LA GARA & LE IMPRESSIONI + - =
...Pronti-Via e la JUVE è già avanti: Al 4° ASAMOAH trova un corridoio a sinistra, penetra in area e tira! RAFAEL respinge ma proprio sui piedi di TEVEZ che appoggia 'comodo' a rete, JUVE in vantaggio... L'Apache non segnava da qualche partita!
Palla costantemente nei piedi della JUVE, il VERONA bassissimo non riesce a trovare il bandolo della matassa con ITURBE e JANKOVIĆ a fare i terzini sugli esterni di centrocampo bianconeri ASAMOAH-LICHTSTEINER che spesso trovano il fondo e massacrano i fianchi degli scaligeri.
Al 20° TEVEZ raddoppia: POGBA da sinistra vede l'imbucata dell'argentino che riceve e scarica con rabbia in porta, nulla da fare per il guardiapali di casa...
Gli juventini festeggiano sotto la Curva Sud dalla quale piovono insulti; speriamo che gli uh-uh non vengano interpretati contro il francese autore dell'assist, la curva era in diffida dalla gara col NAPOLI e i cori (veri o presunti) contro ARMERO...
Il VERONA non riesce a reagire: In tutto il primo tempo supera la metacampo con qualche risultato solo in un 2/3 occasioni
Nel secondo tempo la musica cambia, il VERONA carica a testa bassa e la JUVE appare alle corde e al 6° i gialloblù riaprono la gara: RÔMULO che batte il calcio di punizione conquistato da ITURBE, in area sbuca TONI che come cervo che esce di foresta buca BUFFON! Il VERONA riapre la gara...
Da qui in avanti l'HELLAS ci crede e con i minuti che passano la convinzione degli scaligeri cresce sempre più mentre gli avversari perdono la baldanza del primo tempo.
Al 22° PIRLO con un'imbucata per OSVALDO all'esordio, l'agentino entra in area e tira 'bruciando' tutti: La palla tocca il palo ed esce! Brividi per RAFAEL e tutto il 'Binti' di parte veronese.
Passano 11 minuti e arriva la il calcio di punizione di RÔMULO in area, spizzata su TONI che di sinistro chiama BUFFON al miracolo! VERONA vicinissimo al pari...
Gli scaligeri non demordono e ribattono colpo su colpo con la forza della disperazione sentendo che l'impresa è comunque alla portata; a 5 minuti dal 90° MANDORLINI gioca il tutto per tutto: Fuori CACCIATORE dentro GOMEZ e al 48° suonato ecco lo squillo: Fallo su ITURBE (l'ennesimo) che batte a sorpresa su RÔMULO, il cross in mezzo del brasiliano è colto dalla testa di GOMEZ che firma il meritato pari!
Gialloblù in paradiso, i 30.000 del 'Bentegodi' esplodono in un boato liberatorio...
Juan Manuel Iturbe | Juani Gomez Taleb | Andrea Mandorlini |
Gara dai due volti per i gialloblù che nel primo tempo non vedono palla: La JUVE giostra bene in ogni zona del campo e la squadra di MANDORLINI gioca bassa e preoccupata, naturale il passivo di 0 a 2 subito da un HELLAS irriconoscibile ma nella ripresa il gol di TONI (grande gara anche oggi nonostante la scarsità di 'rifornimenti' ricevuti) libera la sua squadra dalla paura e la porta al meritato pareggio finale griffato da Juanito!
Bellissima gara al 'Binti' e secondo tempo più bello dell'intero campionato, peccato davvero aver concesso ai Campioni d'Italia uscenti 45 minuti...[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
DICONO + - =
Giancarlo MAROCCHI ex del centrocampo juventino attuale opinionista a Sky «Splendido Verona, sta giocando un campionato fantastico. E' in testa al suo campionato. Nel primo tempo ha voluto giocare troppo in fase difensiva, pensando di far ripartire gli attaccanti esterni Jankovic e Iturbe da lontano. Nell'intervallo bravissimo Mandorlini, ha dato coraggio a questa squadra, Iturbe non l'abbiamo più visto in fase difensiva, si sono arrangiati i difensori e hanno fatto una buona partita, i centrocampisti sono diventati più dinamici e hanno appoggiato l'attacco ed ecco che è arrivato il miracolo: 2-2» TuttoHellasVerona.it
Juani GOMEZ4 'Gubbio fondamentale per la mia carriera' «I gol fatti in C1, quelli di Gubbio furono fondamentali per salire. E' stata una tappa fondamentale per me. Ho lottato partendo dalla C, non bisogna mai smettere di lottare, è stata dura, ma ce l'ho fatta e ora posso far gioire la mia famiglia che guardava in tv in Argentina la sfida con Tevez. Mandorlini mi ha detto che lui era sicuro che avrei segnato. Io non lo ero. Siamo stati bravi a crederci sempre, abbiamo vinto parecchi contrasti» TuttoMercatoWeb.com
Mister MUTTI ex allenatore dell'HELLAS sulla sfuriata di mister CONTE ai suoi «Il dna della Juve è quello, non vuole lasciare nulla per strada. Ormai si sa, il campionato è acquisito, è vinto, bisogna tenere alta la tensione e motivare sempre la squadra in maniera decisa, credo che il pensiero di Conte sia questo, ovvero non cadere nell'appagamento e nella consapevolezza di aver già acquisito questo titolo. Ogni partita racchiude insidie, il nostro campionato presenta sempre queste incognite, quindi la partita con il Chievo deve essere preparata con grande attenzione, anche con l'esperienza della gara di Verona. Conte certamente toccherà i tasti giusti affinché episodi come questo non si ripetano più» TuttoMercatoWeb.com
Marcello Nicchi presidente AIA «I rigori reclamati dal Verona erano inesistenti. Me lo ha anche detto il designatore Braschi parlandomi della partita Verona-Juventus, una partita molto difficile da arbitrare. Ci sono stati errori sui fuorigioco, ma si tratta di pochi centimetri e, quindi, non possiamo considerarli errori in senso stretto. La classe arbitrale che abbiamo ora è la più forte in cento anni di storia, senza nulla togliere ai grandi arbitri del passato. Quello era un calcio diverso, era un mondo diverso, regole diverse. Oggi i nostri arbitri sono atleti, arbitrano con spigliatezza partite importanti. Solo che adesso c’è la spettacolarizzazione televisiva portata all’eccesso: la gente va allo stadio, si diverte, è tranquilla, poi va a casa e vede in tv questi commentatori che si permettono di dire questo è rigore, questo è fuorigioco… il calcio non ha bisogno di questo, il calcio si gioca sul campo non in uno studio televisivo con le moviole. La maggior parte delle partite italiane è inguardabile: piene di falli, mischie in area, proteste! Se prendiamo dei centometristi a giocare a pallone non si diverte nessuno. Cosa si insegna in Italia?» SpazioJuve.it
Franco CAUSIO, monumento bianconero e del calcio italico, sulla sfuriata di CONTE post-gara «Sono decisioni sue: ha visto qualcosa che non andava nella squadra, è una sua interpretazione. Vuol tenere tutti sulla corda, se la ritiene giusta, bisogna seguirlo. Vuole archiviare la partita senza lasciare niente d'intentato. Ha fatto bene, fa bene a prendere queste decisioni se la società è d'accordo. Non ci sono problemi, è una cosa talmente normale. Sono stato in quell'ambiente, è giusto che sia così: è una mentalità vincente, lo fa perché c'è qualcosa che non quadra. Due punti, alla lunga, possono essere importanti, per questo la decisione è legittima» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI «La partita? Questo è un pareggio che vale come una vittoria, abbiamo recuperato sia grazie ad un grande secondo tempo, giocato con grinta e determinazione, e sia grazie alla spinta dei tifosi, che non ci stavano a perdere. La Juventus ha giocato un grande inizio di partita, noi siamo riusciti a tenerla aperta e alla fine abbiamo pareggiato. Il risultato contro una grande squadra? Le prestazioni ci sono sempre state, il rammarco era di non aver tenuto aperta la partita. Oggi ci siamo riusciti, quando sembrava tutto buio, ma abbiamo un cuore incredibile come la gente che ci ha spinto. Ci abbiamo creduto sempre e alla fine siamo stati premiati. Il nostro secondo tempo? Nello spogliatoio mi sono arrabbiato molto, non avevamo giocato nel primo parziale. Se potevamo vincere? Su certi episodi siamo stati pochi fortunati, ma ci può stare. Non abbiamo mai mollato, facendo una prestazione importante: questo è ciò che conta» HellasVerona.it
Juani GOMEZ3 «Mi sono arrivati tanti sms dall'Argentina, sono molto contento. Abbiamo fatto la nostra partita e siamo riusciti a pareggiare contro una grandissima squadra. Mandorlini è un allenatore che ci crede sempre fino alla fine, ci dà una carica in più. Serve più equilibrio tra le due fasi? Vero, abbiamo un'ottima classifica e dobbiamo lavorare molto per migliorare sotto questo aspetto. penso che il nostro campionato sia comunque ottimo e siamo molto contento di quello che abbiamo fatto. Cosa posso consigliare a chi vuole sfondare? Solo di credere in se stessi e di non mollare mai, prima o poi l'occasione giusta arriva» TuttoMercatoWeb.com
ITURBE 'Punto che vale una vittoria!' «E' una grandissima emozione, volevamo assolutamente pareggiare e ci siamo riusciti. Questo punto è come una vittoria per noi. Il pubblico è stato un valore aggiunto, qui a Verona c'è davvero molta gente a ogni partita. Siamo davvero felicissimi e in spogliatoio abbiamo festeggiato tutti insieme. Vogliamo continuare così» HellasVerona.it
Juani GOMEZ2 «In questo momento non ci capisco niente, abbiamo pareggiato contro una grande squadra e siamo molto felici per questo punto. L'Europa? No, l'obiettivo rimane la salvezza, siamo a buon punto e stiamo facendo bene. Nel secondo tempo siamo tornati trasformati? Mandorlini ci ha caricati, lui è uno che non molla mai. Mi ha abbracciato perché mi ha detto che sapeva che avrei segnato» TuttoMercatoWeb.com
Mister CONTE 'Ci serve un bagno d'umiltà!' «Non ci sono spiegazioni. Le partite durano 95 minuti, basta una disattenzione per essere puniti e a queste è difficile porre rimedio. Dobbiamo stare attenti per non vanificare quanto di buono fatto finora. Sicuramente si poteva fare molto meglio, lascia perplessi che si è padroni del gioco e poi basta un episodio per riaprire la partita, come è accaduto con l’Inter. Difficile dare spiegazioni, serve più attenzione, stiamo concedendo troppi gol su calcio da fermo. Dispiace aver preso gol all’ultimo minuti, dato che ci hanno creato poco fastidio per un’ora. Farò le mie valutazioni serene dopo la partita di oggi. Il posto bisogna tenerselo ben stretto. Penso a Marchisio e Osvaldo, che possono essere delle alternative. Cercheremo di far le scelte migliori. Parlare di turnover adesso non ha senso, perché c’è tempo per recuperare e preparare le partite, ora che si gioca ogni 7 giorni. Motivazioni? Devono essere sempre a mille, altrimenti può succedere di tutto. Difesa? L’assenza di Barzagli non può essere una giustificazione. Abbiamo avuto delle gravi disattenzioni e non va bene. Questo pareggio ci farà fare un bagno di umiltà, perché magari ne abbiamo bisogno. Osvaldo? Non ci sono titolari: chi sta meglio gioca. Ci sono posti girevoli, soprattutto davanti. L’importante è avere giocatori che hanno voglia di mettermi in difficoltà nelle scelte. Amarezza? Abbiamo perso un’occasione al di là del pareggio della Roma. Quest’anno serve la stessa voglia degli anni passati, altrimenti sarà dura ripetersi» CalcioNews24.com
Juani GOMEZ1 «Gol più importante della mia carriera? Forse si... Primo anno in Serie A... Con questo pubblico e contro una squadra fortissima... Non era facile per niente siamo molto contenti» MediasetPremium
Mister PAVANEL felicissimo per i suoi 'Che impresa storica!' «Una vittoria grandissima. Non ho parole per descriverla. E' la prima volta che vinciamo così e quando rimonti gare in questo modo vuol dire che hai qualcosa dentro di troppo grande. Si devono prendere delle legnate per tirare su la testa, perché avevamo messo la gara subito sui giusti binari, pensavo che ci saremmo sciolti invece abbiamo subito troppo il loro palleggio. Cominciavamo ad accusare un po' la stanchezza, il loro pareggio è stato casualissimo e dopo il vantaggio non credevo più nella vittoria. Poi ho provato a cambiare l'assetto fino al 3-4-1-2 finale, schema che abbiamo testato per provare a ribaltare situazioni del genere. Sembravamo ormai finiti, invece con i cambi giusti e grazie anche all'aiuto dei miei collaboratori Riganti e Bergamaschi che mi hanno dato indicazioni giuste, siamo riusciti a metterla in piedi. Oggi ci siamo presi la storia» HellasVerona.it
Parla l'agente FIFA Di Vittorio che insieme a Firmino gestisce gli interessi di ROMULO «E' cresciuto molto: a Verona ha trovato continuità e il buon campionato che sta disputando ha richiamato l'attenzione di importanti club italiani ed esteri. A fine stagione faremo una valutazione con la Fiorentina e decideremo il suo futuro: è orgoglioso di giocare in gialloblù, ma è giusto inseguire ambizioni maggiori. La conferma in un grande club, la partecipazione alla Champions League e la conquista della Nazionale» CalcioNews24.com
Il diesse SOGLIANO fa il punto sul mercato «Abbiamo voluto prendere un attaccante giovane per ringiovanire il parco, per questo abbiamo voluto Michael. Nonostante sia giovane ha già giocato su palcoscenici importanti, in Europa e in Nazionale. E’ un giocatore importante, che riuscirà sicuramente a inserirsi al meglio in gruppo. Quando abbiamo notato questo giocatore internazionale ma dal costo accessibile abbiamo subito messo a segno questo colpo. Il mercato? Non avevamo bisogno di stravolgere nulla, abbiamo preso tre nuovi giocatori di livello per rinforzare la struttura già presente. Hallfredsson? Non lo abbiamo voluto vendere, ora ci aspettiamo di riuscire a portare a termine la questione del rinnovo contrattuale. Cacia? Vorrebbe più spazio, ma nonostante avesse varie offerte ha voluto rimanere con noi, saprà aiutarci ancora. Longo? Ha giocato poco, ma d’altronde non era in condizione per i primi due mesi passati qui. Ha voluto andare a giocare di più e giustamente non lo abbiamo trattenuto. Marquinho? Ha una buona esperienza, è un giocatore forte come volevamo e siamo felici che ora sia con noi. L’entusiasmo? Non ci manca, la vittoria di Sassuolo lo prova. E siamo un gruppo forte che può resistere a forti pressioni esterne e ad assenze importanti. La Juventus? La partita più difficile della stagione contro la squadra più forte. Noi proviamo a fare punti con tutti e così faremo anche contro i bianconeri» HellasVerona.it
VERONA 2-2 JUVENTUS + - =
Tra i due 'litiganti' il terzo DONADEL gode e, un po' a sorpresa, giocherà dall'inizio per la prima volta in questa stagione al posto di DONATI e CIRIGLIANO che nella vigilia erano dati per favoriti nel ruolo di play davanti alla difesa scaligera.
Per il resto mister MANDORLINI conferma ALBERTAZZI terzino sinistro in attesa del pieno recupero di AGOSTINI, MARQUES e MORAS al centro della difesa con CACCIATORE dall'altra parte, che a Torino portò inizialmente in vantaggio i gialloblù; in attacco con TONI e ITURBE partirà JANKOVIC.
Usuale 3-5-2 per mister CONTE che sostituisce l'infortunato BARZAGLI con CACERES e conferma PIRLO in mediana: JUVENTUS con la formazione titolare...
PRIMO TEMPO
2° PIRLO batte una punzione sulla testa di TEVEZ che anticipa tutti, la palla è deviata dalla schiena di HALLFREDSSON che per poco non inganna RAFAEL! Grande intervento del portierone gialloblù...
4° ASAMOAH trova un corridoio a sinistra, penetra in area e tira! RAFAEL respinge ma proprio sui piedi di TEVEZ che appoggia 'comodo' a rete, JUVE in vantaggio... L'Apache non segnava da qualche partita
8° PIRLO evita il pressing di 'Alfredo' si gira e tira ma da una distanza abbastanza proibitiva, palla a lato...
15° Palla costantemente nei piedi della JUVE, il VERONA bassissimo non riesce a trovare il bandolo della matassa
18° TEVEZ si gira e tira, la difesa scaligera devia in angolo
20° TEVEZ raddoppia: POGBA da sinistra vede l'imbucata dell'argentino che riceve e scarica con rabbia in porta, nulla da fare per RAFAEL... Gli juventini festeggiano sotto la Curva Sud dalla quale piovono insulti; speriamo che gli uh-uh non vengano interpretati contro il francese autore dell'assist, la curva era in diffida dalla gara col NAPOLI e i cori (veri o presunti) contro ARMERO...
33° LLORENTE la stoppa in area per TEVEZ, la bordata dell'Apache sorvola la traversa da buona posizione: Il VERONA non riesce a reagire, fin'ora ha superato la metacampo con qualche risultato solo in un paio di occasioni
45° L'arbitro Doveri fischi la fine dei primi 45 minuti, nessun recupero in una gara senza respiro ma nettamente dominata fino ad ora dagli avversari; MANDORLINI nervosissimo con LICHTSTEINER è placato con difficoltà da BUFFON...
SECONDO TEMPO
0° Nessun cambio, si riparte...
3° POGBA tira ma, contrato dalla retroguardia scaligera, RAFAEL può intervenire comodamente...
6° ROMULO batte il calcio di punizione conquistato da ITURBE, in area sbuca TONI che come cervo che esce di foresta buca BUFFON! Il VERONA riapre la gara...
8° Calcio di punizione sprecato malamente da JANKOVIC che spara in Curva...
17° MARTINHO rileva JANKOVIC nelle fila scaligere
20° Bello scambio MORAS-TONI in area juventina il tiro di Luca è deviato sul fondo ma il VERONA cresce! OSVALDO esordisce nella JUVE sostituendo LLORENTE...
22° PIRLO con un'imbucata per OSVALDO che entra in area e tira 'bruciando' tutti: La palla tocca il palo ed esce! Brividi per RAFAEL e tutto il 'Binti'
25° TONI appoggia di testa all'accorente HALLFREDSSON che scarica con cattiveria in porta: Purtroppo la mira gli difetta...
27° OSVALDO dribbla in area, MARQUES la mette in corner...
29° CHIELLINI non ce la fa, spazio ad OGBONNA
30° POGBA da distanza siderale: Blocca facile RAFAEL
31° Scambio ASAMOAH-OSVALDO ma il ghanese era partito in off-side
33° Punizione di ROMULO in area, spizzata su TONI che di sinistro chiama BUFFON al miracolo! VERONA vicinissimo al pari...
34° PELUSO rileva ASAMOAH nelle fila bianconere
37° Brutto fallo su VIDAL, cartellino giallo per MARQUES
40° Mister MANDORLINI gioca il tutto per tutto, fuori CACCIATORE dentro GOMEZ
42° Sassata di TONI dalla distanza, palla alta...
45° Secondo fallo di mano in area bianconera da parte degli uomini di CONTE, per l'arbitro è anche questo involontario ma le braccia andrebbero tenute aderenti al corpo... HALLFREDSSON protesta e viene ammonito
47° Tiro di VIDAL fuori di poco
48° Fallo su ITURBE (l'ennesimo) che batte a sorpresa su ROMULO, il cross in mezzo del brasiliano è colto dalla testa di GOMEZ che firma il meritato pari!
50° Dopo 5 minuti di recupero il sig. Doveri fischia il termine! Partita epica al 'Binti' che tributa ai suoi eroi un giusto boato d'esultanza...
TABELLINO
HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-2
Marcatori: 4' e 21' pt Tevez, 7' st Toni, 49' st Gomez Taleb.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 41' st Gomez Taleb), Marques, Moras, Albertazzi; Romulo, Donadel (dal 24' st Cirigliano), Hallfredsson; Iturbe, Toni, Jankovic (dal 17' st Martinho).
A disposizione: Nicolas, Borra, Pillud, Donati, Marquinho, Cacia, Gonzalez, Sala, Agostini.
All.: Mandorlini.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Chiellini (dal 30' st Ogbonna), Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah (dal 35' st Peluso); Tevez, Llorente (dal 20' st Osvaldo).
A disposizione: Storari, Rubinho, Pepe, Marchisio, Vucinic, Giovinco, Padoin, Isla.
All.: Conte.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Assistenti: Stallone e De Pinto.
NOTE. Ammoniti: Marques, Hallfredsson. Spettatori: 25.140 (abbonati: 16.129; paganti: 9.011).
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi FIORENTINA e UDINESE battono rispettivamente l'ATALANTA e il CHIEVO mentre nel match serale il NAPOLI rifila un 3 a 1 al MILAN; BALOTELLI sostituito piange...
Oggi al lunch-match il TORINO a sorpresa cade in casa ad opera di un BOLOGNA combattivo nonostante la grave partenza di Capitan DIAMANTI; 0 a 0 nel derby capitolino dove si sono sentiti cori anti-Napoli da parte dei tifosi di entrambe le squadre: Squalifiche in arrivo...
0 a 0 anche tra PARMA e CATANIA.
Vincono le genovesi con la SAMP che in casa batte di misura il CAGLIARI ed il GENOA che sbanca il 'Picchi' di Livorno.
Domani sera INTER-SASSUOLO
6 febbraio 2014 - Sean Sogliano | 6 febbraio 2014 - Michael Rabusic |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
ARRESTATO UN TIFOSO JUVENTINO che, prima dell'inizio della gara, è stato trovato armato di tutto punto dagli agenti!
QUANTE EMOZIONI AL 'VIAREGGIO' PER LA PRIMAVERA DI PAVANEL! Che, dopo aver perso (male) con L'EMPOLI aveva bisogno di battere gli olandesi del PSV EINDHOVEN per passare il turno come miglior seconda: I gialloblù sono passati in vantaggio al 7° con FARES (favorito anche dal portiere avversario che non ha trattenuto un tiro non irresistibile) ma poi si sono progressivamente subendo la rimonta avversaria che fino al 93° condannava i ragazzi dell'HELLAS poi... L'incredibile: DONSAH lasciato libero in area spara una bordata imprendibile e agguanta il pareggio e due minuti dopo, BORRA rinvia lungo su FARES che trova il fondo e crossa per l'accorente GATTO che in scivolata anticipa il difensore e batte per la terza volta il portiere avverso! E' 3 a 2 il VERONA 'Junior' va avanti! Ora la JUVE...
Radiografia del Gol gialloblù 2013/2014 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 11 | 12 | |
JORGINHO | 0 | 7 | 7 | |
ITURBE | 0 | 5 | 5 | |
RÔMULO | 0 | 4 | 4 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 4 | 4 | |
CACCIATORE | 0 | 3 | 3 | |
MARTINHO | 0 | 2 | 2 | |
JANKOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
HALLFREDSSON | 0 | 1 | 1 | |
LONGO | 1 | 0 | 1 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
OLIMPIADI INVERNALI: Prima medaglia dell'ITALIA a Sochi! Ecco l'argento di INNERHOFER in discesa libera...
EUROPEI CALCIO A 5, L'ITALIA batte 4 a 3 il PORTOGALLO e va in finale...
MOTOGP: MARQUEZ è sempre davanti nelle prove test pre-mondiale ma Valentino è lì...
NBA: Senza le star San Antonio cede a Brooklyn
CALCIOMERCATO SERIE A: DIAMANTI lascia il BOLOGNA! Giocherà in Cina con LIPPI al GUANGHZOU...
RASSEGNA STAMPA + - =
Hellas, 2-2 di cuore e rabbia: Juventus agguantata nel finale
Un gol di Juanito Gomez al 94' consente agli scaligeri di pareggiare il match. Bianconeri ottimi nel primo tempo (doppietta di Tevez). A inizio ripresa, la rete di Toni dà il via alla "remuntada" veronese
Scritto da Cristiano Vaccarella il 9 febbraio 2014 alle 17:01.
La Juventus impone subito il suo gioco e passa già al 4′: cross basso di Asamoah, respinta di Rafael, prontissimo Tevez a ribadire in rete da pochi passi. I gialloblu accusano il colpo e commettono diversi errori in fase di appoggio. Di contro, gli uomini di Conte fanno girare bene il pallone e imprimono un buonissimo ritmo alla gara. Il Verona si difende addirittura in 7. Dopo una serie di azioni di attacco conclusesi con respinte o su corner, al 21′ arriva il (prevedibile) raddoppio bianconero: filtrante di Pogba, Tevez scatta sul filo del fuorigioco e gela Rafael di sinistro. 0-2. Per l’Apache, è il 13° gol in campionato.
Il Verona prova a reagire ma è disarmante il controllo della gara da parte della Juventus. Al 29′ lancio per Toni che lamenta una spinta subita da Bonucci, per il direttore di gara Doveri è tutto regolare. La Juventus continua a far circolare la sfera, il Verona è praticamente tutto dietro ad eccezione dell’ex attaccante di Fiorentina e Bayern Monaco. Al 33′ Tevez vicino al tris. Llorente controlla in area e serve l’argentino, che conclude di destro e manca di poco lo specchio. Timidi tentativi del Verona, ma nulla di concreto.
Nella ripresa, tutt’altro Verona: al 50′ Romulo salta Chiellini, decisiva la chiusura di Bonucci sul brasiliano. E’ il preludio al gol scaligero, che giunge due minuti dopo. Ancora Romulo, punizione dalla destra, Toni brucia sul tempo Bonucci e batte di testa Buffon. 1-2 e partita riaperta. Al 60′ polemiche per un contatto tra Tevez e Donadel. L’argentino va a terra ma Doveri non fischia. Cinque minuti dopo, incursione di Moras, poi ci prova Toni di potenza ma viene murato. Il Verona ora cresce e la gara è più equilibrata. Al 69′ subito protagonista Osvaldo: servito in profondità da Pirlo, l’attaccante proveniente dal Southampton elude il portiere con un tocco delicato ma la sfera colpisce il palo esterno.
Meno incisiva la squadra di Conte nelle ripartenze, forse anche stanca: al 75′ Chiellini, dolorante, lascia il posto a Ogbonna. Due minuti dopo, splendido scambio tra Tevez e Asamoah, ma il ghanese è in fuorigioco. Gli sprazzi di bel gioco, però, ci sono ancora: all’81′ ancora un dialogo nello stretto tra i due attaccanti della Juventus, chiude la difesa scaligera. Gara tutto sommato corretta, il primo cartellino giallo arriva all’84′, Marques per un fallo duro su Vidal. Il Verona pressa a tutto campo, la Juventus sembra essere a corto di energie, anche mentali. All’86′ Mandorlini effettua il cambio che rivoluzionerà la partita: via Cacciatore, dentro Juanito Gomez, che al 94′, su traversone dalla destra, supera Ogbonna e spiazza Buffon con un tocco di testa. 2-2, giusto così.
HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-2 (0-2)
Hellas Verona (4-3-3): Rafael 5,5; Albertazzi 6, Marques 5,5, Moras 6, Cacciatore 6 (86′ Juanito Gomez 7); Hallfredsson 6, Donadel 5,5 (69′ Cirigliano 6), Romulo 6,5; Jankovic 5,5 (62′ Martinho 6), Toni 7, Iturbe 5,5.
A disp.: Nicolas, Borra, Agostini, Gonzalez, Pillud, Donati, Marquinho, Sala, Cacia.
All.: Mandorlini 6,5.
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Caceres 6, Bonucci 6,5, Chiellini 6 (75′ Ogbonna 6); Lichtsteiner 6, Vidal 6,5, Pirlo 6,5, Pogba 6,5, Asamoah 6 (80′ Peluso sv); Tevez 8, Llorente 6,5 (66′ Osvaldo 6,5).
A disp.: Storari, Rubinho, Pepe, Padoin, Marchisio, Isla, Vucinic, Giovinco.
All.: Conte 7.
Arbitro: Daniele Doveri di Roma 6.
Marcatore: 4′ e 21′ Tevez (J), 52′ Toni (V), 94′ Juanito Gomez (V).
Note – Ammoniti: Marques, Hallfredsson (V). Angoli: 3-9. Recupero: pt 1′; st 5′.
FONTE: MondoPallone.it
Verona: doppia razione di riposo per gli scaligeri
La squadra di Mandorlini usufruisce di un pò di riposo dopo il pareggio contro la Juventus. Poi si tornerà in campo per la sfida al Torino
VERONA - Il Verona festeggia i suoi 36 punti in classifica. E' riuscita a fermare ieri al Bentegodi la Juventus, attuale capolista del campionato. Un pareggio storico. Dopo questo risultato il tecnico Mandorlini ha regalato una doppia giornata di riposo ai suoi giocatori. La ripresa è fissata infatti per mercoledì (ore 15). Poi si lavorerà per la sfida contro il Torino, in programma lunedì 17 febbraio (ore 20.45).
PROGRAMMA - Qui di seguito il programma degli allenamenti della settimana dell'Hellas Verona: mercoledì (ore 15), giovedì (ore 15.30), venerdì (ore 15.30), sabato (ore 15.30), domenica
FONTE: TuttoSport.com
Conte non devi farne un dramma: la Roma perde il treno
lunedì 10 febbraio 2014 - 18:43
Di Ugo D’Amico -
Nessun dramma per la Juventus. In fondo un pareggio fuori casa contro l’Hellas Verona, la squadra rivelazione del campionato, non è la fine del mondo, specie se chi sta indietro non coglie la palla al balzo. Un doppio Tevez non è bastato al “Bentegodi”: pareggio giusto, inseguito e voluto da Toni e compagni, che nel secondo tempo hanno dato davvero filo da torcere ai più forti di tutti.
Onore al merito per il Verona che, zitta zitta, è sempre lì, dietro le big, a pari merito con l’Inter. Se la Juve non deve farne un dramma, deve invece mangiarsi le mani Rudi Garcia, perché se c’era un occasione per riaprire il campionato, era questa. Non si può recriminare sicuramente ai giallorossi il fatto di non aver vinto, ma alla luce del risultato di Verona un po’ di rammarico è d’obbligo.
Soprattutto dopo una partita praticamente dominata dalla Roma, che però non è riuscita ad andare oltre lo 0-0. Alla fine il derby è sempre il derby, può succedere di tutto. La sensazione, anche dopo questa giornata, è che lo scudetto la Juventus l’abbia ben saldo nelle mani.
Magari potrà perdere qualche punto con gli impegni di Europa League, ma resta comunque la più forte, e nonostante la grande Roma di quest’anno, toglierle dal petto l’eventuale terza stellina che indica il trentesimo scudetto, sembra più che altro un’impresa.
FONTE: ResaPubblica.it
9 febbraio 2014
Hellas Verona-Juventus 2-2: voti e tabellino dell’incontro di serie A
HELLAS VERONA JUVENTUS VOTI TABELLINO – Tanti rimpianti per la Juventus di Antonio Conte che nonostante il doppio vantaggio, torna dalla trasferta di Verona con un pareggio dopo una partita in cui ha dominato nel primo tempo e ha dovuto combattere nella ripresa contro un Hellas che può rimpiangere di aver giocato solo un tempo. Ecco voti e tabellino dell’incontro di serie A:
Hellas Verona (4-3-3): Rafael 5,5; Albertazzi 6, Marques 5,5, Moras 6, Cacciatore 6 (86′ Juanito Gomez 7); Hallfredsson 6, Donadel 5,5 (69′ Cirigliano 6), Romulo 6,5; Jankovic 5,5 (62′ Martinho 6), Toni 7, Iturbe 6.
A disp.: Nicolas, Borra, Agostini, Gonzalez, Pillud, Donati, Marquinho, Sala, Cacia.
All.: Mandorlini 6,5.
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6 (75′ Ogbonna 6); Lichtsteiner 6, Vidal 6,5, Pirlo 6,5, Pogba 6,5, Asamoah 6 (80′ Peluso sv); Tevez 7.5, Llorente 6 (66′ Osvaldo 6,5).
A disp.: Storari, Rubinho, Pepe, Padoin, Marchisio, Isla, Vucinic, Giovinco.
All.: Conte 7.
Arbitro: Daniele Doveri di Roma 6.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
FONTE: CalcioMercatoNews.com
Hellas Verona 2 -Juventus 2
Le partite finiscono al novantesimo, o anche più in là. Quindi se cala l'attenzione e si pecca di presunzione credendo di aver già acquisito il risultato, non si va lontano. Ok, lontano ci siamo già, a sei lunghezze virtuali dalla seconda, quindi inciampare ogni tanto è normale. Non sono tra quei tifosi incontentabili che vorrebbero veder finire tutte le partite quattro a zero, resto quindi fiducioso del cammino a marce forzate dei bianconeri. Fa però specie essere rimontati da una squadra che, diamoci la verità, non è irresistibile. Nel girone di ritorno siamo già a due pareggi, non è certo la fine del mondo, c'è chi ancora non ha vinto. Essere lassù e guardare tutti dall'alto in basso per i nervi può essere deleterio perchè devi riuscire a soppesare i tuoi limiti e avere meno disattenzioni possibili. Il primo tempo è stato a senso unico, ed il secondo pure, ma a parti invertite. Poteva anche andare peggio se fossero stati fischiati i due tocchi di mano in area (io arbitro avrei assegnato due calci di rigore) eppure il carattere non è venuto fuori (questa volta) quando serviva. Peccato per gli inseguitori che non hanno saputo approfittare e devono limitarsi a salutare la capolista.
Pubblicato da Jack O. Lyroid alle 20:34
FONTE: VomitoErgoRum.org
HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-2: UN TEMPO PER CIASCUNO, PARI GIUSTO
Pubblicato 09/02/2014
Dominante nel primo tempo, dominata nel secondo: la Juve si fa raggiungere dal Verona al 4′ di recupero, buttando via due punti praticamente certi per 45′. Alla doppietta di Tevez, timbri di un controllo assoluto bianconero, ha risposto ad inizio ripresa Toni ed alla fine Gomez, eroi di un’Hellas a due facce ma meritevole per l’ostinato coraggio con cui ha saputo reagire. Palesi, però, i demeriti della squadra di Conte: appena scema la concentrazione, inizia ad indietreggiare; appena c’è un calcio piazzato, subisce gol. Tendenze da curare.
“Bentegodi” da sempre teatro di sgambetti (ne sa qualcosa anche la Juve, che nel 2002 prese due gol da Cammarata e vide avvicinarsi la Lazio, poi incredibilmente campione d’Italia) e territorio ostile per “Madama” (9 vittorie contro 8, nei precedenti, per l’Hellas), quest’anno anche campo ostico per tutti (8 vittorie su 11 per i clivensi). Però, contro Napoli e Roma, nelle ultime apparizioni davanti il proprio pubblico, il Verona aveva rimediato due sconfitte con tre gol sulle spalle: per fermare il trend negativo con le grandi, al cospetto della “grandissima”, Mandorlini ha provato a contenere (Donadel davanti la difesa ad intercettare palloni) senza rinunciare a giocarsela con Iturbe e Jankovic ai lati di Toni. Conte, invece, ha recuperato Buffon dopo la squalifica ma ha dovuto fare a meno di Barzagli, sostituito da Caceres. Per il resto, la Juve di sempre, con la nuova strana coppia di amici Osvaldo-Vucinic in panchina.
Contro il Verona, all’andata, il primo gol di Llorente ed una prova maiuscola di Tevez, che dopo 90″ ha già impegnato Rafael con un colpo di testa in anticipo su punizione da destra di Pirlo e dopo 5′ l’ha trafitto: tiro violento di Asamoah, ribattuta vincente dell’argentino sulla respinta del portiere. Vantaggio Juve, come se niente fosse. Juve padrona del pallone e del ritmo, Verona scioccato ed incapace di reagire. La squadra di Mandorlini ha visto i suoi piani andare in fumo dopo pochi secondi e non ha saputo che fare: attaccare alla disperata anche se a gara appena iniziata oppure difendere ed aspettare? Nel dubbio, i gialloblù hanno lasciato la partita a Pirlo e compagni. Ed al 20′ si sono viste le conseguenze: corridoio creato da Pogba, inserimento di Tevez e conclusione spietata. Raddoppio Juve, dominio Juve.
Annichilito, il Verona ha dato timidi segni di vita aggrappandosi al totem Toni, chiamato, Don Chisciotte al cospetto dei mulini a vento, a sgomitare contro i difensori bianconeri. Tutt’altra cosa, la spinta offensiva di “Madama”: da tutte le parti arrivavano a far male, da tutte le parti si incuneavano. Al 35′, Tevez ha sfiorato la tripletta con una bordata di prima intenzione su assist di Llorente.
Poi, solo accademia bianconera e frustrazione veronese. Di tutt’altra tempra, la squadra di Mandorlini nella ripresa: avvio arrembante, stimolato da un “Bentegodi” unito da un brivido di fibrillazione. “Bentegodi” esploso al 7′: punizione di Romulo e, sbucato in mezzo a Bonucci e Chiellini, Toni ha spedito di testa il pallone oltre Buffon (per l’ennesima rete su calcio piazzato subìto in questa fase). Sussulto Verona e soddisfazione per l’ex, che aveva promesso un gol per il sogno Mondiale (ed ha battuto, di fatti, la difesa della Nazionale…). La rete gialloblù ha acceso l’agonismo e dato vita ad una partita a lungo giocata da una formazione sola.
Mandorlini ha mandato dentro Martinho, Conte ha tolto la pellicola ad Osvaldo. E l’ex Roma ci ha messo un minuto per farsi notare: lancio di Pirlo, guizzo dell’attaccante e tiro ad incrociare che ha scheggiato il palo (22′). La riposta locale in una conclusione fuori da Hallfredsson (25′). Ritmi scoppiati, zero attimi di sosta, tutti alla ricerca di una gol. Gol che la Juve ha segnato al 32′ con Osvaldo, ma con Asamoah in fuorigioco sul tocco di Tevez. Gol che il Verona ha sognato al 33′: tiro contratto di Toni e miracolo di Buffon, al primo intervento della sua gara. Finale acceso, combattuto, esasperato dall’agonismo di entrambe le squadre e da un episodio discusso: su una svirgolata di Bonucci, Toni ha colpito di testa il braccio (troppo) largo di Lichtsteiner. Poi, quando sembrava finita, Peluso si è perso Gomez e, ancora su calcio piazzato e di testa, il Verona ha segnato: pareggio sacrosanto.
[Giuseppe Piegari - Fonte: www.goalnews24.eu]
FONTE: CalcioMagazine.net
HELLAS VERONA NEWS
Marocchi (Sky): "Splendido Verona. Nella ripresa è cambiato tutto"
10.02.2014 13:09 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Anche Giancarlo Marocchi, ex calciatore della Juventus attualmente opinionista per le reti Sky, ieri al Bentegodi per commentare in diretta la sfida fra i gialloblù di Mandorlini e l'armata di Conte, ha riconosciuto i mertiti dei padroni di casa: "Splendido Verona, sta giocando un campionato fantastico. E' in testa al suo campionato. Nel primo tempo ha voluto giocare troppo in fase difensiva, pensando di far ripartire gli attaccanti esterni Jankovic e Iturbe da lontano. Nell'intervallo bravissimo Mandorlini, ha dato coraggio a questa squadra, Iturbe non l'abbiamo più visto in fase difensiva, si sono arrangiati i difensori e hanno fatto una buona partita, i centrocampisti sono diventati più dinamici e hanno appoggiato l'attacco ed ecco che è arrivato il miracolo: 2-2".
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Hellas Verona-Juventus 2-2, le pagelle dei bianconeri: Tévez super, Vidal sottotono
Ecco le pagelle della Juventus, impegnata nella trasferta di Verona.
I bianconeri perdono 2 punti nel finale contro un bel Verona. VidalEcco le pagelle degli uomini di Conte:
Buffon 6,5: sui goal è incolpevole, sul 1-2 compie una parata super che permette alla sua squadra di restare ancora in vantaggio.
Chiellini 6: partita sufficiente del numero 3, non compie nessun intervento in particolare. Esce per un problema al polpaccio. (Ogbonna s.v.)
Bonucci 6,5: il più in forma tra i difensori bianconeri. Gioca una bella partita, nel finale va in difficoltà come tutta la squadra.
Cacéres 6,5: non fa rimpiangere molto Barzagli, gioca una partita abbondantemente sufficiente.
Asamoah 6.5: pronti-via spacca subito la partita con una sua iniziativa che porta al goal di Tévez, gioca un primo tempo perfetto. Nella ripresa cala come tutta la squadra. (Peluso s.v.)
Pogba 6: a volte è troppo lezioso, non è nella sua miglior giornata ma regala comunque l’assist per il secondo goal di Tévez.
Pirlo 6: primo tempo molto buono, nel secondo tempo sbaglia diversi palloni ma strappa comunque la sufficienza.
Lichtsteiner 6: nel primo tempo mette in difficoltà un paio di volte Albertazzi, ma non fa nulla di particolare. Sufficienza meritata.
Tévez 7: non aveva ancora segnato nel 2014 ed oggi insacca la palla in rete addirittura 2 volte, portandosi al secondo posto nella classifica cannonieri a -1 da Rossi.
Llorente 5,5: partita difficile per il basco, gioca molto per la squadra e regala qualche sponda interessante al suo compagno di reparto. (Osvaldo 6,5: ha la grande occasione per bagnare il suo esordio con il primo goal juventino ma il palo decide di negargli questa gioia.)
FONTE: SoccerMagazine.it
LE ULTIME NOTIZIE
Calcio: dalla Svizzera a Verona con petardi, fumogeni e coltello
Verona, 10 feb. (Adnkronos) - Era partito da casa, Ambri in Svizzera per raggiungere lo Stadio Bentegodi di Verona dove poter assistere all'incontro di calcio Hellas Verona - Juventus. Lo scopo sicuramente era quello di sostenere la squadra del cuore, la Juve, ma, anziché armarsi di spirito sportivo si è armato di coltello, petardi e fumogeni, sebbene ciò sia notoriamente vietato a chiunque si rechi in uno stadio. Protagonista di questa vicenda un italiano 30enne, tifoso della Juventus, il quale ieri mattina, prima della partita, suo malgrado, è caduto nelle strette maglie dei controlli preventivi effettuati al casello di Verona Nord dagli agenti del Reparto Mobile di Padova. Qui i poliziotti, come in altre occasioni che vedono l'arrivo in maniera autonoma dei tifosi, ovvero a bordo di mezzi propri, hanno setacciato i veicoli con a bordo i tifosi ospiti, ottemperando con attenzione ai controlli disposti dal Questore lungo l'itinerario che conduce all'impianto sportivo, data l'accesa rivalità tra le opposte tifoserie.(segue)
(10 febbraio 2014 ore 15.33)
FONTE: Torino.Repubblica.it
Pagelle Hellas Verona – Juventus 2-2: la difesa sbanda
DI NICOLA IUZZOLINO – 9 FEBBRAIO 2014
La Juventus si spegne dopo 45’ e con Vidal e Pogba spenti ed una difesa ballerina, aprono la strada alla rimonta dell’Hellas Verona. Troppa sufficienza dopo il doppio vantaggio di Tevez, le pagelle:
Buffon 6.5: Nel giro di tre settimane è passato da “ancora abilissimo nel suo ruolo” a “pensionato da rottamare”, per poi tornare dopo oggi pomeriggio a “numero 1 nel suo ruolo”. Tra paginoni centrali, polemiche e discussioni superflue, la sostanza però non cambia; Gigione rimane attualmente il migliore tra i colleghi di reparto e checchè se ne dica può dare ancora tanto alla causa bianconera. Anche nella partita di oggi ha dimostrato di avere dalla sua un’ottima condizione fisica, che gli permette a 36 anni suonati di giocare come un ragazzino. Purtroppo quell’intervento felino su tocco ravvicinato di Toni non è valso alla Juventus i 3 punti, ma ad un monumento sportivo come Buffon, che riesce tuttora a compiere giocate di tale levatura, c’è solo da fare gli applausi. SEMPREVERDE.
Linea difensiva 5: Il voto è forse troppo punitivo, ma nella ripresa il reparto arretrato ha faticato parecchio. L’ uscita anticipata di Chiellini ha sicuramente aggravato una situazione difensiva già di per sè complicata e dagli ennesimi posizionamenti sbagliati in area di rigore sono nate le reti degli scaligeri, bravi ad approfittare delle marcature superficiali degli uomoni di Conte. Nella prima frazione i minuti passavano senza troppi incidenti di percorso e anche l’atteggiamento arrendevole dei padroni di casa favoriva un tranquillo controllo della fase difensiva. Nella ripresa le cose sono cambiate radicalmente e la maggiore spinta da parte delle ali veronesi, ha messo in difficoltà la retroguardia bianconera. Con Barzagli out per infortunio, i tre centrali sono sembrati troppo spesso in balia delle offensive avversarie, con Caceres e Bonucci in netta difficoltà nel contrastare la fisicità di Toni. Il primo gol degli scaligeri è nato, come detto, dall’ennesimo abbaglio difensivo su palla inattiva, un tipo di situazione che i centrali di Conte sembrano particolarmente soffrire in ogni partita. Le marcature paiono sempre piuttosto superficiali e spesso viene lasciato un uomo avversario libero di battere a rete. Evidentemente la marcatura a zona non rende quanto deve. L’infortunio di Chiellini, avvenuto in corso d’opera, ha ulteriormente gettato carne alla brace sulla squadra bianconera, che nonostante 15 minuti di sofferenza dove si sono susseguiti batti e ribatti in area di rigore, non è riuscita a contrastare un semplicissimo cross dalla sinistra da parte Romulo, capace di pescare nel cuore della difesa juventina un liberissimo Juanito Gomez. Anche in questo caso le marcature dei centrali sono state abbastanza approssimative e il posizionamento di Ogbonna in quella situazione era completamente sbagliato. Ovviamente non bisogna fare di tutta quanta la partita col Verona un dramma e piuttosto bisogna guardare ai lati positivi su cui lavorare. Quello che comunque va sottolineato di questo reparto, è l’eccessiva assunzione di sicurezza (dovuta porbabilmente al doppio vantaggio) che oggi, come anche in altre gare, lo ha indotto a cadere in peccati di deconcentrazione, che negli altri casi si sono rivelati alla fin fine insignificanti, ma in questa partita, invece, decisivi.
Corsie esterne 6: Poteva svilupparsi tutto un’altro secondo tempo, ma alla fine le cose sono andate nella direzione opposta. Il lavoro fatto dagli uomini di fascia, in ogni caso, è stato senz’altro sufficiente, con la costante spinta offensiva ad ostacolare gli scaligeri e le coperture arretrate in fase di non possesso per agevolare la difesa. Nella prima frazione soprattutto, sia Lichtsteiner che Asamoah hanno messo in grande difficoltà la squadra di Mandorlini, costringendo le ali veronesi Iturbe e Jankovic ad abbassare il proprio raggio d’azione fin su la linea di difesa. Nella ripresa la situazione si è chiaramente rovesciata, ma il loro operato nell’attaccare e difendere le zone larghe del campo è stato comunque discreto.
Linea mediana 5.5: Tante, troppe difficoltà. Escluso Pirlo, è stata una partita sotto il livello della sufficienza. Palloni persi per poca concentrazione, mancanza di attenzione nel leggere alcune situazioni di gioco: sembravano le copie sbiadite di quelli che hanno giocato una settimana fa. Vidal è stato nettamente il peggiore del reparto, ma non possiamo di certo metterlo in croce per una sola gara: un pomeriggio sotto tono, dopo tante prestazioni sopra gli scudi, ci può stare. Stesso discorso vale per Pogba: tanta corsa a vuoto, qualche spunto mal concluso e parecchia fatica nel costruire trame di gioco. In fase di copertura, poi, il lavoro delle mezz’ali non è stato dei migliori e questo ha senz’altro favorito gli avversari nel raggiungimento del pareggio nella seconda frazione di gioco. Emblematica, in questo senso, la copertura del francese su Romulo, che ha avuto tempo e spazio per puntare, guardare e mettere in area, il cross del pareggio. Come detto, dunque, prestazione insufficiente per tutti tranne che per Pirlo. Il regista col 21 sulle spalle, infatti, è sembrato l’unico in grado di offire un po’ di legna e fantasia alla manovra dei bianconeri, dovendo fare i conti, però, con la giornataccia dei colleghi di reparto. L’unico capace di disimpegnarsi molto bene lì al centro del campo, ha dimostrato di aver ritrovato una condizione fisica che mancava da tempo, riguadagnandosi a buon diritto la maglia da titolare. In fase di possesso ha favorito, soprattutto nei primi 45 minuti, lo sviluppo fluido della manovra, riuscendo a pescare quasi in ogni azione il compagno libero da servire. I lanci sono parsi sempre calibrati al millimetro e le coperture difensive sul contropiedista di turno efficaci. Eccetto Pirlo, comunque, davvero poca roba lì nel mezzo.
Linea d’attacco 6.5: Il reparto più brillante nel pomeriggio deludente di Verona. Al pronti e via quella grandissima apertura sulla fascia di Llorente aveva fatto ben sperare in una gara esaltante da parte dei bianconeri e fino ad un certo punto le cose sembravano andare nella giusta direzione: spunto pericoloso sulla sinistra di Asamoah, cross in mezzo per Llorente, respinta corta di Rafael e tap-in vincente di Carlitos Tevez. Vantaggio immediato dopo 4 minuti di gioco e partita incanalata verso la giusta direzione. Col Verona in evidente difficoltà, la coppia del gol schierata da Conte sembra avere vita facile nel costruire azioni pericolose e dopo svariati scambi ravvicinati e triangoli mal conclusi, arriva pure il gol del raddoppio. Inserimento repentino dell’Apache alle spalle di Moras, pallone preciso del francesino Pogba e pallone facilmente insaccato tra palo e portiere dal numero 10 argentino. Sembra tutto fin troppo facile e dopo soli 21 minuti di gioco la Juve sta già conducendo per due reti a zero. Addirittura da una perfetta sponda di Llorente rischia di arrivare la tripletta dell’ex-United, che manda però alto un potente destro al volo. Nella ripresa l’andamento della gara si inverte con la rete di Toni e nonostante Tevez continui ad inventare spunti interessanti, la presenza di Llorente sembra rendere meno delle ultime gare giocate. Subentra quindi, al posto dello spagnolo, il bad boy arrivato da Londra Osvaldo, che si presenta ad i suoi nuovi tifosi con un bel palo al primo pallone giocato. Gli automatismi sembrano comunque ancora da rodare, così come il ruolo da assumere in funzione del compagno di reparto. Col passare dei minuti la squadra da l’impressione di andare sempre più in difficoltà e di palloni pericolosi, per gli uomini lì davanti, non ne arriva manco uno. Sicuramente il migliore in campo, quest’oggi, è stato Carlos Tevez, autore di una partita di grande sacrificio, volontà e dei due gol bianconeri. Llorente è parso partire invece bene nei primi 45 minuti di gara, perdendo però di intensità nella seconda frazione di gioco. Osvaldo, infine, è subentrato nel momento forse più confuso e intricato del match, ma ha saputo crearsi nei minuti a disposizione qualche occasione interessante.
Conte 5.5: La partita era stata preparata, come dimostra la prima frazione, nella maniera migliore possibile, ma quei cali di concentrazione e la superficialità in alcune situazioni di gioco, hanno impedito alla squadra di vincere il match. L’infortunio di Chiellini ha sicuramente pesato sull’andamento finale della gara e su di un reparto difensivo che già doveva fare i conti con l’assenza di Barzagli. Se le colpe del crollo di oggi sono da ricercarsi nella mancanza di concentrazione, ciò che invece potrebbe obiettarsi al mister è la scelta di non schierare, nel momento decisivo della gara, un centrocampista (Marchisio) là dove la squadra mostrava di incontrare maggiori difficoltà. Da riguardare sono infine quelle situazioni da palla inattiva che troppe volte nelle ultime uscite (e oggi) ci hanno portato a subire gol.
Hellas Verona – Juventus 2-2: highlights e video gol
DI REDAZIONE JM – 9 FEBBRAIO 2014
Hellas Verona – Juventus 2-2. La Juventus gioca praticamente solo un tempo ed esce dallo stadio Bentegodi con un punto. Per come si era messa la gara si sarebbe potuto pensare ad una goleada bianconera, invece bisogna dare atto a mister Mandorlini di essere alla guida di un’ottima squadra. La Juve parte subito forte e schiaccia gli ‘scaligeri’ nella propria area: al è Tevez (3’) a portare in vantaggio i campioni d’Italia con un piatto al volo su ribattuta di Rafael che respinge corto un tiro di Asamoah. Il Verona se ne sta troppo sulle sue, così la Juve raddoppia ancora con Tevez (21), che parte con un piede in fuorigioco, prima di presentarsi davanti al portiere di casa battendolo.
Nella ripresa, i bianconeri potrebbero controllare la gara, ma a parte un’occasione clamorosa sciupata da Osvaldo (entrato per Llorente) e ad un tiro ravvicinato di Vidal che finisce alto, i veronesi meritano ampiamente il pareggio: di Toni (51’)e Juanito (94’) le reti dei padroni di casa, entrambe di testa, con sbandamenti paurosi della difesa comandata da Gigi Buffon. Solo una parata prodigiosa dello stesso capitano, evita di essere qui a parlare di una sconfitta.
Hellas Verona – Juventus 2-2 | Il Tabellino
Marcatori: 3′ Tevez (J), 21′ Tevez (J), 51′ Toni (V), 93′ Gomez (V)
HELLAS VERONA (4-3-3): 1 Rafael; 3 Albertazzi, 25 Marques, 18 Moras, 29 Cacciatore; 10 Hallfredsson, 30 Donadel, 2 Romulo; 15 Iturbe, 9 Toni, 11 Jankovic.
A disposizione: 12 Nicolas, 98 Borra, 4 Pillud, 5 Donati, 6 Martinho, 7 Marquinho, 8 Cacia, 14 Cirigliano, 21 Gomez Taleb, 23 Gonzalez, 26 Sala, 33 Agostini.
All.: Andrea Mandorlini.
JUVENTUS (3-5-2): 1 Buffon; 3 Chiellini, 19 Bonucci, 4 Caceres; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 10 Tevez, 14 Llorente.
A disposizione: 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Vucinic, 12 Giovinco, 13 Peluso,18 Osvaldo, 20 Padoin, 33 Isla.
All.: Antonio Conte.
FONTE: JuveMania.it
Verona, Mandorlini: 'L'arbitro? Errori da una parte e dall'altra'
09 febbraio alle 17:54
Andrea Mandorlini, allenatore dell'Hellas Verona, parla ai microfoni di Mediaset Premium dopo il 2-2 in rimonta con la Juventus: "Siamo riusciti a rimettere in piedi una partita come successo anche domenica. Oggi avevamo di fronte la squadra più forte del campionato che ha messo grande pressione sulla partita fin dai primi minuti e noi nel primo tempo non ci siamo stati. Fra il primo e il secondo tempo ci siamo guardati in faccia e ricompattati e nella ripresa ci siamo ripresi e fino alla fine abbiamo creduto di poter fare risultato. Alla fine siamo stati premiati da un risultato importante. Rispetto all'andata abbiamo giocato in maniera diversa lasciando qualche spazio di troppo alla Juventus. Dovevamo prende Pirlo in determinate situazioni e nella ripresa ci siamo riusciti giocando più corti e aggressivi".
Sugli episodi da moviola: "Siamo stati poco fortunati in certi episodi. Ci sono stati errori da una parte e dall'altra, ma conta il risultato finale e non pensiamo ad altro. Secondo me il tocco di Vidal è più un gesto istintivo, mentre credo che sia più netto il tocco di Lichtsteiner nel finale di gara. Però rivedendolo le immagini inverto quanto detto prima: il tocco di Vidal è più netto".
FONTE: CalcioMercato.com
Verona-Juventus 2-2: pagelle e tabellino
Di Alessio Raicaldo | 09.02.2014 17:07 CET
HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-2
Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Albertazzi, Marques, Moras, Cacciatore (86′ Juanito Gomez); Hallfredsson, Donadel (69′ Cirigliano), Romulo; Jankovic (62′ Martinho), Toni, Iturbe.
A disp.: Nicolas, Borra, Agostini, Gonzalez, Pillud, Donati, Marquinho, Sala, Cacia.
All.: Mandorlini.
Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini (75′ Ogbonna); Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah (80′ Peluso); Tevez, Llorente (66′ Osvaldo).
A disp.: Storari, Rubinho, Pepe, Padoin, Marchisio, Isla, Vucinic, Giovinco.
All.: Conte.
Arbitro: Daniele Doveri di Roma.
Marcatore: 4′ e 21′ Tevez (J), 52′ Toni (V), 94′ Juanito Gomez (V).
Note - Ammoniti: Marques, Hallfredsson (V). Angoli: 3-9. Recupero: pt 1′; st 5′.
Più notizie
Nicchi difende gli arbitri: "Verona-Juve? Rigori inesistenti. E sull'Inter..."
Inter, si apre il mercato dei dirigenti: è testa a testa Sabatini-Leonardo
Serie B. Novara-Brescia: dove vederla, probabili formazioni, quote e pronostico
LE PAGELLE
VERONA
Rafael 5,5 Non impeccabile in occasione del primo bianconero
Albertazzi 5 Non regge il duello con Lichtsteiner
Marques 5 Brutti clienti gli attaccanti della Juve
Moras 5 Affonda davanti ai colpi dell'Apache
Cacciatore 5 Asamoah e poi Pogba spingono con costanza sulla sua corsia. E lui va in difficoltà (dall'85' Gomez 7 Dieci minuti che cambiano la storia della partita)
Hallfredsson 6,5 Si trasforma nella ripresa. Corre a tutto campo
Donadel 5 Fatica sia nell'impostare che nel contenere (dal 69' Cirigliano 6 Approfitta del crollo bianconero)
Romulo 7 Dai suoi piedi nascono i due gol
Iturbe 6 Ha classe e spesso sono costretti a moltiplicare la marcatura su di lui
Toni 7 Lotta su ogni pallone. Alla prima occasione fa centro
Jankovic 5 Non impensierisce mai (dal 61' Marquinho 6 Più incisivo del predecessore)
JUVENTUS
Buffon 7 Compie un vero e proprio miracolo sulla zampata di Toni. Non può nulla sui gol
Caceres 6,5 Un paio di chiusure provvidenziali
Bonucci 5,5 Perde Toni in occasione del primo gol dei padroni di casa
Chiellini 6 Controlla Iturbe e si proietta anche in fase offensiva (dal 74' Ogbonna ng)
Lichtsteiner 6,5 Consueto motorino. Fa l'ala aggiunta
Vidal 5 Un paio di colpi di sonno che potevano costare caro alla squadra
Pirlo 6 Troppo libero di impostare nel primo tempo, se ne approfitta. Si spegne col passare dei minuti
Pogba 6,5 Splendido l'assist per Tevez. Cala vistosamente nella ripresa
Asamoah 6,5 Il primo gol nasce da una sua giocata. Devastante sulla sua corsia (dall'80' Peluso ng)
Llorente 5,5 Lavora per la squadra ma non graffia mai (dal 65' Osvaldo 6,5 Pronti, via e sfiora il gol. L'intesa con Tevez sembra già buona)
Tevez 7,5 Show dell'Apache al Bentegodi. Non aveva ancora segnato nel 2014, ora è a meno uno dal capocannoniere Rossi
FONTE: It.IBTimes.com
Pagelle Hellas Verona-Juventus 2-2 23a giornata Serie A
Le pagelle della sfida tra Hellas Verona e Juventus finita 2-2 valevole per la 23a giornata di Serie A.
di Matteo Mistretta 9 febbraio 2014
HELLAS VERONA-JUVENTUS 1-2 (4' Tevez, 21' Tevez, 52' Toni)
Verona (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6(85' Gomez), Moras 5,5, Marques 6, Albertazzi 5,5; Romulo, Donadel 5,5(69' Cirigliano 6), Halfredsson 6; Iturbe 6, Toni 7, Jankovic 5,5(62' Martinho6).
A disp.: Nicolas, Gonzalez, Agostini, Pillud, Donati, Sala, Marquinho, Cacia. All.: Mandorlini
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6,5(74' Ogbonna 5,5); Lichtsteiner 6, Pogba 6, Pirlo 6,5, Vidal 5,5, Asamoah 6(80' Peluso); Llorente 5,5(65' Osvaldo 6,5), Tevez 7.
A disp.: Storari, Rubinho, Padoin, Isla, Pepe, Marchisio, Vucinic, Giovinco. All.: Conte
Ammoniti: 82' Marques, 90' Halfredson
Espulsi:
FONTE: SportLive.it
Hellas Verona Juventus 2-2, pagelle sintesi e tabellino
Pubblicato da Alessandro Creta 9 febbraio 2014
Verona Juventus finisce con un clamoroso 2-2- Partita folle al Bentegodi di Verona, l’Hellas ferma sul 2-2 la Juventus nonostante il doppio svantaggio maturato nei primi 20 minuti. Un secondo tempo stratosferico dei veneti affonda gli uomini di Conte che in difesa non sembrano più solidi come qualche partita fa. Dopo la doppietta di Tevez, il solito gol subito su calcio da fermo di un Toni formato Mondiale e la rete a un minuto dal termine di Juanito Gomez regala il meritato pari al Verona. Ha da recriminare la Juventus che non riesce a gestire il doppio vantaggio, nella ripresa i bianconeri soffrono e colgono anche un palo con Osvaldo. La partita no di Vidal e Pogba e le solite ormai amnesie difensive, unito alla generosità degli uomini di Mandorlini, alla fine confezionano il risultato finale.
Partita dai due volti al Bentegodi, prima frazione completamente di marca bianconera: la Juve al 20esimo è già sul 2-0 grazie alla doppietta di Tevez (secondo gol viziato da un fuorigioco dell’Apache) ed il Verona pare completamente in balia dell’avversario. Nella ripresa la musica cambia e la rete di Toni al 51esimo ridà speranza ai gialloblu che per tutto il secondo tempo non rinunciano ad attaccare scoprendosi però dietro. Osvaldo scheggia il palo, Buffon è super su Toni, Vidal manda alto da posizione favorevole; poi un altro cross dalla trequarti coglie impreparata la retroguardia juventina che si fa infilare dall’inserimento di Gomez che di testa mette dentro tra la bolgia di tutto lo stadio. In virtù del pareggio della Roma nel derby non cambia nulla in vetta alla classifica con i giallorossi sempre potenzialmente a -6 dai bianconeri. Ecco ora le pagelle della partita:
Verona Rafael 5,5 Albertazzi 5 Marques 5 Moras 5 Cacciatore 5 dall’86′ Juanito Gomez 7 Hallfredsson 6 Donadel 5 dal 68′ Cirigliano 6 Romulo 6 Iturbe 5,5 Toni 7 Jankovic 4,5 dal 61′ Martinh0 5
Juventus: BUFFON 6 CHIELLINI 6 BONUCCI 6 CACERES 5,5 ASAMOAH 6 VIDAL 5 PIRLO 6 POGBA 5,5 LICHTSTEINER 6 TEVEZ 7 LLORENTE 5,5 OSVALDO 6 OGBONNA 6 PELUSO 5
Creta Alessandro
FONTE: SerieANews.com
9 febbraio 2014
A Verona i tifosi lanciano in campo una padella
Un tocco di mano in area di Lichtsteiner sul punteggio di 1-2 fa infuriare i sostenitori gialloblù al Bentegodi
19:01 - Curioso episodio al Bentegodi, dove era di scena la capolista Juventus. Dopo le molte polemiche del primo tempo per la doppietta di Tevez (entrambi i gol in leggero fuorigioco), a fine gara, sul punteggio di 1-2, il pubblico è gialloblu si è infuriato per un evidente fallo di mano in area di Lichtsteiner non sanzionato dall'arbitro e dalle tribune è volata in campo addirittura una padella...
FONTE: TGCom24.Mediaset.it
VERONA-JUVE, SCONTRI FRA TIFOSI, ARRESTATO BIANCONERO
Disordini prima e subito dopo la partita fra Verona e Juventus: le tifoserie hanno tentato più volte di entrare in contatto, ma fortunatamente le forze dell’ordine hanno evitato il verificarsi di tali circostanze.
Il lavoro preventivo della Questura ha portato anche all’arresto di un tifoso juventino trovato in possesso di petardi ed altri oggetti contundenti.
Smentita, infine, la news secondo la quale sarebbe stato aggredito il pullman della Juventus.
FONTE: CanaleJuve.it
Nicchi polemico: “Rigori reclamati dal Verona inesistenti. Calcio italiano inguardabile…”
10 febbraio 2014 11:00
“I rigori reclamati dal Verona erano inesistenti. Me lo ha anche detto il designatore Braschi parlandomi della partita Verona-Juventus, una partita molto difficile da arbitrare. Ci sono stati errori sui fuorigioco, ma si tratta di pochi centimetri e, quindi, non possiamo considerarli errori in senso stretto”.
Con queste parole rilasciate a Radio Anch’io lo sport” Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, ha commentato la direzione di gara di Doveri al Bentegodi nel match tra Verona e Juventus. Continua: “La classe arbitrale che abbiamo ora è la più forte in cento anni di storia, senza nulla togliere ai grandi arbitri del passato. Quello era un calcio diverso, era un mondo diverso, regole diverse. Oggi i nostri arbitri sono atleti, arbitrano con spigliatezza partite importanti. Solo che adesso c’è la spettacolarizzazione televisiva portata all’eccesso: la gente va allo stadio, si diverte, è tranquilla, poi va a casa e vede in tv questi commentatori che si permettono di dire questo è rigore, questo è fuorigioco… il calcio non ha bisogno di questo, il calcio si gioca sul campo non in uno studio televisivo con le moviole”.
Sul calcio italiano: “La maggior parte delle partite italiane è inguardabile: piene di falli, mischie in area, proteste! Se prendiamo dei centometristi a giocare a pallone non si diverte nessuno. Cosa si insegna in Italia?”.
Fonte: Tuttosport
FONTE: SpazioJuve.it
17:15 | 09/02
Juventus, Conte a Sky: «Facciamoci un bagno di umiltà»
Le dichiarazioni del tecnico bianconero nel post-partita.
JUVENTUS CONTE – Intervenuto ai microfoni di “SkySport” al termine della partita, Antonio Conte ha analizzato il pareggio contro l’Hellas Verona: «Non ci sono spiegazioni. Le partite durano 95 minuti, basta una disattenzione per essere puniti e a queste è difficile porre rimedio. Dobbiamo stare attenti per non vanificare quanto di buono fatto finora. Sicuramente si poteva fare molto meglio, lascia perplessi che si è padroni del gioco e poi basta un episodio per riaprire la partita, come è accaduto con l’Inter. Difficile dare spiegazioni, serve più attenzione, stiamo concedendo troppi gol su calcio da fermo. Dispiace aver preso gol all’ultimo minuti, dato che ci hanno creato poco fastidio per un’ora», ha dichiarato l’allenatore della Juventus.
MOTIVAZIONI – Conte ha poi aggiunto: «Farò le mie valutazioni serene dopo la partita di oggi. Il posto bisogna tenerselo ben stretto. Penso a Marchisio e Osvaldo, che possono essere delle alternative. Cercheremo di far le scelte migliori. Parlare di turnover adesso non ha senso, perché c’è tempo per recuperare e preparare le partite, ora che si gioca ogni 7 giorni. Motivazioni? Devono essere sempre a mille, altrimenti può succedere di tutto. Difesa? L’assenza di Barzagli non può essere una giustificazione. Abbiamo avuto delle gravi disattenzioni e non va bene. Questo pareggio ci farà fare un bagno di umiltà, perché magari ne abbiamo bisogno. Osvaldo? Non ci sono titolari: chi sta meglio gioca. Ci sono posti girevoli, soprattutto davanti. L’importante è avere giocatori che hanno voglia di mettermi in difficoltà nelle scelte. Amarezza? Abbiamo perso un’occasione al di là del pareggio della Roma. Quest’anno serve la stessa voglia degli anni passati, altrimenti sarà dura ripetersi».
by Silvana Palazzo
17:00 | 09/02
Serie A, 23^ giornata: Hellas Verona-Juventus, pagelle
SERIE A HELLAS VERONA JUVENTUS PAGELLE – E’ terminata pochi minuti fa la sfida del Bentegodi tra Hellas Verona e Juventus, gara valida per la 23esima giornata del campionato italiano. Di seguito vi riportiamo le pagelle dei protagonisti:
HELLAS VERONA
RAFAEL 5.5: poteva fare meglio in occasione del primo gol di Tevez, che finisce per bucarlo due volte.
CACCIATORE 5: lascia campo ad Asamoah, facendo infuriare Mandorlini, che voleva sfruttare quella fascia (85’ GOMEZ TALEB, 7: che impatto! Entra e segna il gol del clamoroso pareggio).
MARQUES 6: tiene bene a bada Llorente, a cui lascia solo la possibilità di muoversi spalle alla porta.
MORAS 5: troppo molle nella marcatura su Tevez, che se lo “beve” con troppa facilità.
ALBERTAZZI 5: troppo timido, prestazione impalpabile, costringe Jankovic ad indietreggiare per aiutarlo.
ROMULO 6: ha voglia e lo si nota dallo spirito con cui lotta e spinge in avanti, ma il muro bianconero è alto.
DONADEL 6.5: utile in fase di interdizione, prezioso quando fa da schermo davanti alla difesa, convincente (dal 69’ CIRIGLIANO, 5.5: non un buon impatto, al primo tocco perde palla).
HALLFREDSSON 6: come un leone, lotta in ogni zona del campo, provando anche il tiro dalla distanza.
ITURBE 6: prova a sfruttare la sua velocità per innescare le azioni, ma si scontra con la fisicità bianconera.
TONI 7: pronto a sfruttare le occasioni per firmare il tabellino dei marcatori, guida la squadra alla riscossa.
JANKOVIC 6: si trasforma in terzino per aiutare la difesa, poi prova anche ad affacciarsi in avanti (dal 62’ MARTINHO, 6: sfrutta bene la sua velocità per ripartire in contropiede, ma è poco concreto).
ALL. MANDORLINI 6.5: da dimenticare assolutamente il primo tempo, nel quale la squadra non sembra nemmeno esser scesa in campo; decisamente meglio nel secondo tempo, quando con rabbia e coraggio la squadra si affaccia e crea pericoli dalle parti di Buffon, concretizzando un pareggio che sembrava insperabile.
JUVENTUS
BUFFON 6: poco impegnato, ci mette una pezza.
CACERES 7: non fa pesare l’assenza di Barzagli, salva la difesa in un paio di occasioni e tiene a bada Toni.
BONUCCI 5.5: alterna preoccupanti sbavature ad interventi decisivi, il bilancio però non è a suo favore.
CHIELLINI 5.5: in difficoltà con la velocità di Iturbe, poi si perde nella marcatura di Toni in occasione del gol (75’ OGBONNA, 5: perde Gomez Taleb, che ringrazia e segna).
LICHTSTEINER 6: imbeccato male da Pirlo, ma non perde l’occasione per spingere e tagliare in area.
VIDAL 5: interventi provvidenziali e clamorose leggerezze, prestazione altalenante, che fa infuriare Conte.
PIRLO 5.5: gli avversari gli regalano spazio per inventare, ma le sue creazioni oggi sono imprecise.
POGBA 7: disegna, inventa e crea con l’entusiasmo di un giovane artista, firmando anche un assist.
ASAMOAH 6: solite iniziative offensiva sulla fascia sinistra, ma quando si tratta di arginare Iturbe soffre (80’ PELUSO, 5.5: dovrebbe aiutare anche con le palle inattive, da dove arriva il gol del pareggio veneto).
TEVEZ 7: appare subito ispirato ed, infatti, mette alle corde la difesa gialloblù allestendo uno show.
LLORENTE 5.5: solito lavoro sporco, spalle alla porta e di sponde, senza riuscire ad essere però il terminale (dal 65’ OSVALDO, 6.5: calatosi subito nelle geometrie bianconere, sfiora il gol con un tiro sul palo).
ALL. CONTE 5.5: nel primo tempo la squadra domina in lungo ed in largo, annichilendo gli avversari, che invece reagiscono dopo l’intervallo. Inizialmente messi alle corde, i bianconeri si riprendono, ma vanificando quanto di buono creato con due disattenzioni difensive.
by Silvana Palazzo
16:55 | 09/02
Dottor Jekyll e Mr Hyde a Verona: l'Hellas si sveglia e ferma la Juventus!
SERIE A HELLAS VERONA JUVENTUS SINTESI – E’ terminata pochi minuti fa la sfida del Bentegodi tra Hellas Verona e Juventus, gara valida per la 23esima giornata del campionato italiano. Il campionato non è chiuso: questo il verdetto del Bentegodi con il Verona che riesce a rimontare la Juventus, che vanifica quanto di buono creato nel primo tempo. La Roma non ne approfitta, visto che si ferma anche lei sul pareggio nel derby capitolino.
PRIMO TEMPO – Parte subito forte la Juventus, che sfiora il gol al 2’: prima Tevez e poi Halfredssonm che rischia l’autogol, sfiorano di testa il suggerimento su punizione di Pirlo, ma Rafael riesce a deviare la palla in corner. Il pressing bianconero si concretizza al 5’ con il gol di Tevez: tiro di Asamoah, parata di Rafael che respinge la palla, la quale arriva sui piedi dell’attento Apache, che sblocca di destro la partita. Arranca l’Hellas Verona, che subisce l’aggressività bianconera: la prima palla giocabile arriva al 16’ a Toni, che però viene ben contrastato da Vidal. Ci riprova al 19’ Tevez, il cui tiro viene deviato però in angolo. Non sbaglia dopo due minuti, quando sfrutta l’assist di Pogba e sfugge alla marcatura di Moras (fuorigico di qualche centrimento) per mettere la palla alle spalle di Rafael. La reazione del Verona si concretizza al 25’, quando Romulo serve Roni, che stoppa ma perde il tempo per il tiro. Sfiora la tripletta Tevez al 32’: cross di Lichtsteiner, Llorente fa da sponda per Tevez, il cui tentativo sfiora la traversa. Proteste al 33’ dei gialloblù per un tocco di mano di Caceres in area di rigore.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco si apre con il triangolo di Pirlo, che lancia Asamoah, il quale poi serve Pogba, che prova un tiro d’esterno senza però impensierire Rafael. Grande giocata di Hallfredsson al 4’ per Romulo, che però non riesce a sfruttare il taglio e a tirare, complice l’intervento di Chiellini, che poi spazza in angolo. Spirito diverso in campo dei veneti, che trovano il gol al 6’ con Toni: calcio di punizione battuto da Romulo e colpo di testa preciso dell’attaccante, che accorcia le distanze. I padroni di casa prendono coraggio, mentre i bianconeri finiscono alle corde. Al 18’ Tevez con lucidità serve di tacco Vidal, che cerca con un cross Llorente, anticipato però da Moras, che risolve la situazione deviando in corner. In contropiede prova a pungere l’Hellas Verona con addirittura il difensore Moras in attacco. Entrato da due minuti, Osvaldo, servito con precisione da Pirlo, sfiora il primo gol con la maglia della Juventus: il suo tiro finisce sul palo. La risposta è di Hallfredsson al 26’ con un tiro che finisce a lato. Al 30’ è Pogba a provarci dalla distanza, ma Rafael non ha problemi a bloccare la palla. Le mani di Buffon salvano la Juventus al 33’, quando con le mani pare un tiro sporco di Toni. Mandorlini imposta la squadra a trazione anteriore nei minuti finali per cercare il pareggio. Al 42’ Toni cerca la soluzione personale dalla distanza, ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Proteste dell’Hellas Verona al 45’ per un tocco di mano di Lichtsteiner in area di rigore, poi Vidal va vicinissimo al gol con un tiro che sorvola di poco la traversa. Incredibile finale al Bentegodi con il gol di Gomez Taleb al 94’ che concretizza la rimonta della squadra: cross di Romulo, colpo di testa di Gomez Taleb ed esplode la gioia dei tifosi veneti.
by Silvana Palazzo
FONTE: CalcioNews24.com
VIAREGGIO CUP | PSV Eindhoven - Hellas Verona 2-3
Pubblicato Sabato, 08 Febbraio 2014 20:22 | Scritto da Gianluca Fiume
VIAREGGIO (Lu) - Che grande impresa per i gialloblù di Pavanel. Al Viareggio Cup 2014, nella terza giornata del girone eliminatorio, la Primavera supera nel finale per 3-2 il Psv Eindhoven e si qualifica per gli ottavi di finale. Primo tempo in vantaggio con Fares, poi nella ripresa la rimonta degli olandesi (Hiwat e Rommens) grazie a una doppia dormita della retroguardia veronese. Ma Pavanel non ci sta, mischia le carte e nel finale in pieno recupero Donsah e Gatto firmano la storica vittoria.
FONTE: CalcioNazionale.it
Viareggio Cup, i risultati dell’ultima giornata della fase eliminatoria
Posted on feb 9 2014 - 1:17am by Redazione Mai Dire Calcio
Come nella miglior tradizione, l’ultima giornata della fase eliminatoria ha regalato momenti di autentica suspense. Il match sul campo base di Viareggio è emblematico in questo senso. Passa l’Hellas Verona capace di un aggancio-sorpasso al Psv Eindhoven nei due minuti finali del recupero. Con gli olandesi ormai pronti a festeggiare, ecco il pareggio di Donsah (48' st) e un minuto dopo in contropiede la rete decisiva di Gatto (49' st) che sale a quota quattro tra i cannonieri raggiungendo Soumaré dell’Andelecht e Monni del Siena.
Un finale incredibile che solo la Viareggio Cup riserva ai suoi estimatori. Nella gioia sfrenata degli scaligeri anche la rabbia degli orange con l’assalto, presto frenato, alla panchina rossoblù. Qualche colpo perfino all’assistente dell’arbitro, qualche spinta e il rosso a Mahmoed del Psv che finisce in nove, perché in precedenza era stato cacciato anche Sanoh. Ora l’Hellas Verona trova la Juventus nell’ottavo di San Giuliano Terme (diretta dalle 17.15 su Raisport).
Nello stesso girone 7 se la sfanga anche l’Empoli, un gol solo di Frugoli su rigore contro il New York ma anche l’ennesimo penalty sbagliato: tre su quattro sciupati, di cui due proprio dallo stesso Frugoli. Ai toscani, che chiudono primi, ora spetta la sfida col Palermo.
Il Parma è il re della prima fase, nove punti e primo nella speciale classifica delle vincitrici degli otto gironi. Agli emiliani tocca il duello contro il combattivo Torino.
La Lazio si illude al gol di Lombardi, poi si fa agganciare e sorpassare dai paraguaiani del Club Nacional che negli ottavi se la vedranno con l’Atalanta.
Colpaccio dei croati del Rijeka che si infilano tra le seconde classificate e vanno alla sfida di Altopascio con il Milan.
Sarà un derby al cardiopalma quello tra Fiorentina e Livorno, il palcoscenico sarà lo stadio dei Pini di Viareggio con la diretta su Raisport alle 15.
Viola favoriti, ma gli amaranto hanno dimostrato di avere in serbo potenzialità notevoli: l’aver battuto prima la Roma e poi il Benfica è un bel biglietto da visita da presentare agli avversari-cugini.
Infine ecco i campioni in carica dell’Anderlecht che affrontano l’Inter. Partita di notevole levatura tecnico-agonistica in quel di Quarrata. Pronostico incertissimo. I giovani nerazzurri di Cerrone e del suo secondo Luca Facchetti sono chiamati ad un difficilissimo esordio.
[...]
RIJEKA-GENOA 2-0
Reti: 39' st. Mrsic (R), 44' Filipovic (R).
(arbitro Maggioni di Lecco)
Chiavari (GE) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)
[...]
PSV EINDHOVEN-HELLAS VERONA 2-3
Reti: 7' pt. Fares (H); 2' st. Hiwat (P), 30' Rommens (P), 48' Donsah (H), 49' Gatto (H).
(arbitro Viotti di Tivoli)
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)
[...]
FONTE: MaiDireCalcio.com
Calcio: Viareggio; martedì ottavi, spicca Juventus-Verona
18:40 - 08/02/2014
(ANSA) - VIAREGGIO (LUCCA), 8 FEB - Questi gli abbinamenti degli ottavi di finale della 66/a Coppa Carnevale. Le gare si disputeranno martedì prossimo 11 febbraio: A Viareggio (Lucca): Fiorentina-Livorno (ore 15) A Paganico (Grosseto): Parma-Torino (ore 15) Ad Altopascio (Lucca): Milan-Rijeka (ore 15) A Sarzana (La Spezia): Sampdoria-Envigado (ore 15) A San Giuliano Terme (Pisa): Juventus-Verona (ore 17.15) A Castelfranco di Sotto (Pisa): Palermo-Empoli (ore 15) A Quarrata (Pistoia): Inter-Anderlecht (ore 15) A Monterotondo (Grosseto): Club Nacional-Atalanta (ore 15). (ANSA).
FONTE: Regione.VDA.it
Marangon: ''Jorginho lo seguivo a Verona e credo che sia destinato ad un gran futuro''
''Ghoulam lo conosco poco, ma da quello che ho visto contro la Roma e da quello che si dice può rivelarsi una buona risorsa''
07/02/2014 20:33 Vincenzo Vitiello
Luciano Marangon, ex difensore del Napoli, è intervenuto a Napoli Magazine, trasmissione radiofonica su Radio Punto Zero. Ecco quanto detto da Marangon e riportato da EuropaCalcio.it:
“In Italia credo che la bravura di un allenatore sia la capacità di trovare sempre la soluzione giusta per l’avversario di turno.
Penso a Mourinho che con l’Inter, in Champions, contro il grande Barcellona, giocò praticamente all’italiana ed ebbe ragione.
Jorginho lo seguivo già a Verona e credo che sia destinato ad un gran futuro perché ha grandi qualità sia tecnico-tattiche che umane, nonostante la giovanissima età.
Ghoulam lo conosco poco, ma da quello che ho visto contro la Roma e da quello che si dice può rivelarsi una buona risorsa.
Il Napoli ad oggi, non ha ancora la continuità della squadra vincente perché è praticamente nuova, perché c’è un allenatore nuovo che sta portando avanti una vera e propria rivoluzione e credo ci vorrà ancora un pochettino di tempo per arrivare ai livelli della Juventus e, da quello che abbiamo visto, anche della Roma.
Il Napoli, in Coppa Italia, ha dalla sua il vantaggio del fattore campo e conoscendo il San Paolo, non è poco.
Nonostante la Roma sia molto forte, gli azzurri possono approdare alla finale”.
FONTE: EuropaCalcio.it
JUVE, DOPPIO TEVEZ NON BASTA: IL VERONA
PAREGGIA A TEMPO SCADUTO
Domenica 9 Febbraio 2014
VERONA - Dura soltanto un tempo la Juventus, il Verona rimonta e alla fine pareggia per 2-2. I campioni d'Italia perdono la chance di allungare ulteriormente in vetta alla classifica gettando via un successo ipotecato nei primi 45 minuti. La doppietta di Tevez proietta la Juve sul 2-0 dopo una ventina di minuti, ma nel secondo tempo la capolista stacca la spina: il Verona prima accorcia le distanze con Toni e poi con Gomez, allo scadere, trova il meritato 2-2. I bianconeri possono consolarsi, parzialmente, guardando il vantaggio immutato sulla Roma, fermata sullo 0-0 dalla Lazio. Con 60 punti i torinesi sono sempre a +9 sui giallorossi mentre il Verona, a quota 33, prosegue la marcia nella zona europea della classifica. I verdetti arrivano al termine di una gara che, in avvio, è un monologo della formazione allenata da Conte. Pronti, via e la Juve si sistema nella metà campo avversaria. Rafael deve cominciare a lavorare subito per disinnescare un colpo di testa di Tevez deviato da Hallfredsson. I gialloblu devono arrendersi al 5', quando Asamoah sfonda a sinistra e calcia: Rafael respinge, Tevez piomba sul pallone e insacca per l'1-0. I campioni d'Italia non alzano il piede dall'acceleratore e raddoppiano al 21'. Pogba accende Tevez, che parte in posizione irregolare e buca Rafael con un diagonale mancino: 2-0. Il Verona fatica a rialzarsi dopo il micidiale uno-due e si fa vivo dalle parti di Buffon solo alla mezz'ora, in modo quasi casuale. Una punizione dalla fascia destra dà origine ad una carambola che, complice un tocco di Caceres, costringe Buffon a sporcare i guanti. Dall'altra parte Tevez continua a mostrarsi il più ispirato. Al 33', l'argentino spara dopo un tocco di Llorente e sfiora il tris.
LA RIMONTA La Juve, nonostante qualche sbavatura di Vidal e del lezioso Pogba, gestisce il possesso del pallone senza patemi sino all'intervallo. Nella ripresa, però, il Verona torna in campo con un altro atteggiamento e al 51' riapre il match. Sulla punizione di Romulo, Toni indovina il tuffo vincente: 2-1, tra le proteste bianconere per la posizione del centravanti veneto. Il gol riaccende la sfida, la Juventus si ritrova a dover arginare il ritorno dei padroni di casa. I bianconeri si scuotono al 65' con l'ingresso di Osvaldo, all'esordio con la Vecchia Signora. L'attaccante italo-argentino si presenta subito sfiorando il gol: morbido tocco per superare Rafael in uscita e il pallone tocca il secondo palo prima di spegnersi sul fondo. L'uscita dell'infortunato Chiellini toglie ulteriore solidità alla difesa della Juventus, che al 78' ha bisogno di un miracoloso intervento di Buffon. Toni, in mischia, colpisce da 5 metri: il portiere vola e toglie il pallone dall'angolo basso. L'estremo difensore non può nulla, però, al 94'. Sull'ennesimo cross, Gomez è libero di colpire di testa e di firmare il 2-2.
IL TABELLINO
VERONA (4-3-3): Rafael 5.5, Cacciatore 6 (40' st Gomez 7), Marques 6, Moras 6, Albertazzi 5.5, Romulo 6.5, Donadel 6 (24' st Cirigliano 6), Hallfredsson 6.5, Iturbe 5.5, Toni 6.5, Jankovic 5 (16' st Martinho 6). (12 Nicolas, 98 Borra, 4 Pillud, 5 Donati, 7 Marquinho, 8 Cacia, 23 Gonzalez, 26 Sala, 33 Agostini). All. Mandorlini 7.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6.5, Chiellini 6 (29' st Ogbonna 5.5), Bonucci 5.5, Caceres 6, Lichtsteiner 6, Vidal 5.5, Pirlo 6, Pogba 6, Asamoah 6.5 (34' st Peluso sv), Tevez 7, Llorente 5.5 (20' st Osvaldo 6). (30 Storari, 34 Rubinho, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Vucinic, 12 Giovinco, 20 Padoin, 33 Isla). All. Conte 6. Arbitro: Doveri di Roma 6. Reti: nel pt 4' e 20' Tevez, nel st 6' Toni, 48' Gomez. Ammoniti: Marques per gioco scorretto, Hallfredsson per proteste. Spettatori: 25140. Angoli: 9-4 per la Juventus Recuperi: 0 e 5'.
***I GOL: 4' pt: Juve in vantaggio. Asamoah sulla sinistra punta Cacciatore e calcia forte verso la porta di Rafael. Il brasiliano respinge con i pugni, ma il tap-in vincente è di Tevez che deposita nella porta dei veneti. 20' pt: raddoppia la Juve. Filtrante di Pogba per Tevez che scatto forse in leggerissimo fuorigioco. Il sinistro dell'argentino non lascia scampo a Rafael. 6' st: il Verona accorcia. Punizione di Romulo in mezzo all'area, Toni - anche lui in sospetto fuorigioco - si avvita e batte Buffon. 48' st: Il pareggio del Verona. Romulo, troppo solo sulla destra, scodella sul primo palo, Gomez anticipa tutti e mette alle spalle di Buffon.
FONTE: Leggo.it
ALTRE NOTIZIE
Calcio: Conte striglia la Juve a Vinovo
La squadra in allenamento 'punitivo' dopo pareggio Verona
10.02.2014 15.57 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Fonte: ANSA
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Juve a rapporto a Vinovo da Antonio Conte. Dopo il pareggio a Verona, il tecnico juventino ha annullato il giorno di riposo e ha convocato tutti i giocatori per un chiarimento "profondo", presenti l'ad Beppe Marotta e Pavel Nedved. Il tecnico ha chiesto alla squadra di cominciare "immediatamente" a concentrarsi sulla prossima gara col Chievo. Quindi allenamento defatigante in palestra per coloro impegnati ieri a Verona. Domani nuovo allenamento.
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Gomez: "Gubbio tappa fondamentale della mia carriera"
10.02.2014 15.25 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
"Sì, è il gol più importante della mia carriera". Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Juanito Gomez ammette che quello segnato ieri in pieno recupero a Buffon è stata la rete più importante della sua vita di calciatore, anche se il passato non si rinnega, anzi è considerato fondamentale dallo stesso attaccante argentino: "I gol fatti in C1, quelli di Gubbio furono fondamentali per salire. E' stata una tappa fondamentale per me. Ho lottato partendo dalla C, non bisogna mai smettere di lottare, è stata dura, ma ce l'ho fatta e ora posso far gioire la mia famiglia che guardava in tv in Argentina la sfida con Tevez. Mandorlini mi ha detto che lui era sicuro che avrei segnato. Io non lo ero. Siamo stati bravi a crederci sempre, abbiamo vinto parecchi contrasti".
ALTRE NOTIZIE
Mutti: "Il dna della Juve è quello di non lasciare nulla per strada"
10.02.2014 18.15 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato Bortolo Mutti, allenatore, che ha commentato la scleta di Conte di strigliare la Juve dopo il pareggio con il Verona: "Il dna della Juve è quello, non vuole lasciare nulla per strada. Ormai si sa, il campionato è acquisito, è vinto, bisogna tenere alta la tensione e motivare sempre la squadra in maniera decisa, credo che il pensiero di Conte sia questo, ovvero non cadere nell'appagamento e nella consapevolezza di aver già acquisito questo titolo. Ogni partita racchiude insidie, il nostro campionato presenta sempre queste incognite, quindi la partita con il Chievo deve essere preparata con grande attenzione, anche con l'esperienza della gara di Verona. Conte certamente toccherà i tasti giusti affinché episodi come questo non si ripetano più".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Juve, Causio: "Giusta la furia di Conte, mentalità vincente"
10.02.2014 13.22 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
La furia di Conte fa rumore. Dal 2-0 al 2-2 contro il Verona ha portato il tecnico della Juventus ad annullare il giorno libero di oggi e ad una sfuriata nei confronti del suo gruppo. "Sono decisioni sue: ha visto qualcosa che non andava nella squadra, è una sua interpretazione -commenta una grande bandiera bianconera come Franco Causio a Tuttomercatoweb.com-. Vuol tenere tutti sulla corda, se la ritiene giusta, bisogna seguirlo".
Ad alcuni pare un paradosso: primo in campionato ma infuriato...
"Vuole archiviare la partita senza lasciare niente d'intentato. Ha fatto bene, fa bene a prendere queste decisioni se la società è d'accordo. Non ci sono problemi, è una cosa talmente normale. Sono stato in quell'ambiente, è giusto che sia così: è una mentalità vincente, lo fa perché c'è qualcosa che non quadra. Due punti, alla lunga, possono essere importanti, per questo la decisione è legittima".
SERIE A
Il Verona, il bis di Higuain e la difesa della Juve: top e flop del campionato
10.02.2014 12.48 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Mezzo passo falso della Juventus, mezzo della Roma. Nella domenica di campionato è il pareggio dei bianconeri a passare sotto la lente d'ingrandimento, un po' perché la Juve era avanti 2-0, un po' perché nel derby di Roma è anche plausibile un pareggio. Così i punti di distanza in classifica rimangono nove, in attesa del recupero con il Parma. Dietro sia Napoli che Fiorentina fanno un balzo in avanti, mentre l'Inter ritorna a vincere dopo un gennaio orribile. In coda continua il ciapanò, ma è il Bologna, pur orfano di Alessandro Diamanti, a smuovere le acque grazie al ritorno al gol di Cristaldo.
I top
L'Hellas Verona - Die Hard, duro a morire. La compagine di Mandorlini manda un chiaro messaggio alle avversarie per la lotta Europa League, che pur senza Jorginho difficilmente mollerà la presa sul quinto posto. Il gol all'ultimo respiro di Juanito Gomez non è altro che una conseguenza della pressione che gli scaligeri stavano esercitando sulla difesa juventina da qualche minuto.
La doppietta di Higuain - Protagonista assoluto del sabato sera con un gol che ricorda molto da vicino quello al Borussia Dortmund nell'andata di Champions, salvo poi bissare con un tocco da due passi. Con Tevez il miglior attaccante, per distacco, del nostro campionato. In attesa dello step ulteriore di Mattia Destro.
La sciata di Wolski - Stupendo gol per il polacco, il primo in Serie A, che dimostra tutto il suo talento con un fantastico slalom in area atalantina, dopo avere cavalcato per la metà campo nerazzurra. In mezzo ai tantissimi giocatori di talento della Fiorentina, forse può essere un jolly in più per il rush finale della stagione.
I flop
La difesa della Juventus - Per una volta subisce due gol e rischia in altre occasioni. Solitamente dopo un due a zero dopo venti minuti i bianconeri si chiudono senza grosse difficoltà, stavolta il gol di Toni - in fuorigioco, che fa scopa con il secondo di Tevez (dubbi pure sul primo per la posizione di Llorente) - riapre tutto quanto. Ci penserebbe Lichtsteiner a regalare il rigore, ma l'arbitro (in giornata clamorosamente no) sorvola. Poi Gomez salva capra e cavoli, ma gli spettri aleggiano al Bentegodi.
Il Torino - Va in vantaggio dopo cinque minuti, contro un Bologna senza Diamanti, poi non riesce a ripartire in contropiede come spesso gli accade. Poi prende due reti in pochi minuti, gettando via la striscia positiva all'Olimpico. Ventura può comunque essere contento per la posizione in classifica.
La mira della Roma - Novanta minuti di dominio, o quasi, contro la Lazio. Ma la porta viene inquadrata poco e male, senza riuscire a sbloccare un risultato che, probabilmente, a inizio campionato sarebbe stato abbastanza scontato.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Moggi: "Conte, strigliata giusta e saprà gestire Osvaldo"
10.02.2014 12.12 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: @RaffaellaBon
Dai microfoni di Tuttomercatoweb.com Luciano Moggi, storico ex dirigente della Juventus, ha analizzato la sfuriata di Antonio Conte dopo il clamoroso pareggio dei bianconeri sul campo del Verona: "Il tecnico vuole fare pressione sulla squadra ed è una cosa importante. In Italia contano le motivazioni che un allenatore riesce a trasmettere alla squadra. Senza non si vince. Conte lo ha capito e ha subito cercato di porre rimedio dopo il 2-2 contro il Verona che rimane comunque una buona squadra".
Conte ha parlato del rischio di buttare via quanto di buono fatto finora.
"Non credo che lo pensi veramente. Sinceramente non vedo problemi per la Juventus in campionato. La squadra ha dimostrato di essere superiore a tutte le altre, ma il titolo è vinto solo quando la matematica lo dice".
Crede che il gruppo abbia sottovalutato il Verona?
"Non credo. Quanto successo, ad esempio, con Inter e Fiorentina è un classico calo di tensione. Conte però ha fatto bene a mettere le mani avanti".
Cosa pensa dell'arrivo di Osvaldo in bianconero?
"E' un buon acquisto, che può essere utile a finalizzare il gioco della squadra. Magari potrà creare qualche problema in fase d'inserimento nel gruppo, ma Conte lo saprà gestire. Vedo una lotta fra lui e Llorente per il posto da titolare".
SERIE A
Juve, giocatori a rapporto da Conte: trenta minuti di sfruriata e poi a casa
10.02.2014 11.53 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Antonio Conte ha tenuto per mezz'ora a rapporto la squadra a Vinovo. Lo racconta SportMediaset, che spiega come l'allenatore della Juventus abbia parlato per trenta minuti dalle 10 in poi. Una sfuriata dopo la rimonta subita dal Verona nel pomeriggio di ieri. Saltato il giorno di riposo, dopo l'intensa chiacchierata ha fatto lasciare a tutto il gruppo la squadra senza allenarsi e lo stesso Conte, in compagnia del fratello, ha lasciato Vinovo.
SERIE A
Juventus, la furia di Conte esplode dopo Verona
10.02.2014 10.55 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
La furia di Antonio Conte riempie oggi le prime pagine di tutti i giornali. La prima della Gazzetta dello Sport è "Furia Conte", non si discosta Tuttosport con un eloquente "Regolamenti di Conte". Anche Il Corriere dello Sport apre con "Conte punisce la Juve", "La Juve si affloscia sul più bello, Conte furente" è il sunto dei titoli di Juve scelti da Il Corriere della Sera. "Occasione persa, Conte non la manda giù" è invece quello scelto da La Stampa. La furia di Conte è esplosa...
SERIE A
Verona, Mandorlini: "Serviva una gara come ieri. Mio futuro? C'è tempo"
10.02.2014 09.59 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Andrea Mandorlini, tecnico del Verona, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'Io Lo Sport: "Nel primo tempo siamo andati sotto subito, con un gol evitabile. Dopo 20' ne hanno trovato un altro con facilità. Sembrava tutto perduto, la squadra non reagiva. Cosa ho detto alla squadra nel secondo tempo? C'è stata una reazione forte, nonostante dopo 20' essere sotto di due gol non sia semplice per nessuno. C'era comunque ancora un tempo da giocare e dovevamo fare di tutto per rimetterla in piedi. Obiettivo Europa League? Lo scorso anno eravamo in Serie B ed essere in Serie A è già un successo. Quello che stiamo facendo è incredibile. Noi però non cambiamo obiettivi. Prima pensiamo alla salvezza, poi tutto il resto vedremo se arriverà. Nel caso non arrivasse qualcosa di più non sarebbe mai da considerare un fallimento. Una gara come quella di ieri contro la Juve ci mancava, perché spesso siamo rimasti in gara fino alla fine ma senza portare a casa il risultato. Ieri ci siamo riusciti. Questo Verona come quello del 1984? Quella squadra vinse un campionato incredibile, mentre io giocavo nell'Inter che perse lo stesso scudetto. Quella è una squadra che ha fatto la leggenda. Noi cercheremo di fare il massimo grazie anche a questo ambiente. Io in scadenza di contratto? Sono quattro anni che sono a Verona e ci sto benissimo. Adesso però non è il momento di parlare di queste cose. Adesso devo pensare alle partite. La rinascita di Toni? Luca è un giocatore incredibile. E' un calciatore pazzesco, che ha grande esperienza e una carica pazzesca. Jorginho? E' un giocatore che ci mancherà, ma abbiamo Cirigliano che è un giovane di talento, più elementi di esperienza come Donati e Donadel. Dispiace non avere più Jorginho ma è anche giusto che continui a crescere con la maglia del Napoli".
ALTRE NOTIZIE
Serie A, 23a giornata, Top Ten TMW
10.02.2014 09.00 di Alessio De Silvestro
Finisce con il posticipo vinto dall'Inter contro il Sassuolo anche la 23esima giornata. Turno che vede il pareggio della Juventus a Verona contro la squadra di Mandorlini e lo stesso risultato all'Olimpico tra Lazio e Roma. In vetta quindi tra le prime della classe tutto rimane invariato. Vincono invece Fiorentina, Napoli, Udinese, Bologna, Sampdoria e Genoa. Parità a reti inviolate anche tra Parma e Catania. Questa settimana nella Top Ten TMW troviamo:
Samuel: Dietro non concede nulla a Floccari dominando sui palloni alti e bassi, anche se commette qualche sbavatura in disimpegno. Davanti segna il gol che sblocca la gara con una grande incornata. The Wall
Paletta: Prestazione di altissimo livello, da vero leader difensivo, sotto gli occhi di Gabriele Pin, allenatore in seconda della Nazionale azzurra che oggi era al Tardini proprio per vedere lui. Notti magiche
Gervinho: Trova la rete nella prima frazione, ma viene 'tradito' dalla sua velocità in quanto fermato per fuorigioco. Rappresenta un pericolo costante per la difesa della Lazio, spesso costretta a ricorrere alle maniere forti per fermare l'ivoriano. Flash
Portanova: Partita maestosa, non fa passare nessuno dalle sue parti e poi all'ultimo minuto salva un gol sulla linea evitando il pareggio di Paulinho. Co l'esperienza maturata difficilmente perde la posizione gioca bene sull'anticipo. Egregio
Gabbiadini: Ci prova in tutti i modi, ma la palla non vuole entrare. Il colpo d'esterno con il quale sfiora il raddoppio è un gioiello che avrebbe meritato maggior fortuna. Una grande stagione e un futuro già scritto tra i grandi. Prospetto di campione
Toni: Fa reparto da solo in una gara difficilissima contro la difesa guidata dal suo ex compagno di Nazionale Chiellini. E dimostra di esserlo ancora, da nazionale. Suo il gol che rilancia le speranze scaligere. Azzurro splendente
Cristaldo: Dimostra di poter giocare anche da seconda punta e con buoni risultati. Non solo segna due gol da opportunista d'area di rigore, ma tiene Padelli sulle corde anche con un paio di conclusioni dalla distanza. Sorpresa Ballardiniana
Higuain: Gioca sempre per la squadra, facendo a sportellate con i centrali rossoneri. Si inserisce alle spalle di Mexes portando in vantaggio ai suoi e poi è troppo semplice per uno come lui firmare la doppietta su un comodo assist di Callejon. El Matador 2
Di Natale: Si divora una rete già fatta ma si fa perdonare con un destro a incrociare che sembra semplice ma non lo è affatto. Prima di uscire dà il la l'azione del raddoppio con un tacco delizioso. E' tornato anche ottimo sotto il profilo fisico. La meglio gioventù
Cuadrado: Il figlio del vento. Corre, dribbla, dà l'impressione di poter fare quello che vuole, quando vuole e come vuole. E spesso ci riesce. La freccia all'arco di Montella il gioiello di famiglia dei Della Valle alla prossima mostra estiva. Ghepardo
SERIE A
Verona gode, Conte si rode: senza intensità questa Juve è normale
10.02.2014 07.45 di Alessandra Stefanelli
E il Verona, finalmente, ride. Dopo aver rimediato solo delusioni nelle sfide contro le formazioni più blasonate del nostro calcio, la formazione allenata da Andrea Mandorlini raccoglie la prima vera soddisfazione della stagione, una soddisfazione che dà uno spessore ancora maggiore alla classifica importante della squadra scaligera. Contro la Juventus l'Hellas disputa uno dei più brutti primi tempi della stagione: lenta, intimorita, senza idee. E subisce, giustamente, la doppietta di Carlitos Tevez, che sembra mettere fine ai giochi. Sembra soltanto, però, visto che nella ripresa la squadra che entra in campo è totalmente diversa.
Negli spogliatoi il tecnico Andrea Mandorlini sembra aver spronato a dovere i suoi che trovano immediatamente l'1-2 con il solito Toni. Difficile dire se valga davvero la pena di convocare per i Mondiali un 34enne, ma quel che è certo è che tra i bomber di 'nuova generazione' ancora nessuno ha dimostrato questa regolarità in zona gol (tranne forse Rossi, le cui condizioni fisiche andranno però verificate). Ma torniamo al Verona. I padroni di casa lottano con maggior decisione in questa fase e meriterebbero almeno un calcio di rigore (tanti gli episodi dubbi nel corso della gara, uno abbastanza netto proprio allo scadere) e col carattere da big trovano il pari proprio sulla sirena. Lo firma Gomez Taleb, entrato dalla panchina pochi minuti prima.
Antonio Conte, in tutto ciò, non può essere certamente soddisfatto. L'analisi del postipartita appare lucida e veritiera: se questa squadra abbassa l'intensità e la rabbia, diventa una compagine assolutamente normale. Lo ha dimostrato a Firenze, contro la Roma in Coppa Italia e anche nella mezz'ora finale contro l'Inter. Un aspetto che andrà limato se si vuol fare di questa bella signora italiana una dama capace di far battere i cuori anche nei salotti europei.
ALTRE NOTIZIE
Verona, Gomez: "Mandorlini non molla mai, ci carica tantissimo"
09.02.2014 17.39 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto l'attaccante del Verona Juanito Gomez, autore del 2-2 contro la Juventus: "Mi sono arrivati tanti sms dall'Argentina, sono molto contento. Abbiamo fatto la nostra partita e siamo riusciti a pareggiare contro una grandissima squadra. Mandorlini è un allenatore che ci crede sempre fino alla fine, ci dà una carica in più. Serve più equilibrio tra le due fasi? Vero, abbiamo un'ottima classifica e dobbiamo lavorare molto per migliorare sotto questo aspetto. penso che il nostro campionato sia comunque ottimo e siamo molto contento di quello che abbiamo fatto. Cosa posso consigliare a chi vuole sfondare? Solo di credere in se stessi e di non mollare mai, prima o poi l'occasione giusta arriva".
SERIE A
Juventus, Conte: "Osvaldo è stato un'opportunità di mercato"
09.02.2014 17.41 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Intervistato da Rai Sport, il tecnico della Juventus Antonio Conte ha commentato il rocambolesco pareggio contro l'Hellas Verona: "L'aspetto meno positivo è che stiamo prendendo gol sempre su palle inattive. Dispiace perché abbiamo perso per strada due punti che in futuro si potranno rivelare molto importanti. Il Verona non ha mai smesso di credere nel pareggio, ma noi ci abbiamo messo del nostro. Quando abbiamo pensato di aver vinto la partita la squadra ha abbassato il livello di attenzione e intensità. Non ce lo possiamo permettere, quando accade può succedere di tutto".
Tutte le volte che manca uno dei difensore titolari un po' soffrite.
"No, non è questo il problema. E' capitato anche quando c'erano tutti i titolari. Mi fido ciecamente dei calciatori in rosa, non può essere un'attenuante o una scusante".
Cosa c'è da migliorare nella squadra?
"Se guardi oggi ci sono cose da migliorare. Se sei avanti di due gol non puoi chiudere la partita con un pareggio. Questa sfida deve farci pensare, dobbiamo avere sempre grande attenzione e cattiveria agonistica. Non possiamo mai permetterci di staccare la spina".
Osvaldo può rompere gli equilibri dello spogliatoio?
"Gli equilibri ci sono e ci saranno sempre, i calciatori devono mettersi a disposizione e fare il massimo cercando di mettermi in difficoltà. Osvaldo è stato un'opportunità di mercato, siamo riusciti a prenderlo gratis e lui s'è ridotto l'ingaggio. Può darci una mano, sono soddisfatto della sua prestazione".
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle della Juventus - Tevez mattatore, Buffon decisivo. Male la difesa
09.02.2014 17.12 di Alessandra Stefanelli
Buffon 6,5: Inoperoso per quasi tutto il primo tempo, dove soffre solo su un paio di situazioni estemporanee. Nella ripresa nulla può sui gol, ma nega una rete già fatta a Toni.
Cáceres 5,5: Non commette grossissime sbavature rispetto alle precedenti uscite, ma nella ripresa appare in grossa difficoltà nel contenimento dell'attacco veronese.
Bonucci 5,5: Come i compagni di reparto, fatica non poco a contenere Toni e compagni. Evidenti le colpe sul primo gol del Verona.
Chiellini 5: Ha grosse colpe, insieme al compagno Bonucci, sulla rete di Toni. Deve lasciare il campo per infortunio, ma appare comunque lontano dalla sua condizione migliore. Dal 75' Ogbonna 5,5: Entra in campo nel momento di maggiore pressing del Verona, partecipando alla distrazione collettiva sul 2-2.
Lichtsteiner 5,5: Parte bene, conquistandosi qualche buon calcio di punizione, poi cala vistosamente alla distanza.
Pogba 6,5: E' sempre tra i migliori in campo dei suoi. Prova sempre l'assist per i compagni, gli riesce solo in occasione del 2-1.
Pirlo 6,5: Sua la punizione sulla quale Vidal sfiora la rete. Appare un po' più in ombra rispetto al solito, chiuso dalla gabbia di Mandorlini, ma riesce comunque a incidere.
Vidal 5,5: Sfiora il gol nel primo tempo, poi cala vistosamente commettendo disattenzioni nette che gli costano più di una strigliata da parte di Conte.
Asamoah 6: Propositivo come al solito, prova l'assist e la conclusione senza però riuscire a incidere come avrebbe voluto. Dall'80' Peluso s.v.
Tévez 7: Non segnava dal 22 dicembre, torna a farlo con una doppietta importante che però non serve a portare a Torino i tre punti. Cala alla distanza.
Llorente 5,5: Riesce a incidere meno del solito, appare molto meno nel vivo dell'azione anche perché di palloni gliene capitano pochi Dal 65' Osvaldo 6,5: Appena entrato colpisce un palo clamoroso e sfiora un altro gol. Potrebbe risultare utilissimo, a dispetto di quanto si potesse pensare.
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle del Verona - Disastrosi gli esterni, ma questo Toni è da Nazionale
09.02.2014 17.00 di Alessandra Stefanelli
Rafael 6: Pronti via compie un miracolo su colpo di testa di Vidal deviato da Hallfredsson, poi nulla può sulla doppietta di Tevez.
Cacciatore 4,5: Dopo Jonathan, un'altra vittima illustre di Asamoah. Dalle sue parti il ghanese fa il bello e il cattivo tempo e il laterale scaligero non riesce mai a fermarlo. Dall'86' Gomez 6,5: Ib appena quattro minuti riesce a cambiare la faccia della gara con la rete che vale il 2-2.
Marques 5,5: In gran difficotà contro l'attacco bianconero, anche se nella ripresa compie un bel recupero su Llorente che riscatta in parte la sua prova.
Moras 5: Non ha vita facile contro Tevez, che spesso si libera dalla marcatura e va al tiro con estrema facilità.
Albertazzi 5: Dopo pochi minuti è costretto a fermare fallosamente Lichtsteiner, di cui soffre la pressione per tutta la partita.
Romulo 7: Dopo un primo tempo balbettante e povero di spunti, l'ex viola trova la punizione che vale l'assist per il 2-1 di Toni così come quello per il 2-2 di Gomez.
Donadel 5: Troppo irruento e falloso, spesso rischia per qualche intervento evitabile a metà campo. Sbaglia tanti passaggi e non è quasi mai preciso. Dal 69' Cirigliano 5,5:
Hallfredsson 6: Anche la sua gara è a due facce. Malissimo nel primo tempo e molto bene nella ripresa. Dà sempre il via alle ripartenze più pericolose per i suoi, da sottolineare anche qualche conclusione dalla distanza.
Iturbe 6: Viene poco servito dai compagni e in avanti fa poco, ma vanno sottolineati i tantissimi ripiegamenti difensivi.
Toni 7: Fa reparto da solo in una gara difficilissima contro la difesa guidata dal suo ex compagno di Nazionale Chiellini. E dimostra di esserlo ancora, da nazionale. Suo il gol che rilancia le speranze scaligere.
Jankovic 5: Spreca in malo modo le poche occasioni di contropiede che gli capitano, senza mai riuscire a incidere positivamente sul match. Dal 62' Martinho 5,5: Si vede poco, non riesce mai a entrare nel vivo del gioco.
SERIE A
Verona, Gomez: "Gioia immensa per il gol, non capisco più niente"
09.02.2014 16.55 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport al termine di Verona-Juventus, chiusasi sul 2-2, è intervenuto l'autore del pareggio Juan Gomez Taleb: "In questo momento non ci capisco niente, abbiamo pareggiato contro una grande squadra e siamo molto felici per questo punto. L'Europa? No, l'obiettivo rimane la salvezza, siamo a buon punto e stiamo facendo bene. Nel secondo tempo siamo tornati trasformati? Mandorlini ci ha caricati, lui è uno che non molla mai. Mi ha abbracciato perché mi ha detto che sapeva che avrei segnato".
ALTRE NOTIZIE
Verona-Juve: arrestato tifoso bianconero
Bloccato dalla polizia. Il questore, era armato di tutto punto
09.02.2014 16.16 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
(ANSA) - ROMA, 9 FEB - Un tifoso della Juventus è stato arrestato dalla polizia a Verona per detenzione di armi improprie prima dell'inizio della gara tra Hellas e bianconeri. La notizia è stata data dal questore Vito Danilo Gagliardi a Telenuovo. 'Era armato di tutto punto', ha spiegato Gagliardi aggiungendo che l'ultras era stato fermato con petardi e altri oggetti atti a offendere ed ora si trova nel carcere veronese di Montorio. Il questore ha poi smentito la notizia di un'aggressione al pullman della Juventus.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Hallfredsson, il Verona continua a trattare il rinnovo
07.02.2014 19:12 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Il Verona vuole trattenere Emil Hallfredsson, ma molto dipenderà dalle sue esigenze contrattuali.
L'Hellas non ha mai fatto mistero di voler continuare il rapporto con uno dei giocatori più rappresentativi di questo collettivo e che nell'ultimo periodo è tornato a mostrare tutte le sue doti migliori. In tutto questo anche mister Mandorlini avrà un ruolo importante, visto il forte legame fra lo stesso allenatore e il centrocampista islandese. Il tecnico gialloblù spinge chiaramente per trattenere uno dei suoi pupilli, fido compagno di viaggio nel finora positivo cammino in riva all'Adige.
Intanto il Verona tratta. Confronto continuo con l'entourage del giocatore per arrivare quanto prima ad una fumata bianca in chiave rinnovo. Dalla Cina ci hanno provato, ma pare che la volontà del calciatore sia quella di rimanere in gialloblù.
FONTE: TuttoHellasVerona.com
19:13 | 10/02
Hellas Verona, Toni e la curiosa esultanza: presa di giro per Conte?
HELLAS VERONA TONI ESULTANZA JUVENTUS SERIE A – Luca Toni ci aveva abituato alla classica esultanza con la mano che roteava accanto all'orecchio. Il giocatore campione del mondo si è reso famoso per quel tipo di festeggiamento, ieri però, dopo il gol inflitto alla Juventus, l'undicesimo del suo campionato, l'attaccante dell'Hellas Verona ha esibito un'esultanza tutta particolare.
LA CURIOSA ESULTANZA – Guardando dritto verso la panchina della Juventus, Toni si è portato le mani sui capelli facendo il gesto di pettinarsi la folta chioma. In un'immagine, trasmessa in esclusiva da Sky Sport 24 durante il notiziario, si vede palesemente il gesto dell'attaccante di Pavullo e lo sguardo dritto verso l'allenatore della Juventus. E' possibile dunque che l'esultanza sia rivolta direttamente ad Antonio Conte. E' risaputo infatti che tra i due non scorra buon sangue.
by Alessandro Pistolesi
13:25 | 10/02
Juventus, Bonucci: «Due punti persi per strada»
JUVENTUS BONUCCI HELLAS VERONA - Non è stata una domenica esaltante per la Juventus di Antonio Conte, pareggiando 2-2 al "Bentegodi" di Verona contro l'Hellas, dopo esser stata in vantaggio di due gol per larga parte dell'incontro. Nel secondo tempo, però, così come accaduto già a Firenze, un parziale black-out, rilanciato anche dal gol di testa di Luca Toni che ha riaperto match e risultato.
COMMENTO AMARO - Un atteggiamento che non è piaciuto ad Antonio Conte, visto che il tecnico ha annullato il giorno di riposo a Vinovo, tenendo i calciatori a colloquio per circa trenta minuti. Due punti persi per strada, se rapportati alla contemporanea frenata della Roma con la Lazio e al prossimo calendario che aspetta i bianconeri. Il commento di Leonardo Bonucci, affidato al proprio account ufficiale su Twitter, è amaro: «Hellas - Juventus, due punti lasciati per strada».
by Andrea Bartolone
12:08 | 10/02
Juventus, ecco la punizione di Conte dopo Verona
JUVENTUS CONTE - Furibondo e contrariato, questo lo spirito di Antonio Conte dopo il pareggio della Juventus in casa dell’Hellas Verona. Un’occasione sprecata quella dei bianconeri, che potevano approfittare dello stop della Roma nel derby capitolino con la Lazio per allungare in classifica. Quest'oggi il tecnico juventino non ha concesso il giorno di riposo ai suoi calciatori, ma, secondo quanto riprende Sportmediaset, ci sarebbe di più.
VINOVO - Infatti, Conte ha preteso l'arrivo dei suoi calciatori al campo di allenamento a Vinovo entro le dieci di mattina, per poi tenere tutti a rapporto circa la partita pareggiata al Bentegodi: la punizione? Dopo circa mezz'oretta di discorso, è arrivato il sciogliete le righe per i calciatori, che hanno lasciato Vivono, così come ha fatto lo stesso Conte minuti dopo.
by Andrea Bartolone
09:08 | 08/02
Hellas Verona, agente Romulo: «Juventus? Piace a tanti club»
Gli aggiornamenti sui possibili scenari futuri per l'esterno di proprietà della Fiorentina.
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA JUVENTUS ROMULO – In vetrina tra i gioielli dell’Hellas Verona anche Romulo Souza Orestes Caldeira, che piace molto alla Juventus. Occhi puntati sull’esterno, che però è stato già seguito dal direttore sportivo Fabio Paratici in occasione della sfida contro il Milan. Romulo, in prestito dalla Fiorentina, è uno degli obiettivi per la fascia di Antonio Conte, che ne apprezza duttilità, corsa, tecnica e attenzione alla fase difensiva. Durante la sessione invernale di calciomercato c’è stato un avvicinamento tra le parti, ma non c’è solo la Juventus sulle tracce di Romulo.
AMBIZIONI - «E' cresciuto molto: a Verona ha trovato continuità e il buon campionato che sta disputando ha richiamato l'attenzione di importanti club italiani ed esteri. A fine stagione faremo una valutazione con la Fiorentina e decideremo il suo futuro: è orgoglioso di giocare in gialloblù, ma è giusto inseguire ambizioni maggiori. La conferma in un grande club, la partecipazione alla Champions League e la conquista della Nazionale», ha dichiarato l’agente FIFA Adriano Di Vittorio, che lo gestisce insieme a Alex Rodrigo Firmino, ai microfoni del “Corriere dello Sport”.
by Silvana Palazzo
FONTE: CalcioNews24.com
10.02.2014
«Il pari? Vale più della vittoria»
ANDREA MANDORLINI
Un pari che vale come una vittoria. «Anche un po' di più», ammette mister Mandorlini alla fine della partita. Il Verona frena la corsa della Juve e si conferma in Zona Uefa. Una grande gioia per tutti. «Ci mancava una partita così - ammette il tecnico gialloblù -, ci mancava il risultato contro una grande squadra. Avevamo fatto buone cose anche con la Roma, con il Napoli, con il Milan a San Siro ma siamo tornati a mani vuote. Con la Juve siamo stati veramente bravi, la partita che volevo. Un sogno».
Quando cambieranno gli obiettivi del Verona?
«Noi pensiamo partita dopo partita, adesso spostiamo l'obiettivo sul Torino. Dobbiamo arrivare a quaranta punti, poi faremo due conti».
Primo tempo sottotono?
«Diciamo che da qualche partita non giochiamo un primo tempo come piace a me, come piace alla squadra. Con la Juve sembrava la stessa cosa. Non avevamo ancora messo piede in campo ed eravamo già sotto uno a zero. Salta tutto, bisogna ricominciare, ripartire da zero, cancellare tutto quello che avevamo preparato in settimana»
Troppo libero Pirlo?
«L'avevamo pensata così, all'andata avevo mandato Jorginho su Andrea ma in casa avevo impostato una partita diversa. Poi abbiamo preso gol dopo tre minuti e tutto si è complicato».
Grande reazione nella ripresa?
«Un secondo tempo di grandi emozioni, siamo riusciti a cambiare la partita con il carattere, la grinta, l'umiltà di lottare pallone su pallone. Non è facile andare in campo e trovarsi sotto due a zero dopo venti minuti, al Bentegodi, contro i campioni d'Italia, nella partita che tutti aspettavano da una vita. Bisogna fare i complimenti ai ragazzi. Non sono stati bravi, molto di più».
Il litigio con Lichsteiner ha dato la scossa?
«Da qualcuno la scossa doveva partire ma non ho acceso io la miccia, sono stati bravi i ragazzi a ritrovare gli stimoli giusti per riaprire la gara. Dopo il gol di Toni ho capito che poteva succedere di tutto, anche una grande squadra quando prende gol va sotto pressione. Questa volta è successo alla Juventus e noi abbiamo portato a casa un risultato incredibile, una grande impresa. Con Lichsteiner abbiamo chiarito tutto, solo cose personali, adesso è tutto alle spalle».
Le scelte iniziali?
«Jankovic aveva fatto molto bene anche con il Sassuolo e volevo confermarlo per dargli continuità. Donadel ha fatto molto bene davanti alla difesa ma non è una sorpresa, tutte le volte che l'ho mandato in campo mi ha dato risposte positive ma questo non è il Verona di Jankovic o Donadel, questa è una squadra che ha dimostrato ancora una volta di essere un grande gruppo, di avere valori importanti che non sono solo tecnici»
La mossa Juanito?
«Avevo ancora una sostituzione da fare e due scelte perchè un cambio me l'ero bruciato con Donadel che si era infortunato. Avevo già mandato in campo Cirigliano e Martinho, volevo togliere Cacciatore per dare più forza in avanti. Ero indeciso tra Marquinho e Gomez. Marquinho sta lavorando bene, ha un grande tiro, potevo darci una mano anche da fuori. Juanito è un attaccante vero, si muove bene in area, ha il guizzo del bomber. Speravo potesse fare qualcosa, alla fine ho scelto lui, è andata bene. Le sostituzioni hanno cambiato la gara? Diciamo che i giocatori che sono entrati in campo hanno dimostrato che qui si rema tutti nella stessa direzione».
Restano un paio di rigori non dati?
«Non voglio parlare degli episodi, sono sotto gli occhi di tutti. Tutti fanno degli errori: i mister, i giocatori, può capitare anche agli arbitri. Deve passare questo messaggio, fa parte del gioco».
Toni continua a sorprendere
«Ho visto che stava bene, mi sembrava ancora più grande di quello che è. Non penso solo al gol ma all'esempio che dà alla squadra. Un desiderio? Togliergli qualche anno ma non si può e, allora, godiamocelo così, per quello che fa».
Luca Mantovani
10.02.2014
LE PAGELLE
6 RAFAEL. Grandioso in avvio, fa quello che può su Tevez. Sul primo gol non è esemplare, ma non lo sono nemmeno i "mastini" della difesa. Per il resto, la Juve abbaia spesso, ma non morde più.
6 CACCIATORE. Primo tempo da giramenti di testa, poi di riffe o di raffe riemerge e dà una bella mano a spingere (e di fisico...) sulla corsia di destra. Non a caso, a un certo punto, Conte toglie Asamoah...
6 MORAS. Così così sul secondo gol di Tevez (che parte in fuorigioco), che gli scappa via in area. Poi si riscatta con grande mestiere, forza fisica, coraggio, determinazione. Efficacissimo.
6 MARQUES. Vedi sopra. Si fa beccare "in castagna" da Tevez sul primo gol, lui è piantato, l'altro è un fulmine. Poi però riemerge alla grande e assieme a Moras chiude a chiave la cassaforte di Rafael.
6,5 ALBERTAZZI. Niente male, il bambino. Sembra timido in avvio, ma è la Juve a togliere il fiato, a lui e all'Hellas. Prende coraggio nella ripresa, appoggia, si fa vedere, ha personalità, gamba, coraggio.
7,5 ROMULO. Uno lo vede correre e pensa "avesse anche i piedi brasiliani...". Poi lo vede offrire un assist a Toni (primo tempo), battere la punizione del primo gol, servire al bacio la palla per Gomez e resta senza parole. Straordinario.
6,5 DONADEL. Per un tempo sembra nascosto tra le pieghe del match. Ma quando l'Hellas suona la carica, lui è tra i più presenti. E lì in mezzo si fa sentire, ripagando Mandorlini della fiducia. E se tra Cirigliano e Donati la spuntasse Donadel?
7 HALLFREDSSON. Sta benissimo, lo dimostra quando è tra i più in palla a menare la danza della ripresa. Regge fisicamente, quando serve usa lo spadone, è bravo sul piano tattico e sa sempre cosa fare. Perché andar via, la sua Cina è qui...
6 ITURBE. Non la sua partita, mettiamola così. O meglio, una partita che gli servirà per il futuro. Di sacrificio, di sostanza, niente svolazzi perché con la Juve è dura. Quelli menano chi prova a "ricamare". Però non molla mai, fa pressing, non esce mai dalla storia della partita.
7,5 TONI. Lasciamo stare tutto il resto, il lavoro sporco, i falli reclamati, quelli fatti, il lavoro di gomiti, di mestiere, di fisico, di coraggio. Il gol è una perla rara, uno di quei gol che fanno pensare a Prandelli, "... forse vale davvero la pena portarlo in Brasile". Fantastico.
6 JANKOVIC. Dà spessore e sostanza, senza smarrire fantasia e giocate che appartengono al suo repertorio. Bravo anche nel sacrificio tattico che la partita gli impone. Quando c'è da soffrire, non si chiama fuori. Quello che Mandorlini gli chiede.
6 CIRIGLIANO. Dentro nel momento in cui il match sta "impazzendo". Perde una brutta palla, senza abbattersi e senza accusare il colpo. È giovane, anche mezz'ora con la Juve gli serve per crescere.
6 MARTINHO. Mandorlini chiede più corsa, per questo lo mette al posto di Jankovic. Missione compiuta, con due-tre "accelerate" delle sue sulle quali la Juve va in affanno.
7,5 GOMEZ. Che cosa chiedere di più? Entrare al 40', firmare il 2-2 con la Juve, quando sarà vecchio, lo racconterà ai nipotini. Un premio meritato alla sua generosità, alla sua determinazione, alla sua umiltà.
7,5 MANDORLINI. Rovescia la partita, col cuore e alcune mosse-chiave. L'Hellas gli risponde sempre, ogni volta di più, al di là di ogni ostacolo. Strepitoso.
JUVENTUS: Buffon 6.5, Chiellini 6 (29' st Ogbonna 5.5), Bonucci 6, Caceres 6, Lichtsteiner 6, Vidal 5, Pirlo 6.5, Pogba 5, Asamoah 6.5 (34' st Peluso sv), Tevez 7.5, Llorente 5,5 (20' st Osvaldo 6). All. Conte 5,5
5 DOVERI. Facile giocare sul nome, ma "arbitro, Dov'eri?". Lo aiutano poco i guardalinee (Tevez e Toni sono al di là dei difensori), ma quando la palla sbatte su un braccio largo, di solito, è rigore. O hanno cambiato i regolamenti?
10.02.2014
L'Hellas dei miracoli spaventa la Signora
Sotto di due gol nel primo tempo (doppietta di Tevez), accorcia le distanze con Toni e pareggia allo scadere con un'incornata di Gomez
Questo è il Verona, gente. Uno spettacolo, sempre e comunque. Anche quando, dopo 45 minuti, pensi che stavolta la questione sia chiusa. Come si fa a rimontare due gol a questa Juve? Già, come si fa? La risposta la trovi subito, basta avere pazienza. Il Verona è senza fine, come il coraggio di Toni, la carica di Romulo, la fede del "popolo". Il Verona "rovescia" la partita in 45 minuti, in cui succede di tutto. Gol, rigori (non dati, ovviamente), un miracolo di Buffon, un palo di Osvaldo. Poi, quando pensi sia davvero finita e guardi l'orologio, con le lancette che sembrano correre, c'è l'ultimo brivido. L'ennesima palla. Un altro miracolo. Ti aspetti i giganti della Juve, "fisiconi" scolpiti nel marmo, roba che se ti vengono addosso devi pregare di passarla liscia. E invece sbuca la testa di Juanito Gomez, il jolly che Mandorlini ha preso dal taschino, cinque minuti prima. Lui lo conosce bene. "Vai e colpisci". Juanito ne ha rovesciate di partite così, anche se davanti c'erano magari Gubbio e Modena, Vicenza e Cremonese. Stavolta c'è la Juve, ma Juanito è abituato a sognare. E Verona con lui.
TROPPA JUVE. E pensare che per un tempo, non c'era stata storia. Troppa Juve, poco Hellas. Forse persino per Mandorlini, che pure aveva deciso di non "ingabbiare" Pirlo, come all'andata. Nè di studiare strane alchimie, "ce la giochiamo, vediamo come va". Per un tempo, il Verona non c'è stato. Persino troppo timido, in balia delle onde bianconere, orchestrate da Pirlo, ovvio. Tutto troppo facile, l'uno-due di Tevez (il secondo con partenza in fuorigioco), il Buffon inoperoso, la gestione del match, un'equazione già risolta. Nonostante qualcosa non funzionasse alla perfezione. Quel Vidal, ad esempio. O lo stesso Pogba. Troppo "gigioni", persino pasticcioni, con palle regalate, o giocate con sufficienza. Però, sul 2-0, a quel punto, alzi la mano chi avrebbe scommesso un euro sul 2-2...
L'ALTRA PARTITA. Qualcosa deve aver detto, Mandorlini. "Ragazzi, facciamo vedere chi siamo". Toni e gli altri si devono essere guardati bene in faccia. "Facciamoli sudare, almeno...". A quel punto è cominciata un'altra storia, solo che la Juve non se n'è accorta. Ha proseguito col solito tran tran, ha dato l'idea di amministrare, con l'aria spocchiosa di chi la sa troppo lunga. Il Verona ha alzato il volume, ha cambiato spartito. E ha cominciato a crederci, quando Romulo ha pennellato in area una delle sue micidiali punizioni. Indovinate chi è sbucato col testone, davanti a tutti? Ma sì, Luca Toni, per forza... Colpo di testa, "ciao Buffon, ciao amico mio, forse ci vediamo in Brasile". Allora la Juve ha provato a riprendere in mano il giochetto, Conte ha infilato Osvaldo e lui ha scheggiato il palo. Altra illusione.
In realtà, la Juve aveva già staccato la spina e col Verona non lo devi mai fare. Ancora Toni, ha costretto Buffon a un mezzo miracolo. Intanto, fioccavano "mani" e rigori reclamati (Vidal, involontario, ma clamoroso, poi Lichtsteiner). Intanto fioccavano sogni, mica tanto proibiti. Intanto Romulo, ne metteva un'altra delle sue e tra tutte le teste "coronate" sbucava quella plebea di Juanito Gomez. Ciao Signora, è stato tutto bellissimo.
Raffaele Tomelleri
10.02.2014
«Ma perché non ha dato quel rigore?»
«Una gara dai due volti Grande partenza della Juve ma nella ripresa il Verona ha meritato il pareggio»
Emozioni a non finire. La sfida tra l'Hellas e la Juve ha regalato soprattutto emozioni forti. Tutte d'accordo le quattro autorevoli firme del calcio nazionale sulla giustezza del risultato. Un tempo per parte: il primo tutto di marca bianconera, il secondo con le tinte forti dei colori gialloblù. «È stata una partita abbastanza rocambolesca - è il commento dell'inviato della Gazzetta dello Sport Fabio Bianchi - nel primo tempo è esistita soltanto la Juve che sembrava aver la partita in pungo. Anzi. In queste settimane avevo elogiato il Verona dedicando una pagina sul mio giornale alla squadra di Mandorlini dal titolo "provincia dei miracoli" e nel primo tempo mi aveva deluso, sia per l'atteggiamento che nel gioco. Nella ripresa Toni ha riaperto la partita e il Verona si è trasformato, mentre la Juve è diventata pavida, timida, distratta giocando con un po' di supponenza. Il gol di Gomez nel finale ha regalato al Verona un pari più che meritato. Arbitro poco attento in occasione del fallo di mano di Lichsteiner, il rigore ci poteva stare perché il braccio era aperto».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Paolo Pecchioni di Radio 102,5. «Nel primo tempo ho visto un Verona quasi impaurito dalla Juve - spiega -. Non in partita. La squadra di Conte forse ha pensato di aver già vinto la partita troppo presto. Nell'intervallo probabilmente Mandorlini si è fatto sentire e nella ripresa è sceso in campo un Verona, diverso e più determinato. Il gol di Toni dopo pochi minuti ha dato una buona dose di fiducia al Verona che ha cercato il pari. Prima c'è stata la grande parata di Buffon su Toni, poi ci si è messo l'arbitro non dando un rigore sacrosanto sul fallo di mano Lichtsteiner e poi alla fine giustizia è arrivata con il gol all'ultimo istante di Gomez». Una classica partita dai due volti e un pareggio all'ultimo respiro ha sottolineato a fine partita anche Riccardo Cucchi di Radio Rai.
«Credo che si possa dire che il Verona, poco convinto e timoroso ha regalato il primo tempo alla Juve. Poi nella seconda parte della gara ha dimostrato quella personalità che gli ha consentito di arrivare al quinto posto in classifica. Alla fine il pareggio è il risultato più giusto per quanto si è visto in campo. Il Verona ha anche qualcosa da recriminare per la mancate scelte dell'arbitro sul fallo di mano di Lichsteiner nei minuti conclusivi che poteva valere un calcio di rigore. Nel complesso credo che le due squadre abbiano giocato una buona partita». Stesso parere anche per l'inviato di Tuttosport Antonino Milone. «Una partita sicuramente dai due volti - dice -, il primo tempo per la Juve che ha giocato con grande pressione sugli avversari e ha fatto due gol. Nella ripresa la squadra di Conte si è un po' sciolta ed è venuto fuori il Verona che onestamente, seppur il gol sia arrivato in extremis il pareggio ci sta tutto ed è più che meritato».
Luciano Purgato
10.02.2014
Conte «striglia» la squadra «Serve un bagno d'umiltà»
«Abbiamo staccato la spina troppo presto e il Verona è tornato in gara Sono punti gettati, costeranno caro. Così rischiamo di rovinare tutto»
Schiuma rabbia Antonio Conte. Alla fine del primo tempo pensava di fare una passeggiata e sentiva mezzo scudetto in tasca, al novantesimo deve rivedere i programmi. La lotta è ancora aperta. «Non ci sono spiegazioni - ammette il tecnico della Juve - le partite durano 95 minuti e non ne bastano 45 da padroni del campo per vincere. È sufficiente una disattenzione per venire puniti, con il Verona è successo due volte su calci da fermo. Alle disattenzioni diventa difficile porre rimedio, dovremo essere molto più attenti altrimenti rischiamo di vanificare tutto». Poche parole per riassumere tutta l'amarezza di Conte per una vittoria gettata al vento. Dopo il doppio vantaggio di Tevez, nella ripresa le reti di Toni e quella di Gomez in pieno recupero hanno rovinato la festa dei bianconeri. Il tecnico della Juventus è molto infastidito e manda messaggi abbastanza chiari ai suoi. «Ormai ogni punizione degli avversari diventa motivo di ansia per tutti - spiega -. Farò le mie valutazioni dopo questa partita, in modo sereno, ma è inevitabile che il posto bisogna tenerselo sempre ben stretto perchè soprattutto a centrocampo c'è un giocatore come Marchisio che sta bene e va in panchina, in attacco abbiamo preso Osvaldo, un'alternativa importante, cercheremo di fare le scelte migliori. Dispiace aver perso questi due punti per due disattenzioni molto gravi, non va bene. Questo pareggio deve farci fare un bagno di umiltà, magari ne avevamo bisogno».
A centrocampo qualche bianconero ha rifiatato, anche il mister della Juve è d'accordo. «Si poteva fare molto meglio è vero - prosegue - ma lascia perplessi il fatto che sei padrone del gioco per 45 minuti e poi basta una cosa, come era accaduto in parte anche con l'Inter, per andare nel panico e farsi prendere dall'ansia. Bisogna fare attenzione, altrimenti c'è poco da studiare le tattiche e gli avversari. Fatta eccezione per le due occasioni su calcio da fermo non è che il Verona avesse creato molto, ma devo comunque fare i complimenti alla squadra di Mandorlini che ci ha creduto sempre». Meglio non parlare troppo di turnover. «Al momento giochiamo una partita ogni settimana - ribatte - e abbiamo tutto il tempo per recuperare e prepararci, però le motivazioni devono essere sempre a mille perchè sappiamo che se non è così può succedere di tutto, può succedere quello che è successo al Bentegodi e anche negli ultimi minuti con l'Inter».
A Verona ha debuttato Osvaldo che ha sfiorato il gol al primo pallone toccato. «Qui non ci sono nè riserve nè titolari - conclude -. Chi sta meglio gioca, non ci sono posti prenotati, negli anni precedenti in attacco le rotazioni sono state frequenti. L'importante è avere giocatori che hanno voglia di mettermi in difficoltà, poi ci metto poco a cambiare».
L.M.
10.02.2014
Il problema per Conte resta la difesa
Mai sentito Conte così imbufalito con i suoi, neanche dopo le brutte figure in Champions League. Per la seconda volta in campionato la Juve non è riuscita a gestire un vantaggio di 2-0 in trasferta: a Firenze fu addirittura presa a sculacciate dalla Fiorentina, poi vittoriosa per 4-2; ieri a Verona è stata rimontata nel recupero. Al solito su palla inattiva e a difesa schierata. Il contemporaneo pareggio della Roma nel derby ha lasciato le cose come stavano in classifica, con i bianconeri avanti di 9 punti, ma anche con una partita in più. Resta la figuraccia d'una partita butta via con l'ombra di almeno un rigore (il mani di Vidal più del braccio di Lichtsteiner) negato agli uomini di Mandorlini. Di minore incidenza gli errori dell'assistente Stallone che ha regalato un gol per parte (il secondo di Tevez, quello di Toni) viziati da fuorigioco.
«È come se a un certo punto avessimo staccato la spina, inconcepibile. Ogni punizione diventa per noi motivo d'ansia. Il posto bisogna tenerselo stretto, ho ricordato ai giocatori. Osvaldo e Marchisio sono più di semplici alternative. A Verona abbiamo commesso gravi disattenzioni. Il pari deve servirci da bagno d'umiltà». Conte si augurava d'allungare il tiro sulla Roma, invece ha dovuto fare i conti con un calo di tensione (chiamiamolo così) che s'era già avvertito nel turno precedente con l'Inter.
Un segnale preoccupante non tanto per la corsa allo scudetto, quanto per l'ambizione di giocarsi a Torino la finale di Europa League. E Buffon, particolare non trascurabile, ha salvato il risultato con una prodezza su un colpo di testa di Toni. Dietro la lavagna i difensori bianconeri (Bonucci e Chiellini) apparsi come svagati. Non è un caso. E la cosa preoccupa non poco Prandelli che basa la retroguardia azzurra sul blocco juventino.
Di questo mezzo passo falso non ha approfittato la Roma. È mancato lo stoccatore, quel goleador da 15-18 reti che la Roma non possiede. I più prolifici sono Ljajic, Benatia, Totti, Strootman, Gervinho e Florenzi: tutti attestati a quota 5. Per Garçia non è un problema. Invece lo è. O si sveglia Destro, rientrato a torneo in corso per via del lungo infortunio, o saranno dolori. Perché la ricerca del gol comincia a diventare dispendiosa, soprattutto nelle partite casalinghe contro squadre di medio-piccolo calibro che si ammucchiano davanti al proprio portiere e non lasciano spazi. Vedremo cosa accadrà mercoledì nel ritorno di Coppa Italia dove i giallorossi faranno l'impossibile per difendere il 3-2 conquistato all'andata contro il Napoli. In palio la finale. La squadra partenopea ci arriva con il morale alle stelle dopo aver preso a pallate il Milan schierato un po' a capocchia da Seedorf. «Cosa volete. Dovevo provare la formazione di Champions League dove non potrò schierare per squalifica Montolivo e Muntari», la sua spiegazione. Ma la difesa, già fragile per le continue amnesie di Mexes, ha bisogno di maggiore protezione a centrocampo. E il turn-over non può essere infinito. Se poi Balotelli tradisce la causa e si mette a piangere in panchina dopo la sostituzione, c'è poco da stare allegri. Ogni riferimento all'Allegri allenatore è puramente casuale.
La Coppa Italia rappresenta anche l'obiettivo della Fiorentina che, nonostante gli infortuni, cercherà domani sera di recuperare l'1-2 di Udine contro una squadra in netta ripresa. Ma è dura fare risultati senza Gomez, Rossi, Tomovic, Aquilani, Ambrosini e Rodriguez. Nei prossimi due appuntamenti Montella dovrà fare a meno anche di Borça Valero, squalificato. Chissà se i giocatori di Guidolin, giunti al terzo successo consecutivo, ne sapranno approfittare. Nelle posizioni di coda il Bologna ha fatto un enorme passo in avanti vincendo a Torino (grazie anche all'arbitro che ha negato un rigore colossale ai granata nel recupero) nella prima giornata senza Diamanti emigrato alla corte di Lippi.
10.02.2014
Hellas-Juve, arrestato un tifoso bianconero
Andava allo stadio con un coltello: nove mesi di reclusione più daspo
VERONA. È stato condannato con rito direttissimo a 9 mesi di reclusione, col beneficio della sospensione della pena, e al pagamento di duemila euro di multa un tifoso della Juventus arrestato ieri a Verona dalla polizia mentre andava, armato, a vedere la partita con l’Hellas. Per lui anche Daspo della durata due anni. L’uomo, 30enne, era partito dalla sua casa di Ambri in Svizzera con addosso un coltello lungo 24 centimetri, fumogeni e petardi. Il tifoso è incappato però nei controlli di «filtraggio» operati dalla polizia all’esterno del Bentegodi, ed è stato così arrestato.
07.02.2014
«Sono un attaccante alla Toni e voglio fare tanti gol in Italia»
MICHAEL RABUSIC
Michael Rabusic non è l'ultima delle scelte. Non è una scommessa. Su di lui il Verona ha investito. Contratto a lunga gittata, giusto per guardare oltre Toni. Operazione vantaggiosa, un affare nel rapporto qualità-prezzo. Sa quel che vuole Rabusic, 25 anni il prossimo 17 settembre, nazionale ceco di fronte all'Italia anche nella partita di Torino lo scorso settembre, quella che diede agli azzurri la matematica per i Mondiali del Brasile. Sorrisi e piedi per terra ieri alla presentazione allo Sporting Center «Il Paradiso» di Peschiera del Garda. «Sono sicuro di essere arrivato in un club di alto livello. Lo avverto da come si prendono cura di me. Mi ha sorpreso come qui tutto quanto funzioni benissimo. Da questo punto di vista è un bel salto rispetto alla Repubblica Ceca».
Che giocatore è Michael Rabusic?
«Un attaccante di forza, mi piace il paragone con Luca Toni. Mi auguro di riuscire a far gol anche nel vostro campionato».
Ha un riferimento fra gli attaccanti?
«Non ce n'è uno in particolare, ci sono tanti modelli da cui cerco di apprendere qualcosa».
Uno adesso ce l'ha in casa, Toni qualcosa in carriera ha fatto...
«Sappiamo che campione è Luca Toni, l'ho capito ancora di più domenica col Sassuolo. Grande giocatore, da lui non si può che imparare».
Domenica c'è la Juve. Emozionato?
«Come prima partita non c'è male davvero. La Juventus ha grandi giocatori, qualcuno l'ho incontrato anche con la mia Nazionale. So a cosa vado incontro».
Quanto conosce della Serie A?
«Abbastanza credo, altrimenti il Verona non mi avrebbe comprato. Vorrei ambientarmi il prima possibile, ma non ho paura di nessuno io. Mi auguro di fare esperienza, ma spero di averne già un po'. Ho già giocato contro l'Udinese in Europa League, ho già giocato in Nazionale e nelle coppe. Qualcosa mi sento di aver dato, anche se molto ancora dovrò dare».
Un soprannome?
«Chiamatemi Rambo».
Nel suo gioco il gol non è tutto, giusto?
«Tengo molto a giocare per la squadra, tutti abbiamo un compito ben definito. Il mio è prevalentemente segnare, ma non solo. Mi piace giocare per gli altri, mettermi a disposizione».
Perché la maglia numero 19? È stata di Jorginho fino a qualche settimana fa...
«Non lo sapevo, l'avevo anche nelle due stagioni allo Slovan dove abbiamo vinto anche il campionato».
Di Verona che sapeva in Repubblica Ceca?
«Conoscevo la storia di Romeo e Giulietta, l'avevo studiata a scuola. Della società non ho nemmeno avuto modo di informarmi, mi riferisco soprattutto alla sua storia. È successo tutto molto in fretta, mi hanno detto che il Verona mi voleva a mezzogiorno dell'ultimo giorno di mercato. Seguivo comunque la A, tutti nel mio Paese un giorno sognano di giocare un giorno in Italia».
Alessandro De Pietro
07.02.2014
Sogliano: «Hellas più forte senza rivoluzione»
«Hallfredsson non andrà in Cina, vogliamo chiudere subito un accordo Adesso sotto con la Juve. Sono i più forti ma ogni gara ha la sua storia»
La Juventus viene prima di tutto, il mercato è ormai storia nella testa di Sean Sogliano. «Ci aspetta la partita più difficile, perchè è innegabile che giochiamo contro la più forte di tutte in Italia. Anche se ogni gara ha la sua storia», si preoccupa di puntualizzare Sean, che col Toro riuscì due volte a battere la Juve. Altri tempi, stavolta essere perfetti potrebbe non bastare. Sogliano guarda solo un attimo indietro, a quel venerdì 31 gennaio in cui l'Hellas è stato rimodellato e rafforzato. «Non abbiamo voluto stravolgere niente. Ognuno dei tre nuovi arrivi fra Marquinho, Pillud e Rabusic ha la possibilità di stare in questo gruppo. Longo? Era venuto con tante speranze, ma i primi due mesi non era in condizione. Quando il suo livello di preparazione è migliorato ha mostrato buone cose». Longo è al Rayo Vallecano, ma da giugno il Verona ne avrà la metà del cartellino. La strada per Verona non si è affatto chiusa.
FATTORE MARQUINHO. L'attesa è tutta per lui. Il protrarsi della trattativa con la Roma ha probabilmente diluito il peso specifico della firma di Marquinho, un lusso per squadre di fascia media come l'Hellas. Ci pensa Sogliano a rafforzare il concetto: «Volevamo inserire un giocatore forte, sicuro del fatto che lui può garantire un impatto come quello che ha avuto Romulo. Per Marquinho, poi, questi saranno sei mesi molto importanti per la sua carriera. In Brasile ha giocato a buoni livelli, ha cinquanta partite con la Roma alle spalle. Ci può dare molto».
MICHAEL VA BENE. Sogliano non ha arpionato Michael Rabusic all'ultimo istante, come poteva apparire dall'annuncio a cinque minuti dalla fine del mercato. «L'avevamo visto più di una volta in Europa League. Avevamo bisogno di un attaccante giovane dopo la partenza di Longo. Rabusic ha già una certa esperienza internazionale, ha segnato anche al Siviglia, ha buone referenze. Nonostante sia giovane ha giocato in palcoscenici importanti. Sembrava un'idea che non potesse andare avanti, i tempi erano ristretti ed anche altre squadre europee lo stavano cercando. Alla fine siamo riusciti a prenderlo noi. Non chiediamogli tutto subito, diamogli il tempo di crescere».
EMIL, IL TEMPO SCADE. L'intenzione dell'Hellas sarebbe quella di archiviare in fretta il rinnovo del contratto in scadenza di Emil Hallfredsson, a cui è stato proposto un prolungamento fino al 2016. «Ci aspettiamo un buon esito dalle negoziazioni», ha detto ieri Sogliano, ben sapendo che dopo il riavvicinamento sensibile delle passate settimane l'entourage di Hallfredsson ha lanciato segnali strani usando come arma il gol segnato alla Roma e, implicitamente, un conseguente valore del vichingo adesso più alto. Il giochino del tira e molla non piace molto a Sogliano, che ha avuto la pazienza di attendere ma che non ha intenzione di aspettare all'infinito. Un termine ultimo c'è già: la prossima settimana. Altrimenti l'Hellas punterà decisamente su Marquinho, alternativa più che valida in quella zona di campo. Per Hallfredsson pare sfumata infatti anche la possibilità di andare in Cina e giocare nel Guangzhou agli ordini di Marcello Lippi. Più che una prima scelta Hallfredsson era un'alternativa a Diamanti del Bologna, il cui futuro è sempre più a oriente. Hallfredsson è in questo momento la vera priorità. Non è un'urgenza invece il contratto di Daniele Cacia. Se ne parlerà più avanti. Sogliano qualche messaggio al bomber l'ha voluto lanciare: «Se è rimasto deve accettare le stesse situazioni che si sono create anche all'andata. Se si allenerà bene però potrà dimostrare il suo valore e lo spazio che saprà meritarsi».
A.D.P.
07.02.2014
«Scudetto? Vince la Juve L'Hellas corre per l'Europa»
Prevenire è meglio che curare, recitava così l'adagio. Giovanni Sartori ha operato sul mercato nel tentativo di anticipare le rivali. «Qui bisogna correre” dice “e tutti lo stanno facendo». Previsioni e speranze. Superato il giro di boa, è tempo di mettere le mani avanti, per provare a capire quello che attende il Chievo dietro l'angolo da qui a maggio.
TUTTO SCRITTO. Per il Direttore del Chievo la corsa allo scudetto sembra avere già perso tutto il suo pathos. Inevitabile con una Juve così strafottente. Lei vince, le altre non tengono il passo. «Lo scudetto - dice - è già stato assegnato. Non vedo alternative alla Juve. Mi pare che anche per la Champions i giochi siano fatti. Roma e Napoli hanno occupato la loro posizione. Vedo difficile poterli scalzare. Anche la Fiorentina ha trovato il suo spazio. Restano aperti i giochi per il posto in Europa League. E qui entrano in gioco almeno tre squadre in grado di poter regalare la sorpresa di fine anno. Faccio riferimento a Parma, Verona e Torino».
[...]
NO AL VIAREGGIO. Sartori spiega anche i motivi della rinuncia al torneo di Viareggio. «Ci siamo stati una volta. Il torneo è validissimo, appuntamento imperdibile per tanti addetti ai lavori. Ma il nostro lavoro di scouting non può limitarsi a una settimana compressa di partite. E una squadra di giovani non può essere valutata per un periodo così breve. Quindi, il campionato Primavera resta la nostra vetrina. Per il resto anche noi andiamo a dare un'occhiata per vedere se c'è qualcuno di interessante».
Simone Antolini
06.02.2014
Hellas, adesso da Sogliano c’è un’apertura su Hallfreddson
VERONA. Sean Sogliano tende la mano ad Emil Hallfredsson. Il rinnovo di contratto dell’islandese è sul tavolo del diesse del Verona, dopo che ora dopo ora si sta affievolendo per l’islandese la possibilità di andare in Cina da Marcello Lippi, che sta chiudendo con Diamanti del Bologna. «Ci aspettiamo un buon esito dalle negoziazioni», le parole oggi di Sogliano durante la presentazione di Rabusic.
Sull’attaccante ceco il Verona è pronto ad investire molto: «Vogliamo fare un lavoro di prospettiva con lui. La trattativa? Lo seguivamo da tempo, all’ultimo giorno di mercato è capitata l’occasione e l’abbiamo afferrata anche se all’inizio pareva non ci fossero i tempi per chiudere l’operazione in tempo. È un ragazzo giovane, non gli chiediamo tutto e subito ma solo di crescere con calma».
06.02.2014
Hellas, arriva Rabusic per pungere in attacco
VERONA. Il Verona ha presentato oggi l’ultimo «colpo» di calcio mercato, l’attaccante ceco Michael Rabusic. Rabusic ha scelto come numero di maglia il 19, numero che era di Jorginho. «Davvero? Non sapevo neanche che qualcuno lo avesse già portato - ha detto il neo acquisto gialloblù - L’ho scelto perchè lo portavo allo Slovan dove abbiamo centrato l’Europa League e vinto un campionato».
«Mi sembra un sogno - ha aggiunto - sono contentissimo di essere in Italia e spero di restare nella storia di questo club». L’attaccante ceco potrebbe essere a disposizione di Mandorlini già domenica contro la Juventus. «La Juventus? È una grande squadra - ha detto Rabusic - Molti li conosco perchè ho giocato contro di loro in nazionale. Se il mister vuole io ci sono». Rabusic sta aspettando il transfer internazionale. «È avvenuto tutto molto in fretta - ha concluso - Non mi aspettavo il trasferimento. Il primo contatto è stato venerdì a mezzogiorno».
FONTE: LArena.it
Comunicato ufficiale - Luca Toni esultanza
Postata il 10/02/2014 alle ore 19:30
VERONA - In merito ad alcune immagini televisive mostrate da Sky Sport 24 e riferite a una presunta esultanza polemica nei confronti dell'allenatore Antonio Conte, la società Hellas Verona FC e Luca Toni intendono precisare che nessun gesto era rivolto al tecnico della Juventus, né ai suoi calciatori né tantomeno ai suoi dirigenti. Luca Toni, dopo aver realizzato il gol dell'1-2, ha festeggiato con la sua tipica esultanza e, mentre rientrava a centrocampo, si è toccato istintivamente i capelli. Questo gesto - si ribadisce - non aveva nessun fine polemico nei confronti dei bianconeri, né del suo allenatore per cui Toni nutre profonda stima umana, sportiva e professionale, indipendentemente dai percorsi lavorativi intrapresi. Luca Toni precisa inoltre "che il gesto di toccarsi i capelli è dedicato a una persona che gli porta fortuna".
Hellas Verona FC
Bentegodi: record stagionale di pubblico con la Juve
Postata il 09/02/2014 alle ore 19:15
VERONA - Record di pubblico stagionale registrato in occasione di Hellas Verona-Juventus, per un totale di 25.140 spettatori. I paganti sono stati 9.011 (per un incasso di 241.494,00 euro), mentre la quota abbonati è di 16.129 (incasso pari a 213.975,49 euro).
L'incasso totale è pari a 455.469,49 euro.
Ufficio Stampa
Mandorlini "Bravi a crederci sempre" / VIDEO
Postata il 09/02/2014 alle ore 19:10
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine della sfida con la Juventus (2-2), 23a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Questo è un pareggio che vale come una vittoria, abbiamo recuperato sia grazie ad un grande secondo tempo, giocato con grinta e determinazione, e sia grazie alla spinta dei tifosi, che non ci stavano a perdere. La Juventus ha giocato un grande inizio di partita, noi siamo riusciti a tenerla aperta e alla fine abbiamo pareggiato. Il risultato contro una grande squadra? Le prestazioni ci sono sempre state, il rammarco era di non aver tenuto aperta la partita. Oggi ci siamo riusciti, quando sembrava tutto buio, ma abbiamo un cuore incredibile come la gente che ci ha spinto. Ci abbiamo creduto sempre e alla fine siamo stati premiati. Il nostro secondo tempo? Nello spogliatoio mi sono arrabbiato molto, non avevamo giocato nel primo parziale. Se potevamo vincere? Su certi episodi siamo stati pochi fortunati, ma ci può stare. Non abbiamo mai mollato, facendo una prestazione importante: questo è ciò che conta".
Ufficio Stampa
Gomez: "Il gol? Il mister lo aveva previsto..." / VIDEO
Postata il 09/02/2014 alle ore 18:45
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Juan Ignacio Gomez Taleb. Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, rilasciate al termine della sfida contro la Juventus (2-2), 23a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La gioia per il risultato? La regalo ai tifosi e anche a noi stessi, che con un grande secondo tempo siamo riusciti a fare un punto a partita quasi finita. La scossa nel secondo tempo? Siamo entrati molto bene, abbiamo fatto belle cose ed il pubblico ci ha spinto, mettendo in difficoltà la Juve. Il gol? E' stata una punizione giocata veloce, loro non erano preparati, Romulo ha messo una garnde palla ed io l'ho spizzata. E' stata un'emozione incredibile, una gioia indescrivibile, fare gol ad una grande squadra sotto la nostra curva è stupendo. Ora non ho ancora capito quello che ho fatto, spero di vedere le immagini per rendermi conto di quello che è successo. La spinta dei tifosi? Ci hanno sempre aiutato, nel secondo tempo si sentivano tanto e ci hanno dato una spinta incredibile".
Inoltre, subito dopo il fischio finale, l'attaccante gialloblù è intervenuto ai microfoni di Sky Calcio: "Mandorlini? Mi aveva detto che io avrei segnato".
Ufficio Stampa
Iturbe: "Un punto che vale come una vittoria" / VIDEO
Postata il 09/02/2014 alle ore 18:07
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Juan Manuel Iturbe. Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, rilasciate al termine della sfida con la Juventus (2-2): "E' una grandissima emozione, volevamo assolutamente pareggiare e ci siamo riusciti. Questo punto è come una vittoria per noi. Il pubblico è stato un valore aggiunto, qui a Verona c'è davvero molta gente a ogni partita. Siamo davvero felicissimi e in spogliatoio abbiamo festeggiato tutti insieme. Vogliamo continuare così".
Ufficio Stampa
Gomez: "Emozione indescrivibile"
Postata il 09/02/2014 alle ore 17:10
VERONA - Ecco le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Juan Ignacio Gomez Taleb, rilasciate a Sky Calcio al termine della sfida con la Juventus: "E' un'emozione incredibile, in questo momento non capisco niente. E' un punto sudatissimo contro una grande squadra. L'Europa? Non ci pensiamo, l'obiettivo resta la salvezza. Mandorlini? Sapeva che potevo incidere col mio ingresso".
Ufficio Stampa
Serie A: Toni-Gomez, pari in rimonta con la Juve
Postata il 09/02/2014 alle ore 15:00
VERONA - E' una soddisfazione incredibile per l'Hellas Verona, questo sudatissimo punto con la capolista Juventus. Gli uomini di Mandorlini ci hanno provato, andando contro tutto e tutti, fino alla fine. E stavolta gli sforzi sono stati premiati. Alla doppietta di Tevez hanno risposto il solito fantastico Toni e in pieno recupero Gomez che fa esplodere il Bentegodi vestito a festa.
HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-2
Marcatori: 4' e 21' pt Tevez, 7' st Toni, 49' st Gomez Taleb.
Primo tempo
1' Partiti
2' Punizione battuta da Pirlo. Tevez spizza, Hallfredsson devia con la schiena e Rafael manda in corner di pugno
4' GOL Asamoah scende sulla sinistra e prova il diagonale. Rafael si oppone, ma Tevez insacca a porta vuota
19' Tevez usa il fisico per aggirare Moras in area, ma il suo tiro è deviato in corner dallo stesso difensore gialloblù
21' GOL Raddoppio Juve. Tevez, servito in profondità da Pogba, batte Rafael sul primo palo
33' Llorente, in area, fa sponda per Tevez. Il tiro dell'argentino è alto sopra la traversa
45' Finisce qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
3' Lancio di Pirlo, sponda di Asamoah per Pogba che di esterno destro calcia centrale. Rafael blocca
7' GOL Punizione battuta da Romulo dalla destra, sbuca la testa di Toni che trafigge Buffon
23' Pirlo in verticale serve Osvaldo, che scheggia il palo superando Rafael in uscita
26' Violento sinistro di Hallfredsson da fuori, palla a lato
31' Pogba ci prova da lontanissimo, Rafael blocca centralmente
34' Miracolo di Buffon, che nega la doppietta a Toni da posizione ravvicinata
42' Toni si gira bene al limite dell'area ma conclude alto con il destro
47' Scende Lichtsteiner sulla fascia, centra per Vidal che calcia alto di un soffio
49' GOL Cross di Romulo, Gomez Taleb anticipa tutti e batte Buffon
50' E' finita!
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 41' st Gomez Taleb), Marques, Moras, Albertazzi; Romulo, Donadel (dal 24' st Cirigliano), Hallfredsson; Iturbe, Toni, Jankovic (dal 17' st Martinho).
A disposizione: Nicolas, Borra, Pillud, Donati, Marquinho, Cacia, Gonzalez, Sala, Agostini.
All.: Mandorlini.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Chiellini (dal 30' st Ogbonna), Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah (dal 35' st Peluso); Tevez, Llorente (dal 20' st Osvaldo).
A disposizione: Storari, Rubinho, Pepe, Marchisio, Vucinic, Giovinco, Padoin, Isla.
All.: Conte.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Assistenti: Stallone e De Pinto.
NOTE. Ammoniti: Marques, Hallfredsson. Spettatori: 25.140 (abbonati: 16.129; paganti: 9.011).
Ufficio Stampa
Viareggio Cup - Pavanel: "Che impresa storica"
Postata il 08/02/2014 alle ore 17:16
VIAREGGIO (Lu) - Ecco le dichiarazioni dell'allenatore della Pimavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate a Radio Hellas al termine della sfida Psv Eindhoven-Hellas Verona (2-3), 3a giornata del girone 7 della "Viareggio Cup": "Una vittoria grandissima. Non ho parole per descriverla. E' la prima volta che vinciamo così e quando rimonti gare in questo modo vuol dire che hai qualcosa dentro di troppo grande. Si devono prendere delle legnate per tirare su la testa, perché avevamo messo la gara subito sui giusti binari, pensavo che ci saremmo sciolti invece abbiamo subito troppo il loro palleggio. Cominciavamo ad accusare un po' la stanchezza, il loro pareggio è stato casualissimo e dopo il vantaggio non credevo più nella vittoria. Poi ho provato a cambiare l'assetto fino al 3-4-1-2 finale, schema che abbiamo testato per provare a ribaltare situazioni del genere. Sembravamo ormai finiti, invece con i cambi giusti e grazie anche all'aiuto dei miei collaboratori Riganti e Bergamaschi che mi hanno dato indicazioni giuste, siamo riusciti a metterla in piedi. Oggi ci siamo presi la storia".
Ufficio Stampa
Viareggio Cup: Psv Eindhoven-Hellas Verona 2-3
Postata il 08/02/2014 alle ore 14:55
VIAREGGIO (LU) - Segui su hellasverona.it e Radio Hellas la diretta in tempo reale della sfida Psv Eindhoven-Hellas Verona (diretta tivù: RaiSport 2), valida per la terza giornata del girone 7 della Viareggio Cup 2014, in programma sabato 8 febbraio (ore 15) allo stadio comunale "Bresciani" di Viareggio.
PSV EINDHOVEN-HELLAS VERONA 2-3
Marcatori: 7' pt Fares, 2' st Hiwat, 30' st Rommens, 48' st Donsah, 50' st Gatto
Primo tempo
1' Partiti
7' GOL Diagonale di Fares di sinistro, il portiere sbaglia e non trattiene: vantaggio gialloblù
16' Lancio di Zaccagni, Gatto controlla col petto ma l'arbitro ferma il gialloblù per un presunto fallo di mano
25' Donsah ci prova centralmente rasoterra, parata facile di De La Paz
40' Sanoh segna di testa dopo una splendida respinta di Borra: l'arbitro annulla per fuorigioco
45' Finisce qui
Secondo tempo
1' Partiti
2' GOL Pareggio del Psv: tiro al volo di Hiwat dopo una mischia in area
4' Assist aereo di Fares, Gatto colpisce di prima ma è bravo De La Paz a deviare
25' Ballarini porta palla al limite, Salifù colpisce: De La Paz blocca
26' Zaccagni dal limite, splendido diagonale fuori di pochissimo
30' GOL Buco della difesa gialloblù, Rommens in area appoggia per il raddoppio
35' Percussione di Gatto, che arriva nell'area piccola, tira ma De La Paz respinge con i piedi
48' GOL Punizione di Zaccagni, Donsah controlla e infila sotto la traversa
50' GOL Fares si invola a sinistra, Gatto da solo in area realizza in spaccata
52' Finita!
PSV EINDHOVEN (4-1-4-1): De La Paz; Verstraaten, Mateju, Alberto, Loof; Mahmoed; Sanoh, Rommens, Baysal, Hiwat; Wouters (dal 31' st Van der Moot).
A disposizione: Hooyberghs, Lamers, Bergwijn, Paal, Junior.
All.: Jansen.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Borra; Ballarini (dal 43' st Tentardini), Rossi, Boni, Manolache (dal 13' st Boateng); Donsah, Zaccagni; Miketic (dal 11' st Salifù), Alba (dal 43' st Formigoni), Gatto; Fares.
A disposizione: Nervo, Crisci, Varricchio, Menolli, Birlea, Sall, Ronconi.
All.: Pavanel.
Arbitro: Viotti di Tivoli.
Assistenti: Fontemurato e Antonaglia.
NOTE. Espulsi: Sanoh al 44' st, Mahmoed al 52' st. Ammoniti: Mateju, Gatto, De La Paz.
Ufficio Stampa
Sogliano: il punto sul mercato / VIDEO
Postata il 06/02/2014 alle ore 17:00
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Sean Sogliano. Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, relative al mercato dell'Hellas Verona FC: "Abbiamo voluto prendere un attaccante giovane per ringiovanire il parco, per questo abbiamo voluto Michael. Nonostante sia giovane ha già giocato su palcoscenici importanti, in Europa e in Nazionale. E’ un giocatore importante, che riuscirà sicuramente a inserirsi al meglio in gruppo. Quando abbiamo notato questo giocatore internazionale ma dal costo accessibile abbiamo subito messo a segno questo colpo. Il mercato? Non avevamo bisogno di stravolgere nulla, abbiamo preso tre nuovi giocatori di livello per rinforzare la struttura già presente. Hallfredsson? Non lo abbiamo voluto vendere, ora ci aspettiamo di riuscire a portare a termine la questione del rinnovo contrattuale. Cacia? Vorrebbe più spazio, ma nonostante avesse varie offerte ha voluto rimanere con noi, saprà aiutarci ancora. Longo? Ha giocato poco, ma d’altronde non era in condizione per i primi due mesi passati qui. Ha voluto andare a giocare di più e giustamente non lo abbiamo trattenuto. Marquinho? Ha una buona esperienza, è un giocatore forte come volevamo e siamo felici che ora sia con noi. L’entusiasmo? Non ci manca, la vittoria di Sassuolo lo prova. E siamo un gruppo forte che può resistere a forti pressioni esterne e ad assenze importanti. La Juventus? La partita più difficile della stagione contro la squadra più forte. Noi proviamo a fare punti con tutti e così faremo anche contro i bianconeri".
Ufficio Stampa
Viareggio Cup - Pavanel: "PSV? Sarà dentro o fuori"
Postata il 06/02/2014 alle ore 16:48
LARDERELLO (Pi) - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Massimo Pavanel. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore della Pimavera gialloblù, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Empolii, 2a giornata del girone 7 della "Viareggio Cup": "Abbiamo giocato alla pari con l'Empoli, non meritavamo questo passivo. Aldilà di qualche errore abbiamo creato molto e fatto una buona gara. Non molliamo, siamo ancora tutti in corsa e ce la giocheremo per passare il turno. Dobbiamo migliorare su tanti piccoli dettagli. Sabato col PSV sarà da dentro o fuori, schiariamoci le idee e andiamo avanti".
VIAREGGIO CUP - RISULTATI SECONDA GIORNATA GRUPPO B
Ufficio Stampa
Viareggio Cup: Empoli più concreto, Hellas ko
Postata il 06/02/2014 alle ore 15:00
LARDERELLO (Pi) - Incappa in una brutta sconfitta la Primavera gialloblù di Massimo Pavanel, che dopo aver battuto il LIAC New York si vede superare dall'Empoli per 3 a 1. Partita sfortunata quella del Verona, che non avrebbe meritato un passivo così pesante per quanto fatto vedere in campo. Situazione strana ora nel girone 7 della Viareggio Cup 2014, con tutte e quattro le squadre a quota 3 punti. Decisiva sarà la sfida di sabato col PSV.
HELLAS VERONA-EMPOLI 1-3
Marcatori: 42' pt Santi, 9' e 35' st Frugoli, 18' st Donsah.
Primo tempo
1' Partiti
2' Gatto spara alto dai 25 metri
10' Salifù ci prova dal limite, fuori di poco
21' Cross di Ballarini, Gatto stoppa e tira, miracolo di Pacini
26' Alba ci prova dalla distanza, il suo tiro è però intercettato dalla difesa
34' Gatto ci prova di testa, ma il tiro è troppo debole per creare problemi
38' Ottima occasione per l'Empoli con Piu che costringe Borra a un grande intervento
42' GOL Santi entra in area, evita Borra e appoggia in rete
45' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
4' Doppio miracolo di Borra sulle conclusioni di Santi e Più
9' GOL Frugoli con un gran tiro raddoppia per l'Empoli
15' Boni sfiora il gol su azione di calcio d'angolo
18' GOL Sempre su calcio d'angolo l'Hellas trova il gol con Donsah
20' Donsah ci prova dai trenta metri e sfiora il pari
24' Zaccagni trova il palo con un tiro dalla distanza
35' GOL Frugoli su calcio d'angolo si inserisce sul primo palo e batte Borra
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Borra; Ballarini, Varricchio (dal 41' st Birlea), Boni, Manolache; Zaccagni (dal 38' st Sall), Donsah, Salifù (dall'11' st Miketic); Alba, Fares, Gatto.
A disposizione: Nervo, Boateng, Crisci, Rossi, Menolli, Formigoni, Ronconi.
All.: Pavanel.
EMPOLI (4-3-1-2): Biggeri; Brumat (dal 38' st Nuti), Risaliti, Zavatto, Agrifogli; Silvestri, Gargiulo, Diousse (dal 36' pt Sbarlea); Santi; Frugoli, Più (dal 38' st Gemignani).
A disposizione: Pacini, Mattiello, Menichetti, Konate, Fontanelli, Diomande, Di Nardo, Angeli.
All.: Cecchi.
Arbitro: Fiorini.
Assisitenti: Assante e Bona.
NOTE. Ammoniti: Ballarini, Gatto, Salifù.
Ufficio Stampa
Rabusic: "La mia esperienza per l'Hellas" / VIDEO
Postata il 06/02/2014 alle ore 14:30
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Michael Rabusic. Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa della sua presentazione: "L'Hellas? Ho saputo all'improvviso, venerdì a mezzogiorno, che sarei venuto qui, e non posso che essere felice di questa scelta. Seguivo i grandi risultati del Verona già in Repubblica Ceca. Spero di dare il massimo con questa maglia. Il mio ruolo? Sono una prima punta alla Toni, spero di fare tanti gol anche in maglia gialloblù. Il club? E' di alto livello, sono rimasto sorpreso in positivo dal livello di organizzazione di questa società. La Juventus? Un grande modo di cominciare questa nuova avventura, conosco già alcuni giocatori bianconeri dalle mie esperienze in Nazionale. Un modello? Non ne ho uno specifico, cerco di prendere il meglio da ciascuno. Toni? Appena l'ho visto dal vivo ho capito che grande giocatore sia, ho intenzione di imparare molto da lui. Il calcio italiano? Se sono qui è perché l'Hellas ha creduto potessi starci senza problemi, sono abituato a giocare su certi palcoscenici. Certo è un orgoglio essere arrivato a giocare in un campionato che è il sogno di ogni giocatore ceco. Ho già capito che siamo un gruppo coeso, voglio dare una mano e lasciare il segno. Il 19? Era libero e l'ho scelto, non sapevo fosse di Jorginho. Allo Slovan avevo questo numero e ho fatto due belle stagioni, speriamo sia di buon auspicio".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
OLIMPIADI INVERNALI: Prima medaglia dell'ITALIA a Sochi! Ecco l'argento di INNERHOFER in discesa libera...
EUROPEI CALCIO A 5, L'ITALIA batte 4 a 3 il PORTOGALLO e va in finale...
MOTOGP: MARQUEZ è sempre davanti nelle prove test pre-mondiale ma Valentino è lì...
NBA: Senza le star San Antonio cede a Brooklyn
CALCIOMERCATO SERIE A: DIAMANTI lascia il BOLOGNA! Giocherà in Cina con LIPPI al GUANGHZOU...
SOCHI, ARRIVA LA PRIMA MEDAGLIA AZZURRA
CHRISTOF INNERHOFER ARGENTO NELLA LIBERA
Domenica 9 Febbraio 2014
SOCHI - Prima medaglia dell'Italia ai Giochi invernali di Sochi. Il 29enne azzurro Christof Innerhofer ha conquistato l'argento nella discesa libera, gara inaugurale dello sci alpino. L'oro è andato all'austriaco Matthias Mayer.
L'azzurro (tre medaglie ai Mondiali 2011 di Garmisch e 6 vittorie in Coppa del mondo) ha chiuso con un ritardo di soli sei centesimi dall'austriaco Mayer (mai un successo in coppa del mondo) che conquista il titolo olimpico con il tempo di 2'06"23. Medaglia di bronzo il norvegese Kjetil Jansrud, staccato di 10/100, che ha preceduto il connazionale Svindal, uno dei favoriti della vigilia. Tra i grandi delusi c'è lo statunitense Bode Miller, solo ottavo. Settimo l'altro azzurro Peter Fill. L'argento di Innerhofer è la terza medaglia olimpica di sempre per l'Italia nella discesa libera: la prima, nel '52, con l'oro di Zeno Colò ai Giochi di Oslo, la seconda nel '76: il bronzo a Innsbruck di Herbert Plank.
LAZIO-ROMA A RETI INVIOLATE: IL DERBY FINISCE 0-0.
CORI ANTI-NAPOLI DALLE DUE CURVE
Domenica 9 Febbraio 2014
ROMA - La Roma perde una grande occasione e nel derby con la Lazio non va oltre lo 0-0 e non approfitta del pareggio in extremis del Verona con la Juventus, mantenendo inalterata la distanza in classifica tra le due compagini. La Roma di Garcia ci prova fino alla fine a sbancare l'Olimpico ma la difesa accorta alzata da Reja regge l'urto dell'attacco giallorosso, nel finale, in campo con Destro, Ljajic, Gervinho e Bastos. Roma che sale a 51 e resta a -9 dai bianconeri con la gara con il Parma da recuperare e Lazio che sale a 32 punti. Alla Lazio non basta ricordare la vittoria della Coppa Italia, con la Curva divisa in tre spicchi di colore, bianca, celeste e bianca con in mezzo una statua che ricorda il trionfo nell'ultima Coppa per battere i giallorossi. Nè il ritorno in campo di Mauri dopo l'ultima apparizione proprio in quella sfida. Per l'occasione Garcia conferma la squadra che aveva iniziato la sfida con il Parma rilanciando dal 1' Pjanic con De Rossi e Strootman a centrocampo e in avanti Florenzi e Totti con Gervinho. Sul fronte opposto Reja conferma il tridente offensivo Candreva-Klose-Keita ma torna alla difesa a quattro rilanciando Konko. A centrocampo Gonzalez prendere il posto dello squalificato Biglia. Roma più pericolosa in avvio, ma Lazio intraprendente, con un pressing alto che da fastidio all'impostazione della manovra giallorossa.
LA PARTITA La prima occasione arriva al 15' con Maicon dalla destra che centra in area per l'accorrente Florenzi che, tutto solo, calcia d'interno destro al volo con la palla che termina 4-5 metri oltre la traversa. La Lazio risponde subito con Klose che su un cross di Keita viene anticipato da Castan. Le ripartenze biancocelesti rischiano di trovare impreparata la retroguardia di Garcia che tiene anche sulle ripartenze veloci. Al 22' punizione di Totti in area, sul secondo palo sbuca Benatia ma il tocco del marocchino finisce alto.
IL TABELLINO
Lazio (4-2-3-1): Berisha 6, Konko 6, Biava 6, Dias 5.5, Radu 6, Gonzalez 6 (34' st Onazi sv), Ledesma 6.5, Lulic 5.5, Candreva 6, Klose 5, Keita 5 (1' st Mauri 5.5). (22 Marchetti, 95 Strakosha, 2 Ciani, 27 Cana, 39 Cavanda, 17 Pereirinha,4 Crecco, 7 Felipe Anderson, 21 Kakuta, 34 Perea). All. Reja 6.
Roma (4-3-3): De Sanctis 6, Maicon 6, Castan 6, Benatia 6, Torosidis 6, Pjanic 6 (34' st Ljajic sv) , De Rossi 6, Strootman 6, Florenzi 5.5 (19' st Bastos sv), Totti 5 (37' st Destro sv), Gervinho 5.5. (1 Lobont, 28 Skorupski, 33 Jedvaj, 46 Romagnoli, 2 Toloi, 44 Nainggolan, 95 Mazzitelli, 20 Bastos, 11 Taddei,94 Ricci). All.: Garcia 5.5 Arbitro: Orsato di Schio 6 Angoli: 6-6 Recupero: 1' e 2' Ammoniti: Benatia, Lulic, Candreva, Mauri per gioco scorretto Spettatori: 50.000.
I RISULTATI Risultati della 23/a giornata del campionato italiano di calcio di serie A. A Firenze: Fiorentina-Atalanta 2-0 (ieri) A Roma: Lazio-Roma 0-0 A Napoli: Napoli-Milan 3-1 (ieri) A Livorno: Livorno-Genoa 0-1 A Parma: Parma-Catania 0-0 A Genova: Sampdoria-Cagliari 1-0 A Torino: Torino-Bologna 1-2 A Verona: Verona-Juventus 2-2 A Udine: Udinese-Chievo 3-0 (ieri) Inter-Sassuolo questa sera alle 20.45 .
LA CLASSIFICA La classifica di Serie A dopo la 23esima giornata: Juventus 60 punti; Roma 51; Napoli 47; Fiorentina 44; Verona 36; Inter, Torino e Parma 33; Lazio 32; Genoa 30; Milan 29; Sampdoria 28; Atalanta 27; Udinese 26; Cagliari 24; Bologna 21; Chievo 18; Sassuolo e Livorno 17; Catania 16.
NAPOLI-MILAN 3-1: HAMSIK SI RISVEGLIA E MANDA IN RETE IL "PIPITA". I ROSSONERI AFFONDANO
Sabato 8 Febbraio 2014
NAPOLI - Il Napoli riesce a "esorcizzare" i diavoli - quelli rossoneri e quelli che lo attanagliavano da un mese senza vittorie - e torna finalmente a volare vincendo 3-1.
La squadra di Seedorf è un cantiere aperto ed il tecnico del Milan non riesce a dare un equilibrio tattico ai suoi uomini. I rossoneri sembrano carenti di personalità e di spirito agonistico (sintomatiche le lacrime di nervoso che hanno accompagnato Balotelli in panchina al 30' del st) ed anche il loro schieramento in campo lascia troppi vuoti nei quali gli azzurri sanno infilarsi e colpire. Seedorf deve rinunciare inizialmente a Kaka, reduce dall'influenza, e lo fa entrare solo nella ripresa nel tentativo, risultato poi vano, di creare un raccordo tra il gioco del centrocampo e quello delle punte.
Il Napoli sembra aver ritrovato lo smalto atletico perduto ed imprime alla partita un ritmo che il Milan, troppo spesso lento e compassato, non è in grado di reggere. La squadra di Benitez mostra però anche i suoi soliti problemi dai quali non è capace di liberarsi: una fragilità difensiva nella zona centrale, che si manifesta chiaramente in occasione del gol del vantaggio dei rossoneri quando Taarabt si impossessa del pallone nella sua metà campo, percorre in verticale tutto lo spazio che lo separa dall'area di rigore ed arrivato ai limiti, senza che nessuno, tantomeno Fernandez ed Albiol, lo contrasti ed insacca con un rasoterra a giro che s'infila sul palo alla sinistra di Reina.
La reazione del Napoli è fremente. I padroni di casa chiudono il Milan nella sua metà campo e costruiscono azioni da gol a raffica, ma la loro imprecisione sotto porta è pari alla determinazione ed alla rabbia con le quale si proiettano all'offensiva.
Il pareggio arriva dopo appena tre minuti dal vantaggio milanista nel modo meno spettacolare: Inler manda il pallone ad insaccarsi sotto l'incrocio dei pali con un tiro dalla distanza deviato da De Jong. Il Napoli vuole vincere e lascia poco spazio all'avversaria. Hamsik, Higuain, Mertens, Insigne, Maggio (che colpisce un palo) tentano da tutte le posizioni di andare in gol, ma Abbiati non capitola. Nella ripresa gli azzurri si presentano, se possibile, ancora più spavaldi e concentrati di quanto non si fossero mostrati nella prima frazione di gioco. Il Milan è costretto a difendersi e tenta, quando può, di far fruttare soltanto le ripartenze. Il gol del vantaggio dei padroni di casa sembra ormai maturo ed è Higuain a finalizzare al 10' un'azione corale di tutta la squadra. Le azioni del Napoli passano tutte dai piedi di Jorginho che dimostra di essersi già perfettamente inserito nei meccanismi di gioco e che i compagni cercano e trovano ormai quasi ad occhi chiusi.
Una volta raggiunto il vantaggio il Napoli non modifica il suo atteggiamento arrembante, anche se aspetta il Milan ai limiti della metà campo e si affida più spesso al contropiede. Il terzo gol di Higuain - subito dopo la sostituzione di Balotelli, che una volta in panchina scoppia in lacrime - che porta che suggella la vittoria dei padroni di casa è l'epilogo scontato di una partita in cui i valori in campo sembrano essere troppo sbilanciati a favore della squadra di Benitez. A Seedorf rimane ancora molto da lavorare per raggiungere un assetto più concreto ed affidabile.
SERIE A, L'ANTICIPO CON FIORENTINA-ATALANTA FINISCE
2-0. L'UDINESE TRAVOLGE IL CHIEVO 3-0
Sabato 8 Febbraio 2014
FIRENZE - Il pomeriggio di anticipi si apre con Fiorentina-Atalanta e Udinese-Chievo, in campo alle 18. Attenzione puntata, alle 20.45, sulle big Napoli e Milan.
Udinese-Chievo L'Udinese travolge 3-0 il Chievo nell'anticipo della 23esima giornata del campionato di Serie A giocata oggi allo stadio Friuli. Dopo un primo tempo con poche emozioni, nella ripresa i bianconeri scendono in campo molto più determinati: ad aprire le marcature è Di Natale al 56', raddoppio di Fernandes al 73', la terza marcatura è di Badu all'86'.
Fiorentina-Atalanta La Fiorentina ha sconfitto l'Atalanta per 2-0 nell'anticipo del 23° turno di serie A. Decidono le reti di Ilicic al 16' del primo tempo e di Wolski al 41' della ripresa.
Il tabellino di Fiorentina-Atalanta, gara valida per il 23° turno di serie A: Fiorentina-Atalanta 2-0 (1-0). Fiorentina (3-5-2): Neto, Diakitè, Compper, Savic, Cuadrado, Anderson (11' st Mati Fernandez), Pizarro, Borja Valero, Vargas, Ilicic (15' st Wolski), Matri (33' st Matos). A disp. Rosati, Pasqual, Joaquin, Roncaglia, Rodriguez, Bakic, Lupatelli. All. Montella. Atalanta (4-4-1-1): Consigli, Benalouane, Stendardo, Yepes, Del Grosso, Raimondi (12' st Estigarribia), Migliaccio (28' st Carmona), Cigarini, Bonaventura, Moralez (38' st Cazzola), Denis. A disp. Nica, Konè, Betancourt, Brivio, Brienza, De Luca, Sportiello, Giorgi, Lucchini. All. Colantuono. Arbitro: Guida. Marcatori: 16' pt Ilicic, 41' st Wolski. Ammoniti: Migliaccio, Cigarini, Borja Valero, Stendardo. Espulso: Cigarini.
CALCIO A 5, L'ITALIA BATTE IL PORTOGALLO 4-3
E VOLA IN FINALE AGLI EUROPEI CONTRO LA RUSSIA
Venerdì 7 Febbraio 2014
ROMA - Vittoria per gli azzurri nel calcio a 5 che si aggiudicano la finale negli europei. Ad Anversa la squadra di Menichelli ha battuto 4-3 il Portogallo conquistando così finale con la Russia nella partità che si disputerà domani.
L'inizio della partita contro il Portogallo ha fatto temere il peggio con il goal degli avversari ma la nazionale italiana ha saputo recuperare fino alla sudatissima vittoria. Lima e Fortino hanno condotto il team al risultato finale e ora l'ansia per l'attesa cresce contro gli avversari russi.
DIAMANTI DAL BOLOGNA AL GUANGZHOU DI
LIPPI: "TRIENNALE DA 6,9 MILIONI DI EURO"
Venerdì 7 Febbraio 2014
BOLOGNA - Dopo lunghe trattative, conferme e smentite, ora è arrivato l'annuncio ufficiale: Alessandro Diamanti lascia il Bologna ed approda al Guangzhou, club cinese allenato da Marcello Lippi.
Lo rende noto l'ufficio stampa della stessa società emiliana. Il centrocampista ha firmato per tre anni. I dettagli economici saranno resi noti dal nuovo club di appartenenza, allenato da Marcello Lippi. «Sono contento di poter iniziare insieme alla mia famiglia questa nuova avventura e esperienza di vita - il messaggio di saluto di Diamanti al Bologna -. Ringrazio tutta la società: il presidente che ha capito la mia scelta, i miei compagni, il mister, lo staff, tutti i dipendenti e soprattutto la città di Bologna che in due anni mi ha fatto sentire importante in campo e fuori. Spero solo di essere riuscito in qualche modo a trasmettere il mio entusiasmo per il 23 che ho indossato dal primo all'ultimo giorno. Grazie Bologna, Alino».
Diamanti ha firmato un contratto triennale per 6,9 milioni di euro. Lo ha ufficializzato poco fa un funzionario del Guangzhou.
FONTE: Leggo.it
09.02.2014
Innerhofer, l'Italia è d'argento nella libera
Prima medaglia nei Giochi invernali di Sochi
Sochi:Innerhofer, ho realizzato un sogno
ROSA KHUTOR (RUSSIA) - Prima medaglia dell'Italia ai Giochi invernali di Sochi. L'azzurro Christof Innerhofer ha conquistato l'argento nella discesa libera, gara inaugurale dello sci alpino. L'oro è andato all'austriaco Matthias Mayer. L'azzurro 29enne (tre medaglie ai Mondiali 2011 di Garmisch e 6 vittorie in coppa del mondo) ha chiuso con un ritardo di soli sei centesimi dall'austriaco Mayer (mai un successo in coppa del mondo) che conquista il titolo olimpico con il tempo di 2'06"23.
Terzo e bronzo il norvegese Kjetil Jansrud, staccato di 10/100, che ha preceduto il connazionale Svindal, uno dei favoriti della vigilia. Tra i grandi delusi c'è lo statunitense Bode Miller, solo ottavo. Settimo l'altro azzurro Peter Fill, undicesimo e dodicesimo posto al momento per Dominik Paris e Werner Heel. L'argento di Innerhofer è la terza medaglia olimpica di sempre per l'Italia nella discesa libera: la prima nel '52 Zeno Colò con l'oro ai Giochi di Oslo, nel '76 il bronzo a Innsbruck di Herbert Plank.
''Non ci posso credere. Il mio grande sogno era vincere una medaglia olimpica, ci sono riuscito ed è come dieci vittorie'': così ai microfoni di Sky l'azzurro Christof Innerhofer commenta l'argento olimpico conquistato nella discesa ai Giochi invernali di Sochi. ''Questa volta le ho azzeccate tutte - dice - prima della partenza mi sono detto 'ce la devi fare' e ho cercato di divertirmi. Avversari sorpresi? Le prove non contano - conclude - bisognava essere pronti in gara''.
07.02.2014
Nba: senza i big, Spurs ko a Brooklyn
(ANSA) - ROMA, 7 FEB - Senza i suoi big i San Antonio Spurs incassano una brutta sconfitta in casa dei Brooklyn Nets: 103-89 il risultato finale. Oltre alle assenze di Ginobili (problemi ad una coscia) e Leonard (mano destra fratturata) la franchigia texana ha dovuto fare a meno anche di Parker - infortunio alla schiena - e Diaw - intossicazione alimentare. Per Marco Belinelli 12 punti in 34'23'' di gioco. Nell'altro incontro della notte Nba Golden State-Chicago 102-87.
GGI
07.02.2014
Calcio: Diamanti al Guanghzou
(ANSA) - ROMA, 7 FEB - Il Bologna annuncia di aver raggiunto un accordo con il Guangzhou per la cessione di Alessandro Diamanti a titolo definitivo. Il centrocampista ha firmato per 3 anni. I dettagli economici saranno resi noti dal nuovo club di appartenenza, allenato da Marcello Lippi. "Sono contento di poter iniziare insieme alla mia famiglia questa nuova avventura- il messaggio di saluto di Diamanti - Ringrazio tutta la società e soprattutto la città di Bologna che mi ha fatto sentire importante in campo e fuori"
VG
07.02.2014
Marquez leader ma Valentino c'è «Sono felice!»
Lo spagnolo resta davanti a tutti ma Rossi fa il record personale
SEPANG
Valentino Rossi è tornato a sorridere e puó lasciare la Malesia ampiamente soddisfatto. Anche nel giorno conclusivo dei test, il «Dottore» ha girato con costanza andandosi a riprendere la seconda posizione a meno di due decimi da Marquez. Il pilota di Tavullia è sceso sotto il muro dei due minuti segnando il suo miglior crono mai realizzato a sul tracciato malese.
«Il test è andato molto bene, sono molto contento, soprattutto per la seconda posizione e ancora di più per il tempo sul giro, che è stato il migliore della mia carriera a Sepang», ha dichiarato il nove volte Campione del mondo. «È la prima volta che vado sotto i 2' a solo un decimo da Marc e dal record assoluto della pista. Ho trovato un buon feeling con la moto, abbiamo trovato alcune buone soluzioni e tutto è stato molto positivo. Abbiamo provato una simulazione di gara nel pomeriggio, che ci è servita molto per capire eventuali problemi: abbiamo sofferto un pò per mantenere un buon passo, ma non è andata poi così male».
Nei giorni scorsi Jorge Lorenzo sembrava aver perso un pó di smalto, recuperato subito ieri con un'ottima prestazione. Il suo miglior tempo, ottenuto al secondo giro lanciato, ha oltrepassato - cosí come il suo compagno di squadra - la barriera dei 2 minuti, che però non è riuscito piú a ripetere per via delle alte temperature del pomeriggio, chiudendo a 3 decimi da Marquez.
«Rispetto a ieri siamo migliorati molto in termini di tempo sul giro, anche se non ho fatto un giro perfetto. Magari, con gomme più morbide, potremmo fare anche un 1'59»5 o un 1'59«6», ammette il maiorchino. «L'obiettivo non era quello di migliorare il tempo di un giro, era migliorare il passo-gara, e lo abbiamo fatto. Quando abbiamo provato la simulazione di gara in condizioni di caldo, abbiamo riscontrato alcuni problemi che non ci aspettavamo, e per questo il passo non era buono».
FONTE: LArena.it