanchi. Affrontiamo molte situazioni alla quali non siamo abituati, non abbiamo mai avuto così tanti nazionali negli anni passati. Dovevamo recuperare qualcuno, altri li abbiamo persi, vedremo domenica in campo. Certo, è una partita importante: tutti vorrebbero giocare, tutti vorrebbero essere presenti. Loro hanno calciatori importanti a livello internazionale, ripartiamo concentrati e vediamo come andrà. Non possiamo pensare che sia una partita facile, di facile in generale non c’è mai niente. Può succedere di affrontare queste grandi squadre in un momento in cui sono più bassi in classifica, ma hanno valori tecnici importanti, è una squadra che si è rinnovata anche dal punto di vista della conduzione tecnica. Credo che non siano contenti di essere in quella posizione di classifica. Non è mai facile contro il Milan, ma anche per loro non è mai facile contro il Verona. Dobbiamo stare concentrati per fare la nostra partita con il massimo rispetto. La nostra classifica è buona, se è cambiato qualcosa, rispetto allo scorso anno, è che ora siamo più forti fisicamente e abbiamo sette giocatori nuovi, quindi è tutta un’altra storia, ma mi auguro che si possa raggiungere lo stesso risultato. Come giocherà il Milan? Non lo so, noi abbiamo il nostro modulo, ci fa piacere sapere che c’è chi dice che giocare contro il Verona non è facile. Formazione? Non mi sbilancio. Io ho solo una certezza: Luca Toni. I problemi di modulo del Milan sono problemi loro, noi rimaniamo fedeli al nostro sistema di gioco. L’importante è non sottovalutarli".
LA FATAL VERONA...
"L’equilibrio è fondamentale. Credo che una squadra come la nostra che subisce poco, qualche punto lo fa, la classifica lo dimostra. Che si giochi per vincere o altro, prendere pochi gol è basilare. Le grandi squadre hanno grandi interpreti, grande qualità davanti. Ripeto, che si giochi per vincere o altro, l’importante è prendere pochi gol. Ho sentito che anche Inzaghi ha parlato di equilibrio, un concetto importante. Se lo dice anche chi allena grandi squadre vuol dire che non dicevo delle cavolate. Le Fatal Verona? Chi vince è fatale. Si è parlato tanto di questo, ma ci deve anche far rizzare le antenne, mi piace avere la responsabilità di fare bene, e mi piace poterla trasmettere alla squadra. Ora sarà il campo che dovrà dare il suo verdetto. Le Fatal Verona del '73 e del '90? Nel '90 ero in campo con l'Inter, mi ricordo meglio quella del '73. Ma c'è anche quella dello scorso anno...(ride, ndr)".
A INZAGHI AUGURO BUONA FORTUNA
"Inzaghi? Penso che le strade non siano uguali per tutti, ma va bene così. Sono molto contento per lui. Come è giusto che sia, nessuno gli ha mai regalato niente. Sta dimostrando il suo valore come allenatore attraverso la sua idea di calcio. Che abbia entusiasmo credo che sia anche normale: è il suo primo anno in panchina nella squadra che l’ha reso grande. Lui è partito da una strada molto dritta, gli auguro di fare bene".
CAMPANHARO C’E’, PECCATO PER SALA
"Le condizioni della squadra? Ci sono calciatori che in Nazionale hanno giocato tutte le partite, come Tachtsidis, Ionita e Hallfredsson. Campanharo ha avuto dei problemi, ma l’abbiamo recuperato. Complimenti al nostro staff medico. Mi dispiace per Sala, abbiamo perso un calciatore che avrebbe potuto esserci molto utile. Dovrà attendere, si parla di altre tre o quattro settimane come minimo".
MORAS TERZINO? HA LE QUALITA' PER FARLO
"Il Verona in questo momento sta bene, veniamo da una partita difficile col Cagliari. Dopo settimane così, credo che anche Inzaghi sia sul chi va là. Noi ci siamo ritrovati coi nazionali solo negli ultimi due giorni, queste difficoltà le hanno avute anche le grandi squadre. Dobbiamo valutare come usciamo da queste due settimane, per noi è una prima volta. Ivan Martic è fuori da un po’, mi piacerebbe confermare la difesa che ha fatto bene col Cagliari. Moras terzino destro? Sono dieci giorni che Ivan si allena con la squadra, però credo che Evangelos possa fare bene. Se gioca in quella posizione il suo cliente probabilmente sarà El Shaarawy, un calciatore ostico, ma lui ha le caratteristiche per contrastarlo e inoltre può aiutarci sulle palle ferme. Poi la coppia Marquez-Marques suona bene (ride, ndr). Fare bilanci sul futuro? Noi prepariamo una partita alla volta, dovremmo dosare le energie considerato che ne abbiamo spese tante".
ABBIAMO BISOGNO DEI NOSTRI TIFOSI
"Tanti biglietti venduti? Fa molto piacere. Speriamo che tutto fili liscio e che sia una bella partita. Io sono contento, la società ha fatto tanti sforzi ed è stata premiata. Speriamo sia tutto esaurito. Un parallelo tra le parole di Berlusconi e Setti? La nostra storia è più giovane, ma il nostro presidente ha detto bene: dobbiamo fare di tutto, dare tutto quello che abbiamo, con cuore e testa. Speriamo sia un’altra Fatal Verona, anche con l’aiuto dei tifosi. Dobbiamo essere attenti e tenere alta la concentrazione".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Milan: scarica il "match report"
Postata il 18/10/2014 alle ore 13:00
Statistiche numeri e curiosità della partita Hellas Verona-Milan, 7a giornata di Serie A TIM in programma domenica 19 ottobre (ore 15) allo stadio Bentegodi di Verona.
LE CURIOSITA’
L'Hellas Verona, nelle ultime 8 gare giocate in casa tra vecchia e nuova stagione, ha segnato ben 20 reti con una media di 2,5 gol a match.
L'Hellas Verona, insieme all'Udinese, è la squadra che migliora di più i propri risultati nei secondi tempi: +6 il saldo positivo tra i punti guadagnati nei primi tempi e nelle riprese.
Centesima gara ufficiale in Italia per Panagiotis Tachtsidis, che somma finora 50 presenze in Serie A, 45 in B, 2 in TIM CUP e 2 in altri tornei, con le maglie di Grosseto, Hellas Verona, Roma, Catania e Torino.
I NUMERI
Nessun precedente ufficiale, da allenatori, tra Andrea Mandorlini e Filippo Inzaghi.
Nei 4 precedenti contro il Milan, Mandorlini ha vinto una volta, a cui si sommano anche un pareggio e 2 sconfitte. Il Milan ha segnato in tutti e 4 i precedenti.
Nei 29 precedenti disputati a Verona, 9 sono le vittorie gialloblù, 12 i pareggi e 8 le vittorie del Milan.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 17/10/2014 alle ore 18:40
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni e partita.
Gustavo Campanharo ha effettuato una seduta differenziata sul campo, svolgendo la prima parte del lavoro insieme ai compagni: le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore dallo staff medico gialloblù. Terapie fisiche per Jacopo Sala, lavoro differenziato sul campo per Lazaros Christodoulopoulos. Mounir Obbadi ha svolto una seduta in palestra.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Sabato 18 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Domenica 19 ottobre: Hellas Verona-Milan (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Gardini: "Brand Verona? Sviluppiamolo al massimo"
Postata il 17/10/2014 alle ore 00:20
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate durante la trasmissione "Vighini Show", in onda su Telenuovo direttamente dall'Hellas Kitchen e condotta dal giornalista Gianluca Vighini.
VERSO VERONA-MILAN
"La sfida contro il Milan? E' una partita complicata. Veniamo da un bel risultato contro il Cagliari, questo ci dà morale. Ci sono delle difficoltà, abbiamo avuto diversi calciatori impegnati con le Nazionali, ma speriamo che possa essere una festa per i nostri tifosi. Mi auguro di vedere allo stadio 26-27mila persone. Ionita? E' stato il nostro primo acquisto, questa è la dimostrazione che se lavori per tempo e fai lavorare le persone i risultati arrivano".
LA MIA AVVENTURA A VERONA
"Sono stato chiamato dal presidente Setti, abbiamo trovato subito sintonia che quotidianamente ci trasferiamo. Che pensiero c’era su Verona? Verona poteva dare molto di più di quello che aveva dato negli ultimi anni, ma era fiore all’occhiello per passione e tradizione. Dall’esterno si vedeva che la società era qualcosa che viaggiava per conto proprio, non c’era ancora un progetto a lungo termine, ma si intravedeva la passione e la voglia di fare bene. A dire il vero già il presidente Giovanni Martinelli mi aveva già contattato un anno prima per venire a Verona ma poi l'affare è sfumato, anche se i rapporti sono rimasti molto buoni. Era stato Andrea Mandorlini a fare il mio nome".
NON MI PIACE APPARIRE, E RAFA MARQUEZ...
"Il mio ruolo? Non mi piace apparire, i protagonisti sono altre figure che hanno responsabilità maggiori. Devo avere una capacità astratta. Il direttore generale deve essere una persona che media e non decide, può sembrare una contraddizione in termini ma non lo è. Il mio compito è quello di trovare una collaborazione con tutti. Come funziona la triade Setti-Sogliano-Gardini? C’è rispetto per i ruoli, stima professionale, ognuno rispetta il lavoro reciproco, il confronto e il dialogo sono periodici, quotidiani. Mercato? No, il mio compito è far quadrare I numeri. L’affare Rafa Marquez? E’ stato un capolavoro di organizzazione tecnica e societaria, hanno lavorato 12 persone tra Messico, Spagna e Italia per portarlo a casa. Il marchio Verona in Messico? L’obiettivo non è soltanto quello di penetrare maggiormente nel territorio, ma anche quello di avere una maggiore visibilità all’estero e a livello nazionale. In Messico è un’icona, una personalità, ha dei valori assoluti fuori dal comune. Quando ti guarda mostra una sicurezza e una determinazione di giocatore e di uomo che sono fuori dal comune. E' una persona molto rispettosa, ma tutto il gruppo lo è. Jankovic l’ha detto alla nostra radio, è quella la nostra forza: quando tutti, squadra e staff, ci prendiamo per mano, possiamo andare lontano".
IL NOSTRO STADIO
"L'apertura dei nuovi settori? Si è trattato di un eccellente lavoro da parte dell’Hellas Verona, che ha coinvolto più di 30 persone tra interni ed esterni. Da fuori può sembrare un lavoro semplice, ma non lo è stato affatto. Ci sono vincoli, necessità di autorizzazioni, c’è il CONI, l’USL, i commercianti, i Vigili del Fuoco, la Questura. Fortunatamente la società è in buoni rapporti con tutti, ci siamo presi per tempo facendo i sopralluoghi adeguati, intavolando un rapporti che ci ha consentito di sapere per tempo quali erano le problematiche che dovevamo affrontare. E’ stato un lavoro molto oneroso ma lo dovevamo fare, l’avevamo promesso ai nostri tifosi e alla città. Ci siamo presi un impegno e l’abbiamo portato a termine. Finalmente in occasione della partita con il Milan abbiamo l’opportunità di vendere 3600 biglietti in più. Abbiamo aperto mercoledì e ne abbiamo già venduti mille tra Parterre e Curva Est. I prezzi di quest'ultima saranno gli stessi della tradizionale Curva Sud. Ristrutturare il Bentegodi? Considerate che per demolirlo occorrerebbero 6-7 milioni. La zona del Bentegodi è quella ideale, in italia non ci sono risorse tali da costruire stadi ex novo. Proviamo a rendere più accogliente il nostro stadio. Flop non aver raggiunto i 16.000 abbonati? No, si valuta sul lungo periodo, con le presenze totali allo stadio. Siamo settimi in Serie A dopo le grandi squadre, non è un brutto risultato quello della campagna abbonamenti".
VERONA, QUANTO MERCATO DA CONQUISTARE
"I 6 milioni che prendiamo dal ticketing hanno valore altamente significativo, le altre nostre consorelle non arrivano ai nostri numeri. Questo per noi è un valore assoluto che ci permette di fare cose che altrimenti avrebbero bisogno dell’intervento di altre forze, come quella dell’azionista. Il territorio veronese ha grandissimi imprenditori, forse vedono il calcio non con il giusto occhio, c’è bisogno di molto tempo per cambiare mentalità: bisogna cercare di avere più visibilità in Italia e all’estero. Non dimentichiamo un particolare: più stadio è visto pieno, maggiore è la possibilità di penetrare in certi mercati. Le televisioni hanno bisogno di vedere stadi pieni, per questo ci fanno giocare spesso posticipo e anticipo, come nel caso del prossimo impegno in campionato contro il Napoli. I nostri tifosi non sono come tutti gli altri, sono splendidi e riempiono il Bentegodi senza problemi e questo è un dato di fatto. Quanti soldi porta Sky a Verona? Parliamo di 28 milioni, tendenti a incrementarsi. Ora abbiamo più biglietti da vendere, bisogna trovare il modo di massimizzare uno spettacolo che è unico. La partita visto allo stadio ha un valore che la televisione non può darti ovvero quello di vedere i tuoi beniamini dal vivo. Il “tesoretto” di Iturbe? Lo abbiamo pagato 15 milioni di euro il 21 maggio, poi lo abbiamo venduto ad una cifra superiore alla Roma, che provvederà a versare il pagamento in tre annualità, ora ho soltanto la plusvalenza economica. Quindi, per godere di questo fantomatico tesoretto, dovremo aspettare ancora".
NIKE E CENTRO SPORTIVO
"Siamo entrati nella galassia Nike, ora siamo il tester per l'Italia. La nostra seconda maglia è stata considerata la migliore divisa away d'Europa. Lo store che abbiamo aperto ha visto entrare 400mila persone, sono stati venduti 100mila capi e 11mila maglie. Dal 10 agosto, giorno di presentazione della nuova maglia, i tifosi ne hanno acquistate 5mila. Inoltre, abbiamo aperto nuovi canali come l'e-commerce e abbiamo registrato addirittura l'arrivo di un ordine dall'Australia. Attualmente stiamo trattando con lo sponsor tecnico per il prolungamento del contratto, che scade in 2017. L’importante è dare l’immagine di una società credibile quando diciamo una cosa poi la facciamo e questo si traduce in segnali positivi. Centro sportivo? La strada è ancora lunga, non si può pensare ad una stagione sola, il tutto è strutturato per avere progettualità future. Il marchio di questo Verona? Dobbiamo valutare le cose da fare per far crescere la società. Modello Atalanta? Dobbiamo fare una valutazione tecnica. Per fare come i bergamaschi ci vogliono 15 anni, ora facciamo fatica a trovare un'area per il centro sportivo. Noi vorremmo farlo a Verona, soprattutto per il Settore Giovanile, altrimenti sarebbe un problema logistico. Ci sono undici pulmini che girano per il Veneto. C’è un percorso, ma ci vuole molto tempo".
TIFOSERIA MERAVIGLIOSA
"Abbiamo una tifoseria meravigliosa, hanno un attaccamento alla maglia stupendo e quando i supporters ospiti vengono al Bentegodi nessuno si fa male. Le Forze dell'Ordine e le strutture funzionano bene. Purtroppo però, quando ti mettono addosso una targa, toglierla è impossibile. L'etichetta te la pulisci con il comportamento, tranne qualche caso isolato la nostra tifoseria ha tenuto comportamenti esemplari. Certo, se lavori tanto puoi sbagliare, se stai fermo non succede niente. Come viene percepito Verona al Palazzo? C'è molta considerazione. Ci vogliono bene tutti, contro il Cagliari c'era addirittura l'amministratore delegato di Sky (Andrea Zappia, ndr) e queste cose non succedono in tutte le società. La rivalità col Chievo? Non la sento, siamo su binari diversi. E' una squadra come tutte le altre che partecipa al campionato".
IL MIO FUTURO A VERONA
"Gardini, Sogliano e Mandorlini scadono nel 2015? Non è importante il tempo oppure il contratto, l’importante è godere della stima e del rispetto. Intanto facciamo punti, poi si vedrà. Il nostro allenatore è stato penalizzato per il carattere sanguigno ma ha trovato persone che possono essergli amiche e metterlo in condizione di fare bene il suo lavoro. Io credo che quando le parti vogliono avvicinarsi riescono a farlo realmente. Ha capito che la società era cambiata e lui è stato valorizzato nel suo lavoro. Hanno preso una pietra grezza e l''hanno trasformata in diamante puro".
SCUDETTO, 30° ANNIVERSARIO
"Iniziative per il trentennale dello Scudetto? Stiamo preparando un percorso ben specifico che coinvolge anche Nico Penzo e tutta l'associazione degli ex calciatori. Per noi è molto importante e vogliamo realizzare delle iniziative per il 12 maggio o per la partita contro la Juventus. Vedremo".
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 16/10/2014 alle ore 18:45
Peschiera (Verona) - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni e partita.
Jacopo Sala ha riportato una lesione distrattiva al retto femorale sinistro, i tempi di recupero saranno valutati successivamente. Gonalgia al ginocchio destro per Gustavo Campanharo, che ha svolto cure fisioterapiche e la sua situazione sarà definita nella prossime ore. Lazaros Christodoulopoulos ha effettuato lavoro differenziato sul campo, cure fisioterapiche e palestra per Mounir Obbadi. Tutti i nazionali sono rientrati.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Venerdì 17 ottobre: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 18 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Domenica 19 ottobre: Hellas Verona-Milan (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Corriere Sera - Intervista a Luca Toni
Postata il 16/10/2014 alle ore 10:10
Ecco l'intervista di Luca Toni rilasciata al Corriere della Sera (ed. Verona) a firma del giornalista Antonio Spadaccino.
CORRIERE DELLA SERA (ED. VERONA)
16 ottobre 2014
Toni avvisa l'amico Inzaghi: "Voglio darti un dispiacere"
Campioni del Mondo in Germania, prima sfida contro Pippo allenatore: "Il Milan è di un'altra caratura, ma davanti al nostro pubblico non temiamo nessuno"
Verona - Il Milan è dietro l'angolo, ma se trascorri una mattinata con Luca Toni, ti accorgi come la percezione del mondo del calcio sia completamente diversa tra chi è protagonista diretto dello spettacolo e chi invece si accomoda in tribuna per assistere allo spettacolo. Poche ansie, la consapevolezza di affrontare un match di cartello, ma anche la certezza che la vita non può ruotare solo attorno a una partita di calcio. Fuori c'è ben altro: la famiglia, i bambini da crescere, il futuro da decifrare, il passato da archiviare, la Verona da vivere, il tutto raccontato in un modo solare, distaccato ma non troppo, che aiuta ad andare in profondità, superare i luoghi comuni, trovare verità nascoste.
Allora Toni, si ricorda il 24 agosto del 2013?
"E come faccio a dimenticarlo? Verona-Milan 2-1, doppietta mia, il modo migliore per presentarmi ai tifosi del Verona che mi avevano accolto, e non solo loro, con un po' di scetticismo. Ma quella gara fu importante per l'ambiente. Il Verona ritrovava la Serie A dopo undici anni e partire con il piede giusto ci aiutò a capire che potevamo giocarcela con tutti, che nel mazzo ci potevamo stare benissimo".
Era la partita in cui tutta Italia si aspettava il rigurgito razzista dei tifosi del Verona contro Mario Balotelli. Invece vinse l'ironia con quel "Mario, Mario" che divenne un cult...
"Noi pensavamo a giocare, ma qualcosa sentimmo. E ci parve una pensata intelligente, un modo diverso per uscire da una situazione che a detta di tutti era pesante. Diciamo che i tifosi vinsero quella sfida".
Domenica ci risiamo: sotto con il Milan al Bentegodi...
"Sarà una bella sfida. Affrontiamo il Milan a pari punti e questo significa che fino ad ora il Verona ha fatto qualcosa di positivo. Sarà difficile, perché quella rossonera è una squadra destinata a un'altra classifica. Ma giochiamo in casa, e con il nostro pubblico che ci spinge non abbiamo paura di nessuno. Ce la giochiamo con tutti".
E' sicuro che il Milan di oggi sia più forte del Verona?
"Come caratura tecnica direi di sì. Noi siamo partiti bene, siamo più tosti e fisici rispetto alla scorsa stagione. Facciamo meno gol, ma ne subiamo pochi. C'è più equilibrio fra i reparti, e in qualche partita ci è andata pure bene. Ripeto, la nostra arma in più è l'entusiasmo".
Domenica sfiderà per la prima volta Pippo Inzaghi da allenatore...
"Con Pippo ho vinto un Mondiale in Germania e ho condiviso anche il procuratore (Tullio Tinti, ndr). Ci siamo sentiti di recente al telefono. E' molto motivato, so che sta lavorando tanto e che è consapevole del fatto che è dura ripartire quasi da zero in un club di grandi tradizioni come il Milan. Però..."
Però?
"Domenica un dispiacere mi piacerebbe proprio darglielo. Poi gli auguro di fare il meglio possibile".
Senta Toni, è proprio deciso che a fine anno smette?
"Sono 2-3 anni che lo ripeto e poi non ci riesco. Certo, se facciamo una grande stagione e segno una valanga di gol magari ci ripenso un'altra volta...".
Cosa significa per lei fare una grande stagione?
"Intanto vorrei sfondare il muro dei 300 gol tra i prof. Me ne mancano 4, se non li facessi sarebbe un dramma...".
Questo a livello personale. A livello di club invece? Può essere una qualificazione all'Europa League a farle cambiare idea?
"Non corriamo troppo per favore. E' presto per sapere dove potrà arrivare questo Verona. Diciamo che le prossime cinque gare potranno dirci qualcosa di più preciso, aiutarci a capire meglio chi siamo".
Quanto è stato importante l'arrivo di Rafa Marquez?
"Al di là delle doti del giocatore, è l'uomo che si fa apprezzare. Ha vinto tutto, potrebbe tirarsela...e invece: mai un lamento. E' un esempio. E i giovani dovrebbero imparare da gente come lui".
Già, i giovani calciatori. Come li vede?
"Dipende da giovane a giovane. Ma mi sembrano più concentrati sui social network che sui sacrifici che si devono fare per riuscire in questo mestiere. Emergeranno solo quelli intelligenti".
Se dovesse smettere cosa le piacerebbe fare?
"Rimanere nel mondo del calcio, insegnare i miei ideali. Potrei fare il procuratore o il direttore di qualche club. Dipende dalle proposte e dall'entusiasmo che avrò nell'affrontare una nuova dimensione. Il tutto partendo da un presupposto: voglio avere più tempo da dedicare alla mia famiglia, voglio crescere i miei figli".
E' felice con i suoi bimbi?
"Meravigliosamente felice".
Lei e la sua compagna avete vissuto una tragedia: la morte di quello che avrebbe dovuto essere il vostro primogenito...
"Marta è stata molto più brava di me. Lei aveva il bimbo in grembo, lei è stata la prima a indicare la strada da percorrere. La tragedia c'è stata, il dolore immenso. Però lei mi ha insegnato tanto. Mi ha preso per mano e mi ha detto ripartiamo subito. Ci siamo pianti addosso, lei, io e i nostri familiari. Era impossibile isolarci, perché tutti sapevano e tutti parlavano. E' andata bene... Sono arrivati prima Bianca e poi Leonardo. E, lo ripeto, ora siamo felici".
Chi ha condiviso, anche solo di riflesso, la vostra storia, ha sicuramente fatto tesoro del messaggio positivo che avete dato come coppia: mai arrendersi, nemmeno di fronte alle situazioni più drammatiche..
"La gente recepisce quello che vuole. Non posso negare che un segnale, proprio perché siamo personaggi pubblici, lo abbiamo dato. Ma non abbiamo fatto nulla con questa finalità. Noi pensavamo solo a superare il nostro dramma. E ci siamo riusciti, anche se non possiamo dimenticare".
Verona vi ha aiutato?
"Verona è bella, e ce la godiamo. Viviamo in centro, Marta esce spesso con i bimbi e ogni tanto riesce a trascinare fuori anche me. Abbiamo i nostri posti, gli amici, stiamo bene".
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 15/10/2014 alle ore 18:15
Peschiera (Verona) - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto circuiti di forza in palestra, trasformazione sul campo ed esercitazioni
Jacopo Sala e Gustavo Campanharo hanno interrotto anzitempo la seduta per problemi fisici: il primo per un sospetto problema muscolare, il secondo per un dolore al ginocchio destro. Entrambi saranno valutati nelle prossime ore dallo staff medico. Lavoro differenziato sul campo per Lazaros Christodoulopoulos e Mounir Obbadi ha svolto una seduta fisioterapica.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 16 ottobre: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Venerdì 17 ottobre: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 18 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Domenica 19 ottobre: Hellas Verona-Milan (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Rafa Marquez: "Iniziato bene il torneo, ora avanti così"
Postata il 15/10/2014 alle ore 12:45
Peschiera - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Rafa Marquez, rilasciate durante un'intervista esclusiva a ESPN.
VERONA? SIAMO PARTITI BENE, DOBBIAMO CONTINUARE COSI'
"Con l’Hellas Verona abbiamo avuto un inizio positivo. La squadra ha risposto bene. La città mi accolto alla grande, così come i miei compagni di squadra. Non mi rimane che approfittare di questo momento, continuando a far bene, già dalla prossima partita. La mia esperienza in America? Ho capito che la mia mentalità era un’altra. Sono sempre stato molto competitivo. Nella mia vita non mi sono mai accontentato, ho sempre cercato di fare un passo avanti. Questa è la stessa mentalità che ho portato con me al Verona. Quando sono passato al Leon mi sono preparato bene fisicamente, loro mi hanno aiutato molto. In Messico ho vinto due campionati e così sono riuscito a giocare il mio quarto Mondiale. Sto molto bene, soprattutto fisicamente e questo mi ha permesso di tornare in Europa, al Verona. Devo approfittare di questa occasione al massimo perché alla mia età non ne avrò molte altre".
IN ITALIA CALCIO PIU' TATTICO
"Tatticamente in Italia si lavora tanto, più che in qualsiasi altro campionato nel quale sono stato. La tattica è un particolare al quale l’allenatore dà molta importanza e sul quale lavoriamo tanto. Probabilmente è questa la differenza maggiore rispetto alle mie esperienze passate".
MESSICO, SONO PRONTO
"Credo che per giocare in un campionato competitivo come quello italiano devi essere al massimo. Inoltre ho voglia e mi sento ancora in grado di competere per un posto in nazionale. Oggi il Messico ha una nuova generazione di calciatori importanti. Molti di loro giocano in Europa e altri in Messico e tutti hanno molta voglia di vincere. Si vede una nazionale molto offensiva, ma allo stesso tempo molto ordinata nel reparto difensivo. Miguel Herrera? Sono contento sia ancora l'allenatore della nazionale messicana. Spero che possa rimanere fino a prossimo Mondiale".
Ufficio Stampa
Nazionali: tutti i gialloblù in campo
Postata il 15/10/2014 alle ore 06:00
Verona - Ecco il rendimento dei gialloblù impegnati con le rispettive Nazionali.
ARTUR IONITA ha giocato 90 minuti nella sfida Russia-Moldavia (1-1). La partita era valida per le qualificazioni a Euro 2016.
EMIL HALLFREDSSON ha giocato 90 minuti nella sfida Islanda-Olanda (2-0). La partita era valida per le qualificazioni a Euro 2016.
FREDERIK SORENSEN è entrato al 48' del secondo tempo (sostituendo Danny Amankwaa) nella sfida Islanda U21-Danimarca U21. La partita, valida per i playoff di qualificazione a Euro 2015, è terminata 1-1. Con questo risultato la Danimarca si è qualificato per la fase finale in programma in Repubblica Ceca dal 17 al 30 giugno.
PANAGIOTIS TACHTSIDIS ha giocato 90 minuti nella partita Grecia-Irlanda del Nord (0-2). La partita era valida per le qualificazioni a Euro 2016.
EVANGELOS MORAS non ha giocato nella partita Grecia-Irlanda del Nord, terminata 0-2 e valida per le qualificazioni a Euro 2016.
Ufficio Stampa
Postata il 15/10/2014 alle ore 07:00
Tu che ci hai permesso di sognare
Tu che ci hai insegnato a lottare
Tu che sei stato al nostro fianco fino all'ultimo istante
Tu, Giovanni, sarai sempre con noi.
15 ottobre 2013-15 ottobre 2014
14 ottobre 1984: il gol senza scarpa di Elkjaer
Postata il 14/10/2014 alle ore 10:55
Gol che restano nella memoria. Gol che non smetteresti mai di raccontare. Era il 14 ottobre 1984, ma è come fosse ieri. Quella domenica al Bentegodi c'era la Juventus e Preben Larsen Elkjaer, idolo gialloblù, aveva in mente qualcosa di speciale. Palla stoppata sulla fascia sinistra, lunga corsa verso la porta di Tacconi, Pioli prova a fermarlo, l'ultimo tentativo lo fa anche in scivolata. Non prende il pallone, ma con quell'intervento Elkjaer perde la scarpa. Non si ferma l'attaccante gialloblù, la voglia di segnare era troppa, e proprio senza scarpa regala il raddoppio al suo Verona. Trent'anni in dieci secondi di corsa, una rete che non sembra invecchiare mai, per un gol che arriva in una stagione memorabile, chiusa dai gialloblù con la vittoria dello storico Scudetto.
30 anni fa...
5a giornata - 14 ottobre 1984
HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-0
Marcatori: 17' st Galderisi, 36' st Elkjaer.
HELLAS VERONA: Garella, Ferroni, Marangon L., Tricella, Fontolan, Briegel, Fanna (dal 42' st Bruni), Volpati, Galderisi (dal 44' st Donà), Di Gennaro, Elkjaer.
A disposizione: Spuri, Marangon F., Turchetta.
All.: Bagnoli.
JUVENTUS: Tacconi, Favero, Cabrini, Caricola (dal 20' st Vignola), Pioli, Scirea, Briaschi, Tardelli, Rossi (dal 1' st Platini), Bonini, Boniek.
A disposizione: Bodini, Prandelli, Limido.
All.: Trapattoni.
Ufficio Stampa
Peschiera: seduta pomeriggio
Postata il 14/10/2014 alle ore 18:50
Peschiera (Verona) - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto riscaldamento, esercitazioni tecniche, lavoro atletico e partita.
E' rientrato in gruppo Jacopo Sala. Cure fisioterapiche e lavoro differenziato in palestra per Lazaros Christodoulopoulos, mentre Mounir Obbadi ha svolto una seduta fisioterapica. E' tornato ad allenarsi Artur Ionita, che ha effettuato lavoro differenziato sul campo. Assenti Emil Hallfredsson, Panagiotis Tachtsidis, Evangelos Moras e Frederik Sorensen, ancora impegnati con le rispettive Nazionali.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 15 ottobre: seduta pomeridiana (ore 15.30)
Giovedì 16 ottobre: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Venerdì 17 ottobre: seduta pomeridiana (ore 15.30) a porte chiuse
Sabato 18 ottobre: seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse
Domenica 19 ottobre: Hellas Verona-Milan (ore 15)
*L'orario delle sedute può subire variazioni all'inizio dell'allenamento in base ad esigenze di squadra, stabilite dallo staff tecnico. Il programma completo verrà ufficializzato successivamente.
Ufficio Stampa
Nazionali: tutti i gialloblù in campo
Postata il 12/10/2014 alle ore 12:30
Verona - Ecco il rendimento di tutti i gialloblù impegnati nelle loro rispettive Nazionali.
ARTUR IONITA ha disputato 90 minuti, procurandosi un calcio di rigore, nel match Moldavia-Austria (1-2). La sfida era valida per le qualificazioni a Euro 2016. Prossimo impegno: Russia-Moldavia (domenica 12 ottobre, ore 18, Otkrytie Arena, Mosca)*.
PIERLUIGI GOLLINI non è sceso in campo nella sfida Polonia Under 20-Italia Under 20 (2-1), partita valida per la 14a edizione torneo "Quattro Nazioni".
EMIL HALLFREDSSON è uscito al 42' del secondo tempo nella sfida vinta 3-0 dall'Islanda contro la Lettonia (qualificazioni Euro 2016). Il centrocampista gialloblù è stato autore dell'assist che ha portato al raddoppio di Gunnarsson (32' st). Prossimo impegno: Islanda-Olanda (lunedì 13 ottobre, ore 20.45, stadio Laugardalsvöllur, Reykjavik)*.
FREDERIK SORENSEN ha disputato 90 minuti nel pareggio tra Danimarca Under 21 e Islanda Under 21 (0-0). La sfida era valida per i playoff di qualificazione a Euro 2015. Prossimo impegno: Islanda U21-Danimarca U21 (martedì 14 ottobre, ore 18.15, stadio Laugardalsvöllur, Reykjavik)**.
PANAGIOTIS TACHTSIDIS ha disputato 90 minuti nel pareggio tra Finlandia e Grecia (1-1). La sfida era valida per le qualificazioni a Euro 2016. Prossimo impegno: Grecia-Irlanda del Nord (martedì 14 ottobre, ore 20.45, Pireo, Atene)*.
EVANGELOS MORAS è entrato al 25' del secondo tempo durante la sfida di qualificazione a Euro 2016 Finlandia-Grecia (1-1). Il difensore gialloblù ha sostituito Charis Mavrias. Prossimo impegno: Grecia-Irlanda del Nord (martedì 14 ottobre, ore 20.45, Pireo, Atene)*.
*Qualificazioni Euro 2016
**Playoff di qualificazione Euro 2015
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Il TGGialloBlu rivela 'Richieste d'ingaggio troppo esose, per questo ALBERTAZZI non è rimasto...'. Grande gioia per Ernesto TORREGROSSA alla prima rete in Serie B col CROTONE!
SERBIA-ALBANIA SOSPESA AL 41° CAUSA INTEMPERANZE DEL PUBBLICO! Paura per DE BIASI CT dell'Aquila Bifronte «...Siamo stati rinchiusi dentro lo spogliatoio perchè un centinaio di tifosi, ma anche alcuni delle forze dell’ordine, hanno picchiato quattro nostri giocatori. C’erano 4mila persone che hanno scavalcato le barriere. È una situazione molto strana, non ho mai visto nulla di simile». La scintilla che ha fatto scoppiare tutto? Un drone che ha sorvolato lo stadio con la bandiera del KOSOVO! S'è rivisto anche 'Ivan il terribile' famigerato ultrà serbo che diede spettacolo di sé anche a Genova qualche anno fa salvo poi cercare di nascondersi come un topo in trappola nel bagagliaio di un pulmann...
SLITTINO: Si ritira 'nonno' ZOEGGELER un monumento di questo sport! A 41 anni può dire di essere salito sul podio olimpico per ben 6 volte consecutive...
QUALIFICAZIONI EURO 2016: All'ITALIA basta un gol di PELLÈ per avere ragione di MALTA ma che gara scialba... Palo di GIOVINCO nel finale; l'Under 21 di DI BIAGIO batte la SLOVACCHIA (con l'aiutino) e si qualifica
MOTOGP: In Giappone vince LORENZO ma è MARQUEZ che bissa il successo mondiale, terzo ROSSI...
MONDIALI VOLLEY: Dopo la (netta) sconfitta patita in semifinale contro la CINA, la pallavolo azzurra al femminile è costretta ad inchinarsi anche al BRASILE nella finalina per il bronzo ma le ragazze del cittì BONITTA possono comunque andar fiere di un piazzamento impensabile alla vigilia...
FORMULA 1: Nel GP di Russia la MERCEDES conquista il titolo costruttori ed HAMILTON dedica il successo allo sfortunato Jules BIANCHI ricoverato ancora in gravissime condizioni dopo l'incidente di Suzuka...
AMICHEVOLI INTERNAZIONALI: 7 a 0 dell'ARGENTINA a HONG KONG
Slittino, il campione azzurro Zoeggeler si ritira a
41 anni: per sei volte di fila sul podio olimpico
MILANO - Armin Zoeggeler si ritira. L’unico atleta della storia dello sport mondiale capace di salire per sei volte consecutivamente sul podio olimpico ha annunciato oggi a Milano nel corso dell’evento «Fisi in Tour» il suo addio allo slittino. Oltre alle medaglie a cinque cerchi, il campione altoatesino ha inanellato sei titoli mondiali, dieci Coppe del Mondo e quattro titoli europei: l’ultimo sigillo è il bronzo conquistato all’Olimpiade invernale di Sochi lo scorso febbraio. «Oggi annuncio la fine della mia carriera da atleta professionista, una decisione che avevo già maturato dopo l’ultima Olimpiade e che ha preso corpo in questi mesi parlandone con la mia famiglia, con Arma dei Carabinieri, la Fisi e il Coni - ha dichiarato Zoeggeler -. Il ricordo più bello è sicuramente la medaglia d’oro conquistata a Torino 2006. Comunque, resterò nell’ambiente e lavorerò come coordinatore per lo sviluppo e la ricerca dei materiali grazie al prezioso supporto della Ferrari».
Under 21, Italia-Slovacchia 3-1: azzurrini all'Europeo con l'aiutino
L'Italia under 21 di Gigi Di Biagio supera la Slovacchia 3-1 e conquista la qualificazione all'Europeo in Repubblica Ceca. Dopo l'1-1 dell'andata, gli azzurrini passano in vantaggio dopo cinque minuti al Mapei Stadium di Reggio Emilia: è di Bernardeschi il gol – un pregevole pallonetto dala distanza –, del momentaneo 1-0. Passano appena dieci minuti e arriva il raddoppio, su rigore, firmato Andrea Belotti al 15'. L'espulsione di Ondrej Duda al 35' (somma di ammonizioni) fa presagire un secondo tempo in discesa per l'Italia, che invece subisce il buon piglio degli slovacchi, che accorciano le distanze al 18' della ripresa grazie al bel gol di Lobotka. Poi il fattaccio: Bianchetti atterra Schranz in area, l'arbitro fischia il rigore, ma lo annulla dopo essersi consultato con il guardialinee. Il 2-2, in virtù dei gol fuori casa, avrebbe qualificato la Slovacchia. Al 90esimo, il bel 3-1 di Longo in contropiede.
Marquez è campione del mondo, Lorenzo vince a Motegi, terzo posto per Rossi
TOKYO - Marc Marquez (Honda) vince il secondo titolo mondiale consecutivo, chiudendo al 2° posto il GP del Giappone. A Motegi dominano, però, le Yamaha, con Lorenzo che vince eRossi che conquista la terza piazza, lasciando giù dal podio Pedrosa (Honda, 4°).
Le Ducati di Dovizioso e Iannone, chiudono rispettivamente al 5° e 6° posto. Per Marquez gran finale con festa e siparietto lungo la pista insieme ai Samurai.
F1, in Russia titolo costruttori alla Mercedes. Hamilton dedica la vittoria a Bianchi ma non saluta Putin
di Piergiorgio Bruni
ROMA - Hamilton vince dedicando il successo a Jules Bianchi, ricoverato ancora in gravissime condizioni dopo l'incidente di Suzuka avvenuto una settimana fa e chiude una domenica surreale: prima della partenza omaggio silenzioso dei 21 piloti al francese. In circolo davanti alla griglia di partenza. Sull'asfalto della pista russa anche un messaggio: «Jules, tutti noi ti sosteniamo».
Hamilton vince, conmunque, e allunga in classifica. Rosberg, dietro di lui, però non molla la presa. Terzo, il finlandese Bottas con la Williams. Il gran premio di Russia, quart'ultima prova del Campionato 2014 di F1, non regala colpi di scena. La Mercedes domina anche sull'inedito circuito di Sochi e conquista, aritmeticamente, il titolo Costruttori. Male le Ferrari: sesto Alonso, nono Raikkonen. Piazzamenti anonimi che, oltre a rasentare il ridicolo per l'ormai acclarato ruolo da comparsa a cui è costretta la Rossa, rispecchiano l'attuale momento di confusione all'interno della gestione corse.
«La vettura – spiega Alonso – non ha avuto problemi particolari: semplicemente, non è competitiva. Durante il pit-stop il carrello anteriore non ha funzionato, tuttavia credo che anche senza questo problema sarei finito nella stessa posizione, perché le McLaren erano più veloci». «Non abbiamo conquistato molti punti – conclude l'asturiano – ma continueremo a mettercela tutta nelle prossime gare, perché il terzo posto nel Costruttori è ancora possibile, anche se in questo momento la cosa importante è avere al più presto buone notizie di Jules». Deluso il compagno di squadra dello spagnolo, Raikkonen: «Ma al via ho fatto bene, se non fosse stato per la Toro Rosso che mi ha spinto verso il muro». Infine, i complimenti del Cavallino alle Frecce d'Argento per il trionfo iridato: «Congratulazioni per il meritato titolo costruttori. Godetevi questa sensazione... noi torneremo!».
Volley, Italia sconfitta dal Brasile: le azzurre chiudono il Mondiale al quarto posto
di Fabrizio Ponciroli
MILANO - In un Forum tutto esaurito è stata festa lo stesso, peccato sia mancata la ciliegina sulla torta. L'Italvolley fermminile, ancora frastornata dal crollo in semifinale contro la Cina, si arrende al Brasile solo al tie-break (15-25, 13-25, 25-22, 25-22, 7-15 i parziali del match) e dice addio anche al terzo gradino del podio mondiale.
Match da montagne russe per le azzurre. Impalpabili nei primi due set, mostruose nei seguenti due. Poi, nel tie-break, fiato corto (e qualche scelta arbitrale discutibile). Italia che esce a testa alta, salutata, con un'autentica ovazione dal suo pubblico, ammaliato dal carattere di una squadra dal grande cuore. Alle ragazze sono giunte anche le congratulazioni del sottosegretario Delrio, in tribuna ad Assago.
Coach Marco Bonitta non ripete il Mondiale 2002 vinto, ma difende l'operato della sua squadra: «Faccio i complimenti al Brasile, così come li ho fatti alla Cina. Hanno giocato meglio di noi ma, in tutto il Mondiale, nessuno ci ha messo i piedi in testa».
Ieri la migliore è stata l'opposta milanese Valentina Diouf, talento di cui sentiremo parlare a lungo (incubo delle brasiliane per tutto il match). Certo, la medaglia di bronzo avrebbe avuto un peso specifico notevole ma resta, comunque, la soddisfazione di un campionato mondiale in un crescendo di entusiasmo (quarto posto come nel 2006). Final Four a parte, voto 10 ad un'Italia che ha fatto innamorare tutti, anche chi non è un fan sfegatato della pallavolo. Anche i dati auditel sono da applausi. Per la semifinale Italia-Cina, sabato sera su Raidue, ben 4 milioni e 436 mila telespettatori, per uno share del 17,88 per cento. E ieri è stata rivolta social contro la tv pubblica quando il collegamento col Forum è stato tagliato senza nemmeno sentire le parole delle protagoniste.
IL TABELLINO
Brasile batte Italia 3-2, al tie-break (25-15, 25-13, 22-25, 22-25, 15-7), nella finale per il terzo posto del Mondiale di pallavolo femminile.
Italia: De Gennaro (L), Folie 1, Centoni 1, Ferretti, Chirichella 6, Piccinini 1, Arrighetti 4, Lo Bianco 1, Del Core 11, Bosetti 8, Diouf 31, Costagrande 1. All.: Bonitta.
Brasile: Fabiana 13, Dani Lins 5, Adenizia, Thaisa 10, Jaqueline 18, Gabriela, Tandara, Natalia, Sheilla 21, Fe Garay 14, Fabiola, Camila Brait. All.: Roberto. Arbitri: Jiang (Cina) e Rolf (Stati Uniti). Note: durata set 24', 25', 29', 32', 15'. Italia: battute vincenti 7, sbagliate 12, muri 6, errori 28. Brasile: battute vincenti 5, sbagliate 9, muri 11, errori 20. Spettatori: 12.600.
Argentina scatenata, 7-0 a Hong Kong.
Doppiette per Higuain, Messi e Gaitan
L'Argentina stende Hong Kong in amichevole per 7-0: c'è la doppia firma di Gonzalo Higuain e Leo Messi. L'attaccante del Napoli, che non segnava con la maglia della nazionale dai quarti del Mondiale brasiliano, è tornato protagonista nel test asiatico dominato dai biancocelesti di Martino. In gol anche Ever Banega, centrocampista del Siviglia, e Nicolas Gaitan (doppietta anche per lui), ala del Benfica.
Hong Kong-Argentina 0-7
Marcatori: Banega al 18' , Higuain al 43' ., Gaitan al 44' p.t.; Higuain al 9' , Messi 21' e al 41', Gaitan al 31' s.t.
FONTE: Leggo.it
SERIE A
Hellas, i due motivi dell'addio di Albertazzi in estate
11.10.2014 14.36 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Michelangelo Albertazzi, lo scorso anno al Verona, è tornato al Milan dopo la risoluzione della comproprietà. Secondo quanto riferito da TGGialloblu.it, il giovane difensore emiliano non sarebbe stato confermato a causa delle richieste, ritenute eccessive, da parte del ragazzo. Albertazzi avrebbe prima chiesto la fine della comproprietà e poi un significativo ritocco dello stipendio. La seconda pretesa avrebbe indispettito il d.s. Sogliano che ha deciso di non rilanciare in sede di buste e lasciare il giocatore al club rossonero.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
15.10.2014
Serbia-Albania, violenze
Bandiera Kosovo sul drone
«Non ho mai visto nulla di simile». Gianni De Biasi, ct dell’Albania, racconta ad «AS» le sue paure subito dopo i fatti di Belgrado, con il match per Euro2016 contro la Serbia sospeso dopo 41’ per intemperanze in tribuna e dentro il campo. «Da quel momento siamo stati rinchiusi dentro lo spogliatoio perchè un centinaio di tifosi, ma anche alcuni delle forze dell’ordine, hanno picchiato quattro nostri giocatori - denuncia il tecnico italiano nel cuore della notte al quotidiano spagnolo -. C’erano 4mila persone che hanno scavalcato le barriere. È una situazione molto strana, non ho mai visto nulla di simile». Un elicottero ha poi prelevato Cana e compagni portandoli all’aeroporto di Belgrado. La tensione, già altissima prima della partita, è definitivamente esplosa quando un drone ha sorvolato lo stadio con una bandiera del Kosovo e la scritta «Kosovo autoctono». Mitrovic l’ha strappata via e ne è seguita un’accesissima rissa in campo, con i giocatori dell’Albania a scagliarsi contro il serbo, difeso dai compagni, tra cui Kolarov e Nastasic. Atkinson, nel tentativo di sedare gli animi, ha così deciso di sospendere il match. Dopo uno stop di circa 40’, la sospensione del match è diventata definitiva.
13.10.2014
Euro2016, Malta-Italia 0-1
Decide tutto Pellè
Malta-Italia 0-1
TÀQALI (MALTA). Il massimo con il minimo sforzo alle qualificazioni per Euro 2016. L’Italia vince a Malta di misura grazie ad una rete di Pellè al 23’, evidenziando ancora qualche problema nel gioco come già visto venerdì scorso a Palermo contro l’Azerbaijan.
La terza vittoria in altrettante gare di qualificazione permette comunque agli azzurri di restare in testa a punteggio pieno nel girone H, in compagnia della Croazia. Per il ct Conte, invece, la quarta vittoria di fila da quando è ct, un record.
12.10.2014
Mondiali volley: le azzurre sconfitte. Bronzo al Brasile
Valentina Diouf
L’Italia chiude ai piedi del podio il mondiale femminile di pallavolo. Le azzurre, nella finale per il terzo posto, sono state sconfitte 3-2 dal Brasile, che si aggiudica così la medaglia di bronzo. Sconfitte ma applaudite, le azzurre del volley, in particolare Valentina Diouf, autrice di una prova da 31 punti, hanno ricevuto un’ovazione dai 12.600 spettatori del Forum di Assago (Milano). Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, dopo aver seguito il match in tribuna, in campo si è congratulato con il presidente della Federvolley Carlo Magri, con il ct Marco Bonitta e le giocatrici.
FONTE: LArena.it
CALCIO, SPORT
Il bomber nisseno Ernesto Torregrossa realizza la sua prima rete in serie B
CROTONE – Grande gioia per Ernesto Torregrossa, sancataldese Doc, che ieri ha realizzato il suo primo gol in serie B. L’attaccante, in forza al Crotone, ha griffato, al 73’, l’unica marcatura dei rossoblu che sono stati sconfitti in casa dal Pescara per 4 a 1. Il bomber siciliano è figlio d’arte, suo padre Lirio Torregrossa, è stato un’attaccante della Sancataldese che ha scritto pagine importanti della storia calcistica della formazione della città di San Cataldo.
Ripercorriamo le tappe salienti della breve carriera di Ernesto Torregrossa, appena 22 anni, nato a Caltanissetta il 28 giugno 1992, è arrivato a Crotone in prestito con diritto di riscatto dall’Hellas Verona. Torregrossa è cresciuto calcisticamente nell’Udinese, ma nell’estate del 2010 Mauro Gibellini lo porta a Verona, dove colleziona in serie C1 solo 3 presenze, subentrando tra l’altro dalla panchina. A gennaio passa al Siracusa, ma anche in terra siciliana il giocatore non ha molta fortuna: sono solo 6 le apparizioni e nessun gol. Nel 2011/2012 passa al Monza dove trova la giusta continuità in termini di presenze, ma dal punto di vista realizzativo non entusiasma visto che alla fine le reti sono solo quattro di cui due segnate al Tritium. La stagione si conclude, inoltre, nel peggiore dei modi, con la squadra lombarda che retrocede dopo il play-out contro il Viareggio di Simone Zaza. Nel 2012/2013 il passaggio al Como, sempre in serie C1, ma qui resta fino a gennaio, quando poi passa al Lumezzane, dove dopo un periodo di ambientamento esplode nella stagione successiva. Lo scorso anno, infatti, l’attaccante segna 13 gol in campionato e 2 in Coppa Italia, di cui uno al Bari. L’Hellas Verona a fine stagione lo riscatta e ora Torregrossa ha l’opportunità di fare il salto di qualità con la maglia del Crotone in serie B. Attaccante mancino, ha qualità fisiche importanti: velocità e gran tiro, oltre ad un ottimo colpo di testa. In molti, nel ritiro di Moccone, l’hanno paragonato a Luca Toni, sia per le movenze che per la sua capigliatura.
FONTE: IlFattoNisseno.it